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Cronaca
In agitazione i dipendenti del "Papa Giovanni XXIII".

 

Forte preoccupazione della FPS-CISL sulla vertenza “Papa Giovanni XXIII”

30/12 ''Esprimiamo forte preoccupazione per come sta proseguendo la vertenza dell' Istituto Papa Giovanni di Serra d' Aiello, ma principalmente sulle modalita' con le quali la Regione e in maniera particolare l' Assessore regionale alla Sanita' continuano da mesi a gestire la vertenza stessa''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Domenico Cubello, segretario generale della Cisl-Fps Calabria. ''Se da un lato infatti - sostiene Cubello - la Regione e l' Assessore hanno voluto cancellare con un colpo di spugna mesi e mesi di lavoro e di confronto su una proposta gia' avviata, su una legge regionale, la 18 del 2004, perche' presentava delle criticita', avrebbero, dall' altro, dovuto quanto meno avere delle proposte alternative che sia pure promesse piu' volte, ad oggi non sono state formalizzate e portate alla conoscenza dell' opinione pubblica e dei lavoratori. Scade domani, infatti, la Cigs per circa 350 lavoratori in esubero e non ci risultano iniziative per il suo rinnovo che rappresenta oltretutto un elemento indispensabile per la risoluzione della crisi''. Il segretario regionale della Fps-Cisl, dopo avere ribadito il proprio ''convinto sostegno'' ai lavoratori, ricorda di avere scritto anche al Prefetto di Cosenza. ''E' senza alcun dubbio necessario - sottolinea ancora Cubello - che la Regione dia risposte concrete su come intende risolvere la vertenza, che ci faccia conoscere, se davvero esistono, tutte le altre proposte che ha detto di aver ricevuto l' Assessore alla Sanita' e finalizzate al rilevamento delle attivita' dell' Istituto sapendo che sara' oltremodo complicato risolvere la questione dimezzando i posti letto ad oggi accreditati. Siamo fortemente contrari ad ogni tentativo di 'spacchettare' la vertenza, convocando in giorni diversi le parti che devono invece essere tutte presenti al tavolo della discussione al quale sarebbe auspicabile la presenza dello stesso arcivescovo di Cosenza. Riteniamo infatti - sottolinea ancora Cubello - che l' Assessore con queste convocazioni separate stia consumando un altro atto di sottovalutazione e di scarsa sensibilita' nei confronti degli ospiti e dei lavoratori in lotta e pertanto, a differenza di altri, non siamo assolutamente disponibili a sospendere la protesta che invece dovra' restare alta fino alla definitiva risoluzione della vertenza. Non puo' bastare una semplice convocazione per decidere di smobilitare ma sara' determinante invece il contenuto ed il risultato dell' incontro per allentare il livello della protesta''. Dagli incontri delle ultime ore, rende noto la Fps-Cisl, e' emersa la volonta' forte dei lavoratori di autoconvocarsi davanti all' Assessorato alla Sanita' in occasione dell' incontro del 5 gennaio.

Coppedè (FISH) “Nelle trattative per il Papa Giovanni, nessuna rappresentanza per la disabilità convocata”

30/12 “La FISH Calabria Onlus, nel clamore sull'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra D'Aiello, intende riportare l'attenzione sulla situazione delle persone con grave disabilità in esso ricoverate e in silenzio”. Lo denuncia in una nota la Presidente della FISH Calabria, Nunzia Coppedè. “Per loro –dichiara la Coppedè- è vitale che qualcosa cambi in meglio, in particolare che l'organizzazione socio-assistenziale si tramuti in assistenza a dimensione umana, che non vengano più mantenute segregate, che possano accedere a servizi di qualità secondo le leggi esistenti in materia.
Non serve affermare che la controparte nella vicenda che coinvolge l'istituto è la Regione e non la Chiesa. Non serve nemmeno sostenere che la grande struttura di Serra d'Aiello costituisce non un peso, ma un patrimonio vero dell'intera Regione. Queste affermazioni non servono alla verità, perché la storia, le crisi e le proteste continue avvenute nell'Istituto dimostrano che esso è una palla al piede e non un patrimonio positivo della Regione. E non servono alla verità perché la Fondazione è un ente di natura privata e i suoi proprietari e reggenti e gestori non possono esimersi anche dalle loro personali responsabilità.
Siamo inoltre convinti che una soluzione seria al problema possa essere valutata finalmente solo attraverso una trattativa altrettanto seria che segua e applichi le leggi nazionali e regionali vigenti, ridando priorità ai bisogni e ai diritti delle persone attualmente ricoverate e garantendo loro un futuro nel rispetto della dignità umana e qualità della vita.
Abbiamo appreso dai media che l'Assessore alla Sanità della Regione Calabria Doris Lo Moro ha convocato per il 5 gennaio la Fondazione, i vertici dell'istituto e i vertici dell'ASL di Paola, e il 9 gennaio le organizzazioni sindacali.
Ma nella trattativa risulta ancora assente la rappresentanza delle persone con disabilità e dei familiari; con tale assenza ai tavoli i disabili risultano come imbavagliati e questo silenzio imposto porterà inevitabilmente a percorrere di nuovo ipotesi di soluzioni convenienti all'Ente e/o agli operatori ma non agli "ospiti".
Il 2 dicembre 2005 una delegazione della FISH nazionale e regionale si è recata a Serra D'Aiello, accompagnata dal Senatore On. Nuccio Iovine, per portare un saluto alle persone ricoverate, per dire loro con la nostra presenza: «la vostra vita e i vostri diritti ci stanno a cuore, e noi disabili come voi li difenderemo»; ed anche per dire che volevamo dedicare loro la giornata internazionale sulla disabilità che si festeggia ogni anno il 3 dicembre.
Il 3 dicembre 2005, nella Tavola Rotonda organizzata nell'ambito della Conferenza sulla Disabilità "Esserci: il Sentire della Vita - Nulla su di Noi senza di Noi", la FISH Calabria ha chiesto all'Assessore alla Sanità della Regione di poter partecipare al Tavolo per la trattativa della situazione dell'Istituto Papa Giovanni XXIII, come rappresentanza e per la tutela delle persone ricoverate. La proposta era stata accolta dall'Assessore, e ora attendiamo la convocazione alle prossime iniziative sopra indicate.
È un diritto e elemento di garanzia delle persone con disabilità ricoverate rappresentarsi e essere rappresentate da loro pari ed è per questo che chiediamo di essere convocati in nome della partecipazione alla programmazione dei servizi a noi rivolti. «Nulla su di Noi senza di Noi».
In attesa di una convocazione ufficiale, nella linea di una soluzione risolutiva di qualità per le persone con disabilità come noi, porgiamo gli auguri di buon anno 2006 per tutti”.

 

 

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