Prosegue la serrata delle autolinee
private calabresi. I sindacati chiedono l’intervento del Ministro
e dei Prefetti
16/12 I segretari regionali e di categoria del settore trasporti
di Cgil Cisl e Uil hanno scritto al Ministero delle Infrastrutture
e dei trasporti e ai prefetti di Catanzaro, Cosenza, Reggio, Vibo
e Crotone, per sollecitare un intervento a difesa degli interessi
degli utenti dei servizi delle autolinee penalizzati dalla serrata
attuata dalle aziende concessionarie private. Nella comunicazione,
i sindacalisti Zumbo e Rota (Cgil), Ferrari e Amato (Cisl) e Zito
e Bartolo (Uil) chiedono l' intervento delle autorita' ''allo scopo
- e' spiegato nella lettera - di prevenire eventuali problemi di ordine
pubblico a causa del protrarsi della serrata. Nella circostanza, inoltre,
si fa presente che le aziende pubbliche di trasporto, associate Astra,
continuano ad erogare i servizi pur vantando crediti pregressi pari
alle aziende private''. ''L' assenza di interventi decisivi da parte
delle istituzioni preposte per la ripresa dei servizi - prosegue la
lettera - mette in discussione l' esigibilita' del diritto universale
della mobilita' e, nel contempo, svilisce il codice di autoregolamentazione
che le organizzazioni sindacali si sono date al fine di far coesistere
i diritti degli utenti e dei lavoratori''.
Il sindaco di Cassano, Gallo, scrive
all’ass. Tripodi: “Forte disagio per la serrata”
16/12 Telegramma del sindaco di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, all'assessore
regionale ai Trasporti, Tripodi, per segnalare lo stato di forte disagio
che si sta registrando sul territorio comunale a causa della vertenza
in atto tra l'impresa di autolinee InterSaj di Trebisacce, che garantisce
il trasporto pubblico nella citta' delle Terme, e la Regione Calabria.
Il primo cittadino di Cassano, nel lamentare che tale situazione provoca
seri disagi ai cittadini cassanesi che quotidianamente e per motivi
vari usufruiscono del trasporto pubblico, ha sollecitato l'amministratore
regionale a ''un intervento risolutivo che riporti, in tempi ristretti,
le condizioni del servizio pubblico alla normalita'''
I sindacati: “Una vera emergenza
sociale per tutti i pendolari”
16/12 ''La serrata delle aziende del Trasporto pubblico locale private,
che si protrae da giorni, sta provocando una vera emergenza sociale
per tutti i pendolari, soprattutto per studenti, pensionati, lavoratori
e disoccupati che rappresentano le fasce piu' deboli della societa'
calabrese, private del diritto alla mobilita'''. E' quanto si afferma
in un documento unitario di Cgil, Cisl e Uil nel quale si sollecita
l' intervento della Regione e degli enti locali. ''Questa serrata
ingiustificata e incomprensibile - e' scritto nel documento - provoca,
inoltre, forti disagi alle popolazioni delle aree interne e comporta
pesanti danni all' economia calabrese. E' altrettanto incomprensibile
l' atteggiamento, primo fra tutti della Giunta regionale e poi degli
Enti locali e delle altre istituzioni preposte che stanno permettendo
ai concessionari privati dei servizi di Trasporto pubblico locale
di tenere in ostaggio migliaia di utenti calabresi. E', percio', indispensabile
ed urgente trovare le giuste soluzioni al blocco dei servizi del Trasporto
pubblico locale per garantire la mobilita' ai cittadini anche in considerazione
delle imminenti festivita'''. A parere di Cgil, Cisl e Uil, inoltre,
''quanto sta accadendo in questi giorni non dovra' assolutamente mai
piu' verificarsi. Pertanto le confederazioni sindacali e le categorie
dei trasporti ritengono non piu' rinviabile l' applicazione della
riforma e della riorganizzazione del Tpl regionale per passare dall'
attuale sistema di concessione degli autoservizi ai contratti di servizio,
allo scopo di garantire la qualita' e la certezza dei servizi ai cittadini
calabresi. L' attuale sistema di concessione ha costi eccessivi a
causa dei doppioni di servizi sulle stesse direttrici, e' assente
l' integrazione con i servizi ferroviari, non da' alcuna garanzia
per i diritti degli utenti (manca la carta dei servizi) e il costo
chilometrico in Calabria e' superiore al costo medio nazionale''.
''I danni di questo sistema - e' detto ancora nel comunicato - sono
per una parte a carico dei lavoratori dipendenti verso i quali non
sempre i salari vengono corrisposti con regolarita' e spesso non viene
nemmeno rispettata l' applicazione del Contratto collettivo di lavoro.
Mentre per un' altra parte e' a carico dell' utenza, che non gode
di servizi adeguati sia in qualita' che in quantita'; spesso gli stessi
servizi non sono garantiti con regolarita' e con la frequenza necessaria,
soprattutto per quanto concerne i collegamenti con i paesi interni''
CISL: “Forti disagi per l’utenza
e immobilismo della regione, chiederemo i danni”
16/12 ''In Calabria c'e' un immobilismo politico della Giunta Regionale
e la scarsa sensibilita' delle autolinee private che da giorni scaricano
le proprie responsabilita', tenendo in ostaggio utenza, cittadini,
lavoratori e pensionati''. E' quanto sostiene in una nota il segretario
regionale della Cisl Con delega ai trasporti, Antonio Ferrari, circa
la protesta attuata da alcuni giorni dalle aziende private che aderiscono
all'Anav. ''In una Regione normale - ha aggiunto - le parti si sarebbero
trovate da subito intorno ad un tavolo per ricercare soluzioni adeguate
e superare conflitti e tensioni. In Calabria, invece, dove la attuale
Giunta Regionale ha fatto della declamata concertazione il riferimento
prioritario della campagna elettorale e del programma politico,si
deve assistere a disagi e disservizi determinati dalla serrata delle
autolinee che rivendicano le risorse maturate e ancora non corrisposte.
Ci troviamo di fronte alla totale inerzia soprattutto della Giunta
Regionale, che non ha saputo o voluto affrontare un problema conosciuto
e che da piu' tempo non trova risposte, ignorando anche le sollecitazioni
del sindacato che chiede un tavolo per affrontare e risolvere in via
definitiva l'annosa riforma del trasporto pubblico locale''. ''Si
trovino quindi - ha proseguito Ferrari - le soluzioni immediate per
porre fine a questa incresciosa situazione che sta creando gravi disservizi
ai lavoratori, pensionati e cittadini calabresi. E' auspicabile che
da subito si attivi un apposito tavolo di concertazione per affrontare
la vertenza e ripristinare il servizio. Questo consentirebbe al Presidente
Loiero di formulare una richiesta di scuse a tutti i cittadini di
questa Regione che piu' di altri subiscono le angherie e le scelte
irresponsabili di chi ha responsabilita' di governo''. ''Visti gli
enormi disagi provocati - ha concluso - la Cisl Regionale sta valutando
seriamente per tramite la propria Associazione Adiconsum la possibilita'
di chiedere un congruo risarcimento danni agli utenti che sono state
vittime del disservizio''.
Tripodi risponde a Dima: “Responsabilità
della vecchia Giunta regionale”
16/12 Pronta la replica dell’assessore ai Trasporti, Pasquale
Maria Tripodi, alle dichiarazioni polemiche, del consigliere regionale
Giovani Dima, che ha stigmatizzato “l’intollerabile immobilismo,
o forse l’incapacità, della Giunta regionale di affrontare
e risolvere concretamente il problema del ritardato pagamento dei
contributi alle ditte di trasporto aventi diritto”. “Rinvio
al consigliere Dima - sostiene Tripodi - le accuse di immobilismo
e ricordo che il problema della mancata regolarizzazione dei rapporti
economici pregressi, di cui questa Giunta regionale si è fatta
carico, nell’interesse sia delle stesse aziende concessionarie
che dei cittadini-utenti dei servizi, è da addebitarsi, in
primo luogo, al precedente Esecutivo di centrodestra, di cui Dima
è stato assessore (forse se lo è dimenticato), che negli
ultimi cinque anni, nonostante i ripetuti inviti rivolti anche dalla
Corte dei Conti a definire la questione, ha manifestato palesemente,
cioè senza alcun ‘forse’, la propria “incapacità”
ad affrontare e risolvere la vertenza”. “Ed è proprio
per sopperire all’incapacità della precedente Giunta
regionale che il sottoscritto - afferma l’assessore Tripodi
- ha posto tra i primi punti del proprio programma di legislatura
quello di trovare un’adeguata soluzione all’annoso problema
della regolarizzazione dei suddetti rapporti economici pregressi,
avviando una serie di iniziative e atti finalizzati a reperire nel
bilancio regionale tutte le risorse necessarie per iniziare un’inversione
di rotta rispetto al passato (caratterizzato solo da finte e illusorie
promesse del precedente governo di centrodestra) in linea con l’indirizzo
politico contenuto nell’ordine del giorno votato dal Consiglio
regionale nella seduta del 4 agosto 2005, che invitava la Giunta regionale
‘a reperire le risorse per l’erogazione dei contributi
alle aziende per come determinati e quantificati dall’art. 1
della Legge regionale 18/2001’”. A tal proposito Tripodi
ribadisce che il governo regionale si è impegnato a trovare
una soluzione al problema che riesca a contemperare gli interessi
di tutte le parti pubbliche e private coinvolte, attraverso lo stanziamento
di adeguate risorse finanziarie già nella prossima legge finanziaria
regionale, sia con riferimento alla vertenza relativa al periodo 1987/1999
sia aumentando le risorse da destinare a contribuzione per il corrente
anno 2005. “Ed è proprio partendo da quest’ultima
considerazione - aggiunge l’assessore ai Trasporti -che appare
oltremodo aberrante, illegittima e forse anche illecita, la serrata
a tempo indeterminato (su cui invece Dima non ha avuto neanche il
coraggio di prendere posizione, forse perché troppo concentrato
a stigmatizzare l’operato dell’attuale Giunta regionale)
posta in essere dalle aziende concessionarie a esclusivo danno di
tutta la popolazione calabrese, e in particolare degli studenti e
dei lavoratori pendolari, senza neanche assicurare i servizi essenziali
di cui alla Legge 146/90, in palese violazione dei patti concessori
e delle leggi vigenti in materia che sarà contrastata dall’
assessorato ai Trasporti con tutti gli strumenti legislativi che si
hanno a disposizione”. Sulla base di tutte queste considerazioni,
infine, Tripodi rivolge ancora una volta l’invito alle imprese
concessionarie aderenti all’Anav a tornare sui loro passi e
a ripristinare immediatamente la regolarità e la continuità
dei servizi di trasporto “a tutela e nel rispetto dei sacrosanti
diritti costituzionali alla mobilità, allo studio e al lavoro
dei cittadini calabresi”.