Ponte sullo Stretto: Firmato il
contratto. Tante reazioni.
27/03 Carte pronte per il Ponte sullo Stretto: Impregilo, capogruppo
della cordata vincitrice della gara per il General Contractor, ha
firmato il contratto da quasi 4 miliardi di euro per la progettazione
con la concedente, la Stretto di Messina spa. E il nuovo passo avanti
ha sollevato polemiche dalle file dell'opposizione. La firma arriva
a ben cinque mesi di distanza dalla vittoria della gara, anche per
l'opportunita' di attendere il pronunciamento dei giudici amministrativi
in merito al ricorso contro l'esito della gara del concorrente sconfitto,
Astaldi. L'8 marzo scorso il Tar del Lazio ha dato un primo via libera,
fissando pero' la sentenza di merito per il prossimo giugno. E insieme
alla firma del contratto, divampano puntuali le polemiche. Secondo
i Verdi, il nuovo tassello costera' caro in termini di penali alle
tasche dei cittadini se alle elezioni del 9 e 10 aprile dovesse vincere
l'Unione, contraria alla costruzione dell'opera, fortemente voluta
invece dall'attuale maggioranza. ''La firma del contratto e' una grave
forzatura pre-elettorale. Sarebbe stato meglio attendere le indicazioni
del nuovo governo, anziche' assicurare subito un regalo ad Impregilo,
a spese dei contribuenti'', tuona infatti la senatrice dei Verdi Anna
Donati. Secondo la Donati, ''correttezza e prudenza da parte della
Stretto Spa avrebbero voluto che si fosse atteso il risultato elettorale,
poiche', come e' noto, in caso di vittoria dell'Unione, l'iter dell'opera
sara' sospeso. Inoltre sarebbe stato molto piu' opportuno aspettare
la sentenza di merito relativa al ricorso ancora pendente al Tar.
Infine, e' bene non dimenticare che sul progetto del Ponte grava una
pesante procedura di infrazione a livello europeo che costituisce
una straordinaria incognita sull'opera''. ''Ora, in caso gli elettori
decretassero il successo dell'Unione, per il futuro governo sara'
piu' costoso e complesso smontare il contratto. Il regalo consegnato
oggi alla societa' Impregilo - conclude Donati - e' purtroppo tutto
a spese dei contribuenti italiani''. Pronta la replica della Stretto
di Messina, la societa' concedente guidata dall'amministratore delegato
Pietro Ciucci, che nega il rischio di esborsi sostanziosi per le casse
pubbliche. ''In base al contratto stipulato oggi tra la Stretto di
Messina e Impregilo, non e' prevista alcuna penale - ribadisce la
societa' - in caso di risoluzione del contratto per cause non imputabili
al Contraente generale, prima della approvazione del progetto definitivo
e successivamente del progetto esecutivo. Al General contractor spetterebbe
il pagamento delle prestazioni correttamente eseguite nonche' il rimborso
delle eventuali ulteriori spese sostenute purche' giustificate e ritenute
congrue dalla Stretto di Messina''. Dopo l'apertura dei cantieri,
la penale che la Stretto di Messina dovrebbe pagare, in caso di interruzione
dei lavori del ponte sempre per cause non attribuibili al contraente
generale, ''e' del 10% sulla parte non ancora realizzata dell'opera
e fino ai 4/5 del valore del contratto. Vale a dire che tenuto conto
del valore complessivo del contratto, 3,9 miliardi di euro, la penale
massima del tutto ipotetica sarebbe di circa 300 milioni di euro'',
precisa ancora la Stretto evidenziando che il contratto ''prevede
il diritto di recesso senza penali da parte della Stretto di Messina
nel caso dal progetto definitivo o da quello esecutivo risultassero
modifiche sostanziali, non coerenti con l'offerta presentata, in ordine
all'opera, ai tempi ed ai costi''.
Firmato il contratto
E' stato firmato oggi il contratto tra la societa' Stretto di Messina
e Impregilo, capogruppo mandataria del raggruppamento di imprese impegnate
nell' opera.Lo si legge in un a nota. Impregilo e' la capogruppo mandataria
del raggruppamento temporaneo d'imprese, per l'affidamento a contraente
generale (General contractor) della progettazione definitiva, esecutiva
e della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e dei suoi
collegamenti stradali e ferroviari. Il contratto e' del valore di
3,9 miliardi di euro e prevede dieci mesi per la progettazione definitiva
ed esecutiva e 5 anni per la realizzazione dell'opera. Del raggruppamento
temporaneo di imprese, guidato da Impregilo con una quota del 45%,
fanno parte la societa' spagnola Sacyr S.A. (18,70%), Societa' Italiana
per Condotte D'Acqua Spa (15%), Cooperativa Muratori & Cementisti-C.M.C.
di Ravenna (13%), la societa' giapponese Ishikawajima-Harima Heavy
Industries CO Ltd (6,30%), il Consorzio Stabile A.C.I. S.c.p.a (2%).
Il Contraente generale si avvarra' inoltre delle societa' danesi e
canadesi Cowi A/S, Sund & Baelt A/S e Buckland & Taylor Ltd
come soggetti incaricati della progettazione.
Prof. Pieroni: “Arroganza
senza limiti”
''Arroganza senza limiti. Alla vigilia delle elezioni politiche,
quando il programma del centro sinistra prevede la sospensione delle
procedure di realizzazione del ponte e sancisce la cancellazione del
progetto, la Societa' Stretto di Messina ed Impregilo sottoscrivono
il contratto la cui firma era stata sin qui rinviata''. Questo il
commento del prof. Osvaldo Pieroni dell’Università della
Calabria.
"La strada si fa camminando.". Camminare insieme come immagine
di uno sviluppo lento, solidale e rispettoso delle regole coevolutive
di comunità locali e ambiente naturale: una giornata di studio
sugli aspetti generali e poco conosciuti delle lotte alle "grandi
opere" dalla Val di Susa allo Stretto di Messina per far luce
su questo orizzonte di costruzione dal basso di una vita collettiva
diversa.
Il Corso di Laurea in Discipline Economiche e Sociali per la cooperazione
lo sviluppo e la pace dell'Università della Calabria, la Rete
del Nuovo Municipio e la Rete dei Comuni Solidali (che associa oltre
200 istituzioni locali) organizzano una giornata di studio e confronto
sui temi della riarticolazione condivisa del modello di sviluppo,
del primato del locale e della crescita della democrazia partecipativa
alla luce dei conflitti territoriali innescati dai processi di infrastrutturazione
forzata meglio noti come "Grandi Opere". Il titolo, nel
contrasto evidente con l'idea di "alta velocità",
allude alla capacità che i percorsi condivisi delle comunità
locali hanno di indirizzare lo sviluppo verso uno stile caratterizzato
da tempi a misura umana, armonico e non ossessionato dalla crescita
ad ogni costo.
"La strada si fa camminando." è il titolo del primo
filmato che cinque anni or sono presentava l'offerta formativa del
nuovo corso di studi per una laurea in sviluppo locale e cooperazione.
Da allora i nostri studenti hanno maturato una sensibilità
nuova e competenze fortemente connesse alla crescita di progetti locali
"dal basso", sostenuti da mobilitazioni sociali - spesso
conflittuali - che resistono ai processi di globalizzazione imposta
o ad una modernizzazione distorta. A partire dalle ore 10 del 30 marzo,
presso l'Aula Caldora (Centro Residenziale) dell'Università
della Calabria (Arcavacata di Rende, Cosenza), il convegno intende
presentare alcune esperienze concrete - attraverso la testimonianza
dei protagonisti - che si sono sviluppate in queste direzioni..
L'iniziativa riveste una particolare rilevanza poiché intende
proporre allo studio ed alla discussione pratiche di sviluppo locale
autosostenibile e di cooperazione decentrata, che precedono, accompagnano
e ricevono forza dai conflitti per la difesa del territorio come l'opposizione
al TAV in Valle Susa o al progetto del ponte nell'area dello Stretto
di Messina. Al Convegno prenderanno parte sindaci ed amministratori
di enti locali e comunità montane (tra questi Antonio Ferrentino,
presidente della CM Bassa Valle Susa, riconosciuto quale "portavoce"
del movimento "no tav", Simona Pognant, sindaco di Borgone,
Domenico Lucano, sindaco di Riace (RC)).
Lombardo “Un impegno per il
sud”
''Un altro impegno concreto a favore del Sud e' stato mantenuto dal
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anche se per la verita'
quando ci disse che avrebbe avviato i lavori prima dell' elezioni
abbiamo avuto qualche dubbio: ora pero' non si puo' piu' tornare indietro''.
Lo ha affermato il segretario federale del Movimento per l' autonomia,
Raffaele Lombardo, commentando la notizia della firma del contratto
tra la societa' Stretto di Messina e Impregilo, capogruppo mandataria
del raggruppamento di imprese impegnate nell' opera. ''Il Ponte sullo
Stretto - osserva l' eurodeputato - e' la madre la tutte infrastrutture
da realizzare o completare nel Meridione che sono un punto cardine
dell' accordo programmatico stipulato tra il Movimento per l' autonomia
e la Casa delle liberta' e il suo leader, Silvio Berlusconi''. ''Con
la sua realizzazione - aggiunge Raffaele Lombardo - si conclude la
fase di isolamento storico della Sicilia. E sarebbe vergognoso se
adesso non si pensasse a completare i collegamenti con una rete di
infrastrutture idonee, Tav e autostrade su tutto, tra loro integrate
per fare uscire la Sicilia dall' isolamento''
Bertinotti “Un opera colonialista”
''Impedirei a chiunque di parlare di Ponte sullo Stretto se prima
non ha fatto almeno 1000 chilometri di ferrovia in Sicilia''. Lo ha
affermato il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti,
partecipando a una manifestazione elettorale a Enna. Secondo il leader
del Prc. ''il ponte e' un'opera colonialista e presuntuosa, un'opera
monumentale per nascondere il fallimento del governo''.