Rifiuti: Stenta il decollo della
raccolta differenziata
13/03 E' salita al 24% la media nazionale della raccolta differenziata,
13 punti in piu' rispetto al '98, un dato che secondo il Conai, il
Consorzio nazionale che raggruppa circa 1,5 milioni di imprese associate,
''e' apprezzabile'' anche se ''l'elemento dissonante e' la grande
disparita' che esiste ancora tra le varie aree del Paese''. Nel Centro-Sud
i livelli di raccolta differenziata variano dal 5 al 10%, mentre al
Nord dal 30 al 43%. I dati sono stati presentati a Palermo dal presidente
del Conai, Roberto De Santis, alla presenza del ministro per l'Ambiente,
Altero Matteoli. La maglia nera spetta al Molise che nel 2004 ha fatto
registrare il 3,6% di raccolta differenziata, mentre la regione piu'
virtuosa e' il Piemonte con il 43,9%. La maggior parte delle regioni
del Centro-Sud si attesta sotto il 10%: Sardegna (5,3%), Sicilia (5,4%),
Basilicata (5,7%), Puglia (7,3%) e Lazio (8,6%). In Campania e' del
10,6%. Proprio per incentivare la raccolta differenziata nelle aree
in forte ritardo, il Conai ha elaborato un progetto straordinario
che prevede un investimento di 6 milioni di euro nel triennio 2006-2008
e coinvolgera' sette regioni (Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia,
Basilicata e Sardegna), 70 comuni e una popolazione di circa 7 milioni
di abitanti, il 30% del totale residente nelle aree coinvolte. Il
piano punta a supportare l'avvio della raccolta differenziata dei
rifiuti di imballaggio dove non e' ancora realizzata; l'aumento della
percentuale di raccolta di rifiuti di imballaggio; l'incremento della
qualita' di materiali raccolti. Il Conai mettera' a disposizione di
regioni e comuni progetti, contributi in funzione della situazione
locale e dei risultati ottenuti, campagne di comunicazione, attivita'
di formazione per gli operatori della raccolta, i tecnici delle amministrazioni
e i cittadini. ''Il progetto - ha spiegato De Santis - costituisce
un ulteriore e rinnovato sforzo del sistema consortile verso le aree
del Centro-Sud''. ''Questo piano - ha detto il ministro Matteoli -
contribuira' in maniera efficace a superare quel gap tra il Nord,
che ha superato la soglia del 35% prevista dalla legge, e il Centro-Sud
ancora fermi rispettivamente al 18,3% e all'8,1%. Quello che resta
della raccolta differenziata, poi, non deve piu' finire in discarica
ma essere indirizzato verso inceneritori per il recupero energetico''
Tommasi: Un accordo per una politica
solidale dei rifiuti
13/03 “Occorre puntare ad un programma di riequilibrio della
raccolta differenziata dei rifiuti tra le Regioni, perché senza
una politica solidale del settore resteranno aperti i problemi dello
smaltimento e delle eco-mafie”. La richiesta dell’assessore
calabrese, Diego Tommasi, coordinatore delle Regioni per la commissione
“Ambiente e protezione civile”, è partita oggi
dalla tribuna del convegno di Palermo “Ambiente e sviluppo”.
“Nella raccolta differenziata - ha detto Tommasi - esistono
tre Italie: il Nord che va a ritmi ottimali di livello europeo; il
Centro stenta e non è omogeneo; il Sud si trova in gravissimo
ritardo anche per colpa dei lunghi anni di commissariamento statale
del settore rifiuti”.
L’assessore della Regione Calabria ha apprezzato i contenuti
dell’incontro di Palermo, con i dati e le proposte avanzate
dal Conai, soprattutto sul settore del recupero dei rifiuti da imballaggi,
ma ha sottolineato che le soluzioni tecnico-scientifiche da sole non
servono, perché “manca una vera programmazione integrata
tra Ministeri dell’Ambiente, della Pubblica Istruzione e delle
Attività Produttive, per creare nei cittadini e negli imprenditori
la giusta coscienza ambientalista, necessaria soprattutto a cambiare
stili ed abitudini nel Mezzogiorno”.
Per avviare il ciclo virtuoso del processo di raccolta differenziata
–secondo Tommasi- è indispensabile il consenso dell’opinione
pubblica, che in tempi di crisi economica deve essere legato all’incentivo
dei Comuni più virtuosi, puntando alla riduzione della tassa
sui rifiuti.
“Ciò serve ad innescare un circuito virtuoso, a rendere
i rifiuti una risorsa, stabilendo però anche il principio che
l’Ento locale dovrà restituire gli incentivi se non arriverà
all’obiettivo”.
“E’ chiaro, purtroppo, che il nuovo decreto legislativo
sulla riforma dell’ambiente, varato dal Governo senza il consenso
delle Regioni, ritarderà questo percorso –ha detto Tommasi-,
con anche il rischio di puntare sulla ‘scorciatoia’ degli
inceneritori. Invece, anche per creare più occupazione, bisogna
privilegiare la nascita di filiere dei differenti materiali da riciclare,
in modo evitare al massimo l’abuso di discariche e termovalorizzatori.
Il decreto governativo –ha concluso il coordinatore delle Regioni-
punta, invece, più sulle quantità dei rifiuti che non
sulla loro qualità rapportata alle reali possibilità
di recupero”.
Sei milioni di euro dal Conai al
centrosud per la raccolta differenziata
Per incentivare la raccolta differenziata nelle aree in forte ritardo,
il Conai, Consorzio nazionale imballaggi, ha elaborato un progetto
straordinario che prevede un investimento di 6 milioni di euro nel
triennio 2006-2008, che coinvolgera' sette regioni (Lazio, Campania,
Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna), 70 comuni e una
popolazione di circa 7 milioni di abitanti, il 30% del totale residente
nelle aree coinvolte. Il piano punta a supportare l'avvio della raccolta
differenziata dei rifiuti di imballaggio dove non e' ancora realizzata;
l'aumento della percentuale di raccolta di rifiuti di imballaggio;
l'incremento della qualita' di materiali raccolti. Il Conai mettera'
a disposizione di regioni e comuni progetti, contributi in funzione
della situazione locale e dei risultati ottenuti, campagne di comunicazione,
attivita' di formazione per gli operatori della raccolta, i tecnici
delle amministrazioni e i cittadini. ''Il progetto - ha spiegato il
presidente del Conai, Roberto De Santis - costituisce un ulteriore
e rinnovato sforzo del sistema consortile verso le aree del Centro-Sud''.
''Questo piano - ha detto il ministro Matteoli - contribuira' in maniera
efficace a superare quel gap tra il Nord, che ha superato la soglia
del 35% prevista dalla legge, e il Centro-Sud ancora fermi rispettivamente
al 18,3% e all'8,1%. Quello che resta della raccolta differenziata,
poi, non deve piu' finire in discarica ma essere indirizzato verso
inceneritori per il recupero energetico''. La media nazionale della
raccolta differenziata e' salita al 24%, 13 punti in piu' rispetto
al '98, un dato che secondo il Conai ''e' apprezzabile'' anche se
''l'elemento dissonante e' la grande disparita' che esiste ancora
tra le varie aree del Paese''. Nel Centro-Sud i livelli di raccolta
differenziata variano dal 5 al 10%, mentre al Nord dal 30 al 43%.
La maglia nera spetta al Molise che nel 2004 ha fatto registrare il
3,6% di raccolta differenziata, mentre la regione piu' virtuosa e'
il Piemonte con il 43,9%. La maggior parte delle regioni del Centro-Sud
si attesta sotto il 10%: Sardegna (5,3%), Sicilia (5,4%), Basilicata
(5,7%), Puglia (7,3%) e Lazio (8,6%). In Campania e' del 10,6%.
A breve un accordo tra la Regione
Calabria e il CONAI
Uno sforzo coordinato per potenziare la raccolta differenziata e
il recupero di rifiuti di imballaggio nella Regione Calabria. E' quanto
emerso dall'incontro tra l'Assessore all'ambiente della Calabria,
Diego Tommasi, e il Presidente del Conai, Roberto De Santis, in occasione
del convegno ''Gestione dell'Imballaggio e cultura del riciclo'' che
si e' svolto oggi a Palermo ed al quale ha partecipato il Ministro
dell'Ambiente, Altero Matteoli. ''Tommasi e De Santis - e' scritto
in una nota del Conai - hanno concordato sulla necessita' di costituire
un tavolo tecnico che individui le aree in cui rendere operativi gli
interventi a favore dell'attivita' di raccolta e di recupero dei materiali
di imballaggio. A breve Regione Calabria e Conai firmeranno un accordo
di programma che individui strumenti operativi che il Conai mettera'
a disposizione per contribuire al piano regionale di gestione dei
rifiuti. Nell'ambito dell'accordo, sono previste una serie di iniziative
comuni nel settore della formazione e dell'educazione ambientale per
le scuole di ogni ordine e grado''. ''Contemporaneamente - conclude
la nota - potranno essere organizzati percorsi formativi per i tecnici
ambientali delle Amministrazioni locali e dei Gestori dei servizi
come momento di nuova progettualita' per la raccolta differenziata
e i servizi di pubblica utilita' per i cittadini''.