Oltre 200 barche alla manifestazione
di ambientalisti e pescatori contro il Ponte.
16/07 Oltre 200 imbarcazioni, tra cui gommoni, velieri, pescherecci,
canoe, kayak e persino le barche per la pesca del pesce spada (feluche)
hanno raggiunto stamane lo Stretto di Messina per partecipare alla
manifestazione contro la realizzazione del Ponte organizzata dal Wwf,
dai circoli nautici siciliani e calabresi e dai pescatori. La flotta
ha attraversato lo stretto partendo dalla baia di Cannitello, sul
versante calabrese, e dalla Baia di Torre Faro, lungo la sponda messinese,
i punti in cui saranno realizzati i piloni del Ponte sullo Stretto.
A bordo delle imbarcazioni c' erano striscioni con il logo ideato
per l' evento, ''Si allo stretto, No al ponte'' con a fianco le bandiere
del Panda. In occasione della manifestazione il Wwf ha anche presentato
un decalogo ''nero'' del ponte, dieci buoni motivi per scegliere di
non avviare le lunghissime opere e cantieri.
''Continuare a lottare e non lasciare scendere la cortina di silenzio
sulla gara d' appalto per l' assegnazione dei lavori''. E' quanto
ha detto Mario Tozzi, geologo, membro del comitato scientifico del
Wwf e noto conduttore televisivo, circa la manifestazione organizzata
stamane nello Stretto di Messina contro la realizzazione del Ponte.
''Come geologo - ha aggiunto - sostengo non solo che questo ponte
non serve, ma stiamo andando incontro almeno a due gravi rischi dal
punto di vista 'sismico': le prove di stabilita' del ponte simulate
prevedono un terremoto di massima magnitudo 7.1, in riferimento a
quello di Messina del 1908. Ad oggi nessuno e' in grado di prevedere
l' intensita' del prossimo terremoto sullo stretto. Inoltre, le prove
prevedono scosse della durata di massimo 30 secondi''. ''Infine -
ha concluso Tozzi - seppure il ponte dovesse restare in piedi in seguito
a una scossa, resterebbe a immemore collegamento tra due cimiteri,
perche' le citta' che unisce sono state costruite senza rispettare
una politica antisismica''.
Gaetano Benedetto, segretario aggiunto del Wwf Italia, ha detto: ''La
struttura del ponte e' inutile per diversi motivi logitici e strutturali.
Ci sono le autostrade e le ferrovie che invece avrebbero bisogno ammodernamento
e servirebbero maggiormente per trasporti in Sicilia e in Calabria''.
''Il Ponte inoltre - ha aggiunto - provochera' danni ambientali catastroficianni
ambientali catastrofi ed economicamente non e' detto possa essere
ripagato con i pedaggi ma andrebbe a gravare sullo Stato e quindi
su tutti noi''.
Legambiente: “La Regione Calabria
esca dalla società per il Ponte”
16/07 La manifestazione di oggi organizzata dal Wwf apre una serie
di inizative promosse dal movimento ambientalista contro la realizzazione
del Ponte. Lo si e' appreso da una nota congiunta di Legambiente nazionale
e Legambiente Calabria. ''Con il passare del tempo - e' scritto nella
nota - vengono a galla tutti i limiti, le incongruenze e l' insostenibilita'
dal punto di vista ambientale, economico e sociale dell' operazione-ponte.
Si rafforzano invece le motivazioni di chi, da sempre, si esprime
contro la sua realizzazione mentre si estende ogni giorno di piu'
il rifiuto di un' opera, ormai dimostratasi palesemente inutile e
dannosa. In questo contesto, appare particolarmente importante la
decisione del presidente della giunta regionale calabrese Agazio Loiero
di chiedere al Cipe di rimettere nel cassetto il progetto della variante
ferroviaria di Cannitello, a Villa San Giovanni, un' opera propedeutica
alla costruzione del Ponte sullo Stretto che vede da anni la netta
opposizione del fronte ambientalista''. ''L' augurio - prosegue la
nota - e' che a questo primo atto della giunta regionale calabrese
segua la decisione, divenuta ormai irrinunciabile, di fare uscire
la Regione Calabria dalla attuale societa' Stretto di Messina e di
mettere in atto coerentemente tutte le iniziative utili a impedire
la costruzione del Ponte. La Stretto di Messina spa, con le finalita'
per cui e' stata costituita e le modalita' con cui e' stata finora
gestita, non ha piu' senso. Deve essere trasformata, come da tempo
chiede il movimento, in una societa' che abbia come scopo lo sviluppo
sostenibile dell' intera area e che si occupi della messa in sicurezza
del territorio dal punto di vista sismico, del risanamento delle ferite
inferte al territorio da decenni di gestione dissennata, della riqualificazione
urbanistica, di realizzare un moderno sistema dei trasporti sullo
Stretto e nelle regioni calabrese e siciliana, della promozione di
progetti che valorizzino i saperi e le risorse ambientali, archeologiche,
storico-culturali e umane che l' area dello Stretto, e piu' in generale
il Mezzogiorno, possiedono''. Sarebbe questo anche un modo per non
sprecare del tutto anni di studi effettuati con i soldi della collettivita'''.
Le manifestazioni contro il ponte proseguiranno il 23 luglio con un
corteo che partira' da Torre Faro (Messina) e sara' preceduto da una
ventiquattrore ''oratoria'' no-stop organizzata da Legambiente di
Messina, e il 6 agosto per la manifestazione sulla sponda siciliana
dello Stretto. A chiudere la campagna estiva del ''no'' alla megaopera,
la manifestazione prevista sullo Stretto il 7 agosto in occasione
dell' arrivo di Goletta verde.
Folco Quilici: “Sorprende questo attacco contro l’opera”
16/07 ''Sono sorpreso di questo ennesimo ed ingiustificato attacco
contro il ponte sullo Stretto che muove peraltro da motivazioni che
non rispondono al vero e mirano a fare disinformazione''. E' quanto
sostiene in una nota il regista e scrittore Folco Quilici, componente
del consiglio di amministrazione della societa' 'Ponte sullo Stretto',
circa la manifestazione organizzata stamani dal Wwf contro il progetto
per la realizzazione dell'opera. ''Ho letto - ha aggiunto - la notizia
di questa iniziativa che si svolge oggi nelle acque dello Stretto
per opporsi alla realizzazione di un' opera che colleghera' un' isola
con sei milioni di abitanti al Continente, mentre ero in partenza
da uno dei piu' efficienti aeroporti del mondo: l'aeroporto internazionale
del Kansai di Osaka in Giappone. Una grande opera aeroportuale contestata
per anni dagli ambientalisti, ma che e' fortemente apprezzata visti
i risultati positivi. Sempre in Giappone, area ad altissimo rischio
sismico, ho attraversato i piu' grandi ponti del mondo, opere straordinarie
dal punto di vista ingegneristico e della valenza infrastrutturale''.
''Penso - ha proseguito Quilici - allo sviluppo economico ed infrastrutturale
dell' isola di Hokkaido una volta ottenuto il collegamento stabile
con il Giappone. Qui nessuno si e' mai sognato di contestare la realizzazione
di un ponte e parliamo di un paese di comprovata maturita' e sensibilita'
ambientale. Tornando all' Italia ed al ponte sullo Stretto, sono sorpreso
e rammaricato di non aver avuto ancora alcuna risposta al mio invito
di aprire un confronto sereno sul ponte con le piu' illuminate menti
vicine all' ambiente''. ''Sono il primo - ha concluso - a voler parlare
dell' impatto ambientale del ponte per fare chiarezza una volta per
tutte sui luoghi comuni, le leggende metropolitane e gli scenari apocalittici
prospettati, quasi tutti infondati, che animano la protesta contro
questa opera''.
WWF: “Quilici partecipi a confronto pubblico”
17/07 Il Wwf, in una nota, ha invitato Folco Quilici, componente
del consiglio di amministrazione della societa' 'Ponte sullo Stretto',
ad un confronto pubblico sui dati relativi alla struttura. ''Chiediamo
- ha detto il segretario aggiunto Wwf Italia, Gaetano Benedetto -
che non si risponda con battute facili e di sapore populista alle
nostre documentate affermazioni. I nostri dati dimostrano gli impatti
ambientali del ponte, i costi sottostimati e le perdite economiche
certe a carico della collettivita'''. ''Se Folco Quilici - ha concluso
- e' in possesso di dati che possano confutare i nostri, li tiri fuori
o provi a cercarli. Noi lo invitiamo a un confronto pubblico''.
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