Zavettieri (NPsi)
“Principe ingeneroso con De Michelis, rappresentante di un partito
libero e democratico”
28/01 ''A Sandro Principe esprimo grande affetto e considerazione
e gli auguro un rientro pieno e rapido nell' attivita' politico-amministrativa,
gia' fin troppo impegnativa, di sindaco di un grande Comune al quale
e' stato chiamato dall' 80% degli elettori. Mi spiace, pero', per
il giudizio ingeneroso nei confronti di De Michelis, definito schiavo
di Berlusconi''. A sostenerlo e' stato il leader del Nuovo Psi calabrese,
Saverio Zavettieri, in relazione ad una intervista rilasciata da Principe
al 'Quotidiano'. ''Sandro Principe - ha aggiunto Zavettieri - non
tiene conto dei travagli, delle traversie e dei percorsi della diaspora
socialista che e' stata provocata soprattutto dagli attacchi e dai
colpi tremendi dell' allora Pci-Pds, oggi Ds. In merito a questa valutazione
sara' mia cura far pervenire all' amico e compagno Sandro Principe
gli atti del recente congresso nazionale del Nuovo Psi, la relazione
di De Michelis, gli interventi e le conclusioni, allo scopo di verificare
se questo e' un partito che appartiene alla Spa di Berlusconi o se,
invece, e' un partito libero, democratico, e che esprime pienamente
la storia, cultura e la tradizione socialista''.
Abramo: “Legge
elettorale con uno sbarramento minimo è utile alla Calabria”
28/01 ''Una nuova legge elettorale che preveda un minimo sbarramento
e' utile alla Calabria, non al candidato della Casa delle Liberta'
che non ha bisogno di alcun espediente per vincere questa battaglia'':
lo ha detto Sergio Abramo, candidato per il centrodestra alla Presidenza
della Regione alla vigilia della riunione dei partiti della Cdl. ''Si
tratta di garantire, nel pieno rispetto della pluralita',- afferma
Abramo - una semplificazione del sistema politico, evitando la frammentazione
del Consiglio regionale in decine di monogruppi. Lo sbarramento, gia'
sperimentato da solide democrazie occidentali, ha il compito di incoraggiare
l' accorpamento di forze politiche culturalmente affini, favorendo
cosi' la governabilita', ma anche la riconoscibilita' della minoranza.
Sono certo - aggiunge il candidato del centrodestra alla Presidenza
della Regione - che le forze politiche della Casa delle Liberta',
compresi i partiti cosiddetti 'minori' e che io non considero assolutamente
tali, si adopereranno per raggiungere un risultato che assicurera'
un migliore funzionamento delle istituzioni, mentre notevole sarebbe
il risparmio per le finanze regionali''. ''Sul mantenimento del listino
- ha detto ancora Abramo - preferisco non pronunciarmi, essendo rispettoso
delle indicazioni che vengono dai partiti. Si tratta di una questione
che puo' essere rimandata alla prossima legislatura quando, in presenza
ci si augura di una nuova legge elettorale nazionale, si potra' pensare
all' abolizione di questo anomalo premio di maggioranza''.
Loiero: “Con
Confindustria piena condivisone di idee e di programmi”
28/01 ''Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione,
Agazio Loiero, e Confindustria Calabria hanno piena condivisione di
idee e di programmi e vogliono camminare insieme per far sviluppare
finalmente la nostra regione''. E' quanto si afferma in una nota diramata
dallo staff del candidato del centrosinistra al termine dell' incontro
tra Loiero e i rappresentanti dell' industria calabrese, con in testa
il presidente regionale Filippo Callipo. ''Nel corso dell' incontro
- riporta la nota - sono stati presi in considerazione temi come lotta
alla criminalita', allestimento di una macchina regionale ben organizzata
ed efficiente, stabilita' politica, burocrazia rapida, tempi di intervento
certi, formazione dei giovani capillare, competitivita', maggiore
qualita' dei servizi - soprattutto dei trasporti e delle infrastrutture
in genere, con particolare attenzione al porto di Gioia Tauro e ai
due Aeroporti -, maggiore facilita' di accesso al credito bancario
e, soprattutto, un ritorno al dialogo fra tutte le figure economiche
e sociali della regione con le istituzioni. Questi - si aggiunge nella
nota - sono gli ingredienti condivisi per uscire da una situazione
di stallo che vede la Calabria all' ultimo posto come reddito pro-capite
nazionale ed agli ultimi dieci posti in ambito europeo, con un solo
0,1 % dell' export complessivo italiano, unica regione a non avere
nemmeno una sola industria con piu' di 500 dipendenti all' attivo.
Loiero e Callipo hanno ribadito l' importanza di un nuovo patto sociale,
vincolante, a lungo termine, fra tutte le componenti della nostra
economia''. Secondo quanto si afferma nel comunicato, il candidato
del centrosinistra e il leader degli industriali calabresi hanno anche
concordato sul fatto che ''una nuova idea di 'fare insieme' un lungo
percorso, una marcia condivisa, puo' veramente farci uscire dalla
crisi''. In riferimento al fenomeno del precariato, per Loiero, ''non
bisogna piu' consentire che si spieghi questa politica dell' illusione,
nella nostra Regione come in Italia''. Il candidato del centrosinistra
ha anche annunciato una seria battaglia, sia a livello locale ma anche
in ambito nazionale, ''per un ripristino - ha detto - della 'flessibilita''
del lavoro, in forte antitesi con il 'precariato' che e' ben altra
cosa e che somiglia tanto a un sistema di moderno schiavismo che crea
un esercito di subalterni''. ''All' incontro - e' detto nella nota
- e' intervenuto anche Floriano Noto, presidente dell' Assindustria
di Catanzaro, che ha ricordato come sia diventato importante per un
imprenditore in Calabria avere alle spalle un governo regionale forte
con un bilancio sano''. 'Nel mondo attuale del business - ha detto
Noto - alcune societa' del nord o dell' Europa chiedono a noi imprenditori
calabresi innanzitutto il bilancio della Regione, prima ancora di
entrare in affari con noi''. Presenti, tra gli altri, Giuseppe Vecchio,
presidente dell' Ance Calabria; Vincenzo Restuccia, presidente dell'
Assindustria di Vibo Valentia; Vincenzo Speziali, presidente della
Sacal; Gaetano Lumare, presidente di Assindustria Crotone; Raffaele
De Rango, presidente di Assindustria Cosenza e Fausto Equino, presidente
del comitato piccola industria di Confindustria Calabria.
Abramo: “Autosospensione
dall’Anci per garantire l’unità”
28/01 ''Garantire all' Anci la prosecuzione di un impegno super partes
e quindi non condizionato dalla campagna elettorale''. Cosi' Sergio
Abramo, candidato per la Casa della liberta' alla presidenza della
Giunta regionale, spiega i motivi della sua autosospensione dalla
presidenza regionale dell' Associazione nazionale dei comuni italiani.
''L' Anci Calabria - ha detto Abramo ai componenti del Direttivo regionale
dell’Associazione, riunitosi a Catanzaro - ha sempre adottato
all'unanimita' le sue decisioni. Proprio questa grande unita' ci ha
consentito di raggiungere risultati importanti e di diventare interlocutori
privilegiati dei governi nazionale e regionale, delle forze politiche
e dei sindacati. I sindaci, in questi anni, sono diventati protagonisti
di una nuova stagione di riscatto per la nostra terra. Un ruolo che
confligge in modo frontale con gli interessi della criminalita' organizzata.
Non a caso, proprio sindaci e amministratori sono il bersaglio privilegiato
degli attentati e dei tentativi di intimidazione di chiaro stampo
mafioso''. ''Autosospendendomi dall' attivita' dell' Anci fino al
voto di primavera - ha aggiunto il candidato della Cdl - ho voluto
evitare di incrinare la straordinaria unita' che ha caratterizzato
il lavoro associativo. Sono certo che i due vicepresidenti, Iacucci
e Varacalli, e l'intero Comitato direttivo porteranno avanti in questi
due mesi, con coerenza e nel rispetto di questo spirito, l'azione
dell' Anci''. ''Unanime - riferisce ancora la nota - e' stato l' apprezzamento
del direttivo per la scelta operata da Abramo, scelta giudicata politicamente
ineccepibile''. L' organismo si e' anche augurato che ''proprio i
temi che stanno piu' a cuore ai Comuni (dalla sicurezza al processo
di deleghe dalla Regione) siano al centro del dibattito politico della
competizione elettorale''.
Loiero: “Messaggio
dei Vescovi, motivo d’orgoglio”
28/01 ''Il messaggio che mi arriva dalla Conferenza episcopale e'
per me motivo d' orgoglio e di riflessione. Credo infatti che sia
importante che la Chiesa, segua con attenzione l' evoluzione della
politica della Calabria. Accolgo e faccio mio l' invito alla moderazione
e alla concretezza dei programmi lanciato dal documento episcopale
ai candidati alla presidenza della Regione''. A sostenerlo e' stato
il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio
Loiero, in merito all' invito rivolto ieri dalla Conferenza episcopale.
''Ora come non mai - ha aggiunto Loiero - la nostra terra ha bisogno
di una spinta in avanti, di un progetto reale, tangibile, vero, di
sviluppo, ed emancipazione. Un cammino che per forza di cose deve
essere impostato sulla trasparenza dell' agire, sulla passione e l'
impegno politico, disinteressato, autentico, a servizio della collettivita'
e dell' interesse generale. E sono convinto che se e' questo il percorso,
l' universo di valori che ci proviene dalla comunita' cattolica della
nostra Calabria e' fondamentale. Non ne possiamo fare a meno. Per
attivare quel processo di rifondazione morale della politica da cui
la Regione non puo' prescindere, se intende affrontare a viso aperto
e con entusiasmo le importanti sfide con lo sviluppo, la liberta'
intellettuale, il futuro. Non a caso - ha concluso Loiero - abbiamo
proposto un patto per lo sviluppo, che riprenda la trama interrotta
del confronto, esaltandone il valore. Un patto di interventi condivisi
e di lungo periodo, tra Regione e gli altri soggetti istituzionali,
economici e sociali''.
Abramo “L’invito
dei Vescovi non può non essere pienamente accolto”
28/01 ''Il messaggio dei Vescovi e l' invito alle forze politiche
calabresi ad operare per il bene comune non puo' non essere pienamente
accolto'': lo afferma Sergio Abramo, candidato per il centrodestra
alla presidenza della Regione, commentando il documento approvato
ieri dalla Conferenza episcopale calabra. ''Sono convinto - prosegue
Abramo - che alla base dell' impegno politico debba esserci una grande
forza interiore e morale e che la Chiesa calabrese continui a rappresentare
un grande punto di riferimento spirituale e morale per la politica
e per tutti coloro che hanno responsabilita' nella gestione della
cosa pubblica''. ''Sono rimasto particolarmente colpito - aggiunge
Abramo - dal richiamo dei Vescovi alla concretezza. Il bene comune
si persegue con le opere concrete, con i risultati che si ottengono
sui nodi irrisolti della societa' calabrese, a cominciare dalle piaghe
della disoccupazione e della criminalita'. ''La Conferenza Episcopale
invita a preoccuparci delle nuove generazioni e per questo dovremo
fare in modo di porre le questioni giovanili al centro dei nostri
programmi e delle nostre azioni - ha detto ancora il candidato del
centrodestra alla Presidenza della Regione - offrendo ai ragazzi della
Calabria le stesse opportunita' formative e di occupazione dei loro
coetanei delle altre regioni italiane ed europee. E' questa la grande
sfida che dovremo affrontare e sulla quale si misurera' la nostra
capacita' di costruire il bene comune''.
Lanzo (DL) “A
Catanzaro gestione Abramo fallimentare”
28/01 ''Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione,
Sergio Abramo, intende applicare alla Calabria il progetto di sviluppo
simile a quello che ha utilizzato per Catanzaro, che e' divenuta,
a suo dire, una citta' aperta, bella, vitale, quasi un' oasi di grande
benessere nel complessivo deserto: siamo proprio certi che le cose
stiano cosi', o piuttosto, e' avvenuto l' esatto contrario?''. E'
quanto sostiene Michele Lanzo, vice coordinatore regionale della Margherita.
''Catanzaro - afferma Lanzo, che e' anche consigliere comunale del
capoluogo - resta invece una citta' priva di servizi e di una politica
rivolta al sociale in senso proprio: pensiamo agli anziani, ai giovani,
ai disabili e soprattutto alle crescente poverta' delle famiglie.
La citta' dei problemi irrisolti. Tanto fumo, tanti lustrini, tanti
proclami, ma i problemi restano, aumentano e s' incancreniscono''.
Abramo: “Destrutturazione
della Telecom, dannosa per la Calabria”
28/01 ''L' ipotesi di un' ulteriore destrutturazione di Telecom in
Calabria, cosi' com' e' stata concepita, e' incompatibile con le esigenze
oggettive di sviluppo unitario e omogeneo della nostra regione''.
Lo ha detto Sergio Abramo, candidato della Casa delle Liberta' alla
presidenza della Regione. ''Non possiamo accettare - ha aggiunto Abramo
- che la Calabria venga di fatto divisa in due, con Reggio e Vibo
Valentia che vengono aggregate al centro operativo, istituito da Telecom
a Messina, mentre il resto del territorio resterebbe nelle competenze
di Catanzaro. Nessuno vuole mettere in discussione l'autonomia delle
strategie aziendali di Telecom o, peggio ancora, aprire sciocchi contenziosi
con la vicina Sicilia. Non si comprende pero' la ragione per cui viene
istituito un quarto centro operativo al di la' dello Stretto, smembrando
il nostro territorio. Se vi e' la necessita' operativa e funzionale
di articolare in piu' aree il territorio calabrese, allora trovo piu'
razionale che il centro operativo sia Reggio Calabria e non Messina''.
''Sul fronte delle infrastrutture immateriali, indispensabili alla
Calabria per avviare autentici processi di sviluppo - ha proseguito
Abramo -. La riflessione, quindi, deve essere piu' generale. Troppe
scelte sembrano condizionate da logiche di campanile e interessi di
parte, mentre s' impone un' assunzione di responsabilita' piena a
tutti i livelli. La qualita' dei servizi, dopo le grandi privatizzazioni,
compresa quella nel settore della telefonia, e' in Calabria una questione
irrisolta ma che rimane di fondamentale importanza per lo sviluppo
della nostra regione. Mentre non e' pensabile alcuna ipotesi di ristrutturazione
aziendale e produttiva senza la necessaria concertazione o tagliando
fuori le organizzazioni sindacali. Credo inoltre di interpretare il
pensiero degli imprenditori calabresi sostenendo la necessita' di
un dialogo costruttivo con le grandi aziende di servizi sulla reale
possibilita' che queste ultime possano concorrere alla modernizzazione
di un'intera area del Paese''. ''L' innovazione tecnologica, i servizi
avanzati e la possibilita' di usufruire di reti moderne - ha concluso
Abramo - sono i fronti piu' delicati su cui si gioca gran parte del
futuro della Calabria per trasformare definitivamente, il nostro,
da territorio di consumo a territorio appetibile per gli investimenti
e l'occupazione, favorendo l'economia, la ricerca, l' efficienza della
pubblica amministrazione o piu' semplicemente, la vita quotidiana
dei cittadini''.
Iniziato il Congresso
regionale dei DS a Lamezia
28/01 E’ iniziato con la relazione del segretario regionale
Nicola Admao il Congresso regionale dei DS a Lamezia terme. ''Abbiamo
bisogno di un partito che pensa e vive come un partito piu' giovane
e piu' rosa''. ha concluso la relazione di Nicola Adamo con la quale
ha aperto il terzo congresso regionale del partito.Per Adamo, ''sono
questi temi di vera innovazione ai quali il gruppo dirigente che uscira'
da questo congresso deve dare prova di volersi e sapersi misurare.
Un partito che assume la domanda di modernita' non attraverso segmenti
frammentati o attraverso una cultura di una organizzazione minoritaria
che vive ancora come accampata soprattutto nelle nostre citta'''.
Adamo ha fatto quindi riferimento alle elezioni regionali, ribadendo
l' importanza della lista unitaria: ''Nel nostro progetto politico
- ha affermato il segretario regionale dei Ds - non abbiamo mai rinunciato
a lavorare per dare un cuore ed un' anima alla coalizione di centrosinistra.
Abbiamo pensato all' aggregazione unitaria dei riformisti come la
leva strategica per garantire stabilita' e qualita' del Governo. Il
progetto dell' Unita' dei diversi riformismi, sull' onda dell' intuizione
di Romano Prodi e Piero Fassino, trova in Calabria piena attualita'.
Resta questo il nostro orizzonte. In questo quadro abbiamo promosso
e dato vita alla Federazione calabrese di Uniti nell'Ulivo. Siamo
la prima regione in cui la Federazione esiste e si e' data un suo
portavoce. I soci fondatori hanno riconosciuto in Marco Minniti l'autorevolezza
di una personalita' che rappresenta con senso di unita' e responsabilita'
questo ruolo. Qualita' sperimentate nel corso del confronto che ha
preceduto la fase di selezione del candidato alla presidenza della
Giunta regionale. Decisiva per l'assemblea di Lamezia e' stata l'azione
svolta dalla Federazione dell'Ulivo. E' stata innanzitutto quella
la sede nella quale e' prevalso il vincolo della responsabilita' verso
l'unita' da parte di ogni forza. Sarebbe un errore disperdere il valore
della funzione della Federazione. In Calabria la Federazione dell'
Ulivo e' possibile consolidarla, rafforzarla ed allargarla. Ad essa
si puo' conferire la sovranita' di parte delle competenze che competono
alle singole forze per esercitare una direzione unitaria ed elevata.
In questo contesto pensiamo di non fare alcun torto se coerentemente
insistiamo con convinzione per un' aggregazione elettorale unitaria
delle forze dell'Ulivo. La lista unitaria puo' essere il fulcro di
una rappresentanza istituzionale che funge da perno nella capacita'
della promozione dell'attivita' legislativa regionale a pieno sostegno
dell' attivita' amministrativa. Puo' rappresentare il consenso di
un almeno un terzo dell' elettorato clabrese. L' esperienza delle
elezioni europee ci consegna potenzialita' non ancora espresse ed
in ogni caso non e' trascurabile che la forza che ha registrato in
quell' occasione e' superiore alla somma dei consensi totalizzati
da Forza Italia ed Alleanza nazionale''. Adamo ha invitato le altre
forze della Fed a pronunciarsi in merito. ''Con il congresso di oggi
- ha detto - - chiediamo un rapido e formale pronunciamento alle altre
forze della Fed. Debbono essere date ragioni convincenti per spiegare
un diniego. E questo partendo soprattutto dal fatto che ''a Roma si
conferma l'impegno a riconoscere alla Federazione calabrese la competenza
esclusiva a decidere nel merito''. ''La Fed calabrese nelle settimane
scorse - ha ricordato Adamo - aveva assunto un deliberato che indicava
quali fossero le condizioni per decidere postivamente. Quelle condizioni
oggi si sono realizzate. Un eventuale diniego oggi contrasterebbe
con gli impegni assunti unitariamente da tutti in quella sede''. L'
intervento di Adamo e' stato preceduto da quello di Gianni Speranza,
candidato a sindaco del centrosinistra a Lamezia Terme.
Tra gli interventi degli ospiti anche quello di Nuccio fava, candidato
a presidente nelel socrs elezioni regionali: ''Non e' immaginabile
una politica di cambiamento reale ed efficace per la Calabria senza
il vostro apporto decisivo'' ha sostenuto Nuccio Fava, oggi schierato
con l’Udeur. ''Conta molto - ha aggiunto Fava - quella vostra
sottolineatura, 'insieme', che esprime molto bene la doppia consapevolezza
di mettere in collegamento e in dialogo costruttivo tutte le forze
disponibili, non soltanto quelle dei partiti, per mandare all' opposizione
il centrodestra, ma anche per costruire, insieme e collegialmente,
nel rispetto e valorizzazione delle differenti componenti e sensibilita',
non solo una vittoria elettorale, alla quale guardiamo con fiducia,
ma soprattutto una prospettiva credibile, efficace, qualitativamente
significativa per un vero governo. Per un governo regionale davvero
adeguato ai grandi problemi e alle grandi sfide e attese che la Calabria
ha di fronte da troppo tempo. Sono al riguardo decisive la qualita'
dei rapporti reciproci, leali e fiduciosi, tra le diverse forze politiche
della coalizione; l' efficacia e l' adeguatezza della proposta programmatica
e della prospettiva strategica; la necessita' di saperle, tutte queste
cose, comunicare e fare percepire come nuova, giusta e utile risposta
all' opinione pubblica calabrese. In questo senso contera' moltissimo
anche la qualita' del personale politico che verra' messo in campo,
la sua idoneita' e competenza, ma anche la trasparenza e onesta',
lo stile civile ed etico con cui sapremo rivolgerci ai cittadini,
con speciale attenzione e apertura alle donne e ai giovani''.
Minacce di morte
al Presidente della Provincia di Crotone. Solidarietà di Acri
e Loiero
28/01 ''Ho espresso la mia solidarieta', umana e politica, a Sergio
Iritale che, quotidianamente, svolge un duro lavoro di amministratore
solerte ed operoso al servizio della Comunita' provinciale di Crotone'':
e' quanto afferma Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla
Presidenza della Regione, che ha reso noto di avere avuto una ''cordiale
e affettuosa telefonata'' con il presidente della Provincia di Crotone
al quale ignoti hanno fatto recapitare ieri una lettera con minacce
di morte. ''Da tempo, da troppo tempo - sostiene Loiero - amministratori
locali impegnati in prima linea a difesa di legalita' e trasparenza
sono fatti oggetto di attentati ed intimidazioni a testimonianza che
la criminalita' organizzata e' aggressiva e tenta di condizionare
il normale svolgersi dell' azione amministrativa e politica, vulnerando
la convivenza civile alla radice e, di fatto, bloccando ogni processo
di crescita''. ''Occorre fare di piu' e meglio - ha aggiunto il candidato
presidente del centrosinistra - sul terreno del contrasto ai poteri
criminali innalzando il livello di presenza dello Stato sul territorio
e fornendo alle Forze di polizia ed alla Magistratura ogni necessario
sostegno, logistico e normativo, per rendere piu' penetrante la lotta
contro la criminalita' organizzata che costituisce uno degli ostacoli
che impediscono alla nostra Regione di spezzare le catene dell' arretratezza
e della marginalizzazione''.
Per il Presidente di Legautonomie Antonio Acri: ''Siamo
a 12 casi di intimidazione sino alla data del 28 di gennaio. La situazione
allarmante sulla mancata sicurezza degli amministratori locali calabresi
continua ad essere ancora piu' preoccupante''. ''L' ultimo caso, quello
della intimidazione a Iritale - ha aggiunto Acri - conferma purtroppo
una nostra preoccupazione che abbiamo manifestato pubblicizzando i
dati del rapporto 2004 in occasione della conferenza stampa di qualche
giorno fa. Noi esprimiamo certamente la solidarieta' e la vicinanza
istituzionale e personale al Presidente della Provincia di Crotone,
ma auspichiamo che gli amministratori locali calabresi debbano impegnare
il loro tempo per governare le istituzioni e per assicurare una migliore
qualita' della vita per dare risposte ai cittadini che pretendono
giustamente legittimamente migliori servizi e non possiamo assolutamente
accettare che gli amministratori calabresi debbano invece essere impegnati
costantemente e quotidianamente per difendere la loro incolumita'''.
''E' questo - ha concluso Acri - l' auspicio che come Legautonomie
Calabria esprimiamo e soprattutto speriamo che alla luce di questi
ultimi avvenimenti ci sia una sensibilizzazione, una particolare preoccupazione
da parte dello Stato e della Regione perche' provvedano con impegni
reali e soprattutto non perdano ulteriore tempo''
Pirillo (Margherita)
“La Calabria è pronta a voltare pagina”
28/01 Prosegue il tour elettorale del consigliere regionale Mario
Pirillo. Dopo le tappe di Cosenza, Marano Marchesato, delle scorse
settimane, stasera si terrà un incontro a Pedace, mentre domani
l’appuntamento si sposta sul tirreno cosentino. A Scalea, alle
18.30, presso la biblioteca comunale il presidente del gruppo consiliare
della Margherita incontrerà gli elettori e simpatizzanti del
partito. “La Calabria è pronta a voltare pagina”,
ha spiegato l’On. Pirillo. “Queste ultime legislature
regionali e nazionali hanno confermato il deficit politico e programmatico
delle coalizioni del centrodestra. Parallelamente cresce il consenso
nei confronti dell’alleanza riformista del centrosinistra. In
questi anni di consiliatura regionale – ha tenuto ad evidenziare
- ho recepito e coniugato le istanze di varia estrazione civile e
culturale. Il centrosinistra si pone come punto di riferimento attorno
al quale costruire una alternativa di governo di partecipazione e
di sviluppo solidale. Le affermazioni in termini elettorali e programmatici
della coalizione in campo amministrativo e provinciale sono chiari
segnali che la Calabria intende cambiare rotta anche in ambito regionale.
Si chiedono a gran voce nuove direttrici attraverso cui avviare un
deciso sviluppo della regione. La Margherita in questi anni è
stata in grado di raccogliere le istanze di rinnovamento che arrivavano
dal territorio, per cui la risposta sarà decisa: gli elettori
– ha concluso il consigliere regionale, Mario Pirillo - sapranno
premiare tali sacrifici sostenendo con forza il progetto innovativo
della Margherita”.
Chieffallo (NPsi)
“Per la governabilità della Calabria serve una nuova
legge elettorale con sbarramento minimo al 3%”
28/01 ''Quanto accaduto e sta accadendo sotto gli occhi dei calabresi
sulla legge elettorale rappresenta plasticamente l' incapacita' della
massima assise regionale di affrontare la riforma piu' importante
per garantire la governabilita' della regione nell' esclusivo interesse
dei cittadini''. A sostenerlo e' stato, in una dichiarazione, il segretario
regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo. ''La maggioranza che
si richiama al Polo - ha aggiunto - di fatto non e' piu' tale per
i dissensi e le resistenze litigiose dei gruppi minori, i famosi monogruppi.
In questa situazione stagnante l' opposizione finge di darsi una mossa,
scuotendosi solo per difendere ad oltranza i privilegi dei numerosi
monogruppi e dei partiti-famiglia. Essa anziche' confrontarsi su una
linea riformista rimane arroccata su una posizione di assurdo ostruzionismo
contro gli interessi superiori della Regione e della sua gente''.
Chieffallo si e' poi detto ''stupito che D' Alema definisca un' indecenza
lo sbarramento al 3% della legge elettorale, mirato, come e' noto
ai calabresi, ad arginare il bieco fenomeno dei monogruppi che ha
frantumato la politica regionale''. Per il segretario regionale del
Nuovo Psi ''e' deprimente constatare che pur di non approvare la legge
si accampano strumentalmente problemi di tempo e di procedura con
la compiacenza della cosiddetta sinistra che manifesta assenza di
sensibilita' politica e di progetto piegando a bassi interessi di
bottega l' interesse superiore della governabilita' della Calabria
che soltanto una nuova legge elettorale con lo sbarramento minimo
al 3% e con la cancellazione del listino puo' garantire per aprire
una fase nuova di crescita e di sviluppo della regione''.
Autelitano (Verdi):
“L’area socialista si nasconde dietro i monogruppi e lo
sbarramento”
28/01 Il Presidente della federazione regionale dei Verdi, Leo Autelitano,
in una nota, chiede ai socialisti chiarimenti sulle ultime vicende
della legge elettorale. Si legge nella nota: “Il Gruppo Verdi
in Consiglio regionale, da sempre attento all’iter procedurale
delle leggi in discussione, si è reso promotore di alcuni emendamenti
riguardanti la riforma legislativa in discussione. L’intento
dei Verdi non è assolutamente quello di bloccare l’iter
procedurale, ma di dare regole certe e democratiche ai calabresi.
La GAD calabrese ha deliberato uno sbarramento democratico ( gli elettori
calabresi si attestano più o meno intorno ad un milione, i
consiglieri da eleggere sono 50 e pertanto 20 mila voti sono sufficienti
per far scattare un seggio regionale); non sarebbe democratico aumentare
tale soglia. I Verdi si sono sempre battuti per la difesa dei diritti
e della democrazia e pertanto portano a termine la loro battaglia.
Superando le false tesi atte a disorientare i cittadini, la semplificazione
della politica non si fa con leggi, ma con atti politici. Disorientare
gli elettori mistificando la realtà è una strategia
desueta e priva di contenuti. L’area socialista non avendo più
argomenti interessanti per i calabresi si nasconde dietro i monogruppi
e lo sbarramento. Gradirei che il Nuovo Psi e i suoi proseliti spiegassero
ai calabresi:
a) cosa ha prodotto il Nuovo PSI per la Calabria;
b) come hanno ottenuto il monogruppo i proseliti del 3%
Alla luce delle spiegazioni ritorneremo sull’argomento."
Morrone (Fiamma)
“Siamo ripartiti alla conquista della nostra dignità”
28/01 In un comunicato a firma del dirigente della federazione Provinciale
della Fiamma tricolore di Cosenza, Marcello Morrone, viene evidenziata,
con l’uscita di Mastroianni, la nuova linea politica della Fiamma
Tricolore. “Francesco Mastroianni ci ha lasciato! – si
legge sarcasticamente nella nota - Apprendiamo la triste notizia da
un comunicato che l'ex segretario regionale ha inviato ai quotidiani.
Ha lasciato la Fiamma tricolore nel momento in cui la maggioranza
del Partito ha "deciso di decidere". All'ultimo Congresso
Nazionale del Movimento Sociale infatti ,è stata operata una
scelta netta e precisa ...e ce n' era bisogno ! La maggioranza dei
delegati ha votato la mozione di Luca Romagnoli , nostro giovane segretario
nazionale e parlamentare europeo , Siamo ripartiti ,quindi , alla
riconquista della nostra identità . Siamo ritornati a combattere
per l'uomo e non per il potere, accantonando idee di accordi elettorali
con la CASA DELLE LIBERTA'. Vinceremo , non vinceremo? Non si sa!
Fatto sta che coloro che ci hanno lasciato sono proprio quelli che
occupano incarichi regionali di sottogoverno ed incassano emolumenti
non indifferenti. Ma perchè a questo punto , oltre a dimettersi
dal partito , non lasciano gli incarichi che grazie alla Fiamma tricolore
hanno ottenuto ? Dicono di andare via perchè non accettano
l'accordo della Fiamma tricolore con la Mussolini...e preferiscono
andare a braccetto con i Polisti . Noi andiamo laddove ci porta il
cuore ...loro vanno laddove possono ingrossare il conto in banca !”
Pietro Mancini
“Socialisti della GAD dialogate con De Michelis”
27/01 Appello di Pietro Mancini, ex Sindaco di Cosenza, ai socialisti
della GAD: “Invece di lanciare le solite e scontate geremiadi
contro De Michelis, presunto traditore del socialismo, " che
non può mai allearsi con la infame CDL ", non sarebbe
più utile e produttivo che Intini e Boselli, dirigenti dell'
ulivista SDI, pretendessero da Prodi e Fassino una maggiore attenzione
della GAD alla del tutto trascurata e oggi marginale " questione
socialista " ? Con tutti i suoi difetti e i limiti, fissati per
il suo partito dall' attuale legge elettorale, De Michelis ha fatto
un interessante discorso ( forse troppo lungo ed eccessivamente craxiano
), le ha cantate anche al Cavaliere e, soprattutto, ha riacceso i
riflettori sul nome e sul simbolo del PSI. Insomma, ha parlato ai
socialisti, da socialista, orgoglioso del passato, ma consapevole
degli errori commessi, anche da lui, e del fatto che siamo entrati
in una fase politica nuova. Credo che gli amici e i compagni dello
SDI, invece di demonizzare De Michelis, Bobo Craxi, Zavettieri e i
tanti socialisti, accorsi alla Fiera di Roma, anche come semplici
invitati, come il sottoscritto, meglio farebbero a confrontarsi, in
modo aperto e costruttivo, a Roma e in Calabria, con il PSI, con il
PSE e con i socialisti di Forza Italia, piuttosto che accontentarsi
di far da ruota di scorta, ininfluente, al Triciclo del tentennante
prof. Romano Prodi e ai riballtonisti, diessini, del Comune di Cosenza.
Libro bianco
sui trasporti del coordinatore della CDL alla Provincia, Mimmo Barile
27/10 Un libro bianco sul sistema dei trasporti della Provincia con
particolare attenzione al trasporto
ferroviario. Lo ha annunciato Mimmo Barile -coordinatore della Cdl
in Consiglio provinciale - <<Vogliamo in questo modo evidenziare
e sottolineare - spiega l’esponente politico - la perdita di
competitività della nostra città all’interno del
sistema ferroviario meridionale. Un vero e proprio dossier su cosa
poteva essere fatto, su quanto promesso e mai realizzato e su quanto
in termini di operatività ci è stato sottratto. Collaboreranno
all’iniziativa esperti del sistema dei trasporti e rappresentanti
dell’Università della Calabria e rappresentati delle
associazioni di categoria interessate e associazioni dei consumatori
per quel che riguarda i disagi di quanti quotidianamente si avvalgono
di carrozze sporche, treni non puntuali e soprattutto sempre più
rari. Una provincia che vuole compiere un significativo passo avanti
in direzione dello sviluppo non può prescindere dal poter disporre
di uno scalo ferroviario moderno, valorizzato da Trenitalia, integrato
con l’area urbana, efficiente ed accogliente per chi arriva
in Calabria . Inoltre il rilancio del centro commerciale “la
locomotiva” , comprendendo le ragioni per cui tale iniziativa
s’è bloccata, non potrà che contribuire a dare
nuovo slancio ad una struttura assolutamente strategica per lo sviluppo
dell’intera provincia. Mi chiedo come mai di quel centro commerciale
oggi nessuno più parla? La ferrovia di Cosenza - continua Mimmo
Barile - è ormai ridotta al rango di scalo ferroviario di terz’ordine
che offre sempre meno collegamenti ai cittadini. Anche solo arrivare
a Roma non è agevole per la mancanza di collegamenti. Trenitalia
ha dimostrato scarsissimo interesse nella valorizzazione della stazione
di Cosenza. Sia per quel che riguarda il suoi utilizzo come snodo
ferroviario strategico sia per quanto concerne il brusco ridimensionamento
di funzioni, molte delle quali sono state trasferite in altre città
della Calabria o addirittura in altre regioni. Negli ultimi anni c’è
stata una enorme riduzione di posti di lavoro tra i macchinisti e
i capitreno. E’ necessario affrontare la situazione immediatamente
e trovare le soluzioni opportune per invertire questa tendenza>>.
La conferenza
episcopale calabrese sulle regionali “Che sia una competizione
leale, serena e concreta”
27/01 ''Una competizione leale, serena e soprattutto concreta''.
E' cio' che i vescovi calabresi auspicano facendo riferimento, in
un documento approvato a conclusione della riunione della Conferenza
episcopale regionale svoltasi a Reggio Calabria, alle elezioni regionali.
''Questo per fare in modo - aggiungono i vescovi nel documento - che
le elezioni non siano ulteriore occasione di lacerazione delle nostre
comunita', ma diventino invece forte spinta ad un dialogo appassionato
e concretissimo, capace di far crescere tutti i nostri paesi''. I
vescovi rivolgono inoltre ''a tutti i candidati un forte invito ad
uno stile di fare politica, intrecciato di onesta', disinteresse,
austerita', costruzione del bene comune e conversione da metodi ingiusti''.
La Conferenza episcopale della Calabria, comunque, sui temi legati
alle elezioni regionali, ''intende compiere nelle prossime settimane
- si afferma ancora nel documento - una riflessione apposita con un
messaggio specifico che possa orientare secondo il Vangelo le forze
politiche nella realizzazione di adeguati programmi elettorali''.
Nel documento i vescovi fanno anche riferimento ai ''rapporti con
la Regione'', esprimendo ''preoccupazione per alcune storiche lentezze
nel sostegno agli interventi sulle chiese e opere religiose, e cioe'
su quell' immenso patrimonio d' arte, di grande interesse culturale
e sociale, occasione pure di crescita occupazionale ed economica per
tutti i nostri paesi, specie quelli piu' interni, maggiormente ricchi
di tali opere d'arte''. I vescovi parlano anche dei giovani calabresi,
cui affermano di guardare ''con affetto per le tante situazioni di
fatica e di disagio che incontrano. Per loro - si sottolinea nel documento
- e' stato approvato il nuovo regolamento del Servizio regionale di
Pastorale giovanile proprio per poterli seguire con sollecitudine
anche nelle realta' difficili della scuola e della disoccupazione,
proponendo con chiarezza ai loro occhi la figura di Cristo, quel Gesu'
che ha affascinato ed afferrato il cuore di San Paolo, la cui conversione,
celebrata in questi giorni, e' per tutti segno che ogni cosa puo'
essere trasformata in bene nella vita di ogni ragazza e di ogni ragazzo.
L' inaugurazione dell' anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico
regionale ci ha sollecitati ad approfondire la preparazione dei nostri
giovani davanti alla grande scelta di formare una nuova famiglia.
Spesso, infatti, si registrano casi frequenti di immaturita', a vari
livelli, di certo frutto anche di una serie di disagi sociali, non
risolti a suo tempo. Solo in un corale impegno e sinergia operativa
tra la Pastorale delle nostre parrocchie e la presenza delle forze
sociali e politiche ci permettera' di far avanzare la nostra amata
terra di Calabria, verso decisive mete di crescita religiosa e civile''.
Nel corso della riunione, infine, i vescovi calabresi hanno salutato
con affetto il nuovo arcivescovo di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari,
e rivolto ''parole di viva gratitudine'' a mons. Giuseppe Agostino
''per il suo lungo fecondo servizio nella chiesa di Calabria''.
Abramo si autosospende
dall’ANCI
27/01 Il candidato del centrodestra alla presidenza
della Regione, Sergio Abramo, si e' autosospeso dalla presidenza regionale
dell'Anci. Lo riferisce una nota diffusa dall' ufficio stampa di Abramo.
Abramo:
“La questione sicurezza in calabria è fondamentale”
27/01 ''La questione sicurezza in Calabria e' fondamentale e anche
in queste ore viene riproposta drammaticamente nella zona del vibonese
dagli attacchi sferrati dalla criminalita' organizzata al segretario
provinciale dei DS Franco De Luca e al segretario della Confesercenti
di Vibo Valentia Rocco Fresca. Ribadisco l' impegno per arrestare
l' attacco criminale deve essere prioritario''. E' quanto sostiene
in una nota il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione,
Sergio Abramo. ''Se lo Stato e le istituzioni locali - ha aggiunto
- non riusciranno a contrastare efficacemente questo fenomeno, non
sara' possibile costruire una seria politica di sviluppo e di rinascita
per la nostra terra. E' un problema che riguarda tutte le regioni
meridionali e, pertanto, non puo' essere strumentalizzato da nessuno.
Guardiamo, infatti, quanto sta accadendo nella vicina Campania. Appoggeremo
con tutte le nostre forze l' azione del ministro dell' interno Pisanu,
al quale abbiamo chiesto, nella sua recente visita in Calabria, proprio
come Associazione dei Comuni, unitariamente, di istituire un coordinamento
interforze per sgominare i responsabili degli attentati ai sindaci
e alle istituzioni, ai partiti e alle organizzazioni sociali''. ''Ma,
esiste un altro fronte - ha proseguito Abramo - su cui Stato e regioni
particolarmente colpite dal fenomeno criminale devono spendere bene
il loro impegno: lo sviluppo per l' occupazione. E' cioe' necessario
garantire ai nostri giovani le stesse opportunita' che hanno i loro
coetanei delle altre regioni italiane ed europee, sia in termini di
formazione, sia in termini di lavoro. Solo cosi' sara' possibile evitare
che la mafia eserciti la sua capacita' di attrazione sulle nuove generazioni''.
''So bene - ha concluso - che tutto cio' non e' facile, ma la nuova
Calabria che sento di rappresentare puo' farcela. Ognuno dovra' fare
la propria parte: lo Stato, la Regione, il sistema delle autonomie
locali, le forze sociali e produttive. Un grande patto tra tutte le
componenti sane della Calabria per dare sicurezza e lavoro''.
Donnici (IDV)
“Legge elettorale, siamo fuori tempo massimo”
27/01 ''Siamo gia' fuori tempo massimo e andare oltre il prossimo
lunedi' metterebbe a serio rischio la regolarita' delle elezioni''.
E' quanto sostengono in una nota congiunta il coordinatore regionale
dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, ed il responsabile regionale
per le politiche istituzionali, Eugenio Madeo. ''Tra i tanti adempimenti
- hanno aggiunto - vi e' quello, fondamentale, della raccolta di migliaia
di firme per la presentazione delle liste, che non possono essere
completate in mancanza di una legge elettorale. Italia dei Valori
chiedera' nono solo un abbattimento del 50% delle firme richieste,
ma, se neppure lunedi' questa telenovela sara' conclusa, anche il
rinvio delle elezioni. E qualcuno sara' chiamato a risponderne, non
solo politicamente. L' approvazione di una legge seria doveva avvenire
in tempi non sospetti, in un clima bipartisan, affrontando l' anomalia
del listino e il nodo delle incompatibilita' ed ineleggibilita'. Non
ci sarebbe, a questo punto, un candidato presidente del centrodestra
in pieno conflitto d'interessi, economico ed istituzionale''. ''Cosi'
non e' stato e il testo unificato - hanno proseguito Donnici e Madeo
- della proposta di legge elettorale, che imbarazza lo stesso relatore
Chiarella, non trova precedenti in nessun' altra democrazia, nell'
intero pianeta. In tutto il mondo democratico, infatti, le leggi elettorali
presentano caratteristiche diverse, ma su una questione fondamentale
hanno un' impostazione unitaria e convergente: se sono previsti premi
di maggioranza, non vi sono sbarramenti elettorali e viceversa. Solo
in Calabria, come al solito unica anomalia dei sistemi democratici,
si vorrebbe far passare una legge che contiene contemporaneamente
lo sbarramento e il cosiddetto listino. Una vera e propria aberrazione,
che diventa vulnus della costituzionalita' dell' impianto''. ''Chiediamo
a tutti i consiglieri regionali - hanno concluso - un atto di resipiscenza
operosa, evitando alla nostra regione questa ennesima figuraccia.
Soprattutto, chiediamo di smetterla con questi continui rinvii, per
lasciare ai partiti la possibilita' di procedere agli adempimenti
di legge in vista di una campagna elettorale che e' gia' iniziata''.
Prodi scrive
al segretario regionale dei DS prima del Congresso
27/01 Alla vigilia del congresso regionale el Ds, Romano Prodi ha
inviato una lettera a Nicola Adamo. ''Caro Segretario, nel momento
in cui - scrive Prodi - si svolge il congresso dei Ds della tua regione,
vorrei inviarti il mio saluto piu' sincero e amichevole, con la preghiera
di volerlo trasmettere a tutte le donne e a tutti gli uomini che saranno
con te in queste giornate di lavoro e di discussione. L'Italia ha
bisogno di ritrovare la strada dello sviluppo e della sicurezza, della
serenita' e della legalita'. Dopo gli anni di una destra che ha lacerato
e impoverito l'Italia, noi, tutti insieme, abbiamo il dovere e la
possibilita' di offrire al nostro Paese una prospettiva di governo
all'altezza delle sfide che ci stanno di fronte, un governo grande
per un Paese grande. A questo sforzo, che e' uno sforzo innanzitutto
di unita', i Ds hanno partecipato, sin dall'inizio, con coerenza e
con generosita' straordinarie. Di questo sono grato a tutti voi che
con passione lavorate nelle regioni italiane, cosi' come sono grato
ai dirigenti nazionali del vostro partito, a partire da Piero Fassino.
Sono certo che il vostro dibattito, che io seguiro' con grande attenzione,
offrira' un'ulteriore occasione per avanzare nel cammino che ci portera'
tutti insieme al successo. Grazie''.
Si è dimesso
il segretario regionale della Fiamma Tricolore
27/01 ''Ho rassegnato le dimissioni dalla Fiamma Tricolore, partito
nel quale ho militato fin dalla sua fondazione, e nel quale ho ricoperto
prima la carica di segretario della sezione di Lamezia Terme, poi
quella di segretario della federazione e infine quelle di segretario
regionale della Calabria e componente il comitato centrale''. E' quanto
sostiene in una nota il segretario regionale della Fiamma Tricolore
della Calabria, Francesco Mastroianni. ''La decisione - ha aggiunto
- e' maturata a seguito del congresso nazionale, celebrato a Fiuggi
nello scorso mese di dicembre, dove una parte dei delegati ha imposto
al Partito una svolta inconciliabile con quelli che erano i principi
del Movimento Sociale. Alcune scelte operate dal segretario nazionale,
Luca Romagnoli, negli ultimi tempi hanno suscitato perplessita' in
gran parte della classe dirigente del Partito, che, contro la volonta'
dello stesso segretario, era riuscita ad impedire una sciagurata alleanza
con il movimento fondato da Alessandra Mussolini. Proprio questa nostra
vittoria ha permesso l' elezione di Romagnoli al Parlamento Europeo''
''Ma al congresso - ha proseguito Mastroianni - proprio lo stesso
Segretario, sostenuto da quegli elementi estranei, entrati nel Partito
solo da pochi mesi, o addirittura da poche settimane, ha abbandonato
completamente ogni progetto politico e avviato la Fiamma Tricolore
verso l' autoghettizzazione e verso una caratterizzazione folcloristica
che non ha nulla a che vedere con la politica''. ''Ho quindi inviato
al segretario nazionale - ha concluso - una lettera nella quale, dopo
aver elencato i motivi della mia incompatibilita' con le sue scelte,
ho rassegnato le dimissioni che potrei ritirare solo se a dimettersi
fossero lui e tutti i suo collaboratori eletti nel congresso di dicembre''
I Liberal democratici
costituiscono comitato per le primarie
27/01 I Liberaldemocratici costituiranno anche ''in Calabria, dopo
le elezioni regionali, il comitato per le primarie per mettere da
subito un freno al fenomeno delle candidature ''paracadutate'. ''E'
il tentativo di cancellare le storture che derivano da una pratica
ormai consolidatasi e che mortifica gravemente le legittime aspirazioni
dei cittadini-elettori che, con il loro voto, cercano di vedere rappresentate
in Parlamento le istanze del territorio''. I Liberaldemocratici, poi
rivendicano e ricordano ''la paternita' delle primarie e dei candidati
scelti dal basso che in Calabria sono state portate avanti nel 1994
coinvolgendo oltre 6000 calabresi ed interessando la stampa di tutta
Italia''.
Gasparri:
“Shoah: L’umanità non deve dimenticare”
27/01 ''Celebrare quest'anno 'Il Giorno della memoria'
ha un significato speciale e un alto valore simbolico perche' ricade
esattamente a sessant'anni dalla liberazione dei martiri del campo
di concentramento di Auschwitz dalle forze alleate'': lo afferma il
ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''L'arrivo delle
truppe - continua il ministro - non fu solo la liberazione di chi
era stato costretto a vivere nel terrore e sotto il peso delle umiliazioni
imposte dalla folle ideologia razzista nazista, ma il momento in cui
l'umanita' iniziava il suo lungo cammino di riabilitazione e di riscatto.
Di strada, in questi sessant'anni, ne e' stata fatta. Dalla carta
dei Diritti dell'Uomo, alla nascita dell'Onu, ed in Europa della Ceca
poi Unione Europea, tutti esempi di una politica non piu' figlia del
mito della guerra e del superuomo ma della cooperazione e del rispetto
dei popoli. Un cammino verso il recupero di quei valori che da sempre
sono stati al centro della cultura e della societa' europea e poi
occidentale''. ''Valori quali il rispetto della dignita' umana, della
liberta' e dell'uguaglianza che furono calpestati dalla follia nazista,
dalle teorie razziste ariane - prosegue il Ministro - Ad oltre mezzo
secolo di distanza l'umanita' non deve dimenticare, non puo' farlo
per rispetto di chi e' stato vittima di quella follia, ma soprattutto
per le generazioni future nei cui confronti abbiamo delle grandi responsabilita'.
A noi spetta dare ai giovani l'insegnamento. Solo in una societa'
fondata sul rispetto reciproco tra gli uomini, sulla negazione di
ogni razzismo ed integralismo e' possibile garantire sviluppo, sicurezza
e pace. Solo dalla memoria e dalla condanna dell'Olocausto e' possibile
evitare che l'umanita' ricada nuovamente nell'inferno della persecuzione
razziale ed ideologica''. ''Per questo da quando sono ministro - conclude
Gasparri - ho dato il massimo impegno per garantire alle celebrazioni
de ''Il Giorno della Memoria'' il giusto risalto, coinvolgendo non
solo le televisioni ma anche le emittenti radiofoniche per creare
la giusta sintonia. Oggi sono felice di notare che tutto il sistema
radiotelevisivo ha risposto compatto al mio appello, dedicando gran
parte della programmazione alla Shoah. Un risultato che premia gli
sforzi di chi da tempo sta portando avanti una battaglia per migliorare
la qualita' della tv e della radio rendendoli uno strumento di diffusione
dei valori di liberta' e tolleranza''.
Fresca: “I
giovani visitino i campi di concentramento per conoscere la storia”
27/01 ''Una visita ai campi di concentramento di Dachau , Auschwitz,
Mauthausen, Buchenwald o Fossoli ed al nostro piccolo di Ferramenti
dovrebbe diventare un obbligo morale e civile per le generazioni presenti
e future affinche' si conosca la storia e non la si ripercorra piu'''.
E' quanto sostiene in una nota Giulia Fresca, della consulta regionale
del partito dei Liberaldemocratici. ''Primo Levi - ha aggiunto - ne
'I sommersi e i salvati' ha raccontato la sua esperienza di superstite
dei Lager nazisti e come essa sia estranea alle nuove generazioni
dell'Occidente, e sempre piu' estranea si va facendo mano a mano che
passano gli anni. Parlare con i giovani e' sempre piu' difficile,
ma oggi viene percepito come un dovere, ed insieme come un rischio''.
''Il rischio di apparire anacronistici - ha concluso - di non essere
ascoltati ma bisogna stare attenti perche' l'orrore e' avvenuto e
quindi puo' accadere di nuovo. Questo e' il nocciolo di quanto abbiamo
da dire''.
Corbelli presenta
il progetto per recuperare il campo di Ferramonti
27/01 Un progetto per ricostruire l' ex campo di concentramento di
Ferramonti di Tarsia: lo ha illustrato stamani il consigliere provinciale
del Movimento Diritti civili Franco Corbelli che, in mattinata, ha
partecipato nella localita' del cosentino alla celebrazione della
Giornata della Memoria. ''Per il 25 aprile 2006, Festa della Liberazione,
- ha sostenuto Corbelli - il lager fatto costruire da Mussolini nel
1940 potra' tornare com' era oltre 60 anni fa''. Corbelli ha presentato
un ordine del giorno in Consiglio provinciale. Subito dopo l' approvazione
del documento, e' precisato in un comunicato, sara' promossa una riunione
tra la Provincia, il Museo internazionale della Memoria - Fondazione
Ferramonti e l' Amministrazione comunale di Tarsia, per rendere esecutivo
il progetto. ''Recuperare - ha detto Corbelli - alla memoria e ricostruire
l' ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, farne un museo,
un luogo simbolo della umanita' pur nella tragedia della guerra e
nella crudelta' del nazismo e dell' Olocausto, da consegnare e tramandare
alla storia e alle future generazioni del nostro Paese e al mondo
intero. Occorre che questa grande iniziativa - ha aggiunto - venga
sostenuta e finanziata anche dalla Regione Calabria e dallo stesso
Ministero dei Beni Culturali''. Per il leader di Diritti civili, la
ricostruzione del campo di Ferramonti rappresenta ''una grande occasione
che non puo' essere lasciata cadere nel vuoto. Bisogna valorizzare
questo straordinario patrimonio che rappresenta, in Italia e nel mondo,
il campo di Ferramonti, la sua storia, fatta di grande umanita' e
di rispetto della persona''.
La solidarietà
a Franco De Luca
27/01 Altro sdegno e riprovazione per il gesto intimidatorio contro
il neo segretario dei DS di Vibo Valentia, Franco De Luca. In molti
hanno continuato ad esprimere la propria solidarieta' a De Luca, al
quale ignoti hanno fatto recapitare un biglietto con frasi minacciose
all' interno di un involucro che conteneva anche tre cartucce. Per
il presidente del gruppo dei democratici di sinistra alla Camera,
Luciano Violante ''Il tentativo di intimidazione
che ha subito Franco De Luca colpisce la liberta' di tutti coloro
che intendono impegnarsi per il benessere della propria comunita'''.
''Siamo certi - ha aggiunto - che le autorita' di polizia individueranno
quanto prima e affideranno alla giustizia gli autori materiali di
questo crimine, che gli amministratori e le imprese si impegneranno
per lo sviluppo di questo territorio nel rispetto della legalita',
che il Governo disporra' le risorse necessarie alla tutela della sicurezza
dei cittadini di Vibo Valentia''. ''A De Luca - ha concluso Violante
- vanno i sentimenti di affettuosa solidarieta' mia personale e delle
deputate e dei deputati Ds''.
Per Giuseppe Soriero, componente della Direzione
nazionale dei Ds, ''Quanto accaduto - scrive Soriero in un telegramma
inviato a De Luca - e' un gesto grave non solo per la tua persona,
ma per il nostro partito e per l'intero movimento democratico, in
una realta' dove da tempo e' aperta una vera e propria questione democratica
che continuamente intacca la legalita' e di diritti.I Ds rilanciano
con la tua guida politica, la tua capacita' e la tua esperienza una
forte iniziativa unitaria che chiami a raccolta tutte le energie positive
di Vibo e del Vibonese''.
Per Beniamino Donnici, coordinatore regionale di
Italia dei valori ''Ormai i segnali sono tali e
tanti da mettere Vibo Valentia al primo posto in Calabria in ordine
all' emergenza democratica. Parallelamente alla caduta verticale della
credibilita' delle istituzioni, dilata una crisi economica e sociale
senza precedenti e cresce lo strapotere della criminalita' organizzata.
In questo contesto c' e' il rischio Far west, ovvero la legge del
piu' forte, la legge del taglione''. ''Peccato - aggiunge Donnici
- perche' se vi fosse un sussulto di civile ribellione, un empito
di riscatto da parte delle forze sane e vive della societa', ancora
si potrebbe far tornare questo territorio ineguagliabile per ricchezze
paesaggistiche, storiche, culturali ed ambientali all' altezza delle
sue tradizioni''. Donnici, che esprime ''solidarieta' personale e
politica a De Luca'', afferma che ''bisogna fare quadrato utilizzando
la grande ed irrepetibile occasione di questa vigilia elettorale,
che sara' carica di tensioni e minacce come non mai, quale occasione
per la rinascita civile, democratica, morale e politica della provincia
di Vibo Valentia. Ma sia ben chiaro, si tratterebbe di un' impresa
impossibile se, accanto allo sforzo di partiti e gruppi dirigenti
locali, anche lo Stato non facesse la sua parte. Vibo Valentia e la
Calabria devono tornare ad essere una grande questione nazionale''.
Il segretario regionale dalla Cisal Calabria, Nicola Cavallaro
''L'insana intimidazione nei confronti di Franco De Luca, solo da
qualche giorno dopo la sua elezione alla guida della Federazione Provinciale
dei Ds di Vibo Valentia, conferma, ove ve ne fosse stato bisogno,
che gli atti di delinquenza nella nostra provincia non conoscono piu'
sosta e che la liberta' di ogni cittadino, purtroppo, resta a rischio
perpetuo''. ''Anche questa circostanza, nei fatti, dimostra - aggiunge
– che tutte le attenzioni riservate alla tutela della liberta'
della persona non garantiscono. La vita di ognuno e' ormai a rischio
quotidiano. Negli obiettivi di chi ha scelto la strada della criminalita'
non c'è piu' distinzione di sorta''. Questo, per Cavallaro,
''vuol dire che il fenomeno legato alla diffusione degli atti di delinquenza
ha bisogno di essere affrontato piu' concretamente e frenato. Vibo
Valentia e' la provincia piu' a rischio. Lo dicono le statistiche.
Purtroppo lo conferma, praticamente, il susseguirsi di simili atti''.
Infine il Direttore generale dell'Azienda sanitaria 8 di Vibo Valentia,
Armando Crupi ha affermato ''E' assurdo il gesto
perpetrato ai danni di Francesco De Luca, all' indomani della sua
legittima elezione a segretario provinciale di Vibo Valentia della
Federazione del Ds''. ''Diventa sempre piu' difficile - ha aggiunto
- frenare l' impeto arrogante di chi ha deciso di andare ad infoltire
la societa' dei non giusti, ponendosi dalla parte della criminalita'.
Anche l' azione intimidatoria contro un uomo onesto ed impegnato con
competenza e capacita' non solo sul fronte professionale ma anche
politico, come Franco De Luca, conferma che siamo in presenza di un
continuo attacco alla liberta' individuale e che mina l' impegno civile
di chi opera per difendere la legalita' e promuovere la piu' positiva
azione politica''.
Bruno (Margherita)
“Sulla crisi dell’informatica calabrese Gasparri e la
Cdl sono indifferenti”
26/01 Il Coordinatore regionale della Margherita in Calabria, Franco
Bruno, interviene sulla grave situazione del settore dell’informatica
nella nostra regione. «Le vicende che stanno interessando in
queste ore Carisiel ed Intersiel - afferma Bruno - confermano la crisi
acuta che il settore dell'ITC vive in Italia e in Calabria. L'ennesima
difficoltà che registriamo appartiene tutta¬ alla (ir)responsabilità
del Governo nazionale e regionale di centrodestra e il grido delle
società che fanno capo a Finsiel segnala, oltre il danno, la
beffa: il settore delle telecomunicazioni, dal quale il gruppo di
Tronchetti Provera dipende fortemente, è gestito dal Ministro
Gasparri, eletto in questa regione, il quale sembra non occuparsi
affatto di salvaguardare i livelli occupazionali e le notevoli professionalità
acquisite, mentre mostra un insolito "attivismo calabrese"
nel proporre qualche nomina Rai.
La GAD - prosegue il Coordinatore della Margherita in Calabria - non
può restare insensibile alla questione. Anzi, deve attivarsi
con forza e determinazione nei confronti del gruppo Telecom affinché
non si registri l'ennesimo depauperamento della nostra regione e,
nel contempo, deve trovare il modo per aprire un confronto pubblico
su alcune priorità. Solo chi adotta e si adatta alle innovazioni
tecnologiche può sperare di crescere e di progredire. Chi ne
resta fuori è inesorabilmente destinato al declino.
Anche per questo - continua Franco Bruno - vale la pena di approfondire
alcune riflessioni legate all'indirizzo programmatico che l'Assemblea
dei Grandi Elettori del centrosinistra ha approvato insieme alla candidatura
di Agazio Loiero. "Nonostante la grave crisi che la Calabria
vive - è scritto nel documento - permangono tutte le condizioni
per motivare la speranza". La stessa attuale condizione di arretratezza
può rivelarsi non uno svantaggio, ma una possibilità
per favorire, anche attraverso l'applicazione dell'innovazione tecnologica
e della ricerca, uno sviluppo avanzato e ad alto valore aggiunto.
La Calabria può candidarsi ad essere una vera e propria "terra
di servizi avanzati". In particolare, i segmenti innovativi dell'apparato
industriale presenti, ad esempio, nei settori dell'agroindustria,
della telematica e dell'informatica, debbono costituire "un volano
per sperimentare ed attuare questo processo". Si tratta, quindi,
di "favorire investimenti e investitori da attrarre", e
la Regione dovrà costituire "un punto di promozione e
di riferimento".
Abramo “Piccoli
e medi comuni, straordinaria risorsa per la Calabria”
26/01 ''Non solo le grandi citta', ma anche i piccoli e medi Comuni
della Calabria dovranno essere protagonisti di una nuova stagione
di rilancio e di sviluppo della nostra regione. I Comuni di piu' piccole
dimensioni demografiche rappresentano una straordinaria risorsa, sia
perche' rappresentano oltre il 60 per cento della popolazione calabrese,
sia perche' posseggono un grande patrimonio di risorse umane, naturali
e ambientali, che deve essere messo al servizio dell'intera regione.
Dedichero', da presidente, una grande attenzione ai problemi di ogni
singolo Comune, ma sempre in un'ottica sovracomunale, perche' nessuno,
da solo, puo' pensare di risolvere le grandi questioni''. Lo ha detto,
incontrando, a Palmi, sindaci e amministratori della Piana, il candidato
presidente della CdL Sergio Abramo. ''Finora, i piccoli Comuni sono
stati considerati un problema, una sorta di zavorra, che pesa su una
Calabria gia' fragile. Il mio progetto e' trasformare queste realta',
spesso depositarie di grandi risorse paesaggistiche, ambientali e
storico-culturali, in una risorsa, che produca sviluppo e futuro per
le giovani generazioni. La nuova Regione che intendo costruire, insomma,
dovra' favorire le collaborazioni e le unioni tra Comuni per la gestione
dei servizi, ma anche progetti che consentano ai Comuni di utilizzare
al meglio i finanziamenti comunitari e le altre opportunita'. La gente
dovra' sentire il proprio Comune, non solo come il presidio dello
Stato democratico, ma anche come un soggetto istituzionale capace
di promuovere lo sviluppo e l'occupazione. E' quanto hanno gia' fatto
molti Comuni calabresi - conclude Abramo - grazie ai PIT, che anche
come presidente Anci ho contribuito a fare approvare''.
Sorrentino (Margherita)
“La vecchia politica è quella a cui Abramo è stato
dietro le porte”
26/01 ''Il comitato elettorale di Sergio Abramo afferma che Loiero
rappresenta la vecchia politica. La vecchia politica e' quella dietro
le cui porte Abramo e' stato per tantissimi anni''. E' quanto sostiene
in una nota il presidente dell'assemblea provinciale della Margherita
di Catanzaro, Tonino Sorrentino. ''La vecchia politica a cui apparterrebbe
Loiero - ha aggiunto - e' quella che, in questi ultimi anni, ha svolto
un' importante battaglia politica a difesa del Mezzogiorno e della
Calabria per preservare essenziali diritti universali quali quello
alla salute ed all' istruzione messi a repentaglio dalla Lega che,
ormai, e' l' azionista di riferimento di questa maggioranza di centrodestra
a cui appartiene Abramo. Il comitato elettorale aggiunge ''da un lato
vi e' la vecchia politica politicante...''. Se si va a consultare
un qualsiasi vocabolario, alla voce ''politicante'' si legge: ''chi
si da' alla politica senza sufficiente preparazione''. Viene difficile
non vedere la fotografia di Abramo''. ''Detto cio' e' evidente che
Abramo - ha proseguito Sorrentino - nutre un sentimento di avversione
nei confronti della politica. Di cio' dovrebbero essere preoccupati
tantissimi sostenitori perche' appartenenti a quella ''vecchia politica''
o perche' militanti e dirigenti dei partiti politici che sono frutto
ed espressione della politica. La politica e' quell' esaltante lavoro,
svolto soprattutto dai partiti politici, di interpretare le attese
della societa', fin dalle sue cellule piu' periferiche ed inascoltate,
tramutarle in proposte ed accompagnarle nei luoghi delle decisioni
per farle divenire risposte. ''Questa e' una cosa - ha concluso -
che saprebbero, potrebbero e dovrebbero spiegargli tanti personaggi
politici che lo sostengono come Mario Tassone, Pino Galati, Saverio
Zavettieri e tanti altri e cosi' eviterebbero, se Abramo capisse,
di trovarsi con un altro Chiaravalloti che, notoriamente, provava
fastidio nei confronti della politica, delle sue esigenze, dei suoi
personaggi''.
I forzisti di
Catanzaro replicano alla Margherita: “Il consenso per Abramo
fa perdere la testa”
26/01 ''E' fin troppo evidente che man mano che cresce il consenso
verso Sergio Abramo e la Casa delle Liberta', gli avversari perdono
la testa e si abbandonano ad attacchi scomposti che sconfinano nella
piu' deteriore volgarita'''. E' quanto sostiene il gruppo di Forza
Italia al Comune di Catanzaro in un documento in risposta alla nota
di ieri del gruppo della Margherita. ''La Margherita - hanno sostenuto
i consiglieri di Fi - deve avere incassato assai male le indiscrezioni
pubblicate dal Foglio di Giuliano Ferrara e riprese dalla stampa locale,
secondo cui durante il direttivo nazionale dei Ds, un senatore della
Quercia avrebbe parlato di sondaggi poco confortanti per il centrosinistra
in Calabria mandando su tutte le furie il segretario Fassino. Non
si spiegherebbe altrimenti il cumulo di sciocchezze contenute nella
nota della stessa Margherita. Abramo non ha alcun bisogno di copiare
le iniziative del suo avversario per la semplice ragione che Agazio
Loiero, con il suo passato politico di esponente di spicco della prima
repubblica, di parlamentare eletto nel Polo e traghettato nel centrosinistra,
in barba al consenso ricevuto dai cittadini, costituisce quanto di
piu' vecchio e stantio la politica calabrese possa esprimere. Un modello
al quale non puo' certamente guardare Abramo, artefice di una stagione
di profondo rinnovamento e rilancio del Capoluogo di Regione, tanto
da essere a tutt' oggi il sindaco in assoluto piu' votato d' Italia''.
''Ne e' prova il fatto - prosegue il documento - che all' incontro
con il mondo della cooperazione il candidato della Cdl non si limitato
ad ascoltare e prendere qualche appunto, ma ha fatto proposte, ha
indicato metodi, fissato obiettivi, ricevendo gli apprezzamenti di
chi lo ha ascoltato. Dunque, piuttosto che pronunciare giudizi sconclusionati
i consiglieri della Margherita farebbero bene a illustrarci i risultati
concreti prodotti per la Calabria dal candidato del centrosinistra,
nel corso della lunga carriera politica. Per quanto riguarda Catanzaro,
ricordiamo solo ed esclusivamente la pregevole mostra di Mattia Preti
al San Giovanni, quando Loiero era sottosegretario ai Beni culturali;
mostra realizzata peraltro grazie anche all' impegno del sindaco Abramo,
che appena eletto trovo' un cantiere fermo da oltre dieci anni ed
ebbe la capacita', in un anno, di mettere a disposizione del ministero
uno degli spazi espositivi piu' grandi del meridione. Su quello che
Loiero ha fatto per la Calabria, poi, i cittadini sapranno giudicare
da soli, anche se sarebbe meglio stendere un velo pietoso''. ''Sergio
Abramo - affermano i consiglieri di Fi - al contrario del candidato
del centrosinistra, ha dimostrato ampiamente le capacita' di cui e'
dotato. A cominciare dalla tenacia con cui ha bandito ogni forma di
campanilismo. Chi oggi irride all' idea della Calabria-citta' da due
milioni di abitanti lo fa per paura di un' idea che, proprio per la
sua carica di novita', e' un' idea vincente''.
Confindustria:
Con i candidati alle regionali incontri franchi e leali
26/01 La Confindustria calabrese incontrera', venerdi' prossimo,
a Catanzaro, il candidato del centrosinistra alla Presidenza della
Regione, Agazio Loiero. Dopo Loiero, e' scritto in una nota, che ha
chiesto l' incontro per primo. Gli imprenditori, a distanza di qualche
giorno, incontreranno Sergio Abramo, candidato alla Presidenza della
Regione del centrodestra. ''L' incontro con i due Candidati - ha commentato
il Presidente degli industriali calabresi, Pippo Callipo - sara' senz'
altro franco e leale. I due incontri mi auguro serviranno anche a
far comprendere che le divisioni e le polemiche alla Calabria non
servono. In sostanza, dopo il tempo delle polemiche, e' giunto il
tempo della responsabilita'. Dobbiamo andare oltre la retorica del
declino e superare ogni logica rinunciataria, con il chiaro obiettivo
di rilanciare le ragioni della Calabria produttiva''. ''Ho visto -
ha aggiunto Callipo - che Loiero ha gia' incontrato i sindacati e
che, sull' idea di concertazione sociale, pare che ormai non ci siano
piu' dubbi. Me ne compiaccio. Si supera, in tal modo, una condizione
di stallo artificialmente provocata. La Calabria, soprattutto in questa
congiuntura delicata per l' economia europea e mondiale, ha un bisogno
fortissimo di unita'. La Calabria migliore, che svolge un ruolo in
tutti i settori economici, sociali e culturali, deve fare squadra.
Deve poter agire insieme sulla base di progetti definiti. Soltanto
cosi', potremo avere piu' forza ed evitare che le autorita' politiche
ed economiche, nazionali ed internazionali, utilizzino le nostre divisioni
interne per penalizzarci''.
Abramo “La
Calabria ha bisogno di una agricoltura moderna”
26/01 Sergio Abramo, candidato alla Presidenza della giunta regionale
della Calabria, ha reso noto che sara' presente all'inaugurazione
della Fiera Agricola di Lamezia Terme, in programma venerdi' alle
17. Ed in vista della cerimonia Abramo sottolinea che ''la Calabria
ha bisogno di puntare su un'agricoltura moderna, innovativa, capace
di confrontarsi sui mercatiinternazionali. E' la strada - aggiunge
- che ci ha indicato il ministro delle politiche agricole, Gianni
Alemanno, impegnato a fare tornare la nostra agricoltura un comparto
protagonista dell'economia nazionale, e che ha imboccato con decisione
l'attuale assessore regionale Dima''. Il sindaco di Catanzaro e candidato
del centrodestra alla presidenza della regione, ritiene che ''la nostra
regione ha tutte le potenzialita' per invadere i nuovi mercati dello
scenario dell'Unione Europea allargata, i Paesi della sponda sud del
Mediterraneo, perfino i Paesi transoceanici, intanto con produzioni
assolutamente uniche (sipensi al cedro, al bergamotto) ma anche con
le coltivazioni tradizionali (soprattutto, ulivo, agrumi) che hanno
bisogno di rinnovarsi e presentarsi con le carte in regole sul mercato''
Per Abramo, comunque, ''c'e' bisogno di una grande operazione di marketing
che promuova in Europa i nostri prodotti, ma nel contempo e' necessario
intensificare la ricerca scientifica perche' le nostre produzioni
siano in grado di battere l'agguerrita concorrenza degli altri Paesi.
Manifestazioni come la Fiera Agricola di Lamezia Terme - conclude
- possono avere un ruolo importante, sia favorendo il confronto con
altre realta' tecnologicamente avanzate, sia fungendo da vetrina per
le nostre produzioni. Sono iniziative da incoraggiare e sostenere''.
Fassino. Minniti
e Violante al congresso regionale dei DS da venerdì a Lamezia
26/01 Venerdi' pomeriggio Piero Fassino interverra' al congresso
dei Ds calabresi, in programma al centro agroalimentare di Lamezia
Terme. Il congresso sara' aperto da una relazione del segretario Adamo
e concluso sabato sera da un intervento di Luciano Violante, presidente
del gruppo Ds alla Camera dei deputati. Oltre 500 delegati si ritroveranno
a Lamezia per discutere della proposta di governo rivolta alla Calabria.
Secondo il segretario Adamo ''in quella sede saranno definite le opzioni
programmatiche per un Governo di svolta ed il progetto politico di
costruzione dell' unita' dei riformisti calabresi. C' e' la consapevolezza
- ha proseguito Adamo - della responsabilita' di questo partito per
essere forza fondamentale di sostegno dell' azione di Governo del
centrosinistra''. Al congresso interverra' anche il candidato presidente
alla Regione del centrosinistra Agazio Loiero e il portavoce della
Fed, Marco Minniti. Saranno presenti ed interverranno inoltre rappresentanti
delle forze politiche, sociali, dell' associazionismo, dell' impresa
e delle universita' calabresi.
Soddisfazione
di Pittelli per la nomina di Caligiuri
26/01 ''Nella qualita' di coordinatore di Forza Italia esprimo viva
soddisfazione per il riconoscimento che e' stato attribuito all' on.
Giovan Battista Caligiuri attraverso la nomina voluta dal gruppo dei
deputati di Forza Italia alla Camera che hanno inteso nominarlo tra
i vicepresidenti del gruppo stesso''. A sostenerlo e' stato Giancarlo
Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia. ''A Caligiuri -
ha aggiunto Pittelli - va riconosciuto un grandissimo impegno sia
in sede parlamentare che quale coordinatore regionale che con grandissimo
equilibrio ha seguito e guidato le sorti del partito dal momento della
sua fondazione fino al 2004 raggiungendo risultati straordinari e
encomiabili''.
Rotondi (DC)
“Siamo gli unici a poter usare il nome del partito”. Azione
penale contro uso abusivo denominazione
26/01 ''A fronte dell' insistenza con cui un partito sedicente della
Dc, contro cui gia' il tribunale di Roma ha pronunciato una azione
inibitoria, in Calabria e in altre realta' insiste a usare abusivamente
il nome della Democrazia cristiana'' l' ufficio stampa del presidente
della Dc, Gianfranco Rotondi, ha annunciato di ''aver presentato denuncia
penale per inottemperanza degli ordini del tribunale di Roma e un'
azione civile per danno con richiesta di risarcimento a carico di
chi agisce per conto di detta Dc abusiva''. Nel comunicato si precisa
anche che ''la Democrazia Cristiana presieduta dall' on. Rotondi e'
l' unica abilitata ad usare detto nome perche' e' l' unica autorizzata
con scrittura notarile da chi ha la rappresentanza legale della Dc''.
La DC calabrese
ribadisce la candidatura autonoma di Maduri. “Gemelli non parla
per conto della DC”
26/01 La Democrazia Cristiana della Calabria che a livello nazionale
si richiama alla posizione politica della Democrazia Cristiana Scudocrociato
Libertas, con sede nello storico Palazzo Cenci Bolognetti di Piazza
del Gesu' numero 46 in Roma ed attualmente guidata dal Segretario
politico nazionale Angelo Sandri e dal Presidente nazionale On. Gianni
Mongiello, con forza e determinazione ribadisce l'inequivocabile volonta'
di presentare una propria autonoma lista (con posizione politica moderata
e centrista distinta dai rispettivi poli) in vista delle prossime
elezioni regionali del 3-4 Aprile 2005. Il partito quindi e' fermamente
intenzionato a presentare come candidato alla Presidenza della Giunta
regionale della Calabria il Prof. Antonio Maduri di Satriano (provincia
di Catanzaro).''La Democrazia Cristiana - e' detto in una nota - di
Piazza del Gesu', cioe' il glorioso Partito di Alcide De Gasperi e
di Aldo Moro, rivendica con fermezza la sua continuita' storica ,
giuridica e politica. Da qui discende la specificita', la peculiarita'
e la modernita' del suo originario progetto politico, sostanzialmente
diverso e distinto dalle altre forze politiche che si identificano
nei due poli che in questo momento vanno per la maggiore.La nuova
classe dirigente della Democrazia Cristiana e' inoltre da tempo impegnata
ad ogni livello organizzativo e sull'intero territorio nazionale in
un proficuo lavoro di riaggregazione politica dei cattolici italiani
sotto lo storico Simbolo Scudocrociato Libertas. La Democrazia Cristiana
- si sottolinea - continua a rispettare il proprio originario Statuto(
tuttora vigente). Per questo rimaniamo esterrefatti di fronte all'arroganza
delle dichiarazioni rilasciate dall'On. Nino Gemelli del 23 Gennaio
2005.Non saranno certo le dichiarazioni dell'ultimo 'signorotto' di
turno a smentire la candidatura del Prof. Antonio Maduri alla Presidenza
della Giunta Regionale in rappresentanza della Democrazia Cristiana
alle elezioni regionali della prossima primavera.L'On. Nino Gemelli
non ha infatti alcun titolo ne' legittimazione a parlare in nome e
per conto della Democrazia Cristiana di Piazza del Gesu' guidata a
livello nazionale - lo ribadiamo - dal Segretario nazionale Angelo
Sandri e dal Presidente nazionale On. Gianni Mongiello.La Democrazia
Cristiana dunque continuera' imperterrita per la propria strada,ribadendo
la propria posizione politica moderata e centrista, chiaramente alternativa
alla sinistra, ma - in questo momento - ben distinta anche dalle forse
governative appiattite su posizioni eccessivamente destrorse e leghiste''.
Pirillo (Margherita)
“L’aeroporto nella sibaritide come volano di sviluppo
dell’alto Ionio”
26/01 Dichiarazione del Capogruppo della Margherita alla Regione
Mario Pirillo: “L’aeroporto della Sibaritide rappresenta
il volano di sviluppo per il territorio dell’alto Ionio calabrese.
In tal senso sono indirizzati gli interventi attuati dal centrosinistra
tesi a mantenere vivo l’interesse su un progetto di vitale importanza
nell’ottica dell’espansione economica e sociale per l’intero
territorio. La realizzazione dello scalo aeroportuale permetterà,
infatti, uno sviluppo d’insieme delle attività imprenditoriali
che operano nel settore turistico, prima di tutto in termini di modernizzazione
delle reti di collegamento.
Ma i buoni propositi spesso si scontrano con l’indifferenza
dei governi regionali e nazionali. La mancanza di volontà politica
ha caratterizzato la mancata realizzazione dell’aeroporto. Il
progetto ha visto un finanziamento iniziale di oltre 20 miliardi,
e tutto ciò a conferma dell’interesse che il centrosinistra
ha mostrato nei confronti della infrastruttura aeroportuale, inquadrandone
le potenzialità in termini di sviluppo. Fondi successivamente
integrati da ulteriori destinazioni di risorse da parte della Regione
e ricompreso tra le infrastrutture oggetto dell'intesa istituzionale
di programma sottoscritta tra il Governo e la Regione Calabria.
Poi il progetto si è impantanato nei meandri delle stanze dei
bottoni di Berlusconi, Chiaravalloti e compagni e con esso i finanziamenti
che avrebbero dovuto dare l’avvio all’intero progetto.
Il governo, sia esso nazionale o regionale, invece che indirizzare
interessi a fumosi progetti dai nomi suggestivi, come contratti di
programma e altro, avrebbe fatto bene a sostenere i giusti diritti
di un territorio lasciato al proprio destino.
Ora è necessario ripartire da capo, il che vuol dire recuperare
le risorse finanziarie (i fondi misteriosamente finiti chissà
dove) e avviare il lavoro di coordinamento tra gli enti che hanno
creduto e continuano a credere nel progetto. A cominciare da un confronto
aperto con tutti i soggetti interessati alla costruzione della infrastruttura,
strategica per il futuro del territorio del tirreno cosentino e decisiva
per lo sviluppo delle grandi potenzialità della Sibaritide
e del Pollino.
Il territorio merita molto di più di quanto sino ad ora hanno
ricevuto. A cominciare dall’istituzione di una nuova provincia,
e ancora la realizzazione di una nuova arteria di collegamento tra
Sibari, Crotone, Catanzaro e Reggio, collegamenti con i paesi che
si affacciano sullo Jonio, il doppio binario ferroviario. Iniziative
che trovano il giusto collante con l’aeroporto della sibaritide.
Pacenza (DS)
e Borrello (Udeur) chiedono la revoca del bando di nomima del direttore
Arpacal
26/01 “La revoca del decreto emesso dal Dipartimento Obiettivi
strategici della Regione con cui s’indice il bando per la nomina
del direttore generale dell’Arpacal ( Agenzia regionale per
l’ambiente)”. E’ la richiesta che fanno i consiglieri
regionali del centrosinistra Franco Pacenza (Ds) ed Antonio Borrello
(Udeur). In un’interrogazione rivolta all’Assessorato
regionale all’Ambiente ed al Presidente della Giunta regionale,
depositata questa mattina presso la Segreteria Generale del Consiglio
regionale, i due consiglieri regionali argomentano che “il bando
è illegittimo, perché emesso da un soggetto che non
ha la competenza. Infatti, la legge istitutiva dell’Arpacal,
affida all’assessore regionale all’Ambiente la competenza
sull’Agenzia. La stessa legge prescrive la nomina del direttore
generale solo dopo la piena operatività dell’Agenzia,
che, ancora, non può dotarsi di alcuna struttura burocratica,
né ha istituito fino ad oggi i Dipartimenti provinciali, in
quanto priva di risorse finanziarie. In sostanza si vorrebbe nominare
il direttore generale di una struttura fantasma”. Ad avviso
di Pacenza e Borrello: “Si è in presenza dell’ennesima
trovata elettorale partorita dal Palazzo di Viale De Filippis a Catanzaro”.
“Colpisce infine – concludono i due esponenti del centrosinistra
- il singolare silenzio dell’assessore all’Ambiente, letteralmente
esautorato dal direttore generale del Dipartimento Obiettivi strategici
nonché Capo di Gabinetto del Presidente della Regione”.
Chiarella (AN)
chiede una riunione della maggioranza sulla legge elettorale. I segretari
la convocano.
26/01 Un incontro politico tra i gruppi di maggioranza della regione
e' stato sollecitato ai segretari regionali della Cdl dal consigliere
regionale, Egidio Chiarella, per discutere dell'approvazione della
legge elettorale. la richiesta e' contenuta in una lettera scritta
da Chiarella ed inviata anche al presidente del consiglio regionale,
Luigi Fedele. ''Ritengo sia estremamente importante - scrive Chiarella
nella lettera - un incontro politico tra i capigruppo della maggioranza
e voi tutti, rappresentanti regionali della stessa, prima dell'avvio
dei lavori del prossimo consiglio regionale, aggiornato a lunedi'
prossimo, solo per consentire tecnicamente la consegna dei circa 18.000
emendamenti, presentati dal centro sinistra, ai consiglieri regionali.
E' chiaro l' ostruzionismo dell' opposizione, per fare consumare quest'
ultimo scorcio della legislatura, tra tatticismi e impedimenti procedurali,
per non fare approvare lo sbarramento al 3%, proposto dalla Casa delle
Liberta' e voluto fortemente dai socialisti di Zavettieri''. ''Devo
informarvi - ha aggiunto Chiarella - che e' serpeggiata nell' aria
del consiglio, per l' attivismo di qualche esponente del centrodestra
e del centrosinistra, un possibile accordo su uno sbarramento al 2,5%,
che farebbe ritirare gli emendamenti ai loro firmatari, consentendo
cosi' la praticabilita' del consiglio fino al 17 febbraio, per approvare
alcune leggi importanti, tra le quali lo stesso bilancio 2005. La
scelta a questo punto deve essere chiara e immediata e se decidiamo
di confermare lo sbarramento al 3%, dobbiamo mettere in conto, responsabilmente,
che il consiglio non avra' piu' il tempo materiale di approvare una
legge elettorale minimale e nessun provvedimento di altra natura''.
''Non entrero' in aula - ha concluso - e non intendero' fare il relatore,
come d' altronde gia' annunciato in una lettera al Presidente Fedele,
se non ci sara', prima dell' inizio del consiglio prossimo, la chiarezza
nella maggioranza su come procedere, evitando accordi di corridoio
e ''sparate'' individuali dell' ultimo minuto e ''in corso d' opera'',
senza alcun supporto di una intesa politica condivisa. I segretari
della Cdl, in serata hanno convocato per domenica pomeriggio a Lamezia,
presso il centro agroalimentare, la riunione a cui parteciperanno
i capigruppo alla Regione. ''E' il modo piu' giusto - ha commentato
soddisfatto Chiarella - per dare una risposta politica vincente in
relazione alla questione della legge elettorale della Calabria''.
Tripodi (Pdci)
“Che farà ora Chiarella sulla legge elettorale?”
26/01 ''Che fara' Chiarella? E' l' interrogativo angoscioso e inquietante
che pesa nella gia' complessa vicenda della nuova legge elettorale''.
E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Pdci in consiglio
regionale, Michelangelo Tripodi, circa la legge elettorale. ''Chiarella,
capogruppo di An, era stato - ha aggiunto - designato quale relatore
di un testo unificato delle quattro proposte di legge elettorale da
tempo giacenti in Consiglio. Va ricordato per inciso che alla fine
una sola proposta legislativa era rimasta in campo essendo state nel
frattempo ritirate le altre e pertanto, il povero relatore, si trovava
a conclusione della sua ardua fatica titolare di un testo che di unificato
non poteva avere alcunche' e che soltanto una forzatura regolamentare,
avallata dalla presidenza dell' Assemblea e approvata con soli venti
voti, consentiva di mantenere in vita, nonostante la sua evidente
illegittimita'. All' atto dell' assunzione dell' incarico, sia pure
nel malcelato compiacimento per l' alto e delicato compito ricevuto,
Chiarella aveva peraltro scritto da Lamezia Terme, in data 18 gennaio,
al presidente Fedele, e per conoscenza a tutti i capigruppo consiliari,
una lettera in cui tra l' altro affermava di non aspirare 'ad essere
il capro espiatorio di una legge che probabilmente nessuno vuole'''.
''A parte la considerazione - ha proseguito Tripodi - che essendo
questa la valutazione iniziale non si comprende perche' Chiarella
abbia accettato di fare il relatore, si rimaneva ancora piu' sbalorditi
nell' apprendere, si tratta sempre dell' acuta citazione tratta testualmente
dalla lettera inviata al presidente Fedele e ai capigruppo: 'martedi'
la Calabria dovra' sapere con quale legge votera' (in neretto). Se
non dovesse essere cosi' la prego', proseguiva Chiarella, 'non mi
consideri piu' relatore del provvedimento e non conti sulla mia presenza
per qualsiasi altra riunione del Consiglio che si dovesse ancora svolgere,
sciaguratamente, per continuare la telenovela che gia' conosciamo'.
Ora e' vero che l' indicazione della giornata di martedi', di cui
parla Chiarella nella sua lettera, non contiene anche l' indicazione
della data. Pertanto martedi' 25 gennaio potrebbe benissimo diventare
martedi' 1 febbraio, giorno successivo alla nuova riunione del Consiglio
regionale prevista per lunedi' 31 gennaio''. Il capogruppo del Pdci
sostiene inoltre che ''anche su questo dubbi, sconcerto, interpretazioni,
le piu' varie e fantasiose, fioriscono non solo tra i gruppi politici
e nelle redazioni dei giornali ma in ogni stanza del Consiglio regionale.
Per non dire delle domande diffuse nei mercati, sugli autobus e nelle
piazze, tutti i cittadini calabresi sono interessati a quello che
decidera' Chiarella. Un vero rompicapo, un autentico rovello che speriamo
possa al piu' presto avere una risposta definitiva. Certo non possiamo
nascondere un moto di solidarieta' nei confronti del capogruppo di
Alleanza nazionale, costretto a sciogliere una contraddizione allo
stato insanabile: la fedelta' e la coerenza ai sacrosanti principi
affermati con ogni energia nella sua lettera oppure il richiamo della
foresta del suo partito e della maggioranza di centrodestra''. ''Almeno
che il passare del tempo - ha concluso Tripodi - come accade per i
migliori salumi calabresi, secondo quanto e' emerso con una felice
battuta in Consiglio, nel cuore della notte, e forse sfuggita a molti,
Chiarella non realizzi una rapida e straordinaria maturazione chiarificatrice''.
Fava (Udeur)
“Ancora possibile l’approvazione della legge elettorale”
26/01 ''La legge elettorale impone per sua natura larghe convergenze
e non scontri tra schieramenti contrapposti. Ieri notte siamo stati
molto vicini ad un risultato positivo''. E' quanto sostiene in una
nota il consigliere regionale, Nuccio Fava, circa la legge elettorale.
''A me pare ancora possibile - ha aggiunto - se prevale apertura e
fiducia reciproca, per uno strumento istituzionale quale la nuova
legge elettorale, che deve essere a garanzia di tutti. Non realizzare
questo obiettivo - nonostante la legislatura sia agli sgoccioli -
sarebbe una grave responsabilita' verso la Calabria''. ''Un esito
positivo che e' possibile - ha concluso Fava - costituirebbe un bel
segnale per l' avvio costruttivo e promettente di un confronto elettorale
gia' iniziato e che resta molto impegnativo per tutti''.
Mario Pirillo
“Troppa confusione sulla legge elettorale”
26/01 “La grande confusione che sta caratterizzando la discussione
sulla nuova legge elettorale regionale è l’ennesima dimostrazione
che la maggioranza di centrodestra è incapace di assolvere
al suo ruolo”. Ad affermarlo è stato il consigliere regionale
della Margherita Mario Pirillo. “C’è il concreto
rischio di non pervenire all’approvazione della legge e, soprattutto
– afferma Pirillo - di non riuscire a licenziare un testo condiviso
dall’intera assise. È inaccettabile l’arroganza
con cui una maggioranza ormai allo sbando tenta di colpire la rappresentatività
delle forze politiche minori, minando fondamentali principi di democrazia.
L’affanno e la debolezza sono le costanti di una coalizione
governativa che non è stata mai in grado di supportare adeguatamente
le istanze di sviluppo che, nonostante tutto, la società civile
calabrese riesce ad esprimere. E così accade che nessuna parla
del bilancio di previsione e delle aspettative delle componenti produttive
e sociali, che l’incertezza ed il ritardo nella approvazione
del documento contabile inevitabilmente mortificano. O ancora che
le dichiarazioni propagandistiche del Governo regionale siano palesemente
smentite da indagini e statistiche che, invece, fotografano una situazione
reale al limite del collasso. I calabresi sono ormai pronti a sanzionare
con l’arma democratica del voto l’inefficienza di una
azione politico – amministrativa che ha spento ogni speranza
di sviluppo della nostra regione.”
De
Rose (Cdl) “Loiero deve dirci se vuole il Ponte”
26/01 ''Il candidato del centro-sinistra alla Presidenza della Regione,
Agazio Loiero deve dire la verita' sul Ponte: lo vuole si o no?''.
Lo afferma in una nota il portavoce della Casa delle Liberta' in seno
al consiglio comunale di Cosenza, Umberto De Rose, secondo il quale
''la cosa sconvolgente del centrosinistra e' che, Loiero in testa,
ha nel suo interno tutti uomini eletti o beneficati dal centrodestra.
Una cosa impressionante che deve far riflettere sul trasformismo imperante''.
Mentre per De Rose, il candidato del centro destra alla presidenza
della giunta regionale della Calabria rappresenta il nuovo: e' un
giovane amministratore, e' un uomo veramente normale che sa parlare
un linguaggio moderno''. Inoltre, per De Rose ''il centrodestra e'
fin troppo signorile negli atteggiamenti: sulla forestazione e' stato
fatto un gran lavoro, grazie anche a Rosario Calvano, direttore generale
del dipartimento, ma si continua a dare spazio alle fesserie propugnate
dal centrosinistra''. De Rose, non risparmia critiche alle forze di
centro-sinistra , ''quella dell'area urbana'' di Cosenza che a sua
giudizio ''e' amica dei palazzinari e parla solo di metri cubi e di
piani regolatori: in questo senso, si puo' applicare bene cio' che
ha detto Rutelli e cioe' che nel territorio urbano cosentino la socialdemocrazia
e' morta. Dicono di essere riformisti - conclude De Rose - ma vorrei
vedere una sola cosa sullo Stato sociale che hanno realizzato''.
La
Fiamma apre una sezione a Terranova di Sibari
26/01 In una nota della Federazione provinciale della
Fiamma Tricolore viene annunciata la nascita della sezione del Movimento
Sociale Italiano a Terranova da Sibari. “Dopo quasi trent'anni
– recita la nota della Fiamma - il glorioso simbolo della Fiamma
tricolore ritorna sulla scena politica cittadina.Intorno al partito
di Romagnoli ,anche in periferia , ritorna l'entusiasmo che contraddistingueva
la gioventù missina degli anni 70-80 .Responsabile della locale
sezione è Raul Laffranchetti che ha ricevuto l'incarico dal
Segretario provinciale Mario Gresia .Il neo responsabile ha dichiarato
che la presenza della Fiamma Tricolore a Terranova non rappresenta
solo un rafforzamento del Partito in Provincia di Cosenza ma vuole
essere anche e soprattutto un momento di crescita politico-sociale
per l'intero comprensorio. La Fiamma tricolore nasce per dare voce
e speranza a quelle categorie sociali più umili e deboli e
per fare di Terranova una cittadina vivibile .”
Governo Civico
incontra i rappresentanti regionali del movimento
26/01 ''Le regionali non rappresentano l'obiettivo finale della nostra
azione. Sono soltanto un primo banco di prova per una realta' che
si sta impegnando per aprirsi una finestra nazionale senza snaturare
le sue vocazioni originarie, quindi non trasformandosi in partito''.
Lo ha affermato il deputato Roberto Damiani, presidente di ''Governo
civico'', il comitato di coordinamento che riunisce 400 liste civiche
sparse sull'intero territorio nazionale, nel corso del direttivo con
i rappresentanti regionali del movimento. Damiani ha sottolineato
come l'indirizzo del movimento e' di partecipare ''con pari dignita'
allo schieramento di centrosinistra'', anche se, ha aggiunto, ''nella
piena autonomia operativa che caratterizza la specificita' dell'impegno
politico dei Civici, potrebbero presentarsi casi in cui il movimento
potrebbe competere con un proprio candidato alternativo a quelli del
centrodestra e del centrosinistra''. Damiani ha infatti ribadito che
''pur nella diversita' delle situazioni locali, Governo Civico rappresenta
a pieno titolo l'autenticita' delle esperienze civiche italiane, ecco
perché la propria presenza ai tavoli delle trattative preelettorali
non puo' essere in nessun modo subordinata agli altri soggetti politici''.
Bartoletti (FI)
“La candidatura di Principe uno sciacallaggio politico”
25/01 ''Basta con gli sciaccallaggi''. Lo afferma il segretario provinciale
di Cosenza di Forza Italia, Sergio Bartoletti, facendo riferimento
alla possibile candidatura per il centrosinistra alle prossime elezioni
regionali di Sandro Principe, sindaco di Rende, ferito con un colpo
di pistola il 29 maggio scorso e tornato di recente all' attivita'
politica. ''Massimo D' Alema, lo stesso che nel 94 nego' la candidatura
a Sandro Principe alle elezioni politiche dicendogli che non poteva
rappresentare la sinistra - afferma Bartoletti - vuole candidare il
sindaco di Rende solo per portare qualche voto in piu' a Loiero e
impadronirsi di un comune socialista. La triste vicenda dell' attentato
a Principe vuole essere strumentalizzata da un partito, i Ds, e da
una coalizione, il centrosinistra, che mai avrebbero premiato il sindaco
Principe in altri tempi. De Julio, Brancati, Occhetto e Camo sono
gli uomini che, negli anni, il centrosinistra ha scelto a Rende, uomini
imposti dall' alto che hanno brillato per la loro assenza. D'Alema
rappresenta l' avversario del socialismo, ma sono proprio i diessini
ad essere culturalmente lontani da quella storia''. Per Bartoletti,
''i rendesi, di destra, di sinistra e di centro, hanno votato Sandro
Principe nel 2004 memori di quella brutta pagina, lasciando a casa
le divisioni e stringendosi attorno al loro sindaco. Principe deve
rimanere sindaco ed i diessini non possono pensare di ripetere quello
che hanno fatto a Cosenza con Giacomo Mancini''.
GianBattista
Caligiuri vice caporgruppo di Forza Italia alla Camera
25/01 Questa sera è stata ufficializzata la nomina di Gian
Battista Caligiuri a vice capogruppo di Forza Italia alla Camera.
La stessa nomina è stata assegnata anche all’avv. Carlo
Taormina ed a Enrico Nun attuale coordinatore della Liguria. Lo riferiscono
alcuni partecipanti all'incontro che si è svolto questa sera
alla Camera tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i
deputati di Forza Italia nella sala della Regina, a Montecitorio.
Abramo incontra
le cooperative: “Penso al modello emiliano”
25/01 ''Il sistema cooperativistico puo' diventare uno dei pilastri
di una nuova politica di sviluppo della Calabria. Occorre pero' avere
le idee chiare. Penso al ''modello emiliano'' che assicura ai giovani
la necessaria assistenza progettuale e finanziaria, accompagnandoli
anche nella delicata fase del marketing. Sono certo che con le centrali
cooperative della Calabria si potra' fare un buon lavoro, mettendo
in piedi un grande progetto che valorizzi come merita un segmento
importante dell'economia e del lavoro''.Lo ha detto, incontrando i
dirigenti del movimento cooperativo della Calabria, Sergio Abramo,
candidato alla presidenza della regione. All'incontro con Abramo,
erano presenti Katia Stancato, presidente regionale della Confcooperative,
Giorgio Gemelli, di Lega delle Cooperative, e Domenico Barbieri, di
AGCI, che hanno sottoposto ad Abramo un documento unitario sullo stato
e sulle prospettive del settore. ''Ho apprezzato il contributo del
movimento cooperativistico, ma non mi sono limitato ad ascoltare -
ha detto il candidato presidente - Esistono le condizioni per costruire
un sistema di opportunita', finora mancante in Calabria, che consenta
alle cooperative di inserirsi virtuosamente nei circuiti economici
regionali e nazionali con produzioni originali e capaci di inserirsi
nei mercati nazionali e internazionali. Penso al quel grande bacino
di mercato costituito dai nuovi Paesi entrati nell'Unione Europea,
alla Turchia, alla sponda meridionale del Mediterraneo. Attraverso
progetti mirati, utilizzando al meglio i finanziamenti, la cooperazione
potra' compiere un grande salto di qualita', allargando i suoi settori
di intervento e aprendo la strada verso l'occupazione a migliaia di
giovani''.
Bozzo (Margherita)
“La candidatura Abramo rappresenta le lobbies di Catanzaro”
25/01 Il capogruppo della Margherita al Comune di Cosenza, Elio Bozzo,
interviene sulle dichiarazioni di Vincenzo Aiello che si schiera con
il centrosinistra, a favore della candidatura di Loiero alla Presidenza
della Regione Calabria, «scelta felice del centrosinistra».
«I sostenitori di Abramo – aveva affermato Aiello –
puntano a farlo apparire buon tecnocrate. In realtà è
la continuazione e la esaltazione di lobbies che vogliono concentrare
tutto il potere in una certa Catanzaro, mentre il tema è lo
sviluppo armonico del territorio regionale».
«Concordo con il giudizio di Aiello», dichiara Elio Bozzo.
«C’è il rischio, di cui è espressione la
candidatura di Abramo decisa dal centrodestra, che un potentato rappresentante
una parte della società catanzarese, che governa la Regione
da anni e che non riesce a fare sistema con il resto della realtà
calabrese perpetui il suo potere. Ecco perché è importante
cogliere l’opportunità offerta dal centrosinistra calabrese
a tutti i cittadini della nostra terra e democraticamente decisa qui
in Calabria di votare per l’alternativa rappresentata da Loiero.
Su una cosa – prosegue il capogruppo della Margherita al Comune
di Cosenza, Elio Bozzo – non concordo con Vincenzo Aiello: non
credo utile per il rafforzamento del centrosinistra la presentazione
di liste autonome dai partiti, ma ritengo più incisivo l’impegno
a favorire le aggregazioni che hanno un retroterra politico più
radicato».
Comitato Abramo:
“La candidatura Abramo è legittima e rispettosa delle
leggi”
25/01 ''La candidatura del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, alla
presidenza della Regione Calabria e' legittima e rispettosa delle
leggi ed e' sbagliato demonizzare la scesa in campo dei sindaci''.
Lo sostiene il Comitato elettorale pro Abramo facendo riferimento
a quanto affermato ieri da Massimo D' Alema. Il presidente dei Ds,
in particolare, aveva accusato la Casa della liberta' di contraddittorieta'
per il fatto di non avere approvato in Calabria una legge per obbligare
i sindaci a dimettersi in caso di loro candidatura alla presidenza
della Regione, normativa che e' stata invece approvata in altre regioni
come l' Abruzzo. ''Sergio Abramo - si afferma nella nota del Comitato
che sostiene il sindaco di Catanzaro - si e' candidato alla presidenza
della Regione Calabria nel pieno rispetto della legge attuale, che
non prevede alcun motivo di ineleggibilita' per i sindaci. I rimproveri
dell'on. D'Alema appaiono pertanto ingiusti, immotivati e perfino
ingenerosi. Soprattutto nei confronti dei tanti bravi sindaci della
Calabria che, dopo avere maturato esaltanti esperienze alla guida
di importanti citta', pensano di mettere al servizio della regione
il proprio patrimonio di competenza e di intelligenza. D'altronde,
e' stata proprio la sinistra ad aprire questa strada in Italia, con
le prestigiose candidature di Bassolino in Campania e di Illy in Friuli''.
Decisi gli incontri
dei candidati a Presidente con Confindustria Calabria
25/01 La Confindustria calabrese, venerdi' 28 gennaio incontrera'
a Catanzaro il candidato del centrosinistra alla Presidenza della
Regione, Agazio Loiero. Successivamente all'incontro con Loiero, che
e' stato il primo ad avviare contatti con la Confindustria, gli imprenditori
incontreranno anche il candidato alla Presidenza della Regione del
centrodestra, Sergio Abramo. ''L'incontro con i due Candidati sara'
- ha detto il Presidente degli industriali calabresi Pippo Callipo
- senz'altro franco e leale. I due incontri mi auguro serviranno anche
a far comprendere che le divisioni e le polemiche alla Calabria non
servono. In sostanza, dopo il tempo delle polemiche, e' giunto il
tempo della responsabilita'. Dobbiamo andare oltre la retorica del
declino e superare ogni logica rinunciataria, con il chiaro obiettivo
di rilanciare le ragioni della Calabria produttiva. Ho visto che Loiero
ha gia' incontrato i sindacati e che, sull'idea di concertazione sociale,
pare che ormai non ci siano piu' dubbi. Me ne compiaccio. Si supera,
in tal modo, una condizione di stallo artificialmente provocata. La
Calabria, soprattutto in questa congiuntura delicata per l'economia
europea e mondiale, ha un bisogno fortissimo di unita'''. ''La Calabria
migliore - ha concluso Callipo - che svolge un ruolo in tutti i settori
economici, sociali e culturali, deve fare squadra. Deve poter agire
insieme sulla base di progetti definiti. Soltanto cosi', potremo avere
piu' forza ed evitare che le autorita' politiche ed economiche, nazionali
ed internazionali, utilizzino le nostre divisioni interne per penalizzarci''.
Loiero: “Incontro
con Confindustria importante per la metodologia di lavoro che dovrà
seguire”
25/01 ''Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione
Agazio Loiero - e' detto in un comunicato - annette a questo incontro
una notevole importanza, non solo per il grande contributo che le
principali categorie economiche vorranno dare, ma anche per stabilire
una metodologia di lavoro che dovra' essere seguita successivamente
in caso di vittoria''. ''Lo spirito - e' scritto nella nota - e quello
di confrontarsi e cominciare a stilare nuove soluzioni di governo
per produrre piu' ricchezza e piu' occupazione. L' idea gia' concordata
con i sindacati e quella di arrivare a siglare un 'Patto per lo sviluppo
sociale, economico e culturale della Calabria'. Tanti saranno i temi
del confronto. Certamente si parlera' di come sono stati utilizzati
i fondi europei, ma anche di come prepararsi per affrontare l'ennesima
sfida della stesura del prossimo Por Calabria''. Nell nota si precisa
che verranno prese in esame ''le priorita' affrontare, le emergenze
e i correttivi da porre in essere per sfruttare adeguatamente le risorse
comunitarie. Risorse che non devono essere solo spese, ma devono produrre
effetti benefici e modificare in meglio gli indicatori socio-economici,
che attualmente disegnano una terra dall'encefalogramma piatto''.
''Non sarebbe corretto anticipare tutte le questioni che saranno poste
all' ordine del giorno, e che sicuramente faranno riferimento alle
raccomandazioni che il Capo dello Stato Azelio Ciampi ha fatto nel
corso della sua recente visita in Calabria - e' scritto nella nota
- Ma Loiero anticipa che si impegnera' affinche' ci sia maggiore attenzione,
non solo del Governo centrale, ma anche di quello Europeo, a favore
di una Regione, la nostra, flagellata dalla delinquenza, con infrastrutture
inadeguate, e con vaste aree di sottosviluppo. Fissare pochi punti,
stabilire le priorita' per diminuire lo svantaggio che la Regione
ha accumulato rispetto alle altre regioni italiane''. Nella nota si
precisa che si trattera' di ''un programma per lo sviluppo sostenibile,
che tenga conto delle immense risorse naturali, che tuteli l' ambiente,
che esalti l' intelligenza e le capacita' dei calabresi, stabilendo
in maniera definitiva i ruoli che le diverse parti del territorio
dovranno avere, smettendola una volta per tutte con gli interventi
a pioggia, che finora nessun beneficio hanno prodotto. Sicurezza,
ricerca, innovazione, sviluppo, ambiente ed occupazione, le parole
chiave di una nuova concertazione che veda finalmente i calabresi
artefici del loro destino''.
Comitato Abramo:
“Loiero parla agli stati maggiori, Abramo parla alla gente”
25/01 ''Il candidato del centrosinistra parla agli stati maggiori,
Sergio Abramo parla alla gente. Hanno ragione i sostenitori del deputato
ex democristiano quando sottolineano le 'diversita'' tra i due candidati:
da un lato, c'e' la vecchia politica che punta alla conservazione
e alla gestione del potere; dall'altro, emerge la forte novita' di
un giovane amministratore che ha dimostrato di saper interpretare
la voglia di riscatto dei calabresi''. E' quanto scritto in una nota
diffusa dal comitato elettorale del candidato del centrodestra alla
presidenza della Regione, Sergio Abramo. ''Sono bastati - prosegue
la nota del comitato elettorale - l'annuncio ufficiale della candidatura
di Sergio Abramo e le sue prime apparizioni tra la gente a gettare
nel panico un centrosinistra che si sentiva vittorioso solo per il
fatto di non avere di fronte un avversario in carne e ossa. Ora l'avversario
c'e' e la partita si e' riaperta. L'entusiasmo con cui Sergio Abramo
e' stato accolto dimostra che nei calabresi non si e' spenta la speranza
di un cambiamento vero. E questo entusiasmo crescera' di giorno in
giorno, in questa lunga campagna elettorale. Il suo impegno di governare
la Calabria come una sola, grande citta' di due milioni di abitanti
e' stato percepito come un forte richiamo all'unita' e all'identita'
regionale, ma anche come una grande dichiarazione di amore verso la
propria terra''. ''I calabresi - conclude la nota - potranno contare
su un Presidente che governera' assieme alla gente e in mezzo alla
gente, cosi' come Sergio Abramo e' abituato a fare''.
Margherita di
Catanzaro: “Abramo scimmiotta apertamente Loiero”
25/01 ''Tanto tuono' che piovve. E' proprio il caso di dire dopo
che il candidato del centrodestra ha deciso di 'seguire' le orme del
candidato del centrosinistra on. Agazio Loiero, cominciando ad incontrare
le forze sociali dopo che, nei giorni scorsi, il centrodestra aveva
soltanto, e penosamente, pronunciato vuote parole d' ordine''. E'
quanto si afferma in un documento del gruppo consiliare della Mergherita
al Comune di Catanzaro. Secondo i consiglieri comunali della Margherita
del capoluogo, infatti, la coalizione che sostiene Abramo si e' mossa
''immaginando che si possa chiedere il consenso senza presentare un
programma degno di questo nome che, nel caso del centrodestra, e'
assai arduo da mettere in piedi visto il fallimento pieno della sua
gestione. Ancora piu' arduo per il candidato del centrodestra - si
sostiene nella nota - mettere in piedi un programma visto che e' impresa
titanica affermare che abbia rispettato quelli fino ad oggi presentati
al Comune di Catanzaro. E' necessario un grande sforzo di fantasia
per immaginare che possano essere esportate le scelte compiute dal
centrodestra nella Citta' capoluogo di Regione che vanta soltanto
ripetute e continuate spoliazioni, disastro clamoroso nella Sanita'
pubblica, disordine urbanistico infinito, arroccamento e scomparsa
di una vera ed autentica funzione direzionale, disoccupazione galoppante,
crisi senza sbocco delle piccole attivita' commerciali, traffico ancora
soffocante che paralizza completamente la fruizione della intera citta',
tributi locali penalizzanti che impoveriscono ancora di piu' i cittadini,
servizi al di sotto delle minime esigenze della popolazione abbandonata
a se' stessa''. ''Per questo - si sottolinea nel comunicato del gruppo
consiliare della Margherita - guardiamo con incredulita' e compassione
al tentativo del centrodestra di 'esportare' in tutta la regione la
teoria affrettata ed avventurosa della 'Calabria Comune di due milioni
di abitanti' perche' se questa e' l' impostazione del centrodestra
vuol dire che il localismo, il provincialismo, il municipalismo degli
egoismi si e' impossessato dello schieramento avversario che, evidentemente,
con tale scelta, e' ormai privo di rotta ed incapace di elevare il
tono di un confronto politico che ancora ad oggi lo vede latitante,
sfuggente, penosamente incartato su se stesso. Ed e' sintomatico -
conclude la nota - che il candidato del centrodestra ormai scimmiotti
apertamente il 'metodo' seguito con grande lungimiranza da Loiero
per la stesura del programma: chissa' se domani ritroveremo il candidato
del centrodestra che per somigliare a Loiero si tagliera' finanche
i capelli per apparire calvo''.
Compagnia delle
Opere corteggiata dai due schieramenti.
25/01
Il quartier generale della Compagnia delle opere regionale, a Lamezia
Terme, è preso d’assalto in queste ultime settimane dai
candidati alle elezioni regionali sia di destra che di sinistra. Un
assalto che il management della Cdo incassa senza sbilanciarsi: nessuna
notizia trapela, tutti sono molto schivi e abbottonati. Una cosa è
certa: Giancarlo Franzè (nella foto), il nuovo responsabile
regionale della Cdo, insieme al portavoce Antonio Schiavelli, sono
tranquilli del fatto che il recente allargamento della Cdo (con l’entrata
di imprenditori del calibro di Giuseppe Nola presidente del gruppo
Campoverde Spa, di Antonino Gatto presidente della Despar Italia,
di Giacinto Callipo titolare della omonima azienda, del gruppo Speziali,
di Met Sviluppo, di Cm , e della galassia delle cooperative che fanno
capo alla diocesi di Locri retta dal vescovo Bregantini), porta l'importante
realtà associativa ad essere insistentemente "corteggiata"
da candidati di ogni tipo e schieramento. Della Cdo calabrese fanno
parte 1200 imprese con circa 30 mila addetti. Quanto basta per far
pensare a qualcuno che la Cdo potrebbe essere determinante per il
successo di una decina di candidati. Inoltre negli ambienti politici
e giornalistici della regione si osserva da qualche giorno che se
Loiero è certamente avanti, Abramo ha la possibilità
di recuperare: alla fine la partita potrebbe decidersi su diecimila
voti. Ecco dunque le ragioni di tante visite e incontri richiesti
ai dirigenti della Compagnia. Negli ambienti dell'associazione numeri
e deduzioni sono accolte con scetticismo. Due battute però
le abbiamo raccolte. Alla domanda “Abramo o Loiero?" Franzé
risponde citando Giorgio Gaber: “Che cos’è la destra,
cos’è la sinistra?”. Schiavelli invece articola
un commento di merito: “La cosa importante è che questa
volta i nostri imprenditori hanno deciso di alzare la qualità
del confronto su programmi e uomini. Non ci interessano più
singole trattative: vogliamo essere un corpo intermedio che dialoga
unitariamente”.
Donnici (IDV)
“Lo sbarramento nella legge elettorale è un autentico
colpo di mano”
25/01 ''E' un autentico colpo di mano. Si tenta di truccare le regole
del gioco a partita iniziata''. E' quanto ha detto il coordinatore
regionale di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, nel corso di una
manifestazione di protesta contro l'ipotesi di legge elettorale che
preveda lo sbarramento. La protesta si e' svolta a Reggio Calabria
dinanzi alla sede del Consiglio regionale. ''Fra un mese si presenteranno
le liste - ha aggiunto - ed e' ovvio che le leggi elettorali si facciano
all'inizio di legislatura e non alla fine. Le proposte giacenti non
sono buone perche' servono solo a tutelare rendite di posizione di
consiglieri regionali e gruppi politici che certamente in questi anni
hanno brillato per lo sfascio politico, istituzionale e morale che
hanno prodotto''.
Gara sulla nuova
sede della Provincia, Straface (AN) preannuncia interrogazione
25/01 Il capogruppo di An in consiglio provinciale a Cosenza, Pasqualina
Straface ha annunciato che presentera' un' interrogazione consiliare
sul futuro Palazzo della Provincia. ''Quello che abbiamo letto oggi
sui giornali - sostiene in una nota - ci lascia davvero attoniti.
Dal presidente Oliverio e dall' assessore competente vorremo sapere
se risponde al vero la notizia riportata oggi da un giornale locale
e come sia stato possibile che una gara cosi' delicata come quella
del nuovo Palazzo della Provincia, sia stata affidata in maniera non
conforme alla legge, cosi' come ha sentenziato il Consiglio di Stato.
Il presidente Oliverio ha piu' volte ribadito l' intenzione di costruire
i nuovi uffici della Provincia nel centro storico cittadino. Anche
noi riteniamo questa decisione utile per una rivitalizzazione del
centro storico che dopo i fasti del passato sta conoscendo un periodo
di appannamento''. ''Ma Oliverio, al di la' delle chiacchiere, deve
spiegare - ha aggiunto - per bene in consiglio come intende procedere.
Finora si sono persi solo tempo e risorse, mentre i dipendenti provinciali
sono costretti a svolgere il loro lavoro in condizioni precarie. Quali
saranno le prossime mosse amministrative sul problema? Indira' una
nuova gara, manterra' fede al vecchio bando?''. ''Credo che non solo
i dipendenti provinciali - ha concluso - ma tutti i cittadini abbiano
diritto di sapere come verranno spesi ingenti soldi pubblici. Da parte
nostra vigileremo su tutto l'iter amministrativo affinche' episodi
simili non debbano ripetersi in futuro''.
Forte (IDV) in
dissidio con Donnici. “Giù le mani da Italia dei Valori”
25/01 Si accentua la divisione in seno al partito di Di Pietro in
Consiglio Provinciale. Il consigliere Angelo Forte, rappresentante
del Gruppo Consiliare provinciale di Italia dei Valori, tiene a precisare,
in merito al passaggio nel partito dipietrista del consigliere provinciale
Luigi Garofalo, eletto nella lista dell'UDEUR, la seguente dichiarazione:
"Nel giorno in cui, con l'elezione al Senato dell'Avv. Massimo
Donadi, Italia dei Valori ha finalmente una propria diretta rappresentanza
in Parlamento leggo di manovre che condurrebbero, tra le file del
nostro partito, un consigliere provinciale eletto, meno di un anno
fa, in un altra lista.
E poiché questo nuovo ingresso viene falsamente rappresentato
come la ricostituzione della presenza del partito dipietrista alla
Provincia di Cosenza, ribadisco che, nelle vesti di capogruppo, non
ho mai smesso di rappresentare in Consiglio provinciale gli elettori
di Italia dei Valori, fedele all'impegno morale che ho assunto con
loro e con la coalizione che lealmente sostiene il Presidente On.
Mario Oliverio.
Rimane tuttavia una profonda divergenza culturale e politica con l'attuale
dirigenza regionale di Italia dei Valori.
Mentre quest'ultima, infatti, è impegnata in una vergognosa
campagna acquisti, prima a Palazzo dei Bruzi, ed ora alla Provincia,
finalizzata a precostituire indebiti strumenti di pressione onde far
conseguire ai sodali di Donnici qualche assessorato, da Presidente
della Commissione Ambiente mi sto spendendo, politicamente e personalmente,
per risolvere i problemi del Consorzio Valle Crati e, con essi, quelli
rilevantissimi dei dipendenti e degli utenti.
Non è un caso poi che ad oggi non abbia ancora ricevuto risposta
la mia formale richiesta di candidarmi alla regione nelle liste di
Italia dei Valori : è evidente che Beniamino Donnici, svanita
la favoletta dell'Europarlamento alla quale pochi hanno comunque creduto,
con i sit in - passarella e con le manovre sottobanco, punta a conquistare,
ma solo per sé, uno strapuntino, cioè un posto nella
prima metà del listino di centrosinistra, anche a costo di
far naufragare, politicamente ed elettoralmente, il nostro partito
in Calabria.
Sfido perciò Beniamino Donnici a presentarsi come capolista
alle prossime regionali, per misurarsi direttamente con il consenso
senza le comode ma immorali scorciatoie dei giochi di palazzo.
In ogni caso rimarrò a rappresentare Italia dei Valori in Consiglio
provinciale e, da capogruppo, mi opporrò fermamente a manovre
trasformistiche che, facendo leva sui soliti voltagabbana, puntano
alla conquista del potere e tradiscono il patto d'onore stretto con
gli elettori".
Amendola (DS)
“Messa in sicurezza della 106, deve eessere priorità
dell’agenda di Governo”
25/01 “Con profondo dolore ho appreso la notizia della scomparsa
del sindacalista Antonio Gallella, amico e compagno di lavoro quotidiano
per anni e anni”. E’ il commento del consigliere regionale
dei Ds, Franco Amendola dopo la notizia dell’incidente mortale
sulla “106”. “Naturalmente l’inaugurazione
dell’aula intitolata a Giuditta Levato e programmata per dopodomani
è rinviata, in segno di rispetto, verso colui che, anche attraverso
una riuscita iniziativa pubblica tenutasi proprio a Sellia Marina
qualche mese addietro, aveva avviato l’iter che ha consentito
all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, di dedicare
una delle più prestigiose aule alla contadina di Calabricata
uccisa nel 1946 mentre difendeva il diritto alla terra”. Conclude
Amendola: “L’incidente odierno ripropone, ancora una volta,
la pericolosità estrema di quella che è definita la
strada della morte. Occorre che la messa in sicurezza di questa arteria
fondamentale rappresenti una delle priorità assolute dell’agenda
del Governo. Finora abbiamo assistito a troppe promesse, è
ora che si passi ai fatti”.
Progetto Calabrie.
“Si moltiplicano le minacce di transito dal c/destra al c/sinistra”
24/01 ''Le elezioni si vincono puntando a rafforzare lo zoccolo duro
del proprio elettorato o strizzando l'occhio all'avversario, che dimostra
disponibilita' al salto della quaglia?'' E' quanto sostiene in una
nota il movimento Progetto Calabrie circa le prossime elezioni regionali.
''Non e' un dilemma di poco conto, specialmente nei sistemi bipolari,
anche se imperfetti, come quello italiano. E comunque, sino a che
punto e' lecito inoltrarsi lungo il periglioso cammino dell'aspirato
inciucio? Nelle ultime settimane, sui quotidiani regionali, - osserva
Progetto Calabrie - e' stato un moltiplicarsi di comunicati, lettere,
avvisi o minacce di transito (dal centro-destra al centro-sinistra),
tale da suscitare in molti cittadini sconcerto e imbarazzo. Perche'
se e' pur vero che ci avviciniamo alla Quaresima, se e' vero che Sant'Agostino
ci ricorda che 'a noi vien comandato di accogliere il viandante',
e' altrettanto certo che potrebbe indurre ad errore l'idea che questo
ininterrotto afflusso di camminatori possa essere sufficiente per
il successo del centro-sinistra alle prossime elezioni. Quanti nuovi
voti si conquistano per ogni passaggio di un esponente politico da
uno schieramento all'altro, soprattutto a ridosso della competizione
elettorale? Quanti elettori, piuttosto, si rischia di scoraggiare
e concedere al partito del disimpegno e dell'astensionismo? Si ponderino
con sempre rinnovata accortezza le pretese dei ravveduti dell'ultima
ora – dice Progetto Calabrie - e si riprenda il dialogo e il
confronto con i cittadini-elettori di centro-sinistra, che continuano
a chiedere ai propri rappresentanti coerenza e ascolto''.
D’Alema
(DS) : “Abramo in conflitto d’interesse. No agli sbarramenti
alle regionali.”
24/01 A margine della giornata passata con il Sindaco di Rende, Sandro
Principe, il presidente dei DS D’Alema si è soffermato
sugli attuali temi politici delle elezioni regionali in Calabria.
Sulla scelta di Abramo pesante il suo giudizio: “Il candidato
del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo, e'
in una situazione di conflitto d'interesse, essendo ancora sindaco
di Catanzaro in carica. In Abruzzo - ha spiegato il leader dei Democratici
di sinistra - hanno proibito per legge al sindaco di Pescara di candidarsi
a presidente della Regione sostenendo che il sindaco di una città
deve dimettersi perche' c'e' un palese conflitto d'interessi. Qui
fanno il contrario. E cioe' - ha osservato D'Alema - in ogni regione
fanno le cose a modo loro secondo le loro convenienze. Questa e' una
vera indecenza, lasciatemelo dire, ed e' la dimostrazione di una mancanza
di cultura democratica.”. Continuando sul tema D’Alema
ha poi aggiunto: “Il fatto che il centrodestra in Calabria abbia
deciso di giubilare il presidente uscente della Regione e' segno di
una sua difficolta' e l' ammissione di una crisi''. ''Per quanto ci
riguarda - ha aggiunto D' Alema - abbiamo scelto Agazio Loiero, il
nostro candidato, attraverso un processo democratico che non ha precedenti
in questa regione. Per questo ci sentiamo sereni e tranquilli e siamo
gia' in piena
campagna elettorale''. D’Alema ha poi voluto toccare i punti
caldi di cui si sta discutendo in questi giorni e cioè dello
sbarramento nella legge elettorale e della lista unica. In merito
allo sbarramento del 3 per cento ipotizzato nel meccanismo della nuova
legge elettorale regionale D'Alema ha parlato di "atto illegittimo".
Si tratta, ha detto l'ex premier, "di una brutale forzatura illegittima.
Fra l'altro - ha aggiunto - non esiste sbarramento in nessun sistema
dove vige il maggioritario di coalizione. Lo sbarramento c'e' laddove
vige la proporzionale. In Puglia la destra ha rinunciato, ha rinunciato
in tutte le regioni italiane. Il centrodestra gioca con le regole".
"La lista unitaria e' stata una grande esperienza nelle elezioni
europee e penso che la faremo di nuovo in molte regioni italiane".
"Abbiamo deciso - ha aggiunto l'esponente dei Ds - di lasciare
a una valutazione che si fara' regione per regione l'opportunita'
o meno di mettere in campo le liste unitarie. D'altra parte nelle
elezioni regionali siamo comunque uniti attorno ai candidati del centrosinistra,
quindi la lista unitaria diventa meno obbligatoria che alle elezioni
politiche, tuttavia la questione qui sara' valutata in Calabria. Noi
siamo in campagna elettorale - ha sottolinheato D'Alema – abbiamo
scelto un candidato, lo abbiamo scelto attraverso un processo democratico
che non ha precedenti in questa regione, ci sentiamo sereni e tranquilli.
Il fatto stesso che il centrodestra abbia deciso di 'giubilare' il
presidente della Regione di centrodestra e' segno di una difficolta'
el'ammissione di una crisi".
Naccarato “Buono
e saggio lo sbarramento di lista al 4%”
24/01 ''Rafforzare subito uno sbarramento di coalizione anche superiore
al 5% e prevedere uno sbarramento di lista per l' attribuzione dei
seggi a partire dalla IX legislatura del 4%, come hanno deciso nei
giorni scorsi in Puglia il centrodestra ed il centrosinistra su proposta
dell' intera Cdl, mi sembrerebbe una cosa buona e saggia''. A sostenerlo
e' stato Paolo Naccarato, presidente della Commissione riforme del
Consiglio regionale. ''O se si preferisce - ha proseguito Naccarato
- possiamo prendere come esempio il Lazio che senza drammi ha gia'
varato una buona legge elettorale senza sbarramento in attesa di varare
una legge elettorale organica nella prossima legislatura. Capisco
che siamo in pieno federalismo ed ognuno decide come vuole, tuttavia
... Del resto e' noto che io sono uno strenuo difensore del dialogo
e dell' intesa che e' sempre opportuna quando si tratta di discutere
le regole della democrazia''. ''Tuttavia - ha sostenuto Naccarato
- credo che la legge elettorale sara' approvata. Se le posizioni resteranno
distanti come sono, senza alcuna volonta' di giungere ad una posizione
unitaria, prevedo che lo sbarramento secco potra' anche essere superiore
al 3%, il 4 o anche il 5%. Non sembrano esserci profili di costituzionalita'
di una norma siffatta. Per gli aspetti politici ognuno e' libero di
giudicare secondo i propri convincimenti e secondo la propria formazione
democratica cosa e' meglio e cosa e' peggio. 'Bisognerebbe sempre
dominare con intelligenza gli avvenimenti' diceva Aldo Moro''. ''Questo
della legge elettorale - ha concluso Naccarato - e' senz' altro un
passaggio difficile, ed al di la' del legittimo utilizzo di ogni strumento
regolamentare previsto, io, per la mia cultura democratica, faccio
parte di quella schiera di persone che ritengono che un' Aula rappresentativa
e democratica deve sempre poter liberamente verificare se le argomentazioni
che si portano a sostegno di questa o quella tesi producono una convergenza
ampia o comunque maggioritaria. Ecco perche' insisto fortemente nell'
auspicare che il Consiglio regionale giunga comunque ad una decisione
assunta democraticamente, e naturalmente domani non faro' certo mancare
il mio costruttivo apporto''.
Pirillo (Margherita)
“Contrari allo sbarramento. Pronti ad una battaglia a difesa
della democrazia””
24/01 Dichiarazione del capogruppo della Margherita alla regione
Calabria, Mario Pirillo. “Sulla questione della legge elettorale
regionale la Margherita è pronta, in modo unitario, a condurre
una battaglia in difesa della democrazia. L’aberrante previsione
di una soglia di sbarramento pari al cinque per cento, contenuta nel
progetto unificato proposto dal collega Chiarella, è frutto
di una concezione politica autoritaria che non appartiene al nostro
patrimonio di idee e di valori.
Abbiamo già espresso la netta contrarietà a forme di
sbarramento e riteniamo che la nuova legge elettorale debba garantire
la rappresentatività di tutte le forze politiche. Dare voce
e rappresentanza alle formazioni politiche in quanto portatrici di
istanze ed idee diversificate, rappresentano questioni di straordinaria
importanza sulle quali non permetteremo nessun colpo di mano da parte
della maggioranza di centrodestra. Lo sbarramento non può essere
introdotto all’ultimo momento e, peraltro, a poco più
di due mesi dalla competizione elettorale. Affinché l’introduzione
dello sbarramento, infatti, non si traduca in mero espediente penalizzante
le forze politiche minori è necessario che alle stesse sia
dia il tempo di avviare, ed eventualmente maturare, processi di federazione
o integrazione. Rispetto a tali questioni siamo davvero fuori tempo
massimo.
Pisano (PRI)
“No allo sbarramento. Motivi privi di ogni significato politico”
24/01 Il presidente del gruppo consiliare del Pri, Vincenzo Pisano,
anche a nome del partito, ha rilasciato la seguente dichiarazione
: “Nel contestare fermamente la scelta che alcuni gruppi politici
della Casa delle Libertà hanno assunto in Consiglio regionale
(Fi,An,Udc e Nuovo Psi) in materia di legge elettorale, con la riproposizione
dello sbarramento per le singole liste al 3% , ritengo assurda tale
presa di posizione che ha già provocato e rischia di alimentare
ulteriori ed insanabili lacerazioni tra le forze politiche della coalizione.
I motivi addotti a sostegno dello sbarramento – afferma Pisano
– sono privi di ogni fondamento politico. Da ciò si può
desumere che da qualche parte politica si stia ribadendo in termini
ricattatori una posizione riconducibile a motivi di rivalsa personale.
Non serve lo sbarramento per risolvere il problema dei monogruppi
– prosegue Vincenzo Pisano – di per se superato con l’attuazione
dello Statuto e con la prossima approvazione del nuovo Regolamento.
Il superamento di tale irresponsabile posizione, pertanto, è
necessario e indispensabile per ricomporre l’unità tra
le forze della coalizione, tutte necessarie per concorrere ad un risultato
elettorale positivo che la discriminatoria scelta dello sbarramento
rischia di compromettere pregiudizialmente perché ciò
indurrà, come conseguenza, componenti fondamentali dello schieramento
– oggi più che mai determinanti per il risultato positivo
– a considerare scelte diverse ed autonome. Tutto questo –
sottolinea il presidente del gruppo del Pri - deve stimolare i dirigenti
dei partiti della Casa delle Libertà e, soprattutto, il candidato
a Presidente della Regione, ad esercitare, qui e adesso!, prima che
sia troppo tardi, quella funzione essenziale di raccordo unitario
e di mediazione indifferibile per mantenere inalterato il quadro delle
alleanze”.
I Liberal democratici
raccolgono firme contro lo sbarramento alle regionali
24/01 I Liberaldemocratici tornano in piazza ed iniziano la raccolta
delle firme per il referendum abrogativo della legge elettorale che
potrebbe essere approvata domani durante il consiglio regionale. ''L'approvazione
delle legge - e' scritto in una nota dei Liberaldemocratici - con
lo sbarramento a qualsiasi percentuale sarebbe un alto primato negativo,
unico in Italia. Questa e' una cosa che non puo' e non deve accadere''.
Donnici (IDV)
“Regionali, non si possono truccare le regole a partita iniziata”
24/01 “Abbiamo letto il testo unificato della legge elettorale
che il relatore Chiarella proporra' all'esame del Consiglio. E' un
guazzabuglio illeggibile, confusionario e incoerente, di dubbia legittimita'
costituzionale. Non si possono truccare le regole del gioco a partita
ormai iniziata''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Beniamino Donnici,
coordinatore regionale di Italia dei valori. Donnici sara' presente
al sit-in organizzato da Italia dei valori per domattina, in coincidenza
con la riunione del Consiglio regionale. Donnici parla di ''tentativo
di colpo di mano da parte della Casa della liberta', che non si farebbe
scrupolo - afferma - di violare una prassi istituzionale consolidata,
procedendo all' approvazione della legge elettorale ed utilizzando
le paure ed i ricatti di singoli consiglieri in pieno conflitto di
interessi. Atti cosi' importanti si assumono con maggioranze bipartisan,
all'inizio della legislatura, e non a poche settimane dalla presentazione
delle liste''.
Tavolo di confronto
tra Loiero e gli Enti locali per l’Urbanistica
24/01 Le linee guida della legge urbanistica della Calabria sara'
uno degli argomenti di cui si discutera' nel corso di un tavolo di
confronto al quale partecipera' il candidato alla Presidenza della
Regione per il centrosinistra, On. Agazio Loiero, ed i rappresentanti
degli Enti locali, a partire dai rappresentanti delle Amministrazioni
provinciali. La data dell' iniziativa sara' fissata congiuntamente.
''Le recenti, durissime, prese di posizione - e' scritto in una nota
di Loiero - dei rappresentanti delle cinque Province della Regione
(senza distinzione di appartenenza politica)
contro l'approvazione delle ''linee guida'' della Legge Urbanistica
della Calabria, le ripetute insofferenze pubblicamente manifestate
da amministratori capaci come il Presidente della Provincia di Reggio
Calabria, Pietro Fuda e le incomprensibili e stizzite reazioni dei
rappresentanti della Giunta Regionale, dimostrano - ove ve ne fosse
bisogno - l'esistenza di un nervo scoperto: il fallimento di un'azione
di governo regionale che, anni di colpevoli ritardi, e' oggi costretta
a rifugiarsi in provvedimenti propagandistici e deleteri''. ''L'occasione,
tuttavia, deve indurre - prosegue la nota - a riflettere sull'impellente
necessita' di dare attuazione alla delicata materia delle deleghe
agli Enti Locali, Unioni Citta' metropolitane, Comunita' montane,
ecc.), in attuazione del principio di sussidiarieta' verticale, contenuto
nell'art. 118 Cost., in base al quale le funzioni amministrative devono
essere esercitate dal soggetto piu' prossimo alla collettivita' interessata.
In tale quadro, alla Regione vanno ritagliati compiti di normazione
(primaria e secondaria), programmazione, verifica e controllo, tralasciando
sempre piu' agli Enti locali i compiti di gestione''. ''Questo processo
- conclude la nota - di decentramento di competenze amministrative,
virtuosamente avviato dal Legislatore calabrese con l'approvazione
bi-partisan di provvedimenti importantissimi, come la legge urbanistica
(L.R. 16 aprile 2002 n. 19) e la legge di riordino delle funzioni
amministrative (L.R. 12 agosto 2002 n. 34), e' stato sistematicamente
arrestato e svuotato dalla precisa volonta' dell'attuale Giunta di
concentrare su di se' ogni potere e risorsa, al solo scopo di perpetuare
se stessa ed i suoi epigoni, a discapito dell'interesse collettivo''.
Garofalo lascia
l’Udeur e passa con Italia dei Valori
24/01 Luigi Garofalo, candidato nel collegio di Cassano Ionio, primo
degli eletti e capogruppo dell' Udeur al Consiglio provinciale di
Cosenza, ha deciso di lasciare il partito di Mastella per aderire
all' Italia dei Valori. Mercoledi' prossimo, alle 11.30, a Cosenza,
il coordinatore regionale e responsabile nazionale Enti locali Idv,
Beniamino Donnici, incontrera' i giornalisti per presentare il consigliere
che rappresentera' il partito all' interno dell' Assemblea provinciale.
All' iniziativa interverranno, oltre allo stesso Garofalo, i consiglieri
comunali Del Giudice e Pingitore, il responsabile Maurizio Feraudo
e i massimi dirigenti provinciali. ''Illustreremo - ha anticipato
Donnici - la linea che i nostri rappresentanti istituzionali porteranno
avanti a Palazzo dei Bruzi e all' Ente Provincia. Il centrosinistra
attraversa, in questa provincia, una fase di confusione che puo' essere
superata soltanto attraverso un definitivo chiarimento che porti all'
assunzione di responsabilita' da parte dei vertici istituzionali,
quanto delle forze politiche. I cittadini non capiscono piu' a chi
giovi tutto questo. E, per quanto ci riguarda, non possiamo che essere
seriamente preoccupati per le negative ricadute anche sulle imminenti
elezioni regionali''
Loiero incontra
i rappresentanti delle cooperative calabresi
24/01 Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione
del centrosinistra, Agazio Loiero, ha incontrato stamani i rappresentanti
delle organizzazioni cooperative calabresi. All' incontro erano presenti
le rappresentanze delle quattro centrali cooperative Legacoop Calabria,
Confcooperative, Agci, Unci, che hanno illustrato la realta' cooperativa
calabrese, le potenzialita' e le esigenze che la cooperazione ha per
poter esprimere le proprie potenzialita' e contribuire in modo significativo
e profondo all' inversione di tendenza necessaria all' economia ed
al contesto sociale ed ambientale della regione per poter riagganciare
il resto d' Italia e d' Europa. Loiero, accompagnato come consuetudine
in questa fase d' ascolto dai docenti universitari calabresi, Leone
Pangallo e Antonio Viscomi, nell' introdurre l' incontro, secondo
quanto riferito in un comunicato, ''ha proposto una lettura complessiva
della realta' economica e sociale attuale e ha indicato nell' azione
congiunta di tutte le forze che operano sul territorio, indirizzata
dall' azione politica, la strada per portare la regione Calabria fuori
dall' attuale situazione di ritardo, ma soprattutto di 'smarrimento'
in cui si trova''. Il presidente della Legacoop Calabria, Giorgio
Gemelli, secondo quanto riferito, ha accolto positivamente l' inquadramento
generale ed ha espresso la necessita' di ricompattare il mondo politico
ed istituzionale, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali e,
la societa' calabrese, intorno ad un progetto che, partendo da una
corretta attivita' di pianificazione economica territoriale, metta
in atto una strategia capace di produrre una svolta qualitativa nel
governo dell' economia regionale, preveda una politica industriale
incisiva, sostenuta da adeguate politiche fiscali, formative e del
lavoro, garantendo continuita' alle politiche di sostegno per il Mezzogiorno,
sulle quali il Movimento cooperativo sta attivamente lavorando. Gemelli
ha sottolineato che il movimento cooperativo rappresenta ''una realta'
di imprese forte e consolidata in Calabria, essa non dipende piu'
solo dalla testardaggine dei singoli, ma conta su strutture, strumenti
ed uomini che hanno imparato a fare e gestire imprese coniugando,
in una formula imprenditoriale estremamente attuale quale e' l' impresa
cooperativa, dimensione etica ed economica''. Queste imprese, proprio
per il livello di maturita' raggiunto, chiedono al Governo regionale
una adeguata attenzione alle problematiche poste in termini di adeguamento
del sistema legislativo, che per la cooperazione e' fermo ad una legge
del 1979, qualificazione dell' apparato burocratico regionale, programmazione
di interventi di sistema e coordinamento da parte del mondo politico
che deve riuscire a cogliere i cambiamenti nel tessuto economico e
sociale per tradurli in scelte ed azioni coerenti su cui sia imperniato
il progetto politico capace di coinvolgere attivamente il sistema
produttivo e sociale regionale. Sulla trasversalita' del Movimento
cooperativo ha insistito Katia Stancato, presidente della Coonfocooperative,
che ha voluto ricordare come le imprese cooperative ''operano in diversi
settori economici e condividono le esigenze piu' volte espresse dagli
artigiani, dagli industriali e dalle associazioni di agricoltori con
una peculiarita' distintiva che sta nella necessita' di far convivere
solidarieta' e profitto in una sintesi virtuosa, ma questo elemento
distintivo purtroppo non e' stato colto ad oggi ne' dalla classe politica
ne' dalla burocrazia regionale riducendo l' impatto che la cooperazione
potrebbe avere nel contribuire al economia regionale. La difficolta'
a comprendere l' impresa cooperativa nella sua forma e nei suoi valori
- ha proseguito Stancato - ha portato come conseguenza ad una scarsa
attenzione nel mondo politico che ha delegato ad un unico assessorato
la delega alla cooperazione trascurando che essa fa capo, a livello
centrale al Ministero delle Attivita' Produttive, e che quindi quanto
meno sarebbe stato opportuno prevedere dei riferimenti presso gli
assessorati con cui la cooperazione si interfaccia, ma per fare cio'
sarebbe stata necessaria una conoscenza del movimento cooperativo
che ad oggi manca da parte di tutta la struttura tecnica regionale
ma anche da parte di tutte le rappresentanze politiche regionali''.
Domenica Mastella
concluderà il congresso regionale dell’Udeur a Lamezia
24/01 Sara' Clemente Mastella, segretario nazionale del partito,
a concludere domenica prossima, 30 gennaio, a Lamezia Terme, il congresso
regionale dell' Udeur. Tema del congresso, che si svolgera' nel Centro
agroalimentare ed i cui lavori saranno presieduti dal capogruppo al
Senato, Mauro Fabris, sara' ''Popolarismo: patrimonio da archiviare
o risorsa da spendere per lo sviluppo della Calabria?''. La relazione
di base sara' tenuta dal commissario regionale, Antonio Borrello.
All' assise partecipera' anche Nicodemo Filippelli, segretario nazionale
organizzativo.
Loiero: “Il
centrodestra diffonde sondaggi infondati”
24/01 ''Gli esponenti della Casa delle Liberta' - nell'ultimo fine
settimana - per 'riscaldare' l'avvio 'freddissimo' della loro mobilitazione
elettorale hanno pensato bene di diffondere ipotetici ed infondati
sondaggi che vedrebbero in affannoso recupero il candidato del loro
schieramento''.E' quanto evidenziato in una nota del candidato del
centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Il
tentativo - prosegue la nota - di rovesciare una evidentissima condizione
di difficolta' e' ancor piu' vistoso in considerazione che i sondaggi
- in questo periodo - sono sottoposti al rispetto delle leggi e che
quelli diffusi fino ad oggi - proprio nel rispetto delle norme - inequivocabilmente
assegnano un vistoso vantaggio al candidato del centrosinistra On.
Agazio Loiero. E che non ci sia alcun bisogno di fare riferimento
a numeri privi di alcun oggettivo riscontro, per comprendere la diversita'
della presenza del nostro candidato, basta scorrere il calendario
delle presenze - fittissime e generalizzate - di Loiero in tutti i
territori della nostra Regione e la capacita' - forte e feconda -
di interlocuzione del candidato Presidente del centrosinistra con
le forze sociali, economiche e produttive - in questi giorni - per
la costruzione di quel programma moderno che la Calabria intera pretende
e richiede''. ''Il tutto mentre il centrodestra - conclude la nota
- tenta di uscire da un pantano politico soffocante con scorciatoie
ed espedienti - come l'utilizzo di spazi angusti per ipotizzare masse
di folle inesistenti - per nulla nobili e men che meno qualificanti''.
Guagliardi (Rifondazione)
chiede l’intitolazione di una sala regionale a Gerolamo de Rada
24/01 L’intestazione di una sala del Palazzo del Consiglio
regionale al poeta italo - albanese Girolamo De Rada, “una delle
più eminenti personalità della lingua, della letteratura
e dello stesso sentimento nazionale albanese nato a Macchia Albanese
(provincia di Cosenza) nel 1814 da agiata famiglia e morto in estrema
povertà a San Demetrio Corone nel 1903”.
E’ quanto ha chiesto il capogruppo di Rifondazione comunista,
Damiano Guagliardi, al Presidente del Consiglio regionale.
“Accanto alla sala Nicholas Green, in memoria del bambino ucciso
sulla Sa-Rc e a quella intitolata a Giuditta Levato, per ricordare
l’importanza delle lotte contadine calabresi nel periodo 1943-1953,
la sala da intitolare al poeta albanese De Rada darebbe lustro alle
minoranza culturali che, specie nella nostra regione, hanno sempre
svolto un enorme ruolo propositivo. Costituirebbe, tra l’altro
- aggiunge Guagliardi - un segno dello spirito di solidarietà
e di accoglienza della Calabria verso tutti i migranti del Mediterraneo
che qui si sono fermati e hanno contribuito alla elevazione dello
spirito solidale e democratico del popolo calabrese”.
Guagliardi tratteggia l’identikit culturale del poeta: “Fu
studente e docente nel rinomato Collegio italo-greco di Sant’Adriano
ed è ritenuto, insieme al poeta Naim Frashëri, padre della
letteratura moderna albanese e grande ispiratore della Rilindja (risorgimento)
della nazione albanese che andava prendendo coscienza di indipendenza
dal dominio turco nella seconda parte dell’Ottocento.
Poeta, Girolamo De Rada, che per la liricità della sua poesia,
per la bellezza delle sue raffigurazioni e la delicatezza delle immagini
ha un posto di primo piano fra gli alti autori europei, anche se ha
subito il torto di essere quasi sconosciuto al grande mondo letterario
solo per aver scritto in una lingua minore e in un’epoca dove
questa non aveva la possibilità di evolversi in uno stato libero
ed indipendente.
Figura dagli interessi vasti non fu solo poeta e uomo di lettere.
Egli si industriò per la sistemazione dell'alfabeto albanese
e fu colui che pubblicò la prima rivista in lingua albanese.
Pur vivendo nelle ridotte mura del Collegio Sant’Adriano in
San Demetrio Corone, Gero¬lamo De Rada riuscì a scavalcare
i confini geografici della Calabria, collegandosi in forma epistolare
con la cultura europea e si fece conoscere dalle grandi personalità
delle letteratura europea come Lamartine, Mistral e Hugo, che apprezzarono
le sue opere, nonostante la traduzione in lingua italiana.
Dalla lontana Calabria, riuscì a porre agli intellettuali europei
l’urgenza dell'indi¬pendenza del popolo albanese dal dominio
turco e a diventare massimo ispiratore di una vasto movimento politico
cultu¬rale pro Albania che, nei decenni successivi, avrà
gli italo-albanesi, in particolare quelli di Calabria, protagonisti
massimi del movimento culturale e politico della Rilindja, cioè
il Risorgimento albanese per l'indipendenza dal dominio straniero”.
Il 26 incontro
elettorale col treno per il candidato Loiero
24/01 Sara' un treno delle Ferrovie della Calabria ad accompagnare
Agazio Loiero nella prossima tappa del suo tour elettorale. Il 26
gennaio alle ore 17.00 a Soveria Mannelli e' previsto un incontro
con le comunita' locali dell' Alto Lametino e per raggiungere il centro
presilano l' On. Loiero ha deciso di utilizzare una normale corsa,
che partira' nel primo pomeriggio dalla centralissima Stazione di
Via Milano a Catanzaro, del treno delle Ferrovie della Calabria che
quotidianamente collega il capoluogo con i Comuni dell'entroterra
fino a Soveria Mannelli e che prosegue fino a Cosenza. Durante il
percorso il candidato Presidente del centrosinistra incontrera' una
delegazione comprensoriale e regionale delle organizzazioni sindacali
dei lavoratori del trasporto pubblico locale per focalizzare i problemi
del settore e per raccogliere ogni utile contributo per rafforzare
un servizio, quello ferrato, che rappresenta, proprio nella tratta
attraversata Catanzaro-Soveria Mannelli, il 65 % del traffico medio
quotidiano gestito dalle Ferrovie della Calabria e che da decenni
e' il collegamento piu' utilizzato da studenti, lavoratori, cittadini
che si recano, ogni giorno, nella Citta' di Catanzaro. ''Significativamente
- e' scritto in una nota - in ogni Stazione del percorso saliranno
sul convoglio gli Amministratori locali del centrosinistra dei Comuni
attraversati a testimonianza che e' vivissima l'attenzione e l' aspettativa
per sostenere ed irrobustire un servizio di vitale importanza per
l'intero comprensorio. L'occasione sara' proficuamente utilizzata
dalla coalizione che sostiene Agazio Loiero perche' e' previsto, sul
convoglio, un incontro di lavoro di tutti i segretari provinciali
dei Partiti e dei rappresentanti dei movimenti della coalizione che
sostengono il candidato Presidente del centrosinistra per costituire
il comitato politico-elettorale che avra' il compito di programmare
le iniziative di mobilitazione sull' intero territorio provinciale''.
''Non appena - conclude la nota - il convoglio avra' terminato al
sua corsa a Soveria Mannelli, e prima dell'incontro pubblico, l' On.
Agazio Loiero visitera' le Industrie Grafiche ed Editoriali Rubbettino
e l'Azienda Luna Funghi''.
I pattisti chiedono
chiarezza per la permanenza nella Gad
24/01 Il partito dei Liberaldemocratici e' ''ancora in attesa di
conoscere le intenzioni di accordo per la permanenza all' interno
della Gad''. E' quanto si afferma in una nota del Patto. ''I Pattisti
- e' scritto nel comunicato - rimangono ancora in attesa di conoscere
le intenzioni di accordo per la permanenza all' interno della Gad,
ricordando che l' apporto di una forza politica storicamente presente
in Calabria non puo' continuare ad essere sottaciuta e trascurata
a favore di qualche singolo elemento che trasmigra dal centrodestra
e pertanto chiedono e pretendono chiarezza, lealta' e pari dignita',
in tempi brevi e con tutte le garanzie che meritano per la permanenza
nella coalizione''. ''Il Partito dei Liberaldemocratici - prosegue
la nota - a seguito dell' appello lanciato venerdi' scorso alle forze
della Gad, ha preso atto delle dichiarazioni rilasciate da Ds e Margherita
per quanto attiene alle indicazioni di voto per la legge elettorale
in consiglio regionale''.
Zavettieri (NPSI)
al congresso: “Mai più accordi al buio con la Cdl”
23/01 ''Mai piu' accordi al buio con la Cdl: serve un nuovo congresso
per decidere il da farsi per le politiche del 2006. Berlusconi deve
sapere che il Nuovo Psi non appartiene alla sua Spa. Lui propone la
scheda unica come una cosa innocente, la proposta ha invece una pericolosita'
unica e non a caso parte da An. Mina la sovranita' popolare, si accresce
il maggioritario, si passerebbe dal bipolarismo ibrido al bipolarismo
autoritario. O voti questo candidato o non puoi votare neppure per
il tuo partito. Non a caso D'Alema la pensa come Berlusconi".
Con queste parole il leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri,
ha scaldato l’assemblea del congresso nazionale del suo partito
a Roma. Il Nuovo Psi in Calabria ha il 7% dei voti. Per Zavettieri
"Follini e l'Udc hanno rinunciato al proporzionale in cambio
del quarto ministro e della vicepresidenza del Consiglio. Per noi
la legge elettorale non puo' essere materia di scambio". Zavettieri,
molto applaudito, aggiunge: "I nostri alleati tendono a bucarci
le gomme. Gli elettori hanno respinto al mittente l'invito di Berlusconi
a non votare per i partiti minori. Berlusconi alle europee ha perso
tre milioni di voti ed il triciclo e' andato in rottamazione. Non
comprendiamo l'ostilita' del leader della Cdl, a meno che Berlusconi
non abbia deciso di trasformare la Cdl in casa di correzione e redenzione.
A questo i socialisti non sono disponibili". Per Zavettieri "An
e Fi somigliano a Ds e Margherita. Non a caso in Puglia vince Vendola.
Ha ragione Craxi quando dice che Berlusconi non puo' rappresentare
i socialisti". Il congresso nazionale del Nuovo PSI, che tra
le altre cose ha deciso di levare la scritta “Nuovo” dal
simbolo del partito chiamandosi, dunque, soltanto PSI, ha riconfermato
l’ex ministro Gianni De Michelis alla guida del partito.
Rositani (An)
“Nel listino anche parlamentari e amministratori locali. Favorevoli
allo sbarramento”
23/01 ''Lo spirito e' quello di essere convinti che vinceremo. Gli
ultimi sondaggi danno molto vicino Abramo a Loiero e questa differenza
credo che si puo' recuperare''. Lo ha detto il coordinatore regionale
della Calabria di An, Guglielmo Rositani, stamane a Catanzaro a margine
di una manifestazione per il decennale della nascita del partito.
''Oggi e domani - ha aggiunto - ci saranno degli incontri dei coordinatori
regionali dei partiti che sostengono Abramo e programmeranno tutta
la campagna elettorale. Siamo convinti che quel minimo di differenza
che esiste tra Loiero, che e'partito prima, e Abramo si puo' recuperare.
La macchina organizzativa parte oggi e stiamo cercando di smussare
gli angoli per i naturali stati d'animo per chi si sentiva candidato
e poi lo e' stato piu'. Quindi lo spirito e' decisamente positivo,
abbiamo tanti argomenti che possiamo utilizzare in campagna elettorale''.
''Pare anche che quella mia idea - ha proseguito Rositani - di mettere
nel listino anche parlamentari calabresi ed amministratori locali
stia prendendo piede. Noi utilizzeremo tutti gli strumenti leciti
e legittimi per vincere le elezioni. Per quanto riguarda il programma
non abbiamo affrontato il problema''. ''Sono sicuro - ha concluso
- che Abramo recepira' i suggerimenti che gli arriveranno da tutti
i partiti. Questo anche alla luce dell'esperienza di Chiaravalloti''.
Poi Rositani ha affermato che ''è positivo il giudizio per
il lavoro svolto dalla giunta presieduta da Chiaravalloti''. ''Nella
Regione Calabria - ha aggiunto - si e' fatto moltissimo solo che e'
mancato uno strumento semplice che e' quello della comunicazione.
La gente non si e' accorta di cio' che la giunta Chiaravalloti ha
fatto''. ''E allora - ha concluso Rositani - cercheremo noi, durante
la campagna elettorale, di mettere in risalto tutti gli obiettivi
raggiunti''.
In ultimo il commissario di AN Rositani ha dichiarato di essere favorevole
allo sbarramento. ''Martedi' c'e' la riunione del consiglio regionale
e mi auguro che la nuova legge elettorale venga approvata''. ''Non
e' pensabile - ha aggiunto - che un consiglio regionale tenga venti
capigruppo, questo rappresenta uno scandalo. Mi quindi auguro che
venga approvata la legge che prevede lo sbarramento del 3 per cento
per evitare che si verifichino questi fenomeni privi di valore morale.
E poi c'e' anche una questione di governabilita' della regione''.
''Oggi la sinistra - ha concluso - indulge piu' all'imemdiato interesse
di presentare 17 liste e non al fatto che approvando quella legge
si garantisce la governabilita' della Regione. E' evidente che il
centrosinistra predilige gli interessi di bottega a quelli generali
di tutta la regione''.
Loiero: “Con
il Giro d’Italia si spera in ripartenza della Calabria”
23/01 ''Spero che la partenza del Giro d'Italia possa assegnare anche
la ripartenza della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il
candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio
Loiero. ''Il prossimo maggio - ha aggiunto - il Giro d'Italia partira'
dalla Calabria in particolare da Reggio Calabria. Mi auguro di poter
dare io il via, in qualita' di presidente di tutti i calabresi, al
Giro''. ''Nel mio programma - ha concluso - c'e' grande attenzione
allo sport e ai grandi eventi che potranno far conoscere al meglio
la nostra regione''.
Sandri (DC) “Gemelli
non ha alcun titolo per parlare della DC. Noi presenteremo la nostra
lista”
23/01 ''Il sedicente nuovo Coordinatore nazionale della cosiddetta
'Nuova D.C.' non ha titolo alcuno a parlare in nome e per conto della
Democrazia Cristiana della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota
il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Angelo Sandri,
circa alcune dichiarazioni rese dall'esponente del partito, Nino Gemelli.
''La Democrazia Cristiana della Calabria, quella vera, - ha aggiunto
- ribadisce la propria posizione politica moderata e centrista, alternativa
alla sinistra ed in questo momento distinta dal centrodestra. Riconferma
dunque la volonta' di presentare una propria autonoma lista alle regionali
del prossimo aprile, candidando alla presidenza della regione Calabria
il prof. Antonio Maduri, di Satriano''.
Abramo “La
mia campagna elettorale partirà da Reggio”
23/01 Iniziera' da Reggio Calabria la campagna elettorale del candidato
del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. Lo
ha annunciato lo stesso Abramo stamane a Catanzaro nel corso della
conferenza stampa per il decennale della nascita di Alleanza Nazionale.
''Nei prossimi giorni - ha detto Abramo - ci sara' una riunione dei
coordinatori regionale dei partiti della Cdl. Poi ufficializzeremo
la data dell'inizio della campagna elettorale che si terra' a Reggio
Calabria. Ci ritroveremo a Reggio per una serie di motivi: perche'
la piu' grande citta' della Calabria e per i rapporti che ci sono
con Catanzaro''.
Levata di scudi
dei socialisti del Nuovo PSI verso il Premier: “Giù le
mani dai socialisti”
22/01 Giu' le mani dalla storia e, soprattutto, dal futuro socialista
che e' e resta il patrimonio del Nuovo Psi: e' l'altola' che il partito
del garofano ha lanciato a Silvio Berlusconi che ieri si era presentato
alle assise in veste di erede della tradizione socialista, invitando
De Michelis a rinunciare al progetto della casa socialista con lo
Sdi, e a fare squadra all'interno della Cdl. Risentita la risposta
di Bobo Craxi (ma anche dei delegati e degli altri dirigenti del partito),
che nel suo intervento di oggi ha voluto sgombrare il campo da equivoci
e da tentazioni ''pigliatutto'' e ''bonapartiste'' del premier. Sia
chiaro quindi che Berlusconi ''non e' l'erede dei socialisti e dei
socialdemocratici'' ma neanche di De Gasperi - ha detto Bobo Craxi
- che ''aveva ben capito l'utilita' delle forze laiche''. E poi, di
che squadra parla Berlusconi? ''Noi non abbiamo fatto squadra, abbiamo
visto la partita dalla tribuna...'', ha detto con una punta di amarezza
Craxi. Recriminazioni e accuse niente affatto velate nelle sue parole,
e anche la minaccia di una fuoruscita dall'alleanza: per le politiche
del 2006 si dovra' ricontrattare l'intesa perche' nulla e' scontato
dopo una convivenza difficile, fatta di sopportazione nei confronti
di un partito trattato come ''un dio minore''. Ma ora che il clima
e' cambiato - e' stato il suo ragionamento - e ora che i socialisti
possono di nuovo camminare con la schiena dritta, fare progetti per
il futuro, Berlusconi non pensi di appropriarsi di una storia, quella
socialista, che non gli appartiene. Parole tutt'altro che isolate,
quelle di Bobo Craxi, che ha dato voce al malessere che per tutta
la giornata ha attraversato i congressisti. Un dibattito quasi monotematico,
quello di oggi, che ha preso di mira il presidente del Consiglio posto
sul banco degli imputati con l'accusa di ''tentato furto'' del patrimonio
socialista. In linea anche l'intervento di Mauro Del Bue che non ha
gradito il ''contentino'' di Berlusconi, quello relativo alla partecipazione
del Nuovo Psi ai vertici della Cdl. ''Non dobbiamo accontentarci''
di questo obolo - e' stato il ragionamento di Del Bue - ne' di un
atteggiamento caritatevole. ''Gli alleati non ci devono considerare
come se dovessimo fare gli esami di ammissione. Noi abbiamo una storia
centenaria, altro che partito di plastica e senza storia''. Interventi
che hanno dato la carica ai delegati che si sono alternati al microfono
per dire la loro, ovviamente in polemica con Berlusconi e la Cdl.
Se ''il Cavaliere vuole fermarci'', ha detto il delegato di Faenza,
Giulio Mongardi, sappia che ''noi abbiamo una autonomia che non ci
e' stata regalata, sappia che il rispetto della parola agli elettori
vale piu' di un contratto televisivo. Fino ad ora stiamo nell'alleanza
ma non si deve dare piu' nulla per scontato''. ''Poniamo fine allo
scempio della nostra storia'', ha ammonito il delegato che ha chiesto
di recuperare oltre al vecchio simbolo anche la testata storica dell'
'Avanti!'. ''Sono iscritto al Nuovo Psi, non alla Cdl'', ha protestato
il delegato di Guidonia, Lombardaccio, per il quale Berlusconi ''oltre
a risolvere i problemi della Lombardia deve risolvere anche quelli
dei socialisti: bene ha fatto De Michelis a dire che d'ora in poi
nulla e' piu' gratis''. Comune denominatore degli interventi dei delegati
e dei dirigenti la messa in discussione della collocazione del Nuovo
Psi nel centrodestra. Anche Donato Robilotta (assessore alla Regione
Lazio) ha detto che la presenza del Nuovo Psi nella Cdl potrebbe essere
giunta agli sgoccioli. E poi, rivolto al premier, ha toccato un nervo
scoperto: ''Invece di fare leggi ad personam, si faccia una riforma
della giustizia seria perche' altrimenti questo Paese rischia di essere
paralizzato''. E il giovane delegato di Roma, Aldo Mancusi, ha messo
in imbarazzo la platea con una domanda: ''Ma con quale coraggio possiamo
stare con i giustizialisti della Lega e con chi ci ha rubato i voti?''.
''Noi siamo eredi di Turati, di Nenni, di Craxi, del socialismo riformista,
non certamente eredi di Berlusconi'', si e' sfogato con i giornalisti
un delegato della Calabria, Luigi Vacca, che ha detto di aspettarsi
dalla relazione conclusiva di domani di De Michelis una piu' forte
presa di posizione a favore della scelta autonoma del Nuovo Psi.
La solidarietà
di Abramo all’assessore di Cittanova a cui sono stare bruciate
le auto
22/01 ''Debbo registrare, purtroppo, l' ennesima, grave intimidazione
ai danni di un amministratore; un gesto gravissimo, che conferma la
drammaticita' delle condizioni nelle quali i rappresentanti degli
Enti Locali si trovano a svolgere il loro lavoro al servizio della
comunita'''. Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza
della regione, Sergio Abramo, circa l'intimidazione subita dall' assessore
alle Politiche Sociali del comune di Cittanova, Roberto Cananzi. Abramo,
che ha manifestato la sua solidarieta' a Cananzi e all' intera Amministrazione
Comunale di Cittanova, ha ricordato come, da presidente dell' Anci
Calabria ho ''piu' volte chiesto, in occasione della visita in Calabria
del Capo dello Stato e in precedenza durante quella del ministro degli
Interni, la costituzione di un gruppo interforze per garantire le
condizioni di sicurezza indispensabili al sereno lavoro degli amministratori
pubblici e per assicurare alla giustizia i responsabili degli attentati''.
''La questione - ha concluso Abramo - della agibilita' democratica
e della sicurezza in Calabria e' una priorita' del mio programma.
La legalita' democratica, la sicurezza e la serenita' di tutti i soggetti
dello sviluppo, soprattutto gli amministratori locali, sono pre condizioni
essenziali per i processi di crescita e per l' utilizzo pieno delle
energie e le risorse sane della nostra regione''.
Il Ministro Baccini
in Calabria “L’UDC è un partito di grandi intelligenze”
22/01 ''L' Udc calabrese e' un partito vivo, articolato, di grandi
intelligenze. Dobbiamo fare, pero', uno sforzo maggiore per offrire
un progetto politico anche piu' omogeneo''. Lo ha detto il ministro
della Funzione pubblica, Mario Baccini, parlando delle prossime elezioni
regionali nella convention di partito svoltasi a Lamezia Terme. ''La
mia presenza in Calabria - ha aggiunto - servira' proprio per dare
una mano a tutti quegli amici che vorranno anche avvalersi di un intervento
del partito nazionale proprio per raggiungere quei livelli cui tutti
fanno riferimento che sono i livelli di qualita' della politica legati
anche alle esigenze dei cittadini calabresi''.
Sulla situazione elettorale alle regionali ha affermato che il presidente
uscente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti,'e' stato un
ottimo presidente, e il candidato presidente della Cdl Sergio Abramo
fara' molto bene. ''Il presidente uscente - ha detto Baccini - e'
stato un ottimo presidente prestato al centrodestra ed alla politica.
Sia nelle precedenti elezioni che adesso si registrano un ritorno
ad un radicamento maggiore ed un' esigenza, da parte del centrodestra,
di radicarsi maggiormente nel tessuto sociale, economico e culturale
della Calabria. Il candidato scelto dalla Cdl rappresenta molto bene,
non solo nella regione, ma anche fuori lo stato d'animo dei calabresi.
Fara' molto bene nel governo di questa regione''. ''Lo stato di salute
del centrodestra e' alto, adeguato alle richieste dei cittadini''.
Non voglio sottrarmi ad un ragionamento sulla difficolta' che hanno
oggi i partiti nel nostro Paese. Una difficolta' - ha aggiunto Baccini
- che passa dal centrodestra al centrosinistra. Mi sembra, pero',
che il centrodestra possa offrire agli italiani un progetto omogeneo
ed un'unita' di vedute sui valori e sulle cose che contano, sulle
famiglie e sulle nostre imprese''.
Sui rapporti con la Lega Baccini ha infine aggiunto: ''In una coalizione
come quella del centrodestra, che ha un valore assoluto come la specificita'
anche delle forze che la animano, c'e' il problema naturale del dibattito''.
''Il dibattito interno non e' contrapposizione - ha concluso Baccini
- ma e' normale dialettica che poi finisce in un unico intento politico,
quello di presentarsi agli elettori con un unico progetto politico.
Questo e' stato fatto anche in questa occasione con la Lega. I problemi,
che a mio parere non sono problemi ma analisi politica, sono stati
risolti''.
Alla manifestazione era presente anche
il candidato della CDL alla Regione, Sergio
Abramo che ha detto ''Sono felice, non pensavo di
trovare tanto calore, tantissima gente anche perche' siamo ancora
all' inizio. Questo promette bene, finalmente parte questa campagna
elettorale che sara' bellissima e durante la quale spiegheremo i nostri
programmi''. ''Cercheremo - ha aggiunto - di farci capire dalla gente
per fare cose concrete. Io vedo una Calabria, come diceva uno slogan,
come un comune di due milioni di abitanti''. ''Quindi, unire tutti
i comuni - ha concluso Abramo - in un progetto unico che possa sicuramente
dare lustro a questa regione, ma, soprattutto, un futuro ai nostri
giovani. Ci concentreremo moltissimo sul mondo del lavoro''
Chiti (DS) replica
a Marini (Margherita) “I DS sono favorevoli alla lista unitaria”
22/01 Non finiscono le fibrillazioni in seno alla GAD. Alle affermazioni
di Franco marini che ieri aveva detto: ''anche a Roma abbiamo deciso
che in Calabria, per vincere si fa la lista dei partiti'', è
arrivata quest’oggi la replica del coordinatore della segreteria
nazionale dell'Ulivo, Vannino Chiti, che ha affermato ''Per i Ds la
scelta della Federazione dell'Ulivo e della lista unitaria non e'
un suicidio, ma il piu' innovatore ed ambizioso progetto politico
per unire i riformisti e costruire cosi' la piu' solida tenuta dell'intero
centrosinistra. A livello nazionale non si e' deciso sul numero delle
regioni nelle quali realizzare la lista 'Uniti nell' Ulivo'. Questa
decisione spetta alle organizzazioni regionali dei partiti che costituiscono
la Federazione''. L' affermazione e' giunta dopo che nei giorni scorsi,
il segretario dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, aveva scritto a
Prodi chiedendogli un incontro tra le federazioni nazionali e calabrese
dell' Ulivo per valutare unitariamente la possibilita' di inserire
la Calabria nel progetto delle liste unitarie. ''A livello nazionale
- ha sostenuto Chiti in una dichiarazione - si e' convenuto che la
lista dell' Ulivo dovra' essere presente in un numero chiaramente
prevalente di regioni. I Ds sarebbero stati pronti a realizzare la
lista dell' Ulivo in tutte le quattordici regioni nelle quali si vota;
e' evidente che questa scelta deve essere costruita in modo unitario
nelle varie regioni. Queste condizioni si sono verificate al momento
in Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche,
Lazio e Basilicata. In particolare, i Ds hanno posto a livello nazionale
e regionale l' opportunita' di una considerazione positiva per il
Piemonte, unica regione del centro Nord in cui non ci sarebbe la lista
unitaria, e per la Calabria, dal momento che la Federazione dell'
Ulivo calabrese aveva assunto, nel momento della scelta sul candidato
presidente, l' orientamento positivo per la lista dell' Ulivo a condizione
che vi fosse un quadro coerente a livello nazionale''. ''Su questa
impostazione noi vogliamo non alimentare polemiche - ha concluso Chiti
- ma costruire in ogni caso la piu' ampia e forte tenuta unitaria''.
Galati (Udc)
“Le regionali si giocano con idee e una nuova classe dirigente”
22/01 ''La campagna elettorale non si gioca soltanto sul candidato
presidente, che rappresenta la sintesi di una coalizione, ma si gioca
anche sulla capacita' di avere idee, che devono essere esposte nel
programma e c'e' bisogno di classe dirigente che insieme al presidente
realizzano poi questo programma''. Lo ha detto, conversando con i
giornalisti, questo pomeriggio a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro,
il sottosegretario alle Attivita' produttive Giuseppe Galati, a margine
di un convegno organizzato dall'Udc dal tema ''Idee e classe dirigente
per la nuova Calabria''. ''E' per questo -ha commentato Galati- che
nasce l'esigenza, per un partito come il nostro, di fare una riflessione.
Noi vogliamo -ha spiegato- essere una forza importante della Casa
delle Liberta', ma anche una forza capace di governare''. Anche perche',
ha spiegato il sottosegretario alle Attivita' produttive, ''non basta
solo vincere le elezioni, ma bisogna poi realizzare il programma di
governo con idee e con uomini''. E l'Udc, ha detto ancora Galati,
vuole ''dare un contributo serio e propositivo, e oggi da qui parte
un percorso all'interno del partito con l'obiettivo di cerare una
forza che sia piu' sensibile a questa idea di classe dirigente nuova.
E con il ministro Baccini -ha concluso Galati- vogliamo realizzare,
partendo dalla Calabria, un percorso che in tutta Italia formi una
classe di governo nuova, che sia non solo dell'Udc, ma di tutta la
Casa delle Liberta'''.
Senatore (FI)
“Per il terzo anno consecutivo la Regione utilizza a pieno le
risorse comunitarie”
22/01 ''Mentre la solita sinistra demagogica ulula alla luna, la
Regione Calabria, per il terzo anno consecutivo, raggiunge l' obiettivo
di utilizzo delle risorse comunitarie. Una risposta a chi, da sinistra,
ha sempre affermato che questa maggioranza di centrodestra non sarebbe
stata in grado di impegnare e spendere i fondi assegnati dalla comunita'
Europea''. A sostenerlo e' stato Raffaele Senatore, presidente della
Commissione Ambiente del Consiglio Regionale. ''E' giusto far conoscere
ai calabresi - ha sostenuto Senatore, di Fi - come la Giunta regionale,
dopo aver preso atto della rimodulazione del Por Calabria, a partire
dalla prima decade di gennaio sta firmando i singoli Accordi di Programma,
con i quali si realizzera' il trasferimento delle risorse finanziate
ai singoli territori. Cosi' come successo recentemente per l' Alto
Jonio, stanno trovando concreta realizzazione le iniziative che gli
stessi territori di riferimento avevano individuato come fondamentali
per lo sviluppo delle singole aree. Finalmente la progettazione che
proviene dalla base potra' recuperare concretezza e risorse per il
territorio''. ''La Casa delle Liberta', in questi ultimi cinque anni
- ha proseguito l' esponente di Forza Italia - ha pensato bene di
promuovere una rete relazionale con il mondo economico e sociale,
creando canali di interazione con le comunita' presenti sull' intero
territorio calabrese al fine di esaltarne il potenziale piu' importante.
Un' azione portata avanti con la volonta' e la capacita' di collaborare
per il perseguimento di scopi comuni''. I Progetti Integrati Territoriali
sono piani di sviluppo di aree vaste, subprovinciali, che si basano
sul principio della programmazione dal basso. Il principio portante
dei Pit, si afferma in una nota, e' l'integrazione di piu' operazioni
che convergono verso il conseguimento dell' idea strategica che gli
attori locali pongono alla base del processo di programmazione dell'area.
''Ricordo che i Pit come quello dell' Alto Jonio - ha sostenuto Senatore
- hanno trovato finanziamento nelle fonti ordinarie di copertura della
programmazione regionale e nelle fonti straordinarie, quali i Fondi
Strutturali, solo grazie alla volonta' politica del centrodestra e
alla capacita' amministrativa di questa Giunta. Cosi' facendo, e'
stato possibile tradurre le modalita' operative di attuazione del
Por. Il principio con cui la Cdl ha regolato la strategia d' azione
dei Progetti Integrati e' quella della partecipazione attiva dei territori
considerata determinante per lo sviluppo economico e sociale della
regione tutta. Cio', grazie anche alla partecipazione diretta delle
autonomie locali, in particolare dei sindaci, veri e propri attori
dello sviluppo locale''. ''Faccio i miei complimenti a questa Giunta
di centrodestra - ha concluso Senatore - perche' attraverso queste
azioni pubbliche, nel rispetto delle specificita' territoriali, ha
saputo contribuire a migliorare lo sviluppo armonico di un territorio
come quello dell' Alto Jonio, stimolandone le potenzialita' e facilitandone
l'integrazione nell'ambito regionale. Il futuro dello sviluppo territoriale
dello Jonio cosentino e' sereno e terso di azzurro''.
Romeo (NPsi)
“La legge elettorale che vuole Berlusconi ci penalizza”
22/01 "Berlusconi vuole una legge elettorale che ci penalizza.
Berlusconi pensa solo all'obiettivo del 51% per Forza Italia".
Lo afferma Angela Romeo, segretario provinciale del Nuovo Psi di Reggio
Calabria, in un intervento che e' stato molto applaudito dal congresso.
Romeo aggiunge: "A volte e' necessario andare direttamente allo
scontro. Anzi, senza lo scontro non cresciamo". Il Nuovo Psi
in Calabria ha ottenuto il 7% dei voti. "Berlusconi -continua
Romeo - gira ancora con in tasca la cartina dei collegi del 2001.
Preferisce non tenere conto dei risultati delle europee del 2004,
a lui non favorevoli". Romeo conclude: "Se la segreteria
nazionale non ha la forza di andare allo scontro, e' meglio che ceda
la mano".
Gemelli “In
Calabria nessuna candidatura autonoma, la DC è con Sergio Abramo”
22/01 La Democrazia cristiana ''si colloca a livello nazionale all'
interno della Casa della Liberta' e nello specifico per la Calabria
appoggia incondizionatamente la candidatura a presidente di Sergio
Abramo'' : lo sostiene Nino Gemelli, coordinatore nazionale del partito
che, in una nota, smentisce la notizia ''secondo cui la Dc avrebbe
convocato un coordinamento regionale del partito per la indicazione
della candidatura a presidente della Regione del dott. Maduri''. La
presa di posizione di Gemelli fa seguito ai contenuti di un comunicato
della segreteria nazionale della Dc in cui si dava conto dell' orientamento
maturato all' interno del partito a presentare una lista con un proprio
candidato alla Presidenza della Regione. ''La citata riunione di coordinamento,
fissata per martedi' 24 gennaio - sostiene ancora Gemelli - avra'
all' ordine del giorno solo ed esclusivamente la valutazione della
struttura organizzativa e la decisione di interdire anche giudiziariamente
l' uso improprio del nome della Democrazia Cristiana''.
Colella (Psdi)
“Sulla legge elettorale il Nuovo PSI è contraddittorio”
22/01 ''I compagni del Nuovo Psi calabrese a Roma sono difensori
delle fondamentali regole della democrazia, mentre quando ritornano
in Calabria compiono una virata di 180 gradi e auspicano le ammucchiate
di potere''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Carlo Colella, componente
la segrteria nazionale del Psdi. ''Continua - aggiunge Colella - la
vecchia storia di Penelope: la mattina tessono la tela a Roma e la
notte la disfano in Calabria. Che il Nuovo Psi fosse contrario alla
modifica delle leggi elettorali regionali, e piu' precisamente all'
introduzione dello sbarramento per lista, lo abbiamo appreso dalla
relazione al congresso nazionale del partito del segretario nazionale
Gianni De Michelis. A conforto di questa netta presa di posizione
e' che era impossibile, una volta stabilita la data delle elezioni,
che si potessero mutare le regole elettorali. Non solo questo: vi
e' stata una lucida esposizione a favore di un proporzionale che evitasse
che la politica divenisse appannaggio di gruppi di potere e non dei
partiti, cosi' come vuole la Costituzione''.
Bernaudo (Fiamma)
“Lo sbarramento alle regionali una prova tecnica di regime”
22/01 “Il balletto di percentuali sullo sbarramento alla partecipazione
elettorale, in atto presso il Consiglio regionale della Calabria è
non solo antidemocratico ma incostituzionale”. È quanto
sostiene il leader storico della destra cosentina, Roberto Bernaudo,
che contesta la riforma in discussione al parlamento regionale la
quale “se dovesse essere approvata eliminerebbe ogni forma di
opposizione”.
“Quello a cui stiamo assistendo – prosegue Bernaudo -
rappresenta la prova tecnica di regime che vuole istituzionalizzare
il concetto di minoranza rispetto a quello di opposizione. Se proprio
deve essere limitata la partecipazione dei cittadini alla vita politica
e sociale, a questo punto sarebbe meglio esprimersi con un referendum
popolare. Infatti i termini di questa importante vicenda, che racchiude
le fondamenta della democrazia, non può essere demandato ai
soli organismi di rappresentanza. La stessa Costituzione italiana,
nell’articolo 49 recita testualmente: “Tutti i cittadini
hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere
con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
“La verità – osserva ancora l’ex consigliere
comunale di Cosenza - è che l’attuale classe politica
calabrese, sia essa di “maggioranza” che di “minoranza”
esce sconfitta sia sul piano politico che di governo e vuole oggi
riproporsi limitando la partecipazione a quelle forze sane e alternative
che rifiutano il concetto di alternanza e che si sono distinte sul
piano della proposta politica e delle idee, mostrandosi più
moderne e innovative rispetto ai partiti legati al mero potere”.
Bernaudo ricorda come alle scorse elezioni regionali “il Movimento
Sociale Fiamma fu premiato dai calabresi con oltre 15mila preferenze,
una percentuale determinante alla vittoria del centrodestra che ha
precluso la possibilità all’Msi di farsi portavoce di
istanze cruciali per lo sviluppo (questione del credito), e comunque
dare il proprio apporto alla Calabria in termini progettuali”.
“E’ doveroso – conclude Bernaudo - rivolgere un
appello al buon senso ed alla responsabilità delle istituzioni
e di quelle forze politiche “minoritarie”, affinché
si mobilitino per contrastare ogni tentativo di imbavagliare le voci
del dissenso”.
Franco Marini
in Calabria: “Il Governo ha abbandonato il Sud. Loiero da garanzie
di vittoria”
21/01 "C'e' un totale abbandono d'interesse da parte del Governo
nazionale verso il Sud, verso la Calabria, oltre ad una riconosciuta
incapacita' a capire come salvaguardare gli interessi e mettere sul
binario giusto la Regione da parte della Giunta di centrodestra".
Cosi' il segretario nazionale organizzativo della Margherita Franco
Marini ha commentato la situazione politica nazionale e regionale
intervenendo all'incontro della direzione regionale del partito che
si e' svolta questa mattina a Lamezia, alla presenza, tra gli altri,
di Sergio d'Antoni, del segretario calabrese della Margherita Franco
Bruno, del candidato alla presidenza della giunta regionale della
coalizione di centrosinistra Agazio Loiero, del senatore Donato Veraldi
e del deputato Luigi Meduri. La Margherita ha a cuore il Mezzogiorno,
ha aggiunto Marini, "che con l'Europa allargata e con il ripreso
interesse per il Mediterraneo, diventa l'opportunita' storica dell'Italia,
in particolare la Calabria". Per il segretario nazionale organizzativo
del partito, infatti, la priorita' e' la Calabria: "bisogna attrarre
gli investimenti per le aree depresse, qui invece c'e' l'abbandono
totale, non ci sono soldi, non ci sono le promesse dell'on. Berlusconi
delle grandi infrastrutture: e' l'ora di cambiare e noi speriamo di
cominciare a cambiare con la vittoria delle elezioni regionali e poi
al governo nazionale". In Calabria, ha aggiunto Marini, "c'e'
bisogno di sviluppo: nel 2001 fu promessa un'epoca d'oro, un grande
sviluppo non solo per il Mezzogiorno ma per l'Italia intera, piu'
lavoro per tutti, invece dopo tre anni di governo del centrodestra
c'e' un ristagno totale dell'economica, con l'aggravare che e' ripresa
la corsa dei giovani meridionali al nord, con una situazione piu'
grave rispetto al passato che e' data dalla precarieta' assoluta del
lavoro, cosa che 20 anni fa non conoscevamo".
Sulle primarie bisogna discutere - ''C'e' l'impegno di fare le primarie,
ma bisogna prima discuterne, anche perche' non vorrei chequesta cosa
delle primarie diventasse un modo per segnare una propria rappresentativita',
perche' e' un modo di procedere sbagliato''. ''Siamo in dirittura
di arrivo - ha aggiunto Marini - alle elezioni europee, poi alle politiche,
e poi sono certo di una cosa: lanostra alleanza e' unica quindi sara'
difficile batterci sia alle regionali che politiche''. Il fatto che
Bertinotti sia candidato alle primarie e poi riconosce che il leader
sara' Prodi, ha sottolineato il segretario nazionale organizzativo
della Margehrita, ''e' un'anomalia che va approfondita''.
Loiero da garanzie di vittoria - ''Mi pare che abbiamo tutti assieme
scelto un candidato che ci da' le maggiori garanzie di vittoria, il
che non e' poco perche' noi facciamo le elezioni per vincerle''. ''Vogliamo
ridare senso al governo - ha aggiunto Marini - perche' il governo
regionale in questa situazione di difficolta' ha anche grandi potenzialita',
oggi, di programmazione, di sollecitazione dell'azione di governo,
di utilizzo di strumenti. Qui in Calabria c'e' stata tradizionalmente
una strozzatura nella efficienza dell'azione amministrativa della
Regione. E questo deve essere superato con l'iniziativa della dirigenza
politica, a partire dal presidente. Abbiamo valutato tutti assieme
che con Agazio Loiero abbiamo piu' possibilita' di vittoria''. ''Io
debbo dire, pero' - ha sostenuto Marini - che c'e' un altro aspetto:
Loiero e' un politico di caratura nazionale. E' stato ministro della
Repubblica. Puo' assicurare alla Calabria, anche a livello nazionale
e a livello europeo, rapporti, visibilita', capacita' di intervento
che vanno ben oltre quello che la Giunta che esce ha assicurato fino
ad ora. E' stato accettato da tutti e senza grandi difficolta' per
questo''.
Bartoletti (Fi)
“Icalabresi bocceranno i voltagabbana”
21/01 ''I calabresi bocceranno i voltagabbana. La politica deve avere
un'etica e non e' pensabile che chi e' stato risollevato da Forza
Italia, con candidature prestigiose e nomine di sottogoverno, passi
all'altro schieramento, magari per candidare parenti ed affini''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale di Forza
Italia di Cosenza, Sergio Bartoletti. ''Si tratta di principi etici
- ha aggiunto - che nessuno puo' violare e chi lo fa considera i calabresi
ed i cosentini come pecore da far girare a seconda dei propri umori.
Personaggi di infimo spessore politico sono accolti da una sinistra
cinica che sceglie il peggiore trasformismo di comodo pur di tentare
di batterci''. ''Noi siamo certi - ha concluso Bartoletti - che la
maggioranza silenziosa si ricordera' dei proclami, degli spot con
Berlusconi e nell'urna dira' di no''.
Bruno (Margherita)
contrario allo sbarramento elettorale
21/01 ''Cambiare le regole del gioco a partita gia' avviata lo fa
chi e' in difficolta' e prova a barare rispetto alla competizione
elettorale. Siamo assolutamente contrari allo sbarramento''. Lo ha
detto conversando con i giornalisti il coordinatore regionale della
Margherita in Calabria, Franco Bruno,commentando la proposta di legge
elettorale presentata da alcuni esponenti della maggioranza della
Casa delle Liberta' e che prevede uno sbarramento.
La DC vuole presentare
un proprio candidato in Calabria
21/01 La Democrazia Cristiana della Calabria e' orientata a presentare
una propria autonoma lista, con una posizione politica moderata e
centrista, in vista delle prossime elezioni regionali del 3-4 aprile
2005 con candidato alla presidenza della Giunta regionale il prof.
Antonio Maduri. E' quanto si apprende da una nota diramata dalla Segreteria
nazionale della Dc. Su questa ipotesi dovra' esprimersi in termini
definitivi il Comitato regionale del partito gia' convocato per la
meta' della prossima settimana a Catanzaro. ''Ritengo - ha affermato
il segretario nazionale della Dc, Angelo Sandri - che la scelta di
presentarsi autonomamente in una posizione di centro distinta dai
rispettivi poli sia la piu' adeguata a rappresentare l' attuale posizione
politica della Dc chiaramente alternativa alla sinistra, ma che in
questo momento non puo' riconoscersi nemmeno nelle posizioni governative.
Da qui la proposta di una lista autonoma, con un proprio candidato
espresso dalla Democrazia cristiana alla Presidenza della Regione
Calabria''.
Chiarella (AN)
scrive al candidato Abramo: “Sono con te per contribuire alla
tua vittoria”
21/01 ''Voglio testimoniarti che sono con te e che sono pronto a
condurre una battaglia politica di altissimo livello, per contribuire
con Alleanza Nazionale, insieme ai miei tantissimi amici della zona
ionica e con la mia piu' alta determinazione, che conosci bene, alla
tua vittoria, che rappresenta, a mio avviso, l' avvio di un grande
e concreto cambiamento della Calabria''. E' quanto sostiene il consigliere
regionale di An, Egidio Chiarella, in una lettera al candidato del
centrodestra alla presidenza della regione, Sergio Abramo. ''Anche
se la legge elettorale - ha aggiunto - come si apprende dalla stampa
di stamane, sta facendo salire la ''febbre'' all'interno dei due schieramenti
politici, ti posso assicurare che il mio tangibile stato febbrile,
pur impedendomi di esserti oggi accanto, soltanto fisicamente pero',
ti garantisco che non ha niente a che fare con le tensioni che serpeggiano
nella massima assise calabrese. Stai tranquillo perche' presto discuteremo
di strategie e progetti politici e la mia esperienza di presidente
della prima commissione, 'Affari Istituzionali' sara' a tua completa
disposizione, per vincere insieme''. ''Ne approfitto per salutare
- ha concluso - tutta la platea presente che, sono sicuro, si spendera'
completamente in tuo favore scongiurando il ritorno delle 'ragnatele
della politica'''.
Franco Marini
(Margherita)“In Calabria non ci sarà una lista unitaria”
21/01 I partiti della Fed non presenteranno in Calabria la lista
unitaria. Il segretario organizzativo della Margherita, Franco Marini,
rispondendo ai giornalisti, ha detto in proposito: "Abbiamo deciso
a Roma che in Calabria, per far vincere, si faranno le liste dei partiti:
noi andiamo molto d'accordo con i Ds, ma la Calabria per vincere e
per dare forza al centrosinistra – ha ribadito - ha bisogno
delle liste dei partiti. Il simbolo dell'unita' - ha poi detto Marini
- e' il presidente e debbo dire che i compagni diessini della Calabria
hanno voluto quanto noi che fosse Loiero, noi siamo fortemente uniti,
la scelta e' fatta nell'interesse di tutti". Loiero, secondo
Marini, "e' il candidato che ci da' le maggiori garanzie di vittoria:
e' un politico di caratura nazionale, e' stato ministro della Repubblica,
quindi puo' associare alla Calabria rapporti, visibilita', possibilita'
di intervento che vanno ben oltre quello che la giunta uscente ha
assicurato fino ad ora". Ecco perche', ha ribadito il segretario
nazionale organizzativo della Margherita, "e' stato accettato
da tutti: il governo regionale ha grandi difficolta' di programmazione
e di sollecitazione di azioni di Governo, di utilizzo di strumenti,
fino ad oggi c'e' stata una strozzatura nell'efficienza dell'azione
amministrativa della regione, e tutto cio' dipende dal presidente".
Chiaravalloti
sui forestali: “la Giunta regionale ha risposto con i fatti”
21/05 "La Giunta regionale ha già risposto con i 'fatti',
affrontando seriamente anche le diverse problematiche degli operai
idraulico forestali –afferma una nota del portavoce del Governatore
Taverniti - elaborando per loro un programma serio rivolto a rendere
il settore produttivo e al contempo assicurando dignità nel
lavoro e sicurezza per il futuro, attraverso un piano di graduale
stabilizzazione. Ben altra cosa rispetto alle chiacchiere e all'incoscienza,
senza scrupoli, del passato, quando l'intero comparto era stato abbandonato
a se stesso e quei lavoratori erano, allora davvero, considerati una
'zavorra' per la Regione e per il Paese". Il Presidente della
Giunta calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, torna ancora sugli operai
'forestali', dopo le nuove polemiche degli ultimi giorni. "Al
Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e al Governo l'attuale
Giunta regionale ha dimostrato di saper rispettare il programma concordato
e gli impegni assunti, chiedendo e ottenendo - sottolinea Chiaravalloti
- di poter portare a compimento le azioni intraprese. Ciò ha
consentito la successiva copertura finanziaria per il prossimo biennio,
che dovrà portare alla stabilizzazione anche di questi lavoratori
'precari', così come si sta facendo gradualmente per gli Lsu
e gli Lpu, altra piaga antica da ascrivere tutta ai governi nazionali
di sinistra". Il Presidente Chiaravalloti ha infine confermato
che la Giunta regionale approfondirà ulteriormente nella prossima
seduta l'argomento dei forestali.
Pirillo (Margherita)
“Revocare il POV deciso dal commissario del Consorzio Lao”
21/01 Il consigliere regionale, presidente del gruppo della Margherita,
On. Mario Pirillo, ha presentato una interrogazione al presidente
della giunta regionale e all’assessore all’agricoltura,
in merito alla delibera n° 589 del 2/12/2004 del Commissario del
Consorzio di Bonifica del Lao e dei Bacini tirrenici del cosentino,
inerente il “Piano di Organizzazione Variabile - POV”
previsto nell’accordo contrattuale dei lavoratori di categoria.
“Il Commissario del Consorzio di Bonifica Valle Lao, ing. Alfredo
Allevato – scrive l’On. Pirillo nell’interrogazione
- nominato con DPGR n° 103 del 26/08/2003 approvava, con propria
delibera commissariale n° 589 del 02/12/2004, il “Piano
di Organizzazione Variabile – POV” previsto nell’accordo
di rinnovo del Ccnl di categoria del 02/07/2004. La bozza del POV,
presentata alle Organizzazioni sindacali, sia in stesura provvisoria
che definitiva pare veniva dagli stessi rigettata con parere contrario
per una serie di illegittimità ed incongruenze che lo ponevano
in contrasto con i diritti dei lavoratori. Tra l’altro pare
che al POV non era stato allegato copia dell’Organigramma studiato
dall’Amministrazione e pare che, ad una successiva richiesta
del sindacato, non veniva neanche esibito perché a dire del
Commissario la copia era “non dovuta”.
Il dialogo tra le parti sociali, fa presente Pirillo, rappresenta
il cardine delle conquiste sindacali e democratiche ed il consenso
segna una delle tappe fondamentali della concertazione per garantire
serenità ai lavoratori ed allo stesso tempo offrire servizi
adeguati alle esigenze degli agricoltori e degli utenti.
“Il commissariamento dei Consorzi di Bonifica, per come prevede
la Lr n° 11/2003, art. 35 – scrive ancora il capogruppo
della Margherita - rappresenta solo un momento gestionale transitorio
e straordinario, legato strettamente alla ricomposizione ed alla elezione
degli Organi di autogoverno. In tal senso, la norma regionale prevede
espressamente che il commissariamento può durare sei mesi,
prorogabile solo di altri sei mesi. La bonifica è un settore
strategico e di grande importanza per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura
in Calabria per cui occorre non perdere più tempo in atteggiamenti
clientelari e superare tutti gli attuali commissariamenti per riavviare
quel processo democratico che vada a favorire l’elezione degli
organi di autogoverno di tutti quei Consorzi i cui organi di gestione
sono scaduti da tempo”.
Quindi il consigliere regionale della Margherita chiede al presidente
della giunta e all’assessore all’agricoltura “se
il Commissario poteva deliberare un atto di siffatta importanza quale
il POV, essendo il suo mandato - ai sensi della L.R. n° 11/2003
- iniziato il 28/08/03, protratto di altri sei mesi e quindi scaduto
definitivamente il 27/08/2004 e se ne aveva la competenza stante la
specificità del suo mandato che non comprende tale compito;
se risulta vero che la delibera è priva dei dovuti pareri tecnici
per come previsto dalle norme che regolano il controllo interno degli
atti amministrativi; se risulta vero che la delibera, nel falsare
la realtà dei fatti in merito all’avvio della concertazione
e del dialogo all’interno dell’Ente, viola l’art
13 dello nuovo CCNL nonchè gli altri diritti contemplati nello
Statuto dei lavoratori; se risulta vero che in merito alla questione
è pendente un ricorso delle Organizzazioni sindacali che chiede
la revoca della Delibera n° 589/2004; se risulta vero che l’atteggiamento
autoritario del Commissario, forse poco incline al dialogo ed al confronto
ha creato una barriera ed uno ostacolo per una adeguata riorganizzazione
dei servizi del Consorzio ed all’applicazione del nuovo Ccnl;
se alla luce dei suddetti fatti non si ritiene opportuno far revocare
la delibera 589/04 perché lesiva dei diritti dei lavoratori
ed avviare un indagine ispettiva all’interno del Consorzio del
Lao per ripristinare l’agibilità democratica e la serenità
tra i lavoratori, sicuramente compromessa e sottoposta a dura prova
per i fatti summenzionati”.
Interrogazione
di Guagliardi (Pdci) sullo smantellamento del tessile di Cetraro
21/01 Il capogruppo di Rifondazione Comunista alla Regione Damiano
Guagliardi ha depositato stamani una interrogazione relativa allo
“smantellamento del settore tessile” nel Comune di Cetraro
(CS). “Da tempo a Cetraro (CS) – spiega Guagliardi - operano
tre aziende tessili: la “Seta Spa”, “Conca –
Lcm Srl” ed “Emiliana Tessile”. Le tre aziende sono
state concesse da “Investire Partecipazione” (ex Gepi)
ad alcuni imprenditori privati, i quali, una volta esauriti i fondi
pubblici stanziati a fondo perduto (oltre 20 miliardi di vecchie lire),
hanno chiuso battenti, senza aver mai avviato un serio piano di produzione
industriale e buttando sul lastrico decine di famiglie di lavoratori”.
“Dei 20 miliardi di vecchie lire di fondi pubblici, la somma
più cospicua (circa 13 miliardi) è stata incassata -
precisa il consigliere Guagliardi – dall’imprenditore
Marani dell’”Emiliana Tessile”.
“A ciò si aggiunge – scrive il capogruppo di Rifondazione
Comunista, che per la modica cifra di circa 150 milioni di vecchie
lire, “Investire Partecipazioni” ha concesso al Marani
(“Emiliana Tessile”), l’intero patrimonio della
ex tessile, (costituito da 11 mila mq di area coperta e 17 mila mq
di area scoperta), senza che lo stesso abbia mantenuto fede agli impegni
sottoscritti”. “Da quanto appreso dagli organi di stampa,
l’”Emiliana Tessile” inoltre dovrebbe essere svenduta
per la cifra di 850 milioni di lire alla società “Vela
Latina” Srl, la quale provvederebbe a riconvertire la struttura
di produzione tessile in polo oncologico. Tutto questo con l’avallo
della Regione Calabria che dovrebbe stipulare apposita convenzione”.
Guagliardi chiede pertanto al Presidente della Giunta e agli Assessori
alle Attività Produttive e alla Sanità, di conoscere
quali iniziative la Regione ha assunto o intende assumere in riferimento
alla questione. In particolare Gagliardi chiede di sapere se “Investire
Partecipazioni” (ex Gepi) ha concesso il nulla osta all’imprenditore
Marani per la vendita dell’”Emiliana Tessile” ed
a quali condizioni, considerato che lo stesso non ha rispettato i
patti a suo tempo sottoscritti. In secondo luogo, chiede di sapere
se gli stessi sono a conoscenza dell’indagine della magistratura,
e quali le responsabilità eventualmente emerse. Guagliardi
chiede altresì se l’Assessore alla Sanità ha espresso
il parere sulla compatibilità dell’iniziativa sanitaria
della società “Vela Latina” con il Piano Sanitario
Regionale e se prima di procedere allo smantellamento del settore
tessile, non vadano individuati i responsabili di tanto sfascio”.
Riunione dei
Presidenti dei gruppi di maggioranza in Provincia in solidarietà
a Principe. Trento: "Ingiustificate accuse"
21/01 Si è autoconvocata questa mattina, presso la sede della
Provincia in Corso Telesio, una riunione dei Presidenti dei Gruppi
di maggioranza per discutere sugli ingenerosi attacchi dell’opposizione
pubblicati, in data odierna, sulla stampa locale. La Conferenza dei
Presidenti dei gruppi di maggioranza, a tal proposito, ha stigmatizzato
tale comportamento definendolo “pretestuoso ed ingiustificato”.
“Gli attacchi dell’opposizione, per lo meno di una parte
di essa, rivolti al Presidente del Consiglio, On. Francesco Principe,
travisano completamente la realtà ed il senso dell’agone
politico, che non deve mai travalicare i limiti della correttezza
e della civile dialettica. La conduzione dei lavori dell’assemblea
provinciale -anno ribadito i Presidenti dei gruppi di maggioranza-
sono stati sempre caratterizzati da criteri di imparzialità
in cui il Presidente si è sempre ritenuto al di sopra delle
parti, rendendosi ligio interprete delle leggi e dei regolamenti e,
comunque, sempre al di sopra delle parti stesse”.
La Conferenza dei Presidenti di maggioranza in Consiglio, pertanto,
invita la minoranza ad un più rigoroso rispetto delle prerogative
che attengono al ruolo del Presidente del Consiglio, che è
un ruolo prestigioso, perché è riuscito, in questo caso
come in altre occasioni, ad essere il Presidente di tutto il Consiglio
e non di una sola parte di esso e, questo, a garanzia di ognuno dei
consiglieri. Sul caso è intervenuto il Preidente del gruppo
provinciale dello Sdi Leo Trento: "Le ingiustificate accuse rivolte
da alcuni Consiglieri provinciali di opposizione al Presidente del
Consiglio provinciale On. Francesco Principe, che poco hanno di politico,
sono tutte da respingere al mittente perché prive di ogni fondamento.
Ogni Consigliere provinciale, di questa e anche della passata legislatura,
conosce il grande senso di responsabilità istituzionale e la
grande imparzialità che l’On. Principe ha sempre dimostrato
nell’esercizio delle proprie funzioni di Presidente del Consiglio
provinciale.
Chi, in cerca di visibilità a pochi mesi dalle elezioni regionali,
denuncia stravolgimenti dell’ordine del giorno del Consiglio
provinciale e violazioni di alcune norme regolamentari, mente sapendo
di mentire.
I Consiglieri ben sanno che per il regolamento consiliare della Provincia
di Cosenza, la convocazione del Consiglio provinciale è una
prerogativa che spetta al Presidente del Consiglio sentito il Presidente
della Giunta.
E, soltanto, per un impegno importantissimo sopraggiunto, che avrebbe
impedito per il 25 gennaio la presenza in aula del Presidente Oliverio,
che Principe ha deciso di spostare la seduta del Consiglio provinciale
al 27 dello stesso mese, e, comunque, informando, tempestivamente
e prima della convocazione, della decisione tutti i capigruppo consiliari,
sia di maggioranza, che di opposizione.
Per quanto attiene poi al presunto “stravolgimento” dell’ordine
del giorno, con l’inserimento di punti non “previsti”,
Principe ha utilizzato la stessa procedura dei mesi passati, allorquando,
si è consentito a diversi colleghi dell’opposizione di
inserire all’ordine del giorno di Consigli già convocati
o rinviati, interrogazioni e ordini del giorno.
Mi risulta difficile, allora, comprendere quale siano queste violazioni
del regolamento consiliare che il Presidente del Consiglio abbia commesso.
È evidente, che il tutto sia stato deciso in piena conformità
con il regolamento stesso e che i colleghi dell’opposizione
non trovino di meglio da fare che attaccare l’On. Principe al
quale più volte, loro stessi, hanno manifestato stima e apprezzamenti
per il proprio operato.
Così come, ritengo siano dovute le scuse del Consigliere di
AN Antonio Pucci, che era ricorso al TAR della Calabria per chiedere
l’annullamento della delibera del Consiglio provinciale n°
50 del 16 novembre scorso, al Presidente Principe che aveva accusato
di discriminazione verso tutti gli elettori del collegio di Trebisacce
soltanto perché, a Suo avviso, non gli era stata notificata
la convocazione di un Consiglio provinciale. Il giudice amministrativo,
il 13 gennaio scorso, ha ritenuto legittimo l’atto impugnato
e ha rigettato il ricorso di Pucci dando ragione alle tesi, più
volte sostenute nei mesi scorsi, dall’On. Principe, e dimostrando,
ancora una volta, la correttezza istituzionale e politica dello stesso.
L’invito che da capogruppo dello SDI rivolgo al Compagno On.
Francesco Principe è quello di andare avanti e di continuare
ad esercitare, come ha sempre fatto in questi anni, il ruolo di Presidente
di tutto il Consiglio provinciale e non certo di una parte, operando,
da autentico socialista, nel rispetto e nella tutela delle garanzie
di ogni singolo Consigliere provinciale."
Soriero (DS)
“Prodi è già in campo, a che servono le primarie?”
21/01 In occasione del primo anno di vita dell' Associazione il Campo
si sono ritrovate a Roma, alla presenza del segretario nazionale dei
Ds, Piero Fassino, oltre 300 persone e 20 associazioni (Comunitas
2002, Nuova Comunita' ed altre impegnate su tutto il territorio nazionale).
''Stasera - ha affermato Pino Soriero, presidente dell' Associazione
Il Campo secondo quanto riferito in un comunicato - discutiamo con
Piero Fassino, tanto impegnato nel superare polemiche e tensioni nell'
Ulivo, del rapporto fra associazioni e partiti e del positivo contributo
della societa' civile per il rinnovamento della politica. La discussione
di questi giorni, dopo le primarie in Puglia, obbliga ad assumere
decisioni piu' nette sulla necessita' di un profilo forte delle forze
riformiste''. ''Oggi - ha proseguito Soriero - serve riprendere l'
ispirazione originaria dell' Ulivo per riorganizzare l' intero campo
di forze del centrosinistra. Con una leadership chiara, dotata di
autonomia, garante di tutta la coalizione. Prodi ha queste doti. A
che serve a questo punto proporre le primarie trascinando ancora una
discussione che milioni di elettori considerano gia' chiarita? Semmai
va accelerata la costruzione di una vera e propria 'costituente del
programma' nella quale misurare tutte le energie interne ed esterne
ai partiti''. ''Le primarie - ha sostenuto ancora Soriero - non sono
l' unico strumento. Noi infatti pensiamo che siano necessarie la ricostruzione
del coordinamento nazionale tra partiti, movimenti e associazioni,
ulteriore garanzia di un rinnovamento non episodico, cioe' non legato
esclusivamente alle scadenze congressuali ed elettorali; l' adesione
alla manifestazione unitaria a piazza San Giovanni sollecitata da
l' Unita'; un confronto dal basso con la 'fabbrica del programma'
annunciata da Prodi, per preparare l'assemblea costituente del programma''.
''Al congresso Ds - ha concluso Soriero - diciamo che la sfida prioritaria
per il rinnovamento della sinistra e' quella di evitare che prevalgano
la paura, l' incertezza e la nostalgia del passato. A proposito della
discussione sul simbolo, riteniamo che Rutelli abbia distorto il confronto
sulla socialdemocrazia, ma che a noi non possa bastare il richiamo
piu' esteso alla parola socialismo. Auspichiamo infatti che si sviluppi
fino in fondo la ricerca originale gia' avviata nei Ds anche sul superamento
dei limiti dell' esperienza socialdemocratica''.
Borrello chiede
la riunione della Commissione autoriforme per discutere della sua
proposta di legge
21/01 “Si riunisca la Commissione per le riforme istituzionali
per discutere ed approvare la mia proposta di legge, presentata presso
la segreteria generale del Consiglio regionale il 21 settembre del
2004, sull’istituzione di elezioni primarie per la designazione
delle candidature alla carica di Presidente della Regione”.
Lo chiede il capogruppo di Udp-Udeur Antonio Borrello, secondo il
quale “Considerata la stringente attualità delle primarie
nelle Regioni e nel Paese, prima della chiusura della legislatura
in corso, il Consiglio regionale calabrese, approvando un provvedimento
legislativo sull’istituto delle primarie, potrebbe rendere un
utile servizio alla politica e, insieme, qualificare la sua attività”.
“Le primarie sono un tema di enorme rilievo - aggiunge Borrello
- ed incidono proficuamente nella relazione società civile-politica,
ma come si sostiene, opportunamente, da più parti, perché
non si riducano ad un pasticcio, esse esigono una disciplina minuziosa
e dettagliata. La legge regionale da me proposta, che consta di undici
articoli, va in questa direzione”.
“Soprattutto in un fase in cui prevale l’idea che centralizzando
le decisioni esse risultino più efficaci, le primarie, che
di per sé garantiscono il cittadino e riducono il gap tra politica
e società civile, consentono all’elettore di esprimere
democraticamente il proprio gradimento verso i potenziali candidati.
Non si può consentire, però, che chi voti all’interno
di un’aggregazione, o in essa si propone come candidato, poi
si finisca con l’altro blocco politico; cosi come va disciplina
la modalità di voto e la stessa partecipazione”.
Ancora Borrello: “Le primarie porterebbero alla luce del sole
le persone con i loro progetti programmatici e di governo, eviterebbero
gli infiniti patteggiamenti tra pochi interlocutori. I tempi ormai
sono maturi, visto tra l’altro che la scelta del candidato alla
Presidente della Regione per il centrosinistra è avvenuta con
un meccanismo simile, anche se per più versi non strutturato
adeguatamente ”.
“L’auspicio - conclude Borrello - è che si avverta,
da parte di tutti i gruppi consiliari la stessa sensibilità
verso questo prezioso istituto di democrazia e rapidamente si approvi
la legge”.
I Liberal democratici
chiedono una riunione con la coalizione sulla legge elettorale
21/01 ''Il Partito dei Liberaldemocratici invita i partiti di maggioranza
relativa della coalizione di centrosinistra, Ds e Margherita a convocare
entro lunedi' prossimo una riunione della Gad per discutere sugli
intendimenti in merito alla legge elettorale ed alle regole per la
permanenza nella coalizione''. E' quanto chiede in una nota il partito
dei Liberaldemocratici. ''Le dichiarazioni - e' aggiunto - di questi
giorni, diverse e varie, portano inevitabilmente ad una coalizione
degna di un'armata Brancaleone, con figli e figliastri. In queste
condizioni, il Partito dei Liberaldemocratici, se non si fa chiarezza
e non si riconosce pari dignita' a tutti, si riterra' libero di percorrere
diversamente l'avventura elettorale ricordando che gia' alle elezioni
del 2000 il centrosinistra perse una grande occasione''. ''Il Partito
dei Liberaldemocratici - conclude la nota - invita quindi il candidato
Presidente Agazio Loiero, i DS e la Margherita a farsi garanti ed
a operare un'analisi di coscienza perche' vi sia chiarezza e lealta'
nei confronti di tutti, soprattutto dei partiti minori''.
Forestali: Ballarò
scatena un putiferio. Indignazione bipartizan e polemiche.
20/01 La polemica innescata dall’Assesore Gallo sulla trasmissione
Ballarò, aproposito delle mistificazioni sui forestali, ha
aperto oggi una ridda di polemiche sul caso. Oltre alle prese di posizione
si è anche innescata una nuova polemica sul neo candidato alal
Regione Sergio Abramo che ha evidenziato una via preferenziale di
rapporti con il Presidente del Consiglio Berlusconi. Alla sua esternazione
hanno subito replicato i componenti della GAD sulla inopportunità
e in correttezza delle dichiarazioni. Intanto l’assessore Gallo
prosegue con le sue accuse e di rimando le repliche. Lo
speciale sull'argomento
Rifondazione
apre le sue liste a Progetto Calabrie
20/01 Rifondazione Comunista apre in Calabria le sue liste alla societa'
civile ed ai movimenti in vista delle elezioni regionali. Il partito
di Fausto Bertinotti propone un'intesa con "Progetto Calabrie",
il movimento di intellettuali cresciuto attorno alla figura del rettore
dell'Universita' della Calabria Giovanni Latorre, la cui presenza
sulla scena politica regionale ha vivacizzato il dibattito nel centro-sinistra,
sfociato nell'assemblea di "Grandi Elettori" che ha designato
il candidato alla presidenza, Agazio Loiero. In quella occasione i
bertinottiani e "Progetto Calabrie" votarono un loro candidato,
appunto il rettore dell'Unical Giovanni Latorre. Il Prc, attraverso
il commissario regionale Stefano Zuccherini, ora propone al movimento
"dei professori" di continuare il percorso comune, con candidature
condivise in una lista unitaria. "Per continuare l'esperienza
positiva maturata insieme anche in occasione dell'assemblea dei grandi
elettori - dice Zuccherini - ed anche in riferimento a contenuti specifici
e qualificati del programma che presuppongono un cambiamento radicale,
su mandato della segretaria nazionale, Rifondazione Comunista propone
teste di liste comuni con "Progetto Calabrie"". Per
dare vigore al progetto, Rifondazione e' disposta a modificare il
suo simbolo elettorale: "aggiungeremo la scritta "Progetto
Calabrie" al logo di Rifondazione" dice Zuccherini, che
parla di "fatto rilevante che non non trova riscontro in nessuna
altra regione" e che, lascia intendere l'esponente comunista,
ha l'input del massimo livello del partito. "C'e' - osserva -
un comune punto di vista sui mali della Calabria ed una comune convergenza
sulle soluzioni. Lanciamo quindi la proposta di continuare una comune
battaglia politica per il cambiamento radicale della politica in Calabria.
Ci sembra - dice Zuccherini - che questo possa rappresentare una innovazione
forte nel rapporto anche fra le forze politiche accomunate da una
riflessione sulla societa' calabrese". La palla ora e' nel campo
dei possibili compagni di percorso: "Non so - dice Zuccherini
- quali saranno le loro decisioni. Mi auguro che accolgano positivamente
la nostra proposta anche per costruire una forza politica rilevante
che non disperda il 18% dei consensi espressi nel corso dell'assemblea
della Gad a sostegno del nostro candidato". La proposta non e'
indirizzata solo a "Progetto Calabrie". Lo stesso, invito,
dice Zuccherini, "vale per altre forze che si riconoscono nella
stessa prospettiva politica, a personalita' di spicco della societa'
e dei movimenti, a quelle forze che piu' significativamente hanno
espresso una volonta' di cambiamento ed una critica radicale al sistema
politico calabrese".
Rositani: “An
sosterrà Abramo massicciamente e con grande convinzione”
20/01 ''E' noto che per ragioni esclusivamente tecnico-elettorali
il mio orientamento personale per la scelta del candidato Presidente
della Cdl era per una candidatura reggina. Ma di fronte alla indicazione
di spicco fornita da Fi e quindi alla scelta del Sindaco di Catanzaro,
ovviamente tutta An sara' massicciamente e con grande convinzione
impegnata a sostenere il candidato Abramo alle prossime elezioni regionali''.
A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di An, Guglielmo Rositani.
''Abramo - ha aggiunto Rositani - ha dimostrato di saper amministrare
bene la sua citta'. Sara' certamente in grado di governare altrettanto
bene la Calabria. Cosi' come dimostrato da tutti i sondaggi effettuati
in questi giorni, sono convinto che esistano le condizioni perche'
il Centrodestra possa vincere queste elezioni. E' indispensabile,
pero', che tutti i partiti della coalizione si mobilitino sin da subito,
impegnando le proprie strutture e scegliendo candidature di spicco
anche per la composizione delle singole liste''. ''A tale proposito
- ha concluso Rositani - lancio la proposta agli altri coordinatori
regionali delle forze della Cdl di candidare nel listino tutti i parlamentari
calabresi e quegli amministratori locali che vantano un forte radicamento
territoriale, affidandone il ruolo di capolista ad un reggino e piu'
precisamente alla persona del sen. Renato Meduri cosi' come gia' proposto
dall' avv. Antonio Buonfiglio, presidente di Agea, nonche' stretto
collaboratore del ministro Gianni Alemanno''.
Loiero incontra
Confesercenti e gli ordini professionali
20/01 L'On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza
della Regione, ha incontrato i rappresentanti di Confesercenti, Turismo
e degli Ordini Professionali. ''E' in dirittura d'arrivo - e' detto
in una nota - la fase d'ascolto voluta dall'On. Agazio Loiero, candidato
del centrosinistra alla presidenza della Regione, con le parti sociali
calabresi, per conoscere i problemi esistenti e individuare soluzioni
comuni da includere nel programma di governo. Questa mattina a Catanzaro
Loiero ha incontrato prima i rappresentanti di Confesercenti e del
Settore Turismo, subito dopo, quelli dei Costruttori e degli Ordini
Professionali. Nella prima parte della riunione si e' parlato in particolare
delle attivita' produttive calabresi e soprattutto di turismo regionale''.
''Il nostro e' un settore tartassato - ha spiegato Nino Marciano',
dirigente regionale e nazionale di Confesercenti -, indebolito in
questi ultimi anni dallo scarso potere d'acquisto delle famiglie,
da una mancanza assoluta di tutela legislativa, da un sistema di accesso
al credito assolutamente penalizzante e soprattutto da una mancanza
di dialogo e concertazione con le Istituzioni. Rivendichiamo un ruolo
importante nella nostra Regione, visto che inglobiamo nel nostro comparto
circa 250 mila occupati. Sarebbe opportuno - ha aggiunto - avviare
finalmente un piano concordato con i dirigenti regionali per valorizzare
il commercio, riqualificare i centri urbani e in particolare i centri
storici, promuovere l'offerta, monitorare il nostro sistema, creare
politiche di incentivazione nel settore, insomma, tutte cose che al
momento non esistono''. ''Per lo sviluppo del mezzogiorno - ha invece
affermato Domenico Cammisotto, presidente dell'Antiracket Calabria
- e' indispensabile innalzare gli standard di sicurezza. Mai come
in questo periodo, i commercianti e gli imprenditori calabresi sono
letteralmente asfissiati dalla criminalita' organizzata. Una mancanza
di liberta' assoluta che crea inevitabilmente sottosviluppo. Abbiamo
bisogno di un nuovo segnale di legalita' che provenga dalla Regione
e favorisca un nuovo progresso sociale, economico e civile e raggiunga
i parametri delle atre regioni europee''. Sul turismo tutti i presenti
hanno sollevato la necessita' di difendere il nostro territorio, delicatissimo,
con circa 230 localita' colpite da fenomeni di calamita' naturali,
ad altissimo rischio idrogeologico per via dei mille corsi d'acqua
esistenti. ''Difesa e tutela del territorio, assieme a una politica
di riqualificazione e conservazione del patrimonio esistente, a partire
da quello boschivo, rappresentano vincoli imprescindibili - ha spiegato
Giovanni Perri, presidente della federazione Agronomi della Calabria
- per il raggiungimento di obiettivi economici importanti''. I Rappresentanti
degli Ordini professionali hanno lamentato in maniera univoca la necessita'
di contare di piu' in ambito regionale, criticando ancora una volta
la politica attuata dal recente Governo regionale che non ha mai avviato
alcuna concertazione con le categorie professionali specializzate,
anzi ne ha mortificato il senso stesso della loro esistenza. Antonio
Riverso, presidente dell'Ordine degli Architetti ha sollevato anche
l'esigenza di una legge sull'architettura in Calabria, respinta a
piu' riprese dalla giunta Chiaravalloti, in contemporanea con una
riqualificazione tecnico-specialistica dei dirigenti regionali, spesso
non all'altezza della situazione. Per l'Ordine dei Geologi, invece
un problema da non sottovalutare e' la cura della terra attraverso
fitofarmaci. Allarmante e' infatti il fenomeno dei pesticidi utilizzati
in Calabria e questo puo' rappresentare un serio problema che va a
incidere sulla qualita' dei nostri prodotti e il relativo posizionamento
sui mercati internazionali. Giuseppe Gatto, presidente dell'ordine
costruttori edile di Catanzaro, invece ha messo in luce una diffusa
violazione della legalita' e dell'anarchia in materia urbanistica.
''Abbiamo bisogno di regole certe - ha detto - che non lascino lo
spazio all'interpretazione ma all'applicazione della legge. E soprattutto
vogliamo che sia resa anche per le opere private e non per quelle
pubbliche l'attestazione di qualificazione delle Imprese''. Infine,
il collegio dei periti industriali e dei geometri hanno puntato il
dito contro la riforma della scuola che includerebbe dal prossimo
anno la cancellazione degli istituti di Geometra e Industriale, a
favore di un'unica scuola della tecnologia, disperdendo cosi' valori
e formazioni specifiche della nostra societa'. Loiero ha concluso
gli incontri affermando che il compito della coalizione di centrosinistra
dovra' essere quello di prendersi una cura ''straordinaria'' del nostro
trascurato territorio, sicuramente non con provvedimenti tampone ma
attraverso una seria gestione politica che ripristini nuovamente l'interesse
della collettivita'. Loiero ha anche aggiunto che la Calabria dovra'
avere una sua politica estera, stabilendo relazioni con quelle nazioni
come Grecia e Portogallo che hanno uguali caratteristiche territoriali
e socio-economiche.
Loiero: “Lista
unitaria solo se ci sono le condizioni”
20/01 "Tutto quello che va nella direzione dell'unità
non può essere respinto in maniera frettolosa". Così
il candidato della Gad in Calabria, Agazio Loiero, commenta la proposta
del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, che ieri ha chiesto
con una lettera a Romano Prodi di lavorare per costruire anche in
Calabria la lista unitaria. "Bisogna sedersi attorno a un tavolo-
ha proseguito Abramo- e vedere se ci sono davvero le condizioni, e
se ci sono andare avanti. Io non sono contrario alla proposta di Adamo".
Nuova proposta
elettorale, sbarramento al 5% e primarie obbligatorie
20/01 “Uno sbarramento del 5% su base provinciale, conferma
del listino regionale collegato al candidato presidente per l’attribuzione
del premio di maggioranza; attuazione della norma statutaria per l’ampliamento
a cinquanta del numero di consiglieri; eliminazione della possibilità
del voto disgiunto tra presidente e lista proporzionale provinciale.E’
inoltre previsto, per legge, l’uso obbligatorio delle primarie
per la scelta dei candidati presidente e dei componenti del listino;
ma visti i termini prescritti, non ne sarebbe comunque possibile lo
svolgimento per le elezioni del prossimo 3-4 aprile, ma non è
stata nemmeno inserita la previsione di una norma transitoria che
le escluda in sede di prima applicazione.”
Sono queste tutte le novità contenute nella proposta di legge
presentata dal capogruppo di An Egidio Chiarella. La proposta, secondo
la delega ricevuta da Chiarella nell’ultimo Consiglio, avrebbe
dovuto unificare tutte quelle precedentemente presentate ma probabilmente
è andata molto oltre.E’ difficile a questo punto prevedere
cosa possa succedere nel Consiglio regionale convocato per martedì
prossimo. Sicuramente partiti e gruppi minori cercheranno di ostacolare
l’approvazione della proposta Chiarella, sia negli aspetti procedurali
sia nel merito dei contenuti. Girolamo Tripodi (comunisti italiani)
ha già giudicato illegittimo ed inaccettabile il testo elaborato
da Chiarella. Sarebbe necessaria una maggioranza bipartisan per approvare,
eventualmente emendata e con molte forzature, questa proposta.
Tripodi (Pdci)
“La proposta di Chiarella sulla legge elettorale è una
provocazione”
20/01 Il capogruppo alla Regione del Pdci, Michelangelo Tripodi,
interviene sulla vicenda della legge elettorale: “La proposta
di testo unificato di legge elettorale presentata dal Capogruppo di
Alleanza Nazionale Chiarella, che appare assolutamente illegittima,
rappresenta una vera e propria vergogna e una provocazione che riteniamo
totalmente inaccettabile.
Dimostrando di essere assolutamente supino alle peggiori logiche che
si agitano nel centrodestra, Chiarella ormai dà i numeri e
propone addirittura l’introduzione di uno sbarramento del 5
% per le liste. E’ davvero una brutta conclusione di legislatura
quella di cui si rende protagonista il capogruppo di AN Chiarella
prestandosi a fare il killer di un’operazione squallida e scellerata.
In questo delirio di onnipotenza Chiarella giunge perfino a voler
imporre anche l’ora di effettuazione della votazione finale
della legge elettorale. Si tratta di un atteggiamento offensivo e
punitivo che punta a colpire la democrazia, il pluralismo e il diritto
alla rappresentanza politica.
Si vogliono espropriare i cittadini del loro sacrosanto diritto di
scegliere i propri rappresentanti nel Consiglio Regionale; con un
atto di sopruso e di violenza che rappresenta una vera e propria soperchieria
che non può non avere la giusta e legittima riposta.
Il tempo è ormai scaduto, le elezioni sono già state
indette per il 3 e 4 aprile e la competizione elettorale è
avviata da tempo visto che i due schieramenti hanno indicato i rispettivi
candidati alla Presidenza della Giunta regionale. E’ davvero
incredibile che si voglia ancora insistere con arroganza autoritaria
per imporre l’approvazione di una legge elettorale con un colpo
di maggioranza, quando sulle regole elettorali che rappresentano il
cuore del sistema democratico sarebbe richiesta naturalmente ed oggettivamente
la più ampia e vasta convergenza unitaria, come sempre è
avvenuto finora nel parlamento italiano. I Comunisti italiani insieme
alle altre forze del centrosinistra si batteranno strenuamente per
impedire che l’abuso e la prepotenza possano trovare spazio
nel Consiglio Regionale della Calabria”.
Palmieri (PLI)
“I tempi per l’approvazione della legge elettorale sono
scaduti”
20/01 Dichiarazione del segretario regionale del PLI calabrese Ciro
Palmieri: “Continua il teatrino della politica. Rappresentazioni
già viste. Varie proposte di legge, pronunciamenti, emendamenti,
sbarramento al 2, 2,5, al 3%,scontro politico in Consiglio Regionale,
ritiri delle proposte, vizi procedurali, una commedia a dir poco vergognosa.
Ma, per fortuna i calabresi sanno che, ad esempio, c’è
stata un’immediata volontà politica ad approvare provvedimenti
come l’aumento degli stipendi dei Consiglieri, il Nuovo PSI
in Calabria minaccia la rottura se non ci sarà lo sbarramento
ed in Puglia viceversa per non attuare alcun sbarramento, un progetto
di legge che prevede lo sbarramento al 3% per le liste e del 5% per
le coalizioni, proposto da alcuni “miracolati” del listino,
insomma ce n’è per tutti i gusti. Ma, stranamente, su
importanti argomenti si registra un silenzio assordante sia a destra
che a sinistra (pare tranne l’ On. Naccarato) come a dire nessuno
“tocchi” il listino, i monogruppi, l’aumento dei
consiglieri da 40 a 50. Ora Basta! Dopo le riserve espresse nei mesi
scorsi su come si stava discutendo sulle proposte di modifica della
legge elettorale, il PLI Calabrese dichiara a chiare lettere che i
tempi per l’approvazione di una nuova legge elettorale sono
abbondantemente scaduti. In Calabria, c’è il tentativo
in atto, a circa settanta giorni dalla data del voto, di modificare
le regole elettorali secondo le esigenze della maggioranza politica,
protese a perpetuare il loro potere a danno delle forze che, oggi
non sono rappresentate o con rappresentanze minoritarie, si stanno
preparando alla competizione elettorale. Sarebbe un atto assai antidemocratico
se il Consiglio Regionale e la CdL in particolare dovesse utilizzare
l’approvazione della legge elettorale per interferire e condizionare
la campagna elettorale. La legge elettorale dovrebbe definire le regole
del gioco e normalmente, non si cambiano all’ultimo minuto.”
Pirillo (Margherita)
“Preoccupante crisi occupazionale sul Tirreno”
20/01 “Sullo stato occupazionale presente sul tirreno cosentino
è necessaria una decisa presa di posizione di tutte le amministrazioni,
che si devono necessariamente fare carico dei disagi che vivono giornalmente
i propri cittadini. “ Lo ha affermato il consigliere regionale
della Margherita, Mario Pirillo. “Dopo le crisi forti che hanno
interessato il settore tessile a Praia a Mare – continua Pirillo
- come a Cetraro, anche Belvedere Marittimo si è ritrovata
a fronteggiare un peggioramento dello stato occupazionale con la Foderauto
Bruzia, con le maestranze a rischio licenziamento. Come se non bastasse
a peggiorare una situazione già di per se difficile la crisi
che sta interessando la sanità privata. Anche in tale settore
la scure del licenziamento rischia di far crollare l’intero
sistema economico territoriale. Le tre Case di Cura belvederesi e
la Foderauto garantiscono infatti quel reddito fisso che permette
una certa mobilità di denaro e una relativa stabilità
economica. Per cui è necessario al momento indirizzare gli
interessi delle istituzioni locali verso tale settore, altrimenti
si rischia di azzerare gli sforzi delle strutture private che in questi
anni hanno sopperito alle mancanze dell’assistenza pubblica.
Non si può permettere che la Regione Calabria mortifichi ulteriormente
il mondo del lavoro territoriale, consentendo anche solo di ipotizzare
una riduzione del personale. Sono certo che l’amministrazione
comunale di Belvedere Marittimo, che stimolata è intervenuta
rispetto alla gravità del problema, saprà adoperarsi
affinché identifichi figure in grado di indirizzare le proprie
esigenze. In tal senso sono disponibile ad interagire con loro, predisponendo
ulteriori interventi in ambito regionale, in grado di difendere i
posti di lavoro. Altrimenti gli sforzi isolati rischiano di essere
vanificati sul piano della indifferenza dei governi regionale e nazionale.”
Ass. Morcavallo:
“Nella finanziaria un aumento ingiustificato delle imposte di
giustizia”
20/01 Dichiarazione dell’avv. Oreste Morcavallo Assessore Provinciale
per i Rapporti con gli Ordini professionali e forensi. “La legge
Finanziaria 2005, approvata il 29/12/2004 in via definitiva ed entrata
in vigore l’1/1/2005, contiene un aumento notevole ed ingiustificato
delle imposte di giustizia che penalizza gravemente i cittadini. Sono
stati infatti stabiliti i nuovi importi del “contributo unificato
atti giudiziari” (che è l’imposta da versare al
momento della iscrizione delle cause civili o amministrative) con
aumento che va dal 15% al 20% e così: a) per i processi di
valore superiore a 1.100 €. sino a 5.200 €. l’imposta
è di €. 70,00 (prima €. 61,97); b) per i processi
superiori a 5.200 €. sino a 26.000 €. l’imposta è
di €. 170,00 (prima 154,94 €.); c) per i processi superiori
a 26.000 €. e sino a 52.000 €. l’imposta è
di 340,00 €. (prima €. 309,87); d) per i processi di valore
superiore a 52.000 €. sino a 260.000 €. l’imposta
è di €. 500/ prima 413,17; e) per i processi di valore
superiore a 260.000 €. sino a 520.000 €. l’imposta
è di 800,00 €. (prima 671,39 €.); f) per i processi
di valore superiore a 520.000 €. l’imposta è di
1.110 €. (prima 929,62 €.). Ma è ancor più
grave che per i processi di valore sino a 1.100 €., che prima
erano esenti da imposta, è stato introdotto il contributo di
€. 30,00. Com’è agevole notare è una misura
assolutamente non giustificata che va a gravare sui cittadini ed in
ispecie sui ceti meno abbienti penalizzando l’esercizio e la
tutela dei propri diritti ed interessi costituzionalmente garantiti.
Ancora una volta siamo costretti a registrare da un lato una politica
del governo parolaia ed immaginosa e dall’altro un aumento reale
e notevole delle imposte.”
Calabria dei
Valori ribadisce la necessità di rafforzare il progetto Loiero
20/01 Si e' riunito il Direttivo politico di Calabria dei Valori,
per analizzare la situazione politica nazionale e regionale e fissare
le linee guida delle iniziative che l'associazione intende intraprendere
per tradurre i principi ed i valori, ai quali si ispira, in una efficace
azione politica per la rinascita della Calabria. A conclusione dei
lavori e' stato approvato un documento politico nel quale Calabria
dei Valori ribadisce la necessita' di consolidare e rafforzare l'area
di centrosinistra per sostenere con maggiore vigore il progetto politico
sintetizzato dalla candidatura a Presidente della Regione dell'On.
Agazio Loiero.
Adamo (DS) propone
a Prodi la lista unica anche per la Calabria
19/01 Dopo le dichiarazioni negative di Margherita e Sdi avvenute
nei giorni scorsi contro la lista unica, il segretario regionale dei
DS, Nicola Adamo cambia strategia e prova con una lettera a Prodi
a cambiare le carte in tavola, proponendo un incontro tra le federazioni
nazionali e calabrese dell' Ulivo per valutare unitariamente la possibilita'
di inserire la Calabria nel progetto delle liste unitarie. Nella lettera
spedita a Prodi, e per conoscenza al presidente della Fed calabrese,
Marco Minniti, Adamo mette in evidenza come alcuni giornali escludono
in maniera univoca la Calabria dalle regioni in cui si e' deciso di
lavorare a una lista unitaria. ''Eppure in Calabria unitariamente
- dice Adamo - abbiamo sperimentato e in qualche modo gia' radicato
un coordinamento della Federazione dell' Ulivo che ha portato ad una
decisiva accelerazione sulla scelta del candidato''. Il riferimento
e' alla scelta, lo scorso novembre, di Agazio Loiero a candidato del
centrosinistra al termine dell' assemblea dei grandi elettori. ''La
federazione calabrese - scrive ora il segretario dei Ds a Prodi -
peraltro aveva chiesto nell' ipotesi si fosse deciso un orientamento
prevalente a favore delle liste unitarie di includere anche la Calabria
tra le regioni in cui valutare questa opportunita'''. La valutazione
di tutto cio' e' stata fatta in Calabria dove il segretario dei Ds
mette in evidenza la ''necessita' di svolgere un progetto di sintesi
riformista per mettere assieme forze la cui separazione ha storicamente
indebolito il decollo della nostra terra. Se la socialdemocrazia in
Europa si interroga su altri riformismi, noi abbiamo qui il compito
urgente di metterli assieme al servizio di un progetto che cambi le
condizioni di vita dei calabresi''. Adamo, infine, non considera il
progetto di unificazione delle forze socialiste che e' portato avanti
in Calabria come alternativo alla lista unitaria. ''Il punto che io
pongo - conclude il segretario dei Ds a Prodi - e' quello di fare
ogni sforzo e non tentare solo di unire quelli che gia' erano uniti
per muoversi nell' ambito delle comuni radici storiche ma di lavorare
ad un progetto unitario ed alto dei riformismi calabresi''
Black Out in
Sila, Barile fa affiggere la sua lettera aperta in tutta la provincia
di Cosenza
19/01
Continua la protesta del coordinatore provinciale della Cdl Mimmo
Barile che ha deciso di far conoscere il suo sostegno a tutti gli
operatori turistici, e la sua denuncia, attraverso un manifesto in
cui si pubblica la sua lettera aperta contro l’accaduto degli
scorsi giorni in Sila. Il manifesto è stato affisso in tutta
la Provincia di Cosenza. Questo il contenuto: “Mimmo Barile:
“Dov’erano gli indignati del giorno dopo?”. Lettera
aperta agli operatori turistici. Non avrei voluto scrivere questa
lettera. Avrei, sinceramente, preferito, da collega e da esponente
politico, gioire assieme a voi nel festeggiare una stagione turistica
invernale che ci auguravamo ricca di presenze ed all’insegna
della migliore accoglienza ed efficienza. Purtroppo, ancora una volta,
gli sforzi profusi quotidianamente da quanti come voi lavorano per
offrire ai turisti la migliore Calabria possibile sono stati, in buona
parte, vanificati con danni economici e di immagine gravi e rilevanti
per tutti voi. E’ bastata una nevicata, sicuramente non eccezionale,
per mettere in crisi un sistema che ancora una volta s’è
rivelato estremamente fragile, incapace di sfruttare le sue potenzialità,
inadeguato per un territorio che ancora non riesce a considerare il
turismo come la prima, più importante, sua industria. Quello
che è successo è paradossale. Arriva la neve e, proprio
nel periodo di Capodanno, si verifica una interruzione di due giorni
dell’energia elettrica che mette in ginocchio un intero comprensorio,
danneggiando fortemente l’immagine della Sila, provocando la
fuga dei turisti e creando non pochi problemi alle popolazioni residenti,
compresa la mancanza d’acqua e la possibilità di comunicare
via telefono e via internet. Oggi si cercano i responsabili. I comportamenti
di Enel, Telecom, Anas e Protezione andranno certamente chiariti.
Su questo dovremo vigilare per evitare che , come al solito, si insabbi
tutto. Ma tutto ciò non può bastare. Non deve più
essere l’emergenza la molla che fa scattare l’indignazione
e che, a danni avvenuti, mobilità le Istituzioni come per esempio
l’amministrazione Provinciale. Le gravi carenze e insufficienze
strutturali nei servizi e le inadeguatezze presenti sull'altopiano,
sono note da tempo. In tutti questi anni dove erano le amministrazioni
comunali, le comunità montane, la stessa amministrazione provinciale
da decenni ininterrottamente con lo stesso segno Esse vanno affrontate
proprio quando non sussiste l’emergenza. Amministrare un territorio
significa prevederle ed adoperarsi per fare in modo che non si verifichino.
Siamo tutti stanchi di sentir parlare di mare pulito solo ad agosto
e di problemi legati al maltempo solo a gennaio. Questo modo di fare,
lo sappiamo, non produce alcun, positivo, risultato. Tornando al problema
black-out verificatosi in Sila nei giorni scorsi, mi chiedo come mai
una provincia che addirittura esporta l’energia elettrica che
produce ne rimanga priva con tale facilità. Mi chiedo ancora
perché la vicina Basilicata sia riuscita a fare del petrolio
una occasione importante di sviluppo e il nostro “oro nero”
rappresentato dall’acqua e dalla energia elettrica non produca
ricchezza ed addirittura non sia disponibile in abbondanza per chi
vive e lavora sull’altopiano silano ed in tutta la Calabria.
Dove erano le Istituzioni, che oggi demagogicamente si agitano? Occorre
un’iniziativa che avvii decisamente un piano di rilancio dell’intero
altopiano intervenendo sulle strutture, infrastrutture e sulle risorse
umane. Nell’auguravi buon lavoro ribadisco il mio impegno in
favore di un settore di cui faccio parte e di cui conosco i limiti
ma anche le straordinarie potenzialità che devono finalmente
emergere e contribuire a rendere migliore la Sila e la Calabria”.
I socialisti
della CGIL incontrano Genise nella sede dello SDI a Castrovillari
19/01 I dirigenti e delegati della Cgil iscritti e simpatizzanti
dello Sdi hanno incontrato il segretario provinciale di Cosenza del
partito, Mimmo Genise. Tema dell' incontro, svoltosi nella sede dello
Sdi di Castrovillari, le problematiche che interessano il territorio
provinciale cosentino, con particolare riferimento alla situazione
occupazionale, alla precarizazione del lavoro e al depauperamento
del tessuto produttivo. La delegazione sindacale, guidata da Vincenzo
Laurito, segretario comprensoriale della Flai Pollino-Sibari-Tirreno,
e da Luigi Scarnati, responsabile della Filcams Cosenza, e' scritto
in un comunicato, ''ha voluto testimoniare al segretario dello Sdi
l' apprezzamento di tanti militanti e simpatizzanti socialisti per
l' azione positiva che il partito sta portando avanti per riunificare
tutte le forze socialiste della Regione''. Genise, dal canto suo,
ha espresso ìl vivo ringraziamento ai socialisti della Cgil
per il notevole contributo che essi possono dare per la crescita del
partito sia nella provincia di Cosenza che in tutta la Calabria''.
A conclusione dell' incontro e' stato deciso di organizzare, per il
prossimo mese, un' iniziativa pubblica sul tema ''Mercato del Lavoro-Diritti
e Stato Sociale''.
Lunedì
24 gennaio manifestazione a Rossano sullo sviluppo e l’innovazione
con Loiero
19/01 Si svolgerà Lunedì 24 gennaio 2005 alle ore 17:30
a Rossano, presso la sala conferenze dell’Azienda Sanitaria
n°3, una Manifestazione sul tema “Lavoro, Innovazione, Sviluppo.
Dallo Ionio Cosentino la Sfida per una nuova Calabria”, organizzata
dal Presidente del Gruppo Consiliare dei Socialisti Democratici Italiani
alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento.
All’importante Manifestazione parteciperanno, oltre a Leonardo
Trento, l’On. Antonio Mundo, Sindaco di Trebisacce, l’On.
Mario Oliverio, Deputato del Collegio e Presidente della Provincia
di Cosenza, l’On. Giacomo Mancini, Deputato della Repubblica,
e il Sen. Cesare Marini, Senatore del Collegio.
Concluderà la manifestazione l’On. Agazio Loiero, vice
Presidente del Gruppo della Margherita a Montecitorio e candidato
del centrosinistra alla Presidenza della Regione Calabria alle prossime
elezioni della primavera 2005.
Durante la Manifestazione sono previsti i saluti del Presidente della
Comunità Montana Sila Greca di Rossano, Saverio Greco, del
coordinatore dei circoli della Margherita di Rossano, Natale Graziano
e del Segretario dei Socialisti Democratici Italiani di Rossano, Leonardo
Trento.
Il Presidente del Gruppo Consiliare dei Socialisti Democratici Italiani
alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento.ha dichiarato: “La
manifestazione è un occasione importante per discutere gli
annosi problemi di un territorio come il nostro, che ha tantissime
potenzialità che, per moltissimi motivi, tra i quali la latitanza
della Regione Calabria nell’ultimo decennio, restano inespresse
e ci portano in condizioni di degrado economico e sociale come nessun
altra zona di questa Regione. Per questo ho invitato a discutere tante
personalità di questa Regione di Lavoro, Innovazione e Sviluppo,
le grandi linee che dovranno caratterizzare l’azione del centrosinistra
nei prossimi anni, con l’on. Agazio Loiero candidato alla presidenza
della Regione Calabria che sono sicuro, da prossimo Presidente, saprà
guardare con attenzione a tutto questo territorio”.
Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Calabria
On. Agazio Loiero. Ha anche affermato che “Abbiamo la necessità
di far rilanciare questa Regione e noi del centrosinistra riteniamo
indispensabile perché ciò accada un Patto regionale
per lo sviluppo sociale, economico e culturale della Calabria. Per
fare ciò partiremo dai tre punti centrali che sono l’Assemblea
di Lamezia, dove per la prima volta abbiamo sancito un nuovo modo
di concepire la politica, sostenendo interazione tra i soggetti sociali
e condivisione di programmi, la “scatola dei valori”,
vale a dire quei principi cardine come la solidarietà e lo
sviluppo sociale, ai quali bisogna necessariamente ispirarsi per crescere
insieme e, infine, l’aggressione delle questioni di forte allarme
sociale, come la disoccupazione e la soglia di povertà, che
sono apparse pericolosamente negli ultimi cinque anni. Tutto ciò
innovando fortemente questa Regione e istituendo un sistema di regole
trasparenti e un patto di corresponsabilità fra tutti i soggetti
sociali”.
Venerdì
21 a Lamezia esecutivo regionale della Margherita con Franco Marini
19/01 Convocato dal Coordinatore della Margherita in Calabria, Franco
Bruno, l’esecutivo regionale del partito. La riunione si terrà
venerdì 21 gennaio alle ore 11.00 a Lamezia. Durante i lavori,
ai quali parteciperà il Segretario organizzativo nazionale
on. Franco Marini, si prenderà in esame la situazione regionale
alla luce degli errori politici ed amministrativi del centrodestra
e del positivo impegno del centrosinistra in Calabria, che ha portato
alla candidatura democraticamente espressa dell’on. Agazio Loiero
alla Presidenza della Regione.
In particolare, si discuterà del percorso futuro valutando
anche le modalità con cui la Margherita e il centrosinistra
tutto si presenteranno alle prossime elezioni regionali.
Grassi (Rifondazione)
“Bertinotti subisce una pericolosa deriva berlusconiana”
19/01 ''Un partito come Rifondazione comunista non si governa neanche
con il settanta per cento, figurarsi con il cinquantuno. Il partito
non e' una societa' per azioni. Bertinotti subisce una pericolosa
deriva berlusconiana e maggioritaria''. Cosi' parla Claudio Grassi,
coordinatore della mozione Essere Comunisti (filiazione della rivista
l'Ernesto), che si contrappone alla linea filo-prodiana del segretario
di Rifondazione. Intervistato da Media Quotidiano, Grassi torna ad
accusare Bertinotti di aver gonfiato il tesseramento: ''I dati sono
sotto gli occhi di tutti. La nostra non e' un'accusa sul piano personale
al segretario, e' un accusa politica. Certo, negli ultimi giorni prima
della chiusura del tesseramento prima di Natale, c'e' stato un rigonfiamento
del numero degli iscritti assolutamente abnorme. Una crescita ingiustificata
e disomogenea territorialmente. Questi fatti non aiutano un dibattito
disteso''. Grassi accusa Bertinotti di incoerenza: ''E' passato da
un estremo all'altro. Prima la totale chiusura, ora da' per scontato
addirittura l'ingresso nel governo di Romano Prodi senza avere neanche
avviato un confronto programmatico. Bertinotti ha deciso e non ha
spiegato''. Arrivano poi i primi dati dai congressi locali, cosi'
commentati da Grassi: ''Ci sono dei dati parziali estremamente positivi
per la mozione Essere Comunisti. Abbiamo la maggioranza assoluta in
federazioni importanti come Bologna e Siena, la maggioranza relativa
a Torino. Abbiamo vinto a Cosenza, Barletta e Schio con oltre il novanta
per cento dei consensi; ottima vittoria anche a Catania''. Esclusa
invece un'intesa politica con le altre mozioni anti-bertinottiane
di origine trotzkista: ''Partiamo da posizioni troppo diverse e non
e' nostro interesse portare avanti una questione di tipo personale.
Il nostro obiettivo non e' togliere a Bertinotti la segreteria. Vogliamo
condizionarlo politicamente. Senza una preventiva intesa programmatica,
l'accordo con Prodi non si puo' fare. Bertinotti deve tornare a dire
quel che ha sempre detto: prima i contenuti, poi le allenze. Non si
capisce – conclude Grassi - cosa gli abbia fatto invertire le
priorita'''.
Chiarella (AN)
“Pronto il testo unificato della legge elettorale”
19/01 ''Ho fatto protocollare stamani il testo unificato delle leggi
depositate presenti in Consiglio in materie elettorale. Il presidente
Fedele ha gia' predisposto l' invio del testo a tutti i Consiglieri
Regionali''. Lo ha reso noto il capogruppo di An alla Regione, Egidio
Chiarella, che era stato incaricato di redigere un testo unificato
delle diverse proposte relative alla legge elettorale. ''Inizia cosi'
- ha aggiunto Chiarella - la fase relativa alla presentazione degli
emendamenti, anche in virtu' del fatto che l' assemblea non puo' approvare
una legge organica, ma si deve limitare all' adozione di un provvedimento
legislativo minimale visto i tempi ormai scaduti. E' chiaro a questo
punto, come ho gia' scritto al Presidente del Consiglio, che martedi'
dovra' venir fuori 'la verita'' su questa legge, dicendo chiaramente
alla Calabria chi di fatto non vuole in nessun modo l' approvazione
della stessa''. ''Il prossimo Consiglio comunque, per quel che riguarda
il sottoscritto, ma proporro' al mio gruppo di comportarsi alla stessa
maniera - ha concluso Chiarella - sara' l' ultima occasione per definire
l' irrisolta delicata questione, in quanto non intendo contribuire,
assieme al mio partito, alla convocazione di consigli, che si perdono
in dispute teoriche, rischiando di non approvare tante leggi che i
calabresi aspettano da mesi''.
Progetto Calabrie
: “Primarie strada percorribile. Codice etico per i rapporti
nella coalizione”
19/01 ''La grandissima adesione di cittadini-elettori alle primarie,
in Puglia, per decidere il candidato Presidente per il centrosinistra,
dimostra nel concreto ed in maniera inequivocabile la voglia di partecipare
che anima il popolo dell' Ulivo e del centrosinistra''. E' quanto
sostiene in una nota il movimento Progetto Calabrie. ''La strada delle
primarie - prosegue la nota - e' facilmente percorribile, dovunque,
senza presunte e tanto temute perdite di tempo per la coalizione.
Gia' la frettolosa Assemblea dei grandi elettori di Lamezia - unica
possibile subordinata rispetto alle primarie, richieste con determinazione
da Progetto Calabrie sin dall' estate - ha rappresentato per il centrosinistra
italiano un punto di non ritorno. L' esperienza pugliese, a maggior
ragione, conferma che la partecipazione diretta dei cittadini alle
grandi scelte della politica e', e deve risultare sempre di piu',
il tratto essenziale che differenzia il centrosinistra dalla coalizione
di centrodestra. La riforma della politica, passaggio fondamentale
per la rinascita dell' Italia, sara' il frutto anche dell' intervento
organizzato ed intelligente dei cittadini, sempre propositivo e di
supporto ai partiti, che sono e restano i soggetti primari e insostituibili
della scena politica''. ''Si inserisce - e' aggiunto nella nota -
in queste riflessioni la sollecitazione che Progetto Calabrie rivolge
ancora ai partiti del centrosinistra per l' immediata adozione di
un codice etico che regolamenti le condotte del centrosinistra e i
rapporti all' interno della stessa coalizione in vista delle prossime
elezioni, e l' istituzione di una commissione di garanzia con l' obiettivo
di verificare la conformita' dell' attivita' amministrativa della
futura giunta regionale al codice etico e al programma elettorale
del centrosinistra''. ''Cio' allo scopo - conclude Progetto Calabrie
- di consolidare il processo di partecipazione popolare oggi avviato
che, con la significativa affluenza alle primarie in Puglia, i cittadini
hanno dimostrato di condividere e verso il quale oggi legittimamente
nutrono concrete aspettative''.
Guagliardi (Rifondazione)
contrario allo sbarramento nella legge elettorale
19/01 ''Sono personalmente contrario ad ogni forma di sbarramento,
alla sopravvivenza del listino ed al voto congiunto per l' elezione
dei presidenti del Consiglio e della Giunta regionali''. E' quanto
sostiene in una nota il consigliere regionale del Partito di Rifondazione
Comunista, Damiano Guagliardi, circa la legge elettorale. ''In questi
giorni - ha aggiunto - ho avuto anche il preciso mandato da parte
del mio partito di non accettare alcuna forma di sbarramento e di
prodigarmi per l' organizzazione di un referendum abrogativo qualora
un provvedimento amministrativo che prevede lo sbarramento dovesse
passare in aula. Questo l'ho detto anche nell' ultima riunione dei
Consiglieri regionali tenutasi lunedi' scorso precedentemente alla
seduta del consiglio, e lo faro' non solo perche' me lo indica il
partito, ma soprattutto perche' ritengo che la democrazia in Calabria
non puo' essere vittima di concentrazioni di poteri nelle mani di
gruppi dominanti o pretendenti tali. Da sempre vado affermando che
non puo' esserci democrazia compiuta senza la presenza di tutte le
articolazioni culturali e politiche della regione; ed e' del tutto
cieco ai problemi della Calabria e dei calabresi colui che per mero
opportunismo politico, soltanto perche' ha una percentuale in piu'
rispetto agli altri partiti a livello regionale, sia complice di chi
vuole distruggere la democrazia limitando le rappresentanze con un
provvedimento amministrativo iniquo''. ''Costui e' miope - ha proseguito
Guagliardi - di fronte ad un dato squisitamente politico di questi
giorni: nel Centro Destra e' in atto un vero e proprio processo di
disgregazione fra la maggioranza numerica ed i partiti minori che
lo compongono. Cio' avviene perche' i piccoli partiti della maggioranza,
maltrattati e dileggiati nella gestione del governo regionale dagli
uomini della Giunta Chiaravalloti, oggi capiscono che per avere un
ruolo politico devono affrancarsi dalla subalternita' che gli viene
imposta. In sostanza la Casa delle Liberta' non e' attrattiva per
i partiti minori come concetto fondamentale della democrazia nel governo
della societa'; e chi nel centrosinistra opera perche' anch' esso
non divenga attrattivo per i minori, lavora contro la vittoria di
Loiero e dello stesso centrosinistra''
Donnici (IDV)
“La Cdl allo sbando tenta di truccare le regole del gioco modificando
la legge elettorale”
19/01 ''La vicenda farsa della legge elettorale regionale con la
quale una Cdl ormai allo sbando tenta di truccare le regole del gioco
a partita ormai iniziata, utilizzando la sponda di qualche apprendista
stregone del centrosinistra, e' l'epitaffio indelebile su una consiliatura
che ha prodotto un degrado politico, istituzionale e morale senza
precedenti''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale
dell'Italia dei Valori Beniamino Donnici il quale presiedera' a Lamezia
una riunione del coordinamento regionale. Nel corso dell'incontro
saranno definiti i criteri per le candidature per rilanciare una forte
iniziativa politica del partito sui temi relativi alla questione morale,
sicurezza, mediterraneo e lavoro. ''Soprattutto - ha aggiunto - sulla
questione morale, che il colpo di mano cui qualcuno sta pensando fa
tornare prepotentemente d' attualita'. Ha ragione Naccarato chi vuole
lo sbarramento si batta anche per eliminare il listino, che servirebbe
soltanto per far rientrare dalla finestra coloro i quali, cacciati
dalla porta, sarebbero costretti, per sopravvivere, a subire pressioni
e ricatti. Non ci sarebbe, infatti, nessun superamento della frammentazione
ma solo l'asservimento alla logica del piu' forte: la giungla al posto
della democrazia. La verita' e' che la lobbie dei consiglieri regionali
non intende rinunciare ai propri privilegi feudali ed e' terrorizzata
dall'ipotesi che in Consiglio possano entrare voci autenticamente
libere come l'Idv''. ''D'altra parte - conclude Donnici - attorcigliandosi
intorno alla legge elettorale e al manuale Cencelli, invece di pensare
ai programmi, la Gad rischia di dilapidare il vantaggio accumulato
con la tempestiva ed azzeccata scelta del candidato presidente Loiero.
Sia chiaro: Idv e' pronta ad affrontare la sfida elettorale in qualunque
condizione e circostanza, avra' cura di informare i calabresi su quello
che e' accaduto in questi anni e chiedera' loro i consensi per impedire
un ritorno al passato''.
Ecomostro di
Cittadella: Rifondazione soddisfatta delle risposte dell’assessore
provinciale allo Sport
19/01 Discussa, nel Consiglio Provinciale del 17 gennaio scorso,
la questione della costruzione del Palazzetto dello Sport a Cittadella
del Capo, con fondi stanziati dalla Provincia di Cosenza. Le contestazioni
al progetto, sollevate da alcune Associazioni Ambientaliste locali
e riguardanti in particolare la scelta del sito, avevano indotto i
Consiglieri Provinciali del Gruppo della Rifondazione Comunista, Biagio
Diana e Marino Reda, a presentare un Ordine del Giorno sull’argomento,
investendo il Consiglio Provinciale della delicata problematica e
chiedendo all’Assessore delegato ed alla Giunta Provinciale
di attivarsi in merito.
“Questo Ente – ha affermato il Presidente del Gruppo proponente,
Biagio Diana – ha sempre favorito la pratica dello sport, un
ambito che è stato ed è punto fondamentale e qualificante
dell’azione di governo della Provincia di Cosenza. E proprio
in considerazione di ciò, si chiede all’Assessore Provinciale
allo Sport, Rosetta Console, se l’Amministrazione si è
attivata in merito alle questioni sollevate dalle associazioni ambientaliste”.
Nel merito ha relazionato, dunque, l’Assessore Provinciale allo
Sport, Rosetta Console, nella cui ampia e dettagliata relazione sono
stati colti segnali positivi da parte dei Consiglieri Diana e Reda
i quali, ritenendosi ampiamente soddisfatti delle risposte avute,
hanno ritirato l’Ordine del Giorno che, pertanto, non è
stato sottoposto a votazione.
Nel suo intervento, l’Assessore Console ha ribadito l’impegno
della Provincia verso i territori manchevoli di strutture sportive:
“un’attenzione costante e continuativa, sia da parte della
precedente amministrazione che di quella in carica. La Giunta Oliverio
e la sua maggioranza continueranno a lavorare alacremente per realizzare
impianti sportivi su tutto il territorio provinciale, per consentire
anche ai comuni con poche risorse finanziarie di dotarsi di strutture
idonee a favorire e promuovere la pratica dello sport, quale strumento
di sviluppo sociale ed economico”. In riferimento alla questione
del Palazzetto dello Sport di Cittadella del Capo, Rosetta Console
ha poi informato il Consiglio che l’edificio – una volta
realizzato – risulterà poco visibile e quindi non invasivo
sull’ambiente, perché posizionato in un angolino incassato
che ne consente la visione limitatamente ad alcune parti; le contestazioni
sul progetto, poi, si basano su dati falsati: il suolo individuato
dal Comune, infatti, ha un’estensione di tremilacinquecento
metri quadrati (e non di mezzo ettaro) e la struttura coperta ne occupa
soltanto millesettecento. La capienza interna, inoltre, è di
trecentocinquanta posti, aumentabili ad un massimo di settecento nel
caso di aggiunta di tribune provvisorie: viene quindi a cadere un’ulteriore
contestazione, basata sull’erronea convinzione di una capienza
di milleseicentoposti. C’è da sottolineare, ancora, che
il sito messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di
Bonifati si trova in una zona fortemente urbanizzata, con un’edilizia
residenziale degli anni ’70: non è, dunque, un centro
storico e non vi sono presenti realtà urbanistiche di pregio.
Il progetto, infine, è fornito di tutti i pareri di compatibilità
ambientale previsti dalla normativa vigente. “La struttura,
dunque, - ha continuato l’Assessore allo Sport – è
stata progettata in perfetta compatibilità all’ambiente
circostante. E’ stata compiuta la scelta migliore, per garantire
una struttura sportiva e migliorare la qualità della vita dei
cittadini; da parte dei quali – in occasione della presentazione
del Progetto nella sala polifunzionale di Cittadella del Capo (18
novembre 2004) – sono arrivate soltanto note di chiarimento
e di apprezzamento per l’operato della Provincia di Cosenza,
con invito esplicito alla realizzazione dell’opera (assenti
ancora, e soltanto, i relatori della missiva dissenziente, che hanno
rifiutato di confrontarsi pubblicamente)”.
“Se si guarda con obiettività all’insieme dell’intervento
nel suo complesso – ha concluso Rosetta Console – ben
si comprende che si tratta di un’opera di riqualificazione e
che il territorio viene non solo difeso, ma anche arricchito”.
Nel corso del dibattito, è intervenuta la presidente del Gruppo
di Alleanza Nazionale, Pasqualina Straface – per la quale nella
costruzione dell’impianto polisportivo non vengono rispettati
gli standard urbanistici e mancano le distanze di sicurezza previste
dalla legge – chiedendo al Consiglio ed alla Giunta Provinciale
di individuare un’area più idonea. Infine, il Consigliere
Ernesto Magorno, Presidente del Gruppo dei Democratici di Sinistra,
ha parlato di “volontà e tentativi delle cose buone che
l’Amministrazione tenta di realizzare”. Secondo Ernesto
Magorno, ci sarebbe invece necessità di spirito costruttivo,
lavorando tutti per la crescita socio-economica del territorio: “la
costruzione del Palazzetto dello Sport darà un grande contributo
allo sviluppo di Bonifati e del Tirreno Cosentino
Su richiesta di rinvio a causa delle cattive condizioni climatiche,
sono stati quindi chiusi i lavori. Il Consiglio Provinciale tornerà
a riunirsi giovedì 27 gennaio prossimo, alle ore 17:30, nella
Sala Consiliare del Comune di Cosenza.
Limido (AN) “E’
giusto che il rettore Latorre si dimetta se vuole impegnarsi nella
campagna elettorale”
18/01 ''Se Giovanni Latorre ha deciso di impegnasi in maniera diretta
nella campagna elettorale per le regionali in favore del centrosinistra,
sarebbe cosa buona e giusta che si dimettesse dalla carica di Rettore
della nostra Universita'''. E' quanto sostiene in una nota l'esponente
di Alleanza Nazionale, Gabriele Limido. ''Nel caso contrario - ha
aggiunto - le garanzie di equilibrio ed imparzialita' nella rappresentanza
degli studenti, dei docenti e di tutto il personale dell' ateneo verrebbero
automaticamente meno. In questo le sue idee di rinnovamento e di rilancio
della politica calabrese e cosentina ne guadagnerebbero certo in autorevolezza,
altrimenti si tratterebbe solo di ''belle parole'' cui non fanno seguito
comportamenti coerenti''.
Tommasi (Verdi)
“Scaduti i tempi per la riforma elettorale regionale”
18/01 ''Sono scaduti i tempi per la riforma elettorale nella Regione
Calabria''. E' quanto sostiene il capogruppo dei Verdi in consiglio
regionale, Diego Tommasi, circa la legge elettorale. ''Nonostante
- ha aggiunto - le forzature della maggioranza di centrodestra ci
siamo resi conto che non si puo' arrivare ad una riforma elettorale
che dia norme certe ai cittadini calabresi. Pertanto, in quanto proponente
di una legge elettorale, oggi ho ritirato e ne ho fatto formale richiesta
al presidente del Consiglio la mia proposta di legge che e' iscritta
all' ordine del giorno perche' ritengo che non ci siano piu' i margini
per una discussione democratica per dare regole certe ai cittadini
calabresi''.
Borrello (Udeur)
ritira per protesta la sua proposta sulla legge elettorale
18/01 ''E' per protesta contro la maggioranza di centrodestra che
ho ritirato la proposta di legge elettorale da me presentata ad inizio
della legislatura. Lo Statuto regionale prevede una piena ed evidente
garanzia di rappresentanza per tutte le realta' provinciali, ma questo
argomento, per me di assoluta rilevanza costituzionale, non e' stato
mai accolto, pertanto non votero' alcuna legge elettorale''. E' quanto
sostiene in una nota il capogruppo Udp-Udeur, Antonio Borrello. ''Sostanzialmente
- ha aggiunto - la confusione politica che ha caratterizzato questi
cinque anni di governo della Casa delle liberta', ha avuto riflessi
negativi condizionanti, in piu' di una circostanza, sulla fase costituente.
Siamo giunti, quindi, lentamente ma inesorabilmente, a uno snodo che,
rispetto alla mia visione del problema, non mi consente di essere
ottimista. Io credo ed in cio' ho il supporto della nuova Carta costituzionale
della Regione, che le singole Province abbiano il sacrosanto diritto
alla rappresentanza istituzionale all' interno della massima Assemblea
elettiva calabrese''. ''Se pero' la maggioranza di centrodestra -
ha concluso - questo basilare concetto di democrazia non intende prenderlo
in considerazione, per quanto mi concerne non vi sono le condizioni
di affidabilita' e serieta' per andare piu' avanti''.
Pizzimenti ritira
la proposta sulla legge elettorale
18/01 ''Con un' apposita comunicazione formale comunicazione ho provveduto
a ritirare il progetto di legge da me presentato in materia di legge
elettorale'': Lo rende noto, con una dichiarazione, Giuseppe Pezzimenti,
presidente del gruppo regionale Liberal Sgarbi. ''Se gli altri colleghi
proponenti faranno altrettanto - aggiunge Pezzimenti - sara' vanificato
ogni tentativo di provvedere alla predisposizione di un arruffato
testo unificato, cosi' come emerso nella seduta di ieri affidando
tale compito al collega Chiarella. Ritengo che i gruppi di Forza Italia,
An, Nuovo Psi e Udc abbiano commesso un grave, irriguardevole e imperdonabile
errore nel non proporre la nomina quale relatore della legge elettorale
del presidente della Commissione Riforme, Paolo Naccarato, che finora
aveva speso ogni energia per raggiungere un positivo risultato di
mediazione al fine di completare il complesso iter delle riforme.
Un clamoroso autogol! A questo punto il presidente del Consiglio,
Luigi Fedele, se vorra' assolvere con coerenza e rigore alla sua funzione
di garanzia, come finora ha dimostrato, dovra' prendere atto che non
ci sono piu' le condizioni fondanti per procedere all' approvazione
di una qualunque legge elettorale ponendo fine, conseguentemente,
a questo sterile e inconcludente valzer che in definitiva puo' mettere
seriamente in dubbio la stessa credibilita' dell' istituzione Consiglio
regionale''. ''Del resto - conclude Pezzimenti - non potranno piu'
ripetersi nella maniera piu' assoluta le incredibili forzature al
limite della legalita' statutaria e regolamentare che si sono cercate
di consumare nella seduta di ieri e che se fossero andate in porto
avrebbero inficiato il procedimento
legislativo''.
Tripodi (Pdci)
“Il centrodestra vuole imporre una nuova legge elettorale”
18/01 ''Invece di pensare ai problemi della Calabria, aggravati dalla
loro pessima e fallimentare gestione politica ed amministrativa, i
partiti del centrodestra calabrese, a tutti i costi, vogliono imporre
una nuova legge elettorale quando ormai mancano poche settimane allo
scioglimento del consiglio regionale''.E' quanto sostiene in una nota
il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, circa l'approvazione
della legge elettorale. ''E lo vogliono fare - ha aggiunto - anche
operando forzature e stravolgimenti della prassi istituzionale e delle
norme regolamentari: una tale circostanza si stava concretizzando
nell' ultima seduta del Consiglio quando in spregio al regolamento
interno che regola il funzionamento del Consiglio Regionale il centrodestra
ha tentato con un colpo di mano di passare alla discussione della
legge elettorale, senza che fosse stato nominato un relatore e senza
che fosse stato presentato un testo unificato dei 4 progetti di legge
riguardanti la materia elettorale che il capigruppo di An, Fi, Udc
e nuovo Psi hanno chiesto di richiamare in aula facendo ricorso all'
ex art. 67 del Regolamento''. ''Purtroppo per loro - ha proseguito
- l' ennesimo tentativo di forzare la mano, portato avanti in maniera
arrogante ed autoritaria nel Consiglio Regionale di ieri, e' miseramente
naufragato di fronte alla forte e decisa presa di posizione del centrosinistra
e di altri consiglieri regionali che hanno chiesto il rispetto del
regolamento. Ma la cosa assai grave e' che il centrodestra privo di
idee e ormai giunto al proprio capolinea, tenta la risposta della
disperazione con l' ultimo colpo di coda all' insegna della prepotenza
e l' arroganza. Non e' pensabile ne' tanto meno tollerabile che si
possano cambiare le regole elettorali quando gia' la competizione
e' avviata e i due schieramenti hanno indicato i candidati alla presidenza
della Giunta Regionale. Ma e' ancora piu' grave il tentativo di imporre
una legge elettorale con una maggioranza raccogliticcia, quando proprio
l' importanza e la delicatezza pone invece il problema di realizzare
la piu' ampia convergenza, visto che le regole sono di tutti e non
di una parte. A questo punto siamo davvero fuori tempo massimo e il
tempo per fare una nuova legge elettorale e' abbondantemente scaduto.
E', quindi, da condannare in maniera forte e decisa l' irresponsabilita'
di quanti insistono su una linea di scontro frontale che puo' portare
a nuove gravi tensioni e rotture nel Consiglio Regionale''. ''Per
quanto ci riguarda - ha concluso - non faremo sicuramente la parte
dell' agnello sacrificale e non rinunceranno alla loro dignita' di
forza politica che si batte per affermare principi di democrazia e
per rivendicare il diritto ad essere rappresentata nelle istituzioni
consiliari. Continueremo, quindi, con coerenza e con rigore a lottare
contro una legge che colpisce al cuore la democrazia, il pluralismo
e il diritto alla rappresentanza politica''.
Chiarella scrive
a Fedele: “Sulla legge elettorale, offerta una immagine negativa”
18/01 Il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella, incaricato
di redigere un testo unificato sulle diverse proposte presentate riguardo
la legge elettorale, invia al Presidente del Consiglio regionale,
Luigi Fedele e per conoscenza ai capigruppo consiliari, una lettera.
Questo il testo “Caro Presidente,
l’incarico di redigere, in qualità di relatore, un unico
testo in materia di legge elettorale, che mi è stato assegnato
nella ultima seduta del Consiglio regionale, mi spinge a scriverLe
per sottolinearLe l’importanza di definire, una volta per tutte,
un provvedimento così importante, senza più arrivare
al solito ormai scontato rinvio.
Martedì prossimo la Calabria dovrà sapere se voteremo
con una nuova legge, anche se condizionata dai tempi che abbiamo a
disposizione, oppure se dovrà seguire le vecchie regole che
hanno portato alla elezione del Consiglio regionale in carica.
Una cosa è certa: E’ assurdo pensare di trascorrere l’ultimo
periodo della legislatura, che il Consiglio ha a sua disposizione
prima del suo possibile scioglimento, senza trattare altre leggi che
i calabresi aspettano da tempo, nel campo dei trasporti, dell’ambiente,
della sanità, dell’agricoltura, degli enti locali, del
rapporto con la comunità europea, dei lavori pubblici e del
demanio marittimo, dei servizi sociali e del mondo delle associazioni.
Lo “scontro” sulla legge elettorale, democraticamente
legittimo, non può continuare paralizzando di fatto la massima
assise regionale.
Sicuramente oggi non vi è la serenità di lavorare intorno
ad una legge elettorale con lo spirito con il quale si è approvato
lo Statuto, grazie al grande lavoro di mediazione del Presidente Naccarato,
del suo vice – presidente Bova e del segretario Pezzimenti.
Martedì comunque bisognerà decidere e non andare oltre
per nessun motivo; il sottoscritto lega il suo mandato di relatore
a questo preciso impegno, al di là del risultato politico che
ne conseguirà, in quanto non aspira ad essere il “capro
espiatorio” di una legge che probabilmente non vuole nessuno.
Stiamo offrendo ai calabresi l’immagine di un Consiglio “attorcigliato
su se stesso”, mentre proprio questo Consiglio è riuscito
in questa legislatura, grazie al lavoro di tutti i suoi componenti,
ad approvare leggi di rilievo altissimo.
Le chiedo, infine, di convocare prima della riunione del Consiglio
di martedì, la conferenza dei capigruppo consiliari, ai quali
scrivo per conoscenza, per definire
l’iter procedurale in aula e per arrivare entro un’ora
stabilita al voto finale o comunque, alla definizione del primo punto
all’ordine del giorno, per i motivi sopra esposti. C’è
un ruolo che va sempre difeso, soprattutto quando esso risponde ai
canoni istituzionali, in quanto non appartiene ai colori dei partiti,
ma alla dignità degli uomini che lo rappresentano, a nome dei
cittadini calabresi.
Martedì la Calabria dovrà sapere con quale legge voterà.
Se non dovesse essere così, La prego non mi consideri più
relatore del provvedimento e non conti sulla mia presenza, per qualsiasi
altra riunione del Consiglio che si dovesse ancora svolgere, sciaguratamente,
per continuare la “telenovela” che già conosciamo.
Sicuro di una sua franca condivisione su quanto ho sottoposto alla
sua vigile e sensibile attenzione, colgo l’occasione per un
doveroso e fraterno saluto”.
Appello del sen.
Gentile a sostegno della candidatura Abramo
18/01 ''La Cdl calabrese ha davanti a se' una battaglia difficile,
ma certo non impossibile: la candidatura di Sergio Abramo e' autorevole
e prestigiosa.E' necessario mettere da parte ogni amarezze da parte
di chi aspirava legittimamente a competere per la presidenza e pensare
alla coalizione, evitando di cadere in discussioni sterili''. Lo afferma,
in una nota, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. Secondo Gentile,
''e' indispensabile che la coalizione esca subito da questa incerta
ed ingiustificata posizione politica, recuperando l'orgoglio delle
tante cose buone realizzate nell'interesse della Calabria. E' necessario
anche che i partiti calabresi della Casa della liberta' assolvano
in pieno al proprio ruolo, informando l' opinione pubblica sulle tante
cose realizzate in questi cinque anni e, soprattutto, facciano conoscere
il programma ed i contenuti dell'azione politica futura. Invito i
parlamentari e gli assessori regionali a smetterla con diatribe improduttive
che servono solo a nascondere le deficienze dell' altra coalizione.
Si e' visto dalle primarie vere della Puglia come fossero artificiali
e costruite le cosiddette primarie calabresi svolte davanti a duemila
delegati di partito a differenza degli ottantamila votanti pugliesi.
Bisogna confrontare due metodologie di programma che s' incarnano
nel rinnovamento del centrodestra e nella staticita' del centrosinistra,
ma se non si recupera entusiasmo la sconfitta avverra' per demeriti
propri''. Gentile parla infine di ''transumanza politica'' facendo
riferimento a ''chi ha avuto candidature sicure e nomine di sottogoverno
da un polo e se ne e' andato in un altro. Il trasformismo e' un fatto
grave che i due poli dovrebbero rifiutare, a meno che chi passa dall'
altra parte non si dimetta, contemporaneamente, dagli incarichi elettivi
e di potere avuti dall' altra''.
Mancuso (DL)
“Trematerra parli dei problemi di casa sua “
18/01 ''Il segretario regionale dell' Udc, Trematerra, invece di
preoccuparsi delle motivazioni, gravi e durissime, che hanno indotto
Dorina Bianchi ad abbandonare l' Udc, s' inerpica in una difficile
ed alquanto improbabile lettura del programma del centrosinistra,
che e' in costruzione con il coinvolgimento pieno ed operoso delle
forze sociali della nostra Regione. fino ad oggi inascoltate dall'
attuale maggioranza''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Pasquale
Mancuso, coordinatore provinciale di Catanzaro della Margherita. Mancuso,
a proposito delle dimissioni dall' Udc di Dorina Bianchi, fa riferimento
a motivazioni ''che - a suo dire - riguardano il mancato ammodernamento
della statale 106, la vicenda dell' aeroporto di Crotone, la 'calata'
di Calderoli in Calabria nella qualita' di Commissario per i forestali
e la Sanita'. Ed ancora lo scioglimento del Consiglio comunale di
Vibo Valentia, le modalita' utilizzate per l' investitura - calata
dall'alto di Sergio Abramo. E questo mentre il centrodestra - sicuramente
dirigista e centralista - sceglie il suo candidato senza alcun coinvolgimento
delle istanze calabresi e 'certifica' con la scelta operata il fallimento
non di Chiaravalloti soltanto ma dell'intera compagine di centrodestra
che ha retto in questi anni una Regione oggi sicuramente piu' povera
e con un carico di problemi piu' pesanti di ieri. Non si spaventi
piu' di tanto, allora, il segretario dell' Udc e cominci a preoccuparsi
di rendere conto ai calabresi dell' operato di cinque anni di malgoverno
nel quale sono stati coinvolti anche i moderati della sua parte e
che, nonostante i distinguo, a volte patetici, sono sempre sfociati
nel nulla e nella piena condivisione delle scelte della Giunta regionale
e di indicare un programma possibilmente nuovo. Ha provato Trematerra
a chiedere ai calabresi se sono contenti e soddisfatti di questi lunghissimi
anni di Governo regionale e se si sono accorti dell' esistenza, positiva
e significativa, dei cosiddetti moderati della sua parte politica?''.
Trematerra (Udc)
“Loiero ha paura di Abramo”
18/01 ''L' on. Loiero ha paura di Abramo, ma cio' che fa paura e'
il suo programma che sembra stato dettato solo da Rifondazione Comunista:
noi rispettiamo Rifondazione, ma riteniamo che in quella coalizione
ci sia poco posto per i moderati, a cui chiediamo di fare un' alleanza
con noi''. Lo afferma il segretario regionale dell' Udc, sen. Gino
Trematerra. Per Trematerra, ''le parole dette dall' on. Loiero dipingono
una Calabria che non c' e' ed il suo programma sembra essere quello
di dirigismo, statalismo e gabbie salariali''. Da elettore ''sarei
spaventato - aggiunge Trematerra - e penso che l' on. Loiero, che
io ho sostenuto lealmente quando fu candidato ed eletto senatore nelle
fila del Polo, abbia smarrito la bussola di moderato''.
Appello di Trematerra
e Pappaterra per una azienda tessile in crisi nel cosentino
18/01 ''Salviamo l'azienda 'Ultimo Jeans'''. E' questo l'appello
che il parlamentare dello Sdi Domenico Pappaterra ed il senatore Gino
Trematerra dell'Udc hanno rivolto a tutti i rappresentanti delle istituzioni
nazionali e regionali affinche' si eviti la chiusura di un'altra realta'
produttiva del settore tessile della provincia di Cosenza che occupa
70 lavoratori. In una lettera inviata al coordinatore della Task Force
per l'occupazione della presidenza del Consiglio, Gianfranco Borghini,
al Sottosegretario al Ministero delle Attivita' Produttive, Giuseppe
Galati, e all'assessore regionale all'industria, Giuseppe Gentile,
i parlamentari evidenziano che la crisi dell'azienda e' dovuta principalmente
ad una transitoria crisi di liquidita' piu' che ad una vera e propria
crisi di mercato. Per Pappaterra non e' l'ora di ricercare responsabilita'
quanto piuttosto quella di assumere decisioni concrete che ci facciano
evitare che alla lista nera delle fabbriche che chiudono, si aggiunga
anche la 'Ultimo Jeans'. Pappaterra e Trematerra hanno quindi chiesto
a Borghini di convocare una riunione urgente presso la Task Force
al fine di individuare un percorso positivo alla crisi in atto.
Ass. Gallo “Calderoli
venga in Calabria a vedere le opere dei forestali”
18/01 ''Spero che il Ministro Calderoli venga presto in Calabria
perche' solo cosi' potra' rendersi conto di cosa rappresentano ed
a cosa servono gli operai idraulico-forestali''. Lo ha detto l'assessore
regionale alla forestazione, Dionisio Gallo, circa la vicenda degli
operai idraulico-forestali calabresi. Gallo ha partecipato all'assemblea
dell'Unione regionale delle Bonifiche e delle irrigazioni della Calabria
''La forestazione in Calabria - ha aggiunto - ha un ruolo straordinariamente
importante per la tenuta del territorio. Se non ci fosse, lo Stato
dovrebbe spendere moltissimi soldi in piu' per riparare agli eventuali
danni che sarebbero provocati dalle calamita' naturali. Francamente
non abbiamo paura di una visita del Ministro Calderoli, al quale vogliamo
far vedere le opere realizzate dai forestali in tutti questi anni
di attivita'''. L'assessore regionale ha poi ricordato che ''la sfida
per tirare fuori dalla precarieta' il comparto della forestazione
e' stata difficile e confrontarsi con il governo su queste questioni
non e' stato semplice. Cosi' come on e' stato facile fare capire che
volevamo uscire da questa sacca di assistenzialismo, ma questo obiettivo
ora e' stato raggiunto ed oggi ci troviamo nelle condizioni di avviare
la normalizzazione del comparto''. ''Abbiamo la possibilita' - ha
concluso Gallo - di razionalizzare la spesa. L'altra grande questione
che ci vede impegnati e' quella di fare in modo che questo settore
guadagni autonomamente denaro''.
Musolino (Pdci)
“Legge Bossi/Fini disumana e fallimentare”
18/01 I Centri di permanenza temporanei sono oggi delle carceri,
spesso a cielo aperto, in contrasto con qualsiasi principio di buon
senso e di diritto internazionale. Sono il frutto di un approccio
con il tema immigrazione tutto legato alla sicurezza, approccio che
noi respingiamo fermamente''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile
nazionale Immigrazione del Partito dei Comunisti Italiani, Maurizio
Musolino. ''Don Giacomo Panizza - ha aggiunto - presidente della Comunita'
Progetto sud di Lamezia Terme, pone, denunciando il carattere repressivo
del Centro della cittadina calabrese, un problema reale: la necessita'
di arrivare rapidamente al superamento dei Centri di permanenza temporanei.
E lo pone da un osservatorio privilegiato: quello del prezioso lavoro
di tante comunita' cristiane. Don Panizza chiede inoltre alle associazioni
del Terzo Settore di non impegnarsi nella gestione di questi centri.
Richieste legittime e valide''. ''La legge Bossi-Fini - ha proseguito
Musolino - ha dimostrato in questi anni di essere disumana e fallimentare,
e non e' riuscita a dare nessuna risposta ai tanti problemi che l'
immigrazione clandestina pone. A partire da quelli di centinaia di
migranti che trovano in fondo al Mediterraneo la loro tomba. Vittime
di uno sviluppo immorale e di un commercio che fa di loro i nuovi
schiavi del terzo millennio queste persone sono abbandonate a loro
destino dall' egoismo di governi che fanno del tema dell' immigrazione
oggetto di campagne di allarmismo al solo fine elettorale''. ''Sull'
onda delle manifestazioni - ha concluso - che per ben due volte hanno
portato i migranti a manifestare a Roma nel mese di dicembre per l'
affermazione dei loro diritti dobbiamo rilanciare immediatamente -
tutti insieme, unitariamente - una battaglia nazionale per il superamento
della legge Bossi-Fini e per la chiusura dei Centri di permanenza
temporanei''.
Filice (Allenza
Riformista) “Principe accetti la nuova sfida propostagli da
Adamo”
18/01 “Ho seguito con molta attenzione il III° congresso
provinciale dei Ds che ha riconfermato alla guida del partito a livello
provinciale Mario Franchino, al quale esprimo gli auguri più
sinceri di un proficuo e buon lavoro”.
E’ quanto ha affermato il segretario provinciale di Alleanza
Riformista-Socialisti Europei Alessandro Filice che, nel commentare
la convention diessina del Cinema Italia, si è soffermato sulla
proposta, formulata da Nicola Adamo al candidato a Presidente Loiero
ed all’intero centrosinistra, di chiedere a Sandro Principe,
sindaco di Rende ed ex sottosegretario di Stato al Lavoro, un impegno
diretto nell’azione di Governo della Calabria.
“Una proposta – ha dichiarato Filice – molto interessante
e di alto spessore politico, accolta, tra l’altro, con uno scrosciante
applauso dei presenti al cinema Italia, che condivido pienamente.
Il centrosinistra, infatti, dopo la vittoria che, sono sicuro, le
urne gli conferiranno, dovrà mettere in campo tutte le energie
migliori della Calabria e dimostrare che è capace non solo
di governare ma anche e soprattutto di far finalmente riemergere dalle
macerie questa nostra terra. In questo contesto Sandro Principe rappresenta,
senza dubbio alcuno, la risorsa più prestigiosa, la più
brillante e la più capace da mettere in campo per segnare la
svolta, quella vera del cambiamento totale e radicale della nostra
Regione. Lo dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, la sua creatura
più bella: la sua Rende,mirabile esempio di buon governo a
cui dobbiamo guardare per costruire la Calabria del futuro. Una Calabria
moderna e all’avanguardia, capace di sfruttare le sue tante
risorse, di programmare e di progettare uno sviluppo equilibrato e
forte per dare risposte concrete alle tante esigenze di un popolo
che chiede un immediato riscatto morale, economico e sociale.”
“Mi auguro – ha concluso il segretario provinciale di
Alleanza Riformista – che l’On. Sandro Principe, da tempo
sulla via della completa guarigione dopo la nota vicenda del 29 maggio
scorso, voglia valutare positivamente l’invito formulato da
Nicola Adamo, accettando la nuova sfida che gli è stata lanciata”.