Meduri (DL) “Quello
di Maroni è un meschino ricatto”
02/01 ''Il ministro Maroni non si e' ancora ripreso dai postumi del
Capodanno. Il meschino ricatto che intende mettere in atto sulla riforma
degli ammortizzatori sociali, ponendola in alternativa alle risorse
destinate al prosieguo dell'attivita' dei lavoratori forestali, e'
cosa molto grave che pone la necessita' di un chiarimento in Parlamento''.
E' quanto sostiene in una nota il parlamentare della Margherita Luigi
Meduri, sulla vicenda dei lavoratori forestali. ''E' evidente - aggiunge
- che sta cercando un alibi, di fronte all'assenza di risorse, per
finanziare una riforma degna di questo nome. Del resto, il disegno
di legge e' fermo da tre anni. Dove sono i Gasparri e gli Alemanno
che avevano data per chiusa la partita? Di fronte all'ennesimo attacco
- continua Meduri - e all' ennesima strumentalizzazione contro i lavoratori
forestali, chiediamo alla giunta regionale di difendere la dignita'
di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, cosa che doveva essere
fatta all'indomani delle vergognose dichiarazioni del premier, e porre
la questione in termini istituzionali perche' ne va della dignita'
della intera comunita' calabrese, altrimenti tragga le conclusioni
in merito alla propria inadeguatezza''. ''Maroni - conclude Meduri
- doveva essere il ministro del dialogo sociale, invece nei fatti
si dimostra solo il ministro del livore e della contrapposizione.
Prima sull'articolo 18, ora sui forestali e sulla previdenza complementare''.
Ponzio (FI) “Oliverio
attivi iniziative per valorizzare la Sila”
02/01 ''Il presidente Oliverio attivi iniziative di valorizzazione
della Sila per quanto previsto dal nuovo Statuto della Fondazione
Mediterranea''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere provinciale
di Forza Italia, Gianfranco Ponzio, circa le iniziative per la valorizzazione
della Sila. ''E' in fase di partenza - ha aggiunto - il progetto di
valorizzazione delle montagne patrocinato dalla Regione Calabria,
con la partecipazione di tutte le regioni del Mediterraneo. Il progetto
fortemente voluto dal direttore generale del dipartimento forestazione,
Rosario Calvano, prevede un'azione di grande esaltazione delle montagne
e, chiaramente, della Sila, che e' la vetta piu' alta di tutto il
Mediterraneo. La fondazione potrebbe stanziare una somma annuale consistente,
pari a 200 mila euro, per pubblicizzare le bellezze della Sila sulle
televisioni nazionali o sui giornali di settore internazionale''.
''Si tratterebbe - ha concluso Ponzio - di una prima inversione di
tendenza verso la Sila e di una buona partenza per una Fondazione
che ci ha visto perplessi e ci vede ancora oggi osservatori attenti,
circa il perseguimento delle finalita'
istituzionali''.
Dovrebbe essere
Abramo il candidato alla Regione per la CDL
02/01 Berlusconi approfittera' degli ultimi scorci delle festivita'
natalizie per studiare le prossime mosse della campagna elettorale.
Va completato, infatti, il puzzle dei candidati alla presidenza delle
Regioni in scadenza. Da sciogliere ci sono sempre i nodi di Calabria
e Abruzzo. Per la prima casella dovrebbe essere ormai certo il nome
di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro. Mentre nel secondo caso, la
partita e' tutta da giocare. In pole-position, c'e' sempre Giovanni
Pace, presidente uscente della Regione abruzzese, anche se le voci
sulla possibile candidatura del numero uno della Croce rossa, Maurizio
Scelli, continuano a rincorrersi, nonostante le smentite del diretto
interessato.
Pirilli (AN)
spinge per la candidatura Fuda alla Regione
02/01 ''Per la presidenza della Regione la proposta reggina (Fuda
ndr) e' quella che ci appare piu' probabile''. Lo ha detto l'europarlamentare
e leader dell'associazione 'Zona Franca', Umberto Pirilli, nel corso
di una assemblea svoltasi questa sera a Lamezia Terme ed alla quale
hanno partecipato oltre trecento persone. All'iniziativa erano presenti
anche il consigliere regionale Egidio Chiarella, ed i senatori di
An Francesco Bevilacqua e Renato Meduri.''La proposta di Fuda - ha
detto Chiarella - non deve essere vista come contrapposizione ad Abramo
e Gentile ma per vincere le elezioni. Questo perche' la provincia
di Reggio Calabria, sia per numero di votanti che per voti espressi,
ci puo' far vincere le elezioni''. ''Non e' escluso - ha concluso
Pirilli - che, come ha proposto Meduri, in occasione delle regionali
possa esserci una lista di 'Zona Franca'''.
Gentile (FI)
“Assurda l’idea delle gabbie salariali lanciata da Loiero”
02/01 ''Se il buongiorno si vede dal mattino, l'idea delle gabbie
salariali lanciata dal candidato a Presidente del centrosinistra non
solo e' assurda, ma rischia di essere il biglietto da visita di una
regione retrograda''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di
Forza Italia, Antonio Gentile, segretario della Commissione Finanze
del Senato. ''Le gabbie salariali - ha aggiunto - sono il modello
arcaico per eccellenza e rappresentano una misura che in tutti i paesi
socialisti reali, dalla Cina al Vietnam, e' stata soppressa. Si tratta
in pratica del motto: 'guadagnare poco, guadagnare tutti' e, in sostanza,
significherebbe che ad un lavoratore cui spetterebbe uno stipendio
mensile di 800 euro, ne sarebbero dati 400. In un momento di crisi
derivante anche dalle speculazioni successive all'introduzione dell'euro
la proposta Loiero e' cosi' arretrata da configurare una Regione di
almeno 50 anni orsono. Proposte demagogiche ed inattuabili, intrise
di statalismo ci farebbero realmente piombare nel quarto mondo''.
''Al modello Loiero - ha concluso - noi contrapponiamo il salario
d'ingresso formativo e la flessibilita', strumenti in grado di ridurre
ulteriormente la disoccupazione che nel 2000 era del 34% ed oggi e'
del 24%. La Calabria che e' in testa alle classifiche per nascita
di imprese e' molto piu' avanzata dell'idea caritatevole di Loiero
che riabbraccia la teoria del plusvalore marxista: si lavora di piu'
e si guadagna di meno. E' questo il nuovo che avanza?''.
Trematerra (Udc)
“L’accordo di Industrie Riunite nuova opportunità
di investimento per il Meridione”
02/01 ''L'accordo fra Thurm und Taxis ed Industrie Riunite, che prevede
l'ingresso della filiale italiana della famosa banca tedesca nella
spa di Paolo Scarfoglio Ferrara, e' un fatto importante: per noi potrebbe
significare nuove opportunita' di investimento nel meridione''. E'
quanto sostiene in una nota il senatore e segretario regionale dell'Udc,
Gino Trematerra, componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama.
''Nel mio ruolo istituzionale di membro della commissione Lavoro ed
in quello politico di responsabile dell'Udc calabrese e pugliese -
ha aggiunto - mi attivero' per creare sinergie, anche attraverso Sviluppo
Italia, che rendano possibili gli investimenti operativi nelle aree
depresse del meridione. La creazione di una nuova struttura integrata
- ha concluso - ci lascia ben sperare ed e' necessario che le regioni
siano parte attiva di un processo di mediazione in grado di attrarre
questo nuovo soggetto che promette bene, soprattutto per la serieta'
dei due soci''.
Il coordinatore
della CDL, Barile, destina il 20% della sua indennità ai terremotati
01/01 Il coordinatore della Cdl al Consiglio provinciale di Cosenza,
Mimmo Barile, ha reso noto di aver aderito alla proposta del consigliere
Gianfranco Ponzio, dando mandato all'ufficio ragioneria dell'amministrazione
di trattenere il 20% dell'indennita' mensile, da destinare alle popolazioni
asiatiche ed alle famiglie dei nostri connazionali deceduti a seguito
del maremoto. "Rivolgo a tutti i colleghi consiglieri, al presidente
Principe ed agli assessori - dice Barile - l'invito a fare altrettanto:
possiamo anche presentare congiuntamente un odg in Consiglio. All'on.
Oliverio, presidente della Giunta, che percepisce l'indennita' di
parlamentare, l'invito ad agire nello stesso modo: se facciamo cosi',
spegniamo le polemiche e diamo il senso signorile di effettuare beneficenza
con i nostri soldi. Sono certo che Oliverio, Principe, gli assessori
provinciali- conclude Barile - domani stesso si rivolgeranno all'ufficio
ragioneria per fare la stessa cosa fatta da me, relativamente all'indennita'
del mese di dicembre". Dopo l’iniziativa di Barile anche
il Consigliere provinciale Corbelli ha proposto l’iniziativa
chiedendo di estenderla in tutta Italia a Ministri e Sindaci. ''Si
tratta - afferma Corbelli - di assicurare un piccolo sostegno rispondendo,
cosi', alle richieste di aiuto che giungono pressanti dai paesi asiatici
cosi' duramente colpiti dal maremoto''.
Aggredito il
Premier Berlusconi. Solidarietà di Tassone e Chiaravalloti
01/01 Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato
ferito con un cavalletto a Roma da un turista in Piazza Navona. Il
feritore, un giovane muratore della provincia di Mantova, arreatto
in un primo momento, è stato rilasciato in serata. Immediate
le reazioni di solidarietà del sottosegretario Tassone e del
Presidente della Regione Chiaravalloti:
Chiaravalloti: “Frutto
di un clima di offese” - "Quando il clima di offesa, di
falsita' e di ingiusti attacchi va talmente fuori proporzione, come
nel caso dei tanti tentativi di screditare l'azione del presidente
del Consiglio, non ci si puo' meravigliare se una mente malata si
senta indotta a compiere un gesto insano". "Al presidente
Berlusconi manifestiamo gli auguri piu' sinceri di pronta guarigione
- fa sapere Chiaravalloti in una nota del portavoce - riconoscendo
invece alla sua azione i giusti e dovuti meriti da una regione che
in passato raccoglieva dai governi di centrosinistra solo promesse,
poi mai mantenute, e che oggi sta raccogliendo i frutti delle intese
intercorse con l'attuale Governo e dei programmi che la Calabria ha
proposto e sta dimostrando di rispettare".
Tassone: “Conseguenza
dell’odio sociale” - ''In tante occasioni, purtroppo,
abbiamo modo di constatare che talune dichiarazioni politiche generano,
anche inconsapevolmente, sentimenti che per taluni cittadini inneggiano
all' odio sociale. In questo c' e' certamente responsabilita'''. Ha
detto Mario Tassone, vicesegretario nazionale dell' Udc, facendo riferimento
all' aggressione subita dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
''Conoscendo la particolare umana sensibilita' del Presidente Berlusconi
- aggiunge Tassone - penso che sia questa la vera amarezza che ha
provato e prova in queste ore per il folle gesto. Tuttavia e' da apprezzare
l' unanime condanna da parte di tutte le forze politiche. Al presidente
Berlusconi va la mia piu' sincera solidarietà per il folle
gesto di cui e' rimasto vittima la vigilia di Capodanno. Si tratta
di un gesto esecrabile e da condannare fortemente poiche' il confronto
e la dialettica politica non possono mai sfociare in violenza''.
Il discorso del
Presidente Ciampi. Chiaravalloti: “Un giusto riconoscimento
al Mezzogiorno”.
01/01 ''Il Mezzogiorno trova nelle parole del presidente Ciampi il
giusto riconoscimento per l' impegno profuso in questi anni nel fare
emergere le straordinarie potenzialita' di risorse umane e naturali
sulle quali puo' contare il Paese''. Ad affermarlo e' il presidente
della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, circa
il discorso di fine anno del Capo dello Stato Per Chiaravalloti il
''Capo dello Stato ha opportunamente richiamato l' attenzione sulle
nuove generazioni che crescono al sud, per le quali si riconosce la
preparazione e l' ansia di dare prova delle proprie capacita'''. ''La
Calabria si identifica perfettamente - sottolinea Chiaravalloti in
una nota diffusa dal portavoce - nelle parole del presidente Ciampi
oltre che per il richiamo alla solidarieta' tra i popoli e al senso
alto della Patria, anche per il ruolo di cerniera che le viene riconosciuto
tra il sud del mondo e l' oriente con il resto d' Europa''. ''E' in
questo spirito - conclude Chiaravalloti - che attendiamo di accogliere
presto in Calabria il Presidente della Repubblica per una visita gradita
quanto attesa, in una regione dove l' orgoglio, la volonta' insieme
ai buoni rapporti con il Governo e con il resto del Paese fanno da
motore e spingono verso la 'ripresa'''.
Questo il discorso integrale del Presidente della Repubblica Ciampi:
Care Italiane, cari Italiani,
in ogni parte del mondo l'attesa serena del nuovo anno è stata
funestata dall'immane disastro naturale nell'area dell'Oceano Indiano.
Piangiamo i nostri morti, piangiamo migliaia e migliaia di morti di
tante nazioni, lontane nello spazio, vicine nel lutto.
Di giorno in giorno, di ora in ora, il bilancio delle vittime e dei
dispersi aumenta oltre ogni previsione. Tante famiglie italiane, e
tanti cittadini di quelle terre, che vivono fra di noi, attendono
in angoscia notizie.
Si impone una riflessione sul significato che ha, per tutti gli uomini,
una tragedia senza precedenti nella nostra memoria, che stiamo tutti
vivendo in modo diretto, attraverso le immagini della televisione.
Mai come ora sentiamo che il mondo è uno, che le distanze che
un tempo ci rendevano quasi indifferenti ad eventi tragici che si
verificassero in un altro continente sono come cancellate; e che un
disastro che ha colpito popolazioni lontane ha colpito tutti gli uomini.
Oggi siamo tutti impegnati in operazioni di soccorso. Si stanziano
fondi, si inviano aiuti. Un mondo unito, forse per la prima volta
nella storia, deve saper affrontare l'opera di assistenza, che dovrà
protrarsi nel tempo, ai fini della ricostruzione dei territori colpiti
dall'immane disastro.
Al di là dell'intervento in Asia, proponiamoci anche un impegno
di lungo respiro, per affrontare i problemi della prevenzione, degli
squilibri ambientali, delle regole che il mondo si deve dare per la
difesa dell'ambiente.
Vorrei, come fossimo in famiglia - e per me l'Italia è
una grande famiglia - parlarvi ora di altre vicende successe quest'anno.
Anche questi eventi debbono essere visti nell'ottica di un cammino
verso un mondo migliore.
L'evento dominante del 2004 è stato, per noi Italiani ed Europei,
la firma a Roma del Trattato Costituzionale dell'Unione Europea, che
oggi abbraccia 25 Paesi. E' un segnale di speranza, di pace, che l'Europa,
già focolaio di guerre mondiali, ha lanciato dal Campidoglio
a un mondo travagliato.
La generazione a cui io appartengo, che combatté e soffrì
l'ultima e più grande strage della storia moderna, ha realizzato
un sogno. Abbiamo portato in tutta Europa pace e democrazia. Noi ne
siamo fieri, quando vediamo i nostri giovani vivere con tanta naturalezza
la libertà e l'amicizia fra tutti gli europei. Ma l'opera va
continuata: sta a voi giovani portarla a compimento.
L'Europa, l'Italia, guardino anche, con animo generoso, alla condizione
di popoli assai meno fortunati dei nostri. Il nostro benessere ci
impone la solidarietà. Non può esserci indifferenza
per la sorte di altre nazioni che soffrono. Al di là delle
immagini della catastrofe asiatica, se ne affacciano alla nostra mente
altre, che pure vediamo ogni giorno, che ci documentano la sofferenza
di popolazioni che ancora vivono, in Asia come in Africa, in disperata
povertà, fra malattie - penso all'AIDS - che fanno strage di
bambini e di adulti. Non è su questo terreno che può
crescere vigoroso l'albero della pace mondiale.
E di fronte ai drammi dell'emigrazione, ricordiamo che tanti dei nostri
padri furono emigranti. Rivolgiamoci con amicizia agli stranieri che
vivono tra noi, osservando le nostre leggi.
Certo, anche in casa nostra c'è ancora tanto da fare: ingiustizie
da correggere, giovani in cerca di lavoro. In Europa, in Italia, l'economia
sta vivendo una fase di crescita stentata. E' diffusa una preoccupazione
che frena sia l'aumento dei consumi delle famiglie, sia le nuove iniziative
imprenditoriali. Quando il ritmo della crescita rallenta, Governo
e Parlamento decidono come intervenire per ridargli vigore.
In un'economia quale quella italiana, ampiamente aperta all'estero,
è fondamentale che l'impulso impresso giunga a provocare il
rafforzamento dell'apparato produttivo, sì da accrescerne la
produttività, renderlo più competitivo sul mercato interno
e internazionale, fargli meglio affrontare la sfida della globalizzazione.
Affrontiamo questa sfida con fiducia. Ricordiamo quanti timori provammo,
una generazione fa, quando entrammo nel Mercato Comune. Ma l'opportunità
di un mercato più ampio, contro concorrenti più forti,
ci stimolò a realizzare quello che fu chiamato il "miracolo
italiano".
L'Italia di oggi è una delle maggiori potenze economiche
del mondo; una nazione forte dell'originalità, da tutti riconosciuta,
del "made in Italy"; una nazione all'avanguardia in molti
campi, dalla medicina alla fisica, dall'astronomia all'aerospaziale;
una nazione le cui imprese, anche piccole e medie, organizzate in
distretti, sono spesso leader mondiali nella produzione di beni di
consumo e di macchinari tecnologicamente avanzati.
Siamo tanto più forti quanto più sappiamo fare sistema,
presentandoci al mondo con la nostra identità complessa di
Paese ricco di cultura e di tradizioni, come di spirito d'innovazione
e d'iniziativa.
Una politica di aperto, leale confronto tra istituzioni, imprenditori,
lavoratori, che rilanci una capacità d'intesa che non mancò
neppure in anni di grandi scontri ideologici, ci aiuterà a
realizzare quello scatto di orgoglio, quel risveglio della fiducia
di cui l'Italia ha bisogno.
Non ho dubbi che supereremo anche questa prova. Nel mio lungo viaggio
nella provincia italiana, da Nord a Sud, trovo ovunque segni di promettente
vitalità. Avverto anche la forza di affrontare con maggiore
impegno problemi antichi, non ancora del tutto risolti. Primo fra
tutti la questione del Mezzogiorno. Noi dobbiamo guardare al Mezzogiorno
come alla nostra grande riserva di risorse umane e naturali, capace
di dare una marcia in più al progresso della Nazione. E il
Mezzogiorno può oggi contare su nuove generazioni ben preparate,
ansiose di dar prova delle loro capacità. E può cogliere
i vantaggi che gli derivano dall'essere la frontiera avanzata dell'Italia
e dell'Europa verso il Sud del mondo e verso l'Oriente.
Dalle nostre coste meridionali, affacciate sul Mediterraneo, lo sguardo
volge ai Paesi della riva Sud, con alle spalle l'Africa, in attesa,
fra disperazione e speranza, del proprio riscatto; al Medio Oriente,
i cui conflitti alimentano folli ideologie terroristiche.
Questa minaccia, rivolta al mondo intero, rischia di condurre all'impiego
di quelle armi di distruzione di massa che l'uomo contemporaneo ha
inventato, e che non è riuscito ad eliminare. E' una minaccia
di catastrofi che possono superare anche i peggiori disastri naturali,
come quello che stiamo vivendo.
Noi non dimentichiamo che con quelle terre, con quelle nazioni antiche,
abbiamo avuto nei secoli un fertile interscambio di idee. Le nostre
culture sono state anche protagoniste di storici scontri; ma, per
lunghi periodi, hanno costruito insieme l'edificio della civiltà.
Hanno radici comuni nelle grandi religioni monoteistiche, tra cui
oggi sta emergendo un nuovo dialogo. Noi diciamo no ai conflitti fra
civiltà. No alla sfida del terrorismo, che nulla può
giustificare: nel nome di Dio non si uccide.
Il terrorismo va combattuto con l'azione concorde della comunità
internazionale, e operando per migliorare le condizioni di vita dei
popoli diseredati.
L'Italia è oggi impegnata per la pace su molti fronti. Ovunque
siano presenti, nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq, i nostri militari,
da tutti rispettati per competenza e per umanità, operano per
il mantenimento della pace.
Anche per questo i nostri uomini in uniforme godono oggi più
che mai dell'affetto e del rispetto di tutto il popolo italiano, che
ha pianto unito i suoi caduti.
Altrettanto grandi sono la gratitudine e la fiducia di tutti nelle
forze dell'ordine, che debbono poter contare sulla collaborazione
dei cittadini nella loro quotidiana lotta contro la criminalità.
Oggi ci sentiamo Europei, ma anche orgogliosamente Italiani. Da tempo
non era così forte l'attaccamento dei cittadini, in ogni parte
d'Italia, ai simboli della nostra Nazione: il Tricolore, l'Inno risorgimentale
di Mameli, la Costituzione.
Ovunque, dalle Alpi alla Sicilia, sento presente e crescente un forte
patriottismo. Ad esso ho dato espressione, e ho trovato immediata,
spontanea rispondenza.
Ha scritto Giuseppe Mazzini - di Lui ricorre nel 2005 il bicentenario
-: "la Patria è, prima di ogni altra cosa, la coscienza
della Patria". La consapevolezza di questo comune sentire deve
esprimersi anche nel rispetto tra forze politiche diverse. La dialettica
e i confronti sono essenziali alla democrazia. Ma la ricerca di convergenze
e di soluzioni concordate è utile a tutti, è necessaria,
specie quando si tratta delle regole fondamentali che guidano la nostra
vita democratica.
Mi avvio a concludere. Come ogni anno, il mio primo augurio va a Sua
Santità Giovanni Paolo II, che lancia ogni giorno nel mondo,
raccogliendo tutte le sue forze, messaggi di pace, che toccano il
cuore e che facciamo nostri.
A voi, cari compatrioti - in terra italiana e all'estero - il mio
pensiero augurale si accompagna all'invito a ricordare, in questa
serata che ci impegna a tante riflessioni sull'Italia, sull'Europa,
sul mondo, quello che fu il Capodanno di sessant'anni fa, l'inizio
del 1945. Gli anziani lo rievocano con sentimenti lieti e tristi.
Triste era, in quel duro inverno - anche per quelli tra noi che avevano
la fortuna di trovarsi nell'Italia già liberata - il ricordo
dei caduti; triste il pensiero delle sofferenze di chi viveva ancora
nell'Italia occupata; di coloro che combattevano per restituirci la
libertà; delle centinaia di migliaia di deportati, e di chi,
perseguitato, affidava la propria salvezza alla solidarietà
di tanti uomini giusti di ogni ceto, religiosi e laici, disposti a
rischiare la loro vita pur di salvarlo.
Ma ci animava anche tanta speranza. Ci eravamo già posti all'opera
per fare risorgere l'Italia dalle sue rovine. Nell'aspirazione alla
libertà, l'Italia si ritrovava più unita di quanto avessimo
osato sperare.
Guardavamo avanti, a quella che fu la primavera esaltante del '45,
la primavera della Liberazione, che annunciava il ritorno alla democrazia,
alle prime elezioni. Nei prossimi mesi ci prepariamo a celebrare,
tutti insieme, i sessant'anni della nuova Italia democratica, libera,
unita.
Proprio perché ho vivo dentro di me il ricordo delle straordinarie
vicende che ha vissuto in gioventù la mia generazione, mi rivolgo
ai giovani di oggi.
Non lasciatevi scorrere addosso passivamente i mesi e gli anni. Non
lasciate modellare la vostra vita da vuote immagini, che non parlano
al vostro cuore, alla vostra mente.
Siate artefici del vostro destino. Non disperate, non rassegnatevi
mai. Affrontate il futuro con animo fiducioso, anche traendo forza
dalla vita di famiglia, linfa della nostra società.
Coltivate gli interessi e le inclinazioni che sentite in voi. Impegnatevi
nello studio, nelle attività a voi più congeniali.
Molto resta ancora da fare affinché la nostra amata Italia
sia sempre più vicina a quell'ideale di Patria che i grandi
della nostra storia, pensatori, poeti, filosofi, anche nei secoli
più bui, hanno sognato e disegnato. Voi potete farlo, per voi
e per i vostri figli.
E guardate lontano, oltre i nostri confini, perché siamo, perché
siete tutti cittadini italiani, cittadini europei, cittadini del mondo.
Con questi sentimenti vi lascio alle vostre famiglie, alle vostre
amicizie. Rinnovo, con tutto il cuore, l'augurio di fine anno. Possa
l'anno nuovo portare serenità a tutti voi, alla nostra amata
Italia.
Leone (FI) “In
Calabria un grande primato quello delle imprese nate”
01/01 ''Un altro grande primato per la Calabria: il numero di imprese
sorte piu' alto di tutta Italia: mi pare che se cio' sia avvenuto
vuole dire che questa Giunta non ha lavorato cosi' male''. E' quanto
sostiene in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale,
Gianfranco Leone. ''Ho inviato - ha aggiunto - una nota al presidente
Chiaravalloti ed all'assessore all'industria, Pino Gentile ringraziandoli
e dando loro atto di avere agito bene , sfruttando al massimo le risorse
Por , in grado veramente di produrre ricchezza. Un'altra lettera l'ho
inviata al vice-Presidente di Sviluppo Italia, Francesco Samengo,
dandogli atto del grande lavoro svolto in questi anni in sinergia
con la Regione, che ha determinato stimoli e possibilita' di intrapresa
per i giovani''. Leone ha indicato '' nella valorizzazione dell'intrapresa,
nel progetto sulla montagna di Rosario Calvano, nella riforma della
salute e del piano delle opere pubbliche e nelle indicazioni progettuali
di industria e turismo , le cose di grande portata del 2004''. ''Siamo
ancora vivi - ha concluso Leone- ed intenzionati a vincere: all'on.
Loiero ricordo che la partita e' ancora da giocare e noi siamo convinti
di poterla vincere''.
Critelli (Pdci):
“Ingiuriose le frasi del Premier sui forestali”
01/01 ''Siamo arrivati al paradosso, mi riferisco alle ultime affermazioni
di Berlusconi sugli operai forestali della Calabria. Sentire dal Capo
del Governo quelle frasi ingiuriose nei confronti di 11.000 operai
forestali lascia veramente attoniti''. E' quanto sostiene in una nota
il segretario della Federazione provinciale del Pdci di Catanzaro,
Franco Critelli, circa le dichiarazioni del Presidente del consiglio
sugli operai forestali. ''Quasi non si vorrebbe credere - ha aggiunto
- che tali affermazioni giungono appunto da un Presidente del Consiglio,
ma cosi' e' nostro malgrado. Affermare che si ''mettono a dimora le
piante e poi sperare che gli incendi distruggano tutto per poter poi
ripiantumare'' e' veramente assurdo. E sicuramente cosi' per il Berlusconi-pensiero,
ma non e' cosi' per quanto riguarda gli operai calabresi, essi sono
esecutori materiali di progetti che la Regione Calabria produce attraverso
l' Afor o i consorzi di Bonifica, loro fanno semplicemente cio' che
gli si chiede di fare niente di piu' e niente di meno. Sarebbe invece
giusto prendersela con chi non e' capace di programmare una Forestazione
produttiva, e di tutela del territorio, in questo caso il governo
di centro destra in Calabria''. ''Vorrei ricordare - ha proseguito
Critelli - alle rozze affermazione del Presidente che ci e' costato
molto di piu' ricostruire il Piemonte alluvionato che aver salvaguardato
il territorio calabrese da frane ed alluvioni e contestualmente aver
dato un minimo di risposte a 11.000 famiglie calabresi. Caro Presidente
stia pur certo che i calabresi tutti si ricorderanno di Lei e del
suo partito alle prossime competizioni elettorali''.
Mistrorni (DL)
“Ricordo al Premieri che l’opera dei forestali è
fondamentale per la Calabria”
31/12 ''Va ricordato al Premier che l' opera degli idraulico forestali
e' fondamentale per la Calabria, la cui superficie e' in gran parte
boschiva, al fine di salvaguardare il territorio dal rischio idrogeologico''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Giuseppe Mistorni
circa le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri sugli
operai forestali. ''Piuttosto - ha aggiunto - in questi anni si e'
sprecata l' occasione di rendere piu' produttiva la forestazione calabrese
avviando le iniziative che nel 1994 il sottoscritto, da Assessore
al ramo, aveva intrapreso quali: la meccanizzazione, la prevenzione
degli incendi e l' inventario forestale''. ''Ha ragione il Presidente
Chiaravalloti - ha proseguito Mistorni - quando afferma che la Giunta
Regionale, pur dotata di uffici stampa e portavoci, difetta nel fornire
informazioni. Infatti, il Presidente della Giunta e l' assessore alla
forestazione Gallo non sono riusciti a rappresentare nei termini corretti
''il caso'' dei forestali Calabresi al Presidente del Consiglio dei
Ministri. Ci auguriamo che le considerazioni espresse siano frutto
delle personali convinzioni di Berlusconi e non siano condivise dal
centrodestra calabrese''. ''Gli operai forestali - ha concluso - non
hanno bisogno di augurarsi gli incendi per poter salvaguardare il
posto di lavoro perche' non sono piu' stagionali ma lavoratori a tempo
indeterminato''.
Fortugno (Margherita)
“Le parole di Berlusconi offendono tutti i calabresi”
31/12 ''Le affermazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
nella conferenza stampa di fine anno, non solo offendono i lavoratori
forestali ma dovrebbero suscitare la reazione di tutti i calabresi'':
lo sostiene Francesco Fortugno, consigliere regionale della Margherita.
''Quando si fanno affermazioni gratuite e del tutto infondate - prosegue
Fortugno - solo per pagare il dazio al proprio alleato di Governo,
la Lega Nord, senza invece valutare i benefici effetti che il lavoro
di undicimila forestali sul territorio della nostra Regione ha portato,
si cerca di stravolgere la realta' e questo non si puo' accettare.
Forse ci si e' dimenticati che la Calabria, per la propria conformazione
geomorfologica, e' a grave rischio di dissesti idrogeologici ed e'
grazie al lavoro dei 'nostri' forestali se, negli ultimi anni, i danni
apportati dal maltempo e dalle alluvioni sono diminuiti notevolmente''.
Secondo Fortugno ''forse questo non interessa a chi non vive sul nostro
territorio dato che si vuole nominare commissario ad acta per questa
situazione il ministro delle Riforme, On. Roberto Calderoli, della
Lega Nord, per avviare quel processo che, secondo le intenzioni del
Governo, dovrebbe smantellare il settore forestale, mettendo a rischio
undicimila posti di lavoro e vanificando cio' che gia' e' stato fatto
per mettere in sicurezza interi territori''. ''Circa l' accusa, fatta
spesso da questo governo di centro-destra, secondo cui i lavoratori
forestali oltre ad essere inutili siano anche dei piromani - sostiene
ancora Fortugno - direi che e' ora di finirla di accusare chi svolge
il proprio lavoro con dedizione e coscienza, anche se percependo lo
stipendio con ritardi non accettabili in uno stato civile, con luoghi
comuni creati ad arte da chi ha interesse a dividere l' Italia piuttosto
che badare alla sorte degli italiani''.
Il 2 a Lamezia
si riunisce l’associazione di centrodestra “Zona Franca”
31/12 Amministratori, dirigenti politici, esponenti delle forze sociali
e culturali del centrodestra parteciperanno domenica 2 gennaio a Lamezia
Terme ad un' assemblea indetta dall' associazione ''Zona Franca''
presieduta dall' europarlamentare di An Umberto Pirilli. ''L' iniziativa
assunta dall' associazione 'Zona Franca' - affermano, in una nota
congiunta, i sindaci di Rosarno, Giacomo Saccomanno; di Seminara Antonio
Marafioti e di Taurianova, Rocco Biase - e' da ritenersi di estrema
importanza per il cambiamento delle metodologie politiche e per consentire
una vasta partecipazione della base''. ''L' assemblea - sostengono
Saccomanno, Marafioti e Biase - consente e concede la possibilita'
per tutti coloro che intendono dare un contributo attivo alla programmazione
ed alla scelta delle priorita' di poter partecipare direttamente e
fornire un piccolo, ma certamente validissimo, sostegno alla costruzione
della futura politica regionale''. ''A differenza dell' assemblea
della sinistra che ha discusso solo della individuazione di un candidato
alla presidenza della Giunta regionale gia' indicato e conosciuto
comunque - e' scritto nella nota - la riunione fissata da 'Zona Franca'
vuole essere, invece, un luogo di libero dibattito ove ognuno puo'
affermare il proprio pensiero e le proprie idee, senza alcun lacciolo
partitico, ma semplicemente con la liberta' piu' piena del proprio
intimo sentimento. Un momento fondamentale per la consacrazione effettiva
della democrazia, nel senso piu' puro, ed, anche, un modo per verificare
le esigenze del territorio e la volonta' di questo, in relazione,
appunto, alla nuova collocazione della Calabria in un mondo ormai
globalizzato''.
Berlusconi riaccende
la miccia dei forestali “Piantano alberi e si augurano incendio”:
coro di proteste.
30/12 Esternazione di Silvio Berlusconi sulla soluzione trovata quest'
anno per gli 11 mila forestali calabresi indicata come non definitiva,
perche' e' indispensabile trovare ''un altro lavoro certo e stabile
col quale questi cittadini potranno sfamare le loro famiglie''. Nella
conferenza stampa di fine anno, il premier Silvio Berlusconi ha confermato
la validita' della decisione di affidare al ministro leghista Calderoli
il commissariamento dei forestali, il cui lavoro ha detto di considerare
''fittizio''. Per questo motivo Berlusconi ritiene che si tratti di
un impoverimento assoluto del Paese, che ''rende inaccettabile lasciare
questa situazione senza tentare altre soluzioni''. Per il premier,
in definitiva, quanto il governo ha fatto sui forestali ''non e' certamente
un auto-goal ma testimonia la volonta' di non lasciare come sono situazione
incancrenite''. Secondo Berlusconi non si puo' accettare una situazione
nella quale i forestali ''mettono a dimora le piante e nello stesso
tempo si augurano un incendio''. Non lo avesse mai detto e come un
lampo a ciel sereno sono piovute critiche
dal monto politico e sindacale.
L’Udeur
calabrese conferma l’uscita dalla GAD. Loiero e Minniti ricuciono
30/12 Si e' riunito l'ufficio politico regionale dei Popolari-Udeur
della Calabria, convocato dal commissario Antonio Borrello per un
esame della situazione politica alla luce della unanime decisione
assunta dal consiglio nazionale del partito che ha deliberato l'uscita
dalla Grande alleanza democratica per attestarsi su una posizione
di autonomia a tutti i livelli. Presenti i consiglieri regionali Morrone,
Tripodi, Torchia, il senatore Filippelli, gli ex parlamentari Lamacchia
e Veneto, l'assessore provinciale di Cosenza Morcavallo e la dirigente
Vita Lentini, il dibattito ha sviluppato la "convinta adesione
e l'incondizionato sostegno alla linea politica del partito nella
particolare fase che registra sul versante del centro-sinistra il
chiaro tentativo di ostacolare il rafforzamento dell'area centrale
dello schieramento, la indisponibilita' a definire un programma e
un percorso condiviso verso le regionali 2005 e le politiche 2006,
l'altezzosa sottovalutazione del ruolo politico e dell'insediamento
elettorale del partito". I Popolari-Udeur della Calabria "sono
fortemente impegnati a rilanciare con decisione la propria azione
politica per riaffermare la validita' e l'insostituibilita' di una
presenza che intende realizzare un progetto di crescita e di sviluppo
a favore della Calabria". Si' e' deciso,infine, di continuare
la stagione congressuale apertasi a Reggio Calabria, con la celebrazione
dei congressi provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia,
del congresso regionale che avra' luogo a Lamezia Terme il 30 gennaio
2005, in vista dell'appuntamento del congresso nazionale gia' fissato
per i giorni dal 18 al 20 febbraio 2005 a Napoli.
''Sono convinto, conoscendolo ed avendo lavorato con lui per tanti
anni, che Mastella non andra' via dal centrosinistra''. Ha affermato
a Falerna, Agazio Loiero,
vicepresidente dei deputati della Margherita e candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione Calabria. ''Ne sono covinto - ha aggiunto
Loiero - perche' Mastella e' un animale politico e non riesco a vedere
per lui la piu' piccola delle convenienze a schierarsi col centrodestra.
Riconosco a Mastella grandi qualita' politiche. Per questo sono convinto
che alla fine restera' con noi. Non credo per nulla, peraltro, che
l' Udeur si sia posto definitivamente fuori dal centrosinistra. Mastella
e' stato durissimo sia col centrosinistra che col centrosinistra.
Ma i ponti con noi non sono stati tagliati e sono convinto, come raccontano
anche i giornali, che e' in corso un lavorio sotterraneo per riportare
l' Udeur nell' ambito del centrosinistra. Un lavoro sicuramente difficile
perche' quando ci sono delle cesure poi la ripresa del dialogo e del
confronto e' piu' faticosa ed all' inizio necessariamente piu' sotterranea''.
''In Calabria, in particolare, per quanto ci riguarda - ha detto ancora
Loiero - con l' Udeur non abbiamo mai voluto tagliare i ponti ed abbiamo
sempre guardato al partito di Mastella con grande attenzione e con
la speranza di poterlo riportare nell' alveo del centrosinistra''.
''Per quanto mi riguarda considero essenziale, non oggi ma da sempre,
il contributo che l' Udeur da' alla coalizione di centrosinistra in
Italia ed in Calabria, dove, peraltro, col partito di Mastella permangono
buoni rapporti''. Lo ha detto Marco
Minniti, deputato dei Ds e portavoce in Calabria della
Gad, a Falerna. ''L' auspicio e l' impegno della Gad calabrese - ha
aggiunto Minniti - e' che il problema dei rapporti con l' Udeur a
livello nazionale sia risolto il piu' rapidamente possibile perche'
il contributo del partito di Mastella e' politicamente determinante.
Si tratta dunque di lavorare operativamente affinche' i problemi siano
risolti. L' impegno mio e di Agazio Loiero, candidato per il centrosinistra
alla presidenza della Giunta regionale della Calabria, e' assolutamente
coerente con questa impostazione''.
Loiero
incontra gli alleati della GAD a Falerna e fa gli auguri per il quinquennio
30/12 Agazio Loiero ha incontrato i rappresentanti dei partiti della
GAD in un albergo di Falerna. Nell’incontro, una sorta di quartier
generale pre elettorale, il candidato per il centrosinistra alle regionali
ha spronato tutti alla prossima campagna elettorale oramai già
in atto: ''Gli auguri che ci scambiamo stamattina non valgono soltanto
per il 2005, ma per il prossimo quinquennio, per il periodo cioe'
in cui ci auguriamo che il centrosinistra guidera' la Regione dopo
avere vinto le elezioni della prossima primavera''. Con Loiero c’è
l’inseparabile e deus ex machina dell’operazione elettorale
del centro sinistra, nonché portavoce della Gad calabrese,
Marco Minniti. Entrambi sono soddisfatti. Secondo loro sarà
una marcia trionfale perché la vittoria è quasi scontata,
anche se bisogna ancora lavorare. Il centrodestra è visibilmente
in affanno ed il vantaggio si tocca con mano. Intanto la macchina
elettorale di Loiero e' in pieno movimento. Il vicepresidente dei
deputati della Margherita sta lavorando intensamente. I contatti,
gli incontri, gli scambi di vedute con gli alleati si stanno facendo
sempre piu' frenetici. Un lavoro che il 4 gennaio registrera' un momento
significativo con l' incontro gia' fissato a Catanzaro, nella sede
della Cgil, con i segretari regionali dei sindacati confederali. Loiero
gli auguri per il 2005, nel suo intervento, li rivolge comunque non
soltanto a suoi alleati, ma ''a tutti i calabresi perche' in questa
regione - spiega - ci sono mondi di sofferenza che non appartengono
soltanto al centrosinistra, ma anche al centrodestra. Chi si candida
alla Presidenza della Regione deve guardare a tutta la Calabria e
non soltanto ai suoi potenziali elettori. E per quanto mi riguarda,
se saro' eletto, guardero' a tutta la Calabria ed a tutti i calabresi.
Per questo il mio augurio e' rivolto a tutti. Non non offriamo ai
calabresi mirabilie e sogni, ma stiamo raccogliendo ugualmente importanti
consensi, come emerge anche da alcuni sondaggi, che sono l' effetto
della grande delusione che i calabresi hanno subito votando per il
centrodestra. Tanto che si stanno avvicinando a noi anche settori
dello stesso elettorato della Casa della liberta'''. Loiero è
entusiasta e rivolge un ringraziamento a tutti, compresa la stampa,
''che si segue - dice - con grande attenzione e di cui gradiamo anche
le critiche perche' ci aiutano a migliorare''. Quindi fa un appello
generale all' unita' che ha tutta l' aria di un discorso d' insediamento.
''La Calabria - dice Loiero - ha bisogno di unita' e di lasciarsi
alle spalle le lacerazioni e le divisioni del passato. Dobbiamo scoprire
tutti la nostra appartenenza a questa regione''. E poi aggiunge, con
un pizzico d’orgoglio ''Come centrosinistra in Calabria siamo
stati in grado di lanciare un segnale importante anche a livello nazionale
che sara' seguito anche in altre regioni come la Puglia. E questo
e' per noi motivo di grande soddisfazione''. All’incontro erano
presenti gli esponenti di Unità socialista, del PSE, ma non
Cesare Marini impegnato al Senato per le votazioni sulla finanziaria,
ci dicono. Ma nessun dubbio sulla compattezza della coalizione da
parte di Marco Minniti che afferma: “Il centrosinistra in Calabria
non soltanto e' un' alleanza forte, ma i rapporti al suo interno sono
improntati alla massima collaborazione e solidarieta'. La nostra e'
una coalizione che non e' la somma di tanti partiti, ma una grande
alleanza politica che che fa dell' identita' e dell' autonomia delle
singole formazioni un motivo di ricchezza e non di contraddizione
o di conflitto. Il vantaggio temporale che stiamo accumulando rispetto
al centrodestra e' tutto fieno in cascina che non potra' che esserci
utile. C' e' un orientamento favorevole nei nostri confronti dell'
opinione pubblica calabrese.''. Minniti sottolinea ancora una volta
l' importanza della scelta fatta a Lamezia Terme ''sulla base - dice
- di una procudura democratica molto ampia e sicuramente convincente.
Questo ha consolidato i rapporti all' interno della coalizione. Siamo
partiti con il piede giusto e continuiamo a camminare con un' andatura
spedita, resa ancora piu' evidente dalle difficolta' che sta incontrando
la Casa delle liberta' per la scelta del suo candidato''.
La
solidarietà a Caligiuri, per la mancata nomina, da Pittelli
e Leone
30/12 Quando tutto lasciava pensare che la nomina dell’ex coordinatore
e fondatore di Forza Italia in Calabria stesse andando in porto, si
è invece materializzata l’amara sorpresa. Nelle liste
delle nomine dei nuovi sottosegretari, del nome di Gegè Caligiuri
neanche l’ombra. Questo fatto ha infastidito i vertici regionali
del partito degli azzurri che hanno espresso la loro delusione per
bocca del coordinatore regionale Pittelli che in una lettera ha scritto
al Presidente Berlusconi : ''La deputazione calabrese di Forza Italia,
pur prendendo atto con grande rispetto delle scelte da te operate
all' atto della nomina dei nuovi sottosegretari di Stato - scrive
Pittelli al premier - desidera esprimerti la profonda delusione per
la mancata attribuzione, attraverso l' attesa investitura di Giovambattista
Caligiuri, di una nuova rappresentanza governativa. L' amico Caligiuri,
fondatore del partito in Calabria, puo' contribuire in maniera significativa
al riequilibio della politica calabrese, oggi fortemente sbilanciata
in favore di altri partiti della maggioranza rappresentati ai livelli
governativi piu' alti. Confidiamo che la tua saggia riflessione possa
condurre, nel difficile momento elettorale, al soddisfacimento dell'
esigenza rappresentata alla tua attenzione''.
Dello stesso avviso il capogruppo regionale di Forza Italia alla Regione
Gianfranco Leone che ha espresso la sua piu' sincera solidarietà
all' on. Giovambattista Caligiuri per l' ennesima mortificazione subita
per la mancata nomina a sottosegretario''. Caligiuri e' stato il fondatore
di Forza Italia in Calabria e fino a pochi mesi fa anche coordinatore
regionale del partito.
Minniti
(DS) “Tarda il contropiede della CDL alle regionali”
30/12 ''Sulla scelta del candidato del centrodestra alle prossime
elezioni regionali il famoso contropiede annunciato dal ministro Gasparri
tarda ad arrivare''. Lo ha detto Marco Minniti, deputato dei Ds e
portavoce della Gad della Calabria, parlando con i giornalisti a Falerna.
''Dopo la decisione di candidare Agazio Loiero presa il 28 novembre
scorso dall' Assemblea dei grandi elettori del centrosinistra - ha
aggiunto Minniti - Gasparri aveva detto che il centrodestra, riguardo
la scelta del suo candidato, preferiva agire in contropiede. Mi sembra
pero', sinceramente, che si tratti a questo punto di un contropiede
molto ma molto ritardato''.
Naccarato
“Mi auguro che la legge elettorale venga approvata”
30/12 ''Mi auguro sinceramente che la legge elettorale venga approvata
anche perche' tengo molto che si sancisca, pena l'inammissibilita'
delle liste, il principio delle pari opportunita'. Ho gia' detto che
se si usa il buon senso l'accordo credo ci sia gia'. Se si vuole forzare,
bisogna che si trovi una maggioranza assoluta che voti le forzature
ed i vari articoli''. E' quanto sostiene in una nota il presidente
della commissione autoriforme, Paolo Naccarato, circa l'approvazione
della nuova legge elettorale per le regionali. ''Gli argomenti - ha
aggiunto - per sostenere uno sbarramento al 3% ed oltre possono essere
legittimamente ben altri. Anche perche' non vorrei che temi delicati
che investono il funzionamento del sistema democratico vengano talvolta
affrontati con una certa approssimazione o avendo piu' riguardo per
le proprie convenienze. La risposta vera al problema dei monogruppi
non e' tanto nella legge elettorale, quanto nella approvazione del
nuovo Regolamento del Consiglio Regionale. Insieme ai colleghi Bova
e Pezzimenti abbiamo presentato fin dall'estate scorsa un testo. In
quelle norme che tra l'altro potevano gia' essere state approvate
nei mesi scorsi, vi sono tutte le risposte agli eccessi ed alle disfunzioni
che di tanto in tanto con polemiche spesso ingenerose si tirano in
ballo. Si approvi subito il Regolamento e vedra' se, per gli effetti
che produce, non ho ragione io, e specificatamente in relazione ai
monogruppi''. Circa la designazione del candidato del centrodestra
alla presidenza della Regione Naccarato ha detto che ''non so se e'
cosi' imminente. Anzi, pensandoci bene credo che su questa decisione
pesi cio' che faranno Mastella e i suoi dell'Udeur. Mi rendo conto
che i tempi stringono davvero anzi, per molti versi la CdL e' enormemente
in ritardo, e non vorrei che di questo passo si finisca con l'avere
alle prossime elezioni un candidato unico. Potra' vincere le elezioni
chi sapra' essere protagonista del cambiamento; chi abbandonando furbizie,
rendite di posizione e cattive abitudini sapra' far affermare in Calabria
una nuova mentalita'. Insomma, chi sapra' scommettere su un futuro
positivo per la nostra terra, perseguendo con trasparenza ed efficacia
una reale modernizzazione di tutto il tessuto sociale ed economico
calabrese''. Sulle polemiche con l'assessore regionale Zavettieri,
Naccarato ha poi evidenziato che ''sono stato costretto a difendermi
da attacchi che ho considerato davvero ingenerosi ed ingiusti. Mi
dispiace - ha aggiunto - che Saverio non sia diventato Sottosegretario.
Il Presidente Cossiga e' un genio. Anzi un genio e un profeta ed anche
un grande teologo laico come di recente lo ha definito il Cardinale
Ratzinger. E' il mio maestro. Quasi sempre le cose che dice molto
prima si avverano puntualmente. Prima lo contrastano e poi finiscono
per dargli sistematicamente ragione. Si legga quanto e' straordinariamente
attuale cio' che scrisse l'allora Presidente della Repubblica in un
messaggio che invio' alle Camere nel 1991 sulle riforme istituzionali.
Rimarra' davvero sbalordito. Ed anche sulla Calabria mi ha fatto le
sue previsioni: pero' non le svelo''.
Fiamma
Tricolore: “Oliverio e Corbelli non cercate di speculare su
tutto”
30/12 Continua la polemica sull’iniziativa
di Oliverio e Corbelli. Questa volta è la Fiamma Tricolore
cosentina a mettere il dito nella piaga. Recita la nota diffusa quest’oggi:
“WANTED: Oliverio e Corbelli cercano l'uomo ,raffigurato nella
foto apparsa sui giornali,con in braccio un bambino mentre esce dalle
acque del maremoto .Lo cercano perchè mossi da umana bontà
, vogliono aiutarlo economicamente! Che cazzata !
In una immane tragedia come quella che ha sconvolto tanti paesi e
provocato decine di migliaia di vittime il tandem Oliverio-Corbelli
cerca una persona per dare il suo generoso aiuto .
Il tutto però pubblicizzato a dovere sui media!
Nel Paradiso delle vacanze ,trasformatosi di colpo in inferno, sono
state decine di migliaia le vittime ma loro , i più buoni di
Cosenza, d'Italia e forse del mondo intero, ne cercano uno in particolare
.
E sono decisi a tutto pur di riuscirvi.
Spenderanno anche centinaia di euro per riuscire nel loro intento
e per potere poi annunciare dalle pagine dei giornali e dalle televisioni
che sono stati proprio loro ad aiutare quella persona.
Che brutto modo di fare carità!
Sono tanti coloro che sono rimasti senza casa e senza nulla! Ma il
tandem si è già attivato (hanno dichiarato il gatto
e la volpe ) in collaborazione con altre organizzazioni umanitarie
ed operatori televisivi per rintracciare l'uomo con in braccio il
bambino .
In un momento in cui ci sono migliaia di persone bisognose d'aiuto
loro ne cercano solo due e sperano presto di riuscire a trovarli per
potere magari raggiungerli e farsi fotografare assieme a loro .
E quelle foto farebbero poi il giro del mondo!
Quanta è più bella la solidarietà dei tanti ,
che in silenzio ,dal loro cellulare, hanno inviato un sms al 48580.
Oliverio e Corbelli :abbiate la bontà di tacere !Non cercate
di speculare su tutto!”
Rifondazione
sostiene l’iniziativa di solidarietà di Oliverio
30/12 Il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista alla Provincia
di Cosenza stigmatizza con forza il comportamento e la polemica, messi
in atto dai Consiglieri Provinciali Vincenzo Adamo, Leonardo Trento,
Tonino Belmonte e Antonio Ruffolo, nei confronti del Presidente della
Provincia On. Gerardo Mario Oliverio.
Biagio Diana, Presidente del Gruppo di Rifondazione Comunista, e Marino
Reda, nel sottolinearne la correttezza amministrativa, ribadiscono
il più ampio sostegno e la condivisione del nobile gesto che
ha ispirato il Presidente dell’Ente Provincia a devolvere l’indennità,
a lui spettante dalla funzione di parlamentare, a favore di un intervento
umanitario per le popolazioni colpite dal maremoto dell’Asia
meridionale.
“Si tratta di una iniziativa di grande valore e di profonda
solidarietà -hanno specificato i due Consiglieri di Rifondazione
Comunista Biagio Diana e Marino Reda- che sottende ad un’alta
sensibilità verso vicende così drammatiche verificatesi
in una parte del mondo e che deve vedere tutte le coscienze mobilitate
in soccorso di chi soffre”.
“Per quanto, appunto, considerato, sentiamo la necessità
imperativa -concludono i due Consiglieri di Rifondazione- non solo
di associarci al nobile gesto di solidarietà del Presidente
Oliverio, ma anche di devolvere, dal canto nostro, il gettone di presenza
della seduta dell’ultimo Consiglio Provinciale a favore di quelle
sfortunate popolazioni”.
Pirillo (Margherita)
“In Calabria solo scorribande elettoralistiche del centrodestra”
30/12 Dichiarazione del consigliere regionale della Marghertita Maro
Pirillo: “Con stupore registriamo i tempestivi interventi di
autorevoli rappresentanti istituzionali su alcune importanti questioni
che interessano il nostro territorio. I provvedimenti adottati dal
governo centrale e da quello regionale certamente non risolvono gli
innumerevoli problemi presenti in Calabria. Le ultime scorribande
elettoralistiche della maggioranza di centrodestra sono un fumoso
tentativo di Berlusconi, Chiaravalloti e compagni in tema di occupazione
e sviluppo, in questi ultimi mesi che precedono le elezioni. Dopo
un oblio durato oltre quattro anni, nel corso dei quali il governo
centrale ha riposto nel dimenticatoio del Palazzo tutte le emergenze
che interessano la Calabria, un suo autorevole rappresentante, il
sottosegretario Santelli, è intervenuto nel giro di poche ore
“bollando” alcune iniziative in termini di economia e
di occupazione, dedicate solo ad una parte del territorio, mistificando
quindi una realtà che mostra di non conoscere. Tali iniziative,
tutte, potevano essere realizzate con il Por Calabria che presenta
adeguata disponibilità, e destinare invece dette risorse alla
difesa delle coste o al miglioramento della viabilità del tirreno
cosentino. Ciò non è stato possibile forse per una concorrenza
all’interno delle correnti dei partiti del centrodestra. I calabresi,
e nello specifico i cittadini del tirreno cosentino, si augurano solo
che l’artificioso trionfalismo mediatico di iniziative tese
“allo sviluppo della locale economia”, come traspare dal
contratto di programma, non si traduca nell’ennesima beffa preelettorale,
l’ulteriore presa in giro di un governo di centrodestra, ostaggio
perenne dell’antimeridionalismo della Lega. Non ricordo una
decisa presa di posizione del sottosegretario quando Berlusconi ha
umiliato la Calabria con la nomina del ministro Calderoli quale commissario
per l’emergenza forestali, e né ricordo di aver visto,
durante le assemblee o incontri decisi in tema di crisi del settore
tessile, la Santelli, né il suo segretario particolare (sempre
pronto invece a presenziare gli insediamenti di neo direttori generali
dell’Asl). Nei momenti di crisi alla Marlane, alla Foderauto,
al polo tessile di Cetraro e di Castrovillari, nessun intervento è
stato registrato da alcun esponente di centrodestra, neanche solo
di accorata solidarietà. La maggioranza di governo non può
continuare ad illudere di finte speranze i cittadini ed i lavoratori
calabresi, alimentando il clientelismo, l’assistenzialismo e
gli sprechi nella pubblica amministrazione, come è accaduto
con il Piano di azione annuale (2003) e triennale per la stabilizzazione
occupazionale dei lavoratori Lsu e Lpu, che certamente non risolve
gli innumerevoli problemi dei lavoratori precari. La Calabria non
ha di certo bisogno delle “svolazzanti scorrerie mediatiche”
di chi, invece di impegnarsi alla difesa dei posti di lavoro, parla
di “politica del personale più flessibile” che
in altri termini vuol dire disoccupazione e perdita di posti di lavoro."
Progetto Calabrie
prende forma: Convocato per l’8 gennaio il primo congresso organizzativo
regionale
29/12 Si è svolta ieri a Lamezia una riunione di Progetto
Calabrie in vista dell’attivo regionale convocato per sabato
8 gennaio allo scopo di eleggere gli organismi dirigenti statutari
e di definire gli impegni elettorali che il Movimento potrà
assumere. Nel corso dell’incontro si è manifestata una
generale preoccupazione per l’attuale stato dell’Alleanza
che i due partiti maggiori hanno portato sulla soglia di una pericolosa
crisi.
La FED, nata per unire i riformisti e stabilizzare la più vasta
unità del centrosinistra, è stata trasformata in uno
strumento per la spartizione ed il controllo del potere; in una sede
per prevaricare sugli alleati; in una gabbia per gli stessi promotori
minori, SDI e Repubblicani. Nasce da questi comportamenti il malessere
esploso, per ragioni diverse, nell’UdEUR ed in Puglia e, soprattutto,
la posizione che Prodi è stato costretto ad assumere per non
rimanere ostaggio degli apparati e per conservare un’anima al
centrosinistra.
Se i partiti, DS e Margherita in primo luogo, non rifletteranno sulle
conseguenze dei loro atti e se Prodi non verrà messo subito
nelle condizioni di esercitare pienamente la sua leadership, sarà
impossibile elaborare una linea politica ed ideale davvero alternativa
al berlusconismo, in grado di esprimere l’ansia di rinnovamento
e di mobilitare le passioni, le energie e gli interessi popolari.
La crisi diverrebbe irrecuperabile e le forze più aperte al
nuovo sarebbero costrette e riconsiderare collocazione e ruolo all’interno
dello schieramento di centrosinistra.
In questo senso Progetto Calabrie rivolge ad amici e simpatizzanti
l’appello ad una mobilitazione critica e ad generoso sforzo
organizzativo, finanziario e di disponibilità personale per
potere costruire insieme un’esperienza innovativa sul piano
politico e del governo della Regione.
Nucara nominato
viceministro per l’ambiente.
29/12 Il Presidente Berlusconi ha portato questa sera la lista dei
nuovi sottosegretari al suo Governo al Presidente Ciampi. Nella lista,
in molti, si aspettavano la nomina dell’ex coordinatore regionale
di Forza Italia, GiovanBattista Caligiuri, ma la nomina non c’è
stata. Però c’è stata la nomina di una altro calabrese,
che ha avuto la promozione sul campo. Si tratta del reggino Francesco
Nucara nominato viceministro per l’Ambiente.La nomina ufficilae
avverrà domani mattina al Quirinale dove i neo sottosegretari
e viceministri firmeranno l'incarico davanti al Presidente dello Stato,
Carlo Azeglio Ciampi.
Nel 2001 è stato eletto segretario del Pri, riconoscimento
per una vita spesa per il partito, al quale è iscritto dal
1963. Il sottosegretario dell'Ambiente, Francesco Nucara è
nato a Reggio Calabria il 3 aprile 1940. Laureato in Scienze statistiche
ed attuariali e in Architettura, e giornalista, dal 1962 ha ricoperto
la carica di funzionario della Cassa per il Mezzogiorno, dove dal
dicembre 1976 al marzo 1977 ha svolto l'attività di segretario
della commissione Bilancio e programmazione finanziaria. Sempre all'interno
della Cassa per il Mezzogiorno, nell'aprile del 1977 Nucara è
stato chiamato a collaborare con il responsabile del 'Progetto Speciale
26', per la predisposizione di strumenti di analisi volti ad individuare
''il complesso ottimale degli interventi da realizzare nell'ambito
della formulazione del piano di utilizzazione intersettoriale delle
acque di Calabria''. Nel luglio del 1983, Nucara ha iniziato il suo
percorso politico alla Camera dei Deputati: è stato eletto
nella liste del Partito Repubblicano italiano per tre legislature,
restando in carica fino all'aprile del 1994. Durante il suo mandato
parlamentare, ha fatto parte della commissione Finanze e Tesoro; inoltre,
è stato segretario della commissione Industria, segretario
e vicepresidente della commissione bicamerale per il Mezzogiorno.
E' stato relatore del disegno di legge sulle società di Ingegneria
e sulla riconversione delle fabbriche di armi, rimanendo in carica
come Sottosegretario fino all'aprile 1991. Nel luglio 1989 l'esponente
del Pri è stato nominato Sottosegretario ai Lavori Pubblici.
Dal 1963 ad oggi, ha ricoperto anche numerosi incarichi nel Pri, tra
cui quella di segretario regionale della Calabria, di responsabile
dell'ufficio Mezzogiorno e Aree depresse del Centro Nord, di segretario
organizzativo nazionale.
Chiaravalloti
ancora in corsa per la CDL
29/12 Sara' il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi
a scegliere il candidato della Casa delle Liberta' alla presidenza
delle Giunta Regionale della Calabria. A farlo intuire, è stato
proprio il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Chiravalloti,
che al momento resta il candidato per il centrodestra. Chiarvalloti,
infatti, fino a quando il presidente del Consiglio ''non trovera'
il nuovo candidato'' non deve ''assolutamente sentirsi libero''. Se
lo trovera' Berlusconi a Chiaravalloti offrira' altre collaborazione
perche' ''non vuole privarsi del suo apporto''. E per quanto riguarda
il numero dei candidati Chiaravalloti confessa che ''al momento ci
sono piu' candidati alla presidenza che elettori. Sono circa 25 -
commenta ironicamente - i candidati alla presidenza della giunta regionale.
Ci sono candidature sommerse, di quelle che devono esplodere alla
fine. Candidature che devono risultare i salvatori della Patria, ecc.
Io - conclude - conto ancora di parlarne con la Casa delle Liberta'
perche' Berlusconi non mi ha liberato quando gli ho chiesto sommessamente
di essere tenuto fuori''.
Pappaterra (SDI)
: “Il Governo ha accolto un odg che estende alla Calabria gli
interventi per il sisma dell’80”
29/12 Il Governo, in sede di approvazione della Finanziaria per il
2005, ha accolto un ordine del giorno che punta ad estendere anche
alla regione Calabria la prosecuzione degli interventi di ricostruzione
nelle aree colpite dal terremoto del 1980. ''Tali benefici - ha sostenuto
l' on. Domenico Pappaterra, dello Sdi - erano limitati solo alle regioni
Basilicata e Campania, mentre i comuni calabresi danneggiati, dove
sono ancora aperte le graduatorie per le opere di ricostruzione pubblica
e privata, erano stati esclusi. Con l' approvazione dell' odg il Governo
si e' impegnato a reperire le risorse necessarie per proseguire e
terminare gli interventi nei territori calabresi colpiti dal sisma''.
A giudizio di Pappaterra, che ha accolto con soddisfazione l' impegno
del Governo, con questa scelta l' esecutivo ''dovra' adoperarsi per
eliminare questa ingiusta discriminazione. Infatti - ha aggiunto -
nel mentre sono stati inseriti i comuni della Basilicata e della Campania
colpiti dal sisma del 1980, i comuni delle regioni Marche ed Umbria
danneggiati dal terremoto del 1997 e per ultimo i Comuni delle province
di Brescia e delle regioni Sardegna e Friuli Venezia Giulia colpiti
dagli eventi sismici di novembre e dicembre 2004, la Calabria e' stata
pressoche' dimenticata pur essendo stata teatro nel 1980, nel 1982
e nel 1998 di eventi calamitosi per i quali ancora oggi i cittadini
pagano un alto prezzo''. ''Questa sottovalutazione - ha aggiunto Pappaterra
- non puo' che essere ascritta al totale disinteresse della Regione
verso questi problemi che non ha ritenuto di far sentire la propria
voce come hanno fatto invece le altre Regioni inserite nella Legge
Finanziaria. D' altronde non c'e' da meravigliarsi di tutto cio':
non e' un caso che anche i fondi per i Forestali calabresi erano stati
cancellati dalla Legge Finanziaria e solo la vibrante protesta dei
lavoratori, ha costretto il Governo a riconsiderare tale decisione.
Mi auguro che il Governo non faccia cadere nel dimenticatoio questo
impegno che ha assunto. A tale scopo invito tutti i sindaci dei Comuni
interessati a fare pressioni affinche' l' impegno venga mantenuto''.
La Fondazione
Filosa impegnata nel proporre un manifesto politico per il centro
destra
29/12 ''Le reazioni positive giunte da partiti, associazioni culturali,
movimenti, ci inducono a proseguire in un lavoro di elaborazione culturale
e programmatica da sottoporre pubblicamente a tutti, con l' obiettivo
di definire cosa sia l' area laico-cristiana che si chiama centrodestra
in Calabria''. Ad affermarlo, in una nota, sono Mario Campanella ed
Arnaldo Golletti, della Fondazione Luigi Filosa. ''Il nostro manifesto
- e' scritto nella nota della Fondazione - sara' un grande punto interrogativo
in mezzo al quale dare senso alle parole piu' diverse: da coalizione
a identita', da destra a cattolicesimo politico, da riformismo ad
alternativa sociale: riteniamo che sia un modo futurista, ma anche
rispettoso, per consentire una partecipazione che fissi i contenuti
e la sintesi da dare ad un'area che si sente orfana, in Calabria,
di un progetto comune. E' inutile sottolineare che non vogliamo fare
un partito, ma piuttosto verificare se le sensibilita' dei partiti
e dei movimenti, certo non rappresentati in gran parte da chi ha responsabilita'
di segreterie, che si richiamano alla Cdl possa orientare un ragionamento
di autocritica e di reimpostazione''. ''Nel proscenio politico calabrese
- prosegue la nota - si sono affermate delle novita', ma sono circoscrivibili
al nuovo Psi e ad Alternativa Sociale per l' area del centrodestra.
Movimenti a prima vista diversi, ma certamente meritevoli di attenzione
politica, nati dal nulla e cresciuti perche' coscienti dell' importanza
di concetti come politica, pari dignita' e rapporto partecipativo
con la comunita'. Guardare al futuro avendo consapevolezza di essere
in un secolo diverso dal novecento serve a capire che gli steccati
sono concezioni che l' opinione pubblica definisce arcaici. Dare la
colpa della crisi del centrodestra calabrese al maggioritario significherebbe
continuare con un alibi improponibile, mentre e' giusto conoscere
altri motivi''. ''Ripercorrere i motivi dello stare insieme - conclude
la nota - e' un percorso che va assegnato non solo ai partiti, ma
a noi interessa capire le opzioni culturali, il senso di meritocrazia,
la territorialita', la capitalizzazione e l' identita' di una traccia
governativa''.
Oliverio: “Polemiche
strumentali e incomprensibili”
29/12 ''Giudico del tutto strumentale e percio' condannabile, oltre
che incomprensibile, la polemica sollevata da alcuni consiglieri provinciali
circa l'opera umanitaria che abbiamo messo in campo e per la quale
abbiamo chiesto aiuto''. Lo afferma il presidente della Provincia
di Cosenza Mario Oliverio, rispondendo ai consiglieri provinciali
Vincenzo Adamo, Antonio Ruffolo, Leonardo Trento e Tonino Belmonte,
che ieri lo avevano criticato in merito all'iniziativa di beneficenza
a favore a favore delle zone colpite dal maremoto in Asia. Oliverio
ribadisce che ''l'indennita' spettante al Presidente della Provincia,
determinata dalla funzione di Parlamentare'' sara' utilizzata per
''interventi sociali di particolare rilevanza e significato'', anche
se spiega ancora Oliverio, ''avrei potuto fare altre scelte'' che
non ha fatto perche' ritiene ''importante sviluppare un'azione, sia
pure nei limiti delle risorse finanziarie della Provincia, in direzione
di aree di sofferenza sociale e di qualificazione sul terreno umanitario
e della solidarieta' attiva''. ''Le polemiche di alcuni consiglieri
provinciali, sono gratuite e fuori luogo. Non meritano - commenta
Oliverio - risposte perche' si commentano da sole data la pretestuosita'
e la pregiudizialita' che le anima. La nostra azione sul fronte della
solidarieta' e del sostegno a quanti hanno bisogno di attenzione e
di cura sara' sempre piu' forte e tendera' a mobilitare forze sociali
ed istituzionali ad ogni livello''. A tal proposito il Presidente
della Provincia di Cosenza rende noto che ''assieme a noi sono mobilitate
in queste ore, a sostegno delle vittime della catastrofe asiatica,
numerose associazioni ed organizzazioni non governative ma anche istituzioni
come la Regione, numerosi Comuni, singole personalita'''. Oliverio
suggerisce, ''almeno su questo terreno, di non svilire e non immiserire
con meschine polemiche una iniziativa che ha un valore alto e che
si pone, in primo luogo, l'obiettivo di destare attenzione e sensibilita'
verso vicende drammatiche che meritano rispetto ed impegno coscienzioso
e civile''.
Solidarietà
della Giunta provinciale al Presidente Oliverio
29/12 La Giunta Provinciale di Cosenza, all’unanimità,
e gli assessori provinciali, singolarmente, esprimono la più
ferma indignazione per alcune isolate ed incomprensibili prese di
posizione nei confronti delle iniziative sociali ed umanitarie assunte
dal Presidente, On. Mario Oliverio.
La Giunta Provinciale conferma la piena ed assoluta condivisione per
gli atti di liberalità assunti dal Presidente, sia per l’Oasi
Francescana che per la tragedia dell’Asia sudorientale, che
assumono un valore di altissima sensibilità e di pregnante
significato morale che onorano la Giunta, il Consiglio Provinciale
e l’intera Provincia cosentina.
Peraltro il giusto risalto dato dalla stampa nazionale all’iniziativa
spontanea ed umanitaria del Presidente per la tragedia dell’Asia
e la proporzione immane che va assumendo il disastro naturale ora
per ora, confermano la piena legittimità e giustificano la
immediatezza della reazione di grande solidarietà umana e civile
del Presidente della Provincia, che rappresenta pur sempre il punto
di riferimento politico e amministrativo dell’intero territorio
provinciale.
La Giunta, alfine, stigmatizza la posizione, spesso volutamente strumentale
ed enfatizzata, di quanti tardano a cogliere il nuovo indirizzo ed
il nuovo modello democratico della Provincia di Cosenza, che vuole
gestire il primato di provincia più estesa ed importante d’Italia
sui temi e sulle problematiche più attuali nazionali ed internazionali,
inserendo la Provincia di Cosenza in un contesto politico-istituzionale-economico-sociale
ben più ampio dei confini territoriali provinciali e regionali.
Consiglieri della
Provincia di Cosenza chiedono ad Oliverio di evitare etichette di
benefattori: è polemica
28/12 E’ stata una nota stampa diffusa questa mattina dai consiglieri
provinciali Vincenzo Adamo (PSE), Antonio Belmonte (Margherita), Antonio
Ruffolo (PSE) e Leonardo Trento (SDI), a far scatenare una polemica
sulla opportunità di utilizzare etichette sulla beneficenza.
I quattro consiglieri avevano dichiarato: “La catastrofe che
ha colpito l'Asia sudorientale, il grado di povertà di quelle
zone, se si escludono i villaggi turistici, il rischio di epidemie,
le difficoltà ambientali di mezzi e strutture adeguate a fronteggiare
il dramma occorso, rendono evidenti, laddove ce ne fosse bisogno,
le diverse realtà di un pianeta, la diversa distribuzione di
ricchezza e povertà. Intervenire è obbligo imperativo
della comunità internazionale, delle associazioni umanitarie,
di tutti quanti sentono di mostrare concreta solidarietà a
vittime e superstiti dell'immane tragedia. Qualcuno un giorno scrisse
"non dire alla destra cosa fa la sinistra". Ciò che
non deve essere fatto, mai, e soprattutto ora, è utilizzare
episodi funesti per etichettarsi benefattori attraverso l'uso di soldi
di un'intera collettività e, soprattutto, attraverso artifizi
contabili e nominalistici di cui il Presidente potrebbe fare a meno.
Tutti sanno che l'on. Mario Oliverio, Presidente della Provincia e
deputato di questa repubblica, per il divieto di cumulo previsto dalla
legge dello Stato, non può disporre di due indennità;
l'indennità che gli sarebbe spettata come Presidente della
Provincia è indisponibile e non può essere devoluta
a chicchessia, né a comunità di volontariato né
alle vittime dell'Asia sudorientale; il Presidente Oliverio può
fare beneficenza come e quando vuole ma, se decide di farlo, con la
propria indennità allora vuol dire che la fa con quella che
gli spetta per espletare il mandato di parlamentare della Repubblica
italiana. Se invece, così come sta facendo, questa la fa con
i soldi della Provincia deve avere il buon senso di dire ai cittadini
che quelli non sono soldi che sottrae alla propria indennità
ma dal Bilancio della Provincia di Cosenza. Ci auguriamo che la Giunta
Provinciale prima ed il Consiglio poi dispongano un congruo contributo
a favore di chi soffre, non solo in Asia sudorientale, magari sottraendo
tali risorse ad alcune voci di spesa eccessivamente onerose, senza
mettere la firma ma in maniera del tutto impersonale e veramente istituzionale!!!”.
- Immediata la replica di due consiglieri dello Sdi,
Aieta e Federico, che per primi
replicano: “Nell' ottica per la quale ogni occasione - beneficenza,
interventi, dichiarazioni - e' buona per criticare, alcuni consiglieri
si destreggiano male in una parabola confusa in cui le citazioni bibliche
vanno a braccetto con la demagogia pura. I quattro consiglieri provinciali
- hanno aggiunto Aieta e Federico - prima apprezzano la necessita'
della beneficenza e poi condannano quella di Mario Oliverio che, primo
fra tutti i Presidenti di Province italiane (che stanno mobilitandosi
senza subire attacchi strumentali, immaginiamo) ha immediatamente
sentito il dovere di chiamare a raccolta tutti per aiutare le vittime
di una catastrofe, partendo da un proprio apporto. Sia ben chiaro
ed una volta per tutte: i fondi destinati ad iniziative solidali sono
indennita' risparmiate che la Provincia poteva non utilizzare o utilizzare
diversamente, per uno spettacolo, un contributo ad una sagra o altro.
E' stato giudicato meglio aiutare chi e' in effettiva difficolta'''.
''Mettendo - hanno proseguito - ovviamente la firma cui i censori
fanno riferimento, come richiesto proprio dal ruolo istituzionale
ricoperto. E poi: l' azione di governo della Provincia di Cosenza,
della quale la linea solidale e' tra quelle privilegiate, con quali
fondi dovrebbe concretizzarsi? Lo chiediamo ai consiglieri che, evidentemente,
ancora non hanno ben chiari meccanismi e funzioni dell'Ente per cui
hanno sposato la missione di gridare agli inesistenti scandali''.
- A seguire i capigruppo alla Provincia dei DS,
Magorno, e della Margherita, Tonnara,
chiedono lumi, in una nota congiunta, circa la richiesta dei quattro
consiglieri di maggioranza.
''Non capiamo affatto il senso del duro attacco che alcuni consiglieri
provinciali hanno lanciato contro l' iniziativa umanitaria messa in
campo dal presidente Oliverio a favore delle popolazioni vittime del
maremoto''. Nella dichiarazione i due esponenti manifestano ''totale
solidarieta''' a Oliverio e parlano di ''polemica vile, banale e priva
di ogni valenza politica''. ''Noi pensiamo - e' scritto nella dichiarazione
- che un Ente debba intervenire come ha fatto il presidente Oliverio,
con grande senso di responsabilita' e solidarieta', in tragedie che
pesano su di tutti. Pensiamo anche che l' onorevole Oliverio non sia
stato il solo a mobilitarsi. Ma mentre quello che altrove e' stato
motivo di plauso e condivisione per Adamo, Ruffolo, Trento e Belmonte
e' pretesto di attacco che tira ancora in ballo la superata questione
dell' indennita' che, e' del tutto chiaro, e' oggetto di una scelta
piena e legittima''. ''Non troviamo altra ragione per l' intervento
in questione - sottolineano Magorno e Tonnara - se non immaginare
che quello che probabilmente mette in difficolta' i consiglieri e'
che il presidente della Provincia si sia mosso tra i primi in Italia
ed anche bene, se l' iniziativa e' stata apprezzata e sostenuta ovunque.
Crediamo che non siano trovate pubblicitarie come non crediamo che
i consiglieri abbiano compreso proprio il senso della solidarieta'
intesa come linea di governo''. Per i capigruppo di Ds e Margherita
alla Provincia di Cosenza ''quello che e' certo che speculare sul
bene, sul giusto, sul corretto agire di una Amministrazione ci sembra
volgare, condannabile oltre che assolutamente deleterio per il prestigio
dell' Ente stesso''.
- Infine il consigliere Mario Caligiuri
dell’Udeur, vice presidente del Consiglio provinciale
stigmatizza il comportamento dei quattro suoi colleghi affermando:
''Stigmatizziamo duramente l' atteggiamento dei consiglieri Adamo,
Ruffolo, Trento e Belmonte che utilizzano una iniziativa nobile per
gettare fango sul presidente Oliverio, cui va tutta la nostra piu'
piena solidarieta'''. ''Ci ha sorpreso non poco l' intervento - prosegue
Caligiuri - anche perche' la complicata argomentazione, relativa alla
questione dell' indennita' destinata come fondo di solidarieta', si
classifica per quello che e', e cioe' un tentativo di strumentalizzare
un pretesto qualsiasi, non importa se esso e' di alto valore''. Per
Caligiuri, inoltre, ''appare di bassa lega quello che i consiglieri
affermano e la questione che trascinano. Ci auguriamo che un atteggiamento
piu' costruttivo possa concorrere a costruire una immagine positiva
della Provincia di Cosenza, che smetta di essere soffocata in polemiche
che non hanno niente di politico''.
Preoccupazione
nella GAD per l’uscita di Mastella. Veneto: "uscita fatto
naturale"
28/12 Sono pronti a ricostruire nuove alleanze al centro dopo che
il Consiglio nazionale ha sancito la decisione dei Popolari-Udeur
di presentarsi da soli alle prossime elezioni regionali, fuori dall'alleanza
con la Gad, fanno sapere dalla stanza dei bottoni dell’Udeur
i maggiori elementi di spicco del partito. Ma c’è ancora
chi tenta l’ultima carta della mediazione, come l’on.
Gerardo Bianco (DL)
che ammette l’errore affermando che ''non aver riconosciuto
uno spazio di rappresentanza a Mastella è stato un errore che
va riparato''. Tuttavia, secondo l'esponente popolare dei Dl, ''Mastella
dovrebbe compiere un atto di coraggio: cercare un punto di incontro
con la Margherita al Sud in vista delle elezioni regionali. Anzi,
ritengo che sarebbe stata opportuna una vera e propria fusione in
Campania, Calabria e Basilicata per individuare e sostenere candidati
comuni''. L'operazione avrebbe un senso perchè ''Udeur e Margherita
sfiorano al Sud la potenzialità elettorale della Dc. Parlando
più in generale -prosegue l'ex segretario dei Popolari- non
riesco proprio a capire la critica che viene fatta a chi vuole impegnarsi
per ricostituire un soggetto politico di centro. Il centro -insiste
Bianco- non ha più una sua autonomia anche a causa della pessima
polarizzazione determinata, all'interno e tra gli schieramenti, dal
sistema elettorale maggioritario''.
Ma nell’Udeur calabrese si è pronti all’estrema
soluzione come afferma Armando Veneto
, ex deputato, dell'Udeur, ora membro del consiglio nazionale di Alleanza
Popolare - Udeur, responsabile nazionale dei problemi dello Stato
e componente dell'Ufficio politico. ''L'uscita dalla Gad e' un fatto
naturale, dopo la presa d'atto dell'insufficiente considerazione con
cui il centro viene guardato e del quale la Fed pretende il monopolio''.
Secondo Veneto ''la ripresa dell'autonomia implica, per prima cosa
una scelta per la Calabria. Il che significa -conclude - mettere da
parte interessi personali e di partito e lavorare per una Calabria
nuova. Valuteremo su questa proposta politica, ogni possibilita' di
alleanza''.
Il segretario dello SDI Boselli
rincara la dose ed aggiunge in una intervista sul Mattino : ''Democratici
di sinistra e Margherita hanno voluto tutte le presidenze ma ora non
resta che assegnare la Basilicata a Mastella''. Boselli chiama gli
alleati all'accordo con l'Udeur ''prima che lo strappo diventi irrimediabile''.
''I due partiti principali -continua Boselli con il quotidiano diretto
da Mario Orfeo- hanno impostato, secondo me, fin dal principio male
questa vicenda''.
Intanto Vannino Chiti,
coordinatore della segreteria dei Ds, e Franco
Marini, segretario organizzativo della Margherita,
si sono incontrati con i capigruppo dell'Udeur di Camera e Senato,
Nuccio Cusumano e Mauro Fabris. Al centro dell'incontro le ragioni
che hanno portato ieri il Consiglio nazionale dell'Udeur a decidere
l'uscita del partito dalla Grande Alleanza Democratica e a scegliere
di correre da solo alle regionali. La riunione - sempre a quanto si
apprende - e' servita ad avviare una discussione sulle richieste avanzate
dall'Udeur agli alleati, ma non e' stata conclusiva.
Su Mastella è anche interessato il centrodestra
e il capogruppo di An alla Camera Ignazio
la Russa, ha affermato: ''Il modo migliore per aiutare
Mastella in questo momento e' di non fare nessuna pressione, anche
perche' con Mastella le pressioni non servono. Mastella ha un suo
percorso di origine - ha aggiunto La Russa - per il quale ho sempre
giudicato innaturale la sua posizione all' interno del Centrosinistra.
D' altra parte - continua l' esponente di An - ho sempre preferito
Mastella, molto chiaro nelle sue posizioni, rispetto a chi ammanta
con parole nobili voltafaccia politici ben piu' gravi. Mastella dice
semplicemente che in politica e' meglio stare al governo, piuttosto
che all' opposizione. E al governo - sostiene La Russa - naturalmente
preferisce stare con chi ha progetti piu' simili al suo percorso di
origine''. Al cronista che gli domandava se ci fosse da parte di An
alcuna pregiudiziale ad una alleanza per le realta' locali per le
prossime regionali, La Russa ha replicato: ''Assolutamente no, noi
non l' abbiamo mai posta''.
Ma non cessano gli appelli provenienti da entrambi gli schieramenti
nei confronti del partito del Campanile.. ''In questo momento -dice
il capogruppo alla Camera Nuccio Cusumano- siamo in una fase di attesa
serena, che sarà utile per ridefinire il ruolo e i compiti
di un partito di centro all'interno di un sistema politico bipolare''.
''Allo stato -aggiunge l'esponente del partito del Campanile- non
ci sono novità. Tuttavia, se le dichiarazioni che tutti abbiamo
letto ieri e oggi non sono pure declamazioni mediatiche ma sono il
portato delle riflessioni responsabili dei vertici del centrosinistra,
allora ci attendiamo degli atti conseguenti''. Auspicio espresso anche
dal presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio: ''Dalle difficoltà di questi giorni
-dice il leader del Sole che ride- può e deve scaturire un
accordo più solido per le prossime Regionali e per le elezioni
politiche del 2006''. ''Dobbiamo cogliere questo momento di crisi
come un'opportunità per definire delle regole condivise ed
un più solido accordo politico. L'alleanza di centrosinistra
ha la responsabilità di costruire un'alternativa di governo
credibile rispetto ad un centrodestra pericoloso e dannoso che sta
affossando il Paese''. Sul fronte Ds, parole importanti arrivano dal
presidente della Regione Campania Antonio
Bassolino: ''Bisogna continuare a lavorare nelle prossime
ore e nei prossimi giorni per dare risposte giuste su temi posti da
Mastella a cominciare da una più forte rappresentanza del Mezzogiorno.
Non bisogna dare per scontato che esca dalla Grande alleanza democratica''.
Per l'esponente della Quercia ''ci sono spazi e possibilità
perchè l'Udeur sia nella Grande allenza democratica e ci stia
nella maniera giusta in quanto rappresentante di una forza importante
di centro.Una coalizione deve dimostrare di essere tale e tenere conto
della varie posizioni. E' un momento difficile ma bisogna fare di
tutto perchè Mastella rimanga ,l'Udeur è essenziale
per tutto il centrosinistra''. ''I vertici del centrosinistra -ammonisce
il capogruppo dei Comunisti italiani
alla Camera Pino Sgobio- devono affrontare la questione
politica posta da Clemente Mastella. L'Udeur è ormai parte
integrante dell'alleanza e non può essere lasciata alle sirene
della destra''. Sirene che naturalmente fanno sentire la loro voce.
''Occorre guardare con attenzione alle scelte dell'Udeur -sottolinea
il viceministro per il Commercio con l'Estero Adolfo
Urso,di An- che mettono a nudo il re Prodi e la sua
politica di appiattimento nei confronti dei neo-comunisti''. ''Mastella
-aggiunge l'esponente di via della Scrofa- è sempre stato un
corpo estraneo alla sinistra; in alcuni casi necessario, sopportato,
ma sempre mal digerito. Non va pertanto esclusa a priori l'ipotesi
di accordi locali, laddove vi siano le condizioni politiche e soprattutto
la piena condivisione dei programmi di governo, per le elezioni regionali''.
''Prodi esce da questa vicenda ancora più delegittimato –afferma
invece la vicecapogruppo di Forza Italia
alla Camera Isabella Bertolini- Ha preso in giro Mastella
per tanti mesi e ora si nasconde dietro un assordante silenzio. D'altronde,
quelli della Gad quando parlano fanno solo chiacchiere inutili e non
saranno mai in grado di governare il Paese. Il segretario del Campanile
dovrebbe averlo già imparato a sue spese'' Ma la decisione
dei Popolari-Udeur riapre anche il dibattito sul futuro del bipolarismo
e sulla possibilità di rinascita di un grande centro in grado
di porsi come ago della bilancia tra i due schieramenti. La scelta
di Mastella, commenta Francesco Cossiga,
''è l'inevitabile conseguenza di un uso egemonico di uno squilibrato
sistema elettorale maggioritario, con il quale si vuole ridurre a
forzata unità ciò che è diverso''. ''Con l'attuale
legge elettorale -commenta l'ex segretario del
Ppi Gerardo Bianco- l'idea di un centro autonomo,
di una terza via moderata non è realizzabile. A meno che Mastella
non pensi ad una lunga marcia, come quella che ha portato i liberali
inglesi a trasformarsi da forza residuale, in un partito con un largo
consenso. Uno spazio esiste, a patto che Mastella non intenda passare
subito all'incasso ma appoggiando, ad esempio, l'idea di un partito
autonomista di centro al Sud immaginato da Ciriaco De Mita. Il soggetto
politico di riferimento è la Dc bavarese che, nel caso italiano,
dovrebbe federarsi con la Margherita''. ''L'ipotesi più verosimile
-commenta Enzo Carra. della Margherita-
è che l'Udeur sceglierà di appoggiare un candidato presidente
del centrodestra in una Regione, e un candidato del centrosinistra
in un'altra. Più che l'ago della bilancia, attualizzerei per
Mastella la 'politica dei due forni'''. ''Penso che lo spazio per
un terzo polo o una terza forza -afferma Sergio D'Antoni-
non esista. I tentativi fatti dimostrano chegli italiani hanno scelto
con convinzione la via bipolare e io l'ho sperimentato sulla mia pelle,
quando nel 2001 naufragò l'esperienza di Democrazia Europea''.
E allora occorre che la Gad riallacci i legami con i Popolari Udeur:
''l'iniziativa -dice l'ex segretario della Cisl-deve arrivare dai
partiti ma anche Prodi deve fare la sua parte e far pesare la sua
volontà''. Nel dibattito si inserisce anche 'Il
Riformista' che in un editoriale che sara' pubblicato
domani si chiede ''Perche' Prodi non parla?'. E racconta: ''Dicono
che Clemente Mastella, il giorno di Santo Stefano, avesse chiesto
una dichiarazione formale di Prodi da offrire al suo partito, qualcosa
che riconoscesse la piena partecipazione dell'Udeur alla Gad e la
par condicio con le altre componenti. Quella dichiarazione non è
arrivata, e Mastella ha consumato lo strappo, seppur rammendabile''.
''L'episodio - scrive il quotidiano diretto da Antonio Polito - segnala
un aspetto alquanto misterioso della strategia di comunicazione del
leader della Gad: il silenzio in cui sembra essersi chiuso da qualche
tempo. Nel caso di Mastella, la ragione può essere comprensibile.
Gli strateghi di Prodi, l'inner circle di amici fidati e appassionati
che da sempre lo circonda, gli consiglia, di sfruttare insomma al
meglio l'autorevolezza che la sua lunga esperienza europea certamente
gli consegna, e che per molti è il suo migliore asset elettorale.
La cosa crea più di un problema ai leader di partito, che si
aspetterebbero da lui le soluzioni e le mediazioni. Ma ha una uua
ratio''. ''Spero che qualcuno stia facendo qualcosa per ricucire lo
strappo con Mastella, ma a me non risulta'', auspica invece il vice
presidente della Camera e deputato Ds
Fabio Mussi che fa notare: ''ultimamente nella Gad
sono tutti preoccupati per chi sta al volante, ma non vorrei che nel
frattempo si perdessero le ruote''. ''La politica degli affetti e
delle mani tese in questo momento servono a poco. Noi abbiamo posto
una questione politica molto chiara e primaria: una riorganizzazione
del centrosinistra. Vogliamo sapere si fa o no'', gli risponde a distanza
Paolo Cirino Pomicino,
fermo sulle sue posizioni.
Summit di fine
anno della GAD a Falerna giovedì 30
28/12 Lo scambio degli auguri per il 2005 sara' lo spunto di un incontro
che Agazio Loiero avra' giovedi' prossimo, 30 dicembre, a Falerna,
con i rappresentanti dei partiti del centrosinistra che sostengono
la sua candidatura alla presidenza della Giunta regionale. Loiero,
in particolare, incontrera' i parlamentari, i consiglieri regionali,
i presidenti delle Amministrazioni provinciali, i sindaci ed i dirigenti
dei partiti.
Loiero a Grimaldi
l’8 gennaio con Mancini e Minniti
28/12 Agazio Loiero, Giacomo Mancini e Marco Minniti saranno gli
ospiti della manifestazione dal titolo "Un'Alleanza per vincere
nel Savuto e in Calabria" che si svolgerà nella sala consiliare
del comune di Grimaldi sabato 8 gennaio alle ore 17.L'iniziativa è
stata fortemente voluta dal sindaco di Grimaldi Pino Albo insieme
ai sindaci di Belsito, Nino De Rose, e di Malito, Mario Guzzo Foliaro.
I tre dirigenti del Pse-Lista Mancini hanno inteso creare un'occasione
di confronto tra l'onorevole Agazio Loiero, candidato a presidente
dell'Alleanza e tutti gli amministratori e i dirigenti dei partiti
di centrosinistra e la cittadinanza di un territorio dalle enormi
potenzialità che ha patito nel corso degli ultimi anni più
degli altri la scarsa attenzione da parte del governo della destra.
L'Alleanza che ambisce a conquistare il governo della regione deve
partire da dove ha fallito la destra e nel Savuto, che in Giacomo
Mancini ha un deputato capace di dare voce alle sue ansie e alle sue
speranze e che è considerato un punto di riferimento importante
dagli amministratori e dai cittadini, può trovare anche la
collaborazione di una nuova e preparata classe dirigente che è
stata capace di ripartire dopo la sconfitta del 2001, riconquistando
presidi importanti come la guida della Comunità Montana, con
la presidenza riconfermata pochi giorni fa, di Anna Aurora Colosimo.
La presenza di Marco Minniti, che è stato determinante nella
definizione della candidatura a presidente della coalizione, nobilita
la manifestazione e rappresenta un ulteriore riconoscimento del buon
lavoro svolto dal centrosinistra nel territorio del Savuto.
Veneto (Udeur)
“Il centro moderato è scomparso dalla coalizione”
''Il nostro malessere durava da tempo e non e' stato motivato dall'
attribuzione della candidatura per la presidenza di una Regione bensi'
dalla scomparsa progressiva del centro moderato dalla coalizione del
centrosinistra, voluta appositamente da Ds e Margherita''. Lo ha detto,
in una dichiarazione, Armando Veneto, responsabile dei Problemi dello
Stato dell' Udeur. ''Si tratta di una situazione - ha aggiunto Veneto
- determinata dalla progressiva perdita della linea socialdemocratica
all' interno dello schieramento di centrosinistra. C e' da considerare
anche che Prodi non ha mai voluto essere un leader del centro, lasciandosi
appiattire sulle posizioni estreme dei Verdi e di Bertinotti. Una
situazione che ha determinato inevitabilmente la competizione tra
Ds e Margherita, che pero' in precedenti occasioni, vedi la designazione
di Agazio Loiero per la candidatura alla presidenza della Giunta regionale
in Calabria, non avevano avuto difficolta' ad accordarsi, facendo
fuori tutti gli altri partiti della coalizione''.
Perrelli (Liberaldemocratici)
“Riconciliare la società con la politica”
28/12 ''C' e' molto da fare e molto da rinnovare nei riguardi dei
mutamenti e dei vecchi scarponi, ma se i partiti politici del centrosinistra
non trovano la buona volonta' del dialogo e tutti subiscono la suggestione
delle proprie proposte la situazione e' destinata a peggiorare e la
dialettica tra i partiti diventa improduttiva''. E' quanto sostiene
in una nota il coordinatore regionale del partito dei Liberaldemocratici,
Tonino Perrelli. ''Ci sono censure morali - ha aggiunto - che vanno
ascoltate, ma ci sono aggressioni che vanno rifiutate: oggi da pulpiti
diversi si fanno prediche uguali con il rischio che gli opposti si
incontrino su un bersaglio comune che siamo noi Patto dei Liberaldemocratici.
Riconciliare la societa' con la politica deve costituire il primo
interesse dei politici di centrosinistra, della Grande Alleanza Democratica,
perche' altrimenti eventuali separazioni prolificano le frammentazioni
''da bassalega'' i liberalismi ed i partiti devono rinunciare tutti
a qualcosa per guadagnare tutti in termini di credibilita' di sviluppo
e di comunicazione. Speriamo che la Nascita che si e' manifestata
agli uomini di buona volonta' ci aiuti ad essere veramente di Buona
Volonta', nell'obbedire al mondo che riceveremo di rappresentare,
per servire''. ''Portiamo - ha proseguito Perrelli - per la fine di
questo anno, al Bambino che e' nato, il disagio di essere insufficienti
al modo e la promessa di cercare di corrispondere meglio alla causa
che abbiamo intrapreso. Chiediamo perdono se osiamo dirci cristiani
in case piene di ricchezza mentre c' e' chi muore di fame. Chiediamo
perdono alla fine di quest' anno che muore, se con crudele discernimento
mondano, facciamo questione di classi sociali, di ceti politici e
di altre cose del genere, mentre tutti gli uomini sono una cosa sola.
Chiediamogli perdono, alla fine dell'anno, se non siamo come Lui volle
essere, e cioe' poveri, pronti a pagare di persona per le colpe altrui,
raminghi per aiutare gli altri''. ''Questa e' la grande sfida - ha
concluso - la grande scommessa dei Pattisti Liberaldemocratici e chiediamo
all' elettore calabrese di collaborare alla creazione di una Calabria,
punto forte di questo nuovo progetto e del proprio impegno''.
Galati (NPSi)
denuncia irregolarità in Fincalabra: “Violata la legge
istitutiva e aumentati i costi”
27/12 Il capogruppo del Nuovo Psi nel Consiglio regionale, Francesco
Galati, ha presentato un' interrogazione al presidente della Giunta
regionale in cui fa riferimento ad alcune questioni riguardanti la
Fincalabra. ''E' a conoscenza il Presidente della Regione - chiede
Galati nell' interrogazione - che, attraverso recenti modifiche statutarie
che violano la legge regionale, il Presidente di Fincalabra ha provveduto
alla costituzione di due nuove societa', una denominata Fincalabra
Investimenti Spa, di cui la stessa Fincalabra detiene il 100 per cento
del capitale sociale, e l' altra denominata Fincalabra Garanzie Spa,
di cui Fincalabra detiene il 95 per cento del capitale sociale, nonostante
in quest'ultima avrebbero dovuto partecipare banche ed enti locali?.
Galati parla di ''violazioni della legge istitutiva di Fincalabra
'' da parte del Consiglio di amministrazione. Non ravvisa, il presidente
Chiaravalloti, nella costituzione delle due nuove societa', aventi
identiche finalita' operative di Fincalabra Spa, una mera duplicazione
di costi derivanti, oltre che dai necessari investimenti per il funzionamento
delle stesse, anche dai costi certi derivanti dalle nomine gia' effettuata
di ben 14 Consiglieri di Amministrazione, dieci sindaci e due Direttori
Generali?''. Il capogruppo del Nuovo Psi chiede anche se il presidente
Chiaravalloti ''e' a conoscenza del fatto che i presidenti delle due
nuove societa' sono, rispettivamente, l' assessore regionale alle
attivita' produttive, Giuseppe Gentile, incompatibile, e l' ex assessore
regionale Emmanuele Emanuele? Ed e' a conoscenza il Presidente della
Regione che l'amministratore delegato di una delle due societa' e'
l'attuale Presidente in prorogatio di Fincalabra Spa ed il Presidente
del collegio sindacale e' un membro, anch'egli in prorogatio, dell'attuale
collegio sindacale di Fincalabra?''. ''La societa' Fincalabra spa
- rileva Francesco Galati - e' stata costituita il 22 dicembre del
1989, con la legge regionale n.7 del 30 aprile del 1984, ai sensi
dell'art. 69 dello Statuto della Regione, per concorrere, nel quadro
della politica di programmazione economica, allo sviluppo economico
e sociale della Calabria. L 'atto costitutivo, all'articolo 3, ed
il relativo Statuto sociale, all'articolo 5 titolo II, prevedevano,
rispettivamente: 'Per il compimento dello scopo sociale la Fincalabra
spa puo' assumere partecipazioni minoritarie nelle societa' di capitale,
nelle societa' cooperative e nei consorzi di piccole e medie dimensione
gia' costituiti e/o da costituire...'' e ''ciascuna delle partecipazioni
previste al punto 4 dell'articolo precedente non potra' superare il
35 per cento del capitale delle societa' di cui Fincalabra spa venga
a far parte. Tale limite potra' essere elevato fino al 49 per cento
quando si tratta di societa' cui partecipano, in misura complessiva
superiore al 20 per cento del suo capitale, anche enti pubblici o
privati dai primi controllati. La Fincalabra spa non potra' impegnare
per i suoi interventi in una sola societa' una somma complessiva superiore
al 15 per cento del proprio patrimonio, fermi comunque i limiti di
cui al precedente comma''. ''Considerato - sostiene Galati - che gli
articoli sopra richiamati nei due atti pubblici rispettano il contenuto
nonche' i limiti di quanto fissato dall'articolo 2 della legge regionale
del 30 aprile 1984 istitutiva di Fincalabra e che, inoltre, nel corso
della vita sociale, anche se si e' proceduto a modificare lo Statuto
originario, tali modifiche non hanno mai alterato i dettati previsti
dalla legge istitutiva ed in particolare finalita', compiti, funzioni
nonche' limiti di partecipazioni di Fincalabra in altre societa',
desta scalpore e allarme apprendere che il Consiglio d' amministrazione,
illecitamente, ha sottoposto all' approvazione dell' assemblea dei
soci la modifica dell' esercizio sociale prorogando, di fatto, lo
stesso dal 31 dicembre del 2003 al 30 giugno del 2004 con un allungamento
di 6 mesi del termine naturale e che ha anche inteso stravolgere le
finalita', i compiti e le funzioni sancite dalla legge regionale.
In particolare - aggiunge Galati - tra le modifiche predisposte dall'
attuale Consiglio di amministrazione - e sottoposte all'approvazione
dell'assemblea straordinaria dei soci tenutasi il 28 settembre scorso,
risultano quelle relative alle forme di partecipazioni in societa'.
Si tratta di modifiche palesemente in contrasto con la legge istitutiva
di Fincalabra che fissa limiti ben precisi alle modalita' operative
della stessa, prioritariamente al fine di evitare la concentrazione
degli interventi e del relativo rischio in un numero limitato di societa'.
Senza dire che, ancorche' tali modifiche statutarie siano in contrasto
con la legge istitutiva, esse alterano radicalmente i limiti fissati
nella legge che solo il Consiglio regionale puo' modificare''.
Meduri (DL) “La
finanziaria non affronta alcun problema reale”
27/12 ''Questa Finanziaria, di cui il Governo, umiliando pervicacemente
il Parlamento, impone l' approvazione a colpi di fiducia, non affronta
alcun problema reale del Paese''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''In particolare - aggiunge
Meduri - il Mezzogiorno resta il grande assente. Sin da novembre sindacati
e Confindustria hanno siglato un documento di rilancio per il sud,
indicando anche le principali questioni da affrontare, ma il Governo
sino ad ora non ha avuto nemmeno il tempo per leggerlo. Il Governo
ha perfino tentato di sottrarre le risorse destinate ai forestali
ed ai braccianti agricoli, un comportamento a dir poco vergognoso,
sconfitto grazie alla lotta dei lavoratori che hanno dovuto bloccare
la regione per avere la certezza di proseguire la loro attivita'.
Tutta l' azione dell' esecutivo porta al disagio sociale ed alla demoralizzazione
e non e' certo per caso che sia ripartita anche in Calabria l' emigrazione
interna. Questa realta' sara' resa ancora piu' difficile da gennaio,
quando torneranno ad aumentare le tariffe di autostrade, luce e gas
e lo stesso avverra' per le ferrovie. E' ora di finirla con questa
politica - conclude - noi daremo fiducia e speranza di riscatto ad
un Paese che ha bisogno di un' altra politica''.
Fondazione Filosa:
“la CDL calabrese ha perso la bussola”
26/12 ''LA Cdl ha perso la bussola e vive uno stato di confusione
di identita' che rischia non solo di farle perdere le elezioni regionali,
ma di produrre disorientamento e disaggregazione. Tutto questo e'
il risultato di una lunga involuzione dirigenziale''. Ad affermarlo
sono i responsabili della Fondazione Luigi Filona in una nota diffusa
alla stampa. ''Una confusione - si afferma nella nota - che nasce
da un processo di arretramento rispetto alla costruzione di una politica
di contaminazioni ed espressione di un collateralismo che e' sotto
gli occhi di tutti. L' elettorato della Cdl e' confuso e non vede
una politica delle diversita' integrata nelle sue componenti laiche,
cristiane e di destra, ma solo un improbabile insieme di interessi
mal difesi. Per dirla con Groucho Marx, i dirigenti altolocati della
Cdl sono come quei libri che, pur valendo poco, stanno in cima alle
librerie. Anche le cose buone realizzate durante l' esperienza di
governo regionale, come alcune leggi di riforma e l' azione di dirigenti
di settore illuminati, pensiamo alla protezione civile, vengono nascoste
da una contrapposizione interna fine a se stessa e dall' assenza di
entusiasmo politico''. ''La Cdl in Calabria - prosegue la nota della
Fondazione Filosa - non sa intercettare l' azione del Governo centrale
e vive di luce riflessa, delegando ogni suo destino a quello della
coalizione centrale. Se non ci fosse da dire che molti dirigenti sono
dilettanti allo sbaraglio si penserebbe ad una linea di 'collaborazione
con il nemico' che si nota guardando l' accentramento di poteri e
funzioni a chi non rappresenta nessuna delle componenti. I buoni dirigenti
non mancano, cosi' come non mancano le buone leggi e pensiamo all'
estensione della Sabatini alle piccole e medie imprese, alla legge
per il ritorno dei cervelli ed a tante altre cose, ma senza una politica
d' insieme si disperdere un patrimonio culturale. Se non si prende
consapevolezza di questo, si arrivera' ad una desertificazione che
allontanera' ancora di piu' l' elettorato''.
Anche in Lombardia
i socialisti verso una lista unica.
24/12 ''Il problema e' la politica e non Riccardo Sarfatti, candidato
della GAD, al quale andra' comunque tutto il nostro sostegno''. La
dichiarazione e' del senatore dello Sdi, Roberto Biscardini. ''La
vicenda lombarda - aggiunge - dimostra che la cosiddetta Federazione
Riformista si esaurisce in un rapporto a due fra Ds e Margherita.
Alcuni dirigenti dello Sdi si erano illusi di poter candidare Pia
Locatelli, cosi' come in Calabria lo Sdi si era illuso di poter candidare
Cesare Marini''. ''Adesso non bisogna perdere altro tempo - conclude
Biscardini - e bisogna prepararci, come nelle altre regioni, a presentare
la nostra lista. Una lista di Unita' Socialista per unire tutti i
socialisti che stanno a sinistra. Poco importa che Ds e Margherita
decideranno o meno di presentasi come fecero cinque anni fa insieme
con la loro lista''.
De Michelis con
Zavettieri da Berlusconi caldeggiano la candidatura Abramo per la
CDL
23/12 Il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis si e' incontrato
oggi pomeriggio con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,
e al centro del loro colloquio c'e' stata la situazione politica calabrese,
dopo che il partito del Garofano ha annunciato il divorzio dalla Cdl
con il congresso regionale che e' stato tenuto sabato e domenica scorsi.
De Michelis, accompagnato dal segretario calabrese del Nuovo Psi Saverio
Zavettieri, ha esposto al premier le condizioni che i socialisti pongono
per riprendere l'alleanza con il centrodestra in Calabria, visto che
ritengono impraticabile un'intesa con la Gad (''Non possiamo certo
appoggiare la candidatura di Agazio Loiero'', ha affermato il segretario
del Nuovo Psi dopo l'incontro con Berlusconi). ''Abbiamo sottolineato
la necessita' - ha spiegato De Michelis al cronista che lo ha raggiunto
telefonicamente - di una legge elettorale che eviti la frantumazione
che abbiamo oggi in Calabria, con 21 gruppi per 43 consiglieri regionali.
E il centrosinistra si appresta a presentare 16 liste per le regionali''.
L'altra questione cruciale posta da De Michelis e Zavettieri a Berlusconi
e' quella di una ''candidatura sostenibile'' della Cdl alla presidenza
della Regione. Il nome caldeggiato dal Nuovo Psi e' quello dell'attuale
sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. Silvio Berlusconi, a quanto e'
dato capire, ha recepito le argomentazioni del Nuovo Psi, riservandosi
di parlarne anche con gli altri alleati della Cdl. Sull’incontro
poi Zavettieri, attuale assessore regionale alla Cultura, dimissionario,
ha precisato: ''Non c' e' stata nessuna trattativa. Questo incontro
era programmato almeno da dieci giorni, quindi precedentemente al
congresso regionale del Nuovo Psi e alle mie dimissioni''. ''De Michelis,
e non e' una battuta - ha aggiunto Zavettieri - ci teneva a farmi
conoscere di persona Berlusconi perche' non lo conoscevo''. Zavettieri
ha confermato che nel corso dell' incontro si e' parlato della situazione
calabrese e dei motivi che lo hanno spinto a dimettersi dalla Giunta
di centrodestra dopo che il congresso regionale del partito, celebrato
domenica scorsa, aveva sancito di avviare ''le pratiche di divorzio''
dalla Cdl. ''Berlusconi - ha sostenuto l' assessore - ha ascoltato
le questioni che sono state poste, non ha esercitato alcuna pressione
nei nostri confronti, ha accettato il confronto sui punti che abbiamo
sollevato ed ha auspicato che si creino le condizioni per far restare
i socialisti nella casa delle liberta'. Non si e' parlato di candidature,
di meccanismi o di altro. Di positivo c' e' che della Calabria si
sta occupando personalmente Berlusconi. E questo credo sia un fatto
comunque positivo''.
Casini: "La
Camera commemorerà i 90 anni di Giacomo Mancini nel 2006"
23/12 Il novantesimo anniversario della nascita di Giacomo Mancini,
ex segretario nazionale del PSI, piu' volte ministro, deputato dalla
I alla X legislatura, piu' volte sindaco di Cosenza, sara' celebrato
nel 2006 dalla Camera dei Deputati. Lo ha comunicato il presidente
Pier Ferdinando Casini al nipote omonimo dell'esponente socialista,
che da' notizia dell'iniziativa con un comunicato. Giacomo Mancini
jr, a sua volta deputato, ringrazia inoltre Enrico Boselli e Ugo Intini
per la proposta di pubblicare i discorsi parlamentari del nonno, sostenuta
anche da Luciano Violante. “Ringrazio di cuore Enrico Boselli
e Ugo Intini per aver preso l'iniziativa e Luciano Violante per averla
autorevolmente sostenuta. La pubblicazione dei discorsi parlamentari
di Giacomo Mancini rappresenta un importante omaggio alla sua lunga
e fervida azione politica e di governo. Sono grato al Presidente Casini
che mi ha confermato la volontà di celebrare adeguatamente
nel 2006 il novantesimo anniversario della sua nascita e di voler
promuovere insieme a Giorgio Napolitano, Presidente della Fondazione
Camera dei Deputati, la pubblicazione dei suoi interventi in aula.
Sono convinto che queste prestigiose iniziative saranno apprezzate
da tutti i socialisti che si sono identificati nelle battaglie coraggiose
di Giacomo Mancini e da tutti i democratici che hanno condiviso il
suo impegno a difesa dei diritti di libertà. Penso, poi, che
l'intervento di tre tra i più importanti dirigenti della sinistra
italiana sia stato accolto con soddisfazione dai cittadini di Cosenza
che da mesi registrano con fastidio gli oltraggi postumi alla sua
azione di sindaco amato e stimato da tutta la città.”.
Il padre di Giacomo Junior, Pietro Mancini, figlio di Giacomo ed anche
lui ex Sindaco di Cosenza, ha ringraziato a sua volta Boselli ed Intini,
il segretario dello SDI cosentino Genise e l’avv. Paolini con
la seguente dichiarazione: “Va sottolineata, positivamente,
la richiesta, rivolta al presidente di Montecitorio, on. Casini, dai
dirigenti dello SDI, Boselli e Intini, di pubblicare, a cura della
Camera dei deputati, i discorsi parlamentari di Giacomo Mancini, nell'
imminenza del centenario della nascita di mio padre. Cosi' come è
significativa, anche se postuma, la dichiarazione con la quale Violante,
che fu, come tutti ricordano, un accanito avversario politico dell'
ex segretario del PSI, si è associato alla richiesta a Casini
dei deputati socialisti. E' doveroso rivolgere il mio ringraziamento
al presidente del gruppo dei DS alla Camera, con il quale anch' io
ho polemizzato, su temi politici e sulla giustizia, oltre che agli
amici dello SDI. Spero che l' esternazione dell' on. Violante sia
letta e meditata, con attenzione, dai dirigenti cosentini della Quercia,
i quali, di recente, dimostrando cattivo gusto, oltre che scarso senso
politico, hanno voluto coinvolgere la memoria di Giacomo Mancini nelle
loro piccole e meschine diatribe, giustamente censurate dagli amici
Mimmo Genise ed Enzo Paolini, che ringrazio sentitamente.”
Calderoli al
Consiglio dei Ministri:“Faremo il Cantone Calabro”. Zavettieri
replica: “se è capace gli faremo un monumento”
23/12 ''Abbiamo cominciato a mettere a punto il 2005. Vinceremo le
Regionali e poi le Politiche, e cercheremo di dare un dispiacere a
Prodi''. Lo dice il ministro per le Riforme Roberto Calderoli all'
uscita dall' incontro avuto con il presidente del Consiglio a Palazzo
Grazioli. ''Stiamo preparando un bel pacchetto per la Calabria. Ne
faremo una Svizzera, anzi - ironizza il ministro - il Cantone Calabro''.
A conferma che durante il pranzo con gli europarlamentari di Forza
Italia si e' parlato anche di Regionali, erano arrivate in precedenza
le parole del leader del Nuovo PSI, Gianni De Michelis, che aveva
dichiarato ai giornalisti: con Berlusconi ''abbiamo parlato solo di
Calabria''. La prima replica non si è fatta attendere ed è
venuta proprio da Saverio Zavettieri, le cui scelte degli ultimi giorni,
hanno fatto aprire la discussione politica tra De Michelis e Berlusconi.
Zavettieri ha risposto altrettanto ironicamente
al Ministro Calderoli ''Se e' capace di fare un cantone svizzero della
Calabria vuol dire che gli faremo un monumento''. Zavettieri era a
Roma e si e' incontrato con Berlusconi subito dopo. L’incontro
ha messo a fuoco i problemi degli ultimi giorni riguardanti le dimissioni
di Zavettieri da assessore e la scelta del candidato del centro destra
per le regionali.Inoltre, Calderoli,
in una intervista rilasciata nel pomeriggio a radio Padania, ha parlato
dei forestali calabresi. ''Nel pomeriggio abbiamo
parlato con il presidente del Consiglio anche della vicenda Calabria
e mi ha ribadito che c'e' necessita' della presenza di un Commissario
e che nella fattispecie sia io a svolgere questo ruolo, al di la'
delle polemiche che ci sono state negli ultimi giorni''. ''La nomina
- ha detto ancora Calderoli commentando le perplessita' espresse dal
ministro Gianni Alemanno - credo che non spetti a nessun altro che
al presidente del Consiglio. Questa nomina e' stata confermata non
solo prima della sua partenza per gli Stati Uniti ma anche oggi pomeriggio''.
''Stiamo gia' lavorando - ha proseguito il ministro delle Riforme
- proprio per preparare un progetto che non vada a penalizzare nessuno
ma addirittura sia un'occasione di rilancio''.
Chiaravalloti
“Io, Abramo e Fuda ancora in corsa per la Presidenza”
23/12 Da Cosenza, dov'era oggi per firmare il PRU della città,
il presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti ha commentato le
voci di queste ultime ore sulla scelta del suo successore. In merito
alle notizie di stampa secondo cui sarebbero in discesa le quotazioni
del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e del presidente della Provincia
di Reggio Calabria Pietro Fuda, Chiaravalloti ha detto di credere
"che ancora non sia fuori nessuno". Secondo il presidente
uscente, sono in corsa sia lui stesso ("Perché non dovrei
esserlo?", ha detto), sia Fuda e Abramo sia l'assessore regionale
al Turismo Giuseppe Gentile. In ogni caso, si tratta di uomini tutti
iscritti a Forza Italia o, nel caso di Abramo, indipendenti con simpatie
Azzurre. "Penso- ha aggiunto Chiaravalloti- che il problema non
sia così drammatico per come viene percepito dall'opinione
pubblica. Più angosciosa mi è sembrata la vicenda dell'opposizione
che ha lasciato morti, cadaveri, lacerazionià auguro che la
scelta all'interno della CdL sia molto più semplice. Penso
- ha concluso - che nell'arco di queste feste si arriverà a
una decisione".
Margherita: “Le
liste elettorali saranno predisposte dagli organi territoriali competenti”
23/12 Si sono riunite congiuntamente oggi a Falerna, presso l’Hotel
Eurolido, l’Assemblea regionale della Margherita calabrese e
la Consulta regionale dei Presidenti dei circoli del partito.
L’incontro, che ha visto una folta partecipazione, è
stato aperto dal Presidente regionale del partito Mario Laganà,
il quale ha presentato all’Assemblea le proposte per l’elaborazione
dello Statuto del partito regionale. In particolare, Laganà
ha sottolineato il punto che riguarda la formazione delle liste della
Margherita e che riconosce l’autonomia politica degli organi
collegiali a livello territoriale, tenendo conto dei deliberati del
partito nazionale e regionale. Il documento di indirizzo approvato,
infatti, prevede che le proposte in merito alle candidature spettino
al livello territoriale di competenza. Le candidature dovranno poi
essere approvate e ratificate dalla Direzione regionale. I criteri
indicati sono i principi di trasparenza, moralità, appartenenza
al partito e di legittimazione territoriale delle candidature per
le elezioni regionali e nazionali.
L’on. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza
della Regione, ha sottolineato, nel suo intervento, come il 2005 può
essere un anno decisivo per cambiare la classe politica dirigente.
Si apre – ha detto Loiero – un percorso importante per
ridare speranza alla nostra gente, in una Calabria che ha la disoccupazione
giovanile e femminile più elevata in Italia.
Nella sua relazione, approvata dall’Assemblea, il Coordinatore
regionale della Margherita, Franco Bruno, ha ripreso il tema della
speranza: ridare speranza, ha detto, non è compito solo della
politica, ma essa deve fare la sua parte per ricreare un clima di
fiducia.
La scelta di Loiero come candidato alla presidenza, ha proseguito
Bruno, è stata il frutto di un metodo convincente ed innovativo
seguito dalla GAD in Calabria, un metodo che ha consentito di scegliere
con il candidato una griglia politico-programmatica convincente e
di coinvolgere importanti segmenti di società civile, settori
della società che non sopportano più il peso di insufficienze
politiche e amministrative penalizzanti.
L’anno che è trascorso, ha proseguito Franco Bruno, è
stato ricco di risultati importanti per la Margherita. Almeno due
devono essere citati: la Margherita è diventata punto di riferimento
nella politica calabrese; è stato messo in moto un meccanismo
che – con il massimo coinvolgimento – ha portato Loiero
alla candidatura alla Presidenza.
Restano alcune questioni aperte. Anzitutto, l’unità della
coalizione, che è un valore per il quale bisogna dare risposte
convincenti alle esigenze politiche dell’UDEUR, forza fondamentale
del centrosinistra calabrese, alla quale i livelli nazionali devono
dare un’attenzione concreta. Poi, la necessità di un
passaggio politico decisivo: la costruzione della FED, la federazione
in cui in Calabria si ritroveranno forze politiche importanti oltre
quelle già presenti a livello nazionale. Per questo impegno,
ha sottolineato Franco Bruno, la Margherita – che ha una funzione
di equilibrio - deve essere generosa: occorre, infatti, creare strutture
stabili. La Calabria – ha concluso il Coordinatore regionale
– è una risorsa di sviluppo inesplorata: il problema
meridionale deve essere riproposto in termini nuovi, considerando
il Sud appunto come una risorsa. L’Assemblea si è conclusa
con l’approvazione di una mozione del movimento giovanile della
Margherita per il riconoscimento del movimento stesso nello Statuto
regionale: si tratta, infatti, di una realtà consistente e
ricca, con i suoi 2.741 iscritti in età compresa tra i 14 e
i 29 anni, pari al 22,9 per cento degli aderenti al partito in Calabria.
Polemica tra
Nuovo PSI e Naccarato sulla legge elettorale
23/12 ''Per conto di chi parla Paolo Naccarato e perche' tenta maldestramente
di sminuire e definire trash come le sorelle Lecciso, l' attivita',
i programmi e le idee del Nuovo Psi? Se rispondesse sinceramente a
questa nostra domanda saremmo anche pronti a perdonarlo per le avventatezze
che si e' permesso di esprimere nei confronti del nostro Partito''.
E' quanto si afferma in una nota diffusa dalla segreteria regionale
del Nuovo Psi. ''Del resto - prosegue la nota - al nostro recente
congresso regionale di Lamezia, Naccarato non era presente e quindi
non ha potuto ascoltare le attenzioni e gli apprezzamenti unanimi
che ci sono pervenuti da parte delle delegazioni dei partiti della
Cdl e anche dallo Sdi. Insomma gli potremmo anche concedere le attenuanti
generiche, sebbene non sarebbe scusabile il suo atteggiamento di vilipendio
gratuito e infondato, nonostante le dichiarazioni di amicizia e di
stima, sue personali, nei confronti dell' On. Zavettieri. E poi, suvvia,
e' Natale! Assai probabilmente, quindi, nessuno gli ha mai riferito
dell' andamento entusiasmante e ricco di alti contenuti della due
giorni di Lamezia''. ''Presumibilmente, pero', - prosegue la nota
della segreteria regionale del Nuovo Psi - qualcuno gli ha imposto,
pardon, lo ha invitato, a dileggiare il Nuovo Psi e i suoi massimi
dirigenti. Ma chi? Perche'? Ce lo dica, il consigliere Naccarato''.
Per la segreteria del Nuovo Psi ''non c' e' stato alcun attacco da
parte del Nuovo Psi alla persona del presidente della Commissione
per la riforma elettorale, piuttosto alla sua conduzione dei lavori,
per altro legittima e fondata, visto che si era registrata una unanimita'
sui quattro punti in discussione nella sottocommissione e poi si erano
verificate la clamorosa bocciatura e non assunzione degli stessi punti
a livello di Commissione''.
Risponde subito alle critiche Naccarato che afferma ''La segreteria
regionale del Nuovo Psi, organo impersonale, dimostra di non conoscermi
affatto''. ''Sono comunque pronto - aggiunge Naccarato - a rispondere
alla domanda posta senza alcun problema. Mi si chiede 'per conto di
chi parla Paolo Naccarato?': della mia coscienza e della verita',
piaccia o non piaccia. Si rassegni, dunque, la segreteria regionale
del Nuovo Psi e non si tormenti in domande inutili, se ne e' capace.
Abbia invece l' umilta' di riconoscere che ha sbagliato, facendo la
cosa piu' semplice che sanno fare gli uomini: chiedere scusa''.
Pirillo (Margherita)
“Il provvedimento per gli LSU della Regione, fumoso tentativo
elettoralistico”
23/12 Intervento On. Mario Pirillo in merito al Piano di azione annuale
(2003) e triennale per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori
Lsu e Lpu. “ Il provvedimento tampone adottato dal governo calabrese
tradotto nel Piano di azione annuale (2003) e triennale per la stabilizzazione
occupazionale dei lavoratori Lsu e Lpu, certamente non risolve gli
innumerevoli problemi dei lavoratori precari. Gli atti della maggioranza
di centrodestra sono un fumoso tentativo elettoralistico che si accompagna
alle ultime scorrerie di Chiaravalloti e compagni in tema di occupazione
e sviluppo. Prova ne è che non è bastata una intera
legislatura per indicare alcune sostanziali norme che stabilizzassero
gli oltre 8000 operai. Ben presto i lavoratori capiranno le sostanziali
differenze tra quanto promesso e ciò che verrà attuato,
e torneranno a far sentire la propria voce. La maggioranza non può
continuare ad illudere di finte speranze i lavoratori calabresi, alimentando
il clientelismo, l’assistenzialismo e gli sprechi nella pubblica
amministrazione. L’impegno che il governo regionale ha assunto
nei confronti del popolo calabrese sarà pagato a caro prezzo.
Considerata la delicatezza del momento, confidiamo nella saggezza
dei calabresi che sapranno dare il giusto valore alle pindariche evoluzioni
di un esecutivo giunto ormai alla sua fine. All’indomani della
consultazione elettorale, il nostro impegno sarà indirizzato
appunto a dare una certezza al futuro occupazionale di tutti i lavoratori
precari. Restiamo fiduciosi di un gesto concreto da parte dell’intera
maggioranza, teso verso un atto di responsabilità e di rispetto
nei confronti delle famiglie calabresi.
Trematerra (UDC)
“Concluso il risanamento del consorzio di bonifica di Cosenza”
23/12 ''Voglio rivolgere un ringraziamento all' amico assessore Giovanni
Dima ed a coloro che hanno gestito il consorzio di bonifica di Cosenza
negli ultimi quattro anni: il risanamento e' stato portato a termine
e, credo, entro il 27 il commissario liquidatore avra' le somme disponibili
per pagare i numerosi creditori''. Ad affermarlo, in una nota, e'
stato il sen. Gino Trematerra. ''Se i debiti sono stati ridotti ed
oggi arrivano a pagamento - ha aggiunto Trematerra - il merito non
puo' che essere dell' assessore competente e di quelli che hanno gestito
il consorzio. Adesso molti creditori, fra i quelli tanti pensionati,
disporranno delle somme che avanzano e si potra' rilanciare bene il
Consorzio: penso che entro il 27 le somme saranno a disposizione''.
La Sinistra Giovanile
di Cosenza ha eletto Apa segretario provinciale
23/12 Giovanni Apa e' il nuovo segretario provinciale della Sinistra
giovanile di Cosenza. Apa, 27 anni, studente dell' Universita' della
Calabria, e' stato eletto al termine del terzo congresso provinciale
dell' organizzazione giovanile dei Democratici di sinistra. All' assise
ha partecipato, tra gli altri, il segretario nazionale della Sinistra
giovanile, Stefano Fancelli.
Zavettieri formalizza
le sue dimissioni in Giunta. Chiaravalloti lo invita a restare.
22/12 Ha formalizzato oggi pomeriggio le sue dimissioni da assessore
il leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri, dando cosi'
seguito a quanto deciso dal congresso regionale del suo partito sabato
e domenica scorsi che aveva sancito la linea dell' autonomia dal centrodestra.
Zavettieri, che e' titolare delle deleghe alla cultura e alla pubblica
istruzione, ha depositato e protocollato la lettera di dimissioni
alla presidenza della Regione, a Catanzaro, e stasera ne ha discusso
alla riunione di Giunta, ''Sono fermo - ha detto Zavettieri - a quanto
detto domenica nel mio intervento al congresso''. I margini di manovra
per cercare di fare rientrare Zavettieri nell'alleanza sono cosi'
legati alle tre condizioni poste dai socialisti: programma, legge
elettorale e candidato presidente. Sui contenuti della lettera, Zavettieri,
ha detto stasera che ''reca puntualmente i deliberati del congresso
regionale di Lamezia Terme. In particolare - ha aggiunto - in materia
di legge elettorale, riteniamo come socialisti irremovibile la cancellazione
del listino insieme all' inserimento dello sbarramento del 3%''. Sulla
legge elettorale, che il Nuovo Psi considera una condizione imprescindibile,
non c'e' alcun accordo mentre sul candidato presidente della Cdl in
Calabria sono in corso incontri a vari livelli, soprattutto romani,
tra i leader della coalizione. Una decisione potrebbe giungere tra
Natale e Capodanno.
Il primo commento di Chiaravalloti
è stato: ''Ho preso atto della comunicazione dell'assessore
Saverio Zavettieri con cui si rende nota la sua decisione di dimettersi
dall' esecutivo regionale. Da parte mia, pur ribadendo stima e fiducia
all'assessore Zavettieri per il lavoro svolto finora, mi faro' carico
di rispondere con una missiva all' assessore dove spieghero' le mie
opinioni sulla vicenda''. L'argomento e' stato al centro della riunione
della Giunta. ''Le questioni sollevate dall' assessore Saverio Zavettieri
- ha concluso Chiaravalloti - rimangono comunque in primo piano nell'
agenda politica regionale''. Il Presidente della Regione Chiaravalloti,
prima di iniziare la Giunta in cui Zavettieri ha formulato le dimissioni
aveva dichiarato ''A Zavettieri rivolgero', comunque, l' invito a
continuare a lavorare con la stessa sagacia di sempre''. La lettera
di dimissioni e' gia' stata protocollata alla Presidenza della Regione,
a Catanzaro, e stasera Zavettieri l’ha portata ufficialmente
in Giunta. Prima ancora della presentazione formale della lettera
di dimissioni il Presidente Chiaravalloti aveva annunciato, in una
dichiarazione raccolta in mattinata, di non sapere nulla della cosa
“racchiusa in un ambito meramente politico”. ''Non ho
ancora ricevuto alcuna comunicazione – aveva detto stamani Chiaravalloti
- ma ritengo che si tratti di una vicenda che attiene alla dialettica
tra i partiti e che lambisce, molto alla lontana, l' istituzione nel
suo complesso'' ''Staremo a sentire quale e' la posizione dell'assessore
Zavettieri - ha aggiunto Chiaravalloti - ad ogni modo, per quanto
riguarda gli assetti istituzionali, credo che sia auspicabile che
egli rimanga al suo posto proseguendo un'opera peraltro condotta con
molto impegno e sagacia finora per mantenere quest'impegno anche nel
finale della legislatura. Se dovesse insistere e se le ragioni di
dialettica interna dovessero prevalere, correremo ai ripari''. Circa
gli eventuali margini di recupero rispetto alla decisione manifestata
dall'assessore, il presidente Chiaravalloti ha detto di non essere
in grado di rispondere. ''Con Zavettieri non ho parlato - ha detto
- ma gli faro' presente come la dialettica istituzionale sia molto
piu' ampia e vasta e richieda atteggiamenti di maggiore responsabilita'
rispetto a quella che e' la dialettica politica''.
Chiesta la pubblicazione
dei discorsi parlamentari di Giacomo Mancini Sr
22/12 Enrico Boselli, Presidente Nazionale dello Sdi, e Ugo Intini,
Presidente del Gruppo parlamentare, hanno scritto al Presidente della
Camera dei Deputati per sollecitare la pubblicazione dei discorsi
parlamentari di Giacomo Mancini.
"Il 21 aprile 2006 - scrivono Boselli e Intini a Casini - ricorrerà
il novantesimo anniversario della nascita del leader socialista. E'
nostra intenzione ricordare l'azione di dirigente socialista e l'opera
di uomo di Governo, promuovendo iniziative in concerto con la Fondazione
a lui intitolata. Nato nel 1916, fin da giovanissimo è militante
socialista, sull'esempio del padre, Pietro Mancini, uno dei principali
testimoni del socialismo nel sud fin dagli anni precedenti alla prima
guerra mondiale, poi deputato prima del fascismo e quindi, per l'ultima
volta, deputato socialista all'Assemblea Costituente. Giacomo Mancini
partecipa alla resistenza Roma e alla rifondazione del Partito Socialista
italiano. Viene eletto per la prima volta in parlamento nel 1948 e
vi sarà confermato ininterrottamente fino al 1992. Dopo il
1956, segue Nenni e appoggia la battaglia autonomista per l'allontanamento
dal PCI e poi, per il passaggio dell'Italia politica verso il centrosinistra.
Dei governi di centrosinistra organici sarà prima Ministro
della Sanità e poi Ministro dei Lavori Pubblici. Dopo il fallimento
dell'unificazione con il PSDI, nel 1969, Mancini diventa segretario
del PSI e propone un rapporto più critico con la DC che porta
il PSI ad entrare e ad uscire dagli esecutivi fino al 1972. Negli
anni successivi, quelli dell'emergenza, Mancini contribuisce a portare
Bettino Craxi alla guida del PSI, al tempo stesso propone la battaglia
contro il terrorismo che non leda la normale dialettica democratica
e non sacrifichi le possibilità di esprimere il proprio disaccordo.
Nella seconda metà degli anni ottanta, sostiene le battaglie
di moralizzazione all'interno del suo partito e al tempo stesso è
mosso dalla preoccupazione per il distacco tra cittadini e politica.
Fino alla morte avvenuta nel 2002 Mancini si impegnerà come
Sindaco di Cosenza. La pubblicazione dei discorsi di Giacomo Mancini
fornirà un contributo alla valorizzazione di una storia, quella
del socialismo di governo, riformista e riformatore, attento all'argomento
dell'uguaglianza e dei diritti sociali, senza per questo sacrificare
i diritti individuali. Per conoscere meglio la sua figura ma anche
per valorizzare quella storia del socialismo e del meridione a cui
Mancini ha dedicato le battaglie della sua vita politica, è
nata di recente a Cosenza la Fondazione Giacomo Mancini.
Per il capogruppo dei DS alla Camera,
Luciano Violante, la pubblicazione dei discorsi è
un giusto riconoscimento. "E' auspicabile che la richiesta formulata
dai Presidenti Enrico Boselli e Ugo Intini di pubblicare i discorsi
di Giacomo Mancini venga accolta dalla Presidenza della Camera”
ha dichiarato Violante. “Si tratterebbe di un giusto riconoscimento
al pensiero politico di un uomo che molto fece per la modernizzazione
dell'Italia. Inoltre, la pubblicazione dei suoi discorsi parlamentari
metterebbe a disposizione degli studiosi un patrimonio culturale di
grande rilievo per comprendere le linee di svolgimento delle idee
democratiche nel nostro Paese. La vita di Giacomo Mancini, segretario
del PSI, deputato per piu' di cinquanta anni, piu' volte ministro
della Repubblica fa parte della storia piu' alta dei gruppi dirigenti
del nostro Paese. Il suo impegno per l'autonomia del Partito, per
la severa costruzione di una capacita' di governo della sinistra,
per evitare il distacco della vita politica dai bisogni dei cittadini
sono stati esemplari per la costruzione di un progetto socialista
democratico e riformatore. L'impegno tenace per lo sviluppo economico
e sociale del Mezzogiorno, la capacita' di dedicarsi fino alla fine
ai suoi concittadini come sindaco di Cosenza ne fanno una delle figure
piu' rappresentative della storia politica della Repubblica".
In Abruzzo approvata
in piena notte la legge elettorale, definita illegale dalla Margherita
22/12 ''Neanche Berlusconi aveva mai osato tanto, ma la paura fa
90'': lo afferma in una nota Giuseppe Fioroni, Responsabile Enti Locali
della Margherita, secondo il quale la paura del centrodestra in Abruzzo
e' pari al tasso di illegalita'. Cio' che e' avvenuto stanotte ad
opera della maggioranza di centrodestra al Consiglio regionale in
Abruzzo e' semplicemente inqualificabile: un blitz nella notte ha
portato all'approvazione della modifica della legge elettorale per
tentare di impedire la candidatura del principale candidato del centro
sinistra, tenendo un atteggiamento opposto a quello tenuto dalla Cdl
in Calabria, dove e' rimasta la sola incompatibilita' per i sindaci''.
''Ma in Calabria - prosegue Fioroni - il candidato alla presidenza
della Regione e' il signor Sergio Abramo, sindaco in carica di Catanzaro!
Neanche Berlusconi aveva osato tanto e cioe' cambiare le regole del
gioco mentre c'e' una gara in corso introducendo una norma palesemente
creata per colpire l'unico avversario. A colpi di maggioranza, alle
4 di notte, e' passata la legge che, per tutti, e' gia' detta la anti-D'Alfonso.Noi
non staremo a guardare questo scempio e, visto che anche sul piano
della legittimita' Costituzionale la questione e' dubbia, faremo tutto
quanto e' in nostro potere per ripristinare la legalita'''.
Trematerra (Udc)
“Calabria in crescita e forte flessione della disoccupazione”
22/12 ''I dati della Calabria sono in crescita, anche se permangono
veri coni d' ombra che richiederebbero un impegno bipartisan per una
risoluzione non piu' differibile''. Lo ha affermato il sen. Gino Trematerra,
segretario regionale dell' Udc. ''C' e' una forte flessione della
disoccupazione - afferma Trematerra - e siamo fiduciosi nell' attesa
che partano molti programmi di investimento, ma bisogna dare il giusto
merito ad alcune strutture, come sviluppo Italia, che hanno fatto
un lavoro incessante nel periodo 98-2004: senza Francesco Samengo,
dubito che si si sarebbe cosi' impegnata per la Calabria. C' e' un
problema di burocrazia ostativa che non deve diventare un alibi per
la classe politica. Fino a quando esistono dirigenti competenti come
Rosario Calvano, direttore generale della forestazione, va tutto bene,
ma se ci sono burocrati e calcolatori che frenano, il dramma diventa
incontenibile''. ''Ci vuole maggiore coraggio - conclude Trematerra
- ed il potere politico dovrebbe essere deciso e concreto, ma spesso
abdica il suo mandato democratico in favore di logiche non comprensibili.
Per una crescita maggiore bisognerebbe realmente snellire l' apparato
burocratico ed avere il coraggio di andare sino in fondo nelle scelte
di rinnovamento''.
Perrelli (Liberlademocratici)
“A Natale perso il desiderio della gioia”
22/12 ''Il Natale di Colui che ci porto' la gioia, passera' forse
per noi senza che noi incontriamo Lui, ne' proviamo le gioie e continueremo
a vivere come un gregge oscuro nella notte buia tra il vano dolore
e la morte dolorosa''. E quanto scrive, in una nota, Tonino Perrelli,
coordinatore regionale del Partito dei Liberaldemocratici. ''Il Natale,
come accade di ogni avvenimento piu' solenne - afferma Perrelli -
e come accade del sole, ci impedisce proprio la visione netta della
sua stessa luce. La tradizione del Natale si e' venuta facendo cosi'
vasta e molteplice e cosi' varia da paese a paese in questa nostra
Calabria che ci vorrebbe uno storico che faccia di questo tema il
lavoro della sua vita. Ma a noi non debbono tanto importare quelle
che il Signore chiamava le tradizioni seniorum quanto la Parola di
Dio, ed in questo caso 'la Parola di Dio che si e' fatta Carne ed
abita in mezzo a noi'. Ecco le istanze del Natale, ed ecco dove dobbiamo
dirigere con esattezza la nostra attenzione. Un' attenzione non intellettuale
soltanto, ma condivisa da tutto il nostro essere. E' la nostra disgrazia,
questa, di soffermarci sempre a cio' che e' esteriore del cristianesimo
e spendervi intorno tutta la nostra attenzione, fin ad esaurirla.
Quando andiamo a sentire una predica, uscendo parliamo del pulpito,
del predicatore, della sua voce, dei suoi pensieri, ma e' raro che
parliamo di quel che ci ha detto. Analogamente per il Natale: cosa
non facciamo in questi giorni. Auguri, doni, spese sopra spese, viaggi
e spassi, lussi inconsueti; tutto cio' non e' nell' essenza del Natale,
ma d' altra parte sarebbe stolto e iniquo proibire e condannare quelle
che sono le espressioni umane della letizia. Ma a volte non c' e'
una misura e questa misura non e' una cosa accidentale, ma puo' toccare
la coscienza fino a ferirla. Si puo' giungere a frequentare con qualche
compiutezza le grandi cerimonie e i riti della Chiesa in questi giorni,
ma tale frequenza puo' essere soltanto un' attrazione dello spettacolo
e della novita' di natura non solo diversa ma opposta''. ''Il cristiano
vero - prosegue Perrelli - sotto la magnificenza e le solennita' dei
riti, mette al sicuro la sostanza del suo vivere: assiste alla Santa
Messa, si confessa, si accosta alla Comunione. Questo e' molto e diremmo
che e' tutto se e' compiuto con reale adesione e non soltanto in forza
di una consuetudine cara e familiare. Il Natale e' il Natale e cioe'
una festa singolare tra tutte le altre feste cristiane, ed esige dunque
qualcosa di singolare anche e soprattutto nell' anima nostra. Una
visita ai malati ed ai poveri, non gia' tra la solennita' di una carita'
ufficiale e rumorosa bensi' in privato. Il Signore sempre, come la
notte in cui nacque, e' dove non e' il mondo: in una stalla, tra l'
indigenza e la miseria, tra la disattenzione e il freddo ed il buio.
Sappiamo benissimo, quindi, dove lo troveremo e chiediamogli perdono
se osiamo dirci cristiani in case ridondanti di ricchezza, mentre
a due passi da noi c' e' chi muore di fame. Chiediamogli perdono se
col crudele discernimento mondano facciamo questione di classe sociale
o scelta politica mentre tutti gli uomini sono una cosa sola. Chiediamogli
perdono se non siamo come Lui volle essere, e cioe' poveri, pronti
a pagare di persona per le colpe altrui, raminghi e perseguitati.
E poi uno sguardo al presepio, grazioso e terribile: Gesu' non parlava
ancora ed era gia' Maestro degli uomini. Insomma nel Natale dei poveri.
Signore Gesu', nasci davvero in ciascuno di noi e nascera' la gioia:
siamo cosi' poveri di gioia che ne abbiamo persino perso il desiderio''.
Pizzimenti e
Pisano minacciano di non partecipare ai consigli regionali se passa
lo sbarramento al 3%
22/12 I consiglieri regionali Giuseppe Pezzimenti e Vincenzo Pisano
non parteciperanno piu' a nessuna seduta del Consiglio ''qualora si
volesse ancora insistere nel proporre il 3% come sbarramento alla
legge elettorale''. Lo hanno sostenuto gli stessi consiglieri in una
dichiarazione congiunta nella quale si afferma che ''con un ennesimo
atto di responsabilita' concorreremo, seppur senza molti convincimenti,
ad assicurare la nostra presenza in aula al Consiglio di oggi per
approvare l' esercizio provvisorio, un atto quasi dovuto nei confronti
dei cittadini della Calabria, e per il provvedimento che riguarda
il piano di stabilizzazione degli Lsu e Lpu''. Tornando alla legge
elettorale, Pezzimenti e Pisano hanno sostenuto che il ''presidente
della Commissione riforme, Paolo Naccarato, ha portato a termine,
con la totale condivisione in primo luogo di Forza Italia, una mediazione
che ha prodotto il cosiddetto testo Naccarato che, come e' emerso
anche nell' ultima riunione di ieri, e' condiviso da quasi l' intero
Consiglio e che prevede uno sbarramento al 2%. Siamo certi - hanno
aggiunto - che il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele
e Gianfranco Leone, capogruppo di Forza Italia, cosi' come ci hanno
comunicato nella serata di ieri, manterranno fede al solenne impegno
assunto e cioe' che Forza Italia non votera' a favore di emendamenti
che prevedranno uno sbarramento superiore al 2%. Ed in ogni caso Forza
Italia si e' fatta garante che non ci saranno colpi di mano in aula
in tema di legge elettorale e che dovra' passare sempre al vaglio
preventivo della Commissione Riforme''. ''A questo impegno - hanno
concluso Pezzimenti e Pisano - noi intendiamo prestare fede e non
concorreremo in nessun momento ad assumere decisioni di natura diversa.
Apprezziamo e ringraziamo, infine, il collega Naccarato anche per
l' impegno che ha assunto di non assicurare il suo voto favorevole
a nessun sbarramento diverso da quello del testo da lui stesso proposto''.
Borrello (Udeur)
e Galati (NPsi) chiedono l’abolizione del listino e lo sbarramento
al 3%
21/12 In una dichiarazione congiunta, i consiglieri Antonio Borrello
e Francesco Galati hanno dichiarato quanto segue: “Non daremo
il nostro voto ad una legge elettorale regionale che non preveda questi
requisiti: l’abolizione del listino, la possibilità che
anche le province più piccole possano coprire i seggi assegnati
in base al numero degli abitanti e l’introduzione del principio
costituzionale delle pari opportunità dell’elettorato
passivo”. Inoltre, per Galati condizione imprescindibile è
che “la legge preveda lo sbarramento delle liste al 3%”.
Il consigliere Borrello, per quanto riguarda lo sbarramento, si dichiara
“disponibile ad un confronto con le forze politiche presenti
in Consiglio”.
Gasparri: “Il
finanziamento di 800 milioni del CIPE per la Calabria mostra l’interesse
del Governo”
21/12 ''Il finanziamento di 800 milioni di euro approvato dal Cipe
e destinato alla Calabria e' il segno del concreto interesse del Governo
per lo sviluppo della regione''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''Con i nuovi
fondi - aggiunge Gasparri - si punta soprattutto a ridurre il divario
infrastrutturale ed a creare nuove opportunita' occupazionali. Ben
675 milioni di euro, infatti, serviranno per realizzare un importante
lotto dell' autostrada A/3, tra Scilla e Villa San Giovanni, che garantira'
velocita' nei trasporti e miglioramento della logistica. L' altra
risorsa sulla quale il Governo punta molto e' il turismo. Con i fondi
del Cipe saranno finanziati due importanti contratti di programma,
Tirreno Sviluppo e Sviluppo Italia Turismo, per un investimento complessivo
di 270 milioni di euro. Con questi stanziamenti si punta all' ammodernamento
e alla realizzazione di nuove strutture ricettive. Il ritorno in termini
occupazionali sara' considerevole. E' previsto l' impiego di oltre
mille unita'. La volonta' del Governo c' e' tutta. Nel caso del contratto
di Sviluppo Italia Turismo, in particolare, il Governo non solo finanzia
il progetto, ma fa anche da catalizzatore nella realizzazione dei
poli turistici integrati previsti dall' investimento''. ''Ora - conclude
il Ministro delle Comunicazioni - bisogna trovare interlocutori capaci
e che abbiano volonta' con i quali poter realizzare i nostri progetti''.
Tripodi (Pdci)
“Grave l’assenza di An in Commissione Riforme”
21/12 ''Consideriamo assai grave l'assenza del gruppo di Alleanza
nazionale dalla riunione odierna della Commissione per le riforme
convocata per discutere della legge elettorale''. Lo sostiene, in
una dichiarazione, Michelangelo Tripodi, capogruppo dei Comunisti
italiani in Consiglio regionale. ''Si tratta - secondo Tripodi - di
un' assenza inaccettabile, anche perche' An, attraverso il vicepresidente
del Consiglio, Rizza, ha presentato un emendamento con cui chiede
l' introduzione di uno sbarramento del 3 per cento per le liste che
parteciperanno alla prossima competizione elettorale: una proposta
indecente sul piano democratico in quanto vorrebbe colpire il pluralismo
e la rappresentanza. La defezione di An dal dibattito sulla legge
elettorale dimostra che s' intende a tutti i costi realizzare un colpo
di mano sulla legge elettorale, che rappresenta, e' bene ricordarlo,
il cuore di ogni sistema democratico. Sara', pertanto, utile che ciascuna
forza politica tenga conto dell' estrema delicatezza del tema ed assuma
una posizione politica chiara e netta, improntata a grande responsabilita'
istituzionale. Nessuno puo' pensare di manipolare le regole, o permettere
che cio' sia fatto quando la partita e' gia' cominciata e si e' gia'
in campagna elettorale. E' altrettanto assurdo soltanto ipotizzare,
come pure e' stato fatto, che i sindaci non possano, chissa' per quali
ragioni, partecipare come candidati alle elezioni regionali''.
De Rose: “La
CDL ha amministrato bene alla Regione”
21/12 ''La CDL ha amministrato complessivamente bene, anche se sono
stati commessi errori di comunicazione e di sostanza: penso allo spoil
system che non e' mai esistito''. E' quanto sostiene in una nota il
leader dell'opposizione in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De
Rose. ''Se penso - ha aggiunto - ad alcune nomine di sottogoverno
ed a qualche assessore tecnico che e' in Giunta mi viene da ridere
quando sento parlare di regime: ci sono segmenti considerevoli della
sinistra che hanno governato e governano: Ato, Aterp ed altro ancora
ne sono una dimostrazione. Mi auguro che il centrosinistra se vince
abbia la stessa generosita' dimostrata dai nostri governatori''. ''Questo
assunto ha mortificato - ha concluso De Rose - la classe dirigente
di centrodestra che c'e' ed esiste : ma non l'hanno mai scovata''.
L’ANCI
calabrese a favore dei Sindaci in consiglio regionale
21/12 La polemica sulla partecipazione dei Sindaci alle elezioni
regionali si arricchisce dell’intervento del vicepresidente
dell’ANCI calabrese Franco Iacucci che ha dichiarato ''Non si
comprende bene ne' il fondamento razionale ne' quello politico della
proposta lanciata da Leone e Rizza circa l' incompatibilita' di cariche
fra Sindaci e Consiglieri regionali'', circa la proposta dei consiglieri
regionali Leone e Rizza. ''Secondo questa impostazione - ha aggiunto
- che sembra materializzarsi dal nulla, che ne e' del sacrosanto principio
della rappresentanza che trova il momento piu' significativo nell'elezione
del Sindaco, il primo fra i tramiti tra cittadini e Stato? Quale sarebbe
il peccato originale che deve essere scontato dai Sindaci? O, forse,
piu' logicamente, siamo dinanzi ad un tentativo di ingessare la vita
politica, la democrazia ad uso e consumo spregiudicato di pochi? Quel
che e' certo e' che siamo di fronte ad un tentativo grave di bloccare
il rinnovamento e di attuare discriminazioni che respingiamo e contro
le quali ci batteremo''. ''Ci aspettiamo inoltre - ha concluso - che
il Consiglio regionale che sta per riunirsi possa fare chiarezza intorno
ad una vicenda che, al momento, ne ha ben poca''.
Occhiuto (Udc)
“Nessun ostacolo ai Sindaci che vogliono partecipare alle regionali”
21/12 ''Non voterei mai una legge che impedisca ai sindaci l' accesso
al Consiglio regionale''. Lo ha detto il consigliere regionale e componente
della commissione autoriforme, Roberto Occhiuto, dell'Udc. ''Sono
- ha aggiunto - assolutamente, irriducibilmente, contrario che ai
sindaci calabresi, che in molti casi rappresentano la parte migliore
della societa' politica della regione, sia impedito di partecipare
alle prossime elezioni''. ''La legge elettorale - ha concluso Occhiuto
- non puo' essere pretesto per garantire corporative posizioni di
privilegio o per consumare lotte interne alle coalizioni, ma come
ogni riforma istituzionale deve essere improntata ai principi di democrazia
e di libera partecipazione''.
E’ polemica
tra Leone, Rizza e Adamo che sostiene “Nessuna incompatibilità
tra Sindaco e consigliere regionale”
21/12 ''Gli onorevoli Leone e Rizza non sanno quel che dicono o non
si rendono conto, magari sono anche ignari dei contenuti della proposta
di legge che hanno sottoscritto e presentato''. Lo afferma il segretario
regionale dei Ds, Nicola Adamo, in una dichiarazione. ''Un testo -
aggiunge Adamo - che, per quanto confuso e scritto male, vorrei che
i calabresi leggessero. In ogni caso, confrontiamoci nel merito al
di la' di ogni confusione, di ogni emendamento presentato e poi forse
corretto. La legislazione vigente prevede gia' ora l' incompatibilita'
per i presidenti delle province e per i sindaci con la carica di consigliere
regionale. Tale incompatibilita' e' estesa anche per la carica di
presidente della Giunta regionale dal momento che il presidente e'
eletto contestualmente consigliere regionale. Se e' vero che Leone
e Rizza propongono per questo caso la incompatibilita' e non la ineleggibilita'
potevano anche risparmiarsi la presentazione di un testo di legge
regionale perche' la questione e' gia' normata. Invece cosi' non e'
stato. Non c' e' alcuna incompatibilita' allo stato, inoltre, per
i presidenti delle province e per i sindaci a ricoprire la carica
di assessore regionale. Leone e Rizza vogliono invece anche impedire
che un sindaco o un presidente di provincia esercitino tale funzione
e testualmente in maniera perentoria affermano che ''non possono ricoprire
i sindaci ed i presidenti tale incarico''. Come Ds sosteniamo, invece,
la compatibilita' delle funzioni. In una regione come la nostra dove
non e' esistita alcuna cooperazione istituzionale, dove non c' e'
traccia di un sistema istituzionale dal carattere regionale sarebbe
il caso, se l' autonomia statutaria lo consente, di abrogare anche
la incompatibilita' tra la carica di consigliere regionale e quella
di presidente delle province e dei sindaci''.
Leone (FI) e
Rizza (AN) replicano ad Adamo. “La sinistra vuole andare a votare
senza legge elettorale”
21/12 Conclusi i lavori della Commissione per l’Autoriforma,
il capogruppo consiliare di Forza Italia, Gianfranco Leone e il vicepresidente
del Consiglio, Domenico Rizza (AN) hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni.
“Prendiamo atto - ha affermato Leone - che l’onorevole
Adamo, da sempre garantista, nella sua triplice veste di consigliere
regionale, segretario regionale dei Ds e forse di futuro sindaco di
qualche città calabrese vuole mantenere la posizione di controllore
e controllato eliminando l’incompatibilità tra la carica
di sindaco e quella di consigliere regionale.”
“Circa poi - ha aggiunto l’esponente politico di Forza
Italia - la sua volontà di aprire un confronto sul testo che
giace in Commissione dal lontano 11 ottobre e che i calabresi possono
trovare comodamente sul sito internet del Consiglio, da buon demonizzatore
per cultura e appartenenza, il ‘Nostro’ inizia il confronto
sulla stampa, anziché in Commissione, con una sequela di insulti.”
“Nel merito, poi - aggiunge il vicepresidente del Consiglio,
Rizza -, si continua a confondere, artatamente, l’ineleggibilità
con l’incompatibilità nel tentativo di distogliere l’attenzione
dal problema principale che è quello della formulazione di
una nuova legge elettorale sia pure minimale che recuperi positivamente
e in parte concluda la stagione delle riforme istituzionali. La sinistra,
insomma. è questa la mia netta impressione, intenderebbe andare
alle elezioni senza dotare la Regione di una legge elettorale che
preveda una soglia di sbarramento. Una scelta, questa, dettata dall’esigenza
di compiacere gli alleati minori, i cosiddetti ‘cespugli’
dell’ulivo”.
Napoli (DS) “Crotone
esclusa dai priani di intervento sulla ss106”
21/12 Il consigliere regionale Giuseppe Napoli (Ds)
ha rilasciato la seguente dichiarazione :“Ancora una volta il
territorio della provincia di Crotone subisce uno smacco dalla ‘illogica’
politica degli interventi previsti per i lavori di ammodernamento
della S.S. 106 Ionica. Come risulta dalla Relazione sullo stato della
progettazione della stessa Statale ionica a cura di ANAS S.p.a., ‘nel
corso delle conferenze di servizi tenute dal Compartimento della Viabilità
per la Calabria e dal Ministero dei lavori pubblici… si è
ritenuto opportuno suddividere l’intera tratta della S.S. 106
Ionica in megalotti omogenei di più ampio respiro progettuale’.
Dalla delibera CIPE del 20.12.2004 risultano i seguenti dati: per
il megalotto Palizzi, è stato stanziato un importo di 134 milioni
di Euro (interamente finanziato), per il megalotto Catanzaro, sono
stati stanziati 740 milioni di Euro. Terzo ed ultimo intervento quello
che ha riguardato il megalotto Locri, interamente finanziato per 450
milioni di Euro. Per l’ennesima volta Crotone viene, dunque,
esclusa dai piani di intervento operativi inseriti nel programma di
completamento delle progettazioni sulla S.S. 106 e da qualsiasi altro
intervento di natura strutturale. Ciò risulta inconcepibile
nel momento in cui il territorio crotonese, seppure attanagliato da
grave crisi, tenta il proprio riscatto economico-sociale”.
Bernaudo “Banca
regionale: Che il prossimo governo regionale attui una sana politica
del credito “
21/12 “Per rilanciare l’economia calabrese occorre considerare
in modo serio la costituzione di una banca regionale in grado di ridare
ossigeno al tessuto produttivo e, al tempo stesso, arginare gli effetti
di una gestione del credito che ha prodotto l’impoverimento
della Calabria e il ricorso all’usura di tanti calabresi”.
E’ quanto sostiene il leader storico della destra cosentina,
Roberto Bernaudo, a seguito della crisi economica che investe la Calabria.
“Per giungere a questo traguardo - ha poi precisato- la Calabria
dovrà però prima cambiare quella classe politica che
per anni è stata non solo incapace di risolvere i problemi,
ma di individuarli”. Una classe politica che secondo Bernaudo
è rimasta “inerte pur conoscendo lo stato di emergenza
sociale di questa regione, e che nulla ha fatto se non favorire interessi
lontani dai calabresi e molto vicini a Roma”. Bernaudo ha ricordato
come già alle scorse elezioni regionali, sotto la bandiera
della Fiamma tricolore, partito con cui sfiorò l’elezione
a palazzo san Giorgio, “avevamo posto come condizione indispensabile
di alleanza con il centrodestra, la costituzione di una banca regionale,
proposta che rimase puntualmente lettera morta, per poi vederla riproposta
da Forza Italia e da Tremonti”. E proprio sulla ribancarizzazione
del Sud proposta da Tremonti che Bernaudo si sofferma in modo critico:
“La recente attenzione di Tremonti verso il sud – afferma
- non può che essere accolta con soddisfazione. Tuttavia permangono
dei dubbi sulla reale volontà di impegno per un Sud verso cui
l’ex ministro dell’Economia è stato il detrattore
più accanito: si ricordi l’asse con la Lega di Bossi
o il taglio dei fondi destinati al Mezzogiorno, non ultimo quello
dei nostri forestali". E si chiede "cosa abbia spinto, dunque,
il neo coordinatore di Forza Italia in questa sua campagna non è
dato comprensibile, se non palesemente strumentale, dal momento che
l’iniziativa viene proposta all’indomani del suo defenestramento
dal governo. Non solo. Tremonti spieghi ai meridionali ed ai calabresi
in particolare, come mai oggi, nella finanziaria, sono stati stanziati
solo 500 mila euro a fronte dei 5 milioni di euro previsti per il
piano di fattibilità per le banche regionali; e se è
vero che la restante somma sia stata destinata alla sua Valtellina.
In ogni caso ben venga ogni iniziativa di livello come questa perché
significa affrontare concretamente i temi di uno sviluppo tanto atteso.
I calabresi sappiano - conclude Bernaudo - che un ennesimo governo
regionale, sia esso di destra o di sinistra, senza attuare una sana
politica del credito, rischia di favorire ancora una volta lo straricco
nord”.
Per giovedì
23 assemblea regionale della Margherita a Falerna
21/12 L’Assemblea regionale della Margherita calabrese e la
Consulta regionale dei Presidenti dei circoli del partito si riuniranno
congiuntamente giovedì 23 dicembre alle ore 16.00 a Falerna,
presso l’Hotel Eurolido. Durante l’incontro, convocato
dal Presidente Mario Laganà e dal Coordinatore Franco Bruno,
si procederà all’esame della situazione politica regionale
alla luce degli ultimi sviluppi e saranno comunicate le proposte sullo
statuto del partito in Calabria.
Pisano (Pri)
e Pizzimenti (Liberal Sgabi) a favore della proposta Naccarato per
lo sbarramento al 2%
21/12 A margine della seduta della Commissione per l’Autoriforma,
il capogruppo del Pri, Vincenzo Pisano e il presidente del gruppo
Liberal Sgarbi, Giuseppe Pezzimenti hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“La testardaggine di An e, cosa strana, del Nuovo Psi, sta facendo
evolvere in senso negativo l’approvazione di una nuova legge
elettorale. Vi è un accordo larghissimo a convergere sull’ultima
“proposta Naccarato” che prevede uno sbarramento del 2%.
Ostinarsi a volere imporre, contro tutto e tutti, un assurdo inasprimento
di tale sbarramento al 3% equivale ad assumersi la responsabilità
di impedire l’approvazione di una nuova legge elettorale. Lo
diciamo chiaramente alla Calabria e naturalmente rifletteremo nelle
prossime settimane sulle possibili conseguenze politiche che ciò
determina fin da ora”.
Interrogazione
di Pirillo (Margherita) sulla chiusura dello sportello dell’Ufficio
entrate di Amantea
21/12 Il consigliere regionale e capogruppo della Margherita, On.
Mario Pirillo ha presentato un’interrogazione a risposta scritta
al Presidente della Giunta Regionale in merito alla chiusura dello
sportello dell’Agenzia delle Entrate di Amantea - ex Ufficio
del Registro del Ministero delle Finanze. “Il Ministero delle
Finanze, Agenzia delle Entrate – scrive l’On. Pirillo
nell’interrogazione - per una razionalizzazione dei suoi uffici
periferici, accompagnata da una presunta economia di spesa o di budget,
ha disposto la chiusura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate,
già ex Ufficio del Registro, ubicato nella città di
Amantea. La chiusura dello storico Ufficio di Amantea, che serve un
considerevole bacino di utenza, secondo il capogruppo della Margherita
in consiglio regionale, è avvenuta in sordina e senza alcun
preavviso anche nei riguardi dei rappresentanti istituzionali delle
comunità locali, che con la chiusura dell’ufficio si
sono visti scippati e sottratti un servizio pubblico dalla radici
molto lontane. A questo disagio si aggiunge il disappunto dei dipendenti
che si vedranno costretti ad una forzosa mobilità verso altre
sedi”.
“Il decentramento degli Uffici amministrativi – scrive
ancora Pirillo - è stato avviato con successo da molti Enti
(Inps, Catasto, Uffici del Lavoro ecc.) mediante l’attivazione
di sportelli comprensoriali che consentono una diffusione capillare
dei servizi in favore delle popolazioni. La soppressione dello sportello
di Amantea, invece, per come operato dell’Agenzia delle Entrate,
si colloca in palese controtendenza a questa nuova esigenza di rendere
facilmente fruibile i servizi della burocrazia offrendoli senza disagi
ai potenziali cittadini – utenti”.
L’On. Pirillo si chiede “quali iniziative intende intraprendere
il Presidente della Giunta Regionale per consentire l’immediata
riapertura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate ad Amantea,
al fine di rendere meno gravosi i disagi dei tantissimi utenti che
usufruiscono da più tempo del relativo servizio”.
Soriero (DS)
“Le pressioni per ufficializzare la candidatura Abramo non bastano”
21/12 Per Pino Soriero, della Direzione nazionale DS, ''le pressioni
convulse per ufficializzare la candidatura di Abramo evidentemente
non bastano a quadrare il cerchio ne' a nascondere la crisi evidente
che si e' accumulata dentro la Casa delle liberta'.Ma tutto cio' non
puo' affatto tranquillizzare il centrosinistra.Si richiede anzi a
questo punto una riflessione tempestiva e piu' attenta, per i DS e
per tutto il centro sinistra per delineare un progetto di alto profilo,
politico e culturale, sulla citta' capoluogo di regione e sull'intera
area centrale. Questa volta il centrosinistra non puo' sbagliare perche',
ora piu' che mai,la sfida su Catanzaro coincide con le prospettive
di un futuro per la Calabria. La comunita' provinciale e' stata ridotta
a brandelli nella contrapposizione tra le citta' e, all'interno di
ognuna di esse, tra pezzi di territorio isolati e diffidenti.Un segnale
importante arriva dal centrosinistra lametino: l'intesa unitaria sulla
candidatura a sindaco avviene nel segno di una linea di programma
che ha fatto arretrare la spinta verso la creazione di una nuova provincia.Va
accelerata la riflessione sul ruolo di Catanzaro! Cos'altro deve succedere
in questa citta' ? lo scandalo della '' Cittadella'', il sequestro
dell'ospedale, la contrapposizione tra l'universita' pubblica e le
strutture sanitarie pubbliche, lo scempio del territorio, la farsa
del cambio di destinazione nell'uso di tanti edifici, le inchieste
della magistratura sulla gestione del Comune e su alcune decisioni
imposte dal sindaco.Non sono bastate , come noi sosteniamo da tempo,
alcune opere pubbliche per dare un senso a questa citta'. Anzi si
avverte oggi in termini ancora piu' laceranti la mancanza di una funzione
, di un ruolo, vorrei dire di una vera e propria ''missione'' per
la citta' cui lo Statuto regionale affida compiti importantissimi.
Spetta al centrosinistra farsi carico di un progetto complessivo per
la Regione e per il Comune''.
Chiarella (AN)
soddisfatto dell’ANAS
21/12 In merito ai lavori della Commissione “Politica Istituzionale”,
il presidente Egidio Chiarella ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La riunione di oggi ha rappresentato un autentico esempio di
collaborazione istituzionale tra i vari livelli amministrativi e i
vertici dell’Anas, esaltando le esigenze reali del territorio
che, attraverso i sindaci presenti, hanno trovato risposte concrete
e dirette da parte del direttore generale dell’Anas, ingegnere
Bartoli, del responsabile dell’Ufficio progetti SS 106, Nobili
e del Capo compartimento Anas Calabria, ingegnere Celia. Mi ritengo
soddisfatto anche perché le informazioni sullo stato dei lavori
dell’A3, SS 106 e trasversale delle Serre sono risultate soddisfacenti
e aprono prospettive più concrete e reali sulla definizione
di questi lavori interminabili”.
Secondo Pacenza
(DS) “L’Anas non convince per niente”
21/12 “L’Anas non convince per niente! Infatti continua
ad indicare il 2008 come data di ultimazione dei lavori della Sa-Rc,
mentre a tutt’oggi vi sono tratti per cui mancano persino i
progetti preliminari”. E’ quanto sostiene il consigliere
regionale dei Ds, Franco Pacenza, a proposito dell’audizione
in prima Commissione dei vertici dell’Anas. “Sui due corridoi
calabresi, la Sa-Rc e la “106” - aggiunge l’esponente
del centrosinistra - mancano ancora certezze progettuali e finanziarie.
Lo stesso riavviamento dei lotti sospesi per varie ragioni non è
ancora definito, eppure si tratta di ben sei lotti ancora da rassegnare.
Le stesse condizioni disastrose in cui versa attualmente il tracciato
autostradale calabrese non ha trovato risposte adeguate. Forte è
stata la sollecitazione all’Anas perché garantisca strumenti
di preselezione adeguate e di tutela di qualsiasi infiltrazione mafiosa”.
A proposito del corridoio ionico, Pacenza ha sostenuto: “Manca
ancora il progetto generale di massima dell’autostrada Taranto-Reggio
Calabria, proprio per superare la logica dei lotti e delle varianti.
Solo per due lotti c’è la disponibilità finanziaria
mentre per il resto non ci sono certezze”.
Giudizio positivo
di Leone (FI) dall’incontro con i vertici Anas
21/12 Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Gianfranco
Leone, a margine dei lavori della seduta straordinaria della Commissione
consiliare “Politica Istituzionale”, ha rilasciato la
dichiarazione che si riporta qui di seguito.“L’incontro
in prima Commissione con i vertici nazionali dell’Anas ha evidenziato
i risultati positivi dell’azione di governo nazionale e regionale.I
dati economici, l’esposizione dei progetti in cantiere e soprattutto
i finanziamenti già concessi per l’ammodernamento della
Salerno-Reggio Calabria e della 106 ionica, fanno ben sperare circa
il recupero del ritardo strutturale accumulato dalla Calabria in questi
ultimi venti anni. Questo recupero strutturale, unitamente agli sforzi
compiuti con lo sviluppo del settore turistico e l’ammodernamento
del comparto agricolo, hanno segnato positivamente questa Legislatura
che va a concludersi e che, unitamente al dato Istat di diminuzione
della disoccupazione, ha un bilancio positivo per il centrodestra
e tutta la Casa delle Libertà”.
Morrone (Udeur)
“Perplessità sull’assegnazione dei lavori dell’ANAS”
21/12 Ai margini dei lavori della Commissione “Politica Istituzionale”,
il capogruppo di Alleanza popolare, Ennio Morrone, che è anche
vicepresidente della prima Commissione, ha rilasciato la seguente
dichiarazione: “La riunione odierna è stata molto utile
in quanto si inserisce nella scia di una indagine conoscitiva legata
al Piano regionale dei Trasporti di cui io sono il relatore. Sicuramente,
vi è una maggiore attenzione da parte dell’Anas per quanto
riguarda i tempi di esecuzione dei lavori e la percorribilità.
Restano invece le perplessità per l’aggiudicazione dei
nuovi lavori da parte di imprese coinvolte nell’operazione Tamburo”.
De Michelis (NPsi):
“Socialisti calabresi verso l’autonomia”
20/12 ''Le conclusioni del congresso regionale calabrese del Nuovo
PSI e il colloquio con le altre forze della Casa delle Liberta' in
Calabria, anche e soprattutto attraverso le dimissioni dell'assessore
Zavettieri in Calabria, rappresentano il primo, vero esempio concreto
della strategia politica del Nuovo PSI. Lo afferma il segretario nazionale
del Nuovo Psi, Gianni De Michelis. Questo nuovo corso, sottolinea
De Michelis, ''costituira' la bussola che ci guidera' nella lunga
campagna elettorale che si e' aperta in questi giorni e che durera'
fino alle politiche del 2006''. ''I socialisti calabresi - spiega
l'esponente socialista - sono in assoluta sintonia col gruppo dirigente
nazionale del Nuovo PSI e da un lato, escludono ogni possibile alleanza
con la GAD e qualsiasi convergenza col candidato collegato, onorevole
Loiero, dall'altro hanno presentato le condizioni alle quali loro
intendono rinnovare il patto con le altre forze della Casa delle Liberta'
calabrese''. ''Qualora tali condizioni, che non sono legate ad interessi
di parte ma alla governabilita' stessa della Regione Calabria - prosegue
De Michelis - non dovessero trovare piena corresponsione, i socialisti
riformisti calabresi sarebbero pronti ad affrontare le elezioni regionali
in piena autonomia''. ''Se il gruppo dirigente dello Sdi, del PSI
e di Socialismo e Liberta' in Calabria dovesse rinunciare, come sembra,
a far valere il peso dell'identita' socialista, ci pensera' il Nuovo
PSI - conclude il segretario socialista - ad offrire a tutti gli elettori
che si identificano nel socialismo riformista un punto di riferimento
convincente ed equilibrato''.
Naccarato (Cdl)
attacca Zavettieri (NPsi) “Le dimissioni prima si danno e poi
si annunciano”
20/12 ''Come spesso accade il Nuovo PSI sbaglia bersaglio: non avendo
evidentemente la forza e la capacita' di persuadere i grandi partiti
politici che fanno parte della Cdl rispetto alle proprie tesi, trovano
piu' comodo prendersela con il Naccarato di turno''. E' quanto sostiene
in una nota il presidente della commissione riforme, Paolo Naccarato,
facendo riferimento alle dimissioni da assessore regionale di Saverio
Zavettieri. ''Tutto cio' dimostrando - ha aggiunto - quanto sono deboli
con i forti, quanto sono risibili e deboli evidentemente le argomentazioni
che avanzano, cercando di esaltarle tanto da tenere un congresso quasi
monotematico che francamente sara' parso, a piu' di uno, uno spreco.
Tuttavia ho notoriamente molta simpatia per Zavettieri e continuero'
ad averla magari anche contro la sua stessa volonta'. Ma il ''potente''
Assessore Zavettieri che lancia ombre pesanti sul centrodestra addirittura
lasciando intendere che questo schieramento non e' estraneo, come
egli ha dichiarato, all'attentato che ha subito alcuni mesi fa, mi
lascia veramente esterrefatto e mi chiedo per quali motivi in tutti
questi anni e soprattutto negli ultimi mesi e' rimasto al suo posto
di assessore regionale in grado di orientare fortemente l'azione dell'intera
Giunta e non abbia pensato di lasciare la propria poltrona molto prima,
anziche' lucrare politicamente posizioni di vantaggio per il suo partito
a discapito prevalentemente di Forza Italia che alle ultime elezioni
europee ha avuto un risultato davvero deludente inversamente proporzionale
a quello avuto dal Nuovo Psi''. ''E sono davvero rammaricato - ha
proseguito Naccarato - per il mio carissimo amico Sergio Abramo, persona
di cui ho enorme stima e considerazione e le cui capacita' sono note
perche' in questo quadro essere il candidato che Zavettieri vuole
imporre a tutti e a tutti i costi, nel mentre accusa gli stessi alleati
che dovrebbero votare Abramo di avere tentato di ammazzarlo e non
solo politicamente. Questo mi sembra una cosa che non sta ne' in cielo
ne' in terra e di cui gli unici a pagarne le spese saranno purtroppo
gli elettori del centrodestra che, pur essendo in Calabria una larga
maggioranza, proprio a causa di questi ed altri motivi, finiranno
con l'esser clamorosamente messi in minoranza alle prossime elezioni
regionali. E mi stupisce dunque che un uomo di particolare fiuto politico
come Sergio Abramo si presti ad una cosi' clamorosa strumentalizzazione.
Non sono pero' affatto stupito degli attacchi e delle provocazioni
che sono giunti dal Congresso del Nuovo Partito Socialista''. Il Presidente
della commissione riforme ha poi evidenziato che ''Saverio Zavettieri,
uomo sicuramente di ricercata intelligenza e astuzia politica, non
e' certo nuovo a 'sparate ad effetto', pensando di riuscire a fare
di volta in volta o l'incantatore di serpenti o il deus ex machina.
Ricordo che gia' una volta fu promotore di una fantomatica riunione
dei Segretari Regionali della Casa delle Liberta' che si concluse
con la perentoria richiesta di mie dimissioni con l'intento di bloccare
definitivamente l'iter del nuovo Statuto regionale. Ed in effetti
egli e' coerente con la sua singolare figura di riformista conservatore
con una forte, anzi irrefrenabile propensione ad atteggiarsi a regista.
Anche questa volta nei miei riguardi ha steccato, ma questa forse
e' piu' clamorosa perche' gli iscritti al suo partito potranno facilmente
chiedergli conto del perche' il Nuovo Psi a cominciare dal Lazio,
e comunque in tutti i luoghi dove esiste, e' su una linea completamente
opposta alla sua sia sul tema degli Statuti che delle leggi elettorali
regionali''. ''Tanto e' vero - ha ricordato - che molto prudentemente
il segretario del suo partito Gianni De Michelis si e' ben guardato
da addentrarsi su questo spinoso tema. Siamo forse in presenza dei
misteri dell'opportunismo? In ogni caso io che vengo da tutt'altra
scuola, so che le dimissioni prima si danno e poi si annunciano e
soprattutto che esse devono essere irrevocabili perche' possono sempre
essere respinte''. ''Comunque non dimentico - ha concluso - che noi
che ci chiamiamo Paolo e crediamo al valore catartico della Strada
di Damasco, tendiamo sempre una mano verso coloro che non sanno quel
che fanno... e soprattutto quel che dicono...''.
Pittelli (FI)
apprezza il lavoro di Naccarato e dichiara “Strumentali le critiche
dei socialisti sulla legge regionale”
20/12 ''Sul piano personale desidero formulare la stima e l' apprezzamento
per Paolo Naccarato, presidente della Commissione Riforme, per il
contributo positivo alla predisposizione di un' organica proposta
della Casa delle Liberta' di una legge regionale per le prossime elezioni
del 2005''. A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di Forza
Italia, Giancarlo Pittelli. ''Non comprendo - ha aggiunto Pittelli
- impostazioni diverse perche' per la verita' bisogna dire che la
Regione Calabria e' stata protagonista, con grande apprezzamenti,
sulle riforme statutarie essendo stata proprio la prima a redigere
il nuovo statuto regionale con il voto favorevole della maggioranza,
ivi compreso il Partito Socialista. Proprio Forza Italia, e il mio
predecessore in particolare, Caligiuri, volle proprio Naccarato quale
presidente dell' importante commissione e oggi Forza Italia, ma credo
l' intera Casa delle Liberta' piu' in generale, puo' andare fiera
del lavoro che e' stato brillantemente portato a conclusione e che,
forse un po' tardivamente o un po' strumentalmente, il Partito Socialista
cerca di rappresentare in modo contraddittorio e come un fatto negativo''.
''La verita' - ha concluso Pittelli - e' che la Commissione Riforme
ha lavorato molto bene e io penso che anche la legge regionale che
dovra' essere attuata dai membri di questa Commissione assumera' il
sapore di un fatto estremamente positivo per il futuro della Calabria''.
Loiero incontra
il Forum del Terzo Settore
20/12 Incontro tra il candidato alla prossime elezioni regionali
del centro sinistra, On. Agazio Loiero, ed il Forum del Terzo Settore,
rappresentato dal portavoce dr. Salvatore Maesano e dalla Vice Presidente
dr.ssa Marcella Russo. L'incontro, programmato per la definizione
del programma di governo regionale, e' stato voluto fortemente da
Loiero, che ha posto in cima alla sua agenda i problemi del disagio
e del bisogno che attanagliano la nostra Regione. I rappresentanti
del Forum, dopo aver illustrato le peculiarita' dell'Associazione
Calabrese, che riunisce gran parte delle Associazioni di utilita'
pubblica, delle Organizzazioni di volontariato, delle Centrali cooperative
e delle Fonazioni, che operano nell'universo del sociale, hanno sottolineato
lo scarso interesse che sino ad oggi la Politica calabrese ha avuto
nei confronti del Terzo Settore e dell'Economia Sociale. I contributi
del Forum, piu' volte espressi sui tavoli di rappresentanza, non hanno
poi trovato seguito nella reale attuazione dei programmi regionali.
L'on. Loiero ha dimostrato un notevole interesse sulle problematiche
esposte dai rappresentanti del Forum, anticipando che il programma
di governo e le risorse regionali attribuiranno un ruolo importante
alle problematiche sociali, che oramai nella nostra Regione hanno
assunto un fenomeno preoccupante: all'antica poverta' ed indigenza
si e' sommato un nuovo e crescente disagio che oramai coinvolge anche
il ceto medio. Continuando, Loiero ha affermato che in questo lungo
cammino fara' quanto possibile per incontrare tutto il variegato universo
che opera nel sociale. I rappresentanti del Forum, che nei prossimi
giorni avvieranno un'approfondita discussione con tutti gli associati,
hanno promesso che, alla fine del confronto, sara' proposto un vero
e proprio Manifesto del Forum del terzo Settore della Calabria.In
conclusione l'on. Loiero ha preso atto delle richieste dei vertici
del Forum ribadendo la sua ferma intenzione e della coalizione che
rappresenta, a non far cadere nel nulle le proposte ed i suggerimenti
che verranno da tale mondo, in modo da garantire strumenti attuativi
in grado di dare le giuste risposte ai cittadini calabresi che da
tanto inascoltati attendono. Nel prossimo incontro, che si terra'
mercoledi' 22 dicembre, l'on. Loiero incontrera' la Confindustria
Calabrese.
Regionali: Nicola
Adamo (DS) prende un abbaglio sulla candidatura Abramo e Rizza (AN)
e Leone (FI) lo smentiscono.
20/12 Il Segretario regionale dei DS Nicola Adamo aveva rilasciato
nel pomeriggio una sostenuta dichiarazione contro la CDL sullo, poi
sconfessato, impedimento della candidatura del Sindaco di Catanzaro
Sergio Abramo alla carica di Governatore della Calabria come rappresentante
del centro-destra. ''An e Forza Italia in Consiglio regionale vorrebbero
fare approvare le norme elettorali finalizzate ad interessi di parte
o addirittura tendenti a condizionare le decisioni dello stesso schieramento
di centrodestra per la scelta del candidato presidente. Pensano ad
una legge elettorale ad usum delphini. In questo caso il fine sarebbe
quello di impedire la candidatura alla presidenza della Giunta regionale
di Sergio Abramo per il centrodestra''. ''Infatti a firma dei consiglieri
Rizza e Leone - dice Adamo - nella qualita' di capigruppo di An e
Forza Italia e' stata presentata una norma che, testualmente, recita
''non possono ricoprire la carica di presidente della Giunta e di
membro della Giunta regionale il presidente, gli assessori e i consiglieri
provinciali, nonche' il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali''.
Si vuole utilizzare la legge elettorale per determinare forti condizionamenti
nelle decisioni del Polo. Questa e' la prova che e' sempre meno oggettivo
e trasparente il clima entro il quale il centrodestra vorrebbe approvare
la legge elettorale''.
Immediata la replica dei due consiglieri che smentiscono di fattpo
la dichiarazione di Adamo. Il vicepresidente del Consiglio regionale,
Domenico Rizza (An) sottolinea
la distrazione di Adamo affermando ““Debbo purtroppo constatare
che il collega Adamo, evidentemente in tutt’altre faccende affaccendato,
non ponga la dovuta attenzione ai testi normativi a lui sottoposti.
Tant’è che, clamorosamente, ha confuso la incompatibilità
con la ineleggibilità, come si può evincere dal testo
di legge elettorale da lui stesso citato. Evidentemente, il clima
elettorale fa velo su tutto”.
A seguire anche quella del presidente del gruppo consiliare regionale
di Forza Italia, Gianfranco Leone
che ha testualmente dichiarato in una nota “Mi dispiace, ma
il collega Adamo, dei Ds, forse distratto da altre vicende, non si
sia accorto che in pari data della presentazione del testo di legge
a cui fa riferimento, con protocollo 2927 della Segreteria del Consiglio
regionale, è stato presentato l’emendamento che cancella
le parole “consiglieri provinciali e i consiglieri comunali”.
Allo stesso, raccomandiamo per il futuro, attenzione tra incompatibilità
ed ineleggibilità”.
Naccarato propone
lo sbarramento al 2%. I socialisti: “Non votiamo se non c’è
il 3% e l’abolizione del listino”
20/12 La Commissione regionale per l’Autoriforma presieduta
dal Paolo Naccarato, ha deciso di aggiornare i propri lavori a domani,
martedì 21 dicembre, alle ore 14,30. La decisione è
scaturita dopo la presentazione di un nuovo progetto di legge per
l’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale
dello stesso presidente Naccarato, e di un emendamento allo stesso
pdl, depositato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico
Rizza. Il progetto di legge Naccarato, così recita:
art. 1 – Per l’elezione del Presidente della Giunta e
del Consiglio regionale trovano applicazione le vigenti disposizioni
statali per l’elezione dei Presidenti e dei Consigli delle Regioni
a Statuto Ordinario, integrate dalle disposizioni di cui ai successivi
articoli.
Art. 2 – In deroga all’art.2, comma 1, della legge 17
febbraio 1968, n.108, il numero dei Consiglieri è fissato in
cinquanta, fatta salva l’applicazione dell’art. 15, commi
13 e 14, della legge 17 febbraio 1968, n.108, così come modificata
dalla legge 23 febbraio 1995, n. 43, e dell’art. 5, comma 1,
della legge costituzionale 22 novembre 1999, n.1.
Art. 3 – Fermo rimanendo quanto disposto all’art.7 della
legge 23 febbraio 1995, n. 43, non sono ammesse al riparto dei seggi
le liste provinciali il cui gruppo, ancorché collegato ad una
lista regionale che ha superato la percentuale del 5% , abbia ottenuto,
nell’intera regione, meno del 2% dei voti validi.
Art. 4 – Al fine di assicurare la parità di accesso alle
cariche elettive degli uomini e delle donne, ai sensi degli artt.
51e 117, comma 7, della Costituzione, le liste elettorali devono comprendere,
a pena l’inammissibilità, candidati di entrambi i sessi.
A questo testo, il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico
Rizza(An), ha formalizzato un emendamento, sottoscritto anche dal
presidente del gruppo regionale di An, Egidio Chiarella, che così
recita:
“Emendamento all’art. 3 del progetto di legge: al rigo
3, dopo le parole “la percentuale del” sostituire “5”
con “6”; al rigo 4, dopo le parole “meno del”
sostituire “2” con “3”.
A margine dei lavori della Commissione per l’Autoriforma, il
capogruppo del Nuovo Psi, Francesco Galati ha dichiarato:
“La nuova legge elettorale potrà essere approvata con
il voto dei socialisti se ci sarà lo sbarramento del 3% per
le singole liste; l’abolizione del listino; l’introduzione
del principio della pari opportunità. Non ho ritenuto di esprimere
alcun giudizio sulla cosiddetta “proposta di legge Naccarato”,
in quanto progetto di legge non poteva definirsi, poichè non
era stato presentato nei termini e con i modi previsti dal Regolamento
e cioè non era stato precedentemente annunciato in Aula ed
assegnato alla Commissione”.
Appello dei gruppi
consiliari regionali del centrosinistra a favore dell’Udeur
20/12 I gruppi consiliari regionali del Centrosinistra, a margine
dei lavori della Commissione per l’Autoriforma, hanno sottoscritto
la seguente dichiarazione “I gruppi consiliari regionali del
centrosinistra della Calabria, fortemente preoccupati per il rischio
che si possa determinare una lacerazione insanabile della nostra coalizione
tale da mettere a repentaglio i risultati delle prossime elezioni
regionali, chiedono a Romano Prodi ed a tutti i segretari nazionali
dei partiti di definire positivamente le questioni politiche poste
dall’on. Clemente Mastella, riconoscendone la validità
e la legittimità”. Seguono le firme di: Nicola Adamo(Ds);
Mario Pirillo(Margherita); Luigi Incarnato(Sdi); Damiano Guagliardi(Rifondazione
comunista); Michelangelo Tripodi(Pdci) e Diego Tommasi(Verdi).
I Liberali del
PLI offrono un loro candidato per la coalizione della CDL
20/12 In una nota della Direzione regionale del Partito Liberale
Italiano, che esorta la coalizione della CDL a scegliere il candidato
a presidente, i liberali mettono a disposizione un proprio candidato
. Recita la nota: “I Liberali calabresi, alla luce della situazione
di stallo che imbriglia il dibattito politico sul prossimo appuntamento
elettorale, esortano i Partiti della Casa delle Libertà alla
scelta del candidato alla Presidenza della Regione. Ad ormai pochissimi
mesi dalla competizione amministrativa, questa scelta appare ormai
improcrastinabile e necessaria. Memori degli errori del passato, di
scelte prese frettolosamente, di candidati designati all’ultimo
minuto, è indispensabile predisporre un programma elettorale
adeguato che innovi nella continuità l’esperienza di
questa Giunta Regionale e che concretizzi l’ufficializzazione
del candidato che dovrà affrontare la prossima competizione
regionale contro il transfuga Loiero. Il silenzio che circonda la
coalizione di centrodestra genera, nei cittadini, incertezza e confusione
offrendo un quadro che destabilizza l’efficacia dell’azione
di governo che ha caratterizzato questa Giunta sminuendone il ruolo.
E’ necessario fronteggiare questo centrosinistra confuso ed
allo sbando, che si regge in piedi solo dalla sete di potere (sono
parole di Loiero!), con un candidato forte e con un programma chiaro
e moderno. Il Partito Liberale Italiano, quale autentico custode dei
valori liberali, pretendendo la stesura del programma elettorale,
chiede che in esso vengano inserite quelle riforme necessarie che
ad essi si ispirano e di cui la Calabria ha assolutamente bisogno.
I Liberali calabresi, alla luce del silenzio assordante dei propri
alleati, mettono a disposizione della Casa delle Libertà un
proprio candidato alla Presidenza della Regione, superando così
la situazione di impasse in cui versa la coalizione di centrodestra.”
Meduri (DL) “AN
e Lega litigano ed a rimetterci sono i forestali”
20/12 ''Alla Cdl io suggerirei di fare delle primarie per stabilire
chi deve fare il commissario per i forestali calabresi. Ma un bel
candidato dell'Udc non c'e' ? e Forza Italia non ha nessuno da proporre,
magari Brunetta?''. Cosi' Luigi Meduri commenta ironicamente le polemiche
nel centrodestra innescate dalla nomina di Calderoli a commissario
per i forestali. ''La verita' - prosegue Meduri - e' che tra pregiudizi
e strumentalizzazioni a rimetterci sono i forestali perche' non si
parla di programmazione e di finalizzazioni delle risorse''. ''Siamo
semplicemente di fronte all'ennesimo braccio di ferro, tutto interno
alla maggioranza, in cui Lega e An - conclude l'esponente dielle -
si scontrano per altri motivi a causa di una verifica politica mai
chiusa per la quale le poltrone non bastano mai''.
Nucara (Pri)
scrive a Calderoli (lega): Il vero problema è la predisposizione
del Ministro
20/12 ''Il vero problema non e' se tu farai il Commissario. Il vero
problema sara' la tua predisposizione politica. Se sara' quella giusta,
e mi auguro di si', quando arriverai a conoscere meglio la situazione
potrai anche essere d' aiuto alla Calabria. I calabresi non sanno
'Volare', ma sanno apprezzare''. Lo afferma il segretario del Pri,
Francesco Nucara, in una lettera al ministro Roberto Calderoli, nominato
commissario per la forestazione in Calabria. ''Ho letto con attenzione
- scrive Nucara a Calderoli - il tuo intervento sul Corriere della
Sera. Ho avuto modo di apprezzare, nel corso di quest' ultimo anno,
il tuo equilibrio e il senso laico che ti accompagna nell' affrontare
i problemi che via via emergono all' interno della maggioranza. Tuttavia
l' animus con cui affronti il problema degli idraulico-forestali calabresi
non e' esattamente in linea con le doti di equilibrio che ti riconosco.
Fai confusione quando mischi il problema meridionale con il problema
della Calabria. Come a tutti noto, non ho alcuna simpatia politica
per l' attuale governo della Regione Calabria, ma questo non inficia
minimamente il mio pensiero sul problema che tu poni''. ''Nel corso
dell' ultimo vertice a Palazzo Chigi - aggiunge Nucara - ti sei battuto
vigorosamente per aumentare risorse a riparazione dei danni causati
dal 'cosiddetto' terremoto di Brescia. Hai chiesto e ottenuto che
sul relativo capitolo di spesa fossero aggiunti ulteriori 30 milioni
di euro ai 20 gia' previsti. Non avendo avuto notizie di disastri
ne' di crolli di fabbricati, mi e' facile dedurre che i 50 milioni
di euro saranno una spesa iperbolica per riparare danni il cui valore
reale sara' di molto inferiore alla portata della posta in bilancio.
Cio' detto, so bene che il problema dei forestali calabresi esiste
ed e' annoso. Partiamo dall' alluvione che ha colpito la Calabria
nel 1952. Vi furono centinaia di morti. Dopo il lungo processo di
forestazione e di relativa manutenzione la Calabria, grazie all' impegno
dello Stato e di questi tanto maldestramente vituperati lavoratori,
non soffre di simili problemi. Certo negli anni passati il numero
dei forestali aveva raggiunto le 35.000 unita', oggi pero' sono poco
piu' di 10.000. Cio' dimostra che i calabresi sanno valutare gli oneri
insostenibili e porvi rimedio. Ne' vale il tuo ragionamento sulla
base del quale i forestali calabresi sono in numero superiore a quelli
di tutt' Italia. Potrei citare decine e decine di statistiche per
dirti in quanti settori (infrastrutture, costo del credito bancario,
occupazione) il tuo Nord supera e sopravanza il mio Sud e la mia Calabria''.
''Molti parlamentari nel corso della discussione sulla Legge Finanziaria
- conclude - avevano deciso di affrontare il problema con un emendamento
teso a reperire le adeguate risorse finanziarie a favore dei forestali,
firmato e appoggiato da maggioranza e opposizione. A tutti consigliai
di lasciar perdere l' emendamento e di trovare un contatto con il
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Se i
calabresi e in particolare i lavoratori forestali debbono ringraziare
qualcuno, questi e' Gianni Letta, che ha letteralmente imposto la
soluzione''.
Associazione
“Per il Sud”: “Forestali, il Governo schiaffeggia
la Calabria”
20/12 ''La protesta dei forestali e' rientrata. Il Governo, pare,
abbia trovato i fondi necessari a garantirne la retribuzione, ma vuole
gestirli direttamente attraverso un Commissario, il ministro Roberto
Calderoli, leghista. Con una mano si da con l' altra si schiaffeggia.
E la Regione subisce''. A sostenerlo e' l' associazione politica ''Per
il Sud'', di recente costituzione. ''Quando ancora si paventavano
le eclatanti forme di protesta - e' scritto in un comunicato dell'
Associazione - i media nazionali hanno gareggiato nel disinformare
gli italiani sulle vere motivazioni che stavano alla base della reazione
dei lavoratori. Alcuni opinionisti di nota fama, paragonavano i forestali
ai finti invalidi: 'un esercito di nullafacenti; uno ogni kmq di bosco;
ben undicimila zavorre sulle spalle dei bravi italiani che lavorano
onestamente, soprattutto nelle fabbriche del nord'. Ma noi sapevamo,
e sappiamo, che non e' cosi'. Per esempio, se ci domandassimo quanti
lavoratori calabresi sono emigrati al Nord per lavorare nelle 'oneste'
fabbriche padane o nei gelidi cantieri edili, sapremmo gia' rispondere
agli incompetenti (o furbi?) opinionisti che questi rasentano i due
milioni e che, pertanto, una bella quota percentuale, a due cifre,
del prodotto interno lordo della 'paludania' e', di fatto, frutto
del sudore calabrese e quindi, ammesso e non concesso che quei undicimila
forestali godessero di particolari elargizioni, queste non sarebbero
che una piccola quota della ricchezza prodotta dai loro fratelli emigrati.
In realta' i forestali lavorano per costruire strade, ponti lignei,
argini di fiumi, massicciate, servizi antincendio e mantengono pulito
il bosco controllandone la crescita''. ''Sono troppi gli undicimila
forestali calabresi? Non e' accertato - prosegue il movimento Per
il Sud - ma sarebbe opportuno che chi esprime queste valutazioni avesse
la compiacenza di segnalare anche i numeri che riguardano le regioni
del nord. Quello che sappiamo e' che i forestali esistono praticamente
da sempre; sono tutt' uno con la foresta preglaciale. Si hanno loro
notizie a partire dall' indigena popolazione degli italici che abitava
questa meravigliosa regione quando al di sopra del Po i pochi ruminanti
esistenti si nutrivano di muschi e licheni. All' epoca della Magna
Grecia i loro servigi per l' approvvigionamento di pregiato legname
da naviglio erano lautamente compensati. Persino Annibale pote' sfuggire
all' Africano, imbarcandosi da una spiaggia nei pressi di Soverato,
grazie al loro aiuto nel reperimento del legname e nella ricostruzione
della flotta. Il lungo periodo di egemonia romana non turbo' l' attivita'
di questi volenterosi boscaioli. E fu sempre cosi' durante l' evo
antico fino a giungere ai giorni nostri. Gia' sotto gli Angioini i
forestali assistevano le cosiddette fonderie itineranti che producevano
il ferro. Durante l' aureo periodo borbonico, e soprattutto sotto
l' illuminato governo di Ferdinando II, le fonderie calabresi erano
diventate una vera e propria industria strategica e producevano profilati,
lamiere, binari, tubi, armi e persino valvole per l' industria strategica.
La Calabria contribuiva, quale prima produttrice incontrastata del
Regno delle Due Sicilie, per oltre 20 mila quintali di acciaio dolce
prodotto all' anno. Poi vi fu l' unita' d' Italia, la chiusura delle
fabbriche calabresi e, quindi, l' emigrazione''. ''La pulizia di migliaia
e migliaia di ettari di bosco - prosegue la nota - produceva il legno
che veniva trasformato nel carbone necessario ai processi di fusione
dei minerali di ferro e di ghisa. Gia' 200 anni fa la Calabria rispettava
le direttive europee di oggi producendo energia da fonti rinnovabili,
e per di piu' per produrre il ferro. Oggi gli eredi di quei fortunati
forestali anziche' il ferro potrebbero produrre energia, energia elettrica
da fonte rinnovabile, tanta energia da illuminare a giorno tutto il
Sud. Speriamo che qualcuno capisca''.
La lista dei
consumatori in Calabria correrà d sola
20/12 Anche in Calabria, alle prossime elezioni regionali, Listaconsumatori
correra' da sola. Il movimento, e' scritto in un comunicato, ''nato
per fornire alla categoria dei consumatori una rappresentanza politica
e che alle scorse europee ha ottenuto nelle 3 circoscrizioni di presenza
l'1% dei voti dei cittadini (con l'1,9% a Catania e 1,3% a Roma),
ha deciso di presentare propri candidati nelle varie regioni, per
portare avanti le istanze degli utenti-consumatori nelle varie zone
del paese''. ''Niente legge sul risparmio - prosegue la nota - niente
legge sul doppio cartellino dei prezzi, ingrosso e dettaglio, nessuna
misura per consentire di liberalizzare i saldi tutto l' anno, ortofrutta
con ricarichi dal 400 al 1000% dall' origine alla tavola mentre gli
agricoltori muoiono di fame, sanita' in crisi con liste di attesa
di mesi. Questi alcuni dei motivi che hanno spinto Listaconsumatori
a presentarsi in modo autonomo alle prossime regionali, senza cioe'
appoggiare alcun partito di destra o di sinistra, finora dimostratisi
deludenti sotto tutti i profili. Nella CdL, come nell' Ulivo, si litiga
su tutto facendo una campagna che ignora i problemi dei cittadini,
ma mira solo e demolire questo o quel politico, questo o quel provvedimento,
attraverso l'aggressione delle persone''. Tre gli obiettivi di Listaconsumatori
alle prossime elezioni: ''misure contro il caro-vita, blocco delle
accise sulla benzina e legge sul risparmio che tuteli gli utenti contro
la vendita di titoli spazzatura da parte delle banche, con effetti
retroattivi circa le responsabilita' degli istituti di credito''.
Congressi DS
in Calabria, Adamo (DS) giovedì incontra la stampa a lamezia
20/12 Il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, incontrera' giovedì
23 alle 11,30 all’Hotel Lamezia di Lamezia Terme la stampa per
fare il punto sull' organizzazione dei congressi di federazione e
di quello regionale del Partito. I congressi di federazione dovrebbero
svolgersi in due tranche, una prima l' 8 e 9 gennaio e la seconda
tra il 14 ed il 16 gennaio. I temi riguardanti l' organizzazione dei
congressi sono stati stamani al centro di una riunione cui hanno partecipato,
oltre ad Adamo, Lillo Zappia, responsabile organizzativo regionale,
Enzo Lauria, coordinatore della segreteria regionale del partito e
i segretari delle federazioni provinciali dei Ds.
Il 29 inaugurazione
di una sezione del PDCI con l’on. Sgobio a S.Agata d’Esaro
Sara' il capogruppo alla Camera del Pdci, Pino Sgobio, ad inaugurare
la nuova sezione del partito a Sant'Agata d'Esaro che sara' dedicata
ad Enrico Berlinguer. La cerimonia si svolgera' il 29 dicembre alle
ore 18,00. All' inaugurazione parteciperanno inoltre il segretario
provinciale del Pdci della Federazione di Cosenza, Antonio Morrone,
e il segretario della Sezione, Luca Branda. ''La nascita di questa
Sezione - ha detto Sgobio - per il nostro Partito, e' un fatto importante,
perche' avviene in un paese del meridione e perche' rappresenta lo
sforzo di tantissimi giovani del luogo. Segno evidente che per il
nostro Partito la questione meridionale e la questione giovanile sono
punti dirimenti del nostro agire politico''.
Il Nuovo PSI
lascia la CDL. Zavettieri si dimette da Assessore regionale.
19/12 ''Restituiamo alla casa delle liberta' tutto quello che ci
ha dato in dote, a cominciare dalla mia carica di assessore''. Lo
ha detto l'assessore regionale alla cultura, Saverio Zavettieri, nel
corso del suo intervento durante il congresso regionale del Nuovo
Psi della Calabria. Le dimissioni, secondo quanto annunciato da Zavettieri,
saranno presentate ufficialmente tra due giorni, in occasione della
riunione della giunta regionale. Con l'annuncio dato questa sera Zavettieri
ha sancito quel ''divorzio'' dalla Cdl annunciato ieri in apertura
del congresso regionale del partito. ''C'e' una maggioranza disattenta
e disinteressata. Chiaravalloti e' stato imbrogliato e imbrigliato''.
Ha poi affermato Zavettieri, nel corso del suo intervento al congresso
regionale Tra i motivi che hanno portato Zavettieri alle dimissioni
c'e' anche quello relativo allo statuto regionale la cui approvazione
e' stata ''all'insegna - ha detto - della proliferazione degli organi
regionali. Il numero dei consiglieri e' aumentato e gli organismi
pure. E tutto perche' i nostri non badano a spese. A due mesi dall'entrata
in vigore dello statuto tutto resta come prima''. L'assessore regionale
ha poi espresso dure critiche al sistema maggioritario ed ha evidenziato
che la nuova legge elettorale ''dovra' prevedere uno sbarramento di
almeno il 3% e l'abolizione totale del listino. L'elettorato, nelle
ultime elezioni, ha premiato la politica del Nuovo Psi che ha incrementato
i consensi passando dal 3% al 7% dei voti. E questo risultato non
lascia tranquilli la Cdl e la Gad''. Sul candidato del centrodestra
alla presidenza della Regione, Zavettieri ha detto che ''il candidato
ancora non e' stato formalizzato. Noi abbiamo posto questioni molto
forti: un programma di svolta non un programma qualunque che affronti
i problemi degli Enti che debbono essere agenzie di sviluppo e non
carrozzoni che sprecano denaro pubblico''. Al termine dell'intervento
Zavettieri ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti al congresso
regionale del Nuovo Psi tra i quali anche il sindaco di Catanzaro,
Sergio Abramo, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere il
prossimo candidato del centrodestra alla presidenza della Regione
Calabria. In serata è poi arrivato l’imprimatur del segretario
nazionale del partito Gianni De Michelis che ha dichiarato : ''La
scelta di Zavettieri di dimettersi da assessore regionale rispecchia
l'andamento del congresso e il sentire della base ed io ne prendo
atto''. Il dado è tratto.
De Michelis (NPsi)
“Il futuro sta in un partito socialista unico”
19/12 ''L'unica scelta da fare e' di stare nel medesimo partito.
Noi siamo pronti a farlo, gli altri no. Vedo che lo Sdi ha un'altra
direzione di marcia, che va verso questo fantomatico partito riformista,
indicato da Prodi, e che comporta lo scioglimento dello Sdi''. E'
quanto ha detto il segretario del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, stamani
a Lamezia Terme per il congresso regionale del Nuovo PSI, sull'unita'
dei socialisti, sottolineando che il passato e il futuro dei socialisti
e' a sinistra, anche se questo ''non ha nulla a che vedere con la
scelta delle alleanza in una situazione confusa''. ''Gli altri gruppi
o gruppetti - ha aggiunto - sono realta' ormai prive di una identita'
politica nazionale. Non l'ha il Pse di Giacomo Mancini a Cosenza,
ne' queste associazioni, tipo ''socialismo e liberta''', organizzazioni
che nella migliore delle ipotesi hanno dimensione locale. L'unico
partito socialista non puo' che essere il partito socialista italiano,
e non puo' che avere il simbolo del garofano''. ''Questo lo diremo
con forza a gennaio - ha precisato De Michelis - al nostro congresso
nazionale e credo che dopo il nostro congresso bisognera' che parliamo
il linguaggio della verita' e della chiarezza: chi sta nel Psi e'
socialista, chi non c'e' non puo' essere definito tale''. ''Il Nuovo
Psi - ha spiegato - e' un partito di sinistra quindi il suo presente,
il suo passato ed il suo futuro non possono che essere a sinistra.
Questo non ha nulla a che vedere, pero', con le scelte delle alleanze
in una situazione confusa, anomala ed atipica come quella italiana''.
''E' difficile definire - ha aggiunto - quella che non sappiamo come
si chiama, la Gad, un'alleanza di sinistra e nemmeno di centrosinistra
perche' ha al suo interno forze molto molto diverse e, tra l'altro,
separate da profonde differenze non solo di potere, ma anche di programmi.
Basti pensare alla differenza tra la cosiddetta parte riformista del
centrosinistra e la cosiddetta sinistra massimalista o alternativa.
Cosi' come naturalmente anche il cosiddetto centrodestra e' una cosa
molto complessa e molto confusa, divisa da profonde differenze. Basti
pensare all'atteggiamento che la Lega sta avendo in questi giorni
su una questione decisiva di politica internazionale quale e' l'ingresso
della Turchia in Europa''. ''In questo contesto complesso - ha proseguito
De Michelis - noi siamo stati in questi anni e siamo probabilmente
e resteremo in questa fase della politica italiana all'interno dell'alleanza
della Casa delle liberta'. Tutto sommato noi pensiamo di potere lavorare
meglio nella collocazione attuale anche se, naturalmente, intendiamo
farlo in piena autonomia. Non e' una scelta di campo strategica. E,
naturalmente, non e' nemmeno una scelta gratuita, a differenza del
2001, quando questa scelta la facemmo soprattutto nel nostro interesse
e, quindi, senza contropartite. Oggi e' una scelta, lo dimostreremo
verso queste elezioni regionali, che dovra' essere negoziata seriamente
sul piano organigrammatico e sul piano programmatico''. ''Nel caso
che questi negoziati - ha concluso - non dessero risultati per noi
ritenuti soddisfacenti ovviamente noi siamo pronti a cominciare a
smantellare il bipolarismo nella direzione piu' difficile dal punto
di vista pratico cioe' anche prendendo una posizione diversificata
dall'uno e dall'altro polo''. De Michelis, che nel suo intervento
al Congresso ha toccato tutti i temi della politica nazionale ha parlato
ulla vicenda della nomina di Calderoli
commissario dei forestali affermando: ''Nella riunione
in cui si e' parlato della nomina di Calderoli noi abbiamo espresso
il nostro dissenso. L'avevo presa, devo dire onestamente, quasi come
una battuta''. ''La ragione pratica - ha aggiunto - e' stata quella
di risolvere il problema dei forestali visto che c'era un'opposizione
della Lega su una misura che non piace a nessuno e che era in qualche
modo inevitabile. Se il problema dei forestali va affrontato e risolto
non lo si puo' risolvere, come dire, d'un colpo, passando all'opposto''.
''Siccome i fondi - ha concluso De Michelis - andavano presi, appunto,
ad un ministro leghista, Berlusconi ha ritenuto di fare un compromesso
del genere. Credo che finira' un una bolla di sapone''.
Sull’allargamento della UE alla
Turchia “Dimensione mediterranea dell’Europa”
- ''Noi siamo d'accordo e siamo soddisfatti del fatto che l'Italia
abbia giocato un ruolo attivo in questa direzione''. ha detto Gianni
De Michelis circa l'apertura dei negoziati per l' adesione della Turchia
all'Unione Europea. ''Siamo a favore - ha aggiunto - per una ragione
di fondo che corrisponde all'interesse nazionale dell'Italia e del
Sud dell'Italia in modo particolare. Noi riteniamo che l'Unione europea
debba consolidarsi nei prossimi anni con una forte dimensione Mediterranea
e l'ingresso della Turchia nell'Ue significa un rafforzamento irreversibile
della dimensione mediterranea dell'Europa''. ''Questo corrisponde
- ha concluso De Michelis - anche e soprattutto all'interesse dell'Italia
e del meridione del nostro Paese''.
Galati (NPsi)
“Lo Sdi ha sbagliato a rinunciare al candidato. Ora sarebbe
stato strategico”
19/12 ''E' stato un grave errore quello compiuto dalla dirigenza
regionale dello Sdi, di avere rinunciato alla candidatura di un socialista
alla guida dello schieramento di centrosinistra, ipotesi che avrebbe
certamente cambiato lo scenario e probabilmente condizionato le nostre
scelte''. Lo ha detto il capogruppo del Nuovo Psi in consiglio regionale,
Francesco Galati, nel corso del suo intervento durante il congresso
regionale del partito. Galati si e' poi augurato che il diaologo con
lo Sdi prosegua anche dopo le elezioni ed ha poi affrontato il tema
relativo ai rapporti con gli alleati del centrodestra: ''so bene che
questo congresso e' chiamato a verificare se esistono ancora le condizioni
per un'alleanza con la Casa delle liberta' che finora ci ha profondamente
delusi. Io penso che la condizione essenziale sia una sola: una svolta
profonda, chiaramente percepibile dall'elettorato. Se oggi il nostro
partito ha l'ambizione di rappresentare la Calabria che vuole cambiare,
la Calabria del programma e della modernizzazione, della lotta agli
sprechi ed alla crimnalita', non puo' aderire certamente ad un'alleanza
che ripropone gli stessi sistemi e gli stessi uomini. Ci vogliono
impegni precisi per un programma di svolta che tocchi tutti i nervi
scoperti della crisi calabrese''. ''Ci vuole un candidato presidente
- ha detto infine Galati - che rappresenti queste esigenze, che sia
egli stesso un candidato di svolta, che garantisca la pari dignita'
tra le forze politiche ma che, soprattutto, incarni una marcata discontinuita'
con il governo regionale uscente''.
Tommasi (Verdi)
“Scaduti i termini per completare l’iter della legge elettorale”
19/12 ''Riteniamo oramai scaduto il tempo utile per completare l'iter
delle riforme istituzionali nella nostra regione''. E' quanto sostiene
in una nota il capogruppo dei Verdi in consiglio regionale, Diego
Tommasi. ''Lo sforzo che abbiamo compiuto in sede istituzionale -
ha aggiunto - in questo ultimo periodo ci sembra che si sia vanificato.
Pare che all'orizzonte si affaccino le ombre del passato che pensano
piu' agli interessi personali e non a quello di dare alla Calabria
una nuova legge elettorale al passo con il nuovo statuto evitando
di eleggere consiglieri regionali per decreto, e d'altro canto impedire
agli elettori calabresi di eleggere i propri rappresentanti con motivazioni
poco comprensibili''. ''Pertanto con queste premesse - ha concluso
Tommasi - sara' impossibile portare a compimento sia la riforma elettorale
sia le incompatibilita' e le ineleggibilita', cambiare le regole del
gioco a partita iniziata non e' possibile per nessuno in un contesto
realmente democratico''.
Mercoledì
il Congresso della Sinistra Giovanile dei DS
19/12 Si terra' mercoledi' mattina nella sala di rappresentanza del
municipio di Cosenza il Terzo Congresso Provinciale della Sinistra
giovanile dei Ds, che avra' per tema ''1500 volontari per costruire
il futuro della Calabria''. Nel corso del congresso sara' eletto il
nuovo segretario provinciale che succedera' a Salvatore Modesto, attualmente
nominato responsabile organizzazione della segreteria provinciale
dei Ds, e la nuova direzione provinciale della Sinistra giovanile,
che sara' l'organo di rappresentanza dei 40 circoli della Sinistra
giovanile presenti sul territorio della provincia cosentina. Sono
stati invitati a dare il loro contributo ai lavori del congresso il
sindaco di Cosenza, Eva Catizone, il segretario provinciale Ds Mario
Franchino, il presidente della Provincia Mario Oliverio, il segretario
regionale Ds Nicola Adamo,le associazioni politiche giovanili del
centrosinistra.
Le carte per
il divorzio sono pronte. Nuovo PSI verso l’autonomia socialista
18/12 “L’ultimatum è scaduto stasera” ha
detto Chieffallo ai giornalisti parlando del rapporto con la coalizione
di centro destra “a cui sono state chieste precise garanzie
sulla legge elettorale, ma non sono pervenute”. Con queste parole
il segretario regionale formalizza l’uscita dalla Cdl che dovrebbe
essere, a meno di colpi di scena, ratificata domani sera alla conclusione
del congresso regionale del Nuovo PSI. Ma una uscita non per andare
a sinistra, ma per rafforzare e ricostruire quell’area socialista,
divisa da una diaspora, che a tanti sembrava impossibile. Tutta la
politica regionale, ed anche quella nazionale, aspetta questo verdetto.
Evidentemente la freschezza politica dei socialisti, vero motore del
riformismo e delle iniziative politiche importanti del Paese, sono
tenuti nella giusta considerazione. Un ago della bilancia che potrebbe
modificare sensibilmente gli equilibri attuali. Di questo ne sono
consci tutti i socialisti. Sia quelli del centro sinistra, che hanno
finalmente riscoperto la loro identità trattando da soli con
il candidato Loiero, nella settimana scorsa, giusto a sottolineare
la loro autonomia politica, sia quelli che ora sono opportunamente
schierati con la Cdl. Un rebus grande come la politica italiana. Una
riscoperta della politica per la politica, valori che in questi ultimi
tempi sono da ricercare con il lanternino. Ma a Lamezia la politica,
come sempre in casa socialista, l’ha fatta da padrone. Al congresso
la prima giornata è passata con gli interventi degli ospiti
politici, quello di Crinò, di Chieffallo e Bobo Crazi. C'era
anche il senatore dello Sdi, Cesare Marini, tra gli
ospiti. Una presenza, questa, che non e' passata inosservata al segretario
regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo, che, nel corso della
sua relazione, non ha mancato di rivolgersi al ''compagno Marini''
per chiedergli: ''dove sta la Sinistra?''. Da qui un vero e proprio
invito al senatore dello Sdi a camminare insieme. Immediata, come
prevedibile, la replica di Marini che, intervenendo e ricevendo anche
qualche applauso, nel parlare di un rapporto particolare che lo lega
a Saverio Zavettieri con il quale ha combattuto in passato grandi
battaglie, ha fatto notare che ''la politica deve essere vista come
rischio permanente perche' l'affermazione di un'idea non e' percorrere
una strada burocratica, ma e' percorrere una strada e correre rischi.
Saverio Zavettieri nel mese di luglio - ha proseguito - mi disse che
se noi saremmo stati capaci di fare l'Unita' socialista lui sarebbe
stato con noi''. ''Ho avuto la fortuna - ha concluso Marini - di incontrare
persone che come me hanno accettato di correre il rischio. Adesso
dovete dircelo voi se intendete varcare il fiume. Fra di noi ci sono
alcune scelte che ci hanno accomunato. Il vostro programma e' un porgramma
ottimo che fa bene alla Calabria. Non mi riguarda da che parte farete
le elezioni perche' sono sicuro che il giorno dopo ci incontreremo''.
Quanto detto dal senatore dello Sdi e' stato commentato da Zavettieri
secondo il quale ''Marini e' molto onesto nel senso che alla fine
ha concluso che i socialisti ci ritroviamo sui contenuti, nel senso
che ci sono tante cose che ci uniscono, l'esperienza, la cultura riformista,
il modo di affrontare i problemi per dare le risposte che si posono
dare sulle questioni dello sviluppo. Ha detto che e' molto d'accordo
sul nostro programma e che lo trova ottimo. La legge elettorale l'abbiamo
presentata insieme''. ''Marini ci ha ricordato che c'e' il bipolarismo
- ha concluso Zavettieri - e noi stiamo con la sinistra anche se soffriamo
rispetto alla possibilita' di portare avanti dei contenuti. Io aggiungo
che la priorita' e' quella dei programmi e se noi socialisti alleati
della Casa delle liberta' e loro socialisti dello Sdi alleati del
centrosinistra si rendono conto che i loro programmi, che la loro
impostazione non la possono fare valere all'interno degli schieramenti
forse e' naturale che si mettano insieme''.
Nel suo intervento Chieffallo, ha detto
“siamo insoddisfatti dei due schieramenti”
''i socialisti, preoccupati, manifestano insoddisfazione verso i partiti
sia del centrodestra che del centrosinistra che, tutti ripiegati su
se stessi e condizionati dei loro problemi interni, non hanno colto
a pieno la gravita' del momento politico che la Regione sta attraversando''
ha affermato il segretario regionale. ''Se e' vero - ha aggiunto -
che nessun partito, come gia' detto, ha ancora proposto, al di la'
dello slogan di convenienza, una riflessione programmatica a seguito
di un'analisi seria dei mali della Regione''. Chieffallo ha successivamente
elencato quelli che sono i punti che i socialisti ritengono fondamentali
per rimanere nella maggioranza: approvazione di una nuova legge elettorale
che comprenda l'abolizione del listino, lo sbarramento minimo al 3%,
il premio di maggioranza, la designazione e la scelta di un presidente
di garanzia, un programma puntuale e condiviso sulle scelte di fondo
per uno sviluppo sostenibile della Calabria. ''Questioni - ha concluso
- poste sin dal mese di luglio ed alle quali ancora non abbiamo avuto
risposte da qui l'annuncio del possibile divorzio da questa maggioranza
dato dal compagno Saverio Zavettieri che non puo' essere considerato
un atto di prepotenza unilaterale, ne' come malevolmente si vuol far
passare, un atto di ricatto, ma una decisione meditata, necessitata
ove non dovessero verificarsi le condizioni minime dello stare insieme
che per i socialisti sono, e' bene ribadirlo, la difesa degli interessi
della Calabria e dei calabresi''.
Di ampio respiro l’intervento
dell’on. Bobo Craxi, vicesegretario del partito
che si è soffermato sui punti programmatici ed ha evidenziato
i pericoli dell’allargamento della UE per la Calabria e per
l’Italia e chiedendo anche per questo un rafforzamento della
formazione socialista.
''Dobbiamo cominciare a pensare che l' allargamento dell' Europa rendera'
piu' evidenti i ritardi delle zone e delle nazioni piu' arretrate''.
''E' per questo motivo - ha aggiunto - che si rende urgente, per la
Calabria e per l'Italia, la ricostruzione di una robusta formazione
autenticamente socialista, che sappia coniugare il rilancio dello
sviluppo economico e, nel contempo, governare le difficolta' di alcuni
territori con spirito manageriale ma senza abbandonarle ad un assistenzialismo
privo di regole e di controllo''. ''Solo cosi' - ha concluso Craxi
- il Sud d'Italia potra' avviarsi a divenire il Nord del bacino mediterraneo,
condividendo il proprio sviluppo anche con quei Paesi, come la Turchia,
che meritano di entrare nell'Unione europea''.
Le considerazioni sulla prima giornata
sono di Zavettieri “ci avviamo verso il divorzio”
''Domani ci sara' il dibattito congressuale ed io, ovviamente avviero'
le pratiche per il divorzio, poi la parola passera' agli altri''.
E' sostiene l'assessore regionale Saverio Zavettieri che, nonostante
quelle che lui stesso definisce apertura da parte del coordinatore
regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, ritiene che, ''allo
stato degli atti, non ci sono le condizioni per mantenere questa alleanza''.
Sul candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Zavettieri
ha detto che ''il candidato ancora non e' stato formalizzato. Noi
abbiamo posto questioni molto forti: un programma di svolta non un
programma qualunque che affronti i problemi degli Enti che debbono
essere agenzie di sviluppo e non carrozzoni che sprecano denaro pubblico.
Abbiamo posto il problema della legge elettorale, non per interesse
nostro, ma per interesse della regione. Il candidato a presidente
viene solo dopo. Io ho ascoltato l'intervento di Pittelli. Debbo dire
che lo apprezzo molto per le aperture fatte ai socialisti, per il
riconoscimento al ruolo dei socialisti, che vengono considerati essenziali
nella Casa delle liberta'''. ''Ed ho apprezzato - ha concluso Zavettieri
- l'apertura al programma che ha assunto anche sulla legge elettorale:
per la prima volta parla della soglia del 3% che e' la proposta dei
socialisti. Sul listino dice: dobbiamo discutere pero', poi, il listino
va insieme con la soglia di sbarramento per evitare la frammentazione.
Ma questa apertura, da sola non basta''.
Craxi (NuovoPSI)
“Nomina di Calderoli, idea non geniale”
18/12 ''La nomina del ministro Calderoli a commissario dei forestali
calabresi non e' stata un' idea particolarmente geniale, ma sarebbe
sbagliato se rinfocolassimo una polemica che tutto sommato e' solo
ideologica''. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme,
il vicesegretario del Nuovo Psi, Bobo Craxi. ''Per quanto mi riguarda
- ha aggiunto Craxi - ho ben chiara una cosa, e cioe' che dietro ogni
forestale c' e' un nucleo familiare. Uno stipendio, dunque, vale per
quattro persone. Non bisogna dimenticare che il giorno in cui decidessimo
di tagliare questo che e' considerato un ramo secco, noi faremmo cadere
dal ramo il forestale con tutta la sua famiglia. Si tratta di una
questione molto delicata per la quale sconsiglio di fare battute di
carattere propagandistico e xenofobo''. ''Mi auguro che i calabresi
- ha concluso Craxi - accolgano Calderoli con il rispetto che si deve
ad un Ministro della Repubblica e mi auguro che Calderoli si comporti
con i calabresi con il rispetto che si deve ad una grande regione
come la Calabria''.
Consiglieri di
centrosinistra chiedono la sospensione della nomina a dirigente regionale
dell’Arch. Frasca
18/12 La sospensione del decreto di nomina dell' arch. Stefania Frasca
a dirigente di settore e responsabile dell' Uoa progetti complessi
della Regione Calabria, e' stata chiesta dai consiglieri di centrosinistra
che in una interrogazione ai presidenti del Consiglio regionale, Luigi
Fedele, e della Giunta, Giuseppe Chiaravalloti, ricordano come sia
pendente un processo nei loro confronti avviato proprio dopo una denuncia
per diffamazione presentata dall' arch. Frasca. ''La denuncia - e'
scritto nell' interrogazione - si motiverebbe contro lo svolgimento
dell' esercizio delle funzioni istituzionali proprie dell' attivita'
del Consigliere regionale. Infatti la contestazione e' rivolta, in
particolare, agli interventi in Aula dei Consiglieri durante lo svolgimento
di una seduta del Consiglio Regionale specificatamente dedicata ai
temi riguardanti la vicenda della realizzazione della Cittadella regionale.
In seguito a tale denuncia e' in corso di svolgimento un processo
penale a carico dei Consiglieri regionali perche' presumibili rei
di aver provocato danni morali e materiali all' arch. Stefania Frasca.
Tali danni sarebbero riscontrabili, innanzitutto, nella mancata nomina,
a suo tempo da parte della Giunta Regionale, dell' arch. Frasca a
Dirigente regionale. Fu la stessa Giunta, in sede di autotutela, a
ritenere illegittimo il procedimento amministrativo di cui tra gli
altri si riscontrava la responsabilita' dell' arch. Frasca. L' adozione
di tale provvedimento di autotutela ha rappresentato la decisione
di revisione delle pratica di acquisto del terreno e delle modalita'
di realizzazione della Cittadella regionale''. I consiglieri di opposizione
alla Regione hanno quindi sostenuto di avere saputo della nomina,
pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione, dell' arch. Frasca
a dirigente di settore e responsabile dell' Uoa progetti complessi.
Gli esponenti del centrosinistra hanno chiesto quindi al Presidente
della Giunta Regionale ''se non ritenga opportuno di sospendere l'
emissione del decreto di nomina in attesa della conclusione del processo
penale in corso, considerato che tale nomina avviene in tempi e modalita'
da cui si potrebbe evincere una oggettiva incompatibilita' di tipo
etico-istituzionale rispetto al contesto determinatosi''. L' interrogazione
e' firmata dai consiglieri Nicola Adamo, Ennio Morrone, Franco Amendola,
Antonio Borrello, Franco Pacenza, Giuseppe Bova, Mario Pirillo, Franco
Fortugno, Diego Tommasi, Luigi Incarnato, Giuseppe Torchia, Giuseppe
Mistorni, Michelangelo Tripodi e Pasquale Tripodi.
Da lunedì
iniziano gli incontri per la stesura del programma della GAD
18/12 Comincia lunedi' mattina a Lamezia il cammino del candidato
a presidente della Regione per il centrosinistra, Agazio Loiero. Loiero,
dopo essere stato designato, dall' assemblea dei grandi elettori della
coalizione, avviera' una serie di confronti per la stesura del programma
di governo. ''E' questa - e' scritto in un comunicato - la grande
novita': il candidato, insieme ai partiti della coalizione, mettera'
a punto un dettagliato programma, condiviso con tutti i soggetti che
partecipano alla vita economica, sociale e culturale della Regione.
Inizia cosi' quello che lo stesso Loiero ha definito 'il cammino di
ascolto', convinto che sia finita la stagione del decisionismo e che
vada riaperta al piu' presto la strada ''della concertazione, del
dialogo e delle scelte condivise''. ''In un periodo cosi' difficile
per l' intera nazione - prosegue la nota - gli effetti negativi della
politica di centrodestra si incominciano a toccare con mano, specie
nelle Regioni meridionali, e tra queste soprattutto in Calabria. Per
troppo tempo il governo regionale della Cdl ha accettato con servilismo
le scellerate scelte imposte soprattutto dalla Lega, che hanno visto
il loro culmine nella grottesca nomina del ministro Calderoli a commissario
straordinario per la questione dei forestali. Con una decisione, cha
ai piu' e' apparsa ridicola, lo stesso governo di centrodestra ha
commissariato in un sol colpo il ministro delle Politiche agricole
Alemanno, di An, ed il presidente Chiaravalloti, di Fi''. Loiero,
prosegue la nota, ''convinto della necessita' di dare inizio ad una
nuova stagione, incontrera' tutti i rappresentanti delle associazioni
di categoria, industriali, commercianti, artigiani, agricoltori, i
sindacati, gli ordini professionali, la scuola, l' universita' e le
organizzazioni e gli enti che operano nel sociale''. Lunedi', a Lamezia,
il candidato del centrosinistra incontrera' per primo il Forum del
Terzo Settore della Calabria, che riunisce le piu' importanti organizzazioni
che operano nell' area del sociale e del disagio. ''La scelta di avere
come primo interlocutore il mondo del sociale - conclude il comunicato
- non e' una scelta di poco conto, ha un peso assai significativo
e fa intravedere quale saranno le politiche che Loiero intendera'
portare avanti per risollevare le sorti di questa trascurata terra
di Calabria''.
La GAD calabrese
pensa ad un ricorso al Tar contro la nomina di Calderoli
18/12 ‘'Ricorriamo al Tar del Lazio contro la nomina di Calderoli
a commissario per la forestazione calabrese e se ci sono violazioni
costituzionali andiamo davanti la Consulta''. E' la proposta di Donato
Veraldi, senatore della Margherita, nel corso di un incontro convocato
dal centrosinistra per discutere della vicenda dei forestali e della
Finanziaria. Veraldi ha anche espresso l' auspicio che la prossima
riunione ''si possa fare nella piu' grande delle piazze esistenti
e non al chiuso'' ed ha sollecitato la coalizione ad informare la
cittadinanza su quale e' il suo pensiero su questo come su altri argomenti.
''Facciamo spot pubblicitari sulle tv private - ha detto Veraldi -
e tappezziamo i muri dei comuni calabresi con nostri manifesti''.
Di ''capovolgere l'impostazione che ha seguito sia il governo nazionale
che la Giunta regionale'', ha parlato Marco Minniti, responsabile
del Dipartimento problemi dello Stato dei Ds, secondo il quale ''i
forestali calabresi non sono un problema ne' della Calabria ne' del
Paese, ma sono una risorsa. Il vero problema della Calabria e' l'
assetto idrogeologico del suo territorio''. Minniti ha quindi sottolineato
l' importanza di dare vita ad un piano triennale per far si' che i
forestali diventino ''una risorsa produttiva''. Cesare Marini, senatore
dello Sdi, ha attaccato il Governo per il modo in cui ha gestito la
questione forestali. ''La nomina di Calderoli - ha sostenuto - fa
comprendere in che stato confusionale sia il governo, all' interno
del quale l' asse portante e' l' accordo con la Lega''. Quindi, parlando
della Finanziaria, Marini ha ricordato che ''il Mezzogiorno, che aveva
fatto registrare nella seconda meta' degli anni '90 tassi di crescita
superiori a quelli del resto del Paese, ha subito negli ultimi anni
il contraccolpo di una sciatta politica meridionalistica del Governo''.
Marini ha poi sostenuto che ''i risultati negativi sono stati immediati
e nel 2003 gli investimenti hanno avuto una contrazione nell' ordine
del -0,8%, dovuta soprattutto alla flessione della spesa in attrezzature,
macchinari e mezzi di trasporto. C' e' poi l' impoverimento delle
famiglie. Una ricerca informa che il 48% avrebbe fatto ricorso all'
indebitamento durante il 2004''. ''Quello che non si vuole capire
in Calabria e in Italia - ha detto il candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione, Agazio Loiero - e' che mille Soverato
non sono avvenute solo per opera degli operai forestali. Non si vede
quasi mai il lavoro in positivo. Per quanto riguarda la nomina di
Calderoli, - ha aggiunto - ci opponiamo in maniera ferma perche' quello
e' stato un compromesso. Non erano in grado di fare l' emendamento
perche' la Lega lo bloccava e allora per non mandare ancora una volta,
di fatto, in crisi il Governo, hanno scelto Calderoli. Questo e' un
oltraggio per la Calabria''. Il segretario generale della Cgil Calabria,
Fernando Pignataro, infine, ha chiesto le dimissioni del presidente
della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, e dell' assessore
alla Forestazione, Dionisio Gallo, che, di fatto, con la nomina di
Calderoli, sarebbero stati ''delegittimati'' dal Governo.
Nasce “Calabria
dei valori”
18/12 L'associazione politica e culturale CALABRIA DEI VALORI, di
recente costituita, verrà presentata ufficialmente con una
conferenza stampa che si terrà lunedì prossimo, 20 dicembre,
alle ore 11.00, presso la sede di Via Roma 57 a Cosenza. Nel corso
dell'incontro il Presidente dell'associazione, dott. Domenico Plastina,
il Presidente del Collegio di Garanzia, Avv. Giacomo Anelli, e la
Tesoriera, Patrizia Monaco, presenteranno caratteri, struttura e finalità
dell'iniziativa, che intende rilanciare, dopo le laceranti polemiche
degli ultimi mesi, un'iniziativa culturale e politica strettamente
ancorata ai principi proclamati nella Carta dei Valori, redatta dall'On.
Antonio Di Pietro e fortemente caratterizzata da una irrevocabile
scelta di campo a favore del progetto politico di centrosinistra,
a tutti i livelli. E' annunciata la presenza, tra gli altri, del dott.
Angelo Forte, consigliere provinciale di Italia dei Valori, e del
prof. Giovanni Maruca, che è stato fino al 4 dicembre scorso
segretario provinciale del partito dipietrista.
Donnici (IDV)
“Il Ministro Calderoli non ha nessun ruolo e nessun potere nella
vicenda dei forestali”
18/12 ''Il ministro Calderoli vale politicamente per quello che e',
cioe' nulla. Continuare a considerarlo controparte nella vicenda dei
lavoratori idraulico forestali significa dargli ruolo e potere che
non ha''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale
dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, a margine dell'incontro
della Gad svoltasti a Lamezia. ''Il problema - ha aggiunto - e' la
sconcertante sudditanza di Chiaravalloti e dell'assessore Gallo nei
confronti delle politiche coloniali del governo Berlusconi, in danno
dei calabresi e della Calabria. E' evidente che il commissariamento
del settore dimostra quanta considerazione abbia Berlusconi della
sua classe dirigente calabrese. Con una semplice mossa e' riuscito
a dare un contentino agli 11.000 lavoratori, a scaricare sui prossimi
governi le responsabilita' di una risposta strutturale, ad umiliare
i suoi alleati scomodi (An e Udc) a salvare la faccia alla Lega''.
''Ma Italia dei Valori - conclude Donnici - non stara' al gioco delle
tre carte e denuncera', anche con iniziative clamorose, le responsabilita'
del Governatore della Calabria, dei proconsoli romani della Cdl, di
ministri e viceministri nostrani''.
Naccarato “Che
il candidato della CDL non sia frutto di campanilismi”
18/12 ''Non credo che il candidato del centrodestra a Presidente
della Regione debba essere frutto di una impostazione campanilistica''.
A sostenerlo e' stato il presidente della Commissione Riforme della
Regione, Paolo Naccarato, parlando al Convegno promosso da ''Zona
Franca'', l' associazione politico culturale che fa capo a Umberto
Pirilli. ''E' sbagliata - ha aggiunto Naccarato - la contrapposizione
tra territori, cosi' come e' sbagliato, da questo punto di vista,
pensare che un determinato territorio possa avere l' esclusiva, in
regime di monopolio. Anche perche' se passasse questa impostazione
mi si dovrebbe spiegare perche' non un candidato di Cosenza che e'
la provincia piu' grande, o anche di Crotone o di Vibo Valentia. E
questo ragionamento, lo dico qui a Reggio Calabria, davanti ad una
platea che mi sembra esser largamente schierata fra i suoi sostenitori,
nulla vuole togliere al candidato Pietro Fuda che sicuramente e' un
candidato insidiosissimo. Ma di fronte alle evidenti difficolta' che
provocano un colpevole ritardo nella designazione del candidato Presidente,
mi chiedo se la Casa delle Liberta' non si attrezza per fare anch'
essa, a questo punto, una grande kermesse rappresentativa di tutte
le articolazioni della societa' civile e politica, in modo da consentire
una investitura dalla base al miglior candidato possibile''. ''Del
resto - ha proseguito Naccarato - bisogna avere la forte capacita'
di innovare, bisogna in maniera credibile, essere protagonisti del
cambiamento. Ma bisogna soprattutto cambiare mentalita', abbandonare
le furbizie o le rendite di posizione, abbandonare le tante cattive
abitudini che hanno pesato e pesano come macigni sulla possibilita'
di sviluppo della nostra Regione e dare una forte spinta verso la
modernizzazione all'insegna della trasparenza e dell' efficienza.
E' su questo che a mio parere si gioca la grande scommessa sul futuro
della nostra Regione. E vincera' - ha concluso Naccarato - chi sapra'
esser piu' convincente anche su questi temi, portatore di un progetto
organico di crescita sotto tutti i punti di vista della nostra Regione,
e questa grande sfida che e' davanti a noi pesera' in modo decisivo
sugli equilibri politici futuri''.
Pappaterra (Sdi)
“Riunione a Roma sugli LSU del Pollino, un passo avanti”
18/12 ''La riunione di Roma ha rappresentato un buon passo in avanti''.
E' quanto ha detto il deputato dello Sdi Domenico Pappaterra dopo
l' incontro al Ministero del Lavoro sulla vertenza dei lavoratori
socialmente utili del Parco del Pollino. ''E' un cammino - ha aggiunto
- che va tutto verificato nelle sue varie fasi, ma non v' e' dubbio
che va salutato positivamente il fatto che, finalmente, tutti i soggetti
istituzionali interessati hanno espresso la loro disponibilita' a
proseguire un' esperienza progettuale che in questi anni con tutti
i suoi limiti organizzativi, ha consentito a centinaia di giovani
di incontrare per la prima volta il lavoro. Certamente la strategia
di rilancio decisa a Roma, per essere attuata, necessita di alcune
decisioni immediate che riguardano in primo luogo la revoca delle
procedure di mobilita' avviate dalla societa' ''2000 SpA'' e in secondo
luogo la volonta' delle due Regioni a deliberare le modalita' operative
e finanziarie con cui rilanciare il progetto''. ''Resta il rammarico
- ha proseguito Pappaterra - che questo passaggio si sarebbe potuto
consumare con diverso anticipo senza pervenire alle lettere di licenziamento,
ove la nostra Regione avesse fatto fino in fondo la sua parte. E'
stata necessaria la dura lotta dei lavoratori e l' aver portato in
sede parlamentare il problema, per costringere l' assessore regionale
al Lavoro a fare fino in fondo il suo dovere che altro non e' se non
quello di concorrere, con la stessa convinzione con cui in questi
anni lo ha fatto la Regione Basilicata, alla stabilizzazione dei lavoratori
attraverso la creazione di una societa' mista
pubblico-privato ed in questa direzione sara' determinante il ruolo
di assistenza da parte di Italia Lavoro''. ''Ai lavoratori - ha concluso
Pappaterra - chiediamo di attendere con serenita' e speranza le iniziative
dei prossimi giorni e nello stesso tempo di vigilare insieme ai rappresentanti
sindacali ed istituzionali, affinche' gli impegni assunti al Ministero
del Welfare vengano rispettati e realizzati con immediatezza, onde
poter consentire agli stessi di riprendere le loro attivita' nei settori
piu' pertinenti alle finalita' di un territorio che tanti anni fa
e' stato destinato ad area protetta''.
Perugini soddisfatto
dell’avvio della Fondazione Euromediterranea
18/12 Il significato politico dell' approvazione dello Statuto della
Fondazione Euromediterranea da parte del Consiglio provinciale e'
stato sottolineato dal vice presidente dell' ente, Salvatore Perugini,
il quale ha evidenziato che non si sono registrati voti contrari.
''Si e', cosi', dato - ha sostenuto Perugini in una dichiarazione
- l' avvio formale alla iniziativa voluta dal presidente Mario Oliverio,
inserita tra i punti qualificanti del suo programma elettorale. La
circostanza assume particolare rilievo sotto diversi profili. In primo
luogo l' approvazione senza voti contrari, e' indice di grande sensibilita'
politica del Consiglio provinciale di Cosenza e di forte sinergia
tra l' Organo collegiale ed il presidente. Il metodo partecipativo
e democratico che ha guidato i lavori consiliari, esalta e valorizza
il ruolo delle istituzioni e delle forze politiche presenti che, pur
nella distinzione dei ruoli di maggioranza e minoranza, hanno dimostrato
di voler guidare i processi di novita' e di modernita' che l' Amministrazione
provinciale intende perseguire al servizio del territorio''. In secondo
luogo, a giudizio di Perugini, l' istituenda Fondazione, ''cui hanno
gia' dato informale adesione autorevoli istituzioni pubbliche e private,
nazionali ed internazionali, rappresenta uno strumento agile e dinamico
sicuramente in grado di promuovere lo sviluppo nel bacino del Mediterraneo,
aprendo la strada a nuovi rapporti e relazioni e prospettive''. Inoltre,
per il vice presidente della Provincia di Cosenza, ''le opportunita'
che saranno intercettate, partendo dalle diversita', dalle esigenze
di pace, dell' incontro tra i popoli, dalla esaltazione e dal rispetto
delle identita' e delle tradizioni, dallo scambio ed arricchimento
sociale, civile, economico, pongono al centro della attenzione e delle
proposte progettuali un nuovo modo di interpretare e valorizzare le
grandi risorse culturali della nostra provincia''. ''E' sicuramente
- ha sostenuto Perugini - il tentativo di allargare i nostri orizzonti,
di esaltare le qualita' dei nostri territori, della nostra gente recuperando,
in un circuito virtuoso di autosviluppo, energie troppo spesso trascurate
e sopite. Certo, molta strada si dovra' ancora percorrere, molto impegno
si dovra' profondere, tante sinergie si dovranno concretizzare. Ma
l' avvio e' sicuramente soddisfacente ed incoraggiante e stimola l'
entusiasmo e la passione che devono caratterizzare e connotare la
nostra azione civile e sociale e politica. La provincia di Cosenza,
nella nuova Europa allargata - ha concluso - ha l' ambizione e le
capacita' di svolgere un ruolo da protagonista in un contesto Mediterraneo
in cui affondano le nostre radici''.
Palmieri (PLI)
“Riserve sulla candidatura della Cdl. No allo sbarramento nelle
regionali. ”
18/12 In una nota del Segretario regionale del Partito Liberale Italiano,
Ciro Palmieri, si esprimono riserve per la candidatura della CDL per
le regionali e per lo sbarramento proposto nella nuova stesura della
legge elettorale. “Il Partito Liberale Italiano della Calabria
esprime pesanti riserve – si legge nel documento di Palmieri
- sul metodo finora seguito nel predisporre la candidatura alla Presidenza
e le proposte di modifica della legge elettorale. Contesta infatti
il mancato coinvolgimento degli alleati al dibattito in corso in seno
alla CdL. Auspica che si ripristinino forme di concreta collaborazione
con tutte le componenti della CdL in tempi rapidi, data l'imminenza
degli impegni elettorali. Dichiara la propria contrarietà a
talune proposte unilaterali volte a introdurre sbarramenti palesemente
lesivi dell'identità e della rappresentanza delle forze politiche
minori. Si rammarica – conclude la nota - della mancata designazione,
a tutt'oggi, del candidato alla Presidenza della Regione da parte
del centro-destra. Ritiene infatti che questo ritardo provochi disorientamento
e disaffezione fra gli elettori.”