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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Sanità e Salute
Primo espianto di cornee all’Ospedale di Rossano 02/11 E' stato eseguito per la prima volta nell' ospedale
civile di Rossano, un intervento di espianto di cornee. Le due cornee,
espiantate dall' equipe di oculistica e di rianimazione dell' ospedale,
sono state inviate al centro di riferimento regionale per gli innesti
corneali di Cosenza, dove saranno conservate per essere poi immesse
nel circuito regionale e nazionale dei trapianti. ''L' intervento -
ha detto il direttore generale dell' Azienda sanitaria di Rossano, Achille
Gentile - assume per la nostra azienda un valore particolare per quanto
attiene la cultura della donazione degli organi. Si tratta di un chiaro
esempio di come, grazie all' opera di sensibilizzazione degli operatori
e dei mezzi di comunicazione, anche nella nostra zona il numero dei
donatori tende sensibilmente ad aumentare''. Pacenza (DS) “In Calabria emergenza sanità, abilmente occultata” 30/10 “C'e' un'emergenza sanita' finora abilmente
occultata ed oggi scoppiata con rischi gravissimi per l'intero sistema.
La Calabria, infatti, e' fuori dal Patto di stabilita'. Da qui la carenza
di liquidita' che diverse Aziende sanitarie hanno registrato in questi
ultimi tempi e che si sono manifestate con il ritardato pagamento degli
stipendi per i dipendenti, con la difficolta' nelle forniture e l'acquisizione
di strumenti necessari''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere
regionale dei Ds, Franco Pacenza. ''Ieri sera in Consiglio regionale
- ha aggiunto - e' stata annunciata la delibera di assestamento di bilancio
per la sanita' concernente il disavanzo 2003. La sanita' calabrese,
a quanto si evince, e' fuori di 40 miliardi di vecchi lire; e cio',
automaticamente, significa che rischiamo di perdere oltre 700 miliardi
di vecchie lire, dato che chi fuoriesce dal Patto di stabilita' non
ha diritto di ricevere le risorse di cui all'accordo 1 agosto 2001 (siglato
in sede di Conferenza Stato-Regioni) in materia di riparto del fondo
nazionale. Chi in questi ultimi anni e, cosa ancor piu' grave, in queste
ultime settimane ad incominciare dal presidente Chiaravalloti e dall'assessore
Luzzo ha diffuso notizie rassicuranti sull'andamento dei conti nella
sanita', ha fatto soltanto propaganda becera. Si e' andati avanti, nonostante
le critiche del centrosinistra, sulla strada della dispersione delle
risorse non finalizzate a ridare efficienza al sistema, si e' scelto
di non mettere in discussione alcun centro di potere clientelare, assecondando
le istanze degli amici, e penalizzando gli interessi dei cittadini e
le urgenze del sistema sanitario calabrese''. ''Non sono bastati quindi
- ha aggiunto Pacenza - ticket, aumenti del bollo automobilistico, l'aumento
dell'addizionale regionale: la sanita' continua la marcia verso il fallimento
e la Giunta regionale e' costretta a gettare la maschera. Si vede, finalmente,
con chiarezza l'inadeguatezza del Piano sanitario ed i guasti provocati
dal centrodestra nella sanita', metafora efficace di una politica di
governo fallimentare, che non ha mai avuto tra i propri obiettivi il
rilancio del settore, ma l'utilizzazione delle risorse pubbliche per
foraggiare consulenze, dare all'esterno interi servizi pubblici ed incentivare
l'emigrazione sanitaria''. ''E' altrettanto ovvio - ha concluso Pacenza
- che la sanita' calabrese senza un autentico affrancamento politico,
senza un vero processo di liberazione dalla cappa di potere che la Casa
delle liberta' ha costruito in questi cinque anni, non riuscira' a mettere
in moto alcun processo di risanamento. La consapevolezza, a questo punto,
deve essere generale e coinvolgere le forze politiche, sociali, culturali
migliori della nostra regione per dare una svolta visibile alla Calabria''. Aperto a Rossano un ambulatorio di medicina del lavoro 28/10 Il bacino d'utenza dell' Azienda Sanitaria n. 3 di Rossano, composto da circa duecentomila abitanti, da oggi potra' contare sull'ambulatorio specialistico di medicina del lavoro. Il nuovo servizio potra' soddisfare eventuali richieste da parte di lavoratori o ex lavoratori i quali ritengono che la propria patologia possa riconoscere una causa o concausa di sospetta malattia professionale. La visita specialistica prevede il rilascio di una relazione sanitaria con risultati strumentali ed ematochimici di sospetta malattia professionale da inviare all'INAIL Visite sanitarie sempre più a pagamento. Insoddisfazione per i servizi medici offerti. Sempre piu' visite specialistiche a pagamento per la
maggior parte degli italiani, meno posti letto ma piu' cure in day hospital
ed assistenza domiciliare integrata a macchia di leopardo. A fotografare
le differenze regionali regioni nel delicato settore della sanita' ed
analizzare i rapporti Stato-Regioni o Regioni-Aziende Sanitarie per
valorizzare gli elementi positivi e ridurne quelle negative e' stata
la ricerca Farmafactoring-Cergas Bocconi che ha analizzato i differenti
approcci e strumenti messi in campo dalle amministrazioni locali nel
rispetto del patto Stato-Regioni in tema sanitario. A tre anni dall'accordo
Stato-Regioni la ricerca Farmafactoring-Bocconi rileva molte differenze
tra le Regioni a livelli di attivita' del Servizio Sanitario Nazionale.
Quindici consiglieri chiedono una “Commissione regionale per le cure palliative” 23/10 Quindici consiglieri regionali, appartenenti
sia al centrodestra che al centrosinistra, hanno reso noto di avere
presentato una mozione con cui s' impegna la Giunta ad ''istituire la
Commissione regionale per le cure palliative''. Nella mozione si chiede
anche di ''destinare i fondi necessari per garantire il funzionamento
della Rete dei Servizi ai malati terminali su tutto il territorio regionale
e per la gestione degli Hospice di Rossano e di Reggio Calabria''. I
consiglieri affermano, in premessa, che ''la legge n.39 del 26 febbraio
1999 ha finanziato la creazione dei Centri residenziali di cure palliative
a favore dei malati inguaribili, meglio conosciuti appunto come 'Hospice'.
Presso l' Assessorato alla Sanita' prima del 2000 era operativa la Commissione
per le cure domiciliari oncologiche, chiamata Nucleo operativo direzionale
cure domiciliari oncologiche, composta da tecnici operanti nel settore
delle cure domiciliari, e che ha prodotto la cartella clinica domiciliare,
il programma regionale per l' Assistenza continuativa oncologica domiciliare
e le linee guida per la realizzazione degli Hospice. Dal 2000 ad oggi
questa Commissione, cosi' come la Commissione oncologica regionale,
sono state annullate nonostante non costassero nulla in termini economici
in quanto nessuna forma di compenso, ne' gettone di presenza era previsto
per i componenti''. Secondo i firmatari della mozione, inoltre, ''la
legge 328 del 2000 e i successivi decreti attuativi contenenti importanti
indicazioni alle regioni, finalizzati a raggiungere la piena integrazione
tra interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali nell'
ambito delle cure e dell' assistenza domiciliare, non ha trovato finora
nella Regione la necessaria corrispondenza. Eppure gli interventi domiciliari
a favore dei malati terminali costituiscono livelli essenziali di assistenza.
Il Piano sanitario nazionale e quello regionale 2003-2005 intendono
realizzare la rete delle Cure palliative. In tutte le altre Regioni
italiane, presso gli assessorati alla Sanita', sono costituite da tempo
le Commissioni per le cure palliative, composte da operatori esperti
nel settore nonche' da rappresentanti di societa' scientifiche e associazioni
di volontariato. Sono in via di realizzazione in Calabria sette hospice
(Rossano, Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro, Locri
e Melicucco), i primi due deiquali il prossimo anno saranno operativi''.
La mozione e' stata sottoscritta dai consiglieri del centrosinistra
Michelangelo Tripodi, Nuccio Fava, Mario Pirillo, Giuseppe Bova, Francesco
Amendola, Franco Pacenza, Diego Tommasi e Damiano Guagliardi e da quelli
del centrodestra Giovanni Nucera, Maddalena Basile, Giuseppe Pezzimenti,
Vincenzo Pisano, Raffaele Senatore, Gesuele Vilasi ed Alberto Sarra.
Calabria ultima nelle vacccinazioni 22/10 Sono stati 1002, secondo il Ministero della Salute,
nel 2003, in Calabria, i casi di morbillo sul totale dei 10.982 registrati
a livello nazionale. Alla regione spetta, inoltre, il primato negativo
del piu' basso tasso di copertura vaccinale in Italia. Il quadro della
situazione relativa all' incidenza della malattia nella regione, alla
luce di possibili nuove fiammate epidemiche a livello nazionale, e'
stato delineato in occasione del congresso della Societa' di Igiene,
Medicina Preventiva e Salute Pubblica in corso a Genova. Proprio due
anni addietro, e' stato ricordato nel corso dell' assise, circa 20 mila
persone di ammalarono e ci furono dieci morti. ''C' e' un rischio -
ha sottolineato Pietro Crovari, presidente della societa' scientifica
assieme e Giovanni Renga - perche' la copertura vaccinale predisposta
dal Piano nazionale del Ministero della Salute non ha raggiunto l' obiettivo.
Non sono soddisfacenti, infatti, i risultati della campagna per il morbillo
e le malattie associate allo stesso vaccino, cioe' rosolia e parotite''.
In Calabria nel 2003, a livello provinciale, sono stati registrati 50
casi a Catanzaro; 444 a Cosenza; 101 a Crotone; 304 a Reggio Calabria
e 103 a Vibo Valentia. Nel territorio regionale, inoltre, la copertura
vaccinale per morbillo (morbillo - parotite - rosolia) e' stata pari
all' 53,4 ogni cento abitanti. Nettamente al di sotto della media nazionale
dell' 83,6 per cento e molto lontana dalla copertura vaccinale del 90
per cento fissata come obiettivo da raggiungere entro il 2005 dal Piano
nazionale di Eliminazione del morbillo e della rosolia congenita del
Ministero della Salute. Nel corso del congresso di Genova sono stati
riproposti i dati, su scala calabrese, relativi all' incidenza della
meningite e comunque ritenuti sottostimati. Secondo l' Istituto Superiore
di Sanita' nel 2004 i casi di meningite sono stati sette (dei quali
uno da pneumococco e uno da meningococco), a fronte di 371 in Italia,
mentre nel 2003 erano stati tre (dei quali due da pneumococco e uno
da meningococco) rispetto a 966 dell' anno precedente. Per la varicella
si sono verificati 771 casi di varicella mentre a livello nazionale
sono stati 77890. Piu' colpita la provincia di Reggio con 491 casi;
seguita da Cosenza (126); Catanzaro (84); Vibo (58) e Crotone (12). Secondo uno studio di medicina preventiva in Calabria si vive più a lungo 21/10 In Calabria si vive di piu', anche se fra ''micce
accese e trappole''. Un bambino che nasce oggi in Calabria se e' un
maschio ha una speranza di vita di 77.8 anni, se e' una femmina di 82.9
anni. Dal 1951 al 2002 i calabresi hanno allungato la vita di 12.6 anni
se uomini e di 16.8 se donne. E' questo il risultato di uno studio realizzato
dalla Societa' di igiene, medicina preventiva e salute pubblica che
si e' riunita a Genova sotto la presidenza di Pietro Crovari e Giovanni
Renga. Viviamo di piu' ma viviamo su una polveriera. Un' Italia piena
di trappole per la Salute. E tante trappole anche in Calabria. ''Molte
- dice Pietro Crovari presidente con Giovanni Renga del Congresso -
sono le micce accese e le trappole. Aria, troppo alti i livelli di benzene
e polveri sottili nelle citta' che diventano cosi' camere a gas; acqua
sicura, ma troppo spesso all' origine piena di sostanze inquinanti;
sistema fognario antiquato e con pochi depuratori; rifiuti troppi e
mal smaltiti; e poi i topi, i veri padroni di casa delle citta'. Ma
la trappola piu' grande e' a tavola, nascosta nel cibo: e cosi' mangiamo
fragole con antimuffa, gamberetti colorati e peperoncino dipinto. Scarseggia
l' igiene nel trattamento non industriale degli alimenti. Alla fine
di questo tunnel malattie infettive, allergie, intossicazioni e addirittura
neoplasie. E se tutto cio' non bastasse a sparger benzina sulla polveriera
ci pensiamo noi con i cattivi stili di vita che sono ormai diventati
abitudini di vita''. ''Il diabete sta crescendo, ecco la prima conseguenza
- dice Walter Ricciardi, Presidente della Societa' Europea di Sanita'
Pubblica - di un cattivo stile di vita. A tavola si mangia sempre meno
frutta e verdura e piu' carne, le donne e i giovani continuano a fumare,
i giovani esagerano con l'alcool e, tra i ragazzi e gli over cinquanta,
dilagano comportamenti sessuali a rischio''. Per quanto riguarda la
situazione ambientale in Calabria vengono citati i dati del ''Rapporto
Ecosistema Urbano 2004 di Legambiente'', dell' Istat e dell' Osservatorio
Nazionale Rifiuti. Da questi, secondo quanto riferito in un comunicato,
emerge che Catanzaro e' tra le sette citta' italiane (insieme a Enna,
Isernia, L'Aquila, Messina, Oristano e Trapani) in cui non e' ancora
attivo alcun tipo di monitoraggio della qualita' dell' aria. Un merito
a Crotone: con 20 mg/mc e' la seconda citta' italiana con il piu' basso
valore di Biossido di azoto. Vibo Valentia con 5 mg/mc e' tra le migliori
citta' (pur se al 28esimo posto) per quanto riguarda i livelli di Benzene
il cui limite previsto e' di 10 mg/mc. Non sono disponibili dati degli
altri capoluoghi di provincia. Per quanto riguarda l' acqua Vibo Valentia
esce a pieni voti e con lode visto che e' al primo posto per la percentuale
dei nitrati che non solo e' al di sotto del valore guida di 5 mg/l ma
si e' attestata su 0,0 mg/l. Bene anche a Crotone (1,4), Catanzaro (2,9)
e Cosenza (4,8). Negativa la situazione di Reggio Calabria con 20 mg/l.
Circa i litri di acqua potabile erogati, alle utenze civili, per abitante
al giorno a Crotone sono 207, mentre a Cosenza sono 214, a Vibo Valentia
470, a Reggio Calabria 612. Il valore di queste due citta', secondo
quanto riferito, e' in parte sovrastimato se considerato come consumo
pro-capite in quanto in mancanza dei dati sugli effettivi consumi civili
viene utilizzato il totale dell' acqua immessa. Ma l' acqua e' anche
sistema fognario. In Calabria, secondo l' Istat (i dati sono aggiornati
al 1999 e sono gli ultimi disponibili) su 409 comuni tutti hanno il
servizio di fognatura, ma solo 103 effettuano una depurazione completa
delle acque reflue convogliate nella fognatura pubblica; gli altri 193
effettuano una depurazione parziale mentre per 113 la depurazione e'
assente. In Calabria, secondo i dati dell' Osservatorio Nazionale Rifiuti,
nel 2002 sono state prodotte 859.193 tonnellate di rifiuti, vale a dire
427,5 chilogrammi di rifiuti pro capite. In totale, in Italia vengono
prodotti 29.787.587 tonnellate di rifiuti. Ogni italiano ne produce,
pro capite oltre 522 chilogrammi. Armodio Lombardo nuovo presidente dell’Ordine degli Psicologi calabresi 21/10 Armodio Lombardo e' il nuovo presidente dell' Ordine degli Psicologi della Calabria, commissariato nel giugno scorso dal ministro della Giustizia, Castelli. Lombardo,dirigente dell' Azienda sanitaria di Crotone, e' stato eletto al termine delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale che ha visto una partecipazione di circa il 70% dei mille psicologi calabresi. Vice presidente e' stata eletta Luisa Altomare, segretario, Angelo Luigi Triglia, e Tesoriere, Domenico D' Elia. Da mercoledì il via alla campagna antinfluenzale a Rossano 21/10 Prendera' il via mercoledi' prossimo la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dall' Azienda sanitaria di Rossano. Allo scopo di soddisfare il maggiore numero possibile di richieste, l' azienda ha acquistato oltre 25 mila dosi equivalenti al 10% in piu' rispetto allo scorso anno. Gli aventi diritto - fa sapere la Direzione sanitaria dell' As di Rossano - potranno farsi vaccinare gratuitamente presso i Distretti Sanitari di Rossano, Corigliano, Trebisacce e Cariati. CGIL “Piano sanitario, siamo al ridicolo. Dov’è il Polo Pediatrico di Cosenza?” 13/10 ''Il Piano per la Salute e le reiterate assicurazioni
dell' assessore regionale alla Sanita', Luzzo, ci avevano indotto a
dare per scontata l'eccellenza del polo pediatrico a Cosenza. Siamo
rimasti, pertanto, a dir poco stupiti nel leggere che per lo stesso
assessore sarebbe un' opportunita' straordinaria procedere alla costruzione
dell' ospedale di Germaneto per farne, tra l'altro, un grande centro
di eccellenza pediatrica denominato Gaslini 2, sotto la tutela del Gaslini
di Genova, come proposto dai Ds di Catanzaro Lido''. E' quanto sostiene,
in una nota, Teresa Papalia, responsabile della Funzione pubblica Cgil
Medici nell' Azienda ospedaliera di Cosenza. ''Per tale iniziativa,
e cioe' per il Gaslini 2 a Germaneto - afferma ancora Teresa Papalia
- i soldi ci sarebbero e ci sarebbe anche l'interesse del Ministro della
Sanita'. Se cosi' e' e se le intenzioni dell'assessore sono quelle riportate
dalla stampa, dobbiamo ritenere che l' ormai agonizzante sanita' calabrese
sia semplicemente caduta nel ridicolo. E allora ci sentiamo ancora piu'
confusi e non possiamo fare a meno di chiederci che significato dare
alla parola ''Eccellenza'' in una sanita' come quella della nostra regione
dove, nella maggior parte dei casi, non solo la mano destra non sa cosa
faccia la sinistra, ma non sembrano esserci piu' soldi nemmeno per piangere.
Gli interrogativi, infatti, diventano assillanti. Ci chiediamo di quanti
poli di Eccellenza pediatrica abbia bisogno la Calabria perche' si possa
fare una buona sanita' e in quale altra regione le Eccellenze nascano
prima sulla carta e non siano, invece, il riconoscimento di prestazioni
qualificate gia' consolidate e in ulteriore evoluzione positiva. E ancora
ci domandiamo se per creare un Centro di eccellenza la Calabria abbia
veramente bisogno del solito Gaslini, che in maniera ossessiva ritorna
periodicamente alla ribalta, o invece non sarebbe piu' giusto individuare
e recuperare le varie professionalita' che pure ci sono nella nostra
regione, acquisendone di esterne ove necessario ma nell'esclusivo interesse
della sanita' calabrese. Perche', insomma, invece di pensare alle Eccellenze
e a curare gli interessi di ospedali come il Gaslini, non proviamo a
sforzarci, ognuno per la parte che ci compete, di garantire il diritto
alla salute di tutti i cittadini calabresi a casa nostra e valorizzando
le risorse della nostra regione?''. I sindacati incontrano l'ass. Luzzo per il contenimento dellla spesa farmaceutica 08/10 La Filcea-Cgil, la Femca-Cisl e la Uilcem-Uil
Calabria comunicano che si e' tenuto un incontro all'Assessorato alla
Sanita' della Regione Calabria, al quale hanno partecipato l'Assessore
Giovanni Luzzo, i sindacati e gli ordini dei medici, Federfarma per
i farmacisti privati e i rappresentanti dei lavoratori chimici, dei
pensionati e della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil per identificare
nuove misure di contenimento della spesa farmaceutica. Pur evidenziando
che la spesa farmaceutica pro capite ponderata e' stata in Calabria
pressoche' simile alla spesa media pro capite nazionale ( euro 132 spesa
nazionale - euro 133 spesa Calabria), Federfarma, Filcea-Cgil, Femca-Cisl
e Uilcem-Uil hanno sottolineato la validita' del Protocollo d'intesa
del 2 gennaio 2003, con il quale la distribuzione di taluni farmaci
e dei farmaci necessari dopo le dimissioni di ricoveri ospedalieri avviene
attraverso le farmacie private, presenti ovunque e non attraverso le
poche farmacie degli ospedali. ''Cio' permette - affermano i sindacati
- di garantire un miglior servizio ed una riduzione della spesa farmaceutica,
attraverso la rinuncia di farmacisti e grossisti ad una parte dei loro
utili. La Filcea-Cgil, la Femca-Cisl e la Uilcem-Uil, al fine di realizzare
il contenimento della spesa farmaceutica, che la Regione afferma di
dovere obbligatoriamente perseguire, ha proposto di richiedere e verificare
l'appropriatezza prescrittiva nelle ASL, ove la spesa farmaceutica e'
ingiustificatamente elevata, lo sviluppo dei farmaci generici e la prescrizione,
per i pazienti dimessi dagli ospedali, del nome della sostanza farmaceutica
necessaria ad effettuare la terapia e non del nome commerciale del farmaco,
lasciando al medico generico, che e' poi responsabile del costo della
terapia, la scelta del farmaco piu' vantaggioso''. I sindacati dei medici
hanno indicato come strumento di contenimento della spesa farmaceutica
la erogazione dei farmaci solo attraverso le farmacie ospedaliere. La
Filcea-Cgil, la Femca-Cisl e la Uilcem-Uil, infine,''qualora dovessero
prevalere gli interessi delle categorie forti a danno degli ammalati,
delle famiglie e delle categorie deboli ricorrera' alla mobilitazione''.
Spesa farmaceutica fuori budget solo in Calabria, Lazio. Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna 08/10 La spesa farmaceutica e' fuori budget ''solo
in alcune regioni: Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna,
che contribuiscono per il 90% al 'buco' del Ssn. Mentre tutte le altre
restano piu' o meno nei margini stabiliti del 13%, pur avendo una buona
sanita'. Questo significa che il tetto fissato, pur se corregibile e'
pero' ragionevole. E invece il problema e' semmai quello dei controlli''.
Questa la risposta di Giuseppe Mascioni (Ds), vicepresidente della Commissione
Igiene e sanita' del Senato, al sottosegretario alla Salute Cesare Cursi.
Entrambi sono intervenuti alla trasmissione radiofonica 'Radio anch'io'
sul tema 'Farmaci e concorrenza'. Per Mascioni, invece, ''il sistema
di distribuzione dei farmaci in Italia e' complessivamente buono. Dunque
la questione rimane quella di verificare le regioni che 'fanno' e quelle
che 'non fanno'. Il sottosegretario Cursi - ha aggiunto il parlamentare
Ds - lo deve sapere e deve intervenire''. Infine il senatore pone l'accento
''sull'aggressivita' dell'industria farmaceutica, cui corrisponde l'inerzia
di alcune regioni. E il chiaro esempio e' rappresentato dal decreto
sul ripiano della spesa farmaceutica: in principio le industrie dovevano
contribuire per il 60% e le regioni per il restante40%. Poi, dopo le
pressioni delle aziende, queste sono riuscite ad avere uno 'sconto'
e a scendere al 40%''. Malasanità: Il reparto di ortopedia dell’Ospedale di Lamezia oggi senza medici 07/10 Il reparto di ortopedia dell' ospedale di Lamezia
Terme, per tutta la giornata di oggi, e' rimasto senza primario e senza
medici costringendo, di fatto, i malati a recarsi nel vicino ospedale
di Soveria Mannelli, mentre i ricoverati sono stati affidati alle cure
del personale infermieristico. Stamattina, infine, i cinque medici che
operano all' interno del reparto non erano disponibili perche', secondo
quanto si e' appreso, uno era in ferie, un altro era assente per motivi
personali e tre, invece, erano ricoverati per patologie varie negli
ospedali di Lamezia e di Cetraro. Il Tribunale dei diritti del malato,
in una nota, ha definito l' episodio di ''inaudita gravita', probabilmente
unico nel settore della sanita' pubblica'' e ha parlato di cause ''risalenti
nel tempo, consistenti nella illegittimita' delle nomine dei responsabili
della struttura con conseguente contenzioso a pioggia ed ineludibile
paralisi della struttura stessa''. Per il Tribunale dei diritti del
Malato si tratta di un episodio ''non isolato in quanto si stava verificando
la settimana scorsa nell' Unita' operativa di Oncologia, dove i protocolli
terapeutici stavano per essere bloccati a causa della mancanza di personale
infermieristico''. Il Tribunale ha quindi rivolto un ''accorato appello
agli organi competenti perche' provvedano con la massima tempestivita',
dando assicurazione alla popolazione tutta''. La vicenda trae origine
alcuni anni fa quando l' Asl ha indetto un concorso per primario del
reparto di ortopedia. Dopo la nomina e' stato presentato un ricorso
da un altro partecipante escluso. Il Tribunale si e' espresso dando
ragione al ricorrente. Sono state fatte nuove nomine e sono stati presentati
nuovi ricorsi, tutti vinti. La vicenda e' proseguita per anni, sino
al settembre scorso quando, in seguito ad una sentenza del giudice del
lavoro che dispone l' annullamento della delibera numero 1731 del 4
dicembre 2002 con cui l' Asl conferiva l' incarico quinquennale di direttore
della struttura complessa Unita' operativa di ortopedia e traumatologia
dell' ospedale di Ferrantazzo, l' As revoca il mandato al primario che,
pero', ricorre, perdendo la causa e, di fatto, lasciando il reparto
senza guida. Stasera i vertici dell' Azienda si sono riuniti ed hanno
emesso una disposizione di servizio in base alla quale, con decorrenza
immediata, l' attuale primario del reparto di ortopedia dell' ospedale
di Soveria Mannelli, Giovanni D' Onofrio, e' stato comandato a prestare
la propria direzione anche nell' Unita' operativa dell' ospedale Ferrantazzo,
delegandogli, di fatto, la gestione, l' organizzazione e la responsabilita'
dello stesso. Mistorni (Margherita) “L’Ospedale di Castrovillari è una struttura precaria” 07/10 ''L' ospedale di Castrovillari, pur essendo dotato
di vari reparti specialistici, non riesce a svolgere in maniera esaustiva
la sua funzione per la precarieta' e la deficienza delle sue strutture
ricettive''. Lo sostiene, in un' interrogazione presentata all' assessore
alla Sanita', Giuseppe Mistorni, presidente del gruppo Ppi-Margherita
in Consiglio regionale. Mistorni, che afferma di avere presentato l'
interrogazione ''su sollecitazione dei dirigenti locali della Margherita'',
afferma che ''i lavori di ristrutturazione riguardanti l' ospedale appaltati
con i finanziamenti ex art. 20 erogati dalla Regione sono fermi da alcuni
mesi con grave pregiudizio al funzionamento dei reparti esistenti e
con la mancata attivazione del reparto di rianimazione. L' importante
presidio ospedaliero, inoltre, non e' dotato di risonanza magnetica,
uno dei fondamentali ed indispensabili mezzi diagnostici, con conseguenti
disagi per l' utenza ed aggravi di spesa per la forzata emigrazione
verso altre Aziende sanitarie''. All' assessore Luzzo Mistorni chiede
''quali sono i motivi che hanno portato alla sospensione dei lavori
di ristrutturazione e se non ritenga necessario intervenire per dotare
la struttura di Castrovillari della risonanza magnetica''. Il Presidente dell’AIOP, Paolini: “Una spesa sanitaria fuori controllo mette in crisi i conti regionali” 05/10 Documento del Presidente regionale della ospedalità
privata AIOP, avv. Enzo Paolini, sulla relazione della Corte dei Conti
ai conti della Regione. “Ormai e’ un appuntamento annuale
quello con la Corte dei Conti ed anche se il compito istituzionale della
magistratura contabile e’ politicamente asettico,e’ inevitabile
che le considerazioni illustrate dal magistrato relatore finiscono per
avere rilevanza ed effetti politici.Qui ci occupiamo della parte che,
nella relazione della Corte dei Conti, riguarda la sanità calabrese
ed il suo sofferente andamento nel bilancio regionale.La relazione rileva,
relativamente ai controlli sul sistema e sulla spesa sanitaria,che da
parte dei direttori generali delle ASL non vengono attuate le norme
che tali controlli prevedono e per i quali, se non effettuati, i direttori
generali debbono essere chiamati a rispondere.In pratica la Corte rileva
che il management delle aziende sanitarie opera, in Calabria, in un
anomalo regime di irresponsabilità rispetto ai dati di bilancio
delle singole ASL.A conferma di ciò la Corte fa notare che, in
presenza di bilanci nettamente in perdita nelle singole ASL, non esiste
alcuna proposta o richiesta alla Regione, da parte dei direttori generali,
affinchè le perdite vengano coperte e i bilanci rimessi in pareggio.La
relazione non lo dice ma fa emergere deduttivamente che, di fronte ai
silenzi dei direttori generali, la Regione non prende le iniziative
che dovrebbe assumere.La denuncia e’ autorevole ma non e’
una rivelazione, nel senso che già il dibattito politico aveva
messo in evidenza l’inadeguatezza di alcuni direttori generali
a ricoprire il ruolo assegnatogli dalla Regione, richiamando a conferma
di ciò i bilanci delle ASL da loro dirette. Veniva messa in evidenza,
semmai, l’impunita’ di questi direttori generali che, di
fatto,non rispondevano a nessuno delle loro disastrose gestioni.La risposta
e la spiegazione di tale “impunita’’” va cercata
nella natura politica della scelta e della nomina dei direttori generali
e questo spiega perchè l’accertamento ed il sanzionamento
delle responsabilità diventa problema difficile e complesso.La
Corte si limita a ricordare che i direttori generali inadempienti possono
essere rimossi dal loro incarico ma, prudentemente, non va oltre consapevole
degli interessi politici che sottostanno alla loro nomina.Dal nostro
punto di vista vorremmo distinguere fra le responsabilità soggettive
dei singoli direttori generali e il deragliamento dei bilanci delle
ASL dalla spesa programmata, con effetti destabilizzanti sull’intero
servizio sanitario regionale.Il problema che la Corte dei Conti pone,
quando si riferisce ai controlli non effettuati nel corso dell’anno,
non deve riguardare tanto i singoli direttori generali quanto l’andamento
della spesa da questi autorizzato o consentito. Bisogna, cioè,
impedire che il bilancio si chiuda a fine anno con perdite facilmente
prevedibili e, quindi, arginabili.L’effetto dei bilanci in perdita
e’ destabilizzante perchè va a colpire la sanità
nel suo complesso e, cioè, anche nella componente privata che
nei suoi bilanci di fine anno non beneficia di alcuna indulgenza poichè
tutto ricade nella responsabilità e nel rischio dell’imprenditore
privato.Una spesa sanitaria fuori controllo, con accumuli progressivi
di deficit gestionali, finisce inevitabilmente per mettere in crisi
i conti regionali in una drammatica prospettiva di insanabile dissesto
finanziario che altro non verrebbe a significare se non che le prestazioni
sanitarie richieste dai cittadini calabresi non avrebbero sufficiente
copertura finanziaria. Dei passi vanti sono stati fatti e l’assessorato
regionale ha emanato le nuove regole cui bisogna attenersi.Rimane grave
la situazione a Reggio dove all’ospedalità privata, che
eroga prestazioni in quantità maggiore dell’ospedalità
pubblica, si vogliono imporre tagli e abbattimenti di budget, nella
ripartizione dei fondi destinati alla sanità, in forza delle
voragini verificatesi nei conti pubblici. In pratica si vorrebbe che
le case di cura, esaurito il budget assegnato a fronte di quello maggiore
assegnato all’ospedalità pubblica, erogassero le prestazioni
gratuitamente.In sede di rinnovo dei contratti annuali con le ASL, l’ospedalità
privata ha confermato la propria disponibilità a fare i sacrifici
che la situazione impone e ha firmato un nuovo protocollo di intesa
che, nel mentre azzera in larga parte il contenzioso pregresso, fissa
le nuove regole che, in qualche modo, garantiscono l’ospedalità
privata, per la parte contrattualizzata, dal rischio di dover pagare
per le inefficienze, le negligenze e i costi impropri dell’ospedalità
pubblica.A conclusione della lunga trattativa condotta dall’AIOP
in rappresentanza delle case di cura associate, e’ stato ribadito,
contrariamente alle ricorrenti e stucchevoli contrapposizioni pubblico-privato
di qualche politico a corto delle necessarie competenze tecniche e normative,
come l’ospedalità privata sia fortemente interessata ad
una sana gestione dei bilanci delle ASL.Come dire che se il pubblico
funziona, al privato non vengono richiesti sacrifici ed e’ “il
mercato” e la qualità delle prestazioni offerte a fare
la differenza.” Domenica 10, cardiologie aperte in 18 ospedali calabresi 04/10 Il 10 ottobre 'cardiologie aperte' in 150 ospedali
d' Italia, 18 in Calabria. Gli specialisti dalle 10 alle 17 informeranno
i cittadini sui rischi cardiovascolari, verra' misurata la pressione
e verranno spiegati i principali esami diagnostici come la coronarografia
o l' ecocardiogramma. La prima Giornata Nazionale di 'Cardiologie aperte',
manifestazione promossa da Heart Care Foundation (Fondazione Italiana
per la Lotta alle Malattie Cardiovascolari) nell'ambito del Progetto
Tuttocuore, insieme con ANMCO (Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi
Ospedalieri), rientra tra quelle approvate dal Ministero della Salute
per l' Anno del Cuore 2004. Obiettivo principale dell'iniziativa e'
quello di rinsaldare il legame tra le cardiologie ospedaliere e le comunita'
territoriali aumentando il grado di conoscenza sulle malattie cardiovascolari,
il rischio globale e la necessita' di valutarlo periodicamente, creando
confidenza con l' emergenza cuore e soprattutto informando su cosa fare
e come farlo. Nella maggior parte delle cardiologie sono infatti previsti
momenti di incontro, dove i medici spiegheranno come funziona il cuore
e cosa bisogna fare per mantenerlo giovane. Tra i messaggi principali
della giornata 'Cardiologie aperte' c'e' la promozione dello stile di
vita 'salva-cuore'. Anche in una persona 'sana' infatti diversi fattori
(il leggero sovrappeso, il fumo anche moderato, la pressione 'un po'
alta') possono, sommandosi, aumentare in modo considerevole il rischio
cardiovascolare globale. Ed allora al bando il fumo di sigaretta, attenzione
alla giusta pressione arteriosa e soprattutto un po' di attivita' fisica
anche leggera (trenta minuti ogni giorno, anche scegliendo di non prendere
l'ascensore o fare qualche tratto di strada a piedi). Importante infine
il regime alimentare, dove la famosa 'dieta mediterranea' rappresenta
un esempio da seguire. Questo l' elenco delle cardiologie che hanno
aderito all' iniziativa in Calabria: Azienda Ospedaliera Mater Domini
di Catanzaro, Ospedale Civile Pugliese di Catanzaro, Presidio Ospedaliero
Mariano Santo di Cosenza, Ospedale Santissima Annunziata di Cosenza,
Istituto Senili di Cosenza, Ospedale Civile di Cetraro, Ospedale Civile
Ferrari di Castrovillari, Ospedale Civile di Cariati, Ospedale Civile
di Lamezia Terme, Ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo, Ospedale
Civile di Paola, Ospedale S. Barbara di Rogliano, Ospedale Civile Giannettasio
di Rossano, Ospedale Scillese d'America di Scilla, Ospedale di Soriano
Calabro, Ospedale G. Chidichino di Trebisacce e l'Ospedale Civile Jazzolino
di Vibo Valentia. La Regione aderisce alla “Campagna Nastro Rosa 2004” per la prevenzione dei tumori al seno 04/10 La Regione Calabria, nell' ambito delle iniziative
di comunicazione istituzionale della Presidenza della Giunta, ha aderito
alla ''Campagna Nastro Rosa 2004'' promossa dalla Lega Italiana per
la Lotta contro i Tumori per la prevenzione del tumore al seno e che
si prolunghera' per tutto il mese di ottobre. Sulla home page del sito
internet della Regione www.regione.calabria.it e' stato attivato - fa
sapere una nota del Portavoce della Presidenza calabrese - un collegamento
con un mini portale che fornisce tutta una serie di indicazioni e consigli
per la cura, l' igiene del seno, nonche' per la prevenzione specificando
gli accertamenti periodici da eseguire, suddivisi per fasce di eta'.
Diverse sono le iniziative promosse nel corso di questo mese, tra cui
le visite senologiche gratuite che saranno effettuate in tutti gli ambulatori
della Lega presenti anche in Calabria a Catanzaro, Soverato, Cosenza
e Reggio Calabria. A Cosenza e' presente anche una unita' mobile che
visitera' le realta' territoriali carenti di strutture specialistiche.
''Abbiamo aderito a questa iniziativa - ha commentato il Presidente
Chiaravalloti - per favorire e stimolare la sensibilizzazione delle
donne, soprattutto le giovani, sull' importanza della prevenzione di
una malattia, purtroppo cosi' diffusa e divenuta una malattia sociale.
Riteniamo fondamentale rafforzare le strategie di una corretta informazione
ed educazione sanitaria, in quanto la diagnosi precoce risulta determinante
ed e' auspicabile diventi un gesto abituale per ogni donna''. Mari (PSE) “A dieci anni di distanza il 118 ancora in una struttura provvisoria” 29/09 Pietro Mari, consigliere comunale del Pse-Lista
Mancini, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Suscita sconcerto
ed indignazione il fatto che, a circa dieci anni dalla sua istituzione,
il 118 di Cosenza sia ancora allocato nella struttura provvisoria, realizzata
alla meno peggio ed allocata in un angolo del piazzale dell'Annunziata
antistante il Pronto Soccorso, in attesa della realizzazione del Dipartimento
d'emergenza, i cui lavori però languono nel generale disinteresse.Il
Nuovo Piano Sanitario Nazionale prevede che il 118 debba passare interamente
sotto la gestione dell'Azienda Territoriale tuttavia, per ovvi motivi,
la struttura dovrà restare allocata nell'area dell'Ospedale;
ma nel balletto delle competenze il servizio è stato, dai due
direttori generali, quelli in carica e quelli del passato, abbandonato
a se stesso, in preda a difficoltà ed ostruzionismi di ogni sorta
che impediscono al personale sanitario di poter avere suppellettili
d'ufficio decenti, computer funzionanti e quel minimo di materiale di
consumo necessario alla gestioneordinaria. L'unità del 118 di
Cosenza, diretta con competenza e professionalità dal dott. Burza,
dispone attualmente di un organico composto da 6 medici e da 15 paramedici
altamente specializzati i quali assicurano, con turni che coprono a
pieno regime 24 ore su 24, un servizio di intervento determinante per
salvare vite umane e per ridurre, con la tempestività e l'efficacia
del soccorso, le conseguenze di traumi, incidenti e gravi patologie
invalidanti. Un servizio che non può e non deve essere ospitato
all'interno di un locale che è poco più di una baracca.
Del tutto incomprensibile è l'atteggiamento silente ed indifferente
che, a fronte dei reiterati appelli e delle odierne proteste degli operatori,
mantengono il Sindaco e l'Assessore alla sanità del Comune di
Cosenza, che, quanto meno, dovrebbero sollecitare soluzioni adeguate
e maggiore attenzione per un servizio sanitario dalla cui efficienza
potrebbe dipendere la vita dei cittadini. Evidentemente nel Sindaco
ed nell'Assessore prevale l'esigenza di evitare le polemiche e di mantenere
rapporti amichevoli ed acquiescenti con i Direttori Generali".
Cinquantacinque milioni di euro dall’Inail agli ospedali calabresi 29/09 La sanita' pubblica calabrese ricevera' quest'
anno 55 milioni di euro dall' Inail che salgono a 62 considerando un
precedente finanziamento: a renderlo noto e' stato il presidente dell'
Inail, Vincenzo Mungari. ''L' intervento dell' Inail nel sud, ed in
particolare in Calabria - ha sostenuto Mungari incontrando i giornalisti
- ha lo scopo di fronteggiare con strumenti efficienti la crescita del
divario esistente rispetto al nord per quanto riguarda l' adeguatezza
dell' organizzazione ospedaliera. Il nostro costante interessamento
ha prodotto l' effetto desiderato, ossia l' atto di indirizzo del Ministero
della Salute del primo giugno di quest' anno, in forza del quale l'
Istituto potra' investire circa 55 milioni di euro per l' ammodernamento
del sistema ospedaliero calabrese, che per le sue endemiche carenze
induce quel fenomeno della 'migrazione sanitaria' verso le strutture
del centro-nord, con conseguente dissanguamento di risorse e mortificazione
delle professionalita' locali''. ''L' azione dell' Inail - ha aggiunto
Mungari - si sviluppera' su diverse aree di intervento e interessera'
tutte le province della regione, contribuendo a qualificare ulteriormente
la missione dell' Istituto, che assume sempre piu' la veste di soggetto
fondamentale nella costruzione del nuovo welfare''. Mungari ha anche
riferito che gli interventi finanziari per la Calabria sono passati
dal 15% al 40%. ''La Calabria - ha sostenuto - era in una situazione
di arretratezza e non vi erano stati interventi, ad eccezione del centro
di riabilitazione previsto a Lamezia dove l' Inail ha investito oltre
10 milioni di euro. Non so se riusciremo attraverso questi interventi
previsti per la Sanita' pubblica a livellarci agli standard sanitari
del centro nord, ma la direzione e' sicuramente questa. Non a caso per
consistenza e per numero di interventi la Calabria, per la prima volta,
supera tutte le altre regioni. Questo va incontro ad una sentita esigenza
di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento di ovviare a
quello stato di inadeguatezza strutturale che nel campo della sanita'
accusa la Calabria''. Nella sua visita in Calabria Mungari incontrera'
anche i rappresentanti della Giunta regionale. Giunta, ha sostenuto
il presidente dell' Inail, che ''risponde bene ed in un certo senso
ha sollecitato questo incontro soprattutto per cercare di rimuovere
da una situazione di stallo relativa alla struttura sanitaria di Chiaravalle
che ha subito uno svuotamento di servizi e che, pero', non e' stata
ancora riconvertita. Di sicuro non per l' Inail che si e' adeguata all'
atto di indirizzo firmato il 21 maggio 2002 dal ministro della Sanita'''.
''Noi - ha aggiunto Mungari - abbiamo stanziato la somma contemplata
per quell' atto di indirizzo, ma non basta. Basta per l' acquisto, ma
non per i lavori di ristrutturazione che richiederanno oltre otto milioni
di euro''. Infine, un quadro della situazione a Lamezia dove, e' stato
assicurato, entro la fine dell'anno dovrebbe aprire il centro protesi.
''A Lamezia Terme - ha detto il presidente dell' Inail - il centro protesi
lo abbiamo avviato quando siamo stati nominati commissari. Sarebbe stato
gia' completato se non si fosse verificato un contenzioso tra due ditte:
quella che eseguiva i lavori e quella che si riteneva ingiustamente
esclusa. Adesso l' accordo tra le ditte e' avvenuto ed entro la fine
dell'anno il progetto sara' completato. Intanto stiamo provvedendo alle
assunzioni del personale infermieristico e paramedico, per trovarci
pronti. Sara' una struttura gestita dall' Inail e sara' come quella
di Budrio che rappresenta un centro eccellenza conosciuto da tutto il
mondo''. Gli investimenti previsti nella varie province, secondo quanto
e' stato riferito, sono: realizzazione di una Rsa nel crotonese per
un importo di 3.097.064 euro; realizzazione del distretto sanitario
di Rossano (6.250.000); realizzazione dell' edificio polifunzionale
e direzionale a Crotone (17.124.380); realizzazione della sede dei servizi
territoriali del distretto sanitario di Soverato (4.061.400); realizzazione
della sede amministrativa del distretto sanitario in Vibo Valentia (7.939.451);
ristrutturazione del distretto sanitario territoriale, ex Saub, del
lametino (6.351.000); ristrutturazione dell' ospedale Rosario finalizzata
alla riconversione in centro di riabilitazione Asl 10 di Palmi (9.774.490). Malasanità: All’ospedale di Vibo mancano gli anestesisti ed il primario sospende i ricoveri 24/09 La mancanza di anestesisti ha indotto il primario
del reparto di ortopedia dell' ospedale di Vibo Valentia, Michele Soriano,
a sospendere i ricoveri. Soriano ha reso nota la sua decisione con una
lettera inviata al direttore dell' Azienda sanitaria. ''In tutto l'
ospedale - ha detto Soriano - c' e' un solo anestesista che deve soddisfare
le esigenze di tutti i reparti e che stamattina, tra l' altro, ha dovuto
fare fronte a quattro parti cesarei e a due interventi di erniectomia.
Io sono qui con la mia equipe pronto ad operare, ma al contempo mi trovo
impossibilitato a farlo. Alcuni ricoverati in ortopedia da lunedi' sono
in attesa di intervento chirurgico. Piu' volte sono stati messi a digiuno,
ma quando e' arrivato il momento stabilito e' saltato tutto proprio
per mancanza dell' anestesista''. A fine gennaio arriva l’influenza in Calabria. A rischio anziani e bambini. Prevenzione con il vaccino 24/09 Arrivera' a fine gennaio l'influenza in Calabria
e, secondo quanto sostengono gli esperti, potra' avere un impatto piuttosto
duro sui i piu' piccoli. Il consiglio, dunque, e' quello di puntare
decisamente sulla prevezione parlando con il pediatra. Attenzione riservata
anche ai nonni, mentre andra' meglio per gli adulti. A sottolineare
le caratteristiche dell' epidemia influenzale e' stato il virologo Fabrizio
Pregliasco in occasione della presentazione, a Roma, della ''Campagna
influenza'' promossa dal Movimento Italiano Genitori (Moige). Si prevede
che, quest' anno, l' influenza colpira' tra Natale e Capodanno le regioni
del Nord, con l'Epifania quelle del Centro e alla fine di gennaio quelle
del Sud. ''Che si teme una ''batosta'' per tutti i bambini lo dicono
anche gli esperti americani- afferma Pregliasco - che se lo scorso anno
consigliavano la vaccinazione per i piu' piccoli, quest' anno la raccomandano.
Pochi giorni fa a Bruxelles ho preso parte ad un vertice del Gruppo
europeo per lo studio dell' influenza dove e' stato ribadito che quest'
anno a rischiare di piu' saranno i bambini''. L' influenza di quest'
anno, per quanto riguarda i bambini oltre l' anno di vita, si manifestera'
con febbre molto alta, dolori muscolari e articolari, un grande senso
di stanchezza e totale inappetenza per piu' giorni. Durera' da quattro
a cinque giorni. Stessi sintomi, per i bambini da sei mesi a un anno,
ma con assenza di febbre. La percentuale di vaccinazione rilevata in
Calabria nella stagione 2003-2004, secondo sttime del Ministero della
Salute, e' stata del 13,8 contro una media nazionale del 16,3. A vaccinarsi,
nella regione, sono soprattutto gli over 65 (55,1 ogni cento abitanti),
ma anche i bambini con meno di quattro anni (3,2), i ragazzi tra 5 e
14 anni (2,9), i giovani 15-24 anni (2,8) e gli adulti tra i 25 e i
64 anni (6,3). Sempre per quanto riguarda la copertura vaccinale, in
Calabria e' stata registrata una crescita rispetto alla stagione 2002-2003
quando si e' vaccinato il 10,2 per cento della popolazione generale
(44,2 persone oltre i sessantacinque anni ogni cento abitanti e 1,2
bambini 3-12 anni sempre ogni cento) contro la media nazionale del 15,2
per cento. Da domani l’iniziativa “Cuore Vivo” anche in Calabria 23/09 La Regione si mobilita contro la Morte Cardiaca
Improvvisa: Paola, Scalea e Castrovillari unite in un non stop di prevenzione
dal 24 al 26 Settembre Le tre giornate di prevenzione si inseriscono
nell'ambito di Cuore Vivo, la prima campagna ministeriale di prevenzione
della Morte Cardiaca Improvvisa, patologia che in Calabria fa registrare
1 caso ogni 4 ore. In occasione di Domenica 26 settembre, dichiarata
dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' Giornata Mondiale del Cuore,
nelle citta' di Paola, Scalea e Castrovillari si terranno una serie
di importanti iniziative volte ad informare e a sensibilizzare la popolazione
locale sulle tematiche dello scompenso cardiaco e della morte cardiaca
improvvisa, patologia che solo nella Regione Calabria fa registrare
un caso ogni 4 ore. Le iniziative fanno parte di un ampio progetto nato
per volonta' ministeriale in occasione di ''2004: Anno del Cuore''.
Si tratta di Cuore Vivo (www.cuorevivo.org), una campagna di informazione
volta a sensibilizzare popolazione, comunita' medica e Istituzioni sulla
tematica della Morte Cardiaca Improvvisa, patologia che ogni anno in
Italia colpisce 57.000 persone. Nel complesso il 40% di tutti i decessi
per causa cardiaca sono dovuti a Morte Cardiaca Improvvisa. Agli eventi,
oltre alla partecipazione delle maggiori autorita' civili e religiose
locali, di personaggi di spicco del mondo medico e della cultura locale,
sara' presente Gianni Spinella, Presidente di Conacuore, il Coordinamento
Nazionale Associazioni di volontariato del cuore, ideatore e promotore
della campagna Cuore Vivo. ''La Morte Cardiaca Improvvisa non e' una
patologia imprevedibile - sostiene Gianni Spinella - con l' informazione,
con opportune strategie di prevenzione e soprattutto con l' unione delle
forze oggi si puo' combattere. Per questo ho deciso di presenziare le
iniziative delle associazioni calabresi aderenti a Conacuore: l' unita'
di intenti ottenuta da Paola, Scalea e Castrovillari e Belvedere, rappresenta
un caso esemplare di collaborazione che tutte le citta' dovrebbero mettere
in atto per perseguire una corretta strategia di prevenzione della Morte
Cardiaca Improvvisa. La donazione di una moto provvista di defibrillatore
che le associazioni aderenti a Conacuore di Castrovillari e Mormanno
faranno ai vigili di Castrovillari di concerto con la Running Heart
Foundation - conclude Spinella - vuole essere il primo passo verso la
costituzione di una rete defibrillazione precoce che, insieme alle terapie
preventive con farmaci o mediante l'impianto di defibrillatori, sara'
in grado di mettere al sicuro il cuore dei calabresi''. Venerdi' 24
Settembre a Paola e Domenica 26 Settembre a Castrovillari, il personale
medico e infermieristico delle unita' cardiologiche locali sara' impegnato
in incontri con i Parte la banca regionale delle cellule staminali da cordone ombelicale a Reggio 20/09 Prende il via, nell' Azienda ospedaliera ''Bianchi-Melacrino-Morelli''
di Reggio Calabria, la Banca regionale delle cellule staminali da cordone
ombelicale. Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti,
in una nota dell' Ufficio stampa, infatti, ha reso noto che ''con l'
approvazione, da parte della struttura preposta del Dipartimento Sanita',
del Decreto dirigenziale attuativo della delibera gr 339/2004 'programma
delle attivita' di trapianto delle cellule staminali ematopoietiche
e di terapia cellulare', l' avvio della Banca regionale delle cellule
staminali da cordone ombelicale e' divenuta una positiva realta'''.
Il decreto dispone per tutta l' attivita' e per il supporto tecnologico
necessario il finanziamento specifico di 920 mila euro. ''Con questo
atto - e' scritto nel comunicato - la Calabria si pone all' avanguardia
nella ricerca biomedica e le recenti informazioni relative alle potenzialita'
differenziative delle cellule staminali umane, ci dicono che la ricerca
ha raggiunto una nuova frontiera della Medicina, paragonabile a quella
della scoperta degli antibiotici''. La Giunta regionale, con l' istituzione
della Banca delle cellule staminali da cordone ombelicale, prosegue
la nota, ''raggiunge il duplice obiettivo di rendere concreta la possibilita'
di donare il sangue placentare nella nostra regione e, unica nel sud,
di creare le condizioni per strategie terapeutiche innovative per un
gran numero di patologie fino ad oggi incurabili, malattie neurologiche
a carattere degenerativo e traumatiche, alcune malattie pediatriche
del sangue, diabete insulino-resistente, insufficienza cardiaca post-infartuale''.
Cio', inoltre, consentira' alla Calabria di ''inserirsi concretamente
nell' attuale dibattito che coinvolge la politica, l' etica e la scienza
perche' disporra' delle tecnologie e delle professionalita' in grado
di sviluppare questo settore della ricerca'' Definito il calendario regionale delle vaccinazioni per l’età evolutiva 20/09 L' assessore regionale alla Sanita', Giovanni
Luzzo, ha reso noto, con un comunicato diffuso dall' ufficio stampa
della Giunta regionale della Calabria , che ''il Settore prevenzione
ed epidemiologia del Dipartimento alla Sanita' ha definito il Calendario
regionale delle vaccinazioni per l' eta' evolutiva, pubblicato con il
decreto dirigenziale del 9 settembre scorso attuativo del Piano regionale
per la Salute 2004-2006''. ''Il decreto - si afferma ancora nel comunicato
- e' nato non solo in esecuzione di una norma di legge, ma anche dopo
un attivo e proficuo confronto con i responsabili del Centri vaccinali
del Servizio sanitario regionale, con la Societa' di igiene e con la
Federazione dei medici pediatri, che hanno contribuito con competenza
e responsabilita' al perfezionamento del documento di base allestito
dal Dipartimento Sanita'. E' la prima volta in assoluto che la Regione
riesce a dotarsi di uno strumento cosi' importante che, oltre ad attuare
una delle scelte fondamentali del recente Piano regionale sanitario,
fornisce alla popolazione ed agli operatori del settore il riferimento
tecnico-operativo per le attivita' di prevenzione rivolte alla persone,
che costituiscono un fondamentale livello di assistenza da garantire
ai cittadini. Il provvedimento, inoltre, adegua l' utilizzo dei vaccini,
nella consapevolezza della situazione epidemiologica calabrese, agli
indirizzi scientifici piu' avanzati nel mondo occidentale. La realta'
del livello di garanzia e' assicurata anche dal fatto che per i vaccini
utilizzati e le prestazioni correlate e' prevista l' offerta gratuita
ai cittadini. Anche per quei vaccini la cui somministrazione e' raccomandata
solo a particolari categorie di piccoli utenti la gratuita' e' sempre
garantita dopo la valutazione del proprio pediatra. Un altro passo avanti
nella realizzazione del Piano regionale per la Salute e' stato fatto.
La concretezza delle azioni di tutti gli operatori del settore, dal
centro dell' assessorato fino alla cosiddetta periferia del territorio,
che in realta' rappresenta il vero cuore operativo del sistema sanitario
calabrese, hanno consentito il raggiungimento di tale risultato''. Gazebo informativo sull’Alzheimer domani a Cosenza 20/09 L' Associazione italiana malattia Alzheimer (Aima)
Calabria ha organizzato a Cosenza un gazebo all'interno del quale medici,
psicologi e sociologi incontreranno chiunque voglia parlare della malattia.
L'iniziativa si svolgera' domani mattina nell'ambito della 'Giornata
mondiale della lotta all’Alzheimer'. Nel gazebo dell'Aima ci si
potra' sottoporre al Minimental State Examination, cioe' ad un esame
dello stato della memoria. ''L'Alzheimer - dice il presidente calabrese
dell'Aima, la docente universitaria Delly Fabiano - e' una malattia
organica dovuta alla morte progressiva di parti di cellule cerebrali
che perdono la capacita' di comunicare tra di loro. Questa patologia
cancella la personalita', l'intelligenza e con essa ogni conoscenza,
ogni relazione, ogni affetto. In Italia si registrano ben 800.000 casi
ed anche in Calabria il numero di vittime e' piuttosto alto''. L'Alzheimer
- ha aggiunto - e' una malattia che non fa notizia in quanto colpisce
soprattutto gli anziani, ma il problema e' davvero molto serio. Il malato
ha bisogno di assistenza ventiquattro ore al giorno ed e' proprio nel
supporto alle famiglie che interviene l'Aima''. ''Qualche tempo fa -
ha concluso - e' stato proprio grazie alla nostra associazione se il
farmaco necessario ai malati e' stato inserito nella fascia gratuita.
Merito di una raccolta a livello nazionale di oltre settemila firme''. Ass. Vincenzo Gallo: “Avviata una collaborazione che potrebbe portare ad un progetto di ricerca sulle cellule staminali” 18/09 Dichiarazione dell’Assessore ai diritti
del Cittadino Vincenzo Gallo: “L’assessorato ai diritti
del cittadino, proseguendo nella sua opera di stimolo di iniziative
di ricerca a favore delle persone con disabilità, ha promosso
l’avvio di un rapporto di collaborazione tra gruppi di ricerca
dell'Università della Calabria e l'equipe del prof. Vescovi dell’ospedale
San Raffaele di Milano, che potrebbe permettere a breve l'elaborazione
di un progetto sulle cellule staminali in Calabria. Le prospettive di
ricerca nel settore delle cellule staminali sono decisamente incoraggianti,
tali da determinare grandi aspettative in tutto il mondo. Mi auguro
che in futuro si possa creare nell’area di Cosenza un distretto
di imprese innovative destinate a migliorare le condizioni di vita delle
persone con disabilità o con gravi patologie. Il 24 convegno scientifico sulla tossicodipendenza promosso dall’ASL di Cosenza 17/09 Maremmanni e Pani, due dei piu' grandi neuroscienziati
italiani , pionieri della doppia diagnosi in tossicodipendenza - annuncia
un comunicato dell'Asl di Cosenza - saranno i relatori piu' prestigiosi
dell'incontro scientifico organizzato dal Dipartimento per le Dipendenze
dell'azienda sanitaria, che si terra', nella sede del Sert, il prossimo
24 settembre. Il convegno scientifico sara' valido come ecm per i medici.
Durante le sette ore di discussione interverranno, fra gli altri, il
prof. Menichini, direttore della facolta' di farmacia dell'Unical, la
dott.ssa Fernanda Magnelli, direttore del dipartimento per le dipendenze
, il dott. Francesco Buoncristiano, direttore generale dell'a.s. , Renato
Caforio,della comunita' terapeutica Il Delfino. ''La questione della
doppia diagnosi- ha detto il dott. Buoncristiano- e' uno dei punti cruciali
dell'approccio alla tossicodipendenza, un male sempre attuale, che affligge
migliaia di giovani anche nel nostro territorio. La preesistenza di
patologie della personalita' - ha affermato ancora il direttore generale
- e' un punto scientifico ormai riconosciuto e, grazie all'impegno del
dipartimento e della dott.ssa Magnelli, arriveranno proprio i due maggiori
esponenti nazionali del settore per discuterne''. La dott.ssa Fernanda
Magnelli ha ricordato come ''a giugno, nel corso della giornata mondiale
contro la droga, il dipartimento abbia fornito dati, che non possono
non far riflettere sull'uso delle sostanze, specie fra i giovanissimi”. Presentato dalla AO di Cosenza un progetto di cooperazione sanitaria con la Somalia 16/09 E' stato presentato oggi pomeriggio a Cosenza
l' accordo di cooperazione sanitaria fra l' Azienda ospedaliera e l'
organizzazione non governativa Cosmed, per gli aiuti all' ospedale di
Portland, in Somalia. Per il direttore generale Antonio Belcastro l'
accordo prevede ''una fattiva collaborazione professionale di formazione
e di informazione, in un' ottica che risponde alla cultura del fare
e dell' agire. Non parliamo ma operiamo - ha aggiunto - e riteniamo
che sia importante per la comunita' cosentina farsi portavoce di esigenze
di solidarieta'''. Il direttore sanitario Gianfranco Scarpelli ha parlato
della ''globalizzazione positiva, che produce effetti circolari nel
sapere e nell' intervenire. Cosenza vuole essere comunita' di passione
e di sapere guardando ad un' Africa che non puo' essere lasciata sola''.
All' incontro ha preso parte anche Mohamud Abdulcaid Giama, responsabile
di Cosmed che ha ricordato come ''in Africa ogni secondo muoia un bambino
e tante donne arrivino ad otto-nove gravidanze senza partorire, perche'
il feto muore per l' insufficienza placentare dovuta alla fame. Una
tragedia che il mondo deve guardare in faccia. Voglio ringraziare l'
azienda ospedaliera di Cosenza - ha concluso - per questo segno tangibile
di solidarieta'''. Il direttore generale dell' Azienda ospedaliera di
Cosenza, nel corso dell' incontro, ha ha donato una targa a Licia Lucchetta,
dirigente medico dell' ospedale civile dell' Annunziata, anestesista,
reduce da 34 giorni a Baghdad. A Corigliano congresso regionale di nefrologia 16/09 Si discutera' del tema ''La qualita' nella Nefrologia
calabrese'' da domani e per due giornate, a Corigliano Calabro, in occasione
dei lavori dell' ottavo congresso regionale promosso dalla Societa'
italiana di Nefrologia (Sin). All' appuntamento, secondo gli organizzatori,
oltre ad alcuni dei maggiori specialisti italiani della materia, parteciperanno
circa 150 medici nefrologi calabresi e cento infermieri professionali.
''In un Sistema sanitario nazionale, che si vuole moderno ed efficiente,
il peso e il buon funzionamento delle organizzazioni di servizio - e'
scritto in un comunicato - e' di importanza fondamentale per garantire,
in termini di salute, i risultati attesi. Dal momento che in questo
sistema sono coinvolte numerose figure professionali e risorse economiche
crescenti, cio' non puo' realizzarsi senza un' adeguata conoscenza del
sistema organizzativo in cui si opera e, soprattutto, con una convinta
partecipazione di chi vi lavora''. Paolini: “Ospedalità privata penalizzata per pareggiare i conti di quella pubblica” 16/09 In un documento del Presidente dell’AIOP,
avv. Enzo Paolini, si sottolinea la disparità di trattamento
tra spedalità pubblica e privata, entrambe paritariamente nel
Servizio Sanitario Nazionale: “Nel mese di agosto in genere, chi
puo’. se ne sta al mare o in montagna, divertendosi o riposandosi,
comunque lasciando da parte le incombenze abituali. Per i politici e’
diverso perche’ il ruolo pubblico non consente latitanze rispetto
ai problemi che incombono.E cosi’ sulla stampa locale si e’
sviluppato un animato dibattito fra consiglieri comunali e non sullo
stato della sanita’ in Calabria, muovendo da un episodio specifico
che riguardava alcune valutazioni date sull’ospedale dell’Annunziata. Convegno di Rifondazione sulla salute, sabato 18 alla Casa delle Culture 15/09 Si terrà sabato prossimo 18 settembre
alle ore 17 presso la casa delle Culture il convegno promosso da Rifondazione
Comunista, “La salute da merce a diritto, la salute a Cosenza
il piano sanitario regionale”. La discussione indetta per un programma
alternativo sulla danità alla Regione Calabra verrà coordinata
da Giorgio Liguori della segreteria provinciale di Rifondazione. Interverranno:
Piero Adamo, direttore del Centro di Salute Mentale di Cosenza, sul
tema “l’assistenza sanitaria e la salute mentale”;
Francesco Febbraio, medico del 118 di Paola, sul tema “la rete
delle emergenze”; Valerio Formisani, medico di Cosenza, sul tema
“la prevenzione ed i servizi territoriali”; Silvano La Bruna,
direttore dell’Unita Operativa medico riabilitativa dell’Ospedale
di Mormanno, sul tema “La riabilitazione”; Marcello Sbarra,
sindacalista del direttivo regionale Funzione Pubblica della CGIL, sul
tema “ la rideterminazione della rete ospedaliera ed il rapporto
pubblico-privato”; Rosa Tavella, medico dell’Unità
Operativa di Medicina dell’Ospedale di Lamezia Terme, sul tema
“ la presa in carico dei malati cronici, l’aggiornamento
professionale ed il rapporto medici-industria”. La conclusione
dei lavori è affidata a Stefano Zuccherini, Presidente del Comitato
Politico Nazionale e Commissario regionale di Rifondazione Comunista. La FULC denuncia interferenze nell’assistenza farmaceutica calabrese 13/09 La FULC – Federazione Unitaria Lavoratori
Chimici - CGIL-CISL-UIL, che rappresenta i 1000 addetti all'informazione
scientifica sui farmaci, che operano in Calabria, denuncia all'opinione
pubblica e alle istituzioni l'ennesimo tentativo, operato da sedicenti
associazioni mediche, di interferire nelle determinazioni riguardanti
l'assistenza farmaceutica in Calabria, per affermare interessi particolari
e di pochi, creando gravi disservizi agli ammalati, alle famiglie e
a quanti operano nel settore. La esenzione del ticket, concordato tra
le OOSS e l'Assessorato alla Salute della Regione Calabria, e' messa
in discussione da associazioni senza sigle e senza rappresentativita',
che pretendono di rappresentare una categoria, i medici, che di sindacati
di categoria ne hanno piu' che a sufficienza e che non risulta siano
mai ricorse a posizioni equivoche. Chi attacca oggi sulla stampa l'Accordo
Regione Calabria/ADF/Federfarma/fulc e che chiede l'abolizione, proponendo
l'acquisto e la distribuzione diretta dei farmaci, da effettuare attraverso
gli ospedali e i presidi idonei, perche' in questo modo si risparmia
il 50% sulla spesa sui farmaci ed aggiunge, poi, che sarebbe il caso
di chiedere alle aziende farmaceutiche di praticare uno sconto ancora
maggiore per i farmaci distribuiti eventualmente solo dagli ospedali,
dimostra di ignorare totalmente la materia di cui parla e usa slogan
demagogici per influenzare l'opinione pubblica e creare sconcerto tra
la gente. Non e' vero - spiega il comunicato della Fulc - che la distribuzione
diretta dei farmaci da parte degli ospedali porterebbe ad un risparmio
del 50 % sulla spesa farmaceutica, perche' non e' vero che, se l'ASL
acquista i farmaci risparmia il 50 %, e non e' vero che se l'ASL distribuisce
i farmaci direttamente ottiene un risparmio, ma, documentatamene, gli
costa piu' caro. Questa logica ragioneristica , basata peraltro su analisi
dei costi errate, non tiene conto del fattore piu' importante –
quale servizio viene offerto ai cittadini attraverso la distribuzione
diretta dei farmaci (che ricorda tanto la tessera del pane) effettuata
dalle ASL. L'unico tentativo reale di distribuzione diretta dei farmaci
e' stato effettuato dall'ASL 8 di Vibo, che prevedeva per l'intera copertura
del territorio, la sola distribuzione dalle ore 9,30 alle ore 13,30,
da lunedi' a venerdi', presso gli ospedali di Vibo, di Soriano, di Serra
S. Bruno e di Tropea. Questo e' il servizio che nella migliore delle
ipotesi ci propone chi promuove in Calabria la distribuzione diretta
e, naturalmente, senza alcun risparmio e, come ha dichiarato l'Assessore
Regionale alla Salute, ad un costo piu' elevato di quello attuale. Peraltro,
questi interventi irresponsabili sull'assistenza farmaceutica e sul
contenimento della spesa non sono credibili quando provengono proprio
da chi tale spesa la ordina e la produce, salvo che tali occulti rappresentanti
non ci vogliano dimostrare che i pazienti si prescrivono da soli i farmaci
che ritirano in farmacia. Ci spieghi - continua il comunicato - chi
si rivolge ai giornali, argomentando su materie che non conosce, perche'
la spesa pro capite netta per cittadino gennaio-marzo-04 (fonte: sole24ore)
e' a Reggio di 73,89 Euro e a Catanzaro di 54,24Euro (quasi il 40% in
meno) e ci dica se e' il medico di Reggio a prescrivere troppo, oppure
se e' il medico di Catanzaro a prescrivere troppo poco. La Fulc Calabria
non chiede di far pagare gli eccessi prescrittivi ai medici, cosi' come
pare abbia fatto l'ASL 3 di Napoli, ma chiede, invece, che categorie,
cittadini ed istituzioni, tutti insieme e se sara' il caso anche sopportando
i sacrifici che risulteranno inevitabili, trovino le necessarie soluzioni
ai problemi che, comunque, vanno risolti. Le Asl calabresi, davanti al rischio meningite, dividono i bambini in serie A e serie B 10/09 Le Asl della Calabria, davanti al rischio della
meningite, ''dividono i bambini in serie A e in serie B'': e' quanto
e' emerso dalla presentazione delle ''pagelle'' delle Asl italiane che
e' stata illustrata, a Roma, in occasione della presentazione della
nuova campagna del Movimento Italiano Genitori-Moige contro la meningite.
Secondo quanto riferito in un comunicato, si distingue la Asl di Vibo
Valentia che da' il vaccino contro lo pneumococco gratis a tutti i bambini
senza distinzioni. ''Nelle 11 Asl della regione - e' scritto in un comunicato
diffuso a Catanzaro - vivono 134.978 bambini da 0 a 5 anni. L' Asl di
Vibo Valentia si distingue in modo positivo perche' e' l' unica che
da' gratuitamente il vaccino contro lo pneumococco a tutti i bambini,
tutte le altre lo danno gratis solo ai bambini a rischio, quelle di
Catanzaro e Locri anche ai bambini in comunita'. Chi non rientra in
queste categorie, non essendo previsto nemmeno il ticket, deve pagare
per intero il vaccino, eccezion fatta per la Asl di Reggio Calabria
che prevede un ticket di 27 euro. Tuttavia, anche quando si sia acquistato
il vaccino non c' e' la possibilita' di essere vaccinati gratis alla
Asl''. Per quanto riguarda il vaccino antimeningococco, e' scritto La delibera della Giunta Regionale sui farmaci è inutile e dannosa 08/09 Le organizzazioni sindacali dei medici di medicina
generale e dei medici ospedalieri, la federazione delle societa' scientifiche
e gli ordini provinciali dei medici, in relazione alla delibera della
Giunta regionale ed alla successiva circolare per il contenimento della
spesa farmaceutica, in un documento, parlano di ''abbandono, da parte
dell' Assessore regionale alla Sanita', dell'apprezzabile metodo della
concertazione adottato a luglio'' e ribadiscono che ''le norme contenute
nella delibera stessa non porteranno al contenimento della spesa farmaceutica
e creano non pochi problemi a medici e pazienti''. Nel documento, al
quale ha aderito anche il segretario regionale dell' Anaao-Assomed,
Domenico Saraceno, si aggiunge che ''relativamente alla norma del numero
di confezioni per ricetta c' e' una incongruenza tra la circolare, che
e' corretta, e la delibera nella quale la norma e' scritta erroneamente
e si presta pertanto ad interpretazione non univoca. Per quanto riguarda
il primo ciclo di terapia (primi trenta giorni dopo il ricovero) si
rileva che, nonostante abbiamo piu' volte ribadito come il metodo migliore
per il contenimento della spesa sia la distribuzione diretta dei farmaci
da parte delle Aziende ospedaliere e delle Asl, non e' previsto alcun
tentativo di tale distribuzione malgrado alcune aziende siano pronte
a realizzarla quanto meno in via sperimentale. Avevamo inoltre concordato
con l' assessorato che, qualora tutto cio' non fosse stato realizzabile
in tempi brevi, la prescrizione su apposito ricettario del Servizio
sanitario nazionale avrebbe potuto essere a carico dei medici ospedalieri,
a condizione che il protocollo di intesa regionale fosse considerato
superato e si ottenesse una sburocratizzazione delle procedure previste
da tale protocollo, che invece viene piu' volte richiamato in delibera
ed in circolare''. ''Avevamo anche concordato con l' Assessore - sostengono
ancora le organizzazioni mediche - che, in caso di prescrizioni da parte
dei medici ospedalieri, a questi ultimi si sarebbe dovuto fornire la
garanzia di una rapida formazione sulla corretta compilazione delle
nuove ricette e sulla adeguata conoscenza delle note Cuf; l' estensione
delle norme di garanzia di cui all' art.16 del DPR 270/2000, con criteri
da affidare alla Direzione sanitaria dei oresidi ospedalieri e l' estensione
dei benefici previsti dall'art.13 della legge regionale 29/2002, soprattutto
per quanto riguarda la formazione. Era necessario, inoltre, l' accordo
con le industrie farmaceutiche per la concessione a prezzi scontati
dei medicinali utili al solo primo ciclo terapeutico. Di tutto questo
non si fa cenno nella delibera e si crea cosi' un inutile aggravio burocratico
che non porta ad alcun risparmio, mentre l' adozione della modalita'
di distribuzione diretta da parte di Aziende ospedaliere e sanitarie
comporterebbe la riduzione del 50% della spesa relativa al primo ciclo
di terapia''. Nel documento si sostiene inoltre che ''manca, e non si
capisce quali siano i tempi tecnici invocati dall' assessore dal momento
che sono trascorsi inutilmente gia' due mesi, il punto ritenuto piu'
importante e piu' utile di tutto l'accordo, e cioe' l' istituzione dell'
Agenzia del farmaco in cui vi sia una congrua rappresentanza di medici,
finalizzato a promuovere l' appropriatezza di uso ed il corretto consumo
del farmaco; promuovere l' uso di quei farmaci generici che hanno ancora
validita' secondo le evidenze scientifiche; controllare e prevenire
eventuali abusi e al quale affidare compiti di Formazione mirata all'eventuale
sovrautilizzazione di farmaci''. ''Per quanto riguarda infine gli accordi
delle singole Asl con la Guardia di finanza finalizzati al controllo
- conclude il documento - si ribadisce che, qualora non si voglia ritirare
tali accordi, si dovra' sostituire alle singole intese un accordo generale
regionale che dovra' prevedere una sinergia tra la stessa Agenzia e
la Guardia di Finanza. Si segnala,inoltre, che nell'ambito del contenimento
della spesa farmaceutica, le Asl che hanno la responsabilita' della
maggior parte dello sfondamento andrebbero messe sotto osservazione
con eventuale nomina di commissario ad acta''. La Confsal Sanità contro le rimozioni dei direttori ASL 07/09 ''A distanza di pochi mesi dalle nomine dei direttori
generali delle asl, riteniamo che sia sbagliato procedere a rimozione,
ma necessario insistere su criteri di modernizzazione che tardano a
farsi vedere. Lo sostiene, in una nota, la Confsal Sanita', per la quale
ci sono ''realtà'', come Castrovillari, in cui mancano punti
di riferimento nell'approccio con l'utenza e la gesitone sembra essere
autoreferenziale ''. Negativo il giudizio di Confsal su ''la volontà
precisa dei direttori delle asl di essere autosufficienti e di impostare
il lavoro secondo uno schema preordinato: Cosenza si autoesalta troppo,
mentre Castrovillari e Rossano mancano di un vero e profondo rapporto
comunicativo con l'utenza''. Per la segreteria provinciale Confsal Sanità,
''il rimedio sta nella capacità di portare avanti un lavoro umile
e fecondo, senza chiudersi a riccio e senza burocraticismi inutili''. Anche a Cosenza viene raccolto il cordone ombelicale. E’ importante donarlo 09/07 ''Lo straordinario intervento, eseguito a Pavia sul bambino talassemico, ci conferma le opportunita' connesse all'uso delle cellule staminali : anche a Cosenza raccogliamo ed utilizziamo il cordone ombelicale. Questo l'invito a tutte le mamme, con l'augurio naturale per le prossime nascite, donare il cordone: un'operazione semplice ma importante''. E' quanto afferma, in una nota, il direttore generale dell'azienda ospedaliera di Cosenza, Antonio Belcastro. Belcastro ricorda che '' a Cosenza la raccolta del cordone serve per interventi, realizzati insieme al centro di eccellenza di Ematologia di Reggio Calabria. E' importante che si parli di alta sanita' italiana- afferma Belcastro- e che di discuta di fatti propriamente clinici: per troppo tempo si e' parlato solo di burocrazia . Belcastro ha sottolineato che '' e' presumibile ipotizzare una rete di solidarieta' e di saperi intorno alle staminali, simile a quella dei trapianti''. Pirillo (Margherita) "disfunzioni della sede ASL di Amantea" 07/09 Il capogruppo della Margherita al Consiglio Regionale,
On. Mario Pirillo, ha inviato una lettera al Direttore Generale dell’Asl
di Paola, Antonio Scuteri, in merito alla struttura sanitaria presente
in Amantea. “Ricevo quotidianamente numerose lamentele circa il
notevole abbassamento dei livelli quali – quantitativi delle prestazioni
erogate nel poliambulatorio di Amantea”, scrive l’On. Pirillo.
“Da tempo è in atto una lenta ed inesorabile soppressione
di vari ambulatori culminata finanche col trasferimento in altro presidio
del litotritore, avvenuto nell’indifferenza più assoluta
delle autorità locali. Desidero, però, sottoporre alla
Sua attenzione la situazione di estrema precarietà che caratterizza
l’erogazione delle prestazioni di radiologia: nel recente passato
la pianta organica prevedeva cinque tecnici di Rx, poi quattro e poi
due; ora la presenza si è ridotta ad appena un Tecnico; i medici
specialisti da tre sono passati ad uno; le prenotazioni per la Densitometria
ossea (si fa solo ad Amantea) sono arrivate a novembre, mentre le Rx
ordinarie sono prenotate a più di un mese; spesso, causa la mancanza
di medico specialista, gli esami radiografici effettuati ad Amantea
si refertano altrove; addirittura qualche volta non si effettuano prestazioni
per mancanza di personale”. Il quadro rappresentato, evidenzia
il capogruppo della Margherita, è “davvero da “terzo
mondo”, soprattutto se confrontato con un recente passato in cui
il Poliambulatorio di Amantea rappresentava il fiore all’occhiello
dell’intero comprensorio”. Il Fulc chiede l’abolizione dei ticket sanitari 06/09 L' applicazione della legge regionale 29/2002,
che prevede l' identificazione delle fasce di esenzione del ticket sui
farmaci e l' estensione della eliminazione dei ticket relativamente
a talune malattie invalidanti e alle patologie ad esse correlate e'
stata chiesta dalla Fulc, la Federazione unitaria lavoratori chimici
di Cgil, Cisl e Uil che rappresenta i mille addetti all' informazione
scientifica sui farmaci che operano in Calabria, all' Assessorato regionale
alla salute nel corso di due incontri svoltisi nelle scorse settimane.
La Fulc ribadisce, comunque, la propria contrarieta' ''a Il Consiglio di Stato ha decretato che le delibere della Asl sono intoccabili dalle Regioni 01/09 La direttiva di una regione ''non puo' assumere
effetti derogatori o di revoca rispetto a una precedente deliberazione
del direttore generale di una Asl''; questo in quanto ''le aziende sanitarie
locali hanno piena autonomia gestionale con riguardo alla spesa sanitaria,
nell'ambito delle prerogative ad esse attribuite''. Lo ha affermato
il Consiglio di Stato in una sentenza (n.5574/2004 della quinta sezione),
respingendo il ricorso in appello proposto contro una Asl di Reggio
Calabria da un istituto diagnostico che aveva chiesto il riconoscimento
del diritto al pagamento dei corrispettivi per prestazioni specialistiche
eseguite in favore di assistiti in regime di accreditamento esterno.
I giudici hanno affermato la legittimita' della delibera del direttore
generale della Asl che, in un'ottica di contenimento della spesa, aveva
provveduto a individuare il limite di spesa per le prestazioni in convenzione,
stabilendo che la ripartizione delle somme ai singoli centri sarebbe
avvenuta in base alla media del volume delle prestazioni dei due anni
precedenti. Tale legittimita', sempre secondo il Consiglio di Stato,
non puo' essere annullata da un successivo provvedimento della Regione
Calabria ''che non puo' intendersi in nessun caso come implicitamente
revocatorio della delibera stessa''. L’Ass. Luzzo ha incontrato i manager AS bocciati. La decisone finale spetta alla Giunta 31/08 L'assessore regionale alla Sanita', Gianfranco Luzzo, ha incontrato a Catanzaro, nella sede della Giunta, i manager delle Aziende sanitarie di Catanzaro, Castrovillari, Locri, Palmi, Paola e Reggio Calabria, nei confronti dei quali erano state avviate, nello scorso mese di luglio, con il commissariamento dovuto alla bocciatura del loro piano di lavoro 2004, le procedure per la revoca dell'incarico. I direttori generali interessati questa mattina hanno presentato le loro controdeduzioni all'assessore, cercando di dimostrare la bonta' del loro lavoro. ''Si tratta di un vero e proprio atto amministrativo – ha spiegato l'assessore Luzzo - e non di una scelta politica''. Anche perche', ha aggiunto ''la Giunta regionale ha ritenuto di non approvare i piani presentati da questi sei manager, ed oggi chiediamo lumi sulle cose che non ci hanno convinto''. In una prossima riunione di Giunta saranno valutate le risposte di oggi e quindi sara' presa la decisione finale. ''La sanita' deve funzionare e, soprattutto, deve rientrare in un'ottica di razionalizzazione della spesa, e cioe' bisogna tagliare le spese inutili e puntare ad offrire servizi di qualita'. Questo e' il nostro obiettivo - conclude Luzzo – che vogliamo raggiungere anche con approfonditi controlli sul lavoro svolto dai manager''. Dal portavoce della Giunta regionale è stata, inoltre, pubblicata la seguente nota : ''Sono state acquisite le controdeduzioni dei direttori generali delle Asl calabresi in relazione ai rilievi mossi sui rispettivi piani di attività. L' esecutivo procedera' quindi al responsabile esame delle singole posizioni, assumendo le determinazioni di conseguenza''. Mistorni (Margherita): “La revoca dei dg delle asl è la prova del fallimento della Regione” 30/08 ''La probabile revoca di alcuni direttori generali
in carica da circa cinque mesi e' un' Inchiesta sulla sanità al Sud: nella piana di Gioia spesi tanti soldi per un ospedale fantasma 30/08 ''Flebo dei pazienti legate alle maniglie delle
porte, scarsa igiene, reparti privi delle norme base di sicurezza. E
addirittura un mastodontico ospedale fantasma gia' vecchio, inutilizzabile
e sfuggito finora alle precedenti indagini''. E' quanto emerge dall'inchiesta
avviata circa un anno fa, a partire dal Sud, per monitorare la realta'
della sanita' italiana, voluta dalla Commissione d'inchiesta del Senato
sul Ssn e riassunta cosi' dal suo presidente, il senatore Francesco
Carella. ''Fino a ora, attraverso sopralluoghi diretti, abbiamo 'toccato
con mano' la realta' di circa 30 strutture in nove citta' meridionali:
Napoli, Salerno, Catanzaro, Cosenza , Reggio Calabria, Vibo Valentia,
Catania, Messina e Palermo. Ma stiamo anche acquisendo i dati rilevati
attraverso appositi questionari, un lavoro in collaborazione con l'Universita'
dell'Aquila''. Secondo Carella, pero', i sopralluoghi hanno fatto balzare
agli occhi degli illustri 'investigatori' una realta' ben diversa da
quella che figurava sulla carta. ''Sono emerse – ha dichiarato
l’assessore alla stampa - situazioni in alcuni casi davvero inverosimili,
tanto che siamo stati costretti a fare ricorso ai Nas. Cosa che ha portato
alla chiusura o al trasferimento di alcuni reparti''. Ma per Carella
il caso piu' clamoroso e' quello di un ospedale incompiuto a Oppido
Mamertina, nella Piana di Gioia Tauro, ''un mastodontico ospedale fantasma
di cui nessuno sa nulla. Recentemente hanno attrezzato anche una sala
operatoria pazzesca, che pero' non potra' mai essere usata''. Revocati i manager delle Aziende Sanitarie che hanno sforato 28/08 La giunta regionale, in base a quanto previsto
dalla legge regionale del 19 marzo 2004, ha avviato la procedura di
revoca per i direttori generali delle Aziende sanitarie di Palmi, Catanzaro,
Castrovillari, Locri, Reggio Calabria e Paola. A darne notizia e' un
comunicato dell' Ufficio stampa della giunta regionale, nel quale si
precisa che l' assessore alla Tutela della Salute e organizzazione sanitaria,
Giovanni Luzzo, ha promosso un incontro con i direttori generali delle
sei aziende interessate che si svolgera' martedi' 31 agosto nella sede
dell' esecutivo, a Catanzaro. ''La normativa regionale - e' scritto
nella nota - prevede che 'l' incarico di direttore generale puo' essere
revocato prima della scadenza contrattuale ove la Giunta regionale,
in contraddittorio con l' interessato, accerti gravi violazioni dei
doveri dell' Ufficio, ovvero inadempienze agli obblighi contrattuali
assunti o agli obiettivi assegnati. In ogni caso il mancato raggiungimento
dell' equilibrio economico determina automaticamente la decadenza dall'
incarico''. Ospedale di Paola, Pirillo (Margherita) chiede lumi a Chiaravalloti 27/08 Il consigliere regionale, capogruppo della Margherita,
On. Mario Pirillo, ha presentato una interrogazione a risposta scritta
al presidente della Giunta Regionale e all’assessore alla sanità
in merito alla mancata approvazione del Bilancio d’esercizio 2002
ed allo stato di grave crisi economico-finanziaria dell’Azienda
Sanitaria di Paola. “Premesso – scrive l’On. Pirillo
nell’interrogazione - che con deliberazione n. 474 del 13 luglio
2004 la Giunta Regionale ha deliberato di non approvare il bilancio
d’esercizio 2002 dell’Azienda Sanitaria di Paola, riportante
una perdita di esercizio pari ad Euro 21.521.964,73 (circa 42 miliardi
di vecchie lire); che la suddetta deliberazione, oltre ad evidenziare
un considerevole sforamento rispetto ai limiti di spesa assegnati dalla
Regione all’Azienda per l’anno 2002, dispone l’invio
degli atti alla Corte dei Conti, causa la “mancata tenuta del
libro inventari atto a registrare l’immissione e dimissione delle
scorte di magazzino e dei beni ammortizzabili, il mancato rispetto del
principio di competenza economica” ecc.” Pirillo sottolinea
altresì che la responsabilità della grave crisi economico–finanziaria
in cui versa l’Azienda Sanitaria n. 1 di Paola è da ascrivere
per intero alla gestione dissennata e personalistica del dr. Ennio Logatto,
Direttore Generale dell’Azienda ininterrottamente dal giugno 2000
e cessato dall’incarico nel mese di aprile 2004. Le gravissime
inadempienze del Collegio Sindacale che, esprimendo parere favorevole
in ordine all’approvazione del bilancio d’esercizio 2002,
ha di fatto omesso l’accertamento della regolare tenuta della
contabilità e la verifica dell’amministrazione dell’azienda
sotto il profilo economico, contribuendo ad alimentare una situazione
di diffusa illegalità nell’andamento dell’attività
gestionale dell’Azienda Sanitaria di Paola, peraltro ripetutamente
e sistematicamente denunciata dall’esponente regionale della Margherita
con apposite interrogazioni alle quali non è stata data risposta
alcuna; atteso che l’esorbitante deficit di gestione accumulato
sin dall’insediamento del dr. Logatto mette seriamente a rischio
la continuità e la regolarità dell’erogazione delle
prestazioni e dei servizi, impedendo di fatto il ripristino di condizioni
di stabilità gestionale, economica e finanziaria, come peraltro
confermato dalla mancata approvazione del Piano di attività aziendale
e del bilancio economico preventivo per l’anno 2004 e dall’avvio
della procedura di revoca dell’incarico del Dr. Antonio Scuteri,
Direttore Generale dell’Azienda da appena tre mesi (Delibera della
Giunta Regionale n. 485 del 17 luglio 2004)”.Il Capogruppo della
Margherita in seno al Consiglio Regionale in seno al consiglio chiede
quali iniziative si intendono adottare per la copertura delle perdite
di esercizio registrate durante la gestione del dr. Logatto, provvedendo
per tal via ad assicurare condizioni di stabilità economica e
finanziaria all’Azienda Sanitaria di Paola; chiede inoltre se
non si ritiene opportuno ed urgente avviare, per quanto di propria competenza,
la procedura per la revoca dell’inutile Collegio Sindacale, investendo
altresì della questione la Corte dei Conti per l’accertamento
di eventuali responsabilità per produzione di danno erariale,
e se non si ritiene urgente, altresì, accertare se la nomina
e la composizione dell’attuale Collegio Sindacale sia avvenuta
nel pieno rispetto della normativa vigente. L’On. Pirillo chiede
infine di verificare con urgenza, alla luce dei risultati negativi conseguiti
nell’esercizio 2002, se la defenestrazione del precedente Collegio
Sindacale sia avvenuta col precipuo fine di impedire verifiche e controlli
sull’andamento dell’attività dell’Azienda Sanitaria
e se non si ritiene urgente ed indifferibile disporre una ispezione
amministrativa e contabile presso l’Azienda Sanitaria di Paola,
al fine di accertare le perdite, i disavanzi, le diseconomie generate
dalla gestione del dr. Logatto e la loro incidenza sulla quantità
e qualità dei servizi resi all’utenza. Due trapianti di rene eseguiti all’Ospedale di Cosenza 26/08 Tra il 18 ed il 22 agosto sono stati effettuati
due trapianti di rene nell' ospedale civile Annunziata di Cosenza. Il
primo trapianto e' stato effettuato su una donna di Taurianova, C.C.,
di 44 anni. Alla donna e' stato impiantato un rene proveniente da Napoli
e prelevato da P.C., di 35 anni, deceduta a causa di un' embolia post-partum.
Il secondo intervento riguarda F.D., di 33 anni, di Filandari, al quale
e' stato impiantato un rene donato da un uomo di 40 anni, G.A.P., di
Locri. Gli interventi sono stati eseguiti dall' equipe multidisciplinare
composta dai medici Nino, Francini, Verre, Ronconi, Bonofiglio, Papalia,
De Pasquale e Carenzi. I pazienti, secondo quanto informa un comunicato,
hanno urinato e si trovano in buone condizioni. Soddisfazione e' stata
espressa dal coordinatore dell' area trapianti, Eugenio Gagliardi, il
quale ha rilevato come ''anche nel mese di agosto, l'attivita' del centro
trapianti non abbia conosciuto sosta, a riprova della grande competenza
e professionalita' che qualifica l' ospedale cosentino ed i suoi operatori''.
Caruso (AN) “Ospedale e territorio lavorano bene” 26/08 ''La sanita' pubblica ha tanti problemi, ma questo
e' valido a Cosenza ed a Ferrara : sia l'ospedale che il territorio
funzionano bene e lavorano alacremente per risolvere gli annosi problemi''.
E' quanto afferma, in una nota, l'on. Roberto Caruso (An). ''I ds hanno
tutto il diritto di evidenziare le critiche - sostiene Caruso - ma bisogna
farlo con argomentazioni propositive e non lanciando strali contro i
parlamentari: noi abbiamo il diritto-dovere di vigilare sulla sanita'''.
''Ci sono state delle innovazioni, che vanno registrate con soddisfazione
- afferma ancora l'on. Caruso - e mi riferisco, per esempio, al coinvolgimento
del capitale privato, operato dal direttore generale dell'A.s. di Castrovillari
(Cs), Antonio Crusco: si tratta di autentici segnali di modernizzazione
che e' doveroso saper sfruttare al meglio. Il dibattito non deve essere
mai volgare- afferma ancora l'on. Caruso- e non puo' e non deve mortificare
la professionalita' degli operatori sanitari: e' piuttosto facile trovare
problemi, e' piu' difficile risolverli e piu' difficile ancora sforzarsi
di sottolineare le tante cose buone realizzate nell'interesse di tutti''. Ass. D’Alessandro: Nella sanità a Cosenza c’è qualcosa che non va 26/08 Dichiarazione dell’Assessore alla salute
del cittadino Roberto D’Alessandro. “E’ inevitabile
che anche io mi inserisca nella discussione che in questi giorni divampa
sulle pagine dei quotidiani locali con toni eccessivamente polemici
e, purtroppo, per nulla costruttivi. Secondo Izzo (FI) la proposta di Gentile sul ticket-aborto sarebbe positiva 23/08 ''I sondaggi in corso, si vedano quelli di Panorama
con oltre il 50% di favorevoli e Kataweb, con il 48% di si' ed il 38%
di no, confermano che l' opinione pubblica ha ben recepito l' iniziativa
del senatore Antonio Gentile e del ministro della Salute Girolamo Sirchia
in relazione all' introduzione di un ticket sull' aborto'': lo sostiene
Cosimo Izzo, senatore di Forza Italia, secondo cui ''la questione riguarda
complessivamente l' attuazione della legge 194 e va sostenuta''. Il
parlamentare campano di Fi, in una dichiarazione diffusa in Calabria,
ricorda di avere firmato ''importanti Ddl sulla sanita' insieme a Gentile,
ad iniziare da quello che prevede l' inclusione dei familiari dei donatori
di organi fra le categorie protette. Altro che boutade estiva, si e'
trattato di un' intelligente riflessione su un settore dimenticato,
in favore delle donne''. Per Izzo ''molte donne italiane rimangono abbandonate
dinanzi alla tragedia di una scelta cosi' drammatica, ma questo non
e' e non puo' essere il caso di chi ricorre 4, 5 o 6 volte all' interruzione
volontaria di gravidanza. Purtroppo la sindrome di inferiorita' che
caratterizza alcuni settori del centrodestra ha fatto si che si scatenasse
una vulgata trasversale di commenti improvvidi''. ''Alle care colleghe
- sottolinea Izzo - ricordo che le riforme vanno attuate non sulla carta
e che un tagliando, tanto per utilizzare un termine in voga, sulla 194,
a 26 anni di distanza, sarebbe anche positivo. Non per restaurare, ma
per migliorare e per venire incontro alle esigenze di tante nostre connazionali
e di tante donne immigrate''. Fagà. “Inapplicata la parte sulla prevenzione della legge 1914” 11/08 Il Consigliere Regionale sulla Parita', Marisa
Faga', ringrazia il senatore Gentile perche' attraverso la sua ''provocatoria
ed inaccettabile proposta - e' scritto in una nota - ha sollevato un
giusto problema su cui si registra la piu' assoluta disattenzione''.
''Si ritorna - prosegue la nota - di tanto in tanto a parlare della
Legge 194, ma nessuno si assume la responsabilita' del perche' questa
legge viene ad essere applicata esclusivamente come opportunita' per
le donne di autodeterminarsi per l'aborto. Viene totalmente inapplicata
e disattesa la parte piu' propositiva della stessa che e' quella della
prevenzione che dovrebbe avere come effetto risolutivo l'abbattimento
degli aborti''. ''Le donne - ha aggiunto Faga' - che pervengono alla
decisione dell'aborto, spesso, ahime', non sono nelle condizioni di
operare una scelta libera e responsabile, cosi' come ha potuto fare
il Sindaco di Cosenza autodeterminandosi per una maternita' da single,
non certo per mancanza di coraggio ma per condizionamenti di varia natura
quali le primarie esigenze economiche. Finalmente oggi dopo tanti silenzi
ed omissioni, si discute del ruolo dei consultori familiari, anch'essi
strutture sanitarizzate, non diffuse sul territorio e che poco attuano
la cultura della prevenzione. Mi auguro che la vivacita' del dibattito
possa produrre effetti positivi''. ''Al Ministro Sirchia - ha concluso
- chiedo, da cattolica, coerenza: non e' sufficiente affermare che l'aborto
e' un omicidio, bisogna mettere in campo tutte le iniziative necessarie
per impedirlo''. Ecco come si lavora nei consultori in Italia, da nord a sud 10/08 Pochi mezzi, tanta passione e una grande tenacia.
Cosi' lavorano ogni giorno le centinaia di medici, infermieri, assistenti
sociali e ostetriche dei 2170 consultori italiani. Qui, oltre a dare
le certificazioni per l'interruzione volontaria di gravidanza (Ivg),
si cerca di aiutare le donne a valutare le alternative possibili, fare
prevenzione e spiegare cos'e' la contraccezione, spesso sconosciuta.
Il tutto affrontando le nuove problematiche legate al crescente flusso
di donne immigrate che necessitano di un diverso approccio. Ecco il
racconto dell'esperienza di tre operatori di Nord, Centro e Sud Italia.
Gentile: “Unità di strada a sostegno delle prostitute” 10/08 Il sen. Antonio Gentile (FI), che stamane si
e' detto pronto a ritirare la proposta del ticket sanitario sull'aborto
in cambio di un programma di interventi a sostegno della maternita',
continua nelle sue proposte in favore delle donne. ''Nella proposta
che abbiamo formulato, come alternativa al ticket - dice Gentile - sara'
importante prevedere le unita' di strada per il sostegno alle tante
donne (soprattutto immigrate), purtroppo, dedite alla prostituzione,
con la distribuzione di profilattici e contraccettivi e con la disponibilita'
ad effettuare visite mediche gratuite'' . ''L'ideale sarebbe - continua
Gentile – promuovere attivita' di recupero per queste donne, ma
sappiamo bene che non sempre l'ideale si sposa con il reale. L'altissima
percentuale di immigrate, che ricorrono agli aborti – dice ancora
Gentile - rende ancora piu' urgente questi interventi''. Infine, una
stoccata alle ''custodi della verita' assoluta, donne di tutti gli schieramenti,
che avevano parlato di rarita' del fenomeno recidivante: sono 30 mila
le donne che ripetono l'aborto...''. Gentile ritira la proposta sul ticket per l'aborto solo se verranno potenziati i consultori 10/08 Il sen. Antonio Gentile (FI), autore della proposta di istituire un ticket sanitario per gli aborti, che ha suscitato tante polemiche, potrebbe ritirare la sua proposta in cambio di un serio impegno per la tutela della maternita' e propone: ''un accordo Stato-Regioni, che preveda l'inclusione del potenziamento dei consultori fra gli obiettivi da perseguire dai direttori generali delle asl; un piano che preveda un'assistenza sociale per le ragazze madri; un sistema efficace di prevenzione, che parta dalla scuole medie superiori (attraverso i crediti formativi) e che illustri il valore della sessualita' e della contraccezione, un tema che abbraccia anche la profilassi di malattie infettive ancora incombenti''. ''Sono punti realizzabili - spiega - per i quali chiedo un intervento del Governo e che, se realizzati, consentirebbero al nostro esecutivo di poter applicare compiutamente la legge 194, dopo oltre un ventennio di ipocrisia e di silenzi da parte della sinistra. La mia proposta - dice Gentile - e' valida e mi fa piacere che persone del calibro di Bondi, Sirchia, Maria Grazia Sestini l'abbiano ben compresa: il ticket per le fasce abbienti rappresentava anche la volonta' dello Stato di rispettare il senso della 194 e non era certo una boutade estiva: chi l'ha criticata senza conoscerla lo ha fatto per disinformazione. Se non ci sono le condizioni politiche per effettuarla e se si dara' seguito all'intervento di sostegno alla maternita' ed alla prevenzione, non avro' difficolta' a ritirarla: non combatto battaglie ideologiche, ma perseguo interventi che siano utili sul piano sociale''. Il senatore Gentile sostiene che ''in Italia si sono sempre fatte le riforme, ma nessuno si e' mai preoccupato di attuarle : il silenzio di chi ha avuto responsabilita' di governo su questa dicotomia e' eloquente. Se c'e' una cosa che mi ha dato fastidio e' che qualcuno abbia pensato che io volessi modificare la 194 in senso restrittivo e non migliorativo: sono integralismi laici, frutto di quelle contraddizioni politiche di chi vuole rappresentare tutto ed il contrario di tutto''. Gentile si dice ''certo che Sirchia sottoporra' questa proposta al Governo'' e che il suo partito, ''nelle espressioni piu' rappresentative, sapra' portarla avanti: non ho vergogna a dire che il fine reale e' la difesa della vita e la radicalizzazione di un approccio serio al degrado sociale di tante donne, sole ed abbandonate. Mi auguro che le ottime pasdaran della politica nazionale della sinistra sappiano capire che, in questo Paese, persone abbienti e culturalmente avanzate ( non sono molte, ma ci sono) possano abortire tranquillamente per 5 o 6 volte a carico dello Stato, mentre tante mamme( e non e' populismo) non hanno la possibilita' di comprare il latte artificiale per i propri figli''. Bocciata in pieno la proposta di Gentile. Dure critiche anche dall’interno di Forza Italia 09/08 E’ una vera bufera quella scatenata da
Gentile con la proposta di applicare un ticket sull’aborto e poi
avallata dal Ministro Sirchia che si è detto d’accordo
nel rivisitare la legge 194. Tantissime le proteste arrivate da tutti
i fronti. A cominciare proprio dallo stesso gruppo di Gentile, Forza
Italia, che con il vice coordinatore Cicchitto e con
il Presidente della Commissione Sanità Tomassini
esprimo il lopo pieno dissenso alla proposta. ''Nei limiti delle sue
competenze, che non sono straordinarie, visto il ruolo svolto in materia
dalle Regioni, e' auspicabile che il ministro Sirchia si impegni a recuperare
consenso nel mondo della sanita', ma non a realizzare una revisione
della legge sull'aborto di cui non si sente la necessità”.
Afferma Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza
Italia. ''Bisogna stare anche molto attenti - conclude - a
non colpire le sensibilita' del mondo femminile che vanno rispettate''.
Secco invece il commento del senatore di Forza Italia,
Antonio Tomassini, presidente della commissione Igiene
e Sanita' di Palazzo Madama. ''L'iniziativa del senatore Gentile sull'aborto
e' da considerarsi estemporanea e del tutto personale. Questo argomento
- aggiunge Tomassini - non e' mai stato oggetto di confronto nelle riunioni
di gruppo o in Forza Italia, ma s'identifica in quei principi che sono
affidati alle coscienze individuali. Il successivo dibattito che e'
scaturito dalle dichiarazioni non e' altro che un puro esercizio retorico.
L'argomento e' troppo delicato per essere liquidato in futili chiacchiere
da ombrellone. A titolo personale - conclude Tomassini - ritengo che
ogni sforzo possibile vada profuso esclusivamente alla prevenzione applicando
anche su questo punto la legge 194''. Il Ministro Sirchia approva la proposta del senatore gentile sul ticket per gli aborti 08/08 Ha suscitato molto scalpore la proposta fatta
ieri dal senatore cosentino Antonio Gentile (FI) ieri aveva annunciato
per settembre un pdl che introducesse un ticket per alcune fasce di
reddito per frenare il ricorso all'aborto per frenare le recidive che
abortiscono più volte. “Una iniziativa per difendere la
vita e una incredibile e grave leggerezza dei molti casi che ripetutamente
si susseguono sulle stesse persone che non conoscono il rischio per
la salute della donna” ha detto ieri gentile. Oggi il Ministro
Sirchia, ai microfoni di Tgsat24, ha dichiarato la sua approvazione.
''Non conosco nel dettaglio la proposta del senatore Gentile di cui
apprezzo peraltro i motivi ispiratori, cioe' la necessita' di evitare
che l'aborto sia considerato a scopo anticoncezionale, cosa che ovviamente
va ben al di la' dello spirito della legge 194 e non e' accettabile''.
Il Ministro Sirchia si e' anche detto anche possibilista per una revisione
della legge 194. ''Pur non conoscendone nel merito i contenuti apprezzo
la proposta di Gentile che tecnicamente va approfondita. Cosi' come
apprezzo - aggiunge il ministro della Salute - il fatto che proprio
i consultori dovrebbero essere piu' attivi nel dare un counseling alle
donne, facendo loro capire che si tratta di un modo di procedere sbagliato''.
Sulla possibilita' di rivedere la legge 194 sull’aborto Sirchia
si dice possibilista: ''Rivedere una legge a distanza di tempo, sia
per valutarne gli aspetti positivi che negativi, e' comunque auspicabile.
Non credo ci sia nulla di immutabile in una societa' che cambia continuamente,
quindi anche ripensare quello che e' stato fatto e quello che si puo'
fare di meglio vale sempre la pena''. Sirchia ha anche definito come
''ottima'' l'idea del dipartimento nazionale per le politiche antidroga
che dovrebbe diventare operativo da settembre. ''Il Dipartimento e'
una realta' grazie a un disegno di legge approvato in Consiglio dei
ministri su proposta del vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.
Mi sembra un' ottima idea che va approfondita tecnicamente per vedere
come realizzarla al meglio''. La proposta, a cui la stampa oggi ha dato
ampio risalto, ha trovato la netta opposizione dei parlamentari dei
DS e dell’ADUC. Pirillo (Margherita): "Asl di Paola, un servizio con limiti e deficienze" 05/08 "Siamo costretti a leggere sulla stampa,
con cadenza quasi giornaliera, delle disavventure dei cittadini che
si rivolgono al servizio sanitario locale di Paola. Un servizio che,
ancora una volta, mostra tutti i propri limiti e le proprie deficienze
". A sostenerlo e' stato il presidente del gruppo della Margherita
al Consiglio regionale, Mario Pirillo. ". Ai disagi patiti da un
invalido civile, giustamente evidenziato dalla stampa, - prosegue Pirillo
- si aggiunge la presa in giro del dipartimento di prevenzione che annuncia,
in pompa magna, il programma del secondo ciclo di disinfestazione. Iniziamo
dal primo punto. Al cittadino – utente in questione, ed a tutti
quelli che quotidianamente sono costretti ad usufruire dei disservizi
dell’Asl, rivolgo sincera solidarietà. È da più
tempo che ormai denuncio lo stato di abbandono e di fatiscenza della
struttura, dovuta ad una gestione politicizzata ed arrogante. Magra
consolazione potrebbe essere quella di rivolgersi al tanto decantato
“sportello del sorriso” oppure quella di richiedere, invano,
spiegazioni. La verità è che a pagarne le conseguenze
sono sempre e solo i cittadini, le fasce deboli, gli anziani e i degenti
che non sono, di fatto, considerati dalle “gestioni politiche”. Mundo "No al concorso per primario a Trebisacce, l'ospedale ha ben più gravi problemi" 04/08 Il sindaco di Trebisacce, Antonio Mundo, dello
Sdi, con una lettera indirizzata al direttore generale dell' As 3, Achille
Gentile, ha contestato l' intenzione di bandire un concorso per l' incarico
di primario dell'unita' operativa di Ginecologia preventiva dell' ospedale
di Trebisacce. ''Il presidio ospedaliero di Trebisacce - ha scritto
Mundo - da anni e' privo di primari nei reparti di Chirurgia e Medicina
ed inoltre in tutti i reparti vi e' una grave carenza di personale medico
ed infermieristico. La sala operatoria dell' ospedale e' quasi inagibile,
la strumentazione tecnica e' obsoleta. Le priorita' quindi sono la nomina
di primari in Chirurgia e Medicina, il reclutamento del personale medico
e l' adeguamento delle strutture. Non trova quindi giustificazione l'
invenzione di un primariato per la Ginecologia''. Mundo chiede quindi
che il concorso venga revocato ''per rispetto agli utenti, alla comune
intelligenza ed anche per evitare sprechi di risorse che vanno diversamente
utilizzate''. Approvati i piani attuativi di alcune aziende sanitarie calabresi predisposti dai commissari ad acta 02/08 La Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza
di Giuseppe Chiaravalloti, ha approvato i piani attuativi aziendali,
i bilanci economici e i piani relativi alla produzione ed acquisto di
prestazioni specialistiche, ambulatori e di ricovero delle Aziende sanitarie
di Paola, Catanzaro, Locri e Reggio Calabria. I provvedimenti approvati
sono stati predisposti dai commissari ad acta designati dalla stessa
Giunta regionale. Su proposta poi dell' assessore ai Lavori pubblici,
Giovanni Grimaldi, e' stata approvata la rideterminazione della localizzazione
e conferma del Comune di Reggio Calabria quale soggetto attuatore dell'
intervento previsto dal programma di recupero urbano-contratto di quartiere
per una spesa di poco piu' di tre milioni e 48 mila euro. Tripodi (Pdci) “sulla sanità ci vuole una svolta” 26/07 “Il sistema calabrese e' al tracollo sia
riguardo al quadro finanziario, che non riesce a garantire la tenuta
complessiva dell'organizzazione della sanita', sia per cio' che attiene
alla necessaria garanzia per i cittadini del mantenimento dei livelli
minimi di assistenza e della difesa del diritto alla salute, ormai del
tutto evidente anche per l'assessore Gianfranco Luzzo”. Questo
è quanto afferma il capogruppo del Pdci alla Regione, Michelangelo
Tripodi. ''I malati sono costretti a pagare alcune prestazioni di fondamentale
importanza - i dializzati ad esempio sopportano il costo per l' erogazione
di alcuni farmaci salvavita - mentre i 1700 dipendenti di una delle
aziende piu' grandi della regione, l'Asl 10 di Palmi, stanno attuando
forme di protesta radicale per ottenere il pagamento degli stipendi
che non ricevono dal mese di maggio. Il malessere generale sofferto
dal ''pianeta sanita''', dunque, sta raggiungendo in questi giorni di
estate livelli altissimi, generando ovunque preoccupazione e disagio
sociale. Tutto cio' accade a poche settimane dall'approvazione di quello
che l'assessore saluto' trionfalisticamente come il ''piano della rivoluzione'',
un documento che, evidentemente, sta confermando tutte le ragioni della
nostra originaria critica: il Piano Regionale per la Salute, sono le
vicende di questi giorni a confermarlo, non riesce a garantire il governo
di strutture e finanze in un sistema che ormai e' totalmente saltato.
Non e' un caso, cioe', che l'assessore Luzzo sia riuscito a mettere
in campo un unico tentativo di risposta alla crisi: la nomina di nuovi
commissari ad acta per il varo dei piano attuativi del 2004, beffardo
epilogo di quella che Luzzo aveva salutato come la ''stagione della
normalita'''. I calabresi soffrono; gli operatori delle strutture pubbliche
protestano; negli ospedali i primari in esubero ormai non si contano;
la Giunta regionale di fatto ''congela'' i manager di fresca nomina;
la Regione non riesce a onorare gli impegni finanziari assunti con le
Asl e tiene bloccati i fondi dell'ex articolo 20, gia' da tempo destinati
all'urgente ristrutturazione dei presidi ospedalieri; la Commissione
d'inchiesta sulla sanita' deliberata dal consiglio Regionale non viene
attivata. E' a tutti noto che il criterio utilizzato dal Centrodestra
per la nomina degli ultimi Direttori generali e' stato ispirato esclusivamente
dall'esigenza di garantire per tutte le forze politiche postazioni di
potere. La lottizzazione e' stata cosi' l'esito di una direzione politica
che, si ricordera', aveva iniziato a produrre i suoi nefasti risultati
a partire dall'introduzione della strana prassi della nomina di manager
''estranei'' alla regione. Oggi e' sotto gli occhi di tutti l'effetto
straordinariamente fallimentare di questo ''doppio passo'' verso il
baratro che, va detto a chiare lettere, non puo' essere dovuto ai mali
storici della sanita' calabrese, bensi' ad una cattivo e incerto governo
del sistema. Non e' un caso che le cifre dell'emigrazione sanitaria
sono aumentate vertiginosamente in questi anni e, per tentare di arrestare
le spesa farmaceutica incontrollata, a nulla sono serviti la tasse e
i ticket imposti ai cittadini. Contro la politica regionale stanno protestando
anche i farmacisti e gli operatori delle strutture private. Due degli
anelli della ''catena sanitaria'', peraltro rappresentati da categorie
che hanno in larga parte sostenuto il Centrodestra, esprimono il loro
antagonismo minacciando l'erogazione diretta di farmaci e servizi, che
comporterebbe un ulteriore costo salato per i cittadini. Questo, oltre
ad essere segno evidente che si e' ormai dissolta una parte rilevante
del blocco sociale che sosteneva il governo calabrese, dimostra che
questa Giunta regionale conferma di essere estranea rispetto ai problemi
della Calabria''. Adamo e Gargano (DS) chiedono alla Giunta di affrontare la crisi della As di Palmi 23/07 “La Giunta Regionale si assuma le sue responsabilita'
e disponga immediatamente tutto quanto e' necessario per affrontare
la crisi profonda in cui versa l' As di Palmi, a cominciare dalla corresponsione
delle spettanze arretrate e maturate al personale dipendente''. A sostenerlo,
in una dichiarazione congiunta, sono il segretario regionale dei Ds,
Nicola Adamo, ed il responsabile regionale sanita' dello stesso partito,
Nicola Gargano. ''In una sanita' regionale profondamente segnata dalla
incapacita' e dalla spregiudicatezza del centrodestra - hanno sostenuto
i due esponenti diessini - l' As 10 spicca per il degrado profondo in
cui e' stata cacciata da gestioni disinvolte e mirate a foraggiare interessi
coperti da personaggi e gruppi la cui appartenenza, politica e non,
e' ben nota''. ''La Commissione di indagine sulle As proposta dal centrosinistra
e votata dal Consiglio regionale - hanno proseguito Adamo e Gargano
- si insedi subito ed inizi la propria attivita' partendo proprio dall'
Azienda sanitaria 10. Non e' piu' rinviabile l' intervento attivo di
tutti quegli organi ed istituzioni che devono chiarire molti aspetti
inerenti la direzione e gestione di uffici vitali come quelli finanziari
e di ragioneria e quelli che sovrintendono a forniture di beni e servizi,
fatturazioni, decreti ingiuntivi, pagamenti. Un' Azienda, quella di
Palmi, che negli ultimi due anni ha erogato poco o nulla alle cooperative
che provvedono all' assistenza psichiatrica, i cui dipendenti non percepiscono
lo stipendio da oltre un anno e mezzo (ottobre 2002), che e' in arretrato
cronico nei confronti dei medici di medicina generale e ha accumulato
arretrati e contenziosi pesantissimi nei confronti di farmacie e strutture
ambulatoriali convenzionate e che, oggi, non e' piu' in grado di pagare
gli stipendi al proprio personale''. ''Occorre uscire - hanno sostenuto
Adamo e Gargano - dall'emergenza facendo chiarezza, eliminando favoritismi
e fonti di spreco. Un' Azienda dove consulenze di comodo, esternalizzazione
di servizi (un approfondimento particolare richiederebbe la vicenda
del servizio ambulanze), adozione di protocolli d' intesa hanno, negli
ultimi anni, appesantito il bilancio e duplicato prestazioni inutili.
Un' Azienda senza una strategia nei confronti del personale, privata
delle tecnologie piu' elementari, che ha sei ospedali e nemmeno una
risonanza magnetica, dove la carenza perfino di farmaci ospedalieri
e materiali di consumo elementari comporta disagi enormi ai cittadini.
Un' Azienda, insomma, con piu' di un piede nel baratro, in un territorio
che non ha piu' nessuna certezza di accesso al servizio sanitario, per
quanto precario. Vedremo, in queste condizioni, se qualcuno, a partire
dall' Assessore alla Sanita', sapra' assumersi le proprie responsabilita'''.
''La Giunta Regionale, infatti - hanno aggiunto gli esponenti dei Ds
- non potra' cavarsela sciorinando cifre ed avanzando proposte futuribili
ed incerte: ha il dovere di agire subito, anche in considerazione del
fatto che egli ha la responsabilita' della nomina del DG Minicuci, avalla
l' assetto dirigenziale, gli attuali direttori sanitario e amministrativo,
ha nominato il commissario ad acta. Vedremo che Piani attuativi, che
bilanci preventivi, che piani preliminari sapra' approvare la Giunta
regionale. Valuteremo e valuteranno operatori e cittadini scelte, criteri,
volonta'''. ''Occorre evitare, in un estremo sussulto di coraggio -
hanno concluso Adamo e Gargano - che l' intera sanita' calabrese si
collassi. I Ds, in Calabria e nella Piana, forti della loro capacita'
propositiva, continuano la loro mobilitazione in difesa del diritto
alla salute dei cittadini e per costruire un servizio sanitario moderno
ed efficiente, nel quale chi opera torni a sentirsi orgoglioso di farlo”. Fedele: "Rimane sempre in primo piano la questione sanità in Consiglio regionale" 21/07 Rimane sempre in primo piano la questione sanità
in Consiglio regionale, anche dopo la seduta consiliare dell’altro
ieri, lunedì 19, interamente dedicata all’argomento. Lo
confermano alcune dichiarazioni odierne del presidente Fedele. Nucera (Udc) "Il rinvio della protesta della Anisap dimostra responsabilità" 21/07 Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale,
Giovanni Nucera, rende nota la dichiarazione che si riporta integralmente.
“Il senso di responsabilità dimostrato dall’Anisap
nell’annunciare un rinvio della sospensione diretta delle prestazioni
sanitarie ai cittadini dimostra, ancora una volta, quanto tali strutture
sono indispensabili per una regolare erogazione di prestazioni che le
strutture pubbliche, con molta difficoltà, potrebbero garantire.
La mediazione svolta con l’Anisap dall’assessore Luzzo ha
portato buoni e utili risultati e il riconoscimento di prestazioni professionali
che meritano un più attento e regolato riconoscimento. Fava (Udeur) “Disastro illimitato la malasanità calabrese” 19/07 “L' andamento verboso e inconcludente del
Consiglio mette ancora piu' in luce il disastro illimitato della malasanita'
calabrese. Impossibile conoscerne addirittura le catastrofiche dimensioni,
la portata del disavanzo e dei debiti macroscopici, dei criteri di nomina
e di lottizzazione''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale
Nuccio Fava. ''Peggio - ha aggiunto Fava - della gestione di un condominio
malridotto quando l' amministratore se non disonesto e' comunque incompetente
e maldestro. Si puo' constatare solo lo spreco senza fine di risorse
pubbliche, nomine e commissariamenti clientelari, realizzati con logiche
di spartizione partitocratrica e di potere personale. L' irresponsabilita'
politica e' a livelli indescrivibili e l' irrilevanza del Consiglio
e' plasticamente contrassegnata dall' assenza del Presidente della Giunta.
Chiaravalloti non ha ritenuto di ascoltare e riferire su una situazione
tanto drammatica, che tocca direttamente la salute dei calabresi, specie
piu' deboli e bisognosi''. ''Purtroppo - ha concluso Fava - l' unica
soluzione sarebbe il commissariamento dell' intera regione. Ma nemmeno
questo paradosso sarebbe realizzabile perche' la maggioranza, divisa
e contrapposta in tutto, si chiude alla fine in silenziosa testuggine
e copre irresponsabilmente tanto spreco e tanta vergogna. Il Consiglio
attuale e' purtroppo impotente a mutare questo stato di cose. Lo potranno
fare, si spera il prima possibile, solo i cittadini elettori, se lo
vorranno, con scelte diverse e un voto consapevole''. Bova (DS) "Il Piano sanitario regionale è insufficiente" 19/07 In relazione al dibattito in corso in Consiglio
regionale sui temi della Sanità, il vicepresidente del Consiglio,
Giuseppe Bova(Ds), ha rilasciato la seguente dichiarazione che si invia
nella sua stesura integrale: “Avevamo detto che il Piano sanitario
regionale avrebbe fatto male alla salute dei calabresi. Non immaginavamo,
però, di avere in così breve tempo conferme tanto eclatanti.
Il servizio, tranne lodevoli eccezioni, rimane del tutto insufficiente,
ma il sistema scoppia. All’Asl n.10 di Palmi, non si pagano gli
stipendi; dal 22 luglio molte strutture private convenzionate passeranno
all’assistenza indiretta, cioè i cittadini dovranno pagare
di tasca propria le analisi e gli accertamenti diagnostici. La Giunta
regionale conferma la propria evidente incapacità di governo
nominando i commissari ad acta per il lavoro che dovevano fare i direttori
generali voluti da Chiaravalloti, da Luzzo e dal centrodestra. Non c’è
che dire! Abbiamo chiesto, come centrosinistra, un Consiglio straordinario
per trovare soluzioni immediate, efficaci, capaci di salvaguardare contemporaneamente
i diritti dei cittadini e quelli degli operatori della Sanità.
Fino ad ora, a dibattito in corso, risposte zero! Tra qualche giorno
ci sarà il confronto Stato-Regioni sul Patto di stabilità,
la Regione Calabria, si presenta così, sperando, di superare
l’esame negando l’evidenza dei debiti e dei disservizi.
La legislatura è ormai finita, e il centrodestra calabrese, anche
sulla Sanità, presenta un bilancio fallimentare. Hanno commissariato
tutto! L’unico “commissariamento” che non hanno effettuato
riguarda loro stessi. Invece sarebbe l’unica decisione responsabile
e salutare, togliendo ai calabresi il peso ed il costo di una avventura
già oggi più che insopportabile”. Leone (FI) "Dibattito sulla sanità solo critiche senza proposte" 19/07 “Il dibattito sulla sanità voluto
dal centrosinistra in aula ha seguito i canoni del confronto a cui siamo
abituati ad assistere a livello nazionale: critiche generalizzate e
nessuna proposta concreta”. Gianfranco Leone, capogruppo di Forza
Italia, stigmatizza così la discussione della seduta odierna
del Consiglio regionale. “Il dato vero - afferma l’esponente
politico del partito azzurro - è invece quello che attiene a
questa maggioranza: il piano sanitario approvato, e non accadeva dal
1996; il patto di stabilità rispettato; il controllo sui bilanci
che ha determinato l’adozione di misure preventive con la nomina
di alcuni commissari solo tre mesi dopo l’entrata in vigore del
Piano sanitario.”. “L’azione di questa maggioranza
- rivendica Leone - è, insomma, in linea con una sanità
che deve diventare sempre più un servizio con una decisa inversione
di tendenza rispetto a quel ‘turismo medico’ ereditato dal
centrosinistra con un costo di circa 250 milioni di euro all’anno”. Pirillo (Margherita): “Sanità: la Regione prosciuga le risorse e affama le strutture private” 18/07 Lo stato in cui versa la sanità calabrese
è al limite del collasso. L'assessorato alla sanità e
la Regione stanno affamando le strutture private, prosciugando le risorse
a disposizione e non predisponendo una adeguata risposta alle esigenze
dei cittadini - utenti. La politica sanitaria attuata dall'assessore
Luzzo e dall'esecutivo calabrese ha disatteso quanto inizialmente preannunciato.
Gli interventi tesi al rilancio del settore non ci sono stati. Dopo
il balletto dei commissariamenti si è passati alla spartizione
politica delle poltrone in seno alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere,
senza tenere in considerazione il giusto ed innegabile diritto alla
salute dei cittadini. Ora l'assessore Luzzo, dopo appena tre mesi, si
accorge degli errori commessi: dalla stesura del Piano della salute
pieno di inesattezze (dettato da una razionalizzazione non corrispondente
alle esigenze dei territori), alla inadeguatezza delle scelte operate
per le nomine dei direttori generali, sino ad arrivare ai tagli che
stanno soffocando le strutture private. A tutt'oggi le Case di Cura
hanno ricevuto il 70 per cento degli importi dei mesi di gennaio e febbraio,
con il 2001 e 2002 ancora da saldare, mentre nulla si prospetta all'orizzonte
per gli istituti accreditati di diagnostica e per i laboratori di analisi
privati, pronti ad attuare la loro protesta con il passaggio all'assistenza
diretta, a totale carico degli utenti. A questi ultimi le Asl e le Aziende
Ospedaliere hanno deciso di ridurre del 40 per cento (rispetto al 2003),
le somme da destinare al servizio specialistico. In tale contesto esiste
il serio pericolo di un aumento della spesa sanitaria: un sistema che
ormai sta diventando incontrollabile. La politica regionale non riesce
a garantire nemmeno l'assistenza sanitaria di base, figuriamoci se può
indirizzare fondi alle strutture private che hanno sempre sopperito
alle mancanze dell'assistenza pubblica. Mancuso (Margherita): “Tragicomico l’affiancamento dei tecnici ai manager ASL” 18/07 “E' tragicomico l'affiancamento creativo,
versione calabrese, applicato per alcuni manager di Asl che, appena
nominati, alla vigilia delle ultime elezioni provinciali ed europee
sono gia' ''sotto scopa'' e pronti a fare le valigie''. E' quanto sostiene
in una nota il coordinatore provinciale della Margherita di Catanzaro,
Pasquale Mancuso, cirCa la decisione della giunta su alcune Asl. ''Questa
volta chi verra' - ha aggiunto - a ''raccontare'' che si tratta di provvedimenti
necessari, giusti, legittimi e che la Giunta regionale vigila attenta
e scrupolosa? Possibile che in meno di quattro mesi sia stato gia' certificato
il fallimento nella gestione delle Asl interessate al provvedimento
della Giunta regionale? Non era stata promessa la definitiva stabilita'
dei manager dei quali era stata ampiamente garantita la grande professionalita'
ed efficienza - e che il Piano sanitario regionale ormai consentiva
la ''messa a regime'' dell' intero comparto''. ''Perche' alloa - ha
proseguito - i Piani attuativi ed i bilanci forniti dai manager non
hanno rispettato le ndicazioni della Giunta regionale? C'e' qualcuno
nella Giunta regionale - o meglio - c'e' qualche Partito di maggioranza
in grado si ''smarcarsi'' da questo insopportabile ''valzer'' che dura
da inizio Legislatura e che ci regala ciclicamente penosi ''teatrini''
a danno dell'intera collettivita' sistematicamente tradita nelle sue
attese di buon governo e di un decente, minimale livello accettabile
di fruibilita' dei servizi sanitari? Ed allora se e' vero che la politica
non puo' essere servizio al cittadino se infarcita ''di slogan e talk
show'' si abbia, anche in Calabria, il coraggio di denunciare il degrado
ampio, generalizzato e diffuso senza ritorno che questa Giunta regionale
continua ad offrire ormai quotidianamente e di dire come ed in che termini
riaffermare la necessita' che ''la politica recuperi il suo primato''.
''Noi siamo in attesa - ha concluso - come tutti i calabresi da quattro
anni ed ormai disperiamo che se ne veda anche un minimo barlume; per
questo, ma non solo, ci apprestiamo a sbaraccare una compagnia triste
che regala uno spettacolo neppure decoroso ed utile per la sua stessa
sopravvivenza quotidiana”. La Regione non approva i bilanci delle ASL di Paola, Castrovillari, Catanzaro, Reggio Calabria, Locri e Palmi. Nessuna revoca ai direttori. 17/07 Per il momento non saranno revocati i direttori
generali di quelle aziende sanitaria calabresi che non hanno predisposto
i piani operativi aziendali cosi' come prevede il nuovo piano sanitario.
Lo ha deciso, questa sera, la giunta regionale della Calabria che ha
invece stabilito di intervenire comunque nel contro delle aziende sanitario
con la nomina di commissari ad acta per l'approvazione dei piani operativi
in alcune aziende sanitarie della Calabria. Un provvedimento adottato
dall'esecutivo regionale, dopo la relazione dell'assessore regionale
alla sanita' Gianfranco Luzzo sulla situazione delle Asl a conclusione
di diverse riunioni con i vari direttori nel corso delle quali sono
state impartite le direttive per contenere la spesa nell'ambito dei
piani annuali. La Giunta ha quindi esaminato i piani di attivita' delle
Asl, i bilanci economici preventivi, i piani preventivi annuali per
le prestazioni, le previsioni riguardanti le prestazioni di ricovero
e ambulatoriali. La Giunta, sulla base delle risultanze e da quanto
riferito dall'assessore Luzzo, ha deciso di non procedere all'approvazione
della documentazione relativa alle Asl di Paola, Castrovillari, Catanzaro,
Reggio Calabria, Locri e Palmi, nominando i commissari ad Acta. Sono
dei funzionari dell'assessorato alla sanita': Mario Martina per Paola
e Castrovillari, Giacomino Brancati per l'As di Catanzaro, Giuseppe
Biamonte per Reggio Calabria e, per Locri e Palmi, Domenico Fratto.
La Giunta, inoltre, ha deliberato l'avvio del contradditorio e delle
procedure di cui all'articolo 14 comma cinque della legge regionale
numero 11 del 2004, cioe' la norma che prevede la revoca degli incarichi.
Dalle verifiche che i commissari dovranno compiere nelle aziende interessate,
sono quindi escluse Lamezia Terme, Crotone, Vibo, Cosenza Rossano e
l'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Nelle altre i commissari
dovranno in sostanza valutare le ragioni per cui i manager non hanno
provveduto agli adempimenti previsti nel nuovo piano sanitario in termini
di programmazione e gestione. Se dalla verifica dovessero emergere comportamenti
difformi dalle previsioni del piano, la Giunta potrebbe decidere la
revoca degli incarichi ai manager. Chiaravalloti: "Non commissari ma solo supporto tecnico alle ASL bocciate" 17/07 ''Nessun commissariamento ma un 'supporto tecnico'
per raggiungere nelle diverse aziende sanitarie gli obiettivi prefissati
dalla giunta regionale''. E' quanto ha fatto sapere il presidente della
giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, in una nota del portavoce,
circa la decisione della giunta di non approvare i bilanci preventivi
di alcune asl e di nominare i commissari ad acta. Donnici (IDV) "Sulla sanità Chiaravalloti naviga a vista" 16/07 "Abbiamo, da tempo, lanciato l'allarme sulla
sanita', ammonendo del rischio di bancarotta dell'intero bilancio regionale.
La giunta Chiaravalloti, priva di una visione strategica, ha preferito
navigare a vista, facendo, periodicamente, ruotare i vertici aziendali,
non solo non risolvendo i problemi, ma finendo addirittura per favorire
le logiche clientelari, lottizzatrici ed affaristiche, che hanno trasformato
la sanita' calabrese in un grande, costosissimo, carrozzone''. E' questa
la dichiarazione del responsabile nazionale degli Enti locali dell'IDV,
Beniamino Donnici, che da un lato polemizza con un l'assessore Luzzo
''che continua a gettare fumo negli occhi, movendosi come un vaso di
coccio tra tanti vasi di ferro'' e dall'altro si chiede ''quanto influisca
nella mancata soluzione dei problemi della sanita' il conflitto d'interesse
nel quale verserebbero consiglieri regionali di tutti gli schieramenti''.
Secondo Donnici, la ricetta sarebbe semplice: ''Occorre tornare al merito,
alle competenze, alla professionalita', alle verifiche di qualita' e
di efficienza tanto nel pubblico, quanto nel privato. Prima che sia
troppo tardi, bisogna tagliare le strutture inutili ed avviare seriamente
la loro riconversione, perche' la strada della razionalizzazione delle
risorse disponibili e' la sola percorribile, scommettendo finalmente
sulla medicina di territorio e di comunita', diminuendo i costi dell'ospedalizzazione''.
''Proprio nei momenti di crisi - prosegue il leader regionale IDV -
bisogna saper investire sull'innovazione, la ricerca e il cambiamento.
Ecco perche' non comprendiamo la posizione neoconservatrice di settori
della sinistra (vedi il diessino Pacenza), che puntano al blocco generalizzato
delle nuove attivita', di fatto difendendo l'esistente e consolidando
rendite di posizione. Prendiamo il caso della psichiatria. Quando si
passera' - si chiede Donnici - dai manicomi alla riabilitazione, incentivando
le strutture alternative al ricovero e i progetti pilota?''. ''Chiediamo
- conclude - un salto di qualita' e di livello al centrosinistra, in
vista delle elezioni regionali ormai dietro l'angolo. Bisogna aprire
subito il cantiere programmatico e non c'e' banco di prova migliore
delle politiche della salute per definire un progetto e un percorso
condivisi''. Commodari (Prc): "Fallimentare la politica sanitaria regionale" 15/07 "La richiesta di azzeramento dei vertici
delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, avanzata dall'Assessore regionale
alla Sanita' con la motivazione della sistematica violazione della legge
e dell'inadeguatezza dei Direttori Generali, molti dei quali gia' Commissari,
ci parla del fallimento della politica sanitaria perseguita dalla Giunta
regionale di centrodestra''. E' quanto sostiene in una nota il componente
del comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione Comunista,
Pino Commodari, circa la situazione della sanita' in Calabria. ''Nel
rammentare - ha aggiunto - che sia il piano regionale per la salute,
che la nomina dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere,
sono scelte compiute da questa Giunta Regionale e dalla sua maggioranza,
dovrebbe essere del tutto normale che nel momento in cui si riconosce
il proprio fallimento, perche' di questo si tratta nel momento in cui
si propone con forza l'azzeramento dei vertici delle Aziende sanitarie
ed Ospedaliere, il passo successivo dovrebbe essere quello delle dimissioni.
Se a tutto cio' aggiungiamo l'indebitamento del settore, che continua
ad aumentare e che portera' quanto prima l'intero sistema al collasso,
come affermiamo oramai da tempo, non c'e' nessun margine di discussione
rispetto alla necessita' immediata per la Calabria della vostra cacciata
dal governo regionale''. ''La fine del sistema sanitario pubblico -
ha proseguito Commodari - penalizzera' i soggetti piu' deboli della
societa' calabrese, in maniera particolare gli anziani, perche' lor
signori i soldi per pagarsi le cure presso qualche clinica privata di
grido li hanno. Il Consiglio regionale della Calabria su richiesta delle
opposizioni si riunira' lunedi' prossimo in seduta urgente per discutere
della drammatica situazione in cui versa la sanita' calabrese''. ''Ritengo
- ha concluso - che in quella sede e' necessario che tutte le opposizioni
chiedano le dimissioni della Giunta regionale ed il ricorso anticipato
al voto e contemporaneamente propongano una politica alternativa per
la sanita' che rivendichi il ruolo primario del pubblico, un controllo
vero sulla spesa che impedisca sprechi ed illeciti arricchimenti per
amici e compari ed un sistema sanitario territoriale vero''. La Napoli (AN) critica la regione per le nomine alle ASL: “Servono manager validi e non spartizioni politiche” 15/07 Angela Napoli, deputato di An e vicepresidente
della Commissione parlamentare antimafia, critica la Giunta regionale
per la gestione del settore della sanita', sottolineando la ''necessita'
di nominare direttori generali professionalmente e qualitativamente
validi''. ''La situazione della Sanita' in Calabria - sostiene Angela
Napoli - e' sempre stata drammatica. Gli assessori alla Sanita', compreso
l'attuale, Gianfranco Luzzo, non hanno mai saputo produrre una politica
d'intervento utile a garantire il diritto alla salute dei cittadini
calabresi. I numerosi appelli sul problema sanita', da me indirizzati
agli Assessori regionali del settore sono rimasti sempre disattesi e
considerati solo polemici ed inutili. Le varie Giunte regionali, compresa
quella attuale, hanno sempre inteso decretare le nomine di Commissari
o Direttori generali delle varie Asl adottando il criterio della spartizione
politica piuttosto che quello della professionalita' congiunta con la
qualita'. Quando, anche in occasione delle ultime nomine, ho denunziato
i compromessi 'politici' ed 'ambientali' celati dietro quelle scelte,
il Presidente della Giunta calabrese ha dichiarato: 'daremo la dimostrazione
che la Napoli si e' sbagliata'. Oggi che le inadempienze di buona parte
dei nuovi Direttori generali portano l' Assessore regionale alla Sanita'
a chiedere l' azzeramento dei vertici delle Asl calabresi, c'e' la dimostrazione
della veridicita' delle mie dichiarazioni. Aggiungo, altresi', che molte
delle ultime nomine, piuttosto che portare al risanamento della sanita',
si sono rivelate procaciattrici di consensi elettorali nelle ultime
elezioni calabresi''. ''Credo, quindi - concluide Angela Napoli - che
sia giunto il momento di fare chiarezza e, soprattutto, di trovare uno
scatto di orgoglio nell' individuare Direttori che, professionalmente
e qualitativamente validi, mirino alla gestione della sanita' calabrese
in modo trasparente e nell'esclusivo interesse della salute del cittadino”. L’ass. Mirigliani puntualizza sul costituendo polo oncologico 14/07 “Doveroso riserbo, anche connesso con alcune
puntualizzazioni richieste in sede di deliberato della Giunta e non
ancora sottoposte all'adesione dell'altra parte interessata, ci avevano
fatto assumere impegno a non anticipare notizie relativamente all'approvazione
della costituzione del polo oncologico intervenuta nella seduta di ieri''.
E' quanto sostiene in una nota l'assessore regionale all'urbanistica,
Raffaele Mirigliani. ''Poiche', pero', a quanto pare in Italia - ha
aggiunto - i segreti continuano ad essere quelli di Pulcinella, essendo
stato io, come e' ben noto, l'animatore della ripresa e conclusioni
delle trattative per la realizzazione -e realizzazione immediata, di
efficienza e di valore - di quella che va considerata una delle piu'
importanti iniziative della Regione, con la realizzazione del piu' importante
Centro di ricerca scientifica, oltre che di cura, del meridione, ritengo
opportuno, per evitare il tentativo di scalfire l'imponente risultato,
con eventuali insinuazioni di flessioni o sudditanza nei confronti dell'Universita',
esprimere delle precisazioni''. ''Non sta a me - sostiene l'assessore
regionale Mirigliani - confermare o smentire alcune espressioni colorite
diffuse da un quotidiano locale. Posso invece, senza tema di smentita,
risultando il tutto dagli atti, affermare che lo statuto della costituenda
fondazione e' perfettamente equilibrato, senza ipotesi di predominio
di alcune delle parti contraenti, che invece vengono contemplate in
leale collaborazione e cooperazione, secondo gli apporti connaturali,
come e' giusto che sia, tra istituzioni dirette a soddisfare interessi
pubblici comuni e non privati o peggio personali. Del resto, e' semplicemente
un logoro retaggio del passato - frutto di distorsioni ormai superate
- che i rapporti tra le istituzioni locali e le istituzioni universitarie
debbano essere ''vissuti'' in competizione o peggio in contenzioso:
gli enti ed in prima linea l'ente regionale ben conoscono la funzione
e l'importanza dell'apporto universitario sul territorio; le universita'
non possono non riconoscere, che pur nella loro autonomia, devono inserirsi
nel territorio ed operare in sintonia formale e sostanziale con le istituzioni
pubbliche e gli altri enti esponenziali della realta' socio-economiche''.
''Specificatamente - ha proseguito - per quanto concerne il comparto
della sanita', e' fuorviante ed anzi assurdo ipotizzare una deleteria
concorrenza tra presidi universitari e aziende sanitarie locali, sussistendo
invece una relazione di complementarieta' e specificita', senza confusioni
di ruolo. Eventuali tentativi di prevaricazioni si superano non con
demonizzazioni o con le autarchie, ma intervenendo opportunamente nelle
circostanze e nelle sedi debite per realizzare equilibri e leali collaborazioni''.
''Cio' vale - ha concluso - anche per quanto riguarda la sistemazione
dell'edilizia ospedaliera relativa al nostro capoluogo, in ordine alla
quale ritengo, a titolo personale, pur nell'apprezzamento delle iniziative
di verifica in corso, che mai e poi mai la citta' potra' essere privata
nelle sue ''storiche'' strutture cittadine e delle professionalita'
relative, salvo la migliore conformazione delle strutture stesse, nell'ambito
dei piu' vasti e confacenti programmi futuri''. In Calabria il Consiglio nazionale dell'AIOP 08/07 Sara’ una nota localita’ del Tirreno
cosentino ad ospitare la riunione di meta’ anno del consiglio
nazionale dell’AIOP, l’organizzazione che associa le strutture
sanitarie a gestione privata e che e’ guidata da Emmanuel Miraglia,
presidente rieletto l’anno scorso all’unanimita’ per
il secondo mandato triennale. Presentato il progetto HOSPICE dal direttore dell'AS, Buoncrstiano 07/07 E' stato presentato stamani dal direttore generale
dell' Azienda sanitaria di Cosenza, Franco Buoncristiano, il progetto
dell' Hospice per malati terminali di cancro che sorgera' a Serra Spiga,
nell' area del parco che oggi ospita il centro di neuroriabilitazione.
La struttura, finanziata con un milione di euro, avra' dieci posti letto.
''Abbiamo dato vita - ha detto Buoncristiano - ad un' esperienza finora
unica nel Mezzogiorno d' Italia che consentira' anche di liberare posti
letto nelle strutture pubbliche e di assistere, all' esterno, con le
cure palliative i pazienti ospitati nelle Rsa. Siamo lieti - ha aggiunto
il direttore generale - di illustrare ufficialmente un' iniziativa che
e' gia' operativa, giacche' abbiamo ricevuto una prima parte del finanziamento
per lo studio di fattibilita' e che sorgera' entro breve tempo". Blitz della commissione parlamentare sulla sanità a Villa Verde: trovati farmaci scaduti e carenze igieniche 01/07 Farmaci scaduti; carenze igienico sanitarie della
struttura; assoluta insufficienza ed Ad Amantea convegno sul trapianto di fegato 30/06 In Calabria e' stata rilevata "una elevata
predominanza della patologia epatica con aggravamento della malattia
verso la cirrosi e il carcinoma epatico, la cui gravita' e' notevole
e comporta il ricorso alla migrazione sanitaria che registra un costante
incremento verso le strutture pubbliche del centro-nord con il conseguente
alto costo sociale e il gravame notevole sul bilancio regionale".
E' quanto ha sostenuto, citando uno studio epidemiologico contenuto
nel Piano sanitario regionale, il dott. Enzo Morelli, illustrando il
secondo corso di aggiornamento che ha per tema "Il trapianto di
fegato in Calabria". Il corso, valido ai fini Ecm, si svolgera'
ad Amantea, e' stato organizzato dal Comune ed e' presieduto da Morelli,
primario ortopedico neell' Azienda ospedaliera ''Pugliese Ciaccio''
di Catanzaro. ''Se tali malattie fossero curate in Calabria - ha detto
ancora Morelli - notevoli sarebbero i vantaggi sia per i malati che
per i familiari costretti, oggi, ad affrontare enormi sacrifici''. ''Nel
corso delle due giornate - e' scritto in un comunicato - si parlera',
ovviamente, delle donazioni d' organo, perche' e' chiaro che per realizzare
il trapianto di fegato e' necessario reperire il donatore che abbia
le richieste caratteristiche di compatibilita'. Spesso questi fegati
isto-compatibili non si trovano al momento giusto e il malato, in attesa,
rischia la vita. Relatori di chiara fama, esperti della materia provenienti
da scuole altamente specializzate, medici della nostra regione, illustreranno
le tecniche chirurgiche piu' avanzate, lo studio clinico del paziente
nella preparazione al trapianto nonche' l' assistenza infermieristica
nelle fasi pre e post operatorie''. Paolini sulla spesa sanitaria. "E' auspicabile che la Corte dei Conti chiarisca l'importante contributo dell'ospedalità privata" 07/05 La Sezione calabrese di controllo della Corte
dei Conti, nel presentare a Catanzaro la “Relazione sulle risultanze
generali del rendiconto e sull’andamento delle politiche di spesa
della Regione Calabria nell’anno 2002 “, si è occupata
anche della spesa sanitaria regionale rilevando disfunzioni organizzative,
incongruenze gestionali, asimmetrie contabili rispetto alla spesa programmata
ed anche “una ambiguità di fondo del piano sanitario regionale
circa i rapporti pubblico-privato nella gestione della sanità
regionale, tenuto conto del numero complessivo delle case di cura accreditate
e della quota di mercato assorbita da queste”. Il rapporto pubblico-privato
nella gestione della sanità calabrese è un tema ricorrente
che sovente viene manipolato in funzione di scelte ideologiche che nulla
hanno a che fare con una corretta analisi dei fenomeni e della normativa
che questi fenomeni deve regolare. Se si considera che rappresentanti
delle istituzioni, politici e non solo, indulgono all’equivoco
che le prestazioni sanitarie erogate dal “privato” sono
a pagamento mentre quelle erogate dall’ospedalità “pubblica”
sono gratuite, ci si rende ben conto della manipolazione che viene operata
per limitare e confondere il cittadino nel suo diritto di scelta che
la legge gli garantisce. In questo equivoco di fondo cade, inconsapevolmente,
anche certa stampa quando accredita dichiarazioni secondo le quali le
case di cura “private” sono accessibili a chi se le può
permettere. Ben venga,dunque, la Corte dei Conti se ,con l’autorevolezza
del suo compito d’istituto, ristabilisce verità e trasparenza
nel rapporto pubblico-privato della spesa sanitaria regionale. Anche
in occasione dell’approvazione del nuovo Piano Sanitario regionale
si è sproloquiato, strumentalmente, su un presunto trattamento
di favore che l’ospedalità privata avrebbe avuto rispetto
all’ospedalità pubblica, in particolare per quanto riguarda
il “taglio” dei posti letto. Convegno sull’anemia mediterranea al Cinema Italia 07/05 E’ in corso di svolgimento, presso il Cinema
Italia, a due giorni di discussione sull'anemia mediterranea e sulle
nuove prospettive di terapia e di prevenzione. Il convegno è
organizzato dall'azienda ospedaliera di Cosenza e dall'associazione
per il bambino microcitemico. Come azienda ospedaliera- ha detto la
dr.ssa Maria Grazia Bisconte, segretaria scientifica del corso- abbiamo
da tempo un rapporto proficuo con le associazioni di volontariato impegnate
nella ricerca di nuovi strumenti diagnostici per i bambini microcitemici Iniziato il corso per l'uso dei farmaci antiblastici 06/05 E' iniziato, organizzato dall'Azienda Ospedaliera
di Cosenza, il corso di formazione rivolto ad infermieri professionali
ed Ota per l'utilizzo corretto dei farmaci antiblastici in oncologia.
La sessione dei lavori è iniziata con le relazioni dei dottori
Serafino Conforti e Virginia Liguori. I farmaci antiblastici sono quelli
chemioterapici ad uso oncologico. Il loro trasporto deve essere assicurato
e prudente. Sessanta gli operatori che partecipano al corso. Soddisfazione
del direttore sanitario dott. Gianfranco Scarpelli che ha dichiarato
"l'avvio di questo corso ci vede protagonisti nella formazione
degli infermieri". Venerdì 7 all'Executive tavola rotonda dell'ASIT sulla situazione dei trapianti 05/05 Inizierà alle ore 18, la tavola rotonda organizzata dall'ASIT , per venerdì 7 maggio, all'Hotel Executive, per fare il punto sulla situazione dei trapianti ad un anno dall'insediamento dei coordinatori provinciali. Sarà presente il dott. Alessandro Nanni Costa, coordinatore nazionale per il Sud del Centro Trapianti. Chiuderà i lavori, l'assessore regionale alla sanità, Gianfranco Luzzo.
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