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Forestali: I commenti dopo la nomina di Calderoli a Commissario
Ferrero (Rifondazione) “E’ il ricatto della Lega sul Governo” ''La nomina di Calderoli, da parte del Governo, a commissario per i fondi sulla forestazione, e' l' ennesima stupidaggine compiuta dal centrodestra. E' del tutto evidente il ricatto esercitato dalla Lega Nord nei confronti del governo''. Ad affermarlo e' stato Paolo Ferrero, responsabile Economia e Lavoro della segreteria di Rifondazione Comunista. ''Questa nomina - ha aggiunto Ferrero - deve essere considerata inquietante dai lavoratori, perche' non e' da escludere che il ministro Calderoli punti allo smantellamento complessivo dell' occupazione nel settore della forestazione, e di conseguenza piu' di prima deve continuare lo stato di attenzione nei confronti delle scelte che verranno adottate. Il commissariamento della Calabria da parte della Lega Nord e' la dimostrazione ulteriore della inconsistenza di Chiaravalloti e della sua maggioranza di centro destra''. Intini “La nomina a commissario di Calderoli è una provocazione” ''La nomina a commissario di un dentista di Bergamo e' una provocazione evidente''. Lo ha detto il presidente dei deputati dello Sdi, Ugo Intini, circa la nomina del ministro Calderoli a commissario per i fondi destinati ai lavoratori forestali. ''La Lega - ha concluso - ha voluto in modo simbolico punire il Mezzogiorno che ai suoi occhi e' l' area parassitaria del Paese e quindi ha compiuto un gesto simbolico togliendo i soldi ai forestali''. Gentiloni (Margherita) “Quali competenze ha l’odontoiatra calderoli sulla forestazione?” ''I forestali sono un' emergenza sociale che e' stata sottovalutata da questo Governo. Grazie poi alle proteste il Governo ci ha messo, come si dice, una toppa, ma poi l'ha rovinata con l' idea piuttosto bizzarra di nominare il ministro Calderoli''. E' quanto sostiene il capogruppo della Margherita nella commissione vigilanza, Paolo Gentiloni, circa la nomina del ministro Calderoli a commissario per i fondi destinati ai lavoratori forestali. ''Ho trovato divertente - ha aggiunto - quello che ha detto il neo commissario Calderoli il quale ha detto di non conoscere il problema ma di essere l' uomo giusto per risolverlo. Mi sembra piuttosto un motto adattabile in generale a questo governo. Penso che sia quasi una provocazione perche' il ministro Calderoli, con tutto il rispetto specialista in odontoiatria nella citta' Bergamo, non si vede quale competenza abbia nell' affrontare questo delicato problema''. ''Con problemi cosi' difficili - ha concluso Gentiloni - non bisognerebbe prestarsi a battute di spirito o a provocazioni''. Ministro La Loggia “Positiva chiusura della vertenza grazie al lavoro svolto sabato al mio Ministero” L'incontro che si e' svolto oggi al ministero dell'Economia sulla questione dei lavoratori forestali della Calabria ha rappresentato ''l'ideale conclusione del lavoro preparatorio svolto sabato presso il mio Ministero'', ha affermato il ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia. ''Non posso quindi che esprimere il mio compiacimento - ha detto La Loggia, dopo l'incontro al ministero del Tesoro con il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco - per la positiva chiusura della vertenza, cosi' come fortemente auspicato peraltro dal presidente Berlusconi''. Violante (DS) “Governo ha concezione razzista della Calabria” ''E' evidente, si e' trattato di uno scambio nel senso che la Lega non avrebbe dato il via a questa operazione se non ponendo una specie di commissariamento del governo su questa vicenda''. E' quanto ha detto il capogruppo dei ds alla Camera, Luciano Violante, questa sera in Calabria. ''Evidentemente - ha aggiunto - e' segno della debolezza del Governo regionale calabrese ed e' il segno anche di una concezione razzista che ha questo Governo nei confronti della Calabria''. ''Concezione - ha concluso Violante - che noi combatteremo duramente sia impegnandoci per vincere le elezioni regionali qui in Calabria e sia impegnandoci per vincere le politiche nazionali''. Patto Calabria “La nomina di Calderoli l’ultima beffa di questo Governo” ''Un leghista per i problemi della forestazione calabrese! E' l'ultima beffa che questo Governo mette a segno per il Popolo di Calabria e per i suoi 11.000 figli che hanno difeso il posto di lavoro''. Lo affermano in una nota i Liberaldemocratici di Patto Calabria. ''Dopo Tremonti arriva Calderoli, e l'invasione dei 'lumbard' pronti alla colonizzazione del Sud con la benedizione di Berlusconi e Bossi e' iniziata! La Calabria - concludono - deve aprire gli occhi e non consentire a costoro ed ai loro amici di farla franca: occorre alzare forte un grido di sdegno e favorire il capovolgimento delle cose per un ritorno alla liberta' e alla democrazia''. Violante (DS) “Delegittimata la Regione Calabria” "E' una prova della delegittimazione del governo regionale calabrese". Cosi' il capogruppo dei Ds alla Camera, Luciano Violante, commenta la nomina del ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, a commissario per il settore della forestazione in Calabria. "Vedremo - ha aggiunto Violante - se la cosa si e'aggiustata, ma il modo come e' stata risolta questa vertenza, e cioe' con la nomina del commissario Calderoli, dimostra la debolezza della maggioranza di governo" D’antoni (Margherita) “Prova di anti merdionalismo di questo Governo” ''La decisione di 'commissariare' la forestale della Calabria e' l'ennesima prova dell'anti- meridionalismo di questo governo che mentre per le regioni del Nord pensa solo a difendere il federalismo, per il Sud fa ricorso al peggior centralismo anche su materie di assoluta competenza delle Regioni''. Lo afferma Sergio D'Antoni (Margherita), secondo il quale rappresenta ''la ciliegina sulla torta della politica anti-meridionale del governo''. ''Il federalismo - commenta l'ex leader della Cisl - vale solo per il Nord: ormai e' un teorema ben preciso, che viene portato avanti sistematicamente dal governo in ogni occasione. Non e' un caso che sia stato nominato proprio il ministro leghista Calderoli, come commissario dei forestali in Calabria''. ''La Lega vuole infatti l'attuazione del federalismo solo al Nord per difendere i propri interessi e privilegi, mentre per il Sud - conclude - vuole imporre la vecchia politica statalista del controllo della spesa, per bloccare ogni ipotesi di autonomia e di sviluppo delle regioni meridionali. Appunto, il massimo dell'anti-federalismo''. Tripodi e Borrello “Indigna la nomina di Calderoli” ''Il commissariamento del fondo destinato alla forestazione e ai
forestali calabresi, affidato al ministro leghista Calderoli, non
solo suscita sconcerto e indignazione, ma rappresenta una provocazione
inaudita e inaccettabile che la Calabria non puo' ne' tollerare ne'
subire''. E' quanto affermano in una nota congiunta i consiglieri
regionali Michelangelo Tripodi (Pdci) e Antonio Borrello (Unione democratica
e popolare). ''Evidentemente - hanno aggiunto - siamo finiti davvero
in basso se uno dei piu' squallidi esponenti della Lega Nord, di cui
gli italiani si ricordano per la famigerata proposta delle taglie,
assurge a Commissario della forestazione calabrese. Tutto potevamo
immaginare, ma non pensavamo che la Calabria potesse diventare un
protettorato dei leghisti, cioe' dei nostri peggiori nemici''. ''Di
fronte a questo spettacolo indecente ed indegno - hanno concluso Tripodi
e Borrello - che offende tutta la Calabria ci aspettiamo la doverosa
presentazione delle dimissioni da parte di Chiaravalloti e di Gallo
quale unico possibile atto di dignita' per esprimere la ferma protesta
delle istituzioni regionali contro una scelta che sfiducia totalmente
la Giunta regionale e conferma la completa perdita di immagine e di
credibilita' del centrodestra calabrese''. Sgobio (Pdci) “Nomina di Calderoli dimostra come il sud sia prigioniero della maggioranza” ''La decisione di nominare commissario per i forestali della Calabria
il ministro leghista Calderoni e' la prova provata del clima insostenibile
che si respira all'interno della maggioranza ogni qual volta si tratta
di prendere decisioni che riguardano il meridione del nostro paese''.
Lo afferma il capogruppo dei Comunisti italiani, Pino Sgobio. ''La
nomina di Calderoni - prosegue Sgobio - e' un'assurdita' inaudita
e dimostra come il Sud d'Italia e' prigioniero di questa maggioranza.
Ogni volta che c'e' da decidere sul Mezzogiorno, che sia Calabria,
Puglia o Sicilia non fa importanza, il governo non sa letteralmente
che pesci prendere. E cosi' - conclude l'esponente del Pdci - il Sud
rimane imprigionato dalle logiche politiche della Lega Nord''. Meduri (Meduri) “Ora un meridionale per i fondi al nord” Il deputato della Margherita Luigi Meduri critica la designazione
del ministro Roberto Calderoli a commissario per la questioni dei
lavoratori della forestazione in Calabria. ''Se commissario deve essere
- afferma Meduri - allora sia un meridionale a controllare la destinazione
e la gestione delle risorse stanziate nel maxiemendamento in favore
del nord''. ''Forse il ministro Calderoli vuol mettere una taglia
sui forestali calabresi?'', chiede polemicamente Meduri, per il quale
la designazione del ministro leghista e' un fatto ''assolutamente
vergognoso, al pari del silenzio della giunta calabrese di centro
destra che non sa difendere la dignita' della sua gente e dei suoi
lavoratori forestali''. ''Siamo di fronte ad un gesto politicamente
inqualificabile di cui - conclude Meduri - i calabresi terranno conto''. Cesare Marini (Sdi) “Nomina di calderoli sconcertante” ''La decisione del Governo di nominare commissario per i forestali
della Calabria il ministro leghista Calderoli e' sconcertante e se
non fosse vera potrebbe essere interpretata come una barzelletta pre-natalizia
del presidente Berlusconi''. E' quanto sostiene in una nota il senatore
dello Sdi, Cesare Marini, circa la nomina del ministro Calderoli a
commissario per i lavoratori forestali calabresi. ''Che compiti abbia
- ha aggiunto - un commissario per i forestali calabresi non e' chiaro
perche' non ha precedenti ed e' lesivo delle autonomie della Repubblica.
Non ricordo nomine di commissari ministri per i problemi delle regioni,
eppure di situazioni di crisi se ne sono registrate piu' di una. La
gravita' della decisione si commenta da se. I forestali sono operai
dell' Afor, azienda regionale per la forestazione; gli amministratori
sono di nomina del Consiglio regionale e il controllo della gestione
di conseguenza spetta alla Giunta e al Consiglio regionali''. ''Lo
Stato, per i forestali calabresi, trasferisce alla Regione - ha proseguito
Marini - un contributo sulla base di un accordo stipulato nel 1984,
recepito da un provvedimento legislativo che blocca il turn over e
i risultati sono dinnanzi agli occhi di tutti avendo provocato negli
ultimi anni una riduzione dell' occupazione da 34.000 addetti a 11.000.
Il rispetto della destinazione del contributo, per evitare eventualmente
distrazioni di fondi finalizzati, il Ministero dell' Economia puo'
verificarlo esaminando i bilanci consuntivi. Altro, gli organi centrali
dello Stato, non possono fare, salvo che si intendano calpestare i
principi dell' ordinamento giuridico''. ''La scelta del ministro Calderoli
- ha concluso - e' illegittima e delegittima il governo regionale.
Perche' mettere sotto tutela il Governo regionale per giunta affidando
a un rozzo dirigente leghista funzioni di controllo sull' attivita'
della stessa Regione? Il Governo regionale e' tenuto a difendere la
dignita' dei calabresi e la risposta piu' appropriata non puo' che
essere quella di dimissioni immediate''. Presidente Fedele “Non bisogna perdere di vista i fatti salienti” ''La generale attenzione, positiva e proficua, della Calabria in
tutte le sue espressioni, verso l'importante e strategico settore
della forestazione calabrese, ci induce a non perdere di vista, neanche
dopo la riunione romana dell'altro giorno, i fatti salienti che siamo
riusciti a conseguire''. E' quanto ha detto il presidente del consiglio
regionale, Luigi Fedele, circa la vicenda dei lavoratori forestali.
''Cio' che conta - ha aggiunto - soprattutto per una regione come
la nostra e per gli undici mila lavoratori idraulico-forestali, e'
il risultato che finora e' stato ottenuto, segno incontrovertibile
che, quando prevale l'unitarieta' delle forze politiche e sociali,
si possono far fare alla nostra regione sostanziali passi in avanti.
Siamo riusciti ad ottenere, sabato scorso a Roma, un risultato finanziario
e politico importante, in linea con le richieste sottolineate nei
giorni scorsi, non soltanto da me attraverso solleciti, anche formali,
al presidente Silvio Berlusconi e ed altri autorevoli esponenti del
Governo, ma da tutto il ceto politico calabrese''. ''In questi momenti
- ha proseguito Fedele - che preludono alle competizioni elettorali
del prossimo anno e di quello successivo per il rinnovo del Parlamento
e che, quindi, lasciano spazio anche a legittime polemiche di stampo
prettamente elettoralistico, a mio avviso occorre tenere fermi gli
obiettivi che il settore della forestazione intende conseguire e guardare
esclusivamente ai fatti, ossia alla concreta operativita' dello stanziamento
finanziario previsto ed al rilancio ottimale del settore in questione''.
''Tutto cio' - ha concluso - nell'interesse della piena valorizzazione
del territorio calabrese che, sia per ragioni di storiche criticita'
idrogeologiche sia per l'urgenza di collegare le istanze di sviluppo
economico all'uso ecocompatibile dell'ambiente e del territorio, non
puo' essere oggetto di fraintendimenti da parte di nessuno ma, anzi,
deve rappresentare l'unico riferimento plausibile per le forze politiche,
siano essere maggioranza o minoranza''. Chiaravalloti “da Calderoli non abbiamo niente da temere” ''Non abbiamo niente da temere. Anzi, direi che e' positivo nel senso
che aiuta anche le forze locali ad eliminare, magari, qualche piccolo
focolaio. Si sente dire che in Aspromonte non sempre vanno bene le
storie della forestale, che c' e' assenteismo, che ci sono capisquadra
che hanno intelligenze sospette, allora questo ben venga se deve essere
un aiuto ad un' azione di moralizzazione, posto che ve ne sia bisogno''.
A sostenerlo e' stato il presidente della Giunta regionale della Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, commentando la nomina del ministro Calderoli
quale commissario per seguire la questione dei lavoratori forestali
in Calabria. ''Suppongo - ha detto Chiaravalloti all' Ansa - che sia
stata un' esigenza della Lega di controllare il processo perche' non
sia, e questo a noi sta bene, un processo solo assistenziale, ma sia
un processo che porti allo sviluppo della forestazione produttiva.
Possiamo accettarlo. E' quello che abbiamo promesso, quello che abbiamo
costruito. Se lo scopo e' questo ci va bene''. Il Presidente dell’Arssa Pizzini esprime solidarietà ai forestali ''Sulla questione dei forestali calabresi intendiamo esprimere piena
e convinta solidarieta' agli 11 mila lavoratori interessati alla scottante
problematica concernente il mancato stanziamento dei fondi per assicurare
l' attivita' per il prossimo Piano triennale''. A sostenerlo e' stato
il presidente dell' Arssa, Antonio Pizzini, a nome anche del Cda dell'
Agenzia e del personale dell' intero Comparto. Pizzini ha auspicato
che il Senato, dopo l' incontro tra Governo, Regione e Sindacati ed
il successivo vertice di maggioranza, ''possa approvare al piu' presto
il proposto emendamento alla Finanziaria che ha previsto un impegno
di 320 milioni di euro per il biennio 2005/2006 atto ad assicurare
le attivita' di forestazione in Calabria''. ''L' occasione - ha aggiunto
il presidente dell' Arssa - fornisce a noi l' opportunita' di ricordare
una fase storica dell' Ente agricolo calabrese che e' direttamente
legata al ruolo ed all' insostituibile presenza ed azione di un notevole
e professionalizzato nucleo di lavoratori idraulico-forestali, presenti
organicamente su diverse aree boscate regionali e nelle zone interne
di Calabria. Risorse umane e tecniche organizzate dall' Ovs, prima,
e dall' Esac, in seguito, fino all'entrata in vigore del nuovo soggetto
pubblico: l' Arssa. Una presenza umana ed operativa sempre impegnata
che ha significato, per le attivita' di forestazione ed il 'Gran Bosco
d' Italia', un' irripetibile azione di conservazione e manutenzione
agro-ambientale delle zone piu' degradate, contro gli incendi, per
la realizzazione d' interventi di riforestazione e d' ingegneria idraulioco-forestale
in diversi bacini idrografici regionali''. ''Questa peculiare forza
lavoro - ha proseguito Pizzini - e' in seguito transitata nell' Afor,
Azienda delle foreste regionali, perche' organismo strumentale della
Regione, istituzionalmente preposto alla gestione delle attivita'
di forestazione. Il ruolo dei lavoratori idraulico-forestali deve
essere pienamente riconsiderato perche' e' anche merito di queste
importanti figure se, oggi, la Calabria, vanta una copertura forestale
di tutto rispetto, circa 600 mila ettari di bosco, collocandosi tra
le piu' importanti regioni boscate d' Europa''. Pizzini, infine, ha
espresso soddisfazione per la proposta avanzata dalla Regione, nell'incontro
di Palazzo Chigi, circa ''l' utilizzo di Fondi Ue da destinare alla
forestazione mirati alla piena valorizzazione delle ingenti risorse
forestali, con l' obiettivo di rendere sempre piu' produttiva l' attivita'
stessa, puntando all' autosufficienza finanziaria del settore''. Mistorni (Margherita) “Il Consiglio regionale dica no alla nomina del commissario” ''Sia il Consiglio regionale, cioe' l'Istituzione in cui tutta la
politica calabrese ha cittadinanza, a dire un secco no alla provocazione
del Governo che ha commissariato il settore della forestazione con
un leghista, ossia con quanto di piu' distante ci possa essere, in
termini di posizioni politiche e culturali, dalla Calabria e dall'Italia
del Sud''. E' quanto sostiene il capogruppo del Ppi-Margherita Giuseppe
Mistorni. ''In questa specifica circostanza - ha aggiunto - si e'
avvertito l'isolamento della Calabria priva di ceto politico dirigente,
ma anche l'irrilevanza della Giunta regionale che non ha alcuna capacita'
d'influire sulle scelte del Governo. Serve uno scatto d'orgoglio che,
nelle condizioni date ed in attesa che il centrosinistra vinca le
prossime elezioni, soltanto il Consiglio regionale puo' avere''. ''La
decisione - ha concluso Mistorni - di nominare un leghista nella gestione
dei fondi per il rifinanziamento del piano triennale per i forestali
non e' soltanto una barzelletta ma e' un vero e proprio atto osceno
in luogo pubblico''. Adamo (DS) “Fatto di gravità inaudita” ''Il Governo ha buttato la maschera; la decisione di questa notte
di nominare il ministro Calderoli commissario per i forestali e' di
una gravita' inaudita''. Lo afferma il segretario regionale dei Ds,
Nicola Adamo. ''Tale decisione - dice Adamo - svela i veri intenti
e la vera cultura del Governo di centrodestra. Stanno onorando il
patto fatto con Bossi. Tentano di accreditare l' immagine di una Calabria
assistita, una Calabria che deve pagare il prezzo della incapacita'
e dell' insipienza del Governo nazionale a governare la politica economica
e finanziaria. Sono alla ricerca di un riscatto dell' immagine del
Governo utilizzando maldestramente un vecchio luogo comune per rappresentare
i forestali come un bacino di sprechi e di assistenza. Che deve fare
Calderoli come commissario? Che deve controllare? Chi deve controllare?
Se questo e' allora bisogna trarne tutte le conseguenze. Se la Calabria
viene messa in mano alla Lega di Umberto Bossi e' bene che l' assessore
alla Forestazione, Gallo, e lo stesso presidente della Giunta, Chiaravalloti,
traggano le dovute conseguenze perche' il commissariamento con Calderoli
e' il vero atto di una bocciatura nei loro confronti. O Chiaravalloti
dice di no a questo commissariamento o e' bene che per davvero e non
per finta questa volta si dimetta''. Monaco (Margherita) “Nomina insulto al sud. Così Berlusconi certifica inutilità An e Udc” ''Nelle stesse ore in cui l'ineffabile Calderoli propone di trasferire
i nostri militari da Bagdad a Napoli, la sua nomina a commissario
per i fondi destinati ai forestali calabresi suona come una beffarda
provocazione, uno schiaffo e un insulto ai lavoratori, ai calabresi,
alla gente del Sud''. Lo afferma Franco Monaco, vicepresidente dei
deputati della Margherita. ''Ed e' chiaro il proposito - sottolinea
Monaco - di certificare l'inutilita' di An e Udc sino alla loro irrisione
e umiliazione. Berlusconi - spiega l'esponente dielle - vuole mettere
a verbale che, fatta eccezione per i suoi reggicoda della Lega, chi
anche solo prova ad avanzare qualche esile distinguo va punito e messo
alla berlina''. Naccarato “La nomina di Calderoli penalizza la CDL” ''La nomina del Ministro Calderoli, persona amabilissima che ho avuto
il privilegio di conoscere personalmente, a Commissario straordinario
per la forestazione in Calabria, mi sembra che vada nel senso di portare
acqua al mulino del centrosinistra'': lo afferma, in una dichiarazione,
Paolo Naccarato, presidente della Commissione Riforme del Consiglio
regionale calabrese. ''Se vi e' un disegno politico per far si' che
la Cdl vada verso la sconfitta elettorale, ebbene - prosegue Naccarato
- anche questa vicenda mi sembra un bel contributo. Tale decisione
peraltro stride non solo sul piano strettamente politico, ma anche
su quello istituzionale''. ''Avrei capito molto di piu' - sottolinea
Naccarato - un ruolo di coordinamento sul delicato tema dei forestali
del Ministro del Welfare Maroni o di quello degli Affari Regionali
La Loggia al fine di garantire tutti gli equilibri, quelli di bilancio,
quelli occupazionali, quelli istituzionali. Ma cosa c' entri Calderoli
con i forestali della Calabria e' davvero un mistero''. A giudizio
del presidente della Commissione riforme ''e' piu' opportuno riportare
un minimo d'ordine in questa vicenda per molti versi angosciosa e
paradossale, sottolineando gli aspetti essenziali dell'intera questione.
Il Governo non poteva fare altrimenti, cioe' onorare un accordo sottoscritto
con la Regione Calabria che ha efficacia fino a tutto il 2006, anche
perche' la Regione Calabria, peraltro, da parte sua ha fin qui rispettato
puntualmente ogni clausola dell'accordo stesso. Solo un incidente
tecnico della Ragioneria Generale dello Stato e la strozzatura del
dibattito alla Camera dei Deputati sulla Legge Finanziaria che non
ha consentito l'esame degli emendamenti hanno creato il problema''.
''Il resto, pur nella assoluta legittimita' del sindacato di fare
il proprio mestiere a tutela dei lavoratori - prosegue Naccarato -
mi sembra piu' un gran polverone che portera' vantaggi solo agli avversari
della Casa delle Liberta'. A meno che, poiche' il Ministro Calderoli
ha una particolare attenzione per il Mezzogiorno, tanto che e' stato
capolista per la Lega Nord nella circoscrizione sud alle ultime elezioni
europee, questa non possa diventare una positiva occasione per conoscere
e approfondire la reale situazione della Calabria e per una profonda
revisione di tanti pregiudizi che la Lega ha manifestato nel corso
degli anni nei riguardi del Mezzogiorno e che gia' ha trovato in una
personalita' di indiscusso valore come l'ex Ministro dell'Economia
Giulio Tremonti un uomo e deciso paladino che vuole operare concretamente
per il definitivo riscatto del Mezzogiorno in primo luogo dal punto
di vista economico, finanziario e dello sviluppo''. Castelli (Lega) “Supervisone Calderoli garantirà il corretto utilizzo dei fondi” Il ministro della Giustizia Roberto Castelli esprime il proprio apprezzamento
per la scelta di nominare il ministro Roberto Calderoli a commissario
per l'utilizzo dei fondi per i forestali calabresi: ''La supervisione
del ministro Calderoli sugli stanziamenti per i orestali della Calabria
garantira' sicuramente il corretto utilizzo dei fondi''. ''Certo -
aggiunge il ministro - noi avremmo preferito che si fosse ragionato
meglio su questi fondi. Ma la vicenda dei forestali va comunque inserita
nel quadro generale della Finanziaria. Sul Mezzogiorno la Lega e'
sempre stata contraria a misure assistenzialistiche, mentre e' sempre
stata favorevole a interventi di supporto per lo sviluppo. E quest'anno
- ha concluso Castelli - la Finanziaria va in questo senso''. Iovene (DS) “Per coerenza Assessore Forestazione e Governatore Chiaravalloti si dimettano” ''Nominando il Ministro leghista Calderoli commissario straordinario
alla gestione dei fondi per i lavoratori forestali della Calabria
il governo Berlusconi ha sfiduciato di fatto il Presidente della Giunta
Regionale Chiaravalloti e l'assessore alla Forestazione Dionisio Gallo''.
E' quanto sostiene in una nota il senatore dell'Ulivo, Nuccio Iovene,
circa la nomina di Calderoli a commissario per i fondi dei lavoratori
forestali. ''Tutta la vicenda di queste settimane - ha aggiunto -
dimostra in quale considerazione e' tenuta dal governo nazionale la
giunta regionale di centrodestra: prima hanno completamente ignorato
e nemmeno ascoltato le richieste della Giunta Regionale facendo esplodere
cosi' la rabbia e la protesta dei lavoratori forestali, poi hanno
pubblicamente smentito, per bocca del sottosegretario Vegas, quanto
sostenuto dalla Regione affermando in Commissione Bilancio del Senato
che l'accordo con la Giunta regionale prevedeva la fine dei finanziamenti
da parte dello Stato ed il passaggio dei forestali in carico esclusivo
alla Regione''. ''Dopo aver fatto marcia indietro - ha proseguito
Iovene - a seguito della straordinaria mobilitazione dei lavoratori
e dell'iniziativa delle opposizioni, hanno trovato i fondi esclusivamente
per i rimanenti due anni della legislatura e deciso di infliggere
l'umiliazione della nomina di Calderoli a Commissario sulla gestione
di fondi. La Calabria gia' commissariata da anni sui rifiuti ed il
ciclo delle acque, oggi commissariata anche sulla forestazione, dopo
quattro anni e mezzo di gestione Chiaravalloti si presenta come una
regione a sovranita' limitata''. ''Dignita' e coerenza - ha concluso
- vorrebbero che Presidente e Assessore regionale presentassero le
loro dimissioni. E Calderoli, ''campione'' del federalismo, nella
speranza che nel frattempo non si inventi una taglia anche sui forestali
calabresi, dovrebbe rinunciare ad una funzione cosi' 'centralista'''. Mons. Brigantini: “Soddisfazione ma si poteva agire prima” ''Soddisfazione'' per aver trovato una soluzione al problema dei
fondi per gli 11 mila forestali calabresi. Ad esprimerla mons. Giancarlo
Maria Bregantini, vescovo di Locri-Gerace e presidente della Commissione
episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.
''E' un riconoscimento dei problemi della Calabria'', commenta mons.
Bregantini al Sir, il Servizio di informazione religiosa promosso
dalla Cei. ''Certamente pero' - aggiunge il vescovo - si poteva agire
prima, non a livello di emendamenti ma nella parte piu' istituzionale
della Finanziaria. E questo e' motivo di rammarico: e' come se si
fosse strappato un riconoscimento che doveva essere legittimato prima''.
Secondo il vescovo si apre una stagione diversa: ''Mi auguro che il
mondo della forestazione capisca che le sicurezze non sono garantite
ma bisogna riconquistarsele con il merito e non solo con le occupazioni
delle strade. E' questa la speranza che per noi si apre: far riconoscere
agli operai forestali che sono preziosi ma dai frutti che ottengono''.
Per mons. Bregantini, ''la gestione dei forestali deve passare attraverso
gli enti comunali e non regionali. Solo cosi' si puo' aprire un futuro:
con un loro migliore utilizzo ci puo' essere piu' occupazione''. CGIL Cosenza: “Perduta la credibilità della Giunta regionale” ''L'avvenuto recupero, nel maxiemendamento del Governo, nella legge
finanziaria 2005 dei 160 milioni di euro per i lavoratori idraulici-forestali
Calabresi, insieme all' impegno per il 2006, su cui e' necessario
vigilare perche' non venga dimenticato, sono un risultato delle lotte
ferme e democratiche che il sindacato unitario calabrese ed i lavoratori
hanno condotto nei giorni scorsi''. A sostenerlo sono stati Giovanni
Donato, segretario della Flai-Cgil di Cosenza e Massimo Covello, segretario
della Camera del lavoro di Cosenza. ''Che questo risultato - hanno
aggiunto i due sindacalisti - venga accompagnato dalla decisione del
Governo di nominare il ministro Calderoni, esponente della lega nord,
a commissario per la forestazione in Calabria e' il segno preciso
della perdita di credibilita' della Giunta regionale di centrodestra,
in primo luogo del presidente Chiaravalloti e dell' assessore al ramo,
persino agli occhi del Governo 'amico'. Tutte le criticita' gestionali
del settore idraulico forestale, di cui oggi portano responsabilita'
l' assessore Gallo ed i vertici dell' Afor politici e burocratici,
noi li denunciamo da tempo. Avevamo visto giusto quando denunciammo
la strumentalizzazione elettoralistica di sbandierati nuovi posti
di lavoro, 1200 nuove assunzioni, nel settore. Noi continuiamo a ribadire
che i lavoratori idraulici-forestali calabresi sono una risorsa straordinaria
per una nuova politica verso il territorio. Siamo pronti a sostenere
la sfida della valorizzazione produttiva del settore, che puo' determinare
anche crescita occupazionale''. ''Se il ministro Calderoni - hanno
concluso Donato e Covello - vuole svolgere per davvero il suo compito
di 'commissario straordinario', incominci a guardare dentro l' Afor
e gli altri enti gestionali, e farsi spiegare dalla Giunta regionale
di centrodestra''. Ministro Alemanno “Riportiamo la situazione a normalità” ''Non si tratta di assistenzialismo ma di uscire dallo stesso assistenzialismo''.
Lo ha detto il ministro delle Politiche Forestali Gianni Alemanno
in merito alla via libera al maxi emendamento di 160 milioni per gli
operai della Forestale in Calabria. ''Si tratta - ha spiegato Alemanno
a margine di un convegno organizzato dal Corpo Forestale sulla tutela
dell'ambiente - della possibilita' di continuare con il piano di stabilizzazione
e di produttivita' concordato tre anni fa tra regione Calabria e governo.
Era un piano di cinque anni. Finora ne sono stati finanziati tre.
Adesso e' stato finanziato il quarto anno e ora bisogna arrivare a
cinque anni per raggiungere l'obiettivo di chiudere questa fase con
un piena messa in produzione della struttura forestale della regione
Calabria''. ''Non nego - ha detto Alemanno - che ci sia un numero
superiore alla media nazionale di operai forestali in Calabria ma
ricordiamoci che 10 anni fa erano 36 mila e progressivamente si e'
passati a 11 mila. Quindi si sta riportando la situazione alla normalita'''.
Sottolineando che gli operai forestali non appartengono al corpo forestale
dello Stato, Alemanno ha annunciato una rete di controlli sugli operai
forestali: ''E' chiaro - ha affermato il ministro - che c'e' anche
chi abusa ma abbiamo garantito la massima vigilanza da questo punto
di vista''. Gentile (FI) “La sinistra gioca di rimessa” ''La sinistra gioca di rimessa e tenta di inserire nel dibattito questioni abbastanza puerili, come quella del commissariamento affidato a Calderoli: abbiano il coraggio di ammettere, invece, che questo Governo e' riuscito a stabilizzare i forestali, incassando anche il si della Lega Nord''. Lo afferma, in una nota, il sen. Antonio Gentile (FI), segretario della Commissione Finanze del Senato. ''I forestali erano 30 mila ed oggi sono undicimila - afferma Gentile - e non sono piu' cinquantunisti alla merce' del potere politico: sono soggetti liberi. Una sinistra autenticamente riformista avrebbe tentato di collaborare con il Governo - dice Gentile - evitando di cavalcare la tigre e di alimentare il fuoco: quello che e' successo in alcuni frangenti della protesta dei giorni scorsi e' inaccettabile per le forze politiche moderne''. ''Vorrei chiedere a questi signori - prosegue ancora il senatore forzista, che ha firmato un mese fa l'emendamento per la stabilizzazione dei forestali insieme a tanti altri senatori della CDL - e' perche' due anni fa votarono contro, in Parlamento, ad un emendamento analogo e che cosa abbiano fatto quando erano al Governo ed avevano ministri calabresi (pochi anni fa..) per la forestazione.Ogni giorno leggiamo della grande forza e voglia di rinnovamento che il centrosinistra vuole dare alla Calabria – prosegue ironicamente Gentile - ma poi ci accorgiamo che, nonostante lo spazio continuo che ricevono dai giornali e dalle televisioni private calabresi, i motivi e la sostanza sono deludenti: piccoli proclami, polemiche strumentali, etc.., ma nessuna risposta a quello che abbiamo chiesto noi: cosa ne pensano della nostra proposta sul salario d'ingresso, sulla banca regionale e che cosa pensano della corte d'appello a Cosenza e del giusto decentramento. Oggi abbiamo anche appreso - conclude ironicamente Gentile - che se vincera' il centrosinistra , l'esecutivo regionale si costituira' parte civile nei processi contro la mafia: non c'e' che dire, una grande novita' ...''. Castagna (UIL) “Sindacato unico soggetto credibile” ''La risposta dei forestali dimostra come i lavoratori calabresi
sanno reagire di fronte a soprusi ed ingiustizie. Il sindacato non
solo esce rafforzato da una prova estremamente difficile quanto rimane
l' unico soggetto credibile in un contesto dove rappresentanti politici
ed istituzionali, tranne qualche rara eccezione e la giustificazione
dei senatori impegnati in commissione, sono stati completamente assenti
dalla scena''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della
Uil Calabrese, Roberto Castagna. ''Ci saremmo aspettati - ha aggiunto
Castagna - tanti sindaci, tanti consiglieri provinciali e regionali,
la deputazione calabrese, ma particolarmente in questa occasione non
si e' capito che la partita in gioco non era qualche mensilita' arretrata
ma il posto di lavoro. Forti del consenso dei lavoratori abbiamo affrontato
i rappresentanti del governo nazionale elevando toni e contenuti e
dimostrando di avere le carte in regola per rivendicare il rifinanziamento
dei forestali. Sta di fatto che il punto di forza e' stato la dimostrazione
di cio' che sindacato e assessorato sono stati capaci di fare nell'
arco del triennio 2001/2004 sia in termini di riduzione di personale,
e conseguentemente di costi, che in termini di effettiva stabilizzazione
del personale. Questi sono stati due elementi importanti per far capire
che i forestali non sono un costo, ma una vera ricchezza per la Calabria
e per il Paese''. ''La conclusione dell' incontro - ha sostenuto Castagna
- ha dato ragione a noi tuttavia rimane aperta la necessita' di avviare
un vero e proprio processo riorganizzativo e un Piano di valorizzazione
del patrimonio boschivo, magari facendo ricorso ai Fondi comunitari,
quei fondi ancora largamente disponibili per lo scarso utilizzo che
fino ad ora se ne e' fatto. Questa sara' la vera sfida che intendiamo
aprire con il governo regionale consapevoli che il futuro della forestazione
calabrese sempre piu' sara' affidato alla capacita' di costruire vere
e proprie condizioni di ricchezza da una forestazione produttiva e
da un territorio maggiormente tutelato sul versante idrogeologico.
Da questa vittoria, frutto di una grande mobilitazione che ha provocato
anche disservizi e problemi a tanti cittadini, ai quali chiediamo
scusa, il sindacato ne esce rafforzatoin quanto siamo riusciti a superare
un ostacolo enorme, la perdita di undicimila posti di lavoro, ma siamo
altresi' consapevoliche ancora abbiamo davanti a noi unlungo percorso
da affrontare, un percorso che richiede intelligenza, coraggio e lungimiranza''.
Sbarra (CISL) “Il Governo ha fatto marcia indietro” Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl Calabria, commentando gli esiti della vertenza dei forestali, afferma che il Governo "si e' impegnato a ripristinare nella Legge Finanziaria in via di approvazione in Parlamento i 160 milioni di euro per far proseguire le attivita' di forestazione in Calabria salvaguardando in tal modo il lavoro e l'occupazione di quasi 11.000 operai. Non e' stato facile e semplice - osserva - arrivare a questa positiva conclusione della vertenza. I propositi erano altri e cioe' di smantellare un settore importante per l'economia della Calabria distruggendo in un sol colpo 11.000 posti di lavoro nella piu' grande Azienda della nostra Regione". Secondo Sbarra "il Governo sui Forestali ha fatto macchina indietro recuperando la copertura finanziaria e riportando serenita' non solo ad 11.000 famiglie che gia' vivono una condizione inaccettabile di poverta' e di disagio sociale ma restituendo alla economia della Regione una quantita' di risorse precedentemente " scippate", pericolo scampato potremmo dire oggi". Sbarra aggiunge che "a questo risultato importante non si e' giunti per la reazione forte del sistema politico , per l'autorevolezza e la denuncia delle Istituzioni a cominciare dalla Regione Calabria men che meno per le iniziative messe in campo dai Partiti ma per la straordinaria e coraggiosa capacita' di lotta e di protesta democratica dei lavoratori forestali e del movimento sindacale confederale della Calabria. Senza le manifestazioni sindacali, senza le proteste forti e vibranti dei lavoratori, senza i blocchi delle strade, dell'autostrada, della ferrovia, dell'aeroporto di Lamezia, della navigazione sullo Stretto di Messina il Governo non avrebbe fatto alcun incontro a Roma e l'Intesa per i Forestali non ci sarebbe stata". Secondo Sbarra "quanti in queste ore si affannano dal pulpito nel motivare sostegni e impegni dati alla soluzione della vertenza nel tentativo maldestro di intascare arte del risultato sanno di non dire la verita'". In merito all'incarico conferito al ministro Roberto Calderoli, "lo inviteremo - dice Sbarra - per discutere e confrontarsi con il Sindacato, per parlare di Forestazione, Ambiente e Territorio e lo informeremo sul fatto che la Calabria e' la Regione che ha il piu' alto patrimonio boschivo del Paese e quasi d'Europa, l'80% del territorio e' montano e collinare, esiste un pauroso e dilagante degrado delle zone interne dovuto alle continue e ricorrenti alluvioni , l'occupazione negli ultimi 15 anni si e' notevolmente ridotta passando da 36 mila a 10.400 forestali". Minniti (DS) “Commissario leghista è una barzelletta” ''La Calabria commissariata con un leghista. Hanno letteralmente perso la testa. Sembra quasi una barzelletta''. Lo ha detto il responsabile della sezione problemi dello Stato della direzione dei Ds, Marco Minniti, circa la nomina del ministro Calderoli a commissario per la vicenda dei lavoratori forestali. ''Se non si trattasse di cose serie - ha concluso - che riguardano la vita di migliaia di famiglie calabresi ci sarebbe da ridere. Povera Calabria, stretta nella morsa di un governo regionale impotente e di un governo nazionale sempre piu' ostile''. Lamonica (CGIL) “Con il comissariamento le dimissioni della Giuntaregionale” ''Per quello che ci riguarda non solo accettiamo la sfida del Ministro Calderoli, nominato commissario della forestazione in Calabria, a rendere produttivo il settore, ma ricordiamo che questo e' stato e rimane il nostro impegno fondamentale, su cui abbiamo proposte ed idee mai raccolte dal Governo regionale''. A sostenerlo e' stata Vera Lamonica, segretario generale della Cgil. ''C' e' da notare pero' - ha aggiunto Lamonica - oltre all' arroganza ed al pregiudizio antimeridionale della Lega, che questa Giunta ha ridotto la Calabria ad una regione a sovranita' limitata. Come e' evidente il presidente Chiaravalloti e l' assessore al ramo non godono a Roma di nessun prestigio e di nessuna fiducia. E' quindi altresi' evidente che il finanziamento per i forestali, che speriamo sia stato confermato per il biennio e non solo per il 2005, e' stato ottenuto soltanto grazie alla mobilitazione dei lavoratori, e che il tentativo del Presidente della Giunta di accreditarlo al suo ruolo ed alla sua iniziativa e' solo una recita per le televisioni. Ora che la forestazione in Calabria e' 'commissariata' - ha concluso Lamonica - che fanno? Si dimettono?''. Veraldi (DL) “Provocatoria la nomina di Calderoli” ''Una provocazione''. Cosi' il senatore della Margherita Donato Veraldi definisce la nomina del Ministro Calderoli a commissario incaricato di gestire i fondi destinati al rifinanziamento del piano triennale per i forestali. ''La Giunta regionale della Calabria - dice Veraldi - e' stata delegittimata dal Governo e palesemente ritenuta incapace di gestire produttivamente e trasparentemente i fondi. E chi dovrebbe gestire il tutto. Proprio il Ministro leghista che si era opposto al rifinanziamento e che, per sua stessa ammissione, non conosce il problema. A questo punto - conclude Veraldi - si dimetta l'assessore alla forestazione della Regione Calabria. Dovrebbe farlo per essere coerente con la sua protesta, poiche' nei giorni scorsi aveva difeso la pianificazione degli interventi sul settore''. La Russa (AN) “Manterremo gli impegni” ''L'incontro e' andato molto bene, abbiamo fissato i contenuti e
tutto confluira' nel maxi-emendamento'': questo il commento di Ignazio
La Russa, vice presidente vicario di An alla fine del vertice. ''L'intesa
- ha spiegato - e' nel solco del lavoro fatto al Senato''. Il maxi-emendamento
dovrebbe essere uno solo ''ma se saranno uno o due non e' importante
- ha detto La Russa - e' solo un dettaglio tecnico''. Sui forestali
''manteniamo gli impegni, come anche per Roma Capitale''. La Russa
ha spiegato che ''c'e' un accordo con la Lega per stanziare nuove
risorse per la ricostruzione delle zone terremotate della Lombardia''.
Anche il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno dice che
e' stata trovata una soluzione ''per i forestali, per Roma Capitale
e per pochi altri nodi'' che erano rimasti aperti nella Finanziaria.
Il ministro riferisce che non si e' parlato invece di condono edilizio:
''Abbiamo parlato solo di Finanziaria''.
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