Progetto
Calabrie. “Sorprende il tentativo di screditare il prof. Latorre”
13/02 ''Sorprende, ma forse solo fino a un certo punto, che si tenti
di screditare la generosa disponibilita' del prof. Latorre, che fin
dall' inizio ha voluto correre sino in fondo e in modo esplicito il
rischio della politica e della partecipazione diretta allo stesso
momento elettorale''. A sostenerlo e' Progetto Calabrie in un comunicato.
''Progetto Calabrie - prosegue la nota - e' da sempre impegnata per
una proposta finalmente rinnovatrice e adeguata alle sfide della Calabria
e con l' obiettivo di recuperare il tempo e le tante occasioni purtroppo
perdute, che mai, come col governo Chiaravalloti, hanno toccato cosi'
pesante irresponsabilita' e dissipazione. Per merito soprattutto dei
rettori Latorre e Bianchi e di tante energie, non solo intellettuali,
si pensi in particolare all' associazionismo e al mondo del volontariato,
che si sono naturalmente ritrovate nell' iniziativa, si e' cercato
di dare un' anima alla politica e contenuti politico-programmatici,
ispirati da una forte sensibilita' di rinnovamento etico e culturale.
A tale criterio Progetto Calabrie si e' rigorosamente attenuto, anche
di fronte a incomprensioni e riserve delle forze politiche tradizionali,
troppo spesso rinchiuse in logiche burocratiche, oligarchiche e preoccupate
sovente di una difesa autoreferenziale dei propri gruppi dirigenti.
Ciononostante Progetto Calabrie si e' misurata con lealta' e trasparenza
in occasione dell' assemblea dei grandi elettori, che pure era soluzione
riduttiva e di minore portata rispetto agli intendimenti e alle novita'
che Progetto Calabrie riteneva necessarie e utili, non solo per il
centro-sinistra e per la scelta del candidato presidente, ma per dare
un salutare scossone a tutto il sistema politico calabrese''. ''Sorprende
pertanto, ma forse solo fino a un certo punto - afferma Progetto Calabrie
- che si tenti di screditare la generosa disponibilita' del prof.
Latorre. Non e' facile, specie in Calabria, trovare esempi di tale
natura e di tale valore. Un Rettore, specie di un Ateneo importante
e riconosciuto anche sul piano internazionale come l' Universita'
della Calabria, se dovesse valutare in termini meschini, di potere
o di giochi d' influenza da esercitare, non c' e' dubbio che potrebbe
considerare il suo ruolo di Rettore alla stregua ben piu' rilevante
di un presidente di Regione, di un assessore o, addirittura, di consigliere
regionale. La verita' e' che passione e responsabilita' civile trovano
finalmente la possibilita' e il coraggio di uno sbocco non di mera
testimonianza, ma di impegno diretto per migliorare a fondo uno stato
di cose sempre piu' deludente e precario. Fin troppe volte si e' chiesto
ad intellettuali e tecnici di scendere in campo e di sporcarsi le
mani per contribuire a rinnovare nel profondo la politica e la capacita'
di governo. Soltanto a parole pero', e spesso in modo demagogico.
Ma Progetto Calabrie e' l' opposto della demagogia e della propaganda
parolaia, e niente puo' concretamente esprimere tutto questo meglio
della disponibilita' all'impegno da parte del Rettore Latorre''. ''Chi
volesse banalmente imbastire strumentalizzazioni e personalismi in
stile vecchia politica - conclude Progetto Calabrie - non solo ha
sbagliato indirizzo, ma mostra di non avere adeguata intelligenza
e lungimiranza''.
Solidarietà
dei DS ai forestali, a cui non vengono pagati i salari
13/02 ''I Ds esprimono solidarieta' attiva ai lavoratori forestali
in lotta per rivendicare il diritto al salario. E' inquietante. Non
accadeva da lunghi anni che ai forestali non venissero pagati gli
stipendi dovuti''. Lo afferma in una dichiarazione il segretario regionale
dei Ds, Nicola Adamo. ''La Lega di Bossi, il commissario ministro
Calderoli avrebbero dovuto - dice Adamo - verificare la trasparenza
amministrativa ed il tasso di utilita' sociale dell' impiego della
manodopera idraulico-forestale. Nulla di tutto questo. Anzi, sta succedendo
esattamente cio' che avevamo previsto: vogliono criminalizzare la
Calabria e dieci mila lavoratori e cancellare questa categoria. Noi
non ci stiamo; vogliamo, invece, una forestazione produttiva. Vogliamo
utilizzare i forestali come la risorsa strategica per un efficace
piano di messa in sicurezza e di ammodernamento del territorio calabrese.
Questa volta non chiediamo assistenza, vogliamo che i soldi pubblici
da spendere nella forestazione siano generatori di una nuova domanda
di sviluppo''.
Loiero:
“Il ruolo dei Comuni va esaltato”
13/02 Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione,
Agazio Loiero, incontrera' lunedì i rappresentanti dell' Anci
Calabria, l' Associazione dei comuni italiani, e della Lega delle
Autonomie. Loiero, e' scritto in un comunicato, ''annette a questo
incontro una particolare importanza: il ruolo dei Comuni, una risorsa
insostituibile nei rapporti con i cittadini, che e' stato notevolmente
ridimensionato e mortificato dal Governo di centrodestra, va al contrario
esaltato. Agli Enti Locali - prosegue la nota - ingiustificatamente,
da Tremonti e dalla Lega, sono stati imputati i guasti di una politica
finanziaria, che ha drasticamente ridotto i finanziamenti, obbligando
i Comuni ad aumentare tasse ed i tributi locali''. Loiero, al contrario,
ritiene che sia ''necessario esaltare il ruolo dei Comuni, specie
di quelli piu' piccoli, e delle Comunita' Montane, che costituiscono
la maggioranza dei Comuni calabresi''. A tal proposito, Loiero si
impegna ''a promuovere una serie di provvedimenti legislativi per
rilanciare il ruolo delle Autonomie Locali, cosi' come prevede la
legislazione vigente''. ''Loiero, ad esempio - conclude la nota -
ritiene indispensabile promuovere una legge regionale per destinare
risorse finanziare per la gestione consociata dei servizi comunali,
per rendere tali servizi piu' efficienti e piu' vicini alle esigenze
dei cittadini''. All'incontro sara' presente i direttivo dell' Anci
e della lega della Lega delle Autonomie.
Abramo
“Loiero arriva in ritardo. I comuni calabresi dono già
diventati protagonisti”
13/02 “I Comuni calabresi sono già diventati protagonisti
della nuova Calabria perché in questi anni, grazie all’impegno
di Anci, hanno acquisito consapevolezza del loro insostituibile ruolo.
Mai, prima d’ora, i sindaci erano riusciti a contare tanto,
entrando direttamente nel merito delle grandi scelte della Regione.
Siamo diventati una nuova classe dirigente, più concreta e
moderna, che inevitabilmente si andrà a sostituire alla politica
politicante che imperversa da trent’anni in Calabria. Siamo
stati un elemento di unità e abbiamo introdotto il metodo della
concertazione e della collaborazione. Anche in questa materia, il
candidato del centrosinistra arriva tardi, promettendo cose che sono
già state realizzate o comunque avviate da una gestione dell’Anci
unitaria e coraggiosa. Sono certo che i colleghi del direttivo Anci
spiegheranno al candidato del centrosinistra che i Comuni non solo
non partono da zero, come egli vorrebbe fare credere, ma sono molto
più avanti della politica professionistica e salottiera di
cui la Calabria può fare volentieri a meno”. Lo ha detto
Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione, autosospesosi
dalla presidenza dell’Anci Calabria, precisando che non ritiene
opportuno incontrare l’associazione che ha guidato fino a qualche
settimana fa. “Il candidato del centrosinistra potrà
conoscere dalla viva voce dei valenti colleghi del direttivo Anci
l’enorme mole di lavoro che, unitariamente, al di là
degli schieramenti, abbiamo svolto in questi anni. Apprenderà
quali forti iniziative abbiamo adottato per incidere profondamente
sulle scelte della Regione, in tutte le materie, dai finanziamenti
europei alla sanità, dalla politica delle acque ai lavori pubblici,
dalle politiche dell’occupazione a quelle per l’ambiente.
Soprattutto, potrà verificare quanto l’Associazione si
sia adoperata per richiedere al Governo e in primo luogo al ministro
Pisano un intervento mirato, una forza speciale capace di vigilare
sulla sicurezza di sindaci e amministratori nel mirino dei poteri
criminali. D’altra parte il lavoro svolto dall’Anci per
avviare il processo di deleghe dalla Regione agli enti locali è
sotto gli occhi di tutti. Nella prossima legislatura, conto, da presidente,
di portare velocemente a conclusione, proprio la questione delle deleghe
. La Regione che io immagino sarà un grande centro di programmazione
e di indirizzo, mentre la gestione dei servizi e delle risorse toccherà
alle autonomie locali”. “Sul ruolo dei piccoli Comuni
ho ben poco da aggiungere a quanto abbiamo fatto in questi anni, alle
molteplici iniziative assunte per favorire le unioni e i consorzi.
Posso dire, con molta soddisfazione, che le esperienze maturate con
i PIT e con le conferenze dei sindaci delle Aziende Sanitarie sono
state esaltanti perché hanno fatto maturare una nuova coscienza
unitaria. Penso che la mia candidatura alla Presidenza della Regione
sia un po’ una vittoria per tutti i sindaci calabresi che, attraverso
questa scelta, hanno visto riconosciuta e legittimata la loro funzione”.
Buonfiglio
(Agea) “I rappresentant dei partiti nelle istituzioni sostengano
Abramo”. Plauso di Scopelliti
13/02 ''Condivido la tesi di una lista della societa' civile purche'
composta da persone effettivamente non riconducibili alle forze politiche
e direttamente collegata alla figura del candidato presidente. Ma
innanzi tutto sono i rappresentanti dei partiti nelle istituzioni
che devono per primi sostenere la candidatura di Sergio Abramo''.
A sostenerlo e' stato Antonio Buonfiglio, presidente dell' Agea, stretto
collaboratore del ministro Alemanno, e responsabile per il Mezzogiorno
di Destra sociale, una delle componenti di An. Buonfiglio ha partecipato
stamani a Cosenza ad una riunione nel corso della quale e' stata analizzata
la possibilita' di realizzare una lista civica che sostenga il candidato
del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, Sergio Abramo.
''Per quanto riguarda il mio partito - ha aggiunto Buonfiglio - penso
al sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti, al presidente della Provincia
di Catanzaro, Traversa, al sindaco di Crotone, Senatore. Raccolgano
l' esempio dato alle europee da Fini, Alemanno e Gasparri, lo trasmettano
alle altre forze della coalizione, scendano direttamente in campo
nel proporzionale e conducano la Casa delle liberta' alla vittoria
in Calabria''.
Per il sindaco di Reggio Calabria, Peppe Scopelliti, ''l' intento
di Buonfiglio e' pregevole e deve far riflettere l' intera classe
dirigente di An. Pone, in un momento cosi' delicato, Alleanza Nazionale
al centro del dibattito politico. Prova ne sia che proprio ieri l'
altro in una riunione di rappresentanti istituzionali al livello provinciale
di Reggio ho consegnato un documento di 100 tra dirigenti ed eletti
di An nelle mani del commissario on.Valentino ponendo alcuni aspetti
fondamentali. In primo luogo quello che tutti i dirigenti della provincia
di Reggio di An (Rositani, Valentino, Meduri, Pirilli, Sarra, Napoli
e il sottoscritto) partecipino o direttamente o con un loro rappresentante,
esponendosi in maniera dichiarata per far si' che il consenso elettorale
di An, alle comunali ed alle europee, si confermi in maniera positiva.
Ho indicato anche la necessita' di una lista nel proporzionale guidata
dal sen.Meduri che riesca a capitalizzare tutte le eventuali emoraggie
di consenso, nella base, con la candidatura dell' on.Aloi. Se si agira'
in sintonia con quanto da noi proposto certamente avremo una lista
altamente competitiva e tutto questo contribuira' di certo per il
successo del centrodestra e di Sergio Abramo''.
Loiero
per San Valentino va, sul treno dell’amore della Margherita,
a Soveria Mannelli
13/02 Domani, festa di San Valentino, Agazio Loiero, candidato del
centrosinistra alla presidenza della Regione, salira' insieme a un
centinaio di persone sul treno che da Catanzaro porta a Soveria Mannelli.
Il viaggio, organizzato dalla Margherita provinciale di Catanzaro
in occasione della Festa degli innamorati, avra' come madrina Flavia
Vento, che trascorrera' in Calabria l' intera giornata e che in mattinata
incontrera' gli studenti catanzaresi. Il ''treno dell' amore'', e'
scritto in un comunicato, partira' dal capoluogo calabrese alle 15.09
e arrivera' a Soveria Mannelli alle 16.12. Sulle carrozze insieme
a Loiero viaggeranno giovani coppie di fidanzati. Alle fermate di
Gimigliano e Decollatura saliranno sul convoglio gli amministratori
locali. Durante il percorso Loiero avra' un confronto anche con i
rappresentanti del trasporto pubblico locale delle Ferrovie della
Calabria. Il viaggio da Catanzaro a Soveria Mannelli non sara' l'unico
appuntamento con il candidato del centrosinistra. Una volta arrivato
a destinazione Loiero visitera' le Industrie tipografiche ed editoriali
Rubettino e l' industria della trasformazione dei prodotti del suolo
''Luna Funghi''. La giornata si concludera' a Villa Pellico con l'
incontro ''Piccoli Comuni ed Aree Interne, Risorse della Calabria''.
Fava
(Udeur) “Non ci sorprende che Abramo eluda il confronto”
13/01 ''Non ci sorprende che Abramo eluda il confronto, senza rispondere
a due questioni cruciali: il fallimento del centrodestra; l' inqualificabile
forzatura sulla legge elettorale con uno sbarramento che penalizza
le minoranze e conculca rappresentanza e democraticita'''. A sostenerlo
e' il consigliere regionale dell' Udeur, Nuccio Fava. ''Comprendiamo
- ha aggiunto Fava - le difficolta' di Sergio Abramo. Politico accorto
e amministratore esperto, anche del patrimonio di famiglia, prescelto
senza appello dal Cavaliere, dopo la liquidazione senza appello di
Chiaravalloti, conosce bene le difficolta' dell' impresa. Accresciute
dalla candidatura di Natino Aloi e dalle buone ragioni di Agazio Loiero
che puo' contare su uno schieramento assai ampio, che potrebbe forse
litigare di meno, ma che comunque non e' una caserma come la Casa
delle liberta', in cui il collante e' essenzialmente il potere''.
In particolare, secondo Fava, sulla questione della legge elettorale,
il candidato presidente del centrodestra, ''sia pure in modo cortese,
non ha risposto alla nostra sollecitazione per un estremo tentativo
diretto a sanare i profili di incostituzionalita' della nuova legge.
A poche ore dal Consiglio - ha aggiunto Fava - non sappiamo neppure
se un qualche ascolto e accoglimento ricevera' la nostra richiesta
di convocazione straordinaria della Conferenza dei capigruppo. Si
comprende benissimo la cautela e la prudenza. Che non puo' pero' diventare
atteggiamento pilatesco e gioco a scaricabarile. Confortati da autorevoli
pareri scientifici siamo convinti che organi istituzionali e forze
politiche della regione dovrebbero trovare, con lungimiranza e coraggio,
una soluzione di riequilibrio e di piena legittimita' costituzionale.
Sergio Abramo sembra invece non sapere che pesci pigliare e sceglie
la via del silenzio. Meglio certo il silenzio delle parole a vanvera,
della mera propaganda. L'assunzione di responsabilita' pero', in politica
come nella vita, diventa ad un certo punto ineludibile. E i cittadini-elettori
sapranno valutare e difficilmente perdonerebbero una intera classe
politica che, per meschini calcoli o per sola insipienza, vedesse
bocciati dalla Consulta suoi atti fondamentali: prima lo Statuto e
poi la legge elettorale. Mettendo a repentaglio, in quest' ultimo
caso - ha concluso Fava - la legittimita' dell' intero procedimento
elettorale che rischia di venire invalidato. Sarebbe davvero un orribile
papocchio di cui Abramo e la sua maggioranza porterebbero per intero
la responsabilita'''.
Rotondi
(DC) “Senza accordo con la CDL correremo da soli”
13/02 'In assenza di un accordo con la Cdl correremo da soli. Ho
il dovere di dire, pero', che il ritardo con cui la Cdl risponde alla
nostra disponibilita' non sara' privo di danni''. E' l'avvertimento
che Gianfranco Rotondi, presidente della Democrazia Cristiana, ha
fatto presentando a Cremona la lista regionale del suo partito. ''Tanto
per cominciare - ha spiegato Rotondi - ammesso che domani faremo l'accordo,
non sara' piu' in tutte le regioni: qualche parolina l'abbiamo data
e non amo tornare indietro sulla parola data. A questo punto, rispetto
alla Dc la Cdl pecca anche di maleducazione: poco male, qualche danno
ormai se lo e' gia' procurato. Tanto per dirla tutta: Ghigo in Piemonte
comunque non lo possiamo piu' appoggiare perche' abbiamo dato un'altra
parola. E se non c'e' una risposta della Cdl entro domani, anche in
Abruzzo e in Calabria avverranno fatti nuovi. Io non sono Mastella,
non so fare le trattative, posso solo avvertire gli amici, se sono
ancora amici''.
Verdi
e Governo Civico verso una lista comune. Nuove adesioni
13/02 Stanno proseguendo in queste ore gli incontri per dare vita
ad una lista comune gia' delineata da Verdi e Governo civico, alla
quale si aggiungono i socialdemocratici di Colella e Conforti. Altre
riunioni con forze politiche e gruppi sono in programma per questa
sera. E' gia' delineato anche il nome della lista: ''Uniti per la
Calabria'', che consegnera' una piattaforma programmatica a Loiero.
Domani e' invece in programma una riunione di 'Progetto Calabrie'.
Il consigliere regionale dei Verdi Diego Tommasi ha inoltre confermato
in serata che continuano gli incontri per la definizione dei partner
dell'alleanza elettorale Uniti per la Calabria. ''I nuovi ingressi
- ha detto Tommasi - verranno decisi congiuntamente. Continuano gli
incontri per allargare l'aggregazione con la piena condivisione dei
partner al di fuori di Uniti per la Calabria. Per cui ogni ulteriore
notizia e' priva di fondamento''.
La
Mussolini in Calabria per presentare la candidatura Aloi. “Nessun
accordo con la CDL”
12/02 Fa molto rumore la candidatura di Fortunato Aloi, sottosegretario
nel primo governo Berlusconi, alla presidenza della Regione Calabria
sotto la bandiera di Alternativa Sociale, il movimento fondato da
Alessandra Mussolini. La presentazione ufficiale e' avvenuta stamani,
a Reggio Calabria, nel corso di una manifestazione cui ha partecipato
la stessa Mussolini. ''La linea del centrodestra in Calabria - ha
detto Aloi - non e' in discontinuita' con il centrosinistra. Quando
i vescovi della Calabria denunciano la presenza di un vuoto etico
in Calabria c'e' davvero di che preoccuparsi. C' e' un trasversalismo
deteriore che rifiutiamo. E non possiamo accettare il metodo, nulla
togliendo alla persona, di riunirsi a Roma e di dividersi il territorio
nazionale: in questa Regione un mio amico, in un' altra uno dei tuoi.
Cosi' non conta la storia, non contano i valori. Ecco perche', allora,
la nostra scelta''. Poi la dichiarazione di fondo: “Alternativa
sociale non fara' nessun accordo con la Cdl in vista delle prossime
elezioni regionali” ha detto la stessa Mussolini ''La destra
in Italia - ha sostenuto Alessandra Mussolini - e' stata svenduta
ed umiliata. La nostra posizione politica e ideologica e' ben precisa:
noi non stringeremo accordi con la Casa delle Liberta', ne' ovviamente
con il centrosinistra, alle prossime regionali''. Quindi un ulteriore
handicap per Abramo che a Reggio perde moltissimo del terreno che
qualcuno aveva indicato come minato. La destra nella provincia reggiana
ha sempre fatto cappotto e questa presentazione potrebbe essere addirittura
il colpo di grazia per la CDL che avvantaggerebbe notevolmente il
candidato della Unione. Amesso che le candidature rimangano solo le
attuali. Poi alla domanda se si sente l’erede di Giorgio Almirante,
vecchio leader dell’MSI partito storico della destra italiana,
la Mussolini h replicato: ''Io vera erede di Giorgio Almirante? Cosi'
dicono...''. ''I nostri elettori - ha aggiunto Alessandra Mussolini
- non vogliono essere rappresentati ne' da Prodi, ne' da Berlusconi.
Non abbiamo fatto una scelta di comodo e ci presenteremo in tutte
le Regioni''. ''La mia scelta di candidarmi nel Lazio ed in Campania
- ha sostenuto poi Mussolini - e' una doppia sfida: contro lo strapotere
del centrodestra nel Lazio, e contro il fallimento dell' amministrazione
Bassolino''. ''La scelta di candidare in Calabria Fortunato Aloi -
ha concluso - e' significativa perche' egli ha dato la sua disponibilita'
per questa battaglia politica pur in presenza della legge elettorale
con lo sbarramento del 4%. Un atto coraggioso, ma soprattutto di onesta'
politica e morale''
Adamo
capolista dei DS che insistono sulla lista unica Uniti nell’Ulivo
12/02 ''Rimane attuale la proposta avanzata dai Ds in sede congressuale
di pervenire ad una lista unitaria 'Uniti nell' Ulivo' ma il partito
di Cosenza si impegna a costruire una lista aperta e plurale acquisendo
la disponibilita' a candidarsi come capolista Nicola Adamo''. Lo sostiene,
in una dichiarazione, Mario Franchino, segretario
della federazione dei Ds di Cosenza. ''Si sono concluse - sottolinea
Franchino - le consultazioni dei 6 collegi camerali della provincia
di Cosenza avviate nei giorni scorsi dalla segreteria della Federazione
provinciale per raccogliere le proposte di candidatura per le prossime
elezioni regionali del 3 e 4 aprile. Alle riunioni di collegio, che
sono state convocate per due volte prima del congresso nazionale e
immediatamente dopo, hanno partecipato migliaia di compagni in rappresentanza
delle oltre 150 unita' di base del territorio, dirigenti e militanti
dei Ds cosentini''. ''Nelle assemblee - afferma il segretario provinciale
- e' emersa unanime la richiesta di disponibilita' al segretario regionale
del partito Nicola Adamo, a capeggiare la lista nella Circoscrizione
di Cosenza, partendo dalla considerazione che la sfida che i Ds e
l' intero centrosinistra dovranno affrontare e' alta e quindi e' necessario
che il partito metta in campo la sua rappresentanza piu' credibile,
sperimentata ed autorevole. E' evidente pero' che, allo stato, il
pronunciamento dei socialisti e della Margherita non va in questa
direzione. Pertanto i Ds di Cosenza chiedono che la Federazione calabrese
di Uniti nell' Ulivo che si riunisce lunedi' prossimo 14 febbraio
a Lamezia Terme, si pronunci sul merito in maniera definitiva ed ufficiale.
Ove dovesse essere esplicitato il diniego delle altre forze alla lista
unitaria, sin da subito i Ds cosentini dichiarano di non rinunciare
al progetto dell' Unita' dei Riformisti''. Secondo il segretario provinciale
di Cosenza dei Ds ''la lista aperta e plurale rappresenta una tappa
coerente con l' obiettivo di costruire una unita' piu' vasta dei riformismi
cattolico, socialista, laico-ambientalista e liberaldemocratico. I
Ds di Cosenza, anche per questo chiedono a Nicola Adamo di essere
lui a candidarsi ed a capeggiare una lista che sia autenticamente
coerente con l'espressione di tale progetto''.
Costituita
anche a Catanzaro l’assemblea provinciale di “Unità
Socialista”
12/02 Si e' svolta oggi, nella sala del Consiglio comunale di Catanzaro,
l' Assemblea costitutiva provinciale di ''Unita' Socialista'', il
nuovo movimento politico cui hanno aderito lo Sdi, Socialismo e' Liberta',
i riformatori per l' Europa, i laburisti, il Pse di Mancini. All'
incontro hanno partecipato i consiglieri comunali di Unita' Socialista
Iaconoantonio e Guerriero, che ha coordinato il dibattito, il sindaco
di Girifalco Mario Deonofrio, e Francesco Perri. Rosario Olivo, aprendo
i lavori, ha evidenziato, secondo quanto riferito in un comunicato,
''come la straordinaria partecipazione alle iniziative politiche di
tanti militanti confermi come in Calabria l' impegno dei socialisti
deve essere rivolto a rafforzare lo schieramento di centrosinistra
volendone rappresentare il valore aggiunto nella sinistra democratica
e riformista. Ovunque - ha aggiunto Olivo - i socialisti hanno risposto
all' appello dimostrando con la loro partecipazione quanto sia viva
la voglia di continuare ad essere protagonisti di una battaglia riformista
che in Calabria ha visto da sempre i socialisti in prima linea per
il riscatto e la crescita sociale ed economica della Regione''. Olivo
ha insistito particolarmente sul confronto per il programma del centrosinistra
e per questo ha ribadito l' impegno di Unita' Socialista di organizzare
per fine mese a Catanzaro la conferenza programmatica regionale con
la presenza del candidato dello schieramento alla presidenza della
Regione. Franco Nistico', dell' esecutivo regionale di Unita' socialista,
ha fatto riferimento a quanto Mario Casalinuovo ha affermato di recente
sul ruolo che deve assumere Unita' socialista in Calabria che e' quello
di unire i socialisti nello schieramento di centrosinistra per contribuire
alla vittoria del suo candidato Agazio Loiero e lavorando, nel contempo,
per unire, nella prospettiva, tutta la sinistra democratica e riformista
in un'unica grande formazione politica. Per Nistico' il programma
''deve essere caratterizzato da una particolare attenzione verso i
giovani laureati e diplomati calabresi, impegnando la nuova Giunta
ad investire in formazione tecnologica ed all' uso applicato delle
tecnologie informatiche specializzate. Nello stesso programma - ha
concluso Nistico'- deve trovare adeguato spazio l' applicazione di
un preciso codice etico ed una concreta e sistematica politica per
la difesa del suolo con la utilizzazione produttiva anche degli operai
idraulico-forestali''. I lavori sono stati conclusi da Tonino Leone,
presidente regionale dello Sdi che si e' soffermato sul ruolo che
hanno esercitato i socialisti nella vita democratica del Paese ''praticando
nei fatti quel riformismo cosi come oggi viene riconosciuto dallo
stesso partito dei Ds a conclusione del loro congresso nazionale di
Roma, assumendo, tra l' altro la denominazione di Partito del Socialismo
Europeo. E' un significativo passo in avanti - ha continuato Leone
- sulla strada del rafforzamento dello schieramento riformista ma
occorre impegnarsi perche' in Calabria le liste di Unita' Socialista
abbiano una affermazione per legittimare, intanto, la scelta unitaria
dei socialisti nel centro sinistra e diventino determinanti per battere
il centrodestra. A questo fine e' necessario che il programma di Loiero
tenga presente sia l' attuazione di un codice etico che dimostri ai
calabresi una concreta inversione di tendenza per la gestione delle
politiche regionali nel segno della trasparenza e della moralita'
e che valorizzi ed unisca i territori della Calabria. In questo quadro
deve affermarsi il ruolo di Catanzaro come centro direzionale a servizio
della Regione investendo, valorizzando e potenziando l' area di Germaneto
come punto di collegamento e di aggregazione dell' area centrale della
Calabria''. Concludendo i lavori, Leone ha proposto all' assemblea
- che ha approvato alla unanimita' - di delegare la presidenza ad
indicare un coordinamento che guidi ''Unita' Socialista'' in provincia
di Catanzaro.
Bartoletti
(FI) “Il centrosinistra annulla i partiti minori”
12/02 “Il passaggio dei dissidenti di Italia dei Valori alla
Margherita, la certa esclusione di liberaldemocratici, Repubblicani
europei, Socialdemocratici e Pse dal listino, confermano che Ds e
e Margherita vogliono ridurre allo zero i partiti piu' piccoli: a
loro dico di venire da noi''. Lo afferma Sergio Bartoletti segretario
provinciale di Cosenza di Forza Italia. ''All' interno del centrosinistra
- sostiene Bartoletti - non c' e' democrazia, ma partitocrazia imperante.
Ds e Margherita stanno egemonizzando tutto e certamente toglieranno
liberaldemocratici, repubblicani europei, socialdemocratici e Pse
dal listino''. A giudizio di Bartoletti ''l' adesione di 'Calabria
dei Valori' alla Margherita e' l' ennesimo passo di strategia offensiva
tesa a ridurre i partiti minori allo zero''.
Guagliardi
(PRC) “Ingiuste le accuse di Progetto Calabrie”
12/02 “Trovo singolare la piccata nota di Progetto Calabrie
verso il nostro commissario regionale, Stefano Zuccherini, in merito
al mancato accordo per una lista unitaria con Rifondazione comunista”.
E’ quanto afferma il capogruppo di Rifondazione Comunista alla
Regione, Damiano Guagliardi. “Non entro nel merito delle dichiarazioni
addebitate a Zuccherini – continua Guagliardi - ma mi scuote
il concetto di ‘comportamento egemonico’ che Rifondazione
comunista avrebbe esercitato verso Progetto Calabrie determinando
il fallimento del percorso comune. Preliminarmente, vorrei porre all’attenzione
che il Prc ha conseguito, quale risultato numerico nelle tornate elettorali
politiche ed europee, poco meno di 60.000 voti e che in Calabria,
il partito è organizzato in cinque Federazioni, in circa duecentocinquanta
circoli, governa in tre province e in moltissimi comuni; e, laddove
non si governa, si fa opposizione con gli eletti e il movimento. Sono
poi da ricordare le lotte e i movimenti che questo partito ha costruito
e sostenuto: sul terreno del lavoro, per la difesa dell’ambiente
e nella lotta alla criminalità organizzata.
Mi chiedo, allora: è legittimo pensare che questa formazione
politica, che aspira ad essere la terza forza della coalizione, possa
tranquillamente rinunciare alla sua storia, al suo progetto, alla
sua identità per sciogliersi tranquillamente in una lista la
cui composizione culturale e politica è quanto meno eterogenea,
o, come una volta si direbbe, interclassista?
A me sembra ingiusto, o almeno senza senso della misura, accusare
un partito come il nostro, di comportamento egemonico solo perché,
difendendo il suo simbolo, ha voluto difendere il suo patrimonio di
militanti e di intelligenze che hanno scelto la via della militanza
in Rifondazione.
Sono cresciuto abbastanza e conosco bene questa Calabria e i poteri
che essa esprime, per avere la certezza di affermare che la politica
non si fa né solo con le categorie morali, né con gli
anatemi. Se così non fosse, proporrei una lista che avesse
come messaggio chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Penso, quindi, che un tentativo egemonico abbia cominciato a farsi
avanti dal superamento della proposta di dibattito di Ora locale per
un programma comune per la Calabria, dibattito in cui il sottoscritto
è tra i primi ad aver aderito. Quel movimento che è
cresciuto e affermato, ha poi travalicato la dimensione dei ruoli
e dei soggetti politici nell’ambito di una cultura bipolare
ed egemonizzante avulsa dal contesto reale. Per questo, è ingeneroso
accusare di egemonismo, l’unico partito che ha sostenuto il
candidato di Progetto Calabrie alla presidenza della Regione. Alla
base di ciò, penso vi sia la risposta negativa di tutto il
partito calabrese verso chi ha avuto la protervia e la presunzione
di chiederci l’autoscioglimento dalla scena politica regionale.
Vorrei chiudere con una piccola considerazione che mi sollecita ad
essere prudente nel giudicare e condannare senza distinzioni l’intera
classe politica dirigente calabrese, perché in questo modo
si giudica negativamente l’intero elettorato calabrese. E se
ciò è vero, non credo che facilitiamo la vittoria del
centro sinistra”.
Abramo.
“Servono 20 mila posti di lavoro da raggiungere con filiere
produttive”
12/02 ''La Calabria, nonostante gli sforzi, e' indietro di trent'anni
e bisognera' lavorare giorno e notte per recuperare, almeno in parte,
questo gap. Per fare cio', occorre una netta rottura con un passato
fatto di clientele, di incentivi distribuiti a pioggia, di imprese
morte prima di nascere e di promesse non mantenute''. E' quanto ha
detto a Montepaone Lido, in provincia di Catanzaro, Sergio Abramo,
candidato del centrodestra alla presidenza della giunta regionale
della Calabria. Abramo ha ''lanciato un messaggio di unita' ai calabresi''
nel corso della manifestazione organizzata dal capogruppo alla Regione
del Nuovo Psi, Francesco Galati, e che ha visto la partecipazione
dei dirigenti regionali e provinciali di Forza Italia, An, Udc, di
numerosi sindaci e amministratori della fascia jonica. ''Ci servono,
nel medio periodo, 10-20mila posti di lavoro - ha proseguito Abramo
- che possono essere creati solo con un ampio progetto che attiri
nella nostra regione la grande imprenditoria, come e' accaduto in
Basilicata con la Fiat a Melfi, ma sia anche capace di avviare poche,
ma significative ''filiere'' produttive' E Abramo annuncia che si
battera' ''per uno sviluppo autosufficiente, perche' un'economia basata
solo sugli incentivi e' destinata a morire. Su questo progetto, che
punta a rendere competitivo il sistema Calabria - ha detto ancora
Abramo - chiedero' il voto a tutti i calabresi, anche al di la' degli
schieramenti, perche' penso che ci sara' bisogno di un largo consenso
per avviare un'operazione cosi' importante e delicata''. ''Il voto
di aprile non e' importante per il destino dei due candidati alla
Presidenza, ma e' importantissimo per il futuro dei nostri figli.
Nessuno deve restare a casa - ha concluso Abramo, riferendosi evidentemente
al grande numero di indecisi segnalati da tutti i sondaggi - perche'
chi non vota delega ad altri le proprie scelte''.
Veraldi
(Margherita) “Cosa pensa veramente Abramo di Chiaravalloti?”
12/02 “Cosa pensa effettivamente Sergio Abramo di Giuseppe
Chiaravalloti e del suo operato come presidente della Regione?”
A chiederselo, in una dichiarazione, e' Donato Veraldi, senatore della
Margherita. ''Con l' uscita sui muri di tutta la regione di due manifesti
raffiguranti Chiaravalloti ed Abramo - afferma Veraldi - il centrodestra
ha mostrato definitivamente la sua strategia elettorale, che e' quella
della continuita' tra passato e presente. Per il futuro per fortuna
decideranno i cittadini calabresi, che, da questo senso di continuita'
tra Abramo e il presidente in carica possono ben capire qual e' il
futuro che prospetta il candidato del centrodestra che, in verita',
a microfoni spenti dice tutto il contrario su Chiaravalloti di quello
che poi afferma in pubblico. Le contraddizioni, insomma, sono tante,
evidenti e difficili da sciogliere. Ci chiediamo come fara' Abramo,
che un giorno appare insieme a Chiaravalloti sui manifesti e l'altro
non puo' che prendere le distanze dallo stesso Chiaravalloti visto
lo stato comatoso in cui versa la regione. Ci puo' dire Abramo, allora,
da che parte sta?''.
Rositani
(AN) “Nessun dubbio sulla qualità di Abramo”
12/02 ''Non abbiamo nessun dubbio sulla qualità di Abramo
e tutto il centrodestra si compatterà''. Lo ha detto questo
pomeriggio a Reggio Calabria, il coordinatore Regionale di Allenza
Nazionale in Calabria, Guglielmo Rositani, partecipando alla manifestazione
politica a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza
della giunta regionale della Calabria, alla quale hanno partecipato
oltre mille supporter. ''Siamo tutti compatti con Abramo anche se
- ha aggiunto Rositani - avremmo preferito un candidato di Reggio
Calabria''. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'europarlamentare
di Alleanza Nazionale Umberto Pirilli che non ha nascosto che avrebbe
preferito come candidato Pietro Fuda, l'attuale presidente della Provincia
di Reggio Calabria. Pirilli, comunque, ha assicurato l'impegno di
An attorno alla candidatura di Sergio Abramo, suggerendogli di candidare
nel listino Renato Meduri come garante del centrodestra della Provincia
di Reggio Calabria.
Pirillo “La Margherita capace di interagire con la società
civile”
12/02 “La Margherita ha dimostrato in questi anni una grande
capacità di interagire con la società civile, raccogliendo
le istanze che arrivano dal territorio, interpretandone le peculiarità
e valutando a fondo ogni valore presente sul territorio calabrese”.
Questo è quanto afferma l’on. Mario Pirillo, presidente
del gruppo regionale della Margherita.
“In questi cinque anni – ha spiegato l’On. Pirillo
– abbiamo più volte denunciato le inefficienze dell’esecutivo
di centrodestra, le mancanze del sistema sanitario, i ritardi nell’impiego
delle risorse comunitarie, le iniziative in tema di occupazione fortemente
inadeguate che hanno al contrario alimentato ulteriori forme di precariato.
Le nostre iniziative, concretizzatesi attraverso progetti mirati indirizzati
allo sviluppo del territorio, sono state puntualmente disattese da
vecchie logiche legate al potere. Ora la Calabria tutta – ha
concluso il presidente del gruppo della Margherita – ha avviato
una decisa inversione di rotta sostenendo a gran voce la coalizione
di centrosinistra e il nostro candidato presidente, Agazio Loiero”.
Il
sen. Gentile nominato commissario provinciale a Brindisi
12/02 Antonio Gentile e' stato nominato commissario provinciale di
Forza Italia a Brindisi. A renderlo noto e' stato lo stesso senatore
del partito azzurro, componente della Commissione antimafia e della
Commissione Finanze di Palazzo Madama. ''Sono onorato della nomina
- ha detto Gentile - voluta da Sandro Bondi in una citta' come Brindisi,
guidata da un sindaco come Domenico Mennitti e che ha parlamentari
come Vitali e Sardella. Insieme a loro ed al coordinatore regionale,
Mazzaracchio, saro' in Puglia nella prossima settimana''. ''Brindisi
- ha aggiunto Gentile - e' una delle citta' piu' importanti e strategiche
del meridione ed e' per me un onore poter reggere il partito in questo
momento: un partito che ha al suo interno grandi personalita' ed un
sindaco di raffinato spessore intellettuale''.
Fava
(Udeur) fa un appello ad Abramo per una larga intesa sulla nuova legge
elettorale
12/02 Il consigliere regionale Nuccio Fava, dell' Udeur, ha reso
noto di avere avuto una conversazione telefonica con il candidato
del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo, nel
corso della quale gli ha chiesto di dare il suo ''autorevole contributo
per la regolarita' del procedimento elettorale''. Fava ha espresso
le preoccupazioni, ''ritenute sempre piu' fondate, del rischio di
incostituzionalita' della nuova legge elettorale, varata precipitosamente
e in un clima surriscaldato dopo oltre trenta ore di seduta ininterrotta''.
''La decisione del Consiglio dei Ministri di rinviare alla settimana
prossima l' esame della legge elettorale calabrese puo' significare
- ha sostenuto l' esponente dell' Udeur - che problemi di legittimita'
siano stati individuati, a livello tecnico, dagli uffici della Presidenza
del Consiglio e del ministero per gli affari regionali. Resta comunque
il dato che nessun Consiglio regionale ha adottato una legge simile
a quella calabrese. La regione Marche, ad esempio, la cui legge pende
sotto il giudizio della Consulta, ha nel frattempo deciso di rinviare
alla prossima legislatura l' entrata in vigore della nuova normativa
e, al fine di evitare rischi, di affrontare il voto del 3 e 4 aprile
in base alla vecchia legge''. ''Saggezza richiederebbe - ha proseguito
Fava - che anche il Consiglio regionale calabrese, senza polemiche
retrospettive e guardando in avanti, sapesse rapidamente eliminare,
con un largo accordo, i punti piu' controversi e a rischio di costituzionalita'.
Si tratta evidentemente dello sbarramento, che contraddice la garanzia
di ampia partecipazione e di rappresentanza delle minoranze e delle
forze politiche minori, sia quelle di lunga tradizione sia di nuova
formazione; ma anche di riparare al grave vuoto della nuova legge
che non garantisce, secondo quanto invece prescrive il nuovo Statuto,
la rappresentanza in Consiglio di tutte e cinque le province calabresi.
Se si votasse con la legge elettorale appena approvata, non solo Vibo
ma anche Crotone rischierebbero di rimanere esclusi dal nuovo Consiglio
regionale''. ''Nella tua veste di candidato presidente della Casa
delle liberta', in considerazione anche della tua ricca esperienza
di sindaco e di presidente dell' Anci - ha detto Fava ad Abramo -
ti renderai ben conto dei rischi che altrimenti corre la democraticita'
e la legalita' della societa' calabrese. Sollecito quindi un tuo intervento
rapido e autorevole affinche' anche la maggioranza e una efficace
iniziativa del presidente Fedele ci aiutino ad uscire, con una intesa
molto larga, dalle angustie e dai rischi presenti e che, tra l' altro,
peserebbero molto negativamente sull' andamento di tutta la campagna
elettorale''.
Zuccherini
(PRC) “Abbiamo un piede fuori dall’Unione”
11/02 "Rifondazione Comunista ha gia' un piede fuori dall'Unione
in Calabria. Ai rappresentanti della coalizione ho detto questo".
Stefano Zuccherini, commissario del Prc calabrese, ha confermato alla
stampa le riserve del suo partito espresse ieri nel corso di una conferenza
stampa, nel corso di una pausa del vertice dell'alleanza in corso
a Catanzaro. I lavori, iniziati alle 11 nella sede regionale della
Margherita, sono stati sospesi per consentire ai partecipanti di intervenire
con il candidato alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, all'inaugurazione
della sede dell'Unione. "Non hanno capito - ha detto Zuccherini
- che i problemi posti dal Prc sono seri". Il massimo rappresentante
del partito di Bertinotti in Calabria aveva posto un ultimatum ai
potenziali alleati: impegni programmatici seri in materia di lavoro,
lotta a forme di precariato dell'occupazione, potenziamnto della sanita'
pubblica, difesa dell'ambiente e, sopratutto, nessuna apertura ad
eventuali trasfughi del centro-destra, nessuna presenza di liste estranee
all'Unione. I lavori sono ripresi intornoalle 13. Vi partecipano con
Agazio Loiero ed il portavoce della Fed calabrese Marco Minniti, tutti
i partiti della coalizione: Ds, Margherita, Repubblicani Europei,
Sdi, Pdci, Verdi, Prc
L’avv.
Antonio Martire aderisce al PSE
11/02 L'avv. Antonio Martire, stimato ed apprezzato professionista,
ha aderito al Pse-Lista Mancini. Ne ha dato notizia il segretario
provinciale del movimento Salvatore Magarò il quale ha sottolineato
l'importanza della scelta di Martire che torna così all'interno
della casa socialista cui si ispira la sua formazione ed il suo pensiero
politico. Già membro del direttivo provinciale dell'Udeur e
responsabile giustizia del comitato cittadino, ha ricoperto per lo
stesso partito anche la carica di segretario del circolo di Carolei.
"L'esperienza politica maturata dall'avvocato Martire - ha dichiarato
Salvatore Magarò - arricchisce il Pse-Lista Mancini nel quadro
dei progetti di allargamento e rafforzamento della sinistra riformista
nell'area urbana ed in ambito regionale. Siamo certi che il contributo
di Antonio Martire - ha concluso Magarò - possa rappresentare
un elemento di stimolo per favorire l'aggregazione dei tanti socialisti
presenti nella provincia di Cosenza".
Loiero
inaugura la sede regionale dell’Unione, presenti i leader del
centrosinistra
11/02
Inaugurata stamani a Catanzaro la sede dell' alleanza di centrosinistra
che sostiene Agazio Loiero alla presidenza della Regione. Quattro
stanze al quinto piano di una palazzo al centro della citta', la sede
nella quale lavora parte dello staff che collabora con Loiero nella
campagna elettorale e' stata stamattina invasa da dirigenti, simpatizzanti
ed elettori di Loiero, che ha ringraziato tutti ed ha svolto insieme
a Marco Minniti, portavoce della Federazione dell' Ulivo, un intervento
politico incentrato sulla discussione in atto nell' Unione, i cui
dirigenti sono riuniti da stamattina alle 11 nella sede della Margherita.
''La sede - ha detto Loiero - me la immagino come un luogo aperto
e si puo' dire che da oggi inizia la vera campagna elettorale perche'
questa e' la sede vera dell' Unione, cioe' di una coalizione unita
e coesa, che e' la cosa piu' importante. L' unita' e' il bene piu'
prezioso e tutte le nostre sconfitte sono derivate dalla conflittualita'.
Dal 2002 in avanti le nostre vittorie sono state segnate invece dalla
nostra coesione''. Loiero ha fatto anche un cenno alle ''divisioni
nel centrodestra: ''i calabresi - ha sostenuto il candidato presidente
del centrosinistra - rigettano il modo di fare politica del centrodestra.
hanno fatto cadere l' interesse generale e questo ha provocato un
rigetto. Noi dobbiamo stare insieme, la gente non capirebbe le divisioni
e le difficolta' create dalla legge elettorale saranno superate''.
Il riferimento e' stato a quanto detto ieri da Rifondazione Comunista
ed ai problemi sollevati dal partito di Bertinotti, peraltro riconfermati
alla riunione di stamani dal commissario Stefano Zuccherini. ''Staimo
discutendo - ha detto Loiero - di come metterci insieme e dei criteri
per aggregare''. Concetti questi ribaditi da Minniti. ''La riunione
- ha detto Minniti - e' in corso. Stiamo discutendo essenzialmente
su due questioni: come avere un' organica e forte campagna elettorale
dell' intera Unione e come affrontare la riorganizzazione del campo
del centrosinistra dopo l' approvazione della legge elettorale. Non
sottovalutiamo i problemi ma riusciremo a risolverli''.
Progetto
Calabrie: “Accolto il codice etico. Non accettare candidature
da chi ha votato lo sbarramento”
11/02 La coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni regionali,
al termine della riunione di oggi dei segretari regionali della Gad,
ha accolto la richiesta di adottare un codice etico: lo riferisce
una nota del movimento Progetto Calabrie che aveva avanzato una richiesta
esplicita in tal senso sin dall' assemblea dei grandi elettori di
Lamezia Terme. ''Si tratta di una proposta - e' scritto nel comunicato
- che Progetto Calabrie ha posto in testa al proprio manifesto programmatico.
Il testo base sara' il Codice etico europeo di comportamento per gli
eletti locali e regionali. Un passo avanti fondamentale, anche se
rimangono ancora da definire alcune questioni sottoposte ancora oggi
da Progetto Calabrie all' attenzione degli alleati''. Per il movimento
e' ''particolarmente importante la necessita' di introdurre un controllo,
se non un freno, al transito incontrollato di politici provenienti
dal centro-destra. Da ora in avanti, ha proposto Progetto Calabrie,
ogni richiesta di adesione al centro-sinistra di singole personalita'
o di soggetti politici organizzati dovra' essere attentamente e collegialmente
vagliata dai segretari regionali dei partiti dell' Unione''. ''L'
occasione per dare un segnale in tale direzione puo' essere subito
individuata - e' scritto nel comunicato - Se la coalizione, infatti,
ritiene davvero che il centro-destra abbia voluto approvare la soglia
di sbarramento al 4% soprattutto per tentare di annullare il vantaggio
che veniva accreditato al candidato dell'Unione, Agazio Loiero, allora
bisogna con forza avere il coraggio di assumere sino in fondo la responsabilita'
delle proprie idee e dichiarare che nessun consigliere regionale tra
coloro che hanno votato la legge elettorale potra' essere candidato
nelle liste del centro-sinistra. Riferimento chiaro ai consiglieri
Crea e Cesareo''.
Consiglieri
di AN e FI scrivono a Rifondazione “Avete una formazione di
trasformisti”
11/02 ''Misiti, Nistico', Bianchi, Bagarani, Crea, Cesario, Camo,
Covello, Pezzimenti, Intrieri, Donnici. Allenatore Loiero. Questa
e' la formazione titolare dei trasformisti, tutti consiglieri regionali
e parlamentari eletti nella fila del centrodestra e poi approdati
nella coalizione che lei dovra' sostenere, parlando addirittura di
cambiamento''. Lo scrivono al commissario regionale di Rifondazione
Comunista, i gruppi consiliari di An e Fi al Comune ed alla Provincia
di Cosenza.
Nella nota, i capigruppo (Fausto Orsomarso e Sergio Bartoletti di
An e Fi al Comune, Pasqualina Straface e Mario Giordano di An e Fi
al Consiglio provinciale) dicono al commissario di Rifondazione che
''la transumanza non ha eguali e comincia dallo stesso candidato a
Governatore. Come possa conciliarsi il rinnovamento con la campagna
acquisti - prosegue la nota - e' difficile capirlo, ma noi siamo certi
che l'elettorato non premiera' queste scelte. Ci avete criticati per
la legge elettorale - continua la nota - ed avete due consiglieri
regionali che l' hanno votata; ci avete criticato per il Ponte ed
avete gli uomini forte del Ponte in lista; ci avete criticato per
il passato ed avete Nistico' insieme a voi Non c'e' che dire - si
chiede la nota - e' un bell'esempio di trasformismo, ma siamo sicuri
che questa squadra tipo incorrera' solo in insuccessi''.
Loiero:
“Perché la Telecom sta smobilitando in Calabria?”
11/02 Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza
della Giunta regionale e vicepresidente dei deputati della Margherita,
ha presentato un' interrogazione al Ministro delle Comunicazioni per
chiedere ''i motivi per i quali la Telecom sta procedendo alla ristrutturazione
della rete che provocherà la divisione in due della Calabria''.
''In riferimento alla vertenza che i lavoratori della Telecom Calabria
hanno intrapreso nei confronti dell' azienda - e' detto in un comunicato
- Loiero assicura che il suo intervento non si e' limitato a una mera
protesta sulla stampa, ma a questa si e' aggiunta un' interrogazione
parlamentare che e' stata presentata mercoledi' scorso''. Il deputato
della Margherita lamenta, in particolare, ''il taglio del 50 % del
personale Telecom in Calabria; che per il risanamento della rete non
è stata resa alcuna spesa; che la rete fissa di telecomunicazione
non consente in Calabria alle imprese e ai cittadini di acedere ai
nuovi servizi; che la qualità del servizio si riduce ogni giorno
di piu' e che tale politica aziendale fa solo lievitare l' occupazione
precaria dei Call Center''. ''Per ora - si aggiunge nel comunicato
- questo e' l' unico strumento che Loiero ha a disposizione per intervenire
sulla vertenza messa in atto dai lavoratori. Il candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione assicura, comunque, che in caso di vittoria
alle prossime elezioni regionali non consentira' la continua ed inarrestabile
spoliazione delle grandi aziende in Calabria''.
Mancuso
(DL) “Il Comitato Abramo è diventato strabico e distratto”
11/02 ''Spiacente di deludere il 'fantomatico' comitato elettorale
di Abramo ma temo che esso sia diventato strabico e sinceramente distratto'':
lo sostiene Pasquale Mancuso, coordinatore provinciale della Margherita
di Catanzaro, che risponde cosi' alle critiche espresse dal comitato
Abramo in seguito ad una sua precedente dichiarazione. ''Il mio riferimento
- sottolinea Mancuso - non era a Sergio Abramo, e lo si deduce chiaramente,
visto che mi sono riferito al centrodestra complessivamente considerato.
Il centrodestra - prosegue il coordinatore provinciale della Margherita
di Catanzaro - che, lo ripeto e ribadisco, come peraltro insegnano
le ultime tristi vicende dei lavoratori idraulico forestali, della
'tragicommedia' della tormenta di neve sulla A3 culminata nelle iniziative
legali annunciate del vertice Anas ai danni dei 'colpevoli' automobilisti
senza catene, in Calabria si esprime in formato opposizione 'dura
e pura' ed a Roma non riesce neppure ad 'entrare in campo' a difesa
della Calabria visto che e' la Lega a condurre il gioco indisturbata
e senza alcun limite e misura. Per il resto prendiamo atto che,ad
oggi, al contrario, in campo e' rimasto soltanto Agazio Loiero, candidato
presidente de L' UNIONE atteso che, all' ultimo confronto annunciato
di ieri, sui problemi scottanti della Sanita' con il presidente Chiaravalloti
e' rimasto - ancora una volta solitario e senza avversari. Uno scherzo
del destino o una semplice coincidenza? Al comitato elettorale di
Abramo l' ardua sentenza''.
Progetto
Calabrie “Grave e gratuita l’accusa di Zuccherini”
11/02 ''Se e' vera l' accusa di Zuccherini di essere noi 'interessati
piu' a una cooptazione dentro i partiti che a metterli in discussione'
e' grave quanto gratuita''. A sostenerlo e' Progetto Calabrie in un
comunicato diffuso stasera in relazione a quanto aveva detto ieri
il commissario regionale di Rifondazione comunista, Stefano Zuccherini.
''Nella sua conferenza stampa egli - aggiunge Progetto Calabrie -
ha, infatti, ripreso valutazioni e obiezioni politiche da noi gia'
avanzate nella lettera aperta a Loiero e con piu' comunicati stampa.
Indichi, Zuccherini, un solo atto che non sia stato coerente con le
ragioni e gli obiettivi del nostro movimento. Se invece egli dovesse
ritenere che il mancato accordo con Rifondazione circa la lista unitaria
autorizzi una illazione cosi' offensiva, confermerebbe in realta'
una chiusura ed un comportamento egemonico che sono state le vere
cause del fallimento della lista unitaria''. ''In ogni caso - conclude
la nota - Progetto Calabrie continuera' a svolgere la battaglia politica
per dare sempre maggiore dignita' al centrosinistra calabrese e propone
alle forze della coalizione che hanno dichiarato di condividere le
nostre preoccupazioni di degenerazione trasformistica, all' origine
del sostegno dato al centrodestra nel colpo di mano sulla legge elettorale,
di chiedere con fermezza alla coalizione una condanna netta e coerenti
scelte operative''.
Interrogazione
di Pirillo sui lavoratori della Sorical
11/02 Il presidente del gruppo regionale della Margherita, On. Mario
Pirillo, ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Presidente
della Giunta e all’Assessore ai Lavori Pubblici in ordine alla
situazione di precarietà occupazionale in cui versano 60 unità
lavorative addette alle conduzione degli impianti idrici della Sorical
Spa.
“La società Sorical Spa – scrive l’On. Pirillo
- è stata costituita per la salvaguardia e la gestione delle
risorse idriche in Calabria. Il Piano Industriale della Società
presentato prevede 250 unità lavorative per tutta la regione,
con il solo obbligo di assunzione del personale ex Casmez pari a circa
80 unità. Di esse sessanta unità lavorative da circa
20 anni svolgono attività lavorativa nel settore ed assunte
da imprese private in sostituzione del personale ex Casmez andato
in pensione”. Da quanto appreso sembra che tali lavoratori siano
in condizione di perdere il posto di lavoro. Per cui il capogruppo
della Margherita alla Regione chiede “quali iniziative e determinazioni
si intendono intraprendere per tutelare il livello occupazionale a
rischio e ridare dignità ai lavoratori in questo importante
settore, considerato che esiste il concreto rischio di disperdere
l’enorme bagaglio professionale acquisito da tale qualificato
personale che si rivela assolutamente indispensabile nella gestione
degli acquedotti calabresi e rilevato che il superamento della situazione
di precarietà di tale categoria di lavoratori è stata
più volte portata all’attenzione dei vari assessorati
competenti, incontrando disarmante indifferenza”.
Consulta
di Forza Italia boccia la gestione Covello alle FDC “deficit
di 48 milioni di euro nel 2004”
11/02 ''La gestione Covello, ormai al termine dopo la nomina del
Cda, ha prodotto un deficit di 48 milioni di euro solo nel 2004'':
e' quanto si afferma in una nota della Consulta regionale dei Trasporti
di Forza Italia in relazione alla situazione gestionale delle Ferrovie
della Calabria. ''Infatti - e' scritto nella nota - a fronte di sei
milioni di ricavi sono state effettuate 54 milioni di spese. L' analisi
dei costi dimostra una incapacita' totale ad attrarre risorse e ad
aumentare il volume dei ricavi e la persistenza di un modello di indebitamento
progressivo e di utilizzo elettoralistico della struttura''. ''Le
Fdc sono state espulse, per responsabilita' del suo amministratore
- prosegue la nota della Consulta - da ogni logica di traino dell'
area urbana e di individuazione di forme elevate di trasporto. Dall'
area urbana di Cosenza ai trasporti intercomunali di Reggio, si e'
registrata solo una grande involuzione. Meraviglia, da questo punto
di vista, il silenzio delle organizzazioni sindacali, evidentemente
coinvolte in discorsi di piccole promozioni di personale, ma colpevoli
di un atteggiamento che puo' produrre danni esiziali al futuro della
struttura''. ''Il dott. Franco Alberto Covello, che ha convocato una
conferenza stampa per attaccare il presidente del Consiglio, il Ministro
degli Interni ed il dott. Mario Scali, a cui, invece, vanno i nostri
auguri per una nomina meritata e prestigiosa, - conclude la nota dell'
organismo di settore di Fi - dovrebbe avvertire la sensibilita' di
restare in silenzio e di dimettersi dalla carica di consigliere di
amministrazione, dopo un periodo di oscurantismo in cui ha dimostrato
di essere sprovvisto di qualsiasi capacita' critica e manageriale''.
Il
Governo rinvia la decisione sulla legge elettorale calabrese
11/02 La recente legge elettorale approvata dalla Regione Calabria
è stata esaminata oggi dal Consiglio dei Ministri. Ma l'attesa
decisione sul suo impianto, in particolare sullo sbarramento di lista
del quattro per cento, non c'è stata. Il Consiglio, infatti,
non l'ha approvata nella seduta odierna rinviando ogni decisione (cioè
l'approvazione o il rinvio al consiglio regionale) ad altra data.
La nuova legge elettorale della Calabria è stata approvata
dal Consiglio regionale all'alba del primo febbraio fra molte polemiche,
specialmente quelle dei partiti minori di centrodestra e centrosinistra
che hanno votato contro, ritenendo lo sbarramento del quattro percento
troppo elevato. Tra questi partiti, il Pdci ha preannunciato un ricorso
al Tar per poi arrivare a sollevare una questione di incostituzionalità
della legge elettorale.
Il
PRI chiede al Governo di impugnare la legge elettorale calabrese
11/02 Il Consiglio dei ministri nella sua riunione di oggi ''impugni,
per le molte violazioni costituzionali, la legge elettorale della
Regione Calabria''. Lo chiede, in una nota pubblicata sulla 'Voce
Repubblicana', la segreteria del Partito Repubblicano italiano. ''Tale
legge - si legge nella nota - pone uno sbarramento al 4%. Cio' ha
un evidente sapore discriminatorio per un partito come il Pri che
in Calabria raggiunge il 3,8%. Se il centrodestra in Calabria ritiene
necessario lo sbarramento al 4% i repubblicani calabresi non potrebbero
che ritenere che la coalizione di maggioranza non ha bisogno del loro
supporto''.
Minniti
(DS) “No allo sbarramento. Avvieremo aggregazioni per superarlo”
11/02 ''Ribadiamo la nostra contrarieta' alla legge elettorale approvata
dal centrodestra calabrese: non si cambiano le regole del gioco quando
il gioco e' gia' iniziato''. A dirlo e' stato Marco Minniti, portavoce
della Fed calabrese, al termine di una riunione dei segretari regionali
della coalizione di centrosinistra svoltasi oggi. ''D' altronde -
ha aggiunto - questa decisione conferma il metodo con cui sono abituati
ad operare i nostri avversari. Anche in questo caso, invece di affrontare
il problema, per aggirare l' ostacolo hanno utilizzato un espediente''.
Minniti, parlando della riunione di oggi, ha poi sostenuto che e'
stato deciso ''di concentrarci sul programma e di completare il lavoro
avviato con l' assemblea dei grandi elettori, che ha approvato il
documento programmatico, e con la fase di ascolto che ha visto Loiero
confrontarsi con le realta' sociali della Calabria''. ''Abbiamo avviato
- ha aggiunto l' esponente dei Ds - un confronto positivo che si incentrera'
su due concetti fondamentali: quello della solidarieta' all' interno
della coalizione nei confronti dei partiti che sono stati piu' gravemente
danneggiati da questo tentativo di colpi di mano, e quello dell' aggregazione
tra le forze politiche in modo da poter presentare liste che possano
superare la soglia di sbarramento del 4%. Invece di adoperarsi in
queste manovre e macchinazioni di aggiramento, il centrodestra avrebbe
dovuto impegnarsi per dare ai calabresi risposte convincenti su questi
cinque anni di malgoverno''. Le forze politiche dell' Unione hanno
quindi deciso di avviare, e' scritto in una nota, ''una fase positiva
e costruttiva di discussione che avra' una prima verifica giovedi'
prossimo quando si svolgera' un incontro di tutti i segretari regionali
dei partiti che compongono l' Unione del centrosinistra calabrese''.
I
Liberal democratici chiedono la pari dignità
11/02 I Liberaldemocratici hanno invitato tutti i partiti della coalizione
di centrosinistra ''alla serieta' ed alla lealta' affinche' venga
riconosciuta la pari dignita' a tutte quelle forze che sono minacciate
dallo sbarramento del 4%''. I Liberaldemocratici, in una nota, ricordano
che ''alle regionali del 2000 furono la forza determinante per la
vittoria del centrodestra ed oggi che il Partito sta crescendo oltre
ogni aspettativa, non accettano da chicchessia considerazioni che
tendono a sminuirne la forza e la territorialita'''. Pertanto hanno
chiesto ad Agazio Loiero, a Ds e Margherita di ''farsi garanti degli
impegni presi e di parlare con un' unica voce affinche' il riformismo
del dire si concretizzi nel riformismo del fare''.
Fava
(Udeur) “Gli schieramenti rivedano la legge elettorale”
11/02 ''E' necessario maturare una decisione comune, tra maggioranza
e opposizione, per mettere subito mano, insieme, ad un riesame della
legge elettorale. Lasciandosi alle spalle le forti polemiche e gli
errori della lunga notte che porto' all' approvazione della legge''.
A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dell' Udeur, Nuccio
Fava. ''Un suo esame sereno e attento - ha aggiunto Fava - non puo'
che registrare diversi profili di incostituzionalita', nonche' di
contrasto con lo stesso nuovo statuto. Per quest' ultimo sono evidenti
almeno due aspetti di contraddizione: la non adeguata tutela delle
minoranze; il forte rischio che le province minori, a cominciare da
Vibo Valentia, non siano rappresentate nel nuovo Consiglio''. Nuccio
Fava ha quindi proposto al presidente del Consiglio regionale, Luigi
Fedele, la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo con
l' obiettivo di valutare collegialmente, utilizzando gli approfondimenti
che potranno emergere da un convegno in programma oggi, ''se non sia
indispensabile inserire al primo punto dell' ordine del giorno del
Consiglio di lunedi' prossimo, proprio il riesame della legge elettorale.
Si rischia altrimenti, e non e' esagerazione alcuna - ha proseguito
Fava - l' invalidita' delle prossime elezioni in Calabria''.
Naccarato
“Necessario approvare il Regolamento del Consiglio regionale”
11/02 ''E' importante consegnare alla prossima legislatura regole
certe che devono valere rigorosamente sempre ed 'erga omnes', senza
tentazioni di farne uso secondo delle convenienze del momento. Ecco
perche' considero irrinunciabile l' approvazione del nuovo Regolamento
del Consiglio regionale''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Paolo
Naccarato, presidente della Commissione riforme del Consiglio regionale.
''Da qualsiasi parte la si guardi - aggiunge Naccarato - la questione
delle riforme istituzionali ha caratterizzato la legislatura regionale
che si sta chiudendo, sia in senso positivo con l'approvazione a larghissima
maggioranza del nuovo Statuto, elaborando il quale si e' certamente
usciti dalla marginalita' culturale e politica facendo da apripista
alle altre Regioni, sia in senso diverso con la vicenda della parziale
e lacerante legge elettorale, che ha frantumato lo spirito positivo
con il quale vanno perseguite tutte le riforme fondamentali. Si pone
oggi la necessita' di completare comunque l'iter delle riforme con
l'approvazione del Regolamento interno del Consiglio. La proposta
organica e' gia' stata depositata da molti mesi e si ripropone da
piu' sedute all' ordine del giorno.Non ha senso infatti costruire
una modernissima autovettura dotata delle piu' avanzate tecnologie
pensando che possa camminare con nafta prodotta oltre trenta anni
fa. In questi anni tutti abbiamo avuto modo di sperimentare i limiti
di un Regolamento ormai superato, sia dai tempi, sia dalle riforme
costituzionali. Tutti abbiamo assistito ad una sostanziale vanificazione
di tante norme regolamentari, con una prassi che e' valsa ora a favorire
una parte, ora a favorire l'altra, ma nella sostanza perdente sul
piano della certezza delle procedure che sono il sale di un' Assemblea
legislativa, la quale senza regole perde buona parte della sua dignita'
e della sua legittimazione''. ''Ugualmente tutti ci siamo dati appuntamento
alla modifica del Regolamento - afferma ancora Naccarato - per risolvere
alcune questioni cruciali per il migliore funzionamento del Consiglio,
dalla composizione delle Commissioni alla costituzione dei gruppi
consiliari, dallo snellimento del procedimento legislativo alla promozione
della partecipazione degli enti locali e dei cittadini all'attivita'
legislativa, dal rafforzamento delle funzioni di controllo sull' attivita'
del governo regionale alla creazione di moderne metodologie di confronto
che evitino lungaggini e perdite di tempo. Ebbene, ora c' e' l'occasione
per passare dalle parole ai fatti. Il Regolamento ha una chiara natura
tecnico-parlamentare e, probabilmente, le scelte politiche da fare
non sono piu' numerose delle dita di una mano. Occorre solo una buona
dose di grande volonta'. Il Consiglio che sara' eletto il prossimo
aprile avra' di fronte a se' un ordinamento profondamente modificato
rispetto al passato e dovra' misurarsi con scelte impegnative per
l'attuazione del nuovo Statuto, che per esempio prevede l'intervento
nel procedimento legislativo di nuovi organismi (dal Consiglio delle
autonomie locali, alla Consulta statutaria, al Comitato per la qualita'
delle leggi) e l' adozione di specifiche procedure per nulla disciplinate.Affidare
al nuovo Consiglio la modifica integrale delle norme regolamentari,
fermo restando la possibilita' di eventuali aggiustamenti, significa
ipotecare parecchi mesi di lavoro e allontanare nel tempo l'attuazione
del nuovo Statuto, con i riflessi negativi che peseranno sulle funzionalita'
dell'avvio della prossima legislatura. Ecco perche' ritengo che la
sua approvazione sia un atto di responsabilita' nei confronti dell'
intera Calabria e delle sue istituzioni''. Da qui il ''pressante invito''
da parte di Naccarato ''a tutte le forze politiche perche', superati
steccati e contrapposizioni, si recuperi il senso istituzionale sulle
cose piu' importanti da fare prima della definitiva chiusura di questa
legislatura. Nelle sedute del 14 e 15 febbraio, dunque, si dia la
precedenza all' approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio''.
Interrogazione
di Mancini e Pisapia a Castelli sulla crudele norma della 41bis che
vieta la visita dei figli ai padri ristretti in carcere
10/02 Giacomo Mancini e Giuliano Pisapia, membri della Commissione
giustizia della Camera dei Deputati, hanno presentato un'interrogazione
al Ministro della Giustizia, senatore Roberto Castelli, sul trattamento
riservato ad alcuni detenuti che sono inseriti ad avere contatti con
i propri figli minori. Recenti episodi verificatisi all'interno delle
carceri italiane hanno posto all'attenzione dell'opinione pubblica
la drammatica condizione di vita alla quale sono sottoposti alcuni
detenuti. lle tante mancanze delle strutture edilizie spesso fatiscenti
e sovraffollate si aggiungono disposizioni normative e regolamentari
che appaiono contrarie ai prìncipi dello stato di diritto.
' il caso della circolare n. 34770/5920 del 20 febbraio 1998 che stabilisce
che il detenuto in regime di 41 bis possa svolgere colloqui con i
propri figli senza i vetri divisori solo fino al compimento del dodicesimo
anno di età del minore. l contrario, al minore, maggiore di
12 anni, è impedito anche il minimo contatto fisico con il
genitore detenuto. l regime del cosiddetto carcere duro, che già
prevede invasive privazioni della libertà individuale contro
le quali più volte si è pronunziata la Corte Europea
dei diritti dell'uomo, con queste divisioni aggiunge un divieto che
appare crudele e inumano e di difficile comprensione anche dal punto
di vista normativo considerato che la legge penale pone come parametro
il compimento non degli anni 12, bensì di anni 14 come riferimento
all'imputabilità.Pertanto non si comprende per quali ragioni
le afflizioni che, per quanto riguarda il detenuto in regime di carcere
duro già ben poco si appaiano alla finalità rieducativa
della pena e del recupero sociale del cittadino, devono estendersi
nei fatti anche ai figli minorenni che vengono, da tale disposizione
regolamentare, impediti ad avere un contatto fisico diretto con il
proprio genitore e che rischiano così di subire traumi che
possono provocare danni irreparabili alla crescita psichica del minore.
Per questi motivi Giacomo Mancini e Giuliano Pisapia hanno chiesto
al Ministro Castelli "se e quali provvedimenti intenda prendere
al fine di agevolare i rapporti tra il detenuto sottoposto al regime
del 41 bis e i propri familiari, con speciale riguardo ai figli minori
essendo questo uno dei compiti previsti dall'ordinamento penitenziario
ad integrazione degli interventi trattamentali".
Napoli
(AN) chiede di non ricandidare gli ex sindaci di comuni commissariati.
Pittelli (FI) non è daccordo
10/02 La vice presidente della Commissione parlamentare Antimafia,
Angela Napoli (An), proporrà di introdurre, nel progetto di
riforma della legge sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni
mafiose, il principio secondo il quale il sindaco di un comune sciolto
per mafia non possa essere riproposto. Il problema in questi termini
è stato posto dalla deputata durante l'ultima seduta della
commissione antimafia, nella quale ha portato l'esempio di Lamezia
Terme comune sciolto nel 2002 in cui è probabile la ricandidatura
del sindaco uscente. "Se non si prevede una interdizione da queste
cariche – ha affermato Angela Napoli- ci si ritrova sempre nelle
stesse condizioni. Riproporre candidature di amministratori che hanno
fatto parte di questi consigli mi sembra sia davvero inopportuno.
Così lo scioglimento non serve a nulla". L'esponente dell'antimafia,
inoltre, ha proposto anche di reinserire nei decreti di scioglimento
i nomi delle persone che risultano colluse dalle indagini, perché
"la legge sullo scioglimento dei consigli comunali non ha una
interdizione in tal senso e quindi ognuno si sente garantito a partecipare
a qualsiasi competizione. I partiti non fanno attenzione a queste
cose e, pur di avere i consensi, candidano chiunque". In disaccordo
con Angela Napoli si è detto il deputato Giancarlo Pittelli,
commissario di Fi per la Calabria, secondo cui lo scioglimento del
consiglio comunale per mafia "non può essere utilizzato
come causa di privazione del fondamentale diritto all'elettorato passivo,
specie quando, come nel caso di Lamezia Terme, non sembrano essere
emersi atti amministrativi illegittimi o responsabilità di
tipo personale, le sole che possano avere rilevanza giuridica ed effetti
così penalizzanti''. Secondo Pittelli, "il principio della
responsabilità oggettiva applicato in politica è l'anticamera
dell'oscurantismo".
Marini
(Sdi) “Una beffa se trasformano la centrale ENEL di Rossano
a carbone “
10/02 ''Il prossimo confronto tra l' Amministrazione comunale di
Rossano e i vertici dell' Enel sul futuro della centrale elettrica
e' quanto mai utile per capire le intenzioni del colosso energetico''.
A sostenerlo e' stato Cesare Marini, presidente del Gruppo misto al
Senato, in merito all' incontro nel corso del quale sara' discusso
della riconversione della centrale. ''Penso - ha aggiunto - che debba
essere chiarita quindi definitivamente la indisponibilita' del territorio
a permettere la trasformazione a carbone. Sarebbe una grave iattura
per tutta l' area di Sibari consentire l' alimentazione a carbone.
Le risorse del territorio, dal turismo all' agricoltura, sarebbero
seriamente compromesse dall' uso del carbone nella centrale di Rossano.
Se questa eventualita' dovesse diventare realistica le popolazioni
farebbero bene a mobilitarsi per impedire l' ennesima beffa''.
Bianchi
(DL) “Potenziamento aeroporto di Crotone ci vuole una azione
comune”
10/02 ''E' proprio il caso di dire che l'unione fa la forza e che
sono veramente lieta della nota di agenzia delle segreterie della
Cisl di Cosenza e Crotone che chiedono un impegno forte e preciso
alle Istituzioni per il potenziamento dell'aeroporto di Crotone''.
Lo dichiara in una nota la deputata calabrese Dorina Bianchi, del
gruppo misto. ''E' evidente che condividere un obbiettivo comune infonde
maggiore forza alle diverse istanze e il question time di ieri al
ministro dei Trasporti Lunari, con il quale abbiamo discusso del futuro
dell'aeroporto crotonese, va proprio in questa direzione''.
Oliverio
(DS) soddisfatto della conclusione della vertenza Foderauto
10/02 ''Esprimo la piu' viva soddisfazione per la prima soluzione
registrata a conclusione della vertenza Foderauto Bruzia. D'intesa
con le forze sociali continueremo a seguire con attenzione le problematiche
dell' azienda per verificare il rispetto degli impegni concordati
e per sostenere una evoluzione positiva di questa importante realta'
produttiva''. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio, in relazione alla sottoscrizione avvenuta ieri, presso
la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell' accordo tra azienda
ed organizzazioni sindacali. ''L' accordo di solidarieta' - ha aggiunto
Oliverio - che mantiene in forza l' intero organico, e' sicuramente
un risultato che ha il pregio di sbloccare una situazione che rischiava
di precipitare verso un punto di non ritorno. Ora, tuttavia, considerando
l' importanza che il segmento produttivo ha per una intera area, l'
alta specializzazione raggiunta dalle unita' impiegate, la possibilita'
di riqualificare il ciclo produttivo, occorre pensare ad un piano
di piu' ampio respiro che metta per sempre al sicuro centinaia di
posti di lavoro. I provvedimenti adottati nel frattempo, seppure un
chiaro segnale di interesse, debbono costituire un ponte verso il
varo di un programma che inserisca la Foderauto Bruzia nel panorama
produttivo nazionale quale realta' di riferimento. In tale auspicabile
contesto, particolarmente significative dovranno essere le procedure
di utilizzo di processi di implementazione dell' innovazione tecnologica
tesi all' accrescimento della competitivita'''. Plauso per l' accordo
siglato ieri a Roma e' stato espresso anche dal capogruppo dei Ds
in Consiglio Provinciale, Ernesto Magorno, e dall' Assessore alla
Politiche del Lavoro, Donatella Laudadio. ''Siamo soddisfatti - sostengono
Magorno e Laudadio - dell' esito positivo che hanno avuto tanti incontri,
tante trattative, tanti viaggi presso il Ministero del Lavoro . Crediamo
fortemente che i posti di lavoro della nostra martoriata Regione debbano
essere difesi uno per uno , all' arma bianca, con tutti gli strumenti
che la democrazia mette a nostra disposizione''. ''La Provincia -
hanno aggiunto - e' stata sempre presente , accanto ai rappresentanti
dei lavoratori , per difendere e tutelare i posti di lavoro, nonostante
non abbia competenze ne' economiche ne' coercitive sulle parti , competenze
che la Regione continua illegittimamente a detenere a discapito delle
autonomie locali. Noi ora speriamo che gli impegni assunti nelle sedi
romane alla nostra presenza dal Governo e dalla Regione, per quanto
riguarda i finanziamenti per l' innovazione tecnologica e i corsi
di riqualificazione dei lavoratori vengano mantenuti , e non siano
le solite promesse preelettorali ; chiediamo anche all' azienda di
fare il massimo sforzo per mantenere l' impegno alla diversificazione
ed alla implementazione della produzione , orientandola anche verso
altri settori, e per cercare altri committenti oltre alla Lear''.
''Ai lavoratori - hanno concluso - non si possono chiedere altri sacrifici,
oltre a quelli che da tempo stanno facendo con grande sensibilita';
a loro promettiamo di continuare ad essere sempre al loro fianco,
e di vigilare perche' le parti in questione facciano il loro dovere
nei confronti di maestranze che sono, oltre che altamente qualificate,
anche estremamente responsabili; crediamo infine che queste maestranze
vanno difese con ancor piu' vigore, in quanto si tratta in larghissima
maggioranza di donne , per le quali in Calabria e' assai difficile
l' inserimento nel mondo del lavoro''.
Zuccherini
(PRC) “In Calabria c’è il reale rischio di rottura
con la coalizione”
10/02 Il ''rischio reale di una rottura'' in Calabria tra Rifondazione
comunista e gli alleati dell' Unione e' stato paventato oggi dal commissario
regionale del Prc, Stefano Zuccherini, se ''non saranno affrontati
e risolti alcuni nodi''. Nodi che Zuccherini, incontrando i giornalisti
a Catanzaro, ha indicato nella mancata azione ostruzionistica del
centrosinistra all' approvazione della legge elettorale regionale,
nell' adesione di esponenti fino ad ora di centrodestra a partiti
della coalizione e nell' assenza di garanzie precise su alcuni punti
programmatici. ''Il tempo - ha detto Zuccherini - sta per scadere.
Mancano 21 giorni alla presentazione delle liste. Domani ci sara'
una riunione dell' Unione e faremo presenti le nostre ragioni. Se
non avremo risposte chiare valuteremo quale posizione assumere. Certo,
adesso e' difficile parlare senza conoscere le coordinate''. A giudizio
di Zuccherini, il vantaggio e l' unita' con cui e' partito il centrosinistra
(con il candidato alla presidenza Agazio Loiero scelto nel novembre
scorso) ''e' stato perduto in malo modo. Non ho mai visto un tale
infantilismo politico. Dalla riunione dei grandi elettori di Lamezia,
il centrosinistra non si e' piu' riunito. L' Unione, come si chiama
oggi, ha perso in Calabria la capacita' di parlare di alta politica.
Mi auguro che ci sia un cambiamento di rotta e che s' inizi un percorso
diverso. Noi intendiamo lavorare per recuperare i margini dell' alleanza
perche' pensiamo che alla societa' calabrese vada offerta la possibilita'
di uscire dalla situazione di degrado creata dal centrodestra. I margini
di recupero ci sono, ma occorrono impegni precisi. Al nostro candidato
presidente, Agazio Loiero, chiedo di raccogliere nel suo programma
la volonta' di cambiamento esistente nella societa' calabrese''. ''Per
quanto riguarda la legge elettorale - ha sostenuto Zuccherini - a
livello nazionale era stato deciso l' ostruzionismo per impedire l'
approvazione di soglie di sbarramento, ma non e' stato cosi'. Anzi,
alcuni consiglieri di centrodestra che hanno votato si' saranno candidati
in liste di forze della coalizione. Inoltre era gia' stato deciso
che per l' allargamento della coalizione serve l' unanimita' degli
alleati. E noi non portiamo acqua a personaggi che riteniamo incompatibili''.
Il riferimento di Zuccherini e' al sostegno alla coalizione di centrosinistra
annunciato dall' ex assessore regionale sotto la presidenza Chiaravalloti,
Aurelio Misiti, e all' ex presidente di Forza Italia della Giunta,
Giuseppe Nistico'. Sul piano programmatico, infine, Rifondazione comunista
vuole risposte certe in merito al lavoro (''serve un piano straordinario
e lotta a flessibilita' e precariato''), alla sanita' (''con un riequilibrio
del settore in favore del servizio pubblico'') ed all' ambiente.
Mancuso
(DL) “Il TG Calabria celebra il trionfo dell’assente.
Sproporzionato lo spazio dedicato ad Abramo”
10/02 ''Il resoconto giornalistico del TG della Calabria sul mancato
confronto di ieri tra Sergio Abramo ed Agazio Loiero presso l' Universita'
della Calabria a Cosenza e' chiaramente apparso come il 'trionfo'
dell' assente, visto lo spazio assolutamente sproporzionato riservato
al candidato del centrodestra alla presidenza della Regione''. Lo
sostiene, in una nota, Pasquale Mancuso, coordinatore provinciale
di Catanzaro della Margherita. Secondo Mancuso, ''Abramo ha espresso
in una missiva inviata al convegno cui non ha potuto partecipare considerazioni
che hanno suscitato un generale e motivato dissenso in ordine a 'livelli
minimi' di assistenza, che sono cosa assai diversa dai 'livelli essenziali'
che, secondo la Costituzione, devono essere universalmente riconosciuti
e tutelati, e che rappresentano una chiara scelta di campo del candidato
del centrodestra che - di fatto - sposa gli interessi di aree forti
del Nord che - nell' applicazione della tragica devolution propinata
da questo Governo e da questa maggioranza, consentira' a Regioni ricche
sistemi sanitari privilegiati e lasceranno le Regioni piu' deboli
in condizioni ingestibili sul fonte della garanzia del diritto alla
difesa della Salute. Non si tratta di proporre contrapposizione antinordiste,
ma di prendere atto che gli interessi della Calabria si difendono
con nettezza e chiarezza e non all' insegna dell' opportunismo di
chi in Calabria nel centrodestra parla come leader dell' opposizione
e poi a Roma si diventa proni ed ubbidienti ai ricatti della Lega
e di un antimeridionalismo neppure tanto nascosto. Ecco perche' il
resoconto giornalistico, sicuramente, e' apparso squilibrato, subliminalmente
fazioso, artificiosamente strumentale''. ''Ho immediatamente protestato
formalmente con la Commissione di Vigilanza e la stessa redazione
di Cosenza - aggiunge Mancuso - perche' venga ristabilito equilibrio,
misura al servizio pubblico televisivo che non puo' essere cosi fuori
misura e, neppure tanto velatamente, orientato''.
Il
Comitato Abramo replica a Mancuso: “Centrosinistra con la smania
grafomane”
10/02 ''Oramai, neppure le frasi piu' semplici e immediate bastano
a sedare la smania grafomane degli esponenti del centrosinistra''.
Lo sostiene, in una nota, il comitato elettorale di Sergio Abramo,
in replica alle affermazioni del coordinatore provinciale della Margherita
di Catanzaro, ''che aveva accusato il candidato presidente della Cdl
di assumere posizioni strumentalmente differenti, a Roma e in Calabria,
in tema di federalismo, devolution e sanita'''. ''Appare quantomeno
patetico - prosegue la nota - il tentativo dell' esponente della Margherita
di polemizzare con Abramo, colpevole di avere parlato di livelli minimi
e indispensabili di assistenza piuttosto che di livelli essenziali.
Non sappiamo a quali incontri e riunioni ufficiali abbia partecipato
il rappresentante del centrosinistra per poter affermare che si parla
in Calabria da leader dell' opposizione e a Roma si e' proni e ubbidienti
ai ricatti della Lega. Sappiamo invece, e lo abbiamo gia' scritto,
quanto sia stato chiaro il dissenso di Abramo su qualunque ipotesi
di federalismo che penalizzi la Calabria e il diritto alla salute
dei cittadini calabresi''. ''Un no, quello di Abramo - conclude la
nota - pronunciato, appunto, con frasi semplici e immediate in tutte
le sedi istituzionali e da ultimo nel messaggio inviato al presidente
di Welfaremed, in occasione del convegno promosso all' Unical. Piaccia
o no all' esponente della Margherita, Sergio Abramo parla da autentico
rappresentante politico degli interessi veri della sua regione. Parole
che convincono la gente e, comprensibilmente, creano per la loro franchezza
ed efficacia, ma soprattutto per la loro coerenza, qualche imbarazzo
in chi difetta di novita' e proposte credibili''.
Mistorni
(Margherita) “La Giunta regionale eviti le manifestazioni elettorali”
10/02 ''In campagna elettorale bisognerebbe quantomeno tenere un
contegno distaccato, non fare manifestazioni pubbliche a caccia di
facile consenso e millantare un impegno che non e' ascrivibile ne'
a Chiaravalloti ne' a Berlusconi''. E' quanto sostiene in una nota
il capogruppo del Ppi-Margherita Giuseppe Mistorni, in riferimento
alla cerimonia, svoltasi ieri a Lamezia Terme, di consegna dei decreti
di concessione di agevolazioni per 290 imprenditrici calabresi. ''A
quanto pare - ha aggiunto - alla Giunta di centrodestra non restano
che le trovate elettorali. Non avendo nulla di da dire sullo sviluppo
economico e non avendo mai prodotto un serio Piano per il lavoro,
oggi la Giunta regionale millanta impegni che non sono suoi. Si tratta
infatti di una legge dello Stato approvata dal centrosinistra nel
1992, altro che meriti per un'aggregazione politica il cui unico impegno
e' stato quello di emarginare la Calabria dai grandi flussi economici
e dalle traiettorie principali dello sviluppo economico. La grave
disoccupazione calabrese e l' assoluta mancanza della benche' minima
prospettiva di lavoro sono imputabili al centrodestra, come d' altronde
da un pezzo denunciano i sindacati, la Confindustria e tutta la societa'
calabrese''. ''Che adesso, invece, addirittura - ha concluso Mistorni
- attraverso una manifestazione pubblica, la Giunta regionale sostenga
di avere le carte in regola proprio sul terreno dello sviluppo e dei
fatti concreti , questa si' che e' una vera e propria barzelletta''.
Consiglieri
della CDL cosentina accusano: “Nel centrosinistra è un
fiorire di trasformismo”
10/02 I consiglieri comunali di Cosenza, Sergio Bartoletti (Fi),
Umberto De Rose (gruppo misto), Fabrizio Falvo (An), ed i consiglieri
provinciali Gianfranco Ponzio (Fi) e Pasqualina Straface (An) hanno
diffuso una nota nella quale chiedono ''all' on. Dorina Bianchi di
restituire agli elettori cio' che ha sottratto, cambiando casacca,
dimettendosi da una carica ottenuta con i voti del centrodestra e
provando a riconquistarla nell' altra coalizione''. ''Dal candidato
a governatore Loiero - e' scritto nella nota - alla Bianchi, passando
da Camo a Covello, e' tutto un fiorire di trasformismo politico che
farebbe impallidire finanche Depretis. Persone elette con i voti del
centrodestra poi confluite nel centrosinistra mantenendo le cariche
ottenute carpendo la fiducia degli elettori. E' indecente lo spettacolo
che il centrosinistra offre disposto a prendersi tutti nella speranza
di ottenere qualche voto in piu'''. ''Un comportamento che il candidato
a Governatore giustifica - continua la nota - poiche' egli e' stato
uno dei primi, storicamente, a compiere il salto della quaglia, dopo
essere stato resuscitato dagli elettori del centrodestra. Bisogna
spiegare ai calabresi che il candidato della sinistra e' un parlamentare
che era stato eletto nella destra: caso unico in Italia e in Europa''.
Il
Prof. Sergio De Julio si candida con il PdCI
10/02 Il professor Sergio de Julio si candidera' con i Comunisti
italiani in Calabria, accettando cosi' la proposta avanzatagli oggi,
durante un incontro a Roma, dal segretario nazionale del partito,
Oliviero Diliberto e il segretario regionale Michelangelo Tripodi.
Lo rende noto l'ufficio stampa del partito. De Julio, e' scritto in
una nota, e' stato piu' volte deputato del Pci ed eletto al Parlamento
con i Progressisti nel 1994. Gia' preside della facolta' di ingegneria
dell'Universita' di Calabria, De Julio e' stato presidente dell'Asi,
l'Agenzia spaziale italiana, e fondatore del Crai, il Consorzio per
la ricerca e l'applicazione dell'informatica. ''Il professor De Julio
- e' scritto nel comunicato - ha accettato con entusiasmo la sfida
elettorale a maggior ragione dopo il colpo di mano che ha portato
all'approvazione in Calabria di una legge elettorale che, introducendo
una soglia di sbarramento, rischia di limitare la democrazia rappresentativa
in quella Regione''. Nei prossimi giorni De Julio illustrera' le motivazioni
della sua candidatura con il Pdci incontrando i giornalisti a Cosenza
Chieffallo
(NPsi) “Perplessi per l’atteggiamento del PRI”
10/02 ''La decisione dei vertici del Partito repubblicano di non
partecipare all'incontro promosso per sabato prossimo a Vibo Valentia
dai segretari regionali dei partiti della Casa delle Liberta' al fine
di discutere le questioni inerenti alle elezioni regionali ci lascia
perplessi in quanto ritieniamo non esistano divergenze insanabili
o tali da giustificare tale comportamento''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
Leopoldo Chieffallo, segretario regionale del Nuovo Psi. ''I socialisti,
a tale proposito - aggiunge Chieffallo - ricordano che vi sono stati
pronunciamenti ufficiali scaturiti dai congressi regionali sia del
Nuovo Psi che del Pri in ordine all' esigenza di organizzare le forze
appartenenti all'area tradizionalmente laica per essere in grado di
costituire un polo dai forti connotati riformisti''. Chieffallo ricorda
''l' esigenza del Nuovo e Psi e del Pri, peraltro deliberata in occasione
dei congressi dei due partiti, di formulare proposte comuni'' e fa
appello al Pri ''perche' contribuisca, con la propria fattiva presenza
e partecipazione, sia alla determinazione del programma sia al sostegno
a Sergio Abramo, candidato presidente della Casa delle Liberta'''.
E’
battaglia tra Loiero ed Abramo sui sondaggi
10/02 Gli articoli sulle previsioni di voto in Calabria apparsi su
due quotidiani (Corriere della Sera e Libero) hanno provocato le reazioni
dei due sfidanti, Agazio Loiero (GAD) e Sergio Abramo (CdL), che si
sono dati battaglia, a colpi di comunicati, sul significato da attribuire
ai sondaggi richiamati dai due giornali. "Fa piacere che sia
il Corriere della Sera che Libero, annuncino a chiare lettere il vantaggio
in Calabria di Loiero sul suo avversario alle elezioni per la guida
della Regione", ha commentato il comitato politico-elettorale
del candidato del centrosinistra, facendo notare che "Libero,
addirittura sentenzia un vantaggio del centrosinistra di ben sedici
punti sul centrodestra". "Amenità, tentativi di disinformazione,
alterazione e alla manipolazione degli articoli di stampa che vengono
propagandati dopo averli interpretati, a dir poco in maniera interessata,
per sostenere le proprie posizioni", ha ribattuto Abramo. Il
comitato del candidato del centrodestra, dopo aver citato la frase
esatta apparsa su Libero ("Anche qui come pure la Puglia un sondaggio
la cui attendibilità è bene prendere con le molle -diverso
da quello che risulta essere nelle mani del premier- accredita il
candidato del centrosinistra (...) addirittura di sedici punti")
ha spiegato che i 16 punti di vantaggio si riferiscono a un sondaggio
di "dubbia attendibilità" elaborato da un istituto
(il CED) "che su un campione di poco più di 700 elettori
attribuiva al candidato del centrosinistra un vantaggio analogo, con
una percentuale di indecisi che sfiorava l'80%".
Rifondazione
alle regionali con lista propria
10/02 Rifondazione comunista si presentera' alle prossime elezioni
regionali con il proprio simbolo, qualunque sia la decisione che la
direzione del partito prendera' domani al termine della riunione con
le altre forze del centrosinistra. Lo ha annunciato il commissario
regionale del Prc, Stefano Zuccherini, spiegando che, sbarramento
o no, Rifondazione non vuole rinunciare al simbolo, soprattutto in
un momento in cui ''in Europa si discute di una legge per abolire
la falce ed il martello''. L' ipotesi di una lista unitaria delle
forze ''minori'' del centrosinistra per superare lo scoglio dello
sbarramento del 4% imposto dalla nuova legge elettorale non e' stata
accolta, dunque dal Prc. ''La nostra proposta politica a livello nazionale
e locale - ha detto Zuccherini parlando con i giornalisti - non e'
assimilabile ne' a quella dei Verdi ne' a quella dei Comunisti italiani.
Non possiamo accettare la lista unitaria perche' sarebbe asimmetrica
alla Fed e non tiene conto della societa' reale''. Zuccherini, invece,
ha rinnovato la proposta fatta a Progetto Calabrie di una lista unica
con l' aggiunta della scritta del movimento al simbolo del Prc. ''Progetto
Calabrie, pero' - ha sostenuto il commissario regionale di Rifondazione
- sembra piu' affascinata da una cooptazione politica dentro un sistema
di rapporti e non ha colto l' innovazione politica di modificare il
nostro simbolo''. ''Con Progetto Calabrie - ha aggiunto - abbiamo
fatto un ragionamento politico e abbiamo proposto la definizione di
una lista comune. Auspichiamo un loro cambiamento, ma non spetta a
noi decidere''. Inoltre Zuxxherini ha dichiarato che "la fase
di commissariamento di Rifondazione comunista in Calabria continuera'
sino a quando la direzione nazionale del partito non riterra' che
siano state ristabilite le condizioni di democrazia interna''.
Abramo
riprende il tour elettorale
10/02 Sono sensibilmente migliorate le condizioni di salute del candidato
alla presidenza della regione per la Casa delle Liberta', Sergio Abramo,
colpito nei giorni scorsi da un forte attacco influenzale che lo aveva
costretto al letto. Dopo due giorni di riposo e di cure, imposti dai
medici, Abramo, sfebbrato anche se non completamente rimesso, domani
riprendera' il suo giro elettorale per la Calabria. Molto fitta l'
agenda del candidato presidente.
Veraldi
(DL) “I competitori di Loiero sfuggono al confronto”
10/02 ''Ancora una volta Agazio Loiero e' un uomo solo al comando
perche' i suoi competitori, per un motivo o per un altro, sono assenti
o latitano''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Donato Veraldi, deputato
della Margherita. ''Al confronto sulla sanita' tra Loiero e Chiaravalloti
in programma oggi pomeriggio - aggiunge Veraldi - il candidato del
centrosinistra e' rimasto ancora una volta da solo. Speriamo allora
che i calabresi nel momento del voto si ricordino che fino ad oggi
soltanto Loiero e' in campo''.
Pacenza
(DS) “L’ass. Mirigliani non faccia l’avvocato contro
i piccoli comuni”
10/02 “L’assessore regionale all’Urbanistica con
delega alla Presidenza, avvocato Raffaele Mirigliani, quando esercita
la professione d’avvocato contro un piccolo comune calabrese,
come nel caso di Roseto Capo Spulico, non compie un’azione di
alta politica”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale
dei Ds, Franco Pacenza, che sul contenzioso tra il piccolo comune
della provincia di Cosenza e la società a prevalente capitale
misto (Geat) avente quale scopo sociale, tra gli altri, il servizio
d’accertamento e riscossione dei tributi, ha presentato un’interrogazione
indirizzata al Presidente della Regione. Pacenza, nell’interrogazione,
riepiloga i punti salienti della vicenda giudiziaria. In sostanza:
il responsabile dell’Ufficio finanziario del Comune “per
via di gravi inadempienze della società mista, ma anche - spiega
l’esponente del centrosinistra - perché la scelta si
è rivelata antieconomica e la procedura costitutiva è
risultata viziata da numerose e insanabili illegittimità ha
comminato alla stessa la decadenza dal servizio tributi”. “La
società, difesa dall’avvocato Mirigliani, ha diffidato
- aggiunge Pacenza - il Comune di Roseto Capo Spulico ad andare avanti
e l’ha fatto con un atto che è stato notificato persino
ai consiglieri comunali che nessuna competenza hanno in materia e
che, pertanto, hanno esposto formale denuncia contro un atto considerato
intimidatorio”. Ad avviso di Pacenza “E’ davvero
singolare che un assessore regionale che dovrebbe rappresentare e
tutelare l’intero territorio regionale ed a maggior ragione
il sistema delle autonomie locali nella sua complessità, proprio
in virtù della delicata carica che ricopre, si metta proprio
contro un ente locale. Si è davanti, quantomeno, ad una inopportunità
politica che non ha nulla di etico e che è semplicemente inaccettabile”.
In ragione di tutto ciò, Pacenza ha formalmente chiesto al
Presidente della Regione “se è a conoscenza di quanto
narrato e quali iniziative intende assumere” e all’assessore
Mirigliani “se intende rimuovere la sua inopportunità
in costanza delle funzioni assessorili ed evitare di patrocinare azioni
legali contro i comuni calabresi”.
Infantino
(PDCI) “Condannare chi ha votato per lo sbarramento”
10/02 ''Insistiamo a chiedere al candidato presidente del centrosinistra,
Agazio Loiero, di assumere una chiara posizione di condanna rispetto
a coloro i quali nel centrosinistra si sono resi responsabili dell'
approvazione di questa incostituzionale legge elettorale che produce
un vulnus senza precedenti nel sistema democratico delle regioni italiane
a statuto ordinario''. E' quanto sostiene in una nota Enzo Infantino,
segretario provinciale del Pdci di Reggio Calabria e componente della
segreteria regionale del partito. ''Da parte nostra - prosegue Infantino
- e' superfluo affermare che non siamo disposti ad accettare che un
perenne transfuga come Cesareo creda di poter partecipare ad una tribuna
democratica che non gli appartiene - ovvero quella della politica
alta che si batte anzitutto per i diritti costituzionali dei cittadini
e i valori democratici incarnati dai partiti storici come il nostro
- per sentenziare accuse nei nostri confronti e dare giudizi morali
sulla nostra condotta in occasione della famigerata seduta dell' 1
febbraio. Il parto di Cesareo, pero', ci induce a svolgere alcune
considerazioni politiche che, se mai ce ne fosse ancora bisogno, possono
servire a chiarire ulteriormente a favore dei cittadini i contorni
del pasticcio traversale consumato, a questo punto anche col concorso
irresponsabile dello Sdi, ai danni della democrazia calabrese''. ''I
cittadini e i veri democratici - aggiunge - devono, inoltre, sapere
che in questi giorni Cesareo ha ulteriormente aggravato la sua posizione.
Infatti, l' ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale e' stato
investito dalla sua richiesta di formare un cosiddetto monogruppo,
composto cioe' solo da lui, denominato ''Gruppo Pse-Lista Mancini''.
Tutto cio' e' assolutamente immorale poiche' e' inammissibile che
un Consigliere Regionale eletto nella lista di Forza Italia possa
poi costituire un gruppo utilizzando una lista del centrosinistra''.
''Siccome - conclude - coloro che hanno votato la nuova legge elettorale
hanno argomentato che l' approvazione dello sbarramento al 4 % si
e' reso necessario per evitare in futuro il proliferare dei gruppi
di questo tipo, ci chiediamo quale coerenza possa animare chi, come
Cesareo, da un lato pensa di ''moralizzare'' il sistema, dall' altro
contribuisce a favorire una pratica che noi Comunisti Italiani, gruppo
piu' che in regola nel Consiglio Regionale, abbiamo piu' volte denunciato
come conseguenza delle modifiche regolamentari volute soprattutto
dall' Ufficio di presidenza''.
Comitato
Loiero: “I sondaggi sono a favore del centrosinistra”
09/02 ''In Calabria sondaggi in favore del centrosinistra. Fa piacere
che sia il Corriere della Sera che il quotidiano Libero, annuncino
a chiare lettere il vantaggio in Calabria di Loiero sul suo avversario
alle elezioni per la guida della Regione''. Lo afferma il comitato
Loiero, candidato del centrosinistra. ''Libero, addirittura, sentenzia
- e' detto in una nota - un vantaggio del centrosinistra di ben sedici
punti sul centrodestra. Continuiamo, ad ogni modo, a non dare peso
ai numeri. Quello che piu' ci interessa e' sentire il polso della
gente, quotidianamente e avvertire che nell'aria ci sia voglia di
rinnovamento dopo due legislature consecutive in mano della Casa delle
Liberta'. La gente ha compreso perfettamente che il nostro non e'
un semplice cartellone elettorale, ma qualcosa di piu' ambizioso,
di piu' coinvolgente e piu' importante: una forza politica molto ampia.
Sviluppo, welfare, coesione sociale, ambiente, legalita', sono le
cose che ci stanno veramente a cuore. E abbiamo la volonta' comune
di offrire un'alternativa seria e affidabile, non solo per vincere
le elezioni, ma soprattutto per ricostruire una regione sfibrata da
anni di malgoverno e di sottosviluppo''.
Pietro
Mancini: “Fassino dimentica uno dei grandi leader del PSI del
1900: Giacomo Mancini”
09/02 Dichiarazione dell’ex Sindaco di Cosenza Pietro Mancini
“Spero proprio che non siano bastate tre astiose articolesse
di Flores d' Arcais, Bocca e Ottone per convincere il segretario dei
DS a innestare subito la retromarcia, inducendolo a parlare di un
Craxi buono e di un Craxi cattivone e un po' " discutibile ".
Dove ci si deve spingere, purtroppo, per non perdere il consenso degli
agguerriti settori anti- socialisti e giustizialisti della GAD, che
hanno già scatenato l' offensiva contro la pur timida e parziale
" riabilitazione " congressuale di Bettino ! Un Piero, sinora,
adelante, ma non troppo. E che, nella sua lettera di oggi a "
La Repubblica ", ha " dimenticato ", non so se volutamente
o meno, tra i grandi leader del PSI del 1900, il nome di Giacomo Mancini.
Perchè, invece di arrampicarsi sugli specchi, il buon Fassino
non dimostra coerenza con l' asserita appartenenza della Quercia al
socialismo europeo e al filone del riformismo italiano ? Come ? Potrebbe
cominciare, concretamente, ridimensionando l' egemonia, al Botteghino
e nelle regioni - in primis nella Calabria degli anti- socialisti
Adamo ed Eva- dei sinora inamovibili dirigenti, tutti provenienti
dal vecchio PCI. E rinunciando a lavorare per promuovere alla Consulta
e alla Direzione nazionale antimafia Violante e Caselli, cioè
proprio i due personaggi emblematici, insieme a Occhetto e al magistrato
calabrese Boemi, della stagione più becera dell' anti- socialismo
e del giustizialismo dei DS. Insomma, Piero, adelante, ma dimostrando
maggior coraggio !”
Costituito
a Cosenza il Comitato provinciale del movimento “Socialismo
e Libertà”
09/02 E' stato costituito il comitato provinciale di Cosenza del
Movimento 'Socialismo e Liberta'' che sara' presieduto dal componenti
della direzione nazionale, Roberto Castagna, Benedetto Di Iacovo e
Salvatore Frasca. Il Movimento 'Socialismo e' liberta'' e' stato costuito
a Roma il 14 marzo per iniziativa di militanti socialisti e sindacalisti
laici che si richiamano ai principi del riformismo socialista. A promuovere
il progetto sono stati Rino Formica, Claudio Martelli, Claudio Signorile,
Luigi Angeletti e Pietro Larizza. A Cosenza il comitato ha deciso
di dare inizio al tesseramento, per l'anno in corso, proponendosi
quale obiettivo il raggiungimento di non meno di duemilacinquecento
tesserati. Il Comitato si e' posto il problema di strutturare il Movimento
sulla base di quanto previsto dallo Statuto Nazionale, in tante strutture
circondariali per quanti sono i collegi elettorali provinciali, nonche'
di sollecitare i coordinamenti delle altre province calabresi, a costituire,
al piu' presto, una struttura regionale capace di guidare l'azione
del Movimento in tutta la Calabria. Per quanto riguarda l'azione comune
di tutte le forze socialiste, che hanno dato la loro adesione ad Unita'
Socialista, si e' deciso di sollecitare le medesime a procedere alla
costituzione di un comitato unitario. Per quanto concerne il programma
che Unita' Socialista si e' impegnato a sottoporre al vaglio del corpo
elettorale, il comitato ritiene che esso debba necessariamente comprendere
''la riaffermazione dell'identita' e dei valori del socialismo calabrese,
che, da piu' parti, si tenta sistematicamente di oscurare; l' elaborazione
di un codice etico che serva per cancellare al presto la Calabria
dell'illegalita' e della immoralita', dei monogruppi, delle consulenze
e favori a go-go, del concorsone, del familismo, dello sperpero del
pubblico denaro, degli ingenti profitti, come, di recente, ha dichiarato
la Procura della Corte dei Conti, per far rivivere la Calabria della
legalita', della gente seria ed onesta, del lavoro e della produttivita',
dell'orgoglio delle proprie istituzioni. Per questo occorre, che ciascun
candidato sottoscriva un impegno a respingere i voti della mafia e
della delinquenza organizzata, per un verso e, per l'altro verso,
a rassegnare le dimissioni ove, una volta eletto, dovesse dissentire
dal partito con il quale e' stato candidato; la collegialita' nelle
decisioni fra tutte le forze del centrosinistra e, quindi il ripudio,
di qualsiasi accordo preferenziale sia per quanto concerne le scelte
programmatiche che le future scelte gestionali della Regione''. Sulla
base di quanto detto, i socialisti aderenti al Movimento ''Socialismo
e' liberta''' si impegnano a dare il massimo contributo sia per l'affermazione
della lista unitaria dei socialisti sia per la vittoria del candidato
presidente che dell'intero schieramento di centrosinistra.
Il
sen. Gentile chiede un incontro con Letta per evitare la chiusura
di Carisiel
09/02 Antonio Gentile, senatore di Forza Italia e segretario della
Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, ha chiesto un incontro
al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per
evitare la chiusura della Carisiel di Cosenza. ''La situazione gia'
precaria presente in Carisiel - ha detto Gentile in una dichiarazione
- e' ulteriormente degenerata a seguito del 'terremoto' che ha colpito
la capogruppo Banksiel, di proprieta' Finsiel/Telecom, che ha portato
alla decapitazione del vertice aziendale. Cio' mette ulteriormente
a rischio la salvaguardia dei livelli occupazionali della Carisiel,
societa' informatica con 140 dipendenti con sede a Rende''. Da qui
la richiesta di Gentile a Letta di un ''incontro urgente al fine di
proporre una strategia che salvi il sito industriale calabrese''.
''Carisiel - ricorda Gentile - per volonta' di Banca Carime, a partire
dal 1984, attraverso l' alta specializzazione professionale delle
proprie risorse umane, ha partecipato in modo determinante ai processi
bancari che hanno caratterizzato l' evoluzione e lo sviluppo della
stessa banca, non ultimo la migrazione dell' intero sistema informativo
sul target Bpu (Banche popolari unite). Una della ipotesi per risolvere
il dramma e' coinvolgere Bpu/Banca Carime. Tale contesto bancario,
difatti, e' storicamente ed industrialmente legato da sempre a Carisiel
e risulta, pertanto, il piu' adeguato a saturare le risorse dell'azienda,
anche attraverso iniziative di tipo azionario''.
Abramo
“No al federalismo che indebolisce il sistema sanitario regionale”
09/02 Il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione
Calabria, Sergio Abramo, costretto a letto da un violento attacco
influenzale, ha inviato un messaggio al convegno organizzato al campus
di Arcavacata da Welfaremed sui temi del federalismo e della sanita'.
Nel messaggio, dopo avere ricordato il grande impegno di Anci Calabria
in materia di sanita', Abramo ha riaffermato il suo netto ''no'' ad
ogni ipotesi di federalismo che indebolisca il sistema sanitario calabrese
e meridionale. ''Da presidente regionale dell'Anci - ha scritto Abramo
nel messaggio in questi anni ho privilegiato l'impegno sulla sanita',
nella consapevolezza che il tema della salute tocca da vicino la stragrande
maggioranza dei nostri cittadini.Anci Calabria e Federsanita' sono
state in questi anni protagoniste di una nuova fase nei rapporti tra
i Comuni e la Regione in materia di organizzazione sanitaria, seguendo
da vicino il difficile iter che ha portato all'approvazione del nuovo
Piano Sanitario Regionale''. ''E' vero: non tutte le nostre indicazioni
- ha aggiunto - sono state accolte, molte delle nostre proposte non
hanno trovato la giusta accoglienza in Consiglio regionale, ma e'
indiscutibile che senza il nostro impegno, le interminabili riunioni
con le Conferenze dei Sindaci, le assemblee generali dei Sindaci,
i confronti con l'assessore Luzzo, questo Piano, certamente migliorabile,
non sarebbe mai nato. Pur essendomi autosospeso dall'attivita' di
presidente dell'Anci, mi si consentira' di ricordare le forti iniziative
che, come associazione dei Comuni, abbiamo portato avanti per contrastare
il disegno di modifica costituzionale, la cosiddetta ''devolution'',
soprattutto per quanto riguarda le materie della sanita' e dell'istruzione.
Solo grazie alla spinta e all'iniziativa di Anci Calabria, e' stato
possibile riunire a Lamezia Terme, in ben due occasioni, la delegazione
parlamentare calabrese alla quale abbiamo affidato le nostre perplessita'
e le nostre riserve sull'impianto pensato dalla Lega Nord.Da presidente
dell'Anci, penso di essere stato chiarissimo su questo punto: ben
venga il federalismo, purche' siano garantiti, su tutto il territorio
nazionale, i livelli essenziali di assistenza''. ''Noi non potremo
mai accettare - ha proseguito Abramo - un modello di sanita' federale
che renda sempre piu' forte e competitivo il sistema sanitario delle
regioni del nord e renda sempre piu' deboli e dipendenti l' organizzazione
della sanita' nel Meridione. Dovremo essere capaci tutti di fare la
propria parte. I parlamentari dovranno dimostrare con i fatti , e
non con le generiche enunciazioni e denunce verbali, di essere in
grado di indirizzare l'indispensabile riforma dell'impianto costituzionale
verso canali di equita' e giustizia. Noi, da parte nostra, dovremo
essere in grado di intervenire con decisione e senza incertezze sul
nostro sistema sanitario regionale, individuando intanto i notevoli
sprechi e le strutture-fotocopia che abbondano in Calabria e che hanno
appesantito oltre ogni misura il deficit del settore''. ''Dovremo
ridurre - ha concluso - drasticamente il numero dei pazienti costretti
a farsi curare in altre regioni, potenziare e qualificare gli ospedali
pubblici, favorire la ricerca attraverso una seria e leale collaborazione
tra sanita' pubblica e universita'. Sono certo che i calabresi, anche
nel settore della sanita', potranno farcela. E' questo l'impegno solenne
che mi sento di assumere da candidato alla Presidenza di questa regione''.
Loiero
al WelfareMed 2005: “Abramo in linea con le Regioni del nord
ostaggio della Lega”
09/02 L'On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza
della Regione Calabria, e' intervenuto nell'aula magna dell' Unical
all'evento nazionale Welfaremed 2005, organizzato dalla Federsanita',
dall'ANCI Calabria, dall'Azienda ospedaliera di Cosenza e dall'Universita'
della Calabria, intorno al tema ''Economia ed integrazione per la
salute''. Loiero ha potuto confrontarsi su temi di grande interesse
quali il Federalismo, il Sapere e la Sanita'. ''Il federalismo selvaggio
- ha spiegato Loiero - tende a dividere l'Italia, rafforzando le regioni
piu' forti, ed indebolendo ulteriormente quelle piu' povere. Soprattutto
rappresenta una minaccia alla tutela di quei diritti assoluti dei
cittadini in materia di Sapere e di Sanita'''. Proprio su quest'ultimo
aspetto, Loiero ha polemizzato sul contenuto di una lettera inviata
dal candidato del centrodestra Sergio Abramo sulla questione della
Sanita'.Loiero ha richiamato i ''diritti inalienabili sanciti dalla
Costituzione Italiana, come l'art. 117 che stabilisce che lo Stato
ha il potere di legislazione esclusiva in materia di determinazione
dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili
e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale''.
Loiero ha detto che l'intervento di Abramo e' ''perfettamente in linea
con gli intendimenti di alcuni presidenti delle Regioni del nord governate
dal centrodestra, schiacciate sulle posizioni della Lega di Umberto
Bossi. In Calabria, e nel resto delle altre regioni Meridionali, abbiamo
bisogno di una nuova politica, che guardi all'area del disagio e della
crescente poverta'. Insomma una Regione che metta i cittadini, ed
i loro bisogni, al centro dell'azione di Governo, in modo da garantire
maggiore benessere e la tutela dei diritti inalienabili''.
Comitato
Abramo: “Sulla sanità Loiero fa una forzatura”
09/02 ''Il no di Sergio Abramo ad un federalismo che discrimini il
sistema sanitario calabrese e meridionale e' netto non solo per quanto
scritto chiaramente nel messaggio quanto per quello che il candidato
del centrodestra ha fatto nella sua qualita' di presidente dell' Anci
Calabria, chiamando a raccolta per ben due volte tutti i parlamentari
calabresi per contrastare il disegno di devolution prospettato da
Bossi. Dire che Abramo e' in linea con Bossi e' obiettivamente una
forzatura inaccettabile e un cambiare le carte in tavola''. Lo afferma
in una nota il Comitato elettorale di Sergio Abramo replicando alla
dichiarazione di Agazio Loiero dopo il convegno di Arcavacata. ''Quello
dell'antinordismo a tutti i costi - aggiunge la nota del Comitato
elettorale di Abramo - sembra essere l' unico argomento in mano al
candidato del centrosinistra. Egli ipotizza soltanto contrapposizioni
frontali con le altre aree del Paese. Altra cosa e', invece, difendere,
legittimi interessi della Calabria. Sergio Abramo, com'e' noto, da
presidente dell'Anci, su questo terreno, non ha fatto sconti a nessuno.
Anche quando si e' trattato di dire no al Governo sulla Finanziaria
che penalizzava il Mezzogiorno. Ma non e' solo di questo che la Calabria
ha bisogno. La nuova Calabria, secondo Abramo, deve essere una componente
essenziale del Paese, una risorsa e non un fardello per lo sviluppo
nazionale''.
Comitato
Loiero contro la smobilitazione delle grandi aziende in Calabria.
09/02 ''Le grandi imprese smobilitano in Calabria - e' detto in una
nota - per assumere nuovo personale nelle atre regioni. Sembrerebbe
che questa sindrome che ha gia' colpito Telecom, Ferrovie e Poste,
riguardi ora l' azienda Enel in Calabria, che tenta di sferrare l'
ennesimo colpo alla gia' fragile struttura dell' Area Rete e dell'
Area Commerciale, diminuendo drasticamente gli investimenti e mettendo
in forse i posti di lavoro. Tutto cio' avviene come al solito nella
piu' completa disattenzione del Governo Regionale. E' una situazione
gravissima che rischia di indebolire ulteriormente l'economia calabrese
e soprattutto la gia' fragile occupazione. Gli obiettivi della nostra
coalizione di centrosinistra sono rivolti da un lato alla stabilizzazione
dei posti di lavoro e dall'altro all'eliminazione della precarizzazione
dei lavoratori calabresi. Un fenomeno questo in continuo aumento,
che di per se' non produce economia ma destabilizza la nostra societa'''.
Abramo
ancora influenzato annulla gli impegni elettorali
09/02 E' ancora sotto terapia antinfluenzale Sergio Abramo, candidato
alla Presidenza della Regione, costretto, per la febbre alta e l'assenza
di voce, ad annullare tutti gli impegni elettorali. I medici che seguono
Abramo sono comunque ottimisti circa i tempi di ripresa e ipotizzano
che il candidato possa riprendere gli impegni elettorali a cominciare
da venerdi' mattina.
Il
Pri non parteciperà all’incontro dei segretari regionali
della CDL
09/02 ''Il Pri non partecipera' all' incontro dei segretari regionali
della Casa delle liberta', previsto per domani a Vibo Valentia''.
Lo si e' appreso da una nota della Federazione regionale della Calabria
del Partito Repubblicano. ''Se non saranno risolte da Berlusconi -
e' aggiunto nella nota - le questioni preliminari programmatiche e
politiche che Nucara ha posto nell' incontro avuto con il presidente
del Consiglio, dopo l' approvazione da parte della Cdl della Calabria
dello sbarramento del 4%, sara' impossibile per il Pri fare parte
alle prossime elezioni regionali di quella coalizione. Non si tratta
di una minaccia ma di una scelta ponderata da parte di una forza che
in Calabria non ha fatto parte in maniera organica della squadra del
governo uscente e ha avuto con la stessa maggioranza rapporti discontinui
e spesso polemici''. ''Un ulteriore sforzo di chiarezza verso il Pri
- conclude la nota - dovra' compierlo anche il presidente incaricato
Sergio Abramo''.
Il
Nuovo MSI candida l’ex deputato Matacena alla presidenza delle
regionali
09/02 C’è fermento in seno alla destra calabrese. Dopo
la candidatura di Aloi per conto di Alternativa Sociale della Mussolini,
anche iIl Nuovo Msi propone il suo candidato a presidente per la regione
Calabria. Si tratta dell' ex deputato Amedeo Matacena. E' quanto riferisce,
in una nota, Enrico Ballo, coordinatore nazionale del partito, secondo
il quale ''l' intenzione e' di coagulare un consenso che sia cosciente
di una volonta' di riscatto di un territorio oppresso nello sviluppo
e vincolarlo nella crescita economica per i continui sospetti gettati
sulla propria classe imprenditoriale e dirigenziale, che ha di fatto
creato l' impossibilita' di realizzare un tessuto di imprese capaci
di stare in un libero mercato e di competervi. Un riscatto sociale,
economico e culturale che deve passare attraverso una ritrovata coscienza
della dignita' dei calabresi e delle proprie doti''.
La
Mussolini annuncia Aloi come candidato presidente in Calabria
09/02 ''Presenteremo i nostri candidati in 14 regioni. Siamo alternativi
alla Cdl e al centrosinistra. Ed io correro' come presidente nel Lazio
e in Campania''. Alessandra Mussolini, leader di Alternativa sociale,
rimarca le distanze dai Poli, confermando di correre da sola alle
regionali. In particolare annuncia un nuovo acquisto per il suo partito,
Antonio Serena, ex deputato di An, iscritto dal 20 novembre 2003 al
gruppo misto della Camera, che si presentera' in Veneto. Mussolini
lancia anche la candidatura alla presidenza della Calabria di Fortunato
Aloi, gia' sottosegretario alla Funzione pubblica del primo governo
Berlusconi. La nipote del Duce non risparmia una battuta sui radicali:
''Alla fine Pannella ha fatto arrivare al punto piu' basso la politica
italiana. Sono sicura che i radicali resteranno dove sono, ora si
fanno solo pubblicita'''.
Fava
(Udeur): “Mi auguro che la candidatura di Aloi arricchisca il
confronto”
09/02 ''La candidatura di Natino Aloi alla presidenza con il movimento
della battagliera Mussolini, mi auguro arricchisca un confronto serio
e approfondito sui drammatici problemi della Calabria''. E' quanto
sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava. ''Per istinto
e solidarieta' - ha aggiunto - sto sempre dalla parte di chi subisce
torti e amarezze. Fenomeno tanto piu' grave in politica, dove andrebbero
riconosciuti meriti e attitudini e affrontati i dissensi anche piu'
gravi attraverso il confronto e il dialogo, non con l'epurazione,
il progressivo isolamento e la definitiva emarginazione''. ''Per quanto
politicamente - ha concluso Fava - lontano anni luce dalla posizione
dell'ex parlamentare e consigliere regionale del Movimento sociale,
gia' sottosegretario alla Pubblica istruzione nel primo governo Berlusconi,
provo verso Natino Aloi stima e affetto, che risalgono del resto ai
primi anni sessanta nelle battaglie studentesche, anche allora su
fronti contrapposti, all'Universita' di Messina''.
Iovene
(DS) “La Cdl si rassegni alla sconfitta”
09/02 ''Centrodestra si rassegni: centrosinistra e' avanti e vincera'
le prossime elezioni''. Lo afferma, in una dichiarazione, Nuccio Iovene,
senatore dei Ds. ''Chi di sondaggi ferisce - aggiunge Iovene - di
sondaggi perisce. Sembra essere questo il destino del centrodestra,
che ha affidato ai sondaggi gran parte delle sue fortune. Le notizie
che riportano oggi Corriere della Sera e soprattutto Libero, giornale
apertamente schierato con il centrodestra, in relazione ai sondaggi
sulle regionali, parlano chiaro. In Calabria il candidato del centrosinistra
Agazio Loiero e' addirittura 16 punti sopra il candidato della Cdl
Sergio Abramo. 'Non saranno 16 punti, saranno forse di meno. Ma e'
certo che qui come altrove, se il centrodestra non sapra' darsi un
colpo di reni, la situazione sara' sempre piu' difficilmente recuperabile'.
Cosi' si conclude - aggiunge Iovene - l'articolo di Libero. Certo,
i sondaggi sono sondaggi ed i voti sono un' altra cosa, ma in Calabria
e' bene che Abramo e il centrodestra si rassegnino. Il centrosinistra
e' avanti e vincera' le prossime elezioni''.
Veraldi
(Margherita) “Per la CDL la sicurezza stradale è merce
elettorlale”
09/02 ''E' scandaloso che la sicurezza stradale diventi per la Casa
delle liberta' merce per la campagna elettorale''. Lo sostiene, in
una dichiarazione, Donato Veraldi, capogruppo della Margherita nella
commissione Lavori pubblici della Camera. ''Invece di protestare violentemente
- aggiunge Veraldi - contro le dichiarazioni del presidente dell'
Anas Pozzi, che ieri ha annunciato di voler denunciare i conducenti
dei mezzi coinvolti nella bufera sull' autostrada A3, non solo assistiamo
attoniti a un silenzio assordante di tutta la Casa delle Liberta'
su una questione cosi' delicata, ma l' assessore regionale ai Trasporti
Stillitani indice una conferenza stampa per presentare un progetto
dal nome 'strada facendo'. E' davvero spudorato che dopo aver avuto
quattro anni di tempo per risolvere il gravoso problema della viabilita'
e della sicurezza sulle strade della Calabria, l'assessore si accorga
dell' emergenza strade solo ora proprio alla vigilia delle elezioni.
Quanto dovranno aspettare ancora i calabresi per il progetto 'strada
finendo'''.
Mistorni:
“Anziché denunciare i Tir, Pozzi si adoperi per la sicurezza”
09/02 “Anziché denunciare i Tir per avere, a suo avviso,
intralciato il traffico e creato dei problemi, il presidente dell’Anas,
Pozzi, dovrebbe adoperarsi finalmente per mettere l’autostrada
Sa-Rc, in sicurezza”. E’ quanto sostiene il capogruppo
del Ppi-Margherita Giuseppe Mistorni, secondo cui “Lo scaricabarile
delle responsabilità, tra l’alto dirigente dell’Anas
e il ministro Lunardi, e il conseguente gettare le colpe sui cittadini
o peggio su chi, come i camionisti, è costretto a trascorrere
gran parte della giornata, è davvero singolare”. “Da
una parte - aggiunge l’esponente del centrosinistra - anziché
assumersi le responsabilità, si accusano i cittadini d’immettersi
sulla strada resa ulteriormente pericolosa dalle intemperie, e dall’altra
si minaccia la sospensione di importanti lavori, specie nel tratto
calabrese, provocando la reazione degli operai, com’è
accaduto ieri a Rosarno e quindi generando una molteplicità
di disagi agli automobilisti obbligati a percorrere strade secondarie”.
Ancora Mistorni: “A mio avviso il problema è tutto da
individuarsi nella scarsa attenzione del Governo verso l’urgenza
di potenziare le infrastrutture nel Sud, infatti soltanto a parole
si annunciano grandi realizzazioni ma poi, sistematicamente, sul terreno
della concretezza rileviamo inadempimenti e indifferenza”.
Conclude Mistorni: “Toccherà, adesso, al nuovo Governo
regionale di centrosinistra che a breve s’insedierà richiamare
l’attenzione delle autorità politiche ed economiche nazionali
sul grave deficit infrastrutturale del Mezzogiorno e rinegoziare con
il Governo centrale un piano economico di rilancio che abbia i caratteri
della praticità e non sia un mero libro dei sogni”.
Loiero
“E’ il colmo chiedere i danni ai cittadini rimasti bloccati
sulla A3”
09/02 ''E' il colmo: il governo, invece di pagare i danni, materiali
e morali, ai cittadini rimasti bloccati sulla A3, chiede di essere
risarcito''. Lo afferma, in una dichiarazione, Agazio Loiero, vicepresidente
dei deputati della Margherita e candidato per il centrosinistra alla
presidenza della Regione Calabria. ''Ci saremmo aspettati - aggiunge
Loiero - un'inchiesta su cio' che e' accaduto, le dimissioni del ministro
Lunardi, la rimozione dei responsabili. Ed invece ci troviamo di fronte
ad un governo che ha il coraggio di denunciare le vittime. Ci auguriamo
solo che i cittadini si ricordino bene dei disservizi provocati dal
governo quando si votera'. Da parte nostra faremo di tutto per ricordarglielo''.
Meduri
(DL) sui disagi sulla A3 “Chiaravalloti dovrebbe dimettersi”
09/02 ''Purtroppo non e' vero che il buon senso governa tutto perche',
se cosi' fosse, allora il presidente della Regione Calabria, Giuseppe
Chiaravalloti, si sarebbe gia' dovuto dimettere''. E' quanto sostiene,
in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''Anziche'
cercare di arrampicarsi sugli specchi, ricorrendo al solito scaricabarile
- afferma ancora Meduri - Chiaravalloti dovrebbe avere almeno la decenza
e il coraggio di assumersi le responsabilita' che ha nella vicenda
dei prigionieri dell' A3, storia di straordinarie incapacita'. In
tutti i casi e' bene che Chiaravalloti si ricordi che se il problema
maltempo e' burocratico, allora e' dello Stato. E Chiaravalloti e'
lo Stato e a lui spetta garantire la sicurezza dei cittadini ed anche
degli automobilisti. Tutto cio', pero', non e' avvenuto, per cui Chiaravalloti
abbia almeno il buon gusto di lasciar stare una cosa importante quale
il buon senso''.
Chiarella
(AN) soddisfatto per l’istituzione del giorno del ricordo
09/02 “Siamo soddisfatti per l’istituzione della giornata
del ricordo, relativa ai martiri delle foibe e dell’esodo dei
350mila italiani, istriani,giuliani e dalmati che il Parlamento ha
deciso di celebrare ogni anno il 10 febbraio”.
E’ quanto asserisce il Presidente del Gruppo di An Egidio Chiarella,
secondo il quale “ Finalmente i silenzi organizzati sulle cavità
carsiche nelle quali furono sotterrati vivi dai partigiani del maresciallo
Tito decine di migliaia di italiani si sono rotti e si è compiuto
un atto di giustizia atteso da anni “.
“ A nome del Gruppo che ho l’onore di presiedere, voglio
sottolineare l’importanza di questo preciso momento storico
ed istituzionale che apre a tempi migliori, in cui saranno banditi
atrocità ed odi. Siamo sicuri che la storia non è strumento
di lotta politica, ma di lavoro comune, nelle differenze, per migliorare
la qualità della vita delle nostre comunità. Il 10 febbraio
sarà ogni anno – conclude Chiarella – il momento
per raccogliere l’anima di quel pezzo d’Italia che non
c’è più, però ancora viva nella memoria
dei sopravvissuti.”
Commodaro
(PRC) “Giornata del ricordo, inaccettabile l’uso politico
della storia”
09/02 ''L' istituzione del 'Giorno del ricordo' rafforza il revisionismo
storico e rappresenta un inaccettabile esempio di uso politico della
storia''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Pino Commodari, componente
il Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. ''La legge,
approvata anche con i voti del centrosinistra, che ha istituito il
'Giorno del ricordo' - aggiunge Commodari - concede un riconoscimento
ai congiunti degli infoibati. Solo Rifondazione comunista e il Pdci
hanno votato contro. Questa legge ha segnato un passaggio molto negativo
e preoccupante nel processo di revisionismo storico che punta a cambiare
la natura del nostro patto fondativo costituzionale. Le foibe sono
state un passaggio drammatico nella storia della Venezia-Giulia con
una specificita' politica ed etnica. Sono stati orrendi episodi che
vanno certo inseriti nel clima violento in cui sono avvenuti, ma che
vanno studiati e trattati senza ipocrisie ed omissioni. Proprio la
riflessione che da tempo Rifondazione comunista va facendo sulla violenza
nella storia e l'opzione non violenta che ha da tempo sposato ci permettono
di guardare al passato riconoscendone grandezze e limiti, gesta eroiche
ed errori. Possiamo guardare alla Resistenza, riconoscere che siamo
appieno figli di quella storia, ma altrettanto riconoscere che l'
orrore non e' giustificabile nemmeno se si tratta della risposta degli
oppressi all' orrore degli oppressori. Per questo rifiutiamo e ripudiamo
le foibe, considerandole un concentrato di violenza derivato dal crollo
di un sistema oppressivo, quello nazifascista, cui si voleva rispondere
con la creazione di un nuovo ordine, ma a partire dalla sbagliata
eliminazione fisica dell' oppressore. Quello che e' successo in Parlamento
non e' stato riconoscere l'orrore delle foibe, ma l' avere imposto
strumentalmente un elemento fortemente simbolico con eccessiva disinvoltura,
compiendo una frettolosa revisione, quasi a voler fare della riconciliazione
cercata una rimozione di responsabilita', legata ad esigenze politiche,
da cui derivano semplificazioni inquietanti dal punto di vista culturale
e politico. Il ''Giorno del ricordo'' lo si e' voluto colorare troppo
politicamente, contrapponendolo al 25 aprile e alla 'Giornata della
memoria', al punto che esponenti autorevoli di An parlano di riconoscimento
di un olocausto italiano, dimenticando i tanti morti sloveni delle
foibe. Proprio questa strumentalita' e questa interpretazione storica
distorta, frutto di un preciso disegno politico, hanno allontanato
i riflettori dalla vicenda concreta e drammatica delle foibe per proiettarli
su quella vicenda ideologica che punta a gettare discredito sulla
storia antifascista del Paese e contemporaneamente ad alimentare la
tesi che c'era del buono nel fascismo''. ''Rifondazione comunista
- conclude Pino Commodari - si oppone fermamente a questo uso politico
della storia, a questo tentativo di porre sullo stesso piano, per
motivi ideologici e politici, fatti storici tanto diversi: le foibe
non sono il corrispettivo degli eccidi fascisti, non esistono spietati
slavi-comunisti come contraltare della barbarie nazifascista, che
ha tragicamente lasciato il segno anche nell'occupazione militare
della Jugoslavia. Il giorno del ricordo, come base di un revisionismo
che vuole cancellare l'antifascismo come nostro valore fondante per
soppiantarlo con nuovi collanti, come l'apologia del mercato e l'anticomunismo,
per quanto ci riguarda, non fara' mai parte della nostra storia. Partigiani
e fascisti, per Rifondazione Comunista non saranno mai sullo stesso
piano''.
La
politica su internet: I liberal democratici rinnovano il sito
09/02 E' stato rinnovato il sito internet del Partito dei Liberaldemocratici
della Calabria, www.pattocalabria.it. ''All' interno del sito - e'
detto in un comunicato - e' possibile trovare il programma del partito,
le sedi regionale e provinciali, le newsletter, la storia e la biografia
dei leader e le notizie sulle prossime elezioni regionali con le liste
provinciali nelle quali compaiono i primi nomi dei candidati come
Piero Carbone, Franchino De Rango, Adriana Lo Piccolo, Michele Bello,
Mario Tedesco Roberto Lagana', Francesco Palermo Francesco Sbarra,
Pasquale Napolitano Debora Madeo, Pietro Monardo, Domenico Trimboli,
Maurizio Bellocco, Nicola Arinelli, Antonio Puntoriero, Salvatore
Cosentino, Francesco Magisano, Antonio Argentieri Puma ed Antonio
Paradiso''. Nel sito, inoltre, la proposta di legge di Michele Cossa
sulla presenza dei giovani alla vita politica del Paese e l' appello
ai ''vecchi amici democristiani'' che il coordinatore regionale, Tonino
Perrelli, lancera' in occasione della conferenza programmatica sul
tema ''La Calabria che vogliamo, la Calabria che verra''', alla presenza
di Mario Segni, Carlo Scognamiglio, Michele Cossa ed Aventino Frau.
Tripodi
(Pdci) “Le forze a sinistra della FED si alleino per superare
lo sbarramento”
09/02 ''Solo una vasta e convinta alleanza delle forze che stanno
a sinistra della Federazione Uniti nell' Ulivo potra' superare agevolmente
l' ostacolo antidemocratico costituito dallo sbarramento del 4% che
e' stato introdotto dal centrodestra con la legge elettorale e consentire
alle forze autenticamente di sinistra di essere presenti nelle istituzioni
regionali''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Michelangelo Tripodi,
segretario regionale dei Comunisti italiani, che nei giorni scorsi
aveva inviato una lettera a Governo Civico, Rifondazione Comunista,
Progetto Calabrie e Federazione dei Verdi. Tripodi, in particolare,
ribadisce la ''necessita' di mettere in campo una forte tensione unitaria
per superare gli steccati e per ragionare, tenendo conto degli interessi
politici convergenti che possono costituire il cemento di un' alleanza
che potrebbe davvero assumere un ruolo chiave nell' ambito del centrosinistra
calabrese, raccogliendo l' esigenza oggettiva di unita' che anima
gran parte del popolo della sinistra. E' evidente, pero', che giunti
a questo punto occorre pervenire alle scelte definitive ed all'assunzione
delle necessarie responsabilita'. Il PdCI insiste per giungere rapidamente
alle necessarie intese che rappresentano la condizione per lanciare
la battaglia elettorale nel segno di un accordo programmatico fondato
sul cambiamento profondo e radicale della Calabria. Risulta chiaro
a questo punto che va verificata la possibilita' di costruire una
lista unitaria di aggregazione che, nella salvaguardia dell'autonomia
dei singoli soggetti che decideranno di farvi parte, possa offrire
alla Calabria quella risposta democratica e progressista necessaria
per impedire la cancellazione della sinistra dal Consiglio regionale
e per reagire contro una legge elettorale che rappresenta un vero
e proprio attentato alla democrazia e un' ingiustizia inaccettabile''.
Fava
(Udeur) “La legge elettorale è brutta, illiberale, punitiva
e a rischio di incostituzionalita'”
09/02 ''Desideriamo esprimere gratitudine al prof. Silvestri, che
si e' detto subito disponibile - come in precedente occasione il prof.
Gambino -ad introdurre il dibattito su 'Nuova legge elettorale e governo
democratico della Calabria'. Occasione essenzialmente di riflessione
e di approfondimento, ma anche di valutazione sotto il profilo costituzionale,
che il prof. Gaetano Silvestri sapra' certamente approfondire da par
suo''. Lo ha detto Nuccio Fava (Popolari-Udeur), consigliere regionale
della Calabria. ''All'illustre docente non sfuggiranno le implicazioni
politiche della nuova legge. Per i suoi contenuti, prima di tutto
- dice Fava - non meno che per il modo forzato con cui si e' voluto
ad ogni costo approvarla: a campagna elettorale gia' iniziata, con
schieramenti, liste e candidati presidenti gia' in campo. Questa speciale
condizione avrebbe dovuto, a maggior ragione, imporre la ricerca delle
convergenze piu' ampie. Al contrario, anche per errori e ambiguita'
nel centro-sinistra, si e' voluto imporre una brutta legge, illiberale
e punitiva, a rischio di incostituzionalita'. Non si capisce, infatti,
perche' imporre lo sbarramento, per giunta cosi' elevato, quando governabilita'
e stabilita' sono sin troppo garantite dal nuovo Statuto. L'unica
ragione vera risulta allora la volonta' di ridurre gli spazi per le
minoranze, di comprimerne ruolo e funzione. Con la conseguenza di
una legge poco democratica, perche' limitatrice fortemente della possibilita'
stessa di rappresentanza dei cittadini-elettori, che rende piu' rachitico
il confronto, costringe ad apparentamenti non sempre facili''. ''Forze
storiche o movimenti di nuovo impatto rischiano - sostiene Fava -
comunque, di essere tagliati fuori e in ogni caso costretti alla perdita
di autonomia, identita' e possibilita' di rappresentanza nelle istituzioni.
Ne' puo' sottacersi che le due esigenze su cui, anche in occasione
dell'approvazione del nuovo Statuto, si era maggiormente discusso
con quasi unanime convergenza - il superamento del cosiddetto listino
e la garanzia che comunque tutte le province calabresi, al di la'
della loro dimensione, fossero in ogni caso rappresentate nell'Assemblea
regionale – sono state del tutto ignorate e contraddette. A
questo punto, immaginare una dubbia costituzionalita' del provvedimento
non e' tanto campato per aria. In ogni caso, si rischia che le elezioni
in Calabria non siano valide, a fronte del ricorso al Tar gia' annunciato
da alcune forze politiche nel caso in cui il governo Berlusconi non
sollevasse questione dinanzi alla Consulta. Un bel pastrocchio insomma
- conclude Fava - che venerdi' pomeriggio, grazie al contributo del
prof. Silvestri, potrebbe essere comunque meglio lumeggiato e chiarito.
Anche per questa ragione abbiamo invitato all'incontro tutti i segretari
e i consiglieri regionali calabresi e i due candidati, Abramo e Loiero,
che, tra l'altro, a questo punto diventano ufficialmente tre, con
la discesa ufficiale in campo di Natino Aloi''.
Veraldi
(Margherita) “Scandaloso che Pozzi accusi gli automobilisti”
08/02 ''Siamo ormai all'inverosimile. Abbiamo scoperto i colpevoli
che hanno reso impossibile il transito sulla Salerno-Reggio Calabria:
sono gli incauti automobilisti senza catene a bordo''. E' quanto sostiene
in una nota il senatore della Margherita Donato Veraldi, circa le
dichiarazioni del presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi. ''E' veramente
scandaloso - ha aggiunto - che il presidente dell'Anas Pozzi, oggi
in commissione Lavori Pubblici, abbia potuto con incredibile leggerezza
scaricare inadempienze, omissioni, negligenze, ritardi, da attribuire,
non certamente agli automobilisti, ma che andavano immediatamente
ricercate in ben altre sedi, a cominciare proprio dall'Anas e dal
Ministro delle Infrastrutture''. ''Ancora una volta la Calabria -
ha concluso Veraldi - viene beffata da un Governo che gli e' costantemente
ostile e che sistematicamente ne ignora le legittime aspettative.
Alle domande precise ed ineludibili che abbiamo posto al Governo,
la risposta, come al solito, e' dilatoria e colpevolmente omissiva''.
Comitato
Loiero: “Pozzi offende la Calabria”. L’Anas replica
“non è vero.”
08/02 ''Dopo il danno anche la beffa. Mentre Lunardi dichiara alla
Commissione Ambiente della Camera che l' A3 non e' un'autostrada,
e' davvero sconvolgente, arrogante, tragicomico, che coloro i quali
hanno subito un chiaro disservizio, oggi passino per i colpevoli''.
E' quanto sostiene in una nota il comitato elettorale del candidato
del centrosinistra alla presidenza della regione, Agazio Loiero. ''Ci
riferiamo - prosegue la nota - a quello che ha detto il presidente
dell' Anas, Vincenzo Pozzi, nel corso dell' audizione presso la commissione
Lavori Pubblici del Senato. E' veramente incredibile tale dichiarazione
offende la Calabria. Pozzi ha annunciato di aver dato disposizioni
all' Ufficio Legale dell' Anas di denunciare i conducenti dei veicoli
e dei mezzi pesanti, per blocco della sicurezza dei trasporti, inosservanza
dei provvedimenti emessi dall' autorita', perche' viaggiando senza
catene, avrebbero causato il blocco dell' Autostrada. ''Le dichiarazioni
di Pozzi - conclude la nota - mortificano gli incolpevoli utenti della
A3 che si sono trovati impelagati in una bufera di neve. L'Anas era
al corrente, lo ricorda bene la protezione civile, dell' incombente
maltempo e niente e' stato fatto per scongiurare i drammatici disagi.
Vogliamo sperare che qualcuno, nel centrodestra, trovi il coraggio
di porre freno ad una simile sconcertante situazione''.- ''Noi stiamo
procedendo - ha spiegato Pozzi al termine dell'audizione - alla denuncia
per quanto riguarda alcuni conducenti di tir che non hanno risposto
all'obbligo emanato di uso di catene montate''. Il presidente dell'Anas
ha dunque ribadito ''l'eccezionalita''' dell'evento che ha interessato
l'A/3 tra il 25 e il 29 gennaio scorsi. ''Se uno esce in barca e non
ascolta il bollettino oppure se lo ascolta e il bollettino da' mare
in burrasca forza 8 - ha aggiunto Pozzi - non puo' uscire o se esce
deve farlo con dei mezzi particolarmente attrezzati, perche' il soccorso
e' un qualcosa in piu' che deve esserci in una condizione che anche
lo stesso utente deve saper gestire''.
''Il Presidente dell' Anas Pozzi
non ha mai indicato i calabresi come colpevoli dei disagi verificatisi
sulla A3 durante l' emergenza neve ne' ha mai inteso offendere la
Calabria, che anzi e' al centro dei nostri programmi di investimenti''.
E' quanto sostiene il direttore centrale della comunicazione e delle
relazioni esterne dell' Anas, Giuseppe Scanni, circa le dichiarazioni
del Comitato Elettorale Loiero. ''Ad essere precisi - ha aggiunto
- gli avvenimenti critici sulla A3 hanno riguardato soprattutto il
tratto lucano della Salerno-Reggio Calabria''. ''Apprendiamo dal comitato
- ha concluso Scanni - che tutti i conducenti di articolati che si
sono intraversati e che non avevano catene montate erano calabresi.
E' una notizia importante che verificheremo con i dati in nostro possesso''.
Fortugno
(Margherita): “Evitare bandi e concorsi durante le elezioni”
08/02 ''Le elezioni regionali sono ormai prossime ed il rischio che
la politica dia il peggio di se' e' quanto mai concreto. Non voglio
fare polemica con l' attuale governo regionale di centrodestra, ne'
riferirmi a qualcuno in particolare, ma e' certo che il fiorire di
ogni tipo di bando di concorso, vero o presunto, facilita la manipolazione
del consenso elettorale e, per chi intende la politica come 'affare'
e non come servizio, la consumazione di un grave reato quale e' il
voto di scambio''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale
della Margherita, Francesco Fortugno. ''Che la situazione abbia gia'
raggiunto una certa gravita' - ha aggiunto - lo dimostra il fatto
che molti cittadini ritengono che sono di prossimo espletamento concorsi
inesistenti, ripeto che non voglio polemizzare con nessuno, ma e'
sin troppo ovvio il perche' di questa campagna di disinformazione.
In una regione che ha il triste primato della disoccupazione, principalmente
giovanile, e che ancora vive nel mito del 'posto pubblico' anche per
la scarsita' di alternative, e' facile comprendere quale e quanta
presa possa avere la promessa, ed anche la vaga possibilita', di essere
assunti dalla Regione. Si corre il rischio che Aziende sanitarie,
Aziende ospedaliere, Enti regionali e sub-regionali, vengano presentati
agli onesti cittadini, come panacea di quel grande male che e' la
disoccupazione, creando inutili aspettative o, peggio, coartando la
loro liberta' di voto''. ''Non meno preoccupante - ha proseguito Fortugno
- sarebbe poi l' espletamento dei concorsi effettivamente banditi,
perche' quanto mai concreta sarebbe la possibilita' di una gestione
clientelare degli stessi, ed i Calabresi di tutto hanno bisogno meno
che di essere ulteriormente delusi e discriminati da scelte dettate
dalla convenienza del momento. Ritengo, percio', che a meno di due
mesi dalle elezioni, non si debba bandire o espletare nessun concorso,
o procedere a nomine ed assunzioni anche a tempo definito, e che di
tutto cio' venga data comunicazione ai cittadini. Solo cosi', si possono
evitare ombre e storture ad una campagna elettorale gia' complessa''.
''Invito - ha concluso Fortugno - il Presidente della Giunta regionale,
il Presidente del Consiglio regionale, gli Assessori, i presidenti
e gli amministratori degli Enti regionali e sub-regionali, ad aderire
a questa proposta, ovviamente fatti salvi i casi di particolare urgenza,
nel segno della trasparenza e della tutela dell' interesse collettivo''.
Abramo
influenzato rinvia gli appuntamenti
08/02 Un forte attacco influenzale costringe da ieri sera a letto
Sergio Abramo, candidato per la Casa delle Liberta' alla Presidenza
della Regione. Abramo, gia' febbricitante nei giorni scorsi, non aveva
inteso lo stesso rinunciare agli appuntamenti elettorali in agenda,
fino allo ''stop'' imposto perentoriamente dai medici ieri sera, subito
dopo il convegno promosso a Catanzaro dall'Udc e dal vice ministro,
Mario Tassone. Abramo, completamente afono, e' stato dunque costretto
a saltare una serie di appuntamenti in calendario per oggi, a cominciare
dall'importante incontro, presso il ministero delle Infrastrutture,
per la firma del programma ''Urban Italia'' per la citta' di Catanzaro.
Annullato, per disposizione dei medici, anche il programma di domani:
Abramo in mattinata avrebbe dovuto registrare una intervista televisiva
negli studi dell'emittente catanzarese RTC, successivamente, il candidato
della Casa delle Liberta' avrebbe dovuto partecipare al convegno su
federalismo e sanita', organizzato all'Universita' della Calabria;
sempre a Cosenza, nel pomeriggio, Abramo avrebbe dovuto incontrare
i docenti della stessa Unical; subito dopo una delegazione di sindaci,
accompagnati dal consigliere regionale dell'Udc, Roberto Occhiuto
e infine una delegazione di medici cosentini.
Prodi
ha incontrato Loiero.
08/02 Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione,
Agazio Loiero, ha avuto oggi, a Roma, un lungo incontro con il leader
della Grande alleanza democratica, Romano Prodi, che ha annunciato
la sua presenza in Calabria in due occasioni. Prodi, secondo quanto
riferito in un comunicato, ''ha ribadito la centralita' e l' importanza
che i temi del Mezzogiorno e in particolare della Calabria occupano
nel programma di governo del centrosinistra'' ed ha annunciato ''una
grande mobilitazione per cambiare i governi del centrodestra che hanno
contribuito in questi anni a rendere il mezzogiorno sempre piu' marginale,
con nuovi problemi ed emergenze che si aggiungono a quelli di sempre''.
Questa mobilitazione straordinaria di tutta la coalizione del centrosinistra,
vedra' impegnato Romano Prodi, per due volte in Calabria, nel corso
della campagna elettorale: il 19 marzo in una manifestazione popolare,
preceduta da un' altra visita piu' breve presso il Porto di Gioia
Tauro, centro, e' scritto nella nota, ''da sempre considerato da Prodi,
essendosi battuto per il suo decollo, di vitale importanza commerciale
e di scambio e che oggi, ancor di piu' rappresenta, non solo fattore
decisivo per il riscatto della Calabria, ma una vera e propria 'porta
d' Europa' nel cuore del mediterraneo, aperta ai grandi mercati dell'
estremo Oriente''.
Continua
la polemica tra i comitati Abramo e Loiero
08/02 ''Appare davvero singolare l'ultima ''uscita'' del ''distrattissimo''
e sempre piu' fantomatico comitato elettorale di Abramo visto che
ignora, volutamente, quanto dichiarato ieri da Abramo ad una nota
emittente televisiva nel Tg delle ore 14, in ordine alla indisponibilita'
dello stesso candidato del centrodestra ad affrontare un confronto
diretto 'prima della presentazione delle liste e dei programmi'''.
E' quanto sostiene in una nota il comitato elettorale del candidato
del centrosinistra alla presidenza della regione, Agazio Loiero. ''Esiste
la registrazione della dichiarazione - prosegue la nota del comitato
elettorale di Loiero - presso l'emittente televisiva di Catanzaro
ed allora il 'fantomatico', ma non troppo, comitato elettorale del
'solo' candidato del centrodestra si attrezzi meglio e segua, a tutto
campo, non solo le agenzie di stampa ma si 'rapporti' piu' direttamente
con il proprio candidato visto che ne ignora completamente le dichiarazioni
televisive che rilascia. Gradiremmo dal comitato di Abramo un po'
piu' di rispetto non per noi ma per l'elettorato calabrese e per quei
tanti telespettatori che hanno sentito con le proprie orecchie l'indisponibilita'
a un confronto, ritenuto da Abramo, cosi' e' registrato 'ancora non
idoneo'''. ''Confronto invece doveroso - conclude la nota - verso
una popolazione, la nostra, desiderosa di conoscere meglio i candidati
per decidere con maggiore chiarezza a chi affidare la gestione politica
della Calabria, e cambiare seriamente il corso di un periodo drammatico
della propria storia''.
Immediata la replica del Comitato Abramo: ''Avremmo preferito un dialogo
piu' costruttivo e di merito ma purtroppo abbiamo dovuto assistere
prima a una contestazione gratuita, seguita poi da una sterile polemica
nominalistica, condotta in punto di virgola dal comitato elettorale
che sostiene il candidato del centrosinistra. Scambiare per un rifiuto
del confronto, un ragionamento sulla necessita' di disporre di programmi
e liste per affrontare compiutamente le questioni calabresi, appare
quantomeno pretestuoso. Anche perche', e' il caso di ribadirlo ancora
una volta, i confronti tra i candidati erano e sono gia' in programma.
Da quello di domani all'Unical, in occasione del convegno su federalismo
e sanita' (dove purtroppo Abramo sara' forzatamente assente per ragioni
di salute, sperando che la sua assenza non sia oggetto di interpretazioni
malevole) fino al faccia a faccia, previsto per il prossimo 16 febbraio
all'Ipsia di Catanzaro, di fronte agli studenti dell'istituto.Visto
pero' - continua la nota del comitato per Abramo - che ci viene graziosamente
spiegato il significato della parola confronto, come se un faccia
a faccia in un luogo diverso dalla TV fosse meno significativo o pregnante,
ci sentiamo di tranquillizzare per l'ennesima volta il comitato di
centrosinistra: Abramo non si sottrarra' ad alcun confronto, televisivo
o radiofonico che sia. Sergio Abramo sara' li' ad illustrare ai calabresi
la novita' del suo progetto politico. Per il momento ci auguriamo
di poter mettere fine a una polemica sterile, ben lontana dalle valutazioni
di merito sui problemi reali''.
I
Liberal democratici dal Presidente Ciampi contro lo sbarramento
08/02 Il Partito dei Liberaldemocratici della Calabria, attraverso
il suo segretario nazionale, Mario Segni, sottoporra' al Presidente
della Repubblica il caso dello sbarramento del 4% previsto nella legge
elettorale ''varata con un golpe del centrodestra calabrese, senza
una maggioranza qualificata affinche' in Italia si costruisca una
vera azione legislativa democratica uguale in tutte le Regioni''.
Lo hanno reso noto gli stessi liberaldemocratici calabresi in un comunicato.
''Il Presidente della Repubblica, infatti - e' scritto nella nota
- ha sempre sostenuto che tutti i partiti hanno il diritto di presentarsi
alla campagna elettorale e cio', di fatto, e' negato in Calabria dove
con un atto antidemocratico si sono cambiate le regole a gioco iniziato,
in piena campagna elettorale ed a meno di un mese dalla scadenza per
la presentazione delle liste. I Liberaldemocratici definiscono questa
vicenda 'un vulnus costituzionale' ed il paradosso e' che si consente
allo schieramento che governa la Regione di farsi la legge elettorale
a proprio uso e consumo per escludere gli altri partiti. Ci saranno
cosi' regioni dove i partiti potranno avere una rappresentanza e regioni
dove non potranno averla. Questo significa influire sul diritto e
sulla liberta' di voto dei cittadini. Il Partito dei Liberaldemocratici
alla riunione della Gad di sabato prossimo proporra' la raccolta delle
firme per un referendum abrogativo della legge elettorale, cio' anche
per verificare chi, all' interno del centrosinistra e' favorevole
o contrario al provvedimento adottato''. I Liberaldemocratici, inoltre,
sottolineano ''come oggi tutti siano diventati improvvisamente riformatori
riempiendosi la bocca di lotta contro i monogruppi: quando i Liberldemocratici
condannarono la costituzione dei monogruppi voluti con complicita'
del centrodestra e del Governo Chiaravalloti, questi 'riformatori
dell' ultima ora' invece votarono a favore e ne usarono tutti i benefici''.
Tommasi
(Verdi) “La battaglia contro lo sbarramento non va dispersa"
08/02 ''La battaglia politica contro la legge truffa che istituisce
lo sbarramento al 4% per le elezioni regionali e che ci ha visti protagonisti,
insieme alle altre forze politiche in consiglio regionale, non va
dispersa: sono molti i punti programmatici che legano i Verdi ai partiti
della sinistra''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile nazionale
politiche enti locali dei Verdi, Diego Tommasi. ''Su queste basi -
ha aggiunto - e da un forte confronto programmatico, si puo' e si
deve costruire un'alleanza elettorale che abbia anche il merito di
far uscire dagli steccati di logiche settarie alcuni personaggi. Dobbiamo
essere aperti, affinche' chi si riconosce nelle linee programmatiche
consegnate e da consegnare al candidato presidente Loiero possa far
parte compiutamente di questo progetto politico che ha tutti gli elementi
per divenire un punto di riferimento dei calabresi nelle istituzioni''.
''Le forti iniziative - ha proseguito Tommasi - portate avanti in
consiglio regionale dai Verdi e da pochi altri non sono state fatte
per la difesa del singolo, bensi' per un alto principio democratico
e partecipativo sancito dalla nostra Costituzione e la nostra azione
e' stata rivolta proprio a quelle forze politiche e della societa'
civile che volevano e che vogliono dare un contributo al centrosinistra
senza cedere alle lusinghe di mere logiche di potere, ma per far uscire
la Calabria dagli anni bui nei quali il centrodestra l'ha relegata''.
''E' del tutto evidente - ha concluso Tommasi - che l'aggregazione
non potra' essere sancita senza il rispetto della storia movimentista,
della tradizione, della cultura ambientalista e senza la presenza
del simbolo 'Verdi' e che, alla luce del risultato delle elezioni
europee, e' inevitabile''.
Fava
(Udeur): “Non bisogna subire la negativa conseguenza dello sbarramento”
08/02 ''Non mi sfuggono difficolta' e problemi, ne' potrebbe essere
altrimenti, dopo lo sbrego grave della nuova legge elettorale. Tuttavia
la risposta al centrodestra richiede, in termini politici, la capacita'
di non subire la negativa conseguenza dello sbarramento''. Lo afferma,
in una nota, Nuccio Fava consigliere regionale di Ap Udeur. ''A prescindere
dai sondaggi di Piepoli, anche in Calabria la battaglia sara' impegnativa
- sostiene Fava - Nessuna energia positiva per il cambiamento deve
restare inutilizzata. Va pertanto compiuto, con generosa lungimiranza,
ogni sforzo affinche' le forze che potrebbero essere danneggiate trovino
la strada di una proficua convergenza''. Per il consigliere di Ap
Udeur ''Progetto Calabrie, che rappresenta la novita' piu' promettente,
potrebbe diventare il motore per dar vita ad uno schieramento di rinnovamento
politico-programmatico e di classe dirigente. Si potrebbe facilmente
immaginare anche un logo: Alleanza oppure Intesa Democratica, sulla
base di una rappresentazione nitida e pulita dell'intera Calabria.
O, meglio, delle Calabrie che vogliono anch' esse convergere per un
rinnovamento autentico di tutta la regione, nella valorizzazione delle
diverse specificita' e attitudini''.
Il
PDCI ricorre alla Consulta contro lo sbarramento
08/02 Il Partito dei comunisti italiani notifichera' al Governo ''una
formale richiesta affinche' provveda, ai sensi e per gli effetti dell'
art. 127 della Costituzione, a promuovere la questione di legittimita'
costituzionale della legge elettorale regionale della Calabria innanzi
alla Corte Costituzionale''. Ad avviare l' iniziativa, secondo quanto
riferito in un comunicato dell' Ufficio stampa del Pdci, e' stata
la direzione nazionale del partito in collaborazione con la segreteria
regionale. Qualora il Governo ''non procedesse in tale senso - prosegue
la nota - il Pdci procedera' ad impugnare l' atto di proclamazione
degli eletti, all' esito della prossima consultazione elettorale regionale,
sollevando innanzi al competente Tar la questione di costituzionalita'
di detta legge regionale del tutto incostituzionale ed illegittima''.
La legge elettorale approvata in Calabria con i voti del centrodestra
prevede una soglia di sbarramento del 5% per la coalizione e del 4%
per le singole liste. ''Risulta chiara - e' il giudizio del Pdci -
l' incostituzionalita' della legge per la violazione dell' art. 123
della Costituzione, il quale prevede che la forma di governo ed i
principi fondamentali di organizzazione e di funzionamento della Regione,
tra i quali rientrano senz'altro i principi cardine delle relative
leggi elettorali, debbano essere determinate dallo statuto, non da
leggi regionali, le quali possono, tutt' al piu', prevedere una normativa
di dettaglio e, comunque, di mera attuazione. Non puo' sussistere
dubbio alcuno circa il fatto che l' introduzione di uno sbarramento
al 4% per il riparto dei seggi rappresenti una modificazione sostanziale
del sistema elettorale vigente e svolga comunque una influenza fondamentale
nella determinazione della forma di governo regionale''. Allo stesso
tempo, per il Pdci, la legge regionale ''viola il principio costituzionale
della tutela delle minoranze espresso dal combinato disposto degli
artt. 2, 3 e 49 della Costituzione, in virtu' dei quali la partecipazione
dei cittadini, riuniti in partiti, alla determinazione della politica
nazionale e locale non puo' in alcun modo essere limitata mediante
eccessive misure restrittive, tali da impedire di fatto tale partecipazione
e tali da risolversi dunque, come nel caso di specie, in misure del
tutto incostituzionali ed illegittime. Il principio della tutela delle
minoranze rappresenta, oltre che un principio costituzionale, un punto
fermo di tutta la recente normativa attuativa della riforma del titolo
V della Costituzione''.
Il
PDCI propone a Governo Civico, PRC, progetto Calabrie e Verdi un alleanza
a sinistra della FED
07/02 ''Un' alleanza di tutte le forze che stanno a sinistra della
Federazione Uniti nell' Ulivo'' come ''risposta contro il tentativo
palese di cancellare la presenza delle forze politiche, dei movimenti
e delle associazioni di sinistra dalle istituzioni regionali'': a
proporlo e' stato il Comitato regionale del Pdci in una lettera inviata
ai rappresentanti di Governo Civico, Rifondazione Comunista, Progetto
Calabrie e Federazione Verdi. ''La scelta grave e antidemocratica
compiuta dal centrodestra, con l' avallo di importanti settori del
centrosinistra - e' scritto nella lettera - ha portato al colpo di
mano dell'approvazione di una nuova legge elettorale che prevede uno
sbarramento del 4% per le liste e del 5% per le coalizioni. Non intendiamo
qui soffermarci nell' analisi delle ragioni che hanno determinato
questo risultato che rappresenta un vero e proprio attentato alla
democrazia, al pluralismo politico e ai diritti costituzionali dei
cittadini e che sono, comunque, tutte dentro la degenerazione della
politica calabrese di questi anni. Ci preme adesso invece valutare
i nefasti effetti che tale normativa, ove dovesse essere applicata,
potrebbe produrre nel panorama politico calabrese. In particolare,
avvertiamo fortemente il rischio che le forze autenticamente di sinistra
possano addirittura scomparire dal Consiglio regionale che sara' eletto
il prossimo 3-4 aprile''. ''Si tratta - prosegue il Pdci - di un esito
preoccupante che va assolutamente scongiurato assumendo iniziative
forti ed adeguate per rispondere al violento attacco che il centrodestra
ha scatenato. In tal senso, riteniamo opportuno avanzare la proposta
di un' alleanza di tutte le forze che stanno a sinistra della Federazione
Uniti nell' Ulivo. Sarebbe questa la migliore e piu' efficace risposta
contro il tentativo palese di cancellare la presenza delle forze politiche,
dei movimenti e delle associazioni di sinistra dalle istituzioni regionali''.
''Il Pdci - prosegue la lettera - dichiara fin d' ora di essere pronto
a fare quanto necessario per favorire la concretizzazione di un tale
progetto che assume un grande significato politico. Ma sappiamo bene
che la sua effettiva realizzazione non dipende solo dalla nostra volonta'
e che essa richiede il concorso e lo sforzo dei tanti soggetti che
vi dovrebbero concorrere. Pertanto, vi proponiamo di valutare la possibilita'
di verificare insieme se vi possono essere le condizioni per costruire
una lista unitaria di aggregazione da presentare alle prossime elezioni
regionali, che, nel salvaguardare l' autonomia dei singoli soggetti
che decideranno di farvi parte, sia capace di offrire alla Calabria
una grande e forte risposta democratica e di sinistra contro il sopruso
e contro l'arroganza, per i diritti di tutti''. ''Data la ristrettezza
dei tempi e la necessita' di pervenire rapidamente alle necessarie
decisioni - conclude la lettera del Pdci - vi chiediamo di volerci
far sapere al piu' presto se intanto ritenete possibile aprire un
confronto allo scopo di pervenire all' eventuale costruzione di una
lista unitaria''.
Incontro
Loiero - Prodi a Roma
07/02 Dopo l' incontro tenutosi a Roma con Romano Prodi, a margine
del Congresso dei Ds, domani Agazio Loiero incontrera' nuovamente
il leader della Grande Alleanza Democratica. Prodi, e' scritto in
una nota, ha gia' affermato, che, in caso di vittoria alle elezioni
politiche del 2006, l' agenda di governo porra' il Mezzogiorno, e
soprattutto la Calabria, al centro delle questioni che andranno affrontate
in maniera prioritaria. ''Del resto - prosegue la nota - i precedenti
Governi di centrosinistra hanno gia' dimostrato grande attenzione
per i problemi del Mezzogiorno d' Italia, sia in termini di finanziamenti,
sia emanando una serie di provvedimenti legislativi, che hanno favorito
l' occupazione in Calabria. Entrambi i leader condividono appieno
le preoccupazioni ed i suggerimenti espressi dal Presidente della
Repubblica, nel corso della recente visita in Calabria. Ciampi, in
quell' occasione, ha esaltato non solo le qualita' della Calabria,
ma anche il patrimonio di idee e di giovani preparati che da troppo
tempo attendono un' occupazione''. ''Il suo accorato appello - prosegue
la nota - e' rimasto inascoltato da un governo che si trova schiacciato
sulle posizioni di Bossi, che non ha nessuna sensibilita' verso il
Meridione d' Italia. Il candidato del centrosinistra ha incassato
questa grande promessa che Prodi solennemente ribadira' ai calabresi
nel corso della sua prossima visita in Calabria, a Gioia Tauro, luogo
simbolico della grande determinazione e dell' interesse che il centrosinistra
ha voluto per promuovere lo sviluppo della nostra regione''.
Abramo
rifiuta l’incontro con Loiero. Comitato replica "Lo staff
non conosce l'agenda"
07/02 ''Abbiamo, per la seconda volta, manifestato interesse e disponibilita'
piena ad un confronto diretto con il candidato del centrodestra''.
E' quanto sostiene il comitato politico elettorale del candidato del
centrosinistra alla presidenza della regione, Agazio Loiero. ''A poco
piu' di quaranta giorni dalla data del voto - ha aggiunto - riteniamo
che sia giusto, opportuno, e soprattutto doveroso, che gli elettori
conoscano i candidati e le loro intenzioni e valutazioni sui problemi
della Calabria; prendiamo atto che non c'e' ad oggi da parte del candidato
del centrodestra disponibilita' per tale confronto, con la motivazione
che non ci sarebbero ancora liste e programmi delle coalizioni''.
''Attenderemo pertanto - conclude il comitato - la data del confronto
ribadendo, comunque ed in ogni caso, la disponibilita' del candidato
del centrosinistra al confronto in qualsiasi momento''.
Il Comitato Abramo replica. “Lo staff non consoce l’agenda”
''Prendiamo atto che il Comitato che sostiene il candidato presidente
del centrosinistra non conosce neppure l'agenda degli appuntamenti
del proprio leader''. E' quanto si legge in una nota del Comitato
elettorale del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione,
Sergio Abramo, in risposta a quanto sostenuto oggi pomeriggio dal
comitato elettorale del candidato di centrosinistra secondo il quale
Sergio Abramo non sarebbe disponibile a un confronto. ''Ci risulta
infatti - prosegue la nota - che i due protagonisti della competizione
elettorale parteciperanno dopodomani al convegno, organizzato all'Unical,
su Federalismo e Sanita'. Ci risulta inoltre che, presso l'Istituto
Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato di Catanzaro,
il prossimo 16 febbraio, sempre i due candidati, saranno faccia a
faccia dinnanzi agli studenti. Ci risulta, infine, che il candidato
del centrosinistra ha gia' dato la sua adesione a entrambe le iniziative''.
''Questi gli elementi - conclude la nota - in nostro possesso. Per
quanto ci riguarda confermiamo la disponibilita' di Sergio Abramo
a qualunque confronto e in ultima analisi ci dichiariamo pronti a
curare, oltre alla nostra, anche l'agenda del candidato del centrosinistra,
visto che il suo comitato e' piuttosto distratto''.
Comitato
Abramo: “Sondaggi inefficaci, troppi indecisi”
07/02 ''Beati loro, i sostenitori del candidato del centrosinistra,
i quali si accontentano di sondaggi che parlano di quasi l' 80% di
indecisi, qualcosa, si badi bene, come piu' di un milione di calabresi
che non avrebbero deciso da che parte stare''. A sostenerlo e' il
Comitato elettorale di Sergio Abramo. ''Questa stratosferica percentuale
di indecisi, che non ha precedenti nella storia delle tecniche di
rilevazione - e' scritto in una nota del Comitato - rende praticamente
inefficaci i risultati di questo sondaggio. Non a caso, pur con le
dovute cautele, noi abbiamo fatto riferimento al sondaggio del prof.
Piepoli che riteniamo non abbia bisogno di presentazioni. Piepoli
ha parlato di elezioni dall' esito indeciso in Calabria, proprio perche'
e' molto alta, nella nostra regione, la percentuale di indecisi. Proprio
li' si giochera' la partita, sulla capacita' cioe' dei candidati di
superare la diffidenza verso la politica che la maggioranza del corpo
elettorale calabrese sembra dimostrare. E riteniamo che Sergio Abramo,
per la forte novita' che esprime e per la chiarezza delle sue idee,
abbia tutte le carte in regola per convincere questo esercito di indecisi
ad andare a votare''. ''Dobbiamo dire, per verita' - prosegue il Comitato
- che anche i sondaggisti citati dai sostenitori del candidato del
centrosinistra hanno parlato esplicitamente di 'distanze che si accorciano',
sottolineando come, rispetto ad una precedente rilevazione di due
settimane fa, Abramo ha recuperato ben 10 punti in percentuale. Lo
vogliano o no i sostenitori della GAD, la partita si e' riaperta e
il trend elettorale di Sergio Abramo e' in continua crescita''.
Gentile (FI) “Sconcertante
la scarcerazione dei nomadi a Lecco”
07/02 ''E' sconcertante quel Paese in cui due donne che tentano di
rapire una bambina vengono immediatamente scarcerate, mentre un papa'
ingiustamente accusato di abusi e riconosciuto innocente non vede
sua figlia da quattro anni''. E' quanto scrive il senatore di Forza
Italia Antonio Gentile, in una interrogazione rivolta al ministro
della giustizia, Roberto Castelli, sulla vicenda di Lecco relativa
a due nomadi che hanno tentato di rapine una bambina. ''Bisogna interessarsi
- ha aggiunto Gentile - della vicenda dei signori Eugenio S. e di
sua moglie Gladys, narrata oggi dal Corriere, incredibilmente kafkiana,
metaforicamente posizionata sotto l'articolo che raccontava dell'impunita'
dei fatti di Lecco''. Il parlamentare chiede quindi9 al ministro di
''conoscere quali iniziative intenda prendere per garantire a due
genitori di riavere la loro figlia naturale e di monitorare i drammi
causati dalla scarsa applicazione pratica dell'affidamento condiviso:
suicidi ed omicidi causati da situazioni che potrebbero essere prevenute
agendo non in conflittualita' fra le coppie separate, ma facendo l'esclusivo
interesse dei minori''.
Nasce
la federazione Democratica cristiana
07/02 Si sono riuniti a Lamezia Terme, alla presenza del Prof. Giampiero
Catone, i rappresentanti di Rinascita della D.C., Dorotei Centristi
Europei, Verdi Verdi, P.D.C., C.D.E. e Democrazia Cristiana che fa
capo all' On. Rotondi e all' On. Gemelli, per fare il punto sulle
prospettive politiche alla luce della legge elettorale approvata di
recente in Calabria. Si e' concordato per la costituzione della ''Federazione
Democrazia Cristiana'', formazione politica di ispirazione cattolica
con l' obiettivo della creazione del Partito Popolare Europeo in Italia.
Alla neonata Federazione hanno gia' dato la propria adesione altre
componenti politiche di ispirazione laica e liberale. La Federazione,
dopo avere espresso il proprio disappunto per lo sbarramento al 4%
previsto dalla nuova legge elettorale, che mortifica e rischia di
cancellare la rappresentanza delle formazioni politiche minori, ha
deciso di costituire il coordinamento regionale e quelli provinciali
in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria, cui partecipare
con proprie liste presenti in tutte le province, certi dell' agevole
superamento dello sbarramento introdotto, grazie all' impegno delle
forze cattoliche, laiche e liberali che la compongono. Un monito viene
rivolto agli interlocutori politici della Casa delle Liberta', cui
si chiede pari dignita' nei processi di partecipazione alle scelte
degli uomini e dei programmi.
Vertice
della CDL con Abramo. Presente anche Chiaravalloti
07/02 C' era anche Giuseppe Chiaravalloti, oggi al vertice che i
partiti del centrodestra hanno avuto con il candidato alla presidenza
della Regione, Sergio Abramo. Una presenza, quella di Chiaravalloti
che non e' passata inosservata e che e' stata uno degli argomenti
dei commenti degli esponenti della Cdl al termine del vertice. Tutti,
comunque, concordi nel ritenere la riunione ''molto positiva. Insieme
al presidente Chiaravalloti ed al presidente incaricato Abramo - ha
spiegato Leopoldo Chieffallo, segretario regionale del Nuovo Psi -
abbiamo posto in essere una serie di linee programmatiche che si innestano
sulla gestione Chiaravalloti e che devono essere amplificate dalla
gestione Abramo. In modo particolare abbiamo parlato di un progetto
sull' occupazione, dando attenzione alle attuali situazioni precarie
di Lpu, Lsu e interinali, vedere come questi, in un progetto organico,
possano trovare una definitiva sistemazione ed uscire fuori dal precariato''.
Insieme a Chieffallo all' incontro erano presenti, per il partito
di De Michelis, l' assessore regionale, Saverio Zavettieri, ed il
capogruppo Galati. Di ''cabina di regia'', invece, ha parlato Giancarlo
Pittelli di Forza Italia, affermando che essa ''seguira' il presidente
uscente Chiaravalloti ed Abramo in un raccordo molto forte sul programma,
sulle cose da fare di fine legislatura. Ci sono importanti scadenze
in Consiglio regionale come l' approvazione del Bilancio, il Piano
energetico. - ha aggiunto il forzista - Abbiamo discusso di questo.
Abbiamo stabilito di creare questo grande comitato elettorale con
una partecipazione piu' ampia di tutti per andare ad una campagna
elettorale molto seria''. Per il commissario regionale di An, Rositani,
accompagnato da Egidio Chiarella, capogruppo di An in consiglio regionale,
l' incontro e' stato ''estremamente produttivo, serio, impegnativo.
Abbiamo deciso di affrontare la campagna elettorale con estrema immediatezza,
legando i risultati della Giunta Chiaravalloti, che sono stati tanti,
con il programma nuovo che si deve presentare. Totale sintonia tra
i partiti, - ha proseguito - totale sintonia tra il presidente uscente
e, speriamo, il presidente entrante. Veramente oggi abbiamo vissuto
una giornata di tale e totale coesione. Siamo compatti, convinti,
pensando anche ai sondaggi, che anche questa volta il centrodestra
vincera' in Calabria''. L'Udc, rappresentato dal segretario regionale
Gino Trematerra e dal capogruppo in consiglio regionale Giovanni Nucera,
per bocca di quest'ultimo, ha spiegato che ''sono stati posti sul
tappeto un po' tutti i problemi che ancora la Calabria non ha risolto
ma, soprattutto, si e' parlato delle cose fatte e si e' anche programmato
per cio' che si dovra' fare con il nuovo programma regionale. Una
strategia di intervento abbastanza pesante - ha aggiunto Nucera -
che trova alcuni punti qualificanti gia' da subito quale un rapporto
molto piu' forte con i problemi della disoccupazione cercando anche
di cogliere quelle che sono state le cose positive fatte ed esaltarle
nella misura in cui esse meritano di essere esaltate perche' tantissimo
e' stato posto in essere. La presenza di Chiaravalloti ci ha dato
anche l' opportunita' di fare una revisitazione complessiva sulle
politiche generali del territorio''. In questo senso, quindi, per
Nucera la presenza di Chiaravalloti e di Abramo ''sta a significare
intanto una continuita' di azione e di intervento, intanto una conferma
su cio' che e' stato il programma per una risposta e per concludere
una risposta alle cose gia' avviate. Intesa forte tra i partiti per
rafforzare la coalizione che non e' una coalizione raccogliticcia.
Dare alla Calabria una risposta seria e concreta - ha concluso - come
seria e concreta e' stata la gestione che noi abbiamo avuto in questi
cinque anni con Chiaravalloti alla guida''.
Chiaravalloti: “Prepariamo la campagna elettorale”
''E' stato un incontro normale, fisiologico, di preparazione alla
campagna elettorale''. E' quanto ha detto il presidente della giunta
regionale, Giuseppe Chiaravaloti, al termine dell'incontro. ''I coordinatori
- ha aggiunto - hanno voluto scambiarsi le idee alla presenza dell'uscente
e, ci auguriamo, del subentrante, in modo da stabilire i programmi
elettorali, cogliere le linee di continuita' nel programma della Casa
delle liberta', mandare un messaggio forte ai cittadini ed agli elettori,
anche sottolineando, soprattutto, quanto di positivo e' stato fatto
nell'ultimo quinquennio''. ''Questo forse - ha concluso - non e' ben
conosciuto ma e' di straordinaria valenza, dare la solidarieta' totale,
di tutti, allo sforzo del sindaco Abramo che marcia alla conquista
del governo della Calabria''.
Senatore
(FI) “Sondaggi strumentalizzati per deviare le coscienze”
07/02 ''Percentuali in piu' per il centrosinistra in Calabria, punti
e posizioni da recuperare, futuro non roseo per il candidato Sergio
Abramo. Questo quanto ci viene prospettato dai sondaggi apparsi in
questi giorni su qualche giornale. Poi, come successe gia' cinque
anni fa con i tredici punti sotto del centrodestra, scopri che la
Cdl vince e capisci che i sondaggi sono solo strumentali e finalizzati
a deviare le coscienze''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale
di Forza Italia, Raffaele Senatore. ''Sono dell' opinione - ha proseguito
Senatore - che la gente di Calabria non si fara' abbindolare piu'
tanto facilmente dalle invenzioni comunicative dei soliti strilloni
o dai vecchi teorici del favore, conosciuti per essere al soldo degli
amanti della propaganda. Oggi, purtroppo, a causa di queste assurde
differenze di risultato, tutti pensano ai sondaggi elettorali come
ad una truffa, come uno strumento della manipolazione informativa,
un nuovo modo con cui la politica cerca di attirare l' attenzione
dei cittadini, o distoglierla''. ''Non voglio procedere in alcun modo
nel senso di un' apologia dello strumento sondaggio - ha sostenuto
l' esponente di Fi - ma, a mio avviso, il sondaggio, oggi, viene utilizzato
piu' come mero capro espiatorio, come arma di distrazione di massa,
che per altro. Ad ogni modo, i nostri elettori sapranno distinguere
bene gli specchietti per le allodole dalle cose concrete e sincere.
Dalla lettura dei sondaggi fatti, ho notato che uno dei limiti principali
e' costituito dalla scarsa informazione che si da' a chi risponde.
Questo, purtroppo, porta a far si' che, in occasione delle elezioni
vere, si finisce di frequente con lo scegliere sulla base di mere
impressioni, senza avere la possibilita' o la voglia di approfondire
realmente le diverse proposte sottoposte agli elettori. Fortunatamente,
il clima politico e' notevolmente cambiato negli ultimi mesi, anche
se l' evoluzione degli orientamenti elettorali e' stata molto piu'
lenta, complessa e in parte contraddittoria. Sei mesi fa, ad esempio,
dopo le elezioni europee era diffusa la previsione di una possibile
vittoria del centrosinistra. Oggi, grazie anche all' attivismo politico
e all' ottimo lavoro svolto dal presidente Berlusconi insieme ai partner
della coalizione, prevale nei sondaggi un clima di maggiore incertezza''.
''Noi - ha concluso Senatore - continueremo su questa strada anche
con il nostro candidato alla presidenza, Sergio Abramo. Con lui riusciremo
a far comprendere agli elettori quanto di buono e' stato fatto per
la Calabria in questi ultimi cinque anni e quanto questa regione sia
divenuta competitiva e accreditata fuori dai propri confini. Sondaggi
e giornali permettendo, ristabiliremo la verita' su questa tornata
elettorale. Cosi' che i calabresi potranno scegliere liberamente e
secondo coscienza, senza il martellante e strumentale messaggio propagandistico
della sinistra''.
Battisti
e Loiero (Margherita) : “Belle referenze negative del Polo in
Lazio Sicilia e Calabria”
07/02 ''Con quali belle referenze il Polo si presenta agli elettori
di Lazio, Sicilia e Calabria. A queste tre Regioni, che hanno premiato
il Polo nelle precedenti elezioni amministrative va la maglia nera
per le code piu' lunghe negli uffici pubblici''. Lo ha detto il senatore
della Margherita Sandro Battisti, a proposito di una ricerca pubblicata
oggi sul quotidiano 'Il Sole 24 Ore' in cui emerge, ha fatto notare
il parlamentare dl, che Lazio, Sicilia e Calabria sono le prime Regioni
in classifica per i tempi di attesa negli uffici pubblici. ''I dati
riportati oggi su 'Il Sole 24 Ore' fanno riflettere non solo sull'enorme
spreco di tempo per i cittadini, costretti a trascorrere in code interminabili
negli uffici pubblici gran parte del loro tempo, ma anche - ha proseguito
Battisti - sull'inefficienza della pubblica amministrazione, gestita
con criteri che non garantiscono il buon andamento sancito anche dalla
Costituzione. Non c'e' che dire, e' proprio un bel risultato per chi
aveva fatto 'della politica al servizio dei cittadini' il cavallo
di battaglia della campagna elettorale. A distanza di cinque anni
i risultati si commentano da soli''. Secondo Loiero “la Calabria
sta sul podio per le code negli uffici” ''Tra i vari record
negativi che spettano alla Calabria, adesso c'e' anche quello delle
code piu' lunghe negli uffici pubblici. Belle credenziali per chi
si presenta agli elettori dopo cinque anni di amministrazione''. E'
quanto sostiene in una nota il candidato del centrosinistra alla presidenza
della regione e parlamentare della Margherita, Agazio Loiero, circa
un articolo pubblicato oggi su ''Il Sole 24 Ore'' in cui la Calabria
si guadagna un terzo posto per le file negli uffici pubblici. ''Le
cifre della ricerca pubblicata oggi sul ''Il Sole 24 Ore'' - ha aggiunto
- evidenziano, ancora una volta, i disagi che i calabresi devono sopportare
per accedere ai servizi negli uffici pubblici. Code interminabili,
spreco di tempo, inefficienza degli apparati amministrativi: e' tutto
quello che resta delle promesse elettorali del Polo''. ''Non c'e'
che dire - ha concluso Loiero - un bel risultato per chi aveva promesso
di essere sempre dalla parte dei cittadini''.
Veraldi
(DL) “Non mi meraviglia Loiero in testa ai sondaggi”
07/02 ''Non ho mai considerato i sondaggi come terreno sul quale
la politica debba cimentare se stessa e divenire la misura che orienta
comportamenti e decisioni e, tuttavia, non mi meraviglia per nulla
che nell' ultimo sondaggio, pubblicato stamani da un quotidiano regionale,
Agazio Loiero sia in testa in tutte le cinque province della Calabria
e, significativamente, nella provincia di Catanzaro, nella cui Citta'
Capoluogo viene espresso anche il candidato del centrodestra''. A
sostenerlo e' stato Donato Veraldi, segretario della Commissione antimafia
e capogruppo della Margherita alla Commissione lavori pubblici del
Senato. ''Non mi meraviglia - ha aggiunto Veraldi - non solo perche'
il radicamento di Agazio Loiero e' antico e frutto di un proficuo
lavoro politico e parlamentare, ma anche perche' la coalizione nel
suo complesso e' riuscita e riesce a far passare un messaggio nuovo,
rassicurante e proteso ad offrire alla nostra Regione un Governo regionale
diverso, una maggioranza 'altra' rispetto a quella di centrodestra
degli ultimi anni che sono stati, dalla coalizione avversaria, troppo
frettolosamente archiviati nella speranza che i calabresi ne rimuovano
dalla loro memoria gli effetti negativi se non devastanti che ha riverberato
sulla nostra Regione''. ''Il centrosinistra e Loiero proseguano e
concludano la fase di ascolto della nostra Regione - ha concluso Veraldi
- ed offrano quel nuovo patto che leghi intimamente le realta' vive
della nostra Regione e difenda le ragioni degli ultimi: solidarieta'
nuove ed una concertazione autentica si coalizzino per cambiare e
per volere quel di piu' che tutti, da tempo ed affannosamente, ricerchiamo''.
Fava
(Udeur) “Lacerazioni inevitabili per l’approdo della Margherita
al soggetto riformista”
07/02 ''Temo che, non senza lacerazioni, l'approdo della Margherita
nel nuovo soggetto politico riformista sara' inevitabile, indipendentemente
dal tempo di durata della cosiddetta Fed''. E' quanto scrive il direttore
del Campanile, organo dei Popolari-Udeur, Nuccio Fava, in una lettera
inviata a Gerardo Bianco. ''Non comprendo - ha concluso - la tua sorpresa
e il tuo stupore. La politica ha una sua logica inesorabile. Ritengo
che in ogni caso sara' questa l'interpretazione che della Fed daranno
opinione pubblica ed elettori''.
Abramo.
“Il nostro programma si basa sul lavoro”
07/02 ''Quello del centrodestra sara' un programma particolare che
si basa soprattutto sulla questione lavoro, un programma molto tecnico''.
E' quanto ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della
regione, Sergio Abramo, al termine dell'incontro svoltosi a Lamezia
al quale hanno partecipato il presidente della giunta, Giuseppe Chiaravalloti,
i coordinatori regionali dei partiti della Cdl ed i capigruppo in
consiglio regionale. ''Nell'incontro abbiamo parlato - ha aggiunto
- piu' che altro del programma elettorale che dovremo completare nei
prossimi giorni e, quindi, dell'organizzazione anche delle varie province
attraverso un organismo politico ma, soprattutto elettorale, che vede
molti responsabili nelle province ed a livello regionale e, poi, dei
due mesi che rimangono di attivita' come condurla, come portarla avanti''.
Ai giornalisti che gli chiedevano se nel corso dell'incontro si e'
parlato anche della composizione delle liste Abramo ha risposto che
''cominceremo anche a portare dei nominativi per arrivare in tempo
a chiudere le liste. Naturalmente verranno vaultati, torneremo ad
incontrarci la prossima
settimana''.
Comitato
Abramo: “Apprezzamento per le dichiarazioni Pieroni su Misiti”
07/02 Il Comitato elettorale di Sergio Abramo, in una nota, ha espresso
apprezzamento per la ''chiara posizione assunta dal senatore Maurizio
Pieroni, dei Verdi, circa la possibilita' che il prof. Misiti possa
fare parte del centrosinistra''. ''Il sen. Pieroni - e' scritto nella
nota del Comitato - come informa un' agenzia di stampa, ritiene 'ancora
valido, preciso e preveggente il giudizio' espresso su Misiti nell'
aprile del 1999. Quel giudizio ('Misiti e' il Trait-d'union del nuovo
consociativismo fra l' ala cementificatrice di questa maggioranza
e gli affaristi dell'opposizione') gli era stato ricordato dal Comitato
Abramo non per aprire una sterile polemica, ma solo per dimostrare
che l' arruolamento portato avanti dal candidato del centrosinistra
non ha alcuna logica politica e programmatica e contraddice platealmente
il documento che la Gad ha licenziato a Lamezia Terme''. ''Il Comitato
elettorale di Sergio Abramo - conclude la nota - ha preso atto della
coerenza e della serieta' del sen. Pieroni e del suo partito, di cui
rispetta la collocazione nel centrosinistra, augurandosi pur tuttavia
che possa esserci, sia pure a distanza, un confronto sulle politiche
ambientali, che in Calabria non riguardano solo il Ponte sullo Stretto''.
Pieroni
(Verdi) su Misiti non ho cambiato giudizio”
07/02 ''Ritengo ancora valido, preciso, e preveggente, il giudizio
che esprimevo il 14 aprile 1999 su Aurelio Misiti''. E' quanto sostiene
in una nota Maurizio Pieroni, responsabile della Conferenza Programmatica
della Federazione dei Verdi. ''Ho letto - ha aggiunto - soltanto al
termine della nostra iniziativa programmatica l' intervento del Comitato
elettorale di Sergio Abramo che citava le mie dichiarazioni su Misiti
del '99, ma in effetti avevo gia' risposto aprendo i lavori. Ora in
Calabria sembrano tutti di centrosinistra, compreso l' ex presidente
del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. Se vogliamo davvero cambiare
il governo della Regione e' essenziale modificare i suoi contenuti
e le sue pratiche. Con i Verdi non si puo' scherzare sui contenuti,
qualcuno lo sa e ha pensato di farci fuori con lo sbarramento''. ''Ho
una sola cosa da dire - ha concluso Pieroni - al Comitato elettorale
di Sergio Abramo. Come noi Verdi siamo coerenti, ci piacerebbe essere,
con coerenza, rispettati tutti i giorni, non solo quando fa comodo''.
De
Rose (CDL) “Gasparri intervenga a favore di Abramo”
07/02 ''Serve anche il tuo aiuto per far capire ai calabresi la figura
operosa e moderna di Sergio Abramo che e' in grado di incidere davvero
sulla vita e sul futuro della Regione''. E' quanto ha scritto il leader
del centrodestra del consiglio comunale di Cosenza, Umberto De Rose,
in una lettera inviata al ministro delle Comunicazione, Maurizio Gasparri.
''Siamo orgogliosi - prosegue De Rose - del tuo impegno di Ministro
e riteniamo che tu sia davvero il migliore esponente di Governo per
il Meridione. La grande azione di pacificazione culturale che e' all'insegna
del tuo lavoro di Ministro, la volonta' di ripercorrere la storia
saldandola alla modernizzazione e di lasciare un'impronta politica
all'azione stessa di Governo. Abbiamo bisogno del tuo aiuto politico
anche stavolta, perche' in Calabria c'e' chi vorrebbe far credere
di rappresentare il nuovo dopo essere stato sottosegretario e ministro
e non aver lasciato segno e dopo avere, addirittura, usurpato il voto
agli elettori di centrodestra facendosi eleggere senatore della cdl
nel 1996''. ''Mi chiedo - ha concluso De Rose - se queste cose accadano
solo in questa Regione: deputati eletti solo per meriti romani nelle
fila della cdl passano a sinistra , vecchi ferrieri tentano di passare
per il nuovo''.
Fava
(Udeur) “la legge elettorale un occasione per il centrosinistra”
07/02 ''Lo sbarramento del 4% imposto dal centrodestra, anche se
non sono mancati errori e responsabilita' tra le forze dell' Ulivo,
mantiene il carattere gravemente ingiusto e rischioso della nuova
legge elettorale'': lo sostiene Nuccio Fava, consigliere regionale
dell' Udeur secondo cui ''al tempo stesso, puo' provocare reazioni
feconde''. ''Le disponibilita' che si vanno manifestando tra Comunisti
Italiani, Rifondazione, Verdi, Governo Civico, insieme alla generosa
apertura di Progetto Calabrie - sottolinea Fava in una nota - puo'
infatti rendere di grande interesse e ancora piu' stimolante, per
tutto il centrosinistra calabrese, il dialogo con l'elettorato. Con
la conseguenza di favorire una piu' efficace e innovativa prospettiva
politico-programmatica e ideale,l piu' credibile e persuasivo il confronto
con i cittadini''. A parere del consigliere regionale dell' Udeur,
infatti, ''l' obiettivo centrale deve essere non solo la vittoria
elettorale, ma una effettiva capacita' di governo da parte della futura
compagine di centrosinistra, all' altezza delle sfide della Calabria
dopo il terreno perso in questi cinque anni. Del resto lo stesso candidato
Abramo, forse inconsapevolmente, con la sua intelligente impostazione
tutta centrata sul bisogno di innovazione e di recupero del tempo
perduto, conferma clamorosamente il sostanziale fallimento dell'esperienza
Chiaravalloti''. ''Il passaggio ai Ds dei professori Misiti e Bagarani,
che pure potrebbe apparire sin troppo disinvolto se non addirittura
segno di quella malapianta rappresentata dal trasformismo, specie
meridionale - sottolinea ancora Fava - puo' al contrario essere interpretato
come un segnale ulteriore del fallimento del chiaravallotismo e di
tutti i suoi sin troppo docili alleati.L' urgenza di cambiare rotta,
al piu' presto, riguarda ovviamente tutte le forze del centrosinistra
e il suo candidato presidente, Loiero. Spetta loro - conclude Fava
- contribuire in modo collegiale e sollecito ad una caratterizzazione
persuasiva del dato di novita' che la battaglia corale intrapresa
per il rinnovamento della politica e delle pratiche di governo in
Calabria deve rappresentare''.
Mancini
“Il Congresso DS valorizza la storia socialista, ma in Calabria
vi è ostilità. A Cosenza i socialisti mortificati in
Comune ed in Provincia”.
06/02 Lo "Il congresso nazionale dei Ds ha avuto, tra gli altri
meriti, quello di valorizzare, finalmente senza riserve, aspetti importanti
della storia socialista italiana”. ha detto Giacomo Mancini,
deputato al Parlamento, in riferimento al congresso dei Democratici
di Sinistra svoltosi a Roma. “Fin dal video di apertura –
ha proseguito Mancini - dove sono apparse le immagini di Sandro Pertini
accompagnate da riferimenti iconografici cari al popolo socialista,
si è percepita la volontà di chiamare all'impegno comune
donne e uomini che hanno avuto una militanza nel vecchio e glorioso
PSI. Ancora di più la relazione di Piero Fassino, con i suoi
riferimenti alle migliori esperienze socialdemocratiche europee, con
la decisione di modificare il simbolo esplicitando il riferimento
al socialismo e con la sottolineatura dell'azione politica e dell'impegno
riformista dei leader socialisti italiani, rappresentano elementi
positivi che lusingano tutti coloro i quali pensano che il nucleo
forte dell'alleanza di centrosinistra debba avere un forte legame
con il socialismo europeo. Le parole chiare e coraggiose di Fassino
poi, rendono merito all'azione di quanti, in anni passati, si sono
spesi in un progetto che all'epoca appariva non scontato. Penso al
lavoro svolto in Calabria da Marco Minniti, allora coordinatore della
segreteria di Massimo D'Alema e da Giacomo Mancini, sindaco di Cosenza,
che si impegnarono con risultati importanti nell'apertura di una nuova
fase di collaborazione tra i filoni della sinistra italiana. Ed è
per questo che amareggia ancora di più che, proprio nel momento
in cui Piero Fassino dimostra tanta convinta determinazione nell'aprire
il suo partito alla cultura socialista, in Calabria, che è
stata ed è la regione più socialista d'Italia, vi sia
chi sotto la Quercia, ha posto in essere una lunga serie di atti di
ostilità contro i dirigenti socialisti. Il ribaltone antisocialista
al Comune di Cosenza e l'esclusione dalla giunta della Provincia sono
le ferite più profonde che mortificano donne e uomini che si
richiamavano alle posizioni di Giacomo Mancini e che, sotto il simbolo
da lui pensato, quello del Pse oggi adottato anche dai Ds, si continuano
a riconoscere.Sarebbe auspicabile che le direttrici tracciate con
forza da Fassino consiglino ai dirigenti calabresi di invertire la
rotta infausta intrapresa e di valorizzare il ruolo dei socialisti
il cui peso sarà determinante per vincere le prossime sfide
e che meritano rispetto e considerazione sempre e non solo con un
certo cinismo dopo essere stati vittime di violenze".
Secondo
un sondaggio Abramo in recupero in Calabria. Vasta (33%) l’area
degli indecisi
06/02 Centrosinistra e Agazio Loiero ancora in vantaggio in Calabria.
Il candidato, però, ha un margine inferiore sullo sfidante
Sergio Abramo rispetto al precedente sondaggio elettorale. Tutto questo
risulta da un sondaggio commissionato da "Il Quotidiano della
Calabria" alla società "Ced" ricerca e sviluppo
ed effettuato nei giorni 2,3 e 4 febbraio su un campione di 709 potenziali
elettori residenti nei comuni dove il voto espresso nelle precedenti
elezioni regionali era più vicino al risultato finale (con
errore medio per singola lista inferiore allo 0,4%). Il sondaggio,
pubblicato oggi, dice che in questo momento il centrosinistra vincerebbe
le elezioni sul centrodestra per 34,8% a 19,9%. Resta, però,
una vastissima area di indecisi (32,9%) e riservati (il 7% non ha
voluto rispondere). Inoltre, il 61,8% percento degli intervistati
afferma di non conoscere alcuno dei due candidati finora designati
ufficialmente. Nel restante 38,2% che afferma di conoscere Loiero
e Abramo, il 40,7% voterebbe per il primo e il 30,1% per il secondo.
Il 30,1% non si pronuncia affatto. Considerato che le interviste utili
sono meno di un migliaio, si tratta di un campione esiguo di opinioni.
Rispetto al precedente sondaggio effettuato il 16 gennaio, sempre
effettuato dal CED, Agazio Loiero (Margherita) perde 11,3 tre punti
(era al 5%), mentre Abramo ne guadagna 21,2. Alla data del precedente
sondaggio, però, la candidatura del sindaco di Catanzaro era
stata appena ufficializzata. Il campione di cittadini consultati,
alle scorse regionali del 2000, secondo il sondaggio, aveva votato
a destra nel 32,8% percento dei casi e a sinistra nel 29,1%.
Comitato
Loiero soddisfatto per i sondaggi
06/01 ''A poche ore dalla divulgazione del sondaggio dell'Istituto
Piepoli arriva la doccia fredda, anzi gelata, quella della ricerca
effettuata dal Ced Ricerca e Sviluppo per conto del 'Quotidiano'''.
E' quanto sostiene in una nota il comitato elettorale del candidato
alla presidenza della Regione per il centrosinistra, Agazio Loiero.
''Premesso - prosegue la nota - che e' bene non dare molto valore
ai sondaggi, specie in una Regione come la nostra dove l'argomento
viene affrontato dagli elettori calabresi con una certa diffidenza,
il recente sondaggio dell'Istituto Ced Ricerca e Sviluppo, riafferma
la tendenza dei calabresi a voltare pagina. A dire il vero l'Istituto
Piepoli non ha dato indicazioni certe, ha genericamente affermato
che la partita risulterebbe riaperta, senza offrire significativi
dati a conforto della tesi. Noi non vogliamo entrare nello scontro
tra i ''sondaggisti'', ma gli ultimi dati pubblicati pare non siano
esaltanti per il candidato del centrodestra. Il vantaggio incolmabile,
c'era e rimane tale. A Loiero vengono accreditati 12 punti in piu'
rispetto ad Abramo, segno che la scesa in campo del Sindaco ha sortito
ben pochi effetti''. ''E' vero che il numero degli indecisi - e' aggiunto
nella nota del comitato elettorale - rimane ancora elevato, ma statisticamente
nessuno puo' immaginare che si spostino tutti da una parte. Nel sondaggio
manca un dato importante, che e' quello della propensione al voto
dei cittadini calabresi verso gli schieramenti. I dati in nostro possesso,
che vanno valutati ovviamente con estrema cautela, indicano una forte
propensione dell'elettorato a votare per il centrosinistra, insoddisfatto
sia del Governo regionale, sia di quello Nazionale. Rimane solo da
rilevare, per una mera precisazione, che rispetto al precedente sondaggio,
pubblicato nel mese di gennaio, il vantaggio di Loiero sale ancora
di un punto''. ''Infatti a gennaio Loiero - conclude il comitato -
era accreditato del 52,6% ed Abramo del 41,4%, con una differenza
di 11 punti circa, le ultime percentuali indicano Loiero al 40,7%
ed Abramo al 28,8%, quindi con un punto in piu' rispetto al precedente
rilevamento. Si rassegni il Comitato elettorale del candidato di centrodestra.
A voler essere buoni, le posizioni sembra che restino immutate. Comunque
se ci tengono tanto ai sondaggi, basterebbe telefonare direttamente
a Silvio Berlusconi, e chiedergli i risultati dell'ennesimo rilevamento
effettuato dal ''fido'' Crespi, per conto di Datamedia (una Societa'
di proprieta' del Presidente del Consiglio), ma forse sarebbe meglio
non farlo, qualcuno potrebbe mettersi a piangere''.
Tripodi
(Pdci) “Lavoreremo su proposte di liste comuni con i partiti
della nostra area”
06/01 ''Ora lavoreremo su ipotesi di liste comuni con partiti e movimenti
che fanno parte della nostra area ideologico-politica. Il nostro principale
obiettivo rimane quello di sconfiggere la destra, ma il centrosinistra
deve proporre volti nuovi e alternativi all'attuale maggioranza e
non queste schiere di trasformisti e riciclati dell'ultima ora''.
Lo ha detto il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi,
partecipando ai lavori dell'attivo di zona delle sezioni della Locride.
''Lunedi' a Lamezia - ha aggiunto - terremo un comitato regionale
aperto a tutti i militanti, nel corso del quale decideremo su ipotesi
di liste comuni per le prossime elezioni. Non ci sentiamo sconfitti
dopo il golpe elettorale. Certo, dispiace vedere come ci sia stata
una certa acquiescenza da parte di forze politiche come Ds e Margherita
che con questa nuova legge elettorale, nella peggiore delle ipotesi,
raddoppieranno i seggi in consiglio regionale! Questo grazie alla
coesistenza - caso unico in Italia - di premio di maggioranza e sbarramento
al 4%. Possiamo parlare di vera e propria rendita per i partiti maggiori,
che cosi' vorrebbero eliminare le forze chiare e coerenti con un provvedimento
legislativo sbagliato fatto nel momento sbagliato''. ''Una materia
- ha concluso Tripodi - che appartiene a tutto il popolo calabrese,
come la legge elettorale, e' stata fatta propria da una maggioranza
raccogliticcia che e' risultata vincente all'ultimo momento. Nel corso
dei lavori dell'attivo di zona del Pdci il segretario provinciale
di Reggio Calabria, Enzo Infantino, ha detto che ''al candidato Loiero
chiediamo garanzie perche' a questo punto non diamo nulla per scontato,
specie se accertiamo che ci vogliono eliminare in quanto siamo una
voce ontologicamente libera. Nel corso di una riunione preliminare
tra i partiti del centrosinistra, avevamo trovato un accordo sul 2
% che e' stato disatteso al momento della votazione da Crea e Cesario,
che hanno fatto prevalere il centrodestra a colpi di maggioranza.
Chi dice che non abbiamo voluto mediare, dice il falso : noi insieme
ai Verdi abbiamo presentato un emendamento che e' stato bocciato,
anche per le convenienze convergenti di centrodestra e maggiori partiti
del centrosinistra''. ''Il giorno - ha proseguito - dopo siamo stati
convocati dalla segreteria nazionale, e Oliviero Diliberto ha espresso
una forte critica al caso calabrese, ed e' emerso come sia opportuno
a questo punto utilizzare la Calabria come laboratorio politico per
sperimentare l'ipotesi di un'alleanza organica tra tutte le forze
che stanno a sinistra dell'Ulivo. In caso contrario, correremo da
soli, con lo stesso Diliberto candidato alla presidenza della regione''.
''Uno dei temi - ha concluso Infantino - che ha caratterizzato maggiormente
il dibattito, oltre alle ipotesi di alleanze, e' stata la ferma condanna
degli episodi di trasformismo, che vedono consiglieri di centrodestra
passare al centrosinistra, cosi' come sta facendo l'ex presidente
della giunta regionale Nistico'''.
La
lista civica Piero Marrazzo anche in Calabria
06/02 ''La scelta di utilizzare il tempio della Citta' Ideale, che
nella sua interezza e' il simbolo del Governo Civico, nel simbolo
della Lista Civica Piero Marrazzo segna una tappa importante del fattivo
dialogo tra le forze politiche e noi civici''. Lo afferma il presidente
nazionale di Governo Civico, il deputato Roberto Damiani. ''E' un
riconoscimento al lavoro che ci ha portato a mettere in rete - ha
ricordato Damiani - oltre 400 liste civiche in tutto il Paese ed e'
di particolare significato che il simbolo e la dicitura 'lista civica'
vengano valorizzati nelle consultazioni elettorali del Lazio, a testimoniare
del fattivo dialogo che si e' stabilito tra i vertici del Coordinamento
nazionale e le forze politiche entro un quadro di rispetto delle rispettive
autonomie''. Damiani si e' inoltre complimentato con Roberto Alagna
che ''ha preposto gli interessi della rete nazionale a ogni altra
considerazione'' e con Piero Marrazzo ''per la sensibile lungimiranza''.
Il simbolo della Citta' Ideale, ha aggiunto Damiani, ''non sara' presente
solo nel Lazio, ma anche in Calabria''. Il deputato si e',infine,
augurato che dopo il Lazio ''anche altre regioni seguano l'esempio
in vista dell'accordo cui dobbiamo giungere prima delle politiche
del 2006, dove l'esperienza di governo locale maturata dai Civici
potra' recare certamente il valore aggiunto necessario al successo
elettorale''.
Loiero:
“Ingiustificata la condizione di abbandono dei territori calabresi”
06/02 ''La condizione di abbandono che registro quotidianamente di
ampi territori della nostra Regione e' assolutamente ingiustificata
e rende visibile il divario immenso tra le promesse, gli slogan ed
una realta' che registra inadempienze, ritardi colpevoli omissioni,
dimenticanze ingiuste e ingiustificabili''. Lo ha detto il candidato
del centrosinistra alla presidenza della regione, Agazio Loiero, al
termine degli incontri avuti oggi a Castiglione Cosentino e Altomonte.
''Infrastrutturazione - ha aggiunto - carente, viaria in particolare,
incapacita' di far confluire risorse in settori importanti e significativi
per le vocazioni territoriali, ridimensionamento di servizi pubblici
essenziali, assoluta mancanza di concertazione tra Enti locali e livelli
di rappresentanza sociale determinano ancora preoccupanti condizioni
di arretratezza e marginalita' appena lenite da iniziative singole,
encomiabili, a volte eroiche,che tentano di spezzare una condizione
non sopportabile. La nuova regione che intendiamo costruire passa
anche da qui: non lasciare mai soli quanti sfidano condizioni difficili
ed investono, con grandi rischi, generosamente per costruire momenti
di crescita economica''. ''Dobbiamo dare molto - ha concluso - a questa
parte di Calabria fatta di piccoli artigiani, imprenditori turistici
e dell'agroalimentare che e' rimasta sola ed abbandonata e senza alcuna
udienza e che, nonostante tutto, non e' mai doma ed ancora attende
dagli Enti locali dalla stessa Regione Calabria segnali che incoraggino
e spingano in avanti le loro iniziative imprenditoriali''.
Abramo
a S.Giovanni in Fiore: “L’occupazione è il cardine
del mio programma”
06/02 ''Le politiche per il lavoro e per l'occupazione rappresentano
il cardine del mio programma di governo per la Calabria''. Lo ha detto
il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio
Abramo, incontrando amministratori, imprenditori, forze sociali e
molti giovani a San Giovanni in Fiore. Nel corso dell'incontro Abramo
ha ribadito i contenuti dell' incontro avuto, sul problema dei lavoratori
forestali, con il presidente Berlusconi. Ha ribadito che il finanziamento
e' assicurato per i prossimi quattro anni, ma che occorre mettere
in piedi un piano produttivo che consenta di utilizzare al meglio
queste risorse umane. ''Parlare genericamente - ha aggiunto Abramo
- di difesa del territorio non basta. Occorre individuare gli obiettivi,
fissare i tempi di realizzazione e monitorare i risultati. Sono sicuro
che, d' intesa con il Ministero dell' agricoltura, riusciremo a dimostrare,
entro quattro anni, che i forestali non sono un ramo secco, ma anzi
una componente essenziale dello sviluppo delle aree interne. E' necessario
apportare sostanziali novità e modifiche ai meccanismi di utilizzo
dei forestali, che dovranno essere impiegati secondo criteri manageriali.
Penso di avere le carte in regola per fare questo''. Rivolgendosi
poi ai giovani disoccupati di San Giovanni in Fiore e del comprensorio
della Sila Greca, il candidato presidente ha affermato che ''ora puo'
e deve definitivamente chiudersi l' epoca dei finanziamenti dispersi
in mille rivoli, che non producono nulla, se non illusioni. Se vogliamo
creare nuovi posti di lavoro per le nuove generazioni, dobbiamo avere
il coraggio di fare delle scelte, di puntare sui settori produttivi
e innovativi, ma anche di tradizione. Penso, ad esempio, alle produzioni
agricole e artigianali della Sila Greca che non riescono a trovare
la giusta collocazione sui mercati, proprio per l¿assenza di
uno specifico progetto di marketing''. ''La mia ricetta- ha concluso
Abramo- avra' come punto di riferimento la concertazione tra tutti
i soggetti, pubblici e privati, che possono fare impresa e creare
posti di lavoro''.
Loiero:
“Legge elettorale un grave errore istituzionale”
06/02 ''Il voto sulla legge elettorale, oltre che un grave strappo
alla democrazia, e' stato un grave errore istituzionale. Una penalizzazione
per i gruppi minori, sui quali e' pesata l'immagine negativa dei mono
gruppi, che sono un effetto delle continue deroghe attuate sul regolamento
e non della vecchia legge elettorale''. E' quanto scrive il candidato
del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, in
una lettera aperta al Rettore dell'Universita' della Calabria, Giovanni
Latorre. ''Nella prossima settimana - prosegue Loiero - ci sara' una
riunione della Gad, nella quale avvieremo un serrato confronto per
fare emergere responsabilita' e approntare nuove strategie volte a
scongiurare i rischi liberticidi presenti nella nuova legge elettorale.
Comunque vada, la ferita inferta ai cittadini calabresi, che non avranno
la possibilita' di votare liberamente, non mutera' il corso delle
cose. Il numero delle liste che il centrosinistra e' in grado di mettere
in campo, e' infatti tre volte superiore a quello del centrodestra
(in questa coalizione due liste su cinque non sono in grado di raggiungere
il 4%). E soprattutto gli umori dei calabresi non sono mutati nei
confronti di una compagine di governo verso cui la critica e' diventata
rabbiosa''. ''Lo stesso candidato del centrodestra - ha aggiunto nella
lettera a Latorre - e' costretto a tenere, nei confronti della Giunta
Chiaravalloti, un atteggiamento schizoide: indulgente nelle riunioni
a microfoni accesi, severissimo, a microfoni spenti. La realta' calabrese
e' contenuta, oltre che nei sondaggi, nelle condizioni di precarieta'
in cui versano molte famiglie della nostra regione. Anche per cio'
guardo con favore a tutta quella classe dirigente che in questi mesi
accorre dal centrodestra nel nostro schieramento. Puo' anche darsi
che ci sia qualcuno che, nel passaggio, intenda ritagliarsi una convenienza,
ma la maggior parte di essa e' profondamente delusa di come vanno
le cose in Calabria. Facciamo dunque un necessario confronto ma pensiamo
subito come governare la prossima legislatura. Pensiamo al programma
che e' in via di definizione, alle scelte da compiere quando da qui
a poco saremo al governo della regione, alle priorita' da stabilire''.
''Per due volte, nel '95 e nel 2000, ci siamo da soli - ha concluso
- inferti ferite che stentano a rimarginarsi. Non apriamone altre,
piu' che un errore sarebbe una follia''.
I
Liberal democratici confermano il sostegno a Loiero
06/01 ''I liberaldemocratici, ribadendo l'antidemocraticita' dello
sbarramento approvato dal Consiglio Regionale, oltre a chiedere al
Presidente Chiaravalloti un atto dimostrativo non promulgando la legge,
confermano il loro sostegno al candidato del centrosinistra Agazio
Loiero attraverso la presentazione di liste proprie in tutte le province''.
E' quanto deciso al termine della riunione della consulta regionale
del Patto dei Liberaldemocratici che ha accettato la linea del Coordinatore
Regionale Tonino Perrelli. ''La possibilita' - prosegue la nota -
di accorpamento con altre forze potrebbe avvenire solo e soltanto
attraverso la figura garante di Loiero alle pari dignita' dei partiti
ed al veto di candidatura per coloro i quali hanno votato a favore
dello sbarramento. I Liberalemocratici dunque continuano a lavorare
alle composizione delle liste ma rimangono in attesa di conoscere
le determinazioni della Gad e del Candidato Presidente Agazio Loiero''.
Alla Consulta erano presenti, oltre alle rappresentanze delle cinque
province, anche alcuni candidati nel collegio di Cosenza tra i quali
Piero Carbone, Franchino De Rango, Antonio Paradiso, Giancarlo Garofalo,
Ivo Ottolenghi, Francesco Sbarra, Pasquale Napolitano ed Adriana Lo
Piccolo.
Tredici
i calabresi nella nuova direzione nazionale dei DS
06/02 Sono 13, undici della mozione Fassino e due di quella Mussi,
i calabresi eletti ieri sera a Roma nella nuova Direzione nazionale
del partito, votata al termine del terzo congresso dei Ds. Si tratta
del segretario regionale Nicola Adamo, Marco Minniti, Peppe Bova,
Lillo Zappia, Paolo Barbieri, Rita Commisso, Titti Nunnari, Marilina
Intrieri, Pino Soriero, Carlo Guccione e Mario Oliverio (tutti della
mozione del segretario nazionale Fassino) e di Franco Ambrogio e Graziella
Riga, della mozione Mussi. Adamo ha espresso oggi la sua soddisfazione
per il risultato ottenuto dalla Calabria nella composizione del nuovo
organismo dirigente nazionale dei Ds. ''Un peso notevole - ha detto
Adamo - cresciuto addirittura rispetto all' ultimo congresso di Pesaro.
La Calabria e' l' unica regione italiana che in questo congresso aumenta
la propria rappresentanza nel proprio parlamentino, con una ottima
presenza delle donne, che va oltre il 30%, ed una dislocazione capillare
delle forze nostre sul territorio. Dal congresso di Roma, che ha visto
tra gli altri l' apprezzato intervento alla tribuna del segretario
della federazione di Cosenza, Mario Franchino, esce inoltre rafforzata,
dal punto di vista politico,la proposta che da tempo stiamo battendo
in Calabria, quella della Federazione dell' Ulivo in primo luogo e
quella del Partito del socialismo europeo, la cui dicitura compare
nel nuovo simbolo che Piero Fassino ha presentato sabato sera in chiusura
di congresso''. ''In Calabria - ha concluso - la conclusione della
lunga stagione congressuale, da quelli di sezione fino a quello nazionale,
io credo che ci consegna il quadro di un partito che, senza trionfalismi,
inizia a prendere corpo per quello che deve essere: una grande forza
socialista al servizio del cambiamento e del rinnovamento profondo
della regione. Serve passione, intelligenza e collegamento con la
societa' e credo che siamo sulla giusta strada''
Frasca:
“Loiero smentisca le voci che indicano Nicola Adamo vicepresidente”
05/02 ''Chiediamo a Agazio Loiero che smentisca al piu' presto quel
che si dice in alcuni ambienti politici e cioe' che la sua elezione
a presidente comporterebbe, per accordi a suo tempo raggiunti, la
nomina di Adamo a vicepresidente e di Bova a presidente del Consiglio
regionale''. A sostenerlo e' stato Salvatore Frasca, uno dei promotori
del movimento Socialismo e' liberta il cui Comitato di coordinamento
si insediera' mercoledi' prossimo a Cosenza. ''Siamo stati e siamo
- ha detto Frasca - l' anima dell' Unita' socialista che si e' registrata
in Calabria e che si estrinsechera' con la presentazione di una unica
lista alle prossime regionali. Il nostro Movimento dovra' ora battersi
perche' Unita' socialista si presenti con contenuti programmatici
che segnino la svolta da realizzare per fare uscire la Regione dallo
stato di crisi in cui si trova. Su questo terreno, dobbiamo confrontarci
al piu' presto con il candidato presidente al quale, pur non avendo
condiviso la combutta con la quale si e' arrivati alla sua scelta,
proprio perche' vogliamo spenderci fino in fondo per la vittoria del
centrosinistra, intendiamo offrire il massimo sostegno. Ma proprio
per questo, da lui esigiamo lealta' e trasparenza ed, a tal proposito,
chiediamo che smentisca al piu' presto quel che si dice in alcuni
ambienti politici sulla nomina di Adamo e Bova''. ''Sottoporremo al
presidente ed a tutte le forze politiche di centrosinistra - ha aggiunto
Frasca - un codice etico di assoluto valore. Proporremo che ciascun
candidato sottoscriva un impegno a respingere i voti della mafia,
per un verso e, per l' altro, a rassegnare le dimissioni ove, una
volta eletto, dovesse dissentire dal partito con il quale e' stato
candidato. Basta con i cambiamenti di casacca. Non piangiamo - ha
concluso Frasca - per lo sbarramento del 4% perche' da convinti proporzionalisti
sappiamo che c' e' da porre un limite alla proliferazione dei partiti,
semmai diciamo che avremmo voluto la soppressione del listino che
e' quanto di piu' antidemocratico vi possa essere e che serve solo
per imporre all' elettorato personaggi che forse mai verrebbero eletti''.
Progetto
Calabrie: “Urgente ed improrogabile la riunione della GAD”
05/02 ''Progetto Calabrie valutera' con attenzione le attestazioni
di stima e le aperture al nostro movimento che l' on. Pecoraro Scanio
ha espresso nel corso dell' assemblea che i Verdi hanno tenuto oggi
in Calabria''. Lo ha reso noto lo stesso movimento in un comunicato
diffuso in serata. ''Pur ritenendo che Progetto Calabrie, grazie alle
importanti personalita' che hanno aderito al movimento, unitamente
a Governo Civico - e' scritto nella nota - ha la possibilita' di superare
facilmente la soglia di sbarramento del 4%, valuteremo nell' Assemblea
che si terra' lunedi' pomeriggio a Lamezia la proposta avanzata dai
Verdi calabresi. E' indispensabile comunque che il centrosinistra
mantenga al centro del proprio impegno il documento programmatico
votato dall' assemblea dei grandi elettori. Pertanto invitiamo quanti
si stanno avvicinando in questa fase alla nostra coalizione di sottoscrivere
pubblicamente il documento programmatico di Lamezia, in modo che non
ci siano equivoci su cosa sara' chiamato a fare il governo di centrosinistra
in Calabria dopo la vittoria del 3 aprile''. ''Allo stesso tempo -
prosegue Progetto Calabrie - dovra' essere il coordinamento del centrosinistra,
collegialmente, a decidere sull' ingresso nella coalizione di nuovi
soggetti politici e personalita' di rilievo, cosi' come e' stato fatto
nella fase di preparazione dell' assemblea dei grandi elettori, in
modo che tali passaggi abbiano carattere di trasparenza e siano frutto
di attenta valutazione. Per questo la riunione della Gad indetta dall'
on. Loiero per la prossima settimana e' quanto mai urgente e improrogabile''.
Secondo
Fava (Udeur) la Mussolini potrebbe essere il terzo polo in Calabria
05/02 L' ex sottosegretario Natino Aloi potrebbe essere candidato
alla presidenza della Regione Calabria per la lista di Alessandro
Mussolini: a sostenerlo e' stato il consigliere regionale dell' Udeur,
Nuccio Fava, al termine di un incontro con lo stesso Aloi. ''In un
incontro avvenuto stamani a Reggio Calabria per discutere della situazione
politica, con particolare riferimento alle regionali calabresi dopo
l' approvazione della nuova legge elettorale - ha sostenuto Fava in
una dichiarazione - e' emersa, seppure problematicamente, l' ipotesi
di una candidatura alla presidenza da parte di Natino Aloi, a capo
dello schieramento di Alessandra Mussolini''. ''Sollecitato da Fava
- e' scritto in un comunicato - sui grandi mutamenti di scenario della
politica italiana, dove sono ormai assenti gli ex comunisti dei Ds,
che proprio in questi giorni hanno celebrato con il loro congresso
il definitivo approdo socialdemocratico europeo, e, dall' altro, con
la celebrazione del decennale di Fiuggi di An che ha superato le antiche
radici del Movimento Sociale. Dinanzi a questi elementi di indubbio
rilievo, Aloi non solo non ha escluso, ma ha ritenuto assai probabile
una sua candidatura alle prossime regionali, guidando in Calabria
lo schieramento di Alessandra Mussolini''. ''Pur nella piu' netta
diversita' di opinioni e di impostazione, con questa sorta di amarcord,
e Fava - conclude la nota diffusa da Fava - hanno espresso, anche
con riferimento alla nuova legge elettorale che introduce lo sbarramento
del 4%, forti timori e perplessita' circa il rischio di riduzione
degli spazi di partecipazione, di moralizzazione della vita pubblica
e di positiva evoluzione del confronto politico''.
Loiero:
“Stupisce lo strappo di Diliberto”
05/02 ''L' assemblea regionale della Calabria, nell' approvare negli
ultimi giorni di una legislatura da dimenticare, una legge elettorale
con uno sbarramento al 4%, ha compiuto uno strappo istituzionale senza
precedenti. Cio' premesso e chiarito che la proliferazione dei monogruppi
in Consiglio non e' un effetto della precedente legge elettorale ma
delle continue deroghe al regolamento attuate in questa legislatura,
stupisce che l' amico Oliviero Diliberto a quello strappo istituzionale
voglia aggiungerne un secondo, per certi versi non meno grave, dichiarando
di voler scendere in pista come candidato presidente in Calabria''.
A sostenerlo e' stato il candidato del centrosinistra alla Regione
Calabria, Agazio Loiero, rispondendo a Diliberto che ieri, in seguito
all' approvazione della legge, aveva detto di essere pronto a candidarsi
alla presidenza, manifestando anche la speranza di ''scongiurare questa
opportunita'''. ''Quello che e' capitato nel Consiglio regionale del
primo febbraio scorso - ha sostenuto Loiero - richiede nei prossimi
giorni un confronto serrato all' interno della Gad per dare risposte
adeguate a tutti i partiti della coalizione, specie a quelli che si
sono spesi, sul piano nazionale, in favore dell' unita' del centrosinistra.
Voglio pero' ricordare a tutti i partiti del nostro schieramento che
intorno alla coalizione ed al presidente designato si sono strette
in questi due mesi tredici liste, alcune di esse significativamente
'dopo' la designazione del candidato del centrodestra. Tale differenza
di adesioni stabilisce di per se' un vantaggio pressoche' incolmabile
in favore del centrosinistra''. ''Puo' anche darsi - ha concluso Loiero
- che la Cdl possa recuperare alcuni punti col tempo, ma e' difficile
che riesca a capovolgere un equilibrio politico che appare ormai consolidato.
Farei fatica ad accettare che un eventuale recupero del centrodestra
possa in futuro avvenire solamente perche' il centrosinistra, segnato
ineluttabilmente dalla sindrome della sconfitta', si presenti agli
elettori rissoso ed inconcludente, come e' gia' avvenuto nel 1995
e nel 2000. Per i nostri elettori che sperano in una svolta nella
nostra regione dopo dieci anni di governo delle destre apparirebbe
una colpa imperdonabile''.
Comitato
Abramo: “La partita è aperta, lo confermano i sondaggi”
05/02 ''I risultati del sondaggio compiuto dall'istituto Piepoli,
secondo cui il risultato delle regionali in Calabria e' incerto, conferma
quanto dicevamo all'indomani della candidatura di Sergio Abramo, quando
parlavamo di partita riaperta''. E' quanto scritto in una nota del
comitato elettorale del candidato alla presidenza della Regione per
la Cdl, Sergio Abramo. ''Ci auguriamo - prosegue la nota - che i sostenitori
della Gad ora non parlino di fantasie. A due mesi dal voto e dopo
soli dieci giorni di campagna elettorale di Abramo, il 'vantaggio
incolmabile' di cui parlava il centrosinistra, se mai e' esistito,
ora non esiste piu'. Ma c' e' un altro dato molto importante che emerge
dal sondaggio Piepoli. Mentre il candidato del centrosinistra, che
e' in politica da circa 30 anni, non ha piu' margini di crescita in
termini di conoscenza, Sergio Abramo, costituendo una novita' in assoluto,
ha ampissimi margini di aumento della sua popolarita'''. ''In questi
due mesi - conclude la nota - che ci separano dal voto, Abramo riuscira'
a farsi conoscere e apprezzare da migliaia di calabresi ancora incerti,
attraverso quel contatto diretto con la gente che sta caratterizzando
questi primi giorni di campagna elettorale''.
Loiero:
“Gli anziani una risorsa che dobbiamo valorizzare”
05/02 ''L' incontro di stamane rappresenta, nel mio viaggio di ascolto
di tutte le realta' vive della societa' calabrese, una tappa importante
e fondamentale perche' gli anziani rappresentano una risorsa che dobbiamo
valorizzare''. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza
della Regione, Agazio Loiero, al termine dell'incontro, svoltosi a
Pizzo, con il direttivo dei pensionati calabresi della Uil. ''Il Governo
- ha aggiunto - si e' affannato a tagliare sussidi, a smantellare
l' assistenza pubblica accanendosi contro il welfare, non ha mai messo
in atto nessuna politica attiva tesa a valorizzare un' eta' che e'
anche patrimonio di esperienza e di risorse ne', tanto meno, ha pensato
di farsi carico della non autosufficienza. Per noi invece l' invecchiamento
rappresenta un tema strategico anche nell' ambito della riforma del
welfare alla quale stiamo lavorando per offrirla Paese. In Calabria,
ancor piu' gravemente, il sistema di protezione sociale e' stato colpevolmente
indebolito perche' l' intero settore e' stato utilizzato malamente
e mai messo in condizione di essere rete ed offrire quei servizi,
capillari e sul territorio, di sostegno a questa fascia di popolazione''.
''Sono state le famiglie - ha concluso Loiero - a doversi far carico
soprattutto degli anziani non autosufficienti senza che vi fosse alcuna
azione organica e stabile per sostenere quei nuclei familiari che
spendono molto per fronteggiare necessita' vive ed avvertite. Noi
abbiamo il dovere di coniugare solidarieta' e welfare perche' rappresentano
un fondamentale elemento di una societa' che vuole crescere tenendo
ben presente i valori che la animano e la sorreggono''.
Abramo:
“I comuni dell’interno dovranno essere coinvolti in un
progetto di sviluppo”
05/02 ''I Comuni delle zone interne dovranno essere coinvolti in
un grande progetto di sviluppo della Calabria. Ma non dovremo fare
progetti fotocopia, bensi' esaltare le singole vocazioni''. Lo ha
detto il candidato alla presidenza della Regione del centrodestra,
Sergio Abramo, parlando ad Albi, comune della Presila catanzarese.
''I Comuni dell' altopiano silano - ha aggiunto - possono dare tantissimo
nei settori del turismo, dell' artigianato, dell' agricoltura, ma
debbono essere aiutati a rompere l' isolamento. La Sila e' un autentico
scrigno di risorse naturali, artistiche, storiche, umane. Esistono
le condizioni per costruire un progetto che porti ricchezza e occupazione
nell'area, ma c' e' bisogno di dire basta ai finanziamenti a pioggia
e canalizzare i fondi su specifici interventi''. ''Turismo montano,
turismo culturale - ha concluso Abramo - artigianato di qualita' e
agricoltura sperimentale possono essere i settori vincenti per tutto
l' altopiano''.
Loiero
“Maggiore tutela ai piccoli imprenditori agricoli”
05/02 ''Maggiore tutela ai piccoli imprenditori agricoli, anche in
termini di sicurezza, progetti di massima cooperazione, e un serio
programma di rilancio dell' intero comparto agricolo, senza improvvisare
piu' nulla come e' avvenuto nel recente passato politico, ma dando
certezza a tutti'': lo ha sostenuto Agazio Loiero, candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione, durante l' incontro che si e' tenuto
a Catanzaro con alcuni esponenti del mondo agricolo. Anche Emanuele
Dardano, segretario provinciale di giovani imprenditori Cia, e' scritto
in un comunicato, ha rimarcato le enormi difficolta' che attraversa
l' intero settore. A questo proposito Loiero ha fatto notare il ''peccato
mortale'' commesso dal centrodestra che nel 2000, appena prese le
redini della Regione, ''ha avuto di fronte grandi possibilita' finanziarie,
ben 17 mila miliardi di vecchie lire, per cambiare il volto delle
cinque province, ma non l' ha fatto''.
Loiero
“Solidarietà sociale tra gli obiettivi primari”
05/02 Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione,
Agazio Loiero, ha incontrato stamani don Biagio Amato e parte del
personale della Fondazione Betania, a Catanzaro. Loiero, e' scritto
in una nota, ha sottolineato la valenza dell' incontro, che per quanto
informale, rientra negli obiettivi primari del centrosinistra: la
cura dei sofferenti e la solidarieta' nel sociale.
Magliocchi
(PLI) “Il PLI alle regionali con lista propria, sostenendo Abramo”
05/02 In una nota del segretario cittadino del PLI di Cosenza, Giovanni
Magliocchi, dove viene sottolineata l’azione limitativa ai piccoli
partiti della nuova legge elettorale, viene affermata la scelta di
andare alle elezioni con liste proprie, sostenendo la candidatura
Abramo. “I liberali cosentini pur non condividendo la nuova
legge elettorale regionale, che rappresenta, di fatto, una limitazione
alla partecipazione di tutte le forze politiche e di opinione- afferma
la nota di Magliocchi - e consapevoli delle difficolta’ che
essa comporta per l’ingresso di propri rappresentanti in seno
al consiglio regionale, saranno in campo alla prossima competizione
elettorale con proprie liste e propri candidati, ambasciatori dei
valori che contraddistinguono la storia liberale. Pur non condividendo
criteri che impongono colpi di mano all’ intervento costituzionalmente
garantito di tutte le rappresentanze, di cui la Casa delle Liberta’
si e’ servita in seno al consiglio regionale, i liberali sostengono
con convinzione la candidatura di Sergio Abramo alla presidenza della
regione calabria; rinnovando la loro fiducia alla coalizione, ma ponendosi
quale voce critica interna che sproni gli alleati a una maggiore senso
di responsabilita’ nell’uso dei poteri che un ruolo istituzionale
comporta.
Il
movimento “Missione Sviluppo” chiede un incontro con i
candidati Abramo e Loiero
05/02 “Peppino De Rose, Presidente Nazionale Consigli Studenti
Universitari e leader del movimento politico Missione Sviluppo –
si legge in una nota inviata alla stampa - che alle ultime elezioni
per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza ha avuto un grosso
successo con una affermazione di cinquemila voti (risultato che peraltro
neanche alcuni partiti storici hanno toccato) chiede un incontro ufficiale
con i candidati alla Presidenza della Regione Calabria, Sergio Abramo
ed Agazio Loiero, per dibattere sui programmi politici, sul futuro
e sulle prospettive della Regione Calabria. Questo è quanto
emerso da un vertice che Peppino De Rose ha tenuto con i quadri di
Missione Sviluppo, stilando un vero e proprio documento politico.
‘’ Il movimento, autonomo e compatto in tutto il territorio
e nelle sue componenti, ed indipendente da ogni partito ed esponente
politico, rappresenta parte del mondo economico e sociale, imprenditori,
che direttamente e senza l’aiuto delle istituzioni hanno saputo
sfruttare le risorse ed offrire lavoro, professionisti, lavoratori,
studenti che sentono il bisogno sociale di proporre, sulla base di
obiettivi chiari, una programmazione che sia al passo con i tempi,
che sia capace di seguire il mondo economico e le sue regole. Convinti
di avere una responsabilità sociale verso i giovani, vogliamo
essere i “soggetti” del proprio sviluppo non l’oggetto
di una progettualità disegnata da chi non ne conosce la realtà,
contribuire alla costruzione di un “ambiente favorevole”
preposto ad accogliere uno sviluppo, che sia nel tempo sostenibile.
Dobbiamo lavorare e trasformare la semplice convivenza in una operatività
concertata, dove vi sia la condivisione delle scelte e delle responsabilità.
La nostra idea di Calabria è quella di una terra con un governo
non riducibile alla tradizionale competizione istituzionale-politica,
che nella nostra Regione da sempre si è spesso cristallizzata
in biechi municipalismi, ma è identificabile col modo di competere
tipico delle imprese, non si basa sulla potenza, tipica delle macchine
elettorali dei partiti, ma sull’efficienza e l’efficacia
dei programmi e del loro stretto legame con i giovani ; la logica
non è quella dell’imposizione, ma della concertazione;
il fine non è quello di sancire un risultato con promesse basate
sull’assistenzialismo e sussidi, ma capire e soddisfare le richieste
del nostro territorio, di chi vi lavora e non ha voce per farsi ascoltare
’’. Missione Sviluppo, afferma Peppino De Rose, vuole
dibattere con i candidati a Presidente di come intendono affrontare
tematiche come l’accesso al credito che nella nostra Regione
penalizza soprattutto gli imprenditori, l’emersione del lavoro
nero che attanaglia le famiglie calabresi, ed il ruolo dei laureati
calabresi, miniera di lavoro e di idee, per garantire il diritto di
residenzialità dei giovani calabresi. Altro punto da affrontare
è di come intendono fronteggiare la questione sicurezza, fondamentale
per la tranquillità di quanti hanno voglia di investire in
Calabria. Tutti argomenti che fanno parte del programma di Missione
Sviluppo, che saranno posti al vaglio di Sergio Abramo e Agazio Loiero
e dunque oggetto di valutazione che incideranno sulla scelta del candidato
Presidente da sostenere per guidare la Regione Calabria.
‘’ Ritraendo una parte di Calabria notevole, è
giusta considerazione confrontare i programmi e scegliere il Presidente
che ci può realmente rappresentare, per iniziare insieme un
percorso di crescita, per tutelare il nostro territorio e la gente
che ci sostiene “.
‘’Peppino De Rose inoltre ritiene fondamentale che il
governo regionale sappia sfruttare le opportunità e le risorse
dell’Unione Europea. Siamo e continueremo a far parte delle
regioni in ritardo economico rispetto alla media europea, e quindi
obbiettivo 1 forse ancora fino al 2013. Quello che esprime questo
paese è davvero un patrimonio e Missione Sviluppo ha una vera
e propria missione da compiere: questa non è una occasione
ma l’occasione per una cambiamento vero, quel giro di boa che
questo territorio attende da tempo e che ci guiderà verso il
traguardo accettando, per il buon governo, una politica semplice e
corretta per la sua gente “
Dorina
Bianchi passa alla Margherita
05/02 Dopo le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni Dorina
Bianchi, deputata eletta nelle file del'UdC a Crotone, ha ufficializzato
il passaggio al gruppo della Margherita. La parlamentare, conosciuta
per essere stata relatrice della legge sulla fecondazione assistita,
ha annunciato il suo passaggio oggi a Mirto Crosia (Cosenza), durante
un convegno della Margherita. Aveva lasciato l'UdC a inizio anno parlando
di "impotenza" nel determinare scelte politiche a livello
locale, ed era passata nel gruppo misto. Dopo le elezioni amministrative
del 2004 era entrata in forte contrasto con il segretario provinciale
dell'UdC Dionisio Gallo.
Loiero:
“La legge elettorale è da impugnare”
05/02 ''Crediamo che la legge elettorale regionale della Calabria
vada impugnata dal Governo perche' e' pasticciata e con grandi contraddizioni.
In ogni caso, ci sara' una riunione della Gad nella prossima settimana
e dopo un lungo confronto, prenderemo in merito alcune decisioni importanti''.
A sostenerlo e' stato il deputato della Margherita Agazio Loiero,
candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, in merito
alla legge che impone lo sbarramento al 4% per le liste approvata
con i voti della maggioranza di centrodestra. ''E' stato compiuto
- ha sostenuto Loiero parlando con i giornalisti, a Falerna, a margine
di una manifestazione promossa dai Verdi - un colpo di mano in Consiglio
molto grave. Non capita mai su una legge elettorale che e' una cosa
delicata perche' non e' indifferente al risultato. Perche' lo hanno
fatto? Lo ha fatto perche' continuavano ad aumentare le liste e le
adesioni al centrosinistra che sono vieppiu' aumentate da quando il
centrodestra ha avuto in campo il proprio candidato. Allora, fermare
13 liste che avrebbero costituito di per se' la differenza, indipendentemente
dai presidenti in campo, era il loro obiettivo e, sotto questo aspetto,
ci sono riusciti''.
Cossutta
“La legge elettorale è antidemocratica”
05/02 ''La legge elettorale approvata dal consiglio regionale della
Calabria e' un autentico 'vulnus' contro la democrazia. Si vuole impedire
la presenza nel consiglio regionale di forze che svolgono un lavoro
per potere difendere gli interessi dei lavoratori, della nostra gente,
il progresso della regione''. Lo ha detto il presidente del Pdci,
Armando Cossutta, questa sera a Reggio Calabria. ''Perche' far venire
meno - ha aggiunto - la presenza di queste forze? Perche' far venire
meno la possibilita' di far pesare tutte le voci, le componenti della
societa' calabrese? E' una ferita grave che occorre assolutamente
eliminare. Di fronte a questa legge, faccio appello a tutte le forze
della sinistra, perche' tutti insieme ci presentiamo uniti''. Cossutta
ha aggiunto che ''ci sono possibilita' di andare a liste comuni con
altre forze della coalizione di centrosinistra. Al candidato governatore,
pero' diciamo che grande e' la sua responsabilita' in questo momento.
Egli puo' vincere, noi dobbiamo vincere con lui presidente, ma lui
deve garantire, deve trovare il modo di garantire comunque la presenza
di queste forze nella vita della Regione. Egli sa come fare, glielo
abbiamo chiesto, e non credo possa sottrarsi a questo impegno''.
Bruno
(DL) “La legge elettorale deve essere cancellata”
05/02 ''Impugniamo questa legge elettorale dopo di che, il primo
mese che il centrosinistra sara' al governo, dovra' impegnarsi a cancellarla''.
Lo ha detto il coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno,
a margine della manifestazione dei Verdi svoltasi a Falerna. ''Per
quanto riguarda la Margherita - ha aggiunto - era da tempo che andavamo
dicendo che ci sarebbe stato un colpo di mano da parte del centrodestra.
Avevamo avvertito di questo rischio, che era molto forte, e continuiamo
a dire che c' e' la necessita' che il centrosinistra abbia una sua
proposta anche di legge elettorale. La prossima settimana convocheremo
una riunione della Gad nella quale saranno presenti tutti gli esponenti
ed i vertici della coalizione ed affronteremo, ovviamente, i contenuti
che, ormai, alla vigilia di una campagna elettorale, e' indispensabile
mettere a punto per affrontare le elezioni. Si discutera' di varie
cose tra cui anche quello che e' successo in Consiglio regionale,
questo colpo di mano del centrodestra''. ''Noi restiamo sempre dell'
idea - ha proseguito Bruno - che non ci debba essere sbarramento,
ma che, nel contempo, vada abolito un listino senza preferenze. Il
centrosinistra, anche su questo, deve ritrovare compattezza e schierarsi
unito. Sicuramente in questa fase, se dovesse rimanere questa legge,
tutta la Gad, la Margherita in testa, dovra' in qualche modo farsi
carico delle esigenze dei cosiddetti partiti minori per consentire
a tutti di concorrere per essere rappresentati in Consiglio regionale''.
Tommasi
(Verdi) “La nuova legge elettorale è incostituzionale”
05/02 ''Oggi parte una sfida verde per il Rinascimento della Calabria,
un nuovo rinascimento che parte alla luce di questa legge elettorale
che noi riteniamo anticostituzionale''. Lo ha detto il capogruppo
in Consiglio regionale dei Verdi, Diego Tommasi, a margine della manifestazione
organizzata a Falerna dal suo partito. ''Questa e' sicuramente una
legge - ha aggiunto - che blocca tutti i processi democratici di quelle
forze politiche, di quei movimenti, di quei cittadini che volevano
dare il proprio contributo per la rinascita di questa regione. Una
regione che ha vissuto 10 anni di mal governo, l' ultima in tutte
le classifiche europee per quanto riguarda reddito, per quanto riguarda
occupazione. Allora noi riteniamo che il progetto che vogliamo portare
avanti e' un progetto che dia voce a quei pezzi di societa' civile
ed a quelle forze politiche che condivideranno con noi un programma
ed un progetto per far vincere il centrosinistra''. ''E' chiaro -
ha concluso Tommasi - che il centrosinistra bisognera' che riveda
alcune posizioni, si ritrovi immediatamente per rilanciare il progetto
che era partito il 29 novembre, alla luce dei tentativi che il centrodestra
sta facendo con leggi elettorali, che ancora oggi non sono neanche
pubblicate, e cerca di frenare l' impeto dei calabresi a far governare
questa Calabria al centrosinistra''
Pecoraro
Scanio (Verdi) “La legge elettorale è vergognosa”
05/02 ''Non si fanno leggi elettorali un mese prima delle elezioni
in nessun paese civile del mondo. E' un fatto vergognoso''. Lo ha
detto il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, presente oggi
a Falerna, circa la legge elettorale approvata nei giorni scorsi dal
consiglio regionale della Calabria. Pecoraro Scanio ha partecipato
ad una manifestazione organizzata dal Verdi della Calabria ''Le regole
- ha aggiunto - non si cambiano quando e' iniziata la partita perche'
si limita la possibilita', soprattutto per i cittadini, di organizzare
liste civiche e di essere presenti nell'agone politico. E' chiaro
che noi forze politiche ci organizziamo. Noi faremo una grande alleanza
arcobaleno, come Verdi, contro il ponte e per un'altra Calabria, e
supereremo lo sbarramento''. ''E' una porcheria - ha proseguito Pecoraro
Scanio facendo riferimento alla nuova legge elettorale - contro la
democrazia e la possibilita' dei cittadini di fare politica. Noi,
anche come centrosinistra, faremo una proposta di legge per vietare
che nei sei mesi antecedenti alle elezioni non si cambi nessuna legge
elettorale perche' le regole del gioco non si cambiano mentre il gioco
e' iniziato''. ''E' evidente - ha concluso Pecoraro Scanio - che e'
stato un meccanismo fittizio di sbarramento che danneggia i cittadini''.
I
Liberal democratici in consulta per esaminare la situazione dopo lo
sbarramento al 4%
05/02 Un esame della situazione politica alla luce dell' approvazione
della legge elettorale che impone lo sbarramento del 4% per le liste
sara' fatto domani dalla Consulta del Partito dei Liberaldemocratici,
convocata dal coordinatore regionale Tonino Perrelli. I Liberaldemocratici,
e' scritto in un comunicato, formalizzeranno il programma sul tema
''La Calabria che vogliamo, la Calabria che verra''' che sara' oggetto
della conferenza programmatica che si terra' nei prossimi giorni alla
presenza di Mario Segni, Carlo Scognamiglio, Michele Cossa ed Aventino
Frau. Tonino Perrelli, inoltre, lancera' un appello a tutti i ''vecchi
amici democristiani'' ed un manifesto agli elettori calabresi affinche',
e' scritto nella nota, ''tutti insieme si uniscano ai Liberaldemocratici
per portare avanti la battaglia dei giusti, a sostengo di Agazio Loiero,
contro gli arroganti, gli antidemocratici, gli ipocriti ed i trasformisti
voltagabbana che sono un insulto agli aneliti di liberta' del popolo
calabrese''.