Sondaggio
di Piepoli sulle regionali: 4 CDL ,6 GAD e 4 incerte. La Calabria
tra le incerte
04/02 Quattro regioni al centrodestra, 6 al centrosinistra e 4 incerte:
Lazio, Abruzzo, Calabria e Liguria. Questo il quadro dell'esito del
voto alle prossime regionali secondo l'istituto Piepoli che ha realizzato
un sondaggio sulle intenzioni di voto. Secondo lo studio, le quattro
regioni sicure al centrodestra sarebbero: Piemonte, Lombardia, Veneto
e Puglia. Le sei al centrosinistra sarebbero: Emilia, Toscana, Marche,
Umbria, Basilicata e Campania. Tra le quattro incerte, un ruolo chiave
lo avrebbe il Lazio. ''Chi ha vinto nel Lazio - ha detto il presidente
dell'istituto, Nicola Piepoli, - ha vinto la partita. Dal Lazio dipendono
le sorti del governo l'anno venturo''. Dividendo le quattro regioni
che al momento risultano 'incerte' due al centrodestra e due al centrosinistra,
in termini puramente probabilistici, si arriverebbe ad avere 8 Regioni
al centrosinistra e 6 al centrodestra. ''Vincerebbe cosi' il centrosinistra
- ha osservato Piepoli - ma, in ogni caso, non si avrebbe una vera
sconfitta della destra poiche' le grandi regioni rimarrebbero in mano
a quest'ultima''. ''Il sondaggio - ha aggiunto il presidente dell'Istituto
- e'stato realizzato non tenendo conto delle possibili alleanze dei
Radicali. Se questi entrano nella competizione elettorale spostano
due regioni dalla parte ovviamente in cui si pongono''. Piepoli ha
ribadito che ''chi vince nel Lazio ha vinto la partita indipendentemente
dal conteggio delle Regioni assegnate al centro destra o al centro
sinistra''. La scesa in campo della Mussolini, secondo Piepoli, crea,
per l'attuale presidente in carica del Lazio, Francesco Storace, ''una
grande incertezza. Storace senza la discesa in campo della Mussolini,
che potrebbe valere un 4%, vincerebbe nettamente'' Il sondaggio presentato
oggi sulle intenzioni di voto degli italiani in vista delle regionali
del 3 e 4 aprile, ha ricordato Piepoli, viene presentato a -58 giorni
dal voto. Ed ecco l'analisi regione per regione: Nel Piemonte la giunta
attuale e' di centro destra e la tendenza, piuttosto marcata, vede
vittorioso, secondo il sondaggio, il centrodestra. In Liguria c'e'
una giunta di centrodestra e la tendenza e' incerta. Da alcuni sondaggi
la tendenza risulta lievemente rafforzativa per il presidente in carica
ma l'assoluta incertezza deriva dalla assoluta parita' delle quote
del partiti. La Lombardia, ha detto Piepoli, ''non ha storia, e' una
regione senza storia. Potrebbe essere senza storia nella configurazione
dei partiti attuale, con la Lega in maggioranza ma anche con la Lega
all'opposizione. Il differenziale tra destra e sinistra e' tale che
al momento e' incolmabile. A meno che - ha detto scherzando Piepoli
- qualcuno non uccida il presidente Formigoni, cosa che non ci auguriamo.
L'unico modo per eliminare il centrodestra in Lombardia potrebbe essere
quello di far fuori il capo del centrodestra in quella regione, non
ci sono alternative. Anche dopo aver fatto la brutta figura di dover
rinunciare a fare la sua lista, Formigoni non ha perso un solo voto''.
Nel Veneto attualmente c'e' il centrodestra e si confermerebbe la
Cdl. Anche se i radicali andassero col centrosinistra, il Veneto rimarrebbe
probabilmente in mano al centrodestra. Situazione opposta per Emilia
Toscana e Marche che si confermano al centrosinistra: il differenziale
e' tale che la probabilita' di attaccare il centrosinistra e' molto
remota per la Cdl. Per il Swg, ha ricordato Piepoli, il Lazio va al
centrosinistra, ''io credo invece vi sia una equa probabilita'. L'attuale
centrodestra potrebbe vincere con l'azione porta a porta e buoni candidati.
Data l'importanza del Lazio, la Cdl dovrebbe battersi fino all'ultimo
per ottenerlo. La Mussolini - ha ribadito Piepoli - rappresenta un
vero e proprio pericolo per Storace perche', in termini di intenzioni
di voto, e' superiore ai voti di lista''. In Abruzzo la Cdl e' incerta,
con un distacco di 2 punti tra i due schieramenti. ''In Abruzzo -
ha affermato Piepoli - il presidente della Regione, Giovanni Pace,
che e' un galantuomo, ha problemi di comunicazione''. Ci sono poi
Umbria, Basilicata e Campania che rimarrebbero secondo lo studio,
in mano al centrosinistra. L'Umbria per storicita' presenta un differenziale
pressoche' incolmabile tra destra e sinistra; Basilicata perche' il
presidente ha governato bene secondo l'opinione pubblica, ''e questo
giudizio positivo rappresenta una eccezione in Italia'', in Campania
l'attuale governatore, Bassolino, ''e' un comunicativo, un vincente''.
E, secondo Piepoli, l'assenza di un candidato per la Cdl in Campania,
non determina alcun cambiamento. ''Antonio D'Amato ha commissionato
un sondaggio - ha osservato Piepoli - ha visto che avrebbe perso e
ha rinunciato. Se io fossi stato il consulente di D'amato gli avrei
dato gli strumenti per vincere'', anche perche', per il sondaggista,
la popolazione campana puo' mutare con facilita' opinione. La Puglia
e' attualmente governata dal centrodestra e il sondaggio di Piepoli
lo da' ancora saldamente al centrodestra. ''L'opinione pubblica di
centrosinistra - ha detto Piepoli - si e' compattata su Vendola molto
piu' di quanto si sarebbe compattata sul suo avversario, pressoche'
sconosciuto. Quindi, Vendola, per le primarie, e' stata la persona
giusta'', ma nonostante questo, secondo Piepoli, chi e' incerto non
votera' un gay e un comunista: ''Sugli incerti Vendola, secondo i
nostri calcoli, non fa presa anche se comunica molto bene, si presenta
bene e in tv buca il video. E Fitto, l'attuale presidente in carica,
ultimamente ha leggermente rafforzato la propria immagine''. In Calabria
c'e' attualmente il centrodestra e il sondaggio da' la regione incerta.
''Loiero - ha spiegato Piepoli - e' l'unico tra i vari candidati che
conosce bene il territorio, il suo avversario Abramo, e' molto popolare
ma solo a Catanzaro, non attecchisce sul resto del territorio. Noi
supponiamo che il territoriale doc possa vincere, ma sulla base della
ricerca il quadro e' ancora incerto''. Infine, il peso dei radicali:
se questi stringono un patto con la destra, la competizione potrebbe
finire 8 a 6 per la sinistra. Altrimenti, se passano con la sinistra,
il risultato sarebbe 10 a 4. ''Ma - ha concluso Piepoli - i nostri
calcoli sono solo probabili''.
I
partiti minori della GAD riuniti “Il nostro apporto non può
essere considerato scontato”
04/02 L' apporto elettorale dei partiti minori e dei movimenti a
favore della coalizione di centrosinistra in occasione delle prossime
consultazioni per la Regione Calabria non puo' essere considerato
scontato. A sostenerlo sono stati i partiti e i movimenti minori della
Gad calabrese al termine di una riunione convocata per fare il punto
della situazione politica alla luce dell' approvazione di una nuova
legge elettorale che impone uno sbarramento del 4% per le liste. Il
comunicato e' stato firmato congiuntamente da Comunisti italiani,
Democrazia Calabrese, Governo Civico, Idv, Liberal Sgarbi, Partito
pensionati, Patto liberaldemocratici, Progetto Calabrie, Psdi, Repubblicani
Europei e Verdi. Rifondazione comunista non ha partecipato perche'
i propri rappresentanti erano impegnati in un' altra riunione, ma,
secondo quanto e' stato riferito, e' sulla stessa posizione degli
altri. Nel corso della riunione i rappresentanti dei partiti, e' scritto
nel comunicato, ''hanno rimarcato le pesanti responsabilita' ricadenti
sul governo di centrodestra nel perseguire interessi lesivi della
democrazia, ma hanno anche stigmatizzato con decisione le gravi responsabilita'
di una parte del centro sinistra che ha contribuito in maniera determinante
a rendere possibile l' approvazione di una legge elettorale liberticida''.
''Cio' stante - e' scritto nella nota - i medesimi, anche alla luce
di alcune inspiegabili inerzie, ritengono che il loro apporto elettorale
non possa essere considerato scontato a favore della coalizione di
centrosinistra e, pertanto, appare inevitabile pensare che un siffatto
comportamento debba necessariamente portare ad una riflessione politica
complessiva sul ruolo che i cosiddetti minori, coscienti della loro
forza determinante, intendono esercitare nell' imminente campagna
elettorale''. I rappresentati dei partiti e movimenti presenti hanno
anche rilevato ''che per la prima volta nella storia dei paesi democratici
viene approvata una legge che pone contemporaneamente un premio di
maggioranza ed uno sbarramento, con grave danno alla espressione e
circolazione delle idee ed alla partecipazione attiva in un organismo
legislativo delle diverse culture emergenti nella societa' calabrese''.
I partecipanti alla riunione si sono autoconvocati per lunedi' prossimo
a Lamezia ''dove certamente - conclude la nota - registreranno la
presenza di altri partiti che condividono la loro democratica impostazione''.
Comitato
Abramo: “Alleanza GAD è incoerente”
04/02 ''Domani a Falerna i Verdi della Calabria terranno una importante
assise programmatica che sara' presieduta dal senatore Maurizio Pieroni.
La presenza nella nostra regione del senatore Pieroni, illustre personalita'
dell' ambientalismo, ci consente di riprendere il discorso sull' incoerenza
politica e programmatica della Gad''. E' quanto scritto in una nota
del comitato elettorale del candidato alla presidenza della Regione,
Sergio Abramo. ''Un' alleanza - e' aggiunto nella nota - che viene
faticosamente messa in piedi solo su un' esigenza elettorale, accogliendo
le piu' disparate posizioni. Se i Ds e la Margherita ci hanno abituati
ai repentini cambi di giudizio sulle persone e sui soggetti politici,
dai Verdi, di cui ovviamente rispettiamo la collocazione, ci aspettiamo
ben altra coerenza. E proprio dal senatore Pieroni, chiamato a presiedere
l' assise calabrese, ci aspetteremo una parola chiara sulla presenza
nella Gad del prof. Aurelio Misiti. In particolare, vorremmo sapere
se il senatore Pieroni ritiene ancora valido il durissimo giudizio
che egli espresse sul prof. Misiti, nel 1999, durante il governo D'
Alema, e che e' ancora consultabile su internet''. ''Ci auguriamo
- prosegue la nota - che qualcuno informi il senatore Pieroni che
il prof. Misiti e i suoi amici si apprestano ad entrare nella stessa
coalizione dei Verdi, attraverso l' ennesima 'beatificazione', dopo
Covello, Crea e Nistico', benevolmente concessa dal candidato presidente
della Gad. Vogliamo infine ricordare agli amici del candidato presidente
della Gad, che si sono detti felici dell' arruolamento in atto, che
fortissime perplessita' sui patti stretti in questi giorni sono state
espresse, proprio in queste ore, da Progetto Calabrie, che ha parlato
di 'sfrontate provocazioni' e di 'fenomeni di malcostume', dagli stessi
Verdi, dal Partito dei Comunisti Italiani che ha addirittura minacciato
una propria candidatura autonoma''. Il consigliere regionale della
Lombardia, Carlo Lio, nato a Castiglione Casentino e da molti anni
esponente di Forza Italia, intanto, ha incontrato Sergio Abramo. Lio,
che si trova in Calabria per alcuni impegni, ha raggiunto Abramo a
Mangone, nel corso del suo giro elettorale nella valle del Savuto,
partecipando all' incontro pubblico svoltosi nel pomeriggio. Lio,
secondo quanto riferito in una nota, ha voluto prendere la parola
sottolineando la ''grande valenza'' della candidatura di un Sindaco
che ha gia' dimostrato di ''saper fare'' e di avere le idee chiare
per lo sviluppo della Calabria. Lio ha anche offerto la sua disponibilita'
per rafforzare i legami tra la Calabria e la Lombardia, regione che
ospita migliaia di nostri corregionali.
Barile
(CDl) “E adesso riduciamo i costi della politica”
04/02
“E’ adesso riduciamo i costi della politica!”. Comincia
così il manifesto che il coordinatore della Cdl alla Provincia
di Cosenza, Mimmo Barile, ha realizzato e farà affiggere nei
prossimi giorni sui muri dell’intera provincia. Un manifesto,
indirizzato ai cosentini, che plaude al varo della legge elettorale
e auspica, ora, la riduzione dei compensi a membri e collaboratori
dell’Assemblea regionale. Barile, dunque, dopo una prima, positiva,
reazione, torna ancora sul tema con un manifesto di sostegno alla
maggioranza che ha approvato la riforma. Sfumato e con sfondo azzurro,
è stato riprodotto a tutto campo il numero quattro, il limite
che i partiti debbono raggiungere per eleggere un loro rapprentante
a palazzo Campanella. “Con lo sbarramento al 4 percento, - scrive
Barile nel manifesto – la Calabria fa un salto di qualità
in direzione della governabilità e della stabilità politica”.
Una stabilità generata da “nuove regole che impediscono
il proliferare di sigle politiche” e che invece, “tutelano
i veri interessi dei calabresi”. Il capogruppo del “Misto”
alla Provincia, guarda avanti con fiducia e lancia un messaggio al
nuovo Consiglio che sarà eletto il prossimo 4 aprile: “Adesso
– sottolinea il leader della Cdl – il processo riformatore
deve compiersi a cominciare dal taglio degli stipendi dei Consiglieri
regionali e dei loro collaboratori”. Secondo Mimmo Barile questo
è un segnale di buon senso inequivocabile che sarà apprezzato
dai cittadini calabresi come una “prova di sensibilità
istituzionale”.
Bevacqua
(Margherita) replica a de Rose: “Loiero non deve nessuna spiegazione”
04/02 “A De Rose Agazio Loiero non deve spiegare proprio nulla.
Se vuole capire la posizione del centrosinistra sul Ponte e' invitato
a collegarsi al sito della Margherita calabrese, al massimo possiamo
suggerirgli l'indirizzo internet. La' trovera' il documento programmatico,
approvato dall'assemblea dei grandi elettori e dai partiti che compongono
la coalizione, e potra' leggere come la pensiamo sul problema della
realizzazione del Ponte sullo Stretto''. Lo afferma Mimmo Bevacqua,
coordinatore della Margherita in provincia di Cosenza e assessore
provinciale, che replica ad alcune affermazione di Umberto de Rose,
capogruppo della Cdl nel Consiglio comunale di Cosenza. ''Sullo sconcerto
che De Rose dice di provare circa il passaggio al centrosinistra di
autorevoli esponenti della Giunta Chiaravalloti - aggiunge Bevacqua
- si prepari e si tenga ben forte: durante la campagna elettorale
dovra' ingoiare altre importanti defezioni, di donne ed uomini che
abbandonano il centrodestra perche' disgustati da una politica inconsistente,
che ha affossato la nostra Regione. ''Per tutti - prosegue l'esponente
della Margherita - vada a rileggersi le motivazioni addotte dall'onorevole
Dorina Bianchi, quando ha ritenuto di lasciare la CdL. Abramo parlera'
pure alla gente, ma registriamo solo scarsi risultati, invece Agazio
Loiero vede crescere quotidianamente intorno a se' il consenso di
tanti cittadini, come crescono le liste che lo sosterranno alle prossime
elezioni regionali. De Rose - conclude Bevacqua - cerchi invece di
chiarire com'e' possibile conciliare le sue affermazioni quando dice
'...alcuni dei tanti errori politici commessi da Chiaravalloti, che
per il resto, e' stato un buon Presidente...' tanto buono, aggiungiamo
noi, da non essere stato ricandidato''.
Abramo
chiede di inserire il Tessile di Castrovillari nella legge 181
04/02 Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione Calabria,
è intervenuto nuovamente presso il viceministro dell'economia,
Gianfranco Miccichè, e il sottosegretario alle attività
produttive, Pino Galati, per chiedere l'inserimento del comparto tessile
di Castrovillari nei programmi della legge 181/89 sulle aree in stato
di crisi. La decisione definitiva del Cipe è attesa per la
fine di febbraio. ''Tale provvedimento - ha detto Abramo nell'incontro
avuto ieri a Castrovillari con gli amministratori del Pollino e della
Valle dell'Esaro - consentirà di operare una riconversione
dell'apparato industriale di ''Cammarata'' e di rilanciare la presenza
industriale nel Comprensorio''.
Lettera
aperta di Progetto Calabrie a Loiero “Bisogna scoraggiare il
trasformismo”
04/01 Con una lettera aperta al candidato alla Presidenza della Regione
Calabria per il centrosinistra, Agazio Loiero, 'Progetto Calabrie',
mette in risalto ''quel che e' accaduto in Consiglio Regionale e che
denuncia lo scadimento della vita politica ed istituzionale in Calabria.
Preminente e' la responsabilita' delle destre, che hanno confermato
una persistente, pericolosa, vocazione autoritaria. Ma non e' privo
di colpe neanche il centrosinistra''. ''In un sistema di tipo presidenziale
e con premio di maggioranza, lo sbarramento al 4% - dice Progetto
Calabrie - e' del tutto ingiustificato, stravolge i criteri della
stessa legge Tatarella (governabilita' e rispetto delle minoranze),
impoverisce il nostro gia' debole tessuto democratico. Esso tende
a sovvertire la prospettiva di un ricambio politico, maturo nell'orientamento
dell'elettorato e, assieme a te, colpisce direttamente i gruppi minori.
Le motivazioni addotte sono risibili e false. Infatti, i monogruppi
sono stati la conseguenza non del sistema elettorale, quanto di rapporti
consiliari degradati, in violazione del regolamento. In realta' si
e' voluto portare un attacco premeditato al centrosinistra, che e'
apparso, anche in questa occasione, incerto, ambiguo, diviso'.Il nostro
timore - spiega Progetto Calabria - e' che non si abbia piena consapevolezza
del danno subito e dei rischi connessi, sia sul piano elettorale che
politico. Sarebbe stata necessaria una immediata riunione dell'alleanza
per fugare sospetti, rispondere unitariamente all'attacco e organizzare
le nuove, possibili forme di partecipazione alla competizione elettorale.
Ma la nostra richiesta non ha avuto accoglimento e la questione e'
stata assunta, di necessita', dai partiti minori, minacciati nella
loro stessa esistenza. In questo contesto, il giorno dopo lo sbarramento,
abbiamo letto come una sfrontata provocazione la notizia che il tuo
partito ha deciso di candidare a Reggio Calabria l'On. Domenico Crea
per 'dare alla Calabria un nuovo volto!''. ''Noi ci rendiamo conto
che la crisi del centrodestra libera forze deluse, che sarebbe sbagliato
respingere. Ma non possiamo tacere che la prospettiva della sconfitta
accentua nello stesso tempo fenomeni di trasformismo e transumanza,
che dobbiamo scoraggiare e combattere, se vogliamo preservare un profilo
etico essenziale al risanamento e al rinnovamento della Calabria.
Comportamenti disinvolti, tolleranze ed inquinamenti del sistema politico
generano d'altra parte crescente imbarazzo, lontananza dai partiti
e dall'impegno politico. Ci permettiamo di chiederti, pertanto, di
dire una parola chiara e rassicurante rispetto ai fenomeni di malcostume
e ai tentativi di riciclaggio in corso, delineando, invece, una proposta
politico - programmatica su cui incentrare la competizione con le
destre per portare il centro-sinistra al successo. Pregandoti di considerare
seriamente la sofferenza degli elettori che in noi si riconoscono
e la nostra determinazione a rifiutare derive degradanti del costume
pubblico - conclude Progetto Calabria - ti salutiamo con cordialita'''.
Bartoletti
(FI) “Misiti non ha mantenuto le promesse per i contributi del
2002”
04/02 ''Grazie alle promesse non mantenute dell' allora assessore
regionale ai lavori pubblici, Aurelio Misiti, 150 comuni della Calabria
hanno fatto causa alla regione perche' aspettano i contributi per
l' ondata di maltempo del 2002''. A sostenerlo e' stato il segretario
provinciale di Forza Italia, Sergio Bartoletti. ''E' una notizia che
ho appreso stamattina - ha aggiunto Bartoletti - e che mi ha molto
rattristato, anche perche' pensavo che il prof. Misiti tenesse fede
a quanto dice nei documenti dell' associazione che presiede, parlando
di nuovo modo di governare. Mi auguro che si possano sanare i gravi
errori commessi da Misiti e mi chiedo come potra' il centrosinistra
mettere insieme l' Uomo del Ponte, i Verdi e Rifondazione Comunista''.
I
RDB-CUB dei Vigili del Fuoco invitano a non votare la Margherita
04/02 L' assemblea dei vigili del fuoco della Calabria aderenti alla
Rdb-Cub ha deciso di invitare, nella prossima campagna elettorale
regionale, gli appartenenti al corpo a non votare i candidati della
Margherita a partire dalla presidenza. Gli appartenenti alla Margherita,
secondo quanto riferito in una nota della Rdb-Cub, sono accusati di
''essere stati sostenitori insieme all' attuale governo di centrodestra
della legge dove i vigili del fuoco vengono inserti nel comparto di
contrattazione pubblicistico insieme alle forze di polizia. Questo
cambiamento - prosegue la nota - oltre a colpire direttamente i lavoratori
vigili del fuoco che stanno subendo uno sconvolgimento per cause innaturali,
avra' conseguenze anche sulle attivita' di prevenzione e previsione
del territorio che giornalmente vengono svolte tra la gente''. L'
assemblea ha anche deciso ''di aprire il confronto con i rappresentanti
politici locali anche in previsione delle prossime elezioni regionali,
proseguendo con iniziative di lotta a livello regionale e rilanciare
ulteriori incontri con la popolazione per spiegare meglio come queste
modifiche influiranno negativamente nella societa'''.
La
DC si schiera con Loiero
04/02 La ''Democrazia Cristiana'' che fa capo a Giuseppe Piazza,
in Calabria, in vista delle prossime elezioni regionale si ''schiera
con il candidato del centrosinistra Agazio Loiero''. A darne notizia
in una nota Libero Alessando, Roberto Previte e Graziella Duca Arcuri.
I
Liberal democratici con proprie liste in Calabria a sostegno di Loiero
04/02 Dopo l'approvazione della nuova legge elettorale il Patto dei
Liberaldemocratici, in una nota, conferma che in occasione delle elezioni
regionali sara' presente con proprie liste in tutte e cinque le province
a sostegno del candidato presidente del centrosinistra, Agazio Loiero.
La decisione e' stata assunta nel corso della consulta nazionale del
partito su proposta del coordinatore regionale della Calabria, Tonino
Perrelli. La presenza con proprie liste nelle cinque province calabresi
e' finalizzata a ''scongiurare uno sciacallaggio da parte di alcuni
partiti nei confronti di altri definiti ingiustamente minori''.
Loiero
“Il blocco della A3 e l’abbandono del sud, un boomerang
per il Governo”
04/02 ''La politica di totale abbandono del Mezzogiorno, portata
avanti dal Governo, si sta rivelando un boomerang, come dimostrano
i sondaggi che circolano in questi giorni, secondo i quali il blocco
della A3 avrebbe determinato la caduta libera del gradimento verso
Berlusconi''. Lo afferma Agazio Loiero, deputato della Margherita
e candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrosinistra.
''La vicenda dell' A3 - sostiene Loiero - e' stata l' ennesima dimostrazione
dell' improvvisazione e dell' imperizia con cui l' esecutivo gestisce
i problemi, provocando disagi e danni alla popolazione. Gia' nei giorni
scorsi la Margherita aveva denunciato, con un dossier di duecento
pagine, le responsabilita' del governo nel blocco della Salerno-Reggio
Calabria''. Per Loiero ''i numeri in possesso del premier confermano
che le promesse non mantenute nel lungo periodo si ritorcono contro
chi le fa. I calabresi e gli italiani abbandonano Berlusconi perche'
lui per primo li ha abbandonati''.
Laratta
(DL) “Senza sviluppo non può esserci competitività”
04/02 ''Non ci puo' essere sviluppo in Calabria se le nostre imprese
non saranno messe nelle condizioni di essere competitive'': lo ha
sostenuto Franco Laratta, vicesegretario regionale della Margherita
e componente del Dipartimento Mezzogiorno del partito che stamani
a Cosenza ha incontrato un gruppo di imprenditori e di operatori economici.
Nel corso dell' incontro, riferisce un comunicato, sono state messe
in evidenza le necessita' e priorita' del mondo economico e produttivo:
su tutte la difficolta' di stare sul mercato, l' eccessivo costo del
denaro che in Calabria e' piu' del doppio delle regioni del nord,
le difficolta' nei collegamenti, la mancanza di servizi efficienti
e di infrastrutture moderne, l' usura e la criminalita' organizzata.
''L' accesso al credito, il costo del denaro, le infrastrutture e
la lotta alla criminalita - ha sottolineato Laratta - saranno al centro
dell' azione di governo della nuova Giunta regionale''. Per il vicesegretario
regionale della Margherita, ''la burocrazia farraginosa e immobile
penalizza le attivita' e ritarda ogni procedura. Abbiamo la necessita'
di snellire i percorsi, di eliminare i tempi morti, di dare certezze
agli imprenditori che investono. Oggi non e' cosi', e questo frena
la crescita e lo sviluppo delle imprese, quindi gli investimenti e
la nuova occupazione''. ''E' la debolezza della classe politica regionale
- ha detto ancora Laratta - che provoca i gravi ritardi burocratici,
la mancanza di una strategia di sviluppo, la totale assenza di programmazione.
Piu' debole e poco autorevole e' la politica e piu' incontrollabile
e' la struttura amministrativa. Meno si fa programmazione e piu' si
sviluppa incertezza e debolezza nel mercato. Il dramma - ha concluso
Laratta - e' che le casse della Regione sono piene di fondi comunitari
che non vengono utilizzati. E quando vengono impiegati lo si fa cosi'
male che questi non producono alcun beneficio alla crescita della
nostra Regione''.
Tripodi
(PDCI) “La legge elettorale è l’autoconservazione
del ceto politico fallimentare”
04/02 ''La conseguenza di questa legge, che non ha eguali, in tema
di sbarramento, in nessuna altra regione a statuto ordinario d' Italia,
e' l' autoconservazione di questo ceto politico fallimentare''. A
sostenerlo e' stato il segretario regionale del Pdci e capogruppo
alla Regione, Michelangelo Tripodi, in relazione alla nuova legge
elettorale. Tripodi, che insieme ed il segretario provinciale di Reggio
Calabria, Enzo Infantino, ha incontrato stamani i giornalisti, ha
voluto mettere chiarezza sulla vicenda negando che la legge e' passata
perche' Pdci e Verdi hanno rifiutato il confronto su un' ipotesi del
2,5%. Una tesi definita ''una montatura ai danni dei partiti minori,
gli unici, ad opporsi veramente all' approvazione di una legge liberticida.
Lo dimostra - ha aggiunto Tripodi - il risultato che ha avuto un emendamento
presentato da Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani, per l' introduzione
di uno sbarramento del 2,5%, bocciato grazie ai voti determinanti
di Domenico Crea, e Vincenzo Cesareo, due candidati eletti nel centrodestra,
ed in procinto di transitare nel centrosinistra''. ''Lo sbarramento
- ha aggiunto Tripodi - non e' stato nemmeno motivato politicamente,
mentre e' stato tirato fuori come strumento per contrastare il proliferare
dei monogruppi. Fenomeno che in Calabria si e' manifestato in questi
termini, non a causa della legge elettorale, come e' stato erroneamente
detto, ma grazie alle forzature introdotte al regolamento nel 2000
e nel 2001 proprio da questa maggioranza. In Calabria i monogruppi
sono sempre esistiti secondo regole stabilite nello Statuto del 1970,
ma solo per quelle forze che avevano una rappresentanza parlamentare,
proprio come i Verdi o i Comunisti italiani e Rifondazione Comunista''.
''Non si spiega, quindi - ha proseguito Tripodi - l' atteggiamento
del Nuovo Psi che non ha rinunciato al suo monogruppo ottenuto solo
alle modifiche al regolamento. Il vero obiettivo di questa legge e'
un altro: colpire quelle forze ritenute scomode, parte di un' opposizione
che non ha accettato compromessi, ma soprattutto, attraverso la 'rendita
dello sbarramento' favorire i grandi partiti che potranno cosi' avere
i seggi senza avere i consensi''
De
Rose (CDL) “Paradossale prendersela con Crea e Cesareo”
04/02 ''Mi sembra ingiusto che gli amici liberaledemocratici, comunisti
e verdi non vogliano Cesareo nella coalizione, additandolo come traditore.
Se non sbaglio il primo ad essere eletto con la destra ed a passare
con la sinistra fu proprio l'on. Agazio Loiero''. E' quanto sostiene
in una nota il leader del centrodestra in consiglio comunale a Cosenza,
Umberto De Rose. ''Loiero nel '96 - ha aggiunto - sosteneva, fra l'altro,
che la grandezza di Berlusconi era stata quella di avere intercettato
la tradizione moderata della maggioranza degli italiani che non stavano
con la sinistra. Nulla di personale contro Loiero, ma la Calabria
sembra una grande massa che digerisce e dimentica tutto''. ''Si puo'
cambiare idea, per amor di Dio, ma - ha concluso De Rose - generalmente
si lascia il mandato popolare ricevuto da chi si critica. Pigliarsela
con Cesareo o con Crea mi sembra davvero paradossale''.
Broccolo
(PRC) “Nuova legge elettorale è un golpe istituzionale”
04/02 ''Si tratta di un golpe istituzionale orchestrato dalla maggioranza
di centrodestra che demolisce ogni elementare forma di democrazia
partecipata''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale
di Cosenza del partito della Rifondazione Comunista, Angelo Broccolo,
circa la legge elettorale della quale si e' discusso nel corso della
riunione della direzione provinciale del partito alla presenza del
capogruppo regionale, Damiano Guagliardi, e del commissario regionale,
Stefano Zuccherini. ''Tale e' - ha aggiunto - la nuova legge elettorale
che prevede l' elezione diretta del presidente con premio di maggioranza
e sbarramento, che determina una preponderanza netta dei poteri dell'
esecutivo sul Consiglio regionale. Senza dimenticare che viene garantito
con il listino una forma di 'razza protetta' che temendo il giudizio
diretto della volonta' popolare, trova, molto probabilmente, la propria
ragion d' essere nell' esercizio della genuflessione ossequiosa ai
comandi del futuro governatore monarca''. ''Abbiamo assistito - ha
aggiunto Broccolo - a posizioni diversificate nell' ambito del centrosinistra
che, molto probabilmente, ha incomprensibilmente sottovalutato, oppure,
in alcuni casi, ha avvallato la realizzazione di un disegno antidemocratico
che mortifica e offende le soggettivita' democratiche progressiste
e libertarie della nostra regione''. ''Tutto il corpo del partito
- ha concluso - sara' chiamato a mobilitarsi affinche' in ogni dove
si manifesti un forte dissenso contro l' ennesimo episodio di oscurantismo
abbattutosi sulla nostra Regione''
Il
PDCI chiede chiarezza sulla legge elettorale a Loiero. Diliberto pronto
a candidarsi
04/02 Il candidato presidente del centrosinistra alla Regione Calabria,
Agazio Loiero, e l' intera coalizione devono fare chiarezza sulla
vicenda della nuova legge elettorale, che prevede uno sbarramento
del 4% per le liste, e sul passaggio nel centrosinistra di esponenti
del centrodestra che hanno contribuito all' approvazione della legge
stessa altrimenti ''i Comunisti italiani andranno da soli per la loro
strada proponendo come candidato alla Presidenza il segretario Oliviero
Diliberto''. A sostenerlo e' stato oggi il segretario regionale del
Pdci della Calabria e capogruppo del partito alla Regione, Michelangelo
Tripodi. ''Attendiamo - ha detto Tripodi - risposte alle richiesta
che abbiamo presentato, soprattutto sul profilo, profondamente alternativo
che deve avere il centrosinistra rispetto alla politica del centrodestra''.
Tripodi ha anche sottolineato ''l' atteggiamento indulgente nei confronti
di coloro che sono i veri responsabili dell' approvazione di una legge
che persino il Governo potrebbe impugnare perche' manifestamente lesiva
dei diritti inalienabili dei cittadini. Sono stupito - ha aggiunto
- del fatto che il consigliere regionale ex Ccd Domenico Crea, all'
indomani del voto favorevole alla legge elettorale, sia stato benevolmente
accolto e premiato con il suo inserimento nelle liste della Margherita''.
Una circostanza, a detta di Tripodi, che dimostrerebbe ''che forse
uno sbarramento cosi' premiante per le forze maggiori non sia poi
cosi' inviso anche nello stesso centrosinistra''. Tripodi ha anche
riferito di avere discusso della nuova legge elettorale calabrese
con Diliberto ed i segretari regionali del partito. Da quell' incontro,
ha sostenuto Tripodi, e' scaturita la proposta di costruzione di un
cartello di forze per dar vita ad una lista fortemente caratterizzata
a sinistra, nella Federazione ''Uniti nell' Ulivo'', ''un vero e proprio
patto tra le forze che si battono per la democrazia in Calabria''.
Tripodi ha anche sostenuto che ''non e' vero che la legge elettorale
sia stata approvata perche' Verdi e Comunisti Italiani hanno rifiutato
il confronto su una ipotesi del 2.5%'', e che ''non c' e' piu' nulla
di scontato nel centrosinistra se non avremo convincenti risposte
dal candidato alla presidenza''.Il segretario nazionale del Pdci Oliviero
Diliberto si dice pronto ad essere candidato in Calabria, cosi' come
prospettato dal segretario regionale calabrese Michelangelo Tripodi,
''ma ovviamente spero di scongiurare questa opportunita'''. In Calabria,
secondo Diliberto, e' stata approvata una legge ''liberticida, con
un golpe della maggioranza nell' ultimo giorno utile. Tuttavia, ai
voti della destra si sono aggiunti due voti che erano di destra e
che adesso stanno approdando, come mi dicono, al centrosinistra. Dunque
- sottolinea Diliberto - due persone che verrebbero nella nostra coalizione
hanno votato una legge per cancellare la presenza dell' articolazione
politica nel consiglio regionale della Calabria. A questo punto ci
aspettiamo dall' onorevole Agazio Loiero e da nessun altro, cioe'
dal candidato del centrosinistra, di essere garante di tutta la coalizione''.
Diliberto ha detto di aver parlato con Loiero, ''e sa perfettamente
qual e' l' oggetto delle nostre richieste: e' ovvio che se l' obbiettivo
e' cancellarci, combatteremo fino in fondo e io sono pronto a candidarmi
alla presidenza della Regione Calabria''.
Barreca
(Prc) “Legge elettorale approvata con un colpo di mano”
04/02 ''La legge elettorale approvata con un colpo di mano dal centrodestra
che prevede uno sbarramento al 4% non ci spaventa, anzi ci da' la
forza per produrre uno sforzo maggiore e fare di tutto per mandare
a casa il centrodestra calabrese'': lo sostiene Danilo Barreca, segretario
provinciale del Prc di Reggio Calabria. ''Raccogliamo quindi - sottolinea
Barreca - la sfida lanciata da una classe politica che ha ormai i
giorni contati. Alle scorse elezioni europee il Prc ha superato abbondantemente
il 5%''. Secondo il segretario provinciale del Prc di Reggio ''la
linea politica del partito ormai da diversi anni produce una crescita
di consensi che non avevamo mai avuto prima d' ora. Questo si vede
in tutte le iniziative che produciamo sui territori, che sono sempre
partecipate da tantissima gente che ci chiede di costruire una nuova
Calabria''.
Comitato
Abramo: “Nella Gad in atto un arruolamento indiscriminato”
03/02 ''E' legittimo lo smarrimento delle forze piu' coerenti della
sinistra calabrese davanti all' arruolamento indiscriminato in atto
nella Gad'': e' quanto si sostiene in una nota del Comitato elettorale
di Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione Calabria
per la Cdl. Per il comitato elettorale di Abramo ''era prevedibile
che il candidato del centrosinistra, passato disinvoltamente da uno
schieramento all' altro, avrebbe utilizzato anche in questa occasione
il suo personale 'metodo'. Naturalmente, ognuno e' liberissimo, in
politica, di cambiare idea. Anche il centrosinistra e', dunque, libero
di cambiare opinione su alcune personalita' del centrodestra ferocemente
attaccate e demonizzate negli anni o addirittura nei mesi scorsi''.
''Chiunque - e' scritto ancora nella nota - puo' 'purificarsi' purche'
passi al centrosinistra. Ma non e' questo il nodo della questione.
Il problema vero e' quello della chiarezza verso gli elettori, della
coerenza rispetto alle principali questioni della Calabria. Un esempio
su tutti: sembra che la coalizione di centrosinistra voglia mettere
assieme, senza alcun pudore, le anime ambientaliste da sempre contrarie
alla realizzazione del Ponte sullo Stretto (Rifondazione, Verdi, Pdci)
e il prof. Aurelio Misiti, il piu' accanito assertore della necessita'
di costruire la grande struttura di collegamento tra Calabria e Sicilia''.
Per il comitato elettorale del candidato della Cdl alla presidenza
della Regione ''nessuno e' in grado di capire qual e' la posizione
della Gad su una delle questioni-chiave dello sviluppo regionale.
Riteniamo che gli elettori del centrosinistra vogliano anche capire
le ragioni del cambio di giudizio dei loro dirigenti nei confronti
di un presidente della regione di centrodestra, il prof. Giuseppe
Nistico', che essi stessi hanno fatto cadere nel 1998 attraverso una
durissima opposizione e quindi un ribaltone consiliare. Queste vicende
servono anzi per rimarcare, in maniera sempre piu' vistosa, il solco
che separa la politica politicante del candidato del centrosinistra
da quella nuova, capace di parlare direttamente alla gente, di Sergio
Abramo, una personalita' emergente che si rivolge, senza steccati,
al di la' degli schieramenti, a tutti i settori della societa' calabrese
con l'intento di costruire dal basso - conclude la nota - un progetto
di rilancio della Calabria, a cominciare dalla emergenza lavoro che
riassume tutti i problemi di una regione come la nostra''.
Legambiente:
“Perché Abramo ci attacca? Noi autonomi ed equidistanti
dagli schieramenti”
03/02 ''Riconoscevamo al sindaco Abramo la capacita' di una visione
anche critica nei confronti dei miglioramenti che sicuramente ha realizzato
nella citta' capoluogo di regione,. Ci chiediamo perche' soltanto
adesso, dopo ben due mesi dalla pubblicazione del dossier Ecosistema
Urbano, il candidato della Casa delle Liberta' alla presidente della
Regione Calabria ad essere cosi' adirato nei confronti dei dati legittimi
forniti da Legambiente''. E' quanto afferma in una nota Legambiente
Calabria. ''Ecosistema Urbano - si aggiunge nella nota - e' il rapporto
scientifico che vanta piu' tentativi di imitazione a livello nazionale
e internazionale per il modello proposto e i parametri utilizzati.
Da 11 anni lo sforzo di compilare una ricerca unica per dimensioni
e completezza e' finalizzato a far si che citta' indietro in molti
parametri possano migliorare da un anno all' altro le proprie performances
ambientali. I dati della polemica, del resto, provengono dal settore
Igiene Ambientale del Comune di Catanzaro, una fonte certamente conosciuta
dal sindaco, che compila e certifica per propria competenza ormai
da anni i dati del questionario di Legambiente che sono alla base
della realizzazione del rapporto. Quindi, appare grottesco che il
capo dell' Amministrazione comunale si indigni per i dati che la sua
stessa istituzione ha fornito. Teniamo a precisare che i dati relativi
all' inquinamento atmosferico di cui Catanzaro sarebbe afflitta, in
base alla nota di Abramo, non risultano nel nostro rapporto, ne' immaginiamo
quale fonte l' abbia potuto fornire, visto che la citta' non dispone
di centraline per il monitoraggio sempre in base alla informazioni
di fonte comunale. Forse il sindaco voleva indicare un altro tipo
di inquinamento, quello acustico, che risulta essere monitorato sul
territorio da lui amministrato: in base alla fonte comunale questo
inquinamento sarebbe assente o nella norma, dato poco credibile per
qualsiasi cittadino catanzarese''. Secondo Legamabiente, inoltre,
''un chiarimento sembrerebbe, invece, d' obbligo sul criterio di attribuzione
della bandiera Blu d'Europa ad una citta' in cui, in base ai dati
comunali, lo stato della depurazione delle acque riguarda il 74% della
popolazione residente, sono assenti le isole pedonali, manca un piano
per la mobilita' urbana e in cui tutte le aree attrezzate per il gioco
versano in uno stato di abbandono. Il bilancio di dieci anni di monitoraggio
delle citta' italiane e in particolare di Catanzaro, attraverso il
rapporto sull' Ecosistema Urbano, pone come irrinunciabile la questione
tutta aperta delle politiche ambientali in citta'. La qualita' ambientale
di Catanzaro deve essere ripensata alla luce di nuovi strumenti che
ne garantiscano la sostenibilita'. Dal piano per la mobilita', che
non e' stato mai approntato in una citta' che su questo versante registra
delle complessita' da non sottovalutare, alla redistribuzione degli
spazi verdi in citta'; dalla mancata attuazione della mappa delle
zone a rischio di inquinamento acustico, all' assenza di una seria
raccolta differenziata. Tutto deve nascere da una idea di citta' che
sia a misura di cittadino in una logica di normalizzazione, che superi
le emergenze, attraverso la ricerca e la sperimentazione di soluzioni
praticabili. Non siamo terroristi, forse siamo partigiani ma solo
verso i diritti dei cittadini. Ci spiace, in questo senso, dover sottolineare
cose evidentemente banali. La politica, quella dei partiti, con Ecosistema
Urbano non c'entra davvero nulla. Le due citta' in testa alla classifica
nazionale, Lecco e Trento, sono governate, rispettivamente, una dal
centro destra e l' altra dal centro sinistra. Lo stesso vale per due
citta' messe male in graduatoria, ossia Milano e Napoli. C'entra invece
molto, con Ecosistema Urbano, un'altra politica: quella della capacita'
di amministrare al meglio il proprio territorio. Non permettiamo a
nessuno di 'acquisirci' a qualsivoglia schieramento perche' la storia
di Legambiente dimostra che abbiamo sempre difeso a denti stretti
la nostra autonomia''. ''Quindi - conclude la nota - al fine di mantenere
un' assoluta trasparenza di metodo e valutazione, per fare estrema
chiarezza su obbiettivi e priorita', come Legambiente siamo disponibili
ad un confronto civile e democratico sui temi che riguardano lo stato
di salute delle nostre citta' e chi ci vive. Ci auguriamo di poter
verificare positivamente la disponibilita' di chi ci accusa con tanta
superficialita', dimostrando, evidentemente, un certo nervosismo all'
avvio di una campagna elettorale che si presenta difficile, ma che
speriamo si possa svolgere con correttezza e costruttivamente nell'
interesse precipuo di tutti i cittadini calabresi. Il ruolo che Legambiente
ritiene di dovere ricoprire proprio nell' interesse di questi ultimi
e' quello di ''misurare quanto ambiente'' ci verra' proposto nei programmi
dei due schieramenti e su questo aprire un confronto sereno e il piu'
possibile partecipato''.
Abramo
“L’area del Pollino uno straordinario patrimonio per la
Calabria”
03/02 ''L' area del Pollino rappresenta uno straordinario patrimonio
costituito da risorse naturali, artistiche, umane, produttive da mettere
al servizio dell' intera Calabria'': lo ha detto Sergio Abramo, candidato
alla presidenza della Regione per la Casa delle Liberta' a conclusione
di un giro elettorale che ha toccato le citta' di Castrovillari, Firmo,
Lungro, Morano Calabro, Frascineto, Civita. ''Abramo - e' detto in
un comunicato - ha avuto modo di visitare gli ospedali di Castrovillari
e Lungro, ma anche importanti aziende del Comprensorio (Osas, Centrale
del latte, Torre di Mezzo), i centri storici di Morano Calabro e Civita''.
Nel corso del giro Abramo, riporta la nota, ha incontrato l' eparca
di Lungro, monsignor Ercole Lupinacci e decine di amministratori del
Pollino e della Valle dell' Esaro con i quali, in particolare, ha
discusso dei problemi dello sviluppo dell' area. ''Abramo - e' scritto
ancora nella nota - ha annunciato di essere intervenuto presso il
viceministro dell' Economia, Gianfranco Micciche', e il sottosegretario
alle attivita' produttive, Pino Galati, per chiedere l'inserimento
del comparto tessile di Castrovillari nei programmi della legge 181/89
sulle aree in stato di crisi. La decisione definitiva del Cipe e'
attesa per la fine di febbraio. ''Tale provvedimento - ha sostenuto
Abramo - consentira' di operare una riconversione dell' apparato industriale
di 'Cammarata' e di rilanciare la presenza industriale nel comprensorio''.
Mancuso
e Lanzo (Margherita) “Abramo perde la testa e rischia una profonda
crisi di nervi”
03/02 ''Era prevedibile che, durante il suo tour elettorale, Abramo
perdesse la testa, rischiando di cadere in una profonda ed irreversibile
crisi di nervi''. E' quanto sostengono in una nota congiunta il coordinatore
provinciale di Catanzaro della Margherita, Pasquale Mancuso, ed il
vice coordinatore regionale, Michele Lanzo, circa la campagna elettorale
del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione. ''Il
candidato del centrodestra - hanno aggiunto - giorno dopo giorno,
in concomitanza con le sue tappe propagandistiche nella Regione, si
rende perfettamente conto che, non solo aumentano i consensi intorno
a Loiero, ma anche le liste che lo sostengono, nonostante il golpe
dello sbarramento. Queste adesioni sono cresciute a dismisura soprattutto
dopo che Abramo e' sceso in campo. Noi non possiamo farci nulla se
autorevoli personaggi della societa' e della politica calabrese vengono
da noi, anzi ne siamo felicissimi. Questi uomini non sono in cerca
di posti, perche' nella societa' civile ricoprono gia' incarichi prestigiosi
e di grande importanza. Piu' semplicemente vanno via perche' sono
disgustati dal centrodestra e da chi oggi lo rappresenta''. ''Loro
si fidano - hanno proseguito Mancuso e Lanzo - del centrosinistra
e del progetto che la Gad ha affidato a Loiero per il governo della
nostra Regione. Ad ogni modo, stiano tranquilli i fan di Abramo. Il
centrosinistra ed il leader che lo rappresenta non hanno le idee chiare,
ma le hanno chiarissime. Invece di preoccuparsi di costruire un programma
credibile per il Governo della Regione, come sta facendo Loiero nel
corso di questi mesi, il Comitato elettorale di Abramo si preoccupa
degli elettori del centrosinistra, che a suo dire non capiscono qual
e' la posizione della Gad. E' fin troppo evidente che l' unico a non
aver compreso quasi nulla e' proprio il Comitato elettorale di Abramo,
il quale dimentica che l' indicazione di Loiero e' avvenuta nel corso
di un evento che ha segnato la storia della politica italiana. Una
grande assemblea di elettori ha votato a scrutinio segreto non solo
il candidato a presidente, ma ha anche approvato il Documento programmatico
del centrosinistra''. ''In quelle pagine - sostengono i due esponenti
della Margherita - si trovano scritte quali saranno le azioni che,
in caso di vittoria, il centrosinistra portera' avanti per migliorare
le condizioni di vita dei calabresi, per alleviare la piaga dolorosa
della disoccupazione, per garantire la legalita' e la sicurezza, per
promuovere ed innovare lo sviluppo delle imprese, per creare una sanita'
giusta ed efficiente, per essere vicini ai bisogni della gente e specie
a quelli che vivono in condizioni di disagio. In quel documento c'e'
scritto tutto, nero su bianco. Chi ha gia' aderito al progetto politico
lanciato da Loiero, ha condiviso ed approvato il documento, chi intendera'
farlo dovra' condividerlo nella sua interezza, senza se e senza ma''.
''Riteniamo piuttosto - hanno concluso - che la vera preoccupazione,
peraltro malcelata, del Comitato Abramo e' dovuta alle continue defezioni
che si registrano nello schieramento di centrodestra. Defezioni che
continuano a crescere soprattutto dopo l' investitura di Abramo, piovuta
dal cielo e voluta dal Padrone assoluto della Cdl''.
Il
Pri in dubbio se presentare una propria lista alle regionali.
03/02 ''Per le prossime elezioni regionali in Calabria il Pri valutera',
nel corso del congresso nazionale di Fiuggi in programma dal 4 al
6 febbraio, le scelte da compiere per salvaguardare, dopo l' approvazione
della nuova legge elettorale, le condizioni per la continuita' della
sua presenza nel sistema politico calabrese'': lo afferma Pino Vita
segretario regionale e responsabile nazionale Enti locali del Pri.
''Mentre non ci sono dubbi per la discesa in campo nelle elezioni
regionali calabresi del Pri con il simbolo dell' Edera e con una propria
lista - sostiene ancora Vita - non e' stato, invece, ancora deciso
il possibile collegamento o una scelta in autonomia''. Per il segretario
regionale del Pri ''la decisione sara', comunque, presa assieme ai
delegati calabresi, presenti al congresso nazionale di Fiuggi, e d'intesa
con il segretario nazionale Francesco Nucara che, in questi giorni,
ha esaminato con il presidente Berlusconi le ripercussioni politiche
conseguenti alla scelta della Casa delle Liberta' della Calabria sulla
legge elettorale''.
De
Rose: “Come fa Loiero ad arruolare uomini come Misiti e Bagarani?”
03/02 ''Aurelio Misiti e Massimo Bagarani rappresentano alcuni dei
tanti errori politici commessi da Chiaravalloti che, per il resto,
e' stato un buon presidente: mi chiedo come fara' Loiero ad arruolarli,
visto che sono sempre stati considerati gli uomini del Ponte dalla
sinistra radicale'': lo afferma Umberto De Rose leader della Cdl al
Comune di Cosenza. ''Loiero deve spiegarci se vuole o no il Ponte
- sostiene De Rose - ma e' chiaro che se arruola Misiti non puo' che
volerlo: chissa' che ne penseranno i Verdi, Rifondazione, i Comunisti
Italiani''. A giudizio del leader della Cdl al Comune di Cosenza e'
''sinceramente penoso che ex presidenti, gia' sottosegretari ed europarlamentari
di Forza Italia, cerchino riparo nel centrosinistra: c' e' modo e
modo per uscire di scena. Quello che emerge da queste prime battute
di campagna elettorale - conclude De Rose - e' che Sergio Abramo parla
il linguaggio della gente, fra la gente, mentre Loiero e' l' immagine
della politica che si arrovella su se stessa''.
Dorina
Bianchi (DL) “Udc in rapida regressione. Follini doveva arginare
Berlusconi ed invece è andato a P.Chigi”
03/02 ''Follini doveva essere un argine a Berlusconi, invece ha fatto
le valigie e si e' trasferito a palazzo Chigi''. Lo afferma in un'intervista
rilasciata al sito della Margherita in Campidoglio Dorina Bianchi,
da un mese in forza alla Margherita, ma ex deputata Udc. Secondo la
Bianchi l'Udc sarebbe ''in rapida regressione'', colpevole di aver
assimilato ''i difetti di Forza Italia'', come il ''leaderismo e l'eccessivo
personalismo''. ''Quando ho lasciato l'Udc - accusa la deputata Dl
- mi sentivo tradita, anche perche' su temi importanti come il Mezzogiorno
il Governo non ha mantenuto le promesse. Vengo da una Regione del
Sud, la Calabria, a cui l'Esecutivo non ha dato alcuna rilevanza.
Solo una montagna di promesse non mantenute''. Tornando a parlare
del suo ex partito, la Bianchi sostiene poi che ''si e' accartocciato
su se stesso e ha perso la sua propulsione politica''. ''Molti l'hanno
capito - conclude - percio' e' in corso una gigantesca disaffezione
verso l'Udc''.
Barile
(Cdl) “programmate le nuove iniziative alla Provincia”
03/02 Si sono riuniti i consiglieri provinciali della Cdl. L’incontro,
coordinato da Mimmo Barile, è servito per organizzare l’attività
d’opposizione delle prossime settimane. <<Abbiamo fatto
il punto della situazione politica dell'Ente provincia - ha spiegato
Mimmo Barile - e programmato le prossime iniziative, armonizzando
l’attività per proseguire,in maniera ancora più
incisiva, un attività d’opposizione finalizzata ad assicurare
la massima tutela dei cittadini ed un sempre più efficiente
funzionamento dell’Ente. Oggi - hadetto ancora Barile - esiste
una opposizione coesa e propositiva, attenta alle istanze ed ai problemi
della provincia, ma pure intransigente nella sua contrapposizione
democratica con la maggioranza>>. Nel corso della riunione è
stato espresso compiacimento per l’approvazione della legge
elettorale, un provvedimento che supera le frammentazioni dei piccoli
partiti, assicura la governabilità e razionalizza l'azione
del Consiglio regionale. I gruppi consiliari hanno pure plaudito alla
scelta di Sergio Abramo quale candidato per il centrodestra alla guida
della regione. <<Un candidato - hanno spiegato - che in pochi
giorni dalla sua designazione è riuscito a raccogliere già
grandi consensi, confermati con una straordinaria crescita nei sondaggi
circa le intenzioni di voto>>. Intanto, i gruppi consiliari
della Cdl hanno annunciato, per mercoledi' 16 febbraio, nella sede
dei Gruppi consiliari di largo vergini, una conferenza stampa per
tracciare un bilancio dei primi sei mesi di attivita' e illustrare
la posizione della coalizione rispetto alle questioni al centro del
dibattito.
Sabato
iniziativa dei Verdi a Falerna
03/02 Le ragioni della scelta ecologista e l’esigenza di adottare
politiche di sviluppo sostenibili in grado di coniugare le spinte
verso il progresso con le esigenze di conservazione dell’ambiente,
le esigenze di sviluppo dell’ economia con quelle dell’ecologia,
la capacità di innovare con la necessità di preservare.
I Verdi, consiglieri regionali e amministratori del Sole che ride,
promuovono, in Calabria, dalle ore 10 del 5 febbraio all’Hotel
Eurolido di Falerna , una giornata di riflessione e confronto per
rilanciare la centralità ambientale e il ruolo delle regioni
per la tutela del patrimonio naturalistico italiano. “La sfida
Verde - ha detto Diego Tommasi promotore dell’incontro –
è la risposta agli squilibri sociali ed economici, la sola
in grado di intercettare la domanda di cambiamento e partecipazione
che proviene dalla società e di interagire con le espressioni
più autentiche dei movimenti ecologisti, civici, laici e riformisti
dell’età moderna”. All’incontro, presieduto
da Maurizio Pieroni, parteciperà il presidente nazionale dei
Verdi Alfonso Pecoraio Scanio
Chiappetta
(Udc) “Fa pensare il taglio ai fondi per le cooperative”
03/02 ''Fa pensare la lettera con cui il mondo cooperativo calabrese
rivolge un appello al presidente della Commissione regionale Bilancio
Francesco Talarico, all' assessore regionale alla Cooperazione Antonino
Mangialavori e ai due candidati alla presidenza della Regione Calabria
Sergio Abramo e Agazio Loiero''. E' quanto sostiene in una nota l'
esponente dell' Udc ed ex assessore regionale alla cultura, Gianpaolo
Chiappetta. ''Nella lettera - ha aggiunto - viene posto il problema
della riduzione dei finanziamenti, previsti nel bilancio di previsione,
al settore cooperativo. La lettera e' un campanello d' allarme, un
appello cui guardare con grande attenzione, perche' mette in risalto
le attuali condizioni di vita di persone e lavoratori, che costituiscono
un'importante fetta dell' economia regionale. Un ulteriore taglio
finirebbe col complicare il lavoro e la vita stessa di queste persone''.
''Faccio mio - ha concluso Chiappetta - l'appello delle cooperative
calabresi, sottolineando che sarebbe percio' auspicabile in un futuro
molto prossimo, una concreta volonta' degli organismi regionali diretta
alla valorizzazione del mondo cooperativo calabrese''.
Di
Pietro (IDV): “In Calabria si è consumato un vero e proprio
golpe”, pronto a candidarsi
03/02 Conclusa la riunione dell’ufficio di presidenza dell’Italia
dei Valori presieduta da Antonio Di Pietro, presente il coordinatore
regionale IDV Calabria, Beniamino Donnici, per valutare la situazione
determinatasi in Calabria con l’approvazione della legge elettorale
che introduce lo sbarramento al 4%. Al termine è stata diffusa
una breve nota:“I rappresentanti pro-tempore del Consiglio regionale
calabrese hanno realizzato un vero e proprio golpe al quale bisogna
reagire con fermezza. Passi per il centrodestra, ma è inaccettabile
che questa legge scandalosa sia stata approvata con il concorso determinante
di consiglieri che pretenderebbero di far parte della Gad. Attendiamo
sul punto un chiarimento che per l’Italia dei Valori è
pregiudiziale. Il partito ha dato mandato alle strutture regionali
di avviare incontri immediati con le forze politiche e le associazioni,
aprendo un dialogo con le migliori energie della società calabrese
per presentare liste forti e competitive. Italia dei valori si è
a suo tempo spesa per costruire intorno ad Agazio Loiero un progetto
di cambiamento e ,con la stessa determinazione, si batterà
contro ogni emergente logica restauratrice. Lo stesso presidente nazionale,
Antonio di Pietro, se necessario, è pronto a candidarsi in
Calabria”.
I
Capigruppo di Rifondazione, Pdci e Verdi chiedono di non promulgare
la nuova legge elettorale
03/02 ''Non promulgare la legge elettorale e rinviare la normativa
al Consiglio regionale''. E' la richiesta che i capigruppo di Rifondazione
Comunista, Verdi e Comunisti Italiani, Damiano Guagliardi, Diego Tommasi
e Michelangelo Tripodi rivolgono, in un telegramma, al presidente
della Giunta, Giuseppe Chiaravalloti. La nuova legge elettorale, approvata
martedi' dal Consiglio regionale con i voti della maggioranza di centrodestra,
ha introdotto una soglia di sbarramento del 4% per le singole liste
e del 5% per le coalizioni, mantenendo inalterato il numero di consiglieri
(10) eletti nel cosiddetto listino. I tre rappresentanti dell' opposizione,
rivolgendosi a Chiaravalloti, si appellano ai ''principi garantisti
che presiedono alla sua alta funzione'' e parlano di ''gravissimi
vizi e abusi nel procedimento di approvazione della legge e di contraddittorieta'
del testo, che rende impossibile l' applicazione in conformita' alle
norme generali richiamate nella stessa legge''. I consiglieri del
centrosinistra fanno rilevare, inoltre, ''l' enorme e tragico danno
che deriverebbe dall' annullamento della legge da parte della Corte
costituzionale dopo l' espletamento delle elezioni''.
PLI:
“Legge elettorale atto antidemocratico”
03/02 La Direzione Regionale della Calabria del Partito Liberale
Italiano, riunitosi a Lamezia Terme, alla presenza dell’On.
Stefano de Luca Segretario Nazionale del Partito, ha fortemente censurato
quanto accaduto in Consiglio Regionale e legge elettorale approvata.”
Afferma una nota del segretario regionale del PLI Ciro Palmieri. “E’
stato un atto antidemocratico – continua la nota - per interferire
e condizionare la campagna elettorale, considerato che le regole del
gioco, normalmente non si cambiano all’ultimo minuto. Una legge
elettorale, quella approvata, secondo le esigenze della maggioranza
politica, per perpetuare il loro potere a danno delle forze che oggi
non sono rappresentate, e che con rappresentanze minoritarie si stanno
preparando alla competizione elettorale. A questo atto gravissimo
di prevaricazione, la risposta più appropriata dei liberali
è stata quella di ribadire che i liberali calabresi non intendono,
per il futuro, affidare le sorti delle idee ad alcuno e che l’azione
politica diviene dunque non un’opportunità ma un dovere.
I liberali, votano i liberali. Pertanto non mancheremo all’appuntamento
elettorale delle regionali, per e con Sergio Abramo, con le nostre
insegne e con l’orgoglio del nostro passato, ma anche con l’ambizione
di un futuro degno della tradizione ideale, culturale e morale di
cui siamo portatori. In Calabria – conclude la nota - sta a
noi raccogliere la sfida, impegnarsi ad essere protagonisti, ma siamo
anche pronti e disponibili alla discussione ed in queste ultime ore
alla valutazione di apparentamenti possibili di area”.
I
Liberal democratici invitano la Gad a non candidare coloro che hanno
votato la legge elettorale
03/02 Il Partito dei Liberaldemocratici, in una nota, invita la Gad
''a non candidare per le prossime elezioni regionali i consiglieri
di centrosinistra che hanno votato a favore della nuova legge elettorale,
con l' introduzione dello sbarramento al quattro per cento per le
singole liste''. ''I Liberaldemocratici - si afferma ancora nella
nota - si uniscono quindi alla proposta dei Verdi e dei Comunisti
Italiani affinche' personaggi come Crea, Cesareo ed altri, per una
questione di principio, non vengano candidati nella Gad''. Nella nota
si esprime anche ''disappunto e sdegno per le operazioni trasformistiche
e vergognose che continuano a serpeggiare nella Gad''. I Liberaldemocratici,
''confermando la loro presenza con proprie liste provinciali, rinnovano
inoltre l' invito alla chiarezza ed alla lealta' e chiedono al candidato
alla presidenza, Loiero, di farsi garante e portavoce delle loro istanze
in onore all' azione democratica della coalizione''.
Infantino
(Pdci) “Nuova legge elettorale una pagina nera della storia
della democrazia”
03/02 ''La mattina del primo febbraio si e' consumata una pagina
nera nella storia della democraziaregionale. Il centrodestra con un
atto d'arroganza e prepotenza, calpestando ogni regola democratica,
ha approvato una legge elettoraleche prevede lo sbarramento''. Lo
afferma, in una nota il segretario provinciale del Pdci di Reggio
Calabria , Enzo Infantino, il quale sottolinea che ''in nessuna Regione
italiana a statuto ordinario e' stata approvata una legge cosi' mostruosa.
Le responsabilita' di quest'atto vergognoso - afferma - purtroppo,
non sono solo da ascrivere al centrodestra ma anche a due consiglieri
del centrosinistra, Crea (Margherita), Cesareo (Pse), che con i loro
voti sono stati determinanti per l'approvazione della legge''. I Comunisti
Italiani, sottolinea Infantino, ''avevano detto che chi avrebbe fatto
da stampella al centrodestra non puo' essere annoverato nelle fila
del centrosinistra. Adesso, pensiamo che Loiero debba assumersi le
proprie responsabilita' e fare chiarezza rispetto ai traditori della
democrazia. Qualcuno in questi giorni ha detto e anche scritto che
la responsabilita' dello sbarramento del 4% e' da ascrivere alla nostra
intransigenza per non aver accettato la mediazione del 2,5. Tutto
falso!''. Il segretario provinciale del Pdci di Reggio, ricorda che
''il nostro Consigliere, Michelangelo Tripodi, unitamente a Tommasi
dei Verdi e Guagliardi di Rifondazione, aveva tentato attraverso i
meccanismi democratici, consentiti dal regolamento del Consiglio regionale,
di promuovere un'azione ostruzionistica che avevaconsentito diversi
rinvii anche se alla fine ha prevalso la preponderanza numerica di
un centrodestra che ha voluto attuare a tutti i costi il golpe elettorale''.
Secondo Infantino, poi, ''non e' vero che noi non abbiamo accettato
la mediazione, tant'e' che in aula durante la discussione della legge,
Tripodi e Tommasi hanno presentato un emendamento che prevedeva lo
sbarramento del 2,5; tale emendamento e' stato bocciato dalla destra
e dai due - cosi' li definisco - traditori della democrazia, Crea
e Cesareo''. Ed a giudizio di Infatino, ''era tutto scritto e sancito
da accordi piu' o meno espliciti che con il passare del tempo incominciano
a delinearsi in modo chiaro''- Per l'esponente del Pdci sulla nuova
legge ''ci sono state convenienze convergenti. Da un lato, - afferma
- al centrodestra conveniva perche' in questo modo pensa di poter
mettere in difficolta' il centrosinistra, che basava la sua vera forza
nelle formazioni politiche cosiddette minori, molte delle quali ora
difficilmente potranno raggiungere la soglia della vergogna. Dall'altro
lato, settori importanti del centrosinistra hanno piu' volte ammiccato
alla possibilita' dello sbarramento - vedi unita' socialista ed udeur
i cui consiglieri erano assenti in aula all'atto della votazione della
legge- perche' in base a calcoli elettorali avranno la possibilita'
- non solo loro, ma anche Margherita e Ds - diraddoppiare la propria
presenza nel prossimo Consiglio regionale anchein caso di sconfitta''.
Colella
(PSDI) “La nuoav legge elettorale mette in crisi il sistema
dei partiti”
''La legge elettorale in Calabria, con lo sbarramento altissimo del
4% per lista, voluta e celebrata dalla Destra ha solo un obiettivo:
quello di chiudere la bocca a quelle tradizioni e a quei movimenti
politici che hanno esercitato, ed eserciteranno per il futuro,un ruolo
importante nella vita politica della nostra Regione e del Paese''.
Lo afferma in una nota Carlo Colella, segretario regionale del Psdi
della Calabria, commentando la recente approvazione della legge elettorale
in Calabria, chiedendosi, inoltre, se sia ''una questione di Democrazia,
o di lobby?''. Comunque per Colellla bisogna ''comprendere sino in
fondo se questa novella 'legge truffa' è della Destra o se
è un accordo 'tra grandi' per eliminare tutti gli altri, un
accordo trasversale per mettere in crisi il sistema dei partiti e
dei movimenti e affermare unsistema di lobby più o meno trasversale''.
A giudizio del segretario regionale del Psdi, ''e' un momento di crisi
e per la Democrazia non tira una buona aria. Continuando così,
potrebbe anche apparire un uomo inviato dalla Provvidenza''. Il Psdi,
anche di fronte ''a questa 'frittata' elettorale, contribuirà
con gli altri partiti della sinistra affinché venga impedito
questo disegno che vuole ridurre gli spazi della Democrazia. La storia
ci insegna che non sempre le vittime predestinate, a partire dai socialdemocratici,
intendono subire passivamente''.
Loiero
incontra i sindacati delle telecomunicazioni sulla ristrutturazione
Telecom
02/02 Le Segreterie delle organizzazioni sindacali SLC, FISTel, UIL.COM
(telecomunicazioni) hanno incontrato l'On. Loiero. La denuncia: la
riorganizzazione Telecom penalizza la Calabria. ''Si scrive ristrutturazione
ma si legge ''spoliazione''''. E' questa la denuncia fatta dalle Segreterie
Regionali delle Organizzazioni Sindacali SLC, FISTel, UIL.COM facenti
riferimento al contratto delle telecomunicazioni durante un incontro
con l'On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza
ella Regione Calabria. Motivo di tale denuncia e' l'ulteriore riorganizzazione
aziendale della Telecom che vede ancora una volta il territorio della
Calabria perdere un importante pezzo della propria struttura a favore
di altre regioni gia' precedentemente premiate dalle scelte aziendali.La
Calabria territorio di conquista: dopo la perdita, di fatto, della
sede di direzione regionale (gestione ora decentrata a Palermo) le
OO.SS. registrano e denunciano a tutti i soggetti che hanno a cuore
le sorti della nostra regione, l'ennesimo ''scippo''. Viene infatti
divisa in 2 la Calabria e la gestione politica del territorio di Reggio
e Vibo viene attribuita questa volta a Messina. Scelta questa che
rafforza ulteriormente la posizione predominante in tema di risorse
dedicate alle telecomunicazioni della confinante regione Sicilia.Durante
l'incontro sono stati esposti all'On. Loiero le ricadute che questa
scelta potra' avere sul nostro territorio. Scelta che sommata alle
precedenti riorganizzazioni ha comportato, tra l'altro, la perdita
di centinaia di posti di lavoro in seguito al venir meno di commesse,
alle aziende che vivevano di indotto, sul territorio calabrese.La
riflessione si e' sviluppata anche sulle altre aziende che costituiscono
il panorama nazionale e territoriale nel campo delle telecomunicazioni.
L'On. Loiero si e' dichiarato disponibile a promuovere una serie di
iniziative con tutte le aziende che operano sul nostro territorio
per analizzare quanto denunciato dal sindacato che lamenta bassa occupazione
(poche decine di unita') in aziende che vantano centinaia di migliaia
di clienti (TIM, WIND, VODAFONE). Un ulteriore preoccupazione manifestata
delle OO.SS. riguarda i lavoratori precari che ormai costituiscono
la maggioranza dei lavoratori attivi nel campo delle telecomunicazioni.
Su questo tema l'On. Loiero ha ribadito l'importanza di scelte programmatiche
condivise e verificabili al fine di dare garanzia a giovani che, spesso,
pur in possesso di una elevata scolarizzazione, ripiegano su lavori
poco attinenti la loro specializzazione pur di vedere soddisfatte
le esigenze primarie. Lavoratori, questi che percepiscono ''stipendi''
o, in altri casi, provigioni che il piu' delle volte non raggiungono
i 500 euro mese, pur garantendo alle aziende che li utilizzano lauti
compensi da parte delle aziende appaltatrici Infine, su sollecitazione
di SLC - FISTel e UIL.COM, l'On Loiero si e' dichiarato disponibile
fin da subito a confrontarsi su questo tema delicato con i sindaci
delle citta' di Reggio e Vibo, mentre in ambito nazionale - ha aggiunto
''verranno adoperati tutti i percorsi possibili parlamentari a disposizione''.
Domenica
conferenza di Sergio Abramo a Cosenza
02/02 Domenica prossima,nella sede provinciale di Forza Italia a
Cosenza, si terra' una conferenza stampa sull'argomento: ''Forza Italia,
forza di Governo - una nuova fase per Cosenza e la Calabria''. Interverranno,
il candidato a governatore della CDL, Sergio Abramo, l'on. Pino Gentile
. La conferenza, moderata dal giornalista Mario Campanella, registrera'
la presenza del coordinatore regionale di Fi, Giancarlo Pittelli,
del coordinatore provinciale, Sergio Bartoletti, e del capogruppo
al consiglio regionale, Gianfranco Leone. ''Vogliamo dare vita ad
una stagione del fare- ha detto l'on. Pino Gentile- che continui per
molti versi l'azione intrapresa dall'attuale esecutivo e si apra a
nuovi suggerimenti da parte dei giovani, del mondo imprenditoriale,
ma anche e soprattutto degli artigiani e dei commercianti che costituiscono
ancora un tessuto importante della Regione. Intorno a Sergio Abramo
Forza Italia vuole costruire una rete di rapporti sociali e politici
che parta proprio da realta' come quelle della provincia di Cosenza.
La politica del fare che ha sempre contraddisinto la nostra azione
ed ha guidato Sergio Abramo nella sua esperienza esaltante di Sindaco
di Catanzaro, sara' il nostro principale motivo di confronto e di
programma politico''.
Loiero
incontra i presidenti delle Province: “Uno dei primi atti sarà
il trasferimento delle funzioni alle Province”
02/02 ''Uno dei primi atti che farà il mio governo, se sarò
eletto, sarà quello di trasferire le funzioni alle Province:
non è possibile che le leggi in questo territorio restino lettera
morta anche perchè la Regione non è un'amministrazione,
la Regione è un ente di programma, deve organizzare, fare la
politica e non amministrare''. Lo ha dichiarato questa mattina a Lamezia
Terme, in provincia di Catanzaro, il candidato del centrosinistra
alla presidenza della giunta regionale della Calabria, incontrando
i 5 presidenti della Province calabresi. All'appuntamento si sono
presentati il presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa,
di Reggio Pietro Fuda, di Cosenza Mario Oliverio, di Vibo Ottavio
Bruni ed il vicepresidente della Provincia di Crotone Guido De Masi.
''Ho voluto seguire un percorso un pò in rituale - ha detto
Loiero - cioè quello di vedere tutti e cinque i presidenti
delle Province, non solo quelli di centrosinistra ma anche quelli
di centrodestra, per parlare delle linee da seguire: è stata
approvata di recente una legge sulle linee urbanistiche che noi non
condividiamo e credo nessuno dei sindaci e dei presidenti condivida''.
Quello su cui ha puntato maggiormente Loiero nel corso dell'incontro
lametino è stato sul trasferimento delle funzioni agli enti
locali. ''Non è possibile che da noi si elude in maniera cosi
clamorosa la legge - ha affermato Loiero - c'e stato un decreto legislativo
del '98 attuato dal Governo di centrosinistra che trasferiva le funzioni
agli enti locali, poi c'e stata la legge 1/99 che però la Regione
Calabria ha recepito con ritardo, solo nell'agosto del 2002: ma sono
tutti provvedimenti che sono rimasti lettera morta, non c'è
stato un atto che è seguito a quella legge di recepimento''.
Per quanto riguarda la legge elettorale, Loiero ha sottolineato come
questo provvedimento, ''approvato pochi giorni prima della chiusura
formale della legislatura, è di per se un colpo di coda che
di fatto travolge anche le garanzie democratiche''. Anche perché,
ha aggiunto il candidato alla presidenza della Regione, ''va contro
la salvaguardia di piccoli partiti che hanno rappresentato nella storia
della Calabria battaglie di democrazie e di emancipazioni. Abramo
continua a dire che lui sarà il sindaco di tutti i calabresi,
ma questa è una contraddizione plateale in quanto i sindaci
amministrano,mentre i presidenti di Regione programmano'' ''Vogliamo
rassicurazioni sul futuro, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento
dei poteri alle Province''. E' quanto ha affermato il presidente della
Provincia di Catanzaro MicheleTraversa. E' necessario, ha detto Traversa,
''il decentramento amministrativo per far funzionare al meglio le
amministrazioni provinciali, cosa che non è stata fatta, eppure
bastava un poco di buona volontà per approvare le deleghe per
i trasferimenti''. Per quanto riguarda poi la legge urbanistica, il
presidente della Provincia di Catanzaro ha sottolineato come questa
legge non piace ai 5 presidenti ''perché rischia di penalizzare
lo sviluppo dei centri calabresi''. Sulla stessa lunghezza d'onda,
soprattutto per quanto riguarda il decentramento delle funzioni, il
presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio che in particolare
ha sottolineato il ''fallimento della Regione che ha gestito l'amministrazione
solo dal punto di vista gestionale, trascurando i servizi, le risorse
e mortificando la legislazione''. Solo con il trasferimento delle
deleghe, ha aggiunto, ''si potrà avere finalmente una Regione
più snella e più agile''. - Anche il presidente della
Provincia di Reggio, Pietro Fuda, ha sottolineato l'aspetto organizzativo
della Regione, ''spesso soffocata da processi morti che appesantisco
l'apparato complessivo dell'amministrazione''. Nel suo intervento,
Fuda ha evidenziato ''l'incapacità della Regione a gestire
i fondi comunitari, problema che potrebbe essere risolto anche con
il decentramento delle funzioni, in quanto si ridurrebbero le lungaggini
burocratiche''. Per il vicepresidente della Provincia di Crotone,
invece, ''non solo si devono trasferire le funzioni alle amministrazioni
provinciali ma occorre ridimensionare l'idea di Regione come centro
di potere''.
Insediato
a Catanzaro il comitato politico elettorale di Loiero
02/02 Si è costituito il comitato politico-elettorale dei
partiti e dei movimenti del centrosinistra che sostengono la candidatura
di Agazio Loiero a Presidente della Regione Calabria. Nei locali della
Margherita a Catanzaro si sono ritrovati per l' Udeur Franco Longo,
per i Ds Titti Nunnari, Pasquale Motta, Beppe Marcucci, per i Comunisti
Italiani Angelo Coniglio, per Italia dei Valori Antonio Belcastro,
per Rifondazione Comunista Piero Mascaro e Pino Commodori, per i Repubblicani
Europei Carlo Piroso, per Progetto Calabrie Claudio Marasco, per la
Margherita Pasquale Mancuso, Antonio Talarico, Gianni Parisi, Antonio
Sorrentino ed Elena Bova, per il Movimento Meridionale Tommaso Papaluca.
Tutti gli altri partiti della coalizione hanno manifestato la piena
adesione all'iniziativa garantendo diretto sostegno organizzativo
al comitato. Negli interventi di tutti i rappresentanti dei partiti
e dei movimenti della coalizione, riferisce una nota, ''è stato
posto in rilievo la necessità di rendere robusta la piattaforma
programmatica approvata nell'assemblea dei grandi elettori di Lamezia
Terme con un apporto originale della coalizione della provincia di
Catanzaro in considerazione che è fondamentale per lo sviluppo
della Regione il decollo e la funzione trainante della sua Area Centrale
che deve essere il 'collante' di ogni politica complessiva di sviluppo
del territorio regionale nella stagione in cui il centrodestra ha
determinato, divisioni campanilistiche, lacerazioni e divisioni che
hanno compromesso e ancora compromettono la crescita della Calabria''.
Nettissima la contrarietà dell' intera coalizione ''alla legge
elettorale regionale che ha strozzato ogni apporto plurale e democratico
di forze che non potranno trovare rappresentanzanel Consiglio regionale
e, conseguentemente, al necessità di una mobilitazione straordinaria
per fronteggiare un disegno politico che punta ad impedire il confronto
a più voci e che pretende di identificare nel soffocamento
di forze politiche importanti e significative come esigenza di stabilità''.
Al termine dell'incontro il Comitato elettorale ha lanciato un forte
appello ''ai militanti, ai dirigenti ed agli Amministratori del centrosinistra
per una forte mobilitazione in vista delle due prossime iniziative
pubbliche che la coalizione terrà a Chiaravalle Centrale il
prossimo 12 febbraio ed a Soveria Mannelli il 14 febbraio, alla presenza
del candidato Presidente Agazio Loiero, e che avranno come comune
tema conduttore la valorizzazione dei piccoli Comuni e delle aree
montane''.
I
Consiglieri del PSE e dello SDI della Provincia a favore del mantenimento
del Prof. Guerresi in Ospedale
02/02 I consiglieri provinciali, Leonardo Trento, Giuseppe Aieta,
Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo pongono in Consiglio
provinciale un quesito inerente la richiesta di permanenza in ruolo
nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Prof. Guerresi. “I
sottoscritti Consiglieri provinciali, Leonardo Trento, Giuseppe Aieta,
Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo, appartenenti
ai Gruppi consiliari dello SDI e del PSE – Lista Mancini, PREMESSO
Che il prof. Ernesto Guerresi, stimato ed apprezzato professionista,
direttore dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia
dell’ospedale di Cosenza, ha superato il settantesimo anno di
età e, quindi, per la legge 186/2004, che dispone il trattenimento
in servizio del personale della Pubblica Amministrazione fino al compimento
del settantesimo anno di età per coloro i quali abbiano già
maturato l’età pensionabile, deve essere collocato in
pensione; CONSIDERATO Che la legge finanziaria del 2005 stabilisce
il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione e, quindi,
anche in un settore nevralgico quale quello della sanità che
nella nostra regione conta carenze strutturali e professionali importanti;
Che è quanto mai indispensabile che la Sanità pubblica
dia risposte efficaci ed efficienti a tutti i cittadini italiani ed
in particolare ai cittadini di questa nostra Regione e di questa nostra
Provincia che troppo spesso si vedono costretti ad affrontare viaggi
della speranza in cerca di strutture e di servizi sanitari ottimali;
Che l’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale
di Cosenza, guidata dal prof. Guerresi è riuscita in questi
anni ad essere un valido punto di riferimento per tante donne cosentine
che lo hanno scelto per la qualità dei servizi offerti e per
la garanzia che con il costante lavoro ha permesso al reparto stesso
di diventare punto di riferimento della sanità calabrese. Tanto
premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri provinciali, CHIEDONO
al Consiglio Provinciale di Cosenza, con un voto di interesse locale,
di esprimersi affinché si attivino immediatamente le giuste
pressioni istituzionali affinché si consenta al prof. Ernesto
Guerresi di continuare a prestare la propria opera professionle all’interno
dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale
di Cosenza, e per tutti i cittadini di questa provincia.
Zavettieri
(Npsi) “Venuti meno i presupposti delle mie dimissioni”
02/02 ''Con l' approvazione della legge elettorale regionale, con
cui e' stata fissata la soglia di sbarramento al 3 per cento eliminando
qualsiasi possibilita' di frazionismo nella composizione del prossimo
Consiglio regionale, sono venuti meno uno i presupposti che avevano
determinato le mie dimissioni da assessore regionale''. Lo ha detto
all' Ansa Saverio Zavettieri, leader calabrese del Nuovo Psi. ''Uno
dei motivi delle mie dimissioni, annunciate nel corso del congresso
del partito - ha aggiunto Zavettieri - era legato, infatti, proprio
alla mancata approvazione della legge elettorale. Il ritiro delle
mie dimissioni, comunque, sara' deciso formalmente soltanto in occasione
della prossima riunione del Comitato regionale del Nuovo Psi, che
si svolgera' a breve''. ''In ogni caso, quello che e' stato approvato
- ha detto ancora Saverio Zavettieri - e' soltanto un pezzo della
legge elettorale perche' una normativa completa sara' varata nella
prossima legislatura discutendo anche d' incompatibilita', ineleggibilita'
e dell' abolizione del listino, che resta un' anomalia''. Secondo
Zavettieri, inoltre, ''la soglia di sbarramento e' stata introdotta
non per punire qualcuno, ma per eliminare l' eccessivo frazionamento
che si registrava nel Consiglio regionale con la presenza dei monogruppi
e scoraggiare la presentazione di di un numero eccessivo di liste.
Basta pensare che per la prossima tornata elettorale si annunciava
la presentazione di una trentina di liste che avrebbero determinato
un ulteriore frammentazione della composizione del Consiglio regionale.
Sbaglia chi pensa che con la soglia di sbarramento vengono meno i
presupposti della rappresentanza democratica perche' le forze politiche
simili o affini adesso si possono coalizzare. Chi ha radici e vitalita'
politica, in sostanza, si allea con altre liste che hanno programmi
simili. Basti pensare che a sinistra attualmente ci sono almeno tre
diverse aree, tre o quattro spezzoni. Senza soglia di sbarramento,
poi, imperava il fenomeno delle liste 'fai da te', formazioni politiche
cioe' che nascevano come funghi alla vigilia della campagna elettorale
da movimenti che non avevano storia. Liste che erano, in sostanza,
portatrici di interessi particolari per permettere a questo o a quel
personaggio, anche con 15 mila voti e l' 1,5 per cento, di fare ingresso
nel Consiglio regionale. Nascevano cosi' i monogruppi consiliari che
poi influivano sulla composizione delle Commissioni consiliari, in
cui per statuto dovevano essere rappresentati anche i monogruppi.
Da qui la costituzione di commissioni pletoriche che non funzionavano
e paralizzavano i lavori del Consiglio. Con la nuova legge elettorale,
invece, si riportano a norma i gruppi e si consente il rafforzamento
dei partiti perche' adesso si potranno costituire in Consiglio, approssimativamente,
non piu' di nove-dieci gruppi. Prima in Consiglio c' erano 22 gruppi
su 43 consiglieri. Se si fossero lasciate le cose com' erano, con
l' aumento dei consiglieri a 50 avremmo avuto qualcosa come 30 gruppi.
Una situazione sinceramente scandalosa''. ''Con la nuova legge elettorale
- ha concluso Zavettieri - e' stato introdotto uno strumento per dare
una rappresentanza effettiva ai partiti che hanno una reale funzione
nel territorio e nella societa'. E questo e' un fatto politicamente
molto importante''.
Fortugno
(Margherita) “Il blocco sulla neve ha scoperto le promesse mancate
del centrodestra”
02/02 ''La neve ha 'scoperto' le promesse mancate del centrodestra.
Non consentiremo nuovi inganni''. A sostenerlo e' stato il consigliere
regionale della Margherita, Franco Fortugno, contro replicando al
Comitato elettorale del candidato di centrodestra alla presidenza
della Regione, Sergio Abramo. ''A mente fredda e senza voler rinfocolare
una polemica che non intendo innescare con un invisibile 'Comitato
elettorale' del candidato del centrodestra - ha sostenuto Fortugno
- prendo atto, serenamente, che non si e' contestato alcunche' sui
contenuti che avevo espresso in ordine all' emergenza drammatica che
si e' consumata sulla A3 e sulle piene responsabilita' del centrodestra
sulla condizione di fatiscenza dell' arteria e sulle incredibili leggerezze
e responsabilita' di chi ha minimizzato sull' incombente ed annunciatissimo
maltempo e sulla paralisi conseguente che ha registrato. E, dulcis
in fundo, le contraddizioni di un Governo che con il vice premier
Follini chiede scusa per i disagi arrecati e con il ministro Lunardi,
arrogante come non mai, che ritiene, al contrario e scandalosamente,
di non dover chiedere scusa a nessuno ritenendosi non responsabile
di quanto avvenuto''. ''Difficile immaginare - ha proseguito l' esponente
della Margherita - che possa bastare il semplice e velleitario Coordinamento
di tre Regioni per superare lo stallo e la sostanziale paralisi nella
quale versa la Salerno-Reggio Calabria nonostante gli sforzi legislativi
della Legge Obiettivo e la ricerca affannosa di fondi che non ci sono.
Restano in piedi e pesano come macigni i dati neutri forniti la scorsa
estate dal Cnel che con semplicita' disarmante ha reso noto all' intero
Paese che delle opere promesse dal centrodestra soltanto 'la centesima
parte dell' impegno iniziale previsto' e' stato effettivamente realizzato;
il rapporto della Fillea-Cgil, mai smentito, secondo il quale con
gli attuali ritmi di realizzazione ci vorranno 36 anni per terminare
i lavori di ammodernamento della A3 e che sarebbero necessari per
l' intera opera ben 5.826 milioni di euro a fronte di un reale impiego
di risorse pari a soltanto 700 milioni di euro e che, altresi', nel
Dpef 2004/2007 non solo manca lo stato di realizzazione dell' intervento,
ma non e' prevista nessuna previsione di spesa a testimonianza che
non bastano slogan penosi e parole d' ordine a mutare una parabola
che per l' intero settore delle infrastrutture e' in piena e devastante
caduta proprio nel Mezzogiorno che piu' di ogni parte della Nazione
avrebbe bisogno, per costruire il suo riscatto, di infrastrutture
in grado di colmare l' attuale ritardo che lo distanzia dal resto
del Paese. Ricorda infine il cosiddetto 'comitato elettorale' la proposta
del Ministro Lunardi di introdurre il pagamento del pedaggio sulla
A3 e, addirittura, sulle strade statali e che, al contrario di quanto
viene falsamente diffuso, i 15 lotti avviati ed aperti risalgono esclusivamente
agli appalti portati a conclusione dai Governi di centrosinistra?''.
''Questo e' il centrodestra - ha concluso Fortugno - ed il candidato
del centrodestra minimizza, evita di rispondere spostando l' attenzione
sul futuro immaginario distogliendo l' attenzione, senza peraltro
minimamente riuscirci, da un centrodestra che ha responsabilita' pesanti
per le quali deve rispondere per intero e senza sconti al corpo elettorale:
e' bastata una nevicata per ricordarlo a chi, distratto, non vive
la quotidianita' della gente comune che giorno dopo giorno vede ridimensionati
finanche i servizi essenziali nonostante li paghi per intero e salatamente.
E' questo un prezzo che la Calabria ed il Paese non intendono piu'
pagare''.
In
molti lasciano le sezioni della Fiamma dopo le dimissioni di Mastroianni
e Buonocore
02/02 Dopo le dimissioni del segretario regionale, Francesco Mastroianni,
e del dirigente nazionale, Salvatore Buonocore, anche gli iscritti
alla sezione di Lamezia Terme hanno deciso di lasciare la Fiamma tricolore.
Tra i dimissionari ci sono il segretario della sezione, Marco Cristiano;
Tonino Adone, figura storica del Movimento sociale lametino, e Antonio
Villella e Salvatore Gardafur, candidati nelle scorse elezioni amministrative
al Consiglio provinciale. Nei giorni scorsi si erano dimessi gli iscritti
alle sezioni di Conflenti, Soveria Mannelli, Falerna e del Soveratese.
In una nota diffusa da Francesco Mastroianni si afferma che ''analoga
sorte si sta consumando nelle province di Crotone e di Vibo Valentia
e in gran parte di quella di Cosenza.La scelta di trasformare il partito
che voleva essere l' erede del Movimento sociale di Giorgio Almirante
in un' appendice del movimento che fa capo alla radical-pannelliana
Alessandra Mussolini ha avviato un generale fenomeno di rigetto sia
nella base che nel vertice. In tutta Italia e' un abbandono in massa''.
''Noi non vogliamo - afferma nella nota Francesco Mastroianni - fare
politica per far dispetto a qualcuno. Se la Mussolini vuole cercare
di far perdere Storace nel Lazio sono fatti suoi. La Fiamma tricolore
doveva mantenere la sua identita' di partito nazionale e popolare,
calato nella societa' e nel presente. Doveva restare un partito che
vuole dare risposte ai problemi, anche facendo alleanze chiare e alla
luce del sole su progetti specifici condivisi. Ma della Mussolini
noi non condividiamo nulla! Quando, pochi giorni fa, un giornalista
le ha chiesto cosa pensasse delle coppie omosessuali e dell' embargo
a Cuba, ha rifiutato di rispondere, ma tutti sanno che lei e' favorevole
ai matrimoni omosessuali e perfino alle adozioni da parte di questi
ultimi di bambini. Le sue posizioni coincidono quasi su tutto con
quelle dei radicali e di certa sinistra''. ''L' abbandono della Fiamma,
pero' - afferma ancora Mastroianni - non e' pero' l' abbandono della
politica e non e' nemmeno una diaspora. Se una fiamma si e' spenta,
siamo pronti ad accenderne un' altra per continuare a fare quello
che abbiamo sempre fatto: continuare a portare avanti un patrimonio
di idee che e' alternativa al liberal capitalismo e al comunismo.
Quella 'Terza via' che in tanti si affannano a cercare e che noi abbiamo
indicato da sempre''.
Iovene
(DS) “”Il centrodestra è contro il reddito minimo
di inserimento”
02/02 Il Sen. Nuccio Iovene in una dichiarazione rileva come ''dopo
mesi di discussioni ed aspri confronti l'Aula del Senato ha votato,
questa mattina, sulla mozione presentata da tutte le forze del centrosinistra
(e di cui sono stato uno dei firmatari e sulla quale era gia' intervenuto
in Aula) sul Reddito Minimo di Inserimento e la sua prosecuzione.Nonostante
le preoccupazioni e le angosce delle migliaia di famiglie a cui per
volonta' del Governo e' venuto meno anche quel piccolo sostegno economico
come strumento concreto di lotta alla poverta' Forza Italia, UDC,
Lega Nord e Alleanza Nazionale hanno votato contro la mozione (per
AN la dichiarazione di voto contrario e' stata fatta dal Sen. Bevilacqua).Mentre
si e' cancellato cosi' l'unico strumento messo in campo per la lotta
alla poverta' non e' mai partito quel reddito di ultima istanza di
cui il Governo si era fatto promotore. L'unico risultato ottenuto
grazie anche alla mobilitazione dei cittadini interessati e alle richieste
dell'opposizione e' stato l'impegno dichiarato in Aula dalla sottosegretaria
al Welfare Sestini a consentire che i 127 Comuni che alla data del
31 dicembre 2004 non erano riusciti a spendere tutti i fondi messi
a loro disposizione per il Reddito Minimo d'Inserimento gli venga
consentito di proseguire fino all'esaurimento dei fondi a loro disposizione.Questo
impegno ''politico'' pero' non si e' ancora tradotto in un atto formale
del Governo (e' necessaria una apposita norma che autorizzi i Comuni).
Occorre ora vigilare affinche' nei prossimi giorni l'impegno assunto
oggi in Aula dal Governo si traduca in realta'. Questi i fatti. Farebbe
bene alla chiarezza ed alla politica parlare lo stesso linguaggio
e sostenere le stesse cose a Vibo e a Roma.''
Bevilacqua
(An) replica a Iovene (DS) sul reddito minimo di inserimento
02/02 ''Il centrosinistra davvero non puo' parlare sul 'reddito di
ultima istanza'. Infatti questo provvedimento del governo di centrodestra,
varato nel 2002, e' stato bloccato dal ricorso alla Consulta della
''rossa” Regione Emilia Romagna. Infatti in base a questo ricorso
la Corte Costituzionale ha ricordato che si tratta di materia di 'servizi
sociali' di competenza legislativa delle Regioni su cui lo Stato non
puo' intervenire. Quindi il centrodestra ha ben chiaro il problema
di garantire un reddito essenziale ai cittadini non assistiti da altre
misure di integrazione del reddito''. Cosi' il sen. Francesco Bevilacqua
di Alleanza Nazionale replica al sen. Iovene. ''Inoltre - aggiunge
il senatore di An - anche sul 'reddito minimo di inserimento' il centrosinistra
dimentica che la legge prevedeva la fine della sperimentazione nel
dicembre 2001, data che il governo di centrodestra ha prorogato prima
al 31 dicembre 2004 e ora, come annunciato dal sottosegretario Sestini,
al 31 dicembre 2005. Sperimentazione che deve finire poiche' la legge
ha fallito, non ha raggiunto l' obiettivo prefissato ossia l' inserimento
dei soggetti deboli nel mondo del lavoro. Nella mia provincia sono
circa tremila i lavoratori che vivono il dramma della poverta' e della
miseria. Nessuno di essi, pero', e' stato inserito in un progetto
e in una forma di cooperazione capace di risolvere in modo definitivo
il problema del lavoro. Occorre quindi intervenire in modo diverso
e riuscire ad attivare al piu' presto il 'reddito di ultima istanza',
superando l' illegittimita' evidenziata dalla Consulta''.
Loiero:
“Legge elettorale manovrata per penalizzare il centrosinistra”
02/02 ''Sulla legge elettorale il Consiglio regionale ha sbagliato
nel metodo e nel merito''. E' quanto detto stamani da Agazio Loiero.
''Sul metodo - ha spiegato il candidato alla Presidenza della Regione
del centrosinistra - si e' sbagliato perche' licenziare una legge
elettorale a pochi giorni dalla chiusura della legislatura regionale
e' qualcosa che non sta in piedi. Sul merito si e' sbagliato perche'
appare priva di respiro democratico una legge che tende a punire alcuni
partiti che hanno una storia importante di liberta' e di emancipazione
nella nostra regione. Diciamo la verita'. Questa legge e' stata manovrata
per tentare di penalizzare il centrosinistra ritenuto in vantaggio
in Calabria''.
Morrone
(Fiamma): "Legge elettorale iniqua e antidemocratica”
02/02 “Non sarà questa legge, iniqua e antidemocratica,
a demoralizzarci e farci perdere l'entusiasmo rinato nell'area nazional-popolare.
Guarderemo avanti e andremo da soli orgogliosamente”. E’
quanto afferma il segretrario cittadino del Movimento sociale Fiamma
di Cosenza, Marcello Morrone, all'indomani dell'approvazione della
legge elettorale. “Il 4% - dice - è per noi l'obiettivo
minimo in quanto crediamo in un grosso risultato elettorale, incoraggiato
da una base del 3% conquistato alle elezioni europee, quando non c'era
ancora l'accordo d'area. Questa crescita – spiega Morrone -
è temuta finanche dal premier Berlusconi che, secondo un sondaggio
riservatissimo, rivelato dal Corsera di ieri, ha messo in guardia
gli alleati: “Attenzione, Alternativa sociale è al 4
percento”.
“In ogni caso è nostro dovere prendere atto che una falsa
democrazia è, da ieri, in Calabria, diventata legge. Quanti
calabresi – si chiede il segretario della Fiamma – non
saranno rappresentati nel prossimo Consiglio Regionale? Saranno sicuramente
tanti a non essere rapprentati, forse la maggioranza degli elettori.
Chi dovrebbe essere il bersaglio principale di questo papocchio legislativo?”
“Contrariamente a quanto si va cianciando in queste ultime ore,
- analizza Morrone - questa legge sembra essere varata per precludere
la partecipazione all'unica formazione “scomoda” alla
coalizione uscente, la quale, cinque anni fa, usò per vincere
i voti determinanti della Fiamma per poi escluderla da ogni trattativa
di Programma. I cosiddetti cespugli della sinistra, - prosegue il
segretario del Msi - anche se senza un proprio simbolo, troveranno
ospitalità nei partiti maggiori e avranno possibilità
di assessorati e posti di sottogoverno, e lo stesso vale per le frange
minori del centrodestra. Solo chi è schierato all'esterno delle
due coalizioni avrà le difficoltà maggiori. Oggi come
oggi – osserva ancora Marcello Morrone - ad essere equidistante
dai due Poli c'è una sola forza politica: il raggruppamento
denominato Alternativa Sociale formato dalla Fiamma Tricolore, dal
Fronte Sociale, da Forza Nuova e da Libertà d'azione. Raggruppamento
politico che, come già anticipato, correrà da solo,
con la coerenza di sempre, cercando di coinvolgere i calabresi in
un progetto di sviluppo condiviso, dove è possibile trovare
quelle risposte disattese dall’attuale classe politica”.
Tripodi
(Pdci) “Sulla legge lettorale serve una iniziativa di Loiero”
02/02 ''La maggioranza di centrodestra arrogante e prepotente, nel
consiglio regionale del 31 gennaio e del 1 febbraio 2005, ha approvato
la nuova legge elettorale consumando un altro dei suoi tanti efferati
misfatti politici e facendo fuori, cosi', la democrazia in Calabria''.
Lo ha sostenuto il capogruppo alla Regione del Pdci, Michelangelo
Tripodi. ''I cittadini calabresi democratici - ha aggiunto Tripodi
- inorridiscono di fronte ad un centrodestra che, sempre piu' in difficolta'
sul piano del consenso per le promesse non mantenute, cerca di uscire
fuori dalla quasi scontata ed inevitabile sconfitta politica approvando
una legge elettorale iniqua ed antidemocratica che ha come suo principale
obiettivo quello di dividere il centrosinistra. Tutto questo e' potuto
avvenire perche' nelle procedure per l' approvazione della legge elettorale,
il Presidente del consiglio, d' accordo con la maggioranza, ha messo
in atto forzature, prepotenze e soprusi del regolamento, non permettendo,
quindi, la discussione dei numerosi emendamenti presentati, cancellando,
pertanto, il dibattito politico e democratico dall' aula consiliare''.
''E' del tutto chiaro e lampante - ha sostenuto l' esponente del Pdci
- che un centrodestra affaristico, clientelare ed arruffone ha votato
a favore dello sbarramento al 4% per cercare di eliminare, cacciandole
dal Consiglio regionale, alcune voci libere che, in questi cinque
anni, hanno dato prova di fare solo grandi battaglie civili a favore
della verita' e della democrazia. Dopo il primo febbraio 2005 una
cosa e' certa in Calabria: la sconfitta della democrazia''. ''La Calabria
governata dalla Cdl, data per ultima in tutte le ricerche, sondaggi
e rilevamenti dei parametri economici e sociali - ha proseguito Tripodi
- dal primo febbraio ha aggiunto ai suoi tanti primati negativi un
altro: ultima anche in democrazia. Quanto e' avvenuto non ha precedenti
in altre regioni a statuto ordinario. La nuova legge elettorale, con
lo sbarramento al 4% colpisce al cuore la rappresentativita' ed il
pluralismo politico. A tale esito hanno contribuito alcuni consiglieri
regionali che prima avevano dichiarato di essere contrari ad ogni
sbarramento e che dopo, attirati da un trasformismo diffuso e dilagante,
alla prima prova dei fatti, si sono ritrovati nella loro naturale
collocazione politica dove e' bene che ci rimangano''. ''I Comunisti
italiani calabresi, comunque - ha sostenuto Tripodi - continueranno
a battersi contro ogni limitazione del tasso di democrazia, convinti
come sono che solo attraverso la massima partecipazione democratica
si potranno affrontare e risolvere i problemi della Calabria. Per
tutto questo i comunisti italiani, temprati ormai da anni di dura
lotta a sostegno della liberta' e della democrazia, continueranno
con piu' forza e decisione di prima ad essere impegnati nelle battaglie
per il progresso e la democrazia in Calabria a partire dalle prossime
elezioni regionali''. ''In tal senso - ha concluso Tripodi - il candidato
a presidente Loiero ha il dovere di assumere una iniziativa urgente
per fornire le giuste motivazioni alle forze minori del centrosinistra
affinche' non si perda slancio nella battaglia per sconfiggere il
centrodestra''.
Chiarella
(An) “Nessun blitz l’approvazione della legge elettorale”
02/02 ''Il Consiglio Regionale della Calabria ha saputo nella riunione
di lunedi' scorso concorrere alla definizione delle riforme, con una
legge elettorale, se pur minimale, che ha permesso, con l'introduzione
dello sbarramento al 4 %, di delineare gli scenari ora non piu' confusionari,
della massima assise democratica della Calabria''. E' quanto sostiene
in una nota il capogruppo di An in consiglio regionale, Egidio Chiarella.
''Sono soddisfatto - ha aggiunto - in qualita' di relatore, per come
tutti i miei colleghi mi sono stati vicini per raggiungere un risultato,
ritenuto da alcuni impossibile e che sotto alcuni aspetti e' stato
ampiamente condiviso dall'aula, visto che i voti contrari sono stati
solo dieci, rispetto ai diciassette a disposizione del centro sinistra.
L'approvazione della legge non e' stata un blitz e sicuramente il
centrodestra ha dimostrato una grande maturita' politica di fondo,
perche' prima di determinarsi nei suoi numeri, ha cercato in tutti
i modi di trovare una soluzione largamente condivisa. A tale proposito
ringrazio tutti i partiti della coalizione di centro destra, compreso
il nuovo PSI all'inizio piu' intransigente sulla percentuale di sbarramento,
perche' hanno fatto tutti un passo indietro pur di venire incontro
alle richieste dei piccoli partiti presenti in consiglio''. ''Il rifiuto
da parte del centrosinistra - ha concluso - di collaborare con la
maggioranza ha portato alla fine ad una legge piu' marcata nello sbarramento
e quindi piu' funzionale al riordino del Consiglio regionale della
Calabria, che non potra' piu' avere, finalmente, 23 gruppi autonomi,
causa tante volte di ingovernabilita' dell'aula''.
Pecoraro
(Verdi) “Fuori dalla Gad i consiglieri che hanno votato con
la destra”
02/02 ''Una legge incostituzionale e antidemocratica''. Cosi' Alfonso
Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, definisce, in una dichiarazione,
la legge elettorale approvata ieri, a maggioranza, dal Consiglio regionale
della Calabria. ''Approvare una legge elettorale a maggioranza alla
vigilia del voto - aggiunge Pecoraro Scanio - e' indecente e legittima
qualsiasi ulteriore blitz anche a livello nazionale da parte del centrodestra.
Per questo motivo i consiglieri regionali che hanno votato con la
destra contro la Gad devono essere esclusi dall' alleanza di centrosinistra''.
Il presidente dei Verdi ricorda anche che ''l' ultimo vertice della
Gad aveva chiaramente sottolineato che su materie di questa rilevanza
chi si allea con il centrodestra si mette fuori dalla coalizione''.
Diliberto
(Pdci) “La legge regionale è incostituzionale”
02/02 ''Si tratta di una legge gravissima ed anticostituzionale,
approvata con un colpo di mano dalla giunta calabra di centrodestra
e sostenuta, fatto inaudito, dal voto di due consiglieri recentemente
'approdati' nel centrosinistra''. Cosi' la segreteria del Pdci, che
ha incontrato oggi il segretario regionale ed i segretari delle federazioni
della Calabria, definisce la legge elettorale approvata in Calabria.
''La segreteria nazionale del Pdci, consapevole della difficolta'
in cui, a causa della legge, dovranno operare i comunisti calabresi,
- informa un comunicato - ha assicurato il suo massimo appoggio per
la campagna elettorale imminente''. ''Sara' necessario - afferma il
segretario Oliviero Diliberto - un rieliquibrio all'interno del centrosinistra
che sani, per quanto possibile, la ferita'' aggiungendo che ''sara'
esperito ogni tentativo sul piano giuridico atto a cancellare quella
legge vergognosa''.
Donnici
(IDV) “Loiero imponga un chiarimento sulla Legge elettorale”
02/02 ''Vogliamo capire bene come sono andate le cose durante quella
che passera' agli annali del Consiglio regionale calabrese come una
delle pagine piu' buie, in cui una risicata e trasversale maggioranza
ha fatto scempio della democrazia e delle istituzioni. Soprattutto
dobbiamo leggere bene il comportamento dei gruppi e dei singoli consiglieri
d'opposizione''. E’ quanto sostiene in una nota il coordinatore
regionale e responsabile nazionale degli Enti Locali dell'Italia dei
Valori, Beniamino Donnici, circa la nuova legge elettorale. ''Come
si puo' iniziare un viaggio - ha aggiunto - con chi dissemina il percorso
di mine, come hanno fatto in queste settimane i consiglieri del Pse,
De, Udeur e Sdi? Si tratta di un atto di assoluta gravita' ed irresponsabilita',
che non ha precedenti. Anche in Sicilia hanno approvato una legge
analoga, ma lo hanno fatto un anno fa e le elezioni si terranno nel
2006. Quello consumato in Calabria e' semplicemente un golpe. Italia
dei Valori e' pronta a mettere le tende davanti al Consiglio per farne
un caso nazionale. Sul piano politico siamo delusi dalla coalizione
che e' sembrata un'armata brancaleone. Qualcuno poi, in perfetta malafede
e senza rendersi conto delle conseguenze, ha voluto assestare un duro
colpo ad Agazio Loiero che deve reagire con durezza e coerenza, imponendo
un chiarimento e, se del caso, mettendo in discussione la sua stessa
candidatura''. ''Accetti il consiglio di chi lo ha lealmente sostenuto
e tiri fuori gli artigli, altrimenti gli faranno fare la fine del
topo''.
Legge
elettorale: Fava (Udeur) chiede una riunione della GAD con Loiero
02/02 ''Non e' sufficiente e nemmeno troppo serio limitarsi a criticare
il centrodestra per la brutta e ingiusta legge elettorale votata ieri
e su cui tutta la maggioranza si e' ricompattata. Restano in grande
evidenza gli errori e le responsabilita' del centrosinistra. Sarebbe
grave non prevedere al piu' presto una riunione congiunta dei segretari
e consiglieri regionali del centrosinistra con l'ovvia partecipazione
anche del presidente designato''. E' quanto sostiene in una nota il
consigliere regionale, Nuccio Fava, circa la nuova legge elettorale.
''Nell'interesse di tutti serve - ha aggiunto - una approfondita valutazione
dell'accaduto, senza piangere ulteriormente sul latte versato. Serve
capire bene come anche in rapporto alle iniziative del candidato presidente
Loiero e di quelle dei singoli partiti, pur nel piu' assoluto rispetto
dell'autonomia di ciascuna forza politica, si intenda procedere senza
contraddizioni rispetto alla fondamentale esigenza di collegialita',
lealta' e trasparenza''. ''C'e' bisogno urgente - ha concluso - di
valutazioni comuni e di rinnovato impegno di tutta la coalizione,
altrimenti la deriva puo' diventare sempre piu' a rischio, con grande
vantaggio di un centrodestra pur stremato e in forte calo di consensi''.
Borrello
(Udeur) “Progetto Calabrie sbaglia, nessuno dell’Udeur
ha votato la legge elettorale”
02/02 ''Le parole in liberta' di Progetto Calabrie sui Popolari-Udeur
sono la dimostrazione di una superficialita' preoccupante, oltre che
di un autentico falso storico. Nessuno dei consiglieri dei Popolari-Udeur,
infatti, ha votato per la legge elettorale che introduce lo sbarramento''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei Popolari-Udeur,
Antonio Borrello, circa alcune dichiarazioni del Movimento Progetto
Calabrie sulla nuova legge elettorale. ''Progetto Calabrie - ha aggiunto
- e' disinformato e pretestuosamente offensivo quando ci annovera,
col solito linguaggio generico, tra coloro che ''hanno reso possibile
il colpaccio''. Sarebbe bastato seguire, neanche approfonditamente
la vicenda, per evitare di affermare delle sconcertanti banalita'.
Noi abbiamo lavorato inutilmente ma con grande impegno nel centrosinistra
per pervenire alla soglia di sbarramento del 2,50% e non ci siamo
riusciti anche forse per una sottovalutazione del problema nella nostra
stessa alleanza, cosi come abbiamo considerato un errore il non contemplare
almeno una presenza sicura per tutte le province, anche le piu' piccole,
onde evitare che ci siano, cosa ormai piu' che probabile, province
che non avranno in consiglio regionale alcuna rappresentanza''. ''Credo
che a questo punto - ha proseguito Borrello - non serve piangersi
addosso ne' sparare nel mucchio, piuttosto e' indispensabile reagire
con serieta' e responsabilita'. Anziche' raccontare sciocchezze, e'
necessario intensificare lo sforzo per intercettare il consenso dei
calabresi e mandare le destre all' opposizione. Credo anche, ma questa
e' naturalmente soltanto un'opinione, che Progetto Calabrie, invece
di pensare soltanto a corsie preferenziali per entrare in consiglio
regionale, cosi' come ha fatto in ordine alla rappresentanza nell'
assemblea dei grandi elettori, farebbe meglio riuscire a ricercare
l' adesione dei calabresi ed a misurarsi con l' elettorato''. ''Da
che mondo e' mondo - ha concluso - solo con le parole e' un po' complicato
cambiare la realta'''.
Progetto
Calabrie “Borrello usa un linguaggio arrogante”
02/02 Il consigliere regionale dei Popolari-Udeur, Antonio Borrello,
utilizza un ''linguaggio oltremodo arrogante, ai limiti dell' offensivo,
per replicare ad una nota diffusa da Progetto Calabrie sulla nuova
legge elettorale regionale.Un linguaggio che poco a che vedere con
la nobile tradizione del popolarismo,del cattolicesimo democratico,
che cosi' solennemente ha rivendicato nella sua relazione al congresso
regionale dell' Udeur. Un modo d'esprimersi che mai avrebbero utilizzato
don Luigi Sturzo o Giuseppe Dossetti, che pure Borrello ha piu' volte
richiamato la scorsa domenica a Lamezia Terme''. Lo afferma in una
nota Progetto Calabrie. ''Il consigliere Borrello dimentica, quando
parla di serieta' e responsabilita', che sono stati i consiglieri
regionali dell' Udeur Pino Torchia, Pasquale Tripodi ed Ennio Morrone
a consentire nelle sedute del Consiglio regionale del 17 e del 25
aprile alla maggioranza di centro-destra la possibilita' di andare
avanti nella procedura che si e' conclusa con il colpaccio dell' altra
notte; dimentica che a parte il consigliere Torchia, nell' occasione
assente per malattia, ed il consigliere Fava, che ha votato NO, lui
stesso, insieme a Pasquale Tripodi e ad Ennio Morrone risultano comunque
assenti dall' aula al momento della votazione della legge elettorale.
Perche' non erano in aula a votare NO come Nuccio Fava? Dimentica
ancora, il consigliere Borrello, che il suo partito dopo aver contribuito
in maniera determinante al successo del centro-destra al comune e
alla provincia di Reggio Calabria, continua ancora a far parte della
maggioranza che sostiene il sindaco Scopelliti ed il presidente Fuda.
Un' anomalia non da poco per un partito che ha come presidente nazionale
l' onorevole Martinazzoli e che ha solennemente formalizzato, ormai
da molto, la propria appartenenza allo schieramento di centro-sinistra.
Come lo spiega ai propri elettori? A proposito infine di corsie preferenziali
per entrare in Consiglio regionale,non utilizzi il consigliere Borrello,
lui stesso, il solito linguaggio generico,e sia piu' chiaro quando
parla della rappresentanza di Progetto Calabrie nell?assemblea dei
grandi elettori. E poi, dia per primo il buon esempio il solerte consigliere
Borrello: indichi, nella sua qualita' di segretario regionale Udeur,
una donna o una importante professionalita' nel listino del candidato
presidente per la quota che spetta al suo partito e si misuri lui
per primo con l' elettorato.Rinunci al comodo paracadute del listino
e si candidi soltanto al proporzionale,come capolista del suo partito,
magari non soltanto nella provincia di Vibo,cosi' da superare il problema
della rappresentanza sicura per le province piu' piccole.Una battaglia,
quest' ultima, che Progetto Calabrie ha condiviso e sostenuto in tutti
questi mesi e che proporra' al futuro Consiglio regionale di inserire
nella piu' organica e completa legge elettorale che dovra' approvare''.
Legge
elettorale: I Liberal democratici chiedono a Loiero un urgente incontro
con la GAD
02/02 Il Partito dei Liberaldemocratici a seguito dell'approvazione
dello sbarramento da parte del Consiglio Regionale, chiede con urgenza
un incontro della GAD affinche' i partiti di maggioranza relativa
ed il candidato presidente Agazio Loiero garantiscano ''inequivocabilmente
la rappresentanza di quei partiti che, per colpa di una legge golpista
ed antidemocratica, rischiano di non avere spazio alla Regione''.I
Liberaldemocratici, chiedono quindi un passo indietro a quei partiti
che godono dei grandi numeri affinche' il premio di maggioranza venga
garantito alle forze minori: ''se cio' non dovesse accadere in tempi
brevi, si riterranno liberi di condurre diversamente la battaglia
elettorale nel nome della serieta', della lealta' e della democrazia''.
Il
Pli regionale censura l’approvazione della legge elettorale
02/02 La direzione regionale del Partito liberale italiano ha censurato
l' approvazione della legge elettorale da parte del Consiglio regionale
ed ha annunciato la presenza alla prossima competizione elettorale.
''E' stato - ha detto il segretario regionale del Pli dopo la riunione
della direzione alla quale ha partecipato anche il segretario nazionale
del partito, Stefano de Luca - un atto antidemocratico per interferire
e condizionare la campagna elettorale, considerato che le regole del
gioco, normalmente non si cambiano all' ultimo minuto. Una legge elettorale,
quella approvata, secondo le esigenze della maggioranza politica,
per perpetuare il loro potere a danno delle forze che oggi non sono
rappresentate, e che con rappresentanze minoritarie si stanno preparando
alla competizione elettorale''. ''A questo atto gravissimo di prevaricazione
- ha proseguito il segretario regionale - la nostra risposta e' stata
quella di ribadire, nel corso dei lavori della direzione regionale,
che i liberali calabresi non intendono, per il futuro, affidare le
sorti delle idee ad alcuno e che l' azione politica diviene dunque
non un' opportunita', ma un dovere. I liberali, il 3 e il 4 aprile
prossimo, voteranno liberale. Non mancheremo, quindi, all' appuntamento
elettorale delle regionali, per e con Sergio Abramo, con le nostre
insegne e con l' orgoglio del nostro passato, ma anche con l' ambizione
di un futuro degno della tradizione ideale, culturale e morale di
cui siamo portatori, anche se diamo, fin da ora, la nostra piu' piena
disponibilita' a eventuali apparentamenti di area''.
Il
Consiglio regionale approva la legge elettorale. Plausi, e non solo,
del centro destra. Proteste dal centro sinistra.
01/02 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza,
con ventiquattro voti a favore del centrodestra e dieci contrari dell’opposizione
di centrosinistra, la nuova legge elettorale. La legge, relatore il
presidente del gruppo consiliare di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella,
prevede uno sbarramento del 4% per le singole liste e del 5% per le
coalizioni. Sul disegno di legge sono stati da numerosissimi gli emendamenti
presentati dall’opposizione, in particolare, dai consiglieri
Michelangelo Tripodi(Pdci) e Diego Tommasi(Verdi), tutti cassati dalla
maggioranza. Il numero dei consiglieri regionali, in armonia con quanto
previsto nello Statuto della Regione, è fissato in cinquanta,
fatta salva l’eventuale compensazione correttiva prevista dal
così detto “tatarellum” per mantenere inalterata
e costante la differenza del rapporto percentuale dei seggi assegnati
a maggioranza ed opposizione. La legge elettorale votata stamani dal
Consiglio regionale della Calabria non modifica di fatto la legge
43/95, meglio nota come ''tatarellum'', se non per l'introduzione
di uno sbarramento del 4% per le singole liste che sostengono ogni
coalizione e del 5%, voluto come soglia di ingresso anche per le coalizioni.
Il sistema elettorale regionale e' proporzionale per i suoi quattro
quinti(40 seggi, sul totale dei 50 indicati nello Statuto), e si basa
su liste di candidati in circoscrizioni provinciali. Il sistema prevede
l'elezione diretta del Presidente della Regione e consente il premio
di maggioranza per le liste vincenti sotto forma di elezione automatica
di un quinto (10 seggi, nel caso della Calabria) dei Consiglieri regionali
raggruppati nel cosi' detto listino. Non e' previsto il ballottaggio,
come per i Sindaci o i Presidenti di Provincia, e non e' necessario,
per vincere, raggiungere il fatidico 50% piu' uno dei voti. Addirittura,
se il gruppo delle liste provinciali collegate alla lista regionale
ottiene un numero di seggi superiore al 50% (25 piu' uno, nel caso
della Calabria) dei seggi assegnati al Consiglio, si vedra' decurtato
il premio di maggioranza nella misura massima del 10% (cioe' cinque
seggi, nel caso della Calabria) dei seggi complessivi assegnati al
Consiglio. Se la coalizione vincente non raggiunge il 50% dei seggi,
invece, le saranno assegnati tutti i seggi del listino. Lo spirito
del ''tatarellum'' punta a garantire la governabilita', per cui, anche
in presenza di una coalizione vincente che non supera il 40% dei voti
(caso possibile per la presenza di piu' di due coalizioni) strappera'
alla minoranza tanti seggi fino a potere raggiungere almeno il 55%
del totale dei seggi del Consiglio.
Questo l’esito della votazione espressa dal Consiglio regionale
sulla legge elettorale.
Consiglieri a favore: Aiello Pietro(Fi); Basile Maddalena(An);
Cesareo Vincenzo(Misto); Chiaravalloti Giuseppe (Fi); Egidio Chiarella(An);
Crea Domenico(Ccd); Dima Giovanni(An); Fedele Luigi(Fi); Gagliardi
Mario Albino(Udc); Galati Francesco(Nuovo Psi); Gentile Giuseppe(Fi);
Leone Gianfranco(Fi); Mangialavori Antonio(Fi); Naccarato Paolo(Upr);
Nucera Giovanni(Udc); Occhiuto Roberto(Udc); Pilieci Francesco(Udc);
Rizza Domenico(An); Sarra Alberto(An); Senatore Raffaele(Fi); Talarico
Francesco(Udc); Tesoriere Ottavio(Fi); Vescio Salvatore(Fi); Vilasi
Gesuele(Fi).
Consiglieri contrari: Adamo Nicola(Ds); Amendola
Franco(Ds); Bova Giuseppe(Ds); Fava Nuccio(Udeur); Fortugno Francesco
(Margherita); Guagliardi Damiano(Rifondazione comunista); Pacenza
Francesco(Ds); Pirillo Mario(Margherita); Tommasi Diego(Verdi); Tripodi
Michelangelo(Pdci).
Il Consiglio regionale ha varato, poco dopo l’approvazione
della legge elettorale, un provvedimento di legge sulla Sanità.
Il provvedimento contiene, tra l’altro, indicazioni inerenti
i volumi massimi delle prestazioni di assistenza ospedaliera e di
specialistica ambulatoriale per il 2005, la possibilità di
riorganizzazione delle forme societarie delle strutture ambulatoriali
private autorizzate o accreditate, la concessione al Dirigente generale
del Dipartimento della sanità di autorizzare, sulla scorta
di alcune prescrizioni indicate nel provvedimento approvato, l’esercizio
di attività sanitarie e socio-sanitarie.Immediati i commenti
alla legge lettorale approvata da parte dei due schieramenti:
Il centro destra plaude all'approvazione,
ma con voci anche di dissenso:
Il presidente del gruppo
consiliare di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella
ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’approvazione
della legge elettorale uninominale, con sbarramento al 4% per le singole
liste, che mi vede relatore, tra tensioni e mediazioni a tutto campo,
rappresenta un segnale forte del centrodestra a favore del completamento
delle riforme istituzionali calabresi”. “Abbiamo fatto
di tutto per cercare di licenziare una legge elettorale con una maggioranza
più larga possibile, fino a spingermi a presentare le dimissioni
da relatore, subito rientrate per responsabilità, pur di scongiurare
avventure procedurali che avrebbero impantanato il Consiglio e diviso
l’Aula. Ma i nostri sforzi non sono stati recepiti dal centrosinistra.
Devo ringraziare i miei colleghi Rizza e Sarra che, tecnicamente,
hanno dato al sottoscritto il supporto giusto, per superare le naturali
tensioni che hanno accompagnato l’iter della legge soprattutto
nell’ultima fase del Consiglio. Un grazia va anche a tutti i
consiglieri della maggioranza e alle strutture del Consiglio, per
l’equilibrio e il lavoro fatto”.
Il presidente del Consiglio regionale,
Luigi Fedele, dopo l’approvazione della nuova
legge elettorale, ha dichiarato: “Con l’approvazione della
nuova legge elettorale si conclude positivamente una stagione di riforme
istituzionali e quella che era una speranza, un’attesa e per
molti versi anche una sfida di questa legislatura, è diventata
finalmente realtà. Dopo mesi di discussione e approfondimenti,
fra i gruppi consiliari e poi in Aula, il Consiglio ha dotato la Calabria
di una nuova disciplina per l’elezione dei consiglieri che mira
a razionalizzare la vicenda politica, a superare frammentazioni nella
rappresentanza degli elettori, ad assicurare stabilità di governo
e a intercettare le spinte più positive di partecipazione democratica.
Dopo innumerevoli ore di confronto serrato e a tratti anche aspro,
una maggioranza non risicata ha approvato la nuova legge contro la
quale si sono battute opposizioni che in alcuni settori sono ricorse
anche, legittimamente, a metodi di tipo ostruzionistico.
Da presidente dell’Assemblea sono rammaricato per un’approvazione
che non ha registrato, come poteva, più larghe convergenze,
assicurando alla legge una maggioranza più ampia. Ma sono certo
che sia stato comunque compiuto un altro notevole passo avanti verso
una Regione finalmente davvero utile alla crescita della società
calabrese. A proposito di qualche dubbio circa i tempi nei quali si
è lavorato in Aula, osservo che, pur non essendo un intenditore
di calcio, ne so quanto basta per ricordare che in ‘zona Cesarini’
sono stati ottenuti risultati che hanno scritto pagine memorabili
di questo sport”.
Per Roberto Bernaudo una “legge
liberticida” - “L’approvazione di
questa legge è un segnale di debolezza delle coalizioni di
centrodestra e centrosinistra, che danno ai calabresi una risposta
arrogante, antidemocratica e liberticida”. E’ durissimo
Roberto Bernaudo, ex consigliere comunale dell’Msi e uno dei
leader storici della destra cosentina, nel commentare la legge elettorale
approvata questa notte dal Consiglio regionale. “Questa legge
mina il concetto di rappresentatività senza favorire quello
di governabilità”, ha detto. “Eliminare tante voci
in un periodo socialmente ed economicamente instabile, – ha
aggiunto Bernaudo - rappresenta la prova tecnica di regime alla quale
i cittadini calabresi, al di là delle collocazioni partitiche
e politiche, debbono prestare grande attenzione. La sostituzione del
concetto di opposizione con quello di alternanza – conclude
l’esponente politico - è uno schiaffo obiettivo a quei
principi democratici che questi signori fingono malamente di rappresentare
Il presidente del gruppo consiliare
del Nuovo Psi, Francesco Galati, in relazione all’approvazione
della nuova legge elettorale, ha affermato: “Esprimo viva soddisfazione
per l’approvazione della legge elettorale. Si realizza così
un altro punto fondamentale che i socialisti hanno posto a base della
loro azione politica ed istituzionale. Il congresso regionale del
Nuovo Psi aveva posto come condizione per restare nella Casa delle
Libertà tre punti fondamentali, che si sono realizzati in modo
ottimale, oltre ogni previsione: Il candidato a Presidente, la legge
elettorale con lo sbarramento e la condivisione del nostro documento
politico-programmatico da parte delle forze politiche della Casa delle
Libertà. I socialisti, visti i risultati, sono soddisfatti
di quanto avvenuto. Ritengo che il prossimo comitato regionale del
partito, che si terrà a breve, possa decidere la collaborazione
con la Casa delle Libertà nella prossima consultazione elettorale
regionale”.
In merito all’approvazione della
legge elettorale, il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Gianfranco
Leone ha dichiarato:“Forza Italia ha giocato
un ruolo fondamentale nell’approvazione della legge elettorale
e del compimento della stagione delle riforme. Rimane il rammarico
di non avere votato la legge con una ampia maggioranza per colpa di
una sinistra che ha voluto misurarsi con l’applicazione ostruzionistica
del regolamento e non con proposte concrete e di possibile intesa
scontando, alla fine, una sconfitta delle posizioni sostenute. La
legge votata segnerà una stagione di nuova stabilità
in Consiglio regionale e, sicuramente, metterà riparo alle
anomalie riscontate in questo quinquennio”.
Il presidente del gruppo regionale dell’Udc,
Giovanni Nucera, ed il consigliere segretario dell’Ufficio di
Presidenza, Francesco Pilieci, in una nota congiunta,
hanno affermato: “L’approvazione di questo importante
provvedimento rappresenta una tappa fondamentale nella stagione costituente.
L’Udc ha giocato un ruolo di primo piano, consapevole della
necessità di regolamentare una materia che era ormai sfuggita
a qualsiasi controllo. Al tempo stesso, però, va ricordato
che l’importanza di raggiungere questo traguardo non ha impedito
di unirci come maggioranza in uno sforzo comune: quello di una legge
elettorale la più largamente condivisa dall’Aula. Cosa,
questa, che non è stata possibile, perché parte della
minoranza ha pensato bene di chiudersi a riccio, giocando sulla politica
dell’ostruzionismo e degli emendamenti, proprio quello di cui
non hanno bisogno i calabresi. Politica che, comunque, alla fine,
non ha pagato”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale,
Domenico Rizza(An), dopo l’approvazione della
legge elettorale, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il
provvedimento approvato è una tappa fondamentale nei processi
di riforma istituzionale avviati nel corso di questa legislatura.
Sull’essenza della legge elettorale si è molto dibattuto
in Consiglio e nella Commissione per l’Autoriforma con l’obiettivo
di pervenire ad un testo in larga parte condivisibile dall’Assemblea
legislativa. Le proposte della maggioranza di centrodestra, però,
hanno impattato con posizioni chiuse, presuntuose ed arroganti che
non hanno permesso di realizzare appieno quello spirito costituente
che ci animava tutti. Tale politica ostruzionistica non ha comunque
pagato. Sul piano politico, la Casa delle Libertà ha raggiunto
uno straordinario obiettivo, peraltro sempre dichiarato, di una razionalizzazione
della rappresentanza politica e democratica, vista l’esperienza
negativa riscontrata nel corso di questa legislatura. Adesso, la Calabria
è nelle condizioni di dotarsi di un supporto istituzionale,
qual è la legge elettorale, in grado effettivamente di contenere
la polverizzazione della rappresentanza politica in favore di una
vera ed efficace vita democratica”.
Il Presidente della Commissione per
l’Autoriforma, Paolo Naccarato, dopo l’approvazione
della legge elettorale, ha dichiarato: “Dichiaro il mio voto
favorevole sul voto finale al testo di legge in discussione, astenendomi
coerentemente sul comma relativo allo sbarramento.” Inizia così
la dichiarazione di voto del Presidente della Commissione Riforme
Paolo Naccarato resa questa mattina nell’Aula del Consiglio
Regionale della Calabria.
“Ringrazio i colleghi per il proficuo lavoro che insieme abbiamo
svolto in questi anni e che ha consentito alla Calabria di essere
la prima Regione d’Italia ad approvare il suo nuovo Statuto
Regionale.
Come avevo facilmente previsto in alcune dichiarazioni di qualche
giorno fa, viene approvata una sub-clausola di sbarramento secca al
4%.
Era un epilogo largamente presumibile anche a causa delle diverse
sensibilità che hanno attraversato in particolare il centro-sinistra,
sul delicato tema della legge elettorale.
Si sono dispiegate enormi energie per giungere ad un risultato positivo,
ed io, al di là delle osservazioni di merito circa l’opportunità
o meno di questa ulteriore soglia di sbarramento, esprimo la mia piena
soddisfazione per il positivo esito. Del resto il testo finale ricalca
largamente la mia iniziale proposta, (se si esclude la sola percentuale
di sbarramento).
La coperta, troppo corta per coprire tutti ha rischiato più
volte di strapparsi e le stesse norme regolamentari hanno mostrato
clamorosamente tutti i propri limiti nel fronteggiare una situazione
eccezionale come quella che abbiamo vissuto in queste settimane, ed
impone a tutti noi di provvedere tempestivamente all’approvazione
del nuovo Regolamento.
Plaudo, al di là del legittimo utilizzo delle norme regolamentari
per fare ostruzionismo, alla circostanza che in aula si siano fronteggiati
i fautori delle diverse tesi ed alla fine si sia concluso con un voto
democratico e la maggioranza che è stata possibile raggiungere
abbia potuto esprimersi liberamente votando la legge. Certo, tutto
ciò è accaduto agli ultimi secondi dei tempi supplementari,
ma non sono io l’arbitro e non sono dunque chiamato ad esprimere
un giudizio di legittimità. Mi auguro sinceramente però
che censure giurisdizionali non finiscano per il sanzionare queste
fatiche che comunque vanno ascritte al merito di questo Consiglio
che con la passionalità ed il temperamento dei suoi componenti
ha scritto una nuova pagina sulla strada delle riforme.”
Per il leader regionale del Nuovo PSI,
Saveri Zavettieri si tratta di una vittoria. ''Il
centrosinistra - dice Zavettieri - e' stato vittima del suo tatticismo.
Noi abbiamo messo in atto uno sforzo serio per dotare la Calabria
di un altro strumento che rafforza veramente l' istituto regionale,
per renderlo sempre più agibile e funzionale. I monOgruppi
e la profilerazione di liste trovano da oggi uno strumento di legge
che li rende impossibili. Non e' cosa da poco e non e' cosa che gli
'strateghi' del centrosinistra davano per possibile. Si e' tentato
in tutti i modi di non fare approvare una legge''. Sul piano strettamente
politico in vista dell' imminente campagna elettorale regionale, Zavettieri
non fa mistero che sono stati in questo modo soddisfatti i problemi
che il suo partito aveva posto alla coalizione di centrodestra al
congresso regionale del dicembre scorso. ''Vorrei solo ricordare -
conclude lo stesso Zavettieri - che il candidato Sergio Abramo ha
gia' detto che sara' suo intendimento affrontare in maniera organica
questo problema del sistema elettorale, con una legge nella prossima
legislatura che sancisca anche il nodo delle incompatibilita' e l'
abolizione del listino che e' uno strumento anomalo di rappresentanza
politica o meglio di non rappresentanza politica, riserva di caccia
per gli uomini di partito. Noi saremo dalla sua parte''
In relazione alla legge elettorale, il presidente
della quarta commissione consiliare, Raffaele Senatore,
firmatario dell’emendamento inclusivo dello sbarramento al 4%,
ha dichiarato: “Esprimo viva soddisfazione per il varo di una
legge elettorale che, seppure minimale, consente al prossimo Consiglio
regionale una rappresentatività più significativa della
popolazione calabrese. Per gli innumerevoli emendamenti presentati
dal centrosinistra, e per il suo estenuante e sterile ostruzionismo,
sembrava impossibile poter raggiungere questo obiettivo. Ma la compattezza
della Casa delle Libertà e la costanza e la moderazione di
Forza Italia hanno potuto conseguire un risultato fino ad ieri insperato,
nell’interesse superiore dei calabresi”.
In relazione all’approvazione della legge elettorale il coordinatore
della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile,
ha dichiarato: “La scelta fatta dal Consiglio regionale è
saggia e va nella direzione della governabilità e della stabilità
istituzionale”. .Per Barile questo “è uno sbarramento
alle liste fai da te, che esprimono frequentemente posizioni ed interessi
di frazioni politiche distanti dagli interessi, quelli veri, dei calabresi”.
“Con questa legge - sottolinea il leader della Cdl - avremo
certamente un Consiglio regionale più solido e più coerente;
con una maggiore capacità di legiferare ed assumere decisioni,
ed offre la possibilità di una maggiore chiarezza tra le forze
politiche.
Per il sen. Antonio Gentile
“il maggioritario non può tollerare 30 liste frastagliate”
- ''La nuova legge elettorale e' un fatto positivo, ineludibile: adesso
e' importante che i due poli si confrontino sui programmi per la Calabria,
evitando odi ingiustificati ed insostenibili''. A sostenerlo e' stato
il sen. Antonio Gentile, di Fi. ''Il maggioritario - ha proseguito
Gentile - non puo' tollerare 30 liste e divisioni frastagliate, ma
incita all' accorpamento. Bisogna lavorare per costruire programmi
sostenibili evitando dispersioni. Saremo impegnati affinche' vinca
Abramo che e' una garanzia di impegno per la Calabria, ma non diciamo
che se vincera' Loiero sara' catastrofe, perche' cosi' non e': ci
auguriamo che accada la stessa cosa dall' altra parte''.
Per il consigliere della CDL del Comune
di Cosenza Umberto De Rose: ''L' approvazione della
legge elettorale regionale e' il segno che il centrodestra e' finalmente
risorto: adesso bisognera' costruire, intorno ad una figura autorevole
come Sergio Abramo, non solo un programma innovativo, ma anche una
coalizione che eviti gli errori marchiani commessi in tutti questi
anni''. ''Finalmente si assottiglia la truppa dei partiti - sostiene
De Rose - potra' sembrare poco democratico, ma questo e' il maggioritario
e bisogna saperlo accettare. Chi, nel centrodestra, ha voluto questa
legge, ha dimostrato lungimiranza. Bisogna evitare gli errori del
passato - ha detto ancora De Rose - e di un presente che ha visto
la giunta di centrodestra premiare trasformisti ed uomini che non
rispondevano ad alcuna logica ne' tecnica, ne' politica: basterebbe
vedere l' elenco delle nomine per accorgersi di questo''. Per il leader
della Cdl al Comune di Cosenza ''ci sono segmenti considerevoli anche
a Cosenza che non esprimono nulla sul piano tecnico e niente sul piano
politico''. De Rose ha espresso apprezzamento per l' adesione di Sergio
Abramo ''alla proposta della Fondazione Filosa sulla banca etica che
e' un bel progetto''.
Per Giancarlo Pittelli coordinatore
di Forza Italia in Calabria “Grande coesione
della maggioranza”. - ''Esprimo grande soddisfazione per l'
approvazione della nuova legge elettorale che completa la stagione
delle riforme gia' avviata con il varo dello statuto''. ''Si e' trattato
- ha aggiunto - di una prova di grande coesione e di serieta' della
maggioranza che ha inteso dotare la Calabria di regole che, lungi
dal condizionare la rappresentanza democratica, consentiranno maggiore
governabilita', con l' eliminazione dei cosiddetti monogruppi, evitando
inutili, anzi dannosi sprechi di mezzi e risorse. Il secondo punto
qualificante del nuovo provvedimento legislativo e' rappresentato
dall' obbligatorieta' della presenza delle donne nelle liste elettorali,
obbligo sanzionato dall' inammissibilita' delle liste stesse''. ''Alle
donne calabresi - ha proseguito Pittelli - il compito di riempire
di significato e di contenuti politici la legge elettorale attraverso
una presenza convinta ed una partecipazione corale alla sfida elettorale.
Forza Italia fara' la sua parte incoraggiando e favorendo l' ingresso
nelle liste di candidate che intendono spendere le proprie energie
per costruire il futuro dei calabresi''. ''Un vivo apprezzamento va
espresso - ha concluso Pittelli - al presidente del Consiglio regionale,
Luigi Fedele, che ha guidato con equilibrio ed indiscutibili capacita'
tecniche la difficile seduta del Consiglio ed a tutti i consiglieri
regionali che hanno dato prova di grande serieta' e di coerenza, avendo
sostenuto, nelle varie sedi istituzionali e politiche, i principi
ispiratori del provvedimento di riforma''.
Per la Fiamma è
stato partorito un mostro. ''Stamane e' stata varata la famigerata
legge elettorale regionale e, come al solito, la montagna ha partorito
il topolino, seppure in versione mostro''. E' quanto sostiene la segreteria
regionale della Fiamma Tricolore circa l'approvazione della legge
elettorale. ''Il centrodestra - e' aggiunto nella nota - ha, ancora
una volta, dimostrato di conoscere molto bene le leggi della fisica,
il che non sarebbe di per se' un male in un Parlamento di ignoranti,
ed ha applicato pedissequamente in Calabria il principio dei vasi
comunicanti, per il quale, dopo esserci battuti affinche' la democrazia
fosse esportata, a costo di una guerra, in Iraq, adesso provvediamo
a far si' che i vasi si riequilibrino sopprimendo i principi ed i
criteri democratici in Italia laddove, evidentemente, di democrazia
ne abbiamo anche troppa. Cosi', senza tenere in alcun conto le ragioni
di circa il 30% dell' elettorato calabrese, i nostri hanno provveduto
a garantirsi non solo altri dieci sempre buoni posti di consigliere
regionale in piu', ma anche, e questo e' un mostro giuridico su cui
chiunque abbia ancora a cuore la Costituzione dovra' riflettere e
battersi perche' venga annullato tale provvedimento, provveduto a
far si' che gli vengano aggiudicati i posti che il famoso 30% dell'
elettorato, con il suo voto, avrebbe voluto che fosse consegnato ai
partiti detti minori''. ''E cosi' - prosegue la segreteria della Fiamma
Tricolore - sperano che venga bloccato il proliferare dei monogruppi,
facendo finta di non essere a conoscenza che i gruppi nati dalle elezioni
erano meno di dieci e che sono diventati 19. Il Movimento Sociale-Fiamma
Tricolore, nel censurare con forza quanto accaduto oggi nell' aula
del Consiglio Regionale, chiede ai cittadini calabresi di fare fronte
comune contro la prevaricazione e la sfacciata prepotenza di chi ancora
pensa di poter perpetuare il potere modificando a proprio vantaggio
le leggi di quella che un giorno fu' considerata la culla del diritto''.
''Per rimandarli a casa e costruire una Calabria ed una Italia migliore
e degna di essere amata ed orgogliosamente vissuta''.
L'opposizone di centro sinistra invece grida
ad una scelta autoritaristica:
Per Agazio Loiero
vegono soffocati i partiti minori” ''Esprimo stupore per le
dichiarazioni rese dal Commissario regionale di Rifondazione Zuccherini
perche' la mia netta contrarieta', ribadita in ogni sede e da ultimo
nella assise regionale dell' Udeur, ad ogni forma di sbarramento elettorale
non ha subito arretramenti o cadute di intensita'''. E' quanto sostiene
in una nota il candidato del centrosinistra alla presidenza della
Regione, Agazio Loiero, circa la legge elettorale. ''Il 'golpe' del
centrodestra - ha aggiunto - notturno e preordinato, ha avuto come
obiettivo, neppure tanto nascosto, di soffocare formazioni politiche
minori per impedire loro di avere rappresentativita' nel Consiglio
regionale e di rendere debole la democrazia in una Regione che ne
avrebbe tanto bisogno proprio per dare udienza ed ascolto a chi, negli
anni bui del governo del centrodestra, e' rimasto inascoltato ed ai
margini della vita politica ed istituzionale. Quest' ultimo colpo
di coda del centrodestra, segno visibile di una pesante caduta di
senso delle istituzioni tradisce una forte paura per le numerose adesione
che tanti movimenti e partiti stanno garantendo alla nostra coalizione,
propone, a fine Legislatura, lo scasso delle regole democratiche ed
il soffocamento, per via istituzionale, del pluralismo politico, obbliga
tutto lo schieramento democratico a rinserrare i ranghi ed ad irrobustire
la presenza di tutte le forze che lo compongono per arginare una deriva
democratica senza piu' margini di ricomposizione; i prossimi giorni
dovranno essere pienamente utilizzati per rompere questa logica e
mettere in campo ogni iniziativa che disarticoli un disegno di chiara
involuzione che, tutti insieme, dobbiamo, irriducibilmente, respingere''.
''Lo sbarramento - ha concluso Loiero - non compromette e non arginera'
un forza dirompetene che dilaga ovunque, tra la gente stanca di un
Governo di centrodestra che tanti mali ha prodotto e che continua
a produrre''.
Per Antonio Di Pietro (IDV)
la legge elettorale impedisce al partecipazione dei piccoli partiti
- La legge elettorale approvata oggi in Calabria ''impedisce di fatto
alle formazioni minori di poter partecipare alle prossime elezioni
regionali''. Lo afferma in una nota l'Italia dei Valori che si e'
rivolta oggi a Romano Prodi ''affinche' protesti fermamente nei confronti
del centrodestra per l'ultimo schiaffo alla democrazia compiuto oggi
in Calabria''. ''E' inconcepibile - afferma il presidente dell'Idv,
Antonio Di Pietro - che a poche settimane dal voto, c'e' chi pensa
di cambiare le regole del gioco perche' non ha il coraggio di affrontare
la partita elettorale in modo leale ed aperto''. ''E' ancora piu'
grave - prosegue - che una tale legge sia stata approvata anche con
il concorso di alcuni consiglieri regionali del centrosinistra e per
essi - conclude - abbiamo chiesto al Presidente Prodi di formalizzare
l'espulsione dal loro partito perche' indegni di stare in una squadra
in quanto vogliono distruggere i propri partner''
Il capogruppo della Margherita alla
regione, Mario Pirillo, sull’approvazione della
legge elettorale ha dichiarato:: “Con la mortificante logica
dei numeri la maggioranza di centrodestra impone uno strappo istituzionale
che fa molto male alla già fragile democrazia calabrese. Lo
sbarramento al 4 per cento impedirà a molte forze politiche
e sociali, pur radicate sul territorio, di avere una propria rappresentanza
in consiglio.È stata scritta una brutta pagina della storia
regionale la cui non certo invidiabile paternità va per intero
ascritta all’ossessione autoritaristica di una maggioranza che
ha perso i lumi dell’agire democratico. Abbiamo avversato in
tutti i modi un meccanismo di sbarramento così penalizzante,
nella consapevolezza che le prospettive di rilancio della nostra regione
passino, invece, attraverso il rafforzamento e la valorizzazione dei
canali di dialogo e confronto tra le varie componenti della società.”
Il Consiglio regionale ha varato, poco dopo l’approvazione della
legge elettorale, un provvedimento di legge sulla Sanità. Il
provvedimento contiene, tra l’altro, indicazioni inerenti i
volumi massimi delle prestazioni di assistenza ospedaliera e di specialistica
ambulatoriale per il 2005, la possibilità di riorganizzazione
delle forme societarie delle strutture ambulatoriali private autorizzate
o accreditate, la concessione al Dirigente generale del Dipartimento
della sanità di autorizzare, sulla scorta di alcune prescrizioni
indicate nel provvedimento approvato, l’esercizio di attività
sanitarie e socio-sanitarie.
Per Progetto Calabrie
''Lo sbarramento di lista al 4% e' l' ultimo e piu' grave attacco
delle destre al prestigio, alla funzione e alla natura democratica
della massima istituzione regionale''''A campagna elettorale virtualmente
iniziata e liste pressoche' definite - e' scritto in un comunicato
- il colpo di mano ha infatti lo scopo di sovvertire il legittimo
e prevedibile responso elettorale di condanna del malgoverno della
destra. Tuttavia non si puo' tacere che il colpaccio e' andato a segno
con l' appoggio determinante di consiglieri appartenenti a Udeur,
Democrazia Europea e Pse evidentemente recuperati dalla destra dopo
un periodo piu' o meno breve di transumanza nel centrosinistra. L'
inaffidabilita' sul piano democratico e morale di una parte considerevole
del personale politico calabrese merita davvero una riflessione attenta
e Progetto Calabrie, nata fondamentalmente da una critica al ceto
politico, si impegna a farne un tema centrale del confronto elettorale.
Ma e' l' intero schieramento di centrosinistra che non puo' ne' deve
piu' tollerare l' opportunismo ed il relativismo etico cui talune
sue componenti conformano scelte e comportamenti, incuranti dell'
imbarazzo e del disgusto che provocano ad alleati e persone per bene.
Ne' si puo' sfuggire, di fronte ad una sconfitta che puo' avere conseguenze
imprevedibili, alla questione politica della guida a cui compete la
responsabilita' delle scelte comuni''. ''Per un esame della situazione
che si e' determinata a seguito del voto - conclude Progetto Calabrie
- e per decidere la risposta piu' appropriata all' atto prevaricatore
della destra, si rende urgente una riunione collegiale delle forze
di centrosinistra''.
Per Nuccio Fava (Udeur)
la legge elettorale è ingiusta e restringe la rappresentatività.
''La legge elettorale che e' stata approvata dal consiglio regionale
e' ingiusta perche' restringe la rappresentativita' e la partecipazione''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava
circa la nuova legge elettorale. ''Resta soprattutto il rammarico
- ha aggiunto - per il mancato accordo di ampia convergenza, che pure
sarebbe stato possibile. Nel merito pero' lo sbarramento del 4% e'
comunque eccessivo, col rischio concreto di ridurre spazi di democrazia
e di rappresentanza, specie a danno delle cosiddette forze minori.
Ma anche con il rischio di rendere piu' difficile la presenza nelle
istituzioni rappresentative di forze storicamente significative; di
scoraggiare nuovi movimenti e nuove aggregazioni di cittadini fuori
dai partiti, che vedono resa piu' difficile, quasi osteggiata, la
loro possibilita' di partecipazione autonoma alle prossime elezioni
regionali''. ''La scelta - ha proseguito Fava - ostinatamente perseguita
dalla Casa delle liberta' e' di ostacolo al rinnovamento della politica
e non facilita la rottura delle ricorrenti tentazioni oligarchiche
e personalistiche. La maggioranza, con scarsa generosita' e lungimiranza,
ha comunque realizzato i suoi obiettivi. Il centrosinistra ne esce
invece malconcio, per le sue divisioni interne e per la mancanza di
chiara prospettiva strategica. Spero che la lezione possa risultare
salutare, per tutti i partiti della coalizione e per lo stesso candidato
presidente''. ''E' essenziale - ha concluso - recuperare al piu' presto
un metodo di lavoro piu' condiviso e collegiale, con la valorizzazione
convinta e leale di un vero spirito di coalizione''.
''Lo sbarramento del 4% non fermera' il Partito dei Liberaldemocratici
che andra' avanti con le proprie liste a sostegno della coalizione
di Centro Sinistra'': e' quanto si afferma in una nota del Patto
dei Liberaldemocratici circa l' approvazione della
legge elettorale. ''Per quanto ci riguarda - e' scritto nella nota
- chiederemo il sostegno agli elettori perche' disprezzino i trasformisti,
condannino i voltagabbana e quanti si ravvedono sulla strada di Damasco''.
Per i coordinatori della DL “un
ennesimo scempio” - ''La legge elettorale e' diventata in poche
ore l' arma che un centrodestra smarrito tenta di brandire immaginando
resurrezioni improbabili e recuperi pressoche' impossibili. Nulla
di tutto questo. Non rimarremo inerti innanzi ad un ennesimo scempio
istituzionale e politico''. E' quanto sostengono in una nota congiunta
i coordinatori provinciali della Margherita di Catanzaro e Vibo Valentia,
Pasquale Mancuno e Lorenzo De Sossi. ''Chi ha soffocato - hanno aggiunto
- ricorrendo ad espedienti ed a tattiche irresponsabilmente dilatorie
il possibile apporto di forze e movimenti che si collocano nel centrosinistra
si e' assunto una grave responsabilita' perche' guidato da un calcolo
per nulla appagante ed ispirato da logiche che in nulla appartengono
alla difesa delle istituzioni; un centrodestra maldestro, perverso
ed avventurista immagina, ancora una volta, di sfuggire alle responsabilita'
politiche mettendo in campo artifizi, alchimie, furbizie dell' ultima
ora per tentare una via d' uscita dal malgoverno che si trascina fino
alla fine della Legislatura''. ''Noi sappiamo - hanno concluso Mancuso
e De Sossi - che non si riscatta questo penoso finale di Governo regionale
con una improbabile piroetta acrobatica perche' sul campo c'e' soltanto
la devastazione di una stagione segnata dal nulla e dal malgoverno
e che nessuno sbarramento potra' impedire alla gente comune di esprimere
quella svolta che e' nelle cose e che si tocca con mano ovunque e
dappertutto ed e' sconcertante che forze del centrodestra che predicano
ad ogni livello il ritorno al proporzionale trovino positiva la via
'calabrese' al maggioritario 'omicida' soltanto per soddisfare esigenze
di puro cannibalismo politico''
Legge
elettorale: Rifondazione minaccia di abbandonare la GAD
01/02 L'approvazione della legge elettorale da parte del consiglio
regionale della Calabria sta suscitando all'interno del centro sinistra
delle reazioni che potrebbero compromettere la stabilità politica
della Gad. Infatti Rifondazione Comunista è critica nei confronti
dei sui alleati e con il candidato alla presidenza della giunta regionale,
Agazio Loiero. Rifondazione minaccia di rompere l'alleanza. A farsi
interprete del disagio del partito che critica l'atteggiamento tenuto
in aula dagli alleati e' il commissario regionale Stefano Zuccherini.
''Agazio Loiero - afferma con riferimento alla adesione al centrosinistra
di una lista guida dall'ex assessore regionale della giunta Chiaravalloti
Aurelio Misiti - perde tempo in operazioni trasformiste e rischia
di perdere pezzi importanti dl suo schieramento''. Zuccherini afferma
che ''le legge elettorale varata stamani dal Consiglio regionale rappresenta
un attacco alla democrazia, perche' non si cambiano le regole del
gioco quando il gioco e' in corso. Si tratta di un colpo di coda di
una destra ferita che attacca la democrazia. Io rivolgo un appello
al centro sinistra perche' non c'e' stata da parte dell'opposizione
una vera battaglia su questo argomento. E' necessaria una riunione
immediata dei partiti della Gad per un esame della situazione, anche
perche' c'era una intesa in base alla quale una eventuale allargamento
della coalizione doveva avvenirecon il consenso di tutti. ''Loiero
- osserva il commissario del Prc calabrese - apre invece ad un ex
assessore che e' stato una punta di diamante della giunta di centro
destra. Questo e' un elemento di trasformismo che e' la malattia endemica
del nostro sistema politico. Noi diamo no ad acquisti dell'ultima
ora che appartengo semmai al mercato del calcio. La destra si batte
sui programmi - conclude Zuccherini - Si sono persi mesi preziosi
per la definizione di un programma comune''.
Donnici
e Madeo (IDV) chiedono chiarimenti, al centrosinistra, sulla Legge
elettorale.
01/02 ''Non stupisce l'ignobile colpo di mano di un centrodestra
ormai allo sbando che prova a truccare le regole del gioco a partita
iniziata. Semmai, si rende necessario ed urgente un chiarimento con
quei pezzi del centrosinistra che hanno consentito questa deriva''..
E quanto chiedono, in un comunicato congiunto i due rappresentanti
di Italia dei Valori Beniamino Donnici ed Eugenio Madeo Per domani
e' stato convocato a Lamezia il Coordinamento regionale dell'Italia
dei Valori. Giovedi' Beniamino Donnici incontrera' a Roma Antonio
il quale, a sua volta, ha gia' inviato una lettera aperta a Romano
Prodi, chiedendo un immediato intervento. ''Ai primati negativi -
hanno aggiunto Donnici e Madeo - che lo hanno portato alla ribalta
nazionale con la legge sui portaborse, gli aumenti di indennita',
la vergogna dei monogruppi, la farsa della Commissione regionale antimafia,
la bocciatura della prima stesura dello Statuto per incostituzionalita',
il Consiglio regionale aggiunge oggi la perla di una legge truffa,
con la quale si tenta di eliminare partiti scomodi e voci libere.
Peraltro, caso unico tra tutti i Paesi democratici, avremo l'anomalia
di una legge con sbarramento elettorale e la previsione di premio
di maggioranza, il cosiddetto listino: uno scandalo nello scandalo''.
''In ogni caso - hanno concluso - nessuno si faccia illusioni. Italia
dei Valori sara' comunque presente alle elezioni, anche se , al punto
in cui sono le cose, forme, modi e alleanze dipendono dalle risposte
che altri ci dovranno dare''
Dopo
il voto della legge elettorale il Nuovo Psi calabrese rientra nella
CDL
01/02 Il primo effetto politico della nuova legge elettorale approvata
stamattina dal consiglio regionale (24 voti a favore, 10 contrari),
è il rientro del Nuovo Psi nello schieramento della Cdl. Il
partito di De Michelis era temporaneamente uscito dalla coalizione
all'ultimo congresso regionale di dicembre e aveva posto come condizione
per rientrarvi l'approvazione di una nuova legge elettorale con soglia
di sbarramento. A annunciare il rientro è stato il presidente
del gruppo consiliare, Francesco Galati, che ha espresso "viva
soddisfazione". "I socialisti, visti i risultati, sono soddisfatti
di quanto avvenuto. Ritengo che il prossimo comitato regionale del
partito, che si terrà a breve, possa decidere la collaborazione
con la Casa delle Libertà nella prossima consultazione elettorale
regionale". Insieme al Nuovo Psi, hanno votato a favore della
nuova legge elettorale An, Forza Italia e UdC, cui si sono aggiunti
il "Cossighiano" Naccarato, un consigliere del Pri e un
ex dell'UdC. Contrari Margherita, Ds, Udeur, Prc, Verdi e Pdci.
Audizione del
Ministro Lunardi sul blocco sulla A3 “Evento eccezionale, evitati
danni alle persone”
01/02 Il maltempo nell'ultima settimana di gennaio nell'Europa meridionale
e' stato un evento "raro, vasto e straordinario" che non
si vedeva dalla fine degli anni Cinquanta. Una situazione metereologica
che, all'estero, ha spesso provocato danni ben piu' gravi di quanto
accaduto in Italia: il blocco del traffico sulla Salerno-Reggio Calabria,
grazie all'impegno di tutti gli enti preposti come l'Anas, ha impedito
che la situazione atmosferica straordinaria si traducesse in una tragedia.
E' quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Pietro Lunardi, intervenendo in audizione congiunta delle commissioni
Trasporti e Ambiente di Montecitorio su quanto accaduto sulla Salerno-Reggio
Calabria. Nel suo intervento in apertura dell'audizione, trasmesso
anche sul canale televisivo satellitare della Camera, il ministro
ha tenuto a precisare che "l'attuale collegamento tra la Salerno-Reggio
Calabria non e' un'autostrada e non ci sono caselli per impedirne
l'accesso". E lo stesso ministro ha tenuto a precisare che "al
suo dicastero non compete il controllo diretto della circolazione,
di persone e di merci". Comunque, Lunardi ha illustrato una precisa
e puntuale ricostruzione dei fatti, dalla quale emerge che l'allarme
e' puntualmente scattato tra il 25 e 26 gennaio e l'Anas ha immediatamente
"allertato" i compartimenti che hanno attivato i piani neve.
"Nella stessa giornata del 26 e stato convocato in via permenente
il comitato di direzione dell'Anas. E la stessa azienda di Stato ha
provveduto a comunicare in tutti modi agli utenti l'obbligo di viaggiare
con le catene sulla Salerno-Reggio Calabria: tali appelli sono stati
diffusi sulle Stazioni radio, Isoradio e Cis-Viaggiare Informati oltre
che attraverso la televisione e i pannelli a messaggio variabile posti
sulle autostrade. Ma nonostante tali appelli, molti mezzi pesanti
hanno affrontato il viaggio sprovvisti di catene creando blocchi del
traffico che sono noti. Ma al di di la' di quello che hanno detto
i mass-media, secondo il ministro, "c'e' stato il pieno e immediato
coinvolgimento dell'Anas per cercare in tutti modi di contenere i
danni di un evento senza dubbio straordinario". "Senza avviare
una rincorsa all'identificazione di eventuali responsabilita' - sono
parole di Lunardi - senza che i mezzi di informazione hanno cercato
in tutti i modi di mettere in evidenza una assenza di coordinamento
tra gli organismi dello Stato, i fatti – ha sottolineato il
ministro - ognuno ha collaborato per evitare evoluzioni negative del
poderoso fenomeno meterologico per evitare che si producesseo fenomeni
di assideramento e danni fisici alle persone. Danni fisici che non
si sono verificati". "E nel far presente che il ministero,
comunque, gia' dal 27 gennaio ha incaricato una apposita commissione
di verificare se tutto ha funzionato come doveva ed oggi si puo' realmente
verificare l'accertamento di responsabilita', Lunardi ha voluto sottolineare
la propria riconoscenza verso tutti coloro che si sono impegnati per
evitare che i disservizi si trasformassero in tragedia". - Lunardi
ha poi indicato come il Governo si e' mosso per affrontare "le
emergenze che l'utenza vive da almeno 30 anni" sul corridoio
tirrenico. La strategia del Governo si e' articolata su quattro fronti.
Sul fronte strutturale si e' deciso di inserire la Salerno-Reggio
calabria nella legge obiettivo garantendo subito adeguate e progressive
risorse. e, sullo stesso fronte - ha detto ancora il ministro - si
e' deciso di identificare solo sette maxi lotti, di cui tre sono gia'
stati affidati a tre General Contractor per un importo pari a circa
2,3 milioni di euro, mentre, entro l'anno, si pensa di affidarne altri
due. Sul fronte organizzativo, si e' cercato di limitare i fastidi
dovuti ai cantieri aperti soprattutto durante i periodi del grande
esodo estivo. E in questo ambito Lunardi ha rivendicato fgli "ottimi
risultati" degli esodi estivi e natalizi del 2003 e 2004 a differenza
di quanto accaduto precedentemente al 2002. Risultati particolarmente
significativi a fronte di volumi di traffico nell'ordine di 4.000
veicoli ogni ora su un'arteria capace di sopportarne meno della meta'.
Il terzo fronte d'azione e' stato "finalizzato al completamento
di almeno il 50% dell'asse autostradale entro il 2006: un 50% - ha
evidenziato il ministro - che sicuramente rappresenta la parte piu'
critica dell'intero tracciato". "Il quarto fronte - ha proseguito
Lunardi - e' stato quello legato proprio alla definizione di quelle
azioni che, durante il periodo invernale, ne garantissero la fruibilita'
fornendo adeguate direttive all'Anas". La A/3 ''non e' un'autostrada'':
e' quindi ''impossibile'' chiuderla cosi' come ''sara' impossibile
fino al 2008'' gestire simili eventi come sulle altre reti autostradali.
Il ministro Pietro Lunardi ha infine giustificato cosi' alle Commissioni
trasporti e ambiente della Camera quanto avvenuto sulla Salerno-Reggio
Calabria tra il 27 e il 29 gennaio. ''L'asse Salerno-Reggio Calabria
non e' un'autostrada e c'e' una insufficienza infrastrutturale di
tre quarti dell'arteria'', ha detto spiegando che non puo' chiamarsi
tale sia perche' non rispetta le attuali norme sia perche' non ci
sono barriere d'ingresso. ''Il che - ha aggiunto - rende impossibile
chiudere l'autostrada''. E, ha concluso, ''sara' impossibile fino
al 2008 che eventi come quello che si e' verificato possano essere
gestiti con la stessa logica con cui si interviene sull'intera rete
autostradale''
Castagnetti (Margherita)
. “Il Governo sulla A3 ha ammesso la sua irresponsabilità”.
Presentato un dossier.
01/02 "E' scandaloso ma abbiamo un governo irresponsabile: ma
non siamo noi a dirlo, e' lo stesso Governo ad affermarlo, nel momento
stesso in cui dice che nell'evento accaduto giorni addietro sull'autostrada
A3, nessuno ha responsabilita'". Lo ha detto in una conferenza
stampa a Montecitorio il capogruppo della Margherita alla Camera,
Pierluigi Castagnetti, anticipando ai giornalisti quanto gli esponenti
della Margherita riferiranno questa sera al Ministro delle Infrastrutture,
Pietro Lunardi, che dovrebbe essere presente alla riunione congiunta
delle commissioni trasporti e ambiente della Camera. Secondo Castagnetti
"il ministro Lunardi ha ampiamente dimostrato di non essere all'altezza
delle proprie responsabilita', che per altro rifiuta in modo esplicito,
dopo quello che e' accaduto sulla A3 pochi giorni fa o negli episodi
analoghi l'anno scorso, su autostrade o in alcuni tratti ferroviari.
Lunardi - conclude Castagnetti - ha invece una responsabilita' oggettiva
e soggettiva e il nostro giudizio e' basato sui fatti e non sul pregiudizio".
Alla conferenza stampa a Montecitorio, in cui gli esponenti della
Margherita hanno presentato un dossier su quanto avvenuto sulla A3,
sono intervenuti anche i vice capogruppo dei Dl alla Camera Renzo
Lusetti e Agazio Loiero e i parlamentari Ermete Realacci, Giuseppe
Molinari e Tino Iannuzzi. Secondo Lusetti "il disastro era gia'
ampiamente annunciato e quindi prevedibile. Abbiamo un governo assente,
che fra l'altro litiga al suo interno tra le diverse competenze. I
cittadini e gli enti locali hanno gia' pagato un alto tributo".
Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla regione Calabria,
si chiede invece "che fine abbia fatto quella 'struttura centrale'
per gestire le emergenze maltempo, proposta dal responsabile della
Protezione Civile, Guido Bertolaso, dopo i disastri avvenuti l'anno
scorso". Per Realacci "Lunardi va bene per le inaugurazioni,
ma non per i problemi", visto che i centri urbani italiani "soffrono
di smog e ritardi nelle infrastrutture sia stradali che ferroviarie".
Il parlamentare potentino dei Dl Giuseppe Molinari, parla di disastro
che "presto si ripetera': sulla Salerno-Reggio Calabria basta
attendere le festivita' di Pasqua o dei prossimi mesi estivi".
Molinari auspica, infatti, di "smetterla con gli interventi tampone".
A Tino Iannuzzi l'illustrazione dei dati sull'evento maltempo che
si e' abbattuto sulla A3, ma anche su altri recenti avvenimenti. Per
Iannuzzi, servono risorse, per potenziare le politiche infrastrutturali
di cui il paese ha bisogno".
Il dossier diffuso dalla Margherita sulla vicenda del blocco della
A/3 consta di 134 pagine. Dalle previsioni metereologiche dal 24 al
26 gennaio,cioe' relative alle 48 ore prima che iniziasse a nevicare,
fino alla testimonianza di un costruttore di sgombraneve che analizza
la ''caporetto'' verificatasi sulla A3. Il dossier raccoglie documenti
che ''dimostrano quanto, prima della neve, sia stata la mancanza assoluta
di coordinamento e interventi mirati a provocare il disastro della
A3 e che, soprattutto, si sia replicata la stessa odissea di un anno
prima, quando il 28 febbraio 2004 a bloccarsi fu l'A1''. Il dossier
contiene bollettini metereologici, cartine, grafici e descrizione
dell'evoluzione del tempo, compresi tutti gli allarmi lanciati da
siti ufficiali e non ufficiali a partire da 4 giorni prima delle precipitazioni
nevose. Un capitolo riguarda la cronaca dettagliata dalle ore 10,30
del 26 gennaio alle ore 13 del 30 gennaio, ricostruita attraverso
i lanci delle agenzie di stampa. Terzo capitolo e' quello riservato
ai commenti e alle interviste del ministro Lunardi. Quarto capitolo
e' relativo alla ricostruzione del blocco dell'Autosole di un anno
fa con analoghe nevicate. Quinto capitolo e' l'atto della Camera istitutivo
del coordinamento nazionale viabilita' per le emergenze deciso a seguito
dei fatti dell'A1. In proposito i presentatori del documento hanno
rivolto una sola domanda: ''Ma che fine ha fatto?''. Ultimo capitolo
e' quello dedicato a un costruttore di mezzi spargisale e spazzaneve
che analizza da un punto di vista tecnico la ''caporetto'' della A3.
Il comitato Loiero
ha organizzato la visione dell’audizione di Lunardi nei bar
01/02 ''L' audizione del ministro Lunardi sul blocco della Salerno-Reggio
Calabria e' stata vista nei bar delle principali cittadine interessate
dal disastro del blocco della A3. I calabresi devono rendersi conto
di persona della considerazione che questo governo ha della loro sorte''.
A sostenerlo e' stato Agazio Loiero, parlamentare della Margherita
e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria,
rendendo noto che il suo comitato, in fretta e furia, con passaparola
e sms, appena saputo della notizia della diretta sul canale satellitare
della Camera, ha cercato di organizzare la visione dell' audizione
nei bar provvisti di parabole. ''Molta gente - ha sostenuto Loiero
- dovra' perdersi un po' di Tg1, un po' di Tg5 e forse pure qualche
sceneggiato, ma e' bene che tutti sentano con le proprie orecchie
come si arrampica sugli specchi questo governo di fronte ai suoi cittadini''
Blocco A3. Dopo
audizione i verdi chiedono le dimissioni di Lunardi
01/02 "Nonostante il quadro descritto da Lunardi fosse degno
del film 'The day after tomorrow', resta la realta': l'allarme e'
stato dato dalla Protezione civile il giorno 23 gennaio e l'intervento
dell'Anas c'e' stato tra il 25 e il 26. Questa e' la nuda verita'
che inchioda ministro e vertici Anas alle proprie responsabilita'.
Le chiacchiere, invece, stanno a zero". E' quanto ha affermato
Marco Lion (Verdi), intervenendo nel corso dell'audizione al ministro
delle Infrastrutture che si sta svolgendo di fronte alle commissioni
riunite Ambiente e Trasporti della Camera. "E' grave poi - ha
aggiunto Lion - che il ministero abbia totalmente disatteso le proposte
operative che venivano dalle commissioni Ambiente e Trasporti, relative
al decreto che istituiva il coordinamento per la gestione delle emergenze".
"E' invece indecente - ha concluso l'esponente dei Verdi - l'arroganza
di Lunardi che ha rifiutato persino di scusarsi con gli italiani,
arrivando ad accusare la stampa di aver montato un caso. E' evidente
che Lunardi deve dimettersi perche' inadeguato a ricoprire un ruolo
di responsabilita' politica che sappia vigilare e far funzionare le
strutture operative. Stasera Lunardi ha ancora mostrato un'arroganza
senza fine,come i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria".
La Giovane Italia
di Stefania Craxi sostiene la candidatura di Abramo
01/02 In tutte le tornate elettorali si presentano nuovi soggetti
politici. Alcuni hanno una vita effimera. Altri, invece, dimostrano
una maggiore vitalita'. E' forse questo il caso della Giovane Italia,
il movimento d'opinione, guidato da Stefania Craxi? Un dubbio risolto
dal Coordinatore Regionale per la Calabria, l'avv. Vittorio Lombardi,
che afferma: ''La Giovane Italia e' un movimento d'opinione, nato
per iniziativa di persone provenienti da diverse esperienze politiche
e scontente sia dell'arretratezza culturale di una certa sinistra,
sia della scarsa incisivita' del centro-destra. L'impegno elettorale
e' solo un aspetto di una attivita' culturale e politica piu' vasta.
La Giovane Italia, per la Calabria, ha deciso di sostenere Abramo.
E, piu' in generale, i vari circoli diffusi in tutto il paese, si
schiereranno con il centro-destra'' ''Gli schieramenti si scelgono
sulla base delle idee e delle intenzioni - dice Lombardi - non viceversa.
Percio', la Giovane Italia, essendo composta da riformisti, non puo'
che stare a centro-destra. Certamente, il centro-destra ha i suoi
difetti: e' troppo chiassoso, spesso indeciso e a volte inefficace.
Tuttavia, peggio del centro-destra c'e' solo il centro-sinistra''.
Al riguardo - dice Lombardi ''non c'e' un solo perche'. Innanzitutto,
la sinistra e' ancora indecisa se imboccare la via del riformismo
o se insistere sull'integralismo cattocomunista. Certamente, alcune
uscite degli ultimi anni non lasciano ben sperare. L'Italia ha bisogno
di ben altre cose che non i girotondi e gli estremismi che trovano
ospitalita' solo a sinistra. Il centro-destra e' spesso diviso e indeciso.
Ma almeno non manca la buona volonta'. Che, politicamente, e' sempre
volonta' di riforme. Per quel che riguarda la Calabria, la scelta
di sostenere Abramo e' ovvia. Abramo rappresenta egregiamente quel
''primato del fare'', che e' primato della societa' civile sul professionismo
della politica''.
Pirillo (Margherita)
“L’esecutivo regionale ha mostrato grosse incapacità”
01/02 Il capogruppo della Margherita alla regione, Mario Pirillo
ha dichiarato: “Un esecutivo che mostra ancora una volta grosse
incapacità nel gestire le opportunità offerte a questa
regione. Non a caso nella cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario
2005 della Corte dei conti, il Procuratore regionale ha espresso forti
critiche sull’indebito utilizzo dei finanziamenti pubblici,
non indirizzati allo scopo per il quale sono stati concessi. Un’altra
volta mi ero espresso sulle mancate occasioni di sviluppo della nostra
regione a causa dei deficit progettuali regionali. E anche allora
la Corte dei conti aveva sonoramente bocciato la gestione finanziaria
dell’ente regionale. Anche se la spesa sanitaria continua ad
incidere fortemente sul bilancio regionale, questa volta è
il progressivo scadimento delle politiche di investimento operate
sul territorio regionale a segnare l’indice negativo. È
grazie a questa giunta regionale che la Calabria occupa l’ultimo
posto tra le regioni dei 25 paesi dell’Unione Europea in termini
di sviluppo ed occupazione, con il prodotto interno lordo più
basso d’Italia. Una terra che non riesce ancora a venire fuori
dal vincolo dell’obiettivo 1 e che la rende svantaggiata rispetto
alle altre.
Anziché investire in risorse offerte dal Por Calabria, l’esecutivo
del non riconfermato Chiaravalloti ha pensato bene di operare in termini
clientelari, marginalizzando l’economia locale già provata.
Le grandi opere si sono arenate nelle sacche del dimenticatoio, con
un conseguente sperpero di denaro pubblico. I contributi pubblici
in questi cinque anni non hanno ottemperato allo scopo per cui erano
stati prescritti: ovvero interventi atti allo sviluppo organico del
territorio. Invece si è deturpato l’ambiente con strutture
già fatiscenti abbandonate a se stesse, che provocano un considerevole
danno all’erario.
Toccherà al futuro esecutivo sopperire alle mancanze di questa
amministrazione regionale. Il futuro presidente Loiero saprà
certamente coniugare le istanze provenienti dal territorio con lo
sviluppo integrato, senza con ciò pregiudicare il futuro in
termini ambientali, sociali e imprenditoriali. “
Ufficio Stampa
Loiero: “Il brutto voto di Catanzaro sull’ambiente dimostra
l’inapplicabilità del modello Abramo”
01/02 ''Fa una certa impressione osservare la situazione ambientale
calabrese descritta nella recente pubblicazione del 'Rapporto urbano
2005' pubblicata da Legambiente''. E' quanto si afferma in una nota
diffusa dall' ufficio stampa del candidato del centrosinistra alla
presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Su 103 capoluoghi - prosegue
la nota - si nota che gli ultimissimi posti sono occupati da Vibo
Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria, tre amministrazioni guidate
dal centrodestra. Un po' meglio Crotone, al 78/mo posto, mentre Cosenza
risale fino a meta' classifica. Sono stati raccolti dati e informazioni
su 100 parametri ambientali, dalla qualita' dell'aria e dell'acqua,
all'inquinamento acustico, dai consumi alla produzione e smaltimento
dei rifiuti. Dalla gestione e congestione del traffico urbano alle
aree pedonalizzate, ai giardini pubblici, alle piste ciclabili, fino
all'abusivismo edilizio. Con amministratori pubblici - prosegue il
comunicato - che, osserva la nota di Legambiente, non brillano per
dinamismo e volonta' di cambiamento, visto che su molti parametri
non hanno fornito alcuna informazione''. ''A Catanzaro - e' scritto
nella nota dell' ufficio stampa di Loiero - la situazione e' pessima:
bassa la percentuale di raccolta differenziata (il 9,3%) e molto alto
il tasso di dispersione dell'acqua con il 55% di perdite di rete,
praticamente assenti piste ciclabili, zone pedonali, verde urbano
(con 0,26% mq/abitante). Non c' e' nessuna centralina per il monitoraggio
dell' inquinamento atmosferico. Insomma, un ulteriore conferma della
scarsa attenzione che l' Amministrazione guidata da Abramo ha avuto
verso le politiche ambientali''. ''Ancora una brutta pagella sulla
Citta' di Catanzaro - conclude la nota - e quindi su Abramo, che conferma
gli altri giudizi espressi da autorevoli Istituti di ricerca. Nonostante
cio' il candidato del centrodestra vorrebbe applicare alla Calabria
il 'meraviglioso modello Catanzaro', forse sarebbe meglio lasciar
perdere''.
Il Comitato Abramo
replica al comitato Loiero definendo Legambiente un comitato elettorale
01/02 ''Dispiace constatare che Legambiente, in Calabria, si e' trasformata
da organizzazione ambientalista in comitato elettorale. Nel tentativo
di fare cosa gradita al candidato del centrosinistra, i responsabili
calabresi di Legambiente hanno creato un nuovo teorema: le citta'
amministrate dal centrodestra sono inquinate, quelle amministrate
dal centrosinistra sono paradisi ambientali''. A sostenerlo e' il
Comitato elettorale del candidato di centrodestra alla presidenza
della Regione, Sergio Abramo. ''Siamo - e' scritto in un comunicato
- al manicheismo allo stato puro. Ed ecco perche' appare necessario
rinfrescare la mente a questi ecologisti distratti. Catanzaro, per
il secondo anno consecutivo, si fregia della Bandiera Blu d' Europa,
il piu' prestigioso riconoscimento in tema ambientale assegnato, con
criteri rigidi, dalla Fee. Si tratta dello stesso riconoscimento che
ha ottenuto, in Calabria, la 'rossa' Roccella Ionica, circostanza
che rileviamo solo per sottolineare i criteri utilizzati dalla Fondazione
Europea sono imparziali. La Fee ha premiato la qualita' delle acque
di balneazione, l' assenza di acque industriali e fognarie nei pressi
delle spiagge, l' allestimento di contenitori per rifiuti in numero
sufficiente, la nuova qualita' urbana del quartiere Lido. Bisognerebbe
anche ricordare che il Comune di Catanzaro, proprio sotto la guida
di Sergio Abramo, si e' guadagnato l' apprezzamento del ministro dell'
ambiente del centrosinistra Edo Ronchi per l' organizzazione delle
domenica ecologiche, ottenendo anche come premio il finanziamento
per l' acquisto di motorini elettrici''. ''Sotto la guida di Sergio
Abramo - prosegue la nota - e' aumentata di dieci volte la disponibilita'
di verde attrezzato, con la realizzazione di parchi in ogni quartiere
(Corvo, Bambinello Gesu', Aranceto, Santa Maria, Siano, Gagliano,
via Masciari), senza contare il grande Parco della Biodiversita' realizzato
dalla Provincia, i cinque chilometri di piste ciclabili e il parco
giochi all' interno della pineta di Siano, il progetto di recupero
della pineta di Giovino. Ma basta leggere la nota stampa di Legambiente
per rendersi conto della partigianeria con cui l' associazione, notoriamente
collegata al centrosinistra, tratta i dati delle citta' calabresi
amministrate dal centrodestra. Per quanto riguarda la citta' di Catanzaro,
poi e' davvero incredibile cio' che la nota stampa ha l' ardire di
affermare in tema di dispersione dell' acqua. Tutti sanno che in poco
piu' di sette anni e' praticamente finita la penuria d' acqua e che
le dispersioni praticamente non esistono piu' in quanto circa la meta'
della rete idrica e' stata rinnovata con una spesa complessiva che
supera i quattro miliardi delle vecchie lire. Tutto cio' trova riscontro
nelle cifre, assolutamente diminuite rispetto al passato, dovute dal
Comune di Catanzaro alla Regione per l' approvvigionamento idrico''.
''Un altro dato palesemente falsato - sostiene il Comitato elettorale
di Abramo - e' quello della raccolta differenziata che, nel 2004,
e' certificato nella percentuale dell' 11,55, nettamente superiore
a quella fornita dagli attivisti del centrosinistra. Quanto alla qualita'
dell' aria, quella di Legambiente e' una vera e propria bufala: tutti
sanno che la ventosita' di Catanzaro, per la sua posizione tra Ionio
e Tirreno, impedisce qualsiasi tipo di inquinamento atmosferico.Comprendiamo
l' esigenza di Legambiente di fornire qualche argomento al candidato
del centrosinistra per tentare di demolire l' immagine vincente del
giovane candidato della Cdl, ma riteniamo che il compito primario
di un' associazione ambientalista sia quello di promuovere una cultura
che punti alla difesa dell' ambiente''. ''Sergio Abramo - conclude
la nota - che non ha pregiudizi verso nessuno, e' pronto ad accogliere
per il suo programma suggerimenti e proposte di Legambiente, se saranno
sinceramente animati dal proposito di condurre in Calabria serie e
concrete battaglie per la costruzione di citta' a misura d' uomo.
Il modello Abramo e' da applicare perche' e' vincente ed e' quello
che puo', proprio per i risultati che riesce ad ottenere, servire
ad una nuova Calabria''.
I Liberal democratici
chiedono regole certe per chi cambia
01/02 Il Partito dei Liberaldemocratici ha lanciato un appello al
candidato alla Presidenza della Regione del centrosinistra , Agazio
Loiero, affinche' ''fissi regole certe contro quanti hanno deciso
di cambiare casacca''. ''Noi - e' scritto in un comunicato - non accettiamo
personaggi in cerca di poltrone facili e vogliamo che quanti hanno
deciso per l' ennesima volta di cambiare coalizione si identifichino
con un partito e firmino un patto di lealta' con gli elettori. Analogo
discorso vale per chi decide di candidarsi con noi. Vogliamo e pretendiamo
chiarezza e lealta' affinche' possa compiersi il grande balzo che
questa Calabria merita. E' giunto il tempo di dire inequivocabilmente
da che parte si sta per evitare ulteriori confusioni come quelle a
cui abbiamo assistito in questi giorni in Consiglio regionale''. ''Il
Partito dei Liberaldemocratici - conclude la nota - e' fermo sui suoi
intendimenti e proporra' e promuovera' tutte le azioni necessarie
affinche' ci sia chiarezza e democrazia''.
Rotondi (DC)
“Nessun patto di desistenza con Loiero”
01/02 Non c' e' nessun patto di desistenza, secondo il presidente
della Dc Gianfranco Rotondi, tra la Democrazia Cristiana della Calabria
ed il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione,
Agazio Loiero. ''Sono voci - sostiene Rotondi in una nota - fatte
circolare ad arte per indebolire la credibilita' della Dc che in Calabria
ha un team elettorale di eccezione; non a caso ce ne infischiamo dello
sbarramento al 4% imposto stanotte; verso Loiero certamente c' e'
stima, ma se la Cdl accordera' l' apparentamento in tutte e 14 le
regioni noi saremo dalla parte di Abramo. Se domani il vertice della
Cdl neghera' l' apparentamento metteremo in campo un candidato della
Dc e stiamo esaminando quale puo' essere la candidatura piu' forte:
un dirigente nazionale, una gloria non troppo vecchia della Dc o un
giovane promettente. Se questa candidatura autonoma ad alcuni giornalisti
sembra una desistenza con Loiero, non posso obiettare nulla''. ''Noi
siamo sicuri - ha concluso Rotondi - di superare da soli il 4%, forse
nella Cdl saremmo penalizzati per la minore visibilita' ma cio' nonostante
poniamo con forza in Calabria come ovunque al presidente Berlusconi
il problema dell'apparentamento della Dc. Lasciamo ad altri le richieste
e le trattative, noi siamo solo convinti della bonta' dell' azione
di governo di Berlusconi e vogliano evitare che le elezioni regionali
si presentino come un terribile trabocchetto''.
Progetto Calabrie
propone alla Gad di adottare il modello di difesa ambientale dell’Aspromonte
01/02 La Calabria prima in Europa; l' Aspromonte modello da esportare,
un esempio di buona amministrazione, difesa dell' ambiente, responsabilita'
sociale: e' questo, secondo quanto riferito in un comunicato di Progetto
Calabrie, il risultato dei lavori di un seminario organizzato dalla
Commissione ambiente della Comunita' Europea sul tema ''Forest Fires
in Southern Europe: From Prevention to Restoration''. Oltre ai rappresentanti
dei governi di Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Grecia e ad alcune
associazioni ambientaliste (per l' Italia il Wwf e Legambiente), l'
Italia e' stata rappresentata dal Parco Nazionale dell' Aspromonte,
unico parco invitato. ''Il prof. Tonino Perna - e' scritto in un comunicato
- ha presentato l' esperienza antincendio sperimentata in Aspromonte,
suscitando l' attenzione di tutti i media europei. Progetto Calabrie
ne ha proposto l' inserimento nel programma del centrosinistra calabrese.
La decisione della Commissione Ambiente di dare vita ad un gruppo
di lavoro specifico ed istituire un fondo per la prevenzione e la
lotta agli incendi, e' nata dopo la grande siccita' dell' estate 2003:
oltre 700.000 ettari bruciati nell' Unione Europea, specie al Sud,
con il Portogallo al primo posto con 400.000 ettari''. ''In pratica
- prosegue la nota - a partire dal 2001, il Parco e' stato dato in
affidamento ad associazioni e cooperative preparate alla lotta antincendio
sulla base di un vero e proprio contratto: un rimborso spese di 13
euro al giorno per ogni volontario impiegato piu' rimborso delle spese
per mezzi ed carburante. Il 50% della somma veniva erogata a fine
stagione a condizione che sul territorio affidato la superficie bruciata
non superasse lo 0,2% della superficie totale. Man mano, a secondo
che la superficie danneggiata dagli incendi superasse lo 0,4% il contributo
si riduceva progressivamente sino a perdere totalmente il 50% del
valore complessivo del contratto qualora la superficie bruciata risultava
superiore all' 1% di quella affidata. Perna ha proposto di seguire
l' esempio del Parco dell' Aspromonte, invitando la Commissione a
distribuire il fondo antincendio in base alla riduzione delle superfici
bruciate negli ultimi anni''. ''Nella relazione finale della Commissione,
presieduta dal greco Siatis - conclude la nota - l' esperienza del
Parco Nazionale dell' Aspromonte e' stata indicata come valida per
tutti i paesi della Comunita'. Gli europarlamentari presenti hanno
espresso l' intenzione di visitare al piu' presto la Calabria per
sperimentare sul campo il modello Aspromonte e poterlo riprodurre
nei loro paesi''.
Unità
Socialista con una propria lista con lo stemma del garofano, alle
regionali con Loiero
31/01 Unità Socialista sarà presente alle prossime
elezioni regionali con una propria lista di candidati in ognuna delle
cinque province calabresi, a sostegno del candidato a presidente Agazio
Loiero.Durante l'ultima riunione tra i rappresentanti regionali dello
Sdi, del Pse-Lista Mancini e di Socialismo e Libertà è
stato deciso di utilizzare lo storico simbolo del Psi con la dicitura
di Partito Socialista Italiano che sancisce, con un forte impatto
emotivo e sentimentale, la ricomposizione della galassia socialista
all'interno del centrosinistra.Il simbolo di Unità Socialista
sarà presentato con una serie di grandi convention che si svolgeranno
nel prossimo mese di febbraio nei cinque comuni capoluogo della Calabria,
durante le quali sarà rilanciata la piattaforma programmatica
dei socialisti per il nuovo governo della Regione.La sfida di Unità
Socialista, che si batterà anche per consentire alle donne
di ricoprire un ruolo attivo nel governo della Regione, è quella
di richiamare all'impegno le tante famiglie socialiste calabresi che
sono state protagoniste di gloriose battaglie di libertà e
di progresso ed insieme quella di fortificare i rapporti con i ceti
più dinamici della società calabrese che chiedono l'affermazione
di una nuova classe dirigente che faccia propria la battaglia dei
valori etici e morali.A questo proposito Unità Socialista propone
al candidato presidente Agazio Loiero e a tutti gli altri partiti
della coalizione di centrosinistra la sottoscrizione di una carta
etica che impegni tutto lo schieramento ad una netta discontinuità
rispetto alla stagione di governo del centrodestra caratterizzata
dal più becero trasformismo e dal peggiore consociativismo
e che imponga una lotta limpida e coerente contro ogni condizionamento
della criminalità organizzata nei processi decisionali e di
formazione del consenso.
Ancora in corso
il Consiglio regionale. Si discute della legge elettorale
31/01 E’ iniziata a mezzanotte la seduta del Consiglio regionale
che deve discutere della nuova legge elettorale e che avrebbe dovuto
iniziare alle 11. Dopo la riunione dei gruppi di centrosinistra, conclusa
con la proposta del cosiddetto coefficiente d' ingresso, e' cominciata
un' altra riunione, questa volta dei gruppi di centrodestra che, secondo
quanto si e' appreso, dovrebbe valutare la posizione assunta dall'
altro schieramento. La seduta è iniziata con la visone delle
migliaia di emendamenti presentati dall’opposizone. Prima però
il dibattito si è svolto sulla regolarità dell’Ordine
del giorno. Alle 7 del mattino la riunione è tuttora in corso.
Perde pezzi importanti
la CDL calabrese: Nisticò e Misiti con Loiero
31/01 L' ex presidente di centrodestra della Giunta regionale ed
ex europarlamentare di Fi, Pino Nistico', e l' ex assessore Aurelio
Misiti scendono in campo al fianco del centrosinistra. L' ufficialita'
e' giusta stasera, a Falerna, nel corso di un convegno che ProCalabria,
l' associazione guidata da Misiti, ha organizzato su ''il ruolo di
ProCalabria per il governo della regione, le emergenze, lo sviluppo
e l' impegno politico''. Al tavolo della presidenza, insieme ai relatori,
Agazio Loiero, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra,
che, dalle mani di Misiti ha ricevuto il vademecum del presidente
all' interno del quale sono contenuti i punti fondamentali che ProCalabria
ha individuato per la Regione. Ad apertura dei lavori, Misiti, ha
rimarcato che ''Procalabria vuole dare un contributo di carattere
programmatico e di contenuti, anche se mettere insieme rappresentanze
civili e politiche e' un po' anomalo. E' difficile - ha aggiunti -
mettere d' accordo due entita' diverse, perche' i partiti non sono
strettamente legati alla societa' civile. Per fare una politica di
sviluppo bisogna risolvere le emergenze. Una e' la legalita'. E' fondamentale
che la Giunta regionale sia costituita da uomini che abbiano un' etica
morale che scoraggi i malavitosi. Questo e' il maggiore deterrente
contro la criminalita'''. All' iniziativa ha partecipato anche il
segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Si cominciano a ritrovare
- ha detto - le migliori energie di questa Calabria per andare a governare
e governare bene per cambiare davvero. Ci sono i prodromi di una nuova
classe dirigente che proviene dal meglio di esperienze diverse ed
il cemento e' la volonta' di far ritrovare una fiducia a questa nostra
terra per poter costruire con le proprie mani il suo futuro. E, soprattutto,
il cemento e' dato da un progetto che dalla Calabria e' rivolto alla
Calabria. Cioe' - ha concluso Adamo - abbiamo un' idea di una Calabria
che si vuole autogovernare per non rimanere dentro la logica di uno
sviluppo autocentrato, ma per saper competere in un sistema piu' vasto
e piu' globale e, quindi, una Calabria che ragioni in chiave europea''.
Particolarmente soddisfatto Loiero che ha partecipato, ha detto, ''con
grande piacere a questo convegno organizzato da ProCalabria. Ho rivisto
con piacere sia Pino Nistico' sia l' amico Aurelio Misiti. Se ci si
pensa per un attimo - ha proseguito - si tratta di uomini che appartenevano
al centrodestra, Aurelio Misiti era piu' un tecnico, che hanno preso
una posizione. Tutti sono portatori di istanze nuove. Conoscono la
situazione, la vita della regione, la conoscono e sanno quali sono
i problemi che in una regione come la nostra purtroppo oggi esistono
ed hanno avuto quasi un moto di ribellione. Vogliono mettersi al servizio
di una nuova classe dirigente che possa governare questo territorio
ed hanno fatto un ragionamento molto semplice a sostegno di questa
tesi: avendo il centrodestra governato per dieci anni ed essendo in
una condizione di grandissima difficolta', l' operazione piu' naturale
e' quella di cambiare ed hanno guidato, paradossalmente, proprio loro
questo cambiamento''. Per Nistico', invece, ''finalmente e' stato
percepito l' aspetto piu' importante del momento drammatico che vive
la Regione Calabria, ovverosia la necessita' di sposare finalmente
gente che proviene dalla societa' civile attraverso rappresentanti
molto qualificati, di livello nazionale ed internazionale, con i partiti
classici. Verso i partiti classici e' noto come ci sia un senso di
sfiducia generalizzato. E allora quella che e' stata una mia intuizione
- ha proseguito Nistico' - e che e' avvenuta molto precocemente, allorquando
il sottoscritto e' stato presidente della Regione Calabria, e nel
momento di crisi avevo lanciato l' idea di dare un governo istituzionale
a termine mettendo sul campo, sullo scenario della politica, le persone
migliori che c' erano, indipendentemente dal colore politico per fare
finalmente uno statuto e le regole. Oggi finalmente quella intuizione
precoce e, percio', sacrificale, che aveva il consenso della maggior
parte dei cittadini, e' un obiettivo realizzabile perche' - ha concluso
Nistico' - anche nell' intervento del segretario regionale dei Ds,
Nicola Adamo, e' emerso chiaramente questo bisogno, questa esigenza
di fare una cerniera, finalmente, tra la societa' civile e la politica''.
Abramo ha incontrato
Confindustria Calabria: “Rendere competitivo il sistema”
31/01 ''Un progetto di sviluppo unico, concertato con il mondo delle
imprese e della cooperazione, che renda competitivo il sistema Calabria
prima della scadenza del 2010, quando cioè finiranno i finanziamenti
europei. E' forse la nostra ultima occasione per agganciare il treno
dello sviluppo''. E' quanto ha detto Sergio Abramo, candidato del
centrodestra alla Presidenza della Regione, agli industriali calabresi,
nel corso del confronto promosso dai vertici della Confindustria regionale.
Erano presenti il presidente regionale Filippo Callipo, il presidente
regionale di Ance Giuseppe Vecchio, il presidente regionale delle
Piccole Industrie, Fausto Aquino, i presidenti delle Associazioni
industriali di Catanzaro, Floriano Noto, di Crotone, Gaetano Lumare,
di Cosenza, Raffaele De Rango, i rappresentanti delle Associazioni
industriali di Reggio Calabria, Claudia Cuzzocrea, e di Vibo Valentia,
Antonio Gentile. ''Ma per fare ciò bisogna chiudere l'epoca
dei contributi a pioggia - ha proseguito Abramo - I soldi vanno utilizzati
per progetti produttivi, che facciano scaturire occupazione e reddito,
per innovare e modernizzare i settori più vitali dell'economia.
Anche i forestali, sulla base di un piano di utilizzazione produttiva,
dovranno essere messi al servizio di questa nuova visione dello sviluppo,
soprattutto in ordine alla difesa dell'ambiente''. ''Bisogna creare
- ha detto Abramo - un ''salvadanaio'' unico, mettendo insieme tutti
i fondi disponibili, nazionali e comunitari, per rimettere in moto
la nostra economia, rendendola capace di competere con i nuovi Stati
membri dell'Unione Europea. E' indispensabile anche ''rastrellare''
tutti i fondi non utilizzati dalla Regione in questi anni e metterli
a disposizione di questa grande operazione. Industria, agricoltura,
turismo, artigianato, servizi avanzati non possono più essere
considerati compartimenti stagni, ma debbono trovare uguale dignità
e peso in un unico progetto''. Numerosi gli argomenti trattati da
Abramo: la sicurezza (''la criminalità non si combatte solo
con le forze dell'ordine, bisogna anche che si assicuri il lavoro
ai giovani''), la macchina burocratica regionale (''un elefante che
può essere snellito solo trasferendo le deleghe ai Comuni e
alla Province''), la sanità (''lavorare per una sanità
che elimini gli sprechi e gli ospedali fotocopia''), la gestione delle
acque, la difesa dell'ambiente, il credito, le infrastrutture (aeroporti,
A3, Gioia Tauro, trasversali, ferrovie), ilruolo dei piccoli Comuni
e delle aree interne. ''La Calabria produce solo il 26 per cento di
ciò che consuma - ha concluso Abramo - Basta solo questo dato
per fare capire quanto lavoro ci aspetta per riequilibrare il sistema
economico regionale. Gli imprenditori, per laloro capacità
progettuale, dovranno essere protagonisti di questa nuova fase nella
storia della nostra regione''.
Veraldi (Margherita)
“Colazione sempre più ampia e coesa attorno a Loiero”
31/01 ''Dall' assemblea dei grandi elettori di Lamezia Terme, la
coalizione che via, via si e' determinata attorno ad Agazio Loiero,
candidato a presidente della Regione Calabria, e' divenuta col passare
dei giorni sempre piu' ampia e coesa, tanto da rappresentare con ben
13 formazioni politiche presenti, ultima in ordine di tempi l' Udeur
che ha sancito positivamente il proprio sostegno regionale a Loiero,
un fatto senza precedenti nella storia politica della Calabria''.
A sostenerlo e' stato Donato Veraldi, segretario della Commissione
parlamentare antimafia. ''Una coalizione, quella del centrosinistra
- ha aggiunto il parlamentare della Margherita - rappresentativa di
mondi, di storie politiche, di categorie sociali e lavorative, tra
cui quella degli industriali che ha accolto in maniera entusiasta
l' idea di rinnovamento che risiede nel programma politico dell' on
Loiero, cementano il comune sforzo di offrire una sponda vera ed autentica
ad una Calabria che vuole cambiare, voltare pagina, immaginare un
percorso nuovo, senza parole d' ordine vuote, senza slogan e senza
velleitari disegni che poi appassiscono nello spazio di un mattino''.
''Oggi - ha sostenuto Veraldi - una consapevolezza forte e diversa
anima la nostra gente: una grande e corale unita' di intenti per un
nuovo 'Patto per la Calabria' deve orientare gli sforzi di questi
giorni nel segno di un diverso 'vissuto' con grandi spazi di solidarieta'
per i piu' deboli e gli ultimi, di propulsione positiva del mondo
produttivo, di spinta nella ricerca e nelle Universita', di unita'
con il mondo del lavoro, di speranze vere per i giovani di questa
Regione, per spezzare le catene di una marginalizzazione ingiusta
che in questi giorni ha toccato il suo apice di crisi con il maltempo
affrontato con incredibile leggerezza e con la triste ed egualmente
penosa vicenda dei Forestali utilizzata per criminalizzare una Regione
che non meritava altre ed ulteriori umiliazioni; oggi siamo nelle
condizioni di una vera e reale inversione di marcia e dobbiamo farlo
con le scelte di un centrosinistra mai cosi credibile con il suo candidato
Presidente e mai cosi forte con uno schieramento cosi ampio e plurale''.
Lunedì
prossimo La CDL si riunisce a Lamezia
31/01 Dopo quella svoltasi ieri sera, dedicata alla programmazione
dell' attivita' del Consiglio regionale nell' ultima fase della legislatura,
ed in particolare alla nuova legge elettorale, i dirigenti calabresi
dei partiti del centrodestra terranno una nuova riunione lunedi' prossimo,
7 febbraio. La riunione si svolgera' a Lamezia Terme, nel Centro argroalimentare.
Vi parteciperanno i coordinatori regionali ed i capigruppi in Consiglio
regionale di Forza Italia, An, Udc, Nuovo Psi e Pri. La riunione servira'
per un confronto sui temi legati alle prossime elezioni regionali,
fissate per il 3 e 4 aprile.
Galati (NPsi)
“Sulla cittadella regionale la parola al nuovo Consiglio Regionale”
31/01 “Sulla cittadella regionale si lasci la parola al nuovo
Consiglio regionale che s’insedierà tra breve. La decisione
su dove e come costruire il nuovo Palazzo della Regione a Catanzaro,
non può essere lasciata a un assessore in scadenza e privo,
peraltro, di qualsiasi rappresentanza politica”.
E’ l’opinione del capogruppo del Nuovo Psi, Francesco
Galati, che, a proposito dell’assessore Mirigliani, sostiene:
“Anche in questi ultimi scampoli di legislatura, l’assessore
sta perseguendo, con ostinatezza e confusione, l’obiettivo della
realizzazione della sede regionale sul terreno privato di via De Filippis,
facendo anche terrorismo psicologico, con dichiarazioni rilasciate
ai giornali, in cui parla di poteri forti che remano contro la realizzazione
dell’opera. A mio avviso – argomenta il consigliere regionale
- tali riferimenti ai poteri forti possono costituire notizia criminis,
per cui la magistratura dovrebbe aprire un’accurata inchiesta
per accertare chi sono coloro che stanno dietro ai poteri forti e
che condizionerebbero l’attività della pubblica amministrazione”.
Galati non si è limitato, però, ad esprimere soltanto
un’opinione, ma ha depositato, sulla vicenda, un’apposita
interrogazione rivolta al Presidente della Regione, per chiedere:
a) se il Presidente della Giunta regionale condivide le frenetiche
attività svolte dall’assessore Mirigliani in ordine alla
costruenda cittadella regionale contro la volontà del Consiglio
regionale della Calabria, del Consiglio provinciale di Catanzaro,
del Consiglio comunale di Lamezia Terme, e di tutte quelle organizzazioni
e associazioni politiche e sindacali che si sono battute per il rispetto
delle leggi, degli impegni e dei protocolli d’intesa, tutti
miranti a realizzare la Cittadella in località Germaneto;
b) se il Presidente della Regione non ritenga opportuno, dopo la fallita
conferenza dei servizi e la non approvazione, allo stato, da parte
della Giunta regionale di alcun progetto esecutivo, invitare l’assessore
Mirigliani ad astenersi da ogni attività che, alla scadenza
del suo mandato, apparirebbe solo come una inaccettabile forzatura,
consentendo così democraticamente che sia il Consiglio regionale
che sarà eletto tra due mesi a pronunciarsi definitivamente
su una questione che ha notevolmente indebolito la città di
Catanzaro e arrecato gravissimi danni alla Regione Calabria.
“L’assessore Mirigliani – afferma Galati - deciso
a portare a compimento la sua missione per realizzare ad ogni costo
la cittadella regionale a via De Filippis, ha usato toni duri per
tutti coloro che hanno espresso posizioni contrarie al suo progetto,
parlando di poteri forti che remano contro l’operazione. I poteri
forti si chiamano Consiglio regionale della Calabria, Consiglio provinciale
di Catanzaro, Consiglio comunale di Lamezia Terme, organizzazioni
sindacali, partiti politici, associazioni di tutta la Calabria, che
si sono espressi democraticamente e pubblicamente contro un’operazione
immobiliare che non persegue gli interessi della Calabria”.
Galati,inoltre, “perché non vada dimenticata la memoria
di quanto finora accaduto”, ricorda che “il Consiglio
regionale, con mozione n. 46 del 6-11-2002, ha impegnato la Giunta
regionale ed il suo Presidente alla realizzazione diretta della sede
degli uffici della Giunta regionale in località Germaneto nel
comune di Catanzaro di cui alla progettazione del professor Paolo
Portoghesi, annullando i provvedimenti amministrativi che abbiano
avuto come finalità una ricerca di mercato per la costruzione
della cittadella regionale da parte di imprese private dalle quali
la Regione si dovrebbe impegnare fin da ora all’acquisto anche
per cosa futura e/o mediante locazione finanziaria di un complesso
immobiliare unitario esistente in corso di realizzazione ovvero da
realizzare”. L’esponente del Nuovo Psi rammenta anche
che “ analoga presa di posizione è stata assunta, con
atti formali, dal Consiglio provinciale di Catanzaro e dal Consiglio
comunale di Lamezia Terme, ma che, nonostante l’indirizzo fornito
dal Consiglio regionale, la Giunta ha perseguito l’obiettivo
della realizzazione della cittadella su un terreno privato in via
De Filippis, seguendo discutibili procedure amministrative che hanno
determinato l’apertura di inchiesta da parte della magistratura
contabile e ordinaria”. Galati, infine, sottolinea che “tale
strategia ha prodotto l’apertura di una controversia giudiziaria
tra la Regione Calabria e la società Hermes, proprietaria del
terreno e del progetto chiavi in mano, con il concreto rischio di
un grave danno erariale per l’Ente e che la scelta di localizzare
in via De Filippis la sede degli uffici della Giunta regionale in
un’area difficilmente accessibile (se non realizzando una costosissima
strada di collegamento, a tutto beneficio della valorizzazione dei
terreni dei privati), estranea al progetto di Area Urbana Catanzaro-Lamezia
Terme, è stata fortemente contestata da sindacati, organizzazioni
di categoria, associazioni dell’intera Calabria”.
Bernaudo (Fiamma)
“L’assordante silenzio di AN sul rogo di Primavalle”
31/01 “L’assordante silenzio di An sul caso Mattei è
l’ulteriore conferma, per chi avesse ancora qualche dubbio,
che questo partito è solo un apparato di potere vuoto, privo
di identità e senza di ideali”. È quanto sostiene
il leader storico della destra cosentina, Roberto Bernaudo, commentando
la sentenza di prescrizione per il rogo di Primavalle dove rimasero
uccisi i due militanti dell’Msi, Stefano e Virgilio Mattei.
“Questo dimostra - ha aggiunto l’ex consigliere comunale
dell’Msi -che la voglia di rimozione all’interno di An
è talmente forte che vengono dimenticate finanche tragedie
umane e metapolitiche consumatesi nel nome di quei valori, i quali,
ancora oggi, sono rivendicati da Alleanza nazionale e per i quali,
negli anni peggiori, persero la vita decine di giovani camerati”.
“Dopo che la notizia è piovuta come un macigno sui fasti
del decennale, i vertici del partito – ha proseguito Bernaudo
- hanno gridato allo scandalo addossando le responsabilità
sul ministro Castelli, il quale, ha riferito, di non aver ricevuto
sul caso alcuna “pressione” da parte dei ministri, ex
camerati. E’ paradossale che un partito di Governo, che fa della
certezza della pena uno dei punti cardini della propria azione politica,
– ha sottolineato - abbia avuto “un’amnisia”
su una storia che ha segnato tragicamente quegli anni e che appartiene,
ovvero apparteneva, a tutta la classe dirigente di oggi. Questo paradosso
è dimostrato anche da come An ha gestito con solerzia il caso
Priebke, la cui vicenda, montata a distanza di 70 anni, rimane ancora
oggi una delle anomalie del sistema giuridico italiano. A questo proposito
– ha ricordato l’esponente politico - il parlamentare
Serena, di An, per il solo fatto di voler distribuire ai suoi colleghi
un cdrom che illustrava la storia giudiziaria di Priebke, venne immediatamente
espulso da Fini, che invocando la certezza della pena per un uomo
di 90, ritenne il gesto inqualificabile e “politicamente scorretto”.”
L’ass.
Piperno propone una soluzione politica per gli autori del rogo di
Primavalle
31/01 ''Soluzione politica come in Sud Africa: indulto per i reati
di sangue e amnistia per quelli non di sangue. E' un' inchiesta pubblica
proprio come del dopo apartheid che servirebbe a fare chiarezza sugli
anni di piombo e ad arginare il nuovo terrorismo in Italia''. Franco
Piperno torna a parlare della vicenda del rogo di Primavalle e lancia
questa proposta in un' intervista al Quotidiano della Calabria, in
pubblicazione domani, che ne ha anticipato una sintesi. ''Il ministro
Castelli - ha sostenuto Piperno - deve capire che se gli altri Paesi
non concedono l' estradizione ai rifugiati politici italiani un motivo
ci sara'. Il Brasile si e' sempre rifiutato di estradare Lollo, il
terzo imputato per il rogo di Primavalle. Il rifiuto all' estradizione,
uno degli argomenti a favore della soluzione politica. Sono fatti
gravissimi, per carita', ma accaduti ormai trent' anni fa in un contesto
di acutissima emergenza e crisi sociale''.
Pietro Mancini
“Tutta la sinistra dovrebbe condannare il rogo di Primavalle”
31/01 “Adesso, ci vengano almeno risparmiate le lezioni di
Achille Lollo !” è quanto afferma l’ex sindaco
socialista di Cosenza Pietro Mancini a proposito della sentenza di
prescrizione per il rogo di Primavalle. “Dopo la beffa delle
prescrizioni delle pene, inflitte ai tre ex militanti di “ Potere
operaio “ – asserisce Mancini - condannati per il rogo
di Primavalle, dal Brasile, Lollo non solo non ha mostrato alcun pentimento
per l’ omicidio, nel 1973, dei due figli del segretario della
sezione del MSI. Ma ha voluto salire in cattedra : “ non ci
penso proprio a chiedere perdono alla famiglia dei Mattei, né
al loro schieramento politico, che continua ad alimentare un odio
viscerale nei miei confronti e dei due coimputati, Clavo e Grillo
“. Parole astiose e irresponsabili, che dovrebbero essere condannate
da tutta la sinistra, e non solo da Luciano Violante. E, forse, a
Cosenza, con nettezza, anche dall' assessore Franco Piperno... Insomma,
la sinistra dimostri, con gli atti politici, di non aver nulla da
spartire con quei settori che, memori dell' aberrante slogan "
uccidere un fascista non è reato ", continuano a considerare
Lollo e compagni non già degli assassini, bensi' gli "
autori di un atto di giustizia ".
Dalla Cdl: “Piperno
si dimetta da assessore”
31/01 ''Le dichiarazioni del prof. Piperno sono inaccettabili: il
rogo di Primavalle, come ha detto giustamente Veltroni, e' una delle
pagine piu' truci del terrorismo, dove un bambino di 8 anni e suo
fratello di 22 sono rimasti morti in ragione di un odio folle. Piperno
si dimetta subito da assessore''. A sostenerlo sono stati il leader
del centrodestra al Comune di Cosenza, Umberto De Rose, il consigliere
comunale di An, Fabrizio Falvo, e Mario Campanella, segretario della
fondazione Luigi Filosa. I tre esponenti del centrodestra fanno riferimento
ad una intervista di Piperno, ieri a 'Repubblica', nella quale, a
loro avviso, ''e' mancata una condanna forte ed energica'' dell' episodio.
''Le dichiarazioni di Achille Lollo - e' scritto nella nota - sono
disgustose - ma sono censurabili anche i tentativi del prof. Piperno
di giustificare un' azione cosi' brutale, che ha lasciato dolore.
Il dolore della famiglia Mattei e' un dolore di silenzio, ma anche
di tenacia rispetto ad un ordinamento giudiziario che mostra il suo
cinismo, ma soprattutto dinanzi al menefreghismo di chi ha lasciato
negli anni che alcuni criminali rimanessero impuniti''.
Chiarella (AN)
“Accordo possibile sul 2.5%”
31/01 ''Se la sinistra si ritrova d' accordo sulla soglia di sbarramento
al 2,5%, l' approvazione della legge e' possibile. Ma se non c' e'
un accordo preventivo, e' chiaro che noi non siamo intenzionati ad
esaminare le migliaia di emendamenti presentati dal centrosinistra.
E cosi' accadra', semplicemente, che la legge non sara' approvata''.
E' molto chiaro Egidio Chiarella, relatore della nuova legge elettorale
regionale su quanto potra' accadere oggi in Consiglio regionale nel
corso del confronto tra i vari gruppi politici sulla nuova legge elettorale
regionale. Nel documento approvato ieri sera a Lamezia Terme a conclusione
della riunione dei coordinatori regionali e dei capigruppo della Casa
delle liberta' in vista della riunione odierna del Consiglio, a proposito
della soglia di sbarramento, si parla di ''misura ottimale del tre
per cento'', ''espressione - fa rilevare Egidio Chiarella - che e'
frutto un accordo in particolare con i socialisti. Cio' significa
che c' e' un margine possibile di trattativa con l' opposizione che
potrebbe portare alla chiusura dell' accordo, riguardo la soglia di
sbarramento, al 2,5 per cento. In ogni caso, riguardo il raggiungimento
di un' intesa, noi non forzeremo piu' di tanto. Se non fosse possibile
raggiungerla, noi siamo pronti ad andare a votare con la vecchia legge
elettorale. Altri compromessi al ribasso non ne faremo''. ''Certo
- fa rilevare Chiarella - ci vuole un po' di buona volonta' da una
parte e dall' altra. Se la maggioranza s' impuntasse sul 3%, dimostrebbe
soltanto arroganza e questo non sarebbe politicamente corretto. Cosi'
come va detto che se l' opposizione mantenesse la sua posizione, la
maggioranza ritirerebbe la sua proposta di legge elettorale. Se non
ci dovesse essere l' accordo, per evitare che si blocchi il Consiglio,
con l' esame dei 18 mila emendamenti presentati dall' opposizione,
noi ritireremo la proposta di legge elettorale e si andra' a votare
con la vecchia normativa. Punto e basta. Solo che a quel punto ognuno
dovra' assumersi le sue responsabilita'. Dopodiche' andremo avanti
perche' occorre approvare alcune leggi importanti. Punto quest' ultimo
sul quale l' esito della riunione di ieri della maggioranza e' stato
molto chiaro. Le leggi che occorre approvare prima della fine della
legislatura sono quelle su bilancio, demanio marittimo, lavori pubblici,
linee guida servizi sociali ed alcune norme importanti in materia
sanitaria''. Secondo Chiarella, ''e' anche importante che la maggioranza
abbia concordato sulla possibilita' di ridurre il listino, riducendolo
a cinque consiglieri, fatto questo che potrebbe rappresentare un'
altra grande novita'. In questo senso sono in corso contatti col Ministero
dell' Interno per capire se e' possibile approvare questa specifica
riforma''. ''La riunione svoltasi ieri a Lamezia - ha concluso Chiarella
- e' stata comunque significativa perche' e' servita a fare ritrovare
alla maggioranza la necessaria compattezza. Quanto meno la Casa delle
liberta' andra' in aula con una posizione unitaria e non piu' in ordine
sparso. In caso contrario, per quanto mi riguarda, alla riunione di
oggi non ci sarei neppure andato''.
Appello dei Liberal
democratici sulla legge elettorale “No a forzature”
31/01 Il Partito dei Liberaldemocratici ha rivolto un appello al
Consiglio regionale affinche' ''non metta in atto una forzatura antidemocratica
approvando una legge elettorale sbagliata, ma pensi al bene della
Calabria e a garantire la rappresentanza di tutte le forze politiche
senza mortificare arrogantemente i partiti presenti per come e' avvenuto
con la dichiarazione di Rizza''. Il Partito dei Liberaldemocratici
si e' augurato che l' appello ''venga accolto e che vinca la dignita'
ed il senso di responsabilita' contro l' arroganza e gli interessi
personali di quanti non sono interessati alle sorti della Calabria
bensi' ai principi spartitori ed all' attaccamento alle poltrone''.
La CDL conferma
lo sbarramento al 3% per la legge elettorale
30/01 Resta confermata al tre per cento la proposta di soglia di
sbarramento formulata dalla Casa delle liberta' della Calabria per
la nuova legge elettorale regionale. La posizione del centrodestra
e' stata confermata stasera, a conclusione di una riunione svoltasi
a Lamezia Terme in vista della seduta del Consiglio regionale fissata
per domani. Seduta che ha ancora una volta al primo punto dell' ordine
del giorno l' approvazione della nuova legge elettorale. Le ultime
riunioni del Consiglio regionale dedicate all' esame della nuova legge
elettorale si sono concluse con un nulla di fatto, per il mancato
accordo tra i gruppi della maggioranza di centrodestra. Per il centrosinistra,
invece, la soglia di sbarramento da introdurre nella nuova legge deve
essere fissata al quattro per cento. Alla riunione svoltasi a Lamezia
hanno partecipato i segretari regionali di An, Forza Italia, Udc,
Nuovo Psi e Partito repubblicano, insieme ai capigruppo degli stessi
partiti. Nel documento approvato a conclusione della riunione si sottolinea
la ''necessita' di completare l' attivita' riformatrice della Regione
Calabria, che ha gia' condotto all' approvazione del nuovo Statuto,
attraverso l' emanazione della nuova legge elettorale. Le nuove norme,
in particolare, dovranno prevedere l' introduzione dello sbarramento
di coalizione nella misura del cinque per cento; l' introduzione dello
sbarramento di lista nella misura ottimale del tre per cento e la
diminuzione del premio di maggioranza, il cosiddetto listino, nella
misura di un decimo dei consiglieri regionali'' ''Sono soddisfato
- ha detto in una dichiarazione Egidio Chiarella, capogruppo di An
in Consiglio regionale e relatore della legge elettorale - per il
risultato che hanno raggiunto i partiti della Casa delle liberta'
in relazione all' approvazione della legge elettorale, all' ordine
del giorno del Consiglio regionale di domani''. ''Finalmente - ha
aggiunto Chiarella - non si va in Consiglio allo sbaraglio e la Casa
della liberta' ha trovato una sua unita' di fondo. A questo punto
saro' presente alla massima assise calabrese di domani e manterro'
il ruolo di relatore, visto che il mio appello politico e' stato accolto
in toto''. Nel documento approvato stasera a conclusione della riunione
della Cdl svoltasi a Lamezia si afferma che nel corso dell' incontro
''sono state discusse una serie di problematiche concernenti l' attivita'
del Consiglio regionale nel corso dell' ultima fase della legislatura,
impegnando a tal uopo le rispettive rappresentanze consiliari. In
particolare, a seguito di una completa disamina, si e' convenuto sull'
inderogabile necessita' di procedere all' approvazione di alcuni provvedimenti
di legge ritenuti fondamentali per lo sviluppo economico, culturale,
sociale ed occupazionale della Calabria. Si tratta di provvedimenti
che sono gia' all' esame dell' aula e che rivestono la connotazione
di snodi essenziali rispetto alla complessiva azione di governo della
Regione''.
Rizza (AN) “Deliranti
esternazioni dell’opposizione sulla legeg elettorale”
30/01 «Le deliranti esternazioni dei capigruppo di Pdci, Verdi
e Prc confermano la loro ossessione di andare alle urne senza sbarramento,
poiché, se dovesse essere approvata la legge, temono di essere
castigati dalla loro pochezza elettorale». E’ quanto sostiene
il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza, replicando
alle dure accuse mosse da Michelangelo Tripodi, Diego Tommasi e Damiano
Guagliardi. «Sorvolo sulle accuse ingiuriose nei miei confronti,
– ha aggiunto Rizza – dicendo semplicemente che i timori
da loro manifestati sono assolutamente infondati, dal momento che
tutto procederà come previsto. La volontà della presidenza
del Consiglio – ha precisato - è quella di sostenere
una legge elettorale su cui ci sia la massima convergenza da parte
delle forze politiche». Per Rizza, dunque, nessun colpo di mano;
«dopo tutto – ha detto - non si capisce a quale stravolgimento
di regole si riferiscano gli esponenti dell’opposizione, né
tanto meno a quale “sovvertimento” e a quale “golpe
elettorale”. Evidentemente – ha concluso il vicepresidente
del Consiglio - le notti sciupate per stilare i 18 mila emendamenti,
ha stravolto i loro equilibri».
Abramo (Cdl)
“Utilizzare in maniera mirata i fondi europei 2007/2013”
30/01 Una delegazione di sindaci e amministratori del Vibonese ha
avuto un incontro con Sergio Abramo, candidato per la Casa delle liberta'
alla presidenza della Giunta regionale. Abramo ha illustrato le principali
linee del suo programma politico per la prossima legislatura, sottolineando,
in particolare, ''la necessita' di utilizzare in modo piu' mirato
le annualita' di fondi europei 2007/2013, dei quali beneficera' la
Calabria. E' assolutamente necessario - secondo il candidato della
Casa delle liberta' - superare frammentazioni ed egoismi, per scrivere
un progetto omogeneo, coerente e strategico di sviluppo per la Regione.
In troppe circostanze e' prevalsa la logica degli interventi a pioggia,
senza una visione unitaria del territorio e dei suoi problemi ma anche
senza il necessario coinvolgimento delle rappresentanze locali, specie
i Comuni''. A proposito di questi ultimi, il candidato della Casa
delle Liberta', che ha citato i Pit come ''esempio di partecipazione
dal basso ai processi di sviluppo'', ha sottolineato il ruolo che
dovranno avere i piccoli Comuni, ''che spesso - ha detto - hanno percepito
la Regione come una realta' istituzionale distante, ignara dei problemi,
spesso drammatici, che si vivono nelle piccole comunita'. Da un alto
questo e' vero - ha aggiunto Abramo - ma il necessario cambiamento
dovra' comportare un' assunzione di responsabilita' anche da parte
degli enti locali, che dovranno essere aiutati a diventare i principali
protagonisti della loro crescita, esercitando un ruolo attivo nella
programmazione regionale''. Di ''assunzione di responsabilita''' Abramo
ha parlato anche quando ha affrontato i temi del turismo e dell'agricoltura,
due settori strategici per l' economia del Vibonese. ''Occorre comprendere
- ha detto a tale proposito il candidato presidente - che non e' possibile
fare turismo lungo tutti gli ottocento chilometri di costa calabrese
e che le risorse non vanno disperse in mille rivoli, ma concentrate
sui punti di eccellenza. Anche in agricoltura - secondo Abramo - occorrera'
fare bene i conti con i tradizionali concorrenti dei nostri prodotti,
valutando se e' il caso anche la possibilita' di riconvertire le produzioni
locali per vincere le sfide dei mercati.Tutto questo - ha concluso
il candidato presidente della Casa delle Liberta' - senza mai dimenticare
che i prossimi fondi europei saranno certamente gli ultimi, dopo l'allargamento
a est dell'Unione. Dunque - ha detto Abramo - la Calabria ha il dovere
di rimanere unita, mettere da parte le divisioni e i campanilismi
che tanti guasti hanno provocato in passato. La Calabria dovra' davvero
diventare una citta' di due milioni di abitanti, perche' solo cosi'
potra' vincere la sfida per il suo sviluppo''.
Colella (Psdi)
“''Chiarire e risolvere le ambiguità nella GAD”
30/01 ''Chiarire e risolvere in maniera definitiva le ambiguita'''.
E' quanto chiede alla Gad, in una nota, il vicesegretario nazionale
del Psdi, Carlo Colella. ''In Calabria - aggiunge Colella –
sediamo al tavolo della Gad, come in Puglia, in Abruzzo ed in altre
realta' regionali, ma a Roma tentennano. Il centrosinistra sa di poter
contare sul nostro apporto di organizzazione nazionale, dal simbolo
storico e con una presenza capillare e diffusa. Ma ancora, per ragioni
a noi ignote, non veniamo chiamatiagli incontri dello schieramento
di centrosinistra. E' un caso unico nella storia e che non ha precedenti:
un partito saldamente ancorato al riformismo ed alla sinistra viene
mantenuto in sala d'attesa''. ''Non siamo quindi comunque a chiedere
- prosegue Colella - il rilascio della patente di centrosinistra.
Noi abbiamo il riformismo nel sangue e la consapevolezza di contare
su un elettorato fedele. Nel caso in cui con la Gad non si raggiunga
un' intesa nazionale, le Federazioni regionali si muoveranno di conseguenza''
Chiarella (AN)
“Il partito un frutto di un continuo divenire che nasce dall’MSI”
30/01 ''Alleanza Nazionale non e' l'inizio della destra italiana,
ma e' il frutto di un continuo divenire, di una storia comune, che
nasce proprio dal Msi''. Lo afferma, in una dichiarazione sul decennale
della fondazione di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella, capogruppo
del partito nel Consiglio regionale. ''Un partito - aggiunge Chiarella
- che si evolve grazie alla forza degli ideali, della cultura e di
un comune senso di appartenenza e di identita' che si e' sempre riconosciuto
in quell' insieme di valori nei quali credo fermamente e che rappresentano
il filo conduttore dell' azione svolta dal partito nel Governo nazionale
e nelle istituzioni di ogni ordine e grado in cui la destra e' rappresentata.
Dieci anni non sono certo molti, ma in ogni caso fanno parte del processo
storico della destra italiana, che ha visto la trasformazione del
Msi in una nuova destra nazionale, sociale e partecipativa. Iniziava
cosi' un nuovo percorso che ho condiviso fin dall' inizio, quando
fui delegato a partecipare all' assemblea di Fiuggi dallo stesso presidente
Fini che, come Giorgio Almirante, aveva sempre creduto in una destra
europea. Quella famosa svolta e' stata possibile grazie al grande
spirito di sacrificio di tanti missini nel lasciare la casa paterna
e all' apertura di tante altre persone provenienti anche da diverse
esperienze politiche che hanno portato la destra italiana ad assumere
un ruolo molto piu' incisivo e a volte determinante in un contesto
politico e sociale, nazionale ed europeo''.
Le felicitazioni
di Perrelli (LD) a Nicola Adamo
30/01 ''Mi felicito per la tua meritata e doverosa riconferma e per
il tuo grande successo''. Lo scrive Tonino Perrelli, coordinatore
regionale del Partito dei Liberaldemocratici, in un telegramma inviato
a Nicola Adamo dopo la sua riconferma alla segreteria regionale dei
Ds. ''Ti sono vicino insieme a tutto il Partito dei Liberaldemocratici
della Calabria - aggiunge Perrelli - affinche' si compia il grande
balzo che la nostra regione merita, con l' invito e la preghiera di
farti portavoce anche di questa forza che qualcuno, con un atto antidemocratico
regionale, vorrebbe sminuire''.
Adamo :“Il
congresso DS consegna alla Calabria una forza capace di guidare il
cambiamento”
30/01 ''Il congresso regionale concluso ieri sera consegna alla Calabria
i Ds come una grande forza del socialismo riformista in grado di avviare
e guidare il cambiamento di cui la regione ha urgente bisogno''. Lo
afferma Nicola Adamo, rieletto ieri sera segretario regionale dei
Ds calabresi all' unanimita', con il voto di tutte e quattro le componenti
(Fassino, Mussi, Salvi e Bandoli). ''L' andamento del congresso, la
relazione, il dibattito, gli interventi di Fassino, Violante, Minniti
- dice Adamo - hanno mostrato come i Ds in Calabria siano ormai una
forza profondamente radicata, che ha superato il periodo di difficolta'
di tre anni fa, quando venni eletto per la prima volta segretario
regionale. Un partito che e' sempre piu' maturo per guidare la svolta
nel governo della Calabria. Il carattere di un socialismo riformista
si e' saputo innervare in un radicamento antico in tutta la societa'
calabrese. Sono stati superati, in larga parte, i tratti di un protestarismo
minoritario per fare evidenziare il motivo di un riformismo che non
e' elitario ma sta dentro la societa', ne capisce gli umori e cerca
di indirizzare la politica del cambiamento''. ''Per me - afferma ancora
Adamo - e' un motivo di orgoglio e di soddisfazione guidare questo
partito, ma e' anche un pungolo a fare ancora meglio, a fare cioe'
della politica di una grande forza socialista il centro di tutta l'
azione politica dell' alleanza calabrese. Questo partito si e' mostrato
maturo ed e' pronto nella sfida per le regionali d' aprile a rappresentare
insieme a tutti gli altri alleati la sponda per i calabresi che vogliono
cambiare e voltare pagina. Il nostro congresso regionale e' stato
utile anche per questo, per avere fatto venire fuori ancora una volta
la necessita' che la Calabria e' pronta per voltare pagina. Noi siamo
gia' in moto per questa campagna elettorale. Il congresso ha dato
nuova linfa ai Ds e a tutta l' alleanza di centrosinistra''.
Fabris (Udeur)
“Siamo convinti della vittoria del centrosinistra”
30/01 ''Siamo convinti della vittoria del centrosinistra alle prossime
elezioni regionali''. Lo ha detto il capogruppo al Senato dell' Udeur,
Mauro Fabris, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, dove ha
concluso i lavori del congresso regionale del partito. ''Abbiamo fatto
- ha aggiunto Fabris - un accordo quadro di legislatura a livello
nazionale fino al 2011 che prevede il nostro impegno nel centrosinistra,
con l' assicurazione del riconoscimento dei nostri rappresentanti
e dei nostri programmi''.
Borrello eletto
segretario regionale dell’Udeur
30/01 Antonio Borrello e' stato eletto segretario regionale della
Calabria dell' Udeur. L' elezione di Borrello e' avvenuta per acclamazione
a conclusione del primo congresso regionale del partito, svoltosi
a Lamezia Terme. Borrello, che in precedenza rivestiva la carica di
commissario regionale, ha espresso ''grande soddisfazione'' per l'
incarico conferitogli. ''Si tratta - ha aggiunto - di una grande responsabilita'
dopo una fase di commissariamento nell' ambito della quale abbiamo
lavorato per costruire un partito ancora piu' forte rispetto a prima.
L' investitura odierna carica di impegno e di problemi non soltanto
me, ma anche l' intera classe dirigente del partito perche' l' obiettivo
principale e' quello di dare un Governo buono e credibile alla Calabria''.
Poi Borrello ha aggiunto: ''Lavoriamo e continueremo a lavorare all'
interno del centrosinistra per garantire alla Calabria una nuova fase
politica ed un nuovo progetto di sviluppo''. ''Dal congresso regionale
dell' Udeur la nostra presenza all' interno del centrosinistra esce
ancora piu' rafforzata. Vogliamo contribuire alla vittoria della coalizione
nelle prossime elezioni regionali perche' la Calabria, dopo cinque
anni di governo del centrodestra, non ne puo' piu'''.
Nicola Adamo
riconfermato segretario regionale dei DS. Al congresso interventi
di Violante e Minniti
29/01 Nicola Adamo e' stato confermato segretario regionale della
Calabria dei Ds. La conferma e' stata decisa a conclusione del congresso
regionale, svoltosi ieri ed oggi a Lamezia Terme. Adamo ha ottenuto
l' unanimita' dei voti dei delegati presenti. Il segretario regionale,
nel suo intervento dopo il voto, ha sottolineato ''l' importanza dell'
unita' raggiunta dal partito al termine del congresso'', rilevando
come ''questa compattezza rappresenti la risultanza e l' approdo del
lavoro che abbiamo fatto negli ultimi tre anni. Un lavoro che e' merito
dell' intero gruppi dirigente regionale del partito''. ''Abbiamo messo
in campo - ha aggiunto Adamo - un progetto politico che via via abbiamo
aggiornato, discusso ed elaborato. Ma soprattutto in questa opera
di direzione che ci ha portato al risultato di oggi si sono cimentati
in molti attivamente e quotidianamente”. ''C' e' stato - ha
detto ancora il segretario regionale dei Ds - un gruppo dirigente
che ha avuto prove e momenti difficili. Dall' esterno alcuni osservatori,
che sono molto attenti a come si svolge la vita politica, ed anche
nostri competitori non aspettavano altro. Probabilmente non pensavano
che questo fosse un risultato possibile e che non fosse possibile
questa unita' e la solidarieta' compatta di questo gruppo dirigente.
Hanno guardato con sospetto, soprattutto in queste ultime settimane,
anche al modo con cui abbiamo diretto ed organizzato questa fase.
Quei sospetti necessariamente dovevano essere smentiti perche' in
campo ci sono state solidarieta', piu' disponibilita', ma soprattutto
c' e' stata la responsabilita' e la generosita' di Marco Minniti verso
questo partito e verso questa Calabria. Se le posizioni fossero state
altre non saremmo giunti alla scelta di Agazio Loiero per la candidatura
alla presidenza della Giunta regionale. La Calabria lo deve sapere.
Questo e' un valore che noi non dobbiamo disperdere. Oggi il compito
e' piu' impegnativo, ma questo mandato non e' solo a me ma a tutti
quanti noi''.
Al Congresso hanno partecipato anche il capogruppo alla camera dei
DS Luciano Violante e il coordinatore della GAD calabrese, marco Minniti.
Éer quest’ultimo Violante h avuto parole di sincero apprezzamento:
“ ''Ringrazio Marco Minniti per il suo impegno per la costruzione
dell' unita' della coalizione attorno alla candidatura di Agazio Loiero
alla presidenza della Regione Calabria'' ha detto Luciano Violante,
''in questa regione - ha aggiunto - abbiamo mostrato unita' e generosita'''.
Nel suo intervento Violante ha sottolineato come senza sicurezza non
possa esserci competitività. ''Nelle regioni in cui c' e' un
tasso alto di criminalita' non puo' esserci competitivita' se non
ci sono sicurezza e legalita'. Accanto al sostegno alle imprese ed
ai progetti di sviluppo, dunque, ci vuole un' azione durissima contro
la mafia, con la sottrazione ai criminali di tutte le ricchezze possibili
e con un' azione giudiziaria molto ferma''. ''Naturalmente, a tutto
questo - ha aggiunto Violante - si deve associare una politica di
promozione del lavoro, altrimenti e' evidente che lo Stato e' in difetto
e diventa non credibile quando mette in atto azioni solamente repressive.
In altre regioni del Paese il problema della competitivita' si coniuga
in modo diverso. Pensiamo, per esempio, a cos' e' stato il disastro
del condono fiscale per le imprese. Si e' innescato un meccanismo
grazie al quale e' stato avvantaggiato l' imprenditore che ha frodato
il fisco rispetto a quello che lo ha rispettato, che ha finito per
pagare molto di piu' rispetto a chi non ha osservato le regole. Anche
questi meccanismi mettono in discussione la competitivita'. Teniamo
presente che saremo un Paese competitivo ed appetibile per gli investimenti
stranieri solo se daremo certezza e sicurezza agli imprenditori. Questo
e' un problema che esiste in tutta Italia, ma che nel Mezzogiorno,
ed in particolare in Calabria, si accompagna a quello della lotta
contro la mafia e contro la criminalita'''. Violante si e' detto anche
colpito dagli interventi fatti ieri al congresso dei Ds dal presidente
degli industriali calabresi, Filippo Callipo, e dal presidente della
Confindustria di Crotone, Gaetano Lumare. ''Entrambi - ha detto il
presidente dei deputati dei Ds - hanno posto fortemente l' accento
sulla questione della lotta contro la mafia e contro l' usura come
elemento essenziale per lo sviluppo di una vera competitivita' in
Calabria''. Poi Violante, concludendo il lavori, ha parlato di Riformismo.
“''Il riformismo non e' un metodo, ma e' la capacita' di risolvere
concretamente i problemi dei cittadini''. ''Il riformismo non parla
della fame - ha aggiunto Violante - ma di come distribuire il pane
a chi ha fame''.
A margine della manifestazione, infine, Violante chiacchierando con
la stampa ha chiarito la posizione con i radicali: “Ci sono
le condizioni per un rapporto positivo con i radicali, ma per il raggiungimento
di questo accordo ci deve essere l' assenso di tutta la coalizione''.
''Non possiamo correre il rischio - ha aggiunto Violante - di rompere
la coalizione per raggiungere l' intesa con una forza pur importante
come i radicali, che sarebbero un soggetto nuovo all' interno del
centrosinistra. Io spero che questo accordo venga raggiunto, ma deve
essere molto chiaro. Ci sono molte cose che ci uniscono ai radicali
ed altre che ci dividono. Tra le prime penso alla questione della
liberta' della scienza, alle liberta' civili, al rispetto dell' uguaglianza
delle persone. Sono tutti temi che fanno parte sia della cultura dei
Democratici di sinistra che di quella dei radicali. Ma ci sono anche
delle cose che ci dividono. D' altra parte, se fossimo uguali staremmo
nello stesso partito. Non bisogna dimenticare, tra l' altro, che prima
la proposta di accordo era stata formulata con il centrodestra e solo
in seguito si e' ipotizzata un' intesa dei radicali con il centrosinistra.
Da questo punto di vista, dunque, ci sono degli aspetti da chiarire''.
''In ogni caso, per quanto mi riguarda - ha concluso il capogruppo
dei Ds - spero che prosegua con i radicali una serena discussione,
tenendo conto del fatto che non su tutto si potra' raggiungere un
accordo pieno. Comunque, su alcune questioni specifiche si puo' giungere
ad un progetto di cooperazione''.
Marco Minniti , responsabile del settore problemi dello Stato dei
Ds e coordinatore della GAD calabrese ha affermato nel suo intervento
che “Dobbiamo dire agli elettori che noi rivolteremo come un
calzino la Regione Calabria, una volta che ne assumeremo la guida''.
''Chiediamo - ha aggiunto Minniti - che il centrosinistra nazionale
assuma come priorita' la questione del Mezzogiorno perche' e' su questo
che si gioca la partita della consultazione regionale del prossimo
aprile. Le due parole d'ordine del centrosinistra dovranno essere
cambiamento e innovazione''. Secondo Minniti, ''il tentativo del candidato
della Casa della liberta', Sergio Abramo, e' di non parlare di cio'
che il centrodestra ha fatto nei cinque anni in cui ha guidato la
Regione Calabria. Cio' che noi dobbiamo sottolineare, invece, e' che
Abramo ed il centrodestra che ha guidato la Regione sono la stessa
cosa''.
Cesa (Udc) “Dai
sondaggi Abramo vincente in Calabria”
29/01 "Ho visto i sondaggi in una riunione di vertice, ieri
nella sede di Forza Italia, che danno il nostro candidato assolutamente
in vantaggio". L'europarlamentare Lorenzo Cesa, oggi a Vibo Valentia
per un ufficio politico dell'Udc, ha così smentito i due sondaggi
"ufficiali" finora pubblicati da "Il Quotidiano della
Calabria" che danno Agazio Loiero (centrosinistra) in netto vantaggio.
Dal sondaggio che Cesa ha consultato, invece,in Calabria sarebbe favorito
il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.
Il Comitato Abramo
replica a Fortugno: “Il nostro obiettivo è il rinnovamento”
29/01 ''L' invito dei Vescovi calabresi per un confronto sereno,
civile, responsabile e soprattutto concreto tra i due candidati alla
Presidenza della Regione non e' stato, evidentemente, compreso dal
consigliere regionale della Margherita, Francesco Fortugno, che non
ha trovato di meglio che coprire di insulti il Comitato elettorale
di Sergio Abramo, definito in maniera arrogante e sprezzante 'fantomatico'''.
E' quanto si afferma in una nota del Comitato. ''Altro che fantomatico
- e' scritto nella nota - il nostro organismo e' costituito da donne
e da uomini che perseguono l' obiettivo di un forte e radicale rinnovamento
nella vita politica della regione e che intravedono nel candidato
presidente della Casa delle Liberta' la personalita' politica capace
d' impersonare l' ansia e la voglia di nuovo che Sergio Abramo ha
impersonato con la sua opera di amministratore e di politico moderno
e attento ai problemi concreti della gente. Comprendiamo, quindi,
il nervosismo del consigliere regionale Fortugno. Un nervosismo crescente
e sempre piu' diffuso, man mano che la candidatura di Sergio Abramo
si arricchisce di nuovi consensi al di la' degli schieramenti''. Per
il Comitato pro Abramo ''sono bastati pochi giorni di campagna elettorale
per affermare la diversita' tra i due candidati. La differenza, cioe',
tra la concretezza dei programmi di Abramo e la fumosita' del candidato
del centrosinistra; la capacita' di Abramo di parlare direttamente
al cuore della gente calabrese''.
A sostegno del Comitato di Abramo è stato inaugurato il nuovo
sito ufficiale su internet. ''Uno strumento interattivo per 'dialogare'
con il candidato presidente, seguirlo costantemente nel suo tour elettorale,
ma anche il 'cervello' di una rete di comitati 'Abramo presidente'
che stanno sorgendo, spontaneamente , in tutta la Calabria'': e' il
profilo del sito ufficiale www.sergioabramo.it, in rete da ieri -
secondo quanto riferisce un comunicato - e che ha gia' registrato
un alto numero di visite. ''Nell' area news del sito - e' detto nel
comunicato - compaiono in tempo reale, nella sezione Primo Piano le
notizie, le dichiarazioni e gli interventi del candidato, e nella
sezione Agenda, i principali appuntamenti. Oltre a fornire notizie
su Sergio Abramo, sulle sue idee, sul suo modo di intendere la politica,
il sito contiene innovativi servizi, a cominciare da quello che consente
ai simpatizzanti di ricevere direttamente sul telefonino o sulla casella
di posta elettronica le notizie e gli appuntamenti piu' significativi.
Un altro servizio segnala, sempre via SMS o e mail, la presenza di
Sergio Abramo nella citta' o nel centro piu' vicino a chi si e' registrato
come simpatizzante''. ''Una novita' - riporta il comunicato - e' anche
l' area denominata 'Dai una mano!' che costituisce una sorta di 'cervello'
di una complessa rete di Comitati 'Abramo Presidente' che stanno sorgendo
in moltissimi centri della Calabria. I Comitati possono registrarsi,
in modo da accedere a tutta una serie di servizi: una pagina web a
loro disposizione, la possibilita' di scaricare materiale elettorale
o di dialogare con il candidato''. Nel comunicato si precisa, infine,
che lo staff del sito provvede, giornalmente, a girare al candidato
presidente tutte le e-mail che arrivano alla sezione ''Parla con Sergio
Abramo''.
Amendola (Ds)
“Con la candidatura Abramo, la CDL prende in giro i calabresi”
29/01 ''La maschera comincia a cadere. Il centrodestra calabrese
proponendo Sergio Abramo candidato alla presidenza della regione sta
tentando nuovamente di prendere in giro i calabresi''. A sostenerlo
e' stato il consigliere regionale dei Ds, Franco Amendola. ''Il 'nuovo'
della politica di Abramo, a giudicare dalle sue continue e convenzionali
esternazioni - ha sostenuto Amendola - altro non e' che il vecchio
e piu' retrivo modo di voler estorcere simpatie e consensi piegando
la verita' dei fatti ai propri interessi elettorali. Il candidato
Abramo, per ultimo in queste ore, ha deciso di presenziare all' inaugurazione
della Fieragricola di Lamezia Terme concedendo alla stampa una delle
sue 'perle' affermando che bisogna dare all' iniziativa un giusto
risalto, che questa deve essere valorizzata e pubblicizzata non solo
in Italia ma anche all' estero. Si tratta di frasi retoriche e prive
di sincerita'. Abramo, infatti, dovrebbe spiegare ai calabresi ed
ai lametini, in particolare, per quale ragione se queste sono le sue
convinzioni sta facendo di tutto per affossare ogni possibilita' di
sviluppo futuro della Fieragricola. L' attuale sindaco di Catanzaro,
e' bene sottolinearlo, ha inserito nel Patto territoriale un progetto,
finanziato con fondi pubblici, per la costruzione di un intero quartiere
fieristico a Germaneto che, senza troppi sforzi intellettuali, tutti
possono comprendere assolutamente in 'concorrenza' con la manifestazione
lametina. Allora Abramo deve spiegare come mai da candidato del centrodestra
vuole valorizzare la Fiera di Lamezia e da sindaco di Catanzaro sta
tentando di affossarne ogni futuro''. ''Bene, quindi, abbiamo fatto
- ha proseguito Amendola - ad inserire in Commissione, per quanto
attiene la legge regionale sul sistema fieristico, il riconoscimento
della Fieragricola e delle altre ultradecennali esistenti. Maggiore
sincerita' e meno puerile furbizia sarebbero bene accolte da colui
che si professa come il politico e l' uomo 'del fare'. Dopo questa
brutta figura non si e' fermato ed anzi ad un quotidiano locale ha
dichiarato che Catanzaro e Lamezia possono costituire un importante
nucleo centrale per la regione e che gia' in passato il suo intervento
e' stato foriero di risultati positivi per la citta' della Piana come
per il Prusst e l' 'Asse-Citta''. Peccato che Abramo dimentichi di
dire che il primo programma e' stato completamente sovvertito dai
Commissari straordinari per ragioni legate alle motivazioni dello
scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, mentre
per l' altro programma Abramo nessun merito puo' vantare per l' inserimento
di Lamezia Terme nell' 'Asse Citta'' in quanto solo ed esclusivamente
l' allora vice presidente della Regione, Giuseppe Bova, decise di
accogliere le richieste lametine, nonostante non fosse capoluogo di
provincia, per l' alta qualita' della programmazione presentata dalla
giunta di centrosinistra guidata da Doris Lo Moro''. ''Smetta, dunque
- ha concluso Amendola - il sindaco di Catanzaro di vantare meriti
inesistenti ed applichi davvero e non solo a parole quanto recentemente
la Conferenza Episcopale Calabrese ha chiesto alla politica regionale:
essere concreti nell' affermazione del bene comune. Un invito che
deve essere accolto ma che non puo' che andare di pari passo con il
rispetto della verita', primo e forse piu' alto valore per qualunque
cristiano, ovunque esso operi''.
Comitato Abramo:
“Lascia sconcertati l’intervento scomposto di Amendola”
29/01 ''Lascia a dir poco sconcertati l' intervento scomposto e ai
limiti della buona educazione con cui il consigliere regionale dei
Ds, Franco Amendola, ha commentato la partecipazione di Sergio Abramo
alla manifestazione inaugurale della Fieragricola di Lamezia Terme''.
Lo sostiene in una nota il Comitato elettorale di Sergio Abramo, candidato
della Casa delle Liberta' alla presidenza della Regione. ''Sergio
Abramo - prosegue la nota - e' stato invitato formalmente, da sindaco,
come del resto e' avvenuto ogni anno, all' inaugurazione della Fieragricola
e in quella sede ha ritenuto di fare, con pacatezza e senza alcun
intento propagandistico, le sue considerazioni sul tradizionale appuntamento
nella citta' della Piana. Considerazioni dal forte contenuto propositivo
in chiave di rapporti tra Catanzaro e Lamezia, che evidentemente hanno
colto nel segno facendo perdere la bussola al consigliere diessino.
Egli fa estrema confusione, tentando peraltro di trarre in inganno
i cittadini di Lamezia, tra due realta' profondamente diverse. Da
un lato la Fieragricola, manifestazione consolidata, di antica tradizione
e punto di riferimento per l' intera area centrale della Calabria
e dall' altro lo spazio espositivo, inserito nel patto territoriale
di Catanzaro, a disposizione di imprese e settori economico-produttivi
ma senza le caratteristiche necessarie per poter ospitare una manifestazione
di grandi dimensioni com'e' quella di Lamezia. Nel tentativo di togliere
efficacia all' incisivita' del messaggio innovatore di Sergio Abramo,
Amendola non si fa scrupolo di mistificare la verita' dei fatti neppure
sui temi del Prusst e di Asse Citta'. E' noto alla regione intera
che fu proprio la parte politica a cui Amendola appartiene e che all'
epoca governava Lamezia Terme a respingere i ripetuti inviti di Sergio
Abramo a partecipare, con Catanzaro, al Prusst. Il senso del lavoro
svolto da Abramo sui tavoli della Regione e' stato sempre quello di
dare forza produttiva e ruolo all' area centrale della Calabria, al
di la' di ogni campanilismo antico e nascente. Un impegno, quello
di Sergio Abramo, confermato successivamente quando i progetti per
Lamezia erano a rischio perche' messi in discussione dal ministero
competente''. ''Quanto ad Asse Citta' poi - prosegue la nota - Amendola
farebbe bene a raccontare la verita'. Lamezia, infatti, e' in quel
programma perche' la Regione, e con essa l' Anci, presieduta da Sergio
Abramo, concertarono l' ingresso della Citta' della Piana. Del resto,
visto che e' un consigliere regionale, Amendola dovrebbe sapere che
strumenti come Asse Citta' non sono oggetto di trattativa tra la Regione
e un singolo Comune. La smetta, dunque, il consigliere regionale dei
Ds di tentare di alimentare divisioni che tanto male hanno gia' prodotto
alla nostra regione e che non appartengono al modo con cui Sergio
Abramo ha fatto politica, svolge il suo lavoro e porta oggi avanti
la sua campagna elettorale. In Calabria, ha sempre sostenuto Abramo,
c' e' bisogno di unita' e di valorizzare le vocazioni di ciascun territorio
per uno sviluppo coerente e omogeneo''.
Lunedì
Confindustria Calabria incontra Abramo
29/01 La Confindustria calabrese, lunedi' prossimo, alle 16, incontrera'
nella propria sede Sergio Abramo, candidato del centrodestra alla
Presidenza della Regione Calabria. ''L' incontro con Sergio Abramo,
cosi' come avvenuto con Agazio Loiero - ha sostenuto il presidente
degli Industriali calabresi, Pippo Callipo - sara' improntato alla
massima collaborazione. I due incontri serviranno anche a far comprendere
che gli industriali sono disponibili a collaborare con il mondo politico
per rappresentare le problematiche dell' imprenditoria in particolare
e del mondo del lavoro in generale''. Callipo ha ribadito che ''e'
sempre piu' necessario attivare un metodo concertativo prima che le
decisioni vengano adottate, in rispetto delle esigenze di tutti e
soprattutto degli imprenditori su cui viene posta molta responsabilita'
e fiducia per lo sviluppo calabrese''.
I forzisti reggini
con Abramo, ma con riserva: “Trascurate le esigenze della provincia”
29/01 ''Ferma la critica circa il metodo adottato per la scelta del
candidato, resta comune l' impegno totale a sostenere Sergio Abramo
alla corsa verso la presidenza della Giunta regionale''. E' quanto
si afferma in un comunicato diffuso a conclusione di una runione degli
eletti, degli amministratori e dei dirigenti di Forza Italia della
provincia di Reggio Calabria. All' incontro, introdotto dal Commissario
provinciale, Nino Foti, sono intervenuti, tra gli altri, il deputato
Giuseppe Caminiti; il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele;
il consigliere regionale Gesuele Vilasi e l' assessore provinciale
Alessandro Nicolo'. Nella nota, diffusa dal coordinamento provinciale
di Forza Italia, si afferma inoltre che ''le vicende politiche, recenti
e non recenti, hanno dimostrato una evidente carenza di rispetto delle
legittime esigenze della provincia di Reggio Calabria, che essendo,
senza dubbio, ricca di potenzialita' di sviluppo dal punto di vista
economico e sociale, avrebbe meritato interventi supplementari e compensativi
da parte della politica regionale e nazionale. Lo sviluppo indicato
di alcune aree importanti, vedi ad esempio l' area di Gioia Tauro,
non ha ancora raggiunto i risultati previsti, come dimostrano gli
attuali alti indici di disoccupazione e la relativa assenza di programmazione
in merito. Risorse economiche sono state distribuite senza alcun equilibrio,
disattendendo le richieste legittime sollecitate da Comuni e Provincia.
Il partito e' stato spesso assente a livello regionale e non ha rappresentato
quel necessario punto di riferimento e di collegamento tra la base
ed i vertici. In questo senso la maggior parte delle decisioni finora
sono state assunte anche contro le indicazioni spesso reiterate degli
enti territoriali e senza la partecipazione del partito e, dunque,
della base degli iscritti. Forza Italia sembra aver rinunciato a far
valere le proprie legittime richieste, solo per senso di responsabilita'
e per mantenere unita la coalizione. Tale atteggiamento responsabile
forse e' stato equivocato dagli altri partiti che ne hanno approfittato
con prepotenza ed arroganza''. Nel documento si afferma inoltre che
''i reali rapporti di forza delle province sono stati totalmente ignorati
nelle scelte, ancora una volta indicate dall' alto, con continue prevaricazioni
a danno della provincia di Reggio Calabria e del partito, che rappresenta
nella stessa circa il 60% degli iscritti''. Il coordinamento provinciale
di Forza Italia auspica ''maggiore attenzione sul tema della centralita'
della politica e del partito; con il ripristino di metodi democratici,
con il massimo rispetto delle regole e delle decisioni assunte, nonche'
di tutte le componenti della coalizione; massima correttezza nei rapporti
tra tutti gli appartenenti al partito, riconoscendo ai responsabili
dello stesso una dovuta rappresentanza come ampia garanzia per tutti;
necessaria ed indispensabile unita' in un partito forte e rappresentativo,
con il recupero di tutte le componenti e di tutti i soggetti meritevoli''.
Nel documento si propone inoltre di ''formare un comitato elettorale
provinciale, presieduto dal commissario Nino Foti, per sostenere Sergio
Abramo, valutare le strategie e le azioni da assumere, mettere in
campo delle liste forti e candidature autorevoli e rappresentative
di tutta la Provincia di Reggio Calabria. Proponiamo al coordinatore
regionale, Giancarlo Pittelli, la creazione di un comitato elettorale
regionale per valutare tutte le dovute e necessarie strategie e determinazioni,
per predisporre un adeguato programma che tenga conto delle vere esigenze
della Calabria, valorizzando le peculiarita' e le eccellenze del territorio,
esaltandone la competitivita' nel mercato globale per uno sviluppo
endogeno e duraturo incentrato sul capitale umano e infrastrutture,
materiali ed immateriali, con espresse e precise garanzie sulle priorita'
della Provincia e sui ruoli da assumere''.
Valdo Spini rilancia
la richiesta del nome socialista per i DS
29/01 Il diessino Valdo Spini rilancia la richiesta di un nome e
un simbolo socialista per i Ds : il suo appello, sottoscritto da Bruno
Trentin, Alfredo Reichlin, Giorgio Benvenuto, Giorgio Ruffolo e Pasqualina
Napoletano, e' stato approvato dai congressi regionali di Toscana,
Lazio e Calabria. ''Spero proprio - ha commentato Spini - che questi
risultati siano confermati anche da altri congressi regionali. Del
resto, il congresso della regione Emilia-Romagna si era gia' espresso
nello stesso senso. Una cosa e' chiara, e cioe' che nella base del
partito e delle sue organizzazioni territoriali, il mettere in evidenza
l'appartenenza socialista europea dei Ds e' ormai cosa largamente
accettata e sostenuta. Tutto questo fa ben sperare per le decisioni
che assumera' in proposito il congresso nazionale, previsto per il
3, 4 e 5 febbraio. Non si tratta solo di un nome e di un simbolo ma
di una chiara espressione politica di identita' e di strategia di
fondo per il partito''.
Rizza (AN) “La
nascita di AN ha inaugurato una nuova fase nella politica italiana”
29/01 “Nel corso di questi dieci anni Alleanza nazionale si
è affermata sulla scena politica italiana, cogliendo con determinazione
la sfida della modernità e ponendosi come soggetto politico
in grado di recepire i mutamenti della società”. È
quanto ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale e presidente
provinciale di An a Crotone, on. Domenico Rizza, in occasione del
decimo anniversario di Alleanza nazionale che si sta celebrando a
Roma. “La nascita di Alleanza nazionale – ha proseguito
Rizza – ha inaugurato una nuova fase che ha ridato respiro al
panorama politico nazionale”.
"Forte della sua tradizione, An è portatrice di valori
fondanti come l’identità nazionale, la patria, la famiglia,
la giustizia, la solidarietà, la partecipazione. Valori che
sono suo patrimonio storico e culturale, e il fatto che oggi accomunano
la maggioranza degli italiani è motivo di orgoglio”.
La scelta fatta a Fiuggi per il Presidente provinciale di An “si
è rivelata vincente e ha dato modo ad un area politica importante,
che per cinquantanni ha sofferto con dignità l’emarginazione
di contribuire, in termini di idee e di proposte, alla costruzione
peraltro non ancora definita di una nuova stagione politica in italia”.
Per Domenico Rizza oggi Alleanza nazionale “è riuscita
a consolidare il suo ruolo nel territorio diventando, nel contempo,
una forza politica capace di valorizzare le proprie risorse e di aggregarle
attorno ad un progetto politico credibile, creando le basi per una
nuova classe dirigente". “Alleanza nazionale – ha
concluso il vicepresidente dell’Assemblea regionale –
rappresenta oggi il volto nuovo della politica italiana, e con la
sua identità partecipa da protagonista al rilancio sociale,
economico e culturale del Paese”.
Sculco (Margherita)
“Contro la criminalità è tempo di andare oltre
la solidarietà.”
29/01 ''In Calabria e' tempo ormai di andare oltre la solidarieta'
e di lanciare alla mafia, soprattutto in questi momenti di campagna
elettorale, dei messaggi inequivocabili'': lo afferma Enzo Sculco,
presidente provinciale della Margherita di Crotone che, in una dichiarazione,
manifesta ''piena solidarieta'' al presidente della Provincia di Crotone
e al segretario dei Ds di Vibo oggetto, nei giorni scorsi, di gravi
episodi di intimidazione. ''Con una presenza forte del crimine organizzato
- prosegue Sculco - lo sviluppo economico, ed in questo senso hanno
perfettamente ragione gli imprenditori calabresi, e' quasi impossibile.
Il centrosinistra ha le carte in regola nella lotta contro la mafia.
Ma e' indubitabile - sostiene il presidente della Margherita di Crotone
- che, viste le dimensioni allarmanti del fenomeno e la persistente
minaccia ai pubblici amministratori, occorre che si costruisca un
Patto per lo sviluppo economico e contro la mafia. Un Patto che veda
assieme, anzitutto, la Regione, il sistema delle autonomie locali,
la Confindustria ed il sindacato calabrese''. ''Un Patto per lo sviluppo
e contro la mafia - sottolinea ancora Sculco - due elementi inscindibili
nelle aree piu' depresse del Sud, da cui si desuma chiaramente che
non c'e' piu' spazio per le infiltrazioni equivoche, tendenti a utilizzare
il danaro pubblico per fini oscuri. Ne' spazio per coperture di sorta
all' interno delle amministrazioni pubbliche''.
E’ calabrese
il responsabile nazionale dei giovani dell’Udc
29/01 Il calabrese Alessandro Gallo e' stato nominato responsabile
nazionale dei giovani dell' Udc per il Mezzogiorno. Gallo fara' parte
dell' esecutivo nazionale del movimento giovanile e si occupera' anche
di Infrastrutture e Trasporti. Una delega, questa, conferitagli dal
segretario nazionale dei giovani Udc Domenico Barbuto che, ''in una
prospettiva di ristrutturazione dell' anima giovane del partito, ha
voluto affidare ad Alessandro Gallo riconoscendo in lui, gia' giovanissimo
consigliere comunale a Lamezia Terme, la persona giusta per contribuire
in maniera determinante alla crescita del movimento giovanile in Italia''.
Nel commentare l' incarico Gallo si e' detto ''onorato. Essere nominato
dirigente di un movimento nazionale giovanile con delega al Mezzogiorno
- ha aggiunto - mi inorgoglisce e mi convince sempre piu' della bonta'
della scelta fatta di restare a lavorare, disinteressatamente, nel
sud ed in Calabria, al servizio del Sud e della Calabria''.
Chiarella (AN)
“Lunedì finiranno i giochi di chi non ha voluto la legge
elettorale”
29/01 ''Lunedi', finalmente, finiranno i giochi portati avanti da
coloro che non hanno voluto una legge elettorale in Calabria. La riunione
dei segretari regionali di domani dovra' sancire una volta per tutte
la posizione della Cdl su questo provvedimento, anche se minimale,
importantissimo per la conduzione della campagna elettorale prossima''.
A sostenerlo e' stato il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella.
''Tutti sanno - ha aggiunto Chiarella - che non entrero' in aula e
mi dimettero' da relatore se avvertiro' il tentativo di lasciarmi
con il cerino in mano. Io non sono intenzionato a pagare gli errori
degli altri, visto che a fine legislatura non abbiamo ancora una legge
elettorale. Sono convinto che ci puo' essere una mediazione politica
alla luce del sole, che consenta di avere lunedi' una legge operativa,
per continuare l' attivita' legislativa fino a meta' febbraio, per
approvare leggi importanti, come il bilancio, le linee guida dei servizi
sociali, le nuove norme per i lavori pubblici e per il demanio marittimo''.
Naccarato deluso
per l’esclusione dalla riunione di maggioranza sulla legge elettorale
29/01 'Sono davvero sbalordito ed incredulo. La Casa delle liberta'
malgrado le resistenze e le perplessita' di Forza Italia, si sta comportando,
a mio parere, in maniera fortemente autolesionistica''. A sostenerlo
e stato il presidente della Commissione riforme del Consiglio Regionale,
Paolo Naccarato, che in una lettera al coordinatore regionale di Fi
ed al capogruppo regionale dello stesso partito, Giancarlo Pittelli
e Gianfranco Leone, lamenta la sua esclusione dalla riunione della
Cdl in programma domani per discutere della legge elettorale. ''Ho
appreso dai giornali di oggi - ha sostenuto Naccarato - che e' stata
indetta una riunione dei segretari regionali e dei capigruppo della
Cdl per domenica. A tale riunione, come peraltro ad altri incontri
di maggioranza che si sono susseguiti nei giorni scorsi a livello
di capigruppo, non sono stato invitato, credo a motivo delle chiare,
lineari e coerenti posizioni che sin dall' inizio ho portato avanti
in materia di legge elettorale e che evidentemente non devono essere
gradite a settori piu' intransigenti della Cdl, i quali evidentemente
ritengono di risolvere i problemi escludendo altre componenti della
stessa maggioranza, come gia' e' stato fatto con il Pri e con Liberal
Sgarbi''. ''Ho ripetutamente invitato tutti - ha proseguito Naccarato
- ad evitare laceranti e paralizzanti contrapposizioni su un tema
delicato come quello della legge elettorale e, davanti alle nostre
evidenti difficolta', di prendere almeno esempio, seppur nel rispetto
dell' autonomia di ciascuna regione dalle decisioni che hanno gia'
assunto con equilibrio e lungimiranza le maggioranze di centrodestra
del Lazio e della Puglia. Nelle settimane scorse ho gia' avanzato
tre diverse proposte su una delle quali si era gia' raggiunto, fin
dalla prima decade di dicembre, un accordo ampio anche con il placet
di Forza Italia. Poi la situazione e' cambiata. Ed oggi,dopo tante
discussioni e scontri, siamo al punto di partenza conla prospettiva
sempre piu' verosimile che non se ne faccia nulla. Per di piu', con
l' aggravante che in tal modo si sta rischiando di mandare all' aria
anche l' approvazione di importantissimi provvedimenti gia' all' ordine
del giorno, ed in primo luogo il bilancio. Mi chiedo: valeva davvero
la pena disperderci in queste infruttuose esercitazioni muscolari?
Anche se cresce in me il dubbio che taluno, irrigidendosi oltre misura
ed attestandosi su una posizione di tale intransigenza, al limite
dell' irrisione, in realta' lavori per non fare approvare nessuna
legge salvo addossare la responsabilita' ad altri. E poi siamo davvero
a tempi scaduti: mancano circa 60 giorni alle elezioni regionali e
temo che nelle prossime ore, in tema di legislazione elettorale, potrebbe
arrivare anche un alt definitivo dall' Amministrazione centrale dello
Stato''. ''Sono deluso - ha proseguito Naccarato - per come si sta
conducendo questa delicata questione, anche perche' e' andato emergendo
che qualcuno ritiene che la propria dignita' valga di piu' di quella
degli altri: da qui la pretesa di voler avere licenza di imporre prevaricando.
Eppure dovrebbe essere chiaro che in politica si vince solo quando
si persuade i propri interlocutori con valide e solide argomentazioni,
non certo coi diktat soprattutto quando si tratta di questioni che
riguardano esclusivamente la propria coscienza e la propria cultura
democratica. Un vero peccato, che sta rischiando di trasformarsi in
un autogol ed in una debacle per l' intera Cdl. Sinceramente, la speranza
che intervenga un operoso ravvedimento e' sempre in me viva, ma l'
ottimismo della volonta' che sempre contraddistingue la mia azione,
di fronte a come si stanno susseguendo le vicende politiche, sta lasciando
sempre piu' il passo al pessimismo della ragione. Naturalmente non
partecipero' alla tardiva riunione di domenica, anche per togliere
dall' imbarazzo qualcuno che vedrebbe con una certa insofferenza rappresentate,
attraverso me, posizioni che legittimamente osteggia e combatte duramente''.
''Spero soltanto caro Pittelli, dico in primo luogo a te - afferma
Naccarato nella lettera - ma anche al mio amico Leone che gia' ha
dimostrato prudenza in varie fasi di questa vicenda, che domenica
si possa trovare una via d' uscita dignitosa che sblocchi la situazione
e che soprattutto si riparta dal rispetto delle differenti posizioni
che sono emerse all' interno della Cdl, si recuperi in primo luogo
l' unita' della coalizione, e non si indulga piu' nella tentazione
di voler inopinatamente far passare in Aula una legge elettorale iniqua,
per di piu' lacerando definitivamente la coesione della maggioranza
con il voto determinante di qualche 'single' dell'altro schieramento''.
Pezzimenti (Liberal)
“Stravolte le regole con il nuovo odg sulla legge elettorale”
29/01 ''La nuova formulazione dell' ordine del giorno disposta da
Rizza, presidente di turno del Consiglio regionale, mi ha lasciato
sbigottito. Il gruppo regionale che rappresento si e' chiesto: come
si puo' pensare di violare impunemente le piu' elementari procedure
di legalita' regolamentari, in special modo in un procedimento legislativo
di particolare delicatezza quale quello relativo alla nuova legge
elettorale regionale? Siamo in presenza di un tentativo di stravolgimento
delle piu' elementari regole di garanzia democratico-costituzionale''.
Lo ha sostenuto Giuseppe Pezzimenti del gruppo Liberal Sgarbi. ''Potrebbero
esserci delle responsabilita' gravi in tali comportamenti - ha proseguito
Pezzimenti - che fanno scadere la fiducia, sempre minore, che i cittadini
nutrono nei confronti delle istituzioni. Insistere per imporre lo
sbarramento in ogni modo e maniera significa voler mortificare la
dignita' degli elettori Calabresi. Il Gruppo Liberal-Sgarbi e' dell'
opinione che non ci sono piu' le minime condizioni a garanzia per
proseguire correttamente all' esame della legge elettorale. Il procedimento
legislativo piu' tosto che ineccepibile risulta invece essere inficiato
irrimediabilmente da gravi errori di procedura''. ''Sia chiaro - ha
concluso Pezzimenti - che se si volesse a questo punto portare fino
in fondo tale impostazione, valuteremo la possibilita' di denunciare
in tutte le sedi politiche ed eventualmente anche giudiziarie tali
irresponsabili comportamenti. Registriamo purtroppo una ingloriosa
conclusione di un processo legislativo riformatore del Consiglio regionale
dalla quale ci sentiamo estranei. Piu' tosto che cimentarsi in infruttuosi
tentativi sarebbe stato opportuno accettare la proposta presentata
da Naccarato che rappresentava la sintesi di un consenso largamente
condiviso anche da gran parte dei Consiglieri regionali del centrosinistra''.
Protesta dei
gruppi dei Verdi, Rifondazione e Pdci contro il nuovo odg sulla legge
elettorale
29/01 In una nota congiunta dei gruppi consiliari dei Verdi, Rifondazione
e Pdci si evidenzia la protesta contro la nuova formulazione dell’OdG,
aproposito della legge elettorale , disposta dal Presidente di turno,
on. Domenico Rizza. “E’ un gravissimo e inaccettabile
atto di SOVVERTIMENTO totale del rispetto minimo delle regole statutarie,
regolamentari e normative” dichiara la nota. “Tale inqualificabile
atto – continua il comunicato - che fa sparire dall’OdG
il progetto di legge sulla base del quale si è già conclusa
la discussione generale, si configura come un vero e proprio tentativo
di colpo di mano, ai danni della legalità e della democrazia.A
questo punto cessa definitivamente ogni ipotesi di poter proseguire
nell’esame della nuova legge elettorale per le gravi violazioni
che si vogliono perpetrare e di cui si porta interamente la responsabilità.Annunciamo
che, qualora si dovesse consumare questo vero e proprio “golpe
elettorale” , ci rivolgeremo immediatamente al TAR a tutela
della democrazia ed annunciamo, altresì, di avere già
dato incarico ai nostri legali di valutare anche eventuali profili
di carattere penale.E’ uno scaldalo l’ossessiva prepotenza
che si consuma ai danni dei calabresi per cui, a questo punto, diciamo
definitivamente BASTA!”. Il comunicato porta quindi la firma
dei consiglieri Michelangelo Tripodi, Diego Tommasi e Damiano Guagliardi.