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Notizie di Politica
dal 29/1 al 4/2

 

Sondaggio di Piepoli sulle regionali: 4 CDL ,6 GAD e 4 incerte. La Calabria tra le incerte

04/02 Quattro regioni al centrodestra, 6 al centrosinistra e 4 incerte: Lazio, Abruzzo, Calabria e Liguria. Questo il quadro dell'esito del voto alle prossime regionali secondo l'istituto Piepoli che ha realizzato un sondaggio sulle intenzioni di voto. Secondo lo studio, le quattro regioni sicure al centrodestra sarebbero: Piemonte, Lombardia, Veneto e Puglia. Le sei al centrosinistra sarebbero: Emilia, Toscana, Marche, Umbria, Basilicata e Campania. Tra le quattro incerte, un ruolo chiave lo avrebbe il Lazio. ''Chi ha vinto nel Lazio - ha detto il presidente dell'istituto, Nicola Piepoli, - ha vinto la partita. Dal Lazio dipendono le sorti del governo l'anno venturo''. Dividendo le quattro regioni che al momento risultano 'incerte' due al centrodestra e due al centrosinistra, in termini puramente probabilistici, si arriverebbe ad avere 8 Regioni al centrosinistra e 6 al centrodestra. ''Vincerebbe cosi' il centrosinistra - ha osservato Piepoli - ma, in ogni caso, non si avrebbe una vera sconfitta della destra poiche' le grandi regioni rimarrebbero in mano a quest'ultima''. ''Il sondaggio - ha aggiunto il presidente dell'Istituto - e'stato realizzato non tenendo conto delle possibili alleanze dei Radicali. Se questi entrano nella competizione elettorale spostano due regioni dalla parte ovviamente in cui si pongono''. Piepoli ha ribadito che ''chi vince nel Lazio ha vinto la partita indipendentemente dal conteggio delle Regioni assegnate al centro destra o al centro sinistra''. La scesa in campo della Mussolini, secondo Piepoli, crea, per l'attuale presidente in carica del Lazio, Francesco Storace, ''una grande incertezza. Storace senza la discesa in campo della Mussolini, che potrebbe valere un 4%, vincerebbe nettamente'' Il sondaggio presentato oggi sulle intenzioni di voto degli italiani in vista delle regionali del 3 e 4 aprile, ha ricordato Piepoli, viene presentato a -58 giorni dal voto. Ed ecco l'analisi regione per regione: Nel Piemonte la giunta attuale e' di centro destra e la tendenza, piuttosto marcata, vede vittorioso, secondo il sondaggio, il centrodestra. In Liguria c'e' una giunta di centrodestra e la tendenza e' incerta. Da alcuni sondaggi la tendenza risulta lievemente rafforzativa per il presidente in carica ma l'assoluta incertezza deriva dalla assoluta parita' delle quote del partiti. La Lombardia, ha detto Piepoli, ''non ha storia, e' una regione senza storia. Potrebbe essere senza storia nella configurazione dei partiti attuale, con la Lega in maggioranza ma anche con la Lega all'opposizione. Il differenziale tra destra e sinistra e' tale che al momento e' incolmabile. A meno che - ha detto scherzando Piepoli - qualcuno non uccida il presidente Formigoni, cosa che non ci auguriamo. L'unico modo per eliminare il centrodestra in Lombardia potrebbe essere quello di far fuori il capo del centrodestra in quella regione, non ci sono alternative. Anche dopo aver fatto la brutta figura di dover rinunciare a fare la sua lista, Formigoni non ha perso un solo voto''. Nel Veneto attualmente c'e' il centrodestra e si confermerebbe la Cdl. Anche se i radicali andassero col centrosinistra, il Veneto rimarrebbe probabilmente in mano al centrodestra. Situazione opposta per Emilia Toscana e Marche che si confermano al centrosinistra: il differenziale e' tale che la probabilita' di attaccare il centrosinistra e' molto remota per la Cdl. Per il Swg, ha ricordato Piepoli, il Lazio va al centrosinistra, ''io credo invece vi sia una equa probabilita'. L'attuale centrodestra potrebbe vincere con l'azione porta a porta e buoni candidati. Data l'importanza del Lazio, la Cdl dovrebbe battersi fino all'ultimo per ottenerlo. La Mussolini - ha ribadito Piepoli - rappresenta un vero e proprio pericolo per Storace perche', in termini di intenzioni di voto, e' superiore ai voti di lista''. In Abruzzo la Cdl e' incerta, con un distacco di 2 punti tra i due schieramenti. ''In Abruzzo - ha affermato Piepoli - il presidente della Regione, Giovanni Pace, che e' un galantuomo, ha problemi di comunicazione''. Ci sono poi Umbria, Basilicata e Campania che rimarrebbero secondo lo studio, in mano al centrosinistra. L'Umbria per storicita' presenta un differenziale pressoche' incolmabile tra destra e sinistra; Basilicata perche' il presidente ha governato bene secondo l'opinione pubblica, ''e questo giudizio positivo rappresenta una eccezione in Italia'', in Campania l'attuale governatore, Bassolino, ''e' un comunicativo, un vincente''. E, secondo Piepoli, l'assenza di un candidato per la Cdl in Campania, non determina alcun cambiamento. ''Antonio D'Amato ha commissionato un sondaggio - ha osservato Piepoli - ha visto che avrebbe perso e ha rinunciato. Se io fossi stato il consulente di D'amato gli avrei dato gli strumenti per vincere'', anche perche', per il sondaggista, la popolazione campana puo' mutare con facilita' opinione. La Puglia e' attualmente governata dal centrodestra e il sondaggio di Piepoli lo da' ancora saldamente al centrodestra. ''L'opinione pubblica di centrosinistra - ha detto Piepoli - si e' compattata su Vendola molto piu' di quanto si sarebbe compattata sul suo avversario, pressoche' sconosciuto. Quindi, Vendola, per le primarie, e' stata la persona giusta'', ma nonostante questo, secondo Piepoli, chi e' incerto non votera' un gay e un comunista: ''Sugli incerti Vendola, secondo i nostri calcoli, non fa presa anche se comunica molto bene, si presenta bene e in tv buca il video. E Fitto, l'attuale presidente in carica, ultimamente ha leggermente rafforzato la propria immagine''. In Calabria c'e' attualmente il centrodestra e il sondaggio da' la regione incerta. ''Loiero - ha spiegato Piepoli - e' l'unico tra i vari candidati che conosce bene il territorio, il suo avversario Abramo, e' molto popolare ma solo a Catanzaro, non attecchisce sul resto del territorio. Noi supponiamo che il territoriale doc possa vincere, ma sulla base della ricerca il quadro e' ancora incerto''. Infine, il peso dei radicali: se questi stringono un patto con la destra, la competizione potrebbe finire 8 a 6 per la sinistra. Altrimenti, se passano con la sinistra, il risultato sarebbe 10 a 4. ''Ma - ha concluso Piepoli - i nostri calcoli sono solo probabili''.

I partiti minori della GAD riuniti “Il nostro apporto non può essere considerato scontato”

04/02 L' apporto elettorale dei partiti minori e dei movimenti a favore della coalizione di centrosinistra in occasione delle prossime consultazioni per la Regione Calabria non puo' essere considerato scontato. A sostenerlo sono stati i partiti e i movimenti minori della Gad calabrese al termine di una riunione convocata per fare il punto della situazione politica alla luce dell' approvazione di una nuova legge elettorale che impone uno sbarramento del 4% per le liste. Il comunicato e' stato firmato congiuntamente da Comunisti italiani, Democrazia Calabrese, Governo Civico, Idv, Liberal Sgarbi, Partito pensionati, Patto liberaldemocratici, Progetto Calabrie, Psdi, Repubblicani Europei e Verdi. Rifondazione comunista non ha partecipato perche' i propri rappresentanti erano impegnati in un' altra riunione, ma, secondo quanto e' stato riferito, e' sulla stessa posizione degli altri. Nel corso della riunione i rappresentanti dei partiti, e' scritto nel comunicato, ''hanno rimarcato le pesanti responsabilita' ricadenti sul governo di centrodestra nel perseguire interessi lesivi della democrazia, ma hanno anche stigmatizzato con decisione le gravi responsabilita' di una parte del centro sinistra che ha contribuito in maniera determinante a rendere possibile l' approvazione di una legge elettorale liberticida''. ''Cio' stante - e' scritto nella nota - i medesimi, anche alla luce di alcune inspiegabili inerzie, ritengono che il loro apporto elettorale non possa essere considerato scontato a favore della coalizione di centrosinistra e, pertanto, appare inevitabile pensare che un siffatto comportamento debba necessariamente portare ad una riflessione politica complessiva sul ruolo che i cosiddetti minori, coscienti della loro forza determinante, intendono esercitare nell' imminente campagna elettorale''. I rappresentati dei partiti e movimenti presenti hanno anche rilevato ''che per la prima volta nella storia dei paesi democratici viene approvata una legge che pone contemporaneamente un premio di maggioranza ed uno sbarramento, con grave danno alla espressione e circolazione delle idee ed alla partecipazione attiva in un organismo legislativo delle diverse culture emergenti nella societa' calabrese''. I partecipanti alla riunione si sono autoconvocati per lunedi' prossimo a Lamezia ''dove certamente - conclude la nota - registreranno la presenza di altri partiti che condividono la loro democratica impostazione''.

Comitato Abramo: “Alleanza GAD è incoerente”

04/02 ''Domani a Falerna i Verdi della Calabria terranno una importante assise programmatica che sara' presieduta dal senatore Maurizio Pieroni. La presenza nella nostra regione del senatore Pieroni, illustre personalita' dell' ambientalismo, ci consente di riprendere il discorso sull' incoerenza politica e programmatica della Gad''. E' quanto scritto in una nota del comitato elettorale del candidato alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. ''Un' alleanza - e' aggiunto nella nota - che viene faticosamente messa in piedi solo su un' esigenza elettorale, accogliendo le piu' disparate posizioni. Se i Ds e la Margherita ci hanno abituati ai repentini cambi di giudizio sulle persone e sui soggetti politici, dai Verdi, di cui ovviamente rispettiamo la collocazione, ci aspettiamo ben altra coerenza. E proprio dal senatore Pieroni, chiamato a presiedere l' assise calabrese, ci aspetteremo una parola chiara sulla presenza nella Gad del prof. Aurelio Misiti. In particolare, vorremmo sapere se il senatore Pieroni ritiene ancora valido il durissimo giudizio che egli espresse sul prof. Misiti, nel 1999, durante il governo D' Alema, e che e' ancora consultabile su internet''. ''Ci auguriamo - prosegue la nota - che qualcuno informi il senatore Pieroni che il prof. Misiti e i suoi amici si apprestano ad entrare nella stessa coalizione dei Verdi, attraverso l' ennesima 'beatificazione', dopo Covello, Crea e Nistico', benevolmente concessa dal candidato presidente della Gad. Vogliamo infine ricordare agli amici del candidato presidente della Gad, che si sono detti felici dell' arruolamento in atto, che fortissime perplessita' sui patti stretti in questi giorni sono state espresse, proprio in queste ore, da Progetto Calabrie, che ha parlato di 'sfrontate provocazioni' e di 'fenomeni di malcostume', dagli stessi Verdi, dal Partito dei Comunisti Italiani che ha addirittura minacciato una propria candidatura autonoma''. Il consigliere regionale della Lombardia, Carlo Lio, nato a Castiglione Casentino e da molti anni esponente di Forza Italia, intanto, ha incontrato Sergio Abramo. Lio, che si trova in Calabria per alcuni impegni, ha raggiunto Abramo a Mangone, nel corso del suo giro elettorale nella valle del Savuto, partecipando all' incontro pubblico svoltosi nel pomeriggio. Lio, secondo quanto riferito in una nota, ha voluto prendere la parola sottolineando la ''grande valenza'' della candidatura di un Sindaco che ha gia' dimostrato di ''saper fare'' e di avere le idee chiare per lo sviluppo della Calabria. Lio ha anche offerto la sua disponibilita' per rafforzare i legami tra la Calabria e la Lombardia, regione che ospita migliaia di nostri corregionali.

Barile (CDl) “E adesso riduciamo i costi della politica”

04/02 “E’ adesso riduciamo i costi della politica!”. Comincia così il manifesto che il coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile, ha realizzato e farà affiggere nei prossimi giorni sui muri dell’intera provincia. Un manifesto, indirizzato ai cosentini, che plaude al varo della legge elettorale e auspica, ora, la riduzione dei compensi a membri e collaboratori dell’Assemblea regionale. Barile, dunque, dopo una prima, positiva, reazione, torna ancora sul tema con un manifesto di sostegno alla maggioranza che ha approvato la riforma. Sfumato e con sfondo azzurro, è stato riprodotto a tutto campo il numero quattro, il limite che i partiti debbono raggiungere per eleggere un loro rapprentante a palazzo Campanella. “Con lo sbarramento al 4 percento, - scrive Barile nel manifesto – la Calabria fa un salto di qualità in direzione della governabilità e della stabilità politica”.
Una stabilità generata da “nuove regole che impediscono il proliferare di sigle politiche” e che invece, “tutelano i veri interessi dei calabresi”. Il capogruppo del “Misto” alla Provincia, guarda avanti con fiducia e lancia un messaggio al nuovo Consiglio che sarà eletto il prossimo 4 aprile: “Adesso – sottolinea il leader della Cdl – il processo riformatore deve compiersi a cominciare dal taglio degli stipendi dei Consiglieri regionali e dei loro collaboratori”. Secondo Mimmo Barile questo è un segnale di buon senso inequivocabile che sarà apprezzato dai cittadini calabresi come una “prova di sensibilità istituzionale”.

Bevacqua (Margherita) replica a de Rose: “Loiero non deve nessuna spiegazione”

04/02 “A De Rose Agazio Loiero non deve spiegare proprio nulla. Se vuole capire la posizione del centrosinistra sul Ponte e' invitato a collegarsi al sito della Margherita calabrese, al massimo possiamo suggerirgli l'indirizzo internet. La' trovera' il documento programmatico, approvato dall'assemblea dei grandi elettori e dai partiti che compongono la coalizione, e potra' leggere come la pensiamo sul problema della realizzazione del Ponte sullo Stretto''. Lo afferma Mimmo Bevacqua, coordinatore della Margherita in provincia di Cosenza e assessore provinciale, che replica ad alcune affermazione di Umberto de Rose, capogruppo della Cdl nel Consiglio comunale di Cosenza. ''Sullo sconcerto che De Rose dice di provare circa il passaggio al centrosinistra di autorevoli esponenti della Giunta Chiaravalloti - aggiunge Bevacqua - si prepari e si tenga ben forte: durante la campagna elettorale dovra' ingoiare altre importanti defezioni, di donne ed uomini che abbandonano il centrodestra perche' disgustati da una politica inconsistente, che ha affossato la nostra Regione. ''Per tutti - prosegue l'esponente della Margherita - vada a rileggersi le motivazioni addotte dall'onorevole Dorina Bianchi, quando ha ritenuto di lasciare la CdL. Abramo parlera' pure alla gente, ma registriamo solo scarsi risultati, invece Agazio Loiero vede crescere quotidianamente intorno a se' il consenso di tanti cittadini, come crescono le liste che lo sosterranno alle prossime elezioni regionali. De Rose - conclude Bevacqua - cerchi invece di chiarire com'e' possibile conciliare le sue affermazioni quando dice '...alcuni dei tanti errori politici commessi da Chiaravalloti, che per il resto, e' stato un buon Presidente...' tanto buono, aggiungiamo noi, da non essere stato ricandidato''.

Abramo chiede di inserire il Tessile di Castrovillari nella legge 181

04/02 Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione Calabria, è intervenuto nuovamente presso il viceministro dell'economia, Gianfranco Miccichè, e il sottosegretario alle attività produttive, Pino Galati, per chiedere l'inserimento del comparto tessile di Castrovillari nei programmi della legge 181/89 sulle aree in stato di crisi. La decisione definitiva del Cipe è attesa per la fine di febbraio. ''Tale provvedimento - ha detto Abramo nell'incontro avuto ieri a Castrovillari con gli amministratori del Pollino e della Valle dell'Esaro - consentirà di operare una riconversione dell'apparato industriale di ''Cammarata'' e di rilanciare la presenza industriale nel Comprensorio''.

Lettera aperta di Progetto Calabrie a Loiero “Bisogna scoraggiare il trasformismo”

04/01 Con una lettera aperta al candidato alla Presidenza della Regione Calabria per il centrosinistra, Agazio Loiero, 'Progetto Calabrie', mette in risalto ''quel che e' accaduto in Consiglio Regionale e che denuncia lo scadimento della vita politica ed istituzionale in Calabria. Preminente e' la responsabilita' delle destre, che hanno confermato una persistente, pericolosa, vocazione autoritaria. Ma non e' privo di colpe neanche il centrosinistra''. ''In un sistema di tipo presidenziale e con premio di maggioranza, lo sbarramento al 4% - dice Progetto Calabrie - e' del tutto ingiustificato, stravolge i criteri della stessa legge Tatarella (governabilita' e rispetto delle minoranze), impoverisce il nostro gia' debole tessuto democratico. Esso tende a sovvertire la prospettiva di un ricambio politico, maturo nell'orientamento dell'elettorato e, assieme a te, colpisce direttamente i gruppi minori. Le motivazioni addotte sono risibili e false. Infatti, i monogruppi sono stati la conseguenza non del sistema elettorale, quanto di rapporti consiliari degradati, in violazione del regolamento. In realta' si e' voluto portare un attacco premeditato al centrosinistra, che e' apparso, anche in questa occasione, incerto, ambiguo, diviso'.Il nostro timore - spiega Progetto Calabria - e' che non si abbia piena consapevolezza del danno subito e dei rischi connessi, sia sul piano elettorale che politico. Sarebbe stata necessaria una immediata riunione dell'alleanza per fugare sospetti, rispondere unitariamente all'attacco e organizzare le nuove, possibili forme di partecipazione alla competizione elettorale. Ma la nostra richiesta non ha avuto accoglimento e la questione e' stata assunta, di necessita', dai partiti minori, minacciati nella loro stessa esistenza. In questo contesto, il giorno dopo lo sbarramento, abbiamo letto come una sfrontata provocazione la notizia che il tuo partito ha deciso di candidare a Reggio Calabria l'On. Domenico Crea per 'dare alla Calabria un nuovo volto!''. ''Noi ci rendiamo conto che la crisi del centrodestra libera forze deluse, che sarebbe sbagliato respingere. Ma non possiamo tacere che la prospettiva della sconfitta accentua nello stesso tempo fenomeni di trasformismo e transumanza, che dobbiamo scoraggiare e combattere, se vogliamo preservare un profilo etico essenziale al risanamento e al rinnovamento della Calabria. Comportamenti disinvolti, tolleranze ed inquinamenti del sistema politico generano d'altra parte crescente imbarazzo, lontananza dai partiti e dall'impegno politico. Ci permettiamo di chiederti, pertanto, di dire una parola chiara e rassicurante rispetto ai fenomeni di malcostume e ai tentativi di riciclaggio in corso, delineando, invece, una proposta politico - programmatica su cui incentrare la competizione con le destre per portare il centro-sinistra al successo. Pregandoti di considerare seriamente la sofferenza degli elettori che in noi si riconoscono e la nostra determinazione a rifiutare derive degradanti del costume pubblico - conclude Progetto Calabria - ti salutiamo con cordialita'''.

Bartoletti (FI) “Misiti non ha mantenuto le promesse per i contributi del 2002”

04/02 ''Grazie alle promesse non mantenute dell' allora assessore regionale ai lavori pubblici, Aurelio Misiti, 150 comuni della Calabria hanno fatto causa alla regione perche' aspettano i contributi per l' ondata di maltempo del 2002''. A sostenerlo e' stato il segretario provinciale di Forza Italia, Sergio Bartoletti. ''E' una notizia che ho appreso stamattina - ha aggiunto Bartoletti - e che mi ha molto rattristato, anche perche' pensavo che il prof. Misiti tenesse fede a quanto dice nei documenti dell' associazione che presiede, parlando di nuovo modo di governare. Mi auguro che si possano sanare i gravi errori commessi da Misiti e mi chiedo come potra' il centrosinistra mettere insieme l' Uomo del Ponte, i Verdi e Rifondazione Comunista''.

I RDB-CUB dei Vigili del Fuoco invitano a non votare la Margherita

04/02 L' assemblea dei vigili del fuoco della Calabria aderenti alla Rdb-Cub ha deciso di invitare, nella prossima campagna elettorale regionale, gli appartenenti al corpo a non votare i candidati della Margherita a partire dalla presidenza. Gli appartenenti alla Margherita, secondo quanto riferito in una nota della Rdb-Cub, sono accusati di ''essere stati sostenitori insieme all' attuale governo di centrodestra della legge dove i vigili del fuoco vengono inserti nel comparto di contrattazione pubblicistico insieme alle forze di polizia. Questo cambiamento - prosegue la nota - oltre a colpire direttamente i lavoratori vigili del fuoco che stanno subendo uno sconvolgimento per cause innaturali, avra' conseguenze anche sulle attivita' di prevenzione e previsione del territorio che giornalmente vengono svolte tra la gente''. L' assemblea ha anche deciso ''di aprire il confronto con i rappresentanti politici locali anche in previsione delle prossime elezioni regionali, proseguendo con iniziative di lotta a livello regionale e rilanciare ulteriori incontri con la popolazione per spiegare meglio come queste modifiche influiranno negativamente nella societa'''.

La DC si schiera con Loiero

04/02 La ''Democrazia Cristiana'' che fa capo a Giuseppe Piazza, in Calabria, in vista delle prossime elezioni regionale si ''schiera con il candidato del centrosinistra Agazio Loiero''. A darne notizia in una nota Libero Alessando, Roberto Previte e Graziella Duca Arcuri.

I Liberal democratici con proprie liste in Calabria a sostegno di Loiero

04/02 Dopo l'approvazione della nuova legge elettorale il Patto dei Liberaldemocratici, in una nota, conferma che in occasione delle elezioni regionali sara' presente con proprie liste in tutte e cinque le province a sostegno del candidato presidente del centrosinistra, Agazio Loiero. La decisione e' stata assunta nel corso della consulta nazionale del partito su proposta del coordinatore regionale della Calabria, Tonino Perrelli. La presenza con proprie liste nelle cinque province calabresi e' finalizzata a ''scongiurare uno sciacallaggio da parte di alcuni partiti nei confronti di altri definiti ingiustamente minori''.

Loiero “Il blocco della A3 e l’abbandono del sud, un boomerang per il Governo”

04/02 ''La politica di totale abbandono del Mezzogiorno, portata avanti dal Governo, si sta rivelando un boomerang, come dimostrano i sondaggi che circolano in questi giorni, secondo i quali il blocco della A3 avrebbe determinato la caduta libera del gradimento verso Berlusconi''. Lo afferma Agazio Loiero, deputato della Margherita e candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrosinistra. ''La vicenda dell' A3 - sostiene Loiero - e' stata l' ennesima dimostrazione dell' improvvisazione e dell' imperizia con cui l' esecutivo gestisce i problemi, provocando disagi e danni alla popolazione. Gia' nei giorni scorsi la Margherita aveva denunciato, con un dossier di duecento pagine, le responsabilita' del governo nel blocco della Salerno-Reggio Calabria''. Per Loiero ''i numeri in possesso del premier confermano che le promesse non mantenute nel lungo periodo si ritorcono contro chi le fa. I calabresi e gli italiani abbandonano Berlusconi perche' lui per primo li ha abbandonati''.

Laratta (DL) “Senza sviluppo non può esserci competitività”

04/02 ''Non ci puo' essere sviluppo in Calabria se le nostre imprese non saranno messe nelle condizioni di essere competitive'': lo ha sostenuto Franco Laratta, vicesegretario regionale della Margherita e componente del Dipartimento Mezzogiorno del partito che stamani a Cosenza ha incontrato un gruppo di imprenditori e di operatori economici. Nel corso dell' incontro, riferisce un comunicato, sono state messe in evidenza le necessita' e priorita' del mondo economico e produttivo: su tutte la difficolta' di stare sul mercato, l' eccessivo costo del denaro che in Calabria e' piu' del doppio delle regioni del nord, le difficolta' nei collegamenti, la mancanza di servizi efficienti e di infrastrutture moderne, l' usura e la criminalita' organizzata. ''L' accesso al credito, il costo del denaro, le infrastrutture e la lotta alla criminalita - ha sottolineato Laratta - saranno al centro dell' azione di governo della nuova Giunta regionale''. Per il vicesegretario regionale della Margherita, ''la burocrazia farraginosa e immobile penalizza le attivita' e ritarda ogni procedura. Abbiamo la necessita' di snellire i percorsi, di eliminare i tempi morti, di dare certezze agli imprenditori che investono. Oggi non e' cosi', e questo frena la crescita e lo sviluppo delle imprese, quindi gli investimenti e la nuova occupazione''. ''E' la debolezza della classe politica regionale - ha detto ancora Laratta - che provoca i gravi ritardi burocratici, la mancanza di una strategia di sviluppo, la totale assenza di programmazione. Piu' debole e poco autorevole e' la politica e piu' incontrollabile e' la struttura amministrativa. Meno si fa programmazione e piu' si sviluppa incertezza e debolezza nel mercato. Il dramma - ha concluso Laratta - e' che le casse della Regione sono piene di fondi comunitari che non vengono utilizzati. E quando vengono impiegati lo si fa cosi' male che questi non producono alcun beneficio alla crescita della nostra Regione''.

Tripodi (PDCI) “La legge elettorale è l’autoconservazione del ceto politico fallimentare”

04/02 ''La conseguenza di questa legge, che non ha eguali, in tema di sbarramento, in nessuna altra regione a statuto ordinario d' Italia, e' l' autoconservazione di questo ceto politico fallimentare''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale del Pdci e capogruppo alla Regione, Michelangelo Tripodi, in relazione alla nuova legge elettorale. Tripodi, che insieme ed il segretario provinciale di Reggio Calabria, Enzo Infantino, ha incontrato stamani i giornalisti, ha voluto mettere chiarezza sulla vicenda negando che la legge e' passata perche' Pdci e Verdi hanno rifiutato il confronto su un' ipotesi del 2,5%. Una tesi definita ''una montatura ai danni dei partiti minori, gli unici, ad opporsi veramente all' approvazione di una legge liberticida. Lo dimostra - ha aggiunto Tripodi - il risultato che ha avuto un emendamento presentato da Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani, per l' introduzione di uno sbarramento del 2,5%, bocciato grazie ai voti determinanti di Domenico Crea, e Vincenzo Cesareo, due candidati eletti nel centrodestra, ed in procinto di transitare nel centrosinistra''. ''Lo sbarramento - ha aggiunto Tripodi - non e' stato nemmeno motivato politicamente, mentre e' stato tirato fuori come strumento per contrastare il proliferare dei monogruppi. Fenomeno che in Calabria si e' manifestato in questi termini, non a causa della legge elettorale, come e' stato erroneamente detto, ma grazie alle forzature introdotte al regolamento nel 2000 e nel 2001 proprio da questa maggioranza. In Calabria i monogruppi sono sempre esistiti secondo regole stabilite nello Statuto del 1970, ma solo per quelle forze che avevano una rappresentanza parlamentare, proprio come i Verdi o i Comunisti italiani e Rifondazione Comunista''. ''Non si spiega, quindi - ha proseguito Tripodi - l' atteggiamento del Nuovo Psi che non ha rinunciato al suo monogruppo ottenuto solo alle modifiche al regolamento. Il vero obiettivo di questa legge e' un altro: colpire quelle forze ritenute scomode, parte di un' opposizione che non ha accettato compromessi, ma soprattutto, attraverso la 'rendita dello sbarramento' favorire i grandi partiti che potranno cosi' avere i seggi senza avere i consensi''

De Rose (CDL) “Paradossale prendersela con Crea e Cesareo”

04/02 ''Mi sembra ingiusto che gli amici liberaledemocratici, comunisti e verdi non vogliano Cesareo nella coalizione, additandolo come traditore. Se non sbaglio il primo ad essere eletto con la destra ed a passare con la sinistra fu proprio l'on. Agazio Loiero''. E' quanto sostiene in una nota il leader del centrodestra in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose. ''Loiero nel '96 - ha aggiunto - sosteneva, fra l'altro, che la grandezza di Berlusconi era stata quella di avere intercettato la tradizione moderata della maggioranza degli italiani che non stavano con la sinistra. Nulla di personale contro Loiero, ma la Calabria sembra una grande massa che digerisce e dimentica tutto''. ''Si puo' cambiare idea, per amor di Dio, ma - ha concluso De Rose - generalmente si lascia il mandato popolare ricevuto da chi si critica. Pigliarsela con Cesareo o con Crea mi sembra davvero paradossale''.

Broccolo (PRC) “Nuova legge elettorale è un golpe istituzionale”

04/02 ''Si tratta di un golpe istituzionale orchestrato dalla maggioranza di centrodestra che demolisce ogni elementare forma di democrazia partecipata''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale di Cosenza del partito della Rifondazione Comunista, Angelo Broccolo, circa la legge elettorale della quale si e' discusso nel corso della riunione della direzione provinciale del partito alla presenza del capogruppo regionale, Damiano Guagliardi, e del commissario regionale, Stefano Zuccherini. ''Tale e' - ha aggiunto - la nuova legge elettorale che prevede l' elezione diretta del presidente con premio di maggioranza e sbarramento, che determina una preponderanza netta dei poteri dell' esecutivo sul Consiglio regionale. Senza dimenticare che viene garantito con il listino una forma di 'razza protetta' che temendo il giudizio diretto della volonta' popolare, trova, molto probabilmente, la propria ragion d' essere nell' esercizio della genuflessione ossequiosa ai comandi del futuro governatore monarca''. ''Abbiamo assistito - ha aggiunto Broccolo - a posizioni diversificate nell' ambito del centrosinistra che, molto probabilmente, ha incomprensibilmente sottovalutato, oppure, in alcuni casi, ha avvallato la realizzazione di un disegno antidemocratico che mortifica e offende le soggettivita' democratiche progressiste e libertarie della nostra regione''. ''Tutto il corpo del partito - ha concluso - sara' chiamato a mobilitarsi affinche' in ogni dove si manifesti un forte dissenso contro l' ennesimo episodio di oscurantismo abbattutosi sulla nostra Regione''

Il PDCI chiede chiarezza sulla legge elettorale a Loiero. Diliberto pronto a candidarsi

04/02 Il candidato presidente del centrosinistra alla Regione Calabria, Agazio Loiero, e l' intera coalizione devono fare chiarezza sulla vicenda della nuova legge elettorale, che prevede uno sbarramento del 4% per le liste, e sul passaggio nel centrosinistra di esponenti del centrodestra che hanno contribuito all' approvazione della legge stessa altrimenti ''i Comunisti italiani andranno da soli per la loro strada proponendo come candidato alla Presidenza il segretario Oliviero Diliberto''. A sostenerlo e' stato oggi il segretario regionale del Pdci della Calabria e capogruppo del partito alla Regione, Michelangelo Tripodi. ''Attendiamo - ha detto Tripodi - risposte alle richiesta che abbiamo presentato, soprattutto sul profilo, profondamente alternativo che deve avere il centrosinistra rispetto alla politica del centrodestra''. Tripodi ha anche sottolineato ''l' atteggiamento indulgente nei confronti di coloro che sono i veri responsabili dell' approvazione di una legge che persino il Governo potrebbe impugnare perche' manifestamente lesiva dei diritti inalienabili dei cittadini. Sono stupito - ha aggiunto - del fatto che il consigliere regionale ex Ccd Domenico Crea, all' indomani del voto favorevole alla legge elettorale, sia stato benevolmente accolto e premiato con il suo inserimento nelle liste della Margherita''. Una circostanza, a detta di Tripodi, che dimostrerebbe ''che forse uno sbarramento cosi' premiante per le forze maggiori non sia poi cosi' inviso anche nello stesso centrosinistra''. Tripodi ha anche riferito di avere discusso della nuova legge elettorale calabrese con Diliberto ed i segretari regionali del partito. Da quell' incontro, ha sostenuto Tripodi, e' scaturita la proposta di costruzione di un cartello di forze per dar vita ad una lista fortemente caratterizzata a sinistra, nella Federazione ''Uniti nell' Ulivo'', ''un vero e proprio patto tra le forze che si battono per la democrazia in Calabria''. Tripodi ha anche sostenuto che ''non e' vero che la legge elettorale sia stata approvata perche' Verdi e Comunisti Italiani hanno rifiutato il confronto su una ipotesi del 2.5%'', e che ''non c' e' piu' nulla di scontato nel centrosinistra se non avremo convincenti risposte dal candidato alla presidenza''.Il segretario nazionale del Pdci Oliviero Diliberto si dice pronto ad essere candidato in Calabria, cosi' come prospettato dal segretario regionale calabrese Michelangelo Tripodi, ''ma ovviamente spero di scongiurare questa opportunita'''. In Calabria, secondo Diliberto, e' stata approvata una legge ''liberticida, con un golpe della maggioranza nell' ultimo giorno utile. Tuttavia, ai voti della destra si sono aggiunti due voti che erano di destra e che adesso stanno approdando, come mi dicono, al centrosinistra. Dunque - sottolinea Diliberto - due persone che verrebbero nella nostra coalizione hanno votato una legge per cancellare la presenza dell' articolazione politica nel consiglio regionale della Calabria. A questo punto ci aspettiamo dall' onorevole Agazio Loiero e da nessun altro, cioe' dal candidato del centrosinistra, di essere garante di tutta la coalizione''. Diliberto ha detto di aver parlato con Loiero, ''e sa perfettamente qual e' l' oggetto delle nostre richieste: e' ovvio che se l' obbiettivo e' cancellarci, combatteremo fino in fondo e io sono pronto a candidarmi alla presidenza della Regione Calabria''.

Barreca (Prc) “Legge elettorale approvata con un colpo di mano”

04/02 ''La legge elettorale approvata con un colpo di mano dal centrodestra che prevede uno sbarramento al 4% non ci spaventa, anzi ci da' la forza per produrre uno sforzo maggiore e fare di tutto per mandare a casa il centrodestra calabrese'': lo sostiene Danilo Barreca, segretario provinciale del Prc di Reggio Calabria. ''Raccogliamo quindi - sottolinea Barreca - la sfida lanciata da una classe politica che ha ormai i giorni contati. Alle scorse elezioni europee il Prc ha superato abbondantemente il 5%''. Secondo il segretario provinciale del Prc di Reggio ''la linea politica del partito ormai da diversi anni produce una crescita di consensi che non avevamo mai avuto prima d' ora. Questo si vede in tutte le iniziative che produciamo sui territori, che sono sempre partecipate da tantissima gente che ci chiede di costruire una nuova Calabria''.

Comitato Abramo: “Nella Gad in atto un arruolamento indiscriminato”

03/02 ''E' legittimo lo smarrimento delle forze piu' coerenti della sinistra calabrese davanti all' arruolamento indiscriminato in atto nella Gad'': e' quanto si sostiene in una nota del Comitato elettorale di Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione Calabria per la Cdl. Per il comitato elettorale di Abramo ''era prevedibile che il candidato del centrosinistra, passato disinvoltamente da uno schieramento all' altro, avrebbe utilizzato anche in questa occasione il suo personale 'metodo'. Naturalmente, ognuno e' liberissimo, in politica, di cambiare idea. Anche il centrosinistra e', dunque, libero di cambiare opinione su alcune personalita' del centrodestra ferocemente attaccate e demonizzate negli anni o addirittura nei mesi scorsi''. ''Chiunque - e' scritto ancora nella nota - puo' 'purificarsi' purche' passi al centrosinistra. Ma non e' questo il nodo della questione. Il problema vero e' quello della chiarezza verso gli elettori, della coerenza rispetto alle principali questioni della Calabria. Un esempio su tutti: sembra che la coalizione di centrosinistra voglia mettere assieme, senza alcun pudore, le anime ambientaliste da sempre contrarie alla realizzazione del Ponte sullo Stretto (Rifondazione, Verdi, Pdci) e il prof. Aurelio Misiti, il piu' accanito assertore della necessita' di costruire la grande struttura di collegamento tra Calabria e Sicilia''. Per il comitato elettorale del candidato della Cdl alla presidenza della Regione ''nessuno e' in grado di capire qual e' la posizione della Gad su una delle questioni-chiave dello sviluppo regionale. Riteniamo che gli elettori del centrosinistra vogliano anche capire le ragioni del cambio di giudizio dei loro dirigenti nei confronti di un presidente della regione di centrodestra, il prof. Giuseppe Nistico', che essi stessi hanno fatto cadere nel 1998 attraverso una durissima opposizione e quindi un ribaltone consiliare. Queste vicende servono anzi per rimarcare, in maniera sempre piu' vistosa, il solco che separa la politica politicante del candidato del centrosinistra da quella nuova, capace di parlare direttamente alla gente, di Sergio Abramo, una personalita' emergente che si rivolge, senza steccati, al di la' degli schieramenti, a tutti i settori della societa' calabrese con l'intento di costruire dal basso - conclude la nota - un progetto di rilancio della Calabria, a cominciare dalla emergenza lavoro che riassume tutti i problemi di una regione come la nostra''.

Legambiente: “Perché Abramo ci attacca? Noi autonomi ed equidistanti dagli schieramenti”

03/02 ''Riconoscevamo al sindaco Abramo la capacita' di una visione anche critica nei confronti dei miglioramenti che sicuramente ha realizzato nella citta' capoluogo di regione,. Ci chiediamo perche' soltanto adesso, dopo ben due mesi dalla pubblicazione del dossier Ecosistema Urbano, il candidato della Casa delle Liberta' alla presidente della Regione Calabria ad essere cosi' adirato nei confronti dei dati legittimi forniti da Legambiente''. E' quanto afferma in una nota Legambiente Calabria. ''Ecosistema Urbano - si aggiunge nella nota - e' il rapporto scientifico che vanta piu' tentativi di imitazione a livello nazionale e internazionale per il modello proposto e i parametri utilizzati. Da 11 anni lo sforzo di compilare una ricerca unica per dimensioni e completezza e' finalizzato a far si che citta' indietro in molti parametri possano migliorare da un anno all' altro le proprie performances ambientali. I dati della polemica, del resto, provengono dal settore Igiene Ambientale del Comune di Catanzaro, una fonte certamente conosciuta dal sindaco, che compila e certifica per propria competenza ormai da anni i dati del questionario di Legambiente che sono alla base della realizzazione del rapporto. Quindi, appare grottesco che il capo dell' Amministrazione comunale si indigni per i dati che la sua stessa istituzione ha fornito. Teniamo a precisare che i dati relativi all' inquinamento atmosferico di cui Catanzaro sarebbe afflitta, in base alla nota di Abramo, non risultano nel nostro rapporto, ne' immaginiamo quale fonte l' abbia potuto fornire, visto che la citta' non dispone di centraline per il monitoraggio sempre in base alla informazioni di fonte comunale. Forse il sindaco voleva indicare un altro tipo di inquinamento, quello acustico, che risulta essere monitorato sul territorio da lui amministrato: in base alla fonte comunale questo inquinamento sarebbe assente o nella norma, dato poco credibile per qualsiasi cittadino catanzarese''. Secondo Legamabiente, inoltre, ''un chiarimento sembrerebbe, invece, d' obbligo sul criterio di attribuzione della bandiera Blu d'Europa ad una citta' in cui, in base ai dati comunali, lo stato della depurazione delle acque riguarda il 74% della popolazione residente, sono assenti le isole pedonali, manca un piano per la mobilita' urbana e in cui tutte le aree attrezzate per il gioco versano in uno stato di abbandono. Il bilancio di dieci anni di monitoraggio delle citta' italiane e in particolare di Catanzaro, attraverso il rapporto sull' Ecosistema Urbano, pone come irrinunciabile la questione tutta aperta delle politiche ambientali in citta'. La qualita' ambientale di Catanzaro deve essere ripensata alla luce di nuovi strumenti che ne garantiscano la sostenibilita'. Dal piano per la mobilita', che non e' stato mai approntato in una citta' che su questo versante registra delle complessita' da non sottovalutare, alla redistribuzione degli spazi verdi in citta'; dalla mancata attuazione della mappa delle zone a rischio di inquinamento acustico, all' assenza di una seria raccolta differenziata. Tutto deve nascere da una idea di citta' che sia a misura di cittadino in una logica di normalizzazione, che superi le emergenze, attraverso la ricerca e la sperimentazione di soluzioni praticabili. Non siamo terroristi, forse siamo partigiani ma solo verso i diritti dei cittadini. Ci spiace, in questo senso, dover sottolineare cose evidentemente banali. La politica, quella dei partiti, con Ecosistema Urbano non c'entra davvero nulla. Le due citta' in testa alla classifica nazionale, Lecco e Trento, sono governate, rispettivamente, una dal centro destra e l' altra dal centro sinistra. Lo stesso vale per due citta' messe male in graduatoria, ossia Milano e Napoli. C'entra invece molto, con Ecosistema Urbano, un'altra politica: quella della capacita' di amministrare al meglio il proprio territorio. Non permettiamo a nessuno di 'acquisirci' a qualsivoglia schieramento perche' la storia di Legambiente dimostra che abbiamo sempre difeso a denti stretti la nostra autonomia''. ''Quindi - conclude la nota - al fine di mantenere un' assoluta trasparenza di metodo e valutazione, per fare estrema chiarezza su obbiettivi e priorita', come Legambiente siamo disponibili ad un confronto civile e democratico sui temi che riguardano lo stato di salute delle nostre citta' e chi ci vive. Ci auguriamo di poter verificare positivamente la disponibilita' di chi ci accusa con tanta superficialita', dimostrando, evidentemente, un certo nervosismo all' avvio di una campagna elettorale che si presenta difficile, ma che speriamo si possa svolgere con correttezza e costruttivamente nell' interesse precipuo di tutti i cittadini calabresi. Il ruolo che Legambiente ritiene di dovere ricoprire proprio nell' interesse di questi ultimi e' quello di ''misurare quanto ambiente'' ci verra' proposto nei programmi dei due schieramenti e su questo aprire un confronto sereno e il piu' possibile partecipato''.

Abramo “L’area del Pollino uno straordinario patrimonio per la Calabria”

03/02 ''L' area del Pollino rappresenta uno straordinario patrimonio costituito da risorse naturali, artistiche, umane, produttive da mettere al servizio dell' intera Calabria'': lo ha detto Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione per la Casa delle Liberta' a conclusione di un giro elettorale che ha toccato le citta' di Castrovillari, Firmo, Lungro, Morano Calabro, Frascineto, Civita. ''Abramo - e' detto in un comunicato - ha avuto modo di visitare gli ospedali di Castrovillari e Lungro, ma anche importanti aziende del Comprensorio (Osas, Centrale del latte, Torre di Mezzo), i centri storici di Morano Calabro e Civita''. Nel corso del giro Abramo, riporta la nota, ha incontrato l' eparca di Lungro, monsignor Ercole Lupinacci e decine di amministratori del Pollino e della Valle dell' Esaro con i quali, in particolare, ha discusso dei problemi dello sviluppo dell' area. ''Abramo - e' scritto ancora nella nota - ha annunciato di essere intervenuto presso il viceministro dell' Economia, Gianfranco Micciche', e il sottosegretario alle attivita' produttive, Pino Galati, per chiedere l'inserimento del comparto tessile di Castrovillari nei programmi della legge 181/89 sulle aree in stato di crisi. La decisione definitiva del Cipe e' attesa per la fine di febbraio. ''Tale provvedimento - ha sostenuto Abramo - consentira' di operare una riconversione dell' apparato industriale di 'Cammarata' e di rilanciare la presenza industriale nel comprensorio''.

Mancuso e Lanzo (Margherita) “Abramo perde la testa e rischia una profonda crisi di nervi”

03/02 ''Era prevedibile che, durante il suo tour elettorale, Abramo perdesse la testa, rischiando di cadere in una profonda ed irreversibile crisi di nervi''. E' quanto sostengono in una nota congiunta il coordinatore provinciale di Catanzaro della Margherita, Pasquale Mancuso, ed il vice coordinatore regionale, Michele Lanzo, circa la campagna elettorale del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione. ''Il candidato del centrodestra - hanno aggiunto - giorno dopo giorno, in concomitanza con le sue tappe propagandistiche nella Regione, si rende perfettamente conto che, non solo aumentano i consensi intorno a Loiero, ma anche le liste che lo sostengono, nonostante il golpe dello sbarramento. Queste adesioni sono cresciute a dismisura soprattutto dopo che Abramo e' sceso in campo. Noi non possiamo farci nulla se autorevoli personaggi della societa' e della politica calabrese vengono da noi, anzi ne siamo felicissimi. Questi uomini non sono in cerca di posti, perche' nella societa' civile ricoprono gia' incarichi prestigiosi e di grande importanza. Piu' semplicemente vanno via perche' sono disgustati dal centrodestra e da chi oggi lo rappresenta''. ''Loro si fidano - hanno proseguito Mancuso e Lanzo - del centrosinistra e del progetto che la Gad ha affidato a Loiero per il governo della nostra Regione. Ad ogni modo, stiano tranquilli i fan di Abramo. Il centrosinistra ed il leader che lo rappresenta non hanno le idee chiare, ma le hanno chiarissime. Invece di preoccuparsi di costruire un programma credibile per il Governo della Regione, come sta facendo Loiero nel corso di questi mesi, il Comitato elettorale di Abramo si preoccupa degli elettori del centrosinistra, che a suo dire non capiscono qual e' la posizione della Gad. E' fin troppo evidente che l' unico a non aver compreso quasi nulla e' proprio il Comitato elettorale di Abramo, il quale dimentica che l' indicazione di Loiero e' avvenuta nel corso di un evento che ha segnato la storia della politica italiana. Una grande assemblea di elettori ha votato a scrutinio segreto non solo il candidato a presidente, ma ha anche approvato il Documento programmatico del centrosinistra''. ''In quelle pagine - sostengono i due esponenti della Margherita - si trovano scritte quali saranno le azioni che, in caso di vittoria, il centrosinistra portera' avanti per migliorare le condizioni di vita dei calabresi, per alleviare la piaga dolorosa della disoccupazione, per garantire la legalita' e la sicurezza, per promuovere ed innovare lo sviluppo delle imprese, per creare una sanita' giusta ed efficiente, per essere vicini ai bisogni della gente e specie a quelli che vivono in condizioni di disagio. In quel documento c'e' scritto tutto, nero su bianco. Chi ha gia' aderito al progetto politico lanciato da Loiero, ha condiviso ed approvato il documento, chi intendera' farlo dovra' condividerlo nella sua interezza, senza se e senza ma''. ''Riteniamo piuttosto - hanno concluso - che la vera preoccupazione, peraltro malcelata, del Comitato Abramo e' dovuta alle continue defezioni che si registrano nello schieramento di centrodestra. Defezioni che continuano a crescere soprattutto dopo l' investitura di Abramo, piovuta dal cielo e voluta dal Padrone assoluto della Cdl''.

Il Pri in dubbio se presentare una propria lista alle regionali.

03/02 ''Per le prossime elezioni regionali in Calabria il Pri valutera', nel corso del congresso nazionale di Fiuggi in programma dal 4 al 6 febbraio, le scelte da compiere per salvaguardare, dopo l' approvazione della nuova legge elettorale, le condizioni per la continuita' della sua presenza nel sistema politico calabrese'': lo afferma Pino Vita segretario regionale e responsabile nazionale Enti locali del Pri. ''Mentre non ci sono dubbi per la discesa in campo nelle elezioni regionali calabresi del Pri con il simbolo dell' Edera e con una propria lista - sostiene ancora Vita - non e' stato, invece, ancora deciso il possibile collegamento o una scelta in autonomia''. Per il segretario regionale del Pri ''la decisione sara', comunque, presa assieme ai delegati calabresi, presenti al congresso nazionale di Fiuggi, e d'intesa con il segretario nazionale Francesco Nucara che, in questi giorni, ha esaminato con il presidente Berlusconi le ripercussioni politiche conseguenti alla scelta della Casa delle Liberta' della Calabria sulla legge elettorale''.

De Rose: “Come fa Loiero ad arruolare uomini come Misiti e Bagarani?”

03/02 ''Aurelio Misiti e Massimo Bagarani rappresentano alcuni dei tanti errori politici commessi da Chiaravalloti che, per il resto, e' stato un buon presidente: mi chiedo come fara' Loiero ad arruolarli, visto che sono sempre stati considerati gli uomini del Ponte dalla sinistra radicale'': lo afferma Umberto De Rose leader della Cdl al Comune di Cosenza. ''Loiero deve spiegarci se vuole o no il Ponte - sostiene De Rose - ma e' chiaro che se arruola Misiti non puo' che volerlo: chissa' che ne penseranno i Verdi, Rifondazione, i Comunisti Italiani''. A giudizio del leader della Cdl al Comune di Cosenza e' ''sinceramente penoso che ex presidenti, gia' sottosegretari ed europarlamentari di Forza Italia, cerchino riparo nel centrosinistra: c' e' modo e modo per uscire di scena. Quello che emerge da queste prime battute di campagna elettorale - conclude De Rose - e' che Sergio Abramo parla il linguaggio della gente, fra la gente, mentre Loiero e' l' immagine della politica che si arrovella su se stessa''.

Dorina Bianchi (DL) “Udc in rapida regressione. Follini doveva arginare Berlusconi ed invece è andato a P.Chigi”

03/02 ''Follini doveva essere un argine a Berlusconi, invece ha fatto le valigie e si e' trasferito a palazzo Chigi''. Lo afferma in un'intervista rilasciata al sito della Margherita in Campidoglio Dorina Bianchi, da un mese in forza alla Margherita, ma ex deputata Udc. Secondo la Bianchi l'Udc sarebbe ''in rapida regressione'', colpevole di aver assimilato ''i difetti di Forza Italia'', come il ''leaderismo e l'eccessivo personalismo''. ''Quando ho lasciato l'Udc - accusa la deputata Dl - mi sentivo tradita, anche perche' su temi importanti come il Mezzogiorno il Governo non ha mantenuto le promesse. Vengo da una Regione del Sud, la Calabria, a cui l'Esecutivo non ha dato alcuna rilevanza. Solo una montagna di promesse non mantenute''. Tornando a parlare del suo ex partito, la Bianchi sostiene poi che ''si e' accartocciato su se stesso e ha perso la sua propulsione politica''. ''Molti l'hanno capito - conclude - percio' e' in corso una gigantesca disaffezione verso l'Udc''.

Barile (Cdl) “programmate le nuove iniziative alla Provincia”

03/02 Si sono riuniti i consiglieri provinciali della Cdl. L’incontro, coordinato da Mimmo Barile, è servito per organizzare l’attività d’opposizione delle prossime settimane. <<Abbiamo fatto il punto della situazione politica dell'Ente provincia - ha spiegato Mimmo Barile - e programmato le prossime iniziative, armonizzando l’attività per proseguire,in maniera ancora più incisiva, un attività d’opposizione finalizzata ad assicurare la massima tutela dei cittadini ed un sempre più efficiente funzionamento dell’Ente. Oggi - hadetto ancora Barile - esiste una opposizione coesa e propositiva, attenta alle istanze ed ai problemi della provincia, ma pure intransigente nella sua contrapposizione democratica con la maggioranza>>. Nel corso della riunione è stato espresso compiacimento per l’approvazione della legge elettorale, un provvedimento che supera le frammentazioni dei piccoli partiti, assicura la governabilità e razionalizza l'azione del Consiglio regionale. I gruppi consiliari hanno pure plaudito alla scelta di Sergio Abramo quale candidato per il centrodestra alla guida della regione. <<Un candidato - hanno spiegato - che in pochi giorni dalla sua designazione è riuscito a raccogliere già grandi consensi, confermati con una straordinaria crescita nei sondaggi circa le intenzioni di voto>>. Intanto, i gruppi consiliari della Cdl hanno annunciato, per mercoledi' 16 febbraio, nella sede dei Gruppi consiliari di largo vergini, una conferenza stampa per tracciare un bilancio dei primi sei mesi di attivita' e illustrare la posizione della coalizione rispetto alle questioni al centro del dibattito.

Sabato iniziativa dei Verdi a Falerna

03/02 Le ragioni della scelta ecologista e l’esigenza di adottare politiche di sviluppo sostenibili in grado di coniugare le spinte verso il progresso con le esigenze di conservazione dell’ambiente, le esigenze di sviluppo dell’ economia con quelle dell’ecologia, la capacità di innovare con la necessità di preservare. I Verdi, consiglieri regionali e amministratori del Sole che ride, promuovono, in Calabria, dalle ore 10 del 5 febbraio all’Hotel Eurolido di Falerna , una giornata di riflessione e confronto per rilanciare la centralità ambientale e il ruolo delle regioni per la tutela del patrimonio naturalistico italiano. “La sfida Verde - ha detto Diego Tommasi promotore dell’incontro – è la risposta agli squilibri sociali ed economici, la sola in grado di intercettare la domanda di cambiamento e partecipazione che proviene dalla società e di interagire con le espressioni più autentiche dei movimenti ecologisti, civici, laici e riformisti dell’età moderna”. All’incontro, presieduto da Maurizio Pieroni, parteciperà il presidente nazionale dei Verdi Alfonso Pecoraio Scanio

Chiappetta (Udc) “Fa pensare il taglio ai fondi per le cooperative”

03/02 ''Fa pensare la lettera con cui il mondo cooperativo calabrese rivolge un appello al presidente della Commissione regionale Bilancio Francesco Talarico, all' assessore regionale alla Cooperazione Antonino Mangialavori e ai due candidati alla presidenza della Regione Calabria Sergio Abramo e Agazio Loiero''. E' quanto sostiene in una nota l' esponente dell' Udc ed ex assessore regionale alla cultura, Gianpaolo Chiappetta. ''Nella lettera - ha aggiunto - viene posto il problema della riduzione dei finanziamenti, previsti nel bilancio di previsione, al settore cooperativo. La lettera e' un campanello d' allarme, un appello cui guardare con grande attenzione, perche' mette in risalto le attuali condizioni di vita di persone e lavoratori, che costituiscono un'importante fetta dell' economia regionale. Un ulteriore taglio finirebbe col complicare il lavoro e la vita stessa di queste persone''. ''Faccio mio - ha concluso Chiappetta - l'appello delle cooperative calabresi, sottolineando che sarebbe percio' auspicabile in un futuro molto prossimo, una concreta volonta' degli organismi regionali diretta alla valorizzazione del mondo cooperativo calabrese''.

Di Pietro (IDV): “In Calabria si è consumato un vero e proprio golpe”, pronto a candidarsi

03/02 Conclusa la riunione dell’ufficio di presidenza dell’Italia dei Valori presieduta da Antonio Di Pietro, presente il coordinatore regionale IDV Calabria, Beniamino Donnici, per valutare la situazione determinatasi in Calabria con l’approvazione della legge elettorale che introduce lo sbarramento al 4%. Al termine è stata diffusa una breve nota:“I rappresentanti pro-tempore del Consiglio regionale calabrese hanno realizzato un vero e proprio golpe al quale bisogna reagire con fermezza. Passi per il centrodestra, ma è inaccettabile che questa legge scandalosa sia stata approvata con il concorso determinante di consiglieri che pretenderebbero di far parte della Gad. Attendiamo sul punto un chiarimento che per l’Italia dei Valori è pregiudiziale. Il partito ha dato mandato alle strutture regionali di avviare incontri immediati con le forze politiche e le associazioni, aprendo un dialogo con le migliori energie della società calabrese per presentare liste forti e competitive. Italia dei valori si è a suo tempo spesa per costruire intorno ad Agazio Loiero un progetto di cambiamento e ,con la stessa determinazione, si batterà contro ogni emergente logica restauratrice. Lo stesso presidente nazionale, Antonio di Pietro, se necessario, è pronto a candidarsi in Calabria”.

I Capigruppo di Rifondazione, Pdci e Verdi chiedono di non promulgare la nuova legge elettorale

03/02 ''Non promulgare la legge elettorale e rinviare la normativa al Consiglio regionale''. E' la richiesta che i capigruppo di Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani, Damiano Guagliardi, Diego Tommasi e Michelangelo Tripodi rivolgono, in un telegramma, al presidente della Giunta, Giuseppe Chiaravalloti. La nuova legge elettorale, approvata martedi' dal Consiglio regionale con i voti della maggioranza di centrodestra, ha introdotto una soglia di sbarramento del 4% per le singole liste e del 5% per le coalizioni, mantenendo inalterato il numero di consiglieri (10) eletti nel cosiddetto listino. I tre rappresentanti dell' opposizione, rivolgendosi a Chiaravalloti, si appellano ai ''principi garantisti che presiedono alla sua alta funzione'' e parlano di ''gravissimi vizi e abusi nel procedimento di approvazione della legge e di contraddittorieta' del testo, che rende impossibile l' applicazione in conformita' alle norme generali richiamate nella stessa legge''. I consiglieri del centrosinistra fanno rilevare, inoltre, ''l' enorme e tragico danno che deriverebbe dall' annullamento della legge da parte della Corte costituzionale dopo l' espletamento delle elezioni''.

PLI: “Legge elettorale atto antidemocratico”

03/02 La Direzione Regionale della Calabria del Partito Liberale Italiano, riunitosi a Lamezia Terme, alla presenza dell’On. Stefano de Luca Segretario Nazionale del Partito, ha fortemente censurato quanto accaduto in Consiglio Regionale e legge elettorale approvata.” Afferma una nota del segretario regionale del PLI Ciro Palmieri. “E’ stato un atto antidemocratico – continua la nota - per interferire e condizionare la campagna elettorale, considerato che le regole del gioco, normalmente non si cambiano all’ultimo minuto. Una legge elettorale, quella approvata, secondo le esigenze della maggioranza politica, per perpetuare il loro potere a danno delle forze che oggi non sono rappresentate, e che con rappresentanze minoritarie si stanno preparando alla competizione elettorale. A questo atto gravissimo di prevaricazione, la risposta più appropriata dei liberali è stata quella di ribadire che i liberali calabresi non intendono, per il futuro, affidare le sorti delle idee ad alcuno e che l’azione politica diviene dunque non un’opportunità ma un dovere. I liberali, votano i liberali. Pertanto non mancheremo all’appuntamento elettorale delle regionali, per e con Sergio Abramo, con le nostre insegne e con l’orgoglio del nostro passato, ma anche con l’ambizione di un futuro degno della tradizione ideale, culturale e morale di cui siamo portatori. In Calabria – conclude la nota - sta a noi raccogliere la sfida, impegnarsi ad essere protagonisti, ma siamo anche pronti e disponibili alla discussione ed in queste ultime ore alla valutazione di apparentamenti possibili di area”.

I Liberal democratici invitano la Gad a non candidare coloro che hanno votato la legge elettorale

03/02 Il Partito dei Liberaldemocratici, in una nota, invita la Gad ''a non candidare per le prossime elezioni regionali i consiglieri di centrosinistra che hanno votato a favore della nuova legge elettorale, con l' introduzione dello sbarramento al quattro per cento per le singole liste''. ''I Liberaldemocratici - si afferma ancora nella nota - si uniscono quindi alla proposta dei Verdi e dei Comunisti Italiani affinche' personaggi come Crea, Cesareo ed altri, per una questione di principio, non vengano candidati nella Gad''. Nella nota si esprime anche ''disappunto e sdegno per le operazioni trasformistiche e vergognose che continuano a serpeggiare nella Gad''. I Liberaldemocratici, ''confermando la loro presenza con proprie liste provinciali, rinnovano inoltre l' invito alla chiarezza ed alla lealta' e chiedono al candidato alla presidenza, Loiero, di farsi garante e portavoce delle loro istanze in onore all' azione democratica della coalizione''.

Infantino (Pdci) “Nuova legge elettorale una pagina nera della storia della democrazia”

03/02 ''La mattina del primo febbraio si e' consumata una pagina nera nella storia della democraziaregionale. Il centrodestra con un atto d'arroganza e prepotenza, calpestando ogni regola democratica, ha approvato una legge elettoraleche prevede lo sbarramento''. Lo afferma, in una nota il segretario provinciale del Pdci di Reggio Calabria , Enzo Infantino, il quale sottolinea che ''in nessuna Regione italiana a statuto ordinario e' stata approvata una legge cosi' mostruosa. Le responsabilita' di quest'atto vergognoso - afferma - purtroppo, non sono solo da ascrivere al centrodestra ma anche a due consiglieri del centrosinistra, Crea (Margherita), Cesareo (Pse), che con i loro voti sono stati determinanti per l'approvazione della legge''. I Comunisti Italiani, sottolinea Infantino, ''avevano detto che chi avrebbe fatto da stampella al centrodestra non puo' essere annoverato nelle fila del centrosinistra. Adesso, pensiamo che Loiero debba assumersi le proprie responsabilita' e fare chiarezza rispetto ai traditori della democrazia. Qualcuno in questi giorni ha detto e anche scritto che la responsabilita' dello sbarramento del 4% e' da ascrivere alla nostra intransigenza per non aver accettato la mediazione del 2,5. Tutto falso!''. Il segretario provinciale del Pdci di Reggio, ricorda che ''il nostro Consigliere, Michelangelo Tripodi, unitamente a Tommasi dei Verdi e Guagliardi di Rifondazione, aveva tentato attraverso i meccanismi democratici, consentiti dal regolamento del Consiglio regionale, di promuovere un'azione ostruzionistica che avevaconsentito diversi rinvii anche se alla fine ha prevalso la preponderanza numerica di un centrodestra che ha voluto attuare a tutti i costi il golpe elettorale''. Secondo Infantino, poi, ''non e' vero che noi non abbiamo accettato la mediazione, tant'e' che in aula durante la discussione della legge, Tripodi e Tommasi hanno presentato un emendamento che prevedeva lo sbarramento del 2,5; tale emendamento e' stato bocciato dalla destra e dai due - cosi' li definisco - traditori della democrazia, Crea e Cesareo''. Ed a giudizio di Infatino, ''era tutto scritto e sancito da accordi piu' o meno espliciti che con il passare del tempo incominciano a delinearsi in modo chiaro''- Per l'esponente del Pdci sulla nuova legge ''ci sono state convenienze convergenti. Da un lato, - afferma - al centrodestra conveniva perche' in questo modo pensa di poter mettere in difficolta' il centrosinistra, che basava la sua vera forza nelle formazioni politiche cosiddette minori, molte delle quali ora difficilmente potranno raggiungere la soglia della vergogna. Dall'altro lato, settori importanti del centrosinistra hanno piu' volte ammiccato alla possibilita' dello sbarramento - vedi unita' socialista ed udeur i cui consiglieri erano assenti in aula all'atto della votazione della legge- perche' in base a calcoli elettorali avranno la possibilita' - non solo loro, ma anche Margherita e Ds - diraddoppiare la propria presenza nel prossimo Consiglio regionale anchein caso di sconfitta''.

Colella (PSDI) “La nuoav legge elettorale mette in crisi il sistema dei partiti”

''La legge elettorale in Calabria, con lo sbarramento altissimo del 4% per lista, voluta e celebrata dalla Destra ha solo un obiettivo: quello di chiudere la bocca a quelle tradizioni e a quei movimenti politici che hanno esercitato, ed eserciteranno per il futuro,un ruolo importante nella vita politica della nostra Regione e del Paese''. Lo afferma in una nota Carlo Colella, segretario regionale del Psdi della Calabria, commentando la recente approvazione della legge elettorale in Calabria, chiedendosi, inoltre, se sia ''una questione di Democrazia, o di lobby?''. Comunque per Colellla bisogna ''comprendere sino in fondo se questa novella 'legge truffa' è della Destra o se è un accordo 'tra grandi' per eliminare tutti gli altri, un accordo trasversale per mettere in crisi il sistema dei partiti e dei movimenti e affermare unsistema di lobby più o meno trasversale''. A giudizio del segretario regionale del Psdi, ''e' un momento di crisi e per la Democrazia non tira una buona aria. Continuando così, potrebbe anche apparire un uomo inviato dalla Provvidenza''. Il Psdi, anche di fronte ''a questa 'frittata' elettorale, contribuirà con gli altri partiti della sinistra affinché venga impedito questo disegno che vuole ridurre gli spazi della Democrazia. La storia ci insegna che non sempre le vittime predestinate, a partire dai socialdemocratici, intendono subire passivamente''.

Loiero incontra i sindacati delle telecomunicazioni sulla ristrutturazione Telecom

02/02 Le Segreterie delle organizzazioni sindacali SLC, FISTel, UIL.COM (telecomunicazioni) hanno incontrato l'On. Loiero. La denuncia: la riorganizzazione Telecom penalizza la Calabria. ''Si scrive ristrutturazione ma si legge ''spoliazione''''. E' questa la denuncia fatta dalle Segreterie Regionali delle Organizzazioni Sindacali SLC, FISTel, UIL.COM facenti riferimento al contratto delle telecomunicazioni durante un incontro con l'On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza ella Regione Calabria. Motivo di tale denuncia e' l'ulteriore riorganizzazione aziendale della Telecom che vede ancora una volta il territorio della Calabria perdere un importante pezzo della propria struttura a favore di altre regioni gia' precedentemente premiate dalle scelte aziendali.La Calabria territorio di conquista: dopo la perdita, di fatto, della sede di direzione regionale (gestione ora decentrata a Palermo) le OO.SS. registrano e denunciano a tutti i soggetti che hanno a cuore le sorti della nostra regione, l'ennesimo ''scippo''. Viene infatti divisa in 2 la Calabria e la gestione politica del territorio di Reggio e Vibo viene attribuita questa volta a Messina. Scelta questa che rafforza ulteriormente la posizione predominante in tema di risorse dedicate alle telecomunicazioni della confinante regione Sicilia.Durante l'incontro sono stati esposti all'On. Loiero le ricadute che questa scelta potra' avere sul nostro territorio. Scelta che sommata alle precedenti riorganizzazioni ha comportato, tra l'altro, la perdita di centinaia di posti di lavoro in seguito al venir meno di commesse, alle aziende che vivevano di indotto, sul territorio calabrese.La riflessione si e' sviluppata anche sulle altre aziende che costituiscono il panorama nazionale e territoriale nel campo delle telecomunicazioni. L'On. Loiero si e' dichiarato disponibile a promuovere una serie di iniziative con tutte le aziende che operano sul nostro territorio per analizzare quanto denunciato dal sindacato che lamenta bassa occupazione (poche decine di unita') in aziende che vantano centinaia di migliaia di clienti (TIM, WIND, VODAFONE). Un ulteriore preoccupazione manifestata delle OO.SS. riguarda i lavoratori precari che ormai costituiscono la maggioranza dei lavoratori attivi nel campo delle telecomunicazioni. Su questo tema l'On. Loiero ha ribadito l'importanza di scelte programmatiche condivise e verificabili al fine di dare garanzia a giovani che, spesso, pur in possesso di una elevata scolarizzazione, ripiegano su lavori poco attinenti la loro specializzazione pur di vedere soddisfatte le esigenze primarie. Lavoratori, questi che percepiscono ''stipendi'' o, in altri casi, provigioni che il piu' delle volte non raggiungono i 500 euro mese, pur garantendo alle aziende che li utilizzano lauti compensi da parte delle aziende appaltatrici Infine, su sollecitazione di SLC - FISTel e UIL.COM, l'On Loiero si e' dichiarato disponibile fin da subito a confrontarsi su questo tema delicato con i sindaci delle citta' di Reggio e Vibo, mentre in ambito nazionale - ha aggiunto ''verranno adoperati tutti i percorsi possibili parlamentari a disposizione''.

Domenica conferenza di Sergio Abramo a Cosenza

02/02 Domenica prossima,nella sede provinciale di Forza Italia a Cosenza, si terra' una conferenza stampa sull'argomento: ''Forza Italia, forza di Governo - una nuova fase per Cosenza e la Calabria''. Interverranno, il candidato a governatore della CDL, Sergio Abramo, l'on. Pino Gentile . La conferenza, moderata dal giornalista Mario Campanella, registrera' la presenza del coordinatore regionale di Fi, Giancarlo Pittelli, del coordinatore provinciale, Sergio Bartoletti, e del capogruppo al consiglio regionale, Gianfranco Leone. ''Vogliamo dare vita ad una stagione del fare- ha detto l'on. Pino Gentile- che continui per molti versi l'azione intrapresa dall'attuale esecutivo e si apra a nuovi suggerimenti da parte dei giovani, del mondo imprenditoriale, ma anche e soprattutto degli artigiani e dei commercianti che costituiscono ancora un tessuto importante della Regione. Intorno a Sergio Abramo Forza Italia vuole costruire una rete di rapporti sociali e politici che parta proprio da realta' come quelle della provincia di Cosenza. La politica del fare che ha sempre contraddisinto la nostra azione ed ha guidato Sergio Abramo nella sua esperienza esaltante di Sindaco di Catanzaro, sara' il nostro principale motivo di confronto e di programma politico''.

Loiero incontra i presidenti delle Province: “Uno dei primi atti sarà il trasferimento delle funzioni alle Province”

02/02 ''Uno dei primi atti che farà il mio governo, se sarò eletto, sarà quello di trasferire le funzioni alle Province: non è possibile che le leggi in questo territorio restino lettera morta anche perchè la Regione non è un'amministrazione, la Regione è un ente di programma, deve organizzare, fare la politica e non amministrare''. Lo ha dichiarato questa mattina a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, il candidato del centrosinistra alla presidenza della giunta regionale della Calabria, incontrando i 5 presidenti della Province calabresi. All'appuntamento si sono presentati il presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa, di Reggio Pietro Fuda, di Cosenza Mario Oliverio, di Vibo Ottavio Bruni ed il vicepresidente della Provincia di Crotone Guido De Masi. ''Ho voluto seguire un percorso un pò in rituale - ha detto Loiero - cioè quello di vedere tutti e cinque i presidenti delle Province, non solo quelli di centrosinistra ma anche quelli di centrodestra, per parlare delle linee da seguire: è stata approvata di recente una legge sulle linee urbanistiche che noi non condividiamo e credo nessuno dei sindaci e dei presidenti condivida''. Quello su cui ha puntato maggiormente Loiero nel corso dell'incontro lametino è stato sul trasferimento delle funzioni agli enti locali. ''Non è possibile che da noi si elude in maniera cosi clamorosa la legge - ha affermato Loiero - c'e stato un decreto legislativo del '98 attuato dal Governo di centrosinistra che trasferiva le funzioni agli enti locali, poi c'e stata la legge 1/99 che però la Regione Calabria ha recepito con ritardo, solo nell'agosto del 2002: ma sono tutti provvedimenti che sono rimasti lettera morta, non c'è stato un atto che è seguito a quella legge di recepimento''. Per quanto riguarda la legge elettorale, Loiero ha sottolineato come questo provvedimento, ''approvato pochi giorni prima della chiusura formale della legislatura, è di per se un colpo di coda che di fatto travolge anche le garanzie democratiche''. Anche perché, ha aggiunto il candidato alla presidenza della Regione, ''va contro la salvaguardia di piccoli partiti che hanno rappresentato nella storia della Calabria battaglie di democrazie e di emancipazioni. Abramo continua a dire che lui sarà il sindaco di tutti i calabresi, ma questa è una contraddizione plateale in quanto i sindaci amministrano,mentre i presidenti di Regione programmano'' ''Vogliamo rassicurazioni sul futuro, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento dei poteri alle Province''. E' quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro MicheleTraversa. E' necessario, ha detto Traversa, ''il decentramento amministrativo per far funzionare al meglio le amministrazioni provinciali, cosa che non è stata fatta, eppure bastava un poco di buona volontà per approvare le deleghe per i trasferimenti''. Per quanto riguarda poi la legge urbanistica, il presidente della Provincia di Catanzaro ha sottolineato come questa legge non piace ai 5 presidenti ''perché rischia di penalizzare lo sviluppo dei centri calabresi''. Sulla stessa lunghezza d'onda, soprattutto per quanto riguarda il decentramento delle funzioni, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio che in particolare ha sottolineato il ''fallimento della Regione che ha gestito l'amministrazione solo dal punto di vista gestionale, trascurando i servizi, le risorse e mortificando la legislazione''. Solo con il trasferimento delle deleghe, ha aggiunto, ''si potrà avere finalmente una Regione più snella e più agile''. - Anche il presidente della Provincia di Reggio, Pietro Fuda, ha sottolineato l'aspetto organizzativo della Regione, ''spesso soffocata da processi morti che appesantisco l'apparato complessivo dell'amministrazione''. Nel suo intervento, Fuda ha evidenziato ''l'incapacità della Regione a gestire i fondi comunitari, problema che potrebbe essere risolto anche con il decentramento delle funzioni, in quanto si ridurrebbero le lungaggini burocratiche''. Per il vicepresidente della Provincia di Crotone, invece, ''non solo si devono trasferire le funzioni alle amministrazioni provinciali ma occorre ridimensionare l'idea di Regione come centro di potere''.

Insediato a Catanzaro il comitato politico elettorale di Loiero

02/02 Si è costituito il comitato politico-elettorale dei partiti e dei movimenti del centrosinistra che sostengono la candidatura di Agazio Loiero a Presidente della Regione Calabria. Nei locali della Margherita a Catanzaro si sono ritrovati per l' Udeur Franco Longo, per i Ds Titti Nunnari, Pasquale Motta, Beppe Marcucci, per i Comunisti Italiani Angelo Coniglio, per Italia dei Valori Antonio Belcastro, per Rifondazione Comunista Piero Mascaro e Pino Commodori, per i Repubblicani Europei Carlo Piroso, per Progetto Calabrie Claudio Marasco, per la Margherita Pasquale Mancuso, Antonio Talarico, Gianni Parisi, Antonio Sorrentino ed Elena Bova, per il Movimento Meridionale Tommaso Papaluca. Tutti gli altri partiti della coalizione hanno manifestato la piena adesione all'iniziativa garantendo diretto sostegno organizzativo al comitato. Negli interventi di tutti i rappresentanti dei partiti e dei movimenti della coalizione, riferisce una nota, ''è stato posto in rilievo la necessità di rendere robusta la piattaforma programmatica approvata nell'assemblea dei grandi elettori di Lamezia Terme con un apporto originale della coalizione della provincia di Catanzaro in considerazione che è fondamentale per lo sviluppo della Regione il decollo e la funzione trainante della sua Area Centrale che deve essere il 'collante' di ogni politica complessiva di sviluppo del territorio regionale nella stagione in cui il centrodestra ha determinato, divisioni campanilistiche, lacerazioni e divisioni che hanno compromesso e ancora compromettono la crescita della Calabria''. Nettissima la contrarietà dell' intera coalizione ''alla legge elettorale regionale che ha strozzato ogni apporto plurale e democratico di forze che non potranno trovare rappresentanzanel Consiglio regionale e, conseguentemente, al necessità di una mobilitazione straordinaria per fronteggiare un disegno politico che punta ad impedire il confronto a più voci e che pretende di identificare nel soffocamento di forze politiche importanti e significative come esigenza di stabilità''. Al termine dell'incontro il Comitato elettorale ha lanciato un forte appello ''ai militanti, ai dirigenti ed agli Amministratori del centrosinistra per una forte mobilitazione in vista delle due prossime iniziative pubbliche che la coalizione terrà a Chiaravalle Centrale il prossimo 12 febbraio ed a Soveria Mannelli il 14 febbraio, alla presenza del candidato Presidente Agazio Loiero, e che avranno come comune tema conduttore la valorizzazione dei piccoli Comuni e delle aree montane''.

I Consiglieri del PSE e dello SDI della Provincia a favore del mantenimento del Prof. Guerresi in Ospedale

02/02 I consiglieri provinciali, Leonardo Trento, Giuseppe Aieta, Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo pongono in Consiglio provinciale un quesito inerente la richiesta di permanenza in ruolo nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Prof. Guerresi. “I sottoscritti Consiglieri provinciali, Leonardo Trento, Giuseppe Aieta, Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo, appartenenti ai Gruppi consiliari dello SDI e del PSE – Lista Mancini, PREMESSO Che il prof. Ernesto Guerresi, stimato ed apprezzato professionista, direttore dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cosenza, ha superato il settantesimo anno di età e, quindi, per la legge 186/2004, che dispone il trattenimento in servizio del personale della Pubblica Amministrazione fino al compimento del settantesimo anno di età per coloro i quali abbiano già maturato l’età pensionabile, deve essere collocato in pensione; CONSIDERATO Che la legge finanziaria del 2005 stabilisce il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione e, quindi, anche in un settore nevralgico quale quello della sanità che nella nostra regione conta carenze strutturali e professionali importanti; Che è quanto mai indispensabile che la Sanità pubblica dia risposte efficaci ed efficienti a tutti i cittadini italiani ed in particolare ai cittadini di questa nostra Regione e di questa nostra Provincia che troppo spesso si vedono costretti ad affrontare viaggi della speranza in cerca di strutture e di servizi sanitari ottimali; Che l’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cosenza, guidata dal prof. Guerresi è riuscita in questi anni ad essere un valido punto di riferimento per tante donne cosentine che lo hanno scelto per la qualità dei servizi offerti e per la garanzia che con il costante lavoro ha permesso al reparto stesso di diventare punto di riferimento della sanità calabrese. Tanto premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri provinciali, CHIEDONO al Consiglio Provinciale di Cosenza, con un voto di interesse locale, di esprimersi affinché si attivino immediatamente le giuste pressioni istituzionali affinché si consenta al prof. Ernesto Guerresi di continuare a prestare la propria opera professionle all’interno dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cosenza, e per tutti i cittadini di questa provincia.

Zavettieri (Npsi) “Venuti meno i presupposti delle mie dimissioni”

02/02 ''Con l' approvazione della legge elettorale regionale, con cui e' stata fissata la soglia di sbarramento al 3 per cento eliminando qualsiasi possibilita' di frazionismo nella composizione del prossimo Consiglio regionale, sono venuti meno uno i presupposti che avevano determinato le mie dimissioni da assessore regionale''. Lo ha detto all' Ansa Saverio Zavettieri, leader calabrese del Nuovo Psi. ''Uno dei motivi delle mie dimissioni, annunciate nel corso del congresso del partito - ha aggiunto Zavettieri - era legato, infatti, proprio alla mancata approvazione della legge elettorale. Il ritiro delle mie dimissioni, comunque, sara' deciso formalmente soltanto in occasione della prossima riunione del Comitato regionale del Nuovo Psi, che si svolgera' a breve''. ''In ogni caso, quello che e' stato approvato - ha detto ancora Saverio Zavettieri - e' soltanto un pezzo della legge elettorale perche' una normativa completa sara' varata nella prossima legislatura discutendo anche d' incompatibilita', ineleggibilita' e dell' abolizione del listino, che resta un' anomalia''. Secondo Zavettieri, inoltre, ''la soglia di sbarramento e' stata introdotta non per punire qualcuno, ma per eliminare l' eccessivo frazionamento che si registrava nel Consiglio regionale con la presenza dei monogruppi e scoraggiare la presentazione di di un numero eccessivo di liste. Basta pensare che per la prossima tornata elettorale si annunciava la presentazione di una trentina di liste che avrebbero determinato un ulteriore frammentazione della composizione del Consiglio regionale. Sbaglia chi pensa che con la soglia di sbarramento vengono meno i presupposti della rappresentanza democratica perche' le forze politiche simili o affini adesso si possono coalizzare. Chi ha radici e vitalita' politica, in sostanza, si allea con altre liste che hanno programmi simili. Basti pensare che a sinistra attualmente ci sono almeno tre diverse aree, tre o quattro spezzoni. Senza soglia di sbarramento, poi, imperava il fenomeno delle liste 'fai da te', formazioni politiche cioe' che nascevano come funghi alla vigilia della campagna elettorale da movimenti che non avevano storia. Liste che erano, in sostanza, portatrici di interessi particolari per permettere a questo o a quel personaggio, anche con 15 mila voti e l' 1,5 per cento, di fare ingresso nel Consiglio regionale. Nascevano cosi' i monogruppi consiliari che poi influivano sulla composizione delle Commissioni consiliari, in cui per statuto dovevano essere rappresentati anche i monogruppi. Da qui la costituzione di commissioni pletoriche che non funzionavano e paralizzavano i lavori del Consiglio. Con la nuova legge elettorale, invece, si riportano a norma i gruppi e si consente il rafforzamento dei partiti perche' adesso si potranno costituire in Consiglio, approssimativamente, non piu' di nove-dieci gruppi. Prima in Consiglio c' erano 22 gruppi su 43 consiglieri. Se si fossero lasciate le cose com' erano, con l' aumento dei consiglieri a 50 avremmo avuto qualcosa come 30 gruppi. Una situazione sinceramente scandalosa''. ''Con la nuova legge elettorale - ha concluso Zavettieri - e' stato introdotto uno strumento per dare una rappresentanza effettiva ai partiti che hanno una reale funzione nel territorio e nella societa'. E questo e' un fatto politicamente molto importante''.

Fortugno (Margherita) “Il blocco sulla neve ha scoperto le promesse mancate del centrodestra”

02/02 ''La neve ha 'scoperto' le promesse mancate del centrodestra. Non consentiremo nuovi inganni''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale della Margherita, Franco Fortugno, contro replicando al Comitato elettorale del candidato di centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. ''A mente fredda e senza voler rinfocolare una polemica che non intendo innescare con un invisibile 'Comitato elettorale' del candidato del centrodestra - ha sostenuto Fortugno - prendo atto, serenamente, che non si e' contestato alcunche' sui contenuti che avevo espresso in ordine all' emergenza drammatica che si e' consumata sulla A3 e sulle piene responsabilita' del centrodestra sulla condizione di fatiscenza dell' arteria e sulle incredibili leggerezze e responsabilita' di chi ha minimizzato sull' incombente ed annunciatissimo maltempo e sulla paralisi conseguente che ha registrato. E, dulcis in fundo, le contraddizioni di un Governo che con il vice premier Follini chiede scusa per i disagi arrecati e con il ministro Lunardi, arrogante come non mai, che ritiene, al contrario e scandalosamente, di non dover chiedere scusa a nessuno ritenendosi non responsabile di quanto avvenuto''. ''Difficile immaginare - ha proseguito l' esponente della Margherita - che possa bastare il semplice e velleitario Coordinamento di tre Regioni per superare lo stallo e la sostanziale paralisi nella quale versa la Salerno-Reggio Calabria nonostante gli sforzi legislativi della Legge Obiettivo e la ricerca affannosa di fondi che non ci sono. Restano in piedi e pesano come macigni i dati neutri forniti la scorsa estate dal Cnel che con semplicita' disarmante ha reso noto all' intero Paese che delle opere promesse dal centrodestra soltanto 'la centesima parte dell' impegno iniziale previsto' e' stato effettivamente realizzato; il rapporto della Fillea-Cgil, mai smentito, secondo il quale con gli attuali ritmi di realizzazione ci vorranno 36 anni per terminare i lavori di ammodernamento della A3 e che sarebbero necessari per l' intera opera ben 5.826 milioni di euro a fronte di un reale impiego di risorse pari a soltanto 700 milioni di euro e che, altresi', nel Dpef 2004/2007 non solo manca lo stato di realizzazione dell' intervento, ma non e' prevista nessuna previsione di spesa a testimonianza che non bastano slogan penosi e parole d' ordine a mutare una parabola che per l' intero settore delle infrastrutture e' in piena e devastante caduta proprio nel Mezzogiorno che piu' di ogni parte della Nazione avrebbe bisogno, per costruire il suo riscatto, di infrastrutture in grado di colmare l' attuale ritardo che lo distanzia dal resto del Paese. Ricorda infine il cosiddetto 'comitato elettorale' la proposta del Ministro Lunardi di introdurre il pagamento del pedaggio sulla A3 e, addirittura, sulle strade statali e che, al contrario di quanto viene falsamente diffuso, i 15 lotti avviati ed aperti risalgono esclusivamente agli appalti portati a conclusione dai Governi di centrosinistra?''. ''Questo e' il centrodestra - ha concluso Fortugno - ed il candidato del centrodestra minimizza, evita di rispondere spostando l' attenzione sul futuro immaginario distogliendo l' attenzione, senza peraltro minimamente riuscirci, da un centrodestra che ha responsabilita' pesanti per le quali deve rispondere per intero e senza sconti al corpo elettorale: e' bastata una nevicata per ricordarlo a chi, distratto, non vive la quotidianita' della gente comune che giorno dopo giorno vede ridimensionati finanche i servizi essenziali nonostante li paghi per intero e salatamente. E' questo un prezzo che la Calabria ed il Paese non intendono piu' pagare''.

In molti lasciano le sezioni della Fiamma dopo le dimissioni di Mastroianni e Buonocore

02/02 Dopo le dimissioni del segretario regionale, Francesco Mastroianni, e del dirigente nazionale, Salvatore Buonocore, anche gli iscritti alla sezione di Lamezia Terme hanno deciso di lasciare la Fiamma tricolore. Tra i dimissionari ci sono il segretario della sezione, Marco Cristiano; Tonino Adone, figura storica del Movimento sociale lametino, e Antonio Villella e Salvatore Gardafur, candidati nelle scorse elezioni amministrative al Consiglio provinciale. Nei giorni scorsi si erano dimessi gli iscritti alle sezioni di Conflenti, Soveria Mannelli, Falerna e del Soveratese. In una nota diffusa da Francesco Mastroianni si afferma che ''analoga sorte si sta consumando nelle province di Crotone e di Vibo Valentia e in gran parte di quella di Cosenza.La scelta di trasformare il partito che voleva essere l' erede del Movimento sociale di Giorgio Almirante in un' appendice del movimento che fa capo alla radical-pannelliana Alessandra Mussolini ha avviato un generale fenomeno di rigetto sia nella base che nel vertice. In tutta Italia e' un abbandono in massa''. ''Noi non vogliamo - afferma nella nota Francesco Mastroianni - fare politica per far dispetto a qualcuno. Se la Mussolini vuole cercare di far perdere Storace nel Lazio sono fatti suoi. La Fiamma tricolore doveva mantenere la sua identita' di partito nazionale e popolare, calato nella societa' e nel presente. Doveva restare un partito che vuole dare risposte ai problemi, anche facendo alleanze chiare e alla luce del sole su progetti specifici condivisi. Ma della Mussolini noi non condividiamo nulla! Quando, pochi giorni fa, un giornalista le ha chiesto cosa pensasse delle coppie omosessuali e dell' embargo a Cuba, ha rifiutato di rispondere, ma tutti sanno che lei e' favorevole ai matrimoni omosessuali e perfino alle adozioni da parte di questi ultimi di bambini. Le sue posizioni coincidono quasi su tutto con quelle dei radicali e di certa sinistra''. ''L' abbandono della Fiamma, pero' - afferma ancora Mastroianni - non e' pero' l' abbandono della politica e non e' nemmeno una diaspora. Se una fiamma si e' spenta, siamo pronti ad accenderne un' altra per continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto: continuare a portare avanti un patrimonio di idee che e' alternativa al liberal capitalismo e al comunismo. Quella 'Terza via' che in tanti si affannano a cercare e che noi abbiamo indicato da sempre''.

Iovene (DS) “”Il centrodestra è contro il reddito minimo di inserimento”

02/02 Il Sen. Nuccio Iovene in una dichiarazione rileva come ''dopo mesi di discussioni ed aspri confronti l'Aula del Senato ha votato, questa mattina, sulla mozione presentata da tutte le forze del centrosinistra (e di cui sono stato uno dei firmatari e sulla quale era gia' intervenuto in Aula) sul Reddito Minimo di Inserimento e la sua prosecuzione.Nonostante le preoccupazioni e le angosce delle migliaia di famiglie a cui per volonta' del Governo e' venuto meno anche quel piccolo sostegno economico come strumento concreto di lotta alla poverta' Forza Italia, UDC, Lega Nord e Alleanza Nazionale hanno votato contro la mozione (per AN la dichiarazione di voto contrario e' stata fatta dal Sen. Bevilacqua).Mentre si e' cancellato cosi' l'unico strumento messo in campo per la lotta alla poverta' non e' mai partito quel reddito di ultima istanza di cui il Governo si era fatto promotore. L'unico risultato ottenuto grazie anche alla mobilitazione dei cittadini interessati e alle richieste dell'opposizione e' stato l'impegno dichiarato in Aula dalla sottosegretaria al Welfare Sestini a consentire che i 127 Comuni che alla data del 31 dicembre 2004 non erano riusciti a spendere tutti i fondi messi a loro disposizione per il Reddito Minimo d'Inserimento gli venga consentito di proseguire fino all'esaurimento dei fondi a loro disposizione.Questo impegno ''politico'' pero' non si e' ancora tradotto in un atto formale del Governo (e' necessaria una apposita norma che autorizzi i Comuni). Occorre ora vigilare affinche' nei prossimi giorni l'impegno assunto oggi in Aula dal Governo si traduca in realta'. Questi i fatti. Farebbe bene alla chiarezza ed alla politica parlare lo stesso linguaggio e sostenere le stesse cose a Vibo e a Roma.''

Bevilacqua (An) replica a Iovene (DS) sul reddito minimo di inserimento

02/02 ''Il centrosinistra davvero non puo' parlare sul 'reddito di ultima istanza'. Infatti questo provvedimento del governo di centrodestra, varato nel 2002, e' stato bloccato dal ricorso alla Consulta della ''rossa” Regione Emilia Romagna. Infatti in base a questo ricorso la Corte Costituzionale ha ricordato che si tratta di materia di 'servizi sociali' di competenza legislativa delle Regioni su cui lo Stato non puo' intervenire. Quindi il centrodestra ha ben chiaro il problema di garantire un reddito essenziale ai cittadini non assistiti da altre misure di integrazione del reddito''. Cosi' il sen. Francesco Bevilacqua di Alleanza Nazionale replica al sen. Iovene. ''Inoltre - aggiunge il senatore di An - anche sul 'reddito minimo di inserimento' il centrosinistra dimentica che la legge prevedeva la fine della sperimentazione nel dicembre 2001, data che il governo di centrodestra ha prorogato prima al 31 dicembre 2004 e ora, come annunciato dal sottosegretario Sestini, al 31 dicembre 2005. Sperimentazione che deve finire poiche' la legge ha fallito, non ha raggiunto l' obiettivo prefissato ossia l' inserimento dei soggetti deboli nel mondo del lavoro. Nella mia provincia sono circa tremila i lavoratori che vivono il dramma della poverta' e della miseria. Nessuno di essi, pero', e' stato inserito in un progetto e in una forma di cooperazione capace di risolvere in modo definitivo il problema del lavoro. Occorre quindi intervenire in modo diverso e riuscire ad attivare al piu' presto il 'reddito di ultima istanza', superando l' illegittimita' evidenziata dalla Consulta''.

Loiero: “Legge elettorale manovrata per penalizzare il centrosinistra”

02/02 ''Sulla legge elettorale il Consiglio regionale ha sbagliato nel metodo e nel merito''. E' quanto detto stamani da Agazio Loiero. ''Sul metodo - ha spiegato il candidato alla Presidenza della Regione del centrosinistra - si e' sbagliato perche' licenziare una legge elettorale a pochi giorni dalla chiusura della legislatura regionale e' qualcosa che non sta in piedi. Sul merito si e' sbagliato perche' appare priva di respiro democratico una legge che tende a punire alcuni partiti che hanno una storia importante di liberta' e di emancipazione nella nostra regione. Diciamo la verita'. Questa legge e' stata manovrata per tentare di penalizzare il centrosinistra ritenuto in vantaggio in Calabria''.

Morrone (Fiamma): "Legge elettorale iniqua e antidemocratica”

02/02 “Non sarà questa legge, iniqua e antidemocratica, a demoralizzarci e farci perdere l'entusiasmo rinato nell'area nazional-popolare. Guarderemo avanti e andremo da soli orgogliosamente”. E’ quanto afferma il segretrario cittadino del Movimento sociale Fiamma di Cosenza, Marcello Morrone, all'indomani dell'approvazione della legge elettorale. “Il 4% - dice - è per noi l'obiettivo minimo in quanto crediamo in un grosso risultato elettorale, incoraggiato da una base del 3% conquistato alle elezioni europee, quando non c'era ancora l'accordo d'area. Questa crescita – spiega Morrone - è temuta finanche dal premier Berlusconi che, secondo un sondaggio riservatissimo, rivelato dal Corsera di ieri, ha messo in guardia gli alleati: “Attenzione, Alternativa sociale è al 4 percento”.
“In ogni caso è nostro dovere prendere atto che una falsa democrazia è, da ieri, in Calabria, diventata legge. Quanti calabresi – si chiede il segretario della Fiamma – non saranno rappresentati nel prossimo Consiglio Regionale? Saranno sicuramente tanti a non essere rapprentati, forse la maggioranza degli elettori. Chi dovrebbe essere il bersaglio principale di questo papocchio legislativo?”
“Contrariamente a quanto si va cianciando in queste ultime ore, - analizza Morrone - questa legge sembra essere varata per precludere la partecipazione all'unica formazione “scomoda” alla coalizione uscente, la quale, cinque anni fa, usò per vincere i voti determinanti della Fiamma per poi escluderla da ogni trattativa di Programma. I cosiddetti cespugli della sinistra, - prosegue il segretario del Msi - anche se senza un proprio simbolo, troveranno ospitalità nei partiti maggiori e avranno possibilità di assessorati e posti di sottogoverno, e lo stesso vale per le frange minori del centrodestra. Solo chi è schierato all'esterno delle due coalizioni avrà le difficoltà maggiori. Oggi come oggi – osserva ancora Marcello Morrone - ad essere equidistante dai due Poli c'è una sola forza politica: il raggruppamento denominato Alternativa Sociale formato dalla Fiamma Tricolore, dal Fronte Sociale, da Forza Nuova e da Libertà d'azione. Raggruppamento politico che, come già anticipato, correrà da solo, con la coerenza di sempre, cercando di coinvolgere i calabresi in un progetto di sviluppo condiviso, dove è possibile trovare quelle risposte disattese dall’attuale classe politica”.

Tripodi (Pdci) “Sulla legge lettorale serve una iniziativa di Loiero”

02/02 ''La maggioranza di centrodestra arrogante e prepotente, nel consiglio regionale del 31 gennaio e del 1 febbraio 2005, ha approvato la nuova legge elettorale consumando un altro dei suoi tanti efferati misfatti politici e facendo fuori, cosi', la democrazia in Calabria''. Lo ha sostenuto il capogruppo alla Regione del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''I cittadini calabresi democratici - ha aggiunto Tripodi - inorridiscono di fronte ad un centrodestra che, sempre piu' in difficolta' sul piano del consenso per le promesse non mantenute, cerca di uscire fuori dalla quasi scontata ed inevitabile sconfitta politica approvando una legge elettorale iniqua ed antidemocratica che ha come suo principale obiettivo quello di dividere il centrosinistra. Tutto questo e' potuto avvenire perche' nelle procedure per l' approvazione della legge elettorale, il Presidente del consiglio, d' accordo con la maggioranza, ha messo in atto forzature, prepotenze e soprusi del regolamento, non permettendo, quindi, la discussione dei numerosi emendamenti presentati, cancellando, pertanto, il dibattito politico e democratico dall' aula consiliare''. ''E' del tutto chiaro e lampante - ha sostenuto l' esponente del Pdci - che un centrodestra affaristico, clientelare ed arruffone ha votato a favore dello sbarramento al 4% per cercare di eliminare, cacciandole dal Consiglio regionale, alcune voci libere che, in questi cinque anni, hanno dato prova di fare solo grandi battaglie civili a favore della verita' e della democrazia. Dopo il primo febbraio 2005 una cosa e' certa in Calabria: la sconfitta della democrazia''. ''La Calabria governata dalla Cdl, data per ultima in tutte le ricerche, sondaggi e rilevamenti dei parametri economici e sociali - ha proseguito Tripodi - dal primo febbraio ha aggiunto ai suoi tanti primati negativi un altro: ultima anche in democrazia. Quanto e' avvenuto non ha precedenti in altre regioni a statuto ordinario. La nuova legge elettorale, con lo sbarramento al 4% colpisce al cuore la rappresentativita' ed il pluralismo politico. A tale esito hanno contribuito alcuni consiglieri regionali che prima avevano dichiarato di essere contrari ad ogni sbarramento e che dopo, attirati da un trasformismo diffuso e dilagante, alla prima prova dei fatti, si sono ritrovati nella loro naturale collocazione politica dove e' bene che ci rimangano''. ''I Comunisti italiani calabresi, comunque - ha sostenuto Tripodi - continueranno a battersi contro ogni limitazione del tasso di democrazia, convinti come sono che solo attraverso la massima partecipazione democratica si potranno affrontare e risolvere i problemi della Calabria. Per tutto questo i comunisti italiani, temprati ormai da anni di dura lotta a sostegno della liberta' e della democrazia, continueranno con piu' forza e decisione di prima ad essere impegnati nelle battaglie per il progresso e la democrazia in Calabria a partire dalle prossime elezioni regionali''. ''In tal senso - ha concluso Tripodi - il candidato a presidente Loiero ha il dovere di assumere una iniziativa urgente per fornire le giuste motivazioni alle forze minori del centrosinistra affinche' non si perda slancio nella battaglia per sconfiggere il centrodestra''.

Chiarella (An) “Nessun blitz l’approvazione della legge elettorale”

02/02 ''Il Consiglio Regionale della Calabria ha saputo nella riunione di lunedi' scorso concorrere alla definizione delle riforme, con una legge elettorale, se pur minimale, che ha permesso, con l'introduzione dello sbarramento al 4 %, di delineare gli scenari ora non piu' confusionari, della massima assise democratica della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo di An in consiglio regionale, Egidio Chiarella. ''Sono soddisfatto - ha aggiunto - in qualita' di relatore, per come tutti i miei colleghi mi sono stati vicini per raggiungere un risultato, ritenuto da alcuni impossibile e che sotto alcuni aspetti e' stato ampiamente condiviso dall'aula, visto che i voti contrari sono stati solo dieci, rispetto ai diciassette a disposizione del centro sinistra. L'approvazione della legge non e' stata un blitz e sicuramente il centrodestra ha dimostrato una grande maturita' politica di fondo, perche' prima di determinarsi nei suoi numeri, ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione largamente condivisa. A tale proposito ringrazio tutti i partiti della coalizione di centro destra, compreso il nuovo PSI all'inizio piu' intransigente sulla percentuale di sbarramento, perche' hanno fatto tutti un passo indietro pur di venire incontro alle richieste dei piccoli partiti presenti in consiglio''. ''Il rifiuto da parte del centrosinistra - ha concluso - di collaborare con la maggioranza ha portato alla fine ad una legge piu' marcata nello sbarramento e quindi piu' funzionale al riordino del Consiglio regionale della Calabria, che non potra' piu' avere, finalmente, 23 gruppi autonomi, causa tante volte di ingovernabilita' dell'aula''.

Pecoraro (Verdi) “Fuori dalla Gad i consiglieri che hanno votato con la destra”

02/02 ''Una legge incostituzionale e antidemocratica''. Cosi' Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, definisce, in una dichiarazione, la legge elettorale approvata ieri, a maggioranza, dal Consiglio regionale della Calabria. ''Approvare una legge elettorale a maggioranza alla vigilia del voto - aggiunge Pecoraro Scanio - e' indecente e legittima qualsiasi ulteriore blitz anche a livello nazionale da parte del centrodestra. Per questo motivo i consiglieri regionali che hanno votato con la destra contro la Gad devono essere esclusi dall' alleanza di centrosinistra''. Il presidente dei Verdi ricorda anche che ''l' ultimo vertice della Gad aveva chiaramente sottolineato che su materie di questa rilevanza chi si allea con il centrodestra si mette fuori dalla coalizione''.

Diliberto (Pdci) “La legge regionale è incostituzionale”

02/02 ''Si tratta di una legge gravissima ed anticostituzionale, approvata con un colpo di mano dalla giunta calabra di centrodestra e sostenuta, fatto inaudito, dal voto di due consiglieri recentemente 'approdati' nel centrosinistra''. Cosi' la segreteria del Pdci, che ha incontrato oggi il segretario regionale ed i segretari delle federazioni della Calabria, definisce la legge elettorale approvata in Calabria. ''La segreteria nazionale del Pdci, consapevole della difficolta' in cui, a causa della legge, dovranno operare i comunisti calabresi, - informa un comunicato - ha assicurato il suo massimo appoggio per la campagna elettorale imminente''. ''Sara' necessario - afferma il segretario Oliviero Diliberto - un rieliquibrio all'interno del centrosinistra che sani, per quanto possibile, la ferita'' aggiungendo che ''sara' esperito ogni tentativo sul piano giuridico atto a cancellare quella legge vergognosa''.

Donnici (IDV) “Loiero imponga un chiarimento sulla Legge elettorale”

02/02 ''Vogliamo capire bene come sono andate le cose durante quella che passera' agli annali del Consiglio regionale calabrese come una delle pagine piu' buie, in cui una risicata e trasversale maggioranza ha fatto scempio della democrazia e delle istituzioni. Soprattutto dobbiamo leggere bene il comportamento dei gruppi e dei singoli consiglieri d'opposizione''. E’ quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale e responsabile nazionale degli Enti Locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa la nuova legge elettorale. ''Come si puo' iniziare un viaggio - ha aggiunto - con chi dissemina il percorso di mine, come hanno fatto in queste settimane i consiglieri del Pse, De, Udeur e Sdi? Si tratta di un atto di assoluta gravita' ed irresponsabilita', che non ha precedenti. Anche in Sicilia hanno approvato una legge analoga, ma lo hanno fatto un anno fa e le elezioni si terranno nel 2006. Quello consumato in Calabria e' semplicemente un golpe. Italia dei Valori e' pronta a mettere le tende davanti al Consiglio per farne un caso nazionale. Sul piano politico siamo delusi dalla coalizione che e' sembrata un'armata brancaleone. Qualcuno poi, in perfetta malafede e senza rendersi conto delle conseguenze, ha voluto assestare un duro colpo ad Agazio Loiero che deve reagire con durezza e coerenza, imponendo un chiarimento e, se del caso, mettendo in discussione la sua stessa candidatura''. ''Accetti il consiglio di chi lo ha lealmente sostenuto e tiri fuori gli artigli, altrimenti gli faranno fare la fine del topo''.

Legge elettorale: Fava (Udeur) chiede una riunione della GAD con Loiero

02/02 ''Non e' sufficiente e nemmeno troppo serio limitarsi a criticare il centrodestra per la brutta e ingiusta legge elettorale votata ieri e su cui tutta la maggioranza si e' ricompattata. Restano in grande evidenza gli errori e le responsabilita' del centrosinistra. Sarebbe grave non prevedere al piu' presto una riunione congiunta dei segretari e consiglieri regionali del centrosinistra con l'ovvia partecipazione anche del presidente designato''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava, circa la nuova legge elettorale. ''Nell'interesse di tutti serve - ha aggiunto - una approfondita valutazione dell'accaduto, senza piangere ulteriormente sul latte versato. Serve capire bene come anche in rapporto alle iniziative del candidato presidente Loiero e di quelle dei singoli partiti, pur nel piu' assoluto rispetto dell'autonomia di ciascuna forza politica, si intenda procedere senza contraddizioni rispetto alla fondamentale esigenza di collegialita', lealta' e trasparenza''. ''C'e' bisogno urgente - ha concluso - di valutazioni comuni e di rinnovato impegno di tutta la coalizione, altrimenti la deriva puo' diventare sempre piu' a rischio, con grande vantaggio di un centrodestra pur stremato e in forte calo di consensi''.

Borrello (Udeur) “Progetto Calabrie sbaglia, nessuno dell’Udeur ha votato la legge elettorale”

02/02 ''Le parole in liberta' di Progetto Calabrie sui Popolari-Udeur sono la dimostrazione di una superficialita' preoccupante, oltre che di un autentico falso storico. Nessuno dei consiglieri dei Popolari-Udeur, infatti, ha votato per la legge elettorale che introduce lo sbarramento''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei Popolari-Udeur, Antonio Borrello, circa alcune dichiarazioni del Movimento Progetto Calabrie sulla nuova legge elettorale. ''Progetto Calabrie - ha aggiunto - e' disinformato e pretestuosamente offensivo quando ci annovera, col solito linguaggio generico, tra coloro che ''hanno reso possibile il colpaccio''. Sarebbe bastato seguire, neanche approfonditamente la vicenda, per evitare di affermare delle sconcertanti banalita'. Noi abbiamo lavorato inutilmente ma con grande impegno nel centrosinistra per pervenire alla soglia di sbarramento del 2,50% e non ci siamo riusciti anche forse per una sottovalutazione del problema nella nostra stessa alleanza, cosi come abbiamo considerato un errore il non contemplare almeno una presenza sicura per tutte le province, anche le piu' piccole, onde evitare che ci siano, cosa ormai piu' che probabile, province che non avranno in consiglio regionale alcuna rappresentanza''. ''Credo che a questo punto - ha proseguito Borrello - non serve piangersi addosso ne' sparare nel mucchio, piuttosto e' indispensabile reagire con serieta' e responsabilita'. Anziche' raccontare sciocchezze, e' necessario intensificare lo sforzo per intercettare il consenso dei calabresi e mandare le destre all' opposizione. Credo anche, ma questa e' naturalmente soltanto un'opinione, che Progetto Calabrie, invece di pensare soltanto a corsie preferenziali per entrare in consiglio regionale, cosi' come ha fatto in ordine alla rappresentanza nell' assemblea dei grandi elettori, farebbe meglio riuscire a ricercare l' adesione dei calabresi ed a misurarsi con l' elettorato''. ''Da che mondo e' mondo - ha concluso - solo con le parole e' un po' complicato cambiare la realta'''.

Progetto Calabrie “Borrello usa un linguaggio arrogante”

02/02 Il consigliere regionale dei Popolari-Udeur, Antonio Borrello, utilizza un ''linguaggio oltremodo arrogante, ai limiti dell' offensivo, per replicare ad una nota diffusa da Progetto Calabrie sulla nuova legge elettorale regionale.Un linguaggio che poco a che vedere con la nobile tradizione del popolarismo,del cattolicesimo democratico, che cosi' solennemente ha rivendicato nella sua relazione al congresso regionale dell' Udeur. Un modo d'esprimersi che mai avrebbero utilizzato don Luigi Sturzo o Giuseppe Dossetti, che pure Borrello ha piu' volte richiamato la scorsa domenica a Lamezia Terme''. Lo afferma in una nota Progetto Calabrie. ''Il consigliere Borrello dimentica, quando parla di serieta' e responsabilita', che sono stati i consiglieri regionali dell' Udeur Pino Torchia, Pasquale Tripodi ed Ennio Morrone a consentire nelle sedute del Consiglio regionale del 17 e del 25 aprile alla maggioranza di centro-destra la possibilita' di andare avanti nella procedura che si e' conclusa con il colpaccio dell' altra notte; dimentica che a parte il consigliere Torchia, nell' occasione assente per malattia, ed il consigliere Fava, che ha votato NO, lui stesso, insieme a Pasquale Tripodi e ad Ennio Morrone risultano comunque assenti dall' aula al momento della votazione della legge elettorale. Perche' non erano in aula a votare NO come Nuccio Fava? Dimentica ancora, il consigliere Borrello, che il suo partito dopo aver contribuito in maniera determinante al successo del centro-destra al comune e alla provincia di Reggio Calabria, continua ancora a far parte della maggioranza che sostiene il sindaco Scopelliti ed il presidente Fuda. Un' anomalia non da poco per un partito che ha come presidente nazionale l' onorevole Martinazzoli e che ha solennemente formalizzato, ormai da molto, la propria appartenenza allo schieramento di centro-sinistra. Come lo spiega ai propri elettori? A proposito infine di corsie preferenziali per entrare in Consiglio regionale,non utilizzi il consigliere Borrello, lui stesso, il solito linguaggio generico,e sia piu' chiaro quando parla della rappresentanza di Progetto Calabrie nell?assemblea dei grandi elettori. E poi, dia per primo il buon esempio il solerte consigliere Borrello: indichi, nella sua qualita' di segretario regionale Udeur, una donna o una importante professionalita' nel listino del candidato presidente per la quota che spetta al suo partito e si misuri lui per primo con l' elettorato.Rinunci al comodo paracadute del listino e si candidi soltanto al proporzionale,come capolista del suo partito, magari non soltanto nella provincia di Vibo,cosi' da superare il problema della rappresentanza sicura per le province piu' piccole.Una battaglia, quest' ultima, che Progetto Calabrie ha condiviso e sostenuto in tutti questi mesi e che proporra' al futuro Consiglio regionale di inserire nella piu' organica e completa legge elettorale che dovra' approvare''.

Legge elettorale: I Liberal democratici chiedono a Loiero un urgente incontro con la GAD

02/02 Il Partito dei Liberaldemocratici a seguito dell'approvazione dello sbarramento da parte del Consiglio Regionale, chiede con urgenza un incontro della GAD affinche' i partiti di maggioranza relativa ed il candidato presidente Agazio Loiero garantiscano ''inequivocabilmente la rappresentanza di quei partiti che, per colpa di una legge golpista ed antidemocratica, rischiano di non avere spazio alla Regione''.I Liberaldemocratici, chiedono quindi un passo indietro a quei partiti che godono dei grandi numeri affinche' il premio di maggioranza venga garantito alle forze minori: ''se cio' non dovesse accadere in tempi brevi, si riterranno liberi di condurre diversamente la battaglia elettorale nel nome della serieta', della lealta' e della democrazia''.

Il Pli regionale censura l’approvazione della legge elettorale

02/02 La direzione regionale del Partito liberale italiano ha censurato l' approvazione della legge elettorale da parte del Consiglio regionale ed ha annunciato la presenza alla prossima competizione elettorale. ''E' stato - ha detto il segretario regionale del Pli dopo la riunione della direzione alla quale ha partecipato anche il segretario nazionale del partito, Stefano de Luca - un atto antidemocratico per interferire e condizionare la campagna elettorale, considerato che le regole del gioco, normalmente non si cambiano all' ultimo minuto. Una legge elettorale, quella approvata, secondo le esigenze della maggioranza politica, per perpetuare il loro potere a danno delle forze che oggi non sono rappresentate, e che con rappresentanze minoritarie si stanno preparando alla competizione elettorale''. ''A questo atto gravissimo di prevaricazione - ha proseguito il segretario regionale - la nostra risposta e' stata quella di ribadire, nel corso dei lavori della direzione regionale, che i liberali calabresi non intendono, per il futuro, affidare le sorti delle idee ad alcuno e che l' azione politica diviene dunque non un' opportunita', ma un dovere. I liberali, il 3 e il 4 aprile prossimo, voteranno liberale. Non mancheremo, quindi, all' appuntamento elettorale delle regionali, per e con Sergio Abramo, con le nostre insegne e con l' orgoglio del nostro passato, ma anche con l' ambizione di un futuro degno della tradizione ideale, culturale e morale di cui siamo portatori, anche se diamo, fin da ora, la nostra piu' piena disponibilita' a eventuali apparentamenti di area''.

Il Consiglio regionale approva la legge elettorale. Plausi, e non solo, del centro destra. Proteste dal centro sinistra.

01/02 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con ventiquattro voti a favore del centrodestra e dieci contrari dell’opposizione di centrosinistra, la nuova legge elettorale. La legge, relatore il presidente del gruppo consiliare di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella, prevede uno sbarramento del 4% per le singole liste e del 5% per le coalizioni. Sul disegno di legge sono stati da numerosissimi gli emendamenti presentati dall’opposizione, in particolare, dai consiglieri Michelangelo Tripodi(Pdci) e Diego Tommasi(Verdi), tutti cassati dalla maggioranza. Il numero dei consiglieri regionali, in armonia con quanto previsto nello Statuto della Regione, è fissato in cinquanta, fatta salva l’eventuale compensazione correttiva prevista dal così detto “tatarellum” per mantenere inalterata e costante la differenza del rapporto percentuale dei seggi assegnati a maggioranza ed opposizione. La legge elettorale votata stamani dal Consiglio regionale della Calabria non modifica di fatto la legge 43/95, meglio nota come ''tatarellum'', se non per l'introduzione di uno sbarramento del 4% per le singole liste che sostengono ogni coalizione e del 5%, voluto come soglia di ingresso anche per le coalizioni. Il sistema elettorale regionale e' proporzionale per i suoi quattro quinti(40 seggi, sul totale dei 50 indicati nello Statuto), e si basa su liste di candidati in circoscrizioni provinciali. Il sistema prevede l'elezione diretta del Presidente della Regione e consente il premio di maggioranza per le liste vincenti sotto forma di elezione automatica di un quinto (10 seggi, nel caso della Calabria) dei Consiglieri regionali raggruppati nel cosi' detto listino. Non e' previsto il ballottaggio, come per i Sindaci o i Presidenti di Provincia, e non e' necessario, per vincere, raggiungere il fatidico 50% piu' uno dei voti. Addirittura, se il gruppo delle liste provinciali collegate alla lista regionale ottiene un numero di seggi superiore al 50% (25 piu' uno, nel caso della Calabria) dei seggi assegnati al Consiglio, si vedra' decurtato il premio di maggioranza nella misura massima del 10% (cioe' cinque seggi, nel caso della Calabria) dei seggi complessivi assegnati al Consiglio. Se la coalizione vincente non raggiunge il 50% dei seggi, invece, le saranno assegnati tutti i seggi del listino. Lo spirito del ''tatarellum'' punta a garantire la governabilita', per cui, anche in presenza di una coalizione vincente che non supera il 40% dei voti (caso possibile per la presenza di piu' di due coalizioni) strappera' alla minoranza tanti seggi fino a potere raggiungere almeno il 55% del totale dei seggi del Consiglio.
Questo l’esito della votazione espressa dal Consiglio regionale sulla legge elettorale.
Consiglieri a favore: Aiello Pietro(Fi); Basile Maddalena(An); Cesareo Vincenzo(Misto); Chiaravalloti Giuseppe (Fi); Egidio Chiarella(An); Crea Domenico(Ccd); Dima Giovanni(An); Fedele Luigi(Fi); Gagliardi Mario Albino(Udc); Galati Francesco(Nuovo Psi); Gentile Giuseppe(Fi); Leone Gianfranco(Fi); Mangialavori Antonio(Fi); Naccarato Paolo(Upr); Nucera Giovanni(Udc); Occhiuto Roberto(Udc); Pilieci Francesco(Udc); Rizza Domenico(An); Sarra Alberto(An); Senatore Raffaele(Fi); Talarico Francesco(Udc); Tesoriere Ottavio(Fi); Vescio Salvatore(Fi); Vilasi Gesuele(Fi).
Consiglieri contrari: Adamo Nicola(Ds); Amendola Franco(Ds); Bova Giuseppe(Ds); Fava Nuccio(Udeur); Fortugno Francesco (Margherita); Guagliardi Damiano(Rifondazione comunista); Pacenza Francesco(Ds); Pirillo Mario(Margherita); Tommasi Diego(Verdi); Tripodi Michelangelo(Pdci).

Il Consiglio regionale ha varato, poco dopo l’approvazione della legge elettorale, un provvedimento di legge sulla Sanità. Il provvedimento contiene, tra l’altro, indicazioni inerenti i volumi massimi delle prestazioni di assistenza ospedaliera e di specialistica ambulatoriale per il 2005, la possibilità di riorganizzazione delle forme societarie delle strutture ambulatoriali private autorizzate o accreditate, la concessione al Dirigente generale del Dipartimento della sanità di autorizzare, sulla scorta di alcune prescrizioni indicate nel provvedimento approvato, l’esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie.Immediati i commenti alla legge lettorale approvata da parte dei due schieramenti:

Il centro destra plaude all'approvazione, ma con voci anche di dissenso:

Il presidente del gruppo consiliare di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’approvazione della legge elettorale uninominale, con sbarramento al 4% per le singole liste, che mi vede relatore, tra tensioni e mediazioni a tutto campo, rappresenta un segnale forte del centrodestra a favore del completamento delle riforme istituzionali calabresi”. “Abbiamo fatto di tutto per cercare di licenziare una legge elettorale con una maggioranza più larga possibile, fino a spingermi a presentare le dimissioni da relatore, subito rientrate per responsabilità, pur di scongiurare avventure procedurali che avrebbero impantanato il Consiglio e diviso l’Aula. Ma i nostri sforzi non sono stati recepiti dal centrosinistra. Devo ringraziare i miei colleghi Rizza e Sarra che, tecnicamente, hanno dato al sottoscritto il supporto giusto, per superare le naturali tensioni che hanno accompagnato l’iter della legge soprattutto nell’ultima fase del Consiglio. Un grazia va anche a tutti i consiglieri della maggioranza e alle strutture del Consiglio, per l’equilibrio e il lavoro fatto”.
Il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, dopo l’approvazione della nuova legge elettorale, ha dichiarato: “Con l’approvazione della nuova legge elettorale si conclude positivamente una stagione di riforme istituzionali e quella che era una speranza, un’attesa e per molti versi anche una sfida di questa legislatura, è diventata finalmente realtà. Dopo mesi di discussione e approfondimenti, fra i gruppi consiliari e poi in Aula, il Consiglio ha dotato la Calabria di una nuova disciplina per l’elezione dei consiglieri che mira a razionalizzare la vicenda politica, a superare frammentazioni nella rappresentanza degli elettori, ad assicurare stabilità di governo e a intercettare le spinte più positive di partecipazione democratica. Dopo innumerevoli ore di confronto serrato e a tratti anche aspro, una maggioranza non risicata ha approvato la nuova legge contro la quale si sono battute opposizioni che in alcuni settori sono ricorse anche, legittimamente, a metodi di tipo ostruzionistico.
Da presidente dell’Assemblea sono rammaricato per un’approvazione che non ha registrato, come poteva, più larghe convergenze, assicurando alla legge una maggioranza più ampia. Ma sono certo che sia stato comunque compiuto un altro notevole passo avanti verso una Regione finalmente davvero utile alla crescita della società calabrese. A proposito di qualche dubbio circa i tempi nei quali si è lavorato in Aula, osservo che, pur non essendo un intenditore di calcio, ne so quanto basta per ricordare che in ‘zona Cesarini’ sono stati ottenuti risultati che hanno scritto pagine memorabili di questo sport”.
Per Roberto Bernaudo una “legge liberticida” - “L’approvazione di questa legge è un segnale di debolezza delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, che danno ai calabresi una risposta arrogante, antidemocratica e liberticida”. E’ durissimo Roberto Bernaudo, ex consigliere comunale dell’Msi e uno dei leader storici della destra cosentina, nel commentare la legge elettorale approvata questa notte dal Consiglio regionale. “Questa legge mina il concetto di rappresentatività senza favorire quello di governabilità”, ha detto. “Eliminare tante voci in un periodo socialmente ed economicamente instabile, – ha aggiunto Bernaudo - rappresenta la prova tecnica di regime alla quale i cittadini calabresi, al di là delle collocazioni partitiche e politiche, debbono prestare grande attenzione. La sostituzione del concetto di opposizione con quello di alternanza – conclude l’esponente politico - è uno schiaffo obiettivo a quei principi democratici che questi signori fingono malamente di rappresentare
Il presidente del gruppo consiliare del Nuovo Psi, Francesco Galati, in relazione all’approvazione della nuova legge elettorale, ha affermato: “Esprimo viva soddisfazione per l’approvazione della legge elettorale. Si realizza così un altro punto fondamentale che i socialisti hanno posto a base della loro azione politica ed istituzionale. Il congresso regionale del Nuovo Psi aveva posto come condizione per restare nella Casa delle Libertà tre punti fondamentali, che si sono realizzati in modo ottimale, oltre ogni previsione: Il candidato a Presidente, la legge elettorale con lo sbarramento e la condivisione del nostro documento politico-programmatico da parte delle forze politiche della Casa delle Libertà. I socialisti, visti i risultati, sono soddisfatti di quanto avvenuto. Ritengo che il prossimo comitato regionale del partito, che si terrà a breve, possa decidere la collaborazione con la Casa delle Libertà nella prossima consultazione elettorale regionale”.
In merito all’approvazione della legge elettorale, il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Gianfranco Leone ha dichiarato:“Forza Italia ha giocato un ruolo fondamentale nell’approvazione della legge elettorale e del compimento della stagione delle riforme. Rimane il rammarico di non avere votato la legge con una ampia maggioranza per colpa di una sinistra che ha voluto misurarsi con l’applicazione ostruzionistica del regolamento e non con proposte concrete e di possibile intesa scontando, alla fine, una sconfitta delle posizioni sostenute. La legge votata segnerà una stagione di nuova stabilità in Consiglio regionale e, sicuramente, metterà riparo alle anomalie riscontate in questo quinquennio”.
Il presidente del gruppo regionale dell’Udc, Giovanni Nucera, ed il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Francesco Pilieci, in una nota congiunta, hanno affermato: “L’approvazione di questo importante provvedimento rappresenta una tappa fondamentale nella stagione costituente. L’Udc ha giocato un ruolo di primo piano, consapevole della necessità di regolamentare una materia che era ormai sfuggita a qualsiasi controllo. Al tempo stesso, però, va ricordato che l’importanza di raggiungere questo traguardo non ha impedito di unirci come maggioranza in uno sforzo comune: quello di una legge elettorale la più largamente condivisa dall’Aula. Cosa, questa, che non è stata possibile, perché parte della minoranza ha pensato bene di chiudersi a riccio, giocando sulla politica dell’ostruzionismo e degli emendamenti, proprio quello di cui non hanno bisogno i calabresi. Politica che, comunque, alla fine, non ha pagato”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza(An), dopo l’approvazione della legge elettorale, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il provvedimento approvato è una tappa fondamentale nei processi di riforma istituzionale avviati nel corso di questa legislatura. Sull’essenza della legge elettorale si è molto dibattuto in Consiglio e nella Commissione per l’Autoriforma con l’obiettivo di pervenire ad un testo in larga parte condivisibile dall’Assemblea legislativa. Le proposte della maggioranza di centrodestra, però, hanno impattato con posizioni chiuse, presuntuose ed arroganti che non hanno permesso di realizzare appieno quello spirito costituente che ci animava tutti. Tale politica ostruzionistica non ha comunque pagato. Sul piano politico, la Casa delle Libertà ha raggiunto uno straordinario obiettivo, peraltro sempre dichiarato, di una razionalizzazione della rappresentanza politica e democratica, vista l’esperienza negativa riscontrata nel corso di questa legislatura. Adesso, la Calabria è nelle condizioni di dotarsi di un supporto istituzionale, qual è la legge elettorale, in grado effettivamente di contenere la polverizzazione della rappresentanza politica in favore di una vera ed efficace vita democratica”.
Il Presidente della Commissione per l’Autoriforma, Paolo Naccarato, dopo l’approvazione della legge elettorale, ha dichiarato: “Dichiaro il mio voto favorevole sul voto finale al testo di legge in discussione, astenendomi coerentemente sul comma relativo allo sbarramento.” Inizia così la dichiarazione di voto del Presidente della Commissione Riforme Paolo Naccarato resa questa mattina nell’Aula del Consiglio Regionale della Calabria.
“Ringrazio i colleghi per il proficuo lavoro che insieme abbiamo svolto in questi anni e che ha consentito alla Calabria di essere la prima Regione d’Italia ad approvare il suo nuovo Statuto Regionale.
Come avevo facilmente previsto in alcune dichiarazioni di qualche giorno fa, viene approvata una sub-clausola di sbarramento secca al 4%.
Era un epilogo largamente presumibile anche a causa delle diverse sensibilità che hanno attraversato in particolare il centro-sinistra, sul delicato tema della legge elettorale.
Si sono dispiegate enormi energie per giungere ad un risultato positivo, ed io, al di là delle osservazioni di merito circa l’opportunità o meno di questa ulteriore soglia di sbarramento, esprimo la mia piena soddisfazione per il positivo esito. Del resto il testo finale ricalca largamente la mia iniziale proposta, (se si esclude la sola percentuale di sbarramento).
La coperta, troppo corta per coprire tutti ha rischiato più volte di strapparsi e le stesse norme regolamentari hanno mostrato clamorosamente tutti i propri limiti nel fronteggiare una situazione eccezionale come quella che abbiamo vissuto in queste settimane, ed impone a tutti noi di provvedere tempestivamente all’approvazione del nuovo Regolamento.
Plaudo, al di là del legittimo utilizzo delle norme regolamentari per fare ostruzionismo, alla circostanza che in aula si siano fronteggiati i fautori delle diverse tesi ed alla fine si sia concluso con un voto democratico e la maggioranza che è stata possibile raggiungere abbia potuto esprimersi liberamente votando la legge. Certo, tutto ciò è accaduto agli ultimi secondi dei tempi supplementari, ma non sono io l’arbitro e non sono dunque chiamato ad esprimere un giudizio di legittimità. Mi auguro sinceramente però che censure giurisdizionali non finiscano per il sanzionare queste fatiche che comunque vanno ascritte al merito di questo Consiglio che con la passionalità ed il temperamento dei suoi componenti ha scritto una nuova pagina sulla strada delle riforme.”
Per il leader regionale del Nuovo PSI, Saveri Zavettieri si tratta di una vittoria. ''Il centrosinistra - dice Zavettieri - e' stato vittima del suo tatticismo. Noi abbiamo messo in atto uno sforzo serio per dotare la Calabria di un altro strumento che rafforza veramente l' istituto regionale, per renderlo sempre più agibile e funzionale. I monOgruppi e la profilerazione di liste trovano da oggi uno strumento di legge che li rende impossibili. Non e' cosa da poco e non e' cosa che gli 'strateghi' del centrosinistra davano per possibile. Si e' tentato in tutti i modi di non fare approvare una legge''. Sul piano strettamente politico in vista dell' imminente campagna elettorale regionale, Zavettieri non fa mistero che sono stati in questo modo soddisfatti i problemi che il suo partito aveva posto alla coalizione di centrodestra al congresso regionale del dicembre scorso. ''Vorrei solo ricordare - conclude lo stesso Zavettieri - che il candidato Sergio Abramo ha gia' detto che sara' suo intendimento affrontare in maniera organica questo problema del sistema elettorale, con una legge nella prossima legislatura che sancisca anche il nodo delle incompatibilita' e l' abolizione del listino che e' uno strumento anomalo di rappresentanza politica o meglio di non rappresentanza politica, riserva di caccia per gli uomini di partito. Noi saremo dalla sua parte''
In relazione alla legge elettorale, il presidente della quarta commissione consiliare, Raffaele Senatore, firmatario dell’emendamento inclusivo dello sbarramento al 4%, ha dichiarato: “Esprimo viva soddisfazione per il varo di una legge elettorale che, seppure minimale, consente al prossimo Consiglio regionale una rappresentatività più significativa della popolazione calabrese. Per gli innumerevoli emendamenti presentati dal centrosinistra, e per il suo estenuante e sterile ostruzionismo, sembrava impossibile poter raggiungere questo obiettivo. Ma la compattezza della Casa delle Libertà e la costanza e la moderazione di Forza Italia hanno potuto conseguire un risultato fino ad ieri insperato, nell’interesse superiore dei calabresi”.
In relazione all’approvazione della legge elettorale il coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile, ha dichiarato: “La scelta fatta dal Consiglio regionale è saggia e va nella direzione della governabilità e della stabilità istituzionale”. .Per Barile questo “è uno sbarramento alle liste fai da te, che esprimono frequentemente posizioni ed interessi di frazioni politiche distanti dagli interessi, quelli veri, dei calabresi”. “Con questa legge - sottolinea il leader della Cdl - avremo certamente un Consiglio regionale più solido e più coerente; con una maggiore capacità di legiferare ed assumere decisioni, ed offre la possibilità di una maggiore chiarezza tra le forze politiche.
Per il sen. Antonio Gentile “il maggioritario non può tollerare 30 liste frastagliate” - ''La nuova legge elettorale e' un fatto positivo, ineludibile: adesso e' importante che i due poli si confrontino sui programmi per la Calabria, evitando odi ingiustificati ed insostenibili''. A sostenerlo e' stato il sen. Antonio Gentile, di Fi. ''Il maggioritario - ha proseguito Gentile - non puo' tollerare 30 liste e divisioni frastagliate, ma incita all' accorpamento. Bisogna lavorare per costruire programmi sostenibili evitando dispersioni. Saremo impegnati affinche' vinca Abramo che e' una garanzia di impegno per la Calabria, ma non diciamo che se vincera' Loiero sara' catastrofe, perche' cosi' non e': ci auguriamo che accada la stessa cosa dall' altra parte''.
Per il consigliere della CDL del Comune di Cosenza Umberto De Rose: ''L' approvazione della legge elettorale regionale e' il segno che il centrodestra e' finalmente risorto: adesso bisognera' costruire, intorno ad una figura autorevole come Sergio Abramo, non solo un programma innovativo, ma anche una coalizione che eviti gli errori marchiani commessi in tutti questi anni''. ''Finalmente si assottiglia la truppa dei partiti - sostiene De Rose - potra' sembrare poco democratico, ma questo e' il maggioritario e bisogna saperlo accettare. Chi, nel centrodestra, ha voluto questa legge, ha dimostrato lungimiranza. Bisogna evitare gli errori del passato - ha detto ancora De Rose - e di un presente che ha visto la giunta di centrodestra premiare trasformisti ed uomini che non rispondevano ad alcuna logica ne' tecnica, ne' politica: basterebbe vedere l' elenco delle nomine per accorgersi di questo''. Per il leader della Cdl al Comune di Cosenza ''ci sono segmenti considerevoli anche a Cosenza che non esprimono nulla sul piano tecnico e niente sul piano politico''. De Rose ha espresso apprezzamento per l' adesione di Sergio Abramo ''alla proposta della Fondazione Filosa sulla banca etica che e' un bel progetto''.
Per Giancarlo Pittelli coordinatore di Forza Italia in Calabria “Grande coesione della maggioranza”. - ''Esprimo grande soddisfazione per l' approvazione della nuova legge elettorale che completa la stagione delle riforme gia' avviata con il varo dello statuto''. ''Si e' trattato - ha aggiunto - di una prova di grande coesione e di serieta' della maggioranza che ha inteso dotare la Calabria di regole che, lungi dal condizionare la rappresentanza democratica, consentiranno maggiore governabilita', con l' eliminazione dei cosiddetti monogruppi, evitando inutili, anzi dannosi sprechi di mezzi e risorse. Il secondo punto qualificante del nuovo provvedimento legislativo e' rappresentato dall' obbligatorieta' della presenza delle donne nelle liste elettorali, obbligo sanzionato dall' inammissibilita' delle liste stesse''. ''Alle donne calabresi - ha proseguito Pittelli - il compito di riempire di significato e di contenuti politici la legge elettorale attraverso una presenza convinta ed una partecipazione corale alla sfida elettorale. Forza Italia fara' la sua parte incoraggiando e favorendo l' ingresso nelle liste di candidate che intendono spendere le proprie energie per costruire il futuro dei calabresi''. ''Un vivo apprezzamento va espresso - ha concluso Pittelli - al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, che ha guidato con equilibrio ed indiscutibili capacita' tecniche la difficile seduta del Consiglio ed a tutti i consiglieri regionali che hanno dato prova di grande serieta' e di coerenza, avendo sostenuto, nelle varie sedi istituzionali e politiche, i principi ispiratori del provvedimento di riforma''.
Per la Fiamma è stato partorito un mostro. ''Stamane e' stata varata la famigerata legge elettorale regionale e, come al solito, la montagna ha partorito il topolino, seppure in versione mostro''. E' quanto sostiene la segreteria regionale della Fiamma Tricolore circa l'approvazione della legge elettorale. ''Il centrodestra - e' aggiunto nella nota - ha, ancora una volta, dimostrato di conoscere molto bene le leggi della fisica, il che non sarebbe di per se' un male in un Parlamento di ignoranti, ed ha applicato pedissequamente in Calabria il principio dei vasi comunicanti, per il quale, dopo esserci battuti affinche' la democrazia fosse esportata, a costo di una guerra, in Iraq, adesso provvediamo a far si' che i vasi si riequilibrino sopprimendo i principi ed i criteri democratici in Italia laddove, evidentemente, di democrazia ne abbiamo anche troppa. Cosi', senza tenere in alcun conto le ragioni di circa il 30% dell' elettorato calabrese, i nostri hanno provveduto a garantirsi non solo altri dieci sempre buoni posti di consigliere regionale in piu', ma anche, e questo e' un mostro giuridico su cui chiunque abbia ancora a cuore la Costituzione dovra' riflettere e battersi perche' venga annullato tale provvedimento, provveduto a far si' che gli vengano aggiudicati i posti che il famoso 30% dell' elettorato, con il suo voto, avrebbe voluto che fosse consegnato ai partiti detti minori''. ''E cosi' - prosegue la segreteria della Fiamma Tricolore - sperano che venga bloccato il proliferare dei monogruppi, facendo finta di non essere a conoscenza che i gruppi nati dalle elezioni erano meno di dieci e che sono diventati 19. Il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore, nel censurare con forza quanto accaduto oggi nell' aula del Consiglio Regionale, chiede ai cittadini calabresi di fare fronte comune contro la prevaricazione e la sfacciata prepotenza di chi ancora pensa di poter perpetuare il potere modificando a proprio vantaggio le leggi di quella che un giorno fu' considerata la culla del diritto''. ''Per rimandarli a casa e costruire una Calabria ed una Italia migliore e degna di essere amata ed orgogliosamente vissuta''.

L'opposizone di centro sinistra invece grida ad una scelta autoritaristica:

Per Agazio Loiero vegono soffocati i partiti minori” ''Esprimo stupore per le dichiarazioni rese dal Commissario regionale di Rifondazione Zuccherini perche' la mia netta contrarieta', ribadita in ogni sede e da ultimo nella assise regionale dell' Udeur, ad ogni forma di sbarramento elettorale non ha subito arretramenti o cadute di intensita'''. E' quanto sostiene in una nota il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, circa la legge elettorale. ''Il 'golpe' del centrodestra - ha aggiunto - notturno e preordinato, ha avuto come obiettivo, neppure tanto nascosto, di soffocare formazioni politiche minori per impedire loro di avere rappresentativita' nel Consiglio regionale e di rendere debole la democrazia in una Regione che ne avrebbe tanto bisogno proprio per dare udienza ed ascolto a chi, negli anni bui del governo del centrodestra, e' rimasto inascoltato ed ai margini della vita politica ed istituzionale. Quest' ultimo colpo di coda del centrodestra, segno visibile di una pesante caduta di senso delle istituzioni tradisce una forte paura per le numerose adesione che tanti movimenti e partiti stanno garantendo alla nostra coalizione, propone, a fine Legislatura, lo scasso delle regole democratiche ed il soffocamento, per via istituzionale, del pluralismo politico, obbliga tutto lo schieramento democratico a rinserrare i ranghi ed ad irrobustire la presenza di tutte le forze che lo compongono per arginare una deriva democratica senza piu' margini di ricomposizione; i prossimi giorni dovranno essere pienamente utilizzati per rompere questa logica e mettere in campo ogni iniziativa che disarticoli un disegno di chiara involuzione che, tutti insieme, dobbiamo, irriducibilmente, respingere''. ''Lo sbarramento - ha concluso Loiero - non compromette e non arginera' un forza dirompetene che dilaga ovunque, tra la gente stanca di un Governo di centrodestra che tanti mali ha prodotto e che continua a produrre''.
Per Antonio Di Pietro (IDV) la legge elettorale impedisce al partecipazione dei piccoli partiti - La legge elettorale approvata oggi in Calabria ''impedisce di fatto alle formazioni minori di poter partecipare alle prossime elezioni regionali''. Lo afferma in una nota l'Italia dei Valori che si e' rivolta oggi a Romano Prodi ''affinche' protesti fermamente nei confronti del centrodestra per l'ultimo schiaffo alla democrazia compiuto oggi in Calabria''. ''E' inconcepibile - afferma il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro - che a poche settimane dal voto, c'e' chi pensa di cambiare le regole del gioco perche' non ha il coraggio di affrontare la partita elettorale in modo leale ed aperto''. ''E' ancora piu' grave - prosegue - che una tale legge sia stata approvata anche con il concorso di alcuni consiglieri regionali del centrosinistra e per essi - conclude - abbiamo chiesto al Presidente Prodi di formalizzare l'espulsione dal loro partito perche' indegni di stare in una squadra in quanto vogliono distruggere i propri partner''
Il capogruppo della Margherita alla regione, Mario Pirillo, sull’approvazione della legge elettorale ha dichiarato:: “Con la mortificante logica dei numeri la maggioranza di centrodestra impone uno strappo istituzionale che fa molto male alla già fragile democrazia calabrese. Lo sbarramento al 4 per cento impedirà a molte forze politiche e sociali, pur radicate sul territorio, di avere una propria rappresentanza in consiglio.È stata scritta una brutta pagina della storia regionale la cui non certo invidiabile paternità va per intero ascritta all’ossessione autoritaristica di una maggioranza che ha perso i lumi dell’agire democratico. Abbiamo avversato in tutti i modi un meccanismo di sbarramento così penalizzante, nella consapevolezza che le prospettive di rilancio della nostra regione passino, invece, attraverso il rafforzamento e la valorizzazione dei canali di dialogo e confronto tra le varie componenti della società.” Il Consiglio regionale ha varato, poco dopo l’approvazione della legge elettorale, un provvedimento di legge sulla Sanità. Il provvedimento contiene, tra l’altro, indicazioni inerenti i volumi massimi delle prestazioni di assistenza ospedaliera e di specialistica ambulatoriale per il 2005, la possibilità di riorganizzazione delle forme societarie delle strutture ambulatoriali private autorizzate o accreditate, la concessione al Dirigente generale del Dipartimento della sanità di autorizzare, sulla scorta di alcune prescrizioni indicate nel provvedimento approvato, l’esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie.
Per Progetto Calabrie ''Lo sbarramento di lista al 4% e' l' ultimo e piu' grave attacco delle destre al prestigio, alla funzione e alla natura democratica della massima istituzione regionale''''A campagna elettorale virtualmente iniziata e liste pressoche' definite - e' scritto in un comunicato - il colpo di mano ha infatti lo scopo di sovvertire il legittimo e prevedibile responso elettorale di condanna del malgoverno della destra. Tuttavia non si puo' tacere che il colpaccio e' andato a segno con l' appoggio determinante di consiglieri appartenenti a Udeur, Democrazia Europea e Pse evidentemente recuperati dalla destra dopo un periodo piu' o meno breve di transumanza nel centrosinistra. L' inaffidabilita' sul piano democratico e morale di una parte considerevole del personale politico calabrese merita davvero una riflessione attenta e Progetto Calabrie, nata fondamentalmente da una critica al ceto politico, si impegna a farne un tema centrale del confronto elettorale. Ma e' l' intero schieramento di centrosinistra che non puo' ne' deve piu' tollerare l' opportunismo ed il relativismo etico cui talune sue componenti conformano scelte e comportamenti, incuranti dell' imbarazzo e del disgusto che provocano ad alleati e persone per bene. Ne' si puo' sfuggire, di fronte ad una sconfitta che puo' avere conseguenze imprevedibili, alla questione politica della guida a cui compete la responsabilita' delle scelte comuni''. ''Per un esame della situazione che si e' determinata a seguito del voto - conclude Progetto Calabrie - e per decidere la risposta piu' appropriata all' atto prevaricatore della destra, si rende urgente una riunione collegiale delle forze di centrosinistra''.
Per Nuccio Fava (Udeur) la legge elettorale è ingiusta e restringe la rappresentatività. ''La legge elettorale che e' stata approvata dal consiglio regionale e' ingiusta perche' restringe la rappresentativita' e la partecipazione''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava circa la nuova legge elettorale. ''Resta soprattutto il rammarico - ha aggiunto - per il mancato accordo di ampia convergenza, che pure sarebbe stato possibile. Nel merito pero' lo sbarramento del 4% e' comunque eccessivo, col rischio concreto di ridurre spazi di democrazia e di rappresentanza, specie a danno delle cosiddette forze minori. Ma anche con il rischio di rendere piu' difficile la presenza nelle istituzioni rappresentative di forze storicamente significative; di scoraggiare nuovi movimenti e nuove aggregazioni di cittadini fuori dai partiti, che vedono resa piu' difficile, quasi osteggiata, la loro possibilita' di partecipazione autonoma alle prossime elezioni regionali''. ''La scelta - ha proseguito Fava - ostinatamente perseguita dalla Casa delle liberta' e' di ostacolo al rinnovamento della politica e non facilita la rottura delle ricorrenti tentazioni oligarchiche e personalistiche. La maggioranza, con scarsa generosita' e lungimiranza, ha comunque realizzato i suoi obiettivi. Il centrosinistra ne esce invece malconcio, per le sue divisioni interne e per la mancanza di chiara prospettiva strategica. Spero che la lezione possa risultare salutare, per tutti i partiti della coalizione e per lo stesso candidato presidente''. ''E' essenziale - ha concluso - recuperare al piu' presto un metodo di lavoro piu' condiviso e collegiale, con la valorizzazione convinta e leale di un vero spirito di coalizione''.
''Lo sbarramento del 4% non fermera' il Partito dei Liberaldemocratici che andra' avanti con le proprie liste a sostegno della coalizione di Centro Sinistra'': e' quanto si afferma in una nota del Patto dei Liberaldemocratici circa l' approvazione della legge elettorale. ''Per quanto ci riguarda - e' scritto nella nota - chiederemo il sostegno agli elettori perche' disprezzino i trasformisti, condannino i voltagabbana e quanti si ravvedono sulla strada di Damasco''.
Per i coordinatori della DL “un ennesimo scempio” - ''La legge elettorale e' diventata in poche ore l' arma che un centrodestra smarrito tenta di brandire immaginando resurrezioni improbabili e recuperi pressoche' impossibili. Nulla di tutto questo. Non rimarremo inerti innanzi ad un ennesimo scempio istituzionale e politico''. E' quanto sostengono in una nota congiunta i coordinatori provinciali della Margherita di Catanzaro e Vibo Valentia, Pasquale Mancuno e Lorenzo De Sossi. ''Chi ha soffocato - hanno aggiunto - ricorrendo ad espedienti ed a tattiche irresponsabilmente dilatorie il possibile apporto di forze e movimenti che si collocano nel centrosinistra si e' assunto una grave responsabilita' perche' guidato da un calcolo per nulla appagante ed ispirato da logiche che in nulla appartengono alla difesa delle istituzioni; un centrodestra maldestro, perverso ed avventurista immagina, ancora una volta, di sfuggire alle responsabilita' politiche mettendo in campo artifizi, alchimie, furbizie dell' ultima ora per tentare una via d' uscita dal malgoverno che si trascina fino alla fine della Legislatura''. ''Noi sappiamo - hanno concluso Mancuso e De Sossi - che non si riscatta questo penoso finale di Governo regionale con una improbabile piroetta acrobatica perche' sul campo c'e' soltanto la devastazione di una stagione segnata dal nulla e dal malgoverno e che nessuno sbarramento potra' impedire alla gente comune di esprimere quella svolta che e' nelle cose e che si tocca con mano ovunque e dappertutto ed e' sconcertante che forze del centrodestra che predicano ad ogni livello il ritorno al proporzionale trovino positiva la via 'calabrese' al maggioritario 'omicida' soltanto per soddisfare esigenze di puro cannibalismo politico''

Legge elettorale: Rifondazione minaccia di abbandonare la GAD

01/02 L'approvazione della legge elettorale da parte del consiglio regionale della Calabria sta suscitando all'interno del centro sinistra delle reazioni che potrebbero compromettere la stabilità politica della Gad. Infatti Rifondazione Comunista è critica nei confronti dei sui alleati e con il candidato alla presidenza della giunta regionale, Agazio Loiero. Rifondazione minaccia di rompere l'alleanza. A farsi interprete del disagio del partito che critica l'atteggiamento tenuto in aula dagli alleati e' il commissario regionale Stefano Zuccherini. ''Agazio Loiero - afferma con riferimento alla adesione al centrosinistra di una lista guida dall'ex assessore regionale della giunta Chiaravalloti Aurelio Misiti - perde tempo in operazioni trasformiste e rischia di perdere pezzi importanti dl suo schieramento''. Zuccherini afferma che ''le legge elettorale varata stamani dal Consiglio regionale rappresenta un attacco alla democrazia, perche' non si cambiano le regole del gioco quando il gioco e' in corso. Si tratta di un colpo di coda di una destra ferita che attacca la democrazia. Io rivolgo un appello al centro sinistra perche' non c'e' stata da parte dell'opposizione una vera battaglia su questo argomento. E' necessaria una riunione immediata dei partiti della Gad per un esame della situazione, anche perche' c'era una intesa in base alla quale una eventuale allargamento della coalizione doveva avvenirecon il consenso di tutti. ''Loiero - osserva il commissario del Prc calabrese - apre invece ad un ex assessore che e' stato una punta di diamante della giunta di centro destra. Questo e' un elemento di trasformismo che e' la malattia endemica del nostro sistema politico. Noi diamo no ad acquisti dell'ultima ora che appartengo semmai al mercato del calcio. La destra si batte sui programmi - conclude Zuccherini - Si sono persi mesi preziosi per la definizione di un programma comune''.

Donnici e Madeo (IDV) chiedono chiarimenti, al centrosinistra, sulla Legge elettorale.

01/02 ''Non stupisce l'ignobile colpo di mano di un centrodestra ormai allo sbando che prova a truccare le regole del gioco a partita iniziata. Semmai, si rende necessario ed urgente un chiarimento con quei pezzi del centrosinistra che hanno consentito questa deriva''.. E quanto chiedono, in un comunicato congiunto i due rappresentanti di Italia dei Valori Beniamino Donnici ed Eugenio Madeo Per domani e' stato convocato a Lamezia il Coordinamento regionale dell'Italia dei Valori. Giovedi' Beniamino Donnici incontrera' a Roma Antonio il quale, a sua volta, ha gia' inviato una lettera aperta a Romano Prodi, chiedendo un immediato intervento. ''Ai primati negativi - hanno aggiunto Donnici e Madeo - che lo hanno portato alla ribalta nazionale con la legge sui portaborse, gli aumenti di indennita', la vergogna dei monogruppi, la farsa della Commissione regionale antimafia, la bocciatura della prima stesura dello Statuto per incostituzionalita', il Consiglio regionale aggiunge oggi la perla di una legge truffa, con la quale si tenta di eliminare partiti scomodi e voci libere. Peraltro, caso unico tra tutti i Paesi democratici, avremo l'anomalia di una legge con sbarramento elettorale e la previsione di premio di maggioranza, il cosiddetto listino: uno scandalo nello scandalo''. ''In ogni caso - hanno concluso - nessuno si faccia illusioni. Italia dei Valori sara' comunque presente alle elezioni, anche se , al punto in cui sono le cose, forme, modi e alleanze dipendono dalle risposte che altri ci dovranno dare''

Dopo il voto della legge elettorale il Nuovo Psi calabrese rientra nella CDL

01/02 Il primo effetto politico della nuova legge elettorale approvata stamattina dal consiglio regionale (24 voti a favore, 10 contrari), è il rientro del Nuovo Psi nello schieramento della Cdl. Il partito di De Michelis era temporaneamente uscito dalla coalizione all'ultimo congresso regionale di dicembre e aveva posto come condizione per rientrarvi l'approvazione di una nuova legge elettorale con soglia di sbarramento. A annunciare il rientro è stato il presidente del gruppo consiliare, Francesco Galati, che ha espresso "viva soddisfazione". "I socialisti, visti i risultati, sono soddisfatti di quanto avvenuto. Ritengo che il prossimo comitato regionale del partito, che si terrà a breve, possa decidere la collaborazione con la Casa delle Libertà nella prossima consultazione elettorale regionale". Insieme al Nuovo Psi, hanno votato a favore della nuova legge elettorale An, Forza Italia e UdC, cui si sono aggiunti il "Cossighiano" Naccarato, un consigliere del Pri e un ex dell'UdC. Contrari Margherita, Ds, Udeur, Prc, Verdi e Pdci.

Audizione del Ministro Lunardi sul blocco sulla A3 “Evento eccezionale, evitati danni alle persone”

01/02 Il maltempo nell'ultima settimana di gennaio nell'Europa meridionale e' stato un evento "raro, vasto e straordinario" che non si vedeva dalla fine degli anni Cinquanta. Una situazione metereologica che, all'estero, ha spesso provocato danni ben piu' gravi di quanto accaduto in Italia: il blocco del traffico sulla Salerno-Reggio Calabria, grazie all'impegno di tutti gli enti preposti come l'Anas, ha impedito che la situazione atmosferica straordinaria si traducesse in una tragedia. E' quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, intervenendo in audizione congiunta delle commissioni Trasporti e Ambiente di Montecitorio su quanto accaduto sulla Salerno-Reggio Calabria. Nel suo intervento in apertura dell'audizione, trasmesso anche sul canale televisivo satellitare della Camera, il ministro ha tenuto a precisare che "l'attuale collegamento tra la Salerno-Reggio Calabria non e' un'autostrada e non ci sono caselli per impedirne l'accesso". E lo stesso ministro ha tenuto a precisare che "al suo dicastero non compete il controllo diretto della circolazione, di persone e di merci". Comunque, Lunardi ha illustrato una precisa e puntuale ricostruzione dei fatti, dalla quale emerge che l'allarme e' puntualmente scattato tra il 25 e 26 gennaio e l'Anas ha immediatamente "allertato" i compartimenti che hanno attivato i piani neve. "Nella stessa giornata del 26 e stato convocato in via permenente il comitato di direzione dell'Anas. E la stessa azienda di Stato ha provveduto a comunicare in tutti modi agli utenti l'obbligo di viaggiare con le catene sulla Salerno-Reggio Calabria: tali appelli sono stati diffusi sulle Stazioni radio, Isoradio e Cis-Viaggiare Informati oltre che attraverso la televisione e i pannelli a messaggio variabile posti sulle autostrade. Ma nonostante tali appelli, molti mezzi pesanti hanno affrontato il viaggio sprovvisti di catene creando blocchi del traffico che sono noti. Ma al di di la' di quello che hanno detto i mass-media, secondo il ministro, "c'e' stato il pieno e immediato coinvolgimento dell'Anas per cercare in tutti modi di contenere i danni di un evento senza dubbio straordinario". "Senza avviare una rincorsa all'identificazione di eventuali responsabilita' - sono parole di Lunardi - senza che i mezzi di informazione hanno cercato in tutti i modi di mettere in evidenza una assenza di coordinamento tra gli organismi dello Stato, i fatti – ha sottolineato il ministro - ognuno ha collaborato per evitare evoluzioni negative del poderoso fenomeno meterologico per evitare che si producesseo fenomeni di assideramento e danni fisici alle persone. Danni fisici che non si sono verificati". "E nel far presente che il ministero, comunque, gia' dal 27 gennaio ha incaricato una apposita commissione di verificare se tutto ha funzionato come doveva ed oggi si puo' realmente verificare l'accertamento di responsabilita', Lunardi ha voluto sottolineare la propria riconoscenza verso tutti coloro che si sono impegnati per evitare che i disservizi si trasformassero in tragedia". - Lunardi ha poi indicato come il Governo si e' mosso per affrontare "le emergenze che l'utenza vive da almeno 30 anni" sul corridoio tirrenico. La strategia del Governo si e' articolata su quattro fronti. Sul fronte strutturale si e' deciso di inserire la Salerno-Reggio calabria nella legge obiettivo garantendo subito adeguate e progressive risorse. e, sullo stesso fronte - ha detto ancora il ministro - si e' deciso di identificare solo sette maxi lotti, di cui tre sono gia' stati affidati a tre General Contractor per un importo pari a circa 2,3 milioni di euro, mentre, entro l'anno, si pensa di affidarne altri due. Sul fronte organizzativo, si e' cercato di limitare i fastidi dovuti ai cantieri aperti soprattutto durante i periodi del grande esodo estivo. E in questo ambito Lunardi ha rivendicato fgli "ottimi risultati" degli esodi estivi e natalizi del 2003 e 2004 a differenza di quanto accaduto precedentemente al 2002. Risultati particolarmente significativi a fronte di volumi di traffico nell'ordine di 4.000 veicoli ogni ora su un'arteria capace di sopportarne meno della meta'. Il terzo fronte d'azione e' stato "finalizzato al completamento di almeno il 50% dell'asse autostradale entro il 2006: un 50% - ha evidenziato il ministro - che sicuramente rappresenta la parte piu' critica dell'intero tracciato". "Il quarto fronte - ha proseguito Lunardi - e' stato quello legato proprio alla definizione di quelle azioni che, durante il periodo invernale, ne garantissero la fruibilita' fornendo adeguate direttive all'Anas". La A/3 ''non e' un'autostrada'': e' quindi ''impossibile'' chiuderla cosi' come ''sara' impossibile fino al 2008'' gestire simili eventi come sulle altre reti autostradali. Il ministro Pietro Lunardi ha infine giustificato cosi' alle Commissioni trasporti e ambiente della Camera quanto avvenuto sulla Salerno-Reggio Calabria tra il 27 e il 29 gennaio. ''L'asse Salerno-Reggio Calabria non e' un'autostrada e c'e' una insufficienza infrastrutturale di tre quarti dell'arteria'', ha detto spiegando che non puo' chiamarsi tale sia perche' non rispetta le attuali norme sia perche' non ci sono barriere d'ingresso. ''Il che - ha aggiunto - rende impossibile chiudere l'autostrada''. E, ha concluso, ''sara' impossibile fino al 2008 che eventi come quello che si e' verificato possano essere gestiti con la stessa logica con cui si interviene sull'intera rete autostradale''

Castagnetti (Margherita) . “Il Governo sulla A3 ha ammesso la sua irresponsabilità”. Presentato un dossier.

01/02 "E' scandaloso ma abbiamo un governo irresponsabile: ma non siamo noi a dirlo, e' lo stesso Governo ad affermarlo, nel momento stesso in cui dice che nell'evento accaduto giorni addietro sull'autostrada A3, nessuno ha responsabilita'". Lo ha detto in una conferenza stampa a Montecitorio il capogruppo della Margherita alla Camera, Pierluigi Castagnetti, anticipando ai giornalisti quanto gli esponenti della Margherita riferiranno questa sera al Ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, che dovrebbe essere presente alla riunione congiunta delle commissioni trasporti e ambiente della Camera. Secondo Castagnetti "il ministro Lunardi ha ampiamente dimostrato di non essere all'altezza delle proprie responsabilita', che per altro rifiuta in modo esplicito, dopo quello che e' accaduto sulla A3 pochi giorni fa o negli episodi analoghi l'anno scorso, su autostrade o in alcuni tratti ferroviari. Lunardi - conclude Castagnetti - ha invece una responsabilita' oggettiva e soggettiva e il nostro giudizio e' basato sui fatti e non sul pregiudizio". Alla conferenza stampa a Montecitorio, in cui gli esponenti della Margherita hanno presentato un dossier su quanto avvenuto sulla A3, sono intervenuti anche i vice capogruppo dei Dl alla Camera Renzo Lusetti e Agazio Loiero e i parlamentari Ermete Realacci, Giuseppe Molinari e Tino Iannuzzi. Secondo Lusetti "il disastro era gia' ampiamente annunciato e quindi prevedibile. Abbiamo un governo assente, che fra l'altro litiga al suo interno tra le diverse competenze. I cittadini e gli enti locali hanno gia' pagato un alto tributo". Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla regione Calabria, si chiede invece "che fine abbia fatto quella 'struttura centrale' per gestire le emergenze maltempo, proposta dal responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dopo i disastri avvenuti l'anno scorso". Per Realacci "Lunardi va bene per le inaugurazioni, ma non per i problemi", visto che i centri urbani italiani "soffrono di smog e ritardi nelle infrastrutture sia stradali che ferroviarie". Il parlamentare potentino dei Dl Giuseppe Molinari, parla di disastro che "presto si ripetera': sulla Salerno-Reggio Calabria basta attendere le festivita' di Pasqua o dei prossimi mesi estivi". Molinari auspica, infatti, di "smetterla con gli interventi tampone". A Tino Iannuzzi l'illustrazione dei dati sull'evento maltempo che si e' abbattuto sulla A3, ma anche su altri recenti avvenimenti. Per Iannuzzi, servono risorse, per potenziare le politiche infrastrutturali di cui il paese ha bisogno".
Il dossier diffuso dalla Margherita sulla vicenda del blocco della A/3 consta di 134 pagine. Dalle previsioni metereologiche dal 24 al 26 gennaio,cioe' relative alle 48 ore prima che iniziasse a nevicare, fino alla testimonianza di un costruttore di sgombraneve che analizza la ''caporetto'' verificatasi sulla A3. Il dossier raccoglie documenti che ''dimostrano quanto, prima della neve, sia stata la mancanza assoluta di coordinamento e interventi mirati a provocare il disastro della A3 e che, soprattutto, si sia replicata la stessa odissea di un anno prima, quando il 28 febbraio 2004 a bloccarsi fu l'A1''. Il dossier contiene bollettini metereologici, cartine, grafici e descrizione dell'evoluzione del tempo, compresi tutti gli allarmi lanciati da siti ufficiali e non ufficiali a partire da 4 giorni prima delle precipitazioni nevose. Un capitolo riguarda la cronaca dettagliata dalle ore 10,30 del 26 gennaio alle ore 13 del 30 gennaio, ricostruita attraverso i lanci delle agenzie di stampa. Terzo capitolo e' quello riservato ai commenti e alle interviste del ministro Lunardi. Quarto capitolo e' relativo alla ricostruzione del blocco dell'Autosole di un anno fa con analoghe nevicate. Quinto capitolo e' l'atto della Camera istitutivo del coordinamento nazionale viabilita' per le emergenze deciso a seguito dei fatti dell'A1. In proposito i presentatori del documento hanno rivolto una sola domanda: ''Ma che fine ha fatto?''. Ultimo capitolo e' quello dedicato a un costruttore di mezzi spargisale e spazzaneve che analizza da un punto di vista tecnico la ''caporetto'' della A3.

Il comitato Loiero ha organizzato la visione dell’audizione di Lunardi nei bar

01/02 ''L' audizione del ministro Lunardi sul blocco della Salerno-Reggio Calabria e' stata vista nei bar delle principali cittadine interessate dal disastro del blocco della A3. I calabresi devono rendersi conto di persona della considerazione che questo governo ha della loro sorte''. A sostenerlo e' stato Agazio Loiero, parlamentare della Margherita e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, rendendo noto che il suo comitato, in fretta e furia, con passaparola e sms, appena saputo della notizia della diretta sul canale satellitare della Camera, ha cercato di organizzare la visione dell' audizione nei bar provvisti di parabole. ''Molta gente - ha sostenuto Loiero - dovra' perdersi un po' di Tg1, un po' di Tg5 e forse pure qualche sceneggiato, ma e' bene che tutti sentano con le proprie orecchie come si arrampica sugli specchi questo governo di fronte ai suoi cittadini''

Blocco A3. Dopo audizione i verdi chiedono le dimissioni di Lunardi

01/02 "Nonostante il quadro descritto da Lunardi fosse degno del film 'The day after tomorrow', resta la realta': l'allarme e' stato dato dalla Protezione civile il giorno 23 gennaio e l'intervento dell'Anas c'e' stato tra il 25 e il 26. Questa e' la nuda verita' che inchioda ministro e vertici Anas alle proprie responsabilita'. Le chiacchiere, invece, stanno a zero". E' quanto ha affermato Marco Lion (Verdi), intervenendo nel corso dell'audizione al ministro delle Infrastrutture che si sta svolgendo di fronte alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera. "E' grave poi - ha aggiunto Lion - che il ministero abbia totalmente disatteso le proposte operative che venivano dalle commissioni Ambiente e Trasporti, relative al decreto che istituiva il coordinamento per la gestione delle emergenze". "E' invece indecente - ha concluso l'esponente dei Verdi - l'arroganza di Lunardi che ha rifiutato persino di scusarsi con gli italiani, arrivando ad accusare la stampa di aver montato un caso. E' evidente che Lunardi deve dimettersi perche' inadeguato a ricoprire un ruolo di responsabilita' politica che sappia vigilare e far funzionare le strutture operative. Stasera Lunardi ha ancora mostrato un'arroganza senza fine,come i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria".

La Giovane Italia di Stefania Craxi sostiene la candidatura di Abramo

01/02 In tutte le tornate elettorali si presentano nuovi soggetti politici. Alcuni hanno una vita effimera. Altri, invece, dimostrano una maggiore vitalita'. E' forse questo il caso della Giovane Italia, il movimento d'opinione, guidato da Stefania Craxi? Un dubbio risolto dal Coordinatore Regionale per la Calabria, l'avv. Vittorio Lombardi, che afferma: ''La Giovane Italia e' un movimento d'opinione, nato per iniziativa di persone provenienti da diverse esperienze politiche e scontente sia dell'arretratezza culturale di una certa sinistra, sia della scarsa incisivita' del centro-destra. L'impegno elettorale e' solo un aspetto di una attivita' culturale e politica piu' vasta. La Giovane Italia, per la Calabria, ha deciso di sostenere Abramo. E, piu' in generale, i vari circoli diffusi in tutto il paese, si schiereranno con il centro-destra'' ''Gli schieramenti si scelgono sulla base delle idee e delle intenzioni - dice Lombardi - non viceversa. Percio', la Giovane Italia, essendo composta da riformisti, non puo' che stare a centro-destra. Certamente, il centro-destra ha i suoi difetti: e' troppo chiassoso, spesso indeciso e a volte inefficace. Tuttavia, peggio del centro-destra c'e' solo il centro-sinistra''. Al riguardo - dice Lombardi ''non c'e' un solo perche'. Innanzitutto, la sinistra e' ancora indecisa se imboccare la via del riformismo o se insistere sull'integralismo cattocomunista. Certamente, alcune uscite degli ultimi anni non lasciano ben sperare. L'Italia ha bisogno di ben altre cose che non i girotondi e gli estremismi che trovano ospitalita' solo a sinistra. Il centro-destra e' spesso diviso e indeciso. Ma almeno non manca la buona volonta'. Che, politicamente, e' sempre volonta' di riforme. Per quel che riguarda la Calabria, la scelta di sostenere Abramo e' ovvia. Abramo rappresenta egregiamente quel ''primato del fare'', che e' primato della societa' civile sul professionismo della politica''.

Pirillo (Margherita) “L’esecutivo regionale ha mostrato grosse incapacità”

01/02 Il capogruppo della Margherita alla regione, Mario Pirillo ha dichiarato: “Un esecutivo che mostra ancora una volta grosse incapacità nel gestire le opportunità offerte a questa regione. Non a caso nella cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2005 della Corte dei conti, il Procuratore regionale ha espresso forti critiche sull’indebito utilizzo dei finanziamenti pubblici, non indirizzati allo scopo per il quale sono stati concessi. Un’altra volta mi ero espresso sulle mancate occasioni di sviluppo della nostra regione a causa dei deficit progettuali regionali. E anche allora la Corte dei conti aveva sonoramente bocciato la gestione finanziaria dell’ente regionale. Anche se la spesa sanitaria continua ad incidere fortemente sul bilancio regionale, questa volta è il progressivo scadimento delle politiche di investimento operate sul territorio regionale a segnare l’indice negativo. È grazie a questa giunta regionale che la Calabria occupa l’ultimo posto tra le regioni dei 25 paesi dell’Unione Europea in termini di sviluppo ed occupazione, con il prodotto interno lordo più basso d’Italia. Una terra che non riesce ancora a venire fuori dal vincolo dell’obiettivo 1 e che la rende svantaggiata rispetto alle altre.
Anziché investire in risorse offerte dal Por Calabria, l’esecutivo del non riconfermato Chiaravalloti ha pensato bene di operare in termini clientelari, marginalizzando l’economia locale già provata.
Le grandi opere si sono arenate nelle sacche del dimenticatoio, con un conseguente sperpero di denaro pubblico. I contributi pubblici in questi cinque anni non hanno ottemperato allo scopo per cui erano stati prescritti: ovvero interventi atti allo sviluppo organico del territorio. Invece si è deturpato l’ambiente con strutture già fatiscenti abbandonate a se stesse, che provocano un considerevole danno all’erario.
Toccherà al futuro esecutivo sopperire alle mancanze di questa amministrazione regionale. Il futuro presidente Loiero saprà certamente coniugare le istanze provenienti dal territorio con lo sviluppo integrato, senza con ciò pregiudicare il futuro in termini ambientali, sociali e imprenditoriali. “

Ufficio Stampa Loiero: “Il brutto voto di Catanzaro sull’ambiente dimostra l’inapplicabilità del modello Abramo”

01/02 ''Fa una certa impressione osservare la situazione ambientale calabrese descritta nella recente pubblicazione del 'Rapporto urbano 2005' pubblicata da Legambiente''. E' quanto si afferma in una nota diffusa dall' ufficio stampa del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Su 103 capoluoghi - prosegue la nota - si nota che gli ultimissimi posti sono occupati da Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria, tre amministrazioni guidate dal centrodestra. Un po' meglio Crotone, al 78/mo posto, mentre Cosenza risale fino a meta' classifica. Sono stati raccolti dati e informazioni su 100 parametri ambientali, dalla qualita' dell'aria e dell'acqua, all'inquinamento acustico, dai consumi alla produzione e smaltimento dei rifiuti. Dalla gestione e congestione del traffico urbano alle aree pedonalizzate, ai giardini pubblici, alle piste ciclabili, fino all'abusivismo edilizio. Con amministratori pubblici - prosegue il comunicato - che, osserva la nota di Legambiente, non brillano per dinamismo e volonta' di cambiamento, visto che su molti parametri non hanno fornito alcuna informazione''. ''A Catanzaro - e' scritto nella nota dell' ufficio stampa di Loiero - la situazione e' pessima: bassa la percentuale di raccolta differenziata (il 9,3%) e molto alto il tasso di dispersione dell'acqua con il 55% di perdite di rete, praticamente assenti piste ciclabili, zone pedonali, verde urbano (con 0,26% mq/abitante). Non c' e' nessuna centralina per il monitoraggio dell' inquinamento atmosferico. Insomma, un ulteriore conferma della scarsa attenzione che l' Amministrazione guidata da Abramo ha avuto verso le politiche ambientali''. ''Ancora una brutta pagella sulla Citta' di Catanzaro - conclude la nota - e quindi su Abramo, che conferma gli altri giudizi espressi da autorevoli Istituti di ricerca. Nonostante cio' il candidato del centrodestra vorrebbe applicare alla Calabria il 'meraviglioso modello Catanzaro', forse sarebbe meglio lasciar perdere''.

Il Comitato Abramo replica al comitato Loiero definendo Legambiente un comitato elettorale

01/02 ''Dispiace constatare che Legambiente, in Calabria, si e' trasformata da organizzazione ambientalista in comitato elettorale. Nel tentativo di fare cosa gradita al candidato del centrosinistra, i responsabili calabresi di Legambiente hanno creato un nuovo teorema: le citta' amministrate dal centrodestra sono inquinate, quelle amministrate dal centrosinistra sono paradisi ambientali''. A sostenerlo e' il Comitato elettorale del candidato di centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. ''Siamo - e' scritto in un comunicato - al manicheismo allo stato puro. Ed ecco perche' appare necessario rinfrescare la mente a questi ecologisti distratti. Catanzaro, per il secondo anno consecutivo, si fregia della Bandiera Blu d' Europa, il piu' prestigioso riconoscimento in tema ambientale assegnato, con criteri rigidi, dalla Fee. Si tratta dello stesso riconoscimento che ha ottenuto, in Calabria, la 'rossa' Roccella Ionica, circostanza che rileviamo solo per sottolineare i criteri utilizzati dalla Fondazione Europea sono imparziali. La Fee ha premiato la qualita' delle acque di balneazione, l' assenza di acque industriali e fognarie nei pressi delle spiagge, l' allestimento di contenitori per rifiuti in numero sufficiente, la nuova qualita' urbana del quartiere Lido. Bisognerebbe anche ricordare che il Comune di Catanzaro, proprio sotto la guida di Sergio Abramo, si e' guadagnato l' apprezzamento del ministro dell' ambiente del centrosinistra Edo Ronchi per l' organizzazione delle domenica ecologiche, ottenendo anche come premio il finanziamento per l' acquisto di motorini elettrici''. ''Sotto la guida di Sergio Abramo - prosegue la nota - e' aumentata di dieci volte la disponibilita' di verde attrezzato, con la realizzazione di parchi in ogni quartiere (Corvo, Bambinello Gesu', Aranceto, Santa Maria, Siano, Gagliano, via Masciari), senza contare il grande Parco della Biodiversita' realizzato dalla Provincia, i cinque chilometri di piste ciclabili e il parco giochi all' interno della pineta di Siano, il progetto di recupero della pineta di Giovino. Ma basta leggere la nota stampa di Legambiente per rendersi conto della partigianeria con cui l' associazione, notoriamente collegata al centrosinistra, tratta i dati delle citta' calabresi amministrate dal centrodestra. Per quanto riguarda la citta' di Catanzaro, poi e' davvero incredibile cio' che la nota stampa ha l' ardire di affermare in tema di dispersione dell' acqua. Tutti sanno che in poco piu' di sette anni e' praticamente finita la penuria d' acqua e che le dispersioni praticamente non esistono piu' in quanto circa la meta' della rete idrica e' stata rinnovata con una spesa complessiva che supera i quattro miliardi delle vecchie lire. Tutto cio' trova riscontro nelle cifre, assolutamente diminuite rispetto al passato, dovute dal Comune di Catanzaro alla Regione per l' approvvigionamento idrico''. ''Un altro dato palesemente falsato - sostiene il Comitato elettorale di Abramo - e' quello della raccolta differenziata che, nel 2004, e' certificato nella percentuale dell' 11,55, nettamente superiore a quella fornita dagli attivisti del centrosinistra. Quanto alla qualita' dell' aria, quella di Legambiente e' una vera e propria bufala: tutti sanno che la ventosita' di Catanzaro, per la sua posizione tra Ionio e Tirreno, impedisce qualsiasi tipo di inquinamento atmosferico.Comprendiamo l' esigenza di Legambiente di fornire qualche argomento al candidato del centrosinistra per tentare di demolire l' immagine vincente del giovane candidato della Cdl, ma riteniamo che il compito primario di un' associazione ambientalista sia quello di promuovere una cultura che punti alla difesa dell' ambiente''. ''Sergio Abramo - conclude la nota - che non ha pregiudizi verso nessuno, e' pronto ad accogliere per il suo programma suggerimenti e proposte di Legambiente, se saranno sinceramente animati dal proposito di condurre in Calabria serie e concrete battaglie per la costruzione di citta' a misura d' uomo. Il modello Abramo e' da applicare perche' e' vincente ed e' quello che puo', proprio per i risultati che riesce ad ottenere, servire ad una nuova Calabria''.

I Liberal democratici chiedono regole certe per chi cambia

01/02 Il Partito dei Liberaldemocratici ha lanciato un appello al candidato alla Presidenza della Regione del centrosinistra , Agazio Loiero, affinche' ''fissi regole certe contro quanti hanno deciso di cambiare casacca''. ''Noi - e' scritto in un comunicato - non accettiamo personaggi in cerca di poltrone facili e vogliamo che quanti hanno deciso per l' ennesima volta di cambiare coalizione si identifichino con un partito e firmino un patto di lealta' con gli elettori. Analogo discorso vale per chi decide di candidarsi con noi. Vogliamo e pretendiamo chiarezza e lealta' affinche' possa compiersi il grande balzo che questa Calabria merita. E' giunto il tempo di dire inequivocabilmente da che parte si sta per evitare ulteriori confusioni come quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni in Consiglio regionale''. ''Il Partito dei Liberaldemocratici - conclude la nota - e' fermo sui suoi intendimenti e proporra' e promuovera' tutte le azioni necessarie affinche' ci sia chiarezza e democrazia''.

Rotondi (DC) “Nessun patto di desistenza con Loiero”

01/02 Non c' e' nessun patto di desistenza, secondo il presidente della Dc Gianfranco Rotondi, tra la Democrazia Cristiana della Calabria ed il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Sono voci - sostiene Rotondi in una nota - fatte circolare ad arte per indebolire la credibilita' della Dc che in Calabria ha un team elettorale di eccezione; non a caso ce ne infischiamo dello sbarramento al 4% imposto stanotte; verso Loiero certamente c' e' stima, ma se la Cdl accordera' l' apparentamento in tutte e 14 le regioni noi saremo dalla parte di Abramo. Se domani il vertice della Cdl neghera' l' apparentamento metteremo in campo un candidato della Dc e stiamo esaminando quale puo' essere la candidatura piu' forte: un dirigente nazionale, una gloria non troppo vecchia della Dc o un giovane promettente. Se questa candidatura autonoma ad alcuni giornalisti sembra una desistenza con Loiero, non posso obiettare nulla''. ''Noi siamo sicuri - ha concluso Rotondi - di superare da soli il 4%, forse nella Cdl saremmo penalizzati per la minore visibilita' ma cio' nonostante poniamo con forza in Calabria come ovunque al presidente Berlusconi il problema dell'apparentamento della Dc. Lasciamo ad altri le richieste e le trattative, noi siamo solo convinti della bonta' dell' azione di governo di Berlusconi e vogliano evitare che le elezioni regionali si presentino come un terribile trabocchetto''.

Progetto Calabrie propone alla Gad di adottare il modello di difesa ambientale dell’Aspromonte

01/02 La Calabria prima in Europa; l' Aspromonte modello da esportare, un esempio di buona amministrazione, difesa dell' ambiente, responsabilita' sociale: e' questo, secondo quanto riferito in un comunicato di Progetto Calabrie, il risultato dei lavori di un seminario organizzato dalla Commissione ambiente della Comunita' Europea sul tema ''Forest Fires in Southern Europe: From Prevention to Restoration''. Oltre ai rappresentanti dei governi di Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Grecia e ad alcune associazioni ambientaliste (per l' Italia il Wwf e Legambiente), l' Italia e' stata rappresentata dal Parco Nazionale dell' Aspromonte, unico parco invitato. ''Il prof. Tonino Perna - e' scritto in un comunicato - ha presentato l' esperienza antincendio sperimentata in Aspromonte, suscitando l' attenzione di tutti i media europei. Progetto Calabrie ne ha proposto l' inserimento nel programma del centrosinistra calabrese. La decisione della Commissione Ambiente di dare vita ad un gruppo di lavoro specifico ed istituire un fondo per la prevenzione e la lotta agli incendi, e' nata dopo la grande siccita' dell' estate 2003: oltre 700.000 ettari bruciati nell' Unione Europea, specie al Sud, con il Portogallo al primo posto con 400.000 ettari''. ''In pratica - prosegue la nota - a partire dal 2001, il Parco e' stato dato in affidamento ad associazioni e cooperative preparate alla lotta antincendio sulla base di un vero e proprio contratto: un rimborso spese di 13 euro al giorno per ogni volontario impiegato piu' rimborso delle spese per mezzi ed carburante. Il 50% della somma veniva erogata a fine stagione a condizione che sul territorio affidato la superficie bruciata non superasse lo 0,2% della superficie totale. Man mano, a secondo che la superficie danneggiata dagli incendi superasse lo 0,4% il contributo si riduceva progressivamente sino a perdere totalmente il 50% del valore complessivo del contratto qualora la superficie bruciata risultava superiore all' 1% di quella affidata. Perna ha proposto di seguire l' esempio del Parco dell' Aspromonte, invitando la Commissione a distribuire il fondo antincendio in base alla riduzione delle superfici bruciate negli ultimi anni''. ''Nella relazione finale della Commissione, presieduta dal greco Siatis - conclude la nota - l' esperienza del Parco Nazionale dell' Aspromonte e' stata indicata come valida per tutti i paesi della Comunita'. Gli europarlamentari presenti hanno espresso l' intenzione di visitare al piu' presto la Calabria per sperimentare sul campo il modello Aspromonte e poterlo riprodurre nei loro paesi''.

Unità Socialista con una propria lista con lo stemma del garofano, alle regionali con Loiero

31/01 Unità Socialista sarà presente alle prossime elezioni regionali con una propria lista di candidati in ognuna delle cinque province calabresi, a sostegno del candidato a presidente Agazio Loiero.Durante l'ultima riunione tra i rappresentanti regionali dello Sdi, del Pse-Lista Mancini e di Socialismo e Libertà è stato deciso di utilizzare lo storico simbolo del Psi con la dicitura di Partito Socialista Italiano che sancisce, con un forte impatto emotivo e sentimentale, la ricomposizione della galassia socialista all'interno del centrosinistra.Il simbolo di Unità Socialista sarà presentato con una serie di grandi convention che si svolgeranno nel prossimo mese di febbraio nei cinque comuni capoluogo della Calabria, durante le quali sarà rilanciata la piattaforma programmatica dei socialisti per il nuovo governo della Regione.La sfida di Unità Socialista, che si batterà anche per consentire alle donne di ricoprire un ruolo attivo nel governo della Regione, è quella di richiamare all'impegno le tante famiglie socialiste calabresi che sono state protagoniste di gloriose battaglie di libertà e di progresso ed insieme quella di fortificare i rapporti con i ceti più dinamici della società calabrese che chiedono l'affermazione di una nuova classe dirigente che faccia propria la battaglia dei valori etici e morali.A questo proposito Unità Socialista propone al candidato presidente Agazio Loiero e a tutti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra la sottoscrizione di una carta etica che impegni tutto lo schieramento ad una netta discontinuità rispetto alla stagione di governo del centrodestra caratterizzata dal più becero trasformismo e dal peggiore consociativismo e che imponga una lotta limpida e coerente contro ogni condizionamento della criminalità organizzata nei processi decisionali e di formazione del consenso.

Ancora in corso il Consiglio regionale. Si discute della legge elettorale

31/01 E’ iniziata a mezzanotte la seduta del Consiglio regionale che deve discutere della nuova legge elettorale e che avrebbe dovuto iniziare alle 11. Dopo la riunione dei gruppi di centrosinistra, conclusa con la proposta del cosiddetto coefficiente d' ingresso, e' cominciata un' altra riunione, questa volta dei gruppi di centrodestra che, secondo quanto si e' appreso, dovrebbe valutare la posizione assunta dall' altro schieramento. La seduta è iniziata con la visone delle migliaia di emendamenti presentati dall’opposizone. Prima però il dibattito si è svolto sulla regolarità dell’Ordine del giorno. Alle 7 del mattino la riunione è tuttora in corso.

Perde pezzi importanti la CDL calabrese: Nisticò e Misiti con Loiero

31/01 L' ex presidente di centrodestra della Giunta regionale ed ex europarlamentare di Fi, Pino Nistico', e l' ex assessore Aurelio Misiti scendono in campo al fianco del centrosinistra. L' ufficialita' e' giusta stasera, a Falerna, nel corso di un convegno che ProCalabria, l' associazione guidata da Misiti, ha organizzato su ''il ruolo di ProCalabria per il governo della regione, le emergenze, lo sviluppo e l' impegno politico''. Al tavolo della presidenza, insieme ai relatori, Agazio Loiero, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, che, dalle mani di Misiti ha ricevuto il vademecum del presidente all' interno del quale sono contenuti i punti fondamentali che ProCalabria ha individuato per la Regione. Ad apertura dei lavori, Misiti, ha rimarcato che ''Procalabria vuole dare un contributo di carattere programmatico e di contenuti, anche se mettere insieme rappresentanze civili e politiche e' un po' anomalo. E' difficile - ha aggiunti - mettere d' accordo due entita' diverse, perche' i partiti non sono strettamente legati alla societa' civile. Per fare una politica di sviluppo bisogna risolvere le emergenze. Una e' la legalita'. E' fondamentale che la Giunta regionale sia costituita da uomini che abbiano un' etica morale che scoraggi i malavitosi. Questo e' il maggiore deterrente contro la criminalita'''. All' iniziativa ha partecipato anche il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Si cominciano a ritrovare - ha detto - le migliori energie di questa Calabria per andare a governare e governare bene per cambiare davvero. Ci sono i prodromi di una nuova classe dirigente che proviene dal meglio di esperienze diverse ed il cemento e' la volonta' di far ritrovare una fiducia a questa nostra terra per poter costruire con le proprie mani il suo futuro. E, soprattutto, il cemento e' dato da un progetto che dalla Calabria e' rivolto alla Calabria. Cioe' - ha concluso Adamo - abbiamo un' idea di una Calabria che si vuole autogovernare per non rimanere dentro la logica di uno sviluppo autocentrato, ma per saper competere in un sistema piu' vasto e piu' globale e, quindi, una Calabria che ragioni in chiave europea''. Particolarmente soddisfatto Loiero che ha partecipato, ha detto, ''con grande piacere a questo convegno organizzato da ProCalabria. Ho rivisto con piacere sia Pino Nistico' sia l' amico Aurelio Misiti. Se ci si pensa per un attimo - ha proseguito - si tratta di uomini che appartenevano al centrodestra, Aurelio Misiti era piu' un tecnico, che hanno preso una posizione. Tutti sono portatori di istanze nuove. Conoscono la situazione, la vita della regione, la conoscono e sanno quali sono i problemi che in una regione come la nostra purtroppo oggi esistono ed hanno avuto quasi un moto di ribellione. Vogliono mettersi al servizio di una nuova classe dirigente che possa governare questo territorio ed hanno fatto un ragionamento molto semplice a sostegno di questa tesi: avendo il centrodestra governato per dieci anni ed essendo in una condizione di grandissima difficolta', l' operazione piu' naturale e' quella di cambiare ed hanno guidato, paradossalmente, proprio loro questo cambiamento''. Per Nistico', invece, ''finalmente e' stato percepito l' aspetto piu' importante del momento drammatico che vive la Regione Calabria, ovverosia la necessita' di sposare finalmente gente che proviene dalla societa' civile attraverso rappresentanti molto qualificati, di livello nazionale ed internazionale, con i partiti classici. Verso i partiti classici e' noto come ci sia un senso di sfiducia generalizzato. E allora quella che e' stata una mia intuizione - ha proseguito Nistico' - e che e' avvenuta molto precocemente, allorquando il sottoscritto e' stato presidente della Regione Calabria, e nel momento di crisi avevo lanciato l' idea di dare un governo istituzionale a termine mettendo sul campo, sullo scenario della politica, le persone migliori che c' erano, indipendentemente dal colore politico per fare finalmente uno statuto e le regole. Oggi finalmente quella intuizione precoce e, percio', sacrificale, che aveva il consenso della maggior parte dei cittadini, e' un obiettivo realizzabile perche' - ha concluso Nistico' - anche nell' intervento del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, e' emerso chiaramente questo bisogno, questa esigenza di fare una cerniera, finalmente, tra la societa' civile e la politica''.

Abramo ha incontrato Confindustria Calabria: “Rendere competitivo il sistema”

31/01 ''Un progetto di sviluppo unico, concertato con il mondo delle imprese e della cooperazione, che renda competitivo il sistema Calabria prima della scadenza del 2010, quando cioè finiranno i finanziamenti europei. E' forse la nostra ultima occasione per agganciare il treno dello sviluppo''. E' quanto ha detto Sergio Abramo, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione, agli industriali calabresi, nel corso del confronto promosso dai vertici della Confindustria regionale. Erano presenti il presidente regionale Filippo Callipo, il presidente regionale di Ance Giuseppe Vecchio, il presidente regionale delle Piccole Industrie, Fausto Aquino, i presidenti delle Associazioni industriali di Catanzaro, Floriano Noto, di Crotone, Gaetano Lumare, di Cosenza, Raffaele De Rango, i rappresentanti delle Associazioni industriali di Reggio Calabria, Claudia Cuzzocrea, e di Vibo Valentia, Antonio Gentile. ''Ma per fare ciò bisogna chiudere l'epoca dei contributi a pioggia - ha proseguito Abramo - I soldi vanno utilizzati per progetti produttivi, che facciano scaturire occupazione e reddito, per innovare e modernizzare i settori più vitali dell'economia. Anche i forestali, sulla base di un piano di utilizzazione produttiva, dovranno essere messi al servizio di questa nuova visione dello sviluppo, soprattutto in ordine alla difesa dell'ambiente''. ''Bisogna creare - ha detto Abramo - un ''salvadanaio'' unico, mettendo insieme tutti i fondi disponibili, nazionali e comunitari, per rimettere in moto la nostra economia, rendendola capace di competere con i nuovi Stati membri dell'Unione Europea. E' indispensabile anche ''rastrellare'' tutti i fondi non utilizzati dalla Regione in questi anni e metterli a disposizione di questa grande operazione. Industria, agricoltura, turismo, artigianato, servizi avanzati non possono più essere considerati compartimenti stagni, ma debbono trovare uguale dignità e peso in un unico progetto''. Numerosi gli argomenti trattati da Abramo: la sicurezza (''la criminalità non si combatte solo con le forze dell'ordine, bisogna anche che si assicuri il lavoro ai giovani''), la macchina burocratica regionale (''un elefante che può essere snellito solo trasferendo le deleghe ai Comuni e alla Province''), la sanità (''lavorare per una sanità che elimini gli sprechi e gli ospedali fotocopia''), la gestione delle acque, la difesa dell'ambiente, il credito, le infrastrutture (aeroporti, A3, Gioia Tauro, trasversali, ferrovie), ilruolo dei piccoli Comuni e delle aree interne. ''La Calabria produce solo il 26 per cento di ciò che consuma - ha concluso Abramo - Basta solo questo dato per fare capire quanto lavoro ci aspetta per riequilibrare il sistema economico regionale. Gli imprenditori, per laloro capacità progettuale, dovranno essere protagonisti di questa nuova fase nella storia della nostra regione''.

Veraldi (Margherita) “Colazione sempre più ampia e coesa attorno a Loiero”

31/01 ''Dall' assemblea dei grandi elettori di Lamezia Terme, la coalizione che via, via si e' determinata attorno ad Agazio Loiero, candidato a presidente della Regione Calabria, e' divenuta col passare dei giorni sempre piu' ampia e coesa, tanto da rappresentare con ben 13 formazioni politiche presenti, ultima in ordine di tempi l' Udeur che ha sancito positivamente il proprio sostegno regionale a Loiero, un fatto senza precedenti nella storia politica della Calabria''. A sostenerlo e' stato Donato Veraldi, segretario della Commissione parlamentare antimafia. ''Una coalizione, quella del centrosinistra - ha aggiunto il parlamentare della Margherita - rappresentativa di mondi, di storie politiche, di categorie sociali e lavorative, tra cui quella degli industriali che ha accolto in maniera entusiasta l' idea di rinnovamento che risiede nel programma politico dell' on Loiero, cementano il comune sforzo di offrire una sponda vera ed autentica ad una Calabria che vuole cambiare, voltare pagina, immaginare un percorso nuovo, senza parole d' ordine vuote, senza slogan e senza velleitari disegni che poi appassiscono nello spazio di un mattino''. ''Oggi - ha sostenuto Veraldi - una consapevolezza forte e diversa anima la nostra gente: una grande e corale unita' di intenti per un nuovo 'Patto per la Calabria' deve orientare gli sforzi di questi giorni nel segno di un diverso 'vissuto' con grandi spazi di solidarieta' per i piu' deboli e gli ultimi, di propulsione positiva del mondo produttivo, di spinta nella ricerca e nelle Universita', di unita' con il mondo del lavoro, di speranze vere per i giovani di questa Regione, per spezzare le catene di una marginalizzazione ingiusta che in questi giorni ha toccato il suo apice di crisi con il maltempo affrontato con incredibile leggerezza e con la triste ed egualmente penosa vicenda dei Forestali utilizzata per criminalizzare una Regione che non meritava altre ed ulteriori umiliazioni; oggi siamo nelle condizioni di una vera e reale inversione di marcia e dobbiamo farlo con le scelte di un centrosinistra mai cosi credibile con il suo candidato Presidente e mai cosi forte con uno schieramento cosi ampio e plurale''.

Lunedì prossimo La CDL si riunisce a Lamezia

31/01 Dopo quella svoltasi ieri sera, dedicata alla programmazione dell' attivita' del Consiglio regionale nell' ultima fase della legislatura, ed in particolare alla nuova legge elettorale, i dirigenti calabresi dei partiti del centrodestra terranno una nuova riunione lunedi' prossimo, 7 febbraio. La riunione si svolgera' a Lamezia Terme, nel Centro argroalimentare. Vi parteciperanno i coordinatori regionali ed i capigruppi in Consiglio regionale di Forza Italia, An, Udc, Nuovo Psi e Pri. La riunione servira' per un confronto sui temi legati alle prossime elezioni regionali, fissate per il 3 e 4 aprile.

Galati (NPsi) “Sulla cittadella regionale la parola al nuovo Consiglio Regionale”

31/01 “Sulla cittadella regionale si lasci la parola al nuovo Consiglio regionale che s’insedierà tra breve. La decisione su dove e come costruire il nuovo Palazzo della Regione a Catanzaro, non può essere lasciata a un assessore in scadenza e privo, peraltro, di qualsiasi rappresentanza politica”.
E’ l’opinione del capogruppo del Nuovo Psi, Francesco Galati, che, a proposito dell’assessore Mirigliani, sostiene: “Anche in questi ultimi scampoli di legislatura, l’assessore sta perseguendo, con ostinatezza e confusione, l’obiettivo della realizzazione della sede regionale sul terreno privato di via De Filippis, facendo anche terrorismo psicologico, con dichiarazioni rilasciate ai giornali, in cui parla di poteri forti che remano contro la realizzazione dell’opera. A mio avviso – argomenta il consigliere regionale - tali riferimenti ai poteri forti possono costituire notizia criminis, per cui la magistratura dovrebbe aprire un’accurata inchiesta per accertare chi sono coloro che stanno dietro ai poteri forti e che condizionerebbero l’attività della pubblica amministrazione”.
Galati non si è limitato, però, ad esprimere soltanto un’opinione, ma ha depositato, sulla vicenda, un’apposita interrogazione rivolta al Presidente della Regione, per chiedere:
a) se il Presidente della Giunta regionale condivide le frenetiche attività svolte dall’assessore Mirigliani in ordine alla costruenda cittadella regionale contro la volontà del Consiglio regionale della Calabria, del Consiglio provinciale di Catanzaro, del Consiglio comunale di Lamezia Terme, e di tutte quelle organizzazioni e associazioni politiche e sindacali che si sono battute per il rispetto delle leggi, degli impegni e dei protocolli d’intesa, tutti miranti a realizzare la Cittadella in località Germaneto;
b) se il Presidente della Regione non ritenga opportuno, dopo la fallita conferenza dei servizi e la non approvazione, allo stato, da parte della Giunta regionale di alcun progetto esecutivo, invitare l’assessore Mirigliani ad astenersi da ogni attività che, alla scadenza del suo mandato, apparirebbe solo come una inaccettabile forzatura, consentendo così democraticamente che sia il Consiglio regionale che sarà eletto tra due mesi a pronunciarsi definitivamente su una questione che ha notevolmente indebolito la città di Catanzaro e arrecato gravissimi danni alla Regione Calabria.
“L’assessore Mirigliani – afferma Galati - deciso a portare a compimento la sua missione per realizzare ad ogni costo la cittadella regionale a via De Filippis, ha usato toni duri per tutti coloro che hanno espresso posizioni contrarie al suo progetto, parlando di poteri forti che remano contro l’operazione. I poteri forti si chiamano Consiglio regionale della Calabria, Consiglio provinciale di Catanzaro, Consiglio comunale di Lamezia Terme, organizzazioni sindacali, partiti politici, associazioni di tutta la Calabria, che si sono espressi democraticamente e pubblicamente contro un’operazione immobiliare che non persegue gli interessi della Calabria”. Galati,inoltre, “perché non vada dimenticata la memoria di quanto finora accaduto”, ricorda che “il Consiglio regionale, con mozione n. 46 del 6-11-2002, ha impegnato la Giunta regionale ed il suo Presidente alla realizzazione diretta della sede degli uffici della Giunta regionale in località Germaneto nel comune di Catanzaro di cui alla progettazione del professor Paolo Portoghesi, annullando i provvedimenti amministrativi che abbiano avuto come finalità una ricerca di mercato per la costruzione della cittadella regionale da parte di imprese private dalle quali la Regione si dovrebbe impegnare fin da ora all’acquisto anche per cosa futura e/o mediante locazione finanziaria di un complesso immobiliare unitario esistente in corso di realizzazione ovvero da realizzare”. L’esponente del Nuovo Psi rammenta anche che “ analoga presa di posizione è stata assunta, con atti formali, dal Consiglio provinciale di Catanzaro e dal Consiglio comunale di Lamezia Terme, ma che, nonostante l’indirizzo fornito dal Consiglio regionale, la Giunta ha perseguito l’obiettivo della realizzazione della cittadella su un terreno privato in via De Filippis, seguendo discutibili procedure amministrative che hanno determinato l’apertura di inchiesta da parte della magistratura contabile e ordinaria”. Galati, infine, sottolinea che “tale strategia ha prodotto l’apertura di una controversia giudiziaria tra la Regione Calabria e la società Hermes, proprietaria del terreno e del progetto chiavi in mano, con il concreto rischio di un grave danno erariale per l’Ente e che la scelta di localizzare in via De Filippis la sede degli uffici della Giunta regionale in un’area difficilmente accessibile (se non realizzando una costosissima strada di collegamento, a tutto beneficio della valorizzazione dei terreni dei privati), estranea al progetto di Area Urbana Catanzaro-Lamezia Terme, è stata fortemente contestata da sindacati, organizzazioni di categoria, associazioni dell’intera Calabria”.

Bernaudo (Fiamma) “L’assordante silenzio di AN sul rogo di Primavalle”

31/01 “L’assordante silenzio di An sul caso Mattei è l’ulteriore conferma, per chi avesse ancora qualche dubbio, che questo partito è solo un apparato di potere vuoto, privo di identità e senza di ideali”. È quanto sostiene il leader storico della destra cosentina, Roberto Bernaudo, commentando la sentenza di prescrizione per il rogo di Primavalle dove rimasero uccisi i due militanti dell’Msi, Stefano e Virgilio Mattei. “Questo dimostra - ha aggiunto l’ex consigliere comunale dell’Msi -che la voglia di rimozione all’interno di An è talmente forte che vengono dimenticate finanche tragedie umane e metapolitiche consumatesi nel nome di quei valori, i quali, ancora oggi, sono rivendicati da Alleanza nazionale e per i quali, negli anni peggiori, persero la vita decine di giovani camerati”. “Dopo che la notizia è piovuta come un macigno sui fasti del decennale, i vertici del partito – ha proseguito Bernaudo - hanno gridato allo scandalo addossando le responsabilità sul ministro Castelli, il quale, ha riferito, di non aver ricevuto sul caso alcuna “pressione” da parte dei ministri, ex camerati. E’ paradossale che un partito di Governo, che fa della certezza della pena uno dei punti cardini della propria azione politica, – ha sottolineato - abbia avuto “un’amnisia” su una storia che ha segnato tragicamente quegli anni e che appartiene, ovvero apparteneva, a tutta la classe dirigente di oggi. Questo paradosso è dimostrato anche da come An ha gestito con solerzia il caso Priebke, la cui vicenda, montata a distanza di 70 anni, rimane ancora oggi una delle anomalie del sistema giuridico italiano. A questo proposito – ha ricordato l’esponente politico - il parlamentare Serena, di An, per il solo fatto di voler distribuire ai suoi colleghi un cdrom che illustrava la storia giudiziaria di Priebke, venne immediatamente espulso da Fini, che invocando la certezza della pena per un uomo di 90, ritenne il gesto inqualificabile e “politicamente scorretto”.”

L’ass. Piperno propone una soluzione politica per gli autori del rogo di Primavalle

31/01 ''Soluzione politica come in Sud Africa: indulto per i reati di sangue e amnistia per quelli non di sangue. E' un' inchiesta pubblica proprio come del dopo apartheid che servirebbe a fare chiarezza sugli anni di piombo e ad arginare il nuovo terrorismo in Italia''. Franco Piperno torna a parlare della vicenda del rogo di Primavalle e lancia questa proposta in un' intervista al Quotidiano della Calabria, in pubblicazione domani, che ne ha anticipato una sintesi. ''Il ministro Castelli - ha sostenuto Piperno - deve capire che se gli altri Paesi non concedono l' estradizione ai rifugiati politici italiani un motivo ci sara'. Il Brasile si e' sempre rifiutato di estradare Lollo, il terzo imputato per il rogo di Primavalle. Il rifiuto all' estradizione, uno degli argomenti a favore della soluzione politica. Sono fatti gravissimi, per carita', ma accaduti ormai trent' anni fa in un contesto di acutissima emergenza e crisi sociale''.

Pietro Mancini “Tutta la sinistra dovrebbe condannare il rogo di Primavalle”

31/01 “Adesso, ci vengano almeno risparmiate le lezioni di Achille Lollo !” è quanto afferma l’ex sindaco socialista di Cosenza Pietro Mancini a proposito della sentenza di prescrizione per il rogo di Primavalle. “Dopo la beffa delle prescrizioni delle pene, inflitte ai tre ex militanti di “ Potere operaio “ – asserisce Mancini - condannati per il rogo di Primavalle, dal Brasile, Lollo non solo non ha mostrato alcun pentimento per l’ omicidio, nel 1973, dei due figli del segretario della sezione del MSI. Ma ha voluto salire in cattedra : “ non ci penso proprio a chiedere perdono alla famiglia dei Mattei, né al loro schieramento politico, che continua ad alimentare un odio viscerale nei miei confronti e dei due coimputati, Clavo e Grillo “. Parole astiose e irresponsabili, che dovrebbero essere condannate da tutta la sinistra, e non solo da Luciano Violante. E, forse, a Cosenza, con nettezza, anche dall' assessore Franco Piperno... Insomma, la sinistra dimostri, con gli atti politici, di non aver nulla da spartire con quei settori che, memori dell' aberrante slogan " uccidere un fascista non è reato ", continuano a considerare Lollo e compagni non già degli assassini, bensi' gli " autori di un atto di giustizia ".

Dalla Cdl: “Piperno si dimetta da assessore”

31/01 ''Le dichiarazioni del prof. Piperno sono inaccettabili: il rogo di Primavalle, come ha detto giustamente Veltroni, e' una delle pagine piu' truci del terrorismo, dove un bambino di 8 anni e suo fratello di 22 sono rimasti morti in ragione di un odio folle. Piperno si dimetta subito da assessore''. A sostenerlo sono stati il leader del centrodestra al Comune di Cosenza, Umberto De Rose, il consigliere comunale di An, Fabrizio Falvo, e Mario Campanella, segretario della fondazione Luigi Filosa. I tre esponenti del centrodestra fanno riferimento ad una intervista di Piperno, ieri a 'Repubblica', nella quale, a loro avviso, ''e' mancata una condanna forte ed energica'' dell' episodio. ''Le dichiarazioni di Achille Lollo - e' scritto nella nota - sono disgustose - ma sono censurabili anche i tentativi del prof. Piperno di giustificare un' azione cosi' brutale, che ha lasciato dolore. Il dolore della famiglia Mattei e' un dolore di silenzio, ma anche di tenacia rispetto ad un ordinamento giudiziario che mostra il suo cinismo, ma soprattutto dinanzi al menefreghismo di chi ha lasciato negli anni che alcuni criminali rimanessero impuniti''.

Chiarella (AN) “Accordo possibile sul 2.5%”

31/01 ''Se la sinistra si ritrova d' accordo sulla soglia di sbarramento al 2,5%, l' approvazione della legge e' possibile. Ma se non c' e' un accordo preventivo, e' chiaro che noi non siamo intenzionati ad esaminare le migliaia di emendamenti presentati dal centrosinistra. E cosi' accadra', semplicemente, che la legge non sara' approvata''. E' molto chiaro Egidio Chiarella, relatore della nuova legge elettorale regionale su quanto potra' accadere oggi in Consiglio regionale nel corso del confronto tra i vari gruppi politici sulla nuova legge elettorale regionale. Nel documento approvato ieri sera a Lamezia Terme a conclusione della riunione dei coordinatori regionali e dei capigruppo della Casa delle liberta' in vista della riunione odierna del Consiglio, a proposito della soglia di sbarramento, si parla di ''misura ottimale del tre per cento'', ''espressione - fa rilevare Egidio Chiarella - che e' frutto un accordo in particolare con i socialisti. Cio' significa che c' e' un margine possibile di trattativa con l' opposizione che potrebbe portare alla chiusura dell' accordo, riguardo la soglia di sbarramento, al 2,5 per cento. In ogni caso, riguardo il raggiungimento di un' intesa, noi non forzeremo piu' di tanto. Se non fosse possibile raggiungerla, noi siamo pronti ad andare a votare con la vecchia legge elettorale. Altri compromessi al ribasso non ne faremo''. ''Certo - fa rilevare Chiarella - ci vuole un po' di buona volonta' da una parte e dall' altra. Se la maggioranza s' impuntasse sul 3%, dimostrebbe soltanto arroganza e questo non sarebbe politicamente corretto. Cosi' come va detto che se l' opposizione mantenesse la sua posizione, la maggioranza ritirerebbe la sua proposta di legge elettorale. Se non ci dovesse essere l' accordo, per evitare che si blocchi il Consiglio, con l' esame dei 18 mila emendamenti presentati dall' opposizione, noi ritireremo la proposta di legge elettorale e si andra' a votare con la vecchia normativa. Punto e basta. Solo che a quel punto ognuno dovra' assumersi le sue responsabilita'. Dopodiche' andremo avanti perche' occorre approvare alcune leggi importanti. Punto quest' ultimo sul quale l' esito della riunione di ieri della maggioranza e' stato molto chiaro. Le leggi che occorre approvare prima della fine della legislatura sono quelle su bilancio, demanio marittimo, lavori pubblici, linee guida servizi sociali ed alcune norme importanti in materia sanitaria''. Secondo Chiarella, ''e' anche importante che la maggioranza abbia concordato sulla possibilita' di ridurre il listino, riducendolo a cinque consiglieri, fatto questo che potrebbe rappresentare un' altra grande novita'. In questo senso sono in corso contatti col Ministero dell' Interno per capire se e' possibile approvare questa specifica riforma''. ''La riunione svoltasi ieri a Lamezia - ha concluso Chiarella - e' stata comunque significativa perche' e' servita a fare ritrovare alla maggioranza la necessaria compattezza. Quanto meno la Casa delle liberta' andra' in aula con una posizione unitaria e non piu' in ordine sparso. In caso contrario, per quanto mi riguarda, alla riunione di oggi non ci sarei neppure andato''.

Appello dei Liberal democratici sulla legge elettorale “No a forzature”

31/01 Il Partito dei Liberaldemocratici ha rivolto un appello al Consiglio regionale affinche' ''non metta in atto una forzatura antidemocratica approvando una legge elettorale sbagliata, ma pensi al bene della Calabria e a garantire la rappresentanza di tutte le forze politiche senza mortificare arrogantemente i partiti presenti per come e' avvenuto con la dichiarazione di Rizza''. Il Partito dei Liberaldemocratici si e' augurato che l' appello ''venga accolto e che vinca la dignita' ed il senso di responsabilita' contro l' arroganza e gli interessi personali di quanti non sono interessati alle sorti della Calabria bensi' ai principi spartitori ed all' attaccamento alle poltrone''.

La CDL conferma lo sbarramento al 3% per la legge elettorale

30/01 Resta confermata al tre per cento la proposta di soglia di sbarramento formulata dalla Casa delle liberta' della Calabria per la nuova legge elettorale regionale. La posizione del centrodestra e' stata confermata stasera, a conclusione di una riunione svoltasi a Lamezia Terme in vista della seduta del Consiglio regionale fissata per domani. Seduta che ha ancora una volta al primo punto dell' ordine del giorno l' approvazione della nuova legge elettorale. Le ultime riunioni del Consiglio regionale dedicate all' esame della nuova legge elettorale si sono concluse con un nulla di fatto, per il mancato accordo tra i gruppi della maggioranza di centrodestra. Per il centrosinistra, invece, la soglia di sbarramento da introdurre nella nuova legge deve essere fissata al quattro per cento. Alla riunione svoltasi a Lamezia hanno partecipato i segretari regionali di An, Forza Italia, Udc, Nuovo Psi e Partito repubblicano, insieme ai capigruppo degli stessi partiti. Nel documento approvato a conclusione della riunione si sottolinea la ''necessita' di completare l' attivita' riformatrice della Regione Calabria, che ha gia' condotto all' approvazione del nuovo Statuto, attraverso l' emanazione della nuova legge elettorale. Le nuove norme, in particolare, dovranno prevedere l' introduzione dello sbarramento di coalizione nella misura del cinque per cento; l' introduzione dello sbarramento di lista nella misura ottimale del tre per cento e la diminuzione del premio di maggioranza, il cosiddetto listino, nella misura di un decimo dei consiglieri regionali'' ''Sono soddisfato - ha detto in una dichiarazione Egidio Chiarella, capogruppo di An in Consiglio regionale e relatore della legge elettorale - per il risultato che hanno raggiunto i partiti della Casa delle liberta' in relazione all' approvazione della legge elettorale, all' ordine del giorno del Consiglio regionale di domani''. ''Finalmente - ha aggiunto Chiarella - non si va in Consiglio allo sbaraglio e la Casa della liberta' ha trovato una sua unita' di fondo. A questo punto saro' presente alla massima assise calabrese di domani e manterro' il ruolo di relatore, visto che il mio appello politico e' stato accolto in toto''. Nel documento approvato stasera a conclusione della riunione della Cdl svoltasi a Lamezia si afferma che nel corso dell' incontro ''sono state discusse una serie di problematiche concernenti l' attivita' del Consiglio regionale nel corso dell' ultima fase della legislatura, impegnando a tal uopo le rispettive rappresentanze consiliari. In particolare, a seguito di una completa disamina, si e' convenuto sull' inderogabile necessita' di procedere all' approvazione di alcuni provvedimenti di legge ritenuti fondamentali per lo sviluppo economico, culturale, sociale ed occupazionale della Calabria. Si tratta di provvedimenti che sono gia' all' esame dell' aula e che rivestono la connotazione di snodi essenziali rispetto alla complessiva azione di governo della Regione''.

Rizza (AN) “Deliranti esternazioni dell’opposizione sulla legeg elettorale”

30/01 «Le deliranti esternazioni dei capigruppo di Pdci, Verdi e Prc confermano la loro ossessione di andare alle urne senza sbarramento, poiché, se dovesse essere approvata la legge, temono di essere castigati dalla loro pochezza elettorale». E’ quanto sostiene il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza, replicando alle dure accuse mosse da Michelangelo Tripodi, Diego Tommasi e Damiano Guagliardi. «Sorvolo sulle accuse ingiuriose nei miei confronti, – ha aggiunto Rizza – dicendo semplicemente che i timori da loro manifestati sono assolutamente infondati, dal momento che tutto procederà come previsto. La volontà della presidenza del Consiglio – ha precisato - è quella di sostenere una legge elettorale su cui ci sia la massima convergenza da parte delle forze politiche». Per Rizza, dunque, nessun colpo di mano; «dopo tutto – ha detto - non si capisce a quale stravolgimento di regole si riferiscano gli esponenti dell’opposizione, né tanto meno a quale “sovvertimento” e a quale “golpe elettorale”. Evidentemente – ha concluso il vicepresidente del Consiglio - le notti sciupate per stilare i 18 mila emendamenti, ha stravolto i loro equilibri».

Abramo (Cdl) “Utilizzare in maniera mirata i fondi europei 2007/2013”

30/01 Una delegazione di sindaci e amministratori del Vibonese ha avuto un incontro con Sergio Abramo, candidato per la Casa delle liberta' alla presidenza della Giunta regionale. Abramo ha illustrato le principali linee del suo programma politico per la prossima legislatura, sottolineando, in particolare, ''la necessita' di utilizzare in modo piu' mirato le annualita' di fondi europei 2007/2013, dei quali beneficera' la Calabria. E' assolutamente necessario - secondo il candidato della Casa delle liberta' - superare frammentazioni ed egoismi, per scrivere un progetto omogeneo, coerente e strategico di sviluppo per la Regione. In troppe circostanze e' prevalsa la logica degli interventi a pioggia, senza una visione unitaria del territorio e dei suoi problemi ma anche senza il necessario coinvolgimento delle rappresentanze locali, specie i Comuni''. A proposito di questi ultimi, il candidato della Casa delle Liberta', che ha citato i Pit come ''esempio di partecipazione dal basso ai processi di sviluppo'', ha sottolineato il ruolo che dovranno avere i piccoli Comuni, ''che spesso - ha detto - hanno percepito la Regione come una realta' istituzionale distante, ignara dei problemi, spesso drammatici, che si vivono nelle piccole comunita'. Da un alto questo e' vero - ha aggiunto Abramo - ma il necessario cambiamento dovra' comportare un' assunzione di responsabilita' anche da parte degli enti locali, che dovranno essere aiutati a diventare i principali protagonisti della loro crescita, esercitando un ruolo attivo nella programmazione regionale''. Di ''assunzione di responsabilita''' Abramo ha parlato anche quando ha affrontato i temi del turismo e dell'agricoltura, due settori strategici per l' economia del Vibonese. ''Occorre comprendere - ha detto a tale proposito il candidato presidente - che non e' possibile fare turismo lungo tutti gli ottocento chilometri di costa calabrese e che le risorse non vanno disperse in mille rivoli, ma concentrate sui punti di eccellenza. Anche in agricoltura - secondo Abramo - occorrera' fare bene i conti con i tradizionali concorrenti dei nostri prodotti, valutando se e' il caso anche la possibilita' di riconvertire le produzioni locali per vincere le sfide dei mercati.Tutto questo - ha concluso il candidato presidente della Casa delle Liberta' - senza mai dimenticare che i prossimi fondi europei saranno certamente gli ultimi, dopo l'allargamento a est dell'Unione. Dunque - ha detto Abramo - la Calabria ha il dovere di rimanere unita, mettere da parte le divisioni e i campanilismi che tanti guasti hanno provocato in passato. La Calabria dovra' davvero diventare una citta' di due milioni di abitanti, perche' solo cosi' potra' vincere la sfida per il suo sviluppo''.

Colella (Psdi) “''Chiarire e risolvere le ambiguità nella GAD”

30/01 ''Chiarire e risolvere in maniera definitiva le ambiguita'''. E' quanto chiede alla Gad, in una nota, il vicesegretario nazionale del Psdi, Carlo Colella. ''In Calabria - aggiunge Colella – sediamo al tavolo della Gad, come in Puglia, in Abruzzo ed in altre realta' regionali, ma a Roma tentennano. Il centrosinistra sa di poter contare sul nostro apporto di organizzazione nazionale, dal simbolo storico e con una presenza capillare e diffusa. Ma ancora, per ragioni a noi ignote, non veniamo chiamatiagli incontri dello schieramento di centrosinistra. E' un caso unico nella storia e che non ha precedenti: un partito saldamente ancorato al riformismo ed alla sinistra viene mantenuto in sala d'attesa''. ''Non siamo quindi comunque a chiedere - prosegue Colella - il rilascio della patente di centrosinistra. Noi abbiamo il riformismo nel sangue e la consapevolezza di contare su un elettorato fedele. Nel caso in cui con la Gad non si raggiunga un' intesa nazionale, le Federazioni regionali si muoveranno di conseguenza''

Chiarella (AN) “Il partito un frutto di un continuo divenire che nasce dall’MSI”

30/01 ''Alleanza Nazionale non e' l'inizio della destra italiana, ma e' il frutto di un continuo divenire, di una storia comune, che nasce proprio dal Msi''. Lo afferma, in una dichiarazione sul decennale della fondazione di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella, capogruppo del partito nel Consiglio regionale. ''Un partito - aggiunge Chiarella - che si evolve grazie alla forza degli ideali, della cultura e di un comune senso di appartenenza e di identita' che si e' sempre riconosciuto in quell' insieme di valori nei quali credo fermamente e che rappresentano il filo conduttore dell' azione svolta dal partito nel Governo nazionale e nelle istituzioni di ogni ordine e grado in cui la destra e' rappresentata. Dieci anni non sono certo molti, ma in ogni caso fanno parte del processo storico della destra italiana, che ha visto la trasformazione del Msi in una nuova destra nazionale, sociale e partecipativa. Iniziava cosi' un nuovo percorso che ho condiviso fin dall' inizio, quando fui delegato a partecipare all' assemblea di Fiuggi dallo stesso presidente Fini che, come Giorgio Almirante, aveva sempre creduto in una destra europea. Quella famosa svolta e' stata possibile grazie al grande spirito di sacrificio di tanti missini nel lasciare la casa paterna e all' apertura di tante altre persone provenienti anche da diverse esperienze politiche che hanno portato la destra italiana ad assumere un ruolo molto piu' incisivo e a volte determinante in un contesto politico e sociale, nazionale ed europeo''.

Le felicitazioni di Perrelli (LD) a Nicola Adamo

30/01 ''Mi felicito per la tua meritata e doverosa riconferma e per il tuo grande successo''. Lo scrive Tonino Perrelli, coordinatore regionale del Partito dei Liberaldemocratici, in un telegramma inviato a Nicola Adamo dopo la sua riconferma alla segreteria regionale dei Ds. ''Ti sono vicino insieme a tutto il Partito dei Liberaldemocratici della Calabria - aggiunge Perrelli - affinche' si compia il grande balzo che la nostra regione merita, con l' invito e la preghiera di farti portavoce anche di questa forza che qualcuno, con un atto antidemocratico regionale, vorrebbe sminuire''.

Adamo :“Il congresso DS consegna alla Calabria una forza capace di guidare il cambiamento”

30/01 ''Il congresso regionale concluso ieri sera consegna alla Calabria i Ds come una grande forza del socialismo riformista in grado di avviare e guidare il cambiamento di cui la regione ha urgente bisogno''. Lo afferma Nicola Adamo, rieletto ieri sera segretario regionale dei Ds calabresi all' unanimita', con il voto di tutte e quattro le componenti (Fassino, Mussi, Salvi e Bandoli). ''L' andamento del congresso, la relazione, il dibattito, gli interventi di Fassino, Violante, Minniti - dice Adamo - hanno mostrato come i Ds in Calabria siano ormai una forza profondamente radicata, che ha superato il periodo di difficolta' di tre anni fa, quando venni eletto per la prima volta segretario regionale. Un partito che e' sempre piu' maturo per guidare la svolta nel governo della Calabria. Il carattere di un socialismo riformista si e' saputo innervare in un radicamento antico in tutta la societa' calabrese. Sono stati superati, in larga parte, i tratti di un protestarismo minoritario per fare evidenziare il motivo di un riformismo che non e' elitario ma sta dentro la societa', ne capisce gli umori e cerca di indirizzare la politica del cambiamento''. ''Per me - afferma ancora Adamo - e' un motivo di orgoglio e di soddisfazione guidare questo partito, ma e' anche un pungolo a fare ancora meglio, a fare cioe' della politica di una grande forza socialista il centro di tutta l' azione politica dell' alleanza calabrese. Questo partito si e' mostrato maturo ed e' pronto nella sfida per le regionali d' aprile a rappresentare insieme a tutti gli altri alleati la sponda per i calabresi che vogliono cambiare e voltare pagina. Il nostro congresso regionale e' stato utile anche per questo, per avere fatto venire fuori ancora una volta la necessita' che la Calabria e' pronta per voltare pagina. Noi siamo gia' in moto per questa campagna elettorale. Il congresso ha dato nuova linfa ai Ds e a tutta l' alleanza di centrosinistra''.

Fabris (Udeur) “Siamo convinti della vittoria del centrosinistra”

30/01 ''Siamo convinti della vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni regionali''. Lo ha detto il capogruppo al Senato dell' Udeur, Mauro Fabris, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, dove ha concluso i lavori del congresso regionale del partito. ''Abbiamo fatto - ha aggiunto Fabris - un accordo quadro di legislatura a livello nazionale fino al 2011 che prevede il nostro impegno nel centrosinistra, con l' assicurazione del riconoscimento dei nostri rappresentanti e dei nostri programmi''.

Borrello eletto segretario regionale dell’Udeur

30/01 Antonio Borrello e' stato eletto segretario regionale della Calabria dell' Udeur. L' elezione di Borrello e' avvenuta per acclamazione a conclusione del primo congresso regionale del partito, svoltosi a Lamezia Terme. Borrello, che in precedenza rivestiva la carica di commissario regionale, ha espresso ''grande soddisfazione'' per l' incarico conferitogli. ''Si tratta - ha aggiunto - di una grande responsabilita' dopo una fase di commissariamento nell' ambito della quale abbiamo lavorato per costruire un partito ancora piu' forte rispetto a prima. L' investitura odierna carica di impegno e di problemi non soltanto me, ma anche l' intera classe dirigente del partito perche' l' obiettivo principale e' quello di dare un Governo buono e credibile alla Calabria''. Poi Borrello ha aggiunto: ''Lavoriamo e continueremo a lavorare all' interno del centrosinistra per garantire alla Calabria una nuova fase politica ed un nuovo progetto di sviluppo''. ''Dal congresso regionale dell' Udeur la nostra presenza all' interno del centrosinistra esce ancora piu' rafforzata. Vogliamo contribuire alla vittoria della coalizione nelle prossime elezioni regionali perche' la Calabria, dopo cinque anni di governo del centrodestra, non ne puo' piu'''.

Nicola Adamo riconfermato segretario regionale dei DS. Al congresso interventi di Violante e Minniti

29/01 Nicola Adamo e' stato confermato segretario regionale della Calabria dei Ds. La conferma e' stata decisa a conclusione del congresso regionale, svoltosi ieri ed oggi a Lamezia Terme. Adamo ha ottenuto l' unanimita' dei voti dei delegati presenti. Il segretario regionale, nel suo intervento dopo il voto, ha sottolineato ''l' importanza dell' unita' raggiunta dal partito al termine del congresso'', rilevando come ''questa compattezza rappresenti la risultanza e l' approdo del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi tre anni. Un lavoro che e' merito dell' intero gruppi dirigente regionale del partito''. ''Abbiamo messo in campo - ha aggiunto Adamo - un progetto politico che via via abbiamo aggiornato, discusso ed elaborato. Ma soprattutto in questa opera di direzione che ci ha portato al risultato di oggi si sono cimentati in molti attivamente e quotidianamente”. ''C' e' stato - ha detto ancora il segretario regionale dei Ds - un gruppo dirigente che ha avuto prove e momenti difficili. Dall' esterno alcuni osservatori, che sono molto attenti a come si svolge la vita politica, ed anche nostri competitori non aspettavano altro. Probabilmente non pensavano che questo fosse un risultato possibile e che non fosse possibile questa unita' e la solidarieta' compatta di questo gruppo dirigente. Hanno guardato con sospetto, soprattutto in queste ultime settimane, anche al modo con cui abbiamo diretto ed organizzato questa fase. Quei sospetti necessariamente dovevano essere smentiti perche' in campo ci sono state solidarieta', piu' disponibilita', ma soprattutto c' e' stata la responsabilita' e la generosita' di Marco Minniti verso questo partito e verso questa Calabria. Se le posizioni fossero state altre non saremmo giunti alla scelta di Agazio Loiero per la candidatura alla presidenza della Giunta regionale. La Calabria lo deve sapere. Questo e' un valore che noi non dobbiamo disperdere. Oggi il compito e' piu' impegnativo, ma questo mandato non e' solo a me ma a tutti quanti noi''.
Al Congresso hanno partecipato anche il capogruppo alla camera dei DS Luciano Violante e il coordinatore della GAD calabrese, marco Minniti. Éer quest’ultimo Violante h avuto parole di sincero apprezzamento: “ ''Ringrazio Marco Minniti per il suo impegno per la costruzione dell' unita' della coalizione attorno alla candidatura di Agazio Loiero alla presidenza della Regione Calabria'' ha detto Luciano Violante, ''in questa regione - ha aggiunto - abbiamo mostrato unita' e generosita'''. Nel suo intervento Violante ha sottolineato come senza sicurezza non possa esserci competitività. ''Nelle regioni in cui c' e' un tasso alto di criminalita' non puo' esserci competitivita' se non ci sono sicurezza e legalita'. Accanto al sostegno alle imprese ed ai progetti di sviluppo, dunque, ci vuole un' azione durissima contro la mafia, con la sottrazione ai criminali di tutte le ricchezze possibili e con un' azione giudiziaria molto ferma''. ''Naturalmente, a tutto questo - ha aggiunto Violante - si deve associare una politica di promozione del lavoro, altrimenti e' evidente che lo Stato e' in difetto e diventa non credibile quando mette in atto azioni solamente repressive. In altre regioni del Paese il problema della competitivita' si coniuga in modo diverso. Pensiamo, per esempio, a cos' e' stato il disastro del condono fiscale per le imprese. Si e' innescato un meccanismo grazie al quale e' stato avvantaggiato l' imprenditore che ha frodato il fisco rispetto a quello che lo ha rispettato, che ha finito per pagare molto di piu' rispetto a chi non ha osservato le regole. Anche questi meccanismi mettono in discussione la competitivita'. Teniamo presente che saremo un Paese competitivo ed appetibile per gli investimenti stranieri solo se daremo certezza e sicurezza agli imprenditori. Questo e' un problema che esiste in tutta Italia, ma che nel Mezzogiorno, ed in particolare in Calabria, si accompagna a quello della lotta contro la mafia e contro la criminalita'''. Violante si e' detto anche colpito dagli interventi fatti ieri al congresso dei Ds dal presidente degli industriali calabresi, Filippo Callipo, e dal presidente della Confindustria di Crotone, Gaetano Lumare. ''Entrambi - ha detto il presidente dei deputati dei Ds - hanno posto fortemente l' accento sulla questione della lotta contro la mafia e contro l' usura come elemento essenziale per lo sviluppo di una vera competitivita' in Calabria''. Poi Violante, concludendo il lavori, ha parlato di Riformismo. “''Il riformismo non e' un metodo, ma e' la capacita' di risolvere concretamente i problemi dei cittadini''. ''Il riformismo non parla della fame - ha aggiunto Violante - ma di come distribuire il pane a chi ha fame''.
A margine della manifestazione, infine, Violante chiacchierando con la stampa ha chiarito la posizione con i radicali: “Ci sono le condizioni per un rapporto positivo con i radicali, ma per il raggiungimento di questo accordo ci deve essere l' assenso di tutta la coalizione''. ''Non possiamo correre il rischio - ha aggiunto Violante - di rompere la coalizione per raggiungere l' intesa con una forza pur importante come i radicali, che sarebbero un soggetto nuovo all' interno del centrosinistra. Io spero che questo accordo venga raggiunto, ma deve essere molto chiaro. Ci sono molte cose che ci uniscono ai radicali ed altre che ci dividono. Tra le prime penso alla questione della liberta' della scienza, alle liberta' civili, al rispetto dell' uguaglianza delle persone. Sono tutti temi che fanno parte sia della cultura dei Democratici di sinistra che di quella dei radicali. Ma ci sono anche delle cose che ci dividono. D' altra parte, se fossimo uguali staremmo nello stesso partito. Non bisogna dimenticare, tra l' altro, che prima la proposta di accordo era stata formulata con il centrodestra e solo in seguito si e' ipotizzata un' intesa dei radicali con il centrosinistra. Da questo punto di vista, dunque, ci sono degli aspetti da chiarire''. ''In ogni caso, per quanto mi riguarda - ha concluso il capogruppo dei Ds - spero che prosegua con i radicali una serena discussione, tenendo conto del fatto che non su tutto si potra' raggiungere un accordo pieno. Comunque, su alcune questioni specifiche si puo' giungere ad un progetto di cooperazione''.
Marco Minniti , responsabile del settore problemi dello Stato dei Ds e coordinatore della GAD calabrese ha affermato nel suo intervento che “Dobbiamo dire agli elettori che noi rivolteremo come un calzino la Regione Calabria, una volta che ne assumeremo la guida''. ''Chiediamo - ha aggiunto Minniti - che il centrosinistra nazionale assuma come priorita' la questione del Mezzogiorno perche' e' su questo che si gioca la partita della consultazione regionale del prossimo aprile. Le due parole d'ordine del centrosinistra dovranno essere cambiamento e innovazione''. Secondo Minniti, ''il tentativo del candidato della Casa della liberta', Sergio Abramo, e' di non parlare di cio' che il centrodestra ha fatto nei cinque anni in cui ha guidato la Regione Calabria. Cio' che noi dobbiamo sottolineare, invece, e' che Abramo ed il centrodestra che ha guidato la Regione sono la stessa cosa''.

Cesa (Udc) “Dai sondaggi Abramo vincente in Calabria”

29/01 "Ho visto i sondaggi in una riunione di vertice, ieri nella sede di Forza Italia, che danno il nostro candidato assolutamente in vantaggio". L'europarlamentare Lorenzo Cesa, oggi a Vibo Valentia per un ufficio politico dell'Udc, ha così smentito i due sondaggi "ufficiali" finora pubblicati da "Il Quotidiano della Calabria" che danno Agazio Loiero (centrosinistra) in netto vantaggio. Dal sondaggio che Cesa ha consultato, invece,in Calabria sarebbe favorito il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.

Il Comitato Abramo replica a Fortugno: “Il nostro obiettivo è il rinnovamento”

29/01 ''L' invito dei Vescovi calabresi per un confronto sereno, civile, responsabile e soprattutto concreto tra i due candidati alla Presidenza della Regione non e' stato, evidentemente, compreso dal consigliere regionale della Margherita, Francesco Fortugno, che non ha trovato di meglio che coprire di insulti il Comitato elettorale di Sergio Abramo, definito in maniera arrogante e sprezzante 'fantomatico'''. E' quanto si afferma in una nota del Comitato. ''Altro che fantomatico - e' scritto nella nota - il nostro organismo e' costituito da donne e da uomini che perseguono l' obiettivo di un forte e radicale rinnovamento nella vita politica della regione e che intravedono nel candidato presidente della Casa delle Liberta' la personalita' politica capace d' impersonare l' ansia e la voglia di nuovo che Sergio Abramo ha impersonato con la sua opera di amministratore e di politico moderno e attento ai problemi concreti della gente. Comprendiamo, quindi, il nervosismo del consigliere regionale Fortugno. Un nervosismo crescente e sempre piu' diffuso, man mano che la candidatura di Sergio Abramo si arricchisce di nuovi consensi al di la' degli schieramenti''. Per il Comitato pro Abramo ''sono bastati pochi giorni di campagna elettorale per affermare la diversita' tra i due candidati. La differenza, cioe', tra la concretezza dei programmi di Abramo e la fumosita' del candidato del centrosinistra; la capacita' di Abramo di parlare direttamente al cuore della gente calabrese''.
A sostegno del Comitato di Abramo è stato inaugurato il nuovo sito ufficiale su internet. ''Uno strumento interattivo per 'dialogare' con il candidato presidente, seguirlo costantemente nel suo tour elettorale, ma anche il 'cervello' di una rete di comitati 'Abramo presidente' che stanno sorgendo, spontaneamente , in tutta la Calabria'': e' il profilo del sito ufficiale www.sergioabramo.it, in rete da ieri - secondo quanto riferisce un comunicato - e che ha gia' registrato un alto numero di visite. ''Nell' area news del sito - e' detto nel comunicato - compaiono in tempo reale, nella sezione Primo Piano le notizie, le dichiarazioni e gli interventi del candidato, e nella sezione Agenda, i principali appuntamenti. Oltre a fornire notizie su Sergio Abramo, sulle sue idee, sul suo modo di intendere la politica, il sito contiene innovativi servizi, a cominciare da quello che consente ai simpatizzanti di ricevere direttamente sul telefonino o sulla casella di posta elettronica le notizie e gli appuntamenti piu' significativi. Un altro servizio segnala, sempre via SMS o e mail, la presenza di Sergio Abramo nella citta' o nel centro piu' vicino a chi si e' registrato come simpatizzante''. ''Una novita' - riporta il comunicato - e' anche l' area denominata 'Dai una mano!' che costituisce una sorta di 'cervello' di una complessa rete di Comitati 'Abramo Presidente' che stanno sorgendo in moltissimi centri della Calabria. I Comitati possono registrarsi, in modo da accedere a tutta una serie di servizi: una pagina web a loro disposizione, la possibilita' di scaricare materiale elettorale o di dialogare con il candidato''. Nel comunicato si precisa, infine, che lo staff del sito provvede, giornalmente, a girare al candidato presidente tutte le e-mail che arrivano alla sezione ''Parla con Sergio Abramo''.

Amendola (Ds) “Con la candidatura Abramo, la CDL prende in giro i calabresi”

29/01 ''La maschera comincia a cadere. Il centrodestra calabrese proponendo Sergio Abramo candidato alla presidenza della regione sta tentando nuovamente di prendere in giro i calabresi''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dei Ds, Franco Amendola. ''Il 'nuovo' della politica di Abramo, a giudicare dalle sue continue e convenzionali esternazioni - ha sostenuto Amendola - altro non e' che il vecchio e piu' retrivo modo di voler estorcere simpatie e consensi piegando la verita' dei fatti ai propri interessi elettorali. Il candidato Abramo, per ultimo in queste ore, ha deciso di presenziare all' inaugurazione della Fieragricola di Lamezia Terme concedendo alla stampa una delle sue 'perle' affermando che bisogna dare all' iniziativa un giusto risalto, che questa deve essere valorizzata e pubblicizzata non solo in Italia ma anche all' estero. Si tratta di frasi retoriche e prive di sincerita'. Abramo, infatti, dovrebbe spiegare ai calabresi ed ai lametini, in particolare, per quale ragione se queste sono le sue convinzioni sta facendo di tutto per affossare ogni possibilita' di sviluppo futuro della Fieragricola. L' attuale sindaco di Catanzaro, e' bene sottolinearlo, ha inserito nel Patto territoriale un progetto, finanziato con fondi pubblici, per la costruzione di un intero quartiere fieristico a Germaneto che, senza troppi sforzi intellettuali, tutti possono comprendere assolutamente in 'concorrenza' con la manifestazione lametina. Allora Abramo deve spiegare come mai da candidato del centrodestra vuole valorizzare la Fiera di Lamezia e da sindaco di Catanzaro sta tentando di affossarne ogni futuro''. ''Bene, quindi, abbiamo fatto - ha proseguito Amendola - ad inserire in Commissione, per quanto attiene la legge regionale sul sistema fieristico, il riconoscimento della Fieragricola e delle altre ultradecennali esistenti. Maggiore sincerita' e meno puerile furbizia sarebbero bene accolte da colui che si professa come il politico e l' uomo 'del fare'. Dopo questa brutta figura non si e' fermato ed anzi ad un quotidiano locale ha dichiarato che Catanzaro e Lamezia possono costituire un importante nucleo centrale per la regione e che gia' in passato il suo intervento e' stato foriero di risultati positivi per la citta' della Piana come per il Prusst e l' 'Asse-Citta''. Peccato che Abramo dimentichi di dire che il primo programma e' stato completamente sovvertito dai Commissari straordinari per ragioni legate alle motivazioni dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, mentre per l' altro programma Abramo nessun merito puo' vantare per l' inserimento di Lamezia Terme nell' 'Asse Citta'' in quanto solo ed esclusivamente l' allora vice presidente della Regione, Giuseppe Bova, decise di accogliere le richieste lametine, nonostante non fosse capoluogo di provincia, per l' alta qualita' della programmazione presentata dalla giunta di centrosinistra guidata da Doris Lo Moro''. ''Smetta, dunque - ha concluso Amendola - il sindaco di Catanzaro di vantare meriti inesistenti ed applichi davvero e non solo a parole quanto recentemente la Conferenza Episcopale Calabrese ha chiesto alla politica regionale: essere concreti nell' affermazione del bene comune. Un invito che deve essere accolto ma che non puo' che andare di pari passo con il rispetto della verita', primo e forse piu' alto valore per qualunque cristiano, ovunque esso operi''.

Comitato Abramo: “Lascia sconcertati l’intervento scomposto di Amendola”

29/01 ''Lascia a dir poco sconcertati l' intervento scomposto e ai limiti della buona educazione con cui il consigliere regionale dei Ds, Franco Amendola, ha commentato la partecipazione di Sergio Abramo alla manifestazione inaugurale della Fieragricola di Lamezia Terme''. Lo sostiene in una nota il Comitato elettorale di Sergio Abramo, candidato della Casa delle Liberta' alla presidenza della Regione. ''Sergio Abramo - prosegue la nota - e' stato invitato formalmente, da sindaco, come del resto e' avvenuto ogni anno, all' inaugurazione della Fieragricola e in quella sede ha ritenuto di fare, con pacatezza e senza alcun intento propagandistico, le sue considerazioni sul tradizionale appuntamento nella citta' della Piana. Considerazioni dal forte contenuto propositivo in chiave di rapporti tra Catanzaro e Lamezia, che evidentemente hanno colto nel segno facendo perdere la bussola al consigliere diessino. Egli fa estrema confusione, tentando peraltro di trarre in inganno i cittadini di Lamezia, tra due realta' profondamente diverse. Da un lato la Fieragricola, manifestazione consolidata, di antica tradizione e punto di riferimento per l' intera area centrale della Calabria e dall' altro lo spazio espositivo, inserito nel patto territoriale di Catanzaro, a disposizione di imprese e settori economico-produttivi ma senza le caratteristiche necessarie per poter ospitare una manifestazione di grandi dimensioni com'e' quella di Lamezia. Nel tentativo di togliere efficacia all' incisivita' del messaggio innovatore di Sergio Abramo, Amendola non si fa scrupolo di mistificare la verita' dei fatti neppure sui temi del Prusst e di Asse Citta'. E' noto alla regione intera che fu proprio la parte politica a cui Amendola appartiene e che all' epoca governava Lamezia Terme a respingere i ripetuti inviti di Sergio Abramo a partecipare, con Catanzaro, al Prusst. Il senso del lavoro svolto da Abramo sui tavoli della Regione e' stato sempre quello di dare forza produttiva e ruolo all' area centrale della Calabria, al di la' di ogni campanilismo antico e nascente. Un impegno, quello di Sergio Abramo, confermato successivamente quando i progetti per Lamezia erano a rischio perche' messi in discussione dal ministero competente''. ''Quanto ad Asse Citta' poi - prosegue la nota - Amendola farebbe bene a raccontare la verita'. Lamezia, infatti, e' in quel programma perche' la Regione, e con essa l' Anci, presieduta da Sergio Abramo, concertarono l' ingresso della Citta' della Piana. Del resto, visto che e' un consigliere regionale, Amendola dovrebbe sapere che strumenti come Asse Citta' non sono oggetto di trattativa tra la Regione e un singolo Comune. La smetta, dunque, il consigliere regionale dei Ds di tentare di alimentare divisioni che tanto male hanno gia' prodotto alla nostra regione e che non appartengono al modo con cui Sergio Abramo ha fatto politica, svolge il suo lavoro e porta oggi avanti la sua campagna elettorale. In Calabria, ha sempre sostenuto Abramo, c' e' bisogno di unita' e di valorizzare le vocazioni di ciascun territorio per uno sviluppo coerente e omogeneo''.

Lunedì Confindustria Calabria incontra Abramo

29/01 La Confindustria calabrese, lunedi' prossimo, alle 16, incontrera' nella propria sede Sergio Abramo, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Calabria. ''L' incontro con Sergio Abramo, cosi' come avvenuto con Agazio Loiero - ha sostenuto il presidente degli Industriali calabresi, Pippo Callipo - sara' improntato alla massima collaborazione. I due incontri serviranno anche a far comprendere che gli industriali sono disponibili a collaborare con il mondo politico per rappresentare le problematiche dell' imprenditoria in particolare e del mondo del lavoro in generale''. Callipo ha ribadito che ''e' sempre piu' necessario attivare un metodo concertativo prima che le decisioni vengano adottate, in rispetto delle esigenze di tutti e soprattutto degli imprenditori su cui viene posta molta responsabilita' e fiducia per lo sviluppo calabrese''.

I forzisti reggini con Abramo, ma con riserva: “Trascurate le esigenze della provincia”

29/01 ''Ferma la critica circa il metodo adottato per la scelta del candidato, resta comune l' impegno totale a sostenere Sergio Abramo alla corsa verso la presidenza della Giunta regionale''. E' quanto si afferma in un comunicato diffuso a conclusione di una runione degli eletti, degli amministratori e dei dirigenti di Forza Italia della provincia di Reggio Calabria. All' incontro, introdotto dal Commissario provinciale, Nino Foti, sono intervenuti, tra gli altri, il deputato Giuseppe Caminiti; il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele; il consigliere regionale Gesuele Vilasi e l' assessore provinciale Alessandro Nicolo'. Nella nota, diffusa dal coordinamento provinciale di Forza Italia, si afferma inoltre che ''le vicende politiche, recenti e non recenti, hanno dimostrato una evidente carenza di rispetto delle legittime esigenze della provincia di Reggio Calabria, che essendo, senza dubbio, ricca di potenzialita' di sviluppo dal punto di vista economico e sociale, avrebbe meritato interventi supplementari e compensativi da parte della politica regionale e nazionale. Lo sviluppo indicato di alcune aree importanti, vedi ad esempio l' area di Gioia Tauro, non ha ancora raggiunto i risultati previsti, come dimostrano gli attuali alti indici di disoccupazione e la relativa assenza di programmazione in merito. Risorse economiche sono state distribuite senza alcun equilibrio, disattendendo le richieste legittime sollecitate da Comuni e Provincia. Il partito e' stato spesso assente a livello regionale e non ha rappresentato quel necessario punto di riferimento e di collegamento tra la base ed i vertici. In questo senso la maggior parte delle decisioni finora sono state assunte anche contro le indicazioni spesso reiterate degli enti territoriali e senza la partecipazione del partito e, dunque, della base degli iscritti. Forza Italia sembra aver rinunciato a far valere le proprie legittime richieste, solo per senso di responsabilita' e per mantenere unita la coalizione. Tale atteggiamento responsabile forse e' stato equivocato dagli altri partiti che ne hanno approfittato con prepotenza ed arroganza''. Nel documento si afferma inoltre che ''i reali rapporti di forza delle province sono stati totalmente ignorati nelle scelte, ancora una volta indicate dall' alto, con continue prevaricazioni a danno della provincia di Reggio Calabria e del partito, che rappresenta nella stessa circa il 60% degli iscritti''. Il coordinamento provinciale di Forza Italia auspica ''maggiore attenzione sul tema della centralita' della politica e del partito; con il ripristino di metodi democratici, con il massimo rispetto delle regole e delle decisioni assunte, nonche' di tutte le componenti della coalizione; massima correttezza nei rapporti tra tutti gli appartenenti al partito, riconoscendo ai responsabili dello stesso una dovuta rappresentanza come ampia garanzia per tutti; necessaria ed indispensabile unita' in un partito forte e rappresentativo, con il recupero di tutte le componenti e di tutti i soggetti meritevoli''. Nel documento si propone inoltre di ''formare un comitato elettorale provinciale, presieduto dal commissario Nino Foti, per sostenere Sergio Abramo, valutare le strategie e le azioni da assumere, mettere in campo delle liste forti e candidature autorevoli e rappresentative di tutta la Provincia di Reggio Calabria. Proponiamo al coordinatore regionale, Giancarlo Pittelli, la creazione di un comitato elettorale regionale per valutare tutte le dovute e necessarie strategie e determinazioni, per predisporre un adeguato programma che tenga conto delle vere esigenze della Calabria, valorizzando le peculiarita' e le eccellenze del territorio, esaltandone la competitivita' nel mercato globale per uno sviluppo endogeno e duraturo incentrato sul capitale umano e infrastrutture, materiali ed immateriali, con espresse e precise garanzie sulle priorita' della Provincia e sui ruoli da assumere''.

Valdo Spini rilancia la richiesta del nome socialista per i DS

29/01 Il diessino Valdo Spini rilancia la richiesta di un nome e un simbolo socialista per i Ds : il suo appello, sottoscritto da Bruno Trentin, Alfredo Reichlin, Giorgio Benvenuto, Giorgio Ruffolo e Pasqualina Napoletano, e' stato approvato dai congressi regionali di Toscana, Lazio e Calabria. ''Spero proprio - ha commentato Spini - che questi risultati siano confermati anche da altri congressi regionali. Del resto, il congresso della regione Emilia-Romagna si era gia' espresso nello stesso senso. Una cosa e' chiara, e cioe' che nella base del partito e delle sue organizzazioni territoriali, il mettere in evidenza l'appartenenza socialista europea dei Ds e' ormai cosa largamente accettata e sostenuta. Tutto questo fa ben sperare per le decisioni che assumera' in proposito il congresso nazionale, previsto per il 3, 4 e 5 febbraio. Non si tratta solo di un nome e di un simbolo ma di una chiara espressione politica di identita' e di strategia di fondo per il partito''.

Rizza (AN) “La nascita di AN ha inaugurato una nuova fase nella politica italiana”

29/01 “Nel corso di questi dieci anni Alleanza nazionale si è affermata sulla scena politica italiana, cogliendo con determinazione la sfida della modernità e ponendosi come soggetto politico in grado di recepire i mutamenti della società”. È quanto ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale e presidente provinciale di An a Crotone, on. Domenico Rizza, in occasione del decimo anniversario di Alleanza nazionale che si sta celebrando a Roma. “La nascita di Alleanza nazionale – ha proseguito Rizza – ha inaugurato una nuova fase che ha ridato respiro al panorama politico nazionale”.
"Forte della sua tradizione, An è portatrice di valori fondanti come l’identità nazionale, la patria, la famiglia, la giustizia, la solidarietà, la partecipazione. Valori che sono suo patrimonio storico e culturale, e il fatto che oggi accomunano la maggioranza degli italiani è motivo di orgoglio”.
La scelta fatta a Fiuggi per il Presidente provinciale di An “si è rivelata vincente e ha dato modo ad un area politica importante, che per cinquantanni ha sofferto con dignità l’emarginazione di contribuire, in termini di idee e di proposte, alla costruzione peraltro non ancora definita di una nuova stagione politica in italia”.
Per Domenico Rizza oggi Alleanza nazionale “è riuscita a consolidare il suo ruolo nel territorio diventando, nel contempo, una forza politica capace di valorizzare le proprie risorse e di aggregarle attorno ad un progetto politico credibile, creando le basi per una nuova classe dirigente". “Alleanza nazionale – ha concluso il vicepresidente dell’Assemblea regionale – rappresenta oggi il volto nuovo della politica italiana, e con la sua identità partecipa da protagonista al rilancio sociale, economico e culturale del Paese”.

Sculco (Margherita) “Contro la criminalità è tempo di andare oltre la solidarietà.”

29/01 ''In Calabria e' tempo ormai di andare oltre la solidarieta' e di lanciare alla mafia, soprattutto in questi momenti di campagna elettorale, dei messaggi inequivocabili'': lo afferma Enzo Sculco, presidente provinciale della Margherita di Crotone che, in una dichiarazione, manifesta ''piena solidarieta'' al presidente della Provincia di Crotone e al segretario dei Ds di Vibo oggetto, nei giorni scorsi, di gravi episodi di intimidazione. ''Con una presenza forte del crimine organizzato - prosegue Sculco - lo sviluppo economico, ed in questo senso hanno perfettamente ragione gli imprenditori calabresi, e' quasi impossibile. Il centrosinistra ha le carte in regola nella lotta contro la mafia. Ma e' indubitabile - sostiene il presidente della Margherita di Crotone - che, viste le dimensioni allarmanti del fenomeno e la persistente minaccia ai pubblici amministratori, occorre che si costruisca un Patto per lo sviluppo economico e contro la mafia. Un Patto che veda assieme, anzitutto, la Regione, il sistema delle autonomie locali, la Confindustria ed il sindacato calabrese''. ''Un Patto per lo sviluppo e contro la mafia - sottolinea ancora Sculco - due elementi inscindibili nelle aree piu' depresse del Sud, da cui si desuma chiaramente che non c'e' piu' spazio per le infiltrazioni equivoche, tendenti a utilizzare il danaro pubblico per fini oscuri. Ne' spazio per coperture di sorta all' interno delle amministrazioni pubbliche''.

E’ calabrese il responsabile nazionale dei giovani dell’Udc

29/01 Il calabrese Alessandro Gallo e' stato nominato responsabile nazionale dei giovani dell' Udc per il Mezzogiorno. Gallo fara' parte dell' esecutivo nazionale del movimento giovanile e si occupera' anche di Infrastrutture e Trasporti. Una delega, questa, conferitagli dal segretario nazionale dei giovani Udc Domenico Barbuto che, ''in una prospettiva di ristrutturazione dell' anima giovane del partito, ha voluto affidare ad Alessandro Gallo riconoscendo in lui, gia' giovanissimo consigliere comunale a Lamezia Terme, la persona giusta per contribuire in maniera determinante alla crescita del movimento giovanile in Italia''. Nel commentare l' incarico Gallo si e' detto ''onorato. Essere nominato dirigente di un movimento nazionale giovanile con delega al Mezzogiorno - ha aggiunto - mi inorgoglisce e mi convince sempre piu' della bonta' della scelta fatta di restare a lavorare, disinteressatamente, nel sud ed in Calabria, al servizio del Sud e della Calabria''.

Chiarella (AN) “Lunedì finiranno i giochi di chi non ha voluto la legge elettorale”

29/01 ''Lunedi', finalmente, finiranno i giochi portati avanti da coloro che non hanno voluto una legge elettorale in Calabria. La riunione dei segretari regionali di domani dovra' sancire una volta per tutte la posizione della Cdl su questo provvedimento, anche se minimale, importantissimo per la conduzione della campagna elettorale prossima''. A sostenerlo e' stato il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella. ''Tutti sanno - ha aggiunto Chiarella - che non entrero' in aula e mi dimettero' da relatore se avvertiro' il tentativo di lasciarmi con il cerino in mano. Io non sono intenzionato a pagare gli errori degli altri, visto che a fine legislatura non abbiamo ancora una legge elettorale. Sono convinto che ci puo' essere una mediazione politica alla luce del sole, che consenta di avere lunedi' una legge operativa, per continuare l' attivita' legislativa fino a meta' febbraio, per approvare leggi importanti, come il bilancio, le linee guida dei servizi sociali, le nuove norme per i lavori pubblici e per il demanio marittimo''.

Naccarato deluso per l’esclusione dalla riunione di maggioranza sulla legge elettorale

29/01 'Sono davvero sbalordito ed incredulo. La Casa delle liberta' malgrado le resistenze e le perplessita' di Forza Italia, si sta comportando, a mio parere, in maniera fortemente autolesionistica''. A sostenerlo e stato il presidente della Commissione riforme del Consiglio Regionale, Paolo Naccarato, che in una lettera al coordinatore regionale di Fi ed al capogruppo regionale dello stesso partito, Giancarlo Pittelli e Gianfranco Leone, lamenta la sua esclusione dalla riunione della Cdl in programma domani per discutere della legge elettorale. ''Ho appreso dai giornali di oggi - ha sostenuto Naccarato - che e' stata indetta una riunione dei segretari regionali e dei capigruppo della Cdl per domenica. A tale riunione, come peraltro ad altri incontri di maggioranza che si sono susseguiti nei giorni scorsi a livello di capigruppo, non sono stato invitato, credo a motivo delle chiare, lineari e coerenti posizioni che sin dall' inizio ho portato avanti in materia di legge elettorale e che evidentemente non devono essere gradite a settori piu' intransigenti della Cdl, i quali evidentemente ritengono di risolvere i problemi escludendo altre componenti della stessa maggioranza, come gia' e' stato fatto con il Pri e con Liberal Sgarbi''. ''Ho ripetutamente invitato tutti - ha proseguito Naccarato - ad evitare laceranti e paralizzanti contrapposizioni su un tema delicato come quello della legge elettorale e, davanti alle nostre evidenti difficolta', di prendere almeno esempio, seppur nel rispetto dell' autonomia di ciascuna regione dalle decisioni che hanno gia' assunto con equilibrio e lungimiranza le maggioranze di centrodestra del Lazio e della Puglia. Nelle settimane scorse ho gia' avanzato tre diverse proposte su una delle quali si era gia' raggiunto, fin dalla prima decade di dicembre, un accordo ampio anche con il placet di Forza Italia. Poi la situazione e' cambiata. Ed oggi,dopo tante discussioni e scontri, siamo al punto di partenza conla prospettiva sempre piu' verosimile che non se ne faccia nulla. Per di piu', con l' aggravante che in tal modo si sta rischiando di mandare all' aria anche l' approvazione di importantissimi provvedimenti gia' all' ordine del giorno, ed in primo luogo il bilancio. Mi chiedo: valeva davvero la pena disperderci in queste infruttuose esercitazioni muscolari? Anche se cresce in me il dubbio che taluno, irrigidendosi oltre misura ed attestandosi su una posizione di tale intransigenza, al limite dell' irrisione, in realta' lavori per non fare approvare nessuna legge salvo addossare la responsabilita' ad altri. E poi siamo davvero a tempi scaduti: mancano circa 60 giorni alle elezioni regionali e temo che nelle prossime ore, in tema di legislazione elettorale, potrebbe arrivare anche un alt definitivo dall' Amministrazione centrale dello Stato''. ''Sono deluso - ha proseguito Naccarato - per come si sta conducendo questa delicata questione, anche perche' e' andato emergendo che qualcuno ritiene che la propria dignita' valga di piu' di quella degli altri: da qui la pretesa di voler avere licenza di imporre prevaricando. Eppure dovrebbe essere chiaro che in politica si vince solo quando si persuade i propri interlocutori con valide e solide argomentazioni, non certo coi diktat soprattutto quando si tratta di questioni che riguardano esclusivamente la propria coscienza e la propria cultura democratica. Un vero peccato, che sta rischiando di trasformarsi in un autogol ed in una debacle per l' intera Cdl. Sinceramente, la speranza che intervenga un operoso ravvedimento e' sempre in me viva, ma l' ottimismo della volonta' che sempre contraddistingue la mia azione, di fronte a come si stanno susseguendo le vicende politiche, sta lasciando sempre piu' il passo al pessimismo della ragione. Naturalmente non partecipero' alla tardiva riunione di domenica, anche per togliere dall' imbarazzo qualcuno che vedrebbe con una certa insofferenza rappresentate, attraverso me, posizioni che legittimamente osteggia e combatte duramente''. ''Spero soltanto caro Pittelli, dico in primo luogo a te - afferma Naccarato nella lettera - ma anche al mio amico Leone che gia' ha dimostrato prudenza in varie fasi di questa vicenda, che domenica si possa trovare una via d' uscita dignitosa che sblocchi la situazione e che soprattutto si riparta dal rispetto delle differenti posizioni che sono emerse all' interno della Cdl, si recuperi in primo luogo l' unita' della coalizione, e non si indulga piu' nella tentazione di voler inopinatamente far passare in Aula una legge elettorale iniqua, per di piu' lacerando definitivamente la coesione della maggioranza con il voto determinante di qualche 'single' dell'altro schieramento''.

Pezzimenti (Liberal) “Stravolte le regole con il nuovo odg sulla legge elettorale”

29/01 ''La nuova formulazione dell' ordine del giorno disposta da Rizza, presidente di turno del Consiglio regionale, mi ha lasciato sbigottito. Il gruppo regionale che rappresento si e' chiesto: come si puo' pensare di violare impunemente le piu' elementari procedure di legalita' regolamentari, in special modo in un procedimento legislativo di particolare delicatezza quale quello relativo alla nuova legge elettorale regionale? Siamo in presenza di un tentativo di stravolgimento delle piu' elementari regole di garanzia democratico-costituzionale''. Lo ha sostenuto Giuseppe Pezzimenti del gruppo Liberal Sgarbi. ''Potrebbero esserci delle responsabilita' gravi in tali comportamenti - ha proseguito Pezzimenti - che fanno scadere la fiducia, sempre minore, che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni. Insistere per imporre lo sbarramento in ogni modo e maniera significa voler mortificare la dignita' degli elettori Calabresi. Il Gruppo Liberal-Sgarbi e' dell' opinione che non ci sono piu' le minime condizioni a garanzia per proseguire correttamente all' esame della legge elettorale. Il procedimento legislativo piu' tosto che ineccepibile risulta invece essere inficiato irrimediabilmente da gravi errori di procedura''. ''Sia chiaro - ha concluso Pezzimenti - che se si volesse a questo punto portare fino in fondo tale impostazione, valuteremo la possibilita' di denunciare in tutte le sedi politiche ed eventualmente anche giudiziarie tali irresponsabili comportamenti. Registriamo purtroppo una ingloriosa conclusione di un processo legislativo riformatore del Consiglio regionale dalla quale ci sentiamo estranei. Piu' tosto che cimentarsi in infruttuosi tentativi sarebbe stato opportuno accettare la proposta presentata da Naccarato che rappresentava la sintesi di un consenso largamente condiviso anche da gran parte dei Consiglieri regionali del centrosinistra''.

Protesta dei gruppi dei Verdi, Rifondazione e Pdci contro il nuovo odg sulla legge elettorale

29/01 In una nota congiunta dei gruppi consiliari dei Verdi, Rifondazione e Pdci si evidenzia la protesta contro la nuova formulazione dell’OdG, aproposito della legge elettorale , disposta dal Presidente di turno, on. Domenico Rizza. “E’ un gravissimo e inaccettabile atto di SOVVERTIMENTO totale del rispetto minimo delle regole statutarie, regolamentari e normative” dichiara la nota. “Tale inqualificabile atto – continua il comunicato - che fa sparire dall’OdG il progetto di legge sulla base del quale si è già conclusa la discussione generale, si configura come un vero e proprio tentativo di colpo di mano, ai danni della legalità e della democrazia.A questo punto cessa definitivamente ogni ipotesi di poter proseguire nell’esame della nuova legge elettorale per le gravi violazioni che si vogliono perpetrare e di cui si porta interamente la responsabilità.Annunciamo che, qualora si dovesse consumare questo vero e proprio “golpe elettorale” , ci rivolgeremo immediatamente al TAR a tutela della democrazia ed annunciamo, altresì, di avere già dato incarico ai nostri legali di valutare anche eventuali profili di carattere penale.E’ uno scaldalo l’ossessiva prepotenza che si consuma ai danni dei calabresi per cui, a questo punto, diciamo definitivamente BASTA!”. Il comunicato porta quindi la firma dei consiglieri Michelangelo Tripodi, Diego Tommasi e Damiano Guagliardi.

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