Dorina Bianchi
lascia la Cdl. “Nessuna risposta ai problemi del sud”.
Commenti di Loiero e Sculco
17/01 Annunciato dai giornali e da un tam tam di radio politica Dorina
Bianchi, giovane parlamentare, eletta nel collegio di Crotone, dottoressa
, neuroradiologa lascia l'Udc e passa alla Margherita. La conferma
è arrivata dalla diretta interessata raggiunta telefonicamente
dalle agenzie all'estero. ''Lascio la Cdl - spiega - perche' ritengo
ormai eccessive le contraddizioni che caratterizzano la politica della
Cdl nei confronti del mezzogiorno. Ormai da troppo tempo mancano risposte
adeguate da parte del governo rispetto a problemi molto gravi. Da
mesi c'e' un progetto per la statale jonica che giace in qualche cassetto.
Non mi sono piaciute le prese di posizione della Lega nei confronti
dei forestali, inoltre, da tempo ho poi espresso grosse riserve sulla
gestione del partito al livello locale. Infine - aggiunge Dorina Bianchi
- non mi e' piaciuto il metodo con cui la Cdl ha scelto il candidato
calabrese alle prossime regionali. Non solo i deputati, ma anche i
segretari di partito, hanno saputo dell'indicazione di Abramo dalle
agenzie. Ha fatto certamente meglio - conclude - il centrosinistra
che ha organizzato assemblee molto partecipate confrontandosi con
i sindacati e le associazioni''. ''Tutte le aspettative e le speranze
che mi hanno portato a scegliere l' impegno politico sul territorio,
e a mettere da parte la mia professione, sono state clamorosamente
disilluse dalla coalizione di centrodestra'': e' uno dei passaggi
della dichiarazione di Dorina Bianchi con la quale annuncia di lasciare
l' Udc. La parlamentare calabrese mette in evidenza ''una sensazione
di impotenza a svolgere il mio mandato di rappresentanza in questo
territorio, che a fronte dei notevoli problemi non trova adeguate
risposte ai livelli istituzionali di governo regionale e nazionale''.
''Sono convinta - sottolinea - che il futuro non riservi nulla di
buono alla coalizione e che al contrario arriveranno nuove scosse
telluriche all' interno del centrodestra, frutto soprattutto del metodo
ormai consolidato di calare dall' alto le decisioni, senza aver prima
attivato alcuna forma di consultazione della base''. Il riferimento
della parlamentare e', a questo punto, all' indicazione di Sergio
Abramo come candidato a presidente della Regione del centrodestra.
''La candidatura di Sergio Abramo - dice - e' stata decisa senza capire
che cio' avrebbe provocato, come conseguenza immediata, una vera esplosione
degli equilibri interni alla Casa delle Liberta'''. La Bianchi, tra
l'altro, fa riferimento alle vicende dell' aeroporto di Crotone e
alla ''mancata inclusione della provincia di Crotone nei lavori di
ammodernamento della statale 106 per non parlare della calata del
ministro Calderoli in qualita' di commissario per gestire la vicenda
dei forestali. Per non parlare della sanita'. Tra l' altro - prosegue
- negli ultimi giorni ho potuto constatare il crescente malessere
e la forte inquietudine che hanno preso piede in molti settori della
coalizione di governo in Calabria, a dimostrazione di come sia ormai
diventato impossibile far parte di uno schieramento attraversato solo
da logiche personalistiche e lotte di potere. La bandiera della politica
e' stata definitivamente ammainata nella Casa delle Liberta'. Capita
cosi' che a Vibo Valentia, proprio nelle ore in cui il Presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e' venuto a portare il suo messaggio
di speranza e solidarieta', il Sindaco viene messo in minoranza ed
il Consiglio comunale costretto allo scioglimento, mandando in fumo
anni di faticoso lavoro da parte di molti militanti del centrodestra''.
Dopo aver dato notizia della sua adesione al Gruppo Misto, Dorina
Bianchi parla di scelta ''amara ma inevitabile. Amara per via del
rapporto molto forte che mi ha legato, e mi auguro tale rimanga, al
presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e al segretario Marco
Follini. Ma sul piano politico, non me la sento di proseguire quel
percorso intrapreso anni fa, poiche' sono venute meno le condizioni
di partenza che mi avevano spinto con tanto entusiasmo a sposare il
progetto alla Casa delle Liberta'''. Dorina Bianchi, che e' stata
relatrice della legge sulla procreazione assistita, ha annunciato
che lascia il gruppo dell'Udc e, per ora, passa al gruppo Misto della
Camera.
- Loiero evidenzia la scelta come “indice di
insoddisfazione”: ''Alcune volte l' ho incontrata alla Camera
ed ho trovato in lei una certa insoddisfazione''. “Dorina Bianchi,
probabilmente - ha aggiunto Loiero - si e' sentita eterodiretta, un
problema che serpeggia nella coalizione di centrodestra. Non so cosa
l' abbia spinta a dimettersi dal partito. Non voglio soffermarmi,
comunque, piu' di tanto su questa questione. Non intendo inserirmi
in problemi che non appartengono al mio schieramento''.
- Per Enzo Sculco “un fatto politico importante”.
Per il presidente della Margherita della provincia di Crotone, Enzo
Sculco, l'abbandono del centro destra da parte dell'on. Dorina Bianchi
e il suo passaggio al gruppo misto della Camera e' un fatto politico
significativo ed importante. Sculco rileva come si tratti di ''un
vero e proprio strappo. Il fatto poi che Dorina lasci l'Udc, una forza
politica di centro e d'ispirazione cristiana, non puo' certo ridursi
a un episodio, a un malessere passeggero. Tutto questo e' certamente
il segno plateale di una crisi profonda in cui versa la Casa delle
Liberta', sia a livello centrale che periferico. Non vorrei forzare
le valutazioni, tuttavia a me pare che Dorina, proprio per quelle
sue doti di dialogo, mediazione, attenzione concreta ai problemi e
ai valori del territorio e delle persone, e' stata violentemente ''espulsa''
e ripudiata dall'orda demagogica e reazionaria che comanda il Polo
specie nelle nostra citta'''.
Loiero incontra
i sindacati: “Un patto regionale per lo sviluppo della Calabria”
17/01 L’On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla
presidenza della Regione, ha incontrato oggi a Lamezia Terme i rappresentati
sindacali calabresi. “La nostra proposta è un patto regionale
per lo sviluppo sociale, economico e culturale della Calabria”.
Così l’On. Loiero ha commentato stamani a Lamezia il
senso del confronto con i rappresentanti sindacali calabresi Fernando
Pignataro, Luigi Sbarra e Roberto Castagna, tutti fortemente critici
con la politica espressa dal governo regionale in questi ultimi anni.
“Partiremo da tre punti centrali – ha spiegato Loiero
-. Il primo è rappresentato dall’Assemblea di Lamezia
dove per la prima volta abbiamo sancito un nuovo modo di concepire
la politica, sostenendo interazione tra i soggetti sociali e condivisione
di programmi, ricucendo soprattutto quei tessuti frammentati da anni
di lacerazioni istituzionali. L’Assemblea di Lamezia ha già
tracciato indicazioni programmatiche e un quadro di riferimenti generali
da cui trarre profitto. Il secondo punto è la “scatola
dei valori”, vale a dire quei principi cardine come la solidarietà
e lo sviluppo sociale, ai quali bisogna necessariamente ispirarsi
per crescere insieme. Infine la terza questione è l’identificazione
delle priorità rilevanti da “aggredire” come la
disoccupazione e la soglia di povertà, apparsa pericolosamente
negli ultimi cinque anni, che fanno vivere alla Calabria una situazione
di forte allarme sociale”.
Loiero era accompagnato durante questo forum sull’economia e
il lavoro, da tre rappresentanti del mondo universitario calabrese
con i quali è stata avviata un’intensa fase di progettazione:
Antonio Viscomi, docente di Diritto del Lavoro alla facoltà
di Giurisprudenza a Catanzaro, Mimmo Cersosimo, docente di Economia
Regionale della Facoltà di Economia a Cosenza e Leone Pangallo,
docente di Pianificazioni Territoriali alla Facoltà di Architettura
di Reggio Calabria.
“Il primo impegno – ha spiegato Cersosimo – sarà
quello di darsi un sistema di regole trasparenti e un patto di corresponsabilità
fra tutti i soggetti sociali. Non un governo regionale autoreferenziale
ma che attui concertazione e forme di partnership istituzionalizzate,
innescando una pedagogia del confronto da cui far nascere un progetto
per crescere insieme”.
I tre rappresentanti sindacali hanno puntato il dito all’unisono
soprattutto sui problemi che hanno caratterizzato la politica regionale
negli ultimi anni: gli sperperi, il cattivo utilizzo delle risorse,
quella comunitaria e quella ordinaria, la costante mortificazione
delle fasce deboli e l’assenza assoluta di concertazione tra
istituzione e categorie intermedie. “In tema di lavoro –
hanno aggiunto – si è toccato il fondo. Mai come prima
c’è stato un numero così alto in termini di precariato
e di disoccupazione e soprattutto di lavoratori in nero. Problemi
che hanno rafforzato enormemente la cultura clientelare in Calabria
e dato più energie alla criminalità organizzata”.
Nell’esprimere grande soddisfazione sul metodo impiegato da
Loiero nella valorizzazione di tutte le parti sociali con cui stabilire
finalmente un’idea di sviluppo comune, i tre rappresentanti
sindacali hanno chiesto in maniera prioritaria che il candidato del
centrosinistra alla guida della Regione, rinnovi il sentimento di
legalità e di moralità istituzionale e sia in grado
di parlare ai calabresi ma soprattutto ai livelli più alti
del paese.
De
Rose (Cdl) “Abramo rappresenta il cambiamento”
17/01 ''Ho molto rispetto per tutti i candidati e lo stesso vale
per Loiero, ma l' aspetto politico che emerge dalle due candidature
e' che egli rappresenta la regressione, la Calabria superata di un
ceto politico che ha gia' sperimentato la sua stagione, mentre Sergio
Abramo racchiude la speranza di un cambiamento''. E' quanto sostiene
in una nota il leader del centrodestra al comune di Cosenza, Umberto
De Rose. ''Ormai si sceglie fra due persone - ha aggiunto - e penso
che anche i cosentini esprimeranno il loro assenso per un uomo che
ha l' eta' giusta, 48 anni, per rappresentare le esigenze di una nuova
generazione. Loiero dipinge la Calabria come una regione dove la gente
fa la spesa con il libretto e propone gabbie salariali e si tratta
di una visione completamente diversa dalla verita'''. ''Un altro aspetto
importante - ha concluso De Rose - e' che Abramo ha una visione d'
insieme della Calabria, mentre l' on. Loiero e' agganciato ad una
concezione proporzionale, partitica e anacronistica: la gente calabrese
ha bisogno di modernita'''.
Naccarato:
serve una prova di maturità, sulla legge elettorale, dai due
poli
17/01 ''Voglio sperare che oggi la Casa delle Liberta' ed il centrosinistra
si ritrovino con spirito costruttivo in una delle due proposte che
ho avanzato in materia di sbarramento alla Legge Elettorale, dando
cosi' prova di una spiccata maturita' democratica che farebbe onore
a tutti e che preserverebbe peraltro l' unita' dei due schieramenti''.
E' quanto sostiene in una nota il presidente della commissione regionale
Riforme, Paolo Naccarato, circa la legge elettorale. ''Qualora - ha
aggiunto - invece l' Aula legittimamente dovesse esprimersi a favore
dell' introduzione di una sub-clausola di sbarramento secca al 3%,
credo che sia doveroso da parte di tutte le forze politiche riflettere
circa l' opportunita' di approvare anche una norma di abrogazione
di quelle che prevedono il premio di maggioranza sotto forma di 'listino'
del Presidente ed a tal fine sto predisponendo un apposito emendamento.
Le ragioni sono gia' note e non mi ripetero' ancora: si tratta di
avere rispetto per i pesi ed i contrappesi che una legge elettorale
deve pur sempre garantire insieme ad un suo complessivo equilibrio''.
''E' giusto e irrinunciabile - ha proseguito Naccarato - che si risolva
una volta per tutte il problema dei monogruppi: tale annoso problema
pero' va risolto non dalla legge elettorale ma dal Regolamento interno
del Consiglio, il cui testo peraltro giace da sei mesi senza esser
mai stato discusso ne' il suo esame e' stato mai richiesto da alcun
gruppo, pur essendo il testo organico a firma mia, di Bova e Pezzimenti
pronto per il suo esame sin dallo scorso mese di luglio''. ''Contestualmente
alla legge elettorale - ha concluso - si voti dunque anche il Regolamento
interno con norme adeguate per risolvere definitivamente questo delicato
aspetto che attiene all' organizzazione interna della massima all'
assemblea legislativa democratica della nostra Regione''.
Il
viceministro Nucara (Pri) contro lo sbarramento nella legge elettorale
17/01 ''Ci sono posizioni prese da autorevoli esponenti della Casa
delle Liberta' che noi non condividiamo. Rifiutiamo gli sbarramenti
perche' riteniamo giusta la tutela delle minoranze, che in Calabria
riguarda soprattutto quelle Albanesi e Grecaniche''. Lo ha affermato
questa mattina a Lamezia Terme il viceministro all'Ambiente Francesco
Nucara commentando il disegno di legge in materia elettorale all'esame
del Consiglio Regionale della Calabria. ''Non si capisce - ha commentato
- perche' bisogna distruggere le minoranze politiche, e alcuni partiti
dovrebbero tenere sempre lo stesso atteggiamento, sia in Calabria,
sia in Puglia, sia in Lombardia. Non si puo' dire che in Calabria
va bene il tre per cento ein Puglia per esempio e' eccessivo l'uno
per cento, bisogna avere una linea. Ne' le leggi elettorali si possono
fare per vincere le elezioni a secondo i momenti. Le leggi elettorali
- ha concluso - valgono per tutti e quindi devono essere condivise
da tutti''. In ogni caso i Repubblicani, se per ipotesi dovesse passare
lo sbarramento del tre per cento durante i lavori del consiglio regionale,
resteranno ''dove sono - ha risposto Nucara alle domande dei giornalisti
- Il problema per i repubblicani non esiste - ha spiegato il viceministro
- perche' pensiamo che trentamila voti in Calabria li possiamo tranquillamente
prendere, quindi non ci preoccupiamo''. Nucara si preoccupa piuttosto
''di quelli che hanno meno voti del Pri, e che e' giusto che stiano
in consiglio regionale''. Per Nucara ''e' assurdo che a farsi alfiere
di questa battaglia, sullo sbarramento al 3%, e' l'onorevole Zavettieri
le cui propensioni democratiche sono fuori discussione''. Secondo,
il vice ministro, Zavettieri commette ''un errore, anche se e' comprensibile
che consistenti numericamente possano aspirare a distruggere i partiti
piu' piccoli numericamente''. Comunque per Nucara , che ''Zavettieri
sia l'alfiere di questa battaglia, e' un errore grave, perche' - ha
concluso - tutte le piccole forze minori sono un patrimonio della
politica''.
Perrelli
(Patto) “Chiediamo e pretendiamo garanzie e rispetto per i piccoli
partiti”
17/01 ''Chiediamo e pretendiamo garanzie certe soprattutto alle forze
politiche di maggioranza relativa, DS e Margherita, affinche' la nostra
formazione politica, cosi' come tutte le piccole formazioni che hanno
una storia politica, vengano tutelate''. E' quanto sostiene in una
nota il Coordinatore Regionale del Partito dei Liberaldemocratici,
Tonino Perrelli. ''Non siamo - ha aggiunto - nel centrosinistra come
coloro i quali attendono alla finestra gli eventi, ma vogliamo essere
protagonisti e vogliamo e pretendiamo chiarezza e lealta'. Siamo contro
i monogruppi ed i partiti famiglia, questi sono i soli che devono
essere mandati a casa, siamo tutti figli di culture diverse che si
confrontano liberamente e democraticamente e che hanno deciso di partecipare
insieme, per il bene comune della Calabria''. ''Il Patto dei Liberaldemocratici
- ha proseguito - ha partecipato con grande entusiasmo e spirito propositivo
al congresso provinciale cosentino dei Ds apprezzando la relazione
del segretario Mario Franchino e buona parte degli interventi di autorevoli
rappresentanti delle altre formazioni politiche.Non abbiamo apprezzato
i commenti e le considerazioni, ci auguriamo 'personali', del segretario
provinciale dello Sdi al quale ricordiamo la gogna e la criminalizzazione
degli uomini di potere, rappresentanti il Caf e criminalizzati da
una certa stampa e da una certa magistratura anche ingiustamente''.
''Noi Pattisti - ha concluso - non abbiamo mai inseguito il potere
ma solo i principi democratici che fanno grande un Paese e pretendiamo
rispetto dai partiti''.
Soddisfazione
di Leo Trento (Sdi) “sulla decisone del TAR per il PRG di Rende”
17/01 Soddisfazione del Presidente del Gruppo dei Socialisti Democratici
Italiani alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento, che dichiara:
“Esprimo grande soddisfazione per la decisione del Tar della
Calabria di accogliere il ricorso del Comune di Rende in merito alla
vicenda della Variante del PRG, con la quale un centrodestra sempre
più allo sbando aveva cercato di bloccare lo sviluppo della
Città che è modello per l’urbanistica dell’intero
sud Italia. Un modello di vivibilità urbanistica che dovrebbe
essere preso ad esempio per l’immagine della nostra Calabria.
Questa soluzione positiva da pienamente ragione al compagno Sandro
Principe che ha portato avanti una battaglia con la convinzione di
operare nel giusto e contro un provvedimento, emanato dalla Giunta
regionale della Calabria nel 2002, di natura politica e non certo
amministrativa. Con la decisione del TAR Calabria non gioisce soltanto
la città di Rende, che può riprendere il percorso di
sviluppo e di crescita urbanistica ingiustamente interrotto, ma, gioiscono
tutti i Socialisti di questa Provincia e di questa Regione che con
soddisfazione salutano l’ennesima vittoria del Sindaco di Rende,
compagno on. Sandro Principe, uomo politico di grande spessore e profondo
conoscitore dell’urbanistica di cui ha fatto, da sempre, uno
dei punti cardini della propria azione politica.”
Buonfiglio
(An) indica Meduri nel listino per le regionali
17/01 ''Il senatore Renato Meduri e' l' uomo adatto per guidare in
Calabria il listino del centrodestra per le prossime elezioni regionali''.
E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Antonio Buonfiglio, presidente
di Agea, l' Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e coordinatore
per il Mezzogiorno per Destra sociale, la componente di Alleanza nazionale
che fa capo al ministro Gianni Alemanno. ''Sono d'accordo con l' on.
Nucara - afferma Buonfiglio - quando afferma che il centrodestra alle
prossime elezioni regionali in Calabria debba schierare tutti i suoi
uomini migliori, specie quelli che piu' di altri vantano un forte
radicamento territoriale. Nulla deve essere lasciato al caso poiche'
in Calabria ci sono le condizioni per bissare il successo di cinque
anni addietro e in tal senso l' invito fatto da Nucara al presidente
Berlusconi non puo' e non deve essere sottovalutato. Proprio per queste
ragioni, al di la' dei consiglieri uscenti e dei massimi rappresentanti
istituzionali degli enti locali, per le prossime elezioni regionali
non puo' non ipotizzarsi anche il diretto coinvolgimento di uno dei
personaggi storici della destra calabrese, senza dubbio tra i politici
piu' amati della regione. Penso al senatore Renato Meduri, di An,
il quale credo sia l' uomo adatto per guidare il listino proporzionale
del centrodestra, anche perche' con il suo coinvolgimento si darebbero
quella visibilita' e quella rappresentativita' che la provincia di
Reggio merita di avere in questa competizione elettorale''.
Vita
nuovo segretario regionale del PRI
17/01 Giuseppe Vita e' il nuovo segretario regionale del Partito
repubblicano italiano. La nomina di Vita, responsabile nazionale Enti
locali del partito, e' stata decisa all' unanimita' dalla Direzione
regionale del partito, riunitasi a Lamezia Terme alla presenza del
segretario nazionale del partito Francesco Nucara, viceministro all'
Ambiente. La Direzione, secondo quanto riferisce una nota, ha preso
atto ''con rammarico delle irrevocabili dimissioni da segretario regionale
di Vincenzo Mazzei e lo ringrazia per l'attivita' svolta per il rilancio
del Pri in Calabria''. La stessa Direzione sottolinea inoltre ''con
soddisfazione come la recente nomina del segretario nazionale Nucara
a viceministro sia anche il frutto dell' impegno dei repubblicani
e in particolare di quelli calabresi, che intensificheranno, anche
in vista di nuovi traguardi, le loro battaglie per la crescita sociale
e civile della Calabria''. Nella nota, inoltre, la Direzione regionale
del Pri, nell' esprimere il suo apprezzamento per la candidatura di
Sergio Abramo alla guida dello schieramento della Casa delle liberta',
impegna Pino Vita ''a ricercare con il presidente designato e con
le forze politiche che si riconoscono nell'alleanza le condizioni
programmatiche e politiche che sono purtroppo mancate nell' esperienza
appena conclusa'' Pino Vita, redattore della Voce repubblicana, e'
stato gia' segretario regionale del Pri dalla meta' degli anni '70
agli inizi degli anni '80 ed ha collaborato con Ugo La Malfa , Giovanni
Spadolini e Giorgio La Malfa e Francesco Compagna nella rivista ''Nord
e Sud''. In Calabria e' stato presidente del comitato Rai per il servizio
radiotelevisivo, definendo la legge regionale sull'accesso. Consigliere
comunale ed assessore esterno a Parghelia, e' componente dell' ufficio
del comitato nazionale dell' Anci. E' stato inoltre vicepresidente
dell' Esac, dove ha svolto anche le funzioni di presidente.
Chiarella
(AN) scrive a MiriglianI: “Forti scontri sulle linee guide della
legge urbanistica regioanle”
17/01 Il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella ha inviato
all’ assessore regionale dell’Urbanistica, Raffaele Mirigliani
la seguente lettera : “ “Lo scontro che si apre sulle
linee guida della legge Urbanistica della Calabria non va in direzione
del risultato condiviso da tutte le parti interessate al momento dell’approvazione
del Consiglio Regionale dell’importante provvedimento legislativo.
Troppo forte e significativo è il tenore delle contestazioni
sulle linee in questioni, a licenziate dalla Giunta, dopo due anni
di attesa. Conosco benissimo l’impegno che Lei ha espresso su
questo atto importante del governo Regionale. Ritengo a questo punto,
sapendo di interpretare il pensiero del Presidente della quarta commissione
Onorevole Raffaele Senatore, di considerare insieme l’opportunità
di intervenire in una seduta congiunta della prima e quarta Commissione,
allargata alle categorie professionali del settore e agli assessori
all’urbanistica delle province, per riflettere serenamente sui
rilievi avanzati dal Presidente dell’ordine degli architetti
Riverso che afferma sulle linee urbanistiche: di non essere condivise,
inapplicabili, distorte, confuse e costose, oltre ad aver un’ambiguità
di fondo, affermando che l’assessore non vuole di fatto che
le linee guida siano effettivamente rese operative. Sono troppe gravi
queste considerazioni per far finta di nulla. Non vorrei che si annullasse
il grande risultato politico del Consiglio regionale della Calabria
nella sua interezza, che dopo trentun anni è riuscito ad approvare
la prima legge urbanistica della regione definita dal “secolo
24 ore” una delle migliori d’Europa”.
La
solidarietà di Chiaravalloti al Sindaco Costa
17/01 In riferimento alle dimissioni dei consiglieri comunali di
Vibo Valentia, il Presi-dente della Regione Giuseppe Chiaravalloti
ha reso questa dichiarazione: ''Conosco Elio Costa da molto tempo.
Ho sempre ritenuto fosse un magistrato di primo ordine, un gentiluomo,
un oratore di rango. Mi accomuna a lui, oltre che l'aver svolto la
medesima professione, la scelta, o se si vuole il desiderio, di servire
lo stato dal fronte della politica attiva. Non provo a decifrare gli
accadimenti politici che hanno condotto l'Amministrazione Comunale
di Vibo Valentia alla crisi, sono certo, pero', per esserne stato
in molte occasioni ammirato testimone, che il Sindaco Costa, nella
sua ''avventura'' di amministratore locale, non ha lesinato energie
intellettuali e fisiche, passione. Nonostante la mia incapacita',
o se vogliamo riluttanza, ad entrare nel merito della questione, certo
non puo' lasciare indifferenti, ne' puo' essere classificata nel novero
delle mere casualita', la coincidenza delle dimissioni dei consiglieri
comunali con la visita del Presidente della Repubblica alla citta'
di Vibo. Mentre Carlo Azeglio Ciampi esaltava il ruolo degli enti
locali, raccomandando una loro rinnovata efficacia, nelle stanze di
palazzo Razza si avviava ad una prematura conclusione l'esperienza
amministrativa di Elio Costa. Nella mente di quanti, tentati dal far
di piu' e meglio per la propria terra, si avventurano sul sentiero
della res publica, si vorrebbe che le parole della massima istituzione
dello Stato fossero occasione di riflessione, di saggia considerazione
degli avvenimenti, di rinnovata energia propositiva. Cosi', nella
citta' di Vibo, non e' stato.Non mi resta che augurare al Sindaco
Elio Costa, e nondimeno a tutti i calabresi, che a prevalere sulle
logiche dei numeri e delle loro frazioni cui spesso i partiti, costretti,
costringono, siano l'amore e la dedizione per la propria comunita',
la capacita' di immaginare un futuro migliore e di realizzarlo.All'uomo
ed all'amico rivolgo un caro abbraccio ricordandogli l'immagine dell'albatro
di Baudelaire che, elegante e sicuro del proprio volo in alto, appare
goffo e quasi sperduto a terra''.
Congresso
provinciale DS: Franchino rieletto. Adamo propone l’impegno
di Principe nella Giunta regionale
16/01
''Non e' tempo di parlare di organigrammi; il centrosinistra mai come
ora deve impegnarsi a chiedere la fiducia della maggioranza dei calabresi
su una proposta di governo di svolta per costruire la Calabria del
futuro. A questo proposito, ribadiamo che la designazione di un vice
presidente del centrosinistra dovra' essere effettuata quando ci sara'
il Presidente eletto''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale
dei Ds, Nicola Adamo, intervenendo al congresso della Federazione
di Cosenza del partito, in merito alla proposta avanzata ieri dal
segretario provinciale consentino dei Ds, Mario Franchino, di attribuire
allo stesso Adamo alla vice presidenza della Giunta regionale. ''La
titolarita' della nomina - ha sostenuto Adamo - e' prerogativa esclusiva,
come la legge prescrive, dello stesso Presidente eletto. Come Ds rivendichiamo
sia il merito di sostenere ed affiancare con lealta' l' impegno di
Loiero in campagna elettorale, che l' orgoglio di una formazione politica
che ha consapevolezza di essere parte importante e costitutiva di
un credibile progetto di governo. Al governo dobbiamo portare una
vera e propria squadra che rappresenti il meglio della Calabria''.
''In questo quadro - ha sostenuto il segretario regionale dei Ds -
non ritengo sia azzardato, al di la' di ogni logica lottizzatrice
della rappresentanza politica, rivolgermi oggi a Loiero ed all' intero
centrosinistra perche' valutino l' opportunita' di chiedere a Sandro
Principe la disponibilita' a scendere in campo e potersi impegnare
direttamente nell' azione di governo in Calabria. Auspicare tale disponibilita'
ritengo significhi non agire contro ed interferire nella autonomia
dello Sdi, ma farsi carico degli interessi generali dei calabresi''.
''Rispetto allo svolgimento della campagna elettorale - ha proseguito
Adamo - come Ds ammoniamo che non c' e' altro tempo per rinviare la
decisione della lista unitaria di 'Uniti nell' Ulivo'. La Calabria
non e' figlia di un Dio minore. Ormai, si procede in tante altre regioni
e la Margherita e lo Sdi dovrebbero spiegare le ragioni di un eventuale
diniego in Calabria. Il progetto dell' unita' dei riformisti rimane
per noi l' orizzonte da cui non intendiamo deviare. Non abbiamo alcuna
difficolta' a dichiarare, sin da subito, che nel caso non dovesse
esserci l' aggregazione elettorale di 'Uniti nell' Ulivo', promuoviamo
le nostre liste come contenitori aperti per una sorte di lista unitaria
da farsi con chi ci sta''. In serata il congresso provinciale dei
DS ha continuato ad evidenziare le divergenze con il PSE nell’intervento
di Franco Ambrogio, ha rieletto all’unanimità Mario Franchino.
Borrello
(Udeur) “Va bene Adamo vice presidente, allora noi avremo Presidenza
del Consiglio”
16/01 ''Nulla da ridire sulla vice presidenza della Giunta ad Adamo.
Sono sicuro che il segretario dei Ds sapra' esercitare adeguatamente
la funzione che rivendica il suo Partito. Naturalmente vorra' dire
che, se cosi' deve essere, i Ds intendono rinunciare alla Presidenza
del Consiglio regionale per come si era ipotizzato e che, a questo
punto, puo' essere rivendicata da noi''. A sostenerlo e' stato Antonio
Borrello, commissario regionale dei Popolari-Udeur. ''Se i Ds candidano
Adamo alla vice presidenza, dunque - ha aggiunto Borrello - per il
mio partito va bene. Cio' che conta, per il centrosinistra, e' fare
squadra e governare la Calabria in sintonia con le attese della societa'
civile migliore, quella, per intenderci, che non comprende come sia
stato possibile far votare all' assemblea dei Grandi elettori chi
a distanza di una settimana e' stato nominato coordinatore di Forza
Italia per la Provincia di Catanzaro. Governare bene deve voler dire
anzitutto cambiare il modello di governance. Cio' che credo sia da
evitare in assoluto e' che il centrosinistra, dopo le polemiche sulla
scelta del presidente e con il vento decisamente a suo vantaggio,
voglia infilarsi in altre polemiche''. ''Trovo, comunque - ha concluso
Borrello - piu' che singolare il fatto che anziche' pensare come organizzare
un impegno straordinario per far crescere il consenso verso la coalizione,
si preferisca parlare di questioni che sarebbe meglio affrontare nelle
sedi idonee con pacatezza e serieta' ben sapendo che il luogo delle
decisioni non possono sicuramente continuare ad essere le pagine dei
giornali''.
Castagna
sulle regionali: “Serve un programma che recuperi gli sperperi”
16/01 ''I dati che ci vengono offerti sulla Calabria dimostrano come
questa regione, nonostante qualche segnale di ripresa, non riesce
ad invertire una condizione che, di conseguenza, la colloca agli ultimi
posti dello sviluppo, dell' occupazione e della stessa qualita' della
vita''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Uil Calabria,
Roberto Castagna. Castagna ha parlato di una Calabria ''disomogenea
nel suo sviluppo, caratterizzata da punti di eccellenza e da situazioni
di estremo disagio e poverta', da un aumento sostanziale della precarieta'
nel lavoro delle nuove generazioni e della perdita del lavoro per
le generazioni meno giovani. Una Calabria - ha proseguito - che risulta
ancora troppo debole e fragile nel contesto economico nazionale ed
internazionale; sottoposta a numerosi processi di privatizzazione,
ristrutturazione e riorganizzazione dei grandi gruppi bancari e di
grandi aziende nazionali, che ha pagato e sta pagando, unica regione
d' Italia, il prezzo piu' alto in perdita di strutture, funzioni,
professionalita' e posti di lavoro. Una Calabria che ha una miriade
di vertenze aperte nel settore agricolo, industriale, dei servizi
tradizionali ed avanzati che, se non concluse positivamente, rischiano
di collassare completamente il territorio. Uno scenario del genere
sollecita una azione forte da parte di tutti''. ''In modo particolare
- ha sostenuto Castagna - bisognera' cambiare totalmente la politica
adottata fino ad ora da parte del governo regionale. L' attuale Giunta
si e' distinta per avere impresso la piu' alta fiscalita' del Paese;
per avere malgestito la spesa ordinaria e comunitaria; per non avere
realizzato nessuna riforma sia nei settori della economia che in quelli
dei servizi, men che meno nella sanita' e nei trasporti che assorbono
oltre il 70% del bilancio regionale; e per avere utilizzato la famosa
quota libera del Bilancio per il 40% per spese generali e meno del
4% per le politiche attive per il lavoro. A questo si aggiungono questioni
morali che attraversano le istituzioni, la politica e settori importanti
della societa', tuttavia basterebbe non perseguire l' impostazione
mantenuta fini ad oggi per promuovere un significativo cambiamento.
La Calabria, piu' di ogni altra regione, e' condizionata da fattori
strutturali e culturali che inibiscono ogni possibilita' di sviluppo
vero''. ''Da una verifica delle risorse in campo - ha proseguito Castagna
- sembra che piu' che di quantita' si dovrebbe discutere di qualita'
d' impiego, di quella buona spesa che potrebbe fare la differenza
in termini di sviluppo e buona occupazione. Basterebbe partire da
una gestione corretta, da una visione non localistica dei problemi,
da un uso razionale e mirato delle risorse, da una impostazione che
tenga conto delle vocazioni dei territori e che punti alla differenziazione
degli interventi, da un programma che affronti alcune questioni prioritarie,
quali lo sviluppo del territorio legato all' ambiente, alla cultura,
alla innovazione tecnologica, allo sviluppo della piccola e media
impresa e all' ammodernamento della macchina burocratica, per definire
un percorso virtuoso dal quale far scaturire lo slancio necessario
per uscire dal tunnel della marginalizzazione economica e sociale.
Un programma che recuperi gli sperperi e finalizzi una quota ragguardevole
a sostegno di un piano per il lavoro che garantisca tranquillita'
ai tanti precari e costruisca le premesse per una terapia d' urto
contro la disoccupazione giovanile e dei molti, non piu' giovani,
che rischiano di essere completamente esclusi dalla societa' cosidetta
attiva. Un intervento di carattere sociale per coloro che vivono al
disotto della soglia di poverta' attraverso la costituzione del reddito
minimo di cittadinanza cosi' come e' stato fatto, mesi addietro, nella
vicina Campania''. ''Questi - ha concluso Castagna - sono alcuni argomenti
che offriremo a coloro che si candidano a governare questa regione,
facendo capire che non faremo mancare il nostro contributo sul piano
della proposta, ma saremo altrettanto severi, e metteremo in campo
grande conflittualita', se non ci saranno atteggiamenti concreti e
risposte positive''.
Colella
(Psdi) replica a Rutelli: “Cìè bisogno di socialdemocrazia”
16/01 ''Che ci siano detrattori della socialdemocrazia e' fuori discussione,
ma che si annidino in una coalizione di centrosinistra e', in relazione
ai raggruppamenti politici europei, francamente paradossale''. A sostenerlo
e' stato Carlo Colella, segretario regionale del Psdi, in relazione
alle dichiarazioni del presidente nazionale della Margherita, Francesco
Rutelli, che ieri aveva sostenuto ''dico no alla parola socialdemocrazia''
e che oggi ha precisato: ''Figuratevi se il senso delle mie parole
di ieri era quello di gettare via una parte decisiva della cultura
democratica di questo Paese''. ''Se Rutelli avesse richiesto un aggiornamento
della dottrina e prassi socialdemocratica - ha sostenuto Colella -
non ci sarebbe, dato lo schieramento che egli rappresenta, nulla di
che scandalizzarsi, ma una stroncatura tout court di cio' che noi
rappresentiamo e' assolutamente inaccettabile. Non da oggi e' in atto
un attacco neo-liberista alle fondamenta dello stato sociale creato
dalle socialdemocrazie europee alla fine della seconda guerra mondiale.
Fu un periodo di grande sviluppo economico, di innalzamento generale
di tutti gli standard di vita. La caduta del muro di Berlino segno'
la fine ingloriosa del comunismo, ma ruppe gli equilibri mondiali,
preparando il terreno per la reazione di quello che oggi viene comunemente
definito neo-liberismo. Il fenomeno della globalizzazione ha accelerato
tale processo e ormai assistiamo ad attacchi pesanti e concentrici
ai valori sociali propugnati dal nostro partito''. ''Tali attacchi
- ha proseguito Colella - sono veicolati anche tramite formazioni
politiche che non hanno ideologia, memoria storica, vera sensibilita'
sociale. Agli elettori viene data una parvenza di scelta, ma in pratica
i giochi sono fatti da una ristretta oligarchia al di fuori di ogni
controllo sociale''. ''Il Psdi - ha sostenuto Colella - e' tutt'altra
cosa, e' un partito storico, con un simbolo storico, una ideologia
ben precisa e una tradizione di radicamento sociale che si sta rinnovando.
All' atto della rifondazione del partito eravamo gia' preparati a
dover condurre una battaglia dura e senza esclusione di colpi bassi.
Il Psdi non e' intenzionato a farsi intimidire e chiama a raccolta
tutti gli italiani e i lavoratori che non vogliono farsi scippare
le conquiste sociali. Ci appelliamo ai giovani che vogliono pensare
con la loro testa. C' e' bisogno di socialdemocrazia''.
Congresso
provinciale DS: alla ricerca dell’unità. Mancini: “disponibili
a progetti elevati”. Proposta la vicepresidenza di Adamo alla
Regione.
15/01 Si è aperto nel pomeriggio al Cine Teatro
Italia il congresso provinciale dei DS. Motto accattivante (non per
se stessi) e platea stracolma di delegati (oltre 600) che dovranno
eleggere domani il nuovo segretario provinciale. Apertura della giornata
con un minuto di silenzio in onore dei caduti in Asia e breve commento
del segretario Franchino, che sarà sicuramente rieletto, che
rimette nelle mani dell’assemblea il suo mandato. Ad aprire
gli interventi degli ospiti è il vice sindaco di Cosenza maria
Francesca Corigliano che porta i saluti del Sindaco
Catizone collocata, per suo dire, in un “buen ritiro”
dopo il parto che l’ha vista coinvolta nella love story rosa
con il segretario regionale Adamo, questa sera un tantino scuro in
volto. Ma il discorso del Sindaco è rivolto alla riaffermazione
dei ruoli ed alla riaffermazione delle idee di Giacomo Mancini, pesante
eredità, e del suo patto federativo, risultato poi essere il
trait d’union degli interventi principali e più attesi
della serata; quello del segretario Mario Franchino e quello di Giacomo
Mancini. L’intervento del vicesindaco scivola su di un inopportuno
richiamo ai partiti che ai più è sembrato fuori luogo,
ma tant’è. Poi è arrivato l'atteso intervento
di Franchino che ha lanciato la candidatura di Adamo a vicepresidente
della Regione. C'era da aspettarselo, anche se i bene informati questa
notizia la conoscevano da tempo, ''La nostra indicazione come Ds e'
che ad affiancare Agazio Loiero come vicepresidente della prossima
Giunta regionale sia Nicola Adamo'' ha detto
Mario Franchino, nella relazione di apertura al congresso
provinciale del partito. ''Il segretario regionale dei Ds - ha aggiunto
Franchino - rappresenterebbe nel modo piu' autorevole il nostro partito
nel nuovo esecutivo''. Secondo Franchino, ''la priorita' della prossima
campagna elettorale sara' il lavoro e la politica per creare nuova
occupazione in una terra che segna il 23,4% di senza lavoro. Come
primo partito calabrese dobbiamo parlare a tutti gli alleati per definire
gli elementi programmatici della prossima impegnativa campagna elettorale''.
Franchino ha anche fatto riferimento all' Amministrazione comunale
di Cosenza che ''deve andare avanti - ha sostenuto - sulla base del
lavoro svolto e deve continuare a dare concretezza alla citta'''.
Il segretario provinciale si e' anche soffermato sulla trasformazione
che interessera' il partito. ''Si tratta - ha detto - di una riforma
che prevede le unita' territoriali, con il decentramento di poteri
reali e significativi verso territori e periferie. Abbiamo programmato
anche la prossima festa provinciale dell' Unita', che si terra' a
Castrovillari e che avra' come tema di dibattito il riformismo e la
figura di Carmine Garofalo, a dieci anni dalla morte''. L’intervento
di Franchino, infine, ha inteso placare le polemiche di questi ultimi
tempi. Il segretario ha detto basta agli attacchi che hanno stancato
la gente soprattutto per trovare quella necessaria unità indispensabile
per far vincere la sinistra. Un tentativo di ricucire che comunque
va nel senso della ricerca di quella unità persa da tempo.
Una unità richiesta a mo di collante per ricucire con tutte
le forze della colazione. Pronta la replica di Mancini che, nel suo
pacato intervento ha sottolineato che quando non c’è
il rispetto verso i valori dei socialisti e quello dei suoi uomini,
come si fa a dialogare? Mancini ha anche sottolineato la grande portata
dell’innovazione che il patto federativo, mai interrotto dal
PSE, ha portato con largo anticipo sulla scena politica; frutto della
lungimiranza di Giacomo Mancini e Marco Minniti, che oggi ritrova
largo consenso ed applicazione nelle scelte di Prodi che ripropone
la stessa formula politica per la coalizione a livello nazionale.
Mancini ha poi chiesto i motivi della cancellazione di quella collaborazione
che ha portato la coalizione a vincere. Spazio anche al rettore Latorre,
presente come presidente onorario del Progetto Calabrie che ha portato
il suo saluto come quello del Patto Segni Liberaldemocartici che ha
espresso le sue preoccupazioni, come quelle di tutti i piccoli partiti,
per lo sbarramento a cui si sta andando incontro alle elezioni regionali.
Di preoccupazione in preoccupazione, Genise, segretario dello SDI
ha chiesto come mai ci si ricorda dei partiti soltanto durante le
elezioni. Una tribuna aperta, insomma, per tutti gli ospiti della
coalzione che si sono succediti per portare il loro saluto ed il loro
contributo. Appuntamento a domani con gli interventi di spicco del
partito.
Per completezza d'informazione pubblichiamo integralmente gli interventi
pervenuti in redazione del Sindaco Catizone e dell’on. Giacomo
Mancini:
Il messaggio
del Sindaco Catizone:“Desidero preliminarmente
esprimere tutto il mio personale ringraziamento, che rivolgo in particolare
nei confronti del segretario provinciale Mario Franchino, per aver
voluto la mia presenza qui oggi in questa assise così significativa
e su una tematica di così stringente attualità per il
nostro governo cittadino. Ma vi confesso che – malgrado ci tenessi
a partecipare personalmente – non volevo interrompere il periodo
di riposo, di buen retiro che mi sono imposta, che per me –
come vi è facile immaginare – vale anche come periodo
di sana riflessione per il cammino futuro che insieme – e con
altri – ci attende, da qui alla fine del mandato. Affido quindi
alla persona della mia brava e tenace Vice Sindaca questo indirizzo
di saluto, convinta che ci saranno – spero presto – altre
occasioni per potersi e poterci confrontare sugli obiettivi e le finalità
che ci accomunano, sui percorsi futuri possibili da attuare, per perfezionare
l’azione di governo che insieme stiamo portando avanti. Io credo
più generalmente nell’importanza delle fasi congressuali,
specie per un partito come il vostro, convinta come sono che la vitalità
di un partito si misura anche sulla base di iniziative come queste
che servono sicuramente anche a tracciare obiettivi, se volete anche
a dettare tempi di consuntivi, al fine di ipotizzare sviluppi e percorsi
futuri possibili. E perciò spero e mi auguro che da queste
due vostre giornate di lavori possano essere prodotti suggestioni
e suggerimenti utili sulla comune traccia di un nuovo riformismo municipale
che qui a Cosenza stiamo cercando di implementare. Ora, però,
in questi ultimi tempi si sono manifestate alcune posizioni che hanno
prestato il fianco a certe punte polemiche che io ho trovato assai
sterili e poco dialettiche, di cui forse qui sarà bene anche
dire. Dico questo nella convinzione che sarebbe ipocrita far finta
di non aver sentito o di non percepire come una certa dissonanza che
forse certa stampa ha anche amplificato. Voglio dire a chiare lettere
che rivendico un’azione di governo che, oggi più che
mai, è improntata alla coralità, al pluralismo che dovrebbe
realmente caratterizzare coalizioni come la nostra. Ho creduto e continuo
a credere che dopo gli anni di buon governo di Giacomo Mancini, fosse
necessario continuare sulla strada intrapresa e già tracciata,
ma fosse anche necessario passare da una fase di governo autocentrata
ad una polifonica e corale, fatta di nuove condivisioni; ho sempre
immaginato l’importante eredità che Giacomo Mancini ci
ha consegnato come un’eredità collettiva, che è
patrimonio di noi tutti. E della lezione di Giacomo Mancini certo
non dimentico quel patto federativo il cui obiettivo era e resta la
costruzione di una comune Casa unitaria riformista che ho sempre difeso
e in nome della quale ho portato avanti, con la mia Giunta, quella
bella campagna elettorale che ha visto la riconferma del centro-sinistra
alla Provincia di Cosenza e che oggi sta traducendosi in una nuova
stagione segnata dal buon governo che sta caratterizzando l’azione
politico-amministrativa di Mario Oliverio. Mi sono sempre battuta
e continuerò a farlo – indiscriminatamente – contro
le logiche particolari, personalistiche e di nicchia, tenendo sempre
ben presente il rispetto della dignità degli altri unitamente
al rispetto delle Istituzioni che siamo stati chiamati a rappresentare.
Per questo oggi rivendico – e con determinazione – le
scelte che ci hanno portato ad assicurare a questa nostra città
una nuova fase di governo in cui, per la verità, non penso
siano ritornati i partiti perché l’obiettivo era e resta
far ritornare la politica. Per questo oggi affermo che quelle scelte
non sono il frutto – come qualcuno va affermando – di
una politica ribaltonista, ma sono il segno di una politica volta
ad affermare pari dignità degli uni sugli altri, nuove condivisioni,
rispetto reciproco, insomma compatibilità delle nostre rispettive,
reciproche, salutari differenze.
Ecco, io credo che questi ultimi mesi, che per noi non sono stati
certo facili, hanno avuto il merito di aver inaugurato come una nuova
stagione per la nostra città. Sì, perché pur
tra mille difficoltà politiche e amministrative e troppo spesso
in un silenzio assordante questa volta dei partiti, siamo comunque
riusciti a centrare alcuni importanti obiettivi che rafforzeranno
l’identità di una città, la nostra, dinamica,
moderna, progressista. Sono importanti i traguardi che sono stati
raggiunti, che rappresentano di fatto un risultato collettivo, di
noi tutti che a Cosenza rappresentiamo un elemento di forza per il
centro-sinistra in Calabria. E’ per questo che oggi capisco
poco il senso di certe posizioni e mi verrebbe da dire che troppo
spesso è accaduto in passato che nel centro-sinistra piuttosto
che puntare sugli elementi di forza si è preferito –
sbagliando – mettere in essere quel tipico atteggiamento tutto
meridionale, di quel peggiore meridionalismo che ci vuole sempre e
comunque scontenti, lagnosi e lamentosi. Ecco, io trovo questa una
posizione assai miope perché figlia di una politica dalle corte
vedute; preferisco piuttosto pensare e lavorare alla costruzione di
un nuovo, felice Mezzogiorno che piuttosto che invidiare o criticare,
si rimbocca le maniche e fa. Penso oggi di poter affermare che invece
che interrogarci su quello che potrebbe dividerci dovremmo, piuttosto,
puntare su quello che ci unisce. Senza questa consapevolezza e facendo
prevalere i personalismi e le intemperanze, ogni nostro ragionamento
perde di spessore e la nostra azione rischia di indebolirsi. Ecco,
questi mesi non sono stati facili, perché delle eredità
abbiamo avuto il coraggio di assumerne la totalità. E così,
pur nelle difficoltà finanziarie, aggravate dal peso di Leggi
finanziarie e di tagli che profondamente hanno minato e continuano
a minare il sistema delle autonomie locali, abbiamo centrato importanti
obiettivi : dal rispetto del patto di stabilità alla concretizzazione
di importanti programmi che segneranno, ed in positivo, una nuova
riqualificazione urbana sull’intero territorio cittadino. Il
PSU ed il PRU segneranno, ed in positivo, una nuova fase di sviluppo
della nostra città. Si aprirà una nuova stagione di
opere pubbliche, nella consapevolezza, però, che un’opera
pubblica non è solo cemento e mattoni, non significa solo apertura
di cantieri e nuove capacità occupazionali, ma vuol dire prima
di tutto opera a valenza sociale, nuova aggregazione sociale. Accade
così che un’isola pedonale non è solo sanpietrini
e panchine che vengono messi in posa, ma diventa un nuovo modo di
incontrarsi e di vivere la città. E così, con quel rinnovato,
radicato orgoglio che è tipico di noi che viviamo in questa
nostra città, avremo presto un ponte – quello di Calatrava
– che non sarà soltanto una nuova porta d’accesso
alla città e una nuova congiunzione con la Presila, ma saprà
essere il nuovo segno architettonico della nostra modernità;
avremo a Gergeri un Planetario che, per ampiezza e tecnologia, sarà
tra i più significativi del Mezzogiorno; punteremo sulla riqualificazione
dei nostri quartieri popolari (da via Popilia a San Vito), saremo
soprattutto una delle poche, se non la sola, città in Italia
che potrà da qui a poco contare su uno spazio museale collettivo
all’aperto che rappresenterà motore d’attrazione
di flussi turistici e stimolo per i cervelli delle nostre giovani
generazioni, convinti come siamo che a Cosenza, come in Calabria,
lo sviluppo, quello vero – non quello virtuale – passa
attraverso l’implementazione di politiche pubbliche culturali,
e convinti come siamo che la modernità ce la daranno soprattutto
le infrastrutture culturali che in questi anni sapremo realizzare
o valorizzare, che sono poi le sole capaci di assicurarci modernità
e libertà di pensiero oltre che di azione. E se la politica
è fatta, come credo sia fatta, non solo di freddo calcolo numerico,
ma anche di ampie visioni e, se volete, di passioni strategiche, la
strada giusta – e per tutti – non può che essere
quella di una rinnovata unità ed apertura anche verso gli altri.
Se al nostro impegno ed alla capacità di buon governo che realtà
come Cosenza sono riuscite ad esprimere, saremo in grado di far seguire
un’azione politica unitaria forte e coesa, potremo ancora dire
la nostra non più solo nei confini di questa nostra municipalità,
ma avremo soprattutto maggiori chances per tornare ad assumere, consapevolmente
e con determinazione, la guida della nostra Regione.”
L’intervento
di Giacomo Mancini: “La destra al governo del
Paese e della Regione ha fallito. I cittadini vivono una situazione
di difficoltà diffusa che è più grave nelle regioni
meridionali. Le opportunità di formazione, di crescita, di
affermazione e di successo sono sempre meno. I cittadini, soprattutto
quelli più giovani guardano al futuro con sempre maggiore preoccupazione
anziché con sentimento di fiducia. Dalla situazione di difficoltà
attuale deve partire l'azione del centrosinistra che ha il dovere
di definire una proposta di governo alternativa e credibile agli italiani
ed a i calabresi. In questa prospettiva sono utili i tentativi posti
in essere da Romano Prodi e dai leader dell'Alleanza ai quali guardiamo
con sentimenti di attesa ed insieme preoccupati per i continui distinguo
e le quotidiane differenziazioni incomprensibili ai più. Diciamo
con convinzione che il percorso che Prodi sta compiendo insieme a
Fassino, Rutelli e Boselli, con l'obiettivo di creare una forza che
rappresenti il timone riformista dell'alleanza, rappresenta la strada
più giusta e più auspicabile. La nostra convinzione
è pari al nostro orgoglio che ci porta ad affermare senza tema
di smentita che prima di altri, che oggi si accodano, avevamo compreso
che quella era la bussola che bisognava seguire. E' fondamentale ed
irrinunciabile che si crei un momento di collaborazione e si istituisca
un organismo di decisioni unitarie tra i rappresentanti di quei filoni
che trovano ispirazione e riconoscimento nel socialismo europeo. La
collaborazione però deve trovare nel rispetto e nella considerazione
reciproca l'humus irrinunciabile per ognuna delle diverse componenti.
Con questo intento e queste accortezze nel lontano 1996 Giacomo Mancini
e Marco Minniti instaurarono una collaborazione che fu feconda e produttiva
di risultati considerevoli. All'epoca si partiva da una contrapposizione
all'interno delle forze della sinistra ancora più aspra e ancora
più violenta di quella che viviamo oggi tra di noi, anche perché
all'interno di alcuni settori imperversavano sostenitori acritici
di un certo pentitismo che si scagliava contro il sindaco di Cosenza,
vittima di una persecuzione ingiusta e dolorosa. La volontà
di collaborazione dei due leader, ciononostante, fu premiata perché
traeva linfa da un sentimento intenso proveniente dalla nostra gente
che rievocava una storia di battaglie combattute sotto le stesse bandiere
e che trovava un comune e forte denominatore nella splendida esperienza
amministrativa che ha consentito a Giacomo Mancini di condurre Cosenza
a raggiungere quei successi di cui tutti i cosentini sono ancora orgogliosi.
Potremmo dire, se non fossimo troppo modesti, che quella intuizione
rappresenta l'embrione del progetto federativo che Prodi sta portando
avanti. E se noi eravamo e continuiamo ad essere orgogliosi di ciò
che insieme abbiamo fatto ci chiediamo perché chi con noi ha
lavorato per raggiungere quella collaborazione e quei successi invece
di rivendicarne i meriti, nei mesi scorsi ha tentato di cancellarla
e di sfregiarla con una cattiveria che nemmeno il più stolto
tra i suoi oppositori avrebbe usato.Al rispetto e alla valorizzazione
della storia socialista qualcuno ha preferito la maldicenza, l'insinuazione
e addirittura la calunnia che ha colpito chi aveva l'unica colpa di
lavorare per migliorare la nostra città e per allargare i confini
della nostra parte politica. Purtroppo a pagare gli effetti di questo
incomprensibile cambiamento di linea politica non sono state soltanto
le donne e gli uomini che hanno collaborato più da vicino con
Giacomo Mancini, ma tutti i cosentini che stanno registrando con preoccupazione
un ritorno all'indietro della nostra città.E' evidente che
dove esistevano regole amministrative certe per tutti, oggi è
tornata la spartizione all'insegna del più deteriore metodo
partitocratico, e dove esisteva una strategia ambiziosa, oggi è
tornata l'improvvisazione contingente e l'incapacità di realizzare
la continuazione di un grande progetto amministrativo e politico che
andava solamente assecondato.Cosenza sta perdendo peso e ruolo. Se
continuerà su questa china sarà condannata a diventare
periferia dell'area urbana.Insistere in questo errore sarebbe imperdonabile
soprattutto per chi si definisce riformista e come tale ha il dovere
di comportarsi. Purtroppo all'arretramento amministrativo si accompagna
lo smarrimento politico, soprattutto tra quei cittadini più
giovani e più dinamici che si erano sentiti protagonisti del
progetto di rinascita sostenuto da Giacomo Mancini e che oggi vedono
riproporsi quei comportamenti negativi che pensavamo di aver definitivamente
sconfitto con dieci anni di buona amministrazione e che, con ragione,
ritengono che non debbano appartenere al campo del centrosinistra.
Oggi la sfida è quella di riprendere la strada con insistenza
indicata dagli elettori, e troppo bruscamente interrotta con incaute
manovre di palazzo.L'obiettivo deve essere quello di fare di nuovo
di Cosenza un punto di riferimento irrinunciabile dal punto di vista
politico e amministrativo. Servono progetti elevati e vasti orizzonti
per i quali eravamo e continuiamo ad essere disponibili. Ricordo i
ragionamenti che facevamo con Mario Oliverio quando mi proponeva di
sostenere la sua candidatura alla Provincia: erano ben più
convincenti del lavoro compiuto in questi mesi dalla sua giunta.Ritengo
che di quei progetti e di quelle visioni ci sia ancora bisogno e ritengo
che coloro i quali se ne debbano fare carico sono le donne e gli uomini
che provengono da una storia come la nostra. E' impensabile definire
un percorso comune se qualcuno tra di noi continua a privilegiare
le esclusioni e le mortificazioni a discapito del rispetto di ciò
che rappresentiamo. Conosco il ruolo che hanno avuto uomini come Fausto
e Luigi Gullo nella storia della nostra democrazia. So bene quale
incancellabile insegnamento morale hanno lasciato uomini come Mimmo
Garofalo e Cicco Medaglia. Ho ben presente quanto importante sia la
passione di tanti militanti con una storia comunista per il futuro
della nostra alleanza. Allo stesso modo so perfettamente, però,
che chi si ostina a dire che dirigenti e militanti socialisti che
decidono di lavorare insieme mettendo da parte le divisioni del passato
per dare più forza e più smalto all'Alleanza, perdono
tempo in un'azione antistorica, sbaglia di grosso.Non è questo
il sentimento della base che ci chiede a gran voce unità e
che sa bene che l'unità non può esistere se non c'è
il rispetto tra di noi.Perseverando in questo errore ci si assume
la pesante responsabilità di condannare la coalizione alla
sconfitta, di consegnare la vittoria a questa destra che è
la peggiore e più impresentabile del nostro paese.Il nostro
obiettivo, al contrario, deve essere quello di tornare alla vittoria.
La prima sfida è la conquista della Regione per la quale con
Agazio Loiero pensiamo di costruire un futuro dal quale sia bandito
il consociativismo e il trasversalismo che ha prosperato in questi
anni alle spalle degli interessi dei cittadini.Per farlo sappiamo
che è indispensabile rafforzare un dialogo con quelle donne
e quegli uomini che dividono con noi gli stessi sentimenti e condividono
gli stessi progetti e ancora di più è irrinunciabile
portare dalla nostra parte tutti coloro i quali pensano che vi sia
bisogno dell'impegno politico di persone vere che dimostrino una condotta
irreprensibile nel pubblico e che forniscano esempi positivi nei quali
potersi riconoscere e rispecchiare.Ritengo che questa si la cifra
che dobbiamo dare al nostro impegno e alle nostre azioni e mi auguro
che su queste direttrici possa aprirsi una nuova collaborazione tra
di noi."
Tommasi,
Bruno e Zuccherini approvano la candidatura Adamo alla vicepresidenza
regionale
15/01 ''Quella di Mario Franchino e' una proposta legittima essendo
Nicola Adamo il segretario regionale della prima forza del centrosinistra''.
Cosi' Diego Tommasi,
capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale, ha commentato la proposta
fatta dal segretario provinciale dei Ds di Cosenza. ''Riteniamo -
ha aggiunto Tommasi - che uno stretto rapporto sinergico tra presidente
e forze politiche, insieme alla costruzione del programma, possa essere
l' arma vicente per sconfiggere il centrodestra''.
''E' una proposta di grande rilievo che valorizzeremo con grandissima
attenzione''. Lo ha detto il segretario regionale della Margherita,
Franco Bruno, facendo
riferimento alla proposta del segretario provinciale dei Ds di Cosenza,
Mario Franchino, perche' al segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo,
venga attribuita la vicepresidenza della Giunta guidata da Agazio
Loiero. ''In un certo senso - ha aggiunto Bruno - il fatto che i Ds
assumano la vicepresidenza della Giunta che sara' guidata da Agazio
Loiero sta un po' nelle cose. Gli equilibri politici e territoriali
della coalizione forniscono delle indicazioni in tal senso e sono
significative se si raffrontano alle difficolta' che il centrodestra
sta registrando in merito alla designazione di Sergio Abramo per la
candidatura alla presidenza. Il centrosinistra, invece, dimostra che
riesce ad andare avanti con proposte di rilevante significato politico''.
''La rivendicazione dei Ds perche' Nicola Adamo assuma la vicepresidente
della Giunta regionale e' giusta perche' questo partito rappresenta
un pezzo numericamente rilevante della coalizione di centrosinistra''.
Lo ha detto alle agenzie il segretario regionale di Rifondazione comunista,
Stefano Zuccherini.
''La possibilita' dell' attribuzione della vicepresidenza ad Adamo
- ha aggiunto Zuccherini - emersa oggi autorevolmente dal congresso
provinciale dei Ds cosentini, era comunque una questione che la societa'
politica calabrese aveva ben presente. Adesso e' ufficializzata ed
e' bene che lo sia perche' si apre cosi' ufficialmente nella Gad la
discussione sulla sua rappresentanza di governo di cui noi come Rifondazione
comunista vogliamo fare parte, avendo anche noi una forza certo meno
rilevante ma non per questo meno significativa. E si apre anche una
discussione all' interno della coalizione di centrosinistra sulla
nuova legge elettorale e sulla composizione del Listino, nel quale
chiediamo anche una nostra rappresentanza''. ''Riguardo la legge elettorale,
visto che c' e' un accordo nazionale - ha concluso il segretario regionale
del Prc - se sara' introdotta una soglia di sbarramento, il nostro
partito, cosi' come in altre regioni, ricorrera' al referendum abrogativo
in considerazione di quella che e' la nostra idea della rappresentanza
politica, che non puo' avere sbarramenti anche in funzione di un riequilibro
di fronte ai risvolti di concentrazione di poteri che sono connessi
all' elezione diretta del presidente''.
Abramo:
“Politica e magistratura devono cercare il dialogo.”
15/01 ''Politica e magistratura sui temi della giustizia devono cercare
il piu' possibile il dialogo, evitando qualsiasi forma di disfattismo''.
Lo ha detto Sergio Abramo, candidato per la Casa delle liberta' alla
presidenza della Giunta regionale, parlando a Catanzaro a margine
della cerimonia per l' inaugurazione dell' anno giudiziario. ''Peraltro
- ha aggiunto Abramo - non bisogna concentrare gli sforzi esclusivamente
sui problemi della giustizia perche' ci sono tante altre questioni
da risolvere. Anche la relazione del procuratore generale di Catanzaro,
Domenico Pudia, pur se molto critica, puo' essere utilizzata come
proficua base di discussione e di confronto''. Secondo Abramo, ''su
alcune questioni in particolare, come la separazione delle carriere
e la dipendenza dei pm dal potere esecutivo, e' compito piu' dei tecnici
che dei politici discutere. Per quanto mi riguarda, io sono per la
piena liberta' di questi due poteri e ritengo che bisogna trovare
il necessario punto di mediazione tra le diverse posizioni. Le imposizioni
da una parte e dall' altra non portano a nulla. Soltanto il dialogo
ed il confronto possono servire per raggiungere il giusto risultato.
L' esasperazione dei toni provoca soltanto danni. Non ci possono essere
divisioni rigide tra potere politico e potere giudiziario. Si puo'
anche non essere d' accordo su alcuni punti, ma alla fine occorre
arrivare ad una soluzione che soddisfi entrambe le parti. E' questo
cio' che chiedono i cittadini, che non vogliono assistere a scontri
ma a confronti e dialoghi''. ''Un fatto comunque e' certo - ha concluso
Sergio Abramo -: sarebbe ingiusto, in un momento come quello attuale,
fare una battaglia su tali questioni quando sappiamo perfettamente
che la criminalita' sta dilagando e ci sono da risolvere rapidamente
altri importanti problemi come la mancanza di lavoro. Le questioni
vanno risolte e non complicate con le contrapposizioni''.
Loiero:
“Sono favorevole alla separazione delle carriere dei magistrati”
15/01 ''Sono favorevole alla separazione delle carriere
dei magistrati, ma sono assolutamente contrario alla dipendenza del
pm dal Ministro della Giustizia''. Lo ha detto Agazio Loiero, candidato
del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale, parlando
a Catanzaro a margine della cerimonia d' inaugurazione dell' anno
giudiziario. ''Sulla questione della separazione delle carriere -
ha aggiunto Loiero - non si tratta di essere di destra o di sinistra.
Ho fatto una valutazione della questione da molti anni ed ho potuto
verificare che le carriere dei magistrati sono separate dappertutto.
Ma la separazione non va accompagnata all' assoggettamento del pm
all' esecutivo, che sarebbe un grave errore perche' la magistratura
deve restare autonoma ed indipendente''.
Gemelli
(DC) “In democrazia meglio avere la frammentazione delle rappresentanze”
15/01 ''In una democrazia credo che sia meglio avere la frammentazione
delle rappresentanze anziche' correre il rischio che alcune espressioni
sociali non siano rappresentate''. Lo ha detto, in una dichiarazione,
l' ex parlamentare europeo Nino Gemelli, che ha da poco aderito, dopo
essere stato un dirigente prima del Ccd e poi dell' Udc, alla Democrazia
Cristiana. Gemelli rivolge un ''ringraziamento doveroso agli amici
di tutte le forze politiche del Consiglio regionale. La frammentazione
verificatasi era ineludibile, tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra,
perche' era impossibile fare una ricomposizione politico-culturale
e ideologico-programmatica dei valori di riferimento''. L' ex deputato
europeo ringrazia anche ''gli amici della Giunta regionale, che hanno
dovuto governare una realta' difficile come quella calabrese con i
limiti di un Consiglio regionale cosi' frammentato. Un augurio va,
infine, ai due candidati alla presidenza, Abramo e Loiero, perche'
sappiano rappresentare le forze politiche che li esprimono, con la
consapevolezza che, traghettati oltre la transizione dal presidente
Chiaravalloti, devono offrire ai calabresi due visioni alternative
della gestione della Regione con due diversi progetti di societa'
e con uno sguardo rivolto alla Calabria come regione d' Europa proiettata
nel Mediterraneo e porta dell' Africa verso l' Europa''.
Pittelli
(FI) “La relazione di Pudia è contraddittoria”
15/01 ''Se non avessi personalmente ascoltato la
relazione del pg Pudia, conoscendone da alcuni decenni il rigore e
la serenita', avrei dubitato sull'identita' dell' autore e ne avrei
attribuito la stesura ad un capo corrente e non al dirigente del piu'
importante ufficio giudiziario della Calabria. Ho grande stima del
Procuratore generale, ma trovo il contenuto della sua relazione fortemente
contraddittorio''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare
e coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli. ''Non
si puo' - ha aggiunto - sferrare un attacco al Governo, al Ministro,
ad un sottosegretario ed al Parlamento della Repubblica per poi rivolgere
un accorato invito alla moderazione ed alla cessazione delle polemiche
ed in direzione del recupero del dialogo tra magistratura e politica.
Sono proporzioni tra loro assolutamente inconciliabili. La relazione
e' stata tutta incentrata su una violenta presa di posizione contro
l' emanazione di una legge, quella di riforma dell' Ordinamento giudiziario,
che il Paese aspettava da oltre 50 anni e che il Parlamento ha il
merito di avere varato tra polemiche ingiustificate e strumentali''.
''Mi sembra fuori luogo - ha concluso Pittelli - tacciare il Ministro
della Giustizia ed il Parlamento di consapevole e volontaria violazione
della Costituzione e di strumentalita' punitiva della legislazione
giudiziaria, cosi' come del tutto ultroneo mi e' sembrato il richiamo
ad atti intimidatori finalizzati ad influire su alcuni processi che
si celebrano nel nostro Paese. Per la seconda parte della relazione,
quella sui temi autentici che preoccupano i cittadini, mi e' sembrato
di assistere alla rituale e ripetitiva rappresentazione delle disfunzioni
della giustizia cui occorre, una volta per tutte, porre rimedio, con
uno sforzo corale e senza divisioni strumentali ed ideologiche''.
Chiaravalloti:
“Relazione del PG Pudia lucida ma troppo politicizzata”
15/01 ''E' stata una relazione lucida, onesta, intelligente,
franca come e' costume del procuratore generale, ma troppo politicizzata''.
Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale della Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, commentando la relazione sull'amministrazione
della giustizia del procuratore generale presso la Corte di appello
di Catanzaro, Domenico Pudia, al termine della cerimonia per l'inaugurazione
dell'anno giudiziario. In ogni caso per il governatore della Calabria,
la relazione del procuratore generale ''ha avuto il merito di innescare
un dibattito fruttuoso, perche' ha consentito agli altri intervenuti
di replicare con convinzione e di mettere benissimo a fuoco i problemi.
Mi pare che ci siamo trovati quest'anno di fronte a un dibattito autentico
- ha aggiunto Chiaravalloti - cosa che non accade sempre in occasione
delle inaugurazioni degli anni giudiziari, dove ci si perdeva nella
retorica, nelle sbavature, dove interveniva gente che non aveva nulla
da dire ma lo voleva dire lo stesso a forza''. ''Oggi - ha sottolineato
ancora Chiaravalloti - tutti gli interventi sono stati puntuali, efficaci,
contenuti. Ho apprezzato l'equilibrio dei due rappresentanti del potere
centrale, lo spessore culturale e l'equilibrio nell'intervento del
rappresentante del Csm; la chiarezza e anche la capacita' propositiva
del sottosegretario Santelli. Brillantissimi gli interventi dei due
rappresentanti del foro, sia Mirigliani che D'Ippolito hanno potuto
portare elementi di grande chiarezza mettendo a fuoco certe incongruenze
della relazione''.
Corbelli
sull’Apertura dell’anno Giudiziario: “Il vero dramma
è la lunghezza spropositata dei procedimenti”
15/01 ''Basta con le divisioni e le polemiche, riformate la giustizia
nell' esclusivo interesse dei cittadini e non per interessi e fini
personali e politici'': e' quanto afferma Franco Corbelli, leader
del movimento Diritti Civili, a proposito dell' apertura dell' anno
giudiziario. ''Oggi il vero dramma della giustizia - aggiunge Corbelli
- e' la lunghezza spropositata dei processi, sia quelli penali che
civili. Attualmente in Italia ci sono qualcosa come otto milioni di
cause pendenti. Dietro tanti processi infiniti, che durano anche decenni
spesso si celano drammi umani e tragedie. Questo sia nel penale che
nel civile. Ci sono detenuti in attesa di giudizio, quasi la meta'
delle persone attualmente recluse, che poi verranno assolti. Chi li
ripaghera' mai dell' ingiustizia subita?''. Per Corbelli ''sono questi
i veri problemi della giustizia di oggi. Altro che le leggi ad personam
da una parte e lo strapotere politico che vuole mantenere una certa
magistratura. C'e' un eccesso da una parte e dall' altra. Occorre
rinunciare ai propri interessi e tornaconti personali e politici e
pensare invece ai problemi, alle attese e ai diritti dei cittadini.
In questa direzione deve andare la riforma della Giustizia''.
Dima
candidato di AN per lo Ionio cosentino
15/01 Il candidato di An per la zona dello Ionio
cosentino alle prossime elezioni regionali sara' l'attuale assessore
regionale all'Agricoltura Giovanni Dima. Lo ha annunciato il deputato
Giuseppe Geraci durante una conferenza stampa tenuta a Corigliano
Calabro cui ha partecipato lo stesso Dima. Nel corso dell'incontro
sono stati anche presentati il programma e le strategie di An per
le regionali, con particolare riguardo ai problemi rimasti insoluti
per lo sviluppo dello Ionio cosentino. Dima ha ricordato quanto e'
stato fatto nel settore agricolo e della pesca anche in ambito nazionale
ed europeo, come promozione e commercializzazione dei prodotti calabresi,
ma ha anche riconosciuto che ''la Regione Calabria va governata nella
sua interezza e che c'e' bisogno di certezze, per cui noi politici
abbiamo il dovere di spingere per lo sviluppo comportandoci in modo
diverso rispetto al passato''. ''E' necessario - ha aggiunto Dima
- portare a termine i lavori per le infrastrutture della zona che
non sono state completate in passato. Mi riferisco in particolare
alla messa in sicurezza e ai lotti ancora da completare della statale
106 Ionica, una delle strade piu' pericolose d'Italia; all'ammodernamento
della rete ferroviaria ionica, Taranto - Reggio Calabria ed alla costruzione
dell'aeroporto di Sibari. Sono opere prioritarie, necessarie e vitali
per lo sviluppo dell'intera provincia che non possono essere piu'
trascurate''. Dima e Geraci si sono detti d'accordo con la scelta
della Casa delle liberta' di candidare il sindaco di Catanzaro, Sergio
Abramo, per la presidenza della Regione. ''E' un uomo - hanno detto
- di ampie e dimostrate capacita' imprenditoriali e di consolidata
e brillante attivita' politico amministrativa. Ha tutte le carte in
regola per dare alla Calabria un decisivo impulso per il suo definitivo
riscatto, un candidato vincente, certamente piu' capace di quello
del centrosinistra Agazio Loiero''. Geraci si e' detto poi d'accordo
con il Ministro Alemanno nel chiedere per il centrodestra una vicepresidenza
di An alla Regione ed ha auspicato che per tale ruolo venga scelto
Giovanni Dima.
Pisano
(Pri) il piano annuale e triennale di stabilizzazione degli LSU-LPU
15/01 Il capogruppo alla Regione del Pri, Vincenzo
Pisano interviene sulla vicenda dei lavoratori socialmente utili e
di pubblica utilità, rilasciando la seguente dichiarazione
che riportiamo nella sua stesura integrale: “Il Consiglio regionale,
con l’approvazione del Piano annuale e triennale di stabilizzazione
dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, ha
avviato concretamente a risoluzione un annoso problema per circa ottomila
lavoratori. Si profila, realisticamente, il superamento della situazione
di lunga e persistente precarietà di tali lavoratori e con
essa tutti i disagi sociali e economici, dando così certezza
e stabilità del posto di lavoro. Viene risollevata l’economia
di migliaia di famiglie e attivato un circuito produttivo e di normalizzazione
nel campo dei servizi agli Enti locali. Con la proposta del sottoscritto
di modifica della legge regionale 18/2004 (finanziaria) e l’articolo
2 della numero 20 del 2003, approvata dal Consiglio, si pone un vincolo
al bilancio regionale di previsione per gli anni successivi sino al
31 dicembre 2007 per la copertura di quanto è prevedibile ai
fini della stabilizzazione progressiva. Al tempo stesso, si rende
giustizia a quei lavoratori che, in modo irresponsabile ed ingiustificato
da parte dei datori di lavoro, pubblici e privati, erano rimasti privi
del rapporto di lavoro. In questo contesto, il provvedimento approvato
serve a ripristinare le situazioni pregresse che aggravano ulteriormente
la situazione di per sé critica”.
Ancora Pirilli
su Zavettieri: “Chi sono i mandanti dei suoi attentatori?”
15/01 ''Restano senza risposta i problemi piu' inquietanti da me
posti: chi sono i mandanti politici dei suoi attentatori e perche'
continua a fare l' assessore e periodicamente ci racconta, anche attraverso
la solennita' di un congresso, la barzelletta delle dimissioni che
poi restano sempre nel cassetto del presidente?''. E' quanto sostiene
in una nota l'europarlamentare Umberto Pirilli circa la polemica dei
giorni scorsi con l'assessore regionale, Saverio Zavettieri. ''Zavettieri
- ha aggiunto - vuole chiudere la polemica. Io non ho fatto polemica,
ho solo posto sia pur polemicamente alcuni problemi, etici, morali,
politici innanzitutto a cui Zavettieri non ha dato risposta. Si e'
anzi indignato rivendicando i suoi 40 anni di onorata vita politica,
una sorta d' immortalita' anche fisica, grazie alla fortuna, e ha
concluso che i suoi conti correnti sono uno specchio''. ''Mi duole
per lui perche' - ha concluso - io non gli avevo contestato di essere
personalmente disonesto, perche' sono convinto che non lo sia ed anche
perche' ritengo che l' onesta' sia un presupposto e non un merito
dell' uomo politico''.
Senatore (FI)
entusiasta della candidatura Abramo
15/01 ''Sono davvero entusiasta che l' amico Sergio Abramo sia stato
designato quale candidato della Casa delle Liberta' per la Presidenza
della Giunta Regionale della Calabria''. E' quanto sostiene in una
nota il Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale,
Raffaele Senatore. ''Sono convinto - ha aggiunto - che la vittoria
sara' nostra e che la guida e il destino della nostra regione finira'
in mano a questo giovane e brillante uomo politico. La Calabria ha
bisogno di validi esempi e di uomini capaci del calibro di Sergio
Abramo. La sua intelligenza e la sua dinamicita' d' azione rappresentano
l' elemento di novita' e di freschezza politica di cui tutti abbiamo
bisogno. I suoi 47 anni sono gia' auspicio per una scelta che propone
alla nostra regione una nuova prospettiva di sviluppo e che ci fa
guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. Tutti conosciamo e riconosciamo
le capacita' imprenditoriali e amministrative di questo politico di
spessore. Una figura che, attraverso la sua opera di rinnovamento
morale e culturale, sapra' rivoluzionare il modo tradizionale di concepire
la politica. Sono certo che egli sapra' proseguire il lavoro di modernizzazione
gia' ben avviato dal suo predecessore, Giuseppe Chiaravalloti. Un
lavoro intenso e fruttuoso, ma che alla fine vedra' la Calabria sapersi
riscattare da decenni di arretratezza e di abbandono''. ''Al mio candidato
- ha proseguito Senatore - e al futuro Presidente della Regione Calabria
chiedo di includere nel suo programma elettorale quattro elementi
fondamentali: l' ambiente, la salute, la famiglia e lo sviluppo. Queste
componenti hanno rappresentato i punti cardini del mio impegno e della
mia azione politica di Consigliere Regionale di Forza Italia. La nostra
terra necessita di un ulteriore impegno per questi fondamentali elementi
ed io sono certo che il Presidente Abramo sapra' ben interpretare
le esigenze e le utilita' che questi ambiti racchiudono''. ''Non solo
perche' - ha concluso - per ognuno di essi questa legislatura, ed
io in particolare, ha prodotto una valida quanto innovativa legge,
ma soprattutto perche' essi rappresentano i principi essenziali da
cui partire per offrire alle future generazioni una terra ricca e
fiorente, crocevia principale di una grande area economica quale sara'
presto il Mediterraneo''.
Per Ruffolo e
Adamo (PSE) incompatibile la terza gara per l’affidamento del
servizio idrico integrato provinciale
14/01 I consiglieri del PSE, Antonio Ruffolo e Vincenzo Adamo, in
una interrogazione al Presidente Oliverio, chiedono di sapere se “letta
la circolare 6 dicembre 2004 del Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio sull'affidamento del servizio idrico integrato a società
a capitale misto pubblico-privato, non ritenga di dovere immediatamente
sospendere la conclusione della terza gara indetta con procedure concordate
per individuare il socio privato cui affidare il 49% delle azioni
che dovrebbero completare il capitale sociale attualmente interamente
pubblico della Cosenza Acque S.P.A.
Tale gara, infatti, alla luce della circolare in parola, risulterebbe
assolutamente incompatibile rispetto alla normativa dettata della
interpretazione autentica della legge 36 del 1994 e, portata a compimento,
violerebbe i principi della imparziabilità e della trasparenza
considerati dal legislatore pregiudiziali per l'operazione.
I sottoscritti ricordano anche che si è ancora in atto del
chiarimento sollecitato dal TAR della Puglia alla Corte di Giustizia
Europea sulla compatibilità dell'affidamento "in house"
a società a capitale interamente pubblico del servizio, avvertendo
che un eventuale pronunciamento negativo potrebbe far ripartire dall'inizio
l'intera procedura.
Consigliamo, pertanto, l'ATO di impiegare tempo e risorse nel più
attento monitoraggio della distribuzione delle riserve idriche sull'intero
territorio provinciale e nell'individuazione delle cause che hanno
determinato soprattutto nell'estate scorsa grave carenze in alcune
aree, penalizzando gravemente il turismo. E' questo un settore di
attività da incrementare assieme a quello dello studio da condurre,
in stretta collaborazione con i Comuni, per la fissazione delle tariffe
delle forniture sia domestiche che per altri scopi.”
Si dimettono
21 consiglieri, cade la Giunta di Vibo.
14/01 Neanche il tempo di salutare il Presidente Ciampi che i consiglieri
di maggioranza hanno fatto cadere il Comune. Le dimissioni sono state
21 (su 40), e sono state protocollate stamattina nella sede del municipio.
Cade così l'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco
Elio Costa, eletto nel maggio 2002 come indipendente nella Casa delle
Libertà. I consiglieri comunali dimissionari sono 13 del centrosinistra
e 8 della ex maggioranza di centrodestra: 3 di Alleanza Nazionale
3 dell'Udc e 2 di una lista civica. Alla base dello scioglimento,
un conflitto ritenuto insanabile tra il sindaco e le componenti di
An e Udc in consiglio comunale facenti capo, rispettivamente, al senatore
Francesco Bevilacqua e al deputato Michele Ranieli. La crisi all'interno
della maggioranza si era aperta dopo la sconfitta della Cdl nelle
ultime elezioni provinciali. La situazione e' poi precipitata quando
il sindaco - dopo il recente azzeramento della giunta - ha provveduto
alla nomina di un esecutivo composto da sette uomini, in presunta
violazione dell'accordo con i partiti della coalizione, che ne prevedeva
dieci. ''Sono orgoglioso di aver lavorato nell'interesse della mia
citta' e per questo sono convinto di averlo fatto sino ad oggi. Di
quanto e' avvenuto affido il giudizio ai cittadini vibonesi''. E'
quanto ha detto il sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, che in serata
ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha illustrato le
opere realizzate durante il suo mandato.
La solidarietà dell Ministro delle Comunicazioni, Maurizio
Gasparri. “Esprimo innanzitutto solidarieta'
al Sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, uomo che quotidianamente
si e' impegnato con determinazione nell'azione amministrativa improntata
ad una programmazione che ha saputo guardare con lungimiranza allo
sviluppo ed alla crescita socio-culturale della Citta'''. ''A lui
va il personale apprezzamento - ha aggiunto - per essersi posto quale
garante della legalita' e della trasparenza nella gestione della cosa
pubblica. Uguale solidarieta' ai consiglieri di maggioranza che hanno
lealmente mantenuto saldo l' impegno assunto in campagna elettorale
lavorando alla realizzazione del programma politico-amministrativo
della coalizione. Essi sono rimasti fermi nell'impegno quotidiano
in favore della crescita della comunita', a dispetto di chi invece
ha scelto strade diverse''. ''Solidarieta' anche alla Citta' di Vibo
Valentia - ha concluso - che viene privata di un'Amministrazione efficiente,
sacrificata sull'altare degli interessi di parte rispetto a quelli
dell'intera comunita'. Ora il centrodestra vibonese deve saper trovare
i motivi di condivisione, insieme a quel senso di appartenenza che
deve unire quanti non intendono regalare alla sinistra la guida di
un importante capoluogo di provincia come Vibo Valentia''.
''Grande amarezza per quanto e' accaduto in seno all' Amministrazione
Comunale di Vibo Valentia'' e' stata espressa dal commissario
comunale e dal coordinatore provinciale di Vibo Valentia di Forza
Italia, Francesco Miceli e Valerio Grillo. ''Il grande senso
di responsabilita' - e' scritto in una nota - dimostrato da tutto
il partito che ha anteposto ad ogni sia pur legittima aspirazione
dei singoli il superiore interesse della comunita' amministrata, non
ha trovato riscontro in alcuni settori della maggioranza che hanno,
con ostinazione, mantenuto ferme le loro posizioni. Una grande opportunita'
per la citta' di Vibo Valentia e' svanita. Per questo Forza Italia
ritiene improcrastinabile un serio confronto all' interno della Cdl
al fine di chiarire le reali motivazioni e che hanno determinato lo
scioglimento anticipato del Consiglio Comunale''. Forza Italia esprime,
altresi', ''la sua piu' ampia solidarieta' al sindaco Elio Costa che
con passione, grande senso del dovere e competenza ha cercato di portare
a compimento il programma proposto ai cittadini e per il quale gran
parte del lavoro era stato gia' realizzato''.
Anche il presidente della Commissione autoriforme, Paolo
Naccarato interviene a favore di Costa: ''Evidentemente
la classe politica di Vibo Valentia non meritava di avere come sindaco
un galantuomo ed una personalita' di grande prestigio e spessore come
Elio Costa''. ''Un' altra occasione - ha concluso - che si perde colpevolmente
che pesera' sugli equilibri politici futuri non solo di quella provincia''.
Zavettieri (NPsi)
risponde a Pirilli (AN): “E’ difficile sbarazzarsi di
me”
14/01 ''Intendo chiudere la polemica sul piano politico con l' on.
Pirilli anche per non eccitare ulteriormente la sua ossessione maniacale.
Diciamo che non ha trovato niente da fare che attaccare il sottoscritto''.
Questa la risposta del leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri,
alla contreplica dell' europarlamentare di An Umberto Pirilli, con
il quale da un paio di giorni e' in atto una polemica. ''Per quanto
riguarda - aggiunge Zavettieri - la mia cultura alla quale si riferisce
in coda alla sua replica, io sono uno che da 44 anni e' sulla scena
politica con ruoli di rilievo nel partito e nelle istituzioni parlamentari
e in un partito di governo e sono in condizioni alla fine della mia
carriera proprio per questa cultura di far conoscere i miei conti
correnti e la mia posizione patrimoniale che e' rimasta immutata.
Sono uno del quale e' difficile sbarazzarsi politicamente, certamente
fino a quando ho il consenso degli elettori: anche in altri modi ci
hanno tentato pero' ho avuto fortuna, altri hanno avuto sfortuna''.
Lista unitaria
tra Progetto Calabrie e Governo Civico
14/01 Progetto Calabrie e Governo Civico per la Calabria hanno deciso
di esplorare insieme tutte le possibili forme di collaborazione a
partire dalla ''formazione di una proposta elettorale comune - e'
scritto in una nota - per concorrere insieme alla formazione di una
lista comune di candidati da presentare al giudizio degli elettori
calabresi per le prossime elezioni regionali''. E' quanto emerso al
termine di una riunione congiunta dei coordinamenti regionali dei
due movimenti svontasi a Lamezia Terme. Alla eventuale lista potranno
partecipare anche altri movimenti, associazioni, liste civiche calabresi
che ''hanno gia' manifestato - prosegue la nota - la propria disponibilita'
ad un progetto politico regionale condiviso. E' questa la piu' seria
e serena risposta che i movimenti calabresi danno a tutti coloro che
in questi giorni stanno brigando, nelle piu' tradizionali liturgie
della politica politicante, per tentare di far modificare in senso
restrittivo ed antidemocratico la legge elettorale nella nostra regione''.
''L'anelito - prosegue la nota congiunta dei due movimenti - di rinnovamento
e di innalzamento del livello di confronto politico in Calabria non
e' piu' eludibile. Rimaniamo convinti che il grande sforzo elaborativo
e progettuale della nostra proposta, che ha condotto sia pure con
tutti i limiti evidenziati alla prima vera forma di democrazia partecipativa
in Calabria a livello di coalizione, cioe' l'Assemblea dei Grandi
Elettori del centrosinistra di Lamezia Terme che ha portato alla designazione
del candidato presidente Agazio Loiero, ha ormai segnato un percorso
irreversibile di cambiamento''. ''E se - conclude la nota - per il
cambiamento degli uomini, indispensabile per dare nuova linfa alla
politica, si richiedono tempi nel medio-lungo termine, e' altrettanto
vero che per la formulazione di un progetto politico innovativo in
Calabria non si puo' piu' aspettare''.
Garofalo formalizza
al Presidente Oliverio la richiesta di revoca dell’ass. Morcavallo
14/01 La revoca dell'assessore Oreste Morcavallo e' stata chiesta
al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, dal capogruppo
di Alleanza Popolare, Luigi Garofalo. La richiesta e' stata inoltrata
anche al presidente del consiglio, Francesco Principe. ''Per come
evidenziato attraverso gli organi d' informazione - scrive Garofalo
- l' avvocato Oreste Morcavallo non rappresenta piu' il gruppo Alleanza
Popolare in consiglio provinciale, percio' le chiedo l' immediata
revoca dello stesso dalla carica di assessore provinciale''. ''Sono
sicuro - ha concluso - di un favorevole accoglimento della mia legittima
richiesta politica, in caso contrario potrebbe aprirsi una vertenza
specifica su questa questione, sin dal prossimo consiglio provinciale''.
Sono 437 i delegati
la congresso regionale dei DS del 28 e 29 a cui partecipa Fassino
14/01 Saranno complessivamente 437 i delegati al prossimo congresso
regionale dei Democratici di Sinistra, che sara' celebrato i prossimi
28 e 29 gennaio e i cui lavori saranno conclusi dal segretario nazionale
Piero Fassino. Lo ha comunicato, nel corso di un incontro con i giornalisti,
il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, presenti, inoltre, il
vice presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, i dirigenti
Pino Caminiti, Enzo Lauria e Lillo Zappia. La platea congressuale
regionale e' costituita da 379 delegati eletti nei singoli congressi
delle unita' di base e provinciali, a cui si aggiungono 20 sindaci
diessini e 38 membri in rappresentanza della Sinistra giovanile. ''Un
profilo organizzativo e politico di un partito - ha sottolineato Nicola
Adamo - che ha portato a discutere oltre diciottomila iscritti in
tutta la regione che ci consente di potere dire che questa forza e'
al servizio della democrazia calabrese per il suo radicamento di massa.
Noi cercheremo di utilizzare questa forza come impegno di tipo valoriale
e programmatico per sconfiggere la crisi in cui versa la Calabria
per precise responsabilita' dei governi nazionali e regionali del
centrodestra, ed in tal senso daremo anche precise indicazioni sulle
strade da intraprendere''. Dei 437 delegati che parteciperanno a Lamezia
Terme al congresso regionale, 328 sono espressione della mozione che
fa capo al segretario nazionale Piero Fassino, 53 per la mozione rappresentata
da Fabio Mussi, 12 in rappresentanza della mozione Salvi, 6 per la
mozione Bandoli e i 38 della Sinistra giovanile. sui temi politici,
Nicola Adamo ha detto che ''l' idea di un progetto che metta insieme
i riformisti calabresi e' tutt' altro che abbandonata, come, peraltro,
detta lo scenario europeo, dove si fronteggiano le due grandi forze
organizzate, i conservatori ed i riformisti. In questa direzione -
ha concluso Adamo - avranno un ruolo di grande importanza le prossime
elezioni regionali da cui ripartire per un processo di grande cambiamento
della societa' calabrese''.
Nuova proposta
di Naccarato sulla legge regionale: sbarramento al 4%
14/01 Lunedi' 17 e' l'ultimo giorno utile per poter varare una legge
elettorale e ci vuole una decisione chiara e definitiva. Da questa
consapevolezza e' scaturita la necessita' di sottoporre una nuova
proposta, che muove dall'esigenza di non poter stravolgere lo spirito
e la lettera dell'attuale normativa in materia elettorale, da parte
del presidente della Commissione Riforme, Paolo Naccarato che aumenta
lo sbarramento al 4%. ''Mi permetto - scrive Naccarato ai consiglieri
regionali - di richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti delicati
che riguardano la stessa funzionalita' della legge e che coinvolgono
la coscienza democratica di ciascuno di noi:1. La vigente legge n.
43/95, frutto di un appassionato e meditato lavoro del compianto onorevole
Tatarella, all'art. 7 recita testualmente:''non sono ammesse all'assegnazione
dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia ottenuto, nella
intera regione, meno del 3% dei voti validi, a meno che non sia collegato
ad una lista regionale che ha superato la percentuale del 5%''. Il
Legislatore nazionale, evidentemente, ha ritenuto di dover tener conto
del fatto che e' previsto un consistente premio di maggioranza a favore
della coalizione vincente, teso a garantire la stabilita' della stessa
maggioranza; non e' parso quindi opportuno prevedere uno sbarramento
tout court che avrebbe penalizzato oltre misura la rappresentanza
di quelle forze politiche che pur minoritarie, specie all'interno
delle coalizioni, esprimono la ricchezza delle giuste diversita' e
che in definitiva rappresentano il sale della democrazia. 2. Non va
poi dimenticato il contenuto della comunicazione del Ministero dell'Interno
a firma del Ministro Pisanu del 21 dicembre 2004 che, confermando
quanto ho piu' volte riferito nei mesi scorsi, chiarisce una volta
per tutte quali sono i compiti ed i limiti entro i quali dovra' operare
l'Amministrazione Centrale dello Stato nel pieno rispetto dell'autonomia
delle Regioni anche e soprattutto in materia elettorale, ed in particolare
laddove richiama l'impossibilita' da parte dello Stato di ''dettare
criteri interpretativi delle Leggi Regionali. Pertanto, le direttive
di attuazione delle eventuali nuove disposizioni regionali cui consegue
la gestione amministrativa del procedimento elettorale, non potranno
che essere emanate direttamente dalle S.S.L.L. (le Regioni stesse)
come peraltro gia' avviene nelle Regioni a Statuto Speciale''. Fino
ad aggiungere in un passaggio successivo che ''le Regioni legiferanti
nella materia elettorale potranno, ove ritenuto, utilizzare detta
documentazione procedendo alle modifiche ed integrazioni in conformita'
alla nuova normativa regionale''. 3. E' dunque evidente che per varare
una legge elettorale dai contenuti compatibili con l'esigenza della
sua concreta attuazione amministrativa i margini di manovra ed i tempi
sono ristrettissimi, per di piu' in una situazione estremamente complessa
che non ha precedenti e che impone a tutti un supplemento di responsabilita'.
4. Per questo, pur confermando la validita' della proposta conosciuta
ormai come ''lodo Naccarato'' (che peraltro ho gia' presentato come
emendamento interamente sostitutivo delle proposte di legge richiamate
in Consiglio ex articolo 67 del Regolamento e che prevede uno sbarramento
secco del 2%), mi sento in dovere di formulare, per quanto attiene
la sola questione dello sbarramento stesso, una ipotesi diversa. Essa
consiste nel confermare integralmente il citato articolo 7 della legge
n. 43 del 23 febbraio 1995 (il c.d. tatarellum) elevando tuttavia
la soglia di sbarramento dall'attuale 3 % al 4 %. 5. Tale sbarramento
operera' nei confronti delle liste provinciali non collegate a liste
regionali che abbiano superato il 5 per cento dei voti validi, e si
muove certo nella direzione auspicata da alcune forze politiche di
contenere la frammentazione, di scoraggiare la presentazione di ''liste
personali'' o ''fai da te'', di rafforzare la democrazia dell'alternanza,
garantendo in certa misura le formazioni politiche minori che hanno
compiuto una scelta di coalizione. In tal modo si raggiunge il risultato
di stimolare partiti e movimenti a perseguire una ricomposizione politico-elettorale,
rispettosa dell'autonomia delle singole forze ma al contempo volta
ad incoraggiare proprio la coalizione delle stesse con altre forze
politiche che partecipano alle elezioni con un loro candidato alla
Presidenza della Giunta regionale. Al di la' delle interpretazioni
che ciascuno riterra' di dare alla mia iniziativa, la presente proposta,
a mio avviso, e' rivolta a favorire il superamento delle contrapposizioni
e a facilitare l'intesa fra le forze politiche che, mai come ora,
rappresenterebbe un atto di grande maturita' democratica''.
Bova (DS) “Lunardi
intervenga per la ferrovia jonica a binario unico priva di norme di
sicurezza adeguate”
14/01 ''In gran parte del Sud e in particolare lungo la linea ferroviaria
Jonica Reggio Calabria-Roccella-Catanzaro Lido-Crotone-Sibari, le
tratte oltre a non avere norme di sicurezza all'avanguardia sono addirittura
a binario unico''. E' quanto sostiene il parlamentare dei Ds, Domenico
Bova, in una interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture,
Pietro Lunardi, circa la sicurezza sulle linee ferroviarie dopo l'incidente
avvenuto in provincia di Bologna. ''In Calabria - ha aggiunto - la
rete ferroviaria, con l'esclusione della tratta tirrenica, e' sprovvista
del cosiddetto blocco automatico con segnale acustico in cabina. Sulla
linea Ionica esistono solo sistemi di protezione meccanica del tipo
blocco telefonico, conta assi ed elettrico manuale privi di segnalazioni
in cabina e di congegno autofrenante''. Il parlamentare dei Ds ha
chiesto al ministro delle Infrastrutture ''di intervenire in tempi
brevi predisponendo un programma organico di lavori in modo da dotare
la tratta ferroviaria ionica della Calabria dei moderni sistemi di
sicurezza evitando cosi' che tragedie come quella di Crevalcore possano
ripetersi''.
Soddisfazione
di Rizza (AN) per la candidatura Abramo
14/01 ''La scelta ricaduta su Sergio Abramo a candidato alla presidenza
della Giunta regionale non puo' che essere accolta con soddisfazione''.
E' quanto sostiene il vicepresidente del consiglio regionale, Domenico
Rizza (An). ''Abramo - ha aggiunto - e' uomo di ampie e dimostrate
capacita' imprenditoriali e di consolidata e brillante attivita' politico-amministrativa
nel capoluogo di Regione. Per questo sono convinto che egli abbia
tutte le carte in regola per dare alla Calabria il decisivo impulso
per il suo definitivo riscatto''.
La Fondazione
Filosa chiede ad Abramo “Salario d’ingresso formativo
per vincere”
14/01 ''Il salario d' ingresso formativo, cosi' come proposto dal
sen. Antonio Gentile, per due anni; la banca regionale etica che abbia
una parte dedicata alle famiglie ed una al mediocredito, con interessi
inferiori di almeno due punti alla media nazionale e con un fondo
garanzia; l' affidamento della progettazione dei Por a persone qualificate:
sono tre cose che ti chiediamo per vincere''. E' quanto scrivono a
Sergio Abramo, candidato della Cdl alla presidenza della Regione,
Mario Campanella ed Arnaldo Golletti della Fondazione Filosa. ''Non
ci interessano vittorie di Pirro - si legge nella nota - ma cambiamenti
che possano riguardare tutti i calabresi, anche quelli che non ti
voteranno: agire su questi tre fronti significherebbe realmente rappresentare
una grande novita' per tutti. La Calabria del futuro passa attraverso
queste competenze e riteniamo che sia ineludibile il tentativo di
guardare oltre. Il rilancio e' un' arma che va utilizzata non con
i vecchi metodi concertativi che servono solo a fare parole, ma con
queste innovazioni, che certamente tu potrai cogliere con l' aiuto
di tutti''.
Galati (NPSI)
chiede chiarimenti ed una indagine ispettiva sulla Schillacium
14/01 “Dalla riunione della Conferenza dei sindaci, svoltasi
mercoledì scorso a Soverato a proposito della Schillacium,
pur avvertendo una positiva attenzione da parte di tutti i soggetti
interessati, non mi pare sia venuta, però, una forte, coesa
e determinata richiesta di chiarimento finanziario della società
che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti nel basso ionio
catanzarese”.
E’ quanto sostiene il capogruppo del Nuovo Psi alla Regione,
Francesco Galati, secondo il quale “Alcuni dei punti da me sollevati,
in una specifica interrogazione depositata l’altro giorno presso
la Segreteria Generale del Consiglio regionale ed indirizzata al presidente
Chiaravalloti, probabilmente possono essere chiariti esclusivamente
da un un’accurata indagine ispettiva della Giunta regionale
sulla Schillacium” .
“Soltanto da un’indagine seria e puntale, in sostanza
- aggiunge Galati - si potrà ottenere un chiarimento inteso
a porre rimedio a problemi che evidentemente sono strutturali e restituire,
anzitutto, tranquillità ai cittadini che fruiscono di un servizio
svolto egregiamente e poi ai 138 dipendenti che seguitano ancora a
non percepire i compensi loro legittimamente dovuti”.
“La società Schillacium - argomenta l’esponente
del Nuovo Psi -, istituita per l’attuazione diretta della raccolta
differenziata dei rifiuti in 31 Comuni del basso Ionio catanzarese,
bacino individuato nel Piano generale per la raccolta differenziata
nella Regione Calabria, sembra essere stata travolta da una serie
di disfunzioni amministrative su cui la Regione, che ha voce in capitolo,
deve prendere posizione. L’intera vicenda, anche dopo la riunione
di ieri, assai utile perché finalmente si è preso atto
dell’enorme importanza che la società riveste nel basso
ionio catanzarese, esige un’attenzione particolare da parte
del Governo regionale. La condizione gravissima in cui versa la Schillacium,
al punto che anche dopo la riunione di ieri ancora i dipendenti non
riceveranno che la sola mensilità relativa niente meno che
al mese di ottobre 2004, deve poter trovare un momento di approfondimento
amministrativo e finanziario, altrimenti si andrà avanti sempre
in maniera precaria e insoddisfacente”.
“Dovrà, giunti a questo punto, essere la Regione a spiegare
come mai la Schillacium a tutt’oggi non è riuscita a
garantire ai lavoratori dipendenti le mensilità di novembre
e dicembre, né l’indennità una tantum, che sarebbe
dovuta essere già corrisposta da 18 mesi, né le indennità
per le sedi disagiate come da accordo raggiunto in sede di contrattazione
decentrata. La stessa indagine da parte della Regione dovrà
inoltre spiegare come mai la società lamenta ritardi nei pagamenti
da parte dei Comuni, mentre questi dichiarano di erogare quanto spettante
solo con ritardi dovuti a tempi tecnici; su questi aspetti importanti
è ora che conosca tutta la verità”.
Garofalo lascia
l’Udeur e chiede ad Oliverio la revoca dell’assessore
Morcavallo
13/01 ''Onorevole Mastella, non ritengo che ci siano piu' le condizioni
politiche per camminare insieme soprattutto per l' incapacita' dimostrata
da qualche piccolo dirigente periferico condominiale che oggi gestisce
il partito e a cui non intendo dare nessuna risposta per il tenore
delle sue argomentazioni di scarso livello politico''. Luigi Garofalo,
capogruppo dell' Udeur in seno al consiglio provinciale di Cosenza,
con una lettera indirizzata all' onorevole Clemente Mastella, annuncia
di lasciare i Popolari Udeur, rimanendo in consiglio come rappresentante
del gruppo Alleanza Popolare. ''Nella mia precedente lettera le ho
evidenziato che nel partito della provincia di Cosenza - scrive Garofalo
a Mastella - esiste una questione morale che andava affrontata in
sede locale congiuntamente con il leader nazionale del partito. Il
tenore degli articoli pubblicati oggi sui mezzi di d' informazione
- continua l' ex capogruppo - in cui si specifica che l' onorevole
Ennio Morrone annuncia querele contro i frondisti evidenzia l' incompatibilita'
ambientale venutasi a creare in seno al partito''. Garofalo, dopo
aver ricordato i malumori espressi da ''un' intera classe politica
nei confronti di una classe dirigente del partito ritenuta non all'
altezza per affrontare le prossime sfide quali le elezioni regionali'',
annuncia che, in contemporanea con lo svolgimento del prossimo congresso
provinciale, terra', insieme ad altri dirigenti ed eletti del partito,
una conferenza stampa sulla questione morale. Alla fine, Garofalo
annuncia che nella stessa giornata odierna richiedera' ''al presidente
della provincia di Cosenza, il diessino Mario Oliverio, la revoca
dell' assessore Morcavallo, perche' questo non rappresenta piu' il
mio gruppo in consiglio provinciale''.
Progetto Calabrie
incontra Loiero. “Stiamo valutando se formare una lista”
13/01 Il candidato alla presidenza della regione Calabria per il
centrosinistra, Agazio Loiero, ha incontrato una delegazione di Progetto
Calabrie, guidata dal presidente onorario, Giovanni Latorre. E' stata
un' occasione, e' scritto in un comunicato di Progetto Calabrie, per
un primo scambio di idee dopo l' assemblea dei grandi elettori di
Lamezia. ''Insieme al candidato alla presidenza - prosegue la nota
- si e' parlato dell' apporto in termini di risorse umane che l' associazione
puo' e vuole offrire alla coalizione, a cominciare dalla stesura del
programma. Ma anche del grande impegno che Progetto Calabrie sta assicurando
per verificare se ci sono le condizioni, insieme ad altri movimenti,
associazioni e liste civiche calabresi, per la presentazione di una
lista qualificata e competitiva da offrire alla coalizione per il
successo alle prossime regionali''. Progetto Calabrie ha ribadito
a Loiero ''la necessita' che il programma del centrosinistra tenga
in grande considerazione alcuni temi come la collocazione strategica
della regione al centro del Mediterraneo, i giovani e la ricerca,le
politiche sociali''. Loiero ha ringraziato ancora una volta Progetto
Calabrie ''per aver proposto e fortemente voluto la realizzazione
dell' assemblea di Lamezia, la piu' grande novita' politica della
Calabria negli ultimi dieci anni, ed ha garantito che l' intero centrosinistra
continua a guardare al movimento con vero interesse, considerandolo
un importante valore aggiunto per l' intera coalizione, non soltanto
in vista delle elezioni regionali''. Infine e' stato annunciato un
prossimo incontro tra il candidato alla presidenza del centrosinistra,
il coordinatore della Gad, Marco Minniti e Progetto Calabrie, in occasione
di una manifestazione che il movimento dei professori sta organizzando
per le prossime settimane.
Loiero: “La
non riconferma di Chiaravalloti testimonia la auto bocciatura della
CDL”
13/01 ''Il fatto che il centrodestra abbia deciso di non candidare
il presidente uscente, Giuseppe Chiaravalloti, testimonia la bocciatura
che loro stessi danno a questa esperienza di governo'': lo ha detto
Agazio Loiero, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra,
parlando ad un incontro promosso ad Oppido Mamertina dalla Gad della
Piana di Gioia Tauro. All' iniziativa, moderata dal giornalista Michele
Albanese, hanno partecipato amministratori locali, dirigenti di partito
e rappresentanti dell' associazionismo. Prima di partecipare all'
incontro Loiero ha fatto visita ad alcune strutture socio-sanitarie
della zona preaspromontana. ''Occorre costruire - ha detto Loiero
nel corso dell' incontro - un grande processo di argine per programmare
e attuare la trasformazione in risorsa di un territorio i cui problemi
negli ultimi cinque anni si sono pericolosamente incancreniti. Le
problematiche di questo territorio - ha sostenuto - sono simili a
quelle sofferte dalle popolazioni che abitano il 91% del territorio
calabrese che, essendo montuoso, ha subito in questi anni l' incapacita'
di programmazione della Regione, che non ha saputo interrompere il
fenomeno dello spopolamento e dell' emigrazione''. Riferendosi all'
agricoltura il candidato del centrosinistra alla presidenza della
Regione ha affermato che ''bisogna programmare il settore in maniera
completamente diversa, riformando quegli enti che sono diventati veri
e propri carrozzoni burocraticizzati. Abbiamo bisogno di un' istituzione
regionale finalmente stabile - ha concluso Loiero - dove attuare un
progetto che valorizzi le diversita', senza esasperare nuovamente
i particolarismi''.
Tripodi (PDCI)
“Parte male l’avventura di Abramo. Ha chiamato i calabresi
cittadini di Catanzaro”
13/01 ''Comincia male la sua avventura quale candidato del centrodestra
alla presidenza della Regione il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.
Infatti, oggi, in una dichiarazione, rivolgendosi ai calabresi li
ha chiamati cittadini di Catanzaro''. Lo sostiene Michelangelo Tripodi,
segretario regionale e capogruppo del Pdci alla Regione. ''Evidentemente
Abramo - prosegue Tripodi - continua a ragionare da sindaco di Catanzaro
e non riesce a svestire questi panni. Tutto cio' e' davvero grave
e costituisce un pesante scivolone per Sergio Abramo e per l' intero
centrodestra anche perche' i cittadini delle altre province della
Calabria non sono diventati catanzaresi e sono invece cosentini, crotonesi,
reggini e vibonesi. Basterebbe solo questo - conclude Tripodi - per
confermare la necessita' di andare ad un cambio profondo alla Regione
mandando a casa il centrodestra e dando forza al centrosinistra che,
con la scelta di Agazio Loiero, ha sicuramente avviato la stagione
della riscossa economica e sociale della Calabria''.
Frana di Oriolo:
Adamo e Ruffolo (PSE) chiedono un incontro tra forze politiche e istituzioni
13/01Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo, consiglieri provinciali del
Pse-Lista Mancini, in riferimento al sopralluogo che l'assessore provinciale
Riccetti ha programmato per il prossimo sabato 15 gennaio lungo il
tratto stradale ricadente nel comune di Oriolo interessato dai noti
movimenti franosi degli ultimi giorni, hanno rilasciato la seguente
dichiarazione: "L'interruzione della Strada dei Cappuccini, causata
dello smottamento determinato nelle scorse settimane dalle piogge
che hanno interessato la zona dell'Alto Jonio cosentino, sta causando
notevoli disagi alle comunità di una vasta area di territorio
che comprende tra gli altri i centri di Oriolo, Nocara, Canna e Montegiordano.
In questa zona ricadono tra l'altro i servizi sanitari del distretto
di Trebisacce, la caserma dei carabinieri e quella forestale, le case
per anziani, l'ufficio del giudice di pace, l'istituto commerciale,
il liceo classico e l'istituto comprensivo per la scuola materna,
elementare e media. Oriolo tra l'altro è l'unico comune della
zona con mercato settimanale e mensile e con una rete attrezzata di
negozi e supermercati. Ed è per questo che l'interruzione della
strada intercomunale crea disagi, in particolare ai pendolari e agli
studenti. Proprio in merito ai giovani che frequentano gli istituti
superiori esiste il rischio concreto che, perdurando tale interruzione,
per il prossimo anno vengano preferite le scuole della vicina Nova
Siri, in territorio Lucano, con grave dispersione di risorse per un
territorio già penalizzato dalla distanza rispetto al capoluogo
e dalla carenza di infrastrutture. Un problema che peraltro era stato
sollevato anche dal coordinatore del collegio camerale dell'Alto Jonio
del Pse-Lista Mancini, Vincenzo Salerno.Ed è per questo che
l'Amministrazione Provinciale deve intensificare i propri sforzi per
soddisfare le aspettative di una comunità che ha sostenuto
con forza l'attuale presidente in carica e la maggioranza di centrosinistra
che lo sostiene. Nel caso specifico l'auspicio è che il sopralluogo
dell'assessore Riccetti, amministratore sul luogo dove l'evento franoso
si è verificato possa capace e preparato, con l'assunzione
di una responsabilità diretta da parte dell'amministrazione,
non solo rispetto al ripristino del traffico ma anche in merito ai
futuri programmi di ammodernamento e di gestione della Strada dei
Cappuccini.
Ci chiediamo inoltre se non sia il caso di promuovere al più
presto un incontro tra le forze politiche, le istituzioni e le popolazioni
locali per dare segno tangibile di vicinanza, attenzione e prospettiva,
con l'obiettivo di investire anche la Regione del disagio avvertito
nella zona, affinché si possa indurre l'ente regionale ad attivare
gli interventi di propria pertinenza nei settori specifici di competenza".
Il coordinamento
nazionale della CDL ufficializza la candidatura Abramo
13/01 Il Coordinamento nazionale della Cdl si e' riunito oggi a Roma
e ha esaminato le candidature alla presidenza delle Regioni non ancora
definite. Per Campania, Basilicata, Marche, Toscana ed Emilia Romagna
a giorni verranno ufficializzate le decisioni assunte; per Umbria
e Calabria vengono, invece, gia' ufficializzate le candidature di
Pietro Laffranco e Sergio Abramo. A margine della riunione Ignazio
La Russa, presidente vicario di AN ha dichiarato ''Abbiamo lavorato
molto bene e abbiamo concluso senza problemi l' istruttoria sui candidati
in Calabria e in Umbria, che saranno Abramo e Laffranco. Martedi'
saranno ufficializzati, naturalmente dopo un confronto con il presidente
Berlusconi, gli altri candidati della CdL''. Il vertice si è
svolto nella sede di Forza Italia in via dell'Umiltà. Alla
riunione erano presenti Bondi, Cicchitto e Calderoli.
Adamo (DS) “Abramo
scelta non definitiva è segno di sbandamento del Polo”
13/01 ''Il ministro Alemanno mette in guardia i calabresi ed annuncia
che la scelta di Abramo non e' ancora definitiva. Dice, sostanzialmente,
che la proposta del candidato presidente non e' ancora stata ratificata
dal vertice della Cdl, sarebbe, allo stato, solo una proposta di Forza
Italia e calata dall' alto'': questa e' la replica del centrosinistra
calabrese alla dichiarazione di Alemanno, del segretario regionale
dei Ds, Nicola Adamo. ''E' il segno - dice Adamo - dell' indeterminatezza
e dello sbandamento in cui versa il Polo in Calabria. Per quanto ci
riguarda riteniamo che la competizione sia gia' iniziata e non vorremmo
che nei prossimi giorni al posto di Abramo ci fosse un altro nome.
Ma in questo caso non c' e' panchina e non sono ammesse sostituzioni
mentre la partita e' in corso. Alemanno tradisce il senso di insicurezza
diffuso in ampi settori del polo che ritengono Abramo non è
il candidato giusto per competere e vincere. Addirittura, nel caso
dovesse essere confermata la scelta di Abramo, lo stesso Alemanno
mette una toppa che evidenzierebbe ancora di piu' il buco. Propone
un vicepresidente da affiancare ad Abramo in base ad un criterio assai
curioso: Alemanno parla di una scelta di vice di ''un' area geografica
complementare a quella del candidato presidente''. Insomma, Alemanno
freudianamente sostiene che Abramo non e' il candidato in grado di
rappresentare la Calabria. E' un candidato parziale e di contrapposizione.
Alemanno sa bene che per competere non soltanto bisogna coprire il
peso del fallimento del centrodestra al governo in questi anni ma
anche saper essere all' altezza di una proposta di regionalismo unitario
che oggi interpreta bene Loiero e la Grande alleanza democratica di
Calabria''.
Alemanno soddisfatto
della candidatura Abramo chiede la vicepresidenza per AN
13/01 Una ''precisazione' in due punti: e' quanto rende noto il ministro
delle politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno a proposito
della candidatura alla presidenza della Regione ed in merito al vertice
di maggioranza che si e' svolto ieri a Roma. ''Sono personalmente
favorevole - afferma Alemanno nel primo punto - alla candidatura di
Sergio Abramo alla presidenza della Regione Calabria, ma la scelta
spetta a Forza Italia e deve essere ancora ratificata definitivamente
dal vertice della Casa delle Liberta''. Nel secondo punto Alemanno
puntualizza: ''mi sono personalmente impegnato ad ottenere che la
candidatura alla presidenza della Regione Calabria fosse integrata
in un ticket che preveda anche la vicepresidenza ad un uomo di An,
scelto in un'area geografica complementare a quella del candidato
presidente. Ma e' evidente - conclude Alemanno - che il nome di questo
candidato deve essere espresso dal partito, vagliando tutte le soluzioni
disponibili, senza soluzione calate dall'alto". Il ministro,
secondo fonti del suo entourage, pensa a un vice presidente espressione
della provincia di Reggio Calabria.
Legge elettorale:
Pizzimenti chiede a Fedele il rinvio del Consiglio di tre giorni
13/01 “Le chiedo, come già in tante altre occasioni
è avvenuto con successo, un rinvio di due o tre giorni del
Consiglio regionale, già convocato per lunedì 17 gennaio”.
E’ quanto scrive il presidente del gruppo Liberal Sgarbi, Giuseppe
Pezzimenti in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio
regionale, Luigi Fedele. Alla base della richiesta “sopravvenuti
improrogabili impegni politici nazionali per più approfondite
consultazioni sul tema della legge elettorale”.
Nella stessa missiva, Pezzimenti chiede altresì al presidente
Fedele “di dare istruzioni affinché venga riformulato
l’ordine del giorno senza l’inclusione del progetto di
legge n. 614/7 dal titolo ‘Disposizioni in materia sanitaria’
che figura al terzo punto della prossima seduta consiliare”.
“Da approfondimenti effettuati – dice Pezzimenti –
questo progetto di legge di iniziativa dei consiglieri Leone, Senatore,
Nucera, Chiarella, non risulta mai giunto alla Commissione competente,
né mai discusso e approvato dalla medesima e neppure mai richiamato
da alcuno in Aula”. “L’arbitraria inclusione di
tale punto all’ordine del giorno – afferma Pezzimenti
– si configura dunque come una grave irregolarità non
sanabile alla quale porre tempestivamente rimedio”.
Infine, Pezzimenti “chiede formalmente, ai sensi dell’art.
67 del Regolamento del Consiglio, di porre all’ordine del giorno
della prossima seduta consiliare la Proposta di legge n. 561/7 presentata
dai consiglieri Leone e Rizza in materia di ineleggibilità
e incompatibilità da discutere contestualmente – per
evidente affinità di materia – ai Progetti di Legge unificati
n. 81/7, 433/7, 547/7, 558/7, ‘Norme per l’elezione del
Presidente della Giunta e del Consiglio regionale’”.
Palmieri (PLI)
“Piena disponibilità e fattiva collaborazione ad Abramo”
13/01 “Esprimo a nome mio personale e del Partito Liberale
Italiano della Calabria le più vive congratulazioni per la
designazione alla candidatura a Presidente della Regione Calabria
della CdL di Sergio Abramo.”. Questo è quanto dichiara
in una nota il Segreatario regionale del Partito liberale, Ciro Palmieri.
“Pertanto –continua calmieri - ribadiamo il nostro impegno
serio e concreto alla Casa delle Libertà, in particolare piena
disponibilità e fattiva collaborazione al dott. Sergio Abramo,
candidato alla presidenza della regione, che saprà certo farsi
garante e promotore dei valori della tradizione Liberale.”
Chiarella (AN)
“Abramo incontri subito i segretari ed i capigruppo della CDL”
13/01 ''Mi auguro che nella prossima settimana Sergio Abramo, candidato
alla presidenza della Regione della Casa delle liberta', si faccia
promotore di un incontro con i segretari regionali e i capigruppo
regionali dei partiti della coalizione di centro destra''. Lo afferma
Egidio Chiarella, capogruppo di An alla Regione. ''E' necessario,
con l' avvio della campagna elettorale che prepara la prossima legislatura
regionale, - prosegue Chiarella - creare un coordinamento permanente
tra le realta' politiche e sociali del centro destra, superando 'la
solitudine' che tante volte ha accompagnato la politica regionale
del passato. Sono convinto e consapevole che con l' unita' territoriale
a vari livelli intorno ad Abramo vinceremo, considerando in egual
modo la Calabria in tutta la sua conformazione geografica e umana''.
Per Chiarella ''non ci devono essere 'differenze di trattamento' tra
le varie province e dovra' essere rispettato il peso politico che
ognuna di essa rappresenta nella realta' della coalizione di centro
destra. E' l' ora di una Calabria 'DISTRETTO', dove prevalga l' interesse
generale della popolazione e non quello relativo a 'particolari poteri',
a volte portatori di divisioni tra le stesse comunita' che appartengono
ad una stessa provincia o ad uno stesso ambito territoriale. Questa
volta il segreto della vittoria - conclude Chiarella - sta nella capacita'
di Abramo di unire tutti, diventando il 'Sindaco della Calabria Distretto'''.
Chiaravalloti
“Con Abramo forze fresche e piene di entusiasmo”
13/01 “La politica del rinnovamento, gia' avviata in Calabria
dalla Casa delle Liberta', si arricchisce di forze fresche e piene
di entusiasmo'' è quanto ha dichiarato alle agenzie il presidente
della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, commentando
la candidatura di Sergio Abramo. ''La Casa delle Liberta' - ha aggiunto
Chiaravalloti - ha felicemente scelto, recuperando tutti i ritardi,
un uomo che intanto promette di muoversi nel segno della continuita'
con la politica regionale gia' seguita negli ultimi anni dalla coalizione
e che si presenta come un candidato rampante e vincente, capace di
galvanizzare e raccogliere larghi consensi in tutta la regione''.
Chiaravalloti, a proposito della sua mancata riconferma, ha detto
di essere stato lui a chiedere di non essere ricandidato.''I coordinatori
regionali della Casa delle Liberta' - ha detto Chiaravalloti - mi
avevano indicato fin dal primo momento come candidato, ma ho preferito
passare la mano un po' per stanchezza per il lungo periodo abbastanza
impegnativo cui sono stato sottoposto e un po' perche' e' giusto che
venga salvaguardata l' esigenza di potere contare su risorse umane
nuove che si facciano portatrici di entusiasmo e vitalita'. Per quanto
mi riguarda, sono stato uno dei padrini della candidatura di Abramo
e sono quindi orgoglioso e contento di questa scelta''. Riguardo il
suo futuro, Chiaravalloti ha detto di volere pensare soprattutto alle
sue esigenze familiari. ''Penso, comunque - ha concluso Chiaravalloti
- di continuare ad assolvere un ruolo istituzionale, piu' che politico,
perche' e' piu' congeniale alla mia storia''.''Sergio Abramo e' un
politico capace, giovane e rampante. Una personalita' che ha gia'
dato prova di saper amministrare con passione, impegno ed equilibrio''
ha poi aggiunto Chiaravalloti, sul neocandidato della Casa delle Liberta'
per le prossime regionali in Calabria. Il presidente Chiaravalloti
era stato informato personalmente - fa sapere una nota del portavoce
- dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, sulla scelta del
candidato della Casa delle Liberta' per la Regione Calabria. ''La
scelta e' stata non certo facile - sottolinea Chiaravalloti nella
nota - considerate le altre possibili candidature, tutte di livello
elevato. Sergio Abramo sapra', nel segno della continuita', ottimizzare
le esperienze maturate e aprire verso altri prestigiosi traguardi
per la Calabria''.
Il segretario
regionale dei giovani comunisti italiani nominato responsabile per
il Mezzogiorno
13/01 Il neosegretario regionale della Federazione giovanile dei
comunisti italiani della Calabria, Giuseppe Longo, e' stato nominato
responsabile nazionale Fgci per il Mezzogiorno nel corso della riunione
del direttivo nazionale svoltasi a Roma. Lo rende noto un comunicato
della Fgci. Intanto a Lamezia si e' riunito il coordinamento regionale
della Federazione per conferire gli incarichi di ai componenti del
coordinamento rappresentanti delle cinque federazioni calabresi: Marcella
Larosa, responsabile organizzazione; Tito Russo, responsabile scuola
e formazione; Salvatore Martino, responsabile Universita'; Alberta
Colacino, responsabile lavoro; Rosario Francolino, responsabile politiche-sociali;
Stefano Perri, responsabile comunicazione.
Coro di consensi
intorno alla candidatura di Sergio Abramo
12/01 E' un vero e proprio coro di consensi quello che si è
levato alla volta della candidatura del Sindaco di Catanzaro Sergio
Abramo alla Presidenza della Regione Calabria. Un segno evidente di
una scelta oeprata con saggezza dal Premier Berlusconi che sta navigando
in acque non proprio tranquille della sua coalizione. Una scelta fatta
al di sopra delle parti per evitare gelosie politiche, cercando di
accontentare tutti i componenti della CDL, ultimamente, poco tranquilli
per una lotta interna che ha toccato anche toni esasperati. E come
sa fare, da buon imprenditore, il Cavaliere cava dal cilindro magico
una sorpresa di qualità. Un Sindaco, venuto dal mondo dell’imprenditoria,
che ha operato bene e che ha fatto esperienza nell’ANCI evidenzia
delle indubbie qualità che lo hanno giustamente posto al di
sopra di tutte le altre candidatura. Ma oltre questo c’è
d considerare il suo essere imprenditore e cioè persona super
partes, un tecnico per meglio intenderci, che accontenta tutti. Anche
coloro che spingevano per loro soluzioni. Una prima importante conferma
viene proprio dal Ministro Gasparri
che, molto vicino alla soluzione Chiaravalloti, ammette la scelta
come giusta ed importante. Difatti dichiara il Ministro per le comunicazioni
in una nota ''L'ipotesi della candidatura di Abramo alla Presidenza
della Regione Calabria e' sicuramente positiva''. ''E' uno dei piu'
importanti imprenditori della regione - ha aggiunto Gasparri - molto
impegnato nell'associazionismo delle realta' locali come presidente
dell'Anci Calabria nonche' il sindaco piu' votato al secondo mandato
e popolare d'Italia. Attraverso la sua candidatura possono trovare
trovano espressione le giuste aspirazioni della societa' calabrese,
raggiungendo anche quella parte di elettorato che non e' direttamente
impegnata in politica''. ''Sono certo che Abramo - ha concluso Gasparri
- sapra' dare un contributo importante allo sviluppo della Regione,
proseguendo in quell'opera di rilancio gia' avviata dal suo predecessore''.
Dello stesso avviso il sottosegretario
alla Attività Produttive Giuseppe Galati che
afferma ''Berlusconi ha operato una scelta felice che va nella direzione
giusta. Il Candidato e' un esponente della societa' civile che, dopo
essersi distinto e affermato nel lavoro, ha saputo dimostrare, come
pubblico amministratore, doti non comuni di capacita' gestionali,
di coraggio, di scelte oculate, di consapevolezza dei problemi della
comunita', di concretezza operativa''. . ''E' proprio l' uomo - ha
aggiunto Galati - che la Calabria aspettava, senza nulla togliere
ai suoi predecessori a cui rivolgo un saluto e un ringraziamento per
l' opera svolta e per i sacrifici compiuti nello svolgimento del loro
mandato. Con questo candidato, che saluto e a cui faccio giungere
un augurio sincero e cordiale, il Polo delle Liberta' ha un motivo
in piu' di coesione e ritrova la carica necessaria per tornare per
la terza volta consecutiva alla vittoria con l' obiettivo di completare
i programmi delle precedenti consiliature regionali e di aggiungerne
altri''. ''Per me personalmente - ha concluso Galati - la candidatura
di Abramo e' motivo di particolare soddisfazione. Abbiamo collaborato
fruttuosamente nel passato e cio' costituisce per me e per il mio
Partito una premessa per continuare un rapporto positivo quando il
Polo delle Liberta' tornera' a vincere anche grazie al candidato Presidente''.
- Ottima, per il sottosegretario alla
Giustizia Jole Santelli, la scelta di Abramo. ''Sono
lieta che la scelta del presidente Berlusconi sia caduta su un uomo
come Sergio Abramo. Abramo e' infatti un imprenditore, un membro attivo
della societa' civile calabrese, da sempre vicino alle istanze della
comunita', che in questi anni ha dimostrato grandi doti di amministratore
pubblico oltre che umane. Sono sicura - conclude il sottosegretario
Santelli - che cosi' come amministratore della citta' di Catanzaro
e' diventato uno dei sindaci piu' popolari d'Italia, allo stesso modo
replichera' i suoi successi come presidente della Regione Calabria''.
- Entusiasta della scelta di Abramo il Presidente
del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, secondo cui
la candidatura del Sindaco di Catanzaro farà vincere la CDL.
Ha testualmente dichiaratao Fedle: ''La scelta di Sergio Abramo quale
candidato alla presidenza della Regione consentira' al centrodestra
di vincere le elezioni. Pur senza nulla togliere alle altre scelte
possibili, altrettanto valide, la scelta di Abramo e' entusiasmante
e vincente''. ''Abramo rappresenta - ha aggiunto - non solo un' ottima
e qualificata esperienza amministrativa, ma e' anche espressione del
sistema degli enti locali, nella sua qualita' di presidente dell'
Anci, e del sistema imprenditoriale piu' lungimirante della nostra
regione. La sua entrata in scena, nella politica regionale, introduce
pertanto un valore aggiunto di cui la Calabria potra' senz'altro avvantaggiarsi''.
''L'aggregazione alla quale appartengo - ha proseguito Fedele - al
di la' delle scaramucce degli ultimi tempi, sono sicuro che sapra'
indirizzare le proprie risorse ed il proprio impegno nell'unica direzione
possibile: bloccare la deriva della Calabria verso il passato e costruire
un nuovo percorso d' impegno e di lavoro nell' interesse di tutti
e, soprattutto, delle nuove generazioni''. ''Cio' che deve essere
naturalmente chiaro fin da subito - ha concluso - e cio' per me costituisce
un punto decisivo, e' che l' area di Reggio Calabria dovra' avere,
nel programma politico della Casa delle liberta', nell' impegno del
Presidente, della squadra di governo e del ceto politico dirigente
della Regione, un' attenzione straordinaria pari alla sua enorme importanza
nel contesto geopolitico calabrese''.
- E grande fiducia viene espressa dal Presidente
della Provincia di Catanzaro Michele Traversa, appena
eletto tra mille polemiche all’interno della CDL e in piena
diaspora di AN, salvato in extremis dal Nuovo PSI. Dice Traversa “''Con
la candidatura del Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo a prossimo governatore
della Regione Calabria, il centrodestra puo' oggi guardare alle prossime
competizioni elettorali con grande fiducia”. ''Una scelta felice
- ha aggiunto - a lungo sostenuta dal sottoscritto, pone fine a tante
parole in liberta' che hanno occupato la cronaca politica delle ultime
settimane. Quella di Abramo e' una candidatura da condividere e sostenere
non soltanto per le qualita' di pubblico amministratore del nostro
sindaco ma anche per il senso politico di una scelta volta a garantire
al Polo le maggiori possibilita' di successo, superando diatribe di
campanile e dualismi personali''. ''Ora e' il momento - ha proseguito
Traversa - che tutti, partiti, movimenti e uomini del centrodestra
calabrese si ricompattino intorno al nuovo candidato e lo sostengano
con ogni loro forza e senza pregiudizio alcuno. Non c'e' piu' tempo
per polemiche e personalismi ed e' necessario ed improcrastinabile
che in Sergio Abramo si riconoscano, senza se e senza ma, tutti gli
uomini e le forze della nostra coalizione''. ''Al nostro sindaco -
ha concluso - che abbiamo sempre ritenuto la migliore scelta possibile
ed assieme al quale siamo pronti a scendere subito in campo, va un
affettuoso in bocca al lupo da parte di Alleanza Nazionale e di tutti
i cittadini della citta' capoluogo che in questi anni ne hanno apprezzato
le qualita' di pubblico amministratore attivo, capace e concreto''.
- Per l’UDC parla il capogruppo
alla Regione Giovanni Nucera che afferma l’importanza
della candidatura Abramo: ''La designazione di Sergio Abramo a candidato
presidente della Regione Calabria, rappresenta per il gruppo consiliare
dell' Udc un passaggio significativo ed importante per la prossima
competizione elettorale regionale''. ''Abramo, infatti, e' un politico
giovane - ha aggiunto - e dinamico che ha saputo mettere in risalto
le sue qualita' di amministratore in quanto sindaco di una importante
citta', ma ancora di piu' ha dimostrato nella sua funzione di presidente
dell' Anci grande equilibrio e capacita' di aggregazione, esaltati
da un dinamismo culturale, intellettuale ed imprenditoriale che faranno
sicuramente da trampolino di lancio per il definitivo decollo della
Calabria sulla scia dei presupposti positivi che questa maggioranza
ha saputo tracciare nelle scelte strategiche in questi ultimi cinque
anni''. ''A questo punto - ha proseguito Nucera - e' necessario chiudere
le polemiche e le divisioni per ritrovarsi intorno a un politico moderno
che ha gia' dimostrato di avere una visione attuale della politica
e sapra' senza ombra di dubbio valorizzare le esigenze dei vari territori
della nostra Regione''. ''Intorno ad un giovane, capace e preparato
leader - ha concluso - si sapranno trovare le giuste soluzioni di
aggregazione per costruire un progetto finalmente nuovo ed in netta
contrapposizione con tutto cio' che e' vecchio e stantio per la costruzione
di una Calabria che tutti i calabresi desiderano''.
-Per Leopoldo Chieffallo,segretario
regionale del Nuovo Psi, soddisfazione maggiore vista
la loro primogenitura nella candidatura ma ancora paletti sollevati
per il problema dello sbarramento nella legge elettorale regionale
e toni non del tutto tranquilli con ultimatum a rimanere fuori se
lo sbarramento non passa. ''La candidatura di Sergio Abramo a presidente
della Regione Calabria per la Cdl di fatto da' ragione alle conclusioni
politiche cui e' pervenuto il congresso regionale del Nuovo Psi''.
I socialisti, nelle scorse settimane, avevano annunciato il loro divorzio
dalla cdl in calabria, rivendicando, fra l'altro, una candidatura
''innnovativa''. La candidatura di Abramo, ''costruita anche sul suo
lavoro di apprezzato sindaco della citta' capoluogo, e' tonificata
- commenta Chiefallo - dalla sue capacita' di mediatore politico di
cui ha dato ampia prova in questi lunghi anni di impegno amministrativo,
rappresenta un sicuro punto di riferimento di alte qualita' politiche
per guidare la Casa delle liberta' alla vittoria in Calabria''. Per
Chieffallo il presupposto del rinnovamento chiesto dal Nuovo Psi ''con
la candidatura di Abramo si e' concretizzato, ma rimane da sciogliere
un altro dono il sistema elettorale. Infatti rimane ancora sospesa
- dichiara Chieffallo - la seconda delle pcondizioni votate dal congresso,
cioe' la legge elettorale proporzionale con lo sbarramento al 3%,
legge che e' in corso di approvazione in Consiglio regionale''. Per
il segretario regionale del Nuovo Psi ''verificandosi questo nuovo
presupposto i socialisti sono ben lieti di partecipare alla battaglia
elettorale affianco del Polo''.
Abramo: “Sono
soddisfatto ma mi attende un compito difficile”
12/01 ''E' una grande soddisfazione che viene dopo il lavoro fatto
durante questi sette anni. E' un compito veramente difficile che dovremo
portare avanti con tanti altri amministratori. E in questi anni ne
ho conosciuti tanti anche da presidente dell' Anci. Speriamo si riesca
a collaborare per fare un progetto sulla Calabria. Credo che questo
sia importante in un momento in cui soprattutto i giovani vogliono
avere una speranza di cambiamento''. Questa è stata la prima
dichiarazione da candidato Presidente di Sergio Abramo. Il Sindaco
di Catanzaro ( o ex Sindaco?) parlando delle priorita' da affrontare
qualora diventasse presidente, Abramo indica ''innanzitutto il problema
del lavoro''. ''Credo - afferma - sia quello piu' importante: dare
una speranza ai giovani e alle loro famiglie che si sono sacrificate
per l' educazione ed il mantenimento agli studi dei figli. Dietro
a questo sono diverse le priorita'. Intanto occorre un piano di sviluppo,
che e' la cosa piu' importante, ma soprattutto occorre la collaborazione
di chi, in tutti questi anni, ha accumulato esperienza. Credo che
la cosa migliore sia mettersi intorno ad un tavolo e lavorare tutti
insieme. Nessuno puo' avere la presunzione di dire: 'Attraverso il
mio programma riusciro' a risolvere i problemi'. Sono tanti, sono
difficili, credo che sia necessaria l' unita'''. Abramo attribuisce
grande importanza all'esperienza maturata come sindaco nella scelta
di candidarlo alla presidenza della Regione: ''Ti da' quella sensibilita'
giusta per capire anche come poterti muovere per fare sviluppo sul
territorio. Le amministrazioni locali sono quelle piu' vicine ai cittadini,
alle esigenze che hanno tutti i giorni. Perche' sono stato scelto?
Forse sara' la persona nuova. Anche tanti altri amministratori hanno
fatto bene in Calabria. Non solo Catanzaro ha cercato di risolvere
i problemi, pero' ha iniziato un cammino cercando di modificare quello
che e' il processo di sviluppo della citta'. Credo che un po' ci siamo
riusciti. Ma anche altri amministratori hanno dimostrato di essere
bravi. Quindi non so perche' la scelta e' caduta su di me. Forse perche'
piu' conosciuto, magari come presidente dell' Anci, forse perche'
ho girato un po' di piu'''. Il neocandidato della Cdl alla presidenza
della Regione Calabria non attribuisce neanche grande importanza al
ritardo con cui la scelta e' stata fatta rispetto a quella del centrosinistra
che ha indicato in Agazio Loiero il proprio candidato nel novembre
scorso. ''Ho un mio metro di valutazione rispetto alle campagne elettorali.
Non credo - afferma Abramo - che la gente non capisca se una persona
e' capace o no di portare avanti un programma. In questo momento c'
e' una grande delusione nella politica, sia nel centrodestra che nel
centrosinistra. Bisogna recuperare rispetto a questa grande delusione
che hanno avuto i calabresi in genere, il Meridione in genere. Noi
amministratori abbiamo un compito davvero difficile che e' quello
di essere credibili e nello stesso tempo dimostrare di aver fatto.
Quindi bisogna fare, che e' la cosa piu' importante. Partire prima,
partire dopo, gli slogan, i programmi, si', e' bello farli, pero'
bisogna dare concretezza''. Per quanto riguarda l' eventualita' di
ricucire alcune divisioni che in passato ci sono stati tra vari comuni,
Abramo ricorda l' esperienza con Reggio Calabria. ''Con Reggio - dice
- abbiamo ricucito con l' allora sindaco Italo Falcomata' in tempi
non sospetti, quando nessuno pensava mai a una candidatura alla Regione.
Questo perche' lo sentivamo come sindaci. Non e' una cosa solo mia.
Lo sentivamo tutti. Lo abbiamo fatto con Falcomata', con Mancini,
poi volevamo unire anche Crotone e Vibo. Abbiamo avuto anche qualche
riunione, ma soprattutto siamo riusciti come sindaci. Siamo stati
tutti bravi, non abbiamo visto colori politici. Non ho mai avuto scontri
all' interno dell' Anci, eppure le differenze politiche ci sono, eccome.
Nel direttivo abbiamo fatto un lavoro splendido. Nonostante fossero
di colori politici diversi, in questa esperienza ho avuto compagni
di viaggio eccezionali che ancora oggi stimo moltissimo. E poi l'
entusiasmo dei sindaci, la forza con la quale hanno deciso di portare
avanti l' incarico che gli e' venuto direttamente dai cittadini. L'
entusiasmo che hanno avuto e' l' entusiasmo che ancora dimostrano
di avere per il loro territorio e quindi questa e' stata per me una
delle esperienze piu' belle''. Parlando del candidato di centrosinistra,
catanzarese come lui, Abramo gli fa ''gli auguri per questa campagna
elettorale. Sicuramente - aggiunge - non sara' questa competizione
a metterci l' uno contro l' altro perche' credo che da parte di entrambi
gli obiettivi siano propositivi per cercare di fare qualcosa per la
nostra terra. Bisogna ipotizzare uno sviluppo che preveda progetti
e non vada nella solita richiesta che si fa normalmente a questo o
a quel governo per avere fondi a disposizione. Ce la dobbiamo giocare
in maniera diversa, dobbiamo saper essere competitivi con quello che
abbiamo a disposizione. Non so se e' un vantaggio o uno svantaggio,
ma avremo altri sei anni di finanziamenti da parte della Comunita'
europea. Saranno gli ultimi, bisogna saperli programmare per fare
sviluppo e non vivere solo di stipendio pubblico''.
Bruno (Margherita):
“Con la scelta Abramo la CDL considera la Calabria una colonia”
12/01 "La scelta del candidato della Casa delle Libertà
alla presidenza della Regione Calabria suggerisce – afferma
il Coordinatore della Margherita calabrese, Franco Bruno – due
riflessioni immediate". La prima è che la Calabria continua
ad essere considerata dal centrodestra una colonia periferica di scelte
operate sempre e comunque fuori dalla nostra regione, in obbedienza
a logiche che condannano i calabresi ad una sudditanza non più
sopportabile. Continuano insomma le scelte eterodirette alle quali
la giunta attuale ci ha purtroppo abituato.
La seconda riflessione consiste nella constatazione che la scelta
di non ricandidare Chiaravalloti rappresenta, con buona pace della
propaganda interessata, un inequivocabile certificato di incapacità
politica e di non validità dell’azione realizzata su
questo territorio.
Il centrodestra calabrese è oggettivamente allo sbando: Pirilli
che accusa Zavettieri di false dimissioni; Traversa che attacca a
testa bassa Pirilli; i contrasti evidenti tra Chiaravalloti e Abramo
a Catanzaro, quelli fra Gentile e Occhiuto a Cosenza; gli attacchi
dei gasparriani agli alemanniani; il tentativo di eliminare, attraverso
lo sbarramento elettorale, anche repubblicani e lista liberal-Sgarbi;
l’isolamento di Fuda; le difficoltà delle città
di Crotone, di Catanzaro, di Reggio Calabria, quest’ultima evidenziata
da articoli giornalistici nei quali si chiarisce il contesto in cui
Scopelliti ha avuto la meglio su Naccari. Tutto ciò è
solo un minimo spaccato di una coalizione che assomiglia sempre più
ad un raccogliticcio insieme di interessi non sempre confessabili
legati a fatica.
I motivi di alcuni preoccupanti fenomeni regressivi che si stanno
verificando con allarmante frequenza in Calabria – non ultima
la recrudescenza criminale, soprattutto ai danni degli amministratori
– vanno ricercati anche nella mancanza di credibilità
che la politica del centrodestra ha prodotto per le istituzioni calabresi.
In questo quadro, qualsiasi scelta del centrodestra è perdente
e né l’imposizione di Abramo, né le consulenze
e gli incarichi triennali e quinquennali elargiti all’ultimo
momento, né le speculazioni sui concorsi basteranno a recuperare
terreno in sita delle elezioni. Il centrosinistra è oggi punto
di riferimento anche per quell’elettorato e per quella parte
di classe dirigente che avevano creduto in buona fede alla versione
calabrese del sogno berlusconiano. La Calabria saprà valutare
il percorso e i metodi alternativi proposti dalla GAD e scegliere
per il cambiamento.
Barile (CDL)
“Auguri ad Abramo, ora serve l’avvio di una fase progettuale
che mobiliti il mondo del lavoro”
12/01 In una dichiarazione, il Coordinatore alla provincia della
CDL, Mimmo Barile, auspica l’avvio di una fase progettuale che
mobiliti il mondo del lavoro. “La candidatura di Sergio Abramo
deve determinare - afferma Barile - una forte mobilitazione del mondo
del lavoro ed imprenditoriale della nostra regione che attorno alla
dimostrata capacità di buon governo di Abramo, costruisca le
condizioni per un forte avanzamento sociale ed economico della nostra
Calabria. Va reso merito ai partiti del centrodestra di avere proposto
in questi mesi candidature autorevoli che hanno dato dimostrazione
della qualità degli uomini di governo che ormai caratterizzano
e qualificano l’intera Casa delle libertà. Ora che la
scelta è fatta è necessario che si avvii una fase progettuale
e programmatica attorno alle quale si possono riconoscere quelle forze
cattoliche che a sinistra stanno soffrendo l’egemonia diessina
e quelle espressioni laiche e riformiste che come i radicali rappresentano
quelle esigenze di riforma e cambiamento che Sergio Abramo può
sicuramente garantire.”
Limido (AN) “Abramo
è la persona giusta per ottenere la fiducia degli elettori”
12/01 ''Finalmente Abramo. La persona giusta per accendere gli entusiasmi
ed ottenere la fiducia degli elettori. Una candidatura la sua, che
di certo la sinistra, fino all' ultimo, sperava non andasse in porto''.
A sostenerlo e' stato Gabriele Limido, presidente provinciale di An
di Cosenza. ''E' con viva soddisfazione, invece - ha aggiunto Limido
- che possiamo oggi annunciare ai calabresi che la scelta di Sergio
Abramo come candidato del Polo alla presidenza della Regione, e' il
primo passo verso quel cambiamento che tutti attendono con ansia;
il segnale piu' evidente di come il centrodestra si appresti a cambiare
il volto della Calabria''.
Loiero fa gli
auguri ad Abramo
12/01 ''Finalmente la Cdl, dopo tanto penare, ha scelto l'avversario
con cui competeremo alle elezioni regionali per la presidenza della
Calabria''. Lo dichiara Agazio Loiero, vicepresidente dei deputati
della Margherita e candidato del centrosinistra alla presidenza della
Regione Calabria. ''Non posso non fare gli auguri a Sergio Abramo
- aggiunge l'esponente Dl -. Personalmente mi impegnero' in una campagna
leale, ma serrata. Auspico un confronto civile, democratico, che mettera'
in risalto tutte le insufficienze della coalizione che ha governato
la Calabria fino ad oggi''.
Tripodi (PDCI)
: “Incoerente la posizione di Zavettieri sulla legge elettorale”
12/01 ''Peraltro, e' chiaramente contraddittoria ed incoerente la
posizione assunta da Zavettieri in Calabria, che punta ad una legge
elettorale che preveda l' introduzione di uno sbarramento del 3% per
le liste''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale
del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Oggi, nell' ambito di una violenta
polemica - ha aggiunto - scoppiata all' interno di un centrodestra
sempre piu' rissoso e litigioso, l' assessore Zavettieri non perde
l' occasione per chiamarmi in causa in maniera impropria, inopportuna
ed offensiva. ''Zavettieri, che da mesi ha avviato una campagna mediatica
fondata sulla falsita' e sulla demagogia, continua imperterrito ad
attaccare a destra e a manca, utilizzando argomenti falsi e privi
di qualsiasi fondamento, anche se non riusciamo ancora a capire in
quale veste e con quale ruolo svolga le sue continue ed inutili esternazioni''.
''Il nuovo Psi - ha proseguito Tripodi - si batte strenuamente contro
lo sbarramento in Puglia e vota a favore della legge elettorale del
Lazio che non prevede alcuna forma di sbarramento. Evidentemente il
Partito di Zavettieri non ha ne principi ne' strategie politiche,
ma compie le proprie scelte a seconda delle circostanze, delle convenienze
e dei propri interessi di bottega. Noi Comunisti Italiani siamo diversi
ed alternativi e ci muoviamo in Italia e Calabria sulla base di una
linea politica che si fonda su idee, valori e principi che riteniamo
di tradurre nella concreta pratica politica e nell'impegno quotidiano.
Noi siamo contro ogni sbarramento e siamo contro ogni forma di restringimento
della democrazia e della partecipazione siamo per difendere il pluralismo,
siamo per garantire le liberta' individuali e collettive e siamo per
salvaguardare il diritto alla rappresentanza politica nel Consiglio
Regionale della Calabria''. ''Zavettieri ha rinnegato - aggiunge ancora
Tripodi - tutto questo se continua nella sua imbarazzante crociata
contro le forze politiche minori che pure rappresentano un elemento
prezioso ed insostituibile di ricchezza del dibattito politico e del
pluralismo quale sinonimo di democrazia. I Comunisti Italiani in questi
anni hanno dimostrato dall' opposizione quanto sia importante il ruolo
e la funzione di un monogruppo che svolge un forte impegno a servizio
della Calabria e che utilizza a pieno le proprie prerogative politiche
ed istituzionali. Per questo respingiamo ancora una volta come un'
offesa e come una provocazione la polemica indiscriminata che Zavettieri
conduce contro i monogruppi. Infine, riteniamo quanto mai spregevole
e squallido il tentativo di Zavettieri di imporre con un colpo di
mano uno sbarramento del 3% nella nuova legge elettorale. Tutti sanno
che ormai il tempo e' abbondantemente scaduto e che la competizione
elettorale e' gia' di fatto cominciata mentre mancano ormai sole poche
settimane allo scioglimento del Consiglio Regionale. Tutto cio' dovrebbe
indurre qualsiasi forza politica ad un atteggiamento di cautela e
di grande responsabilita' politica ed istituzionale''. ''Le regole
- ha concluso - non si possono fare a colpi di maggioranza e soprattutto
le regole elettorali impongono e richiedono la piu' ampia convergenza:
nel Parlamento Italiano mai nessuna legge elettorale finora e' stata
approvata a colpi di maggioranza. Evidentemente, se cio' e' avvenuto,
e' perche' le regole elettorali sono un patrimonio di tutti''.
Nucera (UDC)
“Bisogna definire presto la legge elettorale regionale”
12/01 ''Il gruppo regionale Udc considera piu' che mai urgente che
il Consiglio regionale definisca al piu' presto la riforma del sistema
elettorale in Calabria nel rispetto della volonta' dei costituenti
che hanno gia' assunto questo impegno prima dell' approvazione dello
Statuto regionale''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo
dell'Udc in consiglio regionale, Giovanni Nucera, circa l'approvazione
della legge elettorale. ''Ancor di piu' - ha aggiunto - per la necessita'
di offrire regole nuove aderenti allo Statuto stesso per l' elezione
della nuova classe politica dirigente. Il Gruppo regionale dell' Udc,
fortemente motivato, e' sostenuto in questa battaglia dal partito
nazionale e regionale. A tal fine, considera indispensabile che all'
interno della Cdl e all' intero Consiglio si proceda alla modifica
della legge elettorale, e valuta mistificante e palesemente dilatorio
l' atteggiamento di quanti con argomentazioni pretestuose e diverse,
tentano di creare ostruzionismo e ancor di piu' ostacolare il processo
delle riforme nella nostra regione e in tutta Italia''. ''E' necessario
- ha proseguito Nucera - che i partiti della Cdl si richiamino a una
logica di coalizione, facendo rientrare nell' alveo della solidarieta'
di maggioranza i tentativi di quanti, per fini incomprensibili e non
sempre dettati da ferree logiche della politica, pensano di poter
condizionare una scelta gia' assunta e condivisa da buona parte della
stessa maggioranza e da alcuni gruppi di minoranza. Lo sbarramento
al 3% delle liste nella coalizione, e' soglia minima che consente
di dare voce a quanti hanno consensi qualificati sul piano numerico
nella societa' calabrese''. ''Sbarramento di coalizione - ha concluso
- sbarramento delle liste e ampliamento del numero dei consiglieri,
consentono un migliore funzionamento degli organismi istituzionali
regionali e una piu' coerente governabilita' dei processi legislativi
e un piu' razionale funzionamento delle commissioni consiliari''.
Loiero ipotizza
la lista unitaria anche per la Calabria
12/01 "Se c'e' la volonta' dei partiti, la lista unitaria non
e' un'ipotesi da escludere". E' quanto ha dichiarato, a margine
di un incontro con il mondo dell'agricoltura e dell'artigianato calabrese,
il candidato alla presidenza della Regione del centrosinistra, Agazio
Loiero, vicecapogruppo della Margherita alla Camera. "Non so
- ha poi aggiunto Loiero - se la Calabria e' stata inclusa a livello
romano nelle regioni nelle quali ci sara' la lista unitaria. Da quello
che vedo si sta facendo una ricerca molto forte verso questa direzione.
In questo momento - ha detto - direi che c'e' il 50% di possibilita'
che ci sia la lista unitaria e il 50% che non ci sia. La lista unitaria
deve essere di tutti i partiti della Fed. Se ci siamo tutti si puo'
discutere. Non si puo' respingere a priori chi chiede l'unita'".
Pirilli (An)
non placa la polemica con Zavettieri (NPsi) e insiste“Non sputi
nel piatto dove mangia”
12/01 ''La replica di Zavettieri, contro cui non ho nulla di personale,
e' laconica e sufficientemente puerile. Pero' sono contento che lui,
Zavettieri, abbandonando il ruolo di eminenza e abbia capito che con
i mandatari e tirapiedi non sarebbe andato da nessuna parte''. A sostenerlo
e' stato l' europarlamentare di An, Umberto Pirilli, che ha ha cosi'
controreplicato all' esponente del Nuovo Psi. ''Lo ringrazio quindi
- ha aggiunto Pirilli - per essersi personalmente scomodato. Pero':
nella Cdl lui si e' dichiarato sempre 'ospite' ed in quella veste
e' stato benevolmente raccolto e trattato, rifocillato, arricchito
di potere a dismisura, tanto potere da occupare da solo circa il 50%
di quello gestito dall' intera Cdl; il suo 7%, quindi, non mi va di
traverso se lui, grato e riconoscente, finisce di fare l' ospite ingrato
e diventa un partner serio; se invece, e per crescere ancora, continua
a sputare nel piatto dove continua a mangiare, io ho il dovere, come
coinquilino, di additare alla pubblica opinione i falsi delle sue
'verita''; e mi chiedo: come puo' un Congresso di partito esprimere
una volonta' solenne, assoluta, unanime, quella di divorziare dalla
Cdl, e poi un uomo, incaricato di eseguirla, comportarsi come i bambini
all' asilo? Per almeno tre volte, durante la legislatura, Zavettieri
si e' 'dimesso' senza dimettersi, per occupare la scena e per ottenere
di piu', e sempre con l' alibi di Chiaravalloti''. ''Zavettieri -
ha proseguito l' esponente di An - la finisca di ricattare la Cdl
con la legge elettorale al 3%. Facciamo il 5%, per esempio, oppure
il 2,5%. Nel primo caso Zavettieri non sara' d' accordo, perche' teme
e sa di non prenderlo; nel secondo caso sara' d' accordo se queste
mie amichevoli considerazioni lo avranno fatto riflettere''. ''Se
Zavettieri - ha concluso Pirilli - decidera' di restare nella Cdl,
e se la Cdl decidera' di tenerselo, sarebbe bene, per amore di chiarezza,
che facesse tre cose: i nomi dei mandanti del suo attentato, visto
che ha detto senza dirlo che potrebbero essere esponenti della Cdl;
lavorare insieme alla Cdl, e non contro, per un grande progetto politico;
non sputare mai piu' nel piatto dove ha mangiato e mangia recuperando
umilta', serieta' e vero amore per la Calabria''.
De Rose (CDL):
“Uniti per chiedere incentivi produttivi per le aziende”
12/01 ''Occuparsi delle realta' in espansione e' un compito bipartisan,
che riguarda tutta la classe politica calabrese: una necessita' per
ridare spessore alla Regione''. E' quanto sostiene in una nota l'
ex presidente dell' Assindustria di Cosenza e membro della Commissione
Nazionale Mezzogiorno di Confindustria, Umberto De Rose. ''Bisogna
leggere - ha aggiunto - alcuni fatti nuovi ed essere uniti, anche
in un momento di campagna elettorale come questo, nella richiesta
da sottoporre a Berlusconi di ridare incentivi produttivi alle aziende,
compreso quel fondo perduto sul quale si e' fatta molta demagogia.
Movimenti come l' ingresso di Thurm Und Taxis, la piu' grande banca
tedesca, in Industrie Riunite SPA, una holding che ha gia' dato prova
di eccellente lavoro nella trasformazione delle aree dismesse nel
Sud, dovrebbero essere accolti come positivi anche in Calabria, cercando
di affidare a questi soggetti un progetto di grande recupero''. ''Proprio
in questa direzione - ha concluso De Rose - e' necessario che Chiaravalloti
sottoponga al premier le istanze di recupero degli investimenti nel
Sud. Sviluppo Italia e' come soggetto di garanzia terza nel rapporto
fra imprese e soldi pubblici ed in Calabria la presenza di Francesco
Samengo ci garantisce attenzione e copre anche una notevole assenza
di cura da parte delle altre istituzioni''.
Comitato regionale
del PDCI a Lamezia. Nominati i nuovi organismi del partito
12/01 Delle iniziative politiche in occasione delle prossime elezioni
regionali si e' discusso nel corso del comitato regionale del Partito
dei Comunisti Italiani riunitosi a Lamezia Terme. Durante l'incontro
sono stati anche adeguati gli organismi dirigenti e di garanzia del
partito. La riunione ha avuto inizio con la relazione del segretario
regionale Michelangelo Tripodi il quale ha affrontato anche le questioni
relative alla nuova legge elettorale regionale che ''assume un valore
decisivo - e' scritto in una nota del Pdci - specie perche' e' in
atto il tentativo di colpire il pluralismo e la democrazia nella nostra
regione''. Nel corso della riunione e' intervenuta anche Sandra Cerusico,
responsabile dell'Ufficio Elettorale Nazionale del Pdci, che ha illustrato
tutte le procedure e le modalita' che dovranno essere eseguite per
la raccolta delle firme e per la presentazione delle liste dei candidati.
Dopo un' ampia discussione, il Comitato Regionale ha approvato all'
unanimita' le proposte di adeguamento degli organismi dirigenti e
di garanzia. La Segreteria Regionale risulta composta da Michelangelo
Tripodi (Segretario Regionale), Antonio Morrone (Segretario Fed. Cosenza),
Enzo Infantino (Segretario Fed. Reggio Calabria), Franco Critelli
(Segretario Fed. Catanzaro), Giancarlo Sitra (Segretario Fed. Crotone),
Martino Porcelli (Segretario Fed. Vibo Valentia), Giuseppe Longo (Coordinatore
Regionale Federazione Giovanile Comunisti Italiani), Angelo Marra
(Tesoriere), Giulia Menniti (Responsabile problemi del lavoro e rapporti
con il sindacato), Carmela Papalia (Responsabile Scuola), Luciano
Manfrinato (Responsabile Enti Locali) e Roberto Sarro (Responsabile
Organizzazione). Il Comitato Regionale del PdCI ha votato all' unanimita'
un ordine del giorno con il quale si ribadisce la netta e totale contrarieta'
ad ogni forma di sbarramento nella nuove legge elettorale regionale,
invitando allo stesso tempo il candidato Presidente del centrosinistra
Agazio Loiero affinche' ''si adoperi per mantenere la compattezza
della coalizione, e invita tutti i partiti, i gruppi ed i consiglieri
del centro sinistra a garantire il rispetto dell' intesa nazionale
sottoscritta il 29 settembre 2004 dai responsabili degli Enti locali
di tutti i partiti del centro sinistra, evitando che si possano determinare
strappi che potrebbero rivelarsi insanabili''.
Morrone (Udeur)
“Contro di me attacchi strumentali”
12/01 ''Da diverso tempo, sugli organi di informazione, con scientificita'
si sta gettando discredito e si sta danneggiando l' immagine del partito
Popolari-Udeur, che ho l' onore di rappresentare nella provincia di
Cosenza, infangano la mia persona con attacchi pretestuosi, strumentali,
diffamatori e calunniosi''. E' quanto sostiene il segretario provinciale
dei Popolari - Udeur di Cosenza, Ennio Morrone. ''Il contenuto di
queste accuse - ha aggiunto Morrone - verra' portato all' attenzione
della magistratura inquirente, perche' se nell' ambito della contesa
politica e' ammesso l' uso di espressioni aspre e polemiche cio' non
abilita tuttavia ad attacchi personali che esorbitano ogni limite
e che per la violenza dei contenuti lasciano trasparire il livello
dei loro autori nonche' la loro ispirazione e aspirazione''.
Iovene (DS) “Preoccupa
la questione sicurezza degli amministratori calabresi”
12/01 “La questione della sicurezza degli amministratori calabresi,
alla luce dei dati relativi al 2004 resi noti dall' ultimo rapporto
di Legautonomie Calabria, deve diventare priorita' assoluta ed emergenza
nazionale”: lo sostiene Nuccio Iovene, senatore dei Ds, che
ha presentato un' interrogazione al presidente del Consiglio dei Ministri
e al Ministro dell' Interno. Nell' interrogazione, il parlamentare
Ds ha chiesto, in particolare, ''se esista piena consapevolezza da
parte del Ministero dell' Interno e dell' intero Governo dell' alto
rischio delinquenziale nel territorio di Vibo Valentia'' e ''se non
si ritenga, al fine di migliorare e rafforzare il contrasto alla criminalita'
organizzata, dotare le forze dell' ordine dei mezzi e degli strumenti
adeguati e necessari, coprire i buchi di organico della magistratura
al fine di velocizzare i processi e garantire la certezza dell' amministrazione
della giustizia''. Secondo Iovene e' necessario attuare iniziative
''sia sul terreno della prevenzione che su quello del controllo del
territorio'' con la predisposizione di ''un piano straordinario di
tutela e vigilanza che preveda un controllo attento del territorio
ed una valida azione preventiva e repressiva''. Al Premier e al Ministro
dell' Interno il parlamentare dei Ds ha chiesto, infine, ''quali azioni
di contrasto, prevenzione e repressione si intendano mettere in atto
al fine di stroncare l' azione della criminalita' organizzata nella
provincia di Vibo Valentia, ed in tutta la Calabria, e garantire agli
amministratori pubblici, agli operatori economici e ai cittadini maggiore
sicurezza e tranquillita'''.
A febbraio il
secondo congresso regionale dei Liberal democratici
12/01 Mario Segni, Carlo Scognamiglio e Michele Cossa saranno in
Calabria il prossimo 12 febbraio in occasione dei lavori del secondo
congresso regionale dei Liberaldemocratici. A renderlo noto e' il
coordinatore regionale del partito Tonino Perrelli. L' assise del
partito si svolgera' a Lamezia Terme. ''Credo che nessuno - ha sottolineato
Perrelli - in quel dibattito possa recare il suo contributo ignorando
lo stato di inquietudine diffusa in Calabria giustamente sottolineata
negli altri congressi che si sono celebrati. Il pessimismo non si
addice ad una modesta forza politica come la nostra, con la sua tradizione,
con i vasti collegamenti con la societa' civile e con l' elettorato,
con le sue responsabilita' in un' alleanza con i partiti democratici
alleati''.
Loiero incontra
le associazioni agricole e dell’artigianato: “Rilanciare
la concertazione”
12/01 ''E' necessario rilanciare la concertazione che e' stata totalmente
elusa in questi ultimi anni e che, al contrario, va incentivata in
quanto strumento positivo per tutti i governi'': lo ha detto a Catanzaro
Agazio Loiero candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra
incontrando stamani i rappresentanti delle principali organizzazioni
di categoria del mondo agricolo e del settore dell' artigianato. Al
primo dei due incontri, svoltisi in momenti distinti, hanno partecipato,
tra gli altri, Lucio Prisco Sorbo (Coldiretti), Francesco Macri' (Confagricoltura),
Giuseppe Mangone (Cia) e Antonino Vazzana di Copagri. Tutti gli interventi
hanno preso in considerazione i temi relativi alle principali sfide
che si presentano per il settore primario. In particolare si e' parlato
di opportunita' di utilizzo delle risorse del Por, di futuro dell'
agroalimentare, dell' attuazione della riforma della Politica agricola
comune (Pac), dell' operativita' degli enti strumentali della Regione
e delle difficolta' di accesso al credito. Particolare attenzione
e' stata dedicata alla questione della sicurezza nei campi. ''In questo
incontro con il mondo dell' agricoltura - ha detto Loiero - ho registrato
purtroppo che taluni problemi, presenti anche cinque anni addietro
si sono aggravati. Uno dei temi piu' pressanti e' senz' altro quello
della sicurezza nelle campagne dove sono aumentate vessazioni e violenze
da parte di micro criminalita' e criminalita' piu organizzata. Cio'
- ha aggiunto Loiero - a dimostrazione purtroppo delle mutazioni negative
che si sono verificate anche in zone che, fino a qualche decennio,
addietro erano estranee a questi femomeni. Abbiamo recepito tutte
queste critiche - ha detto ancora il candidato del centrosinistra
alla Regione - che sono state avanzate: in ogni caso non lasceremo
che le cose procedano in maniera inerziale impegnandoci per modificare
questo andazzo''. Per Loiero ''quella avviata e' una fase di ascolto
molto attiva che intendiamo portare avanti. Per questo abbiamo cominciato
per tempo e vogliamo prendercela comoda per avere la possibilita'
di rivedere ulteriormente le categorie. Non vogliamo fare una bibbia
- ha detto ancora - ma un programma con sette o otto punti all' interno
del quale il confronto e' quanto mai necessario. Non e' escluso che
alla fine di questi confronti terremo una grande assemblea. Al momento,
pero', si tratta di un progetto in itinere''. La fase di ascolto,
inaugurata dal candidato del centrosinistra alla presidenza della
Regione e' proseguita con i vertici delle principali associazioni
degli artigiani: Walter Fonte (Confartigianato), Luigi Leone e Pasquale
Cosenza (Cna) e Giovanni Arico' (Casartigiani). La richiesta unanime
e' stata quella di concedere attenzione particolare al settore che
e' forte, in Calabria, di 37 mila aziende e che ha enormi prospettive
sul piano occupazionale. In particolare - hanno sostenuto i leader
delle tre sigle - servono interventi di politica economica, strumenti
e strutture, anche a livello di riorganizzazione delle strutture regionali,
che tengano conto di un tessuto produttivo importante per tracciare
reali prospettive di sviluppo.
Sergio Abramo
è il candidato della CDL in Calabria
12/01 Al termine del vertice di Palazzo Chigi tra il Premier Berlusconi
ed i suoi alleati, sono state indicate le prime otto candidature (su
quattordici) che correranno alle regionali per la Casa della Libertà
il prossimo 4 aprile. In Calabria la scelta è caduta sul Sindaco
di Catanzaro Sergio Abramo. Le altre scelte sono state di Ghigo in
Piemonte, Formigoni in Lombardia, Galan in Veneto, Biasotti in Liguria,
Storace nel Lazio, Pace in Abruzzo, Fitto in Puglia. Mancano ancora
le caselle di Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Campania e
Basilicata che verranno indicate a breve. La scelta di Abramo ha premiato
il consenso che il Sindaco di Catanzaro ha raccolto in città
ed in Provincia di Catanzaro, zona in cui la CDL raccoglie molti consensi
tali da coprire le debacle in altre province. Sergio Abramo ha 47
anni. E' il nono figlio di una antica famiglia artigiana che quasi
100 anni fa ha insediato nel capoluogo calabrese una stamperia cresciuta
col tempo sino a divenire una delle piu' importanti aziende grafiche
del sud Italia. E' sposato con Maria Priamo, ha due figli, Marco e
Francesca. Ha conseguito la Maturita'Scientifica ed ha seguito un
Master alla Bocconi per dirigente d'azienda. Dal 1977, all'eta' di
19 anni, ha cominciato a lavorare nell'azienda di famiglia promovendo
nei Comuni dell'area di Crotone i prodotti e gli stampati della Grafiche
Abramo, nel 1984 comincia a coordinare la rete commerciale dalla Grafiche
Abramo con compiti di gestione delle risorse umane. Nel 1986 e' diventato
Presidente e Amministratore delegato della Grafiche Abramo. Nel 1987
e' stato eletto Presidente dei Giovani Industriali della Calabria
e nel 1994 Presidente della Piccola e Media Impresa della Provincia
di Catanzaro, e in seguito anche Presidente della Piccola e Media
Impresa della Calabria. Nel 1996 e' stato chiamato a far parte della
giunta nazionale di Confindustria. Eletto nel 1997 Sindaco di Catanzaro,
e' stato riconfermato in occasione delle lezioni del 2001 risultando,
in percentuale, il primo cittadino piu' votato d'Italia. Dal 1998
e' Presidente dell'ANCI (Associazione nazionale dei Comuni) della
Calabria. Interpellato dai cronisti Abramo si è mostrato incredulo
ma contento della scelta. “La notizia mi riempie d'orgoglio
e mi commuove, anche se aspetto una comunicazione ufficiale”
ha affermato Abramo alle agenzie. “Credo comunque che si sia
voluto riconoscere il lavoro che ho svolto in sette anni alla guida
del Comune di Catanzaro. Questo – ha aggiunto Abramo - non significa
togliere niente a nessuno, perche' nelle citta' calabresi ci sono
tantissimi, validi amministratori”
Chiarella (An)
“Con Abramo costruiremo un nuovo futuro per la Calabria”
12/01 Il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella, così
commenta a caldo la candidatura di Sergio Abramo a presidente per
la Casa delle LIbertà della Giunta regionale della Calabria:
“Con la guida di Abramo costruiremo un nuovo futuro per la nostra
popolazione calabrese. Come ho dichiarato qualche giorno fa, è
necessario per vincere essere uniti, superando lo spettro delle divisioni
a qualsiasi livello e per qualsiasi motivo. Finalmente si può
avviare una forte e maestosa campagna elettorale, in grado di aprire
la corsa verso la riconferma della Casa della Libertà alla
Regione Calabria. AN, di sicuro, farà la sua parte fino in
fondo”.
Pirillo (Margherita)
“La candidatura di Abramo decreta il fallimento del centrodestra
in Calabria”
12/01 “Con l’investitura romana di Sergio Abramo, a candidato
Presidente della Giunta Regionale per la Casa delle Libertà,
è stata decretato il fallimento della esperienza Chiaravalloti
e dell’intera maggioranza di centrodestra”. Questo è
quanto ha subito dichiarato in una nota il consigliere regionale della
margherita, Mario Pirillo. “Il Governo regionale lascia in pesante
eredità una situazione davvero deficitaria – continua
Pirillo - la crisi occupazionale senza precedenti, il forte affanno
in cui versa il settore della sanità, la situazione di grave
arretratezza del sistema infrastrutturale e una gestione fallimentare
delle risorse del Por Calabria, costituiscono il non certo invidiabile
biglietto da visita di una maggioranza di centrodestra che ha zavorrato,
forse irrimediabilmente, ogni prospettiva di sviluppo della nostra
regione. Il centrosinistra con Agazio Loiero sui temi del lavoro,
delle infrastrutture ed in generale sul disegno di una nuova e moderna
Regione ha già da tempo intrapreso un nuovo ed inedito percorso
di coinvolgimento dell’intera società civile calabrese,
nella consapevolezza della gravosità di un impegno che si rivela
decisivo per la sorti di una Calabria che non può più
restare cenerentola d’Italia e d’Europa.”
Camo, Loiero
e Meduri appoggiano la proposta di allontanare i sorvegliati speciali
dalla politica
11/01 ''La proposta dell' on. Nerio Nesi, tendente ad impedire che
le persone sottoposte al regime di sorveglianza speciale possano svolgere
propaganda elettorale, va senz' altro nella direzione di colpire i
rapporti tra politica e malaffare e non puo' che trovare il nostro
convinto consenso''. Con queste parole Agazio Loiero, vice presidente
dei deputati della Margherita e candidato del centrosinistra alla
presidenza della Regione Calabria, e i deputati Giuseppe Camo e Luigi
Meduri hanno annunciato la loro decisione di sottoscrivere l' iniziativa
elaborata dal Centro Studi regionale G. Lazzati di Lamezia Terme concretizzatasi
nella proposta di legge di Nesi. ''Si tratta - sostengono i tre esponenti
della Margherita - di un importante contributo verso una politica
pulita e' piu' trasparente che intercetta le istanze sempre piu' forti
dei cittadini. Speriamo ora che questo Parlamento, che quando vuole
sa velocizzare l' iter di alcune leggi, consenta a Camera e Senato
di approvare in tempi rapidi anche questa nostra iniziativa legislativa''.
Zavettieri (NPSI)
a Pirilli (AN) “I settantamila voti socialisti gli sono andati
di traverso”
11/01 ''Sara' che quel 7% di voti al nuovo Psi e' andato di traverso
all'On.le Pirilli e alle sue strategie politiche ma la colpa non e'
certo mia bensi' degli oltre 70.000 elettori calabresi che hanno votato
socialista'': inizia cosi' la replica di Saverio Zavettieri, leader
del Nuovo Psi calabrese, al parlamentare europea di An Umberto Pirilli.
''Confesso - scrive Zavettieri - che per quanto mi sforzi di capire
dove voglia parare l'europarlamentare Pirilli con i suoi continui
attacchi al sottoscritto non ci sono ancora riuscito e questo e' certamente
colpa mia.All'On.le Pirilli come leader dei circoli di ''zona franca''
e' tutto consentito anche perche' si tratta di zona senza regole,
senza tasse, senza vincoli o pedaggi di sorta, tant' e' che in qualche
recente articolo ha espresso un' attrazione fatale per la Cina comunista
dove '' non ci sono restrizioni ambientali, statuto dei lavoratori
e tasse esorbitanti''.Leggo ora che la stessa attrazione fatale si
rivolge in materia di legge elettorale verso i comunisti italiani
dell'On. Tripodi contrari ad ogni sbarramento in difesa strenue dei
tanti partiti famiglie e monogruppi che popolano l'attuale Consiglio
Regionale abbondantemente alimentati e sostenuti dal nostro contraddittore.Con
riferimento, poi, ai fusi orari esistenti in casa socialista e' appena
il caso di ricordare la differenza che passa tra concezione e culture
centralistiche e autoritarie e culture autonomistiche e regionalistiche
e i relativi comportamenti ed effetti in conseguenza delle intese
raggiunte ai vari livelli istituzionali e locali''. ''De Michelis
- prosegue Zavettieri - da Segretario nazionale di un neonato partito
ha il dovere di tutelarlo e farlo crescere contro chi , ed e' piu'
di uno, vorrebbe strangolarlo ancora in fasce.In Calabria per i socialisti
calabresi vengono prima gli interessi della regione e delle istituzioni
e solo dopo gli interessi del partito.Per quanto riguarda il nuovo
Psi ''bollato'' come partito di potere, come dalle varie sortite dell'On.le
Pirilli in risalto, e' appena il caso di rilevare che se un partito
con un solo Assessore regionale, un solo Consigliere, un solo Senatore
ed un solo Presidente di ente, ma con tanti generosi militanti socialisti,
riesce ad ottenere risultati eccezionali quali quelli ottenuti dal
nuovo Psi questo partito deve avere un quid in piu' che in politica
si chiama credibilita'.Se poi, difronte ad una pletora di Ministri,
Viceministri,Sottosegretari, Assessori regionali, Deputati, Senatori,
Consiglieri regionali, Sindaci di grandi citta', Presidenti di province,
enti, aziende e consorzi e Sogas varie oltre ad un potere diffuso
venti volte superiore dei partiti maggiori del polo, AN compresa ottengono
risultati che straordinari non sono ci si dovrebbe chiedere quali
sono le ragioni e se anche questo e' colpa dei socialisti. A Roma
con la recente verifica di governo il Nuovo Psi non incassa un bel
niente se non un titolo di Vice ministro ed un Sottosegretario che
stava gia' nei patti del 2001 con un partito allora neppure all' 1%
, mentre oggi con il voto europeo risulta doppio e certamente sottovalutato
e sotto rappresentato rispetto ai partiti del 4 o del 5 % che hanno
fatto un' abbuffata di Ministri e Ministeri vari.Per quanto riguarda
infine l'interrogativo se il sottoscritto continua a fare l'Assessore
e' a tutti noto che sono giacenti fin dal 22 Dicembre le dimissioni
motivate del sottoscritto che attendono risposta dalla Casa delle
Liberta' e dal Presidente della Giunta cui l'interrogativo andrebbe
piu' correttamente posto ma al quale forse non e' stato posto in quanto
socio di riferimento di maggioranza della Sogas di cui l'On.le Pirilli
si e' fatto nominare in tempi magri Amministratore Unico e di cui
continua a rimanere a capo anche in periodi che magri non sono.Se
poi si vuole sapere da ''Zavettieri'' chi e' Zavettieri basta guardare
il quadro dipinto dall'On.le Pirilli per farsi un idea ben precisa,probabilmente
di un candidato ideale a Presidente onorario dei Circoli di ''zona
franca''.
Loiero incontra
il mondo dell’agricoltura e dell’artigianato
11/01 Proseguono gli incontri dell' on. Agazio Loiero, candidato
del centrosinistra alla presidenza della Regione, in vista della definizione
del programma di governo, le cui linee guida sono state tracciate
dai partiti della coalizione ed approvate, lo scorso 28 novembre,
dall' Assemblea dei Grandi Elettori. Dopo il primo confronto, che
si e' tenuto con i rappresentanti del Forum del Terzo Settore della
Calabria, la principale organizzazione onlus che opera nel mondo del
sociale, l' on. Loiero continua nel suo cammino esplorativo. Il 12
a Catanzaro si aprira' un duplice confronto: con i rappresentanti
del mondo dell' agricoltura e dell' artigianato. Al primo incontro
parteciperanno Copagri, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, poi sara'
la volta di Confartigianato, Cna e Casartigiani. Il candidato del
centrosinistra annette grande importanza a questa fase: ''lo scopo
- afferma Loiero - non e' solo quello di sollecitare un confronto
programmatico sui principali temi dell'economia e del lavoro, per
giungere a definire un Programma di Governo condiviso e partecipato,
ma anche quello di aprire un tavolo permanente per affrontare e tentare
di risolvere i principali problemi che frenano lo sviluppo della nostra
regione''.
Caruso (AN) “La
Calabria non è quella descritta da Loiero”
11/01 ''C' e' un grande fermento culturale e di impresa in Calabria
e nel meridione che l' analisi del candidato a governatore del centrosinistra
non coglie''. Ad affermarlo, in una nota, e' Roberto Caruso, deputato
di An e membro della commissione attivita' produttive della Camera.
''In cinque anni - aggiunge Caruso - la disoccupazione e' scesa di
dieci punti e la regione e' al primo posto nazionale come crescita
di imprese e di Pil: sui dati e' difficile avere opinioni''. Caruso
ricorda quindi ''il grande ruolo avuto dal Bic Calabria prima e da
Svi poi, in questi anni, grazie all' impegno di un calabrese come
Francesco Samengo, vice presidente di Sviluppo italia, nei processi
di crescita''. Il parlamentare cita come possibili novita' ''l' accordo
di programma fra Industrie Riunite Spa, gia' attiva nel Meridione,
e Thurm Und Taxis, la piu' grande banca tedesca: si tratta di programmi
che guardano al meridione ed ai quali dobbiamo far corrispondere una
modernita' istituzionale che nelle parole dell' on. Loiero non si
nota''.
De Rose (CDL)
“L’università è un luogo istituzionale e
non un distaccamento della sinistra”
11/01 ''Ognuno ha il diritto diesprimere le proprie idee politiche,
ma trovo sinceramente fastidiosa questa sovraesposizione dell'Ateneo,
con un rettore che sembra dare l'impressione di contrattualizzare
cio' che non appartiene a lui, ma atutta la comunita'''. Lo afferma,
in una nota, il leader del centrodestra in seno al consiglio comunale
di Cosenza, Umberto De Rose. ''L'Universita' e' un luogo istituzionale
- dice De Rose - ed e'opportuno ricordarlo, ed in questi mesi il rettore
e qualche altro docente hanno fatto in modo che apparisse come un
luogo di distaccamento della sinistra''. ''Una consolidata esibizione
di conformismo che ha visto, ingiustamente - osserva De Rose - assessori
regionali di centrodestra accusati ed esponenti del centrosinistra
lodati. Tutto cio' mentre l'Universita' ( come corpo dirigenziale)
arretra spaventosamente dallediscussioni sul territorio - dice ancora
Umberto De Rose - e non ci dice nulla, per esempio, sulle modalita'
di assunzione del corpo docente, su cui sara' necessario aprire una
discussione. Penso che siadi cattivo gusto -conclude Umberto De Rose
- un esercizio del genere che non ha eguali in Italia''.
Venerdì
14 conferenza stampa di presentazione del congresso regionale dei
DS
11/01 I termini organizzativi del Congresso regionale dei Ds, in
programma il 28 e 29 gennaio prossimi, e la proposta politica saranno
illustrati dal segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, nel corso
di un incontro con i giornalisti in programma venerdi' prossimo alle
11.30 nella sede del Consiglio regionale. All' incontro parteciperanno
anche Enzo Lauria, coordinatore della segreteria regionale del partito,
e Lillo Zappia, organizzatore regionale e coordinatore della mozione
Fassino. Il congresso regionale, che si svolgera' nel centro agroalimentare
di Lamezia Terme, sara' concluso dal segretario nazionale, Piero Fassino.
Pirillo (Margherita)
interviene per la stabilizzazione di 55 giovani
11/01 Il Consigliere Regionale e capogruppo della Margherita, On.
Mario Pirillo, ha presentato una mozione “In ordine alla stabilizzazione
dei giovani calabresi assunti ai sensi della Selezione pubblica indetta
con Delibera di Giunta Regionale n. 736 del 22.08.2001”. “Con
Delibera di Giunta Regionale n. 736 del 22.08.2001 – scrive
Pirillo nella mozione - è stato indetto un Bando di Selezione
pubblica, per titoli ed esami, con procedura d’urgenza, per
l’assunzione di n. 55 unità di personale tecnico con
contratto di diritto privato a tempo determinato. L’assunzione
del personale si è resa necessaria per provvedere al ripristino
delle infrastrutture e dei beni immobili danneggiati dall’alluvione
che ha colpito ampie zone della Calabria nei mesi di settembre ed
ottobre 2000. Le 45 unità di personale tecnico ed informatico,
assunte con contratto a tempo determinato della durata di tre anni,
adempiono quotidianamente, con diligenza e professionalità,
ai compiti loro affidati relativamente alle attività di cui
alle Ordinanze di Protezione Civile n. 3081/2000 e n. 3112/2001. Sin
dal momento dell’assunzione, tale categoria di lavoratori è
stata altresì impiegata per fare fronte all’esigenze
del Dipartimento llpp, sopperendo in tal modo alla carenza di personale
di ruolo e di specifiche professionalità che connota ormai
da tempo l’espletamento dell’attività dei Settori/Servizi
del suddetto Dipartimento”. Constatato che la Giunta Regionale
sta procedendo alla riorganizzazione della propria struttura, attraverso
il reclutamento di personale destinato a coprire le vacanze di organico,
l’On. Pirillo chiede che la Giunta Regionale avvii concrete
iniziative per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato
in rapporto a tempo indeterminato, “attraverso la previsione
in seno alle leggi annuali di Bilancio degli esercizi finanziari futuri,
di congrue risorse, nella consapevolezza che una efficace stabilizzazione
consentirà un più ottimale utilizzo delle professionalità
formatesi”.
Adamo (DS) “Sulla
legge elettorale hanno tentato un colpo di mano”
11/01 ''Le regole sono di tutti. La riforma della legge elettorale
non puo' essere materia di pertinenza di chi governa. Hanno tentato
il colpo di mano per approvare con una maggioranza semplice la nuova
legge elettorale e invece si sono ritrovati ancora una volta minoranza''.
Questo e' il commento del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo,
all' andamento dei lavori del Consiglio. ''E' la prova, l' ennesima
prova - dice Adamo - del fallimento politico e di governo del centrodestra.
Per quanto ci riguarda come centrosinistra riteniamo sia pregiudiziale
prima di ogni discussione sul merito dell' articolato della legge
di convenire su un punto basilare: la salvaguardia del principio democratico
impone che una legge di riforma elettorale sia fatta sulla base di
un' intesa istituzionale trasparente e ampia tra le forze che competono
alle elezioni. Siamo gia' con la partita in corso, uno schieramento
si e' delineato, un candidato alla presidenza della Giunta e' in campo.
Sarebbe un fatto assai antidemocratico se il Polo dovesse utilizzare
l' approvazione della legge elettorale per interferire e condizionare
la campagna elettorale. Noi siamo disponibili a votare la legge, abbiamo
gia' espresso il nostro pronunciamento a favore della proposta di
legge presentata dal presidente on. Naccarato della Commissione Autoriforma:in
caso contrario, se non ci dovesse essere alcuna intesa riteniamo sia
giusto si vada a votare con la vecchia legge e senza ulteriore tempo
e senza ulteriore rinvio. Ormai i tempi sono abbondantemente scaduti,
davvero quella di lunedi' dovra' essere l' ultima occasione''.
Torchia (Udeur)
favorevole allo sbarramento al 3%
11/01 ''Sono rimasto in aula, consentendo il mantenimento del numero
legale ed il voto sull' inserimento all' ordine del giorno della legge
elettorale, non per fare il gioco della maggioranza ma perche' sono
sinceramente convinto che occorra introdurre la soglia di sbarramento
al 3%''. Giuseppe Torchia, capogruppo dell' Udeur, spiega cosi' la
posizione che ha assunto durante la concitata seduta del Consiglio
regionale di ieri sera. La votazione sull' inserimento della proposta
di modifica della legge regionale, avanzata dal vicepresidente del
Consiglio, Domenico Rizza, e dal capogruppo di Forza Italia, Gianfranco
Leone, e' stata dichiarata infruttuosa poiche' era stato dato erroneamente
per presente il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi. Il Consiglio
tornera' comunque ad occuparsi della legge elettorale in occasione
della prossima seduta, convocata per il 17 gennaio. ''Uno sbarramento
- ha aggiunto Torchia - ci vuole assolutamente. Per quanto mi riguarda,
comunque, nel corso della riunione dei capigruppo sempre di ieri sera,
ho proposto l' introduzione di una soglia di sbarramento al 2,50%,
una soluzione che potrebbe essere votata da entrambi gli schieramenti,
visto che il centrodestra e' per il 3% ed il centrosinistra per il
2. Una proposta per la quale ho ricevuto i ringraziamenti di entrambi
gli schieramenti e che sara' presa in esame in occasione della riunione
del Consiglio di lunedi' prossimo. E' il caso di ricordare, comunque,
che io sono sempre stato per lo sbarramento del 3%, tanto che in questo
senso avevo presentato tempo fa una proposta insieme ad altri consiglieri
della maggioranza e dell' opposizione''. ''Qui non si tratta - ha
detto ancora Torchia - di fare il gioco della maggioranza o dell'
opposizione. Per me e' giusto introdurre lo sbarramento. Tutto qui.
La mia preoccupazione, in particolare, e' che non si ripeta quanto
e' accaduto con l' approvazione dello Statuto, sul quale ho votato
contro perche' l' ho ritenuto, e lo ritengo tuttora, vergognoso. Non
c' e' alcun calcolo politico, dunque, alla base della mia decisione
di restare in aula ieri sera, che e' stata dettata esclusivamente
da un convincimento personale. Per quanto ne so, peraltro, anche i
miei colleghi di partito Pasquale Tripodi e Giuseppe Morrone sono
per il 3%. In ogni caso cercheremo tutti insieme di trovare su questo
argomento una soluzione concordata''.
Pizzimenti e
Pisano contro lo sbarramento nella legge elettorale regionale
11/01 I consiglieri regionali, Giuseppe Pezzimenti (Liberal Sgarbi)
e Vincenzo Pisano(Pri), hanno rilasciato la seguente dichiarazione
congiunta che si invia nella sua stesura integrale.: “Il comportamento
di evidente prevaricazione, da taluni connotato con atteggiamenti
prepotenti e totalmente sopra le righe, ha consumato nella seduta
del Consiglio Regionale di ieri una spaccatura molto seria all’interno
della Casa delle Libertà che neppure la prudenza ed il senso
di responsabilità del capogruppo di Forza Italia Leone hanno
potuto evitare. Con un colpo di spugna, solo perché tra ultimatum
e penultimatum si soggiace ai ricatti politici di un gruppo che vuole
a tutti i costi dettare legge, pensando di creare difficoltà
o cercando addirittura di cancellare dalla scena politica regionale
forze, come PRI e Liberal Sgarbi, che hanno lealmente sostenuto la
Casa delle Libertà per l’intera legislatura e che in
non poche occasioni sono state decisive per portare avanti la realizzazione
del programma del Governo Chiaravalloti. Avevamo già dichiarato
che se si fosse insistito nel proporre il 3% come sbarramento alla
legge elettorale, come si cerca caparbiamente di fare, non avremmo
più partecipato a nessuna seduta del Consiglio Regionale e
che la circostanza avrebbe prodotto pesanti conseguenze politiche.
Richiamiamo ancora una volta la responsabilità di Forza Italia
che si era ripetutamente fatta garante che non ci sarebbero stati
colpi di mano su questo delicato tema, impegno al quale sembra venir
meno, non avendo neppure spiegato all’opinione pubblica della
Calabria motivazioni, palesi od occulte, per le quali si è
inteso cambiare idea.
Anche ieri sera nella riunione dei capigruppo è emerso palesemente
che sul Lodo Naccarato, ovvero la proposta di legge di riforma elettorale
da lui avanzata, si può registrare una convergenza davvero
ampia che potrebbe far sì che la legislatura si avvii a conclusione
con quello spirito davvero positivo e costruttivo che le forze politiche,
pur nella distinzione delle proprie convinzioni, hanno fin qui cercato
di garantire senza mai soggiacere a prepotenze dall’una o dall’altra
parte.
Modifiche alla
legge elettorale: non si vota. Manca il numero legale
10/01 E' stata dichiarata infruttuosa la votazione in Consiglio regionale
sull' inserimento all' ordine del giorno della riunione odierna della
proposta di legge elettorale sottoscritta dal vicepresidente del Consiglio,
Domenico Rizza, di An, e da Gianfranco Leone, capogruppo di Forza
Italia. La dichiarazione e' stata comunicata dal presidente del Consiglio,
Luigi Fedele, a seguito di una verifica del numero legale di consiglieri
presenti nel momento della votazione. Dalla verifica e' emerso, infatti,
che il consigliere Michelangelo Tripodi, capogruppo del Pdci, dato
in un primo tempo per presente, era in realta' assente. Da qui l'
accertamento della mancanza del numero minimo di consiglieri (22)
necessario per richiamare direttamente in aula la trattazione della
proposta di legge elettorale. Il Consiglio regionale, successivamente,
ha approvato definitivamente, in seconda lettura, la modifica dello
Statuto nella parte che riguarda la ripartizione dei seggi per effetto
del ''Tatarellum''. La modifica potrebbe comportare anche un innalzamento
del numero di 50 consiglieri regionali previsti attualmente dallo
Statuto, aumento che potrebbe essere determinato dal rispetto dell'
esatta ripartizione proporzionale dei seggi fra le coalizioni elettorali,
con l' assegnazione alle forze politiche che otterrano la maggioranza
dei voti del 60 per cento dei seggi e del 40 per cento ai partiti
della coalizione di minoranza. Infine il Consiglio ha approvato il
bilancio di previsione dell' Assemblea per l'esercizio finanziario
2005. La prossima seduta del Consiglio e' stata fissata per il 17
gennaio prossimo.
Pirilli (AN)
attacca Zavettieri (NPsi) “Perché continua a fare l’assessore
se si è dimesso?”
10/01 ''Vorrei sapere dall'on. Zavettieri perche' continua a fare
l'assessore e ad abusare del potere del centro destra, visto che il
congresso del suo partito ha sancito il divorzio dalla Casa delle
Liberta'''. Lo afferma l' eurodeputato di An Umberto Pirilli, che
oggi si trova presso la sede della Provincia di Reggio Calabria per
definire con il Presidente Fuda, e d'intesa con il Sindaco Scopelliti,
i termini dell'accordo per i voli a basso costo da e per Reggio ''Mi
trovo - dice Pirilli - alla Provincia e sfoglio la rassegna stampa
dei giorni scorsi nella quale leggo, tra l'altro, che i miei frequenti
viaggi per Bruxelles e Strasburgo, dove mi reco per assolvere ai doveri
di cui l'elettorato mi ha onorato, mi avrebbero fatto perdere l'orientamento
''a causa dei fusi orari'', secondo una delle interviste rilasciate
dall'on. Zavettieri e/o da sui aventi causa.Sono rammaricato della
circostanza che Bruxelles e Strasburgo non abbiano fusi diversi dal
nostro e tuttavia, per riacquistare ''l'orientamento perduto'', vorrei
sapere dall'on. Zavettieri perche' continua a fare l'assessore e ad
abusare del potere del centro destra, visto che il congresso del suo
partito ha sancito il divorzio dalla Casa delle Liberta'. Vorrei sapere
inoltre se e quando fara' dimettere tutti i suoi uomini di potere
dal potere e quando, concretamente, dara' pratica attuazione alla
sua minaccia di correre da solo.Tutto questo per seguire il suo consiglio
e per tentare di capire il fuso orario socialista, che in Calabria
vuole lo sbarramento al 3% mentre, in Puglia, De Michelis non vuole
alcuno sbarramento e minaccia di uscire dalla CdL se sara' approvato
lo sbarramento che invece Zavettieri vuole in Calabria. Fuso e antifuso.
A Roma, infine, questo stesso partito incassa due nuovi sottosegretari
ed un vice ministro.Mi chiedo a questo punto se il fuso del nuovo
socialismo non sia il solito fuso di una parte del vecchio partito
socialista e se i suoi interlocutori della CdL non siano diventati,
a dir poco, smemorati. Ed anche, per carita' e per concludere, vorrei
sapere da Zavettieri chi e' Zavettieri''.
Mastella e Sgarbi
ipotizzano una federazione di centro
10/01 Il leader dell'Udeur Clemente Mastella ha incontrato oggi Vittorio
Sgarbi, ex sottosegretario del governo Berlusconi e deputato di Forza
Italia. "Abbiamo parlato del tentativo di creare una federazione
di centro - ha affermato Sgarbi -, la prospettiva e' quella delle
prossime elezioni politiche. Per le regionali Mastella non ha ancora
deciso la sua posizione, ma non pensa di correre da solo perche' sarebbe
un suicidio. Io in Calabria potrei sostenere Loiero, ma se faremo
un accordo concorderemo insieme tutte le azioni". Piu' prudente
Clemente Mastella: "Abbiamo un po' parlato - afferma il segretario
dell'Udeur -, non c'e' nulla di che'. Qualora ci fosse qualcosa, lo
comunicherei". Sgarbi e' contrario alla federazione laica fra
Pri-Nuovo Psi-Pli. "De Michelis, i laici ed i repubblicani vogliono
stare solo a destra - afferma Sgarbi - a me interessa la federazione
di centro. Non e' neppure un ostacolo il fatto che io non sia democristiano.
Una federazione di centro puo' essere un punto di attrazione per laici
e cattolici. Il modello e' quello di Francesco Cossiga: cattolico
e liberale".
Nei congressi
di Rifondazione, in provincia, vince la mozione Grassi. Crollo di
Bertinotti.
10/01 Con una netta vittoria della mozione Grassi (88,18%) sono cominciati
i congressi di base di Rifondazione comunista nella provincia di Cosenza.
I congressi celebrati sono stati undici, con il voto di quasi trecento
iscritti al partito. Per quanto riguarda le altre mozioni, ''L' alternativa
di societa''', che si richiama alle posizioni di Fausto Bertinotti,
ha ottenuto l' 8,45%; ''Per un progretto comunista'' (Ferrando) il
3,04% e ''Rompere con Prodi, preparare l' alternativa operaia'' (Bellotti),
lo 0,34%. La mozione ''Un' altra rifondazione e' possibile'' (Malabarba)
non ha ottenuto alcun voto.
Iniziativa della
Fondazione Filosa: “Serve un programma serio per le regionali”
10/01 ''Una costruzione seria del programma, oggi che le basi programmatiche
non sono piu' un insieme di declarazioni, ma un contratto da onorare''.
Lo propone la Fondazione Luigi Filona di Cosenza agli elettori e simpatizzanti
del centrodestra. ''Abbiamo elaborato un documento partecipativo sulla
crisi culturale del centrodestra - scrivono Mario Campanella ed Arnaldo
Goleltti - ma vogliamo, nel contempo, sottoporre a tutti i cittadini
la possibilita' di discutere e di inserire idee e progetti da 'girare'
al candidato della coalizione''. Progetti, affermano Campanella e
Golletti, che ''potranno essere discussi anche con l'onorevole Loiero
perche' la posta in palio e' il futuro assetto gravitazionale della
Regione e , rispetto a cio', noi che non siamo iscritti a nessun partito
abbiamo il dovere di essere aperti al confronto. Partiremo dal salario
d'ingresso formativo biennale per i disoccupati - aggiungono - alla
costituzione della Banca regionale, dall'affidamento della progettazione
dei piani di sviluppo comunitari ai tecnici irlandesi e greci, che
hanno conosciutouna crescita del Pil senza confronti, grazie al saggio
utilizzo dei fondi dell'Unione Europea''. Chi vorra' contribuire potra'
farlo inviando idee e progetti all'indirizzo di posta elettronica
: fondazione-filosa@tiscali.it Campanella e Goletti ritengono ''di
agire con una sterzata rispetto ad un 'oltranzismo statico' dei partiti''.
Va in aspettativa
la giornalista di Telespaziono nello staff di Loiero
10/01 ''In relazione alla designazione della collega Maria Pia Tallarico
quale addetto stampa dello staff elettorale dell' on. Agazio Loiero,
la direzione responsabile di Telespazio, nell' esprimerle le sue piu'
sincere congratulazioni per il prestigioso incarico, la ringrazia
per la sensibilita' dimostrata nell' aver chiesto di essere posta
in aspettativa per il periodo elettorale, per ragioni deontologiche
professionali che le sono ampiamente riconosciute, e le augura buon
lavoro nel nuovo impegnativo compito'': cosi' recita una nota diffusa
in serata dall' emittente.
Luigi Guglielmelli
eletto segretario regionale della Sinistra Giovanile
10/01 Luigi Guglielmelli e' il nuovo segretario regionale della Sinistra
giovanile. L' elezione di Guglielmelli, che subentra a Pasquale Petrolo,
e' avvenuta all' unanimita' a conclusione del quarto congresso regionale
dell' organizzazione giovanile dei Democratici di sinistra. All' assise,
che ha eletto anche la nuova Direzione regionale, hanno partecipato,
tra gli altri, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo; il vice
presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova; il senatore Nuccio
Iovene e i dirigenti nazionali dell' organizzazione Armando Cirillo
(responsabile Mezzogiorno) e Arturo Scotto (Rapporti con i movimenti).
Latorre eletto
presidente onorario di Progetto Calabrie. “Preoccupazione per
la confusione nella GAD”
09/01 Si e' tenuta a Lamezia Terme l' assemblea regionale di Progetto
Calabrie.Erano presenti all' incontro rappresentanti di numerose associazioni,
movimenti e liste civiche provenienti da tutte le province. Grande
preoccupazione e' stata espressa per lo stato di ''confusione che
sembra attraversare la coalizione di centro-sinistra in questi ultimi
giorni sui temi del programma, tanto da far temere che sia stato gia'
accantonato il documento programmatico votato nel corso dell' assemblea
dei grandi elettori di Lamezia''. A tal proposito e' stato deciso
di chiedere nei prossimi giorni un incontro con Loiero e Minniti per
proporre l' immediata istituzione di una commissione di garanzia,
con l' obiettivo di verificare la conformita' dell' attivita' della
coalizione al codice etico e al programma elettorale del centro-sinistra.Su
questi temi Progetto Calabrie sente di esprimere il comune sentire
di tutte le associazioni vicine al movimento e di tutti i cittadini
della regione, che dal centro-sinistra ''pretendono un metodo e un
atteggiamento politico realmente alternativo a quello fin qui dominante''.
Dall' assemblea e' emersa ''chiara l' intenzione di partecipare alle
prossime consultazioni regionali con una lista aperta ai cittadini,
alle associazioni,unitamente alle liste civiche che condividono la
proposta di Progetto Calabrie. Con l' obiettivo e la speranza - ha
sottolineato nel suo intervento Giuseppe Pierino in apertura dei lavori
- di ''coinvolgere nel progetto la sinistra critica e alternativa
ma anche i cosiddetti prodiani, e tutti quei cittadini, movimenti
e associazioni che vogliono costruire un reale cambiamento per la
Calabria.Si e' gia' registrata con grande soddisfazione l' adesione
al comune progetto di Governo Civico, la rete di tutte le liste civiche
italiane rappresentate da Soru e Illy. Interesse e attenzione e' stato
espresso dal Movimento Meridionale''. La disponibilita' piu' ampia
e' stata poi manifestata da tutti i movimenti presenti in quanto soggetti
fondatori di Progetto Calabrie, come l'Aranceto di Crotone e diverse
altre liste civiche presenti a Vibo Valentia e a Lamezia Terme. L'
assemblea ha infine nominato all' unanimita', per acclamazione, presidente
onorario di Progetto Calabrie il rettore dell' Universita' della Calabria,Giovanni
Latorre. L' incarico di presidente e' stato affidato a Pierino, quello
di portavoce a Sergio Lagana'. Sono stati definiti i coordinamenti
provinciali e il direttivo regionale, composto da quindici componenti.
Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria,
e' stato indicato come presidente della Commissione etica e di garanzia.
Gli organi dellassociazione:
COMMISSIONE ETICA E DI GARANZIA: Presidente: Prof.
A. Bianchi Componenti: Prof.ri P. Bevilacqua, P. Fantozzi, S. Gambino,
A. Viscomi.
DIRETTIVO: G. Latorre, D. Rizzuti, G. Pierino, S.
Lagana', T. Perna, Fr. Manganaro, M.Alcaro, M.A. Sacco, E. Raco, C.
Marasco, N. Panedigrano, G. Sabino, A. Morrone,Fr. Gaudio, S. Maida,
M. Furci.
Eletti per acclamazione: Latorre presidente onorario dell' associazione;
Pierino presidente legale rappresentante; Lagana' portavoce; Milizia
tesoriere.
Di Pietro, oggi
in Calabria, si dice sicuro della vittoria del centrosinistra e dice
basta alle formule
09/01 ''Il centrosinistra ha buone prospettive per vincere in alcuni
regioni chiave che prima erano appannaggio del Polo come la Calabria
ed altre regioni. Deve smetterla di parlare di formule e formulette
ed andare al sodo della questione''. Questa l' idea di Antonio Di
Pietro, presente oggi in Calabria al congrsso regionale del suo partito,
sulla discussione in atto nel centrosinistra. ''Abbiamo individuato
in Prodi il nostro leader, abbiamo individuato le formazioni politiche
che devono appoggiarlo, perche' dobbiamo farne altre fittizie e posticce
come le liste dei presidenti o pseudoliste civiche che altro non sono
che frammentazioni ulteriori?''. Di Pietro ha ribadito la necessita'
di mettere a punto al piu' presto il programma e di indicare il ''contrassegno
della nuova coalizione di centrosinistra''. ''Come Idv volevo cominciare
da ieri a raccogliere le firme per preparare le liste. Non posso farlo
perche' non so ancora con quale simbolo presentarmi. Allora, per favore,
smettetela di parlare di formule e formulette e metteteci in condizione
di lavorare''. “Italia dei Valori non partecipera' a liste dei
governatori” ha poi ribadito Antonio Di Pietro, durante il congresso
regionale calabrese di Italia dei Valori. ''Quando abbiamo accettato
la richiesta del centrosinistra di collaborare in maniera unitaria
per individuare candidati presidenti che potessero rappresentarci
tutti insieme ed offrire un'alternativa di governo regionale al Paese
- ha detto Di Pietro - ci e' stato assicurato che non si sarebbero
formate ulteriori formazioni politiche di disturbo, tipo le liste
civetta di un tempo. Noi consideriamo le liste dei presidenti uguali
alle liste civetta del 2001. Liste, cioe', fatte apposta per far credere
ai cittadini che esiste un punto di riferimento in una coalizione
politica ed invece non esiste perche' serve soltanto per trasferire
i voti da un partito ad un altro. Per cui noi dell'Idv, nel caso dovessero
fare, a partire dal Lazio, le liste dei presidenti, non parteciperemo
all'accordo e neanche alla competizione elettorale in comune con il
centrosinistra''. Infine Di Pietro, si è detto soddisfatto
dela candidatura Loiero e del metodo assembleare scelto per candidarlo.
''E' un'ottima doppia scelta. Sul candidato che rappresenta l'unitarieta'
della coalizione e sul metodo che ha rappresentato un punto di incontro
tra le varie posizioni:
Prende corpo
anche in Calabria la corrente “Sinistra Critica” di Rifondazione
09/01 In una nota di Antonio Arena e Giovanni Peta si da notizia
della presenza, anche in Calabria della corrente Sinistra Critica
di Rifondazione. "Nasce, anche in Calabria, nel partito della
Rifondazione Comunista la corrente Sinistra Critica Un'altra rifondazione
è possibile – scrivono nella nota Arena e Peta - ancora
siamo pochi ma stiamo cercando nuovi compagni che appoggino questo
importante documento che critica le ultime scelte politiche, nonchè
la scelte governista dell'attuale direzione nazionale. Scelta molto
pericolosa che ci mette in aperta contraddizione con il movimento
altermondista, con i lavoratori e con tutti quei soggetti che abbiamo
deciso di rappresentare e di dare un aiuto. Vogliamo creare una diversa
proposta nel rapporto con il centrosinistra, con i movimenti, in vista
della costruzione di una sinistra d'alternativa. Abbiamo notato una
battuta d'arresto nella Rifondazione Comunista dopo il referendum
sull'articolo 18, dove finalmente la sinistra alternativa attaccando
e non limitandosi soltanto a difendere i pochi diritti rimasti ai
lavoratori.Si attaccava le ultime politiche ultraliberiste cercando
non tanto di difendere l'articolo 18 ma di estenderlo a tutti i tipi
di lavoro. Nonostante che il 90% delle forze politiche fosse contro,
siamo riusciti ad ottenere 11 milioni di voti, che un successo, un
risultato molto importante e non dovevano essere sbrigativamente archiviati.La
nostra critica si muove anche a livello locale: siamo molto critici
verso le scelte politiche degli attuali quadri dirigenti calabresi,
dove i cosidetti grassiani, sono un vero e proprio ostacolo al partito
per le loro chiusure alle innovazioni e alle novità, per la
loro paura atavica verso il movimento e le forze giovanili. Si chiudono
su se stessi perchè temono di perdere il loro potere demonizzando
ogni forza giovane o legata a realtà diverse dal partito perchè
hanno paura di perdere la loro leadership. Una corrente che a parole
critica la scelta di governo dell'attuale segretario nazionale Fausto
Bertinotti ma che poi nelle giunte locali sono i più inclini
alle alleanze e agli accordi con i partiti del centro sinistra. Accordi
che nascono senza alcun tipo di programma ma col mero scopo di spartirsi
le poltrone, distruggendo così il Partito, facendoci apparire
come una consorteria di imbroglioni,( Vedi la legge del centro destra
sul concorsone approvata con il becero silenzio assenso del nostro
consigliere regionale). Quindi siamo d'accordo con la scelta della
direzione nazionale di commissariare la regione Calabria del compagno
Stefano Zuccherini. Siamo però anche critici con l'attuale
scelta dei Bertinottiani di accettare le primarie. Esse non garantiscono
una reale democrazia all'interno di una coalizione, ma provocano lo
schiacciamento della minoranza alle decisioni della maggioranza. Ora
infatti ci troviamo a sostenere un personaggio come Agazio Loiero,
che non rappresenta una novità nel panorama politico calabrese
con il quale stentiamo a intravedere un reale cambiamento nella vita
politica calabrese. Anzi alcune sue proposte, come le gabbie salariali,
mettono in imbarazzo l'intero partito, smentite subito da Stefano
Zuccherini, ma ciò non basta. Riteniamo importante che si avvii
una discussione sul programma invece di discutere sui soliti personalismi.
Per noi rimane importante la stabilizzazione degli Lsu e Lpu che deve
significare l'adozione di un piano regionale di assunzioni a tempo
indeterminato tenendo conto dei grandi bisogni sociali da soddisfare
-da quello ambientale a quello sanitario, rispolverando la proposta
legislativa promossa dal PRC. E' necessario ribadire il nostro no
fermo e deciso al Ponte sullo stretto, impedire la privatizzazione
di beni comuni ed essenziali come l'acqua, ma è vitale che
su queste come su altre proposte avviare un processo di democratizzazione
della vita politica calabrese in cui i lavoratori, i giovani, e la
"società civile" possano contare nelle scelte. Su
questo siamo disposti a fare la nostra parte, preservando la nostra
autonomia nel decidere, anche in questo caso, democraticamente, le
scelte che dovremo adottare".
I sindaci del
Savuto con Loiero
09/01 Pino Albo, sindaco di Grimaldi, Nino De Rose, sindaco di Belsito
e Mario Guzzo Foliaro, sindaco di Malito, a conclusione della manifestazione
alla quale hanno partecipato Agazio Loiero, Marco Minniti e Giacomo
Mancini, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: Ringraziamo i
tantissimi cittadini dei comuni della Valle del Savuto che hanno partecipato
al dibattito dal titolo "Un'Alleanza per vincere nel Savuto"
ed in Calabria e che hanno gremito la sala consiliare di Grimaldi.
Tanta partecipazione e tanto entusiasmo rappresentano il modo migliore
per iniziare la campagna elettorale del centrosinistra per la conquista
del governo della Regione. Dal Savuto arriverà certamente alle
forze dell'alleanza di Calabria un contributo importante che coronerà
il buon lavoro portato avanti in questi anni da una classe dirigente
di bravi amministratori giovani e preparati che si stanno facendo
apprezzare per l'impegno amministrativo e per la passione politica.
Dalla dolorosa sconfitta del 2001, quando il centrosinistra perse
prima la guida della Comunità montana e poi i collegi di Camera
e Senato è stato svolto un importante lavoro. Il centrosinistra
ha riconquistato la guida dell'ente montano creando un'ampia coalizione
all'interno della quale tutte le componenti sono rispettate e valorizzate.
Nell'opera di rilancio del centrosinistra ruolo determinante è
stato svolto da Giacomo Mancini, un deputato che sta ogni giorno di
più dimostrando di essere presente e attento alle problematiche
del Savuto e che nel 2006 potrà riconquistare la vittoria nel
collegio camerale. E' importante, però, iniziare a vincere
conquistando la regione. Ieri Agazio Loiero e Marco Minniti hanno
potuto apprezzare l'enorme potenzialità di questo territorio,
la nostra convinta passione e la nostra determinazione nel rompere
l'isolamento al quale la destra ha condannato il Savuto. Da Grimaldi
è partita la nostra sfida, con l'impegno di tutti la vinceremo.”
Primo congresso
regionale di Italia dei Valori in Calabria
09/01 Questione sociale, morale e democratica. Sono le tre ''emergenze,
che ne determinano una quarta, persino piu' urgente e grave che potremo
definire questione esistenziale, che il centrosinistra calabrese,
che si candida a governare, eredita''. Questo, secondo Italia dei
Valori che oggi ha celebrato il suo primo congresso regionale in Calabria
ed ai cui lavori ha anche portato i suoi saluti il candidato alla
presidenza della Regione Calabria per il centrosinistrra, Agazio Loiero.
Nella relazione introduttiva Beniamino Donnici, segretario regionale
del partito che fa capo ad Antonio Di Pietro, presente ai lavori congressuali,
ha anche spiegato che ''la perdita della fiducia nelle istituzioni,
la mancanza di speranza nel futuro, il crescente disagio e malessere
giovanile, l'emarginazione, il decadimento della qualita' della vita,
la fuga nei disvalori, la ricerca di scorciatoie antisociali, sono
tutte spie di una condizione drammatica alla quale va posto rimedio
prima che sia troppo tardi''. Per Donnici, infatti, bisogna agire
''prima che la rassegnazione diventi un fiume straripante, potenzialmente
in grado di distruggere definitivamente ogni possibilita' di riscatto
civile, sociale e morale del nostro popolo''. Secondo il segretario
regionale di Idv, a questo punto non vi e' dubbio che ''quella vecchia
Calabria deve morire''. Detto questo Donnici ha rimarcato che ''cosi'
come l'allargamento dell'Unione verso est ha avvantaggiato i Paesi
dell'Europa centrale e settentrionale, la prospettiva ormai imminente
dell'area di libero scambio euromediterranea, definita dagli accordi
di Barcellona, avvantaggera' i Paesi sell'Europa meridionale e tra
questi l'Italia. La Calabria puo' e deve assumere un ruolo centrale
in questo processo. Si tratta, pero', di uscire dagli slogan e definire
operativamente una proposta di merito che lanci l'idea di una grande
area di libero scambio, valorizzando pienamente il porto di Gioia
Tauro, senza dimenticare quelli di Crotone e Sibari realizzando forti
strutture di intermodalita' che consentano il trasporto delle merci,
attraverso i due grandi corridoi tirrenico ed adriatico, verso il
nord Italia e da qui verso il centro ed il nord Europa''. Da qui l'idea
della istituzione di un assessorato regionale alle politiche del Mediterraneo,
con accorpamento delle deleghe a Industria, commercio e artigianato,
''per cogliere questa grande opportunita'''. Importante, in questo
contesto in cui si deve anche pensare a ''costruire una regione agile,
che programmi e legiferi, decentrando la gestione ai Comuni ed alle
Province, il bisogno di una nuova classe dirigente che sappia essere
pragmatica quanto responsabile, una classe dirigente prestigiosa ed
autorevole, libera e giusta, - ha porseguito Donnici - che sappia
far sentire la sua voce a livello nazionale senza complessi di inferiorita'
o sudditanze. Una classe dirigente capace di avviare il cantiere di
un'altra Calabria, libera, protagonista e solidale''.
Venerdì
14 alla casa delle Culture presentazione della rivista “Le passioni
di sinistra”
09/01 Venerdì 14 gennaio alle ore 17nella Sala “Immagine
della ” Casa delle Culture –verrà presentata “LE
PASSIONI DI SINISTRA” rivista di approfondimento politico culturale,
riflessioni collettive su mezzogiorno, partiti, movimenti. Alla presentazione
partecipano: Vito Copertino - editore della rivista “Le passioni
di Sinistra”, Massimo Covello - segretario Camera del Lavoro
di Cosenza, Giovanni Latorre - rettore UNICAL, Massimo Veltri - docente
UNICAL, Stefano Zuccherini - commissario regionale di Rifondazione
Comunista .
Chiarella (AN)
“Lunedì il nome del candidato della CDL”
08/01 Sara' deciso lunedi' il candidato della Casa delle liberta'
alla presidenza della Regione Calabria. Lo ha annunciato in una nota
il presidente del gruppo di Alleanza Nazionale in consiglio regionale,
Egidio Chiarella. ''I nomi fatti - ha aggiunto - fino ad oggi: Fuda,
Abramo, Gentile e Tassone, ai quali potrebbe essere aggiunto qualche
altro nome all' ultimo minuto, rappresentano una grande forza, che
bisogna armonizzare, superando veti incrociati che non hanno un ragionamento
politico alle spalle. Come ho gia' detto in un mio intervento durante
l'assemblea dell'associazione ''Zona Franca'', che qualcuno di proposito
ha cercato di strumentalizzare, l' ideale sarebbe stato, e malgrado
i tempi ristretti potrebbe esserlo ancora, un tavolo con la presenza
di tutti gli aspiranti candidati, per esaminare insieme a loro, le
ragioni politiche e sostanziali che gli stessi hanno giustamente sottolineato,
per evidenziare una possibile vittoria del centro destra, con la presenza
di ciascuno di essi. Io che non sono un campanilista e penso ad una
Calabria unita, non sono per la lotta fine a se stessa, a favore dell'
uno o dell' altro candidato, senza un ragionamento politico che rispetti
la posizione degli aspiranti''. ''E' chiaro che io scendero' - ha
proseguito Chiarella - in prima linea accanto al presidente che sara'
scelto, di qualsiasi zona esso sia, al di la' anche di legittime posizioni
e condivisioni personali, con la consapevolezza, che i candidati interessati
alla corsa presidenziale, siano un unico fronte politico, per diventare
l' asse portante del prossimo governo regionale, a favore dell' avanzamento
sociale ed economico di tutto il territorio calabrese. In questo momento
l' obiettivo principale, che deve tenerci uniti, sta nell' intento
di compattare le fila, per 'battere' il centro sinistra che da tempo,
indisturbato, ha avviato la sua campagna elettorale''. ''Tutto questo
- ha concluso - ci deve spingere a riflettere e a farci superare eventuali
divisioni possibili, su cui si e' sempre alimentata l' anti politica,
ritardando il progresso sociale ed economico delle nostre popolazioni,
a discapito dell' occupazione e del miglioramento generale della qualita'
della vita''.
Lettera aperta
di Barile (CDL) agli operatori turistici della Sila colpiti dal black
out
08/01 Mimmo Barile, imprenditore alberghiero ed esponente politico
della Casa delle Libertà, in merito al “black out”
di due interi giorni verificatosi in tutto l’altopiano della
Sila Grande a cavallo di Capodanno, ha inviato agli operatori turistici
della zona la seguente lettera aperta: “Non avrei voluto scrivere
questa lettera. Avrei, sinceramente, preferito, da collega e da esponente
politico, gioire assieme a voi nel festeggiare una stagione turistica
invernale che ci auguravamo ricca di presenze ed all’insegna
della migliore accoglienza ed efficienza. Purtroppo, ancora una volta,
gli sforzi profusi quotidianamente da quanti come voi lavorano per
offrire ai turisti la migliore Calabria possibile sono stati, in buona
parte, vanificati con danni economici e di immagine gravi e rilevanti
per tutti voi. E’ bastata una nevicata, sicuramente non eccezionale,
per mettere in crisi un sistema che ancora una volta s’è
rivelato estremamente fragile, incapace di sfruttare le sue potenzialità,
inadeguato per un territorio che ancora non riesce a considerare il
turismo come la prima, più importante, sua industria. Quello
che è successo è paradossale. Arriva la neve e, proprio
nel periodo di Capodanno, si verifica una interruzione di due giorni
dell’energia elettrica che mette in ginocchio un intero comprensorio,
danneggiando fortemente l’immagine della Sila, provocando la
fuga dei turisti e creando non pochi problemi alle popolazioni residenti,
compresa la mancanza d’acqua e la possibilità di comunicare
via telefono e via internet. Oggi si cercano i responsabili. I comportamenti
di Enel, Telecom, Anas e Protezione andranno certamente chiariti.
Su questo dovremo vigilare per evitare che , come al solito, si insabbi
tutto. Ma tutto ciò non può bastare. Non deve più
essere l’emergenza la molla che fa scattare l’indignazione
e che, a danni avvenuti, mobilità le Istituzioni come per esempio
l’amministrazione Provinciale. Le gravi carenze e insufficienze
strutturali nei servizi e le inadeguatezze presenti sull'altopiano,
sono note da tempo. In tutti questi anni dove erano le amministrazioni
comunali, le comunità montane, la stessa amministrazione provinciale
da decenni ininterrottamente con lo stesso segno Esse vanno affrontate
proprio quando non sussiste l’emergenza. Amministrare un territorio
significa prevederle ed adoperarsi per fare in modo che non si verifichino.
Siamo tutti stanchi di sentir parlare di mare pulito solo ad agosto
e di problemi legati al maltempo solo a gennaio. Questo modo di fare,
lo sappiamo, non produce alcun, positivo, risultato. Tornando al problema
black-out verificatosi in Sila nei giorni scorsi, mi chiedo come mai
una provincia che addirittura esporta l’energia elettrica che
produce ne rimanga priva con tale facilità. Mi chiedo ancora
perché la vicina Basilicata sia riuscita a fare del petrolio
una occasione importante di sviluppo e il nostro “oro nero”
rappresentato dall’acqua e dalla energia elettrica non produca
ricchezza ed addirittura non sia disponibile in abbondanza per chi
vive e lavora sull’altopiano silano ed in tutta la Calabria.
Dove erano le Istituzioni, che oggi demagogicamente si agitano? Occorre
un’iniziativa che avvii decisamente un piano di rilancio dell’intero
altopiano intervenendo sulle strutture, infrastrutture e sulle risorse
umane. Nell’auguravi buon lavoro ribadisco il mio impegno in
favore di un settore di cui faccio parte e di cui conosco i limiti
ma anche le straordinarie potenzialità che devono finalmente
emergere e contribuire a rendere migliore la Sila e la Calabria.
Pirillo (Margherita):
“Gli esponenti della Cdl si arrampicano sugli specchi”
08/01 Intervento On. Mario Pirillo, capogruppo della Margherita in
consiglio regionale, in merito alle dichiarazioni dei senatori Gentile
e Trematerra e dei responsabili della fondazione “Luigi Filosa”
Mario Campanella e Arnaldo Golletti, sulle questioni riguardanti le
gabbie salariali e la realizzazione del ponte sullo stretto. “Sono
inutili quanto ridicoli tentativi di mascherare l’evidente stato
di litigiosità interna. Gli esponenti del centrodestra che
oggi accusano l’On. Loiero di confusione programmatica e miopia
politica sui grandi temi dell’occupazione, dello sviluppo infrastrutturale
e imprenditoriale, farebbero bene a fare un esame di coscienza all’interno
della loro coalizione, confessando agli elettori calabresi la paludosa
condizione di incertezza e conflittualità in cui versano, invece
di avventurarsi in improbabili critiche al candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione, rischiando anche di fare la figura
di chi, privo di argomentazioni fondate, si arrampica sugli specchi
pur di attaccare l’avversario politico. Perché i senatori
Gentile e Trematerra non ammettono di aver messo in difficoltà
perfino il presidente del consiglio Berlusconi, costretto a frenare
sull’investitura del candidato presidente a causa del penoso
teatrino allestito in Calabria dai suoi luogotenenti?”
Donnici (IDV)
“Continua l’azione denigratoria della CDL contro Loiero”
08/01 ''Sapendo di avere le ore contate e, soprattutto, di non avere
argomenti, la Cdl continua nell' azione denigratoria nei confronti
del candidato presiedente Agazio Loiero, utilizzando ogni genere di
pretesto''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale
e responsabile nazionale Enti Locali dell'Italia dei Valori, Beniamino
Donnici, circa le dichiarazioni dei senatori Gentile e Trematerra
nei confronti del candidato del centrosinistra alla presidenza della
Regione, Agazio Loiero. ''Purtroppo per loro - ha aggiunto - i calabresi
sanno che le polemiche strumentali lasciano il tempo che trovano,
mentre cio' che resta e' la fallimentare gestione del centrodestra,
tanto a livello regionale che nazionale. La verita' e' che la Cdl
ha perso la testa e manda avanti i suoi guastatori, per un improbabile
strategia della provocazione. Se il governo regionale ha ben operato,
come impunemente sostengono, ci dicano perche' non ricandidano Chiaravalloti
e perche', a tutt'oggi, non trovano un candidato spendibile? Ma soprattutto,
ci raccontino cosa hanno fatto del loro mandato parlamentare e quali
azioni concrete in favore della Calabria hanno potuto stimolare da
parte del governo Berlusconi''. ''Pazienza - ha concluso Donnici -
tanto il momento della resa dei conti e' arrivato e saranno gli elettori
a giudicare uomini e comportamenti''.
Gentile (FI)
“Contraddizione programmatica contraddistingue le prime uscite
di Loiero”
08/01 ''Leggendo le prime uscite dell' on. Loiero si registra una
confusione programmatica, ma soprattutto c' e' una visione vecchia
della societa' calabrese, dipinta come un residuato di poverta' e
di insussistenza imprenditoriale che non fa giustizia dell' attivismo
dei privati''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza
Italia, Antonio Gentile. ''L' on. Loiero - ha aggiunto - prima dichiara
di volere le gabbie salariali poi dice testualmente di non averci
mai pensato: afferma di essere favorevole alla costruzione del Ponte
ed un' ora dopo e' contrario. Si tratta di atti politici rilevanti
che denotano una chiara difficolta' ad enunciare con chiarezza discorsi
che siano fruibili dall' opinione pubblica: tutto cio' contribuisce
ad aumentare la confusione nella gente e ad allontanare dalla politica''.
''Che il Ponte sullo Stretto - ha proseguito Gentile - sia fondamentale
per la Calabria e la Sicilia e' cosa cosi' chiara da essere eleggibile
in ogni direzione: diventa superato abbondantemente il discorso sulle
infrastrutture di collegamento, perche' esse sono gia' operative ed
all' agenda del Governo. Il Ponte semmai sarebbe il traino per rilanciare
investimenti non piu' differibili e salderebbe le due Regioni con
i corridoi europei. Le gabbie salariali sono una misura arcaica che
aumenta le differenze retributive''. ''E' sinceramente deludente -
ha concluso - l' approccio con il mondo imprenditoriale: affermare
che in Calabria non c' e' una cultura d' impresa e' un fatto grave
e paradossale, proprio mentre la Regione si attesta al primo posto
nazionale come nascita di nuove imprese''.
Trematerra (Udc)
“Loiero ci faccia sapere se vuole, o meno, il Ponte sullo stretto”
08/01 ''L'on. Loiero, che ci deve far sapere se vuole o meno il Ponte,
ha detto che la sua idea delle gabbie salarialie era nata dalla considerazione
dell'assenza di imprese in Calabria: mi sembra il tentativo di reucperare
consensi in quella estrema sinistra, che e' ancora impaurita per le
gabbie salariali; in ogni caso e' una distorsione della verita'''.
Lo afferma, in una nota, il segretario regionale dell'Udc, sen. Gino
Trematerra. ''Loiero sbaglia - afferma Trematerra - non solo perche'
le imprese in Calabria ci sono e crescono, ma perche' in questi anni
hanno toccato aspetti di grande innovazione: basterebbe pensare all'azione
esercitata dal Bic prima e dallo Svi poi. Inoltre - continua Trematerra
- accadono fatti importanti, che e' assurdo non sottolineare: penso,
per esempio, all'accordo fra la Thurm Und Taxis Italia ed Industrie
Riunite Spa, che vede unire la piu' grande banca tedesca ed una societa'
capitale di grande qualita' in un progetto che guarda al sud''. ''Accogliere
queste iniziative facendo pensare che la Calabria e' ancora la Regione
dove si fa la spesa con il libretto - prosegue Trematerra - significa
rendere un pessimo servizio ai calabresi''. Trematerra auspica, inoltre,
'' chiarezza sul Ponte di Messina: e' una iniziativa che puo' cambiare
le sorti di Calabria e Sicilia, ma forse l'amico Loiero pensa piu'
all'1% di Italia dei Valori che alla crescita delle due regioni''.
Fondazione Filosa:
“Grande contraddizione anima l’on. Loiero”
08/01 ''Il responsabile della campagna elettorale di Loiero, Claudio
Velardi, dovra' lavorare molto,ma al di la' di questo aspetto, emerge
la grande contraddizione che anima l'onorevole Loiero: e' come il
famoso detto su Cimabue, fa una cosa e ne sbaglia due''. Lo affermano
in una nota i responsabili della Fondazione Luigi Filona di Cosenza
, Mario Campanella e Arnaldo Golletti. ''Prima afferma di volere le
gabbie salariali - riferiscono i due - poi, spaventato dalle reazioni,
ritrae: alle 16,15 dice di volere il Ponte, un'ora dopo afferma che
il Ponte non si deve fare. Che le qualita' politiche dell' onorevole
Loiero fossero sopravvalutate e di molto lo si sapeva, ma che fosse
cosi radicalmente presente la bugia nel suo dettato politico era meno
certo. Loiero, che gode di buona stampa e di eccessiva presenza sulle
televisioni - aggiungono Campanella e Golletti - non e' certamente
il candidato a Governatore che la Calabria si aspetta: gravi al riguardo
le dichiarazioni sull'assenza di imprese in Calabria, nel momento
in cui la Regione detiene il primato nazionale per nascita di nuove
attivita'!''
PDCI: “Il
centrodestra non ha i numeri per approvare la legge elettorale”
08/01 ''Il centrodestra non ha i numeri in Consiglio regionale per
approvare una nuova legge elettorale e, dunque, se una normativa scaturira'
dalla riunione di lunedi', cio' potra' avvenire solo perche' singoli
consiglieri o forze politiche del centrosinistra faranno da 'stampella'
al centrodestra, condividendone di fatto le strategie politiche''.
E' quanto si afferma in un ordine del giorno approvato stasera, a
conclusione di una riunione svoltasi a Lamezia Terme, dal Comitato
regionale del Pdci, riunitosi sotto la presidenza del segretario,
Michelangelo Tripodi. ''Cio' - si aggiunge nel documento - rischierebbe
di vanificare il progetto unitario del centrosinistra calabrese, che
pure ha avuto un grande impulso con la scelta del candidato alla presidenza
della Regione e con l' approvazione delle indicazioni programmatiche
avvenuta in occasione dell' Assemblea dei grandi elettori del 28 novembre
scorso''. A conclusione della riunione il comitato regionale ha dato
mandato al segretario Tripodi ''di utilizzare - e' detto nell' ordine
del giorno - ogni strumento statutario per impedire che si consumi
un atto lesivo delle istituzioni e della stessa democrazia calabrese.
Non si possono cambiare le regole del gioco all' ultimo minuto e con
maggioranze raccogliticcie''. I Comunisti italiani hanno anche rivolto
un ''pressante appello'' ad Agazio Loiero, candidato presidente, ''affinche'
si adoperi per mantenere la compattezza della coalizione'' ed ha invitato
''tutti i partiti, i gruppi ed i consiglieri del centrosinistra a
garantire il rispetto dell' intesa nazionale sottoscritta il 29 settembre
scorso dai responsabili degli Enti locali di tutti i partiti dello
stesso centrosinistra, evitando che si possano determinare strappi
che potrebbero rivelarsi insanabili. Per quanto ci riguarda - conclude
il documento approvato dal Comitato regionale del Pdci - se una tale
evenienza dovesse concretizzarsi, considereremmo fuori dal centrosinistra
i responsabili di tali scelte. Sulla legge elettorale e' necessaria
un' ampia convergenza unitaria perche' altrimenti ci troveremmo di
fronte ad una gravissima rottura democratica''.
Trento (SDI)
replica alla Straface (AN) “Documento sui trasporti è
solo uno studio preliminare”
08/01 “Lo Studio preliminare dei trasporti approvato dalla
Giunta Provinciale nei giorni scorsi e presentato dall’Assessore
ai Trasporti Giuseppe Gagliardi, Compagno ed Amministratore di provata
esperienza, formatosi ad una scuola politica che ha posto sempre al
centro di ogni azione il dialogo ed il confronto, non è certamente
venuto fuori dal nulla, così come ha erroneamente sostenuto
nei giorni scorsi il Presidente del gruppo consiliare di AN, Pasqualina
Straface” è quanto afferma in una nota Leonardo Trento
presidente del gruppo consiliare dello SDI alla Provincia, che prosegue
“ma, è stato illustrato dallo stesso Assessore e dal
Prof. Demetrio Festa, Docente UNICAL del Dipartimento Pianificazione
dei Trasporti, in tre sedute della VI Commissione provinciale, alla
presenza anche di Consiglieri aderenti al Gruppo consiliare della
stessa Straface.
Lo Studio, ampiamente illustrato e discusso in ogni suo aspetto, non
è, certamente, uno strumento operativo che esplicita un progetto
di razionalizzazione dei trasporti, cosa che dovrà essere fatta
successivamente, ma, è, invece, un lavoro, realizzato da autorevoli
professionisti ed esperti del settore, che fotografa l’attuale
situazione di come viene espletato il servizio con l’individuazione
di tutte le società concessionarie che operano sul territorio
Provinciale, i chilometri percorsi, l’andamento delle linee
ecc.
Quindi, anche alla luce della non individuazione da parte della Regione
Calabria del livello dei servizi minimi, siamo in presenza di un elaborato
che vuole iniziare ad aprire una discussione fattiva su una problematica,
assai annosa in questa nostra Provincia, di cui sia l’Assessore
Gagliardi, che tutta la maggioranza di centrosinistra, sono ben consapevoli
ed alle quale, noi Socialisti diamo una grande importanza poiché
riteniamo indispensabile garantire a tutti i cittadini lo stesso diritto
alla mobilità troppo spesso dimenticato da una Regione Calabria
che si ostina ancora a non delegare compiti e funzioni.
Ed è proprio in considerazione di ciò che nella seduta
della Commissione trasporti dell’undici novembre 2004 il Sottoscritto,
ha richiesto maggiore considerazione per l’area Ionica e, soprattutto,
maggiori collegamenti all’interno di quella zona e tra quella
zona ed il resto della Provincia, posizioni sostenute anche dal Consigliere
provinciale di AN, il collega Franco Bruno, Su questo si sono avute,
in quella sede, le garanzie dell’Assessore Gagliardi che sta
dimostrando, con la Sua costante presenza in tutti i territori, di
essere l’Assessore ai trasporti di tutta questa nostra Provincia
e non soltanto della Città di Rende.
Lo Studio preliminare dei trasporti, quindi, è soltanto propedeutico
al vero progetto di trasporto pubblico e propone delle linee guida,
non vincolanti, su come dovrebbe essere organizzato il servizio dei
trasporti provinciali. Quando si andrà a realizzare un vero
e proprio progetto, con i piani di bacino e le unità di Ute,
inizieranno, sicuramente, le operazioni di confronto e di discussione
all’interno dell’istituzione provinciale. Pertanto, stia
tranquilla la collega Straface, la maggioranza di centrosinistra vuole
sicuramente affrontare in maniera seria e decisa questo problema e,
quando giungerà il momento sarà, sicuramente, chiamata
a dare il Suo contributo.
Naccarato fa
appello ai partiti: “Evitare un voto lacerante sulla legge elettorale”
08/01 ''La mia cultura e la mia formazione mi impongono di rivolgere
un accorato appello affinche' nel consiglio regionale chiamato a decidere
lunedi' prossimo anche sulla nuova legge elettorale, non si giunga
ad una lacerante contrapposizione all' ultimo voto, che in un tessuto
sociale e politico debole come il nostro puo' avere conseguenze nefaste.
Lunedi' comunque si decide in ogni caso''. E' quanto sostiene in una
nota il presidente della commissione Riforme del consiglio regionale,
Paolo Naccarato, circa la legge elettorale. ''Le scelte - ha aggiunto
- relative alle norme fondamentali per l' organizzazione civile e
istituzionale devono essere il piu' possibile condivise da tutte le
forze politiche. A questa impostazione particolarmente in tema di
regole, bisognerebbe sempre ispirarsi, soprattutto se, come nel caso,
parliamo di modifica della legge elettorale a poche settimane dalle
elezioni. Come ho gia' avuto modo di dichiarare, se si volessero fare
delle forzature, sarebbe necessario trovare una maggioranza assoluta
che voti le stesse, i vari articoli e la legge nel suo complesso,
creando forti tensioni in aula che si trasformerebbero inevitabilmente
in motivi di ancor piu' duro scontro elettorale fino forse ad intaccare
la stessa legittimazione reciproca. Sulla 'proposta Naccarato', facendo
tutti insieme uno sforzo di comprensione reciproca senza avere piu'
riguardo per le proprie pur legittime convenienze, si e' gia' registrata
una larga convergenza in Commissione riforme ritenuta da alcuni gruppi
insufficiente sul solo tema dello sbarramento che si vorrebbe al 3%
anziche' al 2%''. ''Non smettero' dunque di impegnarmi nelle prossime
ore - ha proseguito Naccarato - per favorire una difficilissima quanto
estrema mediazione. In generale e' gia' una anomalia avere all' interno
di un sistema elettorale la contestuale presenza di due istituti come
lo sbarramento ed il premio di coalizione: uno sbarramento rafforzato
farebbe evidentemente aumentare l' anomalia, ma cio' purtroppo fa
parte dei gravi limiti prodotti dalla transizione infinita che vive
il nostro Paese e dal confuso bipolarismo che ne e' derivato. Allo
stesso modo non bisogna nascondere che vi sono legittime questioni
legate alla necessita' di contenere una eccessiva frammentazione.
E quindi, chi si e' formato il convincimento che tale risposta trova
in un innalzamento dello sbarramento, deve poter liberamente verificare
in aula se le argomentazioni a sostegno di tale tesi producono una
convergenza ampia o comunque maggioritaria. Anche se io mi auguro
che non si penalizzino forze che, pur non godendo in questo momento
di un consistente consenso elettorale, hanno contribuito a fare la
storia di questo Paese come nel caso del Pri''. ''Le stesse Regioni
Lazio e Puglia - ha concluso - che si apprestano a varare una legge
elettorale analoga alla nostra, non ci pensano neanche lontanamente
a modificare il meccanismo dello sbarramento esistente e gia' contenuto
nel famoso 'Tatarellum'. Voglio sperare che ognuno rifletta con estremo
senso di responsabilita' ed alla fine prevalga una decisione equilibrata
e lungimirante in sintonia con il comune sentire dei cittadini calabresi
perche' deve essere interesse di tutti mantenere e rafforzare su basi
condivise il complesso del sistema politico e istituzionale''.
Loiero presenta
lo staff che curerà la sua campagna elettorale. E’ lo
stesso che curò D’Alema
07/01 Sara' la societa' Running di Roma a gestire tutta la campagna
elettorale di Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza
della Regione. L' annuncio ufficiale e' stato dato questa mattina
dallo stesso Loiero che, insieme a Claudio Velardi, rappresentante
della societa' che si occupa di formazione e comunicazione politica,
ed a Marco Minniti, portavoce della Gad in Calabria, ha incontrato
i giornalisti a Lamezia Terme. ''C' e' voglia di cambiare le cose''
ha sostenuto Loiero che, nell' occasione, ha anche reso noto che nella
campagna elettorale sara' affiancato dai giornalisti Maria Pia Tallarico
(addetto stampa), Nicodemo Oliverio e Giovanni Merlo. Nata nel 2000,
la Running e' la prima societa' italiana di new politics ed e' un
nodo del network Reti Spa, societa' di lobbying e pubblic affair.
Velardi, nel corso del suo intervento, ha ricordato che prima del
2000 ha agito da ''ausilio e supporto tecnico, insieme a Minniti e
Loiero, dell' allora presidente del Consiglio Massimo D' Alema'',
ha spiegato che l' intenzione e' quella di ''fare una campagna elettorale
improntata su messaggi chiari e positivi''. ''Fin dall' avvio della
campagna elettorale - ha sostenuto Velardi - sara' svolto una vera
e propria azione di formazione di coloro che, poi, il lavoro lo devono
fare. L' impegno della Running sara' improntato su tre tipi di percorso:
formazione, organizzazione, che e' anche ottimizzazione di cio' che
c' e' sul territorio, e comunicazione. Bisogna puntare a prendere
i voti non laddove ce li abbiamo, ma dove non ci sono''. Per Velardi,
che ha mostrato anche alcuni grafici, ''la strategia che sara' adottata
nel corso della competizione elettorale, ma anche in questa fase precedente,
e' quella di decidere noi i tempi ed i temi della campagna elettorale
e non il nostro avversario. Nella nostra visione, la politica e' azione,
e' comunicazione, comunicazione permanente. Questo e' il motore della
politica che funziona, nel mondo, in Italia, in ogni territorio grande
o piccolo. E il compito principale e' quello di offrire ai propri
clienti, istituzioni nazionali e locali, partiti e movimenti politici,
candidati, enti pubblici e privati, competenze ed esperienze in grado
di valorizzare l' azione politica e amministrativa attraverso l' interpretazione
di scenari, le ricerche d' opinione, la prefigurazione di tendenze,
la costruzione di strategie, la comunicazione, l'efficacia delle relazioni
con i media, la formazione professionale per la politica''. ''Quello
che collaborera' con me - ha detto Agazio Loiero - e' uno staff di
qualita', a dimostrazione di come sia forte l' impegno della coalizione
di centrosinistra a vincere le elezioni. Stiamo profonfendo ogni energia
per ottenere la vittoria nella consultazione della prossima primavera
e dare un segno di grande svolta e cambiamento nella situazione della
nostra regione''.
Loiero dice la
sua su gabbie salariali, lavoro, legge elettorale, ponte sullo stretto
e Udeur.
07/01 Dopo la presentazione del suo staff Agazio Loiero si è
intrattenuto con i giornalisti con cui ha discusso di gabbie salariali,
di lavoro e disoccupazione, ponte sullo stretto, sulla legge elettorale,
sulk rapporto con l’Udeur. Infine Loiero ha annunciato l’appuntamento
con i sindacati fissato per il 17 gennaio.
''Non sono mai stato a favore delle gabbie salariali'' ha detto Agazio
Loiero. ''Ho sempre detto, - ha aggiunto - e con rincrescimento, che
purtroppo in Calabria le gabbie salariali, o il salario differenziato,
esistono. E siccome noi dobbiamo affrontare una questione lavoro che
in questa regione e' dirompente, affronteremo anche questo problema
del costo del lavoro''.
''In Calabria le gabbie salariali purtroppo esistono – ha aggiunto
il candidato della GAD - ed esistono in maniera diffusa come diffuso
e' il lavoro nero''. Loiero ha poi aggiunto che ''sono contrario alle
gabbie salariali'' sostenendo che le dichiarazioni attribuitegli sarebbero
state estrapolate da un'intervista che lui ha rilasciato per una televisione
locale di Reggio Calabria. ''Un giornalista di Reggio - ha concluso
- ha estrapolato alcuni concetti detti in un contesto particolare
ed ha scritto un articolo per un giornale di Cosenza. Cosi' e' nato
tutto''. A questo punto Loiero ha affrontato il tema del lavoro aggiungendo
che ''la questione principale su cui occorre attivarsi e' la disoccupazione''.
Il lavoro, per Loiero, ''e' l'obiettivo primario perche' oggi tocca
piu' di una famiglia su due. E' un problema con cui hanno a che fare
tutti i ceti sociali della Calabria. Quindi - questo e' un problema
che non possiamo lasciare al caso come e' stato lasciato negli ultimi
anni''.
Loiero ha anche detto che tra i problemi primari da affrontare in
Calabria c'e' anche quello dell'emergenza criminalita'. C'e' bisogno
- ha sottolineato - di ripristinare fiducia, di rinvigorire la speranza.
Oggi c'e' un senso di sfiducia in tutta la societa' calabrese nei
riguardi del centrodestra che ha governato senza risolvere i veri
problemi di questa terra. Ma e' una sfiducia che va oltre il centrodestra,
e finisce per riverberarsi su tutta la politicacalabrese''.
Si è passati quindi a discutere del Ponte sullo Stretto: ''Si'
al ponte sullo Stretto, ma a condizione che in Calabria esista un
sistema infrastrutturale adeguato''. Per Loiero ''la costruzione del
Ponte, pero', deve avvenire in un contesto molto importante perche'
funzionale alle infrastrutture temporanee. Non avrebbe senso costruire
il ponte se la Salerno Reggio Calabria e la statale 106 dovessero
rimanere cosi' come sono''.''I governi di centrosinistra che si sono
succeduti nella passata legislatura avevano accettato l' idea del
ponte sullo stretto in un contesto infrastrutturale ben preciso. Siccome
tali condizioni oggi non ci sono, il ponte ipotizzato oggi dal centrodestra
altro non e' che un' opera di regime e non puo' essere dunque accettato
dal centrosinistra''. ''L' accettazione del ponte da parte dei governi
di centrosinistra - ha aggiunto Loiero - presupponeva condizioni in
cui l' autostrada Salerno-Reggio Calabria diventasse un' autostrada
vera, e non una mulattiera come e' oggi, e che la statale 106 ionica
perdesse l' attuale tragica caratteristica di strada della morte.
Condizioni che non si sono create. Ecco perche' oggi siamo contrari
in modo netto al ponte sullo Stretto''.
Sulla legge elettorale, il centrosinistra sarebbe propenso ad appoggiare
la ''proposta Naccarato''. Loiero ha ricordato inoltre che sin dall'inizio
il centrosinistra e' stato chiaro sul fatto che ''alzare a dismisura
la percentuale di consenso per accedere al consiglio regionale era
un errore perche' significava falcidiare presenze storiche della nostra
regione. Il centrosinistra - ha proseguito - su questo tema e' abbastanza
compatto. E' nel centrodestra che ci sono frange. Siccome il voto
del consiglio regionale diventa decisivo, non solo per la storia di
alcuni partiti, sono convinto che il centrosinistra arrivera' compatto''.
Sul rapporto con l’Udeur: ''L'Udeur ha chiesto legittimamente
alla coalizione di centrosinistra di essere preso in considerazione
nella parte di territorio in cui e' piu' forte''. ''Non si tratta
- ha aggiunto Loiero - di procedere ad una spartizione. Il fatto e',
pero', che quando si vanno a scegliere i candidati per la presidenza
delle Regioni, deve essere mantenuto un equilibrio''. ''Per quanto
mi riguarda, comunque - ha concluso Loiero - sono molto ottimista
sul rientro dell' Udeur nel centrosinistra''.
Infine Loiero ha annunciato che il 17 gennaio prossimo incontrera'
i sindacati calabresi. ''Vedro' i sindacati - ha detto Loiero - e
nel corso dell' incontro dovranno essere sciolti molti nodi su temi
come il lavoro e la disoccupazione, questioni centrali e che sono
il top del nostro impegno. La disoccupazione giovanile e femminile
- ha aggiunto il candidato del centrosinistra alla Regione - raggiunge
il suo apice in Calabria. Il lavoro e' il tema piu' doloroso ed intendo
affrontarlo seriamente''. Loiero ha anche fatto esplicito riferimento
ai concorsi che sono stati banditi alla Regione. ''Alcuni anni fa
- ha sottolineato - c' e' stato un vero e proprio esodo con prepensionamenti
e ora sono stati banditi questi concorsi. Non sono contrario ai concorsi,
ma vogliamo che i criteri siano trasparenti''. ''In questo primo mese
- ha sostenuto ancora Loiero - abbiamo avvertito una situazione difficile
in Calabria. C' e' molta sfiducia che sicuramente parte da questi
10 anni di governo del centrodestra. E' davanti a tutti quanto diventa
complicato non pensare di dare una svolta a questa regione. Dobbiamo
creare una classe dirigente che possa essere motore di questa regione
che rappresenta un territorio molto diversificato. Bisogna dare risposte
congrue ai problemi che ci sono''.
Minniti (DS)
“La legge elettorale non si cambia all’ultimo minuto.
Se necessario serve farlo insieme”
07/01 ''Non si puo' approvare la nuova legge elettorale regionale
in Calabria a colpi di maggioranza''. Lo ha detto, parlando con i
giornalisti a Lamezia Terme, Marco Minniti, deputato dei Ds e portavoce
regionale della Gad. ''Il criterio - ha aggiunto Minniti - deve essere
lo stesso seguito per la riforma dello Statuto regionale. Le leggi
elettorali sono quelle che definiscono le regole del gioco e, normalmente,
non si cambiano all' ultimo minuto. E se questo deve avvenire, occorre
farlo in maniera unitaria''.
Tassone (UDC)
“Rispetto la scelta di Gemelli ma non la condivido”
07/01 ''Rispetto la scelta di Gemelli ma non la condivido: la definitiva
riorganizzazione dell'area culturale del cattolicesimo democratico
deve proseguire esclusivamente attraverso un impegno responsabile
e generoso nell' Udc''. Lo afferma Mario Tassone, vice segretario
vicario dell' Udc, in una dichiarazione sulla recente uscita dal partito
dell' ex europarlamentare Nino Gemelli. ''Il diverso percorso politico
intrapreso dall' amico Nino Gemelli - sostiene Tassone - certamente
non compromette il vincolo di amicizia che ci ha legati per decenni
e che continua a legarci tuttora. Ci distingue, tuttavia, da oggi
in poi, una sostanziale e netta differenza di valutazioni sulle strade
piu' efficaci ed opportune da intraprendere nella prospettiva di una
definitiva riorganizzazione, politicamente articolata dell' area culturale
del cattolicesimo democratico e liberale e piu' in generale di tutte
le espressioni ispirate al popolarismo europeo''. ''E' mia radicata
convinzione - prosegue Tassone - che tale progetto, avviato nel Cdu
nel lontano 1994 debba proseguire esclusivamente attraverso un impegno
responsabile, consapevole e generoso nell' Udc. In tal senso e' da
intendersi, dunque, la mia elezione a vice segretario nazionale vicario
del partito che, certamente, costituisce una ulteriore tappa in un
progetto piu' ampio, fondato su comuni intendimenti e confortato dalla
condivisa impostazione politica che il segretario nazionale ha dato
e continua a dare al partito''. ''Pertanto - conclude Tassone - la
scelta compiuta da Gemelli e Rotondi insieme ad altri amici, e' da
me rispettata ma assolutamente non condivisa''.
Rotondi (DC)
“Ci piacerebbe sostenere la candidatura di Tassone”
''Ringrazio Mario Tassone della conferma dei sentimenti di amicizia
che mi riserva. Voglio solo aggiungere che le idee e l'esperienza
di Tassone sono un patrimonio che non puo' appartenere solo all'Udc
di cui pure e' il numero due. In questo senso, vogliamo continuare
a giovarci, se lo vorra', dei suoi consigli, naturalmente della sua
amicizia, e ci piacerebbe poter sostenere in Calabria la sua candidatura
a presidente della Regione, e forse sarebbe la maniera giusta per
spingere in quella regione''. Lo dichiara il presidente della Democrazia
cristiana, Gianfranco Rotondi, nel commentare le dichiarazioni dello
stesso Tassone sulle posizioni espresse dall'on. Gemelli e sul ruolo
della Dc nel panorama politico italiano. In aggiunta, il partito di
Tassone, l’UDC, fa sapere che se chiamati in causa sono disponibili
ad offrire la candidatura del loro vicepresidente. “Se i partiti
della Casa delle liberta' rivolgeranno unanimemente a Mario Tassone,
vicesegretario vicario dell' Udc, la proposta di candidarsi per la
presidenza della Regione Calabria, la proposta sara' presa in considerazione
dal partito e dallo stesso Tassone”. In ogni caso, secondo quanto
si e' appreso, nessuna richiesta di candidatura e' stata rivolta al
momento dalla Casa delle liberta' al viceministro alle Infrastrutture.
Governo Civico
si schiera con progetto Calabrie
07/01 ''Governo civico per la Calabria'' avviera' ''ogni opportuna
iniziativa, anche in vista delle prossime elezioni regionali, al fine
di realizzare una piu' pregnante e proficua cooperazione in Calabria
con gli amici di Progetto Calabrie''. E' quanto si afferma in una
nota del coordinamento regionale di ''Governo civico per la Calabria''
diffusa a conclusione di una riunione convocata dal coordinatore regionale,
Giuseppe Ielo, cui hanno partecipato i coordinatori provinciali di
Cosenza, Francesco Petrone, e di Reggio Calabria, Giovanni Pecora.
Un mandato in tal senso, dunque, e' stato affidato al coordinatore
regionale Ielo. Nella nota si aggiunge che ''il coordinamento ha preso
atto che gia' da tempo, in diverse occasioni, Progetto Calabrie ha
rappresentato un prezioso punto di riferimento per tutti i calabresi
che desiderano veramente il cambiamento nel panorama politico regionale,
pur restando chiaramente orientati ad uno schieramento di centrosinistra''.
Interrogazione
di Pirilli (AN) sulla liberalizzazione del tessile e del calzaturiero
nella UE
07/01 L' europarlamentare di An Umberto Pirilli ha presentato tre
interrogazioni alla Commissione europea in relazione alle nuove prospettive
venutesi a delineare nell' Unione europea con la liberalizzazione
del mercato calzaturiero, la contraffazione del marchio CE e i problemi
occupazionali nel settore tessile europeo con la fine dell' accordo
multifibre. ''E' giusto prepararsi ad affrontare il futuro - ha detto
Pirilli - ma e' doveroso porsi il problema del presente. Non puo'
sottacersi oltre che le industrie europee stiano delocalizzando i
loro impianti fuori dall' Europa e che questo sia gia' e diventera'
sempre piu' il problema che l' Europa dovra' affrontare''. Le interrogazioni,
in attesa di un progetto organico, - e' spiegato in una nota dell'
europarlamentare di An - puntano ad evidenziare aspetti estremamente
inquietanti che rappresentano una parte del piu' complesso problema
della competitivita', dell' occupazione e dello sviluppo. Sulla liberalizzazione
del mercato calzaturiero, Pirilli mette in evidenza la cancellazione,
dal primo gennaio scorso, dei limiti alle importazioni di calzature
e chiede cosa intende fare la Commissione allo scopo di evitare un'
invasione di scarpe dalla Cina a danno dei produttori italiani ed
europei con gravi ripercussioni sull' occupazione. Secondo Pirilli,
in tema di contraffazioni, ''la Cina, che recentemente ha aderito
all' Omc, continua ad infrangere le regole in materia e inoltre fa
produrre molti manufatti da detenuti e bambini''. In materia di occupazione,
con la fine dell' accordo multifibre, a giudizio dell' europarlamentare
di An, ''si annuncia, per il settore tessile, una catastrofe in un
settore che conta milioni di occupati, di cui 570 mila in Italia e
un fatturato di 43 miliardi''.
Barile (CDL)
“Responsabilità della Provincia nel black out silano”
07/01 ''E' grave che un Presidente della Provincia, peraltro deputato,
ma soprattutto silano, faccia finta di disconoscere le responsabilita'
del suo ente, tirando in ballo ingiustamente la Protezione Civile,
che appartiene a tutti e non e' di una parte politica''. Lo ha detto
il coordinatore della Casa delle Liberta' in seno al Consiglio provinciale
di Cosenza, Mimmo Barile, in riferimento ai disagi provocati dalla
nevicata di fine anno. ''Oliverio dovrebbe avere un senso istituzionale
diverso- prosegue Barile- ed evitare di essere sempre in perenne guerra
con strutture che non sono ne' di centrodestra, ne' di centrosinistra,
ma che appartengono a tutti. Sappiamo che la protezione Civile e'
intervenuta prontamente dopo il black out silano - continua Barile
- mentre vorremmo sapere da Oliverio quali interventi abbia realizzato
nell'immediatezza l'ente che egli presiede. Cercare di delegittimare
una struttura efficiente come la protezione civile - continua ancora
Barile - e' una cosa gravissima, alla quale contribuiscono anche gli
interventi di un senatore della Margherita che tutti ricordiamo per
essere stato Presidente della Giunta regionale''.
De Rose (CDL)
“Le responsabilità del black out in Sila sono di Enel
e Provincia”
07/01 ''L'Italia ha il miglior sistema di protezione civile del mondo
e la Calabria, pur fra mille difficolta', non e' da meno. Le accuse
rivolte dai parlamentari Oliverio e Veraldi alla protezione civile
regionale sulla vicenda del black out Sila sono pretestuose e strumentali''.
Lo afferma Umberto De Rose, consigliere comunale di Cosenza, esponente
della Casa delle liberta'. ''Il clima di campagna elettorale continua
- aggiunge De Rose - porta ad atteggiamenti del genere, peraltro debolmente
contrastati dalle stesse forze del centrodestra. Sulla vicenda del
black out le responsabilita' sono dell'Enel, cosi' come la Provincia,
che Oliverio presiede, dovrebbe spiegare a chi spettano le competenze
di spazzamento delle strade e di viabilita'. E' grave che la serieta'
del lavoro di un intero sistema che coinvolge anche tanti profesisonisti
ed operai - conclude l'esponente del centrodestra - diventi motivo
di inutile polemica''.
Veraldi (Margherita)
“Sulla competitività del Mezzogiorno, Governo in colpevole
ritardo”
07/01 ''L'incontro di giovedi' prossimo con le parti sociali convocato
dal Governo sui temi della competitivita' e del Mezzogiorno e' una
trovata tardiva''. Lo sostiene, in una nota, Donato Veraldi, senatore
della Margherita. Per Veraldi si tratta di una convocazione ''irresponsabile,
demagogica, propagandistica e smaccatamente beffarda, visto che si
e' attesa l' approvazione della Finanziaria per mettere in campo un'
iniziativa che era necessaria da almeno un anno. Nel vuoto pauroso
del Governo, che tenta un disperato recupero le parti sociali, Confindustria
e sindacati in particolare, hanno trovato lo scorso mese di novembre
un terreno comune di impegni con un' intesa che, senza l' apporto
del Governo, e' strumento indispensabile per uscire da una precarieta'
permanente che e' costante dell' attuale compagine governativa che,
attraverso una virtuosa ripresa della concertazione, avrebbe potuto
rimettere in marcia il 'sistema Paese' ed invertire una tendenza nel
Mezzogiorno che ormai segna soltanto negativita' ulteriori e marginalita'
piu' spesse e consolidate con una pericolosissima accentuazione delle
condizioni di precarieta' e, drammaticamente, di nuove e piu' ampie
poverta'. La penosa vicenda dei forestali della Calabria, con la collezione
di infortuni clamorosi di ministri ed autorevoli esponenti della maggioranza,
messi all'angolo e strangolati dalla granitica intesa Berlusconi-Calderoli-Bossi,
e l' assenza assoluta di strategia di sostegno dell' economia del
sud nella Finanziaria sono la testimonianza di un penoso avvitamento
senza uscite, superato soltanto da un robusto mastice: quello del
potere ridistribuito a piene mani per sollevare le sorti di una maggioranza
che nel Mezzogiorno non riesce neppure a trovare candidati presidenti
autorevoli e condivisi al suo interno per le prossime regionali''.
Veraldi invita inoltre il centrosinistra ''ad assumere e fare propria,
in Calabria e nel Mezzogiorno, l' intesa di novembre tra le parti
sociali ed a battersi per una fiscalita' di vantaggio nel Mezzogiorno
(caso emblematico da seguire l' Irlanda) incentivando le imprese che
delocalizzino a Sud, ed indichi le priorita' strategiche sulla grande
infrastrutturazione a condizione dell' effettiva e reale disponibilita'
di fondi. La concertazione, in sostanza, ridiventi, per come lo e'
gia' stata, lo strumento principe per ridisegnare un nuovo Paese ed
un nuovo Mezzogiorno''.
Pittelli (FI)
“Il Governo ha rispettato gli impegni verso il Mezzogiorno”
''Il nuovo Mezzogiorno c' e' gia'. Ci sono programmi ben definiti,
c' e' il rispetto degli impegni e delle intese intercorse con le Regioni
e gli Enti locali da parte del Governo Berlusconi che sta dimostrando
concretamente la sua attenzione verso il sud''. E' quanto sostiene
il coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli ''Programmi
concreti - ha aggiunto - come per le grandi opere, la statale 106
jonica, l' ammodernamento dell' A/3, il porto di Gioia Tauro, il ponte
sullo Stretto ed impegni seri per nuovi tracciati e mezzi piu' moderni
nelle ferrovie. Da segnalare anche nuove politiche per il lavoro,
la scuola, la formazione e la sanita'. Ci sono le risorse quelle che
prima non si trovavano o venivano utilizzate male. Quei finanziamenti
che invece oggi sono strettamente legati allo sviluppo del territorio
rispettando le tradizionali vocazioni''. ''Una lettura allora piu'
approfondita - ha proseguito Pittelli - e scevra da condizionamenti
di parte, deve portare a giudizi ben diversi sull' azione dell' attuale
governo e della maggioranza che la sostiene, e nel rispetto della
dialettica politica, verso il Mezzogiorno e la Calabria in particolare.
D' altronde il programma del Governo per il Mezzogiorno non si e'
ancora concluso e confidiamo sul fatto che con l' apporto costruttivo
delle parti sociali ed imprenditoriali saremo in grado di portare
a compimento tutte le azioni intraprese''.
Menniti (PDCI)
“Siamo contrari alle gabbie salariali”
06/01 ''Programmare interventi mirati che sappiano intercettare e
spendere le risorse e disegnare il progetto di una Calabria nuova
capace di valorizzare le risorse umane senza alcun arretramento sul
terreno dei diritti acquisiti''. E' quanto sostiene in una nota la
responsabile delle politiche del lavoro della segreteria regionale
del Partito dei Comunisti Italiani, Giulia Menniti. ''La strada -
ha aggiunto - per far recuperare alla Calabria il suo forte ritardo
di sviluppo e' mettere in campo un insieme di azioni e strumenti che
pongono in primo piano l'inscindibile nesso tra politiche per il lavoro
e politiche per lo sviluppo.In questo quadro non puo' trovare spazio
nessuna ipotesi di salario differenziato o peggio di 'gabbia salariale'''.
''Anzi, essendo gia' i salari dei calabresi - ha proseguito Menniti
di fatto al di sotto di quelli dei lavoratori del resto d' Italia,
l' impegno che i partiti del centro sinistra devono assumere e' di
abolire questa inaccettabile iniquita'. I Comunisti Italiani da sempre
sostengono che ogni forma di precarizzazione del lavoro mortifica
e mercifica le donne e gli uomini, quindi e' necessario abolire la
legge 30 per ridare fiducia nel futuro alle lavoratrici ed ai lavoratori''.
''Le linee programmatiche del centrosinistra - ha concluso - sono
state definite e votate all'unanimita' nell'assemblea del 28 novembre;
esse vincolano tutti i partiti dell'alleanza e stanno alla base dell'azione
di governo con cui ci proponiamo ai Calabresi''.
La sinistra DS
di Reggio candida l’avv.Morabito
06/01 I rappresentanti della Sinistra Ds e di Sinistra per il Socialismo
che si richiamano, rispettivamente, alle mozioni congressuali Mussi-Berlinguer
e Salvi-Mele si sono riuniti per esaminare la situazione politica
ed organizzativa a conclusione dei congressi delle unita' di base
dei Democratici di Sinistra della provincia di Reggio Calabria ed
in vista dell' imminente congresso provinciale. ''Le due componenti
di minoranza dei Ds - e' detto in un comunicato - hanno preso atto
dei risultati congressuali che hanno assegnato loro, complessivamente,
una percentuale pari ad oltre il 13% dei voti espressi nelle Unita'
di base ed hanno deciso di sottoscrivere un patto di azione unitario
per continuare, insieme, la battaglia per il rinnovamento della politica
dei Ds nella provincia di Reggio Calabria''. ''I rappresentanti di
minoranza dei Ds - si afferma ancora nella nota diffusa dal coordinamento
ritengono le elezioni primarie un' importante innovazione politica
ed uno strumento di partecipazione e di scelta per tutti gli iscritti
e per quanti, pur non essendo iscritti al partito, intendono dare
il loro contributo per l' affermazione dei Ds e la vittoria del centrosinistra.
E' indispensabile assicurare e promuovere la piu' ampia e forte rosa
di candidati possibili da sottoporre al voto delle primarie in modo
da far diventare vera la competizione per la formazione della lista.
Affinche' questo si realizzi e' necessario che tutte le componenti
della mozione Fassino, vincitrice del congresso con l' 85% dei consensi,
mettano in campo le energie migliori di cui dispongono''. Secondo
gli adderenti alle mozioni Mussi-Berlinguer e Salvi-Mele, ''sarebbe
un grave errore politico pensare di creare aree protette o cordoni
di protezione intorno a questo o a quel candidato. Se cio' avvenisse,
il risultato sarebbe, oggettivamente, il fallimento dello strumento
primarie, con conseguenze analoghe a quelle che hanno caratterizzato
la formazione della lista alle elezioni regionali del 2000. L' obiettivo
di tutti deve essere quello di spingere in avanti i Ds, puntando sulla
massima partecipazione democratica e sulla piu' ampia unita'. Se questo
sara' lo spirito con cui l' intera maggioranza del partito affrontera'
questa fase politica, le componenti della Sinistra Ds e di Sinistra
per il socialismo assicurano gia' da ora il massimo impegno possibile
per mettere in campo una forte ed autorevole candidatura, capace di
parlare all' intero partito ma anche a quanti, in questi anni, si
sono allontanati dalla militanza attiva, negando in piu' occasioni
il loro voto ai Democratici di sinistra''. ''Questa candidatura -
conclude la nota - e' stata individuata, collegialmente, nella persona
di Pino Morabito, stimato avvocato ed uomo di indiscusse capacita'
morali e politiche''.
Ministro Maroni:
“Le risorse per le riforme previdenziali vanno trovare entro
gennaio”
06/01 ''Le risorse per la riforma delle previdenza integrativa e
per quella degli ammortizzatori sociali dovranno essere trovate entro
gennaio e contenute nel provvedimento sulla competitivita' e lo sviluppo''.
Questa la richiesta del ministro del Welfare, Roberto Maroni, che,
in vista dell'incontro tra Governo e parti sociali di giovedi' prossimo,
avverte: ''E' una promessa del premier Berlusconi e va mantenuta.
Le risorse per queste due importanti riforme, infatti, c'erano. Ma
sono state sviate dalla Finanziaria verso interventi di vario tipo,
vedi i forestali della Calabria. Ora vanno ripristinate ed il decreto
sulla competitivita' mi sembra il luogo e lo strumento piu' adatto''.
Per il ministro della Lega, quindi, ''e' l'ora di dire basta agli
interventi di assistenzialismo e di prendere delle decisioni''. Per
questo ''certamente tra lunedi' e martedi' ci vedremo nella maggioranza.
Perche' non si puo' arrivare al confronto con le parti sociali senza
una posizione unica del Governo''.
Venerdì
Loiero avvia la campagna elettorale presentando il suo staff organizzativo
05/01 Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione,
Agazio Loiero terra' venerdi' prossimo, a Lamezia Terme, un incontro
per illustrare le attivita' relative all' avvio della campagna elettorale
per la presentazione dello staff tecnico, del comitato elettorale
e della societa' di comunicazione che lo coadiuveranno nei prossimi
mesi. ''Alla struttura organizzativa - e' detto in un comunicato -
sara' affiancato un gruppo di tecnici, che avra' il compito di redigere
e mettere a punto il programma di governo che la coalizione di centrosinistra
intende sottoporre al giudizio di tutti i calabresi. Per l' on. Agazio
Loiero, quest' ultimo aspetto riveste particolare importanza. Infatti,
dopo la definizione delle linee programmatiche, indicate dai partiti
che fanno parte della coalizione ed approvate dall' Assembla di grandi
elettori, e dopo il confronto in corso con i rappresentanti del mondo
sociale, economico culturale calabrese, l' impegno e' quello di mettere
a punto un programma credibile soprattutto condiviso che avvii a soluzione
i problemi che affliggono la nostra regione, primi tra tutti: il lavoro
ed il crescente disagio sociale''. Il programma - e' detto ancora
nel comunicato - dovra' mirare soprattutto al risanamento finanziario
dell' ente, all' eliminazione degli sprechi, alla razionalizzazione
delle risorse umane, tecniche e finanziarie, con lo scopo di liberare
risorse da impiegare in quei settori strategici che possano consentire
il reale sviluppo e la modernizzazione della Calabria. Solo cosi'
si potra' attuare una reale svolta per realizzare una Regione efficiente,
vicina ai cittadini, che governi con trasparenza, che affidi le giuste
responsabilita' alle Province e ai Comuni e che finalmente si occupi
del riordino del quadro legislativo e normativo, per allineare la
nostra Regione al resto delle Regioni italiane''.
Tripodi (Pdci)
“Sbarramento al 3% ,attacco alla democrazia”
05/01 ''Sulla questione della legge elettorale regionale, i maggiori
partiti del centrodestra calabrese, con l' impropria ed inopportuna
partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale, continuano
a insistere per imporre uno sbarramento per le liste del 3% che rappresenta
un attacco gravissimo alla democrazia e alla liberta'''. E' quanto
sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi, circa la legge elettorale. ''Piu' volte - ha aggiunto - abbiamo
denunciato l' anomalia di quanto sta avvenendo in Calabria. Infatti,
nelle altre regioni, anche dove governano, i partiti del polo ed in
particolare l' Udc e il Nuovo Psi hanno assunto posizioni diverse
sulla legge elettorale e in ogni caso contrarie allo sbarramento per
le liste. Evidentemente le posizioni politiche di questi partiti si
fondano sugli interessi e sulle convenienze e non certamente sui principi
e sui valori. Invece, qui dove piu' grande e' il fallimento del centrodestra,
costoro non si rassegnano e cercano in tutti i modi di arrivare ad
una legge elettorale che colpisce al cuore il sistema democratico,
il pluralismo e il diritto di rappresentanza politica nel Consiglio
Regionale''. ''Vogliamo - ha proseguito Tripodi - ancora una volta
ricordare che non esiste sistema al mondo dove il premio di maggioranza
si accompagna allo sbarramento per le liste; e quindi, se si vuole
il mantenimento del premio di maggioranza, che garantisce la stabilita'
e la governabilita', si deve riconoscere il diritto delle minoranze
ad essere rappresentati nelle assemblee elettive, come oggi gia' avviene
nei comuni e nelle province. Ma quello che e' ancora piu' grave e'
la protervia e l' arroganza dell' atteggiamento dei maggiori gruppi
del centrodestra che, a colpi di maggioranza e quando gia' si e' aperta
la campagna elettorale, vogliono cambiare le regole del gioco con
un' operazione che costituisce un vero e proprio attentato ai diritti
democratici che si vuole perpetrare senza avere neppure il consenso
della maggior parte dei gruppi consiliari''. ''A circa un mese dallo
scioglimento del Consiglio Regionale - ha concluso Tripodi - e' davvero
inaudito che si possa solamente immaginare di inserire nel confronto
democratico che si sta sviluppando un attacco cosi' pesante che non
ha alcuna giustificazione e che non trova corrispondenza in nessun'altra
regione italiana. Per quanto ci riguarda ci batteremo strenuamente
per impedire che questa linea antidemocratica e liberticida possa
diventare legge della regione Calabria''.
Tassone “Non
sono candidato alla Presidenza della Regione”
05/01 "Non mi è stata fatta alcuna proposta ufficiale.
Non sono candidato, il 16 dicembre sono stato nominato anche vice
segretario dell'UdC, faccio anche il vice Ministro e credo che ho
tante cose da fare a livello nazionale". Lo ha detto oggi,in
una intervista al Tg3 il vice Ministro alle infrastrutture Mario Tassone,
confermando di non essere tra i candidati alla guida della Regione
Calabria per la Casa delle Libertà. Due giorni fa, parlando
delle regionali in Calabria, l'eurodeputato di AN Umberto Pirilli
aveva rivelato che, per quanto gli constava, nella lista delle segreterie
nazionali del centrodestra tra i 'papabili' sono presenti solo tre
nomi in quota Forza Italia: il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo,
il presidente della Provincia di Reggio Calabria Pietro Fuda e l'assessore
regionale al Turismo Giuseppe Gentile.
Buonfiglio (AN)
“La Giunta regionale ha operato bene, squadra che vince non
si cambia”
05/01 ''Istituzionalmente penso che si debba essere contenti del
lavoro svolto dall' intera Giunta regionale; quindi, come dicono gli
allenatori di calcio: squadra che vince non si cambia'': a sostenerlo
e' stato Antonio Buonfiglio, presidente dell' Agea e responsabile
per il Mezzogiorno di An, parlando con i giornalisti a Catanzaro.
''Visto che ad An non tocca, o sembra non toccare la presidenza della
Giunta regionale - ha aggiunto - da dirigente di partito penso tuttavia
che al nostro, come primo o secondo partito della regione, spetti
un ruolo importante che dovra' essere bilanciato anche con il dato
territoriale. Non entriamo nelle polemiche che riguardano gli altri
partiti visto che gia' facciamo fatica a gestire le nostre. In ogni
caso abbiamo uomini all'altezza e un ruolo forte all' interno della
regione''. Sulle candidature alla presidenza della Regione Calabria
di cui si parla nel centrodestra, Buonfiglio ha detto che ''al di
la' dei nomi che si fanno, so che mancano meno di novanta giorni alle
elezioni ed esiste un presidente di una Giunta che, nel suo complesso,
ha svolto un lavoro buono ed efficace su alcuni temi specifici. Per
quanto riguarda il mio partito penso che An debba puntare su persone
giovani che ha in ogni provincia e che sono in grado di svolgere il
ruolo loro richiesto''.
L’on. Mario
Pirillo scrive a Calderoli “La sua nomina mortifica i calabresi”
05/01 Lettera aperta al Ministro Calderoli “Sono stato tra
i primi politici calabresi ad esprimere forti critiche sul commissariamento
adottato dal presidente Berlusconi nel settore idraulico - forestale
calabrese. Come allo stesso tempo sono rimasto fortemente perplesso
dalle infelici esternazioni di fine anno del premier, allorquando
apostrofava gli operai come coloro i quali “piantano gli alberi
e si augurano gli incendi”. E come se ciò non bastasse
a mortificare una intera regione anche l’uscita del ministro
Maroni il quale a proposito della riforma del walfare, ne ha motivato
la mancata attuazione con le risorse destinate ai forestali calabresi.
Tutto ciò fa parte di una subcultura che ancora trova terreno
fertile nei partiti di maggioranza che governano il nostro paese,
a livello nazionale come in quello locale. Se l’obiettivo rimane
la stabilizzazione dei lavoratori, attraverso una piena operatività
e una retribuzione adeguata, allora ciò mal si concilia con
la disinvolta e allegra gestione del Cda dell’Afor, che in questi
giorni sta provvedendo ad una serie di superflue operazioni (assunzioni
comprese), che depauperano il bilancio, guardando solo alla campagna
elettorale.
E mi domando: a che serve lo sciopero dei forestali calabresi che
hanno bloccato l’Italia intera, se poi le risorse vengono letteralmente
sciupate? Per effettuare i controllo sulla gestione dell’Afor,
come è apparso sulla stampa non sono sufficienti i revisori
dei conti, né il controllo istituzionale del Ministro per le
politiche agricole e forestali: ma davvero ci vuole Calderoli? Sonoramente
bocciato con la sua nomina anche l’assessore calabrese Dionisio
Gallo, che continua a predicare la cultura delle politiche agricole
e forestali, ma non a praticarla. La situazione vissuta dagli operai
forestali deve far riflettere sulle conseguenze che ciò comporterà
nell’ambito calabrese. Una situazione che attraversa tutti i
settori economici, politici, sociali e sindacali.
La sua nomina ha leso fortemente l’autonomia della Regione,
ha punito e mortificato le intelligenze calabresi, perché proveniente
da una filosofia politica ben lontana da quella meridionale. Ora ne
paga le conseguenze l’esecutivo di centrodestra, che non presenta
più quelle credenziali necessarie per governare la nostra regione.
On. Mario Pirillo”
Loiero contesta
Gentile sul turismo: “Quadro non roseo e tanti problemi insoluti”
04/01 Agazio Loiero, candidato del centrosinistra per la presidenza
della Regione, contesta le affermazioni dell' assessore regionale
al Turismo secondo le quali la stagione turistica in Calabria si sarebbe
chiusa con un bilancio positivo, in controtendenza rispetto al dato
nazionale. ''Ci tocca leggere - afferma Loiero - che per la Calabria
sarebbe andata benissimo, che e' della nostra regione 'la migliore
performance' italiana e che qui il trend e' positivo, tanto che in
due anni e' cresciuto di un quinto. Eppure, durante l' anno, abbiamo
sentito voci diverse: lamentele e doglianze da tutte le parti. Tutti
hanno parlato di un tonfo ovunque senza precedenti, tranne, forse,
a Tropea, Ricadi e Capo Vaticano, che hanno 'tenuto' grazie al lavoro
costante degli operatori locali e dei consorzi di zona. Quanto meno,
sorprende, dunque, questo disinvolto annuncio di 'un piccolo miracolo
calabrese'. Cosi' come meraviglia il proclama di una Calabria soddisfatta
e felice rispetto ad un contesto nazionale invece in grave difficolta'.
Una Calabria in cui, a sentire queste cifre, il turismo sarebbe dunque
diventato con gli anni una certezza, una sicura via allo sviluppo:
la Calabria avrebbe insomma imboccato la strada giusta, quella di
un turismo moderno, con tutte le forze in campo unite e d'accordo
sul programma di lavoro. Sara', ma a noi pare che le cose non stiano
proprio cosi' e che il quadro sia tutt'altro che roseo. Se qualcosa
di buono e' stato fatto, lo si deve per lo piu' allo 'spontaneismo'
e ad azioni sporadiche ed individuali. In quanto a marketing turistico,
programmazione strategica, destagionalizzazione, 'posizionamento'
nel mercato globale dei 'competitors' e dei 'pari-target', a noi pare
che la Calabria sia del tutto fuori dai giri che contano: quelli dei
grandi tour-operators per esempio. Per quanto riguarda poi i problemi
d' organizzazione, ci sembra che, fatte le debite eccezioni, la regione
sia rimasta com'era 20-30 anni fa: povera di strutture e di mezzi
e con disagi e disservizi cronici che inevitabilmente si acuiscono
proprio nei periodi piu' delicati. L' ultima, ennesima prova, viene
dall' incredibile 'black out' di Capodanno in Sila, che ha mandato
in fumo le attese e l' impegno degli operatori turistici che avrebbero
potuto invece beneficiare di una nevicata copiosa. In realta' ci troviamo
ancora davanti ad una Calabria con strade impercorribili e antiquate;
depuratori malfunzionanti; fognature che scoppiano; impianti elettrici
che fanno le bizze; erogazione dell' acqua a livelli di terzo mondo;
mare e spiagge non proprio pulitissimi; rete di trasporti e di comunicazioni
assolutamente inadeguata ed offerta culturale e museale trattata con
indifferenza e noncuranza, nonostante, appunto, l' immenso patrimonio
a disposizione. E ancora: politica portuale e iniziative per il diporto
miseramente al palo; controlli sanitari, ambientali e di sicurezza
approssimativi; sinergia tra aziende, istituzioni e societa' civile,
per la definizione delle strategie e degli obiettivi, quasi inesistente
e comunque rapsodica e scoordinata, con una generale confusione sull'
effettiva differenza tra promozione territoriale e pubblicita', tra
immagine ambientale suggestiva e rispondente al vero e spot propagandistico
fantasioso quanto edulcorato. Una Calabria dunque con una serie di
primati negativi. Le statistiche dicono che il cinquanta per cento
dei turisti che vengono in Calabria e' fatto di persone che vi giungono
per la prima volta e che difficilmente vi torneranno. Noi crediamo
non sia proprio il tempo delle fanfare, ma, al contrario, quello di
chiarire quali debbano essere le azioni veramente necessarie e prioritarie
per far crescere la 'domanda' di Calabria, che attualmente riesce
ad interessare percentuali risibili del complessivo movimento turistico
che arriva in Italia in un anno''. Secondo Agazio Loiero, ''occorre
capire anzitutto su quale tipo di turismo occorre puntare: culturale,
religioso, congressuale, ecologico/verde, enogastronomico, sportivo/golf
o terza eta'?. E, al di la dell' intelligente impiego delle risorse
comunitarie, occorre chiedersi come favorire la spinta autopropulsiva,
facendo del turismo un sistema economico efficace e come sostenere
una politica del credito vantaggiosa. E se bisogna puntare su una
Calabria piu' mediterranea o piu' europea. Si tratta, certo, di nodi
gordiani. Ma sono dubbi da risolvere drasticamente e con urgenza se
questa terra vorra' giocarsi davvero le sue carte per quello che si
profila all' orizzonte come il miglior business mondiale del ventunesimo
secolo: il turismo, appunto''.
Vertice della
CDL sulla nuova legge elettorale. Trovato l’accordo sullo sbarramento
al 3%
04/01 La Casa della liberta' ha raggiunto un accordo sul testo della
nuova legge elettorale regionale, con l'introduzione di una soglia
di sbarramento al tre per cento. L'accordo e' stato raggiunto stasera
a conclusione di una riunione dei consiglieri regionali del centrodestra
svoltasi a Lamezia Terme. Alla riunione, su richiesta degli stessi
esponenti della maggioranza di centrodestra, ha partecipato anche
il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele. Si e' trattato,
riferisce il presidente, ''di una riunione che ha registrato un confronto
ampio e approfondito''. In particolare, dalla riunione e' scaturita
la ''decisione dei gruppi consiliari di Forza Italia, Alleanza Nazionale,
Udc e Nuovo Psi di chiedere al presidente del Consiglio, per la prossima
seduta di lunedi' 10 gennaio, il richiamo in Aula, ex articolo 67
del Regolamento, della proposta di legge elettorale avendo trovato
un accordo su una soglia di sbarramento del 3 per cento per le singole
liste''. Si e' discusso anche ''sull'ipotesi di ricercare, qualora
fosse possibile, una soluzione tecnica per ridurre il premio di maggioranza
diminuendo la quota di seggi da assegnare col cosiddetto 'listino'''.
Tale ipotesi ha incontrato ''il netto dissenso del Pri e del gruppo
Liberal Sgarbi i quali, tra l'altro, non hanno condiviso la scelta
di prevedere una soglia di sbarramento che raggiunga il 3 per cento''.
Proposta Loiero
sulle gabbie salariali: si scatena la polemica.
04/01 Ha fatto grossa eco, ed ha suscitato molte polemiche la proposta
di Loiero sul salario differenziato, meglio conosciuto come “gabbie
salariali”. Senza distinzione di colori politici, da destra
a sinistra, è un coro di no. Queste le dichiarazioni.
Il commissario calabrese di Rifondazione
Comunista, Stefano Zuccherini, che non vuol sentirne
parlare proprio, sottolinea “Ero in piazza negli anni '70 per
lottare contro simili proposte''. Per Zuccherini, ''la proposta avanzata
da Loiero e' il modo piu' sbagliato per avviare il dibattito. Quella
delle gabbie salariali - ha aggiunto - e' una proposta iniqua socialmente
ed inefficace economicamente. Iniqua perche' il contratto collettivo
e' un fattore di eguaglianza da cui non si puo' prescindere. Lo vediamo
nelle vertenze della Polti di Piano Lago (Cosenza) o della Fiat di
Melfi: la difesa dell' eguaglianza salariale contraddistingue la grande
alleanza democratica dallo schieramento del centrodestra. Da anni
non sentiamo parlare di salari differenziati. E' una proposta medievale''.
''Anche dal punto di vista economico - ha proseguito Zuccherini -
e' una proposta che non regge: se inseguiamo gli altri Paesi sul costo
del lavoro perderemo sempre. Occorre competere sull' innovazione tecnologica,
puntare sull' ambiente come risorsa. Del resto anni e anni di obiettivo
1 e 488 non hanno cambiato il volto della Calabria, una condizione
pesantissima fatta di disoccupazione e flessibilita'. In realta' in
Calabria le gabbie salariali ci sono nei fatti. Quando non c' e' contrattazione
di secondo livello c' e' gia' una gabbia. Dobbiamo parlare di lotta
alla precarieta', alla flessibilita', di ingresso delle donne nel
mondo del lavoro''. Per Zuccherini ''quella di Loiero e' una strana
proposta. Neanche Montezemolo - ha sostenuto - parla piu' di gabbie
salariali e non saremo noi a farlo quando i metalmeccanici difendono
per tutti il principio della contrattazione collettiva. Per il Prc,
dunque, nel Sud e in Calabria altre sono le misure per richiamare
investimenti e favorire l'occupazione: un piano straordinario per
il lavoro, una piu' equa e coraggiosa politica del credito, una tempestiva
e trasparente capacita' di spesa da parte della regione e degli enti
locali, la tutela e la promozione dell'ambiente e delle risorse locali,
sono alcune delle direttrici sulle quali ragionare per costruire lavoro
in Calabria''.
Il senatore Gentile, di Forza Italia,
invece definisce la cosa come un’allargamento della forbice
salariale: ''Vedo che l' on. Loiero insiste – dice Gentile in
una nota - sulla proposta delle gabbie salariali e credo che ci sia
da spaventarsene seriamente perche' il problema del costo del personale
non si risolve con uno strumento che impoverisce: vorrei sapere cosa
ne pensano di questa idea Bertinotti, Diliberto e Cossutta, oltre
che Epifani, Angeletti e Pezzotta''. ''Altro che scherzo di Carnevale
anticipato - aggiunge - come sostiene il commissario regionale di
Rifondazione comunista. Siamo ad una scelta deliberata: Loiero vuole
meno soldi per tutti. E' risibile che l'on. Loiero cerchi un cofnronto
franco e non strumentale: noi glielo concediamo, ma ricordiamo il
suo chiasso intorno alla vicenda dei forestali'' Che Loiero dica che
la differenza di salario esiste con il resto del Paese e' una scoperta
dell'acqua calda, ma evidentemente egli vuole allargare la forbice.
Il problema occupazionale si puo' giovare di un utilizzo piu' forte
della flessibilita' ed evitando che il lavoro a tempo indeterminato
costi il doppio di quello a tempo determinato. Sono misure all' attenzione
del Ministro del Welfare. Pensare ad un mercato del lavoro caratterizzato
dalle gabbie significa porsi in una posizione antitetica allo sviluppo.
Noi contrapponiamo il salario d' ingresso formativo e limitato nel
tempo alla gabbie salariali e chiediamo agli amici sindacalisti di
non far finta di non aver sentito le parole del candidato a Governatore
per il centrosinistra''.
Beniamino Donnici, coordinatore regionale
di Italia dei valori parla ironicamente di miracolo.
''Agazio Loiero riesce a far parlare i muti. E' dunque attrezzato
per i miracoli e questo conforta la validita' della scelta che abbiamo
a suo tempo compiuto''. Donnici definisce ''strumentali e pretestuose''
le prese di posizione dei parlamentari della Cdl Gentile e Trematerra
sulla questione delle gabbie salariali sollevata da Loiero. ''Pensavamo
di doverci rivolgere alla trasmissione 'chi l'ha visto?' - prosegue
Donnici - per sapere che fine avessero fatto i due illustri parlamentari
della CdL. Invece Loiero, che non finisce mai di stupire, e' riuscito
a rintracciarli e farli addirittura parlare. La verita' e' che questa
regione, dopo la fallimentare gestione del governo Chiaravalloti,
sostenuta dagli stessi partiti dei due personaggi, registra una condizione
di emergenza economica, sociale, politica e morale di cui non vi e'
traccia neppure negli annali della prima Repubblica. Il problema,
dunque, non sono le gabbie salariali ma come far uscire la Calabria
dall' emergenza della disoccupazione, attraverso un nuovo rapporto
tra economia e sviluppo. Questo e' il tema vero su cui si misurera'
la credibilita' della nuova classe dirigente e va affrontato, lo diciamo
soprattutto per gli amici di Rifondazione comunista, forse troppo
presi dai problemi congressuali, in una discussione programmatica
seria ed approfondita che coinvolga partiti, sindacati, imprenditori,
puntando sul valore della concertazione. In questo senso, l'ipotesi
di contrattazione differenziata, cui ha fatto riferimento Loiero,
peraltro in un'intervista, non puo' essere ne' un dogma, ne' un pretesto''.
I capigruppo della CDL alla Provincia
chiamano in causa Oliverio “Cosa ne pensa?”
I capigruppo della Cdl al Consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo
Barile, Pasqualina Straface, Mario Giordano, Natale Zanfini e Gilberto
Raffo, hanno chiesto al presidente dell' Ente, Mario Oliverio, ''quale
sia il suo pensiero e quello dei suoi alleati come Prc e Pdci, sulla
proposta dell' on. Loiero circa le gabbie salariali''. Gli esponenti
della Cdl hanno sottolineano come ''la proposta Loiero avra' grandi
e benefici effetti sulla popolazione: gli stipendi passeranno da 800
a 400 euro ed il potere d' acquisto scendera' ulteriormente''. I capigruppo
della minoranza hanno anche chiesto ad Oliverio se ''applichera' la
proposta Loiero ai nuovi dipendenti dell' Amministrazione provinciale''.
Il segretario della CGIL, Covello, chiede
chiarimenti
''In Calabria, piu' che altrove, le priorita' assolute in materia
di lavoro sono la lotta al precariato, al lavoro nero, alle flessibilita'
selvagge, la estensione e la applicazione dei contratti collettivi
nazionali di lavoro. Le riflessioni diverse dell'on. Loiero, meritano
un pubblico chiarimento''. ''Anni di pratiche - aggiunge Covello -
tese a costruire 'condizioni di vantaggio' (per chi?) sul versante
della riduzione del ''costo del lavoro'' dimostrano solo quanta breccia
abbia fatto l' illusione che con la differenziazione salariale, la
flessibilita' selvaggia, la compressione dei diritti, la centralita'
dell' impresa, il Mezzogiorno e la Calabria avrebbero tratto vantaggi,
colmato distacchi strutturali. Tutti questi obbiettivi, nonostante
un' opposizione sociale di cui la Cgil s' e' fatta principale protagonista,
sono stati e sono tenacemente ricercati dalle ricette neoliberiste
del Governo Berlusconi. Dove sono i vantaggi? Dove sono i vantaggi
delle politiche di emersione tutte a favore delle imprese e non dei
lavoratori, vedi legge Tremonti? Dove sono i vantaggi della Legge
30 che ha di fatto destrutturato il mercato del lavoro? E della Bossi
Fini e della Moratti? Quante opportunita' aggiuntive hanno creato?''.
''Sia chiaro - aggiunge Covello - il lavoro non e' una merce qualsiasi.
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro e' un baluardo della democrazia
e della coesione del nostro Paese. Le risorse umane sono la leva fondamentale
per la rinascita ed il riscatto economico e sociale della Calabria.
Il lavoro, la sua dignita' e la sua giusta valorizzazione passano
attraverso una strategia di qualificazione e di crescita dei diritti
ad esso collegati. Sarebbe una iattura politica, oltre che una pessima
ricetta economica, se si pensasse di affrontare la condizione di disagio
sociale ed economico e la mancanza di opportunita' con ricette neocoloniali,
sbagliate sul piano teorico ed inadeguate sul piano pratico perche'
gia' abbondantemente diffuse. Forse, comunque, le valutazioni dell'
on. Loiero hanno un merito: aprire in tempo utile un forte dibattito,
a cui non ci sottrarremo, sui problemi dei lavori - che ci sono e
che mancano - per evitare che la vittoria auspicabile del centrosinistra
sia soltanto un cambio di uomini e non di contenuti ed obiettivi programmatici''.
Grosse novità
nel centro, Gemelli passa dall’UDC alla Nuova DC “per
ricomporre il centro”
04/01 Vitaliano, Nino, Gemelli, ex europarlamentare del Cdu, poi
Udc è stato nominato coordinatore del movimento della Democrazia
Cristiana, fondato dal deputato Gianfranco Rotondi, al quale Gemelli
ha aderito il 31 dicembre scorso. Gemelli ha spiegato che l'intento
della nuova Democrazia Cristiana è quello di aggregare l'area
degli ex Dc che va da Forza Italia all'Udeur e collocarla tutta insieme
all'interno del Partito Popolare Europeo. "Abbiamo costituito
questo movimento perché l'UdC, nata per unire le espressioni
democristiane in Italia, riteniamo abbia fallito". Il movimento,
ha spiegato ancora Gemelli, rimane nella coalizione di centro destra
e, per quanto riguarda le regionali 2005 in Calabria, presenterà
proprie liste anche se ha affermato Gemelli ''Mario Tassone e' per
noi il candidato ideale alla presidenza della Regione Calabria'':
''Siamo dell' avviso - ha detto ancora l' ex europarlamentare facendo
riferimento alle candidature di sindaci e presidenti di Provincia
- che non si debbano interrompere i percorsi istituzionali avviati
e in corso, riconoscendo la validita' di tali esperienze, per il doveroso
rispetto nei confronti dei cittadini che si sono espressi in loro
favore''. ''Con Tassone - ha sottolineato ancora Gemelli - non c'
e' stato alcuno 'strappo', anzi il viceministro alle Infrastrutture
e ai trasporti e' uno dei pochi punti fermi per la Calabria. Tassone
e' patrimonio di questa regione e, allo stato, non c' e' altro politico
che abbia la sua stessa caratura''. Poi Gemelli rincara la dose con
i suoi ex compagni di partito e afferma che hanno fallito l’obiettivo
della ricomposizione: ''L' Udc ha fallito nei suoi obiettivi di ricomposizione
dell' area democratico-cristiana. E' la dimostrazione evidente di
questo fallimento e' data dall' esistenza di tante formazioni politiche
che si richiamano alle comuni radici''. L' ex europarlamentare ha
poi presentato ai giornalisti il simbolo del partito (due bandiere,
quella italiana e quella dell' Ue, sovrapposte e stilizzate) ed ha
motivato le ragioni della sua uscita dal partito di Follini ''La proliferazione
di sigle - ha sostenuto Gemelli - e' la chiara denuncia del fallimento
dell' Udc, che pure ho contribuito a fondare. Allo stato, il Partito
popolare europeo e' l' unico riferimento valido. La dimensione sulla
quale ci dobbiamo misurare, infatti, non e' piu' quella comunale,
provinciale, regionale o nazionale. E' necessario percio' dimensionarci
sulla scala europea per aprirci al dialogo con il mondo''. ''Richiamare
il Ppe in Italia - ha detto ancora Gemelli - significa promuovere
una rivoluzione copernicana nell' area democristiana e non solo. Bisogna
chiudere con la politica fatta di pregiudizi e di pregiudiziali per
proporre, come noi intendiamo fare, un progetto di arricchimento della
democrazia a partire dalla ricomposizione delle aree culturali''.
Gemelli ha poi indicato la nuova via delle Euro regioni asserendo
che ''Mentre nell' Ue si stanno costituendo le Euroregioni, quasi
50 macroaree territoriali omogenee, la Calabria e' fuori da questo
processo. I candidati alla presidenza della Giunta regionale si sono
posti o si porranno il problema?'' ''Bisogna superare in questa regione
- ha aggiunto Gemelli - la sottovalutazione attuale della dimensione
europea e inserire all' interno del dibattito proprio la specificita'
della Calabria in rapporto all' Unione europea. Se non si lavorera'
in questa direzione nemmeno progetti come il Ponte sullo Stretto potrebbero
essere sufficienti a far emergere la Calabria in una dimensione euromediterranea''.
Sottolineando gli aspetti salienti del progetto politico della federazione
della Democrazia cristiana Gemelli, in qualita' di coordinatore nazionale
della nuova formazione politica, ha sottolineato l' assenza di tesseramenti
e la possibilita' di aderire liberamente senza alcun vincolo. ''Auspichiamo
in tal senso - ha detto ancora - l' adesione dei movimenti come Pro-Calabria
dell' ex assessore regionale Aurelio Misiti, o di quello dell' ex
europarlamentare Pino Nistico' o, ancora, il movimento fondato dall'
ex segretario regionale della Cisl Enzo Damiano. Esperienze culturali
- ha concluso - che devono trovare un coinvolgimento politico''. Tanti
i commenti sull’operazione che dall’UDC bollano come di
rottura e frammentazione dell’area di centro.
A fine gennaio
il congresso regionale dei DS con Fassino
04/01 E' convocata per venerdi' 7 gennaio alle ore 15 a Lamezia Terme
la riunione della direzione regionale dei Ds calabresi. Due temi saranno
trattati all' ordine del giorno: iniziativa politica dei Ds dopo l'
assemblea dei grandi elettori di Lamezia Terme. Adempimenti politici
e statutari per lo svolgimento dei congressi provinciali e del congresso
regionale. Il congresso regionale si svolgera' il 28 e 29 gennaio.
E' prevista la presenza del segretario nazionale on. Piero Fassino.
Il segretario regionale Nicola Adamo ha rilasciato una dichiarazione:
''Mi pare che ormai il tempo sia abbondantemente scaduto per il centrodestra.
Non hanno piu' certezze. Sono allo sbando. Hanno disconosciuto Chiaravalloti
e non riescono ad individuare un candidato per poter competere con
alcuna possibilita'. Addirittura ci stanno facendo rivivere i tempi
nefasti degli inizi degli anni '70 sullo fondo dentro il centrodestra
si sta svolgendo una battaglia politica in nome di Reggio e Catanzaro.
La Calabria del futuro e' un' altra, e' quella che loro non hanno
saputo costruire, anzi che hanno impedito. Il centrosinistra da parte
sua deve scendere organicamente in campo e parlare, ascoltare i calabresi
per mettere al centro e focalizzare le opzioni strategiche e programmatiche
per una Calabria davvero europea. I congressi dei democratici di sinistra
saranno l' opportunita' per il rilancio di questa impostazione''.
Galati (NPSI)
chiede un indagine ispettiva sulla società mista Schillacium
04/01 “Un’accurata indagine ispettiva della Giunta regionale
sulla Schillacium, la società a capitale misto (51 per cento
pubblico - 49 per cento privato) che si occupa della raccolta differenziata
dei rifiuti nel basso ionio catanzarese”.E’ quanto chiede
il capogruppo del Nuovo Psi in Consiglio regionale, Francesco Galati,
in un’interrogazione presentata, questa mattina, ed indirizzata
al presidente della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti. Aggiunge
Galati: “La società Schillacium, istituita per l’attuazione
diretta della raccolta differenziata dei rifiuti in 31 Comuni del
basso Ionio catanzarese, bacino individuato nel Piano generale per
la raccolta differenziata nella Regione Calabria, sembra essere stata
travolta da una serie di disfunzioni amministrative. Pertanto, l’intera
vicenda - puntualizza il consigliere regionale - esige un’attenzione
particolare da parte del Governo regionale, anche perché alle
dipendenze di questa società per azioni prestano servizio 138
persone. La condizione gravissima in cui versa la Schillacium, sia
dal punto di vista amministrativo e finanziario che per le ripercussioni
sociali che si hanno nei 31 Comuni del basso ionio catanzarese, desta
molta preoccupazione, visto anche l’allarme lanciato dai sindacati
che hanno proclamato lo sciopero per il 16 e 17 gennaio”.
Nell’interrogazione, l’esponente del Nuovo Psi chiede
al Presidente della Regione “come mai la Schillacium a tutt’oggi
non è riuscita a garantire ai lavoratori dipendenti le mensilità
di ottobre, novembre e dicembre, né l’indennità
una tantum, che sarebbe dovuta essere già corrisposta da 18
mesi, né le indennità per le sedi disagiate come da
accordo raggiunto in sede di contrattazione decentrata”.
Argomenta Galati: “La società lamenta ritardi nei pagamenti
da parte dei Comuni, mentre questi dichiarano di erogare quanto spettante
solo con ritardi dovuti a tempi tecnici, ebbene su questi aspetti
importanti è ora che si conosca tutta la verità. Non
è possibile scherzare con questioni cosi serie che provocano
disagi ai lavoratori ed ai cittadini”.
Ancora: “La società disattende, in base a quanto denunciato
dalle organizzazioni sindacali, puntualmente ogni accordo, stipulato
anche in sede prefettizia, ebbene - chiede Galati -: è possibile
sapere quali sono i reali motivi per i quali la società non
adempie agli obblighi contrattuali causando spesso disagi nelle popolazioni
dei Comuni interessati per la mancata erogazione del pubblico servizio,
in occasione degli scioperi ai quali sono costretti a ricorrere i
lavoratori, alcuni dei quali spesso in simili circostanze sono licenziati?”.
Il consigliere regionale, nella stessa interrogazione, pone altri
quesiti al Presidente della Regione: “Si ravvisano responsabilità
nell’amministrazione della società? Se la risposta è
affermativa, non ritiene il Presidente della Giunta regionale di assumere
tutti i provvedimenti necessari ed utili, ivi compresa un’accurata
indagine ispettiva, al fine di garantire una gestione più efficiente
ed oculata da parte della società, così come avviene
in altre identiche società?”.
Infine, Galati chiede di sapere “quali sono, se sussistono,
le deficienze strutturali della società stessa e qual è
il reale quadro finanziario della società che spesso dimostra
notevoli difficoltà gestionali”.
Continua la polemica
in AN. Basile da ragione a Traversa
04/01 ''Ha ragione l'amico Michele Traversa a reagire dinanzi alle
estemporanee esternazioni di alcuni esponenti del nostro Partito,
che agli occhi dell'opinione pubblica possono pure apparire autorevoli
per il ruolo istituzionale che ricoprono. Non si puo' gestire questa
fase preelettorale con prese di posizione personali non subordinate
ad una discussione nell'ambito della classe dirigente regionale di
An''. Ad affermarlo e' Domenico Antonio Basile, Assessore Regionale
all'Ambiente e componente la Direzione Nazionale di An. ''Gia' lo
scorso 20 novembre, quando ancora ero in Argentina in rappresentanza
della Regione tra i nostri emigrati - ricorda l'on. Basile - ho scritto
al Coordinatore Regionale del Partito, on. Guglielmo Rositani, all'indomani
di una sua dichiarazione pubblica in favore di un candidato alla Presidenza
scaturito dal territorio della provincia di Reggio Calabria, per avvertirlo
sulla pericolosita' di esternazioni improvvisate e non discusse preventivamente.
Ma evidentemente non e' bastato!'': ''Piu' recentemente - prosegue
l'Assessore Regionale all'Ambiente - ho ribadito al Coordinatore Rositani
la inopportunita' di dichiarazioni pubbliche di esponenti di An che
coinvolgono l'intero Partito e che parlano come se ne fossero i padroni,
con affermazioni perentorie circa l'indicazione di nomi di candidati
e causali di scelta (gli uni e le altre per la verita' molto opinabili),
senza prima raccogliere gli umori del Partito regionale: iniziativa
fortemente lesiva, non solo del diritto/dovere di tanti dirigenti,
eletti, rappresentanti di An, ad esprimere la loro opinione e nel
contempo ad ascoltare quella di altri, ma anche e soprattutto dell'interesse
generale di Partito a presentarsi con la migliore immagine di equilibrio
e di compattezza''. ''Ora - afferma ancora Basile - dinanzi al silenzio
del Coordinatore Regionale del Partito, spuntano riunioni di gruppi
ed eletti che, pur continuando a dichiararsi di An, annunciano (oppure
minacciano? Lanciano una provocazione?) di trasformare una presunta
associazione politico-culturale in una lista per le prossime regionali.
Chi garantisce il Partito? Chi ha il dovere di valutare il danno,
di immagine ma anche elettorale, che una simile iniziativa provoca?
In provincia di Vibo Valentia, una simile operazione e' stata gia'
sperimentata da un esponente di Partito, il sen. Bevilacqua. Il risultato,
dati alla mano, e' stato un flop elettorale che ha trascinato tutto
il Partito per lo sconcerto provocato tra i nostri militanti e simpatizzanti
che si sono visti sballottati da chi chiedeva il voto alle provinciali
non piu' per An, come invece faceva per le contemporanee europee.
Certo, quella operazione e' stata a suo tempo consentita da una gestione
del Partito debole e confusa da parte di una Presidente provinciale
non a caso oggi sfiduciata dalla stragrande maggioranza dei Presidenti
di Circolo della provincia e dai militanti che hanno vissuto sulla
propria pelle il dramma politico e personale di questa vera e propria
umiliazione''. ''Adesso, alla vigilia della competizione elettorale
per le regionali, torna una simile nefasta ipotesi. Da qui l'invito
al Coordinatore Rositani a non cadere in questa trappola; ad evitare
una gestione debole e confusa del Partito: quanti, come noi - conclude
Basile - hanno lavorato in questi anni per attestare An come guida
del centro destra in Calabria, hanno il dovere di lanciare l'allarme
per tempo e non consentire che si ripeta su scala regionale quanto
accaduto appena sei mesi fa nella provincia di Vibo Valentia''.
Domenica primo
congresso regionale di Italia dei Valori con Di Pietro
04/01 ''Europa e' Mediterraneo-un' altra Calabria e' possibile-libera,
protagonista, solidale'': e' questo il tema del primo congresso regionale
dell' Italia dei Valori in programma domenica prossima nell' Hotel
Eurolido di Falerna. Al congresso parteciperanno il presidente nazionale
di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, e Marco Minniti. Alle
10.30 e' prevista l' apertura dei lavori con l' illustrazione delle
mozioni congressuali, ed alle 11.30 la relazione politica del coordinatore
uscente Beniamino Donnici. A seguire, tra gli altri, gli interventi
di Minniti, Loiero e Di Pietro. Oltre ai segretari regionali dei partiti
del centrosinistra, parteciperanno delegazioni di associazioni, sindacati
e rappresentanti istituzionali. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno
con il dibattito congressuale. Alle ore 18.30 inizieranno le operazioni
di voto per l' elezione degli organismi statutari. ''Con questo congresso
- ha sostenuto Donnici - proviamo a consegnare ai calabresi un partito
nuovo, aperto a coloro che intendono impegnarsi in politica non sulla
base di pregiudizi ideologici, ma per tenere viva l' attenzione ai
temi della moralita', legalita', solidarieta', lavoro e diritti. Problemi
enormi ed epocali attendono analisi coraggiose e soluzioni adeguate:
su questa capacita' di risposta si misurera' la nuova classe dirigente
della Calabria, che dovra' reagire alle spinte egemoniche delle aree
forti del Paese non piu' con il lamento ed il vittimismo, ma con una
nuova consapevolezza e un ritrovato protagonismo culturale e politico''.
Accordo politico
tra Calabria dei Valori e SDE; impegno a sostenere Loiero
04/01 Un accordo politico programmatico tra Calabria dei Valori e
lo Sde e' stato raggiunto ''per rafforzare e consolidare, nell' ambito
della coalizione di centrosinistra, l' area democratico-riformista''.
Lo hanno reso noto il presidente di Calabria dei Valori, Domenico
Plastina, ed il Coordinatore regionale dello Sde-SocialDemocratici
Europei, Damiano Grosso. ''La sfida che abbiamo di fronte - e' scritto
in una dichiarazione congiunta - esige che tutte le forze democratiche
e progressiste, pur mantenendo ciascuna la propria identita' politica
che e' ricchezza di diversita' culturali e progettuali, ricerchino
ampie convergenze politico-programmatiche per proporsi credibilmente
quale rinnovata classe dirigente per il governo delle comunita' locali
prima e del paese poi. Al di la' delle contingenze elettorali che
spesso producono pericolose fibrillazioni, e' necessario che prenda
finalmente vigore un positivo processo di crescita sociale, economica
e culturale della Calabria, ultima tra le regioni d' Europa per l'
insipienza politica di chi l' ha malgovernata negli ultimi cinque
anni, ma anche per la conflittualita', a volte inspiegabilmente esasperata,
tra le forze dell' attuale opposizione''. ''Calabria dei Valori e
lo Sde - e' scritto, inoltre, nella nota - in nome delle comuni radici
che si richiamano ai valori delle liberta' civili e dal bisogno, della
democrazia partecipata, della legalita' e della solidarieta' per le
fasce sociali ed economiche piu' deboli, si impegnano percio' a promuovere,
di comune accordo, ogni idonea iniziativa politica per aggregare altre
significative forze alla coalizione di centrosinistra e quindi sostenere,
con maggiore vigore, il candidato alla presidenza della Regione, Agazio
Loiero. La segreteria situata a Cosenza sara' percio' non solo punto
di aggregazione e di coordinamento, ma luogo di ascolto e di confronto
politico tra i tanti che intendono condividere questo progetto''.
Caos nella CDL.
Traversa dice no a Fuda; Chiarella chiama Pirilli; ma spunta di nuovo
il nome di Gentile
03/01 ''Come si fa ad affermare che il consenso di cui gode la Casa
delle Liberta' a Reggio Calabria e la candidatura di un reggino sarebbero
decisive per la vittoria del centrodestra alle elezioni? Gli esiti
delle ultime elezioni dicono tutt'altro''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
il presidente dell' Amministrazione provinciale di Catanzaro, Michele
Traversa, di An. ''E' di ieri la notizia - aggiunge Traversa - secondo
la quale nel corso di un' assemblea a Lamezia indetta da un' associazione
della quale fanno parte i componenti della corrente del ministro Alemanno,
Pirilli, Chiarella e Bevilacqua avrebbero individuato nel presidente
della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda, il candidato piu'
accreditato del centrodestra alla carica di governatore della Regione.
Nella stessa assemblea forti censure sarebbero state rivolte all'indirizzo
di Saverio Zavettieri e dei socialisti calabresi, mentre qualcuno
avrebbe colto l'occasione per lamentarsi (fuori tempo massimo) della
presenza di poteri e consulenze occulte all'interno della giunta regionale.
Sembra che il consesso si sia aperto e chiuso con una grande convergenza
di vedute. Probabilmente un' unanimita' che, come sempre accade in
questi casi, ha impedito una discussione approfondita ed una corretta
valutazione di dati e strategie. Nulla da dire ovviamente sul candidato
prescelto dall' assemblea lametina: Fuda e' sicuramente un amministratore
capace e un politico serio ed affidabile, ma non e' vero che la sua
scelta sarebbe dettata da obiettive valutazioni sulla sua forza elettorale.
Probabilmente lo spirito di campanile ha finito per distrarre i piu',
mentre qualche posizione personale ha condizionato il pensiero di
chi reggino non e'. Ma i numeri sono numeri. Nel territorio della
provincia di Catanzaro i tre partiti tradizionali del Polo, An, Forza
Italia e Udc, hanno ottenuto il 42% delle preferenze contro il 37,4%
ottenuto nella provincia di Reggio Calabria. I consensi nel reggino
sono stati inferiori anche da quelli ottenuti nel vibonese, dove e'
stato raggiunto un 37,9%, mentre Cosenza si e' attestata sul 36,9
e Crotone sul 37%. Lo scarto non e' da poco e non si capisce davvero
secondo quali logiche si possa affermare che una candidatura reggina
sarebbe da preferire a quella di un candidato catanzarese come il
viceministro Mario Tassone o il sindaco Sergio Abramo''. Secondo Traversa,
''una lettura ancora piu' attenta dei dati introduce al secondo punto
dal quale non posso che continuare a dissentire e che riguarda i socialisti
e il loro leader Saverio Zavettieri. Non condivido la forma e i contenuti
dell'attacco che un po' tutti sembra abbiamo portato ai socialisti,
ne' riesco a comprenderne il senso politico. Piaccia o no, il partito
di Zavettieri ha portato un contributo importante e decisivo alle
battaglie elettorali del centrodestra. Sempre per restare nel tema
delle ultime consultazioni europee, il Psi in Calabria ha colto un
risultato medio del 7%, raggiungendo proprio a Reggio Calabria addirittura
un 8,1%. Come se ne puo' accelerare il distacco con tanta disinvoltura
e pretendere nel contempo di vincere a man bassa le elezioni? Traspare
poi un certo opportunismo laddove ad ogni minima di difficolta' di
convivenza si alluda con disprezzo al passato del Psi, dimenticando
gli ultimi anni da alleati e le prese di posizione di Zavettieri,
il quale in tempi non sospetti non ha mancato di sollevare seri dubbi
su certe scelte del Consiglio regionale e sulla necessita' di una
moralizzazione della spesa e delle scelte. Occorre a mio avviso valutare
con serenita' le motivazioni alla base del malessere dei socialisti,
procedendo eventualmente anche ad una severa autocritica e non assumere
posizioni di ingiustificata superiorita' rinunciando a un contributo
politico ed elettorale certamente di non poco conto.Infine e' il caso
di spendere qualche parola per ricordare all'on. Pirilli, i cui frequenti
atteggiamenti di rottura non sono sfuggiti neanche all'on. Loiero
che ha sottolineato ieri come spesso l'europarlamentare si ponga in
polemica con l'intero centrodestra, che la sua elezione e' strettamente
correlata alla candidatura di Gasparri in Calabria, senza la quale
ben altro sarebbe stato il suo destino politico. Occorrerebbe che
al di la' degli interessi politici e delle simpatie personali, maggiore
rispetto fosse dovuto ad uno dei piu' importanti esponenti di Alleanza
Nazionale a livello nazionale, anche per quel codice di comportamento
non scritto che da sempre regola i rapporti all'interno del nostro
grande partito e che troppo spesso viene ormai da qualcuno sistematicamente
dimenticato''. ''Quanto poi alle scelte romane - sostiene ancora Traversa
- credo che proprio certi atteggiamenti scomposti e certe valutazioni
affrettate e infondate di alcuni di noi non lascino scelta. Decidano
i vertici, sulla base dell' obiettivita' dei numeri e di una valutazione
serena dello stato del centrodestra in Calabria. Il tempo dell'autonomia
delle scelte nelle condizioni attuali, sembra infatti ancora drammaticamente
lontano''.
Di diverso avviso il capogruppo di AN
alla Regione, Egidio Chiarella che in una nota ha
affermato: ''I soggetti politici e istituzionali del centrodestra''
presenti alla riunione che si e' svolta a Lamezia Terme su iniziativa
di Zona Franca, il movimento il cui leader e' Umberto Pirilli, di
An, ''hanno rivendicato il diritto-dovere di dibattito, partecipazione
ed ascolto rispetto alle scelte importanti come quella che riguarda
l' investitura del candidato presidente della coalizione di centrodestra
in Calabria''. ''L' assemblea, una pietra nello stagno - ha aggiunto
Chiarella - ha affrontato senza veli i temi della politica e della
crisi del centrosinistra, ma anche le criticita' del centrodestra
e ha, nella sostanza, incarnato ed espresso l' anima della coalizione,
quella almeno che non si rassegna a perdere e che pertanto non puo'
accettare passivamente decisioni assunte a Roma, come in passato,
fuori dalla logica del territorio e quindi destinate ad incidere negativamente
sul territorio medesimo e sulla stessa tenuta della coalizione''.
''L' assemblea - ha concluso Chiarella - ha unanimemente chiesto a
Umberto Pirilli di rappresentare agli organi decisionali della coalizione
e agli stessi attuali candidati le ragioni e la volonta' emerse nel
corso del dibattito''
Però tra tante liti, guarda caso, figlie della situazione politica
nazionale, spunta di nuovo il nome di
Pino Gentile come probabile reale candidato della
CDL alla guida della Regione Calabria. Una coperta che, tirata da
toppe parti oramai è quasi lacerata, potrebbe essere appannaggio
dell’assessore al turismo che in Calabria raccoglie tanti consensi,
molti trasversali, e che ha sempre pescato molti voti nell’area
socialista. Di questo ne sono al corrente nella stanza dei bottoni
a Roma e pare che Pino Gentile sia proprio il nome (ex socialista)
indicato a suo tempo dal leader di Forza Italia. Vista l’impennata
socialista in Calabria, terra tradizionalmente legata al partito del
garofano, visto che la candidatura Zavettieri sembra svanita nel nulla
e visto che i socialisti della GAD non sono riusciti a proporre un
loro candidato, alla CDL hanno pensato bene di cavalcare la tigre
e puntare, secondo indiscrezioni di corridoio, direttamente sulla
candidatura Gentile. Si tratterebbe ora di soddisfare le aspettative,
malcelate, di Chiaravalloti e Abramo che, comunque, aspettano un posto
al sole dal Premier azzurro. Sarà davvero il transfuga Gentile
la scelta di Berlusconi per battere il transfuga Loiero?
Rinviato l’incontro
tra Loiero e i sindacati
03/01 E' stato rinviato l' incontro che Agazio Loiero, candidato
del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale, avrebbe
dovuto avere domani a Catanzaro con i segretari generali di Cgil,
Cisl e Uil. Il rinvio, secondo quanto si e' appreso, e' stato determinato
da motivi di carattere organizzativo. La nuova data in cui avra' luogo
l' incontro sara' comunicata nei prossimi giorni.
Il consigliere
provinciale Ponzio (FI) dona 20% indennità a vittime italiane
dello Tsunami
03/01 Il consigliere alla Provincia di Cosenza Gianfranco Ponzio,
di Fi, ha reso noto di ''avere dato mandato agli uffici di ragioneria
di trattenersi il 20% dell' indennita' di dicembre da destinare alla
Cri ed ai familiari delle vittime italiane dello Tsunami''. ''Abbiamo
evitato di preparare un ordine del giorno da far firmare a tutti -
ha sostenuto Ponzio - perche' poteva trattarsi di un' imposizione,
ma non abbiamo dubbi sul fatto che Oliverio, dalla sua indennita'
parlamentare, Principe, gli assessori in primis, daranno il loro 20%
e che altrettanto faranno gli altri consiglieri. Riteniamo in questo
modo di spegnere definitivamente le polemiche e di dimostrare che
gli amministratori fanno beneficenza con i soldi propri e non con
quelli istituzionali. Entro fine mese forniremo l' importo complessivo
dell' iniziativa solidale''.
Trematerra (UDC)
“Sulla proposta di Loiero sulle gabbie salariali è auspicabile
uno sciopero dai sindacati”
03/01 ''Ci aspettiamo da Cgil, Cisl e Uil una bella presa di posizione,
magari uno sciopero preventivo, contro la proposta Loiero sulle gabbie
salariali'': a sostenerlo e', in una dichiarazione, il sen. Gino Trematerra
segretario regionale dell' Udc. ''Noi, che a differenza dell' on.
Loiero, non siamo uomini di cultura - dice Trematerra - ma modesti
servitori della Repubblica e della Regione, facciamo notare che sulle
dichiarazioni della Cdl in materia di forestali si e' scatenato il
pandemonio, ma su quelle di Loiero c' e' silenzio. La differenza sostanziale
e' che questo Governo i soldi per i forestali li ha cacciati, mentre
l' ipotesi dell' amico Loiero e' oscurantista e sinceramente fa anche
un po' paura'. A parere di Trematerra ''ci saranno dietrofront sicuramente
perche' l' impatto comunicativo e' stato negativo, come ha sottolineato
con coraggio una parte di Rifondazione, ma la sostanza del discorso
di Loiero resta: meno salari per tutti''.
Bertinotti punta
al 60% nel congresso di Rifondazione
03/01 Partiranno nel secondo fine settimana di gennaio i primi congressi
di circolo di Rifondazione comunista, decisivi per definire i rapporti
di forza nel partito di Fausto Bertinotti in vista del congresso nazionale,
che si terra' la prima settimana di marzo a Rimini. Bertinotti punta
a una maggioranza autonoma, che gli consenta di fare a meno del rapporto
con i leninisti dell'area dell'Ernesto e i trotzkisti di Area Erre,
in maggioranza all'ultimo congresso del 2002, ma che ora si presentano
con mozioni congressuali indipendenti. Un risultato intorno al 60%
sarebbe un successo per i 'bertinottiani' e consentirebbe al segretario
una navigazione piu' tranquilla nella acque agitate della Gad. Ma
Ernesto, Area Erre e i tradizionali oppositori della sinistra trotzkista
di Marco Ferrando, da cui si e' staccata la frangia di Falce e martello,
sono intenzionati a dare battaglia e a conquistare all'opposizione
interna, che resta comunque divisa, un risultato complessivo sopra
il 40%. Gli iscritti a Rifondazione per il 2004 con diritto di voto
al congresso sono circa 95 mila, 10 mila in piu' dell'anno precedente.
Un vero e proprio exploit nelle iscrizioni si e' registrato nel Sud
e in Umbria e Lazio. In attesa dei primi dati dai congressi di circolo
una fotografia dell'attuale gruppo dirigente di Rifondazione viene
dalle sottoscrizioni delle mozioni da parte dei componenti i comitati
direttivi di federazione. Su 120 federazioni la mozione Bertinotti,
"L'alternativa di societa'", ottiene adesioni per il 56,1%
nel gruppo dirigente uscente. La mozione "Essere comunisti"
dell'Ernesto e' al 26,3%; Ferrando con "Progetto comunista"
raccoglie il 7,9%; Area Erre con "Un'altra Rifondazione e' possibile"
il 7,6% e "Rompere con Prodi" di Falce e martello il 2,1%.
Analizzando i dati Bertinotti fa l'en plein in realta' come Napoli,
Perugia, Bari e Palermo e conquista maggioranze piu' o meno brillanti
a Roma, Milano e Genova. L'Ernesto ha partita vinta in tre regioni
Sardegna, Valle d'Aosta e Molise; conquista la maggioranza in citta'
come Bologna, Ancona, Cosenza e Cagliari, la maggioranza relativa
a Torino (dove Bertinotti e' in difficolta', anche per il positivo
andamento di Area Erre) e il 36% a Milano. Ferrando si conferma forte
in Liguria, specie a Savona e Genova, mentre Area Erre ha le sue punte
a Torino e Roma e Falce e martello ottiene un lusinghiero 7,8% a Milano.
Loiero (Margherita)
“Le gabbie salariali esistono ancora”
03/01 Il vice presidente del gruppo della Margherita-Dl alla Camera
e candidato della GAD alla regione Calabria, Agazio Loiero, chiarisce
in un comunicato, il suo punto di vista sui temi del del lavoro, con
particolare riguardo al problema delle "gabbie salariali".
"Per avere risposto ad una domanda sul salario differenziato
– dice Loiero,- vengo attaccato sia da destra sia da sinistra
con argomenti contrapposti. Per il senatore Gentile sarei 'uno statalista,
che riabbraccia la teoria del plusvalore marxista'. Troppo facile
sarebbe rispondere che le famose 'gabbie salariali' sono l'opposto
dello statalismo: laddove prevale il dirigismo, statalismo, centralismo,
le famose 'gabbie' non possono esistere neanche sulla carta. Non a
caso non esistono nel pubblico impiego". Per la sinistra di Rifondazione
comunista, continua Loiero, " sarei 'un uomo organicamente al
servizio del padronato calabrese'. Anche qui - spiega – sarebbe
facile rispondere invitando i compagni ad andarsi a leggere gli atti
parlamentari, qualche libro che ho scritto ed a scoprire a quali convegni
ho partecipato in Italia per rendersi conto quali diritti ho difeso.
Se del padrone o dell'operaio? Di fronte ad un problema tanto complesso
la chiave giusta pero' non puo' essere quella della facile ironia.
La situazione del lavoro in Calabria e' troppo importante per lasciarla
marcire cosi'. Se saro' eletto presidente affrontero' con vigore tale
questione, avvalendomi soprattutto dell'apporto dei sindacati che
in questa legislatura sono stati ingiustamente tenuti in disparte".
Loiero si dice "convinto che una strategia di aggressione alla
disoccupazione in Calabria deve essere frutto di un'effettiva concertazione
tra le parti sociali e le istituzioni pubbliche, per prima la Regione.
Una strategia - continua - capace di coniugare il rispetto dei principi
fondamentali, dei diritti costituzionali e le reali condizioni di
sviluppo economico e sociale del nostro territorio. L'unico strumento
che ci consente di conciliare le due cose e' offerto dalla contrattazione
collettiva, che non ha una grande diffusione in Calabria, specie in
alcuni settori. Tale carenza, insieme alla ridotta dimensione delle
imprese esistenti ed alla esponenziale pratica del lavoro sommerso
si riflette in maniera drammatica sui salari. Anche a causa di tale
situazione - afferma Loiero - le retribuzioni dei lavoratori calabresi
sono di fatto inferiori alla media nazionale: la contrattazione aziendale
e' funzionale a redistribuire la produttivita' aziendale. Le "gabbie
salariali" sotto il profilo giuridico sono scomparse in Italia
da oltre tre decenni, ma - sottolinea - malgrado la loro soppressione
formale, specie nel nostro territorio sono continuate ad esistere.
Un operaio meridionale oggi percepisce, rispetto al suo collega del
nord, un salario inferiore di un quinto, talvolta di un terzo e talvolta,
della meta'. Di fronte ad un problema nella sostanza cosi' dirompente
- chiede Loiero – si puo' discutere fuori dalle logiche della
propaganda elettorale e dei congressi di partito? Si possono ipotizzare,
attraverso la concertazione, come e' stato tentato sul porto di Gioia
Tauro, formule di flessibilita' in entrata per incrociare meglio domanda
e offerta di lavoro? Di tutte queste questioni si nutre il tema del
lavoro nel nostro difficile territorio".