Il
sen. Gentile anticipa le proposte innovative della Cdl per le regionali
30/11
''Faremo una serie di proposte innovative e le inseriremo nel programma
regionale unitamente ai partiti alleati''. Lo afferma in una nota
il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, segretario della commissione
finanze del Senato. Gentile anticipa che alle prossime elezioni regionali,
nel programma della Casa delle liberta', sara' inserito ''il salario
d'ingresso per i giovani disoccupati finalizzato e non assistenziale,
la banca regionale, una formazione continua all'estero con il ritorno
in loco per i migliori cervelli''. Proposte sottolinea Gentile che
saranno messe ''nero su bianco quando saremo pronti a chiedere di
nuovo il consenso per le regionali''. ''Abbiamo dimostrato, a Roma
come a Catanzaro, di mantenere le promesse - commenta Gentile - e
gli elettori lo sanno: il salario d'ingresso, per esempio, servira'
a garantire a tanti giovani senza lavoro di avere un reddito minimo
per un periodo fissato, durante il quale dovranno o studiare o formarsi
per lavorare''. ''La Banca regionale - aggiunge Gentile - sara' connotata
secondo schemi di mediocredito, ma anche di assistenza alle famiglie.
Abbiamo impiegato le risorse per fare tante altre cose - conclude
il senatore azzurro - e queste saranno la continuazione di quelle
che faremo, insieme agli altri partiti, ai movimenti, a tutti quelli
che concorreranno con pari dignita' all'elaborazione di un programma
agile e snello, chiaro e condivisibile''.
Il malessere
di Pappaterra (Sdi) in una lettera al segretario del suo partito
30/11
''Avrei gradito che la tua dichiarazione sulla vicenda calabrese,
cosi' impegnativa, fosse scaturita da un quadro completo di conoscenza
delle posizioni al nostro interno, evitando di farla apparire come
una legittimazione per qualcuno e una sconfessione per qualcun altro''.
Scrive così, tra l’altro, in una lettera al segretario
nazionale dello Sdi, Enrico Boselli, Mimmo Pappaterra, deputato dello
Sdi, in relazione all' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra
calabrese, alle discussioni dell’assemblea socialistea e ad
una successiva dichiarazione di Boselli. ''D'altronde, se questo dovesse
essere - continua Pappaterra - il terreno di confronto, credo che
avvieremmo il partito su un crinale pericoloso che ci farebbe disperdere
la possibilita' di poter realizzare in Calabria, come socialisti,
un grande risultato elettorale.Gia' si annunciano per i prossimi giorni
riunioni che anziche' guardare a come predisporci per una grande campagna
elettorale per l'affermazione della nostra lista e la vittoria del
Centro Sinistra, rischiano di attardarsi in discussioni, rancorose
ed autoreferenziali. Tocca a te correggere la rotta del partito in
Calabria. Il nostro capitale politico deve essere utilizzato bene
per far crescere il partito, vincere le elezioni e governare la Calabria.
L'Assemblea dei Grandi Elettori ha tracciato la strada. Non si puo'
tornare indietro, in Calabria nulla e' piu' come prima. Tocca anche
a noi socialisti essere all'altezza della sfida che abbiamo davanti.
Sarebbe antistorico se ci attardassimo in battaglie politiciste e
di retroguardia anziche' cavalcare pure noi la strada intrapresa dell'innovazione
politica'' - ''Carissimo Enrico, la stampa calabrese ha ripreso la
tua dichiarazione sull'Assemblea dei Grandi Elettori del Centro Sinistra
ed avendole lette, avverto la responsabilita' di sottoporti le mie
riflessioni su quello che e' stata la discussione al nostro interno
e nel Centro Sinistra fino ad oggi e quella che a mio modesto parere
dovra' riguardare il futuro. Personalmente trovo sbagliato, dopo un
fatto straordinario come quello di Lamezia Terme, proseguire in Calabria
sulla strada intrapresa da alcuni compagni priva di prospettiva politica
dello scontro a tutti i costi che ci colloca in una posizione politica
residuale. Delegittimare l'Assemblea dei Grandi Elettori, che e' stato
un evento democratico di straordinaria portata, unico in Italia, voluto
in particolare dall'Associazione ''Progetto Calabrie'' che ha partecipato
fino in fondo ai lavori dell'Assemblea candidando il Rettore dell'Unical
Prof. Giovanni Latorre e arricchita anche dal contributo programmatico
del compagno Zito, dall'intervento di grande rigore politico e morale
del compagno Marini e dall'applauditissimo intervento del compagno
storico Cecchino Principe, e' un grave errore e soprattutto appare
una posizione di retroguardia rispetto alla necessita' e alla voglia
di innovazione che oggi e' largamente richiesta nella pratica politica
e nelle scelte di uomini e programmi. Continuare a manifestare insofferenza
verso un candidato voluto da quasi tutti i partiti della GAD e votato
a larghissima maggioranza dall'Assemblea o, peggio ancora, inserire
nel confronto politico la cultura del sospetto, significa non voler
prendere atto di una decisione democratica che ha legittimato l'On.
Agazio Loiero a rappresentare tutto il Centro Sinistra calabrese alle
elezioni regionali del prossimo anno.Accantonare ogni discussione
sulla Federazione Unitaria rappresenta un comportamento politico contraddittorio
che oggi ci vede contrari mentre ieri eravamo profondamente orgogliosi
di essere stati come socialisti i promotori di questo progetto politico.
Tentare di creare un'artificiosa e strumentale diversita' di posizioni
al nostro interno tra ''difensori del partito'' e ''succubi di altri
partiti'', e' un'offesa verso tanti compagni che insieme a te in questi
anni hanno saputo ricostruire, ripartendo dalle fondamenta la piccola
e grande casa prima del SI e oggi dello SDI. Peraltro da quando sono
in questo partito ho sempre ritenuto che questa ''cultura stalinista''
non appartenesse alla tradizione socialista. Il progetto calabrese
di ''Unita' Socialista'' e' un fatto di grande rilievo politico, non
solo perche' rimette insieme le anime socialiste del Centro Sinistra,
ma anche perche' potrebbe rappresentare la novita' elettorale delle
prossime elezioni regionali. Alla nascita di questo progetto si e'
accompagnata la candidatura di Cesare Marini alla presidenza della
Regione che ha ricevuto fino al momento del ritiro un sostegno convinto
ed unitario di tutto il partito. Cesare ha potuto parlare all'Assemblea
dei Grandi Elettori rappresentando la proposta politica e programmatica
di tutti i socialisti calabresi compreso quei compagni che non avevano
condiviso la posizione di delegittimare l'Assemblea. Il voto finale
di astensione e' stato il frutto di una mediazione tra chi voleva
accompagnare al ritiro della candidatura anche l'abbandono dell'Assemblea
per evitare di riconoscerla e chi, come me, Giacomo Mancini, Cecchino
Principe e tanti altri delegati socialisti di tutte le federazioni
che ritenevano fosse giusto, cosi' come hanno fatto, partecipare fino
alla fine ai lavori dell'Assemblea evitando una lacerazione politica
verso tremila delegati che per la prima volta si sono sentiti coinvolti
in una decisione di straordinaria portata''.
Il capogruppo
di Forza Italia, Gianfranco Leone apre al centrosinistra invitando
Udeur e Socialisti nella coalizione
30/11
Il Gruppo regionale di Forza Italia per voce del suo capogruppo on.
Gianfranco Leone (nella foto) ha cosi' commentato la designazione
a presidente della coalizione del centrosinistra dell' on. Agazio
Loiero: ''Con tutto il rispetto dovuto, nella citta' partenopea si
dice che quello che sembra nuovo e' vecchio e quello che e' gia' vecchio
non puo' apparire nuovo. La Margherita ha ormai una logica di subordinazione
ai Ds - afferma Leone - ma non riusciamo a capire come sia possibile
mortificare partiti di centro come l' Udeur ed un elettorato socialista
che forse si aspettava dai suoi massimi rappresentanti maggiore decisionismo.
Ne' si comprende l' enfasi che si e' voluto dare all' evento, atteso
che sulla totalita' dei presenti per come e' scritto sulla stampa,
solo il 50% ha inteso esprimersi favorevolmente per la candidatura
Loiero. Su queste tematiche - continua Leone - e' giusto che la Casa
delle Liberta' analizzi l' attuale percorso politico allargando, eventualmente,
la coalizione a chi non vuole essere inglobato ai diessini. Comunque,
rimane l' interrogativo di come un partito da sempre manifestamente
contrario ai trasformisti si ritrovi su questa candidatura. Noi non
vorremmo trovarci - conclude Leone - nelle vesti degli elettori dei
partiti di sinistra costretti a votare un ex militante di centrodestra''.
Il consigliere
regionale Vincenzo Cesareo ingrossa le file del PSE-Lista Mancini
30/11 Vincenzo Cesareo, consigliere regionale della Calabria, ha
aderito al Pse-Lista Mancini.
Sabato prossimo, 4 dicembre, alle ore 11 presso la sede di Corso Umberto
a Cosenza si svolgerà la presentazione ufficiale, alla presenza
dei dirigenti regionali del movimento e degli organi di informazione.
Vincenzo Cesario, 52 anni, medico di Cetraro, è un professionista
stimato ed apprezzato. Ha ricoperto l'incarico di direttore del presidio
dell'Asl n° 1 di Paola avendo diretto gli ospedali di Paola, Cetraro
e Praia.
Sempre attento ai bisogni del proprio territorio e sempre vicino alle
esigenze dei suoi concittadini, Vincenzo Cesareo ha alle spalle una
militanza politica significativa che lo ha portato a ricoprire la
carica di consigliere provinciale e per più mandati la carica
di consigliere comunale di Cetraro e ad esercitare la funzione di
Vicesindaco nell'importante cittadina del Tirreno Cosentino.
Sentimenti di soddisfazione per l'adesione di Vincenzo Cesareo al
Pse-Lista Mancini sono stati espressi da Giacomo Mancini e da Salvatore
Magarò, segretario del movimento riformista, che ha affermato:
"Finalmente il nostro movimento approda in consiglio regionale.
Quattro anni fa gli elettori premiarono la nostra lista con il loro
voto ma il nostro seggio ci fu sottratto dai farraginosi meccanismi
di una legge elettorale ingiusta. Sono certo che Vincenzo Cesareo
con la sua attività di consigliere regionale e di dirigente
politico apprezzato contribuirà in maniera determinante alla
crescita e al radicamento del nostro movimento ed allo stesso modo
rafforzerà con la sua partecipazione il progetto di Unità
Socialista che tanti consensi sta raccogliendo in Calabria".
Polemica in Provincia.
Corbelli va all’assemblea dell’UPI a nome della minoranza,
ma la minoranza non lo riconosce.
30/11 Sembrano non finire mai i colpi di scena nel governo di piazza
XV luglio. FrancoCorbelli, fresco fresco di polemica all’UPI
dove accusava l’assemblea dell’Unione delle Province Italiane
(UPI) di lottizzazione, viene a sua volta disconosciuto dalla componente
di minoranza della Provincia che accusa l’on. Sandro Principe,
Presidente del Consiglio provinciale di aver nominato Corbelli al
di fuori dei nominativi scelti dalla minoranza stessa. Ma veniamo
ai fatti. Franco Corbelli, delegato del Consiglio provinciale di Cosenza
(per le minoranze) al congresso dell' Upi (in svolgimento a Roma dal
29 novembre al 1 dicembre, aperto ieri da un intervento del ministro
degli Interni, Pisanu e che sara' concluso dal presidente della Camera,
Casini, questa mattina, nel corso del suo intervento all' assemblea,
che si tiene all' auditorium della tecnica all' Eur di Roma, ha denunciato
quella che ha definito ''la piu' grande lottizzazione politica e spartizione
partitica degli organismi dell' Upi (presidente, consiglio direttivo,
ufficio di presidenza)'' e ha preannunciato che chiedera' di invalidare
la nomina per acclamazione del presidente e degli altri diversi organismi
(consiglio direttivo e ufficio di presidenza). Corbelli ha spiegato
che e' ''gravissimo e incostituzionale quello che si apprestano a
fare, come ormai tradizione, i diversi delegati di tutte le province
italiane domani, mercoledi'. Eleggeranno il presidente, il consiglio
direttivo e l' ufficio di presidenza non con una regolare elezione,
ma per acclamazione dopo aver anzitempo raggiunto un accordo tra i
diversi partiti per la spartizione dei posti nei diversi organismi.
E' una violazione gravissima delle leggi piu' elementari e delle regole
democratiche. Si cancella il sistema della votazione e quindi della
presentazione delle liste (previsti dalla legge) e si procede per
acclamazione bulgara e consociativa. Questo di fatto annulla non solo
le regole, ma gli stessi diritti di minoranze, come Diritti civili,
che pur avendo un suo rappresentante eletto nelle istituzioni (alla
provincia di Cosenza nella fattispecie) e delegato a rappresentare
(per le minoranze) la stessa Provincia di Cosenza nel congresso dell'
Upi, di fatto viene escluso arbitrariamente da ogni organismo rappresentativo”.
Il consigliere Corbelli nel corso del suo intervento ha anche invitato
tutti i delegati delle oltre cento province presenti al congresso
dell' Upi, a sostenere la campagna umanitaria, promosso da Diritti
civili, a favore dei bambini dello Zimbabwe che rischiano di morire
per l' aids. Finita la sua legittima polemica, il leader dei Diritti
Civili, si vede arrivare addosso l’accusa di usurpatore del
posto da parte di un gruppo di consiglieri della Cdl alla Provincia
di Cosenza, i quali in una nota, denunciano: ''alcuni consiglieri
della CDL, mettono in evidenza il gravissimo comportamento attuato
dal presidente del Consiglio provinciale, Francesco Principe, che
ha nominato come rappresentante della minoranza all' Upi, Franco Corbelli''.
Per Mimmo Barile, Pasqualina Straface, Gianfranco Ponzio, Antonio
Pucci e Franco Bruno ''purtroppo Principe ha stravolto il regolamento
che prevede che all' Upi (Unione Province d' Italia) vengano designati
un rappresentante della maggioranza ed uno dell' opposizione. Come
gruppi di minoranza avevamo indicato Natale Zanfini e Mario Russo
e Principe avrebbe dovuto scegliere fra questi due autorevoli nomi.
Invece - sostengono i consiglieri della Cdl - il presidente del Consiglio
provinciale ha nominato 'motu proprio' Michele Ambrogio per la maggioranza
e Franco Corbelli per la minoranza, mortificando Zanfini e Russo indicati
addirittura come accompagnatori per l' opposizione, e Maria Clelia
Badolato e Leonardo Trento''. ''Non abbiamo nulla contro l' amico
Corbelli - concludono i consiglieri della Cdl - ma riteniamo che sia
ingiusto per lui e per noi questa forzatura, che conferma come Principe
sia, purtroppo, diventato un presidente di parte, completamente proiettato
verso la campagna elettorale''. Barile, Straface, Ponzio, Pucci e
Bruno hanno poi annunciato che si rivolgeranno ''alle sedi competenti
per il ripristino della legittimita' istituzionale'' ed hanno chiesto
a Corbelli, difensore delle giuste battaglie, di rifiutare ''la nomina,
che e' un modo per blandirne la coscienza in vista delle prossime
elezioni regionali che decreteranno la sconfitta di Loiero, di Oliveiro
, e degli ultras liberali che li sostengono''.
Mistorni (Margherita)
“nessun caso Mistorni nella politica regionale”
30/11 “Non c’è un caso Mistorni nella politica
regionale, sol perché ho firmato una proposta di legge elettorale
assieme ad altri colleghi socialisti e dell’Udeur”.
E’ quanto chiarisce Giuseppe Mistorni, capogruppo del Ppi-Margherita.
Il quale puntualizza: “Io, infatti, mi sento uomo di centrosinistra;
e mi identifico, pienamente, nelle visioni programmatiche e politiche
del mio partito, la Margherita. A chi obietta che la mia sigla su
quella proposta di legge non andava apposta, ribadisco, onde sgombrare
il campo da eventuali equivoci, che ho firmato quella proposta di
legge perché in essa ho riscontrato concetti che, in qualità
di legislatore regionale, condivido; anche perché sono identici
ad alcuni dei concetti che fanno parte di un disegno di legge elettorale
presentato, ad inizio di legislatura, dal sottoscritto, dall’on.
Luigi Meduri, oggi deputato ma all’epoca consigliere regionale
del Ppi, e dal collega Antonio Borrello”.
“Naturalmente - chiarisce ancora Mistorni - sentendomi io non
soltanto legislatore regionale, ma anche uomo di partito, pur credendo
nell’esigenza di completare il processo di riforma istituzionale
dopo l’approvazione dello Statuto con il varo della legge elettorale
e del regolamento interno del Consiglio regionale, non ho alcun problema
ad adeguarmi alle indicazioni che mi verranno dal mio partito”.
Conclude l’esponente del centrosinistra: “Mi pare, tuttavia,
non superfluo offrire alla valutazione del mio partito e all’aggregazione
alla quale appartengo uno spunto di riflessione siffatto: l’abolizione
del listino e la previsione del recupero proporzionale nelle liste
provinciali, è un fatto che occorre valutare con estrema attenzione,
poiché si valorizzerebbe ancor di più il rapporto fra
il cittadino e l’eletto e, inoltre, si eliminerebbero sacche
di privilegio che a volte sono apparse più che ingiustificate”.
Tommasi (Verdi):
“Calabria libera dagli OGM”
30/11 La Calabria dice no agli Ogm. Parte dal Consiglio regionale
l’offensiva contro gli organismi geneticamente modificati e
la volontà di rilanciare l’agricoltura biologica, come
scelta di sicurezza alimentare ma anche, come risorsa economica, caratterizzata
da forte identità territoriale e tradizionale.
Nella seduta di ieri, infatti, la massima Assise regionale, ha approvato
all’unanimità l’Ordine del giorno che mette al
bando le colture transgeniche “in quanto incompatibili con le
tecniche di produzione biologica che sarebbero irreversibilmente compromesse
dalla contaminazione Ogm”.
Soddisfatto il capogruppo dei Verdi Diego Tommasi, relatore dell’Ordine
del giorno contro Ogm che ha ribadito “la necessità di
avviare azioni concrete a largo raggio per rendere effettivo il diritto
alla salute dei cittadini e alla sicurezza alimentare”.
Calabria Regione libera dagli Ogm, quindi.
“Questo significa – ha sottolineato il capogruppo dei
Verdi – che la Regione dovrà farsi carico responsabilmente,
di inibire oltre alla coltivazione, anche dell’importazione
Ogm e l’applicazione di protocolli d’intesa tra produttori,
industrie di trasformazione e distributori volti a privilegiare e
valorizzare i prodotti tipici e a denominazione d’origine”.
Insomma la battaglia contro gli Ogm, che ha segnato una vittoria importante
nella seduta del Consiglio di ieri, continua: il capogruppo Tommasi
ha già richiamato in Aula il progetto di legge per le mense
biologiche che verrà discusso nella prossima seduta uno dei
primi atti del Gruppo Verdi. L’iniziativa legislativa prevede
l’utilizzo di cibi provenienti da colture sicure nella ristorazione
destinata alle scuole e agli ospedali e case di cura per malati.
“L’Odg approvato ieri – ha concluso Tommasi –
apre la strada alle azioni concrete di salvaguardia del territorio,
alle politiche di sicurezza e allo sviluppo sostenibile. E’
una strada in salita ma riteniamo anche che sia la direzione obbligata
per invertire la rotta e ricominciare a pensare lo sviluppo possibile
per la nostra Regione; uno sviluppo che parta proprio dalle peculiarità
di questa terra e dalla sua capacità di pensarsi”.
Oliverio “Adesione
massiccia allo sciopero di oggi contro le politiche del Governo”
30/11 Dichiarazione del Presidente della Provincia Mario Oliverio
sullo sciopero di oggi: “Lo sciopero indetto dalle Organizzazioni
Sindacali CGIL, CISL,UIL ha avuto una adesione massiccia, come d'altronde
era facile prevedere.
Le politiche del Governo nazionale ed in particolar modo le scelte
assunte con la Legge Finanziaria, non solo non affrontano le questioni
gravi dell’economia che ristagna e della ripresa che sarebbe
necessario sostenere con scelte efficaci e mirate, ma penalizza il
Mezzogiorno d’Italia.
Nella legge Finanziaria, il Mezzogiorno viene cancellato: sono stati
depotenziati strumenti importanti come il credito d’imposta
e la legge 488, le cui risorse sono state dimezzate mentre ne è
stata allargata l’efficacia anche alle regioni del Nord; non
è stata assunta alcuna iniziativa in direzione della fiscalità
in favore delle aree dell’Obiettivo 1; l’ammodernamento
delle infrastrutture è stato dimenticato; gli strumenti di
sostegno all’occupazione giovanile sono stati archiviati e nessuna
proposta innovativa è stata considerata.
Il Mezzogiorno e la Calabria pagano il dazio più alto ad una
politica demagogica e priva di una bussola per lo sviluppo dell’intero
Paese. Gli Enti locali, le Province ed i Comuni soprattutto, vedono
taglieggiati i loro bilanci mentre al trasferimento di nuovi servizi
e funzioni non corrisponde una strategia nazionale di sostegno e copertura
finanziaria ed i balzelli e la pressione fiscale, con furbizie evidenti,
si trasferiscono alle autonomie locali.
Anche sul piano degli investimenti, le Province ed i Comuni sono fortemente
penalizzati con implicazioni negative per il territorio, il sistema
delle piccole e medie imprese, l’occupazione.
Di fronte a questa situazione che presenta seri rischi di ulteriore
impoverimento e difficoltà per le strutture produttive, è
necessario sostenere con forza il patto per il Sud annunciato dal
Presidente dell’Associazione Industriali, Montezemolo, dai segretari
delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, dai rappresentanti
delle organizzazioni professionali e del mondo produttivo del nostro
Paese.
Le istituzioni locali sono impegnate in prima linea a difesa degli
interessi dei nostri territori per far avanzare una impostazione alternativa
a quella del Governo che penalizza il Mezzogiorno e la Calabria in
termini di prospettive di lavoro, di mancata crescita e sviluppo.”
La vertenza degli
LSU del Pollino domani al Question time con il Ministro Maroni”
30/11 La vertenza dei 337 LSU del Parco Nazionale del Pollino per
i quali oggi si apre lo spettro del licenziamento sara' discussa domani
alla Camera dei Deputati durante il question time, in onda sulla Rai
alle 15.00. Il Ministro del Lavoro e Politiche Sociali rispondera',
infatti, all' interrogazione presentata dall'onorevole Domenico Pappaterra
(Sdi). Nell' interrogazione il parlamentare socialista, dopo aver
ricostruito la vicenda dei 500 lavoratori, attualmente 337, collocati
nel progetto per la salvaguardia ambientale e promozione turistica
dell' Ente Parco del Pollino dal '95 ai giorni nostri, chiede al Ministro
di conoscere le determinazioni scaturite dall' incontro di ieri fra
Governo, regioni Calabria e Basilicata ed Ente Parco e se e' stato
deciso il rifinanziamento del progetto ''al fine di fugare - sostiene
Pappaterra - paure e incertezze sul futuro dei lavoratori e delle
loro famiglie''. Una vera e propria emergenza - evidenzia il parlamentare
dello Sdi - che, se non risolta, avrebbe ripercussioni devastanti
sul gia' fragile tessuto economico ed occupazionale dell' intero comprensorio.
L' onorevole Pappaterra nell'interrogazione rimarca i vari passaggi
relativi alla storia dei lavoratori e del progetto di salvaguardia
ambientale per l' Ente Parco Nazionale del Pollino: dal decreto del
2000 con il quale si tracciava il percorso di stabilizzazione dei
337 lavoratori a cui era stato riconosciuto lo status di Lsu, alla
sottoscrizione della convenzione fra l' Ente Parco, il Ministero del
Lavoro e l' Associazione Temporanea di Imprese, nel 2001, e l'assunzione
dei lavoratori da parte della Duemila Spa nel luglio dello stesso
anno fino alla prima crisi, nel giugno del 2004, quando l' azienda
blocca il pagamento degli stipendi per l' esaurimento dei fondi ministeriali
e per il mancato incasso delle fatture da parte dell' Ente Parco che
a sua volta non ha ricevuto la quota-parte dalla Regione Calabria.
Trematerra (UDC)
a Loiero (Gad) “Un programma realizzato, non sognato. Con il
mio emendamento salveremo la forestazione.”
30/11 ''Con i 160 milioni del mio emendamento salveremo la forestazione,
portando a termine un'opera di grande stabilizzazione''. E' quanto
sostiene in una nota il senatore Gino Trematerra circa i fondi per
la forestazione. ''All'amico Loiero - ha aggiunto - dico che questo
programma noi lo abbiamo realizzato, non sognato. Siamo noi a difendere
interessi legittimi di lavoratori che la sinistra ha sempre strumentalizzato
non avendo mai un progetto chiaro''. ''Siamo un esempio - ha concluso
Trematerra - di attenzione anche su questo settore e vorremmo che
chi ha onesta' intellettuale ce lo riconoscesse''.
Il PSDI non ci
sta allo sbarramento del tre per cento
30/11 ''Si e' appena archiviata la grande assemblea dei 'grandi elettori',
che la notizia, che alcuni consiglieri regionali del centrosinistra
con il Nuovo Psi del centrodestra, hanno presentato una legge elettorale
che tende ad introdurre lo sbarramento per lista, getta sulla coalizione
ombre di polemiche e di divisioni''. Lo afferma in una dichiarazione
Carlo Colella, segretario regionale del Partito Socialista Democratico
Italiano. ''Il Psdi non puo' che riflettere, e questa volta per tempo,
che la proposta che riteniamo irresponsabile, e' un grave atto di
instabilita' nella coalizione che dovrebbe andare a confrontarsi con
il centrodestra. E' ancora piu' grave, che un atto politico di tale
rilevanza, sia stato sottoscritto assieme da consiglieri del centrosinistra
e del centrodestra, che intendono alzare steccati a protezione dei
propri interessi elettorali a discapito della libera presenza democratica.
Il Psdi invita la Gad calabrese, con estrema urgenza, ad entrare nel
merito della questione e ristabilire la validita' del patto di consultazione
e di confronto''.
Bruno (Margherita)
“No alla cartolarizzazione dei debiti ASL”
30/11 ''L' ipotesi di azzerare i debiti delle Asl, attraverso la
cartolarizzazione dei crediti e' un' idea pericolosissima''. Lo ha
detto in una dichiarazione il segretario regionale della Margherita,
Franco Bruno. ''Una giunta in scadenza che non ha certo brillato per
capacita', soprattutto nel settore della sanita' - sostiene Bruno
- non puo' assumere impegni con gli istituti di credito che rischiano
di gravare per decenni sul bilancio regionale e inficiare ogni ipotesi
di investimento e di seria programmazione in campo sanitario''. Per
il segretario regionale della Margherita ''questo governo puo' anche
provare e riuscire in un' ipotesi che e' contro la Calabria, ma cio'
sarebbe solo un' operazione legata al consenso elettorale e contro
gli interessi veri dei calabresi. E' giusto che sappia, soprattutto
chi dovesse lasciarsi coinvolgere in questa operazione, - ha concluso
Bruno - la nostra contrarieta' netta ad operazioni di indebitamento
che, comunque, saranno rivisitate dal prossimo governo''.
Loiero “Se
vinciamo noi ci sarà una svolta alla Regione”
29/11 ''I grandi elettori hanno fatto la loro scelta. Il centrosinistra
ha gia' un suo candidato su cui puntare, prima ancora della Cdl. Ora
mi mettero' subito al lavoro insieme alla coalizione per preparare
al meglio la campagna elettorale. I calabresi devono sapere che se
vinciamo noi, ci sara' una svolta nella Regione''. E’ questa
la prima reazione di Loiero all’indomani della sua candidatura
ufficiale da parte del centro sinistra nell’assemblea di Lamezia.
Agazio Loiero, 64 anni, giornalista pubblicista, deputato Dc dal 1987,
eletto con il Polo delle liberta' nel 1994, poi passato all'Udeur
ed infine alla Margherita. Sottosegretario per i Beni e le attivita'
culturali nel primo governo D'Alema, e' stato ministro per i Rapporti
con il Parlamento nel secondo governo D'Alema e ministro per gli Affari
regionali nel governo Amato. Vice capogruppo della Margheria alla
Camera, negli ultimi mesi ha condotto una vera e proria battaglia,
anche con alcune pubblicazioni, contro la "devolution" voluta
dallla Lega. ''Non c'e' tempo da perdere –ha detto ancora Loiero
- i partiti della coalizione devono sedersi attorno a un tavolo con
il Progetto Calabrie per mettere a punto il programma, gia' avviato
nell'assemblea di ieri e votato all'unanimita'. La Calabria ha bisogno
di cambiamento”. . ''Stabilito il candidato -sottolinea Loiero-
adesso inizia l'impresa piu' difficile, vincere la sfida del 2005.
Io, comunque, sono ottimista, perche' abbiamo riscontrato, non solo
ieri, in tutta la Calabria una voglia di partecipare, di cambiare
le cose, di avere un'alternativa politica''. ''Si parla e si scrive
spesso di una Calabria degradata -osserva Loiero- soprattutto sul
piano economico e sociale. Ebbene, la gente vuole voltare pagina.
In Calabria per ben 9 anni c'e' stato il centrodestra. Ma credo che
anche un elettore di centrodestra senta ora il bisogna di cambiare,
facendo una scelta non ideologica ma una scelta, per cosi' dire, di
sopravvivenza''. ''In Calabria - afferma Loiero - le scelte sono sempre
state difficili. Questo e' un territorio in cui sono facili i conflitti,
dove diventa ricorrente la tendenza alle lacerazioni. Io ero gia'
candidato nel 2000, come tutti ricordano. Poi ci furono dei partiti
che si irrigidirono. I poteri forti attribuiti al presidente della
Giunta regionale fecero paura a qualcuno. Constatata la situazione
che si era creata, mi feci da parte. Al mio posto fu designato, negli
ultimi giorni utili, Nuccio Fava, persona rispettabilissima con un
palmares importante, ma calato all'ultimo momento, troppo tardi per
raccogliere un consenso che se ne era gia' andato''. ''In quei dieci
mesi - prosegue Loiero - che separarono le elezioni europee dalle
regionali perdemmo circa 200mila voti. Fu un esperienza choccante
per il centrosinistra calabrese. Da allora sono andato in giro, ho
condotto alcune battaglie, tra le quali quella sulla devolution ed
ho visto che c'era il consenso intorno a me, che si e' creato un cordone
emotivo a favore della mia candidatura che attraversava tutti i partiti
del centrosinistra. E' stata questa la molla personale che mi ha spinto
a candidarmi''. A Loiero, intanto, sono giunte le telefonate di congratulazioni
da parte di vari leader politici, tra i quali Prodi, Fassino, Rutelli,
Castagnetti, Marini e Cossiga.
Le reazioni sulla candidatura Loiero non si sono fatte attendere:
- Per Fassino una bella rpova di vitalità
democratica. "Una bella prova di vitalita' democratica
e di partecipazione che mette Loiero nelle condizioni di guidare il
centrosinistra calabrese alla conquista della Regione" ha detto
il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino sootolineando in una
nota il valore dell'assemblea regionale del centrosinistra che in
Calabria ha candidato Agazio Loiero alla presidenza della Regione.
"L'ampiezza dell'assemblea - sostiene Fassino - la sua rappresentativita'
e la qualita' del dibattito che vi si e' svolto hanno consentito di
dare alla candidatura di Loiero una forte legittimita' e un ampio
radicamento nella societa'. E' un'esperienza che potra' essere utilmente
percorsa anche in altre Regioni dando cosi' ai candidati del centrosinistra
ancora maggior forza e credibilita'". "Desidero - conclude
il leader dei Ds - ringraziare i Ds calabresi e i loro dirigenti che
con tenacia e spirito unitario hanno operato in questi mesi per giungere
alle positive decisioni dell'assemblea del centrosinistra".
- Per Rutelli la sfida vincente partirà
dal sud. ''La candidatura di Agazio Loiero in Calabria
è motivo di grande soddisfazione per tutti noi, sia per la
partecipazione dimostrata e sia per la prova di unità offerta
dal centrosinistra'' ha affermato il presidente della Margherita,
Francesco Rutelli ''Già ieri sera - ha aggiunto Rutelli - ho
avuto modo di congratularmi con lui personalmente. Il Mezzogiorno
è una delle grandi sfide aperte per le prossime elezioni, soprattutto
alla luce del disinteresse che il governo ha dimostrato sino ad oggi
nei confronti di Regioni che pure avevano riposto fiducia nei confronti
del centrodestra. Sono certo che proprio da qui partirà la
sfida vincente del centrosinistra''.
- Per Pirillo il centro sinistra lavora
per l’unità di intenti. “La riunione
che si è svolta a Lamezia Terme è la prova che l’Alleanza
democratica delle forze di centrosinistra sta lavorando per arrivare
in tempi brevi ad un’unità d’intenti, per dare
alla Calabria una candidatura forte, capace di soddisfare le esigenze
sociali, culturali ed economiche della regione” ha affermato
in una dichiarazione Mario Pirillo della Margherita “È
stato un confronto aperto tra i massimi esponenti regionali della
politica e del terzo settore, teso a discutere le varie problematiche
che si presentano quando ci si accosta democraticamente a temi così
importanti. I segnali che arrivano da questi incontri, sono più
che lusinghieri. Sono occasioni che danno l’opportunità
di riflettere e permettere ai futuri candidati nelle liste dell’Ulivo
di attrezzarsi adeguatamente per portare la coalizione al raggiungimento
della vittoria finale. Agazio Loiero è una figura che qualifica,
un professionista della politica con caratteristiche speciali e alte
capacità tecniche: rafforza i nostri obiettivi di futuro governo,
e conferma la validità del nostro progetto politico che parte
da lontano, ma che è sempre attuale. Il centrosinistra intende
continuare su questa strada e disegnare un progetto che guardi alla
politica dei contenuti e quindi alla politica dei fatti. Ora siamo
pronti al confronto elettorale, con uomini e mezzi capaci di assumersi
grandi responsabilità. La Margherita ha messo a disposizione
un grande talento come candidato alla guida della Regione, con la
forte convinzione di far crescere la Calabria e farla uscire dalle
secche in cui l’ha portata il fallimentare governo di centrodestra”.
- Pasquale Mancuso,
coordinatore provinciale di Catanzaro, della Margherita, ha espresso
''grande soddisfazione e composto orgoglio per la designazione di
Agazio Loiero. Per la modalita' di investitura, senza precedenti nel
Paese, e per il concorso di tante forze politiche, movimenti, associazioni
che, generosamente, hanno contribuito al successo dell' assemblea
dei grandi elettori, oggi - ha aggiunto Mancuso - la Calabria e' esempio
in tutto il Paese. La Calabria ha una 'sponda', finalmente, per le
sue speranze e puo' investire sicuramente sulla trasparente e limpida
offerta politica che proviene dal centrosinistra che si e' ritrovato,
alla fine di una giornata straordinaria, unito, coeso e consapevole
che l' avvio della mobilitazione delle regionali non poteva essere
migliore''.
- ''Plauso e soddisfazione'' per la designazione di Loiero vengono
espressi anche dal circolo di Catanzaro
Centro della Margherita. ''Il nome di Loiero - afferma
il coordinatore del circolo, Gianni Parisi - e' venuto fuori da un
momento di grande confronto democratico. Il percorso fatto dal centro
sinistra negli ultimi mesi, sapientemente condotto da Marco Minniti,
rappresenta la vera novita' della politica regionale ed e' la prima
risposta alla grande voglia di partecipazione e di riscatto di tutto
il popolo di centro sinistra''.
- Perrelli del Patto Segni:
''Noi liberaldemocratici abbiamo bisogno di offrire a quest' altra
Calabria quella che si attendono i giovani, le donne, gli anziani,
che comprendono quell' effettiva esigenza, i problemi reali senza
baloccarci con le formule superate e senza coniare neologismi che
confondono le idee''. ''Si tratta - ha concluso - ora di promuovere
con coraggio e senza tentennamenti una massiccia mobilitazione delle
coscienze e di mettere insieme tutti coloro che vogliono guardare
avanti per l' altra Calabria.Una collaborazione politica per il progresso
e lo sviluppo economico e sociale della Calabria''.
Pietro Mancini
“Come mai cinque anni fa i DS bocciarono la candidatura di Loiero?”
29/11 Dichiarazione di Pietro Mancini, ex Sindaco socialista di Cosenza,
sulla candidatura di Loiero. “Agazio Loiero, che è un
politico colto, oltre che un mio amico, merita i migliori auguri per
la competizione elettorale, che lo vedrà candidato della "
Gad " a presidente della Calabria. Ma può essere cosi'
cortese da spiegare perchè, 5 anni fa, quando militava nel
partito di Mastella, la sua candidatura, sostenuta anche da Giacomo
Mancini, allora sindaco di Cosenza, fu bocciata dai DS e dai popolari
? Oggi, invece, via libera della Quercia e della Margherita a Loiero,
che è passato con Rutelli, e disco rosso per Marini, il candidato
delle varie componenti socialiste, le cui prove tecniche di unità,
evidentemente, fanno molta paura, a sinistra. Adesso, dovrebbe essere
il Cavaliere, con una scelta azzeccata, a riuscire a fare, con intelligenza
politica, quello che il centro- sinistra non ha saputo, o voluto,
fare : parlare all' elettorato socialista, che in Calabria ha, finalmente,
rialzato la testa e non accetta, giustamente, le imposizioni dei ristretti
vertici romani, avallate dal " democristianone " di sempre,
Romano Prodi.“
Progetto Calabrie:
“Inizia ora una nuova fase”
29/11 ''Comincia da Lamezia Terme una nuova fase del centrosinistra,
in cui i contributi della societa' civile, di cui Progetto Calabrie
e' solo una parte, non potranno essere trascurati''. E' quanto si
afferma in una nota di Progetto Calabrie in relazione all' assemblea
della Gad a Lamezia terme conclusasi con la designazione di Agazio
Loiero a candidato del centrosinistra per la presidenza della Giunta
regionale della Calabria. ''La presentazione della candidatura di
Giovanni Latorre in condizioni di evidente minorita' - e' detto ancora
nella nota - dimostra a tutti che garanzia dell' unita' non vuol dire
omologazione, ma soprattutto che la dignita' di un progetto che e'
appena cominciato non e' in vendita''. Progetto Calabrie esprime anche
la sua ''profonda soddisfazione per avere contribuito in modo determinante
- afferma - a formulare un programma innovativo per la Calabria ed
una nuova e piu' democratica modalita' di selezione delle candidature.
Non ci interessa in questa fase esaltare il nostro ruolo e l' incoraggiante
dato conseguito nell' assemblea dei grandi elettori, il 18,3%, che
va ben oltre i nostri delegati, significando un interesse della base
dei partiti ad un reale rinnovamento. Di questo risultato grande merito
va dato a Giovanni Latorre, che ha voluto mettere il suo ruolo di
prestigioso ed autorevole a servizio di un progetto che continuera'
a svilupparsi con coerenza per la costruzione di una Regione piu'
moderna''.
I socialisti
Napoli, Incarnato e Galati propongono lo sbarramento al 3% e l’abolizione
del listino alle regionali
29/11 “Uno dei motivi per cui abbiamo presentato il progetto
di legge intitolato Disciplina dell’elezione del Consiglio regionale
e del Presidente della Giunta regionale è rappresentato dall’esigenza
di completare il percorso delle riforme istituzionali”.
E’ quanto sostengono i consiglieri regionali “promotori
del disegno di legge”, Giuseppe Napoli, Luigi Incarnato e Francesco
Galati, secondo i quali “l’iniziativa legislativa è
frutto della cultura riformista propria dei socialisti, che tra l’altro
non hanno rinunciato al completamento dell’unità socialista,
e successivamente condiviso nelle sue linee direttrici da esponenti
di altre formazioni politiche”. “I socialisti - spiegano
Napoli, Incarnato e Galati - mirano a scongiurare la frammentazione
delle forze politiche nella prossima legislatura regionale e propongono
uno sbarramento al 3 per cento e l’abolizione del listino. L’articolato
normativo tende a garantire il conseguimento dell’effettiva
rappresentanza per le province più piccole”.
Chieffallo (NPSI)
“Servono scelte drastiche per il candidato della CDL e per le
la legge elettorale”
29/11 ''L' attuale situazione politica in Calabria impone ormai ai
partiti della maggioranza espressione della Casa delle Liberta' decisioni
drastiche e consapevoli sia per quanto concerne l'indicazione del
candidato alla presidenza della Giunta regionale, sia per l'approvazione
della legge elettorale regionale''. A sostenerlo, in una dichiarazione,
e' stato il segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo.
Secondo Chieffallo, ''i socialisti, senza voler utilizzare toni ultimativi,
sentono il dovere di avvertire i partiti alleati che la perdurante
mancanza di risposte concrete in ordine ai problemi piu' volte focalizzati,
non aiuta a rafforzare la coalizione in prospettiva elettorale, ma
ne sfilaccia il patto fiduciario contratto con il corpo elettorale,
bisognoso di essere tonificato su basi rinnovate''. Chieffallo ha
aggiunto che ''la nuova legge elettorale regionale e' assolutamente
indispensabile per meglio organizzare e rinnovare gli organi istituzionali
della regione''. ''Ai partiti alleati - ha affermato ancora Chieffallo
- ricordiamo che il Nuovo Psi ha gia' posto da tempo, come punti qualificanti
per affrontare la campagna elettorale, oltre alle scadenze relative
alla scelta del leader ed al sistema elettorale, importanti punti
programmatici tra cui un progetto per il rilancio dei temi sul lavoro
in Calabria, l' efficiente organizzazione del comparto sanitario,
la riorganizzazione complessiva della burocrazia, un razionale impiego
dei fondi comunitari per poter affrontare di petto i nodi dello sviluppo
e l'approvazione urgente del Bilancio regionale. Chieffallo ha anche
reso noto che i dirigenti regionali del Nuovo Psi giovedi' prossimo,
2 dicembre, a Catanzaro, nella sede del partito, terranno una conferenza
stampa nel corso della quale si parlera' del prossimo congresso regionale
del partito e delle elezioni amministrative della prossima primavera.
All' incontro con i giornalisti, oltre allo stesso Chieffallo, parteciperanno
il sen. Franco' Crino' e l' assessore regionale all' Istruzione e
alla Cultura, Saverio Zavettieri, insieme ai segretari delle cinque
federazioni provinciali della Calabria.
Pittelli (FI)
“All’assemblea della GAD era già tutto scontato”
29/11 Secondo Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza
Italia, ''la grande alleanza democratica ha deciso quello che gia'
si sapeva da tempo, non si tratta di una novita', tutto era gia' scontato
ed il rituale ha consegnato soltanto l'illusione della partecipazione
democratica. I rappresentanti del centro sinistra hanno colto l'occasione
per tentare di ricomporre un rapporto democratico con il territorio.
Non mi sembrano superate le divisioni, le lacerazioni con le quali
dovranno fare i conti in campagna elettorale. Le ricuciture non le
effettueranno su problemi di programma su mere pattuizioni spartitorie.Non
mi pare si sia verificato alcun dibattito sul programma ne' proposte
innovative, mi pare si sia trattato della riproposizione della vecchia
propaganda dell'opposizione . Ci saranno da fare i conti con le posizioni
piu' estremiste, sui grandi problemi legati allo sviluppo della Calabria
dei prossimi venti anni ci saranno posizioni inconciliabili, ovvero
risolvibili soltanto secondo le logiche spartitorie piu' becere. Noi
del centro destra non ci sottraiamo alla necessita' di apertura di
un confronto democratico con i calabresi per le scelte di fondo, per
un disegno complessivo di crescita. Siamo pronti alle sfide che l'Europa
ci imporra' nei prossimi, prima fra tutte la modernizzazione della
macchina istituzionale regionale, la lotta criminalita', la soluzione
dei problemi di lavoro''. Intanto Forza Italia continua il suo processo
di organizzazione interna. Dopo le nomine di Maurizio Vento, responsabile
regionale del coordinamento dei comuni per il tesseramento e Giuseppe
Apostoliti, responsabile amministrativo del partito, l'onorevole Giancarlo
Pittelli ha nominato Luciano Marrangello quale responsabile regionale
del dipartimento industria e commercio, artigianato di Forza Italia.
L’associazione
Rende Giovane da il suo contributo programmatico alla GAD
29/11 Nota del presidente dell’associazione “Rende Giovane,
Luca Lombardo. “L’associazione “Rende Giovane”
seppur collocandosi nell’alveo del centro-sinistra riformista
non ha potuto partecipare - per la sua qualifica “di fatto”
- all’assemblea indetta dal centro-sinistra per l’indicazione
del candidato Presidente e per la discussione del programma.
Seppur esternamente abbiamo voluto dare il nostro contributo al dibattito
regionale.
L’attuale situazione calabrese – ma generalmente meridionale
– è a dir poco sconvolgente e vani sono stati i messaggi
lanciati dal Capo dello Stato al fine di ricollocare la c.d. questione
meridionale al centro del dibattito politico. Infatti, la questione
è considerata – ormai è chiaro – marginale
rispetto ad altri temi. Sintomatica di questa situazione è
la finanziaria proposta dal Governo Berlusconi mirante alla realizzazione
di illusorie promesse elettorali che hanno come conseguenze il solo
smantellamento dello Stato Sociale e il taglio alle spese necessarie
dello Stato. Si sono così ipotizzati tagli smisurati alla sanità,
alle infrastrutture, alle imprese, alla giustizia, all’università
ed alla ricerca scientifica.
L’analisi dell’Alleanza Democratica calabrese, non può
prescindere da questi punti, in quanto con l’arretramento di
questi, la malavita – come si sta constatando nell’ultimo
periodo – prende il sopravvento.
Il programma del centro-sinistra dovrebbe, dunque, puntare al rilancio
del Sud attraverso una sinergia tra Imprese, Famiglie e Stato, ossia
delle tre componenti essenziali dell’economia; dunque con una
politica basata su aiuti alle imprese, evoluzione delle infrastrutture
e lotta alla criminalità.
a) Per aiuti alle imprese non si deve intendere un mero finanziamento
a fondo perduto come era inteso nel secondo dopoguerra quando venne
istituita della Cassa per il Mezzogiorno, oppure con un’irrazionale
ed irragionevole diminuzione della tassazione, bensì con una
incentivazione delle imprese con progetti seri e ragionevoli, con
contabilità ben tenute e con un determinato numero di soggetti
assunti regolarmente. Tale forma di incentivazione – a nostro
avviso – va considerata nella forma della detrazione; e non
della mera detassazione che va ad incidere più fortemente sul
bilancio pubblico e che potrebbe creare una serie di ineguaglianze
tra le imprese stesse;
b) Le imprese calabresi si trovano impossibilitate ad esercitare una
sana concorrenza nei confronti delle altre imprese nazionali anche
per la mancanza di un’adeguata rete infrastrutturale. I problemi
della Calabria non sono legate alla sola inadeguatezza della Salerno-Reggio
Calabria, ma per la mancanza di altre arterie primarie e secondarie,
che così opererebbero un vero e proprio salasso della stessa
A3, creando la possibilità delle imprese di collocarsi in modo
radicale sull’intero territorio regionale. La costruzione del
Ponte sullo Stretto di Messina certamente non assolverebbe questo
compito, e dopo la sua costruzione la Calabria ritornerebbe ad essere
il fanalino di coda della nostra nazione;
c) Questo deve essere accompagnato da una lotta forte contro la criminalità,
che sta prendendo sempre più mano. Questo è realizzabile
non con una opera tipica di uno “stato di polizia”, ma
con un mutamento delle mentalità. In questo ci deve aiutare
la cultura, in primo luogo le università, la ricerca e l’istruzione
che devono dare al cittadino uno strumento per scardinare il sistema
del losco e della devianza.
In questi tre punti si concreta la nostra idea di Calabria che rinasce.
Una Calabria che non è solo mare, monti e criminalità,
ma una Calabria che ha voglia di emergere dal guado che l’assilla
da troppi innumerevoli anni; e sono questi i tre principali punti
che la Grande Alleanza Democratica dovrebbe sviluppare per proporsi
ai cittadini con una idea realizzabile per la costruzione della nuova
Calabria e per tornare a vincere.”
Il consigliere
provinciale Garofalo (An) invita Governo e Regione a convocare una
riunione deull’aeroporto di Sibari
29/11 Il presidente del gruppo Alleanza popolare-Udeur nel Consiglio
provinciale di Cosenza, Luigi Garofalo ha presentato un ordine del
giorno al presidente dell' Assemblea provinciale, Francesco Principe
in relazione all' incontro, svoltosi al Ministero per le Infrastrutture
e i trasporti, sull' aeroporto della Sibaritide. ''Considerato che,
alla riunione romana in cui si e' discusso dell' aeroporto della Sibaritide,
la Provincia di Cosenza non e' stata invitata e ritenendo che la diversa
connotazione politica delle Istituzioni non dovrebbe alimentare ragioni
di scontro, ma, al contrario, essere fattore stimolante per un sano
confronto,- e' scritto nell' Odg - invitiamo il Governo nazionale
e quello regionale a convocare una riunione urgente per discutere
dello scalo e nella quale l' amministrazione provinciale di Cosenza
sia fra gli attori principali, considerato l' impegno e le energie
gia' profuse dall' Ente in direzione della realizzazione dell' importante
infrastruttura''. ''La Provincia di Cosenza - si sostiene ancora nel
documento - e' da tempo impegnata sul fronte della realizzazione dell'
aeroporto della Sibaritide e ha sostenuto la costituzione dell' Ente
promotore approntandone lo statuto. Inoltre, ha destinato al progetto
cospicue risorse finanziarie e ha sempre portato avanti un' attenta
opera di concertazione con gli enti locali e le istituzioni interessate''.
Nel documento e' scritto che ''la realizzazione di questa importante
infrastruttura e' stata ritenuta dall' Amministrazione provinciale,
sul piano dello sviluppo delle attivita' imprenditoriali e turistiche,
indispensabile e inderogabile per l' avvio di un processo di modernizzazione
dei sistemi di collegamento con elevati standard di qualita'''.
Trematerra (UDC)
presenta un emendamento a favore dei Forestali
29/11 Il senatore calabrese dell'Udc, Gino Trematerra, riferisce
di avere presentato ''stamani al Senato l'emendamento per i forestali
calabresi. Si tratta, spiega, di circa 160 miliardi delle vecchie
lire e sono fiducioso sull'approvazione: accadde lo stesso due anni
fa, ma allora parte della sinistra voto' contro in Aula. Vedremo che
faranno adesso. Il segretario regionale dell'Udc parla di ''provvedimento
in favore dei lavoratori , cosi' com'e' successo per il tessile calabreserientrato
nella richiesta di finanziamento approvata all'unanimita' dalla Commissione
Lavoro: mentre altri in Calabria giocano a fare i Maradona, noi siamo
semplici, ma efficaci mediani''. Trematerra aspetta ''di vedere se
la sinistra delle parole votera' contro come ha fatto nel 2002 -conclude
- e ricordiamo agli amici lavoratori della forestazione che la Casa
delle Liberta' e' dalla loro parte, con opere ed azioni concrete''.
Tommasi (Verdi)
presenterà un pdl sulla risanamento elettrico-ambientale
29/11 Nel corso dei lavori della Commissione “Tutela dell’Ambiente”
sul Piano energetico regionale, il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi,
a nome del centrosinistra ha annunciato che sarà presentato
un progetto di legge sul risanamento elettrico-ambientale. “L’obiettivo
– ha spiegato Tommasi – è quello di individuare
i punti di risanamento, attraverso un adeguata mappatura delle situazioni
a rischio, e successivamente calendarizzare un programma di interventi
da parte del GRTN (gestore rete trasmissione nazionale), nel rispetto
del sistema elettrico e della sicurezza dei cittadini”.
Pirillo (Margherita)
“La Foderauto protesta contro l’indifferenza della Regione”
29/11 Dichiarazione On. Mario Pirillo in merito alla protesta attuata
dai lavoratori della Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo. L’esasperazione
ha portato le maestranze della Foderauto a questo estremo gesto di
protesta. La manifestazione è contro l’indifferenza della
Regione, che si è mostrata, come sempre, latitante in merito
alle questioni occupazionali in Calabria. I lavoratori della Foderauto
stanno vivendo momenti veramente drammatici: la mancanza di commesse
da parte della committente, la crisi che ha colpito il settore, il
lavoro nero hanno contribuito in modo sostanziale a mettere in difficoltà
l’azienda belvederese. Esprimo la mia piena solidarietà
ai lavoratori della Foderauto e alle loro famiglie che ora si troveranno
a dover affrontare le prossime festività natalizie nella sofferenza
della precarietà per il proprio futuro. La Foderauto è
una realtà che produce grazie anche a maestranze altamente
professionalizzate. Al colpo inferto loro dalla precarietà
del sistema lavorativo, è arrivato l’urlo di protesta
dalle strade di Belvedere Marittimo. Ora è necessario che le
forze politiche, il governo nazionale e quello regionale, facciano
la loro parte, assumendosi le proprie responsabilità e rispondano
alle maestranze con sviluppo e certezza per il loro domani.
La solidarietà
di Mistorni (PPI) ai lavoratori della Foderauto
29/11 “Piena solidarietà alle maestranze della Foderauto
Brutia che da questa mattina occupano la superstrada tirrenica cosentina,
nel tratto di Belvedere Marittimo, per richiamare l’attenzione
del Governo nazionale e della Giunta regionale sulla grave situazione
che l’Azienda attraversa”. E’ quanto asserisce il
capogruppo del Ppi-Margherita Giuseppe Mistorni.
“E’ inaudito che dinanzi al rischio di licenziamento per
300 persone ancora nessun segnale concreto sia giunto né dal
Governo né dalla Giunta regionale. Ho già denunciato,
anche in Consiglio regionale, la vicenda di un’Azienda che non
è in difficoltà a causa di una crisi oggettiva del settore
di riferimento, ma per un ingiustificato atteggiamento omissivo della
Lear Corportation, ossia la multinazionale che ha il monopolio delle
commesse del gruppo Fiat, che fra l’altro riceve finanziamenti
pubblici”.
“Tocca al Governo - conclude Mistorni - assumere una decisione
forte in questi giorni, per indurre la Lear a mantenere gli impegni
contrattuali assunti. Siamo di fronte ad uno dei tanti, emblematici,
fatti sociali che si ripercuotono negativamente sul Mezzogiorno, che
è la vera questione grave del Paese su cui, giustamente, stanno
insistendo la Confindustria e il sindacato”.
Loiero eletto
dall’assemblea GAD. I Socialisti si astengono. L'Udeur non partecipa.
28/11
E’ Agazio Loiero il candidato più votato nella sede dell’assemblea
della GAD, svoltasi questa sera al centro agroalimentare di Lamezia
Terme, che eleggeva il proprio candidato per le elezioni regionali
del 2005. Una scelta unitaria sofferta con un sacrificio della parte
socialista che pur di salvaguardare l’unità della coalizione
ha preferito ritirare la candidatura Marini e astenersi dalla votazione
viziata da una scelta che già si conosceva da giorni. I numeri,
d’altronde, danno ragione a coloro che hanno protestato in questi
giorni per i modi con cui l’assemblea è stata organizzata
e messa insieme. Loiero è stato preferito con 1410 voti su
di un totale di 2571 elettori dei quali solo 1770 hanno espresso il
loro voto. In pratica un terzo degli elettori, 801 persone, non hanno
detto la loro. Nelle venti urne anche tredici voti per Marini, 16
schede nulle e 13 bianche. Numeri inconfutabili che parlano anche
di un exploit del rappresentante ella società Civile, il prof.
Giovanni Latorre che in una notte (la sua candidatura è stata
ufficializzata soltanto sabato sera) ha conquistato ben 321 preferenze.
Un successo incredibile se si pensa alla composizione dell’assemblea
viziata da tanti amministratori legati ai due partiti del centrosinistra,
DS e DL, che già avevano scelto il loro candidato. Se poi sottraiamo
la quota sindacale, per come Castagna aveva denunciato due giorni
fa, allora i numeri cambiano radicalmente e mostrano la vera realtà
della coalizione che è letteralmente spaccata in due. Queste
le critiche mosse dai molti che ancora vorrebbero vedere l’elenco
dei nominativi e i criteri di scelta delle associazioni e dei singoli
rappresentanti, alcuni in doppia veste, di amministrazioni. L’elenco
avrebbe dovuto essere pubblicato venerdì sera alle 19 ma nessuno
degli addetti all’informazione lo ha ancora avuto. Ma nella
democrazia, si sa, vince la maggioranza e DS e DL hanno avuto i numeri
per eleggere il rappresentante da tempo scelto. Ancora critiche però
piovono fitte sulla organizzazione di un assemblea che, organizzata
in soli sette giorni, non ha visto nessun travaglio di programma ma
ha subito messo in lizza soltanto il nome di un candidato, frutto,
secondo Udeur e socialisti di un accordo già stabilito dalle
due attuali forze egemoni del centrosinistra. Ma non sono solo le
critiche quelle arrivate, bisogna prendere atto che l’idea delle
primarie, magistralmente diretta da Marco Minniti per quanto riguarda
il piano squisitamente politico, è di quelle buone. Non poteva
esser diversamente visto che è scaturita dal gruppo di Progetto
Calabrie che ha portato una ventata di freschezza in una colaizione
abbarbicata a vecchi metodi e a sole “buone” intenzioni.
E a loro bisogna ancora dare atto della richiesta di altro tempo perché
l’assemblea andrebbe applicata almeno un certo periodo di tempo
prima per non correre il rischio di partorire i gattini ciechi. Ma
soprattutto andrebbe diretta da più persone, con le mani libere
da decisioni importanti. Dunque grande senso di responsabilità
quella che i socialisti, capitanati da un coraggioso Cesare Marini,
hanno messo in campo. ''Prendo atto di un fatto: all'interno della
Gad la maggioranza si e' espressa per Loiero'' ha detto Cesare
Marini ufficializzando di fatto il ritiro della sua
candidatura, concludendo il suo intervento all'assemblea. Marini ha
sottolineato, citando anche Pietro Nenni, come il problema sia quello
di mantenere unita la 'casa comune' e come il candidato piu' forte
non sia quello in assoluto migliore ma quello che ottiene il maggior
consenso. Subito dopo l'esponente socialista e' uscito in lacrime
dalla grande sala in cui si svolgeva l'assemblea, ricevendo l'abbraccio
di tutte le componenti del gruppo di unita' socialista. Una decisone
sottolineata dalla successiva assemblea dei socialisti presenti, avvenuta
in una sala attigua a quella dell’assemblea, che hanno deciso
di astenersi dalle votazioni. La decisone è avvenuta democraticamente
dopo che sono emerse le varie posizioni con un punto politico comune,
quello di salvaguardare l'unita' socialista all'interno della coalizione
di centrosinistra. Nel corso dell'assemblea sono, tra gli altri, intervenuti
Sisinio Zito, Tonino Mundo, Domenico Pappaterra, Giacomo Mancini e
tutti hanno ribadito solidarieta' a Cesare Marini che aveva ritirato
la sua candidatura. ''Spetta - ha poi spiegato ai giornalisti Cesare
Marini, ancora visibilmente commosso dopo il suo intervento e con
le lacrime agli occhi - assumere una decisione. Noi siamo il partito
della liberta' e ci auguriamo che nel nuovo centrosinistra sia rispettato
il dissenso''. Molto critico il segretario regionale dello Sdi, Ercole
Nucera: ''Abbiamo preso atto - ha detto - che alcuni dirigenti dei
Ds hanno firmato la candidatura Loiero e c'e' una alleanza tra Ds
e Margherita. Noi non rinunceremo alla nostra battaglia all'interno
del centrosinistra per salvaguardare l'identita' socialista. Cio'
non significa rottura. Non diamo indicazione di voto ma non ci riconosciamo
nelle prospettive degli altri candidati presidenti''. Nel documento
che annuncia l' astensione i socialisti hanno comunque valutato ''positivamente''
l' assemblea dei grandi elettori che ha espresso ''un confronto politico
e programmatico di alto profilo''.
- Non si è fatta attendere la reazione del segretario Nazionale
dello SDI, Enrico Borselli
sulla decisione dei socialisti calabresi. ''Esprimo a Cesare Marini
la mia piena solidarieta' politica e personale. Marini costuisce una
risorsa preziosa da valorizzare e i socialisti in Calabria una forza
decisiva per vincere''. ''Come si stanno conducendo le cose - aggiunge
- puo' portare solo a una grave situazione di sofferenza che sara'
difficile superare. Con questo modo di agire si rischia alla fine
di raccogliere solo i cocci. Nell'interesse stesso della nostra coalizione,
non possiamo quindi considerare affatto chiuso il capitolo della Calabria''.
''Guardiamo con preoccupazione alla lacerazione che si sta verificando
in Campania - spiega Boselli - con l'annunciata candidatura di Mastella,
in competizione con Bassolino che e' sostenuto pienamente dallo SDI.
Noi ci limitiamo per ora a richiamare tutti i nostri alleati del centrosinistra
e in particolare quelli, con i quali abbiamo un rapporto politico
piu' stretto nella nascente federazione, a comportamenti piu' equilibrati
che sono essenziali per un'alleanza forte e larga.''
- Da corollario a Boselli la dichiarazione del socialista dello SDI,
Roberto Biscardini,
che ha dichiarato ''L'esclusione di Cesare Marini sta ha dimostrare
che c'è nel centrosinistra la pericolosa tendenza a ridurre
la coalizione ad una pura e semplice alleanza tra Ds e Margherita.
Bisogna evitare che la scelta di Loiero sia la premessa miope e di
potere che porti ad una spartizione di tutte le candidature regionali
tra Ds e Margherita, riducendo gli altri alleati della Federazione
riformista e dell'Alleanza a semplici comprimari. Marini aveva tutte
le carte in regola per garantire in Calabria una allargamento del
centrosinistra ad altre componenti dell'area laica e riformista e
per garantire un successo della coalizione''.
- Per Agazio Loiero
c’è grande soddisfazione. “nell’aver ottenuto
questo risultato. Lo dico perche' c' e' stata una grande partecipazione
e quindi e' piu' ricca la democrazia''. L’annuncio della scontata
elezione di Loiero è stata salutata da un grande applauso.
''Spesso - ha aggiunto Loiero - si pensa ad una Calabria che finisce
sulle pagine di cronaca per motivi non edificanti. C' e' invece una
Calabria positiva che vorrebbe togliersi di dosso questo grande fardello
che ci portiamo dietro: i giovani che non trovano lavoro, la criminalita'
organizzata''. ''Sotto questo aspetto - ha proseguito Loiero - l'
assemblea di oggi e' un grande segno di speranza. E' un buon viatico
per la prossima competizione elettorale. La gente e' rimasta qua dalle
9 di stamani perche' c' e' voglia di partecipare, di esserci, di impegnarsi,
di mettersi in gioco''. Loiero ha anche annunciato che si mettera'
subito al lavoro per ''arrivare ad aprile nel migliore dei modi e
vincere le elezioni regionali di primavera''. Per quanto riguarda
Unita' socialista che si e' astenuta dal voto, riconoscendo comunque
il valore dell' assemblea, Loiero ha sostenuto che ''da domani si
apre un grande confronto democratico, prima di tutti con i socialisti,
con i quali vogliamo aprire un costruttivo confronto, rispettando
le loro posizioni e trovando insieme un punto di incontro. Un compito
che spetta a me, ma che spetta anche a Marco Minniti e a tutta la
coalizione. Anche con l' Udeur pur riconoscendo che portava avanti
una legittima battaglia nazionale di riconoscimento di una candidatura
in una regione del sud, anche con questo partito bisogna da subito
valorizzare il senso di una alleanza che e' diventata ormai strategica''
-
Visibilmente soddisfatto anche il prof. Giovanni
Latorre (nella foto) accolto da Loiero sul palco a
braccia alzate: ''Sono molto soddisfatto di quello che e' stato il
mio risultato personale che, naturalmente, e' minoritario ma non cosi'
disprezzabile come, invece, avrebbe potuto essere. Partendo da 50
delegati (tanti erano i grandi elettori accreditati da Progetto Calabrie)
su quasi 2700 - ha aggiunto - ho avuto qualche voto in piu' e questo
ovviamente mi fa molto piacere. Tutti i partiti di centrosinistra
appoggiavano a priori Loiero ad esclusione di Rifondazione comunista
e dei socialisti che non hanno, pero', partecipato al voto''. ''Noi
partivamo - ha concluso Latorre - da una base di consenso molto minoritaria.
Questo e' un segno di apprezzamento al lavoro che abbiamo fatto che
sostanzialmente ci gratifica''.
- ''Oggi e' una bella giornata per la democrazia calabrese e per il
centrosinistra, una grande e straordinaria innovazione politica mai
prodotta in questa regione'': Marco
Minniti, portavoce della federazione dell' Ulivo calabrese,
aveva esaltato questa mattina con queste parole l ' assemblea dei
grandi elettori del centrosinistra calabrese di Lamezia Terme. ''Questa
assemblea - ha detto Minniti, accolto da una vera e propria ovazione
- e' un segnale per l' Italia intera. Occorre rendere permanente e
stabile questa assemblea e dare carattere vincolante al programma
il cui cuore e' quello dell' apertura di una fase costituente alla
regione''. Infine, l' invito al centrodestra calabrese: ''faccia come
noi nella scelta del candidato, ma io sono certo che non sara' cosi'.
Lo sceglieranno a Roma e lo indichera' Berlusconi''. Ad ascoltare
Minniti, in seconda fila, Agazio Loiero, il candidato eletto che esalta
l' assemblea di Lamezia. ''C'e' una voglia di partecipazione e di
esserci – ha detto ad inizio assemblea l' esponente della Margherita
- che sta venendo fuori. Qui c'e' un territorio che e' stato sempre
eterodiretto con scelte avviate a Roma e calate nel territorio. Per
la prima volta questo metodo si infrange e non e' cosa di poco conto.
Chiunque uscira' da qui eletto - ne sono certo e lo dico io che sono
candidato - sara' una battaglia comune per il centrosinistra. Io,
del resto, l' ho gia' dimostrato nel 2000, facendo il soldato accanto
a Nuccio Fava''.
- Ed infine il segretario regionale dei DS, Nicola
Adamo che ha evidenziato la sua scelta di aver proseguito
nel progetto proposto da Progetto Calabrie ''Abbiamo abbandonato -
ha detto Adamo - la via dell' autoreferenzialita'. Questa volta non
siamo la cenerentola d' Italia, siamo all' avanguardia e non ci dispiacerebbe
se il centrosinistra nazionale scegliesse questo metodo''. All' assemblea,
che e' stata presieduta dal presidente dell' ordine degli avvocati,
Pino Morabito, con la partecipazione anche di un cancelliere ed un
notaio, si partecipava dopo avere ritirato la delega per il voto e
avere anche versato un contributo per l' organizzazione di dieci euro.
Fin dalle prime ore della mattina centinaia di persone si sono, cosi',
ordinatamente messe in fila davanti agli appositi banchetti, per ritirare
gli accrediti. Poi tutti in sala ad ascoltare gli interventi sul programma
(approvato all' unanimita') e le presentazioni delle candidature.
Grandi assenti i componenti dell'Udeur che hanno
parlato per bocca del loro segreatrio Clemente
Mastella che da Napoli ha detto a chiare lettere,
riferendosi alla situazione calabrese che forzando la situazione si
perde ''Forzando le situazioni il centrosinistra, come e' avvenuto
nel 2000, rischia anche questa volta di perdere. Non si vince cambiando
nome al partito ha aggiunto Mastella entrando alla Mostra d'Oltremare
a Napoli dove concludera' oggi il congresso provinciale del partito
ma cercando una sostanziale unita' nel rispetto degli equilibri fra
tutti i partiti del centrosinistra, come del resto si e' deciso nellultimo
vertice con Romano Prodi. Forzature, egoismi di parte e accordi bilaterali
decreteranno la sconfitta della coalizione''.
I socilaisti leggono il documento di astensione alla
loro assemblea
Un momento del voto
Il Notaio che ha soprasseduto allo spoglio
Le urne portate in sala
Un momento dello spoglio
Gentile (FI)
“L’assemblea della GAD è precotta. Socialisti mortificati
28/11 ''L'assemblea della Gad e' precotta e andra' a diventare un
attivo regionale dei diesse, con i socialisti mortificati. Altro che
convention''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza
Italia Antonio Gentile, circa l'assemblea in corso a Lamezia Terme.
''Se questo e' un metodo innovativo - ha aggiunto - mi chiedo dove
sia l'arcaicita': e' stato tutto previsto da mesi, ma sono state generate
illusioni ai socialisti che hanno il dovere di difendere la loro dignita'.
Mentre la Gad o la Fed prepara le sceneggiate, noi pensiamo a fare:
abbiamo preparato un grande programma di respiro comunitario aderendo
all'appello dell'imprenditore Paolo Scarfoglio Ferrara per un quinquennio
dedicato al Mediterraneo, che veda Napoli, Bari, Cosenza, Catanzaro
e Reggio Calabria, unite da un percorso di crescita con il coinvolgimento
dei privati''. ''Sono queste le armi che ci servono - ha concluso
- per avere di nuovo la fiducia dall'elettorato e se la Cdl non agira'
di rimessa, vincera' le elezioni''.
Leone (FI) “La
CDL ha le carte in regola per vincere ancora in Calabria”
28/11 ''La Gad e' l'acronimo del gruppo autonomo diessino e mi sembra
che le giuste proteste dei socialisti lo confermino''. E' quanto sostiene
in una nota il capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia,
Gianfranco Leone. ''Potevano scegliere direttamente il candidato -
ha aggiunto - senza passare attraverso questa mortificazione per partiti
laici e per soggetti, come l'Udeur, che continuano ad essere considerati
marginali. La Cdl ha tutte le carte in regola per vincere ancora le
elezioni. Abbiamo fatto scendere di molto il tasso di disoccupazione,
abbiamo approntato riforme strutturali serie, siamo leader europei
in progetti straordinari come quello sulla valorizzazione delle montagne''.
''Ritengo serio - ha concluso Leone - il progetto lanciato a Napoli
dall'imprenditore Paolo Scarfoglio Ferrara e cioe' di costruire una
rete meridionale con l'obiettivo di un grande progetto comunitario
che veda presente anche il capitale privato''.
Mastella (Udeur):
“Dirò a Prodi che si fa fatica a stare assieme”
e annuncia la sua candidatura in Campania
28/11 ''Non e' possibile che, ovunque si scelga e comunque si scelga,
si finisce con il costruire epicentri che vanno in direzione diversa.
Domani incontrero' Prodi e gli diro' che si fa fatica a stare insieme''.
Accanto alla dichiarazione di ''disponibilita''' del leader dell'Udeur
Clemente Mastella, neocandidato alla presidenza della Regione Campania,
vecchi e nuovi risentimenti del ''balordo di Ceppaloni'' - cosi' si
e' autodefinito, intervenendo a Napoli al congresso provinciale del
partito. Ribadendo che la Gad senza l'Udeur non puo' vincere le elezioni,
il leader ha anche aggiunto:''Sul piano nazionale non metteremo mano
a una rottura: non ho mai rotto una storia che non era finita. Rispetteremo
l'alleanza, ma diciamo anche che l'imbonitore Berlusconi puo' vincere
di nuovo. E la coalizione di centrosinistra e' forte dove siamo forti
noi''. ''La Margherita che candida Agazio Loiero alle regionali in
Calabria, laddove la coalizione di centrosinistra pose un veto su
quel nome cinque anni fa, quando era esponente Udeur. E poi a che
servono le primarie?'', chiede, rivolgendosi alla platea entusiasta
dei fedelissimi. ''E' un metodo che nel mondo si usa solo in presenza
di due partiti, non quando ci sono in campo delle coalizioni - aggiunge
- in una citta' come Benevento ad esempio, dove da soli prendiamo
il 25%, quanto Margherita e Ds insieme, le primarie servono solo a
fregare me''. ''Credo che gli alleati non si comportino serenamente
con noi'', commenta, invitando la sua formazione politica ''a essere
piu' partito, a scendere in campo, per vedere se siamo accettati e
capire come viene accolto il nostro contributo''. Sullo sfondo e nel
discorso del segretario nazionale dell'Udeur, anche l'ultima ''beffa''
alla Provincia di Caserta, ''dove per ascoltare la coalizione che,
fra le due persone che avevo indicato, ha preferito Sandro De Franciscis,
come possibile candidato alle prossime provinciali, ho avuto un risultato
inaccettabile: uno ha scelto di uscire dal partito, e l'altro lo hanno
fatto fuori loro''. Un accenno anche all'alleanza con l'eurodeputato
Paolo Cirino Pomicino, oggi assente al congresso, alle scorse europee:
''Se il socialista Conte veniva abbracciato dalla coalizione, con
mio piacere perche' e' mio amico, Pomicino e' stato accolto con grande
diffidenza invece a Napoli''.
Il PdCI aderisce
allo sciopero del 30 contro la finanziaria
28/11 Il Pdci calabrese sara' il 30 novembre in tutte le piazze,
nei cortei, nelle assemblee, davanti alle scuole e ai cancelli delle
aziende per manifestare con i sindacati contro la finanziaria. ''Diciamo
basta - e' scritto in una nota del Pdci - alle politiche fallimentari,
inique e dannose del governo di centrodestra Berlusconi - Bossi -
Fini che danneggia gli interessi generali, che privilegia i ricchi
e le aree forti e che penalizza i settori piu' deboli della societa'.E'
giunto il momento di mettere in campo una nuova politica per ridare
fiducia e speranza ai giovani, ai lavoratori, alle donne ed ai disoccupati''.
''Rivendichiamo - sostiene il segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi - un altro modello di sviluppo fondato sulla coesione sociale,
sul confronto dialettico tra gli attori sociali, che tuteli le classi
meno abbienti, che sia rispettoso dell'ambiente e del territorio''.
Nuove nomine
di Pittelli (FI) in Calabria
28/11 Il coordinatore regionale di Forza Italia onorevole Giancarlo
Pittelli ha nominato Maurizio Vento responsabile del tesseramento
del partito e del coordinamento delle sezioni in vista dei prossimi
congressi di Forza Italia e Giuseppe Apostoliti responsabile amministrativo
di Forza Italia. ''L'intento - ha detto il coordinatore Pitteli -
e' quello di dare un organigramma organizzato e qualificato al partito
in vista della celebrazione dei congressi e dell'inizio della campagna
elettorale per le prossime elezioni regionali e le consultazioni per
il rinnovo dei consigli comunali''.
Assemblea GAD
in crisi. Nessuna accordo e tre candidature.
27/11 Il centrosinistra calabrese non ha superato le divisioni, per
cui,all'assemblea dei grandi elettori, in programma domani al Centro
Agroalimentare di Lamezia Terme, saranno tre i nomi che si contenderanno
la candidatura a Presidente della Regione Calabria, in occasione delle
elezioni di primavera. Sono candidati, infatti, l'on. Agazio Loiero
(vice presidente del gruppo Margherita alla Camera) e Casare Marini
, sen dello Sdi, in rappresentanza della federazione dell'Unita' socialista
e il canidato del movimento ''Progetto Calabrie'', Giovanni Latorre,
rettore dell'Universita' della Calabria. All'assemblea dei grandi
elettori (in tutto 2.300 in rappresentanza delle forze politiche,
dei movimenti e delle associazioni calabresi e degli enti locali)
restano, quindi, le divergenze, che nella riunione di oggi pomeriggio,
a Lamezia Terme, coordinata dal portavoce Marco Minniti, non si e'
riusciti a trovare un momento di sintesi e, quindi, puntare su un
unico candidato. Secondo quanto emerso nella riunione della Fed, i
Ds, che da tempo avevano rinunciato a presentare un proprio candidato,
non daranno indicazioni di voto, anche se c'e' chi all'interno dell'assemblea
punta a non creare rotture all'interno del centrosinistra, anche perche'
- e' stato detto - a poche ore dal voto, costituirebbe un danno difficilmente
ricomponibile. L'obiettivo - e' stato sottolineato - e' quello di
costruire e non di sfasciare, anche perche' l'assemblea di domani
e' legittima''.All'assemblea di domani, prevista per le ore 10, non
parteciperanno i rappresentanti di Popolari-Udeur, che con il commissario
regionale Antonio Borrello avevano gia' manifestato una serie di perplessita'
su metodi, procedure e contenuti e non parteciperà la UIL con
tutti i suoi iscritti. Duri i commenti degli interessati a cominciare
dall’ultimo arrivato, Prof. Giovanni Latorre che va giù
pesante con la candidatura che, ad occhio nudo, si sta spingendo da
più parti e cioè quella di Agazio Loiero, definendola
“Una candidatura che non va nel segno del rinnovamento”.
Gli fa eco Cesare Marini che in una lettera al portavoce della GAD
calabrese Marco Minniti denuncia un peso eccessivo dei partiti sull’assemblea
che determina un risultato già scontato, denunciando un “ignobile
gesto quello di iscrivere singolarmente i sindacalisti” ed evidenziando
la pressoché totale mancanza della società civile. A
queste osservazioni replicano i due segretari dei partiti accusati
da Mastella di monopolizzare la GAD e cioè il segretario regionale
dei DS, Nicola Adamo, che chiede una unità (ma su quali basi?)
del centrosinistra e il segretario regionale dei DL, Franco Bruno
che ha definito tutte e tre le candidature legittime e che comunque
sarà l’assemblea a misurare i candidati. Ma anche qui
è il cane che si morde la coda. Se l’assemblea già
presenta i vizi denunciati ieri da Castagna e oggi da Marini, quali
garanzie ci sono per la sua riuscita visto che sembra già definita
la sua scelta ancora prima di cominciare?
Latorre viene
candidato e afferma “Loiero non è il rinnovamento”
27/11 Progetto Calabrie ha annunciato la candidatura di Giovanni
Latorre, rettore dell' Universita' della Calabria, alla presidenza
della Giunta regionale. La decisione e' stata presa al termine di
una riunione tenutasi a Lamezia per decidere le modalita' della partecipazione
di Progetto Calabrie all' assemblea dei grandi elettori della Gad
in programma domani. Latorre domani illustrera' i contenuti del programma
con il quale presentarsi all' elettorato.
''Progetto Calabria ha deciso di presentare la mia candidatura in
vista dell' assemblea dei grandi elettori della Gad di domani dopo
che ha constatato che tra i partiti di maggioranza del centrosinistra
c' e' una convergenza chiara sul nome di Agazio Loiero, una candidatura
che a nostro parere non va nel segno del rinnovamento'' ha affermato
Giovanni Latorre, uno dei fondatori di Progetto Calabrie. ''La mia
candidatura - ha aggiunto Latorre - vuole dimostrare che c' e' una
parte del centrosinistra che propende, in maniera piu' incisiva, per
una svolta in Calabria nel senso del cambiamento, esigenza con cui
confligge chiaramente la candidatura di Loiero. Quello che accingiamo
a vivere, comunque, e' un confronto pienamente democratico che, una
volta chiuso, ci vedra' tutti uniti in una battaglia per un obiettivo
comune. L' importante e' che, in occasione dell' assemblea di domani,
ci sia un confronto democratico di idee. Un fatto che puo' servire
anche come metodo anche per altre regioni. Bisogna pensare, in sostanza,
ad una selezione democratica dei candidati che non sia soltanto frutto
di negoziazione dei partiti regionali e nazionali, ma sia anche il
prodotto della scelta dei cittadini''.
Cesare Marini:
“L’assemblea del GAD dominata dai partiti e manca la società
civile”
27/11 Per Unità Socialista, intanto, Cesare Marini resta il
candidato per la presidenza della Giunta regionale della Calabria.
In un comunicato si afferma che ''Unita' socialista, riunitasi dopo
l' assemblea della Federazione riformista dalla quale non sono emerse
risposte e soluzioni adeguate ai problemi posti dai socialisti, ribadisce
la candidatura alla presidenza della Regione del senatore Cesare Marini.
I socialisti, in sintonia con le aspettative dei calabresi, sosterranno
all' assemblea di domani dei Grandi elettori della Gad l' esigenza
di un progetto che rappresenti una reale svolta in Calabria sul piano
del rigore morale, del cambiamento e del rinnovamento''. A seguire
Cesare Marini ha espresso forti riserve sulla assemblea scrivendo
una missiva al portavoce della FED calabrese Marco Minniti. ''L' assemblea
che enfaticamente viene definita dei grandi elettori - scrive Marini
a Minniti - non assomiglia, nemmeno lontanamente, alle primarie ed
e' dominata dai dirigenti politici che, naturalmente, nella stragrande
maggioranza, saranno indirizzati dalle decisioni dei partiti di appartenenza''.
'' Se dietro all' esaltazione dell'assemblea dei calabresi si celasse
l' ingannevole espediente di giungere ad un risultato difficilmente
raggiungibile a Roma - aggiunge - commetteremmo la piu' infamante
azione: la colonizzazione della Calabria''. Marini conclude chiedendo
a Minniti e ai Ds di impegnarsi ''per il cambiamento''. ''La societa'
civile e' assente - aggiunge Marini nella lettera a Minniti - e la
quota riservata a Progetto Calabrie non modifica sostanzialmente gli
equilibri. Si sono usati del resto anche alcuni espedienti non nobili
come quello dell' iscrizione dei singoli sindacalisti per aggirare
il rifiuto di partecipazione delle tre confederazioni, motivato dall'
impedimento rappresentato dal rispetto dei principi di incompatibilita'
e di autonomia fatti propri dalle centrali sindacali''. ''Mi pare
- afferma ancora Marini - che si sia fatto di tutto per minare l'
autorevolezza dell' assemblea. Il punto, pero', non e' questo, ne'
mi interessa, in questa fase, stabilire se siano state rispettate
le regole di garanzia per raccogliere la libera determinazione dei
gruppi dirigenti. Oggi sono preoccupato per le scelte che dovremo
compiere, che vorrei fossero prese nell' esclusivo interesse dei cittadini
calabresi. E' indiscutibile che nove anni di governo del centrodestra
hanno fatto precipitare la Calabria all' ultimo posto tra le regioni
d' Italia, fanalino di coda dell' Europa, emblema di malgoverno e
di impotenza politica. I socialisti hanno accettato di buon grado
la proposta di affidarti il ruolo di portavoce perche' hanno creduto
in te. L' autonomia di scelta dei dirigenti calabresi non merita di
essere mortificata; se si e' liberi veramente le decisioni non possono
essere condizionate dagli equilibri romani. Altrimenti renderemo un
servizio al palazzo della capitale ma mortificheremo i calabresi.
La tradizione della sinistra democratica che ha fatto la storia della
regione e' oggi in grado di offrire soluzioni adeguate al problema
che abbiamo di fronte. La rinuncia del tuo partito ad assumere il
ruolo che gli viene delegato dal corpo elettorale non e' stato spiegato;
oggi, oltretutto liberi per quello che si dice, dagli equilibri nazionali,
diventa incomprensibile. I socialisti uniti hanno proposto la mia
candidatura in una visione di rinnovamento e in una logica non certo
spartitoria dell' alleanza. E' mia convinzione che il migliore candidato
e' quello sul quale convergono tutte le parti dell' alleanza. Per
questo motivo e nell' esclusivo interesse del centrosinistra ho avuto
modo di dirti in piu' di un' occasione che sarei stato pronto a mettermi
da parte per una soluzione unitaria che si caratterizzasse per l'
evidente significato di rappresentare il rinnovamento, la coerenza
e la solidita' morale. Il tradimento del voto degli elettori e' la
distruzione dell' essenza della democrazia rappresentativa. I cittadini
percepiscono con coerente sensitivita' l' errore imperdonabile di
fatti contrari alla fedelta' del mandato elettorale. Queste considerazioni
fanno comprendere quanto sia ineludibile il problema del rinnovamento
e il tuo partito, forza di maggioranza relativa, fara' bene ad interpretarlo
nella giusta direzione''.
Nicola Adamo
“Anche se non ci siamo messi d’accordo, l’assemblea
si fa”
27/11 ''Ci auguriamo che l' annuncio delle candidature di Marini
e Latorre possano essere momenti secondi per fare misurare su posizioni
avanzate tutte le forze e lavorare per l' unita'. Cosi' come ci auguriamo
che l' unita' sia un obiettivo da perseguire come Fed, che ha in campo
due candidature''. Lo ha detto, incontrando i giornalisti a Lamezia
Terme, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''A Marini ed
a Latorre - ha aggiunto Adamo - rivolgiamo comunque il nostro ringraziamento.
Questo dimostra che non ci siamo messi d' accordo e non ci siamo chiusi
in una stanza a decidere. In ogni caso, l' assemblea dei grandi elettori
che noi abbiamo proposto si fa. Abbiamo avanzato la proposta cui abbiamo
creduto e l' abbiamo perseguita fortemente. Abbiamo dovuto scontare
alcune resistenze perche' non tutti erano d' accordo nel centrosinistra
per fare l' assemblea dei grandi elettori. Lo stimolo e' venuto da
Progetto Calabrie, ma l' assemblea dei grandi elettori e' stata dei
Ds. L' assemblea di programma si presentava come un' assemblea non
vincolante. L' assemblea dei grandi elettori sara' invece qualcosa
di vincolante, sara' una scelta definitiva. I partiti, la coalizione,
la stessa Gad, a cominciare da quella nazionale, scelgono il candidato.
Duemilatrecento grandi elettori rappresentano una delle realta' politiche
del centrosinistra. Apprezziamo la richiesta venuta dalle associazioni.
Io mi auguro che dopo il 28 si possa approfonditamente valutare quella
domanda che va ben oltre le associazioni di tipo politico organizzativo''.
Adamo ha espresso anche ''apprezzamento per le rappresentanze sindacali
di base, che sono altra cosa dalle rappresentazioni unitarie. C' e'
un pezzo del mondo del lavoro che si schiera con il centrosinistra.
Il fatto che si faccia l' assemblea ci fa raggiungere un primo risultato.
Basti pensare all' adesione dei movimenti civici. Un dato importante
e' la forte innovazione. L' assemblea di per se' e' un atto fondativo
di una nuova idea della politica. L' organizzazione dei lavori di
domani non e' improvvisata. Saranno presenti anche un notaio ed un
cancelliere, che insieme al presidente della Commissione di garanzia
valuteranno l' andamento delle votazioni. Questa e' la prima credenziale
con cui il centrosinistra vuole presentarsi ai calabresi e dire che
vuole cambiare per davvero. Noi riteniamo che questa assemblea non
vada sciolta e che rimanga in maniera permanente e venga convocata
almeno una volta l' anno per verificare se il programma di governo
e' stato seguito. Noi non abbiamo mai abbandonato l' idea di perseguire
l' unita' del centrosinistra perche' soprattutto se vogliamo ottenere
di dare un governo di cambiamento alla Calabria dobbiamo perseguire
l' unita'. Per perseguire l' unita' abbiamo cercato di mettere insieme
tutta la nostra forza''. ''Un altro passo in avanti registrato - ha
detto ancora Adamo - e' che rispetto alla nostra insistenza c' e'
stato un significativo pronunciamento della Margherita a dare vita
ad una organizzazione unitaria in Calabria come lista di Uniti nell'
Ulivo. Dall' assemblea, nel momento in cui si concluderanno i lavori,
si uscira' con un solo candidato ci sara' quindi l' unita' perche'
e' questo l' impegno preso da chi ha chiesto di partecipare all' assemblea
dei grandi elettori. Invitiamo tutti a fare leva su questo''.
Bruno (DL) “Tutte
le posizioni della FED sono legittime. Se ci sono più candidature
non è un dramma”
27/11 “All' interno della Fed ci sono diverse posizioni, riguardo
i candidati da presentare per la presidenza della Giunta regionale,
tutte legittime e rispettabili rispetto alle quali e' in atto un confronto''.
Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, il segretario
regionale della Margherita, Franco Bruno. ''Il confronto - ha aggiunto
Bruno - riguarda in primo luogo le differenze. I tentativi per arrivare
ad un unico candidato li faremo fino a quando le persone dovranno
andare a votare, ma se ci saranno piu' candidati non ne faremo un
dramma''.
Ricordata dal
presidente dell’UCID, Ferro, la figura di Alcide De Gasperi
27/11 ''C' e' una grande attualita' oggi, nel pensiero e nell' operato
di Alcide De Gasperi: sono le idee e non il denaro a consentire il
cambiamento'': lo ha detto Giovanni Ferro, presidente nazionale dell'
Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid), intervenendo a Reggio
Calabria alla presentazione di un numero monografico della rivista
''Operare'' dedicato allo statista in occasione del cinquantesimo
anniversario della morte. ''In un' economia globalizzata - ha aggiunto
Ferro - dove lo spazio non e' piu' fondamentale e un bene e' prodotto
per soddisfare un bisogno, davanti alla sfida di due miliardi di cinesi
e di un miliardo di indiani che vogliono migliorare il loro reddito,
per noi imprenditori cattolici l' insegnamento di De Gasperi e' di
puntare sulle risorse del territorio, sulla nostra cultura, reinventare
lo sviluppo su nuove basi di solidarieta' e sussidarieta'''. Il numero
della rivista dell' associazione ''Operare'', presentato stamane,
e' stato realizzato con la collaborazione della figlia dello statista
Maria Romana De Gasperi e contiene, tra gli altri, articoli dei presidenti
del Senato Marcello Pera; della Camera Pier Ferdinando Casini; del
presidente della Fondazione De Gasperi, senatore Giulio Andreotti;
del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della congregazione dei
vescovi; di Franco Nobili, ex presidente dell' Iri; di Francesco Merloni
presidente Ucid e Ombretta Fumagalli Carulli.
Adamo (DS) “Assemblea
del GAD esperienza straordinaria senza precedenti”
27/11 L' assemblea dei grandi elettori che si riunisce domani a Lamezia
Terme ''e' un' esperienza straordinaria che non ha precedenti in Calabria
e nel Paese'': lo ha sostenuto Nicola Adamo, segretario regionale
dei Ds, secondo cui l' iniziativa ''e' diventata essa stessa fattore
costitutivo ed identitario del profilo di un nuovo centrosinistra''.
''Ai 2.300 'Grandi elettori' - afferma Adamo - il centrosinistra calabrese
affida il potere e la responsabilita' di decidere la designazione
del candidato alla presidenza della Giunta regionale e l' indirizzo
politico-programmatico per le elezioni della prossima primavera. Sono
uomini e donne in carne ed ossa chiamati a rappresentare i partiti,
le autonomie locali, le universita', i movimenti, le associazioni,
un variegato mondo di forze culturali, produttive e sindacali. Tra
di loro sono numerose le personalita'. Questa volta, in Calabria,
il cosiddetto 'tavolo' della coalizione ha ceduto la propria sovranita'.
Il centrosinistra va ben oltre se stesso e si configura come fortemente
plurale in un processo di contanimazione con espressioni tradizionalmente
distanti dalla politica''. ''Alla base dello svolgimento dell' assemblea
- prosegue Adamo - presiede un regolamento varato all' unanimita'
della Gad calabrese insieme alla rappresentanza della rete delle Associazioni.
I partiti sono rappresentati in quota minoritaria rispetto alla totalita'
della platea. Si decide per voto segreto: la proclamazione del candidato
presidente avviene al raggiungimento del quorum del 60% nel caso di
una unica proposta o della maggioranza assoluta dei voti espressi
in presenza di piu' candidature''. Per il segretario regionale dei
Ds, ''le decisioni che si assumono non potranno essere espressione
di rituali pratiche di mediazione verticistiche e politicistiche.
Si compie, cosi', un tentativo di innovazione, di riforma culturale
della pratica politica. E' la risposta ad una diffusa domanda di fiducia
a fronte di una caduta di credibilita' della massima istituzione regionale
generata da una disastrosa ed immorale azione di governo da parte
del centrodestra locale. Adesso - prosegue Adamo - dovra' vincere
la capacita' di sapersi misurare sul come indicare la via di uscita
ad una crisi sociale, economica, morale, istituzionale che la Calabria
abbia mai conosciuto. La sfida riguarda la possibilita' di aprire
un' altra fase storica del regionalismo. La specificita' di questa
crisi, i suoi gravi connotati sociali richiedono uno sforzo arduo
di governo. Sarebbe inimmaginabile compiere questo sforzo senza un
alto grado di coinvolgimento, di partecipazione, di responsabilita'
di settori considerevoli della societa' calabrese''. ''La Calabria
deve prendere coscienza di se' - sottolinea Adamo - essere consapevole
di saper 'chiedere' ma anche di dover 'dare' al sistema-Paese. Deve,
innanzitutto, saper camminare sulle proprie gambe e rappresentarsi
al Paese come una risorsa, una convenienza nazionale. Affonda prima
di tutto in questo convincimento la ragione di aver proposto e sostenuto
questa forma assembleare e partecipativa di massa per dare pieno mandato
agli uomini ed alle donne, alle idee di cui si faranno portatori per
candidarsi a governare questa Regione. Se a tutto cio' dovesse aggiungersi
il fatto che da questa esperienza se ne traggano, nel dibattito politico
interno al centrosinistra nazionale, sufficienti indicazioni per far
assurgere i nostri Grandi elettori a modello da esportare per compiere
le scelte in altre Regioni o, addirittura, per sostituire il metodo
delle primarie per la indicazione della premiership di Romano Prodi,
avremmo motivo per esserne ancora piu' orgogliosi. Potra' essere questo
l' orgoglio di una calabresita' che non e' piu' disvalore ma fattore
d' identita' positiva''.
Inizia domenica
a Lamezia il comitato regionale del Nuovo Psi
27/11 Saranno avviati domani, nel corso di una riunione del Comitato
regionale del Nuovo Psi, che si terra' a Lamezia Terme, i lavori organizzativi
in preparazione del Congresso regionale programmato per il prossimo
mese di dicembre. ''Inizia - ha detto Leopoldo Chieffallo, segretario
regionale del Nuovo Psi - la delicata fase di dibattito interno al
partito per la valutazione della situazione politica regionale. Sono
infatti sotto verifica questioni di importanza fondamentale quali
la tenuta politica della maggioranza di centrodestra, i temi politico-programmatici
posti sul tappeto dai socialisti, la discussione circa l' individuazione
della figura del candidato a presidente che dovra' guidare la compagine
di centrodestra''. ''Sara' proprio dalla soluzione di tali problematiche
- ha aggiunto Chieffallo - che dovra' scaturire un percorso politico
chiaro e condotto nell' esclusivo interesse della Regione, sul quale
si fondera' l' azione politica del Nuovo Psi''.
Pichierri (UDC)
“Il centrodestra necessita dei valori del popolarismo democratico
e liberale”
27/11 ''Nessuno puo' immaginare che il centrodestra possa vivere
la sua stagione politica senza il protagonismo dei grandi valori del
popolarismo democratico e liberale di cui, oggi, nel sistema politico
e istituzionale del paese, e' garante Marco Follini''. Lo ha detto
il consigliere nazionale dell' Udc Franco Pichierri. Pichierri e'
intervenuto sulle risultanze del Consiglio nazionale del partito in
un convegno promosso dall' associazione culturale ''Polo Sud Calabria''.
''Chi pensa - ha sostenuto il consigliere nazionale del partito -
che l' Udc, sia una forza disposta a subire linee, programmi e scelte,
commette due gravi errori: non tiene conto dell' ancoraggio che il
partito ha nella societa' italiana e nella storia repubblicana e democratica
del paese e dimentica o, fa finta di farlo, che questa forza politica
e' stata e continua ad essere il contenitore ideale delle istanze
popolari e cristiane della nostra societa', motore trainante, quindi,
di quella straordinaria intuizione vincente guidata da Silvio Berlusconi.
Oggi, cosi' come e' stato ribadito nel corso dei lavori del Consiglio
nazionale, Casini e Follini, rappresentano l' unica risorsa utilizzabile
per far rivincere il centrodestra in Italia. Senza la loro lungimiranza
e attenta azione politica, il premier sarebbe, mutuando dal gergo
calcistico, come un fuoriclasse in una squadra di brocchi''. ''Stupisce
- ha aggiunto Pichierri facendo riferimento alla situazione regionale
- che qualcuno in Calabria, continui a proporre una vecchia e stantia
impostazione per il prossimo rinnovo della massima assise regionale,
proponendo, tra l' altro, una girandola di nominativi di ipotetici
candidati, confondendo, sfilacciando e mortificando la coalizione.
Quella stessa coalizione portata alla vittoria da un candidato straordinario
che, oggi, viene utilizzato e vilipeso''.
Tommasi “Il
No al Ponte è un punto fondamentale della GAD”
27/11 Dichiarazione del responsabile nazionale degli Enti Locali
dei Verdi, Diego Tommasi. “Il Programma elaborato dalla GAD
è la sintesi progettuale per la costruzione di una nuova Regione.
Le proposte già enunciate all’Assemblea dei Verdi calabresi
sono state recepite dall’intera coalizione. Temi come l’energia,
la valorizzazione del territorio, la battaglia per la legalità
ambientale sono diventati punti fondamentali delle linee programmate
tracciate dalla GAD. Sul nodo infrastrutture, i Verdi non fanno passi
indietro in nome di una battaglia ambientale che sottende ideologicamente
l’azione politica del partiti: sicuramente non sono disposti
a vendere una questione così importante per il futuro della
Calabria in cambio di poltrone alle quali abbiamo sempre contrapposto
la nostra cultura, la nostra linearità morale e la nostra specificità.
Altri devono fare esame di coscienza: non solo i politici ma anche
chi della politica se ne dovrebbe occupare in forma neutrale e non
faziosa. Il No al Ponte è un punto fondamentale del programma
della Gad. I Verdi continueranno a portare avanti programmi politici
che pongono al centro dell’azione la costruzione di infrastrutture
utili per la nostra Regione”.
Rizza (AN) :
“La riduzione delle tasse, un provvedimento storico”
27/11 “Con la riduzione delle tasse il Governo, grazie all’impegno
decisivo di Alleanza Nazionale e del suo presidente Gianfranco Fini,
mette a segno un provvedimento storico che alleggerisce le tasche
dei cittadini da una pressione fiscale insostenibile”. E’
quanto ha dichiarato il presidente provinciale di Alleanza Nazionale
di Crotone, on. Domenico Rizza, subito dopo aver appreso dell'approvazione
del maxiemendamento alla finanziaria. “Questo dimostra –
ha spiegato Rizza – che il Governo nella sua azione politica
è nella direzione giusta e mantiene gli impegni, malgrado la
congiuntura economica negativa determinata dall’11 settembre,
dall’avvento dell’euro e dalla lotta al terrorismo”.
“Con questa riforma si centra un obiettivo da Alleanza Nazionale
sempre auspicato: le tre aliquote differenziate, l’innalzamento
della no tax area a 14.000 euro e l’introduzione del contributo
di solidarietà del 4 percento andranno a ridurre il divario
esistente tra redditi medio bassi e quelli alti”. “Dunque,
la riduzione delle tasse - ha sottolineato Rizza - non è più
uno slogan, “ma rappresenta una svolta epocale, un fatto di
straordinaria concretezza come concreto si è rivelato l’aumento
delle pensioni minime. E questo avviene senza toccare le risorse destinate
al Sud e, quel che più conta, senza tagli indiscriminati come
invece paventano gli avversari che hanno sempre predicato queste riforme
senza mai realizzarle”. “La difesa delle famiglie, dei
ceti medio-bassi, delle Pmi – prosegue il vicepresidente dell’assemblea
regionale - sono sempre stati per Alleanza Nazionale un punto centrale
della sua azione politica, e questa riforma combacia coi principi
politici e sociali di un partito che si è sempre ispirato all’equità
fiscale”. “Per una regione come la Calabria, - conclude
Domenico Rizza - ma soprattutto per Crotone e la sua provincia, il
taglio delle tasse può tradursi in maggiore opportunità
di sviluppo e di un maggiore risparmio per le famiglie”.
Mastella (Udeur)
“Senza candidato alle regionali correremo da soli”
27/11 Clemente Mastella conferma in un'intervista al GR 3 che qualora
il suo partito non ottenesse un candidato governatore alle prossime
regionali, correrebbe da solo al centro. Qualora non le dessero nessun
candidato alle presidenze delle regionali, la Margherita rivendica
la Calabria, lei lascera' l'Ulivo? ''Noi correremo da soli al centro.
Confermo questa mia opinione, spero che ci sia un buon senso politico
e ci sia questo rispetto per quanto riguarda la nostra posizione politica.
Non e' una richiesta esorbitante ne' stravagante, ne' una forma di
accattonaggio politico. Laddove non ci fosse il corrispettivo, evidentemente
ognuno va per la sua strada''. Nel centrosinistra, lo dicono oggi
il rutelliano Franceschini e anche Bertinotti, il dibattito e' sul
nome dell'alleanza, ma Prodi tace su contenuti e programmi. ''Mi pare
un po' sconclusionata l'idea per cui ci vediamo la prima volta dandoci
un nome e un cognome, e poi ci rivediamo lunedi' togliendo il nome
e anche il cognome. Francamente credo che gli italiani si aspettino
da noi cose completamente diverse: il che fare, a fronte di questa
insensatezza da parte della maggioranza''
Heidi Giuliani
“Dobbiamo proteggere chi ha il coraggio di esprimere il dissenso,
così come ha fatto mio figlio Carlo”
26/11
''Dobbiamo proteggere questi ragazzi, accusati di aver cercato di
sovvertire lo Stato solo perche' hanno avuto il coraggio di esprimere
il dissenso come ha fatto mio figlio Carlo''. Cosi' Heidi Giuliani,
madre di Carlo, il ragazzo morto a Genova durante il G8 esprime da
Napoli l' adesione all'iniziativa che si terra' domani a Cosenza per
protestare contro il processo a carico di 13 esponenti del movimento
''Sud Ribelle'' che avra' inizio il prossimo 2 dicembre. Heidi Giuliani
ha parlato oggi a Napoli proprio a quei giovani che domani partiranno
per la citta' calabrese con un treno speciale. Oltre ad Heidi Giuliani
all'incontro, che si e' svolto in un cinema napoletano, hanno preso
parte anche don Vitaliano Della Sala, Francesco Caruso, leader dei
disobbedienti campani e i rappresentanti della rete no global della
Campania. Tra i tredici imputati figurano anche Francesco Caruso e
Luca Casarini. ''Se soltanto uno di loro verra' condannato - ha detto
la madre di Carlo Giuliani - saremo condannati tutti. Ci stanno togliendo
anche il diritto di pensare: io, per esempio, non ho ancora saputo
come e' morto mio figlio e tutta la vicenda del G8 di Genova, di tre
anni fa, e' ancora avvolta nel mistero''.
I consiglieri
della CDL in provincia “Rappresentati da Loiero, una componente
di destra che comanda l’Ulivo”
26/11 ''L' on. Agazio Loiero e' stato nostro deputato ed e' il nostro
candidato per la conferenza programmatica''. E' quanto sostengono
in una nota i capigruppo di An, Fi e Udc alla Provincia, Pasqualina
Straface, Mario Giordano e Natale Zanfini. ''Siamo certi - hanno aggiunto
- che Marilina Indrieri, eletta con il Polo nel '95, Nicodemo Filippelli,
idem, Tonino Perrelli, che diceva di essere 'alternativo alla sinistra',
Geppino Camo, deputato del Polo nel 96, e tanti altri ribaltonisti
terranno alta la nostra bandiera. Ci chiediamo come possano mai sentirsi
rappresentati gli elettori di centrosinistra da persone che hanno
compiuto questi salti della quaglia''. ''Per questo - concludono Straface,
Giordano e Zanfini - ci riteniamo rappresentati domenica prossima:
c' e' una componente di destra che comanda l' Ulivo''.
Stabilito il
programma dei lavori dell’assemblea della GAD a Lamezia
26/11 La Commissione di garanzia costituita in vista dell' assemblea
dei grandi elettori che domenica designera' programma e candidato
del centrosinistra per la presidenza della Regione Calabria ha approvato
stasera, all' unanimita', il programma dei lavori. L' incontro si
aprira' alle 10 con la presentazione dell' assemblea da parte di Marco
Minniti. Alle 10.20 sara' illustrata la bozza programmatica, mentre
alle 10.30 iniziera' il dibattito. Alle 12 scade il termine per la
presentazione di eventuali integrazioni programmatiche, mentre alle
13 scade il termine per la presentazione delle proposte di candidature
alla presidenza della Giunta regionale. Per le 14 e' previsto il voto
palese sul programma, mentre alle 14.15 e' fissata la presentazione
dei candidati. Alle 15 e' fissato l' inizio delle operazioni di voto,
con l' apertura dei seggi per il voto segreto. Le operazioni si concluderanno
alle 18 con conseguente scrutinio e proclamazione del candidato. Infine,
sulle operazioni di voto dell' assemblea dei grandi elettori vigileranno,
oltre al presidente della Commissione di garanzia, anche un cancelliere
ed un notaio. La decisione e' stata presa stasera dalla Commissione
di garanzia costituita in vista dell' assemblea. Le operazioni di
voto, dunque, saranno presiedute dallo stesso presidente della Commissione,
avv. Pino Morabito, presidente dell' Unione degli ordini forensi della
Calabria, coadiuvato da un cancelliere, Valdo Vercillo, e dal notaio
Rocco Guglielmo.
Agnoletto: “A
Cosenza c’è il tentativo di costruire un processo politico”
26/11 ''A Cosenza il tentativo e' quello di costruire un processo
politico contro le lotte del Movimento, di riscrivere la storia del
marzo 2001 a Napoli e delle giornate di luglio a Genova, cercando
di trasformare le vittime della feroce repressione poliziesca in presunti
cospiratori''. E' quanto sostiene Vittorio Agnoletto, parlamentare
europeo del Gruppo della Sinistra Unita, in una lettera inviata agli
imputati del processo che iniziera' il 2 dicembre. ''Quel teorema
di falsita' - ha aggiunto - che non riuscirono a realizzare tre anni
fa contro il Gsf, cercano di applicarlo oggi alla Rete Sud Ribelle.
Ma oggi come ieri saranno sconfitti, oltre che dalla evidenza dei
fatti, dalla forza e dalla consapevolezza di tutto il Movimento. Purtroppo
non potro' essere con voi domani 27 novembre a Cosenza. Mi trovo infatti
in Kurdistan con una missione del Gue, il gruppo della sinistra europea,
per incontrare la societa' civile, i partiti e le associazioni che
si battono per il rispetto dei diritti umani''. ''L' obiettivo - ha
proseguito Agnoletto - e' quello di porre al centro dell' attuale
dibattito sull' avvio delle trattative per l' ingresso della Turchia
nell' Unione Europea il riconoscimento del popolo curdo e di supportare
la costruzione di una realta' democratica in un Paese dove ancora
oggi esiste uno stato fortemente condizionato dal potere militare
e dalla violenza dei corpi speciali dell' esercito''. ''Nonostante
le distanze geografiche - ha concluso - e la diversita' dei contesti
storici, c' e' un filo rosso che unisce chi a Cosenza come nel Kurdistan
sta lottando per la giustizia e contro ogni forma di dominio''.
I SinCobas solidali
con i 13 imputati del processo NoGlobal di Cosenza
26/11 Solidarieta' ai 13 imputati nel processo agli aderenti del
movimento Sud Ribelle e' espressa dal SinCobas che partecipera' alla
manifestazione di domani a Cosenza. ''Quel processo - e' scritto in
una nota - non ha nulla a che vedere con l' applicazione della giustizia,
ma rappresenta un' operazione politica nel vero senso della parola.
I 'reati' contestati sono di opinione e le 'prove' su cui si basa
l' accusa sono fabbricate su un teorema tutto politico. Anzi, tutto
l' iter che porta al processo del 2 dicembre e' lastricato di stranezze
e ombre, a partire dal fatto che un processo che riguarda i fatti
di Genova del 2001 sia approdato alla lontana Cosenza. Le 'colpe'
dei tredici imputati sono le stesse di tutti quelli che avevano organizzato
le mobilitazioni di Napoli e Genova del 2001, sono le stesse colpe
delle centinaia di migliaia di uomini e donne che in quell' anno avevano
realizzato l' atto costituente di un movimento che da allora e' cresciuto
e si e' allargato. La loro e la nostra colpa e' quella di aver detto
no, di aver disobbedito ai signori del liberismo e della guerra e
di aver aperto le porte alla possibilita' di un altro mondo possibile''.
''Sul banco degli accusati di questo processo - e' aggiunto nella
nota - cosi' come di qualche procedimento genovese, stanno seduti
i movimenti che in questi anni hanno attraversato l' Italia. La posta
in gioco e' la riscrittura della storia, di Napoli, di Genova e di
questi anni, e l' assoluzione politica dei responsabili dell' omicidio
di Carlo e della micidiale repressione di Genova, che tuttora siedono
ai banchi del governo e ai vertici delle forze dell' ordine. In altre
parole, la posta in gioco e' il futuro. Siamo tutti imputati e sovversivi
e per questo torniamo a Cosenza dopo due anni. Per chiedere l' immediato
annullamento di questo processo politico, la cancellazione dei reati
d' opinione e ribadire il diritto di potersi opporre liberamente al
potere costituito''. Il SinCobas sara' presente alla manifestazione
di domani sabato e partecipera' in rappresentanza della Segreteria
nazionale Luciano Muhlbauer.
Tommasi (Verdi)
si augura che l’Udeur torni sui propri passi
26/11 ''L'assemblea dei grandi elettori e' un momento molto importante
per la politica calabrese e nazionale''. Lo afferma in una nota il
capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale della Calabria, Diego
Tommasi, commentando le dichiarazioni del segretario nazionale dell'Udeur,
Clemente Mastella, che aveva definito l'assemblea dei grandi elettori
di domenica prossima, nel corso della quale verra' indicato il candidato
del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale della Calabria,
''un imbroglio politico''. ''Gli sforzi compiuti dalla Gad calabrese-commenta
Tommasi- ci hanno permesso di avviare uno strumento di alto coinvolgimento
di forze politiche, rappresentanze istituzionali e una percentuale
considerevole di societa' calabresi che rappresentano un reale spaccato
degli elettori del centrosinistra''. Tommasi ritiene che ''le preoccupazioni
dell'Udeur non possano essere accettate dai Verdi'', e si augura che
''gli amici dell'Udeur, alla luce della grande trasparenza che sta
caratterizzando il corso assembleare, rivedano le proprie posizioni
e domenica contribuiscano con la loro partecipazione alla realizzazione
di un programma condiviso e unitario per la vittoria alle prossime
elezioni regionali del centrosinistra''.
Mastella “L’assemblea
del 28 dei grandi elettori, un broglio politico”
26/11 "Non posso che condividere la posizione espressa da Armando
Veneto, designato dal nostro partito candidato del centro-sinistra
alla presidenza della regione Calabria e costretto a ritirare la propria
disponibilita' per la totale chiusura ad ogni confronto dei due maggiori
partiti del centro-sinistra". Lo ha dichiarato il segretario
politico Clemente Mastella osservando che "ancora una volta si
e' preferito invece decidere sulla base di accordi preferenziali che
escludono le forze politiche minori, non tenendo in alcuna considerazione
il metodo da noi reiteratamente suggerito di una previa definizione
di rapporti di correttezza e di equilibrio tra alleati insieme alla
individuazione di un programma di governo che contenesse anche le
idee fondamentali dei Popolari-Udeur, come del resto era stato deciso
nel vertice di Prodi con i segretari del centro-sinistra". "L'assemblea
dei grandi elettori che si pretende di realizzare domenica prossima
a Lamezia Terme, e' un broglio politico,una edizione - sottolinea
Mastella - riveduta e corretta della pretesa di predominio dei due
partiti maggiori. Tutto questo non incide solo sulla dignita' dei
Popolari-Udeur ma costituisce la peggiore partenza di un tentativo
che avrebbe dovuto invece innovare classe politica e metodi, a partire
dalla Calabria. Ed e' proprio questo il punto di totale condivisione
con la posizione espressa da Armando Veneto al quale riconfermiamo
stima, amicizia e riconoscenza per la disponibilita' data ad una battaglia
di liberta' e di democrazia. A quegli alleati che in questi mesi si
stanno distinguendo per pretese egemoniche all'interno della coalizione
- conclude Mastella – vogliamo ricordare che, forzando le situazioni
e rompendo l'unita' di tutto il centro-sinistra, difficilmente sara'
possibile vincere'"
Magarò
(PSE): “La coalizione vince se ha il rispetto di ogni singola
componente”
26/11 Salvatore Magarò, coordinatore provinciale del Pse-Lista
Mancini all'indomani della riunione tra i responsabili provinciali
dei partiti e dei movimenti della Grande Alleanza Democratica, ha
rilasciato la seguente dichiarazione:"Apprezziamo gli intenti
unitari che hanno spinto il segretario provinciale della Margherita
a promuovere la positiva riunione della Grande Alleanza Democratica
della provincia di Cosenza. Constatiamo con soddisfazione il fatto
che tutti i partiti abbiano condannato e con convinzione abbiano preso
le distanze dalle ripetute esclusioni comminate ai danni dei socialisti
al governo della provincia ed in altre importanti istituzioni. La
nostra coalizione vince se ha la capacità di valorizzare ogni
sua singola componente rispettandone la storia, le idee ed il radicamento
sul territorio. Purtroppo in questi mesi chi ha importanti responsabilità
istituzionali ha perseguito linee opposte che oggi tutti i partiti
della coalizione, dimostrano di non approvare. Sarà pertanto
auspicabile che nel momento in cui si lavora per definire una candidatura
unitaria e riconosciuta alla guida della regione Calabria al contempo
si sappia ricomporre un quadro unitario e rispettoso di tutti all'interno
dell'istituzione provinciale".
Il PSE indica
i rappresentanti per l’assemblea della GAD. “Finalmente
scelte non imposte da Roma”
26/11 La Segreteria del Pse-Lista Mancini ha indicato i delegati
che parteciperanno all'Assemblea dei Grandi Elettori di domenica prossima.
I rappresentanti del movimento socialista, nel numero di 69, sono
stati indicati tra gli amministratori locali e i dirigenti di tutta
la regione. Al termine della riunione i delegati hanno approvato il
seguente documento: “La grande assemblea di domenica prossima
rappresenta un momento innovativo e certamente positivo nella vita
democratica della Calabria. Per la prima volta le scelte non saranno
imposte da Roma ma nasceranno dall'indicazione di una platea che ambisce
a rappresentare il campo del centrosinistra. E' motivo di orgoglio
per i socialisti essere stati parte propulsiva nell'avvio di un nuovo
modello decisionale al quale tutti i partiti devono avvicinarsi, favorendo
scelte trasparenti. Ad oggi aree importanti della coalizione hanno
fornito indicazioni degne e rispettabili, ma purtroppo manca ancora
di conoscere l'indicazione del partito di maggioranza relativa che
non può attardarsi nel comunicare le proprie argomentazioni.
Il risultato che uscirà dall'assemblea dovrà essere
rispettato e condiviso da tutte le componenti. Il nostro auspicio
è che si arrivi all'indicazione di una personalità riconosciuta
che consenta di superare le divisioni e che possa rappresentare la
volontà dei calabresi di aprire una fase improntata al cambiamento
profondo rispetto agli anni del governo della destra. In queste ore
ci impegneremo insieme alle altre componenti di Unità Socialista
a favorire le scelte più unitarie e condivise mettendo ai margini
coloro che, con le incomprensibili esclusioni che hanno decretato
all'interno di importanti istituzioni, lavorano per dividere e per
indebolire la coalizione.
I Giovani Comunisti
partecipano al corteo dei NoGlobal di Cosenza
26/11 Anche i Giovani comunisti parteciperanno al corteo di domani
a Cosenza contro la repressione. ''C' e' un doppio filo - ha detto
il coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti, Michele De Palma
- che collega l'assurdita' e l'intento evidentemente persecutorio
dell'inchiesta contro 13 attivisti del movimento, e la strategia che
oggi viene riproposta con la nuova ondata repressiva che colpisce
chi occupa le scuole contro la riforma Moratti, chi occupa gli stabili
sfitti per il diritto alla casa, chi manifesta per il diritto al lavoro
o contro il carovita.Il Governo di fronte alla crisi sociale ed economica
non ha piu' scorciatoie: dovrebbe dimettersi''. ''Fare passare per
questioni di ordine pubblico - ha concluso - l'insorgenza delle nuove
questioni sociali e' irresponsabile e pericoloso per la democrazia,
il confronto e la liberta' delle idee''.
Tripodi: “Il
Pdci, all’assemblea GAD, sosterrà la candidatura Loiero”
26/11 Il Pdci sosterra' la candidatura di Agazio Loiero in occasione
dell' assemblea dei grandi elettori che domenica dovra' indicare il
nome del candidato presidente del centrosinistra alla Presidenza della
Regione. A renderlo noto e' stato oggi il segretario regionale del
Pdci e consigliere regionale, Michelangelo Tripodi, nel corso di un
incontro con i giornalisti per la presentazione di una iniziativa
programmata per il prossimo 4 dicembre a Reggio Calabria con il segretario
nazionale Oliviero Diliberto. Tripodi, infatti, ha reso noto ''di
avere indicato come nostro orientamento ai circa cento grandi elettori
del Pdci che parteciperanno domenica a Lamezia Terme alla scelta del
candidato, di appoggiare la candidatura a presidente dell' on. Agazio
Loiero''. Il segretario regionale del Pdci, ha anche affermato che
''l'Udeur, con il suo commissario regionale, Antonio Borrello, ha
partecipato la notte scorsa alla riunione dei dirigenti regionali
del centrosinistra convocati a Lamezia Terme, nel corso della quale
e' stata ribadita e sancita la permanenza a pieno titolo nel centrosinistra
dell' Udeur la cui rappresentanza partecipera' comunque all' Assemblea
intervenendo soltanto alla prima sezione dei lavori, quelli cioe'
riservati alla discussione sul programma, e confermando la propria
astensione, invece, dall' elezione per la scelta del candidato a presidente
della Regione del centrosinistra''. ''L' Assemblea di domenica - ha
sostenuto Tripodi - e' un grande evento democratico, nuovo, che il
centrosinistra puo' sperimentare anche in altre regioni e per altri
livelli istituzionali. L' unita' per il centrosinistra e' fondamentale:
si e' discusso tanto, ma da domenica prossima, ognuno di noi dovra'
lavorare per conseguire l' obiettivo comune, cioe' sconfiggere il
centrodestra e le sue politiche che hanno portato quasi il 50% delle
famiglie calabresi nella poverta'''. Una delegazione del Pdci, guidata
dallo stesso segretario regionale Tripodi, ha anche avuto un incontro,
a Lamezia Terme, con l' on. Loiero. Il deputato della Margherita,
nel corso dell' incontro, secondo quanto informa una nota del Pdci,
''si e' soffermato su alcuni temi che saranno fondamentali per costruire
la nuova Regione nel segno di un profondo cambiamento e di una svolta
radicale attesa dai calabresi dopo quasi 10 anni di malgoverno del
centrodestra. Dopo un ampio e approfondito confronto su tutti i punti
programmatici esposti dal Pdci, in un clima di grande cordialita',
Loiero ha espresso apprezzamento sul progetto elaborato dal Pdci e
ha dichiarato di considerare positivamente i 18 punti programmatici
illustrati nel corso dell' incontro, che sono gia' all' attenzione
della 'Commissione programma. I rappresentanti del Pdci hanno giudicato
proficuo e utile l' incontro, che ha consentito di avere un quadro
piu' completo del progetto politico cui si ispira l' on. Loiero''.
Secondo quanto e' detto nella nota, ''i Comunisti italiani auspicano
che l' assemblea dei Grandi elettori di domenica, diversamente dal
passato, possa consolidare l' unita' e la compattezza del centrosinistra
quale condizione necessaria per una vittoria che risponda alle speranze
e alle attese del popolo calabrese''.
La Mussolini
domani a Cosenza
26/11 L' onorevole Alessandra Mussolini sara' domani in Calabria
per una serie di incontri politici. A Lamezia Terme alle ore 12.30
partecipera' ad un incontro con i dirigenti locali di Alternativa
Sociale presso il Grand Hotel Lamezia. Nel corso dell'incontro sara'
definito il programma per le prossime elezioni regionali. La Mussolini
sara' poi alle 17 a Cosenza e successivamente a Crotone dove partecipera'
al convegno-dibattito sul tema ''Fecondazione Medicalmente Assistita
- Legge n. 40/04 - Profili etici, scientifici, giudici'' organizzato
dalla locale sezione dei Lions Club.
Il movimento
Albanuova-sviluppo Mendicino partecipa all’Assemblea della GAD
26/11 Albanuova-Partecipazione e Sviluppo per Mendicino sara' presente
all'assemblea dei grandi elettori convocata dalla Gad calabrese per
domenica prossima per indicare il candidato presidente alla Presidenza
della Regione per il centrosinistra. Sara' Nicola Sicoli, segretario
del movimento, gia' candidato alle elezioni provinciali scorse nelle
fila di Italia dei Valori, a rappresentare Albanuova in seno all'assemblea.
''Albanuova - e' scritto in un comunicato - non si e' fatta sfuggire
questa grande opportunita' di partecipare ad un evento che esalta
il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali sul programma
e sul candidato alla presidenza della regione''.
Sedici senatori
del centrosinistra aderiscono al corteo Noglobal di Cosenza
26/11 ''Tutte le associazioni, i sindacati, le forze politiche che
proclamarono allora Cosenza ''citta' aperta'', saranno di nuovo in
piazza il prossimo 27 novembre per una grande dimostrazione di solidarieta'''.
E' quanto sostengono in una nota un gruppo di senatori del centrosinistra
che hanno sottoscritto un appello. L'iniziativa e' stata promossa
da Antonio Iovene (Ds), Gigi Malabarba (Prc) e Francesco Martone (Verdi)
ed hanno aderito altri tredici senatori. ''Il 2 dicembre - aggiungono
- comincera' a Cosenza il processo contro 13 attivisti del movimento
no global, accusati di aver costituito un'associazione sovversiva
per il ruolo assunto in occasione dei controvertici di Napoli e Genova
nel 2001. Grazie all'enorme mobilitazione popolare contro le pretestuosita'
del teorema accusativo, che porto' centomila persone in piazza a Cosenza,
gli accusati tratti in arresto pochi giorni dopo il Social Forum Europeo
di Firenze del 2002, furono scarcerati''. ''Noi aderiamo - hanno concluso
- e facciamo appello alla partecipazione a questa manifestazione per
denunciare come proprio in occasione di quei vertici vi fu semmai
una vera e propria sospensione dello stato di diritto con forme di
repressione inaccettabili da parte delle forze dell'ordine e nessuna
operazione di ''cospirazione'' da parte dei movimenti che vi parteciparono''.
Perrelli (Liberaldemocratici)
“Il 28 si scrive una nuova pagina della storia di una martoriata
Calabria”
26/11 ''Tutta l' Italia guardera' con attenzione alla Calabria e
la Calabria non dovra' deludere le aspettative e le speranze di tanti
calabresi che vogliono che il 28 si scriva una pagina nuova nella
storia di questa terra martoriata ed oppressa e si avvii il vero cambiamento''.
A sostenerlo e' stato Tonino Perrelli, coordinatore regionale del
partito dei Liberaldemocratici, in relazione all' assemblea dei grandi
elettori che domenica dovra' scegliere il candidato del centrosinistra
alla Presidenza della Regione Calabria. ''La Calabria - ha aggiunto
Perrelli - si riconferma laboratorio politico ed il Patto-Partito
dei liberaldemocratici e' in prima linea, come sempre, al fianco del
candidato che guidera' le istanze dei calabresi, che conosce la gente
e sa ascoltare i problemi. Il tempo gioca non a favore di chi ha,
ma di chi e'. Il nostro sforzo e' per spostare l' obiettivo della
dimensione del potere di parte a quella del bene comune. Il nostro
e' un progetto che vogliamo costruire con la gente e per la gente,
aperto, franco, libero, perfettibile e mutabile: e' un progetto d'
amore perche' la politica non e' tale se non e' amore per la gente''.
Lo SDI, ribadendo
la candidatura di Cesare Marini, ha deciso di partecipare all’assemblea
della GAD
26/11 In una dichiarazione Tonino Leone, presidente portavoce dello
Sdi Calabria, rende noto che ''il comitato regionale riunitosi ieri
sera a Lamezia Terme ha espresso l' orientamento positivo ed unitario
di partecipare all' assemblea dei grandi elettori programmata per
giorno 28. Ha ribadito il sostegno alla candidatura socialista del
compagno sen. Cesare Marini, personalita' forte e riconosciuta del
riformismo calabrese. Ha deciso altresi' i criteri per la scelta dei
grandi elettori che saranno i membri della direzione nazionale, dell'
assemblea nazionale, della direzione regionale, dei gruppi dirigenti
delle federazioni e quelli impegnati sui territori, i sindaci e gli
amministratori socialisti gia' previsti dal regolamento. Tale orientamento
va accompagnato al sistema delle garanzie per un proficuo svolgimento
dell' assemblea ed alla definizione delle idee-forza che costituiscono
l' impalcatura del progetto politico per realizzare una nuova fase
del regionalismo. La riunione della federazione Uniti nell' Ulivo
prevista per sabato dovra' pervenire alla semplificazione delle candidature
in campo e ricondurre possibilmente ad una proposta unitaria. In questa
sede i Ds come partito di maggioranza relativa dovranno dichiarare
la loro posizione ed esprimere un utile indicazione sulla candidatura
a presidente della Regione. Cio' consentira' di muoversi in un contesto
di maggiore chiarezza e di offrire all' assemblea le coordinate fondamentali
dell' orientamento politico espresso dai partiti''.
Napoli (AN) “Cento
boss hanno ottenuto la revoca del 41 bis. Nessun garantismo a mafiosi
e terroristi”
26/11 ''Ben cento boss, tra cui anche appartenenti alla 'ndrangheta,
hanno ottenuto la revoca del regime del 41 bis. Una situazione da
cui emerge la necessita' di modificare la normativa sul carcere duro''.
E' quanto sostiene Angela Napoli, deputato di An, vicepresidente della
Commissione parlamentare antimafia. ''Da qualche mese - afferma Angela
Napoli in una dichiarazione - la Commissione nazionale antimafia sta
effettuando un' attenta analisi sull'applicazione del 41-bis da quando
tale regime e' stato stabilmente introdotto nell' ordinamento penitenziario.
Complessivamente i detenuti sottoposti al regime del 41 bis sono seicento.
Ferma restando l' importanza del regime carcerario previsto dal 41-bis,
esteso dalla legge 279 del 2002 anche ai terroristi ed ai trafficanti
di esseri umani, ritengo che alcune parti della normativa dovrebbero
essere modificate. Qualsiasi forma di garantismo, se pur lecita per
i responsabili di reati comuni, non puo' essere prevista per i mafiosi
e per i terroristi, una volta accertati come tali. Infatti, se un
boss viene sottoposto a misure di elevata sicurezza al fine di prevenire
contatti con l' organizzazione criminale di appartenenza o di riferimento,
nonche' interazioni con altri detenuti o internati appartenenti alla
medesima organizzazione ovvero ad altre ad essa alleate, mi appare
del tutto inimmaginabile concepire che lo stesso boss possa vedere
revocato tale regime nell'arco temporale dell' intera espiazione della
pena comminata. Dalla mia esperienza non posso che dedurre che un
boss della criminalita' organizzata, una volta che sia stato accertato
come tale, possa modificare la sua appartenenza dopo solo un anno
di regime di carcere duro''. 'Peraltro - sostiene ancora il vicepresidente
dell' Antimafia - le disposizioni contenute nella norma mi portano
ad evidenziare che il detenuto o l' internato nei confronti del quale
e' stata disposta l' applicazione del carcere duro, tra colloqui con
familiari e conviventi (ben due al mese); tra beni e oggetti, seppur
limitati, che puo' ricevere dall'esterno e tra corrispondenza senza
censura con i membri del Parlamento o con autorita' europee o nazionali
aventi competenza in materia di giustizia, finisca con l'essere assimilato
ad un normale detenuto piuttosto che ad uno sottoposto a detenzione
rigida. La mia valutazione puo' apparire eccessivamente giustizialista,
ma ritengo che sia arrivato il momento di finirla con comportamenti
garantisti o umanitari nei confronti dei boss e dei terroristi. L'offensiva
mafiosa che in questo momento sta attanagliando molte regioni del
Paese impone un freno. D' altra parte, un po' di giustizialismo servirebbe
a ridare un minimo riconoscimento morale alle numerose famiglie che
hanno visto cadere i propri cari sotto i colpi mortali inferti da
criminali. L' impunita', la mancanza della certezza della pena, l'eccessivo
garantismo costituiscono linfa vitale per qualsiasi organizzazione
malavitosa o terroristica''.
Pizzimenti (LiberlSgarbi)
plaude all’iniziativa regionale “Imprendigiovani”
26/11 Il presidente del Gruppo consiliare Liberal Sgarbi, Giuseppe
Pezzimenti, rende noto il comunicato che si riporta qui di seguito
integralmente: “L’on. Pezzimenti, presidente del gruppo
consiliare regionale Liberal Sgarbi, plaude all’iniziativa della
giunta regionale che ha riproposto il progetto IMPRENDIGIOVANI. E’
la naturale conseguenza della sua richiesta di rifinanziamento del
progetto che era stata approvata nel corso della seduta del consiglio
regionale del 3 agosto scorso. In quella occasione egli aveva presentato
un ordine del giorno che impegnava la giunta a rifinanziare il progetto
IMPRENDIGIOVANI utilizzando le misure, dell’Asse III Risorse
Umane, e precisamente la 3.4 e la 3.2, la 3.11 azione B e la 3.13,
azione D; la giunta, invece, ha limitato l’operatività
a due sole misure. Tutte le misure sono orientate a favorire ed incentivare
lo sviluppo della imprenditorialità giovanile, la promozione
della partecipazione femminile al mercato del lavoro e l’inserimento
od il reinserimento di giovani ed adulti attraverso progetti finalizzati
che interessino l’intero territorio calabrese.
E’ auspicabile, a questo punto, che l’esecutivo destini
ulteriori risorse al progetto prelevandole dalle altre due misure
che erano comprese nell’ordine del giorno.
Col primo bando sono state soddisfatte pochissime richieste (615)
rispetto a quelle presentate, oltre settemila; circostanza che, senza
dubbio si ripeterà con l’attuale bando.
Pertanto l’invito rivolto all’assessore al ramo è
quello di rimpinguare ulteriormente il progetto IMPRENDIGIOVANI prelevando
dalle altre due misure che presentano sufficiente disponibilità”.
La
Provincia replica alla denuncia di Barile
26/11 E’ assolutamente falso e infondato quanto
asserisce il Consigliere del gruppo misto Mimmo Barile nell’articolo,
apparso oggi sui quotidiani locali, rispetto alle presunte variazioni
che vedrebbero stornare 30 mila euro dal capitolo della prevenzione
e dell’educazione scolastica a favore del capitolo dei rischi
sismici e climatici.
Se poi il Consigliere Barile, facendo confusione, si riferisce al
Programma di Protezione Civile, possiamo affermare che, sì,
c’è stato uno spostamento di 31 mila euro, ma, in questo
caso, si tratta di un’economia che si è realizzata a
piena attuazione del programma e la cui somma è confluita a
vantaggio dello stesso PEG (Piano economico di gestione) del dirigente
di settore.
Inaudito ed inconcepibile, oltre, che pretestuoso risulta, pertanto,
voler sferrare attacchi a tutti i costi, spargendo veleno pur di gettare
discreto sulle istituzioni: non sembra questo il modo ottimale e costruttivo,
in mancanza di argomentazioni veramente serie, di fare opposizione.
La ricerca forsennata di polemiche sterili diventa un deprecabile
stratagemma per suscitare polveroni che, oltre che lasciare il tempo
che trova, butta discredito su chi li solleva.
Si suggerisce, infine, al Consigliere Mimmo Barile di leggere bene
gli atti ed i documenti e, soprattutto, di partecipare alla discussione
che si tiene in Consiglio Provinciale.
Pirillo (Margherita)
"va rilanciato il ruolo delle Comunità Montane"
26 /11 Intervento dell’On. Mario Pirillo, consigliere regionale
e capogruppo della Margherita sulla Comunità Montana “Sila
Greca” – Rossano. “In merito alla posizione assunta
dal presidente della Comunità Montana “Sila Greca”
di Rossano, apparsa sulla stampa di oggi, si ritiene opportuno evidenziare
che giace in Consiglio regionale una proposta di legge a firma dell’On.
Mario Pirillo, capogruppo della Margherita, concernente l’abrogazione
dell’articolo 11, comma 3 della Legge Regionale nr. 18/2004.
“Condivido le preoccupazioni – ha sottolineato Pirillo
– del presidente della Comunità Montana, Saverio Greco,
e concordo sulla necessità di apprestare politiche legislative
ed amministrative in grado di rilanciare seriamente il ruolo degli
enti montani nel panorama istituzionale regionale. Abbiamo condotto
una strenua battaglia affinché le comunità montane trovassero
un formale riconoscimento all’interno del nuovo Statuto, e voglio
ricordare con una punta di orgoglio – ha proseguito Pirillo
– che proprio con un emendamento a mia firma tali enti sono
stati consacrati nel testo statutario quali destinatari del decentramento
amministrativo. Sulla questione della abrogazione della norma contenuta
nella finanziaria regionale, che consente l’accesso alle risorse
finanziarie del Fondo Nazionale della Montagna anche ad altri enti
pubblici, la proposta legislativa di cui mi sono fatto promotore è
stata presentata lo scorso 5 ottobre e al fine di velocizzarne ulteriormente
l’iter di approvazione, ho già formalmente chiesto al
Presidente Fedele l’inserimento all’ordine del giorno
del Consiglio Regionale la cui seduta è fissata per lunedì
29 novembre. La Margherita e il centrosinistra calabrese – ha
concluso l’On. Pirillo - sono impegnati nella elaborazione di
un piattaforma programmatica tesa a rivalutare ruolo e funzioni delle
comunità montane, che possono e devono diventare - per esempio
nel settore della forestazione - centri primari di amministrazione”.
Fresca (Liberaldemocratici)
“La Calabria che non c’è”
26/11 Intervento di Giulia Fresca Componente Consulta Regionale Partito
Liberaldemocratici sulla "La Calabria che non c'è".
La Calabria al centro dell'attenzione mediatica italiana, la Calabria
come laboratorio politico, la Calabria come motivo di spartizione
del potere nelle altre regioni, la Calabria infine come motivo di
risveglio delle Associazioni e dei movimenti per essere presenti nel
momento storico che si sta vivendo. Ma la vera protagonista è
"la Calabria che non c'è", quella emarginata, quella
che combatte contro i problemi quotidiani, quella che vede tutti i
suoi sacrifici buttati al vento, tutti i risparmi di una vita andati
in fumo, che vede i suoi figli partire in cerca di fortuna. Questa
Calabria non è rappresentata da nessuno, eppure esiste ed è
l'anello forte del consenso elettorale, è quell'insieme di
persone che può fare la differenza, ma che, al tempo stesso,
nella debolezza e fragilità é facilmente ricattabile
ed "acquistabile". Non esiste un ceto definito., non esiste
una categoria definita; dal piccolo imprenditore che si scontra con
una burocrazia imperante ed un accesso al credito paralizzante, al
professionista che deve sottostare ai ricatti di quanti operano nei
vari settori imprenditoriali, alla casalinga che deve stringere i
denti per portare il menage familiare a fine mese, all'agricoltore
che oltre alle intemperie ha come nemico chi consente che sul mercato
ci sia il libero accesso della merce che egli stesso produce ma che
proviene da altri stati ed a prezzi più bassi, allo studente,
che per non essere considerato inferiore al target che la pubblicità
e la moda impongono, entra nel giro vizioso della malavita e brucia
i suoi migliori anni, infine , a quanti debbono sottostare al mobbing
sul posto di lavoro per non perdere quell'unica fonte di sostentamento
per sé e la propria famiglia. Questa è la "Calabria
che non c'è", che non siede al tavolo delle trattative,
che non ha delegati, che non ha la forza di gridare perché
è soffocata dal bisogno, una Calabria senza voce e senza più
speranze, una Calabria senza sogni e senza futuro. Una Calabria di
ieri e di oggi! Il domani potrebbe essere diverso se solo si desse
la reale dimostrazione che si vogliono cambiare le cose. Non bastano
le buone intenzioni ed i buoni propositi, non sono sufficienti gli
slogan, occorre avere il coraggio di denunciare pubblicamente quello
che non va e bisogna stare vicini e sostenere quanti hanno il coraggio
di farlo. Le Istituzioni per prime, i partiti a seguire. Bisogna cominciare
ad estirpare platealmente e pubblicamente i mali di questa società:
il capo ufficio che esercita il mobbing deve essere licenziato, il
tecnico comunale che chiede tangenti per l'approvazione dei progetti
deve essere rimosso dall'incarico, la banca che non vuole agevolare
la crescita della Regione deve essere messa nelle condizioni di chiudere
gli sportelli affinché non usufruisca ulteriormente dei vantaggi
ad essa derivanti e così via. Bisogna avere il coraggio di
riazzerare i ruoli, di guardare con attenzione ad ogni singolo ed
alla sua comunità, non bisogna generalizzare i problemi ma
bisogna guadarli nel loro contesto più intimo. La Calabria
è varia e diversa e purtroppo le commistioni con quanto c'è
di negativo sono reali e percepibili quotidianamente. Bisogna tenerne
in debito conto ed operare allo sradicamento culturale di certe concezioni,
ma soprattutto bisogna lavorare per creare l'alternativa vera alla
risoluzione delle problematiche: non è sufficiente creare un
fondo di sostentamento per i giovani neo laureati affinché
restino in Calabria, il giovane deve essere realmente inserito in
un contesto lavorativo attraverso la creazione di strutture sul territorio
che incentivino la ricerca e le aspettative occupazionali; non basta
condannare il lavoro nero, bisogna aiutare quelle braccianti che in
questi giorni raccolgono le olive e che nel resto dell'anno sono sempre
sotto la tutela dei "caporali" affinché godano dei
diritti che sono loro negati da quanti percepiscono i benefici senza
aver mai toccato la terra. Solo se si lavorerà in questa direzione
si potranno cambiare le cose, solo se ci si occuperà dei problemi
veri a cominciare da quelli primari, si potrà sperare in un
futuro diverso. Solo dando voce alla "Calabria che non c'è"
si può ridurre il gap dell'omertà e si può dare
una nuova energia alla nostra Regione.
L’Udeur
non andrà all’assemblea della GAD di Lamezia
25/11 Realizzare l' assemblea dei grandi elettori ''non tenendo in
conto la sofferenza di larga parte della rappresentanza politica del
centrosinistra e di associazioni rappresentative del tessuto sociale
e culturale della Calabria significa mortificare la voglia di unita'
del centrosinistra''. A sostenerlo e' l' avv. Armando Veneto, indicato
quale candidato alla presidenza della Regione Calabria da Ap-Udeur,
in una lettera inviata al segretario nazionale del suo partito, Clemente
Mastella, e, per conoscenza, a Marco Minniti, portavoce della Gad
calabrese. L' Ap-Udeur ha annunciato che domenica non partecipera'
all' assemblea dei grandi elettori che dovra' indicare il candidato
del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. ''Ho preso
atto - scrive Veneto a Mastella - della tua precisa volonta', condivisa
da tutti gli organi del partito, di non partecipare all' assemblea
di Lamezia Terme; cio' per riaffermare in modo evidente la legittima
pretesa ad una definizione dei rapporti di equilibrio all' interno
del centrosinistra, prima di passare alla scelta del candidato alla
presidenza della Giunta regionale ed all' individuazione di programmi
e modalita' di governo, anche nel rispetto del ruolo e delle idee
dei Popolari Udeur''. ''Le modalita' con le quali sono state poste
talune candidature ed il battage pubblicitario che le ha accompagnate
- ha aggiunto Veneto - la opinabile rappresentativita' dell' assemblea
che deriva dall' incertezza delle regole per la sua composizione,
la fretta nel realizzarla non consentono scelte oculate in relazione
al nucleo centrale della questione: che e' la voglia di radicale cambiamento
del modo di intendere una politica per la Calabria. Essa chiede che
si interrompa il circuito perverso delle convenienze e degli opportunismi,
della pratica della raccomandazione e delle contiguita' con mondi
maleodoranti e che si ponga mano ad un' opera di ricostruzione morale
prima ancora che materiale della Calabria con spirito autenticamente
democratico. Il che significa scegliere modalita' ed uomini che garantiscano
trasparenza, voglia di legalita', impegno a servire, capacita' di
ascolto e di direzione sotto il controllo di partiti e cittadini informati,
chiamati a formare squadra, impegnati a respingere l' assalto dei
poteri occulti sempre pronti a rendere nulla ogni speranza di rinascita''.
''In tale contesto - ha aggiunto Veneto - avevo dichiarato la mia
disponibilita', a seguito della tua indicazione. Desidero ringraziare
te, tutto il partito e segnatamente la direzione regionale per l'
onore che mi e' stato fatto''. ''Ovviamente - ha proseguito Veneto
- se le condizioni di agibilita' democratica del percorso al quale
intendevo offrire la mia esperienza e la mia voglia di servire la
Calabria, non sussistono, ne' sul piano politico, ne' su quello pratico,
non ne faro' un dramma; gia' cinque anni fa abbiamo perso le elezioni
perche' 'il sistema' non volle scegliere chi potesse vincere; spero
che cio' non si ripeta in primavera. Avere ragione, dopo, serve a
poco. Rimane fermo il mio impegno per una politica capace di affrontare
i grandi temi della societa' meridionale, con generosa dedizione;
nel posto e con la responsabilita' che mi saranno consentiti dagli
avvenimenti; sperando che essi siano governati da uomini di buona
volonta'; incapaci di calcoli; capaci solo di farsi apprezzare per
il contributo dato ad una nuova Calabria''.
Prima riunione
della Commissione della GAD che stilerà il programma
26/11 Prima riunione della Commissione della Gad incaricata a stilare
il programma. La Commissione ha eletto il presidente nella persona
di Franco Bruno che e' il segretario regionale della Margherita. Quello
che la Commissione e' incaricata a fare e' un manifesto politico-programmatico
aperto della Gad. Il titolo provvisorio e' ''Calabria risorsa d' Europa''.
In pratica questa Commissione tirera' fuori quattro capitoli, non
e' un vero e proprio programma, ma sono le cose raccolte dopo aver
ascoltato e raccolto i documenti presentati dai partiti, dalle associazioni
e dai sindaci. Il vero e proprio programma verra' poi scritto dall'
incaricato presidente. La prossima riunione e' prevista per domani
alle 15 nel corso della quale verra' stilata una prima bozza. Di questa
commissione fanno parte: Sisinio Zito dell' Unita' Socialista, Benito
Donato del Patto Segni, Elly Sirianni per i Verdi, Franco Bruno della
Margherita, Damiano Guagliardi del Prc, Lillo Zappia dei Ds, Eugenio
Madeo di Italia dei Valori, Giancarlo Sitra del Pdci, Mimmo Pitaresi
dei Repubblicani europei, Filippo Pratico' di Democrazia Europea,
Mimmo Marino di Pro Calabria.
Barile (Cdl)
“Grave che la Provincia tagli i fondi per l’educazione
ai rischi sismici”
26/11 ''In questi giorni abbiamo ascoltato tante prese di posizioni
demagogiche, ma la protezione civile regionale funziona e bene, grazie
soprattutto all' abnegazione del suo direttore generale. E' grave,
invece, che la Provincia tolga sessanta milioni delle vecchie lire
dal capitolo dedicato alla prevenzione ed all' educazione scolastica
rispetto ai rischi sismici e climatici''. ad affermarlo, in una nota,
e' il coordinatore della Cdl alla Provincia, Mimmo Barile. ''In un
momento del genere - ha aggiunto Barile - una cosa cosi' e' inconcepibile.
Qualcuno potra' dire che sessanta milioni sono un niente, ma possono
essere, invece, tanti se si impiegano per educare i bambini delle
scuole elementari a quelle esercitazioni che in altri paesi europei
vengono fatti proprio a cura degli enti locali''. ''Tagliare questi
fondi - ha concluso Barile - per destinarli alle missioni del Presidente
e degli assessori, poi, e' un fatto che la dice lunga sulla sensibilita'
istituzionale di lorsignori''
La Mussolini
si schiera con i noglobal a favore dell’abolizione dei reati
d’opinione
26/11 ''Sono pienamente d'accordo sulla abolizione dei reati di opinione
e mi auguro che quanto affermato da molti esponenti della sinistra
non valga solo per le opinioni espresse dai disobbedienti ma che veramente
siano ispirate dalla necessita' di maggiore liberta'''. Lo afferma
Alessandra Mussolini, leader di Alternativa sociale. ''Per chi come
Alternativa Sociale - sottolinea Mussolini - si pone in contrasto
sia alla CdL che all'Ulivo questa presa di posizione e' naturale oltre
che assolutamente necessaria''. ''E' una antica battaglia - prosegue
- che e' stata sopita per anni da Parlamenti e maggioranze completamente
disinteressate. L'Italia - conclude - ha bisogno della cancellazione
di queste fattispecie anche perche' in passato la costruzioni giudiziarie
e investigative intorno ai reati di opinione hanno costituito alibi
per guidare indagini e processi verso direzioni opposte alla ricerca
della verita'''.
Casarini a Bertinotti:
“Basta discutere sulla violenza”
26/11 ''Dico a Bertinotti che il vero modo per stare vicino al movimento
e' quello di smetterla di classificare ogni cosa come violenta o non
violenta, dove non violenta sta per compatibile''. Lo afferma Luca
Casarini, leader dei Disobbedienti del Nord-Est, commentando le parole
del segretario di Rifondazione comunista a sostegno dei 13 no global
che saranno processati il prossimo 2 dicembre a Cosenza. ''Se dobbiamo
subire questi processi - spiega Casarini - e' anche perche' in Italia
dobbiamo subire un dibattito assurdo e forzato proprio da Bertinotti
sulla cosiddetta violenza delle pratiche sociali, come le iniziative
di autoriduzione della spesa del 6 novembre scorso al centro commerciale
Panorama ed alla libreria Feltrinelli di Roma''. La vera violenza
cui bisogna opporsi, sottolinea, ''e' quella che vediamo scaricarsi
addosso ai civili iracheni e quella che vediamo nelle nostre piazze
con caschi, manganelli, pistole e divise. A questa violenza - aggiunge
- e' giusto e sacrosanto resistere, cosi' come e' giusto e sacrosanto
dire che i movimenti nascono anche per pensare a nuove forme dell'
azione politica e ad un superamento del sistema dei partiti e della
democrazia parlamentare, ormai in crisi''.
Progetto Calabrie:
“Il tempo delle ambiguità deve dirsi concluso. I Ds si
decidano.”
26/11 ''Il tempo dell' ambiguita' deve dirsi concluso. I Ds non possono
continuare a comportarsi come l'ultimo, in termini di grandezza, dei
partiti della coalizione, che ha bisogno di barcamenarsi sino alla
fine per conquistare una migliore posizione all' interno della coalizione.
I Ds sono il primo partito del centrosinistra e devono assumersi la
responsabilita' che il loro ruolo gli impone. Non si nascondano dietro
il dito del voto segreto e della liberta' di coscienza. Sarebbe un'
offesa alla loro e alla nostra intelligenza''. A sostenerlo e' Progetto
Calabria in merito all' assemblea dei grandi elettori in programma
domenica. In un comunicato diffuso oggi, Progetto Calabrie riprende
un articolo pubblicato oggi da Massimo Cacciari su ''Europa'', il
quotidiano della Margherita che si conclude cosi': ''Per parafrasare
l' appello del divin Marchese: Forza Ulivo, ancora, ancora uno sforzo:
inventiamo candidati 'sorprendenti', sciogliamo le cime che ancora
ci avvinghiano ai cari porti obsoleti, rilanciamo Lista unitaria e
Federazione''. ''A tre giorni dall' assemblea dei Grandi Elettori
in Calabria - ha sostenuto Progetto Calabrie - questo appello ci sembra
piu' che mai attuale anche nella nostra regione. Il prof. Cacciari
scrive ancora: 'Si era dichiarato che la scelta di candidati questa
volta sarebbe dovuta avvenire sulla base di criteri estranei a ogni
logica spartitoria. E invece e' esattamente cosi' che si fa'. E ancora:
'Non ci si oppone a Formigoni (alla Casa delle Liberta', nel nostro
caso) con candidature monopolizzate da segreterie e apparati, senza
alcuna considerazione delle realta' associative, delle professioni,
del mondo del lavoro giovanile, delle drammatiche esigenze dell' Ente
locale. Con candidati e programmi bloccati, incapaci di trasmettere
una speranza di innovazione e di trasformazione, si fa il 4%, non
il 51. Con candidati e programmi fatti apposta per convincere gli
indecisi che, si', e' vero, il centrosinistra rappresenta la buona,
affidabile, rassicurante conservazione, portavoce di serie burocrazie
e seriosissimi poteri forti, nessuna energia si mobilita, nessun giovane
si impegnera'.Il centrosinistra - scrive Cacciari - potra' vincere
se sapra' scommettere e investire sulle energie intellettuali e professionali,
se sapra' arrischiare i propri (pochissimi) talenti e non sotterrarli
nel gioco di sclerotizzate elite partitiche, se sapra' trasmettere
un' idea di fiducia e di sviluppo, non una tetra, oppressiva immagine
di declino rischiamante l' ineluttabilita' di duri sacrifici'''. ''La
Calabria - e' il giudizio di Progetto Calabrie - per paradosso estremo,
con la decisione di convocare un' assemblea di duemila grandi elettori,
chiamati a votare il candidato alla presidenza della regione e a stabilire
insieme il programma della coalizione, e' per alcuni versi in una
posizione di vantaggio rispetto alla Lombardia. Il timore pero' e'
che i partiti, che sono e restano i soggetti primari e insostituibili
della scena politica, ma che da soli sono incapaci, nonostante generosi
tentativi, di uscire dalla crisi che li attanaglia, abbiano deciso,
gattopardianamente, che tutto cambi perche' nulla cambi: l' assemblea
dovrebbe percio' rappresentare la grande rivoluzione destinata a lasciare
immutato se non a rafforzare il loro potere di controllo, a sotterrare,
come dice appunto Cacciari, nel gioco di sclerotizzate elite partitiche
i pochi talenti sui quali il centrosinistra potrebbe invece scommettere.
Una politica del gambero, con un passo in avanti e due indietro, che
la Calabria non puo' davvero permettersi''. ''Soprattutto - ha concluso
Progetto Calabrie - non possono permetterselo i Ds, il partito maggiore,
che stanno avallando, ambiguamente, una operazione di potere che per
garantire la posizione di pochi rischia di soffocare i risultati di
un grande progetto di cambiamento che ormai i calabresi vedono possibile
e come mai prima realizzabile. All' on. Minniti chiediamo, in linea
con le sue riconosciute capacita' e parafrasando l' appello del divin
Marchese: Forza Ulivo, ancora, ancora uno sforzo: inventiamo candidati
'sorprendenti', sciogliamo le cime che ancora ci avvinghiano ai cari
porti obsoleti''.
Oltre duecento
associaziono hanno fatto richiesta di partecipare all’assemblea
del GAD
26/11 Si va dall' associazione culturale musicale ''Il Parnaso''
all' Aci di Catanzaro, dalle associazioni dei cacciatori all' Arcipesca,
dai gruppi micologici alle associazioni in lingua italo-albanese e
cosi' via, fino ai gruppi piu' consolidati come Aprile per la sinistra
(di cui e' responsabile Famiano Crucianelli), Futura, l' Arci, l'
osservatorio sulla legalita' di Antonio di Pietro: sono gia' 200 le
associazioni che in Calabria hanno fatto richiesta alla Commissione
di garanzia per partecipare alla grande assemblea di domenica prossima
in cui il centrosinistra designera' programma e candidato per le regionali
del prossimo anno. Un vero e proprio esercito di gruppi, associazioni,
cooperative, centri culturali, circoli, liste civiche, federazioni,
forum, radio (la piu' conosciuta e' Radio Ciroma di Cosenza), polisportive,
movimenti che si sono creati in questi anni in tutta la regione e
che hanno inondato di richieste di partecipazione la Commissione di
garanzia, che non ha ancora ultimato il lavoro per la definizione
dell' anagrafe di coloro i quali avranno diritto domenica a partecipare
e ad esprimere un voto sul programma, a scrutinio palese, e successivamente,
a scrutinio segreto, sul candidato presidente. Tra i gruppi e le associazioni
che hanno fatto richiesta anche i circoli del cinema, piu' organizzazioni
territoriali della Confederazione italiana agricoltori, associazioni
di volontariato, di aiuto e sostegno ai portatori di handicap. E ancora:
i Girotondi, Riferimenti, gruppi di insegnanti, gli amici del cavallo,
l' associazione nazionale Carabinieri d' Italia, varie pro loco di
tutta la regione, la Federcasalinghe regionale, movimenti politici,singole
personalita'. ''Quella di domenica si va sempre piu' configurando
- commenta il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo - come un'
assemblea che esprime e fa emergere la Calabria che vuole cambiare.
Vasto e rappresentato e' il mondo dell' associazionismo, la rappresentanza
delle forze produttive e significativa e' l' adesione delle autonomie
locali. Particolare rilevanza assume la disponibilita' con adesioni
individuali di centinaia di dirigenti sindacali facenti capo alla
rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil. La presenza del sindacato e' un
fatto inedito e straordinario. La crisi della Calabria ci consegna
un giudizio assai diffuso e unanime sul fallimento del centrodestra
come precondizione per avanzare una domanda di svolta al centrosinistra.
Sarebbe delittuoso se i partiti non valutassero tutto quello che in
queste ore sta emergendo. Domenica insomma potrebbe essere la data
di un nuovo inizio, una data fondativa per una nuova pagina del regionalismo
calabrese''.
Mundo sulle regionali
“Invitiamo i DS a chiarire apertamente la loro posizione sulle
candidature”
25/11 In riferimento ai problemi connessi all' assemblea del centrosinistra
fissata per il 28, l' on. Antonio Mundo, che ha partecipato questa
mattina ad una riunione dell' Unita' Socialista, ha dichiarato: ''I
Socialisti ribadiscono l' assoluta priorita' del programma inteso
non come elenco neutro delle cose da fare, ma come volonta' di dare
una svolta radicale alla vita della regione, per dare una netta discontinuita'
rispetto a pratiche e comportamenti che hanno creato l' attuale degrado.
La Calabria ha bisogno di un recupero della politica, del suo contenuto
etico e di scelte chiare. In tale quadro invitiamo i Ds quale partito
piu' importante della coalizione ad uscire dall' apparente agnosticismo
ed a chiarire in maniera esplicita la loro posizione quale che sia
sulle candidature alla presidenza''.
Caruso (Noglobal)
“Il processo del 2 dicembre a Cosenza riguarda la tenuta democratica
del Paese”
25/11 ''Il processo che si aprira' il 2 dicembre a Cosenza non e'
un problema dei 13 imputati, ma riguarda tutto il movimento ed anche
la tenuta democratica del Paese''. Lo ha sostenuto Francesco Caruso,
esponente dei Disobbedienti e tra gli imputati di Cosenza. ''Da un
anno - ha ricordato Caruso, in una conferenza stampa alla Camera cui
hanno preso parte parlamentari di Prc, Verdi, Ds e Margherita - sono
sottoposto a pesanti violazioni della liberta' individuale, a causa
dell' obbligo quotidiano di firma in questura''. A Cosenza, ha proseguito,
''si parlera' della criminalizzazione dei movimenti, della generazione
di Genova, stretta in una tenaglia repressiva ed invito tutti a partecipare
alla manifestazione nazionale prevista per dopodomani nel capoluogo
calabrese''. Caruso ha poi criticato le ''promozioni del pm di Cosenza
che ha avviato il procedimento penale nei nostri confronti, Domenico
Fiordalisi e del gip che ha convalidato il provvedimento, Nadia Plastina:
il primo e' stato trasferito alla procura di Paola, come aveva richiesto,
mentre la seconda e' stata chiamata a dirigere l' ufficio grazia del
ministero della Giustizia''.
Per PRC, DS,
Verdi e Margherita “Processo inquietante e pericoloso quello
del 2 dicembre a Cosenza”
25/11 Quello contro i no global che si aprira' il prossimo 2 dicembre
a Cosenza e' un processo ''inquietante e pericoloso'', paradigmatico
di una ''deriva repressiva'' in atto da tempo, per cui si ''vuole
criminalizzare il dissenso, minando le basi dello Stato di diritto''.
A sostenerlo, esponenti di Prc, Verdi, Ds e Margherita che, in una
conferenza stampa alla Camera, si sono schierati a fianco dei 13 attivisti
no global accusati di cospirazione, associazione sovversiva ed altri
reati. ''I 13 - ha spiegato il loro difensore, Giuliano Pisapia, deputato
di Prc - sono accusati di reati anacronistici, risalenti al periodo
fascista, che prevedono pene spropositate: da 5 a 12 anni per cospirazione
politica, da 10 a 24 anni per attentato o turbamento dell' ordine
costituzionale. A loro - ha sottolineato - non e' contestato alcun
atto di violenza, ma l' antagonismo allo stato delle cose''. Dagli
arresti di Cosenza, ha proseguito Pisapia, ''e' iniziata, ad opera
di prefetti, procure e ministero dell' Interno, tutta una serie di
episodi preoccupanti contro l' antagonismo politico, contro chi si
oppone a questo Governo''. ''Noi comunque - ha sottolineato Paolo
Cento (Verdi) - continueremo a turbare questo Governo: la migliore
risposta e' l' impegno collettivo a continuare a disubbidire e fare
opposizione radicale al Governo''. Non e' casuale, ha poi aggiunto,
''che il processo di Cosenza e' contro la rete del 'Sud ribelle',
una forma di opposizione che non si accontenta di criticare, ma determina
scelte, come e' accaduto, ad esempio a Scanzano, con il deposito di
scorie radioattive che il Governo voleva imporre''. Il processo, ha
continuato Cento, ''si inserisce in un clima generale di repressione
in atto nel Paese: dal 1995 ad oggi sono stati aperti oltre 7.000
procedimenti penali contro gli antagonisti. E' un disegno di cui il
ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, e' il mandante e l' ispiratore,
con i suoi inviti alla tolleranza zero''. Anche per Pietro Folena
(Ds), quella di Cosenza e' ''una battaglia per lo Stato di diritto.
Ci sono state in precedenza prove generali di un tentativo di far
tornare indietro il Paese, di minare le liberta' democratiche in nome
della sicurezza''. Gianclaudio Bressa (Margherita), ha sottolineato
che ''le mie idee non coincidono con quelle di Francesco Caruso, ma
c' e' in gioco qualcosa di piu' profondo: la violazione di una liberta',
quella del dissenso, che e' di tutti i cittadini italiani''.
Trematerra: “Approvato
in Commissione lavoro del Senato odg sugli interventi per il tessile”
25/11 La Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato ha approvato,
su proposta del senatore Gino Trematerra, un ordine del giorno sulla
necessita' di intervento nelle aree di crisi. La Commissione - secondo
una nota del senatore Trematerra - ha sancito che occorre reperire
risorse adeguate ad assicurare la proroga dei trattamenti di integrazione
salariale per alcune situazioni di crisi aziendale di particolare
gravita'. Il provvedimento approvato riguarda la situazione dei lavoratori
gia' dipendenti dell' Alfa Romeo di Arese e dei lavoratori dipendenti
del settore tessile delle Regioni di cui all' obiettivo 1. ''Sono
molto soddisfatto - ha aggiunto Trematerra - perche' l' approvazione
del documento e' propedeutica ad un intervento in finanziaria in favore
del tessile calabrese del Tirreno Cosentino. Anche stavolta abbiamo
dato prova di serieta' e ci aspettiamo di portare a casa un risultato
importante per tutti i lavoratori''.
Bertinotti (Rif)
“A Cosenza è in ballo la civiltà giuridica del
Paese”
25/11 ''A Cosenza e' in ballo la civilta' giuridica del Paese''.
Lo ha detto il segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti,
intervenendo alla conferenza stampa indetta a difesa dei 13 attivisti
no global che al processo che si aprira' il 2 dicembre nel capoluogo
calabrese dovranno rispondere di gravi reati. ''Il processo di Cosenza
- ha spiegato Bertinotti - nasce da un' operazione che non ha alcuna
giustificazione giuridica e mette in luce meccanismi repressivi che,
a cominciare da Genova, hanno preso corpo nel Paese. Questa puo' essere
l' occasione per abolire finalmente il reato d' opinione, un residuo
dell' era fascista''. Cosenza, ha proseguito il segretario di Rifondazione,
''parla anche dell' insubordinazione civile del Mezzogiorno (si pensi
a Scanzano, a Melfi, ad Acerra) ed evidenzia la nascita di un nuovo
reato, il reato di opposizione e siamo tutti coinvolti in questo reato:
un' azione e' considerata delittuosa perche' contrasta il Governo,
si vuole negare la forma elementare di critica che e' alla base dela
democrazia''.
Iovene (DS) “Nel
vibonese, come a Napoli, serve un piano straordinario di vigilanza”
25/11 ''Predisporre un piano straordinario di tutela e vigilanza,
cosi' come si sta facendo per l'emergenza nel napoletano, prevedendo
un controllo attento del territorio ed una valida azione preventiva
e repressiva''. E' quanto chiede il parlamentare dei Ds Nuccio Iovene
in una interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno circa le intimidazioni
e gli attentati compiuti nel vibonese. ''In Calabria - ha aggiunto
- ed in particolare nella provincia di Vibo Valentia continuano a
verificarsi da molti mesi gravi episodi intimidatori nei confronti
di amministratori locali, di rappresentanti politici e operatori economici.
Nel Comune di Ricadi, nel vibonese, gli attentati incendiari, le minacce,
le estorsioni si susseguono determinando un clima di paura e di insicurezza
nella popolazione di questo territorio. Le imprese vivono un momento
di difficolta' a causa dei pesanti condizionamenti, l'ultimo dei quali
ha riguardato l'impresa turistica di Francesco La Sorba a cui e' stato
dato fuoco ad un bar situato sulla spiaggia di Grotticelle, i giovani
preferiscono allontanarsi, nonostante l'economia del territorio, proprio
grazie al traino delle imprese turistiche, potrebbe garantire loro
prospettive per il futuro''. ''Nei giorni scorsi - ha proseguito Iovene
- un grave episodio si e' verificato a Santa Domenica di Ricadi (VV)
con l'incendio del supermercato ''Il Conte''. L' ondata di intimidazioni
colpisce altri centri della provincia di Vibo Valentia e nei giorni
scorsi un furgone di proprieta' dei titolari della ditta Vari' di
Soriano Calabro e' stato dato alle fiamme non molto tempo dopo che,
nel settembre scorso, una busta con all'interno una bottiglia contenente
liquido infiammabile e alcuni fiammiferi e' stata fatta trovare appesa
al cancello dell'azienda di Pasquale Vari'. La notte tra il 19 e il
20 novembre scorso una bomba carta e' stata fatta esplodere davanti
al portone dell'Aula consiliare del Comune di Sorianello, sempre in
provincia di Vibo Valentia, mandando in frantumi i vetri dell'edificio''.
''In tutta la provincia di Vibo Valentia - ha concluso - negli ultimi
mesi si sono susseguiti atti intimidatori nei confronti di Amministratori
locali, imprenditori e commercianti determinando un clima di paura
e di insicurezza. Il fenomeno degli atti intimidatori rappresenta,
nella provincia di Vibo Valentia, come nel resto della Calabria, un
dato di perdurante allarme sociale''.
Al lavoro la
macchina che sta preparando l‘assemblea dei grandi elettori
della GAD
25/10 Un’evento importante quasi come una convention presidenziale
degli Stati Uniti è quello che la segreteria organizzativa
della GAD sta organizzando per domenica al centro agroalimentare di
Lamezia. A tre giorni dalla manifestazione, dove circa 2300 grandi
elettori sceglieranno programma e candidato del centrosinistra per
le le elezioni regionali del prossimo anno. la macchina organizzativa,
diretta da Enzo Lauria che e' il coordinatore della segreteria calabrese
del Ds, e' già in moto. Grazie anche all' aiuto di due architetti
ed un geometra, chehanno curato tutto il lavoro scenografico e logistico.
Le cabine elettorali saranno una decina e all' interno un' urna dove
i grandi elettori sceglieranno, a scrutinio segreto, il candidato;
100 le persone addette all' organizzazione, 15 le hostess in aiuto
alla segreteria tecnica. Un' alta autorita' presiedera' a tutta la
votazione. Si parla di un notaio; 250 gli invitati tra autorita' varie
del mondo sociale, economico, culturale. Grande l' attesa nel mondo
dell' informazione: tutta la stampa nazionale e locale e' accreditata
e Telecamere e Telespazio Calabria trasmetteranno in diretta l' evento.
Progetto Calabrie
chiede il coinvolgimento dei sindacati nell’assemblea dei Grandi
Elettori
25/11 Progetto Calabrie ha rivolto un invito al centrosinistra affinche'
''tutti i responsabili, a livello provinciale e regionale, dei sindacati
calabresi'' siano invitati, ''a titolo personale'', all' assemblea
dei grandi elettori che domenica dovra' indicare il candidato alla
presidenza alla Regione Calabria. ''Progetto Calabrie - e' scritto
in una nota - ribadisce l' importanza decisiva della partecipazione
del sindacato all' assemblea dei Grandi elettori, esprimendo stima
per il grande ruolo che il sindacato sta svolgendo in Calabria nella
tutela del lavoro e nel controllo della corretta allocazione delle
risorse finanziarie. Altresi' ribadiamo che e' stato Progetto Calabrie
a proporre un' assemblea nella quale i sindacati avessero un ruolo
di primo piano. Proponiamo percio' - conclude la nota - di invitare
all' Assemblea di domenica, a titolo personale, tutti i responsabili,
a livello provinciale e regionale, dei sindacati calabresi''.
Domani la pubblicazione
dell’elenco dei grandi elettori della GAD
25/11 L' anagrafe nominativa dei Grandi Elettori in vista dell' assemblea
di domenica sara' approvata e certificata dalla Commissione di Garanzia
nella seduta appositamente convocata per domani pomeriggio a Lamezia.
L' elenco sara' reso pubblico nella stessa giornata alle ore 19,00.
Tale elenco potra' essere consultato presso le sedi di ogni organizzazione
politica della Gad e sara' affisso ad un apposito albo esposto presso
i locali dell' Hotel Lamezia. E' stata questa la decisione assunta
dalla Commissione di Garanzia nella seduta svoltasi ieri. ''L' ampia
pubblicizzazione dell' elenco nominativo sara' curata - e' detto in
una nota - ai fini di formulare eventuali ricorsi nelle successive
ventiquattro ore. I ricorsi potranno essere inoltrati fino a sabato
sera. Tale decisione la Commissione di Garanzia ha inteso assumere
per garantire che lo svolgimento dell' assemblea del 28 novembre dei
Grandi Elettori per decidere il programma ed il candidato Presidente
del centrosinistra alla Giunta regionale si
svolga nella massima trasparenza e legalita'''.
Processo
Noglobal: Solidarietà di CGIL e Margherita
25/11 Nuovi attestati di solidarietà dal mondo
civile e politico per gli imputati dei noglobal che il 2 dicembre,
davanti alla corte d'assise di Cosenza, subiranno un processo contro
13 attivisti del movimento "rete del sud ribelle", tra cui
il leader dei disobbedienti napoletani Francesco Caruso, accusati
dalla procura della citta' calabrese di cospirazione politica, associazione
sovversiva e attentato agli organi costituzionali dello Stato. La
Cgil, attraverso il segretario Guglielmo Epifani, e la Margherita,
tramite i deputati Ermete Realacci e Roberto Giacchetti, hanno fatto
pervenire agli indagati la loro solidarieta'. "Pur confidando
nella autorevolezza e nell'indipendenza della magistratura, - ha detto
Epifani in una dichiarazione diffusa dai disobbedienti napoletani
- riteniamo ingiusto perseguire l'impegno politico e sociale di questi
giovani. La contestazione anche radicale all'attuale sistema economico,
quando si esprime in forme civili e democratiche, non puo' essere
criminalizzata semplicemente per i contenuti e le idee che esprime.
Ci troviamo infatti - dice Epifani - dinanzi a reati associativi e
reati di opinione promulgati durante il fascismo per perseguitare
gli oppositori del regime: ora, nel 2004, e' del tutto illogico rispolverare
questi capi d'accusa contro le istanze di rinnovamento e trasformazione
sociale portate avanti dai movimenti contro la globalizzazione neoliberista,
istanze che devono trovare spazio e agibilita' nelle istituzioni e
nella politica e non nelle aule dei tribunali". Realacci e Giacchetti,
dal canto loro, hanno affermato: "Noi parlamentari, che pure
contestiamo ed abbiamo contestato ogni forma di manifestazione di
protesta che si fondi o ricorra a strumenti di violenza contro cose
e persone, riteniamo la liberta' di espressione del dissenso un diritto
cardine della nostra democrazia che va garantito e mai soffocato,
se manifestato in forma civile ed entro limiti imposti dalla legge.
In questo caso - affermano i due deputati della Margherita - tuttavia
non nascondiamo perplessita' e preoccupazione in merito ad alcuni
dei capi di imputazione tra i piu' gravi previsti dal codice penale,
e che tanto sul piano della stessa formulazione lessicale che su quello
dei contenuti temiamo possano rievocare atmosfere e scenari superati
che rischiano di compromettere la serenita' del confronto politico
e civile"
Varato
il progetto di Unità Socialista, vero timone riformista della
GAD. Incontro SDI-PSE
24/11 Segretari provinciali dello SDI e del Pse-Lista Mancini si
sono incontrati a Cosenza. L'incontro è stato ancorato a discussioni
politiche e si è svolto in un clima cordiale ed amichevole.
Al termine della riunione è stato approvato il seguente documento:
“I socialisti calabresi hanno varato l'ambizioso progetto di
Unità Socialista che sta registrando interesse diffuso e che,
in poche settimane, ha conquistato centralità nel dibattito
politico regionale. L'obiettivo per tutti i socialisti calabresi è
quello di rappresentare il vero timone riformista della grande alleanza
democratica, con l'ambizione di definire le traiettorie di un cambiamento
radicale della vita regionale. Per conquistare questa frontiera è
indispensabile che i socialisti calabresi lavorino insieme ed in sinergia
ed in questa direzione il coordinamento regionale di Unità
Socialista rappresenta un riferimento fondamentale e irrinunciabile.
Le diverse sigle della galassia socialista avranno la capacità
di agire come forza unitaria, anche al fine di superare le difficoltà
del centrosinistra regionale che invece deve essere in grado di proporsi
come forza di governo in una linea di rinnovamento, cambiamento e
discontinuità. E' inaccettabile che componenti socialiste importanti
della coalizione siano state e siano tutt'ora oggetto di una lunga
serie di atti di ostilità volti a indebolire la presenza e
a marginalizzarne il ruolo, di discriminazione, di attacchi e di rappresaglie,
come è già avvenuto al Comune e alla Provincia di Cosenza,
dopo che i socialisti sono stati determinanti nella vittoria della
coalizione. La riunione della coalizione, opportunamente convocata
dalla segreteria politica della Margherita per domani pomeriggio,
rappresenta - per l'unità socialista - un'occasione utile per
affrontare e risolvere i nodi politici che riguardano le due più
importanti istituzioni della Provincia di Cosenza. Saranno poste all'attenzione
di tutto il centrosinistra le difficoltà e le discriminazioni,
nella consapevolezza che senza i socialisti, l'intero centrosinistra
è più debole e se si colpiscono tali componenti, tutti
i socialisti reagiranno in maniera compatta e senza infingimenti.
Il loro superamento aiuterà ad affrontare le prossime elezioni
regionali con lo spirito unitario necessario per vincere.
Progetto
Calabrie: “I DS sono l’ago della bilancia”
24/11 ''Fuori dai tatticismi e dal politichese, i Ds sono l' ago
della bilancia per la scelta tra conservazione ed esigenze di cambiamento''.
A sostenerlo, in una nota, e' Progetto Calabrie, secondo il quale
''l' esito dell' assemblea dei grandi elettori dipendera' proprio
dalla posizione politica dei Ds. Ricadra' interamente su di loro il
peso e la responsabilita' di tali scelte''. ''Quanto alla composizione
dell' assemblea - afferma ancora Progetto Calabrie - si paventa che
i nominativi degli amministratori non siano scelti con riunioni dei
gruppi consiliari del centro sinistra dei Comuni calabresi''.
Fervono
i preparativi per l’assemblea della GAD. Da oggi al lavoro le
commissioni.
24/11 Continua il lavoro, iniziato nella mattinata di oggi della
commissione garanzia e della commissione programma della Gad, chiamate
a preparare i lavori dell' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra
che domenica si ritroveranno a Lamezia Terme per indicare il programma
e il nome del candidato alla presidenza della Regione. Le due commissioni
stanno definendo tutti gli aspetti organizzativi in vista della riunione
di domenica. I lavori, secondo quanto si e' appreso, proseguiranno
sino a tarda notte.
Unità
socialista chiede ai DS di manifestare il proprio orientamento politico
24/11 ''Siamo a quattro giorni dall' assemblea del 28 da cui dovrebbe
uscire il candidato alla presidenza della Giunta regionale della Calabria
e ancora non riusciamo a capire qual e' al riguardo l' orientamento
dei Democratici di Sinistra''. A sostenerlo e' il coordinatore dell'
Unita' Socialista, Ercole Nucera. ''E' singolare - ha aggiunto Nucera
- che il maggiore partito della coalizione, dopo aver ritirato, con
motivazioni poco persuasive, il proprio candidato, non abbia una sua
posizione esplicita sull' argomento, cosi' come ce l' hanno invece
la Margherita, Unita' Socialista, l' Udeur, altri partiti, e Progetto
Calabrie. Questa riluttanza a manifestare il proprio orientamento
diventa ancora piu' incomprensibile nel momento in cui ci sono tutte
le condizioni, visto che anche Fassino ha ribadito che la scelta tocca
ai calabresi, affinche' venga indicato per la prima volta dal 1995
un candidato appartenente alla sinistra''. ''Una rinuncia a questa
prospettiva da parte dei Ds - ha concluso Nucera - ha bisogno di forti
motivazioni che pero' non abbiamo ancora sentito. Speriamo di ascoltarle
in assemblea''.
Di
Pietro chiede la partecipazione dell’Osservatorio sulla legalità
all’assemblea della GAD.
24/11 “Mi pare si tratti di un momento di grande partecipazione
e democrazia e come tale va sostenuto ed imitato anche in altre realtà”,
così l’On. Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia
dei Valori, dichiara in una nota a commento della richiesta di ammissione
dell’Osservatorio Europeo sulla Legalità e sulla Questione
morale all’Assemblea dei grandi elettori Calabresi, inoltrata
al collegio di Garanzia dell’ Alleanza in Calabria.
“Dobbiamo smetterla con le imposizioni dei partiti e coinvolgere
sempre di più istituzioni e società civile – continua
Di Pietro – nella scelta di candidati e programmi. La presenza
dell’Osservatorio Europeo sulla Legalità e sulla Questione
morale contribuirà a tenere alta l’attenzione della Calabria
sulla questione morale e sui temi della legalità senza i quali
non ci possono essere democrazia e sviluppo”.
Franco
Bruno (Margherita): “Grande attrazione ed apertura del centrosinistra
calabrese”
24/11 «Il percorso che il centrosinistra sta seguendo in Calabria
mostra grande capacità di attrazione e di apertura».
È il commento del Coordinatore regionale della Margherita,
Franco Bruno, dopo la decisione della delegazione calabrese del movimento
nazionale “Governo civico” di partecipare con una propria
delegazione all’assemblea di domenica prossima a Lamezia in
cui sarà designato il candidato del centrosinistra alla Presidenza
della Regione.
Nei giorni scorsi “Governo civico per la Calabria” aveva
indirizzato all’On. Marco Minniti una lettera per manifestare
l’intenzione di aderire alla GAD e di partecipare alle prossime
fasi consultive ed organizzative a livello regionale, richiesta esposta
anche ieri durante un incontro con Franco Bruno.
Rositani
(AN) “Entro dicembre il candidato della CDL alla Regione, sarà
espressione della provincia di Reggio”
24/11 La Casa delle liberta', entro l'anno in corso, dovrebbe esprimere
il nome del suo candidato alla presidenza della Regione Calabria.
Lo auspica il coordinatore regionale di An, Guglielmo Rositani. ''Penso
- sostiene Rositani - che, entro dicembre, il centro-destra calabrese
dovra' proporre una candidatura. Questo e' quanto ho chiesto agli
altri partiti della coalizione''. Il coordinatore regionale di An
non indica nomi, ma conferma la sua valutazione, espressa gia' nei
giorni scorsi, in ordine all'opportunita' che il candidato sia espressione
della provincia di Reggio: ''Il mio - spiega - e' soltanto un calcolo
tecnico, dettato dai risultati elettorali delle elezioni europee,
che mi fanno ritenere vincente un candidato del reggino. Non si tratta
dell'indicazione specifica di un nominativo''.
I
coordinatori regionali della Margherita ribadiscono “No alle
imposizioni, i candidati regionali si scelgono localmente”
24/11 In un documento inviato ai vertici nazionali della Margherita,
18 coordinatori regionali ribadiscono che la decisione sulla presentazione
delle liste alle prossime regionali venga presa a livello regionale.
In sostanza e' un no a qualsiasi imposizione, sia alla lista di partito
se c'e' una decisione per la lista unitaria sia per il listone nel
caso che ci sia una decisione a presentarsi in modo separato. Questo
il testo dei 18 coordinatori: ''Il dibattito in corso sulla presentazione
delle liste nelle elezioni regionali e' poco comprensibile e non aiuta
il processo di crescita e unita' dell'Ulivo e del centrosinistra.
L'idea che le liste nelle quattordici regioni interessate al voto
dovrebbero essere decise in modo centralizzato e' in contraddizione
con le scelte fatte dai partiti dell'Ulivo da molti anni, e di nuovo
nel giugno scorso, quando ci si e' presentati alle Europee con il
simbolo di 'Uniti nell'Ulivo' e contemporaneamente in Sardegna con
le liste dei partiti a sostegno della candidatura di Renato Soru.
Gia' nelle elezioni regionali del 2000 -e da allora in tutte le successive
elezioni regionali- le scelte sono state assunte nel territorio, in
base agli orientamenti di ciascuna regione, e in modo differenziato
a seconda delle diverse esigenze ed alleanze locali. Non a caso: e'
in corso da anni un processo di crescita delle autonomie e dei poteri
delle regioni, e' in vigore il nuovo Titolo V della Costituzione e
non sarebbe giustificata una decisione accentrata, una imposizione
univoca in elezioni legate alle esigenze del territorio, tanto piu'
per un partito di impostazione federale come la Margherita. Tutt'altra
cosa e' la costituzione della Federazione dell'Ulivo: un processo
in cui crediamo, per favorire la collaborazione tra i partiti di ispirazione
democratica e riformista dell'Ulivo, cui la Margherita ha gia' deciso
di concorrere con determinazione secondo precisi indirizzi, e definendo
gli ambiti di questo importante cammino. La Federazione deve proseguire
ed accelerare; la modalita' di presentazione delle liste nelle elezioni
regionali, provinciali, comunali deve rispondere alle esigenze del
territorio. Nelle Europee, come nelle politiche, la decisione deve
essere invece assunta a livello nazionale. Per questo, noi non saremmo
disponibili a vederci imporre la presentazione di una lista di partito
nei casi in cui riteniamo piu' utile ed efficace la presentazione
di una lista unitaria nelle nostre regioni, ne' la presentazione di
una lista unitaria nei casi in cui e' senz'altro piu' producente per
vincere presentare tutte le liste dei nostri partiti. Per questo proponiamo
di smettere subito il dibattito astratto che e' in corso e di affidarci
alle decisioni che stiamo costruendo ed assumendo nelle nostre regioni''.
Seguono le firme di Flavio Pertoldi (Friuli Venezia Giulia), Antonello
Giacomelli (Toscana), Giampiero Bocci (Umbria), Gero Grassi (Puglia),
Battista Bonfanti (Lombardia), Roberto Ruta (Molise), Diego Bottacin
(Veneto), Bernardo Mazzocca (Abruzzo), Salvatore Cardinale (Sicilia),
Giorgio Pasetto (Lazio), Gianni Vernetti (Piemonte), Rosario Monteleone
(Liguria), Mauro Betta ed Ennio Chiodi (Trentino Alto Adige), Antonello
Soro (Sardegna), Ciriaco De Mita (Campania), Salvatore Margiotta (Basilicata),
Franco Bruno(Calabria).
Il
PDCI a Loiero “Accolga i nostri programmi ed avrà il
nostro appoggio”
24/11 ''Qualora dovessero essere accolte le nostre proposte programmatiche,
il Pdci sciogliera' positivamente la riserva in vista dell' assemblea
dei grandi elettori e dara' il proprio sostegno alla candidatura di
Agazio Loiero a presidente della Giunta regionale''. E' quanto si
afferma in una nota dei Comunisti italiani nella quale si precisa
che una delegazione del partito incontrera' domani, a Lamezia Terme,
lo stesso Loiero. ''La delegazione dei Comunisti Italiani, guidata
dal segretario regionale Michelangelo Tripodi e composta dalla segreteria
regionale, dai segretari delle federazioni provinciali e dagli assessori
e consiglieri provinciali del Pdci - e' detto nella nota - illustrera'
a Loiero i punti qualificanti e prioritari del programma dei Comunisti
Italiani calabresi, discusso nella recente riunione del Comitato regionale.
A tal proposito - e' scritto ancora nella nota - i rappresentanti
del Pdci chiederanno un impegno per la realizzazione del piano straordinario
per il lavoro e una chiara e netta posizione contro la realizzazione
del Ponte sullo stretto. Inoltre porranno, tra l' altro, con forza
la questione morale e la lotta alla 'ndrangheta, la necessita' di
attuare il decentramento amministrativo e di valorizzare il ruolo
degli enti locali, il sostegno per la creazione del distretto portuale-industriale
di Gioia Tauro e l' avvio del polo logistico delle merci''.
Chiarella
(AN). “Una legge efficiente per rilanciare il comparto fieristico
calabrese”
24711 Riguardo la decisione assunta dalla seconda Commissione, in
merito al progetto di legge sull’ordinamento fieristico calabrese,
di dare mandato ai relatori Egidio Chiarella e Franco Amendola, lo
stesso Chiarella ha sottolineato:
“La scelta di incontrare i direttori generali dei Dipartimenti
Attività Produttive e Personale, per meglio definire le questioni
che riguardano le fiere già esistenti sul territorio calabrese,
come quelle di Reggio, Lametia e Cosenza, nasce dalla necessità
di individuare il percorso più idoneo per ridefinire il sistema
organizzativo degli Enti in questione, avendo specifica attenzione
al personale già dipendente. In questa direzione, insieme al
consigliere Amendola, sulla base delle informazioni acquisite, presenterò
nella prossima seduta della Commissione, un testo unico sul sistema
fieristico regionale, accorpando in questo modo i testi già
presentati. L’obiettivo è quello di dare alla Calabria,
in tempi brevi, una legge moderna ed efficiente, in grado di rilanciare
l’importante comparto produttivo”.
Pirillo
(Margherita) “Dalla Giunta regionale iniziative economiche inadeguate”
24/11 Dichiarazione del capogruppo della Margherita alla Regione
Calabria, mario Prillo “Una Italia che viaggia su due binari,
ed è la più penalizzata che nei prossimi giorni scenderà
in piazza per protestare contro una politica economica che continua
a punire la forza lavoro del nostro paese. L’illusione, oserei
dire forzata, della riduzione delle tasse ha messo in seria crisi
la maggioranza di governo. Ogni partito che forma la coalizione è
pronto a dire la sua mostrando profonde spaccature e diversità
di vedute.
Alla base della politica economica di Berlusconi c’era la riduzione
della spesa pubblica e invece abbiamo assistito esattamente al contrario.
Gli obiettivi propagandati riguardanti il taglio delle tasse e la
diminuzione della pressione fiscale, sono stati puntualmente disattesi
con escamotage dei responsabili del dicastero dell’economia.
Ora gli italiani, stanchi di essere presi in giro, rispondono con
forza a tali soprusi con la manifestazione del prossimo 30 novembre.
Lo sciopero nazionale è stato indetto per protestare contro
la politica del governo e contro una legge finanziaria errata. Sulla
stessa linea viaggia anche il governo regionale, con iniziative economiche
inadeguate rivolte alle attività produttive e sociali calabresi.
La politica economica attuata dall’esecutivo calabrese mostra
segni di debolezza nei confronti del mercato. La deriva in cui versa
la regione porta verso il baratro le attività commerciali che
stentano a trovare una loro precisa collocazione nel panorama economico
locale e nazionale. Le industrie, in forte disagio per il loro futuro,
che di certo non vedono roseo, ora alzano la voce. Gli imprenditori
cercano certezze, gli operai chiedono sicurezza per il futuro occupazionale.
Ma manca la risposta istituzionale. Spetta alla politica dare quelle
certezze affinché l’imprenditoria assuma lo spazio che
le compete nel panorama nazionale. L’inversione di tendenza
si avrà solo quando questi governi, nazionale e locale, decideranno
di “togliere il disturbo” sollevando le imprese dal quel
ristagno in cui sono scivolate. La difficile situazione in cui versa
il meridione, e la Calabria in modo particolare, è stata anche
evidenziata dal capo dello Stato Ciampi, allorquando ha sottolineato
il distacco inaccettabile in termini di livello di reddito e di occupazione,
rispetto al resto del paese. Il problema del mezzogiorno che diventa
una grande questione nazionale italiana: al governo il compito di
dotare il meridione d’Italia di infrastrutture necessarie per
lo sviluppo. Berlusconi continua a parlare di tagli delle tasse: le
sue intenzioni sono puntualmente smentite dagli alleati. Il famoso
“contratto con gli italiani” è miseramente naufragato:
le azioni irresponsabili di politica economica portate avanti sino
ad ora non permetteranno di abbassare le imposte fiscali. Si pensi
alla Calabria come grande risorsa per gli investimenti, con specifici
interventi economici e sociali, tesi al rilancio dell’impresa
e dell’occupazione."
Nucera
chiede lumi all’UDC sul problema dei forestali ex detenuti
24/11 Chiede una risposta scritta il capogruppo dell’Udc in
Consiglio regionale, Giovanni Nucera, rivolgendo al Presidente della
Giunta regionale, all’assessore regionale alle foreste e al
Presidente dell’Afor, un’interrogazione per sapere “come
mai a tutt’oggi nessuna iniziativa sia stata intrapresa a favore
degli operai idraulico-forestali ex detenuti per il loro reinserimento
sociale nel mondo del lavoro attraverso la loro riassunzione, tutelando
così, la loro dignità di uomini, come stabilisce la
Costituzione, per la quale tutti i soggetti liberi o detenuti sono
uguali nel bagaglio degli inviolabili diritti dell’uomo, tra
cui il diritto al lavoro”.
Nucera, nell’interrogazione, premette “che la politica
della riforma carceraria pone dei principi in materia di lavoro dei
detenuti, in quanto la pena, e di conseguenza gli istituti penitenziari,
devono favorire, in ogni modo, la destinazione dei detenuti e degli
internati al lavoro e la loro partecipazione a corsi di formazione
professionale organizzati e svolti da aziende pubbliche, o anche da
aziende private convenzionate con la Regione”. “L’organizzazione
e i metodi di lavoro penitenziario – fa presente Nucera- devono
riflettere quelli del lavoro nella società libera al fine di
far acquisire ai soggetti una preparazione professionale adeguata
alle normali condizioni lavorative per agevolarne il reinserimento
sociale”.
Da qui, una serie di considerazioni che lo stesso Nucera rileva: “Confrontando
tutta la normativa in materia si evince che questa è mirata
alla preparazione del detenuto alle condizioni normali del lavoro
libero. Quanto alla vicenda degli operai idraulico-forestali ex detenuti
che hanno scontato la pena e che a tutt’oggi non sono potuti
rientrare nel posto di lavoro, nonostante vi siano state varie interpretazioni
sulle modalità di riammissione nel posto di lavoro, (seguite
da due delibere di Giunta Regionale, una di riammissione, proposta
dall’Assessore Regionale alle Foreste e Protezione Civile e
l’altra di revoca della precedente, in assenza dello stesso
Assessore proponente, con la motivazione, poco chiara, della non sussistenza
dei presupposti per la riammissione al lavoro sanciti dalla L.442/1984),
si evince che non è stata applicata la normativa. Questo, perché
oltre la l. 442/1984, vi è comunque una normativa più
recente che tutela gli ex detenuti e il loro reinserimento nel mondo
del lavoro, alla quale la Giunta regionale doveva fare espresso riferimento”.
Nel ribadire che “la Regione Calabria ha un altro strumento
normativo a disposizione per la loro riassunzione, strumento che è
contenuto nella misura – Por 3.3 inserimento lavorativo e reinserimento
di gruppi svantaggiati – asse III – risorse umane –
2.2 Integrazione sociale – azione 3.4 – Incentivi alle
imprese per l’occupazione, e che può essere avviato attraverso
la realizzazione, da parte dell’Afor, di progetti finalizzati
a riassumere e reinserire nel mondo del lavoro gli operai idraulico
forestali ex detenuti”, Nucera conclude ricordando che “presso
il Consiglio Regionale è pendente, già da diversi mesi,
una proposta di legge tendente ad attivare i meccanismi per la riassunzione
dei suddetti soggetti”.
Parte
il coordinamento delle donne verdi in provincia di Cosenza
24/11 documneto del COMITATO PROMOTORE PER LA COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO
DELLE DONNE VERDI DELLA PROVINCIA DI COSENZA “Donne ed Ecologia:
un binomio da sempre inscindibile. La presenza delle donne è
garanzia di arricchimento sostanziale degli aspetti organizzativi
e dei valori del Partito dei Verdi. In particolare le donne verdi
del Sud hanno apportato un valore aggiunto alla politica ecologica,
sottolineando i guasti di una politica di malsviluppo, che partendo
dai modelli emancipatori e produttivistici del Nord d’Italia
e del Mondo, ha impedito al Sud di crescere autonomamente,
Oggi che il fantasma minaccioso del Ponte sullo Stretto vuole riproporre
una politica scellerata di grandi e inutili opere, le donne verdi
di Calabria richiamano, con echi sempre più possenti, la Fata
e sono decise ad opporsi con forza a una riproposizione, dall’alto,
della gestione del proprio territorio.
Aderiscono con tutto il loro entusiasmo alle possibilità concrete
del Pensiero Meridiano, che intende dar valore alle tradizionali,
positive caratteristiche di un Sud che vuole alzare lo sguardo e costruire
da solo il proprio presente ed il proprio futuro. Sono donne meridiane.
Tutte autonome, tutte dirigenti
All’ importanza crescente del pensiero, della progettualità
e dell’azione delle donne deve corrispondere un’eguale
rappresentatività delle stesse, sia all’interno dei partiti,
sia nelle istituzioni.Vogliamo che le donne, singolarmente e insieme,
raggiungano un alto grado di autonomia propositiva, assumendo compiti
di responsabilità sempre crescente e ruoli ben specifici e
specificati. Siamo, inoltre, pienamente convinte che le “quote
rosa” nelle liste non siano una rivendicazione tardamente emancipazionista,
ma piuttosto una necessità per ridare vitalità alla
politica e alle istituzioni.Via libera dunque al 50% riservato alla
presenza delle donne nelle liste elettorali.
Per costruire insieme il nostro programma e la nostra forza e concentrare
le nostre energie, invitiamo le donne verdi della Calabria a costituire,
in piena autonomia, i loro coordinamenti provinciali, con l’auspicio,
che al più presto sia possibile creare un Coordinamento Regionale
delle Donne Verdi in grado di dare alla luce e far crescere un progetto
di politica ecologica, economica, sociale e culturale sempre più
segnato dalla nostra differenza.
Questo percorso inizia con la convocazione di un’assemblea delle
iscritte della federazione provinciale dei Verdi, aperta anche alle
altre donne ecologiste, simpatizzanti al Partito del Sole che Ride,
che avrà luogo a Cosenza nel mese di dicembre.
In questa Assemblea sarà costituito il Coordinamento delle
donne verdi della provincia di Cosenza e saranno delineate e approfondite
le nostre linee programmatiche.
COMITATO PROMOTORE PER LA COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO DELLE DONNE
VERDI DELLA PROVINCIA DI COSENZA
Elly Sirianni, Maria Francesca Lucanto, Maria Grazia Di Ielsi,
Antonietta Romano, Paola Ruffolo, Nunzia Paese, Mariarosaria Del Giudice,
Mimma Atripaldi"
Confermata,
con qualche problema esistente, la grande assemblea del GAD di domenica
23/11 Attesa, temuta, invocata, sopportata: si sprecano gli aggettivi,
ma la grande assemblea del centrosinistra calabrese per designare
il candidato presidente alle regionali del prossimo anno si fara'
domenica. Al momento si lavora per assicurare non meno di 2300-2500
presenze. Si votera' nel pomeriggio di domenica, in un lasso di tempo
non ancora definito (dovrebbero essere tre ore), mentre in mattinata
sara' prima presentato il programma e poi le candidature. Solo al
termine di questa prima fase sara' possibile il voto, per scrutinio
segreto. Sul versante politico, si registra un clima ancora incerto
con due candidati sicuri al momento - Agazio Loiero della Margherita
e Cesare Marini dello Sdi - ed un terzo probabile, Gianni Latorre
(rettore Unical). Quasi certa, invece, l'assenza dell'Udeur. Ma il
gran tessitore del centrosinistra calabrese, Marco Minniti, tentera'
fino all'ultimo di giungere a domenica con un unico candidato della
Federazione dell'Ulivo, il quale a quel punto sarebbe incoronato dall'assemblea
e risolverebbe una bella grana alla Gad nazionale che il giorno dopo,
lunedi' 29, si vedra' con Romano Prodi per cercare di risolvere le
ultime questioni aperte nelle regioni. La Calabria sarebbe, infatti,
un problema in meno ma anche un'indicazione per Puglia e Basilicata,
dove i giochi non sono fatti. Di lista unitaria dell'Ulivo si parla,
invece, con un singolare paradosso: mentre la Margherita pur di arrivare
a Loiero candidato presidente apre una porta, sono i socialisti a
spingere per una loro lista autonoma, a quel punto frutto di unioni
varie (Sdi, Pse, laburisti, Socialismo e' liberta', etc). Ma come
ci si è arrivati a questa riunione che tra cinque giorni segnerà
la data storica per la democrazia calabrese, con la scelta di un candidato
ad un' elezione da parte di oltre duemila persone a scrutinio segreto.
L’assemblea è il frutto di due pensieri, quello del segretario
regionale dei DS, Nicola Adamo che vedeva durante il Forum del centrosinistra,
nello scorso mese di settembre, quando attorno ad uno stesso tavolo
furono insieme 18 sigle tra partiti ed associazioni una assemblea
elettiva per decidere e votare il candidato, e Progetto Calabrie,
la sigla che definisce il cosi' detto movimento dei professori, che
invece proponeva un' assemblea di programma nella prima fase del dibattito,
a luglio, e poi di primarie e di assemblea costituente in seguito.
L' assemblea di domenica ha, quindi, un potere decisorio e vincolante
sul nome a candidato presidente, mentre le altre formule sarebbero
state l' espressione di un confronto politico-programmatico sicuramente
largo e partecipato e consultivo e indicativo sul nome del candidato.
Ancora,però, qualche attrito lo si registra e probabilmente
qualcosa potrà variare. Questi i pareri scaturiti nella giornata
di oggi:
Adamo
(DS) è sicuro, l’assemblea si farà
- ''L'assemblea di domenica si fara'. Non ci attardiamo in inutili
polemiche'': e' quanto afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola
Adamo, che e' stato il primo proponente dell' assemblea dei grandi
elettori del centrosinistra che domenica scegliera' il candidato presidente
alle regionali del 2005. ''Si trattera' - dice Adamo - non solo dell'
atto fondativo della coalizione di centrosinistra per le regionali
della primavera prossima, ma di una vera e propria prova che identifichera'
la nostra proposta politica e di come si possa far vivere la politica
in maniera vera, a contatto con le forze della societa' e come queste
non necessariamente debbano essere in contraddizione con la politica.
La stessa autoreferenzialita', che vive come e' noto nella politica
ma anche in settori della societa' civile, io credo che e' stata sconfitta
con la scelta di far decidere, e non solo teorizzare, i rappresentanti
di tutta la Calabria che domanda un vero cambiamento. Domenica si
trattera' di un' assemblea che decidera' sul programma, che a scrutinio
segreto scegliera' il candidato e che vede i rappresentanti dei partiti
in minoranza rispetto agli eletti e a quelli designati dalla societa'''.
I termini per partecipare all'assemblea di domenica scadranno domani
a mezzogiorno ''ma gia' oggi - dice Adamo - stiamo assistendo ad una
qualificata e pressante domanda da parte di gruppi, associazioni,
movimenti. Insomma, siamo in presenza di un vero e proprio evento
straordinario democratico e di massa, che non ha precedenti. Potrebbe
essere inteso come la prova o la simulazione di una scelta per garantire
protagonismo e partecipazione vera alla decisione della premiership
nazionale del centrosinistra. L'esito di domenica potra' essere assunto
come un' importante verifica per offrire al centrosinistra nazionale
una credibile alternativa all' ipotesi di primarie per la designazione
di Romando Prodi''. I numeri dell' assemblea sono i seguenti: 694
in rappresentanza degli eletti, 694 in rappresentanza di associazioni
e gruppi e 925 per i partiti.
Per Borrello fare l’assemblea
il 28 non è una buona idea. - ''Procedere come
se nulla fosse con l'Assemblea del 28, come fa il segretario regionale
della Margherita, a me non pare una buona idea''. E' quanto sostiene
in una nota il commissario regionale dell'Ap-Udeur, Antonio Borrello,
circa l'assemblea di domenica a Lamezia Terme. ''Anzi - ha aggiunto
- la considero politicamente sbagliata e, per dirla tutta, animata
da una coscienza non del tutto tranquilla, poiche' tradisce la voglia
di chiudere in fretta un'ipotesi di candidatura alla Presidenza della
Regione in una maniera da noi per nulla condivisa. Io credo pertanto
che dinanzi alle nostre ragioni, pienamente legittime, occorrerebbe
riflettere con maggiore attenzione e sforzarsi di agire con minore
leggerezza e superficialita'''. ''E' inaccettabile ritenere - ha concluso
- che i problemi politici posti possano essere affrontati dopo la
scelta del candidato alla Presidenza. Mi auguro che il maggiore partito
della coalizione faccia prevalere un maggiore senso di responsabilita'
nel superiore interesse dell'unitarieta' della coalizione, requisito
indispensabile per vincere le elezioni e sconfiggere il centrodestra''.
Zuccherini (Rifondazione) “Favorevoli
allo svolgimento dell’assemblea 'Noi siamo favorevoli
affinche' domenica si svolga l'assemblea dei grandi elettori''. E'
quanto ha detto il commissario regionale del Prc della Calabria, Stefano
Zuccherini. ''Un eventuale spezzettamento dei lavori - ha aggiunto
- non mi sembrerebbe opportuno. C'e' da aggiungere poi che tutta Italia
guarda con molto interesse a questa nostra iniziativa che rappresenta
una innovazione politica. Decidere di posticipare la riunione non
mi sembrerebbe opportuno. Mi auguro inoltre che all'iniziativa partecipi
anche Progetto Calabrie che ha contribuito in maniera fattiva a questa
iniziativa''. ''A questo punto le candidature - ha concluso Zuccherini
- non esistono piu' perche' si dovranno raccogliere le firme tra i
grandi elettori. Noi avevamo dato la nostra disponibilita' a sostenere
la candidatura di Latorre perche' ci sembra una innovazione ed abbiamo
sempre detto che questo andava bene in assenza di una candidatura
unitaria. Se ci dovesse essere una indicazione unitaria di tutta la
Gad credo proprio che il nostro appoggio sara' a quel candidato''.
Latorre: “Nessun rinvio solo una
divisione in due dell’assemblea”
'Noi non abbiamo chiesto nessun rinvio dell'assemblea dei grandi elettori
ma riteniamo che si debba dividere in due i lavori. Il primo giorno,
che sarebbe domenica, occuparsi dei contenuti programmatici, la composizione
dell'assemblea ed i delegati e poi dopo dieci giorni affrontare la
questione delle candidature''. E' quanto sostiene il rettore dell'Universita'
della Calabria, Gianni Latorre. ''Noi teniamo molto a questa iniziativa
- ha aggiunto - perche' e' un fatto innovativo e vorremmo che sia
un appuntamento dal quale trarre il massimo del risultato. Ma siamo
preoccupati perche' ad oggi, per esempio, non c'e' nemmeno l'elenco
completo dei grandi elettori. Noi, che qualche assemblea la gestiamo,
riteniamo che ci possa essere il rischio che l'appuntamento di domenica,
se non e' ben organizzato, potrebbe tradursi in una baraonda''. Il
Rettore dell'Universita' della Calabria ha poi aggiunto che ''il nostro
contributo e' stato programmatico e metodologico e poi abbiamo anche
fatto notare che al nostro interno ci sono risorse per la politica
spendibili direttamente''. Quanto alle possibili candidature di Cesare
Marini e Agazio Loiero, il rettore dell'Unical ha detto che ''tutte
le persone in campo sono stimabili ma la candidatura di Marini potrebbe
rappresentare il cambiamento. Quella di Loiero un po' meno''.
Franco Bruno (Margherita) “Difficile
rinviare l’assemblea del 28” - ''Difficilmente
si puo' rinviare l'assemblea fissata per domenica per la scelta del
candidato alla presidenza della regione''. Lo ha detto il coordinatore
regionale della Margherita, Franco Bruno, circa le richieste di rinvio
della riunione. ''Capiamo la posizione dell'Udeur - ha aggiunto -
ma crediamo anche che dopo l'assemblea la politica risolvera' eventuali
problemi tra i singoli partiti. E comunque non credo che l'assemblea
sia piu' rinviabile anche perche' stiamo ricevendo numerose richieste
di partecipazione. E poi questo e' un percorso che abbiamo seguito
ragionandoci tutti insieme e non credo che ora sia opportuno uno slittamento''.
Il coordinatore regionale della Margherita ha poi aggiunto che ''il
modello Calabria e' guardato con molta attenzione da tutta Italia
e un rinvio dell'assemblea ci si ritorcerebbe contro. Anche nel corso
della riunione della Federazione dell'Ulivo abbiamo convenuto che
l'assemblea si debba svolgere''. ''Quanto poi alle candidature - ha
concluso Bruno - noi riteniamo che sara' nel corso dell'assemblea
che queste saranno ufficializzate. E in quella sede si decidera' chi
sara' il candidato del centrosinistra''.
Si e' poi riunito oggi a Lamezia Terme
il gruppo di lavoro incaricato ieri dalla Federazione Uniti nell'
Ulivo di discutere le ipotesi di linee programmatiche
da sottoporre alla commissione programma dell' assemblea dei grandi
elettori. Tra i punti salienti emersi dal dibattito, secondo quanto
si e' appreso, figura quello relativo a opzioni programmatiche tendenti
a definire i capisaldi di un programma di svolta, di discontinuita'
e di cambiamento. La Calabria non piu' una regione residuale e marginale,
e' stato detto, ma una risorsa su cui investire per il benessere dei
calabresi, una risorsa conveniente per il sistema Paese. L' altro
punto piu' importante trattato e' stato quello di una carta d' intenti
per l' affermazione di un' autentica e trasparente etica dell' esercizio
della pratica amministrativa regionale. ''Si sta lavorando - ha sostenuto
al termine dell' incontro il coordinatore regionale della Margherita,
Franco Bruno - intorno al documento che deve definire sostanzialmente
le caratteristiche della Grande alleanza democratica in Calabria.
Il lavoro, ovviamente, tiene conto di quello che si e' svolto nel
forum del centrosinistra e nel rapporto del forum stesso e le parti
sociali, le universita', le forze del mondo del lavoro, delle imprese
ecc. Tenendo conto di quel riferimento si sta lavorando intorno a
una carta dei valori e dei principi che dovranno definire il centrosinistra''.
Intanto i tecnici hanno effettuato
un nuovo sopralluogo stamani insiema ai dirigenti
del centrosinistra calabrese al Centro agroalimentare di Lamezia Terme
dove domenica si svolgera' l' assemblea dei grandi elettori. Con loro
anche gli architetti per una visione della grande sala dove si terra'
l' assemblea, dei locali attigui, dei problemi logistici e dei luoghi
dove attrezzare le cabine (non meno di 15) dove si votera' per designare
il candidato del centrosinistra alle regionali della prossima primavera.
Al momento si lavora per assicurare non meno di 2300-2500 presenze.
Si votera' nel pomeriggio di domenica, in un lasso di tempo non ancora
definito (dovrebbero essere tre ore), mentre in mattinata sara' prima
presentato il programma e poi le candidature. Solo al termine di questa
prima fase sara' possibile il voto, per scrutinio segreto. Attorno
alle 19 di domenica - se i tempi saranno rispettati - e' presumibile
che ci sia il nome scelto dai grandi elettori del centrosinistra per
rappresentarli alle regionali del 2005.
Nel
centrodestra spunta un terzo polo per le regionali
23/11 Un terzo polo in Calabria per le regionali ed a Lamezia Terme
in occasione anche delle comunali: e' questa l' ipotesi avanzata da
Tonino Scalzo (coordinatore regionale di Rinascita della Dc), Michele
Mercuri (Partito repubblicano), Franco Palmieri (Partito liberale),
Francesco Mastroianni (coordinatore regionale Fiamma Tricolore) e
Michele Pagano (Dorotei centristi europei) che stamani hanno incontrato
i giornalisti. All'incontro ha partecipato brevemente anche il vicepresidente
della Camera, Alfredo Biondi, che era di passaggio per motivi professionali
e che ha affermato di avere la doppia tessera del Partito liberale
e di Forza Italia. Biondi, nel suo breve saluto, ha evidenziato che
la politica deve ''avvalersi anche di forze nuove che fino ad ora
non si erano manifestate, per lo meno, in termini di individualita'
politica. Questo e' significativo. Io lo vedo molto positivamente''.
Nel corso dell'incontro i rappresentanti dei cinque partiti di centrodestra,
dopo avere sostenuto che ''il terzo polo sicuramente non vince, pero'
non sappiamo chi perde'', hanno ribadito che ''bisogna avvicinare
la politica alle istanze dei cittadini e dare ai partiti il ruolo
centrale che meritano'' ed hanno dichiarato che non accettano ''programmi
e candidature calate dall'alto''. Inoltre, hanno fornito una sorta
di identikit del candidato a sindaco per la citta' di Lamezia Terme
e alla presidenza della regione: ''Deve essere una persona di equilibrio,
deve avere esperienza politica, deve saper tenere unita la squadra,
deve saper rispondere alle istanze dei cittadini. La Calabria, come
Lamezia, non ha bisogno di tecnici e non e' disponibile a prendersi
dei bluff''. I rappresentanti dei cinque partiti hanno chiesto maggiore
considerazione all' interno del centrodestra al quale si ''sentono
legati'' ed hanno criticato la legge elettorale che tenderebbe ad
''eliminare i piccoli partiti''.
Il
manifesto emendato a Vibo da Progetto Calabrie
23/11 “La Regione leggera e plurale, sgravata dal peso della
gestione, con una forte delega agli enti locali, capace di programmare
il futuro delle Calabrie, di valorizzare le specificita' delle singole
aree, di esaltare la varieta' delle tradizioni e delle culture locali,
di coordinare le attivita' e le specificita' dei suoi 409 Comuni e
delle sue Province''. Sono queste alcune delle caratteristiche per
il futuro della regione individuate da 'Progetto Calabrie'. Le caratteristiche
individuate sono state raccolte in un manifesto che e' stato emendato
nel corso dell'assemblea regionale svoltasi a Vibo Valentia. ''Una
Regione - prosegue il manifesto di 'Progetto Calabrie' che riconosca
la dignita' degli enti locali, attribuendo risorse certe, per venire
incontro alla esigenze dei cittadini. Una Regione plurale perche'
ricca delle sue diversita' che non diventano conflitti. Una Regione
plurale perche' anche nella sua forma di governo sappia esprimere
la molteplicita' degli interessi rappresentatati, senza decisioni
monocratiche dall'alto. La Regione al femminile, che promuove, anche
attraverso una consistente presenza nel Consiglio e nella Giunta Regionale,
la partecipazione delle donne per una migliore organizzazione e gestione
delle istituzioni pubbliche. La Regione Ecologica, che individua nella
tutela ambientale un obiettivo prioritario, che e' orgogliosa di avere
all'interno del proprio territorio tre parchi nazionali ed un parco
regionale che formano un corridoio ecologico di straordinario valore''.
''Una Regione - e' aggiunto - che punta all'autosufficienza energetica
fondata su tutte le fonti di energia rinnovabile, che s'impegna nel
risparmio energetico e nella raccolta differenziata dei rifiuti, che
pone un veto all'introduzione degli OGM nel suo territorio, quanto
ai rifiuti tossici ed al passaggio dei grandi elettrodotti, mentre
promuove l'agricoltura biologica, biodinamica,la commercializzazione
dei prodotti tipici e la valorizzazione dell'agriturismo. La Regione
garante della legalita' e della partecipazione, che combatte la corruzione,
la clientela e la criminalita' organizzata, che solidarizza con chi
e' colpito dalle violenze, dai ricatti e dalle minacce mafiose. Una
Regione che promuove, a partire da se', la trasparenza e il controllo
pubblico e si propone come modello educativo alle giovani generazioni.
Una Regione in cui i cittadini siano sempre coinvolti nelle grandi
scelte pubbliche e dove chiunque possa concretamente controllare l'azione
delle istituzioni. A questo fine riteniamo importante istituire gli
Stati Generali delle Calabrie, un organismo che deve avere una importante
funzione consultiva e propositiva. La Regione della solidarieta' e
del lavoro che prende forza dalla ricchezza dei valori umani presenti
nelle famiglie, nei gruppi di volontariato e nelle sue molteplici
realta' associative. Una Regione impegnata a garantire la qualita'
della vita dei cittadini calabresi''. Per 'Progetto Calabria' serve
una Regione che ''considera il lavoro come diritto primario soprattutto
dei giovani calabresi per liberarli dalla sudditanza di qualsiasi
potere. Una Regione che combatte il lavoro nero e sottopagato. Che
tutela il diritto alla salute. La Regione dell'Accoglienza e dell'Ospitalita',
della Ricerca e dell'Arte. La Regione che valorizza il suo sistema
educativo come strumento di primaria importanza nella competizione
tra i territori. Il sistema scolastico e quello universitario caratterizzano
positivamente la Regione Calabria. E poi serve dotarsi di una politica
industriale per l'innovazione. La strategia dell'Ente regionale deve
essere quella di incentivare l'innovazione del tessuto produttivo,
anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione delle Universita'
calabresi e dei loro giovani laureati. La Regione delle Professioni
e delle competenze, una regione in grado di cogliere l'enorme potenzialita'
dello sviluppo dell'istruzione e delle professioni, che sceglie le
competenze e combatte le cattive appartenenze. Una Regione che si
impegna a collegare l'innovazione, la ricerca e le professionalita'
con lo sviluppo economico e sociale. Una regione che esalti tradizioni
e cambiamenti, competenze tecniche e culture popolari. La regione
deve assumere il parametro del rigore nella selezione e promozione
della sua classe dirigente, assumendo la meritocrazia quale criterio
di sconfiggere le pratiche clientelari''. Ed infine per 'Progetto
Calabrie' serve una Regione ''che sia Laboratorio del Mediterraneo,
non piu' visto come mera espressione e collocazione geografica, ma
come punto di riferimento sostanziale per la politica regionale che
attraversa tutti i settori. La regione della speranza dove bisogna
riscoprire e valorizzare il senso di appartenenza al territorio in
funzione della sussidiarieta', come valore pregnante di un impegno
politico nuovo, che diventa strumento capace di indirizzare il governo
della Regione verso la soluzione dei problemi di tutta la gente di
Calabria, cominciando da bisogni primari e urgenti''.
Veraldi
(Margherita) “Sconvolgente e penoso il comportamento del centrodestra
per danni del maltempo”
23/11 ''E' davvero sconvolgente, ridicolo e penoso il comportamento
del centrodestra che ha perso completamente il senso della misura
e della responsabilita' istituzionale innanzi alla pesante condizione
derivante dai danni subiti a Roccelletta di Borgia ed alle dichiarazioni
di Chiaravalloti che annuncia a tutta la Calabria, ma non al Governo
Berlusconi, che non ci sono i fondi in Finanziaria per i lavoratori
forestali''. A sostenerlo e' stato, in una dichiarazione, Donato Veraldi,
presidente del gruppo della Margherita alla Commissione lavori pubblici
del Senato e segretario della Commissione Parlamentare Antimafia.
''Quando avvenne la catastrofe drammatica di Soverato - ha sostenuto
Veraldi - il Governo di centrosinistra, in poche ore, approvo' i finanziamenti
necessari per fare fronte ad una evidente e chiara emergenza; sui
danni di Roccelletta soltanto un pietoso ed ipocrita via vai sui luoghi
interessati senza che sia seguita qualsiasi iniziativa del Governo
nazionale sollecitata con decisione e forza dai 'goliardi' del centrodestra
della Calabria e nel mentre il Governatore Chiaravalloti ci annuncia
che non sarebbero stati previsti in Finanziaria i fondi per i lavoratori
forestali. Li vada, e subito, a chiedere al 'suo' Governo e pretenda
quello che tutti gli altri precedenti Governi, nessuno escluso, hanno
fino ad oggi sempre saputo garantire''. ''Presentero' immediatamente,
ora che la Finanziaria e' all' esame del Senato - ha aggiunto Veraldi
- emendamenti mirati tanto sui danni di Rocceletta di Borgia perche'
vengano forniti i necessari sostegni economici a quanti, privati,
imprese, Enti locali, hanno subito danni nell' evento calamitoso e
sul finanziamento economico per i lavoratori idraulico forestali:
sono certo che non mancheranno i voti dei parlamentari del centrosinistra.
Chiedo al centrodestra ed a Chiaravalloti di non fare mancare i voti
a sostegno di questi emendamenti dei Parlamentari della Casa delle
Liberta' della Calabria''.
Tripodi
(PDCI) “Tagliati i finanziamenti per i forestali dalla finanziaria”.
Trematerra (Udc) “Presenterò un emendamento”
23/11 ''Uno stanziamento di 160 milioni di euro necessari per il
triennio 2005-07 e finalizzato al pagamento dei salari dei lavoratori
idraulico forestali e' stato eliminato dalla finanziaria''. E' quanto
sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci della Calabria,
Michelangelo Tripodi. ''Si tratta - ha aggiunto Tripodi - di una scelta
ingiustificata, grave e penalizzante che potrebbe mettere a rischio
la tenuta dei livelli occupazionali nella forestazione calabrese.
Dopo la Cassa integrazione che in questi mesi e' stata attivata dall'
Assessorato regionale poiche' la tanto attesa trasformazione del rapporto
di lavoro per migliaia di lavoratori e' avvenuta senza assicurare
le necessarie risorse finanziarie, adesso si profila una vera e propria
beffa ai danni dei lavoratori e dell'intero comparto della forestazione.
E' necessario reagire con forza nei confronti di un sopruso insopportabile
e di una grave provocazione ai danni della Calabria che si vorrebbe
perpetrare da parte di un governo e di una maggioranza di centrodestra
che sono ormai allo sbando e tirano a campare alla giornata senza
bussola e senza orientamento politico''. ''Diciamo con forza il nostro
'no' - ha proseguito Tripodi - al taglio delle risorse per i forestali
e per la forestazione e chiediamo con determinazione che al Senato
venga ripristinato lo stanziamento di 160 milioni di euro indispensabile
per dare una prospettiva ed un futuro al comparto anche in relazione
alla necessita' di rilanciare l'idea di una forestazione produttiva
che puo' rappresentare una carta vincente per contribuire alla sviluppo
della regione. Da tempo avevamo espresso la nostra netta opposizione
nei confronti di una finanziaria che si caratterizza assai negativamente
nei confronti del sud e della Calabria, che taglia le spese sociali
e colpisce tutti gli strumenti per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione
(legge 488, prestito d'onore, patti territoriali, ecc.) del Mezzogiorno,
ma il taglio dei fondi per la forestazione ci dice che non c'e' limite
al peggio. A questo punto nessun complicita' ed acquiescenza potra'
essere tollerata e pertanto chiediamo di sapere se e quali iniziative
intende assumere la Giunta Regionale per difendere la dignita' della
Calabria e per rispondere a quella che consideriamo una vera e propria
provocazione che ci offende come cittadini italiani''. ''Per sostenere
questa battaglia - ha concluso Tripodi - sul piano istituzionale,
attiveremo fin da subito i senatori del Pdci perche' vengano presentati
gli opportuni emendamenti atti a ripristinare lo stanziamento per
la forestazione calabrese''.
Immediata la replica del rappresentante
dell’UDC calabrese, Gino Trematerra ''Nel 2002
presentai l'emendamento vincendo alcune legittime resistenze del Governo
e trovando l'approvazione dell'aula, con il voto contrairo di una
parte del centrosinistra: adesso li aspettero' al varco''. E' quanto
sostiene in una nota il senatore Gino Trematerra che nel 2002 fece
approvare un emendamento per la forestazione calabrese e che ripresentera'
il provvedimento in discussione al Senato in occasione delle sedute
dedicate al Dpef. ''Molti - ha aggiunto - fra coloro che agitano strumentalmente
la bandiera della forestazione, in aula seguono atteggiamenti diversi.
Vedremo quale sara' il comportamento del centrosinistra questa volta.
L'emendamento, se approvato, consentirebbe di dare vero fiato ad un
settore che ha gia' conosciuto importanti e produttive trasformaizoni
ad opera del governo regionale di centrodestra''. ''Anche questa -
ha concluso Trematerra - sara' un'occasione per ribadire chi sta veramente
al fianco dei lavoratori''.
Nessun
incontro degli amministratori del centrosinistra oggi a Lamezia
23/11 ''Per quanto ci riguarda, parteciperemo attivamente alla assemblea
dei grandi elettori del 28 novembre ed in quella sede avanzeremo precise
proposte per la definizione di un programma di cambiamento e di svolta
in Calabria'': lo afferma Mario Oliverio, presidente della Provincia
di Cosenza, che, in una nota, prende le distanze dall' iniziativa
annunciata ieri dal Comune di Cittanova relativa ad un incontro di
sindaci ed amministratori del centrosinistra in programma per il pomeriggio
a Lamezia Terme. ''Apprendiamo dalla stampa della convocazione di
una assemblea degli amministratori locali del centrosinistra calabrese
- sostiene Oliverio - non sappiamo chi abbia convocato detta assemblea
e sulla base di quale investitura anonimi organizzatori abbiano assunto
tale iniziativa della quale i presidenti del centrosinistra delle
Province calabresi e, da quanto verificato, la stragrande maggioranza
di sindaci e degli amministratori del centrosinistra stesso della
nostra regione, sono all'oscuro''. ''L' esercizio della democrazia
- prosegue Oliverio - si fonda sul principio della partecipazione
ma anche e soprattutto di quello della trasparenza che si esercita
attraverso regole certe e condivise''.
Appello
del Patto alla GAD: “Mettere da parte le rissosità. Uniti
si vince”
23/11 Il Patto-Partito dei Liberaldemocratici lancia un appello alle
forze politiche ed ai movimenti che si riconoscono nella GAD affinché
non continuino a minare l’Assemblea dei Grandi Elettori di domenica
prossima. Occorre mettere da parte le rissosità ed i protagonismi,
occorre avere quale unico obiettivo la rinascita della Calabria, evitando
i sotterfugi e le furberie. È necessario ricordarsi che “uniti
si vince” e che tutte le discussioni inutili e strumentali foraggiano
l’appetito degli avversari: non bisogna dimenticare la grande
opportunità che il Centro Sinistra calabrese sta dando alla
democrazia della Calabria, attraverso le primarie per l’individuazione
del Candidato alla Presidenza della Regione, esperimento che confermerebbe
la Calabria come laboratorio politico d’eccezione per l’Italia
intera ed al quale guarda con attenzione il mondo del centro-destra.
Non bisogna lasciare sfuggire questa grande opportunità, bisogna
celebrare l’Assemblea dei Grandi Elettori nella data del 28
novembre, e bisogna lavorare sul programma di governo mettendo la
primo posto la sburocratizzazione degli Enti e il rilancio economico-produttivo
della Calabria. L’Italia guarda con attenzione a quello che
sta succedendo e succederà nei prossimi giorni nella nostra
Regione: non sprechiamo questa grande opportunità: la Calabria
ed i calabresi non possono più attendere.
Italia
dei Valori incontra il Sindaco di cosenza ed il Presidente della Provincia
23/11 Il Sindaco Eva Catizone ha incontrato questa mattina a Palazzo
dei Bruzi una delegazione di Italia dei Valori, guidata dal coordinatore
regionale, On.Beniamino Donnici e composta dai consiglieri comunali
Sergio Del Giudice ed Amedeo Pingitore, dal segretario cittadino dei
dipietristi, Avv.Giuseppe Scornaienghi, e dal responsabile regionale
enti locali, Avv.Maurizio Feraudo.
Si è trattato di un incontro improntato ad un clima di grande
distensione, cordialità e serenità e nel corso del quale
il Sindaco, dopo aver manifestato la sua soddisfazione per l'opportunità
che le è stata offerta di incontrare una delegazione così
rappresentativa, ha espresso ampia disponibilità per un rilancio
della reciproca collaborazione e comprensione e per l’apertura
di una nuova fase politica.
Sia da parte del primo cittadino che dai rappresentanti di Italia
dei Valori si è convenuto sulla necessità di concentrare
i rispettivi sforzi verso un impegno ancora più energico al
servizio della città, attraverso il quale si realizzi sempre
più, all’interno del Consiglio comunale e nel governo
dell’Ente, quella rappresentatività pluralista auspicata
da tutto il centrosinistra.
Sempre nella mattinata la delegazione di Italia dei Valori ha incontrato
il Presidente della Provincia Olivero.
E’ stato caratterizzato da una atmosfera cordiale e franca,
l’incontro che ha segnato stamani la riapertura del dialogo
tra Italia dei Valori ed il Presidente della Provincia, Mario Oliverio.
Nella sala di Presidenza della Provincia, il coordinatore Regionale
di IDV, Beniamino Donnici ed il Responsabile Regionale Enti Locali,
Maurizio Feraudo, hanno fatto presente ad Oliverio che in questo momento
il partito di Di Pietro è impegnato nella fase congressuale.
Superata questa, è stato deciso, si concorderà un nuovo
incontro per approfondire gli aspetti politico-programmatici ed il
contributo attivo che Italia dei Valori potrà fornire all’esperienza
di governo della Provincia.
Gad,
un appello a Progetto Calabrie
23/11 Francesco Garritano ed Edoardo Simonetti, di Progetto Calabrie,
rivolgono un appello a tutto il loro movimento: Lo stop & go,
la tela di Penelope della vicenda regionale nel centrosinistra sta
mostrando limiti assolutamente prevedibili. Cominciamo dagli aspetti
positivi, che pure ci sono, per sgombrare il terreno da ogni possibile
malinteso.
Demandare ad un’assemblea di oltre duemila delegati il potere
di decidere sulla scelta del candidato-presidente della giunta regionale
nelle prossime elezioni, assume un significato quasi rivoluzionario.
Un potere che da monolitico, gestito cioè da pochissimi autoinvestiti,
si scioglie in un’occasione democratica, è il vero ed
indiscutibile risultato, forse l’unico, che il movimento sorto
intorno a Progetto Calabrie potesse sperare di raggiungere nella situazione
attuale e di cui va dato atto. Questo risultato, però, è
da traguardare: un inizio più che un arrivo, un’esperienza
da costruire tutt’intera, nei metodi di formazione, di rappresentanza,
di territorialità per evitare che diventi solo un fatto nominalistico,
una democrazia di facciata. Per esser chiari pensare al domani immediato
più che all’oggi. Oggi ci si doveva accontentare, purtroppo,
di rendere meno indigesto quel che passa il convento, evitare –per
quanto possibile- che l’assemblea si svolgesse a senso unico
e servisse solo a ratificare decisioni già assunte in altra
sede; cosa difficilissima. Ne è conferma la denunzia del movimento
“dei professori” dell’ “approssimazione organizzativa”
che regna a sette giorni dalla data fissata e “di forze che
hanno ostacolato e ritardato questo percorso democratico”, tanto
da indurli a chiedere che l’assemblea del 28 sia spostata. Nella
speranza (pensiamo vana) che sette o otto giorni o un mese servano
a modificare orientamenti metabolizzati e comportamenti stratificati.
E qui si arriva inevitabilmente alle considerazioni fatte già
altre volte. Se il movimento “dei professori” si poneva,
com’era giusto si ponesse, il problema di combattere la “ceralacca”,
il “tappo” rappresentati dal ceto politico dirigente regionale
del centro sinistra, altre vie dovevano essere percorse, certamente
più ardue ed impervie, ma altre. Bisognava porsi in modo alternativo,
non sperare o illudersi di potere agire dall’interno, perché
il rischio di essere omologati o di rappresentare al massimo la faccia
più o meno buona della stessa medaglia, diventava fortissimo,
ed è fortissimo. La scelta finora fatta ha praticamente bruciato
questa possibilità, ma tant’é.
Progetto Calabrie “non é un movimento elettorale e anzi
si organizza per andare oltre la scadenza di primavera”, lo
abbiamo sentito più volte. Allora e conseguentemente non è
mosso dall’impellenza di tendere ad occupare poltrone consiliari
o assessorili o altro o di cedere a logiche spartitorie e questa é
una posizione invidiabile per pensare alla politica in modo alto,
per superare l’era dei sette samurai del centro sinistra regionale
ed i loro affari trasversali, che oggi appaiono dimenticati, ma che
sono sempre lì.
Ci permettiamo quindi di rivolgere ai “professori” un
appello: non ci sono logiche elettorali a guidarli e siamo pronti
a crederci; che facciano in modo, però, di non disperdere quel
poco o tanto che la loro azione ha fin qui raggiunto per poter partire
già da oggi nella costruzione di una Calabria finalmente diversa.
Borrello
(Udeur) “Le idee balzane dell’Ass. Mirigliani”
23/11 “Balzana e, mi si passi l’espressione, feudale
a me pare l’idea di Regione tratteggiata dall’assessore
Mirigliani, secondo il quale ci dovrebbe essere una sede della Regione,
esterna al centro storico catanzarese, dove ubicare pigmei, impiegati
e gente dedita al lavoro, ed una sede lussuosa, Palazzo Alemanni,
da riservare a notabili e gente perbene il cui compito sarebbe quello
di ricevere ospiti, ambasciatori e miss”.
E’ quanto sostiene il capogruppo di Upr-Udeur Antonio Borrello,
dopo la proposta avanzata ieri dall’Ass. Mirigliani di acquisire
un piano di un fabbricato storico nel centro di Catanzaro. Borrello
poi aggiunge: “L’avv. Mirigliani, forse, ancora non ha
recepito il concetto moderno di Regione come corpo unico, in cui si
lavora e si produce nell’interesse dei cittadini. La Regione
Calabria, quando sarà costruita a Catanzaro, avrà una
sala ad hoc dove saranno ricevuti gli ospiti di riguardo ed avrà
un ufficio che si occuperà esclusivamente del cerimoniale,
non avrà bisogno di dependance variopinte e di dubbia utilità.
Ironia a parte - prosegue Borrello - l’unica cosa che il presidente
Chiaravalloti e l’assessore Mirigliani possano fare, sulle questioni
immobiliari, è stare assolutamente fermi. La legislatura è
praticamente conclusa e di pasticci sulla cittadella regionale ne
sono stati compiuti anche troppi. Per sovrappiù, beffandosi
persino del buon senso, la Regione ha preso di recente in locazione
un immobile di proprietà della Hermes, la società con
cui è in causa per l’intricatissima vicenda del terreno;
comprare adesso, addirittura espropriare, Palazzo Alemanni per farne
non si comprende cosa nessuno lo capirebbe. Sfugge ai più,
anzi, a cosa possa servire un Palazzo nel centro storico per un Governo
regionale che non ha svolto e non svolge alcuna funzione utile nell’interesse
dei calabresi, che non ha progetti e, quel che è ormai indiscutibile
per fortuna, non ha più un futuro “.
Minniti
(DS) “Si tenta di andare alla riunione del 28 con un solo candidato
della FED”
22/11
Si sapra' probabilmente sabato se all'assemblea dei "grandi elettori"
di domenica 28 novembre, nel corso della quale si dovra' scegliere
il candidato del centro sinistra alla presidenza della giunta regionale
della Calabria, la Fed si presentera' con un candidato unico o con
piu' candidati. L'interrogativo avra' una risposta probabilmente nel
corso della riunione che la Federazione dei partiti dell'Ulivo, allargata
agli organismi di partito, terra' a Lamezia Terme. La riunione di
oggi non ha infatti sciolto il nodo. Sul tavolo delle trattative restano
infatti due candidati: Agazio Loiero e Cesare Marini. I lavori della
riunione di oggi sono stati presieduti dal portavoce, il deputato
dei Ds Marco Minniti (nella foto), che ha incontrato, dopo il vertice,
la stampa ''Abbiamo aperto un percorso unitario ed abbiamo deciso
di cercare una soluzione unitaria fino all'ultimo e questo mi pare
l'impegno importante''. La decisione cui si e' giunti e' quella di
rinviare il tutto a sabato pomeriggio giorno in cui e' stata convocata
''una riunione piu' ampia degli organismi dei partiti che fanno riferimento
alla Federazione dell'Ulivo per potere valutare come avere un approdo
comune rispetto agli obiettivi che insieme ci siamo dati''. Nel commentare
il contenuto della riunione di oggi, Minniti l'ha definita ''molto
utile, politicamente anche con un certo livello. Era la prima volta
che facevamo una riunione della Federazione unitaria cosi' impegnativa.
Mi pare che l'esito possa essere condensato in queste due valutazioni.
La prima e' quella di lavorare perche' l'assemblea del 28 si svolga
nel migliore dei modi e, quindi, rispettando sia le scadenze temporali,
sia le scadenze politico-organizzative. La seconda e' affinche' la
Fed possa presentarsi a questa assemblea con una valutazione comune
sia sul programma che sul candidato''. In questo senso, quindi, si
e' deciso di aprire ''un percorso unitario che, naturalmente, si intreccia
con il lavoro che sta facendo la commissione di programma dell'intera
grande alleanza democratica'', decidendo di convocare per sabato la
riunione. Minniti, comunque, ha ''riscontrato uno spirito ed una disponibilita'
particolarmente seria e molto importante''. Altra questione trattata
e' stata quella relativa alla lista unitaria: ''Abbiamo parlato di
politica e, quindi, anche della lista unitaria. Per quanto ci riguarda
noi pensiamo che sabato possa venire, anche da questo punto di vista,
una valutazione comune. E' un ragionamento politico, molto piu' ampio
che ha come orizzonte quello di avere la Federazione dell'Ulivo che
e' un'alleanza che e' valida oggi, ma che e' valida anche per domani.
Abbiamo posto le basi dell'alleanza che guarda anche oltre la quotidianita'.
Questo mi pare molto importante, molto utile''. Minniti al riguardo,
infatti, ritiene ''che un'alleanza che vada oltre la quotidianita'
costituisca anche un patrimonio importante per l'intera Gad. Una Federazione
dell'Ulivo, forte, autorevole capace di mettere in campo progetti
a valori politici serve anche a rafforzare la Gad di Calabria che
mi pare stia procedendo anche con una certa speditezza e sta anche
mettendo in campo un elemento di grande innovazione politica come
quella dell'assemblea dei grandi elettori''. In merito ai candidati,
infine, e' stato chiaro: ''I candidati della Fed sono due. Il compito
della Federazione e' quello di lavorare per arrivare con un unico
candidato. Abbiamo messo in campo un percorso unitario che si sviluppera'
nei prossimi giorni e che avra' come conclusione la ragione di fatto
tra gli organismi piu' ampi dei dirigenti dei partiti che fanno riferimento
alle Fed. In quella sede trarremo le conclusioni''. Su voci circolate
circa la proposta di un azzeramento delle candidature ha spiegato
che ''questo e' stato politicamente posto. Naturalmente, come e' noto
- ha aggiunto - si puo' affermare che l'azzeramento gia' c'e' stato
perche' in questo momento le candidature sono nella disponibilita'
dell'assemblea dei grandi elettori. Poiche' l'assemblea dei grandi
elettori ha la possibilita' di avere le candidature attraverso la
raccolta delle firme dei grandi elettori, tutto questo verra' visto
nel momento in cui la commissione di garanzia terra' la chiusura della
presentaziuone dei candidati''. Detto questo ha puntualizzato: ''Naturalmente
non sfugge a nessuno che le candidature che erano state proposte rimangono
in campo e verranno poi discusse e valutate''.
Continua
il braccio di ferro tra Ds e Margherita sulla lista unitaria. Aspettando
Prodi
22/11 Continua il braccio di ferro tra DS e Margherita sulla lista
unitaria per le regionali. Ma nessuno dei due riesce a spuntarla.
Fra i Ds che reclamano una decisione nazionale per fare la lista unitaria
in un ''numero congruo di regioni', e il 'sette a sette' indicato
come compromesso dalla Margherita, la decisione potrebbe finire in
mano a Romano Prodi la settimana prossima, quando si riuniranno prima
il vertice dalla Gad e, subito dopo, quello della Fed. Prodi per ora
tace, ma nel suo entourage si sottolinea che il progetto della Federazione
non dipende dal numero delle liste unitarie che si riusciranno a presentare
alle prossime regionali. E soprattutto si fa rilevare che la questione
piu' urgente ora e' individuare i candidati governatori, perche' laddove
sono stati indicati da tempo il clima e' migliore e si e' arrivati
unitariamente anche ad una scelta sulla lista. E in ogni caso - si
osserva ancora in ambienti prodiani - visto che la settimana prossima
le questioni saranno affrontate in due summit, fino ad allora ogni
polemica appare una ginnastica inutile. E tuttavia lo scontro e' in
pieno svolgimento. I Ds, abbandonata la diplomazia, dicono ormai chiaramente
che o la lista unitaria si fa in tutte o quasi le regioni, oppure
meglio andare da soli ovunque e verificare il peso dei singoli partiti
(che sara' poi alla base della trattativa per i collegi alle politiche
del 2006). Certo Piero Fassino tenta ancora la mediazione, sottolinea
che l' obiettivo ultimo e' di dare alla coalizione un ''perno'' che
la rafforzi e la semplifichi; il che non vuol dire il partito unico
(che e' una ''sciocchezza''), ma richiede che vada avanti il processo
unitario avviato alle europee. Ma se il segretario non fa riferimento
alle polemiche con la Margherita, le sue parole vanno nello stesso
senso di cio' che vari dirigenti del partito hanno gia' chiarito:
per i Ds e' necessario che la lista unitaria alle regionali sia la
regola. Il che significa, osserva Luciano Violante, che eccezioni
sono possibili (''una o due'', ipotizza il capogruppo alla Camera),
ma che dove non ci siano motivi particolari i partiti che si sono
presentati assieme alle europee devono correre assieme nelle regioni.
Altrimenti, come ha avvertito Gavino Angius, si rischia di fare uno
''spezzatino'' tale che sarebbe meglio lasciar perdere e tanto vale
che ognuno vada per conto suo. Una posizione che il coordinatore della
segreteria, Vannino Chiti, ha confermato. La posizione della Quercia,
condivisa e supportata dallo Sdi, e' vista con sospetto dalla Margherita.
Paolo Gentiloni ritiene che se i Ds credono veramente alla lista unitaria,
non possono rinunciare a farla dove ci sono le condizioni, in nome
di un 'tutto o niente'; mentre Giuseppe Fioroni ricorda che la Margherita
si attiene a decisioni, prese con Prodi, che prevedevano di decidere
a livello regionale su quale sia la scelta migliore per vincere. I
soci principali dell'operazione 'Uniti nell'Ulivo' restano quindi
divisi da forti diffidenze reciproche. La Margherita sospetta, come
dice Paolo Gentiloni, che a via Nazionale vogliano fare ''marcia indietro'';
mentre, come sottolinea Vannino Chiti, per i Ds a non avere senso
e' la proposta di decidere a tavolino di fare la lista unitaria in
sette regioni su quattordici. Un modo per non dire ne' si' ne' no,
scaricando su altri la colpa dell'eventuale fallimento. Insomma il
braccio di ferro si va inasprendo e appare evidente che non potra'
essere risolto se non nei vertici annunciati per la settimana prossima,
anche se l'assemblea dei grandi elettori che domenica prossima dovra'
indicare il candidato governatore in Calabria (uno tra Agazio Loiero
e Cesare Marini) potrebbe contribuire a portare un po' di chiarezza.
Per ora il leader della Gad nonche' punto di riferimento della federazione
unitaria, non si pronuncia. Oggi ha parlato invece di fisco e stato
sociale, criticando le idee della Cdl che renderebbero i ricchi piu'
ricchi e i poveri piu' poveri, dicendosi convinto della necessita'
di sostenere le imprese intervenendo sul costo del lavoro. Dichiarazioni
che Rosi Bindi ha salutato con un ''bentornato Romano'', sostenendo
che concentrarsi su cio' che unisce la Gad e la differenzia dalla
destra, puo' essere la maniera migliore anche per ''ritrovare la sintonia
e l'unita''' che in questo momento non ci sono sulle liste per le
regionali.
Progetto
Calabrie scrive ai segretari dei partiti della GAD
22/11 Progetto Calabrie ha scritto ai segretari dei partiti che aderiscono
alla Gad sottolineando la ''necessita' di un' iniziativa dei Ds che
serva a rompere gli indugi e superare l' attuale dannosissima impasse,
avendo sempre come primo e irrinunciabile obiettivo la necessita'
inderogabile di vittoria e l' unita' della coalizione''. L' iniziativa
di Progetto Calabrie e' da mettere in relazione all' assemblea della
Gad convocata per il 28 novembre per scegliere il candidato presidente
del centrosinistra. Progetto Calabrie, nella lettera inviata ai segretari
della Gad, in cui si riprendono ampi passi del documento approvato
a conclusione della riunione svoltasi a Vibo Valentia, sostiene che
''ci si avvicina, a grandi passi, ai giorni delle grandi scelte. Decisioni
che segneranno in maniera decisiva il futuro della nostra regione.
Oggi piu' che mai il ruolo che ci e' stato affidato o che abbiamo
deciso di svolgere ci impone il piu' grande equilibrio. Molti di noi
portano gia' sulle spalle, quasi insopportabile fardello, la responsabilita'
delle scelte e della conduzione delle due ultime tornate elettorali
regionali. Purtroppo entrambe disastrose. Un altro fallimento non
potrebbe piu' trovare attenuanti o giustificazioni. Ci troviamo quindi
davvero di fronte all' ultimo appello. Certo sarebbe ingiusto dire
che questa volta non ci siano grandi novita' rispetto al recente passato.
La politica, i partiti, hanno vissuto, e qualcuno sta ancora vivendo,
la crisi della fine delle ideologie ed in parte del dopo tangentopoli.
Una crisi di identita' e di rappresentanza che ha causato una sfiducia
generalizzata e spesso sovradimensionata da parte dei cittadini verso
i partiti. Una sfiducia, questa, sovradimensionata perche', se e'
vero che i partiti tradizionali non sono riusciti immediatamente a
rispondere alle nuove esigenze di cambiamento provenienti dalla societa',
e' anche vero che si e' registrato altrettanto ritardo nella cosiddetta
societa' civile e tra le classi dirigenti.Sono state superate incomprensibili
resistenze ed ora e' possibile realizzare un grande fatto democratico
che favorisca l' unita', la mobilitazione e il successo del centro-sinistra,
rappresentando una sperimentazione innovativa che potra' estendersi
ad altre realta'. Rimangono pero' irrisolti nodi politici di fondamentale
importanza. I Popolari-Udeur non hanno ancora sciolto il nodo cui
subordinano la loro partecipazione all' assemblea. E l' assenza dell'
Udeur, con l' importanza che questo partito ricopre in Calabria, non
consente a nessuno di ritenere ininfluenti gli interrogativi e le
questioni poste da questo partito. Alla luce anche delle affermazioni,
di tutti gli esponenti regionali e nazionali della Gad, anche dopo
le ultime elezioni suppletive al Parlamento, che solo uniti si vince.
Uniti, da Rifondazione Comunista ai Popolari-Udeur, appunto. Ed e'
sull' altare del principio dell' unita' che il maggior partito della
coalizione, i Ds, hanno deciso di sacrificare ormai un mese fa un
candidato di peso e spessore nazionale come Marco Minniti, che ha
fatto un passo indietro per consentire alla coalizione di giungere
ad una candidatura davvero unitaria. Ma sino ad ora, tutte quelle
poste ufficialmente in campo, non sono riuscite ad ottenere questo
importante risultato, per il quale tutti siamo impegnati''. ''Un elemento
di novita' - afferma ancora Progetto Calabria nella lettera inviata
ai segretari della Gad - e' stato l' appello firmato qualche giorno
fa su un quotidiano locale dal Vescovo di Locri. 'La Chiesa - ha garantito
monsignor Bregantini - per parte sua, sapra' intrecciare questi sogni
con concreti percorsi di attuazione. Una parte del mondo dell' associazionismo,
del sindacato, delle professioni e dell' Universita' si e' pure messo
a disposizione della politica con ''Progetto Calabrie''. ''La politica
calabrese - afferma ancora Progetto Calabrie - ha saputo ascoltare
ed accogliere l' offerta di aiuto e di sostegno proveniente dalla
societa'. Avere accettato di stabilire insieme le priorita' che dovra'
contenere il programma della futura giunta di centro-sinistra calabrese
e di scegliere insieme le donne e gli uomini che dovranno impegnarsi
a realizzare questo programma, e' un risultato senza precedenti, troppo
importante perche' venga vanificato''.
Donnici
(IDV) “Sprecare l’opportunità del 28 sarebbe un
suicidio”
22/11 'Sprecare l'irripetibile opportunita' del 28 novembre equivarrebbe
ad un suicidio e per quanto ci riguarda saremo inflessibili nel denunciare
responsabilita' di singoli e gruppi, chiedendo per essi il pesante
giudizio dell'opinione pubblica calabrese''. E' quanto ha detto il
coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici,
al termine dei lavori del coordinamento calabrese. Nel corso del coordinamento
e' stata definita l'organizzazione dei congressi provinciali che si
svolgeranno dal 4 al 12 dicembre e di quello regionale in programma
per il 29 gennaio al quale interverra' il presidente nazionale del
partito, Antonio Di Pietro. Sono stati analizzati anche i dati sul
tesseramento che sono stati giudicati molto positivi. ''Oltre 1600
adesioni - e' scritto in una nota - in meno di un mese, di cui 800
nella sola provincia di Cosenza, per un tesseramento volutamente condotto
all'insegna della qualita' e non della quantita', dimostrano un crescente
radicamento''. Alla riunione di ieri ha partecipato anche il Preside
Nino Potenza, componente del Collegio dei Garanti della Gad calabrese
e il Prof. Eugenio Madeo, componente della Commissione per il programma,
che hanno fatto il punto sulla situazione in vista dell'assemblea
dei grandi elettori di domenica prossima. Il coordinamento ha dato
mandato a Beniamino Donnici di definire gli elenchi di grandi elettori
spettanti all'Idv, sulla scorta dei numeri che saranno assegnati,
tenendo conto di criteri di territorialita' e delle risultanze del
tesseramento. ''Sulla scorta - ha concluso Donnici - delle risultanze
allarmanti di inchieste che in diverse regioni del Sud, dalla Calabria
fino alla Basilicata, mettono in luce collusioni tra politica, criminalita'
e settori economici. Il centrosinistra calabrese fara' bene a non
abbassare la guardia sulla questione morale, a mettere da parte posizioni
strumentali e dispute nominalistiche, per cominciare a lavorare alla
costruzione di una stagione di cambiamento, capace di arginare la
crescente sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle
istituzioni''.
Solidarietà
di Guagliardi (Prc) agli indagati del movimento noglobal
22/11 Damiano Guagliardi, consigliere regionale di Rifondazione comunista,
esprime la sua solidarieta' ai militanti del movimento no global che
saranno processati dal 2 dicembre prossimo dai giudici del tribunale
di Cosenza con l' accusa di associazione sovversiva. Guagliardi esprime
anche ''l' auspicio che l'intera vicenda, enormemente ingigantita,
possa tranquillamente concludersi con l'assoluzione ed essere definitivamente
archiviata''. Il consigliere regionale del Prc afferma anche di aderire
alla ''pacifica manifestazione'' in programma sabato prossimo, sottolineando
che ''deve trattarsi di un momento importante per rivendicare la liberta'
di pensiero e di espressione del dissenso e per contrastare le scellerate
politiche neoliberiste condotte dai governi di centro-destra''.
Dopo
Progetto Calabrie, anche l’Udeur chiede il rinvio dell’assemblea
del 28
22/11 La riunione del 28 non soltanto, come chiede Progetto Calabria,
e' da rinviare, ma da superare per come essa e' stata concepita: lo
afferma in una nota il consigliere regionale dell' Udeur, Borrello.
''E' difficile conciliare - dice Borrello - responsabilita' che, di
per se', possono essere complementari, ma non poste sullo stesso piano.
La responsabilita' di proporre un progetto per la Calabria e scegliere
il candidato alla Presidenza che con il centrosinistra dovra' prendersi
cura degli interessi calabresi nei prossimi cinque anni, compete tutta
alla politica. Che, se ancora c' e', deve battere un colpo, convenendo,
con pari dignita' e nel pieno rispetto delle varie opzioni che compongono
il centrosinistra, su un cammino condiviso e partecipato. Se si ritiene,
tanto per stare ai fatti concreti, che la mia forza politica, che
in Calabria e nel Mezzogiorno vanta presenza qualificate e numeri
di tutto rispetto, seguira' a ruota scelte compiute in luoghi privati
e senza alcuna nostra condivisione, allora e' bene che si sappia subito
che noi non ci staremo. Per quanto concerne l' associazionismo in
tutte le sue espressioni, esso ha un ruolo straordinario, e' indispensabile
il suo apporto e vitale la sua presenza, ma non puo' sostituirsi alla
politica''. Per Borrello, la riunione del 28 ''puo' avere, deve avere
una grande funzione di elaborazione programmatica e di valorizzazione
di idee e progetti cui la politica deve prestare grande attenzione;
in tal senso va sostenuta e costruita. Non possiamo, invece, anche
se verifichiamo l' indebolimento della proposta politica calabrese,
accentuare la crisi dei partiti o creare una gran confusione da cui
dovrebbe nascere chissa' quale proposta di governo. Non vi puo' essere
scelta costruttiva se non e' preceduta da una forte responsabilita'
politica e la responsabilita' si assume assieme alla condizione che
ci sia rispetto per le ragioni degli altri. La chiarezza, infine,
e' un' altra condizione indispensabile: o si da' lo spazio che ogni
forza politica merita, o si rischia di non andare da nessuna parte,
facendo cosi, purtroppo, il gioco delle destre, soprattutto della
destra oziosa, parassitaria e assistenzialista che abbiamo conosciuto
in questi ultimi cinque anni che per la Calabria sono stati semplicemente
tragici''.
Mari
(PSE) “Qualcuno attenta all’unità della coalizione
mortificando i socialisti”
22/11 Pietro Mari, componente della delegazione di Unità Socialista,
a margine della riunione della Fed in corso a Lamezia ha rilasciato
la seguente dichiarazione: “Apprezziamo gli intenti unitari
che sono emersi nella relazione di Marco Minniti. Constatiamo con
soddisfazione che da quando egli ha assunto la guida della Fed ed
il coordinamento della Gad, importanti e positivi passi in avanti
sono stati compiuti, abbandonando definitivamente il rituale delle
stanche e inconcludenti riunioni della fase precedente. Condividiamo
il percorso unitario anche di prospettiva che Minniti auspica ed insieme
a lui riteniamo fondamentale un comune approdo riformista per le forze
dell'Ulivo. Registriamo però che alcuni dirigenti dello stesso
partito di Minniti lavorano in direzione opposta, alimentando contrapposizioni
e divisioni per come avviene al Comune e alla Provincia di Cosenza
dove, quotidianamente, leggiamo interventi del Sindaco e del Presidente
della Provincia che attentano all'unità della coalizione, mortificano
la presenza socialista, comminano immeritate esclusioni e infangano
l'azione portata avanti da Giacomo Mancini. Questi interventi sono
del tutto ostativi ad ogni percorso unitario e fanno ricadere su chi
li pone in essere, pesanti responsabilità dell'indebolimento
del fronte di tutta la grande alleanza democratica.
I
giovani della Margherita vogliono partecipare all’assemblea
del GAD
22/11 I giovani della Margherita vogliono partecipare all’assemblea
del GAD, questo quanto emerso nel corso della prima riunione del neonato
direttivo regionale dei giovani della Margherita nella sede provinciale
di Cosenza. Sul tavolo temi di scottante attualità come l’assemblea
dei grandi elettori del prossimo 28 novembre ma anche le linee guida
da tracciare per i prossimi mesi nel movimento giovanile, ansioso
di emergere e di essere fattore determinante di crescita l’intero
centrosinistra. Il presidente regionale Davide Grilletto ed il segretario
Giovanni Russo, dunque, hanno coordinato i rappresentanti delle cinque
province calabresi, trovando la sintesi in un documento unitario per
i prossimi passaggi politici regionali. E’ stato votato all’unanimità,
infatti, da tutti i presenti la volontà di prendere parte alla
prossima assemblea della GAD, insieme con la ferma volontà
di fare parte degli organi decisionali del partito diellino ad ogni
livello istituzionale. I giovani della Margherita, poi, su proposta
del presidente Grilletto, hanno discusso della possibilità
di aggiornarsi a breve nelle cinque province calabresi con i rispettivi
direttivi provinciali per stilare delle relazioni informative sulle
problematiche giovanili nei territori.
“Vogliamo partire dal basso – ha spiegato Grilletto –
per delineare un progetto forte con la comunità civile, con
i giovani in particolare e questo potrà essere fatto solo con
il confronto continuo e la fede nelle idee che si portano avanti:
è questo il contributo che noi giovani della Margherita vogliamo
dare all’intera coalizione”.
Presentata dal presidente Grilletto anche la lista delle commissioni
regionali che si dovranno occupare dei vari aspetti del partito: quella
per l’università, per le iniziative programmatiche, per
gli enti locali, per il bilancio e per la comunicazione. “Il
criterio di partecipazione – ha precisato Grilletto - è
quello della territorialità, con commissioni quindi che dovrebbero
prevedere cinque massimo sei componenti”. La prima a partire
sarà la commissione per la comunicazione con i responsabili
Rocco Osso e Pino Canniti, che dovranno in primis interessarsi della
visibilità del partito, con la realizzazione di un sito internet
di divulgazione ed informazione. Il coordinatore regionale Russo,
invece, ha visto accolto in pieno la sua proposta di una tre giorni
di formazione per gli iscritti, con modalità e tempi da individuare
in seguito, all’interno di un progetto più complesso
di formazione che dovrebbe passare anche dalla costituzione di una
consulta di giovani amministratori.
Di
Pietro chiede una legge preventiva per salvare la politica dalle candidature
inquinate
22/11 ''La 'malapolitica' si sta riappropriando della situazione
governativa del paese, soprattutto perche' i politici di oggi tendenzialmente
si distinguono in due categorie: quelli collusi e quelli che stanno
a guardare, senza prendere decisioni ne' assumersi responsabilita'''.
Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro,
commentando la maxi operazione dei Ros a Potenza anche alla luce della
cronaca giudiziaria dei giorni scorsi in Calabria e Sicilia. ''Noi
di IDV ribadiamo ancora una volta - continua il leader dell'Italia
dei Valori - e lo ribadiremo anche alla prossima riunione della GAD,
quando finalmente qualcuno si decidera' a fissarla, che e' essenziale
inserire nel programma politico del prossimo vertice un articolo di
legge, da approvare nei primi cento giorni, del seguente tenore: coloro
che sono stati condannati con sentenza passata in giudicato non possono
essere candidati; e coloro che sono stati rinviati a giudizio per
reati dolosi gravi non possono assumere incarichi di governo locale
o centrale''. ''Solo cosi' - conclude Di Pietro - potranno essere
allontanati dalla politica coloro che se ne servono per farsi gli
affari propri. Altrimenti non lamentiamoci se poi i giudici intervengono
per eliminare le metastasi piu' evidenti''.
Leone
(FI) plaude all’efficienza della protezione civile calabrese
22/11 ''La Regione Calabria e' una delle migliori d' Italia in quanto
ad organizzazione dipartimentale e operativa di protezione civile:
un altro punto a favore del buon governo di centrodestra''. Lo afferma,
in una nota, Gianfranco Leone, capogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale. ''La risposta data sul piano regionale all' emergenza maltempo
- ggiunge Leone- ne e' la riprova: auspichiamo che un' analoga organizzazione
venga offerta dagli altri enti locali. C' e' stata la capacita' di
dare risposte immediate a tragiche situazioni, sintomo di grande attenzione
e merito specifico dell' assessore Gallo e del direttore generale,
Rosario Calvano'' La morfologia del nostro territorio ci impone di
continuare gli investimenti in tale direzione e di insistere sulla
prevenzione''.
Regionali:
Domani a Lamezia si incontrano gli amministratori del centrosinistra
22/11 Alcuni sindaci e amministratori del centrosinistra in rappresentanza
delle cinque province calabresi si incontreranno domani a Lamezia
Terme. A riferirlo e' una nota del Comune di Cittanova. L' incontro,
e' detto nel comunicato, dovra' servire a definire alcuni punti del
programma che saranno poi sottoposti all' esame dell' assemblea dei
grandi elettori del centrosinistra fissata per domenica prossima,
28 novembre.