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Notizie di Politica
dal 8 al 21 novembre

 

Vannino Chiti replica a Franco Marini “Chiarezza sulle condizioni per le regionali”

21/11 ''Non ci prendiamo in giro: o ci sono le condizioni per un lancio forte a queste elezioni regionali della lista dell'Ulivo, oppure lo si dica con chiarezza'': il coordinatore della segreteria dei Ds, Vannino Chiti, replica all'intervista di Franco Marini a Repubblica, in cui il segretario organizzativo dei Dl avanza il sospetto che siano in realta' i Ds a frenare sulle liste unitarie alle regionali. Chiti risponde alla domanda se i Ds ci stiano veramente ripensando, indicando tre condizioni imprescindibili per promuovere la lista unitaria: ''Primo, che le liste uniche si facciano nel maggior numero di regioni. Secondo, che le eccezioni siano poche. Terzo, che siano fatte non solo centro-nord, ma anche nelle regioni del mezzogiorno. Se La Margherita non e' in grado di corrispondere a queste condizioni - dice l'esponente Ds - non si deve fare una polemica che non porta a nulla. Si decida di investire sul progetto della Federazione dell'Ulivo e la lista unitaria verra' in un secondo momento, magari alle politiche''. ''La Margherita - ricorda Chiti - ha detto no alla lista unitaria alle regionali, all'indomani delle europee, poi dopo diverse pressioni ha recuperato, ma il suo approccio non ha nulla dell'investimento politico convinto nel progetto della lista unitaria e si barcamena tra esigenze di partito e presunte difficolta' oggettive. Io non dico tutto o niente, si puo' fare la lista unica in 11 regioni su 14, ma le voglio vedere le tre regioni che si tirano fuori quando in tutta Italia c'e' un investimento sulla lista unitaria...'' ''Noi - spiega Chiti - riteniamo che la lista unitaria dell'Ulivo abbia avuto un positivo successo alle elezioni europee e che a partire da li' doveva essere confermata come un grande investimento politico. Invece e' stato proprio Marini il primo a dire che alle regionali si doveva andare con liste di partito. Noi Ds pensiamo che la Federazione dell'Ulivo sia fondamentale e su questo siamo d'accordo con Marini: un progetto politico di lungo periodo su cui investire, decisivo sia per la riorganizzazione del centrosinistra, sia per la leadership di Prodi''. Secondo Chiti, ''non esiste il '7 a 7' che Marini d'altra parte spiega con una scelta politica, non con un criterio di oggettivita' dicendo che se si facesse la lista unitaria in tutte le regioni, ci sarebbe gia' la Federazione dell'Ulivo come soggetto politico autonomo. Intanto un soggetto politico autonomo federato non vuol dire partito unico riformista. Marini dice che oggi nella Margherita non ci sono le condizioni per questo passo. Questa e' una riflessione legittima. Ma non c'e' nessuno in Italia dai 5 anni in su che possa credere che in Lombardia e Veneto si puo' fare la lista unica, ma in Piemonte solo se il candidato presidente e' dei Ds; che in Umbria si puo' fare la lista unica e nelle Marche no, in Toscana si e nel Lazio no; che in Calabria, no per carita' di Dio, e che in Campania saremmo dementi a farla; o che non si puo' fare in nessuna regione del sud. Allora dico a Marini che sono dementi il 66% degli elettori della Margherita che, secondo un recente sondaggio, vogliono la lista unitaria in Campania. Diciamo invece che la Margherita e De Mita non vogliono la lista unitaria in Campania anche se la provincia di Napoli, alle ultime europee, ha avuto un risultato della lista unitaria superiore alle somma che i partiti hanno avuto alle provinciali. Con livelli di rendimento superiori che in Toscana e Umbria. Questa - taglia corto Chiti - e' una decisione politica nazionale che assume la Margherita e che cerca di nascondere dietro motivazioni locali o criteri oggettivi che non hanno fondamento''. Il coordinatore dei Ds conclude cosi' il suo ragionamento: ''Non abbiamo bisogno di polemiche, di piccole furbizie di partito, troviamoci rapidamente insieme a Prodi e assumiamo una decisione. Se ci sono le condizioni politiche e di volonta' dei partiti della Fed e, senza prenderci in giro, della Margherita, bene. Altrimenti si costruisce il progetto politico della federazione, i valori di riferimento, si approvano le regole e il momento delle liste unitarie verra' dopo. Non e' obbligatorio per la federazione dire che per esistere deve essere gia' in campo con le liste alle prossime regionali''. A chi gli chiede se i Ds preferiscano contarsi ovunque, piuttosto che mescolarsi ai partiti della 'Fed' in alcune regioni si' e in altre no, Chiti replica: ''I Ds sono convinti che la lista unitaria, se fatta ovunque, sarebbe vincente perche' avrebbe una forte carica di attrazione sugli elettori che chiedono unita'. Se ci sono situazioni locali dove mettesse a rischio l'esito delle elezioni non si pongono problemi. I Ds non hanno mai anteposto il loro interesse di partito a quello dell'unita' della coalizione. Io non credo che ci siano realmente difficolta' legate alle leggi elettorali regionali che metterebbero a rischio l'unita' di centrosinistra. In alcune regioni si puo' fare lista unitaria anche affiancata da liste dei presidenti''.

Progetto Calabrie chiede uno slittamento dei tempi “C’è il rischio di snaturare l’assemblea per usarla come seggio elettorale”

21/11 Si è svolta ieri a Vibo Valentia l’assemblea costituente di Progetto Calabrie, associazione che si definisce non inquadrata in un movimento ne in quella di un vero e proprio partito. Durante la riunione è stato approvato il manifesto dell’Associazione, illustrato dal Professor Fantozzi. Nella stessa riunione è intervenuto l’on. Giuseppe Pierino che ha informato i presenti sulla situazione politica regionale ed sui problemi e le prospettive di cambiamento emersi in questi mesi.
“Per l’ampia partecipazione, la tensione che l’ha animata e la ricchezza dei contributi portati al dibattito – si legge in una nota dell’Associazione - la manifestazione ha fornito plasticamente uno spaccato di quell’altra Calabria che vogliamo costruire. L’Assemblea ha ribadito che “Progetto Calabrie” non è un movimento elettorale, ed anzi si organizza per andare oltre la scadenza di primavera; né un partito che si aggiunge agli altri. A tempo debito deciderà forme e modalità del suo impegno nella competizione regionale. In esso coesistono e giungono a sintesi culture sensibilità ed interessi diversi proprio perché in autonomia dai partiti, si sforza di portare avanti istanze e valori della società civile, negati ed osteggiati dalla destra e non sufficientemente compresi ed accolti dai partiti di centro-sinistra. E lo fa con uno stile che rifugge dai tatticismi e sollecita la partecipazione critica ed il controllo attivo dei cittadini. Unanime è stata la denuncia dei guasti causati dal lungo dominio della destra e dall’assenza di una vera ed efficace opposizione. Ma altrettanto forte la consapevolezza che queste gravi responsabilità hanno ora messo ora il centro-destra alle corde, offrendo un’occasione unica per voltar pagina. L’Assemblea ha poi rivendicato il merito di avere voluto la conferenza costituente di partiti, amministratori e movimenti del centro-sinistra per introdurre un elemento discontinuità con metodi e procedure del passato. Sono state superate incomprensibili resistenze ed ora è possibile realizzare un grande fatto democratico che favorisca l’unità, la mobilitazione e il successo del centro-sinistra, rappresentando una sperimentazione innovativa che potrà estendersi ad altre realtà. Ma la preparazione della conferenza, allo stato, registra un grave ritardo organizzativo. In due o tre giorni, infatti, dovrebbe esser composta un’assemblea di 2.300 delegati da nominare con procedure che non sono automatiche; non è del tutto chiara l’interpretazione del regolamento; ancora non si è neppure insediata la Commissione a cui è affidata l’elaborazione delle linee programmatiche da sottoporre al vaglio dei delegati; né è stata superata, o chiarita, l’obiezione a cui l’UDEUR ha subordinato la sua stessa partecipazione. La svalutazione degli aspetti programmatici, l’approssimazione organizzativa la frettolosità di forze che hanno ostacolato e ritardato questo percorso democratico, fa sorgere la seria preoccupazione che la convention possa venirne snaturata nei caratteri originari di libera e democratica discussione. Era stata già respinta una proposta che tendeva a fare dell’assemblea un semplice seggio elettorale. Nessuno pensi ora di utilizzarla solo per aggirare le difficoltà incontrate al tavolo dei partiti imponendo candidati che manifestamente non godono di un consenso largo. Una tale pretesa avrebbe conseguenze gravi sulla tenuta della coalizione e Progetto Calabrie ha perciò chiesto una riunione urgente della GAD regionale unitamente alla Commissione di garanzia perché vengano adottate le misure necessarie a garantire il corretto svolgimento della conferenza, decidendone un breve, necessario rinvio. L’Assemblea, infine, ha dato mandato al comitato di coordinamento di valutare, qualora se ne determinassero le condizioni, e fosse ritenuta utile per l’unità del centro-sinistra, l’opportunità di formulare una candidatura alla presidenza della Regione, espressione del movimento.”

Latorre: “La nostra proposta dei grandi elettori, una innovazione democratica”

20/11 ''La Calabria e' prima in Italia quanto al metodo di scelta di un candidato a presidente che non sara' calato dall'alto, ma verra' indicato nell'assemblea dei cosiddetti grandi elettori in programma il 28 novembre a Lamezia Terme. E' stata una nostra proposta ed e' stata accolta e questo e' un fatto certamente positivo, di innovazione politica, un percorso di democrazia. Naturalmente noi offriamo la disponibilita', se richiesta, di risorse umane all' interno del nostro gruppo''. A sostenerlo e' stato il rettore dell'Universita' della Calabria, Giovanni Latorre, uno dei promotori di Progetto Calabrie, nel corso dell'assemblea regionale del movimento che si e' svolto a Vibo Valentia. Latorre, nelle ultime settimana, e' stato indicato come uno dei candidati del centrosinistra alla presidenza della Regione anche se tale candidatura non e' stata mai avanzata ufficialmente dal movimento. ''La nostra iniziativa - ha sostenuto Latorre - nasce dalla constatazione che questa regione ha grandi potenzialita' ma, parallelamente, ha tanti problemi che non si riescono a risolvere. Da qui l'idea, portata avanti con colleghi d'universita', imprenditori, sindacalisti e associazioni, d'impegnarci piu' direttamente, nella speranza che cio' possa sortire frutti positivi per la nostra regione''. Per Latorre occorre ''puntare su alcune cose fondamentali, segnando una discontinuita' nella gestione della cosa pubblica, nel modo di formare la classe politica e aumentando la partecipazione. Si tratta di dare un futuro a tanti giovani''. Nel programma di Progetto Calabrie, e' stato evidenziato, figurano alcuni punti caratterizzanti quali la volonta' di ''una Regione leggera, della legalita', che tutela e promuove la salute, una regione Laboratorio del Mediterraneo, una regione della solidarieta' e del lavoro''. Latorre, infine, ha espresso soddisfazione, anche a nome degli altri colleghi, per il lavoro fatto finora: ''Nel giro di appena qualche mese siamo riusciti a porre all'attenzione della classe politica calabrese non solo questioni di contenuto ma anche di metodo''.

L’assemblea della Gad confermata per il 28 a Lamezia Terme

20/11 L'assemblea dei grandi elettori del centrosinistra calabrese si fara' e si fara' domenica 28 novembre con inizio alle 9.30 nel centro agroalimentare di Lamezia Terme. Marco Minniti, portavoce della Gad, non ha dubbi e, nell'annunciare che Giuseppe Morabito, presidente regionale dell'ordine degli avvocati, sara' il presidente della commissione di garanzia che presiedera' anche i lavori del 28, non nasconde la sua soddisfazione sul fatto che l'assemblea rappresentera' ''l'atto fondativo della Gad calabrese''. ''La scelta del candidato - ha sostenuto Minniti - sara' l'elemento vero della nascita della Gad. Il centrosinistra calabrese ha superato il punto di non ritorno. Sappiamo che dobbiamo decollare e che domenica dobbiamo fare l'assemblea. I 2.300 delegati sceglieranno a voto segreto il candidato alle prossime elezioni regionali. Questo e' un aspetto positivo del centrosinistra calabrese che sta facendo diventare la Calabria un esempio da seguire. In altre regioni, infatti, c'e' qualche riserva in piu' sul voto segreto''. L'assemblea del 28, secondo Minniti, comunque, ''non e' un'assemblea che si potra' facilmente controllare''. Minniti ha anche manifestato soddisfazione per il fatto che non solo le decisioni sulla composizione delle commissioni e sulla presidenza sono state prese all' unanimita' (''perche' essendo un momento fondativo non si poteva decidere a maggioranza''), ma anche sul fatto che con queste decisioni ''sono state superate tutte quelle preoccupazioni che c'erano''. ''Sentiamo il peso delle responsabilita' - ha aggiunto Minniti - perche' l'esito della Calabria sara' al centro dell'attenzione nazionale. Il 28 sara' una grande giornata di impegno e democrazia''. Il portavoce della Gad calabrese ha anche anticipato lo slogan che comparira' sullo sfondo della presidenza dei lavori: ''Decidere per vincere''. ''La Calabria - ha proseguito criticando il centrodestra - e' l' unica regione in cui il presidente uscente non viene ricandidato. Nel centrodestra non si capisce ne' dove si decide, ne' come si decide''. Entrando nel merito dell'organizzazione del lavoro che le due commissioni dovranno svolgere, Minniti ha spiegato che ''la commissione di garanzia valutera' le richieste di partecipazione che dovranno giungere entro mercoledi'. La commissione per il programma dovra' lavorare sulle idee di fondo della coalizione. Non siamo una coalizione senza idee - ha proseguito - ma non si parla ne' del programma del presidente ne' di quello di governo. Sono solo linee guida''. Compito della commissione, infatti, sara' quello di stendere le linee guida su cui il centrosinistra intende lavorare. Una volta votato dall' assemblea, il programma dovra' essere discusso con il candidato alla presidenza per dare vita, infine, al programma di governo che, poi, sara' quello su cui il centrosinistra chiedera' il consenso. - Sulla scelta del candidato, che potra' essere presentato da un partito piu' il 10% dell' assemblea o dal 15% dell'assemblea, e che dovra' ottenere il 60% dei voti se e' uno solo o la maggioranza assoluta dei voti se saranno piu' di uno, Minniti ha aggiunto che ''e' il punto di congiunzione visibile tra la coalizione e la societa' calabrese. Al momento, comunque, teoricamente, non e' stata formalizzata nessuna candidatura. Il dibattito politico non si azzera, ma continuera' fino a domenica. L' assemblea e' pensata come elemento di unita' della coalizione senza disperdere il valore della dialettica''. Intanto la Gad ha deciso di pubblicare, come in una sorta di bando di gara, quelli che dovranno essere i requisiti richiesti per poter far parte dell' assemblea dei grandi elettori all' interno della quale i partiti ''sono indicati con metodo proporzionale, utilizzando il criterio della media ponderata dei voti ottenuti da ciascuno di essi nelle elezioni regionali svoltesi nel 2000 e nelle elezioni provinciali svoltesi negli anni 2002 e 2004''. Tra le quattro pagine all' interno delle quali sono contenuti gli 11 articoli del regolamento dell' assemblea dei grandi elettori, le cui decisioni saranno ''vincolanti'' per chi partecipa, c' e' una curiosita': l' art. 10 prevede che ''al fine di autofinanziare i lavori dell' assemblea, ogni grande elettore, al momento dell' accreditamento, versa un contributo di 10 euro''.

Gasparri “In Calabria attacco ad An privo di fondamento”

20/11 ''In Calabria per il nostro partito e' un momento delicato. C'e' un attacco che An ha gia' giudicato privo di fondamento'' ha detto il Ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri, stamani in Calabria, facendo riferimento all'inchiesta circa il tentativo di condizionamento di alcuni magistrati di Reggio Calabria. ''La vicepresidente della commissione antimafia, Angela Napoli - ha aggiunto Gasparri - e' nota, e tutti lo sanno, per avere un rigore che molti definiscono eccessivo e che io ritengo adeguato per i problemi da fronteggiare''. ''Credo che oggi noi possiamo ribadire a testa alta che Alleanza Nazionale e' il grande partito della legalita'''.''Non a caso l' onorevole Giuseppe Valentino quand' e' arrivato a Roma e' andato nello stesso studio di Raffaele Valensise, come una sorta di continuita' non solo fisica ma politica e di insegnamento. Cosi' come Angela Napoli ha avuto il privilegio di vivere nel Parlamento e nel partito il suo impegno contro l' illegalita'. Angela Napoli, battagliera, gia' consigliera comunale di Taurianova, si batteva contro le infiltrazioni negli Enti locali. Quindi credo che i nostri esponenti che partecipano a questa iniziativa possano anche rappresentare, loro per primi e piu' di altri, proprio quell' esempio personificato da Raffaele Valensise''. ''La manifestazione in ricordo di Raffaele Valensise - ha proseguito Gasparri - l' abbiamo decisa qualche tempo prima che si verificasse questa brutta vicenda di qualche settimana fa. E' stata sollecitata da me parlandone con il sindaco Giuseppe Scopelliti e con i familiari di Valensise. Avevamo anche scelto il tema, quello della legalita'''.

Mistorni (Margherita) “Il centrosinistra eviti le polemiche e rinserri i ranghi”

20/11 ''Il centrosinistra serri i ranghi ed eviti le polemiche, se vogliamo vincere e dare alla Calabria un nuovo, indispensabile, impulso per la crescita economica e sociale''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Ppi-Margherita alla Regione, Giuseppe Mistorni. ''Non e' dividendoci - ha aggiunto - che rendiamo un servizio alla Calabria. Abbiamo gia' individuato le direttrici su cui incentrare il programma di governo, ma ora dobbiamo articolarle insieme. Insieme dobbiamo porci l'obiettivo di svecchiare la Regione, ridarle autorevolezza ed efficienza, pensando a come rendere meglio appetibile il nostro territorio per gli investimenti nazionali e internazionali. L'auspicio del vescovo di Locri-Gerace, monsignor Brigantini, di concentrare gli sforzi per risolvere i problemi dei calabresi, a partire dalla sanita' per finire alla lotta alla mafia, il centrosinistra deve afferrarlo al volo e procedere, senza altre indecisioni, verso la designazione del candidato alla Presidenza''. ''Abbiamo davanti - ha proseguito Mistorni - un lungo lavoro per riposizionare la nostra regione nel Paese ed in Europa. Ci tocca, in sostanza, ricostruire un'immagine della regione dopo cinque anni di buio e marginalita': su questi aspetti il confronto deve essere alto e serio, ma non dobbiamo perdere altro tempo. C'e' un sistema imprenditoriale che ci chiede attenzione e il sindacato, tenuto alla porta dalla Giunta regionale di centrodestra, con cui concertare azioni comuni per fare intendere al Paese che c'e' un caso Calabria da affrontare con interventi anche straordinari, considerata la straordinarieta' di varie emergenze sociali''. ''A fine mese - ha concluso Mistorni - il centrosinistra ha il dovere di presentare alla Calabria il suo definito programma di governo, la sua scelta sul Presidente e la squadra di Governo che dovra' lavorare nei prossimi cinque anni nell' interesse generale''.

La CDL provinciale plaude all’azione di Trematerra per la Sibari-Sila

20/11 Un gruppo di consiglieri della Cdl alla Provincia di Cosenza, in una nota, manifesta ''vivo ringraziamento al senatore Gino Trematerra, fautore del finanziamento per la costruzione della superstrada Sibari-Sila, la cui gara per l' aggiudicazione dei lavori sara' espletata lunedi'''. ''La Cdl - e' detto nel testo sottoscritto dal coordinatore della CDL alla Provincia, Mimmo Barile e da Natale Zanfini, Gianfranco Ponzio, Pasqualina Straface, Mario Giordano, Gilberto Raffo dimostra senso istituzionale per una vicenda importante proprio laddove alcuni enti, come la Provincia, deputati alla viabilita', dimostrando di fallire miseramente. Grazie alla Sibari-Sila molti Comuni usciranno dall' isolamento e potranno realmente unirsi ai centri urbani, al capoluogo ed alle dorsali provinciali e nazionali''. I consiglieri della Cdl manifestano ''un plauso a Trematerra ed un rimprovero a chi, come l' on. Mario Oliverio, ancora si attarda a parlare di cose sterili, piuttosto che discutere di problematiche importanti. Trematerra e' uno dei parlamentari che gode della nostra stima e che - conclude la nota - si impegna anche sulle grandi questioni occupazionali, difendendo egregiamente il Tirreno a differenza del lassismo di altri rappresentanti istituzionali del centrosinistra''.

Alemanno “il nome del candidato deve venire dal territorio. Non escludo uno di An”

20/11 Anche nella CDL si avvertono forti reazioni alla nomina del candidato per le regionali. Sul tema è intervenuto il Ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno, oggi a Lamezia Terme per una conferenza sull'agroalimentare calabrese. "Se vogliamo vincere, e vincere insieme tutti, come partiti di centrodestra, cerchiamo di scegliere i candidati i migliori e non fare solo una logica relativa alle realtà e le presenze dei partiti. Il nome del candidato presidente deve venire dal territorio", ha affermato Alemanno parlando di candidature alle Regionali 2005. Per quanto riguarda la Calabria, Alemanno ha auspicato che "la scelta del presidente, qui come in altre regioni, avvenga non in termini di semplice mediazione politica tra i partiti ma con una grande partecipazione a livello di società civile" e che "nelle prossime settimane ci sia la possibilità di confrontarsi con le categorie, con le associazioni, con chi rappresenta il meglio della società calabrese. Solo così il centrodestra potrà individuare il candidato migliore alla presidenza della giunta regionale della Calabria, che deve essere fatto in mezzo alla gente e non nel chiuso delle stanze dei partiti". Nomi di candidati Alemanno non ne ha espressi, però ha detto che il successore di Chiaravalloti potrebbe provenire anche da An che "alle ultime elezioni europee - ha detto - ha ottenuto degli ottimi risultati. Se vogliamo vincere, come Cdl dobbiamo cercare di scegliere i candidati migliori"

Rotundo (UDC) “Si a Tassone candidato della CDL ib Calabria”

20/11 ''Si' a Mario Tassone candidato della CdL a presidente della regione Calabria''. E' l'opinione di Gianfranco Rotondi, deputato ed esponente della minoranza interna dell'Udc. ''Lo dico - sia per lo spessore del personaggio e sia per l'autorita' che ha non solo nella sua Calabria ma anche sul territorio nazionale. Dico ancora di piu': la sua candidatura sarebbe di certo tra quelle che porterebbero la CdL ad una sicura vittoria''.

Donnici (IDV) ringrazia Gasparri “Cdl in Calabria ridotta ad un armata Brancaleone”

20/11 Il responsabile nazionale Enti Locali dell’Italia dei valori, dott. Beniamino Donnici, a margine dell’Esecutivo nazionale del partito in svolgimento a Roma, replica al Ministro Gasparri sulle candidature alla presidenza della Regione Calabria. “Che la CDL debba aspettare la decisione dell’Assemblea dei grandi elettori di centrosinistra del 28 novembre pv è una circostanza – dichiara Donnici - che dimostra il livello di confusione e di precarietà in cui verte quella coalizione ridotta, dopo l’esperienza Chiaravalloti, ad un’armata Brancaleone. D’altra parte aver silurato il presidente uscente conferma il livello di insoddisfazione della stessa CDL rispetto all’attuale Giunta Regionale”. “D’altra parte –conclude il leader di IDV – Gasparri col suo incauto intervento ha portato un grande aiuto alla coesione e all’unità della Gad calabrese. Chi si assumerebbe, nel centrosinistra, la responsabilità di far contento un Ministro eletto in Calabria e che della regione si ricorda solo nei momenti elettorali?”

Gasparri: “Il Candidato della CDL solo dopo la scelta della GAD”

20/11 Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, non si sbilancia in indicazioni sul nome di chi sara' il candidato della Cdl nella corsa per la presidenza della Regione Calabria, ma promette: "Sara' il candidato piu' forte". Conversando a Catanzaro con i giornalisti, in occasione di un convegno di "Destra Protagonista", la corrente di An di cui e' uno dei promotori, ha detto: "Quando questa estate alcuni dicevano che doveva essere candidato il presidente uscente, io fui molto prudente, pur stimando molto il presidente Chiaravalloti, perche' sapevo che alcuni dicevano in pubblico cose che in privato non pensavano. Siccome io dico le cose che penso, - ha spiegato - dico che allo stato attuale e' in campo una serie di candidati di cui si parla: da Abramo a Fuda, da Tassone a Pirilli ad altri. Sceglieremo il piu' forte". A questo proposito il ministro ha spiegato che "i candidati vanno testati anche alla luce delle scelte degli avversari. Adesso ci saranno le primarie del centro-sinistra, ammesso che riusciranno a portarle a compimento. Se il centrosinistra riuscira' ad avere il suo candidato e su di lui si riconoscera' lo schieramento, - ha detto - anche questo ci dara' un'indicazione.Se il candidato del centro-sinistra sara' il signor A o B, supportato da alcuni partiti, per noi sara' facile testare con sondaggi e verifiche, qual e' il piu' adatto. Se poi sara' di Catanzaro o di Reggio, di Forza Italia o An, sara' assolutamente secondario. Io penso che avendo nella settimana prossima la scadenza degli avversari , l'orologio segna l'ora delle decisioni anche per noi. Ma – ha puntualizzato - avendo di fronte la scadenze altrui, abbiamo il vantaggio di vedere il grado di tenuta della coalizione avversa sulle scelte che si prospettano". Rispondendo poi in merito al futuro del presidente in carica Giuseppe Chiaravalloti, che secondo molti osservatori non sara' ricandidato, il ministro di An ha detto che "in politica non c'e' mai nulla di scontato. Quando questa estate alcuni dicevano che Chiaravalloti era ricandidato, a farlo erano gli stessi che lavoravano contro di lui. Non vorrei che ora accadesse l'esatto contrario. Chiaravalloti e' un esponente di primo piano che, voglio ricordarlo, nelle scorse elezioni del 2000 porto' voti aggiuntivi sul suo nome rispetto a quelli della coalizione. Chiaravalloti - ha sottolineato - fa parte del novero dei candidati". In ogni caso, a giudizio di Gasparri, "fatte le primarie del centro-sinistra, la Cdl ha il dovere di dare una stretta alla decisione, scegliendo in base alla capacita' di raccolta dei voti".

A Bertinotti piace il metodo per la scelta del candidato scelto in Calabria

20/11 Fausto Bertinotti e' ottimista sulla possibilita' di sciogliere il nodo ancora aperto nella Gad di alcune candidature per le prossime regionali. "Rapidamente definiremo un'intesa sul metodo per giungere alle candidature in tutte quelle situazioni - afferma il segretario di Rifondazione comunista - dove ancora non c'e' una soluzione". Tra le ipotesi piu' concrete, quella adottata in Calabria con la convocazione degli Stati generali dell'opposizione e delle forze della societa' intenzionate a sostenere il candidato anti Cdl per l'indicazione del candidato alla presidenza della Regione.

Le proposte del PDCI per l’assemblea della GAD del 28

20/11 Una nuova morale pubblica, il protagonismo delle Universita', il no al Ponte sullo Stretto e un piano straordinario per il lavoro in Calabria: sono questi alcuni dei punti politici rilevanti nel programma che il Pdci proporra' nell' assemblea della Grande Alleanza Democratica. Sono articolati in 18 cartelle e 18 sezioni i punti programmatici che il Pdci esporra' nell' assemblea della Gad in programma a Lamezia il 28 novembre per la scelta del candidato presidente e la messa a punto del programma politico. ''Una sfida per la Calabria: idee e proposte dei Comunisti Italiani per costruire la nuova Regione'': e' questo il titolo della piattaforma per il cambiamento, frutto, e' scritto in un comunicato, ''di una elaborazione politica che il Pdci e' andato affinando nel corso dell' attuale legislatura, e propone il punto di vista di un partito di sinistra che in questi anni ha condotto, senza soluzione di continuita', una battaglia politica molto accesa contro il malgoverno del centrodestra, attraverso l' opposizione condotta in Consiglio regionale, e nel corso della vasta mobilitazione popolare che ha coinvolto centinaia di strutture territoriali del partito e migliaia di cittadini''. ''Dalla critica alla proposta, dunque - e' scritto nel comunicato - per un partito che in questi anni ha inteso agire per il rilancio della Regione con spirito progettuale, che e' rappresentato anche dalla gran mole di atti legislativi e documenti politici qualificanti presentati dal Gruppo regionale, articolazione questa che ha saputo, tra l' altro, caratterizzarsi anche per l' utilizzo delle forme tradizionali e nuove della comunicazione politica (e' l' unico ad avere un proprio organo d' informazione e un sito internet continuamente aggiornato). ''Una sfida per la Calabria'' e' ''una proposta politica che nasce da lontano, e che il Pdci offre nella discussione e nel confronto con gli alleati, dopo averla elaborata, discussa e approvata grazie al lavoro politico quotidiano dei suoi militanti''. Per il Pdci, il tema del lavoro assume una priorita' assoluta per la politica del nuovo governo di centrosinistra della Regione, con l' obiettivo ''di ridurre nei primi 30 mesi di governo la disoccupazione sotto il tasso del 20%, creando, quindi, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro e costruendo uno strumento credibile ed efficace per dare voce e speranza al variegato mondo della precarieta' e della disoccupazione calabrese''. Il documento dei Comunisti Italiani e' aperto da tre sezioni (''Peggiora la vita dei calabresi''; ''Le infrastrutture rimangono arretrate e inadeguate''; ''Il fallimento totale del centrodestra''), dedicate all' analisi di alcune delle questioni politiche, economiche e sociali che hanno contraddistinto l' attuale governo regionale come il peggiore nell'ultratrentennale storia dell' istituto regionale. ''La mancanza di una guida politica e la carenza di un progetto per la crescita e lo sviluppo impediscono la soluzione dei gravi problemi della Calabria - e' scritto nel documento - nei quattro anni e mezzo della giunta di centrodestra si e' accentuato il distacco della Regione dall' Italia, dall' Europa e dagli altri territori dell' area del Mediterraneo e tutti gli indicatori economici segnalano la Calabria come la regione piu' povera''. Si e' piu' poveri, sostengono i comunisti italiani, non solo perche' si e' cittadini di una regione che ha storiche difficolta', ma soprattutto perche' ''il centrodestra non ha saputo promuovere nessuna politica sociale, approvando, inoltre, alcune misure inique: tra le cause della peggiorata situazione economica delle famiglie, vi e' senz' altro il sensibile innalzamento di alcune tasse e imposte regionali e comunali, che ha creato una situazione per cui la Calabria e' oggi la regione dove si paga, ad esempio, la tassa automobilistica piu' alta. Le scarse prospettive offerte ai calabresi dal governo nazionale e regionale hanno costretto negli ultimi anni ben 300 mila calabresi a ricercare fuori regione la possibilita' di un futuro dignitoso. Il preoccupante persistere di un forte processo di nuova emigrazione soprattutto intellettuale continua a rappresentare un pesante messaggio di sfiducia verso la nostra regione''. Anche le premesse indispensabili per lo sviluppo, per il Pdci, sono negate perche', ''a fronte del completo fallimento sul piano delle politiche infrastrutturali, l' insistenza a favore del ponte rappresenta il paradigma di un modello di sviluppo che ripropone le politiche e le logiche del passato che pensavamo ormai superate e dimenticate (cattedrali nel deserto, opere inutili e faraoniche, sperpero di denaro pubblico), che hanno l' effetto di riproporre un tipo di 'programmazione emotiva' che, dietro gli annunci roboanti, nasconde obiettivi spesso inconfessabili di potenti lobbie''.

Progetto Calabrie: “Candidatura del centro sinistra interpreti esigenza di cambiamento”

19/11 ''Ringraziamo il partito di Rifondazione comunista per l' attenzione verso Progetto Calabrie e la stima verso il prof. Latorre''. Cosi' è scritto in un comunicato diramato in serata da Progetto Calabrie. ''Cogliamo l' occasione per ringraziare quanti, numerosissimi, stanno manifestando gradimento verso la nostra associazione e verso Latorre, il quale, pero', non puo' rappresentare un momento di conflittualita' ma soltanto di sintesi piu' alta. Per noi e' decisivo che la candidatura del centrosinistra rappresenti discontinuita' e interpreti la grande esigenza di cambiamento che proviene dai cittadini calabresi, non ultimo il messaggio dell' Episcopato calabro. Non poniamo percio' battaglie nominalistiche ma ribadiamo la forza del nostro progetto per la rinascita della Regione che mettiamo a disposizione della Calabria e delle forze politiche. Per discutere di questi temi e' stato richiesto un urgente incontro con la delegazione dei Ds, dai quali ci aspettiamo una coraggiosa assunzione di responsabilita' che rompa l' attuale silenzio e garantisca il cambiamento''. Domani l' assemblea che definira' il manifesto di Progetto Calabrie, convocata nella Biblioteca comunale di Vibo Valentia.

Unità Socialista: “Quali proposte dai DS?”

19/11 Unita' socialista della Calabria chiede d' incontrare i Ds per sapere quali sono le proposte del partito di maggioranza relativa della Grande alleanza democratica per la scelta del candidato alla presidenza della Giunta regionale. E' questo il punto piu' significativo emerso dalla riunione che Unita' socialista ha tenuto stasera a Lamezia Terme in vista dell' Assemblea dei grandi elettori della Gad, fissata per il 28 novembre, dalla quale dovrebbe uscire il nome del candidato della coalizione alla presidenza della Regione Calabria nelle elezioni della prossima primavera. Unita' socialista chiede una parola chiara da parte dei Ds, ''che non possono nascondersi - e' stato detto - e che devono esprimere chiaramente le loro proposte su tutte le questioni che sono sul tappeto''. I Ds, e' stato sostenuto nel corso della riunione di stasera, devono dire chiaramente se hanno un loro candidato per la presidenza o se ne gradiscono un altro che non sia espressione del loro partito e di chi eventualmente si tratta. Per quanto riguarda il programma, Unita' socialista chiede che sia impostato su ''concrete proposte di cambiamento e di rinnovamento''. I dirigenti di Unita' socialista riaffermano, comunque, il loro impegno nella Gad e la loro ''piena partecipazione'' a tutto il lavoro di preparazione dell' Assemblea dei grandi elettori. Chiedono, pero', che la riunione del 28 novembre ''sia democraticamente corretta, trasparente, democratica e senza trucchi''. Unita' socialista ribadisce inoltre la candidatura del senatore Cesare Marini per la presidenza della Regione. Un punto, e' stato detto, che non e' stato neppure discusso nel corso della riunione di stasera ''perche' rappresenta ormai un dato acquisito e pressoche' scontato''. La candidatura di Cesare Marini, dunque, continua a contrapporsi a quella di Agazio Loiero, vicepresidente dei deputati della Margherita. Unita' socialista, inoltre, nel corso della riunione di stasera, ha designato gli ex parlamentari Antonio Mundo e Sisinio Zito, rispettivamente, per la Commissione di garanzia e per la Commissione per il programma della Gad della Calabria. Le due commissioni s' insedieranno domani a Lamezia Terme alla presenza del portavoce regionale della Gad, Marco Minniti.

Franco Marini: “Non ci sto al gioco del cerino. In Calabria le liste dei partiti con più voti delle liste uniche”

19/11 Probabile resa dei conti a breve nell’Ulivo, dopo che saltata la riunione regionale calabrese della Fed, Franco Marini della Margherita richiama all’ordine la coalizione. Tutti contro tutti, potrebbe essere la definizione. Sta di fatto che Marini si richiama sempre al giusto equilibrio, che tradotto significa 7 a 7 cioè 7 regioni con il listone unico e 7 con le liste proprie. Ma i DS fanno sapere che non se ne fa niente. A tutti col listone o niente. "Non ci sto al gioco del cerino, sarebbe bene confrontarci e smetterla con le ipocrisie. Chi dice 'o liste uniche dappertutto o niente' sa che dice una sciocchezza: perche' hanno deciso, anche sulla base degli ultimi sondaggi usciti, che alle forze di 'Uniti nell'Ulivo' per vincere alle regionali forse conviene andare con i simboli dei partiti. Facciamola finita, questo gioco sta diventando un po' ridicolo". Ha sbottatoFranco Marini. Comincio ad avere l'impressione - continua Marini – che sia cominciato il gioco del cerino. Tutti questi che dichiarano 'o liste unitarie dappertutto o niente' hanno gia' deciso per il niente. Altrimenti come spiegare, solo per fare un esempio, che in Calabria, dove le liste dei partiti della federazione alle scorse provinciali hanno preso 93mila voti in piu' della lista unitaria per le europee, possa convenire andare con la lista unica? E ci sono diverse altre regioni in queste stesse condizioni. Noi abbiamo deciso di fare la federazione dell'Ulivo, la Margherita ha gia' sostanzialemnte approvato il progetto nella sua assemblea federale. Tutti assieme abbiamo scelto di renderla operativa da dicembre. Questo e' il fatto politico nuovo - conclude Marini - che aiutera' Prodi a lavorare meglio per la definizione del programma e dara' sicurezza l nostro Governo se, come spero, vinceremo le elezioni politiche del 2006".

I Liberaldemocratici chiedono che il 28 venga fatta la scelta del candidato della GAD

19/11 Nota dei pattisti-liberldemocratici: “Si insedieranno domani a Lamezia la Commissione per il Programma e la Commissione di Garanzia della GAD, a cui parteciperanno i delegati del Partito dei Liberaldemocratici, Benito Donato ed Antonino Puntoriero I Pattisti, oltre a manifestare apprezzamento per l'equilibrio dimostrato da Marco Minniti, nella gestione del confronto tra le forze politiche, plaudono allo sforzo che il centrosinistra calabrese sta facendo per esprimere, attraverso le primarie del 28, il candidato alla Presidenza della Regione che sarà il candidato, voluto in Calabria e che sia di garanzia per la rinascita della nostra regione, meridionalista di comprovata fede e contro la devolution di Bossi e Berlusconi. A tale scopo i Liberaldemocrartici lanciano l'appello a che giorno 28, senza ulteriori indugi si svolga la scelta dei Grandi elettori e si esprima il Candidato alla Presidenza, candidato che risulterà da un voto democratico e che sarà il rappresentante Istituzionale di tutta la GAD prima, e di tutti i calabresi, poi. I Liberaldemocratici, nell'appello, auspicano che non ci siano irrigidimenti di sorta ma che gli animi siamo rivolti all'obbiettivo primario della vittoria della Calabria sulla restaurazione e sul malgoverno. Inoltre, auspicano che venga osservato con chiarezza e rigore il Regolamento stabilito e che si tenga conto della presenza femminile per almeno ¼ e analogamente per i giovani fino a 28 anni, per come proposto dai Liberaldemocratici. Infine nel programma si dovrà dare ampio risalto all'istruzione, alla ricerca, alla sanità, alla riduzione della burocrazia; alla politica economica partendo dalle risorse naturali e produttive, alle infrastrutture, ai trasporti, alla politica giovanile, alle pari opportunità, al mondo dell'associazionismo, del volontariato e delle professioni”.

Il 23 Italia dei Valori incontra il Presidente della Provincia e il Sindaco di Cosenza

19/11 Lo annuncia una nota stampa del gruppo di Di Pietro, martedì prossimo Italia dei Valori incontrerà il Presidente Oliverio ed il Sindaco Catizone. Questo il comunicato: “Si apre uno spiraglio nel lungo contenzioso tra Italia dei Valori Mario, l’On Mario Oliverio e il sindaco Eva Catizone. Da tempo i vertici del partito, costretti a prendere atto dell’immotivata esclusione dalla Giunta provinciale, sospendendosi dalla maggioranza, avevano chiesto un chiarimento politico al Presidente della Provincia. Più recentemente, la richiesta era stata estesa anche al sindaco del Comune di Cosenza dove, nel frattempo, con l’adesione di Amedeo Pingitore e Sergio Del Giudice IDV aveva costituito il proprio gruppo consiliare. Gli incontri si terranno la mattina di martedì 23 novembre, nelle sedi istituzionali.
“Non è mai troppo tardi per ricominciare a discutere - ha dichiarato il coordinatore regionale Beniamino Donnici – anche perché l’attuale, delicatissima contingenza pre elettorale deve sconsigliare atteggiamenti irresponsabili e comportamenti escludenti. Vedremo se l’esito degli incontri potrà determinare l’apertura di una fase nuova, nell’interesse della coalizione e delle istituzioni interessate.”
Donnici è anche intervenuto sulle polemiche interne al partito: “Faccio sempre più fatica a comprendere il reale obiettivo di certe polemiche a mezzo stampa. Il responsabile regionale degli enti locali Avv. Maurizio Feraudo non è un carneade, come qualcuno incautamente sostiene, ma un dirigente serio ed apprezzato, anche all’esterno di IDV, il quale in questi mesi ha portato avanti delicati compiti con capacità, competenza ed autorevolezza. D’altra parte, siamo ormai in piena fase congressuale e chiunque lo vorrà potrà confrontarsi e misurarsi. Ciò vale soprattutto per i dirigenti della provincia di Cosenza che il 4 dicembre avranno l’occasione di dimostrare il consenso politico ed elettorale di cui dispongono. Cosa diversa è il comportamento di quegli eletti che, invece di farsi portavoce istituzionali della linea del partito, pretenderebbero di muoversi autonomamente, rispondendo solo a se stessi. E’ del tutto evidente che in queste condizioni si creano disfunzioni pericolose e ricadute negative sull’immagine del partito e sulla sua credibilità”.

Tommasi (Verdi) : “Piano energetico: la Regione deve ascoltare i gestori delle centrali elettriche “

19/11 “E’ indispensabile procedere all’audizione dell’ente gestore dell’energia e dell’Endesa per la gestione delle centrali idroelettriche”: è quanto ha affermato il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi, in merito al dibattito sul Piano energetico regionale. “Conoscere la reale potenzialità e l’efficienza strutturale delle centrali idroelettriche - ha detto Tommasi - è il punto di partenza per l’elaborazione di un piano energetico calabrese. Intendiamo altresì, come Verdi, chiedere l’audizione dell’assessore ai Trasporti per capire quali sono le strategie politiche che il governo di centrodestra sta portando avanti per ridurre il fabbisogno petrolifero derivato da trasporto su gomma”. “Inoltre – ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - riteniamo indispensabile inserire nel documento che si andrà ad approvare, l’impegno dell’elettrificazione della rete ferroviaria jonica”. “E’ altresì fondamentale – ha spiegato Tommasi - procedere all’audizione dell’assessore alle Attività produttive per verificare, alla luce dei nuovi insediamenti produttivi, quanto sarà, in prospettiva, il fabbisogno energetico della nostra regione e infine l’audizione dell’assessore all’Ambiente, per valutare l’entità delle ricadute ambientali scaturenti dal piano proposto dal Governo di centrodestra. Alla luce di tutto questo, si potrà iniziare effettivamente, la discussione nel merito, apportando le modifiche necessarie che come Verdi riteniamo indispensabili”.

Trematerra (UDC) “Lunedì sarà bandita la gara per la strada Sibari-Sila”

19/11 ''Sara' bandita lunedi' prossimo la gara d' appalto per la costruzione della Sibari - Sila, la strada statale 660: siamo stati noi a volerla fortemente ed oggi non possiamo che plaudire alla sua realizzazione'': lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Gino Trematerra dell' Udc. ''L' investimento previsto - prosegue il parlamentare - supera i 50 miliardi delle vecchie lire e consentira' di rompere l' isolamento di molti comuni interni e di centri importanti che, come Acri, potranno essere valorizzati. La trasversale ha una funzione strategica laddove riesce a collegare adeguatamente la Sibaritide con il resto della Presila e da' piu' respiro all' area urbana di Cosenza''. Trematerra, infine, ha ringraziato i vertici dell' Anas ''per la disponibilita' dimostrata e per la sensibilita' ad accogliere le nostre istanze in favore della popolazione amministrata''.

Rifondazione propone “Senza candidato unitario, preferiamo Latorre”

19/11 ''Nel caso in cui non si arrivasse ad una candidatura unitaria e ve ne fosse una terza, quella di Giovanni Latorre, noi come Prc appoggieremo quest'ultima''. E' quanto ha detto il commissario regionale del Prc della Calabria, Stefano Zuccherini, circa l'individuazione del candidato presidente della giunta regionale. ''La candidatura di Latorre - ha aggiunto - segna, per quanti ci riguarda, discontinuita' con il passato e innovazione nella scelta dei candidati. Mi pare difficile, inoltre, che oltre a quella di Marini, Loiero e quella possibile di La Torre ci possano essere altre candidature. Se invece le candidature dovessero essere solo quelle di Marini e Loiero allora a quel punto ragioneremo e decideremo. Sono entrambe delle candidature autorevoli che, a nostro avviso, riuscirebbero a portare avanti i punti programmatici che noi riteniamo importanti''. Il commissario regionale del Prc della Calabria ha poi evidenziato: ''devo esprimere un giudizio positivo sull'assemblea che si terra il 28 perche' quella e' una vera occasione di partecipazione democratica. Noi, comunque, continuiamo ad impostare i nostri discorsi cercando di individuare una soluzione che ci porti ad una candidatura unitaria. Mi auguro che anche nell'incontro tra Prodi ed i segretari nazionali dei partiti possa essere individuato un candidato unico per la Calabria''. ''In questa regione - ha concluso Zuccherini - la politica ha bisogno di un profondo cambiamento. Ritengo che ci sia bisogno di tornare ad ascoltare le masse e comprendere le loro indicazioni''.

Regionali: Frasca chiede chiarezza ai DS “Non ha senso scegliere il candidato senza aver discusso dei programmI”

19/11 ''In vista dell' assemblea del 28 novembre c' e' chi, come dice il sen. Marini, sta facendo 'carte false' per far prevalere la propria designazione''. Lo afferma Salvatore Frasca, componente della direzione di ''Socialismo e' Liberta'''. Secondo l' ex parlamentare del Psi ''c' e' quindi necessita' di chiarezza ed in senso assoluto. Ed i primi a chiarire la loro posizione devono essere i diessini. Sono per una libera scelta da parte dei partecipanti all' assemblea o, al contrario, hanno realizzato - si chiede Frasca - una sorta di 'compromesso storico' con la Margherita? Se essi hanno gia' scelto, lo dicano con chiarezza. Si evitera' cosi' di scomodare tanta gente facendola confluire a Lamezia per assistere a 'messe gia' cantate'''. ''Scegliere il candidato presidente, senza aver discusso sui programmi, - prosegue Frasca - non avrebbe senso in quanto si fornirebbe quel 'valore aggiunto' di cui si parlava all' inizio, ma deve trattarsi di un valore aggiunto che abbia il suo substrato nella discontinuita' con il passato e, quindi, nel cambiamento della musica, ma anche dei musicanti''. ''Noi socialisti uniti - sostiene Frasca - siamo disponibili a dare il nostro contributo in tal senso. Siamo disposti, percio', come dice mons. Bregantini, a sederci 'nelle poltrone con la popolazione... non sul palco a parlare... ma a prendere appunti precisi e documentati... a trovare strade comuni e risolvere i problemi della gente...'. Gli altri che dicono?''.

Sabato Minniti insedia le Commissioni di garanzia del GAD

19/11 Domani pomeriggio si insediano per la Gad le Commissioni di garanzia e per il programma in vista dell' assemblea del 28. Sara' presente Marco Minniti il quale incontrerà i giornalisti nel pomeriggio, alle 16.

Rinviata la visita della delegazione dei DS, alle famiglie colpite dalla tromba d’aria nel catanzarese, per maltempo

19/11 Oggi pomeriggio alle 15 era prevista la visita di una delegazione dei Ds guidata da Marco Minniti, a Roccelletta, alle famiglie colpite dalla tromba d' aria e dal maltempo dei giorni scorsi. A causa di un incidente sul percorso autostradale verso l' aeroporto di Roma, Minniti non e' riuscito a prendere gli unici due aerei che partivano stamattina. A causa dello sciopero dei controllori di volo, infatti, non partono piu' aerei verso Lamezia Terme. Alle 17 era previsto un incontro con tutte le delegazioni dei comuni colpiti. Entrambi gli appuntamenti vengono rinviati a domenica mattina.

Le congratulazioni di Barile al neo Ministro degli Esteri, Gianfranco Fini

19/11 Il Coordinatore della Cdl in Consiglio provinciale, Mimmo Barile, ha inviato un telegramma al neoministro degli Esteri, Gianfranco Fini, per complimentarsi della sua nomina alla Farnesina. <<Si tratta - ha dichiarato Barile -, di una designazione di alto profilo che rilancia l’azione di Governo. Fini è la persona giusta per fare in modo che questo esecutivo continui a raccogliere importanti successi in campo internazionale. L’immagine dell’Italia in questi ultimi anni è enormemente migliorata. Oggi al nostro Paese è associata una idea di coerenza e d’impegno che gli consente di giocare un ruolo da protagonista nelle delicate scelte politiche internazionali. Con questa nomina - ha concluso Mimmo Barile che è pure consulente del Governo per l’internazionalizzazione delle imprese - si potrà anche dare un forte impulso alla crescita delle attività economiche dell’Italia nei paesi esteri secondo una visione moderna ed equilibrata che non potrà che determinare ulteriori benefici per il Paese>>.

Lo SDI non partecipa al vertice romano dell’Ulivo calabrese. Marini Serra: “Successi fatti eclatanti”

18/11 Il tavolo dei partiti calabresi dell'Ulivo, convocato oggi a Roma in vista della riunione dei segretari nazionali della Gad fissata per lunedì prossimo con Romano Prodi, accusa un'assenza. E' quella dello Sdi che in un comunicato del senatore Cesare Marini Serra ne spiega le motivazioni: "Noi non partecipiamo alla riunione perché si stanno verificando fatti eclatanti. Abbiamo iniziato un percorso comune ma a patto che non ci siano carte false". Il riferimento di Marini Serra, indicato dai socialisti di sinistra come candidato alla presidenza della Regione, è ad una lettera pubblicata dalla Gazzetta del Sud, nella quale 16 docenti universitari, dichiarando di non riconoscersi nel movimento "Progetto Calabrie" (che parte della Gad calabrese e candida il rettore dell'Unical Giovanni La Torre), sponsorizzavano la candidatura di Agazio Loiero alla presidenza della Regione. Quella lettera, però, è stata smentita il giorno dopo da quasi tutti i 16 cattedratici. "Se si verificano fatti del genere - ha spiegato il senatore Marini - è segno che non c'e' sufficiente tensione morale, cosa che noi poniamo come condizione".

Preoccupazione di progetto Calabrie per l’assemblea del 28 “Non si conoscono ancora le modalità per partecipare”

18/11 ''Esprimiamo preoccupazione perche' i tempi che ci separano dall' assemblea sono molto ristretti e v' e' la difficolta' di rappresentare alle tante associazioni e ai movimenti che non sono militanti, ma che potrebbero partecipare all' assemblea del centrosinistra del 28, che segna una evoluzione della democrazia calabrese'': lo afferma in una nota Progetto Calabrie. ''La Gad - dice Progetto Calabrie - dovrebbe avere tutto l' interesse alla partecipazione di quanti piu' soggetti e' possibile, e l' assenza di informazioni sulle modalita' di presentazione delle domande di partecipazione - unitamente al clima torbido che alcuni provocano - certamente non aiuta coloro che intendono esprimere simpatia e interesse al percorso intraprese''.

Anche la GAD pugliese sceglie la formula dei grandi elettori per la scelta del candidato

18/11 Anche in Puglia, come gia' deciso per la Calabria, la Gad fara' scegliere ai 'grandi elettori', convocati il 2 dicembre, quale sara' il candidato del centrosinistra a competere con Fitto per la Presidenza della regione. E' questa, a quanto si apprende, la decisione assunta oggi al termine di una riunione dei responsabili regionali dei partiti del centrosinistra. Entro giovedi' prossimo dovranno essere presentate le varie candidature. Al momento, secondo la girandola di ipotesi che circolano in ambienti della Gad, figura sempre in lizza Niki Vendola, sostenuto da un forte pressing di Rifondazione Comunista, mentre la Margherita ha fatto sapere oggi che non intende avanzare nessuna candidatura; anche se le cronache locali di stamattina riportano, tra le ipotesi piu' accreditate, un possibile rientro in campo a pieno titolo del diellino Francesco Boccia, forse in ticket con il diessino Enzo Lavarra. Per quel che riguarda l'Udeur, resta il nome di Marida Dentamaro, ma sara' con ogni probabilita' Clemente Mastella a dire un'ultima parola sulla presentazione di una candidatura ufficiale del Campanile in Puglia.

Pappaterra (Sdi) chiede al viceministro Viespoli di salvaguardare il posto di lavoro ai 331 LSU del Parco del Pollino

18/11 Individuare un percorso che ''scongiuri il definitivo licenziamento di 331 lavoratori socialmente utili del Parco nazionale del Pollino che da diversi anni vivono in un drammatico stato di precarieta''': a chiederlo e' stato Domenico Pappaterra, dello Sdi, che ieri ha incontrato, alla Camera, il sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli. Ad avviso di Pappaterra, la necessita' di un confronto tra tutti i soggetti interessati (Ministero del Lavoro, Regione Calabria, Regione Basilicata, Ente Parco Nazionale del Pollino, Organizzazioni Sindacali), ''stante la scadenza del progetto al 30 novembre, deve essere un impegno improcrastinabile''. A tal fine il deputato ha rafforzato la richiesta di un incontro urgente gia' avanzata dal Presidente del Parco Nazionale del Pollino. ''Non v' e' dubbio - ha sostenuto Pappaterra - che al fine della prosecuzione del progetto in questione, occorrono due elementi fondamentali: le risorse finanziarie che vanno opportunamente destinate nella Legge Finanziaria e in questa direzione, l' impossibilita' di averla potuta discutere nel merito alla Camera, impone un impegno certo quando sara' discussa al Senato; in secondo luogo occorre una completa riformulazione del progetto che deve porre al centro dei suoi obiettivi una utilizzazione produttiva dei lavoratori, che esalti le capacita' professionali e le attitudini di ciascuno di loro. Per essere credibili, al tavolo nazionale non si puo' continuare a chiedere forme di assistenza a perdere ormai incompatibili con le esigenze di finanza pubblica, ma, al contrario, nel solco delle scelte di sviluppo del Parco, vanno proposte soluzioni adeguate e soprattutto compatibili sotto il profilo del rapporto costi-benefici''. Viespoli, che, secondo quanto riferito in un comunicato, e' ''ben consapevole della gravita' della situazione in quanto informato dal presidente del Parco, Fino'', ha ribadito la sua ''totale disponibilita''' a ricercare ogni utile soluzione per scongiurare la fine del progetto ed evitare il licenziamento dei lavoratori e in questa direzione, raccolte le disponibilita' di tutti gli altri soggetti, convochera' la riunione nazionale entro pochi giorni.

Frasca:“Oliverio si sbaglia di grosso. I partiti che hanno votato la Giunta si rifiutano di riconoscerla”

18/11 ''Se l' on. Oliverio pensa che il ricompattamento della maggioranza verificatosi l' altra sera gli consente di proseguire, nella gestione della Provincia, con il metodo finora adottato, cioe' prescindendo dai malumori dei partiti e delle forze politiche che hanno vinto le elezioni, c' e' da dire che si sbaglia di grosso''. Cosi' l' ex deputato Salvatore Frasca, componente della Direzione di Socialismo e' liberta', commenta la dichiarazione fatta ieri dal presidente della Giunta, Mario Oliverio, in replica ad alcune affermazioni fatte dallo stesso Frasca. ''Oliverio si sbaglia di grosso - sostiene Frasca - perche' egli non vuole prendere atto che la Giunta che ha partorito, per il forcipe maldestramente usato dal suo ginecologo, presenta disturbi organici che vanno curati. Come si puo' pensare che resti sulla scena una Giunta che gran parte delle forze politiche e dei movimenti che hanno vinto le elezioni si sono rifiutati di riconoscere? Questa e' una Giunta che e' stata fatta non per garantire alla Provincia una gestione efficiente ed operativa, ma per dare sostegno all' azione di un esproprio proletario messa in atto da 'Adamo ed Eva' per allontanare dalla guida della citta' i vincitori della campagna elettorale, cioe' a dire, i socialisti, e consegnarla, sic et simpliciter, nelle mani dei diessini, la cui pochezza elettorale, in citta', e' ben nota. Il risultato di questa operazione e' che Provincia e citta' sono guidate oggi da Giunte, che, tranne qualche eccezione, sono di infimo ordine. Sono queste le ragioni per le quali, come precedentemente ho dichiarato, mi sono pentito di aver votato Oliverio, sia pure, per dirla come Montanelli, dopo essermi turato il naso''.

I consiglieri della CDL in provincia chiedono il dibattito sulla lettera taroccata contro Latorre

18/11 I consiglieri della Cdl nel Consiglio provinciale di Cosenza hanno preannunciato la presentazione di una richiesta per la discussione ,in una seduta aperta del Consiglio, circa la vicenda della presunta lettera inviata da alcuni docenti a sostegno della candidatura di Agazio Loiero alla presidenza della Giunta regionale calabrese. ''Premesso che l' on. Agazio Loiero, deputato della Repubblica, e' indicato da piu' tempo come possibile candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali e che nei giorni scorsi si e' verificato un fatto gravissimo come la comparsa sui giornali di una lettera di docenti universitari dell' Unical che manifestavano volonta' di sostegno alla candidatura dell' on. Loiero; che il giorno successivo, tre di essi hanno smentito categoricamente di avere apposto tale firma ed hanno inoltrato denuncia presso il comando dei carabinieri di Rende contro quanti avessero proditoriamente sostituito la loro firma; che il fatto si configura come una bufala che rischia di infliggere un colpo durissimo alla credibilita' della classe politica'', i consiglieri della Cdl al Consiglio provinciale di Cosenza sollecitano ''una discussione aperta dell' assemblea per affrontare i contorni di una vicenda inquietante''. Inoltre, nella nota, i consiglieri provinciali del centrodestra chiedono ''di stabilire chi abbia eventualmente guidato la manomissione delle firme, per come riferito nella denuncia dai tre docenti''.

Zavettieri: “Incredulo davanti le dichiarazioni di Fuda sul mio attentato. Invece di ridere dovrebbe riflettere”

18/11 ''Stento a credere alle notizie riportate da un quotidiano locale relative alla prima reazione del presidente Fuda alle mie dichiarazioni sull' attentato dello scorso mese di febbraio''. Lo afferma, in una dichiarazione, l' assessore regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri. ''Qualora questa reazione fosse vera - aggiunge Zavettieri - Fuda, anziche' ridere, dovrebbe riflettere, se ne ha la testa e la voglia, su quanto avviene nella provincia di Reggio in materia di attentati, intimidazioni, attacchi alle istituzioni da parte della malavita e della criminalita' organizzata. Invidio l' ing. Fuda per il suo buonumore e per la sua sicurezza, anche perche' finora l' Amministrazione provinciale e' al riparo, in una botte di ferro e a prova di bomba. Ma lo inviterei a rileggersi gli atti, le vicende, i proclami, gli strappi alle regole che hanno segnato il varo della sua giunta e probabilmente smettera' di ridere''. secondo Zavettieri, ''la prima reazione superficiale dell' ing. Fuda di fronte a fatti drammatici che accadono nella provincia di Reggio non sarebbe un buon biglietto da visita per chi avanza una sua candidatura alla guida della Regione. Comunque, contento lui contenti tutti. Resto in attesa della seconda reazione e formulo tanti auguri''.

Borrello: La politica deve ragionare di programmi.Appello di Mons. Brigantini da trasformare in realtà”

18/11 Il consigliere regionale Antonio Borrello (Ap-Udeur) ha rilasciato la seguente dichiarazione che si trasmette nella sua stesura integrale: “I sogni del vescovo di Locri-Gerace monsignor Bregantini, debbono essere trasformate in realtà dalla politica calabrese. Soprattutto debbono costituire l’asse portante del progetto del centrosinistra che si propone di governare la Calabria, la regione economicamente più debole d’Europa Altrimenti davvero non ci sarà futuro per nessuno.
Lavoro, agricoltura, forestazione, trasporti, sanità, la lotta alla mafia: è questo il terreno concreto su cui impostare il confronto, sapendo bene che il nodo principale non è solo quello di elencare i problemi bensì quello più ambizioso di individuare soluzioni strutturali indicando tempi, strumenti e risorse.
La politica che comprende quanto c’è bisogno, nella nostra regione, di accorciare la distanza tra cittadini ed istituzioni, deve ragionare di programmi, di modalità operative di sviluppo possibile, di rilancio dell’economia, di ciò che serve per favorire crescita e sviluppo.
L’inequivocabile e accorato appello di Bregantini deve diventare la bussola che ci deve guidare a riformare la società calabrese partendo dalla riforma della politica, vista non più come intreccio di discussioni infinite ed accademiche in funzione di un potere fine a se stesso, ma come strumento indispensabile per favorire processi capaci di esaltare la grande voglia di riscatto che risiede nel cuore dell’intera collettività”.

I Verdi si preparano all’assemblea dei grandi elettori prevista per il prossimo 28 novembre.

18/11 Nel corso di un Esecutivo regionale dirigenti e iscritti hanno stabilito i criteri di partecipazione dei Verdi all’incontro che la Gad ha deciso di celebrare, per dare corso alla indicazione del candidato premier e alla redazione delle linee direttrici del programma del centrosinistra e che si svolgerà la prossima domenica a Lametia Terme.
L’esecutivo regionale ha inoltre deliberato la designazione dell’avvocato Massimo Zicarelli nella Commissione dei Garanti.
Al centro della discussione della riunione regionale del partito del Sole che Ride i punti programmatici da offrire alla discussione in corso per l’elaborazione del programma della coalizione di centrosinistra.
Ambiente, energia, infrastrutture, turismo e emergenze occupazionali sono per i Verdi i capitoli indispensabili delle nuove politiche regionali che devono rappresentare altrettante linee guida lungo le quali dovrà esplicarsi l’azione programmatica di governo.
Al termine della riunione i Verdi hanno ribadito la volontà di proseguire il percorso di costruzione dell’unità della coalizione di centrosinistra e hanno sottolineato l’importanza del prossimo appuntamento che sperimenta la pratica di un percorso di condivisione e partecipazione ampia all’indicazione del premier e alla stesura del programma.

Chiarella (AN) “Intimidazioni all’Agea una strategia mafiosa per l’indebolimento della classe politica”

18/11 Il Presidente del gruppo consiliare regionale di Alleanza nazionale, Egidio Chiarella, in relazione all’ultimo atto di intimidazione posto in essere nei confronti del presidente dell’Agea, avv. Antonio Buonfiglio, ha rilasciato la seguente dichiarazione, che si trasmette nella sua stesura integrale.
“ Ora basta! Che si chiarisca una volta per tutte cosa c’è dietro questi segnali inquietanti che continuano ad interessare l’avv. Antonio Buonfiglio, presidente dell’Agea, stretto collaboratore del Ministro Gianni Alemanno. Tali episodi, a mio avviso, rientrano in una strategia mafiosa mirata all’indebolimento della nostra classe politica e dirigenziale a vari livelli. Sia chiaro, noi siamo contro la mafia e non ci piegheremo a nessun tipo di minaccia! Solidarietà, quindi, a nome di tutto il gruppo consiliare regionale di An all’avvocato Buonfiglio, ringraziandolo, ancora una volta, per il suo qualificato lavoro professionale e politico”.

E’ giallo alla Provincia. La CDL chiede l’intervento del Prefetto.Per la minoranza la seduta andava annullata.

17/11 I consiglieri provinciali della Cdl hanno preannunciato un ricorso al Prefetto di Cosenza in relazione alla riunione del consiglio provinciale nel corso della quale e' stata approvata la variazione al bilancio di previsione. ''I capigruppo della Cdl e Domenico Barile - e' scritto in una nota - fanno riferimento alla palese violazione dell'art. 47 (comma 4) del Regolamento che impone tassativamente la convocazione dei consiglieri, anche in seconda seduta, almeno 24 ore prima della riunione fissata. Non solo cio' non e' avvenuto ma addirittura molti consiglieri non hanno ricevuto l' avviso telegrafico a casa. E' ancora piu' strana la motivazione data dalla Presidenza del Consiglio davanti alla richiesta di sospensione avanzata dal consigliere Zanfini: e' stato detto che in seconda convocazione non era necessario l' avviso,ma allora perche' e' stato mandato (seppure in ritardo) a molti consiglieri?''. Gli esponenti della Cdl hanno inoltre evidenziato che ''la lettera inviata al prefetto e' un atto doveroso di chi intende rispettare la legge contro la tracotanza della Presidenza Oliverio''. ''Il presidente Oliverio - concludono i capigruppo - ha gia' smarrito la sua maggioranza ed il suo modello e' fortemente in crisi: un altro cattivo esempio da offrire ai calabresi, per il centrosinistra''.

Donnici (IDV) “Inopportuna la marcia di Reggio degli esponenti di AN”

17/11 ''La marcia di Reggio da parte del ministro Alemanno, del coordinatore di An Ignazio La Russa e di altri maggiorenti del partito e' stata inopportuna''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa la manifestazione svoltasi ieri sera a Reggio Calabria. ''Va stigmatizzata - ha aggiunto - la caduta di stile di un Ministro della Repubblica che attacca la Magistratura al grido di giu' le mani da An. Si tratta dell'affondo finale dopo la dichiarazione del vicepresidente Fini, il quale, a caldo, avendo letto le agenzie e non le carte processuali, aveva gia' emesso la sua sentenza di assoluzione degli amici di partito e di condanna di quella stessa magistratura in altre epoche difesa, persino in maniera acritica. Da parte nostra rinnoviamo l'invito ad evitare strumentalizzazioni. Siamo anche noi increduli davanti al coinvolgimento di una persona come Angela Napoli, ma proprio per questo auspichiamo che si crei un clima di positiva fiducia intorno agli inquirenti, che devono trovare il bandolo di una matassa ingarbugliata ed esplosiva''. ''D'altra parte, che la situazione di Reggio sia drammatica - ha concluso Donnici - lo dimostra proprio la denuncia dell'assessore Zavettieri e l'assordante silenzio della Cdl, AN compresa. Vorremmo tanto augurarci che si sia trattato di parole in liberta', magari strumentali a rendere meno indigeste eventuali transumanze verso l'erigenda casa dei socialisti uniti. Ma il silenzio degli alleati chiamati pesantemente in causa dal leader del Nuovo Psi ci lascia sgomenti e preoccupati''.

Trematerra (UDC) “Protezione civile regionale, efficiente”

17/11 ''La Protezione Civile della Regione Calabria , grazie all'impegno dell'assessore Dionisio Gallo e del direttore generale, Rosario Calvano, e' efficiente e lo ha dimostrato anche di fronte alla recente emergenza maltempo''. Lo afferma, in una nota, il sen. Gino Trematerra, Segretario regionale dell'Udc. ''Devo apprezzare il lavoro svolto su base regionale - afferma Trematerra – e mi auguro che possa nascere una sensibilita' analoga anche in altri enti, per esempio amministrazioni provinciali e comunali, cosi' come ha detto il dott. Bertolaso. La regione Calabria - osserva Trematerra - anche in questo e' perfettamente in linea con le regioni piu' avanzate e tutto cio' si deve allo straordinario impegno del direttore Calvano ed alla sensibilita' dell'assessore Gallo''.

Nuova formazione politica alle regionali: “Governo Civico”. Si schiera con il centro sinsitra

17/11 In Calabria alle prossime elezioni regionali scendera' in campo ''Governo civico per la Calabria''. Una lista civica che si schierera' con la coalizione del centrosinistra. La nuova lista, e' stata presentata questa mattina a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, al coordinatore regionale Giuseppe Ielo, e fa parte di un movimento politico nazionale, denominato appunto ''Governo civico'', nato a conclusione di un percorso durato oltre un anno da parte di 1500 delegati di oltre 400 liste civiche di tutto il territorio nazionale. ''Il nostro intento, un po' ambizioso - ha detto Ielo - e' quello di portare in politica l'esperienza civica, che noi da molti anni perseguiamo e proponiamo nei comuni dove siamo presenti''. La nuova lista, ha spiegato il coordinatore regionale, ''vuole proporre ai cittadini calabresi un nuovo patto sociale che abbia a fondamento da un lato il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza e dall'altro l'impegno a farsi carico dei doveri individuali e collettivi che e' necessario assumere in vista del bene comune''.Ma per dare una vera svolta alla situazione calabrese, ha aggiunto, ''e' indispensabile che vengano effettuate alcune scelte, che in particolare riguardano: il rinnovamento della classe politica, la partecipazione attiva dei cittadini e la garanzia dei diritti fondamentali della persona, come la salute, la casa, l'istruzione ed il lavoro''. Ed il rinnovamento della classe politica, ha affermato il coordinatore regionale della lista civica, ''e' una delle pre-condizioni indispensabili per dare credibilita' a qualsiasi ipotesi di sviluppo della Calabria: la concreta attuazione del sistema maggioritario ha aggravato la crisi del sistema dei partiti, portando un allontanamento dei cittadini e la personalizzazione della politica''.Il ricambio della classe dirigente, ha aggiunto Ielo, ''difficilmente avverra' per libera volonta' di chi oggi detiene il potere, i pacchetti di maggioranza all'interno dei partiti: perche' esso si realizzi ed il rinnovamento diventi una scelta consapevole e condivisa di tutto il centrosinistra, occorre con coraggio dare spazio ai cittadini che si riconoscono nel progetto politico del centrosinistra''. A cio' si aggiungono i diritti fondamentali della persona, ha sottolineato il coordinatore della lista, ''che vanno garantiti a tutti i cittadini e che sono la casa, la salute, l'istruzione ed il lavoro: 4 bisogni primari su cui si gioca la qualita' della vita delle persone e rispetto ai quali la Regione e' chiamata a svolgere un ruolo fondamentale''.

Oliverio risponde a Frasca “Questa volta ha superato il limite”

17/11 ''La riproposizione delle sue farneticazioni non meriterebbe risposta alcuna se non avesse, questa volta, superato il limite anche in una sfera, quella morale, nella quale proprio Frasca, come e' noto a tanti calabresi, non ha alcun titolo per esprimere valutazioni''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, circa alcune dichiarazioni dell'ex senatore Salvatore Frasca. ''Egli ricorre - ha aggiunto - ad argomenti e cita, come e' nel suo costume, fatti privi di fondamento per ergersi a censore e fustigatore di costumi. In quanto a familismo, a noi totalmente estraneo, Frasca, come risaputo, e' un fulgido esempio. I ricorrenti richiami alle problematiche della Sibaritide sono a dir poco incredibili pronunziati da Frasca che per circa un quarantennio e' stato, come egli stesso ci ricorda, rappresentante nel Parlamento, nei Governi, nella provincia, nel Comune di Cassano. Poi, a Frasca, come e' noto, non ho mai chiesto consensi, benche' lui abbia cercato di offrirmeli''. ''Nella mia esperienza politica - ha concluso - ho sempre, senza pregiudizi, avuto relazioni con persone serie e cio' mi ha inibito dall' avere rapporti con l' ex senatore Frasca per le sue note e riconosciute caratteristiche''.

Frasca: “La Giunta Oliverio presenta disturbi organici che vanno curati”

17/11 ''Se il presidente Oliverio pensa che il ricompattamento della maggioranza verificatosi ieri sera gli consente di proseguire nella gestione della Provincia, con il metodo finora adottato, cioe' prescindendo dai malumori dei partiti e delle forze politiche che hanno vinto le elezioni c'e' da dire che si sbaglia di grosso. Oliverio non vuole prendere atto che la giunta che ha partorito, per il forcipe maldestramente usato dal suo ginecologo, presenta disturbi organici che vanno curati''. E' quanto sostiene in una nota l'ex parlamentare del Psi, Salvatore Frasca. ''Come si puo' sperare - ha aggiunto - che resti sulla scena una giunta, che gran parte delle forze politiche e dei movimenti che hanno vinto le elezioni, si sono rifiutati di riconoscere? Questa e' una giunta che e' stata fatta, non per garantire alla provincia una gestione efficiente ed operativa, ma per dare sostegno all'azione di ''esproprio proletario'' messa in atto da Adamo ed Eva per allontanare dalla guida della citta' i vincitori della campagna elettorale, cioe' a dire i socialisti, e consegnarla nella mani dei diessini, la cui pochezza elettorale e' ben nota. Sono queste le ragioni per le quali mi sono pentito di avere votato Oliverio sia pure dopo essermi turato il naso''. ''Oggi posso dire - ha proseguito Frasca - che questo mio pentimento si e' rafforzato notevolmente dopo avere letto le sue dichiarazioni programmatiche ed avere osservato che esse si distinguono per la pomposita' della forma e la vacuita' dei contenuti. Sono stato, nel corso della mia giovinezza piu' volte consigliere provinciale ed anche assessore: conosco, quindi, la Provincia a memoria. La Provincia e' tenuta ad affrontare problematiche ben definite: esse attengono alla viabilita', all'edilizia scolastica, all'ambiente, ad opere di civilta'. Ebbene, nelle sue dichiarazioni, manca un qualsiasi impegno concreto in direzione di questi problemi. Ma c'e' di piu': in questi primi mesi di vita, l'Amministrazione Oliverio si e' caratterizzata per feste, divertimenti vari, dispendio del pubblico denaro, un crasso familismo, sogni vari tra i quali brilla quello di collegare Cosenza con Tunisi. Non un impegno serio vi e' stato, ad esempio, per la costruzione dell'aeroporto della Sibaritide, per la messa in gestione del porto di Corigliano, per l'istituzione della nuova provincia del Pollino e dell'Jonio ed ancora: Oliverio, eletto presidente avrebbe dovuto rassegnare la dimissioni da deputato, per ragioni giuridiche ma sopratutto per ragioni morali, e consentire alle popolazione del rossanese di eleggersi un nuovo e piu' valido rappresentante nel Parlamento''. ''Ma egli conserva - ha concluso - l'uno e l'altro incarico: cosicche' nei giorni dispari e' a Roma e, nei giorni pari, e' a Cosenza. Ecco perche' le toppe messe ieri sera al vestito. Presto o tardi questo vestito dovra' essere buttato nelle acque del Crati o del Busento''.

Trento (SDI) “Bisogna ricercare in tutti i modi l’unità della Coalizione di Centrosinistra”

17/11 “A cinque mesi dalla importantissima scadenza elettorale di primavera è veramente inopportuno che nella Provincia più importante della Calabria si acuiscano contrasti e divisioni e non si cerchi, invece, quella necessaria unità, indispensabile per dare credibilità alla coalizione di centrosinistra, che deve porsi come soggetto alternativo ad una maggioranza di centrodestra che ha fallito in questi cinque anni alla guida della nostra regione”.
È questo il monito che il Consigliere provinciale dello SDI Leonardo Trento rivolge ai Partiti ed ai rappresentanti della coalizione di Centrosinistra all’indomani del movimentato Consiglio provinciale che ha visto il Presidente della Provincia di Cosenza invocare l’esclusione del PSE – Lista Mancini, che si era allontanato dall’aula consiliare al momento del voto sulla variazione di bilancio, dalla maggioranza che lo sostiene.
Per Trento “c’è la necessità di un immediato chiarimento tra le forze del centrosinistra ed il PSE – Lista Mancini, che nelle elezioni del 12 e 13 giugno scorso alla Provincia di Cosenza ha dato un importantissimo contributo alla vittoria della coalizione ed oggi è una parte fondamentale di uno schieramento che rischia di buttare al vento quel grande risultato elettorale che ha consentito di vincere con oltre il 60 % dei consensi”.
“È opportuno - conclude Trento – che al più presto si arrivi ad un confronto nel centrosinistra che risolva in maniera seria e decisa tutte le problematiche sul tappeto e ponga definitivamente fine a questo stillicidio che indebolisce l’azione di governo e ci fa apparire uguali ad un centrodestra che in questi anni di governo non ha prodotto nulla di buono e che intendiamo sostituire alla guida della nostra regione”.

Leone (FI) “Richiamo di Ciampi al mezzogiorno, patrocinio nobile per la ripresa del sud”

17/11 ''Il richiamo del Presidente della Repubblica sul Mezzogiorno e' apprezzabile, ma rappresenta soprattutto il patrocinio piu' nobile ad una ripresa culturale ed economica che parta da Napoli e giunga sino alla Sicilia''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Gianfranco Leone. ''La Calabria - ha aggiunto - vuole fare la sua parte in questo processo di rinascita che e' gia' in essere per molti aspetti: ricordo il dato sulla natalita' delle imprese che ci vede in testa nel paese e la forte diminuzione della disoccupazione. Certo c'e' ancora molto da fare ed il richiamo del Presidente va letto come assunzione di responsabilita' da parte di tutte le forze politiche e sindacali, delle imprese, per fare in modo che la barca vada nella stessa direzione''. ''La legge finanziaria - ha concluso Leone - in fase di approvazione, che ha elementi innovativi: il ruolo di Sviluppo Italia nei processi di partenariato e di sostegno alle imprese, ci induce a ben sperare, anche in considerazione delle esperienze consolidate di Svi nel settore''.

Scricchiola la maggioranza in Provincia

16/11 Con un comunicato prima del PSE e dopo del coordinatore della CDL in provincia, Mimmo Barile, si è appreso dei primi segni di cedimento della maggioranza in Provincia che non è riuscita ad ottenere il numero legale per approvare le variazioni di bilancio. In serata un documento della Provincia prova a gettare acqua sul fuoco cercando di mostrare un ambiente piuttosto tranquillo. Questi i comunicati:
Il comunicato del PSE: La segreteria politica del Pse-Lista Mancini ha approvato il seguente documento: La mancanza del numero legale in consiglio provinciale durante la discussione sulle pratiche di variazione di bilancio rappresenta un segnale politico chiaro e inequivocabile. Chi semina vento raccoglie tempesta. Chi lavora per creare divisioni all'interno della coalizione, chi favorisce assi preferenziali contro forze importanti, chi mortifica la rappresentanza di soggetti politici radicati porta con se la responsabilità di indebolire il centrosinistra alla vigilia di una competizione determinante per i destini della Calabria. Sarebbe auspicabile, ancora di più dopo gli accadimenti del consiglio provinciale, che nel momento in cui i dirigenti più autorevoli della grande alleanza democratica lavorano per introdurre nuovi momenti di aggregazione democratica e trasparente nella scelta del candidato a presidente della Regione alla quale sarà fondamentale arrivare su posizioni unitarie, si provveda a sanare quelle situazioni che hanno mortificato parti importanti della coalizione per poi, finalmente, iniziare un proficuo lavoro nell'interesse della crescita della comunità.
Il coordinatore della CDL Barile: <<La maggioranza di Oliverio si sta sciogliendo come neve al sole>>. Lo ha dichiarato Mimmo Barile, coordinatore della Casa delle Libertà in Consiglio provinciale in seguito alla sospensione del Consiglio per la mancanza di ben sei consiglieri dei gruppi di maggioranza. <<Si tratta – continua Barile - di una maggioranza di cartapesta destinata ad implodere a causa della egemonia dei Diesse che soffocano la dialettica interna con comportamenti antidemocratici che mortificano le altre forze politiche della coalizione. Non è un fatto nuovo – continua Mimmo Barile – sin dai primi passi di questa esperienza amministrativa il Presidente Oliverio, ha fatto “figli e figliastri”, ha considerato forze politiche di serie A e di serie B: alcune degne di sedere in Giunta altre no secondo criteri discriminanti finalizzati esclusivamente a ridurre all’obbedienza i recalcitranti. Oggi i nodi cominciano a venire al pettine e la maggioranza si dissolve su questioni come la variazione di bilancio destinata a dare vita alla Fondazione Euromediterranea. Un carrozzone dalle finalità imprecisate e dai compiti assolutamente vaghi che però ha avuto il merito di provocare un salutare sussulto d’indignazione nella stessa maggioranza>>.
La replica ufficiale della Provincia: “Nessuna spaccatura, nessun vento di crisi nella maggioranza di centro-sinistra che governa la Provincia di Cosenza: lo dimostra la piena validità del Consiglio Provinciale odierno, al cui interno i gruppi ed i consiglieri tutti si sono idealmente stretti attorno al Presidente On. Gerardo Mario Oliverio per rinnovare l’incondizionata fiducia ed il sostegno più leale al suo programma ed all’azione politico-amministrativa dell’intera Giunta Provinciale. Anche il Consigliere Clelia Badolato, sulla cui assenza nella seduta scorsa sono state fatte illazioni e congetture, ha personalmente smentito qualsiasi dissenso personale e politico con il Presidente Mario Oliverio, attraverso un telegramma inviato al presidente del Consiglio per giustificare la sua assenza in quanto a Roma per impegni improrogabili e precedentemente assunti. Clelia Badolato ha poi ribadito piena lealtà nei confronti dell’azione politico-amministrativa portata avanti dalla coalizione, anche in un dialogo telefonico con l’On.le Francesco Principe. Sotto l’aspetto regolamentare, inoltre, la seduta è risultata valida ed i lavori del Consiglio assolutamente legittimi: è quanto ha precisato, ad inizio seduta, il Presidente del Consiglio, stigmatizzando l’atteggiamento pretestuoso della minoranza ed il modo sterile di fare opposizione.”

Raffo (NPsi) “In Provincia i Socialisti tenuti ai margini”

16/11 ''Ai compagni socialisti,specialmente a quelli del Pse, ancora oggi prigionieri della logica di predominio dei post-comunisti, diciamo chiaro e tondo che l'ennesimo episodio maturato nel consiglio provinciale dimostra la giustezza della nostra posizione ,autonomista e riformista''. Lo afferma ,in una nota, il capogruppo del nuovo Psi in seno al consiglio provinciale di Cosenza, Gilberto Raffo. ''Mi pare che si continui a discutere impropriamente di unita' socialista in un centrosinistra - prosegue Raffo - dove i socialisti continuano ad essere tenuti ai margini basta osservare quello che accade nelle istituzioni percepirlo. Non c'e' stata una discussione paritaria fra le forze della maggioranza in consiglio - prosegue Raffo - e la posizione de Pse e' stata stralciata. Crediamo che il comportamento tenuto dai post-comunisti nei confronti dei nostri compagni - conclude Raffo - imponga una discussione che non puo' che essere centrata sulla necessita' di respingere il tentativo di una subalternita' che i socialisti hanno sempre contrastato''.

Il caso della lettera taroccata potrebbe portare alla rottura tra Socialisti e GAD

16/11 Si evolve negativamente il caso della lettera inventata da qualcuno e messa in giro ad arte su due giornali, prima il 12 e poi ripetuta il 15, che avrebbe dovuto innescare veleni e polemiche a danno del candidato della società civile, appoggiato dai Socialisti e da Rifondazione, il Rettore Giovanni Latorre, espressione del movimento politico/sociale Progetto Calabrie. Si evolve al punto tale che l’indignazione per il gesto, frutto di qualche vecchio retaggio di politica da pattumiera figlia di coloro che pensano di cambiare le sorti degli eventi falsando con le bugie la realtà, potrebbe portare addirittura ad una rottura all’interno della coalizione di centro sinistra. ''Le notizie di lettere con firme false apre una questione non facilmente superabile. Una competizione con carte taroccate non interessa i socialisti. Convochero' gli organi dello Sdi e dell' Unita' socialista per valutare se persistono le condizioni della permanenza dei socialisti nel percorso concordato''. Questo il chiarissimo messaggio del segretario regionale dello SDI e coordinatore dell’Unità Socialista, Enzo Nucera, indignato per la meschina macchinazione. Ci saranno le condizioni per ricucire o andremo ad una campagna elettorale piena di veleni?.

Regionali: La GAD in empasse, insofferenza verso i DL

16/11 Impasse nella GAD e insofferenza verso i DL fanno sbottare qualcuno dei leader della Grande Alleanza Democratica che dichiara senza mezze misure, a proposito dei problemi sorti nelle regioni, tra cui la Calabria, dove la coalizione è proprio in panne, ''E' vero, c'e' qualche problema. Nelle regioni siamo un po' incagliati''. D’Alema ieri aveva evidenziato “una carenza di direzione politica” cercando di sottolineare l’assenza di Prodi come necessaria in questo momento. Ma c’è anche chi risponde di brutto, come Clemente Mastella che batte i pugni e pone l’ultimatum “O mi date la Basilicata o me ne esco dalla coalizione”. Qualcuno invece, i piccoli partiti, indica nella Margherita il gruppo che gioca ad asso piglia tutto e le difficoltà vengono spostate in attesa del rientro di Romano Prodi. Intanto in Piemonte, Lombardia, Puglia e Calabria i problemi si acuiscono e la coalizione mostra segni di nervosismo. Intanto la riunione di vertice con Prodi, prevista per lunedì 22, dovrebbe slittare a martedì 23. A questo si aggiunge il braccio di ferro dentro la Federazione dell'Ulivo: lista unica in tutte le regioni, come chiedono Ds e Sdi, oppure solo in alcune, come vuole la Margherita? Problemi e solo problemi. In Calabria il 28 ci sarà l’assemblea dei 2000 grandi elettori che designerà il candidato ( o i candidati) i cui nomi dovranno essere consegnati entro lunedì prossimo. Se lunedì esce un solo nome, ipotesi alquanto improbabile, si porrebbe fine ai problemi della coalizione calabrese, ma la realtà dei fatti suggerisce ben altra indicazione.

Unità Socialista ribadisce la candidatura di Cesare Marini e attende il responso dei DS

16/11 Unita' Socialista ribadisce la candidatura di Cesare Marini per il centrosinistra alle regionali della prossima primavera e si aspetta che i Ds ''manifestino pubblicamente la loro idea di candidato per la coalizione del centrosinistra''. E' questa la sintesi di una lunga dichiarazione del coordinatore di Unita' Socialista, Ercole Nucera, a proposito dell' attuale momento politico. Unita' Socialista nella nota esprime ''grande soddisfazione'' per il lavoro in atto sulle regole e fa riferimento a quello che definisce il ''naturale incontro con Progetto Calabrie ed il Prc con il convegno di Capo Suvero''. Secondo Nucera ''questa intesa e' stata vissuta da qualcuno come un atto di rottura all' interno del centrosinistra. Questa sensazione puo' albergare solo in chi ha perso fiducia nella politica, che viene ridotta a perpetuazioni di apparati. Al contrario, Unita' Socialista vede l' assemblea dei grandi elettori come l' inizio di un processo riformista della politica e dell' attuale struttura dei partiti''. Sulla scelta del candidato presidente, infine, Nucera afferma che occorre scegliere una personalita' ''che riesca con la sua autorevolezza e coerenza a coinvolgere e stimolare il Consiglio regionale, le forze sociali, culturali, professionali''. Ed in tal senso va la riproposizione di Cesare Marini.

Alemanno e La Russa a Reggio alla manifestazione di AN contro la criminalità. Polemica Rositani-Mollace

16/11 ''Gli schizzi di fango non ci fermeranno'': cosi' Ignazio La Russa ha concluso il suo intervento chiudendo la manifestazione sulla criminalita' promossa da An a Reggio Calabria nel corso della quale si e' fatto riferimento all' inchiesta sui presunti condizionamenti sui magistrati della Dda di Reggio Calabria. Nell' inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, risultano indagati il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, ed il deputato Angela Napoli, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, entrambi di An. La Russa ha espresso ''la solidarieta' a Valentino e ad Angela Napoli, marginalmente lambiti - ha detto - dall' inchiesta'' ed ha aggiunto di essere ''assolutamente tranquillo, dal profondo dell' animo, riguardo l' esito positivo dell' inchiesta nei loro confronti''. Facendo specifico riferimento alla posizione di Giuseppe Valentino, La Russa ha sostenuto che ''il sottosegretario alla Giustizia e' sempre stato in difesa della legalita' e degli interessi migliore della Calabria. Le nostre stesse radici culturali e ideali affondano nella cultura della legalita' e nella lotta contro la criminalita' comune ed organizzata''.
- Nessuno minacci AN - ''Nessuno deve permettersi di minacciare An''. ha detto Gianni Alemanno, ministro per le Politiche agricole, in relazione all' inchiesta sui presunti condizionamenti della Dda reggina, intervenendo stasera a Reggio Calabria alla manifestazione sul tema ''An, un partito in prima linea contro la criminalita' ed ogni tipo di prevaricazione''. ''In questi momenti - ha aggiunto Alemanno - Alleanza nazionale sa proporsi come un' unica realta', salda e compatta, per superare le vecchie logiche della politica e rinnovare le istituzioni''.
- Fassino stia zitto - ''Fassino farebbe meglio a stare zitto'': cosi' Gianni Alemanno, di An, ministro per le Politiche agricole, ha commentato le dichiarazioni fatte dal segretario dei Ds sabato scorso a Reggio Calabria. Secondo Fassino sarebbe opportuno che gli amministratori indagati nell' inchiesta sui condizionamenti sui magistrati della Dda di Reggio Calabria si autosospendessero. ''Il segretario dei Ds - ha aggiunto Alemanno - pensi piuttosto alle vicende giudiziarie che riguardano l' ex presidente della Provincia di Crotone''.
-Valentino e Napoli corretti. - Il coordinatore di Alleanza nazionale, Ignazio La Russa, e il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, sono convinti che l'inchiesta sui presunti condizionamenti sui magistrati della Dda di Reggio Calabria si concludera' con il pieno riconoscimento delle qualita' umane e del corretto comportamento dei deputati Giuseppe Valentino e Angela Napoli. ''Di fronte a questa vicenda - ha detto Ignazio La Russa parlando con i giornalisti - restiamo attoniti. Siamo cresciuti nell'insegnamento del rigore, dell'onesta' e della lotta contro la criminalita'. La nostra presenza qui e' per esprimere solidarieta' a Valentino ed Angela Napoli. Conosco personalmente le loro qualita' e sono convinto che quando verranno a cessare tutte le strumentalita' e calera' il polverone, emergera' tutta la verita'. E sono certo che sara' una verita' tranquillizzante non solo per Valentino ed Angela Napoli, ma anche per la citta' di Reggio Calabria e per l'intera regione, che hanno bisogno di altre cose per favorire la loro ripresa. Noi, con la nostra solidarieta' e vicinanza, speriamo di rendere ancora piu' rapida l'attuazione di questo processo''. Il ministro Alemanno ha fatto anche riferimento alle intimidazioni compiute nelle settimane scorse contro il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, e contro l'avvocato Antonio Buonfiglio, presidente dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura. ''Siamo qui - ha detto Alemanno - per riaffermare la cultura della legalita' e per dare risposte di fronte agli attentati che hanno colpito il sindaco Scopelliti e il presidente Buonfiglio e per ribadire che Alleanza Nazionale e' unita' nel respingere qualsiasi provocazione. Il nostro partito e' reduce da un forte successo elettorale alle elezioni europee e intende mantenere l'impegno per lo sviluppo e il rinnovamento della Calabria''.
- Rositani a Mollace: “Non degno della Magistratura” - ''Francesco Mollace non e' degno di stare in magistratura e neppure di essere chiamato italiano''. Cosi' Guglielmo Rositani, deputato di An e coordinatore del partito per la Calabria, si e' espresso, intervenendo stasera ad un convegno a Reggio Calabria, nei confronti del sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. Francesco Mollace e' uno dei magistrati della Dda di Reggio Calabria parti lese nell' inchiesta condotta dalla Procura distrettuale di Catanzaro sui presunti condizionamenti nei confronti degli stessi magistrati della Dda reggina. Rositani ha dedicato gran parte del suo intervento alla lettura di un verbale di ispezione del Ministero della Giustizia, risalente allo scorso anno, nei confronti della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ed in particolare sull' operato dello stesso sostituto procuratore distrettuale Francesco Mollace.
- Mollace risponde: ''Non sono affatto sorpreso. Ho letto le stesse cose negli atti processuali. L' aspirazione della 'ndrangheta e del malaffare reggino era il mio allontanamento dalla Dda e da Reggio Calabria''. ha replicato Francesco Mollace, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. ''Francamente - ha aggiunto Mollace - neanche la 'ndrangheta immaginava di collocarmi fuori dal territorio nazionale. Resto assolutamente indifferente rispetto al protrarsi dell' attacco nei miei confronti, certo che gli italiani hanno ormai colto la singolarita' del linciaggio delle parti offese dell' inchiesta condotta dalla Procura distrettuale di Catanzaro. Normalmente si sferra l' attacco all' indagine quando la stessa conduce a risultati non graditi. Qui, evidentemente, non potendo attaccare l' indagine, si aggrediscono le vittime della 'ndrangheta''.

Fiamma Tricolore chiede l’inasprimento delle pene per i malavitosi

16/11 ''Il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore torna a chiedere un inasprimento delle misure restrittive per i malavitosi, soprattutto per coloro che compiono reati contro la persona e per quelli a carattere associativo. Serve inoltre anche la certezza della pena''. E' quanto sostengono in una nota i componenti della segreteria regionale della Calabria del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore circa gli ultimi omicidi avvenuti in tutto il territorio nazionale. ''Inoltre bisogna perseguire - e' aggiunto nella nota - con maggiore rigore chi persevera in reati, seppure minori, e trovare un'adeguata sistemazione ai tanti poveri disgraziati che la famigerata ''Legge Basaglia'' ha tolto dai Manicomi ed ha tragicamente lasciato a gravare sulle spalle dei familiari. Basta coi casi, recenti, dei Brusca o degli Omar di Ventimiglia e dei Maso di Verona''. ''Mafiosi, violentatori, pedofili - conclude la nota non debbono avere trattamenti normalmente accordati agli altri autori di reati o, peggio, alle persone oneste e perbene''

Italia dei Valori ha nominato i propri rappresentanti nell’assemblea dei grandi elettori

16/11 Italia dei Valori ha nominato i propri rappresentanti nell' assemblea dei grandi elettori della Grande alleanza democratica che il 28 novembre si riunira' per indicare il proprio candidato alla presidenza della Giunta regionale. Lo ha comunicato il coordinatore regionale del partito, Beniamino Donnici, con una lettera inviata al portavoce della Gad, Marco Minniti. Nino Potenza, preside del liceo classico di Vibo Valentia, e' stato designato quale componente del Comitato dei garanti della Gad. Per la Commissione del programma e' stato nominato Eugenio Madeo. Per quanto riguarda la delegazione permanente al tavolo della Gad, i rappresentanti di Italia dei valori saranno, oltre allo stesso Donnici, Maurizio Feraudo (responsabile regionale Enti locali), Rita Colacino (Catanzaro), Peppe Musarella (Reggio Calabria) e Nuccio Barbuto (Crotone). Donnici ha anche rivolto un ringraziamento ''a nome di tutto il partito'' a Marco Minniti ''per l' eccellente lavoro di coordinamento che sta svolgendo in condizioni di oggettiva difficolta' a causa del nervosismo francamente eccessivo di alcuni settori. Siamo certi che il lavoro del portavoce, al quale non manchera' il contributo positivo di Italia dei Valori, risultera' indispensabile all' obiettivo di creare unita' e coesione necessarie perche' il centrosinistra torni al governo della Regione. D' altra parte - ha detto ancora Donnici - percorso e tempi della partecipazione democratica alla scelta di programma e leadership sono stati definiti e i candidati non solo devono presentare ai grandi elettori tesi ed argomenti politici, ma devono dimostrare ai calabresi senso di responsabilita' e sobrieta' di comportamenti. I cittadini sono stanchi dei piromani della politica''.

Meduri (DL) “Le parole di Ciampi un richiamo alla responsabilità verso il Mezzogiorno”

16/11 ''Le parole del Presidente della Repubblica sono un richiamo alla responsabilita' della politica nei confronti del sud. Il centrosinistra e' pronto ad assumersi questa responsabilita'''. Lo afferma Luigi Meduri (Margherita). ''Dopo il documento congiunto di sindacati e Confindustria proprio sul Mezzogiorno - aggiunge Meduri - occorre che la politica rilanci la questione meridionale e si concentri sulle opportunita' che il sud offre per rilanciare la competitivita' del Paese. Purtroppo la finanziaria che stiamo discutendo e' l' esatto contrario di cio' che chiede il presidente Ciampi e di cio' di cui ha bisogno il sud''. ''Il monito di Ciampi - conclude - faccia riflettere anche chi, defenestrato, pensa di reinventarsi paladino del Mezzogiorno dopo averlo mortificato con tre anni di politiche economiche disastrose volte a privilegiare esclusivamente le aree forti. Il sud non ha certo bisogno di pseudomasaniello della Lombardia''.

Interrogazione dei DS a Chaiarvalloti sulla graduatoria del bando del Consorzio Valle Lao

16/11 Una interrogazione al Presidente della Giunta regionale in cui si chiede di sapere se ''e' vero'' che tra i prescelti per la nomina di dieci capo operai nei cantieri idraulico forestali del Consorzio di bonifica Valle Lao ''sono stati inclusi soggetti non aventi i titoli richiesti, ovviamente a danno di aspiranti in possesso dei requisiti'' e' stata presentata dai consiglieri regionali dei Ds Nicola Adamo, Giuseppe Bova, Franco Amendola e Franco Pacenza. Nell' interrogazione, gli esponenti dei Ds ricordano che nel bando emesso sulla base di una delibera commissariale, venivano richiesti alcuni requisiti, ma che successivamente, fu ''apportata una modifica al bando con la quale si sarebbe consentita la partecipazione anche a coloro non in possesso di titolo di studio''. I consiglieri diessini chiedono anche di sapere da Chiaravalloti se e' vero che ''il Commissario ha ritenuto opportuno, illegittimamente, di stravolgere la graduatoria istruita dalle relazioni dei direttori di lavoro'' e ''quali iniziative intenda adottare per ripristinare la legalita' e la trasparenza''. I quattro consiglieri regionali, infine, chiedono ''un' informativa in riferimento alle attivita' di tutti i Consorzi di bonifica in merito ad eventuali nuove assunzioni effettuate ed alle organizzazioni delle piante organiche e delle promozioni del personale dipendente negli ultimi due anni''.

Venerdì si riunisce il comitato regionale del PDCI per scegliere il candidato presidente

16/11 Si riunira' venerdi' pomeriggio a Lamezia Terme il comitato regionale del Pdci calabrese, convocato dopo la riunione della segreteria regionale, che si e' tenuta nei giorni scorsi, per discutere sugli sviluppi del confronto nel centrosinistra per quanto riguarda la scelta del candidato presidente e la definizione del programma. La riunione del comitato regionale iniziera' con la relazione del segretario del Pdci calabrese Michelangelo Tripodi ed avra' come principale punto all'ordine del giorno il tema delle regole dell' assemblea dei grandi elettori e le modalita' di partecipazione dei rappresentanti dei Comunisti Italiani alla medesima assemblea che si terra' Domenica 28 novembre. L'assemblea e' finalizzata a scegliere il programma e il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali e sara inoltre definito il quadro delle iniziative che si terranno il prossimo 4-5 dicembre in Calabria alla presenza del segretario nazionale del partito Oliviero Diliberto. Alla seduta del Comitato Regionale, oltre ai membri di diritto, vista l'importanza dei temi in discussione, prenderanno parte, in qualita' di invitati, i componenti del Comitato Centrale del Partito e i rappresentanti del Pdci negli enti locali.

Mastella: Prodi ci ascolti o corriamo da soli

16/11 ''Se c'è una grande carenza di direzione politica nell'Ulivo? E' proprio questo che vedo. In Calabria ho visto intromissioni da parte di pseudo esponenti prodiani che hanno indicato già qualche candidato e la cosa per me è stupefacente''. Così il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, risponde a Montecitorio ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le affermazioni del presidente Ds, Massimo D'Alema. Secondo Mastella occorre l'intervento di Romano Prodi. ''Prodi arrivi e segni un colpo decisivo. Si assuma la responsabilità seguendo il criterio di equilibrio che è stato deciso alla prima riunione dei segretari -prosegue Mastella- non siamo all'asse consolare, con i due consoli Ds e Margherita che si spartiscono le spoglie del centrosinistra''. ''Ci sono anche altri e laddove non ci fossero risposte alle nostre richieste che sono politiche e non di accattonaggio, io correrei da solo facendo una battaglia al centro. Spero che Prodi prenda le redini ed eviti questa situazione''.

Progetto Calabrie alla prova dei veleni. Nessuno riconosce la lettera contro Latorre. E’ giallo.

15/11 C’era da aspettarselo. E in un certo qual senso era nell’aria. Vista l’onda positiva che la proposta Latorre ha portato nei sondaggi e nell’elettorato. La vetero politica, quella vissuta nei sottoscala delle riunioni segrete degli azzeccagarbugli, ha spolverato le armi più infime. Le lettere, oseremo dire, anonime, che spargono veleni in un ambiente giustamente euforico per i consensi raccolti. E la cosa diventa un vero e proprio giallo, che rischia di rendere piu' complicata la marcia di avvicinamento del centrosinistra alla scelta del candidato presidente per le regionali del prossimo anno. Ci riferiamo al caso nato attorno ad una lettera pubblicata da un bisettimanale e da un quotidiano (rispettivamente il 12 ed il 15 novembre) firmata da alcuni docenti universitari, che sarebbe critica nei confronti di Gianni Latorre, rettore Unical ed uno dei maggiori candidati alla presidenza della Regione. Stasera, infatti, Progetto Calabrie in un comunicato ha espresso solidarieta' a Latorre ''per le vergognose speculazioni - si legge nella nota - in atto nei suoi confronti'' e si afferma che la lettera pubblicata dai due organi di stampa viene, addirittura, smentita dai suoi presunti sottoscrittori ''i quali non ne avrebbero mai ricevuto il testo e condiviso il contenuto''. Progetto Calabrie nota come sui circa 800 docenti dell' Unical ''sarebbe preoccupante se non si riscontrassero voci di dissenso. Altro e', pero', il tentativo di falsificazione della realta' che caratterizza questa vicenda ed evidenzia le qualita' umane e morali dei 'manovratori'. La strumentalizzazione in atto - prosegue la nota - dimostra quanto la novita' politica di Progetto Calabrie possa disturbare interessi, sistemi e pratiche di potere consolidate. Ci auguriamo che l' assemblea del 28 novembre offra' un' effettiva discontinuita' rispetto a tali logiche che in molti ancora hanno difficolta' ad abbandonare pur rivendicando grandi responsabilita' per la prossima tornata elettorale''. Ma da Progetto Calabrie giunge anche il testo di una lettera firmata da tre docenti - Enrico Caterini, Gian Pietro Calabro' e Pierangelo Dacrema - che risultano sottoscrittori del testo, in cui si afferma che in realta' nessuno ''ha scritto o autorizzato la scrittura di quel testo che non e' in alcun modo riconducibile ai sottoscritti. L' occasione - rilevano i tre - induce a deplorare siffatto comportamento lesivo della pubblica fede e della liberta' di manifestazione del pensiero''. Il sottoscrittore piu' famoso della nota su cui e' nato il giallo di stasera, l' ex rettore Giuseppe Frega, ha invece scritto una lettera a Latorre in cui si afferma - sempre secondo il testo che e' stato reso noto da Progetto Calabrie - come allo stesso Frega la scorsa estate era stato richiesto di sottoscrivere un appoggio alla candidatura Loiero. ''Mi era stato inviato - scrive Frega a Latorre - il testo di una lettera che avevo parzialmente corretto nel senso di attenuarne qualche virulenza polemica. Successivamente ai primi di novembre, Loiero mi aveva letto per telefono un' ultima versione del testo alla quale avevo apportato qualche opportuna correzione. Il testo apparso sulla stampa, che non mi e' stato invece sottoposto e che peraltro non avrei potuto firmare poiche' sono stato a Lisbona sino al 10 novembre, qui appare diverso rispetto alle due precedenti versioni. Ne' ho mai avuto intenzione di sottoscrivere forti attacchi frontali sulla stampa contro chicchessia''.

Per i “Radicali, Socialisti e Liberali”, Progetto Calabrie incassa il primo successo

15/11 C’e’ una grande novita’ nel gioco della politica calabrese e riguarda il centrosinistra nella sua forma sedicente allargata ai movimenti e alla societa’ civile.All’inizio sembrava la riproposizione di un “deja’ vu” e cioe’ il solito documento che la solita sinistra pensante, eretica e non omologata, comunque esclusa dalle sedi decisionali, lanciava nel dibattito politico pre-elettorale piu’ per autoassolversi che per svolgere una reale azione di stimolo.
Per queste ragioni “Progetto Calabrie” e’ stato accolto ,all’inizio, con ingiusta e immeritata diffidenza, pur riconoscendo autorevolezza e credibilita’ ai nomi che hanno firmato il documento-manifesto.
La novita’ sta nella discesa in campo dei magnifici rettori degli atenei calabresi, innegabile valore aggiunto ai nomi di una sinistra “altra”, non domata e non rassegnata.
L’apertura alle universita’, ai movimenti, alle associazioni e alla societa’ civile per svolgere un ruolo attivo nella definizione del programma e delle candidature per il governo della Regione , a quanto pare, non si presenta questa volta come il tentativo velleitario di rompere gli schemi della vecchia politica e di ridimensionare lo strapotere dei partiti nella scelta dei candidati.
Ne e’ dimostrazione la preoccupazione che l’iniziativa ha prodotto ai vertici regionali del centrosinistra,gia’ avviati a chiudere i giochi con la solita liturgia degli accordi confezionati a Roma, da portare all’approvazione di assemblee addomesticate ed obbedienti.
Sta di fatto che chi conduceva la danza per la definizione di programma e candidature si e’ dovuto fermare e fare un passo indietro perche’ “Progetto Calabrie”, in forza degli entusiasmi e dei consensi suscitati, non poteva essere ignorato. Si e’ scelta la strada di “cavalcare” il movimento nella certezza di poter imbrigliare “Progetto Calabrie”, ricondurlo con qualche concessione nel solco del centrosinistra ufficiale e riconosciuto, offrendo,senza eccessivi sacrifici, pezzi di potere, a Regione conquistata, ai firmatari piu’ convinti e ostinati di “Progetto Calabrie “. A scoraggiare questa riduttiva soluzione del problema posto da quanti hanno aderito a “Progetto Calabrie” ha provveduto il rettore di Reggio, che a nome di tutti ha fissato i tre punti sui quali sara’ possibile trovare l’accordo:programma, regole per il funzionamento della coalizione,criteri per la scelta dei candidati. Sara’ l’assemblea fissata per il 28 novembre a dare una risposta definitiva.
Quello che,del “Progetto Calabrie”, interessa noi Radicali Socialisti e Liberali e’ l’affermata necessita’ di una riqualificazione etica della classe dirigente calabrese, passaggio obbligato per ogni credibile possibilita’ di cambiamento e di sviluppo.
Nutriamo qualche dubbio sulla possibilita’ concreta che tale istanza venga realmente accolta, considerato chi sono gli interlocutori per conto dei partiti.
Soltanto Marco Minniti sembra consapevole della partita che si e’ aperta e delle scelte dolorose che si prospettano necessarie per tenere dentro il centrosinistra “Progetto Calabrie”, che ha una propria forza contrattuale.
Comunque vada a finire, “Progetto Calabrie” ha gia’ segnato a suo vantaggio un risultato notevole, fermando il gioco della vecchia politica e costringendo le oligarchie dei partiti a confrontarsi e a discutere. Sull’esito di questo confronto siamo pronti a schierarci e a fare la nostra parte.

Cdl in crisi e direttivo DS accelera su GAD e FED. Problemi sulle liste uniche. DL resiste.

15/11 E’ evidente lo stato di crisi in cui versa la Casa delle Liberta' secondo il direttivo DS che preme sul centrosinistra per ''accelerare'' sia sulla cosiddetta Grande alleanza democratica che sulla federazione tra i partiti della lista Prodi. Questa, in sintesi, la valutazione del direttivo della Quercia riunitosi alla Camera, che con Fassino e D'Alema ha insistito sulla necessita' di chiudere presto con le candidature per le elezioni regionali, visto che in quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Puglia e Calabria) non si e' ancora trovato l'accordo su chi candidare. Le forti fibrillazioni del centrodestra, in realta', impongono una soluzione, in tempi ragionevolmente rapidi, delle questioni non risolte nell'opposizione. La preoccupazione e' che il centrosinistra che si attarda nella ricerca dei candidati giusti per chiudere la partita delle regionali, possa avere un effetto negativo su un elettorato non di appartenenza deluso dalle vicende della Cdl e alla ricerca di una alternativa. E' stato Massimo D'Alema a porre il problema quando ha lamentato una ''carenza di direzione politica da parte del centrosinistra'' sulla questione delle regionali. Secondo il presidente della Quercia questo ''e' un segno di debolezza politica'', rischioso in un momento in cui l'opinione pubblica e' disorientata e la sinistra e' alla ricerca di un progetto di governo. D'Alema comunque, parlando della necessita' di ''riprendere l'iniziativa politica'', si e' augurato un ritorno in tempi brevi di Romano Prodi alla guida della coalizione. Un appuntamento importante con il presidente uscente della Commissione europea, e', intanto, fissato per il 22 novembre quando si discutera' proprio dell'agenda politica e delle elezioni regionali. Quella di D'Alema e' stata un'esortazione, un monito ad imprimere una spinta unitaria senza volere accusare nessuno, tanto meno Fassino come ha spiegato lo stesso D'Alema parlando del segretario dei Ds che lavora ''molto e bene''. Anche Fassino nel direttivo ha parlato della necessita' di stringere i tempi e di risolvere le questioni aperte con le regionali e la lista unitaria. ''Intendiamo imprimere - ha detto il segretario dei Ds ai giornalisti dopo il direttivo - un'accelerazione sia alla realizzazione compiuta della Gad che della federazione dell'Ulivo e il prossimo, e ormai imminente rientro a pieno titolo sulla scena politica di Romano Prodi rendera' di certo tutto piu' facile''. Fassino ha annunciato che lunedi' prossimo oltre al vertice dei leader del centrosinistra si svolgera' il vertice dei segretari della lista Prodi per sboccare, anche li', la questione della lista unica alle regionali superando le resistenze della Margherita. ''Noi - ha detto Fassino - siamo favorevoli al fatto che la lista unitaria si presenti nel piu' ampio numero di regioni perche' e' l'espressione di un progetto e tanto piu' questa lista si presentera' in un numero ampio di regioni - ha sottolineato - tanto piu' quel progetto sara' forte e visibile''. Ma se i Ds spingono sulla lista unica, la Margherita ancora una volta frena. In un comunicato il partito di Rutelli si limita a ricordare che nell' ultima riunione con Prodi era stata ''confermata la scelta di lasciare ai livelli locali la decisione sulle modalita' di presentazione delle liste''. E il responsabile enti locali della Margherita ha sostenuto che ''ci vuole un giusto equilibrio'' e in modo polemico ha aggiunto ''chi tira troppo la corda vuol dire che non vuol fare le liste unitarie''. Insomma, le divergenze rimangono e forse in molti aspettano il ritorno di Prodi tra una settimana per vedere se e' possibile quel ''colpo d'ala'' evocato oggi al direttivo della Quercia.

Prodi: “Mai pronunciato su alcun candidato”

15/11 In merito ad alcune notizie pubblicate da un giornale locale calabrese l' ufficio stampa italiano del Presidente Romano Prodi fa sapere che il professore Prodi non si e' mai pronunciato su alcun candidato regionale. ''Il professore Prodi - e' scritto in una nota - ha sempre sostenuto che i candidati per le Regioni devono essere scelti nelle realta' regionali con la partecipazione e il consenso di tutte le forze politiche, ma anche dalle associazioni e dei movimenti che si riconoscono nel centrosinistra avendo cura che essi siano appunto unitari e vincenti''. ''In questo quadro Prodi ha sempre considerato la candidatura di Agazio Loiero - conclude la nota - certamente tra quelle in grado di far vincere le prossime elezioni regionali al centrosinistra calabrese''.

Pirilli (AN) accusa la sinistra di silenzio sul caso Reggio. Fassino (DS) “Sulla sicurezza demagogia del Governo”

15/11 ''Sul caso Reggio, in questi giorni, c' e' stato il silenzio quasi tombale della sinistra tanto che il giudice Macri', parte lesa, dalle pagine di Repubblica l' ha invitata a mobilitarsi; e Fassino ha detto che i deputati e gli amministratori ''avvisati'' sarebbe bene che si ''astenessero'', dimenticando che proprio in Calabria un alto esponente del suo partito, uno tra i tanti, il presidente della Provincia di Crotone, e' stato avvisato, inquisito ed arrestato senza che si sia 'astenuto' neppure per un giorno''. E' quanto afferma l' europarlamentare di An, Umberto Pirilli, in merito all' inchiesta di Reggio. ''Mentre Zavettieri, garantista, dopo aver criticato i suoi colleghi di giunta, rei d' avergli consentito di costruirsi un partito di potere sul potere, vola alto e critica Fini per essere diventato garantista solo ora e solo per ragioni di parte. Paolo Romeo e Pippo Rizzo sono in un certo senso miei allievi, erano al Fuan quando io ne ero il presidente. Di Rizzo dico subito che non c' e' in Italia persona piu' scrupolosa, piu' corretta, piu' onesta, piu' istituzionale: sono pronto a dimettermi da deputato se qualcuno riuscira' mai a provare il contrario. Di Paolo romeo ricordo la sua intelligenza e la sua vivacita', il suo essere libero, vincolato gia' allora all' amore per la politica. Non lo vidi o quasi per circa vent' anni, fino a quando non lessi su un rotocalco un lungo servizio che dava seguito all' inchiesta giudiziaria che lo rappresentava come il capo di tutte le mafie, quella siciliana compresa. Rimasi stupito per Mommo Piromalli e per Riina, detronizzati senza reagire, ma dopo tantissimi anni a loro e' stato reso lo scettro. Romeo e' stato condannato, credo per associazione esterna, e deve scontare tre anni di carcere. Le sentenze si rispettano. Ma anche gli amici. I mie impegni non mi hanno mai consentito una frequentazione assidua con Paolo Romeo, ne' prima ne' dopo, pero' di alcune cose sono certo, innanzitutto della sua passione politica che, per esempio lo porto' nel 1998 a fare una lista e a schierarsi con la coalizione di sinistra contro di me, candidato alla presidenza della Provincia. Sono altresi' certo della sua assoluta ininfluenza su alcune decisioni da altri assunte. Sarra, per esempio, persona a me molto vicina, e' stato nominato assessore regionale per ragioni politiche: perche' era della mia stessa componente interna; perche' era l' unico consigliere di An della provincia di Reggio Calabria; perche' dopo la mia elezione al Parlamento europeo la provincia di Reggio Calabria, di cui io ero l' unico rappresentante in Giunta, non poteva restare esclusa dal governo regionale. E se anche Romeo non fosse stato in quel periodo in carcere in che cosa avrebbe potuto influire? Ha influito su Antonio Franco? Antonio Franco si e' candidato all' ultimo minuto contro Falcomata' sapendo di perdere. Giel' ho chiesto io nella mia qualita' di coordinatore regionale di An e sempre in quella qualita' ho impegnato il partito a tutelarne comunque e in futuro la sua limpida immagine politica e personale''. Pirilli cosi' prosegue: ''quando dopo la morte di Falcomata' si e' rivotato per il Comune e contestualmente per la Provincia Antonio Franco, giustamente, dichiaro' di non voler entrare in competizione, neppure come capolista, con tutti quelli che lo avevano prima sostenuto nella candidatura a Sindaco. Gli offrimmo doverosamente il collegio provinciale di Reggio centro. Ma poi Gasparri decise per Cananzi e sempre per Cananzi chiese l' assessorato provinciale. Franco fa l' assessore per Paolo Romeo? Significa non conoscere le vicende della politica. Io ho fatto una guerra, e Fuda ne e' testimone, una dialettica politica notoriamente contrapposta a quella del sia pur autorevole ministro Gasparri, conclusasi per quanto mi riguarda con le elezioni europee. E Franco Germano'? E' stato il secondo eletto, appartiene pure lui alla mia famiglia politica e umana. Gli toccava. Noi eravamo contrari per ragioni ora comprensibili. Nell' inchiesta pare ci siano anche Valentino e la Napoli, personaggi del mio partito che hanno ricevuto ampie attestazioni di stima, che condivido; anche se quelle date alla Napoli sono troppo articolate, sbilanciate a sinistra e non si capisce bene se per presunzione iuris et de iure, se per ricambiarla dei molti Consigli comunali di destra a sua cagione sciolti o se davvero, come io mi auguro, perche' anche la sinistra e' convinta della sua limpida estraneita' alle registrazioni e ai fatti contestati''.
Nella stessa giornata la dichiarazione di Fassino sull’allarme sicurezza: “il Governo fa demagogia “. ''Quanto accaduto negli ultimi mesi in Calabria, nelle ultime settimane a Napoli e di cui anche i fatti di oggi a Pavia sono una spia, stanno a dimostrare che purtroppo la sicurezza dei cittadini nel nostro Paese e' ancora un elemento di vero allarme''. A fronte del quale, ''purtroppo, il governo delle destre diBerlusconi non riesce ad andare oltre gli annunci ad effetto e la demagogia''. Lo sottolinea, fra l'altro, il segretario dei Ds Piero Fassino spiegando che fra le materie sulle quali il direttivo del suo partito ha ''riflettuto con preoccupazione'' vi e' ''il rinnovato allarme per lo stato della sicurezza nel nostro Paese''. ''La maggioranza di centrodestra, come per la riforma fiscale presentata ad arte come riduzione delle tasse -dice Fassino- in oltre tre anni di governo non ha messo in a campo alcuna iniziativa o politica che sia stata davvero efficace a garanzia della sicurezza. Anzi, da ultimo, questa finanziaria riduce anziche' incrementare, gli stanziamenti per la sicurezza politica. Per questo ci faremo noi promotori di emendamenti che aumentino gli stanziamenti per le prestazioni delle forze dell'ordine''

De Rose (Cdl) ai professori “Tifate per Latorre, non per il ribaltonista Loiero”

15/11 ''Preferirei che l'Universita' fosse davvero il tempio del pensiero antitetico e non il luogo del conformismo come sembra Arcavacata, ma visto che siete schierati a sinistra sarebbe piu' logico che faceste il tifo per il vostro Rettore piuttosto che per un ribaltonista, qual e' l'ottimo Agazio Loiero''. E' quanto sostiene Umberto De Rose in una lettera aperta ai docenti universitari firmatari dell'appello pro-Loiero. ''Al prof. Cesare Pitto che e' un illustre antropologo - ha aggiunto De Rose - chiederei di dare conto di questo idilio, che forse e' il frutto di una vecchia e cattiva abitudine calabrese di digerire tutto e di dimenticare anche i punti d'onore. Sinceramente trovo sorprendente che la sinistra si entusiasmi per un signore che fu rieletto in parlamento solo grazie ai voti di An, di Fi, degli allora CCd e Cdu: due anni dopo cambio' idea ma l'onesta' avrebbe voluto che si dimettesse e lasciasse il seggio ai suoi elettori, invece divento' Ministro''. ''Che oggi l'on. Loiero - ha proseguito - sia diventato una sorta di simbolo della sinistra calabrese ed addirittura universitaria mi induce a pensare che il declino ideologico ha prodotto distorsioni ancora piu' ampie. Potete anche fronteggiare il vostro Rettore ma almeno e' un uomo chiaro, di sinistra, che non ha ricevuto benefit dal centrodestra salvo poi diventarne un nemico giurato, come l'on. Loiero''. ''Se il vostro approdo di modernita' - ha concluso - parte da chi e' fuori da ogni regola bipolare siamo davvero messi male''.

Saranno duemila i grandi elettori calabresi ad indicare il candidato del centrosinistra alle regionali

15/11 Il centrosinistra calabrese si pone all' avanguardia in Italia in fatto di scelte per i candidati alle regionali della prossima primavera: il candidato della Gad per la presidenza della Giunta regionale sara', infatti, deciso da un' assemblea dei grandi elettori di duemila persone,convocata per il 28 novembre prossimo. La decisione e' scaturita ieri a tarda sera, al termine di una riunione fiume di oltre otto ore, nel corso della quale si e' deciso che il candidato dovra' ottenere, se sara' soltanto uno, il 60 per cento dei voti degli aventi diritto. Nel caso, invece, i candidati siano piu' di uno, la persona che dovra' scendere in campo contro il centrodestra bastera' che ottenga il 51 per cento dei voti. E' stato anche stabilito che la votazione sara' a scrutinio segreto a differenza di quella sul programma, che sara' invece palese. Entro 48 ore, inoltre, una commissione composta dai segretari regionali dei partiti aderenti alla Gad e dai rappresentanti di Progetto Calabrie stilera' una bozza che dovra' contenere le linee principali del programma del candidato alla presidenza. La bozza, una volta pronta, dovra' essere consegnata a Marco Minniti, portavoce della Gad e, in seguito, completata dal candidato alla presidenza. Altro punto stabilito nel corso della riunione odierna e' che i candidati dovranno essere presentati da un partito, piu' il 10% dei componenti l' assemblea dei grandi elettori, o dal 15% della stessa assemblea. Alla riunione del 28 novembre potranno partecipare anche le associazioni. Riguardo quest' ultimo punto, comunque, si e' stabilito che l'associazione che intende partecipare non solo dovra' fornire gli iscritti e la ragione sociale, ma anche l'ambito territoriale della sua attivita'. La data di fondazione della stessa associazione, inoltre, dovra' essere antecedente al gennaio 2004. Il numero dei grandi elettori e' stato cosi' individuato: il 40% dovra' essere indicato dai partiti della Gad; il 30% sara' composto dagli eletti per i partiti della Gad nelle assemblee elettive nazionali, regionali e locali e nei governi delle istituzioni locali ed il restante 30% sara' indicato dai movimenti, dalle associazioni politiche e culturali, dalle forze sociali e dal mondo dei professionisti. Per i parlamentari nazionali e per i consiglieri regionali aderenti alle forze politiche della Gad e' stata disposta la partecipazione di diritto all' assemblea. Per quanto riguarda la rappresentanza istituzionale nell' assemblea, si e' stabilito che le Amministrazioni provinciali ed i Comuni capoluogo avranno quattro rappresentanti. Nel caso in cui si tratti di enti nei quali i partiti della Gad sono al governo, della rappresentanza faranno parte di diritto il presidente della Provincia ed il sindaco. Per i comuni non capoluogo con piu' di 5 mila abitanti, i rappresentanti saranno due. Nel caso in cui si tratti di enti nei quali i partiti della Gad sono al governo, si aggiunge la partecipazione del sindaco. Per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, nei quali i partiti della Gad sono al governo partecipa il sindaco; per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti nei quali i partiti della Gad sono all' opposizione, a decidere sara' la commissione di garanzia. Gia' oggi i dirigenti del centrosinistra calabrese sono al lavoro per trovare una sala dove fare svolgere il 28 l' assemblea e l' idea e' quella del Centro agroalimentare di Lamezia Terme. Sui nomi dei candidati, restano in campo Agazio Loiero (Dl), Cesare Marini (Sdi) ed il rettore dell' Universita' della Calabria, Gianni Latorre.

Mazzei (Pri) “Area laico-socialista determinante per la scelta del candidato della Cdl alle regionali”

15/11 “L' area politica rappresentata da Pri e Nuovo Psi, che in Calabria, alle recenti elezioni europee, si e' attestata intorno all'11%, potrebbe svolgere un ruolo incisivo e determinante, rispetto agli indirizzi programmatici ed alla scelta del candidato alla Presidenza della Giunta Regionale''. E' quanto ha sostenuto il segretario regionale del Pri, Vincenzo Mazzei, all' indomani della riunione del Consiglio nazionale del Pri. ''L' esigenza di fare pesare l' area laico-socialista negli equilibri interni all' alleanza di centrodestra - ha sostenuto Mazzei - ha spinto i vertici nazionali del Pri e del Nuovo Psi, ad avviare un costruttivo confronto fra i due partiti. Confronto, che nella riunione di sabato scorso del Consiglio Nazionale del Pri, e' stato ulteriormente rilanciato, attraverso il mandato conferito al segretario, di verificare l' esistenza delle condizioni, per pervenire in tempi brevi, alla convocazione di una conferenza programmatica, fra il Nuovo Psi e le forze di ispirazione laica e liberale''. ''In Calabria - ha proseguito Mazzei - tali forze potrebbero svolgere un ruolo incisivo e determinante. Affinche' cio' sia realmente possibile, occorre un forte e costruttivo rapporto, fra il Pri ed il Nuovo Psi, nonostante le difficolta' esistenti. Il Nuovo Psi, nella legislatura che volge al termine, ha svolto un ruolo importante all' interno della Giunta regionale, mentre il Pri e' stato escluso da qualsiasi responsabilita' gestionale. Nonostante cio', il confronto fra i due partiti, volto innanzitutto alla definizione di una comune piattaforma programmatica, capace di aggredire i tanti problemi della Calabria, rappresenterebbe una significativa novita' ed il primo passo per la concreta costituzione di una vasta area politica, che potrebbe porsi quale valido riferimento per tanti cittadini, che chiedono a gran voce il superamento dell' attuale bipolarismo''. ''La comune appartenenza alla maggioranza nazionale di centrodestra, all' interno della quale e' cresciuto il peso della componente laico-socialista che chiede pari dignita' nel rapporto con le altre forze politiche alleate - ha concluso Mazzei - spinge anche in Calabria nella direzione indicata. Non ci si puo' attardare oltre. Le scelte da compiere, richiedono il massimo impegno e la massima unita' di intenti''.

La GAD calabrese stabilisce le regole per l’assemblea dei grandi elettori che sceglierà il candidato alle regionali

14/11 Il candidato del centrosinistra per la presidenza della Giunta regionale, che sara' scelto dall' assemblea dei grandi elettori convocata per il 28 novembre prossimo, dovra' ottenere, se sara' soltanto uno, il 60 per cento dei voti degli aventi diritto. Nel caso, invece, i candidati siano piu' di uno, la persona che dovra' scendere in campo contro il centrodestra bastera' che ottenga il 51 per cento dei voti. E' quanto e' stato stabilito nel corso della riunione della Grande alleanza democratica, svoltasi oggi a Lamezia Terme, presenti, tra gli altri, i deputati Marco Minniti, dei Ds, ed Agazio Loiero, della Margherita. E' stato anche stabilito che la votazione sara' a scrutinio segreto a differenza di quella sul programma, che sara' invece palese. Entro 48 ore, inoltre, una commissione composta dai segretari regionali dei partiti aderenti alla Gad e dai rappresentanti di Progetto Calabrie stilera' una bozza che dovra' contenere le linee principali del programma del candidato alla presidenza. La bozza, una volta pronta, dovra' essere consegnata a Marco Minniti, portavoce della Gad e, in seguito, completata dal candidato alla presidenza. Altro punto stabilito nel corso della riunione odierna e' che i candidati dovranno essere presentati da un partito, piu' il 10% dei componenti l' assemblea dei grandi elettori, o dal 15% della stessa assemblea. Alla riunione del 28 novembre potranno partecipare anche le associazioni. Riguardo quest' ultimo punto, comunque, si e' stabilito che l'associazione che intende partecipare non solo dovra' fornire gli iscritti e la ragione sociale, ma anche l'ambito territoriale della sua attivita'. La data di fondazione della stessa associazione, inoltre, dovra' essere antecedente al gennaio 2004. Il numero dei grandi elettori e' stato cosi' individuato: il 40% dovra' essere indicato dai partiti della Gad; il 30% sara' composto dagli eletti per i partiti della Gad nelle assemblee elettive nazionali, regionali e locali e nei governi delle istituzioni locali ed il restante 30% sara' indicato dai movimenti, dalle associazioni politiche e culturali, dalle forze sociali e dal mondo dei professionisti. Per i parlamentari nazionali e per i consiglieri regionali aderenti alle forze politiche della Gad e' stata disposta la partecipazione di diritto all' assemblea. Per quanto riguarda la rappresentanza istituzionale nell' assemblea, si e' stabilito che le Amministrazioni provinciali ed i Comuni capoluogo avranno quattro rappresentanti. Nel caso in cui si tratti di enti nei quali i partiti della Gad sono al governo, della rappresentanza faranno parte di diritto il presidente della Provincia ed il sindaco. Per i comuni non capoluogo con piu' di 5 mila abitanti, i rappresentanti saranno due. Nel caso in cui si tratti di enti nei quali i partiti della Gad sono al governo, si aggiunge la partecipazione del sindaco. Per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, nei quali i partiti della Gad sono al governo partecipa il sindaco; per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti nei quali i partiti della Gad sono all' opposizione, a decidere sara' la commissione di garanzia. ''C' e' stata un' assemblea molto democratica e molto partecipata - ha detto Agazio Loiero - che poi alla fine ha dato un risultato straordinario che speriamo di sfruttare anche elettoralmente. E' stato un lavoro egregio fatto da Marco Minniti, ma devo dire che anche l' assemblea ha partecipato compatta con tutte le sue rappresentanze''. Marco Minniti ha definito la riunione ''un fatto importante. Si e' deciso unanimemente - ha aggiunto - di definire le regole di un percorso insieme trasparente e di grande partecipazione democratica. Abbiamo discusso per circa sette ore in uno spirito molto positivo, costruttivo e serio ed alla fine abbiamo varato un regolamento unanimemente condiviso. Avevamo deciso all' inizio che il regolamento sarebbe stato determinato soltanto all' unanimita'. Chi pero' ha avuto esperienze di regole democratiche, sa che non e' semplice avere unanimita' su regole che hanno, tra l'altro, la possibilita' di definire un' assemblea che ha poteri cosi' importanti come quella della definizione di un programma politico e della scelta del candidato alla presidenza della Regione. Averlo fatto testimonia allo stesso tempo una grande maturita' politica e la grande volonta' della Gad della Calabria di affrontare l' appuntamento delle prossime elezioni regionali con la giusta determinazione e, soprattutto, tenendo conto della necessita' di costruire un rapporto positivo con la societa' civile calabrese''.

Unità Socialista chiede il sostegno dei DS per la candidatura socialista alla Regione

14/11 Sarebbe ''opportuno'' da parte dei Ds spendersi in Calabria per una candidatura a governatore della regione di matrice socialista. Lo sottolineano i rappresentanti di Unità socialista a margine della riunione di Lamezia Terme della Gad convocata per fissare le regole dell'assemblea dei grandi elettoridel prossimo 28 novembre che dovranno esprimersi sul nome del candidato alle regionali per la Calabria della coalizione. Commentandole dichiarazioni del segretario regionale dei Ds, che ha ritirato la candidatura Minniti per le prossime regionali, Unità socialista chiede al partito di Fassino di appoggiare ''una candidatura socialista'' espressione di Unita' Socialista, una ''forza che si richiama al socialismo europeo e che è membro del Pse''.

Mastella duro con la GAD “Non tollereremo discriminazioni. Metodo unico per scelta candidati”

14/11 Il segretario dei Popolari-Udeur Clemente Mastella, "nel condividere l'iniziativa dei dirigenti del Partito in Calabria di non partecipare ad un'assemblea stile 1968", chiede al presidente Prodi e ai leaders degli altri partiti del centro-sinistra "di scegliere un unico metodo di designazione per tutte le regioni". "Da come stanno andando le cose - spiega Mastella - c'è il tentativo dei partners di far finta di niente rispetto alle nostre richieste di pari dignità, visibilità e equilibrio fra tutte le forze della coalizione. Se così dovesse essere, ne prenderemo atto e ci comporteremo di conseguenza perché non intendiamo tollerare oltre questo atteggiamento discriminatorio nei nostri confronti. E a chi ritiene che la vittoria sia a portata di mano, e in virtù di questa convinzione dimostra superficialità e arroganza, consigliamo la lettura dell'articolo di Ilvo Diamanti su un quotidiano nazionale di oggi". "La vittoria - ammonisce Mastella - non è infatti così vicina e l'arroganza di alcuni può determinare la sconfitta del centro-sinistra".

Fassino, Pezzotta e Soru in Calabria in un convegno sul Mezzogiorno

13/11 ''Per favorire la crescita e la competitivita' del Mezzogiorno occorre puntare sulla tecnologia avanzata, la formazione e la modernizzazione delle infrastrutture, investimenti che richiedono una massiccio ruolo pubblico''. E' questa la ricetta dei Ds per lo sviluppo del sud del nostro paese sintetizzata nell' intervento che Piero Fassino, ha tenuto al convegno svoltosi a Reggio Calabria su iniziativa del partito. Al convegno, oltre a Fassino, sono intervenuti, tra gli altri, il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ed il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru. ''Il Mezzogiorno - ha aggiunto Fassino - deve rappresentare veramente la nuova frontiera dello sviluppo del Paese. La destra, pero', non ha nella sua cultura il problema del Mezzogiorno perche' considera l' Europa un male con cui convivere e perche' ha pensato in maniera autarchica in questi tre anni allo sviluppo del Paese. E cosi' l' Italia non produce e non ridistribuisce perche' non accumula abbastanza''. I lavori, moderati da Marco Panara, giornalista de 'La Repubblica'', si sono aperti con l'intervento di Roberto Barbieri, responsabile del Dipartimento Mezzogiorno dei Ds, secondo il quale ''la concorrenza globale ha reso evidenti i nodi strutturali dell'economia italiana. Ormai il Paese perde posizione in tutte le classifiche. Il Mezzogiorno, per usare le parole del governatore Fazio, e' la riserva potenziale che puo' ancora costituire una grande occasione di sviluppo per l' Italia intera. Sicurezza, inadeguatezza infrastrutturale, caratteristiche del tessuto industriale ed insufficienza dei pubblici servizi sono i motivi che determinano la lontananza dell' area meridionale del Paese da un assetto compatibile con le ragioni della competitivita' e della coesione''. ''Noi, per lo sviluppo del mezzogiorno - ha detto Barbieri - proponiamo un'azione selettiva pubblica che concentri i propri interventi e ne escluda altri. Un sistema che scelga su parametri obiettivi su cui orientare gli incentivi che vanno comunque semplificati, eliminando duplicazioni e snellendo procedure, ritornando al disegno di una legge 488 cardine del sistema dell' incentivazione e promuovendo strumenti che selezionino gli obiettivi e rendano automatiche le procedure''. Secondo Savino Pezzotta, ''il Mezzogiorno deve essere considerato come un' opportunita' di sviluppo per tutto il Paese. Occorre creare le condizioni piu' favorevoli per dare alle imprese la possibilita' d' investire proprio nel Mezzogiorno attraverso lo sviluppo delle infrastrutture ed una fiscalita' di vantaggio. Le decisioni del Governo, pero', non stanno creando le basi per l' apertura di una nuova fase di sviluppo per il Mezzogiorno, considerato che l' esecutivo continua a ridurre drasticamente le risorse per il sud''. Renato Soru, presidente della Regione Sardegna, ha parlato di un Mezzogiorno che, ''dopo l' allargamento dell' Unione europea, si trova a concorrere con altri 'Mezzogiorni' come l' Estonia e la Lituania''. Secondo Soru, inoltre, ''per favorire lo sviluppo del sud del nostro Paese occorrerebbe risolvere alcune rigidita' come quelle che riguardano la leva fiscale ed il mercato del lavoro''.
- Sui candidati alla regione Fassino ha ribadito che le scelte non verranno fatte a Roma ma in Calabria: ''I candidati per le prossime elezioni regionali non si scelgono a Roma. Ed in questo senso anche qui in Calabria il centrosinistra sta lavorando per costruire un percorso vincente''. ''La coalizione - ha aggiunto Fassino - sta discutendo per scegliere un candidato per la presidenza della Regione che sia il piu' adeguato possibile a guidare la coalizione a vincere. Tutto dice, comunque, che in Calabria il centrosinistra possa battere il centrodestra e ritornare a governare la Regione''.
- Fassino sul Fisco''La riduzione dell'Irpef che Berlusconi sta promettendo da quattro anni non c'e'. Il governo, invece, ha deciso di adottare alcune misure a favore delle imprese e delle forze sociali piu' deboli che sono, in realta', quelle che l'opposizione chiedeva da tempo''. ''Quello che invece Berlusconi dovrebbe avere l'onesta' di dire - ha aggiunto Fassino - e' che non c'e' ancora quella riduzione generalizzata delle tasse su cui e' stata costruita l'immagine del centrodestra. Ci sono invece soltanto quei provvedimenti che l'opposizione proponeva da tempo e che la destra, dopo averli ignorati, sta riprendendo soltanto adesso''.
- Fassino sulla finanziaria ''Il Mezzogiorno e' tornato ad essere un punto debole dello sviluppo complessivo del Paese, mentre negli anni precedenti di Governo del centrosinistra aveva segnato significativi punti di crescita''. ''Il Mezzogiorno - ha aggiunto Fassino - in questi tre anni di Governo Berlusconi non ha avuto ne' investimenti, ne' infrastrutture, ne' occupazione, ne' formazione''.
- Fassino sul processo SME: ''Non appartiene alla politica commentare ne' le sentenze, ne' le requisitorie''. ''Si tatta di questioni - ha aggiunto Fassino - che sono di competenza della professionalita' dei magistrati e degli avvocati''.
- Pezzotta sul Mezzogiorno - ''Per il Mezzogiorno serve la valorizzazione 'industriale' del turismo e quella delle risorse umane. Ecco perche' riteniamo che la Finanziaria di quest' anno, da questo punto di vista, rappresenti un' occasione perduta'' ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ''Siamo alla seconda Finanziaria - ha aggiunto Pezzotta - e il Governo continua a ridurre drasticamente i fondi per il Mezzogiorno. Su questo tema, peraltro, il Governo non ci ha convocati. Per questo noi abbiamo pensato di convocare le lavoratrici, i lavoratori e i pensionati in tante manifestazioni territoriali in occasione dello sciopero generale del prossimo 30 novembre''. ''In ogni caso - ha detto ancora il segretario della Cisl - e' arrivato il tempo di assumere il Mezzogiorno come opportunita' di sviluppo. Anche perche' l' area meridionale del nostro Paese, nel quadro delle linee di sviluppo euroasiatiche, rappresenta ormai una grande opportunita' cosi' come il Mediterraneo, un mare a cui si guarda con grande interesse per i commerci che potrebbero svilupparsi''. Pezzotta ha anche indicato nello ''sviluppo delle infrastrutture e nella fiscalita' di vantaggio per attrarre imprese come gli strumenti utili per avviare i processi di sviluppo del Mezzogiorno d' Italia''. Secondo il segretario generale della Cisl, inoltre, ''occorre riservare una particolare attenzione al rapporto tra il credito e la realta' economica del Mezzogiorno d' Italia. Per questo - ha aggiunto - credo che bisogna insistere affinche' alcune delle piu' grandi istituzioni bancarie europee di cui si parla in questi ultimi tempi trovino collocazione operativa nel Mezzogiorno d' Italia''.
- Soru sul Mezzogiorno : ''Dobbiamo porre con forza la questione meridionale, ricordando che c' e' una parte importante di questo Paese che ha bisogno di futuro'' ha detto il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru. ''Tra l'altro - ha aggiunto Soru - il Mezzogiorno si trova adesso in Europa a concorrere improvvisamente con altri 'Mezzogiorni': Estonia, Lituania ed altri Paesi da poco entrati nell'Unione europea. Altri Paesi, come la Spagna e l'Irlanda, ce l'hanno fatta e questo deve stimolarci di piu' a fare la nostra parte. Le occasioni, peraltro, non mancano, anche se sarebbe opportuno risolvere alcune rigidita' come la leva fiscale, che andrebbe temporaneamente rimodulata proprio per sostenere lo sviluppo e favorire l'attecchimento delle imprese, ed il mercato del lavoro''. Soru ha anche indicato ''in una migliore coscienza civica, diversa da quella del centrodestra, e nella formazione gli altri strumenti per avviare il Mezzogiorno verso il progresso. Un dato che deve fare riflettere e' che nel Sud si conta mediamente il 6% di laureati. Occorre capire che dal sottosviluppo non si esce senza un adeguato livello di conoscenza e di educazione''. Il presidente della Regione Sardegna ha invitato infine il centrosinistra ''a respingere logiche di appartenenza e ad aprirsi a tutte le risorse in grado di contribuire allo sviluppo del Paese''.
- Per il segretario regionale dei DS, Nicola Adamo, il Mezzogiorno è scomparso dall’agenda del Governo: ''Con il declino dell' Italia, il Mezzogiorno e' scomparso dall' agenda politica del Governo'' ha detto il segretario regionale dei DS, Nicola Adamo, nell' introduzione al convegno sul Mezzogiorno. ''La Calabria, in questo quadro - ha aggiunto Adamo - ha imboccato una parabola discendente di cui non si vede la fine. In realta' il sud del Paese e' cresciuto proprio durante gli sforzi fatti dal Paese per entrare in Europa. Chi, tra gli indagati nell' inchiesta sulle presunte pressioni sui magistrati della Dda di Reggio Calabia, riveste posizioni negli esecutivi della Regione e del Comune e della Provincia reggini, dovrebbe autosospendersi. La crisi della Calabria - ha detto Adamo - e' aggravata da un quadro allarmante di crescita della criminalita' organizzata''.

I Liberaldemocartici riuniti in consulta propongono alcune regole per al scelta dei grandi elettori

13/11 La Consulta regionale del Partito dei Liberaldemocratici si e' riunita a Cosenza, su convocazione del coordinatore regionale Tonino Perrelli, per esprimersi sulle regole e le modalita' circa l' indicazione dei Grandi elettori domani, a Lamezia Terme che saranno all'esame del Comitato tecnico della Gad. A riferirlo e' un comunicato. L' assemblea del partito - e' detto nella nota - ha votato alla unanimita' la proposta del coordinatore regionale affinche' per la scelta dei grandi elettori si tenga conto dei partiti presenti nel territorio regionale almeno per il 60% mentre il 40% sia diviso tra la societa' civile, le categorie produttive, i sindacati e le associazioni culturali e di volontariato, le confraternite religiose e le categorie professionali''. Nel comunicato dei Liberaldemocratici e' precisato, inoltre, che, nell' assemblea dei sindaci dopo la scelta del candidato, tutte le forze presenti dovranno essere coinvolte nella redazione collegiale del programma di governo dando largo spazio alle politiche sociali, investendo su giovani, formazione, istruzione, ricerca, sanita' e burocrazia. Attenzione dovra' essere riservata alla politica economica partendo dalle risorse naturali, produttive, le infrastrutture, i trasporti, racchiudendo in tutte le proposte le aspirazioni delle primarie e della politica dal basso''. Alla riunioni - riporta la nota - erano presenti le delegazioni del partito in rappresentanza delle cinque province calabresi e i coordinatori provinciali.

Guagliardi (Rif. Com.) propone un pdl regionale per vanificare gli effetti della legge Biagi

13/11 Vanificare in Calabria gli effetti della legge 30 sul mercato del lavoro: e' questo l' obiettivo del progetto di legge regionale presentato dal presidente del gruppo di Rifondazione Comunista, Damiano Guagliardi, e finalizzato alla promozione del lavoro a tempo indeterminato e all' istituzione della borsa regionale del lavoro. ''La legge 30 - ha detto Guagliardi - oltre a distruggere il mondo del lavoro si presta facilmente ad utilizzi traffaldini. E' inoltre una legge che crea rapporti di lavoro senza nessuna garanzia e ferisce la societa' calabrese gia' mortificata dalla perenne mancanza di lavoro e dal ricorso al lavoro nero. Tutto cio' si accompagna ad un utilizzo del lavoro precario e sottopagato da parte delle istituzioni pubbliche''. Il progetto di legge e' composto di tre titoli e diciotto articoli in cui sono individuati: il rafforzamento delle politiche di sostegno alla continuita' lavorativa; la valorizzazione e il potenziamento dei Comuni e delle Province nell' attivita' di intermediazione nel mercato del lavoro; l' assegnazione di appalti regionali, degli enti locali, degli enti strumentali regionali e da qualsiasi altro settore regionale allargato alle imprese che aderiscono all' applicazione della legge. Tra le novita' previste nel progetto di legge c'e' anche l' istituzione della Borsa continua regionale del lavoro, con compiti di coordinamento della banca dati regionale con quella nazionale, di integrazione dei sistemi pubblici privati presenti sul territorio. Infine prevista anche la nascita di una rete di osservatori provinciali e regionali sulla precarieta' dei lavori con il compito di rilevazione, raccolta, l' elaborazione e la valutazione di informazioni e dati significativi sull' instaurazione dei contratti a tempo determinato.

Nasce ufficialmente Unità Socialista. Nominati i rappresentanti

13/11 E' stata battezzata ufficialmente, in una riunione a Lamezia Terme l'Unità socialista, tra i socialisti che fanno riferimento al centrosinistra. L'Unità siederà al tavolo della Gad regionale convocato per domani per fissare le regole dell'assemblea del 28 novembre convocata per eleggere il candidato a governatore del centrosinistra. I rappresentanti di Unità socialista sono Pietro Mari, Ercole Nucera, Sisinio Zito, Tonino Leone, Piero Napoli, Nino Cotroneo. Unità socialista ha anche indicato un coordinamento regionale di 16 componenti in vista delle prossime elezioni con la possibilità di far nascere una lista aperta a tutte le sensibilità che si richiamano al socialismo.

Avviato un forum regionale sulla legalità. Zavettieri: “Le istituzioni diano il buon esempio”

12/11 Ha avuto inizio oggi pomeriggio nel centro agroalimentare di Lamezia Terme il Forum regionale su ''legalita' e sicurezza per garantire diritti e liberta''' organizzato dall'assessorato regionale alla Cultura e dal Comitato regionale per l'educazione alla legalita'. Osservatorio regionale antimafia (Corel). Una due giorni durante la quale magistrati, mondo della scuola ed educatori che, poi, come ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri, ''sono gli attori di una politica di educazione alla legalita', di cultura della legalita' e di rispetto del ruolo delle Istituzioni'', si interrogheranno e rifletteranno sulla legalita' ma, soprattutto, sulla educazione alla legalita'.''Non e' che la cultura della legalita' - ha aggiunto Zavettieri - si impone o si rivolge solo ai soggetti deboli. Noi insegnamo ai ragazzi o ai settori deboli della societa' che debbono rispettare leggi ma la cultura della legalita' si afferma nel momento in cui le Istituzioni o chi ha maggiore potere con il comportamento da il buon esempio''. L'assessore regionale Zavettieri ha poi aggiunto che ''il primo momento e' questo: il messaggio che si da ai cittadini. Ecco perche' e' molto legato ed importante il ruolo delle Istituzioni: se il cittadino vede in un Comune, in una Istituzione dello Stato un soggetto o un Ente che garantisce i diritti, che non elargisce favori, che non viene gestito nell'interesse di chi lo occupa, ha fiducia ed accetta le regole e si muove in conseguenza. Se vengono segnali positivi da parte di chi governa le istituzioni, allora tutto e' lecito e tutto e' possibile. Una sorta di impegno autocritico, quindi, da parte di chi governa nelle Istituzioni per impegnarlo a dare messaggi positivi che facciano recuperare credibilita' e prestigio a tutte le istituzioni''. All'iniziativa ha partecipato anche il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Catanzaro, Domenico Pudia, il quale si e' appellato ''alla sensibilita' di tutti per chiedere un minimo di fiducia alla magistratura che non agisce sotto impulsi di parte, ma secondo leggi e regole del diritto''. Secondo Pudia tutti i problemi ''sono stati scaricati sulla magistratura, tra cui la lotta alla criminalita' organizzata, mentre dovrebbero essere risolti dalla politica e non solo dalla magistratura''. ''La nostra regione - ha concluso - e' in uno stato di illegalita' diffusa quasi totale dall'abusivismo, all'evasione fiscale, alla coruzione nelle Pubblica amministrazione''. Il vescovo della diocesi di Lamezia Terme, Luigi Cantafora, parlando a nome della Conferenza episcopale calabra, ha evidenziato che ''il tema della legalita' e della sicurezza ci riguarda da vicino. Esso non va affrontato soltanto nei suoi aspetti, per cosi' dire negativi. E' vero che e' doveroso intervenire quando vengono lesi i diritti. E' altrettanto vero, pero', che e' necessario promuovere un tessuto sociale in cui ci sia una diffusa mentalita' di legalita', tale da permeare il tessuto collettivo attraverso un'opera di vera prevenzione nei cittadini''. ''La Chiesa - ha concluso Cantafora - non solo e' chiamata ad operare, ma essa gioca un ruolo decisivo nella formazione delle coscienze. Nostro compito, quindi, non e' quello di ridurre le comunita' ecclesiali ad agenzie, ne' inculcare una certa spiritualita' intimistica che porti a fuggire dalle responsabilita' e dall'impegno attivo nella storia, ne' ridurre la fede ad educazione civica. Noi non possiamo neppure fornire ricette o soluzioni immediate ai problemi. Piuttosto siamo chiamati a favorire la formazione delle coscienze ed a mettere le persone a contatto con la forza del Vangelo di Cristo che rinnova tutte le cose''.

Donnici (IDV) “Si è scatenata un ingenerosa ordalia antipartitica”

12/11 ''Da qualche mese si e' scatenata un'ordalia antipartitica che appare non solo antistorica, quanto ingenerosa e pericolosa''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale e responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa le polemiche di Progetto Calabrie e Socialisti Uniti. ''Alcuni settori del centrosinistra calabrese - ha aggiunto - ci sembrano colpiti da una preoccupante amnesia della disfatta del 2000 e continuano troppo disinvoltamente a scherzare col fuoco delle furbizie e delle strumentalizzazioni. Bisognerebbe essere piu' coerenti mantenendo fede all'impegno assunto nell'ultima riunione ed evitare iniziative riconducibili solo ad alcune forze, che potrebbero essere recepite dall'opinione pubblica come destabilizzanti di un'unita' che deve rimanere l'obiettivo di tutto il centrosinistra. Siamo ad un passo dal mettere in campo un presidente, un progetto ed una squadra in grado di sconfiggere la Cdl ed occorrono atteggiamenti piu' responsabili e sobri da parte di tutti i protagonisti''. ''D'altra parte - ha concluso Donnici - l'analisi sui partiti, i quali beninteso non possono abdicare al proprio ruolo, ci sembra alquanto datata. Andava bene dieci anni fa, non oggi che i soggetti politici si stanno, sia pure faticosamente, rinnovando dando luogo a processi di aggregazione e sintesi difficilmente arrestabili. E se e' comprensibile che un'insofferenza ai partiti provenga da settori della cosiddetta societa' civile, della quale anche Idv si sente parte attiva, ci sembra paradossale che in questa tentazioni cada un rappresentante autorevole della societa' politica quale il senatore Marini''

Rosy Bindi e Livia Turco lunedì 15 in Calabria

12/11 Il viaggio in Italia di Livia Turco e Rosy Bindi ''Nelle cose che contano'' inizia dalla Calabria. Lunedi' prossimo infatti Livia Turco e Rosy Bindi saranno a Reggio Calabria prima per una visita agli Ospedali Riuniti, poi nel Palazzo del Consiglio regionale dove avranno un incontro col mondo degli operatori socio-sanitari reggini, successivamente un incontro con la stampa, e nel pomeriggio a Lamezia Terme un incontro pubblico sul tema ''Diritti salute sicurezza sociale''. In merito alla visita di Turco e Bindi, Rita Commisso, responsabile welfare Ds della Calabria, ha dichiarato che ''in una fase in cui l' attenzione e' concentrata sulla scelta del candidato a presidente, la visita di Rosy Bindi e Livia Turco e' un' importante occasione per parlare dei contenuti del programma con cui il centrosinistra calabrese si presentera' nella futura competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Certamente le politiche sociali, le iniziative degli enti locali per rendere migliore la condizione degli anziani, dei portatori di handicap, dei bambini a rischio saranno parte centrale di tale programma ed elemento di forte discontinuita' con le politiche di questa Giunta regionale che ai bisogni sociali dei calabresi continua a pensare in termini di clientelismo e di affari''. Per il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, ''la visita dell' on. Livia Turco e dell' on. Rosy Bindi agli ospedali di Reggio Calabria, l' incontro con gli operatori sanitari, la manifestazione di Lamezia Terme costituiscono la prova di un impegno permanente e duraturo per una sanita' che garantisca il diritto alla salute del cittadino e per l' affermazione del diritto socialmente equo all' assistenza socio-sanitaria. Per i Ds il viaggio della Turco e della Bindi rappresentano il proseguimento di una battaglia che abbiamo da tempo avviata. I punti piu' alti di mobilitazione sono stati: la manifestazione di diecimila calabresi che sono convenuti a Catanzaro l' 11 novembre 2003 ed il viaggio nel sociale e nella sanita' calabrese, nei mesi scorsi, effettuato insieme all' on. D' Alema ed alla stessa Livia Turco''.

Sabato 13 prima riunione del direttivo di Unità Socialista

12/11 Sara' decisa domani, in occasione della prima riunione del direttivo regionale di Unita' socialista, la composizione della delegazione che partecipera' ai lavori della Gad per definire la platea dei grandi elettori chiamata ad esprimersi su candidato presidente e programma della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni regionali. L' incontro che si terra' domani a Lamezia Terme - e' spiegato in una nota di Unita' socialista - rappresenta l' inizio della fase operativa del progetto politico al quale hanno aderito lo Sdi, il Pse-Lista Mancini, i Laburisti fuoriusciti dai Ds, Socialismo e Liberta' ed altre associazioni di ispirazione socialista presenti in Calabria. Unita' Socialista, e' scritto nella nota, partecipera' con una propria lista alle prossime elezioni regionali. I grafici hanno ultimato la definizione del simbolo che avra' la dicitura di Unita' Socialista con la scritta rossa nella corona superiore del simbolo, la rosa del Socialismo Europeo al centro ed in basso, su sfondo verde, le diciture Sdi e Lista Mancini. ''L' obiettivo dei promotori di Unita' Socialista - e' precisato nel comunicato - e' quello di intercettare il consenso dell' elettorato socialista ancora fortemente radicato in Calabria che, per la prima volta dalla scomparsa del Psi, avra' come riferimento un unico simbolo all' interno della coalizione di centrosinistra. Tra i promotori di Unita' Socialista e' percepibile un sentimento di fiducia rispetto all' esito elettorale. L' intento - conclude la nota - e' quello di centrare un risultato che consenta di raggiungere una percentuale simile a quella della lista dei Ds e della Margherita che, inevitabilmente, avra' ripercussioni negli equilibri e nelle scelte del futuro''.

Mastella (Udeur) “Arrogante il metodo di scelta dei candidati alle regionali del centrosinistra”

12/11 Va giù duro Clemente Mastella a proposito delle candidature alla presidenza delle Regioni per le elezioni del 2005. "E' inaccettabile, ai limiti dell'arroganza e della prepotenza politica, il metodo di scelta dei candidati del centro-sinistra - ha rilanciato il segretario dei Popolari Udeur, parlando con i giornalisti a margine del convegno della Fondazione Silone -: alcuni vengono scelti per nomina regia, altri per spartizione a due, altri ancora, come in Calabria, sulla base di assemblee di vecchio stile sessantottino, in Campania secondo il criterio del silenzio in attesa delledecisioni dell'oracolo". "Così non va, così vengono meno equilibri e pari dignità, così non c'è coalizione - ha avvertito Mastella -. Così il centro-sinistra rischia seriamente di interrompere il trend politico delle ultime tornate amministrative e di non conquistare tutte le regioni dove invece si potrebbe vincere". Secondo Mastella è ragionevole il "sospetto" che "qualcuno, alla faccia della Grande Alleanza Democratica, remi contro e paradossalmente lavori per una sconfitta alle regionali con l'obiettivo di disarcionare Prodi e sostituirlo con qualche fantino di minor peso, ma bicolore, come i presidenti di regione che si vorrebberoimporre al resto della coalizione". "Per quanto ci riguarda - ha concluso Mastella - non siamo disposti ad accettare subordinate e ci opporremo fermamente a questo eventuale disegno, ben decisi a difendere la dignità del nostro partito e la scelta di Romano Prodi a leader della coalizione".

Laratta nominato responsabile dei patti territoriali per il Mezzogiorno della Margherita

12/11 E' Franco Laratta, vicesegretario regionale della Margherita, il responsabile del settore Patti territoriali nel Mezzogiorno. Laratta e' stato nominato dal presidente del Partito, Francesco Rutelli. L' incarico portera' l' ex assessore provinciale a lavorare con i dirigenti dei Dipartimenti Enti locali, on. Giuseppe Fioroni, ed Enti locali, on. Riccardo Villari, e con il coordinatore nazionale del partito, Dario Franceschini. Proprio Franceschini - secondo quanto si e' appreso in una nota - ha espresso a Franco Laratta gli auguri di buon lavoro in un settore importante per lo sviluppo del Mezzogiorno. ''Nel sud - ha detto Laratta - tutti gli indicatori economici sono in negativo, mentre si registrano dati record per la disoccupazione, il lavoro nero, il costo del denaro. Grave e' la situazione delle imprese che non possono piu' utilizzare gli incentivi statali, il sostegno per l' occupazione, il bonus fiscale e tutti gli altri strumenti legislativi messi in piedi nella scorsa legislatura dai governi di centrosinistra''.

Amendola (DS) “Concorso clientelare quello bandito di recente dalla Regione”

12/11 “Il concorso bandito di recente dalla Regione per l' assunzione a tempo determinato di cento giovani laureati si evidenzia come come un' iniziativa di chiara matrice elettorale ed in piu' non serve visto che per le stesse qualifiche sono pendenti graduatorie relative a selezioni precedenti''. E' quanto sostiene il consigliere regionale dei Ds Franco Amendola in un' interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale. ''La nuova selezione - afferma Amendola - avverra' per titoli e per colloquio. Dal bando, pero', non si comprende, in quanto non espressamente indicato, quale eta' massima debbano avere i 'giovani'' laureati che intendono parteciparvi. Per le modalita' previste, la suddivisione del punteggio che l' apposita commissione esaminatrice dovra' applicare e' palesemente sbilanciata a favore del colloquio che e' un elemento di giudizio, per cosi' dire, 'soggettivo' a discapito della verifica dei titoli che, invece, rappresentano un elemento di valutazione oggettiva''. ''Considerato - afferma ancora Amendola - che gia' sul Bur n. 2, supplemento straordinario del primo ottobre 2001, era stato pubblicato un bando di selezione pubblica per titoli ed esami, con procedura d'urgenza, per l'assunzione di 55 unita' di personale tecnico, con contratto di lavoro di diritto privato, a tempo determinato. Di queste 55 unita' ben 45, tra l' altro, dovevano essere in possesso del diploma di laurea in ingegneria, architettura, geologia ed ingegneria informatica. Nonostante i consueti ritardi, le prove selettive si svolsero durante l'inverno 2002/2003, con conseguente pubblicazione delle graduatorie nel febbraio del 2003. Tale specifico bando prevedeva all' art.6, comma 3, che le graduatorie sarebbero rimaste efficaci per i successivi 24 mesi al fine dell' eventuale copertura dei posti, per i quali le selezioni sono state bandite, che dovessero rendersi disponibili. E' facolta' dell' Amministrazione, nel periodo di validita' della graduatoria e per sopraggiunte esigenze di servizio alle quali non si possa fare fronte con proprio personale dipendente, assumere con contratti a tempo determinato i candidati utilmente collocati nella predetta graduatoria''. Per tali motivi Amendola chiede di sapere ''quante unita' di personale e per quali mansioni professionali sono state assunte sulla base della selezione bandita nel 2001; se la Regione ha attinto dalle graduatorie in questione anche oltre il numero di unita' bandite; se non sarebbe stato piu' logico e meno 'sospetto', vista l'urgenza riportata dal bando del 2001, provvedere all' assunzione delle unita' di personale occorrenti preso le strutture dell' ente sulla base delle graduatorie tuttora vigenti senza dover bandire un nuovo concorso per le stesse figure professionali''.

Circoli della Margherita del Tirreno solidali all’assoluzione dell’on. Pirillo

12/11 Intervento dai Circoli della Margherita di Amantea e Campora San Giovanni sulla sentenza dell’On. Pirillo “Eravamo certi della assoluta estraneità dell’On. Pirillo in merito alla vicenda giudiziaria che lo ha interessato in questi anni. È la prova della sua integrità morale e del suo instancabile impegno nei confronti della mostra terra”.
Così i circoli della Margherita di Amantea e Campora San Giovanni, intervengono in merito alla fine dell’iter giudiziario che ha visto protagonista il capogruppo consiliare alla Regione Calabria, Mario Pirillo.
“Le assurde accuse intentate contro l’autorevole esponente del nostro partito – si legge ancora nella nota – sono state decisamente smontate. Le ipotesi di reato non hanno trovato consistenza, confermando ciò che noi pensavamo, e cioè che l’operato dell’On. Pirillo è sempre stato onesto e partecipato nei confronti della collettività calabrese. I tentativi di delegittimare il suo operato e di screditare il suo buon nome sono miseramente naufragati nel torbido, dove alcuni pseudo politicanti sono abituati ad operare. I giudici del Tribunale di Catanzaro con la sentenza di assoluzione hanno inteso confermare l’assoluta estraneità dell’On. Pirillo nello spinoso procedimento e, se mai ce ne fosse stato bisogno, la correttezza degli atti compiuti nell’espletamento del suo dovere amministrativo. Siamo certi che l’On. Pirillo saprà affrontare nuovi impegni con un rinnovato ed inesauribile impegno, volto allo sviluppo della società calabrese”.

Commodari (Prc) “Contrari al protocollo Università-Regione per il polo oncologico di Germaneto”

11/11 ''Il protocollo Quadro d' Intesa Universita'-Regione Calabria, che regola i rapporti tra servizio sanitario regionale ed universita' e la nascita della Fondazione 'Tommaso Campanella' rappresentano il combinato disposto dello stravolgimento della stessa legge regionale che ha approvato il Piano regionale per la salute''. E' quanto sostiene in una nota il componente del comitato politico nazionale di Rifondazione comunista, Pino Commodari. ''La legge regionale - ha aggiunto - che approva il Piano regionale per la Salute, da noi bocciato, a proposito dei rapporti tra servizio sanitario regionale ed universita' prevede che la Regione assicuri l' apporto delle Universita' calabresi al perseguimento degli obiettivi ed alla realizzazione delle attivita' previste dal piano regionale della salute, anche attraverso l'inserimento delle facolta' nelle strutture organizzative del servizio sanitario regionale, valorizzandone funzioni e competenze specifiche. Accade che la delibera della giunta regionale che approva il protocollo suindicato, istituisce una Azienda Ospedaliera integrata 'Mater Domini', non prevista nel Piano regionale''. ''La protesta dei medici e dei sanitari - ha proseguito Commodari - e' sacrosanta. Le tipologie delle attivita' assistenziali necessarie alle attivita' di formazione e ricerca, l' articolazione dei posti letto nelle strutture, l' organizzazione ed il funzionamento sono tutte demandate all' Atto aziendale. I parametri in termini di strutture, attrezzature, personale ed i fondi complessivi di funzionamento saranno individuati con separata intesa. L' unica cosa certa e' l' ingresso del privato e la fissazione della dotazione organica. E' del tutto evidente l' intreccio esistente tra questo 'Protocollo Quadro' e la Fondazione 'Tommaso Campanella'. Con il primo si stabiliscono i rapporti tra Regione ed Universita' per la gestione soprattutto del Centro Oncologico di Eccellenza, con l'altra si indica chi deve gestire questo Centro. Gli attori sono due e solo due Il Presidente della Giunta Regionale ed il Rettore dell'Universita'''. L'esponente del Prc sostiene inoltre che ''per un centro di rilievo non solo regionale, gli attori dovevano essere molti di piu'. Il Consiglio Regionale, gli enti locali dell'intera regione, in primis la Provincia di Catanzaro ed il Comune di Catanzaro, sottoscrittori insieme al Ministero della Salute, alla Regione Calabria ed all'Universita' della Magna Grecia del protocollo d'intesa, le organizzazioni sindacali mediche e di comparto, le associazioni dei cittadini dovevano essere coinvolti''. ''La battaglia - ha concluso Commodari - che e' necessario condurre, nelle istituzioni e nella societa', e' quella che impone che il diritto alla salute dei cittadini calabresi non lo decidono in due, ma, al contrario tutti i soggetti interessati''.

Per i circoli della Margherita presilani, Camigliatello sede idonea per il Parco nazionale della Sila

11/11 I circoli della Margherita di Spezzano Sila e Camigliatello, riunitisi in seduta comune, hanno ritenuto responsabile e positivo il proposito del Sottosegretario del Ministero all'Ambiente di visitare i luoghi ed i siti indicati dalle Amministrazioni comunali, che dovranno ospitare la sede del Parco Nazionale della Sila. Come noto, evidenzia la nota, i consiglieri di amministrazione del Parco dovranno decidere la sua futura sede sulla base degli immobili messi a disposizione dalle amministrazioni comunali che gravitano nel Parco, dei servizi, di infrastrutture varie e di quanto altro necessario. In tale scelta, sostengono i Segretari dei Circoli, non potranno non considerare fattori quali: l'agibilita', l'accessibilita', la fruibilita', la centralita' e l'ottimale ubicazione delle infrastrutture messe a disposizione dalla nostra Amministrazione comunale che garantiscono un facile e sicuro raggiungimento degli uffici in qualsiasi periodo dell'anno, anche in caso di condizioni climatiche avverse; inoltre per la presenza di importanti servizi come banche, ufficio postale, caserma dei carabinieri, caserma forestale, stazione delle ferrovie della Calabria, parcheggi attrezzati e terminal bus, centro natura del ''Cupone'' e quant'altro necessario per candidare a pieno titolo Camigliatello. L'importanza del centro silano si evince, inoltre, anche dalle difficolta' materiali che si incontrano nel raggiungere gli altri centri silani, tant'e' che lunedi' 8 novembre il sottosegretario all'Ambiente non ha potuto visitare altri luoghi del Parco per le avverse condizioni climatiche.

Secondo un sondaggio Latorre prevale su Loiero e il centrosinistra vincerebbe le elezioni regionali

11/11 Secondo un sondaggio dell'Swg di Trieste commissionato da "Il Quotidiano ", se si votasse per oggi per le Regionali il centrosinistra batterebbe il centrodestra di quattro punti percentuali esatti, 47,5% a 43,5%. Il sondaggio, condotto su un campione di 800 persone e pubblicato oggi da Il Quotidiano, ha preso in considerazione anche l'indice di gradimento fra i "papabili" a presidente nei due schieramenti (il vicecapogruppo della Margherita alla Camera Agazio Loiero e il rettore dell'Università della Calabria Giovanni La Torre per il centrosinistra; il viceministro Udc alle Infrastrutture Mario Tassone; il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il presidente della Provincia di Reggio Calabria Pietro Fuda, di Forza Italia, per il centrodestra) e li ha messi a confronto in sfide incrociate. Tra i cinque candidati Abramo è risultato il più noto (il 65% degli intervistati lo conosce) e anche quello di cui la gente si fida di più (64%). Nell'indice della fiducia, il sindaco di Catanzaro precede il rettore dell'Unical (61%), Loiero (48%), Fuda (46%) e Tassone (43%). Ma quando si arriva alle sfide dirette, secondo il sondaggio il centrosinistra vince in tutte le combinazioni, perché La Torre e Loiero sono dati favoriti sia contro Abramo che contro Tassone e Fuda. Però il rettore dell'Unical (che finora non è mai sceso nell'agone politico) risulta avere un margine più ampio di Loiero sugli avversari della CdL: 50 a 40% su Tassone (contro un 46 a 39 di Loiero), 50 a 42 su Abramo (contro il 46 a 42 di Loiero), 56 a 31 su Fuda (contro il 53 a 31 di Loiero).

Tripodi (PdCI) “Un tavolo di trattative per la vertenza dei lavoratori LSU del Parco del Pollino”

11/11 ''A nome mio personale e del Partito dei Comunisti Italiani della Calabria esprimo pieno sostegno alla lotta dei 331 lavoratori ex Lsu del Parco nazionale del Pollino che rischiano il licenziamento per la mancanza di fondi, poiche' il progetto che li riguarda puo' contare sulla copertura finanziaria da parte dell'Ente Parco solo fino alla fine del mese di novembre''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, circa la vertenza dei lavoratori ex Lsu del Parco Nazionale del Pollino. ''Da parte mia - ha aggiunto - nel sostenere la battaglia intrapresa da Cgil, Cisl e Uil della Basilicata e della Calabria sollecito l'immediata attivazione di un tavolo di trattative con il coinvolgimento delle due regioni interessate, al fine di scongiurare il licenziamento dei 331 lavoratori e per aprire un confronto serio sulle prospettive lavorative per quanto attiene ai progetti di stabilizzazione effettiva dei lavoratori ex Lsu del Parco del Pollino. Quando e' in gioco il futuro di centinaia di lavoratori nessuna distrazione e' tollerabile, specie in una realta' dove il lavoro e' scarso e quel poco che c'e' va difeso ad ogni costo''. ''Per questo sollecito fortemente - ha concluso Tripodi - un pronto intervento dell'Assessore Regionale al Lavoro della regione Calabria affinche' unitamente agli amministratori regionali della Basilicata, ai dirigenti dell'Ente Parco e alle organizzazioni Sindacali si possa avviare al piu' presto un impegno proficuo e si ottengano i risultati necessari per scongiurare il licenziamento dei lavoratori''.

I capigruppo aderiscono alla Commissione speciale della Provincia per “riportare il Cosenza nel calcio che conta”

10/11 I Capi Gruppo Consiliari provinciali Pasqualina Straface, Mario Caligiuri, Vincenzo Adamo , Franco Tonnara, Biagio Diana, Ernesto Magorno, Domenico Barile, Natale Zanfini, Mario Giordano, Leonardo Trento, Piercarlo Chiappetta e Gilberto Raffo condividono la proposta del Consigliere Franco Corbelli e preannunciano che sosterranno e aderiranno alla costituzione della Commissione speciale per riportare Cosenza nel calcio che conta con un’unica, forte società e una grande squadra. “L’Ente Provincia – hanno dichiarato i Capi Gruppo Consiliari – è da sempre al fianco della squadra rossoblù. Per diversi anni ne è stato lo sponsor ufficiale. Riteniamo che la città e la provincia di Cosenza meritino di ritornare nel calcio professionistico, da dove sono stati arbitrariamente tolti. La Commissione speciale proposta da tutti i Capi Gruppo del Consiglio Provinciale può svolgere un ruolo importante per superare la situazione di crisi e di divisioni attuali e portare alla costituzione di un’unica forte società, in grado di allestire una grande squadra per risalire subito la china. Per questo è opportuno che la Provincia, attraverso questa speciale Commissione, promuova una serie di incontri con gli imprenditori cosentini e calabresi. Contestualmente bisogna promuovere tutte le opportune iniziative politiche ed istituzionali per ottenere, il prossimo anno, il ripescaggio della squadra della Città di Cosenza, almeno in Serie C1”.

Borrello (Udeur) ironico: “Chiaravalloti merita il Nobel per la Pace”

10/11 “Il quinto summit mondiale dei premi Nobel per la pace non si concluda senza l’inclusione del presidente Chiaravalloti”. E’ quanto asserisce il capogruppo dell’Udp - Udeur Antonio Borrello, che aggiunge : “ Ho appreso che mentre la Calabria, statistiche alla mano, soffre per l’assenza di sviluppo e vive, in ogni campo compreso il terremoto giudizio di questi giorni, la sua peggiore stagione, il presidente Chiaravalloti ha trovato il tempo di partecipare al summit romano dei Premi Nobel per la pace e proporre la cittadinanza onoraria di Crotone per Gorbaciov”. “ Tutto ciò mi convince, ancor più, dell’urgenza di non perdere questa preziosa occasione – sottolinea Borrello – affinché la Calabria nel suo insieme richieda con forza e determinazione l’assegnazione del Nobel per la pace al presidente Chiaravalloti. Ha dimostrato in questi cinque anni attenzione,dedizione e passione per i problemi di una delle regioni più svantaggiate d’Europa e si è prodigato con ogni mezzo per rilanciare l’occupazione dei nostri giovani”.

Convocata per venerdì 13 la consulta regionale dei Liberaldemocratici a Cosenza

10/11 In vista dell'assemblea di grandi elettori che dovra' scegliere in Calabria il candidato del centrosinistra alla presidenza della giunta regionale, il ''Patto -Liberaldemocratici'' ha convocato per venerdi' prossimo alle ore 18, della sede regionale del Partito in Viale della Repubblica 171 a Cosenza, la Consulta Regionale per ''orientare e stabilire le regole ele modalita' da seguire per l'indicazione dei Grandi Elettori che saranno esaminati domenica 14 a Lamezia al Comitato Tecnico del Gad''. Alla Consulta saranno presenti anche le delegazioni delle 5 province
calabresi.

Corbelli chiede l’affissione delle foto di Falcone e Borsellino nei tribunali Italiani

10/11 Affiggere la foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in tutti i tribunali italiani. E' quanto propone il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il quale ritiene che i due magistrati uccisi dalla mafia rappresentano il simbolo della ''dedizione al dovere''. ''Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - sostiene Corbelli - sono considerati due eroi e come tali saranno sempre ricordati. Pensando a loro, al loro sacrificio, al loro esempio Diritti Civili lancia una proposta, indirizzata al Ministro di Grazia e Giustizia, Castelli, all' Associazione Nazionale dei Magistrati e ad altre Istituzioni competenti''. ''Chiediamo - ha concluso - che la foto dei due valorosi giudici siciliani venga affissa in tutte le aule dei tribunali italiani. Accanto alla scritta 'La Legge e' uguale per tutti' chiediamo di aggiungere la foto di Falcone e Borsellino''.

Interrogazione di Pappaterra (SDI) sui disagi causati dal maltempo in Calabria

10/11 Intraprendere iniziative per fronteggiare i disagi ed i problemi verificatisi nei comuni di Tarsia e nella Valle dell'Esaro a causa dei nubifragi dei giorni scorsi. E' quanto chiedono al governo sette parlamentari del centrosinistra, tra i quali Domenico Pappaterra, che hanno rivolto una interrogazione parlamentare al ministro dell'Ambiente. ''La nostra iniziativa parlamentare - sostiene Pappaterra - ha lo scopo di sollecitare il Governo ad assumere iniziative opportune per fronteggiare i disagi e i problemi che si sono verificati, e nel contempo vuole riaccendere a livello nazionale i riflettori sulla situazione di grave dissesto idrogeologico che riguarda gran parte del territorio del nostro paese. Nella legge finanziaria i fondi per la difesa del suolo sono stati notevolmente ridotti e con i pochi a disposizione non si puo' fare nessuna politica di tutela e di salvaguardia di area a rischio. Non sono bastate fino ad oggi le alluvioni di Sarno, del cuneese, di Crotone e di Soverato per far aprire gli occhi a chi ha responsabilita' di governo a ogni livello. Noi per parte nostra, come gruppi del centrosinistra, abbiamo presentato alcuni emendamenti che mirano ad elevare gli stanziamenti nazionali per questi interventi e ci auguriamo che il governo possa accoglierli e in questa direzione chiedo ai parlamentari calabresi della Casa delle liberta' di adoperarsi in tal senso''. ''Quanto al disastro di Tarsia e dell'intera valle dell'Esaro - ha concluso Pappaterra - occorrono da subito scelte adeguate e misure economiche per fronteggiare da un lato la situazione di emergenza presente e dall'altro provvedimenti di lunga durata che attraverso la dichiarazione dello stato di calamita' naturale dell'intera valle dell'Esaro possano contribuire ad affrontare con razionalita' e in modo adeguato il grave problema del dissesto idrogeologico della zona''.

Nucera (SDI) ribadisce la candidatura di Cesare Marini: “No a liste plurime o unificate”

09/11 Ercole Nucera, segretario regionale Sdi in Calabria respinge, per quanto riguarda il suo partito, l'ipotesi di liste plurime per le elezioni regionali, con Agazio Loiero candidato alla presidenza. ''I socialisti -scandisce- hanno l'obiettivo prioritario che è, e rimane, l'unità socialista. Su questa base è stato candidato alla presidenza della Calabria il senatore Cesare Marini, il quale resta tuttora il candidato di una vasta area riformista democratica. I socialisti, comunque, escludono nel modo più assoluto la partecipazione alla lista unificata o a liste plurime, in quanto intendono presentarsi al corpo elettorale con i propri simboli e la propria identità. Eventuali pasticci li facciano altri, se ne hanno il coraggio''.

Pirillo (Margherita) “Morrone defenestrato dall’ARSSA”

09/11 ''Si avvicinano le elezioni regionali e con esse le epurazioni di validi professionisti da posti dirigenziali'': e' quanto afferma Mario Pirillo, capogruppo della Margherita alla Regione secondo cui ''il dottor Ignazio Marrone e' stato defenestrato da direttore generale dell' Arssa perche' non si e' voluto piegare ai voleri del consiglio di amministrazione dei potenti''. Per Pirillo ''il motivo reale per cui si e' voluto mandare via Marrone fa riferimento alla ormai imminente tornata elettorale. Desta perplessita' inoltre il fatto che la rimozione dall'incarico del dott. Marrone sia avvenuta senza la benche' minima comunicazione dell' avvio di tale procedimento''.

Trematerra (UDC) plaude al progetto di valorizzazione delle montagne in Calabria

09/11 ''Il progetto di valorizzazione delle montagne e' un fatto serio che vede la Calabria leader di un percorso di valorizzazione europea ed extracomunitaria: dobbiamo dare atto al direttore generale della forestazione, Rosario Calvano, di aver fatto un eccezionale lavoro''. Lo afferma, in una nota, il senatore Gino Trematerra segretario regionale dell'Udc. ''Questa iniziativa - afferma Trematerra - mette in evidenza come in alcuni settori la Regione sia capofila e questo e' un discorso che si cuce bene alla forestazione ed alla protezione civile. La valorizzazione della montagna rappresenta piu' di un' opzione per la Regione che ha il promontorio piu' alto del Mediterraneo ed una rete di risorse naturali da apprezzare e far conoscere''.

Sabato Fassino a Reggio Calabria

09/11 Tanto è il caos sotto il cielo che sabato ci sarà addirittura il Segretario Nazionale dei DS, Piero Fassino, in Calabria per cercare di ricucire le maglie, oramai piene di buchi della coalizone della GAD. L’occasione buona gliela dà il dibattito sul mezzogiorno organizzato dai DS. Con il segretario nazionale dei Democratici di sinistra ci saranno a discutere di Mezzogiorno, Pasquale Pistorio, vicepresidente nazionale di Confindustria; i presidenti della Sardegna e della Campania, Renato Soru e Antonio Bassolino; il segretario della Cisl Savino Pezzotta; il presidente di San Paolo-Imi, Enrico Salza. L' intervento di saluto sara' del segretario regionale dei Ds calabresi, Nicola Adamo, mentre i temi saranno focalizzati da Roberto Barbieri, responsabile del Mezzogiorno della segreteria nazionale dei Ds. Moderera' il giornalista di Repubblica Marco Panara.

Frasca “E’ essenziale che il candidato dei mille ottenga i due terzi dei voti”

09/11 ''Per quanto concerne la scelta del futuro presidente della Regione, prendiamo atto con soddisfazione che i Borboni, che pretendevano per se' la scelta, hanno subito una sonora sconfitta e che, su di loro, e' prevalsa l' assemblea garibaldina dei 'Mille'''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Salvatore Frasca, ex parlamentare del Psi e componente della direzione nazionale di ''Socialismo e' liberta'''. ''Resta comunque - aggiunge Frasca - il pericolo che, intanto , sia Roma a decidere, quella Roma, che, in piu' di un' occasione, approfittando delle nostre divisioni, ci ha imposto squallide decisioni, che hanno fatto la fortuna della destra e mortificato la Calabria. Essenziale - prosegue l' ex parlamentare socialista - e' il metodo da adottare per pervenire alla scelta dei 'Mille' ed al modo che essi devono seguire per esprimere il proprio voto''. In riferimento alla composizione dell' assemblea dei grandi elettori, Frasca propone che sia formata ''da tutti gli eletti nelle varie istituzioni, nonche' da una rappresentanza dei partiti composta proporzionalmente a seconda dei voti riportati nelle ultime elezioni politiche, da una rappresentanza delle organizzazioni sindacali e delle associazioni produttive, da una rappresentanza delle Universita' e dei vari centri culturali''. L' ex parlamentare socialista sottolinea, inoltre, la necessita' che perche' il candidato presidente sia validamente eletto ''debba avere ottenuto almeno i 2/3 di votanti. Il voto, va da se', dovra' essere espresso a scrutinio segreto. Se sara' cosi', per la scelta del presidente, se i contenuti programmatici saranno chiari semplici e percepibili dall' elettorato, se i volti dei candidati saranno nuovi capaci ed affidabili - conclude Frasca - la vittoria certamente sara' dalla nostra parte''.

Loiero è d’accordo sui mille grandi elettori “ma ora bisogna vedere le regole”

08/11 “L'assemblea dei mille 'grandi elettori' per decidere il nome del candidato del centrosinistra a guidare la regione Calabria e' un fatto nuovo positivo. Ma, proprio perche' nuovo, bisognera' ora vedere come sara' regolamentato”. E' quanto afferma Agazio Loiero, vicepresidente dei deputati della Margherita e candidato in prima fila a correre per la presidenza della Regione. ''L'assemblea dei mille elettori in Calabria - spiega - e' un fatto importante. Di primarie, a livello regionale, si e' sempre parlato, ma fino ad ora i presidenti sono sempre stati scelti dal centro, senza alcuna partecipazione democratica della base. Il fatto nuovo che avviene in Calabria e' dunque un buon inizio. Ovviamente - conclude Loiero - bisognera' vedere come questa procedura, appunto perche' nuova, sara' regolamentata''.

Strada in salita per le candidature regionali del GAD. Venerdì summit con Prodi per le primarie in Calabria, Puglia e Piemonte.

08/11 Doveva tenersi a fine ottobre il gran vertice del GAD ma verosimilmente la data più probabile è la fine di novembre. Queste le prime previsioni per vedere composto il quadro delle 14 candidature del centrosinistra per la presidenza delle regioni da lanciare per le elezioni di primavera. Questo perché i responsabili locali dei partiti del Gad, nelle diverse regioni, non hanno ancora trovato alcun accordo. A pochi giorni dal vertice dei segretari della Gad con Romano Prodi, che dovrebbe riunirsi, salvo sorprese, venerdi' prossimo, i casi aperti dove e' difficile trovare candidature condivise restano soprattutto Calabria, Puglia e Piemonte e di conserva in Campania, dove Bassolino non ha sciolto le riserve; e allo stato non sembra esserci aria di una composizione a breve, tanto che i responsabili regionali dei partiti non si riuniranno ne' oggi, come avevano programmato alla fine della scorsa settimana, ne' probabilmente nei prossimi giorni. ''Il vertice con Prodi? Si riunira' lo stesso - risponde Franco Marini interpellato alla Camera - parleranno di varie cose, i temi sono tanti, forse anche di regionali. Non bisogna per forza riunirsi per dire l'ultima parola...''. Dello stesso avviso Arturo Parisi che conferma come sia in programma una riunione dei segretari venerdi' e che non c'e' motivo per non farla. Paolo Gentiloni, braccio destro di Rutelli, la spiega cosi': ''Parleranno di finanziaria, primarie e anche di regionali. Si puo' discutere senza per forza dover chiudere tutto, anche perche' il tavolo nazionale non puo' decidere da solo. Ci sono ancora 4 o 5 questioni aperte, magari in settimana se ne risolvono 2 in sede locale e ne resteranno aperte altre 3. Quali? I casi noti sono Puglia, Calabria e Piemonte...'' Guardando le cronache regionali, e' tutto un fiorire di interviste, dichiarazioni e articoli che fotografano polemiche e veti incrociati dei partiti, anche se a Montecitorio e' opinione diffusa tra gli esponenti della Gad che queste sono le solite fibrillazioni che precedono la stretta finale sulle candidature per ogni tornata elettorale. Intricata la situazione in Calabria, dove il candidato piu' accreditato fino a qualche giorno fa, Agazio Loiero dei Dl, mette le mani avanti dopo che, in virtu' delle resistenze di Sdi, Udeur e Prc, si e' deciso di convocare a fine mese un'assemblea di circa 1.000 grandi elettori per decidere la candidatura vincente. ''Stando cosi' le cose - commenta Loiero - non so ancora se mi candidero'. Si fara' un'assemblea di grandi elettori, con una modalita' inedita, dove si fronteggeranno candidature contrapposte, devo decidere''.

Progetto Calabrie pone tre questioni importanti da affrontare congiuntamente

08/11 ''L'assemblea ritiene, poi, che sono tre le questioni che occorre affrontare per costituire la prospettiva di governo della regione Calabria e che introducono un vero e proprio cambiamento di rotta''. E' quanto sostiene 'Progetto Calabrie' in un documento votato dall'assemblea svoltasi a Capo Suvero. ''Le tre questioni sono - e' aggiunto nel documento - la predisposizione di un programma; la stesura di una Carta Etica; la scelta del candidato presidente e della sua compagine. Ritiene inoltre che queste tre questioni debbano essere affrontare congiuntamente tra loro perche' questo e' il requisito essenziale di un progetto nuovo:tenere insieme contenuti, metodi di lavoro, persone. L'assemblea ritiene, infine, di proporre ai Partiti, alle associazioni e alle Autonomie locali che hanno promosso e aderito a questa iniziativa che il compito di elaborare proposte sugli aspetti predetti sia affidato ad appositi comitati''. ''Un comitato di programma - prosegue la nota di Progetto Calabrie - che indichi le linee di fondo riguardanti: lo sviluppo del sistema produttivo e il mercato del lavoro; la ricomposizione del tessuto sociale con riguardo anzitutto ai giovani; la riqualificazione del territorio dell'ambiente del paesaggio delle coste, dei parchi, dei centri storici. Un comitato etico-istituzionale che elabori proposte per affrontare alcuni nodo cruciali come la revisione dello Statuto e della struttura del bilancio e che elabori un codice di comportamento; un comitato di garanti al quale affidare il compito di predisporre regole per la composizione e il funzionamento dell'assemblea programmatica dalla quale dovranno scaturire le decisioni di fondo su contenuti, metodi e persone da proporre il Governo della Regione Calabria''.

Tommasi (Verdi) “esproprio dei disobbedienti a Roma, iniziativa sbagliata”

08/11 ''La storia e lo stesso Dna dei Verdi non comprendono azioni violente. Consideriamo sbagliato quindi il blitz compiuto sabato scorso a Roma da alcuni no global. E' pero' inaccettabile la strumentalizzazione messa in atto dal centrodestra''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Diego Tommasi, dell' esecutivo nazionale e responsabile degli eletti dei Verdi. ''L'azione compiuta a Roma - ha aggiunto Tommasi - ha danneggiato le giuste richieste delle migliaia di manifestanti che sabato pacificamente reclamavano diritti per i lavoratori precari. Oggi, infatti, esiste un'emergenza sociale che riguarda milioni di persone che lavorano senza garanzie e tutele e con un futuro incerto. Ma il centrodestra, che vuole esclusivamente criminalizzare gli autori del blitz nel centro commerciale, ha fallito anche sulle politiche occupazionali. Per questo e' intollerabile ogni speculazione su quanto accaduto''.

Perrelli (Patto) “Nessuna sorpresa per la nostra presenza nel GAD”

08/11 ''La presenza del Partito dei Liberardemocratici nella Gad non deve trovare sorpresi: abbiamo piu' volte avuto modo di ribadire le nostre idee pur mantenendo fissi i principi che animano il nostro spirito politico''. E' quanto sostiene in una nota Tonino Perrelli dei Liberaldemocratici. ''Il Partito dei Liberarldemocratici - ha aggiunto Perrelli - e' una realta' viva e presente sul territorio calabrese, che in piu' occasioni ha dimostrato di incidere pesantemente sulle sorti delle coalizioni. Oggi, in accordo con i principi ispiratori dei nostri padri fondatori, riprendiamo un percorso interrotto, e nella Gad avremo modo di proporre, come regole, per la scelta dei grandi elettori che si tenga conto dei partiti presenti nel territorio regionale almeno per il 60% e per il 40% diviso tra la societa' civile, le categorie produttive, i sindacati e le associazioni culturali e di volontariato. Inoltre nell'Assemblea dei Sindaci proporremo, dopo la scelta del candidato, di scrivere insieme il programma di governo dando largo spazio alle politiche sociali, investendo su giovani, formazione, istruzione, ricerca, sanita' e burocrazia; alle riforme istituzionali, alla politica economica partendo dalle risorse naturali, produttive, le infrastrutture, i trasporti, racchiudendo in tutte le proposte le aspirazioni delle primarie e della politica dal basso''. ''Queste sono le condizioni essenziali - ha proseguito - per vincere e rimuovere definitivamente l'emergenza calabrese per estirpare le radici del profondo malessere che ha accompagnato la vita, la storia ed il destino del Sud. A Lamezia, si terra' per la prima volta in Calabria una prova ufficiale di primarie per la designazione del candidato alla Presidenza della Regione. Il partito dei Liberaldemocratici vi partecipera' esprimendo la propria scelta attraverso il voto dei suoi delegati per il candidato che interpretera' meglio le esigenze e le aspirazioni della Calabria contro la devolution e la politica di Bossi nonche' un meridionalista convinto ed un riformatore che non potra' accettare posizioni che la gente di Calabria non condividerebbe e non accetterebbe, di conservatorismo e restaurazione''. ''Assieme al candidato - ha concluso Perrelli - tutti i partiti dovranno proporre e scrivere insieme il programma''.

Napoli (AN) “I giovani sono sensibili al problema della mafia”

08/11 ''I giovani calabresi sono sensibili al tema della lotta contro la mafia''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Angela Napoli, deputato di An e vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. ''Nei giorni scorsi - afferma Angela Napoli - ho partecipato, quale componente della giuria, ai lavori per la selezione dei migliori elaborati prodotti dagli studenti di tutte le scuole calabresi,invitati ad esprimere il loro no alla mafia attraverso un concorso promosso dal coordinamento nazionale antimafia Riferimenti, in collaborazione con Il Quotidiano della Calabria. I lavori premiati costituiranno le pagine di un calendario antimafia. Esaminando l' elevato numero di lavori pervenuti, nel rilevare l'alto valore pedagogico dell'iniziativa, ho potuto riscontrare, con immenso piacere, la sensibilita' con la quale i giovani di quasi tutte le scuole calabresi stanno evidenziando la necessita' del contrasto al crimine organizzato. La difficolta' incontrata dai componenti della giuria nell' individuazione dei migliori elaborati dimostra come ormai gli alunni calabresi stiano acquisendo la cultura della legalita', con la netta distinzione tra il bene e il male, tra la luce ed il buio. Tutti i lavori, infatti, hanno saputo evidenziare, con grande sensibilita', i mali della mafia e quali sono i deterrenti che impongono la sua lontananza''. ''Nella mia qualita' di vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, anche per premiare la citata sensibilita' degli alunni calabresi - conclude l' on. Napoli - ho espresso la volonta' di istituire alcuni premi personali a favore delle scuole calabresi partecipanti al concorso ed ho anticipato la notizia di un alto riconoscimento in arrivo per Adriana Musella, ideatrice dell'iniziativa. Ho, altresi', proposto che alcuni lavori prodotti dagli studenti calabresi, risultati particolarmente validi, possano diventare strumenti didattici nelle scuole in collaborazione con lo sportello scuola della Commissione nazionale antimafia, il coordinamento nazionale Riferimenti e il Ministero dell' Istruzione''.

La lista dei consumatori alle regionali correrà da sola

08/11 La Listaconsumatori, formazione politica presente nelle elezioni europee e provinciali della primavera scorsa, correra' da sola in occasione delle regionali in Calabria. La decisione e' stata adottata a Roma in occasione del congresso nazionale dell' organizzazione che ha approvato una mozione in tal senso. A breve saranno rese note le candidature. ''Listaconsumatori - e' detto in un comunicato - prende atto che i problemi dei consumatori sono ormai, nel nostro paese, la prima emergenza economica e sociale. I piu' alti esponenti del Governo, dell' opposizione, i rappresentanti delle due Camere, i portavoce delle Chiese, tutti i giorni, sottolineano la necessita' di porre al centro della politica e delle sue scelte i problemi del carovita, della mancanza di controllo sui prezzi di beni e servizi e sulle tariffe pubbliche, nonche' la mancanza sempre piu' esasperante di indispensabili e non dilazionabili strumenti di tutela del potere di acquisto dei salari, delle pensioni, e, soprattutto, del risparmio''. Per questo - prosegue ListaConsumatori - abbiamo ritenuto necessario dare ai cittadini un segno evidente del particolare interesse per i loro bisogni e problemi per i quali, tutti i giorni, il movimento a difesa dei consumatori si batte nelle strade, nei mercati, nei tribunali''. ''Ai cittadini calabresi - conclude la nota - chiediamo di aiutarci a superare lo sbarramento elettorale''.

Laratta (Margherita) “Finanziaria, altro duro colpo a Calabria e Mezzogiorno”

08/11 ''La Finanziaria e' un altro duro colpo al Mezzogiorno e alla Calabria in particolare'': a sostenerlo, nel corso di un incontro con un gruppo di amministratori locali e quadri del partito, e' stato il vicesegretario regionale della Margherita, Franco Laratta. ''La manovra finanziaria del Governo Berlusconi - ha aggiunto Laratta - mortifica il Sud, accresce il divario con il Nord, soffoca gli enti locali e in particolare i piccoli comuni, aggrava ancora di piu' le pesanti difficolta' in cui versano le famiglie calabresi. Il Governo ha ulteriormente ridotto le risorse destinate allo sviluppo del Mezzogiorno ed ha bloccato ogni ipotesi di sviluppo, di investimento e di crescita. Non avremo nuove infrastrutture; si ferma la ricerca e l' innovazione, che erano gia' state ridimensionate nel recente passato; non decolleranno i Patti territoriali, i contratti di programma ed i contratti d' area; si fermano strumenti importanti come la legge 488, il credito d' imposta e il bonus fiscale che in qualche modo erano stati molto utili alle imprese della Calabria. Siamo di fronte alla definitiva cancellazione di ogni agevolazione, di ogni impegno e di ogni promessa di sostegno per il Mezzogiorno. Cosi il divario con il nord del Paese si fa sempre piu' ampio ed il sud diventa sempre piu' povero''. Secondo Laratta, inoltre, lo sciopero generale del 30 novembre promosso dal sindacato ''deve vedere unite tutte le forze sane della societa' calabrese. C' e' da chidersi, comunque, che cosa fanno la Giunta regionale e le forze politiche della Casa delle Liberta' che, dopo avere subito nel piu' totale silenzio la devolution di Bossi, accettano ora con sempre maggiore silenzio una Finanziaria che portera' la Calabria in piena fase di degrado e di poverta'''. Il vicesegretario della Margherita sostiene, infine, che ''il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione e' un fatto di per se' molto grave perche' mette sempre piu' in difficolta' i comuni e costringe i lavoratori ad essere utilizzati in forme di precariato senza fine. Province e Comuni, inoltre, vivranno una stagione di grandi difficolta' non potendo piu' garantire gli interventi indispensabili sul territorio e saranno costretti addirittura a ridurre i servizi essenziali e a cancellarne altri, rischiando cosi' il collasso''.

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