Zuccherini (Prc)
:”Serve un passo indietro sulla candidatura alla Regione”
26/10 Per la scelta del candidato de lcentro-sinistra alla presidenza
della Giunta regionale della Calabria ''e' opportuno che i partiti
compiano un passo indietro''. Lo ha dichiarato Stefano Zuccherini,
componente della direzione nazionale di Rifondazione Comunista, nonche'
commissario regionale del partito. L'esponente comunista, che partecipera'
a Roma ad una riunione con i segretari regionali dei partiti della
coalizione e con i responsabili nazionali degli enti locali, anticipa
la posizione del suo partito. ''E' giusto - dice - riconsegnare alle
forze politiche e sociali della Calabria criteri di scelta piu' partecipativi.
Sotto questo aspetto, mi sembra apprezzabile l'ipotesi formulata dai
Ds, che hanno proposto un'assemblea di 1.000 delegati, espressione
di partiti e movimenti, per la scelta di un candidato e di un programma
condivisi. Mi sembra - dice Zuccherini - che questo sarebbe un modo
efficace per tenere insieme il ruolo dei partiti ed il necessario
coinvolgimento delle organizzazioni di massa''.
L’Udeur
pronta a correre da sola in Calabria
26/10 ''Stiamo valutando l'ipotesi di correre da soli in Calabria
qualora non si dovesse realizzare, come noi invece auspichiamo, l'unita'
della coalizione su di un candidato condiviso e su di un programma
che riporti la questione Calabria a questione centrale del Paese'':
lo afferma il senatore Nicodemo Filippelli, segretario nazionale organizzativo
dei Popolari-Udeur.
Gemelli (UDC)
propone la federazione del PPE
26/10 L'ex eurodeputato Nino Gemelli (Udc), condivide l'idea lanciata
dal Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro Rosario Colace
e del Consigliere Comunale. Fulvio Scarpino, ''tesa a impiantare un
laboratorio per la costituzione della federazione del Ppe''. Secondo
l'ex euro parlamentare l'iniziativa e' ''estremamente stimolante'',
anche perche' spiega ''le condizioni delle nostre realta' comunali,
provinciali e regionali meritano un surplus di responsabilita' che
ci consenta di assicurare una iniziativa, superando gli schematismi
di unbipolarismo difficile'', anche attraverso l' aggregazione di
''partitie movimenti che hanno affinita' per nascita, cultura e prospettiva'',
per poi ''allearsi poi con partiti con cui si condivide un programma
elettorale''. Per questo, secondo Gemelli, ''e' naturale, e' normale
scegliere di costituire la federazione del Ppe in Calabria''. Non
farlo significa, per l'ex deputato europeo, ''essere sotto tutela,
non aver nessuna iniziativa adeguata alla realta' calabrese, non sentire
le necessita' della Calabria che chiama i partiti alla responsabilita'''.Gemelli
suggerisce, di ''stimolare Forza Italia a riflettere su tale opportunita',
a coglierla anche per rinforzare la spinta evolutiva e di rinnovamento
che ha caratterizzato il suo impegno e la ragione delle costruzioni
della Casa della liberta'''. A giudizio di Gemelli ''una nuova aggregazione
portera' sicuramente linfa nuova''. Ed a tal proposito l'ex deputato
europeo ricorda le suppletive di ieri che pur non essendo ''un test
politico valido, ma quando nel Collegio di Bossi vince il candidato
dell'Ulivo e nel collegio di Mussolini vince ugualmente il candidato
dell'Ulivo allora bisogna riflettere''. Per l'esponente regionale
dell'Udc, ''sara' forse necessario un riporto di governo; sicuramente
bisogna ripensare a nuove aggregazioni che adottino culture di riferimento
e mantengano le distinzioni caratterizzanti. Stanno facendo bene i
socialisti a tentare un loro percorso aggregativo ; facciamo male
noi a non fare altrettanto''. Secondo Gemelli ''non si tratta di rigenerare
la 'balena bianca' non ci sono gli uomini , non e' piu' il tempo,
il pensiero si e' evoluto, il contesto e' cambiato''. Si tratta pero',
conclude, ''di aggregare quanti condividano quei valori che hanno
al centro la persona e privilegiano l'umanesimo integrale. Siamo in
ritardo sulle scadenze regionali bisogna affrettarsi''.
Gentile (FI)
“Tutelare i bambini nelle separazioni conflittuali”
26/10 ''I rapporti conflittuali nelle separazione causano, com'e'
stato detto, 83 morti l'anno, ma ci sono ancora tanti altri drammi
che non emergono e che riguardano soprattutto i bambini privati dei
loro diritti''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza
Italia, Antonio Gentile, che ha presentato nei mesi scorsi un Ddl
di riforma della legge sulle separazioni. ''Tutelare i bambini - ha
aggiunto Gentile - significa intervenire nelle liti, nelle lacerazioni
giudiziarie che sventrano le famiglie senza lasciare nulla di costruttivo
ai figli. La separazione e il divorzio sono due leggi di assoluta
civilta', ma la legislazione probabilmente non aveva previsto che
ci fosse questa enorme massa di separazioni. Mi sembra che il 94%
dei bambini affidati alle mamme sia un'esagerazione: se fosse stato
l'85% avrei detto che era una percentuale giusta, perche' in condizioni
ideali, di confronto, nessuno mette in dubbio che la mamma sia il
genitore adatto per l'affidamento del minore. Ho saputo di casi in
cui il padre (e non si trattava di persone snaturate) per tre mesi
o addirittura per un anno non ha potuto vedere i figli: questo e'
un esempio da non perseguire''. ''Ho realizzato un lavoro editoriale
- ha concluso Gentile - si tratta di un racconto su una vicenda di
un padre che non vede il figlio. Ritengo fondamentale costruire percorsi
di mediazione familiare che intervengano sul disagio e che mettano
i bambini al centro di ogni discorso di tutela''.
Borrello (Udeur)
“Noi proponiamo Armando Veneto”
26/10 ''Occorre individuare con assoluta certezza, la squadra di
governo e l' organigramma indispensabile per dare gambe alle idee
ed ai programmi e, infine, l' individuazione del candidato alla Presidenza
rispetto alla quale abbiamo ribadito la nostra proposta che vede nell'
on. Veneto l' uomo su cui puntare per l' indispensabile cambiamento''.
E' quanto ha detto il commissario di Ap-Udeur, Antonio Borrello, circa
le candidature per le prossime regionali. Borrello ha affrontato l'argomento
relativo alle candidature anche in occasione della riunione dell'ufficio
politico che si e' riunito a Lamezia Terme ed al quale hanno partecipato
il senatore Filippelli, i consiglieri regionali Morrone, Torchia,
Pasquale Tripodi, gli ex parlamentari Bergamo, La Macchia e Veneto,
il vice commissario regionale Mario Nigro, il Presidente del comitato
provinciale di Catanzaro del Partito Cerminara. ''Abbiamo discusso
- ha detto Borrello - della gravita' che la mafia rappresenta per
una regione debole come la nostra e della recrudescenza delle minacce
ai danni di amministratori pubblici, segno che lo Stato deve fare
di piu' consegnando alla giustizia i colpevoli''. ''Sui temi di piu'
stringente attualita' politica - ha aggiunto Borrello - la posizione
del mio partito, in stretta correlazione con quanto asserisce Mastella,
e' nota: chiediamo parita' di trattamento e rispetto per le nostre
posizioni politiche, la nostra storia e la nostra forte determinazione
a dare una svolta a questa regione sfortunata che da cinque anni e'
lasciata sola, priva di ogni autorevole rappresentanza sia in Italia
sia in Europa. Tutti abbiamo convenuto sul percorso da seguire senza
perdere altro tempo utile: rapidamente il centrosinistra, anche alla
luce dell' ottimo risultato conseguito nel voto suppletivo di ieri,
deve presentare alla Calabria una progettualita' esaustiva delle cose
da farsi, ad incominciare da un progetto d' urto a favore della occupazione
alla piu' razionale ed organica utilizzazione dei fondi destinati
ai servizi sociali''.
Barile: “Bilancio
fallimentare della Giunta Oliverio sull’emergenza lavoro”
26/10 E’ Un bilancio fallimentare quello della Giunta Oliverio
in merito all’emergenza lavoro nella Provincia di Cosenza. Lo
ha dichiarato Mimmo Barile, coordinatore della Casa delle Libertà
in Consiglio provinciale. <<Non mi risulta – spiega Barile
- che uno solo dei tanti punti di crisi occupazionale del territorio
sia stato affrontato e risolto. Si potrebbero citare diversi casi–continua-,
la vicenda di Intersiel e Carisiel, per esempio, non è certamente
una situazione di crisi nuova. Eppure per far intervenire, tardivamente
ed in maniera inefficace, il Presidente Oliverio c’è
addirittura voluto un duro richiamo della Rsu dell’Intersiel.
Ma ancora, non si possono dimenticare i trecento dipendenti della
cooperativa “Paolo Cappello”, che è l’impresa
appaltatrice dei lavori di pulizia degli uffici di Banca Carime, che
oggi sono lasciati soli in una difficile vertenza che mette a rischio
il loro posto di lavoro. Infine ma l’elenco è ben più
lungo, c’è la delicatissima situazione della azienda
Foderauto, altra importante realtà produttiva che attraversa
uno stato di profonda crisi e che necessita di interventi urgenti
da parte dell’Istituzione Provinciale per trovare la soluzione
opportuna a scongiurare eventuali licenziamenti. La Giunta Oliverio
deve immediatamente cambiar registro e porre l’emergenza occupazione
al primo punto del suo programma di governo. Questo, però,
- conclude Mimmo Barile - deve essere fatto non a parole, oppure scaricando
le responsabilità su altri, ma attraverso provvedimenti concreti
e con una idea di sviluppo moderna di cui, fino a questo momento,
non abbiamo visto alcuna traccia>>.
Il Presidente
Oliverio scrive a Chiaravalloti e alla Telecom “Sulla vertenza
Carisiel intervenga la Regione”
26/10 ''Stiamo decisamente al fianco dei lavoratori della Carisiel
S.p.A che in questi giorni stanno manifestando tutto il loro disagio
e la fondata preoccupazione per la perdita del posto di lavoro''.
E' quanto scrive il presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
ai lavoratori della Carisiel Sistemi Informativi elettronici per il
settore creditizio e Finanziario di Rende che hanno avviato una vertenza
contro i tagli annunciati da Telecom. Il presidente Oliverio ha inviato
anche un telegramma al Presidente della giunta regionale, Giuseppe
Chiaravalloti, nel quale si chiede che la Regione si faccia promotrice
di un tavolo per la risoluzione della vertenza ed un'altro all'amministratore
delegato della Telecom, Carlo Buora, sollecitando disponibilita' verso
il recupero delle intenzioni espresse a danno delle unita' lavorative.
''Di questa ennesima vertenza - ha aggiunto Oliverio ai lavoratori
- colpisce la ragionevolezza dei toni e la civile presa di posizione.
In un tempo in cui tutto e' gridato, sottoposto al rumore dello scandalo,
la lotta sacrosanta di personale qualificato deve arrivare alla coscienza
di tutti. La Calabria ha bisogno dei lavoratori Carisiel; la Telecom
ha bisogno di operatori del settore che si sono formati con competenze
elevate. Telecom deve abbandonare la sterile azione mercantilistica
dell' utile che sacrifica possibili investimenti in materiale umano,
la spietata logica selettiva non deve trovare ragione di esistere
in un territorio in cui si puo' e si deve investire''. Il presidente
della Provincia di Cosenza ha poi aggiunto che ''soprattutto il Sud
ha visto formarsi negli ultimi anni una grande area di utilizzo informatico
nella quale sono richiesti servizi sempre piu' specifici. Spazi e
mercato possono esserci, la gestione potrebbe contare su professionisti.
Occorre pertanto aprire immediatamente un confronto che ridisegni
i piani aziendali. A tal fine, riteniamo che Telecom debba assumere
impegni chiari in direzione degli investimenti nella nostra regione''.
''La Giunta Regionale - ha concluso - deve assumere iniziative adeguate
per promuovere un tavolo di confronto con la proprieta' e le organizzazioni
sindacali. La Provincia fara' la propria parte per difendere un patrimonio
di professionalita' ed una prospettiva di sviluppo di settori avanzati
e qualificati delle attivita' produttive. A tal proposito abbiamo
chiesto al Presidente Chiaravalloti di promuovere un incontro sulla
vicenda Carisiel ed a Telecom di dare disponibilita' alla soluzione
positiva della vicenda''.
Domani nuovo
vertice della CDL a Roma per i candidati alle regionali
26/10 Nuovo vertice di maggioranza, domani mattina alle 9,30, sulle
elezioni regionali. Il nuovo appuntamento della Cdl, a quanto si apprende,
sarebbe stato deciso nell'incontro di oggi a Palazzo Chigi tra il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i leader dei partiti
della coalizione. I problemi da risolvere riguarderebbero in particolare
l'Abruzzo e la Calabria.
Barile e Ponzio
presentano un Odg sui problemi di collegamento tra UNICAL e comuni
limitrofi
26/10 E’ stato presentato dai Consiglieri Gianfranco Ponzio
(Forza Italia) e Mimmo Barile (Gruppo Misto,coordinatore della Cdl)
un ordine del giorno in cui si pone all’attenzione del Consiglio
provinciale la difficile situazione strutturale e di collegamento
fra l’Università della Calabria ed i comuni limitrofi.
I due consiglieri della Cdl, tenuto conto che la Provincia ha competenza
nel piano di razionalizzazione dei trasporti e nella realizzazione
di strade interne e considerando le gravissime difficoltà di
collegamento tra l’Unical e i comuni limitrofi, hanno chiesto
d’inserire nei programmi dell’amministrazione provinciale
la realizzazione di strade di collegamento tra la media valle del
Crati e l’università utilizzando fondi di bilancio o
finanziamenti europei. I due consiglieri della Cdl hanno chiesto pure
d’istituire con urgenza un piano di ricognizione sulle vie d’accesso
all’Unical togliendo dall’isolamento i tanti comuni che
ruotano attorno all’area dell’università.
De Rose a Chiaravalloti
“Che fine ha fatto il bando prima casa?”
26/10 ''Ho letto della sua bella iniziativa in favore delle giovani
coppie, ma la prego di chiedere al suo assessore ai lavori pubblici,
tanto appezzato dalla sinistra, che fine ha fatto il bando per la
prima casa che ha acceso aspettative a migliaia di persone''. E' quanto
chiede al presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, il leader
della Cdl in consiglio comunale a Cosenza. ''Sono giunte segnalazioni
autorevoli - ha aggiunto - dall'on. Leone, dal senatore Trematerra
e dall'assessore Grimaldi su questo punto qualificante, ma evidentemente
l'assessore e' troppo impegnato a dare consigli e suggerimenti alle
amministrazioni di centrosinistra per avere il tempo di rispondere
alle richieste legittime della gente e dei politici. Il bando prima
casa ha acceso aspettative legittime che vanno valutate anche politicamente,
ma penso che i problemi della sua giunta siano stati proprio quelli
di avere esponenti che non hanno mai lavorato per garantire una continuita'
politica al centrodestra''. ''Mi chiedo - ha concluso De Rose - a
chi rispondano alcuni soggetti politici e se questo non sia il vero
problema dell'esecutivo che lei presiede: la prego, intanto, di venire
incontro ai bisogni dei cittadini e di dare una risposta sul bando
prima casa del 2003''.
Pirillo (Margherita)
“Sicurezza e legalità per lo sviluppo del territorio”
26/10 Sicurezza, legalità e sviluppo del territorio: sono
argomenti su cui si confronteranno le forze politiche e i tessuti
sociali calabresi nel prossimo futuro. Un primo, fortissimo segnale,
è stato lanciato dal consiglio regionale con l’assemblea
che ha visto la presenza del Ministro degli Interni. Non solo le forze
istituzionali sono state chiamate alle proprie responsabilità,
ma anche il tessuto sociale e produttivo della nostra regione, stretta
dalla violenza mafiosa e che non trova un sicuro punto di riferimento
nello Stato. Abbiamo assistito inerti a spudorati attacchi della ‘ndrangheta
contro rappresentanti delle istituzioni e dei comparti produttivi.
Ci sono paesi dove la criminalità mafiosa esercita il suo potere,
ma sono le stesse comunità diventate simbolo delle contraddizioni
di una regione che ora mostra carattere e voglia di riscatto, ma che
all’orizzonte vede solo l’indifferenza delle istituzioni.
Il ruolo della politica deve andare al di là della semplice
solidarietà. Il nostro compito è reagire alle forze
di violenza mafiosa, con la condanna e una repentina azione sociale,
ponendo in essere iniziative tese all’educazione civile: un
primo impulso è stata l’istituzione della “Giornata
regionale per la legalità”, di cui sono il proponente
della legge, che deve rappresentare l’impronta della società
contro ogni forma di violenza. Sviluppare una forte coscienza antimafia,
portatrice della cultura della legalità, con iniziative tese
a sostegno della legalità, avviate nel mondo della scuola,
nel volontariato e nella chiesa. Alimentare un certo tipo di cultura
che ponga come punto primario la lotta al fenomeno criminale: una
azione sinergica e sistemica portata avanti da istituzioni e forze
sociali. Solo garantendo la sicurezza del territorio si potranno creare
le condizioni per investimenti duraturi e per un autentico sviluppo.
Sostenere quindi l’economia sana, che investa in attività
in comparti produttivi decisivi per lo sviluppo della regione e allo
stesso tempo allontani dal territorio il dominio mafioso. I dati che
riguardano il giro d’affari della ‘ndrangheta sono drammatici:
presentano la struttura criminale come una vera holding finanziaria,
che si inserisce nella gestione degli appalti pubblici e nelle imprese.
Il giro d’affari ammonta a circa 4 miliardi di euro, il 18 per
cento del prodotto interno lordo dell’intera regione Calabria.
Abbiamo il dovere di costruire la speranza di un futuro migliore per
le giovani generazioni e dare risposte tempestive e credibili alla
forte domanda di moralità che la società civile calabrese
esprime. È con le armi dello sviluppo e del lavoro che occorre
costruire il futuro delle nostre città e dei nostri territori.
E allora tocca a noi, che viviamo su questa terra calabrese, impegnarci
a sostenere iniziative tese a valorizzare le risorse presenti sul
territorio. Ai giovani far capire che la paura, il silenzio e l’indifferenza
alimentano il fenomeno mafioso, e dare loro i giusti mezzi per reagire.
Quindi investire in risorse preventive, ma non di facciata, partendo
dalle scuole, ed interessando tutti gli strati sociali. È necessario
che chi opera nel tessuto sociale e lavorativo, prenda posizioni chiare
contro ogni forma di mafia. Il compito cui siamo chiamati è
quello di costruire la speranza di un futuro migliore alle giovani
generazioni. Una matrice solidaristica deve ispirare questa battaglia
di civiltà, con lo Stato in prima linea a supportare il percorso
della Calabria verso l’affermazione di una autentica cultura
della legalità.
Pacenza (DS):
“Morelli spieghi perché la legge suo servizi sociali
è ferma nei cassetti”
25/10 ''Il megadirettore generale Franco Morelli, uomo forte della
Giunta regionale, che assomma incarichi e deleghe come mai a nessun
altro e' capitato, venga a dare conto alla terza Commissione del perche'
la legge 23 sui servizi sociali rimane ancora colpevolmente nei cassetti''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dei Ds, Franco
Pacenza, il quale evidenzia inoltre con soddisfazione ''l' ottima
decisione della Commissione di ascoltare direttamente il Direttore
generale del Dipartimento Obiettivi strategici da cui dipende anche
il settore dei servizi sociali''. ''La Commissione - ha aggiunto -
che giustamente l' ha convocato per la prossima riunione, intende
vederci chiaro in questa partita assai delicata che tocca da vicino
i cittadini e soprattutto le fasce sociali meno protette. Da una parte,
furbescamente, s' impedisce alla legge, attesa per tanto tempo e finalmente
approvata dal Consiglio regionale a dicembre del 2003, di entrare
in vigore e dall' altra la Giunta regionale utilizza i fondi ad essa
destinati (100 miliardi delle vecchie lire all' anno) per soddisfare
esigenze particolari che mortificano le legittime prerogative del
sistema delle autonomie locali ed espropriano i Comuni di un potere
che a loro e soltanto a loro spetta per dare risposte ai cittadini
''. ''Quest' ulteriore inadempienza - ha proseguito Pacenza - e' la
riprova di un Governo regionale tutto chiuso in se stesso e dedito
ad accontentare soltanto i propri amici. Dopo l' approvazione della
legge, a distanza di un anno, si sarebbe dovuto avere il Piano socio-
assistenziale, Piano mai elaborato. Perche'? La risposta la si puo'
trovare nelle decine e decine di decreti firmati dallo stesso Morelli
per finanziare singoli cittadini, associazioni e Comuni a lui vicini.
Tutto cio', naturalmente, al di fuori di qualsiasi programmazione''.
''In sostanza - conclude Pacenza - Morelli ha avuto la rara abilita'
di trasformare la Giunta regionale, altro che deleghe alle Province
ed alle autonomie locali, in una vera e propria Eca che opera ed agisce
dietro richieste specifiche ed attentamente vagliate ''.
De Rose (CDL)
“Loiero fa parte dell’antico. Minniti o Latorre scelte
di cambiamento”
25/10 ''Ho il massimo rispetto verso la persona dell'on. Agazio Loiero,
ma non ho alcuna stima dell'uomo politico, che appare come il Messia
in grado di salvare la regione mentre e' uno dell'ancien regime che
ha contribuito, in modo determinante, ad aggravare i problemi della
calabria''. E' quanto sostiene in una nota il leader della Cdl in
consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose. ''Ricordo a tutti che
Loiero - ha aggiunto - e' sullo scenario istituzionale da un trentennio
e non rappresenterebbe alcun segnale di svolta per la Calabria ma
, anzi, un modello di restaurazione antitetico a quel bipolarismo
di cui si parla. Io sono schierato ma il mio giudizio e' sincero e
se pur non devo certo essere io ad indicare i candidati al centrosinistra,
ritengo che Minniti o Latorre rappresenterebbero certamente un segnale
di cambiamento: il primo per una visione generazionale nuova, il secondo
perche' e' espressione di saperi e di settori scientifici che non
sono piu' minoritari in Calabria''. '' Loiero - ha proseguito De Rose
- e' stato eletto nel 96 alla Camera, dopo la bocciatura del 94, grazie
ai voti del centrodestra con cui era candidato. Ha preso voti della
destra che gli hanno consentito, poi, di essere Ministro della sinistra:
mi chiedo se sia questo il rinnovatore o se non si tratti del solito
emulo di Depretis...''.
Zavettieri (NPsi)
“Escalation criminale frutto di una scarsa tenuta del tessuto
istituzionale”
25/10 ''C' e' chi parla di tentativi delle cosche di insediare propri
uomini nelle istituzioni, chi al contrario azzarda ipotesi di promesse
non mantenute o di cambiali andate in protesto. Io temo che l' escalation
criminale cui stiamo assistendo sia il frutto di un senso diffuso
di scarsa tenuta del tessuto istituzionale e democratico, che sia
relativamente facile stravolgerne il ruolo, inquinare la vita sociale
e democratica, occupando spazi sempre maggiori e nuove zone di influenza
anche magari col voto condizionato degli elettori'': e' questo uno
dei passaggi del testo che l' assessore regionale Saverio Zavettieri
avrebbe voluto fare sabato scorso nell' aula dell' assemblea alla
presenza del ministro Pisanu e che non e' stato svolto. ''Andiamo
a vedere - prosegue il testo dell' intervento di Zavettieri, che e'
responsabile in Calabria del Progetto Sicurezza - per un attimo lo
stato di salute delle istituzioni elettive calabresi, il rapporto
di fiducia con la societa' ed i cittadini, l' intero sistema istituzionale.
C' e' un sistema debole e diviso, non si sa se e quanto infiltrato,
sempre piu' particolaristico e municipale, incapace di programmare
e guardare al futuro, sempre meno rappresentativo e partecipato, privo
di supporti fondamentali quali partiti e grandi organizzazioni sociali
e democratiche, con un potere decisionale accentrato e personalizzato
nelle figure dei sindaci, dei presidenti e negli esecutivi, ed un
legame debole e precario con la societa' civile, senza mediazioni
e filtri, con difficolta' di comunicazione che rendono tutto piu'
difficile, alimentando tensioni, contrapposizioni e corto circuiti''.
Zavettieri a questo proposito ha messo in collegamento questa debolezza
e queste figure vulnerabili definendole figlie del sistema maggioritario.
''Un sistema - prosegue l' assessore - bipolare e maggioritario, il
nostro, ancora malfermo e claudicante, che non ci ha portato ad un
sistema politico maturo, fatto di rispetto della sovranita' popolare
che assegna col voto i ruoli di governo e di opposizione e di rispetto
reciproco, se si continua a praticare, a distanza di dieci anni dalla
sua introduzione, la linea della delegittimazione e della criminalizzazione
reciproca, determinando un clima avvelenato di contrapposizione e
di scontro nel quale le stesse azioni negative anziche' venire stigmatizzate
ed isolate da tutti, rischiano di venire tollerate o comprese almeno
da una parte''. Piu' deboli sono le istituzioni democratiche - questa
l' idea di Zavettieri - piu' forte diventano i poteri illegali, criminali
e sommersi. ''Piu' - prosegue l' assessore - le istituzioni sono di
parte, gestite con metodo clientelare, disinvolto o fuorilegge, piu'
crescono le zone grigie e quelle franche dove l' infiltrazione e l'
incontro tra la malavita ed i colletti bianchi si trasforma in pratica
normale di governo e di gestione della cosa pubblica e delle relative
risorse'' ''Cultura, lavoro, buona politica e buona amministrazione
sono le ricette piu' efficaci per colpire un male alla radice, le
cause che stanno alla base e non gli effetti quando sara' troppo tardi''.
''E' giusto - prosegue il testo dell' intervento dell' assessore Zavettieri,
non letto sabato a Reggio, - richiamare l' attenzione e l' impegno
dello Stato e del Governo, chiedere il rafforzamento degli apparati
investigativi e di sicurezza, come e' giusto rivendicare misure e
interventi di natura economica e sociale, ma la risposta e la reazione
primaria deve partire dalle istituzioni locali chiamate a svolgere
un' azione insostituibile di natura preventiva, educativa, formativa
fatta di rispetto delle regole e delle leggi dei diritti delle persone,
dell' imparzialita' e trasparenza della P.A., della cultura della
legalita'. Rinsaldare i rapporti con la societa' civile e rafforzare
la democrazia sollecitando la partecipazione ed il controllo democratico
dei cittadini senza insofferenza per quelli giurisdizionali e degli
altri organi dello Stato, rappresenta un contributo importante per
il recupero di prestigio e credibilita' delle istituzioni, che costituisce
il presidio piu' efficace nell' opera di risanamento economico e sociale,
e di prosciugamento del terreno di coltura di cui si alimenta la criminalita'
organizzata e mafiosa. E' necessario un patto solenne tra i vari soggetti
ed attori (economici - sociali - istituzionali - politici) se non
si vuole continuare nell' esercizio verbale e nella retorica inconcludente
utile solo a mascherare una impotenza di fondo che riguarda tutti
escluso nessuno, a prescindere dai ruoli che sul momento si recita,
ma del tutto incapace di modificare di una virgola la situazione.
Sarebbe davvero imperdonabile se per le beghe della politica, o meglio
della pseudo politica, finissimo tutti per fare un regalo a chi intende
scardinare le istituzioni e stravolgere la vita democratica delle
nostre Comunita' e della nostra Regione''.
Donnici annuncia
nuove adesioni a Italia dei Valori
25/10 ''Esprimo viva soddisfazione per le ulteriori e qualificate
adesioni che dimostrano come la proposta politica di Italia dei Valori
Calabria riscontri sempre maggiore interesse da parte della opinione
pubblica''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale
dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, al termine di un incontro
svoltosi a Cosenza per ufficializzare l'adesione al partito di Enzo
De Giacomo e dei componenti il circolo della Margherita 'In Europa'.
''I nostri imminenti congressi provinciali e regionale - ha aggiunto
- saranno il laboratorio per costruire un progetto alternativo intorno
ai valori della legalita', della trasparenza, della solidarieta' e
selezionare una classe dirigente competente, capace di affrontare
le sfide che ci stanno davanti''. Donnici ha chiesto alla Presidente
del circolo, Assunta Scudieri, ed ai medici, farmacisti e professionisti
intervenuti, di costituire, all'interno di Idv Calabria, un circolo
tematico che si occupi in ambito regionale delle politiche della salute.
''I temi della salute - hanno detto coloro che hanno partecipato all'incontro
- devono essere centrali nella definizione del programma con il quale
il centrosinistra calabrese si presentera' agli elettori. Occorre
recuperare nella Sanita' calabrese la meritocrazia, valorizzando le
tante professionalita' disponibili, spesso mortificate e sacrificate
alle logiche delle clientele politiche, che rischiano di trasformare
nosocomi e servizi in carrozzoni affaristici, tanto costosi, quanto
in capaci di offrire risposte di qualita' ed eccellenza''. Il Coordinamento
regionale calabrese dell'Idv ha reso noto che l'Esecutivo nazionale
ha ratificato le date gia' stabilite per i congressi, che si svolgeranno
nelle citta' capoluogo: il 4 dicembre a Cosenza, il 5 dicembre a Vibo
Valentia, il 10 dicembre a Reggio Calabria, l' 11 dicembre a Crotone,
il 12 dicembre Catanzaro. Il congresso Regionale si terra' sabato
29 gennaio 2005.
Presentata la
mozione dei DS 'Sinistra forte'. Risolvere subito il problema del
candidato.
25/10 ''Avremmo voluto che il Congresso dei Ds non si svolgesse su
mozioni contrapposte ma invece intorno ad un documento unitario si
potesse avere su singole questioni delle posizioni e dei punti di
vista articolati e diversi''. E' questa l' opinione di Franco Ambrogio,
che stamani ha partecipato alla presentazione della seconda mozione
in vista del Congresso nazionale dei Ds. ''Questo perche' - ha aggiunto
Ambrogio - riteniamo che la domanda che oggi viene dal Paese e' una
domanda che dice ai Ds di contribuire in maniera forte e impegnata
e determinante a una piattaforma unitaria di alternativa al Governo
e che consenta di affrontare in maniera piu' sicura le elezioni degli
anni prossimi. Abbiamo insistito perche' appunto questo Congresso
si svolgesse senza mozioni ma purtroppo la maggioranza del partito
ha ritenuto che si dovesse andare a mozioni contrapposte e a una sorta
di conta all' interno del partito e riteniamo che tutto questo sia
stato un errore. Comunque al di la' di questa vicenda la presenza
di una mozione della sinistra Ds trova le sue ragioni principali:
primo, il contributo che questa parte del partito ha dato in questi
anni e ha contribuito alla politica del partito in maniera tale da
farla corrispondere meglio a quelle che sono state le domande del
Paese sulla questione della pace, sulle questioni del lavoro, sulle
questioni dell' opposizione al Governo Berlusconi appunto noi riteniamo
che la politica dei Ds abbia subito positivamente l' influenza delle
posizioni e delle battaglie della sinistra dei Democratici di sinistra
in collegamento con i movimenti e il fiorire di tante iniziative della
societa' civile. Il secondo motivo di questa presenza della sinistra
diessina e' il fatto che ci sono rispetto a questioni essenziali come
quelle della pace, come quelle dell' opposizione al Governo, come
quelle dei problemi del lavoro, come quelle dei problemi della politica
internazionale dell' Italia posizioni diverse, distinte nel partito
e sarebbe stato sbagliato se noi queste posizioni diverse non l' avessimo
fatte emergere. In piu' riteniamo che una delle ragioni di questa
presenza della sinistra diessina e' quella di un contributo a un rinnovamento
delle forme della politica e della sua rappresentanza, di una maggiore
aderenza della politica a quelle che sono le domande di cambiamento
e di rinnovamento che provengono dal Paese. Crediamo che questa ultima
questione quella del rinnovamento della politica e della sua rappresentanza
sia una questione assai sentita nella nostra regione e che debba essere
affrontata con grande chiarezza dal centrosinistra''.Franco Ambrogio
ha poi ribadito che ''Riteniamo che si debba rapidamente risolvere
il problema della candidatura alla presidenza della Regione e ad avere
contemporaneamente il via ad una discussione sulle linee essenziali
del programma di governo che il centrosinistra deve presentare ai
calabresi''. ''Non bisogna - ha detto Ambrogio - ulteriormente fare
deteriorare la situazione e bisogna fare una scelta decisa e una scelta
che consenta l' unita' della coalizione e di avere una alleanza larga
e tale da poter portare il centrosinistra alle elezioni. Anche sulla
questione della lista unitaria bisogna andare al di la' di un si'
e di un no, ma crediamo di poter dire che il complesso delle forze
del centrosinistra debba essere tale da potere racchiudere la domanda
piu' complessiva che viene dalla societa' calabrese''.
Udeur, con i
nostri numeri siamo determinanti nel sud
25/10 ''I numeri chiariscono che i Popolari-Udeur con il loro 1,3%
nazionale sono determinanti: nel Paese, ma soprattutto nel Mezzogiorno.
In Campania -prosegue l'analisi dell'Udeur- il centrosinistra è
al 49,8%, il centrodestra al 44,7%, con i Popolari-Udeur al 5,4% alle
ultime europee e all'8,2% alle amministrative. In Basilicata i Ds
sono al 16,8%, la Margherita al 16% e i Popolari-Udeur all'8,1%. In
Puglia, invece, il centrosinistra è al 44,4%, la Cdl al 49,7%
e i Popolari-Udeur al 2,5% (europee) e al 4,4% (amministrative). In
Calabria il centrosinistra e al 44,4% e la Cdl al 49.9, mentre i Popolari-Udeur
sono attestati al 5,1%. In Abruzzo il centrosinistra è al 44,9%,
il centrodestra al 48%, con i Popolari-Udeur all'1,1% delle europee
e il 2,5 alle amministrative''. ''Questi pochi elementi, in qualunque
prospettiva venissero letti, anche la più strumentale, non
possono che ribadire come la presenza della nostra forza di centro
-sottolinea l'Udeur- sia indispensabile per la vittoria di uno o dell'altro
schieramento''.
La Sinistra Giovanile
apre una nuova sede a Santo Stefano di Rogliano
25/10 Un altro circolo della Sinistra giovanile nasce nella Provincia
di Cosenza, precisamente nella cittadina di Santo Stefano di Rogliano.Anche
durante la Fase Congressuale Nazionale che vede coinvolto tutto il
partito dei DS, la Sg provinciale cosentina aumenta ulteriormente
la propria presenza sul territorio, dopo essersi già riconfermata
la terza federazione giovanile in Italia per numero di iscritti. Hanno
presenziato all'incontro costitutivo in veste di garanti Vincenzo
Curcio, responsabile organizzazione della segreteria provinciale Sg,
Marco Grandinetti, coordinatore regionale dell'associazione Studenti
di Sinistra e membro del direttivo provinciale Sg e Guglielmo De Marco
della direzione provinciale della Sg. Durante l'incontro si è
parlato delle ultime iniziative della Sinistra giovanile in provincia,
tra cui il recente impegno nelle scuole e nelle università
contro la Riforma Moratti, le iniziative per la Legalità e
i dibattiti sul rapporto tra i giovani e la politica. Si è
anche sottolineata l'importanza della rappresentanza giovanile negli
organi amministrativi, anche in un paese come Santo Stefano, che ha
circa 1400 abitanti. Dopo gli interventi dei presenti, i ragazzi hanno
scelto come coordinatore Paolo Giuliani con il compito di iniziare
la fase di tesseramento del nuovo circolo e organizzare i primi incontri
e le iniziative fino al congresso cittadino in cui verranno poi ufficialmente
eletti gli organi dirigenti del circolo.
Soriero (DS)
“Nuova fase di confronto nel centrosinistra. Superare la dimensione
della tattica”
23/10 ''La nascita di un' ampia alleanza democratica e il ruolo propulsivo
che deve assumere la federazione Uniti nell' Ulivo, grazie alle autorevoli
sollecitazioni di Romano Prodi e al sostegno politico espresso in
maniera convinta dai Ds su proposta del segretario nazionale Piero
Fassino, aprono una fase nuova nel confronto e nella iniziativa politica
di tutte le forze del Centrosinistra''. A sostenerlo, in una dichiarazione,
e' Giuseppe Soriero della direzione nazionale dei Ds. Per Soriero,
che fa riferimento al convegno promosso per lunedi' a Vibo Valentia
dalla componente ''Unita' e rinnovamento'', queste circostanze ''possono
e devono aiutare un salto di qualita' in Calabria nel rapporto tra
politica e societa' civile. La competizione politica con il Polo deve
sollecitare il massimo impegno unitario per vincere innanzitutto le
elezioni regionali del 2005. A livello nazionale, la definizione del
'Progetto per l' Italia nuova' - prosegue l' ex parlamentare diessino
- apre spazi piu' interessanti per la mobilitazione di grandi energie
sociali e culturali su tutto il territorio nazionale a partire dal
Mezzogiorno''. ''Questa scelta - aggiunge Soriero - non puo' che essere
motivo di grande soddisfazione per tutti coloro che gia' da tempo,
costituendo l' associazione 'Il Campo', hanno sollecitato con decisione
il superamento delle divisioni correntizie di Pesaro per contribuire
all' impostazione di un nuovo e piu' ambizioso progetto unitario nei
Ds e nell' Ulivo. Con l' incontro di Vibo Valentia si intende sottolineare,
ancor di piu' oggi, il valore dell'unita', purche' essa non sia fine
a se stessa, ma generatrice di un reale rinnovamento nei Dd, nell'
Ulivo, nel Centro-sinistra. Percio' va accelerata ogni scelta che
costruisca da subito la federazione 'Uniti nell' Ulivo'. In questa
fase di impostazione della proposta elettorale - ha concluso Soriero
- il confronto sulla proposta di Lista Unitaria deve superare la dimensione
tattica, ponendo in primo piano lo sviluppo possibile di una grande
novita' gia' apprezzata da tanti calabresi nelle recenti elezioni
europei''.
Italo Reale e
Vincenzo Curcio aderiscono alla Margherita
23/10 Italo Reale, ex presidente regionale dei Verdi, assessore regionale
e parlamentare, ha aderito alla Margherita. Insieme a Reale ha aderito
alla Margherita anche Vincenzo Curcio, in passato dirigente del Pri,
partito per il quale e' stato anche assessore provinciale a Catanzaro.
Le adesioni di Reale e Curcio sono state rese note dal segretario
provinciale della Margherita, Pasqualino Mancuso, che stamani ha presentato
l' iniziativa regionale in programma il 29 ottobre a Lamezia alla
presenza del coordinatore nazionale, Dario Franceschini. Alla manifestazione,
che avra' come tema ''Con noi per Lamezia Terme, per la Calabria,
per il Mezzogiorno, per un nuovo governo del Paese'', parteciperanno
i dirigenti calabresi del partito e i parlamentari Agazio Loiero e
Donato Veraldi.
Tassone (Cdl)
“Nessuno è padrone assoluto, la Cdl deve dire cosa vuole
fare della Regione”
22/10 ''Le assemblee elettive devono controllare l'esecutivo regionale.
Nessuno puo' pensare di essere il padrone assoluto per cinque anni
e questo vale anche per la Calabria''. Lo ha detto Mario Tassone,
viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, intervenendo a Lamezia
Terme alla Conferenza programmatica regionale dell'Udc. ''La Casa
delle liberta', che non e' una sommatoria di sigle - ha aggiunto Tassone
- deve dire cosa vuole fare della Calabria''.
Trematerra (UDC)
“La tassazione regionale non è la panacea che risolve
i problemi del Sud”
22/10 ''La tassazione regionale non e' la panacea per risolvere i
problemi economici del Mezzogiorno''. Lo ha sostenuto Gino Trematerra,
senatore e segretario regionale dell' Udc, intervenendo a Lamezia
Terme alla Conferenza programmatica regionale del partito. Secondo
Trematerra, ''e' necessaria una politica di supporto economico che
deve essere garantita a livello centrale ed europeo, non potendo far
ricadere sulla tassazione regionale il costo aggiuntivo necessario
per annullare il divario sociale ed economico che distanzia le regioni
meridionali da quelle settentrionali. In questo contesto, quindi,
diventa importante dare vita a politiche di sviluppo che comprendano
grandi infrastrutture, ammodernamento logistico ed ammodernamento
della Pubblica amministrazione''. ''L' Udc - ha detto ancora Trematerra
- deve caratterizzarsi, in maniera sempre piu' riconoscibile, come
forza propulsiva e di cambiamento''.
I pattisti chiedono
al centrosinistra l’indicazione del candidato
22/10 Le Consulte provinciali del Patto dei liberaldemocratici, in
un documento congiunto, hanno invitato '' i partner del centrosinistra
ad indicare, senza ulteriori indugi, il candidato della coalizione
alla presidenza della Giunta regionale''. Il documento e' stato sottoscritto
dai coordinatori delle cinque consulte; Mario Tedesco per Reggio Calabria,
Emanuele Giungato per Cosenza, Salvatore Sorrenti per Catanzaro, Pietro
Monardo per Vibo Valentia ed Antonio Argentieri per Crotone. In una
nota si fa riferimento, in particolare, alla Consulta provinciale
di Reggio Calabria ''rimasta nella sua intierezza pattista piu' di
prima, e ulteriormente allargata per partecipazione ed entusiasmo,
con l' apporto del coordinatore Mario Tedesco; del presidente, Roberto
Lagana'; del vicepresidente dell' Amministrazione provinciale di Reggio
Calabria, Michele Bello; della delegata femminile Alessia Cudia; dai
candidati alle elezioni europee Maurizio Bellocco e Domenico Trimboli
e di Alfredo Arinelli, Pino Colosi, Federico Cudia e Antonino Punturiero,
pronti e preparati per le prossime elezioni regionali''.
Borrello (Udeur)
“Quadro drammatico della realtà calabrese”
22/10 ''Dai dati che efficacemente l'Eurispes offre all' attenzione
di tutti sulla recrudescenza mafiosa emerge un quadro drammatico della
realta' calabrese''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere
regionale Antonio Borrello, dell' Udeur. ''Sostanzialmente - aggiunge
Borrello - c' e' un' holding vera e propria che agisce al di la' della
legalita' e che per proteggere i propri affari non va tanto per il
sottile, tant' e' che i 323 atti intimidatori ai danni di amministratori
pubblici lo testimoniano. Dinanzi ad una vera e propria strategia
del terrore ogni sottovalutazione va seriamente eliminata. Dobbiamo
adoperarci tutti per fare in modo che il ''caso'' Calabria, di cui
la presenza inquietante delle 'ndrine e' una parte consistente, diventi
un 'caso' nazionale. L' Italia non puo' pensare d' entrare veramente
in Europa con simili compagnie. Essenziale, per quanto ci riguarda,
e' che ogni partito presenti liste elettorali assolutamente pulite,
che non contemplino alcun sospetto od ombra. La politica deve per
prima fare la propria parte, dando prova di grande trasparenza e linearita''.
Pirillo: “Chiederemo
a Pisanu l’impegno per l’affermazione della cultura della
legalità”
22/10 Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Cetraro e molti altri
centri della nostra regione diventano simbolo delle contraddizioni
di un territorio che alla voglia di riscatto vede contrapporsi, non
di rado nell’indifferenza delle istituzioni, l’offensiva
della criminalità organizzata nei confronti dei pubblici amministratori.
Il rapporto tra lo Stato, la comunità nazionale e la Calabria
è incrinato. Chiederemo al Ministro Pisanu interventi straordinari
per colmare questa pericolosa spaccatura, che relega la nostra regione
nelle secche della marginalità. Abbiamo il dovere di costruire
la speranza di un futuro migliore per le giovani generazioni e dare
risposte tempestive e credibili alla forte domanda di moralità
che la società civile calabrese esprime. È con le armi
dello sviluppo e del lavoro che occorre costruire il futuro delle
nostre città e dei nostri territori. Una matrice solidaristica
deve ispirare questa battaglia di civiltà, con lo Stato in
prima linea a supportare il percorso della Calabria verso l’affermazione
di una autentica cultura della legalità
Veraldi (Margherità):
“Nella lotta alla ndrangheta si è fatto poco e si poteva
fare di più”
22/10 Nella lotta contro la 'ndrangheta ''si e' fatto poco e si poteva
fare certamente di piu'. Non e' l' appartenenza che condiziona questa
affermazione ma la semplice constatazione che da tempo c' e' una grave
e pericolosa caduta di tensione che ripiega sul contrasto affidato
esclusivamente alla magistratura ed alle forze dell' ordine che operano
con organici sottodimensionati e con strumenti logistico-organizzativi
obsoleti''. A sostenerlo e' stato Donato Veraldi, della Margherita,
segretario della Commissione parlamentare Antimafia, alla vigilia
della visita in Calabria del ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu.
Pisanu arrivera' oggi a Reggio Calabria dove domani partecipera' ad
una seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata ai temi
della legalita' e della sicurezza. ''Serve - si e' chiesto Veraldi
- la visita in Calabria del ministro Pisanu innanzi ad una offensiva
senza precedenti dei clan? Lo Stato e' in grado di fornire quelle
risposte che i cittadini, gli amministratori onesti, gli imprenditori
coraggiosi, i magistrati, le forze dell' ordine pretendono? E' stato
fatto tutto quello che si poteva, negli ultimi tre anni di Governo,
per contrastare la criminalita' organizzata? Quanto ha inciso la presenza
dei clan nella ricerca della nostra terra di fuoriuscire dal sottosviluppo?
Quanto di supina accettazione vi e' nei comportamenti di tutti noi
e di chi ha le maggiori responsabilita' del destino del nostro popolo?
La gente comune avverte veramente il rischio ed il pericolo che la
presenza della mafia condiziona il presente e puo' ipotecare ancor
piu' duramente il nostro futuro? C' e' tutta la societa' pronta a
fare fronte comune contro il malaffare? La risposta e' semplice: si
e' fatto poco e si poteva fare certamente di piu'''. ''Ancor piu'
evidente - ha aggiunto Veraldi in una dichiarazione - e' l' inadeguatezza
delle norme vigenti nel contrasto ai clan che ancora vede il Governo
in ritardo rispetto ai tempi di una emergenza che non attende le lentezze
insopportabili di un Governo che soltanto quindici giorni fa ha deciso
di porre mano alla normativa di confisca dei beni tentando di rendere
piu' stringenti le norme sull' effettivo ritorno al patrimonio pubblico
dei beni sequestrati. Chiederemo la corsia preferenziale per questo
provvedimento e chiediamo ancora una volta che si metta mano alla
normativa sui controlli ai flussi anomali di denaro negli istituti
di credito allargando la platea dei soggetti a controllo ed introducendo
automatismi che impediscano aggiramenti nella fase di verifica di
queste enormi quantita' di denaro. O non si e' ancora compreso che
i tagli, nelle ultime Finanziarie, agli interventi a sostegno del
Mezzogiorno rendono impossibile fronteggiare la scelta per tanti giovani
di ingrossare le file della criminalita' per uscire da una insopportabile
e permanente precarieta' senza sbocchi?''. A giudizio di Veraldi,
''sviluppo ed occupazione sono la sola condizione per prosciugare
un 'bacino' troppo grande per un potere criminale insinuante ed avvolgente.
Il Governo della Cirami, del falso in bilancio, del rientro dall'
estero dei capitali illegali, dei mille condoni, e' disponibile a
garantire la stessa velocita' a provvedimenti legislativi che innalzino
il livello qualitativo del contrasto ai poteri criminali ed in grado
da subito di garantire sostegno agli Uffici Giudiziari? Noi - ha concluso
Veraldi - siamo disponibili a farlo nel nome di quella unita' che
non puo' piu' essere evocata per reclamare una intesa a prescindere,
ma che deve essere realmente vissuta e praticata con atti, che oggi
mancano, visibili e verificabili''.
Follini a Lamezia
“Nessuna bandierina di partito sulla candidatura, conta la coalizione”
22/10 ''Non ci metterei sopra bandierine di partito in questo momento.
Conta la coalizione''. Questa la dichiarazione di Marco Follini, presente
a Lamezia per la conferenza programmatica del suo partito, ai giornalisti
che gli chiedevano della candidatura del centrodestra alle prossime
elezioni regionali in Calabria. ''La Casa delle Liberta' - ha aggiunto
Follini - ha molti buoni candidati, Chiaravalloti prima di tutti,
e comunque sul candidato della Casa delle Liberta' per le prossime
elezioni regionali crede che sara' trovata ''la soluzione giusta con
il concorso di tutti''. Per il segretario nazionale dell'Udc, in questo
momento non e' il caso ''di mettere bandierine di partito sul probabile
candidato alla presidenza della Giunta regionale''
Poi sul risparmi ha dichiarato: ''Considero la legge sul risparmio
un imperativo categorico''.. ''Non vorrei scomodare Kant ma le parole
giuste - ha detto il leader dell' Udc - sono le sue. Quando parlo
di imperativo categorico naturalmente penso alla legge tutta intera
e non ai primi articoli. Insisto a dire che la sua approvazione e'
un atto dovuto da parte del Parlamento nei confronti dei risparmiatori
italiani''.
Fianziaria: ''Sulla riforma fiscale invito a non ingaggiare gare di
furbizia. Normalmente chi si iscrive a queste gare resta al palo''.
Risponde cosi' Marco Follini a chi gli chiede un giudizio sulle discussioni
in atto a proposito della riduzione della pressione fiscale. ''La
riforma fiscale - ha detto Follini - si fara' con il consenso di tutta
la maggioranza. L'atteggiamento da primi della classe di chi presenta
emendamenti che peraltro sono diversi dal risultato finale non concorrono
alla soluzione. Per parte nostra ribadisco la priorita' della famiglia
e quindi dico e ripeto che dovra' assolutamente far parte della riforma
fiscale una serie di misure a favore delle famiglie che hanno le maggiori
difficolta'''.
Immigrati: ''Tanti immigrati regolari concorrono alla ricchezza del
nostro Paese e della nostra economia''. Marco Follini ha risposto
cosi' ai giornalisti che gli chiedevano un parere tra Pisanu e Calderoli
sull'immigrazione. ''Nei loro confronti - ha detto ancora il leader
dell' Udc, in Calabria per concludere la conferenza programmatica
del suo partito - c'e' il dovere dell'accoglienza. Verso tutti quelli
che invece violano la legge c'e' il rigore e la severita' della
legge. Non c'e' bisogno che Calderoli si immoli''.
No ai condoni: ''Apprezzo che il ministro Siniscalco abbia ribadito
la contrarieta' del governo rispetto alle voci di condono''. Ha detto
il segretario dell'Udc Marco Follini. ''Trovo - ha aggiunto - che
un condono fiscale su tasse che sono ancora in corso di pagamento
sarebbe una bestemmia civile e per parte nostra siamo nettamente contrari''.
''Buttiglione, come e' noto, ha tutta la mia solidarieta'. Peraltro
ho letto che nei giorni scorsi il cardinale Sodano ha invitato a un
di piu' di discrezione, ed io laicamente mi associo''.
Rifondazione
presenta lunedì quattro nuovi progetti di legge regionale
22/10 Immigrazione, lavoro, scuola e salvaguardia del territorio:
sono questi gli argomenti al centro di quattro distinti progetti di
legge predisposti dal gruppo regionale di Rifondazione comunista e
che saranno presentati lunedi' a Cosenza. All' incontro parteciperanno,
tra gli altri, il commissario regionale del partito Stefano Zuccherini
e il consigliere regionale Damiano Guagliardi. I testi dei quattro
Pdl saranno incentrati su ''Norme per l'integrazione sociale dei cittadini
stranieri immigrati''; ''Disposizioni dirette alla promozione del
lavoro a tempo indeterminato e all' istituzione della Borsa continua
regionale del lavoro''; ''Legge regionale sul diritto al sapere''
e ''Disposizioni urgenti per la salvaguardia e la tutela del territorio
regionale''. In tema di immigrazione, il Prc calabrese - riferisce
un comunicato - propone l' istituzione dell' Osservatorio regionale
sul fenomeno migratorio, del Centro regionale contro la discriminazione
razziale, etnica, nazionale e religiosa, e della Consulta regionale
per l' integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati della
quale facciano parte anche 18 rappresentanti degli stranieri su 34
componenti della Consulta. Prevista, tra l' altro, anche l' attivazione
di sportelli integrativi, di corsi di lingue, di centri interculturali
nonche' la realizzazione dei centri di accoglienza, di alloggi sociali
e di agenzie per la casa. Sulla questione del lavoro il progetto di
legge individua interventi a sostegno dell' occupazione e istituisce
la Borsa regionale del lavoro con azioni a sostegno della trasformazione
del lavoro precario o determinato in lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Istituzione della Borsa continua regionale del lavoro con compiti
di coordinamento della banca dati regionale con quella nazionale,
di integrazione dei sistemi pubblici e privati presenti sul territorio.
L' obiettivo principale del pdl sulla scuola, invece, - e' detto sempre
nel comunicato - ''nasce dalla consapevolezza che il diritto allo
studio sia prima di tutto diritto di cittadinanza. L' intenzione e'
quella di ampliare, aggiornare e riqualificare gli interventi di competenza
della Regioni in materia di diritto allo studio nel rispetto dei principi
sanciti dalla Costituzione e dallo Statuto regionale''. Il Pdl sulla
tutela del territorio, infine, si occupa di ''incidere per evitare
il rischio di un uso irrazionale della risorsa territoriale''. L'
iniziativa pone al centro la tutela e salvaguardia del territorio
regionale da tali fenomeni speculativi.
Larizza “Mi
hanno proposto di candidarmi. Io sto con chi ha considerazione per
la democrazia”
21/10 ''E' vero che anche per queste elezioni, come nel 2000, sono
stato sollecitato da alcuni dirigenti nazionali e da compagni calabresi
per candidarmi alla presidenza regionale. Oggi come ieri ho ringraziato
per la fiducia, ma ho risposto che mi sento di assumere un solo impegno:
stare al fianco di coloro, e spero che siano molti, che hanno un'
alta considerazione della democrazia politica e dei partiti, e proprio
per questo non intendono rinunciare al diritto di scegliersi in autonomia
i propri candidati''. A sostenerlo e' stato il presidente del Cnel,
Pietro Larizza, che oggi, a Cosenza, ha partecipato ad una tavola
rotonda sul tema ''Quale Calabria? Parliamone con le forze sociali''.
''Mi rendo conto - ha proseguito Larizza - che quando parlo di politica
in Calabria ci puo' essere il sospetto di un interesse privato. Voglio
essere chiaro e spero di non doverlo ripetere piu'''. ''Parlo percio'
con distacco dalla lotta politica - ha aggiunto Larizza - anche se
mantengo una forte attenzione per i destini della Calabria. Questa
e' una tavola rotonda con le forze sociali: un mondo che conosco bene
e credo mi conosca. Con assoluta sincerita' vi assicuro che sono preoccupato,
molto preoccupato, dei danni che la continuita' della politica feudale
puo' produrre alle possibilita' di rilancio produttivo della Calabria''.
''Alcuni dirigenti politici nazionali - ha sostenuto il presidente
del Cnel - sono convinti che una volta nominato il Comandante le truppe
seguiranno con disciplina: questo pensano per la Calabria, nessuno
pero' si sogna di pensarlo per la Lombardia, la Toscana o la Campania,
tanto per fare alcuni esempi. Da cio' il rischio concreto che invece
di uno scontro tra programmi alternativi e alternanza tra coalizioni,
si realizzi in Calabria una competizione per una rotazione tra notabili
di gruppi politici diversi, con i comandanti designati in altre sedi.
Se questo dovesse accadere, vuol dire che i partiti calabresi sono
entita' virtuali e tutto quello che stiamo denunciando per il passato
sara' replicato con poche varianti nel futuro. Io, per quel che posso,
staro' sempre dalla parte della produzione, del lavoro e dei politici
che non rinunciano alle loro responsabilita' e alla loro dignita'''.
Ultimatum di
Matella (Udeur) “Se non correremo alla presidenza di una regione,
romperemo con il centrosinistra”
21/10 Se il centrosinistra non ci fara' correre alla presidenza di
una regione sara' inevitabile la rottura. Parola di Clemente Mastella,
segretario dei Popolari Udeur, che intervistato da Bruno Vespa su
''Panorama'' in edicola domani, torna a rivendicare le richieste del
partito in occasione delle prossime elezioni regionali. ''Se nel centrosinistra
- dice Mastella - non consentono all'Udeur di correre per la presidenza
una regione, rompo'' risponde a Vespa che gli chiede quale regione
tra Campania, Basilicata o Calabria gli sara' offerta. Questa volta
l'esponente dei Popolari, nel ribadire l'importanza del centro, e'
deciso ad andare fino in fondo: ''Il nostro valore politico e' enormemente
superiore a quello numerico. Senza di noi che fanno? Restano solo
riformisti ed estrema sinistra. Se rompono con noi si giocano Romano
Prodi''. Vespa gli chiede spiegazioni e Mastella insiste: ''Le regionali
sono forche caudine. Se maltrattano noi, ci rimette Prodi''. E alla
domanda se ci sono mal di pancia il segretario dell'Udeur si sfoga:
''sulla politica estera nella coalizione e' difficile trovare un'intesa,
sulla fecondazione assistita abbiamo votato con il centrodestra, sulla
patrimoniale proposta dall'estrema sinistra non siamo d'accordo. Se
ci maltrattano alle regionali e' finita''. Can che abbaia non morde,
osserva il giornalista. ''E invece stavolta mordo'', puntualizza Mastella.
Donnici (Idv)
“Con le candidature il centrosinistra scherza con il fuoco delle
ambiguità”
21/10 ''Siamo ogni giorno piu' sconcertati della devastante miopia
di settori del centrosinistra i quali, immemori della disfatta del
2000, invece di definire immediatamente la candidatura a presidente,
per costruire un progetto ed una squadra, scherzano col fuoco delle
ambiguita', delle furbizie e delle strumentalizzazioni''. A sostenerlo,
in una dichiarazione, e' Beniamino Donnici Coordinatore regionale
e responsabile nazionale Enti locali di Italia dei Valori. ''Se e'
vero che il candidato c' e', come tutti affermano dietro le quinte
di questa commedia da avanspettacolo, - si domanda Donnici - perche'
si continuano a proporre passerelle per candidature fantasma che il
prestigiatore di turno sfilera' poi dal tavolo? Forse perche' nel
frattempo queste candidature saranno servite ad ottenere disco verde
alla lista unitaria piuttosto che alla ritrovata unita' dei socialisti?
E che c' entrano gli altri partiti con le diatribe interne al raggruppamento
di Uniti per l' Ulivo? Possibile che non si capisca che alla fine
il cerino acceso restera' nelle mani dell' intera coalizione?''. ''Cio'
che preoccupa - aggiunge Donnici - e' il rischio concreto che il candidato
prescelto possa risultare logorato da queste ingiustificabili tensioni.
Da grande risorsa potrebbe cioe' trasformarsi, nell' immaginario collettivo,
in una debole soluzione di compromesso''. Per Donnici ''nel frattempo,
mentre ristretti gruppi di irresponsabili lavorano a questa memorabile
impresa, il centrodestra sta sistemando la sua partita interna e si
prepara spavaldo al dopo Chiaravalloti. Cosi' e' se vi pare, avrebbe
detto Pirandello''.
Pappaterra (Sdi)
“Vertenza Carisiel, intervenga il Governo”
21/10 Domenico Pappaterra, deputato dello Sdi, ha presentato, come
primo firmatario, un' interrogazione ai ministri del Lavoro, dell'
Economia, delle Attivita' produttive e delle Comunicazioni in relazione
alla vertenza Carisiel (gestione e manutenzione di sistemi informativi).
Nell' interrogazione, sottoscritta anche dai parlamentari Mario Oliverio
(che e' anche presidente della Provincia di Cosenza), Geppino Camo
e Giacomo Mancini, si sottolinea la situazione di difficolta' venutasi
a creare per ''le commesse tolte all' azienda del sud a favore di
una del nord, concessioni di ramo per 142 lavoratori calabresi che
difficilmente troveranno collocazione diversa''. I parlamentari chiedono
ai ministri interrogati ''se siano disposti a una mediazione che scongiuri
problemi di ordine sociale anche al fine di tutelare una realta' calabrese
che, nonostante l' alto grado di professionalita', rischia di essere
affossata a vantaggio di altre realta'. Cio' - e' detto nel testo
- tenendo conto della politica di deregionalizzazione sempre a discapito
del territorio calabrese''.
I socialisti
calabresi rilanciano la loro candidatura alla Regione
21/10 I socialisti calabresi pongono al centro-sinistra la questione
di una candidatura alla presidenza della Regione, che sia espressione
della loro area. Lo ribadiranno anche domani nel corso dell'incontro
che Enrico Boselli, Presidente nazionale dello Sdi, avra' con i rappresentanti
della costituenda federazione socialista unitaria: Socialisti Democratici
Italiani, il Pse-Lista Mancini, quella parte dei Laburisti che, recentemente,
ha abbandonato i Ds. Il nome del senatore Cesare Marini, laeder dello
Sdi in Calabria, sara' riproposto da Boselli come alternativa a quella
di Agazio Loiero, sponsorizzato dalla Margherita, Marco Minniti proposto
dai Ds, Armando Veneto, indicato dall'Udeur di Clemente Mastella che,
in questi giorni, ha ripreso a rivendicare, decisamente, per il suo
partito, una candidatura in una delle regioni del Mezzogiorno. La
candidatura socialista dovrebbe essere supportata dal soggetto unitario
a cui gli spezzoni dell'ex Psi, piu' autonomisti rispetto ai Ds, si
accingono a dare vita: la federazione unitaria nel cui simbolo (per
la cui realizzazione sono gia' al lavoro i grafici) dovrebbe trovare
posto la rosa del socialismo europeo con la dicitura ''Unita' Socialista'',
accompagnata dalle sigle dei partiti, che ne fanno parte: Sdi e Pse-Lista
Mancini in primo luogo.
Il sen. Crinò
(NPsi) nominato vice presidente del Gruppo Misto
21/10 Il senatore Franco Crino', del Nuovo Psi, indicato dalla componente
laico-socialista, e' stato nominato vice presidente del Gruppo Misto,
presieduto dal sen. Cesare Marini. A renderlo noto, con un comunicato
diffuso in Calabria, e' stato il Nuovo Psi. ''Esprimo soddisfazione
- ha sostenuto Crino' - per questo importante passaggio di visibilita'
dell' area culturale di riferimento e per il lavoro che, come Partito,
stiamo garantendo nelle Istituzioni, con idee, contributi fattivi
e lealta' parlamentare coniugate alla autonomia di tante nostre posizioni,
riscontrati dalla crescita elettorale nazionale e, significativa,
in tante realta' regionali. La mia nuova funzione permette di seguire
con grande puntualita', anche in un raccordo piu' costante con la
compagna Chiara Moroni che guida egregiamente il Gruppo della Camera
dei Deputati, impegni parlamentari che vedono vicina la discussione
sulla Legge Finanziaria, tanto impegnativa, e gia' aperta quella sulla
riforma dell' ordinamento giudiziario, riforma che va realizzata trovando
punti di comune accordo sia con le opposizioni che, naturalmente,
con l' Associazione Nazionale Magistrati. Ma, un punto in particolare
vogliamo sottolineare: si dovrebbe affrontare in Costituzione l' abolizione
del principio della obbligatorieta' dell' azione penale, che, oggi,
registra una forte discrezionalita' del pubblico ministero ed insufficienti
garanzie per i cittadini e che, quindi, richiederebbe criteri di priorita'
fissati periodicamente dal Governo che si assume la responsabilita'
politica nei confronti del Parlamento''. ''Avremmo - ha concluso Crino'
una applicazione della legge che non consente fatti arbitrari e perplessita'
sull' autonomia della magistratura che e' una prerogativa fondamentale
per l' equilibrio dei poteri dello Stato e per la tutela dei cittadini''
Trematerra “L’UDC
è in crescita e può aumentare i consensi”
21/10 ''L' Udc calabrese e' un partito in grande crescita, con un
gruppo dirigente giovane, in grado di aumentare ancora i consensi
alle prossime elezioni regionali dove, sono sicuro, la Casa delle
liberta' vincera' ancora''. A sostenerlo, di rientro dagli Usa dove
e' stato insieme al presidente della Camera, Casini per la festa annuale
della Niaaf, e' stato il segretario regionale dell' Udc, Gino Trematerra.
''Domani mattina - ha aggiunto Trematerra - ci sara' un importante
incontro a Lamezia Terme alla presenza del segretario nazionale Marco
Follini. Siamo coesi e compatti ed abbiamo dato prova di grande senso
di responsabilita' in questi anni, con i nostri assessori ed i nostri
consiglieri regionali''. ''Al di la' di chi sara' il candidato - ha
proseguito Trematerra - la Giunta di centrodestra ha lavorato bene,
portando a casa risultati seri che nessuno potra' disconoscere. La
forza dell' Udc e' la sua dialettica, la capacita' di discussione,
la sensibilita' laica di fronte ai problemi sociali, delle famiglie,del
ceto medio''. ''La sinistra - ha concluso Trematerra - e' divisa e
non sa trovare una sintesi e rincorre ancora lo stereotipo della Calabria
di 30 anni fa: siamo una regione in crescita, che ha diminuito di
10 punti la disoccupazione e che ha un tasso di sviluppo che non ha
eguali, secondo i dati del primo semestre 2004, in tutt' Italia''.
Pacenza (DS)
“Non si ha più notizia della verifica del lavoro dei
direttori ASL”
21/10 “La sanità calabrese continua ad essere, per questa
maggioranza di centrodestra, un ambito dove modellare non i bisogni
dei calabresi ma i propri”. E’ l’opinione del consigliere
regionale dei Ds, Franco Pacenza. Secondo il quale “E’
sempre prevalente all’interno dei partiti della Casa delle libertà
lo scontro interno, l’equilibrio irraggiungibile fra anime diverse.
Ciò - aggiunge Pacenza - è l’unica spiegazione
per cui non si ha più alcuna notizia della promessa verifica
del lavoro compiuto dai direttori generali delle Asl”.Argomenta
l’esponente del centrosinistra: “Quando non furono approvati
i Piani annuali di attività ed i bilanci per ben sei Aziende
sanitarie, motivo per cui la Giunta regionale ricorse alla nomina
di altrettanti commissari ad acta per procedere ai necessari adempimenti,
si dispose la verifica del lavoro svolto dai direttori generali. Ma
a tutt’oggi degli esiti di quella verifica, posto che sia mai
iniziata, non si conosce alcunché. Il risultato è che
si vive all’intero delle Asl interessate un clima di fibrillazione,
incertezza amministrativa ed indecisione, che non aiuta la risoluzione
di alcun problema e rinvia ad una data imprecisa la soluzione delle
molteplici questioni sollevate sia dal personale interno sia dal cittadino
che deve ricorrere alla sanità calabrese”. Conclude Pacenza:
“Quando fu approvato il Piano sanitario fu sbandierata ai quattro
venti da diversi esponenti della maggioranza l’intenzione di
cambiare l’andazzo nelle singole Asl, oggi ci rendiamo conto
che nulla è cambiato. Anzi tutto è peggiorato. E la
sanità torna ad essere la metafora di una politica di governo
inconcludente e conflittuale che si gioca sulla pelle dei calabresi”
.
Chiarella (An)
“Sabato arriva Pisanu. Chiederemo il controllo degli intrecci
politico mafiosi”
21/10 In vista della seduta straordinaria del Consiglio regionale
sulla sicurezza e legalità, fissata peri sabato prossimo, alla
presenza del ministro degli Interni, Pisanu, il capogruppo di An alla
Regione, Egidio Chiarella rende nota la seguente dichiarazione: “Il
Consiglio Regionale aperto di sabato prossimo rappresenta un momento
politico importante e significativo, nel momento in cui le forze dell’ordine
in Calabria stanno sferrando dei colpi significativi alla criminalità
organizzata calabrese e si stanno celebrando processi contro cosche
mafiose pericolosissime per le nostre popolazioni. Alleanza Nazionale
chiederà al Ministro degli Interni una vigilanza ancora più
imponente nei confronti dei politici e dei mafiosi che intrecciano
relazioni per mantenere in piedi un potere fino a se stesso, che impedisce
lo svolgimento naturale dell’azione politica di tutti gli amministratori
calabresi, a vari livelli, che con onestà e professionalità
ogni giorno portano avanti con sacrifici e determinazione. E’
l’ora di una forte battaglia comune alla mafia, perchè
è diventato urgente e necessario, della vittoria del centro
destra o del centro sinistra, sgombrare “il campo da gioco”
dal fango dell’illegalità. A tal fine è necessario
che il governo intervenga a favore dell’occupazione regionale,
per limitare tutti gli stati di precarietà nel mondo del lavoro
che vi sono in Calabria, basta ricordare LSU - LPU, promuovendo anche
una serie di “aperture strutturali”, in concerto con la
regione, a favore del rafforzamento dei sistemi produttivi regionali.
Nello stesso tempo, condividendo l’analisi dei vescovi della
Calabria, che chiedono una rete istituzionale e dei corpi intermedi,
contro la lotta alla mafiosità, oltre all’impegno diretto
avverso alla criminalità organizzata, riteniamo che sia importante
intervenire ai vari livelli territoriali, per rafforzare e qualificare
settori, quali quello dei servizi sociali, dell’ambiente e del
sistema formativo calabrese, sostenendo l’informazione, nelle
sue diverse forme, più capillare e pluralista possibile”.
Borrello (Udeur)
“abbiamo avuto una Giunta regionale pasticciona e clientelare”
20/10 “Il fallimento di questa che, senza esagerazioni, può
essere definita la peggiore Giunta regionale della storia calabrese,
si può constatare osservando che ancora, a legislatura conclusa,
non c’è traccia del nuovo Palazzo della Regione a Catanzaro”.Inizia
cosi una dichiarazione del capogruppo dell’ Udp-Udeur Antonio
Borrello, che aggiunge: “Abbiamo avuto una Giunta regionale
pasticciona e clientelare, ma soprattutto impotente per ciò
che riguarda le realizzazioni concrete, come appunto il Palazzo della
Regione. L’auspicio è, quindi - sottolinea Borrello -
che la nuova Giunta regionale di centrosinistra che s’insedierà
a breve, possa senz’altro riprendere il discorso sulla cittadella
regionale, interrotto traumaticamente da Chiaravalloti, dall’ultimo
atto formalmente assunto dall’Assemblea regionale, naturalmente
dopo aver fatto piena chiarezza politica ed amministrativa su tutti
i rapporti intercorsi tra la Regione e la Hermes”.Ad avviso
dell’esponente del centrosinistra: “L’attuale Giunta
regionale ha promesso di risolvere la questione della dispersione
degli uffici della Giunta regionale nella città di Catanzaro,
edificando la cittadella, ma oggi, nonostante il gran daffare, il
Palazzo della Regione rimane un’illusione. Una presa in giro
per i catanzaresi ed i calabresi. Naturalmente il Comune di Catanzaro
s’è guardato bene dallo svolgere una funzione di stimolo,
atteso che sull’argomento ha rinunciato, incredibilmente, a
svolgere qualsiasi funzione programmatoria, avendo aderito pedissequamente
alle scelte prima della Giunta presieduta da Nisticò, poi a
quelle assunte dal presidente Chiaravalloti”.Prosegue Borrello:
“Se adesso l’ipotesi fatta dal collega regionale Amendola
risultasse vera, ci troveremmo dinanzi ad un’altra puntata di
una telenovela eticamente riprovevole. Una telenovela iniziata con
l’esborso da parte della Regione , nonostante la contrarietà
del Consiglio regionale, di 12 miliardi di vecchie lire per acquistare
un terreno appartenente alla società Hermes che, è del
tutto inutilizzabile. Il Consiglio regionale aveva, sia nella scorsa
che nell’attuale legislatura regionale, motivatamente asserito
che l’edificazione del Palazzo della Regione a Catanzaro dovesse
avvenire a Germaneto, area strategicamente utile per l’intera
Calabria. Colpisce apprendere, pertanto, che pur in presenza di un
contenzioso di cui s’è occupata persino la stampa nazionale,
starebbe per acquistare un immobile di proprietà della Hermes
per allocare propri uffici. Se ciò fosse vero, sarebbe veramente
scandaloso”.Conclude Borrello: “E’ perciò
assolutamente urgente che della specifica questione si occupi, nella
prima seduta utile, il Consiglio regionale, dopo una esaustiva relazione
del presidente Chiaravalloti che dovrà avere la bontà
di illuminarci su quest’altra geniale intuizione. Nessuno creda
che questi scampoli di legislatura regionale possano essere utilizzati
per compiere altre insensatezze. Il centrosinistra farà di
tutto per vigilare ed impedire che si consumino, sulla pelle dei calabresi,
altre scelte scellerate”.
Leone
(FI) “Latte artificiale per neonati gratuito alle famiglie meno
abbienti”
20/10 ''Abbiamo proposto tempo fa, come gruppo consiliare
regionale e come gruppo parlamentare (attraverso il sen. Gentile),
all' assessore alla Sanita', Luzzo, di concedere gratuitamente il
latte artificiale ai bambini delle famiglie meno abbienti: le parole
del ministro Sirchia, oggi sulla stampa, confermano la necessita'
di questo provvedimento''. E' quanto afferma in una nota il capogruppo
regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone. ''Il principio del gratis
a tutti - aggiunge Leone - non e' possibile, anche se nella fattispecie
sarebbe auspicabile, ma se e' vero che una coppia abbiente possa spendere
200 euro mensili per il latte, altrettanto non puo' dirsi per chi
ha redditi bassi. Oggi il ministro Sirchia ha affermato che la diminuzione
del prezzo del latte in polvere e' una priorita' essenziale per aiutare
la natalita', atteso il sempre maggiore numero di bambini che, anche
per allergie, devono alimentarsi con il latte artificiale. Chiederemo
a Luzzo un provvedimento che consenta l' esenzione dal pagamento per
le famiglie con un reddito non superiore a 20 mila euro annui, aumentate
di 2.500 per ogni componente familiare a carico''.
Sabato arriva
Pisanu, il sen. Gentile invita tutti a lavorare assieme per uscire
dall’emergenza mafia
20/10 ''La visita dell' on. Pisanu in Consiglio regionale della Calabria
dovra' essere l' occasione per ribadire la necessita' di un impegno
congiunto e forte contro il cancro della mafia e non per dividersi,
perche' non esistono ragioni che consentano di scontrarsi nella ad
un nemico morte dello sviluppo e delle democrazie''. Lo afferma in
una nota il sen. Antonio Gentile membro della Commissione Antimafia.
''C' e' - dice Gentile - una esposizione forte delle forze dell' ordine
e degli uomini della magistratura , ma anche dei dirigenti politici
e sindacali e di amministratori, afferma Gentile, che deve trovare
il sostegno di tutti: ricordo che a Cosenza, appena un mese fa, in
una citta' considerata un' oasi, due sottoufficiale dei Carabinieri
sono stati vittime di un attentato gravissimo che poteva costare loro
la vita''. Gentile ha detto di condividere l' appello lanciato dal
Capogruppo di Fi, Gianfranco Leone, affinche' si utilizzano le procedure
piu' rigide in previsione della costruzione di importanti infrastrutture,
per espellere la mafia, evidentemente interessata ad aver torte di
denaro. ''Bisogna lavorare tutti insieme - conclude Gentile - con
un piano programmatico che ci consenta di uscire da una emergenza
continua, perche' la 'ndrangheta e' il male che si frappone fra la
Calabria ed il benessere''.
Liberaldemocratici:
“La devolution è contro il sud ed ingessa il Paese”
19/10 ''La riforma sciagurata che e' stata approvata dalla Camera
ingessa il Paese''. E' quanto si afferma in una nota della Consulta
regionale del Partito dei Liberaldemocratici, che ''rilancia la battaglia
- si aggiunge - per una liberaldemocrazia seria che sia in grado di
promuovere il sistema Paese e lo ponga in grado di rispondere alle
sfide mondiali dei prossimi anni''. ''La riforma elettorale che e'
stata votata - si afferma ancora nella nota - e' decisamente contro
il Sud e contro lo sviluppo, e' una riforma che vedra' impoverirsi
le regioni piu' povere, che vedra' aumentare la pressione fiscale
dovuta agli enti locali, che vedra' aumentare la disoccupazione e
che portera' ad una nuova emigrazione delle popolazioni del Sud verso
altre regioni, con il rischio che, con la devolution voluta da Bossi
e company, si giunga ad un divieto di transito dei 'terun' in terra
Padana. Eppure tale legge e' stata votata anche dai parlamentari eletti
nel sud, da quei parlamentari calabresi che si dicono tanto preoccupati
per le sorti della nostra regione! Quale credibilita' possono avere
ancora questi personaggi? Non sono bastate le leggi ad personam fatte
da questo Governo, la Cirami, il conflitto d' interessi, ed infine
l' ultimo decreto sull'ambiente, votato nei giorni scorsi, che guarda
caso, sanera' dall' abuso edilizio anche Villa Certosa, la villa del
Presidente del Consiglio. Quale legalita', quale giustizia, quale
tutela del diritto del cittadino? In questi anni stiamo assistendo
al saccheggio dei diritti degli italiani, diritti sanciti dalla Costituzione
che i Padri della Repubblica hanno voluto, per la quale si sono battuti
e, come disse De Gasperi in un discorso alla Basilica di Massenzio,
'per difendere questa res pubblica ed in essa la liberta', che e'
il bene supremo'. I Liberaldemocratici hanno sempre portato avanti
il vessillo delle riforme costituzionali, sono stati i primi a sostenere
che la legge elettorale doveva essere cambiata, che il dettato costituzionale
doveva essere adeguato ai nuovi tempi, ma tutto questo mai a colpi
di maggioranza! Le riforme costituzionali devono essere fatte dal
popolo attraverso i suoi rappresentanti, tutti i suoi rappresentanti
, della maggioranza e dell' opposizione e cio' e' garantito solo dall'
Assemblea costituente. Ed e' proprio da qui che il Partito dei Liberaldemocratici
riparte sulla strada delle riforme. Ben venga l'abrogazione della
riforma sciagurata attraverso lo strumento referendario, strumento
che i Liberademocratici Pattisti hanno sempre promosso e sostenuto
per dare voce all' Italia libera. I Liberaldemocratici dunque, grazie
alle loro idee che da sempre hanno precorso i tempi come le riforme
e le primarie, di cui oggi molti si vantano, sono pronti per apportare
quei contributi che domani, la Nuova Assemblea Costituente dovra'
contenere per un Paese democratico, libero ed europeo. Con questo
impegno, i Liberaldemocratici sono decisi ad affrontare da subito
la battaglia per la nuova legge elettorale della Calabria, attraverso
il maggioritario e senza cedere al proporzionale che riporterebbe
la nostra Regione indietro nel tempo, alle vecchie cordate ed ai giochi
di potere. Un impegno rinnovato per una battaglia che continua e che
ci portera' ad avere quell'Italia e quella Calabria che vogliamo''.
Udeur: “Il
nostro candidato alla regione è Armando Veneto”
19/10 I Popolari Udeur sostengono la candidatura di Armando Veneto
per la presidenza della Giunta regionale della Calabria, in occasione
delle elezioni del prossimo anno. E' quanto si afferma in una nota
del partito in relazione ad alcune notizie di stampa secondo le quali
''i mastelliani di Catanzaro sarebbero a favore della candidatura
di Agazio Loiero''. Nella nota l'ufficio stampa dei Popolari-Udeur
fa presente che ''non esistono i mastelliani di Catanzaro. Esiste,
invece, anche a Catanzaro, e in Calabria, il partito dei Popolari-Udeur,
che ha gia' deciso, convintamente, di sostenere la candidatura di
Armando Veneto alle elezioni regionali della prossima primavera''.
Venerdì
Follini chiude il comitato regionale dell’UDC
19/10 Sara' il segretario nazionale del partito, Marco Follini, secondo
quanto riferisce un comunicato, a concludere venerdi' prossimo, 22
ottobre, a Lamezia Terme, la riunione del Comitato regionale dell'
Udc, che avra' come tema ''La Calabria ponte tra Europa e Mediterraneo''.
I lavori saranno coordinati dal presidente regionale del partito,
Paolo Arillotta. La relazione di base sara' tenuta dal segretario
regionale, Gino Trematerra. Sono previsti interventi, tra gli altri,
di Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti;
Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' produttive, dei parlamentari
Dorina Bianchi e Michele Ranieli e del deputato europeo Lorenzo Cesa,
vicepresidente del Ppe. Alla riunione e' prevista la partecipazione
di sindaci, amministratori comunali e rovinciali, dei rappresentanti
del partito negli enti locali e dei dirigenti calabresi dell' Udc
che fanno parte del Consiglio nazionale del partito.
Adamo (PSE) “La
Provincia deve rimanere nel Centro storico”
19/10 Il consigliere provinciale del Pse-Lista Mancini, Vincenzo
Adamo, ha chiesto incontrare il Presidente della Provincia, Mario
Oliverio, per verificare la fondatezza della notizia apparsa sulla
stampa circa la futura ubicazione del palazzo della Provincia. “Nel
corso della recente campagna elettorale – ha dichiarato Adamo
- il Presidente Oliverio aveva rassicurato, con dichiarazioni pubbliche,
quanti chiedevano la permanenza nel centro storico della città
degli uffici della provincia.Finanche tale ubicazione era stata inserita
nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra, in continuità
con le determinazioni della Giunta presieduta dal Presidente Acri.Il
rilancio del centro storico della città bruzia, avviato dal
sindaco Mancini passava e passa attraverso la presenza di importanti
strutture istituzionali, che consentivano ai commercianti della zona
di godere della presenza di un maggior numero di avventori.Il centro
storico, grazie alle intuizioni del sindaco Mancini è uscito
dall'isolamento ed oggi, con maggiore fatica, cerca di consolidare
la propria rinascita.Un eventuale trasferimento della sede della Provincia
in altra zona della città colpirebbe al cuore la già
debole economia di questa importante parte della città”.
Venerdì
23 socialisti a convegno al Cinema Italia
19/10 Indetta per venerdì 23 ottobre prossimi alle 18.00 presso
il Cinema Italia una manifestazione di tutti i socialisti. Alla manifestazione
parteciperanno, tra gli altri, Cesare Marini, Olivo, Mancini e Borselli.
Il 26 alla Casa
delle Culture convegno su “Calabria, Provincia del Mezzogiorno”
19/10 Il MeMe (Istituto Mezzogiorno Mediterraneo) assieme al CESPE-CA
(Centro Studi di politica ed economia della Calabria) ha indetto per
martedì 26 ottobre alla Casa delle Culture alle ore 17, una
conferenza pubblica su “Calabria, Provincia del Mediterraneo”.
Alla conferenza coordinata da Paride Leporace, partecipano : Mario
Brunetti, Presidente del Meme, Mimmo Cersosimo, docente dell’Unical,
Rocco Pangaro, Responsabile del Comitato scientifico del Meme, Tonino
Perna, Docente universitario, Franco Piperno, Assessore al Comune
di Cosenza, Massimo Covello, segretario della CGIL di Cosenza, Nichi
Vendola, deputato della commissione antimafia.
Sgobio (Pdci)
“Lavoro nero sulla A/3, il Governo intervenga”
19/10 ''La denuncia dei sindacati secondo cui per il 'maxilotto'
dell' A3 Sa-Rc e' molto diffuso il lavoro nero, e' una cosa gravissima.
Bene farebbero i ministri del Lavoro e delle Infrastrutture ad intervenire''.
Lo ha detto in una nota il capogruppo alla Camera del Pdci, Pino Sgobio,
che ha presentato un'interrogazione parlamentare. ''Siamo in presenza
di un piaga non piu' sostenibile - ha aggiunto Sgobio - se e' vero
(come e' vero) che ieri la Uil territoriale della Basilicata ha denunciato
che la paga per dieci ore di lavoro e' sino a 42 euro (mentre il contratto
ne prevede il doppio per un numero minore di ore) e che sono presenti
operai irregolari, per lo piu' extacomunitari o cosiddetti cottimisti''.
''I Ministri competenti - ha concluso Sgobio - devono intervenire
anche perche' il meccanismo prescelto (il cosiddetto General Contractor)
nei fatti regolarizza il subappalto suddiviso in un numero indeterminato
di imprese e di ditte, che calpestano i diritti salariali e non osservano
le condizioni di sicurezza degli operai''.
Oliverio (DS)
“Limido è fuori strada”
18/10 ''Il segretario provinciale di AN Gabriele Limido e' fuori
strada. Si vede che, malgrado le ripetute e sonore sconfitte registrate
nel corso di questi anni, non perde occasione per sproloquiare, costruendo
attacchi su argomentazioni costruite ad uso e consumo dei suoi sproloqui''.
Cosi' il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha
replicato al segretario provinciale di An, Gabriele Limido. ''Limido
- ha aggiunto Oliverio - prima di emettere sentenze su presunte nostre
sottovalutazioni di quanto e' avvenuto a Reggio Calabria con il grave
atto nei confronti del sindaco Scopelliti, avrebbe fatto bene a informarsi
sulle nostre chiare, sincere e convinte prese di posizione a sostegno
del sindaco di Reggio e contro la criminalita' mafiosa. Abbiamo non
solo espresso la nostra solidarieta', che confermo, al sindaco di
Reggio, ma anche chiesto con nettezza un intervento forte ed incisivo
dello Stato a difesa della legalita' e nella lotta alla criminalita'
organizzata a Reggio ed in tutta la Calabria''. ''La trincea difficile
del governo locale che vede impegnati nella lotta per l' affermazione
della legalita' tanti amministratori - ha sostenuto Oliverio - ci
vede in prima linea perche' riteniamo vitale per la crescita e lo
sviluppo della nostra terra la liberazione da ogni condizionamento
ed in primo luogo da quello che tentano di esercitare le cosche e
le organizzazioni criminali. Limido farebbe bene ad utilizzare il
suo tempo per capire che su problemi come questo bisogna lavorare
per unire le energie e le forze che hanno voglia di spendersi nell'
impegno necessario a sconfiggere le organizzazioni criminali e mafiose.
La politica tanto piu' questa e' pretestuosa ed infondata tanto piu'
lascia il tempo che trova e diventa persino ridicola''.
Guagliardi (Prc)
“Regionali, bisogna fare presto”
18/10 ''Bisogna fare presto per evitare di ripetere gli errori del
passato. Prima si individuano, anche in forma contestuale, candidato
alla presidenza e programma, meglio si puo' agganciare il rapporto
con la societa', costruire il consenso''. Questo l' appello lanciato
dal capogruppo regionale di Rifondazione Comunista, Damiano Guagliardi,
agli alleati del centrosinistra. ''Il centrosinistra, allargato a
Rifondazione Comunista, ai movimenti, alle associazioni, a quegli
spezzoni della societa' civile che vogliono diventare protagonisti
della campagna elettorale, deve necessariamente affrettare i tempi
della scelta per potersi poi confrontare con la societa' reale a cui
chiedere condivisione e consenso. Gia' le iniziative in cantiere,
mi riferisco al forum, e le linee emerse hanno fatto registrare ampie
convergenze e condivisioni. L' importante e' dare concretizzazione
a tutto cio'''. Per Guagliardi infine, e' fondamentale rinsaldare
la coesione e l' unita' della alleanza: ''se il centrosinistra si
presenta unito e compatto, ci sara' la vittoria. Se, invece, i calabresi
percepiranno incertezze, dubbi, divisioni, la sconfitta sara' inevitabile.
E non credo che la Calabria meriti una terza sconfitta da parte delle
destre. Noi abbiamo la capacita' di garantire democrazia e sviluppo
a questa regione e abbiamo l' obbligo di impegnarci fino in fondo''.
Limido (An) “A
Reggio, assenti Comune e Provincia di Cosenza. Assenze imbarazzanti.”
18/10 ''Due assenze imbarazzanti, che non rendono giustizia alla
nostra gente'': cosi' il presidente provinciale di An, Gabriele Limido,
nel commentare l' assenza dei gonfaloni della citta' e della provincia
di Cosenza alla fiaccolata di solidarieta' nei confronti del Sindaco
di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, vittima nei giorni sorsi
di una gravissima intimidazione di chiaro stampo mafioso. ''Come possono
- prosegue Limido - gli amministratori di centrosinistra di questo
territorio, continuare a parlare ai cittadini di legalita' e lotta
alla criminalita', quando poi, nei momenti che contano, si astengono
dal partecipare alle concrete iniziative volte a contrastare il fenomeno
mafioso? E' mai possibile che Mario Oliverio ed Eva Catizone scelgano
cosi' liberamente di offendere e mortificare la storia di una intera
comunita'? Forse un Sindaco non puo' risultare meritevole di solidarieta'
e considerazione quando appartiene al centrodestra? Un' ipotesi aberrante
che mi auguro non sia confermata dai fatti. Certo e' che con la propria
assenza, il centrosinistra cosentino ha deliberatamente coinvolto
tutti quei cittadini, anche loro elettori, che nulla hanno a che fare
con le pratiche e la mentalita' mafiosa, in una tacita e colpevole
indifferenza. Mi auguro siano proprio loro - conclude il Presidente
provinciale di An - i cosentini onesti e laboriosi, a suggerire a
questi governanti di vergognarsi almeno un po'''.
IDV e Verdi di
Calabria “Evitare di sollevare polveroni sulla legge elettorale
regionale”
18/10 ''Abbiamo letto con vivo stupore le dichiarazioni dell'amico
Michelangelo Tripodi (Pdci), che denuncia un patto segreto tra DS
e Margherita sulla legge elettorale regionale, finalizzato ad inserire
sbarramenti inaccettabili. In tutta onesta' dobbiamo affermare che
i timori del PdCI sono allo stato infondati e che, anzi, nella riunione
di Lamezia, sabato scorso, si e' registrata un'ampia e positiva convergenza
su un ipotesi di legge elettorale che salvaguardi il valore dell'unita'
della coalizione.'' Lo hanno dichiarato Beniamino Donnici (Idv) e
il Capogruppo dei Verdi al Consiglio regionale, Diego Tommasi, Responsabile
nazionale Enti locali del suo partito. ''D'altra parte - aggiungono
i due esponenti politici - sulla materia si sono unanimemente pronunciati
i responsabili nazionali Enti locali del centrosinistra e la linea
approvata, chiarissima e coerente, e' stata recepita dalle segreterie
politiche nazionali durante l'incontro con Prodi del 12 ottobre. Di
conseguenza, i coordinamenti territoriali dei partiti, nessuno escluso,
sono impegnati a lavorare ad ipotesi di legge elettorale, che coniughino
esigenze di governabilita' con quelle della rappresentanza di tutte
le forze politiche. In Calabria, ci sono i tempi e, soprattutto, le
volonta' per lavorare ad una proposta condivisa con la quale incalzare
e sfidare l'attuale maggioranza''. ''Evitiamo - concludono Donnici
e Tommasi - di sollevare polveroni, alimentando un clima di fibrillazione.
Cio', non solo non aiuta a superare i problemi, ma finisce, addirittura,
per accentuarli. Davanti alla Devolution imposta dalla CdL che, di
fatto, fa a pezzi la Costituzione, il centrosinistra calabrese ha
la grande ed irripetibile opportunita' di avviare, anche nelle proposta
condivisa di una nuova legge elettorale, la stagione di un nuovo regionalismo
che superi la fase dei governatorati, realizzando un presidenzialismo
temperato e moderno, attraverso l'equilibrio tra funzioni esecutive
ed assembleari''.
Candidatura Chiaravalloti,
riunione con Premier spostata a fine mese
17/10 Decisione a fine mese per quanto riguarda il candidato alla
presidenza della Regione Calabria per la Casa delle libertà.
Entro questa data, infatti, l'attuale presidente della Regione, Giuseppe
Chiaravalloti, sarà ricevuto a Roma dal presidente del Consiglio
Berlusconi. "Si parlerà propriamente di politica",
ha spiegato Chiaravalloti davanti alle telecamere del Tg3 Regione.
"Io - ha continuato Chiaravalloti - mi sento in corsa, allenato
e preparato. Per quanto mi riguarda sono disponibile a ricandidarmi,
ma non devo essere io a farlo". Chiaravalloti avrebbe già
dovuto essere ricevuto da Berlusconi la settimana scorsa, ma siccome
il premier era impegnato dalla discussione al Parlamento sulla riforma
della Costituzione, ha avuto soltanto un colloquio con il coordinatore
di Forza Italia Sandro Bondi. Sempre nella scorsa settimana la questione
delle candidature in Calabria è stata oggetto di un vertice
della Casa delle libertà calabrese a Roma. Secondo quanto trapelato
da questi ambienti, allo stato una riconferma di Chiaravalloti non
sarebbe affatto certa.
Senatore (FI)
“Visca resti al suo posto. Ora serve sviluppo nella legalità”
17/10 ''Plaudo all'iniziativa intrapresa da tutti i segretari provinciali
di Cosenza della Casa delle Liberta', che ieri hanno incontrato il
sindaco di Cetraro, Ciro Visca, e la sua Amministrazione per portare
la solidarieta' umana e politica di chi si e' sentito solo nel quotidiano
impegno di lotta contro la criminalita' organizzata. Una lotta di
contrasto che deve, pero', continuare all'insegna dell'unita' di tutte
le componenti democratiche della societa' civile''. Lo ha detto il
consigliere regionale Raffaele Senatore, di Forza Italia, presidente
della commissione Ambiente del Consiglio, che aggiunge di augurarsi
che ''il primo cittadino di Cetraro ritiri adesso le sue dimissioni.
Penso che ci possa essere una sola parola d' ordine: sviluppo nella
legalita'. E' questo il punto di partenza per elaborare un percorso
efficace per affrontare i fenomeni criminali del territorio. Ma e'
soprattutto l' obiettivo principale della Casa delle liberta', che
con questo gesto ha dimostrato coesione e ritrovato unita'. Il sindaco
Visca resti al suo posto e cammini a testa alta, con orgoglio, impugnando
la spada della legalita'. Non sara' mai solo. Il racket, le intimidazioni,
i traffici, gli omicidi, si possono fronteggiare e respingere. Risvegli
Visca, con il suo ruolo di primo cittadino, l' impegno e la fiducia
di tutti nelle istituzioni. I fenomeni criminali, quando diventano
diffusi e organizzati, senza trovare forte la presenza e la risposta
delle istituzioni, impoveriscono il territorio e condizionano la liberta'
di una comunita'. Ma questo non succedera' a Cetraro, ne' in alcuna
parte della nostra regione. Oggi piu' che mai sono certo che la Casa
delle liberta' e le Amministrazioni comunali del tirreno cosentino,
insieme al sindaco Visca e alla comunita' sana di questo meraviglioso
tratto di costa calabrese, si attiveranno immediatamente per promuovere
iniziative che puntino alla prevenzione, dissuasione, repressione
e recupero del territorio. Un' attivita' serrata e capillare, diffusa
in tutti gli ambiti sociali, che bisognera' realizzare con la collaborazione
delle autorita' giudiziarie e delle forze dell' ordine. Un impegno
di tutti per tutti, senza divisioni politiche. Questi dovranno essere
i temi sui quali, ogni giorno, l'intero tessuto sociale di questa
terra dovra' confrontarsi, fino a quando non sara' eliminata la presenza
delle tante organizzazioni criminali presenti sul nostro territorio.
Sconfiggere la criminalita' si puo'!''.
Gasparri: “In
Calabria AN può esprimere candidati autorevoli alla presidenza”
17/10 ''Alleanza nazionale, dalla Lombardia alla Calabria, ha qualificati
ed autorevoli esponenti che possono essere candidati per le presidenze
della Regioni nelle elezioni del prossimo anno''. Lo ha detto il ministro
delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, incontrando i giornalisti
a Reggio Calabria. ''Il nostro partito - ha aggiunto Gasparri - a
cominciare proprio dalla Calabria, ha piu' di un candidato che potrebbe
essere autorevolmente l' interprete e l' alfiere di tutta la Casa
delle liberta'. Si tratta, pero', di decisioni che vanno prese al
tavolo di confronto dei coordinatori regionali dei partiti della coalizione,
senza atti intempestivi. Per quanto riguarda la Calabria, in particolare,
occorre tenere conto del fatto che il presidente uscente, Giuseppe
Chiaravalloti, e' una personalita' che e' stata indicata come potenziale
candidato in occasione dell' ultimo incontro tra i coordinatori regionali
della Casa delle liberta', svoltosi a Reggio Calabria''.
Adamo (DS) “Portare
la Calabria fuori dall’obiettivo uno”
16/10 ''Il programma di un governo di svolta, alternativo al centrodestra
alla Regione Calabria deve assumere come centrale e strategico un
duplice obiettivo: portare la Calabria fuori dalla fascia delle aree
depresse dell' obiettivo 1 ed al tempo stesso allineare la nostra
regione al tasso di disoccupazione della media nazionale entro il
2010-2012''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale dei Ds,
Nicola Adamo, intervenendo, a Vibo Valentia, alla convention regionale
organizzata dalla Sinistra giovanile. ''Dobbiamo allineare la Calabria
nei prossimi cinque anni, almeno tendenzialmente - ha sostenuto Adamo
- alla media percentuale nazionale sia della disoccupazione che del
tasso di occupazione. Lo sforzo sara' arduo, ma questo obiettivo il
centrosinistra dovra' darsi e su questo dovra' essere verificato.
La disoccupazione di massa calabrese, per quanto oggi sia un dramma
sociale, deve essere assunta nelle politiche del nuovo governo regionale
come una necessita'-opportunita' per fare della forza lavoro disoccupata,
qualificata e non, una risorsa per uno sviluppo autopropulsivo di
una regione non piu' dipendente ma fortemente competitiva''.
Intanto per venerdì 22 è stata organizzata un assise
regionale delle Autonomie locali a Lamezia Terme dal titolo- ''Per
un governo di svolta alla Regione Calabria-Il protagonismo delle autonomie
locali per definire la coalizione, il programma ed il candidato a
presidente'': L' incontro, che chiama a raccolta gli amministratori
locali del centrosinistra, e' scritto in una nota, ''utile ad un primo
confronto in vista della elaborazione della complessiva strategia
per le elezioni regionali del prossimo anno'', e' stata promossa dai
presidenti della Province di Cosenza (Mario Oliverio), Vibo Valentia
(Ottavio Bruni), di Crotone (Sergio Iritale) e dal sindaco di Cosenza,
Eva Catizone.
Donnici (IDV)
“La devolution è solo inizio di smembramento della Costituzione”
16/10 ''La riforma voluta da Berlusconi per soddisfare la Lega, alleato
di riferimento, e' solo l' inizio del progetto di definitivo smembramento
della Costituzione repubblicana e del superamento del sistema di garanzie
sul quale si fonda la nostra democrazia''. A sostenerlo e' stato il
responsabile nazionale Enti locali e coordinatore regionale dell'
Italia dei Valori, Beniamino Donnici. ''Il prossimo passo - ha proseguito
Donnici - sara' la riforma, si fa per dire, della Giustizia. Si materializza
il fantasma del piano di rinascita nazionale teorizzato da un certo
signor Licio Gelli, in quel laboratorio di sovversione che fu la P2''.
''Aveva ragione Idv - ha proseguito - quando denunciava l' incipiente
rischio di regime e chiamava il centrosinistra ad un' azione piu'
solerte ed incisiva. Bisogna adesso opporsi con tutte le forze, costruendo
il piu' vasto schieramento unitario intorno alla difesa dei valori
della Costituzione, riprendendo le armi della passione civile e della
mobilitazione popolare delle coscienze. Il referendum sara' l' occasione
giusta per costituire Comitati di liberazione a difesa della democrazia,
dello Stato di Diritto e dell' inviolabile unita' della Nazione''.
''Non sembri paradossale - ha concluso Donnici - ma questo aberrante
modello di riforma che, nel silenzio dei tanti Chiaravalloti del Sud,
aggredisce soprattutto le nostre terre ed i nostri popoli, puo' essere
l' occasione per rilanciare la vecchia e mai risolta questione meridionale,
all' insegna di una nuova consapevolezza e di un ritrovato protagonismo
culturale e politico. Il progetto di devoluzione sara' sconfitto insieme
ai suoi ideatori del centrodestra, ma la sfida dell' autonomia, dell'
autogoverno, del federalismo solidale ci sta interamente davanti.
La stagione del cappello in mano e' finita per sempre. C' e' bisogno
di una nuova classe dirigente che restituisca credibilita' e prestigio
alla Calabria e non v' e' occasione piu' tempestiva delle elezioni
regionali per cominciare ad individuarla''.
Appello di Diritti
Civili ai partiti “Evitate di candidare persone colluse con
la mafia”
16/10 Il movimento Diritti Civili, in un comunicato, ha denunciato
il rischio che persone vicine o colluse con la mafia possano essere
candidate alle prossime elezioni del 2005 e ha lanciato un appello
a tutti i partiti, al di la' degli schieramenti, a prendere nettamente
le distanze da questi pericolosi personaggi. ''Chi vuole combattere
seriamente e apertamente la mafia e i colletti bianchi, come fa Diritti
Civili da sempre - e' scritto nel comunicato - deve prendere nettamente
le distanze da tutti quei personaggi in odore di mafia che cercano
di infiltrarsi nelle istituzioni attraverso i partiti, candidandosi
e facendosi eleggere alle elezioni, grazie proprio al sostegno della
'ndrangheta. Diversi partiti, in alcune regioni del Sud, hanno propri
eletti indagati e addirittura, ancora in carcere con la grave accusa
di mafia. Anche in Calabria purtroppo c' e' questo rischio. La potente
mafia che minaccia i sindaci e gli imprenditori e' la stessa che cerca
di piazzare i propri rappresentanti all' interno delle Istituzioni
candidandoli ed eleggendoli in alcuni partiti. Occorre scongiurare
questo rischio e pericolo''. ''I partiti - e' scritto, infine, nella
nota - sanno chi sono questi personaggi e hanno il dovere di metterli
alla porta. Non possono servirsi della mafia per eleggere i propri
candidati o magari, come e' accaduto nel recente passato nel Sud,
vincere le elezioni. Per questo chiediamo a tutti i partiti un preciso
e netto impegno antimafia anche in questo senso, ad iniziare dalle
candidature''.
Leone (FI) “Statuto,
evitata l’anomalia dei monogruppi, ora la legge elettorale con
lo sbarramento”
16/10 ''L' approvazione definitiva del nuovo Statuto consentira',
fra le altre cose, di non avere piu' l' anomalia dei 'monogruppi'
che ha appannato l' immagine di questa legislatura regionale''. A
sostenerlo e' stato, in una nota, il presidente del gruppo consiliare
regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone, che ha presentato l'
emendamento in sede di votazione di consiglio che regolamenta la materia.
''Da oggi - ha aggiunto Leone - sara' consentita la costituzione di
un gruppo 'consiliare' solo a chi ha una rappresentanza parlamentare
in una delle due Camere ovvero a chi avra' superato il quorum del
4% a livello regionale. Tutto cio' portera' a risparmiare risorse
ed a restituire maggiore credibilita' alla massima assemblea legislativa''.
Leone ha quindi ringraziato ''i partiti ed i consiglieri che hanno
lavorato alla definizione della nuova Carta ed in particolar modo
il presidente Naccarato. E' stato fatto un buon lavoro - ha sostenuto
- ascoltando le istanze produttive e sociali, nell' ottica di una
rivisitazione popolare e partecipata dei punti qualificanti''. ''Adesso
- ha proseguito Leone - l' obiettivo principale e' quello di pervenire
ad una buona legge elettorale, che rispetti il principio della rappresentativita',
evitando frazionamenti e favorendo il modello aggregativo. Il quorum
dello sbarramento e' una necessita' avvertita anche sul piano nazionale,
laddove si esalta giustamente la capacita' di aderenza alle richieste
di partecipazione del modello proporzionale con la certezza del premio
di maggioranza che consente governabilita' e stabilita'. Ci sono alleanze
possibili ed omogenee fra i partiti di tutti e due gli schieramenti
che saranno valorizzate con lo sbarramento e che permetteranno, sicuramente,
una maggiore chiarezza nell' offerta politica alle cittadinanze calabresi''.
Mistorni (Margherita):
“La riorma delal devolution è un attacco diretto alle
regioni deboli”
16/10 ''La riforma costituzionale approvata l' altro giorno dal centrodestra
e' un attacco diretto alle Regioni deboli del Paese come la Calabria,
specie se si considerano i rischi che la devoluzione comporta in ambiti
come la nostra disastrata sanita'''. E' questa l' opinione del capogruppo
alla Regione del Ppi-Margherita, Giuseppe Mistorni, dopo che la Camera
ha approvato la riforma della Carta costituzionale. ''Soprattutto
- ha agiunto Mistorni - e' un attacco ai ceti sociali meno abbienti,
nonche' al diritto di cittadinanza che risulta essere, di per se',
indebolito dall' insensata riforma dei 43 articoli della Costituzione
italiana. Come ha lucidamente spiegato Ciriaco De Mita, si tratta
di una riforma miope che, da una parte, non si pone alcun obiettivo
di modernizzazione dell' impianto istituzionale alla luce della nuova
Europa e, dall' altra, offre soluzioni false a problemi seri come
il Senato delle Regioni che, cosi' com' e' stato normato, non serve
alle Regioni e in fondo non serve neppure al Paese''. ''Dinanzi a
questo sbrego istituzionale - ha sostenuto l' esponente del centrosinistra
- il Consiglio regionale calabrese e il sistema delle autonomie locali,
dell' associazionismo in generale, non possono rimanere immobili.
Occorre mettersi in movimento per irrobustire l' azione referendaria
e cancellare questa maionese impazzita, com' e' stata efficacemente
definita. Lo stesso lavoro costituente del Consiglio regionale, che
ha prodotto lo Statuto, rischia di essere vanificato se il contesto
di riferimento e' un sistema in cui aumenteranno le inferenze centro-periferia
e le direttrici fondamentali del sistema-Paese subiranno modifiche
spesso confuse e prive di logica''.
Vizzini (FI)
“Nessuno scontro per la ndrangheta. Nessuna ipotesi revisione
processi dei boss”
16/10 Il mantenimento del carcere duro per i boss, la condanna degli
attentati e le minacce agli amministratori locali calabresi e la difesa
dell'istituto dei collaboratori di giustizia sono i punti su cui si
e' soffermato il senatore Carlo Vizzini (Forza Italia), intervenendo
a Bovalino ad una tavola rotonda su ''Riformismo, cambiamento, declino''.
Il parlamentare azzurro, che e' Presidente della Commissione Bicamerale
per le questioni regionali, componente della Commissione nazionale
Antimafia e responsabile del Dipartimento sicurezza e criminalità
di Forza Italia, ha affrontato il tema della lotta alla criminalita'
organizzata, puntando il dito contro i boss della 'ndrangheta, ricordando
che ''lo stato non fa patti con nessuno'' e che ''non vi saranno revisioni
di processi per i mafiosi''. ''Uno, dieci, cento attentati - afferma
Vizzini - non potranno mai fermare il coraggio della politica ed il
suo ruolo nella societa'. Contro fenomeni come la mafia e la 'ndrangheta,
la politica deve essere in prima linea con posizioni dure e irremovibili.
Ribadiamo, quindi, il mantenimento del carcere duro la cui applicazione
va controllata severamente per recidere qualunque eventuale rapporto
con l'esterno. Le revoche del 41 bis, ormai pericolosamente numerose,
vanno monitorate e fermate subito''. Il presidente della Commissione
per le questioni regionali ha poi ha voluto ricordare un altro strumento
della lotta alla 'ndrangheta e a Cosa nostra che riguarda il sequestro
e la confisca dei beni ai boss. ''Occorre ancora - afferma Vizzini
- procedere alla confisca di tutti i patrimoni palesi e occulti dei
criminali mafiosi e 'ndranghetisti e dire con chiarezza a tutti che
solo gli scemi possono credere oggi ad una ipotesi di revisione dei
processi''. ''L'attività contro la criminalita' organizzata
- aggiunge - ha bisogno di un grande patto fra istituzioni, politica,
imprenditori, burocrazia e sindacati dei lavoratori, che devono rappresentare
anelli di una catena che non cedono e rendono il mondo degli affari
impermeabile per il crimine organizzato, favorendo il totale recupero
del controllo del territorio. Sino a quando anche uno solo di questi
anelli potra' cedere, non cesseranno le infiltrazioni e 'mafia e 'ndrangheta'
saranno forti''. Il componente della Commissione antimafia ricorda
che ''occorre rompere la vilta' dei silenzi di chi non sa, non vede
e non vuole capire. Occorre anche la mobilitazione della 'Società
civile' che e' stata in passato protagonista intelligente per far
sentire la voglia di cambiamento''. Ricordando la polemica sui benefici
concessi al collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, Vizzini afferma:
''Il mio cuore e' ferito e la mia indignazione e' pari a quella dei
familiari delle vittime e di tanti cittadini. Ma attenzione: guai
a creare divisioni tra la politica e la magistratura su questo tema.
Sarebbe un regalo alla mafia. Lavoriamo insieme per modificare la
legge ma stiamo attenti a chi pensa che disincentivare le collaborazioni
di giustizia e' utile perche' rende piu' impenetrabile l'organizzazione
criminale''. ''Quanti delitti e stragi - conclude il senatore azzurro
- si sarebbero compiute in piu' nel nostro Paese se il contributo
dei collaboranti non avesse consentito di smantellare grandi organizzazioni
mafiose, camorriste e 'ndranghiste? Questa e' una domanda che non
possiamo non porci''.
Chiarella (AN)
: “Fare fronte comune, Scopelliti simbolo della Calabria che
non china la testa”
16/10 ''Il fronte comune realizzatosi intorno al Sindaco di Reggio
Calabria Giuseppe Scopelliti, tra le istituzioni, i partiti politici,
le associazioni a vari livelli e i cittadini comuni, rappresenta uno
scossone positivo per la societa' calabrese'': lo sostiene Egidio
Chiarella, capogruppo di An alla Regione. Per Chiarella ''di fronte
alla cancrena della mafia la societa' calabrese dovra' camminare unita.
L' iniziativa di Reggio e' un segnale forte per la Calabria intera
che cambia, che non si piange addosso, che non si arrende e che non
vuole mandare al macero le sue grandi potenzialita' economiche sociali
e culturali, opponendosi alla 'perversa legge' della criminalita'
organizzata che tutto offusca per poter crescere e implicitamente
arricchirsi''. ''Scopelliti diventa oggi, assieme a tutti gli altri
amministratori colpiti dalla mafia, - conclude Chiarella - un simbolo
della Calabria che non china la testa ai poteri mafiosi''.
Morrone (Udeur)
“Camigliatello, e non Lorica, adatta ad ospitare il centro logistico”
16/10 Ennio Morrone, consigliere regionale dell' Udeur, ha presentato
un' interrogazione al Presidente della Giunta regionale sulla questione
relativa alla scelta della sede logistica del Parco nazionale della
Sila. ''E' di questi giorni la notizia - sottolinea Morrone - secondo
la quale vi sarebbe un orientamento da parte del Consiglio direttivo
dell' Ente Parco nazionale della Sila, di indicare quale sede logistica
la cittadina di Lorica. Si chiede di conoscere - prosegue il consigliere
regionale dell' Udeur - in base a quali criteri le varie opportunita'
di scelta vengono valutate, tenuto conto che in tutto l' altopiano
silano non vi e' che una sola realta' effettivamente attrezzata, sotto
il profilo amministrativo, turistico ed economico in grado di rendere
effettivamente funzionale il ruolo di centro logistico di una tale
struttura e questa realta' e' Camigliatello''. Per Morrone ''e' evidente
che in questa situazione, nella quale i finanziamenti sono limitati,
e' indispensabile mirare ad una gestione efficiente e di tipo privatistico
della struttura in grado attrarre risorse per una migliore utilizzazione
della realta' del Parco. Percio', la scelta deve ricadere su una realta'
territoriale che ha consolidato nel corso di oltre sessant' anni la
sua presenza ed il suo ruolo, che e' quello di centro propulsivo per
le attivita' di sviluppo dell' altopiano silano''. ''Per lo sviluppo
della Sila - sostiene ancora il consigliere regionale dell' Udeur
- occorre procedere secondo due direttrici, turismo ambientale ed
agricoltura di qualita'. Non vi e' dubbio che una scelta poco opportuna
potrebbe ritardare, e di molto, il concreto varo di programmi di sviluppo.
Questi ultimi infatti, devono tenere conto della viabilita', delle
presenza di strutture operative come banche, uffici postali, sicurezza
e soprattutto strutture ricettive attrezzate, alberghi e ristoranti
in numero sufficiente - conclude - tale da poter soddisfare il prevedibile
afflusso di visitatori del Parco''.
Meduri (DL) sull'approvazione
della devolution: “Il massacro delle istituzioni è compiuto”
16/10 ''Il massacro delle istituzioni e' compiuto. La devolution
e' approvata e il premier brinda insieme a coloro che vogliono sfasciare
il Paese. E' una riforma che colpisce i diritti delle persone: alla
istruzione e alla sanita'. Che privilegia i forti e penalizza i deboli''.
A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Luigi Meduri, deputato della
Margherita. ''Una costituzione - aggiunge Meduri - che sancisce la
legge della giungla per salvare l' esecutivo dalla sua fine prematura.
Vince la Lega, ma perde l' Italia nel silenzio del centrodestra, dei
cattolici dell' Udc, dei liberali di Forza Italia, dei presunti patrioti
di An. E infine, sul premierato, si mortifica il parlamento e si affidano
poteri monarchici al premier e ai suoi desideri che diventano legge
affidandogli compiti di scioglimento delle camere. E' proprio un capolavoro
al rovescio. Non resta che la strada del referendum. Sappiamo che
sara' una strada lunga, ma sappiamo anche che questa vergogna non
puo' passare''.
Naccarato a Barcellona
con Cossiga per il congresso della UDC catalana
16/10 Paolo Naccarato, presidente della Commissione Riforme del Consiglio
regionale e' a Barcellona assieme al presidente Emerito della Repubblica,
senatore Francesco Cossiga, per partecipare al XXIII Congresso Nazionale
dell' Unio' Democratica de Catalunya (Udc Catalana). Il partito, tra
i piu' antichi partiti popolari da sempre aderente al Ppe, e' guidato
da Josef Duran Y Lleida che e' anche presidente della Commissione
esteri del Parlamento di Madrid. Nel corso della visita, riferisce
una nota, il presidente Naccarato avra' incontri anche con esponenti
istituzionali del Parlamento Catalano che gode di uno ''Statuto regionale''
che assegna al Parlamento ed alla Generalitat regionali speciali poteri
di governo. Naccarato, in una nota, evidenzia che durante la predisposizione
degli atti preparatori del Nuovo Statuto della Calabria, lo Statuto
catalano, per i suoi avanzati contenuti di rilevante autonomia, e'
stato preso in considerazione dalla Commissione Riforme calabrese,
fin dall' avvio dei lavori, nell' ambito di una riflessione comparata
con tutti gli Statuti regionali europei.
Il forum del
centrosinistra ha incontrato le parti sociali. Presto una giornata
per il programma
15/10 Un incontro con le parti sociali sugli strumenti finanziari;
una giornata di mobilitazione per il programma e la costruzione, a
breve, dell' agenda politico programmatica. Sono queste alcune delle
conclusioni alle quali si e' giunti al termine del confronto tra il
Forum del centrosinistra e le parti sociali convocate per avviare
un confronto in vista delle prossime elezioni regionali. Per Luigi
Sbarra, segretario della Cisl calabrese, che ha sottolineato l' importanza
della riunione di oggi ribadendo le posizioni espresse dal sindacato
''il problema vero e' che serve un acceleratore. Vorrei iniziare a
discutere - ha aggiunto Sbarra - avendo il profilo e la faccia del
candidato perche' su alcune cose e' il candidato che garantisce''.
Secondo Sbarra ''il fattore di vantaggio che aveva il centrosinistra
si sta trasformando in debolezza. Basta con il teatrino della politica.
Dovete decidere e farlo in fretta - ha detto ancora il segretario
della Cisl calabrese - dovete stringere ed aprire subito dopo un confronto
aperto con tutti''. Alla riunione e' intervenuto, tra gli altri, anche
il rettore dell' Unical, Giovanni Latorre, che ha parlato a nome di
''Progetto Calabria''. ''Il problema della Calabria - ha detto - e'
quello di un deficit di sviluppo. La nostra regione ha bisogno di
un processo di trasformazione culturale e di vedere affermati i valori
della cultura''. Per Latorre, infatti, ''nella nostra regione i valori
di riferimento sono quelli della prepotenza e dei favori. Da qui l'
esigenza di individuare idee forza che possano rendere competitive
le esigenze che sono l' innovazione e nel Mediterraneo. Si tratta
di campi importanti su cui lavorare e per entrambi abbiamo due grandi
infrastrutture in Calabria e, cioe', un sistema universitario di grande
qualita' ed il porto di Gioia Tauro''. ''Se non si crea un modello
di sviluppo vero non si va da nessuna parte - ha detto Napoleone Guido,
presidente regionale della Confcommercio - I partiti devono fare scelte
e dire chiaramente il loro pensiero sugli incentivi, il modello di
sviluppo industriale e via dicendo. Non si puo' pensare di fare politica
accontentando un po' tutti. Bisogna fare delle scelte. Il candidato
ci interessa poco, basta che sia una persona per bene''.
Sgarbi: “Statuto,
sulle istituzioni la Calabria non perde tempo”
15/10 La Calabria, sul piano delle istituzioni, ''non e' una regione
che perde tempo, che latita''. A sostenerlo e' stato Vittorio Sgarbi,
in merito allo Statuto che la Regione Calabria e' stata la prima ad
approvare. La scorsa notte, tra l' altro, sono scaduti i termini per
un eventuale richiesta di referendum confermativo, mentre era gia'
venuta meno la facolta' del Governo di proporre ricorso. ''Mi pare
un segnale positivo da segnalare'', ha concluso Sgarbi.
Senatore (FI)
incontra il comandante del nucleo di tutela beni culturali dei CC
15/10 ''La ricchezza culturale e ambientale del nostro Paese rappresenta
un elemento forte di identita' e di immagine. La Calabria, essendo
ricca di queste due componenti, richiede una maggiore attenzione su
questa ricchezza che ci contraddistingue in tutto il mondo e che rappresenta
la nostra identita' e la nostra storia''. A sostenerlo e' stato Raffaele
Senatore, presidente della Commissione ambiente del Consiglio Regionale,
che oggi ha incontrato il cap. Raffaele Giovinazzo, comandante dei
carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale e ambientale.
''Bisogna, pero' - ha aggiunto Senatore - suscitare un piu' alto interesse
verso questo inestimabile patrimonio e promuovere maggiori azioni
di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali
della nostra regione''. ''Apprezzo molto - ha sostenuto ancora Senatore
- l' opera di controllo e prevenzione del capitano Giovinazzo e di
tutti i suoi collaboratori, sia per gli alti risultati raggiunti nel
corso di brillanti operazioni investigative sia per la qualita' del
lavoro di controllo ambientale dell' intero territorio regionale.
Un' opera degna di attente valutazioni da parte di tutti quanti noi
e che ha molti punti in comune con la mia attivita' di politico, in
quanto e' ormai ampiamente sperimentato il modo in cui il patrimonio
culturale interagisce con l' ambiente. Bisogna rivolgere un sentito
ringraziamento al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell' Arma dei
Carabinieri. Grazie alla loro quotidiana opera, le ricchezze ambientali
e culturali della nostra regione sono ben tutelate. Un' attivita'
che va sostenuta e stimolata con nuove risorse e con partecipata collaborazione.
Incombe, infatti, anche su noi tutti l' onere della tutela di queste
significative testimonianze di cui disponiamo. Il patrimonio artistico,
culturale e ambientale in nostro possesso e' un bene strategico per
il futuro della Calabria in quanto esso, ai fini di uno sviluppo dell'
economia regionale, stimola una reale crescita sociale ed e' in grado
di risolvere problematiche di grande rilevanza''. ''Ho chiesto - ha
sostenuto Senatore - al cap. Giovinazzo di partecipare ad un incontro
con il Presidente del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, per illustrare
l' attivita' del suo gruppo. Allo stesso ho chiesto di presenziare
ad una prossima audizione della commissione che presiedo, per mettere
al corrente i consiglieri regionali delle attivita' che compie, in
favore del patrimonio culturale calabrese, questo corpo speciale dell'Arma
dei Carabinieri. A questa prometto un mio diretto intervento in favore
del nucleo diretto dal cap. Giovinazzo. Interesse che rivolgero' immediatamente
ai vertici istituzionali regionali e nazionali. E' mia convinzione,
inoltre, che d' ora in poi ogni ente locale dovra' tenere profondamente
conto delle considerazioni e del contributo tecnico-scientifico del
Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e Ambientale
della Calabria. Cosi' come sono convinto che, da parte di tutta la
classe politica, sia necessario continuare a stimolare la creazione
e applicazione di apposite leggi di tutela e promozione per un diretto
intervento dei poteri pubblici, con lo scopo di evitare le manomissioni
del patrimonio storico, artistico ed ambientale della nostra regione.
Inoltre - ha concluso Senatore - bisogna promuovere forme nuove di
partecipazione dei cittadini alla tutela e valorizzazione dei beni
culturali e del territorio. E' molto importante che una parte sempre
piu' vasta della popolazione si renda conto della necessita' di rispettare
e proteggere cio' che rappresenta un preziosissimo bene collettivo''.
Galati: “Entro
il 2010 aumentare l’occupazione femminile”
15/10 Rendere possibile nel Paese, entro il 2010, un aumento superiore
al 60% dell' occupazione femminile: e' quanto si propone di realizzare
il ministero delle Attivita' produttive con una strategia mirata a
incentivare la nascita e lo sviluppo di imprese femminili attraverso
incentivi finanziari, maggiori contributi alle Regioni ed una sinergia
con le Camere di Commercio. Gli obiettivi da raggiungere nel settore
dell' impresa femminile sono stati ribaditi, negli Stati Uniti, dal
sottosegretario Giuseppe Galati che, intervenendo al Meeting &
gala award dinner della National Italian American Foundation (NIaf)
ha precisato - secondo quanto riporta un comunicato - che ''nell'
ultimo decennio si e' registrato un tasso di partecipazione sempre
crescente delle donne nel mercato del lavoro, pari al 33,5%''. ''Il
ministero, in collaborazione con Unioncamere - ha aggiunto Galati
- al fine di attuare una ricognizione completa della realta' imprenditoriale
femminile italiana, ha promosso una rilevazione su base nazionale,
a partire dal Registro delle Imprese. L' iniziativa, con un' indagine
campionaria, permettera' di fornire oltre ad un' esatta consistenza
delle imprese femminili, anche delle informazioni qualitative su come
fare un' impresa 'rosa'. I risultati poi verranno confrontati con
imprese gestite da uomini, e l' intento sara' quello di far risaltare
i punti di forza e di debolezza di questa realta'''. A giudizio di
Galati, inoltre, ''sara' possibile definire cosi' nuovi interventi
per la promozione delle aziende e coinvolgerle nel salto di competitivita'.
Ci muoveremo verso obiettivi strategici e primari come l' innovazione,
l' internazionalizzazione, la qualificazione e una maggiore agevolazione
di accesso al credito. La sfida da cogliere - ha concluso il sottosegretario
- e' quella di valorizzare a pieno la risorsa femminile, poiche' attualmente
rappresenta uno dei fattori di maggiore produttivita' del nostro sistema
imprenditoriale''.
Tassone scrive
a Pisanu “Programmare una conferenza pubblica sull’emergenza
Calabria”
15/10 Il vice Ministro alle infrastrutture ed ai trasporti, Mario
Tassone, in vista della visita in Calabria del Ministro dell'Intero,
Pisanu, ha scritto una lettera all'uomo di Governo, esprimendo soddisfazione
per la decisione ''di recarsi in Calabria per affrontare ''nella sede
della massima Istituzione rappresentativa il drammatico tema della
criminalita' organizzata. Tale iniziativa costituisce ulteriore prova
di sensibilita' istituzionale e politica perche' rende esplicitamente
concreta la volonta' del Ministro dell'Interno di esporsi in prima
persona nella difesa delle istituzioni calabresi, cosi' pesantemente
attaccate. La consapevolezza del rischio che istituzioni locali assediate
dall'incombere minaccioso e distruttivo delle organizzazioni criminali,
possano in qualche modo essere sopraffatte e offrire la sensazione
di non essere piu' in grado di produrre sviluppo e crescita economica
e sociale ordinati non poteva indurTi a decisione piu' alta e coraggiosa.
La stragrande maggioranza dei Calabresi da questa iniziativa trarra'
certamente ragioni di conforto e di riflessione''. Tassone si dice
convinto che se i partiti calabresi non marcheranno ''la propria intransigente
estraneita' rispetto a logiche, metodi, uomini, consorterie e potentati
ancora, la Calabria paghera' lo scotto di un'ulteriore occasione di
riscatto mancato. E questo, alla vigilia di due importanti cicli elettorali,
non lo possiamo permettere e non ce lo perdonerebbero i nostri figli.
Tassone sollecita a Pisanu ''la programmazione di una Conferenza pubblica
sull'Emergenza Calabria, nel corso della quale, al cospetto della
societa' calabrese in tutte le sue forme organizzate e di tutti i
leader politici nazionali, i Calabresi impegnati in politica o nelle
istituzioni siano stimolati a raccontarsi e denunciare limiti e debolezze
delle proprie esperienze e delle proprie strutture individuando, se
del caso, le cause delle une e delle altre. Il Governo e la politica
hanno, a mio avviso, il dovere di ascoltare, poiche' solo dal confronto
libero e consapevole dei diretti interessati potra' venire la luce
necessaria per rimuovere le tante zone d'ombra che imprigionano la
societa' calabrese rendendola schiava di pochi e spietati delinquenti''.
''Se sapremo stimolare il dibattito- conclude Tassone -rendendo palese
che nella vita politica e istituzionale della Calabria non saranno
piu' tollerati colpevoli silenzi, sospette terzieta', scelte opache
e facili scappatoie, diventera' facile individuare strumenti e decisioni
operative capaci di garantire, anche in Calabria, adeguate condizioni
di svolgimento della vita istituzionale e sociale. La Calabria tutta
te ne riconoscera' il merito.
Legge Elettorale:
La Fiamma propone una proporzionale ppura con premio di maggioranza”
14/10 ''La nuova legge elettorale regionale non puo' avere come scopo
precipuo la tutela dei mutevoli interessi dei singoli partiti ma,
soprattutto nel momento in cui si registra un sempre maggiore disinteresse
dei cittadini verso la politica e le elezioni, deve prefiggersi due
obiettivi fondamentali: la garanzia della rappresentanza di tutti,
o almeno della maggior parte possibile, dei i cittadini, e la creazione
delle condizioni affinche' chi vince le elezioni abbia poi i numeri
per governare. E cio' puo' essere assicurato solo da una legge elettorale
su base proporzionale pura con premio di maggioranza''. E'quanto sostiene,
in un documento, la segreteria regionale del Movimento sociale-Fiamma
tricolore, riunitasi sotto la presidenza del coordinatore, Francesco
Mastroianni. ''Solo cosi' - si aggiunge nel documento - si garantisce
ai vincitori la maggioranza per governare ed a tutti, vincitori e
sconfitti, una giusta rappresentanza, proporzionale ai voti ricevuti
dai cittadini. Analoga rappresentanza, poi, deve essere garantita
anche in rapporto al territorio ed alla popolazione residente. Non
e' possibile che alcune province, come e' gia accaduto, si ritrovino
senza eletti ed altre ne abbiano sette-otto in piu' di quelli spettanti
in base ai parametri obiettivi. Per questo motivo i seggi non assegnati
con i quozienti interi devono essere attribuiti nel Collegio unico
regionale in base alla percentuale di voti ottenuta''. Secondo il
Movimento sociale-Fiamma tricolore, inoltre, ''per porre fine alla
proliferazione dei monogruppi in seno al Consiglio regionale, vero
scandalo che si verifica nella Regione Calabria, basterebbe introdurre,
nel Regolamento consiliare e non nella legge elettorale, una norma
che vieti la formazione di gruppi che si richiamano a partiti o movimenti
diversi da quelli che, in virtu' dei voti riportati, hanno conseguito
seggi. Cio' sarebbe, oltre tutto, moralmente necessario per impedire
che partiti che non hanno nemmeno partecipato alle elezioni si ritrovino
ad avere consiglieri senza aver avuto nemmeno un voto''. ''La Fiamma
tricolore - conclude il documento - ritiene indispensabile ed indifferibile
una moralizzazione della politica e questa non puo' che passare attraverso
la legittima rappresentanza del popolo e attraverso il pedissequo
rispetto della sua volonta'. Qualsiasi ipotesi di legge che volesse
prescindere dal rispetto del principio di equa rappresentanza e, attraverso
marchingegni vari, si proponesse di venir meno a questi principi,
ci troverebbe comunque all' opposizione''.
Chiaravalloti
ha incontrato Bondi e non Berlusconi “Ma non si è parlato
di candidature”
14/10 ''Con Berlusconi non ho parlato. Dovevo incontrarmi con Bondi
e con lui ho parlato. In previsione ho anche un incontro con Berlusconi,
ma piu' in la', quando avra' piu' tempo e idee piu' chiare. Bondi
ha voluto chiudere con me un discorso a largo raggio che ha fatto
con tutti i dignitari di Forza Italia per conoscere qual' e' l' opinione
di ciascuno sulla situazione calabrese. Credo che sia la fase ricognitiva
che prelude poi alla fase dell' assunzione delle scelte''. A sostenerlo
e' stato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti.
Il presidente dell'esecutivo calabrese ha escluso che nel corso dell'
incontro si sia parlato di candidature. ''Assolutamente no - e' stata
la risposta - E' stato un discorso conoscitivo''. Alla domanda se
nel corso dell'incontro abbia manifestato la sua disponibilita' ad
una ricandidatura, Chiaravalloti ha risposto: ''Questo lui lo sapeva
benissimo. Io sono un testone. Se mi chiedono se sono interessato
alla candidatura, io dico sempre: se me lo chiedono vado. Personalmente
non mi propongo. Lo faccio fare ad alcune dozzine di pigmei che vedo
circolare intorno''. Chiaravalloti ha anche escluso di avere parlato
con Bondi di una riunione svoltasi nelle scorse settimane a Roma e
nel corso della quale il presidente Berlusconi avrebbe manifestato
perplessita' sulla sua ricandidatura. ''No, no, non ne abbiamo parlato
- ha sostenuto - Abbiamo parlato della situazione locale, quali sono
i problemi, quali sono gli uomini, quali sono le forze, quali sono
i gruppi sui quali possiamo contare. Un discorso cosi', di ricognizione.
A Bondi ho parlato di Calabria ricca di problemi, una Calabria pero'
vitale''. E dal punto di vista politico? ''Un po' incasinata''. Nel
corso dell'incontro con Bondi, secondo quanto inoltre riferito in
una nota del portavoce della Presidenza della Regione, sono state
discusse ''le priorita' per la Calabria, anche alla luce della prossima
Finanziaria e le prospettive che la Regione intende avviare a confronto
e rendere quindi praticabili''. All'incontro, secondo quanto riferisce
lo stesso portavoce, era presente anche il coordinatore calabrese
di Fi, Giancarlo Pittelli.
Domani il centro
sinistra incontra le forze sociali
14/10 Domani le forze di coalizione di centrosinistra incontrano
a Lamezia Terme tutte le forze sociali e produttive calabresi. ''L'
incontro - e' detto in una nota - viene fatto per un programma di
fine legislatura e quindi anche per i punti che il centrosinistra
poi mettera' in campo per governare la Calabria dopo le elezioni del
2005. Le forze sociali e produttive che partecipano sono gli artigiani,
Cna e Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, Confindustria
(Callipo), i tre segretari dei sindacati (Sbarra, Pignataro e Castagna)''.
Minniti a Chiaravalloti
“Parole che non meritano nessun commento”
14/10 Immediata, dura e secca la replica dell’on Marco Minniti
dei DS alla dichiarazione di ieri del Presidente Chiaravalloti a proposito
della polemica innescata sulla sua non presenza alla seduta consiliare
del comune di Reggio Calabria sull’ordigno ritrovato a Palazzo
San Giorgio. ''Le parole del presidente Chiaravalloti non meritano
alcun commento. Sono le parole - afferma Minniti - di chi nasconde,
come al solito, assenze, omissioni e debolezze sotto una coltre di
acide contumelie, indegne di una qualsiasi funzione istituzionale.
I calabresi hanno ormai perfettamente capito come stanno le cose''.
Chiaravalloti
da Berlusconi
14/10 Ricevuto questa mattina dal presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi, a Palazzo Grazioli, il presidente della Regione Calabria
Giuseppe Chiaravalloti. Nel corso del colloquio, in cui era presente
il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi, e' stato fatto
il punto sulla candidatura regionale per le prossime elezioni regionali.
Nulla ancora è trapelato sulla chiacchierata. L'incontro con
il Governatore della Calabria rientra, secondo quanto si e' appreso,
nel quadro degli incontri che il presidente del Consiglio ha avviato
in vista delle regionali del 2005.
Interrogazione
di Amendola (DS) su contratti di locazione a società in causa
con la Regione
14/10 Franco Amendola, consigliere regionale dei Ds, ha presentato
un' interrogazione al presidente della Giunta regionale per chiedere
se risponde al vero la notizia, apparsa sulla stampa, secondo cui
la sede dell' Assessorato regionale alla Sanita' sara' trasferita
in alcuni locali di proprieta' della societa' ''Hermes'' gia' proprietaria
del terreno di localita' Sansinato destinato ad ospitare la cittadella
regionale. Nell' interrogazione, dopo avere precisato ''che la Regione
e la societa' in questione sono attualmente controparte in un procedimento
giudiziario aperto proprio in relazione alla legittimita' degli atti
adottati relativamente alla congruita' della somma impegnata per l'
acquisto del terreno'', il consigliere Amendola mette in evidenza
che la Regione ''ha il dovere di non prestarsi ne' agevolare operazioni
di fitto di locali riconducibili alla stessa societa'''. Amendola,
inoltre, chiede al presidente della Giunta regionale ''se non ritenga
sconveniente'' tale circostanza e ''se la Giunta regionale non ritenga
doveroso sospendere ogni tipo di contratto con la societa' 'Hermes'
fino a quando non saranno definitivamente accertate eventuali responsabilita'
sul 'caso' Cittadella''.
Chiaravalloti
replica a Minniti “C’è chi opera concretamente
contro la criminalità e chi torna per poche ore a fare coreografie”
13/10 Giuseppe Chiaravalloti, presidente della Giunta regionale della
Calabria, replica, senza citarlo direttamente, alle dichiarazioni
di Marco Minniti, deputato dei Ds, che aveva criticato la sua assenza
alla riunione aperta del Consiglio comunale di Reggio Calabria convocata
dopo il ritrovamento nei giorni scorsi di un ordigno in Municipio.
''Ci sono diversi modi - afferma Chiaravalloti in una nota diffusa
dal portavoce - di combattere la criminalita' organizzata in Calabria:
c'e' chi opera concretamente per creare oggi le condizioni di contrasto
a questa piaga, cosi' come stanno facendo la magistratura, le forze
dell'ordine, il Governo centrale e la Giunta regionale, e c'e' ancora,
evidentemente, qualche giullare, che torna per qualche ora in visita
in Calabria e fa coreografia e dichiarazioni compunte dopo ogni attentato,
tentando di far passare cio' come unico possibile rimedio alla recrudescenza
criminale''. ''Nel confermare la solidarieta' al sindaco, Giuseppe
Scopelliti, e alla citta' di Reggio Calabria, come gia' d'altronde
abbiamo fatto tra i primi nelle ore immediatamente successive al tentativo
di attentato - afferma ancora Chiaravalloti - rileviamo anche la necessita'
di non consentire a nessuno di cavalcare, anche se soltanto per qualche
minuto, l'onda emotiva di un atto intimidatorio che semmai dovra'
far riflettere quegli stessi sciacalli sulle loro passate negligenze
e responsabilita' mancate''.
Antonella Grippo
candidata alla Regione dallo SDI
13/10 Comincia con i fuochi pirotecnici la campagna acquisti per
le prossime elezioni regionali. E si perché ridurre in qualsivoglia
modo l’esuberanza della nota anchorwoman di TEN, Antonella Grippo,
in una semplice candidatura alle elezioni è davvero riduttivo.
Lei non sta nella pelle e non vede l’ora di cimentarsi nell’agone
politico, da tanto tempo “sfriculiato”. Così siamo
andati a trovarla negli studi di TEN per sentire a caldo le sue sensazioni,
le impressioni e quanto le passa per la testa in questo momento in
cui la sua candidatura è venuta alla luce. Fortemente voluta
dal senatore Cesare Marini, la candidatura della Grippo promette scintille
grazie anche al suo modo di comunicare. Le premesse ci sono tutte.
Ha già fittato un camioncino rosso su cui far montare una band
che la accompagnerà nei comizi di tutti i comuni della provincia
cosentina dove andrà a farsi conoscere. Dallo schermo al contatto
diretto con il pubblico, non è semplice. Ma lei lo prende come
una sfida. “Ho deciso di mettermi in discussione politicamente
perché la cosa mi intriga ed è una sfida che voglio
assolutamente vincere”. Parole che mostrano il suo notevole
carattere di persona decisa. Parole che propongono anche un nuovo
modo di fare politica. In esclusiva per NuovaCosenza vi proponiamo
quindi, la sua prima intervista da candidata dello SDI. Vedi
l'intervista
Trento (SDI)
“I DS non devono ignorare i problemi che esistono nella coalizione”
13/10
Dichiarazione del Presidente del Gruppo consiliare provinciale dello
SDI, Leonardo Trento: “Il documento sottoscritto dai rappresentanti
regionali delle forze che hanno dato vita alla Federazione dei Socialisti
calabresi, in favore dei Consiglieri del PSE-Lista Mancini del comune
di Cosenza, rappresenta la prova tangibile che il percorso avviato
di una riunificazione di tutte le forze socialiste di questa nostra
Regione non è il frutto di un semplice calcolo elettorale ma
poggia su basi solide. Gli ideali propri di noi riformisti, che ci
consentono di avere un comune sentire sulle libertà, sulle
garanzie, sull’emancipazione delle forze sociali più
svantaggiate deve fare in modo che quell’unità di intenti
ci accomuni, da oggi a venire, in tutte le circostanze ed in ogni
dove. Così facendo sarà più facile realizzare
l’ambizioso progetto di un grande Partito socialista che rappresenti
il traino del centrosinistra nella nostra regione e si potranno realizzare
le aspettative dei tanti Socialisti calabresi che hanno visto una
speranza nella manifestazione del cinema Italia del mese scorso. Il
partito dei Democratici di Sinistra, che per occupazione di spazi
è sicuramente il più consistente di questa Provincia,
nell’Ente provinciale deve, a mio avviso attraverso gesti concreti
ed oggi quanto mai improcrastinabili, fare tutti gli sforzi possibili
e dare prova di ricercare quella indispensabile unità della
coalizione di centrosinistra che serve per vincere le prossime elezioni
di primavera. Continuare, così come si sta facendo, ad ignorare
i problemi che esistono all’interno della coalizione non equivale
a risolverli, ma, anzi, attraverso questo strano silenzio che si continua
a tenere su tutta la vicenda, si rischia, sempre più, di acuire
uno scontro che non potrà essere compreso dagli elettori di
questa Provincia e che non farà certo bene alla tenuta della
coalizione di centrosinistra indispensabile per avviare una buona
azione di governo del nostro territorio. È necessario che in
questo momento cruciale ed a pochi mesi dalle elezioni regionali,
ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di quel
Partito che ha generato tale stato di cose per trovare le giuste soluzioni
a rivendicazioni legittime che vengono avanzate da parti importanti
della coalizione, ad iniziare dai Compagni del PSE, che, pur avendo
dato un grandissimo contributo, non soltanto elettorale, alla vittoria
del centrosinistra, inspiegabilmente continuano a restare esclusi
dalla Giunta provinciale.”
Barile (CDL)
“La regione sblocchi subito i fondi per l’acquisto della
prima casa”
13/10 Il consigliere della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile,
ha reso noto di aver presentato una mozione d' ordine al Consiglio
nella quale chiede che ''la Regione sblocchi da subito i fondi per
l' acquisto della prima casa''. ''Un' iniziativa meritoria - ha sostenuto
Barile - che ha acceso le speranze di migliaia di persone. Adesso
l' erogazione pare sia bloccata dal ricorso al Tar di un concorrente,
ma e' necessario trovare una forma che velocizzi lo stato delle cose
e consenta l' erogazione dei soldi agli aventi diritto''. Per Barile
'' e' auspicabile un intervento risolutorio del presidente Chiaravalloti
e dell' assessore Grimaldi per sbloccare le somme''. Il consigliere
di opposizione, infine, ringrazia ''il capogruppo di Forza Italia,
Leone, che ha posto autorevolmente il problema''.
Meduri (DL) “Grave
il silenzio dei parlamentari dopo l’appello di Callipo contro
la devolution”
13/10 'Il grido d' allarme, non nuovo, del presidente degli industriali
non e' l' allarme di una Cassandra, ma di una personalita' autorevole
della societa' calabrese che rappresenta una parte importante della
societa' regionale''. A sostenerlo e' stato il parlamentare della
Margherita, Luigi Meduri, in merito all' appello lanciato da Filippo
Callipo ai parlamentari calabresi a non votare la legge sul federalismo.
''E' evidente - ha aggiunto Meduri - che l' appello a stare attenti
a questo pasticcio pericoloso delle riforme istituzionali e' rivolto
ai parlamentari del centrodestra. Ma aver ricordato le parole irresponsabili
e razziste del ministro Marzano danno bene l' idea di quale federalismo
'solidale' ha in testa questo governo. Ma la cosa ancora piu' grave
e' che cio' avviene nel silenzio dei parlamentari calabresi della
Cdl che preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. I cittadini
calabresi purtroppo si accorgeranno presto del colpo basso portato
da un governo che e' sotto lo schiaffo della Lega. Se ne accorgeranno
sulla sanita', sulla scuola, sui beni pubblici e sapranno benissimo
con chi schierarsi nel momento in cui saranno chiamati al referendum''.
Corbelli chiede
l’eliminazione del listino e dello sbarramento nella nuova legge
elettorale
13/10 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha
chiesto che la nuova legge elettorale elimini il listino e lo sbarramento
che ''sarebbero antidemocratici e mirerebbero ad eleggere i 'soliti
noti' e ad eliminare i piccoli partiti''. ''Chi pensa - ha sostenuto
Corbelli - di farci fuori con la nuova legge liberticida che si vorrebbe
varare con una soglia di sbarramento molto alta, si parla del 5%,
ha fatto male i suoi conti. Il Terzo Polo di Diritti Civili ci sara'.
Anzi saremo ancora piu' forti e motivati a fare una battaglia di democrazia
e di liberta' contro lo strapotere dei partiti piu' grandi che vorrebbero
cancellare i piccoli partiti e i movimenti. In Calabria c' e' una
grande voglia di cambiamento, una piccola, grande rivoluzione che
non potranno certo sopprimere con leggi liberticide''. ''Ci sono oggi
- ha proseguito Corbelli - tutte le condizioni per dare vita ad un
vero, radicale cambiamento della vecchia classe politica e dirigente
del centrodestra e del centrosinistra che in questi anni ha contribuito
ad affossare la Calabria con operazioni e inciuci, trasversali e consociativi.
Nel Terzo Polo di Diritti Civili troveranno spazio la societa' civile,
quei movimenti, associazioni e altri partiti, tutti uomini e donne
liberi. Occorre pero' il coraggio di impegnarsi direttamente e personalmente.
Il Terzo Polo sara' la vera, grande novita' delle prossime elezioni
regionali del 2005''.
Donnici (IDV):
“La Calabria, un caso nazionale, una emergenza democratica”
13/10 ''L'emergenza democratica in Calabria, con l'inagibilita' delle
istituzioni aggredite da un'offensiva senza precedenti da parte delle
organizzazioni criminali, ha persino scavalcato l'emergenza morale
e quella sociale. D'altra parte, se ci troviamo a questo punto, con
sindaci minacciati, comuni commissariati per mafia, istituzioni sempre
piu' condizionate ed inquinate e' perche' l'azione di contrasto si
e' in questi anni pericolosamente affievolita e bisogna invertire
questa tendenza prima che sia troppo tardi''. Lo ha dichiarato il
responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino
Donnici, che commenta positivamente l'iniziativa dell'ANCI Calabria,
che chiede l'istituzione di una task force per proteggere gli amministratori
esposti. ''Tuttavia - prosegue Donnici - queste iniziative, pur apprezzabili,
risulterebbero sterili se non ponessimo il caso Calabria come una
grande questione nazionale. Bisogna rendere incisiva l'azione di prevenzione
e repressione, potenziare organici di magistratura e polizia, realizzare
un effettivo coordinamento interforze, rendere certe e dure le pene
e confiscare i beni delle cosche. Soprattutto, dobbiamo lasciarci
alle spalle la stagione delle leggi che hanno aumentato l'area dell'impunita'
e bonificare le tante zone d'ombra dove la criminalita' collude con
pezzi dell'economia e della politica''. ''Insomma, - conclude Donnici
- e' tempo che lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, faccia sentire
la sua presenza, archiviando la stagione delle parate e passerelle.
Davanti all'eccezionalita' del momento, pur essendo sempre stati contrari
alla militarizzazione del territorio, vorremmo vedere in Calabria
piu' caserme, divise e militari. C'e' una condizione quasi di guerra
ed abbiamo poco tempo prima che la rassegnazione e la paura prendano
il sopravvento, fiaccando ogni residua possibilita' di riscatto civile
e morale del nostro popolo''.
Il Presidente
di Assindustria Calabria, Callipo, invita i politici calabresi a non
votare la legge sul federalismo”
13/10 ''Se passa il federalismo, la Calabria sara' una regione morta''.
A sostenerlo e' stato il presidente di Confindustria Calabria, Filippo
Callipo che ha lanciato un appello ai parlamentari calabresi a non
votare la legge. ''Il federalismo - ha detto Callipo in una intervista
televisiva su Video Calabria - non e' un rischio lontano, ma ormai
un rischio incombente''. ''I nostri rappresentanti politici, onorevoli
e senatori - ha aggiunto - devono guardare bene a questo federalismo
che si sta per attuare. Qualche mese fa, il ministro Marzano mi ha
detto che la Calabria non deve chiedere piu' niente perche' ha gia'
tanto rispetto a quella che e' la sua contribuzione al bilancio nazionale''.
''Dunque - ha concluso Callipo - stiamo entrando in un federalismo
esasperato che secondo me ci penalizzera'. Quindi l' appello e' proprio
ai nostri rappresentanti nel governo nazionale, perche' questa cosa
la guardino bene, perche' altrimenti la Calabria sara' una regione
morta''.
Napoli (An) “Dalla
Giunta regionale scelte che penalizzano la piana di Gioia”
13/10 ''Ancora una volta la Giunta regionale, presieduta da Giuseppe
Chiaravalloti, ha deliberato su scelte che penalizzano la Piana di
Gioia Tauro''. A sostenerlo e' stata la vice presidente della Commissione
parlamentare antimafia, Angela Napoli. ''Apprendo, infatti, dalla
stampa odierna - ha sostenuto Napoli - che la Giunta non avrebbe inserito
nella delibera di ammissione ai contributi per l' accensione di mutui
per finanziare opere pubbliche, ben nove comuni della Piana: Feroleto
della Chiesa, Laureana di Borrello, Melicucco, Molochio, Rizziconi,
San Pietro di Carita', Taurianova, Terranova Sappo Minulio, e Varapodio.
Che la gestione delle risorse regionali da parte di questa Giunta
sia stata sempre penalizzante per la Piana di Gioia Tauro era cosa
ormai nota. Che tutto cio' ancora possa accadere a distanza di pochi
mesi dal rinnovo dell' Amministrazione regionale, mi appare davvero
inaudito''. ''Ha ragione il sindaco del comune di Terranova Sappo
Minulio, Michele Tigani - ha aggiunto la parlamentare di An - nel
parlare di 'autentica discriminazione'. Il tutto accade, peraltro,
nel momento in cui i Sindaci della Provincia di Reggio Calabria, e
quelli dell' intera regione sono schiacciati dal peso della 'ndrangheta
e nello stesso tempo sono doverosamente garanti delle giuste esigenze
dei tanti cittadini onesti e laboriosi del territorio. Erano state
riposte tutte le speranze dei cittadini della Piana di Gioia Tauro
sulle potenzialita' di sviluppo che il Porto di Gioia, il Parco dell'
Aspromonte ed i Comuni dei rispettivi territori presentavano. Tutte
le speranze sono state disilluse''. ''Credo sia giunto il momento
- ha sostenuto Angela Napoli - di conoscere il rendiconto su tutte
le scelte adottate dalla Giunta regionale e sui criteri che sono stati
posti alla base delle stesse. Occorre, altresi', spiegare e far conoscere
con chiarezza i criteri con i quali e' avvenuta la ripartizione dei
contributi per l' accensione di mutui destinati alla realizzazione
di opere pubbliche. Occorre, infine, conoscere qual e' il ruolo della
Regione Calabria nella gestione, nella funzionalita' e nelle potenzialita'
di sviluppo del Porto di Gioia Tauro e quali interventi intenda attuare
la stessa Regione per far si' che il Parco dell'Aspromonte non si
limiti a cumuli di divieti ma offra ai comuni, ricadenti nello stesso,
l'utilita' per il relativo sviluppo''.
Pirillo (Margherita)
"La 'ndrangheta ha superato il livello di guardia"
13/10 Dichiarazione On. Mario Pirillo su convegno organizzato dalla
Cgil comprensoriale a Cetraro, su “Legalità, trasparenza
e sicurezza: contro le mafie per lo sviluppo ed il lavoro”.
“Stiamo assistendo in questo periodo ad una serie di segnali
eclatanti che ci mostrano quanto la mafia abbia alzato il tiro. E
Cetraro che diventa la città simbolo delle contraddizioni del
territorio. È chiaro che si è superato un livello di
guardia e l’assenza di rappresentanti del governo regionale
e dei deputati e senatori eletti nel collegio, non fa che incrementare
il senso di paura e di rassegnazione.
E allora tocca a noi, che viviamo su questa terra, impegnarci a sostenere
iniziative tese a valorizzare le risorse presenti sul territorio.
Ai giovani far capire che la paura, il silenzio e l’indifferenza
alimentano il fenomeno mafioso, e dare loro i giusti mezzi per reagire.
Quindi investire in risorse preventive, ma non di facciata, partendo
dalle scuole, ed interessando tutti gli strati sociali.
Bene ha fatto il sindacato della Cgil ad inviare questo messaggio
con il convegno di oggi, perché è giusto e necessario
che chi opera nel tessuto sociale e lavorativo, prenda posizioni chiare
contro ogni forma di mafia.
Il compito cui siamo chiamati è quello di costruire la speranza
di un futuro migliori alle giovani generazioni.
Le intimidazioni che hanno interessato alcuni sindaci calabresi in
questo periodo, sono solo ultimi episodi di uno scellerato elenco
che vede protagonisti amministratori locali, nel pieno delle proprie
funzioni. Un fatto che apre numerosi interrogativi cui le istituzioni
devono dare risposte. Gli amministratori locali si ritrovano spesso
soli nel subire violenze dettate da mani legate alla criminalità.
Il ruolo della politica deve andare al di là della semplice
solidarietà. Per cui è nostro compito, di tutti noi
cittadini, reagire a tali forme di atti virulenti e sgraziati, con
la condanna e con l’azione repentina, ponendo in essere iniziative
tese all’educazione civile.
L’assemblea regionale risponde a questi violenti attacchi con
un Consiglio Regionale, previsto per il prossimo 23 ottobre, che vedrà
per la prima volta, la presenza di un Ministro dell’Interno”.
Lettera aperta
di “Progetto Calabrie” ai segretari del centrosinistra
12/10 ''Un programma di svolta largamente condiviso e idoneo pertanto
a mobilitare forze sociali, produttive, intellettuali senza il cui
contributo il successo sarebbe a rischio e la deriva della Calabria
ineluttabile''. E' la richiesta che ''Progetto Calabria'' rivolge,
in una lettera aperta, ai segretari regionali e nazionali dei partiti
di centro sinistra. ''Il movimento cui abbiamo dato vita - si afferma
ancora nella lettera - muove dalla consapevolezza che un' intera fase
storica si e' chiusa senza che la Calabria abbia realmente conosciuto
lo sviluppo industriale ormai alla fine. Essa e' ora priva di una
precisa identita', ripiegata su se stessa e destinata a perpetuare
una condizione di dipendenza e marginalita' se resta attardata in
rivendicazioni stantie, o se persegue progetti faraonici dannosi ed
estranei ai suoi interessi, mentre continua a sprecare un patrimonio
di intelligenze e competenze in ogni campo, risorse ambientali uniche
al mondo, giacimenti storico-culturali inestimabili (si pensi all'
antica Sibari) ed una posizione di naturale cerniera euro-mediterranea
su cui dovrebbe fondare invece la sua rinascita ed un avvenire produttivo
e moderno. La Calabria ha infatti bisogno di un progetto incentrato
sulla valorizzazione di queste potenzialita'. Esso si scontra, com'
e' evidente, con la mentalita' conservatrice della destra e i vecchi
equilibri sociali e di potere. Chiama alla lotta per il lavoro e contro
la criminalita' mafiosa che ormai dilaga e ogni giorno minaccia gli
amministratori locali indifesi. Tende a introdurre elementi di discontinuita'
e domanda una forte tensione civile e un nuovo protagonismo democratico
di massa. Per la politica e per i partiti di centro sinistra non potrebbe
esserci terreno migliore per nobilitare la loro funzione, guidare
i necessari processi di cambiamento, radicarsi nella realta' sociale.
Ma purtroppo, accanto a significative aperture, persistono vecchi
vizi e si esercitano condizionamenti e intralci tesi a perder tempo
e impedire, di fatto, decisioni partecipate, democratiche, trasparenti''.
''Mancando una candidatura indiscussa - sostiene ancora Progetto Calabrie
- avevamo prospettato a suo tempo elezioni primarie offrendo alla
valutazione di tutti uno schema normativo elaborato dal prof. Gambino
e pubblicato da Ora Locale. Non se n' e' fatto nulla ed ora si dice,
sbrigativamente, che non c' e' piu' tempo o, addirittura, che non
sarebbero uno strumento democratico. E' sembrato, poi, che si profilasse
un accordo sulla proposta, subordinata, di una apposita conferenza
programmatica cui partecipassero partiti, autonomie locali, universita',
movimenti, associazioni, forze sociali e produttive. Ma quando abbiamo
chiesto che si cominciasse a riflettere su tempi, modalita', composizione
ed obiettivi della conferenza, si e' preferito rinviare. Ne' miglior
sorte ha avuto la richiesta di convocazione degli stati generali del
centro sinistra avanzata da Rifondazione comunista. Noi continuiamo
tuttavia a sperare che le vecchie pratiche sperimentate in Calabria
nel 1995 e nel 2000 con esiti disastrosi vengano definitivamente abbandonate.
Sarebbe, questo, un decisivo passo avanti poiche' i rapporti politici
verrebbero improntati a maggior correttezza e lealta' ed il confronto
sarebbe certamente piu' proficuo. Tutti sanno che noi, per formazione
e cultura individuale, apparteniamo al centro sinistra. Ed anche se
viviamo con disagio iniziative e comportamenti spesso non coerenti
con le ragioni politiche ed etiche del centro sinistra, avvertiamo
la responsabilita' di non poterne incrinare l' unita' e di doverne
anzi agevolare il cammino. Ma attendiamo pero' comportamenti altrettanto
responsabili dai partiti. In questi mesi abbiamo suscitato attese
e speranze e nuovi soggetti si preparano a scendere in campo. Non
ci pare interesse delle forze politiche impedire che queste istanze
trovino ascolto e, attorno ad un programma di svolta assolutamente
necessario, si cominci a realizzare un ricambio della classe dirigente.
Non pretendiamo di imporre alcunche', ma non potremmo subire scelte
private o baratti privi di legittimazione democratica e deludere tante
aspettative e speranze. Non ci siano dunque prevaricazioni. Si eviti
l' imbarazzo di alleati impresentabili e si operi con equilibrio e
lealta' e una nuova strada sara' aperta. Un chiarimento e' percio'
necessario e il tempo a disposizione non e' infinito''.
Fava (Udeur)
“Il centro sinistra costruisca una proposta comune”
12/10 ''Ha speso tutta la sua autorita' l'onorevole Franco Marini,
ribadendo in Calabria la candidatura della Margherita. Lo stesso potrebbe
fare Clemente Mastella per l' avvocato Armando Veneto, i Ds per Marco
Minniti e i socialisti per il senatore Cesare Marini'': e' quanto
sostiene, in una nota, Nuccio Fava, consigliere regionale dell' Udeur.
''Non credo tuttavia - prosegue Fava - che questo modo di procedere
faccia compiere un passo avanti alla coalizione. Soprattutto non favorisce
quel metodo di collegialita' e di pari dignita' indispensabile per
una proposta da costruire insieme, per renderla vincente''. Secondo
il consigliere regionale dell' Udeur, infatti, ''simili atteggiamenti
finiscono per chiudere i partiti del centro-sinistra rispetto alle
novita' significative che emergono nel dibattito delle forze sociali
e culturali della Calabria. Il loro risveglio e' il fattore piu' importante
per rinnovare il quadro della politica regionale, per rendere possibile,
anche in termini di metodo, un avvio di superamento almeno delle chiusure
oligarchiche e clientelari''. ''Da questo dato il centro-sinistra
- conclude Fava - non puo' in alcun modo prescindere se vuole davvero
esprimere quella novita' e quella alternativa di governo di cui la
Calabria ha sempre piu' bisogno''.
I Socialisti
Calabresi condannano il comportamento dei dirigenti DS contro il PSE
12/10 La Federazione dei Socialisti Calabresi, in una dichiarazione
congiunta di Ercole Nucera (Segretario Regionale dello Sdi), Rosario
Olivo (a nome dei Laburisti), Sisinio Zito e Fausto Costa (a nome
dell’Associazione Socialismo e Libertà), Vincenzo Ziccarelli
(a nome dell’associazione Pensiero Laico), ha espresso la propria
solidarietà ai dirigenti della provincia di Cosenza ed ai consiglieri
comunali del comune capoluogo del PSE-Lista Mancini, che nel corso
delle ultime settimane sono stati bersaglio di invettive da parte
di alcuni dirigenti politici ed istituzionali dei Democratici di Sinistra
della Calabria, culminati con l’annuncio di una serie di querele
ai loro danni a causa di una semplice interrogazione presentata al
Sindaco di Cosenza. Questo il testo della dichiarazione congiunta:
Le battaglie politiche devono essere affrontate nel pieno rispetto
delle regole che un confronto democratico leale e trasparente impone.
Sbaglia chi con lo scoperto intento di intimorire e ridurre al silenzio
i consiglieri comunali che espletano il proprio mandato elettivo,
si reca negli uffici della Procura della Repubblica, minacciando azioni
legali contro chi ha la sola colpa di richiedere chiarimenti del tutto
legittimi su una vicenda amministrativa che merita di essere chiarita.
Alle interrogazioni dei consiglieri comunali si risponde in consiglio
e non certamente minacciando l’intervento della magistratura.Chi
a sinistra pensa ancora che per rafforzare le proprie posizioni politiche
sia necessario il supporto dell’azione di un magistrato, commette
un errore imperdonabile che rischia di allontanare definitivamente
il partito che si rappresenta dalle giuste traiettorie europee. Invitiamo
i consiglieri comunali del Pse-Lista Mancini a continuare le proprie
battaglie senza timore, ed esprimiamo nei loro confronti tutta la
nostra solidarietà ed il nostro sostegno.
Fagà:
“La legge elettorale regionale garantisca l’accesso alle
donne”
12/10 Il Consigliere regionale di parita', Marisa Faga', in una dichiarazione,
chiede che la riforma elettorale regionale crei pari opportunita'
nell' accesso delle donne in Consiglio. Faga', nella sua richiesta,
fa un parallelo con le elezioni politiche svoltesi di recente in Afghanistan.
''Mi voglio augurare - ha detto il Consigliere regionale di parita'
- che le immagini televisive di file di donne, mentre si accingevano
ad esercitare il loro diritto al voto, abbiano sollecitato le coscienze
dei responsabili istituzionali e dei partiti, che si preparano a predisporre
una minima riforma elettorale per il prossimo Consiglio regionale,
a realizzare in Calabria una democrazia compiuta e paritaria, prevedendo
per le donne reali opportunita' di accesso alla vita del prossimo
Consiglio regionale. Non vorrei che la nostra regione fosse superata,
in questa battaglia per l' affermazione dei diritti delle donne, dall'
Afganistan che, per la prima volta, assapora il valore della democrazia''.
Marisa Faga' ha anche reso noto di avere scritto al presidente della
Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, chiedendo che ''una congrua
somma del settore Cooperazione e sviluppo venga destinata all' istituzione
in Afghanistan di una scuola materna''.
Pappaterra: “Fissato
per il 19 l’incontro a Roma per i tessili”
12/10 Il sottosegretario alle Attivita' Produttive, Giuseppe Galati,
ha fissato al 19 ottobre, a Roma, presso la Task Force per l' Occupazione,
l' incontro per riprendere la trattativa sulla crisi del polo tessile
calabrese. Lo rende noto Domenico Pappaterra, deputato dell'Ulivo
che, nei giorni scorsi, dopo il rinvio dell' incontro deciso in precedenza,
aveva sollecitato lo stesso sottosegretario Galati a farsi carico
di una ripresa immediata della trattativa in sede romana con l' on.
Borghini. ''E' importante - ha detto Pappaterra - che la vertenza
ritrovi un terreno di agibilita' e di confronto perche', solo cosi',
nonostante le innumerevoli difficolta' che conosciamo, si possono
creare le condizioni per un impegno corale di tutte le parti interessate
a dare una adeguata soluzione alla vertenza''
Secondo Franco
Marini il candidato più forte è Loiero
11/10 In Calabria, in una delle regioni cioe' dove ancora il centrosinistra
non ha scelto il candidato alle regionali del 2005 Franco Marini ribadisce
i criteri temporali e di merito e sostiene la candidatura di Agazio
Loiero. Sulla data del 30 ottobre, emersa oggi dal vertice romano
dell' Ulivo, Marini che''questo e' l' impegno che abbiamo gia' preso
noi che abbiamo fatto degli incontri a livello nazionale sulle elezioni
regionali. Ci siamo dati due impegni: uno temporale di chiudere queste
vicende delle candidature entro la fine di ottobre; il secondo e'
che il criterio deve essere quello del candidato vincente e dell'
apertura anche alla societa' oltre che degli equilibri tra i partiti.
Io vorrei tenerli fermi anche se un filo di coordinamento nazionale
ci dovra' pure essere. Ma il criterio principe - spiega ancora Marini
- e' quello dei candidati piu' forti''. E qui Marini si sofferma sulla
questione Calabria: ''io - dice - ho ascoltato, da quando ne stiamo
parlando, giudizi quasi unanimi. Il candidato piu' forte e' Loiero
e io condivido questo giudizio. Noi abbiamo detto al nostro congresso
che candidiamo, offriamo alla coalizione Loiero. Quindi al di la'
delle schermaglie e del fatto che insomma ci deve essere un equilibrio
basato su tutte le regioni, io credo sia difficile sostenere che questa
nostra rivendicazione non sia giusta. Loiero mi pare sia il candidato
piu' forte''. Marini risponde anche ai Ds calabresi che hanno posto
il problema della lista unitaria prima di affrontare la scelta del
candidato presidente. ''Come la penso io - risponde Marini - lo sanno
tutti in Italia. Quando in una regione come questa alle provinciali
coi simboli si prendono 95 mila voti in piu' della lista unitaria
alle Europee, questo e' un fatto. Poiche' io dico abbiamo deciso di
lasciare la responsabilita' della scelta alle nostre strutture regionali,
mettiamo un punto fermo sulla candidatura che e' assolutamente urgente
e non si riescono a capire (non le ho ascoltate) obiezioni. Poi sara'
il candidato stesso che aprira' un confronto, sempre con l' occhio
a togliere alla destra questa regione, perche' mi pare che il giudizio
sul governo uscente in Calabria mi pare larghissimamente negativo.
Quindi noi poi dobbiamo parlare di contenuti e di proposte per il
governo della Regione. Hanno fatto bene stamattina a ribadire che
dentro ottobre bisogna chiudere le candidature''.
Cesare Marini
"Va avanti il lavoro della Federazione socialista"
Il senatore socialista Cesare Marini ha affermato 'Dopodomani mattina
ci dobbiamo rivedere con il gruppo di lavoro. Ci siamo molto avvicinati.
C'e' stato un giudizio espresso dopo l' ultima riunione da Scoppola
che io mi sento di confermare. Ci sono le condizioni per chiudere
dopodomani''. ''C'e' quest'area di materie - ha aggiunto Marini -
lasciate alla sovranita' della federazione, e quindi l'abbandono della
sovranita' dei partiti sulle quali si puo' votare a maggioranza dentro
la federazione e sono politica internazionale, politica istituzionale
e politica europea. C'e' una discussione sui temi della finanziaria
a livello nazionale e anche a livello locali, regionale, i temi del
bilancio. C'e' un dibattito aperto ancora che dopodomani io penso
si possa trovare il modo di chiudere, sui poteri della federazione
sulle problematiche di politica di bilancio e finanziaria sia a livello
nazionale che regionale''. Anche sull'assetto della Federazione ''si
sta discutendo. E' un punto che non abbiamo definito, che dovremo
riprendere, ma insomma io credo che ci sia la buona volonta' di chiudere
anche su questo. Sugli organi e i modi di votazione c' e' proprio
una posizione quasi comune. Debbo dire insomma che condivido l' ottimismo
di Scoppola''.
Chiaravalloti:
“Per esprimere un giudizio sulla finanziaria aspetto gli effetti
concreti del provvedimento”
11/10 ''Per esprimere un giudizio compiuto sulla finanziaria aspetto
gli effetti concreti del provvedimento sul territorio e sulle attivita'
economiche''. Lo ha detto Giuseppe Chiaravalloti, presidente della
Giunta regionale della Calabria, parlando con i giornalisti a margine
dell' incontro che il ministro delle politiche agricole, Gianni Alemanno,
ha avuto stasera con una rappresentanza di imprenditori calabresi.
''Non ho parlato bene della finanziaria - ha aggiunto Chiaravalloti
- anche perche' non conosco il contenuto del provvedimento. Ne posso
parlare bene in termini di auspicio e di fiducia nella serieta' dell'
impegno del Governo, ma non escludo di parlarne malissimo se gli effetti
sulla realta' del Paese non saranno quelli auspicati. Cio' che non
condivido, piuttosto, e' il battage pubblicitario dell' opposizione
che, sulla base del nulla, parla male della finanziaria. Il mio disprezzo
verso questo tipo di atteggiamento e' massimo. Per quanto mi riguarda,
poiche' non voglio incorrere nello stesso errore, non riesco a esprimere
un' opinione maturata seriamente senza avere una conoscenza profonda
del contenuto del provvedimento, che si potra' avere soltanto quando
ci sara' una effettiva ricaduta dei suoi effetti. Quello che oggi
posso cogliere in positivo e' che un ministro tra i piu' seri ed impegnati
come Gianni Alemanno sia venuto ad esporre direttamente agli imprenditori
le linee ispiratrici della finanziaria. Mi sembra un segno altamente
positivo di maturita' e di attenzione della classe dirigente nazionale
nei confronti della Calabria''.
Donnici (IDV)
: “Scegliere in tempi brevi il candidato presidente”
11/10 ''Romano Prodi e i segretari nazionali hanno gettato le basi
di una grande alleanza democratica, nel rispetto della specificita'
e della dignita' di ogni singola componente. Aver fatto proprio il
documento dei Responsabili degli Enti locali, contrario ad ipotesi
di sbarramento non condivise nelle leggi elettorali regionali, rimuove
l'ultimo ostacolo sulla strada della costruzione di un' ampia e vincente
coalizione''. Inizia cosi' una dichiarazione del Responsabile nazionale
Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, dopo aver fatto
il punto della situazione con il Presidente On. Antonio Di Pietro,
a conclusione dell'incontro con Prodi e con i vertici del centrosinistra.''In
Calabria - prosegue Donnici - si tratta adesso di andare oltre i tatticismi,
per scegliere in tempi brevi, cosi' come avvenuto per altre regioni,
il candidato presidente, contestualmente alla definizione del progetto
di un'altra Calabria libera, protagonista, dinamica e solidale. Non
solo: bisognera' definire anche una squadra di governo all'altezza
di questa decisiva sfida''. ''Ci sono tutte le condizioni - conclude
Donnici - per fare presto e bene e sarebbe un grave errore se qualcuno
insistesse nel legare i tempi della scelta, che non sono ininfluenti
rispetto al risultato, alla soluzione della controversa questione
della lista unitaria. Se c'e' gia' un nome, e pare che il nome ci
sia, si metta fine alla strategia del logoramento e si costruisca
insieme a lui l'agenda delle attivita' e delle
iniziative da qui alla prossima primavera''.
Il cons. Senatore
(FI) si assume l’impegno di sostenere il restauro del Castello
di Rocca Imperiale
11/10 Dopo essere giunto pochi giorni fa a conoscenza della vivace
provocazione del sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando Di Leo, l'
on. Raffaele Senatore, cogliendo l'occasione di uno speciale consiglio
comunale indetto dalla locale amministrazione per discutere delle
iniziative da intraprendere per restaurare e tutelare dal degrado
il Castello Svevo Aragonese, si e' recato nel piccolo centro dell'
alto jonio cosentino per un incontro personale con il primo cittadino.
Nel corso del consiglio il Presidente della Commissione Ambiente del
Consiglio Regionale della Calabria ha assunto pubblicamente l' impegno
di sostenere con ogni mezzo le iniziative utili al completamento dell'importante
opera storico-architettonica del piccolo centro jonico. Sono molti
anni, ormai, che quest' importante testimonianza del periodo federiciano
si trova in una condizione di abbandono e incuria, escluso i pochi
lavori di ristrutturazione finanziati dalla Soprintendenza ai Beni
Culturali di Cosenza, con un fondo di circa 900mila euro, che in qualche
modo ne hanno limitato i danni. ''Mi sono impegnato con il sindaco
Di Leo - ha dichiarato l'on. Senatore - perche' questo castello e'
patrimonio di tutti quanti noi calabresi. Esso conferisce dignita'
e storia a tutta la zona dell'alto jonio, oltre che una testimonianza
di grande tradizione di civilta' specifica di questi splendidi luoghi.Ritengo
comprensibili le provocazioni del sindaco Di Leo e trovo incoraggianti
le prime iniziative intraprese dall' amministrazione comunale e da
alcuni privati. In particolar modo, mi riferisco all'apertura di un
conto corrente bancario che consentira' a tutti di poter partecipare,
tramite versamento, al ripristino del bene architettonico e culturale.
Certo, questo non potra' essere sufficiente, anche perche', se si
registra un fronte di ampia e totale volonta' di salvaguardia, in
qualche occasione e da qualche parte, vi e' anche una generale sottovalutazione
dell' importanza socio-economica e politica del recupero di questo
bene di grande interesse culturale''. ''Siamo tutti convinti - ha
proseguito l' on. Senatore - che si necessita di un diretto e indifferibile
intervento del Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali. Per queste
ragioni, oggi, insieme al sindaco di Rocca Imperiale e a una delegazione
municipale, saro' presente ad un incontro presso il ministero per
sollecitare l' attenzione del ministro Urbani riguardo il castello
federiciano. Impegno che ho gia' preso e indirizzato con una lettera
personale consegnata allo stesso ministro. Noi tutti sappiamo quanto
il patrimonio artistico, monumentale e storico del nostro Paese sia
incontestabilmente straordinario. La Calabria ha al suo occhiello
molte di queste pietre preziose''. ''Al ministro Urbani - ha concluso
il Consigliere regionale di Forza Italia - chiedero' che questo patrimonio
venga tutelato e conservato, per trasmetterlo con cura alle generazioni
future. Siamo tutti d' accordo sull' importanza e la necessita' di
sostenere il recupero del castello di Rocca Imperiale. Non vi e' nessuno
che si dichiari contrario all'intervento. La necessita' di quest'
opera di recupero viene, anzi, universalmente acclamata e amplificata
da ogni parte, senza il benche' minimo rilievo critico. Si e' compreso
che questa e' una iniziativa di valore storico, mirata a ribadire
l' importanza fondamentale di una strategia alternativa di valorizzazione
dell'intera area dell'alto jonio''.
I socialisti
uniti “la nuova legge elettorale regionale è dispersiva”
11/10 Continuando sulla scia delle riunioni di Cosenza e Lamezia,
si è tenuta a Montepaone una riunione dei socialisti calabresi
in cui si è parlato della nuova legge elettorale regionale.
La riunione ha visto la presenza dei consiglieri regionali Franceco
Galati (Nuovo Psi), Luigi Incarnato (Sdi) e Giuseppe Napoli (Laburisti)
ed alla quale hanno partecipato i maggiori esponenti del socialismo
calabrese, con in testa l' assessore regionale Saverio Zavettieri
ed il senatore Cesare Marini. Ed è stata proprio la posizione
sulla legge elettorale ad accomunare tutti i socialisti che hanno
espresso le proprie preoccupazioni contro qualsiasi forma di dispersione
e frammentazione. Per Saverio Zavettieri ''sarebbe un disastro se
alla prossima consultazione regionale si dovesse votare con l' attuale
legge elettorale perche' in tal modo la prossima legislatura sarebbe
condannata alla paralisi. Gia' adesso abbiamo una situazione di estrema
difficolta', con 21 gruppi consiliari, tra cui 16 monogruppi. A questa
situazione - secondo Zavettieri - si pone riparo con una legge elettorale
regionale che elimini la dispersione e tutti gli elementi di proliferazione,
uno dei quali e' il listino, che alimenta molto il moltiplicarsi delle
liste. Basti pensare che solo il centrosinistra annuncia un numero
di liste che va da 15 a 18. C' e' dunque un assalto al listino, eliminando
il quale si cancellerebbe il primo motivo della dispersione''. Zavettieri
considera poi un punto di forza delle nuova legge elettorale regionale
''l' introduzione di una soglia di sbarramento di lista, non di coalizione,
fissata al 3 per cento, per impedire la presentazione di liste che
non hanno una storia, liste fai da te promosse da chi cerca l' avventura
elettorale per entrare nelle istituzioni. Bisogna evitare di dare
rappresentanza a liste senza una storia e senza partiti alle spalle,
portatrici di interessi particolari''. L' assessore regionale alla
Cultura parla poi di ''discriminazione'' riferendo della mancanza
di rappresentanti del Nuovo Psi nella sottocommissione della Commissione
riforme che dovra' varare la nuova legge elettorale. ''La nostra impressione
- dice Zavettieri - e' che ci sia un accordo tracito tra i due poli
per non fare alcuna legge elettorale e lasciare le cose come stanno.
Chi come noi ha cultura delle istituzioni e si batte per affermare
proprio il primato delle istituzioni rappresenta, evidentemente, un
soggetto scomodo''. Zavettieri poi e' scettico sulla prospettiva di
una lista unitaria dei socialisti in occasione delle prossime elezioni
regionali. ''Una questione - spiega - che al momento non e' all' ordine
del giorno. In questo senso non serve ingenerare confusione. Tanto
per essere chiari fino in fondo voglio dire che anche se nell' ipotesi
che in occasione del prossimo congresso socialista si dovesse decidere
un' alleanza col centrosinistra, ci sara' una lista autonoma del Nuovo
Psi''. Meno scettico sull' ipotesi di un' unita' dei socialisti e'
Cesare Marini. ''Abbiamo iniziato un confronto con il nuovo Psi -
dice - che al momento non puo' che essere programmatico nella prima
fase. La nostra speranza, pero', e' che si possa concludere con un
accordo piu' forte e piu' ampio. In tal caso ci sara' un solo candidato
dei socialisti. Nessuno, comunque, mette in discussione il bipolarismo
anche perche' se noi pensassimo di fare politica al di fuori di questo
schema saremmo dei folli. E' chiaro che c' e' una prospettiva di ripensamento
da parte del Nuovo Psi riguardo la sua attuale collocazione e noi
sollecitiamo che questa prospettiva si realizzi al piu' presto''.
Marini non condivide il giudizio di Zavettieri riguardo la soglia
di sbarramento, che, a suo dire, ''non evita la frammentazione politica,
anzi, in un certo senso, la accentua e la favorisce. Non e' con l'
ingegneria elettorale che si risolvono i problemi politici, ma con
gli strumenti della politica''. Chi, invece, crede molto nell' unita'
dei socialisti come ''sbocco naturale ed inevitabile del confronto
in atto tra le diverse componenti in cui si e' diviso l' ex Psi''
e' Francesco Galati. ''E' assurdo - dice - che i socialisti militino
in formazioni politiche diverse pur pensandola allo stesso modo su
argomenti di estrema importanza sul piano politico come la legge elettorale.
L' unita' rappresenta sicuramente un risultato difficile ma che dobbiamo
sforzarsi di perseguire, anche perche' a chiedercela e' la stessa
base delle nostre formazioni politiche. Ed io, che milito nel nuovo
Psi e quindi nel centrodestra, aggiungo che la casa naturale dei socialisti
e' il centrosinistra, una collocazione che col passare del tempo sara'
per noi uno sbocco inevitabile''
Leone (FI) “Per
la Calabria buone prospettive”
11/10 ''Il quadro economico complessivo della Calabria registra una
diminuzione forte del tasso di disoccupazione ed una ripresa globale
dell' economia che induce a ben sperare'': lo afferma, in una nota,
Gianfranco Leone capogruppo di Forza Italia alla Regione. ''L' Unioncamere
nazionale - sottolinea Leone - ha diffuso i dati relativi alla crescita
nei primi sei mesi ed il rapporto in percentuale al prodotto interno
lordo vede la Calabria in testa fra tutte le regioni italiane''. Il
capogruppo di Fi alla Regione, nella nota, precisa di riferire ''rigidamente
i dati '' e si sofferma sul rapporto ''Mezzogiorno dell' Istituto
Tagliacarne che assegna, di fatto, la premialita' alla Calabria nell'
utilizzo dei fondi europei in termini di selezione qualitativa. Secondo
queste proiezioni - aggiunge - nell' arco di un quinquennio, la Calabria
potra' ridurre di molti punti la disoccupazione, arrivando ad una
media molto piu' vicina a quella europea''. ''Si tratta di proiezioni
che vanno valutate con prudenza- sottolinea ancora Leone - ma che
sono attendibili e dimostrano come la crescita economica sia un fatto
reale. Permane la questione del sommerso, che non rende pienamente
l' idea dello sviluppo reale, mentre e' legittimo attendersi risultati
ancora piu' forti quando il sistema economico internazionale riprendera'
quota e sara' risolto il problema infrastrutturale con un ritardo
complessivo che dura da 40 anni''. A giudizio di Leone, infine, ''lo
svantaggio infrastrutturale, eredita' del centrosinistra, e' ancora
piu' grave oggi in termini di globalizzazione, allorquando si acuiscono
i distacchi di know-how e di trasferimento delle competenze e dei
saperi''.
Canino (giovani
Udeur) chiede uan consulta nazionale pe ri giovani
11/10 Favorire lo sviluppo delle politiche giovanili, anche attraverso
l' istituzione di una Consulta nazionale dei giovani a chiederlo e'
il presidente nazionale dei Popolari-Udeur Giovani, Carmine Canino,
in una lettera inviata ai presidenti dei gruppi alla Camera ed al
Senato. ''Chiediamo al Parlamento - ha scritto Canino - di adottare
un ddl che detti norme, da recepire anche dalle Regioni, per gli interventi
in materia di politiche giovanili. La nostra richiesta nasce da una
serie di considerazioni: manca una normativa di indirizzo per la promozione
e la realizzazione di strategie e progetti in grado di rispondere
alle varie realta' del mondo giovanile; e' necessario adeguare la
normativa italiana in materia alla legislazione degli altri Paesi
dell' Ue; il mondo giovanile italiano, per la mancanza di una legge
istitutiva della Consulta nazionale dei giovani, attualmente non e'
rappresentato nel Forum Europeo della Gioventu', organismo consultivo
dell' Ue; l' assenza di una Consulta nazionale dei giovani non consente
alle giovani generazioni di avere un organismo di rappresentanza e
di proposta a livello nazionale''. ''Nella Consulta nazionale dei
giovani, che dovrebbe essere organo consultivo delle Istituzioni -
ha sostenuto Canino - devono essere rappresentate, con giuste proporzioni,
tutte le realta' giovanili di tutte le regioni. Siamo convinti che
questo sia necessario per incoraggiare la presenza di rappresentanti
giovanili, come parte attiva, delle diverse Istituzioni e per sviluppare
l' indipendenza, l' imprenditorialita', la creativita' a livello politico,
sociale, culturale e ambientale''.
Fava ai Ds; “Perché
attardarsi sulla lista unitaria?”
10/10 Per Nuccio Fava ''sarebbe davvero grave non valorizzare al
massimo le nuove energie,culturali e sociali, che interpellano autorevolmente
e con generosita' il centro-sinistra''. ''Altrettanta generosita'
e apertura - dice Fava - e' indispensabile da parte di tutti i partiti
del centro-sinistra per favorire quel percorso che metta insieme progetto
ideale e programmatico e leadership politica per un nuovo governo
della regione. Apprezzamento merita la dichiarazione dell'onorevole
Minniti di aver compiuto un passo indietro, che sarebbe necessario
venisse operato da tutti i candidati. Solo cosi' il percorso della
coalizione di centro-sinistra risultera' condiviso e le scelte potrebbero
davvero essere frutto dell'autonomia della Calabria.Si comprende meno
allora l'insistenza del segretario Ds sul carattere,in ultima analisi
pregiudiziale, della lista unitaria. Non si prende atto che, nelle
condizioni attuali, il progetto pur legittimo e importante non e'
in condizione di decollare. Non c'e' solo il dato delle tre candidature
(Socialista, Margherita e Ds), ma ancora piu' rilevante la decisione
dei Ds e, su altro piano, della stessa Margherita, di correre alle
regionali col proprio simbolo.Perche' attardarsi allora sulla lista
unitaria che, lo ripetiamo, potra' avere i suoi sviluppi futuri pur
rilevanti e significativi, ma che oggi rischia di creare difficolta'
a tutto il processo di sviluppo della coalizione di centro-sinistra,
al dialogo possibile e indispensabile con le forze culturali e sociali
di una nuova Calabria? Col rischio del riemergere di una tentazione
egemonica che, anche se inconsapevole,rallenta e complica il confronto
e il dialogo. Specie se si e' convinti,come dovrebbe essere ovvio,
del ruolo e della dignita' di ciascuna delle forze del centro-sinistra,
che con le loro differenti storie sono pero' tutte necessarie alla
coalizione e, ovviamente, per raggiungere un risultato positivo''.
Fava (Udeur)“Positivo
l’avvio del forum del centrosinistra
09/10 ''E' positivo l' avvio, finalmente, di un confronto ampio,
anche se un po' confuso, come quello del cosiddetto Forum del centrosinistra''.
A sostenerlo e' stato il consigliere regionale Nuccio Fava, dell'
Udeur. ''E' importante tuttavia - ha aggiunto Fava - non scambiare
o mescolare i piani perche', per sua natura, la politica e i partiti
che ne sono gli strumenti principali, devono essere sempre capaci
di attenzione e di dialogo con la societa' e con tutto quello di significativo
che essa esprime. Non va quindi mai persa di vista la responsabilita'
della politica, cui spetta sempre, in ultima analisi, in una democrazia,
assumere la titolarita' delle scelte e della selezione della classe
dirigente ai diversi livelli. Purtroppo prevalgono spesso chiusure
oligarchiche e clientelari, che condizionano sul nascere la selezione
degli uomini migliori e delle risposte piu' efficaci''. ''Da tempo
- ha sostenuto l' esponente dell' Udeur - la politica vive una crisi
profonda che non si supera di per se' con cooptazioni e coinvolgimenti
di singole personalita'. Paradossalmente questo aggraverebbe la crisi,
accrescendo il carattere oligarchico della politica e la sua personalizzazione
sempre piu' esasperata. Il rischio va fronteggiato tenendo ben chiara
la distinzione da un lato della responsabilita' e del ruolo delle
forze politiche, attraverso le proposte di governo, i procedimenti
elettorali e il comportamento degli eletti nelle istituzioni, sottoposti
democraticamente a tutto il corpo elettorale, e dall' altro lato della
funzione diversa e autonoma di forze sociali, associazioni e movimenti.
In questo senso puo' esserci una indubbia utilita' nel Forum del centrosinistra
e, ancor piu', nell' esperienza calabrese, nel contributo che da tempo,
autonomamente, il movimento dei Rettori, raccolto attorno al prof.
Bevilacqua, va portando avanti''. ''Ciascuno per la sua parte e in
autonomia - ha proseguito Fava - non deve pero' in certo senso prevaricare
o compiere invasione di campo. I ruoli restano insomma diversi e importanti,
con le forze politiche che devono assumere con trasparenza e sino
in fondo la responsabilita' delle proprie scelte e delle proprie proposte,
e la societa' civile, se cosi' vogliamo per comodita' chiamarla, che
deve essere in grado di stimolare, suggerire, proporre. Anche in termini
di possibili candidature. In questo senso i partiti del centrosinistra
calabrese, che sinora sono stati incapaci di discutere e di confrontarsi
collegialmente e significativamente tra di loro, non possono illudersi
di eludere questo passaggio, scaricando i loro problemi sulle parti
sociali, le associazioni, i movimenti. Se ad esempio non decolla l'
operazione Uniti per l' Ulivo, dalla quale si sono per ora distaccati
i socialisti che hanno indicato nel senatore Marini il loro candidato;
o se, sempre per esemplificare su un altro passaggio politico non
semplice, la Margherita conferma la sua intenzione di presentarsi
con una propria lista alle regionali; o se, ancora, ci si trova dinnanzi
al nodo della nuova legge elettorale, ecco che si tratta di questioni
che solo gli strumenti della politica possono affrontare. Altro, ovviamente,
sarebbe il percorso delle primarie, su cui Borrello ha presentato
un progetto di legge. In questo caso sarebbero infatti i cittadini
elettori chiamati a pronunciarsi sulle candidature, a scegliere il
candidato sulla base di programmi e di proposte sottoposti per tempo
al loro giudizio. Senza sopravvalutare le primarie, si tratterebbe
in ogni caso di procedure e di percorsi stabiliti a garanzia di tutti.
Oggi purtroppo non sembrano esserci i tempi per una cosi' significativa
innovazione. Questo accresce la responsabilita' dei partiti anche
in ordine ad una possibile costituente programmatica, con adeguate
garanzie per tutti, che sarebbe sede autorevole ma essenzialmente
di ratifica e di legittimazione piu' ampia''. ''Senza confusione di
ruoli - ha concluso Fava - spetta dunque alle forze politiche del
centrosinistra, tutte importanti e necessarie per il nuovo governo
della Calabria, assolvere in pienezza la loro responsabilita', con
la capacita' di dialogo, di apertura e di confronto, il piu' largo
ed efficace possibile, ma senza confusione di ruoli o, peggio, tentazioni
di tatticismi e di manovre che non aiuterebbero a superare un passaggio
cosi' delicato e fondamentale''.
Adamo (DS): “Uniti
nell’Ulivo scelta strategica”
09/10 ''La lista unitaria 'Uniti nell' Ulivo' per le elezioni regionali
e' una scelta strategica. E' un fattore di stabilita' e di rafforzamento
della qualita' del Governo''. A sostenerlo e' stato il segretario
regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Puo' essere - ha aggiunto Adamo
- un' aggregazione elettorale che rappresenta almeno un terzo della
societa' calabrese e quindi puo' essere una gamba solida su cui poggia
una coalizione di centrosinistra aperta, unitaria e plurale. Come
Ds, riteniamo che la lista unitaria debba essere perseguita senza
alcun baratto. La scelta del candidato presidente del centrosinistra
non puo' essere scambiata con il progetto riformista di 'Uniti nell'
Ulivo'''. ''Abbiamo chiesto a tutte le forze che aderiscono al progetto
- ha proseguito il segretario dei Ds - un pronunciamento positivo
sulla scelta della lista unitaria in maniera pregiudiziale; per quanto
ci riguarda questa decisione va assunta in ogni caso, a prescindere
dal nome del candidato. Sul candidato non c' e' allo stato alcuna
scelta; ci sono le proposte che ormai tutti conoscono e tra queste
i Ds sostengono la proposta di candidare Marco Minniti. Non c' e'
stato in nessuna sede, da parte nostra, un pronunciamento difforme
da questo orientamento. Il fatto che i Ds seguano questa discussione
con senso di responsabilita' e con un atteggiamento che rifugge da
veti e ci si confronti senza pregiudiziali non puo' essere utilizzato
per strumentalizzazioni e distorsioni che alterano e stravolgono il
confronto politico. Chiediamo pertanto a tutte le forze di 'Uniti
nell' Ulivo' di abbandonare ogni gioco tattico e ove non dovessero
essere d' accordo sulla lista unitaria ne spieghino le ragioni ai
calabresi''. ''La crisi della Calabria - ha concluso Adamo - e' assai
acuta; al fallimento del centrodestra non puo', oggi, corrispondere
un atteggiamento di alcune forze politiche di precostituire e salvaguardarsi
piccole nicchie per garantirsi una rendita di potere personale o di
gruppo. Queste forze dovrebbero avere, piu' di ogni altro, il compito
e la responsabilita' di trainare e costruire un centrosinistra con
un profilo credibile ed affidabile. O si capisce che ora e' tempo
di uno scatto d' ali e, quindi, promuovere una forte innovazione politica
e culturale, oppure il centrosinistra rischia di infrangere e porterebbe
su di se' la responsabilita' di farsi trascinare dal vortice della
crisi calabrese''.
D’Antoni
(Ulivo) “Il Governo, antimeridionale, non mantiene le promesse
sul federalismo fiscale”
09/10 "Anche le Regioni amministrate dal centro destra come
la Puglia e la Calabria stanno protestando e raccogliendo le firme
contro i decreti attuativi dell'articolo 56 sul federalismo fiscale.
E' la prova evidente che questo governo antimeridionale non gode del
consenso nemmeno degli stessi esponenti politici del Polo". E'
l'opinione di Sergio D'Antoni, candidato dell'Ulivo alle elezioni
suppletive a Napoli e Ischia del 24 e 25 ottobre prossimo, nel collegio
della Camera resosi vacante dopo l'elezione di Alessandra Mussolini
al Parlamento Europeo. "Fa bene, ed ha tutta la mia solidarieta'
il Presidente della Campania, Antonio Bassolino a guidare questa battaglia
sacrosanta contro l'attuazione di questo famigerato articolo 56, che
penalizza nel riparto dei fondi le regioni meridionali a favore di
quelle delle nord- sottolinea D'Antoni- Nel riparto dei fondi , la
Campania ha gia' perso 25 milioni di euro, le regioni del Mezzogiorno
circa 90 milioni di euro. Nei prossimi cinque anni , se il decreto
non fosse cambiato- prosegue l'ex leader della Cisl- la Campania perderebbe
230 milioni, ed il Mezzogiorno circa 900 milioni di euro. Tutto questo,
a tutto vantaggio delle regioni del Nord, visto che solo la Lombardia
ne guadagnerebbe circa 440 milioni. Questa e' la prova che la linea
del Governo, come dimostrano anche i tagli della legge finanziaria
alla legge 488 e al credito d'imposta, e' sempre piu' orientata a
favorire le regioni del Nord , ed in particolare a sostenere tutte
le istanze della Lega Nord. Alcuni Ministri - ha concluso D'Antoni-
avevano garantito che il Governo avrebbe modificato il decreto. Ma
come al solito questo esecutivo non rispetta mai le promesse. Anzi
,nei fatti,fa l'esatto contrario di quanto va dicendo".