I socialisti
del centrosinistra riuniti a Lamezia candidano Cesare Marini alla
Regione
08/10 Si sono riuniti oggi a Lamezia Terme i rappresentanti dello
Sdi, del Pse, dei Laburisti, di ''Socialismo e' Liberta''' e di ''Pensiero
laico''. E' stato unanimemente convenuto che l' area socialista debba
esprimere, come hanno fatto le altre formazioni politiche del centrosinistra,
un nome per la candidatura alla presidenza della Regione. Per consistenza
elettorale, per capacita' progettuale, per il ruolo che i socialisti
hanno svolto storicamente in Calabria, l'area socialista e' infatti
una delle grandi componenti della vita politica regionale. Il nome
che sara' proposto ufficialmente agli altri partiti del centrosinistra
e' quello del sen. Cesare Marini, capogruppo del Gruppo Misto al Senato
e figura capace, anche per le sue qualita' personali di correttezza
e capacita' amministrativa, di imprimere alla Regione la svolta profonda
di cui essa ha bisogno. E' stato anche deciso, in applicazione anticipata
delle norme che regoleranno la costituenda Federazione dei socialisti
calabresi, che nelle riunioni pubbliche e negli incontri con gli altri
partiti e le forze sociali, gli esponenti delle formazioni che stanno
per dare vita alla Federazione parleranno da oggi in poi come rappresentanti
della medesima e dunque esprimendo una sola posizione. Per dare, inoltre,
concretezza e spessore al progetto della Federazione, e' stata anche
avviata la organizzazione di un seminario aperto con l' obiettivo
di mettere a fuoco i drammatici problemi della Calabria e definire
le soluzioni adeguate per farla uscire dal tunnel nel quale essa e'
attualmente imprigionate. In tutte le province, infine, saranno convocati
convegni di tutte le componenti della costituenda Federazione in modo
da dare rapidamente attuazione, a tutti i livelli, al processo federativo.
Galati (NPSI)
“Ricerca e innovazione sono le basi della competitività
del sistema produttivo”
08/10 ''La competitivita' del sistema produttivo italiano si gioca
sul versante del rafforzamento di ricerca e innovazione tecnologica,
che sono i pilastri sui quali si regge una moderna ed efficiente impresa
all' interno di un mercato nel quale la globalizzazione tende ad omologare''.
A sostenerlo e' stato il sottosegretario alle Attivita' produttive,
Giuseppe Galati, a margine di un convegno svoltosi a Reggio Calabria.
''L' innovazione e la ricerca - ha aggiunto Galati - sono la benzina
nel motore di una impresa sana e produttiva. Al Governo spetta il
compito di sorreggere questo binomio, anche se non si puo' pretendere
che il costo integrale sia sopportato solo dallo Stato. Anche i privati
devono fare il loro compito. C' e' da andare avanti insieme. Il Governo
intende sostenere le imprese''.
La Federazione
dei DS di Cosenza convoca le riunioni dei collegi camerali della Provincia
08/10 La Federazione Provinciale dei Ds di Cosenza ha convocato per
i prossimi giorni le riunioni dei collegi camerali della Provincia.
Tutte le riunioni vedranno gli interventi del presidente della Provincia,
Mario Oliverio, del segretario della Federazione, Mario Franchino
e concluse dal segretario regionale, Nicola Adamo. Le assemblee, e'
scritto in un comunicato, aperte al contributo di simpatizzanti e
semplici cittadini, ''hanno lo scopo di avviare un approfondito dibattito
sulle prossime elezioni regionali e sull' imminente scadenza congressuale
dei Ds. Il titolo delle iniziative e' infatti significativo: 'Con
i Ds per costruire la Calabria di tutti''. Le assemblee si svolgeranno
il 14 a Cetraro; il 15 a Cosenza; il 16 a Corigliano; il 21 a Castrovillari;
il 22 a Cerisano; il 23 ad Acri.
Leone (FI) chiede
all’ass. Grimaldi di sbloccare il “bando prima casa”
08/10 Il capogruppo regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone,
ha reso noto di avere inviato una lettera all' assessore regionale
ai Lavori pubblici, Giovanni Grimaldi, sulla questione del ''bando
prima casa''. ''Sono a conoscenza che e' pendente dinanzi al Tar il
ricorso da parte di un cittadino - ha scritto Leone - che ha adito
la giustizia amministrativa per questioni legate alla graduatoria
e mi rendo conto che tutto questo obbliga la Regione ad aspettare
le determinazioni in itinere prima di procedere agli interventi programmati.
Conoscendo il buon lavoro effettuato da te e dai tuoi predecessori
in materia mi permetto di chiederti un incontro con l' ufficio legale
e l' avvocatura regionale per conoscere lo stato dell' arte e cercare
soluzioni legittime che rispettino il percorso amministrativo senza
tralasciare l' eventualita' di implementare ulteriormente i finanziamenti
in oggetto''. ''Il bando per la prima casa - ha aggiunto Leone - e'
una di quelle tante azioni positive che abbiamo realizzato nel corso
delle legislatura, fa parte a pieno titolo del Dna politico del buongoverno
ed ha contribuito a far si che molte famiglie con un reddito medio
basso potessero acquistare un' abitazione. Spero che ci siano sufficienti
margini di mediazione per fare in modo che altre aspettative possano
essere legittimamente soddisfatte''. ''Sono consapevole - ha concluso
Leone - che le domande dovranno trovare risposta in proporzione alle
risorse disponibili, ma sono certo che fara' di tutto per rendere
possibile la risposta concreta ad altre richieste, nel corso di quest'
ultimo scorcio di legislatura''.
Si è tenuto
a Lamezia il forum regionale del centrosinistra. Presenti 18 delegazioni
08/10 Si e' riunito a Lamezia Terme il forum regionale del centrosinistra.
L' insediamento del forum e' l' avvio di un' attivita' permanente
di direzione e governo delle fasi della costruzione dello schieramento
di centrosinistra per pervenire in tempi rapidi alla definizione di
una proposta di governo: scelta del candidato presidente e del programma.
Si e' dato vita oggi attraverso l' insediamento del forum alla nascita
della ''grande coalizione democratica''. Hanno partecipato 18 delegazioni
e sono stati svolti 15 interventi. Hanno partecipato Ds, Margherita,
Sdi, Verdi, Udeur, Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista,
Italia dei Valori, Pse-Lista Mancini, Sde, Alleanza Riformista, Associazione
culturale-Pse, Patto Segni, Psdi, Repubblicani Europei, Progetto Calabrie,
Azione democratica, Democrazia Europea. Il forum ha deciso la convocazione
di tre giornate di confronto sul programma. Giorno 15 alle ore 10
l' incontro con le forze sociali legittimate dalla Unione europea
a partecipare al tavolo del partenariato sociale; giorno 18 alle ore
16 incontro del forum con le associazioni ed i movimenti; giorno 19
alle ore 10 l' assemblea regionale degli amministratori dei Comuni
e delle Province calabresi. Le tre giornate si svolgeranno tutte nella
sede di Lamezia Terme. Numerosi interventi hanno caratterizzato la
prima giornata del Forum. Ad apertura dei lavori, Franco Bruno (Margherita),
ha evidenziato ad una numerosa platea il perche' dell'iniziativa,
spiegando che ''da tutti arriva una fortissima richiesta di assumere
complessivamente un percorso chiaro perche' condividiamo un giudizio
negativo del governo di centrodestra''. Nicola Adamo (Ds), invece,
ha parlato di ''coalizione plurale, aperta, ampia che si qualifica
gia' da ora gia' piu' ampia di quella che si e' presentata nella precedente
campagna elettorale. Se fossimo stati questi - ha aggiunto - il centrosinistra
nel 2000 avrebbe vinto''. Il Pdci, per bocca del suo segretario regionale,
Michelangelo Tripodi, ha ribadito che ''il centrosinistra non puo'
non porre al centro il tema del lavoro'' ritenendo importante che
''entro due anni si debba portare il tasso di disoccupazione almeno
al 20%''. Polemico l' intervento di Beniamino Donnici (Italia dei
valori) secondo il quale ''i calabresi vogliono sapere chi e' il candidato
del centrosinistra e quale squadra avra' con lui''. Da qui la proposta
provocatoria: ''Oggi deve venir fuori il nome del candidato''. Tra
gli ultimi ad intervenire, Nuccio Fava (Udeur) che ha parlato di ''assunzione
di responsabilita' politica'' ritenendo che ''i calabresi sono molto
sfiduciati anche da noi che non abbiamo fatto abbastanza. La politica
e' sotto scacco - ha aggiunto - non e' protagonista dello sviluppo
della Calabria''. Alla manifestazione ha partecipato anche l' ex esponente
del Ccd, Domenico Crea, ora passato nelle fila di Democrazia europea,
a giudizio del quale ''il candidato deve essere scelto dalle segreterie''.
Crea ha aggiunto che occorre ''chiarezza del centrosinistra sulla
legge elettorale. No a tatticismi e demagogia''. Per Crea, poi, il
candidato del centrodestra ''non sara' Chiaravalloti perche' tra qualche
giorno sara' mandato al Csm. I candidati papabili del centrodestra,
infatti, saranno Pietro Fuda o Sergio Abramo''. Un contributo, infine
e' giunto da ''Progetto Calabria'', per conto del quale ha parlato
Pierino, che ha ribadito i punti su cui intende avviare un dialogo
con il centrosinistra: Ponte sullo Stretto, assemblea costituente
e richiesta ai candidati presidenti di fare un passo indietro, questione
morale, legge elettorale.
Leone (FI) “La
Regione disponibile ad investire nel polo formativo di Cosenza poposto
da De Rose”
08/10 Siamo disponibili come Regione ad investire nel polo formativo
di Cosenza proposto da Umberto De Rose ieri alla presenza del presidente
Montezemolo: e' un'opportunita' di saperi che puo' valorizzare le
risorse umane calabresi che costituiscono il nostro miglior materiale
di esportazione. Lo afferma in una nota il capogruppo regionale di
Fi, Gianfranco Leone. Per Leone '' se Confindustria valutera' positivamente
la proposta potra' realizzarsi una concertazione con la Regione in
grado di soddisfare le esigenze di mercato: si tratta di formare adeguatamente
persone in grado di dare continuita' ai processi lavorativi '' Il
capogruppo di Fi ritiene '' fondamentale il contributo ed il confronto
fra le parti in materia formativa'' e ricorda '' l'esperienza esaltante
della 598 e dell'estensione della Sabatini alle Pmi, fatto unico nel
Meridione, registratosi proprio in Calabria''.
Barile incontra
il Sindaco di Cetraro: “La lotta alla criminalità è
un obiettivo della CDL”
Il Coordinatore della Casa della Libertà in Consiglio provinciale,
Mimmo Barile, ha incontrato il sindaco di Cetraro, Ciro Visca. Il
primo cittadino del centro tirrenico aveva, nei giorni scorsi, manifestato
la volontà di dimettersi lamentando l’assenza delle Istituzioni
e dei rappresentanti della Casa delle liberta' ad una manifestazione
contro la 'ndrangheta promossa dopo che nella zona erano state compiute
due importanti operazioni contro la criminalità organizzata.
Barile nel lungo colloquio avuto con Ciro Visco ha rassicurato il
sindaco evidenziando come <<la Casa delle Libertà segua
– ha detto - con grande attenzione le vicende del centro tirrenico
e come, mai, abbia inteso lasciare da soli quanti, quotidianamente,
assieme alla magistratura ed alle forze dell’ordine, fronteggiano
un così allarmante fenomeno>>. Barile ha pure evidenziato
come il Governo nazionale abbia posto tra le sue priorità la
lotta alla criminalità organizzata. <<Una attenzione
vera, dimostrata – ha chiosato- con l’arresto di tanti
latitanti eccellenti e con una serie di operazioni che hanno, anche
in Calabria dove si assiste ad una feroce recrudescenza del fenomeno
mafioso, falcidiato i sodalizi criminali>>. Barile, inoltre,
ha confermato di aver chiesto che le segreterie provinciali dei partito
della Cdl tengano proprio a Cetraro una riunione sul tema della sicurezza
e dell’ordine pubblico nella nostra provincia. Mimmo Barile
ha concluso il suo colloquio con Visca ribadendo la sua ferma volontà
di determinare la costituzione sistematica dell’ente Provincia
come parte civile nei processi per mafia, volontà condivisa
da tutti i gruppi consiliari della Cdl. <<Non devono esserci
tentennamenti – ha detto Barile, ne mezze misure. Nella lotta
alla criminalità le Istituzioni devono rispondere con fermezza
poiché il problema sicurezza resta la prima emergenza, come
ha sottolineato anche il Presidente di Confindustria Luca di Montezemolo,
del territorio calabrese. Si tratta - ha concluso - di garantire i
cittadini e gli imprenditori nel miglior modo possibile affinché
ognuno sia messo nelle condizioni di poter contribuire alla crescita
economica ed allo sviluppo>>.
Pappaterra (SDI)
“Irresponsabile il rinvio del verice a Roma sulla vertenza tessile”
08/10 ''Irresponsabile ed irriguardosa la decisione di rinviare il
vertice a Roma''. Ad avviso dell' On. Mimmo Pappaterra - Deputato
dello SDI - solo cosi' si puo' definire la decisione di rinviare la
riunione che si doveva tenere presso la Presidenza del Consiglio per
costruire un percorso possibile di rilancio industriale delle fabbriche
tessili di Castrovillari. Al contrario, sicuramente per l' incapacita'
a trovare soluzioni adeguate al problema dopo un anno e mezzo di discussioni
inutili, si e' ''scelta la strada pilatesca di dilatare i tempi delle
decisioni con la speranza forse di demolire le ultime resistenze dei
lavoratori, del sindacato e dei rappresentanti delle istituzioni locali.
Hanno fatto bene i segretari confederali calabresi, Pignataro, Sbarra
e Castagna, a richiamare alle loro gravi responsabilita' il Governo
e la Regione e pure io come loro rinnovo al Sottosegretario Galati
la richiesta di riattivare con estrema urgenza un tavolo operativo
per le vertenze calabresi. Lo faccia per il bene dei lavoratori e
per un atto di responsabilita' che non puo' venire meno in una situazione
di grave disperazione. ''Se cio' non accadra' - conclude l' on. Pappaterra
- la Giunta regionale e il Governo nazionale si assumeranno in toto
la responsabilita' di aver fatto definitivamente fallire ogni ipotesi
di rilancio industriale, nonostante la disponibilita' manifestata
da gruppi industriali del settore a presentare un progetto di ripresa
della produzione che, peraltro, i tecnici della Regione e della Presidenza
del Consiglio, si erano impegnati a valutare per stabilirne la validita'
tecnica e finanziaria''.
I Riformisti
dei DS aderiscono alla lista unitaria dell’Ulivo
08/10 Riunione delle componenti Riformiste dei DS: Riformatori per
l'Europa, Laburisti,Circoli Francois Mitterand, Circoli Rosselli ''Socialismo
liberale'', Soci di Socialismo e' Liberta'.All'introduzione del Segretario
Regionale dei DS Nicola Adamo e' seguito un approfondito dibattito
nel quale, fra gli altri, sono intervenuti Benedetto Di Iacovo, Michele
Drosi, Franco Laudadio, Gianfranco Tescione, Giuseppe Di Grano, Giovanni
Biamonte Liborio Piscitelli, Lillo Zappia, Giuseppe Bova.I Socialisti
Riformisti Calabresi nel riconfermare la propria scelta di partecipare
a tutte le fasi congressuali dei DS in termini attivi riconfermano
altresi' la scelta di sostegno alle forze progressiste e riformiste
presenti nei DS, nello SDI, nella Margherita, nei Repubblicani Europei
e nelle altre forze sinceramente riformiste mantenimento della Lista
Unitaria alle imminenti elezioni regionali. ''In Calabria, dove le
forze socialiste - e' detto in una nota - hanno un significativo e
radicato insediamento, anche in vista dei prossimi importanti e decisivi
appuntamenti elettorali, dobbiamo saper cogliere la portata di questa
sfida per poter essere tutti insieme artefici di un grande progetto
di cambiamento. I DS Calabresi guardano con attenzione al processo
in atto di riaggregazione delle forze socialiste e sono parte attiva
ed integrante dello stesso. Sarebbe, infatti, involutivo se tale riaggregazione
dovesse essere la riproposizione di uno schema che divide il campo
delle forze riformiste tra ex. Non e' piu' il tempo degli ex-comunisti
e degli ex- socialisti. E' il tempo di dare vita al partito che non
c'e': quello di una grande forza riformista che si collochi nell'alveo
del nuovo socialismo democratico Europeo.In tale ottica, i socialisti
riformisti co-fondatori dei DS, aderiscono e sottoscrivono all'appello
di Valdo Spini, Giorgio Benvenuto e Giorgio Ruffolo per dare un nome
socialista ai DS.E' stata infine decisa una iniziativa a carattere
Regionale con presenze socialiste di rilievo Nazionali , tra i quali
Valdo Spini, Giorgio Benvenuto, Giorgio Ruffolo''.
Nominato il segretario
organizzativo del Movimento Popolare della Calabria di Nisticò
08/10 L' ex consigliere provinciale Mario Catroppa e' stato nominato
segretario regionale organizzativo del Movimento Popolare per la Calabria,
il nuovo soggetto politico fondato dall' ex europarlamentare e presidente
della Regione, Giuseppe Nistico'. L' incarico gli e' stato conferito
dal direttivo del movimento, riunitosi alla presenza, oltre che di
Nistico', dei vicepresidenti Vincenzo Falcone e Giuseppe Morero, e
dei soci fondatori Pietro De Leo, Vincenzo Mollace, Franco Montagnese,
Franco Borrello, Francesco Ferrigno, Giuseppe Maione, Arnaldo Armida.
''Catroppa - e' scritto in un comunicato - ha al suo attivo una notevole
esperienza amministrativa e politica, essendo stato, tra l' altro,
capogruppo in seno al consiglio provinciale di Catanzaro e capo struttura
al parlamento europeo''. Il neosegretario, secondo quanto e' riportato
in un documento approvato dal direttivo, dovra' ''procedere alle fasi
operative ed informare il direttivo in ordine alla specificita' degli
avvenimenti''. Fra le azioni operative previste, la creazione dei
comitati d'area. ''Dedichero' ogni energia - ha detto Catroppa - alla
crescita del movimento, la cui nascita ha gia' suscitato grandi aspettative
in larghi strati della societa' calabrese, in particolare fra i giovani,
delusi dai partiti politici. Assumo l' incarico con l' orgoglio di
avere ottenuto la fiducia ed il consenso dei soci fondatori del movimento,
tutte personalita' di grande levatura morale e professionale''.
Chiaravalloti
replica ad Adamo: “Parole insulse e insignificanti”
07/10 ''Potremmo in astratto apprezzare le affermazioni contenute
nel comunicato stampa del segretario regionale dei Ds, se non fossero
legate solo a pura demagogia da parte di chi cerca solo di accreditarsi
nel proscenio non con i fatti, con le azioni e i risultati, ma ancora
con parole insulse ed insignificanti''. Immediata la replica del presidente
della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, al quale si era rivolto
in una dichiarazione il segretario calabrese dei Ds, Nicola Adamo.
''Aspettiamo di conoscere - aggiunge Chiaravalloti in una dichiarazione
- quali risultati e quali impegni a favore della legalita' in Calabria
abbia mai prodotto in passato 'la cultura dell' appartenenza' della
sinistra e quella dei vari giullari che a parole si accaparrano tutte
le battaglie a favore della cultura, della resistenza, della patata
silana, della cipolla di Tropea ed ora della legalita' e addirittura
azzardano meriti che non gli appartengono: gli epigoni, semmai, dei
mandanti dell' omicidio di Al Capone che compunti e vestiti di nero,
seguivano il feretro. Ci sono vite, storie ed esperienze - conclude
Chiaravalloti - che vanno a testimoniare l' impegno contro ogni disegno
criminale ed oggi un' azione tutta rivolta a favore dello sviluppo
reale del territorio, concreta forma di contrasto alla criminalita'''.
Adamo a Chiaravalloti
“Ci spieghi la sua polemica sul professionismo dell’antimafia”
07/10 ''La spieghi al Sindaco di Cetraro o allo stesso Sindaco di
Reggio Calabria, l' on. Giuseppe Chiaravalloti presidente della Giunta
regionale la sua polemica sul professionismo dell' antimafia''. E'
quanto afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, in una
dichiarazione. ''In Consiglio regionale, ancora una volta l' on. Chiaravalloti,
non si e' smentito. Pur recependo la proposta formulata dal sottoscritto
per la costituzione in giudizio della Regione nel processo contro
la cosca Mancuso non ha perso occasione di minimizzare e di sottovalutare.
Ha pronunciato parole che tendevano a farlo distinguere da chi in
Calabria soprattutto in questi ultimi mesi ha lanciato un forte grido
d' allarme sulla escalation mafiosa. Del resto il Sindaco di Cetraro
annunciando le sue dimissioni ha esplicitamente affermato di sentirsi
solo e abbandonato dal Governo regionale e dal Governo nazionale.
Questa volta non e' Rocco Cassone un sindaco di centrosinistra, non
e' un presunto comunista, epiteto assai caro all' on. Berlusconi,
non e' la fantasia di un professionista dell' antimafia, e' un sindaco
di centrodestra a fare queste gravi affermazioni. Siamo di fronte
ad uno scenario assai inquietante rispetto al quale Chiaravalloti
e il centrodestra non intende prenderne atto. Diventa ancora piu'
inquietante capire perche' non vogliono guardare in faccia la realta'.
Quali sono le ragioni di questa resistenza? E' solo un problema di
ordine culturale? E' espressione della teoria esposta dal ministro
Lunardi? Ci vogliono dire di dover convivere con la mafia? Oppure
invece siamo in presenza di vere e proprie connivenze, condizionamenti
o complicita'? Del resto bisogna avere una coerenza da questo punto
di vista non solo nel rifiutare sempre i voti della mafia ma anche
nello stare impegnati in prima linea in questa battaglia e per quanto
mi riguarda non e' da oggi che una coerenza si impone in questa direzione.
La stessa costituzione di parte civile che ho proposto l' altro ieri
nel corso della seduta del Consiglio comunale di Cetraro di quel Municipio
nei confronti della cosca Muto e la costituzione in giudizio contro
il clan Mancuso e' in coerenza con quanto il sottoscritto gia' nella
prima meta' degli anni ottanta ha fatto nel momento in cui si e' costituito
parte civile nel processo contro Muto intentato per l' uccisione Losardo.
Quindi non solo parole ma fatti. Aspetteremmo che i fatti pero' venissero
dalla Regione e tutto questo da chi comanda la Regione non avviene
chissa' perche'''.
Donnici (IDV)
preme per la scelta del candidato e del programma del centrosinistra
alla Regione
07//10 ''Prendiamo positivamente atto della convocazione del tavolo
politico della coalizione. Bisogna accelerare il processo di definizione
di una proposta programmatica condivisa e individuare il candidato
presidente alla regione e la squadra, sapendo fin d'ora che le tre
cose si tengono insieme. I calabresi vogliono sapere qual e' l'idea
di Regione del centrosinistra e quale presidente, chiamando a raccolta
le migliori energie e competenze, avra' il compito di realizzarla''.
Lo ha dichiarato il Coordinatore regionale e Responsabile nazionale
Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, dopo la convocazione
del forum dei partiti della coalizione. ''D'altra parte - prosegue
Donnici - la situazione del centrosinistra in alcuni territori e'
talmente confusa e convulsa da richiedere una forte e comune iniziativa,
ai massimi livelli di responsabilita'. Preoccupa, soprattutto, quello
che ormai non possiamo non definire il ''caso Cosenza'', dove DS e
PSE si accingono a trasferire polemiche e scontri addirittura nelle
aule giudiziarie e IDV e' costretta a subire l'esclusione dalle Giunte.
Davanti a questo caos, le segreterie regionali devono mettere da parte
gli atteggiamenti pilateschi, invitando, da un lato, il Sindaco di
Cosenza, Eva Catizone, e il Presidente della provincia, Mario Oliverio
a produrre atti di resipiscenza operosa, dall'altro, tutti i soggetti
politici a recuperare sobrieta' e moderazione. Qualcuno, prima che
cali la notte, dovra' rammentare agli sfascisti del centrosinistra
che il risultato elettorale di primavera non e' per nulla acquisito''.
Su queste vicende (oltre che sull'avvio della fase congressuale),
Beniamino Donnici terra' una conferenza stampa sabato, 9 ottobre,
alle ore 11.00, nell'Hotel Royal, in via Molinella, a Cosenza, alla
quale parteciperanno eletti e dirigenti di IDV. Saranno illustrate
le iniziative assunte a livello nazionale, di concerto con Antonio
Di Pietro, e chiarita la collocazione del partito al Comune ed alla
Provincia di Cosenza.
I Verdi avviano
l’attività politica della Federazione provinciale.
07/10 Dopo la pausa estiva e il successo ottenuto nelle campagne
elettorali di giugno sia in termini politici, che in termini di consenso
popolare i rappresentanti del partito del Sole che ride si preparano
ad affrontare la campagna elettorale regionale.
Nel corso di una riunione di Ecesutivo provinciale è stato
fatto il punto sull’attuale situazione politica e sulle tante
questioni aperte sul tappeto. La Federazione provinciale dei Verdi
intende partecipare attivamente alla fase di elaborazione programmatica
e politica che vede alle prese il centrosinistra in questo momento
con i nodi delle riforme istituzionali. Ma i Verdi guardano con attenzione
anche alle questioni provinciali e ai recenti successi elettorali
che hanno consentito alla Federazione provinciale di consolidare il
lavoro politico profuso in tanti anni di militanza. I componenti dell’Esecutivo
provinciale a tal proposito, hanno deciso che il patrimonio elettorale
che ha permesso alla lista il raggiungimento del 4% non può
che essere valorizzato ed è quindi necessario capitalizzarlo
e strutturarlo in identità propulsiva sia in termini di elaborazione
politica che programmatica. L’Esecutivo ha quindi deciso di
costituire il Forum di elaborazione politica e programmatica del quale
fanno parte i 36 candidati provinciali. Chiamato a coordinare il Forum
politico Aurelio Morrone, di concerto con l’assessore provinciale
Luigi Marrello e il capogruppo Mario Bria.
L’organismo provinciale ha inoltre preso atto delle dimissioni
del segretario del Gruppo Verdi di Castrovillari, Cosimo Covelli e
ha deciso di nominare reggente, Franco Borrescio, componente dell’esecutivo
provinciale, con il compito di presiedere l’organizzazione e
l’attività degli iscritti e di traghettare il Gruppo
fino alla fase congressuale.
L’esecutivo provinciale tornerà a riunirsi nella prossima
settimana per individuare i responsabili di settore e di aree tematiche
al fine di rendere più agevole il raccordo tra gli iscritti
e gli organismi dirigenti e più capillare la presenza dei Verdi
sul territorio provinciale.
Cusumano (Udeur)
“I DL non hanno i numeri per pretendere la presidenza di due
regioni al sud”
06/10 “Non c'è pari dignità tra chi nel centrosinistra
prende tutto e chi niente". Così il capogruppodei Popolari
Udeur alla Camera Nuccio Cusumano replica alledichiarazioni del presidente
dei deputati della Margherita Pierluigi Castagnetti. Cusumano ricorda
che "al Sud, dove in primavera la battaglia sarà campale,
siamo il terzo partito della coalizione e chiediamo agli alleati che
questa nostra forza elettorale ci sia riconosciuta nei fatti e non
a parole. Quanto alla Margherita, ricordiamo all'on. Castagnetti che
con il 12 per cento delle ultime amministrative non può aspirare
ad ottenere la presidenza di due regioni meridionali come la Puglia
e la Calabria. Non ha i numeri elettorali - conclude Cusumano - per
chiedere questo e quell'altro".
Il Sindaco di
Cetraro vuole dimettersi “Stato e CDL assenti al convegno sulla
ndrangheta”
06/10 Il sindaco di centrodestra di Cetraro, piccolo comune della
costa tirrenica cosentina, Ciro Visca, ha annunciato la sua intenzione
di dimettersi, che comunichera' domani nel corso di una riunione di
giunta, in seguito ''all' assenza dei rappresentanti dello Stato e
della Casa delle liberta'' ad una manifestazione contro la 'ndrangheta
promossa nei giorni scorsi dopo che nella zona erano state compiute
due operazioni che hanno portato ad una ottantina di arresti. ''Sono
molto amareggiato e deluso - ha detto Visca incontrando oggi i giornalisti
- perche' al Consiglio comunale aperto del 4 ottobre scorso per la
lotta contro la mafia, mentre tutto il centrosinistra e la sinistra
a livello nazionale, regionale e provinciale hanno aderito all' invito,
lo Stato a livello centrale, regionale e provinciale era assente.
Sono rimasto rammaricato e mortificato soprattutto perche' i politici
di centrodestra a cui faccio riferimento, nonostante fossero stati
invitati, sono mancati alla manifestazione. Era loro dovere partecipare
se non altro per rispetto alla cittadinanza a prescindere dal fatto
che l' iniziativa, chiesta da An e dai Ds, era stata poi decisa coralmente
da tutte le forze politiche cittadine''. L' esecutivo presieduto da
Visca e' composto da tre assessori di Fi (Maurizio Iozzi, Agostino
Tricarico, Maurizio Cesare) due di An (il vicesindaco Ippolito Ciardullo
e Roberto Ricucci) e due indipendenti (Dino Iacovo e Pino Cipolla).
Nel corso della Giunta di domani, Visca dira', secondo quanto lui
stesso ha anticipato, che e' pronto a dimettersi ''perche' lo Stato
e le istituzioni mi hanno lasciato solo. Un sindaco e l' intera amministrazione
- ha aggiunto - non possono combattere da soli alcuna organizzazione
mafiosa o criminale senza l' appoggio dello Stato, quando entrambe
le forze politiche di maggioranza e minoranza nel Consiglio comunale
sono della stessa estrazione politica ad eccezione di un solo consigliere
che da Fi ha aderito mesi or sono allo Sdi. Non si puo' concepire
- ha concluso - che una amministrazione di centrodestra organizzi
una manifestazione contro la mafia con la partecipazione della scuola,
della chiesa, dei commercianti, degli artigiani, dei sindacati e di
tutta la societa' civile e anche con i sindaci della zona e sono assenti
i rappresentanti della Casa delle liberta' e dello Stato''. Alle elezioni
del 2000, la lista della Cdl era l' unica presente. Durante i quattro
anni di governo cittadino, la maggioranza si e' spaccata ed otto consiglieri
sono passati all' opposizione.
Uniti nell’Ulivo
incontra il Movimento Popolare per la Calabria
06/10 Su iniziativa del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo,
si e' riunito, nella sede del Consiglio regionale, il Coordinamento
regionale di ''Uniti nell' Ulivo'' al quale e' stato invitato il Movimento
Popolare per la Calabria, presieduto da Giuseppe Nistico'. All' incontro
ha partecipato il coordinatore della Margherita, Francesco Bruno.
Erano presenti anche il vicepresidente Vincenzo Falcone ed alcuni
membri del direttivo regionale. Il confronto, e' scritto in un comunicato,
''e' stato ampio, franco e serrato ed ha consentito di sviluppare
alcune delle problematiche di maggiore attualita' inerenti alla vita
politica ed amministrativa della Calabria, sottolineando l' esigenza
di uno sforzo incisivo per affrontare tali emergenze in tempi molto
brevi''. Durante l' incontro, prosegue la nota, ''e' emersa con chiarezza
la necessita' di un approccio innovativo sulla base di un' autocritica
nei riguardi di scelte politiche del passato che non hanno consentito
il raggiungimento degli obiettivi sperati; questo nuovo processo vede
finalmente coinvolti le migliori energie per la creazione di una squadra
in grado di rilanciare, in termini di modernita' e competitivita',
la Calabria''. Nistico' ha precisato le ragioni alla base della nascita
del Movimento Popolare per la Calabria, soggetto politico non conflittuale
con i partiti tradizionali, ''che intende con una metodologia nuova
coinvolgere direttamente i cittadini nella scelta della classe dirigente
e politica a livello regionale''. Inoltre, ha sottolineato che il
momento fondamentale per restituire fiducia ai cittadini, e' rappresentato
dalla questione etica e della credibilita' della classe politica nei
rapporti e negli impegni che si andranno ad assumere con la societa'
civile, ed in particolare i giovani, nella realizzazione del programma.
La delegazione di ''Uniti nell'Ulivo'' si e' ritrovata d' accordo
con le priorita' espresse dal Movimento, quali i fattori di attrazione
per lo sviluppo regionale, l' internalizzazione della Regione lo sviluppo
del potenziale endogeno, la creazione di progetti strategici regionali
ed interregionali, il coordinamento delle partecipazioni regionali
e la priorita' dei settori innovativi, quali la ricerca scientifica
al fine di valorizzare la risorsa piu' preziosa della Calabria che
sono i giovani. Il movimento, e' scritto nel comunicato, ha inoltre
sollecitato che si arrivi in tempi rapidi alla individuazione del
candidato a Presidente, in quanto figura di alto profilo politico,
con una conoscenza specifica dei problemi regionali e che si configuri
come momento di alta rappresentanza a livello nazionale ed internazionale.
Adamo e Bruno hanno riconosciuto pari dignita' al Movimento ai fini
della preparazione del programma ed hanno suggerito una serie di incontri
per un possibile percorso comune. Nistico', nel rivendicare l' autonomia
del Movimento, ha preso atto della disponibilita' dei rappresentanti
del Coordinamento ''Uniti nell'Ulivo'', riservandosi, dopo una consultazione
con le numerose personalita' che hanno aderito al movimento, di approfondire
questo percorso comune in vista, come prima tappa delle prossime elezioni
regionali.
Venerdì
a Lamezia si insedia il Forum del centrosinistra
06/10 Si svolgera' venerdi' prossimo, alle 10.30, nel Grand Hotel
Lamezia di Lamezia Terme, la riunione di insediamento del Forum della
coalizione del centrosinistra calabrese. All' ordine del giorno c'
e' il tema della definizione della proposta di un Governo di svolta
alla Regione Calabria. Secondo quanto riferito in un comunicato, saranno
discussi i temi, i tempi e la procedura per pervenire alla designazione
del candidato presidente alla Giunta regionale, alla definizione del
programma dell' azione di governo, alla delineazione dello schieramento
che costituira' la coalizione e sara' rappresentato alle prossime
elezioni regionali. ''La ragione dell' insediamento del Forum - e'
scritto nella nota - consiste nel fatto che si intende dare vita ad
una coalizione non limitata alla rappresentanza delle sole formazioni
politiche, ma aperta al contributo ed al protagonismo di espressioni
autonome del mondo delle associazioni, della cultura e dei movimenti''.
Nella prima riunione si ritroveranno a discutere le delegazioni dei
partiti e le rappresentanze istituzionali del Parlamento e del Consiglio
regionale.
L’ass.
Sarra “Con Montezemolo necessario parlare di accesso al credito”
06/10 ''Progettualita' e piu' facile accesso al credito per lo sviluppo.
La presenza in Calabria del Presidente Montezemolo va al di la' dei
pur importanti significati simbolici connessi alla sua visita''. A
sostenerlo e' stato l' assessore regionale al personale, Alberto Sarra.
''Per superare le conflittualita' emerse anche negli ultimi tempi
tra industriali calabresi ed Istituzioni - ha aggiunto Sarra - e'
necessario offrire respiro ad una progettualita' complessiva che tenga
conto, certamente, del contingente, ma che si spinga oltre, per garantire
uno sviluppo reale e, soprattutto, solido nel tempo, anche a costo
di risultare impopolare. L' opportunita' offerta dalla presenza del
presidente Montezemolo in Calabria va colta nell' ottica dell' individuazione
di un tavolo di confronto comune capace di produrre idee e percorsi
di sviluppo non piu' differibili. In questo senso e' bene che anche
il massimo responsabile di Confindustria prenda coscienza di quanto,
in una terra storicamente soffocata sul piano economico, diventi fondamentale
l' accesso al credito nelle modalita' piu' idonee ed adeguate alle
esigenze del territorio''. ''E' necessario altresi' - ha concluso
Sarra - che il presidente Montezemolo tenga presente quanto, invece,
proprio il percorso di accesso al credito assuma spesso per gli imprenditori
calabresi i contorni di una montagna quasi insormontabile. Un intervento
in questo settore e', ormai, imprescindibile''.
Barile (CDL)
“La Provincia deve costituirsi parte civile nei processi di
mafia”
06/10 <<E’ necessario che la Provincia di Cosenza dia
un segnale forte, che fino a questo momento è mancato, di attenzione
verso l’emergenza criminalità. E’ indispensabile,
vista la pericolosa recrudescenza dell’attività mafiosa
sull’intero territorio provinciale, che la Provincia si costituisca
sistematicamente, a cominciare dal processo Azimut contro presunti
esponenti del clan Muto, parte civile nei processi per mafia>>.
Lo ha dichiarato Mimmo Barile coordinatore della Cdl in Consiglio
provinciale. <<Tale recrudescenza - continua Barile - si esprime
attraverso feroci atti di violenza criminale con intimidazioni, uccisioni
e diverse forme di condizionamenti e pressioni specie a danno del
fragile tessuto imprenditoriale provinciale. Forze dell?ordine e magistratura
che vanno elogiate per l’impegno profuso, non vanno mai lasciate
sole. Tutto ciò non è più tollerabile e, quindi,
è assolutamente necessario che l’Istituzione provinciale
faccia la sua parte nei confronti di questo fenomeno, ormai diventato
allarme democratico, che rischia di vanificare gli sforzi di crescita
economica e culturale della parte sana della società calabrese>>.
Trento (Sdi):
“Dai distretti agroalimentari, esclusi i comuni del basso Ionio
“
06/10 Dichiarazione del Presidente del Gruppo consiliare dei Socialisti
Democratici Italiani alla Provincia di Cosenza Leonardo Trento dopo
la approvazione da parte del Consiglio Regionale del Progetto di legge
n. 427 avente ad oggetto l’istituzione “dei distretti
rurali e agroalimentari di qualità e l’istituzione del
distretto agroalimentare di qualità di Sibari”. “I
Comuni del basso Ionio cosentino, pur appartenendo da sempre all’area
territoriale della Sibaritide, sono stati esclusi dal distretto agroalimentare
della Sibaritide istituito con la legge 427 proprio ieri dal Consiglio
regionale della Calabria. Le ripetute richieste che nei mesi passati
sono venute dal territorio della Sila Greca ed in primis dalla Comunità
montana non sono state recepite e non hanno sortito alcun effetto”.
Questa esclusione è inaccettabile e mi auguro che il Consiglio
regionale modifichi subito l’art. 8 bis della legge 427 e ripari
così al torto fatto nei confronti del territorio della Sila
Greca che ha da sempre fatto dell’agricoltura uno dei capisaldi
del proprio tessuto economico ed all’interno del quale operano
moltissime aziende di qualità, che danno occupazione a tantissime
persone, che si vedrebbero, ingiustamente, penalizzate rispetto ad
altre aziende che operano all’interno della stessa area geografica
della sibaritide. Presenterò immediatamente un ordine del giorno
in Consiglio provinciale per chiedere una forte presa di posizione
e contestualmente chiederò alla Comunità Montana Sila
Greca ed a tutti i Comuni del basso Ionio cosentino (Cariati, Terravecchia,
Scala Coeli, Mandatoriccio, Campana, Pietrapaola, Paludi, Crosia,
Caloveto, Calopezzati, Longobucco, Cropalati, Boccchigliero) di intraprendere
una forte azione di protesta nei confronti della Regione Calabria
che ancora una volta dimostra, con una politica fallimentare, di non
considerare affatto il territorio del basso Ionio cosentino che è
il più depresso di tutta questa nostra regione”.
Fava d’accordo
con D’Alema “In Calabria Si può vincere ma senza
commettere errori”
06/10 ''Opportunamente Massimo D' Alema sprona all' ottimismo e indica
la strada per un risultato positivo alle prossime elezioni regionali.
Si puo' vincere, ed e' piu' che mai necessario in Calabria, a condizione
di non commettere altri errori e incamminarsi presto sulla strada
di una comune assunzione di responsabilita'''. A sostenerlo e' stato
il consigliere regionale, Nuccio Fava. ''Spetta in modo particolare
ai Ds - ha aggiunto Fava - favorire un nuovo percorso, senza ostinarsi
su progetti, assolutamente legittimi, ma che sinora hanno solo reso
piu' complessa e difficile la vita del centro-sinistra calabrese.
Il progetto della lista unitaria incontra difficolta' crescenti, segnate
tra l' altro dalla presenza di tre diverse candidature: Margherita,
Ds e Socialisti. Questi ultimi in particolare impegnati su un percorso
unitario e autonomo, all' interno del centrosinistra, ma non riconducibile
in alcun modo, almeno per ora, al progetto Ds di un nuovo soggetto
politico''. ''Ciascuno - ha concluso Fava - legittimamente persegua
dunque le proprie strategie, di periodo piu' o meno lungo, ma non
sprechi altro tempo e non sciupi l' opportunita' di mettere subito
in campo proposte e contributi che conducano, con metodo collegiale,
alle scelte di programma e di leadership, le piu' condivise e le piu'
idonee pertanto ad assicurare il nuovo governo alla Calabria''.
Escalation mafiosa
al qeustion time di domani con l’interrogazione dei deputati
della Margherita
05/10 La ''preoccupante escalation della criminalita' organizzata
in Calabria, con l' intensificarsi di intimidazioni e attentati contro
amministratori locali, imprenditori e semplici cittadini'', viene
sottolineata in un' interrogazione presentata al Ministro dell' Interno
da Agazio Loiero, vicepresidente del gruppo della Margherita alla
Camera, e dai deputati dello stesso partito Giuseppe Camo e Luigi
Meduri. L' interrogazione sara' illustrata domani da Loiero nel corso
del question time a risposta immediata in diretta televisiva alle
14.30. Nell' interrogazione si sottolinea, in particolare, ''il clima
di sgomento suscitato nell' opinione pubblica per le armi da guerra
usate nell' agguato mortale, ad Isola Capo Rizzuto, contro il boss
Carmine Arena e per il ferimento di due operai di un impianto di riciclaggio
di rifiuti''. I tre parlamentari calabresi della Margherita, ricordando
l' annuncio a luglio da parte del vicecapo della Polizia, Luigi De
Sena, di un piano per una nuova offensiva contro la criminalita',
chiedono al Governo ''come intenda contrastarne l' escalation'' e,
in particolare, ''quali siano le risorse umane e finanziarie da destinare
alle iniziative di prevenzione del crimine e al rafforzamento dell'
attivita' investigativa in modo da assicurare in Calabria il rispetto
della legalita' e garantire la sicurezza dei cittadini''
Pisano ed Adamo
chiedono a Chiaravalloti di costituire la Regione parte civile nel
processo Dynasty
05/10 Il presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno
mafioso, Vincenzo Pisano ha letto in Aula, nel corso della seduta
consiliare odierna, il testo di una mozione da lui sottoscritta congiuntamente
al consigliere Nicola Adamo (Ds), che verrà depositata in serata.
La mozione si riporta nella sua stesura integrale: “Il Consiglio
regionale della Calabria considerato che è in atto un processo
di grave e pericolosa recrudescenza dell’attività mafiosa
sull’intero territorio regionale; che tale recrudescenza si
esprime attraverso atti di violenza criminale con intimidazioni, uccisioni
e diverse forme di pressioni e condizionamenti che si esercitano nei
diversi contesti sociali e territoriali; chiede al presidente della
Giunta regionale che la Regione Calabria si costituisca in giudizio,
come ha fatto, in altre circostanze, nel processo conseguente all’operazione
Dynasty in atto presso il tribunale di Catanzaro nei confronti della
organizzazione facente capo al presunto clan operante nel territorio
della Provincia di Vibo Valentia”.
Pittelli (FI)
“Contro i Sindaci vili attacchi mafiosi”
05/10 ''Ancora due amministratori nel mirino della malavita in Calabria.
Due sindaci vittime di vili attacchi mafiosi ai quali va tutta la
solidarieta' del gruppo regionale di Forza Italia e l' invito forte
a non abbandonare le loro posizioni''. Lo sostiene, in una nota, Giancarlo
Pittelli, deputato di Forza Italia e coordinatore regionale della
Calabria del partito a proposito delle intimidazione subite ieri dai
sindaci di Gerocarne e Roccabernarda. ''Lo Stato - aggiunge Pittelli
- non li lascera' soli, ne' in questo momento, ne' nel prosieguo delle
loro attivita'. Il mondo politico e' chiamato a fare quadrato attorno
alla gente onesta che lavora per il bene e lo sviluppo dell' intera
collettivita'.E' necessario alzare delle barricate tali da poter fronteggiare
gli attacchi di chi non conosce altro linguaggio se non quello della
subdola violenza''.
Mistorni (Margherita):
“No alla soppressione del tronco ferroviario di Paria a Mare”
05/10 ''La soppressione del tronco ferroviario di Praia a Mare, previsto
nel nuovo piano di riammodernamento della rete, da poco approvato
dall' Ente Ferrovie, ha comportato disorientamento e preoccupazione
fra i numerosi operatori della manutenzione, che per vari anni hanno
dato prova di operosita' e professionalita' nel rendere efficiente
e sicura la rete che fino ad oggi hanno manutentato''. Lo afferma
in una lettera aperta Giuseppe Mistorni, presidente Gruppo Ppi-Margherita
Regione ''La previsione del presidio su Praia e' soltanto un palliativo
per dare la sensazione che nulla e' cambiato. Ritengo - dice Mistorni
- che Praia per essere confine nord della Calabria, specie se si parla
di regionalizzazione delle rete ferroviaria, e per avere uno snodo
ferroviario di nove binari, nella distribuzione dei tronchi doveva
essere sicuramente confermata, specie se confrontata ad altri impianti
che invece hanno avuto maggiore considerazione''.
Chiravalloti
scrive a Montezemolo “giusti i richiami al Governo per il Mezzogiorno”
05/10 ''Non sfugge alla nostra attenzione l'impulso rigoroso che
lei sta imprimendo alla Confindustria e l'alto messaggio indirizzato
al mondo dell' economia ed, altresi', alle istituzioni nazionali e
locali.Soprattutto ci interessa e ci gratifica il richiamo alto dell'
attenzione del Governo agli antichi ed ancora irrisolti problemi del
nostro Mezzogiorno''. E' quanto scrive il presidente della Giunta
regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, in una lettera inviata
a Luca Cordero di Montezemolo nell'imminenza della visita che il presidente
di Confindustria fara' domani e giovedi', rispettivamente, a Reggio
Calabria e Cosenza. ''Sono sinceramente rammaricato - aggiunge Chiaravalloti
nella lettera a Montezemolo - che impegni istituzionali indifferibili
e di rilievo (Conferenza dei presidenti delle Regioni e convocazione
dei Presidenti davanti alle Commissioni parlamentari in vista della
discussione sulla prossima finanziaria) non mi consentono di venirla
a salutare personalmente in occasione della sua attesa e gradita visita
in Calabria. Non sfugge al Governo regionale della Calabria l' importanza
di questa sua presenza, cosi' come non e' possibile che ancora oggi,
a distanza di un secolo dal sorgere della 'Questione meridionale',
vi sia ancora qualcuno che consideri questo un problema che interessa
solo il Sud. Ci pare che lei abbia ben compreso, invece, come il problema
del Sud sia un problema - forse il problema - del Paese ed anche dell'
intera Europa. Confidiamo nella responsabilita', nella tenacia e nella
visione alta della classe imprenditoriale perche', in uno sforzo comune
e non certo strettamente corporativo, si provi con concretezza e sollecitudine
a dare risposte alle secolari istanze delle nostre generose popolazioni.
Mi interessa, per intanto, assicurarle la disponibilita' ad ogni collaborazione
- nel rispetto dei ruoli e delle responsabilita' - da parte del Governo
regionale della Calabria''.
Corbelli e Chizzoniti
formano la lista “Terzo Polo” per le regionali
05/10 Il ''Terzo Polo'', promosso dal Movimento Diritti Civili, sara'
presente alle elezioni regionali del 2005. Proseguono a questo proposito
gli incontri promossi dal leader del Movimento Diritti Civili. Oggi
a Cosenza, nei saloni della Provincia, c' e' stato un incontro tra
Corbelli e l' ex assessore regionale e attuale presidente del Consiglio
comunale di Reggio Calabria, Aurelio Chizzoniti, responsabile del
Patto per la Calabria. L' incontro ha fatto registrare la totale sintonia
tra Corbelli e Chizzoniti sui diversi argomenti affrontati: elezioni
regionali, legge elettorale, problemi del lavoro, della criminalita',
dell' emergenza sociale. Chizzoniti e Corbelli chiedono che la legge
elettorale resti cosi' com'e' senza l' introduzione dello sbarramento
che sarebbe antidemocratico e mirerebbe solo alla cancellazione dei
piccoli partiti. Quasi certamente alle prossime elezioni regionali
il Movimento Diritti Civili e il Patto per la Calabria correranno
insieme sotto il simbolo del ''Terzo Polo''.
Tripodi (Pdci)
“Una vera e propria emergenza criminale”
05/10 ''Nella nostra regione siamo oramai di fronte ad una vera e
propria emergenza criminale.Il gravissimo ed inquietante attentato
contro i lavoratori e contro l'azienda Ecocall di Vazzano (Vibo Valentia)
dimostra come la 'ndrangheta ha rialzato la testa e prova a riaffermare
il proprio dominio prepotente sul territorio''. Lo afferma il segretario
regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Siamo ormai - dice Tripodi
- ad una vera e propria sfida lanciata contro le istituzioni e le
forze sane ed oneste della nostra regione. L'ignobile azione criminale
perpetrata contro l' azienda vibonese dimostra che siamo davanti ad
un preoccupante salto di qualita': la 'ndrangheta non si accontenta
piu' di riscuotere il pizzo o incassare mazzette e tangenti, ma vuole
entrare dentro i circuiti economici e finanziari legali, per impadronirsi
delle attivita' economiche e vuole avere il controllo su tutte le
attivita' produttive. E' evidente che la sfida lanciata e' gravissima
e conferma quanto la presenza della 'ndrangheta sia incompatibile
con lo sviluppo e il lavoro. Ai soci della Ecocall, all'imprenditore
Pippo Callipo, ai due operai feriti ed a tutte le maestranze va la
nostra massima solidarieta' e vicinanza. Inoltre, consideriamo gravissimo,
che nessun rappresentante della Giunta Regionale, ha inteso partecipare
all'assemblea che si e' tenuta preso l'azienda nell'immediatezza dei
fatti. Come a Villa San Giovanni, anche in provincia di Vibo Valentia,
la Giunta Regionale guidata da Chiaravalloti ha brillato per la propria
assenza, sintomo che ormai su determinate questioni riguardanti la
legalita' e la lotta alle forze criminali vi e' chiaramente latitanza
e assenza. Siamo ad un bivio; pensiamo che gli appelli non bastano
piu'. Al Ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, che il prossimo 23
ottobre partecipera' alla seduta straordinaria del Consiglio Regionale,
chiediamo atti concreti, a partire dal potenziamento di mezzi e uomini
delle forze dell'ordine, e non semplici parole di rito''.
Lista comune
per i socialisti calabresi del centrosinistra
05/10 I socialisti calabresi militanti nel centrosinistra presenteranno
alle prossime elezioni regionali una lista comune. E' quanto e' stato
deciso nel corso di una riunione svoltasi a Lamezia Terme cui hanno
partecipato i rappresentanti dello Sdi, dei Laburisti, del Pse e delle
associazioni Pensiero laico e Socialismo e liberta'. Nel corso della
riunione, secondo quanto riferisce una nota, ''e' stato deciso di
procedere rapidamente alla costituzione di una federazione tra tutte
le forze socialiste del centrosinistra in modo da avviare in concreto
in Calabria il processo di unita' socialista''. Alla riunione per
lo Sdi erano presenti il sen. Cesare Marini, il portavoce Tonino Leone
ed il segretario regionale Ercole Nucera; per i Laburisti Rosario
Olivo, Pino Napoli e il coordinatore provinciale di Reggio Calabria
Nino Cotroneo; per il Pse l' on. Giacomo Mancini e il consigliere
provinciale di Cosenza Antonio Ruffolo; per l' associazione ''Pensiero
Laico'' Pino Iacino e Vincenzo Ziccarelli e per l' associazione ''Socialismo
e' Liberta''' Sisinio Zito e Roberto Castagna.
Lo Sdi ripropone
la candidatura di Cesare Matini alla Regione
05/10 Lo Sdi ripropone la candidatura di Cesare Marini alla presidenza
della giunta regionale ''quale espressione unitaria dell' area socialista
e quale rappresentante coerente di tutto il centrosinistra''. A ribadire
la proposta di candidare Marini e' stato il Comitato regionale dello
Sdi, riunitosi a Lamezia Terme. A conclusione dei lavori e' stato
approvato un documento in cui si sottolinea, tra l' altro, che lo
Sdi, ''tenuti presenti i risultati degli incontri, decide di procedere
alla costituzione di una Federazione tra le forze socialiste collocate
nel centrosinistra e di sostenere la presentazione di liste unitarie
alla prossima competizione regionale. Bisogna, inoltre, in tempi brevi
dare concreta attuazione alla richiesta di unita' socialista che proviene
dai militanti e dalla stessa societa' calabrese, evitando, cosi',
disorientamenti nell'opinione pubblica. L' idea di costruire un partito
riformista in Italia resta valida, cosi' come vanno perseguite alle
prossime elezioni regionali soluzioni che siano in linea con questo
progetto e che si muovano in un contesto e logica nazionale''. Lo
Sdi calabrese, inoltre, ''riconferma l' adesione alle decisioni degli
organi nazionali con i quali intende conservare un rapporto di consenso
e di fiducia. In Calabria negli ultimi mesi e' cresciuto il dibattito
sull' obiettivo di realizzare l' unita' delle forze socialiste collocate
nel centrosinistra. Pertanto la riaggregazione delle diverse componenti
socialiste e' un obiettivo che va perseguito con decisione ed e' utile
per lo sviluppo democratico della nostra Regione. Linea, questa, condivisa
da tutto il corpo del partito: le cinque Federazioni che hanno sempre
lavorato, pur nella loro autonomia, in un rapporto d' intesa e di
collaborazione con il Comitato regionale, hanno espresso un consenso
al disegno unitario''. Il comitato regionale dello Sdi, i cui lavori
sono stati introdotti dal segretario regionale, Ercole Nucera, e conclusi
dal presidente portavoce regionale, Tonino Leone, ha ribadito che
''l' impegno unitario socialista costituisce il valore aggiunto della
prossima competizione elettorale regionale ed una risorsa che i socialisti
mettono a disposizione della coalizione e della Calabria per una politica
di rinnovamento e la costituzione di un progetto di alternativa riformista''.
Al termine dei lavori Giovanni Papasso e' stato eletto vice segretario
regionale.
Fava (Udeur):
“Risposte politiche inadeguate alla criminalità mafiosa”
05/10 ''C' e' un' emergenza tragica, purtroppo non nuova, rappresentata
dalla criminalita' mafiosa che tiene politica e istituzioni sotto
scacco. Nessuno puo' cavarsela accusando gli altri ma riconoscendo
criticamente che c'e' un grave deficit di risposte politiche e istituzionali
adeguate, che diventano responsabilita' piu' acute se trasparenza
e correttezza della pubblica amministrazione lasciano gravemente a
desiderare''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Nuccio Fava,
consigliere regionale dei Popolari Udeur. ''In questo senso - aggiunge
Fava - le giuste e doverose indignazioni non bastano e per parte sua
la politica dovrebbe dare prova di trasparenza e capacita' di espressione
di nuova classe dirigente e quindi di credibilita' e di fiducia verso
i cittadini. Purtroppo il gioco politico resta chiuso dentro logiche
vecchie e inadeguate, con una maggioranza clientelare e di potere
che non rende conto, ne' verso le istituzioni ne' verso la societa',
delle sue scelte e dei suoi comportamenti. L' opposizione continua
ad annaspare e si candida al governo della Regione puntando piu' sul
disastro operato ai danni della Calabria dalla Giunta Chiaravalloti
che sulla capacita', a tutt' oggi, di una proposta positiva e credibile.
Non c'e' ancora una data per un incontro collegiale tra tutte le forze
del centro-sinistra, ne' l'indicazione certa di un metodo e di una
scadenza per definire collegialmente, tra e oltre i partiti della
coalizione, il confronto e il coinvolgimento delle forze vive della
societa' calabrese, che pure hanno da tempo espresso disponibilita'
e proposte di grande interesse. Si annaspa, insomma, con un eccesso
di protagonismo da parte dei Ds che non ha espresso sinora risultati
apprezzabili in termini di rafforzamento dello spirito di coalizione
e di proposta complessiva, espressione cioe' di tutte le forze necessarie
ad un risultato elettorale positivo. C' e' addirittura il rischio,
a cominciare dalla nuova legge elettorale, che il centro-sinistra
risulti incapace di esprimere una proposta comune. Si era parlato
di un termine perentorio del 30 settembre che e' trascorso invano.
Ora sembra che bisogna attendere il parto di una lista unitaria sempre
piu' problematica e che comunque ha sinora espresso almeno tre candidature
alla presidenza, una per ciascuna delle sue componenti (Ds,Margherita
e Socialisti), che non rappresentano certo un bel viatico di percorso
unitario''. ''Allo stato - conclude Fava - solo l' onorevole Minniti
ha comunicato con saggezza l' intenzione di fare un passo indietro,
ma la strategia che persegue il suo partito servira' pure a rassicurare
e compattare i Ds, ma non e' servita sinora a rafforzare lo spirito
di coalizione, a fugare il rischio di tentazioni egemoniche, ad aiutare
tutto il centro-sinistra ad esprimersi come coalizione di governo,
in grado di fare sintesi efficace tra tutte le sue componenti, per
giungere al piu' presto a proporsi come reale alternativa di sviluppo
e di speranza per i calabresi''.
Soriero (DS):
“Bloccare il terrorismo mafioso”
05/10 Massimo allarme nazionale sulla situazione calabrese dell 'ordine
pubblico e' stata stamani espressa dal viceresponsabile degli enti
locali della Direzione nazionale dei Ds, on.Pino Soriero, che a Catanzaro
ha incontrato il Prefetto ed il Questore del capoluogo calabrese.
Gli incontri sono stati motivati con i ''continui attacchi della mafia
ai Sindaci ed alle Amministrazioni locali''. ''Nell' esprimere apprezzamento
- ha detto Soriero - per l' impegno delle forze dell' ordine e per
i risultati fin qui conseguiti nella lotta alla mafia c' e', pero',
bisogno di un salto di qualita' per affrontare questo vero e proprio
terrorismo mafioso. Piu' volte abbiamo sollecitato Governo e Ministero
dell' Interno. A questo punto la presenza di Pisanu, annunciato in
Calabria nelle prossime settimane, non basta piu' e deve essere preceduta
da segnali immediati che affrontino i due problemi che io ritengo
prioritari: la dotazione di professionalita' investigative ai massimi
livelli e l' ampliamento degli organici delle due Direzioni distrettuali
antimafia.''. Soriero ha rivolto, infine, un appello per l' estensione
della mobilitazione della societa' civile. ''Faccio appello - dice
l' esponente dei Ds - ai presidenti nazionali di Anci, Upi, Uncem
e Lega delle autonomie per un incontro urgente da tenere in Calabria,
un' Assemblea nazionale sulla difesa delle autonomie dal terrorismo
mafioso''.
Eletti gli organismi
giovanili regionali della Margherita
05/10 Presidente dell'assemblea regionale dei giovani della Margherita
e' stato eletto Davide Grilletto di Reggio Calabria, mentre responsabile
del coordinamento (incarico corrispondente a quello di segretario
regionale) e' stato eletto Giovanni Russo di Vibo Valentia affiancato
da quattro vice: Francesco Pirillo, Francesco Paglione, Felice Caristo
e Vincenzo Brancaccio, mentre responsabile organizzativo e' stato
eletto Fabio Fortugno. Per Russo ''si e' celebrata una tappa decisiva
nella costruzione del nostro movimento giovanile. Una presenza cosi
forte di tanti amici e' la visibile testimonianza di un lavoro tenace,
convinto ed appassionato''. Il coordinatore regionale, poi, ha espresso
gli obiettivi del movimento: l'elaborazione di nuove idee, la formazione
di una nuova classe dirigente e la necessita' di essere un motore
di consenso, tutto cio' partendo da un progetto comune e condiviso
che risolva i gravi problemi attuali della Calabria, da quello dell'occupazione
a quello della gestione della rete stradale e ferroviaria sino a quello
idrico. Grilletto, infine, si e' detto ''onorato della carica che
mi e' stata assegnata, in virtu' anche della massima unita' avuta
in questo congresso''.
Proposta di legge
regionale a sostegno delle Comunità Montane dell’on.
Pirillo (Margherita)
05/10 Il consigliere regionale della Margherita, On. Mario Pirillo,
ha presentato una proposta di legge, ad articolo unico, riguardante
l’abrogazione del “Provvedimento generale recante norme
di tipo ordinamentale e finanziario” che consente l’accesso
alle risorse finanziarie del Fondo Nazionale della Montagna anche
ad altri Enti pubblici e/o Enti strumentali della regione.
“Le Comunità Montane – ha spiegato l’On.
Pirillo - svolgono una importante funzione di tutela, salvaguardia
e sviluppo economico delle aree interne e delle zone montane. Attualmente
questi Enti, a totale finanza derivata, per i continui e consistenti
“tagli” dei finanziamenti pubblici, risultano notevolmente
penalizzati e vivono una grave crisi al limite dello loro stessa sopravvivenza.
Infatti, il riparto delle risorse finanziarie proveniente dal Fondo
nazionale della montagna - per come recepito con la l.r. n° 4/99
- nonché dalle esigue erogazioni del Ministero dell’Interno,
non consentono a questi Enti neanche lo svolgimento dell’ordinaria
amministrazione. Molte comunità montane calabresi stentano
ad approvare i propri bilanci, mentre risulta sempre più difficile
assicurare lo stipendio ai dipendenti. Tale precaria situazione risulta
ancora più aggravata dall’introduzione del 3° comma
dell’art. 11 della L.R. n° 18/04 “Provvedimento generale
recante norme di tipo ordinamentale e finanziario” che consente
l’accesso alle risorse finanziarie del Fondo Nazionale della
Montagna anche ad altri Enti pubblici e/o Enti strumentali della regione.
Al fine salvaguardare l’esistenza di questi Enti, in attesa
di una più ampia ed articolata discussione che ne rilanci il
loro ruolo sul territorio – ha concluso il capogruppo della
Margherita - ho provveduto a presentare la proposta di legge per procedere
urgentemente all’abrogazione del comma 3° - dell’art’
11 - della L.R. n° 18/04”.
CDL spaccata
dopo la riunione di Reggio. I segretari dicono Chiaravalloti, Rositano
dice di no. Il Pri conferma.
04/10 Nulla di fatto nella riunione della Casa delle libertà
calabrese in una riunione plenaria, oggi a Reggio Calabria, di segretari
regionali, parlamentari nazionali e regionali, sindaci di città
e presidenti di provincia per decidere chi sarà il prossimo
candidato alla presidenza della Regione. Però incontrando i
giornalisti a conclusione del vertice svoltosi nel Comune di Reggio
Calabria a cui hanno partecipato alcuni segretari regionali (Il Pri
era assente) Giuseppe Chiaravalloti resta l' unico candidato della
Casa delle liberta', in vista delle prossime elezioni regionali, alla
presidenza della Giunta.. Alla riunione avevano partecipato Giancarlo
Pittelli, Gino Trematerra, Guglielmo Rositani, Leopoldo Chieffallo
e Vincenzo Mazzei, coordinatori regionali, rispettivamente, di Forza
Italia, Udc, An, Nuovo Psi e Pri. I coordinatori regionali della Casa
delle liberta' hanno ribadito la loro ''piena fiducia nell' operato
del presidente Chiaravalloti, che rimane al momento - hanno detto
- l' unico candidato della coalizione e che discutera' del suo impegno
futuro con i segretari nazionali dei partiti della Casa delle Liberta'.
Solo dopo questo confronto verranno sciolte eventuali riserve''. Gli
stessi segretari hanno anche preannunciato per le prossime settimane
una Conferenza programmatica dei partiti della Casa delle liberta'.
''Abbiamo discusso in maniera franca - ha detto Guglielmo Rositani,
dopo l' intervento di saluto del sindaco Giuseppe Scopelliti - su
come rilanciare l'azione di governo della Casa delle Liberta' alla
Regione. In tutti noi sono prevalsi il senso di profonda unita' che
anima la coalizione e l' opinione comune su come organizzare i mesi
che ci rimangono in vista delle consultazioni regionali di primavera
per affrontare al meglio la competizione elettorale''. L' intervento
di Rositani e' stato in larga ripreso dagli altri partecipanti alla
conferenza stampa, che hanno ''sottolineato l' impegno di tutti per
il raggiungimento della massima unita' nella coalizione, lasciando
ai singoli partiti il compito di superare eventuali divergenze interne''.
- Per Rositano (AN) , invece, nessun nulla osta a Chiaravalloti.-“sull'uscente
Giuseppe Chiaravalloti non si può decidere in Calabria ma bisogna
attendere Roma”. Ha detto il neo commissario regionale di Alleanza
Nazionale, il deputato Rietino Gugliemo Rositani: "Abbiamo chiesto
ai nostri segretari nazionali di definire il più presto possibile
la posizione del presidente attuale. Sappiamo che ci deve essere un
incontro in questi giorni, aspettiamo decisioni". Rositani ha
rivelato il metodo con cui si arriverà alla candidatura della
CdL in Calabria: "Da Roma si deve decidere a quale partito toccherà
questa regione. Poi si dovrà decidere se Chiaravalloti rimane
oppure no".
- Il Pri conferma, “non si è parlato di alcuna
candidatura” - Nel corso della riunione tra i segretari
regionali dei partiti della Cdl svoltosi oggi a Reggio Calabria, ''non
si e' parlato di contenuti programmatici per possibili alleanze alle
prossime consultazioni regionali, ne' tanto meno sono stati fatti
nomi di candidature alla presidenza della Giunta regionale; questioni
queste che verranno trattate nel prossimo incontro, richiesto dal
Pri, e in programma per la meta' di ottobre''. A sostenerlo e' la
segreteria regionale del Pri in una nota diffusa stasera. ''Il Pri
- e' scritto nella nota - ha partecipato all' incontro dei segretari
regionali, dopo un chiarimento telefonico, avvenuto tra l' on. Rositani
e il segretario regionale del Pri. Il Pri all' incontro ha partecipato
solo per un atteggiamento di cortesia nei confronti dello stesso neo
coordinatore di An, Guglielmo Rositani''. All' incontro con i segretari
dei partiti della Cdl era presente il segretario regionale del Pri,
Vincenzo Mazzei, che, pero', non ha partecipato al successivo incontro
con i giornalisti.
Corbelli “Il
Consiglio regionale torna al lavoro dopo due mesi e mezzo di ferie”
04/10 Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili, in una
dichiarazione, rivolge gli auguri di ''buon lavoro ai consiglieri
regionali, che domani - afferma - ritorneranno in aula dopo la piu'
lunga, ingiustificata e super retribuita vacanza politico-istituzionale
nella storia della Regione e dell' intero Paese (2 mesi e mezzo di
ferie). ''Finalmente domani - aggiunge Corbelli - ritorneranno in
aula i 43 consiglieri regionali. Vengono smentiti quei detrattori
che affermavano che i nostri 'consiglieri eroi' sarebbero rientrati
dalle vacanze solo alla vigilia di Natale per fare gli auguri ai calabresi!
I consiglieri regionali calabresi hanno stabilito un record! Una vacanza
di oltre 2 mesi che non ha eguali e precedenti in tutta Italia. Finanche
la Camera dei deputati da tempo ha ripreso i lavori parlamentari.
Il Consiglio regionale invece, nonostante le gravi emergenze, aveva
deciso nell' ultima riunione dei capigruppo a Reggio di prolungare
le vacanze addirittura sino al 5 ottobre! Uno scandalo? Macche', solo
una meritata, lunga vacanza per il grande lavoro prodotto: in un anno
62 ore di presenze in Consiglio, meno di 3 giorni, per la modesta
spesa di 20 miliardi di vecchie lire (tanto ci costano in un anno
i 43 consiglieri regionali). Mentre in Italia tutti i consigli comunali,
provinciali, regionali e lo stesso Parlamento della Repubblica hanno
gia' ripreso da diverso tempo i lavOri, in Calabria (nonostante le
tante emergenze: mafia, lavoro, sanita', disagio sociale!) il Consiglio
regionale domani finalmente dopo 2 mesi e mezzo di vacanze torna a
riunirsi. La Calabria tira un sospiro di sollievo. I nostri (si fa
per dire!) consiglieri regionali si rifanno vivi''.
Commodari
(Rif. Com.): “La ‘ndrangheta ha il controllo del territorio”
04/10 ''Noi che da anni denunciamo la pericolosita'
della 'ndrangheta, la piu' potente e pericolosa organizzazione criminale
nazionale ed internazionale, non ci siamo affatto stupiti della potenza
bellica, della capacita' di controllare il territorio e di organizzare
mezzi ed uomini, che ha caratterizzato l'agguato di Isola Capo Rizzuto.Cosi'
come non ci stupisce l'assalto compiuto nella notte all'azienda Ecocall
di Vazzano, nel quale sono rimasti feriti due operai''. Lo afferma,
in una nota, Pino Commodari, del Comitato politico nazionale di Rifondazione
comunista. ''A loro ed alla proprieta' dell'azienda - aggiunge Commodari
- va la nostra piena e convinta solidarieta'. In questo episodio si
legge chiaramente che nella gestione del settore dei rifiuti la 'ndrangheta
non consente alcuna possibilita' di intervento ad altri soggetti imprenditoriali.
A tutto cio' si aggiungono i numerosi atti intimidatori subiti da
amministratori locali che resistono e che non si piegano alla violenza
della mafia, come il sindaco di Villa San Giovanni Rocco Cassone.
Non esageriamo nel definire la Calabria un vero e proprio campo di
battaglia, dove a soccombere vi sono solamente la democrazia e la
civilta' di questa regione. Elevare il livello di attenzione e di
contrasto nei confronti della 'ndrangheta non e' piu' rinviabile.
Gli scioglimenti di molti consigli comunali, compreso quello di Lamezia
Terme, ci parlano di una rinnovata capacita' della 'ndrangheta di
realizzare intrecci perversi e legami con la la politica e gli affari
oppure, compiendo un notevole salto di qualita', di assumere in proprio
il ruolo che in passato veniva delegato agli uomini politici. Pesanti,
in questo senso, sono le responsabilita' del centro destra e del governo
Berlusconi, che nel corso di questi anni hanno smantellato qualsiasi
controllo di legalita' ed imposto la cultura della illegalita', che
diviene il 'volano' dello sviluppo economico del Paese e della costruzione
di una forma-Stato caratterizzata dalla crescente pervasivita' della
cultura mafiosa''. Secondo Commodari, ''il punto politico fondamentale
e' quello di dotarsi di un progetto politico e culturale alternativo,
unico in grado di realizzare le trasformazioni sociali ed il cambiamento
e, quindi, la sua sconfitta. Ritorna con forza l'imperativo di una
rinnovata capacita' di proporre un progetto in grado di porre fine
alla crisi della politica, ampia e profonda, alla separatezza tra
essa, l'etica e la societa' con i suoi bisogni ed aspettative. Un
progetto che sappia proporre una politica altra ed alta, basata sulla
conoscenza della vita e dei problemi della societa' e della gente,
ricca di idee, ideali e programmi''.
Le condizioni
dei DS per la svolta alla Regione. Vnerdì presentazione progetto
alla stampa
04/10 Il progetto di sviluppo per la Calabria dei prossimi 5 anni
ruota attorno alla filosofia di agenda 2000, cioe' di quel Por Calabria,
che ha avuto ''consensi assai convinti od unanimi e di cui le forze
del centro sinistra calabresi sono state promotrici ed artefici''.
Cosi' dicono i Ds calabresi al ter,ine del comitato dirigente odierno.
L'obiettivo e quello di ''proporre ai calabresi di essere i protagonisti
di una grande svolta, finalizzata a fare della nostra realta' un sistema
locale aperto e competitivo, imperniato su una societa' di liberi
ed eguali, in cui ci siano diritti forti e veri per chi e' piu' debole
e opportunita' grandi per chi ha talento. Nell' immediatezza, si da
mandato al gruppo alla regione di concordare con gli altri gruppi
consiliari del centro sinistra un'iniziativa, che consenta di dar
vita, di concerto con forze sociali, imprenditoriali, professionali,
dell'universita', della ricerca e delle autonomie locali, ad una battaglia
d'urto efficace dell'opposizione nell' ultimo scorcio di legislatura
regionale. Il comitato dirigente dei Ds di Calabria ritiene che per
far avanzare nella regione un'idea di svolta cosi' difficile ed impegnativa
siano indispensabili e preliminari due condizioni. La prima e' quella
che un siffatto progetto abbia cuore e cervello dentro la regione,
per cui anche i confronti che, su ogni questione aperta, si riterra'
di avviare con i livelli nazionali, dovranno avere connotati di reciprocita'
con le forze dell'alleanza democratica calabresi protagoniste. La
seconda, piu' specifica ma parimenti importante e decisiva, riguarda
le forze di Uniti nell'Ulivo di Calabria. In tale quadro, pur rispettando
la sovranita' dell'intera coalizione, non e' azzardato sostenere che
il futuro candidato delle forze del centro sinistra alla presidenza
della regione Calabria possa essere espressione di quest'area. A questo
proposito, i Ds calabresi ribadiscono la proposta di procedere unitariamente
e congiuntamente alla composizione di una lista unitaria alle prossime
regionali, a partire dalle forze che hanno dato vita ad Uniti nell'Ulivo,
aperta ad altro espressioni di movimenti, associazioni, esperienze
civiche e territoriali, che possano portare dentro la lista istanze
e rappresentanze di rinnovamento nella vita regionale. In Calabria
piu' che altrove e' importante unire tutte le energie piu' avanzale
provenienti dalla cultura riformista laica, cattolica e socialista.
In tal modo, assieme al presidente ed a tutte le energie della coalizione,
una grande aggregazione unitaria si assumerebbe il compito di essere
cerniera ed artefice del grande progetto di cambiamento, tanto necessario
quanto assai arduo, cui i calabresi verranno chiamati da protagonisti.
Essa, anzi, sarebbe la carta, la risorsa m piu' al servizio della
nuova Calabria''.
E venerdì 8 i DS incontrano i giornalisti per illustrare il
loro progetto. ''Vanno evitate forzature, come quella determinatesi
in riferimento a qualche sondaggio, che possono minare il bisogno
di un confronto sereno e fattivo; da esse per l'avvenire occorre guardare,
ricercando e sottolineando, invece, con forza l' unita' e la pari
dignita' di tutte le forze della coalizione''. Cosi' il comitato dirigente
dei Ds che ha approvato all' unanimita' un documento. ''Ora e' ancor
piu', non solo urgente e necessario, ma,davvero possibile dare corso
al lavoro strutturale ed unitario del centro sinistra per decidere
congiuntamente sul programma.I Ds di Calabria chiedono a tutte le
forze del centro sinistra che si concordi e si convochi una riunione
d'insediamento delta coalizione.In preparazione della stessa, nella
giornata di venerdi' 8 ottobre, si terra' a Lamezia un incontro con
i giornalisti per illustrare i punti cardine di una proposta di progetto,
che i Ds avanzeranno nella riunione unitaria del centro sinistra''.
I DS chiedono
alla Regione di costituirsi parte civile nei processi per mafia
04/10 Il comitato dirigente dei Ds ha dato mandato al gruppo consiliare
alla Regione di chiedere al presidente della Giunta la costituzione
in giudizio nei processi di mafia, a partire da quello relativo al
processo Mancuso di prossima celebrazione. Il comitato dirigente regionale
dei Ds, informato dal segretario Nicola Adamo sull'esito degli incontri
bilaterali con le altre forze del centro sinistra, con associazioni
sindacati, imprenditoriali e professionali, ha espresso soddisfazione
per l'andamento degli stessi. ''L'iniziativa dei Democratici di Sinistra
calabresi si e' rivelata - e' detto in una nota - un formidabile strumento
di confronto unitario che ha consentito di far emergere punti di convergenza
importanti sul programma e sulla metodologia di' scelta del candidato
a Presidente da parte della coalizione di centro sinistra.Oggi piu'
che mai il centro sinistra deve assumere con decisione un'iniziativa
piu' netta, che abbia i caratteri di una urgenza estrema, alla luce
della situazione di allarme democratico in cui versano la societa',
(economia e istituzioni della nostra regione sottoposte ad un attacco
sistematico da parte delle organizzazioni criminali e mafiose)''.
Tripodi (PdCI)
“Con lo sbarramento nelle liste difficile intesa per la coalizione
di centro sinistra”
04/10 ''Se le posizioni espresse sulla Gazzetta del Sud in merito
alla legge elettorale dal consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza,
rispecchiano quelle del suo partito, allora e' tutta in salita la
strada per la costruzione della coalizione del centrosinistra per
le prossime elezioni regionali''. A sostenerlo e' stato il segretario
regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Sulla linea che Pacenza
ha tracciato - ha aggiunto Tripodi - sembra difficile trovare un'
intesa ampia e coinvolgente con tutte le forze del centrosinistra.
Peraltro, e' assai singolare la motivazione di Pacenza a supporto
di una linea che punta a realizzare una legge elettorale con lo sbarramento
per le liste. Infatti, come si evince dalle sue dichiarazioni, siccome
i partiti maggiori hanno realizzato il cosiddetto listone allora tutti
si devono accodare: lorsignori hanno deciso e, quindi, i partiti minori
del centrosinistra debbono imitare il modello del listone. Poco importa
se se questo rappresenta una forzatura e una violenza alla liberta'
e alla democrazia, un attacco al pluralismo e alla rappresentanza
politica''. ''I partiti minori - ha sostenuto Tripodi - dovrebbero
mettersi insieme non perche' ne avvertono la necessita' politica o
perche' sia giunto a maturazione un processo unitario per mettere
insieme le diverse sensibilita' di cui sono espressione. No, la politica
non c' entra nulla. Ci dobbiamo mettere insieme perche' lo dice Pacenza
che vuole la legge elettorale con lo sbarramento per imporci la sua
volonta' e perche' dobbiamo imitare il modello del listone; e non
conta nulla se il risultato elettorale ottenuto e' stato deludente
e se per la costruzione del massimo consenso sembra piu' opportuno
puntare alla presentazione del maggior numero possibile di liste.
Ovviamente ci auguriamo che questo non sia il pensiero del resto dei
Ds e delle altre forze maggiori del centrosinistra, perche' se cosi'
fosse sarebbe davvero un guaio''. ''Il problema - ha concluso Tripodi
- non sarebbe piu' la scelta del candidato Presidente, ma quello ancora
piu' grande di raccogliere i cocci di una coalizione che rischia di
franare nel marasma e nella divisione frutto di uno stato confusionale
e di una grave miopia politica. Spiace che proprio Franco Pacenza
si sia fatto portatore di una posizione cosi' grave politicamente
che puo' mettere in crisi l' alleanza democratica, ma francamente
non si capisce a chi puo' giovare tutto questo''.
Con Palmieri
eletto anche il nuovo consiglio direttivo regionale del Partito Liberale
04/10 Alla presenza dell’On. Stefano de Luca Segretario Nazionale
del Partito, si è tenuto a Lamezia Terme, il I° Congresso
Regionale del Partito Liberale – Calabria -.Molti gli interventi
che si sono succeduti di esponenti politici delle varie anime della
C d L.I liberali calabresi,nel documento politico programmatico approvato
all’unanimità,hanno ribadito che, la rinascita del Partito
in Calabria,non solo si propone di dare una casa idonea e uno strumento
efficace di presenza politica a quanti si riconoscono nei valori della
trazione liberale ma, si pone anche come una forza propositiva per
sostenere con pacata fermezza le proprie “ragioni” ed
impegnarsi ad essere protagonisti e dire basta al paradosso della
marginalizzazione e dell’autoesclusione dalla vita pubblica.I
liberali calabresi,dunque,non intendono,per il futuro,affidare le
sorti delle idee ad alcuno.La società calabrese ha bisogno
di idee liberali e di uomini forti in grado di realizzarle. Abbiamo
la consapevolezza di possedere gli strumenti e le capacità
per governare la realtà del presente,per contrastare il declino
della nostra regione e dare risposte concrete per costruire un reale
sviluppo.A conclusione dei lavori, il Congresso ha eletto per acclamazione,
coordinatore regionale Ciro Palmieri, il quale ha dichiarato che,la
nostra ambizione è di riuscire. In tempi ravvicinati, a dare
voce e organizzazione alle molteplici forme ed energie di ispirazioni
liberali presenti nella società calabrese e che, da oggi il
Partito Liberale in Calabria,si avvia ad intraprendere un lungo cammino,
con tappe scandite e predeterminate,e vorrà dire la sua sui
temi dell’agenda politica con l’impegno di non mancare
all’appuntamento delle elezioni regionali della prossima primavera
2005 e alle elezioni politiche del 2006.Il punto prioritario nostro
programma politico - ha concluso Palmieri – è quello
di dare ascolto alla voce della gente e di partire dai problemi reali
e quotidiani dell’insieme delle nostre comunità, con
ciò intendiamo dare non solo concretezza alla politica, ma
anche restituire la politica ai cittadini.Il Congresso,ha altresì
eletto per acclamazione, quali componenti del Comitato Direttivo Regionale,
Francesco Agrusti (Presidente), Aurelia Zicaro (Vice-presidente),
Gaetano Mazzarella (Vice-coordinatore), Giuseppe Gullo(Tesoriere),
Eugenio Mercuri, Franco Palmieri, Pasquale Barbieri, Maria Teresa
Cerenzia, Leopoldo Conforti,Oleandro Gattuso.
Presidente onorario,Salvatore Silvestri,Resp.Regionale di Gioventù
Liberale Flora Fusca.
Fava: "La
corte dei Conti ha descritto bene lo sconsolante stato della finanza
regionale"
03/10 ''I Vescovi hanno espresso forte preoccupazione fino a temere
la ribellione dei calabresi e a denunciare il fossato sempre piu'
profondo tra cittadini e istituzioni''. E' quanto sostiene in una
nota il consigliere regionale Nuccio Fava. ''La Corte dei Conti -
ha aggiunto - rappresenta in modo sconsolato lo stato della finanza
regionale, lo scandalo delle consulenze, l'impossibilita' di disporre
addirittura del quadro completo degli immobili di proprieta' della
regione. Non sono queste strumentalizzazioni dell'opposizione, ne'
possono essere liquidate come propaganda o attacchi personali. C'e'
un dovere elementare di responsabilita' politica per chi ha governato
di rispondere del suo operato nelle sedi istituzionali e comunque
di fronte ai cittadini elettori. Tanto piu' se immagina di ricandidarsi.
Il sistema maggioritario, sebbene cosi' estremo e per molti versi
dissennato che ci governa, rende tuttavia ancora piu' acuta e ineludibile
questa responsabilita' e questo dovere da parte del governatore e
della sua maggioranza''. ''Il centrosinistra - ha proseguito Fava
- tutto, nonostante l'inconcludenza quasi totale dell'attivita' del
Consiglio in rapporto alla interlocuzione e al confronto con la giunta
e la maggioranza, ha il dovere di promuovere ogni iniziativa per costringere
il centrodestra a rispondere delle sue responsabilita' di fronte all'intera
Calabria. Dalla emergenza criminalita' alla sanita', dal ruolo delle
universita' e delle imprese, dalla gestione irresponsabile del porto
e dell'area di Gioia Tauro sino alla fuga dei diplomati e laureati
e all'emergenza lavoro, la Calabria intera appare piu' in difficolta'
e con minori speranze rispetto a cinque anni fa. Le promesse erano
state tante, ora scopriamo addirittura che la devolution prossima
ventura e la riduzione degli interventi per il Sud della finanziaria
sono, secondo il governatore, un vantaggio per le popolazioni calabresi''.
''E' bene che il bilancio dell'azione di governo - ha concluso - venga
subito correttamente fatto in Consiglio, indicando anche le iniziative
che si intendono perseguire per la fine legislatura e assumendo con
trasparenza la responsabilita' politica conseguente''.
Commodari (Rif.
Com.) “La relazione della Corte dei conti fotografa una realtà
drammatica”
03/10 ''La relazione della Corte dei Conti sul 'Rendiconto Generale
della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2003', fotografa
una realta' drammatica della nostra Regione ed il fallimento della
Giunta Chiaravalloti e della maggioranza di centrodestra''. E' quanto
sostiene in una nota il componente del comitato politico nazionale
del Partito della Rifondazione Comunista, Giuseppe Commodari, circa
la relazione della corte dei conti. ''Di questo fallimento - ha aggiunto
- sembra non si sia accorto solamente Chiaravalloti che, sfacciatamente
ed irresponsabilmente, definisce il quadro delineato dalla Corte dei
Conti come ''una realta' in progress''. Partiamo dalle condizioni
in cui versa la sanita' calabrese. Essa continua a divorare ingenti
risorse finanziarie prelevate dalle tasche gia' vuote dei calabresi,
con l'innalzamento dell'1,4% dell'addizionale Irpef e del 10% della
tassa automobilistica che, ricordiamolo, risultano essere le percentuali
di prelievo piu' alte d'Italia. In cambio pero', nonostante la spesa
sanitaria pro-capite e' uguale a quella della Lombardia, continuamo
ad avere una sanita' scadente. Tutte le entrate derivanti da questa
pesante manovra verranno destinate, fino al 2005, alla copertura del
disavanzo del Servizio Sanitario Regionale per il 2001, mentre non
esistono certezze per la copertura del disavanzo per gli anni successivi''.
''Tra indebitamenti - ha aggiunto - mancanza di qualsivoglia controllo,
fine del Fondo Sanitario Nazionale e ''devolution'', il diritto alla
salute, inteso come universale, certo ed esigibile, in Calabria non
verra' piu' garantito. L'economia calabrese nel 2003 e' stagnante
e chiusa ai mercati esteri. Le esportazioni raggiungono lo 0,1% del
Prodotto Interno Lordo, pari a circa 309,2 milioni di euro, identica
alla capacita' di esportare di una media industria del nord del paese.
La disoccupazione continua ad essere la piu' alta, circa il 24%, del
mezzogiorno, che si attesta ad una media del 17%.Il PIL cresce dello
0,4%, con variazioni anche negative, mentre le altre regioni del mezzogiorno
raggiungono una crescita dello 0,8%, che e' il doppio di quella calabrese.
I ritardi nell'attuazione del Por Calabria rappresentano il segno
concreto dell'incapacita' a programmare, raggiunta da Chiaravalloti
e dalla sua maggioranza, e di conseguenza a realizzare''. ''Le consulenze
- ha proseguito Commodari - definite una ''leggenda'' da Chiaravalloti,
crescono a dismisura. E visto che il ministero dell'Economia rimprovera
la Calabria perche' non incrementa questa voce di spesa, c'e' da attendersi
una sicura sua crescita esponenziale. Come si vede ad occhio nudo,
questo centro destra fallisce nei confronti degli interessi dei calabresi,
ma non di quelli degli amici e dei compari.E' ora di smetterla di
discutere solamente dei nomi dei candidati del centro sinistra per
la Presidenza''. ''Non e' piu' rinviabile - ha concluso - la costruzione
di un programma alternativo che veda la piu' vasta partecipazione
dei calabresi. Questa e' l'unica strada per sconfiggere il centro
destra e per garantire il progresso sociale, economico e civile della
nostra regione''.
Trematerra (Udc)
“Mi sto impegnando per la Foderauto”
03/10 ''Sto lavorando alacremente, insieme ai miei collaboratori,
sulla vicenda della Foderauto, ed ho allertato il Governo e la Task
Force di Borghini per addivenire ad una soluzione concreta''. E' quanto
sostiene in una nota il senatore dell'Udc e segretario regionale del
partito, Gino Trematerra. ''L'ho fatto - ha aggiunto - e lo sto facendo
lontano dalla luce dei riflettori, ma le chiamate in causa demagogiche
oggi mi costringono ad uscire allo scoperto. Ci sono gia' troppi venditori
di piatti in fiera e millantatori di questa nostra Regione che dicono
di poter risolvere messianicamente tutto: io preferisco lavorare nel
silenzio''. ''A Borghini - ha concluso - ho chiesto certezza, un piano
di occupazione e di intervento sociale da sottoporre ai sindacati
ed alle altre istituzioni. Cercheremo un'ampia convergenza per portare
a casa un buon risultato in cui, certamente, speriamo''.
Per Chiaravalloti
la devolution non fa correre alcun rischio al Mezzogiorni
02/10 ''Il Mezzogiorno corre ben altri rischi che non la devolution''.
A sostenerlo e' il presidente della Giunta regionale della Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti. ''Da quelli 'storici' - aggiunge Chiaravalloti
- delle bugie raccontate dalla sinistra in campagna elettorale e alle
evidenti loro disattenzioni per troppi decenni, fino alle notizie
non date, quando non le falsita', sulle azioni compiute dall'attuale
Giunta regionale della Calabria insieme al Governo Berlusconi a favore
della ripresa sociale ed economica del territorio''. ''Il federalismo
- afferma ancora Chiaravalloti in una nota del portavoce - passera'
attraverso il confronto 'solidale' ed 'equilibrato' anche con il Sud.
Al Mezzogiorno, d'altronde, e' attualmente rivolta un'attenzione senza
precedenti: anche la prossima finanziaria, come ha ricordato il viceministro
Micciche', vedra' aumentare i fondi rivolti al sud. Bene ha fatto
il ministro Gasparri, durante l'incontro dei giovani industriali a
Capri, ad annunciare un'iniziativa insieme al ministro dell'Economia,
Siniscalco, rivolta a far conoscere il programma del governo che la
prossima finanziaria si accinge a varare. Se sara' necessario - conclude
Chiaravalloti - diremo a tal proposito anche la nostra''
Zito e Morano:
“E’ il momento di scegliere il candidato presidente del
centrosinistra”
02/10 ''Se vogliamo giungere puntuali all' appuntamento del prossimo
anno con le elezioni regionali dobbiamo essere in grado di compiere,
con forte spirito unitario, presto, bene ed in Calabria, le scelte
fondamentali con le quali candidarci al Governo della Regione. E la
prima di queste scelte e' quella del candidato presidente''. Lo sostiene
un gruppo di sindaci del centrosinistra in un documento inviato ai
segretari dei partiti della coalizione. A promuovere l' iniziativa,
secondo quanto si e' appreso, sono stati i primi cittadini di Roccella
Ionica e Cittanova, Sisinio Zito e Franco Morano. ''Tale scelta -
e' detto ancora nel documento - deve essere condivisa e senza dilazioni.
Nelle prossime settimane le forze del centrosinistra devono assumersi
la responsabilita' di una scelta. Dalla pluralita' di possibili candidati
si deve avere la capacita' di individuare in modo unitario un candidato
che, per le sue qualita' ed il suo prestigio, rappresenti anche simbolicamente
la volonta' e la necessita' di costruire una classe dirigente e di
governo forte, autorevole e autonoma. Con ed attorno al candidato
presidente si costruisca poi il progetto ed il programma di Governo
ascoltando la vera Calabria ed i suoi oltre 400 Municipi individuati
come lo strumento per costruire una regione coesa, unita e senza periferie.
Attraversarli sara' il primo metodo per conoscere le risorse umane,
ambientali, culturali e storiche e le realta' economiche piu' avanzate''.
''Vogliamo farvi sapere - concludono i sindaci che hanno sottoscritto
il documento - che ci siamo e che non ci sentiamo estranei all' appuntamento
del prossimo anno. La Calabria alla quale vogliamo parlare non ascolterebbe
e non capirebbe se fossero posti in atto tatticismi dannosi e venissero
riproposti gli errori compiuti in passato. Anzi, li punirebbe''.
Di Iacovo (Riformisti)
“No alle posizioni intermedie, riconfermare “Uniti nell’Ulivo”
02/10 ''Se vogliamo dare un contributo alla nascita di una nuova
fase della vita politica italiana, e soprattutto calabrese, dobbiamo
combattere la suggestione delle posizioni intermedie. Tutto questo
lo si puo', e si deve, fare, solo con alleanze ampie, a partire dalla
riconferma della scelta di 'Uniti nell'Ulivo'''. E' quanto sostiene
in una nota Benedetto Di Iacovo, rappresentante dell'area dei Riformisti
dell'Associazione 'Riformatori per l'Europa', facendo riferimento
ad un incontro svoltosi presso la federazione provinciale di Cosenza
dei Ds. La rappresentanza dei Ds era guidata dal segretario regionale,
Nicola Adamo, da quello provinciale, Mario Franchino, e dal responsabile
organizzativo, Pietro Midaglia. Rappresentativa e corposa era la componente
dei Riformatori capeggiata da Benedetto Di Iacovo presenti i responsabili
territoriali Benedetto Martino (Castrovillari), Roberto Perrotta,
Gerardo Carnevale, Domenico Abramo e Lucio Cataldi (Paola) , Luciano
Campilongo e Antonio Aloe (Rossano), Stefano Petrosino e Liborio Piscitelli
(Cassano Ionio), Carlo Forlano (Cosenza) ed Armando Tocci (S.Martino
di Finita). Nel corso della riunione sono state affrontate le tematiche
riguardanti la celebrazione dei congressi provinciali , regionali
e nazionali dei Ds e aspetti organizzativi riguardanti l'apertura
di cinque nuove sezioni nei comuni di Cassano allo Ionio, Paola, Corigliano,
Castrovillari, Rossano e Cosenza con l' immediata partenza per quelle
di Cassano e Paola, dove gia' sono risolti i problemi logistici relativi
ai locali, attrezzature, platea degli iscritti e gruppi dirigenti.
L' Associazione ''Riformatori per L'Europa'', aderente in forma collettiva
e socio fondatore dei Ds, nel riconfermare il pieno appoggio dei tanti
socialisti riformisti e dei laici che vi aderiscono alla linea politica
di marca chiaramente riformista e riformatrice, tracciata in questi
anni a partire dal congresso di Pesaro e quello di Torino da Massimo
D'Alema e Piero Fassino e che vede elementi certi e concreti di riformismo
politico e sociale anche in Calabria attraverso l' azione propositiva
di Marco Minniti e Nicola Adamo, resta impegnata a sostenere in tutte
le fasi congressuali della nostra provincia i documenti e le tesi
che proporranno Piero Fassino e Massimo D' Alema. Benedetto Di Iacovo
nel prendere atto delle importanti e concrete disponibilita' e aperture
del segretario regionale e provinciale dei Ds, ha annunciato che all'imminente
apertura delle sedi di Cassano e Paola, per l' inagurazione sara'
presente il portavoce nazionale dell' associazione, Giorgio Benvenuto.
Di Iacovo, soffermandosi sull' attuale momento politico e sociale,
anche in relazione alla necessita' di innovare il sistema politico
ed istituzionale, ridisegnando l' architettura della burocrazia regionale,
ha fatto rilevare come ''risulta urgente - ha detto - ridefinire i
nuovi orizzonti del socialismo del XXI secolo, senza la necessita'
di pensare a un nuovo soggetto politico, individuando l' area di aggregazione
entro cui operare le opzioni di fondo per una concreta inversione
di tendenza dell'attuale sistema politico, atteso che il socialismo
ed il riformismo non sono e non possono essere circoscritti o circoscrivibili
nelle attuali formazioni partitiche ma traguardano piu' forze, compresa
quella dei Ds''.
Soddisfazione, del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo,
e di quello provinciale di Cosenza, Mario Franchino, “per
i tanti socialisti che aderendo all' Associazione sostengono i Ds''.
Adamo, in particolare, conferma l' iscrizione di circa 850 iscritti
all' Associazione per la provincia di Cosenza, dando comunicazione
che analoghe situazioni sono presenti nelle province di Catanzaro,
Vibo Valentia, Crotone e Reggio Calabria, evidenziando cosi' che una
grande area di socialisti riformisti sono presenti da tempo nei Ds
calabresi. Nicola Adamo ha auspicato che il cammino intrapreso dai
congressi nazionali porti al piu' presto alla costruzione anche alle
prossime elezioni regionali di una piu' grande e variegata casa riformista,
laica e cattolica-progressista che vada oltre gli attuali confini
dei partiti. Adamo, nell'affrontare le modalita' di partecipazione
ai congressi ha garantito l' Associazione ''Riformatori per L' Europa''
circa la presenza di propri componenti all' interno di tutti gli organismi
per come previsto dallo statuto, quale socio co-fondatore dei Democratici
di Sinistra, e ha invitato l' Associazione a presentare proprie candidature
alle imminenti elezioni regionali.
Proposta del
PDCI per le regionali. L’80% dei seggi eletti con il proporzionale.
Tripodi: “convocare assise del c.s.”
02/10 ''Se non si vogliono fare le primarie allora il Pdci lancia
una nuova proposta per giungere alla scelta del candidato: convocare
a breve un' assise regionale del centrosinistra, allargato alle espressioni
migliori della societa' civile e del mondo della cultura, ai rappresentanti
del sindacato e delle universita''. E' quanto ha sostenuto il segretario
regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, nel corso della riunione
del Comitato regionale del partito svoltasi a Lamezia. All' incontro
ha partecipato il componente della direzione nazionale del Pdci, Riccardo
Luccio. ''Di certo - ha aggiunto Tripodi - non aiuta il fatto che
mentre i partiti del Listone non riescono ad accordarsi se presentare
o meno la lista unitaria, chiedano alle altre forze della coalizione
di partecipare ad un referendum. Noi rifiutiamo questo schema perche'
occorre un segnale di forte adesione, un programma ampio capace di
allargare la coalizione e un candidato autorevole in grado di rappresentare
tutte le componenti e di farci conquistare il voto della maggioranza
dei calabresi''. ''Preliminare - ha proseguito - a qualsiasi scelta,
pero', deve essere un accordo sull' approvazione di una nuova legge
elettorale che rispetti i principi di liberta' e democrazia. La proposta
dei Comunisti Italiani in materia elettorale prevede che l' 80% dei
seggi del Consiglio regionale vengano attribuiti col sistema proporzionale
che non ci sia nessuno sbarramento, che si abolisca il listino e che
si mantenga il collegio unico regionale''. Tripodi, infine, ha elencato
7 punti della proposta programmatica del Pdci per un governo alternativo
della regione. ''Occorre preliminarmente - ha detto - affrontare la
questione morale che ha caratterizzato l' attuale governo regionale,
abolendo le pratiche clientelari e il malcostume, e ponendo come priorita'
l' impegno della Regione contro la criminalita'. Occorre lanciare
poi un piano straordinario per il lavoro che punti a far scendere
sotto il 20 % la disoccupazione bisogna lanciare un programma legislativo
di tutela dei diritti dei cittadini e impegnarsi per una grande campagna
di riqualificazione della sanita'. Occorre ribadire il no al ponte
e nel contempo impegnarsi affinche' la futura giunta regionale esca
dalla societa' ponte sullo stretto e, infine, bisogna andare verso
un nuovo piano regionale dei rifiuti che al posto di proporre l' incenerimento
come unico metodo per lo smaltimento dei rifiuti punti invece a potenziare
la raccolta differenziata, il riciclaggio e il riutilizzo degli Rsu,
inoltre, va promossa una nuova politica ambientale per la depurazione
delle acque e per la difesa delle coste''. Circa ultima relazione
della Corte dei Conti, Tripodi ha criticato ''l' abnorme e immorale
utilizzo delle consulenze esterne, che addirittura i giudici non sono
riusciti a quantificare fino in fondo, e la gestione fallimentare
dei fondi del Por Calabria che hanno visto la Regione attingere solo
al 6% dei fondi per la premialita', al contrario di Regioni come la
Basilicata che hanno avuto il 15 % del fondo di riserva''. ''Un fallimento
generale quello del governo regionale - ha concluso Tripodi - che
tra l' altro e' stato anche denunciato da Confindustria - che indica
una debolezza del centrodestra''.
Lunedì
riunione regionale della CDL. Il Pri non ci sarà
02/10 I coordinatori regionali dei partiti della Cdl, lunedi, 4 ottobre,
a Reggio Calabria, terranno una riunione ''per esaminare la situazione
politica ed organizzativa, anche al fine di individuare tutte quelle
iniziative, necessarie per un proficuo rilancio della politica del
Governo nazionale, regionale e locale in Calabria, in vista delle
prossime elezioni regionali''. Alle ore 16 dello stesso giorno - informa
un comunicato - nell'aula del consiglio comunale di Reggio Calabria,
i coordinatori regionali della Cdl terranno una conferenza stampa.
Il Pri , ha fatto sapere quest’oggi, che non partecipera' alla
riunione di lunedi' prossimo, 4 ottobre, La decisione e' stata presa
dall' esecutivo regionale del partito, riunitosi a Lamezia Terme sotto
la presidenza del segretario, Vincenzo Mazzei. In un comunicato diffuso
a conclusione della riunione dell' esecutivo, si motiva la decisione
di non partecipare alla riunione di lunedi' col fatto che ''i contenuti
dell' incontro non sono stati sottoposti preventivamente all' esame
dei coordinatori regionali dei partiti'' e che ''la riunione, cosi'
come articolata, non aiuta il necessario chiarimento politico''. ''Il
Pri - si aggiunge nel comunicato - pur essendo alleato della Casa
della liberta', in Calabria non e' stato, ne' lo e' tuttora, organico
all' attuale maggioranza regionale poiche' non e' stato coinvolto
nelle scelte effettuate, ne' ha ricoperto incarichi assessorili o
di sottogoverno''. Nel comunciato si riferisce inoltre che ''il Pri
ha deciso di organizzare autonomamente un' apposita riunione alla
quale invitare tutti i partiti della Casa delle liberta' per analizzare
e discutere approfonditamente della situazione politico-organizzativa
della Regione e verificare l' esistenza delle condizioni per dare
vita ad un' alleanza elettorale capace di affrontare e risolvere i
gravi problemi della Calabria''.
Palmieri eletto
segretario regionale del PLI. Il segretario nazionale De Luca: “C’è
bisogno di noi in questo momento”
02/10 Ciro Palmieri, segretario provinciale del Pli di Cosenza, e'stato
eletto segretario regionale del Partito. La nomina e' avvenuta per
acclamazione questa mattina nel corso del primo congresso regionale,
alla presenza del segretario nazionale Stefano De Luca”. Nei
prossimi giorni il nuovo segretario del Pli Calabrese chiedera' un
confronto con gli altri partiti della Casa delle Liberta'per essere
''protagonisti nella scelta del programma e del candidato''. "Noi
crocianamente siamo dell'opinione che quando la civilta' e' in una
fase avanzata e la liberta' non corre pericoli non e' necessario che
ci sia un Partito liberale. E nel decennio passato, nel passaggio
tra la prima e la seconda repubblica, abbiamo creduto che, forse,
le idee liberali erano patrimonio di tutti e quindi non c'era bisogno
di un partito che si richiamasse a quel ceppo di idee". Lo ha
detto Stefano De Luca, segretario nazionale del Partito Liberale,
che ha celebrato oggi il congresso regionale in Calabria, conclusosi
con l'elezione a segretario di Ciro Palmieri. Per De Luca "la
delusione e' grande. Questa seconda repubblica - commenta - e' stata
la fase delle emozioni rispetto alla ragione. Lo scontro politico
e' stato una specie di scontro fra tifoserie di squadre di calcio.
Mentre i problemi della politica, del nostro paese, del nostro mondo
attuale - ha aggiunto - sono problemi grandi. E' molto a rischio la
liberta'". E quindi il Pl, spiega De Luca, "deve tornare
in campo, con le radici profonde, antiche di un pensiero e di valori
liberali che sono inestinguibili, ma nello stesso tempo con la modernita'
necessaria, per essere pronti al taglio del nastro delle terza Repubblica.
Questo noi stiamo facendo e siamo grati quanti in questo decennio
hanno fatto ritornare di moda la parola liberale. Quindi vediamo attorno
a noi una grande simpatia per poter uscire dalla prigionia del 2-3%
del Pli tradizionale, per costruire un nuovo e moderno partito liberale
che possa avere un peso adeguato rispetto alla importanza delle sue
idee". In questa prospettiva, annuncia De Luca, il Pl nelle elezioni
amministrative 2005 "ci sara' sicuramente. Potra' essere presente
- ha dichiarato De Luca - con il proprio simbolo o con un progetto
sul quale stiamo lavorando. Cioe' la federazione dei laici. Insieme
a socialisti e repubblicani stiamo ragionando - ha sottolineato -
sulla possibilita' di mettere insieme questo patrimonio comune".
Perche' la gente, secondo il segretario nazionale del Pli, "oggi
vuole la semplificazione della politica e il minor numero di soggetti
politici. Pur riconoscendo che tra di noi esistono delle differenze,
pero' ci sono grandi punti in comune e quindi potremmo anche immaginare
delle liste insieme". Comunque, annuncia De Luca, "faremo
un percorso assieme per far sentire i valori laici rispetto ad una
fase in cui tutti a due gli schieramenti, ne e' un esempio la legge
sulla fecondazione assistita, che si sono rivolti non alla mondo cattolico,
ma alla parte piu' retriva del mondo clericale".
Bruno (Margherita)
“L’appello alla speranza della CEI calabrese non può
lasciarci indifferenti”
01/10 «Il monito della Conferenza Episcopale Calabra ad ascoltare
il “grido” della nostra gente non può lasciarci
indifferenti», dichiara Franco Bruno, Coordinatore regionale
della Margherita calabrese, dopo aver letto dell’«accorato
appello alla speranza» lanciato dai Vescovi della regione. «È
vero: il “fossato” tra le istituzioni e i bisogni reali
della popolazione - prosegue Franco Bruno - si sta allargando sempre
di più e alcune delle cause di questa frattura sono sottolineate
con il solito acume dal documento dell’Episcopato calabrese.
Come operatore, per quanto modesto, della politica non posso non sentirmi
coinvolto dai pericoli della facile delega, dai ritardi compiacenti,
dai comodi egoismi di gruppo, dalla corresponsabilità nella
crescita della sfiducia complessiva. Ed è altrettanto convincente
la riflessione dell’On. Nuccio Fava quando, commentando il documento,
con amarezza sottolinea il fallimento di questa legislatura e soprattutto
la mancanza di una plausibile prospettiva per il futuro che finisce
per rendere la nostra comunità quasi disperata.
Il rischio dello scoraggiamento, contro il quale i Vescovi ci mettono
in guardia, esiste davvero. Tuttavia le responsabilità morali
e sociali ci costringono a reagire per andare oltre la rassegnazione.
Non è semplice, ma si può tentare. Proviamo a ricostruire
con pazienza e tenacia, attraverso comportamenti e gesti concreti,
un tessuto di credibilità complessivo della politica e delle
istituzioni, capace di guardare oltre le pur legittime ragioni di
parte. Credo che oggi tra i primi bisogni della Calabria vi sia anche
una necessità di “concordia”. Non solo tra le parti
politiche, non solo tra i diversi territori, ma anche tra estrazioni
culturali diverse e differenti. In questa ottica, consapevole di tutti
i limiti personali e strutturali che esistono, trovo essenziale rimettersi
complessivamente in ascolto delle sofferenze e dei disagi che si levano
quotidianamente dalla nostra gente e dalla società.
Un ultimo inciso: il sistema formativo integrato dell’istruzione
che si vuole realizzare per il nostro Paese non può non tenere
conto del ruolo della Scuola non statale; perciò appare degna
di nota “l’amarezza” manifestata dalla Conferenza
Episcopale Calabria nel “constatare l’esclusione da parte
dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione delle Scuole
non statali da quegli aiuti che la legge tuttavia assicurava loro,
creando enormi disagi”».
I consiglieri
di AN denunciano la consulenza al fratello del Sindaco di Cosenza
alla Provincia. Oliverio replica “Accuse strumentali”
01/10 Il Presidente della Provincia Mario Oliverio, replica alla
conferenza stampa di An, dei consiglieri provinciali Bruno, Pucci
e Straface, che avevano denunciato la consulenza fatta al fratello
dei Sindaco di Cosenza, Lorenzo Catizone, come legame politico tra
la provincia ed il Comune di Cosenza, avvolrando le tesi di PSE e
Italia dei Valori. Questo quanto sostiene in una nota. ''Un rapporto
di fiducia con l'avvocato Lorenzo Catizone, professionista della cui
collaborazione mi avvalgo non da oggi e che- come centinaia e centinaia
di persone, nel corso dei mesi passati, hanno avuto modo di constatare-
e' stato coordinatore della mia campagna elettorale, come ormai e'
a tutti noto, viene utilizzato da settimane per imbastire una polemica
strumentale su presunte consulenze che non trova alcun fondamento''.
''Tanto che - ha aggiunto - e' il caso di dire che la montagna ha
partorito il topolino, se e' vero come e' vero che l'esercito di consulenti
rappresentato dai consiglieri provinciali di Alleanza Nazionale agli
inizi di settembre si e' ridotto al semplice rapporto fiduciario che
ha inserito l'avvocato Catizone nel mio staff. Non capisco dove sia
lo scandalo. Il Presidente di un ente quale la Provincia, il Sindaco
di un Comune, l'amministratore di un qualsiasi ente che agisce nell'interesse
della comunita' non dovrebbero avvalersi, in numero sia pur limitato
e per lo svolgimento del proprio mandato, di collaboratori e persone
di fiducia? E' davvero incredibile e paradossale che da parte di rappresentanti
di forze che nei luoghi in cui governano, a partire dalla Regione
Calabria, hanno in modo spudorato utilizzato lo strumento delle consulenze
per la sistemazione di amici e clienti, in numero illimitato e per
cifre miliardarie, oggi si costruisca una polemica su di una - dico
una - consulenza per un rapporto strettamente fiduciario nella collaborazione
con il Presidente della Provincia. Ne' puo' essere utilizzato il nome
di un professionista sol perche' e' lo stesso di quello del sindaco
della citta' di Cosenza, con l'unico scopo di sollevare polveroni
e pescare nel torbido''. ''Le nostre scelte - ha proseguito Oliverio
- sono improntate alla trasparenza e sono libere da condizionamenti.
Solo chi e' in mala fede e cerca di coprire responsabilita' evidenti
nel governo di altre istituzioni, ed in particolare della Regione
Calabria, dove il malcostume e' il dato prevalente, puo' pensare di
utilizzare una vicenda specifica i cui atti formalmente assunti sono
esposti nella bacheca dell'Amministrazione Provinciale sin da loro
perfezionamento, per continuare in una polemica strumentale. In relazione,
poi, all'argomento che periodicamente una parte dell' opposizione
ripropone circa una mia sostanziale incompatibilita' tra le funzioni
di Presidente della Provincia di Cosenza e quelle di Deputato, ricordo
ancora, con la speranza di non dovere ritornare ulteriormente sull'argomento,
che nel corso della campagna elettorale ho avuto modo di dire che
il ruolo di parlamentare, non secondario nella scelta della mia candidatura,
mi avrebbe consentito di porre, da Presidente al servizio della mia
provincia, un complesso di relazioni e di opportunita' che ci avrebbero
consentito di avere ricadute positive. Malgrado il sacrificio che
cio' per me comporta in questo scorcio finale di legislatura in vista
delle elezioni politiche, sono convinto che gli elettori hanno compreso
il messaggio ed anche per questo ci hanno dato il loro vasto consenso.
La risposte alle postume e stantie argomentazioni di alcuni consiglieri
di An e' venuta e viene dal 62,4% degli elettori della nostra provincia.
Cio' detto, sarebbe piu' utile ed intelligente anche per An misurarsi
nel merito delle nostre proposte e del nostro programma, cosi' come
hanno fatto in Consiglio Provinciale altri consiglieri e settori dell'
opposizione i cui interventi ed argomenti non ho esitato a riprendere
nella replica all'ampio dibattito che si e' sviluppato nel corso di
tre sedute''. ''Confidiamo, naturalmente - ha concluso - su di un
loro contributo perche', come e' noto, presso la Regione non esiste
un Albo dove si affiggono gli atti per i consiglieri e per il pubblico
e fino ad oggi bisogna, purtroppo, affidarsi a qualche organo di stampa
ed a qualche giornalista che, meritoriamente, ed, ahime', solitariamente,
sta conducendo una battaglia di trasparenza''.
Tommasi (Verdi)
chiede l’intervento della Regione per l’emergenza antrace
sul Pollino
01/10 Interventi urgenti e tempestivi sono stati chiesti al presidente
della Giunta regionale dal capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi in
relazione alla presenza di focolai di carbonchio ematico verificatisi
tra la popolazione animale nel versante lucano del parco del Pollino.
Tommasi, in una interrogazione, chiede di conoscere le misure che
il governo regionale ''intende adottare per affrontare la situazione
che potrebbe tradursi in emergenza anche per la Calabria e le azioni
eventualmente gia' programmate dagli assessorati competenti, Ambiente,
Salute e Agricoltura, per arginare la propagazione dell' infezione
che potrebbe colpire oltre agli animali anche i cittadini''. Nell'
interrogazione, inoltre il capogruppo dei Verdi invita l' esecutivo
regionale a predisporre ''sul territorio regionale indagini accurate
sullo stato di salute della popolazione animale e adottare misure
di profilassi al fine di scongiurare il pericolo di contagio''. ''Riteniamo
- ha sostenuto Tommasi - che sia comunque necessario procedere a vaccinazione
di tutti i capi animali a rischio contaminazione, considerato che
il carbonchio ematico e' malattia pericolosa perche' le spore possono
conservarsi nel terreno anche per decine di anni''.
Naccarato: “La
Calabria lungimirante sulla modifica dell’art. 126”
01/10 Se sara' confermata la modifica del terzo comma dell' art.
126 della Costituzione in materia di scioglimento dei Consigli regionali
in caso di dimissioni del Presidente della Regione per impedimento
sopravvenuto o per morte, ''tutti gli Statuti che hanno previsto l'
elezione diretta dovranno procedere ad una revisione per modificarne
il contenuto, prevedendo la possibilita' e la modalita', nel caso
di dimissioni del Presidente per impedimenti personali, di elezione
di un nuovo Presidente''. A sostenerlo e' stato Paolo Naccarato, presidente
della Commissione riforme del Consiglio regionale della Calabria.
''La Camera dei Deputati - ha sostenuto Naccarato - ieri in sede di
esame del disegno di legge che riforma la Costituzione, ha modificato
sostanzialmente il famoso terzo comma dell' art. 126 che trascina
il Consiglio regionale verso un inevitabile scioglimento nel caso
in cui il Presidente della Regione dovesse dimettersi per impedimento
sopravvenuto o in caso di morte.Come si ricordera', il legislatore
statutario calabrese proprio su questo punto ha portato avanti una
battaglia nazionale di sensibilizzazione per far si' che si riformasse
questa norma, ritenuta universalmente eccessiva in quanto totalmente
sganciata da eventi politici relativi al rapporto tra Presidente e
sua maggioranza. In tale contesto abbiamo sempre sostenuto di non
capire le ragioni per le quali la massima assemblea rappresentativa
e democratica di una regione dovesse esser sciolta in presenza di
un Presidente costretto a dimettersi per motivi personali. Ed anche
su questo tema ci siamo dovuti presentare davanti alla Corte Costituzionale
per difendere le nostre ragioni''. ''Certo - ha proseguito Naccarato
- noi non eravamo e non siamo il Parlamento nazionale e quindi in
grado di operare modifiche costituzionali. Ma ricordo ancora con stupore
la campagna di denigrazione e di aggressione che fu portata avanti
proprio su questo punto contro il lavoro dell' organo legislativo
calabrese sollevando un polverone tale al punto da indurre il Governo,
seppur controvoglia, ad impugnare il nostri Statuto davanti la Corte
Costituzionale. Di fronte pero' all' approvazione dell' articolo che
modifica la Costituzione, non posso non sottolineare la lungimiranza
e l' intuizione del legislatore statutario calabrese che aveva legiferato
in perfetta sintonia con l' orientamento che oggi viene sancito dalla
nuova modifica costituzionale. Cosicche' - ha concluso Naccarato -
allorquando l' iter legislativo di modifica della Costituzione italiana
sara' completato, e questa norma dovesse rimanere cosi' come approvata
ieri, tutti gli Statuti che hanno previsto l' elezione diretta del
Presidente della Regione dovranno procedere ad una revisione statutaria
per modificarne il contenuto, prevedendo la possibilita' e la modalita',
nel caso di dimissioni del Presidente per impedimenti personali, di
elezione di un nuovo Presidente della Regione''.
Commodari PRC:
“La relazione della CDC fotografa il fallimento della Giunta
Chiaravalloti”
01/10 ''La relazione della Corte dei Conti sul 'Rendiconto Generale
della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2003', fotografa
una realta' drammatica ed il fallimento della Giunta Chiaravalloti
e della maggioranza di centrodestra''. A sostenerlo e' Pino Commodari,
componente del Comitato politico nazionale del Prc secondo cui ''di
questo fallimento sembra non si sia accorto solamente Chiaravalloti
che, sfacciatamente ed irresponsabilmente, definisce il quadro delineato
dalla Corte dei Conti come 'una realta' in progress'''. ''Partiamo
dalle condizioni in cui versa la sanita' calabrese - afferma Commodari,
in una dichiarazione - che continua a divorare ingenti risorse finanziarie
prelevate dalle tasche gia' vuote dei calabresi, con l' innalzamento
dell' 1,4% dell' addizionale Irpef e del 10% della tassa automobilistica
che, ricordiamolo, risultano essere le percentuali di prelievo piu'
alte d'Italia. In cambio pero', nonostante la spesa sanitaria pro-capite
e' uguale a quella della Lombardia, continuamo ad avere una sanita'
scadente''. ''Tutte le entrate derivanti da questa pesante manovra
verranno destinate, fino al 2005, - sottolinea ancora il componente
del comitato politico nazionale del Prc - alla copertura del disavanzo
del Servizio sanitario regionale per il 2001, mentre non esistono
certezze per la copertura del disavanzo per gli anni successivi. I
calabresi sono avvisati. Tra indebitamenti, mancanza di qualsivoglia
controllo, fine del Fondo Sanitario Nazionale e 'devolution', il diritto
alla salute, inteso come universale, certo ed esigibile, in Calabria
non verra' piu' garantito''. Dopo avere citato i dati riguardanti
la congiuntura economica, Commodari evidenzia ''i ritardi nell' attuazione
del Por Calabria che rappresentano il segno concreto dell' incapacita'
a programmare, raggiunta da Chiaravalloti e dalla sua maggioranza,
e di conseguenza a realizzare. La nostra Regione perde la premialita'
per circa 150 milioni di euro, segno eloquente ed inconfutabile del
nulla che avvolge la Giunta regionale calabrese''. L' esponente di
Rifondazione comunista, infine, critica le dichiarazioni di Chiaravalloti
circa le consulenze ''definite una 'leggenda''' e aggiunge ''visto
che il ministero dell' Economia rimprovera la Calabria perche' non
incrementa questa voce di spesa, c'e' da attendersi una sicura sua
crescita esponenziale''. Per Commodari ''come si vede ad occhio nudo,
questo centro destra fallisce nei confronti degli interessi dei calabresi,
ma non di quelli degli amici e dei compari. E' ora di smetterla di
discutere solamente dei nomi dei candidati del centro sinistra per
la Presidenza. Non e' piu' rinviabile - conclude l' esponente di Rifondazione
- la costruzione di un programma alternativo che veda la piu' vasta
partecipazione dei calabresi, unica strada per sconfiggere il centro
destra e per garantire il progresso sociale, economico e civile della
nostra regione''.
Fortugno (Margherita):
“Il governo del centrodestra calabrese ha prodotto sfascio”
01/10 ''La 'Relazione sul rendiconto della Regione Calabria per l'
anno 2003', presentata dalla sezione regionale della Corte dei Conti,
non lascia spazio a dubbi sullo sfascio prodotto dal governo di centrodestra''.
E' quanto ha sostenuto, in una dichiarazione, il consigliere regionale
Francesco Fortugno, del Ppi-Margherita. ''Ogni anno, puntuale - ha
aggiunto Fortugno - arriva il momento in cui i Calabresi possono rendersi
conto delle capacita' di chi governa la regione, senza il dubbio sulla
veridicita' dei dati e su possibili 'manipolazioni' politiche, a meno
che, quando i dati non sono graditi, non si metta in dubbio la capacita'
professionale dei magistrati della Corte dei Conti, inelegante ed
inopportuna difesa del Presidente Chiaravalloti. La spesa sanitaria
e' fuori controllo, ed il centrodestra si e' prodotto in una rincorsa
della spesa aumentando le tasse; i controlli sono uno strumento sconosciuto;
gli sprechi per consulenze ed incarichi piu' o meno di fantasia sono
consistenti; la collaborazione della regione con l' organo di controllo,
e' quanto mai scarsa, e non potrebbe essere altrimenti visti gli scheletri
negli armadi''. ''A fronte di una relazione cosi' negativa, che fa
seguito a quella, se possibile, ancora piu' negativa dell' anno precedente
- ha sostenuto Fortugno - mi sarei aspettato dai diretti interessati
un tentativo di difesa con argomentazioni politiche e, invece, a dimostrazione
che nella giunta Chiaravalloti il rossore e' un illustre sconosciuto,
riscontro una caduta di stile del presidente Chiaravalloti, che mette
in dubbio correttezza e competenza di chi appartiene a quella parte
della 'societa' civile' dalla quale proviene, ed una difesa risibile
dell' assessore alla Sanita', Gianfranco Luzzo. Luzzo, dovrebbe infatti
spiegare ai calabresi, visto che si parla di sprechi e di 'buchi neri',
secondo quale logica e quale principio di buona amministrazione, ha
ritenuto di dovere nominare dei commissari ad acta nelle Asl, guardandosi
bene dallo specificarne il costo, per fare il lavoro dei direttori
generali appena nominati e regolarmente mantenuti al loro posto, con
stipendi principeschi, in attesa di future valutazioni della Giunta.
Viene da chiedersi cosa ci stia a fare l'assessore alla Sanita'. Sul
disavanzo della Asl, poi, mi chiedo se e' stata fatta una valutazione
sulle spese legali del contenzioso pendente e sul contenzioso stesso.
Ho paura che le amare sorprese non siano finite''. ''Chi crede di
potere prendere in giro i calabresi all' infinito - ha concluso Fortugno
- e' bene che cominci a ricredersi perche' il tempo delle favole volge
velocemente al termine''.
Bertinotti a
Cosenza a tutto campo. “Italia fuori dalla guerra. Futuro del
sud nel Mediterraneo. La parola centrosinistra va abolita.”
30/09
Pubblico dibattito, del segretario nazionale di Rifondazione Comunista,
Fausto Bertinotti, questa sera a Cosenza in piazza XI settembre in
occasione della festa di “Liberazione”, sul tema “L’Europa
nel Mediterraneo”. Alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista
Filippo Veltri, responsabile regionale dell’agenzia ANSA, hanno
partecipato assieme al segretario nazionale di Rifondazione Comunista
il rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre,
e il segretario della CGIL Massimo Covello. Molteplici i punti toccati
nel dibattito. Su tutti ha prevalso il tema della guerra. Bertinotti
ha auspicato il ritiro del contingente italiano dall'Iraq ed in questa
direzione si augura che vada tutto il centrosinistra. ''Abbiamo assunto
l'iniziativa in seno alla riunione dei capigruppo, - ha spiegato -
di far inserire all'ordine del giorno, la discussione sul ritorno
delle truppe che ricordava la mozione unitaria''. Anche perche' ha
aggiunto ''da allora ad oggi la situazione e' sempre peggiorata'',
e, quindi, Bertinotti ritiene che ''ci siano buone ragioni per riproporre
una mozione unitaria per il ritiro''. Il segretario nazionale del
Prc, ha annunciato che il suo partito sta lavorando ''insieme alle
forze che sin d'ora sono d'accordo per giungere alla presentazione
di questa mozione e quindi alle forze delle sinistre. Lavoriamo -
ha sottolineato - affinche' questa posizione, che in questo momento
e' di una parte consistente delle sinistre, possa diventare una posizione
unitaria''. Sulla liberazione delle due Simone Bertinotti ha poi affermato:
"E' stato raggiunto un obiettivo di straordinaria importanza:
è stata salvata la vita di due donne che hanno lavorato per
la pace. Raggiunto questo obiettivo - ha chiarito Bertinotti - ognuno
riprende la sua strada. Noi quella per cercare di fermare questa guerra
e combattere il terrorismo, altri in altre posizioni". Il dibattito
ha toccato anche i punti della finanziaria e della coalizione di centro
sinistra. Sulla manovra finanziaria varata dal Governo Bertinoitti
è andato giù deciso: "Una cattiva Finanziaria che
viene dopo una cattiva riforma delle pensioni e contemporaneamente
a una pessima riforma istituzionale. Penso – ha continuato Bertinotti
- che l'opposizione debba trarre la conclusione di darsi una piattaforma
programmatica comune nell'immediato, per avviare uno scontro politico-sociale
rilevante e conquistare obiettivi importanti come l'occupazione, il
lavoro, la giustizia sociale, le pensioni, per aumentare il potere
di acquisto di stipendi, salari e pensioni stesse". Sul piano
prettamente politico è toccato, poi, alla colazione di centrosinistra,
“Parola che andrebbe abolita”. "La parola centrosinistra
va abolita perché confonde le idee. Il centrosinistra è
stato l'esperienza di un tempo, l'idea, non solo italiana, di poter
governare la globalizzazione. Ma questa idea ormai è finita
perché è stato dimostrato che non si possono mettere
le briglie alla globalizzazione". Detto questo Bertinotti ha
spiegato che per una nuova alleanza di Governo non è sufficiente
mettere insieme i partiti che oggi esistono ma la stessa alleanza
va allargata ad altri soggetti: "Innanzitutto il movimento No
Global che ha cambiato la testa della gente. Poi, i movimenti sociali,
culturali e le organizzazioni sindacali. Tutti questi soggetti - ha
continuato il segretario di Rifondazione - devono concorrere a costruire
una nuova politica di Governo. Il rapporto, quindi, non può
più essere tra sinistra e centro o tra Rifondazione e centrosinistra.
Il futuro governo, dunque, non ha più motivo di ragionare su
questo metro che è vecchio e superato"."L'opposizione
deve stare tutta insieme per cacciare Berlusconi, possibilmente prima
della fine del mandato" ha detto Bertinotti, ribadendo la volontà
di volersi presentare alle elezioni insieme a tutto il centrosinistra.
"Ma arrivati al Governo bisogna sapere cosa fare, perché
con Prodi abbiamo vinto con l'accordo di desistenza ma non ha funzionato.
Perciò, questa volta bisogna fare un programma comune".
Bertinotti, quindi, ha elencato i punti necessari per arrivare a questo
obiettivo: "L'abolizione della legge Biagi e l'abolizione della
legge Treu nella parte che precarizza il lavoro; l'abolizione della
riforma Moratti, e l'abolizione della Bossi-Fini sull'immigrazione.
Anche se - ha aggiunto il segretario di Rifondazione - so che a Rutelli
un programma così non piacerebbe". Oltre a questi punti,
Bertinotti ha specificato che Rifondazione starà nell'alleanza
di centrosinistra a condizione che venga sempre rispettato l'articolo
11 della Costituzione, cioè il ripudio della guerra come risoluzione
alle controversie internazionali. Una capatina il segretario di Rifondazione
l’ha fatta anche nella politica locale ''Rifondazione comunista,
in vista delle prossime elezioni regionali, lavorera' per avere un
programma e una candidatura forti e credibili, che siano in grado
di interpretare il bisogno di cambiamento delle popolazioni calabresi.
L' obiettivo che occorre raggiungere - ha aggiunto Bertinotti - e'
quello di costruire una reale alternativa alle destre''. Tornando
al tema della tavola rotonda Bertinotti ha affermato che ''Il Mezzogiorno
d' Italia puo' avere un vero futuro solo all' interno dell' area del
Mediterraneo. Il mezzogiorno d' Italia - ha aggiunto Bertinotti -
e' in una posizione che e' quella che piu' di tutte esprime il bisogno
di pace e di cooperazione tra i paesi del nord e del sud del Mediterraneo.
E per questa ragione penso che possa davvero contribuire ad un Mediterraneo
di pace e a ricevere da quest' ultimo un impulso forte per la costruzione
di un modello di organizzazione della societa' che proprio nel momento
in cui le politiche neoliberiste falliscono, riscopre nella qualita'
della vita e nell' organizzazione e valorizzazione dell' ambiente
le risorse fondamentali per lo sviluppo''.
PSE: “Serve
una lista unitaria dei socialisti”
30/09 ''Occorre perseguire l' obiettivo di favorire una sempre piu'
stretta collaborazione politica e amministrativa tra i partiti ed
i movimenti socialisti''. E' quanto si afferma in un documento approvato
dall' assemblea regionale del Pse-Lista Mancini. ''Giudichiamo positivamente
- si afferma ancora nel documento - le tante iniziative poste in essere
in Calabria per costruire un soggetto unitario che sappia, al contempo,
valorizzare gli elementi d' identita' propri di ogni organizzazione
ed ambisca a costruire una nuova e grande casa comune per tutti coloro
che credono negli ideali di liberta' e di giustizia sociale. Occorre
rinsaldare gli antichi legami tra le tante oneste famiglie socialiste
calabresi e, al contempo, consolidare i collegamenti con i ceti piu'
dinamici del mondo del lavoro, dello studio, delle professioni e dell'
impresa che cercano, con sempre maggiore insistenza, interlocutori
credibili e capaci di dare risposte alla voglia di realizzare una
regione piu' competitiva che offra maggiori opportunita' e maggiori
diritti ai suoi cittadini''. ''Con questo intento - conclude il documento
- affidiamo al nostro segretario il compito di collaborare con i responsabili
regionali e territoriali delle organizzazioni socialiste del centrosinistra
al fine di promuovere una lista unitaria tra i socialisti da presentare
alle prossime elezioni regionali aperta al contributo di quei socialisti
che vivono con sempre crescente difficolta' la loro attuale collocazione
nella compagine di governo regionale e che vogliono contribuire insieme
a noi alla creazione di un soggetto unitario che rappresenti il vero
motore riformista dell' intera coalizione di centrosinistra. La sfida
che abbiamo davanti e' quella di costruire un' alternativa credibile
al governo fallimentare della destra, a Roma come a Catanzaro''.
Progetto Calabrie:
“A tutto il centrosinistra serve fare un passo indietro”
30/09 ''Apprezziamo la recente proposta dell' esponente della Margherita,
Giuseppe Mistorni, di convocare al piu' presto una riunione con i
partiti ed i movimenti che si collocano nell' area del centrosinistra''.
E' quanto afferma, in una nota, il movimento Progetto Calabrie. ''Ribadiamo
- si aggiunge nella nota - che la questione della scelta del candidato
a presidente della Giunta regionale risulta stucchevole senza un preventivo
confronto sui temi programmatici che sono determinanti per la selezione
della classe dirigente che dovra' governare la Calabria. Si pensi,
ad esempio, a come un tema come quello del ponte sullo Stretto diventi
qualificante dell' idea di sviluppo che si ha della Calabria e, quindi,
per la scelta del candidato presidente. Al fine di avviare un dialogo
proficuo con i partiti di centrosinistra, auspichiamo anche noi che
l' invito fatto da autorevoli personalita' del centrosinistra a fare
un passo indietro sia accolto da tutti per consentire un ampio dibattito
che porti alla costruzione di quel progetto di cambiamento auspicato
dalla popolazione calabrese. Un progetto che ha bisogno di unita'
delle forze in campo e di una larga condivisione, precondizioni indispensabili
per rendere vincente la sfida al centroderstra. Senza tale concreta
disponibilita' al dialogo, sara' evidente la responsabilita' di fare
scegliere Roma, risultando cosi' evidenti i limiti del centrosinistra
calabrese''.
Il Patto per
la Calabria di Chizzoniti con i Diritti Civili alle regionali
30/09 Il Patto per la Calabria di Aurelio Chizzoniti potrebbe correre
insieme al movimento Diritti Civili di Franco Corbelli alle prossime
elezioni regionali. L'ex assessore regionale e attuale presidente
del Consiglio comunale di Reggio Calabria e' stato tra i primi a rispondere
all'appello di Diritti Civili per la costruzione del terzo Polo. Chizzoniti
e Corbelli si vedranno nei prossimi giorni insieme alle loro delegazioniper
discutere ed eventualmente definire una eventuale comune strategiapolitica
elettorale. A darne notizia e' lo stesso Corbelli secondo il quale
''un'alleanza tra i due rappresenterebbe in termini di voti un pacchetto
assai consistente, in grado quasi certamente di determinare la vittoria
dell'uno o l'altro schieramento''.
Donnici (IDV)
“Il centrosinistra blocchi le pulsioni suicide e convochi un
tavolo prima che sia troppo tardi”
30/09 ''Mentre il tavolo nazionale degli Enti locali invita all'unita'
ed alla coesione, il centrosinistra calabrese non riesce a bloccare
le sue pulsioni suicide. Con le polemiche a mezzo stampa non si fa
troppa strada. I candidati in pectore recuperino sobrieta' e compostezza
e si convochi una riunione della coalizione prima che sia troppo tardi''.
Lo ha dichiarato il Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia
dei Valori, Beniamino Donnici che aggiunge: ''Che l'On. Loiero sia,
al pari degli altri candidati proposti, persona di grande prestigio
ed autorevolezza e' un fatto acquisito. Che lo stesso Loiero rappresenti
un valore aggiunto ed abbia capacita' di allargare la coalizione,
e' altrettanto vero. Tuttavia, non giovano le fughe in avanti. Il
sondaggio della discordia, come tutti sanno, esiste ed e' attendibile,
ma e' stato un errore averlo divulgato in quei termini, almeno quanto
la reazione scomposta di un politico navigato quale Marco Minniti''.
''La verita' - conclude Donnici - e' che mentre il centrodestra annaspa
e ancora una volta la Corte dei Conti ne' ha dimostrato incapacita'
e ritardi, mentre esplode in Calabria la grande emergenza dell'agibilita'
democratica negli Enti locali, con molti sindaci che gettano la spugna,
il centrosinistra non riesce ad andare oltre l'autocompiacimento e
le polemiche fine a se stesse. La partita elettorale e' tutt'altro
che scontata e per vincerla bisogna coinvolgere tutti i soggetti politici
e le migliori energie. Si cominci ad affrontare il merito delle questioni
e si decida, al piu' presto, con quale presidente e quale squadra
si intende costruire un'altra Calabria''.
Chiaravalloti:
“La Calabria contribuisce alla ripresa del Paese”
30/09 ''Se il Sud fatica a tenere il passo, la Calabria tira su le
percentuali e contribuisce alla ripresa del Paese''. Lo sostiene il
presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti,
in una nota del portavoce. ''Da fanalino di coda nell' occupazione
- aggiunge Chiaravalloti - l' Istat riconosce oggi che la Calabria
supera, insieme alla Basilicata, per percentuale di occupati rispetto
alla popolazione, le altre regioni del Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione
nella regione scende ancora nel primo semestre 2004 al 14,9%, con
un numero di occupati che supera le 600 mila unita', pari a circa
il 45% della popolazione calabrese tra 15 e 64 anni. Numeri e percentuali
rispetto alle quali non e' consentito interpretare diversamente, criticare
strumentalmente o fingere di non conoscere. Nella scia della politica
dei buoni rapporti, la Calabria incassa anche l' attenzione del ministro
del Welfare, Roberto Maroni, che ha annunciato un decreto destinato
alla crisi che il settore tessile attraversa da molti anni e che,
oggi, Governo e Regione stanno responsabilmente affrontando''. ''Mentre
alcuni sindacalisti, scantonando dai propri compiti, parlano ora di
riforme dello Stato - sostiene ancora Chiaravalloti - al lavoro in
Calabria ci pensa chi evidentemente davvero progetta e produce, con
il sostegno convinto e concreto di Regione e Governo. Nel frattempo
il centrosinistra e' troppo impegnato ad inventare numeri per i propri
sondaggi e, quindi, trascura ancora di pensare davvero ai calabresi.
Al Mezzogiorno anche la prossima Finanziaria predisposta dal governo
Berlusconi
destinera' risorse finalizzate alla realizzazione di progetti concreti,
maggiori rispetto al passato. La conferma viene anche dal viceministro
dell' Economia, Gianfranco Micciche', che cita il dato significativo
di aumento dell' 8%. Un segnale di attenzione, ma soprattutto di considerazione
per il lavoro che Governo, Regione Calabria ed Enti locali stanno
in questi anni portando avanti a beneficio della crescita piu' generale
del territorio. La dimostrazione che solo di favole si tratta, quando
vengono riportate notizie di scarsa attenzione da parte del Governo
o di mancate opportunita'. La verita' e' che i rapporti cambiano anche
in base alla credibilita' degli interlocutori: alle promesse facili
abbiamo sostituito in questi anni i fatti concreti. I 'fatti' che
spesso non sono riportati correttamente, quelli che vengono interpretati
da chi non ha competenza e, piu' spesso, vengono sottaciuti. Rimangono,
comunque, i risultati che vedono la Calabria in netto recupero sul
passato. Consideriamo tutto cio' di buon auspicio per la 'devoluzione
dei poteri', a dispetto solo di chi nulla ha mai fatto sul serio per
la Calabria''.
Pirillo (Margherita)
“Sonora bocciatura per la gestione finanziaria della Regione”
30/09 Dichiarazione dell’On. Pirillo (Margherita), sulla relazione
della Corte dei Conti. “Una regione che continua a perdere occasioni
di sviluppo e che mostra evidenti deficit in termini di progettualità.
Una nuova tegola sull’attività economica della Regione
Calabria è arrivata dalla Corte dei Conti che, nella Relazione
sul Rendiconto 2003, ha sonoramente bocciato la gestione finanziaria.
La nota dolente arriva, come sempre dal settore della sanità,
con una spesa che incide in maniera esorbitante sul bilancio regionale.
Ad una inadeguatezza delle politiche di razionalizzazione fa da contraltare
un generale e progressivo scadimento della qualità dei servizi
offerti. La situazione è destinata a peggiorare dal 2005 in
poi, in quanto non potremo più contare sulle risorse del Fondo
sanitario nazionale, con la conseguenza di un probabile taglio dei
servizi ovvero di un inasprimento fiscale senza precedenti. Dalla
puntuale relazione del giudice contabile viene confermata l’inconsistenza
di politiche di investimento (a fronte di entrate regionali in continua
crescita, nessuna quota del maggiore gettito è destinato agli
investimenti) ed il triste primato del Prodotto interno lordo più
basso d’Italia. La fallimentare gestione delle risorse del Por
Calabria 2000-2006 ha acuito anziché colmare il gap esistente
con le altre regioni d’Italia, con risultati davvero insoddisfacenti
in termini di incremento d’occupazione, rafforzamento dei tessuti
produttivi, miglioramento della qualità della vita dei cittadini
calabresi. Siamo stati più volte “sanzionati” dalla
Commissione Europea per il grave ritardo nell’attuazione del
Programma ed è diffusa l’opinione di non aver colto una
irripetibile occasione in grado di far uscire la nostra regione dalle
secche di marginalità economica e sociale.
Fava (Udeur)
“A rischio l’attuazione della nuova legge elettorale”
30/09 ''Mentre sembra tristemente calare il sipario sulle primarie,
il centro-sinistra - non si capisce se piu' per superficialita' o
incoscienza - rinuncia alla nuova legge elettorale''. Lo sostiene,
in un nota Nuccio Fava, consigliere regionale dell' Udeur. ''Tutti
pero', anche il centro-destra, - prosegue Fava - dovremmo sapere che
si rischia di non fare entrare in vigore il nuovo statuto. Ho votato
a suo tempo contro e quindi non dovrei troppo dolermene. Sono sempre
stato pero' contrario al tanto peggio tanto meglio. Pongo dunque -
conclude il consigliere regionale dell' Udeur - la delicata questione
alla riflessione dei consiglieri tutti, a cominciare dal presidente
Fedele''.
Sitra (PdCI):
“Nessun accordo trasversale sulla riforma della legge elettorale”
30/09 ''Nessun accordo trasversale tra centrodestra e centrosinistra
sulla riforma della legge elettorale''. E' quanto sostiene, in una
nota, Giancarlo Sitra, responsabile regionale Enti locali del Partito
dei comunisti italiani. ''Riteniamo utile ed urgente - aggiunge Sitra
- che le forze del centrosinistra trovino un' intesa preliminare,
per evitare la messa a rischio della tenuta della stessa coalizione,
che abbia come riferimento l' accordo raggiunto in Emilia Romagna,
prima di mettere mano al processo di revisione della legge elettorale
regionale. Quanto e' gia' accaduto in diverse regioni, con il varo
di Statuti improntati al premierato assoluto e sulla riforma delle
leggi elettorali, rappresenta un precedente pericoloso. Ci preoccupa
molto assistere, come e' accaduto in Sicilia, a maggioranze trasversali
tra il centrodestra, i Ds e la Margherita che hanno licenziato insieme
una legge elettorale in cui si e' cancellata l' articolazione della
rappresentanza politica e democratica dei cittadini. I Comunisti calabresi
non permetteranno impunemente agli amici del centrosinistra un cosi'
grave attacco alla democrazia nella nostra regione e confermano il
loro secco no ad una nuova legge elettorale con sbarramento e cancellazione
del collegio unico regionale. Non si comprende, e non lo comprenderebbero
soprattutto i cittadini, che Ds e Margherita, in preda a tentazioni
elettoralistiche, si facciano promotori col centrodestra calabrese
dell' azione di eliminazione del
pluralismo democratico nella nostra regione''.
Mistorni (Margherita)
: “Escludere le polemiche e designare subito il candidato del
centrosinistra
“Dobbiamo valorizzare tutto ciò che ci unisce ed escludere
polemiche fuorvianti che aiutano soltanto il centrodestra a riprendere
fiato. Occorre recuperare la calma indispensabile in queste circostanze
e il metodo della collegialità nelle scelte decisive”.
E’ quanto sostiene il capogruppo del Ppi - Margherita Giuseppe
Mistorni, che aggiunge: “Non giova a nessuno deviare dal tracciato
principale, che è il confronto all’interno della coalizione.
Un confronto che deve essere leale, franco e costruttivo. Le polemiche
non ci aiutano a rinsaldare la nostra alleanza ed a dare alla Calabria
una prospettiva di civiltà, dignità istituzionale e
di sviluppo economico e sociale”.Ad avviso di Mistorni: “Il
centrosinistra calabrese deve urgentemente ritrovarsi attorno ad un
tavolo, mi auguro da qui a qualche giorno, e lealmente procedere alla
designazione ufficiale del nostro candidato alla Presidenza della
Regione. In tutto ciò va, naturalmente, coinvolto pienamente
il mondo dell’associazionismo, dei movimenti e di tutte quelle
forze che a vario titolo si richiamano alle culture presenti nel centrosinistra,
senza mai prescindere dal prezioso contributo delle Università
calabresi”.Infine, secondo l’esponente del centrosinistra:
“La scelta del candidato alla Presidenza della Regione deve
essere condivisa e razionale, seppure all’interno delle espressioni
già individuate da ciascun partito, e mai deve apparire come
un’imposizione che altri debbano essere costretti ad accettare.
Per vincere, infatti, occorre il contribuito di ciascuna forza politica
e di ciascun componente, avendo ben chiaro la sfida importante che
ci attende, se davvero non vogliamo far precipitare la Calabria nel
baratro più nero”.
Il giro d’Italia
del 2005 partirà da Reggio. Soddisfazione di Chiaravalloti
29/09 ''Nella scia dell' attenzione rivolta al tempo libero e allo
sport, vocazioni da porre a disposizione in una terra dove il sole
riscalda la tradizionale ospitalita', torna in Calabria, nel 'Cuore
del Mediterraneo', il Giro d' Italia ed e', particolarmente significativo,
che proprio l' esordio veda Reggio Calabria e la costa ionica al centro
dell' attenzione degli sportivi e degli appassionati''. Ad affermarlo
e' il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti.
''Si tratta - aggiunge Chiaravalloti in una nota del portavoce - di
un risultato che va ascritto ad una felice intuizione dell' Amministrazione
Provinciale di Reggio Calabria, insieme al Comune, per la quale la
Regione sta valutando l' opportunita' di contribuire, rilevando anche
il particolare valore promozionale dell' evento''. ''L' 88/mo Giro
d'Italia che partira' appunto da Reggio Calabria l' 8 maggio 2005,
con un prologo cittadino durante il giorno precedente - prosegue Chiaravalloti
- attraversera' anche altre province calabresi, con un percorso ancora
in via di definizione. La Calabria sara' per quei tre giorni sui teleschermi
di tutto il mondo e nei resoconti sportivi''. ''La soddisfazione e'
grande - conclude Chiaravalloti - cosi' come l' impegno a sollecitare
con l' occasione il completamento dei lavori di manutenzione e quelli
di costruzione sui tracciati stradali della nostra regione''.
Bertinotti giovedì
a Cosenza
29/09 Il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti sara'
domani a Cosenza. Alle 18, presso la Festa di Liberazione, in Piazza
XI settembre, e' previsto un dibattito su ''L'Europa nel Mediterraneo''
con il segretario della Camera del Lavoro di Cosenza Massimo Covello
e il Rettore dell'Universita' di Cosenza Giovanni
De Rose contrario
all’eliminazione delle consulenze alla Regione
29/09 ''Sono contrario al Ddl Galati per eliminare le consulenze:
esse sono uno strumento importante e se qualcuno ne abusa la colpa
e' di chi lo fa''. E' quanto afferma in una nota il leader della Cdl
in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose. ''Vorrei ricordare
al consigliere regionale Borrello - ha aggiunto - che ha proposto
una normativa piu' dura, che il vero scandalo della regione sono i
monogruppi, di cui anche egli fa parte, per i quali si spendono centinaia
di milioni delle vecchie lire ogni mese. L' altro scandalo per eccellenza
fu il concorsone ma allora c'erano da soddisfare amici e parenti e
tutto andava bene''. ''Il Piano della Salute - ha concluso De Rose
- approvato di recente, preveda le consulenze nelle Asl: e' ridicolo
modificarne dopo alcuni mesi il contenuto per iniziative demagogiche
quando sono nati i monogruppi e c' e' stato il famoso concorsone''.
Mistorni (Margherita)
alla Regione: “ A che punto sono i lavori della diga dell’Esaro”
29/09 La situazione dei lavori di realizzazione della diga dell'Esaro
ed i programmi che la Regione ha predisposto per il completamento
dell'opera: e' quanto chiede il capogruppo in consiglio regionale
del Ppi-Margherita, Giuseppe Mistorni, in una interrogazione rivolta
al Presidente della Giunta Regionale ed all' Assessore Regionale ai
Lavori Pubblici. Il Consigliere regionale nell'interrogazione sottolinea
come l' opera rivesta un carattere di estrema importanza per l' approvvigionamento
idrico oltre che per la Valle dell' Esaro, anche per la zona della
Sibaritide e la media Valle del Crati, spingendosi fino a poter contribuire
all' approvvigionamento idrico della citta' di Cosenza ed investendo
lo sviluppo agricolo ed industriale dell' intera area settentrionale
della provincia di Cosenza. Mistorni ha ricordato inoltre le varie
vicissitudini legale alla realizzazione dell'opera i cui lavori erano
stati appaltati fin dal lontano 1982 ed erano stati sospesi nel 1987
a seguito di un evento franoso che aveva costretto alla cassa integrazione
i circa 300 lavoratori impiegati.
Borrello (Udeur):
"Se i sondaggi dicono che Loiero stravince, allora corra da solo"
28/09 ''Auguri e buona fortuna! Se le cose stanno come asserisce
il segretario calabrese della Margherita, che brandisce un sondaggio
esaltante per il suo candidato alla Presidenza della Regione e secondo
il quale Loiero vince da solo, i Popolari - Udeur possono anche accomiatarsi
da questa messinscena, che rischia di diventare anche di cattivo gusto
per chi antepone le ragioni della politica alla politica della forza
e dell'arroganza''. Lo afferma il Consigliere regionale Antonio Borrello,
commissario calabrese dei Popolari - Udeur. ''Se i sondaggi di Bruno
dicono che Loiero stravince da solo - afferma Borrello - allora che
corra da solo. Non saremo noi a frustrare quest'aspirazione al sacrificio
assicurato. Ne' abbiamo intenzione di farci trascinare in questa avventura
sicuramente perdente. Piuttosto, se ancora e' consentito nel centrosinistra
ragionare serenamente, notiamo, con preoccupazione che la Margherita
ed alcuni settori precisi di essa, anziche' porsi democraticamente
in ascolto verso le ragioni dei propri alleati, chiudono ogni possibilita'
di dialogo. E giocano a rimanere soli, o ad andare avanti soltanto
con chi promette di non disturbare il manovratore. Noi non siamo fatti
con la pasta di chi tace anche quando non condivide e, pur non condividendo
nulla delle attuali strategie del centrodestra, rivendichiamo la nostra
liberta' di azione e di protagonismo nell'interesse della storia che
rappresentiamo e degli interessi generali. A noi non risulta alcun
sondaggio da cui, ragionevolmente, si possa desumere la certezza che
Bruno propala; anzi si potrebbe citare qualche altro sondaggio secondo
il quale la popolarita' dell'onorevole Loiero ne esce malconcia. Ma
il punto politico non e' questo. Non puo' essere condotta in questo
modo rudimentale una partita cosi delicata ed importante per la Calabria.
Si avverte palesemente la volonta' di non riflettere proprio sulle
nostre ragioni politiche ed il desiderio, morboso ed escludente, di
chiudere scelte non partecipate in maniera frettolosa ed anche arrogante.
Se cosi dovesse essere, ognuno si assuma fin d'ora le proprie responsabilita'''.
Donnici (IDV)
"No a sbarramenti nelle leggi elettorali"
28/09 ''Dobbiamo costruire le condizioni perche' la coalizione vada
avanti nel rispetto della dignita' e delle legittime esigenze ed aspettative
di ogni singola componente. Le leggi elettorali regionali sono un
banco di prova importante: non si puo' disgregare la coalizione con
ipotesi di sbarramento che consoliderebbero l' egemonia dei partiti
maggiori. Il centrosinistra, almeno su questo punto, recuperi una
posizione unitaria, chiara e condivisa''. A sostenerlo e' stato il
responsabile nazionale Enti locali dell' Italia dei Valori, Beniamino
Donnici, alla vigilia riunione convocata per domani a Roma nella sede
del Gruppo parlamentare della Margherita. ''D' altra parte - ha proseguito
Donnici - il problema non e' trovare convergenze di merito, ma trovare
il modo di realizzarle concretamente, impedendo il gioco delle tre
carte tra i livelli nazionali e quelli regionali, altrimenti non si
vede necessita' alcuna di continuare a convocare riunioni romane se
queste non dovessero avere, quanto meno, funzione di indirizzo sugli
organismi territoriali''. ''Sul piano piu' generale - ha concluso
Donnici - e' quanto mai opportuno, in vista delle elezioni regionali,
definire in tempi brevissimi le candidature. Tuttavia, bisognera'
contestualmente avviare la fase di un nuovo regionalismo, abbandonando
l' idea nefasta di governatori e governatorati, per puntare su presidenti
autorevoli e squadre di governo qualificate e credibili, capaci di
avviare una grande riforma all' insegna del federalismo solidale,
del reale decentramento, della partecipazione democratica, del riequilibrio
di poteri tra funzioni esecutive e funzioni assembleari''.
Conclusa dopo
cinque ore la commissione regionale “Politica Istituzionale”.
28/09 Con un quadro d’insieme in materia di contenzioso in
cui è parte la Regione Calabria, ha preso il via, nella tarda
mattinata, la seduta della prima Commissione consiliare “Politica
Istituzionale”, presieduta da Egidio Chiarella. E’ stato
il dirigente dell’Avvocatura regionale, dott. Giovanni Montera
a relazionare in materia, fornendo alcuni dati relativamente a transazioni
avviate dalla Regione.Nella sua relazione, il presidente Montera ha
tracciato un excursus storico (dalla creazione, nel 1984, dell’Ufficio
legale della Regione fino alla istituzione, nel 1996 con legge n.
7, dell’Avvocatura regionale), arrivando a spiegare, tra l’altro,
le ragioni di alcune deficienze del sistema, la mole di processi ancora
pendenti, la consistenza del capitolo destinato alla copertura delle
spese dei giudizi. Stando alle carte, attualmente sono oltre 30.000
i processi che gravano sulla Regione, in media 4.000 l’anno.“Il
ricorso a professionalità esterne (avvocati), in quanto non
appartenenti all’organico della Regione; la generalizzata convinzione
di ritenere la Regione quasi come ente astratto di “beneficenza”
e non come parte del processo; la tendenza a ricorrere sempre contro
la Regione in sede giudiziaria con la sicurezza di vedere in ogni
caso quanto meno compensate le spese processuali sono- secondo Montera-
alcune tra le cause che hanno determinato in passato un grave esborso
finanziario a carico dell’erario regionale”.
“Da qualche tempo – ha detto ancora Montera – è
in corso una inversione di tendenza rispetto agli incarichi legali
esterni, proprio perché l’Avvocatura si è dotata,
mediante concorso pubblico, nel 1999, di propri avvocati che svolgono
con professionalità il loro lavoro. Rispetto alle trentadue
professionalità previste in pianta organica infatti, ne sono
state assunte 17. A tutt’oggi, sul piano della dotazione di
personale, all’Avvocatura permane l’esigenza di nuove
unità poiché, oggi, un avvocato è chiamato ad
occuparsi di migliaia di processi e in questo contesto l’attività
professionale è estremamente gravosa”.
Montera si è poi soffermato sulle funzioni e sulle competenze
dell’Avvocatura “che non ha compiti ispettivi ma solo
di segnalazione, avendo solo il dovere di evidenziare il dissenso,
e non quello di bloccare attività dei Dipartimenti. La sua
competenza si ferma ad abbozzare ipotesi di transazione, mentre ogni
altra valutazione è rimessa al Dipartimento competente”.
La relazione del presidente Montera ha sollecitato un vivace dibattito,
che si è concluso con la richiesta dei consiglieri d’opposizione
Borrello e Pacenza di accertare, alla luce dei dati preoccupanti forniti
dallo stesso Montera, l’incidenza della ricaduta economica sul
sistema-Regione. Da qui la richiesta al presidente della Commissione,
Chiarella di un aggiornamento a 15 giorni dell’organismo consiliare
per un ulteriore approfondimento dei temi trattati.
La prima Commissione consiliare “ ha chiuso, dopo circa cinque
ore, i propri lavori, iniziati con l’audizione del responsabile
dell’Avvocatura regionale, dott. Giovanni Montera. E’
stata rimandata alla prossima seduta l’approvazione delle legge
sulle consulenze (relatore Francesco Galati del Nuovo Psi), per consentire
ai componenti della stessa di valutare meglio un provvedimento che
rappresenta un tentativo di riorganizzare il campo delle consulenze
regionale, sul quale, ultimamente, sono cadute critiche da più
parti. Sui lavori della Commissione, registriamo il commento del presidente
Chiarella: “Prendo atto dell’autorevolezza del dibattito
che si è registrato nel corso dell’odierna Commissione
su temi delicati, quali le transazioni regionali, gli arbitrati e
tutta la materia legata al contenzioso dell’Ente Regione. Alla
relazione puntuale e di ottimo livello dell’avvocato Montera,
sono seguiti una serie di contributi di elevata fattura istituzionale,
che hanno permesso all’importante organismo consiliare di avviare
una serie di riflessioni sulla funzione e tutela del consigliere regionale,
necessaria per meglio esplicare il proprio mandato a favore delle
aspettative dei cittadini. Proprio per questo, ritengo importantissimo
il dibattito sul prossimo regolamento consiliare, che dovrà
mettere a disposizione dei consiglieri stessi strumenti più
idonei all’espletamento delle proprie funzioni, per evitare,
ad esempio, che non trovino risposta le centinaia e centinaia di interrogazione
di maggioranza e minoranza, che sono l’istituto immediato nel
rapporto con il territorio. A questo punto, mi auguro per la prossima
legislatura un question-time sulla materia simile a quello vigente
al Parlamento italiano”. Al dibattito hanno partecipato anche
i consiglieri Borrello, Fava, Galati Leone, Morrone e Pacenza
Borrello (Udeur)
e Pacenza (DS): “voragine nel bilancio regionale”
28/09 A margine dell’audizione del dirigente dell’Avvocatura
regionale, Giovanni Montera, i consiglieri Antonio Borrello (Adp-Udeur)
e Franco Pacenza (Ds) hanno dichiarato quanto segue: “Per niente
rassicurante la situazione della Regione per quanto riguarda il contenzioso.
Non solo sul piano del merito delle singole questioni quanto sulla
difficoltà di avere contezza della voragine che si è
creata nel bilancio regionale, per effetto di una conduzione caotica
nella gestione di attività che avrebbero bisogno di maggiore
puntualità, trasparenza ed efficacia.
Al di là di una generica e frammentaria difesa d’ufficio
dell’Avvocatura regionale, la Commissione non è stata
messa in condizione di conoscere – speriamo che avvenga in tempi
brevi – lo stato in cui è piombata la Calabria, impelagata
in oltre 35.000 giudizi che, quasi sempre, trovano conclusione nei
pignoramenti presso terzi e di cui, purtroppo, si disconosce la reale
consistenza. Da qui, l’esigenza di acquisire l’ammontare
complessivo dei costi per esecuzioni forzate, incarichi esterni, transazioni
e arbitrati. Non convince per niente la scelta di trasmettere in Commissione,
solo due transazioni, mentre si tace su quella che riguarda la Sorical
e le tante altre concluse dalla Giunta, pur sapendo che sulle transazioni
è obbligatorio il parere del Consiglio. Clamorosa, inoltre,
la denuncia dell’avvocato Montera secondo cui, i Dipartimenti
operano “per prassi libere” in contrasto con le osservazioni
dell’Avvocatura, realizzando, di fatto, o ulteriori contenziose
o regalie ai beneficiari. Siamo convinti che il presidente Chiarella
prenderà in considerazione la nostra richiesta di calenderizzare
ulteriori audizioni con il responsabile dell’Avvocatura regionale,
con l’intento di fare chiarezza nel merito di questioni che
possono avere pesanti implicazioni sulla futura azione politico-amministrativa
della Regione Calabria”.
Donnici (Idv):
“Le emergenze della Calabria al centro dell’agenda politica
nazionale”
28/09 “'Dobbiamo mobilitare nel Polo del cambiamento le migliori
energie di cui la Calabria dispone, ma dobbiamo anche avere riferimenti
nazionali autorevoli e credibili. Le emergenze della nostra regione
devono tornare al centro dell'agenda politica nazionale e sabato prossimo
presenteremo all'Assemblea dell'IDV una mozione che impegnera' non
solo Antonio Di Pietro e il partito, ma anche Romano Prodi, ospite
e protagonista della massima assise''. Lo ha dichiarato il Responsabile
nazionale Enti locali e coordinatore regionale dell'Italia dei Valori,
Beniamino Donnici, che aggiunge: ''Tra le tante emergenze, quella
piu' drammatica della sicurezza e dell'agibilita' istituzionale sta
diventando una vera e propria questione democratica. Comuni commissariati
per mafia, Enti sottoposti a commissioni di accesso, sindaci che hanno
gettato la spugna, altri che si apprestano a farlo. D'altra parte,
l'On. Angela Napoli (AN), da un osservatorio attento e privilegiato
quale la Commissione parlamentare antimafia, ogni giorno, denuncia
gravissime commistioni tra livelli politici ed organizzazioni criminali.
La sua onesta' intellettuale e il suo coraggio fanno da contraltare
al fallimento del governo Berlusconi e della Giunta Chiaravalloti,
responsabili di una drammatica ed inarrestabile deriva.'' ''IDV Calabria
- conclude Donnici - intende passare dalle parole ai fatti, assumendo
impegni chiari davanti all'opinione pubblica, coinvolgendo i massimi
livelli del partito e chiedendo a tutte le forze del centrosinistra
un impegno forte in tema di lotta alla mafia, trasparenza e legalita'.
Sarebbe il miglior viatico per avviare la stagione del riscatto civile,
morale e democratico della nostra regione''.
Trento (Sdi)
incontra il Presidente del Comitato Sibari Provincia
28/09 Il Presidente del gruppo consiliare dei Socialisti Democratici
Italiani, Leonardo Trento, ha incontrato a Cosenza nella giornata
di lunedì 27 settembre 2004, il Presidente del Comitato Sibari
provincia, Giacinto Casciaro, per discutere delle iniziative da portare
avanti nei prossimi giorni e nei prossimi mesi in merito alla problematica
dell’istituzione di una nuova Provincia all’interno del
territorio cosentino. Trento, durante il suo intervento nel dibattito
in Consiglio provinciale sulle linee programmatiche del Presidente
Oliverio, aveva rimarcato l’esigenza di decentramento amministrativo
in una “Provincia che è composta da 155 Comuni, che è
la più grande d’Italia e che ha al suo interno tante
eterogeneità territoriali che non consentono una facile ed
omogenea gestione amministrativa. Una Provincia – ha proseguito
Trento - nella quale ci sono territori che a gran voce, giustamente
e con pari diritti rispetto ad altri territori di questo nostro Paese,
chiedono un giusto quanto improcrastinabile decentramento amministrativo
da ormai troppo tempo”. Il Consigliere provinciale ha quindi
invitato il Presidente Oliverio “a non porre in essere nessun
ostacolo ma, anzi, a volerlo favorire il più possibile con
le giuste pressioni istituzionali nei confronti delle Istituzioni
preposte a decidere”. Trento ha manifestato solidarietà
al Comitato ed al suo Presidente per i continui, ripetuti e ingiustificati
attacchi che da più parti stanno arrivando agli stessi e che
“non fanno altro che evidenziare ancora una volta che ci sono
personaggi che non vogliono dar voce a questa grande richiesta di
decentramento amministrativo che proviene da territori di questa provincia”.
Trento ha apprezzato la proposta del Consigliere provinciale di AN
Antonio Pucci di istituire all’interno un coordinamento tra
i consiglieri provinciali della sibaritide ed ha manifestato la sua
intenzione di passare da subito all’azione convocandoli nei
prossimi giorni intorno ad un tavolo per verificare le iniziative
da attuare in favore dell’istituzione di una nuova Provincia
nella Sibaritide. Il Presdiente Casciaro ha espresso soddisfazione
per questa iniziativa all’interno dell’istituzione sovra
comunale più prossima e dunque responsabile anche del territorio
sibarita. “Cominciano ad essere più di uno i Consiglieri
provinciali – ha sostenuto Casciaro – che tenteranno di
far comprendere la necessità di un serio ed urgente cambiamento
nella vita politica cosentina che non si circoscrive solo al Consiglio
provinciale. Speriamo intanto che a Trento, Corbelli, Pucci e Melfi
si aggiunga qualche altro. È, purtroppo, ancora difficile far
comprendere a Cosenza che gli effetti positivi derivanti dall’autonomia
di Sibari, cioè dalla parte più significativa del suo
entroterra, saranno avvertiti proprio da Cosenza. Ma prima o poi l’obiettivo
non potrà che essere raggiunto”.
Chiaravalloti
annuncia un incontro con Berlusconi: “Parleremo anche della
mia eventuale candidatura”
28/09 ''Io ed il presidente Berlusconi abbiamo in progetto da tempo
un incontro, che dovrebbe svolgersi al piu' presto. Per fissarne la
data stiamo aspettando che il Presidente del Consiglio sia un po'
piu' libero dagli impegni pressanti di questi giorni''. Lo ha detto
all' Ansa il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe
Chiaravalloti. ''Il dialogo col premier - ha aggiunto Chiaravalloti
- e' continuo sulla base di un rapporto che e' sempre stato improntato
a reciproca cortesia e collaborazione''. Per quanto riguarda i temi
dell' incontro, Chiaravalloti ha detto che ''non c' e', al momento,
un' agenda precisa. Ritengo, comunque, che parleremo di tutto, compresa
una mia eventuale ricandidatura alla Presidenza della Giunta regionale''.
Il consigliere
Pilieci ricorda la figura del Presidente Antonio Guarisci
28/09 ''La sua figura versatile ed eccellente si staglia nitida nel
panorama della storia calabrese del secolo appena trascorso e la sua
dimensione di studioso, di politico e di uomo delle istituzioni e'
un patrimonio caratterizzante della nostra identita' regionale''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Franco Pilieci
ricordando la figura di Antonio Guarasci. ''Confesso - ha aggiunto
- che piu' volte e con sentimenti di ammirazione e di riconoscenza
sempre nuovi, nello svolgimento del mio ruolo di Consigliere Regionale,
ho avvertito prepotente il retaggio della sua personalita'. Sono sicuro
che questi sentimenti mi accomunano a molti colleghi consiglieri che,
come me, avvertono il richiamo alla responsabilita', verso questa
terra e verso gli uomini che la abitano, che contraddistinse in maniera
sempre determinata la vita del Presidente Guarasci. Il suo contributo
alla nostra storia regionale fu prezioso ed intelligente ed ancora
oggi gli effetti di quella illuminata azione politica ed intellettuale
si pongono quali fondamenta ancora salde su cui costruire una piu'
compiuta e matura stagione di protagonismo regionale''. ''In una stagione
della politica - ha proseguito Pilieci - caratterizzata da una accentuata
propensione alla conflittualita' e da una scarsa attitudine alla propositivita'
il ricordo dell'uomo e del politico Antonio Guarasci non puo' e non
deve assumere i toni della sola commemorazione. Bisogna recuperare
il valore ideale del messaggio che il Presidente Guarasci ci ha lasciato
in eredita' per provare ad invertire quel processo di decadimento
della politica, iniziato ormai da un decennio. In queste circostanze
la mancanza di uomini come Antonio Guarasci assume toni preoccupanti.
Si impone, quindi, l'attualita' del pensiero e dello stile di vita
di un uomo che e' stato esempio concreto di un impegno politico fondato
sul servizio alla societa'. Da Presidente, da primo Presidente della
nostra Regione, ha dimostrato di sapersi battere contro i ritardi
culturali e le resistenze ai mutamenti che, ancora oggi, sembrano
non definitivamente superati. Una visione della politica capace di
progetti grandi ed in grado di rispondere alle concrete e quotidiane
esigenze della persona. A tanti anni di distanza dal suo impegno politico,
pensando ai suoi insegnamenti e ricordando i suoi numerosi interventi
emerge, primariamente, la tensione ideale del suo impegno politico''.
''Diventa, percio', inevitabile - ha concluso - riproporre ai giovani
ma anche ai meno giovani gli insegnamenti di un uomo che ha fatto
del servizio alla politica una bandiera del suo stile di vita, che
ha saputo dare alla Regione Calabria, alle sue Istituzioni, nel momento
forse piu' importante, quello del suo primo avvio, ricchezza di umanita',
moderazione e sintesi democratica''.
Regionali, viaggiano
i primi numeri. Bruno: “Loiero favorito”, Fava “cose
sconcertanti”
28/09 ''Non ci piace la politica dei sondaggi che si rincorrono,
ma e' importante oggi, per la chiarezza e il rispetto che si devono
agli elettori, diffondere alcuni dei dati che ci hanno confermato
nella convinzione della validita' della candidatura di Loiero, da
noi sostenuta da tempo, alla presidenza della Giunta regionale nelle
prossime elezioni''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore
regionale della Margherita in Calabria, Franco Bruno. ''Il sondaggio
- ha aggiunto - era stato commissionato dalla Margherita per il senso
di responsabilita' che la contraddistingue nei confronti dell'elettorato
calabrese: e' sembrato necessario, infatti, avere un supporto scientifico
alle convinzioni politiche. E', dunque, Agazio Loiero il candidato
''vincente'' nella ''corsa'' per la presidenza della Regione Calabria.
Secondo i risultati di un sondaggio realizzato dall'Istituto Piepoli
ai primi di settembre sulla base di un campione di 1.047 elettori
calabresi il Vicepresidente dei deputati della Margherita e' in grado
di imporsi nella sfida elettorale della prossima primavera: Loiero
vince non solo contro l'attuale ''Governatore'' di centrodestra Giuseppe
Chiaravalloti, distaccandolo di 10 punti (Chiaravalloti raccoglie
il 42% delle preferenze, a fronte del 52% che si schiera invece a
favore di Loiero), ma anche rispetto ad altri rappresentanti di entrambi
gli schieramenti''. ''In particolare - ha proseguito Franco Bruno
- dalla ricerca emerge che l'esponente della Margherita e' il candidato
al quale i calabresi assegnano maggiori possibilita' di vittoria nel
confronto tra i quattro rappresentanti del centrosinistra ''papabili''.
Il 27% degli intervistati e' convinto, infatti, che Loiero otterrebbe
piu' voti del diessino Marco Minniti (23%), del socialista Cesare
Marini (9%) e di Armando Veneto dell'Udeur (5%). Resta ancora indeciso
il 36% del campione. Loiero mantiene il suo primato rispetto ai colleghi
di schieramento anche nelle intenzioni di voto: a suo favore voterebbe
il 20% del campione, a fronte del 15% che si schiera con Minniti,
del 7% che appoggia Marini e del 5% che e' a favore di Veneto. E l'esponente
della Margherita ha la meglio anche nel confronto diretto con il collega
diessino: il 29% preferirebbe Loiero candidato, mentre il 26% sceglie
Minniti; resta un 45% che si dichiara indeciso o afferma di non votare
per il
centrosinistra''. Il coordinatore regionale della Margherita evidenzia
inoltre che ''tra i possibili candidati del centrosinistra Loiero
raccoglie la piu' alta percentuale di fiducia tra gli elettori che
affermano di conoscerlo: il 44%; Minniti si ferma invece al 34%, Marini
al 30% e Veneto al 39%. Alta resta pero' la percentuale di indecisi:
il 20% dichiara che ''non sa'' per chi votare, mentre l'8% ammette
che non ha intenzione di recarsi alle urne. Dal sondaggio emerge poi
con chiarezza l' insoddisfazione dei calabresi per l'attuale guida
del governo regionale: ad avere fiducia in Chiaravalloti e' soltanto
il 35% degli elettori che lo conoscono (85%), contro il 57% che esprime
un giudizio negativo. ''E' utile aggiungere - ha concluso Bruno -
che tra i possibili candidati di centrodestra attualmente in campo
il ''Governatore'' calabrese si conferma, comunque, lo sfidante piu'
accreditato: a favore di Chiaravalloti voterebbe infatti il 21%, mentre
il 13% si dichiara pronto a sostenere il Viceministro ai Trasporti
Mario Tassone (Udc), il 9% si schiera col Sindaco di Catanzaro Sergio
Abramo (FI) e il 5% con l'ex Assessore regionale ai Lavori Pubblici
Aurelio Misiti. Il 17% risulta invece indeciso e il 35% boccia tutti
e quattro i ''papabili'' della Casa delle Liberta'''.
Immediata la replica di Nuccio Fava consigliere regionale
dell’Udeur. ''Accadono in Calabria cose sconcertanti
e preoccupanti. Il portavoce di Chiaravalloti fa spot per la ricandidatura
del suo presidente e lancia avvertimenti in varie direzioni, specie
a giornalisti e giornali''. ''Nel centro-sinistra emergono atteggiamenti
di stile berlusconiano - continua Fava - diffondendo e, soprattutto,
enfatizzando banalmente sondaggi che, addirittura, ci direbbero in
anticipo il candidato vincente. Bisognerebbe urgentemente smetterla
con queste pratiche volgari e autolesionistiche, che discreditano
la politica e il confronto civile dentro e fra gli schieramenti''.
E poi il consigliere Fava accusa anche l’editoria indicando
ai partiti la via dell’autonomia affermando che: ''A destra
e a manca non scarseggiano i candidati. Si aggiunge oggi, in modo
esplicito, quello della Gazzetta del Sud. Non ci pare un buon servizio
ne' al candidato, degno e stimabile al pari degli altri, ne' un contributo
a migliorare lo stato della politica calabrese, in una condizione
di difficolta' e di pena sino allo scoraggiamento''. ''Editori e giornalisti,
non solo in Calabria, sia chiaro, sono liberissimi di avere le loro
preferenze - dice Fava – di fare le loro scelte, di tutelare
i loro interessi. Lo fanno del resto quotidianamente, sostenendo questo
o quell'esponente politico. Fa parte del gioco complesso e difficile
della democrazia. Tutti gli attori della politica, pero' - partiti
e coalizioni - dovrebbero avere la consapevolezza e l'orgoglio della
propria autonomia, delle proprie responsabilita', non solo verso i
tavoli romani, che rimbalzano in Calabria talvolta in modo devastante''.
''Dopo la terribile vicenda del sindaco di Villa San Giovanni - prosegue
Fava - una nuova, diversa, ma non meno preoccupante crisi si e' aperta
a Gioia Tauro. La politica non puo' limitarsi ad esprimere le pur
doverose solidarieta' e continuare come prima. Serve un cambio profondo,
soprattutto da parte dell'opposizione. Le sue diversita' dovrebbero
diventare forza e ricchezza per una proposta comune di buon governo.
Senza ulteriori personalistiche tattiche di vario segno, che possono
provocare soltanto una sconfitta disastrosa per i calabresi''.
Incontro della
Margherita all’Unical domani alle 18
28/09 Si svolgerà domani, mercoledì 29 settembre, alle
ore 18,00, nella sala concerti del DAMS (edificio polifunzionale),
un incontro dibattito promosso dal Partito della Margherita, che ha
come obiettivo l'opportunità di creare una consulta stabile
di elaborazione di proposte sullo sviluppo dell'Università
in particolare sul ruolo che l'Università della Calabria si
ritiene debba svolgere a servizio dello sviluppo della regione. All'incontro
saranno presenti il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, con
delega alla cultura e all'università, avv. Salvatore Perugini,
e il segretario regionale della Margherita, ing. Franco Bruno.
Franco Marini
(DL): “Si rafforza la candidatura Loiero”
27/09 La candidatura per il centrosinistra di Agazio Loiero per la
presidenza della Giunta regionale della Calabria ''in questi mesi
si e' rafforzata nell' opinione pubblica''. A sostenerlo, nel corso
di una riunione della Margherita svoltasi a Roma, e' stato Franco
Marini, responsabile nazionale organizzativo del partito. ''Al congresso
regionale della Margherita dello scorso febbraio - ha aggiunto Franco
Marini - la scelta per la candidatura alla presidenza della Regione
e' caduta, all' unanimita', su Agazio Loiero ed in questi mesi si
e' rafforzata nell' opinione pubblica, come confermano tutti i sondaggi
di cui i partiti del centrosinistra dispongono. Perdere ancora del
tempo sarebbe un errore. Riteniamo infatti di dovere ribadire senza
alcun indugio la scelta, un atto destinato a rendere piu' acuta la
crisi del centrodestra''. Alla riunione ha partecipato una folta delegazione
di dirigenti calabresi della Margherita, tra i quali lo stesso Loiero
ed i parlamentari Giuseppe Camo, Luigi Meduri e Donato Veraldi, insieme
al segretario regionale Franco Bruno. Alla riunione hanno partecipato
anche i due vicesegretari regionale del partito, Franco Laratta e
Giuseppe Mazzotta; i cinque segretari provinciali; i tre consiglieri
regionali, Francesco Fortugno, Giuseppe Mistorni e Mario Pirillo;
il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, ed
i dirigenti Enzo Sculco e Antonio Sorrentino. ''Dopo aver effettuato
un' attenta disamina della difficile situazione calabrese, dopo cinque
anni di governo del centrodestra, e la critica si e' indirizzata non
solo a Chiaravalloti, ma anche all' intera coalizione di maggioranza,
si e' stabilito - si afferma ancora nella nota - che bisogna immediatamente
porre mano al programma e, nel contempo, compiere la scelta definitiva
del nome del presidente. Dopo l' intervento di Franco Marini si e'
aperto il dibattito e ''tutti i partecipanti alla riunione hanno convenuto
che Loiero e' l' uomo giusto per conquistare la guida della Calabria''.
In particolare il senatore Veraldi, dopo essersi soffermato piu' dettagliatamente
sulla situazione in cui versa la Regione dopo gli anni di governo
della destra, ha detto: ''Noi non domandiamo alla coalizione il consenso
su Loiero per una forma di egoismo di partito. Noi candidiamo Loiero
perche', con tutto il rispetto per tutti gli altri eventuali candidati
(tra i nomi che circolano ce ne sono alcuni di assoluta qualita' politica)
e' l' unico a darci la certezza della vittoria''.
Sinistra Giovanile:
“Con la finanziaria aumenta il divario nord-sud”
27/09 ''Il divario economico, non ancora cancellato tra le regioni
del Centro-Nord e quelle del Sud, con la prossima manovra finanziaria
potrebbe riallargarne la forbice. La razionalizzazione degli incentivi
pubblici alle imprese rischia di trasformarsi in una sottrazione di
risorse per gli investimenti nel Mezzogiorno''. A sostenerlo e' la
sinistra giovanile. ''Ancora una volta - ha sostenuto il responsabile
della Sinistra giovanile Nazionale delle politiche del Mezzogiorno,
Armando Cirillo - il Governo si prepara a tagliare i fondi alle industrie
meridionali. Questo dato conferma la tendenza delle precedenti finanziarie
che esclude clamorosamente il Sud dall' agenda politica dell' attuale
maggioranza. Mancano strategie complessive e piani di investimenti
mirati capaci di sollevare le regioni meridionali dal tracollo economico''.
Ricordando poi le parole pronunciate nei giorni scorsi a Lecce dal
Governatore della Banca d' Italia, Antonio Fazio, Cirillo ha sostenuto:
''Siamo preoccupati. L' ennesimo richiamo di Fazio rappresenta un
campanello d' allarme per le giovani generazioni del sud, costrette
a vivere nella precarieta' del presente e nella mancanza di prospettive
per il futuro. Siamo convinti - ha concluso - che il rilancio economico
del Paese possa attuarsi solamente attraverso una nuova strategia
politica che ponga le regioni meridionali al centro del programma
economico di ripresa della competitivita' nazionale''.
Corbelli: “Alle
regionali siamo pronti a correre da soli”
27/09 Il Movimento Diritti Civili, promotore del terzo Polo in Calabria,
''e' pronto a correre da solo alle elezioni regionali del prossimo
anno, cosi' come avvenne alle regionali del 16 aprile 2000 e alle
provinciali del 13 giugno scorso''. A lanciare la sfida e' il leader
del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una intervista che
sara' pubblicata domani dal bisettimanale ''Calabria Sera'', diretto
da Franco Ferrara, e anticipata dallo stesso Corbelli. Corbelli invita
a sedere allo stesso tavolo, per un confronto, l' ex assessore regionale
Aurelio Misiti, l' ex presidente della Giunta regionale, Giuseppe
Nistico', il rettore dell' Universita' della Calabria, Giovanni Latorre,
l' ex assessore regionale Aurelio Chizzoniti, e il presidente di Confindustria
Calabria, Filippo Callipo. Il leader di Diritti Civili, secondo quanto
riferito in una nota, spiega strategie e obiettivi in vista delle
prossime elezioni e parla del suo progetto per la Calabria. Ringrazia
il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, che ha incontrato nei
giorni scorsi, ma spiega di non aver sottoscritto sino ad oggi alcun
accordo. ''Decideremo il da farsi nei prossimi giorni - afferma Corbelli
- consapevoli della nostra forza e del nostro ruolo che potrebbe essere
decisivo per determinare il risultato elettorale. Siamo una forza
che alla elezioni provinciali nella sola provincia di Cosenza ha raccolto
quasi 14 mila voti (oltre il 3%), addirittura piu' di alcuni partiti
nazionali. Siamo pronti e abituati a correre da soli, come abbiamo
dimostrato in questi anni. Non ci interessano ne' le poltrone, ne'
il potere ma solo le nostre grandi battaglie civili, libertarie e
umanitarie''. Corbelli critica infine il tentativo dei partiti maggiori
dei due poli di voler introdurre la soglia di sbarramento del 5%,
(''per far fuori tutti piccoli partiti e i Movimenti'') e ringrazia
quei mezzi d' informazione calabresi che danno spazio anche a Diritti
Civili.
Fava (Udeur)
“Molto serio il monito del Governatore Fazio verso il Governo.
Necessitano insediamenti produttivi a sud”
26/09 ''Con l'indubbia autorevolezza che gli e' propria, il governatore
della Banca d’Italia, Fazio, ha posto la questione cruciale
che penalizza da troppo tempo il meridione e in modo piu' acuto la
Calabria''. Questo è quanto afferma in una dichiarazione il
consigliere regionale Ap-Udeur Nuccio Fava. ''Quello della crescita
del sud come opportunita' e di una politica seria di incentivi che
favorisca nuovi insediamenti produttivi. Senza forzature, il monito
di Fazio e' molto serio verso il governo centrale, ma denuncia ancora
di piu' responsabilita' e insipienze del centro-destra calabrese che
pure ha rivendicato costantemente rapporti privilegiati con Roma.
Il quadro e' ancora piu' fosco e preoccupante perche' la condizione
calabrese e' drammaticamente condizionata da un quotidiano stillicidio
di criminalita' e di avvertimenti mafiosi che sono il male principale.
Da qui deve partire la proposta politico-programmatica del centro-sinistra,
fondata su elementi chiari ed essenziali, non un elenco interminabile
di promesse che valgono ben poco presso un'opinione pubblica sfiduciata,
delusa e profondamente insoddisfatta da tanti anni di malgoverno.
Il programma e' in fondo la proposta politica che il centro-sinistra
sinteticamente saprà comunicare agli elettori, dicendo loro
tre cose essenziali: lotta senza quartiere alla criminalita' e alla
mafia ad ogni livello; sviluppo e crescita a partire dall'universita',
dal turismo e da una nuova imprenditorialita'; trasparenza infine
di ogni atto della pubblica amministrazione, rapida ed efficiente,
senza contorsioni burocratiche, che facilitano ogni sorta di clientela
e di corruzione, a partire proprio dagli atti della regione. Che i
maggiori esponenti del centro-sinistra, come apprendiamo dai giornali,
abbiano ritenuto opportuno fare un passo indietro sul discorso delle
candidature alla presidenza e' un fatto oltremodo positivo. Bisogna
adesso procedere collegialmente e con costruttiva sollecitudine, individuando
nella legge elettorale e in un metodo per la scelta e la legittimazione
del candidato e del programma, che sappia coinvolgere i cittadini
elettori e valorizzare tutti i contributi significativi che sono sinora
emersi, le priorita' e le scadenze immediate''.
Vertice regionale
di Italia dei Valori a Lamezia.
26/09 ''Anche e soprattutto attraverso i nostri congressi sapremo
dimostrare che c' e' necessita' di andare oltre le geometrie di schieramento,
aprendo alla cultura, alle forze economiche e sociali, alle tante
personalita' che non ne possono piu' di berlusconismo e chiaravallotismo''.
A sostenerlo e' stato il responsabile nazionale Enti locali di Italia
dei Valori, Beniamino Donnici, al termine dell' assemblea regionale
svoltasi a Lamezia Terme. L' assemblea, e' scritto in un comunicato,
ha formalmente avviato la stagione dei congressi provinciali e regionale,
per passare dalla fase costituente a quella costitutiva del partito.
''Non sono mancati - e' scritto nella nota - forti accenni polemici
alla questione della provincia di Cosenza dove Idv, nonostante gli
accordi pre e post elettorali, e' stata esclusa dalla Giunta guidata
da Mario Oliverio''. ''Con questi metodi - e' stato detto nel corso
degli interventi - non si costruisce alcuna prospettiva. Chi semina
vento raccogliera' tempesta e la vicenda per Idv avra' connotazioni
e rilevanza regionale e nazionale''. All' incontro hanno partecipato
il presidente dell' Assemblea nazionale degli eletti, Felice Belisario,
e Beniamino Donnici. I due dirigenti hanno illustrato le linee programmatiche
dell' Assemblea del 2 e 3 ottobre a Roma che, con la relazione di
Antonio Di Pietro e l' intervento (''non ritualistico e formale'')
di Romano Prodi, e' scritto nella nota, ''sancira' la definitiva adesione
dell' Idv alla costituenda federazione del centrosinistra. Sul piano
politico, archiviata l' esperienza con la sinistra occhettiana, Idv
- prosegue il comunicato - torna nell' alveo della sua naturale collocazione
liberaldemocratica, situandosi nell' area centrale dello schieramento
di centrosinistra, pronta ad intercettare consensi e contributi dei
tanti delusi della Casa delle Liberta'''. Sul piano organizzativo
il partito avra' una forte connotazione federalista e federata. ''Un
prisma - ha detto Donnici - dalle tante facce, pronto a recepire all'
interno del contenitore etico morale che ne costituisce l' irrinunciabile
peculiarita', differenze, specificita', identita' e progetti che verranno
dalle regioni e dal territorio''. Sul piano regionale Idv Calabria,
restando all' interno del centrosinistra, punta a costruire, ''atteso
il fallimento dell' esperienza Chiaravalloti, il polo del cambiamento
per ridimensionare gruppi dirigenti autoreferenziali, partiti egemoni,
tentativi gattopardeschi di mantenere inalterate logiche ed equilibri
di potere''.
Dal 2 ottobre
a Lamezia il congresso regionale dei liberali
26/09 Convocato per il 2 ottobre il congresso regionale del partito
liberale. Questo il comunicato: “Non c'è più tempo
per le attese. Abbiamo il dovere di dare ai liberali calabresi la
"casa politica" non solo quella di testimonianza culturale,
ma, di mettere in campo le idee liberali, che ci appartengono, per
cultura, per tradizione, per scelta di campo politica e morale. La
Calabria, vive una stagione difficile e,al contempo, una sfida storica.
L'azione politica diviene dunque non un'opportunità ma un dovere.
Mai come oggi,la Calabria incalzata da mille problemi e dalle trasformazioni
strutturali dell'economia e della società,ci pone di fronte
a una battaglia che non possiamo eludere. Abbiamo la consapevolezza
di possedere gli strumenti e le capacità per governare la realtà
del presente e dare risposte concrete al declino della nostra regione.
Dobbiamo perciò dire basta al paradosso della marginalizzazione
e dall'autoesclusione dalla vita pubblica. E' finito il tempo delle
recriminazioni e delle fughe nel privato. E' ora di rimboccarsi le
maniche.In Calabria, sta a noi l'onere e l'onore di raccogliere la
sfida,impegnarsi ad essere protagonista,i liberali calabresi,non intendono,per
il futuro,affidare le sorti delle idee ad alcuno.E' per questo che
il 2 ottobre a Lamezia Terme si terrà il congresso regionale
del Partito, che rappresenterà un'importante occasione per
avviare un lungo cammino, con tappe scandite e predeterminate, e che
vorrà dire la sua sui temi dell'agenda politica calabrese.”