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Notizie di Politica dal 25/05 al 31/05
Cecchino Principe incontra Oliverio: "La democrazia non è sospesa" 31/05 Cordiale colloquio, questa mattina, tra il presidente
del Consiglio Provinciale di Cosenza, Francesco Principe e il candidato
del Centrosinistra alla Presidenza della Provincia on. Mario Oliverio.
Principe, dopo aver rassicurato quest’ultimo sulle condizioni
di salute di suo figlio Sandro, ha auspicato una forte ed immediata
ripresa della campagna elettorale a Rende e in tutta la Provincia di
Cosenza, per continuare ad incontrare gli elettori ed illustrare loro
le ragioni di un voto convinto alla coalizione di Centrosinistra. “La
democrazia non è sospesa, ha detto Francesco Principe ad Oliverio,
e non c’è alcun grave motivo di ordine pubblico che possa
turbare la campagna elettorale in atto. C’è, è vero,
il nostro dolore per un evento grave e drammatico che ha commosso e
turbato l’opinione pubblica calabrese e nazionale, ma ciò
non può indurci ad abbandonare le postazioni di responsabilità
a cui i cittadini ci hanno chiamati. Se Sandro stesse bene, ha concluso
Principe, farebbe tutto quello che già era in programma: inaugurerebbe
nuove opere e servizi, parteciperebbe ad incontri e dibattiti pubblici,
svolgerebbe, insomma, in pieno il suo ruolo di amministratore responsabile
e di politico sempre attento ai bisogni della gente. Noi dobbiamo fare
quello che avrebbe fatto lui se vogliamo rendergli pienamente omaggio
ed esprimergli la solidarietà più sincera e la vicinanza
attiva di tutti”. Dal canto suo l’on. Mario Oliverio ha
ribadito i sentimenti di sincera e profonda vicinanza a Sandro ed alla
sua famiglia augurandosi una sua pronta e completa guarigione. Ha altresì
espresso stima ed amicizia a Francesco Principe a cui lo legano antichi
rapporti e comuni esperienze di amministratore regionale. “Francesco
Principe, ha detto Oliverio, anche in questo momento di grande dolore,
si pone come solido punto di riferimento per le forze democratiche,
per la coalizione di centrosinistra e per la nostra Provincia e la Calabria.
Le sue valutazioni politiche circa una ripresa della iniziativa e della
mobilitazione elettorale da parte del Centrosinistra ci spronano a riprendere
con vigore il nostro lavoro ed a rivolgere un appello a tutte le forze
della coalizione ai candidati del Centrosinistra nei 36 collegi della
provincia, nelle realtà locali a partire dalla città di
Rende, all’arco ampio delle forze che ci sostengono, a lavorare
per una larga affermazione del centrosinistra il 12 ed il 13 di giugno.
Sono sconcertanti le dichiarazioni di quanti, ha concluso Oliverio,
a partire dal Ministro Gasparri, in queste ore affacciano ipotesi che
loro stessi sanno essere assolutamente impraticabili dal punto di vista
giuridico, di sospensione della competizione elettorale amministrativa
a Rende. Ciò la dice lunga sul clima di confusione che si tenta,
anche in queste ore, di alimentare nel tentativo di pescare nel torbido.
A Rende come nel resto dei comuni chiamati alle urne per eleggere i
propri sindaci ed i consigli comunali si voterà il 12 ed il 13
giugno e nessun proclama o intendimento impedirà l’esercizio
del voto. Lo sappiamo noi, ma lo sanno anche coloro i quali mettono
in giro notizie prive di fondamento”. La solidarietà di Alemanno e Pirilli 31/05 Il ministro delle Politiche agricole e forestali,
Gianni Alemanno, e il vicepresidente della Giunta regionale, Umberto
Pirilli esprimono solidarietà alla famiglia del sindaco di Rende,
Sandro Principe. "L'attentato al sindaco di Rende, Sandro Principe,
ha dell'incredibile - e' detto in una nota - e non puo' suscitare che
lo sdegno più profondo ed una totale condanna. Esprimiamo, dopo
il vile gesto, la vicinanza e la più piena solidarietà
alla famiglia del Sindaco, vittima della follia di uno squilibrato che
si spera non adombri alcuna matrice politica. All'on.Sandro Principe
auguriamo la piena e pronta guarigione, ricordando che la politica e'
discussione, confronto e mai violenza. Ed in questo il Sindaco di Rende
si è sempre distinto, facendo della tolleranza e della civiltà'
la pietra portante della sua azione politica". Il nuovo Psi "Che Principe diventi il sindaco di tutti e di tutte le forze politiche" 31/05 In una nota del Nuovo Psi arriva la proposta
politica a tutti i gruppi: "Il grave attentato che ha colpito il
sindaco di Rende Sandro Principe ci ha suggerito innanzi tutto di imporci
una pausa di riflessione di fronte ad un episodio che stravolge la campagna
elettorale e che turba il confronto democratico fra le forze politiche.
A due giorni dall'esecrabile episodio ci sembra opportuno fare alcune
riflessioni ed esprimere una solidarietà al candidato a sindaco
che vada al di là delle esternazioni: vogliamo proporre alle
forze alleate della CdL ed alle liste che hanno proposto un loro candidato
a sindaco di fare un passo indietro e di rinunciare alla opportunità
di fare la battaglia sul proprio candidato a sindaco. Proponiamo come
atto concreto di pacificazione che faccia cadere gli steccati fra le
forze politiche che Sandro Principe così duramente colpito diventi
il sindaco di tutti. Non condividiamo al contrario la decisione di chi
ha già dichiarato di volersi ritirare dal confronto politico
privando così gli elettori di Rende di esprimere una opzione;
riteniamo al contrario di dover restare in campo perchè il Consiglio
Comunale di Rende esprima rappresentanze quanto più articolate,
nella speranza che la campagna elettorale si svolga in un clima sereno,
che l'on.le Principe torni al più presto all'impegno diretto
e che la città di Rende, come tradizione vuole, abbia organismi
democratici e rappresentativi." Il Presidente della commissione riforme della Regione, Naccarato: "incredulo e attonito" 31/05 Sono rimasto incredulo ed attonito alla notizia
dell’attentato contro Sandro Principe, amico di vecchia data,
apprezzato esponente del Socialismo calabrese e nazionale, figlio di
uno dei padri del socialismo, il carissimo “Cecchino”, il
cui dolore, amarezza ed indignazione che ho riscontrato abbracciandolo
ieri pomeriggio nella sala d’attesa dell’Ospedale Civile
di Cosenza mi hanno dato insieme il senso della nostra inutilità
e precarietà e del nostro dovere civile e politico di proseguire
nell’impegno di servizio verso la comunità. Sono ancora
frastornato e non riesco davvero a comprendere come sia stato possibile
che un uomo tenace come Sandro abbia potuto subire una tale aggressione.
E mi hanno molto fatto riflettere le dichiarazioni del Presidente della
Giunta regionale Chiaravalloti il quale ha dichiarato che “azioni
così sono il frutto di un clima avvelenato dalla meschinità
della politica calabrese spesso violenta, arrogante e prepotente”,
e che “certe ideologie si nutrono di arroganza e di denigrazione
dell’avversario”. Purtroppo in troppe realtà la situazione
è proprio così e si manifesta anche in modo incivile.
Sono certo che Sandro Principe, al quale di tutto cuore auguro di tornare
presto nell’agone politico a battersi per le proprie idee, se
fosse capitato ad un altro, ne avrebbe tratto, pur nello sconforto della
tragedia, rinnovato impeto di impegno a difesa delle istituzioni e del
sistema democratico che non può davvero soccombere o anche solo
indietreggiare di fronte alla follia di chi non conosce altro linguaggio
al di fuori della violenza anche per questo motivo è sempre più
arduo ed impegnativo fare attività politica nella nostra regione
ma bisogna trovare tutte le energie necessarie per reagire in maniera
forte e unitaria. Corbelli:" I due poli si pendono ad insulti. La tragedia Principe non ha insegnato nulla" 31/05 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli, candidato della Lista Corbelli Diritti Civili alla Presidenza
della Provincia di Cosenza, si dice sgomento di fronte allo scontro
tra centrodestra e centrosinistra per il caso Principe – Rende.
“Credevo che di fronte alla tragedia che ha colpito la famiglia
Principe ci fosse almeno una tregua elettorale tra il centrodestra e
il centrosinistra a Rende e per la competizione provinciale. Invece
purtroppo non è stato così. Per meri interessi elettorali
i due poli hanno ripreso a litigare, a scambiarsi accuse gravi, mentre
il sindaco di Rende lotta contro la morte in un letto di ospedale. Personalmente
una volta appresa la notizia di questo attentato ho subito interrotto
tutti gli appuntamenti elettorali. Dal centrodestra e dal centrosinistra
invece vedo che lo scontro è subito ripreso, più violento
di prima. Solo per cercare di accaparrarsi qualche voto in più.
Non hanno capito i due Poli che gli elettori il 12 e 13 giugno li puniranno
nelle urne anche per questa rissosità oltre che per la loro incapacità
amministrativa e politica, i loro inciuci e trasversalismi. Evidentemente
questa tragedia non ha insegnato proprio nulla. Mi auguro che prevalga
finalmente il buon senso e che la campagna elettorale possa proseguire
con toni più civili. Certamente anche critici, com’è
giusto in una normale dialettica politica. Ma rispettosi della dignità
delle persone”. Bartoletti (FI): "La Catizone si dimetta" 31/05 "La frantumazione irreversibile della maggioranza
comunale provocherà serie ripercussioni anche sul piano amministrativo.
Per il momento prevalgono le vendette di corte, ma a breve la città
diventerà ancor di più ingovernabile ed ingovernata ed
il Sindaco prima o poi se ne dovrà rendere conto: noi auspichiamo
che lo faccia quanto prima possibile e che si accorga che il suo tempo
e' già scaduto". Questo è' quanto afferma, in una
dichiarazione, il segretario provinciale e capogruppo al Comune di Cosenza
di Forza Italia, Sergio Bartoletti. "C'è una campagna elettorale
in corso- afferma Bartoletti- che accende gli animi e c'è un
territorio scosso da vicende gravissime, ma al di la' di questo è
impensabile non accorgersi che il clima comunale e' ormai irrespirabile.
La vicenda delle nomine dei dirigenti- prosegue Bartoletti- ha fatto
registrare una dichiarazione, l'ennesima, velenosissima del Sindaco
che ha in pratica accusato il Pse di avere utilizzato nel recente passato
i consulenti comunali per propaganda elettorale : un fatto che andrebbe
spiegato alla collettività, posto che i consulenti sono stati
pagati con i soldi di tutti i contribuenti e per rendere un servizio
alle istituzioni. Continuare a pensare che nulla è accaduto vuol
dire mettere ulteriormente in ginocchio la città e l'impressione
e' quella che la Catione cerchi di continuare ad amministrare con il
tira a campare -continua Bartoletti- individuando nuovi capri espiatori.
In realtà il fallimento di questo semiprogetto -conclude Bartoletti-
riguarda principalmente il Sindaco e poi le forze che l'hanno appoggiata:
sarà importante vedere chi si assumerà la responsabilità
di reggere ancora il gioco ad una Giunta minoritaria , deficitaria e
sull'orlo della bancarotta " D'Alema: "Preoccupa la condizione dei Sindaci. Il gesto di un esaltato non cocnvince" 31/05 D'Alema torna di nuovo a far visita a Principe,
questa mattina, all'Ospedale dell'Annuziata. E subito dopo aver incontrato
la mogli e i parenti del Sindaco di Rende, Sandro Principe, ha dichiarato
alla stampa: "La condizione dei sindaci, soprattutto in realtà
dove ci sono grandi tensioni, di carattere sociale, politico, e a volte
anche un clima di esasperazione, eccessivo e immotivato, deve preoccupare
gli organi dello stato che devono garantire, nei limiti delle loro possibilità,
la sicurezza delle persone che sono esposte in prima linea, il funzionamento
delle istituzioni democratiche". "Prenderemo contatti - ha
aggiunto D'Alema - con il ministro dell'Interno, perché credo
sia importante un suo interessamento diretto su quanto e' accaduto a
Rende. Avevamo preso impegni, con Sandro Principe, di concludere la
campagna elettorale a Rende. Credo che lui avesse già ordinato
i manifesti in tipografia, ed e' un impegno che intendo mantenere, verso
di lui, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi compagni. Rimane intatta
la ragione di questo impegno, innanzitutto di sostegno e apprezzamento
alla sua candidatura e di collegamento alla nostra campagna elettorale
per l'Europa e alla sua campagna elettorale per la città di Rende".
"La tesi che si sia trattato del gesto di un esaltato non convince"
ha aggiunto, D'Alema, in un incontro tenuto successivamente nel Comune
di Cosenza insieme al Sindaco ed al Presidente della Provincia Acri.
"Non si capisce bene come abbia potuto maturare questa decisione,
anche in rapporto ad un clima di esasperazione politica; non si capisce
bene dove quest'uomo si sia procurato quest'arma. I suoi familiari -
ha sottolineato D'Alema - non capiscono come sia potuto entrare in possesso
di quest'arma che non e' un'arma qualsiasi, ma praticamente una pistola
da guerra. Anche in rapporto al tipo di impegno politico e sindacale
di quest'uomo, io non voglio stabilire una correlazione diretta con
il gesto che ha compiuto, pero' non ci troviamo davanti ad un emarginato,
ad un disperato, ma difronte ad una persona che e' stata candidata alle
elezioni, un militante politico e sindacale. C'e' una spiegazione che
deve essere data. Lo dico - ha continuato - perche' non solo questo
e' essenziale all'accertamento della verita' dopo che e' stato compiuto
un grave crimine, ma anche perche' questo attentato e' intervenuto a
turbare lo svolgimento di una campagna elettorale in un momento delicato
e l'opinio ne pubblica ha diritto di sapere" La Fiamma Tricolore di Cosenza esprime solidarietà a Principe e accusa la sinistra di cinismo 31/05 Dichiarazione della sezione cosentina della Fiamma
Tricolore. "Questa Federazione provinciale esprime sdegno e raccapriccio
per il grave attentato al Sindaco di Rende on. Sandro Principe . Esprime
altresì solidarietà alla Famiglia del Primo Cittadino
Rendese a cui augura, per il Suo congiunto, una pronta e completa guarigione.
Con rammarico abbiamo però dovuto constatare come eminenti personaggi
della sinistra, - tra cui il Sindaco di Cosenza, Eva Catizone e l’on.
Massimo D’Alema, nonostante il triste, tragico e concitato momento
in cui Sandro Principe lottava tra la vita e la morte - abbiano avuto
il cinismo di dare all’episodio una chiave di lettura enormemente
distante dalla realtà dei fatti. Non si tratta , e oramai è
chiaro a tutti , di attentato politico ma solo del gesto inconsulto
di una povera mente malata. Per quanto ci riguarda teniamo a chiarire
che Sergio Staino non è mai stato iscritto alla Fiamma tricolore,
anche se nelle sue liste è stato candidato da indipendente (accade
in tutti i partiti) nel lontano 1996. Una candidatura legata al suo
impegno sindacale presso l’istituto bancario Carime. E’
da allora che con lui non abbiamo avuto più alcun tipo di rapporto
in quanto subito dopo il voto egli approdò in altra formazione
politica. Ma dovunque sia stato, prima o dopo per noi conta molto poco.
Il suo gesto è stato solo quello di un pover’uomo, di una
persona mentalmente instabile, e non si spiega diversamente, poiché
anche essendo determinato ad uccidere, va a commettere un reato così
inaudito davanti a tanta gente ed a tanti esponenti delle forze dell’ordine
rischiando 30 anni di carcere ed il linciaggio da parte degli amici
della vittima predestinata. A noi rimane grande dispiacere per la famiglia
di Staino, coinvolti in una tragedia più grande di loro. Ma resta
il cruccio per il puro sciacallagio politico (meschino) messo in atto
da D’Alema e Catizone che pur di guadagnare una manciata di voti
non ci hanno pensato due volte a lanciare sospetti per cercare di diffondere
il germe dell’odio a cui sono stati abituati dai loro maestri.
In questo momento noi vogliamo solo una cosa: augurare pronta guarigione
e lunga vita a Sandro Principe. Se fosse possibile cederemmo volentieri
tutti i nostri voti in cambio di ciò! " Pietro Mancini: "i politici evitassero le esternazioni da 007" 31/05 Pietro Mancini, già Sindaco di Cosenza,
porge in una nota la sua solidarietà alla famiglia Principe denunciando
le trasformazioni da maldestri 007. Questo il testo integrale della
nota che pubblichiamo per intero. "Sono, affettuosamente, vicino
a Francesco Principe, vecchio avversario, nel PSI, ma poi caro compagno
di mio padre, Giacomo Mancini, cosi' come alla moglie e ai figli del
sindaco di Rende, vittima del piombo di un mascalzone squilibrato. Sarebbe
opportuno se i politici, locali e nazionali, in queste ore di trepidante
attesa per la salute dell'amico Sandro Principe, si astenessero, responsabilmente,
dall'esternare, a ruota libera, sul tragico episodio. Il compito di
svolgere le indagini spetta agli inquirenti e ai magistrati. I politici,
a partire da D'Alema, leader alla affannosa caccia, anche in Calabria,
dell'agognato milione di voti, sino ai peones, non si travestano da
maldestri " 007 " e assicurino, invece, nei fatti, la doverosa
solidarietà alla famiglia del valoroso sindaco, agli amministratori
e ai cittadini di Rende".. Trematerra sulla campagna elettorale a Rende: "E' giusto ritirarsi" 31/05 "La decisione del mio partito di ritirarsi
dalla campagna elettorale rendese e' giusta : ringrazio Franco Pichierri,
candidato a Sindaco, Giancarlo Pellegrino, segretario provinciale, Roberto
Occhiuto, consigliere regionale, per aver scelto saggiamente di dire
no alla violenza, di fare in modo che il rispetto per la vita e la civiltà
vengano prima di una competizione che oggi non ha senso". E' quanto
afferma in una nota il segretario regionale dell'Udc, Gino Trematerra
. Seguiamo con apprensione i bollettini medici- dice il sen. Trematerra-
ed ogni giorno preghiamo affinché il sindaco Principe migliori,
passo dopo passo: siamo tutti con lui , pregando e sperando. Non possiamo
in alcun modo pensare- dice Trematerra- che un fatto del genere non
incida definitivamente su una campagna elettorale che sarebbe difficile
per chiunque portare avanti, perché ogni naturale diversità
dialettica oggi passa in secondo piano rispetto alle preoccupazioni
per la salute di un giovane uomo. Ci auguriamo vivamente che anche gli
altri partiti della coalizione facciano altrettanto- conclude Trematerra
- invitando gli elettori a non ritirare la scheda elettorale". Attentato a Principe: De Rose, "Una vicenda tragica da analizzare" 31/05 "Potremmo dire che e' il gesto di un folle,
ma non sta a noi anticipare conclusioni peritali e se comunque cadessimo
nell'errore di non analizzare la tragicità della vicenda commetteremmo
lo stesso sbaglio di chi volesse generalizzare, parlando di violenza
dilagante". Lo sostiene Umberto De Rose, leader della Cdl al Comune
di Cosenza commentando il ferimento del sindaco di Rende, Sandro Principe.
"Sono stato due giorni in Ospedale da un amico con il quale ho
condiviso la mia infanzia e dal quale mi separano solo le idee politiche
- ha aggiunto De Rose - e non posso che pregare ogni giorno affinché
si compia quella restitutio ad integrum sulla sua salute in cui tutti
noi confidiamo. C'è, pero', la tentazione inconscia di trovare
spiegazioni razionali nell'irrazionale, omettendo una discussione su
quello che e' il ruolo dei Sindaci e sulla loro responsabilità,
in Calabria in particolare. Mi chiedo e chiedo a tutti quanti - prosegue
De Rose - se non si debbano analizzare i ruoli di chi governa alla luce
delle percezioni di chi e' governato. Ed in Calabria, anche in realtà
cosi' avanzate tecnologicamente e civilmente come Rende, permane l'impatto
emotivo di assegnare al Sindaco ed al politico potente un ruolo di onniscienza,
di tutto o niente che e' profondamente sbagliato". Per il leader
della Cdl al Comune di Cosenza, "è difficile far capire
agli amministrati che un politico non è un superuomo e che un
amministratore può commettere errori o può, come giustamente
succede, e deve anche commettere quelle che sembrano ingiustizie riferite
ad un caso singolo nell'interesse del bene collettivo. Ridimensionare
la funzione stessa di chi governo è il passo migliore per far
capire ai cittadini che un Comune, e chi lo rappresenta, può
e deve solo favorire i processi di crescita, ma non e' in grado di assumersi
scelte onerose. Mi sembra l'antidoto migliore - conclude De Rose - all'alterazione
del giudizio dei cittadini ed al proliferarsi di una violenza sottile
che non e' meno insidiosa, in prospettiva, di atti cosi' scellerati
e tremendi quali quello subito da Principe". Pirillo (Margherita): "Calabria tra le regioni meno dinamiche e con il più alto tasso di disoccupazione" 31/05 La Calabria ancora una volta penalizzata dalla
politica economica della Regione. Autorevoli esponenti del Governo Berlusconi,
come il Ministro Gasparri, eletto in Calabria, asseriscono, quasi con
disarmante freddezza, che la Calabria “uscirà dall’Obiettivo
Uno entro due anni”. Mentre per alcune regioni del Mezzogiorno
d’Italia, l’uscita dal regime di aiuti comunitari è
la conseguenza virtuosa di politiche di crescita e sviluppo, per la
Calabria, invece, si pone come conseguenza della assoluta incapacità
della Giunta Regionale di centrodestra. La scarsa capacità di
spesa ed un approccio disorganico all’impiego delle risorse comunitarie,
di fatto colloca la Calabria tra le regioni meridionali meno dinamiche,
con il più alto tasso di disoccupazione, e con il serio rischio
di ulteriore emarginazione economica e sociale. Ritengo che la Calabria
e il Mezzogiorno d’Italia, possano costituire una inestimabile
risorsa per lo sviluppo dell’intero paese. Occorre una inversione
di tendenza che, puntando sulle risorse del territorio, sui nuovi saperi
e sulle nuove tecnologie, rilanci in modo incisivo le prospettive di
una regione che può realisticamente assurgere a centro nevralgico
dell’area mediterranea. Alla politica dei proclami e degli annunci,
la Calabria ed i calabresi vorrebbero veder sostituita la politica dei
fatti, del dinamismo e dell’efficienza. Dopo tre anni di Governo
Berlusconi, questa regione pretende dai Ministri e Sottosegretari eletti
in Calabria, sempre puntuali alle passerelle elettorali, l’attivazione
di politiche di sviluppo in grado di colmare i ritardi storici con il
resto del paese e dell’Europa. Fiamma Tricolore: "Staino non è un nostro iscritto" 30/05 Arriva in serata anche il "distinguo"
di Fiamma Tricolore che per bocca del suo segretario nazionale, Luca
Romagnoli, afferma la non appartenenza al suo partito di Sergio Staino,
l'attentatore di Sandro Principe. "Non lo conosco, nè era
iscritto al partito. Non avrei difficoltà ad ammettere se lo
fosse stato. Semplicemente era stato nostro candidato nel 1996. Un partito
- ha aggiunto Romagnoli - quando affronta le elezioni candida, come
avvenuto anche in questa occasione, persone che non sono iscritte al
partito. Avviene in tutti i partiti, in tutte le elezioni. Associare
una vicenda, che peraltro mi sembra di tragedia umana e di follia e
che nulla ha di politico, al fatto che quest'uomo dieci anni fa e' stato
nostro candidato non so se fa sorridere o se fa gridare alla meschinità
di chi cerca di vedere in una candidatura, ripeto avvenuta anni fa,
qualcosa di politico e di legare questo ad un episodio di tragica follia.
Colgo comunque l'occasione per manifestare solidarietà ed augurare
una pronta guarigione al sindaco di Rende. Purtroppo la rapidità
della mia visita in Di Pietro: occorre una seria riflessione" 30/05 "Credo che qualsiasi competizione politica,
in questo momento, si debba fermare un attimo a riflettere, innanzitutto
esprimendo la massima solidarietà Oliverio: "Sospese le iniziative di campagna elettorale" 30/05 Dichiarazione dell’on. Mario Oliverio,
Candidato alla Presidenza della Provincia di Cosenza per il Centrosinistra
L’on. Mario Oliverio, candidato alla Presidenza della Provincia
di Cosenza per il Centrosinistra ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il grave attentato che ha colpito l’on. Sandro Principe
nel corso di una manifestazione dedicata all’inaugurazione di
una Chiesa a Rende, compiuto alla presenza di migliaia di persone e
nel pieno di una campagna elettorale amministrativa desta grave sconcerto
e preoccupazione. Mai era successo un episodio tanto drammatico in sessant’anni
di vita democratica di questo territorio. La magistratura deve accertare
fino in fondo responsabilità e circostanze che hanno reso possibile
tale grave episodio. Il clima avvelenato della campagna elettorale messo
in atto da alcune ben individuate forze costituisce certamente una oggettiva
condizione per fare sprigionare atti di violenza e di aggressione nei
confronti degli uomini più esposti sul versante amministrativo
ed istituzionale. Per quanto ci riguarda, in questo difficile momento
non ci resta che stringerci attorno alla famiglia di Sandro e sperare
in un rapido miglioramento delle sue condizioni di salute che gli consentano
al più presto di tornare al suo impegno a favore degli ideali
di libertà, progresso e democrazia che lo hanno sempre guidato
e che ne hanno fatto un punto di riferimento politico sia a livello
regionale che nazionale. Come centrosinistra abbiamo nel frattempo sospeso
tutte le iniziative della campagna elettorale. Ciò però
non deve significare una smobilitazione. Tutti i cittadini devono, ora
più che mai, mantenere viva la loro partecipazione democratica,
non rinunciare, pur nello sgomento di queste ore, a far sentire la propria
solidarietà all’on. Principe, alla sua famiglia, alla sua
città che ha sempre amministrato con competenza, efficienza e
amore facendola diventare un modello per l’intera Regione e per
il Paese”. Barile: "No a sciacallaggio politico. La campagna elettorale deve riprendere in nome di Sandro Principe" 30/05 Dichiarazione di Mimmo Barile, candidato alla
Presidenza della provincia per il Centrodestra. La politica deve riprendere
in nome di Sandro Principe. Ho deciso di ricominciare la campagna elettorale
per le elezioni provinciali. Si tratta di una decisione necessaria.
La battaglia prosegue. Ma quello che è successo mi ha profondamente
segnato. Sono, però, giunto alla conclusione che questa volontà
rappresenti il miglior modo per onorare la figura di Sandro Principe
che proprio della passione per la politica ha connotato l'intera sua
vita. Già da oggi, dunque, ricominceremo, a pieno ritmo, in vista
delle elezioni del 12 e 13 giugno, non senza però, prima elevare
una preghiera affinché Sandro Principe vinca la battaglia più
difficile che la sua esistenza terrena lo ha costretto ad affrontare.
Mimmo Barile, con al fianco l'intero centrodestra, quindi, riprende
la corsa per governare la Provincia di Cosenza. Cosa ben diversa è
l'elezione del primo cittadino a Rende. In questo caso, proprio per
rispettare Sandro Principe, l'inopportunità di procedere è
palese. Tornando al tragico fatto di sangue di sabato scorso è
però necessario fare un punto di chiarezza: Sergio Staino, l'attentatore
di Sandro Principe, altri non è che un folle. Bisogna dirlo a
chiare lettere: avrebbe potuto colpire chiunque. Ogni tentativo (come
hanno fatto inopportunamente Massimo D'Alema e Cesare Marini) di dare
alla vicenda sfumature diverse va puramente etichettato come atto di
terrorismo è politico. E deve trovare un fermo, intransigente,
"no" nell'opinione pubblica. In questo momento la nostra vita
politica ha bisogno di ritrovare serenità, compostezza ed equilibrio.
Lasciamo ad altri il compito di seminare odio e spingere al conflitto
sociale. Voce Libera esprime solidarietà alla famiglia Principe 30/05 Dichiarazione di Angelo tedesco, presidente del
gruppo Voce Libera: Esprimiamo la più profonda e sentita solidarietà
nei confronti della famiglia Principe e dell'Amministrazione Comunale
di Rende per il gravissimo atto criminale che ha colpito l'on. Sandro
Principe. Ci uniamo alla preghiera sollecitata dall'Arcivescovo di Cosenza
Mons. Agostino affinchè il Sindaco della città possa tornare
presto all'affetto dei suoi familiari ed agli impegni istituzionali
e politici. In questo momento di grande sconcerto, riteniamo sospesa
ogni attività legata alla campagna elettorale, ed auspichiamo
che in tutti possa prevalere il senso di responsabilità ed unità,
affinchè la risposta della città di Rende al violento
gesto sia ferma ed unitaria. 30/05 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli, candidato alla Presidenza della Provincia di Cosenza, esprime
in una nota, solidarietà al sindaco di Rende, Sandro Principe,
per il vile attentato subito ieri. Corbelli, riferisce di avere partecipato
questa mattina alla manifestazione di solidarietà a Principe
che si e' tenuta nella sala consiliare di Commenda di Rende. Il leader
di Diritti Civili ha anche annullato il comizio che aveva in programma
per oggi pomeriggio in piazza a Mirto. "A Sandro e Cecchino Principe
- afferma Corbelli - sono legato da una grande amicizia che dura da
oltre 20 anni. Grazie a Sandro e alla sua amministrazione comunale abbiamo
dato una casa, nel centro storico di Rende, ai due fratellini serbi
non vedenti, Marko e Branko. Un bellissimo gesto umanitario. Un piccolo
miracolo. Oggi da credente, prego e spero - conclude Corbelli - che
lo stesso miracolo si avveri anche per Sandro Principe, al quale auguro
una pronta guarigione". La solidarietà del Partito Liberale cosentino 30/05 Dichiarazione del dott. Ciro Palmieri, coordinatore
provinciale del Partito Liberale: "Ho appreso solo adesso, dell’assurda
e tragica vicenda che ha coinvolto il Sindaco di Rende, Sandro Principe.
Esprimo a nome mio personale e del Partito Liberale della Provincia
di Cosenza, la massima solidarietà e vicinanza alla famiglia,
con l’augurio e la speranza che egli possa superare questo difficilissimo
momento e tornare al suo impegno di sempre." 30/05 Continuano senza sosta le attestazioni di solidarietà
e di stima a Sandro Principe ed alla sua famiglia da parte di politici,
rappresentanti istituzionali e della società. "Sono sconvolto
come tutti da questo attentato" ha detto Marco Follini riferendosi
al ferimento del sindaco di Rende, Sandro Principe al quale ha rivolto
"auguri affettuosi". "Dobbiamo essere tutti consapevoli
- ha aggiunto - che bisognosa mettere la politica e la convivenza al
riparo della violenza e del fanatismo. I politici sono spesso oggetto
di vituperio e qualche volta sono bersaglio di fanatismo e follia. Occorre,
da parte di tutti, riportare il confronto politico su binari di reciproca
correttezza". Per Mario Pirillo, consigliere regionale della Margherita,
si e' trattato di "un gesto gravissimo che non trova spiegazioni.
Un vile atto - ha aggiunto - che si innesta in quel meccanismo perverso
tra politica e violenza. Uno squilibrato che tenta di uccidere il sindaco
di Rende e' solo l'ultimo episodio di uno scellerato elenco che vede
protagonisti amministratori locali, nel pieno delle proprie funzioni.
Un fatto che apre numerosi interrogativi cui le istituzioni devono dare
risposte. Gli amministratori locali si ritrovano spesso soli nel subire
violenze dettate da mani legate alla criminalità. Il ruolo della
politica deve andare al di la' della semplice solidarietà. E'
nostro compito, di tutti noi cittadini, reagire a tali forme di atti
virulenti e sgraziati, con la condanna e con l'azione repentina, ponendo
in essere iniziative tese all'educazione civile". Per Michelangelo
Tripodi, segretario regionale del Pdci, quello perpetrato ai danni di
Principe, "e' un gesto folle e criminale che turba gravemente il
civile e ordinato svolgimento della campagna elettorale nella città
di Rende e in tutta la regione. Principe - ha aggiunto - della sua Rende
ha fatto un modello da imitare e che e' stato protagonista anche di
recente delle battaglia democratica per valorizzare il sistema delle
autonomie locali calabresi. Esprimiamo la più totale condanna
e ci auguriamo che l'efferata azione omicida fallisca il suo obiettivo,
sperando nel pieno ristabilimento dei Principe. I Comunisti italiani
si stringono fortemente al padre Francesco, all'intera famiglia e ai
socialisti calabresi così vigliaccamente colpiti". Un messaggio
di solidarietà alla famiglia Principe e' stato inviato dal presidente
della Provincia di Catanzaro, Michele Traversa. "Sono costernato
- ha scritto Traversa - dalla notizia del devastante attentato che ha
causato il ferimento per mano di un folle di Sandro Principe uomo politico
stimato ed impegnato nella crescita civile della sua città, ma
anche della Calabria. L'amicizia che lega la Provincia di Catanzaro
a quella di Cosenza ci accomuna in una reazione di dolore e di sdegno
per questo atto di esecrabile violenza che ferisce ogni principio del
vivere civile. Questa assurda vicenda evidenzia come chi e' chiamato
al governo della cosa pubblica sia sempre sottoposto a momenti di difficoltà
ed esposto a rischi". L'ex deputato di Rifondazione, Mario Brunetti,
ha sospeso la partecipazione ad un convegno in Albania, e l'ex segretario
regionale dello stesso partito, Pino Commodari, ha manifestato la sua
solidarietà. Un telegramma al padre di Sandro, Francesco, e'
stato inviato dall'ex presidente della Regione, Guido Rhodio. Solidarietà
a Principe e' stata espressa anche dal leader del movimento Diritti
Civili, Franco Corbelli, e dai vertici della Confesercenti cosentina
e dal circolo "Bettino Craxi" di Cosenza. Solidarietà dei capigruppo di maggioranza al Comune di Cosenza 30/05 (Uscc) Anche i capigruppo di maggioranza di Palazzo
dei Bruzi hanno espresso la loro solidarietà al Sindaco di Rende
Sandro Principe.In un documento, i capigruppo di maggioranza “esprimono
al compagno Sandro Principe i sensi più vivi della loro fraterna
vicinanza; gli manifestano convinta ed affettuosa solidarietà,
formulandogli gli auguri più calorosi di una pronta guarigione
per ritornare ad essere una luminosa bandiera del centrosinistra calabrese.”
La solidarietà della Giunta del comune di Cosenza 30/05 (Uscc) Dopo la visita al Vescovo, il Sindaco
Eva Catizone ha riunito questa mattina d’urgenza la Giunta municipale
per esaminare la situazione verificatasi a Rende con l’attentato
al primo cittadino, on.Sandro Principe.La Catizone e gli assessori di
Palazzo dei Bruzi si sono ritrovati all’Ospedale dell’Annunziata
davanti al reparto di rianimazione dove si trova ricoverato il Sindaco
di Rende. “Il grave attentato che ha colpito Sandro Principe,
la sua famiglia e la città di Rende – si legge in un documento
del Sindaco e della Giunta stilato al termine della riunione –
ferisce non solo la nostra istituzione, ma anche tutta la città
di Cosenza. In un momento come questo deve essere compiuto ogni sforzo
per accertare la verità dei fatti e per questo abbiamo piena
fiducia negli inquirenti, affinchè venga squarciato ogni possibile
velo di una vicenda quasi irreale e che ci ha profondamente scossi.
Nel contempo occorre con fermezza ribadire la necessità di reagire,
nella piena consapevolezza che la forte tempra di Sandro Principe gli
farà superare questo momento difficile restituendolo quanto prima
all’affetto della famiglia, delle persone a lui più care
ed a tutti i cittadini di Rende. A loro tutti va il nostro più
affettuoso augurio e la nostra più convinta solidarietà.
D'Alema fa visita a Mons. Agostino 30/05 (Uscc) Il Sindaco di Cosenza ha accompagnato
questa mattina il Presidente dei Democratici di Sinistra, On.Massimo
D’Alema, in visita dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano,
Mons.Giuseppe Agostino. Con il Sindaco si sono recati in visita dal
presule anche il vicesindaco, l’assessore Ambrogio e l’On.
Oliverio, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni per il
rinnovo del Consiglio provinciale. Buona parte del colloquio tra il
Presidente dei DS D’Alema e Monsignor Agostino è stata
occupata da una attenta riflessione sul grave attentato del quale è
rimasto vittima ieri il Sindaco di Rende, Sandro Principe.Tanto il Sindaco
Catizone quanto il Presidente D’Alema e l’Arcivescovo, confortati
dalle notizie provenienti dall’Ospedale di Cosenza, dove Sandro
Principe è da ieri ricoverato subito dopo il suo ferimento, hanno
formulato al Sindaco di Rende l’augurio di una immediata guarigione,
affinchè possa presto tornare tra i suoi familiari e riprendere
anche l’attività politica e quella amministrativa. “Abbiamo
sempre detto – ha precisato Mons.Agostino – che questa città
ha dei sottofondi molto tristi che poi si mostrano ben vestiti. D’altra
parte è tutto il mondo che oggi ha dei sottoboschi. Ecco perché
occorre evitare i protagonismi ed andare al fondo delle cose. Non scoraggiamoci
– ha aggiunto Mons.Agostino rivolgendosi al Presidente D’Alema
ed al Sindaco Eva Catizone – andiamo avanti sereni, forti e cerchiamo
di imprimere a questa Italia una svolta.“Noi ci proviamo –
ha risposto D’Alema – abbiamo operato questa scelta importante
di presentarci insieme, sotto il simbolo di un’unica lista per
evitare fratture e frantumazioni. Se questa lista si consolida per dar
vita ad una nuova formazione politica – ha aggiunto il Presidente
dei DS, candidato alle prossime elezioni europee – si potranno
creare le condizioni per poter andare in futuro verso la normalità
del confronto politico, un confronto senza più frenesie personali
ed atteggiamenti narcisistici.”Tornando al grave episodio di Rende,
il Presidente D’Alema ha insistito sulla necessità di “capire
bene la matrice del gesto”.“Questo attentato a Sandro Principe
– ha aggiunto D’Alema – ha spezzato due liturgie,
quella religiosa, perché il fatto è accaduto mentre ci
si accingeva ad inaugurare una Chiesa, e quella civile, perché
ha turbato una vicenda istituzionale, le elezioni, di grande rilievo.”“Dobbiamo
cercare di rasserenare gli animi – hanno convenuto D’Alema
e l’Arcivescovo – perché un certo clima di esaltazione
e di contrapposizione, fondato anche sulla virulenza del linguaggio
adoperato, può contribuire ad incoraggiare i pazzi.”Il
Presidente dei DS ha anche ricordato un recente incontro con il Sindaco
di Rende Sandro Principe. “Era venuto a trovarmi – ha confidato
D’Alema – per costruire l’iniziativa di questi giorni.
Insieme, stamane, avremmo dovuto visitare la Chiesa di San Carlo Borromeo.
Era per lui una sorta di vanto e teneva tanto a mostrarmela.Si era deciso
di chiudere proprio a Rende il prossimo 9 giugno la campagna elettorale.Io
ci sarò e sono certo che Sandro sarà con me.”Al
termine dell’incontro l’Arcivescovo ha ricordato le parole
di Paolo VI quando Mons.Agostino lo conobbe agli inizi del suo episcopato:
“dica che il Sud deve salvare l’Italia perché è
vero che il Nord sta crescendo ed è bene, ma sta spegnendo l’anima”.“Abbiamo
bisogno – ha concluso Mons.Agostino – di un’anima
che dia volto a tutte le cose. Nel Sud esistono tanti limiti, ma ci
sono anche tanti valori. Abbiamo bisogno di investire tanto sulla cultura.
Lo dico sempre al Sindaco Catizone che bene fa ad investire tanto in
cultura. Dal pathos dobbiamo entrare nel logos, cioè nei valori,
solo così potremo sperare in un futuro migliore.” Principe: IDV solidali con la famiglia e lo SDI, ora sospendere elezioni a Rende 30/05 Beniamino Donnici, Responsabile Nazionale Enti
Locali di Italia dei Valori, esprime nuovamente solidarietà alla
famiglia dell’On. Sandro Principe e allo SDI e, nell’annunciare
che nel pomeriggio di oggi si recherà, con l’On. Di Pietro,
all’Ospedale dell’Annunziata per sincerarsi delle condizioni
del Sindaco di Rende, rivolge un appello a tutte le forze politiche
perché, di fronte ad un fatto così grave e straordinario,
unitariamente si determinino alla sospensione della campagna elettorale
a Rende.“Ho appreso la notizia dell’attentato all’On.
Principe – ha dichiarato Donnici - mentre mi trovavo in Campania
con il Presidente On. Di Pietro impegnato nel tour elettorale per le
europee. E’ un fatto che ha scosso profondamente l’On. Di
Pietro e me, sia per il modo col quale s’è svolto, sia
soprattutto per le gravi condizioni in cui versa l’amico Sandro
Principe, che speriamo possa superare, con la forza e la tenacia che
gli riconosciamo, questa difficilissima sfida. Pur di fronte al gesto
di uno squilibrato, che comunque sconvolge l’attività politica,
in una fase critica come quella della competizione elettorale, è
necessario che dalla politica giunga un segnale univoco ed unitario,
che interpreti lo sgomento di tutti e sgombri il campo da ogni speculazione.
Per questo, dopo avere disposto la sospensione di ogni attività
politica in tutta la provincia di Cosenza in attesa che migliorino le
condizioni dell’On. Principe, rivolgo un appello a tutti i candidati
a Sindaco di Rende, ai responsabili comunali e provinciali di tutti
i partiti e movimenti politici, perché unitariamente decidano
di sospendere questa competizione elettorale, che sarebbe comunque condizionata
gravemente da quanto accaduto”. Manifesto selvaggio a Cosenza: IDV polemizza duramente col sindaco Catizone “Ohi co’ ! picchi’ a tutti si e a tia no ?” 29/05 Con una nota sottoscritta dal Responsabile dell’Ufficio
regionale del Difensore Civico Avv. Pasquale De Vita, Italia dei Valori
ha chiesto al Sindaco di Cosenza, Evelina Catizone, un intervento urgente
per la immediata deaffissione dei manifesti elettorali abusivi dei DS
e del capolista alle elezioni europee, che, dalla notte scorsa, hanno
invaso ogni superficie utilizzabile dell’intero territorio comunale.“Avevamo
preso atto con piacere – ha dichiarato De Vita – della resipiscenza
operosa del Sindaco Catizone che, dopo avere ricoperto, appena due anni
fa, ogni muro della città con i manifesti suoi e di chi ne sosteneva
l’elezione, aveva recentemente avviato una campagna di repressione
dell’affissione selvaggia ed abusiva. Al di là delle durissime
polemiche scoppiate in seno all’ormai defunta maggioranza a Palazzo
dei Bruzi, ritenevamo che questa scelta, in linea con le sempre sbandierate
intenzioni di rendere Cosenza una città europea, giovasse a ripristinare
le pari opportunità per tutti i candidati, ma c’eravamo
sbagliati. Da qualche giorno, infatti, Cosenza è invasa dai manifesti
dei DS e del loro capolista al Parlamento europeo, che sarà in
provincia nel fine settimana, senza che a nessuno venga in mente di
applicare, anche in questo caso, inflessibilmente e tempestivamente,
gli stessi criteri repressivi usati con gli altri. Evidentemente il
Sindaco Catizone ed i suoi ispiratori tralasciano di considerare le
gravi ripercussioni di questo comportamento contrario alla legge, ma
anche all’etica del politico e del pubblico amministratore, che
sinistramente riecheggia quel culto stalinista della personalità
travolto dalla storia e sepolto dal tempo. Abbiamo però almeno
il coraggio civile e l’onestà intellettuale di riferire,
per nostro conto, al Presidente D’Alema : Ohi cò ! picchì
a tutti si e a tia no ?” Falvo (AN) " Far tornare i cosentini al più presto alle urne" 29/05 Dichiarazione del consigliere comunale di AN
avv.Fabrizio Falvo "Che tristezza per i cosentini assistere in
questi giorni al naufragio politico-amministrativo del cosiddetto ."modello
Cosenza". Alla tristezza si aggiunge la meraviglia per i repentini
cambi di posizione dei partiti-PSE- che hanno sostenuto la sig.ra Catizone,
propinando la sua candidatura a Sindaco come la continuazione naturale
di Mancini ed oggi ne denunciano il tradimento e la Margherita che ieri
le negava il sostegno, definendola inaffidabile ed oggi annunziano di
garantirle la ricandidatura. Mentre procedono queste manovre e questo
giochi di palazzo, la città è alla deriva in tutti i settori:
da quello calcistico, alla erogazione idrica, al sistema dei trasporti,
alla raccolta dei rifiuti, alla viabilità, al commercio,ecc.
La CDL scrive al Sindaco e al Prefetto: "Rimuovere i cordoli per motivi di ordine pubblico" 29/05 La rimozione dei cordoli installati su via Roma
e sul resto della città di Cosenza è stata chiesta dal
sindaco, Eva Catizone, dai dodici consiglieri Il PSE presenta il suo candidato alle Europee, il cardiologo prof. Mario Condorelli 29/05 "La presenza di un personaggio del calibro
di Mario Condorelli, già presidente del consiglio superiore di
sanità, senatore e Sottosegretario di Stato con alle spalle una
straordinaria e luminosa carriera scientifica, qualifica la lista "Uniti
nell'Ulivo", che annovera anche importanti dirigenti di partito
con l'obiettivo di eleggere al Parlamento Europeo le nostre migliori
energie e professionalità". Lo ha detto il deputato Giacomo
Mancini quest'oggi nel corso di un incontro organizzato a Cosenza dai
dirigenti del Pse-Lista Mancini e che si è svolto nei locali
del Beat di Piazza Duomo. La manifestazione, introdotta dal prof. Franco
Plastina, già primario dell'Ospedale dell'Annunziata, ha fornito
a tanti cittadini l'occasione per incontrare il professor Condorelli
e per sostenere la sua candidatura nella lista "Uniti nell'Ulivo".
Mario Condorelli è professore ordinario di medicina interna e
direttore della scuola di specializzazione di cardiologia dell'Università
Federico II di Napoli. "Giacomo Mancini - ha detto tra l'altro
Condorelli nel suo intervento - è sempre presente nel mio cuore
e continuerà a costituire un modello di partecipazione civile
per la passione con la quale si è speso al servizio della Calabria
e del Paese. Egli - ha aggiunto - si assunse una grande responsabilità
quando da Ministro della Sanità introdusse il vaccino obbligatorio
antipolio, debellando una grave piaga che colpiva migliaia di famiglie.
Ma ebbe anche il merito di favorire la costruzione di una rete di ospedali
e di presidi sanitari nel meridione, ponendo così fine alla dolorosa
emigrazione dei malati verso il nord". Nel chiudere la manifestazione
Giacomo Mancini jr ha rivolto il proprio personale augurio al prof.
Condorelli, con l'auspicio che egli possa presto sedere nei banchi del
Parlamento Europeo Licenziamenti alla Polti: D'Alema "è un atto di rappresaglia e vanno ritirati" 29/05 E' intervenuto, addirittura, il presidente dei
Ds, Massimo D'Alema questa mattina al termine dello sciopero generale
di quattro ore indetto dai sindacati a sostegno dei tre lavoratori licenziati
alla Polti. Dure le sue parole nei confronti del licenziamento considerato
dal parlamentare come "un atto di rappresaglia". Per D'Alema
i "licenziamenti vanno dunque immediatamente ritirati. Non siamo
più negli anni '50 - ha aggiunto D'Alema - quando gli imprenditori
attuavano questi comportamenti". Il Presidente dei Ds ha detto
anche che interverrà' con il Ministro delle Attività produttive
e col Governo per fare in modo che i licenziamenti vengano ritirati.
Solidarietà di Diliberto (PDCI) ai dipendenti della Polti 29/05 Anche il segretario del Pdci, Oliverio Diliberto,
esprime la sua solidarietà ai tre lavoratori licenziati della
Polti. Nel messaggio, Diliberto, dichiara inoltre, "Oggi si svolge
uno sciopero generale locale per protestare contro licenziamenti palesemente
ingiusti. Siamo alla criminalizzazione del lavoro. Agiremo in tutte
le sedi per difendere i diritti dei lavoratori e la Ferrando (APC) "la mozione unitaria centrosinistra-prc è il vero volto dell'ulivo di guerra" 29/05 Documento di Marco Ferrando dell'"Associazione
Progetto Comunista-sinistra del PRC "contro la prospettiva di governo
con l'Ulivo. "La vicenda parlamentare che ha visto la convergenza
Ulivo-PRC sulla richiesta del ritiro delle truppe viene e verrà
utilizzata nel partito per argomentare la praticabilità di una
prospettiva di governo comune nel segno delle ragioni del movimento
e della sua “egemonia”. Nulla di più falso. Cosenza Calcio: "Per Corbelli la C1 è una certezza" 28/05 “Il Cosenza in C1 è una certezza
e anche (dopo la cancellazione dalla Figc dello scorso anno) una grande
vittoria che l’amico Corbelli, Padre Fedele, gli Ultrà,
i tifosi, il Centro Coordinamento Club e la stampa sportiva locale (e
poche eccezioni nazionali, come il mio amico Aldo Biscardi) hanno saputo
conquistare. Adesso occorre subito costruire la nuova società
e sostenere Padre Fedele che dopo il bellissimo regalo dell’ex
presidente Pagliuso(che ha regalato alla città la propietà
della società 1914) , sarà il nuovo presidente del Cosenza
Calcio. Personalmente una volta eletto alla Provincia di Cosenza mi
impegnerò perché l’ente provinciale diventi il primo
sostenitore del nuovo Cosenza e naturalmente delle altre squadre cosentine,
dal Rende, alla Rossanese, al Corigliano, al Castrovillari, a tutte
le altre squadre e società sportive in genere”. Crea (PSE) "Eva ha tradito la città" 28/05 Luciano Sergio Crea, candidato del Pse-Lista
Mancini al collegio n. 4 di Cosenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"In una azione mirata al tentativo di distruggere il Modello Mancini
ed i simboli che lo rappresentano era scontato che al rimpasto di giunta
seguisse anche quello della dirigenza, per dar vita ad un disegno diametralmente
opposto a quello costruito con sacrificio e pazienza in dieci anni di
duro impegno. Si stenta a credere che tutto possa essere accaduto in
piena campagna elettorale ed in così poco tempo dal successo
del Pse-Lista Mancini del 2002. Neanche i più pessimisti sulle
reali capacità dell'attuale sindaco di rispettare l'eredità
politica e morale di Giacomo Mancini, avrebbero immaginato quanto sta
avvenendo. Sembra passato un secolo dalla sera in cui, al Cinema Italia,
il vecchio sindaco presentava la "sua" candidata alla città.
Sfogliando le cronache di quell'evento è possibile cogliere al
volo pensieri, speranze e promesse che alla luce dei fatti di oggi,
assumono significati assai particolari: Paolini "Al comune la situazione è a un punto di non ritorno" 28/05 Il rappresentante del gruppo comunale Radicali
Scolaisti e Liberali, avv. Enzo Paolini, ha dichiarato in un comunicato:
"Gli sviluppi della vicenda politica apertasi a Palazzo dei Bruzi
con la rottura del patto federativo DS-PSE prima e con il distacco del
PSE dalla maggioranza dopo portano, in pratica, la situazione a un punto
di “non ritorno” rispetto agli equilibri preesistenti difficile
da gestire politicamente. Il problema che si pone ora in termini politici,
al di là dei conflitti caratteriali e delle incomprensioni personali,
è che la maggioranza “residua” dopo la presa di distanza
del PSE non è legittimata politicamente a governare la città.
Eva Catizone è pienamente legittimata a ricandidarsi ed a chiedere
ai cosentini la riconferma nella carica di primo cittadino ma non può
pretendere di garantirsi la sopravvivenza politica con una manovra di
palazzo che viola, nella sostanza democratica, il mandato conferitole
dal corpo elettorale. Meno che mai il partito dei DS, per i consensi
elettorali che esprime in città, può pretendere una premiership
che gli elettori cosentini, storicamente, non hanno mai riconosciuto
né al PCI di ieri né al PDS del 1993 né ai DS del
2002.Rispetto delle regole, quindi, innanzitutto. Quanto alla mia posizione
personale ed all’appello pubblico rivoltomi da Salvatore Perugini,
ho da precisare che non ho mai inteso discostarmi dal progetto politico
di Giacomo Mancini per la città, avendone condiviso l’elaborazione
e l’affermazione politica in contrapposizione all’ingerenza
dei partiti e dei loro gruppi dirigenti. La mia candidatura in una lista
collegata alla candidatura a sindaco di Salvatore Perugini, al primo
turno, era nella linea della discontinuità da un metodo di governo
che, nelle ultime fasi della esperienza amministrativa di Giacomo Mancini,
aveva dato luogo a fenomeni di intolleranza e di autoritarismo inaccettabili
per un libertario quale mi sono sempre considerato. Mi riferisco alle
“piazze negate”, ai “no global” colpevolizzati
al ritorno da Genova, alle associazioni culturali buttate fuori dalla
Casa delle culture, ai permessi negati per l’utilizzo democratico
di luoghi e sedi istituzionali. In quell’accelerazione di fatti
anomali ed inspiegabili , estranei al Mancini socialista e libertario
che la malattia andava fiaccando implacabilmente, altri opportunisticamente
tacquero, a cominciare da Piperno e Catizone ,mentre io e i miei amici
libertari, senza clamore e con grande disagio, prendemmo le distanze.
Ma non fu rottura, semmai trauma. Al progetto di Giacomo Mancini per
la città, alla sua rivoluzione culturale, alla sua meditata avversione
per la partitocrazia, al suo credito di fiducia verso le nuove generazioni
resto profondamente legato. Ecco perché non vedo come potrei
essere interessato alla nuova maggioranza che mi propone Salvatore Perugini
il quale, per altro, rimuove con troppa facilità l’emarginazione
politica subita fino all’altro ieri dalla Margherita e compensata
oggi, a quanto pare, con l’assegnazione di un assessorato. Il
rispetto delle regole democratiche vuole, invece, che la stessa Margherita
si trovi oggi impedita a legittimare politicamente la nuova maggioranza
proprio dal voto dei cosentini in sede di ballottaggio. E’ un
conteggio già fatto e mai contestato. Licenziamenti alla Polti, Barile scrive all'assessore regionale al lavoro Mangialavori 28/05 Mimmo Barile, candidato alla Presidenza della
provincia per il centrodestra, ha scritto all'Assessore regionale al
lavoro, Antonino Mangialavori, per sollecitare un immediato intervento
del Governo Regionale sulla vicenda dei licenziamenti annunciati dalla
Polti di Piano Lago. <<Ho chiesto - si legge nella missiva - all'assessore
Mangialavori d'interessarsi direttamente di questa vicenda in maniera
da individuare, nel più breve tempo possibile, le soluzioni opportune
per risolvere la vertenza e ripristinare il giusto clima di serenità
in questa importante unità produttiva del territorio del Savuto.
Ritengo - ha concluso nella lettera Mimmo Barile - che esistano le giuste
condizioni affinchè vengano date ai lavoratori precise garanzie>>.
Oliverio riceve la delegazione degli operatori balneari 28/05 L’on. Gerardo Mario Oliverio, candidato
per il Centrosinistra alla Presidenza della Provincia ha ricevuto una
delegazione di imprenditori balneari i quali hanno manifestato preoccupazioni
perché la totale inerzia della Regione Calabria mette in crisi
un comparto occupazionale in un settore come il turismo balneare che
dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello della Calabria.
La mancanza del piano regionale di utilizzo delle aree demaniali, una
politica adeguata di interventi sull’erosione delle coste, i problemi
dell’inquinamento ed una inesatta programmazione della portualità
turistica minore, mette in pericolo la risorsa mare che invece deve
essere valorizzata in un moderno progetto di sviluppo. Le imprese turistiche
calabresi, senza possibilità di offrire servizi efficienti perdono
la possibilità di favorire l’espansione dello sviluppo
economico di aree a forte vocazione turistica. Mancini (PSE) "Un plauso al Presidente Acri per il suo proficuo lavoro svolto" 28/05 Giacomo Mancini, deputato al Parlamento, a margine
dell'ultima riunione del consiglio provinciale, ha rilasciato la seguente
dichiarazione: "Sono onorato di aver fatto parte in questa legislatura
del Consiglio Provinciale di Cosenza e di aver lavorato insieme a uomini
come Antonio Acri, che si sono spesi con determinazione al servizio
dei cittadini del nostro territorio, favorendo l'affermazione e la crescita
della coalizione di centrosinistra. Per quanto mi riguarda i bilanci
dell'azione politica si coniugano con i ricordi personali che hanno
segnato l'inizio della mia esperienza politica e che mi hanno consentito
di stringere proficui rapporti di collaborazione con bravi amministratori.
E' doveroso per me esprimere il plauso nei confronti del presidente
Acri con il quale non sono mancati anche momenti di differenziazione
ma al quale mi ha legato un rapporto politico improntato alla correttezza
reciproca e al rispetto delle posizioni espresse. Democrazia Europea sostiene Mario Oliverio. 28/05 Democrazia Europea, il movimento fondato da Sergio
D’Antoni che nei giorni scorsi ha abbandonato l’UDC in polemica
con le politiche portate avanti dal governo Berlusconi, ha annunciato
il proprio sostegno all’on. Mario Oliverio, candidato del Centrosinistra
alla Presidenza della Provincia di Cosenza. Ieri, infatti, si è
tenuto un incontro tra una rappresentanza di Democrazia Europea guidata
dal suo coordinatore provinciale Carlo Migliori con l’on. Mario
Oliverio. Carlo Migliori ha teso sottolineare al candidato Presidente
del Centrosinistra come “la scelta di Democrazia Europea in Italia
ed in Calabria è frutto della constatazione che con questo Centrodestra
non c’è spazio per impostazioni politico-programmatiche
improntate alla moderazione ed alla concertazione con le forze sociali.
Il radicalismo selvaggio, ispirato da una cultura plebiscitaria anima
la coalizione di governo. I danni prodotti nella vita del Paese sono
consistenti. Una forza come la nostra, ispirata dai valori del cattolicesimo
sociale era diventata incompatibile con la coalizione guidata da Berlusconi.
Abbiamo scelto, d’intesa con forze importanti impegnate nell’esperienza
sindacale e nelle organizzazioni sociali, di prendere le distanze dal
centrodestra per collocare il nostro impegno nell’area moderata
animata da valori di solidarietà e di reale spirito democratico.
Qui a Cosenza il nostro impegno, ha concluso Carlo Migliori, la concretizzeremo
con l’appoggio ai candidati del centrosinistra nei vari comuni
e alla tua candidatura, che con autorevolezza e senso di equilibrio
ben rappresenta l’idea di coalizione democratica di cui ci sentiamo
portatori”. L’on. Mario Oliverio, dal canto suo, nel ringraziare
i rappresentanti di Democrazia Europea ha teso a sottolineare come “la
vostra scelta di campo è l’ulteriore riprova del fallimento
del Centrodestra nella sua esperienza di governo a tutti i livelli.
I valori di cui siete portatori possono trovare solo nel centrosinistra
il terreno reale su cui crescere. Il centrosinistra rappresenta pienamente
le culture politiche fondamentali della storia democratica italiana:
quella della sinistra riformista, del cattolicesimo democratico, della
tradizione laica e liberale. La vostra scelta, politicamente fondata
e motivata, ci carica di una ulteriore responsabilità: abbiamo
il dovere di vincere bene a Cosenza per dare fra un anno alla Calabria
la possibilità di cambiare finalmente rotta, per determinare
quella svolta tanto attesa quanto necessaria dopo dieci anni di governo
di un Centrodestra tanto fallimentare quanto arrogante”. De Rose La città ha bisogno di un governo di centrodestra 28/05 "La città' ha bisogno di un governo
di centrodestra. Tutti i più importanti governi locali durano
dieci anni: e' un periodo di esaurimento naturale dell'azione politica
e Cosenza ha rappresentato un'anomalia in ragione del ricordo di un
grande leader. Oggi, pero', e' giusto voltare pagina e riconsegnare
al territorio una pluralità dialettica ed un cambiamento che
non può essere dilazionato". E' quanto afferma, in una nota,
Umberto De Rose, leader del centrodestra nel Consiglio comunale di Cosenza.
"Tante battaglie di civiltà e di ancoraggio alla coerenza
che abbiamo portato avanti come consiglieri comunali - aggiunge De Rose
- attraversavano senza alcun sussulto forze antagoniste che oggi si
ritrovano sulle nostre posizioni. Spesso siamo stati duri, ma ricordo
alla città che la spaccatura fra Pse e Ds consente oggi di scoprire
che avevamo ragione su tutto: sul Valle Crati, sui debiti del Comune,
sui bilanci sbagliati e sull'Amaco. Oggi ci riconoscono la veridicità
di quello che affermavamo e si accusano a vicenda di essere responsabili
di un governo negativo che appartiene essenzialmente ad ognuna delle
forze che hanno sostenuto il sindaco. Ricordo le querele ricevute per
aver detto che venivano messe in bilancio poste in attivo che erano
uguali e per aver difeso l'immagine della città nella vicenda
calcistica. Mi davano del visionario, ma grazie a Dio la verità
viene sempre a galla''. Secondo De Rose, "l' azione dei dirigenti
della Margherita e' incredibilmente priva di coerenza e di logicità
politica. Hanno espresso un candidato a sindaco che aveva un nome importante,
hanno impostato una campagna elettorale contro le 'primedonne', hanno
fatto in modo che Salvatore Perugini ricevesse una secca sconfitta,
candidandolo improvvidamente a Presidente del Consiglio comunale, ed
hanno dimenticato tutto solo in ragione di un assessorato. Questi comportamenti
retrivi sono, pero', osteggiati da Italia dei Valori, dai radicali di
Paolini e da molta parte di Rifondazione Comunista ed e' come se ci
fosse solo il vecchio Ppi ad essere coinvolto". De Rose invita
l'elettorato a "capire che le ragioni del dissenso vanno portate
fino in fondo: il prossimo test elettorale alla Provincia sarà
un banco di prova per Catizone in città, ma ho dubbi che una
eventuale vittoria di Oliverio possa far ripercorrere la stessa strada
al Comune di Cosenza, con una maggioranza solo sulla carta. E' auspicabile
che si ritorni alle urne in città e che si faccia chiarezza:
il Pse deve, quindi, essere conseguenziale e fare in modo che la città
possa esprimersi". Dopo avere ringraziato l'on. Caruso, di An,
che lo ha citato come 'sindaco ideale', De Rose non eslcude una sua
ricandidatura. "Ma ciò che più conta - aggiunge -
sarà costruire ponti di alleanza con i settori vitali della città
e vivere la campagna elettorale non come uno scontro notarile. Non si
tratterà più, allora, di stabilire chi e' più vicino
a Giacomo Mancini, ma di storicizzare Mancini sapendo che la sua eredita'
amministrativa non esiste e che le cose buone fatte dalle sue amministrazioni
possono essere recuperate con un accordo che veda la Cdl anche propensa
al dialogo con le forze laiche, senza predominio, ma anche senza sudditanza
alcuna". Petrozza (PSE): “La Margherita è stata contro il Modello Cosenza nelle elezioni che portarono a sindaco la Catizone” 29/05 In riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate
del capogruppo al Comune di Cosenza ed al capolista al comune di Rende
della Margherita, il capogruppo al comune di Cosenza del PSE-Lista Mancini,
Pietro Petrozza, ha rilasciato la seguente dichiarazione: Non rappresenta
certamente una novità il fatto che alcuni dirigenti cosentini
della Margherita disconoscano il Modello Cosenza e si ostinino a non
apprezzare gli eccellenti risultati ottenuti in dieci anni dall’Amministrazione
comunale guidata da Giacomo Mancini. Infatti, già nel 2002 costoro
si schierarono con un loro candidato a Sindaco contro la coalizione
da noi guidata che si candidava a continuare quella stagione di buon
governo. Quella scelta fu giudicata sbagliata dagli elettori che li
condannarono ad una sconfitta sonora. Ricadere oggi nello stesso errore
sembra quantomeno autolesionistico, anche perché nel frattempo
Agazio Loiero, leader regionale di quel partito ed anche legittimo aspirante
alla candidatura alla Presidenza della Regione, ha più volte,
partecipando anche al decennale della vittoria del 1993, sottolineato
in maniera convinta il bisogno di continuare quel lavoro amministrativo
che ha consentito alla coalizione di ottenere anche successi politici.
Ecco perché, coerentemente, anche in questa campagna elettorale,
noi continuiamo a sostenere la validità del Modello Cosenza con
l’obbiettivo di mandare a casa quei professionisti della distruzione
che hanno dato vita ad un governo di minoranza in consiglio, e cosa
ancora più grave, che indugiano in alchimie tra sigle senza percepire
la frattura che si è creata con i differenti soggetti sociali
presenti in città, che non trovano rappresentanza in questa istituzione,
e che vedono sempre più distante dai bisogni dei cittadini. Cribari (Europei) getta acqua sul fuoco: “Io e V.Adamo insieme contro il centrodestra” 28/05 Dichiarazione di Francesco Cribari, candidato
DS nel Collegio 1 di Cosenza. “Non capisco perché qualcuno
sta cercando in tutti i modi di farmi polemizzare con Vincenzo Adamo.Io
non ho nulla da dire a Vincenzo Adamo. E’, fino a prova contraria,
un collega consigliere comunale della maggioranza di centrosinistra
che al Comune di Cosenza sostiene il Sindaco Eva Catizone, uno stimato
collega avvocato e siamo entrambi candidati nella coalizione di centrosinistra
a sostegno dell’on. Mario Oliverio. Io, come lui, sto chiedendo
i voti contro il centrodestra dei fallimenti per affermare una nuova
stagione di governo efficace ed efficiente in Calabria e nel Paese.Le
mie polemiche quindi saranno solo contro questa destra. Penso che il
mio amico Vincenzo la pensi esattamente come me.” Il 29 al Beat presentazione di Condorelli (Ulivo) candidato alle Europee 29/05 Mario Condorelli, candidato al Parlamento Europeo
nella lista “Uniti nell’Ulivo” sarà domani
a Cosenza e parteciperà ad un incontro organizzato dai dirigenti
del Pse-Lista Mancini che si svolgerà alle ore 13 presso il locale
Beat di Piazza Duomo. Mario Condorelli è professore ordinario
di medicina interna e direttore della scuola di specializzazione di
cardiologia dell’Università Federico II di Napoli. E’
presidente del consiglio superiore di sanità ed è stato
prima senatore e poi sottosegretario di stato al Ministero della Sanità.
A Cosenza egli ha molti estimatori nel campo della professione ed in
quello politico. La manifestazione di domani fornirà l’occasione
a tanti cittadini per incontrare il professor Condorelli e per sostenere
la sua candidatura nella lista “Uniti nell’Ulivo”. Il 29 a Cariati l’UDC presenta il candidato alla provincia 28/05 A Cariati il 29 maggio l’UDC, alle 18 presso
il Centro sociale 'Cristo Re', presenta il candidato al collegio, Tonino
Caruso. Saranno presenti Mimmo Barile, Giancarlo Pellegrino, il senatore
Gino Trematerra e il consigliere regionale, on. Roberto Occhiuto. A Spezzano Sila il 29 festa per la candidatura di Campanaro 28/05 Colori, parole e musica. Con questa cornice festante,
il coordinatore regionale di Azione Giovani, Peppuccio Campanaro, presenta
la propria candidatura al collegio di Spezzano della Sila. L'happening
durerà dalle 18 alle 23 e avrà il sapore tutto popolare.
Non mancheranno comunque momenti di partecipazione politica. Infatti
in piazza Fontana è in programma una tavola rotonda per discutere
delle problematiche della presila. Interverranno lo stesso Campanaro,
Mimmo Barile, Gabrile Limido, Giovanni Dima e Umberto Pirilli. Al termine
dell'incontro seguirà un concerto musicale con la partecipazione
straordinaria delle "Iene". Il 30 a Piane Crati Forza Italia presenta il condidato alle provinciali 28/05 Giorno 30 maggio alle ore 17.30 presso il ristorante
'Capriccio di Donna' di Piane Crati, Forza Italia presenta la candidatura
di Franco Vigna per il collegio di Aprigliano. Saranno presenti il senatore
Tonino Gentile e Mimmo Barile. 28/05 Il 30 maggio il presidente nazionale dell'Udc, Marco Follini, sarà a Rende per una manifestazione elettorale. Alle ore 18 presso la sala conferenze dell'Hotel Executive il leader dei centristi presenterà la candidatura di Franco Pichierri a sindaco di Rende e i candidati alla carica di consigliere comunale dell'Udc. Saranno presenti Mimmo Barile, candidato alla presidenza della provincia di Cosenza, il senatoreTrematerra, Giancarlo Pellegrino, segretario provinciale dell'Udc. il 31 "Voce Libera" incontra i cittadini di Rende 28/05 "La forza delle idee. Dalla tua parte".
E’ lo slogan del gruppo VoceLibera impegnato nel sostegno della
candidatura di Franco Napoli quale Sindaco di Rende. In un comunicato
prevenuto in Redazione il gruppo Voce Libera rende noto: “L’impegno
preso nel 1999 con i cittadini di Rende è stato mantenuto. Dopo
le elezioni non ci siamo dispersi come invece hanno fatto quasi tutti
gli altri 600 candidati. Vogliamo dire grazie a chi ci ha dato fiducia,
a chi nel frattempo si è avvicinato alle nostre posizioni. Nei
cinque anni che sono trascorsi dal 1999 ad oggi, abbiamo continuato
la nostra attività. Ecco alcuni dei temi sui quali abbiamo incalzato
l’amministrazione comunale: Oliverio replica a Barile: "Non mi sottraggo dal confronto" 27/05 Le affermazioni di Barile secondo le quali l’on.
Mario Oliverio si sottrae al confronto sono ridicole. Si è davvero
superato ogni limite nel penoso tentativo di accreditare l’idea
che il candidato del Centrosinistra avrebbe difficoltà a confrontarsi.
La questione è un’altra: Barile sta disperatamente cercando
di accreditarsi come interlocutore in una competizione elettorale che
lo vede nettamente fuori gioco. Piuttosto che partecipare a kermesse
su presunti sondaggi che non hanno alcun fondamento rispetto a quelli
fatti da diversi istituti specializzati e di riprovata serietà
a livello nazionale, Mario Oliverio sta sviluppando in modo ampio un
confronto con i cittadini della Provincia di Cosenza nel merito delle
questioni politico-programmatiche. Su questi argomenti la destra ha
ben poco da dire visto il suo totale fallimento a tutti i livelli e
si limita agli insulti e alle sciocchezze, che gli elettori sapranno
rintuzzare con il loro voto il 12 ed il 13 di Giugno. Turnover in Comune il PSE parla di "premeditata violenza contro i dirigenti che hanno lavorato con MancinI" 27/05 Subito pronta la replica del PSE alla nuova mossa
dell'Amministrazione che ha operato quest'oggi il turn over dei dirigenti.
Questa la nota della segreteria politica: "I professionisti della
distruzione sono arrivati a minare le fondamenta dell'amministrazione
comunale di Cosenza colpendo con atti di inusitata violenza le donne
e gli uomini che hanno il merito di aver lavorato nel corso degli ultimi
dieci anni al fianco di Giacomo Mancini contribuendo con professionalità
alla costruzione del modello Cosenza. Registriamo con un sentimento
di preoccupazione e di amarezza la scientifica e premeditata violenza
nel colpire le intelligenze più vicine all'indimenticabile Sindaco
Mancini. Esprimiamo convinta solidarietà alle donne e agli uomini
mortificati nelle loro competenze dalle decisioni assunte dai professionisti
della distruzione che non si sono fermati neanche dinanzi ad alcune
grave situazioni personali sofferte da una brava dirigente. L'insofferenza
manifestata dai cosentini ci convince, però, che la stagione
dei professionisti della distruzione avrà vita breve e terminerà
il giorno dopo le elezioni quando sarà chiara la volontà
dei cittadini di impedire un'altra retrocessione per Cosenza e sarà
pressante la richiesta di avere una guida amministrativa più
autorevole e più credibile." Barile: "I sondaggi ci danno al ballottaggio". 27/05 <<Quello che sta succedendo in questi
ultimi giorni sta rivelando all'opinione pubblica come il candidato
del centrosinistra intenda il confronto democratico>>. Lo ha dichiarato
Mimmo Barile candidato alla Presidenza della Provincia per il Centrodestra,
commentando la sistematica assenza di Mario Oliverio ai dibattiti televisivi.
<<Per lui - continua - il confronto democratico viene sovente
inteso alla stregua di un dentifricio con cui sciacquarsi la bocca.
Questo ci preoccupa. Solo vuote enunciazioni. I fatti dicono il contrario.
Accuratamente sta disertando ogni dibattito pubblico con gli altri candidati.
Il suo è un discutibile modo d'intendere il rapporto col corpo
elettorale. Negli ultimi dibattiti televisivi si sarebbe dovuto commentare
il sondaggio di Cr Ricerche, l'ultimo prima dello stop previsto dalla
legge. Sarebbe utile sottolineare perché Oliverio s'è
sottratto a questa discussione>>. Mimmo Barile è quindi
entrato nel merito di questo sondaggio. <<Come ormai noto, i dati
di questa ultima elaborazione statistica danno il candidato del centrosinistra
al 43 per cento- ha spiegato - . Al momento, però, c'è
un'unica certezza: Barile e Oliverio vanno al ballotaggio. Di questo,
a dire la verità, noi eravamo certi già da tempo. Ma a
ben guardare c'è dell'altro: solo fino a pochi mesi fa, lo ricordano
ancora tutti, si sprecavano i proclami vittoriosi di un centrosinistra
dato vincente al primo turno con percentuali "bulgare" attorno
al 70 per cento. Oggi la coalizione di centrosinistra, ed in particolare
il suo candidato a Presidente, sono in caduta libera. Questo è
il dato. Peraltro annunciato per tempo dal segretario del Pse Salvatore
Magarò. Ed ancora dalla Margherita che riteneva d'aver scambiato
nella scelta del candidato Presidente "un motore turbo" con
un rumoroso e lento "motore diesel". Ci preoccupa questo ossessivo
e paranoico ripetere: ho già vinto. Senza il conforto di uno
straccio di vero sondaggio. E comunque a decidere saranno sempre e soltanto
gli elettori>>.
Giacomo Mancini incontra i lavoratori della Polti 27/05 Giacomo Mancini, Deputato al Parlamento, si è
recato a Piano Lago a fare visita ai lavoratori in sciopero dello stabilimento
Polti ai quali ha espresso la propria solidarietà per il licenziamento,
avvenuto nei giorni scorsi, di tre operai impegnati nel sindacato. Al
termine dell'incontro svoltosi al di fuori dei cancelli dell'industria,
ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Non è ammissibile
che la fame di lavoro che soffrono i giovani del Mezzogiorno e della
Calabria venga utilizzata per negare ai dipendenti dei pochi insediamenti
industriali esistenti, anche i diritti più elementari. Sono vicino
ai lavoratori della Polti e alle loro famiglie, schierandomi al fianco
delle loro legittime rivendicazioni". Oliverio incontra una delegazione di imprenditori balneari 27/05 L’on. Gerardo Mario Oliverio, candidato
per il Centrosinistra alla Presidenza della Provincia ha ricevuto una
delegazione di imprenditori balneari i quali hanno manifestato preoccupazioni
perché la totale inerzia della Regione Calabria mette in crisi
un comparto occupazionale in un settore come il turismo balneare che
dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello della Calabria.
La mancanza del piano regionale di utilizzo delle aree demaniali, una
politica adeguata di interventi sull’erosione delle coste, i problemi
dell’inquinamento ed una inesatta programmazione della portualità
turistica minore, mette in pericolo la risorsa mare che invece deve
essere valorizzata in un moderno progetto di sviluppo. Le imprese turistiche
calabresi, senza possibilità di offrire servizi efficienti perdono
la possibilità di favorire l’espansione dello sviluppo
economico di aree a forte vocazione turistica. L’on. Oliverio,
dopo ampia discussione, ha teso a sottolineare come “nel nostro
programma abbiamo posto come priorità la difesa e la tutela delle
coste ed una accorta politica di disinquinamento delle acque e del mare.
Sono queste condizioni necessarie per dispiegare con efficacia interventi
a sostegno del turismo che, per la nostra realtà, costituisce
una importante risorsa economica ed occupazionale. Intendiamo privilegiare
un sistema di trasporto che valorizzi le vie del mare e, in questo senso,
oltre ad una piena utilizzazione del Proto di Sibari, pensiamo alla
messa in rete della portualità minore che costituisce una importante
leva per il turismo. In questo quadro particolare attenzione porremo
al turismo balneare. Anche se la Provincia, ha concluso Oliverio, non
ha competenze specifiche in materia, aprirò una fase concertativa
d’intesa con le altre Province calabresi, convocando i sindacati
del settore, i Sindaci dei comuni rivieraschi, per incalzare la Regione
affinché si faccia finalmente carico di iniziative concrete in
questo settore”. L’on. Antonio Di Pietro in Calabria il 30 e 31 maggio 27/05 L’On. Antonio Di Pietro, accompagnato dal
Responsabile nazionale Enti locali Beniamino Donnici, entrambi candidati
al Parlamento Europeo, visiterà la Calabria centrale domenica
30 e lunedì 31 maggio 2004. Intenso il programma degli appuntamenti
a partire dal COMIZIO dell’On. Di Pietro e del Dott. Donnici alle
ore 17.30 a SAN GIOVANNI IN FIORE, Piazza Abate Gioacchino, con intervento
del candidato al consiglio provinciale di Cosenza Giuseppe Scarcelli;
alle ore 18.30 VISITA a ROCCA DI NETO ed a seguire MANIFESTAZIONE (ore
19.00) sul Lungomare Cristoforo Colombo a CROTONE ed alle ore 20.00
COMIZIO a CUTRO, piazza Umberto, con l’intervento dell’Avv.
Salvatore Migale, candidato di Italia dei Valori alla Presidenza della
Provincia di Crotone; conclusione della serata a BOTRICELLO (ore 21.30),
dove è previsto un incontro con la Prof.ssa Rita Colacino, candidata
alla Provincia di Catanzaro per Italia dei Valori, dirigenti, militanti
e simpatizzanti della costa jonica catanzarese. Per lunedì 31
maggio sono in programma la partecipazione (ore 9.00) ad un SIT-IN a
CATANZARO, Corso Mazzini, quindi alle ore 11.00 INCONTRO CON IL MINI-PARLAMENTO
DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA “DON BOSCO” DI VIBO VALENTIA,
nell’ambito del progetto “Educazione alla cittadina ed alle
ore 12.00 CONFERENZA STAMPA presso la sede del Comitato Elettorale del
Centrosinistra in Via Santa Ruba, cui interverranno, con il candidato
alla Presidenza Ottavio Bruni, i candidati di Italia dei Valori al Consiglio
provinciale. IN SERATA Beniamino Donnici terrà un COMIZIO a TROPEA,
Piazza Galluppi (ore 18.00) ed a VIBO VALENTIA in Piazza Municipio (ore
19.30). Il 28 Barile incontra gli albergatori di Campora 27/05 Venerdì 28 maggio alle ore 17 presso i
saloni dell'Hotel 'La Principessa' di Campora San Giovanni, il candidato
alla presidenza dell'Amministrazione provinciale, Mimmo Barile, incontrerà
gli albergatori della Provincia di Cosenza. Sarà presente il
presidente regionale della Federalberghi, Demetrio Metallo. Convegno dell'UDC sulla Crescita del Sud, domani a San marco Argentano 27/05 Alle ore 18 di venerdì 28 maggio presso
il seminario vescovile a san Marco Argentano, l'Udc ha promosso un convegno
sulla 'crecita del Sud'. Partecipano il vicepresidente di Sviluppo Italia,
Francesco Samengo; il senatore Gino Trematerra; il consigliere regionale,
on. Roberto Occhiuto e il candidato del centrodestra alla presidenza
della Provincia, Mimmo Barile. Domani a Rovito FI presenta il suo candidato nel collegio provinciale 27/05 Presso la sala consiliare di Rovito, venerdì
28 maggio alle 19.30, Forza Italia presenta il candidato Catera. Saranno
presenti l'assessore regionale alle Attività produttive, Pino
Gentile, il consigliere regionale di Forza italia, Gianfranco Leone,
il coordinatore provinciale Sergio Bartoletti e Mimmo Barile. Interrogazione di Caruso (AN) al Ministro Sirchia sul mancato accreditamento di fondi alla Euro 2000 26/05 Roberto Caruso, deputato di Alleanza Nazionale,
ha reso noto di avere inviato un'interrogazione al ministro della salute
Girolamo Sirchia nella quale chiede che "vengano fornite spiegazioni
sul mancato accreditamento regionale della struttura privata Euro 2000
srl, convenzionata già con l'azienda sanitaria territoriale di
Cosenza, che effettua da tre anni il preziosissimo servizio di emodialisi
per la comunità' locale. Caruso sottolinea come il centro sia
"l'unico privato che si occupa, in Calabria, delle terapie croniche
per le nefropatie, ed è da considerare un vero e proprio salvavita".
Il deputato di An sottolinea nell'interrogazione come "l'azienda
sanitaria territoriale di Cosenza abbia sempre ottemperato alle disposizioni
legislative, facendo tutto quello che le veniva chiesto per la firma
dell'accreditamento. Caruso chiede al ministro di "acquisire tutti
gli atti relativi alla pratica, considerato che 'accreditamento consentirebbe
alla struttura di poter effettuare altre prestazioni di emodialisi in
favore di pazienti cosentini costretti, per motivi di impossibilita'
oggettiva derivanti dalla super prestazioni effettuate nei centri pubblici
locali, ad emigrare in altre strutture della provincia, con grave situazione
per la loro gia' precaria condizione medica" PSE: "Stiamo lavorando per rafforzare la coalizione di centro sinistra" 26/05
In una nota diffusa dal PSE Lista Mancini si sottolinea il loro ruolo
centrale di socialisti di rinnovamento. "Dispiace che i professionisti
della distruzione impediscano il confronto democratico, bandiscano le
argomentazioni politiche ed alimentino polemiche personali e veleni.
La nostra sfida oggi come ieri, è quella di consentire alla coalizione
di centrosinistra di tornare a vincere prima in Calabria e poi nel Paese.
Il nostro compito deve essere di creare una coalizione che sia percepita
come differente e migliore di questa destra che ha fallito ad ogni livello.
In questa direzione abbiamo sempre operato, capendo i limiti dei partiti
attuali e lavorando per offrire spazi di agibilità democratica
ai tanti talenti presenti sul nostro territorio che sono alla ricerca
di interlocutori credibili ed autorevoli. La nostra sfida politica resta
quella che abbiamo combattuto anche due anni fa al Comune di Cosenza.
La nostra volontà rimane sempre quella di favorire la crescita
di una nuova, giovane e preparata classe dirigente in grado di guidare
la coalizione di centrosinistra al governo della Regione e del Paese.
La posta in gioco è alta e per questo non ci sfugge il tentativo
dei professionisti della distruzione responsabili di innumerevoli fallimenti,
non solo politici, di mettere in difficoltà i nostri uomini e
di sbarrare la strada al nostro movimento. In questa chiave infatti,
devono essere letti i ripetuti ed inusitati tentativi di escluderci
prima dalla lista unitaria e poi di indebolirci con operazioni spregiudicate
e violente nei confronti di chi lavora insieme a noi al nostro progetto
di rinnovamento. Non ci siamo fermati allora e non ci fermiamo nemmeno
adesso. I professionisti della distruzione non devono avere cittadinanza
in una nuova coalizione che guarda all'Europa e che sotto la guida di
Romano Prodi ambisce a rendere protagonisti i migliori talenti del territorio.
Amareggia che in questa battaglia, non certo semplice, ma utile per
la nostra terra non abbiamo più la compagnia da chi ha preferito
farsi incantare dalle sirene dei professionisti della distruzione che,
fortunatamente, nulla possono promettere e in nessun modo possono incidere
sulle scelte future. Noi, a differenza di altri, non cambiamo casacca
e non modifichiamo di un millimetro la nostra impostazione ideale, orgogliosi
della nostra storia di impegno coerente e onorato, con l'ambizione di
stringere rapporti proficui con tutti coloro i quali sono stati allontanati
dal nostro campo da chi teme il confronto e da chi non riesce a sostenere
discussioni con argomentazioni politiche". Pietro Mancini "Grave aver negato il dibattito in consiglio comunale" 26/05 Nel dibattito creatosi dopo la bagarre di ieri
in Consiglio Comunale si impone Pietro Mancini che con una sua lettera
punta il dito contro chi lavora per ditruggere. Questo il teso della
sua missiva "Quel che è avvenuto ieri nel Consiglio comunale
di Cosenza è molto grave e non può lasciare indifferenti
quanti hanno avuto responsabilità nell'amministrazione e, soprattutto,
temono un pernicioso ritorno al passato e l'archiviazione delle tante
novità, nel programma e nella gestione, introdotte da Giacomo
Mancini. Come è stato possibile che il sindaco pro-tempore e
l'inesperto presidente pro-tempore del civico consesso abbiano deciso
di nascondersi dietro inconsistenti cavilli, per negare il dibattito
sui profondi cambiamenti, nella giunta e nella formula politica della
maggioranza, un vero e proprio 'blitz' partitico, dibattito chiesto
dal gruppo consiliare più consistente, quello del PSE ? Non solo
l'on. Mancini senior e il sottoscritto, ma qualsiasi primo cittadino,
provvisto di una pur minima cultura democratica e di rispetto istituzionale,
avrebbero consentito lo svolgimento del dibattito. Si è, forse,
preferito il silenzio, per non far conoscere al Consiglio e alla città
la verità sull'inopinato, deprecabile ritorno al 'manuale Cencelli'
per la scelta dei nuovi, si fa per dire, assessori? Sconcertano, poi,
le esternazioni della dottoressa Catizone, che è arrivata a offendere
i parlamentari, dicendo che non contano nulla, sfidando i consiglieri
a sfiduciarla, essendo già sicura di essere ricandidata. E' possibile
che nel 'teatrino' della politica locale nessuno trovi il modo di consigliare
alla signora Catizone di mantenere il senso delle proporzioni, ricordandole
che, 2 anni fa, la sua elezione fu dovuta, soprattutto, alla stima e
alla riconoscenza dei cittadini per il lavoro svolto dal sindaco Mancini,
che era appena scomparso? Ai cosentini, giustamente preoccupati e profondamente
irritati per il ritorno sulla scena di quelli che il PSE ha, opportunamente,
definito i 'professionisti della distruzione' e di vecchi, poco amati
funzionari di partito, che ormai tutti ritenevamo in pensione, mi preme
di consigliare vivamente di vigilare, attentamente, sulla situazione
e sui rischi di una frattura tra la città e gli 'mini-golpisti'.
Dobbiamo, tutti insieme, impedire che il modello- Cosenza venga tradito
e che tornino a contare i professionisti della mala-politica che, quando
Giacomo Mancini si candidò a sindaco, invitarono i cittadini
a recarsi a recarsi in montagna a cercar funghi" I Consiglieri della CDL sono pronti a dimettersi 26/05 "Siamo pronti, in qualsiasi istante, a rassegnare
le nostre dimissioni da consiglieri comunali per restituire alla città
la pienezza delle indicazioni democratiche. Riteniamo, in ogni caso,
che le sue dichiarazioni di sfida dovrebbero essere coerenti e non manieristiche
e che i cittadini dovrebbero avere il diritto di ritornare a scegliere
una linea politica ed amministrativa che non esiste più".
E' quanto sostengono i consiglieri comunali della Cdl di Cosenza in
un documento inviato al sindaco, Eva Catizone. I dodici consiglieri
comunali di opposizione indicano nel "consenso ad un linea di centrodestra,
moderata e innovativa, l'unica strada percorribile per ridare impulso
ad una città che non ha vissuto alcuna trasformazione, ma che
conosce una preoccupante fase regressiva. La presenza di una campagna
elettorale è, da questo punto di vista, incidentale poichè
l'incapacità di gestire le emergenze, l'assenza di programmazione
e la frantumazione del quadro politico originario che aveva ricevuto
il consenso degli elettori era già, da tempo, fatto concreto.
Le elezioni del 2002 furono vinte grazie ad un clima di postulanza rispetto
alla figura di uno dei più grandi leader meridionali del dopoguerra
e chi riteneva che le posizioni di rendita artificiali dovessero permeare
tutta la fase successiva , pensando cosi' di somministrare all'opinione
pubblica una linea di continuità inesistente, oggi conosce nella
spaccatura consiliare la sua nemesi. La città è distante
dal territorio e percepisce come antagonista chi, invece, dovrebbe governare
pulsioni e problemi". L'identificazione - prosegue il documento
dei dodici consiglieri - con una pseudocultura post comunista e con
un laboratorio di radicalismo borghese rappresenta fino in fondo l'angoscia
di chi cerca solo una visibilità per coprire il nulla della sua
azione. Un Sindaco sfiduciato dalla sua maggioranza dopo un biennio
di desolante improvvisazione, di rimpasti, di fuoriuscite di assessori
di primo piano, dovrebbe solo dimettersi". Noi siamo pronti a farlo
- hanno concluso - in ogni istante se ciò servirà a recuperare
il senso di derivazione democratica che legittima il governo e che oggi,
ma non da oggi, non esiste più". Covello (DS) Dimissioni CDL, un vero bluff 26/05 "Secondo la migliore scuola berlusconiana
e del centrodestra casereccio, si tenta di ingannare i cosentini cercando
di creare confusione e disorientamento. I consiglieri comunali del centrodestra
hanno annunciato la volontà di dimettersi dal Consiglio comunale.
Tale annuncio e' chiaramente un bluff". E' quanto sostiene in una
nota il consigliere comunale dei Ds a Cosenza, Damiano Covelli. "Intanto
- prosegue Covelli - lo facessero per davvero depositando presso la
segreteria generale di Palazzo dei Bruzi l'atto formale delle dimissioni.
Se lo facessero per davvero, data la scadente qualità della loro
azione politica, forse i cittadini potrebbero avere la speranza che
coloro che subentrerebbero al loro posto, quali primi dei non eletti,
potrebbero interpretare il ruolo di un'opposizione che mette al primo
posto gli interessi della città. Ciò potrebbe consentire
una dialettica sicuramente più virtuosa tra opposizione e maggioranza
tesa al rafforzamento della crescita della città. Sin dal giorno
successivo alla data delle elezioni comunali, invece, i cosentini hanno
conosciuto un'opposizione, in particolare da alcuni settori, rabbiosa,
faziosa, pretestuosa ed inconcludente". "Hanno sostenuto -
aggiunge - tutto ed il contrario di tutto. Hanno sempre tentato di criminalizzare
l'azione politico-amministrativa del sindaco Giacomo Mancini ed oggi,
non avendo argomenti credibili di critica, pensano, persino, di strumentalizzarne
i meriti, le capacita' e gli evidenti risultati ottenuti. Questi consiglieri
comunali se pensano che a Palazzo dei Bruzi dovessero sussistere le
condizioni di una crisi amministrativa, dovrebbero avere la forza ed
il coraggio di presentare e formalizzare una mozione di sfiducia al
sindaco Eva Catizone. Ricorrono alle invettive, alle strumentalizzazioni
di basso profilo e all'inganno perché sanno bene che in Consiglio
comunale non c'è una maggioranza che potrebbe ottenere la sfiducia.
A Palazzo dei Bruzi ci sono un sindaco ed un esecutivo ben saldi che,
anche in queste giornate preelettorali, stanno lavorando bene, nell'interesse
della città, con trasparenza e lealtà verso tutti i cosentini,
senza l'assillo di far prendere qualche voto in più a questa
o a quella lista in una campagna elettorale che serve, è bene
ricordarlo, per rinnovare il Consiglio provinciale e il Parlamento europeo".
"L' obiettivo - conclude Covelli - e l'azione amministrativa di
Palazzo dei Bruzi è ben altro. Sbagliano coloro che oggi pensano
di utilizzare queste elezioni per apprestarsi a contrattare, con più
o meno voti, una rendita personale o di un gruppo di amici". Oliverio: "i sondaggi ci danno tra il 55 e il 58%" 26/05 Da un sondaggio effettuato da un noto istituto
romano emerge che Gerardo Mario Oliverio si attesta su una forchetta
tra il 55 ed il 58 %, Barile tra il 36 ed il 39%, Corbelli tra il 4
ed il 6 %, gli altri tra lo 0,1 e il 0,2%. Tra Mario Oliverio e Domenico
Barile ci sono quindi 22 punti di differenza. Inoltre, da un’analisi
sulle intenzioni di voto il 30% di coloro che nelle precedenti elezioni
politiche avevano votato per la Casa delle libertà si orientano
per Oliverio, mentre solo il 5 % degli elettori dell’Ulivo sempre
nelle precedenti politiche si orientano verso altri candidati.“Cresce,
ha commentato l’on. Oliverio, l’area del consenso attorno
alla nostra proposta politica e programmatica. Anche la presentazione
delle liste e la scesa in campo dei candidati nei diversi collegi sta
producendo un allargamento del consenso che progressivamente coinvolge
fasce di elettorato sempre più vaste. Ritengo che in questi ultimi
giorni di campagna elettorale, ha concluso l’on. Mario Oliverio,
possiamo ulteriormente accrescere il nostro consenso anche e soprattutto
coinvolgendo le fasce di incerti che in modo particolare sono consistenti
nell’elettorato tradizionale del Centrodestra”. Tassone (Prc), gli operai della Polti hanno il diritto di essere trattati come esseri umani 26/05 "I Polti hanno pensato che questa terra,
questa Calabria, sia terra di nessuno. E invece si sono sbagliati, perche'
stavolta dovranno fare i conti con la rabbia degli operai e la loro
voglia di riscossa. Ed anche perche' ora con gli operai ci siamo noi,
c'è il sindacato, c'è Rifondazione Comunista". Questo
è quanto ha affermato il segretario regionale di Rifondazione
Comunista, Rocco Tassone, in una nota inviata alla stampa. "Gli
operai della Polti pongono, giustamente, condizioni irrinunciabili.
La prima è che vengano ritirati i licenziamenti. E poi che gli
standard di prestazione richiesti alle maestranze siano allineati a
quelli degli altri stabilimenti Polti del Nord Italia. La fabbrica e'
stata realizzata con il lauto contributo dei fondi pubblici nel polo
industriale di Piano Lago, alle porte di Cosenza. Qui parlare di "polo
industriale"- dice - e' un eufemismo. Su questo altopiano, coronato
dal verde intenso dei boschi della Sila, le iniziative imprenditoriali
avviate e mai concluse, sono la regola. In questo contesto, una fabbrica
funzionante che occupa 200 operai è come un miraggio. Ed un posto
di lavoro alla Polti e' stato il miraggio che tanti giovani dei paesi
del comprensorio hanno rincorso spasmodicamente. Un miraggio che nel
giro di poco tempo si e' trasformato in allucinante realtà: la
catena di montaggio. Ascolto il racconto degli operai, la cronaca dei
ritmi di lavoro impossibili, dei tempi della catena di montaggio imposti
dall'azienda che hanno creato in fabbrica un clima pre-ottocentesco.
Oggi di fronte ai cancelli sbarrati, i ragazzi sono un fiume in piena.
Ti raccontano delle vessazioni della direzione, degli atteggiamenti
al limite della provocazione, del collega che di fronte all'impossibilità
di abbandonare la catena di montaggio è costretto a fare i propri
bisogni fisiologici in una bottiglia. Ti raccontano dell'umiliazione
e del ricatto occupazionale: se non ti adegui, se dai fastidio, sei
rispedito a zappare l'orto ed a piantare pomodori per sfamarti. Nella
fabbrica, lamenta Tassone, "non sono solo i diritti sindacali ad
essere violati; qui sono violati i diritti elementari delle persone,
il diritto ad essere considerati come esseri umani con una propria dignità".
Interrogazione alla giunta regionale di Guagliardi e Pirillo sui licenziamenti alla Polti 26/05 I Consiglieri Regionali Damiano GUAGLIARDI e
Mario PIRILLO hanno presentato una interrogazione al Presidente della
Giunta Regionale e l’Assessore alle Attività Produttive
in ordine ai recenti licenziamenti avvenuti presso la “Polti Sud”
di Piano Lago (Cs). Premesso che da più tempo i lavoratori della
Polti Sud di Piano Lago sono in stato di agitazione per la situazione
di estrema precarietà in cui versa l’ambiente di lavoro;
che la rivendicazione di migliori condizioni lavorative sembra incontrare
la indifferenza dei vertici aziendali; che, nei giorni scorsi, la Polti
Sud ha proceduto al licenziamento di tre lavoratori impegnati in attività
sindacale; rilevato che i provvedimenti di licenziamento, proprio perché
adottati in un clima di forti tensioni sociali, rischiano di apparire
come una sorta di ritorsione nei riguardi di chi è impegnato
quotidianamente nella difesa dei diritti dei quasi duecento lavoratori
dell’azienda Polti Sud; constatato che, perdurando la situazione
di accesa conflittualità all’interno dell’Azienda,
verrebbe ad essere ulteriormente indebolito il tessuto economico della
provincia di Cosenza, interessata ormai da tempo da un inesorabile e
graduale smantellamento di numerose realtà produttive; Gagliardi
e Pirillo chiedono di sapere: se non si ritiene opportuno intervenire
presso la dirigenza della Polti Sud di Piano Lago al fine dell’immediato
reintegro al lavoro dei tre operai licenziati; se non si ritiene opportuno
attivare con urgenza un tavolo di concertazione che – attraverso
la partecipazione dei vertici dell’Azienda e delle rappresentanze
sindacali – possa in modo risoluto ripristinare normali condizioni
di vita lavorativa. Incontro dei candidati di FI a Rende con Barile e gli operai di una fabbrica 26/05 Il 27 alle ore 19.00 a Saporito di Rende, Mimmo
Barile incontra i dipendenti della fabbrica Euroimpianti e i candidati
alle provinciali di Cosenza e Rende di Forza Italia. Sarà presente
l'on. Pino Gentile. Ad Acri l'Udc presenta il 27 il suo candidato alla provincia nel collegio 26/05 Alle ore 19.30 presso ristorante "Il Cacciatore"
a Vallone Cuporisi di Acri, Mimmo Barile parteciperà alla presentazione
del candidato dell'Udc, Natale Zanfini. Saranno presenti il senatore
Gino Trematerra; il coordinatore provinciale, Giancarlo Pellegrino e
il responsabile dell'Udc di Acri, Antonio Bifano. Sabato a Castiglione manifestazione del PSE 26/05 Sabato 29 maggio alle ore 19 a Castiglione Cosentino, manifestazione del Pse-Lista Mancini con Salvatore Magarò, Pino Iacino, Giacomo Mancini, Totonno Chiappetta I verdi chiariscono sul consigliere Pingitore 26/05 La delicata questione Cosenza non può
non essere al centro di una attenta riflessione del partito dei Verdi.
I Verdi sono stati protagonisti della candidatura prima e dell’elezione
poi del Sindaco Eva Catizone. La condivisione del progetto e del Programma
sono stati i motivi che ci hanno convinto a dare il pieno appoggio all’Amministrazione
cosentina. Il percorso non è stato sempre facile, ma noi Verdi
non abbiamo lavorato per accaparrarci mere postazioni di potere. Abbiamo
presentato una rosa di potenziali assessori e il Sindaco in piena autonomia
ha scelto. L’evolversi della situazione politica ha fatto si che
gli scenari mutassero. Con grande senso di responsabilità, nel
momento più delicato, i dirigenti del partito regionale, provinciale
e comunale hanno incontrato il primo cittadino . In un proficuo incontro
si è registrato pieno sostegno e fiducia all’assessore
Felicita Cinnante, sia del partito sia del Sindaco. Le questioni odierne
sono delicate, ma riteniamo debbano vincere le logiche della politica.
I cittadini di Cosenza ci hanno premiato, non meritano che mere ambizioni
personali o partitiche mettano in discussione un progetto di sviluppo
della nostra città. Registriamo la lontananza politica del consigliere
Amedeo Pingitore che è in Consiglio grazie ai 1300 voti verdi
. Peccato che le istanze politiche del partito non trovino adeguate
applicazioni da parte del Gruppo consiliare che dovrebbe invece collaborare
proficuamente e sostenere l’assessore. Di questo non possiamo
che rammaricarcene, ma siamo sempre più determinati ad andare
avanti confermando la fiducia all’amministrazione e alla coalizione
a patto che tutti lavorino allo stesso fine. A tal proposito auspichiamo
che in futuro si evitino incidenti politici di rilievo in momenti importanti
e delicati come questo e si rifletta meglio sulle ragioni di una coalizione
necessaria e importante per raggiungere insieme traguardi ambiziosi. I DS presentano i loro candidati alla fontana di Giugno 26/05 Oggi pomeriggio alle 18 i Democratici di sinistra
presenteranno ai cittadini , assieme al Candidato alla Presidenza della
Provincia Mario Oliverio, i loro candidati alle elezioni provinciali Barile: sosterremo con decisione la caccia 26/05 “Considerare la caccia come una risorsa,
col preciso impegno di sostenere le istanze avanzate dalle associazioni
di cacciatori della Provincia di Cosenza”. Questo quanto dichiarato
da Mimmo Barile, candidato per il Centrodestra alla Presidenza della
provincia, ieri sera ad Acri in un incontro pubblico, organizzato dalla
sezione "La Mucone" dell'Udc. All’appuntamento, tra
gli altri, hanno partecipato il consigliere comunale dell'Udc, Angelo
Gencarelli; il sindaco di Acri, Nicola Tenuta; e il candidato dell'Udc
alle prossime elezioni, Natale Zanfini. “La nostra scelta a sostegno
della caccia è netta -ha detto ancora Mimmo Barile -. Nel nostro
programma abbiamo riservato, dedicandogli una apposita sezione, a questo
argomento grande attenzione. Abbiamo, in pratica, recepito completamente
le richieste che le associazioni di cacciatori ci hanno fatto pervenire.
In particolare - ha detto ancora Barile - abbiamo assunto come preciso
impegno quello di pianificare l’attività venatoria con
particolare attenzione al ripopolamento faunistico con la creazione
di un centro di Produzione di Fauna autoctona che consenta un ripopolamento
che tuteli realmente l’ecosistema e che si differenzi dagli scriteriati
interventi, effettuati fino a questo momento, che oltre a produrre consistenti
danni all’ambiente hanno lasciato completamente insoddisfatti
i cacciatori. Sarà inoltre considerata - ha sostenuto ancora
Mimmo Barile – l’integrazione tra zone riservate all’attività
venatoria ed i parchi. Infine si realizzerà una Agenzia venatoria
di caccia con funzioni di coordinamento degli A.T.C. (ambiti territoriali
di caccia). Si tratta - ha concluso Mimmo Barile - di provvedimenti
che i cacciatori chiedono, inutilmente, da anni e che m’impegno
a realizzare nel minor tempo possibile”. Rifondazione :"gravissimo che si licenzi il delegato sindacale alla Polti" 25/05 Comunicato di Rifondazione Comunista : "Brutti
tempi per il mondo del lavoro, in tutto il paese ed anche nel nostro
territorio. Tutto sta a dimostrare che avevamo compiuto una facile previsione,
l'anno scorso, quando dicevamo che vincere sul referendum per l'art.18
avrebbe permesso di rafforzare ed estendere i diritti sul lavoro per
tutti, mentre una sconfitta avrebbe dato il via alle pulsioni più
reazionarie del padronato per attaccare diritti e garanzie acquisite
con decenni di lotte. Il licenziamento di tre dipendenti alla Polti
di Pianolago, tra cui un delegato sindacale eletto da pochissimo tempo,
è un fatto gravissimo, compiuto in totale dispregio dell'art.18,
che si aggiunge allo stillicidio quotidiano verso il mondo del lavoro.
Ancor peggio se la passano quei lavoratori non garantiti neanche al
minimo, come i lavoratori del settore delle pulizie, sempre ricattati
ed a rischio del posto di lavoro, come nel caso delle lavoratrici attualmente
inmpiegate nel servizio di pulizia della Camera di Commercio di Cosenza. Oliverio fa visita agli operai della Polti in protesta 25/05 Questa mattina l’on. Mario Oliverio si
è recato presso lo stabilimento di Polti Sud di Pianolago dove
si è svolta una manifestazione di solidarietà nei confronti
di tre operai licenziati all’indomani della loro elezione nella
RSU. Alla manifestazione erano presenti tra gli altri il segretario
regionale della FIOM CGIL Calabria Mario Sinopoli, e i consiglieri provinciali
del Savuto Giuseppe Gallo e Ferdinando Aiello.All’azione antisindacale
da parte dell’azienda c’è stata una compatta reazione
dei lavoratori che hanno annunziato che la lotta continuerà fino
al ritiro dei provvedimenti disciplinari. L’on. Mario Oliverio
ha dichiarato: “è assurdo che il giorno stesso in cui si
proclamano gli eletti della RSU si avvisano gli stessi lavoratori di
licenziamento. Siamo di fronte ad un atteggiamento che sembra riportare
indietro le lancette della storia, quando fare sindacato e tutelare
i diritti dei lavoratori era considerato un reato. Saremo vicini ai
lavoratori ed la sindacato in questo difficile momento anche per evitare
che fatti del genere possano ripetersi in futuro. Per questi motivi
ho informato il Prefetto dell’accaduto e presenterò una
interrogazione parlamentare urgente sull’accaduto”. Intanto
sull’argomento è stato anche convocato un Consiglio della
Comunità Montana del Savuto per dimostrare concretamente la solidarietà
di tutto il mondo politico ed istituzionale del territorio ai tre lavoratori
licenziati. Solidarietà di Corbelli agli operai della Polti 25/05 Solidarietà ai lavoratori della Polti
di Piano Lago e' espressa in una nota dal leader del Movimento Diritti
Civili e candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza, Franco
Corbelli. “Questa vicenda - ha detto Corbelli - insieme alle altre
vertenze del lavoro delle fabbriche del cosentino, sono al primo punto
del suo programma del mio impegno civile e politico. Domani mattina
sarò a Piano Lago per incontrare i lavoratori della Polti. Il
problema del lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori e comunque
dei cittadini tutti sono alla base del nostro impegno civile e quotidiano.
Da anni lottiamo per difendere queste categorie e questi diritti. Ancora
una volta purtroppo ci tocca registrare un immotivato e grave provvedimento
di licenziamento di tre operai”. “Contro questo ingiustificato
atto - ha aggiunto Corbelli - occorre una forte reazione di tutta la
società civile. Sono disponibile a qualsiasi forma di mobilitazione
civile e pacifica a favore di questi lavoratori” Donnici (idv) “L’attacco di Zavettieri all’Unical nasconde obiettivi politici”
D’Alema in Calabria dal 29 al 31 25/05 Il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, sarà
in Calabria da sabato 29 a lunedì 31 maggio per partecipare ad
un fitto programma di iniziative che lo porterà a visitare numerose
località delle quattro province in cui il 12 e 13 giugno si voterò
per l'elezione del presidenti delle Province. D'Alema arriverà
a Lamezia Terme sabato mattina e terrà, alle 10.45, una conferenza
stampa nell'Hotel Lamezia. Successivamente si recherà a Cosenza
per una visita all'arcivescovo, mons. Agostino. Nel pomeriggio, alle
15.30, sempre a Cosenza, D'Alema parteciperà al convegno nazionale
organizzato dai Ds sul tema “Dai bambini un nuovo sud”.
La giornata sarà conclusa con tappe a Corigliano e Rossano. Domenica,
dopo una visita nella chiesa di San Borromeo, a Rende, il presidente
dei Ds si trasferirà nel catanzarese per partecipare a iniziative
in vari centri. Nel pomeriggio sarà nel vibonese, a Pizzo, Tropea
e Rombiolo. In serata sarà prima a Vibo e poi a Lamezia. Lunedì
mattina, alle 10, D' Alema parteciperò, all'Università
della Calabria, ad una manifestazione sui fondi europei. Nel pomeriggio,
invece, dopo un passaggio a Chiaravalle, sarà ad una manifestazione
in piazza Garibaldi a Catanzaro Lido, quindi concluderà la sua
tre giorni calabrese con iniziative a Botricello, Isola Capo Rizzuto
e Crotone, dove incontrerà gli imprenditori. Venerdì 28 i DS presentano in regione un DDL per l’istituzione di un garante per i minori 25/05 Il gruppo dei DS presenterà, venerdi'
28 maggio alle ore 12, nell'Aula delle Commissioni del Consiglio regionale,
una proposta di legge per la istituzione del "Garante dei Minori".
Alla conferenza stampa saranno presenti il capogruppo consiliare e segretario
regionale dei Ds, Nicola Adamo, ed il vicepresidente del Consiglio regionale,
Giuseppe Bova. Parteciperanno, inoltre, Anna Serafini, responsabile
della Consulta nazionale "Gianni Rodari"; Marilina Intrieri,
del dipartimento Enti locali della direzione nazionale dei Ds; Rosetta
Falcomata', responsabile regionale della Consulta "Rodari";
Franca Milazzo, responsabile provinciale di Reggio Calabria della "Consulta"
e Monica Zinno, responsabile della "Consulta" per la provincia
di Cosenza. Il Sindaco è senza maggioranza 25/05
Oggi in consiglio comunale si è svolta una seduta interlocutiva,
che più che interloquire, ha provveduto ad evidenziare l'evidente
rottura degli equilibri politici che fino a ieri mantenevano in piedi
la giunta Catizone con una maggioranza che sembrava essere inscalfibile.
In pratica, il partito di maggioranza relativa della città di
Cosenza, il Pse-Lista Mancini, capitanato dall'on. Giacomo Mancini ha
posto una questione politica nell'apertura di una seduta che era prettamente
tecnica. La questione verteva sulla composizione "politica"
della nuova Giunta tenuta celata, a detta dei rappresentanti del PSE
intervenuti al consiglio comunale, ai partiti della coalizione, alla
città. Oggi era il giorno della surroga dei due nuovi consiglieri
che subentrano agli assessori D'Alessandro e Lucente chiamati in Giunta
dal Sindaco ma l'opzione mossa dai socialisti europei era prettamente
e squisitamente politica. Da parte loro non è mai stata messa
in discussione la surroga dei due consiglieri ma l'atto politico che
ha portato alla loro surroga. Dall'altra parte, il Sindaco, che ha convocato
immediatamente dopo il consiglio una conferenza stampa, che
trasmettiamo integralmente assieme ai due
interventi clou, quello di Vincenzo Adamo e quello di Giacomo Mancini,
dicevamo il Sindaco replica, abbastanza piccatamente, richiamandosi
alla sua autonomia che la legge le consente nel revocare o assegnare
nuovi incarichi in seno alla Giunta. Di fatto sul tavolo ci sono i cocci
rotti di una Comune gestito da una coalizione che non ha più
i numeri per governare e che è in aperto dissidio, proprio quando
la campagna elettorale s'infiamma, facendo saltare quel delicato meccanismo
di maggioranza che il vecchio Giacomo Mancini aveva messo pazientemente
su dopo anni di certosine cuciture. Il vuoto politico lasciato dallo
statista socialista è più che evidente. Anche se c'è
da sottolineare la brusca frenata di questa mattina del PSE che con
la sua uscita dall'aula (seguita anche dalla minoranza) servita ad evidenziare
il problema politico, non ha infierito oltre, lasciando all'aula la
parte tecnica delle votazioni che hanno portato alla surroga dei due
nuovi consiglieri. Immediatamente a ridosso del Consiglio il Sindaco
Catizone ha indetto una conferenza stampa, che riportiamo, in cui ha
evidenziato le sue ragioni e i sui motivi. Da parte della stampa ci
si aspettava un venire incontro ad una mediazione che potesse addivenire
ad una intesa con il partito di maggioranza relativa della città.
Ma così non è stato. Anzi, si è pensato più
a "distruggere" che a tentare una cucitura, evidenziando anche
il fatto che il primo cittadino è pronto a mettersi da parte
"però con tutti i consiglieri". Tecnicamente , e lo
ha anche sottolineato il Sindaco, se si vuole dare la sfiducia alla
Giunta basta, come prevede la legge, una richiesta da parte di 16 consiglieri
che chiedono la sfiducia la quale viene poi votata in Consiglio Comunale
con una maggioranza di 21 voti. . Lo stato dell'arte dice che la maggioranza
è composta da 16 voti (Sindaco compreso).. Il resto è
tutto da inventare. Il filmato della Conferenza del Sindaco Il Filmato dell'intervento di Vincenzo Adamo e di Giacomo Mancini
CDL: "Catizone senza maggioranza:,si dimetta" 25/05 La dr.ssa Catizone è ormai senza maggioranza
e la vicenda di oggi in Consiglio Comunale è un fatto concreto
e nuovo che non può passare inosservato : il patto del 2002 non
esiste piu' e la città non può contenere un Sindaco espressione
di un solo partito, peraltro sempre minoritario a Cosenza. E' quanto
affermano in una nota i consiglieri comunali della CDL ( primo firmatario
Umberto De Rose , poi Sergio Bartoletti , Eugenio Gagliardi, Stefania
Covello, Francesco Perri, Fausto Orsomarso, fabrizio Falvo, Piercarlo
Chiappetta, Massimo Logullo, Giuseppe nardi, Giovanni De Rose, Sergio
del Giudice) . Il Sindaco è senza maggioranza e senza nessuno
sbocco propositivo - scrivono gli esponenti della CDL- e dovrebbe avere
il buonsenso di lasciare stare tutto e di rimettere il mandato agli
elettori : Cosenza non può tollerare piu' che questo vulnus prosegua.
le elezionid el 2002 furono vinte solo grazie ad un artifizio - scrivono
i rappresnetanti del centrodestra- e ad una volontà carpita di
un Sindaco che aveva un grande carisma , una grande forza, ma che non
poteva avere eredi. Oggi quel patto viene tradito clamorosamente e giustizia
vorrebbe che gli elettori si ripronunciassero su nuove alleanze e schemi
che sono diametralmente opposti a quelli del 2002: adesso, non c'è
veramente piu' tempo per le sceneggiate. Cosenza sta arretrando sempre
di piu' e chi si ostina a negarlo, isolandosi in un bunker di arroganza
e di potere, non fa altro che mortificare l'intelligenza di un'intera
comunità. Oggi si scopre che quello che noi tutti dicevamo-conclude
la nota della CDL- altro non era che la verità, nascosta e seppellita
dietro le menzogne di chi non aveva e non ha alcun titolo per assurgere
ad un ruolo che imponeva un'autorità ed una competenza che ,
purtroppo per tutti, dimostra di non avere L'intervento che Giacomo Mancini avrebbe voluto svolgere in consiglio 25/05 Quello che segue è l’intervento
che Giacomo Mancini voleva svolgere questa mattina durante i lavori
del Consiglio Comunale di Cosenza. Il Sindaco, in dispregio di ogni
regola democratica ha impedito che si svolgesse il dibattito: Signor
Presidente, Signor Sindaco, colleghi, quando un sindaco, in maniera
del tutto inusuale, forma una nuova giunta alla vigilia della campagna
elettorale, o meglio il giorno stesso della presentazione delle liste,
dovrebbe essere convinta di poter trarne vantaggio in termini di consensi
per il suo partito e la sua coalizione e comunque dovrebbe non sfuggirle
che le sue scelte saranno giudicate non solo dal consiglio comunale,
ma anche dagli elettori. Noi riteniamo che le ultime decisioni del Sindaco
siano profondamente sbagliate e temiamo che possano produrre effetti
drammaticamente negativi alla coalizione di centrosinistra proprio quando
erano percepibili i segnali di una vittoria scontata. Per questo abbiamo
il dovere di denunziare la gravità dell’errore commesso
impegnandoci a far capire agli elettori che il nostro obbiettivo è
quello di porvi rimedio, rimettendo in carreggiata la guida amministrativa.
Cosenza rischia di tornare indietro di vent’anni. Stanno riemergendo
i metodi più beceri della peggiore partitocrazia. Stanno tornando
gli anni bui che pensavamo di esserci lasciati definitivamente alle
spalle. Il Modello Cosenza affermatosi con Giacomo Mancini rischia di
essere seppellito. Arrassusia! è il commento più diffuso
in città. Arrassuasia! dice l’impiegato intrappolato nel
traffico. Arrassusia! dice la pensionata che aspetta l’autobus
che non passa. Arrassuasia! dice il professionista che trova i cassonetti
stracolmi sotto casa. Arrassusia! dicono i cosentini che vedono materializzarsi
di nuovo il fantasma di una città che avevano dimenticato. Questa
involuzione è imperdonabile: costituisce un tradimento per le
donne e per gli uomini che riconoscendosi nel movimento fondato da Giacomo
Mancini, hanno creduto in lei, signor Sindaco, l’hanno sostenuta
con generosità e per tutta risposta hanno da Lei ricevuto solo
una lunga inopinata serie di atti di ostilità condotti in maniera
premeditata e con ingiustificata violenza. Quello che è ancora
più grave, però, è che il tentativo di cancellare
il Modello Cosenza rappresenta il tradimento di migliaia di cittadini
che pensavano che con la sua guida, Signor Sindaco, la città
avrebbe continuato a conoscere una stagione di successi amministrativi
e di autorevolezza politica nella scia del lavoro svolto da Giacomo
Mancini. Purtroppo, per adesso, quelle speranze sono state tradite.
E’ infatti percepibile la profonda frattura che si è creata
tra la guida amministrativa e l’intera cittadinanza di Cosenza.
Eppure il cammino da percorrere era tracciato: occorreva proseguire
nelle direttrici definite da Giacomo Mancini, che sono ancora valide
e che rappresenteranno una bussola per gli amministratoti dei prossimi
dieci anni. Certo, per raggiungere lo scopo, non ci sfuggiva l’esigenza
di affiancare ad un nuovo Sindaco una nuova squadra di collaboratori
composta da personalità del mondo accademico, di quello delle
professioni e di quello dell’associazionismo e del volontariato
che lavorasse gomito a gomito con i componenti di una macchina organizzativa
e burocratica perfettamente funzionante ed assolutamente efficiente
messa in piedi in dieci anni di scrupoloso e puntuale lavoro. Purtroppo,
però non avevamo tenuto in conto che i professionisti della distruzione
erano in agguato ed erano pronti a diffondere i loro germi mortali anche
nelle stanze del comune. Hanno iniziato nel mese di luglio dell’estate
scorsa costringendo il nostro comune a svilire la propria funzione e
ad entrare in un campo, quello calcistico, che non è di sua competenza
e che ha causato una serie di fratture tra istituzioni ed ha provocato
un evidente allontanamento dai sentimenti dell’opinione pubblica.
Da allora tutto è cambiato. In peggio. I germi si sono riprodotti
ed hanno avvelenato il clima rendendo l’aria irrespirabile, provocando
una disarticolazione all’interno della casa comunale dove sono
stati propagati veleni, infide insinuazioni, latenti sospetti che avevano
il solo fine di mettere uno contro l’altra le donne e gli uomini
che nel corso degli anni passati hanno lavorato gomito a gomito in un
clima di collaborazione e rispetto reciproco avendo come unico obiettivo
l’avanzamento della nostra città. Al di fuori del Comune
è stato anche peggio: la cittadinanza ha iniziato progressivamente
a non sentirsi rappresentata dalla guida amministrativa della città.
Oggi che, anche quelle personalità che con la loro presenza garantivano
un collegamento con i soggetti sociali più vitali e più
dinamici della nostra società, sono state messe nelle condizioni
di abbandonare, è evidente che il rischio di retrocedere tra
le amministrazioni deludente è concreto. Noi a questo cupi dissolvi
non ci stiamo. Non ci stiamo a ripiombare nella mediocrità. Non
ci stiamo a deludere le speranze di dar spazio ad una classe dirigente
più giovane e più moderna. Non ci stiamo a regalare Cosenza
alla destra quando in Calabria, nel Mezzogiorno e in tutto il Paese
è sempre più evidente il suo fallimento. Per questo riteniamo
che sia indispensabile imprimere una svolta alla guida amministrativa
di Cosenza. E per questo chiediamo ai cittadini di darci il loro sostegno
per raddrizzare le cose, per sconfiggere i professionisti della distruzione
e per ripartire con slancio alla conquista di quella credibilità
conquistata in dieci anni e che sarebbe un delitto imperdonabile disperdere
per sempre. Ci rivolgiamo ai cittadini. Questo si fa in democrazia.
Senza rappresaglie, senza ritorsioni. Vogliamo tornare ad essere orgogliosi
di dirci cittadini di una città con una guida forte, autorevole
e credibile. I cosentini hanno bisogno di certezze. La destra a Roma
e a Catanzaro ha aumentato le difficoltà dei cittadini, ha reso
la vita quotidiana insicura, piena di rischi e di incertezze per il
futuro. Ecco perché, ancora di più oggi c’è
bisogno di una guida che esprima posizioni autorevoli che non mutino
a seconda degli umori; c’è bisogno di una guida amministrativa
credibile che sappia parlare in maniera convincente a tutti i cittadini
e che sia rispettata da tutti e non soltanto da una parte minoritaria.
C’è bisogno di una che percepisca le ansie e i timori dei
cittadini che rappresenta e che sappia governare le tante emergenze
che purtroppo ci sono. Le fasce del disagio aumentano. E se la destra
taglia le spese, un’amministrazione riformista si deve prodigare
per stare vicino ai bisogni dei suoi cittadini. Sono troppi i cosentini
che non ce la fanno e che vivono in condizione di indigenza. Sono tanti
quelli che patiscono la crisi del commercio e che chiedono un’amministrazione
che li ascolti e non che li ostacoli. Sono tante le situazioni occupazionali
in difficoltà (dall’AMACO, alla Vallecati, dalla Multiservizi
alle cooperative) che aspettano soluzioni convincenti. Sono tantissimi
quelli che capiscono che il Comune non può risolvere i problemi
di tutti, ma che si indignano se vedono che nella pratica amministrativa
c’è supponenza, arroganza e poco amore per la nostra città.
La sfida è oggi quella di dare risposte a queste esigenze ricucendo
rapporti di collaborazione con tutti i riferimenti sociali, economici,
culturali e politici della nostra città. E’ necessario
tornare al Modello Cosenza. E questa la nostra sfida. Vincendola concorreremo
a rendere il centrosinistra differente e migliore di questa destra.
E questo è determinante alla vigilia di un voto importante che
può incidere favorevolmente sui destini della nostra regione
e del nostro Paese. Auspichiamo quindi che si riprenda il cammino. Lo
facciamo perché riteniamo che questo rappresenti l’unico
modo per rafforzare la nostra coalizione. Noi siamo rimasti fedeli all’impostazione
iniziale e siamo rimasti coerenti alla storia che ambiamo a rappresentare.
Il trasformismo è uno dei mali peggiori della nostra terra. Le
nuove generazioni devono esserne immuni. Non è un modello credibile
quello dei cambi di casacca e delle porte girevoli. Noi stiamo sempre
dalla stessa parte. Da più di cent’anni. Dalla stessa parte
che occupava Pietro Mancini, quando una giornata di autunno del 1907,
uscì dalla propria abitazione di Largo Vergini, percorse Corso
Telesio e raggiunse il vecchio Municipio per partecipare ad una seduta
del consiglio comunale, dalla stessa parte di Adolfo Di Mizio, di Michele
Cozza, di Giacomo Mancini, di Maurino Leporace, Dalla parte di quegli
onesti socialisti cosentini che si sono battuti per la nostra città.
Coerenti con quella lezione e con quegli insegnamenti ci impegniamo
cent’anni dopo per la nostra città e per rafforzare la
nostra parte politica denunziando con forza quando qualche suo dirigente
imbocca una direzione sbagliata, pronti a spenderci anche in prima persona
per riprendere il cammino.
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