Il Movimento
per il centro unito, insiste per un'unica grande area di centro
17/09 Dopo la pubblicazione nello scorso mese di marzo dell'Appello
''In dialogo'' e il Convegno all'Hotel Lametia del 24 luglio scorso,
costitutivo del Movimento per il Centro Unito, i promotori dell'iniziativa
si sono incontrati per analizzare e valutare i recenti sviluppi del
quadro politico regionale e per definire un programma operativo per
i prossimi mesi. Alberto DE MAIO ha cosi' riassunto i contenuti dell'incontro:
''Il Movimento per il Centro Unito rilancia all'attenzione delle forze
politiche calabresi, di ispirazione cattolica, di centro-destra e
di centro-sinistra, e del piu' vasto mondo cattolico impegnato e attivo
nella societa' civile, il proprio progetto politico di svolta, che
si propone una credibile strategia di sviluppo sociale ed economico
della Calabria, e la nascita di una grande area di centro unitaria
di laici democratici e cattolici. Dinanzi al quadro - che i dibattiti
e le polemiche delle ultime settimane hanno reso piu' crudo e drammatico
- di una Calabria in grande difficolta', debole sotto l'aspetto politico,
lacerata da conflitti di interesse, bloccata nel processo di sviluppo
economico e occupazionale, confusa ed incerta sul proprio futuro,
percorsa da antichi mali come la pratica clientelare, lo spregiudicato
affarismo, la corruzione e il ricatto mafioso e uno stato di permanente
emergenza, riteniamo necessaria una svolta seria nella gestione politica
e istituzionale della Regione, ripristinando la politica degli ideali
e della moralita', il metodo democratico del confronto tra le idee,
i programmi e la qualita' degli uomini e il riconoscimento di un ruolo
responsabile dei partiti politici, nella loro funzione di strumento
fondamentale della democrazia rappresentativa. Riteniamo percio' che,
in preparazione della consultazione elettorale di primavera, va affermato
e fatto crescere un progetto politico di risanamento e di cambiamento,
scoraggiando l'emergere di ambizioni e iniziative personali, la litigiosita'
e gli egoismi che spesso dividono e paralizzano al loro interno i
partiti, e viceversa promuovendo processi di aggregazione politica
attorno ai grandi valori morali e democratici della tradizione politica
italiana. Senza un grande disegno di democrazia e senza idealita'
e valori civili neppure lo sviluppo economico e' possibile. Siamo
certi che la gran parte dell'opinione pubblica calabrese, dei cittadini
e degli elettori, vuole questo e oggi pretende una nuova etica e qualita'
della politica. Per i cattolici c'e' il dovere di partecipare a questo
disegno, e porsi come protagonisti della svolta, superando l'attuale
diaspora e tornando alla politica come servizio e strumento di elevazione
della persona umana. Per la Calabria di oggi l'apporto determinante
alla svolta politica potrebbe venire proprio dal rinnovato impegno
dei cattolici come tali, e come portatori di una grande tradizione
politica di equilibrio e di moderazione, capace di attrarre in un
grande polo di centro molte forze anche di tradizione liberale e socialista.
Valutiamo come segnali incoraggianti per un progetto di svolta politica
alcuni recenti eventi: i raduni cattolici delle scorse settimane,
che mostrano un mondo cattolico sempre piu' percorso da forti fermenti
di impegno sociale, culturale e politico; l'iniziativa dei socialisti
calabresi per riunire le loro diverse ''anime'' e per dare vita ad
una grande forza politica, che rappresenta un'assoluta e positiva
novita' per la Calabria ; l'affacciarsi di proposte per la costituzione
di un PPE calabrese, che puo' rappresentare l'avvio positivo di un
processo di riaggregazione (contro il rischio della dispersione) di
valori e consensi politici. Ai partiti calabresi di area cattolica
e soprattutto agli esponenti che hanno partecipato o aderito al nostro
Convegno del 24 luglio (il Ministro Tassone, l'On. Gemelli, Franco
Bruno, Antonio Borrello, Tonino Perrelli e Paolo Naccarato) chiediamo
di compiere un passo coraggioso e farsi promotori di un confronto
tra i partiti di centro con il proposito di passare all'elaborazione
di un comune programma regionale di alto profilo, su cui aprire un
profondo e vasto dibattito anche in vista dei nuovi assetti ed equilibri
politici. Il Movimento avviera' da subito una campagna di sensibilizzazione
e di mobilitazione per far crescere nell'opinione pubblica e nell'elettorato
la consapevolezza delle ragioni e della validita' di una svolta di
centro, che sprigioni nuove energie e nuova classe dirigente ed un
costume politico piu' sano e responsabile. Ci auguriamo che le coalizioni
che si apprestano a fare la designazione del Presidente, colgano l'importanza
di scegliere uomini adeguati che siano espressione di aree e partiti
del centro''.
Nuovo incontro
di tutti i socialisti lunedì 20 a Lamezia Terme
17/09 Dopo la manifestazione del Cinema Italia di Cosenza organizzata
dall'associazione Pensiero Laico di Vincenzo Ziccarelli e Pino Iacino,
alla quale hanno partecipato i responsabili di tutte le forze socialiste
calabresi, è stata fissata la data di un nuovo incontro per
discutere e definire il lavoro unitario delle forze socialiste.Alla
riunione che si svolgerà lunedì 20 settembre alle 16
a Lamezia Terme saranno presenti i dirigenti del Nuovo Psi, dello
Sdi, del Pse-Lista Mancini, dei Laburisti, di Socialismo e Libertà
e delle altre associazioni operanti sul territorio calabrese che si
richiamano alla storia socialista.
Corbelli: “Scandalosa
la vacanza di due mesi del Consiglio regionale”
17/09 ''Una vacanza di oltre 2 mesi che non ha eguali e precedenti
in tutta Italia. Finanche la Camera dei Deputati ha ripreso da alcuni
giorni i lavori. Il Consiglio regionale calabrese invece, nonostante
le gravi emergenze ha deciso nella ultima riunione dei capigruppo
a Reggio di prolungare le vacanze addirittura sino al prossimo 5 ottobre.
Questo e' uno scandalo''. E' quanto afferma in una nota il leader
del Movimento Diritti Civili e consigliere provinciale di Cosenza,
Franco Corbelli. ''Mentre in Italia - ha aggiunto - tutti i consigli
comunali, provinciali, regionali, lo stesso Parlamento della Repubblica
hanno gia' ripreso i lavori o stanno per farlo, in Calabria il Consiglio
regionale decide di concedersi un altro mese di vacanza super retribuito.
Non va infatti dimenticato che il Consiglio regionale calabrese e'
il piu' costoso del Paese: costa in 5 anni qualcosa come oltre 100
miliardi di vecchie lire (oltre 20 miliardi all'anno). I consiglieri
regionali percepiscono oltre 20 milioni netti al mese di vecchie lire;
i consiglieri e presidenti dei monogruppi sono una pletora :sono 16
su 43 consiglieri regionali e percepiscono oltre 44 milioni netti
di lire al mese. Gli stessi consiglieri regionali sono gli stessi
che si sono aumentati di recente di 4 milioni netti di vecchie lire
al mese l'indennita'''. Nella nota Corbelli ha reso noto di aver chiesto
l'intervento della Corte dei Conti per queste ''lunghe , ingiustificate
vacanze dei consiglieri regionali e per questo enorme spreco di denaro
pubblico''.
Incontri bilaterali
dei DS con Udeur, PSDI, IDV e Patto Segni
17/09 Nell’ambito degli incontri bilaterali, programmati da
tempo, tra i componenti della coalizione del centrosinistra, I DS
hanno incontrato oggi le delegazioni di Udeur, PSDI, Italia dei Valori
e Patto Segni LiberalDemocratici,
- L’incontro con i popolari dell’Udur.
“E’ stato soprattutto utile e costruttiva la riunione
dei Popolari Udeur con i Ds nell'ambito dell'iniziativa di incontri
bilaterali promossi dal segretario Nicola Adamo''. Cosi' in una dichiarazione
congiunta di Nuccio Fava e Toto' Borrello. ''Si e' convenuto - e'
detto in una nota - di procedere sollecitamente alla proposta complessiva
politico-programmatica per un governo regionale alternativo alla fallimentare
esperienza Chiaravalloti.Le linee di iniziativa del centro-sinistra
dovranno da subito incentrarsi e svilupparsi su tre obiettivi prioritari:
legalita', sviluppo e trasparenza di tutta l'attivita' della Regione,
con il coinvolgimento piu' ampio possibile delle forze culturali,
sociali e produttive della Calabria.I temi della sanita' e dell'occupazione,
del decentramento e dello stato sociale, dovranno altresi' caratterizzare
l'azione di risanamento e di riforma''.Le due delegazioni hanno anche
concordato sull'urgenza di una nuova legge elettorale in vista del
rinnovo del Consiglio regionale. I Popolari Udeur hanno avanzato la
richiesta di esprimere il candidato alla presidenza, su cui sollecitare
la positiva convergenza di tutta la coalizione.Comune e' stata infine
la determinazione di giungere ad un rapido incontro tra tutte le forze
del centro-sinistra, da realizzare comunque entro il mese di settembre.Oltre
al segretario Nicola Adamo, la delegazione Ds era composta da Bova,
Caminiti, Lucia, Zappia e Lauria; quella dei Popolari Udeur, guidata
dal commissario regionale Antonio Borrello, era composta da Torchia,
Morrone, Tripodi e Fava.
- L’Incontro tra Ds e Psdi. La delegazione
Ds era composta da Nicola Adamo, Peppe Bova, Enzo Lauria, Lillo Zappia,
Franco Lucia, Paolo Barbieri, Pino Caminiti. Quella del Psdi da Carlo
Colella, segretario regionale; Guido Arcuri, Gaspare Conforti e Michele
Gullace. I temi affrontati dalle due delegazioni sono stati quelli
relativi al rapporto politico dei partiti della coalizione di centrosinistra,
sull' ipotesi di candidatura alla presidenza, sulla lista Uniti nell'
Ulivo. Adamo, ''dopo aver fatto - e' detto in una nota - una breve
relazione sulla politica regionale e sulla Giunta Chiaravalloti, che
ha portato la Calabria al baratro interessando negativamente tutti
i settori economici e sociali della regione, ha prospettato al Psdi
la possibilita' di una lista unitaria per l' Ulivo allargato quindi
al partito di Saragat; la necessita' di indicare nel piu' breve tempo
possibile il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra,
unitamente a un programma credibile che metta in luce i problemi emergenti
dei cittadini calabresi; la necessita' di un incontro immediato dei
partiti e dei movimenti che aderiscono alla coalizione di centrosinistra''.
Colella ha ''apprezzato l' introduzione del segretario dei Ds dichiarando
che il Psdi e' ormai organico al centrosinistra per la svolta deliberata
dalla Direzione nazionale del partito il 29 luglio scorso e comunicata
a tutti i partiti del centrosinistra. Si e' detto interessato a un'
eventuale coinvolgimento del suo partito nella lista Uniti per l'
Ulivo ritenendo opportuno coinvolgere comunque gli organismi della
direzione regionale del suo partito per valutarne l' opportunita'
strategica e politica. Inoltre ha ritenuto necessario ed inderogabile
l' individuazione del candidato alla presidenza della Regione in tempi
brevi per iniziare un percorso nuovo che veda la coalizione di centrosinistra
protagonista vero di un cambiamento reale. Il vicesegretario Arcuri
ha manifestato invece la preoccupazione che il ritardo nell' individuazione
del candidato alla presidenza possa alimentare nella coalizione di
centrosinistra individualismi che aumenterebbero il numero dei candidati
stessi. Quindi la necessita' inderogabile della scelta del candidato
stabilendo i criteri per la designazione e i tempi brevi. Le delegazioni
dei due partiti infine si sono dichiarati soddisfatti dell' incontro
e d' accordo che sia convocata nei primi giorni della settimana prossima
l' incontro collegiale di tutte le forze politiche della coalizione
di centrosinistra”.
- L’incontro con Italia dei Valori: ''Abbiamo
apprezzato l' iniziativa del partito di maggioranza relativa. Andava
nella nostra direzione, abbiamo sempre chiesto che si cominciasse
ad entrare nel merito delle questioni per costruire una coalizione
e un programma credibile e individuare i gruppi dirigenti'' ha detto
Beniamino Donnici al termine dell' incontro avuto dalla delegazione
di Italia dei Valori con quella dei Ds. La delegazione dei Ds era
composta da Nicola Adamo, Peppe Bova, Enzo Lauria, Lillo Zappia, Franco
Lucia, Paolo Barbieri, Pino Caminiti, mentre quella di Italia dei
Valori, era composta da Beniamino Donnici, Maurizio Feraudo, Osvaldo
Frangipane, Pino Moschella e Giuseppe Musarella. ''Abbiamo posto l'
esigenza, ovviamente condivisa dai Ds - ha aggiunto Donnici - della
tempestivita' nella scelta e quindi significa decidere entro ottobre
coniugando la tempestivita' con esigenza di partecipazione e tra le
personalita' che fin qui ci sono state proposte abbiamo posto l' esigenza
di misurare il valore aggiunto del candidato. Fermo restando che si
tratta di personalita' di primissimo livello, bisogna scegliere il
candidato che di piu' se la giochi. Bisogna, a fronte delle questioni
della Calabria, che sono la questione sociale, quella morale e quella
democratica, mettere in campo un progetto, alcune idee forza che partono
dall' esigenza dell' autonomia, dell' autogoverno, di costruire una
Calabria libera, protagonista, dinamica e moderna coinvolgendo le
migliori personalita' e i migliori talenti, e quindi puntando non
solo e non tanto a un presidente che sia meno governatore e piu' presidente,
ma una squadra di governo capace ed all' altezza della difficile sfida
dei prossimi anni''.
- L’ incontro con Patto Partito dei liberaldemocratici
Segni-Scognamiglio - La delegazione Ds, composta da Nicola
Adamo, Peppe Bova, Enzo Lauria, Lillo Zappia, Franco Lucia, Paolo
Barbieri,
Pino Caminiti ha incontrato quella del Patto-Partito dei liberaldemocratici
Segni-Scognamiglio, guidata da Tonino Perrelli, coordinatore regionale,
e composta da Donato, Napolitano, Ottolenghi di Cosenza, Monardo di
Vibo Valentia, Bello, Lagana', Punturiero, Tedesco, Arinelli e Colosi.
L'incontro, secondo quanto riferito, e' stato positivo. Perrelli ha
iniziato la discussione dichiarando ''il ritorno nella casa dei padri
con l' entusiasmo che accompagna questa ritrovata esperienza con la
stessa passione di prima e di sempre''. Ha auspicato poi di riprendere
l' impegno politico nel centrosinistra dopo le delusioni della fase
precedente con la prossima legislatura ''che non puo' vanificare le
speranze dei calabresi come ha fatto questo centrodestra''. Perrelli,
secondo quanto riferito, ha ringraziato Adamo per le espressioni usate
nei riguardi della sua forza politica e anche perche' ha ribadito
che errori del passato non si ripeteranno. Perrelli inoltre si e'
trovato d' accordo con la delegazione dei Ds che la scelta della candidatura
alla presidenza della Regione per il centrosinistra non vada oltre
il 15 ottobre insieme alle scelte programmatiche a cui il Patto partecipa
con pari dignita' contribuendo attivamente a queste scelte per un'
altra Calabria chiunque sia quello che rappresentera' questo progetto
della coalizione. Le delegazioni inoltre sono rimaste d' accordo per
indire una riunione a breve dell' intera coalizione di centrosinistra.
Pacenza (DS)
“La Giunta regionale vari subito il Piano regionale dei servizi
sociali”
17/09 “La Giunta regionale non può creare figli e figliastri
e subito deve varare il Piano regionale sui servizi sociali previsto
dalla legge regionale n.23”. E’ quanto asserisce il consigliere
regionale dei Ds Franco Pacenza. Che aggiunge: “E’ davvero
sconfortante apprendere che pur avendo la Regione, grazie al determinante
apporto del centrosinistra, la legge sui servizi sociali, tanto attesa
e tanto entusiasticamente apprezzata, ancora oggi essa rimane lettera
morta. L’intero settore dei servizi sociali, punto debole per
questa nostra regione alle prese con bisogni ed esigenze primarie,
rimane privo della benché minima organizzazione moderna ed
efficiente”. Ad avviso di Pacenza: “Dopo che il Consiglio
regionale ha approvato la legge, ossia l’anno scorso, la Giunta
regionale, ingiustificatamente, la tiene nel cassetto ed impedisce
alle autonomie locali di utilizzare le risorse finanziarie previste.
Ciò che è ancora più grave è che da un
lato la Giunta regionale non dà attuazione ad un provvedimento
legislativo importante per una delle regioni più povere d’Europa,
e dall’altro il Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione,
nella qualità di direttore generale del Dipartimento Obiettivi
strategici, vara provvedimenti sui servizi sociali, utilizzando le
risorse destinate ai Comuni. E lo fa per singole realtà, creando
in Calabria una serie di figli e figliastri”.
Termina l’esponente del centrosinistra: “Anche questo
modo immorale di gestire le risorse, premiando un Comune e penalizzandone
cento, accontentando un’associazione e mortificando le altre,
riflette l’assenza di responsabilità istituzionale e
l’uso distorto e clientelare delle risorse pubbliche. E’
necessario, a questo punto, attivare azioni sociali, politiche ed
istituzionali in grado d’indurre il Governo regionale a dare
attuazione alle legge sui servizi sociali”.
Mistorni (Margherita):
“La Regione non sia indifferente ai problemi della Foderauto”
17/09 ''E' necessario che da parte di tutti i responsabili della
sopravvivenza di una delle realta' produttive piu' importanti della
Calabria, indispensabile per l' economia e lo sviluppo di un vasto
territorio del tirreno cosentino, vi sia un momento di maggiore responsabilita'
e consapevolezza dei vari soggetti interessati alla delicata vertenza''.
Ad affermarlo e' Giuseppe Mistorni, capogruppo del Ppi-Margherita
alla Regione in una dichiarazione sulla vertenza dell' azienda Foderauto
Bruzia in vista della convocazione di un incontro a Roma. ''Il Governo
regionale - sostiene Mistorni - non puo' rimanere indifferente di
fronte a questo stato di cose, ha il dovere di mettere in atto tutte
le iniziative ritenute in primis, presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, affinche' coordini un tavolo di concertazione fra tutte
le parti interessate: Lear Corporation, Foderauto Bruzia, organizzazioni
sindacali e rappresentanti delle istituzioni regionali e locali.E'
indispensabile, pero', che da parte della proprieta' e delle maestranze,
ci sia un momento di raccordo, di intesa, non di contrapposizione
e verificare con spirito costruttivo le disponibilita' di entrambe
a concorrere alla diminuzione dei costi di produzione per essere piu'
competitivi sul mercato''. Per il capogruppo di Ppi-Margherita alla
Regione ''premessa indispensabile e', tuttavia, che da parte dei datori
di lavoro e principalmente della multinazionale Lear, riferimento
unico per le commesse della Fiat e della Citroen, non si ricorra a
forme di lavoro alternativo, sommerso, per contenere i costi e consentire
contestualmente maggiori guadagni a danno, ovviamente, dei lavoratori
che per stato di necessita' si adeguano a questa forma ignobile di
sfruttamento. La Regione, in queste particolari situazioni - sottolinea
Mistorni - dovra' intervenire anche con mezzi finanziari propri, per
far si' che le Aziende sane e presenti sul mercato, possano superare
i momenti di crisi''. ''Il problema della Foderauto - conclude Mistorni
- richiama all'attenzione delle istituzioni regionali, le altre questioni
riguardanti il tessile: Marlane di Praia a Mare, Mdc di Castrovillari
ancora sul tappeto e non ancora risolte''.
Veraldi (Margherita)
denuncia: “Nel Dpef nessun rifinanziamento di fondi per il Mezzogiorno”
17/09 ''Nell'ultimo Dpef, al contrario dei precedenti, non e' presente
un solo riferimento al rifinanziamento del fondo unico per il Mezzogiorno,
elemento essenziale per il principio di addizionalita' previsto dai
regolamenti comunitari che disciplinano l'attivita' dei fondi strutturali''.
E' quanto sostiene in una nota il capogruppo della Margherita Dl -
Ulivo in Commissione Lavori pubblici del Senato, Donato Veraldi, circa
le iniziative del governo per il rilancio del Mezzogiorno. ''Il problema
- ha aggiunto - di una ripresa della crescita nel Sud, se e quando
e' stato affrontato dall'attuale maggioranza di governo, si e' risolto,
sempre, in un opportunistico giro di parole. A questo punto, c'e'
solo da aspettarsi che la situazione peggiori e che l'imprenditoria
meridionale paghi un prezzo altissimo per una collocazione geografica
considerata 'infelice', trovandosi, anche, a fronteggiare un calo
delle risorse economiche erogate da Bruxelles a favore delle aree
meno sviluppate, per l'allargamento della Unione europea a 25 Stati''.
''Gli ultimi dati sul lavoro in Calabria - ha proseguito Veraldi -
sono davvero allarmanti: oltre 200.000 disoccupati, ai quali si aggiungono
quanti stanno vivendo il dramma delle dismissioni industriali, circa
4000 lavoratori dei comparti tessile, meccanico, siderurgico ed informatico.
Una Regione che 'registra' 187.000 lavoratori in nero e, piu' o meno,
30.000 precari. Dai rapporti dell'Assindustria risulta con evidenza
che il 2003 e il 2004 sono anni di stop per il tessuto economico-produttivo
calabrese con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.
E, se cio' non bastasse, ci sono i nefasti riflessi dei tagli operati
dalle grandi societa' a partecipazione pubblica quali Poste, Enel,
Ferrovie dello Stato, Telecom, Anas, che, nel lento abbandono della
Calabria, hanno tagliato gli organici dal 30 al 50%''. il capogruppo
della Margherita in Commissione Lavori pubblici del Senato, Donato
Veraldi, sostiene inoltre che ''il Sud dovrebbe essere messo in condizione
di potersi degnamente rappresentare nei suoi propositi di rilancio
socio strutturale. A mio parere, il futuro del Sud passa attraverso
il fisco, formidabile leva per lo sviluppo, che andrebbe utilizzato
in maniera selettiva nelle zone dove si vogliono favorire gli investimenti
per la modernizzazione di reti idriche ed energetiche, le reti per
la trasmissione a banda larga ed ad alta tecnologia, i nodi intermodali
di servizio alle reti. Inoltre, e' necessaria la defiscalizzazione
degli investimenti, della spesa per ricerca e formazione, individuando,
anche, alcuni incentivi automatici che non necessitano dell'intervento
della politica''. ''Ad aggravare - evidenzia Veraldi - una situazione
di bilancio economico, gia' critica, si aggiunge la spinosa questione
del federalismo. Se gran parte della spesa ordinaria viene affidata
alle Regioni, con minori risorse a disposizione si vedranno, inevitabilmente,
costrette a ridurre le spese per gli investimenti e a razionare i
servizi, a detrimento della protezione sociale, proprio nelle zone
dove maggiore e' la necessita'. Cosi' il Mezzogiorno rischia di allontanarsi
ancora di piu' dagli standard del resto del Paese e dell'Europa stessa''.
''Le opposizioni - ha concluso - ora piu' che mai hanno il dovere
di proporre alternative qualificate e attuabili, in grado di produrre
un'inversione di tendenza, irrobustendo lo Stato sociale, mostrando
disponibilita' a programmazioni negoziate per organizzare una svolta
per il Sud, dal profilo operativo, a favore di piccole e medie imprese
e di quei territori che vogliono crescere in legalita' e sviluppo''.
Iovene (DS) “Costruzione
del Ponte sullo stretto collegata alle intimidazioni del Sindaco Cassone?”
17/09 ''Ho gia' espresso nei giorni scorsi la mia solidarieta' al
Sindaco Rocco Cassone e mi auguro che anche l'iniziativa odierna possa
contribuire a fargli ritirare le dimissioni''. E' quanto sostiene
il senatore dei Ds - L'Ulivo, Nuccio Iovene, in una lettera inviata
agli organizzatori della giornata di mobilitazione contro il Ponte
sullo Stretto e sulla situazione a Villa San Giovanni. ''Io non sono
in grado di valutare - ha aggiunto - se la vicenda del Ponte sia direttamente
collegabile alle piu' recenti minacce ed intimidazioni che hanno interessato
direttamente la citta'. Saranno le indagini e le inchieste in corso,
mi auguro nel piu' breve tempo possibile, ad appurare la verita' dei
fatti. Ma non sono certamente da sottovalutare le reiterate segnalazioni
che la Direzione Nazionale Antimafia, gli organi investigativi e lo
stesso Ministero dell'Interno hanno piu' volte avanzato in merito
al grande interesse, della 'ndrangheta e delle organizzazioni mafiose
siciliane, per l'enorme ''affare'' rappresentato dal Ponte sullo Stretto
di Messina. Non e' ne il primo ne l'unico dei motivi per contrastare
un'opera sbagliata, inutile e alla fine anche dannosa. Ma certamente
non e' neanche l'ultima delle ragioni sulle quali riflettere''. ''L'accelerazione
delle procedure da parte del Governo - ha concluso Iovene - di questi
giorni, per quanto riguarda il Ponte, proprio mentre il sistema infrastrutturale
della regione e' abbandonato a se stesso e senza alcune seria e significativa
iniziativa da parte del Governo, tanto meno della Regione Calabria''.
Naccarato: “Positiva
l’idea di una lista unitaria del PPE”
16/09 ''E' molto positivo il fatto che sembra riprendere vigore la
prospettiva di creare una unitaria ''Casa italiana del PPE'' un'idea
avanzata con insistenza fin dal 1998 dal Presidente Francesco Cossiga,
periodicamente riproposta fin qui senza successo''. Lo afferma il
consigliere regionale Paolo Naccarato. ''Se trovera' conferma - aggiunge
Naccarato - tale possibilita', si potrebbe avviare un nuovo percorso
per costruire un nuovo soggetto politico nel quale si dovrebbero riconoscere
tutti gli esponenti della tradizione del centro ed i riformismi di
varia cultura. Vi e' gia' un primo appuntamento a Roma il prossimo
24 settembre per iniziativa di Ferdinando Adornato che va in questa
direzione. Del resto il PPE non e' piu' esclusiva emanazione dei movimenti
cristiano-democratici, ma e' diventato sempre piu' un partito conservatore
nei valori e moderato in politica nel quale convivono molte anime.
Bene ha fatto il Coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi a ridare
respiro a tale prospettiva, anzi spero che possa esser presto rilanciata
in maniera definitiva dallo stesso leader di Forza Italia e della
Casa delle Liberta', On. Silvio Berlusconi. Tuttavia non riesco ad
immaginare come possa avere una sua concreta prospettiva di successo
senza che a tale disegno partecipino da protagonisti amici come Pierferdinando
Casini, Marco Follini, Claudio Scajola, Clemente Mastella, Franco
Marini, Dario Franceschini, Roberto Formigoni, Raffaele Fitto e lo
stesso Francesco Rutelli ed i suoi della Margherita, solo per citarne
alcuni. Fondamentale infatti e' ritrovarsi insieme a costruire una
prospettiva nuova con quello spirito di ''servizio'' che ha sempre
caratterizzato l'impegno di tanti padri della patria che hanno costruito,
difeso e consolidato la democrazia nel nostro Paese. Io spero ancora
che, nelle evidenti difficolta' in cui si dimena la politica regionale
- in particolare in questa lunga fase pre-elettorale - ci sia ancora
lo spazio affinche' con lungimiranza e disponibilita' si possa assumere
in Calabria una specifica iniziativa in questo senso al fine di verificare
se la nostra Regione possa essere un laboratorio politico che mette
insieme per prima tutte quelle forze che a questa tradizione si richiamano.La
necessita' di dire basta ad alleanze che risultano esser sempre piu'
dei cartelli elettorali senza spesso un minimo comune condiviso, a
me pare sia un'esigenza avvertita sempre piu' nei confusi poli di
Centrodestra e di Centrosinistra.Del resto dopo che e' risultata confermata
quell'ansia di ricomposizione della diaspora socialista anche in recenti
specifiche iniziative, non vedo perche' i Centristi non possano ritrovarsi
insieme in un Centro Riformatore e si debba ancora indugiare o avere
timidezze nei confronti di un evento che rappresenterebbe un'evoluzione
positiva del sistema democratico italiano nell'ottica europea dove
sono attuali e trionfa il valore delle grandi culture politiche europee
ed in primo luogo quella socialista e quella popolare''.
Commodari (Prc)
domani a Villa per la manifestazione contro il Ponte
16/09 Il Partito della Rifondazione Comunista partecipera' all' iniziativa
''Il Punto sul ponte'' indetta dalle associazioni Ambientaliste, Wwf,
Italia Nostra e Legambiente, dal Coordinamento contro il ponte e dal
Comitato Scilla-Cariddi, che si terra' domani a Villa San Giovanni.
Ad annunciarlo e' Pino Commodari, coordinatore per iniziative sul
ponte del Prc. ''Parteciperemo - afferma Commodari - per dire no alla
costruzione del Ponte sullo Stretto e per fermare la ferrea volonta'
del governo Berlusconi. Perche' il Ponte e' nella logica delle cattedrali
che creano deserto, logica che gia' abbondanti danni ha prodotto al
sud''. Secondo Commodari, infatti, ''essere contro il Ponte e' essere
contro un modello economico-sociale che non parte dalla valorizzazione
delle risorse locali, dalla costruzione di un ambiente sociale che
crei una capacita' di benessere autocentrato, qualificato e duraturo.
Parteciperemo per dire no alla distruzione di un luogo unico e incantevole,
ma anche per lottare contro le mafie che vogliono mettere le mani
sugli ingenti capitali attirati dal Ponte, come dimostrano gli attentati
al Sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, che con l' intera
amministrazione Comunale si oppone alla costruzione del Ponte''.
Regionali: I
Ds hanno incontrato il PSE, Rifondazione ed il Pdci
16/09 Sono stati tre gli incontri bilaterali che hanno tenuto oggi
i DS con le compagini di coalzione in vista delle elezioni regionali.
I Ds regionali hanno incontrato il PSE, Rifondazione Comunista ed
i Comunisti Italiani. Al PSE piena quale parte indispensabile per
lo schieramento di centrosinistra. ''Le due delegazioni - e' scritto
in una nota - si sono pronunciate per pervenire in tempi rapidi alla
scelta del candidato presidente, alla definizione della proposta programmatica
di svolta e di discontinuita' rispetto al fallimento del centrodestra,
e alla costruzione di una coalizione forte e larga''. La delegazione
del Pse - Lista Mancini era composta da Salvatore Magaro', coordinatore
regionale; Elvira Maddaloni, capogruppo Comune Cosenza; Vincenzo Adamo,
capogruppo Provincia di Cosenza; Sandro Bruzzese e Roberto Gigliotti,
coordinatori provinciali di Catanzaro. Per la delegazione dei Ds c'era
Nicola Adamo, segretario regionale; Enzo Lauria, coordinatore regionale;
dell' esecutivo regionale c' erano Franco Lucia, Lillo Zappia (responsabile
organizzazione), il vicepresidente della Provincia di Vibo Paolo Barbieri,
il segretario della federazione di Crotone Rocco Gaetani, il segretario
della federazione di Catanzaro Giovanni Puccio, il segretario di Reggio
Calabria Pino Caminiti, il consigliere regionale Franco Amendola.
Dopo il PSE la delegazione dei Ds, guidata da Nicola Adamo, ha incontrato
quella di Rifondazione Comunista, guidata da Stefano Zuccherini. Le
due delegazioni ''concordano - sostengono in una nota congiunta Adamo
e Zuccherini - sull' asse politico strategico per un nuovo regionalismo
che favorisca lo sviluppo e il progresso e, in particolare, rilanci
e ridefinisca le capacita' di programmazione e di indirizzo dell'
Ente. E' necessario per questo aprire le forze politiche che si candidano
al cambiamento ed al governo, accomunati dall' opposizione alle politiche
della destra e da un comune progetto, alla societa' regionale ed a
quello che positivamente e in senso progressista si muove''. ''In
questo senso - prosegue la nota - si concorda che in tempi rapidi
si individui un comune programma nelle sue linee essenziali e il candidato
presidente. Riteniamo necessario anche definire una comune opposizione
in questa fine legislatura alle politiche del centrodestra nel Consiglio
regionale e nella societa' cosi' come e' necessario avviare tra le
forze politiche ed i loro rappresentanti istituzionali una discussione
sui contenuti della legge elettorale regionale''.
Infine in serata la delegazione dei Democratici di sinistra composta
dal segretario regionale Adamo, e dal responsabile organizzativo Zappia
e da altri dirigenti regionali dei Ds, Lauria e Caminiti hanno incontrato
una delegazione del Partito dei comunisti italiani composta da Michelangelo
Tripodi, segretario regionale, e dai componenti della segreteria regionale
Giancarlo Sitra, Giulia Minniti, Enza Infantino e Girolamo Tripodi.
''La riunione - e' scritto in una nota - ha affrontato temi del dibattito
politico regionale e in particolare e' stata condivisa la necessita'
di un forte rilancio della battaglia di opposizione contro la Giunta
Chiaravalloti che ha condotto ormai la Calabria alla deriva. Inoltre
e' necessario un forte impegno di tutto il centrosinistra per definire
un programma di svolta e di alternativa per la Regione fondato sulla
necessita' di dare priorita' al tema del lavoro e dell' occupazione
finalizzando tutte le risorse del Por Calabria per finanziare i progetti
a piu' alto impatto occupazionale, per garantire i diritti dei calabresi
a partire dal diritto alla salute, per ripristinare le regole e la
trasparenza nella gestione della cosa pubblica e nell' apparato della
Regione dove in questi anni il centrodestra ha determinato gestioni
indecorose e indecenti per un forte impegno nella regione nella battaglia
per la legalita' e contro la 'ndrangheta a sostegno dei diritti e
della liberta' dei calabresi di esercitare liberamente le loro attivita'
professionali, di poter intraprendere e di poter avere liberta' d'
impresa e la liberta' di poter amministrare gli enti pubblici e i
comuni della nostra regione senza essere soffocati e condizionati
dalle organizzazioni mafiose''. ''I Comunisti italiani - ha aggiunto
- hanno ribadito la loro netta contrarieta' al ponte sullo Stretto
e hanno chiesto che il centrosinistra si impegni ad abolire tutti
i ticket quando assumera' il ruolo di governo nella regione. Insieme
al programma i comunisti italiani hanno riproposto la necessita' che
si giunga all' approvazione di una nuova legge elettorale regionale
senza alcun tipo di sbarramento per le liste e con il mantenimento
del collegio unico regionale. Su questa questione che rappresenta
una battaglia per la liberta', il pluralismo e la rappresentanza democratica
nel Consiglio regionale i Comunisti italiani non intendono recedere
ed anzi considerano prioritario e pregiudiziale della prossima discussione
che ci sara' al tavolo del centrosinistra decidere una linea comune
sulle questioni e sui principi e sui criteri della nuova legge elettorale''.
''Infine esprimiamo - ha concluso - una valutazione positiva dell'
incontro che si e' svolto in un clima cordiale e riteniamo che questo
confronto debba andare avanti con tutte le forze del centrosinistra
per rinsaldare l' unita' della coalizione e per lanciare un forte
messaggio di novita' e di cambiamento alla Calabria poiche' il centrosinistra
si candida a buon diritto a richiedere un mandato di governo ai cittadini
calabresi''.
Francescato (Verdi)
“Impegno contro il ponte diventi partita europea”
16/09 ''L'impegno contro il Ponte deve diventare ormai una partita
europea'': a sostenerlo e' Grazia Francescato, co-portavoce dei Verdi
europei che ribadisce la mobilitazione avviata da tempodal suo partito
''per questo obiettivo perche' si tratta di una battaglia simbolo
in difesa dell'ambiente e della legalita'''. La co-portavoce europea
dei Verdi ha annunciato in una nota la propria presenza domani a Villa
S. Giovanni in occasione dell' assemblea pubblica sul tema ''Il punto
sul Ponte''. ''L' appuntamento di Villa - ha affermato Francescato
- rappresenta una sorta di 'Stati generali sul Ponte', all' indomani
delle minacce e delle conseguenti dimissioni del sindaco della citta
Rocco Cassone e della presentazione delle candidature per le imprese
che intendono partecipare alla gara d' appalto per la costruzione
della mega opera. Siamo quindi in un momento importante, in cui vengono
al pettine molti nodi irrisolti della 'questione Ponte' ''. Candidatasi
a sindaco di Villa lo scorso anno, Grazia Francescato ricopre oggi
la carica consigliere comunale della citta'. ''Dal confronto di domani
tra partiti, movimenti, associazioni e amministratori - ha aggiunto
- dovra' uscire un rinnovato impegno per smascherare la truffa del
ponte. Ci auguriamo che l' intero centrosinistra sappia cogliere questa
occasione''. Per l' esponente nazionale del partito ''a livello nazionale,
si parla molto di primarie e programmi. I Verdi si batteranno affinche'
la coalizione abbandoni definitivamente ogni tentazione o titubanza.
Dopo le minacce al Sindaco e dopo che anche le bugie sulla copertura
finanziaria per la mega opera sono state smascherate - ha concluso
Francescato - non e' piu' tempo di incertezze o illusioni''.
Adamo (DS) “La
polemica Chiaravalloti-Callipo mostra la Regione come vero ostacolo
per lo sviluppo della Calabria”
16/09 ''E' andata bene se al presidente Callipo non gli abbiano dato
del comunista. Chiaravalloti e quelli del suo club reagiscono scompostamente
perche' hanno il nervo scoperto''. Cosi' dice il segretario regionale
dei Ds, Nicola Adamo, in merito alla polemica tra il presidente degli
industriali regionali, Pippo Callipo, ed il governatore, Giuseppe
Chiaravalloti. ''Il grido d' allarme - dice Adamo - del Presidente
degli industriali calabresi interpreta un sentimento di sfiducia e
di rabbia di tutti gli operatori economici calabresi. Ha ragione chi
dice che se agli inizi degli anni '70 c' era la Calabria e non c'
era la Regione, oggi c' e' solo un mostro di Regione e rischia di
non esserci la Calabria. La Regione e' diventata il vero ostacolo
allo sviluppo ed alla crescita della Calabria. Inefficienza, sprechi,
illegalita' sono i caratteri di un' azione amministrativa senza principi
e priva di moralita'. Callipo dice la verita'. Bisogna dargli atto
che la sua denuncia proprio perche' inconsueta e' altrettanto coraggiosa.
Una denuncia quella di Callipo che, pero', chiede un cambio di passo
a tutti, alla politica generalmente intesa. Le stesse forze del cambiamento,
quelle del centrosinistra debbono assumere quella denuncia come un
monito che impone anche a loro una nuova consapevolezza. La consapevolezza
di chi non a parole ma con i fatti deve dimostrare di voler operare
affinche' le cose effettivamente cambino''.
Fava (Udeur)
“Ndrangheta e mancato sviluppo sono le questioni terribili della
Calabria”
16/09 ''Due nomi riassumono con forza le terribili questioni della
Calabria: il sindaco di Villa S. Giovanni (Rc), Rocco Cassone, che
con le sue dimissioni ha riproposto la drammatica aggressione costante
della ndrangheta; il presidente degli imprenditori calabresi, Filippo
Callipo, che lancia l'allarme per il mancato sviluppo e per la crisi
profonda della politica calabrese''. Lo ha detto il consigliere regionale
della Calabria, Nuccio Fava (Pop-Udeur). ''C'e' - continua Fava -
un terzo elemento drammatico: l'insipienza e la tracotanza del governatore,
incapace almeno di tentare di capire e di provare a dialogare. Non
e', purtroppo, una novita', anche se di fronte all'assalto quotidiano
del crimine e all'assenza di una qualche prospettiva credibile di
sviluppo, la massima autorita' regionale dovrebbe fornire, non insulti
e personale livore, ma risposte e volonta' di dialogo. In questo contesto
si colloca la legittimita' di qualche domanda non impertinente all'assessore
Zavettieri (N.Psi). Merita tutto il rispetto il travaglio dei socialisti
calabresi. L'esito riguarda soprattutto le loro scelte e la capacita'
di trovare soluzioni al loro interno. Resta, pero', legittima la domanda
del concorso che vogliono assicurare al progetto di positivo cambiamento
e di prospettiva di rinascita, che solo l'insieme delle forze del
centro-sinistra puo' oggi rappresentare per la Calabria''.
PSE: “Il
successo dell’iniziativa di Cosenza sia la bussola per un lavoro
comune”
15/09 La segreteria del PSE ha diramato il seguente comunicato “Il
grande successo di partecipazione e di condivisione della manifestazione
al Cinema Italia di Cosenza deve fungere da bussola per i dirigenti
delle forze di ispirazione socialista per lavorare insieme e costruire
un'alternativa credibile al governo della destra. La valorizzazione
della storia e delle battaglie socialiste che hanno realizzato una
lunga serie di riforme determinanti per il progresso della Calabria
e dell'intero Paese è indispensabile per tutti coloro i quali
si prefiggono l'obiettivo di sconfiggere gli attuali metodi negativi
della classe di governo, che, purtroppo, sono stati combattuti con
poca determinazione e spesso anche condivisi da non isolati dirigenti
dell'attuale opposizione. Dopo l'entusiasmo registrato agli interventi
dei dirigenti dello Sdi, dei Laburisti, del Nuovo Psi e del Pse-Lista
Mancini, appaiono ancora più sbagliati i tentativi perpetrati
nella provincia di Cosenza e più in generale in Calabria ai
danni di quanti trovano ispirazione negli ideali socialisti e lavorano
perché essi possano rappresentare un punto di riferimento non
secondario all'interno di una coalizione riformista. Insistere su
quella impostazione erronea e negativa significa erigere barriere
insormontabili all'interno della sinistra.Oggi, al contrario, la sfida
di tutti i riformisti è quella di aprire un dialogo con le
forze più sane e più dinamiche della Calabria che a
gran voce denunciano la mancanza nella classe dirigente di interlocutori
credibili. La sfida riformista deve andare nella direzione di intercettare
il consenso dei tanti talenti che studiano, lavorano e fanno impresa
in Calabria.In questa direzione le forze di ispirazione socialista
possono fornire un contributo determinante per l'affermazione di un
Modello di Governo positivo che metta definitivamente ai margini le
prassi negative che anche in questi giorni, e non soltanto da parte
della destra, sono realizzate con tanta impudenza. Con questa prospettiva
riteniamo utile proporre una serie di discussioni in tutte le province
calabresi animate dai dirigenti di tutte le forze socialiste con l'ambizione
di definire il tavolo di collaborazione permanente utile a favorire
un'alleanza di governo capace di imporre la Calabria come protagonista
di una nuova fase di sviluppo.”
Presentato il
nuovo programma politico del Nuovo PSI “Autonomia ed identità
socialista”
15/09 Autonomia ed identita' socialista. E' la filosofia che i socialisti
del Nuovo Psi in Calabria perseguiranno nei prossimi mesi ed anche
in vista delle elezioni regionali del 2005. Concetti ai quali si e'
richiamato questa mattina l'assessore regionale alla pubblica istruzione
Saverio Zavettieri concludendo la conferenza stampa indetta dal suo
partito e nel corso della quale e' stato illustrato il documento politico
programmatico del Nuovo Psi. Ed il documento politico programmatico,
che sara' sottoposto all'attenzione delle altre forze politiche, e',
ha spigato Saverio Zavettieri ''un insieme di riflessioni che abbiamo
maturato nel corso di questi anni, che richiedono una correzione di
rotta, perche' la Calabria deve uscire da una condizione di dipendenza
di regione assistita se vuole crescere e svilupparsi''. ''Occorre
una classe dirigente, espressione degli interessi della Calabria,
capace di assumersi le proprie responsabilita' in piena autonomia
e libera da condizionamenti di poteri esterni e sommersi'': e' un
passaggio del documento politico-programmatico predisposto dal Nuovo
Psi che segna, nei fatti, l' avvio del dibattito in vista dell' appuntamento
elettorale della prossima primavera. Il documento - che analizza lo
scenario socio economico della Calabria e propone una ''diversa lettura''
delle vie di sviluppo della regione. In particolare, il documento
individua in primo luogo nell' azione della Regione ''l' assenza di
un disegno strategico e la mancata definizione di linee di indirizzo
programmatico ed operativo per il conseguimento di obiettivi di interesse
generale''. In tal senso, si sollecita ''un ormai improcrastinabile
riassetto normativo ed organizzativo complessivo per pervenire alla
eliminazione della costante sovrapposizione di funzioni ed allo spreco
delle risorse pubbliche e quindi ad una gestione efficace ed efficiente
delle risorse per il miglioramento della qualita' dei servizi resi
a costi accettabili per una politica d' investimenti''. Nella prima
parte dell' elaborato si analizzano diffusamente punti di forza (territorio,
ambiente, patrimonio culturale e forza lavoro disponibile centri del
sapere e agenzie per lo sviluppo) e criticita' (sistema istituzionale,
politico e di governo; criminalita'; tessuto economico fragile; credito;
infrastrutture) della Calabria; quindi, gli estensori del documento
indicano vincoli, opportunita' e rischi come la devoluzione e l' allargamento
dell' Unione europea. Nel mirino finiscono il ruolo e le funzioni
degli enti sub-regionali. ''Non e' indifferente, rispetto alla precaria
situazione delineata - e' scritto nel documento - la scelta di amministratori
ai vertici degli Enti, Agenzie e Societa', senza che questi siano
in possesso dei necessari requisiti dettati dalla normativa in materia
(compatibilita' e professionalita') ed ancora piu' privi di autonomia
e indipendenza di giudizio''. L' affondo riguarda le Agenzie di sviluppo
per il futuro delle quali si propongono delle ipotesi di linee operative
per una riorganizzazione complessiva resa necessaria dalle riforme
in atto del sistema regionale, dall' allargamento dell' Ue e dalle
limitate risorse finanziarie. Per l' Arssa e l' Afor ''governate da
Cda pletorici, costosi e lottizzati'' la proposta e' quella di introdurre
figure quali l' amministratore unico o il direttore generale. Interventi
vengono indicati per rendere efficiente l' altro ente strumentale
della Regione, l' Arpacal e per favorire il rilancio di enti come
le Comunita' montane, i Consorzi di bonifica, l' Autorita' di bacino
e la Sorical alla quale sara' affidata la gestione trentennale delle
opere idriche di captazione, accumulo, potabilizzazione e adduzione
trasferite alla Regione. Per quanto riguarda i Consorzi di sviluppo
industriale, e' scritto nel testo, necessita ''un raccordo pieno tra
Regione e consorziati, anche nella definizione degli organi societari
attualmente pletorici, costosi e lottizzati, con figure competenti
di amministratori delegati o direttori generali''. L' analisi non
trascura i mercati agroalimentari per i quali si valuta come opportuna
la ''eventuale dismissione delle partecipazioni'' e della Fincalabra,
societa' finanziaria regionale ''governata da un Cda pletorico, costoso,
lottizzato e inutile che va sostituito da figure competenti''. Un
''processo di razionalizzazione - e' scritto nel testo - dovra' interessare
anche Sviluppo Italia Calabria''. Le societa' aeroportuali Sogas,
Sacal e Aeroporto S. Anna, infine, ''non sono strategiche e tali da
permetterle di svolgere un ruolo di indirizzo con ricadute sulla qualita'
dei servizi''. ''Partendo dall' esperienza di governo alla Regione
- ha spiegato Chieffallo - abbiamo inteso codificare alcune situazioni
per vedere se e' possibile su alcuni obiettivi mancati per utilizzare
la fase finale della legislatura e impostare la prossima campagna
elettorale. Siamo pronti - ha aggiunto - anche ad imboccare la strada
del distinguo nel momento in cui non dovessimo trovare concordanza
sulle nostre tesi''. Galati ha parlato di documento che ''e' una buona
base di partenza e che va indirizzato a tutte le forze politiche',
mentre Crino' ha rilevato ''la carenza di classe dirigente'' e ''la
voglia di discutere di politica senza politica''. ''La Regione e le
aziende regionali - ha detto Zavettieri - sono purtroppo patrimonio
inutilizzato e regalato per clientelismo''. Zavettieri ha anche detto
che ''la Calabria per i problemi cronici che si trascina alle spalle
ha bisogno di una seria correzione di rotta e noi ci attrezziamo per
contribuire a determinare la correzione. Anche perche' ha sottolineato
lassessore regionale - c'e' un dato preoccupante che fotografa la
situazione della Regione Calabria che e' il meno 5.700 iscritti nelle
scuole calabresi che sonoil risultato di una dispersione elevata ma
soprattutto dei processi diemigrazione che sono ripresi a pieno ritmo.
Cio' dimostra, - a giudizio di Zavettieri - che e' necessaria una
forte volonta' per utilizzare tutte le risorse disponibili per lo
sviluppo e il lavoro produttivo in Calabria. Diversamente assistiamo
impotenti ad un processo che va avanti per conto suo''
Gentile (FI):
“Approvare il DDL per l’istituzione della sezione di Corte
d’Appello a Cosenza”
15/09 ''Ci auguriamo che la prossima settimana, allorquando si discutera'
delle istituzioni delle nuove Corti d' Appello, possa essere approvato
il nostro Ddl per una sezione autonoma a Cosenza: siamo ragionevoli
ed accetteremmo, pero', per il momento anche una sezione distaccata
che sarebbe un passo in avanti notevole, per cui abbiamo gia' presentato
un emendamento in questa direzione''. E' quanto afferma in una nota
il sen. Antonio Gentile, che ha presentato un Ddl giacente per l'
istituzione della sede autonoma della Corte d' Appello di Cosenza.
''Nel recente passato, purtroppo - ha sostenuto Gentile - allorquando
venne posto l' argomento all' ordine del giorno abbiamo dovuto protestare
per fare includere Cosenza nella discussione generale. Infatti la
Commissione Giustizia del Senato non aveva ottemperato a tale richiesta
e per tanto nell' ultima seduta dell' Aula prima delle ferie agostane
intervenni presso la Presidenza del Senato, ricevendo peraltro la
giusta risposta del vice presidente Fisichella che imputava alla Commissione
Giustizia la decisione presa''. Il parlamentare di Forza Italia ha
ricordato come ''Cosenza abbia tutti i titoli per avere una sede autonoma,
ma la mediazione e' sempre un' arma efficace e potrebbe bastare per
avere per il momento la sezione distaccata della Corte d' Appello
nel capoluogo cosentino''. Gentile ha quindi ricordato come ''in sede
locale tutte le forze politiche, la magistratura e gli ordini professionali
abbiamo convenuto sulla necessita' di chiudere produttivamente una
lunga fase di discussioni dando vita ad un segno tangibile di riconoscimento
per una provincia immensa. Sono certo - ha concluso - che l' on. Jole
Santelli, sottosegretario cosentino, si fara' portavoce di questa
istanza, e confido nel suo ruolo per poter portare a casa un risultato
importante''.
Zuccherini (Prc)
: “Riunire gli stati generali della sinistra per le regionali”
15/09 Una riunione degli Stati generali delle forze politiche del
centrosinistra, dei movimenti e delle rappresentanze sociali per definire
un progetto comune in vista delle scadenze elettorali della prossima
primavera: e' quanto propone, in una lettera aperta, Stefano Zuccherini,
commissario regionale del Prc. ''In questi mesi del mio impegno in
Calabria - afferma Zuccherini - ho incontrato un popolo che resiste,
che progetta il cambiamento, che non si assoggetta ad un sistema di
potere che lo vuole suddito senza diritti. Un popolo che chiede una
visione alta della politica come trasformazione; ma che spesso e'
portato a credere, per le tortuose e spesso non decifrabili vicende
politiche locali, che non ci siano forze che raccolgano e rappresentino
queste istanze''. Rispetto alle prossime scadenze elettorali, Zuccherini
sollecita ''uno scatto, una innovazione nel metodo e nei contenuti
della definizione del programma, dello schieramento, delle candidature
delle forze che si candidano al cambiamento radicale ed al governo
della Calabria. Noi donne ed uomini di Rifondazione Comunista - aggiunge
- proponiamo alle forze politiche del centrosinistra, ai movimenti,
alle forze sociali, che sentono come prioritaria la costruzione di
un nuovo blocco sociale per battere le destre e le loro devastanti
politiche neoliberiste, di promuovere la riunione degli Stati Generali
delle nostre forze. Ci proponiamo di definire insieme un progetto,
una nuova identita' per la Regione, che tenga insieme lotta alla criminalita',
progresso delle condizioni materiali economiche, sociali delle genti
di Calabria, che avvii, per questo, la fase di un nuovo regionalismo,
che torni a far pesare nelle politiche nazionali ed europee il progetto
di sviluppo dei vari territori. Su questi obiettivi e' necessario
il contributo di tutti e tutte, per ricostruire un rapporto tra politica
e societa', cambiamento e progresso''. Per Zuccherini ''e' senso comune
che l' azione della giunta regionale di destra abbia fatto arretrare
ulteriormente le condizioni politiche, economiche, sociali della Calabria.
Non si puo' sottovalutare che nei prossimi mesi la giunta di destra,
e la sua maggioranza, attiveranno tutti i gangli della spesa pubblica
per utilizzarla al proprio perpetuamento ed al consolidamento del
proprio sistema di potere che e' nocivo allo sviluppo ed al progresso.
Per questo ci pare incomprensibile ed antitetica per le forze che
si candidano al cambiamento - conclude il commissario regionale del
Prc - una discussione che possa prevedere che uomini che hanno rappresentato
i punti di snodo di quel sistema e dei suoi guasti nella societa'
regionale possano, come i mercenari, concretamente pensare di essere
rappresentati in un altro schieramento che si e' opposto a quelle
politiche ed alle relazioni ed ai rapporti instaurati''.
Il Nuovo Psi
detta la sua politica “Vogliamo scomporre e ricomporre i poli
oramai in crisi”
15/09 Si è svolto oggi a Catanzaro il Comitato Regionale del
Nuovo Psi. Nel corso di una conferenza stampa, avvenuta dopo il Comitato,
il Nuovo Psi calabrese ha indicato i punti salienti. Il Nuovo Psi
si propone di scomporre e ricomporre gli attuali poli in crisi, che
non rappresentano piu' le esigenze della Societa'. Partendo dalla
propria storia ultra centenaria di partito riformista, il Nuovo Psi
non si ritiene inserito in uno degli attuali poli, ma ritiene che,
prima delle alleanze vengano i programmi, sui quali, poi, possono
essere costruite le alleanza. Per questo fa appello a tutte le aree
socialiste, per creare una forza dirompente, riformista, in grado
di ristabilire gli equilibri, valutare e portare avanti i problemi
della nuova societa' calabrese, dei giovani, degli anziani, degli
uomini in cerca di lavoro e di sicurezze. Il leader regionale del
Nuovo PSI, Saverio Zavettieri ha poi precisato ''Gli attuali schieramenti
sono privi di programmi e si somigliano, poiche' sono soltanto protesi
verso il potere. Gli attuali Poli sono diventati le sentinella del
potere e non propongono novita'. noi privilegiamo i contenuti agli
schieramenti. la nostra non e' una logica eversiva, ma potrebbe esserlo.
dai programmi dipende il nostro discorso con gli altri. I poli attuali,
non avendo prodotto idee nuove, hanno fatto un uso distorto delle
risorse calabrese, senza ricavare nulla per la nostra societa', per
cui bisogna raddrizzare le logiche. Dobbiamo costruire una identita'
socialista con forte identita' politica, che puo' essere il grimaldello
per aprire l'attuale situazione in favore della socialità''.
Per il Segretario regionale del Nuovo Psi Calabrese, Leopoldo Chieffallo,
''Siamo il partito dei programmi, da sempre riformisti, senza l'appellativo
di post, come altri. Per questo offriamo alla riflessione di tutti
il nostro programma, diversamente, nell'attuale stagnazione, per la
Calabria non si costruisce nulla. Per il capogruppo socialista alla
Regione, Giuseppe Galati, il programma, elaborato dai socialisti va
offerto a tutte le forze politiche in genere ed avviare una discussione
molto seria. a conclusione ci domanderemo con chi andremo a governa,
Evidentemente, andremo con chi di piu' si avvicina alle nostre idee.
Il programma socialista e' stato illustrato dall'economista Franco
Tucci, il quale ha sostenuto che le variabili che influenzano un organico
programma di sviluppo possono essere sintetizzate, partendo dalla
pubblica amministrazione, in senso lato, compresi gli organi e le
rappresentanze statuali sul territorio; l'assetto istituzionale regionale
ed i rapporti con gli enti territoriali subregionali. Per Franco Tucci,
nel considerare un programma riformista non puo' non essere preso
in considerazione il ruolo dei partiti politici ed il sistema elettorale;
i centri del sapere e dell'innovazione (istituti scolastici, Universita',
centri di ricerca); i soggetti economici pubblici, parapubblici e
privati; il sistema delle imprese ed il sistema delle relazioni sindacali
e sociali. L'economista socialista non dimentica di porre attenzione
alla malavita organizzata ed alla sua presenza sul territorio. Vengono
dopo le infrastrutture per la fruibilita' del territorio, le risorse
territoriali, finanziarie, di capitale umano; il sistema del credito
e della finanza. Tucci passo poi al quro generale di riferimento,
sostenendo che si deve procedere per scelte, puntando fortemente sulla
ricerca e sull'innovazione, tenendo conto che la Calabria ha dei punti
di forza come il territorio, l'ambiente, il patrimonio culturale,
che si accompagno a delle criticita' come il sistema istituzionale,
politico e di governo, con una crescente e diffusa presenza della
criminalita' organizzata, un tessuto economico molto fragile, la gestione
antieconomica di alcune Agenzie di sviluppo (Arssa, Afor, Arpacal),
la sanita'. Un programma serio ,pero' deve tenere conto della opportunità
esistenti, come il Porto di Gioia Tauro, la posizione geografica ,
i nuclei industriali, il turismo, l'ambiente e i beni culturali' Comunque
- ha specificato franco Tucci - le nostre vogliono essere punti per
una base di discussione per attrarre attorno ad un programma di sviluppo
economico, sociale e di crescita globale della regione tutte le risorse
attive in essa presenti che, quotidianamente, si confrontano con mille
difficolta' e che reclamano un cambiamento ed una svolta.
Ponte sullo stretto:
Nuccio Fava (Udeur) sollecita una riunione del Consiglio regionale”
15/09 Nuccio Fava, consigliere regionale della Calabria per i Popolari-Udeur,
ha scritto al Presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, per
proporre la convocazione di un Consiglio regionale straordinario,
che discuta le conseguenze per il territorio, legate sinanche alla
fase preliminare di costruzione del ponte sullo Stretto. ''Siamo ancora
in attesa del Consiglio straordinario per la legalita', con la presenza
del Ministro Pisanu. L'ho incontrato sabato scorso al convegno Acli
di Orvieto - scrive Fava - e mi ha confermato che ha accolto di buon
grado il tuo invito, anche perche' e' molto preoccupato per Villa
San Giovanni e per la situazione calabrese. A me pare, tuttavia, che
dovremmo valutare e approfondire, come Consiglio regionale, le condizioni
che - specie per Villa San Giovanni - si verificheranno a breve, gia'
nella fase preliminare, per il ponte sullo Stretto''. ''Personalmente
ritengo sbagliato e negativo il ponte - scrive Fava - contrario agli
interessi di Sicilia e Calabria. Il suo impatto sara', comunque, sin
dall'inizio, enormemente impegnativo per una fascia consistente di
abitanti, le loro attivita' economiche, di lavoro e di vita in genere.
Sarebbe oltremodo utile che il Consiglio regionale ne potesse essere
informato, a cominciare da tempi e modalita' che si intendono seguire.
La convocazione dell'amministratore delegato della societa' Ponte
sullo Stretto, dott. Pietro Ciucci, mi parrebbe oltremodo opportuna.
Sarebbe necessaria ed utile anche una informativa da parte del governo
regionale, ma non oso sperare tanto''. ''In ogni caso, una seduta
straordinaria del Consiglio - sostiene Fava - aperta agli amministratori
locali interessati, a cominciare dal sindaco Cassone, ma anche alle
forze del sindacato, dell'imprenditoria, del turismo, del commercio
e dell'artigianato, ci metterebbe nella condizione di conoscere problemi,
difficolta' e prospettive, di promuovere quindi tutte le iniziative
che si renderanno necessarie anche da parte della regione. Al di la'
delle posizioni favorevoli e contrarie, sono comunque in gioco interessi
fondamentali, che vanno tutelati, sbarrando sin dall'inizio ogni infiltrazione
mafiosa. Anche in questo modo - conclude Fava - si contribuisce a
promuovere quella cultura della legalita' e della trasparenza, che
deve stare a cuore a tutti noi.
Veraldi (Marhgherita):
“Tremonti, la banca del sud, l’avrebbe dovuta proporre
quando era Minstro”
15/09 “Sono certamente condivisibili le considerazioni, affidate
da Giulio Tremonti al 'Corriere della Sera', in ordine all'assenza
di un istituto di credito del Mezzogiorno, anche se ritengono che
l'ex ministro dell'Economia avrebbe potuto e dovuto affrontare il
problema quando era parte del governo Berlusconi''. Lo afferma il
senatore Donato Veraldi (Margherita), Segretario della Commissione
parlamentare antimafia e capogruppo del suo partito alla Commissione
LL.PP. del Senato, ex presidente della Regione Calabria. ''Il problema
posto da Tremonti - sostiene Veraldi - e' stato oggetto, ripetutamente,
di miei interventi. Ricordo che quando ero presidente della Giunta
calabrese, il Consiglio regionale dedico' una seduta ad hoc al problema,
che negli ultimi dieci anni si e' aggravato dopo l'acquisizione o
l'integrazione in altri gruppi bancari del Centro-Nord di istuituti
storici come la Carical o il Banco di Napoli''. ''Oggi - afferma Veraldi
- le risposte alla domanda di credito delle regioni meridionali e'
affidata al credito cooperativo, che nel Sud non ha ancora una presenza
sufficientemente dimensionata, o ai grandi gruppi del centro-nord.
Questi ultimi, che applicano un costo del denaro elevato, pongono
alle imprese condizioni o chiedono garanzie che, spesso, e' impossibile
soddisfare, favorendo indirettamente il diffondersi dell'usura. Non
bastano, dunque, le pur apprezzabili affermazioni di un ex ministro''.
A giudizio del parlamentare calabrese della Margherita, una prima
risposta potrebbe darla la Regione Calabria: ''Basterebbe - afferma
- seguire l'esempio della Regione Campania, che si e' dotata di una
legge ad hoc per il credito''.
Borrello (Udeur)
replica a Chiaravalloti: “Meglio il club del tonno che quello
dei goderecci”
15/09 ''Meglio il club del tonno, al quale anch'io per storia e scelta
mi sento iscritto, che quello dei goderecci'': Antonio Borrello, consigliere
regionale di Udp-Udeur, s'inserisce cosi' nella polemica tra il presidente
della Confindustria, Callipo, e il presidente della Regione, Chiaravalloti.
''Meglio un club presieduto da una persona come Callipo - aggiunge
l'esponente del centrosinistra - rappresentante di un pezzo d'economia
produttiva nonche' esponente di primo piano degli imprenditori calabresi,
che il club presieduto da Chiaravalloti e dedito ad organizzare sfilate
di miss e a circondarsi di uno stuolo incalcolabile ed ancora sconosciuto
di consulenti''. Ancora Borrello: ''Come al solito, il Presidente
della Regione non entra nel merito delle questioni sollevate ed argomentate
dal presidente Callipo. Cosi' come dimostra di non conoscere la regione
che l'ha eletto, se crede di far colpo irridendo l'antica e prestigiosa
storia delle tonnare e l'esistenza di aziende, che, lavorando sodo
e non raccontando frottole, costituiscono uno degli esempi piu' moderni
e all'avanguardia dell'imprenditoria calabrese e meridionale''.
Donnici (IDV)
“Le parole a vanvera sono quelle di Chiaravalloti. Callipo indica
una via fascinosa di riscatto civile, morale, sociale ed economico”
15/09 In una intervista, rilasciata ad un quodiano locale, il Presidente
dell'Assindustra Calabria, ieri, ha rivolto critiche alla classe dirigente
regionale, sostendo la mancanza di programmi e di prospettive per
lo sviluppo della regione e per gli operatori economici. Il Presidente
della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, ha
subito risposto che quelle di Callipo sono ''un fiume di parole che
non lasciano intravvedere un benche' minimo contributo, un solo progetto
concreto, destinato alla Calabria. Parole messe male e interventi,
negli ultimi giorni, a vanvera su argomenti vari''. Sulla polemica
si inserisce ora Beniamino Donnici, coordinatore calabrese di Italia
dei Valori e responsabile nazionale del settore Enti locali. ''Se
c'e' uno che 'parla a vanvera' e' Chiaravalloti - dice Donnici - il
quale, dopo quattro anni abbondanti di fallimentare gestione, e' riuscito
nella difficilissima impresa di scontentare i suoi elettori, grandi
e piccoli, risultando imbarazzante persino ai partiti della coalizione,
che dovrebbe sostenerlo''. Donnici, quindi, esprime ''apprezzamento
e consenso alla lucidissima analisi di Callipo il quale, con grande
onesta' intellettuale e pari coraggio, da un osservatorio attento
e privilegiato, indica ai calabresi, non solo le cifre del fallimento
delle politiche, portate avanti nelle istituzioni calabresi, quanto
e soprattutto la strada difficile, ma fascinosa del riscatto civile,
morale, sociale ed economico''. ''Quello del coinvolgimento delle
forze vive della societa', dei talenti e delle intelligenze migliori
- prosegue Donnici, che annuncia un incontro con Callipo - e' un progetto,
direi anzi un sogno, che personalmente e politicamente inseguo fin
dal 1991, quando nacque il movimento Calabria Libera. E' giunto il
momento di realizzarlo e ci faremo carico, nelle prossime settimane,
di portarlo in ogni centro, grande e piccolo, della Calabria attraverso
una segreteria itinerante, che sara' punto di ascolto e di partecipazione
attiva dei cittadini''. Donnici, infine, si rivolge al centrosinistra:
''Prendiamo positivamente atto che, finalmente, si sta avviando un
confronto tra i soggetti politici. Questo confronto dovra' allargarsi
ad ogni componente della societa' calabrese. Il problema che abbiamo
davanti non e' il programma , che si puo' scrivere in un paio di ore,
ma la capacita' di realizzarlo, attraverso l'individuazione chiara
e coerente di una classe dirigente all'altezza della sfida. In questo
senso la scelta del candidato presidente deve coniugare esigenze di
tempestivita' e di partecipazione. Ove non si dovesse optare per un
politico di lungo corso, riteniamo che le alternative credibili e
vincenti a questo punto non manchino''.
Meduri (DL) “Non
c’è sviluppo senza legalità”
14/09 ''L' allarme sulla sicurezza lanciato da Confindustria in Calabria
merita di essere raccolto con la massima tempestivita' da parte delle
istituzioni a tutti i livelli''. E' quanto sostiene in una nota il
parlamentare della Margherita Luigi Meduri. ''Non c' e' sviluppo -
ha proseguito - senza legalita' e soprattutto senza una sinergica
azione di contrasto della criminalita' che veda il coinvolgimento
di tutte le forze della societa'. Il problema e' che il governo centrale
sta trascurando questa variabile fondamentale nelle politiche di rilancio
della economia del sud. In occasione della inaugurazione della Fiera
del Levante, infatti, ben poco abbiamo ascoltato su questo punto nel
discorso del Presidente del Consiglio, in quanto avremmo auspicato
una maggiore sensibilita' su tale imprescindibile questione''. ''In
parlamento - ha concluso Meduri - la Margherita si attivera' da subito
affinche' la questione sicurezza nel sud e in Calabria siano al centro
dell' agenda politica a partire dalla prossima finanziaria e su questo
ci auguriamo la massima convergenza con le forze politiche di tutti
gli schieramenti''.
Conclusi, con
l’incontro con la Margherita, gli incontri bilaterali dei DS
14/09 Si sono conclusi con il colloquio con i rappresentanti della
Margherita, gli incontri bilaterali promossi dai Ds con le altre forze
del centrosinistra. Alla riunione, definita ''serena e costruttiva'',
hanno partecipato, per la Margherita, il coordinatore regionale, Franco
Bruno; il consigliere regionale Franco Fortugno; il coordinatore provinciale
di Reggio Calabria, Giuseppe Sera; il presidente provinciale del partito,
l' on. Mario Lagana'; il coordinatore della provincia di Vibo Valentia,
Lorenzo De Sossi; il coordinatore della provincia di Crotone, Enzo
Sculco. Le due delegazioni, secondo quanto appreso, hanno convenuto
''sulla necessita' di rispettare i tempi dati per la scelta del candidato
alla Presidenza della Regione, con l' intento di lavorare nel segno
della cooperazione rafforzata dei partiti dell' area 'Uniti nell'
Ulivo'''. Secondo quanto riferito da uno dei presenti all' incontro,
''si e' ormai entrati nella fase decisoria ed il prossimo mese di
ottobre sicuramente segnera' una svolta per l' intera coalizione''.
Malcontento nella
Margherita: chiesto incontro urgente del direttivo regionale
14/09 Il vicesegretario regionale vicario della Margherita, Franco
Laratta, e il vicesegretario Giuseppe Mazzotta, chiedono la convocazione
degli organismi di partito. ''Alla luce dell' attivita' politica degli
ultimi giorni, con incontri e confronti a vari livelli e con diversi
soggetti politici regionali - scrivono i due in una lettera indirizzata
al coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno - al fine
di evitare che si indebolisca la linea ed il progetto del nostro partito
emerso dall' ultimo congresso regionale, si chiede al segretario regionale
del partito la convocazione in via urgente dell' esecutivo e della
direzione regionale ad oggi costrette ad apprendere dalla stampa di
iniziative politiche che non sono state oggetto di analisi e confronto
negli organismi del partito. A fronte di tale situazione, che rischia
di delineare divergenze e contraddizioni nella gestione della linea
politica del partito, fino a far sorgere il dubbio che ci si trovi
dinanzi ad una sorta di partito parallelo che tutti vogliamo e dobbiamo
evitare, si ritiene indispensabile un confronto franco e diretto negli
organismi del partito preposti alla gestione e alla individuazione
di una vincente strategia che possa ridare forza e prestigio alla
Margherita calabrese''.
Domani il comitato
regionale del Nuovo PSI
14/09 Il Nuovo Psi, domani, alle ore 11, nei locali del Benny Hotel,
a Catanzaro, terra' una conferenza stampa per la presentazione delle
linee programmatiche per lo sviluppo della regione. Alle ore 16, poi,
nello stesso hotel, si terra' la riunione del Comitato regionale per
esaminare la ''sitauzione politica regionale e l'organizzazione del
Congresso regionale del Nuovo Psi''.
Incontri bilaterali
regionali: I DS incontrano Sdi e Repubblicani europei
14/09 Sono iniziati stamani nella sede del gruppo consiliare regionale
dei Democratici di Sinistra gli incontri bilaterali promossi dai DS
con i rappresentanti degli altri partiti della coalizione di centrosinistra.
Il primo degli odierni incontri programmati si e' svolto con i dirigenti
dello Sdi. Erano presenti, il segretario regionale dei Ds, Nicola
Adamo, e i dirigenti del partito, Rocco Gaetani, Lillo Zappia, Pino
Caminiti, Marilina Intrieri, in rappresentanza di una piu' vasta delegazione
diessina, di cui fanno anche parte Giovanni Puccio, segretario della
federazione di Catanzaro, ed i coordinatori di tutte le mozioni e
delle aree cofondatrici del partito dei Democratici di Sinistra. Per
lo Sdi, invece, hanno partecipato il capogruppo in Consiglio regionale,
Luigi Incarnato; il segretario regionale, Ercole Nucera; il presidente
regionale del partito, Tonino Leone; i dirigenti provinciali di Reggio
Calabria, Carmelo Nucera e Bruno Morgante. Le due delegazioni, secondo
quanto appreso, hanno concordato ''sulla necessita' di imporsi il
rispetto dei tempi - entro la prima settimana di ottobre - affinche'
si lavori nel centrosinistra per presentare all'opinione pubblica
calabrese il programma ed il candidato della coalizione in vista delle
prossime elezioni regionali''. Democratici di sinistra e Sdi, inoltre,
secondo indiscrezioni, avrebbero concordato ''sull'impegno di sostenere
una cooperazione rafforzata tra le forze che hanno dato vita al progetto
''Uniti nell'Ulivo'', aprendo un confronto, tra Ds, Margherita, Sdi
e Repubblicani europei sulla legge elettorale regionale capace di
coagulare una proposta unica di legge''. Inoltre, e' stata valutata
l'opportunita' che ''le quattro forze politiche di ''Uniti nell'Ulivo''
tengano unitariamente la prossima settimana gli incontri bilaterali
programmati con le forze sociali, le associazioni, il mondo accademico
ed il sistema delle imprese''. Nel corso dell'incontro, ''Ds e Sdi
hanno ribadito le proposte di candidatura, rispettivamente, dell'on.
Marco Minniti e del sen. Cesare Marini, alla carica di Presidente
della Regione per il centrosinistra nella prossima tornata elettorale'',
evidenziando, infine, ''la necessita' di valutare il percorso da intraprendere
per come giungere eventualmente alla presentazione di una lista unitaria
per il rinnovo dell'Assemblea legislativa della Calabria''. Successivamente
all'incontro con lo Sdi, i Democratici di Sinistra si sono confrontati
con la delegazione dei Repubblicani Europei, rappresentati dal segretario
regionale, Roberto Cangiamila e dal segretario provinciale, Domenico
Pitarresi. ''Non vi e' dubbio sullo spessore, la qualita' e la rispettabilita'
dei tre candidati a Presidente della Regione finora emersi dal dibattito
su coloro i quali possono rappresentare il centrosinistra alle prossime
elezioni. L'on. Marco Minniti, il sen. Cesare Marini ed il sen. Agazio
Loiero sono degnissime persone''. E' quanto ha affermato Roberto Cangiamila
a conclusione dell'incontro con la delegazione diossina, sottolineando
comunque che ''il candidato, quale esso sara', deve rappresentare
una discontinuita' con il passato e capace di sanare le inutili contrapposizioni
territoriali che finora hanno caratterizzato la vicenda politica calabrese.
Crediamo che il candidato a Presidente - ha aggiunto Cangiamila -
debba rappresentare un valore aggiunto per l'intero centrosinistra,
portatore di idee e progetti propri e non solo capace di tenere insieme
la coalizione. E comunque la scelta deve tenere anche conto degli
scenari politici nazionali del prossimo futuro''. In materia di legge
elettorale regionale, Roberto Cangiamila, ''proprio per garantire
le diversita' culturali ed il ruolo dei partiti politici'', si e'
detto contrario ''a qualsiasi tipo di sbarramento di
ingresso''.
Pietro Mancini
“I socialisti devono indicare un buon candidato. Minniti non
va bene"
14/09 Dichiarazione dell’ex Sindaco di Cosenza, Pietro Mancini:
“Socialisti, ora andate avanti con coraggio e bocciate Minniti,
l' amico di Boemi !! Invece, i dirigenti della Quercia non solo tacciono
sull' era di Tangentopoli, anzi avevano pensato di candidare Tonino
Di Pietro, alla Camera, nel collegio milanese lasciato libero da Bossi.
Ma essi mostrano anche un forte fastidio per i tentativi, in corso,
soprattutto al Sud, dall' indomani del positivo risultato alle europee
del partito di De Michelis, di ricomposizione della " diaspora
socialista ". Parlando, acidamente, di prove tecniche di "
riciclaggio " di pensionati della politica e bocciando, con ingiustificato
ma indicativo fastidio, le assembee, come quella recente, molto affollata,
svoltasi a Cosenza, con la partecipazione di tutti i partiti e gruppi
socialisti e conclusa da un applaudito discorso dell' ex ministro
Claudio Signorile. Che ha definito " cretino e ignorante "
il segretario calabrese del partito di Fassino, Adamo - noto alle
cronache per la travolgente passione amorosa con il sindaco di Cosenza
- il quale si era affrettato a " scomunicare " la riunione
degli ex del Garofano e, addirittura, a condannare in blocco la storia
del socialismo italiano! Dopo il successo del convegno del cinema
Italia (complimenti ai bravi organizzatori, Iacino e Ziccarelli !
), si attendono decisioni concrete, a partire dalla designazione del
candidato alla presidenza della regione Calabria. Lo diciamo chiaramente
: la scelta di Minniti, il grande estimatore del procuratore di Reggio
Calabria, Boemi, non avrebbe il gradimento dei socialisti, certamente
non di quelli che furono vicini a Giacomo Mancini, durante la vergognosa
persecuzione giudiziaria di Palmi.”
I socialisti
calabresi si riuniscono a Cosenza e progettano una nuova casa comune.
13/09
Sembrava quasi di essere tornati a 20 anni addietro, allorquando il
Partito Socialista, mandava vagonate di voti dalla Calabria e bravissimi
dirigenti a dirigere il Partito nazionale e il paese. Quel partito
che fu di Turati e di Nenni di Pietro e Giacomo Mancini e che ha costellato
di riforme la costituzione Italiana. Una serata non da “deja
vu” ma una serata che oltre ai sentimenti ha espresso l’intenzione
reale dei socialisti di ritrovarsi insieme, in quella casa comune,
per superare quella fastidiosa “diaspora” che ha disperso
in mille rivoli le intelligenze e le energie della ricca tradizione
riformista di un gruppo che ha sempre ben governato, non solo la Calabria
ma tutto un intero Paese. A queste parole, sottolineate da Giacomo
Mancini, ribadite da Saverio Zavettieri ed enfatizzate da Claudio
Signorile ha fatto eco la caldissima sala del Cinema Italia, pieno
all’inverosimile, con scroscianti applausi e una partecipazione
totale che ha sottolineato la voglia di ritornare alla politica da
parte di tutti. Ed era presente anche tutta quella nomenclatura che
ha fatto le fortune e la storia del Partito socialista calabrese.
Da Reggio a Crotone Da Cosenza a Catanzaro ogni luogo era rappresentato
da uno dei tanti leader che hanno fatto per gli altri. Da Sisino Zito
a Frasca da Gaetano Mancini a Zavettieri. I socialisti di Vibo, quelli
di Gioia, il gruppo di Catanzaro, insomma tutti insieme per “un
raduno di base” ha sottolineato il moderatore della serata,
Vincenzo Ziccarelli. La voglia di ricomporre quella forza che è
stata trainante per il partito Socialista Italiano era davvero il
pensiero di tutti i presenti. Lucide le analisi del vuoto di questi
ultimi dieci anni in cui i socialisti non sono più stati al
Governo. “Dieci anni senza una riforma, che dimostra che senza
i socialisti non c’è equilibrio politico e non c’è
progresso” ha affermato Claudio Signorile, continuando “
e andate a dire a quell’imbecille che ha detto che non abbiamo
storia di andarsi a leggere la storia della Repubblica Italiana dove
ogni riforma è stata firmata da un socialista”. Non è
mancata l’analisi del passato e dello sbandamento del dopo prima
repubblica. Ad oggi, ha affermato ancora Signorile “il bipolarismo
ha fallito completamente, perchè invece di essere l’alternanza
politica si è incartato sul bipolarismo” e su questo
tema ha annunciato una grossa novità che è quella di
un referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale, che
si torni al proporzionale. Grandi interpreti della politica attuale
stanno aderendo a questo progetto, lo stesso Pollini, ha dichiarato
Signorile, è d’accordo” ma maggiori novità
verranno annunciate nei prossimi giorni. Intanto la platea, composta
da oltre mille persone, che cercavano di stare dentro la sala, seguiva
con attenzione gli interventi di Iacino, di Cesare Marini, di Giacomo
Mancini, di Saverio Zavettieri. Tutti con la propria convinzione che
bisogna tornare a riunirsi ed a lavorare tutti insieme. “Bisogna
rimettere in discussione il bipolarismo dato in mano a delle oligarchie
“ ha aggiunto
Zavettieri “ e abbandonare il sistema maggioritario, creato
apposta per favorire i gruppi che non avevano i numeri per governare”.
Un giusta impennata d’orgoglio è venuta poi da Pino Iacino,
ex Sindaco di Cosenza che ha affermato “non vogliamo riciclarci
ma neanche rottamarci”. Un concetto ripetuto anche da Pino Napoli.
Per tutti gli intervenuti, infine, un'unica linea guida, un unico
pensiero, l’unica strada percorribile è quella di “costruire
una casa socialista in cui i socialisti si possano ritrovare, perchè
i fatti hanno dimostrato – ha detto Mancini – senza i
socialisti non si vincono le elezioni e senza i socialisti non si
governa in modo stabile il paese”. Non è mancato, da
parte di tutti il pensiero ad un socialista che sta soffrendo, a Sandro
Principe, ferito gravemente oltre tre mesi fa che ha mandato il suo
lucidissimo pensiero a tutti i presenti sul da farsi per non far morire
la gloriosa tradizione socialista.. Così come non è
mancato il cordoglio, con un minuto di silenzio ad inizio serata,
verso le innocenti vittime dell’Ossezia. Ora il colloquio è
iniziato. Il primo contatto c’è stato. La voglia di continuare
ad essere “protagonisti della politica e non gregari”
– ha detto Zavettieri – è tanta. “Dopo il
fallimento dei due schieramenti, del polo e del centro sinistra, i
socialisti devono tornare da interpreti”. La pietra e lanciata,
le prime riunioni pure. Vedremo ora i fatti che diranno se la grande
forza socialista calabrese e ancora oggi intatta. I primi segnali
raccolti nelle europee e nelle ultime provinciali dicono di si. Ora
con le regionali non si può che migliorare.
Mistorni (Ppi)
“La scelta del Presidente della Regione non deve arenarsi nelle
secche dei partiti”
13/09 ''La discussione sul candidato Presidente alla Regione nel
centrosinistra non deve arenarsi nelle secche di alcuni partiti, ma
va allargata ai movimenti, ai gruppi sociali, economici e culturali
della nostra regione ''. Lo afferma in una nota il capogruppo del
Ppi - Margherita, in seno al consiglio regionale della Calabria, Giuseppe
Mistorni, secondo il quale ''non e' tollerabile che il dissenso netto
verso il malgoverno delle giunte regionali di centrodestra sia strumentalizzato
da parte di chi, criticando in blocco la politica, si erge a difensore
della patria''. ''E' nella politica, e segnatamente dentro il centrosinistra,
che puo' nascere - aggiunge - un'alternativa programmatica, seria
ed affidabile, a questa condizione di grave frustrazione che la Calabria
vive da dieci anni a questa parte''. Ad avviso dell'esponente del
Ppi ''non servono capacita' sciamaniche, ne' serve annunciare candidature
- sorpresa, ma occorre guardare dentro il nostro spazio culturale
e politico ed individuare la personalita' giusta. Una personalita'
che sia in grado di guidare il riscatto sociale della Calabria in
quanto dotato di una forte motivazione, se poi ha anche la capacita'
di connettere finalmente il sistema imprenditoriale con quello sociale
meglio ancora''. ''A tutti - aggiunge Mistorni - e' ben visibile lo
sconquasso provocato dalle giunte di centrodestra, le separazioni
acuite, l'impossibilita' del benche minimo dialogo tra forze imprenditoriali
e sociali, l'assenza di un progetto per l'utilizzazione dei fondi
comunitari: ebbene, il Presidente candidato deve avere la capacita'
di riavviare il dialogo strozzato e dare fiducia ai calabresi''. Mistorni
ritiene che ''la coalizione ha il dovere di far tesoro dell'esperienza
maturata da un politico che, espresso da una parte, e' in grado di
tenere unita ed allargare la coalizione ed allora, aldila' di incontri
bilaterali che purtroppo rievocano vecchie abitudini, per trovare
il candidato alla presidenza occorre programmare incontri a piu' voci,
paritetici e che abbiano un'unica finalita': mandare all'opposizione
il centrodestra''.
Italia dei Valori
conferma la fiducia a Beniamino Donnici
13/09 L'Esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori - informa un comunicato,
firmato dal sen. Nello Formisano - riunito a Roma, ha affrontato,
tra le altre questioni, il caso Cosenza, relativamente alle polemiche
insorte in queste settimane tra dirigenti provinciali e il coordinamento
regionale del partito, confermando fiducia e solidarieta' a Beniamino
Donnici, che rimane nella pienezza dei suoi poteri statutari. L'Esecutivo
nazionale invita tutti a portare avanti le proprie tesi nelle sedi
di partito, invece di alimentare polemiche sulla stampa, dannose per
l'immagine e il futuro di IDV. Su richiesta dello stesso Beniamino
Donnici, l'esecutivo nazionale ha deciso di anticipare ad ottobre
il gia' programmato congresso provinciale di Cosenza per il confronto
nelle sedi proprie delle tesi politiche e la valutazione del consenso
democratico, attraverso il quale saranno definiti i gruppi dirigenti.
Nei prossimi giorni - conclude il comunicato - Beniamino Donnici convochera'
il consigliere provinciale Angelo Forte e i dirigenti provinciali
per definire modalita' organizzative e regole congressuali, soprattutto
per programmare una forte campagna di adesione al partito.
I DS avviano
gli incontri bilaterali con i partiti del centro sinistra per le regionali
13/09 Inizia martedì 14 la serie di incontri bilaterali promossi
dai Ds della Calabria. Il calendario prevede che la delegazione diessina,
della quale fara' parte il segretario regionale Nicola Adamo, incontri
nella prima giornata le rappresentanze dello Sdi, Repubblicani Europei
e Margherita. Si proseguira' giovedi' con gli incontri delle delegazioni
di Rifondazione comunista, Alleanza Riformista, Pse-Lista Mancini
e Pdci. Venerdi' sara' la volta dei Verdi, Udeur, Italia dei Valori,
Patto Segni e Psdi. Gli incontri si terranno a Reggio Calabria nel
palazzo ''Campanella'' del Consiglio regionale. L'iniziativa non sara'
limitata soltanto ad incontri tra formazioni politiche; nella settimana
successiva il confronto si sviluppera' con le Universita' calabresi,
Associazioni e Movimenti politici e culturali, le organizzazioni sindacali,
le Associazioni delle diverse categorie produttive. ''L'iniziativa
che abbiamo assunto come Ds - ha detto il segretario regionale dei
Ds - vogliamo sia, innanzitutto, di confronto e di ascolto della Calabria
che vuole cambiare. Intendiamo adoperarci nella nostra responsabilita'
per dare un contributo ad un' opera di costruzione di un centrosinistra
unito, plurale ed aperto. Il nostro impegno e' quello di lavorare,
senza settarismi o atteggiamenti di autosufficienza, ad un centrosinistra
che si candida al Governo della Calabria per non predicare ma per
attuare una vera svolta nell' azione amministrativa regionale''. ''Sara'
arduo - ha concluso Adamo - il compito del futuro Governo regionale:
si dovra' contestualmente porre rimedio ai disastri provocati dal
centrodestra e nello stesso tempo avviare rapidamente politiche efficaci
per rendere realistico il futuro di una regione che deve crescere''.
Pirillo (Margherita):
“Crisi del tessile, triste pagina dovuta all’incapacità
della Regione”
13/09 Intervento del consigliere regionale della Margherita, Mario
Pirillo, sulla manifestazione di protesta attuata questa mattina da
parte dei dipendenti della Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo
(Cs), presso la sede della Giunta Regionale calabrese. “Una
nuova e triste pagina nel campo occupazionale viene scritta a causa
della incapacità della Regione.
Ancora una volta siamo costretti ad assistere ad una legittima e pacifica
“incursione” da parte dei lavoratori presso la giunta
regionale. Decine e decine di operai preoccupati per la perdita del
posto di lavoro. La Giunta Regionale, avvisata della manifestazione
di protesta, non ha assicurato la presenza né del presidente
né di alcun assessore. È questa la routine del rapporto
con i cittadini calabresi che il centrodestra è riuscito a
stabilire nei quattro anni e mezzo di governo regionale. Nessuna soluzione
ai gravi problemi occupazionali che hanno attanagliato la Gtc di Castrovillari,
la Marlane di Praia a Mare, e l’Emiliana Tessile di Cetraro.
Oggi purtroppo un’altra risposta negativa con grande indifferenza
ai lavoratori della Foderato Bruzia di Belvedere Marittimo. Un nuovo
chiaro segnale da parte della Giunta Regionale, sull’incapacità
di apprestare politiche di sviluppo ed iniziative idonee a rilanciare
i cicli produttivi della Foderauto Bruzia.”
Cesare Marini
(SDI) favorevole alle primarie: “Necessario che le forze socialiste
ritrovino l’unità”
13/09 ''Chiamare alla scelta del candidato alla presidenza della
regione tutti i cittadini calabresi che prima di votare, firmano in
un registro la loro appartenenza al centrosinistra con l'indicazione
del candidato alla presidenza da loro scelto''. E' quanto ha proposto
il senatore dello Sdi Cesare Marini, a conclusione del Festival provinciale
dell'Avanti svoltosi a San Demetrio Corone. ''Con la mia proposta
delle primarie - ha aggiunto - che faro' anche a Cosenza nell'incontro
con le altre forze socialiste si potra' scegliere un candidato che
sara' veramente l'espressione della gente, altrimenti i poteri occulti
vinceranno sempre. La regione e' affetta da intrecci di interesse
e di malaffare, perche' si cambi e' necessario che la gente si mobiliti
verso il centrosinistra. E' anche necessario, che tutte le forze socialiste
ritrovino l'unita' in modo da costituire una forza determinante''.
''Gli obbiettivi principali del programma del centrosinistra - ha
concluso Marini - devono essere il riconoscimento di tutti i diritti
negati ai calabresi e cioe' il lavoro, l'istruzione, la sanita' e
la lotta alla criminalita'''.
Fava (Udeur):
“Inaccettabile il tentativo egemonico, e non condivisibile,
dei DS nella coalizione”
13/09 ''Supponenza e ultimatum non hanno mai pagato, anche in politica.
Sara' pure involontario, ma il tono decisionista del segretario dei
Ds non convince. Anzi, e' francamente inaccettabile. C'e' stata una
spaccatura grave sullo Statuto e posizioni pericolose sulla legge
elettorale che non possono essere ignorate. C'e' soprattutto l'affiorare
di una concezione egemonica e da azionista di riferimento per la coalizione,
che non e' condivisibile''. Lo sostiene il Consigliere regionale della
Calabria, Nuccio Fava (Pop-Udeur). ''I Popolari-Udeur non possono
accettare - dice fava – di essere tollerati in modo aggiuntivo.
Nel rispetto del ruolo e del peso di ciascuno e' fondamentale, sempre,
il reciproco riconoscimento di pari dignita'. Anche perche' si vince
solo con un progetto condiviso e messo in campo con l'apporto di tutti.
Unico metodo del resto per aprirsi e dialogare con i cittadini e la
cosiddetta societa' civile, che in modo significativo si e' espressa
anche di recente nel convegno di Lamezia di ''Ora locale'' e nel progetto
patrocinato dal rettore dell'Unical, Latorre''. Nessuno sottovaluta
il ruolo che puo' assumere il Triciclo, - sostiene Fava - sia pure
ridimensionato a federazione. Ma anche la federazione, che stenta
a nascere ha qualche problema, se ha gia' espresso per intanto tre
candidature (Loiero-Marini-Minniti) e non ha chiarito se gareggera'
con una o piu' liste. Ne' si capisce bene in che modo voglia affrontare
la questione socialista calabrese, pur cosi' rilevante, non solo in
termini elettorali. Si rifletta, dunque, bene e con sollecitudine,
senza smarrire pero' la serieta' dei problemi, che richiedono una
visione complessiva di sintesi, in cui ciascuno possa, con equilibrio,
riconoscersi, sapendo di aver contribuito, finalmente, a quel buon
governo di cui la Calabria ha bisogno''. ''Non servono percio' ultimatum
e scadenze rigide e burocratiche - dice Fava - anche per non smarrire
la saggezza del vecchio proverbio, che vede la gatta frettolosa partorire
gattini ciechi''.
Chizzoniti nominato
coordinatore del “Patto per la Calabria”
13/09 L' ex assessore regionale, ed attuale presidente del Consiglio
comunale di Reggio Calabria, Aurelio Chizzoniti, e' stato nominato
per acclamazione coordinatore regionale di ''Patto per la Calabria''.
''Hanno confermato - e' scritto in una nota - l' adesione i rappresentanti
istituzionali, che nei giorni scorsi avevano sollecitato all' avv.
Chizzoniti l' assunzione di idonee iniziative politiche volte alla
tempestiva costituzione di un nuovo soggetto politico. Confermata,
quindi, la condivisione della posizione dell' ex assessore regionale
da parte dei consiglieri comunali Campolo, Lombardi, Marafioti e Tripodi,
della vicepresidente della Commissione Pari opportunita' presso il
Comune di Reggio Calabria, Paola Lemma, del componente la Commissione
Patrimonio edilizio del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Minniti,
nonche' di Maria Giovanna Meduri, esponente del mondo femminile. Il
crisma dell' ufficialita' del neo-movimento politico e' stato conferito
alla conclusione di una partecipata assemblea di qualificati riferimenti
politici, da tempo, come l' avv. Chizzoniti, in rotta con l' ex Patto
Segni''. Il movimento, il programma ed il simbolo, secondo quanto
dichiarato dal neo-coordinatore regionale, saranno presentati nel
corso di una conferenza stampa indetta per i prossimi giorni. Chizzoniti
ha puntualizzato che ''si guarda con grande attenzione - prosegue
la nota - alle forze centriste, nel cui contesto si domicilia anche
il movimento dell' on. Pino Nistico', sottolineando di non escludere
intese federative per le imminenti elezioni regionali, alle quali
il Patto per la Calabria partecipera' con liste agguerrite in tutte
e cinque le province, ove opereranno efficienti organizzazioni periferiche,
autentiche e palpitanti realta' politiche''. L' assemblea costituente
del Patto per la Calabria ha conferito mandato l' avv. Chizzoniti
perche' formalizzi nei confronti del consigliere provinciale Michele
Bello, che, allo stato, non ha aderito al neo-movimento, la richiesta
di immediate dimissioni.
Zavettieri. “Unità
socialista ma senza subalternità”
12/09 ''Nelle ultime elezioni europee e provinciali, non ci siamo
ritrovati con lo Sdi il quale attualmente e' su un'altra linea, quella
di Uniti nell' Ulivo e se non ci si schioda da tale posizione, difficilmente
si incontrera' con noi''. A sostenerlo e' stato l' assessore regionale
e leader del Nuovo Psi, Saverio Zavettieri, che ha ribadito la volonta'
di cercare la riunificazione dei socialisti, ma senza scelte aprioristiche
sullo schieramento. Zavettieri e' intervenuto, a San Demetrio Corone,
ad un dibattito sulla ricomposizione della diaspora socialista organizzato
nell' ambito del festival provinciale dell'Avanti a cui hanno partecipato
l' on. Domenico Pappaterra, della direzione nazionale dello Sdi, e
Mario Franchino, segretario provinciale dei Ds. ''Noi - ha aggiunto
Zavettieri - vogliamo costruire le basi autonome del partito socialista
e siamo consapevoli che possiamo farlo con i socialisti che stanno
al centrosinistra. Rifiutiamo pero' una scelta aprioristica sugli
schieramenti. Dobbiamo costruire una piattaforma di contenuti e le
alleanze vengono dopo. Noi non crediamo al sistema bipolare e quindi
dobbiamo superarlo. C' e' spazio per una forza politica alternativa
sia al centrodestra che al centrosinistra. Noi certamente faremo tutti
i tentativi per una riunificazione delle forze socialiste e riconosciamo
anche che dopo l' unita' ci sia una tendenza naturale delle forze
socialiste ad allearsi con le forze di centrosinistra alle quali viene
riconosciuto un diritto di prelazione. Un' alleanza pero' ad occhi
chiusi e subalterna non e' possibile''. Pappaterra, dal canto suo,
ha sottolineato che ''la riunificazione socialista e' un obbiettivo
che tutti devono porsi. Cosi' - ha aggiunto - creeremmo una forza
che arriverebbe al 15¿20%, per cui e' un obiettivo importante.
Abbiamo un altro dovere: dobbiamo fare l' unificazione e indicare
un programma e un percorso agli elettori. E' necessario anche collocarsi
in un area ben definita. In nessuna parte del mondo i socialisti si
sono collocati nel centrodestra. Nei tempi giusti, potremo fare una
grande forza con uno schieramento unito nel centrosinistra che ci
puo' portare alla guida di questa regione''. Franchino ha sostenuto
che ''per vincere le elezioni in Calabria vi e' bisogno di riunire
tutte le anime e tutto il centrosinistra. Bisogna fare presto - ha
sostenuto - e decidere entro il 15 ottobre. Noi siamo d' accordo nella
riunificazione delle forze riformiste e nel mettere insieme un centrosinistra
forte e coeso altrimenti non si vince''. ''La candidatura di Marini
a Presidente della Regione - ha aggiunto Franchino - e' piu' che legittima.
Marini e' un senatore di questa repubblica, un cittadino calabrese,
una personalita' politica forte, autorevole e prestigiosa, e' certamente
una candidatura riformista che va valutata da tutto il centrosinistra.
Noi non abbiamo alcuna preclusione. Certamente, da segretario dei
Ds, debbo anche dire che per noi la candidatura di Marco Minniti e'
una candidatura autorevole, pero' non ne esclude nessun' altra''.
Commodari (Rif.
Com.) “Spostare l’attenzione sulla politica e non sui
candidati”
12/09 L' attenzione sulle prossime elezioni regionali, ''che, com'
e' giusto che sia, e' oggetto da parte di tutti, purtroppo si concentra,
a parte qualche iniziativa come quella di 'Ora locale', solo ed esclusivamente
sul candidato presidente e su come allargare la coalizione per vincere''.
Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, Pino Commodari, componente
del Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. ''Poco
preoccupati - ha aggiunto Commodari - che l' allargamento investa
il Nuovo PSI, allo stato parte integrante e fondamentale del centrodestra
e del suo fallimento, o addirittura Carmelo Puja, dirigente nazionale
dell' Udc e uno dei maggiori responsabili, quando a comandare era
la Dc, del ritardo storico della Calabria. Tornando al candidato ed
alle dichiarazioni che si rincorrono da parte degli esponenti del
centrosinistra sui possibili papabili, ritengo che si continua a percorre
una strada che si e' gia' dimostrata perdente, a dare una immagine
squallida di coloro che si dilettano in questa disputa e ad esporre,
ingiustamente, al pubblico ludibrio coloro che vengono di volta in
volta indicati come candidati''. ''Innanzitutto - ha sostenuto, tra
l' altro, l' esponente di Rifondazione - vi e' la necessita' di definire
il programma alternativo al centrodestra. Un programma che deve segnare
una netta discontinuita' con le scelte politiche che hanno contraddistinto
il centrosinistra e soprattutto con quelle del centrodestra; che dica
con chiarezza che la scelta, per la democrazia e per la partecipazione,
non e' quella presidenzialista contenuta nello Statuto regionale.
scelte programmatiche che dicano che la programmazione e l' intervento
pubblico in economia sono fondamentali; che il piano per il lavoro
dovra' essere gestito dalla regione. Un programma basato su un modello
di sviluppo sostenibile che rifiuta le grandi opere e la costruzione
di nuove centrali elettriche per puntare sulle fonti rinnovabili,
che punta ad uno sviluppo che fa leva su tutte le risorse e le energie,
materiali ed umane, di cui dispone la Calabria e che dice no alla
privatizzazione della sanita', dell' istruzione, dell' acqua e dei
trasporti. Scelte chiare, inoltre, sulla lotta alla 'ndrangheta, che
dicano che il contrasto avviene con la costruzione di una antimafia
sociale e non con il dispiegamento dell' esercito. Un programma che
passi attraverso le primarie''. A giudizio di Commodari, la coalizione
''non puo' e non deve essere intesa come una sommatoria del centrosinistra,
piu' Rifondazione, piu' Italia dei Valori, che raffigura una sorta
di autonomia della politica dalla societa'. La possibilita' di battere
il centrodestra - ha aggiunto - risiede nella capacita' e nella volonta'
di impedire la riproposizione del trasformismo e di far partecipare
tutti coloro, movimenti, intellettuali, associazioni, che intendono
spendersi per la costruzione di un programma e di una societa' alternativa
a quelle proposte in questi anni dal centrodestra. La stessa scelta
del candidato deve vedere la partecipazione di tutti i soggetti che
contribuiscono alla costruzione del programma e della coalizione.
Non spetta a questo od a quel partito ovvero lista, l' esclusiva dell'
indicazione del candidato''. Secondo Commodari, nella scelta ''vanno
tenuti insieme quattro elementi: il candidato deve essere scelto dai
calabresi e non da tavoli romani che applicano il mai defunto manuale
Cencelli delle regioni; la condivisione del programma; il rinnovamento
rispetto al ceto politico di questa regione; la rottura con il trasversalismo
imperante nella gestione del potere di questa regione. E' scontato
l' alto profilo morale e politico. La personalizzazione e' funzionale
all' alternanza, al maggioritario ed al liberismo, dove i programmi
si sovrappongono e gli schieramenti possono comprendere tutti, anche
il nuovo Psi, una forza politica dichiaratamente di destra. Cosi'
non si va da nessuna parte. Chi persegue ostinatamente questa strada
si assume la responsabilita' di una nuova sconfitta''.
Il 26 Italia
dei Valori discuterà dello stato del partito
12/09 Comunicato dell’Ufficio Stampa Provinciale di Italia
dei Valori: “Il Coordinatore provinciale di Italia dei Valori
prof. Giovanni Maruca, a seguito delle precedenti comunicazioni pubblicate
sulla stampa locale, che preannunciavano l’instaurarsi di un
filo diretto con l’on. Di Pietro, comunica che in data odierna
il Consigliere provinciale dr. Angelo Forte ha avuto un lungo e cordiale
colloquio telefonico con l’on. Di Pietro. Al termine dello stesso,
l’on. Di Pietro ed il dr. Forte hanno concordato che il 26 p.v.,
nell’ambito dell’incontro con gli eletti, coordinato dall’on.
Felice Belisario dell’esecutivo nazionale di I.d.V., si discuterà
dello stato del partito in Calabria. L’on. Di Pietro, nel ribadire
gli auguri di buon lavoro al dr. Forte, ha confermato la sua ferma
intenzione di affrontare e dirimere in quella sede ogni problematica
che gli verrà sottoposta.”
Contrordine,
Nicola Adamo annuncia “Alla regione nessuna sorpresa, sono stato
capito male”
12/09 “E' potuto accadere che nella confusione di un fine riunione,
ieri a Lamezia Terme, parlando con i giornalisti, si sia verificata
una incomprensione. Sono stato proprio io, nella stessa riunione di
Uniti nell' Ulivo a sollevare il problema: il centrosinistra non puo'
scegliere il candidato all' ultimo minuto deve fare presto e bene
e non puo' improvvisare candidati a sorpresa. Quindi nessuna sorpresa''.
Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, il segretario regionale dei
Ds, Nicola Adamo. ''I nomi - ha aggiunto Adamo - ci sono gia', ognuno
ha la sua proposta, mi pare verosimile che ormai il centrosinistra
debba trovare la giusta metodologia per scegliere tra i nomi proposti
il candidato che sappia unire, allargare e fare vincere la coalizione''.
Minniti (DS):
“Il centrosinistra decida rapidamente con spirito unitario”
11/09 ''Il centrosinistra deve decidere rapidamente con spirito unitario.
Faccio un esplicito appello a tutti a tenersi pronti a tirarsi indietro.
Mentre fino a sei mesi fa il fatto che ci fossero molte proposte era
positivo, ora e' un fatto su cui dobbiamo riflettere''. Lo ha detto
il parlamentare dei Ds Marco Minniti questa sera a Lamezia Terme,
nel corso di una manifestazione, circa la candidatura a presidente
della Regione. ''Due - ha aggiunto - sono le priorita'. La prima:
la scelta del programma e del candidato avvenga nel massimo dell'unita'
possibile. La seconda: si deve agire in fretta. Non sta scritto da
nessuna parte che la partita sia gia' vinta. Io nel 2000 ho preso
l'impegno che non si facessero piu' gli errori che si erano fatti
allora. Insieme a me lo presero anche altri. Spero che questi ora
se lo ricordino. Il termine usato da Adamo sullo stato di salute del
centrosinistra definendolo non ottimale e' il punto di valutazione
piu' equilibrato. Non si puo' dire che le cose vanno benissimo, ma
non sono nemmeno cosi' male. Il governo regionale si presenta con
un bilancio fallimentare. In 30 anni c'e' stata la politica al centro
di questa regione''. ''Negli ultimi 4 anni - ha proseguito Minniti
- la Calabria e' uscita da tutto, e' sparita dagli argomenti nazionali.
Il caso di Villa San Giovanni, poi, e' emblematico. Villa ha rappresentato
l'emblema di una sfida. Io mi sarei aspettato che il governatore della
Calabria stesse li'. Quali cose piu' importanti deve fare per non
difendere la democrazia? Il rischio vero e' che il fallimento di questo
governo possa portare ad una divaricazione tra la Calabria vera ed
il governo. Bisogna pensare alla prossima legislatura come ad una
legislatura costituente. Non si possono perdere i prossimi 5 anni.
Non dobbiamo pensare piu' come singoli partiti. Deve iniziare a prevalere
il tema della coalizione. Ora e' il momento della sintesi''. ''Sono
- ha concluso - anche per le primarie. L'importante e' che si faccia
presto, ma si deve decidere in calabria e non a Roma. Il rischio che
corriamo e' che ad un certo punto i calabresi possano pensare che
all'interno del centrosinistra, pensando al particolare, si discuta
sulla pelle della Calabria. Dobbiamo cercare di parlare a coloro che
hanno votato per il centrodestra ed ora dicono di non volerlo votare.
Ritengo assai singolare la discussione che si e' aperta sull'allargamento
del centrosinistra. L'obiettivo non e' di come allargarci, ma di come
mettere in campo il centrosinistra. Il 2005, per una serie di coincidenze,
rappresenta uno spartiacque per la Calabria e segnera' una fase della
vicenda calabrese''. Infine Minniti ha voluto sottolineare l’apporto
positivo del “Progetto Calabria” che ha dato contributi
utili. ''Guardiamo con interesse a quanto si sta sviluppando in questo
incontro di soggetti e personalita'. Da parte del movimento sono stati
avanzati contributi programmatici che considero utili anche se dovranno
essere valutati dall'intero centrosinistra''. ''La cosa - ha aggiunto
- si incontra con la mia idea di centrosinistra che nasce dalle alleanze.
Il centrosinistra non esiste se non ci sono le formazioni politiche
del centrosinistra. Interloquire con le espressioni della cosiddetta
societa' civile. L'appuntamento di ieri va nella giusta
direzione. Insieme dobbiamo decidere di accelerare''
Galati (NPsi):
“La via dell’unità dei socialisti diventa obbligatoria”
11/09 ''La diaspora socialista ha rappresentato un danno grave per
la democrazia italiana, facendo venir meno una forza autenticamente
riformista, dotata di capacita' di governo. La via dell' unita' diventa
obbligatoria''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Nuovo
Psi in consiglio regionale, Francesco Galati. ''Riprendere quel cammino
- ha aggiunto - e' difficile, ma non impossibile, ora che le condizioni
politiche, con la crisi dei due poli contrapposti, sono divenute favorevoli.
Nel momento di grave crisi che la Regione sta attraversando lanciamo
un appello ai Socialisti affinche' diano corpo ad una iniziativa unitaria
per contribuire a modificare l' attuale contesto e riportare la Regione
sulla via di una ripresa economica, civile e di liberta' democratiche.
L' appello e' rivolto soprattutto a tutti coloro che hanno conosciuto
e vissuto l' esperienza del Partito socialista italiano, delle sue
lotte e delle sue conquiste politiche. L' appello e' rivolto altresi'
ai giovani che avvertono nel profondo della loro coscienza l' esigenza
di una democrazia e di una giustizia sociale libere dai fardelli delle
ideologie''. ''Invitiamo tutti i socialisti - ha proseguito Galati
- da qualunque parte schierati, a superare le divisioni, i risentimenti,
le passioni personali. I Socialisti possono e devono tornare a far
valere la loro voce. Per il Nuovo Psi si tratta di valutare l' alleanza
con la Casa delle Liberta' con realismo politico in una prospettiva
di piena autonomia, guardando oltre gli interessi conservatori che
in essa si concentrano. Allo stesso modo invitiamo i compagni dello
Sdi, del Pse ed i Laburisti a valutare onestamente l' esperienza vissuta
all' interno dell' Ulivo, stimandola non solo sulla portata dei risultati
raggiunti ma anche in relazione alla funzione egemonica su di loro
esercitata dai post-comunisti. Ai compagni di Socialismo e' liberta'
rivolgiamo l' invito ad uscire dall' isolamento e tornare a misurarsi
sulla politica attiva, svolgendo un ruolo di pacificazione e unita'
fra i socialisti''. Il capogruppo del Nuovo Psi in consiglio regionale
evidenzia inoltre che ''l' unita' si puo' costruire solo tornando
alle comuni radici del riformismo. Occorre individuare un terreno
stabile ed elaborare un progetto politico-programmatico comune su
cui edificarla: il campo sociale, il terreno del mondo del lavoro
e quello dei diritti civili, consentono di sviluppare una convincente
politica riformista. Rifiutare la ricerca dell' unita' socialista
significa rinunciare ad avere un futuro politico, condannarsi alla
subalternita' e all' umiliazione politica. Fuori dalla dignita' e'
il servilismo. Il servilismo non e' stato mai compagno di strada dei
socialisti che in tutte le stagioni politiche, quasi sempre drammatiche,
da Turati a Matteotti, da Nenni a Saragat, da Pertini a Craxi hanno
dimostrato spina dorsale ed autonomia politica. Su questa strada non
ci dobbiamo fare intimidire dalle opinioni di qualche dirigente diessino
che non riesce a capire che l' unita' socialista rappresenta il primo
passo importante per l' unita' della sinistra. Oggi l' unita' dei
socialisti deve avere un suo valore proprio, una sua specifica collocazione,
non potrebbe essere confusa con una indistinta unita' della sinistra''.
''Noi socialisti uniti - ha concluso Galati - saremo per molti una
forza scomoda, ma una forza capace, in una condizione elettorale generale
di grande frammentazione e dispersione, di crescere a tal punto, di
diventare un grande partito in Calabria. Vogliamo essere comunque
una forza coerente perche' la coerenza, nella vita, come in politica,
non e' un vizio, ma una virtu'. Ai gruppi dirigenti spetta il compito
di guidare i socialisti lungo il difficile cammino che conduce all'
unita'; sulle loro spalle sta la responsabilita', grave e storica,
di ricostruire la casa comune''.
Dal vertice dell’Ulivo
a Lamezia nessun nome, ma l’esigenza di allargare la coalizione
11/09 Si è svolto a Lamezia il vertice di "Uniti nell'Ulivo"
tra i segretari regionali dei partiti aderenti al progetto ''Uniti
nell' Ulivo'' Nicola Adamo (Ds), Franco Bruno (Margherita), Ercole
Nucera (Sdi) e Roberto Cangiamila (Repubblicani europei). Entro il
30 settembre si potrebbe conoscere chi sara' il candidato a presidente
della Regione per il centrosinistra. Nessun nome e nessun papabile,
ma addirittura secondo, Nicola Adamo, potrebbe anche esserci ''un'
invenzione a sorpresa dell' ultima ora''. Questo quanto è emerso,
dopo tre ore di riunione, dall'incontro. Al termine della riunione,
Adamo ha evidenziato che con l'incontro di oggi e' stato ''aperto
il cantiere del progetto 'Uniti nell' Ulivo' per contribuire alla
costruzione di un centrosinistra unitario, plurale ed allargato che
si candida al governo della Calabria. Abbiamo assunto l' impegno -
ha aggiunto - di fare presto e di definire una proposta di governo
di svolta e di netta discontinuita' rispetto al fallimento del centrodestra
alla Regione. Ds, Sdi, Margherita e Repubblicani europei non si chiudono
in un rapporto di cooperazione rafforzata tra di loro, ma hanno espresso
l' intendimento di aprire il campo di 'Uniti nell' Ulivo' non solo
a quelle forze che gia' in occasione delle Europee in Calabria si
sono manifestate a sostegno della lista unitaria, ma a tante altre
espressioni che fervono a livello territoriale e locale. Parliamo
di movimenti civici, autonoma espressione culturale del mondo dell'
associazionismo''. Poi, in merito alla scelta del candidato e' stato
chiaro: ''Non abbiamo discusso di nomi. Riteniamo sia assai verosimile
che al di la' di quelli emersi ci possa essere un' invenzione a sorpresa
dell' ultimo minuto. Riteniamo sia, inoltre, assai probabile che un'
area come progetto 'Uniti nell' Ulivo', che ha l' ambizione di rappresentare
almeno il 30% della fiducia dei calabresi, sia quella che abbia il
dovere di esprimere la premiership per il nuovo governo regionale''.
I segretari regionali di ''Uniti nell' Ulivo'', quindi, riterrebbero
che ''questa condizione sia una garanzia di affidabilita' per la stabilita'
e la qualita' di un' azione governativa che abbia la forza di non
predicare, ma di realizzare una vera e propria svolta di fase storica
in Calabria''. Infine, parlando della scadenza ultima per decidere,
il segretario regionale dei Ds non ha avuto incertezze nel dichiarare
che, ''politicamente parlando, dal punto di vista temporale, la fine
del mese di settembre mi sembra sia un tempo, una data che dobbiamo
necessariamente imporci di rispettare''. Sulla stessa lunghezza d'
onda di Adamo, anche Franco Bruno che ha ritenuto la discussione ''proficua,
importante con la necessita' che abbiamo anche di far presto per consentire
al centrosinistra di aprire un confronto vero''. Secondo Bruno, inoltre,
''questa iniziativa ha voluto rilanciare il progetto di cooperazione
rafforzata delle forze che si richiamavano alla lista di 'Uniti nell'
Ulivo'''. Contestualmente ha tenuto ad evidenziare che, nel corso
del vertice, nel suo intervento ha posto l' accento sul fatto che
''il profilo di governo che il centrosinistra dovra' avere sara' legato
molto all' avanzamento di questo tipo di processo'' ritenendo, nel
contempo, che la stessa premiership ''dovra' uscire fuori da questa
area di riferimento''. In merito alle caratteristiche che dovra' avere
il candidato a presidente, lo Sdi, presente all' incontro, oltre che
con il segretario regionale, anche con il senatore Cesare Marini ed
il portavoce del partito, Tonino Leone, ha fatto presente che ''deve
rappresentare un elemento di discontinuita' e di rottura rispetto
ad una prassi che e' consolidata in Calabria. Deve rappresentare una
novita'. Ora - ha proseguito Ercole Nucera - siccome le forze in campo
hanno tutti pari dignita' dobbiamo vedere di affinare alcune questioni
e, poi, assieme a tutti gli altri pezzi del centrosinistra formulare
una proposta definita''.
Fava (Udeur):
“Dopo Lamezia il centrosinistra si avvia sul giusto binario”
11/09 ''Finalmente la prospettiva del centrosinistra si avvia sul
giusto binario. Interpreto cosi' l' importante contributo della riunione
di Lamezia, sia per i contenuti sia per le procedure e i tempi che
prospetta. Inequivocabilmente una forte sterzata al centrosinistra''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava.
''Ma anche promettente - ha aggiunto - risulta, finalmente, la proposta
di Marco Minniti di fare tutti un passo indietro. La proposta di candidatura
del senatore Marini costituisce poi un elemento ulteriore per comprendere
che la stessa questione socialista calabrese puo' essere considerata
senza chiusure pregiudiziali. Si tratta adesso di non sciupare le
condizioni che sembrano dischiudersi, avviando sollecitamente il confronto
in tutto il centrosinistra, riflettendo anche sulla proposta di primarie
regionali che con intelligenza ha avanzato l' onorevole Borrello,
a nome dei Popolari-Udeur''. ''Senza precipitazione ne' ultimatum
- ha concluso Fava - ma con l' urgenza necessaria e l' indispensabile
apertura e generosita' reciproche, si puo' finalmente avviare un progetto
credibile che costruisca fiducia e speranza tra i cittadini''
Oliverio propone
un seminario per raccogliere nuove idee per la Regione
11/09 La Provincia di Cosenza promuovera', ai primi del mese di ottobre
un seminario a cui saranno invitati gli amministratori locali e tutti
i rappresentanti delle forze sociali operanti nel cosentino. Lo ha
annunciato il presidente dell' Ente, Mario Oliverio, che ha invitato
tutti i soggetti interessati a mobilitarsi per prepararsi a quella
che ha definito ''un' occasione importante per lanciare proposte ed
idee nuove ed originali, utili allo sviluppo della Calabria''. ''Nel
corso della mia recente campagna elettorale - ha sostenuto Oliverio
- piu' volte ho affermato la volonta' di voler contribuire a costruire,
da Cosenza, la 'Nuova Regione', aiutando a definire un programma innovativo
che abbia al centro un' idea di Regione che finalmente si libera della
gestione, che trasferisce funzioni e poteri alle Province e ai Comuni
e che, soprattutto, ha in se' un' idea di sviluppo intorno a cui si
possa lavorare, utilizzando tutte le risorse disponibili, mobilitando
tutte le energie positive che si muovono in essa, costruendo concertazione
a tutti i livelli con i diversi soggetti sociali, imprenditori, sindacati,
agricoltori, commercianti, artigiani, che devono essere i veri protagonisti
del rilancio della Calabria''. ''Dobbiamo costruire, insomma - ha
proseguito il presidente della Provincia - una Regione che sappia
interloquire con i centri di eccellenza che producono sapere e che
sappia fare delle universita' il motore vero della progettualita',
della programmazione e dell' innovazione, risorse necessarie ed ineludibili
se ci si vuole paragonare con altre realta' e competere nello scenario
globale''. ''Per fare tutto cio' - ha concluso Oliverio - c' e' bisogno
di sviluppare un confronto alto, serio ed articolato, entrando nel
merito di un programma che dovra' definire obiettivi chiari e precisi
e guardare alla modernizzazione della nostra regione come all' unica
possibilita' concreta per uscire dalla crisi e dalla stagnazione attuale,
per aprire orizzonti ed occasioni nuove di lavoro, che mettano i nostri
ragazzi e le nostre ragazze nelle condizioni di esprimersi adeguatamente,
investendo tutta la propria intelligenza e professionalita' nella
terra in cui sono nati ed in cui amerebbero vivere e lavorare''.
Frasca accusa:
“Ho votato e fatto votare Oliverio, ma ho sbagliato”
11/09 'Ho votato ed ho fatto votare Mario Oliverio quale presidente
della Provincia di Cosenza, ma avendo osservato i suoi primi movimenti
quale presidente del massimo ente provinciale, devo dire di avere
sbagliato''. A sostenerlo e' stato l' ex sottosegretario Salvatore
Frasca. ''La prima ragione del mio pentimento - ha aggiunto Frasca
- sta nel modo di come ha affrontato e risolto il problema Giunta.
La Giunta Oliverio si appalesa, tranne qualche eccezione, come una
Giunta di nessuno spessore politico e culturale. Di conseguenza essa
ha portato all' esclusione di Italia dei Valori, ha rotto gli equilibri
dentro la Margherita, ha lasciato scontento lo Sdi, ha umiliato il
Pse-Lista Mancini, ma e' soprattutto una Giunta in funzione del rafforzamento
della squallida operazione politica compiuta da Adamo ed Eva al Comune
di Cosenza che, come e' noto, ha portato al ribaltone del risultato
elettorale del 2003 ed all' impossessamento, da parte della Quercia,
della civica amministrazione. Questa e' una Giunta, quindi, che vede
consolidato il potere nella citta' nelle mani del trio Adamo-Eva-Oliverio.
E' di ieri la notizia che circola in citta' e che mi auguro non sia
vera dell' assunzione, quale consulente del presidente, del fratello
di Eva Catizone''. Ma c' e' anche un' altra ragione - ha sostenuto
Frasca - che spiega il perche' del mio pentimento. Credo che fosse
pacifico che, se eletto, Oliverio avrebbe subito rassegnato le dimissioni
da deputato, consentendo cosi' agli elettori del suo collegio di eleggere
un loro nuovo rappresentante. Ma Oliverio resta tetragono nell' uno
come nell' altro posto. Il nobile Pci non avrebbe mai consentito all'
Oliverio di turno di occupare due importantissimi seggi''.
Nicola Adamo
replica a Frasca: “Ognuno si tenga e si curi la propria forza
morale e politica”
11/09 Clima incandescente nella sinistra. Dopo le accuse di Frasca
a Nicola Adamo, è giunta oggi, in una nota la replica del segretario
regionale dei DS ''In quanto a forza morale e politica ognuno si tenga
e curi la propria. Io abbeverarmi alla scuola di Salvatore Frasca?
Dio ce ne scansi e liberi''. ''Non vorrei - ha aggiunto - che la sua
reazione sia la manifestazione piu' evidente di qualche complesso
senso di colpa che e' destinato a portarsi dietro per tutta la vita.
A proposito non soltanto dell' etica pubblica, ma anche di quella
comportamentale e privata consiglierei al nostro la lettura di pagina
109 de 'Il giorno della civetta' di Leonardo Sciascia''. ''Sappiamo
tutti - ha concluso Adamo - che la cultura socialista e' proprio ben
altra cosa da quanto vorrebbe insegnarci Frasca e qualche altro cattivo
maestro. Percio' crediamo in essa e ci battiamo per i valori autentici
che essa sottende''.
Corbelli presenterà
una propria lista alla Regione
11/09 Il movimento Diritti civili sara' presente alla prossima competizione
elettorale regionale con una propria lista ''aperta alla societa'
civile e pronta ad allearsi con altri movimenti, associazioni, formazioni
politiche, del mondo universitario, associazioni di industriali, del
mondo del lavoro e del volontariato per la costruzione di un Terzo
Polo alternativo sia al centrodestra che al centrosinistra''. Ad annunciarlo
e' stato il leader del movimento, Franco Corbelli. Un invito diretto,
Diritti civili lo ha rivolto al presidente di Confindustria Calabria,
Filippo Callipo, al rettore dell'Unical, Giovanni Latorre, all' ex
presidente della Giunta regionale, Nistico', agli ex assessori Bagarani
e Misiti. Corbelli ha anche annunciato che dalla prossima settimana
il Diritti civili iniziera' una serie di incontri bilaterali con associazioni,
movimenti, partiti, industriali, mondo del lavoro e del volontariato.
Il primo incontro e' previsto per martedi' prossimo a Cosenza. Diritti
Civili incontrera' i responsabili dei circoli Craxi, presieduti a
livello regionale da Vittorio Lombardi e a livello nazionale da Stefania
Craxi. Successivamente sono previsti incontri con associazioni ,
movimenti, partiti e consiglieri di tutte le province calabresi. ''La
Lista Corbelli Diritti Civili - ha sostenuto Corbelli - alle elezioni
provinciali del 13 giugno ha ottenuto un ottimo successo raccogliendo
quasi 14 mila voti, pari a oltre il 3%, ed eleggendo un consigliere
provinciale. E' opinione unanime che i voti della lista, raccolti
nella sola provincia di Cosenza, potrebbero essere determinanti per
la vittoria di uno dei due schieramenti alle elezioni regionali del
2005. Siamo consapevoli di essere un Movimento che raccoglie, per
le sue battaglie civili, libertarie e umanitarie, un voto di opinione
in tutta la regione, come hanno dimostrato tutte le elezioni a cui
abbiamo partecipato. Con la indubbia forza elettorale di Diritti Civili
e il contributo di tutti quelli che vorranno far parte di questo progetto
del terzo Polo siamo in grado di determinare e condizionare il futuro
della nostra regione''.
Dal festival
dell’Avanti i socialisti propongono Cesare Marini candidato
alla presidenza regionale
10/09 Candidare il senatore Cesare Marini alla presidenza della Giunta
regionale per il centrosinistra: e' la proposta fatta dal capogruppo
dello Sdi in Consiglio regionale, Luigi Incarnato, nell' intervento
fatto al Festival provinciale dell' Avanti, in corso San Demetrio
Corone. Secondo Incarnato ''i socialisti sono radicati nel territorio
calabrese ed il riformismo ha ripreso respiro. Un riformista puo'
essere dunque il candidato ideale per il cambiamento in Calabria.
Cesare Marini e' stato sempre coerente e ha lottato sempre per l'
affermazione del socialismo in Calabria. In questi 40 anni di storia
politica non e' mai stato legato al potere''. Pietro Miraglia, dirigente
regionale dei Ds, e Giuseppe Mistorni, capogruppo della Margherita
in Consiglio regionale, hanno ribadito le posizioni dei rispettivi
partiti, mantenendo ferma la proposta di candidatura, rispettivamente,
di Marco Minniti ed Agazio Loiero. Secondo Giacomo Mancini, deputato
dell' Ulivo, ''il dato nuovo emerso in Calabria dall' ultima consultazione
elettorale e' stata l' avanzata delle liste socialiste. Un dato che
deve fare riflettere e che deve essere letto e interpretato con consapevolezza,
spingendo le forze socialiste a stare insieme sulla base di un progetto
comune. Se c'e' una forza socialista cosi' radicata e consistente,
l' intera coalizione e' piu' forte e piu' vicina alla vittoria. Il
mio movimento, Pse Lista Mancini, e' stato sempre e sara' sempre fedele
e coerente a questa impostazione e fara' ogni sforzo affinche' questa
soluzione trovi soddisfazione. Per noi e' importante, per avere possibilita'
di vittoria e superare le difficolta' che ci sono nella coalizione.
Non dobbiamo fare come a Cosenza, dove il primo partito della citta',
il Pse, e' fuori dalla Giunta provinciale''.
PSDI e Margherita
indicano la candidatura di Loiero alla regione
10/09 Si sono incontrate oggi pomeriggio per discutere delle prossime
elezioni regionali le delegazioni calabresi della Margherita e del
PSDI. Per la Margherita erano presenti il Coordinatore regionale Bruno,
l’On. Pirillo e Sculco; per il PSDI il Segretario regionale
Colella, Gaspare Conforti, Gullace e Guido. Dopo un’ampia disamina
dei problemi della Calabria, dalla discussione è emerso in
particolare che la regione è il fanalino di coda in Italia
per le condizioni socio-economiche. Il governo del centrodestra ne
ha ridotto al lumicino le possibilità di rilancio con l’assenza
di concrete proposte per l’occupazione; con una mortificante
latitanza sui temi dell’ambiente e del turismo, in relazione
ai quali la Calabria è fortemente penalizzata pur avendo un
potenziale enorme; con una situazione della Sanità che lascia
intravedere una voragine economica sempre più ampia e profonda
e senza margini di recupero; infine, con l’incombente enorme
pericolo di un federalismo che potrebbe spingere la regione ai margini
estremi della realtà nazionale ed europea. In vista delle ormai
imminenti elezioni regionali le due delegazioni hanno concordato un
patto di consultazione permanente sui programmi del centrosinistra
allargato, auspicando sin da ora un accordo da estendere ad altre
regioni (in particolare la Puglia e l’Abbruzzo) e prevedendo,
a tale proposito, un incontro a breve tra il segretario nazionale
del PSDI On. Carta e il Segretario organizzativo della Margherita
On. Marini. Il patto di consultazione nasce all’indomani del
brillante risultato conseguito nelle recenti elezioni provinciali
di Cosenza dall’accordo Margherita-PSDI (la Margherita ha raggiunto
percentuali molto elevate voti grazie anche all’apporto del
PSDI) e coinvolgerà le due formazioni politiche oltre che sull’intesa
programmatica anche nella scelta delle candidature. In particolare,
le delegazioni hanno convenuto sulla necessità di sciogliere
nel più breve tempo possibile il nodo della candidatura alla
Presidenza della Giunta regionale. A questo proposito, la delegazione
del PSDI ha dichiarato di condividere la candidatura dell’on.
Agazio Loiero, uomo politico di indubbia capacità e profondo
spessore culturale e morale, il quale sicuramente potrà rappresentare
le aree cattolica, laica e moderata della Calabria, calamitando attenzioni
anche oltre il centrosinistra.
Oliverio: “Non
si possono svendere le attrezzature della Mdc, frutto di un intervento
pubblico”
10/09 “Il destino dei lavoratori della Mdc di Castrovillari
sta molto a cuore al Presidente e alla giunta provinciale di Cosenza,
che si batteranno in ogni modo e con tutti i mezzi affinchè
la vicenda della vendita delle attrezzature non passi sotto silenzio”.
Lo ha detto il presidente della Provincia, on. Mario Oliverio, intervenendo
sulla ormai nota e triste vicenda dei lavoratori della Mdc di Castrovillari.“Io
credo-ha proseguito Oliverio- che l’iniziativa assunta dalle
organizzazioni sindacali e dalle forze sociali relativamente alla
svendita di importanti impianti da parte della Mdc debba essere oggetto
di un’adeguata, costante e preoccupata attenzione. Per quanto
ci riguarda, come Provincia, saremo comunque in campo per la difesa
dell’impianto e per lo sviluppo delle attività industriali
nella nostra terra. Crediamo, inoltre, che la Regione debba farsi
capofila di un’iniziativa che, intorno ad un programma e ad
un progetto chiaro e ben definito, dovrà vedere il concorso
di tutte le amministrazioni locali e della stessa Provincia di Cosenza
che, sin da ora, si dichiara operativa e disponibile”. “E’
davvero incredibile e vergognoso che, dopo un intervento pubblico
consistente destinato alla realizzazione di questi impianti –ha
concluso il Presidente della Provincia di Cosenza – il soggetto
privato oggi possa procedere ad una vera e propria svendita delle
attrezzature senza dover dar conto a nessuno e senza rispondere a
quelli che sono gli interessi più generali della collettività
e del territorio. I cittadini devono sapere che a Castrovillari sono
stati investite decine di miliardi, che di questi investimenti ne
ha tratto beneficio e giovamento solo l’imprenditore che ha
realizzato la sua attività nel corso di questi anni e che oggi
non si può, dopo aver utilizzato ingenti risorse pubbliche
svendere quegli impianti, senza dover render conto di nulla e senza
essere sottoposto ad alcun controllo, lasciando sul territorio le
ceneri di un’attività che, peraltro, si pensa di delocalizzare
in realtà diverse”.
Il rettore Latorre
a “Progetto Calabria”: “serve una classe dirigente
che rispetti le regole”
10/09 ''La nostra regione ha bisogno di una classe dirigente che
faccia propri fino in fondo i valori delle regole dalle quali discendono
diritti e doveri, rifuggendo da ogni tentazione di societa' basata
su prepotenze e favoritismi''. Lo ha detto il rettore dell' Universita'
della Calabria, Giovanni Latorre, intervenendo a Lamezia Terme al
seminario sul tema ''Dal programma al progetto: quale futuro per la
Calabria'', organizzato da ''Progetto Calabria''. Secondo Latorre,
''tutti i cittadini calabresi devono partecipare alla formulazione
del programma ed alla scelta del candidato del centrosinistra per
la presidenza della Giunta regionale. La classe dirigente calabrese
non soltanto deve essere al di sopra di ogni collusione col sistema
di potere mafioso, ma deve essere propugnatore di una lotta senza
quartiere ai poteri criminali. La presenza del potere criminale impedisce
alla Calabria, insieme ad altri fattori, il decollo economico e, quindi,
e' una delle matrici fondamentali della drammatica situazione economico
sociale della nostra regione. Tutti questi elementi, insieme a quello
fondamentale della partecipazione dei cittadini, costituiscono gli
ingredienti base che noi non soltanto vogliamo mettere a fuoco, ma
che sottoporremo ovviamente all' attenzione dei partiti, sperando
che su questi temi e su questo terreno si vogliano confrontare, trovando
in noi degli interlocutori molto aperti''. Latorre ha poi definito
''Progetto Calabria come luogo di raccordo tra associazioni e movimenti
per approfondire il dibattito sul futuro della Calabria attraverso
un vasto confronto con cittadini, professionisti, imprenditori e tutti
coloro che, quotidianamente, e con sacrificio, impegno e dignita'
operano, spesso in condizioni di isolamento, dimostrando che e' possibile
vivere in Calabria una normalita' sempre piu' inimmaginabile''. Il
rettore dell' Unical ha fatto poi riferimento a temi economici, sottolineando
''la necessita' di attrezzare tutto il sistema produttivo della nostra
regione per la sfida della globalizzazione, considerato che attualmente
il sistema produttivo calabrese, inteso sia in termini di beni che
di servizi, includendo, quindi, anche la pubblica amministrazione,
non e' attrezzato per reggere alla sfida della competizione internazionale.
Prima o poi tutte le nostre produzioni saranno fuori mercato''. Latorre
ha anche fatto rilevare che in Calabria esiste ''una situazione di
disoccupazione che ha del drammatico, tanto che il 57% dei giovani
fra i 16 ed i 24 anni sono senza lavoro. La situazione potrebbe peggiorare
ulteriormente se non ci attrezziamo. Serve dunque un rafforzamento
del sistema produttivo attraverso l' innalzamento della soglia tecnologica''.
In questo senso, secondo il rettore dell' Unical, un ruolo fondamentale
viene svolto da tutto il sistema di istruzione al centro del quale
ci sono le universita'. ''La Calabria - ha spiegato Latorre - dispone
di un sistema universitario di prim' ordine: sessantamila studenti
sono iscritti alle nostre universita'. Rappresentano un capitale umano
di straordinaria forza e dimensione. Allora, l' esigenza di dare occupazione
a questi giovani, si sposa perfettamente con l' esigenza di rafforzare
nel senso dell' innovazione tecnologica tutto il sistema produttivo''.
Tematerra (Udc)
chiede il prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori
della Mdc di Castrovillari
10/09 Gino Trematerra, senatore dell' Udc e segretario regionale
del partito in Calabria, ha reso noto di avere chiesto al Governo
la proroga della cassa integrazione per i lavoratori della Manifattura
del Crati, lo stabilimento tessile di Castrovillari in crisi produttiva
da tempo. Ieri mattina i 300 lavoratori dello stabilimento, per i
quali si profila il rischio di mobilita' a causa della conclusione
della cassa integrazione, hanno occupato l' ufficio del sindaco di
Castrovillari, Franco Blaiotta, occupazione che si e' protratta fino
alla tarda mattinata di oggi. Trematerra, tra l' altro, definisce
''vergognosa la vicenda della vendita all' asta della sede operativa
del gruppo, a conferma di come siano stati utilizzati male i soldi
che i vari Governi hanno destinato al Polo tessile di Castrovillari''.
La richiesta del senatore dell' Udc e' che ''Governo centrale e Regione
Calabria concertino interventi di occupazione razionale, fuori dalle
inutili riunioni della task force di Borghini, alle quali - dice il
senatore dell' Udc - siamo andati decine di volte e che non hanno
mai prodotto nulla di efficace''.
L’Udc in
convegno a Fiuggi presenta un odg sulla crisi dell’ex Gtc di
Castrovillari
10/09 Il presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, Nunzio
Masotina, insieme con gli assessori Biagio Schifino, Eugenio Salerno,
il consigliere Oscar Marotta, con i consiglieri regionali Roberto
Occhiuto e Mario Albino Gagliardi hanno presentato questa mattina
a Fiuggi, nel convegno nazionale del'UDC un ordine del giorno sul
problema del rilancio dell'area industriale di Castrovillari e sulla
drammatica situazione che vivono i lavoratori della ex Gtc. ''Il documento
- ha detto Masotina - e' stato concordato con il senatore Gino Trematerra
che ha sollecitato, tra l'altro, direttamente il segretario generale
dell'Udc, Marco Follini, affinche' si attivi in ogni modo verso il
Governo ed i vari livelli dello Stato per dare alla complessa problematica
una risposta credibile''. Al convegno di Fiuggi partecipano Luca Volonte',
presidente Gruppo Udc alla Camera dei deputati, i sottosegretari di
Stato alle attivita' produttive e all'economia e finanze Giuseppe
Galati e Gianluigi Magri, il segretario generale nazionale della Cisl,
Savino Pezzotta, Bruno Tabecci presidente della Commissione attivita'
produttive della Camera ed Ettore Antioli vice presidente Confindustria
per il Mezzogiorno. ''A questi - ha aggiunto - abbiamo sottoposto
l'istanza, consapevoli che solo da un coinvolgimento di piu' soggetti
puo' enire fuori la risoluzione di una questione che ha valenza nazionale
per come si e' evoluta e per dove e' nata. Nell'Ordine del giorno
abbiamo chiesto che venga intrapreso con urgenza ogni possibile iniziativa
per portare a soluzione la vertenza ed attivato quel Tavolo di concertazione
presso la presidenza del Consiglio dei Ministri per l'esame del progetto
G.E.NTEX S.p.A. gia' programmato lo scorso 15 luglio e teso al rilancio
e riconversione della fabbrica nell'area di crisi del territorio di
Castrovillari, ormai bisognoso di una seria svolta e di una particolare
attenzione da parte del Governo, anche perche' parte di quella questione
Meridionale che non puo' piu' attendere''. ''Siamo sicuri - ha concluso
Masotina- che ancora tra gli imprenditori si trovano capacita' interessate
ad innovare, rischiare ed assumere decisioni e responsabilita', quelle
caratteristiche fondamentali per il rilancio e l'immissione nel mercato
dell'azienda di Cammarata''.
Caruso (An) :
“Per i Pif prospettive straordinarie”
10/09 ''L' esperienza dei Pif, Prodotti interni di filiera, ha delle
prospettive straordinarie. Ho gia' manifestato al dott. Giovanbattista
Pisani, presidente del Cotec, le mie felicitazioni per l'avvio operativo
della fase di sostegno e di promozione alla produzione olivicola cosentina''.
Ad affermarlo e' l' on. Roberto Caruso, deputato di Alleanza Nazionale.
Per Caruso, ''attraverso i Pif sara' possibile costruire processi
di sviluppo sostanziale per la produzione olivicola che e' un volano
non indifferente non solo per l' area della sibaritide, ma per tutto
il comprensorio. Le risorse messe in campo - conclude Caruso - potranno
costituire momento di valorizzazione per tutto il comprensorio economico''.
Appello delle
Donne Verdi calabresi: “Liberate Simona e Simona, fermate la
guerra”
10/09
Il Coordinamento regionale delle donne Verdi si unisce all’appello
delle parlamentari italiane e dei comitati per la pace che chiedono
la liberazione delle due giovani volontarie italiane Simona Torretta
e Simona Pari. La loro presenza, in un paese in guerra, è la
testimonianza vivente di pace e di come le organizzazioni non governative,
in questo luogo di aberrazioni e disumanità, siano un tassello
dell'aiuto concreto del popolo italiano verso quello iracheno. Chiediamo
a tutti, donne e uomini, segni di solidarietà e di partecipazione,
affinchè ogni possibilità per la liberazione di Simona
Torretta, Simona Pari(nella foto), Rapad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz-Bassam
sia perseguita incessantemente. Il mondo delle ostilità, il
mondo della miseria e della guerra hanno bisogno di segni tangibili
di speranza. Queste persone sono testimoni di pace e di speranza per
un mondo migliore. Ci appelliamo alle nostre "amiche musulmane"
irachene, affinchè aiutino i loro fratelli a capire le ragioni
della presenza di queste donne e si impegnino a farle tornare libere.
Chiediamo ai rapitori: liberate queste donne, non sono una minaccia,
non rappresentano parti politiche, sono lì per aiutare, senza
distinzioni di razze, di religioni e di ideologie; sono lì
per cooperare con tutto il popolo iracheno e per alleviare la sofferenza,
a partire dai bambini. In queste ore di angoscia e buio siamo prigioniere
anche noi come Simona Pari e Simona Torretta e sentiamo il dovere
di scendere in piazza e mobilitarci affinché nelle tenebre
della violenza possa squarciarsi un lampo di luce.
Frasca a Nicola
Adamo “Per carità non faccia il censore degli altri”
10/09 ''Ad Adamo diciamo che, in Calabria, la scuola socialista e'
fatta di cultura, di capacita', di onesta', di correttezza, di pubblica
moralita', cui se vuole, puo' anche abbeverarsi, ma, per carita',
non faccia il censore degli altri perche' non ne ha ne' la forza politica,
ne' quella morale'': lo afferma l' ex sottosegretario Salvatore Frasca.
''Al segretario regionale dei Ds, dobbiamo dire che la sconfitta -
dice Frasca - di una sinistra che poteva fare a meno dei socialisti
e' palmare: ha perso l' egemonia culturale ed ha distrutto la suggestione
affascinante della prospettiva. Qual e' stata la politica che Adamo
e compagni hanno fatto in Calabria?''. Frasca riflette poi sulla questione
dell' unita' socialista, oggi al centro di interventi e pubbliche
manifestazioni (l' ultima si terra' lunedi' a Cosenza e vi partecipera'
Claudio Signorile). ''La via dell' unita' - dice Frasca - e' possibile
se i generali, che non hanno evitato la sconfitta, avranno la forza
di essere testimonianza e semplici consiglieri. Di conseguenza, non
sono del tutto apprezzabili iniziative culinarie come quella di Montepaone
ed anche come quella che avra' luogo a Cosenza la' dove sono chiamati
ad interloquire, dinanzi ad una platea muta e silenziosa, personaggi,
seppure autorevoli, gia' cimentatisi nel passato con risultati negativi.
Sul da fare va da se' che il centrodestra porta con se' le maggiori
responsabilita', ma anche la sinistra non e' immune da errori, dal
momento che non e' stata in grado di essere forza alternativa con
i suoi colori nell' Italia di oggi, nell' Europa senza il muro e nel
mondo in bilico tra pace universale e terrorismo globale. C' e' senza
dubbio posto per una iniziativa autonoma dei socialisti finalizzata
al dopo Berlusconi ed alla creazione di una autentica alternativa
di cui dobbiamo essere in grado di indicare contenuti, tempi, modi.
Questo lo possiamo fare, lo dobbiamo fare soprattutto in Calabria,
la' dove se Sparta (il centrodestra) piange, Atene (il centrosinistra)
non ride''.
Domani vertice
dell’Ulivo a Lamezia. Martedì i DS iniziano gli incontri
bilaterali.
10/09 Si svolgera' domani alle 12 una riunione tra i quattro segretari
regionali della lista ''Uniti nell' Ulivo'', su richiesta del segretario
dello Sdi Ercole Nucera. Alla riunione, programmata in un albergo
di Lamezia Terme, parteciperanno oltre allo stesso Nucera il segretario
regionale dei Ds Nicola Adamo; il segretario regionale della Margherita
Franco Bruno ed il segretario regionale dei Repubblicani europei Roberto
Cangiamila. Nucera sottolinea come occorra ''intercettare il consenso
e veicolare il dissenso diffuso con un' azione collettiva destinata
ad imprimere nei cittadini la consapevolezza di una valida alternativa
ad una destra disorganica ed arrogante''. Daktro canto, fanno sapere
i DS, da martedì inizieranno gli incontri bilaterali preannunciati
dal segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, relativi alla scelta
del candidato alla Presidenza della Regione del centrosinistra nelle
consultazioni del prossimo anno. Adamo aveva avanzato questa proposta
nei giorni scorsi, nella riunione del coordinamento regionale del
suo partito. Gli incontri bilaterali si svolgeranno non solo con i
partiti ma anche con le parti sociali, i movimenti e le associazioni
culturali e si concluderanno alla fine della prossima settimana.
Pirillo (Margherita)
“Crisi della Foderato, offensiva la latitanza della Regione”
10/09 La crisi economica senza precedenti che la Giunta Chiaravalloti
ci lascia in eredità, rischia di determinare la chiusura di
un’altra importante realtà produttiva della nostra regione,
la Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo. Il tessuto economico e
produttivo della provincia di Cosenza sembra indebolirsi sempre più,
causa la mancanza di politiche di sviluppo compatibili con il territorio.
Il governo regionale è colpevole di non essere riuscito ad
attivare iniziative atte a sostenere l’impresa ed il lavoro
in tutta la Calabria: dalla Marlane di Praia a Mare, alla Gtc di Castrovillari,
passando per l’Emiliana Tessile ed il polo tessile di San Gregorio
nel reggino. Centinaia di famiglie private della fonte di reddito
lavorativo, maestranze e professionalità andate disperse, finanziamenti
pubblici volatilizzati ed asserviti, di fatto, solo alle fortune di
pochi. A farne le spese sono le piccole e medie imprese calabresi
che pur tra mille difficoltà costituiscono l’anello di
sostegno della fragile economia locale. Anche per la Foderauto Bruzia
si ripete il solito ed offensivo rituale delle improduttive riunioni
“ai tavoli romani”, dove i deputati e sottosegretari di
turno, sembrano interessati ad ostentare il loro “presenzialismo
da tartina”, anziché battersi con ogni mezzo per difendere
l’imprenditoria locale. Ancora più grave ed offensiva
è la latitanza della Regione che sulla questione della Foderauto
è incapace di apprestare iniziative idonee a rilanciare i cicli
produttivi.
Perugini (Margherita):
“Nuovo ruolo della Provincia dopo la modifica del Titolo V della
Costituzione”
10/09 Nel corso della Festa Nazionale della Margherita, svoltasi
a Polignano (BA) dal 5 all’11 settembre, si è tenuta
lunedì 6 settembre scorso una tavola rotonda sul ruolo degli
Amministratori Locali, coordinata dall’On.le Giuseppe Fioroni,
Responsabile Nazionale Enti Locali. La Provincia di Cosenza è
stata rappresentata dal Vice Presidente, Avv. Salvatore Perugini,
protagonista e testimone di uno sforzo e di un impegno che, a partire
dal territorio cosentino, può rappresentare un modello valido
di cambiamento e di sviluppo per molti enti locali, non soltanto calabresi.
L’incontro ha prodotto un importante scambio di esperienze,
attraverso gli interventi dei rappresentanti istituzionali convenuti,
fra i quali – oltre all’Avv. Salvatore Perugini –
è doveroso segnalare la presenza dei Presidenti delle Province
di Roma e di Rieti, del Sindaco di Foggia e di Consiglieri Regionali
della Puglia e del Veneto.Il Vice Presidente della Provincia di Cosenza,
nel corso del suo intervento, ha sottolineato l’importanza strategica
del risultato elettorale ottenuto da Mario Oliverio e dall’intera
coalizione del centro sinistra, in vista della prossima scadenza regionale.
L’Avv. Perugini si è, quindi, successivamente soffermato
sul nuovo ruolo della Provincia alla luce delle modifiche del Titolo
V della Costituzione, indicando quali suoi compiti fondamentali il
coordinamento degli Enti Locali e la Programmazione. “Compiti
e funzioni – ha continuato Salvatore Perugini – che possono
essere attuati solo nell’ambito di un progetto di riorganizzazione
e di rilancio strutturale, assolutamente necessario per accogliere
la nuova sfida”. L’Avv. Perugini ha quindi sottolineato
che la Provincia di Cosenza vuole pensare, coltivare e realizzare
ambiziosi progetti al servizio del territorio, guardando ed operando
però al di là del territorio stesso in un ambito operativo
di relazioni e di scambi nell’area del Mediterraneo.
Nota congiunta
di Adamo (Pse) e Trento (Sdi) “Serve un grande ed unico Partito
Socialista Riformista”
09/09 ''Le recenti consultazioni elettorali del 12 e 13 giugno hanno
evidenziato una forte richiesta di unita' dell'elettorato socialista''.
E' quanto sostengono in una nota congiunta i presidenti dei gruppi
dello Sdi e del Pse-Lista Mancini alla Provincia di Cosenza, Leonardo
Trento e Vincenzo Adamo. ''Se si vogliono vincere le sfide che ci
attendono - hanno aggiunto - nella prossima primavera e' necessario
soprattutto in Calabria, dove e' ancora piu' forte e radicata la presenza
socialista, una forte innovazione politica con la riproposizione di
un grande Partito socialista riformista. Il contributo dei socialisti
e' indispensabile per aprire un cantiere di riflessione e di proposta
capace di guardare al mondo che cambia, alla stagnazione economica,
ai conflitti mondiali, alla paralisi riformatrice, alle derive degli
opposti integralismi ma anche capace di dare risposte concrete e reali
ai tanti problemi irrisolti di una regione come la Calabria, ricca
di potenzialita' che da troppo tempo ormai restano inespresse''. ''L'assenza
di un partito socialista forte - hanno proseguito - indebolisce il
centrosinistra sul piano elettorale e ancor di piu' sul piano culturale
e politico privandolo di esperienza riformatrice, di progettualita',
di radici popolari e di spirito laico e libertario. Il risultato elettorale
conseguito dalle Forze socialiste nell'ultima campagna elettorale
per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza, lascia ben sperare
sull'esito della prossima competizione regionale. L'elettorato socialista
ha fatto sentire il suo peso promuovendo quei partiti che si richiamano
alla tradizione riformista, Sdi e Pse, e che insieme oggi costituiscono
la maggiore forza politica dell'intera provincia. Questo segnale ripropone
la necessita' di aprire nuove vie di dibattito e di lavoro polito
comune tra questi partiti e tra le loro rappresentanze negli enti
locali, anche attraverso un percorso di proposta comune ed un patto
di consultazione nelle scelte che possano favorire la nascita, in
un futuro prossimo, di forze organizzatrici convergenti''. ''In questa
direzione - hanno concluso - riteniamo sia utile concordare tra i
gruppi consiliari presso la provincia di Cosenza delle riunioni congiunte,
al fine di creare le condizioni per raggiungere importanti livelli
futuri di unita'. Lo stesso auspichiamo possa avvenire a breve anche
negli altri enti locali che vedono la presenza di compagni che si
richiamano ai nostri partiti. Cio' perche' riteniamo indispensabile
affrontare la questione della riunificazione dei socialisti attraverso
un confronto aperto e costruttivo di idee e di progetti riformisti
che parta dal basso. Anche, e soprattutto nella prospettiva di una
grande vittoria del centro sinistra alle elezioni regionali del prossimo
anno''.
Donnici (Idv)
“Continua la sindrome della vittoria scontata nel centrosinistra”
09/09 ''Ci sembra che il centrosinistra non abbia superato la sindrome
della 'vittoria scontata' e si dedichi con masochistica solerzia alla
spartizione di postazioni e ruoli non ancora conquistati''. Lo sostiene,
in una dichiarazione, il coordinatore regionale di Italia dei valori
Beniamino Donnici. ''Il susseguirsi di dichiarazioni sulla stampa
di singoli esponenti, senza un approfondito dibattito di merito programmatico
e politico che coinvolga partiti, movimenti, associazioni - aggiunge
Donnici - si sta trasformando in una noiosa liturgia. Peraltro, invece
di affrontare i problemi della Calabria e le possibili soluzioni,
ci si divide tra favorevoli e contrari nei confronti di transumanti,
piu' o meno eccellenti, da uno schieramento all'altro. Se non si interrompera'
questa pericolosa deriva e il centrodestra dovesse tirar fuori dal
cilindro un nuovo 'coniglietto bianco', potrebbe ripetersi lo scenario
che cinque anni fa porto' Chiaravalloti ad una vittoria sulla quale
nessuno avrebbe scommesso. Italia dei Valori, davanti a questa preoccupante
sottovalutazione, e' pronta ad assumere iniziative concrete''. Donnici,
con una delegazione del partito, riferisce una nota, interverra' domani
all' incontro in programma a Lamezia Terme per ascoltare la relazione
del rettore dell' Unical, Giovanni Latorre, e, successivamente, incontrera'
il Presidente degli industriali calabresi, Callipo. Nei giorni scorsi,
inoltre, c' e' stato un incontro interlocutorio con l' ex Presidente
della Giunta regionale, Prof. Giuseppe Nistico'. Intanto, Italia dei
valori della Calabria ha attivato una segreteria regionale itinerante,
attrezzata come punto di comunicazione ed ascolto, che dalla fine
del mese si rechera' in ogni centro grande e piccolo''. ''La situazione
della Calabria - sostiene Donnici - e' drammatica ed occorre coinvolgere
le energie e le intelligenze migliori per venirne a capo. Soprattutto,
bisogna chiamare i cittadini alla partecipazione attiva e democratica
perche' il progetto di un' altra Calabria libera, protagonista, solidale
e dinamica non e' appannaggio degli oligarchi, ma dovra' essere scritto
dal basso, rompendo ogni indugio''.
Pirillo (Margherita):
“La GTC chiusa nella disarmate indifferenza del Governo”
09/09 Con la vendita dei macchinari della Gtc di Castrovillari, si
è scritta un’ulteriore e triste pagina della storia economica
e produttiva della Calabria. Nella disarmante indifferenza del Governo
nazionale e di quello regionale si è assistito alla chiusura
di una importante realtà produttiva che poteva rappresentare
occasione di sviluppo per l’intera area del Pollino. Il patrimonio
della Gtc, valutato secondo alcune stime in 25 milioni di euro, è
stato “svenduto” ricavandone poco più di 6 miliardi
di vecchie lire. Avevamo già da tempo lanciato il grido d’allarme,
anche attraverso la strenua e qualificata voce del consigliere comunale
della Margherita Giovanni Donato, da sempre impegnato nella difesa
della realtà produttiva della Piana di Cammarata. Sulla situazione
di grave crisi dell’industria tessile calabrese avevamo invocato
la stesura di un piano organico di risanamento e rilancio che consentisse
in via prioritaria il mantenimento dei livelli occupazionali. Niente
di tutto ciò è avvenuto e la responsabilità è
da ascrivere alle politiche fallimentari di un centrodestra ormai
allo sbando ed incapace finanche di interloquire con la disperazione
di centinaia di lavoratori a cui oggi è stata, di fatto, privata
l’unica fonte di sostentamento. Ai lavoratori, che oggi vedono
svanire la possibilità di continuare a lavorare, va tutta la
nostra solidarietà. Ci adopereremo in una azione di forte denuncia
e mobilitazione su quanto avvenuto, perché non si può
assistere passivamente al depauperamento di importanti insediamenti
produttivi, come quello del Pollino, del polo Tessile cetrarese, della
Marlane di Praia a Mare e della Foderato Bruzia di Belvedere Marittimo,
e dei numerosi altri che il governo Chiaravalloti ci lascia in pesante
eredità.
Sisino Zito:
“Perché questo cambiamento di rotta di Nicola Adamo sui
socialisti?”
09/09 ''Non moltissimo tempo fa il segretario regionale dei Ds, Nicola
Adamo, auspico' che i partiti minori facenti parte della maggioranza
che sostiene la Giunta regionale, incluso il Nuovo Psi, si unissero
alla opposizione per costruire una nuova prospettiva di governo in
Calabria''. E' quanto sostiene il sindaco Roccella Jonica ed ex sottosegretario
socialista, Sisinio Zito. ''Se il Nuovo Psi - ha aggiunto - avesse
allora risposto positivamente, Adamo avrebbe sicuramente ordinato
di arrostire il vitello piu' grasso. E sicuramente non sarebbe stato
da meno l' onorevole Marco Minniti, di cui ancora si ricorda il confronto
avuto con Saverio Zavettieri a Roccella Jonica un paio di anni fa.
Adesso che questa ipotesi acquista, per una molteplicita' di segni,
una sua plausibilita', Adamo rincula e, almeno a leggere le sue dichiarazioni
sulla stampa, la considera improponibile. Che cosa e' cambiato per
spiegare questo improvviso mutamento di rotta? Una risposta la da
lo stesso segretario regionale Ds quando critica l' idea - che sembra
stia prendendo corpo - di una unificazione delle varie formazioni
e correnti politiche nate dall' esplosione del vecchio Psi e quindi
della costituzione di una grande forza socialista nella nostra regione''.
''In altre parole - ha proseguito Zito - il Nuovo Psi va bene se si
aggiunge alla lista delle variegate sigle che compongono il centrosinistra,
mentre invece va male se esso contribuisce, col suo passaggio a sinistra,
alla ricomposizione della diaspora socialista. L' argomento usato
da Adamo per contrastare il progetto di riunificazione socialista
non e' nuovo. Che bisogno c' e' di ricostituire il partito socialista
quando si tratta di creare insieme un grande partito riformista e
magari anche un grande partito del centrosinistra? La risposta ad
Adamo la da' la storia di questi ultimi dieci anni. Nonostante le
buone intenzioni dichiarate e tutti gli sforzi fatti, l' Italia continua
ad essere, politicamente, la pecora nera dell' Europa, in quanto non
ha, a sinistra, un grande partito socialista di stampo europeo. Se
questo e' l' obiettivo a cui dobbiamo tendere, affrontare la ''Questione
socialista'' e' ineludibile, come peraltro e' stato affermato piu'
volte, in particolare nell' ultimo congresso dello Sdi calabrese,
dagli stessi dirigenti Ds''. Il sindaco di Roccella Jonica evidenzia
inoltre che ''la ''Questione socialista'' non e' la ''questione dei
socialisti'', come forse si e' creduto: e' qualcosa di diverso. Essa
consiste nella necessita' che al processo di costruzione di un grande
partito riformista non manchi l' apporto della componente storica
laico-socialista. Non per guardare al passato, e qui ha ragione Adamo,
ma proprio per guardare al futuro. Futuro che non puo' essere costruito
mettendo insieme i residui apparati della sinistra storica, ma elaborando
innanzitutto nuove categorie di pensiero e di azione politica adeguate
alla realta' attuale dell' italia e della Calabria; altrimenti la
sinistra potra' servire a raccogliere voti, non servira' certamente
a sviluppare un progetto di rinnovamento e di modernizzazione della
regione''. ''Perche' i post-socialisti - ha concluso - non dovrebbero
essere legittimati, alla stregua dei post-comunisti e di tutte le
altre forze interessate, a contribuire a questo progetto da se stessi
e in piena autonomia, se beninteso ne saranno capaci?''.
Fava (Udeur):
“E’ difficile capire la singolare posizione di chiusura
dei DS verso i socialisti”
09/09 ''E' difficile comprendere la posizione dei Ds. Ribadiscono
la candidatura Minniti quasi si trattasse di un elemento risolutore
di una partita molto piu' complicata, che vede tra l' altro in campo
quella di Loiero, ritenuto dalla Margherita altrettanto risolutore''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava.
''Il centro-sinistra - ha aggiunto - da mesi non riesce a tenere una
riunione collegiale, non interloquisce con le iniziative interessanti
che si muovono nella societa' calabrese, non indica unitariamente
una proposta e un progetto di riscatto e di sviluppo. Nonostante la
crisi politico-istituzionale raggiunga i livelli drammatici posti
in evidenza dalle dimissioni del sindaco Cassone. Servirebbe inventiva
e capacita' di iniziativa, mentre tutto rischia di afflosciarsi intorno
alle candidature. L' alleanza di governo non puo' nascere su un nome.
Va costruita con l' apporto di tutti, considerati con pari dignita',
non gregari che si aggiungono in un'ammucchiata elettorale. Sarebbe
a rischio lo stesso risultato, che non dipende in ogni caso solo dal
voto dei partiti e dei loro apparati, ma necessita del consenso dei
cittadini''. ''Va dunque costruita - ha proseguito Fava - al piu'
presto una prospettiva di governo credibile, alternativa alla disastrosa
inadeguatezza della giunta Chiaravalloti. Serve anche un metodo per
il confronto libero e costruttivo tra tutte le anime del centrosinistra,
serve un chiarimento e l'impegno comune anche per la scelta del candidato
presidente. Un metodo e una prospettiva che siano aperti verso associazioni
e movimenti e che facciano capire, con trasparenza, le ragioni dell'
alleanza e del programma alternativo per il governo della Calabria''.
''In questo senso - ha concluso - appare singolare la chiusura, quasi
pregiudiziale verso la questione socialista calabrese. Come le vicende
e i travagli di Cosenza dimostrano, e' interesse di tutto il centrosinistra
seguire con la massima attenzione e apertura quello che puo' maturare
tra i socialisti in Calabria. Non si tratta di immaginare facili annessioni
ma di favorire scelte e maturazioni che spettano ovviamente in autonomia
ai socialisti ma che richiedono il massimo di attenzione e di rispetto
da parte di tutto il centrosinistra''.
Tassone (Udc)
“La politica non disgiunta dalla morale, non deve ignorare la
ricerca genetica”
09/09 ''La politica, che e' azione dell' uomo che non puo' e non
deve essere disgiunta dalla morale, non puo' ulteriormente ignorare
la necessita' di un approfondimento attuale ed efficace dei temi che
impongono le nuove frontiere della ricerca genetica''. Lo ha detto
il viceministro Mario Tassone, componente dell' Ufficio politico dell'
Udc, intervenendo a Vibo Valentia alla cerimonia per il venticinquesimo
anniversario dell' ordinazione episcopale del vescovo, mons. Domenico
Tarcisio Cortese. ''E' necessario confrontarsi - ha aggiunto Tassone
- con le nuove opzioni terapeutiche che la scienza offre, contestualizzandole
in un meditato quadro normativo, ma nel contempo occorre ribadire
l' imprescindibile primato dell' etica. Entrambe le esigenze devono
coniugarsi in un equilibrato ed ordinato principio capace di salvaguardare
interamente la dignita' dell' uomo e la sua inalienabile aspirazione
al bene sempre piu' compiuto. Per queste ragioni chiedero' al mio
partito di farsi promotore di un qualificato seminario di approfondimento
alla presenza delle piu' alte autorita' scientifiche, religiose e
laiche, convinto che, in particolare un partito di ispirazione cattolica
come il nostro, pur facendo sempre salva la liberta' di coscienza
dei suoi appartenenti, debba trovare nella sua tradizione e nel continuo
dialogo con le diverse opinioni le ragioni di una sincera e non pregiudiziale
ricerca della verita' da cui trarre motivi di utile e profonda ispirazione
della propria azione politica''.
Interrogazione
del PdCI “Che fine ha fatto l’insediamento industriale
dell’Isotta Fraschini in Calabria?”
09/09 ''Il gruppo dei Comunisti italiani in Consiglio regionale presentera'
un' interrogazione per conoscere dal presidente della Giunta e dall'
assessore alle Attivita' produttive tutta la verita' sulla vertenza
per la reindustrializzazione del sito dell' ex Isotta Fraschini''.
A riferirlo, in una nota, e' Giuseppe Longo, coordinatore per la Piana
di Gioia tauro del Partito dei comunisti italiani. ''Non e' possibile
- aggiunge Longo - che quando mancano poche settimane all' eventuale
rilascio delle concessioni doganali per l' avvio delle nuove produzioni
nell' area portuale, il Comitato portuale, in cui la Regione e' rappresentata,
non si e' mai riunito per approfondire l' esame dell' iter che sarebbe
stato avviato dalle aziende che avrebbero fatto richiesta. Mentre
i recenti ritardi registrati nella convocazione del tavolo sindacato-autorithy
non lasciano presagire nulla di buono per il necessario e rapido ritorno
al lavoro delle maestranze, garantiamo ai lavoratori e al sindacato
l' appoggio politico del nostro partito, che gia' nella riunione di
mercoledi' scorso delle sue sezioni della Piana ha affrontato la questione,
decidendo una serie di iniziative volte a fare chiarezza su una vertenza
in cui si stanno verificando nuovi ingiustificati ritardi e strane
incongruenze''. ''La sezione sanferdinandese del partito - afferma
ancora Longo - ha previsto per i prossimi giorni una riunione con
il segretario regionale, Michelangelo Tripodi, e quello provinciale,
Enzo Infantino. All' incontro saranno invitati i rappresentanti del
sindacato e del Comitato dei cassintegrati. Il Presidente dell' Autorita'
portuale, da parte sua, deve attuare, entro la fine dell' anno, l'
impegno sancito nell' accordo siglato presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri il 12 dicembre scorso e garantire quindi il ritorno al
lavoro dei cassintegrati e scongiurare la messa in mobilita'. Tenuto
conto dei tempi ristretti, occorre che il tavolo venga al piu' presto
allargato agli imprenditori, iniziando ad affrontare da vicino la
verifica dei piani industriali''.
Mistorni (Margherita)
chiede una legge elettorale regionale con sbarramento e senza listino
09/09 “Una legge elettorale con sbarramento dopo un’ampia
valutazione tra tutte le forze politiche, pluralista, a garanzie di
tutte le province, e soprattutto senza listino, cosicché chi
ha consensi possa essere eletto, saltando a piè pari ogni eventuale
ingerenza partitica a garanzia di logiche non trasparenti”.
E’ quanto asserisce il capogruppo del Ppi-Margheira Giuseppe
Mistorni, che aggiunge: “Abolendo l’istituto ingiustificabile
del listino si abolirebbe una sorta di corsa forsennata all’elezione
facile che una democrazia seria non può assolutamente concepire.
Su questi temi delicatissimi il dibattito deve essere avviato con
immediatezza, tenendo conto che occorre approvare anche il Regolamento
consiliare al fine di completare l’intero nuovo progetto di
riforma istituzionale; d’altronde, se ciò non dovesse
verificarsi la stessa approvazione dello Statuto, pur essendo importante,
resterebbe monca”. Ancora Mistorni: “ Nel centrosinistra
è auspicabile che prevalga finalmente una logica di risultato,
saltando polemiche e perdite di tempi: occorre individuare il candidato
giusto per mandare il centrodestra all’opposizione e formulare,
contemporaneamente, il programma per la prossima legislatura ascoltando
le istanze sociali, economiche e culturali del territorio”.
Pittelli (FI),
chiede a Cassone di rimanere al suo posto
08/09
''La vicenda personale ed amministrativa del sindaco di Villa San
Giovanni, Rocco Cassone, e' emblematica rispetto alla condizione in
cui si trovano a vivere ed operare decine di pubblici amministratori
calabresi''. E' quanto sostiene in una nota Giancarlo Pittelli (nella
foto), deputato di Forza Italia e coordinatore regionale della Calabria
del partito., in relazione alle dimissioni, a causa delle intimidazioni
subite, di Cassone, che guida una giunta di centrosinistra. ''Ritengo
- ha aggiunto - che l' eccezionalita' della condizione imponga un
supplemento di coraggio proprio da parte di chi, come il sindaco di
Villa San Giovanni, e' espressione di una nuova generazione di classe
dirigente la quale ha dimostrato di credere e di condividere i valori
della dignita' della persona contro la barbarie dell'aggressione mafiosa''
''A nome del partito che rappresento - ha proseguito Pittelli -chiedo
al sindaco di rimanere al suo posto al fine di portare avanti la battaglia
di tutti in cui lo Stato dovra' farsi carico, con ulteriore e concreto
impegno, della tutela della partecipazione democratica dei singoli
cittadini e delle istituzioni''. ''In questa prospettiva - ha concluso
- assicuro al sindaco Cassone, come ha gia' fatto il Ministro Pisanu,
il pieno sostegno di tutti gli amici di Forza Italia''
Questione socialista,
Bobo Craxi nei prossimi giorni in Calabria
08/09 Il vicesegretario vicario nonche' portavoce nazionale del Nuovo
Psi, On. Bobo Craxi, giungera' nei prossimi giorni in Calabria per
discutere ed analizzare l' ipotesi di unita' politica di tutti i socialisti
calabresi. Lo si e' appreso da una nota del Nuovo Psi. La visita,
prosegue la nota, rientra nel quadro della convocazione degli Stati
Generali proposta nei giorni scorsi dall' assessore regionale del
Nuovo Psi, Saverio Zavettieri.
Il segretario
regionale dello Sdi, Nucera, invita DS, Margherita e Repubblicani
ad un incontro
08/09 ''Il tempo degli appelli e' scaduto e, preventivamente i partiti
della 'Lista Unitaria', dobbiamo avviare un confronto serio e costruttivo''.
Lo sostiene in una lettera inviata a Nicola Adamo, segretario regionale
dei Ds, Franco Bruno, segretario regionale della Margherita e Roberto
Cangiamila, segretario regionale dei ''Repubblicani Europei'', il
segretario regionale dello Sdi della Calabria, Ercole Nucera che invita
i segretari regionali dei Ds, Margherita e Repubblicani Europei ad
un incontro in quanto ''e' fondamentale incontrarsi per coagulare
le forze, assumere iniziative e rendere tutti protagonisti della nuova
fase che sta iniziando. ''Lavoriamo - scrive - per aprire un cantiere
politico subito, attrezziamo la squadra, individuiamo le idee forza,
per fare uscire la Calabria dalla palude nella quale e' caduta con
questa Giunta''. Lo Sdi anticipa Nucera ''si fara' carico di individuare
una sede regionale centrale per approntare il bacino di idee ed azioni
per la prossima impegnativa battaglia elettorale''. giudizio di Nucera
''la sanita', la grave crisi occupazionale, la scuola, l'emergenza
criminale che fa il paio con la perdita di credibilita' delle istituzioni
regionali'', impongono ''al centrosinistra una riflessione sul futuro
della nostra terra e sugli strumenti per sconfiggere questa Destra
piu' che mai proterva. Nucera, poi, avverte ''non illudiamoci che
la sofferenza della gente, si trasformi automaticamente in consenso''.
Secondo il segretario dello Sdi perche' ''cio' possa avvenire, e'
necessario ed urgente articolare prospettive ed obiettivi di governo''.
La gente, sostiene Nucera nella lettera, ''deve vederci protagonisti
di una nuova politica della vita, dobbiamo dare fiducia achi la fiducia
ha perso, sconfiggere il metodo delle prebende che ha caratterizzato
la gestione del Governo Chiaravalloti''. E per il segretario regionale
dello Sdi ''per intercettare il consenso e veicolare il dissenso diffuso,
e' necessaria un'azione collettiva, destinata ad imprimere nei cittadini,
la consapevolezza di una valida alternativa a questa destra disorganica
ed arrogante''.'Il traguardo e' vicino - scrive ancora Nucera - e
non puo' sfuggire per insufficiente o carente impegno politico o,
cosa piu' grave, per la subordinazione degli interessi generali, ai
destini personali dei gruppi dirigenti''. E per il segretario regionale
dello Sdi, ''una volta individuate le priorita' della nostra Regione
e le prospettive di governo'', sara' facile coagulare ''le risorse
della colazione attorno al candidato presidente che, nell'ambito della
linea politica del centrosinistra, senza esitazioni o trasformismi
ci conduca alla vittoria''. Anche perche' spiega Nucera, ''i rappresentanti
politici calabresi, hanno i numeri e le qualita' per gestire il loro
futuro''. Per quanto riguarda il candidato a presidente della giunta
regionale per il centrosinistra il segretario regionale dello Sdi,
non immagina ''un condottiero che, come nel West, cavalchi da solo
nella prateria'', bensi'un gruppo di lavoro ''rappresentativo di tutte
le forze in campo, attento alle problematiche sociali e culturali
della nostra terra e che faccia soprattutto trasparire l'amore per
la regione, per vederla crescere e progredire sempre di piu''.
Vicenda Cassone,
il Presidente Fedele rinnova l’invito di partecipazione al Consiglio
Regionale al Ministro Pisanu
08/09 Il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ha inviato
oggi al Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu la lettera che si
riporta qui di seguito nella sua stesura: ON.LE GIUSEPPE PISANU, MINISTRO
DEGLI INTERNI.
Signor Ministro,
torno, a distanza di pochi giorni, a rinnovarle l’invito a presenziare
nell’Aula del nostro Consiglio regionale, ad una prossima seduta
straordinaria, aperta a tutte le rappresentanze istituzionali e sociali,
sulle questioni della legalità e della sicurezza rese di estrema
attualità dal “caso” Villa San Giovanni.
La mia, oggi, è una sollecitazione accorata, forte del sostegno
unanime di tutti i gruppi consiliari, sancita oggi nella Conferenza
dei capigruppo, e delle numerosissime adesioni che mi sono pervenute
negli ultimi giorni da parte di organizzazioni della società
civile e da professionisti, imprenditori e semplici cittadini che,
evidentemente, hanno colto pienamente il senso del mio invito.
Signor Ministro, sono certo che, oltre gli attestati di solidarietà
giunti al sindaco di Villa e agli altri amministratori di quella città,
sia necessario, più che mai, lanciare in Calabria dei segnali
forti di consapevolezza dei rischi pesanti insiti nell’escalation
di attacchi criminali alle pubbliche amministrazioni. Occorre, pertanto,
un momento alto di accertamento, valutazione ed analisi della questione
sicurezza nella regione con l’adeguata messa in campo di controffensive
e di strategie che porgano argini e predispongano interventi importanti,
risolutivi.
La solidarietà
dei capigruppo consiliari regionali a Cassone
08/09 I capigruppo consiliari riuniti oggi a palazzo Tommaso Campanella
hanno indirizzato al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone,
il documento che si riporta qui di seguito integralmente: “Esprimiamo
la più convinta solidarietà e la più sentita
vicinanza al sindaco Rocco Cassone che ha deciso di dimettersi dalla
carica rimettendola alle massime autorità dello Stato dopo
una gravissima sequenza di atti intimidatori diretti contro il primo
cittadino di Villa, i suoi familiari e altri esponenti della stessa
Amministrazione comunale. L’aver fatto diventare un caso nazionale
la vicenda, inquietante, devastante, dello stillicidio di attacchi
di stampo mafioso contro gli amministratori pubblici villesi, si configura
come un’iniziativa di grande valore politico e civile che ha
fatto diventare correttamente il “caso” un banco di prova
estremamente qualificato. Alla reazione del Sindaco, ha fatto, del
resto, eco la risposta corale di partiti, organizzazioni e istituzioni
che hanno superato logiche di schieramento mettendo in campo con vigore
solidarietà ed unità e domanda di legalità contro
le oscure strategie delle pressioni, delle minacce e degli attentati
volti a condizionare l’operato di soggetti titolari del mandato
democratico dei cittadini. Un quadro, questo, che conferma quanto
ampia e largamente maggioritaria sia la parte sana della società
locale. Condividendo tutti, pienamente, l’iniziativa assunta
dal presidente Fedele di invitare ufficialmente il ministro degli
interni a presenziare nell’Aula della massima Assemblea calabrese
una prossima seduta straordinaria sulle questioni della legalità
e della sicurezza, rilanciamo il grido d’allarme che proviene
dagli amministratori onesti con l’obiettivo di amplificarlo
nella sede istituzionale più rappresentativa della Calabria
per testimoniare innanzitutto riconoscimento a quanti, per spirito
di servizio verso le loro comunità, mettono a repentaglio la
propria incolumità e quella dei loro familiari. Convinti come
siamo che è impossibile prefigurare ipotesi concrete di autentico
sviluppo economico e di crescita civile senza irrobustire, contestualmente,
la sicurezza per i cittadini, per gli imprenditori e per gli amministratori
pubblici, riteniamo che il sostegno alla battaglia del sindaco e dell’Amministrazione
comunale di Villa San Giovanni non sia un semplice atto dovuto o il
solito rituale ma un attivo momento per porre un argine importante
contro la mafia. Senza confusione di ruoli, senza improponibili commistioni,
siamo certi che la politica deve assumersi la responsabilità
della lotta alla criminalità mafiosa, ritrovando in questo
impegno le ragioni di una solidarietà negli intenti e nei mezzi
che rifondi la possibilità di una speranza concreta e tangibile
di sconfitta dei poteri criminali e che rafforzi nei cittadini il
coraggio di denunziare e di reagire positivamente in un processo di
liberazione dai gioghi criminali.
Franco Bruno
(Margherita): “Servono scelte concrete del Governo per sostenere
l’azione di Cassone”
08/09 L’esecutivo regionale della Margherita calabrese è
stato convocato per sabato prossimo alle ore 10.00 a Lamezia dal coordinatore
del partito Franco Bruno.All’ordine del giorno - insieme ad
argomenti legati alla vita interna del partito - l’analisi della
situazione politica nazionale e regionale nella prospettiva dei prossimi
impegni e delle elezioni del 2005. Un’attenzione particolare
sarà dedicata alla inquietante recrudescenza della criminalità
in Calabria e alle intimidazioni ai pubblici amministratori, in primo
luogo al Sindaco di Villa San Giovanni Rocco Cassone. «la cui
vicenda - afferma Franco Bruno - è emblematica di come una
politica che dia la priorità alla crescita del territorio debba
ancora oggi duramente scontrarsi in Calabria con interessi radicati
nel malaffare. Ci auguriamo che la solidarietà manifestata
da tante parti nei confronti del Sindaco di Villa San Giovanni e di
chi con lui si adopera per il cambiamento si concretizzi in scelte
di sostegno all’azione amministrativa da parte del Governo centrale».
Il 5 ottobre
riprende il lavoro del Consiglio regionale
08/09 Tornerà a riunirsi il prossimo 5 ottobre il Consiglio
regionale della Calabria per la prima seduta ordinaria dopo la pausa
estiva. Lo ha deciso oggi la Conferenza dei capigruppo convocata dal
presidente Fedele per fissare il calendario dei prossimi impegni dell’Assemblea.
L’agenda dei lavori dell’Aula prevede, così, sedute
per i prossimi 29 ottobre, 8 e 29 novembre e 13 dicembre. Nel corso
della riunione i capigruppo consiliari hanno espresso piena condivisione
per l’iniziativa assunta il 3 settembre scorso dal presidente
Fedele con la sua missiva di solidarietà e sostegno al sindaco
di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, dimessosi in seguito all’escalation
di gravi gesti intimidatori diretti contro la sua persona e la sua
famiglia. Ma anche apprezzamento e convinta adesione alla lettera
di Fedele al ministro degli interni, Giuseppe Pisanu, con la quale
è stato segnalato il “caso” Villa San Giovanni,
come vicenda emblematica degli attacchi criminali di stampo mafioso
contro gli amministratori pubblici calabresi e rivolto un invito al
Ministro a presenziare una seduta straordinaria “aperta”
del Consiglio sulle questioni della legalità e della sicurezza
nella regione. In proposito il capogruppo di Forza Italia, Gianfranco
Leone, ha proposto un documento di solidarietà di tutti i gruppi
consiliari da indirizzare al sindaco Cassone. Durante la riunione
hanno preso la parola, tra gli altri, il vicepresidente Giuseppe Bova,
il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi, dell’Udeur, Giuseppe
Torchia e il neo capogruppo di An, Egidio Chiarella. Tutti i capigruppo
hanno concordato sull’importanza di riprendere tempestivamente
l’attività nelle Commissioni, a cominciare da quella
per l’Autoriforma, impegnata a scrivere il nuovo Regolamento
e, soprattutto, la nuova legge elettorale. Ma è stato anche
ribadito un impegno corale a velocizzare l’iter di molti provvedimenti
legislativi, con l’obiettivo di pervenire in tempi brevi all’approvazione
in Aula di un apparato normativo che qualifichi ulteriormente e valorizzi
la produzione legislativa della settima Legislatura.
I capigruppo
del Centrosinistra alla Camera incontrano il Sindaco di Villa, Cassone.
Presentato un dossier
08/09 ''Voglio ringraziare il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu,
che e' stato ed e' molto attento nel porre in essere, in sinergia
con il prefetto di Reggio Calabria, Giovanni D' Onofrio, un' attenta
azione di controllo del territorio''. Lo ha detto il sindaco di Villa
San Giovanni, Rocco Cassone, che aveva annunciato le sue dimissioni
a causa delle intimidazioni subite, nel corso dell' incontro che ha
avuto stamattina con i capigruppo del centrosinistra alla Camera dei
deputati. Cassone ha anche ringraziato i capigruppo del centrosinistra
che ''con la loro presenza stamattina a Villa San Giovanni - ha detto
- hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e solidarieta' all'
Amministrazione comunale ed al suo operato''. Insieme a Castagnetti
erano presenti a Villa San Giovanni i capigruppo alla Camera dei Ds,
Luciano Violante; dello Sdi, Ugo Intini; dei Comunisti italiani, Pino
Sgobio, e di Rifondazione comunista, Niky Vendola, della Margherita,
Pierluigi Castagnetti. ''Villa San Giovanni - ha aggiunto Cassone
- e' in questo momento al centro di grandissimi interessi economico-finanziari,
nazionali e locali, dal Ponte all' ipotesi di riorganizzazione dell'
attuale assetto commerciale relativo all' attraversamento dello Stretto,
e gli attentati e le intimidazioni hanno assunto ormai il chiaro disegno
di abbattere l' Amministrazione comunale''.
Il capogruppo della Margherita Castagnetti: ''Sul
tema della sicurezza e della lotta alla mafia chiederemo al governo
il massimo impegno e daremo la nostra disponibilita' per affrontare
e risolvere questo dramma, che colpisce in particolare la Calabria
e le regioni del Mezzogiorno''. ''La lotta alla mafia - ha aggiunto
Castagnetti - deve tornare a fare parte degli argomenti principali
dell' agenda politica del Paese. Siamo qui per manifestare la nostra
affettuosa solidarieta' al sindaco e alla popolazione di Villa San
Giovanni, costretti a subire una situazione che s' inserisce nel clima
piu' generale di intimidazioni e minacce nei confronti di molti amministratori
calabresi''.
Il Presidente dei DS, Violante: ''Ormai Villa San
Giovanni ed il suo territorio sono diventati
questione nazionale''. ''In Calabria - ha aggiunto - si registra dall'
inizio dell' anno il piu' alto numero di attentati contro amministratori
locali che in ogni altra regione e non si puo' piu' rimanere zitti.
La 'ndrangheta, e certamente non per colpa delle forze di polizia,
e' l' organizzazione meno colpita nei patrimoni, articolata in 76
cosche, tantissime per numero e pericolosita'''. ''Noi chiederemo
al Governo - ha concluso - di riferire in Parlamento gli indirizzi
nuovi individuati per fronteggiare la 'ndrangheta e le risorse che
intende impiegare in tale direzione''.
Il capogruppo alla Camera di Rifondazione comunista, Nichi
Vendola, ''La 'ndrangheta e' uno degli ostacoli piu' seri
contro i processi di modernizzazione del Mezzogiorno''. ''Non si tratta
soltanto di attentati ad amministratori locali, di per se' gravissimi
- ha aggiunto Vendola - ma si parla poco o niente dei gravissimi fatti
di sangue che interessano le province di Crotone o di Vibo Valentia,
come se su tali episodi l' omerta' che grava fosse un prodotto istituzionale,
di rimozione di problemi che invece sono gravissimi e vanno combattuti
con straordinaria efficacia''.
Il capogruppo alla Camera dello Sdi, Ugo Intini,
''Fare politica al Nord non e' certamente lo stesso che impegnarsi
al Sud''. ''La 'ndrangheta - ha aggiunto Intini - va affrontata con
fermezza, con i mezzi repressivi dello Stato, ma anche con la politica,
creando consenso democratico attorno alle scelte programmatiche ed
amministrative''.
Pino Sgobio, del PdCI :''Cultura della legalita'
e sviluppo sociale ed economico devono crescere di pari passo, per
isolare efficacemente la 'ndrangheta ed i suoi manovratori occulti''.
Sgobio, al riguardo, ha ricordato ''i pesanti ritardi che gravano
sulla Calabria ed il Mezzogiorno''.
Luana Zanella dei Verdi: ''Gli attentati non colpiscono
solo le istituzioni, ma anche le persone in carne ed ossa e le loro
famiglie''. ''Villa San Giovanni, per le sue implicazioni piu' vaste
- ha
proseguito - deve diventare un problema europeo su cui occorre impegnarsi,
dando corpo alle speranze di riscatto della sua popolazione''.
Borrello coordinatore regionale dell’Udeur:
''Bisogna dare atto al sindaco Cassone di un grande coraggio in un
clima di incessante e pressante aggressione alle istituzioni ed al
sistema delle imprese''. ''La Calabria - ha concluso - deve ripartire
da Villa San Giovanni per ridare coraggio e speranza alla sua gente''.
Infine è stato presentato dai gruppi del centrosinistra, anche
un dossier sulle intimidazioni agli amministratori pubblici
e politici nei primi otto mesi del 2004. Dal dossier emerge
che le intimidazioni sono state ben 64 e che gli atti sono equamente
divisi tra le cinque province: 14 a Vibo Valentia, 13 a Reggio Calabria
e Cosenza e 12 a Catanzaro e Crotone. Complessivamente, le intimidazioni
compiute dal primo gennaio 2000 al 31 agosto 2004 sono stati 318 con
un aumento del 117% tra il 2000 ed il 2003. Guardando ai dati nel
complesso, la provincia reggina e' stata la piu' colpita con 118 intimidazioni
(+57% tra 2000 e 2003), seguita da Vibo Valentia con 67 casi, (+283%
tra 2000 e 2003), Cosenza con 55 (+175% tra 2000 e 2003), Catanzaro
con 46 (+183% tra 2000 e 2003) e Crotone con 32 (+75% tra 2000 e 2003).
Dopo l' elencazione completa dei casi di intimidazione compiuti nell'
anno, nel dossier dei gruppi parlamentari del centrosinistra c' e'
la mappatura delle varie cosche della 'ndrangheta suddivise per province
ed infine l' ammontare dei beni sequestrati nel primo semestre 2004
alle varie organizzazioni criminali italiane. Dati che evidenziano
come la 'ndrangheta sia l' associazione meno colpita. Nel periodo
preso in esame, infatti, sono stati sequestrati beni a costa nostra
per 118.327.000 euro, alla camorra per 67.188.000 euro, alla criminalita'
pugliese 11.100.000 euro, alla 'ndrangheta per 5.008.000 euro e ad
altre organizzazioni criminali per 100.200.000. Anche a livello di
confisca la situazione e' analoga. Nel primo semestre 2004 sono stati
confiscati beni per 27.504.000 euro a cosa nostra, per 41.875.000
euro alla camorra, per 3.363.000 alla criminalita' pugliese, per 2.915.000
euro alla 'ndrangheta e per 100.000 euro ad altre organizzazioni criminali.
Dragone (NPSI)
liquida l’analisi di Adamo (DS) sui socialisti: “motivazioni
inaccettabili”
08/09 ''Le motivazioni e i toni usati dal segretario regionale dei
Ds per liquidare la prospettiva della riunificazione dei socialisti
calabresi sono inaccettabili''. E' quanto sostiene in una nota il
presidente del centro studi 'Willy Brandt' e membro del consiglio
nazionale del Nuovo Psi, Sergio Dragone. ''Il ''teorema'' Adamo -
ha aggiunto - secondo cui la Calabria non ha piu' bisogno dei socialisti
che rappresentano il passato e' drammaticamente privo di analisi.
Ultimatum, richieste di abiure, processi sommari alla storia dei socialisti:
Adamo ripercorre, pari pari, la strada dell'intolleranza che ha costretto,
negli anni, molti socialisti a trovare collocazione in formazioni
moderate o addirittura nel centrodestra. E' bastato l'avvio del disgelo
tra le varie anime socialiste per turbare il sonno del segretario
diessino, da tempo impegnato in un'opera di demolizione del patrimonio
del socialismo calabrese, come dimostrano le delicate vicende legate
al Comune di Cosenza e le mortificazioni di volta in volta inflitte
ai dirigenti provenienti dall'esperienza del vecchio Psi. Strano atteggiamento
per un dirigente politico che non ha esitato, nelle recenti competizioni
elettorali, a stringere le alleanze piu' disparate e innaturali, perfino
con frange postfasciste, senza battere ciglio''. ''Ai socialisti -
ha proseguito Dragone - e solo a loro il segretario Ds chiede di fare
i conti con la propria storia.Noi diciamo che ognuno deve fare i conti
con la propria storia personale e politica, compresi i DS e il loro
segretario regionale. La riunificazione dei socialisti non e' un'operazione
di nostalgia, e' un progetto politico che guarda al futuro e che non
necessariamente e' legato alle prossime vicende elettorali. I socialisti
hanno dimostrato ampiamente di avere rappresentato una cultura fortemente
innovativa in Calabria e nel Paese sul terreno delle conquiste sociali,
della difesa dei diritti civili, della modernizzazione. Le ultime
elezioni europee e provinciali hanno assegnato inequivocabilmente
alle forze socialiste un consenso che supera il dieci per cento: mi
sembra quasi ovvio che la prospettiva spaventi chi invece persegue
fini egemonici nel centrosinistra''. Il membro del consiglio nazionale
del Nuovo Psi ha aggiunto inoltre che ''il cammino avviato per la
riunificazione socialista valga la pena di essere proseguito. Nessun
partito della Seconda Repubblica e' riuscito a raccogliere l'eredita'
riformista: ne' Forza Italia, che ha scelto la strada del Partito
Popolare Europeo, ne' dai Ds, costretti a dichiararsi socialisti solo
fuori dai confini nazionali per non subire nuove e dolorose scissioni.
La sfida e' alta: riunificate le forze socialiste e laiche e lavorare
alla scomposizione e ricomposizione degli attuali schieramenti, entrambi
rivelatisi inadeguati a governare il cambiamento del Paese''. ''In
Calabria - ha concluso - nonostante la scomunica di Adamo il processo
andra' avanti, certamente con difficolta', ma andra' avanti. Cosi'
come continuera' il dialogo con quei dirigenti post comunisti come
Marco Minniti che sembrano credere sinceramente nella creazione di
una grande forza riformista e laburista in Italia, ponendosi il problema
di non mandare al macero una straordinaria tradizione culturale''.
Socialisti: Zavettieri
bacchetta la Craxi e De Michelis gli da ragione.
08/09 Tutto nasce da un articolo di Stefania Craxi sul quotidiano
“Libero”, dove la figlia di Bettino Craxi accusa i socialisti
calabresi di ''pasticci e ritorni indesiderati'' solo perché
tentano di ricostruire l’area socialista nella regione dove
il socialismo ha sempre governato positivamente e fatto politica attiva.
Immediate sono state le repliche del diretto interessato, l’.on.
Zavettieri, e del Segretario Nazionale del Nuovo Psi, De Michelis,
che hanno, in un certo qual modo, bacchettato la Craxi e chiedendole
di contribuire in maniera propositiva, anche lei, alla fine della
diaspora socialista. Questo l’intervento dell'assessore alla
Pubblica istruzione della Regione Calabria, Saverio Zavettieri, e
leader del Nuovo Psi calabrese alla Craxi: ''Leggo tra il divertimento
e lo stupore la polemica gratuita innescata dalla figlia di Bettino
Craxi sulle pagine di Libero relativamente ad un presunto pasticcio
che i socialisti del Nuovo Psi si appresterebbero a realizzare in
vista delle prossime elezioni regionali in Calabria''. ''La prima
cosa che mi viene in mente - ha aggiunto Zavettieri, che viene citato
da Stefania Craxi - e' che la figlia di Bettino Craxi continua a parlare
per conto terzi come ha fatto all'ultimo congresso del Nuovo Psi nel
quale, convinta che un piccolo partito come questo non avesse futuro,
ci ha lasciato, dandoci ironicamente appuntamento a quando avesse
raggiunto la soglia del 5%. Poiche' questa soglia in Calabria e' stata
abbondantemente superata, se vuole continuare ad occuparsi di politica,
almeno per il nome che porta, la invitiamo a venire per apprendere
come si fa. Meglio farebbe invece a continuare ad occuparsi delle
sue attivita' professionali dove, per quanto ci e' dato sapere, e
ne siamo felici, ha saputo raggiungere indubbi successi per le sue
spiccate dosi di fantasia ed immaginazione, che meglio si addicono
al suo lavoro. Con amicizia e senza rancore''. Immediata la presa
di posizione del Segretario Nazionale del Nuovo PSI, Gianni De Michelisi
che spiega la coerenza di Zavettieri con la linea di partito. ''L'
iniziativa dei socialisti calabresi e' coerente con la linea del partito”.
''Ho letto con stupore l' intervento polemico di Stefania Craxi -
ha sostenuto De Michelis - e, lasciando cadere la polemica, vorrei
rassicurare Stefania. Il Nuovo PSI e quindi, ovviamente, anche Gianni
De Michelis, non lasciano fare un bel nulla, nel senso che l' iniziativa
dei socialisti calabresi e' avvenuta in piena coerenza con l' azione
che i socialisti riformisti autonomi stanno sviluppando a livello
nazionale e ovviamente non puo' essere in alcun modo interpretata
come un cambio di fronte o di campo da parte loro. Semplicemente,
si inserisce nell' azione sulla quale non da oggi siamo impegnati
finalizzata ad andare oltre uno schema bipolare di cui non da oggi
denunciamo l' inadeguatezza e che ci pare per fortuna essere stato
fortemente lesionato dai risultato elettorali dello scorso 13 giugno''.
''Certo non ci sfugge - ha proseguito De Michelis - che quello che
abbiamo chiamato lo 'scomporre e ricomporre' gli attuali schieramenti
e' un lavoro difficile e complicato che richiede e richiedera' pazienza
e perseveranza, ma pensiamo che una forza che si definisce riformista
ed autonomista non possa rinunciare a muoversi in questa direzione.
D'altra parte, come Stefania stessa ricorda nel suo pezzo, l' appello
che abbiamo lanciato a luglio per la riaggregazione dell' area laico
riformista non a caso comprende anche i compagni dello Sdi, che con
la nostra iniziativa intendiamo mettere di fronte alla scelta tra
il trovare forme di collegamento con chi, come noi o gli amici radicali
e laici, ha praticamente tutto in comune sotto il profilo ideologico
e programmatico, rispetto alla scelta di un'asfittica e burocratica
federazione con forze disomogenee il cui destino non potra' che essere
un fallimento, come un fallimento e' stato il destino della lista
elettorale del cosiddetto Triciclo''. ''Stefania si tranquillizzi,
dunque - ha concluso De Michelis - perche' iniziative del tipo di
quella calabrese si moltiplicheranno in ogni regione d' Italia e,
semmai, dia anche lei, con la sua 'Giovane Italia!', un contributo
al successo di questo dialogo attraverso un'attiva partecipazione,
ad evitare quello che neanche noi vogliamo, e' cioe' il rischio che
questa possa risultare una scorciatoia per, come lei dice, 'sbarcare
a sinistra nella terra dei futuri vincitori'''.
La squadra Chiaravalloti
al suo primo appuntamento elettorale.
08/09 Il primo incontro del cartello elettorale di sostegno a Chiaravalloti
si è tenuto lunedì sera in un noto ristorante del lametino.
Il grande regista della campagna elettorale di “don Peppino”
è l’attuale capo-gabinetto e dirigente del dipartimento
“obiettivi strategici” della Regione, Franco Morelli.
Come già preannunciato da alcune settimane, Morelli ha avviato
un movimento di sostegno alla candidatura del presidente uscente,
riannodando le fila di tanti esponenti della società civile
che avevano sostenuto Chiaravalloti già alle precedenti elezioni
e di quelli che sono diventati amici del presidente durante gli anni
di governo. Morelli ha riunito intorno al tavolo professionisti, imprenditori
ed amministratori locali tutti pronti ad innalzare il fortino per
mantenere Chiaravalloti nel suo ruolo di premier regionale. L’assessore
alla presidenza Raffaele Mirigliani ha parlato della sua amicizia
personale con il presidente ed ha ricordato alcuni dei risultati positivi
raggiunti dall’esecutivo regionale. Il presidente dell’Asi
di Reggio, Giuseppe Fragomeni, ha ricordato le attività dei
Consorzi per i Nuclei industriali ed ha dato notizia della costituzione
di un consorzio di secondo livello tra le aree industriali di Lamezia,
Vibo e Reggio Calabria. Antonio Gargano, presidente della finanziaria
regionale pubblica Fincalabra, ha accennato alla nascita di “Fincalabra
garanzie”, un nuovo fondo di garanzia per le imprese operanti
in Calabria che sarà finanziato attraverso bond internazionali
e la cui presentazione sui mercati finanziari internazionali avverrà
nelle prossime settimane. Tra gli amministratori locali presenti sono
intervenuti i sindaci di Gioia Tauro - Del Torrione - e di Siderno,
Figliomeni. Nel corso della serata sono intervenuti anche alcuni operatori
del settore sanitario, tra cui il primario di Oncologia dell’ospedale
dell’ Annunziata di Cosenza, Palazzo, il dirigente del distretto
nord dell’Asl di Locri, Brandimarte e il dirigente dell’Asl
di Catanzaro, Massara. Per il mondo imprenditoriale si è registrato
l’intervento di Vincenzo Speziali, anche nella sua qualità
di presidente della Sacal, società di gestione dell’aeroporto
di Lamezia, di Giancarlo Franzè, della Compagnia delle Opere,
di Filippelli di Confagricoltura, e di Vincenzo Restuccia presidente
dell’Assindustria di Vibo Valentia. Un gruppo di imprenditori
calabresi, con capacità di indirizzare gli orientamenti di
molti elettori, da alcuni mesi si stanno unendo attorno a Confindustria
ed alla Compagnia delle Opere, portando con sé anche alcuni
operatori economici tradizionalmente schierati col centrosinistra,
per assumere un ruolo più incisivo sulle scelte regionali,
ridando valore ai corpi intermedi della società, senza più
subire supinamente le scelte di pochi esponenti della politica e della
burocrazia regionale.
Guagliardi (Rif.
Com.) “Non ho in mente un nome di donna per la presidenza della
regione”
08/09 ''Dopo la mia proposta di una donna alla Presidenza della Regione
Calabria, in molti mi hanno chiesto e si sono chiesti quale fosse
la candidata che avevo in mente. Non ci sono candidati nella mia testa,
per il semplice motivo che, al momento, non e' compito mio proporre
alla coalizione nomi di potenziali Presidenti''. E' quanto sostiene
in una nota il consigliere regionale del Partito della Rifondazione
Comunista, Damiano Guagliardi. ''Nelle sedi opportune - ha aggiunto
- dentro il Partito, potro' dire il mio pensiero, quando sara' il
momento di discutere di cio'. Rimane il problema di pensare all' Universo
femminile come elemento centrale della politica in Calabria. La nostra
coalizione, invece, sta per raggiungere il tempo massimo utile per
decidere programma e candidato, ma quello che mi sembra di percepire
e' che si stia ripercorrendo la stessa strada di quattro anni fa;
una strada del tutto dipendente dalle decisioni romane e che porto'
il centrosinistra alla sconfitta''. ''A nessuno e' sfuggito - ha proseguito
Guagliardi - l' articolo pubblicato su ''Il Messaggero'' qualche giorno
fa, in cui si parlava di una suddivisione delle candidature: otto
ai Ds
e sei alla Margherita. Se cio' fosse vero, e' del tutto evidente che
nulla conterebbe il resto della coalizione per costruire il progetto
collettivo, e che sarebbe normale che in Calabria non ci possa essere
un solo candidato ed una coalizione omogenea. Solo sulla base di quest'
ultimo punto, si puo' comprendere il balletto delle tre candidature
calabresi: l' On. Loiero, l' On. Minniti, e la candidatura dell' area
Riformista; bisogna attendere la ripartizione romana. Penso che la
Calabria democratica che dice no alle destre, ha bisogno di un progetto
valido e di punti certi su cui mobilitarsi per coinvolgere i saperi
delle Universita', le forze sociali e culturali, i movimenti ed i
luoghi del confronto e della partecipazione popolare, per costruire
un'alternativa per la Calabria ed i calabresi''.
''Da questa bagarre - ha concluso - si esce solo attraverso la via
della discussione collettiva, prima tra tutti i partiti della coalizione
e dell'attuale opposizione regionale, poi, immediatamente dopo, allargando
la partecipazione alla proposta di cambiamento. Mi auguro che cio'
avvenga presto per evitare la terza sconfitta del centrosinistra calabrese''.
Fava (Udeur)
e Tripodi (CI): “Non siamo stati consultati sulle nomine dei
revisori delle ASL”
08/09 I consiglieri regionali Nuccio Fava (Calabria Democratica –
L’Ulivo) e Michelangelo Tripodi (Comunisti Italiani) hanno rilasciato
la seguente dichiarazione: “In relazione al pasticcio delle
nomine dei revisori dei conti delle Asl e alle polemiche che ne sono
seguite facciamo presente di non essere stati in alcun modo consultati
e di non avere espresso alcuna indicazione. Le nomine, pertanto, ricadono
nella responsabilità esclusiva del Presidente del Consiglio
e non possono, per quanto ci riguarda, essere ricondotte e coinvolgere
in alcun modo l’opposizione”.