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Notizie di Politica
dal 8/9 al 17/9

 

Il Movimento per il centro unito, insiste per un'unica grande area di centro

17/09 Dopo la pubblicazione nello scorso mese di marzo dell'Appello ''In dialogo'' e il Convegno all'Hotel Lametia del 24 luglio scorso, costitutivo del Movimento per il Centro Unito, i promotori dell'iniziativa si sono incontrati per analizzare e valutare i recenti sviluppi del quadro politico regionale e per definire un programma operativo per i prossimi mesi. Alberto DE MAIO ha cosi' riassunto i contenuti dell'incontro: ''Il Movimento per il Centro Unito rilancia all'attenzione delle forze politiche calabresi, di ispirazione cattolica, di centro-destra e di centro-sinistra, e del piu' vasto mondo cattolico impegnato e attivo nella societa' civile, il proprio progetto politico di svolta, che si propone una credibile strategia di sviluppo sociale ed economico della Calabria, e la nascita di una grande area di centro unitaria di laici democratici e cattolici. Dinanzi al quadro - che i dibattiti e le polemiche delle ultime settimane hanno reso piu' crudo e drammatico - di una Calabria in grande difficolta', debole sotto l'aspetto politico, lacerata da conflitti di interesse, bloccata nel processo di sviluppo economico e occupazionale, confusa ed incerta sul proprio futuro, percorsa da antichi mali come la pratica clientelare, lo spregiudicato affarismo, la corruzione e il ricatto mafioso e uno stato di permanente emergenza, riteniamo necessaria una svolta seria nella gestione politica e istituzionale della Regione, ripristinando la politica degli ideali e della moralita', il metodo democratico del confronto tra le idee, i programmi e la qualita' degli uomini e il riconoscimento di un ruolo responsabile dei partiti politici, nella loro funzione di strumento fondamentale della democrazia rappresentativa. Riteniamo percio' che, in preparazione della consultazione elettorale di primavera, va affermato e fatto crescere un progetto politico di risanamento e di cambiamento, scoraggiando l'emergere di ambizioni e iniziative personali, la litigiosita' e gli egoismi che spesso dividono e paralizzano al loro interno i partiti, e viceversa promuovendo processi di aggregazione politica attorno ai grandi valori morali e democratici della tradizione politica italiana. Senza un grande disegno di democrazia e senza idealita' e valori civili neppure lo sviluppo economico e' possibile. Siamo certi che la gran parte dell'opinione pubblica calabrese, dei cittadini e degli elettori, vuole questo e oggi pretende una nuova etica e qualita' della politica. Per i cattolici c'e' il dovere di partecipare a questo disegno, e porsi come protagonisti della svolta, superando l'attuale diaspora e tornando alla politica come servizio e strumento di elevazione della persona umana. Per la Calabria di oggi l'apporto determinante alla svolta politica potrebbe venire proprio dal rinnovato impegno dei cattolici come tali, e come portatori di una grande tradizione politica di equilibrio e di moderazione, capace di attrarre in un grande polo di centro molte forze anche di tradizione liberale e socialista. Valutiamo come segnali incoraggianti per un progetto di svolta politica alcuni recenti eventi: i raduni cattolici delle scorse settimane, che mostrano un mondo cattolico sempre piu' percorso da forti fermenti di impegno sociale, culturale e politico; l'iniziativa dei socialisti calabresi per riunire le loro diverse ''anime'' e per dare vita ad una grande forza politica, che rappresenta un'assoluta e positiva novita' per la Calabria ; l'affacciarsi di proposte per la costituzione di un PPE calabrese, che puo' rappresentare l'avvio positivo di un processo di riaggregazione (contro il rischio della dispersione) di valori e consensi politici. Ai partiti calabresi di area cattolica e soprattutto agli esponenti che hanno partecipato o aderito al nostro Convegno del 24 luglio (il Ministro Tassone, l'On. Gemelli, Franco Bruno, Antonio Borrello, Tonino Perrelli e Paolo Naccarato) chiediamo di compiere un passo coraggioso e farsi promotori di un confronto tra i partiti di centro con il proposito di passare all'elaborazione di un comune programma regionale di alto profilo, su cui aprire un profondo e vasto dibattito anche in vista dei nuovi assetti ed equilibri politici. Il Movimento avviera' da subito una campagna di sensibilizzazione e di mobilitazione per far crescere nell'opinione pubblica e nell'elettorato la consapevolezza delle ragioni e della validita' di una svolta di centro, che sprigioni nuove energie e nuova classe dirigente ed un costume politico piu' sano e responsabile. Ci auguriamo che le coalizioni che si apprestano a fare la designazione del Presidente, colgano l'importanza di scegliere uomini adeguati che siano espressione di aree e partiti del centro''.

Nuovo incontro di tutti i socialisti lunedì 20 a Lamezia Terme

17/09 Dopo la manifestazione del Cinema Italia di Cosenza organizzata dall'associazione Pensiero Laico di Vincenzo Ziccarelli e Pino Iacino, alla quale hanno partecipato i responsabili di tutte le forze socialiste calabresi, è stata fissata la data di un nuovo incontro per discutere e definire il lavoro unitario delle forze socialiste.Alla riunione che si svolgerà lunedì 20 settembre alle 16 a Lamezia Terme saranno presenti i dirigenti del Nuovo Psi, dello Sdi, del Pse-Lista Mancini, dei Laburisti, di Socialismo e Libertà e delle altre associazioni operanti sul territorio calabrese che si richiamano alla storia socialista.

Corbelli: “Scandalosa la vacanza di due mesi del Consiglio regionale”

17/09 ''Una vacanza di oltre 2 mesi che non ha eguali e precedenti in tutta Italia. Finanche la Camera dei Deputati ha ripreso da alcuni giorni i lavori. Il Consiglio regionale calabrese invece, nonostante le gravi emergenze ha deciso nella ultima riunione dei capigruppo a Reggio di prolungare le vacanze addirittura sino al prossimo 5 ottobre. Questo e' uno scandalo''. E' quanto afferma in una nota il leader del Movimento Diritti Civili e consigliere provinciale di Cosenza, Franco Corbelli. ''Mentre in Italia - ha aggiunto - tutti i consigli comunali, provinciali, regionali, lo stesso Parlamento della Repubblica hanno gia' ripreso i lavori o stanno per farlo, in Calabria il Consiglio regionale decide di concedersi un altro mese di vacanza super retribuito. Non va infatti dimenticato che il Consiglio regionale calabrese e' il piu' costoso del Paese: costa in 5 anni qualcosa come oltre 100 miliardi di vecchie lire (oltre 20 miliardi all'anno). I consiglieri regionali percepiscono oltre 20 milioni netti al mese di vecchie lire; i consiglieri e presidenti dei monogruppi sono una pletora :sono 16 su 43 consiglieri regionali e percepiscono oltre 44 milioni netti di lire al mese. Gli stessi consiglieri regionali sono gli stessi che si sono aumentati di recente di 4 milioni netti di vecchie lire al mese l'indennita'''. Nella nota Corbelli ha reso noto di aver chiesto l'intervento della Corte dei Conti per queste ''lunghe , ingiustificate vacanze dei consiglieri regionali e per questo enorme spreco di denaro pubblico''.

Incontri bilaterali dei DS con Udeur, PSDI, IDV e Patto Segni

17/09 Nell’ambito degli incontri bilaterali, programmati da tempo, tra i componenti della coalizione del centrosinistra, I DS hanno incontrato oggi le delegazioni di Udeur, PSDI, Italia dei Valori e Patto Segni LiberalDemocratici,
- L’incontro con i popolari dell’Udur. “E’ stato soprattutto utile e costruttiva la riunione dei Popolari Udeur con i Ds nell'ambito dell'iniziativa di incontri bilaterali promossi dal segretario Nicola Adamo''. Cosi' in una dichiarazione congiunta di Nuccio Fava e Toto' Borrello. ''Si e' convenuto - e' detto in una nota - di procedere sollecitamente alla proposta complessiva politico-programmatica per un governo regionale alternativo alla fallimentare esperienza Chiaravalloti.Le linee di iniziativa del centro-sinistra dovranno da subito incentrarsi e svilupparsi su tre obiettivi prioritari: legalita', sviluppo e trasparenza di tutta l'attivita' della Regione, con il coinvolgimento piu' ampio possibile delle forze culturali, sociali e produttive della Calabria.I temi della sanita' e dell'occupazione, del decentramento e dello stato sociale, dovranno altresi' caratterizzare l'azione di risanamento e di riforma''.Le due delegazioni hanno anche concordato sull'urgenza di una nuova legge elettorale in vista del rinnovo del Consiglio regionale. I Popolari Udeur hanno avanzato la richiesta di esprimere il candidato alla presidenza, su cui sollecitare la positiva convergenza di tutta la coalizione.Comune e' stata infine la determinazione di giungere ad un rapido incontro tra tutte le forze del centro-sinistra, da realizzare comunque entro il mese di settembre.Oltre al segretario Nicola Adamo, la delegazione Ds era composta da Bova, Caminiti, Lucia, Zappia e Lauria; quella dei Popolari Udeur, guidata dal commissario regionale Antonio Borrello, era composta da Torchia, Morrone, Tripodi e Fava.
- L’Incontro tra Ds e Psdi. La delegazione Ds era composta da Nicola Adamo, Peppe Bova, Enzo Lauria, Lillo Zappia, Franco Lucia, Paolo Barbieri, Pino Caminiti. Quella del Psdi da Carlo Colella, segretario regionale; Guido Arcuri, Gaspare Conforti e Michele Gullace. I temi affrontati dalle due delegazioni sono stati quelli relativi al rapporto politico dei partiti della coalizione di centrosinistra, sull' ipotesi di candidatura alla presidenza, sulla lista Uniti nell' Ulivo. Adamo, ''dopo aver fatto - e' detto in una nota - una breve relazione sulla politica regionale e sulla Giunta Chiaravalloti, che ha portato la Calabria al baratro interessando negativamente tutti i settori economici e sociali della regione, ha prospettato al Psdi la possibilita' di una lista unitaria per l' Ulivo allargato quindi al partito di Saragat; la necessita' di indicare nel piu' breve tempo possibile il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, unitamente a un programma credibile che metta in luce i problemi emergenti dei cittadini calabresi; la necessita' di un incontro immediato dei partiti e dei movimenti che aderiscono alla coalizione di centrosinistra''. Colella ha ''apprezzato l' introduzione del segretario dei Ds dichiarando che il Psdi e' ormai organico al centrosinistra per la svolta deliberata dalla Direzione nazionale del partito il 29 luglio scorso e comunicata a tutti i partiti del centrosinistra. Si e' detto interessato a un' eventuale coinvolgimento del suo partito nella lista Uniti per l' Ulivo ritenendo opportuno coinvolgere comunque gli organismi della direzione regionale del suo partito per valutarne l' opportunita' strategica e politica. Inoltre ha ritenuto necessario ed inderogabile l' individuazione del candidato alla presidenza della Regione in tempi brevi per iniziare un percorso nuovo che veda la coalizione di centrosinistra protagonista vero di un cambiamento reale. Il vicesegretario Arcuri ha manifestato invece la preoccupazione che il ritardo nell' individuazione del candidato alla presidenza possa alimentare nella coalizione di centrosinistra individualismi che aumenterebbero il numero dei candidati stessi. Quindi la necessita' inderogabile della scelta del candidato stabilendo i criteri per la designazione e i tempi brevi. Le delegazioni dei due partiti infine si sono dichiarati soddisfatti dell' incontro e d' accordo che sia convocata nei primi giorni della settimana prossima l' incontro collegiale di tutte le forze politiche della coalizione di centrosinistra”.
- L’incontro con Italia dei Valori: ''Abbiamo apprezzato l' iniziativa del partito di maggioranza relativa. Andava nella nostra direzione, abbiamo sempre chiesto che si cominciasse ad entrare nel merito delle questioni per costruire una coalizione e un programma credibile e individuare i gruppi dirigenti'' ha detto Beniamino Donnici al termine dell' incontro avuto dalla delegazione di Italia dei Valori con quella dei Ds. La delegazione dei Ds era composta da Nicola Adamo, Peppe Bova, Enzo Lauria, Lillo Zappia, Franco Lucia, Paolo Barbieri, Pino Caminiti, mentre quella di Italia dei Valori, era composta da Beniamino Donnici, Maurizio Feraudo, Osvaldo Frangipane, Pino Moschella e Giuseppe Musarella. ''Abbiamo posto l' esigenza, ovviamente condivisa dai Ds - ha aggiunto Donnici - della tempestivita' nella scelta e quindi significa decidere entro ottobre coniugando la tempestivita' con esigenza di partecipazione e tra le personalita' che fin qui ci sono state proposte abbiamo posto l' esigenza di misurare il valore aggiunto del candidato. Fermo restando che si tratta di personalita' di primissimo livello, bisogna scegliere il candidato che di piu' se la giochi. Bisogna, a fronte delle questioni della Calabria, che sono la questione sociale, quella morale e quella democratica, mettere in campo un progetto, alcune idee forza che partono dall' esigenza dell' autonomia, dell' autogoverno, di costruire una Calabria libera, protagonista, dinamica e moderna coinvolgendo le migliori personalita' e i migliori talenti, e quindi puntando non solo e non tanto a un presidente che sia meno governatore e piu' presidente, ma una squadra di governo capace ed all' altezza della difficile sfida dei prossimi anni''.
- L’ incontro con Patto Partito dei liberaldemocratici Segni-Scognamiglio - La delegazione Ds, composta da Nicola Adamo, Peppe Bova, Enzo Lauria, Lillo Zappia, Franco Lucia, Paolo Barbieri,
Pino Caminiti ha incontrato quella del Patto-Partito dei liberaldemocratici Segni-Scognamiglio, guidata da Tonino Perrelli, coordinatore regionale, e composta da Donato, Napolitano, Ottolenghi di Cosenza, Monardo di Vibo Valentia, Bello, Lagana', Punturiero, Tedesco, Arinelli e Colosi. L'incontro, secondo quanto riferito, e' stato positivo. Perrelli ha iniziato la discussione dichiarando ''il ritorno nella casa dei padri con l' entusiasmo che accompagna questa ritrovata esperienza con la stessa passione di prima e di sempre''. Ha auspicato poi di riprendere l' impegno politico nel centrosinistra dopo le delusioni della fase precedente con la prossima legislatura ''che non puo' vanificare le speranze dei calabresi come ha fatto questo centrodestra''. Perrelli, secondo quanto riferito, ha ringraziato Adamo per le espressioni usate nei riguardi della sua forza politica e anche perche' ha ribadito che errori del passato non si ripeteranno. Perrelli inoltre si e' trovato d' accordo con la delegazione dei Ds che la scelta della candidatura alla presidenza della Regione per il centrosinistra non vada oltre il 15 ottobre insieme alle scelte programmatiche a cui il Patto partecipa con pari dignita' contribuendo attivamente a queste scelte per un' altra Calabria chiunque sia quello che rappresentera' questo progetto della coalizione. Le delegazioni inoltre sono rimaste d' accordo per indire una riunione a breve dell' intera coalizione di centrosinistra.

Pacenza (DS) “La Giunta regionale vari subito il Piano regionale dei servizi sociali”

17/09 “La Giunta regionale non può creare figli e figliastri e subito deve varare il Piano regionale sui servizi sociali previsto dalla legge regionale n.23”. E’ quanto asserisce il consigliere regionale dei Ds Franco Pacenza. Che aggiunge: “E’ davvero sconfortante apprendere che pur avendo la Regione, grazie al determinante apporto del centrosinistra, la legge sui servizi sociali, tanto attesa e tanto entusiasticamente apprezzata, ancora oggi essa rimane lettera morta. L’intero settore dei servizi sociali, punto debole per questa nostra regione alle prese con bisogni ed esigenze primarie, rimane privo della benché minima organizzazione moderna ed efficiente”. Ad avviso di Pacenza: “Dopo che il Consiglio regionale ha approvato la legge, ossia l’anno scorso, la Giunta regionale, ingiustificatamente, la tiene nel cassetto ed impedisce alle autonomie locali di utilizzare le risorse finanziarie previste. Ciò che è ancora più grave è che da un lato la Giunta regionale non dà attuazione ad un provvedimento legislativo importante per una delle regioni più povere d’Europa, e dall’altro il Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, nella qualità di direttore generale del Dipartimento Obiettivi strategici, vara provvedimenti sui servizi sociali, utilizzando le risorse destinate ai Comuni. E lo fa per singole realtà, creando in Calabria una serie di figli e figliastri”.
Termina l’esponente del centrosinistra: “Anche questo modo immorale di gestire le risorse, premiando un Comune e penalizzandone cento, accontentando un’associazione e mortificando le altre, riflette l’assenza di responsabilità istituzionale e l’uso distorto e clientelare delle risorse pubbliche. E’ necessario, a questo punto, attivare azioni sociali, politiche ed istituzionali in grado d’indurre il Governo regionale a dare attuazione alle legge sui servizi sociali”.

Mistorni (Margherita): “La Regione non sia indifferente ai problemi della Foderauto”

17/09 ''E' necessario che da parte di tutti i responsabili della sopravvivenza di una delle realta' produttive piu' importanti della Calabria, indispensabile per l' economia e lo sviluppo di un vasto territorio del tirreno cosentino, vi sia un momento di maggiore responsabilita' e consapevolezza dei vari soggetti interessati alla delicata vertenza''. Ad affermarlo e' Giuseppe Mistorni, capogruppo del Ppi-Margherita alla Regione in una dichiarazione sulla vertenza dell' azienda Foderauto Bruzia in vista della convocazione di un incontro a Roma. ''Il Governo regionale - sostiene Mistorni - non puo' rimanere indifferente di fronte a questo stato di cose, ha il dovere di mettere in atto tutte le iniziative ritenute in primis, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinche' coordini un tavolo di concertazione fra tutte le parti interessate: Lear Corporation, Foderauto Bruzia, organizzazioni sindacali e rappresentanti delle istituzioni regionali e locali.E' indispensabile, pero', che da parte della proprieta' e delle maestranze, ci sia un momento di raccordo, di intesa, non di contrapposizione e verificare con spirito costruttivo le disponibilita' di entrambe a concorrere alla diminuzione dei costi di produzione per essere piu' competitivi sul mercato''. Per il capogruppo di Ppi-Margherita alla Regione ''premessa indispensabile e', tuttavia, che da parte dei datori di lavoro e principalmente della multinazionale Lear, riferimento unico per le commesse della Fiat e della Citroen, non si ricorra a forme di lavoro alternativo, sommerso, per contenere i costi e consentire contestualmente maggiori guadagni a danno, ovviamente, dei lavoratori che per stato di necessita' si adeguano a questa forma ignobile di sfruttamento. La Regione, in queste particolari situazioni - sottolinea Mistorni - dovra' intervenire anche con mezzi finanziari propri, per far si' che le Aziende sane e presenti sul mercato, possano superare i momenti di crisi''. ''Il problema della Foderauto - conclude Mistorni - richiama all'attenzione delle istituzioni regionali, le altre questioni riguardanti il tessile: Marlane di Praia a Mare, Mdc di Castrovillari ancora sul tappeto e non ancora risolte''.

Veraldi (Margherita) denuncia: “Nel Dpef nessun rifinanziamento di fondi per il Mezzogiorno”

17/09 ''Nell'ultimo Dpef, al contrario dei precedenti, non e' presente un solo riferimento al rifinanziamento del fondo unico per il Mezzogiorno, elemento essenziale per il principio di addizionalita' previsto dai regolamenti comunitari che disciplinano l'attivita' dei fondi strutturali''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo della Margherita Dl - Ulivo in Commissione Lavori pubblici del Senato, Donato Veraldi, circa le iniziative del governo per il rilancio del Mezzogiorno. ''Il problema - ha aggiunto - di una ripresa della crescita nel Sud, se e quando e' stato affrontato dall'attuale maggioranza di governo, si e' risolto, sempre, in un opportunistico giro di parole. A questo punto, c'e' solo da aspettarsi che la situazione peggiori e che l'imprenditoria meridionale paghi un prezzo altissimo per una collocazione geografica considerata 'infelice', trovandosi, anche, a fronteggiare un calo delle risorse economiche erogate da Bruxelles a favore delle aree meno sviluppate, per l'allargamento della Unione europea a 25 Stati''. ''Gli ultimi dati sul lavoro in Calabria - ha proseguito Veraldi - sono davvero allarmanti: oltre 200.000 disoccupati, ai quali si aggiungono quanti stanno vivendo il dramma delle dismissioni industriali, circa 4000 lavoratori dei comparti tessile, meccanico, siderurgico ed informatico. Una Regione che 'registra' 187.000 lavoratori in nero e, piu' o meno, 30.000 precari. Dai rapporti dell'Assindustria risulta con evidenza che il 2003 e il 2004 sono anni di stop per il tessuto economico-produttivo calabrese con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. E, se cio' non bastasse, ci sono i nefasti riflessi dei tagli operati dalle grandi societa' a partecipazione pubblica quali Poste, Enel, Ferrovie dello Stato, Telecom, Anas, che, nel lento abbandono della Calabria, hanno tagliato gli organici dal 30 al 50%''. il capogruppo della Margherita in Commissione Lavori pubblici del Senato, Donato Veraldi, sostiene inoltre che ''il Sud dovrebbe essere messo in condizione di potersi degnamente rappresentare nei suoi propositi di rilancio socio strutturale. A mio parere, il futuro del Sud passa attraverso il fisco, formidabile leva per lo sviluppo, che andrebbe utilizzato in maniera selettiva nelle zone dove si vogliono favorire gli investimenti per la modernizzazione di reti idriche ed energetiche, le reti per la trasmissione a banda larga ed ad alta tecnologia, i nodi intermodali di servizio alle reti. Inoltre, e' necessaria la defiscalizzazione degli investimenti, della spesa per ricerca e formazione, individuando, anche, alcuni incentivi automatici che non necessitano dell'intervento della politica''. ''Ad aggravare - evidenzia Veraldi - una situazione di bilancio economico, gia' critica, si aggiunge la spinosa questione del federalismo. Se gran parte della spesa ordinaria viene affidata alle Regioni, con minori risorse a disposizione si vedranno, inevitabilmente, costrette a ridurre le spese per gli investimenti e a razionare i servizi, a detrimento della protezione sociale, proprio nelle zone dove maggiore e' la necessita'. Cosi' il Mezzogiorno rischia di allontanarsi ancora di piu' dagli standard del resto del Paese e dell'Europa stessa''. ''Le opposizioni - ha concluso - ora piu' che mai hanno il dovere di proporre alternative qualificate e attuabili, in grado di produrre un'inversione di tendenza, irrobustendo lo Stato sociale, mostrando disponibilita' a programmazioni negoziate per organizzare una svolta per il Sud, dal profilo operativo, a favore di piccole e medie imprese e di quei territori che vogliono crescere in legalita' e sviluppo''.

Iovene (DS) “Costruzione del Ponte sullo stretto collegata alle intimidazioni del Sindaco Cassone?”

17/09 ''Ho gia' espresso nei giorni scorsi la mia solidarieta' al Sindaco Rocco Cassone e mi auguro che anche l'iniziativa odierna possa contribuire a fargli ritirare le dimissioni''. E' quanto sostiene il senatore dei Ds - L'Ulivo, Nuccio Iovene, in una lettera inviata agli organizzatori della giornata di mobilitazione contro il Ponte sullo Stretto e sulla situazione a Villa San Giovanni. ''Io non sono in grado di valutare - ha aggiunto - se la vicenda del Ponte sia direttamente collegabile alle piu' recenti minacce ed intimidazioni che hanno interessato direttamente la citta'. Saranno le indagini e le inchieste in corso, mi auguro nel piu' breve tempo possibile, ad appurare la verita' dei fatti. Ma non sono certamente da sottovalutare le reiterate segnalazioni che la Direzione Nazionale Antimafia, gli organi investigativi e lo stesso Ministero dell'Interno hanno piu' volte avanzato in merito al grande interesse, della 'ndrangheta e delle organizzazioni mafiose siciliane, per l'enorme ''affare'' rappresentato dal Ponte sullo Stretto di Messina. Non e' ne il primo ne l'unico dei motivi per contrastare un'opera sbagliata, inutile e alla fine anche dannosa. Ma certamente non e' neanche l'ultima delle ragioni sulle quali riflettere''. ''L'accelerazione delle procedure da parte del Governo - ha concluso Iovene - di questi giorni, per quanto riguarda il Ponte, proprio mentre il sistema infrastrutturale della regione e' abbandonato a se stesso e senza alcune seria e significativa iniziativa da parte del Governo, tanto meno della Regione Calabria''.

Naccarato: “Positiva l’idea di una lista unitaria del PPE”

16/09 ''E' molto positivo il fatto che sembra riprendere vigore la prospettiva di creare una unitaria ''Casa italiana del PPE'' un'idea avanzata con insistenza fin dal 1998 dal Presidente Francesco Cossiga, periodicamente riproposta fin qui senza successo''. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Naccarato. ''Se trovera' conferma - aggiunge Naccarato - tale possibilita', si potrebbe avviare un nuovo percorso per costruire un nuovo soggetto politico nel quale si dovrebbero riconoscere tutti gli esponenti della tradizione del centro ed i riformismi di varia cultura. Vi e' gia' un primo appuntamento a Roma il prossimo 24 settembre per iniziativa di Ferdinando Adornato che va in questa direzione. Del resto il PPE non e' piu' esclusiva emanazione dei movimenti cristiano-democratici, ma e' diventato sempre piu' un partito conservatore nei valori e moderato in politica nel quale convivono molte anime. Bene ha fatto il Coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi a ridare respiro a tale prospettiva, anzi spero che possa esser presto rilanciata in maniera definitiva dallo stesso leader di Forza Italia e della Casa delle Liberta', On. Silvio Berlusconi. Tuttavia non riesco ad immaginare come possa avere una sua concreta prospettiva di successo senza che a tale disegno partecipino da protagonisti amici come Pierferdinando Casini, Marco Follini, Claudio Scajola, Clemente Mastella, Franco Marini, Dario Franceschini, Roberto Formigoni, Raffaele Fitto e lo stesso Francesco Rutelli ed i suoi della Margherita, solo per citarne alcuni. Fondamentale infatti e' ritrovarsi insieme a costruire una prospettiva nuova con quello spirito di ''servizio'' che ha sempre caratterizzato l'impegno di tanti padri della patria che hanno costruito, difeso e consolidato la democrazia nel nostro Paese. Io spero ancora che, nelle evidenti difficolta' in cui si dimena la politica regionale - in particolare in questa lunga fase pre-elettorale - ci sia ancora lo spazio affinche' con lungimiranza e disponibilita' si possa assumere in Calabria una specifica iniziativa in questo senso al fine di verificare se la nostra Regione possa essere un laboratorio politico che mette insieme per prima tutte quelle forze che a questa tradizione si richiamano.La necessita' di dire basta ad alleanze che risultano esser sempre piu' dei cartelli elettorali senza spesso un minimo comune condiviso, a me pare sia un'esigenza avvertita sempre piu' nei confusi poli di Centrodestra e di Centrosinistra.Del resto dopo che e' risultata confermata quell'ansia di ricomposizione della diaspora socialista anche in recenti specifiche iniziative, non vedo perche' i Centristi non possano ritrovarsi insieme in un Centro Riformatore e si debba ancora indugiare o avere timidezze nei confronti di un evento che rappresenterebbe un'evoluzione positiva del sistema democratico italiano nell'ottica europea dove sono attuali e trionfa il valore delle grandi culture politiche europee ed in primo luogo quella socialista e quella popolare''.

Commodari (Prc) domani a Villa per la manifestazione contro il Ponte

16/09 Il Partito della Rifondazione Comunista partecipera' all' iniziativa ''Il Punto sul ponte'' indetta dalle associazioni Ambientaliste, Wwf, Italia Nostra e Legambiente, dal Coordinamento contro il ponte e dal Comitato Scilla-Cariddi, che si terra' domani a Villa San Giovanni. Ad annunciarlo e' Pino Commodari, coordinatore per iniziative sul ponte del Prc. ''Parteciperemo - afferma Commodari - per dire no alla costruzione del Ponte sullo Stretto e per fermare la ferrea volonta' del governo Berlusconi. Perche' il Ponte e' nella logica delle cattedrali che creano deserto, logica che gia' abbondanti danni ha prodotto al sud''. Secondo Commodari, infatti, ''essere contro il Ponte e' essere contro un modello economico-sociale che non parte dalla valorizzazione delle risorse locali, dalla costruzione di un ambiente sociale che crei una capacita' di benessere autocentrato, qualificato e duraturo. Parteciperemo per dire no alla distruzione di un luogo unico e incantevole, ma anche per lottare contro le mafie che vogliono mettere le mani sugli ingenti capitali attirati dal Ponte, come dimostrano gli attentati al Sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, che con l' intera amministrazione Comunale si oppone alla costruzione del Ponte''.

Regionali: I Ds hanno incontrato il PSE, Rifondazione ed il Pdci

16/09 Sono stati tre gli incontri bilaterali che hanno tenuto oggi i DS con le compagini di coalzione in vista delle elezioni regionali. I Ds regionali hanno incontrato il PSE, Rifondazione Comunista ed i Comunisti Italiani. Al PSE piena quale parte indispensabile per lo schieramento di centrosinistra. ''Le due delegazioni - e' scritto in una nota - si sono pronunciate per pervenire in tempi rapidi alla scelta del candidato presidente, alla definizione della proposta programmatica di svolta e di discontinuita' rispetto al fallimento del centrodestra, e alla costruzione di una coalizione forte e larga''. La delegazione del Pse - Lista Mancini era composta da Salvatore Magaro', coordinatore regionale; Elvira Maddaloni, capogruppo Comune Cosenza; Vincenzo Adamo, capogruppo Provincia di Cosenza; Sandro Bruzzese e Roberto Gigliotti, coordinatori provinciali di Catanzaro. Per la delegazione dei Ds c'era Nicola Adamo, segretario regionale; Enzo Lauria, coordinatore regionale; dell' esecutivo regionale c' erano Franco Lucia, Lillo Zappia (responsabile organizzazione), il vicepresidente della Provincia di Vibo Paolo Barbieri, il segretario della federazione di Crotone Rocco Gaetani, il segretario della federazione di Catanzaro Giovanni Puccio, il segretario di Reggio Calabria Pino Caminiti, il consigliere regionale Franco Amendola.
Dopo il PSE la delegazione dei Ds, guidata da Nicola Adamo, ha incontrato quella di Rifondazione Comunista, guidata da Stefano Zuccherini. Le due delegazioni ''concordano - sostengono in una nota congiunta Adamo e Zuccherini - sull' asse politico strategico per un nuovo regionalismo che favorisca lo sviluppo e il progresso e, in particolare, rilanci e ridefinisca le capacita' di programmazione e di indirizzo dell' Ente. E' necessario per questo aprire le forze politiche che si candidano al cambiamento ed al governo, accomunati dall' opposizione alle politiche della destra e da un comune progetto, alla societa' regionale ed a quello che positivamente e in senso progressista si muove''. ''In questo senso - prosegue la nota - si concorda che in tempi rapidi si individui un comune programma nelle sue linee essenziali e il candidato presidente. Riteniamo necessario anche definire una comune opposizione in questa fine legislatura alle politiche del centrodestra nel Consiglio regionale e nella societa' cosi' come e' necessario avviare tra le forze politiche ed i loro rappresentanti istituzionali una discussione sui contenuti della legge elettorale regionale''.
Infine in serata la delegazione dei Democratici di sinistra composta dal segretario regionale Adamo, e dal responsabile organizzativo Zappia e da altri dirigenti regionali dei Ds, Lauria e Caminiti hanno incontrato una delegazione del Partito dei comunisti italiani composta da Michelangelo Tripodi, segretario regionale, e dai componenti della segreteria regionale Giancarlo Sitra, Giulia Minniti, Enza Infantino e Girolamo Tripodi. ''La riunione - e' scritto in una nota - ha affrontato temi del dibattito politico regionale e in particolare e' stata condivisa la necessita' di un forte rilancio della battaglia di opposizione contro la Giunta Chiaravalloti che ha condotto ormai la Calabria alla deriva. Inoltre e' necessario un forte impegno di tutto il centrosinistra per definire un programma di svolta e di alternativa per la Regione fondato sulla necessita' di dare priorita' al tema del lavoro e dell' occupazione finalizzando tutte le risorse del Por Calabria per finanziare i progetti a piu' alto impatto occupazionale, per garantire i diritti dei calabresi a partire dal diritto alla salute, per ripristinare le regole e la trasparenza nella gestione della cosa pubblica e nell' apparato della Regione dove in questi anni il centrodestra ha determinato gestioni indecorose e indecenti per un forte impegno nella regione nella battaglia per la legalita' e contro la 'ndrangheta a sostegno dei diritti e della liberta' dei calabresi di esercitare liberamente le loro attivita' professionali, di poter intraprendere e di poter avere liberta' d' impresa e la liberta' di poter amministrare gli enti pubblici e i comuni della nostra regione senza essere soffocati e condizionati dalle organizzazioni mafiose''. ''I Comunisti italiani - ha aggiunto - hanno ribadito la loro netta contrarieta' al ponte sullo Stretto e hanno chiesto che il centrosinistra si impegni ad abolire tutti i ticket quando assumera' il ruolo di governo nella regione. Insieme al programma i comunisti italiani hanno riproposto la necessita' che si giunga all' approvazione di una nuova legge elettorale regionale senza alcun tipo di sbarramento per le liste e con il mantenimento del collegio unico regionale. Su questa questione che rappresenta una battaglia per la liberta', il pluralismo e la rappresentanza democratica nel Consiglio regionale i Comunisti italiani non intendono recedere ed anzi considerano prioritario e pregiudiziale della prossima discussione che ci sara' al tavolo del centrosinistra decidere una linea comune sulle questioni e sui principi e sui criteri della nuova legge elettorale''. ''Infine esprimiamo - ha concluso - una valutazione positiva dell' incontro che si e' svolto in un clima cordiale e riteniamo che questo confronto debba andare avanti con tutte le forze del centrosinistra per rinsaldare l' unita' della coalizione e per lanciare un forte messaggio di novita' e di cambiamento alla Calabria poiche' il centrosinistra si candida a buon diritto a richiedere un mandato di governo ai cittadini calabresi''.

Francescato (Verdi) “Impegno contro il ponte diventi partita europea”

16/09 ''L'impegno contro il Ponte deve diventare ormai una partita europea'': a sostenerlo e' Grazia Francescato, co-portavoce dei Verdi europei che ribadisce la mobilitazione avviata da tempodal suo partito ''per questo obiettivo perche' si tratta di una battaglia simbolo in difesa dell'ambiente e della legalita'''. La co-portavoce europea dei Verdi ha annunciato in una nota la propria presenza domani a Villa S. Giovanni in occasione dell' assemblea pubblica sul tema ''Il punto sul Ponte''. ''L' appuntamento di Villa - ha affermato Francescato - rappresenta una sorta di 'Stati generali sul Ponte', all' indomani delle minacce e delle conseguenti dimissioni del sindaco della citta Rocco Cassone e della presentazione delle candidature per le imprese che intendono partecipare alla gara d' appalto per la costruzione della mega opera. Siamo quindi in un momento importante, in cui vengono al pettine molti nodi irrisolti della 'questione Ponte' ''. Candidatasi a sindaco di Villa lo scorso anno, Grazia Francescato ricopre oggi la carica consigliere comunale della citta'. ''Dal confronto di domani tra partiti, movimenti, associazioni e amministratori - ha aggiunto - dovra' uscire un rinnovato impegno per smascherare la truffa del ponte. Ci auguriamo che l' intero centrosinistra sappia cogliere questa occasione''. Per l' esponente nazionale del partito ''a livello nazionale, si parla molto di primarie e programmi. I Verdi si batteranno affinche' la coalizione abbandoni definitivamente ogni tentazione o titubanza. Dopo le minacce al Sindaco e dopo che anche le bugie sulla copertura finanziaria per la mega opera sono state smascherate - ha concluso Francescato - non e' piu' tempo di incertezze o illusioni''.

Adamo (DS) “La polemica Chiaravalloti-Callipo mostra la Regione come vero ostacolo per lo sviluppo della Calabria”

16/09 ''E' andata bene se al presidente Callipo non gli abbiano dato del comunista. Chiaravalloti e quelli del suo club reagiscono scompostamente perche' hanno il nervo scoperto''. Cosi' dice il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, in merito alla polemica tra il presidente degli industriali regionali, Pippo Callipo, ed il governatore, Giuseppe Chiaravalloti. ''Il grido d' allarme - dice Adamo - del Presidente degli industriali calabresi interpreta un sentimento di sfiducia e di rabbia di tutti gli operatori economici calabresi. Ha ragione chi dice che se agli inizi degli anni '70 c' era la Calabria e non c' era la Regione, oggi c' e' solo un mostro di Regione e rischia di non esserci la Calabria. La Regione e' diventata il vero ostacolo allo sviluppo ed alla crescita della Calabria. Inefficienza, sprechi, illegalita' sono i caratteri di un' azione amministrativa senza principi e priva di moralita'. Callipo dice la verita'. Bisogna dargli atto che la sua denuncia proprio perche' inconsueta e' altrettanto coraggiosa. Una denuncia quella di Callipo che, pero', chiede un cambio di passo a tutti, alla politica generalmente intesa. Le stesse forze del cambiamento, quelle del centrosinistra debbono assumere quella denuncia come un monito che impone anche a loro una nuova consapevolezza. La consapevolezza di chi non a parole ma con i fatti deve dimostrare di voler operare affinche' le cose effettivamente cambino''.

Fava (Udeur) “Ndrangheta e mancato sviluppo sono le questioni terribili della Calabria”

16/09 ''Due nomi riassumono con forza le terribili questioni della Calabria: il sindaco di Villa S. Giovanni (Rc), Rocco Cassone, che con le sue dimissioni ha riproposto la drammatica aggressione costante della ndrangheta; il presidente degli imprenditori calabresi, Filippo Callipo, che lancia l'allarme per il mancato sviluppo e per la crisi profonda della politica calabrese''. Lo ha detto il consigliere regionale della Calabria, Nuccio Fava (Pop-Udeur). ''C'e' - continua Fava - un terzo elemento drammatico: l'insipienza e la tracotanza del governatore, incapace almeno di tentare di capire e di provare a dialogare. Non e', purtroppo, una novita', anche se di fronte all'assalto quotidiano del crimine e all'assenza di una qualche prospettiva credibile di sviluppo, la massima autorita' regionale dovrebbe fornire, non insulti e personale livore, ma risposte e volonta' di dialogo. In questo contesto si colloca la legittimita' di qualche domanda non impertinente all'assessore Zavettieri (N.Psi). Merita tutto il rispetto il travaglio dei socialisti calabresi. L'esito riguarda soprattutto le loro scelte e la capacita' di trovare soluzioni al loro interno. Resta, pero', legittima la domanda del concorso che vogliono assicurare al progetto di positivo cambiamento e di prospettiva di rinascita, che solo l'insieme delle forze del centro-sinistra puo' oggi rappresentare per la Calabria''.

PSE: “Il successo dell’iniziativa di Cosenza sia la bussola per un lavoro comune”

15/09 La segreteria del PSE ha diramato il seguente comunicato “Il grande successo di partecipazione e di condivisione della manifestazione al Cinema Italia di Cosenza deve fungere da bussola per i dirigenti delle forze di ispirazione socialista per lavorare insieme e costruire un'alternativa credibile al governo della destra. La valorizzazione della storia e delle battaglie socialiste che hanno realizzato una lunga serie di riforme determinanti per il progresso della Calabria e dell'intero Paese è indispensabile per tutti coloro i quali si prefiggono l'obiettivo di sconfiggere gli attuali metodi negativi della classe di governo, che, purtroppo, sono stati combattuti con poca determinazione e spesso anche condivisi da non isolati dirigenti dell'attuale opposizione. Dopo l'entusiasmo registrato agli interventi dei dirigenti dello Sdi, dei Laburisti, del Nuovo Psi e del Pse-Lista Mancini, appaiono ancora più sbagliati i tentativi perpetrati nella provincia di Cosenza e più in generale in Calabria ai danni di quanti trovano ispirazione negli ideali socialisti e lavorano perché essi possano rappresentare un punto di riferimento non secondario all'interno di una coalizione riformista. Insistere su quella impostazione erronea e negativa significa erigere barriere insormontabili all'interno della sinistra.Oggi, al contrario, la sfida di tutti i riformisti è quella di aprire un dialogo con le forze più sane e più dinamiche della Calabria che a gran voce denunciano la mancanza nella classe dirigente di interlocutori credibili. La sfida riformista deve andare nella direzione di intercettare il consenso dei tanti talenti che studiano, lavorano e fanno impresa in Calabria.In questa direzione le forze di ispirazione socialista possono fornire un contributo determinante per l'affermazione di un Modello di Governo positivo che metta definitivamente ai margini le prassi negative che anche in questi giorni, e non soltanto da parte della destra, sono realizzate con tanta impudenza. Con questa prospettiva riteniamo utile proporre una serie di discussioni in tutte le province calabresi animate dai dirigenti di tutte le forze socialiste con l'ambizione di definire il tavolo di collaborazione permanente utile a favorire un'alleanza di governo capace di imporre la Calabria come protagonista di una nuova fase di sviluppo.”

Presentato il nuovo programma politico del Nuovo PSI “Autonomia ed identità socialista”

15/09 Autonomia ed identita' socialista. E' la filosofia che i socialisti del Nuovo Psi in Calabria perseguiranno nei prossimi mesi ed anche in vista delle elezioni regionali del 2005. Concetti ai quali si e' richiamato questa mattina l'assessore regionale alla pubblica istruzione Saverio Zavettieri concludendo la conferenza stampa indetta dal suo partito e nel corso della quale e' stato illustrato il documento politico programmatico del Nuovo Psi. Ed il documento politico programmatico, che sara' sottoposto all'attenzione delle altre forze politiche, e', ha spigato Saverio Zavettieri ''un insieme di riflessioni che abbiamo maturato nel corso di questi anni, che richiedono una correzione di rotta, perche' la Calabria deve uscire da una condizione di dipendenza di regione assistita se vuole crescere e svilupparsi''. ''Occorre una classe dirigente, espressione degli interessi della Calabria, capace di assumersi le proprie responsabilita' in piena autonomia e libera da condizionamenti di poteri esterni e sommersi'': e' un passaggio del documento politico-programmatico predisposto dal Nuovo Psi che segna, nei fatti, l' avvio del dibattito in vista dell' appuntamento elettorale della prossima primavera. Il documento - che analizza lo scenario socio economico della Calabria e propone una ''diversa lettura'' delle vie di sviluppo della regione. In particolare, il documento individua in primo luogo nell' azione della Regione ''l' assenza di un disegno strategico e la mancata definizione di linee di indirizzo programmatico ed operativo per il conseguimento di obiettivi di interesse generale''. In tal senso, si sollecita ''un ormai improcrastinabile riassetto normativo ed organizzativo complessivo per pervenire alla eliminazione della costante sovrapposizione di funzioni ed allo spreco delle risorse pubbliche e quindi ad una gestione efficace ed efficiente delle risorse per il miglioramento della qualita' dei servizi resi a costi accettabili per una politica d' investimenti''. Nella prima parte dell' elaborato si analizzano diffusamente punti di forza (territorio, ambiente, patrimonio culturale e forza lavoro disponibile centri del sapere e agenzie per lo sviluppo) e criticita' (sistema istituzionale, politico e di governo; criminalita'; tessuto economico fragile; credito; infrastrutture) della Calabria; quindi, gli estensori del documento indicano vincoli, opportunita' e rischi come la devoluzione e l' allargamento dell' Unione europea. Nel mirino finiscono il ruolo e le funzioni degli enti sub-regionali. ''Non e' indifferente, rispetto alla precaria situazione delineata - e' scritto nel documento - la scelta di amministratori ai vertici degli Enti, Agenzie e Societa', senza che questi siano in possesso dei necessari requisiti dettati dalla normativa in materia (compatibilita' e professionalita') ed ancora piu' privi di autonomia e indipendenza di giudizio''. L' affondo riguarda le Agenzie di sviluppo per il futuro delle quali si propongono delle ipotesi di linee operative per una riorganizzazione complessiva resa necessaria dalle riforme in atto del sistema regionale, dall' allargamento dell' Ue e dalle limitate risorse finanziarie. Per l' Arssa e l' Afor ''governate da Cda pletorici, costosi e lottizzati'' la proposta e' quella di introdurre figure quali l' amministratore unico o il direttore generale. Interventi vengono indicati per rendere efficiente l' altro ente strumentale della Regione, l' Arpacal e per favorire il rilancio di enti come le Comunita' montane, i Consorzi di bonifica, l' Autorita' di bacino e la Sorical alla quale sara' affidata la gestione trentennale delle opere idriche di captazione, accumulo, potabilizzazione e adduzione trasferite alla Regione. Per quanto riguarda i Consorzi di sviluppo industriale, e' scritto nel testo, necessita ''un raccordo pieno tra Regione e consorziati, anche nella definizione degli organi societari attualmente pletorici, costosi e lottizzati, con figure competenti di amministratori delegati o direttori generali''. L' analisi non trascura i mercati agroalimentari per i quali si valuta come opportuna la ''eventuale dismissione delle partecipazioni'' e della Fincalabra, societa' finanziaria regionale ''governata da un Cda pletorico, costoso, lottizzato e inutile che va sostituito da figure competenti''. Un ''processo di razionalizzazione - e' scritto nel testo - dovra' interessare anche Sviluppo Italia Calabria''. Le societa' aeroportuali Sogas, Sacal e Aeroporto S. Anna, infine, ''non sono strategiche e tali da permetterle di svolgere un ruolo di indirizzo con ricadute sulla qualita' dei servizi''. ''Partendo dall' esperienza di governo alla Regione - ha spiegato Chieffallo - abbiamo inteso codificare alcune situazioni per vedere se e' possibile su alcuni obiettivi mancati per utilizzare la fase finale della legislatura e impostare la prossima campagna elettorale. Siamo pronti - ha aggiunto - anche ad imboccare la strada del distinguo nel momento in cui non dovessimo trovare concordanza sulle nostre tesi''. Galati ha parlato di documento che ''e' una buona base di partenza e che va indirizzato a tutte le forze politiche', mentre Crino' ha rilevato ''la carenza di classe dirigente'' e ''la voglia di discutere di politica senza politica''. ''La Regione e le aziende regionali - ha detto Zavettieri - sono purtroppo patrimonio inutilizzato e regalato per clientelismo''. Zavettieri ha anche detto che ''la Calabria per i problemi cronici che si trascina alle spalle ha bisogno di una seria correzione di rotta e noi ci attrezziamo per contribuire a determinare la correzione. Anche perche' ha sottolineato lassessore regionale - c'e' un dato preoccupante che fotografa la situazione della Regione Calabria che e' il meno 5.700 iscritti nelle scuole calabresi che sonoil risultato di una dispersione elevata ma soprattutto dei processi diemigrazione che sono ripresi a pieno ritmo. Cio' dimostra, - a giudizio di Zavettieri - che e' necessaria una forte volonta' per utilizzare tutte le risorse disponibili per lo sviluppo e il lavoro produttivo in Calabria. Diversamente assistiamo impotenti ad un processo che va avanti per conto suo''

Gentile (FI): “Approvare il DDL per l’istituzione della sezione di Corte d’Appello a Cosenza”

15/09 ''Ci auguriamo che la prossima settimana, allorquando si discutera' delle istituzioni delle nuove Corti d' Appello, possa essere approvato il nostro Ddl per una sezione autonoma a Cosenza: siamo ragionevoli ed accetteremmo, pero', per il momento anche una sezione distaccata che sarebbe un passo in avanti notevole, per cui abbiamo gia' presentato un emendamento in questa direzione''. E' quanto afferma in una nota il sen. Antonio Gentile, che ha presentato un Ddl giacente per l' istituzione della sede autonoma della Corte d' Appello di Cosenza. ''Nel recente passato, purtroppo - ha sostenuto Gentile - allorquando venne posto l' argomento all' ordine del giorno abbiamo dovuto protestare per fare includere Cosenza nella discussione generale. Infatti la Commissione Giustizia del Senato non aveva ottemperato a tale richiesta e per tanto nell' ultima seduta dell' Aula prima delle ferie agostane intervenni presso la Presidenza del Senato, ricevendo peraltro la giusta risposta del vice presidente Fisichella che imputava alla Commissione Giustizia la decisione presa''. Il parlamentare di Forza Italia ha ricordato come ''Cosenza abbia tutti i titoli per avere una sede autonoma, ma la mediazione e' sempre un' arma efficace e potrebbe bastare per avere per il momento la sezione distaccata della Corte d' Appello nel capoluogo cosentino''. Gentile ha quindi ricordato come ''in sede locale tutte le forze politiche, la magistratura e gli ordini professionali abbiamo convenuto sulla necessita' di chiudere produttivamente una lunga fase di discussioni dando vita ad un segno tangibile di riconoscimento per una provincia immensa. Sono certo - ha concluso - che l' on. Jole Santelli, sottosegretario cosentino, si fara' portavoce di questa istanza, e confido nel suo ruolo per poter portare a casa un risultato importante''.

Zuccherini (Prc) : “Riunire gli stati generali della sinistra per le regionali”

15/09 Una riunione degli Stati generali delle forze politiche del centrosinistra, dei movimenti e delle rappresentanze sociali per definire un progetto comune in vista delle scadenze elettorali della prossima primavera: e' quanto propone, in una lettera aperta, Stefano Zuccherini, commissario regionale del Prc. ''In questi mesi del mio impegno in Calabria - afferma Zuccherini - ho incontrato un popolo che resiste, che progetta il cambiamento, che non si assoggetta ad un sistema di potere che lo vuole suddito senza diritti. Un popolo che chiede una visione alta della politica come trasformazione; ma che spesso e' portato a credere, per le tortuose e spesso non decifrabili vicende politiche locali, che non ci siano forze che raccolgano e rappresentino queste istanze''. Rispetto alle prossime scadenze elettorali, Zuccherini sollecita ''uno scatto, una innovazione nel metodo e nei contenuti della definizione del programma, dello schieramento, delle candidature delle forze che si candidano al cambiamento radicale ed al governo della Calabria. Noi donne ed uomini di Rifondazione Comunista - aggiunge - proponiamo alle forze politiche del centrosinistra, ai movimenti, alle forze sociali, che sentono come prioritaria la costruzione di un nuovo blocco sociale per battere le destre e le loro devastanti politiche neoliberiste, di promuovere la riunione degli Stati Generali delle nostre forze. Ci proponiamo di definire insieme un progetto, una nuova identita' per la Regione, che tenga insieme lotta alla criminalita', progresso delle condizioni materiali economiche, sociali delle genti di Calabria, che avvii, per questo, la fase di un nuovo regionalismo, che torni a far pesare nelle politiche nazionali ed europee il progetto di sviluppo dei vari territori. Su questi obiettivi e' necessario il contributo di tutti e tutte, per ricostruire un rapporto tra politica e societa', cambiamento e progresso''. Per Zuccherini ''e' senso comune che l' azione della giunta regionale di destra abbia fatto arretrare ulteriormente le condizioni politiche, economiche, sociali della Calabria. Non si puo' sottovalutare che nei prossimi mesi la giunta di destra, e la sua maggioranza, attiveranno tutti i gangli della spesa pubblica per utilizzarla al proprio perpetuamento ed al consolidamento del proprio sistema di potere che e' nocivo allo sviluppo ed al progresso. Per questo ci pare incomprensibile ed antitetica per le forze che si candidano al cambiamento - conclude il commissario regionale del Prc - una discussione che possa prevedere che uomini che hanno rappresentato i punti di snodo di quel sistema e dei suoi guasti nella societa' regionale possano, come i mercenari, concretamente pensare di essere rappresentati in un altro schieramento che si e' opposto a quelle politiche ed alle relazioni ed ai rapporti instaurati''.

Il Nuovo Psi detta la sua politica “Vogliamo scomporre e ricomporre i poli oramai in crisi”

15/09 Si è svolto oggi a Catanzaro il Comitato Regionale del Nuovo Psi. Nel corso di una conferenza stampa, avvenuta dopo il Comitato, il Nuovo Psi calabrese ha indicato i punti salienti. Il Nuovo Psi si propone di scomporre e ricomporre gli attuali poli in crisi, che non rappresentano piu' le esigenze della Societa'. Partendo dalla propria storia ultra centenaria di partito riformista, il Nuovo Psi non si ritiene inserito in uno degli attuali poli, ma ritiene che, prima delle alleanze vengano i programmi, sui quali, poi, possono essere costruite le alleanza. Per questo fa appello a tutte le aree socialiste, per creare una forza dirompente, riformista, in grado di ristabilire gli equilibri, valutare e portare avanti i problemi della nuova societa' calabrese, dei giovani, degli anziani, degli uomini in cerca di lavoro e di sicurezze. Il leader regionale del Nuovo PSI, Saverio Zavettieri ha poi precisato ''Gli attuali schieramenti sono privi di programmi e si somigliano, poiche' sono soltanto protesi verso il potere. Gli attuali Poli sono diventati le sentinella del potere e non propongono novita'. noi privilegiamo i contenuti agli schieramenti. la nostra non e' una logica eversiva, ma potrebbe esserlo. dai programmi dipende il nostro discorso con gli altri. I poli attuali, non avendo prodotto idee nuove, hanno fatto un uso distorto delle risorse calabrese, senza ricavare nulla per la nostra societa', per cui bisogna raddrizzare le logiche. Dobbiamo costruire una identita' socialista con forte identita' politica, che puo' essere il grimaldello per aprire l'attuale situazione in favore della socialità''. Per il Segretario regionale del Nuovo Psi Calabrese, Leopoldo Chieffallo, ''Siamo il partito dei programmi, da sempre riformisti, senza l'appellativo di post, come altri. Per questo offriamo alla riflessione di tutti il nostro programma, diversamente, nell'attuale stagnazione, per la Calabria non si costruisce nulla. Per il capogruppo socialista alla Regione, Giuseppe Galati, il programma, elaborato dai socialisti va offerto a tutte le forze politiche in genere ed avviare una discussione molto seria. a conclusione ci domanderemo con chi andremo a governa, Evidentemente, andremo con chi di piu' si avvicina alle nostre idee. Il programma socialista e' stato illustrato dall'economista Franco Tucci, il quale ha sostenuto che le variabili che influenzano un organico programma di sviluppo possono essere sintetizzate, partendo dalla pubblica amministrazione, in senso lato, compresi gli organi e le rappresentanze statuali sul territorio; l'assetto istituzionale regionale ed i rapporti con gli enti territoriali subregionali. Per Franco Tucci, nel considerare un programma riformista non puo' non essere preso in considerazione il ruolo dei partiti politici ed il sistema elettorale; i centri del sapere e dell'innovazione (istituti scolastici, Universita', centri di ricerca); i soggetti economici pubblici, parapubblici e privati; il sistema delle imprese ed il sistema delle relazioni sindacali e sociali. L'economista socialista non dimentica di porre attenzione alla malavita organizzata ed alla sua presenza sul territorio. Vengono dopo le infrastrutture per la fruibilita' del territorio, le risorse territoriali, finanziarie, di capitale umano; il sistema del credito e della finanza. Tucci passo poi al quro generale di riferimento, sostenendo che si deve procedere per scelte, puntando fortemente sulla ricerca e sull'innovazione, tenendo conto che la Calabria ha dei punti di forza come il territorio, l'ambiente, il patrimonio culturale, che si accompagno a delle criticita' come il sistema istituzionale, politico e di governo, con una crescente e diffusa presenza della criminalita' organizzata, un tessuto economico molto fragile, la gestione antieconomica di alcune Agenzie di sviluppo (Arssa, Afor, Arpacal), la sanita'. Un programma serio ,pero' deve tenere conto della opportunità esistenti, come il Porto di Gioia Tauro, la posizione geografica , i nuclei industriali, il turismo, l'ambiente e i beni culturali' Comunque - ha specificato franco Tucci - le nostre vogliono essere punti per una base di discussione per attrarre attorno ad un programma di sviluppo economico, sociale e di crescita globale della regione tutte le risorse attive in essa presenti che, quotidianamente, si confrontano con mille difficolta' e che reclamano un cambiamento ed una svolta.

Ponte sullo stretto: Nuccio Fava (Udeur) sollecita una riunione del Consiglio regionale”

15/09 Nuccio Fava, consigliere regionale della Calabria per i Popolari-Udeur, ha scritto al Presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, per proporre la convocazione di un Consiglio regionale straordinario, che discuta le conseguenze per il territorio, legate sinanche alla fase preliminare di costruzione del ponte sullo Stretto. ''Siamo ancora in attesa del Consiglio straordinario per la legalita', con la presenza del Ministro Pisanu. L'ho incontrato sabato scorso al convegno Acli di Orvieto - scrive Fava - e mi ha confermato che ha accolto di buon grado il tuo invito, anche perche' e' molto preoccupato per Villa San Giovanni e per la situazione calabrese. A me pare, tuttavia, che dovremmo valutare e approfondire, come Consiglio regionale, le condizioni che - specie per Villa San Giovanni - si verificheranno a breve, gia' nella fase preliminare, per il ponte sullo Stretto''. ''Personalmente ritengo sbagliato e negativo il ponte - scrive Fava - contrario agli interessi di Sicilia e Calabria. Il suo impatto sara', comunque, sin dall'inizio, enormemente impegnativo per una fascia consistente di abitanti, le loro attivita' economiche, di lavoro e di vita in genere. Sarebbe oltremodo utile che il Consiglio regionale ne potesse essere informato, a cominciare da tempi e modalita' che si intendono seguire. La convocazione dell'amministratore delegato della societa' Ponte sullo Stretto, dott. Pietro Ciucci, mi parrebbe oltremodo opportuna. Sarebbe necessaria ed utile anche una informativa da parte del governo regionale, ma non oso sperare tanto''. ''In ogni caso, una seduta straordinaria del Consiglio - sostiene Fava - aperta agli amministratori locali interessati, a cominciare dal sindaco Cassone, ma anche alle forze del sindacato, dell'imprenditoria, del turismo, del commercio e dell'artigianato, ci metterebbe nella condizione di conoscere problemi, difficolta' e prospettive, di promuovere quindi tutte le iniziative che si renderanno necessarie anche da parte della regione. Al di la' delle posizioni favorevoli e contrarie, sono comunque in gioco interessi fondamentali, che vanno tutelati, sbarrando sin dall'inizio ogni infiltrazione mafiosa. Anche in questo modo - conclude Fava - si contribuisce a promuovere quella cultura della legalita' e della trasparenza, che deve stare a cuore a tutti noi.

Veraldi (Marhgherita): “Tremonti, la banca del sud, l’avrebbe dovuta proporre quando era Minstro”

15/09 “Sono certamente condivisibili le considerazioni, affidate da Giulio Tremonti al 'Corriere della Sera', in ordine all'assenza di un istituto di credito del Mezzogiorno, anche se ritengono che l'ex ministro dell'Economia avrebbe potuto e dovuto affrontare il problema quando era parte del governo Berlusconi''. Lo afferma il senatore Donato Veraldi (Margherita), Segretario della Commissione parlamentare antimafia e capogruppo del suo partito alla Commissione LL.PP. del Senato, ex presidente della Regione Calabria. ''Il problema posto da Tremonti - sostiene Veraldi - e' stato oggetto, ripetutamente, di miei interventi. Ricordo che quando ero presidente della Giunta calabrese, il Consiglio regionale dedico' una seduta ad hoc al problema, che negli ultimi dieci anni si e' aggravato dopo l'acquisizione o l'integrazione in altri gruppi bancari del Centro-Nord di istuituti storici come la Carical o il Banco di Napoli''. ''Oggi - afferma Veraldi - le risposte alla domanda di credito delle regioni meridionali e' affidata al credito cooperativo, che nel Sud non ha ancora una presenza sufficientemente dimensionata, o ai grandi gruppi del centro-nord. Questi ultimi, che applicano un costo del denaro elevato, pongono alle imprese condizioni o chiedono garanzie che, spesso, e' impossibile soddisfare, favorendo indirettamente il diffondersi dell'usura. Non bastano, dunque, le pur apprezzabili affermazioni di un ex ministro''. A giudizio del parlamentare calabrese della Margherita, una prima risposta potrebbe darla la Regione Calabria: ''Basterebbe - afferma - seguire l'esempio della Regione Campania, che si e' dotata di una legge ad hoc per il credito''.

Borrello (Udeur) replica a Chiaravalloti: “Meglio il club del tonno che quello dei goderecci”

15/09 ''Meglio il club del tonno, al quale anch'io per storia e scelta mi sento iscritto, che quello dei goderecci'': Antonio Borrello, consigliere regionale di Udp-Udeur, s'inserisce cosi' nella polemica tra il presidente della Confindustria, Callipo, e il presidente della Regione, Chiaravalloti. ''Meglio un club presieduto da una persona come Callipo - aggiunge l'esponente del centrosinistra - rappresentante di un pezzo d'economia produttiva nonche' esponente di primo piano degli imprenditori calabresi, che il club presieduto da Chiaravalloti e dedito ad organizzare sfilate di miss e a circondarsi di uno stuolo incalcolabile ed ancora sconosciuto di consulenti''. Ancora Borrello: ''Come al solito, il Presidente della Regione non entra nel merito delle questioni sollevate ed argomentate dal presidente Callipo. Cosi' come dimostra di non conoscere la regione che l'ha eletto, se crede di far colpo irridendo l'antica e prestigiosa storia delle tonnare e l'esistenza di aziende, che, lavorando sodo e non raccontando frottole, costituiscono uno degli esempi piu' moderni e all'avanguardia dell'imprenditoria calabrese e meridionale''.

Donnici (IDV) “Le parole a vanvera sono quelle di Chiaravalloti. Callipo indica una via fascinosa di riscatto civile, morale, sociale ed economico”

15/09 In una intervista, rilasciata ad un quodiano locale, il Presidente dell'Assindustra Calabria, ieri, ha rivolto critiche alla classe dirigente regionale, sostendo la mancanza di programmi e di prospettive per lo sviluppo della regione e per gli operatori economici. Il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, ha subito risposto che quelle di Callipo sono ''un fiume di parole che non lasciano intravvedere un benche' minimo contributo, un solo progetto concreto, destinato alla Calabria. Parole messe male e interventi, negli ultimi giorni, a vanvera su argomenti vari''. Sulla polemica si inserisce ora Beniamino Donnici, coordinatore calabrese di Italia dei Valori e responsabile nazionale del settore Enti locali. ''Se c'e' uno che 'parla a vanvera' e' Chiaravalloti - dice Donnici - il quale, dopo quattro anni abbondanti di fallimentare gestione, e' riuscito nella difficilissima impresa di scontentare i suoi elettori, grandi e piccoli, risultando imbarazzante persino ai partiti della coalizione, che dovrebbe sostenerlo''. Donnici, quindi, esprime ''apprezzamento e consenso alla lucidissima analisi di Callipo il quale, con grande onesta' intellettuale e pari coraggio, da un osservatorio attento e privilegiato, indica ai calabresi, non solo le cifre del fallimento delle politiche, portate avanti nelle istituzioni calabresi, quanto e soprattutto la strada difficile, ma fascinosa del riscatto civile, morale, sociale ed economico''. ''Quello del coinvolgimento delle forze vive della societa', dei talenti e delle intelligenze migliori - prosegue Donnici, che annuncia un incontro con Callipo - e' un progetto, direi anzi un sogno, che personalmente e politicamente inseguo fin dal 1991, quando nacque il movimento Calabria Libera. E' giunto il momento di realizzarlo e ci faremo carico, nelle prossime settimane, di portarlo in ogni centro, grande e piccolo, della Calabria attraverso una segreteria itinerante, che sara' punto di ascolto e di partecipazione attiva dei cittadini''. Donnici, infine, si rivolge al centrosinistra: ''Prendiamo positivamente atto che, finalmente, si sta avviando un confronto tra i soggetti politici. Questo confronto dovra' allargarsi ad ogni componente della societa' calabrese. Il problema che abbiamo davanti non e' il programma , che si puo' scrivere in un paio di ore, ma la capacita' di realizzarlo, attraverso l'individuazione chiara e coerente di una classe dirigente all'altezza della sfida. In questo senso la scelta del candidato presidente deve coniugare esigenze di tempestivita' e di partecipazione. Ove non si dovesse optare per un politico di lungo corso, riteniamo che le alternative credibili e vincenti a questo punto non manchino''.

Meduri (DL) “Non c’è sviluppo senza legalità”

14/09 ''L' allarme sulla sicurezza lanciato da Confindustria in Calabria merita di essere raccolto con la massima tempestivita' da parte delle istituzioni a tutti i livelli''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare della Margherita Luigi Meduri. ''Non c' e' sviluppo - ha proseguito - senza legalita' e soprattutto senza una sinergica azione di contrasto della criminalita' che veda il coinvolgimento di tutte le forze della societa'. Il problema e' che il governo centrale sta trascurando questa variabile fondamentale nelle politiche di rilancio della economia del sud. In occasione della inaugurazione della Fiera del Levante, infatti, ben poco abbiamo ascoltato su questo punto nel discorso del Presidente del Consiglio, in quanto avremmo auspicato una maggiore sensibilita' su tale imprescindibile questione''. ''In parlamento - ha concluso Meduri - la Margherita si attivera' da subito affinche' la questione sicurezza nel sud e in Calabria siano al centro dell' agenda politica a partire dalla prossima finanziaria e su questo ci auguriamo la massima convergenza con le forze politiche di tutti gli schieramenti''.

Conclusi, con l’incontro con la Margherita, gli incontri bilaterali dei DS

14/09 Si sono conclusi con il colloquio con i rappresentanti della Margherita, gli incontri bilaterali promossi dai Ds con le altre forze del centrosinistra. Alla riunione, definita ''serena e costruttiva'', hanno partecipato, per la Margherita, il coordinatore regionale, Franco Bruno; il consigliere regionale Franco Fortugno; il coordinatore provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Sera; il presidente provinciale del partito, l' on. Mario Lagana'; il coordinatore della provincia di Vibo Valentia, Lorenzo De Sossi; il coordinatore della provincia di Crotone, Enzo Sculco. Le due delegazioni, secondo quanto appreso, hanno convenuto ''sulla necessita' di rispettare i tempi dati per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione, con l' intento di lavorare nel segno della cooperazione rafforzata dei partiti dell' area 'Uniti nell' Ulivo'''. Secondo quanto riferito da uno dei presenti all' incontro, ''si e' ormai entrati nella fase decisoria ed il prossimo mese di ottobre sicuramente segnera' una svolta per l' intera coalizione''.

Malcontento nella Margherita: chiesto incontro urgente del direttivo regionale

14/09 Il vicesegretario regionale vicario della Margherita, Franco Laratta, e il vicesegretario Giuseppe Mazzotta, chiedono la convocazione degli organismi di partito. ''Alla luce dell' attivita' politica degli ultimi giorni, con incontri e confronti a vari livelli e con diversi soggetti politici regionali - scrivono i due in una lettera indirizzata al coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno - al fine di evitare che si indebolisca la linea ed il progetto del nostro partito emerso dall' ultimo congresso regionale, si chiede al segretario regionale del partito la convocazione in via urgente dell' esecutivo e della direzione regionale ad oggi costrette ad apprendere dalla stampa di iniziative politiche che non sono state oggetto di analisi e confronto negli organismi del partito. A fronte di tale situazione, che rischia di delineare divergenze e contraddizioni nella gestione della linea politica del partito, fino a far sorgere il dubbio che ci si trovi dinanzi ad una sorta di partito parallelo che tutti vogliamo e dobbiamo evitare, si ritiene indispensabile un confronto franco e diretto negli organismi del partito preposti alla gestione e alla individuazione di una vincente strategia che possa ridare forza e prestigio alla Margherita calabrese''.

Domani il comitato regionale del Nuovo PSI

14/09 Il Nuovo Psi, domani, alle ore 11, nei locali del Benny Hotel, a Catanzaro, terra' una conferenza stampa per la presentazione delle linee programmatiche per lo sviluppo della regione. Alle ore 16, poi, nello stesso hotel, si terra' la riunione del Comitato regionale per esaminare la ''sitauzione politica regionale e l'organizzazione del Congresso regionale del Nuovo Psi''.

Incontri bilaterali regionali: I DS incontrano Sdi e Repubblicani europei

14/09 Sono iniziati stamani nella sede del gruppo consiliare regionale dei Democratici di Sinistra gli incontri bilaterali promossi dai DS con i rappresentanti degli altri partiti della coalizione di centrosinistra. Il primo degli odierni incontri programmati si e' svolto con i dirigenti dello Sdi. Erano presenti, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, e i dirigenti del partito, Rocco Gaetani, Lillo Zappia, Pino Caminiti, Marilina Intrieri, in rappresentanza di una piu' vasta delegazione diessina, di cui fanno anche parte Giovanni Puccio, segretario della federazione di Catanzaro, ed i coordinatori di tutte le mozioni e delle aree cofondatrici del partito dei Democratici di Sinistra. Per lo Sdi, invece, hanno partecipato il capogruppo in Consiglio regionale, Luigi Incarnato; il segretario regionale, Ercole Nucera; il presidente regionale del partito, Tonino Leone; i dirigenti provinciali di Reggio Calabria, Carmelo Nucera e Bruno Morgante. Le due delegazioni, secondo quanto appreso, hanno concordato ''sulla necessita' di imporsi il rispetto dei tempi - entro la prima settimana di ottobre - affinche' si lavori nel centrosinistra per presentare all'opinione pubblica calabrese il programma ed il candidato della coalizione in vista delle prossime elezioni regionali''. Democratici di sinistra e Sdi, inoltre, secondo indiscrezioni, avrebbero concordato ''sull'impegno di sostenere una cooperazione rafforzata tra le forze che hanno dato vita al progetto ''Uniti nell'Ulivo'', aprendo un confronto, tra Ds, Margherita, Sdi e Repubblicani europei sulla legge elettorale regionale capace di coagulare una proposta unica di legge''. Inoltre, e' stata valutata l'opportunita' che ''le quattro forze politiche di ''Uniti nell'Ulivo'' tengano unitariamente la prossima settimana gli incontri bilaterali programmati con le forze sociali, le associazioni, il mondo accademico ed il sistema delle imprese''. Nel corso dell'incontro, ''Ds e Sdi hanno ribadito le proposte di candidatura, rispettivamente, dell'on. Marco Minniti e del sen. Cesare Marini, alla carica di Presidente della Regione per il centrosinistra nella prossima tornata elettorale'', evidenziando, infine, ''la necessita' di valutare il percorso da intraprendere per come giungere eventualmente alla presentazione di una lista unitaria per il rinnovo dell'Assemblea legislativa della Calabria''. Successivamente all'incontro con lo Sdi, i Democratici di Sinistra si sono confrontati con la delegazione dei Repubblicani Europei, rappresentati dal segretario regionale, Roberto Cangiamila e dal segretario provinciale, Domenico Pitarresi. ''Non vi e' dubbio sullo spessore, la qualita' e la rispettabilita' dei tre candidati a Presidente della Regione finora emersi dal dibattito su coloro i quali possono rappresentare il centrosinistra alle prossime elezioni. L'on. Marco Minniti, il sen. Cesare Marini ed il sen. Agazio Loiero sono degnissime persone''. E' quanto ha affermato Roberto Cangiamila a conclusione dell'incontro con la delegazione diossina, sottolineando comunque che ''il candidato, quale esso sara', deve rappresentare una discontinuita' con il passato e capace di sanare le inutili contrapposizioni territoriali che finora hanno caratterizzato la vicenda politica calabrese. Crediamo che il candidato a Presidente - ha aggiunto Cangiamila - debba rappresentare un valore aggiunto per l'intero centrosinistra, portatore di idee e progetti propri e non solo capace di tenere insieme la coalizione. E comunque la scelta deve tenere anche conto degli scenari politici nazionali del prossimo futuro''. In materia di legge elettorale regionale, Roberto Cangiamila, ''proprio per garantire le diversita' culturali ed il ruolo dei partiti politici'', si e' detto contrario ''a qualsiasi tipo di sbarramento di
ingresso''.

Pietro Mancini “I socialisti devono indicare un buon candidato. Minniti non va bene"

14/09 Dichiarazione dell’ex Sindaco di Cosenza, Pietro Mancini: “Socialisti, ora andate avanti con coraggio e bocciate Minniti, l' amico di Boemi !! Invece, i dirigenti della Quercia non solo tacciono sull' era di Tangentopoli, anzi avevano pensato di candidare Tonino Di Pietro, alla Camera, nel collegio milanese lasciato libero da Bossi. Ma essi mostrano anche un forte fastidio per i tentativi, in corso, soprattutto al Sud, dall' indomani del positivo risultato alle europee del partito di De Michelis, di ricomposizione della " diaspora socialista ". Parlando, acidamente, di prove tecniche di " riciclaggio " di pensionati della politica e bocciando, con ingiustificato ma indicativo fastidio, le assembee, come quella recente, molto affollata, svoltasi a Cosenza, con la partecipazione di tutti i partiti e gruppi socialisti e conclusa da un applaudito discorso dell' ex ministro Claudio Signorile. Che ha definito " cretino e ignorante " il segretario calabrese del partito di Fassino, Adamo - noto alle cronache per la travolgente passione amorosa con il sindaco di Cosenza - il quale si era affrettato a " scomunicare " la riunione degli ex del Garofano e, addirittura, a condannare in blocco la storia del socialismo italiano! Dopo il successo del convegno del cinema Italia (complimenti ai bravi organizzatori, Iacino e Ziccarelli ! ), si attendono decisioni concrete, a partire dalla designazione del candidato alla presidenza della regione Calabria. Lo diciamo chiaramente : la scelta di Minniti, il grande estimatore del procuratore di Reggio Calabria, Boemi, non avrebbe il gradimento dei socialisti, certamente non di quelli che furono vicini a Giacomo Mancini, durante la vergognosa persecuzione giudiziaria di Palmi.”

I socialisti calabresi si riuniscono a Cosenza e progettano una nuova casa comune.

13/09 Sembrava quasi di essere tornati a 20 anni addietro, allorquando il Partito Socialista, mandava vagonate di voti dalla Calabria e bravissimi dirigenti a dirigere il Partito nazionale e il paese. Quel partito che fu di Turati e di Nenni di Pietro e Giacomo Mancini e che ha costellato di riforme la costituzione Italiana. Una serata non da “deja vu” ma una serata che oltre ai sentimenti ha espresso l’intenzione reale dei socialisti di ritrovarsi insieme, in quella casa comune, per superare quella fastidiosa “diaspora” che ha disperso in mille rivoli le intelligenze e le energie della ricca tradizione riformista di un gruppo che ha sempre ben governato, non solo la Calabria ma tutto un intero Paese. A queste parole, sottolineate da Giacomo Mancini, ribadite da Saverio Zavettieri ed enfatizzate da Claudio Signorile ha fatto eco la caldissima sala del Cinema Italia, pieno all’inverosimile, con scroscianti applausi e una partecipazione totale che ha sottolineato la voglia di ritornare alla politica da parte di tutti. Ed era presente anche tutta quella nomenclatura che ha fatto le fortune e la storia del Partito socialista calabrese. Da Reggio a Crotone Da Cosenza a Catanzaro ogni luogo era rappresentato da uno dei tanti leader che hanno fatto per gli altri. Da Sisino Zito a Frasca da Gaetano Mancini a Zavettieri. I socialisti di Vibo, quelli di Gioia, il gruppo di Catanzaro, insomma tutti insieme per “un raduno di base” ha sottolineato il moderatore della serata, Vincenzo Ziccarelli. La voglia di ricomporre quella forza che è stata trainante per il partito Socialista Italiano era davvero il pensiero di tutti i presenti. Lucide le analisi del vuoto di questi ultimi dieci anni in cui i socialisti non sono più stati al Governo. “Dieci anni senza una riforma, che dimostra che senza i socialisti non c’è equilibrio politico e non c’è progresso” ha affermato Claudio Signorile, continuando “ e andate a dire a quell’imbecille che ha detto che non abbiamo storia di andarsi a leggere la storia della Repubblica Italiana dove ogni riforma è stata firmata da un socialista”. Non è mancata l’analisi del passato e dello sbandamento del dopo prima repubblica. Ad oggi, ha affermato ancora Signorile “il bipolarismo ha fallito completamente, perchè invece di essere l’alternanza politica si è incartato sul bipolarismo” e su questo tema ha annunciato una grossa novità che è quella di un referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale, che si torni al proporzionale. Grandi interpreti della politica attuale stanno aderendo a questo progetto, lo stesso Pollini, ha dichiarato Signorile, è d’accordo” ma maggiori novità verranno annunciate nei prossimi giorni. Intanto la platea, composta da oltre mille persone, che cercavano di stare dentro la sala, seguiva con attenzione gli interventi di Iacino, di Cesare Marini, di Giacomo Mancini, di Saverio Zavettieri. Tutti con la propria convinzione che bisogna tornare a riunirsi ed a lavorare tutti insieme. “Bisogna rimettere in discussione il bipolarismo dato in mano a delle oligarchie “ ha aggiunto Zavettieri “ e abbandonare il sistema maggioritario, creato apposta per favorire i gruppi che non avevano i numeri per governare”. Un giusta impennata d’orgoglio è venuta poi da Pino Iacino, ex Sindaco di Cosenza che ha affermato “non vogliamo riciclarci ma neanche rottamarci”. Un concetto ripetuto anche da Pino Napoli. Per tutti gli intervenuti, infine, un'unica linea guida, un unico pensiero, l’unica strada percorribile è quella di “costruire una casa socialista in cui i socialisti si possano ritrovare, perchè i fatti hanno dimostrato – ha detto Mancini – senza i socialisti non si vincono le elezioni e senza i socialisti non si governa in modo stabile il paese”. Non è mancato, da parte di tutti il pensiero ad un socialista che sta soffrendo, a Sandro Principe, ferito gravemente oltre tre mesi fa che ha mandato il suo lucidissimo pensiero a tutti i presenti sul da farsi per non far morire la gloriosa tradizione socialista.. Così come non è mancato il cordoglio, con un minuto di silenzio ad inizio serata, verso le innocenti vittime dell’Ossezia. Ora il colloquio è iniziato. Il primo contatto c’è stato. La voglia di continuare ad essere “protagonisti della politica e non gregari” – ha detto Zavettieri – è tanta. “Dopo il fallimento dei due schieramenti, del polo e del centro sinistra, i socialisti devono tornare da interpreti”. La pietra e lanciata, le prime riunioni pure. Vedremo ora i fatti che diranno se la grande forza socialista calabrese e ancora oggi intatta. I primi segnali raccolti nelle europee e nelle ultime provinciali dicono di si. Ora con le regionali non si può che migliorare.

Mistorni (Ppi) “La scelta del Presidente della Regione non deve arenarsi nelle secche dei partiti”

13/09 ''La discussione sul candidato Presidente alla Regione nel centrosinistra non deve arenarsi nelle secche di alcuni partiti, ma va allargata ai movimenti, ai gruppi sociali, economici e culturali della nostra regione ''. Lo afferma in una nota il capogruppo del Ppi - Margherita, in seno al consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Mistorni, secondo il quale ''non e' tollerabile che il dissenso netto verso il malgoverno delle giunte regionali di centrodestra sia strumentalizzato da parte di chi, criticando in blocco la politica, si erge a difensore della patria''. ''E' nella politica, e segnatamente dentro il centrosinistra, che puo' nascere - aggiunge - un'alternativa programmatica, seria ed affidabile, a questa condizione di grave frustrazione che la Calabria vive da dieci anni a questa parte''. Ad avviso dell'esponente del Ppi ''non servono capacita' sciamaniche, ne' serve annunciare candidature - sorpresa, ma occorre guardare dentro il nostro spazio culturale e politico ed individuare la personalita' giusta. Una personalita' che sia in grado di guidare il riscatto sociale della Calabria in quanto dotato di una forte motivazione, se poi ha anche la capacita' di connettere finalmente il sistema imprenditoriale con quello sociale meglio ancora''. ''A tutti - aggiunge Mistorni - e' ben visibile lo sconquasso provocato dalle giunte di centrodestra, le separazioni acuite, l'impossibilita' del benche minimo dialogo tra forze imprenditoriali e sociali, l'assenza di un progetto per l'utilizzazione dei fondi comunitari: ebbene, il Presidente candidato deve avere la capacita' di riavviare il dialogo strozzato e dare fiducia ai calabresi''. Mistorni ritiene che ''la coalizione ha il dovere di far tesoro dell'esperienza maturata da un politico che, espresso da una parte, e' in grado di tenere unita ed allargare la coalizione ed allora, aldila' di incontri bilaterali che purtroppo rievocano vecchie abitudini, per trovare il candidato alla presidenza occorre programmare incontri a piu' voci, paritetici e che abbiano un'unica finalita': mandare all'opposizione il centrodestra''.

Italia dei Valori conferma la fiducia a Beniamino Donnici

13/09 L'Esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori - informa un comunicato, firmato dal sen. Nello Formisano - riunito a Roma, ha affrontato, tra le altre questioni, il caso Cosenza, relativamente alle polemiche insorte in queste settimane tra dirigenti provinciali e il coordinamento regionale del partito, confermando fiducia e solidarieta' a Beniamino Donnici, che rimane nella pienezza dei suoi poteri statutari. L'Esecutivo nazionale invita tutti a portare avanti le proprie tesi nelle sedi di partito, invece di alimentare polemiche sulla stampa, dannose per l'immagine e il futuro di IDV. Su richiesta dello stesso Beniamino Donnici, l'esecutivo nazionale ha deciso di anticipare ad ottobre il gia' programmato congresso provinciale di Cosenza per il confronto nelle sedi proprie delle tesi politiche e la valutazione del consenso democratico, attraverso il quale saranno definiti i gruppi dirigenti. Nei prossimi giorni - conclude il comunicato - Beniamino Donnici convochera' il consigliere provinciale Angelo Forte e i dirigenti provinciali per definire modalita' organizzative e regole congressuali, soprattutto per programmare una forte campagna di adesione al partito.

I DS avviano gli incontri bilaterali con i partiti del centro sinistra per le regionali

13/09 Inizia martedì 14 la serie di incontri bilaterali promossi dai Ds della Calabria. Il calendario prevede che la delegazione diessina, della quale fara' parte il segretario regionale Nicola Adamo, incontri nella prima giornata le rappresentanze dello Sdi, Repubblicani Europei e Margherita. Si proseguira' giovedi' con gli incontri delle delegazioni di Rifondazione comunista, Alleanza Riformista, Pse-Lista Mancini e Pdci. Venerdi' sara' la volta dei Verdi, Udeur, Italia dei Valori, Patto Segni e Psdi. Gli incontri si terranno a Reggio Calabria nel palazzo ''Campanella'' del Consiglio regionale. L'iniziativa non sara' limitata soltanto ad incontri tra formazioni politiche; nella settimana successiva il confronto si sviluppera' con le Universita' calabresi, Associazioni e Movimenti politici e culturali, le organizzazioni sindacali, le Associazioni delle diverse categorie produttive. ''L'iniziativa che abbiamo assunto come Ds - ha detto il segretario regionale dei Ds - vogliamo sia, innanzitutto, di confronto e di ascolto della Calabria che vuole cambiare. Intendiamo adoperarci nella nostra responsabilita' per dare un contributo ad un' opera di costruzione di un centrosinistra unito, plurale ed aperto. Il nostro impegno e' quello di lavorare, senza settarismi o atteggiamenti di autosufficienza, ad un centrosinistra che si candida al Governo della Calabria per non predicare ma per attuare una vera svolta nell' azione amministrativa regionale''. ''Sara' arduo - ha concluso Adamo - il compito del futuro Governo regionale: si dovra' contestualmente porre rimedio ai disastri provocati dal centrodestra e nello stesso tempo avviare rapidamente politiche efficaci per rendere realistico il futuro di una regione che deve crescere''.

Pirillo (Margherita): “Crisi del tessile, triste pagina dovuta all’incapacità della Regione”

13/09 Intervento del consigliere regionale della Margherita, Mario Pirillo, sulla manifestazione di protesta attuata questa mattina da parte dei dipendenti della Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo (Cs), presso la sede della Giunta Regionale calabrese. “Una nuova e triste pagina nel campo occupazionale viene scritta a causa della incapacità della Regione.
Ancora una volta siamo costretti ad assistere ad una legittima e pacifica “incursione” da parte dei lavoratori presso la giunta regionale. Decine e decine di operai preoccupati per la perdita del posto di lavoro. La Giunta Regionale, avvisata della manifestazione di protesta, non ha assicurato la presenza né del presidente né di alcun assessore. È questa la routine del rapporto con i cittadini calabresi che il centrodestra è riuscito a stabilire nei quattro anni e mezzo di governo regionale. Nessuna soluzione ai gravi problemi occupazionali che hanno attanagliato la Gtc di Castrovillari, la Marlane di Praia a Mare, e l’Emiliana Tessile di Cetraro. Oggi purtroppo un’altra risposta negativa con grande indifferenza ai lavoratori della Foderato Bruzia di Belvedere Marittimo. Un nuovo chiaro segnale da parte della Giunta Regionale, sull’incapacità di apprestare politiche di sviluppo ed iniziative idonee a rilanciare i cicli produttivi della Foderauto Bruzia.”

Cesare Marini (SDI) favorevole alle primarie: “Necessario che le forze socialiste ritrovino l’unità”

13/09 ''Chiamare alla scelta del candidato alla presidenza della regione tutti i cittadini calabresi che prima di votare, firmano in un registro la loro appartenenza al centrosinistra con l'indicazione del candidato alla presidenza da loro scelto''. E' quanto ha proposto il senatore dello Sdi Cesare Marini, a conclusione del Festival provinciale dell'Avanti svoltosi a San Demetrio Corone. ''Con la mia proposta delle primarie - ha aggiunto - che faro' anche a Cosenza nell'incontro con le altre forze socialiste si potra' scegliere un candidato che sara' veramente l'espressione della gente, altrimenti i poteri occulti vinceranno sempre. La regione e' affetta da intrecci di interesse e di malaffare, perche' si cambi e' necessario che la gente si mobiliti verso il centrosinistra. E' anche necessario, che tutte le forze socialiste ritrovino l'unita' in modo da costituire una forza determinante''. ''Gli obbiettivi principali del programma del centrosinistra - ha concluso Marini - devono essere il riconoscimento di tutti i diritti negati ai calabresi e cioe' il lavoro, l'istruzione, la sanita' e la lotta alla criminalita'''.

Fava (Udeur): “Inaccettabile il tentativo egemonico, e non condivisibile, dei DS nella coalizione”

13/09 ''Supponenza e ultimatum non hanno mai pagato, anche in politica. Sara' pure involontario, ma il tono decisionista del segretario dei Ds non convince. Anzi, e' francamente inaccettabile. C'e' stata una spaccatura grave sullo Statuto e posizioni pericolose sulla legge elettorale che non possono essere ignorate. C'e' soprattutto l'affiorare di una concezione egemonica e da azionista di riferimento per la coalizione, che non e' condivisibile''. Lo sostiene il Consigliere regionale della Calabria, Nuccio Fava (Pop-Udeur). ''I Popolari-Udeur non possono accettare - dice fava – di essere tollerati in modo aggiuntivo. Nel rispetto del ruolo e del peso di ciascuno e' fondamentale, sempre, il reciproco riconoscimento di pari dignita'. Anche perche' si vince solo con un progetto condiviso e messo in campo con l'apporto di tutti. Unico metodo del resto per aprirsi e dialogare con i cittadini e la cosiddetta societa' civile, che in modo significativo si e' espressa anche di recente nel convegno di Lamezia di ''Ora locale'' e nel progetto patrocinato dal rettore dell'Unical, Latorre''. Nessuno sottovaluta il ruolo che puo' assumere il Triciclo, - sostiene Fava - sia pure ridimensionato a federazione. Ma anche la federazione, che stenta a nascere ha qualche problema, se ha gia' espresso per intanto tre candidature (Loiero-Marini-Minniti) e non ha chiarito se gareggera' con una o piu' liste. Ne' si capisce bene in che modo voglia affrontare la questione socialista calabrese, pur cosi' rilevante, non solo in termini elettorali. Si rifletta, dunque, bene e con sollecitudine, senza smarrire pero' la serieta' dei problemi, che richiedono una visione complessiva di sintesi, in cui ciascuno possa, con equilibrio, riconoscersi, sapendo di aver contribuito, finalmente, a quel buon governo di cui la Calabria ha bisogno''. ''Non servono percio' ultimatum e scadenze rigide e burocratiche - dice Fava - anche per non smarrire la saggezza del vecchio proverbio, che vede la gatta frettolosa partorire gattini ciechi''.

Chizzoniti nominato coordinatore del “Patto per la Calabria”

13/09 L' ex assessore regionale, ed attuale presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Aurelio Chizzoniti, e' stato nominato per acclamazione coordinatore regionale di ''Patto per la Calabria''. ''Hanno confermato - e' scritto in una nota - l' adesione i rappresentanti istituzionali, che nei giorni scorsi avevano sollecitato all' avv. Chizzoniti l' assunzione di idonee iniziative politiche volte alla tempestiva costituzione di un nuovo soggetto politico. Confermata, quindi, la condivisione della posizione dell' ex assessore regionale da parte dei consiglieri comunali Campolo, Lombardi, Marafioti e Tripodi, della vicepresidente della Commissione Pari opportunita' presso il Comune di Reggio Calabria, Paola Lemma, del componente la Commissione Patrimonio edilizio del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Minniti, nonche' di Maria Giovanna Meduri, esponente del mondo femminile. Il crisma dell' ufficialita' del neo-movimento politico e' stato conferito alla conclusione di una partecipata assemblea di qualificati riferimenti politici, da tempo, come l' avv. Chizzoniti, in rotta con l' ex Patto Segni''. Il movimento, il programma ed il simbolo, secondo quanto dichiarato dal neo-coordinatore regionale, saranno presentati nel corso di una conferenza stampa indetta per i prossimi giorni. Chizzoniti ha puntualizzato che ''si guarda con grande attenzione - prosegue la nota - alle forze centriste, nel cui contesto si domicilia anche il movimento dell' on. Pino Nistico', sottolineando di non escludere intese federative per le imminenti elezioni regionali, alle quali il Patto per la Calabria partecipera' con liste agguerrite in tutte e cinque le province, ove opereranno efficienti organizzazioni periferiche, autentiche e palpitanti realta' politiche''. L' assemblea costituente del Patto per la Calabria ha conferito mandato l' avv. Chizzoniti perche' formalizzi nei confronti del consigliere provinciale Michele Bello, che, allo stato, non ha aderito al neo-movimento, la richiesta di immediate dimissioni.

Zavettieri. “Unità socialista ma senza subalternità”

12/09 ''Nelle ultime elezioni europee e provinciali, non ci siamo ritrovati con lo Sdi il quale attualmente e' su un'altra linea, quella di Uniti nell' Ulivo e se non ci si schioda da tale posizione, difficilmente si incontrera' con noi''. A sostenerlo e' stato l' assessore regionale e leader del Nuovo Psi, Saverio Zavettieri, che ha ribadito la volonta' di cercare la riunificazione dei socialisti, ma senza scelte aprioristiche sullo schieramento. Zavettieri e' intervenuto, a San Demetrio Corone, ad un dibattito sulla ricomposizione della diaspora socialista organizzato nell' ambito del festival provinciale dell'Avanti a cui hanno partecipato l' on. Domenico Pappaterra, della direzione nazionale dello Sdi, e Mario Franchino, segretario provinciale dei Ds. ''Noi - ha aggiunto Zavettieri - vogliamo costruire le basi autonome del partito socialista e siamo consapevoli che possiamo farlo con i socialisti che stanno al centrosinistra. Rifiutiamo pero' una scelta aprioristica sugli schieramenti. Dobbiamo costruire una piattaforma di contenuti e le alleanze vengono dopo. Noi non crediamo al sistema bipolare e quindi dobbiamo superarlo. C' e' spazio per una forza politica alternativa sia al centrodestra che al centrosinistra. Noi certamente faremo tutti i tentativi per una riunificazione delle forze socialiste e riconosciamo anche che dopo l' unita' ci sia una tendenza naturale delle forze socialiste ad allearsi con le forze di centrosinistra alle quali viene riconosciuto un diritto di prelazione. Un' alleanza pero' ad occhi chiusi e subalterna non e' possibile''. Pappaterra, dal canto suo, ha sottolineato che ''la riunificazione socialista e' un obbiettivo che tutti devono porsi. Cosi' - ha aggiunto - creeremmo una forza che arriverebbe al 15¿20%, per cui e' un obiettivo importante. Abbiamo un altro dovere: dobbiamo fare l' unificazione e indicare un programma e un percorso agli elettori. E' necessario anche collocarsi in un area ben definita. In nessuna parte del mondo i socialisti si sono collocati nel centrodestra. Nei tempi giusti, potremo fare una grande forza con uno schieramento unito nel centrosinistra che ci puo' portare alla guida di questa regione''. Franchino ha sostenuto che ''per vincere le elezioni in Calabria vi e' bisogno di riunire tutte le anime e tutto il centrosinistra. Bisogna fare presto - ha sostenuto - e decidere entro il 15 ottobre. Noi siamo d' accordo nella riunificazione delle forze riformiste e nel mettere insieme un centrosinistra forte e coeso altrimenti non si vince''. ''La candidatura di Marini a Presidente della Regione - ha aggiunto Franchino - e' piu' che legittima. Marini e' un senatore di questa repubblica, un cittadino calabrese, una personalita' politica forte, autorevole e prestigiosa, e' certamente una candidatura riformista che va valutata da tutto il centrosinistra. Noi non abbiamo alcuna preclusione. Certamente, da segretario dei Ds, debbo anche dire che per noi la candidatura di Marco Minniti e' una candidatura autorevole, pero' non ne esclude nessun' altra''.

Commodari (Rif. Com.) “Spostare l’attenzione sulla politica e non sui candidati”

12/09 L' attenzione sulle prossime elezioni regionali, ''che, com' e' giusto che sia, e' oggetto da parte di tutti, purtroppo si concentra, a parte qualche iniziativa come quella di 'Ora locale', solo ed esclusivamente sul candidato presidente e su come allargare la coalizione per vincere''. Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, Pino Commodari, componente del Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. ''Poco preoccupati - ha aggiunto Commodari - che l' allargamento investa il Nuovo PSI, allo stato parte integrante e fondamentale del centrodestra e del suo fallimento, o addirittura Carmelo Puja, dirigente nazionale dell' Udc e uno dei maggiori responsabili, quando a comandare era la Dc, del ritardo storico della Calabria. Tornando al candidato ed alle dichiarazioni che si rincorrono da parte degli esponenti del centrosinistra sui possibili papabili, ritengo che si continua a percorre una strada che si e' gia' dimostrata perdente, a dare una immagine squallida di coloro che si dilettano in questa disputa e ad esporre, ingiustamente, al pubblico ludibrio coloro che vengono di volta in volta indicati come candidati''. ''Innanzitutto - ha sostenuto, tra l' altro, l' esponente di Rifondazione - vi e' la necessita' di definire il programma alternativo al centrodestra. Un programma che deve segnare una netta discontinuita' con le scelte politiche che hanno contraddistinto il centrosinistra e soprattutto con quelle del centrodestra; che dica con chiarezza che la scelta, per la democrazia e per la partecipazione, non e' quella presidenzialista contenuta nello Statuto regionale. scelte programmatiche che dicano che la programmazione e l' intervento pubblico in economia sono fondamentali; che il piano per il lavoro dovra' essere gestito dalla regione. Un programma basato su un modello di sviluppo sostenibile che rifiuta le grandi opere e la costruzione di nuove centrali elettriche per puntare sulle fonti rinnovabili, che punta ad uno sviluppo che fa leva su tutte le risorse e le energie, materiali ed umane, di cui dispone la Calabria e che dice no alla privatizzazione della sanita', dell' istruzione, dell' acqua e dei trasporti. Scelte chiare, inoltre, sulla lotta alla 'ndrangheta, che dicano che il contrasto avviene con la costruzione di una antimafia sociale e non con il dispiegamento dell' esercito. Un programma che passi attraverso le primarie''. A giudizio di Commodari, la coalizione ''non puo' e non deve essere intesa come una sommatoria del centrosinistra, piu' Rifondazione, piu' Italia dei Valori, che raffigura una sorta di autonomia della politica dalla societa'. La possibilita' di battere il centrodestra - ha aggiunto - risiede nella capacita' e nella volonta' di impedire la riproposizione del trasformismo e di far partecipare tutti coloro, movimenti, intellettuali, associazioni, che intendono spendersi per la costruzione di un programma e di una societa' alternativa a quelle proposte in questi anni dal centrodestra. La stessa scelta del candidato deve vedere la partecipazione di tutti i soggetti che contribuiscono alla costruzione del programma e della coalizione. Non spetta a questo od a quel partito ovvero lista, l' esclusiva dell' indicazione del candidato''. Secondo Commodari, nella scelta ''vanno tenuti insieme quattro elementi: il candidato deve essere scelto dai calabresi e non da tavoli romani che applicano il mai defunto manuale Cencelli delle regioni; la condivisione del programma; il rinnovamento rispetto al ceto politico di questa regione; la rottura con il trasversalismo imperante nella gestione del potere di questa regione. E' scontato l' alto profilo morale e politico. La personalizzazione e' funzionale all' alternanza, al maggioritario ed al liberismo, dove i programmi si sovrappongono e gli schieramenti possono comprendere tutti, anche il nuovo Psi, una forza politica dichiaratamente di destra. Cosi' non si va da nessuna parte. Chi persegue ostinatamente questa strada si assume la responsabilita' di una nuova sconfitta''.

Il 26 Italia dei Valori discuterà dello stato del partito

12/09 Comunicato dell’Ufficio Stampa Provinciale di Italia dei Valori: “Il Coordinatore provinciale di Italia dei Valori prof. Giovanni Maruca, a seguito delle precedenti comunicazioni pubblicate sulla stampa locale, che preannunciavano l’instaurarsi di un filo diretto con l’on. Di Pietro, comunica che in data odierna il Consigliere provinciale dr. Angelo Forte ha avuto un lungo e cordiale colloquio telefonico con l’on. Di Pietro. Al termine dello stesso, l’on. Di Pietro ed il dr. Forte hanno concordato che il 26 p.v., nell’ambito dell’incontro con gli eletti, coordinato dall’on. Felice Belisario dell’esecutivo nazionale di I.d.V., si discuterà dello stato del partito in Calabria. L’on. Di Pietro, nel ribadire gli auguri di buon lavoro al dr. Forte, ha confermato la sua ferma intenzione di affrontare e dirimere in quella sede ogni problematica che gli verrà sottoposta.”

Contrordine, Nicola Adamo annuncia “Alla regione nessuna sorpresa, sono stato capito male”

12/09 “E' potuto accadere che nella confusione di un fine riunione, ieri a Lamezia Terme, parlando con i giornalisti, si sia verificata una incomprensione. Sono stato proprio io, nella stessa riunione di Uniti nell' Ulivo a sollevare il problema: il centrosinistra non puo' scegliere il candidato all' ultimo minuto deve fare presto e bene e non puo' improvvisare candidati a sorpresa. Quindi nessuna sorpresa''. Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''I nomi - ha aggiunto Adamo - ci sono gia', ognuno ha la sua proposta, mi pare verosimile che ormai il centrosinistra debba trovare la giusta metodologia per scegliere tra i nomi proposti il candidato che sappia unire, allargare e fare vincere la coalizione''.

Minniti (DS): “Il centrosinistra decida rapidamente con spirito unitario”

11/09 ''Il centrosinistra deve decidere rapidamente con spirito unitario. Faccio un esplicito appello a tutti a tenersi pronti a tirarsi indietro. Mentre fino a sei mesi fa il fatto che ci fossero molte proposte era positivo, ora e' un fatto su cui dobbiamo riflettere''. Lo ha detto il parlamentare dei Ds Marco Minniti questa sera a Lamezia Terme, nel corso di una manifestazione, circa la candidatura a presidente della Regione. ''Due - ha aggiunto - sono le priorita'. La prima: la scelta del programma e del candidato avvenga nel massimo dell'unita' possibile. La seconda: si deve agire in fretta. Non sta scritto da nessuna parte che la partita sia gia' vinta. Io nel 2000 ho preso l'impegno che non si facessero piu' gli errori che si erano fatti allora. Insieme a me lo presero anche altri. Spero che questi ora se lo ricordino. Il termine usato da Adamo sullo stato di salute del centrosinistra definendolo non ottimale e' il punto di valutazione piu' equilibrato. Non si puo' dire che le cose vanno benissimo, ma non sono nemmeno cosi' male. Il governo regionale si presenta con un bilancio fallimentare. In 30 anni c'e' stata la politica al centro di questa regione''. ''Negli ultimi 4 anni - ha proseguito Minniti - la Calabria e' uscita da tutto, e' sparita dagli argomenti nazionali. Il caso di Villa San Giovanni, poi, e' emblematico. Villa ha rappresentato l'emblema di una sfida. Io mi sarei aspettato che il governatore della Calabria stesse li'. Quali cose piu' importanti deve fare per non difendere la democrazia? Il rischio vero e' che il fallimento di questo governo possa portare ad una divaricazione tra la Calabria vera ed il governo. Bisogna pensare alla prossima legislatura come ad una legislatura costituente. Non si possono perdere i prossimi 5 anni. Non dobbiamo pensare piu' come singoli partiti. Deve iniziare a prevalere il tema della coalizione. Ora e' il momento della sintesi''. ''Sono - ha concluso - anche per le primarie. L'importante e' che si faccia presto, ma si deve decidere in calabria e non a Roma. Il rischio che corriamo e' che ad un certo punto i calabresi possano pensare che all'interno del centrosinistra, pensando al particolare, si discuta sulla pelle della Calabria. Dobbiamo cercare di parlare a coloro che hanno votato per il centrodestra ed ora dicono di non volerlo votare. Ritengo assai singolare la discussione che si e' aperta sull'allargamento del centrosinistra. L'obiettivo non e' di come allargarci, ma di come mettere in campo il centrosinistra. Il 2005, per una serie di coincidenze, rappresenta uno spartiacque per la Calabria e segnera' una fase della vicenda calabrese''. Infine Minniti ha voluto sottolineare l’apporto positivo del “Progetto Calabria” che ha dato contributi utili. ''Guardiamo con interesse a quanto si sta sviluppando in questo incontro di soggetti e personalita'. Da parte del movimento sono stati avanzati contributi programmatici che considero utili anche se dovranno essere valutati dall'intero centrosinistra''. ''La cosa - ha aggiunto - si incontra con la mia idea di centrosinistra che nasce dalle alleanze. Il centrosinistra non esiste se non ci sono le formazioni politiche del centrosinistra. Interloquire con le espressioni della cosiddetta societa' civile. L'appuntamento di ieri va nella giusta
direzione. Insieme dobbiamo decidere di accelerare''

Galati (NPsi): “La via dell’unità dei socialisti diventa obbligatoria”

11/09 ''La diaspora socialista ha rappresentato un danno grave per la democrazia italiana, facendo venir meno una forza autenticamente riformista, dotata di capacita' di governo. La via dell' unita' diventa obbligatoria''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Nuovo Psi in consiglio regionale, Francesco Galati. ''Riprendere quel cammino - ha aggiunto - e' difficile, ma non impossibile, ora che le condizioni politiche, con la crisi dei due poli contrapposti, sono divenute favorevoli. Nel momento di grave crisi che la Regione sta attraversando lanciamo un appello ai Socialisti affinche' diano corpo ad una iniziativa unitaria per contribuire a modificare l' attuale contesto e riportare la Regione sulla via di una ripresa economica, civile e di liberta' democratiche. L' appello e' rivolto soprattutto a tutti coloro che hanno conosciuto e vissuto l' esperienza del Partito socialista italiano, delle sue lotte e delle sue conquiste politiche. L' appello e' rivolto altresi' ai giovani che avvertono nel profondo della loro coscienza l' esigenza di una democrazia e di una giustizia sociale libere dai fardelli delle ideologie''. ''Invitiamo tutti i socialisti - ha proseguito Galati - da qualunque parte schierati, a superare le divisioni, i risentimenti, le passioni personali. I Socialisti possono e devono tornare a far valere la loro voce. Per il Nuovo Psi si tratta di valutare l' alleanza con la Casa delle Liberta' con realismo politico in una prospettiva di piena autonomia, guardando oltre gli interessi conservatori che in essa si concentrano. Allo stesso modo invitiamo i compagni dello Sdi, del Pse ed i Laburisti a valutare onestamente l' esperienza vissuta all' interno dell' Ulivo, stimandola non solo sulla portata dei risultati raggiunti ma anche in relazione alla funzione egemonica su di loro esercitata dai post-comunisti. Ai compagni di Socialismo e' liberta' rivolgiamo l' invito ad uscire dall' isolamento e tornare a misurarsi sulla politica attiva, svolgendo un ruolo di pacificazione e unita' fra i socialisti''. Il capogruppo del Nuovo Psi in consiglio regionale evidenzia inoltre che ''l' unita' si puo' costruire solo tornando alle comuni radici del riformismo. Occorre individuare un terreno stabile ed elaborare un progetto politico-programmatico comune su cui edificarla: il campo sociale, il terreno del mondo del lavoro e quello dei diritti civili, consentono di sviluppare una convincente politica riformista. Rifiutare la ricerca dell' unita' socialista significa rinunciare ad avere un futuro politico, condannarsi alla subalternita' e all' umiliazione politica. Fuori dalla dignita' e' il servilismo. Il servilismo non e' stato mai compagno di strada dei socialisti che in tutte le stagioni politiche, quasi sempre drammatiche, da Turati a Matteotti, da Nenni a Saragat, da Pertini a Craxi hanno dimostrato spina dorsale ed autonomia politica. Su questa strada non ci dobbiamo fare intimidire dalle opinioni di qualche dirigente diessino che non riesce a capire che l' unita' socialista rappresenta il primo passo importante per l' unita' della sinistra. Oggi l' unita' dei socialisti deve avere un suo valore proprio, una sua specifica collocazione, non potrebbe essere confusa con una indistinta unita' della sinistra''. ''Noi socialisti uniti - ha concluso Galati - saremo per molti una forza scomoda, ma una forza capace, in una condizione elettorale generale di grande frammentazione e dispersione, di crescere a tal punto, di diventare un grande partito in Calabria. Vogliamo essere comunque una forza coerente perche' la coerenza, nella vita, come in politica, non e' un vizio, ma una virtu'. Ai gruppi dirigenti spetta il compito di guidare i socialisti lungo il difficile cammino che conduce all' unita'; sulle loro spalle sta la responsabilita', grave e storica, di ricostruire la casa comune''.

Dal vertice dell’Ulivo a Lamezia nessun nome, ma l’esigenza di allargare la coalizione

11/09 Si è svolto a Lamezia il vertice di "Uniti nell'Ulivo" tra i segretari regionali dei partiti aderenti al progetto ''Uniti nell' Ulivo'' Nicola Adamo (Ds), Franco Bruno (Margherita), Ercole Nucera (Sdi) e Roberto Cangiamila (Repubblicani europei). Entro il 30 settembre si potrebbe conoscere chi sara' il candidato a presidente della Regione per il centrosinistra. Nessun nome e nessun papabile, ma addirittura secondo, Nicola Adamo, potrebbe anche esserci ''un' invenzione a sorpresa dell' ultima ora''. Questo quanto è emerso, dopo tre ore di riunione, dall'incontro. Al termine della riunione, Adamo ha evidenziato che con l'incontro di oggi e' stato ''aperto il cantiere del progetto 'Uniti nell' Ulivo' per contribuire alla costruzione di un centrosinistra unitario, plurale ed allargato che si candida al governo della Calabria. Abbiamo assunto l' impegno - ha aggiunto - di fare presto e di definire una proposta di governo di svolta e di netta discontinuita' rispetto al fallimento del centrodestra alla Regione. Ds, Sdi, Margherita e Repubblicani europei non si chiudono in un rapporto di cooperazione rafforzata tra di loro, ma hanno espresso l' intendimento di aprire il campo di 'Uniti nell' Ulivo' non solo a quelle forze che gia' in occasione delle Europee in Calabria si sono manifestate a sostegno della lista unitaria, ma a tante altre espressioni che fervono a livello territoriale e locale. Parliamo di movimenti civici, autonoma espressione culturale del mondo dell' associazionismo''. Poi, in merito alla scelta del candidato e' stato chiaro: ''Non abbiamo discusso di nomi. Riteniamo sia assai verosimile che al di la' di quelli emersi ci possa essere un' invenzione a sorpresa dell' ultimo minuto. Riteniamo sia, inoltre, assai probabile che un' area come progetto 'Uniti nell' Ulivo', che ha l' ambizione di rappresentare almeno il 30% della fiducia dei calabresi, sia quella che abbia il dovere di esprimere la premiership per il nuovo governo regionale''. I segretari regionali di ''Uniti nell' Ulivo'', quindi, riterrebbero che ''questa condizione sia una garanzia di affidabilita' per la stabilita' e la qualita' di un' azione governativa che abbia la forza di non predicare, ma di realizzare una vera e propria svolta di fase storica in Calabria''. Infine, parlando della scadenza ultima per decidere, il segretario regionale dei Ds non ha avuto incertezze nel dichiarare che, ''politicamente parlando, dal punto di vista temporale, la fine del mese di settembre mi sembra sia un tempo, una data che dobbiamo necessariamente imporci di rispettare''. Sulla stessa lunghezza d' onda di Adamo, anche Franco Bruno che ha ritenuto la discussione ''proficua, importante con la necessita' che abbiamo anche di far presto per consentire al centrosinistra di aprire un confronto vero''. Secondo Bruno, inoltre, ''questa iniziativa ha voluto rilanciare il progetto di cooperazione rafforzata delle forze che si richiamavano alla lista di 'Uniti nell' Ulivo'''. Contestualmente ha tenuto ad evidenziare che, nel corso del vertice, nel suo intervento ha posto l' accento sul fatto che ''il profilo di governo che il centrosinistra dovra' avere sara' legato molto all' avanzamento di questo tipo di processo'' ritenendo, nel contempo, che la stessa premiership ''dovra' uscire fuori da questa area di riferimento''. In merito alle caratteristiche che dovra' avere il candidato a presidente, lo Sdi, presente all' incontro, oltre che con il segretario regionale, anche con il senatore Cesare Marini ed il portavoce del partito, Tonino Leone, ha fatto presente che ''deve rappresentare un elemento di discontinuita' e di rottura rispetto ad una prassi che e' consolidata in Calabria. Deve rappresentare una novita'. Ora - ha proseguito Ercole Nucera - siccome le forze in campo hanno tutti pari dignita' dobbiamo vedere di affinare alcune questioni e, poi, assieme a tutti gli altri pezzi del centrosinistra formulare una proposta definita''.

Fava (Udeur): “Dopo Lamezia il centrosinistra si avvia sul giusto binario”

11/09 ''Finalmente la prospettiva del centrosinistra si avvia sul giusto binario. Interpreto cosi' l' importante contributo della riunione di Lamezia, sia per i contenuti sia per le procedure e i tempi che prospetta. Inequivocabilmente una forte sterzata al centrosinistra''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava. ''Ma anche promettente - ha aggiunto - risulta, finalmente, la proposta di Marco Minniti di fare tutti un passo indietro. La proposta di candidatura del senatore Marini costituisce poi un elemento ulteriore per comprendere che la stessa questione socialista calabrese puo' essere considerata senza chiusure pregiudiziali. Si tratta adesso di non sciupare le condizioni che sembrano dischiudersi, avviando sollecitamente il confronto in tutto il centrosinistra, riflettendo anche sulla proposta di primarie regionali che con intelligenza ha avanzato l' onorevole Borrello, a nome dei Popolari-Udeur''. ''Senza precipitazione ne' ultimatum - ha concluso Fava - ma con l' urgenza necessaria e l' indispensabile apertura e generosita' reciproche, si puo' finalmente avviare un progetto credibile che costruisca fiducia e speranza tra i cittadini''

Oliverio propone un seminario per raccogliere nuove idee per la Regione

11/09 La Provincia di Cosenza promuovera', ai primi del mese di ottobre un seminario a cui saranno invitati gli amministratori locali e tutti i rappresentanti delle forze sociali operanti nel cosentino. Lo ha annunciato il presidente dell' Ente, Mario Oliverio, che ha invitato tutti i soggetti interessati a mobilitarsi per prepararsi a quella che ha definito ''un' occasione importante per lanciare proposte ed idee nuove ed originali, utili allo sviluppo della Calabria''. ''Nel corso della mia recente campagna elettorale - ha sostenuto Oliverio - piu' volte ho affermato la volonta' di voler contribuire a costruire, da Cosenza, la 'Nuova Regione', aiutando a definire un programma innovativo che abbia al centro un' idea di Regione che finalmente si libera della gestione, che trasferisce funzioni e poteri alle Province e ai Comuni e che, soprattutto, ha in se' un' idea di sviluppo intorno a cui si possa lavorare, utilizzando tutte le risorse disponibili, mobilitando tutte le energie positive che si muovono in essa, costruendo concertazione a tutti i livelli con i diversi soggetti sociali, imprenditori, sindacati, agricoltori, commercianti, artigiani, che devono essere i veri protagonisti del rilancio della Calabria''. ''Dobbiamo costruire, insomma - ha proseguito il presidente della Provincia - una Regione che sappia interloquire con i centri di eccellenza che producono sapere e che sappia fare delle universita' il motore vero della progettualita', della programmazione e dell' innovazione, risorse necessarie ed ineludibili se ci si vuole paragonare con altre realta' e competere nello scenario globale''. ''Per fare tutto cio' - ha concluso Oliverio - c' e' bisogno di sviluppare un confronto alto, serio ed articolato, entrando nel merito di un programma che dovra' definire obiettivi chiari e precisi e guardare alla modernizzazione della nostra regione come all' unica possibilita' concreta per uscire dalla crisi e dalla stagnazione attuale, per aprire orizzonti ed occasioni nuove di lavoro, che mettano i nostri ragazzi e le nostre ragazze nelle condizioni di esprimersi adeguatamente, investendo tutta la propria intelligenza e professionalita' nella terra in cui sono nati ed in cui amerebbero vivere e lavorare''.

Frasca accusa: “Ho votato e fatto votare Oliverio, ma ho sbagliato”

11/09 'Ho votato ed ho fatto votare Mario Oliverio quale presidente della Provincia di Cosenza, ma avendo osservato i suoi primi movimenti quale presidente del massimo ente provinciale, devo dire di avere sbagliato''. A sostenerlo e' stato l' ex sottosegretario Salvatore Frasca. ''La prima ragione del mio pentimento - ha aggiunto Frasca - sta nel modo di come ha affrontato e risolto il problema Giunta. La Giunta Oliverio si appalesa, tranne qualche eccezione, come una Giunta di nessuno spessore politico e culturale. Di conseguenza essa ha portato all' esclusione di Italia dei Valori, ha rotto gli equilibri dentro la Margherita, ha lasciato scontento lo Sdi, ha umiliato il Pse-Lista Mancini, ma e' soprattutto una Giunta in funzione del rafforzamento della squallida operazione politica compiuta da Adamo ed Eva al Comune di Cosenza che, come e' noto, ha portato al ribaltone del risultato elettorale del 2003 ed all' impossessamento, da parte della Quercia, della civica amministrazione. Questa e' una Giunta, quindi, che vede consolidato il potere nella citta' nelle mani del trio Adamo-Eva-Oliverio. E' di ieri la notizia che circola in citta' e che mi auguro non sia vera dell' assunzione, quale consulente del presidente, del fratello di Eva Catizone''. Ma c' e' anche un' altra ragione - ha sostenuto Frasca - che spiega il perche' del mio pentimento. Credo che fosse pacifico che, se eletto, Oliverio avrebbe subito rassegnato le dimissioni da deputato, consentendo cosi' agli elettori del suo collegio di eleggere un loro nuovo rappresentante. Ma Oliverio resta tetragono nell' uno come nell' altro posto. Il nobile Pci non avrebbe mai consentito all' Oliverio di turno di occupare due importantissimi seggi''.

Nicola Adamo replica a Frasca: “Ognuno si tenga e si curi la propria forza morale e politica”

11/09 Clima incandescente nella sinistra. Dopo le accuse di Frasca a Nicola Adamo, è giunta oggi, in una nota la replica del segretario regionale dei DS ''In quanto a forza morale e politica ognuno si tenga e curi la propria. Io abbeverarmi alla scuola di Salvatore Frasca? Dio ce ne scansi e liberi''. ''Non vorrei - ha aggiunto - che la sua reazione sia la manifestazione piu' evidente di qualche complesso senso di colpa che e' destinato a portarsi dietro per tutta la vita. A proposito non soltanto dell' etica pubblica, ma anche di quella comportamentale e privata consiglierei al nostro la lettura di pagina 109 de 'Il giorno della civetta' di Leonardo Sciascia''. ''Sappiamo tutti - ha concluso Adamo - che la cultura socialista e' proprio ben altra cosa da quanto vorrebbe insegnarci Frasca e qualche altro cattivo maestro. Percio' crediamo in essa e ci battiamo per i valori autentici che essa sottende''.

Corbelli presenterà una propria lista alla Regione

11/09 Il movimento Diritti civili sara' presente alla prossima competizione elettorale regionale con una propria lista ''aperta alla societa' civile e pronta ad allearsi con altri movimenti, associazioni, formazioni politiche, del mondo universitario, associazioni di industriali, del mondo del lavoro e del volontariato per la costruzione di un Terzo Polo alternativo sia al centrodestra che al centrosinistra''. Ad annunciarlo e' stato il leader del movimento, Franco Corbelli. Un invito diretto, Diritti civili lo ha rivolto al presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, al rettore dell'Unical, Giovanni Latorre, all' ex presidente della Giunta regionale, Nistico', agli ex assessori Bagarani e Misiti. Corbelli ha anche annunciato che dalla prossima settimana il Diritti civili iniziera' una serie di incontri bilaterali con associazioni, movimenti, partiti, industriali, mondo del lavoro e del volontariato. Il primo incontro e' previsto per martedi' prossimo a Cosenza. Diritti Civili incontrera' i responsabili dei circoli Craxi, presieduti a livello regionale da Vittorio Lombardi e a livello nazionale da Stefania Craxi. Successivamente sono previsti incontri con associazioni ,
movimenti, partiti e consiglieri di tutte le province calabresi. ''La Lista Corbelli Diritti Civili - ha sostenuto Corbelli - alle elezioni provinciali del 13 giugno ha ottenuto un ottimo successo raccogliendo quasi 14 mila voti, pari a oltre il 3%, ed eleggendo un consigliere provinciale. E' opinione unanime che i voti della lista, raccolti nella sola provincia di Cosenza, potrebbero essere determinanti per la vittoria di uno dei due schieramenti alle elezioni regionali del 2005. Siamo consapevoli di essere un Movimento che raccoglie, per le sue battaglie civili, libertarie e umanitarie, un voto di opinione in tutta la regione, come hanno dimostrato tutte le elezioni a cui abbiamo partecipato. Con la indubbia forza elettorale di Diritti Civili e il contributo di tutti quelli che vorranno far parte di questo progetto del terzo Polo siamo in grado di determinare e condizionare il futuro della nostra regione''.

Dal festival dell’Avanti i socialisti propongono Cesare Marini candidato alla presidenza regionale

10/09 Candidare il senatore Cesare Marini alla presidenza della Giunta regionale per il centrosinistra: e' la proposta fatta dal capogruppo dello Sdi in Consiglio regionale, Luigi Incarnato, nell' intervento fatto al Festival provinciale dell' Avanti, in corso San Demetrio Corone. Secondo Incarnato ''i socialisti sono radicati nel territorio calabrese ed il riformismo ha ripreso respiro. Un riformista puo' essere dunque il candidato ideale per il cambiamento in Calabria. Cesare Marini e' stato sempre coerente e ha lottato sempre per l' affermazione del socialismo in Calabria. In questi 40 anni di storia politica non e' mai stato legato al potere''. Pietro Miraglia, dirigente regionale dei Ds, e Giuseppe Mistorni, capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, hanno ribadito le posizioni dei rispettivi partiti, mantenendo ferma la proposta di candidatura, rispettivamente, di Marco Minniti ed Agazio Loiero. Secondo Giacomo Mancini, deputato dell' Ulivo, ''il dato nuovo emerso in Calabria dall' ultima consultazione elettorale e' stata l' avanzata delle liste socialiste. Un dato che deve fare riflettere e che deve essere letto e interpretato con consapevolezza, spingendo le forze socialiste a stare insieme sulla base di un progetto comune. Se c'e' una forza socialista cosi' radicata e consistente, l' intera coalizione e' piu' forte e piu' vicina alla vittoria. Il mio movimento, Pse Lista Mancini, e' stato sempre e sara' sempre fedele e coerente a questa impostazione e fara' ogni sforzo affinche' questa soluzione trovi soddisfazione. Per noi e' importante, per avere possibilita' di vittoria e superare le difficolta' che ci sono nella coalizione. Non dobbiamo fare come a Cosenza, dove il primo partito della citta', il Pse, e' fuori dalla Giunta provinciale''.

PSDI e Margherita indicano la candidatura di Loiero alla regione

10/09 Si sono incontrate oggi pomeriggio per discutere delle prossime elezioni regionali le delegazioni calabresi della Margherita e del PSDI. Per la Margherita erano presenti il Coordinatore regionale Bruno, l’On. Pirillo e Sculco; per il PSDI il Segretario regionale Colella, Gaspare Conforti, Gullace e Guido. Dopo un’ampia disamina dei problemi della Calabria, dalla discussione è emerso in particolare che la regione è il fanalino di coda in Italia per le condizioni socio-economiche. Il governo del centrodestra ne ha ridotto al lumicino le possibilità di rilancio con l’assenza di concrete proposte per l’occupazione; con una mortificante latitanza sui temi dell’ambiente e del turismo, in relazione ai quali la Calabria è fortemente penalizzata pur avendo un potenziale enorme; con una situazione della Sanità che lascia intravedere una voragine economica sempre più ampia e profonda e senza margini di recupero; infine, con l’incombente enorme pericolo di un federalismo che potrebbe spingere la regione ai margini estremi della realtà nazionale ed europea. In vista delle ormai imminenti elezioni regionali le due delegazioni hanno concordato un patto di consultazione permanente sui programmi del centrosinistra allargato, auspicando sin da ora un accordo da estendere ad altre regioni (in particolare la Puglia e l’Abbruzzo) e prevedendo, a tale proposito, un incontro a breve tra il segretario nazionale del PSDI On. Carta e il Segretario organizzativo della Margherita On. Marini. Il patto di consultazione nasce all’indomani del brillante risultato conseguito nelle recenti elezioni provinciali di Cosenza dall’accordo Margherita-PSDI (la Margherita ha raggiunto percentuali molto elevate voti grazie anche all’apporto del PSDI) e coinvolgerà le due formazioni politiche oltre che sull’intesa programmatica anche nella scelta delle candidature. In particolare, le delegazioni hanno convenuto sulla necessità di sciogliere nel più breve tempo possibile il nodo della candidatura alla Presidenza della Giunta regionale. A questo proposito, la delegazione del PSDI ha dichiarato di condividere la candidatura dell’on. Agazio Loiero, uomo politico di indubbia capacità e profondo spessore culturale e morale, il quale sicuramente potrà rappresentare le aree cattolica, laica e moderata della Calabria, calamitando attenzioni anche oltre il centrosinistra.

Oliverio: “Non si possono svendere le attrezzature della Mdc, frutto di un intervento pubblico”

10/09 “Il destino dei lavoratori della Mdc di Castrovillari sta molto a cuore al Presidente e alla giunta provinciale di Cosenza, che si batteranno in ogni modo e con tutti i mezzi affinchè la vicenda della vendita delle attrezzature non passi sotto silenzio”. Lo ha detto il presidente della Provincia, on. Mario Oliverio, intervenendo sulla ormai nota e triste vicenda dei lavoratori della Mdc di Castrovillari.“Io credo-ha proseguito Oliverio- che l’iniziativa assunta dalle organizzazioni sindacali e dalle forze sociali relativamente alla svendita di importanti impianti da parte della Mdc debba essere oggetto di un’adeguata, costante e preoccupata attenzione. Per quanto ci riguarda, come Provincia, saremo comunque in campo per la difesa dell’impianto e per lo sviluppo delle attività industriali nella nostra terra. Crediamo, inoltre, che la Regione debba farsi capofila di un’iniziativa che, intorno ad un programma e ad un progetto chiaro e ben definito, dovrà vedere il concorso di tutte le amministrazioni locali e della stessa Provincia di Cosenza che, sin da ora, si dichiara operativa e disponibile”. “E’ davvero incredibile e vergognoso che, dopo un intervento pubblico consistente destinato alla realizzazione di questi impianti –ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza – il soggetto privato oggi possa procedere ad una vera e propria svendita delle attrezzature senza dover dar conto a nessuno e senza rispondere a quelli che sono gli interessi più generali della collettività e del territorio. I cittadini devono sapere che a Castrovillari sono stati investite decine di miliardi, che di questi investimenti ne ha tratto beneficio e giovamento solo l’imprenditore che ha realizzato la sua attività nel corso di questi anni e che oggi non si può, dopo aver utilizzato ingenti risorse pubbliche svendere quegli impianti, senza dover render conto di nulla e senza essere sottoposto ad alcun controllo, lasciando sul territorio le ceneri di un’attività che, peraltro, si pensa di delocalizzare in realtà diverse”.

Il rettore Latorre a “Progetto Calabria”: “serve una classe dirigente che rispetti le regole”

10/09 ''La nostra regione ha bisogno di una classe dirigente che faccia propri fino in fondo i valori delle regole dalle quali discendono diritti e doveri, rifuggendo da ogni tentazione di societa' basata su prepotenze e favoritismi''. Lo ha detto il rettore dell' Universita' della Calabria, Giovanni Latorre, intervenendo a Lamezia Terme al seminario sul tema ''Dal programma al progetto: quale futuro per la Calabria'', organizzato da ''Progetto Calabria''. Secondo Latorre, ''tutti i cittadini calabresi devono partecipare alla formulazione del programma ed alla scelta del candidato del centrosinistra per la presidenza della Giunta regionale. La classe dirigente calabrese non soltanto deve essere al di sopra di ogni collusione col sistema di potere mafioso, ma deve essere propugnatore di una lotta senza quartiere ai poteri criminali. La presenza del potere criminale impedisce alla Calabria, insieme ad altri fattori, il decollo economico e, quindi, e' una delle matrici fondamentali della drammatica situazione economico sociale della nostra regione. Tutti questi elementi, insieme a quello fondamentale della partecipazione dei cittadini, costituiscono gli ingredienti base che noi non soltanto vogliamo mettere a fuoco, ma che sottoporremo ovviamente all' attenzione dei partiti, sperando che su questi temi e su questo terreno si vogliano confrontare, trovando in noi degli interlocutori molto aperti''. Latorre ha poi definito ''Progetto Calabria come luogo di raccordo tra associazioni e movimenti per approfondire il dibattito sul futuro della Calabria attraverso un vasto confronto con cittadini, professionisti, imprenditori e tutti coloro che, quotidianamente, e con sacrificio, impegno e dignita' operano, spesso in condizioni di isolamento, dimostrando che e' possibile vivere in Calabria una normalita' sempre piu' inimmaginabile''. Il rettore dell' Unical ha fatto poi riferimento a temi economici, sottolineando ''la necessita' di attrezzare tutto il sistema produttivo della nostra regione per la sfida della globalizzazione, considerato che attualmente il sistema produttivo calabrese, inteso sia in termini di beni che di servizi, includendo, quindi, anche la pubblica amministrazione, non e' attrezzato per reggere alla sfida della competizione internazionale. Prima o poi tutte le nostre produzioni saranno fuori mercato''. Latorre ha anche fatto rilevare che in Calabria esiste ''una situazione di disoccupazione che ha del drammatico, tanto che il 57% dei giovani fra i 16 ed i 24 anni sono senza lavoro. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se non ci attrezziamo. Serve dunque un rafforzamento del sistema produttivo attraverso l' innalzamento della soglia tecnologica''. In questo senso, secondo il rettore dell' Unical, un ruolo fondamentale viene svolto da tutto il sistema di istruzione al centro del quale ci sono le universita'. ''La Calabria - ha spiegato Latorre - dispone di un sistema universitario di prim' ordine: sessantamila studenti sono iscritti alle nostre universita'. Rappresentano un capitale umano di straordinaria forza e dimensione. Allora, l' esigenza di dare occupazione a questi giovani, si sposa perfettamente con l' esigenza di rafforzare nel senso dell' innovazione tecnologica tutto il sistema produttivo''.

Tematerra (Udc) chiede il prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori della Mdc di Castrovillari

10/09 Gino Trematerra, senatore dell' Udc e segretario regionale del partito in Calabria, ha reso noto di avere chiesto al Governo la proroga della cassa integrazione per i lavoratori della Manifattura del Crati, lo stabilimento tessile di Castrovillari in crisi produttiva da tempo. Ieri mattina i 300 lavoratori dello stabilimento, per i quali si profila il rischio di mobilita' a causa della conclusione della cassa integrazione, hanno occupato l' ufficio del sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, occupazione che si e' protratta fino alla tarda mattinata di oggi. Trematerra, tra l' altro, definisce ''vergognosa la vicenda della vendita all' asta della sede operativa del gruppo, a conferma di come siano stati utilizzati male i soldi che i vari Governi hanno destinato al Polo tessile di Castrovillari''. La richiesta del senatore dell' Udc e' che ''Governo centrale e Regione Calabria concertino interventi di occupazione razionale, fuori dalle inutili riunioni della task force di Borghini, alle quali - dice il senatore dell' Udc - siamo andati decine di volte e che non hanno mai prodotto nulla di efficace''.

L’Udc in convegno a Fiuggi presenta un odg sulla crisi dell’ex Gtc di Castrovillari

10/09 Il presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, Nunzio Masotina, insieme con gli assessori Biagio Schifino, Eugenio Salerno, il consigliere Oscar Marotta, con i consiglieri regionali Roberto Occhiuto e Mario Albino Gagliardi hanno presentato questa mattina a Fiuggi, nel convegno nazionale del'UDC un ordine del giorno sul problema del rilancio dell'area industriale di Castrovillari e sulla drammatica situazione che vivono i lavoratori della ex Gtc. ''Il documento - ha detto Masotina - e' stato concordato con il senatore Gino Trematerra che ha sollecitato, tra l'altro, direttamente il segretario generale dell'Udc, Marco Follini, affinche' si attivi in ogni modo verso il Governo ed i vari livelli dello Stato per dare alla complessa problematica una risposta credibile''. Al convegno di Fiuggi partecipano Luca Volonte', presidente Gruppo Udc alla Camera dei deputati, i sottosegretari di Stato alle attivita' produttive e all'economia e finanze Giuseppe Galati e Gianluigi Magri, il segretario generale nazionale della Cisl, Savino Pezzotta, Bruno Tabecci presidente della Commissione attivita' produttive della Camera ed Ettore Antioli vice presidente Confindustria per il Mezzogiorno. ''A questi - ha aggiunto - abbiamo sottoposto l'istanza, consapevoli che solo da un coinvolgimento di piu' soggetti puo' enire fuori la risoluzione di una questione che ha valenza nazionale per come si e' evoluta e per dove e' nata. Nell'Ordine del giorno abbiamo chiesto che venga intrapreso con urgenza ogni possibile iniziativa per portare a soluzione la vertenza ed attivato quel Tavolo di concertazione presso la presidenza del Consiglio dei Ministri per l'esame del progetto G.E.NTEX S.p.A. gia' programmato lo scorso 15 luglio e teso al rilancio e riconversione della fabbrica nell'area di crisi del territorio di Castrovillari, ormai bisognoso di una seria svolta e di una particolare attenzione da parte del Governo, anche perche' parte di quella questione Meridionale che non puo' piu' attendere''. ''Siamo sicuri - ha concluso Masotina- che ancora tra gli imprenditori si trovano capacita' interessate ad innovare, rischiare ed assumere decisioni e responsabilita', quelle caratteristiche fondamentali per il rilancio e l'immissione nel mercato dell'azienda di Cammarata''.

Caruso (An) : “Per i Pif prospettive straordinarie”

10/09 ''L' esperienza dei Pif, Prodotti interni di filiera, ha delle prospettive straordinarie. Ho gia' manifestato al dott. Giovanbattista Pisani, presidente del Cotec, le mie felicitazioni per l'avvio operativo della fase di sostegno e di promozione alla produzione olivicola cosentina''. Ad affermarlo e' l' on. Roberto Caruso, deputato di Alleanza Nazionale. Per Caruso, ''attraverso i Pif sara' possibile costruire processi di sviluppo sostanziale per la produzione olivicola che e' un volano non indifferente non solo per l' area della sibaritide, ma per tutto il comprensorio. Le risorse messe in campo - conclude Caruso - potranno costituire momento di valorizzazione per tutto il comprensorio economico''.

Appello delle Donne Verdi calabresi: “Liberate Simona e Simona, fermate la guerra”


10/09 Il Coordinamento regionale delle donne Verdi si unisce all’appello delle parlamentari italiane e dei comitati per la pace che chiedono la liberazione delle due giovani volontarie italiane Simona Torretta e Simona Pari. La loro presenza, in un paese in guerra, è la testimonianza vivente di pace e di come le organizzazioni non governative, in questo luogo di aberrazioni e disumanità, siano un tassello dell'aiuto concreto del popolo italiano verso quello iracheno. Chiediamo a tutti, donne e uomini, segni di solidarietà e di partecipazione, affinchè ogni possibilità per la liberazione di Simona Torretta, Simona Pari(nella foto), Rapad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz-Bassam sia perseguita incessantemente. Il mondo delle ostilità, il mondo della miseria e della guerra hanno bisogno di segni tangibili di speranza. Queste persone sono testimoni di pace e di speranza per un mondo migliore. Ci appelliamo alle nostre "amiche musulmane" irachene, affinchè aiutino i loro fratelli a capire le ragioni della presenza di queste donne e si impegnino a farle tornare libere. Chiediamo ai rapitori: liberate queste donne, non sono una minaccia, non rappresentano parti politiche, sono lì per aiutare, senza distinzioni di razze, di religioni e di ideologie; sono lì per cooperare con tutto il popolo iracheno e per alleviare la sofferenza, a partire dai bambini. In queste ore di angoscia e buio siamo prigioniere anche noi come Simona Pari e Simona Torretta e sentiamo il dovere di scendere in piazza e mobilitarci affinché nelle tenebre della violenza possa squarciarsi un lampo di luce.

Frasca a Nicola Adamo “Per carità non faccia il censore degli altri”

10/09 ''Ad Adamo diciamo che, in Calabria, la scuola socialista e' fatta di cultura, di capacita', di onesta', di correttezza, di pubblica moralita', cui se vuole, puo' anche abbeverarsi, ma, per carita', non faccia il censore degli altri perche' non ne ha ne' la forza politica, ne' quella morale'': lo afferma l' ex sottosegretario Salvatore Frasca. ''Al segretario regionale dei Ds, dobbiamo dire che la sconfitta - dice Frasca - di una sinistra che poteva fare a meno dei socialisti e' palmare: ha perso l' egemonia culturale ed ha distrutto la suggestione affascinante della prospettiva. Qual e' stata la politica che Adamo e compagni hanno fatto in Calabria?''. Frasca riflette poi sulla questione dell' unita' socialista, oggi al centro di interventi e pubbliche manifestazioni (l' ultima si terra' lunedi' a Cosenza e vi partecipera' Claudio Signorile). ''La via dell' unita' - dice Frasca - e' possibile se i generali, che non hanno evitato la sconfitta, avranno la forza di essere testimonianza e semplici consiglieri. Di conseguenza, non sono del tutto apprezzabili iniziative culinarie come quella di Montepaone ed anche come quella che avra' luogo a Cosenza la' dove sono chiamati ad interloquire, dinanzi ad una platea muta e silenziosa, personaggi, seppure autorevoli, gia' cimentatisi nel passato con risultati negativi. Sul da fare va da se' che il centrodestra porta con se' le maggiori responsabilita', ma anche la sinistra non e' immune da errori, dal momento che non e' stata in grado di essere forza alternativa con i suoi colori nell' Italia di oggi, nell' Europa senza il muro e nel mondo in bilico tra pace universale e terrorismo globale. C' e' senza dubbio posto per una iniziativa autonoma dei socialisti finalizzata al dopo Berlusconi ed alla creazione di una autentica alternativa di cui dobbiamo essere in grado di indicare contenuti, tempi, modi. Questo lo possiamo fare, lo dobbiamo fare soprattutto in Calabria, la' dove se Sparta (il centrodestra) piange, Atene (il centrosinistra) non ride''.

Domani vertice dell’Ulivo a Lamezia. Martedì i DS iniziano gli incontri bilaterali.

10/09 Si svolgera' domani alle 12 una riunione tra i quattro segretari regionali della lista ''Uniti nell' Ulivo'', su richiesta del segretario dello Sdi Ercole Nucera. Alla riunione, programmata in un albergo di Lamezia Terme, parteciperanno oltre allo stesso Nucera il segretario regionale dei Ds Nicola Adamo; il segretario regionale della Margherita Franco Bruno ed il segretario regionale dei Repubblicani europei Roberto Cangiamila. Nucera sottolinea come occorra ''intercettare il consenso e veicolare il dissenso diffuso con un' azione collettiva destinata ad imprimere nei cittadini la consapevolezza di una valida alternativa ad una destra disorganica ed arrogante''. Daktro canto, fanno sapere i DS, da martedì inizieranno gli incontri bilaterali preannunciati dal segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, relativi alla scelta del candidato alla Presidenza della Regione del centrosinistra nelle consultazioni del prossimo anno. Adamo aveva avanzato questa proposta nei giorni scorsi, nella riunione del coordinamento regionale del suo partito. Gli incontri bilaterali si svolgeranno non solo con i partiti ma anche con le parti sociali, i movimenti e le associazioni culturali e si concluderanno alla fine della prossima settimana.

Pirillo (Margherita) “Crisi della Foderato, offensiva la latitanza della Regione”

10/09 La crisi economica senza precedenti che la Giunta Chiaravalloti ci lascia in eredità, rischia di determinare la chiusura di un’altra importante realtà produttiva della nostra regione, la Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo. Il tessuto economico e produttivo della provincia di Cosenza sembra indebolirsi sempre più, causa la mancanza di politiche di sviluppo compatibili con il territorio. Il governo regionale è colpevole di non essere riuscito ad attivare iniziative atte a sostenere l’impresa ed il lavoro in tutta la Calabria: dalla Marlane di Praia a Mare, alla Gtc di Castrovillari, passando per l’Emiliana Tessile ed il polo tessile di San Gregorio nel reggino. Centinaia di famiglie private della fonte di reddito lavorativo, maestranze e professionalità andate disperse, finanziamenti pubblici volatilizzati ed asserviti, di fatto, solo alle fortune di pochi. A farne le spese sono le piccole e medie imprese calabresi che pur tra mille difficoltà costituiscono l’anello di sostegno della fragile economia locale. Anche per la Foderauto Bruzia si ripete il solito ed offensivo rituale delle improduttive riunioni “ai tavoli romani”, dove i deputati e sottosegretari di turno, sembrano interessati ad ostentare il loro “presenzialismo da tartina”, anziché battersi con ogni mezzo per difendere l’imprenditoria locale. Ancora più grave ed offensiva è la latitanza della Regione che sulla questione della Foderauto è incapace di apprestare iniziative idonee a rilanciare i cicli produttivi.

Perugini (Margherita): “Nuovo ruolo della Provincia dopo la modifica del Titolo V della Costituzione”

10/09 Nel corso della Festa Nazionale della Margherita, svoltasi a Polignano (BA) dal 5 all’11 settembre, si è tenuta lunedì 6 settembre scorso una tavola rotonda sul ruolo degli Amministratori Locali, coordinata dall’On.le Giuseppe Fioroni, Responsabile Nazionale Enti Locali. La Provincia di Cosenza è stata rappresentata dal Vice Presidente, Avv. Salvatore Perugini, protagonista e testimone di uno sforzo e di un impegno che, a partire dal territorio cosentino, può rappresentare un modello valido di cambiamento e di sviluppo per molti enti locali, non soltanto calabresi. L’incontro ha prodotto un importante scambio di esperienze, attraverso gli interventi dei rappresentanti istituzionali convenuti, fra i quali – oltre all’Avv. Salvatore Perugini – è doveroso segnalare la presenza dei Presidenti delle Province di Roma e di Rieti, del Sindaco di Foggia e di Consiglieri Regionali della Puglia e del Veneto.Il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, nel corso del suo intervento, ha sottolineato l’importanza strategica del risultato elettorale ottenuto da Mario Oliverio e dall’intera coalizione del centro sinistra, in vista della prossima scadenza regionale. L’Avv. Perugini si è, quindi, successivamente soffermato sul nuovo ruolo della Provincia alla luce delle modifiche del Titolo V della Costituzione, indicando quali suoi compiti fondamentali il coordinamento degli Enti Locali e la Programmazione. “Compiti e funzioni – ha continuato Salvatore Perugini – che possono essere attuati solo nell’ambito di un progetto di riorganizzazione e di rilancio strutturale, assolutamente necessario per accogliere la nuova sfida”. L’Avv. Perugini ha quindi sottolineato che la Provincia di Cosenza vuole pensare, coltivare e realizzare ambiziosi progetti al servizio del territorio, guardando ed operando però al di là del territorio stesso in un ambito operativo di relazioni e di scambi nell’area del Mediterraneo.

Nota congiunta di Adamo (Pse) e Trento (Sdi) “Serve un grande ed unico Partito Socialista Riformista”

09/09 ''Le recenti consultazioni elettorali del 12 e 13 giugno hanno evidenziato una forte richiesta di unita' dell'elettorato socialista''. E' quanto sostengono in una nota congiunta i presidenti dei gruppi dello Sdi e del Pse-Lista Mancini alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento e Vincenzo Adamo. ''Se si vogliono vincere le sfide che ci attendono - hanno aggiunto - nella prossima primavera e' necessario soprattutto in Calabria, dove e' ancora piu' forte e radicata la presenza socialista, una forte innovazione politica con la riproposizione di un grande Partito socialista riformista. Il contributo dei socialisti e' indispensabile per aprire un cantiere di riflessione e di proposta capace di guardare al mondo che cambia, alla stagnazione economica, ai conflitti mondiali, alla paralisi riformatrice, alle derive degli opposti integralismi ma anche capace di dare risposte concrete e reali ai tanti problemi irrisolti di una regione come la Calabria, ricca di potenzialita' che da troppo tempo ormai restano inespresse''. ''L'assenza di un partito socialista forte - hanno proseguito - indebolisce il centrosinistra sul piano elettorale e ancor di piu' sul piano culturale e politico privandolo di esperienza riformatrice, di progettualita', di radici popolari e di spirito laico e libertario. Il risultato elettorale conseguito dalle Forze socialiste nell'ultima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza, lascia ben sperare sull'esito della prossima competizione regionale. L'elettorato socialista ha fatto sentire il suo peso promuovendo quei partiti che si richiamano alla tradizione riformista, Sdi e Pse, e che insieme oggi costituiscono la maggiore forza politica dell'intera provincia. Questo segnale ripropone la necessita' di aprire nuove vie di dibattito e di lavoro polito comune tra questi partiti e tra le loro rappresentanze negli enti locali, anche attraverso un percorso di proposta comune ed un patto di consultazione nelle scelte che possano favorire la nascita, in un futuro prossimo, di forze organizzatrici convergenti''. ''In questa direzione - hanno concluso - riteniamo sia utile concordare tra i gruppi consiliari presso la provincia di Cosenza delle riunioni congiunte, al fine di creare le condizioni per raggiungere importanti livelli futuri di unita'. Lo stesso auspichiamo possa avvenire a breve anche negli altri enti locali che vedono la presenza di compagni che si richiamano ai nostri partiti. Cio' perche' riteniamo indispensabile affrontare la questione della riunificazione dei socialisti attraverso un confronto aperto e costruttivo di idee e di progetti riformisti che parta dal basso. Anche, e soprattutto nella prospettiva di una grande vittoria del centro sinistra alle elezioni regionali del prossimo anno''.

Donnici (Idv) “Continua la sindrome della vittoria scontata nel centrosinistra”

09/09 ''Ci sembra che il centrosinistra non abbia superato la sindrome della 'vittoria scontata' e si dedichi con masochistica solerzia alla spartizione di postazioni e ruoli non ancora conquistati''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il coordinatore regionale di Italia dei valori Beniamino Donnici. ''Il susseguirsi di dichiarazioni sulla stampa di singoli esponenti, senza un approfondito dibattito di merito programmatico e politico che coinvolga partiti, movimenti, associazioni - aggiunge Donnici - si sta trasformando in una noiosa liturgia. Peraltro, invece di affrontare i problemi della Calabria e le possibili soluzioni, ci si divide tra favorevoli e contrari nei confronti di transumanti, piu' o meno eccellenti, da uno schieramento all'altro. Se non si interrompera' questa pericolosa deriva e il centrodestra dovesse tirar fuori dal cilindro un nuovo 'coniglietto bianco', potrebbe ripetersi lo scenario che cinque anni fa porto' Chiaravalloti ad una vittoria sulla quale nessuno avrebbe scommesso. Italia dei Valori, davanti a questa preoccupante sottovalutazione, e' pronta ad assumere iniziative concrete''. Donnici, con una delegazione del partito, riferisce una nota, interverra' domani all' incontro in programma a Lamezia Terme per ascoltare la relazione del rettore dell' Unical, Giovanni Latorre, e, successivamente, incontrera' il Presidente degli industriali calabresi, Callipo. Nei giorni scorsi, inoltre, c' e' stato un incontro interlocutorio con l' ex Presidente della Giunta regionale, Prof. Giuseppe Nistico'. Intanto, Italia dei valori della Calabria ha attivato una segreteria regionale itinerante, attrezzata come punto di comunicazione ed ascolto, che dalla fine del mese si rechera' in ogni centro grande e piccolo''. ''La situazione della Calabria - sostiene Donnici - e' drammatica ed occorre coinvolgere le energie e le intelligenze migliori per venirne a capo. Soprattutto, bisogna chiamare i cittadini alla partecipazione attiva e democratica perche' il progetto di un' altra Calabria libera, protagonista, solidale e dinamica non e' appannaggio degli oligarchi, ma dovra' essere scritto dal basso, rompendo ogni indugio''.

Pirillo (Margherita): “La GTC chiusa nella disarmate indifferenza del Governo”

09/09 Con la vendita dei macchinari della Gtc di Castrovillari, si è scritta un’ulteriore e triste pagina della storia economica e produttiva della Calabria. Nella disarmante indifferenza del Governo nazionale e di quello regionale si è assistito alla chiusura di una importante realtà produttiva che poteva rappresentare occasione di sviluppo per l’intera area del Pollino. Il patrimonio della Gtc, valutato secondo alcune stime in 25 milioni di euro, è stato “svenduto” ricavandone poco più di 6 miliardi di vecchie lire. Avevamo già da tempo lanciato il grido d’allarme, anche attraverso la strenua e qualificata voce del consigliere comunale della Margherita Giovanni Donato, da sempre impegnato nella difesa della realtà produttiva della Piana di Cammarata. Sulla situazione di grave crisi dell’industria tessile calabrese avevamo invocato la stesura di un piano organico di risanamento e rilancio che consentisse in via prioritaria il mantenimento dei livelli occupazionali. Niente di tutto ciò è avvenuto e la responsabilità è da ascrivere alle politiche fallimentari di un centrodestra ormai allo sbando ed incapace finanche di interloquire con la disperazione di centinaia di lavoratori a cui oggi è stata, di fatto, privata l’unica fonte di sostentamento. Ai lavoratori, che oggi vedono svanire la possibilità di continuare a lavorare, va tutta la nostra solidarietà. Ci adopereremo in una azione di forte denuncia e mobilitazione su quanto avvenuto, perché non si può assistere passivamente al depauperamento di importanti insediamenti produttivi, come quello del Pollino, del polo Tessile cetrarese, della Marlane di Praia a Mare e della Foderato Bruzia di Belvedere Marittimo, e dei numerosi altri che il governo Chiaravalloti ci lascia in pesante eredità.

Sisino Zito: “Perché questo cambiamento di rotta di Nicola Adamo sui socialisti?”

09/09 ''Non moltissimo tempo fa il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, auspico' che i partiti minori facenti parte della maggioranza che sostiene la Giunta regionale, incluso il Nuovo Psi, si unissero alla opposizione per costruire una nuova prospettiva di governo in Calabria''. E' quanto sostiene il sindaco Roccella Jonica ed ex sottosegretario socialista, Sisinio Zito. ''Se il Nuovo Psi - ha aggiunto - avesse allora risposto positivamente, Adamo avrebbe sicuramente ordinato di arrostire il vitello piu' grasso. E sicuramente non sarebbe stato da meno l' onorevole Marco Minniti, di cui ancora si ricorda il confronto avuto con Saverio Zavettieri a Roccella Jonica un paio di anni fa. Adesso che questa ipotesi acquista, per una molteplicita' di segni, una sua plausibilita', Adamo rincula e, almeno a leggere le sue dichiarazioni sulla stampa, la considera improponibile. Che cosa e' cambiato per spiegare questo improvviso mutamento di rotta? Una risposta la da lo stesso segretario regionale Ds quando critica l' idea - che sembra stia prendendo corpo - di una unificazione delle varie formazioni e correnti politiche nate dall' esplosione del vecchio Psi e quindi della costituzione di una grande forza socialista nella nostra regione''. ''In altre parole - ha proseguito Zito - il Nuovo Psi va bene se si aggiunge alla lista delle variegate sigle che compongono il centrosinistra, mentre invece va male se esso contribuisce, col suo passaggio a sinistra, alla ricomposizione della diaspora socialista. L' argomento usato da Adamo per contrastare il progetto di riunificazione socialista non e' nuovo. Che bisogno c' e' di ricostituire il partito socialista quando si tratta di creare insieme un grande partito riformista e magari anche un grande partito del centrosinistra? La risposta ad Adamo la da' la storia di questi ultimi dieci anni. Nonostante le buone intenzioni dichiarate e tutti gli sforzi fatti, l' Italia continua ad essere, politicamente, la pecora nera dell' Europa, in quanto non ha, a sinistra, un grande partito socialista di stampo europeo. Se questo e' l' obiettivo a cui dobbiamo tendere, affrontare la ''Questione socialista'' e' ineludibile, come peraltro e' stato affermato piu' volte, in particolare nell' ultimo congresso dello Sdi calabrese, dagli stessi dirigenti Ds''. Il sindaco di Roccella Jonica evidenzia inoltre che ''la ''Questione socialista'' non e' la ''questione dei socialisti'', come forse si e' creduto: e' qualcosa di diverso. Essa consiste nella necessita' che al processo di costruzione di un grande partito riformista non manchi l' apporto della componente storica laico-socialista. Non per guardare al passato, e qui ha ragione Adamo, ma proprio per guardare al futuro. Futuro che non puo' essere costruito mettendo insieme i residui apparati della sinistra storica, ma elaborando innanzitutto nuove categorie di pensiero e di azione politica adeguate alla realta' attuale dell' italia e della Calabria; altrimenti la sinistra potra' servire a raccogliere voti, non servira' certamente a sviluppare un progetto di rinnovamento e di modernizzazione della regione''. ''Perche' i post-socialisti - ha concluso - non dovrebbero essere legittimati, alla stregua dei post-comunisti e di tutte le altre forze interessate, a contribuire a questo progetto da se stessi e in piena autonomia, se beninteso ne saranno capaci?''.

Fava (Udeur): “E’ difficile capire la singolare posizione di chiusura dei DS verso i socialisti”

09/09 ''E' difficile comprendere la posizione dei Ds. Ribadiscono la candidatura Minniti quasi si trattasse di un elemento risolutore di una partita molto piu' complicata, che vede tra l' altro in campo quella di Loiero, ritenuto dalla Margherita altrettanto risolutore''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava. ''Il centro-sinistra - ha aggiunto - da mesi non riesce a tenere una riunione collegiale, non interloquisce con le iniziative interessanti che si muovono nella societa' calabrese, non indica unitariamente una proposta e un progetto di riscatto e di sviluppo. Nonostante la crisi politico-istituzionale raggiunga i livelli drammatici posti in evidenza dalle dimissioni del sindaco Cassone. Servirebbe inventiva e capacita' di iniziativa, mentre tutto rischia di afflosciarsi intorno alle candidature. L' alleanza di governo non puo' nascere su un nome. Va costruita con l' apporto di tutti, considerati con pari dignita', non gregari che si aggiungono in un'ammucchiata elettorale. Sarebbe a rischio lo stesso risultato, che non dipende in ogni caso solo dal voto dei partiti e dei loro apparati, ma necessita del consenso dei cittadini''. ''Va dunque costruita - ha proseguito Fava - al piu' presto una prospettiva di governo credibile, alternativa alla disastrosa inadeguatezza della giunta Chiaravalloti. Serve anche un metodo per il confronto libero e costruttivo tra tutte le anime del centrosinistra, serve un chiarimento e l'impegno comune anche per la scelta del candidato presidente. Un metodo e una prospettiva che siano aperti verso associazioni e movimenti e che facciano capire, con trasparenza, le ragioni dell' alleanza e del programma alternativo per il governo della Calabria''. ''In questo senso - ha concluso - appare singolare la chiusura, quasi pregiudiziale verso la questione socialista calabrese. Come le vicende e i travagli di Cosenza dimostrano, e' interesse di tutto il centrosinistra seguire con la massima attenzione e apertura quello che puo' maturare tra i socialisti in Calabria. Non si tratta di immaginare facili annessioni ma di favorire scelte e maturazioni che spettano ovviamente in autonomia ai socialisti ma che richiedono il massimo di attenzione e di rispetto da parte di tutto il centrosinistra''.

Tassone (Udc) “La politica non disgiunta dalla morale, non deve ignorare la ricerca genetica”

09/09 ''La politica, che e' azione dell' uomo che non puo' e non deve essere disgiunta dalla morale, non puo' ulteriormente ignorare la necessita' di un approfondimento attuale ed efficace dei temi che impongono le nuove frontiere della ricerca genetica''. Lo ha detto il viceministro Mario Tassone, componente dell' Ufficio politico dell' Udc, intervenendo a Vibo Valentia alla cerimonia per il venticinquesimo anniversario dell' ordinazione episcopale del vescovo, mons. Domenico Tarcisio Cortese. ''E' necessario confrontarsi - ha aggiunto Tassone - con le nuove opzioni terapeutiche che la scienza offre, contestualizzandole in un meditato quadro normativo, ma nel contempo occorre ribadire l' imprescindibile primato dell' etica. Entrambe le esigenze devono coniugarsi in un equilibrato ed ordinato principio capace di salvaguardare interamente la dignita' dell' uomo e la sua inalienabile aspirazione al bene sempre piu' compiuto. Per queste ragioni chiedero' al mio partito di farsi promotore di un qualificato seminario di approfondimento alla presenza delle piu' alte autorita' scientifiche, religiose e laiche, convinto che, in particolare un partito di ispirazione cattolica come il nostro, pur facendo sempre salva la liberta' di coscienza dei suoi appartenenti, debba trovare nella sua tradizione e nel continuo dialogo con le diverse opinioni le ragioni di una sincera e non pregiudiziale ricerca della verita' da cui trarre motivi di utile e profonda ispirazione della propria azione politica''.

Interrogazione del PdCI “Che fine ha fatto l’insediamento industriale dell’Isotta Fraschini in Calabria?”

09/09 ''Il gruppo dei Comunisti italiani in Consiglio regionale presentera' un' interrogazione per conoscere dal presidente della Giunta e dall' assessore alle Attivita' produttive tutta la verita' sulla vertenza per la reindustrializzazione del sito dell' ex Isotta Fraschini''. A riferirlo, in una nota, e' Giuseppe Longo, coordinatore per la Piana di Gioia tauro del Partito dei comunisti italiani. ''Non e' possibile - aggiunge Longo - che quando mancano poche settimane all' eventuale rilascio delle concessioni doganali per l' avvio delle nuove produzioni nell' area portuale, il Comitato portuale, in cui la Regione e' rappresentata, non si e' mai riunito per approfondire l' esame dell' iter che sarebbe stato avviato dalle aziende che avrebbero fatto richiesta. Mentre i recenti ritardi registrati nella convocazione del tavolo sindacato-autorithy non lasciano presagire nulla di buono per il necessario e rapido ritorno al lavoro delle maestranze, garantiamo ai lavoratori e al sindacato l' appoggio politico del nostro partito, che gia' nella riunione di mercoledi' scorso delle sue sezioni della Piana ha affrontato la questione, decidendo una serie di iniziative volte a fare chiarezza su una vertenza in cui si stanno verificando nuovi ingiustificati ritardi e strane incongruenze''. ''La sezione sanferdinandese del partito - afferma ancora Longo - ha previsto per i prossimi giorni una riunione con il segretario regionale, Michelangelo Tripodi, e quello provinciale, Enzo Infantino. All' incontro saranno invitati i rappresentanti del sindacato e del Comitato dei cassintegrati. Il Presidente dell' Autorita' portuale, da parte sua, deve attuare, entro la fine dell' anno, l' impegno sancito nell' accordo siglato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il 12 dicembre scorso e garantire quindi il ritorno al lavoro dei cassintegrati e scongiurare la messa in mobilita'. Tenuto conto dei tempi ristretti, occorre che il tavolo venga al piu' presto allargato agli imprenditori, iniziando ad affrontare da vicino la verifica dei piani industriali''.

Mistorni (Margherita) chiede una legge elettorale regionale con sbarramento e senza listino

09/09 “Una legge elettorale con sbarramento dopo un’ampia valutazione tra tutte le forze politiche, pluralista, a garanzie di tutte le province, e soprattutto senza listino, cosicché chi ha consensi possa essere eletto, saltando a piè pari ogni eventuale ingerenza partitica a garanzia di logiche non trasparenti”. E’ quanto asserisce il capogruppo del Ppi-Margheira Giuseppe Mistorni, che aggiunge: “Abolendo l’istituto ingiustificabile del listino si abolirebbe una sorta di corsa forsennata all’elezione facile che una democrazia seria non può assolutamente concepire. Su questi temi delicatissimi il dibattito deve essere avviato con immediatezza, tenendo conto che occorre approvare anche il Regolamento consiliare al fine di completare l’intero nuovo progetto di riforma istituzionale; d’altronde, se ciò non dovesse verificarsi la stessa approvazione dello Statuto, pur essendo importante, resterebbe monca”. Ancora Mistorni: “ Nel centrosinistra è auspicabile che prevalga finalmente una logica di risultato, saltando polemiche e perdite di tempi: occorre individuare il candidato giusto per mandare il centrodestra all’opposizione e formulare, contemporaneamente, il programma per la prossima legislatura ascoltando le istanze sociali, economiche e culturali del territorio”.

Pittelli (FI), chiede a Cassone di rimanere al suo posto

L'on. Pittelli08/09 ''La vicenda personale ed amministrativa del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, e' emblematica rispetto alla condizione in cui si trovano a vivere ed operare decine di pubblici amministratori calabresi''. E' quanto sostiene in una nota Giancarlo Pittelli (nella foto), deputato di Forza Italia e coordinatore regionale della Calabria del partito., in relazione alle dimissioni, a causa delle intimidazioni subite, di Cassone, che guida una giunta di centrosinistra. ''Ritengo - ha aggiunto - che l' eccezionalita' della condizione imponga un supplemento di coraggio proprio da parte di chi, come il sindaco di Villa San Giovanni, e' espressione di una nuova generazione di classe dirigente la quale ha dimostrato di credere e di condividere i valori della dignita' della persona contro la barbarie dell'aggressione mafiosa'' ''A nome del partito che rappresento - ha proseguito Pittelli -chiedo al sindaco di rimanere al suo posto al fine di portare avanti la battaglia di tutti in cui lo Stato dovra' farsi carico, con ulteriore e concreto impegno, della tutela della partecipazione democratica dei singoli cittadini e delle istituzioni''. ''In questa prospettiva - ha concluso - assicuro al sindaco Cassone, come ha gia' fatto il Ministro Pisanu, il pieno sostegno di tutti gli amici di Forza Italia''

Questione socialista, Bobo Craxi nei prossimi giorni in Calabria

08/09 Il vicesegretario vicario nonche' portavoce nazionale del Nuovo Psi, On. Bobo Craxi, giungera' nei prossimi giorni in Calabria per discutere ed analizzare l' ipotesi di unita' politica di tutti i socialisti calabresi. Lo si e' appreso da una nota del Nuovo Psi. La visita, prosegue la nota, rientra nel quadro della convocazione degli Stati Generali proposta nei giorni scorsi dall' assessore regionale del Nuovo Psi, Saverio Zavettieri.

Il segretario regionale dello Sdi, Nucera, invita DS, Margherita e Repubblicani ad un incontro

08/09 ''Il tempo degli appelli e' scaduto e, preventivamente i partiti della 'Lista Unitaria', dobbiamo avviare un confronto serio e costruttivo''. Lo sostiene in una lettera inviata a Nicola Adamo, segretario regionale dei Ds, Franco Bruno, segretario regionale della Margherita e Roberto Cangiamila, segretario regionale dei ''Repubblicani Europei'', il segretario regionale dello Sdi della Calabria, Ercole Nucera che invita i segretari regionali dei Ds, Margherita e Repubblicani Europei ad un incontro in quanto ''e' fondamentale incontrarsi per coagulare le forze, assumere iniziative e rendere tutti protagonisti della nuova fase che sta iniziando. ''Lavoriamo - scrive - per aprire un cantiere politico subito, attrezziamo la squadra, individuiamo le idee forza, per fare uscire la Calabria dalla palude nella quale e' caduta con questa Giunta''. Lo Sdi anticipa Nucera ''si fara' carico di individuare una sede regionale centrale per approntare il bacino di idee ed azioni per la prossima impegnativa battaglia elettorale''. giudizio di Nucera ''la sanita', la grave crisi occupazionale, la scuola, l'emergenza criminale che fa il paio con la perdita di credibilita' delle istituzioni regionali'', impongono ''al centrosinistra una riflessione sul futuro della nostra terra e sugli strumenti per sconfiggere questa Destra piu' che mai proterva. Nucera, poi, avverte ''non illudiamoci che la sofferenza della gente, si trasformi automaticamente in consenso''. Secondo il segretario dello Sdi perche' ''cio' possa avvenire, e' necessario ed urgente articolare prospettive ed obiettivi di governo''. La gente, sostiene Nucera nella lettera, ''deve vederci protagonisti di una nuova politica della vita, dobbiamo dare fiducia achi la fiducia ha perso, sconfiggere il metodo delle prebende che ha caratterizzato la gestione del Governo Chiaravalloti''. E per il segretario regionale dello Sdi ''per intercettare il consenso e veicolare il dissenso diffuso, e' necessaria un'azione collettiva, destinata ad imprimere nei cittadini, la consapevolezza di una valida alternativa a questa destra disorganica ed arrogante''.'Il traguardo e' vicino - scrive ancora Nucera - e non puo' sfuggire per insufficiente o carente impegno politico o, cosa piu' grave, per la subordinazione degli interessi generali, ai destini personali dei gruppi dirigenti''. E per il segretario regionale dello Sdi, ''una volta individuate le priorita' della nostra Regione e le prospettive di governo'', sara' facile coagulare ''le risorse della colazione attorno al candidato presidente che, nell'ambito della linea politica del centrosinistra, senza esitazioni o trasformismi ci conduca alla vittoria''. Anche perche' spiega Nucera, ''i rappresentanti politici calabresi, hanno i numeri e le qualita' per gestire il loro futuro''. Per quanto riguarda il candidato a presidente della giunta regionale per il centrosinistra il segretario regionale dello Sdi, non immagina ''un condottiero che, come nel West, cavalchi da solo nella prateria'', bensi'un gruppo di lavoro ''rappresentativo di tutte le forze in campo, attento alle problematiche sociali e culturali della nostra terra e che faccia soprattutto trasparire l'amore per la regione, per vederla crescere e progredire sempre di piu''.

Vicenda Cassone, il Presidente Fedele rinnova l’invito di partecipazione al Consiglio Regionale al Ministro Pisanu

08/09 Il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ha inviato oggi al Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu la lettera che si riporta qui di seguito nella sua stesura: ON.LE GIUSEPPE PISANU, MINISTRO DEGLI INTERNI.
Signor Ministro,
torno, a distanza di pochi giorni, a rinnovarle l’invito a presenziare nell’Aula del nostro Consiglio regionale, ad una prossima seduta straordinaria, aperta a tutte le rappresentanze istituzionali e sociali, sulle questioni della legalità e della sicurezza rese di estrema attualità dal “caso” Villa San Giovanni.
La mia, oggi, è una sollecitazione accorata, forte del sostegno unanime di tutti i gruppi consiliari, sancita oggi nella Conferenza dei capigruppo, e delle numerosissime adesioni che mi sono pervenute negli ultimi giorni da parte di organizzazioni della società civile e da professionisti, imprenditori e semplici cittadini che, evidentemente, hanno colto pienamente il senso del mio invito.
Signor Ministro, sono certo che, oltre gli attestati di solidarietà giunti al sindaco di Villa e agli altri amministratori di quella città, sia necessario, più che mai, lanciare in Calabria dei segnali forti di consapevolezza dei rischi pesanti insiti nell’escalation di attacchi criminali alle pubbliche amministrazioni. Occorre, pertanto, un momento alto di accertamento, valutazione ed analisi della questione sicurezza nella regione con l’adeguata messa in campo di controffensive e di strategie che porgano argini e predispongano interventi importanti, risolutivi.

La solidarietà dei capigruppo consiliari regionali a Cassone

08/09 I capigruppo consiliari riuniti oggi a palazzo Tommaso Campanella hanno indirizzato al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, il documento che si riporta qui di seguito integralmente: “Esprimiamo la più convinta solidarietà e la più sentita vicinanza al sindaco Rocco Cassone che ha deciso di dimettersi dalla carica rimettendola alle massime autorità dello Stato dopo una gravissima sequenza di atti intimidatori diretti contro il primo cittadino di Villa, i suoi familiari e altri esponenti della stessa Amministrazione comunale. L’aver fatto diventare un caso nazionale la vicenda, inquietante, devastante, dello stillicidio di attacchi di stampo mafioso contro gli amministratori pubblici villesi, si configura come un’iniziativa di grande valore politico e civile che ha fatto diventare correttamente il “caso” un banco di prova estremamente qualificato. Alla reazione del Sindaco, ha fatto, del resto, eco la risposta corale di partiti, organizzazioni e istituzioni che hanno superato logiche di schieramento mettendo in campo con vigore solidarietà ed unità e domanda di legalità contro le oscure strategie delle pressioni, delle minacce e degli attentati volti a condizionare l’operato di soggetti titolari del mandato democratico dei cittadini. Un quadro, questo, che conferma quanto ampia e largamente maggioritaria sia la parte sana della società locale. Condividendo tutti, pienamente, l’iniziativa assunta dal presidente Fedele di invitare ufficialmente il ministro degli interni a presenziare nell’Aula della massima Assemblea calabrese una prossima seduta straordinaria sulle questioni della legalità e della sicurezza, rilanciamo il grido d’allarme che proviene dagli amministratori onesti con l’obiettivo di amplificarlo nella sede istituzionale più rappresentativa della Calabria per testimoniare innanzitutto riconoscimento a quanti, per spirito di servizio verso le loro comunità, mettono a repentaglio la propria incolumità e quella dei loro familiari. Convinti come siamo che è impossibile prefigurare ipotesi concrete di autentico sviluppo economico e di crescita civile senza irrobustire, contestualmente, la sicurezza per i cittadini, per gli imprenditori e per gli amministratori pubblici, riteniamo che il sostegno alla battaglia del sindaco e dell’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni non sia un semplice atto dovuto o il solito rituale ma un attivo momento per porre un argine importante contro la mafia. Senza confusione di ruoli, senza improponibili commistioni, siamo certi che la politica deve assumersi la responsabilità della lotta alla criminalità mafiosa, ritrovando in questo impegno le ragioni di una solidarietà negli intenti e nei mezzi che rifondi la possibilità di una speranza concreta e tangibile di sconfitta dei poteri criminali e che rafforzi nei cittadini il coraggio di denunziare e di reagire positivamente in un processo di liberazione dai gioghi criminali.

Franco Bruno (Margherita): “Servono scelte concrete del Governo per sostenere l’azione di Cassone”

08/09 L’esecutivo regionale della Margherita calabrese è stato convocato per sabato prossimo alle ore 10.00 a Lamezia dal coordinatore del partito Franco Bruno.All’ordine del giorno - insieme ad argomenti legati alla vita interna del partito - l’analisi della situazione politica nazionale e regionale nella prospettiva dei prossimi impegni e delle elezioni del 2005. Un’attenzione particolare sarà dedicata alla inquietante recrudescenza della criminalità in Calabria e alle intimidazioni ai pubblici amministratori, in primo luogo al Sindaco di Villa San Giovanni Rocco Cassone. «la cui vicenda - afferma Franco Bruno - è emblematica di come una politica che dia la priorità alla crescita del territorio debba ancora oggi duramente scontrarsi in Calabria con interessi radicati nel malaffare. Ci auguriamo che la solidarietà manifestata da tante parti nei confronti del Sindaco di Villa San Giovanni e di chi con lui si adopera per il cambiamento si concretizzi in scelte di sostegno all’azione amministrativa da parte del Governo centrale».

Il 5 ottobre riprende il lavoro del Consiglio regionale

08/09 Tornerà a riunirsi il prossimo 5 ottobre il Consiglio regionale della Calabria per la prima seduta ordinaria dopo la pausa estiva. Lo ha deciso oggi la Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente Fedele per fissare il calendario dei prossimi impegni dell’Assemblea. L’agenda dei lavori dell’Aula prevede, così, sedute per i prossimi 29 ottobre, 8 e 29 novembre e 13 dicembre. Nel corso della riunione i capigruppo consiliari hanno espresso piena condivisione per l’iniziativa assunta il 3 settembre scorso dal presidente Fedele con la sua missiva di solidarietà e sostegno al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, dimessosi in seguito all’escalation di gravi gesti intimidatori diretti contro la sua persona e la sua famiglia. Ma anche apprezzamento e convinta adesione alla lettera di Fedele al ministro degli interni, Giuseppe Pisanu, con la quale è stato segnalato il “caso” Villa San Giovanni, come vicenda emblematica degli attacchi criminali di stampo mafioso contro gli amministratori pubblici calabresi e rivolto un invito al Ministro a presenziare una seduta straordinaria “aperta” del Consiglio sulle questioni della legalità e della sicurezza nella regione. In proposito il capogruppo di Forza Italia, Gianfranco Leone, ha proposto un documento di solidarietà di tutti i gruppi consiliari da indirizzare al sindaco Cassone. Durante la riunione hanno preso la parola, tra gli altri, il vicepresidente Giuseppe Bova, il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi, dell’Udeur, Giuseppe Torchia e il neo capogruppo di An, Egidio Chiarella. Tutti i capigruppo hanno concordato sull’importanza di riprendere tempestivamente l’attività nelle Commissioni, a cominciare da quella per l’Autoriforma, impegnata a scrivere il nuovo Regolamento e, soprattutto, la nuova legge elettorale. Ma è stato anche ribadito un impegno corale a velocizzare l’iter di molti provvedimenti legislativi, con l’obiettivo di pervenire in tempi brevi all’approvazione in Aula di un apparato normativo che qualifichi ulteriormente e valorizzi la produzione legislativa della settima Legislatura.

I capigruppo del Centrosinistra alla Camera incontrano il Sindaco di Villa, Cassone. Presentato un dossier

08/09 ''Voglio ringraziare il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, che e' stato ed e' molto attento nel porre in essere, in sinergia con il prefetto di Reggio Calabria, Giovanni D' Onofrio, un' attenta azione di controllo del territorio''. Lo ha detto il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, che aveva annunciato le sue dimissioni a causa delle intimidazioni subite, nel corso dell' incontro che ha avuto stamattina con i capigruppo del centrosinistra alla Camera dei deputati. Cassone ha anche ringraziato i capigruppo del centrosinistra che ''con la loro presenza stamattina a Villa San Giovanni - ha detto - hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e solidarieta' all' Amministrazione comunale ed al suo operato''. Insieme a Castagnetti erano presenti a Villa San Giovanni i capigruppo alla Camera dei Ds, Luciano Violante; dello Sdi, Ugo Intini; dei Comunisti italiani, Pino Sgobio, e di Rifondazione comunista, Niky Vendola, della Margherita, Pierluigi Castagnetti. ''Villa San Giovanni - ha aggiunto Cassone - e' in questo momento al centro di grandissimi interessi economico-finanziari, nazionali e locali, dal Ponte all' ipotesi di riorganizzazione dell' attuale assetto commerciale relativo all' attraversamento dello Stretto, e gli attentati e le intimidazioni hanno assunto ormai il chiaro disegno di abbattere l' Amministrazione comunale''.
Il capogruppo della Margherita Castagnetti: ''Sul tema della sicurezza e della lotta alla mafia chiederemo al governo il massimo impegno e daremo la nostra disponibilita' per affrontare e risolvere questo dramma, che colpisce in particolare la Calabria e le regioni del Mezzogiorno''. ''La lotta alla mafia - ha aggiunto Castagnetti - deve tornare a fare parte degli argomenti principali dell' agenda politica del Paese. Siamo qui per manifestare la nostra affettuosa solidarieta' al sindaco e alla popolazione di Villa San Giovanni, costretti a subire una situazione che s' inserisce nel clima piu' generale di intimidazioni e minacce nei confronti di molti amministratori calabresi''.
Il Presidente dei DS, Violante: ''Ormai Villa San Giovanni ed il suo territorio sono diventati
questione nazionale''. ''In Calabria - ha aggiunto - si registra dall' inizio dell' anno il piu' alto numero di attentati contro amministratori locali che in ogni altra regione e non si puo' piu' rimanere zitti. La 'ndrangheta, e certamente non per colpa delle forze di polizia, e' l' organizzazione meno colpita nei patrimoni, articolata in 76 cosche, tantissime per numero e pericolosita'''. ''Noi chiederemo al Governo - ha concluso - di riferire in Parlamento gli indirizzi nuovi individuati per fronteggiare la 'ndrangheta e le risorse che intende impiegare in tale direzione''.
Il capogruppo alla Camera di Rifondazione comunista, Nichi Vendola, ''La 'ndrangheta e' uno degli ostacoli piu' seri contro i processi di modernizzazione del Mezzogiorno''. ''Non si tratta soltanto di attentati ad amministratori locali, di per se' gravissimi - ha aggiunto Vendola - ma si parla poco o niente dei gravissimi fatti di sangue che interessano le province di Crotone o di Vibo Valentia, come se su tali episodi l' omerta' che grava fosse un prodotto istituzionale, di rimozione di problemi che invece sono gravissimi e vanno combattuti con straordinaria efficacia''.
Il capogruppo alla Camera dello Sdi, Ugo Intini, ''Fare politica al Nord non e' certamente lo stesso che impegnarsi al Sud''. ''La 'ndrangheta - ha aggiunto Intini - va affrontata con fermezza, con i mezzi repressivi dello Stato, ma anche con la politica, creando consenso democratico attorno alle scelte programmatiche ed amministrative''.
Pino Sgobio, del PdCI :''Cultura della legalita' e sviluppo sociale ed economico devono crescere di pari passo, per isolare efficacemente la 'ndrangheta ed i suoi manovratori occulti''. Sgobio, al riguardo, ha ricordato ''i pesanti ritardi che gravano sulla Calabria ed il Mezzogiorno''.
Luana Zanella dei Verdi: ''Gli attentati non colpiscono solo le istituzioni, ma anche le persone in carne ed ossa e le loro famiglie''. ''Villa San Giovanni, per le sue implicazioni piu' vaste - ha
proseguito - deve diventare un problema europeo su cui occorre impegnarsi, dando corpo alle speranze di riscatto della sua popolazione''.
Borrello coordinatore regionale dell’Udeur: ''Bisogna dare atto al sindaco Cassone di un grande coraggio in un clima di incessante e pressante aggressione alle istituzioni ed al sistema delle imprese''. ''La Calabria - ha concluso - deve ripartire da Villa San Giovanni per ridare coraggio e speranza alla sua gente''.
Infine è stato presentato dai gruppi del centrosinistra, anche un dossier sulle intimidazioni agli amministratori pubblici e politici nei primi otto mesi del 2004. Dal dossier emerge che le intimidazioni sono state ben 64 e che gli atti sono equamente divisi tra le cinque province: 14 a Vibo Valentia, 13 a Reggio Calabria e Cosenza e 12 a Catanzaro e Crotone. Complessivamente, le intimidazioni compiute dal primo gennaio 2000 al 31 agosto 2004 sono stati 318 con un aumento del 117% tra il 2000 ed il 2003. Guardando ai dati nel complesso, la provincia reggina e' stata la piu' colpita con 118 intimidazioni (+57% tra 2000 e 2003), seguita da Vibo Valentia con 67 casi, (+283% tra 2000 e 2003), Cosenza con 55 (+175% tra 2000 e 2003), Catanzaro con 46 (+183% tra 2000 e 2003) e Crotone con 32 (+75% tra 2000 e 2003). Dopo l' elencazione completa dei casi di intimidazione compiuti nell' anno, nel dossier dei gruppi parlamentari del centrosinistra c' e' la mappatura delle varie cosche della 'ndrangheta suddivise per province ed infine l' ammontare dei beni sequestrati nel primo semestre 2004 alle varie organizzazioni criminali italiane. Dati che evidenziano come la 'ndrangheta sia l' associazione meno colpita. Nel periodo preso in esame, infatti, sono stati sequestrati beni a costa nostra per 118.327.000 euro, alla camorra per 67.188.000 euro, alla criminalita' pugliese 11.100.000 euro, alla 'ndrangheta per 5.008.000 euro e ad altre organizzazioni criminali per 100.200.000. Anche a livello di confisca la situazione e' analoga. Nel primo semestre 2004 sono stati confiscati beni per 27.504.000 euro a cosa nostra, per 41.875.000 euro alla camorra, per 3.363.000 alla criminalita' pugliese, per 2.915.000 euro alla 'ndrangheta e per 100.000 euro ad altre organizzazioni criminali.

Dragone (NPSI) liquida l’analisi di Adamo (DS) sui socialisti: “motivazioni inaccettabili”

08/09 ''Le motivazioni e i toni usati dal segretario regionale dei Ds per liquidare la prospettiva della riunificazione dei socialisti calabresi sono inaccettabili''. E' quanto sostiene in una nota il presidente del centro studi 'Willy Brandt' e membro del consiglio nazionale del Nuovo Psi, Sergio Dragone. ''Il ''teorema'' Adamo - ha aggiunto - secondo cui la Calabria non ha piu' bisogno dei socialisti che rappresentano il passato e' drammaticamente privo di analisi. Ultimatum, richieste di abiure, processi sommari alla storia dei socialisti: Adamo ripercorre, pari pari, la strada dell'intolleranza che ha costretto, negli anni, molti socialisti a trovare collocazione in formazioni moderate o addirittura nel centrodestra. E' bastato l'avvio del disgelo tra le varie anime socialiste per turbare il sonno del segretario diessino, da tempo impegnato in un'opera di demolizione del patrimonio del socialismo calabrese, come dimostrano le delicate vicende legate al Comune di Cosenza e le mortificazioni di volta in volta inflitte ai dirigenti provenienti dall'esperienza del vecchio Psi. Strano atteggiamento per un dirigente politico che non ha esitato, nelle recenti competizioni elettorali, a stringere le alleanze piu' disparate e innaturali, perfino con frange postfasciste, senza battere ciglio''. ''Ai socialisti - ha proseguito Dragone - e solo a loro il segretario Ds chiede di fare i conti con la propria storia.Noi diciamo che ognuno deve fare i conti con la propria storia personale e politica, compresi i DS e il loro segretario regionale. La riunificazione dei socialisti non e' un'operazione di nostalgia, e' un progetto politico che guarda al futuro e che non necessariamente e' legato alle prossime vicende elettorali. I socialisti hanno dimostrato ampiamente di avere rappresentato una cultura fortemente innovativa in Calabria e nel Paese sul terreno delle conquiste sociali, della difesa dei diritti civili, della modernizzazione. Le ultime elezioni europee e provinciali hanno assegnato inequivocabilmente alle forze socialiste un consenso che supera il dieci per cento: mi sembra quasi ovvio che la prospettiva spaventi chi invece persegue fini egemonici nel centrosinistra''. Il membro del consiglio nazionale del Nuovo Psi ha aggiunto inoltre che ''il cammino avviato per la riunificazione socialista valga la pena di essere proseguito. Nessun partito della Seconda Repubblica e' riuscito a raccogliere l'eredita' riformista: ne' Forza Italia, che ha scelto la strada del Partito Popolare Europeo, ne' dai Ds, costretti a dichiararsi socialisti solo fuori dai confini nazionali per non subire nuove e dolorose scissioni. La sfida e' alta: riunificate le forze socialiste e laiche e lavorare alla scomposizione e ricomposizione degli attuali schieramenti, entrambi rivelatisi inadeguati a governare il cambiamento del Paese''. ''In Calabria - ha concluso - nonostante la scomunica di Adamo il processo andra' avanti, certamente con difficolta', ma andra' avanti. Cosi' come continuera' il dialogo con quei dirigenti post comunisti come Marco Minniti che sembrano credere sinceramente nella creazione di una grande forza riformista e laburista in Italia, ponendosi il problema di non mandare al macero una straordinaria tradizione culturale''.

Socialisti: Zavettieri bacchetta la Craxi e De Michelis gli da ragione.

08/09 Tutto nasce da un articolo di Stefania Craxi sul quotidiano “Libero”, dove la figlia di Bettino Craxi accusa i socialisti calabresi di ''pasticci e ritorni indesiderati'' solo perché tentano di ricostruire l’area socialista nella regione dove il socialismo ha sempre governato positivamente e fatto politica attiva. Immediate sono state le repliche del diretto interessato, l’.on. Zavettieri, e del Segretario Nazionale del Nuovo Psi, De Michelis, che hanno, in un certo qual modo, bacchettato la Craxi e chiedendole di contribuire in maniera propositiva, anche lei, alla fine della diaspora socialista. Questo l’intervento dell'assessore alla Pubblica istruzione della Regione Calabria, Saverio Zavettieri, e leader del Nuovo Psi calabrese alla Craxi: ''Leggo tra il divertimento e lo stupore la polemica gratuita innescata dalla figlia di Bettino Craxi sulle pagine di Libero relativamente ad un presunto pasticcio che i socialisti del Nuovo Psi si appresterebbero a realizzare in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria''. ''La prima cosa che mi viene in mente - ha aggiunto Zavettieri, che viene citato da Stefania Craxi - e' che la figlia di Bettino Craxi continua a parlare per conto terzi come ha fatto all'ultimo congresso del Nuovo Psi nel quale, convinta che un piccolo partito come questo non avesse futuro, ci ha lasciato, dandoci ironicamente appuntamento a quando avesse raggiunto la soglia del 5%. Poiche' questa soglia in Calabria e' stata abbondantemente superata, se vuole continuare ad occuparsi di politica, almeno per il nome che porta, la invitiamo a venire per apprendere come si fa. Meglio farebbe invece a continuare ad occuparsi delle sue attivita' professionali dove, per quanto ci e' dato sapere, e ne siamo felici, ha saputo raggiungere indubbi successi per le sue spiccate dosi di fantasia ed immaginazione, che meglio si addicono al suo lavoro. Con amicizia e senza rancore''. Immediata la presa di posizione del Segretario Nazionale del Nuovo PSI, Gianni De Michelisi che spiega la coerenza di Zavettieri con la linea di partito. ''L' iniziativa dei socialisti calabresi e' coerente con la linea del partito”. ''Ho letto con stupore l' intervento polemico di Stefania Craxi - ha sostenuto De Michelis - e, lasciando cadere la polemica, vorrei rassicurare Stefania. Il Nuovo PSI e quindi, ovviamente, anche Gianni De Michelis, non lasciano fare un bel nulla, nel senso che l' iniziativa dei socialisti calabresi e' avvenuta in piena coerenza con l' azione che i socialisti riformisti autonomi stanno sviluppando a livello nazionale e ovviamente non puo' essere in alcun modo interpretata come un cambio di fronte o di campo da parte loro. Semplicemente, si inserisce nell' azione sulla quale non da oggi siamo impegnati finalizzata ad andare oltre uno schema bipolare di cui non da oggi denunciamo l' inadeguatezza e che ci pare per fortuna essere stato fortemente lesionato dai risultato elettorali dello scorso 13 giugno''. ''Certo non ci sfugge - ha proseguito De Michelis - che quello che abbiamo chiamato lo 'scomporre e ricomporre' gli attuali schieramenti e' un lavoro difficile e complicato che richiede e richiedera' pazienza e perseveranza, ma pensiamo che una forza che si definisce riformista ed autonomista non possa rinunciare a muoversi in questa direzione. D'altra parte, come Stefania stessa ricorda nel suo pezzo, l' appello che abbiamo lanciato a luglio per la riaggregazione dell' area laico riformista non a caso comprende anche i compagni dello Sdi, che con la nostra iniziativa intendiamo mettere di fronte alla scelta tra il trovare forme di collegamento con chi, come noi o gli amici radicali e laici, ha praticamente tutto in comune sotto il profilo ideologico e programmatico, rispetto alla scelta di un'asfittica e burocratica federazione con forze disomogenee il cui destino non potra' che essere un fallimento, come un fallimento e' stato il destino della lista elettorale del cosiddetto Triciclo''. ''Stefania si tranquillizzi, dunque - ha concluso De Michelis - perche' iniziative del tipo di quella calabrese si moltiplicheranno in ogni regione d' Italia e, semmai, dia anche lei, con la sua 'Giovane Italia!', un contributo al successo di questo dialogo attraverso un'attiva partecipazione, ad evitare quello che neanche noi vogliamo, e' cioe' il rischio che questa possa risultare una scorciatoia per, come lei dice, 'sbarcare a sinistra nella terra dei futuri vincitori'''.

La squadra Chiaravalloti al suo primo appuntamento elettorale.

08/09 Il primo incontro del cartello elettorale di sostegno a Chiaravalloti si è tenuto lunedì sera in un noto ristorante del lametino. Il grande regista della campagna elettorale di “don Peppino” è l’attuale capo-gabinetto e dirigente del dipartimento “obiettivi strategici” della Regione, Franco Morelli. Come già preannunciato da alcune settimane, Morelli ha avviato un movimento di sostegno alla candidatura del presidente uscente, riannodando le fila di tanti esponenti della società civile che avevano sostenuto Chiaravalloti già alle precedenti elezioni e di quelli che sono diventati amici del presidente durante gli anni di governo. Morelli ha riunito intorno al tavolo professionisti, imprenditori ed amministratori locali tutti pronti ad innalzare il fortino per mantenere Chiaravalloti nel suo ruolo di premier regionale. L’assessore alla presidenza Raffaele Mirigliani ha parlato della sua amicizia personale con il presidente ed ha ricordato alcuni dei risultati positivi raggiunti dall’esecutivo regionale. Il presidente dell’Asi di Reggio, Giuseppe Fragomeni, ha ricordato le attività dei Consorzi per i Nuclei industriali ed ha dato notizia della costituzione di un consorzio di secondo livello tra le aree industriali di Lamezia, Vibo e Reggio Calabria. Antonio Gargano, presidente della finanziaria regionale pubblica Fincalabra, ha accennato alla nascita di “Fincalabra garanzie”, un nuovo fondo di garanzia per le imprese operanti in Calabria che sarà finanziato attraverso bond internazionali e la cui presentazione sui mercati finanziari internazionali avverrà nelle prossime settimane. Tra gli amministratori locali presenti sono intervenuti i sindaci di Gioia Tauro - Del Torrione - e di Siderno, Figliomeni. Nel corso della serata sono intervenuti anche alcuni operatori del settore sanitario, tra cui il primario di Oncologia dell’ospedale dell’ Annunziata di Cosenza, Palazzo, il dirigente del distretto nord dell’Asl di Locri, Brandimarte e il dirigente dell’Asl di Catanzaro, Massara. Per il mondo imprenditoriale si è registrato l’intervento di Vincenzo Speziali, anche nella sua qualità di presidente della Sacal, società di gestione dell’aeroporto di Lamezia, di Giancarlo Franzè, della Compagnia delle Opere, di Filippelli di Confagricoltura, e di Vincenzo Restuccia presidente dell’Assindustria di Vibo Valentia. Un gruppo di imprenditori calabresi, con capacità di indirizzare gli orientamenti di molti elettori, da alcuni mesi si stanno unendo attorno a Confindustria ed alla Compagnia delle Opere, portando con sé anche alcuni operatori economici tradizionalmente schierati col centrosinistra, per assumere un ruolo più incisivo sulle scelte regionali, ridando valore ai corpi intermedi della società, senza più subire supinamente le scelte di pochi esponenti della politica e della burocrazia regionale.

Guagliardi (Rif. Com.) “Non ho in mente un nome di donna per la presidenza della regione”

08/09 ''Dopo la mia proposta di una donna alla Presidenza della Regione Calabria, in molti mi hanno chiesto e si sono chiesti quale fosse la candidata che avevo in mente. Non ci sono candidati nella mia testa, per il semplice motivo che, al momento, non e' compito mio proporre alla coalizione nomi di potenziali Presidenti''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Damiano Guagliardi. ''Nelle sedi opportune - ha aggiunto - dentro il Partito, potro' dire il mio pensiero, quando sara' il momento di discutere di cio'. Rimane il problema di pensare all' Universo femminile come elemento centrale della politica in Calabria. La nostra coalizione, invece, sta per raggiungere il tempo massimo utile per decidere programma e candidato, ma quello che mi sembra di percepire e' che si stia ripercorrendo la stessa strada di quattro anni fa; una strada del tutto dipendente dalle decisioni romane e che porto' il centrosinistra alla sconfitta''. ''A nessuno e' sfuggito - ha proseguito Guagliardi - l' articolo pubblicato su ''Il Messaggero'' qualche giorno fa, in cui si parlava di una suddivisione delle candidature: otto ai Ds
e sei alla Margherita. Se cio' fosse vero, e' del tutto evidente che nulla conterebbe il resto della coalizione per costruire il progetto collettivo, e che sarebbe normale che in Calabria non ci possa essere un solo candidato ed una coalizione omogenea. Solo sulla base di quest' ultimo punto, si puo' comprendere il balletto delle tre candidature calabresi: l' On. Loiero, l' On. Minniti, e la candidatura dell' area Riformista; bisogna attendere la ripartizione romana. Penso che la Calabria democratica che dice no alle destre, ha bisogno di un progetto valido e di punti certi su cui mobilitarsi per coinvolgere i saperi delle Universita', le forze sociali e culturali, i movimenti ed i luoghi del confronto e della partecipazione popolare, per costruire un'alternativa per la Calabria ed i calabresi''.
''Da questa bagarre - ha concluso - si esce solo attraverso la via della discussione collettiva, prima tra tutti i partiti della coalizione e dell'attuale opposizione regionale, poi, immediatamente dopo, allargando la partecipazione alla proposta di cambiamento. Mi auguro che cio' avvenga presto per evitare la terza sconfitta del centrosinistra calabrese''.

Fava (Udeur) e Tripodi (CI): “Non siamo stati consultati sulle nomine dei revisori delle ASL”

08/09 I consiglieri regionali Nuccio Fava (Calabria Democratica – L’Ulivo) e Michelangelo Tripodi (Comunisti Italiani) hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “In relazione al pasticcio delle nomine dei revisori dei conti delle Asl e alle polemiche che ne sono seguite facciamo presente di non essere stati in alcun modo consultati e di non avere espresso alcuna indicazione. Le nomine, pertanto, ricadono nella responsabilità esclusiva del Presidente del Consiglio e non possono, per quanto ci riguarda, essere ricondotte e coinvolgere in alcun modo l’opposizione”.

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