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Notizie di Politica

 

Il Sindaco di Villa, Cassone, ritirerà le dimissioni solo davanti a risposte concrete

07/09 "Ritirerò le mie dimissioni solo in presenza di risposte concrete. Altrimenti, sarà difficile tornare indietro rispetto a una scelta fatta in maniera ponderata". Il sindaco dimissionario di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, lancia un messaggio alle istituzioni alla vigilia dell'incontro di domani con tutti i presidenti dei gruppi di opposizione alla Camera. Ieri sera Cassone ha avuto un colloquio telefonico con il Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, il quale lo ha invitato a restare al suo posto. Oggi ha ricevuto lo stesso invito dal presidente di Assindustria Calabria, Filippo Callipo, che si è recato a Villa per incontrarlo. Sempre ieri, il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Reggio Calabria, ha deciso di rafforzare i dispositivi di protezione nei confronti di Cassone. Il sindaco di Villa San Giovanni si è dimesso il primo settembre, in consiglio comunale aperto, motivando la sua decisione alla luce delle ripetute intimidazioni mafiose subite: tre nell'ultimo anno, l'ultima il 25 agosto scorso consistente in una busta con dentro cinque proiettili.

Fava (Udeur): “La politica rifletta sul caso delle dimissioni del Sindaco di Villa”

07/09 ''Le dimissioni del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, sono state il fatto politico piu' rilevante di questi ultimi tempi in Calabria. Impongono di dare maggiore concretezza e serieta' alla nostra riflessione politica. Ci hanno richiamato alla dura realta' dei problemi calabresi e all'impegno pregiudiziale per affrontarli in una prospettiva plausibile. E' la tragica questione della legalita', che e' premessa indispensabile di ogni possibilita' di ripresa e di sviluppo''. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Calabria Nuccio Fava (Popolari-Udeur) ''Tutti dovrebbero convenire su questa impostazione - dice Fava - e sulla sua imprescindibile necessita'. Per certi versi avviene, ma si rischia il versante della retorica e della rinnovata richiesta di maggiori mezzi repressivi e di contrasto, che pure sono urgenti e necessari da parte di tutte le istituzioni. Ma il compito della politica non e' solo questo. E' molto piu' impegnativo e difficile. Soprattutto, bisogna offrire della politica una immagine limpida e trasparente, di tutela degli interessi generali della comunita' ad ogni livello. L'opposto dell'intrigo, del favore e della clientela, che rendono la politica e l'amministrazione permeabile e non in grado di contrapporsi agli interessi mafiosi e criminali''. Per ragioni di consenso e di potere si offre la sensazione che l'amministrazione puo' essere ricattata e costretta a piegarsi agli interessi oscuri del privilegio e della corruzione, quasi fosse immaginabile una trattativa piu' o meno esplicita tra politica e attivita' amministrativa (utilizzazione di fondi e concessioni di diverso tipo) con la criminalita' e l'antistato. Se le dimissioni del sindaco Cassone dovessero permanere, la condizione della politica in Calabria avrebbe raggiunto il punto di crisi piu' acuto e preoccupante. Sono percio' sicuramente importanti le manifestazioni di solidarieta' e di sostegno espresse, anche da parte del ministro Pisanu, ma serve soprattutto l'impegno dei politici calabresi, ad ogni livello e indipendentemente dalle rispettive collocazioni, ad operare nel modo piu' fermo per ridare dignita' e qualita' alla politica. Solo la sua credibilita', condivisa e percepita dall'opinione pubblica quale strumento di partecipazione corale dei partiti e dei cittadini a tutela della legalita', in ogni ambito, puo' rappresentare una risposta efficace contro la sopraffazione e il ricatto oscuro della criminalita' e avviare la strada della ripresa e della crescita.

Dal Festival dell’Avanti prende corpo la proposta di Cesare Marini alla Presidenza della Regione

07/09 Prende il via stasera il Festival provinciale dell'Avanti organizzato dalla sezione dei socialisti democratici italiani di San Demetrio Corone. Un programma intenso di manifestazioni che per sei giorni fara' del piccolo centro arbreshe, il centro della politica della provincia, visto che parteciperanno tutti i big della politica cosentina. Il Festival e' anche l'occasione per lo Sdi di lanciare la candidatura del senatore e sindaco di San Demetrio Corone, Cesare Marini alla presidenza della Regione e di tastare le intenzioni degli altri partiti del centro-sinistra in proposito.

Adamo (DS): “Proposta Minniti senza pregiudiziali. Zavettieri non può governare e dettare i tempi. Strategica lista unitaria”

07/09 ''Quella di Minniti e' una proposta che abbiamo formulato da tempo al centrosinistra ed alla Calabria''. Cosi' il segretario calabrese dei Ds, Nicola Adamo, ha iniziato stamani introducendo i lavori del coordinamento del suo partito. ''E' una proposta - ha aggiunto Adamo - che non vuole essere una proposta soltanto Ds perche' non intendiamo nemmeno prendere in considerazione subordinati a Marco Minniti per cui la discussione non e' sulla lottizzazione, sull'attribuzione, sulla tessera di partito che il candidato presidente dovra' avere. La personalita' di Marco Minniti ci da garanzie per riunire il centrosinistra, per dare un buon governatore alla Calabria. Ovviamente lo facciamo senza alcuna pregiudiziale. Noi non vogliamo che ci siano pregiudiziali nei nostri confronti e non ne avanziamo verso altri e, quindi, lavoreremo perche' nei prossimi giorni, senza dividerci tra coloro i quali vogliono prima il programma e poi il presidente (e' una querelle che, per i tempi che abbiamo avanti che non si pone proprio) ma dando programma e candidato a presidente e fondando un centrosinistra amico, ma anche piu' largo, si possa dare nei prossimi giorni ai calabresi l'indicazione netta precisa e chiara di quello che sara' il presidente della svolta''. ''Dobbiamo stare attenti - ha aggiunto Adamo - a non ripetere gli errori del passato. Bisogna mettere a punto una coerente iniziativa di opposizione. Allargare il raggio del confronto programmatico delle nostre iniziative per un centrosinistra che non puo' presentarsi ai calabresi in modo frammentario. Il centrosinistra non e' nelle condizioni migliori, anzi si sta rappresentando come una sorta di Torre di Babele. Dare ordine e contribuire ad un processo che costruisca una coalizione aperta e non rinsecchita e chiusa come una sommatoria di partiti. I tempi debbono essere larghi per definire programmi e candidati a presidente che vanno insieme. Lo stesso profilo della coalizione va dato da una forte identita' programmatica. Dobbiamo uscire fuori da uno schema tradizionale e non dobbiamo essere vittime di una sorta di situazione emergenziale. Dobbiamo avere la forza di lanciare una sfida che sia una sfida storica, che sia una nuova vicenda storica per la Calabria. La chiave per la prospettiva ed il futuro della Calabria passa dall'Europa. Se non partiamo da cio' che l'Europa ha davanti, non riusciamo nemmeno a pensare quale debba essere la nuova Calabria. Orgoglio della calabresita' vista come un valore e non come un disvalore''.
Nella stessa seduta Adamo ha affrontato la questione socialista, dandogli grande spazio, e prendendo come capro espiatorio l’ass. Zavettieri che, secondo Adamo, non può governare e dettare i tempi:
''Io penso che sia antistorico e velleitario pensare di proporre uno schema secondo il quale si propone la vicenda storico politica delle diverse anime, di estrazione, di radici diverse dell'anima socialista. Per cui penso che sia assolutamente sbagliato pensare ad uno schema secondo il quale oggi si ripropone il vecchio Psi o il vecchio Pci''. ''Dobbiamo guardare - ha detto Adamo - verso il futuro e per guardare verso il futuro non si puo' camminare con la testa rivolta all'indietro, costruire e rappresentare l'area socialista attraverso forme organizzate. E' un pensiero politico culturale riformista costruire quello che ancora oggi non c'e'. A questo fine pongo due questioni. La prima: noi offriamo il campo del progetto ''Uniti nell'Ulivo'', legando le componenti storico, democratiche, progressiste della nostra regione, quella socialista-laico-liberale, che si contaminano con quella cattolica e con altre anime, anche di tipo movimentista ed ambientalista. Insistere su questo progetto come il campo dell'unificazione socialista. La seconda: e' chiaro che mi sembra un po' arduo un salto improponibile. Saverio Zavettieri insieme a Chiaravalloti e' il leader di questa Giunta regionale e di questa coalizione che governa attualmente questa regione che ha portato al fallimento. Noi non chiediamo abiure. Non abbiamo detto a Zavettieri dimettiti per poter parlare con il centrosinistra, pero' per guardare in avanti e per essere d'accordo sul programma del governo della svolta e' inevitabile che lui dia un giudizio su questa esperienza e ne tragga le dovute conseguenze. Mi pare che sia incompatibile governare comandare l'attuale giunta di centrodestra e parallelamente dettare i tempi, i modi, le condizioni ad un centrosinistra che deve essere, quello si' di svolta rispetto a quello che abbiamo vissuto in questi anni''. ''Zavettieri - ha proseguito Adamo - non solo deve dire quale e' il suo giudizio sulla Calabria, ma deve spiegare le responsabilita' che lui ha insieme a Chiaravalloti. Quale e' l'idea del vero riformismo socialista?''. Concetto questo che e' stato ripreso da molti degli intervenuti alla riunione Ds, tra cui - in maniera anche piu' accentuata - dall' assessore al Comune di Cosenza Ambrogio e dal segretario della federazione di Crotone, Gaetani.
Infine l’assemblea ha definito strategico il ruolo della lista unitari anel centrosinistra:
Il ''cuore strategico di un centrosinistra unito ed allargato e' il progetto di Uniti nell' Ulivo'' ''In Calabria - dice Adamo - occorre andare avanti sull' onda dell' esperienza delle europee. Una lista unitaria alle Regionali del prossimo anno puo' avere l' ambizione di andare ben oltre il significativo dato del 27%. Da Uniti nell' Ulivo sara' espressa la premiership del Governo della Calabria ed il progetto di Uniti nell' Ulivo potra' essere il fulcro di un
governo regionale affidabile per stabilita' e qualita' ed e' in questo quadro che dovra' essere rilanciata e rafforzata l' aggregazione delle forze dell' area socialista''.
Nelle conclusioni della riunione è stata accettata la proposta di Adamo per incontri bilaterali con gli alleati di centrosinistra.

Amendola (DS) chiede a Chiaravalloti le liste delle consulenze

07/09 ''E' ancora una volta necessario stigmatizzare il comportamento del presidente Chiaravalloti che, nonostante ripetute richieste istituzionali e pubbliche non ha ancora inteso, quando ormai mancano soli pochi mesi alla fine del suo mandato, rendere noto ai calabresi quanti incarichi di consulenza esterne la sua Giunta di centrodestra ha affidato e per quali finalita', per quali importi e, soprattutto, con quali esiti e risultati per la collettivita'''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dei Ds, Franco Amendola. ''A giudicare dalle mancate risposte - ha aggiunto - di questi quattro anni e mezzo, Chiaravalloti, evidentemente ha fatto un bilancio negativo di quelle che si presumono essere decine e decine di consulenze, un bilancio di cui andare poco fiero, oppure avendo provveduto, come e' facile sospettare a favorire amici, figli di amici o colleghi o ancora personaggi organici al suo centrodestra si trova oggi, come in passato, in gravi difficolta' nel giustificare ingenti esborsi economici a fronte di scarsi e spesso sconosciute risultanze lavorative''. ''Il presidente Chiaravalloti - ha proseguito Amendola - che spesso e volentieri si lascia andare a giudizi negativi sulla burocrazia regionale pur non avendo fatto nulla per valorizzare le professionalita' esistenti e riconosciute, dovrebbe almeno sentire l'obbligo morale di rendere conto, senza ulteriori indugi, in primo luogo ai calabresi e al Consiglio regionale l'entita' di ogni singolo incarico conferito, i criteri di scelta adottati nell'individuazione degli incarichi, i risultati ottenuti, le necessita' e le urgenze che ne hanno consentito l'affidamento esterno. Sarebbe auspicabile che al suo gia' evidente fallimento politico Chiaravalloti non aggiungesse anche una condotta francamente poco consona alla sua formazione e cultura in ambito giudiziario continuando a mantenere un comportamento che definire di mancata trasparenza sembra essere davvero riduttivo visto che e' assolutamente scorretto istituzionalmente e si presta a mille illazioni e sospetti di clientelismo''. Il consigliere regionale dei Ds sostiene inoltre che ''sospetti e voci che egli stesso sa bene, non hanno risparmiato di toccare nemmeno i rappresentati della magistratura calabrese per incarichi affidati, secondo notizie ufficiose e delle quali chiediamo l'eventuale conferma, a figli e parenti stretti di noti operatori della giustizia calabrese. Possibile che nemmeno queste voci smuovano Chiaravalloti dal suo ''strano'' silenzio che altro scopo non riesce a raggiungere se non quello di alimentare dubbi e congetture''. ''Non perda tempo - ha concluso - e si renda finalmente conto che a pochi mesi dallo scadere di questa sua esperienza amministrativa e' doveroso presentare un bilancio del lavoro svolto e rendere conto di quello che si e' prodotto per la Calabria anche in questo settore scandaloso delle consulenze esterne''

Per la vertenza Foderauto, l’on Sgobio (Ci) chiede l’intervento del Ministro Maroni

07/09 ''Il Ministro del Lavoro, Roberto Maroni, intervenga urgentemente e individui insieme alle parti soluzioni capaci di sbloccare la grave e drammatica crisi che sta vivendo la Foderauto di Belvedere Marittimo (Cs)''. E' quanto chiede l'onorevole Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti Italiani alla Camera dei Deputati, che ha rivolto un'interrogazione parlamentare urgente al Ministro del Lavoro, Roberto Maroni. ''Soprattutto nel Meridione del nostro Paese - ha aggiunto Sgobio - dove piu' acuta e' la crisi sociale, va sostenuto ogni tentativo capace di supportare il gia' precario e delicato tessuto economico e produttivo, tanto piu' quando la fabbrica in questione, che garantisce il lavoro a settecentocinquanta persone''. ''Il Ministro del Lavoro - conclude Sgobio - convochi un tavolo di trattativa e scongiuri tutte le ipotesi che mirano a smantellare tale realta' produttiva e occupazionale, dando garanzie certe e definite ai lavoratori, che, come e' comprensibile, stanno vivendo ore di profonda ansia e
angoscia''.

Meduri (DL): “Restituire funzionalità alla 488 minata dai tagli della finanziaria”

07/09 ''I tagli alle risorse destinate alla legge 488/92 determinati dal governo con il decreto di aggiustamento dei conti pubblici varato prima dell' estate rischiano di creare gravi contraccolpi alla economia regionale calabrese. I tagli, infatti, oltre ad agire negativamente sulla fiducia degli imprenditori provocheranno un arretramento della competitivita' del sistema produttivo regionale con un rallentamento in termini occupazionali che sara' assai significativo''. A sostenerlo e' il deputato della Margherita, Luigi Meduri, in una interrogazione al Ministro dell' Economia. ''Questo - ha aggiunto Meduri - penalizzera' fortemente il contesto produttivo regionale caratterizzato da un basso valore aggiunto e quindi su una competitivita' legata non all' innovazione. Il combinato disposto del taglio delle risorse alla 488 e a tutti i meccanismi di incentivazione per lo sviluppo nonche' ai danni degli strumenti della programmazione negoziata nonche' al credito d' imposta rischia di far perdere la opportunita' di agganciare la ripresa economica''. Meduri ha quindi affermato che ''si preannunciano in vista della finanziaria per il 2005 ulteriori tagli alle risorse per lo sviluppo con un cambiamento della natura stessa degli incentivi. L' incertezza - ha proseguito - e' diventata la prima diseconomia per il territorio e l' intero Mezzogiorno''. Il parlamentare chiede quindi di sapere quali ''iniziative il governo intenda adottare per rilanciare gli investimenti al sud e per restituire alla 488 la sua piena funzionalita' considerati i risultati positivi conseguiti nel corso degli anni e se e quali iniziative intenda adottare per rilanciare la programmazione negoziata e promuovere lo sviluppo industriale in Calabria''.

Adamo (DS) lancia la candidatura Minniti alle regionali

07/09 Nicola Adamo, segretario regionale dei Ds, rilancia la candidatura per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 2005, a presidente della Giunta regionale della Calabria, Marco Minniti. Lo ha fatto nel corso dei lavori del comitato regionale dei Democratici di sinistra, questa mattina, a Lamezia Terme. Si apre, quindi, la corsa al candidato presidente nell'area del centrosinistra. La Margherita, nei giorni scorsi, ha riproposto l'onorevole Agazio Loiero. Adamo, nel rilanciare Marco Minniti a presidente della Giunta regionale per la coalizione di centrosinistra ha sottolineato che all'interno dei Ds non c'e' nessuna subordinata, cioe' per Adamo non c'e' un altro candidato diessino al di fuori di Marco Minniti.

Regionali 2005, la lista unitaria deve scegliere, entro il 15 ottobre, tra Cesare Marini, Loiero e Minniti

06/09 I rappresentanti della lista unitaria, Mario Franchino segretario provinciale dei Ds, Mario Mirabelli, coordinatore provinciale della Margherita, Mimmo Genise per lo Sdi e Franco Gelsomino per i repubblicani, hanno incontrato stamattina a Cosenza i Giornalisti per illustrare il percorso politico che il centrosinistra intende compiere verso le regionali del 2005. Secondo quanto reso noto in cantiere ci sarebbe la costruzione di una federazione riformista allargata ai movimenti, alle forze culturali e alle associazioni. In merito al candidato presidente della regione, nome che dovra' essere definirto entro il 15 ottobre, tre le ipotesi sul tavolo del confronto. Si tratta di Marco Minniti per i Ds, Agazio Loiero per la Margherita e Cesare Marini per i socialisti. La coalizione e' stato detto invia messaggi di stabilita' all'elettorato attraverso le amministrazioni locali. Pertanto - ha concluso il segretario provinciale dei Ds - le giunte del comune e della Provincia di Cosenza non subiranno alcun aggiustamento per almeno un anno''.

Dal 7 settembre, a San Demetrio Corone, il Festival provinciale dell’Avanti

06/09 Si apre domani a San Demetrio Corone il festival provinciale dell' Avanti. Il chiostro del Collegio di Sant' Adriano, sede degli incontri, domani, alle 19, ospitera' la manifestazione di apertura, durante la quale e' previsto un confronto sul tema ''La questione del lavoro in Calabria'', che vedra' la partecipazione del segretario regionale dello Sdi, Ercole Nucera, del segretario provinciale del partito, Domenico Genise, di Sonia Gradilone, segretaria della locale sezione ed inoltre di Franco Laratta, Luciano Manfrinato, Antonio Mundo, Franco Pacenza e Antonio Leone, presidente del Comitato regionale dello Sdi. Mercoledi' prossimo e' in programma la tavola rotonda sul tema ''La Provincia: quale politica sulla viabilita''', cui prenderanno parte il consigliere provinciale Flaviano Federico, il dirigente regionale del partito, Frans Caruso, l' assessore provinciale Rosetta Console, il dirigente dell' Anas, Pino Iacino, il presidente della Provincia, Mario Oliverio, Salvatore Perugini e Leonardo Trento, capogruppo Sdi al Consiglio provinciale. Per giovedi' e' previsto un dibattito su ''Il centrosinistra verso le elezioni regionali, quali alleanze?''. Vi prenderanno parte il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, ed i consiglieri regionali Damiano Guagliardi (Prc), Luigi Incarnato (Sdi), Giuseppe Mistorni (Ppi-Margherita) e Ennio Morrone (Ap-Udeur). ''L' area socialista: e' possibile una ricomposizione?'' e' il tema del dibattito in programma sabato 11 settembre cui parteciperanno Mario Franchino, della segreteria provinciale Ds; Domenico Genise, segretario provinciale dello Sdi Pino Napoli, Domenico Papaterra, Francesco Principe e Saverio Zavettieri. Le conclusioni degli interventi oggetto di dibattito nei giorni precedenti saranno tratte dal primo cittadino di San Demetrio Corone, sen. Cesare Marini, domenica sera.

Guagliardi (Prc) chiede al Sindaco di Villa, cassone, di rimanere al suo posto

06/09 ''Conoscendoti come uomo democratico, come dirigente politicamente qualificato e come persona onesta, ti chiedo, pur nella modestia della mia rappresentativita', di continuare nella tua azione di politico e di Sindaco. Tu sei una parte di questo Stato, e da piccola parte non cedere alle barbarie della criminalita' organizzata''. E' quanto scrive il capogruppo di Rifondazione comunista nel Consiglio regionale, Damiano Guagliardi, in una lettera aperta al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone. ''Usa il tuo ruolo e le pressioni che subisci - aggiunge Guagliardi - per avviare una riflessione politica che elimini il potere della solitudine del ricatto della mafia e riconosce la legge sulle autonomie locali. E ti chiedo cio' perche' se tu, insieme ai tanti calabresi che vogliono una nuova Calabria, riuscissi in questo difficoltoso compito, il contrasto ai poteri criminali sarebbe meno effimero e meno liturgico''. ''Tu sai che fra poco, - afferma ancora Guagliardi rivolto a Cassone - passata l'emozione della tua rinuncia, passato il clamore della solidarieta' sbandierata su tutta la stampa, passate le passerelle e le visite istituzionali, anche le piu' alte e qualificate, tornerai ad essere solo, come i tanti sindaci della Calabria che come te hanno subito in questi ultimi anni aggressioni e minacce. E' su questo tema, quello della solitudine di un Sindaco, sempre e comunque, che vorrei invitarti a riflettere e, possibilmente, partire da te per cominciare a cambiare rotta nella battaglia della democrazia e della civilta'. Io penso che la politica oggi non legge, o forse non vuole leggere, quali siano i fattori che rendono i Sindaci della Calabria vulnerabili e sotto il ricatto della mafia. E mi riferisco ai tanti altri Sindaci che hanno vissuto o vivono il tuo stesso dramma, come la Lega delle Autonomie di Calabria ha ripetutamente denunciato. Ma perche' la denuncia delle centinaia di aggressioni ai poteri locali non va oltre se stessa e non indaga sulle cause che le determinano? Perche' la politica fa finta di non capire che il problema non e' solo e semplicemente circoscrivibile con il contrasto delle forze di polizia e della magistratura? Io penso che la legge che regola l' elezione diretta dei sindaci abbia uno dei suoi anelli deboli proprio nei poteri quasi assoluti che essa offre. Oggi non esistono piu' i Comitati di controllo sugli atti dei Comuni; oggi il governo dell' Ente locale e' indicato dal Sindaco; oggi un Sindaco, che abbia minime capacita' di sintesi dura con tranquillita' per tutto il mandato dei cinque anni. La mafia sa tutto cio'! Sa, dunque, che un Sindaco e' il solo a decidere il destino di un territorio, di una grande opera, di un piano regolatore. La mafia sa che lui non ha l'alibi della bocciatura politica (del Consiglio comunale) o normativo (il fu Coreco) per non 'cedere alle pressione e ai ricatti'. Il Sindaco e' solo con i suoi poteri e questa solitudine lo rende tanto, tanto vulnerabile.Se tu te ne vai, caro Sindaco, dubito che ci siano altri uomini onesti e forti disposti a voler coprire il vuoto che lasci. Perche' non e' piu' nell'uomo che sta la crisi, ma essa tocca direttamente l'istituzione''.

Genise (Sdi) “Volontà comune a riunificazione socialista”

06/09 ''Noi non crediamo alla costituzione di un terzo polo e neanche Saverio Zavettieri ne parla piu''' E' quanto affermato questa mattina a Cosenza dal segretario provinciale dello Sdi Mimmo Genise parlando con i giornalisti dell'appuntamento che il 13 settembre riunira' al cinema Italia tutte le componenti che si richiamano al partito socialista. ''C'e' una volonta' comune di procedere alla riunificazione''-ha aggiunto.'' Il problema e' come fare il percorso? Per noi che siamo gia' nel centrosinistra e' facile ed io capisco chi invece milita nel centrodestra e deve fare una riflessione per passare nel centrosinistra''.''Questa riflessione- ha concluso- puo' essere aiutata se e' molto visibile l'area socialista e quindi una candidatura socialista quale quella di Cesare Marini potrebbe essere un ulteriore spinta''.

Borrello (Udeur) chiede al Presidente Fedele gli elenchi dei collaboratori esterni alla Regione

06/09 Un intervento del presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, sulla Giunta e sul presidente della Regione affinche' sia reso noto ''l' elenco completo di tutti gli incarichi conferiti a soggetti esterni che, a vario titolo, ricevono emolumenti dalla Regione'', e' stato sollecitato dal commissario per la Calabria di Ap-Udeur e consigliere regionale, Antonio Borrello, con una lettera allo stesso Fedele. ''Nella mia qualita' di consigliere regionale, ma anche di commissario per la Calabria di Popolari-Udeur - ha scritto Borrello a Fedele - le chiedo di farsi parte attiva nei confronti della Giunta regionale e del Presidente della Regione, che tra l' altro e' suo collega di partito, perche' nella prossima riunione del Consiglio i legislatori regionali possano finalmente avere l' elenco completo di tutti gli incarichi conferiti a soggetti esterni che, a vario titolo, ricevono emolumenti dalla Regione. La Calabria deve sapere chi, al momento, percepisce soldi da questa Giunta regionale improduttiva, quali sono i profili professionali di coloro che hanno avuto la fortuna di essere stati officiati da Chiaravalloti e, soprattutto, quali obiettivi sono stati conseguiti grazie all'apporto esterno di queste professionalita'''. ''Sara', cosi', anche interessante - ha proseguito Borrello - apprendere quale importante contributo danno alla disastrata sanita' calabrese i tanti consulenti che percepiscono somme dalle Aziende sanitarie. Sullo stesso argomento, le chiedo di programmare un question-time, anche perche' quando si trattera' di esaminare, punto per punto, l' utilita' dei singoli incarichi, ognuno dei legislatori regionali ha il diritto di aggiungere o sottrarre notizie e informazioni, cosi' come ha il diritto di interagire con l' Esecutivo sulle centinaia di questione oscure, irrisolte o finite in tribunale. Come sa, sono ormai da anni che richiediamo formalmente alla Giunta regionale, la pubblicizzazione dell' elenco di che trattasi, ma inutilmente''. ''Il desiderio di comunicare di questo fallimentare Governo regionale, piu' volte evidenziato come un primato - ha sostenuto Borrello - s' infrange, guarda caso, sempre sui punti critici della sua specifica attivita'; cosi' si continua a non pubblicare tutte le delibere della Giunta, come per legge dovrebbe essere, o a pubblicare provvedimenti vergognosi a meta' agosto nella speranza che passino inosservati. Insomma: siamo davanti alla democrazia messa sotto i piedi da un Presidente della Giunta regionale che dimostra di non avere alcun rispetto per le istanze dei legislatori regionali e per le regole fondamentali di ogni sistema democratico''.

Mazzei (Pri) : “Si illude chi pone il Pri nella maggioranza alla regione”

06/09 ''Si illude chi ritiene di potere collocare il Pri all' interno della maggioranza di governo della Regione. I partiti che compongono la Giunta, non solo si riuniscono e decidono le scelte piu' importanti, ma si consentono persino il lusso di criticare l' operato del Presidente, dei loro Assessori e rappresentanti nei vari Enti, Asl, Arssa, Afor''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale del Pri, Vincenzo Mazzei. ''Il Pri - ha aggiunto Mazzei - che nelle recenti elezioni europee ha conquistato un lusinghiero 3,8% e che nel Consiglio regionale sara' rappresentato a breve da due Consiglieri, decidera' nelle prossime settimane l' atteggiamento da tenere nei confronti dell' attuale maggioranza. Poiche', il nostro partito pur essendo un leale alleato della Casa delle Liberta', in Calabria, nel corso della legislatura che volge al termine, non e' stato mai coinvolto in alcuna scelta politica e gestionale, in coerenza con quanto affermato in piu' circostanze dal segretario nazionale, Francesco Nucara, si ritiene libero di verificare l' esistenza delle condizioni politiche e programmatiche, per dare alla nostra regione una maggioranza forte, autorevole ed un governo, che sappiano essere punto di riferimento, per il sistema delle Autonomie locali, le forze produttive, il mondo del lavoro, le professioni e le universita'''.

Dal Programma al Progetto, seminario per un programma di governo in Calabria, il 10 a Lamezia

06/09 ''Dal programma al progetto'': e' questo il tema di un seminario in programma venerdi' prossimo, a Lamezia Terme, organizzato dall' Associazione Progetto Calabria, nel corso del quale le forze sociali e produttive, le associazioni e singoli cittadini potranno dare indicazioni concrete sul programma di governo della Calabria. Progetto Calabria, e' scritto in un comunicato, ''nasce come luogo di raccordo tra associazioni e movimenti per approfondire il dibattito sul futuro della Calabria attraverso un vasto confronto con cittadini, professionisti, imprenditori e tutti coloro che, quotidianamente, con sacrificio, impegno e dignita' operano, spesso in condizioni di isolamento, dimostrando che e' possibile vivere in Calabria 'una normalita'' sempre piu' inimmaginabile. Questa parte positiva della Calabria, che rifiuta logiche mafiose o rapporti clientelari - prosegue la nota - non sente di avere adeguata rappresentanza politica ne' un' amministrazione regionale in grado di accompagnare e sostenere processi di sviluppo delle nuove dinamiche sociali''. Il seminario si articolera' in due fasi, la prima cui parteciperanno gli aderenti all' associazione, tutte le altre associazioni e i movimenti che condividono le finalita' di Progetto Calabria e tutti i soggetti interessati a offrire un contributo degli indirizzi in discussione e che intendono proseguire insieme il lavoro svolto. Questa sessione sara' introdotta dal prof. Mario Alcaro e successivamente si articolera' in gruppi di lavoro. La seconda, con introduzione del prof. Giovanni Latorre, aperta a chiunque interessato a partecipare, per presentare la conclusione dei lavori e avviare un confronto piu' ampio che dovra' condurre a una auspicata assemblea costituente programmatica (con modalita' da concordare) con i partiti del centrosinistra, i movimenti, le associazioni, le categorie produttive, i rappresentanti delle professioni, del sindacato e con quanti sono convinti di perseguire tale percorso.

Meduri (Margherita): Servono misure perequative per il sud dopo i tagli della finanziaria

06/09 Negli ultimi due anni, ''i Comuni e le Province calabresi, in base ai dati forniti da una ricerca dell' Eurispes, hanno subito tagli ai trasferimenti da parte del governo per un importo pari a 141 milioni di euro; la decurtazione in termini percentuali e' pari al 24,3% quindi quasi un quarto delle risorse globalmente assegnate, le cinque province da sole hanno subito un taglio del 33% delle risorse assegnate''. A sostenerlo e' il deputato della Margherita, Luigi Meduri, in una interrogazione al Presidente del Consiglio. ''Questi tagli - aggiunge Meduri - hanno determinato un ridimensionamento dell' azione amministrativa in quanto i comuni e le province sono stati costretti a ridurre beni e servizi erogati alla collettivita'. Ad essere particolarmente penalizzato e' il welfare locale a partire dall' assistenza all' infanzia e agli anziani; si preannunciano altri ulteriori interventi sulla finanza locale da parte del governo centrale a beffa del federalismo; il sud e la Calabria sono fortemente penalizzate da questi tagli in quanto accrescono il divario e l' esistenza di un' Italia a due velocita'''. Meduri chiede quindi di ''conoscere se in vista dell' approvazione da parte del governo della prossima finanziaria non intenda non procedere a tagli ulteriori agli enti locali e al contrario porre in essere misure perequative di finanza che consentano agli enti locali meridionali e in particolar modo calabresi di recuperare le risorse finanziarie sottratte dai tagli di questi ultimi tre anni''.

Per l’associazione “Rinnovamento Socialista” serve la ricostruzione dell’area socialista nel centrosinistra

06/09 L’associazione Rinnovamento Socialista di Rende, per voce del suo presidente Luca Lombardo, plaude all’inizativa del sindacalista della CGIL, Luigi Scarnato, sull’Unità Socialista nel centro sinistra. “La soddisfazione nasce dal fatto – dice Lombardo - che i socialisti debbono ritrovare nel sindacato un punto di riferimento”. “Nasciamo, infatti, come movimento dei lavoratori – continua Lombardo - e a questi dobbiamo guardare. La ricostruzione di un’area laico-socialista all’interno del centro-sinistra credo debba essere considerato quale ordine del giorno necessario del dibattito ulivista.”. “C’è la necessità oggi di riunire i socialisti dietro un unico progetto, - conclude Lombardo- al fine di elaborare una proposta a sostegno dei ceti meno agiati e dei lavoratori; soprattutto in una regione come la nostra che necessita di una proposta in questo senso intesa.”

Zavettieri a Loiero: “Non hai colto nel segno. Nessuna battaglia per il toto-presidente”

06/09 ''Anche se in materia di cambi di casacca ''Lui si' che se ne 'intende' sarebbe il caso di dire, che l'On.le Loiero stavolta non abbia colto nel segno''. Replica cosi' Saverio Zavettieri a quanto ieri riportato sulla stampa a proposito di un dibattito a Castiglione Cosentino con esponenti del centrosinistra tra cui Agazio Loiero. ''Il sottoscritto - prosegue Zavettieri - non ha 'nessuna grande battaglia' per partecipare al concorso a toto-presidente cui rimane totalmente estraneo non foss'altro che la Casa delle liberta' un suo candidato ce l'ha gia' nella persona dell'attuale Presidente salvo che non intervengano novita', ripensamenti d'incidenti di percorso. Inoltre per quanto mi sforzi di guardare in giro non vedo tanta gente che muore dalla voglia, tranne qualche disoccupato eccellente , di traghettare in uno schieramento ancora privo di un candidato a Presidente , di un programma e di un interlocutore credibile. Se infine la causa dell'apprensione e dell'allarme dell'On.le Loiero che lo induce ad azionare il freno per fermare l'ondata di esuli verso di Lui e' rappresentato dal disgelo tra i socialisti e dal timore di un terzo incomodo puo' restare tranquillo in quanto il dialogo tra socialisti guarda a progetti di piu' ampio respiro che non una semplice scadenza regionale per quanto importante, e procede lungo il solco inaugurato dal Nuovo PSI con le elezioni Europee del 13 Giugno, tutto il resto e' fantasia. Ho letto da qualche parte, mi sembra in una intervista del coordinatore regionale della Margherita del ritorno di fiamma di una sorte di neo-centralismo democratico con la teoria dei cerchi concentrici adottata dagli orfani del triciclo.La pari dignita' e' da sempre un principio irrinunciabile per i socialisti che rimane a base di qualunque rapporto politico e le analisi del sangue meglio si addicono a quei settori giustizialisti e massimalisti che hanno snaturato il centro sinistra e che dovrebbero maggiormente preoccupare un uomo del centro pendolare come l'On. Agazio Loiero''.

Settanta arresti per usura ed estorsioni: Lumia (DS), “Occorre più impegno dle Governo per far funzionare Confidi”

06/09 ''Ci sono molti punti positivi nell' operazione compiuta oggi: un efficace collegamento tra la magistratura calabrese e la Dna, una proficua collaborazione tra la Polizia e la Guardia di Finanza, ma, soprattutto, un colpo deciso contro reati particolarmente odiosi come l' usura ed il racket, oltre al raggiungimento della verita' su tanti omicidi e tentati omicidi''. Cosi' Giuseppe Lumia, capogruppo Ds nella Commissione antimafia, ha commentato l' operazione contro la 'ndrangheta portata a termine oggi nel cosentino. ''Il racket e l' usura - ha proseguito Lumia - sono la base del potere mafioso in quanto sono il primo punto per mantenere il controllo del territorio ed infiltrarsi nell' economia legale e nella vita delle citta'. In Calabria, ma piu' in generale in tutto il sud, questi reati sono facilitati da una cronica difficolta' ad accedere al credito per i commercianti ed i piccoli imprenditori. Su questo punto il Governo deve impegnarsi di piu', bisogna far funzionare il meccanismo dei confidi, assicurare la tranquillita' a chi decide di collaborare con la giustizia testimoniando nei processi, far sentire una presenza solidale dello Stato. Questo oggi avviene poco e male''.

Settanta arresti per usura ed estorsioni: Centaro, “Cosenza non è un isola felice.”

06/09 ''Congratulazioni'' ai magistrati della DDA di Catanzaro, alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza ''per la brillante operazione'' con cui nel cosentino ''e' stato inferto un colpo durissimo al clan Muto, uno dei piu' temuti della 'ndrangheta'' vengono rivolte dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia Roberto Centaro che nello stesso tempo invita i politici locali ad assumere un ruolo piu' attivo nella lotta alla mafia. ''Le capillari indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza e dal GICO della Guardia di Finanza di Catanzaro - fa notare Centaro - hanno messo in luce un vasto giro di usura ed estorsioni e hanno consentito di procedere al sequestro di beni mobili ed immobili, nonché di conti bancari, per un valore complessivo di 50 milioni di euro''. Il presidente dell'Antimafia sottolinea in particolare come ''la grande professionalita' degli inquirenti abbia reso possibile la collaborazione di numerosi commercianti ed imprenditori che hanno finalmente trovato il coraggio di rompere il muro di omerta' e denunciare gli usurai. E' un dato, questo - rileva- cui attribuisco particolare rilevanza, ancor piu' perché si
verifica in Calabria''. Centaro non ha dubbi: ''l'operazione sconfessa le tesi sostenute da politici locali sull'assenza di cosche mafiose nel territorio di Cosenza e sulla circostanza che Cosenza sia un' isola felice. Cosi' non e'. Credo che isole felici non esistano piu' e sarebbe il caso che la politica locale si attivasse maggiormente, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, per fronteggiare le infiltrazioni mafiose''.

De Rose invita Perrelli a ripensarci ed a tornare nella CDL

06/09 ''Spero che tu possa ripensarci: capisco il tuo disagio, ma per la stima che ho nei tuoi confronti mi auguro che tu possa essere schierato, con la tua dignita', nella coalizione alternativa alla sinistra''. E' quanto chiede il leader della Cdl al comune di Cosenza, Umberto De Rose, a Tonino Perrelli, coordinatore regionale del Patto Segni, che nei giorni scorsi ha siglato un' intesa elettorale con la Margherita in vista delle prossime elezioni regionali. ''Gravi errori politici hanno fatto si' che il tuo ruolo non venisse valorizzato - scrive De Rose - ma se guardassimo alle responsabilita' dei singoli, dovremmo smettere di fare politica: possiamo e dobbiamo insieme cambiare le cose. Il Patto Segni, cosi' come il Pri, doveva essere una risorsa per questa coalizione: chi ha avuto le 'chiavi dell' acqua', come si dice a Napoli, ha forse pensato di essere autosufficiente. Ricordo la leale battaglia che combattesti a mio fianco - continua De Rose rivolto a Perrelli - e sai bene che allora, ed anche dopo, pochi sono stati quelli vicini alle nostre posizioni, da Catanzaro e da Roma: alcuni hanno preferito gli inciuci, altri hanno dato spazio al trasversalismo. Ma tutto questo non ci deve bloccare - conclude De Rose - ne' farci perdere di vista il pericolo di una restaurazione a sinistra per una Regione che ha conosciuto il suo declino proprio grazie all' affermazione di un modello politico che qualcuno, oggi, vuole riproporre''.

“Socialisti, finalmente insieme” Lunedì 13 al Cinema Italia

06/09 E’ stata indetto per lunedì 13 settembre alle ore 17 al Cinema Italia di Cosenza, un dibattito politico sul tema: “Socialisti, finalmente insieme”. Alla manifestazione parteciperanno l’on. Giacomo Mancini, l’on. Cesare Marini, l’Ass. Saverio Zavettieri, il sindacalista Roberto Castagna e l’on. Napoli. Si tratta del primo appuntamento promosso dal PSE per aprire un dibattito nell’area socialista che possa portare ad una proposta politica unitaria dei socilaisti per per il bene del paese.

Chiarella eletto capogruppo di AN al Consiglio regionale

06/09 E’ Egidio Chiarella il nuovo capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio regionale. Ne dà notizia lo stesso neo capogruppo riferendo che l’elezione “è avvenuta nel corso di una riunione, che si è tenuta nella mattinata, su convocazione del capogruppo uscente, Alberto Sarra, neo assessore al Personale, subentrato ad Umberto Pirilli”. “Sono molto contento della fiducia che mi è stata accordata - ha dichiarato Chiarella - e, per come è mio costume, lavorerò insieme ai miei colleghi e alla dirigenza regionale del partito per dare un contributo concreto, a nome di An, in questa ultima fase della legislatura che si presenta, su diversi fronti, dal punto di vista politico ed amministrativo, particolare e delicata”.
Da parte sua, il capogruppo uscente, Sarra ha espresso “soddisfazione per l’incarico ad Egidio Chiarella, ritenuto in tutti gli ambienti istituzionali, persona equilibrata ed attenta alle diverse problematiche che impegnano la vita del Consiglio regionale e la sua azione di uomo politico che si spende nel rispetto delle posizioni altrui”.

Borrello (Udeur): “Irrobustire forza del centro per modernizzare la Calabria”

05/09 “Irrobustire una forza politica di centro che, alleata con la sinistra, intende modernizzare la Calabria e fare entrare in Europa a testa alta i calabresi, con in vista le prossime scadenze elettorali''. E' questo il progetto dei Popolari Udeur della Calabria sintetizzato in una dichiarazione fatta dal commissario regionale, Antonio Borrello, a conclusione di una riunione dei quadri dirigenti regionali tenutasi a Telese a margine della Festa nazionale del partito. Alla riunione, convocata dallo stesso commissario regionale, hanno partecipato il segretario organizzativo nazionale, Filippelli; il responsabile nazionale per le questioni dello Stato, Veneto; il vicecommissario regionale, Lamacchia; i consiglieri regionali Fava, Morrone, Torchia e Tripodi ed i segretari provinciali di Catanzaro e Reggio Calabria. ''Occorre procedere al potenziamento, in ogni localita' - sostiene Antonio Borrello - dei Popolari Udeur, che, considerati i risultati ottenuti anche nell' ultima competizione elettorale, costituiscono una forza politica indispensabile per incrementare la massa critica che nel prossimo mese di aprile caccera' dalla Regione i 'barbari' che la stanno destrutturando, rendendola semplicemente irriconoscibile. Non vi sono dubbi sul fallimento di questi ultimi dieci anni di centrodestra che nell'ultimo lustro, grazie alla disinvoltura del presidente Chiaravalloti, ha toccato l'apice, cacciando nel buio la Calabria. Dinanzi ad un fallimento certificato da ogni attendibile centro studi e denunciato da imprenditori e sindacati, il centrosinistra deve accelerare i tempi ed entro settembre chiudere la partita del programma. Successivamente occorrera' individuare il candidato alla Presidenza e lavorare concordemente per ridare alla Calabria prestigio, dignita' ed autorevolezza. Da qui alla conclusione della legislatura, pero', Popolari Udeur spinge le forze politiche del centrosinistra che sono presenti in Consiglio regionale a non abbassare la guardia, poiche', come si evince anche dalle denunce di questi giorni, il centrodestra seguita a calpestare ogni principio di legalita' ed a prosciugare le risorse senza alcuna finalita' pubblica, ma con l' evidente intento di foraggiare i soliti amici, le solite consorterie, e la solita macchina clientelare del Presidente, incentrata esclusivamente sulle consulenze di cui ancora la Giunta regionale rifiuta di offrire un elenco completo perche' i calabresi conoscano chi ha avuto incarichi, quali sono i profili professionali degli incaricati e quali obiettivi sono stati conseguiti''. ''La decisione assunta all'unanimita' dagli stati maggiori del partito calabrese - ha concluso Borrello - e' quella di costituire a giorni un Ufficio di direzione politica per promuovere ogni opportuna iniziativa politica. Entro la fine del mese, infine, Popolari Udeur dovrebbe tenere a battesimo il suo primo meeting regionale cui prenderanno parte politici e personalita' della cultura calabresi e nazionali e rappresentanti delle forze sociali ed imprenditoriali''.

Donnici (IDV) “Ripartire dalla denuncia di Callipo”

05/09 ''Il presidente degli industriali calabresi ha lanciato un macigno nelle torbide e malsane acque della politica calabrese. Tuttavia, si tratterebbe dell' ennesimo, sterile grido di dolore se le forze vive della societa', le intelligenze migliori, i gruppi dirigenti piu' avveduti e responsabili non ne facessero il punto di partenza di un dibattito nuovo e fecondo, capace di andare oltre i soliti schemi e le deleterie logiche spartitorie''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il coordinatore regionale di Italia dei valori, Beniamino Donnici, responsabile nazionale Enti locali del partito, facendo riferimento alle affermazioni fatte di recente da Filippo Callipo. ''La situazione della Calabria ¿ ha aggiunto Donnici - e' esplosiva. Ci sono questioni di sicurezza e di agibilita' democratica che dilatano ogni giorno di piu', sullo sfondo degli irrisolti nodi dello sviluppo e del lavoro. Siamo forse all' ultima spiaggia: gli investitori nuovi non arrivano e gli imprenditori coraggiosi che hanno saputo essere pionieri in una terra difficile stanno gettando la spugna. E' arrivato per tutti il momento della responsabilita' e della coerenza. Non basta aggiungere voci al coro delle lamentele, ma occorre agire con determinazione. Vediamo nascere ovunque proposte alternative, movimenti fai da te, in un quadro sempre piu' confuso e precario. Chi come noi ha coltivato da sempre l'idea di un'altra Calabria libera, protagonista e dinamica, sa che la strada oggi deve essere quella dell' unita' e della sintesi, unendo forze e sforzi per bonificare la palude''. Secondo Donnici, ''la denuncia di Callipo e' la prova provata del fallimento della Giunta Chiaravalloti. Tuttavia il centrosinistra, al momento, propone le solite liturgie, i soliti trasformismi, sempre piu' chiuso nell' autoreferenzialita' di poche oligarchie. Da questa situazione si esce coinvolgendo imprenditori, forze sociali, universita', ordini professionali, intelligenze e competenze, in un confronto alla luce del sole, per definire un progetto credibile ed una classe dirigente all' altezza di questa sfida che e' davvero da ultima spiaggia. Qualcuno questo dibattito nelle sedi proprie lo dovra' pur avviare, altrimenti, nascera' dalla base e noi ci faremo carico di essere tra quelli che lo stimolano ed alimentano''.

Barile (CDL): “Dopo la tragedia avvenuta in Ossezia, necessario dibattito sul terrorismo. in Consiglio provinciale”

04/09 Dichiarazione di Mimmo Barile (CDL): <<L’ “orrenda tragedia” avvenuta in Ossezia deve indurre tutte le Istituzioni dei popoli liberi ad esprimere chiaramente il proprio pensiero su vicende che ormai sono diventate ineludibili. Il terrorismo, soprattutto di matrice islamica, condiziona ormai in modo irreversibile le nostre vite, determinando scelte individuali, frequentazioni turistiche, investimenti economici, oscillazioni di Borsa ed, addirittura, risultati elettorali impensabili (come il caso della Spagna). Ed ora di dire basta a questo stato di cose ponendo la lotta al terrorismo come prima emergenza d’occidente e dell’Unione Europea. Un argomento del genere non si può risolvere ne con le candele accese, ne con le marce, ne con i convegni, ne con la tolleranza a tutti i costi, ne con il buonismo. Si affronta e si risolve con posizioni ferme e concrete. Il Sindaco Giuliani ha ridotto la criminalità di New York utilizzando il concetto di “tollerenza zero” lo stesso devono fare le democrazie sotto attacco dell’Occidente. A tale riguardo è necessario che il Consiglio provinciale 1) chieda al Governo di assumere la lotta al terrorismo come politica prioritaria, 2) di adottare come Nazione e nell’ambito dell’Unione Europea, utilizzando l’opportunità di avere un italiano come commissario del settore, politiche sull’immigrazioni che siano certamente solidali ma che pure siano inflessibili nei confronti della criminalità e del terrorismo. 3) Impegnare l’Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione a predisporre nelle scuole della Provincia una corrette campagna sui rischi veri del terrorismo nella vita di ogni cittadino italiano ed europeo, sottolineandone, anche in un contesto storico, le logiche inaccettabili da contrastare con fermezza e quotidianamente. A tal riguardo proporremo a tutte le forze politiche un Ordine del Giorno che impegni l’Istituzione>>.

Mistorni (Margherita): “Regione: Il centrosinistra scelga al più presto il suo candidato”

04/09 ''La data del 30 settembre indicata da piu' parti per la scelta del candidato alla presidenza della Regione deve assolutamente intendersi come perentoria''. A sostenerlo e' Giuseppe Mistorni, capogruppo del Ppi alla Regione, secondo cui ''il centrosinistra ha il dovere di interpretare i bisogni dei calabresi e di prepararsi a governare nella legislatura regionale 2005-2010''. ''Basta con le piroette estive e i distinguo infiniti - prosegue Mistorni - la Margherita un nome l' ha fatto e qualche altro partito pure, adesso e' tempo di confrontarsi seriamente sul programma. Percio', e' indispensabile che il centrosinistra costituisca, quanto prima, un gruppo di lavoro che ascolti ed interagisca con le categorie produttive, sociali e culturali della Calabria''. Secondo il capogruppo del Ppi alla Regione ''il programma di governo deve nascere dall' ascolto della Calabria pulsante e della stragrande maggioranza dei calabresi onesti che desiderano entrare dignitosamente ed a testa alta in Europa. Consapevoli di ereditare un autentico disastro economico e sociale a causa del malgoverno del centrodestra non possiamo perdere altro tempo. Sarebbe assai grave se si perdessero di vista le questioni cruciali dello sviluppo per attardarsi su personalismi vecchia maniera e su sofismi di cui ai calabresi non interessa nulla. Quale lavoro e come creare altra occupazione, come aumentiamo la produzione complessiva, come riusciamo a impiegare adeguatamente i fondi comunitari per il rilancio della Calabria, come riformiamo una sanita' malata ed in preda al pressappochismo generalizzato, come restituiamo dignita' ad una Regione spappolata dalle consulenze e dall' inerzia progettuale - prosegue Mistorni - queste cose deve contenere il programma. L' auspicio e' che, all' interno della coalizione di centrosinistra, le forze di centro abbiano il peso, il ruolo e lo spazio che occorre per intercettare i voti moderati in fuga dal centrodestra e per accogliere tutte quelle forze che al momento si trovano nella Casa delle Liberta', ma che non tollerano l' assenza di senso delle Istituzioni che contraddistingue un ceto politico perlopiu' improvvisato e privo di visione politica''.

Mancini sul dibattito aperto da Callipo “La destra ha fallito non proponendo modelli di sviluppo in Calabria”

04/09 ''In Calabria esistono ceti dinamici e produttivi che elaborano idee, investono sul territorio, creano sviluppo ed occasioni di crescita, ma che troppo spesso sono privi di riferimenti e di interlocuzione all'interno delle istituzioni e dei partiti politici. La cifra piu' drammatica del fallimento della destra che governa a Roma e a Catanzaro sta proprio nel fatto di non essere riuscita ad imporre un modello di sviluppo che consentisse l'affermazione di coloro che vogliono investire in Calabria''. Lo afferma il parlamentare Giacomo Mancini, commentando anche le dichiarazioni dei presidenti regionali di Confindustria e Cna. ''Al contrario - aggiunge Mancini - questa destra ha privilegiato il rapporto clientelare ed assistenziale mortificando i meriti ed i tanti talenti che crescono anche grazie ai nostri atenei. Da questo fallimento deve partire la sfida del centrosinistra. L'obiettivo deve essere quello di rappresentare la Calabria piu' sana, piu' capace e piu' dinamica, intessendo con i suoi rappresentanti rapporti di proficua collaborazione''. Per il parlamentare calabrese ''nello slancio verso la conquista di questa frontiera riformista, pero', rappresentano elementi di insopportabile ritardo il riproporsi delle vecchie liturgie, degli stanchi tatticismi e delle misere furbizie di cui anche il campo del centrosinistra rischia di essere vittima. Nei prossimi mesi si decide il futuro della nostra regione – conclude Mancini - ed e' dovere di una classe dirigente moderna e capace governarlo e dirigerlo''

Secondo l’UDC il candidato alla Regione deve essere espresso dopo un confronto politico

04/09 Il candidato alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria puo' essere individuato soltanto a conclusione di ''un forte confronto programmatico con gli altri partiti di ispirazione cattolica e riformista nonche' con le forze sindacali e imprenditoriali e con tutte le altre espressioni della societa' civile''. E' quanto si afferma in un documento approvato dal Comitato regionale della Udc della Calabria, riunitosi a Lamezia Terme. ''Tale confronto - prosegue il documento dell' Udc - deve avvenire nell' ambito del dibattito politico e culturale che e' stato avviato con grande sfiducia sullo stato e sulle capacita' degli attuali partiti di raccogliere bisogni, istanze, esigenze e tramutarle in sintesi politiche. E' a conclusione di questo percorso che tale auspicabile alleanza potra' definire progetto e direzione politica per la Calabria del 2005 da proporre ai calabresi alle prossime elezioni''. Secondo l' Udc, ''e' necessario inoltre che si provveda in tempi brevissimi all' elaborazione della legge elettorale per l' elezione del Consiglio regionale e nella quale, pur nel rispetto della scelta presidenzialista, vengano introdotti meccanismi che assicurino il massimo del pluralismo e della rappresentativita' degli organi da eleggere, anche mutuando il sistema elettorale per i Comuni sopra i 15 mila abitanti e per le Province''. Nel documento si sottolinea inoltre ''il persistere di ampie sacche di arretratezze sociali, culturali ed economiche che pongono la Calabria in coda alle classifiche nazionali su occupazione, consumo, sviluppo e qualita' della vita. E' necessario inoltre intensificare i rapporti tra i partiti della Casa della liberta', che resta, allo stato della situazione politica anche nazionale, l' alleanza di riferimento alla quale l' Udc aderisce con grande convinzione e lealta', ed alla cui non ancora realizzata trasformazione in alleanza politica l' Udc intende contribuire con determinazione''.

Il PSE Lista Mancini fonda le sue radici anche a Palmi

04/09 Avvertendo l'esigenza di creare anche a Palmi le basi per la costituzione di un movimento che si richiami al pensiero del socialismo riformista, un nutrito gruppo di esponenti socialisti ha aderito al Pse-Lista Mancini. Un processo favorito dalla presenza di numerosi socialisti e di persone vicine alle idee di Giacomo Mancini, che intendono portare avanti un programma di sviluppo e di crescita in favore della Calabria. La costituzione del Pse-Lista Mancini di Palmi consente al movimento di proseguire nel processo di allargamento intrapreso in questi anni con l'obiettivo di lavorare sull'ambizioso progetto di creare un unico grande Partito Socialista Europeo.Referente del Pse-Lista Mancini di Palmi, collocato all'interno della coalizione di centrosinistra in appoggio alla locale Amministrazione comunale, è stato nominato Giuseppe Palermo.

Tassone (UDC): “Ridare ai moderati un area naturale”

04/09 ''A poco piu' di un anno dalla nascita dell' Udc, credo sia indispensabile una verifica del percorso politico intrapreso ed un approfondimento dei contenuti e delle ragioni che lo hanno ispirato''. Lo ha detto il viceministro Mario Tassone, componente dell' Ufficio politico dell' Udc, intervenendo a Lamezia Terme alla riunione del Comitato regionale della Calabria del partito. ''Dobbiamo lavorare intensamente - ha affermato Tassone - per ridare a tutti i moderati italiani un area naturale politicamente organizzata, coerente con i valori e gli ideali che ne caratterizzano l' identita'. Per questa ragione ritengo sconsigliabile il ricorso a soluzioni federative che costringerebbero, ancora una volta, ad un inaccettabile compromesso di contenuti e di identita' politica. Ritengo invece piu' proficuo e corretto che l' Udc, raccogliendo le sollecitazioni interne di quanti come me da sempre perseguono questo disegno, si faccia carico di avviare un serio e leale confronto politico con tutti coloro che dimostreranno la loro disponibilita' in tal senso''. Per Tassone dunque ''continua il progetto avviato con il Cdu molti anni or sono con l' intento di salvaguardare e custodire il patrimonio e l'esperienza del cattolicesimo democratico riattualizzandone, tuttavia, il significato e la storia piu' autentica''.

Mistioni (Margherita): “Attivare concertazione per la Foderauto Bruzia di Belvedere”

04/09 Giuseppe Mistorni, presidente del gruppo Ppi-Margherita del Consiglio regionale, ha presentato una mozione sullo stato di crisi in cui versa il Gruppo Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo. Nella mozione s' impegna ''il Presidente della Giunta e l' Assessore all' Industria, nelle loro funzioni istituzionali e personali, ad attivare con urgenza un tavolo di concertazione presso Palazzo Chigi, presieduto dal sottosegretario Letta e che veda il coinvolgimento della Lear Corporation Italia, i rappresentanti della Foderauto, le organizzazioni sindacali di categoria e i rappresentanti delle istituzioni locali''. Mistorni, nella mozione, sostiene che ''per le particolari situazioni che si sono determinate, con la riduzione di commesse di circa il 70% da parte della multinazionale Lear Corporation Italia per Fiat auto e del 20% delle commesse della Lear France per la Citroen, si preannunciano momenti drammatici per i 320 lavoratori, oltre all' indotto che e' di circa 150 unita', che vedono compromesso il posto di lavoro. Non e' superfluo rammentare che molte delle maestranze, monoreddito e con moglie e figli a carico, hanno contratto mutui ipotecari presso i vari istituti di credito della zona per l' acquisto della prima casa, facendo affidamento sullo stipendio ritenuto sicuro e continuativo''. Secondo il capo gruppo del Ppi-Margherita, ''lo stato di agitazione e di comprensibile preoccupazione sta raggiungendo livelli non piu' sopportabili, anche in considerazione del fatto che l' eventuale licenziamento non consente loro di trovare sbocchi occupazionali alternativi. Il Governo, se veramente ha a cuore la soluzione dei problemi del Mezzogiorno, come demagogicamente spesso va sostenendo, non puo' essere indifferente al dramma che si profila in questa realta' territoriale (vedi tessile di Praia a Mare, Cetraro, Castrovillari), se si dovesse ripetere il gia' noto film, che ha come protagonisti i tanti lavoratori ed il lavoro che non c' e', e per quel poco che si ha non si e' determinati a difenderlo''.

Interrogazione di Mancini sulla grave situazione degli ex LSU alla Biblioteca di Cosenza

03/09 Giacomo Mancini, deputato dei Ds, ha presentato un'interrogazione ai Ministri per i Beni e le Attivita' culturali ed al lavoro sottolineando ''la grave situazione sofferta dal personale ex Lsu in servizio presso la Biblioteca nazionale di Cosenza recentemente assunto dalla societa' Mirabilia''. ''Con convenzione n. 684 del 30 ottobre del 2000 - afferma Mancini nell' interrogazione - stipulata tra il Ministero per i Beni e le Attivita' culturali e diverse societa', infatti, si e' proceduto alla stabilizzazione di tutti i lavoratori socialmente utili, tra i quali quelli in servizio presso la biblioteca di Cosenza, con assunzione a tempo indeterminato presso le societa' convenzionate, dal 5 dicembre del 2000. I lavoratori sono stati assunti presso societa' che hanno a loro volta stipulato singole convenzioni con il Ministero sulle basi di progetti che scadranno nel 2005. Nonostante cio' i lavoratori, ed in special modo quelli di Cosenza, denunziano da piu' tempo i notevoli ritardi che si sono verificati nel pagamento dei salari da parte delle societa' convenzionate, anche a causa di ingiustificate lentezze nell' erogazione dei contributi da parte del Ministero''. Mancini chiede ''se e quali provvedimenti s' intendano adottare per garantire le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti in scadenza nel 2005 nel rispetto degli impegni assunti dal ministero competente; quali iniziative si ritiene di intraprendere per garantire le risorse economiche necessarie alla continuazione dei progetti oltre il 2005, nel rispetto degli impegni sottoscritti in relazione alla stabilizzazione definitiva degli Lsu impiegati nell' amministrazione dei beni culturali; se non si reputi opportuno verificare ogni ipotesi percorribile al fine di procedere all' assorbimento degli Lsu suddetti direttamente nella struttura pubblica, considerando che nel settore dei beni culturali vi sono innumerevoli progetti ed emergenze che attengono alla tutela, alla salvaguardia ed alla conservazione dei beni culturali per i quali e' indispensabile la disponibilita' di operatori e se si intenda intervenire con urgenza per garantire il regolare pagamento dei salari al fine di evitare la precarieta' che di fatto i dipendenti ex Lsu stanno subendo''.

Interrogazione di Guagliardi (PRC): “Non regolamentato l’uso dei mezzi di soccorso della Regione”

03/09 Damiano Guagliardi, consigliere regionale di Rifondazione comunista, ha presentato un' interrogazione all' assessore regionale alla Protezione Civile, Dionisio Gallo in relazione all' assegnazione di mezzi di soccorso alle associazioni di volontariato di Protezione civile. Nell' interrogazione, Guagliardi rileva che ''allo stato l' utilizzo dei mezzi regionali in dotazione ai volontari non risulta essere disciplinato, essendo i mezzi di proprieta' della Regione Calabria per cui l' impiego degli stessi dovrebbe essere preliminarmente regolamentato, per garantirne un corretto utilizzo ed una pronta reperibilita' in caso di necessita'. Altresi' - prosegue il consigliere di Rifondazione comunista - e' necessario organizzare, almeno su base provinciale, un adeguato coordinamento dell' allertamento e dell' operativita' delle associazioni che hanno in dotazione mezzi regionali specializzati per determinate tipologie di emergenza, che potrebbe essere affidato alle Sale operative provinciali del Settore Protezione civile della Regione. Guagliardi, nell' interrogazione, riconosce l' apporto degli organismi di volontariato e l' impegno di quanti, senza scopo di lucro, garantiscono un servizio qualificato, ma mette in evidenza che sul Bollettino ufficiale della Regione e' stato pubblicato un ulteriore bando per la raccolta di manifestazioni di interesse per la richiesta di mezzi ed attrezzature per cui si prevede, nel futuro prossimo, un' ennesima dotazione di mezzi.

Mazzei (PRI): “Le parole del Presidente Callido fanno riflettere”

03/09 ''Le dichiarazioni di Filippo Callipo, presidente degli Industriali calabresi, per la durezza dei toni e le argomentazioni addotte, impongono un' approfondita riflessione''. Lo sostiene, in una nota, Vincenzo Mazzei, segretario regionale del Partito repubblicano italiano. ''In Calabria, dove lo strapotere della mafia e delle tante consorterie rischiano di compromettere definitivamente la civile convivenza e la stessa agibilita' democratica - aggiunge Mazzei - le parole di Callipo, per la responsabilita' di chi le ha pronunciate, non possono cadere nel vuoto ma devono costituire oggetto di discussione fra tutte le forze politiche che, al di la' degli schieramenti, sono chiamate a fornire risposte all' altezza della grave crisi in atto nella nostra Regione. La spietata analisi del presidente degli industriali, che demolisce l' intero sistema politico, responsabile, a suo dire, di tutti i mali della Calabria, non approfondisce, tuttavia, il perche' della situazione denunciata e l' insieme delle complicita' che ne hanno consentito l' instaurazione. Tali considerazioni non aiutano il confronto e la discussione. Esse piuttosto rischiano di avvelenare ulteriormente il clima politico e di allontanare la soluzione dei problemi. Non servono giudizi superficiali e liquidatori, ma proposte efficaci, dirette a dare risposte ai bisogni della collettivita'. Esistono, a mio avviso, le energie e le intelligenze per far crescere e concretizzare un nuovo corso nella vita politica ed istituzionale della nostra regione''. Secondo Callipo, ''allo stato entrambi gli schieramenti politici sembrano piu' interessati alla scelta degli uomini e non, invece, alla definizione dei contenuti programmatici delle proposte da avanzare all' elettorato. Accanto alle prime indicazioni dei partiti sulle probabili candidature alla guida della Regione fervono altre iniziative che possono avere l' effetto di scomporre ulteriormente il gia' troppo frammentato quadro politico calabrese a cui va ad aggiungersi il protagonismo di singoli personaggi che hanno avuto un ruolo fondamentale nella costruzione del vecchio sistema di potere clientelare che tanto danno ha arrecato alla nostra regione. Le dichiarazioni di Callipo, comunque, al di la' della condivisione o meno dei contenuti, evidenziano l' esistenza di uno spaccato sempre piu' profondo fra le forze produttive e le rappresentanze politiche ed istituzionali calabresi. Occorre uno sforzo eccezionale per riaprire un concreto canale di comunicazione fra il mondo produttivo, le forze sociali ed il governo regionale.Sono in gioco gli interessi della Calabria e quelli dei singoli partiti. Il Pri, forte del consenso elettorale ottenuto nelle recenti elezioni europee ed amministrative, e sensibile da sempre alle sollecitazioni delle rappresentanze economiche e sindacali, e' impegnato a dare alla Calabria un governo forte ed autorevole, capace di corrispondere ai bisogni dei cittadini''.

Forza Italia Giovani al convegno sulla Giustizia di Sangineto: “Bisogna cambiare il ruoli dei magistrati”

03/09 ''Anche in questo lembo di terra, che cerca ogni giorno di ricostruire sulle macerie del suo passato, si riflettono le contraddizioni di un sistema giudiziario ormai reputato da piu' parti obsoleto, una corporazione chiusa, talvolta, stantia, gerarchizzata in base a regole istituite ancor prima che il processo costituzionale fosse avviato e che sente anche al suo interno, oggigiorno, a livello centrale come a quello periferico, la necessita' di modificare, mutatis mutandis, i ruoli specifici del magistrato''. E' quanto si afferma in un documento diffuso dal Movimento giovanile della Calabria di Forza Italia in relazione al convegno sulla giustizia organizzato a Sangineto dal sottosegretario Iole Santelli. ''Che il movimento giovanile di Forza Italia sia rimasto positivamente impressionato dal felice esperimento condotto in porto a Sangineto dal sottosegretario alla giustizia, Iole Santelli - si aggiunge nel documento - e' indubbio. Ma c' e' molto di piu' nella nostra analisi di una serie di incontri in cui la presentazione di tre libri su altrettanti argomenti di estrema attualita', ossia il terrorismo, la riforma del sistema giudiziario e lo sguardo gettato sul futuro poco prevedibile che attende le nuove generazioni, ha inteso senza dubbio ravvivare l'interesse dei calabresi verso quelle tematiche di generale interesse, che ci toccano molto da vicino , ma che, paradossalmente, sembrano troppo spesso tanto lontane da noi.Eppure, anche in questa regione esistono dei possibili obiettivi sensibili per i terroristi che si rischia di veder sbarcare, nelle vesti di immigrati clandestini, lungo le coste e girare in mezzo a noi progettando ogni sorta di misfatto, a meno di un' azione preventiva mirata a restituire alle forze dell' ordine, come e' giustamente emerso dal dibattito, piu' liberta' nella gestione delle inchieste, affidando al magistrato esclusivamente il compito di giudicare l'imputato. Il tutto, nel tentativo di divenire sempre piu' garantista e, soprattutto, sempre meno politicizzata. E cio' e' emerso anche dalle parole dell'autore del libro ''Il giudice ed i suoi limiti'', quel Marcello Maddalena che, a un tratto, punta il dito verso il rappresentante di Magistratura democratica ospite della serata, ribadendo come affermare di essere di sinistra significa intimare a chi la pensa diversamente di riconoscersi nella destra e viceversa suscitando il dissenso e la scarsa credibilita' nell' opinione comune''. ''Il dibattito di Sangineto - si afferma ancora nel documento di Forza Italia giovani - e' stato crocevia indispensabile per inaugurare nella nostra terra, tante volte abbandonata a se stessa, una stagione florida di esperimenti di questo genere, finalizzati alla promozione dei nostri prodotti e tesi al coinvolgimento, etimologicamente inteso della collettivita'. Una nuova primavera nella quale Forza Italia deve svolgere un ruolo determinante ed essere da stimolo per le nuove generazioni. Testimoniare insomma con l'impegno che gli incontri culturali oggi non sono piu' esclusivamente appannaggio dei soliti pochi privilegiati, di quell'elite pseudo-intellettuale che restringe ad un circolo chiuso e da salotto la circolazione del sapere, che gode del fatto che gli altri non sappiano, per poter diffondere, fuori dalle stanze del potere, la verita' che piu' le aggrada. Il movimento giovanile ha partecipato con una delegazione di giovani presenti alla manifestazione e con il suo Coordinatore Regionale, Fabio Pisciuneri''.

Martedì riunione regionale dei dirigenti DS a Lamezia

03/09 Martedi' mattina, in un albergo lametino, ripresa ai massimi livelli dell' attivita' politica dei Ds calabresi dopo la pausa estiva. Il segretario regionale, Nicola Adamo, ha infatti convocato i segretari delle cinque federazioni, il coordinamento regionale ed i responsabili dei vari settori di lavoro per un vertice esecutivo che dovra' affrontare non solo le questioni di partito in vista dei congressi di fine d' anno ma soprattutto i temi politici piu' scottanti tra cui quello delle elezioni regionali del prossimo anno e della scelta del candidato presidente del centrosinistra che dovra' essere definita nelle prossime settimane.

Mancini: “All’incontro sulla metropolitana leggera della FDC mancavano i sindaci del Savuto”

02/09 ''Ho appreso dell' apertura di un tavolo per definire il progetto di metropolitana leggera. Con stupore constato la mancata presenza dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali del Savuto''. E' quanto scrive il parlamentare Giacomo Mancini in un lettera inviata all'amministratore delegale delle Ferrovie della Calabria, Franco Covello. ''Sindaci ed istituzioni che da anni - prosegue Mancini - legittimamente stanno premendo per avere un ollegamento che consenta ai cittadini del loro territorio di avere rapporti piu' rapidi, piu' frequenti e piu' economici con Cosenza e con la sua Universita'. Ritengo utile che si faccia chiarezza sulle direttrici che si intendono seguire. Il Savuto deve diventare sempre piu' protagonista nello sviluppo dell' Area urbana Cosentina''. ''A questo scopo - conclude - e' indispensabile realizzare collegamenti infrastrutturali, primo tra tutti quello su rotaia che negli ultimi mesi le Ferrovie della Calabria hanno iniziato a potenziare ottenendo buoni risultati''.

Elezioni: Perrelli (Patto Segni) contrario al doppio turno nel maggioritario

02/09 ''Il doppio turno e' la negazione del sistema maggioritario. La dove e' stato applicato, specialmente in Francia, ha prodotto distorsioni, giacche' ha fatto maturare alleanze impervie ed ha penalizzato estremamente i partiti che avevano consenso''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale del Patto Segni -Scognamiglio, Tonino Perrelli. ''Il doppio turno - ha aggiunto - ha un senso nell' elezione del Sindaco, quando si esercitano alleanze localistiche, ma non puo' trovare ragione in un sistema politico consolidato. E' falsa, poi, l' affermazione secondo la quale la sua funzione sarebbe quella di svolgere elezioni primarie popolari: negli Stati Uniti, che vantano il sistema bipolare per eccellenza, le primarie si fanno molto prima delle elezioni e pubblicamente''. ''Il vero approdo del bipolarismo - ha concluso Perrelli - e' il maggioritario secco, ma la strada e' ancora lunga nel nostro paese berlusconizzato. A livello regionale il turno secco rimane l' unico strumento di elezione diretta. Tutte le altre formule favoriscono la disgregazione e il trasversalismo''.

Massima disponibilità di Chiaravalloti a ricandidarsi alla guida della Regione

02/09 ''La mia disponibilita' di massima a ricandidarmi per la presidenza c' e' e c' e' sempre stata, ma personalmente non mi sono proposto, ne' mi proporro' mai'': lo ha detto, parlando con l' Ansa, il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. ''La mia ricandidatura - ha aggiunto Chiaravalloti - e' una questione che riguarda le forze politiche e non me. Quando in questo senso si arrivera' ad una proposta concreta, discuteremo i particolari. La proposta pero' non puo' venire da me, ma dalle forze politiche. E, a quel punto, la mia risposta sara' data compatibilmente con lo sviluppo della situazione politica, la definizione delle liste e le condizioni dell' alleanza. In quel caso si arrivera' ad un eventuale incontro della mia volonta' con quelle delle forze politiche. Sono grato, comunque, a chi ha riproposto la mia candidatura perche' rappresenta per me un' importante gratificazione''. ''Concepisco la costituzione di un nuovo movimento politico che sostenga la mia eventuale ricandidatura alla Presidenza della Regione Calabria solo nella misura in cui allarga l' area dei consensi della Cdl e non come aggiuntivo o contrapposto a quest' ultima. Un' iniziativa del genere, cioe', avrebbe un senso solo all' interno della Casa della liberta'''. Lo ha detto, parlando con l' Ansa, il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe
Chiaravalloti. ''So che ci sono degli amici - ha aggiunto Chiaravalloti - che si stanno muovendo in mio favore. Ma si tratta di un' iniziativa che non mi vede coinvolto direttamente''. Chiaravalloti ha detto di non essere a conoscenza di una manifestazione a sostegno della sua ricandidatura che dovrebbe svolgersi, secondo quanto si e' appreso, attorno alla meta' del mese. ''Io non ne so niente - ha detto Chiaravalloti - e credo, comunque, che non se faccia nulla, perlomeno per ora. Credo che questa della manifestazione il 15 settembre allo stadio Ceravolo di Catanzaro, di cui si e' parlato, sia una leggenda. E tutto sommato a me non dispiace che certe leggende si diffondano. Al momento, pero', non c' e' nulla di concreto e per quanto mi riguarda non ho autorizzato nulla. Nessuno me ne ha parlato e non mi pare, peraltro, che sia il caso di promuovere un' iniziativa del genere. Sarebbe, perlomeno, intempestivo''.

Il Presidente del Consiglio Regionale, Fedele, incontra Bondi (FI) sulla questione calabrese

02/09 La questione calabrese nei suoi aspetti più squisitamente politici, l’impegno per il rilancio della coalizione di centro-destra e di Forza Italia in particolare, le nuove prospettive che emergono dal dibattito aperto sulle ipotesi di allargamento della Casa delle libertà: ha toccato i temi più importanti sul tappeto del confronto politico l’incontro che si è svolto ieri a Telese (Benevento) tra il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele e il Coordinatore nazionale di Forza Italia, onorevole Sandro Bondi, a margine dei lavori della Festa del Campanile promossa dal leader dell’Udeur, Clemente Mastella.
“Ho trovato un Bondi estremamente sensibile e attento verso la Calabria – riferisce compiaciuto il presidente Fedele – regione che evidentemente, nella sua funzione di coordinatore del maggior partito di governo, segue con speciale cura.” “Discutendo delle vicende calabresi, – aggiunge Fedele – ho potuto constatare una perfetta identità di vedute circa le ipotesi di allargamento della coalizione, il cosiddetto progetto del Ppe italiano, che mira ad estendere la Casa delle libertà a formazioni politiche centriste come l’Ap-Udeur. Da Bondi viene un incoraggiamento a perseverare, con pazienza ma anche coraggio, nell’impegno verso questa prospettiva, che lungi dall’essere un’ammucchiata o un mero calcolo elettoralistico, punta ad avvicinare forze che hanno molti valori condivisi, non ultimo quello dell’impegno per lo sviluppo del sud”.
A lungo Fedele e Bondi hanno discusso anche delle questioni interne di Forza Italia: “Gli sta molto a cuore il rilancio del partito nella nostra regione – riferisce il presidente Fedele – e guarda con estremo interesse al processo avviato con la
nomina del nuovo coordinatore regionale, Giancarlo Pittelli e con l’inedita formula organizzativa dell’ ufficio politico composto, oltre che dalla deputazione nazionale, dal sottoscritto e dal capogruppo in Consiglio, Gianfranco Leone”. “Bondi – prosegue Fedele – mi ha ribadito l’impegno, sollecitato al Presidente Berlusconi, di un incarico a livello governativo per Giovan Battista Caligiuri, ma anche quello di concludere speditamente la stagione congressuale, prevedendo entro l’autunno la celebrazione di quello provinciale di Reggio Calabria, dove il partito è attualmente commissariato. E in proposito Bondi ha promesso una sua prossima visita per conoscere personalmente meglio la realtà locale di Forza Italia”.
“Si è trattato – commenta Fedele – di un colloquio estremamente costruttivo che mi ha permesso di prendere atto della rinnovata sensibilità del partito nazionale nei riguardi della nostra regione, dove Forza Italia, come ha ribadito Bondi anche nel corso del nostro incontro, dev’essere sempre di più il partito leader per tornare alla vittoria insieme a tutta la coalizione”.

La CDL insite: “Parlare del caso Adamo-Catizone in Consiglio provinciale è un fatto politico”

02/09 Nota del gruppo della CDL alla Provincia: “Appare pretestuoso il tentativo dell’Amministrazione Provinciale di vietare la discussione in Consiglio provinciale, in seduta segreta, sull’ O.d.g. proposto dai gruppi della Casa delle Libertà relativamente alla nota vicenda che ha visto coinvolti il Sindaco di Cosenza Eva Catizone ed il Segretario regionale dei Diesse Nicola Adamo. Questa vicenda per la responsabilità sociale e politica rivestita dai protagonisti e per gli effetti prodotti sugli assetti istituzionali del Comune e della Provincia di Cosenza travalica, senza ombra di dubbio, la sfera privata. Essa, addirittura, investe inequivocabilmente per l’interesse locale, nazionale ed internazionale provocato, la politica cosentina e la sua etica. Più che tecniche, quindi, le motivazioni del diniego del Presidente Principe (la proposta di O.d.g. sarebbe irricevibile ai sensi del regolamento in quanto non investe problemi politico sociali di carattere generale) sono, a nostro avviso, prettamente politiche e finalizzate a nascondere operazioni di potere consumate al Comune come in Provincia nella commistione tra rapporti privati e ruoli istituzionali pubblici. Logica perbenista di una sinistra ipocrita e politicamente perdenteche ha la pretesa di far passare questa vicenda come un coraggioso esempio di onestà intellettuale e morale; addirittura un modello comportamentale innovativo sul piano del costume che si vuole imporre alla cittadinanza amministrata. L’aver negato lo svolgimento di un franco e sereno dibattito in Consiglio provinciale sulle evidenti implicazioni politiche che hanno caratterizzato la vicenda e di per se una ferita inferta alla libera determinazione dei consiglieri provinciali, alla democraticità dell’Istituzione ed al rapporto di fiducia con i cittadini che reclamano trasparenza etica e rispetto nella conduzione della cosa pubblica. Rimarcando, quindi, il carattere squisitamente politico della vicenda che di fatto ha inquinato e sta inquinando il confronto democratico ed ha coartato la volontà dell’elettorato cosentino. Rilevata, inoltre, la perfetta coerenza dell’O.d.g. presentato con il regolamento del Consiglio provinciale che espressamente prevede all’art 48 che “le sedute non possono essere mai pubbliche quando si debbono trattare questioni concernenti giudizi su persone”, invitano il Presidente a voler riesaminare tale decisione. E ritenendo grave, sul piano della responsabilità politica, l’eventuale mancato accoglimento dello stesso per l’importanza e la gravità della questione che s’intende trattare, i firmatari intendono investire sul punto le segreterie provinciali dei Partiti.”. La nota veien firmata in calce dai Capigruppo della Cdl in Consiglio Provinciale: Mimmo Barile (Gruppo misto), Nicola Zanfini (Udc) Mario Giordano (Fi), Gilberto Raffo (Npsi), Paqualina Straface (An)

Senatore (F.I.) contro i neo laboratori politici: “Contributo nullo”

02/09 ''C' e' in questi giorni un gran da fare da parte di associazioni, laboratori di idee e qualche nostalgico riesumato. Piu' che altro si tenta di muovere l' aria, autoaccreditando se stessi non trovando in verita' spazio e seguito ne' al centro, ne' a destra e neppure a sinistra. Condividiamo alcune preoccupazioni che emergono nei loro redazionali. Analisi, peraltro, nelle quali non viene indicata alcuna soluzione, risultando come e' per loro costume, un contributo nullo''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Raffaele Senatore. ''Di sicuro e' che allo sviluppo della Calabria - ha aggiunto - non ha contribuito ne' chi oggi propone un 'laboratorio socio-politico', ne' chi si associa destinando alla Calabria solo la propria sigla, ne' chi, in tanti anni al 'potere', ha solo frenato lo sviluppo della Calabria, svendendo al nord, al centro e se avesse potuto anche all' estero, la nostra regione''. ''Condividiamo altresi' - ha concluso Senatore - le loro reali preoccupazioni di rimanere ancora esclusi nel futuro della regione salvo che il laboratorio venga utilizzato per piu' utili sperimentazioni, le associazioni tentino di aggregare sul serio qualche seguace e chi sotto le mentite spoglie del cattolico riformista, in realta' e' solo un nostalgico, si rassegni perche' il futuro della Calabria, con l' azione di governo della Casa delle Liberta' basata su fatti concreti e su dati di crescita inconfutabili, e' ormai inesorabilmente avviato, anche senza di loro''.

Costituito il Movimento Popolare per la Calabria. Tra i fondatori l’ex presidente Nisticò

01/09 Si e' costituita l' associazione politico-culturale Movimento Popolare per la Calabria che ha come obiettivo ''il rinnovamento della classe politica e dirigente a livello regionale''. Tra i soci fondatori anche l'onorevole Giuseppe Nistico, europarlamentare nell'ultima legislatura ed ex presidente della Regione Calabria. Al Movimento hanno aderito il partito dei liberali democratici europei, il cui coordinatore regionale, Giuseppe Morero, ha accettato di farne parte quale socio fondatore, oltre a centinaia di personalita' della Calabria ''Il Movimento Popolare per la Calabria - e' scritto in una nota - per le prossime elezioni regionali, si propone per la prima volta nella storia politica della Calabria di coinvolgere direttamente i cittadini delle varie aree della regione a partecipare alla scelta dei candidati''. ''Il Movimento - conclude la nota - si colleghera', al momento opportuno, a quel polo che offrira' ai cittadini calabresi le massime garanzie in termini di qualita' di programma, delle caratteristiche del presidente della Regione e degli uomini chiave che dovranno essere coinvolti in ruoli specifici e complessi del Governo regionale''.

La CDL, in una nuova riunione regionale dei segretari, conferma la candidatura di Chiaravalloti

01/09 La candidatura di Giuseppe Chiaravalloti alla presidenza della Regione in occasione delle prossime elezioni e' stata confermata dai segretari regionale dei partiti della Cdl. ''Nel corso dell'incontro - ha detto il segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo - i quattro segretari della Cdl hanno ribadito la fiducia a Chiaravalloti confermando la sua candidatura alla Regione per le prossime elezioni di primavera. Abbiamo iniziato anche a discutere delle tematiche che dovranno essere affrontate prima della campagna elettorale. Noi, come Nuovo Psi, riteniamo che si debba tonificare la giunta regionale, tagliando eventuali rami secchi. Poi e' necessario anche riorganizzare gli enti sub-regionali ed infine mettere a fuoco un progetto credibile sul lavoro''. I segretari regionali dei partiti della Cdl si sono dati appuntamento alla prossima settimana per un nuovo incontro. ''Entro il 18 settembre - ha concluso Chieffallo - tutti i nodi dovranno escere sciolti e, per quella data, dovremo aver messo a punto tutto quanto necessario per affrontare la campagna elettorale''.
Per Pittelli, nel corso della riunione di stamane non e' emerso ''nulla di nuovo rispetto all' ultimo incontro a cui ha partecipato Caligiuri in rappresentanza di Forza Italia. Abbiamo puntato alla necessita' di individuare tre o quattro punti del programma regionale per rilanciare la coalizione verso la vittoria elettorale nella prossima primavera''. E' quanto ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, che stamane ha partecipato alla riunione della dei segretari regionali della Cdl. ''Abbiamo parlato - ha aggiunto - anche di cose gia' discusse nella riunione precedente quando ancora non ero io a rappresentare la Casa delle Liberta' e in questa linea di continuita' di intenti noi proseguiamo affermando che Chiaravalloti e' il nostro candidato. Abbiamo il grande vantaggio di conoscere gia' in anticipo rispetto alla coalizione di centrosinistra quale sara' il candidato per le regionali''. Sul documento realizzato dal Nuovo Psi Caligiuri ha detto che ''non l' ho ancora visto. Aspetto di leggere il documento di Zavettieri, penso che sia un documento altamente propositivo, provenendo da Zavettieri''.

Vertice dei IDV domani a Cosenza. Donnici; “Porre fine allo stillicidio di polemiche”

01/09 L' esclusione dalla Giunta provinciale di Cosenza, l' assegnazione di una presidenza di Commissione al consigliere provinciale Angelo Forte e la necessita' di richiamare tutti al rispetto delle regole statutarie: saranno questi i temi al centro di una riunione dei dirigenti e candidati di Italia dei Valori in programma domani a Cosenza. L' incontro, e' detto in un comunicato, e' stato indetto da Beniamino Donnici, coordinatore regionale e responsabile nazionale Enti locali del partito, che ha attivato i poteri sostitutivi previsti dallo Statuto. ''Ricevo ogni giorno decine di telefonate di protesta da parte di iscritti e simpatizzanti - ha detto Donnici - non e' piu' possibile tollerare questo stillicidio di polemiche strumentali a mezzo stampa che stanno provocando seri danni all' immagine del partito''. ''So bene - ha sottolineato il coordinatore regionale del partito - che vi sono strateghi esterni che puntano ad indebolire Idv in vista delle elezioni regionali ormai imminenti. Chi non se ne rende conto o e' miope o e' complice. Nell' un caso e nell' altro - ha concluso - bisognera' metterci un punto''.

Laratta (Margherita) critico sulle candidature regionali. “Il centrosinistra non sa fare squadra”

01/09 ''Siamo ad un passo dall' avvio della campagna elettorale e ancora il centrosinistra discute sui nomi dei candidati alla Presidenza della Regione: tutto questo e' sconcertante per una coalizione che pretende di vincere ma che non sa fare squadra e non sa esprimere un gruppo dirigente vero e moderno''. Lo ha detto Franco Laratta, vice segretario regionale della Margherita intervenendo ad un incontro promosso dal ''gruppo della periferia'' che associa sindaci, amministratori locali e dirigenti del partito. Laratta, ex assessore alla Provincia di Cosenza, leader della formazione cui aderiscono i centristi dell' Ulivo ha invitato il partito ''ad avere piu' coraggio e ad essere piu' attivo. La presa di posizione dei parlamentari della Margherita non puo' essere minimizzata: il partito ha bisogno di maggiore grinta e di piu' determinazione, deve imparare a scoprire le ragioni dell' unita' ma non puo' rinchiudersi o appiattirsi su posizioni espresse da altri ed altrove''. Per Laratta ''c' e' da recuperare un' immagine, da definire un ruolo di maggiore presenza nel dibattito politico. C' e' da fare della Margherita un grande partito aperto alle istanze di cambiamento e di rinnovamento che giungono dalla societa'. Soprattutto c' e' da dare un' anima alla Margherita''. Netta contrarieta', Laratta ha manifestato in relazione alla costituzione di una lista unitaria per le regionali con Ds e Sdi e si e' detto contrario, le ha definite non attuabili, alle proposte di grande centro e di creazione di nuovi partiti moderati. Nel corso del dibattito in molti, tra i partecipanti, - riferisce una nota - hanno sollecitato un impegno diretto di Laratta per le prossime elezioni regionali. ''Dopo aver guidato il Partito Popolare nella passata stagione politica, dopo aver fondato insieme agli altri amici la Margherita cosentina, e dopo essere stato per cinque anni un ottimo amministratore della Provincia di Cosenza - e' scritto nel comunicato - ora Laratta dovra' impegnarsi per il futuro della Calabria che ha bisogno di una classe dirigente attenta e impegnata''.

De Rose (CDL): “Valida l’iniziativa di un consiglio sulla commistione privata/politica Adamo-Catizone”. Principe la boccia

01/09 ''L' iniziativa dei colleghi della Provincia e di Mimmo Barile e' valida e la valuteremo anche noi, insieme a tutti i consiglieri di opposizione: si tratta non certo di intervenire su vicende private, ma su una commistione fra privato e pubblico che poteva e doveva essere risparmiata ai cosentini''. E' quanto sostiene in una nota il leader della Cdl in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose, circa la vicenda del Sindaco, Eva Catizone, e del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Cosenza e' una citta' libertaria - ha aggiunto - che certo non si scandalizza del fatto che due persone sposate abbiano una relazione dalla quale nascera' un figlio ma e' proprio quel vincolo alla sincerita' di cui parla mons. Agostino che e' mancato ai protagonisti di questa storia e che lo stesso Presule ha mal interpretato. In questa vicenda si e' spettacolarizzato tutto e ben ha scritto la Gazzetta sul fatto che il Sindaco prima abbia concesso generosamente interviste a tutta l'Italia e poi abbia reclamato una privacy che sembra assurdo richiedere. Il bambino che nascera' ed i figli che gia' esistono meritano, insieme alle altre persone coinvolte indirettamente, rispetto e meritavano un silenzio che non c'e' stato: sinceramente mi auguro che il piccolo sia protetto da un' esposizione ai media che non tutelerebbe la sua crescita''. ''Mi pare - ha proseguito De Rose - di poter dire che le ripercussioni politiche le abbia affrontate solo Adamo che ha assunto una posizione certamente responsabile e che , ingiustamente, ha subito l'attacco di chi avrebbe dovuto mettere in evidenza altre responsabilita': io stesso ho avuto scontri molto forti con Adamo, ma debbo sottolineare che i suoi errori li ha affrontati senza tirarsi da parte e non merita crocifissioni'' ''Edoardo VII - ha concluso De Rose - per amore lascio' il trono e lo stesso avrebbe dovuto fare il Sindaco: se lo avesse fatto io stesso le avrei chiesto a viva voce di ritirare le dimissioni ed avrei apprezzato la sua onesta' intellettuale''. E intanto il presidente della Provincia Cecchino Principe boccia l'inizativa di Barile. ''La proposta presentata relativa ad un Ordine del Giorno da inserire tra gli argomenti da trattare in una prossima seduta del Consiglio Provinciale non puo' essere accolta in quanto palesemente irricevibile''. Queste le parole della ripsosta che il Presidente del Consiglio provinciale, Francesco Principe ha scritto in una lettera di risposta ai consiglieri provinciali della Cdl circa le vicende del sindaco, Eva Catizone, e del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Una norma di carattere generale - conclude Principe - limita, come e' ovvio, il diritto dei Consiglieri alla discussione su '...atteggiamenti, opinioni o comportamenti politico amministrativi' ed esclude '...qualsiasi riferimento alla vita privata e alle qualita' personali di chicchesia...'''.

Zavettieri (NPsi) “Alla Regione va bene Chiaravalloti, ma è importante riunire i socialisti”

01/09 ''Il nuovo Psi sta facendo un' esperienza con la Casa della liberta'. Un percorso di alleanza iniziato nel 2001 per le elezioni regionali, un'occasione per noi di ritornare in campo. Va ricordato che allora nel centrosinistra non c'era diritto di cittadinanza per chi, come noi, non aveva rinnegato il passato''. E' quanto affermato da Saverio Zavettieri, assessore regionale alla cultura e componente la segreteria nazionale del partito, a margine dell'incontro in corso a Sangineto nell'ambito delle manifestazioni ''Cultura alle stelle'' promosso dall' associazione culturale ''Athena''. ''Difendiamo Charavalloti - ha aggiunto Zavettieri - perche' il presidente ha operato bene. E' un dovere ripartire dalla sua candidatura. Un punto fermo importante ma da solo non e' sufficiente. E' necessario rivitalizzare la coalizione perche' ognuno ha camminato per la propria strada. Abbiamo una giunta che non si presenta efficiente in tutti i suoi comparti e che non puo' affrontare l'ultimo scorcio della legislatura senza fare una messa a punto. E' da precisare che il problema e' della giunta, noi non vogliamo piu' potere. La giunta deve disporre della maggioranza consiliare e questo elemento non c'e' stato perche' c'e' la concezione distorta che l'esecutivo vada da se'''. ''Bisogna ricostruire dall'interno della coalizione - ha proseguito - ripartire dalla fiducia per continuare a governare. Un lavoro serio da avviare tra i partiti che domani si confronteranno in un incontro e nel corso del quale il nuovo Psi presentera' un documento politico-programmatico che il prossimo 10 settembre sara' ufficializzato anche alla stampa''. Circa la riunione prevista per il 13 settembre tra le varie componenti socialiste Zavettieri ha detto che ''l'iniziativa e' un passo importante. Per il momento ho solo ricevuto un invito formale. Si dialoghera' sulle prospettive. Il terzo polo non c'e'. Noi socialisti siamo convinti che non esiste. Al momento c'e' uno spazio, un' area fuori dal centrodestra e dal centrosinistra di cui noi vogliamo capire consistenza e contorni''. ''Si tratta - ha concluso Zavettieri - di una forza riformista che per proporsi come elemento che libera i due poli, uno dalla lega e l'altro da rifondazione deve superare lo sbarramento del 4%''.

Il Patto Segni lascia la CDL ed entra nell'ulivo con la Margherita

01/09 Una prima intesa elettorale, tra la Margherita e il Patto Segni e' stata siglata in Calabria in vista delle competizioni regionali della primavera del 2005. L'accordo di massima, riferisce una nota, e' stato sottoscritto nel corso di un incontro che il presidente della Margherita calabrese Mario Lagana' e il consigliere regionale del partito Francesco Fortugno hanno avuto con il coordinatore regionale del Patto Segni, Tonino Perrelli. I pattisti calabresi, nel corso dell'incontro, ''hanno rivendicato il merito di avere, con i loro oltre quindicimila voti, determinato la vittoria della Cdl alla Regione, manifestando tuttavia la propria delusione per l' inadeguatezza della politica regionale del centrodestra''. In particolare, il responsabile regionale del Patto Segni ha sottolineato la disponibilita' a votare il candidato presidente proposto dalla Margherita e a sostenere e rafforzare la coalizione di centrosinistra. I vertici del Patto Segni, al termine della riunione, hanno annunciato che nei prossimi giorni si terra' una riunione della Consulta regionale del partito nel corso della quale sara' ufficializzata la posizione del partito. Al centro dell' incontro tra gli esponenti della Margherita e del Patto Segni - riferisce la nota - e' stata posta la possibilita' di realizzare una identita' di veduta sui problemi piu' importanti che riguardano i calabresi su temi come sanita', disoccupazione e degrado ambientale. In tale situazione, gli amici del Patto Segni - prosegue la nota - hanno dichiarato la loro disponibilita' a votare il candidato alla presidenza indicato dalla Margherita e a rafforzare con la loro forza elettorale e le loro liste, la coalizione del centro sinistra''. Per Lagana', Fortugno e Perrelli ''soltanto la coalizione di centrosinistra, in presenza dei progressi e delle innovazioni tecnologiche che provocano una vera rivoluzione nella circolazione delle merci, delle persone, delle idee, e che rimettono in causa i sistemi di produzione e di scambio, e' capace di ripensare tutte le nostre politiche''. Nel corso della riunione, inoltre, sono stati affrontati i temi relativi alla dimunuzione della popolazione e al suo costante invecchiamento. ''Il centro sinistra - e' stato sottolineato - e' capace di rimodulare le politiche della famiglia, del lavoro, della previdenza, della sicurezza sociale, dell' educazione, dell' immigrazione e dei bilanci pubblici, per soddisfare le ansie della popolazione calabrese. Il Patto Segni e la Margherita - riporta ancora la nota - a fronte del degrado dell' ambiente naturale e al modo scriteriato di consumare acqua, aria, terra ed energia, riconoscono la mancanza di una politica regionale capace di difendere l' ambiente. Solo la coalizione del centro sinistra non intende restare inerte di fronte ai perduranti squilibri tra il Nord e il Sud del Paese del quale la Calabria e' oggi l'area piu' disastrata, e che di
fronte alle terribili condizioni di vita della sua popolazione sia necessario reagire con determinazione''.

La CDL provinciale chiede una seduta sul caso “Adamo-Catizone”

31/08 Una riunione del consiglio provinciale per approvare un ordine del giorno sulla vicenda relativa al sindaco del Comune di Cosenza, Eva Catizone, ed al segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, e' stata richiesta dai consiglieri della Cdl. Questo l’ordine del giorno:
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL’ART. 72 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE.
PREMESSO Che sembra opportuno porre all’attenzione di questo Consiglio Provinciale le ultime vicende che hanno investito il sindaco del Comune di Cosenza ed il consigliere regionale Nicola Adamo, segretario regionale dei Democratici di Sinistra; Che per la eco suscitata, per la responsabilità sociale e politica rivestita, per i riflessi provocati sugli assetti istituzionali dei due maggiori enti della Provincia di Cosenza si pone una questione che investe l’etica della politica e che travalica la stessa sfera privata dei due protagonisti;
TENUTO CONTO che la singolare campagna di stampa pilotata artatamente dalla sinistra ha inteso nascondere la realtà misera di operazioni di potere consumate nella commistione di rapporti privati clandestini e ruoli istituzionali e pubblici che hanno sconcertato l’opinione pubblica per la pretesa di far passare tali fatti, addirittura quale coraggioso esempio di onestà intellettuale e morale nella esaltazione di una presunta “libertà di scelta” additata quale modello comportamentale e di vita riservato ai nuovi ceti dominanti cui tutto è lecito e consentito.
ATTESO che si rende necessario un dibattito franco e sereno in Consiglio Provinciale sulle conseguenze politiche che hanno caratterizzato la vicenda tra il sindaco di Cosenza e il segretario regionale dei DS per la ferita inferta alla dignità ed al prestigio delle istituzioni, al rapporto di fiducia dei cittadini che reclamano trasparenza, etica e rispetto delle istituzioni da parte di chi le governa;
CONSIDERATO che questa vicenda ha avuto risonanza provinciale, regionale, e nazionale ed ha provocato una caduta di immagine della città di Cosenza, e screditato la sua classe dirigente amministrativa col sospetto di essere stata scelta non in funzione degli interessi dei cittadini bensì nell’interesse dei nuovi signorotti del potere;
VISTE le dure polemiche interne allo schieramento di centrosinistra che nei mesi scorsi hanno contrassegnato il nuovo assetto politico del Comune di Cosenza e la formazione della Giunta Provinciale alle quali non sembra estranea, alla luce delle pubbliche confessioni di Eva Catizone e Nicola Adamo, la loro vicenda privata che di fatto ha inquinato e distorto il confronto democratico e coartato la volontà dall’elettorato cosentino;
RITENUTO che la presenza nell’Esecutivo e nel Consiglio Provinciale di alcuni esponenti politici di centrosinistra, che rivestono nel contempo la carica di consigliere comunale di Cosenza, potrebbe essere la risultante di questa inquietante vicenda;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE ritiene che vada riaffermata una cultura delle istituzioni fondata sul disinteresse personale, sull’etica, la moralità dei comportamenti; considera del tutto insufficiente le dimissioni da consigliere comunale di Cosenza, Nicola Adamo, perché non accompagnate da quelle vere di segretario regionale del partito della Quercia; Valuta insopportabile ed arrogante l’atteggiamento del Sindaco di Cosenza che nascondendosi dietro il nobile scudo del dono divino della maternità si sottrae alle sue fin troppo evidenti responsabilità politiche, istituzionali ed etiche; Fa voti affinché nell’interesse di Cosenza, della sua Provincia e della Calabria perché sia salvaguardata la trasparenza delle istituzioni, il valore etico della politica, il rispetto delle regole più elementari di democrazia, i due protagonisti si facciano da parte restituendo in tal modo decoro alle istituzioni e nuova fiducia ai cittadini.

Gentile (FI): “Positivo il finanziamento regionale per la prima casa”

31/08 ''Il finanziamento per l'acquisto della prima casa e' stata un'idea positiva della Giunta Regionale: mi auguro che l'esecutivo voglia intervenire, rifinanziando adeguatamente il capitolo apposito di bilancio e venendo incontro alle tante, legittime aspettative di migliaia di calabresi''. E' quanto afferma, in una nota, il sen. Antonio Gentile. Per il parlamentare forzista '' e' doveroso che tutte le forze politiche si impegnino su questo aspetto, che riguarda direttamente moltri nostri corregionali e che va a valorizzare la vocazione per l'acquisto dell'immobile di tante famiglie''. ''Mi aspetto risposte dalla Regione e dal presidente Chiaravalloti - dice ancora Gentile - che e' persona sensibile ai problemi sociali. Il finanziamento della prima casa e' stata un'iniziativa positiva - conclude Gentile – da supportare adeguatamente''.

Barile (Cdl) “Necessaria la corte d’Appello a Cosenza. Deve finire l’ostruzionismo catanzarese”

31/08 “Una vicenda cosi' importante ha fatto registrare la distrazione del governo Prodi e del governo Berlusconi e prova ne e' l'assenza dell'esecutivo in sede di definizione legislativa, in Commisisone Giustizia, allorche' si discuteva dell'inserimento di Cosenza, penalizzata in favore di province come Lucca e Caserta, che non hanno alcuna tradizione giuridica''. E' uno dei passi
dell'intervento che Mimmo Barile, leader della CDL in consiglio provinciale , ha effettuato, nel corso dell'illustrazione della mozione, che chiede all'esecutivo l'istituzione di una sede autonoma della Corte d'Appello di Cosenza. Nella disamina introduttiva Barile precisa che ''Cosenza e la sua provincia sono piu' grandi di Catanzaro, Vibo e Crotone, e che l'ostruzionismo campanilistico di Catanzaro deve avere fine. Il 50% del contenzioso, trattato dalla Corte d'Appello di Catanzaro, riguarda Cosenza - afferma Barile- ed, attualmente, nell'organico di Catanzaro, risultano presenti appena 16 consiglieri sui 28 previsti''. Il leader della CDL ritiene che ''Il ddl 2811 , a firma dei senatori Gentile, Alberti Casellati, Cirami, Nocco e Giuliano, sia quello piu' esaustivo, perche' prevede l'istituzione della sede autonoma'' ed auspica un voto unanime da sottoporre'' all'on. Jole Santelli, sottosegretario di Stato cosentino, al fine di sensibilizzare il Governo ed il Parlamento ad una scelta non piu' differibile''.

Mastella chiede per l’Uduer una candidatura o in Calabria, o in Campania o in Basilicata

31/08 Clemente Mastella precisa meglio la propria richiesta avanzata ieri agli alleati del centrosinistra affinche' sia offerta a un esponente dell'Udeur la candidatura alla presidenza di una Regione nel 2006: il leader del Campanile indica in Campania, Calabria e Basilicata le Regioni tra cui scegliere. ''Non si tratta di un problema personale - ha spiegato Mastella parlando con i giornalisti a margine della Festa del Campanile - ma di una questione politica: e cioe' dare un ruolo al centro, senza il quale si perde''. ''Io - ha proseguito Mastella - chiedero' la Campania, e se mi dicono che non va bene chiedero' la Calabria, e se mi dicono di nuovo che non va bene chiedero' allora la Basilicata. E se mi diranno ancora di no... Allora vadano a quel paese''. ''Questo non significa - ha spiegato inoltre il segretario dell'Udeur - che io debba passare con il centrodestra. C'e' sempre la 'dottrina Ppi', e cioe' quella di fare anche alleanze diverse negli vari enti locali''. ''E poi - ha infine aggiunto - possiamo anche correre da soli, in una prospettiva di centro. Si tratta di una scelta residuale, che dipende da quello che ci offrono: se ci danno solo due consiglieri regionali allora ce li andiamo a conquistare per conto nostro''. Mastella e' infine cauto anche sulle offerte che gli vengono dal centrodestra, nuovamente ripetute ieri dal coordinatore campano di Forza Italia, Antonio Martusciello, il quale ha esplicitamente parlato di una candidatura come governatore per
Mastella: ''Non e' che mi stiano offrendo - ha concluso Mastella - di fare il presidente del Mezzogiorno; e poi vorrei capire se e' un'offerta per me o a vantaggio dei loro assessori. Il centrodestra ha fatto un conto aritmetico e si e' reso conto che i voti delle Europee non andranno piu' a loro alle Regionali, mentre con me potrebbero anche vincere''.

Fava (Udeur) “Fermare i disastri del centrodestra”

31/08 ''A Roma come in Calabria l' Ap-Udeur lavora per invertire al piu' presto questo disastro del centrodestra e convincere con il metodo della pazienza e del dialogo, tutte le componenti del centrosinistra a costruire una efficace prospettiva di governo per lo sviluppo, che arresti il declino e l' irrilevanza del nostro Paese''. A sostenerlo e' Nuccio Fava consigliere regionale di Ap-Udeur che in una nota critica il ''dissennato malgoverno del centrodestra che a Roma e in Calabria ha reso tutto piu' difficile''. ''Da Telese alla Calabria, grazie ad Ap-Udeur, - afferma Fava - riparte il confronto politico ed il tentativo di dare serieta' al dialogo in ragione delle grandi sfide che ci stanno dinanzi. Puo' non dispiacere tanto interesse per l' iniziativa di Ap-Udeur, testimoniata del resto dalla partecipazione a Telese dei principali leader politici e sindacali e dall' intervento di Prodi, che si confrontera' con Martinazzoli e Mastella. Si comprendono meno i corteggiamenti di Forza Italia e di Alleanza nazionale nei confronti dell' Ap-Udeur e del suo leader. La politica non e' un mercato e Mastella non puo' essere acquisito come un calciatore di grido''. Per Fava ''Mastella pone insieme a tutta l' Udeur problemi di strategia nell' interesse dell' Italia, sul piano europeo, nazionale, regionale con l' ambizioso obiettivo di assicurare reale governabilita' e risposte efficaci e condivise dai cittadini. Ci mancherebbe pure che Ap-Udeur accettasse un ruolo subalterno o di ruota di scorta rispetto ad un centrodestra che si ripropone monarchicamente dalla Sardegna in tutta la sua vacuita' irresponsabile. Contiamo sempre meno sulla scena internazionale - conclude Fava - e il declino del sistema Italia e' gia' cominciato. Per questo i corteggiamenti a Mastella ci sembrano insensati se non grotteschi.In questo compito un centro dinamico e riformatore e' fondamentale non solo in termini
elettorali''.

Borrello (Udeur) : “Non saremo la stampella della CDL. Nel centrosinistra collocazione strategica”

30/08 ''Meraviglia non poco il fatto che un politico accorto ed autorevole come il Presidente Fedele si lasci andare, in una intervista a Gazzetta del Sud di oggi, ad affermazioni letteralmente campate in aria quando ipotizza che AP-Udeur possa, alle prossime regionali, fare da stampella ad un Polo in caduta libera a tutti i livelli''. E' quanto sostiene in una nota il commissario regionale dell'Ap-Udeur, Antonio Borrello. ''Non so con chi parla Fedele ne' mi interessa - ha aggiunto - ci tengo pero' a ''rassicurarlo'' che la collocazione di Alleanza Popolare nel centrosinistra non e' un optional da barattare secondo convenienza bensi' una scelta strategica dentro una coalizione dove promuoviamo un confronto paritario tra forze politiche che intendono offrire alla Calabria un Governo credibile e prestigioso capace di aggredire le grandi questioni che abbiamo davanti. Mi permetto di suggerire a Fedele di guardare un po' meno superficialmente dentro la sua coalizione dove potrebbero svilupparsi accadimenti che potrebbero coglierlo nel sonno''. ''AP-Udeur - ha proseguito Borrello - non e' merce da supermercato non solo perche' la triste condizione del Polo non attrae per niente, ma soprattutto perche' incarna una storia dalle tradizioni antiche che ci carica di responsabilita' verso la collettivita' nel suo insieme, a fronte di un centrodestra privo di responsabilita' istituzionale, dedito al saccheggio delle risorse pubbliche, incline a fare a pezzi la Regione e ad anteporre, sistematicamente, gli interessi particolari a quelli generali''.

Franco Bruno (Margherita): “Candidatura Loiero trova grande sostegno”

29/08 «Condivido molto di quanto espresso da alcuni parlamentari calabresi della Margherita in un testo diffuso domenica dalla stampa», dichiara Franco Bruno, Coordinatore regionale di “Democrazia è libertà”. «In particolare - prosegue Bruno - condivido la scelta di rilanciare la candidatura di un esponente del nostro partito alla guida della Regione: una scelta, questa, che la Margherita calabrese ha già operato in sede congressuale, offrendo al resto della coalizione la disponibilità di Agazio Loiero, il cui nome in Calabria incontra il sempre più convinto sostegno della gente e di settori significativi della società. La Margherita ha in questo momento su di sé l’attenzione della Calabria del cambiamento e del rinnovamento, quella stessa Calabria che ha investito sul nostro partito esprimendo un voto convinto alle recenti elezioni provinciali, permettendo - grazie anche alla credibilità e alla generosità dei nostri candidati - un evidente successo che ha posto, finalmente, la Margherita calabrese all’attenzione dei vertici nazionali.
Ora, alla piena ripresa degli impegni politici, i DL calabresi - prosegue Franco Bruno - hanno il compito di contribuire, insieme al resto della coalizione allargata, all’individuazione del percorso migliore per definire i contenuti programmatici necessari ad un governo virtuoso della nostra regione, che non ripeta più gli errori di un recente passato. Errori commessi per intero da una classe dirigente definita ed individuata, troppo ripiegata su se stessa e sulle proprie liti interne, che - oltre a far perdere il centrosinistra - tanti danni ha arrecato alla nostra Calabria, consegnandola alla destra. Il partito, tra poco, sarà anche impegnato nel rinnovo del tesseramento, nella stesura del proprio Statuto, in una fase di ulteriore apertura alla società, nella preparazione delle liste, nella ricerca degli equilibri di coalizione migliori per proporre una squadra realmente vincente. I Consiglieri regionali sono impegnati a rappresentare al meglio i DL in vicende istituzionali fondamentali come quella della nuova legge elettorale. Ecco perché - conclude il Coordinatore regionale - l’attenzione particolare mostrata dai nostri parlamentari in questa fase ci riempie di soddisfazione. Non avevamo dubbi sulla loro disponibilità, ma il fatto che si sentano impegnati in prima persona e pronti ad attivare con il livello regionale del partito sinergie utili non potrà che rivelarsi un altro importante strumento per la Margherita e per il centrosinistra».

Napoli (AN) : “Il rapporto della Dia conferma la pericolosità della ndrangheta. Siamo stanchi delle solite dichiarazioni”

28/08 ''Il contenuto dell'ultima relazione semestrale della Dia inviata al Parlamento, conferma purtroppo l'allarmante e preoccupante potenzialita' della criminalita' organizzata tutta e della 'Ndrangheta in particolare''. E' uno dei tanti passaggi di una lunga riflessione politica che il vicepresidente della commissione nazionale antimafia, Angela Napoli (An), fa all'indomani dell'invio da parte della Direzione investigativa antimafia al parlamento del rapporto sullo stato della criminalita' in Calabria e relativo ai primi sei mesi del 2004. E la Napoli, sulla base della sua esperienza di parlamentare calabrese e di componete, come vice presidente, della commissione parlamentare antimafia, non dubbi nel sottolineare che ''l'espansione a livelli internazionali della 'Ndrangheta e' senza dubbio preoccupante, vuoi per i rapporti con le organizzazioni criminali degli altri Paesi ma soprattutto per l'importante attivita' di riciclaggio che consente alle varie cosche della 'Ndrangheta di incrementare il proprio impero economico, attraverso il quale dominano e padroneggiano anche sulle altre organizzazioni criminali''. Tuttavia, a giudizio della vice presidente della commissione antimafia, ''il dato che dovrebbe preoccupare tutti i cittadini calabresi e', a conferma di quanto vado continuamente ribadendo, la capacita' acquisita dalla 'ndrangheta nel dominio, quasi sempre incontrastato, sui lavori pubblici, sull'imprenditoria e, quindi, sull'economia della nostra Regione''. E la Napoli confessa ''con tutta sincerita''' di essersi ''stancata di assistere, di fronte a queste drammatiche conferme, alle solite dichiarazioni, ai demagogici e strumentali richiami fatti al Governo Nazionale e alla Commissione Nazionale Antimafia''. La Commissione antimafia, ricorda la Napoli, ''in tutte le sue componenti, e' ben consapevole della situazione e non perde occasione per richiamare l'attenzione sulla nostra piaga, sia con proposte modificative della normativa antimafia vigente, sia con le richieste ai Ministri dell'Interno e della Giustizia''. Insomma per la Napoli, i richiami demagogici alla Commissione antimafia ed al ministro dell'Interno sono fuori luogo anche perche' spiega ''l'onorevole Giuseppe Pisanu, Ministro dell'Interno, non solo e' costantemente a conoscenza della gravita' della situazione, ma dopo essere venuto personalmente in Calabria ed aver tentato di richiamare pesantemente i cittadini al comune senso civico, e' riuscito a far potenziare gli organici delle Forze dell'ordine in alcune province della regione e, ultimamente, a far assegnare nuove risorse finanziarie per la sicurezza del territorio''. Quindi per la Napoli, ''il problema e' di ben altra natura: o si riesce ad incidere pesantemente sulle collusioni che legano in Calabria la 'ndrangheta con i mondi imprenditoriale, politico e della massoneria deviata, oppure le cosche malavitose continueranno a spadroneggiare negli affari economici, ledendo lo sviluppo della nostra terra''. Ed a giudizio della parlamentare calabrese di Alleanza Nazionale e' giunto ''il momento di non fare come lo 'struzzo', bensi' di sollevare la testa con grande coraggio''. E per il vice presidente della commissione antimafia ''come e' possibile far finta di non vedere che in Calabria le catture di latitanti di 'grosso calibro' hanno rotto gli equilibri che reggevano la 'pax mafiosa' degli ultimi anni ed hanno aperto scenari inquietanti per 'i giovani rampolli' i quali fanno di tutto per impadronirsi del territorio. Come tacere - aggiunge - di fronte alle potenzialita' occupazionali offerte dal porto di Gioia Tauro, ma negate dalle identiche potenzialita' messe in campo dalle cosche della Piana nel gestire tutte le attivita' connesse e presenti sul territorio!''. La riflessione della Napoli si sposta anche sui finanziamenti ed invita tutti a riflettere ed a chiedersi come ''continuare a non rendersi conto che i grossi finanziamenti legati alla legge n. 488/92 vengono, quasi sempre, gestiti dalla 'ndrangheta piuttosto che creare adeguati posti di lavoro. Come fingere - prosegue - di ignorare che le cosche della 'ndrangheta di Rosarno sono divenute i punti di riferimento e, quindi, le garanti di ogni decisione adottate dalle altre cosche calabresi''. La Napoli, domanda ancora, ''come tacere di fronte ai delitti eccellenti ed agli incommensurabili atti intimidatori ai danni di Amministratori locali calabresi, tutti senza l'individuazione di un colpevole. Come non prendere atto - sottolinea - che nei numerosi Comuni i cui civici consessi sono stati sciolti per inquinamento mafioso, la ‘ndrangheta continua a possedere imperante il dominio del territorio''. Ed inoltre, ''come non chiedersi, non pretendere di indagare, non voler colpire tutti i fiancheggiatori (imprenditori, professionisti e politici) che consentono agli uomini della 'ndrangheta non solo di aggiudicarsi appalti e sub-appalti, ma anche di decidere sui finanziamenti che giungono in Calabria''. Per la Napoli, quindi se non si riflette su tutto cio' ''e' del tutto inutile fare appello alla necessita' di avere uomini dotati di grande capacita' investigativa'' anche perche', fa rilevare il vice presidente della commissione antimafia, ''tutte le Forze dell'Ordine, i loro Dirigenti ed alcuni Magistrati calabresi, anche senza la collaborazione di 'pentiti', hanno dimostrato di saper lavorare e di saper anche mettere in atto ogni tipo di contrasto alla criminalità''.

Chiaravalloti: “Bisogna fare chiarezza sul federalismo”

28/08 Il Sud detta le sue 'condizioni' per il federalismo. E' il presidente della Giunta regionale calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, a farsi interprete di quelle che lui stesso definisce "esigenze primarie, prioritarie e preventive" alla riforma federalista dello Stato. "Non c'e' alcun contratto sul federalismo – sostiene Chiaravalloti - c'e', pero', da fare chiarezza sui tempi di applicazione e sulle modalita soprattutto in alcuni settori della vita sociale, primo fra tutti la sanita'". "Ci sono ritardi infrastrutturali - commenta Chiaravalloti in una nota del portavoce - che lo Stato deve assolutamente sanare al Sud, prima di cominciare a camminare ognuno con le proprie gambe. Un cammino, peraltro, oggi finalmente avviato, in stretta collaborazione tra governo e Regioni". "Con il federalismo solidale potrebbero crearsi – aggiunge il presidente della Regione Calabria che mercoledi' partecipera' all'incontro promosso dal ministro della Riforme, Roberto Calderoli, insieme agli altri governatori del Mezzogiorno - le condizioni piu' favorevoli perche' si arrivi ad attenuare le distanze tra Nord e Sud del Paese. Al Sud ci sono risorse umane e naturali fondamentali, altrettanto utili - conclude Chiaravalloti - al resto d'Italia. Si tratta di renderle palesi e - conclude - farle valere”.

Fava (Udeur): “Non servono le parate mediatiche, bisogna discutere di problemi reali”

28/08 ''Non servono parate mediatiche come quelle che si annunciano a Scalea e Sangineto, per qualche ora succursali provinciali del salotto di Telecamere. La politica ha bisogno di affrontare e discutere i problemi reali, che sono tanti e che richiedono una capacita' di sintesi operativa efficace e di un impegno coerente e generoso''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Nuccio Fava, consigliere regionale di Ap-Udeur. ''L' estate si avvia a conclusione - aggiunge Fava - ma non finisce il pantano della politica calabrese. Solo manovre e mal di pancia velleitari e privi di coraggio. Abbiamo apprezzato il malessere espresso dal ministro Tassone, ma purtroppo non ne intravediamo lo sbocco. Piu' comprensibile invece il travaglio dell' area socialista, il cui approdo dovrebbe essere naturalmente fuori dal centro-destra, sempre piu' confuso e privo di prospettiva. Ma intanto il disastro della politica calabrese non accenna a mutare. Solo il commissario regionale di AP-Udeur, Borrello, lancia una proposta chiara e praticabile, imperniata sull' idea di definire al piu' presto una linea di rinascita incardinata sui grandi temi della legalita', dello sviluppo e della trasparenza. La proposta e il metodo di lavoro riguardano prima di tutto i partiti del centro-sinistra, ma sono rivolti al tempo stesso a tutte le forze piu' vive della societa' calabrese''. ''Le feste estive, con premi e salamelecchi per i soliti noti - conclude Fava - non hanno mai risolto difficolta' e problemi. Rischiano, specie in Calabria, di rappresentare un mondo e una condizione che hanno solo bisogno di essere positivamente modificati al piu' presto''.

Barile (Cdl) : “La Catizone deve dimettersi. E' una qeustione di etica”

27/08 ''E' necessario porre a Cosenza una questione etica e politica sul comportamento di Eva Catizone'': lo sostiene Domenico Barile, capogruppo della Cdl al Consiglio provinciale che, in una dichiarazione, sollecita le dimissioni del sindaco parlando di situazione ''eticamente inaccettabile''. “ Eticamente inaccettabile. Apprezzo e condivido questa puntualizzazione tardiva ma opportuna del Vescovo di Cosenza - scrive Barile nella nota - che in questo modo definisce il comportamento privato del Sindaco di Cosenza, EvaCatizone. Ed è allo stesso modo “eticamente inaccettabile” che Eva Catizone resti alla guida dellaCittà di Cosenza in quanto, usando in modo spregiudicato i media, ha costretto i cittadini cosentinie tutta l’Italia a conoscere i dettagli, non certo edificanti, di una vicenda esclusivamente privata, che lei invece ha voluto a tutti i costi fare diventare pubblica. Cosenza non merita un sindaco che utilizza vicende personali per ammiccare dalle pagine patinate dei magazine nazionali. La stragrande maggioranza dei cosentini, che pure l’aveva eletta, non condivide assolutamente il comportamento del proprio Sindaco. In particolare ci chiediamo cosa pensano le madri, le donne della nostra città in merito a questo “modello- Cosenza” che Eva Catizone sta proponendo dalle pagine di tutta la stampa nazionale. Ad Eva Catizone compete trarre le logiche conseguenze: il rapporto fiduciario con la città è saltato. Fare finta che nulla sia successo, illudersi che esista ancora un reale gradimento verso la propria persona è pratica, oltre che velleitaria, pericolosa per una città che necessita di una guida sicura, autorevole e soprattutto rispettata. Sarà compito di tutte le componenti presenti in Consiglio Comunali, ponendo una questione etica e politica che riguarda chi è stato eletto primo cittadino, arrestare il declino della città e spegnere questa telenovela. Questa città ha bisogno di un Sindaco vero e non di una “donna copertina”.

Lumia (DS) “La mafia è un pericolo sottovalutato dal Governo”

27/08 ''La mafia e' ancora un pericolo di primo piano, come dimostra anche la relazione della Dia. Purtroppo non e' tra le priorita' dell'agenda politica italiana, e lo stesso rischia di avvenire sul piano internazionale''. Cosi' Giuseppe Lumia, capogruppo dei Ds in Commissione Antimafia, commenta i contenuti della relazione semestrale inviata dalla Dia al Parlamento. ''Cosa Nostra e le altre mafie aggrediscono l'economia e hanno ormai costruito un rapporto di forte collusione con ampi settori delle imprese e delle istituzioni. Guai a sottovalutare quello che sta avvenendo in moti territori del nostro Paese: rischiamo di bruciare anni di lavoro delle forze dell'ordine, della magistratura, di tanti componenti sane della societa' civile''. Lumia ritiene ''necessario'' non far passare questo rapporto della Dia ''inosservato o metterlo tra le scartoffie come spesso e' avvenuto di recente''. L'ex presidente dell'Antimafia mette l' accento in particolare sul problema appalti: ''Rischiano di essere il terreno privilegiato dell'infiltrazione mafiosa, Niente fino ad ora e' servito per bloccarne la presenza devastante. Per cominciare a fare quacosa bisognerebbe almeno ridurre le stazioni appaltanti, oggi al di sopra delle 27 mila''. ''Per quanto ci riguarda - conclude Lumia - questo rapporto della Dia e' un'utile traccia per il nostro impegno e la nostra progettualita' antimafia''.

Barile deposita in Provincia la mozione per la Corte d’Appello a Cosenza

26/08 Il coordinatore della CDL al consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo Barile, ha depositato, stamani, alla Presidenza del Consiglio provinciale, la mozione concordata con Umberto de Rose (capogruppo al cons. com.) per l'istituzione della Corte D'Appello a Cosenza. Nella mozione - si legge in un comunicato - si fa riferimento ''alla grande tradizione giuridica di Cosenza , che vanta illustri personaggi come Fausto Gullo ''ed alla densita' della provincia'', che non puo' essere discriminata a vantaggio di altre realta' ben piu' piccole come Caserta''. Nel testo si chiede al Governo che ''venga istituita la sezione autonoma della Corte d'Appello di Cosenza, cosi' come prevede il DDL Gentile'' e prevede ''la partecipazione della Provincia, nei limiti delle possibilita' economiche, alle spese logistiche e strumentali, derivanti dla procedimento''. Barile ha voluto ''ringraziare l'on. Santelli, sottosegretario alla Giustizia, per l'impegno sinora profuso, chiedendole di attivarsi affinche' venga recepita l'istanza che, mi auguro, il Consiglio provinciale possa approvare nella sua interezza''.

Garofalo (Udeur) : “Sostenere l’iniziativa di Corbelli ambasciatore dei Diritti Civili”

26/08 Ancora discussioni per la nomina di ''Ambasciatore per la diffusione della cultura dei diritti civili nel mondo'', che il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha conferito a Franco Corbelli e da questi rifiutata, dopo le critiche del consigliere provinciale del centrodestra Barile. Interviene, quindi, con una dichiarazione il consigliere provinciale e capogruppo di Ap-Udeur, Luigi Garofalo, che elogia Corbelli per il suo impegno civile e umanitario e lo invita a desistere dall'intenzione di rinunciare all'incarico di Ambasciatore (della Provincia di Cosenza) dei diritti civili nel mondo. ''La nomina di Franco Corbelli - afferma Luigi Garofalo - e l'istituzione di una struttura che possa operare sul piano della solidarieta' e sulla promozione di azioni mirate ad alleviare le sofferenze di chi soffre situazioni di particolare disagio, non puo' che essere apprezzata e sostenuta. La politica deve anche essere in grado di dare risposte concrete e fattive e di dare ascolto a chi, spesso, non ha voce. L'impegno meritorio di Franco Corbelli, noto a tutti e condotto con passione da anni, rappresenta un patrimonio prezioso ed utile per elevare il livello di attenzione nei confronti delle battaglie per i diritti umanitari, civili e solidali. Al di la' di qualsiasi appartenenza politica e al di la' di maggioranza o minoranze, il ruolo di ambasciatore dei diritti non potra' che essere un fiore all'occhiello per l'ente Provincia e per tutto il territorio provinciale. Mi auguro che Franco Corbelli - conclude Garofalo - possa accettare tale ruolo e possa essere operativa, al piu' presto, un'iniziativa degna di lode e di attenzione''.

De Rose, “La CDL non deve cedere alle polemiche.

26/08 ''La Casa delle Liberta' non deve cedere alle polemiche. C'e' un Presidente uscente, Giuseppe Chiaravalloti, che gode della nostra fiducia e che ha operato bene e ci sono elementi come Mario Tassone, Pino Gentile, Sergio Abramo (tanto per citare i nomi fatti) che sono di assoluto valore e prestigio e per questo meritano solo rispetto e considerazione. Il problema lo ha centrato bene Maurizio Gasparri: si deve arrivare ad una decisione orizzontale e condivisa per poter rivincere le elezioni''. E' quanto afferma in una nota Umberto De Rose, capogruppo della Casa delle Liberta' in seno al consiglio comunale di Cosenza, riguardo alle dichiarazioni polemiche del presidente del Consiglio Berlusconi riportate ieri da un quotidiano, poi smentite da una nota di palazzo Chigi, sul viceministro Tassone. Il presidente del Consiglio, sostiene De Rose, ''non ha detto certamente le parole riportate sulla stampa'' ed il suo chiarimento ''e' stato illuminante''. ''Non possiamo perderci dietro dichiarazioni sterili di dirigenti improvvisati - prosegue de Rose - ma affidare al buonsenso di chi fa politica la capacita' di coinvolgere ampi strati dell'elettorato e di valorizzare quei partiti o quei movimenti (Patto Segni, radicali, repubblicani) che costituiscono davvero un valore aggiunto''. A Chiaravalloti, De Rose fa sa pare che ''un partito del governatore puo' essere legittimo ma e' necessario coinvolgere le persone, i movimenti che non si identificano nei partiti, senza per questo andare contro i partiti. C'e' bisogno di chiarezza - prosegue - e leader come Saverio Zavettieri possono svolgere un ruolo determinante nella formulazione di proposte che siano adeguate ad una modernizzazione della regione''. De Rose punta l'indice contro la Regione accusandola di '' non sapere, in alcuni casi, difendere il lavoro fatto: il mare sporco, per esempio, e' una realta' che appartiene ai Comuni irresponsabili che non azionano i depuratori e non certo alla regione che sul turismo ha fatto grandi cose''. Per De Rose ''la chiarezza e' un passo fondamentale'' e, conclude il leader dell'opposizione a Cosenza, ''mi auguro si voglia effettuare una riflessione aperta, convocando una due giorni serrata , dalla quale esca una posizione chiara e comune''.

Udeur giovani indica Armando Veneto come candidato ideale alla Regione

25/08 “Il nostro candidato ideale e' Armando Veneto, ma altri nomi di alto profilo provenienti dalle altre forze della coalizione sono bene accetti purche' in grado di condurre la coalizione alla vittoria'': lo ha detto Carmine Canino, vicesegretario nazionale del movimento Ap-Udeur Giovani. Canino, intervenendo oggi ad una riunione del movimento giovanile del partito, ha sottolineato che ''i giovani dell' Udeur vogliono impegnarsi in prima linea in questa competizione, individuando tra le nostre file e tra i componenti del partito piu' vicini alle nostre piu' recenti battaglie, dei politici di riferimento da inserire nella rosa dei candidati regionali sui quali fare confluire i nostri sforzi e i nostri consensi''. In particolare, il vicesegretario nazionale di Ap-Udeur giovani ha indicato ''due validi amministratori come il consigliere provinciale di Catanzaro, Gaetano Stagno e il consigliere comunale del capoluogo Fulvio Scarpino''.

Adamo (PSE) “Inviti all’unita del c.s. in contraddizione con la nostra esclusione del governo di città e provincia”

24/08 ''Il susseguirsi di inviti all' unita' nel centro-sinistra, in previsione della prossima competizione elettorale regionale, fa a cazzotti con la realta' che vive la coalizione al comune di Cosenza ed alla Provincia'': a sostenerlo, in una dichiarazione, e' Vincenzo Adamo, capogruppo del Pse-Lista Mancini, alla Provincia di Cosenza. ''In particolare - prosegue Adamo - e' paradossale che il primo partito dell' unica citta' governata dal centrosinistra sia rimasto, per cause oramai ben comprensibili, fuori dal governo in citta' ed alla Provincia. Qualcuno, di recente ha auspicato l' unita', per ritornare al governo della regione, malamente persa nel 2000. Bene, anzi benissimo, ma nei fatti come la si costruisce l' unita'? - si domanda il capogruppo del Pse Lista Mancini alla Provincia di Cosenza - Forse, mortificando le migliori energie e la nostra parte politica, per favorire chissa' quali disegni spartitori mettendo da parte qualita', meriti e consenso e privilegiando logiche di basso profilo mirate ad indebolire il nostro movimento e la credibilita' dell' intera coalizione. Non mi pare che si stia viaggiando nella giusta direzione per raggiungere quell'unita' di intenti che dovrebbe, il condizionale e' d' obbligo, far vincere questo centrosinistra alla regione''.

Chiaravalloti, presente a Rimini al Meeting di CL, incontra Bondi (FI) per le elezioni regionali

24/08 ''La presenza della Calabria al Meeting vuole significare la nostra attenzione verso un evento che si presenta estremamente stimolante per le tematiche che propone e per la quantita' e qualita' di soggetti che riesce a coinvolgere''. E' quanto ha detto il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti al suo arrivo al Meeting organizzato da 'Comunione e Liberazione' in corso di svolgimento a Rimini. ''Venire a Rimini ha aggiunto - e' per me ormai una dolce abitudine perche' si svolge nel contesto di una citta' bella, gioviale ed aperta alla gioia e al divertimento. In questo contesto il Meeting consente di incontrare tantissime persone, si prendono contatti, si gettano le basi per tanti progetti e soprattutto si ascoltano le stimolazioni che provengono dalle tante tavole rotonde che si tengono su tematiche estremamente affascinanti''. Il presidente della Regione Calabria ha partecipato anche alla presentazione del libro del Coordinatore Nazionale di Forza Italia Sandro Bondi dal titolo ''Tra destra e sinistra. La nuova politica di Forza Italia''. Al termine della manifestazione Chiaravalloti, secondo quanto si e' appreso da una nota, ha avuto un incontro con Sandro Bondi in vista delle prossime elezioni regionali. ''Un colloquio lungo ed affettuoso - e' scritto nella nota - basato sulla reciproca stima, durante il quale Chiaravalloti e Bondi si sono scambiati le reciproche considerazioni sugli obiettivi da raggiungere e dal quale e' emersa un'intesa generale su tutto. In particolare il Coordinatore Nazionale di Forza Italia ha espresso il proprio apprezzamento per il buon lavoro svolto dal Presidente della Regione Calabria''.

Carrozza (NPsi) “Candidature alla Regione come esternazioni incomprensibili. E’ compito dei partiti”

24/08 Dichiarazione di Patrizia Carrozza Coordinatrice delle donne socialiste "Fa caldo, ancora per poco, è estate e le temperature del ragionamento, forse ancora molto alte, a volte sembrano indurre a considerazioni che travalicano la necessità politica. Le esternazioni lette sulle candidature alla guida della Regione, ci chiamano a fare dei distinguo e chiedere come si possano esprimere tali posizioni da rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo. Per cominciare, ci chiediamo come sia possibile e secondo quale ragionamento la presidente di “Riferimenti” Adriana Musella salga sul palcoscenico seppur rappresentante della società civile, e si autocandidi a guidare la Regione. E’ chiaro e lampante che sarebbe una bella cosa e un bel messaggio di emancipazione portare una donna nelle posizioni di comando, ma sarebbe un “vero scandalo”, parafrasando la Musella, che a scegliere il candidato non siano i partiti e i dirigenti degli stessi che hanno il sacro dovere di individuare i rappresentanti per una elezione importante per il futuro della Calabria.Dall’altra sponda, sul versante istituzionale, risulta un po’ bizzarra la posizione del sindaco di Castrolibero Orlandino Greco che ora candida Pino Gentile alla guida della Regione. Un percorso molto spericolato, tortuoso e quasi incomprensibile. Ci faccia capire. Lui è stato eletto a Castrolibero con i voti del centrodestra; alle elezioni europee ha votato e fatto votare An e il ministro Alemanno, alle provinciali clamorosamente ha sostenuto Clelia Badolato della Margherita, ora ritorna a Gentile. Ci domandiamo se, anche per Orlandino Greco, non sia scattata la sindrome della confusione (commistione) tra sfera privata e pubblica. Un modo di fare molto in voga dalle parti di Cosenza. Patrizia Carrozza Coordinatrice Donne Socialiste"

Trematerra: “La Regione sta preparando un rifinanziamento per i fondi prima casa”

24/08 “So che la Regione sta preparando uno storno per rifinanziare i contributi di acquisto per la prima casa e di questo ringrazio il presidente Chiaravalloti e l'assessore Grimaldi che si sono attivati, aderendo alla mia proposta''. E' quanto sostiene in una nota il senatore e segretario regionale dell'Udc, Gino Trematerra. ''Non so con precisione - ha aggiunto - quale sara' la cifra impegnata ma credo, e mi auguro, che sara' sufficiente ad evadere molte domande. Si tratta di un capitolo importante del nostro programma che va a soddisfare le legittime richieste di tante famiglie monoreddito che devono per forza essere sostenuti per l' acquisto dell' abitazione''. ''Fu l' assessore Mirigliani - ha concluso - a promuovere l' iniziativa che noi abbiamo rilanciato per l' alto contenuto politico e morale che presenta''.

Chiaravalloti: “Secondo la relazione Siniscalco la Calabria è viva e virtuosa”

23/08 ''La Calabria e' una regione viva e virtuosa''. Ad affermarlo e' il presidente della Giunta calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, commentando i dati che emergono dalla recente relazione del ministro dell' Economia, Domenico Siniscalco, davanti alla Commissione Bilancio del Senato, relativi al debito delle amministrazioni locali. ''La Regione Calabria - fa sapere Chiaravalloti in una nota del portavoce - ha il debito pubblico piu' basso d' Italia: circa 58 milioni di euro, pari a 29 euro per abitante rispetto al debito totale delle regioni che ammonta a circa 31 miliardi di euro. Un dato - aggiunge Chiaravalloti - che rende merito all' attenta azione di Governo regionale in questi ultimi anni. Mai, dunque, un passo piu' lungo della gamba e soprattutto investimenti nei settori piu' determinanti per lo sviluppo. Un dato che deve anche far riflettere e rivedere la considerazione verso la Calabria, eliminando stereotipi che oggi non si addicono piu' ad una regione che lavora senza indebitarsi''. ''Un dato affidabile - prosegue Chiaravalloti - che si aggiunge ad altrettanti parametri positivi per la nostra regione, elaborati da Bankitalia, Istat e Unioncamere sull' occupazione, in Calabria in lento ma costante recupero dal 2000 in avanti, sul prodotto interno lordo (Pil), sulle esportazioni, sull' offerta turistica, sull' agricoltura, sul recupero dell' impegno culturale''. ''Segnali tutti di una regione viva e virtuosa - conclude Chiaravalloti - e di un' amministrazione regionale trasparente e sana''.

Magarò (PSE): “A settembre conferenza programmatica di tutti socialisti .”

21/08 Salvatore Magarò, coordinatore del Pse-Lista Mancini, con l'intenzione di rilanciare il dialogo tra le forze socialiste in Calabria, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il turno elettorale dello scorso mese di giugno è stato caratterizzato dalla grande affermazione delle forze di ispirazione socialista. La somma dei voti ottenuti dai partiti e dai movimenti che si richiamano al PSI raggiungono quei livelli che consentivano alla Calabria di essere la Regione più socialista d'Italia. Oggi l'obiettivo dei dirigenti che si richiamano a quella storia gloriosa deve essere quello di definire un percorso comune che consenta ai calabresi di avere maggiori opportunità e maggiori diritti. In questa direzione il nostro intendimento è quello di favorire momenti di discussione e di confronto attraverso i quali i tanti dirigenti socialisti, che attualmente sono collocati in coalizioni differenti, possano definire un comune sentire lavorando per la definizione di un'impostazione programmatica in vista delle prossime elezioni regionali. E' evidente che in questa fase i riferimenti sociali con i quali storicamente i socialisti devono trovare interlocuzione, non sono considerati dall'azione del governo regionale. I ceti emergenti, quelli più dinamici, quelli più vogliosi di emergere, infatti, sono costretti a sopportare un metodo di governo che premia l'appartenenza a dispetto del merito e dei titoli. In questa fase ed in questo contesto, di conseguenza, è utile per la crescita della Calabria, che le forze socialiste contribuiscano a riprendere quel dialogo con le migliori intelligenze della nostra regione, con l'intento di diventarne credibili interpreti. E' per questo che nel mese di settembre sarà utile dare vita ad una conferenza programmatica tra tutte le forze socialiste, quelle presenti all'interno del centrosinistra ad iniziare dallo Sdi, al Pse-Lista Mancini, ai Laburisti, alla forte presenza nel sindacato, con la volontà di comprendere senza il bisogno di inopportuni esami del sangue i dirigenti del Nuovo PSI, attualmente collocati nel centrodestra, con la prospettiva di elevare un dibattito regionale oggi tutto incentrato su nominalismi che rischiano di essere improduttivi e causa di ulteriori ritardi per la Calabria".

Prime schermaglie tra i poli per le prossime regionali

21/08 Si è messa in moto molto presto la macchina elettorale per le elezioni regionali del 2005. In Italia oramai queste elezioni hanno un significato politico molto importante dopo le ultime amministrative che hanno fatto registrare un netto dissenso contro la politica della maggioranza, facendo prevalere le tesi del centrosinistra. Nelle prossime elezioni di giugno 2005 ci sarà il rinnovo di ben 14 amministrazioni regionali e la politica sta cercando nuovi impulsi andando alla ricerca di candidati credibili e 'vincenti' in tutte le regioni che saranno chiamate al voto. In Calabria ancora i giochi non sono stati completamente fatti. La Cdl tra rumori e malcontenti ha presentato, con una conferenza indetta dai segretari regionali di FI, An, Udc e Nuovo Psi, la ricandidatura del presidente uscente, Giuseppe Chiaravalloti. Nessuno lo dice, ma già AN e Udc, ed un gruppo di FI, hanno mandato alcune frecciatine contro, da parte di frazioni rimaste scontente al loro interno. Nel centrosinistra non e' chiaro se sara' candidato Agazio Loiero, vicecapogruppo della Margherita alla Camera o Marco Minniti, componente del direttivo dei Ds. Ma c’è soprattutto da fare i conti con l'Udeur e i socialisti (Sdi, PSE, Laburisti) che ultimamente stanno proponendo una nuova maggioranza che vedrebbe coinvolto addirittura l’Udc ed un gruppo di Forza Italia attualmente messo da parte. Insomma qualcosa ancora bolle e potrebbe addirittura uscire fuori , oltre alla terza, una quarta candidatura espressione del gruppo di centro che sta ricompattandosi in un unico grande fronte. In Piemonte e' praticamente scontato che il governatore uscente, Enzo Ghigo, si ripresentera' per ottenere il terzo mandato alla guida della Regione. Sembra pero' tramontata l'ipotesi di una 'Lista del presidente'. Lo sfidante del centrosinistra resta ancora da definire, anche se ci sono due 'indicazioni' forti: Pietro Marcenaro, segretario regionale dei Ds e Gianfranco Morgando, presidente regionale della Margherita. In Lombardia ormai e' certo, anche se solo a settembre sara' dato l'annuncio ufficiale: Roberto Formigoni si ricandidera' per il terzo mandato alla presidenza della Regione. Ambienti a lui vicini dicono che ''si sta lavorando per allargare il consenso'' e sulla direzione dell'allargamento le ipotesi sono molte. Diversa la situazione nel centrosinistra: nomi di possibili candidati, da Mario Monti a Savino Pezzotta, a Maria Pia Garavaglia, a Gino Strada, circolano da tempo. In Liguria le ultime riserve cadranno nella seconda meta' di settembre ma salvo sorprese la Cdl annuncera' la candidatura di Sandro Biasotti, presidente uscente, che dovra' confrontarsi con Claudio Burlando, parlamentare diessino, ex ministro dei Trasporti, candidato dal centrosinistra. In Veneto e' scontata per l'attuale governatore, Giancarlo Galan, la ricandidatura al terzo mandato per la Cdl, seppure con l'incognita della Lega, che potrebbe correre da sola. Il centrosinistra ha avviato i motori, ed ha aperto la questione del ricorso alle primarie per scegliere o consacrare lo sfidante di Galan. In Emilia Romagna e' il Ds Vasco Errani, presidente in carica, il candidato alla carica di presidente alla prossima competizione elettorale. Dopo le elezioni amministrative di quest'anno che hanno rafforzato i Ds, non appare infatti credibile che la Margherita possa avanzare una candidatura alternativa. Buio fitto nel Polo invece: dopo la batosta di Bologna con la sconfitta di Guazzaloca al primo turno ci vorra' un po' di tempo per pensare a come impostare la battaglia. In Toscana a sinistra appare scontata la conferma di Claudio Martini, Ds, attuale governatore. Sembra tramontata l'ipotesi che la Margherita chieda di poter esprimere un candidato. A destra i giochi sembrano ancora da fare. Il coordinatore regionale di FI, Denis Verdini, ha messo sul tavolo i nomi di due possibili candidati: Pietro Fazzi, Fi, vicesindaco a Lucca e Alessandro Antichi, Fi, sindaco di Grosseto. Nelle Marche l'attuale presidente, Vito D'Ambrosio, che ha gia' guidato la Regione per due mandati, si e' detto ''a disposizione del centrosinistra''. Nel centrodestra e' nota da tempo la proposta fatta dal coordinatore regionale di An Carlo Ciccioli di candidare il viceministro all'Economia, Mario Baldassarri, che tuttavia non ha mai aderito alla prospettiva. Nel Lazio l'attuale governatore, Francesco Storace, sta rilasciando in questi giorni una serie di interviste nelle quali mette in chiaro che nessuno lo obbliga a ricandidarsi con la Cdl e sollecita da Berlusconi una risposta sul federalismo. Nel centrosinistra il tavolo della coalizione sta ancora lavorando, i nomi che circolano sono quelli di Giovanna Melandri, Mario Di Carlo ed Esterino Montino.In Abruzzo nella Cdl il nome piu' probabile per cercare la conferma e' quello dell'attuale presidente, Giovanni Pace, ex parlamentare di An. Il nome di Rocco Salini (Fi) e' uno di quelli che circola in alternativa a Pace. Nelle file del centrosinistra il nome indicato anche con una investitura durante la recente campagna elettorale per le amministrative e le europee e' stato quello di Franco Marini, ma ci potrebbe essere anche un ritorno di fiamma per l'attuale sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso. In Umbria l'attuale presidente, Maria Rita Lorenzetti (Ds), e' opinione prevalente che venga ricandidata. La Cdl non ha un candidato che verra' probabilmente espresso entro l'autunno. In Basilicata e' Vito De Filippo (Margherita) colui che tutti indicano come il candidato dello schieramento di centrosinistra alla presidenza della giunta regionale, nel rispetto della 'logica dell'alternanza'; l'attuale governatore, Filippo Bubbico, e' un Ds. La Cdl e' alla ricerca di un nome di prestigio; e' stato indicato quello del sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Viceconte. In Campania Antonio Bassolino, Rosa Russo Iervolino e Nicola Mancino per il centrosinistra; Ortensio Zecchino e Antonio D'Amato per la Cdl, senza escludere Clemente Mastella se l'Udeur decidesse di cambiare schieramento. Sono queste, al momento, le ipotesi piu' accreditate per le candidature alle prossime regionali in Campania, ma, per ora, solo voci. Nella puglia l'attuale governatore, Raffaele Fitto, ha dedicato le vacanze ad avviare la campagna elettorale: vuole succedere, come candidato del centrodestra, a se' stesso. Tutto ancora in alto mare nel centrosinistra: possibili avversari di Fitto sono il senatore Antonio Gaglione, l'editore barese Alessandro Laterza, il neoasessore all'economia del comune di Bari Francesco Boccia.

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