|
|
Notizie di Politica dal 22/7 al 31/7
Corbelli:
“Rinuncio alla nomina di Ambasciatore”
31/07 “L'amico Barile ha perso una buona occasione
per stare zitto. L'unica iniziativa per non attaccare Oliverio era proprio
quella della mia nomina ad Ambasciatore, condivisa e apprezzata da tutta
l'opinione pubblica. Vista la reazione di Barile ho deciso di rinunciare
alla nomina e ringrazio il presidente Oliverio per il bellissimo gesto''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere provinciale Franco Corbelli
circa le dichiarazione del coordinatore della casa delle liberta', Mimmo
Barile. ''Sapevo - ha aggiunto - che la sconfitta elettorale aveva fatto
molto male a Barile e capisco che deve pur dire qualcosa contro Oliverio
per giustificare il suo ruolo di opposizione ma non pensavo che sarebbe
arrivato a criticare addirittura una iniziativa bella e nobile come
quella preannunciata dal presidente della Provincia e destinata a diventare
il fiore all'occhiello di tutta la provincia e dell'intera Calabria''.
''Barile - ha proseguito Corbelli - ha criticao l'iniziativa di Oliverio
senza neppure conoscerla e senza aspettare che il presidente della Provincia
la illustri, come ha detto, agli inizi di settembre. A proposito di
scatole vuote: tutti noi siamo delle scatole vuote. Sta ad ognuno di
noi riempirle poi di contenuti. Personalmente credo di aver riempito
di battaglie e conquiste civili, in questi anni, la mia scatola vuota.
Tutto con le mie sole risorse. Non so se Barile puo' dire la stessa
cosa. Credo che sia proprio lui l'emblema della scatola vuota quale
Presidente di quella Commissione per il lavoro nero che ha fatto della
Calabria la regione record per lavoratori non in regola. Anche l'alta
onorificenza di Commendatore della Repubblica conferitami dal Capo dello
Stato, Ciampi, e' una scatola vuota. Ricordo che in quell'occasione,
lo scorso anno, Barile mi spedi' un telegramma con parole bellissime.
La differenza , rispetto alla nomina di Oliverio, era il mittente''.
''Ciampi - ha concluso Corbelli - non e' un politico e soprattutto non
e' l'avversario che ha sconfitto Barile il 13 giugno. Peccato che a
volte la politica faccia perdere anche la coerenza, l'onesta' intellettuale
e l'amicizia''.
Meduri
(Margherita) “Pedaggi: Lunardi bacchettato dal suo stesso Governo”
31/07 ''L' inventiva di Lunardi e' stata bacchettata
dal suo stesso Governo''. A sostenerlo e' stato il deputato della Margherita,
Luigi Meduri. ''L' ultima fantasiosa invenzione del ministro Lunardi
di far pagare il pedaggio sulle superstrade e le strade statali - ha
aggiunto Meduri - e' stata fortunatamente bocciata all' unanimita' in
Commissione Ambiente alla Camera. Del resto, ricordiamo al ministro
che quando si gioca troppo con la fantasia si rischia di perdere il
senso pratico e fare proposte non sempre azzeccate''.
DL
propone una riunione per superare i disagi della coalizione alla provincia
31/07 La Margherita, ''come primo partito della Provincia
di Cosenza, deve farsi carico dei disagi di alcuni settori della coalizione
e a questo fine si manifesta l' esigenza di una riunione di coalizione
per comporre in un significativo tavolo equilibri e rapporti piu' avanzati''.
E' quanto si afferma in un documento approvato all' unanimita' dalla
direzione provinciale della Margherita che si e' riunita stamani. Nel
documento si esprime l' augurio di buon lavoro al presidente dell' Ente,
Mario Oliverio, e ai suoi rappresentanti in Giunta, al vicepresidente
Perugini, agli assessori Bevacqua e Ciponte, ''nella certezza - e' detto
- che sapranno continuare l' ottimo lavoro svolto dagli amici presenti
nelle Giunte Acri. La direzione esprime un ringraziamento a Bevacqua
per avere offerto la sua disponibilita' al fine del rafforzamento dell'
unita' di partito''. Nel documento e' contenuto anche un appello ''al
senso di responsabilita' di ogni suo dirigente al fine di evitare ulteriori
momenti di fibrillazioni inutili perche' danneggiano il ruolo della
Margherita alla Provincia'' e si annuncia che l' assemblea provinciale
del partito si terra' a settembre ''per aprire un momento di riflessione
e di coinvolgimento di tutte le energie del partito''.
Barile
a Oliverio “La nomina di Corbelli ambasciatore, una baracconata”
31/07 Mimmo Barile, coordinatore della Casa delle Libertà
in Consiglio Provinciale, ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla
nomina di Corbelli da parte del Presidente della Provincia Oliverio.
“Il Presidente della Provincia Mario Oliverio s’improvvisa
Ministro degli Esteri nominando Corbelli “Ambasciatore della cultura
dei diritti civili nel mondo”. Una “baracconata” alla
quale ci stupisce abbia acconsentito lo Stesso Franco Corbelli. Una
nomina che, oltre ad essere una “scatola vuota”, è
assolutamente inopportuna visto che Corbelli dovrebbe essere un Consigliere
d’opposizione. Ci chiediamo, è questo il nuovo corso dell’ente
Provincia promesso ai cittadini da Mario Oliverio? Ci pare che si verifichi
ben altro. In una Provincia assediata da mille emergenze, il Presidente
non trova niente di meglio da fare che impiegare il suo tempo inventandosi
fantomatici ruoli. In questo modo si va lontano solo con la fantasia
perché, visti questi comportamenti, i problemi veri possonoattendere.
”
Approvato
in Commissione regionale Sviluppo, l’assestamento di Bilancio.
Dichiarazione di Chiarella (AN) e Mistorni (PPI)
31/07 La seconda Commissione consiliare “Sviluppo
Economico” ha chiuso i propri lavori poco prima della mezzanotte,
con l’approvazione tecnica da parte della maggioranza e il voto
contrario della minoranza, dell’assestamento di Bilancio.
Resta ancora totalmente aperta - e rinviata direttamente all’Aula,
nella prossima seduta di martedì - la questione relativa alla
discussione e approvazione degli emendamenti anche in relazione al fatto
– ha rilevato il centrosinistra “che l’assenza di
un rappresentante della Giunta dalla discussione non avrebbe consentito
di licenziare gli stessi, previo il parere obbligatorio, per regolamento,
di un rappresentante dell’esecutivo regionale”.
A margine della seduta della seconda Commissione, il consigliere Egidio
Chiarella (An) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Con l’approvazione
dell’assestamento di bilancio 2004, la maggioranza porta a casa
un risultato importante, che le consente di prepararsi con più
tranquillità all’ultimo scorcio della legislatura. Da settembre,
la Casa delle Libertà, dovrà misurarsi su altri problemi
decisivi, per consentire alla Calabria di fortificarsi nel campo socio-economico,
intercettando, in modo più incisivo, fondi nazionali ed europei.
Mi auguro che nella discussione in Aula - anche se si prevede la presenza
di circa 200 emendamenti – si possa comunque raggiungere un risultato,
capace di migliorare la stessa manovra finanziaria, con il contributo
dei colleghi della maggioranza, considerando anche qualche buona proposta
proveniente dai banchi dell’opposizione”.
Questa la dichiarazione deil capogruppo del Ppi, Giuseppe Mistorni:“L’opposizione
ha cercato, nei vari interventi, di fornire validi contributi ad una
impostazione del bilancio realmente rispondente ai bisogni e alle aspettative
dei calabresi. Sono state prospettate alcune ipotesi di sviluppo che
– già da questo assestamento – potevano essere avviate.
Purtroppo, registriamo con rammarico l’assenza del Governo regionale
che, privando la discussione del confronto, ha vanificato qualsiasi
aspettativa”.
Giacomo
Mancini replica a Nicola Adamo "Ritengo più utile andare
al mare"
30/07 Secca e freddamente ironica la replica di Giacomo
Mancini, Deputato al Parlamento, alla lunga dichiarazione del segretario
regionale dei Ds apparsa ieri: "Dopo aver letto le profonde analisi
del segretario regionale dei Ds, approfondito le sue lungimiranti strategie,
preso nota delle sue luminose prospettive, ritengo più utile
andare al mare".
De
Rose: “Cosenza non era mi caduta così in basso”
30/07 ''Al sindaco Catizone dico che i suoi amici di
partito l' hanno gia' tradita: non sara' lei il candidato sindaco del
2007, ma mi auguro che si voti prima perche' la citta' non era mai caduta
cosi' in basso, preda di una grave crisi economica e sociale, di nuovo
nella morsa della malavita, sconquassata da liti che non interessano
piu' nessuno''. A sostenerlo, in una nota, e' il leader della Cdl al
Comune, Umberto De Rose. ''I gravi fatti di sangue di questi mesi -
ha aggiunto De Rose - dimostrano l' assenza di un' autorevolezza istituzionale
e di un' amministrazione capace di saper guardare raalmente alle fasce
marginali. Ci si e' fermati alle cooperative mal pagate e mai stabilizzate,
forno di attesa di clientelismi; ma non si guarda al degrado reale in
tutte le sue manifestazioni. C'e' sempre troppa sociologia e poca strada
nell' approccio al disagio e ci si limita a rivendicare azioni con il
Governo, senza fare nulla di concreto per ripristinare la legalita'
in molti settori. Mi riferisco alle case ancora occupate dagli abusivi''.
''La citta' - ha concluso De Rose - e' stanca di sentire le guerre fra
Adamo e Mancini, Catizone ed Oliverio, ed e' consapevole dell' involuzione
forte che si registra nelle dinamiche sociali e nelle proposte di sviluppo''.
Donnici
(IDV): “Oliverio ritorni sui binari della correttezza”
30/07 ''Abbiamo posto al Presidente Oliverio questioni
politiche e sono arrivate risposte condite di furbizia e propaganda.
Ritorni presto sui binari della correttezza e della responsabilita'
se non vuole che il treno del centrosinistra deragli. Il tempo c' e'
e le ferie gli porteranno consiglio e giudizio''. E' quanto sostiene
in una nota il coordinatore regionale di Italia dei Valori, Beniamino
Donnici, circa alcune dichiarazioni del presidente della Provincia di
Cosenza, Mario Oliverio. ''La posizione di Italia dei Valori - prosegue
Donnici - e' definita in un articolato documento politico inviato al
Presidente, unitamente alla formale richiesta di chiarimenti. Pertanto,
nessuno si illuda di dar luogo a trattative ed accordi privati. Italia
dei Valori non modifichera' la propria posizione fino a che non sara'
restituito il ruolo di governo conquistato sul campo. Non vi sono subordinate
e un politico di lungo corso come Oliverio dovrebbe sapere che gettare
benzina sul fuoco delle libere e democratiche discussioni interne ai
partiti, magari stimolando qualche meschino appetito personale, e' una
strategia miope che produrra' un devastante effetto boomerang''. ''Infine
- ha aggiunto - perquel che riguarda il doppio incarico di parlamentare
e Presidente della Provincia, Idv ha posto il problema prima e durante
la campagna elettorale.Si tratta di questione etico-morale che non si
puo' ridurre al mero trattamento economico e al conseguente risibile
annuncio di devolvere qualcosina in beneficenza. Tutto questo e' squallido
ed offensivo, richiamando i proclami di certi consiglieri regionali
che, dopo essersi vergognosamente aumentati le indennita', si sono rifugiati
in alibi di questo tipo''. ''Chi come me non vi e' direttamente interessato
- ha concluso - avendo il partito gia' definito ben altri ruoli istituzionali,
ha titoli politici e morali per farne una battaglia di principio. Qualunque
sia l'esito dell'attuale contenzioso''.
Laburisti:
L’unione dei socialisti è prioritaria
30/07 La questione socialista, i rapporti con i Ds
e l'unita' delle componenti socialiste presenti nel centrosinistra e
nel centrodestra, anche alla luce del risultato elettorale, sono stati
gli argomenti di un incontro tra i rappresentanti regionali dei Laburisti,
Rosario Olivo, Pino Napoli, Nino Cotroneo ed il segretario generale
della Uil calabrese, Roberto Castagna. Nel corso dell' incontro, secondo
quanto riferito in un comunicato, ''si e' convenuto che lo straordinario
risultato elettorale, ha provocato una grande sconfitta del partito
del Presidente del Consiglio sul piano generale e in Calabria, oltre
al risultato positivo del centrosinistra, sono state premiate, in modo
significativo, le forze socialiste di entrambi gli schieramenti al di
la' di ogni previsione. Il dato elettorale - prosegue la nota - fa riflettere
in ordine alle potenzialita' di cui dispongono le forze socialiste nonche'
sulla possibilita' di ulteriormente estendere un gia' ampio patrimonio
elettorale, che di sicuro aiuterebbe il centrosinistra a ritornare al
governo della Regione anche attraverso una ricomposizione delle diverse
sensibilita' esistenti nel panorama politico. Tuttavia e' innegabile
che il caso Crotone e le vicende cosentine, seppur diverse tra di loro,
hanno profondamente messo in discussione il rapporto all' interno e
all' esterno dei Ds''. ''Un rapporto - e' scritto nel documento - che,
se non recuperato con chiarezza, rischia di compromettere il faticoso,
ma importante, cammino verso quel riformismo di cui tanto si parla,
senza pero' esser praticato''. Per Olivo, Napoli, Cotroneo e Castagna
''l' anello debole di cio' che viene definito il Progetto Riformista
sta nel pensiero postcomunista di voler gestire, in modo improprio,
la questione socialista, trascurando una condizione di fondo che si
racchiude nel concetto che la questione socialista appartiene ai socialisti,
e che solo non ostacolando una ricomposizione dell' area sara' possibile
costruire un grande soggetto riformista di sinistra che, unitamente
alle forze moderate del centro, possa candidarsi al governo della Regione.
L' unificazione delle forze socialiste - e' scritto nella nota - diventa,
quindi, elemento prioritario e determinante per costruire, insieme ai
Ds e alle altre forze del centrosinistra, una vera e propria struttura
federativa dei Riformisti, una casa, nella quale ogni forza, pur mantenendo
la propria organizzazione metta al servizio di un programma e di obiettivi
comuni, e dentro regole democratiche e organismi da definire con il
contributo dei diversi soggetti, impegno ed iniziativa unitaria''. ''Purtroppo
- prosegue il documento - l' aria che tira a sinistra, particolarmente
in questi ultimi mesi, sembra profilare 'un ritorno al rosso antico',
alla teorizzazione di un riformismo senza riformisti, oltre che a gestione
centralista. In uno scenario del genere l' unificazione dei socialisti
diventa, quindi, elemento prioritario e, pertanto, si ritiene necessario
avviare una consultazione molto ampia con le diverse formazioni e sensibilita'
socialiste per dare seguito ad un progetto condiviso. In tale direzione
saranno programmati incontri per concordare iniziative da svolgersi
nelle prossime settimane e, comunque, non oltre il mese di settembre.
Una grande alleanza per un grande progetto che intensifichera' i rapporti
tra le tante forze socialiste e che non manchera', cosi' come gia' dimostra
l' importante dibattito aperto, di produrre positivi ed interessanti
segnali nello scenario politico calabrese''. ''Una Calabria - conclude
il documento - che per la difficile situazione in cui vive ha bisogno
di una politica di alto profilo, autenticamente riformista, capace di
far fare quel salto di qualita' sul piano culturale, economico e sociale
senza il quale le prospettive rischiano di essere seriamente compromesse''.
Approvato
dalla Provincia il cosuntivo del 2003
30/07 Supera indenne il primo scoglio, anche se non
c'era nulla di nuovo in merito alle vicende politiche di questi giorni,
la Giunta Oliverio alla prima prova del voto di questa consiliatura.
Sul terreno c'era da approvare il consuntivo del 2003 ereditato dalla
Giunta Acri. Nessuno poteva entrare nel merito ma visto il "regalo"
di conti fortemente in attivo, nessuno ha prestato il fianco a critiche
strumentali. C'è solo da registrare le prime due defezioni ufficiali
che hanno reso evidente che lo stato di malessere della coalizione è
più che palpabile. Infatti ad inizio seduta, così come
avvenuto nella riunione dei capigruppo dove Cecchino Principe ha dovuto
faticare, e non poco, per tenere calmi gli animi, sia il consigliere
Forte di Italia dei Valori, che il consigliere Trento dello SDI hanno
abbandonato l'aula in segno di dissenso sulla composizione della Giunta.
Rispetto ai numeri che c'erano ieri ora il gruppo dei cinque, dissidenti,
è aumentato a sei. Anche se bisogna apprezzare il self control
dei due consiglieri della Margherita dissidenti e di quelli del PSE.
Virtualmente la maggioranza conta ora soltanto 17 voti a favore contro
i 19 di opposizione con i dissidenti. Ma questo è solo un piccolo
particolare. La sinistra attualmente è alla ricerca di nuovi
equilibri. La pausa estiva cade proprio a fagiolo e siamo sicuri che
il Presidente Oliverio saprà ricucire i tanti strappi che hanno
scosso l'inizio della sua consiliatura. Questo il resoconto della seduta:
Il rendiconto di Gestione per l’Esercizio Finanziario 2003 –
portato all’attenzione del Consiglio Provinciale nella serata
di ieri 29 luglio 2004 ed approvato con 22 voti a favore, 11 contrari
ed 1 astenuto – fa registrare, come risultato contabile della
gestione di competenza, un avanzo di € 5.423.357,71 ed un risultato
contabile d’amministrazione di € 468.532,37: tutto ciò
sta a dimostrare che la Provincia di Cosenza, dal punto di vista economico-finanziario,
gode un ottimo “stato di salute”. Nello specifico –
ha affermato l’Assessore Ciponte nella sua relazione introduttiva
– anche quest’anno si è proceduto ad una revisione
puntuale ed analitica dei residui attivi e passivi, sia relativi alla
gestione di competenza 2003 che alla gestione dei residui 2002 e retro,
al fine di rendere il conto di bilancio più veritiero ed attendibile
sia nel risultato finale di gestione di competenza che nel risultato
complessivo d’amministrazione: l’Amministrazione, dunque,
si pregia di presentare all’esame dell’assemblea un documento
trasparente e puntuale, che testimonia una gestione sana ed oculata
delle risorse dell’Ente. Ciò consentirà, attraverso
un’attenta azione politica ed amministrativa, una programmazione
di più ampio respiro e coerente con le esigenze del territorio
e a tal fine – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Rachele
Grosso Ciponte – “l’impronta del nuovo esecutivo sarà
sicuramente proiettata in special modo nell’ambito economico-finanziario
con particolare interesse nei confronti del sociale, del terzo settore,
del culturale, dell’edilizia e quant’altro, massimizzando
le risorse presenti nella nostra meravigliosa provincia.”. Gli
scostamenti tra gli stanziamenti del documento contabile e i relativi
accertamenti ed impegni sono, comunque, minimi, a dimostrazione che
le stesse previsioni sono state seguite nel rispetto dei principi di
veridicità, congruità ed attendibilità. Una particolare
riflessione merita, poi, di essere fatta sul patrimonio netto, che sta
ad evidenziare la positività di gestione, improntata ai principi
di efficacia, efficienza ed economicità: a seguito delle positive
variazioni economiche di esercizio, infatti, esso presenta un valore
di Euro 142.302.940.
Cifre, dunque, che si commentano da sole e che dimostrano il raggiungimento
degli obiettivi prefissati, che è stato possibile realizzare
anche grazie al sostanziale contributo dell’intera struttura burocratica.
Ha quindi preso la parola il dott. Giorgio Sganga, Presidente del Collegio
dei Revisori dei Conti, sottolineando che il Conto non presenta buchi
di nessuna natura e che come revisori danno assicurazione all’Assemblea
di aver controllato ogni atto deliberativo che potesse interessare.
L’Ente ha rispettato la sua programmazione: ci sono pochi scostamenti
fra previsione e spesa effettiva e indici molto positivi rispetto all’autonomia
finanziaria e impositiva. L’aumento degli interessi passivi è
determinato dal fatto che si sono contratti dei mutui che hanno reso
possibile, come affermato anche dall’Assessore Ciponte, l’incremento
del patrimonio immobiliare dell’Ente, con riduzione dei canoni
di locazione. L’indice della spesa del personale – il 31%
- è aumentata solo a causa dei contratti di lavoro ed è
notevolmente più bassa rispetto ai parametri ammessi dalla legge
(45%). L’abbassamento dei trasferimenti statali ha ovviamente
pesato sulle risultanze finali, ma in sostanza c’è l’attestazione
della corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione.
Nulla osta, quindi, sulla legittimità del rendiconto.Dopo la
relazione sul conto e l’intervento del Presidente dei Revisori,
si è aperto il dibattito.Per il Consigliere Biagio Diana, Presidente
del Gruppo della Rifondazione Comunista, la Provincia di Cosenza dimostra
di avere una capacità finanziaria forte, che permetterà
al Consiglio di onorare gli impegni assunti e l’Ente non corre
rischi di diminuizioni dei trasferimenti statali, perché il patto
di stabilità è stato ampiamente rispettato.
Natale Zanfini, Capogruppo dell’UDC, ha motivato il voto contrario
del suo gruppo affermando che, nel corso della passata esperienza, è
stata prodotta poca cosa e non c’è stato il coraggio di
fare delle scelte. Sono state finalizzate determinate azioni in vista
delle elezioni provinciali e, quindi, spesi decine di miliardi delle
vecchie lire sulla viabilità, ma nessuna grossa opera è
stata realizzata in questa direzione. Per Francesco Tonnara, Capogruppo
della Margherita, vi è invece stata una grande capacità,
nella decorsa legislatura, di integrare la parte politica e quella burocratica.
Il Capogruppo della Margherita ha inoltre sottolineato la politica degli
investimenti, che ha dotato la Provincia di nuove strutture scolastiche,
e quindi espresso parere favorevole sul conto consuntivo.
Antonio Pucci di AN ha parlato di discrepanza fra la relazione della
Giunta e la relazione del Collegio dei Revisori sulla spesa del Personale
e notato altresì, sotto l’aspetto politico-finanziario,
che – a suo parere - l’agilità gestionale che ogni
ente dovrebbe avere non è presente, o almeno non emerge, dai
dati che sono stati proposti. Per questi motivi ha annunciato parere
negativo sul conto consuntivo.
Per il Presidente del Gruppo di A.N., Pasqualina Straface, nella precedente
amministrazione è stato gestito soltanto l’ordinario, mentre
la Provincia necessita invece di piani ed interventi seri e strutturali;
anche Mario Giordano, Presidente del Gruppo di Forza Italia, ha espresso
voto contrario sul conto di gestione per l’impossibilità
tecnica di approfondirne i contenuti poiché spesso tra le cifre
si possono leggere situazioni nascoste, macroscopiche carenze nella
gestione passata.
Vincenzo Adamo, Capogruppo del PSE, nel rivolgere apprezzamento al Presidente
Oliverio per i lusinghieri risultati conseguiti, ha espresso il voto
favorevole per il consuntivo e l’impegno per costruire le condizioni
atte a riportare il centro sinistra alla Regione. Ha espresso, inoltre,
preoccupazione per la situazione venutasi a determinare in seno alla
coalizione di centrosinistra in seguito alla nomina di Pietro Petrozza
ad Assessore Provinciale, auspicando che le doti di equilibrio del Presidente
Oliverio possano sanare i contrasti.
Per Mario Melfi, Presidente del Gruppo “Democrazia è libertà”,
è l’opposizione a dover sciogliere i nodi di questa Calabria:
i consiglieri di minoranza hanno, infatti, posto sul tappeto problemi
le cui risposte devono invece venire dal Governatore della Calabria,
perché senza le deleghe regionali, pur avendo un Presidente autorevole
non si può andare da nessuna parte. La Provincia di Cosenza,
comunque, non è la Regione Calabria ed ha amministrato, in questi
anni, senza guardare al colore politico delle amministrazioni: non si
può quindi dire che il bilancio 2003 sia stato finalizzato alla
campagna elettorale.
Il Consigliere Giovanbattista Genova, dei DS, ha quindi affermato che
il rendiconto è un fatto politico: e la risposta più politica
è proprio quella che ricorda che l’amministrazione è
stata premiata con il 62% dei consensi elettorali. In questo Ente sono
stati dimostrati lungimiranza e rispetto delle istituzioni: e ciò
non avviene, invece, in altri contesti. Infine, Luigi Garofalo, capogruppo
dell’Udeur, ha chiesto l’apertura di una vertenza forte
con la Regione perché operi in maniera più concreta sul
territorio; ed ha altresì espresso apprezzamento per la squadra
di governo scelta dal Presidente, composta di uomini e donne di alto
valore, che porterà la Provincia di Cosenza ad un’efficace
amministrazione per far decollare socialmente e culturalmente il territorio.
Il Consigliere Franco Corbelli, dei Diritti Civili, ha quindi dichiarato
l’astensione del suo movimento nella votazione sul conto di bilancio,
affermando altresì che giudicherà la nuova amministrazione
dai fatti. Il Consigliere Francesco Giuseppe Bruno, di A.N., ha invece
annunciato voto contrario. Il dibattito su questo punto è stato
concluso dal Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio,
che ha preliminarmente espresso i suoi ringraziamenti all’Assessore
al Bilancio per la relazione puntuale ed il quadro esauriente di un
rendiconto relativo sì al 2003, ma che costituisce i punto di
partenza per un andamento positivo; un ringraziamento è stato
quindi espresso anche al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti
per gli spunti di riflessione offerti per prendere atto di un risultato
e di un bilancio positivo che include e indica strumenti validi per
rendere ancora più positiva l’azione amministrativa. “Un
Ente, il nostro, ha continuato il Presidente, sano sotto l’aspetto
economico-finanziario – equilibrio che nella fase attuale vissuta
dall’intero Paese non è facile mantenere – una spesa
corrente entro i parametri stabiliti, dal 39 al 31 per cento ma che
si mantengono nei limiti, patto di stabilità mantenuto. Non è
poco di fronte ad un andamento economico e sociale problematico, con
un apolitica generale che scarica difficoltà sulle autonomie
locali, in un contesto come quello calabrese dove c’è una
Regione che detiene pieni poteri senza saper delegare, né amministrare”.
Questa situazione generale, secondo L’On. Oliverio, pesa come
un macigno sulla vita dei cittadini ed è per questo che bisogna
aprire un confronto ampio, per operare una rottura di questa gestione
scellerata. “Abbiamo l’obbligo di amministrare e dare risposte
reali e potremo farlo solo affrontando di petto le questioni che non
possono più essere rinviate. La Provincia di Cosenza ha acquistato
autorevolezza in vari ambiti, facendo scelte in settori importanti che
lasciano traccia sul territorio”. Il Presidente ha quindi concluso
affermando di comprendere il perché, in modo surrettizio, il
consigliere Adamo ha voluto tracimare un discorso diverso dall’Ordine
del Giorno: “attenzione, però, – ha ammonito il Presidente
- a non intraprendere strade di non ritorno che farebbero perdere il
controllo della situazione: il fallimento della Regione necessita, infatti,
di una forte coalizione per essere mandata a casa e si vota fra non
molto”. Per Mario Oliverio, dunque, “sarebbe paradossale
assistere a spettacoli poco edificanti di disgregazione. Si devono,
invece, costruire livelli unitari più alti. Rendere più
grande questa Provincia significa mandare a casa un governo regionale
che non è in grado di sopperire ai bisogni della Calabria”.
Bisogna dunque attrezzarsi, ha concluso il Presidente, per ribaltare
la situazione e presto, costruendo una valida alternativa; e ciò
potrà avvenire solo attraverso percorsi unitari, con grande senso
di responsabilità, per costruire un solido sviluppo per questa
Regione.
La
Maddaloni eletta capogruppo del Pse al Comune di Cosenza. Sospesi Cinerari,
Longo e Petrozza.
29/07 Elvira Maddaloni è la nuova presidente
del gruppo del Pse-Lista Mancini al consiglio comunale di Cosenza. E'
stata eletta nel corso di una riunione convocata dopo le vicende seguite
al varo della nuova giunta provinciale. Nel corso della riunione i fondatori
del Pse-Lista Mancini hanno sospeso dall'attività del gruppo
consiliare e del movimento Pietro Petrozza, Salvatore Cinerari e Ortensio
Longo.La decisione è stata determinata dalle loro iniziative
intraprese autonomamente in contrarietà rispetto alla linea approvata
dalla segreteria e dall'assemblea provinciale del movimento, cui non
hanno inteso partecipare, con le quali hanno indebitamente assunto impegni
a nome di tutto il Pse-Lista Mancini. L'augurio del Pse-Lista Mancini
è che i tre dirigenti che in passato hanno fornito un contributo
non secondario al movimento riacquisiscano quella serenità indispensabile
e il rispetto per le decisioni prese dalle donne e dagli uomini che
hanno lavorato per ottenere il risultato che ha premiato il movimento
anche alle ultime elezioni, presupposti necessari per riprendere la
collaborazione istituzionale e politica che deve essere sempre volta
all'allargamento e al successo del movimento. Questa la dichiarazione
della Maddaloni dopo aver accettato di buon grado l'incarico: "Ringrazio
i compagni del gruppo consiliare di Cosenza del Pse-Lista Mancini per
la fiducia che hanno inteso accordarmi nominando la mia persona alla
carica di capogruppo. Il mio impegno sarà rivolto ad assicurare
la piena coerenza tra la linea politica decisa dagli organismi del partito
e dal gruppo e l'attività politica e amministrativa in seno all'istituzione
comunale.Certa che solo con un lavoro di squadra le idee politiche trovano
terreno fertile per far crescere il movimento che mi onoro di rappresentare,
darò esecuzione a quanto democraticamente deciso nelle riunioni
di gruppo e nelle assemblee del partito mettendo da parte qualsiasi
ambizione personale".
Anche
la Fiamma insoddisfatta dell’operato della Regione
29/07 Insoddisfazione per l'attivita' della Regione
e' stata espressa nel corso della riunione della segreteria regionale
della Fiamma Tricolore. L'incontro e' stato presieduto dal coordinatore
regionale del partito, Francesco Mastroianni, il quale ha evidenziato
che ''e' stato dimenticato gran parte del programma concordato e ci
si e' messi ripetutamente d'accordo con il centrosinistra per varare
leggi vergognose come il Concorsone e il nuovo Statuto, e, sempre insieme
al centrosinistra, ci si avvia a varare una legge elettorale liberticida,
mentre i rappresentanti dei partiti della Cdl, anziche' elaborare politica
per la Calabria e cercare di ricomporre una coalizione ormai asfittica,
sono impegnati a dirimere le infinite faide interne''. ''La Fiamma Tricolore
- prosegue una nota - guarda con attenzione alla possibilita' di creare
uno schieramento alternativo al liberismo e a quel che resta del comunismo,
alla destra e alla sinistra ottocentesche, ma non si chiude in posizione
dogmatiche e velleitarie, volendo contribuire a risolvere i problemi
mettendo a disposizione il suo patrimonio di idee, che, pur avendo radici
antiche, sono le piu' moderne e le piu' rispettose dei diritti e dei
valori umani''. Per le elezioni regionali del prossimo anno la segreteria
regionale ritiene che le strategie della Fiamma debbano essere ''adattate
- e' scritto nella nota - alle diverse realta', tenendo conto anche
della diversita' delle leggi elettorali che si stanno approvando. Proprio
queste leggi elettorali vengono messe in discussione dalla Fiamma perche'
esse mirano a rendere perpetuo un regime che governa per conto dei poteri
forti. Ad esse la Fiamma contrappone una proposta, basata su un sistema
proporzionale con premio di maggioranza, che consente a chi vince di
governare e a tutti di essere rappresentanti in proporzione ai consensi
ottenuti''. ''Il sistema elettorale proposto dalla Fiamma - conclude
la nota - e' certamente quello piu' rappresentativo e garantisce, inoltre,
attraverso la suddivisione in circoscrizioni elettorali numericamente
omogenee, la rappresentativita' a tutto il territorio''.
Oliverio
presenta la Giunta alla stampa e nomina Corbelli ambasciatore dei Diritti
Civili
29/07 Dopo tutte le polemiche sorte in questi giorni
per la nuova Giunta provinciale, il Presidente Oliverio ribadisce, nella
conferenza stampa di questa mattina, il suo concetto, già ampiamente
espresso due giorni fa in Consiglio provinciale, sulla composizione
della Giunta e non accenna minimamente alle polemiche che come calcoli
frattali si stanno moltiplicando a vista d’occhio. In pratica
dopo le vicissitudini con PSE, Udeur e Italia dei valori e con la netta
spaccatura della Margherita che, di fatto, è presente in consiglio
con due gruppi ben distinti, Il Presidente Oliverio tira dritto e non
si cura di loro ma guarda e passa…. Il Presidente, forte dei suoi
calcoli matematici che sulla nostra calcolatrice registrano una maggioranza
a 18 elementi invece che i 23, cerca di ammorbidire i toni e fare un
primo approccio con i componenti liberi dell’opposizione. Infatti,
dopo la conferenza stampa di presentazione della Giunta, il Presidente
Mario Oliverio, ha nominato il consigliere provinciale Franco Corbelli
'Ambasciatore della cultura dei diritti civili nel mondo' come aveva
preannunciato a fine campagna elettorale. Corbelli in una nota ha ringraziato
il Presidente Olivverio ed ha sottolineato l’evento come un nuovo
riconoscimento, dopo quello di commendatore della Repubblica italiana
conferitagli il 4 novembre del 2003. Franco Corbelli ha dunque accettato
l’incarico ringraziando il Presidente della Provincia e si e'
detto disponibile ad accettare la nomina a titolo gratuito in modo da
poter realizzare iniziative umanitarie internazionali per i paesi del
terzo mondo. Gia' il 17 febbraio 2003 Corbelli consegno' all' ambasciatore
dell' Etiopia in Italia, Mengistu Hulluka, un aereo cargo carico di
aiuti alimentari per i bambini poveri e malati dell' Etiopia. Una piccola
pausa per i bollenti veleni che stanno animando questa estate politica
cosentina. A parte leggiamo l’intervento di Nicola Adamo che cerca
di smorzare i toni con Giacomo Mancini, quest’ultimo impegnato
a Roma con una chiacchierata con D’Alema, per ritrovare la via
di una unità, ormai compromessa e ridotta a mera conquista di
poltrone nell’attuale contesto provinciale. Una caduta di stile
notevole per una città che appena due anni fa mangiava pane e
poltica all’ombra di Giacomo Mancini. Per l’intanto stasera
ci sarà il primo Consiglio provinciale e vedremo le prime reazioni.
Lungo
intervento di Nicola Adamo dopo la richiesta da parte di Mancini di
far intervenire D’Alema
29/07 Non posso che augurarmi, a questo punto, che
riesca Massimo D' Alema a consigliare ed illuminare il giovane deputato
cosentino. Sulle capacita' di D' Alema non ripongo alcun dubbio''. A
sostenerlo, in una dichiarazione, e' il segretario regionale dei Ds
della Calabria, Nicola Adamo, in merito ad una lettera scritta da Giacomo
Mancini jr al Presidente dei Ds. ''Mancini - afferma Adamo - insiste
nella rottura e fornisce una versione distorta. E' vero, un fugace incontro
a Roma nella sede del gruppo parlamentare Ds si e' svolto il 20 luglio.
E' durato non piu di 5 minuti. Alla fine di una lunga riunione che ho
tenuto con Piero Fassino alla presenza di tutti i componenti della segreteria
nazionale, sulle problematiche calabresi, Vannino Chiti mi ha chiesto
la disponibilita' a parlare con Giacomo Mancini. Un incontro assolutamente
occasionale, mi si dice, un atto di disponibilita' dal momento che Mancini
pressava con insistenza a volerci parlare e 'stava ad aspettare una
risposta dietro la porta'. Ho detto a Chiti che sarebbe stato meglio
parlasse lui con Mancini, ritenevo non vi fossero i presupposti di un
dialogo sereno tra di noi. Chiti ha insistito chiedendomi un atto di
cortesia e civilta'. A quel punto ho dato il mio assenso''. ''Fassino
ed altri - prosegue Adamo - conclusa la nostra riunione, vanno via;
partecipano all' incontro con Mancini, Barbieri e Cabras. Ha introdotto
rapidamente Chiti. Pone il tema dello svolgimento del Congresso nazionale
Ds. Chiti parla della volonta' del Pse-Lista Mancini di riprendere rapporti
di collaborazione unitaria con i Ds. La proposta e' quella di rilanciare
il Patto federativo Ds-Pse Lista Mancini come asse strategico di una
piu' ampia Federazione che si richiama al progetto di 'Uniti nell' Ulivo'.
Mancini conferma l' intento e si dichiara orgoglioso di essere deputato
Ds. A quel punto intervengo per affermare che non sarebbe stato affatto
credibile e trasparente di fronte ai cittadini motivare una ripresa
dei rapporti politici unitari tra Ds e Lista Mancini se non fossero
stati affrontati e risolti i problemi legati alla vicenda amministrativa
cosentina. Ho posto, innanzitutto, la necessita' che si abbandonassero
i toni di vera e propria barbarie politica a cui avevano fatto ricorso
nella polemica i manciniani''. ''Ho ricordato poi - afferma il segretario
Ds - che la stessa decisione di andare alle elezioni con liste separate
e' stata una scelta unilaterale di Mancini. Ho ritenuto, quindi, dover
sottolineare che a questo fine per riprendere un percorso politico unitario
la sede giusta non era quella, ma innanzitutto il luogo istituzionale
del Consiglio comunale di Cosenza. Ho affermato che la possibile ricostruzione
dell' unita' tra di noi non poteva prescindere, inoltre, da una ripresa
dei rapporti politici tra la Lista Mancini ed il sindaco Eva Catizone.
Ho pensato fosse giusto che preliminarmente Mancini chiedesse un incontro
al sindaco. La condizione pregiudiziale ed al tempo stesso l' obiettivo
non puo' non essere quello di una ricomposizione del quadro amministrativo
locale favorendo la coesione dell' intero centrosinistra. Le ragioni
politiche e di opportunita' di questo percorso sono suffragati anche
dal fatto che la Lista Mancini non poteva insistere ed attardarsi in
posizioni sbagliate su questioni di merito amministrativo. A questo
proposito, ho ricordato la giustezza delle scelte compiute dall' Amministrazione
come ad esempio su Amaco, gestione rifiuti, direzione del settore dei
Lavori pubblici, la necessita' che una continuita' con l' esperienza
del sindaco Mancini si dovesse esprimere rafforzando il carattere della
trasparenza e della efficacia amministrativa''. ''Ho espresso - prosegue
Adamo - il mio convincimento che, probabilmente, il Sindaco non avrebbe
proceduto a nominare, nel pieno dello svolgimento della campagna elettorale,
la nuova Giunta se non avesse dovuto fronteggiare le dimissioni volontarie
degli assessori Leporace e Cersosimo, se non fosse stato messo in atto,
in quel momento, un vero e proprio tentativo di pilotare una crisi con
il fine di determinare un vuoto amministrativo e di Giunta. A questo
fine, risultava incomprensibile la reazione del Pse di contestare la
scelta del Sindaco per aver nominato in Giunta una rappresentanza ufficiale
dei Ds e della Margherita insieme a tutte le altre componenti della
coalizione, compreso il Pse, che rimaneva autorevolmente e fortemente
rappresentato nell' esecutivo''. ''Pertanto - afferma Adamo - per quanto
condivisibile l' obiettivo della ripresa del Patto federativo con i
Ds, ho posto il problema di come, necessariamente, non potra' non essere
la risultante di un processo che risolva e si ponga attraverso un superamento
di queste polemiche. A questo fine si e' convenuti di rinviare ad un
confronto da riprendere a settembre. A quel punto Mancini ha posto il
problema della presenza della sua formazione politica nella costituenda
Giunta provinciale. Anche su cio', mi sono limitato a dire che avrebbe
fatto bene a parlare con Oliverio e che in ogni caso mi sembrava opportuno
che da parte del Pse ci fosse una collaborazione con il Presidente della
Provincia fornendo, per la scelta dell' Assessore, una rosa di nomi
che non avesse il carattere e il significato di una accentuazione dei
termini della rottura politica. L' incontro finisce qui; e' lo stesso
Chiti a voler ribadire che quella non era stata alcuna riunione di carattere
ufficiale, ma un incontro semplicemente occasionale per uno scambio,
per quanto lapidario, di valutazione della fase. Anche per questo Chiti
ha ritenuto di sottolineare che sarebbe stato opportuno di non dare
alcuna informazione pubblica''. ''Invece - conclude Adamo - francamente
non capisco perche' a distanza di dieci giorni Mancini ne da notizia
pubblica, oltretutto con una versione distorta che si inscrive nella
linea di insistere su posizioni strumentali e di rottura''.
Tripodi
(PdCI) propone un referendum sullo Statuto regionale
29/07 Il capogruppo in consiglio regionale e segretario
regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, ha inviato una lettera ai
segretari regionali ed ai capigruppo regionali del centrosinistra affinche'
venga mantenuto l' impegno per il referendum popolare sul nuovo Statuto
della Regione. Nella lettera Tripodi ha ricordato ai consiglieri del
centrosinistra che sul Burc del 14 luglio 2004 e' stato pubblicato il
nuovo Statuto della Regione e da quella data decorrono i 90 giorni nei
quali e' possibile presentare la richiesta per la convocazione del referendum
popolare.
''Questa - ha scritto Tripodi nella lettera - rappresenta una scelta
democratica di grande importanza perche' si tratta di dare la parola
ai cittadini che assumono, quindi, un ruolo centrale nel processo costituente
regionale. Non vi sono ragioni per modificare la posizione precedentemente
assunta''. Tripodi ha sollecitato i consiglieri del centrosinistra a
concordare insieme le modalita' per promuovere il referendum sullo Statuto
e per la raccolta delle firme dei consiglieri regionali necessarie per
potere effettuare la richiesta di referendum e la sua conseguente indizione.
''A tal proposito si ricorda - ha concluso Tripodi - che per poter tenere
il referendum e' necessaria la richiesta di almeno un cinquantesimo
degli elettori oppure quella di almeno il 20% dei Consiglieri regionali
assegnati che per la Calabria sono almeno otto''.
Guerra
campanilistica del consigliere regionale dei DS di Catanzaro contro
la sede della Corte d’Assise a Cosenza
29/07 Si registra anche oggi un nuovo intervento, che
definire vergognoso è poca cosa ma collocare in un ottica poveramente
campanilistica è più che giusto, del consigliere regionale
di Catanzaro dei DS, Franco Amendola, contro l’apertura della
sede staccata del Tar e della Corte d’Assise e d’Appello
a Cosenza . Amendola in una nota arriva ad invocare un intervento dell’ordine
degli avvocati della sola Catanzaro e addirittura fa appello al Dicastero
competente per impastoiare la pratica. Inaudita la veemenza con cui
si vuole offendere un territorio di quasi un milione di abitanti, quale
è quello della Provincia Cosenza, costretto giornalmente a viaggiare
e mettere a repentaglio la propria vita per fare 200 km (per chi viene
dal centro, ma sono quasi il doppio da chi viene dall’alto Tirreno
o dal Pollino) per un ricorso. Si vergognino codesti signori di agire
ancora una volta campanilisticamente contro le giuste esigenze di una
provincia. Questo il testo del comunicato di Amendola: ''E' opportuna,
al fine di chiarire definitivamente la questione, la richiesta di incontro
urgente rivolta dal Consiglio dell' ordine degli avvocati del distretto
di Catanzaro al Ministro della Giustizia circa le ipotesi per l' istituzione
di una sezione distaccata della Corte di Appello, di una sezione in
funzione di Corte d' Assise d' Appello e di una sezione distaccata del
Tar presso la citta' di Cosenza. Nel merito intendo ribadire la mia
netta posizione di contrarieta' a tali ipotesi di smembramento di uffici
giudiziari di cosi' grande importanza convinto come sono che prima di
richiedere nuove localizzazioni e' quanto mai opportuno rivolgere una
pressante richiesta al Dicastero competente affinche' si consenta, con
ogni utile iniziativa, agli uffici gia' funzionanti di operare nella
maniera ottimale e, quindi, dando risposte piu' efficienti alle esigenze
della vasta utenza calabrese. Oltretutto non si riesce a comprendere
quale sia la logica amministrativa e funzionale che possa giustificare
eventuali distaccamenti di queste sedi ed uffici giudiziari visto che,
nell' ottica di una giustizia piu' rispondente alle esigenze dei cittadini
e per scongiurare sprechi di risorse finanziarie pubbliche, a livello
nazionale da tempo si e' avviata una fase di accorpamento per uffici
che svolgono analoghe funzioni. Per non parlare, poi, della circostanza
che vede la Calabria rappresentare gia' nella fase attuale un vero e
proprio caso nazionale in considerazione del fatto che realta' territoriali
con popolazioni piu' ampie della nostra sono dotate di un numero percentualmente
piu' basso di sezioni di Corte d' Appello. Altre sono, dunque, le battaglie
politiche e legislative che devono essere fortemente sostenute e che
devono andare in direzione di un rafforzamento degli organici della
magistratura, di un aumento di personale qualificato e dell' indispensabile
dotazione di moderne attrezzature e strutture dignitose''. Il consigliere
regionale di Catanzaro dei Ds ritiene che ''l' iniziativa del massimo
organismo forense catanzarese e' tesa a riportare nella giusta dimensione
una polemica ed una questione abbastanza delicata che, oramai, da qualche
anno viene riproposta con insolito tempismo ma, guarda caso, con furbesco
opportunismo da alcuni esponenti politici espressione della citta' e
della provincia di Cosenza. Viene spontaneo chiedere, ad esempio, al
senatore Marini qual e' lo spirito che lo sorregge nella sua iniziativa,
concretizzata in uno specifico disegno di legge, che per Catanzaro in
maniera innegabile comportera' l' ennesimo duro colpo in termini di
centralita' e direzionalita'''. ''Spendersi costantemente - ha concluso
Amendola - per singole iniziative, come lo smembramento della Corte
d' Appello e del Tar di Catanzaro, rappresenta, invece, solo un evidente
tentativo di indebolire un territorio provinciale che ha gia' pagato
un prezzo altissimo senza intaccare altre province che continuano a
mantenere una ingiustificata posizione di preminenza''.
Meduri
(Margherita): “Il pedaggio dell’A3 grave gabella per il
sud”
29/07 ''La proposta del ministro Lunardi e prima ancora
confermata dall' amministratore delegato dell' Anas, Pozzi, di imporre
un pedaggio anche sui 4.500 km di strade statali e in particolare sull'
autostrada Salerno-Reggio Calabria e' la maniera con cui il governo
Berlusconi intende dirci come mettera' le mani in tasca dei cittadini''.
A sostenerlo e' il deputato della Margherita, Luigi Meduri. ''Nel momento
in cui si annuncia l' esodo delle vacanze - aggiunge Meduri - il Ministro
e l' amministratore delegato ci dicono che bisogna pagare il pedaggio
anche sulla Salerno-Reggio Calabria. E' l' ennesima manovra che intende
colpire ancora una volta il sud. Si cerca di racimolare qualche euro
spennando i soliti noti non rendendosi conto che a chiedere un pedaggio
al governo dovrebbero essere proprio quegli automobilisti e quegli autotrasportatori
che quotidianamente sopportano il calvario dei cantieri''.
Fava
(Udeur): “La crisi della politica porta a proporre l’improduttivo
lavoro delle candidature”
29/07 ''Mentre la crisi della politica e' a livello
mai toccato dal dopoguerra, specie in Calabria, che manda deserte le
sedute del Consiglio regionale, si continua nel lavoro improduttivo
di formulare vecchie e nuove proposte di candidature alla presidenza
della regione''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale,
Nuccio Fava. ''Fiato - ha aggiunto - non solo sprecato ma conferma del
travaglio non risolto della crisi dei singoli partiti, ridotti del resto
a nomenclature ed apparati prevalentemente amicali e clientelari. Sbandierare
un nome e' come suonare 'mira il tuo popolo' e gridare 'evviva il nuovo
vescovo'. Mentre esistono problemi enormi, vecchi e nuovi, che vanno
affrontati con pazienza e creativita' da tutto il centrosinistra, in
sintonia il piu' possibile con quanto di nuovo e di potenzialmente significativo
emerge, fortunatamente, nella societa' calabrese''. ''Il gioco delle
candidature - ha concluso Fava - non approda a risultato alcuno, complica
ulteriormente una situazione gia' intricata e difficile, condanna il
centrosinistra ad essere ritenuto dai cittadini elettori quasi alla
stregua di un centrodestra fallimentare, a Roma e a Catanzaro''.
Agguato
a Cosenza, Gentile “Pronti ad allertare la Commissione antimafia
per azioni straordinarie”
29/07 ''L' omicidio di ieri preoccupa. Cosenza torna
ad essere teatro di guerre che intimidiscono la collettivita' e rendono
ancora piu' tangibile la crisi complessiva della citta'''. Lo sostiene
Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, componente la Commissione
parlamentare Antimafia, in merito all' agguato portato a termine ieri
mattina a Cosenza e nel quale e' stato ucciso Francesco Marincola, di
42 anni, ed un altro uomo e' rimasto ferito. ''Siamo fiduciosi - aggiunge
Gentile - per il lavoro che potra' compiere la Dda, che e' sempre stata
pronta ad individuare i responsabili e riaffermiamo la disponibilita'
ad allertare la Commissione antimafia affinche' possa predisporre, di
concerto con il Ministero degli Interni, eventuali azioni straordinarie.
Riteniamo indispensabile procedere ad un monitoraggio delle classi meno
abbienti che necessitano di autorevolezza e di attenzione da parte delle
istituzioni locali''.
Riunita
la consulta provinciale dei Liberaldemocratici a Cosenza
29/07 Si e' riunito ieri, a Cosenza, la consulta provinciale
del patto dei Liberaldemocratici, convocata dal coordinatore Emanuele
Giungato. Dall' analisi e' emersa la necessita' di delineare, alla luce
dei risultati elettorali, una posizione politica coerente con le linee
del partito che tuteli la partecipazione degli elettori alle primarie
ed al maggioritario. A tal fine, dalle recenti dichiarazioni derivanti
dai leader del centrodestra e del centrosinistra, si e' evidenziato
come, anche a livello nazionale, sia da attuare l' accordo di programma
che in Provincia di Cosenza e' partito dal Patto con il neopresidente
Oliverio per la costruzione della nuova Regione. Dalla consulta provinciale
e' uscita quindi la proposta di radicare sul territorio il partito con
la costituzione di nuovi circoli e di celebrare i congressi provinciali,
regionale e nazionale entro la fine dell' anno.
Cresce
l’interesse, sia dal centrodestra che dal centrosinistra, per
il “Movimento per il Centro Unito”
29/07 Dopo il successo del debutto del 24 luglio scorso,
a Lamezia Terme (CZ), cresce l'interesse per il Movimento per un Centro
unito. Un approfondito dibattito tra cittadini ed esponenti politici
del centro-destra e del centro-sinistra hanno accompagnato la nascita
del ''Movimento per il Centro unito'', ispirato dagli aderenti all'Appello
''In dialogo'' per una nuova stagione di impegno politico e culturale
dei cattolici. Gia' attivo un ''Coordinamento territoriale'' per nuove
iniziative a livello locale''. In risposta all'invito della lettera
aperta, indirizzata dai promotori del Movimento, pochi giorni prima
alle forze politiche calabresi di ispirazione cattolica, hanno preso
parte e sono intervenuti al dibattito: il Segretario calabrese della
Margherita, Franco Bruno, il Viceministro Mario Tassone, il Consigliere
regionale di AP-Udeur, Antonio Borrello, l'On. Nino Gemelli dell'Udc.
Il Coordinatore regionale del Partito dei Liberaldemocratici, Tonino
Perrelli, ha fatto pervenire al Convegno un telegramma di adesione e
condivisione delle finalita' del Movimento. Hanno portato, inoltre,
significativi contributi: Toto' Galati, gia' Presidente del Consiglio
regionale e leader storico della Cisl calabrese; Franco Cimino e Antonio
Carrozza, gia' dirigenti della DC, Ciccio De Pino, esponente dell'associazionismo
artigiano; Franco Canino, Saverio Cetraro, Fusaro di Acri e Divoto di
Cosenza. Hanno partecipato, tra gli altri, anche Giancarlo Pellegrino,
Segretario provinciale dell'Udc di Cosenza, Diletto Faillace, Consigliere
comunale di Morano Calabro (Cs) e Eduardo Fasano di S. Agata d'Esaro
(Cs). L'incontro-dibattito e' stato presieduto e condotto da Alberto
De Maio, Enzo Damiano e Luigi Pugliese, per il Gruppo dei promotori,
che hanno sottolineato come da molte parti sono pervenuti e pervengono
messaggi di apprezzamento e di incoraggiamento a procedere, sensibilizzando
il territorio e la societa' civile. A tal fine, i fondatori del Movimento
hanno reso noto di avere costituito un primo ''Coordinamento territoriale''
per realizzare iniziative sul territorio, costituito da rappresentanti
delle cinque province calabresi.
Pacenza
(DS) : “Manovra finanziaria regionale, scombinata e senza obiettivi”
29/07 “La manovra finanziaria di assestamento
della Giunta regionale mira a distribuire 75milioni di euro senza alcuna
strategia, nè per quanto concerne le importanti problematiche
dello sviluppo né per quelle ambientali. In sostanza, si tratta
di una polverizzazione insana delle risorse pubbliche che non aiuterà
la Calabria né a crescere né a fuoriuscire da questa fase
di acuta stagnazione in cui si trova”. Lo asserisce il consigliere
regionale dei Ds, Franco Pacenza, che definisce la manovra d’assestamento
di bilancio in discussione in Commissione “scombinata e priva
di obiettivi. Si passa, in Calabria - afferma l’esponente del
centrosinistra - dalla finanza creativa di Tremonti alla finanza inesistente
di Charavalloti, che ancora resiste a fornire persino l’elenco
di tutti i consulenti sparsi qua e là nella Regione e negli enti
subregionali e che consumano inutilmente, salvo prova contraria, una
fetta consistente dei soldi dei calabresi”.
“Siamo davanti - aggiunge Pacenza - ad una situazione finanziaria
di cui non si conoscono neanche i buchi, poiché non esistono
dati certi su settori decisivi come la sanità per esempio. Colpisce,
inoltre, l’assenza più completa di strategia politica.
Nel 2004 ci hanno detto che il bilancio non poteva contenere scelte
politiche perché lo si definiva tecnico, oggi ribadiscono lo
stesso argomento. Senza neppure tener conto che tra le due manovre sono
intervenuti fatti sostanziali incidenti sulle politiche di sviluppo,
compresa la rimodulazione del Por Calabria e il taglio di spese ad opera
del Governo che ha fortemente penalizzato il mondo produttivo. L’altro
punto debole dell’intera manovra - secondo Pacenza - è
l’inadeguatezza delle risorse finalizzate alla stabilizzazione
del precariato ed al rilancio dell’occupazione. Non c’è
niente, come se questa Giunta regionale e questa maggioranza non operassero
in Calabria e infatti non è previsto nulla per gli incentivi
alle imprese, come se le proteste dei giorni scorsi delle categorie
produttive non ci fossero mai state”.
Conclude il consigliere regionale: “Tutti siamo a conoscenza del
preoccupante deterioramento in cui versa la finanza del sistema delle
autonomie locali calabresi a causa di decisioni improvvide del Governo,
ma questa maggioranza ignora ogni cosa. Perciò noi proponiamo
la costituzione di un fondo straordinario per i comuni in predissesto
finanziario che si trovano in una condizione strutturalmente deficitaria.
Le stesse audizioni di esponenti a vario titolo della Calabria tenute
dalla Commissione hanno lamentato la mancanza di una politica finanziaria
anche in riferimento alle nuove competenze in capo alle Regioni. Permanendo
quest’inesistenza di governo delle risorse pubbliche, purtroppo,
il rischio della bancarotta per la Calabria è dietro l’angolo.
Contro questa buia prospettiva occorre adoperarsi tutti ben sapendo
che la posta in gioco è veramente alta”.
Mari
(PSE): "Lavorare per dare alla regione una guida socialista"
28/07 Pietro Mari, consigliere comunale di Cosenza
del Pse-Lista Mancini, ha rilasciato a seguente dichiarazione:"L'ultimo
turno elettorale è stato caratterizzato in Calabria dalla grande
affermazione delle liste di estrazione socialista. Sul tema si sono
confrontate le opinioni di autorevoli commentatori. Oggi, ritengo, che
da quel dato lusinghiero per tutti i socialisti bisogna partire per
tentare di disegnare le traiettorie che riguardano il futuro. Ho registrato
con grande interesse tante prese di posizione provenienti da esponenti
di partiti di tradizione socialista per affrontare un lavoro comune.
Questo mi sembra un primo passo importante al quale non bisogna in nessun
modo sottrarsi. Penso, poi, che la grande aspettativa di unità
tra i socialisti aumenti in chi, come me ha una storia di impegno nel
vecchio partito socialista, anche per i continui atti discriminatori
e per le inusitate mortificazioni che i socialisti stanno da più
mesi subendo nella città e nella provincia che sono sempre state
e continuano ad essere le più socialiste d'Italia. Rispetto alla
prospettiva di unione alcuni fanno presente che il sistema bipolare
rappresenta un limite, soprattutto per quei socialisti che ancora oggi
rimangono nel centrodestra. Per certi versi tale opinione non è
priva di fondamento ma, io ritengo, che non debba però essere
ostativa rispetto all'apertura di un dialogo e alla proposizione di
forme di collaborazione tra le diverse anime. Da questo punto di vista
trovo assai stimolanti le iniziative che provengono da diverse associazioni
e centri studi che, su temi di carattere generale ma anche su tematiche
di più particolare interesse calabrese, stanno organizzando occasioni
di comune confronto. Iniziare da questo è certamente utile e
aiuterà poi pensare ad un futuro che possa vedere una guida socialista
della nostra regione in maniera meno utopistica e meno lontana di quanto
appaia oggi".
La
solidarietà di Paolini a Petrozza, Longo e Cinerari
28/07 Dichiarazione di Enzo Paolini: "La decisione
assunta dal gruppo dirigente del PSE - Lista Mancini di porre l'ultimatum
a tre consiglieri comunali di antica appartenenza, colpevoli di non
condividere la linea dello scontro duro con i DS e il Sindaco Catizone,
non può essere politicamente accettata. Da questa assemblea tenuta
dal PSE arriva un'area rancida di processi stalinisti che un movimento
di ispirazione socialista, comunque si chiami, non può permettersi
se non venendo meno a quei principi fondamentali che identificano i
socialisti come laici e libertari. Non entro nel merito delle vicende
interne del PSE - Lista Mancini, cui suggerirei decisioni meno affrettate
e più responsabili, ma sento di dover dare la mia solidarietà
a Petrozza, Longo e Cinerari ai quali riconosco il pieno diritto di
non essere allineati su scelte che non condividono. Ciò che maggiormente
mi preme, sul piano politico, è che da questa spiacevole vicenda,
figlia di una errata concezione proprietaria del partito, non abbiano
ad avvantaggiarsene coloro che, dai tempi della prima repubblica, si
sono sempre trovati d'accordo nell'emarginare i socialisti."
Donnici
(IDV) scrive ad Oliverio: “Non capisco l’esclusione dalla
Giunta provinciale di Italia dei Valori”
28/07 ''Resto in attesa di conoscere, se lo riterra'
opportuno, le motivazioni dell'esclusione del partito che rappresento
dai ruoli di governo dell'Ente e Le confermo che deleghe o incarichi
di sottogoverno, anche se assegnati, non impegneranno in alcun modo
sul piano politico l'Italia dei Valori''. E' quanto sostiene in una
nota il coordinatore regionale di Italia dei Valori, Beniamino Donnici,
circa la formazione della nuova giunta di Cosenza. ''Intendo confermarle
- scrive Donnici in una lettera inviata al presidente Mario Oliverio
- il piu' vivo disappunto per la sconcertante conclusione della vicenda
politica che ha portato alla definizione della Giunta provinciale. Non
posso non esprimerle anche una valutazione ed un disagio personale:
mai, in tanti anni di attivita' politica, mi era capitato di registrare,
da parte di un dirigente di partito, peraltro da tantissimi anni impegnato
nelle Istituzioni, un comportamento cosi' platealmente disattento agli
aspetti deontologici ed alla correttezza dei rapporti interpersonali''.
''Aver appreso dalla stampa - conclude Donnici - delle sue decisioni,
senza neppure la cortesia di una preventiva telefonata, e' comportamento
che si commenta da sé”
Per
il PSE “Oliverio ha disarticolato la coalizione. Centrosinistra
squassato dalle polemiche”
28/07 Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, ''anziche' valorizzare le tante differenti componenti della
coalizione ha lavorato per disarticolare l' unita' tra e nei partiti,
privilegiando assi preferenziali e destabilizzando partiti e componenti
importanti della coalizione'': e' quanto si sostiene in una nota della
segreteria politica del Pse-Lista Mancini. ''Oliverio - e' scritto nella
nota - ha impostato la sua campagna elettorale affermando con grande
convinzione che la sua vittoria sarebbe stata indispensabile per poter
affrontare con maggiori possibilita' di successo la difficile sfida
della riconquista della regione da parte del centrosinistra. A tali
buoni propositi, purtroppo, dopo il voto non ha saputo essere coerente''.
Secondo la segreteria politica del Pse-Lista Mancini ''Oliverio infatti,
e' riuscito a surclassare il suo antagonista di centrodestra unicamente
grazie alla forza delle liste che lo hanno sorretto, accompagnandolo
al successo finale. Di questo dato, pero', non ha avuto la capacita'
di tenere conto fin dalla formazione della sua nuova giunta''. ''La
miopia di tale impostazione e' evidente - prosegue ancora la nota -
Il campo del centrosinistra e' infatti squassato dalle polemiche e dalle
contrapposizioni interne. In questo, l'acrimonia e le nefandezze commesse
nei confronti del Pse-Lista Mancini, rappresentano solo una parte dei
tanti problemi che Oliverio ha creato. Purtroppo le gravi difficolta'
politiche che provengono dalla provincia di Cosenza, si sommano a quelle
da tempo esistenti nella citta' capoluogo. Affrontare le regionali con
questa divisione significa per il centrosinistra avviarsi verso una
sicura sconfitta''. Per la segreteria politica del Pse-Lista Mancini
''e' bene, fin da oggi, che i dirigenti locali e nazionali sappiano
di chi siano le responsabilita' e, se sara' possibile, lavorino per
impedire un' altra sconfitta per la coalizione che, pero', purtroppo,
oggi sembra certa”.
Provincia:
l’opposizione chiede una riunione del consiglio sulla composizione
della Giunta
28/07 I consiglieri provinciali di centrodestra e della
lista Corbelli-Diritti Civili hanno chiesto stamane una riunione straordinaria
del consiglio per discutere della nuova giunta nominata dal presidente,
Mario Oliverio. La decisione di richiedere una riunione straordinaria
del consiglio provinciale e' stata adottata stamane nel corso di un
incontro tra il capogruppo della Lista Diritti civili, Franco Corbelli
e i capigruppo dei partiti del centrodestra, Barile (gruppo Misto),
Zanfini (Udc), Giordano (Fi), Straface (An) e Raffo (Nuovo Psi). ''Si
e' deciso - e' scritto in una nota di Franco Corbelli - di chiedere
un apposito Consiglio provinciale dopo che questa mattina nella riunione
dei capigruppo il presidente del Consiglio Principe aveva spiegato i
motivi per cui non poteva nella riunione di domani consentire la discussione
in aula sulla nuova Giunta. Lo stesso Principe ha pero' dato la sua
disponibilita' a convocare un consiglio anche nella prima decade di
agosto, naturalmente in presenza di una richiesta in questo senso. E
questa richiesta sottoscritta da Corbelli,Barile e gli altri capigruppo
delle minoranze sara' presentata domani mattina alla segreteria della
Provincia''. Il leader dei Diritti Civili, Franco Corbelli, ha evidenziato
che ''personalmente ho sottoscritto questa richiesta per la riunione
del Consiglio quale contributo di chiarezza e momento di confronto democratico
sulla nuova Giunta. Il mio vuole essere un invito al dibattito democratico
in un momento importante della vita amministrativa provinciale. Il ruolo
di Diritti civili all'interno dell'Amministrazione sara' sempre propositivo
sia nei confronti della maggioranza che della stessa minoranza del centrodestra''.
''Saro' garante di tutti - ha concluso - dei cittadini e delle stesse
Istituzioni. Corbelli e Diritti Civili, per la loro lunga storia rappresentano
un valore aggiunto per questa provincia. Il nostro unico obiettivo e'
quello di continuare dentro l'Istituzione Provincia le nostre battaglie
civili, libertarie e umanitarie, a difesa dei diritti dei cittadini
e per lo sviluppo e il rilancio della provincia di Cosenza''.
Interrogazione
di Giacomo Mancini al Ministro Lunardi sul futuro del Piano telematico
28/07 Giacomo Mancini, deputato del Parlamento, dopo
una serie di incontri con la delegazione RSU di Intersiel ha presentato
un'interrogazione urgente ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti,
Prof. Pietro Lunardi, e dell'innovazione tecnologica, dott. Lucio Stanca,
per avere chiarimenti sul futuro del piano telematico per la Calabria.
Il piano telematico calabria la cui realizzazione era finalizzata, oltre
che alla crescita socio economica del territorio calabrese, alla creazione
di 500 posti di lavoro, e' concluso. L'attuazione del piano attraverso
il consorzio TELCAL, costituito oltre che dalla Regione Calabria con
il 40% da Telecom Italia 24%, Intersiel 24%, Italeco 12%, e' costata
409 miliardi delle vecchie lire (circa 211 mln di euro).Il consorzio,
essendo Intersiel societa' facente parte del gruppo Telecom Italia e
sotto il suo diretto controllo, e' stato gestito dalla Telecom Italia
stessa. Inoltre, in Calabria lo stato di crisi dell'intero comparto
informatico e delle tlc, creato in gran parte dal vuoto lasciato dal
dopo TEL.CAL, perdura ormai da tempo. In particolare per la societa'
Intersiel spa che sfruttata dal gruppo Telecom per trasferire nelle
proprie casse i finanziamenti del P.T.C. viene adesso ritenuta non piu'
''strategica''.Per questi motivi Giacomo Mancini ha chiesto ai Ministri
Lunardi e Stanca se non ritengano necessario ''far luce sulle ragioni
per cui Telecom Italia e la Regione Calabria non hanno valorizzato e
sfruttato al meglio quanto realizzato nell'ambito del piano telematico
calabrese; identificare con precisione quale e' l'impegno di Telecom
Italia in termini d'investimento nel settore informatico e delle tlc
sul territorio calabrese, con particolare riferimento alla valorizzazione
di Intersiel spa in termini di attivita' da sviluppare in Calabria;
verificare se Telecom Italia, in riferimento all'accordo nazionale stipulato
con le OO.SS (28 marzo 2000), intenda rispettare gli impegni presi in
relazione alla creazione d'occupazione al sud essendo nell'accordo stesso
citata l'esperienza Telcal; intraprendere azioni per creare le giuste
sinergie fra il mondo universitario-tecnologico e Telecom Italia nella
provincia di Cosenza creando i presupposti allo sviluppo economico dell'intera
regione; nominare una commissione per verificare l'effettivo utilizzo
di quanto realizzato nell'ambito del piano telematico calabrese da TEL.CAL
e promuovere azioni correttive tali da garantire sviluppo ed occupazione
per come era previsto negli obbiettivi primari del piano stesso''.
Per
Mistorni la Regione ha commesso un incauto acquisto dell’immobile
rappresentativo a Roma
28/07 Il capogruppo consiliare Ppi-Margherita, Giuseppe
Mistorni, ha depositato in data odierna presso la Segreteria Generale
un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale
sull’acquisto di un immobile da adibire a sede della Delegazione
romana del Consiglio. Mistorni, premettendo di aver appreso dalla stampa
“l'incauto acquisto di un immobile di particolare pregio storico-artistico,
da adibire a sede della Delegazione romana del Consiglio Regionale”,
manifesta “serie perplessità sull'opportunità di
avere un riferimento proprio della Delegazione del Consiglio regionale
in Roma, potendo la stessa utilizzare una parte dei locali che attualmente
ospitano la Delegazione della Giunta regionale nella prestigiosa sede
di Via Sardegna”.Mistorni definisce inoltre “alquanto esagerata
e sconveniente” la somma di circa 2 milioni di euro destinata
all’acquisto dell’immobile “in questo particolare
momento - sottolinea -, potendo la stessa somma essere utilizzata per
risolvere altre e più impellenti emergenze (quali la stabilizzazione
degli LSU-LPU, ecc.)”.
Il capogruppo del Ppi-Margherita rimarca inoltre tre circostanze: “l'immobile
non sarebbe, comunque, di proprietà del Consiglio regionale ma,
bensì, della Giunta regionale; con la predetta somma il Consiglio
regionale avrebbe, comunque, potuto beneficiare per decenni di una sede
romana in locazione, evitando così ulteriori spese di gestione,
manutenzione ed ICI; la Corte dei Conti pare si stia già interessando
della vicenda”.
L’interrogazione di Mistorni si conclude chiedendo “di riferire
in Consiglio su quanto riportato dalla stampa e di intraprendere tutte
le iniziative ritenute necessarie al fine di tutelare l'Ente Regione
anche da eventuali danni patrimoniali”.
Regione:
Pacenza (DS) chiede le dimissioni per incompatibilità di Galati
e Talarico
27/07 “Il Gruppo regionale dei Ds chiederà
immediatamente la convocazione della Giunta per le Elezioni del Consiglio
regionale per ratificare lo stato di evidente incompatibilità
in cui si sono venuti a trovare i due consiglieri regionali del centrodestra,
Francesco Galati e Francesco Talarico, nominati assessori dal Presidente
della Provincia di Catanzaro. E’ auspicabile, nell’interesse
delle Istituzioni, che i due nuovi assessori provinciali si astengano
fin da subito dall’espletare funzioni attinenti la carica di consiglieri
regionali”.
E’ quanto annuncia il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza,
secondo il quale “E’ cosi lampante lo stato d’incompatibilità
in cui i due consiglieri regionali si trovano che ogni riflessione apparirebbe
superflua, se non facesse specie l’approssimazione con cui il
centrodestra affronta problemi istituzionali assai delicati rischiando,
cosi facendo, di trascinare le Istituzioni calabresi nella confusione
più totale”.
Aggiunge Pacenza: “Come può pensare il presidente della
Commissione ‘Sviluppo Economico’, Talarico, di portare avanti
il lavoro istruttorio per l’approvazione dell’assestamento
del bilancio, mentre contestualmente è assessore provinciale?
E non gli è venuto in mente neppure per un istante che, essendo
la Commissione che egli presiede in fase di audizioni, magari dovrebbe
convocare se stesso per sentire il parere della Provincia di cui è
divenuto parte integrante? Si è giunti cosi, e questi grotteschi
episodi che riflettono un’assoluta mancanza di senso delle Istituzioni
lo testimoniano in maniera inconfutabile, al fallimento dell’azione
complessiva della Giunta regionale e della maggioranza di centrodestra
che ieri è fuggita dal Consiglio regionale senza neppure il coraggio
di un leale contraddittorio”.
Finisce Pacenza: “Questa maggioranza che si è messa sotto
i piedi la politica e le regole democratiche, in realtà non ha
mai funzionato, ma oggi in particolar modo dà segni di un completo
sfaldamento con l’accentuazione di una visione particolaristica
ed irresponsabile delle Istituzioni. Mentre crolla un sistema di governo
incentrato sullo scambio di potere fine a se stesso, ci si chiede quale
sia la funzione del Presidente Chiaravalloti che ieri ha assistito impotente
al liquefarsi della sua maggioranza. Davanti ad una Calabria che ogni
giorno esprime esigenze sociali cui occorrerebbe prestare il massimo
d’attenzione, la Giunta regionale non soltanto non dà nessuna
risposta, ma addirittura provoca enormi danni alla credibilità
dell’Ente Regione”.
Fava
(Udeur) “Conclusa la fase del maggioritario all’italiana”
27/07 ''L'assessore Zavettieri ha ragione ad irritarsi
oltremodo e minacciare il commissario ad acta. Da tempo pero' bisognava
prendere atto dell' irresponsabilita' politica e del fallimento della
Giunta e dell'impotenza dell'attuale Consiglio regionale''. E' quanto
sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava circa la riunione
di ieri dell'assise regionale. ''La registrazione della mancanza di
numero legale - ha aggiunto - ne e' l'ennesimo atto. Senza l'apporto
determinante Ds, non sarebbe stato approvato neppure il nuovo Statuto.
Si tratta allora, per tutti, di prendere atto che si e' chiusa la fase
della sbornia del maggioritario all'italiana. Di conseguenza gravi danni
alla comunita' e ai cittadini, specie ai piu' deboli. E' urgente una
legge proporzionale intelligente, senza sbarramenti antidemocratici,
ma in grado di favorire coalizioni politiche chiare e responsabili dinnanzi
agli elettori. Non servono ammucchiate elettorali, incapaci di scelte
e di vera governabilita'''. ''Anche Zavettieri - ha proseguito Fava
- e tutta l'area socialista dovrebbero dare il proprio contributo. Stupisce
l'immobilismo dei Ds, che continuano a ridurre il dibattito alla riproposizione
stanca di candidature e all'ossessione della lista unitaria. Ancora
piu' incomprensibile in Calabria, con una Margherita orientata a correre
da sola e che da tempo ha avanzato, altrettanto solidariamente, la candidatura
Loiero''. ''E' piu' che mai urgente - ha concluso Fava - uno sforzo
di prospettiva, attraverso l'apporto originale e generoso di tutte le
componenti del centrosinistra, attente a quanto matura nella societa'
calabrese, capaci cosi' di proporre una vera alternativa di governo,
credibile e vincente''.
Trematerra
(UDC). “L’emendamento per i fondi alla scuola paritaria
è un fatto positivo”
27/07 “L'emendamento presentato dal gruppo consiliare
regionale dell'Udc per la destinazione del 10% dei fondi di edilizia
scolastica alla scuola paritaria e' un fatto altamente positivo che
recupera, sul piano politico, un elemento chiave del programma del centrodestra.
Mi auguro che le forze di maggioranza lo approvino, perche' si tratta
di un fatto fondamentale''. E' quanto afferma in una nota il segretario
regionale dell'Udc, Gino Trematerra. ''Con questo emendamento - ha aggiunto
- si ripara ad un' ingiusta discriminazione verso le scuole partitarie
che hanno una grande tradizione in Calabria e che sono agganciate al
forte messaggio di laicita' e di formazione che proviene essenzialmente
dalla Chiesa. Sono certo che i partiti alleati lo capiranno''. ''E'
necessario - ha concluso Trematerra - che il Consiglio regionale aumenti
la dotazione per i buoni prima casa. Si tratta di un provvedimento che
apre grandi prospettive, ma che deve essere sostanziato e su questo
mi aspetto una risposta, sperando che l'assessore Grimaldi voglia chiedere
un giusto rimpinguamento economico per soddisfare le tante richieste
di giovani e di famiglie che hanno potuto comprare un'abitazione facendo
leva sul contributo”
Donnici
(IDV) : “L’ass. Basile invece di esternazioni ci regali
le sue dimissioni”
27/07 “Se avesse rispetto per l' intelligenza
dei cittadini l' Assessore regionale all' Ambiente, invece di esternazioni
regalerebbe ai calabresi le sue dimissioni”. E' quanto sostiene
in una nota il Coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti
locali di Italia dei Valori, Beniamino Donnici. ''Gli consigliamo -
ha aggiunto - la rilettura attenta delle relazione della Corte dei Conti
sulla situazione ambientale e sull' inquinamento marino proprio di quei
tratti di costa cui egli stesso si riferisce, fino a qualche anno fa
biglietto da visita della Calabria nel mondo, oggi ridotti nelle condizioni
che chiunque puo' facilmente verificare''. ''L' irritazione dell' Assessore
- ha proseguito - e' comprensibile dal momento che ogni giorno, alle
nostre denunce, si aggiungono quelle di operatori turistici, giornalisti,
politici, rappresentanti delle istituzioni, da ultimo l' ex assessore
all' ambiente del Comune di Vibo, della stessa area politica dell' irascibile
Basile. Sfidiamo l' assessore Basile, ma anche il Presidente Chiaravalloti,
ad un pubblico contraddittorio e nel frattempo suggeriamo maggiore prudenza
poiche' non dovrebbe tardare a concludersi l' attivita' di indagine
da noi sollecitata al competente magistrato, con tanto di prove documentali,
sulla disastrosa condizione del mare, sull' inquinamento, sul massacro
delle coste e l' abusivismo selvaggio che ha trasformato risorse paesaggistiche
e naturali tra le piu' belle al mondo in luoghi di incuria e di degrado''.
Naccarato:
“Le riunioni di Consiglio regionale iniziano sempre con grave
ritardo”
27/07 “Mi spiace di essere stato uno dei cinque
Consiglieri regionali di maggioranza che con la loro mancata presenza
in Aula - dopo lunga immotivata attesa - hanno fatto venir meno il numero
legale visto che il centrosinistra aveva abbandonato l'Aula. E mi scuso
per l'increscioso incidente di percorso''. E' quanto sostiene in una
nota il cosigliere regionale e presidente della commissione Autoriforme,
Paolo Naccarato, circa quanto accaduto ieri durante il consiglio regionale.
''Capisco che per motivi vari - ha aggiunto - vi puo' essere la tentazione
a drammatizzare, ma francamente eccedere vorrebbe dire che si vogliono
nascondere fini diversi che nulla hanno da vedere con la seduta di ieri.
Tuttavia devo sottolineare che fra le tante cattive abitudini che resistono
in Calabria vi e' anche quella che il Consiglio Regionale viene convocato
per una data ora e poi, varie ore dopo, ancora non inizia. Cosi' e'
stato anche ieri e cosi' accade sempre anche per le Commissioni. Non
e' mai ben chiaro il motivo di tali inammissibili ritardi e di volta
in volta si accampano le piu' disparate motivazioni. Alla Camera dei
Deputati o al Senato della Repubblica, visto che i Consigli regionali
rivendicano giustamente la pretesa di essere considerati Parlamenti
Regionali, mai, dico mai, una seduta convocata per una determinata ora
inizia con ritardo, neppure di minuti. La programmazione dei lavori,
infatti, e' elemento indispensabile di buon funzionamento e solo con
il rigoroso rispetto del timing della giornata si garantisce un minimo
di efficienza''. ''Anche nella seduta del Consiglio di ieri - ha proseguito
Naccarato - e' successo che il solito immotivato ritardo ha fatto si'
che la seduta convocata per le ore 15.00 (avevo pero' per tempo preavvertito
il Presidente Fedele che il persistere dei ritardo nell'inizio dei lavori
non mi avrebbe consentito di partecipare alla seduta a causa di altri
impegni da assolvere) iniziasse intorno alle 17.50 con l'immediata richiesta
di verifica del numero legale. Io in quel momento ero ancora in aula,
ed ho risposto ''si''', tuttavia un incidente tecnico ha portato il
Presidente del Consiglio ha rinviare la seduta di una ulteriore ora
pur essendo presenti in aula 23 Consiglieri regionali e quindi con il
numero legale garantito''. ''Uno sforzo maggiore - ha concluso - da
parte di tutti nell'esser piu' puntuali e nell'aver maggior rispetto
degli impegni di ciascuno che sono certo molto gravosi, potrebbero evitare
certi inconvenienti come quello di ieri e si darebbe certo un bell'esempio
di buon andamento e buon funzionamento delle Istituzioni. Del resto
esser puntuali non e' difficile se
uno eleva tale abitudine a metodo e se soprattutto ha il giusto rispetto
per il tempo del prossimo”.
Il
PSE pronto all’espulsione di Petrozza, Cinerari e Longo
27/07 Documento della segreteria polica del PSE-Lista
Mancini ”Su richiesta di cinque consiglieri del Pse-Lista Mancini
giovedì pomeriggio si svolgerà una riunione del Gruppo
Consiliare del Comune di Cosenza per nominare il nuovo capogruppo.Nel
corso dell'assemblea sarà anche discussa e deliberata la proposta
di espulsione sia dal gruppo che dal movimento, di quei consiglieri
comunali che con il loro comportamento hanno portato discredito al Pse-Lista
Mancini e che con l'ammiccamento alle profferte di misere prebende,
rischiano di tradire il mandato conferito dai tanti elettori cosentini
ai dirigenti del movimento, ai quali è stato chiesto l'impegno
per un ritorno alla buona amministrazione degli ultimi dieci anni. Se
non sarà registrato un netto e definitivo cambiamento di rotta,
il rapporto fiduciario tra il Pse-Lista Mancini ed i consiglieri Salvatore
Cinerari, che nel 2002 fu l'ultimo degli eletti con 130 preferenze,
ed Ortensio Longo che con 126 preferenze fu solo surrogato a consiliatura
iniziata, cesserà immediatamente con il loro allontanamento.
Stessa sorte toccherà a Pietro Petrozza se egli, prima della
prossima seduta del consiglio provinciale, non rassegnerà le
sue dimissioni da consigliere comunale nelle mani del segretario del
Pse-Lista Mancini.”
Pietro
Mancini: “Spero che i socialisti reagiscano ai ribaltoni”
27/07 Nota dell’ex Sindaco di Cosenza, Pietro
Mancini: “Non è un caso che contro la prospettiva di un'
area socialista più forte, più influente e più
rispettata, si stiano muovendo quei dirigenti della Quercia, che l'
ex segretario del PSI ed ex sindaco di Cosenza, Giacomo Mancini, definiva
i " personaggi senza ideali , interessati solo alle poltrone ".
Costoro, nelle giunte comunale e provinciale del capoluogo calabrese,
hanno escluso - seguendo quello che Raffaele Nigro, sulla " Gazzetta
del sud " di domenica scorsa, ha definito " il modello Oliverio
"- i rappresentanti del PSE, che a Cosenza è il primo partito.
Spero che i socialisti reagiscano , adeguatamente, ai " ribaltoni
" e ai tentativi di dividerli. E riprendano a tessere, con intelligenza,
il filo dell' unità e dell' elaborazione di costruttive proposte
politiche, non solo a Cosenza e in Calabria. Allo scopo anche di rendere
difficili le devastanti degenerazioni, le campagne- acquisti e le operazioni
trasformistiche, che Nigro ha, opportunamente, bocciato nella sua stimolante
e,purtroppo, isolata, sulla stampa locale, solitaria riflessione. A
tale proposito, sorge spontanea una domanda : i giornalisti locali sono
ossequiosi con il " trio- Lescano " Adamo- Eva- Mario, anche
perché temono di perdere le collaborazioni, ben retribuite, con
gli organi di stampa del Comune e della Provincia ? Come dice il vecchio
Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso e volentieri ci si
azzecca..”
Barile:
“ La Giunta Oliverio nasce zoppa”
27/07 Dichiarazione del coordinatore della CDL in provincia,
Mimmo Barile: Avevamo visto giusto. La Giunta Oliverio nasce zoppa,
delegittimata da alcuni importanti partiti della coalizione di centrosinistra.
Appare impossibile giustificare questa Giunta sostenendo, come ha fatto
il Presidente Oliverio, che essa è la migliore espressione possibile
di un sistema dei Partiti in crisi. Nessuno dubita che il sistema tradizionale
dei partiti sia profondamente cambiato rispetto al passato. Ma è
altrettanto vero che la “crisi dei partiti” non può
essere invocata dal Presidente all’abbisogna. I partiti non erano
in crisi quando il suo nome è stato imposto alla coalizione,
lo sono al contrario quando c’è stata necessità
d’individuare la squadra di Governo. Ci pare un atteggiamento
di grossolana furbizia politica. Oggi i nodi cominciano a venire al
pettine e bisogna, nell’interesse della gente, dare ai fatti un
corretta chiave di lettura. Questa Giunta è espressione di precisi
settori della sinistra. E’ la Giunta che lega a doppio filo il
Comune di Cosenza e l’Ente Provincia, perpetuando un modello di
gestione che sta producendo enormi insoddisfazioni. A quelle forze politiche
rimaste deluse dal modo di operare di Oliverio diciamo, pure, che dovrebbero
far seguire alle parole i fatti. Abbaiare alla luna è una pratica
che, alla lunga, non paga e che rischia di offendere l’intelligenza
dei cittadini.
La
nota della Provincia sulla riunione di ieri
27/07 La nota della Provincia sulla riunione di Consiglio
di ieri sera: “Il Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio,
ieri sera, nella sala gremita di Palazzo dei Bruzi, nel corso del Consiglio
Provinciale nel quale ha presentato all’assemblea la Giunta, ha
tenuto una dettagliata comunicazione in cui ha chiarito una serie di
questioni relative alla composizione della Giunta Provinciale.
Per la formazione dell’esecutivo, fin dal primo momento coerentemente
mi sono mosso -ha detto il Presidente Mario Oliverio- facendo una scelta:
ho proposto una Giunta di coalizione dal carattere preminentemente politico.
Potevo assumermi ogni responsabilità ed esercitare fino in fondo
i poteri conferitomi dalla legge e, quindi, procedere alla formazione
della Giunta, scegliendo gli Assessori sulla base di un rapporto fiduciario.
Non ho inteso però avvalermi rigidamente di tali poteri. Ho valutato
che la funzione dei partiti nella costruzione del processo democratico
-ha detto Mario Oliverio- sia insostituibile, se i partiti sono realmente
impegnati in una funzione politica da intendersi come politica con la
P maiuscola”.
“ E’ opportuno, -ha proseguito il Presidente della Provincia-
al di là degli attestati di apprezzamento e di condivisione,
non sottovalutare, per quanto limitate e marginali, le manifestazioni
di dissenso più o meno esplicito. Il contesto lascia intravedere
una crisi sempre più pesante che investe la politica ed il sistema
politico da cui nessuno può tirarsi fuori, partendo dalla consapevolezza
che a questa crisi bisogna reagire e non rimanere passivi.”
“La chiave attraverso cui intervenire deve essere l’ancoraggio
dello svolgimento delle azioni politiche ai principi della moralità,
della innovazione politica e culturale, della dialettica trasparente
poiché immoralità, chiusure culturali e politiche, atteggiamenti
di slealtà e di non coerenza rappresentano l’humus su cui
si alimenta la crisi e si accentuano le degenerazioni che mettono in
sofferenza le istituzioni e provocano sempre più distacco, sfiducia
e disaffezione da parte dei cittadini.”
“Su tutti noi pesa il dovere della responsabilità proprio
per non tradire ma esaltare lo straordinario grado di consenso che abbiamo
registrato intorno al Presidente ed alla coalizione del centro-sinistra.
Anzi diventa più imperativo porsi nella logica di essere i rappresentanti
della fiducia del 62,4% dei cittadini per servire il 100% dei cosentini”.
Si poteva forse fare meglio? Si interroga il Presidente della Provincia,
dichiarando, pertanto, la sua disponibilità a verificare, in
ogni momento ed in corso d’opera, eventuali necessità di
ricorrere a correzioni e ad adeguamenti per tendere verso un profilo
sempre più alto della Giunta, migliorativo e di rafforzamento
dell’attuale quadro. Ed a questo proposito aggiunge “La
Giunta da me designata si caratterizza come una squadra che somma con
equilibrio e ragionevolezza consolidate esperienze politico-amministrative,
riconosciute competenze e professionalità, equilibrio nella rappresentazione
territoriale, autentica e non fittizia o strumentale rappresentanza
politica”.
E per quanto riguarda la rappresentanza femminile, che il Presidente
avrebbe voluto più consistente, continua “Ho sempre pensato
ad una presenza femminile, non come fiore all’occhiello, ma come
concreto e positivo impegno delle donne nell’esercizio dell’amministrazione
e del governo quali portatrici di competenze e di reale espressione
di bisogni sociali e domande di vera innovazione. Hanno pesato diffidenze
e chiusure politiche e culturali insormontabili ma tuttavia le scelte
fatte sono di valore ed hanno identità politica e sono espressione
di competenze inconfutabili. Sono certo -prosegue Mario Oliverio- che
loro saranno una delle forze motrici per continuare a rafforzare la
buona, giusta e innovativa azione amministrativa e di governo. All’obiettivo
iniziale di una incisiva presenza femminile nell’azione amministrativa
di questa consiliatura non rinuncerò e mi adopererò per
scardinare sedimentazioni e pregiudizi che rischiano di soffocare la
politica e la vita delle istituzioni, riproponendo desueti modelli e
gerarchie nella divisione dei sessi che la storia delle società
post-moderne è destinata a far superare anche nelle realtà
più arretrate e periferiche”.
Paradossale, per il Presidente della Provincia, l’accusa di voler
dividere i partiti e puntualizza così: “Ho chiesto ai partiti
di partecipare e contribuire alle scelte per esaltarne il ruolo e il
protagonismo, esponendo loro, nella fase di consultazione, i criteri
cui dovevano improntarsi le scelte che sono stati unanimemente condivisi
e accettati. Ma non tutti hanno fornito coerenti indicazioni.
Dopo aver presentato i componenti della squadra di governo della Provincia,
il Presidente Oliverio ha definito la scelta dei loro nomi “una
scelta di garanzia politica per evitare equivoci, inutili divisioni
e contrapposizioni che avrebbero potuto inficiare il carattere di una
scelta istituzionale con conseguenti lacerazioni e difficoltà
irreversibili nel rapporto tra la istituzione ed i rispettivi partiti
di provenienza”.
“Sono scelte che assumono il significato della responsabilità
e della disponibilità a costruire nuovi livelli di unità
politica ed è per questo che i nomi sono stati scelti anche in
aderenza alle funzioni politiche -ha detto ancora Oliverio. Per quanto
riguarda il Pse, in particolare, ho ritenuto che, operando questa scelta,
si favorisse con lealtà l’apertura di una fase di nuovi
livelli di unità. Sollecito, pertanto, i dirigenti di questo
partito, che considero una risorsa e un valore aggiunto per la sinistra
e per la coalizione di centrosinistra, ad una riflessione positiva.
Non vi sono furbizie o alchimie ma la preoccupazione di dare un contributo
fattivo per l’evoluzione di nuovi rapporti unitari, improntati
al prevalere delle ragioni politiche e degli interessi generali”.
.
Non tutte le forze della coalizione che hanno espresso l’impegno
ed il sostegno elettorale, come Italia dei Valori sono rappresentate
nell’esecutivo: è un problema che non intendo sottovalutare
poiché la ricchezza della coalizione deve essere salvaguardata
e valorizzata trovando il modo di farla esprimere attraverso una giusta
e plurale visibilità”.
“Oltre che evitare gli steccati e le stagnazioni assessorili,
ci adopereremo -ha concluso il Presidente Oliverio- per attuare con
una moderna cultura il programma sottoscritto con gli elettori, secondo
una visione di rilancio strategico di una nuova funzione forte dell’Ente
Provincia per una nuova Regione.”
Con i Sindaci il Presidente Oliverio ha ribadito di voler instaurare
rapporti sempre di più stretta collaborazione e moderne forme
di cooperazione ed integrazione istituzionale, a cominciare dalla città
capoluogo. Un saluto dai banchi del Consiglio Provinciale, Mario Oliverio
lo ha rivolto a Sandro Principe che telefonicamente gli ha espresso
apprezzamento per la formazione della giunta e sul programma innovativo
che può fare della Provincia il punto di riferimento per una
svolta sociale, politica, istituzionale e morale in tutta la Calabria
Convocato
per il 29 Consiglio provinciale straordinario
27/07 E’ convocato il Consiglio Provinciale di
Cosenza, in sessione straordinaria, sotto la Presidenza dell’On.
Francesco Principe, nella sala delle adunanze consiliari del Comune
di Cosenza, per giovedì 29 luglio 2004, alle ore 18,30, in prima
convocazione, e, in eventuale seconda convocazione, per venerdì
30 luglio 2004 , alle ore 18,30, per discutere i seguenti argomenti:
• Interrogazione, a firma dei Consiglieri Provinciali Pasqualina
Straface, Antonio Pucci e Francesco Bruno, sulle problematiche della
località denominata “Laghi di Sibari”;
• Approvazione del Rendiconto di Gestione dell’Esercizio
Finanziario 2003 (art. 151 decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267);
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio
Diana e Marino Reda del Gruppo Consiliare della Rifondazione Comunista,
sull’Ospedale “S. Barbara di Rogliano (CS);
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza,
On. Francesco Principe, con telegramma n. 60/6E di oggi martedì
27 luglio inviato ai Sigg. Consiglieri Provinciali e a Sua Eccellenza
il Prefetto di Cosenza, ha integrato l’Ordine del Giorno del Consiglio
di giovedì 29 luglio prossimo venturo con i seguenti argomenti:
• Surroga degli ex Consiglieri Provinciali Arturo Riccetti, Rosina
Console e Giuseppe Gagliardi, nominati assessori, e convalida dei Sigg.
Giuseppe Gallo, Giuseppe Aieta e Flaviano Federico a Consiglieri Provinciali.
• Costituzione Commissioni Consiliari permanenti.
• Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, sul Cosenza Calcio 1914.
I primi due argomenti verranno trattati al primo e al secondo punto
dei lavori del Consiglio, mentre il terzo è da considerarsi inserito
come ultimo punto in discussione.
La
composizione dei Gruppi alla Provincia
27/07 Nel corso della seduta del 26 luglio u.s., il
Presidente del Consiglio Provinciale On. Francesco Principe ha ufficialmente
comunicato all’assemblea la composizione dei nuovi Gruppi Consiliari,
con la designazione dei relativi Presidenti.
Il nuovo Consiglio Provinciale di Cosenza, quindi, risulta essere così
composto:
• DEMOCRATICI DI SINISTRA
1. Ambroggio Michele
2. Genova Giovanni Battista
3. Lecce Pietro
4. Magorno Ernesto
5. Riccetti Arturo
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO NON E’ STATO ANCORA NOMINATO
• DEMOCRAZIA E LIBERTA’ – LA MARGHERITA
1. Badolato Maria Clelia
2. Belmonte Tonino
3. Praticò Antonio
4. Tonnara Francesco
PRESIDENTE DEL GRUPPO: TONNARA FRANCESCO
• FORZA ITALIA
1. Filice Elio
2. Giordano Mario
3. Ponzio Gianfranco
4. Russo Mario
PRESIDENTE DEL GRUPPO: GIORDANO MARIO
• SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI
1. Console Rosina
2. Gagliardi Giuseppe
3. Principe Francesco
4. Trento Leonardo
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO NON E’ ANCORA STATO NOMINATO
• ALLEANZA NAZIONALE
1. Bruno Francesco Giuseppe
2. Pucci Antonio
3. Straface Pasqualina
PRESIDENTE DEL GRUPPO: STRAFACE PASQUALINA
• U.D.C.
1. Chiappetta Piercarlo
2. Fiorillo Filippo
3. Zanfini Natale
PRESIDENTE DEL GRUPPO: ZANFINI NATALE
• ALLEANZA POPOLARE – UDEUR
1. Caligiuri Mario
2. Garofalo Luigi
PRESIDENTE DEL GRUPPO: GAROFALO LUIGI
• RIFONDAZIONE COMUNISTA
1. Diana Biagio
2. Reda Marino
PRESIDENTE DEL GRUPPO: DIANA BIAGIO
• P.S.E. LISTA MANCINI
1. Adamo Vincenzo
2. Ruffolo Antonio
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO NON E’ STATO ANCORA NOMINATO
• VERDI – PACE
1. Bria Mario
PRESIDENTE DEL GRUPPO: BRIA MARIO
• ITALIA DEI VALORI
1. Forte Angelo
PRESIDENTE DEL GRUPPO: FORTE ANGELO
• COMUNISTI ITALIANI PER LA SINISTRA
1. Salvo Luigi
PRESIDENTE DEL GRUPPO: SALVO LUIGI
• GRUPPO MISTO
1. Barile Domenico
PRESIDENTE DEL GRUPPO: BARILE DOMENICO
• NUOVO PSI
1. Raffo Gilberto
PRESIDENTE DEL GRUPPO: RAFFO GILBERTO
• DIRITTI CIVILI – LISTA CORBELLI
1. Corbelli Francesco Saverio
PRESIDENTE DEL GRUPPO: CORBELLI FRANCESCO
• DEMOCRAZIA E’ LIBERTA’
1. Melfi Mario
PRESIDENTE DEL GRUPPO: MELFI MARIO
Oliverio
presenta la Giunta al Consiglio provinciale
26/07 Giornata movimenta quella della politica cosentina
che oggi ha avuto il suo culmine nella presentazione della Giunta Provinciale
da parte del Presidente Mario Oliverio in Consiglio. Se qualcuno si
aspettava scossoni ha potuto contentarsi di piccoli movimenti tellurici
che nascondono profonde spaccatura all'interno dei gruppi della maggioranza.
Prima della seduta provinciale il movimento dei disoccupati ha inscenato
la sua manifestazione davanti l'ingresso del comune (il consiglio si
è svolto nella sede di Palazzo dei Bruzi per l'indisponibilità
della sala di piazza XV marzo) con cartelli e slogan e con un megafono
che scandiva, monotonamente, il ritornello "Invece di litigare,
pensate a lavorare, .... se, .... a lavorare ...." (vedi
il filmato). Nella seduta qualcuno del gruppo del PSE ha
prima annunciato l'espulsione dal partito di alcuni componenti e poi
ha negato la cosa frutto, a suo dire, di una incomprensione. Sta di
fatto che l'assemblea del PSE, che si teneva contemporaneamente al consiglio
presso la sala dell'Holiday Inn, ha registrato diversi momenti di tensione
e molti interventi che chiedevano la testa di Petrozza e delle colombe
che, a loro dire, stanno traghettando verso i DS. La seduta, caratterizzata
dalla lettura di ben trenta cartelle, rigorosamente vergate a mano,
dell'intervento del Presidente Oliverio, non prevedeva dibattito, come
da odg, e il Presidente Cecchino Principe ha dovuto sudare, e non poco,
per tenere a bada Franco Corbelli che voleva, comunque, intervenire.
Oliverio si è detto soddisfatto della Giunta da lui composta,
checchè ne dicano i commenti negativi apparsi in questi due giorni,
ed ha dichiarato di essere propenso e pronto ad essere un Presidente
senza alcuna casacca, che rappresenta il 100% dell'elettorato senza
distinzione di schieramenti. Più di cinque cartelle sono state
dedicate al "caso PSE". Dopo aver snocciolato tutti i primi
dieci assessori, Oliverio, si è riservato di presentare Petrozza
a Morcavallo all'ultimo per ribadire il suo pensiero di "scelte
fatte nella mia più assoluta autonomia dopo aver constato le
ragioni di una difficoltà a procedere tra i nomi indicatimi dai
loro partiti. "Il PSE - ha detto Oliverio- è una risorsa
che può costituire il valore aggiunto per la sinistra e per la
coalizione del centro sinistra". Insomma una scelta che ha in realtà
diviso in due tronconi il partito erede del Modello Cosenza di Giacomo
Mancini e che promette nuovi scenari futuri. Oliverio ha anche spiegato
alla platea che era sua intenzione nominare l'ing. Pino Iacino assessore
"e ne ho avuto motivato e da me apprezzato diniego". Oliverio
ha poi aggiunto che avrebbe potuto nominare due donne al loro posto
ma non l'ha fatto perchè "ho temuto di forzare un criterio
che, allora si, avesse potuto acquisire i caratteri della strumentalità".
Ma poi chiarendo le scelte Oliverio ha anche affermato di essere disposto
ad eventuali correzioni ed adeguamenti. Come dire: se dovesse servire
sono pronto a cambiare le persone. Un apertura che va quasi in contraddizione
sull'aver sottolineato che prima della nomina lui stesso ha preteso
dagli assessori una accettazione formale con relativa firma dell'incarico.
Insomma alla fine, e non poteva essere diversamente, il neo Presidente
ha lasciato la porta della politica aperta, dopo che, oramai, il seme
all'interno di molti gruppi, è stato gettato. La serata politica
si è conclusa con l'appello del PSE a Petrozza che chiede le
sue dimissioni da consigliere comunale e di cui scriviamo a parte.
Il
Pse chiede a Petrozza di dimettersi da consigliere comunale
26/07 L'assemblea provinciale del Pse-Lista Mancini,
al termine dei lavori ai quali hanno partecipato i candidati alla provincia
e tutti i dirigenti del territorio, ha approvato all'unanimità
il seguente documento: "Registriamo con grande preoccupazione le
fratture profonde provocate tra e nei partiti e nei movimenti del centrosinistra
dopo la costituzione della nuova giunta provinciale che, purtroppo,
rendono ancora più difficile la battaglia elettorale per la conquista
della guida della regione Calabria. Mario Oliverio aveva l'obbligo di
valorizzare le diverse componenti della propria coalizione. Al contrario
ha invece inteso destabilizzare i partiti che la compongono favorendo
gruppi interni minoritari. Da questa punto di vista allarmano non poco
le dichiarazioni di forte critica espresse dal segretario provinciale
dello Sdi, da quello di Italia dei Valori, da importanti esponenti della
Margherita, da dirigenti di Rifondazione Comunista e da molti consiglieri
provinciali della coalizione. Per quanto ci riguarda il Pse-Lista Mancini
è stato nuovamente mortificato nelle scelte che, senza nessuna
spiegazione, hanno disatteso le indicazioni fornite dalla nostra assemblea
provinciale. E' evidente che nella decisione di Oliverio e dei suoi
suggeritori vi sia la volontà di disarticolare, dividere e annientare
la nostra stessa presenza all'interno delle istituzioni, collegando
la vicenda del comune di Cosenza con la costituzione della nuova giunta
provinciale. Dispiace che della situazione sia protagonista Pietro Petrozza,
dirigente che in passato ha dimostrato attaccamento al nostro movimento
e che oggi viene utilizzato in un'opera di divisione e contrapposizione
al nostro interno. Apprendiamo dagli organi di informazione della sua
accettazione della carica. Riteniamo che egli abbia il dovere di dimostrare
ancora una volta il suo legame al nostro movimento dal quale molto ha
ricevuto in termini di soddisfazione personale e politica. E per questo
gli chiediamo di non assecondare i piani e le furberie dei nostri avversari
chiedendogli di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere
comunale di Cosenza. Se ciò non dovesse avvenire, ma auspichiamo
caldamente il contrario, cesserebbe il rapporto fiduciario tra il nostro
dirigente e l'assemblea provinciale del nostro movimento, con l'evidente
conseguenza che il Pse-Lista Mancini non sarebbe più rappresentato
nella giunta provinciale di Cosenza".
Sandro
Principe telefona ad Oliverio "apprezzo le tue scelte"
26/07 Una lunga, affettuosa ed anche proficua telefonata:
cosi' viene definito il colloquio avuto oggi dal Presidente della Provincia
di Cosenza, Mario Oliverio, con il sindaco di Rende, Sandro Principe.
Principe, infatti, malgrado il ricovero nell' ospedale di Firenze per
le ferite riportate nell' agguato del 29 maggio scorso, poco prima dell'
appuntamento della presentazione della Giunta al Consiglio, secondo
reso noto dalla Provincia, ''non ha voluto fare mancare la sua testimonianza
di apprezzamento ed incoraggiamento per le scelte che qualificano il
nuovo esecutivo, cogliendo nel contempo l' occasione per un piu' ampio
discorso politico''. ''Il sindaco di Rende - ha sostenuto Oliverio -
dopo avermi formulato i suoi auguri piu' sentiti, con tensione e passione
si e' voluto anche soffermare, sottolineandoli con precisione, sui tratti
salienti di un programma innovativo che, a suo avviso, puo' costituire
il punto di riferimento e di costruzione di una vera svolta sociale,
politica istituzionale e morale in Calabria. Tra me e Sandro Principe
in questa conversazione e' emersa una professione di impegno e di lode
verso i cosentini ed i calabresi che reclamano questa svolta''. ''Sandro
Principe, per ora, pensa, parla ed agisce da Firenze; il mio augurio
e' che ormai sia assai breve il tempo per averlo attivamente qui con
noi, presente a Rende ed in Calabria'' ha auspicato Oliverio che ha
anche riferito il messaggio che Sandro Principe, nella conversazione
telefonica, ha voluto fargli arrivare. ''Apprezzo le scelte da te compiute
nella formazione della nuova Giunta. E' stato un lavoro impegnativo
- ha detto Principe secondo quanto riferito da Oliverio - portato avanti
con equilibrio e senso politico elevato. Ti incoraggio ad andare avanti
su questa strada per realizzare il programma innovativo ed ambizioso
che ti sei dato, che e' stato capito dai cosentini, apprezzato e premiato
con un consenso cosi' vasto che nessuna polemica alimentata da posizioni,
seppur legittime, ma animate da una visione particolare, potra' mettere
in ombra o scalfire. Sono sicuro che la tua autorevolezza ed il tuo
equilibrio ci permetteranno, dalla Provincia di Cosenza, di dare la
spinta necessaria per portare il prossimo anno il centrosinistra alla
guida della Regione''.
Provincia:
"Italia dei Valori si sospende dalla maggioranza"
26/07 Italia dei Valori ha deciso di sospendere la
propria partecipazione ''alle scelte della maggioranza politica che
sostiene la giunta provinciale Oliverio fino a che dopo l' apertura
di una fase di confronto franco e leale, nelle sedi istituzionali e
in quelle politiche, non sara' riconosciuto il ruolo di governo dell'
Italia dei Valori, nell' immediato e per il futuro''. La decisione e'
stata presa oggi dall' Ufficio di coordinamento provinciale dell' Idv
che, e' scritto in un comunicato, ha rilevato ''con disappunto e preoccupazione
che la conclusione del lavoro dell' on. Mario Oliverio, per la definizione
degli assetti della Giunta provinciale di Cosenza, ha palesemente contraddetto
l' impostazione della campagna elettorale tutta centrata sulla sfida
di realizzare un centrosinistra allargato ed organico, motore di una
Provincia forte, proiettata con un ruolo guida nell' imminente partita
elettorale regionale''. Al termine della riunione e' stato sottoscritto
un documento nel quale si evidenzia che ''la composizione della Giunta,
pur essendo stata realizzata, per come ripetutamente dichiarato dal
Presidente, come 'Giunta politica dei partiti', ha fatto registrare
la grave ed immotivata esclusione di IDV, forza politica nazionale,
ed il concomitante sovradimensionamento del partito del quale l' On.
Mario Oliverio risulta tesserato. Tale incomprensibile ed ingiustificata
esclusione - prosegue il documento - unitamente agli atti unilateralmente
assunti nei confronti delle autonome scelte di altre forze politiche,
che pur avrebbero meritato attenzione e rispetto, ha inferto ferite
profonde alla coesione ed all' unita' del centrosinistra, con potenziali
ricadute negative anche in vista di imminenti, decisivi appuntamenti
elettorali''. ''Preso atto - e' scritto nel documento di Idv - della
decisione del Presidente di lasciare Italia dei Valori fuori dal governo
dell' Ente Provincia e, di conseguenza, dalla coalizione politica che
lo sostiene; sospende la propria partecipazione alle scelte della maggioranza
politica che sostiene la Giunta Oliverio''. Italia dei Valori, inoltre,
''rinuncia ad ogni eventuale delega istituzionale e/o incarico di sottogoverno
che avrebbero il significato del parziale risarcimento, ancor piu' offensivo
della dignita' dell'Italia dei Valori''.
Idv conferma comunque ''la propria collocazione nel centrosinistra,
in vista delle elezioni regionali e, contemporaneamente, da' mandato
oltre che ai propri organismi territoriali, ad una ristretta delegazione
costituita per il momento su base provinciale, al fine di esplorare
la
possibilita', all' interno della coalizione di centrosinistra, di ipotesi
di cooperazione rafforzata con quelle forze politiche che intendano
contrastare il palese disegno egemonico di un partito e di un ristretto
gruppo dirigente''.
Consiglio
regionale a vuoto, Pacenza (DS): "lacerazioni irreparabili nella
maggioranza"
26/07 “La mancanza del numero legale nella seduta
odierna conferma le lacerazioni ormai irreparabili nella maggioranza
di centrodestra. Ormai la Calabria è priva di guida politica”.
E’ quanto sostiene il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza,
a conclusione della seduta consiliare odierna: “La maggioranza
di centrodestra - aggiunge - non è più in grado di assicurare
neanche l’agibilità ordinaria dell’Aula. Dalla sanità
al bilancio, passando per l’edilizia scolastica ai trasporti,
mentre vi è l’urgenza di una profonda razionalizzazione
e rilancio produttivo la Casa delle Libertà dimostra esclusivamente
interesse per gli assetti di puro potere gestionale. Non una parola
sulla manovra del Governo che cancella del tutto il Mezzogiorno dalla
sua agenda, non una parola in difesa del fragile sistema delle autonomie
locali calabresi, non una parola sulla drammatica recrudescenza mafiosa.
Questa Giunta regionale e questa ormai inesistente maggioranza rischiano
di far perdere alla Calabria persino la speranza”.
Consiglio
regionale a vuoto, Zavettieri (NPSI) "Chiederò al Ministro
Moratti commissario ad acta, servono provvedimenti per le scuole"
26/07 "Domattina chiedero' l' attivazione immediata
dei poteri sostituivi, con la nomina di un commissario ad acta al ministro
Moratti, per l' approvazione di importanti provvedimenti a favore delle
scuole''. E' quanto ha dichiarato l' assessore regionale alla Pubblica
istruzione, Saverio Zavettieri, subito dopo la chiusura dei lavori del
Consiglio regionale per mancanza del numero legale. ''Questo Consiglio
regionale - ha sottolineato Zavettieri - dimostra di non avere capacita'
di lavorare e di risolvere i problemi della Calabria. La maggioranza
era assente, ma l' opposizione ha dimostrato di non avere senso delle
istituzioni 'disertando' una seduta di straordinaria importanza per
gli atti che dovevano essere discussi ed eventualmente approvati''.
Il Consiglio regionale, oggi, doveva affrontare undici punti all' ordine
del giorno, tra cui, il piano triennale per l' edilizia scolastica,
l' adozione del marchio identificativo del sistema calabrese del Bed&breakfast,
la situazione di criticita' del porto dei Laghi di Sibari.
Consiglio
regionale a vuoto: Il disappunto di Chiarella (An)
26/07 In merito ai lavori odierni del Consiglio regionale,
il consigliere Egidio Chiarella (An) ha rilasciato la seguente dichiarazione:“Mi
auguro che quanto accaduto in questa ultima seduta del Consiglio regionale
sia da ascrivere ad un incidente di percorso della maggioranza, legato
più al caldo estivo che non a problemi di natura politica, che
provocherebbero una verifica immediata all’interno della coalizione.
Devo comunque esprimere – in qualità di relatore - il mio
disappunto per la mancata approvazione del Piano relativo all’edilizia
scolastica che, in Prima Commissione, abbiamo licenziato più
volte con voto favorevole e che rischia ora di essere approvato da un
commissario ad acta governativo. Non saranno contenti sicuramente i
cittadini che attendevano il regolamento del Bed & Breakfast che
sollecito da mesi, per non parlare poi della mancata approvazione dell’ordine
del giorno, da me proposto, in ordine ai lavori di ammodernamento della
Salerno-Reggio Calabria, che ci rende complici dei disagi di migliaia
di automobilisti. E’ strano comunque che, un Consiglio regionale
che, nei primi sei mesi dell’anno, ha lavorato con grande passione
e approvando provvedimenti importanti, debba affrontare, proprio nel
momento in cui deve alzare il livello della sua azione istituzionale,
problemi di numero legale”.
Consiglio
regionale a vuoto: Tripodi (Pdci), "Crisi irreversibile del centrodestra
calabrese"
26/07 A conclusione della seduta consiliare odierna,
il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi ha dichiarato: “La
mancanza del numero legale, che si è ripetuta per ben due volte
nel giro di un’ora, conferma la crisi irreversibile, ed ormai
senza via d’uscita, del centrodestra calabrese. Peraltro, dopo
che nell’ultima seduta era mancato il numero legale, molta attesa
era concentrata sullo svolgimento della seduta odierna. Ebbene, anche
oggi il Consiglio regionale non si è potuto tenere perché
la maggioranza di centrodestra non è riuscita a garantire il
numero legale. La condizione sociale sempre più difficile di
tanti calabresi, i crescenti attacchi della criminalità organizzata,
la continua penalizzazione delle prospettive di sviluppo di Gioia Tauro
e dell’intera Regione, i gravissimi ritardi accumulati nell’utilizzazione
dei Fondi Europei, lo sfascio ormai acclarato della sanità calabrese:
tutto ciò è il “regalo” che un centrodestra
inefficiente ed incapace di governare, ha consegnato alla Calabria.
L’atteggiamento del centrosinistra ha mirato a fare emergere questa
drammatica condizione. Lo spettacolo indecoroso di questa sera avrebbe
richiesto, quanto meno, una reazione dignitosa dei governanti regionali,
a partire da Chiaravalloti, che avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni.
Ma, evidentemente, la dignità è merce sempre più
rara”.
Cesare
Marini (SDI): "Solo uniti si può vincere"
26/07 "Sono completamente d'accordo con quanto
ha detto Romano Prodi. Io lo sostengo da tempo; solo uniti si puo' vincere''.
E il commento del senatore dello Sdi, Cesare Marini, presidente del
Gruppo Misto al Senato, all'intervento di Prodi sabato scorso al Congresso
dei Verdi a Roma. ''E' necessario - ha aggiunto Marini - per essere
vincenti nelle prossime elezioni regionale fra un anno e alle politiche,
se le elezioni saranno anticipate, avere un programma comune a tutto
il centro-sinistra e che quindi nella coalizione prevalga lo spirito
di unita'. Sono inoltre d'accordo con Prodi quanto afferma che bisogna
tener conto delle diverse sensibilita' nel centro-sinistra, avere un
comportamento equilibrato e capire che non si governa con gli estremismi
e gli strappi ma con il confronto e l'accordo. Se riusciremo a trovare
l'unita', con Prodi leader di tutta la coalizione, saremo la forza vincente,
la forza del ricambio e potremo porre rimedio ai danni che il governo
di centro destra ha procurato allo sviluppo economico nazionale".
Fava
(Udeur) sulle riforme: "Bisogna coinvolgere il sistema universitario"
26/07 ''Io credo che la spinta migliore, di qualita',
per un vero processo di riforma delle istituzioni, non possa non coinvolgere
in primo luogo in Calabria il sistema universitario e quello dell' informazione'':
e' quanto ha affermato Nuccio Fava aprendo stamani i lavori di un forum
sul ''futuro della Calabria e la nuova legge elettorale''. Il dibattito,
moderato da Giuseppe Baldassarre, de ''Il Quotidiano'', ha preso le
mosse da una comunicazione del prof. Silvio Gambino, costituzionalista
e docente all' Unical, e uno dei consulenti per la redazione del nuovo
Statuto regionale. Gambino ha illustrato i sistemi elettorali in vigore
in alcuni dei Paesi europei e le loro varianti. Antonio Borrello(Udeur),
nel suo intervento, ha affermato di ''essere perplesso in ordine alla
volonta' della maggioranza del Consiglio regionale di volere dotarsi
di una nuova legge elettorale''. Borrello, inoltre, ha sottolineato
i limiti del sistema maggioritario, ''che non ha garantito certo la
governabilita''', ed ha chiesto che ''lo sbarramento sia tenuto ad un
livello accettabile per garantire la pluralita' della rappresentanza
politica e democratica''. Per l'esponente dell'Udeur, infine, ''occorre
che gli assessori in carica o i dirigenti degli enti strumentali sub-regionali
rassegnino le dimissioni dalla carica almeno sei prima di ogni consultazione
elettorale''. Al dibattito, ''a livello personalissimo'', e' intervenuto
l' assessore regionale alla Cultura, on. Saverio Zavettieri. ''C'e'
il rischio - ha detto Zavettieri - che si ritorni a votare con la stessa
legge elettorale in vigore, come sembra di cogliere dagli orientamenti
diffusi in Consiglio regionale''. Saverio Zavettieri, giudicando ''una
grave lesione democratica votare le riforme istituzionali a colpi di
maggioranza'', ha proposto ''l'elezione di una Assemblea nazionale costituente
da eleggere con sistema proporzionale puro, evitando di cucire abiti
istituzionali su misura''. Sullo sbarramento della legge elettorale
regionale, Zavettieri ha detto che ''pensare al 5% e' assurdo, mentre
potrebbe proporsi il 3%, ne' troppo alto, ne' troppo basso''. Michelangelo
Tripodi (Pdci), ha affermato che ''non parteciperemo ad alcuna coalizione
con chi vuole cancellarci come rappresentativita'. Possiamo accettare
- ha detto Tripodi - solo uno sbarramento di coalizione, fermo restando
il mantenimento del collegio unico regionale e la distribuzione del
90% dei seggi con il metodo proporzionale''. Il vicepresidente del Consiglio
regionale, Giuseppe Bova (Ds), ha detto che ''non si puo' impedire per
legge la rappresentativita' ad una formazione politica radicata a livello
nazionale. Io sono perche' in Italia - ha affermato Bova - nasca una
grande formazione politica autenticamente riformista, anche se capisco
la necessita' di dare rappresentativita' alle varie culture democratiche
del Paese''. Damiano Guagliardi (Rifondazione comunista), ha sollevato
dubbi ''sul varo in questa legislatura della nuova legge elettorale
regionale. Il sistema maggioritario - ha detto Guagliardi - ha messo
alla gogna il ruolo dei partiti e la loro funzione naturale di mediazione
sociale affidando ad ''un solo uomo'' tutto il potere con pochissimi
controlli da parte delle assemblee elettive''.
Proposta
elettorale della Lista Sgarbi alla Regione
26/07 ''L' unica cosa che la Calabria e' riuscita ad
esportare e' la storia del piccolo Nicholas Green''. Il giudizio e'
dell' on. Vittorio Sgarbi, che e' intervenuto stamani a Reggio Calabria
in una conferenza stampa per la presentazione di una proposta di legge
elettorale regionale da parte del consigliere Giuseppe Pezzimenti, unico
membro del Consiglio regionale a rappresentare la lista Sgarbi e il
partito della ''Bellezza''. Archiavata la sperimentazione della lista
unitaria con il Pri di Giorgio La Malfa, Vittorio Sgarbi ha voluto precisare
che intendeva ''sottolineare le difficolta' di questa terra a promuovere
se stessa nel mondo''. Sul piano della proposta di legge elettorale,
il cui testo e' stato gia' depositato da Giuseppe Pezzimenti agli atti
del Consiglio regionale, la formazione politica guidata da Sgarbi propone
''uno sbarramento di ingresso non alle liste, ma per coalizione, auspicando,
nel contempo, la massima omogeneita' dei sistemi elettorali regionali
in grado di garantire la rappresentativita' di tutte le forze politiche
che partecipano alle consultazioni elettorali''.
Donnici
(IDV) “Oliverio ci spieghi i motivi dell’esclusione di Italia
dei Valori dalla Giunta”
26/07 “Se Oliverio, come improvvidamente ha dichiarato,
ha scelto di insediare una Giunta politica, ci deve spiegare i motivi
dell'esclusione del segretario provinciale di IDV, Giovanni Maruca,
primo nella rosa dei nomi, depositata presso il suo ufficio''. Il Coordinatore
regionale IDV, Beniamino Donnici, torna sulla vicenda delll'esclusione
del suo partito dall'esecutivo varato da Oliverio. ''Nella nostra rosa,
ampia e qualificata, abbiamo rispettato tutti i criteri richiesti dal
Presidente e ci siamo rimessi con fiducia alla sua autonoma valutazione.
La verita' - prosegue Donnici - e' che, alla prima verifica dei fatti,
il burocrate di partito ha preso il sopravvento sull'uomo delle istituzioni
e se il buongiorno si vede dal mattino non saremmo al posto suo molto
tranquilli''. ''All'atto dell'insediamento - conclude Donnici - il nostro
consigliere regionale sapra' rendere chiaro e visibile il nostro dissenso
da questa squallida operazione di piccolo cabotaggio. Ma, da dopodopani,
iniziera' una partita vera, all'interno del centrosinistra, con tutte
quelle forze, che non possono accettare il tentativo di egemonia da
parte del gruppo dirigente diessino, sempre piu' spregiudicato ed autoreferenziale,
di cui Oliverio, ha dimostrato di essere prigioniero. Basti per tutti
l'incredibile mortificazione inferta al PSE, per certi versi piu' grave
della nostra stessa esclusione''.
Corbelli
chiede ai neo assessori della Provincia “Abolite le auto blu”
26/07 Il consigliere provinciale di Cosenza, capogruppo
della Lista Diritti Civili e Segretario questore, Franco Corbelli, chiede
ai nuovi assessori provinciali di Cosenza di dare un primo buon esempio
e di rinunciare alle auto blu e all'autista. Corbelli annuncia che ''non
fara' sconti a nessuno'' e si riserva di giudicare la nuova Giunta e
il Presidente Mario Oliverio dai fatti e sospende, per adesso , ogni
giudizio. ''Sulla nuova Giunta, nominata dal presidente Oliverio, non
do, per adesso, nessun giudizio. Non emetto verdetti anzitempo. Giudichero'
i nuovi assessori dai fatti – dice Corbelli - dal loro lavoro
quotidiano, dalle risposte che daranno alle mie denunce e segnalazioni
e alle richieste dei cittadini. Una cosa e' certa. Saro' un consigliere
d'opposizione (alla stessa opposizione del centrodestra e alla maggioranza
del centrosinistra), che non fara' sconti a nessuno: ne' alla nuova
Giunta, ne' allo stesso presidente Oliverio. Ripeto, giudichero' tutti
solo dai fatti. Intanto, chiedo a tutti i nuovi assessori di dare un
primo importante segnale : rinunciare alle auto blu e all'autista. La
macchina di servizio che venga utilizzata solo per missioni importanti
e non esibita come status simbolo. In un periodo di grave crisi per
il Paese e, in particolare, per le classi meno abbienti sarebbe gia'
questo un primo importante segnale che i cittadini apprezzerebbero molto.
Ognuno di noi, consigliere e assessore, puo' benissimo recarsi alla
Provincia con la propria auto. Non dico agli assessori di rinunciare
alla giusta indennita', ma solo alle inutili e costose auto blu. Questo
si''!.
Lunedì
si raduna il PSE: "In Provincia non sono state rispettate le decisioni
assembleari del partito"
25/07 Lunedì 26 luglio alle ore 19 presso la
sala dell'Hotel Holiday Inn si svolgerà l'assemblea provinciale
del Pse-Lista Mancini alla quale parteciperanno i candidati dei trentasei
collegi insieme ai dirigenti territoriali del movimento riformista.
All'ordine del giorno vi è l'esame della situazione politica
dopo il varo della nuova Giunta alla provincia di Cosenza e dopo la
decisione di Mario Oliverio di non rispettare, senza addurre alcun motivo,
le indicazioni votate all'unanimità dai dirigenti del movimento.
Esiste grande preoccupazione tra tutti i candidati che, se la coalizione
di centrosinistra sarà guidata a questo modo, sarà molto
difficile prevalere nella prossima campagna elettorale per le regionali
e, allo stesso modo, si è diffuso un sentimento di profonda amarezza
per l'impossibilità di proseguire i rapporti di collaborazione
a sinistra.La riunione è stata convocata d'urgenza dal segretario
Salvatore Magarò per prendere le drastiche decisioni che il caso
comporta.
Sandro
Principe sulla crisi alla Provincia: "Ai dirigenti del centro sinistra
consiglio la via del dialogo"
25/07 Dichiarazione dell’ On. Sandro Principe,
Sindaco di Rende“Fino a ieri i dirigenti dei vari partiti del
Centrosinistra sono stati generosissimi nell’esaltare le qualità
politiche, la saggezza, l’equilibrio di Mario Oliverio. In altri
termini per tutti nel centrosinistra il ritornello era: non potevamo
trovare un Presidente migliore di Mario Oliverio.
Oggi, conosciuta la composizione della Giunta e le relative deleghe,
alcuni di questi dirigenti uniscono le loro feroci critiche ai commenti
di quanti amano far sentire, per la verità raramente, la loro
voce per svolgere un ruolo di demolizione della politica dei partiti
e delle Istituzioni; una funzione ed un modo di essere tipici della
destra.
Volendo esprimere un’opinione, da uomo delle Istituzioni, mi sento
di dire in tutta coscienza che non è impresa facile costituire
un governo appoggiato da ben nove formazioni politiche.
Piuttosto la domanda a cui bisogna rispondere è la seguente:
Oliverio ha fatto bene o male nelle condizioni date?
A mio modesto parere Oliverio ha fatto più che bene e da una
lettura più attenta e sincera, e soprattutto priva di retro pensieri,
si evince anche la grande considerazione nella quale è stato
tenuto lo SDI. Ai dirigenti del centrosinistra che, pur legittimamente,
possono nutrire riserve, consiglio di ricercare con compostezza il dialogo
e il chiarimento, senza porre in essere azioni che possono favorire
una qualche forma di ripresa di una destra che in provincia di Cosenza
abbiamo messo in ginocchio. Non si illudano i fans segreti della destra:
dalla Provincia di Cosenza partirà in termini politici ed amministrativi,
l’offensiva che farà conquistare al Centrosinistra il palazzo
di via De Filippis a Catanzaro”.
Diego
Tommasi rieletto nell'esecutivo nazionale dei Verdi
25/07 E’ stato rieletto componente dell’esecutivo
nazionale dei Verdi, Diego Tommasi. La notizia giunge al termine di
una due giorni congressuale che ha portato nella capitale circa ottocento
delegati provenienti da tutte le regioni d’Italia. Un riscontro
personale notevole: terzo eletto nell’organismo romano, il congresso
nazionale del sole che ride premia l’impegno del leader calabrese
sia a livello regionale che nazionale. Soddisfazione è stata
espressa dai rappresentanti dell’area strettamente ambientalista,
Stefano Boco e Maurizio Pieroni. “L’ampia affermazione di
Diego Tommasi – ha dichiarato il senatore Boco – conferma
che i nostri sforzi trovano riscontro e sono stati premiati da un consenso
interno importante. Continueremo nel nostro cammino,nell’interesse
delle grandi battaglie per la vita di questo pianeta”. “Si
concludono due giorni di lavoro straordinario – ha detto inoltre
Boco - che pone i Verdi al centro della discussione politica del nostro
paese attraverso il riconoscimento e l’adozione di una convinta
linea autonoma del proprio soggetto espressa benissimo dai risultati
del voto e da documento congressuale unitario che la sancisce”.
Pienamente soddisfatto del risultato ottenuto anche Maurizio Pieroni
che ha sottolineato come “questo congresso sancisca in maniera
chiara la linea politico-programmatica per la quale ci battiamo da anni”.
Pierono ha anche sottolineato il successo personale del candidato d’area,
Diego Tommasi. “Siamo certi – ha aggiunto Pieroni –
che Tommasi saprà custodire i risultati raggiunti con l’approvazione
della mozione che, siamo sicuri, ci permetterà di portare i Verdi
su posizioni più comprensibili agli elettori cittadini e più
concreti rispetto alla risoluzione delle problematiche ambientali. Siamo
anche sicuri che questa sia la strada da percorrere per aumentare i
consensi.”
“Abbiamo saputo in questi anni – ha detto Tommasi - far
convivere il nuovo e lo storico del partito, cosa assai difficile in
un partito in movimento come il nostro. Le questioni organizzative sono
state al centro dell’azione dell’esecutivo per strutturare
un partito che dopo l’esperienza del Girasole aveva una priorità,
quella cioè di recuperare credibilità nel panorama politico
nazionale e soprattutto nell’opinione pubblica e tra gli stessi
iscritti e militanti”.
Archiviato il successo personale dell’europee di giugno Tommasi
guarda avanti e rivendica per il suo partito maggiore coinvolgimento
nella vita politica europea e nazionale.
“Abbiamo dimostrato – ha detto il rappresentante del sole
che ride - di avere acume e lungimiranza politica per poter giungere
attraverso anche la nostra mediazione ad una sintesi all’interno
della coalizione che ci traghetterà alla riconquista dei governo
nazionale e regionali.”
Tommasi guarda alle prossime scadenze che richiedono maggiore coordinamento
e un’efficace lavoro di squadra e propone di costituire all’interno
del suo partito un “DIPARTIMENTO degli ENTI LOCALI con riferimenti
provinciali e regionali per evitare l’isolamento a cui le logiche
di movimento ci hanno abituato”. Il riferimento è anche
alla formulazione delle leggi elettorali che vede impegnati in questo
periodo i governi regionali. Su questo Tommasi è molto duro:
“ si sta consumando – dice - un grave attentato alla vita
democratica del paese. Registriamo un atto di pirateria politica della
Casa delle Libertà: di fatto l’imposizione dello sbarramento
al 5% in Sicilia sancisce una sorta di maggioritario che impedisce ai
cittadini di poter essere rappresentati da partiti importanti come il
nostro. Abbiamo tentato in questi mesi di coinvolgere le altre forze
politiche locali e nazionali, tentativo riuscito sia a livello locale
che nazionale tant’è che siamo stati protagonisti all’interno
del centrosinistra in un confronto chiaro e leale con Ds e Margherita.
E’ comunque indispensabile un confronto tra i livelli regionali
dei Verdi, sia istituzionale che politico, per affrontare in maniera
unitaria il problema che è vitale per il nostro partito”.
E contro la legge elettorale siciliana Tommasi esorta i compagni di
partito di attivare da subito le procedure per la promozione del referendum
abrogativo.
Borrello:
“Pubblicare gli elenchi delle consulenze alla Regione”
25/07 Il Consigliere regionale Antonio Borrello ha
reso noto il testo di un' interrogazione al Presidente del Consiglio
Regionale in cui sottolinea come l'articolo 2, comma 127, della legge
23 Dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche ed integrazioni prescrive,
per le amministrazioni pubbliche che si avvalgono di collaboratori esterni
o che affidano incarichi di consulenza per i quali e' previsto un compenso,
l'obbligo inderogabile di pubblicazione di elenchi contenenti le generalita'
dei soggetti percettori, le ragioni dell'incarico e l'ammontare erogato.
''Inoltre, e' obbligatorio - dice Borrello - trasmettere semestralmente
detti elenchi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento
Funzione Pubblica; l'osservanza delle predette disposizioni legislative
e' curata dal predetto dipartimento che puo' avvalersi dei servizi ispettivi
della Guardia di Finanza; per le amministrazioni inadempienti non solo
e' fatto divieto di affidare nuovi incarichi ma si realizza la responsabilita'
erariale per coloro i quali ne sono autori;la 'partita' degli incarichi
affidati all'esterno e delle consulenze continua a rimanere il grande
mistero che avvolge l'azione amministrativa di Giunta regionale, di
Aziende strumentali e Aziende Sanitarie andando a costituire una enorme
voragine che ingoia risorse e di cui non si e' mai riusciti a conoscere
la consistenza stante il velo di omerta' e di indifferenza che contraddistingue
i responsabili politici dei diversi livelli istituzionali anzidetti;
malgrado le reiterate iniziative assunte a piu' riprese dal Consiglio
regionale, anche attraverso le commissioni consiliari, finalizzate all'esercizio
del diritto-dovere di controllo di una gestione nebulosa, si e' mai
riusciti a venirne a capo neanche sul piano cognitivo; non risulta che
si sia mai dato corso all'ottemperanza delle disposizioni derivanti
da indiscutibili norme legislative''. Borrello chiede di sapere ''se
si e' mai provveduto alla pubblicazione degli elenchi di cui in premessa
sia da parte della Giunta Regionale, sia da parte delle Aziende strumentali
( AFOR, ARSSA, ARDIS) nonche' di tutte le Aziende Sanitarie Locali;
i motivi per i quali , in caso negativo, si e' omessa la pubblicazione
e la relativa trasmissione al Dipartimento della Funzione pubblica;
come sia stato possibile continuare ad affidare incarichi posto che
i mancati adempimenti ne vietano categoricamente ogni possibilita';
se non ritiene di denunciare per danno erariale i responsabili delle
gravi violazioni di legge da ricercarsi sia all'interno della stessa
Giunta regionale che di tutti gli Enti ed Aziende che operano sotto
il controllo della Regione''.
Tassone
(Udc) “Non bisogna seguire alcuna avventura o rottura. Rafforzare
alleanza”
25/07 Avvicinato a margine di una manifestazione di
salvataggio in mare a Catanzaro Lido, il vice ministro Tassone ha dichiarato
in merito alle vicende interne del suo partito che ''l'Ufficio politico
dovra' valutare positivamente le questioni politiche sollevate dal segretario
nazionale del partito, Marco Follini. Se ci dovesse essere bisogno,
necessariamente il Consiglio nazionale del partito dovra' approfondire
i temi che sono alla base della conclusione a cui pervenne il Congresso
di fondazione dell'Udc. Tutto dovra' essere considerato con senso di
responsabilita' senza inseguire rotture o avventure, rafforzando la
coalizione di governo. Ma tutto questo puo' essere garantito se l'Udc
difendera' la sua identita' e le ragioni per cui e' nato ed ha chiesto
il conforto elettorale''.
Giunta
Provincia: Assegnate le deleghe, ma scoppiano, pesanti, i dissensi
24/07 Come era prevedibile e come nelle migliori "tecniche"
la giunta è stata nominata in fine settimana per dar tempo a
tutti di "assorbire" le decisioni che hanno formato il nuovo
esecutivo provinciale. Però ampi e forti i dissensi registrati
in ben tre componenti politiche. I primi a gridare allo scandalo, usando
parole forti, sono stati il gruppo della Margherita a cui fanno riferimento
Laratta e Melfi. Quest'ultimo, addirittura, ha lasciato il partito in
netto contrasto, come avvenne per un componente dei Comunisti italiani
alla nomina di Manfrinato, con le scelte operate da Oliverio, accusato
da taluni di dividere e spaccare i gruppi del centrosinistra e da altri
di continuare ad operare per la distruzione di tutto quanto si muove
a sinistra a favore del partito leader. Forte la critica del gruppo
del PSE che si sente addirittura tradito da un atto di slealtà
politica. E per finire il gruppo dell'Udeur che per bocca del suo segretario
Morrone è rimasto "allibito" alla scelta non assolutamente
indicata nella lista presentata dopo la richiesta dello stesso presidente.
Se Giunta politica doveva essere, questi tre gruppi, sottolineano che
di politica c'è n'è stata ben poca e che, per conto loro,
si è solo acceso un malcontento che potrebbe portare a nuovi
problemi nella maggioranza che dimsotra evidentemente i limiti di uno
schieramento troppo frastagliato. Chi si era illuso che il voto favorevole
in Comune del PSE fosse stato dettato da accordi per l'assessorato in
provincia è stato accontentato. Ora bisogna attendere lunedì
per capire se la volontà di ricucire da parte del Presidente
Oliverio esiste o se la spaccatura è davvero insanabile. Intanto
sono state comunicate le deleghe ai neo assessori. Al vice presidente
Salvatore Perugini, sono state attribuitele deleghe Cultura, Pubblica
istruzione, Rapporti con l' Universita' della Calabria, Affari legali,
generali ed amministrativi e diritti dei cittadini. Assessore alle Politiche
sociali e' Ferdinando Aiello che si occupera' anche dell' Osservatorio
di settore e delle politiche dell' Immigrazione. Domenico Bevacqua e'
il nuovo assessore a Formazione professionale, industria ed artigianato
e Enti locali. A Rachele Grosso Ciponte, il neo presidente Oliverio,
ha affidato le deleghe relative a Bilancio e finanze, Programmazione
economica e finanziaria, Programmazione risorse e partecipazioni finanziarie.
Di Sport, Turismo, Spettacolo e Tempo libero si occupera' Rosina Console,
mentre a Giuseppe Gagliardi sono stati affidati i Trasporti. Donatella
Laudadio ha ottenuto le deleghe a Politiche e mercato del lavoro, Politiche
giovanili, Minoranze linguistiche e pari opportunita', mentre a Luciano
Manfrinato sono andate le deleghe ad Agricoltura, al Commercio e alla
protezione civile. L' esecutivo Oliverio si completa con Luigi Marrello
(Ambiente); Oreste Morcavallo (Edilizia pubblica e scolastica); Pietro
Petrozza (Personale, Caccia e pesca) e Arturo Riccetti (Viabilita',
infrastrutture e patrimonio). Tre sono gli eletti in Consiglio provinciale
che, per effetto della nomina, lasceranno l' assemblea: si tratta di
Rosetta Console e Giuseppe Gagliardi, entrambi dello Sdi, che saranno
sostituiti da Giuseppe Aieta, del collegio di Cetraro, e Flaviano Federico,
di quello di Bisignano. Il neoassessore Arturo Riccetti, dei Ds, sara'
surrogato da Giuseppe Gallo del collegio di Rogliano.
Barile:
"La montagna ha partorito il topolino. Una giunta di basso profilo"
24/07 Nota del coordinatore della CDL in consiglio
provinciale, Mimmo Barile, che evidenzia il criterio della spartizione
di poltrone : "La Montagna ha partorito il topolino. La Giunta
Oliverio è una squadra di Governo di basso profilo, incapace
d'affrontare e risolvere le emergenze del territorio provinciale ed
assolutamente inadeguata ad affrontare un inedita fase di transizione
istituzionale determinata dal trasferimento delle deleghe regionali.
Dove sono, ci chiediamo, dopo tanto ritardo nel decidere i nomi, gli
esponenti della cosiddetta "società civile"? Ed ancora,
dove sono le presenze qualificate provenienti dal mondo dell'università,
del lavoro e dal sindacato? Il criterio scelto per nominare gli Assessori
è solo e soltanto uno: distribuire a pioggia le dodici poltrone
disponibili, nel tentativo di zittire la bocca ai partiti della coalizione
di centrosinistra. Ed a ben vedere nemmeno questo è riuscito
al presidente Mario Oliverio: i manciniani, ancora una volta, rappresentano
l'ultima ruota di un carro trainato da ben altri cavalli. Quello che
è successo al Comune, si ripete alla Provincia. Ci chiediamo
se è davvero così utile da parte loro continuare a portare
acqua a questo mulino. E ci sembra arrivata l'ora che anche gli elettori
ne tengano conto. Ma questo non è un caso isolato. Registriamo
il giudizio espresso da Franco Laratta e Mario Melfi, esponenti della
Margherita, che hanno bocciato senza mezzi termini questa giunta. E
potremmo continuare a lungo includendo il forte malumore di Idv e dell'Udeur.
Non è certamente questa la giunta della transizione istituzionale
che era stata ipotizzata, vagheggiata ed infine promessa agli lettori.
E' null'altro che una giunta di basso profilo, lo ribadiamo con forza.
Ci piacerebbe poi conoscere il giudizio su questa squadra di Governo
da parte di Antonio Acri che potrebbe esprimersi dal suo osservatorio
privilegiato di Assessore con delega al bilancio del Comune di Piane
Crati, dove il suo partito lo ha relegato dopo dieci anni di Presidenza.
La composizione della Giunta Oliverio spinge me e i consiglieri della
Casa delle Libertà a moltiplicare la nostra azione di opposizione.
Lo consideriamo sempre più un imprescindibile dovere a tutela
della popolazione della Provincia di Cosenza."
Magarò
(PSE): "Giunta Oliverio, atto di profonda ostilità e inqualificabile
slealtà"
24/07 La nuova Giunta provinciale di Cosenza ''rappresenta
un atto di profonda ostilita' e di inqualificabile slealta' nei confronti
del Pse-Lista Mancini''. A sostenerlo e' stato il coordinatore del Pse-Lista
Mancini, Salvatore Magaro', in una lettera inviata al presidente della
Provincia, Mario Oliverio. ''Caro Oliverio, proprio tu che eri stato
scelto da Giacomo Mancini nel lontano 1997 come interlocutore privilegiato
nel progetto di unire le diverse anime della sinistra - ha scritto Magaro'
- hai posto in essere una condotta che provochera' rotture e lacerazioni
nel nostro fronte. Le nostre indicazioni sono state disattese, nonostante
ti avessimo segnalato le figure piu' rappresentative del nostro movimento.
Non esistono giustificazioni, non puoi invocare a tua discolpa il mancato
rispetto da parte nostra dei famigerati criteri che hai richiesto, visto
che solo il nostro coordinatore non e' stato ritenuto degno di far parte
della tua squadra a differenza di quelli della Margherita, dei Verdi
e dei Comunisti Italiani e visto che soltanto i nostri consiglieri eletti
sono stati da te scartati a differenza di cio' che hai fatto con lo
Sdi e con i Ds. Non puoi invocare nemmeno, dopo la scelta che hai fatto,
il criterio di genere e di territorialita'. La tua decisione e' stata
presa, al contrario, con l' unico e lucido obiettivo di dividere, disarticolare
e ostacolare la crescita del Pse-Lista Mancini''. ''La miopia e la pochezza
di tale impostazione - ha aggiunto Magaro' - e' evidente. Ricalca quelle
degli ultimi mesi prese al comune di Cosenza che, pero', sono state
duramente condannate dal corpo elettorale. Proprio tu, caro Oliverio,
che da quando sei stato eletto anche grazie ai nostri tanti voti, non
fai che ripetere che il tuo obiettivo e' quello di rafforzare il centrosinistra
in vista delle elezioni regionali, avevi l' obbligo di dialogare con
tutti e di farti garante di tutti. Hai preferito invece trasformarti
in esecutore delle volonta' di chi ha la responsabilita' di aver cancellato
dieci anni di buona amministrazione a guida socialista a Cosenza''.
''Nella giornata di lunedi' - ha concluso Magaro' - ho convocato l'
assemblea provinciale dei candidati e dei dirigenti del Pse-Lista Mancini
che in queste ore mi hanno fatto pervenire la loro indignazione per
quanto e' avvenuto e con i quali discuteremo la strada da seguire per
sottrarre i tanti socialisti che credono in noi e i tanti talenti che
si sono impegnati nella crescita del nostro movimento a questa azione
indegna di killeraggio che, insieme ai tuoi ispiratori, anche tu hai
pervicacemente portato avanti ai nostri danni''.
Pietro
Mancini: "I socialisti uniti respingano l' attacco del trio- Lescano
Adamo - Eva -Mario"
24/07 Comunicato dell'ex Sindaco di Cosenza Pietro
Mancini sull'ultima vicenda della Provincia: " Ci tengo a esprimere
la mia forte solidarietà, da amico e da socialista, a Salvatore
Magarò, escluso, per meschini e modesti intrighi, dalla giunta
provinciale di Cosenza, dopo aver contribuito, generosamente, insieme
a tutti i candidati, i dirigenti, i militanti e i 20 mila elettori del
Pse- lista Giacomo Mancini, al successo dell' attuale presidente. Magarò,
dirigente politico esperto ed amministratore preparato, aveva tutti
i titoli per essere nominato assessore, cosi' come li avevano Laratta,
Melfi, Ennio Morrone e altri validi esponenti, fatti fuori dal modesto
e vendicativo " trio Lescano " della politichetta diessina
bruzia : Adamo, Eva e Mario. Spero che all' affronto contro il Pse reagiscano,
politicamente, non solo i dirigenti del partito, fondato dall' on. Giacomo
Mancini, che è il primo partito, a Cosenza ( forse, dalle parti
di San Giovanni in Fiore, ignorano anche i dati elettorali .... ), ma
tutti i socialisti, anche quelli dello Sdi e del nuovo Psi, superando
vecchie, e ormai da archiviare, rivalità, anacronistiche gelosie
e divisioni. L' attacco non è solo contro le idee e contro gli
uomini e le donne, fedeli alla lezione, politica e morale, dell' ex
segretario del PSI. I personaggi senza ideali ed eternamente perdenti,
gli " sconfittisti " del teatrino locale, lavorano, in modo
rozzo, elargendo poltronicine e promesse di futuri posti, unicamente
per comprimere l' area socialista. Che, invece, a Cosenza e in provincia,
forte dei crescenti consensi e di prossime, qualificate adesioni, rialzerà
la testa e conterà ancora di più. Caro Salvatore, comprendo
la tua giustificata amarezza e sono vicino a te, cosi' come ai bravi
consiglieri provinciali Vincenzo Adamo e Ruffolo. Ma, anche a Cosenza,
si può far politica, con lealtà e serietà, esprimendo
idee e aggregando consensi, come tu, Giacomo junior e il Pse avete fatto,
negli ultimi anni, suscitando invidie e provocando risentite reazioni.
I cittadini apprezzano questo modo di far politica e disprezzano, giustamente,
la caccia agli strapuntini e i ribaltoni della volontà popolare,
i cui protagonisti si sono ridotti a postulare protezioni politiche,
nelle anticamere dei leader nazionali. Sono certo che non cederete ai
subdoli e patetici tentativi di dividervi, ma allargherete, con lungimiranza,
il confronto ai rappresentanti dell' area socialista e degli altri partiti
democratici, che come noi giustamente rifiutano le prepotenze e l' arroganza
di quanti non sanno rinunciare agli intrighi e ai colpi bassi ".
Oliverio
giustifica la scelta Petrozza
24/07 La nomina di Pietro Petrozza, del Pse, ad assessore
della nuova Giunta provinciale di Cosenza ''puo' rappresentare un concreto
atto di responsabilita' e diisponibilita' da parte mia a favorire un
processo di ricostruzione di nuovi livelli di unita' politica con il
Pse''. A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia, Mario Oliverio,
nella lettera inviata a Petrozza e contenente la nomina ad assessore.
La lettera e' stata inviata anche all' on. Giacomo Mancini ed al segretario
Pse, Salvatore Magaro'.
''Ti comunico - ha scritto Oliverio a Petrozza, capogruppo del Pse al
Comune - la mia decisione di nominarti assessore della nuova Giunta
Provinciale. Questa scelta e' motivata innanzitutto dalla volonta' di
rappresentare il Pse-Lista Mancini nell' esecutivo da me presieduto.
Questa scelta e' dettata dal riconoscimento della tua provata sperienza,
ma, soprattutto, da fondate ragioni di opportunita' politica''. ''Sono
note - ha aggiunto il Presidente della Provincia - le ragioni per cui,
come ho avuto modo di dire in piu' occasioni, ritengo di non dover scegliere
nessuno dei tre nomi proposti. Mi preme sottolineare che verso di loro
non vi sono, da parte mia, riserve o valutazioni di natura personale.
Avrei preferito che anche il Pse avesse compreso nelle indicazioni fornitemi
nominativi di donne e una diversificata rappresentanza territoriale
oltre ad energie di provata esperienza politica e amministrativa. Come
ben sanno Giacomo, Magaro' e anche il consigliere provinciale Vincenzo
Adamo, piu' volte ho sollecitato uno sforzo ed un' apertura in tale
direzione. Se avessi operato applicando rigorosamente le mie prerogative
sarebbe stato assai probabile che qualsiasi altra indicazione venisse
intesa come un atto di contrapposizione''. ''La scelta da me assunta
- ha sostenuto Oliverio - intende, quindi, avere un carattere di garanzia
politico-istituzionale. Un criterio a cui ho dovuto fare ricorso anche
per la nomina riguardante la rappresentanza di un altro partito della
coalizione dal quale non ho avuto indicazioni pienamente corrispondenti
con i criteri da me indicati e da tutti condivisi. A questo fine ho
anche valutato, in queste ultime ore, la possibilita' di nominare il
presidente del vostro partito Pino Iacino. A lui ho avuto anche modo
di esplicitare questa eventualita' ed ho registrato la sua indisponibilita'.Non
potendo piu' rinviare i tempi della nomina della Giunta non mi rimane
che decidere in piena autonomia''. ''La tua - ha concluso Oliverio rivolgendosi
a Petrozza - e' innanzitutto una scelta di carattere istituzionale,
ricoprendo tu la carica di capogruppo nel Consiglio comunale della citta'
capoluogo. Sono sicuro che questa mia decisione sara' apprezzata e condivisa
dai dirigenti del Pse essendo tu un esponente di
questo partito che si e' distinto, tra l' altro, nell' impegno diretto
nella recente campagna elettorale''.
Catizone:
"Scelta Petrozza rafforza rapporto Comune-Provincia"
24/07 “La nomina di Pietro Petrozza, capogruppo
del PSE in Consiglio comunale, nella giunta provinciale varata dal Presidente
Mario Oliverio rafforza il rapporto tra il Comune di Cosenza e l’Amministrazione
provinciale ed offre ulteriori garanzie di concertazione inter-istituzionale
sulle questioni che vedranno impegnati da qui in avanti i rispettivi
Enti.” Lo ha affermato il Sindaco Eva Catizone commentando la
nomina ad assessore della giunta Oliverio del capogruppo del PSE a Palazzo
dei Bruzi.“A Pietro Petrozza, che bene interpreta ed incarna la
tradizione riformista nella nostra città per essere stato accanto
al compianto Sindaco Giacomo Mancini dal ’93 al 2002, –
ha aggiunto la Catizone – formulo i miei più sentiti auguri
di buon lavoro congratulandomi per il suo nuovo incarico che saprà
senz’altro portare avanti con serietà ed impegno, qualità
queste che rappresentano quel tratto distintivo che ha sempre caratterizzato
la sua lunga ed apprezzata esperienza di consigliere comunale.”
Nasce
la consulta della Margherita per le elezioni del 2005
24/07 È stata avviata venerdì 23 luglio
a Falerna la creazione di una “consulta” del partito della
Margherita per la Calabria, mentre ci si avvia alle elezioni per il
rinnovo del Consiglio regionale. La proposta - formalizzata dal coordinatore
regionale Franco Bruno, alla presenza del presidente regionale Mario
Laganà e del vicesegretario Giuseppe Mazzotta - ha trovato pareri
favorevoli nel corso di un dibattito che ha coinvolto i membri calabresi
della Consulta nazionale per il Mezzogiorno della Margherita e diversi
dirigenti ed esponenti autorevoli del partito.
Aprendo i lavori, Bruno ha evidenziato la necessità di «ragionare
intorno ai temi dello sviluppo della Calabria partendo da uno scenario
più complesso». In questo senso, ha proseguito, «non
ci si può non interrogare sulle ragioni che impediscono il reale
utilizzo delle risorse e sui motivi della mancata crescita della nostra
regione, per concorrere alla formulazione di ricette per invertire la
tendenza. Tutto ciò è ancora più vero in particolare
per il gruppo dirigente della Margherita che ha l’ambizione di
guidare il centrosinistra alle prossime elezioni regionali». Scopo
di una consulta calabrese del partito è - ha detto ancora Bruno
- «utilizzare le intelligenze esistenti nella Margherita e nella
società calabresi per offrire un contributo di qualità
al programma del centrosinistra».
Nel suo intervento introduttivo, Franco Bruno ha toccato diversi temi
- dalla questione del federalismo all’esigenza di «correggere
alcune tendenze attraverso la legge elettorale regionale» - per
concludere che «non bisogna stancarsi di spiegare che uno sviluppo
della Calabria è possibile. Come coalizione occorre ritrovare
in Calabria la responsabilità di forza di governo attorno ad
una progettualità in grado di offrire un’impostazione alternativa
sulle questioni più rilevanti, con l’ambizione di radicare
una proposta complessiva credibile, autorevole e condivisa, che riscopra
per intero tutte le ragioni etiche, culturali, economiche e sociali
della calabresità».
Il dibattito ha fatto emergere la convergenza sulla proposta di Bruno,
soprattutto nella considerazione che un percorso comune di riflessione
fra politici ed esperti potrà costituire terreno fertile per
una proposta nuova e credibile.
Inoltre, Franco Bruno ha ribadito il proprio “sì”
ad una cooperazione rafforzata con i partiti riformisti del centro-snistra,
sottolineando però che, per sperimentare concretamente la percorribilità
di questa strada, è necessario già da oggi partire, per
le questioni più rilevanti, dalla federazione fra i gruppi esistenti
alla Regione Calabria.In questo senso, è stato affidato un mandato
ai Consiglieri regionali di Democrazia è Libertà presenti
alla riunione.
Il
Psdi regionale chiede una svolta ed un programma credibile per il 2005
24/07 I socialdemocratici calabresi hanno riunito il
coordinamento regionale per l' analisi del voto delle elezioni amministrative
del 2004 e per celebrare i congressi provinciali delle federazioni di
Catanzaro e Crotone entro il prossimo autunno. ''Il Psdi calabrese -
e' scritto in un comunicato del partito - riscalda i motori per le prossime
elezioni regionali del 2005, chiedendo, al mondo politico, una svolta
netta per mettere in campo un credibile programma per lo sviluppo della
Calabria. I socialdemocratici sono anche convinti che i risultati elettorali
calabresi hanno dato indicazioni contraddittorie, e non vi e' stato
un risultato omogeneo tra il risultato delle elezioni europee e quello
delle elezioni provinciali. Dalle analisi e dal confronto dei dati elettorali
non risulta scontato il risultato delle prossime elezioni regionali
a favore di nessuna delle due coalizioni. La partita e', quindi, aperta
e molto dipendera', oltre che dal programma, anche dalla scelta del
Presidente, dalla sua credibilita' e dalla capacita' di mettere da parte
interessi di bottega, egoismi, veti e pregiudizi, che nel passato hanno
creato lacerazioni irreversibili''. Il Psdi, prosegue la nota, ''e'
determinato a fare valere il suo peso elettorale, e si propone, senza
arroganza, quale forza utile per costruire una coalizione che faccia
uscire la Calabria dall' attuale stato di sfascio, istituzionale, politico
e sociale le cui responsabilita' ricadono sull' attuale Giunta di centrodestra.
Il Psdi, superata la fase di riorganizzazione iniziale, pur nella convinzione
che il sistema elettorale si attestera' sul proporzionale, e' convinto
che, comunque, le nuove leggi elettorali punteranno sul sistema bipolare''.
A giudizio dei socialdemocratici ''l' attuale sistema bipolare pone
una scelta, che per il Partito di Saragat, non puo' essere che dalla
parte della sinistra riformista, delle forze laiche e del cattolicesimo
democratico''. Il coordinamento regionale, inoltre, ha dato mandato
ad una delegazione composta da Gaspare Conforti, Guido Arcuri, Michele
Gullace e dal segretario Carlo Colella ''per aprire un dialogo con le
forze politiche regionali capaci di interpretare i processi nuovi che
emergono dalla nostra societa'.
Fava
(Udeur) "Superare l'esperienza fallimentare del consiglio regionale"
24/07 Serve ripartire ex novo col metodo della pari
dignita' e della necessaria partecipazione collegiale di ciascuna delle
componenti per costruire una prospettiva di governo utile alla Calabria,
alternativa all' esperienza fallimentare di questa legislatura''. A
sostenerlo, e' Nuccio Fava, consigliere regionale di Ap-Udeur, in relazione
alla scelta delle candidature per la presidenza della Regione e al futuro
della coalizione di centrosinistra. ''Una gioia politica, una volta
tanto - afferma Fava in una dichiarazione - e' rappresentata dal ritorno
alla politica attiva di Sandro Principe. Non solo amministratore di
valore, ma anche esponente socialista di tutto rispetto. L' area socialista
calabrese tutta e' in grande movimento. Ci pare un segno positivo e
promettente, anche per l' ampliamento che ne puo' derivare riguardo
alle possibili candidature per la guida del nuovo governo regionale
e la formazione del piu' ampio schieramento possibile di un centro-sinistra
efficace e credibile''. A giudizio di Fava, inoltre, ''tornano anche
le correnti, specie nei Ds, con smottamenti e travasi a sostegno della
candidatura Minniti. Tutto legittimo - aggiunge - e non saremo certo
noi ad interferire con il travaglio della sinistra, specie se considerata
nella sua dimensione piu' ampia, comprendente cioe' anche la cosiddetta
sinistra alternativa oltre ai comunisti italiani. Pare a noi non facilmente
riconducibile a questo progetto da costruire la questione socialista,
la cui funzione autonoma ha ben altra storia complessa e originale,
specie in Calabria. Lanciare o ribadire a ripetizione candidature non
ci pare pertanto di una qualche utilita', almeno che non si voglia riproporre
antistoriche e controproducenti egemonie''. ''Bisogna dunque guardare
avanti - sottolinea Fava - non ripetere i gravi errori del passato,
essere attenti e in ascolto di tutto quello che positivamente emerge,
dal sindacato alle imprese, dalle universita' all' associazionismo e
al volontariato, per costruire davvero una prospettiva di rinascita
e di fiducia. Solo dall' interno di questo complesso e impegnativo processo
culturale e politico dovra' emergere, con l' apporto di tutti - conclude
il consigliere regionale di Ap Udeur - la candidatura del nuovo presidente
che potra' essere anche espressione diretta di una delle forze politiche
del centrosinistra o anche una personalita' non strettamente partitica,
ma individuata col concorso di tutti e il comune impegno di buon governo''.
Dal
2 all'8 agosto il campeggio di protesta contro il ponte sullo stretto
24/07 Dal 2 all' 8 agosto si terra' a Cannitello di
Villa San Giovanni il terzo Campeggio di lotta contro il ponte sullo
stretto di Messina organizzato dal Coordinamento Meridionale contro
il Ponte. Il campeggio, e' scritto in un comunicato degli organizzatori,
vedra' la partecipazione di centinaia di giovani provenienti da tutta
l' Europa. ''Il miraggio 'Ponte' - e' scritto nella nota - non riguarda
solo le citta' e le regioni direttamente interessate al progetto; per
la sua portata e per la centralita' assume una dimensione nazionale
ed europea che non puo' essere ignorata. Il Campeggio contro il ponte
rientra in un ampio percorso di lotte, che gia' da diversi anni ci vede
impegnati nelle mille vertenze territoriali del Sud: discariche in costruzione,
inceneritori, centrali a carbone o a turbogas, mostri dell' industria
chimica che devastano le coste, basi militari che contengono armi nucleari''.
''Il ponte, o meglio il 'mostro sullo Stretto' - prosegue la nota -
e' allora il simbolo di uno 'sviluppo' che, dietro il ricatto della
disoccupazione e della disperazione legata alla mancanza di lavoro,
da decenni continua a imporci ogni genere di opera inutile e dannosa,
che non solo non risolve i problemi gia' presenti, ma al contrario contribuisce,
in modo decisivo, a peggiorare la nostra qualita' della vita e quella
dei nostri figli. Se la costruzione del Ponte e' incerta sia sotto il
profilo tecnico che della economicita', i pericoli che si avvicinano
a grandi passi riguardano la razzia di fondi pubblici e la devastazione
del territorio con l' avvio della cantierizzazione''.
Chiuse
le indagini per 11 Noglobal a Napoli: Caruso polemizza con i magistrati
di Cosenza
24/07 E' stato notificato oggi, a 11 noglobal, l'avviso
di chiusura delle indagini per l'ipotesi di reato di resistenza a pubblico
ufficiale in occasione della manifestazione contro il global forum dell'15/17
marzo 2001 a Napoli. Secondo il portavoce del movimento dei disobbedienti
campani Francesco Caruso ci sarebbe una "inquietante sincronia"
tra questo atto e il rinvio a giudizio dei poliziotti imputati per le
torture e i pestaggi della caserma Raniero "come se - dice Caruso
- volessero pareggiare i conti". "La resistenza - precisa
Caruso - che in modo del tutto spontaneo e istintivo fu esercitata in
piazza Municipio per far fronte alla violenza dei reparti dei carabinieri,
fu legittima. Non e' possibile - aggiunge - mettere sullo stesso piano
i manifestanti che hanno subito una violenza inaudita causata da coloro
i quali si suole chiamare tutori dell'ordine, con quei torturatori che,
nascosti dietro la divisa, hanno abusato del loro potere pestando, minacciando
e torturando decine di giovani inermi". Francesco Caruso polemizza
anche sul fatto che i magistrati di Cosenza e di Napoli debbano mettersi
d'accordo. "La procura della prima citta' - spiega - aveva costruito
una inchiesta partendo dagli episodi di piazza Municipio, come attacco
agli organi costituzionali dello Stato. E ora anche la procura di Napoli
ci incrimina per gli stessi fatti".
Sgobio
(Pdci) al Ministro Lunardi: "Ma quando finiscono i lavori sulla
A3"
23/07 "Dal Ministro Lunardi ancora non ho ricevuto
nessuna risposta alla mia domanda: quando finiranno realmente i lavori
di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria?". E'
quanto afferma Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti Italiani alla camera
dei deputati, che, sull'argomento, ha presentato un'interrogazione al
ministro delle infrastrutture e dei trasporti. "Il fatto che non
ci sia nessun cantiere da Salerno a Lamezia terme e che saranno ridotti
del 50% i cantieri da Lamezia Terme a Reggio Calabria, come previsto
dal piano estivo dell'Anas per l'autostrada a/3, Salerno-Reggio Calabria
sottolinea sgobio- non significa che i lavori siano ultimati e che l'autostrada
sia perfettamente agibile". Il 25 novembre scorso, il ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, continua Sgobio, "nel corso
dell'inaugurazione del cantiere interno della galleria Incoronata di
Sicignano, in Basilicata, affermo' testualmente: 'termineremo i lavori
nel dicembre 2008'. peccato, pero'- aggiunge- che in passato lo stesso
ministro aveva promesso di terminarli entro il 2005 e poi entro il 2007".
comincia l'esodo delle vacanze estive per milioni di automobilisti.
L'autostrada conclude Sgobio- e' "una vera e propria gimcana, intervallata
da insopportabili restringimenti e incomprensibili avallamenti, che
rendono la guida delle autovetture difficile e pericolosa. conoscere
la reale data di ultimazione dei lavori sarebbe percio' psicologicamente
importante soprattutto per i milioni di automobilisti che, quotidianamente
o saltuariamente, attraversano quel tratto di autostrada".
Corbelli
chiede al presidente dell'ANAS la rimozione delimite di 60 sul tratto
cosentino dell'A3
23/07 "Il leader del movimento Diritti civili,
Franco Corbelli, in una nota, ha chiesto al presidente dell' Anas Vincenzo
Pozzi, oggi a Cosenza, l' annullamento ''dell' assurdo limite di 60
chilometri all' ora sull' autostrada'' disposto in seguito al sequestro
del tratto di arteria. ''Sono numerosi - sostiene Corbelli - i casi
di alcuni automobilisti calabresi che si sono visti multare, penalizzare
di dieci punti e la patente sospesa per un mese per non aver rispettato
il limite, 'dimenticato' nel tratto cosentino della A3. Chiedo l' annullamento
del pericoloso limite di velocita' che nessuno e' in grado di rispettare''.
''E' dal giorno dell' operazione della Dda di Catanzaro sullo scandalo
della Sa-Rc e sul 'sequestro' della stessa A3 - prosegue il leader di
Diritti civili - che e' in vigore quell' assurdo e pericoloso limite
di velocita'. Sono passati oltre due anni e nonostante le mie ripetute
proteste il cartello con il limite e' ancora li', dimenticato. Nessuno
lo rispetta, perche' e' impossibile viaggiare a 60 km all'ora in autostrada
soprattutto in tratti rettilinei e con i lavori ultimati''. Per Corbelli,
infine, ''nessuno rispetta l' indicazione e occorrerebbe quindi fermare
e ritirare la patente a tutti gli automobilisti. Chiedo la immediata
cancellazione di questo 'limite beffa' e l' annullamento di tutte le
sanzioni inflitte''.
Tripodi
(PdCI): “Sull’impianto dei rifiuti di Pettogallico, bocciato
Chiaravalloti”
23/07 “Sull' impianto di selezione dei rifiuti
in localita' Cartiera di Pettogallico viene sonoramente bocciata la
linea perseguita per mesi dall' Ufficio del Commissario Regionale per
l' Emergenza Ambientale nonche' Presidente della Giunta Regionale di
centrodestra Giuseppe Chiaravalloti e dal responsabile unico del procedimento
GiovanBattista Papello'': lo afferma in una dichiarazione il capogruppo
del Pdci alla Regione, Michelangelo Tripodi. ''Il fatto - dice Tripodi
- che, ancor prima che si pronunciasse il Tar, finalmente anche il Commissario
per l' emergenza Ambientale ha preso atto della necessita' di effettuare
la procedura della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), cosa
che noi da mesi andavamo sostenendo, dimostra che la ragioni portate
avanti dal PdCI, che fin dall' inizio ha affiancato la protesta degli
abitanti della Vallata del Gallico, erano fondate, legittime e sacrosante.
A questo punto, sorge spontanea la domanda: perche' si e' voluto perseverare
per mesi
con atteggiamenti di prepotenza ed arroganza istituzionale da parte
di Chiaravalloti e dei suoi sodali, quando, invece, si doveva e si poteva
perseguire la strada del dialogo e del ragionamento con i cittadini
e con comitato tecnico - scientifico che con argomenti puntuali ha argomentato
l' impossibilita' di realizzare in quel sito l' impianto di selezione
dei rifiuti? Per quanto ci riguarda, la vicenda riguardante l' impianto
dei rifiuti di Pettogallico rappresenta solo la punta dell' iceberg
del clamoroso disastro che in questi anni l' ufficio del commissario
per l' emergenza ambientale ha prodotto in Calabria con iniziative sbagliate
e cervellotiche senza il coinvolgimento attivo degli enti locali e degli
altri attori sociali e con il risultato che ancora la raccolta differenziata
e' ferma in Calabria a meno del 4%, il dato peggiore d' Italia.. Auspichiamo,
dunque, che dopo la sospensione dei lavori, il Commissario per l' Emergenza
Ambientale riveda definitivamente la sua scelta, individuando un nuovo
sito con il coinvolgimento delle popolazioni locali e degli enti locali”
Fava
(Udeur) "La comunicazione istituzionale della Regione, propaganda
di amministratori incompetenti e irresponsabili"
23/07 ''La chiamano comunicazione istituzionale. E'
utile ai giornali e ai cittadini. Diventa pero' troppo spesso propaganda
salatissima a favore di amministratori incompetenti e irresponsabili,
che non rispondono mai a nessuno e tanto meno nelle sedi competenti''.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava. '' E'
triste e grottesco vedere paginoni di Chiaravalloti e Basile, pagati
- dice Fava - dai cittadini, mentre il disastro Calabria e' in prima
pagina in tutta Italia, per criminalita' mafiosa e arresti eccellenti.
Oso percio' proporre l' autoscioglimento del Consiglio regionale, privo
purtroppo di ruolo e funzione. Impotente e sconnivente il centrodestra,
latita il centrosinistra, incapace di iniziativa unitaria e di proposta
alternativa e credibile. Le istituzioni si corrompono e con esse la
democrazia. Gli stessi partiti, gia' ridotti in Calabria ad agenzie
di collocamento per portaborse, parenti ed amici, languono tristemente.
Solo uno shock salutare potrebbe rimettere in moto la situazione. L'
autoscioglimento dovrebbe finalmente richiamare tutti alle proprie responsabilita'.
Costringere anche le forze politiche nazionali e l' intera societa'
italiana ad affrontare finalmente in termini nuovi, non mercenari o
di tradizionale ascarismo, il disastro di una regione italiana ingiustamente
e comunque senza colpa dei calabresi, fanalino di coda in ogni campo''
Galati
(Nuovo PSI): "La maggioranza alla Regione non garantisce la necessaria
coesione"
23/01 Il capogruppo del Nuovo Psi in Consiglio regionale,
Francesco Galati, riferendosi ai recenti lavori dell' assemblea, ha
rilasciato una dichiarazione sui rapporti politici tra i gruppi della
maggioranza. ''Anche nell' ultima seduta del Consiglio regionale - dice
Galati - i gruppi della maggioranza non sono riusciti a mantenere il
numero legale e quindi consentire l' approvazione di importanti provvedimenti.
Se una maggioranza tanto larga, sia pure composita, non garantisce la
necessaria coesione, occorre interrogarsi sulla sua tenuta e sulla sua
omogeneita' rispetto agli impegni sottoscritti con gli elettori nel
2000. Una riflessione, questa, che deve essere serena e approfondita,
anche perche' ci troviamo nella fase finale della legislatura che dovrebbe
essere utilizzata, a mio parere, per adottare decisioni importanti per
il futuro della Calabria, ma anche per tracciare bilanci dell' attivita'
svolta. E' evidente che per la maggioranza in carica e' di vitale importanza
mostrare il volto di una coalizione compatta e caratterizzata da una
forte cultura di governo. Al contrario, i gruppi di maggioranza - probabilmente
anche per l' assenza di un' attenta regia politica dei partiti continuano
a fornire l' immagine di un raggruppamento rissoso e spesso privo di
bussola politica, piu' attento alle questioni gestionali piuttosto che
a quelle piu' generali di interesse della collettivita'. Nei fatti,
si verifica quello che piu' volte, in questi anni, ho segnalato con
preoccupazione: la Casa delle Liberta' non e' riuscita a compiere, in
Calabria, il necessario salto di qualita', trasformandosi da mero cartello
elettorale in autentica forza di governo. I pregi di una coalizione
politica non vanno, infatti, misurati in astratto, ma rispetto al concreto
obiettivo di garantire non tanto e non solo un' astratta governabilita',
quanto piuttosto una governabilita' concreta ed efficace, capace cioe'
di esprimere non semplicemente maggioranze definite, ma maggioranze
le quali, oltre che definite, sappiano essere sufficientemente omogenee
per affrontare le concrete scelte di governo. Se davvero la maggioranza
attuale ha l' ambizione di riproporsi alla guida della Calabria, non
lo potra' certo fare nelle attuali condizioni. Occorre aprire una grande
riflessione sugli scenari futuri, operare dei bilanci su quanto fatto,
costruire un progetto straordinario che affronti alla radice i problemi
della nostra regione''.
Catizone:
“Sgradevole l’atteggiamento di Barile sulla presenza femminile
alla Provincia”
23/07 “Decisamente sgradevole l’atteggiamento
irrisorio del consigliere Barile difronte alla lodevole ostinazione
del Presidente della Provincia Mario Oliverio per ottenere nella sua
Giunta un’adeguata presenza femminile”.
E’ il giudizio del sindaco di Cosenza Eva Catizone, che interviene
forte della sua rappresentanza rosa a Palazzo dei Bruzi e della volontà,
sempre dichiarata e spesso confortata da fatti concreti, di dare spazio
alle donne nell’amministrazione della città.
“Il Presidente Oliverio –dice Eva Catizone- sta compiendo
uno sforzo apprezzabilissimo per avere la collaborazione femminile nei
compiti gravosi che lo attendono. Le donne, purtroppo, se pure vengono
messe nei collegi, quasi mai si ritrovano in quelli sicuri. Tutti ci
auguriamo che il Presidente Oliverio abbia successo perché riteniamo
indispensabile un equilibrio tra rappresentanza femminile e maschile
anche in politica.
E’ privo di gusto questo goliardico insistere del consigliere
Barile nello sminuire e delegittimare la presenza delle donne, così
perpetuando tutta una serie di pregiudizi, ormai fuori tempo massimo,
sul valore aggiunto della presenza femminile nei luoghi pubblici delle
decisioni e delle realizzazioni”.
Oliverio
scrive a Morrone (Udeur) “Integrare le indicazioni di Giunta con
nomi di donne”
22/07 Ultimatum del Presidente della Provincia Mario
Oliverio al segretario provinciale dell’Udeur, Ennio Morrone:
“Ti invito ad integrare, entro le 14 di domani, le indicazioni
fornitemi almeno con altrettanti nomi di donne. In caso contrario ti
comunico che e' mio intendimento assumere ogni responsabilita' a garanzia
di una presenza accettabile di donne nella nuova giunta e pertanto sarei
costretto a scegliere in assoluta autonomia''. Questo il contenuto della
lettera inviata al segretario provinciale dell'Udeur. ''Questa eventualita'
- prosegue Oliverio nella lettera - non sarebbe da considerare come
atto ostile e indifferente rispetto alla vostra presenza in giunta.
Ho la necessita' di comunicarti, cosi' come ho fatto con le altre forze
della coalizione, che la mia scelta di coinvolgere i partiti nel processo
di formazione della giunta si sta rivelando utile ma, per molti aspetti,
presenta anche limiti che condizionano fortemente la possibilità
di dar vita ad un esecutivo coerente con i criteri indicati e condivisi
da tutti. In particolare affiorano problemi relativi ad una equilibrata
rappresentanza territoriale ma, inoltre, la mia prerogativa e' resa
difficile a far esprimere una accettabile presenza di donne”.
“A tal proposito - conclude Oliverio - ritengo inaccettabile dover
verificare chiusure culturali e politiche che non consentono di affermare
un principio di autentica innovazione anche sul piano istituzionale”.
Il
gruppo “In dialogo” invita i partiti di centro a riunirsi,
superando la diaspora
22/07 Enzo Damiano e Alberto Di Maio, del gruppo ''In
dialogo'', in vista della manifestazione in programma sabato prossimo
a Lamezia per la nascita del ''Movimento per il Centro unito'', hanno
rivolto un invito alla partecipazione agli esponenti delle formazioni
politiche di centro. In particolare Damiano e De Maio si sono rivolti
a Gino Trematerra, segretario regionale Udc, a Mario Tassone, viceministro
alle Infrastrutture, a Pino Galati, sottosegretario alle Attivita' produttive,
a Mario Lagana', presidente della Margherita, a Franco Bruno, segretario
regionale della Margherita, ad Agazio Loiero, vicepresidente del gruppo
della Margherita alla Camera, a Nicodemo Filippelli, segretario regionale
Ap-Udeur, a Tonino Perrelli, coordinatore regionale Patto Segni e a
Paolo Naccarato, responsabile Upr. ''Nel momento in cui il Gruppo 'In
dialogo' si appresta a dar vita con una manifestazione pubblica ad un
'Movimento per il Centro unito' - scrivono Damiano e Di Maio - riteniamo
opportuno e utile, da militanti di partito, rivolgere ai responsabili
dei partiti e delle formazioni politiche di ispirazione cattolica presenti
in Calabria questa lettera aperta come contributo di analisi e riflessione
e come invito a condividere e sostenere la nostra azione. Siamo convinti
che un processo di riaggregazione politica dei cattolici non possa ridursi
ad un accordo e sommatoria dei partiti esistenti, ma debba scaturire
da una chiara presa di coscienza della societa' civile e fondarsi su
un' azione diffusa di recupero culturale delle ragioni, dei valori e
della specifica identita' del ruolo politico dei cattolici democratici.
A questo compito di stimolo e di orientamento si dedichera' il Movimento
per il centro Unito con iniziative sul territorio e nella societa' civile''.
''A distanza di dieci anni - prosegue la lettera - si conclude una fase
di crisi del sistema politico italiano, con il tramonto, ormai iniziato,
della politica dell' illusione mediatica e il ritorno al sistema dei
partiti e della politica centrata sul confronto, sulla partecipazione,
sul dialogo democratico e sul consenso libero e motivato. Quelle che
venivano considerate certezze, nei comportamenti e nei disegni politici,
ormai traballano e mostrano segni di crisi. Il dibattito e la riflessione
critica investono temi e problemi di grande rilievo e prevale, ci pare,
l' orientamento a superare il maggioritario, il leaderismo carismatico,
i premierati onnipotenti, la debolezza delle assemblee elettive, la
scarsa dialettica e confronto politico, l' esasperata conflittualita',
l' indebolimento dell' architettura costituzionale e della tenuta democratica''.
''In questo quadro e in questo momento - secondo Damiano e Di Maio -
si situa il ruolo dei cattolici democratici e la loro grande responsabilita'
di contribuire positivamente alla presente fase storica. Pensiamo che
in questo momento i cattolici debbano scendere in campo con lo stesso
spirito di servizio al Paese e di impegno morale che caratterizzo' l'
azione dei cattolici di De Gasperi nell' immediato dopoguerra.
Dobbiamo superare la diaspora degli ultimi anni e ritrovarci in un comune
progetto politico che dia ai cattolici il ruolo di forza di centro,
di equilibrio, di moderazione e di sviluppo, capace di creare un grande
polo di attrazione delle altre forze, a destra e a sinistra. Vi invitiamo,
quindi, a partecipare al nostro incontro-dibattito, e a concordare modalita'
e strumenti per un' utile sinergia tra le nostre azioni''.
Lunedì
il gruppo “Liberal Sgarbi” presenterà nella sede
del Consiglio regionale una proposta di legge elettorale
22/07 Il gruppo consiliare regionale “Liberal
Sgarbi” presenterà ai giornalisti, lunedi prossimo, 26
luglio alle ore 11.30, nella sede del Consiglio (sala Convegni corpo
B2) la proposta di legge elettorale del capogruppo Giuseppe Pezzimenti
che è anche presidente della Commissione “Politiche comunitarie
e relazioni esterne”. Sarà presente l’on. Vittorio
Sgarbi che interverrà illustrando i programmi del Movimento e
le iniziative programmate per le prossime elezioni regionali.
Donnici
(IDV): “In Calabria politica e istituzioni sempre più inquinati”
22/07 E' ormai drammaticamente evidente che la Calabria
si trovi in una condizione di extraterritorialita', non solo con l'economia
consegnata allo strapotere delle 'Ndrine, ma con la politica e le istituzioni
sempre piu' condizionate ed inquinate''. E' quanto sostiene in una nota
il responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino
Donnici, circa l'omicidio di Pietro Araniti avvenuto stamane nel reggino.
''La cosa piu' inquietante - ha aggiunto - e' la cronologia di queste
azioni criminose. Sembra che ci sia un orologio a scandire ogni successo
delle forze di polizia con una risposta sanguinaria. Proprio mentre
leggiamo, rallegrandoci, che si apre finalmente il sipario sul condizionamento
del voto da parte di boss e capibastone, alle stesse latitudini si massacra
un imprenditore ed ex assessore regionale. Con quale animo, davanti
a questi scenari di morte e di paura, i turisti si avventureranno in
queste terre ormai di frontiera? Siamo al punto di non ritorno e bisogna
ripartire da dove l'azione di contrasto, per precise responsabilita'
politiche, si e' affievolita se non addirittura interrotta. Lo Stato,
nelle sue diverse articolazioni, deve far sentire la sua presenza, non
con parate e passerelle, ma con azioni concrete ed incisive sul versante
della repressione e della prevenzione''. ''Per questo porremo con forza
- ha concluso Donnici - coinvolgendo tutto il partito e lo stesso Antonio
Di Pietro, la questione calabrese come una grande questione nazionale.
Abbiamo poco tempo prima che la rassegnazione e la paura prendano definitivamente
sopravvento fiaccando ogni residua possibilita' di riscatto civile e
morale del nostro popolo”.
Veraldi
(Margherita): “La Calabria nella morsa della mafia”
22/07 ''La nostra Regione e' nella morsa della mafia
da tempo. E da tempo le forze dell' opposizione, in Parlamento ed in
Commissione Antimafia, ne denunciano la gravita' e la chiara emergenza
chiedendo a gran voce unita' di intenti e provvedimenti in grado di
'segnalare' una nuova e feconda mobilitazione di contrasto''. E' quanto
sostiene in una nota il senatore della Margherita e segretario della
commissione parlamentare Antimafia, Donato Veraldi, circa l' omicidio
dell'ex assessore regionale Pietro Araniti. ''Si risponde al contrario
- prosegue Veraldi - con vecchi arnesi e con uno strumentario superato
dalla spaventosa capacita' di cambiamento e di adattamento dei clan
mafiosi rispetto ai quali siamo costretti a segnare gravi ritardi tanto
nell'approccio e nell'approfondimento del fenomeno quanto nella capacita',
quasi irrisoria, di organizzare nuovi ed efficaci argini al malaffare
mafioso. Nel momento in cui il Mezzogiorno e' dimenticato da ogni capacita'
progettuale del Governo per organizzare il suo sviluppo i poteri dell'
anti-Stato 'disarticolano' la democrazia con un bieco ritorno alla strategia
'militarista' che ne segna drammaticamente l'escalation attuale''. ''Voglio
sperare - ha aggiunto - che la vista del Vicecapo della Polizia nonche'
Direttore centrale della Polizia criminale Prefetto De Sena, tragicamente
casuale rispetto agli avvenimenti delle ultime ore, possa essere utile
per azioni immediate ed urgenti. In soli due giorni la Calabria ripiomba
nel buio dell'assalto piu' bieco alla sua convivenza da parte delle
cosche mafiose che ne deturpano la dignita' e l'immagine. Soltanto fino
ad ieri avevamo evidenziato una pericolosa caduta di tensione da parte
del Governo che non comprende che l'emergenza e' al suo acme e che le
sue risposte sono improntate all'ordinarieta' che lascia, sostanzialmente,
lo status quo facendo permanere la solitudine delle Forze dell'Ordine
e dei Magistrati esposti nella lotta alla mafia''. ''Quello che ci indigna
- ha concluso Veraldi - e che ci costringe alla reazione forte e' che
quanto piu' forte e' il nostro allarme tanto piu' risentita ed irresponsabile
e' la reazione dei 'soliti noti' che ci vengono a dire che si criminalizza
la nostra Regione: niente di piu' falso ed indegno''.
Borrello
(Udeur) propone una detassazione alle imprese che investono nella vigilanza
22/07 Dell'obiettiva difficolta' che le imprese riscontrano
ad operare in una regione in cui e' preponderante la questione della
sicurezza: sono questi alcuni degli aspetti di cui si occupa un progetto
di legge depositato presso la segreteria del Consiglio regionale dal
capogruppo dell'Udp-Udeur Antonio Borrello. ''In Calabria - ha detto
Borrello - molte imprese sono costrette a muoversi in un contesto in
cui la violenza e la prevaricazione hanno sostituito le regole della
corretta concorrenza e della competizione tra imprese e territori. Tale
anomalia, comporta tutta una serie di costi diretti ed indiretti sul
sistema economico non solo traducibili in termini di beni e merci sottratte,
ma soprattutto di lievitazione dei costi di protezione e quindi di gestione
delle imprese. Dalla convinzione che nessuna crescita economica ne'
benessere potranno mai investire il territorio calabrese finche' esso
restera' condizionato dall'oscuro operare di organizzazioni criminali,
e' sorta la necessita' di garantire una ''politica globale per la sicurezza''
basata su nuove sinergie tra Stato, Regioni, Enti Locali e parti sociali''.
Il consigliere regionale aggiunge inoltre che ''oggi per un imprenditore
sicurezza non significa semplicemente piu' macchine e piu' uomini, ma
avvalersi ad esempio di nuove sofisticate tecnologie elettroniche e
satellitari, impegnarsi in iniziative ed incontri con rappresentanze
istituzionali, pubblicare opuscoli e manuali diretti alla prevenzione
ed alla difesa dai fenomeni criminali, stipulare convenzioni con istituti
di vigilanza, formare ed aggiornare a tal fine il proprio personale
o parte di esso. L'incentivo fiscale oggetto del presente disegno di
legge, che con orgoglio possiamo definire innovativo e senza precedenti,
prevede una detassazione del 50% sul reddito di impresa investito in
tutti i beni strumentali connessi all'attivita' di vigilanza e protezione,
acquisiti in proprieta' o in leasing, purche' nuovi''. ''Oggetto d'
agevolazione - ha proseguito Borrello - oltre agli investimenti suddetti,
sono anche le spese sostenute per la stipula di convenzioni con istituti
di vigilanza, quelle sostenute per servizi utilizzabili dal lavoratore
dipendente e connesse all'attivita' di protezione. In tal caso, si consente
alle aziende la deduzione di un ulteriore 50% del costo sostenuto e
gia' imputato al conto economico. In sostanza se si spende 100 il beneficio
fiscale sara' pari a 150''. La proposta di legge rappresenta un primo
''significativo passo - ha aggiunto - che vuol andare incontro alle
esigenze e ai bisogni non solo delle locali realta' imprenditoriali,
che gia' al suo nascere intende stimolare, incoraggiare le aree depresse
del Mezzogiorno, le famose regioni obiettivo uno, che oltre ad incontrare
ostacoli derivanti dalla mancanza di infrastrutture, di veloci collegamenti
con il resto d'Europa, di manodopera specializzata, subiscono l'aggravante
della presenza della criminalita' che tutto paralizza li' dove non distrugge''.
''Mi auguro che il Consiglio regionale - ha concluso - si faccia promotore
di un'iniziativa forte anche da un punto di vista sociale, da sottoporre
al Parlamento, affinche' si doti l'imprenditoria di uno strumento cosi'
importante che abbracci e non si distanzi dal coro dei bisogni della
gente che reclama la certezza del lavoro, ma anche la sua sicurezza
e protezione da ogni forma di sopruso e indegno ricatto''.
Barile:
“Alla Provincia continua la confusione nel centrosinistra”
22/07 ''Continua la confusione nel centrosinistra.
Il processo di genesi della Giunta Oliverio e' improntato alle peggiori
logiche lottizzatrici e partitocratiche''. E' quanto sostiene in una
nota il coordinatore della Casa delle Liberta' in consiglio provinciale
a Cosenza, Mimmo Barile. ''Speravamo, evidentemente a torto, di esserci
messi - ha aggiunto - alle spalle un 'modus operandi' che certamente
non e' figlio di un sistema elettorale che prevede l'elezione diretta
del Presidente. Il metodo praticato dalla sinistra rappresenta un vero
ritorno al passato, ed offre agli elettori uno spettacolo desolante
fatto di feroci lotte all' interno dei partiti della coalizione''. ''Ne'
le linee guida dettate dal Presidente - ha proseguito Barile - servono
a migliorare un indecoroso spettacolo. Succede, invece, come nel caso
della 'quota-rosa' in seno alla Giunta, che si produca ancora piu' confusione.
Anche questa volta ci permettiamo di offrire al neopresidente un suggerimento:
in provincia e' iniziata la tradizionale kermesse di Miss Italia. Il
patron, Enzo Mirigliani, da buon calabrese, potrebbe dare sicuramente
una mano al Presidente nel risolvere il problema della presenza femminile
nella sua Giunta''.
Bova
e Meduri: “Inserire la 106 tra le priorità del prossimo
triennio”
22/01 Inserire nel prossimo Dpef la strada statale
106 (E90) Taranto-Reggio Calabria tra le priorita' strategiche del triennio
a venire: e' quanto sollecitano, in un' interrogazione al presidente
del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, i
deputati Domenico Bova, dei Ds, e Luigi Meduri della Margherita. ''La
decisione del Governo di escludere la statale 106 dall' elenco delle
21 infrastrutture prioritarie - sostengono i parlamentari nell' interrogazione
presentata congiuntamente - ha comportato conseguenze assai negative
per quanto riguarda la possibilita' di finanziare e realizzare una infrastruttura
di interesse strategico per il Mezzogiorno e di notevole importanza
per lo sviluppo della Calabria e della zona jonica reggina''. Meduri
e Bova sottolineano, inoltre, ''che, nella passata legislatura, invece
il Governo di centro-sinistra aveva inserito l' arteria di grande comunicazione
tra le 16 priorita' stradali strategiche nel piano generale dei trasporti
ed aveva predisposto il progetto di fattibilita' e lo studio di impatto
ambientale (Sia). Nel piano triennale Anas 2002-2004 - lamentano i due
parlamentari - e' stato previsto il finanziamento dei soli quattro lotti
della statale 106 concentrati in un tratto di circa 15/20 chilometri
utilizzando, peraltro, soltanto la meta' dei fondi previsti e destinati
alla 106 dal vecchio piano triennale''.
Italia
dei Valori: “Legge elettorale banco di prova del centrosinistra”
22/07 “Bisogna muoversi per tempo e scongiurare
che anche in Calabria si verifichi lo stesso scempio di democrazia che
si e' verificato ieri in Sicilia. La legge elettorale regionale e' un
banco di prova della coesione del centrosinistra calabrese e della sua
capacita' di impedire al centrodestra ulteriori colpi di mano''. E'
quanto sostiene in una nota il Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia
dei Valori, Beniamino Donnici. ''Abbiamo chiesto - prosegue - un'iniziativa
nazionale del centrosinistra per istituire un referendum abrogativo
della legge elettorale approvata all'Ars, che istituisce un presidente
monarca, elimina tutte le minoranze ed e' stata approvata da 37 deputati
su 90, un vero e proprio scandalo che la dice lunga sulla protervia
e l'arroganza di un centrodestra che reagisce alla sua probabile sconfitta
colpendo come un animale ferito a morte''. ''Si tratta adesso - conclude
Donnici - prima che sia troppo tardi, di attivare tutte le regioni che
ancora devono approvare la loro legge elettorale e, pertanto, di chiamare
i partiti calabresi alle loro responsabilita'. Chiediamo la convocazione
urgente del tavolo del centrosinistra per elaborare una proposta condivisa
ed incalzare con questa la Casa delle liberta'. L'iniziativa tocca ai
partiti di maggioranza, ma ove si registrassero incomprensibili o furbeschi
ritardi, avvieremo contatti con tutte le forze politiche e sociali calabresi
perche' questa non puo' essere la difesa di interessi di parte, per
quanto legittimi, ma una grande e comune battaglia di democrazia e libertà”.
Notizie dal 10/7 al 21/7,
dal 30/6 al 9/7,
dal 19/6 al 29/6,
dal 8/6 al 18/6,
dal 1/6 al 7/6,
dal 25/5 al 31/5,
dal 18/5 al 24/5,
dal 10/5 al 18/5,
dal 27/4 al 8/5,
dal 14/4 al 26/4,
dal 30/3 al 14/4,
da febbraio al 30/3.
|