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Notizie di Politica dal 19 al 29 giugno
Borrello
(Udeur): “Il prossimo candidato alla Regione del Centrosinistra
non può essere catanzarese”
29/06 Per il Consigliere regionale Antonio Borrello
(ap-Udeur), il candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione Calabria, in vista delle elezioni del
prossimo anno, non potra' essere un catanzarese. La presa di posizione
di Borrello appare come uno stop alle esigenza, manifestate dalla Margherita,
che ha indicato, per tale incarico, l'ex ministro Agazio Loiero, che
e', appunto, un catanzarese. “Sulla sconfitta di misura di Torchia
(candidato del centrosinistra alla Presidenza della provincia dei Catanzaro)
- afferma Borrello – il centro-sinistra calabrese deve meditare
a fondo. L'incidente catanzarese esemplifica, in maniera magistrale,
le attitudini al complotto di un ceto dirigente, che prima se ne va
a casa e meglio e' per tutti, per la nostra aggregazione e per la Calabria
nella sua interezza”. Nella provincia catanzarese, sottolinea
Borrello, “si e' iniziata molto in ritardo una campagna elettorale
che, se condotta per tempo ed in piena lealta', avrebbe sicuramente
consentito di mandare all'opposizione Traversa ed il centrodestra, solo
se si fosse pensato di far prevalere il superiore interesse della coalizione”.
PSE:
“In consiglio non ci saremo. Il Sindaco si deve dimettere, non
ha più la maggioranza.”
29/06 La Segreteria Politica del Pse-Lista Mancini,
insieme al gruppo consiliare al Comune di Cosenza, ha approvato e distribuito
il seguente documento: "Il gruppo del Pse-Lista Mancini non parteciperà
ai lavori del consiglio comunale. Nel corso della campagna elettorale
abbiamo espresso le nostre ragioni, criticando le scelte della guida
amministrativa che condannano Cosenza al ritorno agli anni più
bui del suo passato. I cittadini, con il loro voto che ha confermato
il Pse-Lista Mancini primo partito di Cosenza, hanno condiviso le nostre
argomentazioni e hanno sonoramente condannato il tradimento commesso
contro dieci anni di buona amministrazione. La nostra assenza dal consiglio
renderà ancora più evidente che la guida amministrativa,
dopo aver perso il consenso dei cittadini, non può nemmeno contare
su una maggioranza in consiglio, né tantomeno possiede i numeri
per garantire l'inizio dei lavori dell'assemblea. La nostra intenzione
è quella di certificare la fine di questa infausta esperienza
che ha provocato una rottura profonda tra le stanze del comune e la
cittadinanza resa ancora più insopportabile dall'ostinazione
con la quale, nonostante la sconfitta elettorale, personaggi senza consenso
rimangono asserragliati a difesa delle proprie posizioni. Il Sindaco
aveva il dovere di dimettersi dopo aver perso una campagna elettorale
condotta con inusitata violenza nei confronti del nostro movimento,
domani sarà obbligata a farlo, dopo aver constatato di non possedere
i numeri per amministrare, a meno che non decida di ricorrere al sostegno
di quelle forze trasversali già sperimentato in campagna elettorale,
del quale dovrà informare la città, pagandone il prezzo."
La
maggioranza di Rifondazione Comunista replica e "scomunica"
Guagliardi
29/06 Dura replica dell'area di maggioranza del PRC
all'intervento di ieri del consigliere Regionale Damiano Guagliardi.
Questa la nota diffusa dal gruppo: "Stupisce e duole che il nostro
attuale consigliere regionale, che dovrebbe essere politico di lungo
corso, intervenga così pesantemente ed in modo maldestro in un
dibattito assai ricco e fecondo che si è sviluppato nella città
di Cosenza, grazie all’attività del Partito cittadino ed
alla proficua interazione con soggetti della sinistra sociale, sindacale,
del movimento e delle associazioni. Un’attività premiata,
checché se ne dica, da un risultato brillante alle elezioni europee
e provinciali nella città capoluogo.
Non intendiamo entrare nell’”analisi” elettorale che
fa l’attuale consigliere regionale, da noi assolutamente non condivisa
e di cui discuteremo nelle sedi opportune. Comunque, i circoli citati
(Cosenza, Rende, Acri e Rossano) sono da tempo molto attivi e operosi,
lavorando fortemente per l’affermazione della linea politica nazionale.
In merito alle vicende cittadine di Cosenza, ricordiamo che dovrebbe
essere compito principale, anzi dovere ineludibile, avanzare un progetto
politico, formulare proposte, definire alleanze, trovare le condizioni
per rompere gli assetti di potere consolidati e per migliorare le condizioni
di vita.
Certo, comprendiamo come sia difficile per alcuni accettare le discussioni
vivaci, la partecipazione democratica, le aperture agli esterni, così
come le grandi innovazioni che il nostro Partito ha determinato come
propria linea politica nazionale.
Per quanto riguarda l’incomprensibile e volgare polemica con compagni
dirigenti nazionali del calibro del presidente del Comitato Politico
Nazionale, riterremmo più opportuno, per etica politica, che
l’attuale consigliere regionale la ponesse direttamente agli organismi
dirigenti nazionali del nostro Partito. L’8 e 9 maggio si è
costituito a Roma un nuovo soggetto politico, il Partito della Sinistra
Europea. Questa formazione, che unisce 16 partiti della sinistra anticapitalista
e radicale del continente, vuole rappresentare una possibile alternativa
alla crisi delle politiche neoliberiste e della sinistra moderata. Presidente
ne è stato eletto all’unanimità il nostro segretario
nazionale, il compagno Fausto Bertinotti, caparbio tessitore di questo
nuovo soggetto.
Questa linea ci ha permesso di aprire un dialogo costruttivo con tutte
quelle realtà che vogliono contribuire a costituire una sinistra
d’alternativa. Grande è l’interesse che si è
suscitato e tantissime le adesioni alla Sinistra Europea a livello nazionale
come a livello locale.
Il successo di Rifondazione Comunista in tutta Italia alle europee ne
è la felice conseguenza.
Purtroppo, la linea espressa dall’attuale consigliere regionale
è, pur legittimamente, diametralmente opposta alla linea della
grande maggioranza del partito a livello nazionale.
Ma anche la linea nazionale del coniugare unità e radicalità
nei rapporti con il centro sinistra, ci sembra venga travisata in molte
situazioni, dove si oscilla tra lo sterile isolazionismo, le alleanze
“anomale”, l’appiattimento che ci rende marginali
e subalterni. Il Partito nazionale usa il “senza se e senza ma”
per definire la nostra opposizione alle guerre imperiali, non certo
per stabilire alleanze locali che devono essere sempre subordinate ai
programmi politici ed amministrativi.
Per tali motivi, i sottoscrittori di questo documento, membri del Comitato
Politico Provinciale, indicono per martedì 6 luglio nei locali
della Federazione una riunione tra tutti i compagni che concordano con
la linea del Partito nazionale e vogliono lavorare per l’affermazione
della Sinistra Europea. Scopo dell’incontro sarà la formalizzazione
dell’area di coordinamento della maggioranza nella nostra provincia."
Il documento reca la firma di Laura Anastasio, Agostino Milanese, Alfredo
Campanella, Giovanni Peta, Raffaella Caruso, Aldo Pucci, Francesco Gaudio,
Domenico Roseti, Giorgio Liguori, Pino Scarpelli, Cesare Loizzo, Pierluigi
Vattimo, Roberto Mendicino, Franco Veneziano
Soddisfazione
di Francesco Galati (NuovoPSI) per l'approvazione dell'art.1 della regolamentazione
delle consulenze
29/06 Sulla proposta di legge presentata dal capogruppo
del Nuovo Psi, Francesco Galati, che riguarda la regolamentazione delle
attività di consulenza nella Regione Calabria, lo stesso esponente
- che è anche relatore della legge - commenta: “Esprimo
viva soddisfazione per il fatto che la prima Commissione consiliare
ha iniziato la discussione sul disegno di legge che concerne le attività
di consulenza. Finalmente si pone termine, nella nostra Regione, agli
inconsulti ed indiscriminati incarichi di consulenza finora conferiti.
La mia proposta prevede la possibilità di conferimenti di incarichi
di consulenza nell’ambito dei principi stabiliti dalla giurisprudenza
della Corte dei Conti. Il prosieguo dell’esame del disegno di
legge (è stato approvato l’articolo 1) avverrà tenendo
conto degli emendamenti che i componenti della Commissione si sono riservati
di presentare e della opportunità di abrogare, in alcune sue
parti, la legge regionale numero 13/1996 che prevede la nomina di consulenti
nella Regione”.
Pacenza
(DS): "Irricevibile il disegno di legge sui trasporti"
29/06 In merito al disegno di legge: “Finanziamento
di un programma di interventi per incrementare il livello di qualità
del servizio di trasporto pubblico locale” presentato stamani
in Prima Commissione, il consigliere Franco Pacenza (Ds) dichiara quanto
segue: “Considero irricevibile il disegno di legge della Giunta
regionale poiché prevede la destinazione di risorse, neanche
quantificate, per attività diverse da quelle previste dalla normativa
nazionale di riferimento. Né tantomeno, si può proporre
un provvedimento normativo senza individuare gli obiettivi ed i beneficiari.
Per quanto ci riguarda, invece, eventuali disponibilità di risorse
in esubero, devono essere utilizzate per l’acquisto di ulteriori
mezzi, facendo scivolare di un anno (da marzo 2003 a marzo 2004) la
data di sbarramento per il rinnovo del parco autobus. E’ inaccettabile
l’orientamento espresso tramite il disegno di legge, da parte
dell’assessorato regionale ai trasporti che lascia intravedere
solo deleghe in bianco e azzardi legislativi”.
Assunzioni
per chiamata diretta all’Anas, Corbelli chiede chiarezza
29/06 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli, raccogliendo l' appello di un gruppo di giovani disoccupati,
ha chiesto che “venga fatta luce sulle assunzioni per chiamata
diretta che sarebbero state fatte alla sede cosentina dell' Anas”
ed ha preannunciato che portera' la vicenda all' attenzione del Presidente
della Provincia, Mario Oliverio, e del Consiglio provinciale. “Nei
giorni scorsi - ha sostenuto Corbelli - la stampa locale ha ospitato
la denuncia-appello di un gruppo di giovani disoccupati a proposito
di alcune assunzioni che sarebbero state fatte alla sede cosentina dell'
Anas. Un gruppo di questi disoccupati ha rivolto un appello ai partiti,
ai sindacati, al presidente Oliverio, a Corbelli e Barile. Purtroppo
nessuna ha risposto. Lo faccio io oggi chiedendo che chi di competenza
faccia subito luce su questa vicenda”.
Tommasi
(Verdi) “Servono strategie unitarie per il centrosinistra”
29/06 Avviare un processo innovativo che porti il centrosinistra,
nella sua interezza, ad affrontare ''con nuovo piglio democratico e
con determinazione unitaria le strategie per poter ritornare a governare
nel 2005 la Regione Calabria'': e' questa, come ha spiegato il capogruppo
dei Verdi in Consiglio regionale, Diego Tommasi, la volonta' emersa
al termine di una riunione dei gruppi consiliari di Verdi, Sdi, Rifondazione
comunista, Pdci e Udeur, nel corso della quale e' stata esaminata la
situazione politico-istituzionale. La riunione e' stata convocata per
un esame dei prossimi impegni istituzionali del Consiglio regionale,
appositamente convocato per il 6 luglio ed il 2 agosto. Al centro del
dibattito, in particolare, secondo quanto riferito da Tommasi, “'
stata posta la discussione sugli eventuali sbocchi in relazione all'
approvazione del nuovo Statuto, ed in particolare alla legge elettorale''.
Tema, quest' ultimo, ha aggiunto Tommasi, ''su cui si e' registrata
una disponibilita' ad analizzare i punti fondamentali della stessa legge
per approdare ad un' intesa unitaria da sottoporre all' intero centrosinistra”.
Giacomo
Mancini: "Grande avanzata del centrosinistra nella valle del Savuto".
28/06 Il turno di elezioni amministrative che ha coinvolto
i comuni della Valle del Savuto e' stato caratterizzato da una grande
avanzata delle forze del centrosinistra, che hanno confermato la guida
di Municipi importanti come Aiello Calabro, Carpanzano, Colosimi, Domanico,
Grimaldi, Malito, Marzi, Scigliano e che hanno conquistato la vittoria
in paesi prima governati dalla destra come Bianchi e Santo Stefano di
Rogliano". Lo sostiene, in una dichiarazione, Giacomo Mancini,
deputato dell' Ulivo. "La vittoria degli amministratori del centrosinistra
- aggiunge Mancini - conferma l' ottimo lavoro portato avanti negli
anni successivi alla bruciante sconfitta del 2001 e premia la tenacia
di donne e uomini impegnati nei partiti e nelle istituzioni che hanno
fatto della collaborazione istituzionale e politica una bussola decisiva
nella loro azione. Sono gratificato e onorato, per parte mia, di aver
dato il mio contributo alla crescita e all' affermazione della coalizione
riformista grazie alla quale si potra' puntare per il futuro alla conquista
di postazioni oggi occupate dalla destra. Formulo i migliori auguri
di buon lavoro ai neo eletti sindaci Gaspare Perri, Francesco Villella,
Mario Manfredi, Raffaele Rizzuto, Tonino Armieri, Pino Albo, Mario Guzzo
Foliaro, Giuseppe Cuccomarino, Daniele Maletta, Antonio Orrico, Antonio
Riga, Achille Francesco Esposito e Vittorio Cupelli, che mi riprometto
di incontrare nei prossimi giorni per confermare un rapporto finalizzato
alla crescita dell' intera zona, che deve ambire ad essere protagonista
di un processo di sviluppo che attende da troppo tempo".
Guagliardi
(Prc) "Qualcuno vuole la rottura tra il partito ed il centrosinistra"
28/06 "Alle europee, rifondazione ottiene un considerevole
aumento che fa parlare di grande successo nel territorio provinciale.
Lo stesso non viene ritenuto tale per le provinciali, nelle quali aumentiamo
di tremila voti in valori assoluti, mentre si riduce lievemente la percentuale,
ma non si modifica il numero dei seggi, rispetto al passato". E'
quanto sostiene in una nota il consigliere regionale del Partito della
Rifondazione comunista e componente della direzione nazionale, Damiano
Guagliardi. "Chi vuole - ha aggiunto - la rottura tra rifondazione
comunista ed il centrosinistra? Chi cerca di negare il successo di rifondazione
comunista alle europee e alle provinciali? Partendo dalla citta', si
tende ad affermare una difficolta' di consenso complessivo, e, soprattutto,
si tende di mettere in contrasto il neo presidente, Mario Oliverio,
con il nostro partito. Personalmente, non intendo disperdermi in analisi
dettagliate che sono state affrontate ed hanno letture diverse da quelle
esposte nei giorni scorsi. Basterebbe leggere l'andamento del voto tra
le citta' di Cosenza, Rende, Rossano, Acri, con il resto del territorio,
per comprendere come le semplificazioni non sempre sono utili".
"Voglio soltanto chiedere - ha proseguito Guagliardi - a me stesso
cosa centra la diatriba tra Eva Catizone, che non e' (ne' mai lo sarà)
sindaco di rifondazione, con il Pse? Cosa c'entra il Prc nella lotta
personale e di potere tra Nicola Adamo e Giacomo Mancini? Vorrei sapere
cosa c'entra sul piano istituzionale il presidente Oliverio nella crisi
in atto. Nulla di nulla, se non aria fritta finalizzata ad altre cose
come quella di costruire una querelle che metta in difficolta' gli organismi
dirigenti provinciali. La federazione provinciale di Cosenza, un anno
fa, senza se e senza ma, non solo ha dato il segnale di una ricerca
unitaria a sinistra e con il centrosinistra per costruire una barriera
alle destre, ma poi lo ha fatto". "Un anno fa - sostiene in
consigliere regionale - le stesse persone che oggi ci criticano sul
voto ottenuto in citta', ci accusavano di avere scelto il cavallo sbagliato
quando abbiamo espresso un giudizio positivo sull' allora candidato
Mario Oliverio. I risultati sono qui: vince Mario Oliverio e vince il
Prc, che a livello regionale, diventa valore aggiunto nella prossima
battaglia contro il governo delle destre di Chiaravalloti. Senza cedere
sul piano programmatico, senza cedere sul piano dell' autonomia del
partito. Qualcuno di corta memoria si rilegga le posizioni assunte in
occasione del Piano territoriale, sul piano dei rifiuti; qualcuno si
rilegga i dieci punti programmatici di rifondazione. Stiamo lavorando
per costruire la sinistra di alternativa. Vogliamo costruire la sinistra
di alternativa partendo da coloro che un anno fa erano con noi nel referendum
sull' art. 18". ''Mi sembra, invece, che qualcuno - ha concluso
Guagliardi - dall'esterno del nostro partito voglia interferire nelle
dinamiche interne, magari illudendosi di determinare il nostro percorso
congressuale. Non sara' consentito ad alcuno di acquisire posizioni
di interferenze che si devono guadagnare nel lavoro quotidiano e nella
militanza quotidiana dentro il partito. E sulla autonomia dei gruppi
dirigenti calabresi comunisti e di rifondazione non si illuda nessuno,
ne' fuori ne' dentro il partito, di mettere mano facilmente, magari
pensando di far vacanza nell' afa della citta' o costruendo il proprio
quartiere generale in qualche albergo cittadino".
Il
Nuovo PSI prende le distanze dal Sindaco di Rossano
27/06 "Quando le cariche importanti si ricoprono
non per meriti propri, ma per benevolenza e fiducia mal poste di altri,
allora e' difficile portarle avanti con equilibrio e intelligenza; la
tentazione di lasciarsi prendere dal delirio di onnipotenza per mascherare
la propria debolezza politica, e' grande''. A sostenerlo e' stato Giovanni
Labonia, del Nuovo Psi, assessore alla Pubblica istruzione del Comune
di Rossano, cui, al pari dei suoi colleghi di giunta, il sindaco Orazio
Longo, di An, ha ritirato le deleghe. "La mia collaborazione umile,
leale, fattiva e competente di assessore alla Pubblica istruzione e
alla Cultura, in una Giunta di centrodestra - ha aggiunto Labonia in
una dichiarazione - mi viene revocata da chi ha dimostrato nell' occasione
di non avere ne' lo spessore culturale ne' quello politico per valutarne
l'efficacia". L'esponente del Nuovo Psi, nella dichiarazione, accusa
Longo di "mancanza di democrazia" sostenendo che, "l'ira
gioca brutti scherzi" e che il primo cittadino "ha voluto
applicare nei suoi confronti il motto, di infausta memoria, 'Chi non
e' con me e' contro di me', mascherando la causa vera del suo rancore
verso di lui per essersi candidato alle provinciali. Intanto - ha concluso
Labonia - il Nuovo Psi a livello locale, provinciale e regionale, ha
preso le distanze in maniera netta e irrevocabile da questo modo di
intendere la politica".
Analisi
del voto: La Margherita cosentini sottolinea il suo risultato positivo
26/06 Nota del coordinatore provinciale della Margherita
cosentini, Mimmo Bevacqua: “All’indomani del voto giunge
puntuale il commento da parte della Direzione provinciale della Margherita,
che, riunitasi venerdì scorso, sotto la Presidenza del coordinatore
Mimmo Bevacqua, ha riflettuto sugli esiti delle ultime elezioni europee,
provinciali e comunali. Il coordinatore provinciale Mimmo Bevacqua nella
sua articolata e completa introduzione ha sottolineato, partendo dal
risultato europeo, il buon risultato ottenuto dalla lista uniti nell’ulivo,
evidenziando, nello stesso tempo la mancanza del cosiddetto valore aggiunto
da tutti auspicato durante la campagna elettorale e che deve oggi portare
ad una riflessione seria ed approfondita al fine di rendere più
evidente e visibile un progetto politico importante ed innovativo come
quello lanciato dall’amico prodi in questa consultazione elettorale.
Bevacqua ha quindi, invitato, trovando piena condivisione negli interventi
succedutesi , ha una maggiore riflessione su tale progetto che non può
certamente essere abbandonato frettolosamente e superficialmente da
quanti avevano già accolto tale progetto con scetticismo e tanta
pigrizia. Il coordinatore provinciale ha, inoltre, sottolineato l’ottimo
risultato ottenuto dalla margherita nei comuni al di sopra dei 15 mila
abitanti, citando come esempio lo straordinario risultato di Montalto
Uffugo che colloca la margherita quale primo partito di questa comunità.
Bevacqua, nella sua relazione , ha rimarcato anche il contributo determinante,
per la vittoria del centro sinistra, della margherita in tanti comuni
della nostra provincia, evidenziando soprattutto l’elezione in
molti comuni di sindaci appartenenti al partito come quelli di Montergiordano,
Verbicaro, Trenta, Cropalati, S Pietro in Guarano e santa domenica di
Talao per citarne qualcuno.Grande soddisfazione, è stata espressa
dal coordinatore provinciale per il risultato ottenuto dal partito nella
consultazione provinciale che vede la Margherita collocata al primo
posto nel panorama politico della provincia di Cosenza. Un risultato
questo ha continuato Bevacqua, gratificante e forse insperato, ma che
paga lo sforzo fatto in questi mesi da un gruppo dirigente eletto solo
da pochi mesi ma fortemente motivato e convinto delle potenzialità
e del radicamento sul territorio del partito, esprimendo altresì
la sua gratitudine ai candidati che con il loro importante contributo
hanno consentito il successo del partito. Bevacqua, ha, a tal proposito,
ha annunciato il loro coinvolgimento diretto nelle attività del
partito, riconoscendo a loro il merito di tale successo. Il coordinatore
provinciale ha continuato affermando che il successo della margherita
rappresenta una garanzia per il presidente Oliverio e per il centro
sinistra,certi del contributo determinante che sapremo dare per fare
della Provincia di Cosenza un Ente sempre più forte e sempre
più punto di riferimento per i cittadini e gli enti locali. Bevacqua,
infine, riconoscendo all’on Oliverio sensibilità politica
e rispetto dei ruoli e delle funzioni dei partiti, ha espresso la sua
convinzione di un riconoscimento forte e visibile della margherita nell’esecutivo
che dovrà governare il nostro territorio per i prossimi anni,
mettendo a disposizione le sue energie migliori. La Direzione, condividendo
la relazione del coordinatore ha espresso la sua gratitudine al coordinatore
provinciale e all’ufficio di presidenza, per l’estenuante
lavoro e per i risultati raggiunti. La Direzione ha, infine, dato pieno
mandato al coordinatore provinciale e all’ufficio di presidenza
di intraprendere ogni iniziativa utile per dare ruolo e piena visibilità
alla margherita, con il compito di trasmettere all’on. Oliverio
tali decisioni forte anche del consenso elettorale e del contributo
determinante per la vittoria del centro sinistra.”
Meduri
(Margherita) "Trasporti in Calabria al collasso. Smascherate le
bugie di Lunardi"
26/06 "Da due giorni il sistema dei trasporti
da e per la Calabria e' al collasso. Da una parte la protesta del salernitano
che ha strozzato il trasporto ferroviario, dall' altra le code sulla
Salerno-Reggio Calabria. Sono evidenti tutti i limiti e i ritardi circa
l' andamento dei lavori di ammodernamento sulla unica arteria autostradale
che collega il sud al nord". A sostenerlo e' stato Luigi Meduri,
deputato della Margherita. "E' bastato il primo week end estivo
- ha aggiunto Meduri - per smascherare le bugie del Ministro Lunardi
e dell' Anas sulla A3. Occorrerebbe un minimo di senso civico e di rispetto
per le istituzioni. Il Ministro Lunardi dovrebbe trarre le conseguenze.
Mi chiedo e chiedo al Ministro se e' a conoscenza che nei pressi di
Salerno da tre giorni sono in corso lavori di bitumazione e di rifacimento
delle strisce proprio in occasione del primo annunciatissimo week end
di esodo estivo''. ''La prima vittima del caldo - ha concluso il parlamentare
- non e' stato un vecchietto da portare al supermercato come indicato
da Sirchia, ma un ministro della repubblica che nel corso di questi
mesi ha detto tante, ma tante bugie sul buon andamento e sul rispetto
della tabella di marcia dei lavori sulla A3''.
Il
PSE da il via alla sua riorganizzazione territoriale
26/06 Dopo il successo elettorale che ha consentito
al Pse-Lista Mancini di conquistare 20.301 voti in provincia di Cosenza,
attestandosi sulla percentuale del 5% ed eleggendo due consiglieri provinciali,
e di confermarsi primo partito di Cosenza con 5.010 pari al 14,4%, i
dirigenti socialisti si sono riuniti con i candidati al consiglio provinciale
e tutti gli attivisti sul territorio, per darsi una organizzazione stabile
che consenta un radicamento capillare in tutti i comuni della provincia
di Cosenza. A tal fine - si legge in una nota - e' stato proposto un
modello di organizzazione territoriale incentrato sui sei collegi camerali,
ognuno dei quali esprimerà una propria assemblea che indicherà,
a sua volta, i loro coordinatori i quali, insieme a quelli dell'assemblea
della città capoluogo, formeranno il coordinamento provinciale
del quale faranno parte oltre al segretario, anche i rappresentanti
istituzionali nazionali, regionali e provinciali. Lo schema di proposta
che ha l'obiettivo di fornire una organizzazione aperta al contributo
dei talenti provenienti dal mondo del lavoro, delle imprese, delle professioni,
della scuola e della cultura, sarà approvato dopo aver registrato
suggerimenti e proposte emendative nel corso di una riunione che si
svolgerà nella prima settimana del mese di luglio. Intanto il
team incaricato dello studio dei dati elettorali, ha proceduto alla
disamina dei flussi che consente di percepire ancora meglio l'importanza
e la consistenza numerica del grande successo elettorale del Pse-Lista
Mancini. Il movimento fondato da Giacomo Mancini, oltre a confermarsi
di gran lunga primo partito della città capoluogo, conquista
anche la leadership del centrosinistra nel collegio camerale di Cosenza-Savuto,
dove ottiene 6.046 voti. Il Pse-Lista Mancini e' anche primo partito
dell'area urbana cosentina, composta dagli undici collegi provinciali
che vanno da Montalto a Cosenza (4), da Lago a Mendicino, da Castrolibero
a Rende (2), a Rogliano, nei quali ottiene 11.000 voti. Nel successo
del Pse-Lista Mancini spiccano anche i risultati ottenuti dai candidati
nell'Alto Tirreno (7,5% a Scalea), nell'Alto Jonio (7,32% a Rocca Imperiale
e 5,81% a Trebisacce), a Castrolibero (8,31%), a San Marco Argentano
(5,35%). Tutti questi risultati sono significativi e consentono al Pse-Lista
Mancini di diventare la vera novità positiva della campagna elettorale,
riuscendo a intercettare consensi nell'area socialista ma anche convincendo
nuovi elettori soprattutto tra le fasce più giovani, guadagnando
cosi' la fiducia di chi per la prima volta si e' recato alle urne.
Palmieri
(PLI) "Tornano quelli che sanno fare politica. Tramonto dei dilettanti
allo sbaraglio"
26/06 Nota del Coordinatore Provinciale del Partito
Liberale, Ciro Palmieri sulal recente sessione elettorale " Nella
storia delle elezioni, il voto europeo non è stato mai tanto
sconvolgente da mettere in discussione gli equilibri politici e la leadership
all'interno delle due coalizioni. Sono entrati in crisi sia il berlusconismo,
sia il prodismo e gli effetti negativi si sono visti con il pessimo
risultato elettorale riscosso da entrambi il 12 e 13 giugno. Forza Italia
non ha più il fascino di prima e ha perso consenso, di pari passo
la lista Uniti per l'Ulivo di Prodi non ha riscontrato il successo sperato,
non avendo appeal. I Numeri parlano chiaro. Il risultato complessivo,
pur non catastrofico, significa la crisi del berlusconismo come perno
del bipolarismo, mentre la crescita dell' UDC e il risultato importante
e stupefacente del Nuovo PSI segnano la sconfitta dell'antipolitica
la chiusura di un decennio di demonizzazioni dei partiti, di falsi autoelogi
al nuovo che avanza. Tornano quelli che "sanno fare la politica"
come De Michelis, Tabacci, Follini e non solo, ma tramonta il modello
del partito leggero, cioè dei dilettanti allo sbaraglio. Sulla
carta le elezioni europee erano le più importanti, di fatto erano
più che un pretesto,in quanto si votava in molti comuni e province
e per molti questa era la prova generale non solo delle regionali del
prossimo anno, ma delle politiche del 2006.
Anche in Calabria i numeri parlano chiaro e non possiamo non registrare
la flessione di Forza Italia che non va sottovalutata né rimossa.
Tutto ciò forse in parte è conseguenza di una scelta precisa
e fortemente voluta:quella di uccidere la politica, intesa come luogo
di riflessione di elaborazione e di proposta, che nasceva dalla intuizione
ideologica, da valori contrapposti, da un stretto collegamento col mondo
della cultura e coi sentimenti civili della gente,che chiedeva luoghi
ed opportunità di partecipazione. E dall'altra parte dal clima
che si è determinato,dello scontro di potere,condotto da gruppi
dirigenti mediocri e poco motivati idealmente e finalizzato solo all'accaparramento
del potere e non alla orgogliosa affermazione delle proprie idee.
Assistiamo quindi da un lato ad una maggioranza regionale che propaganda,
con grande scalpore, risultati positivi dell'azione di governo, quanto
meno opinabili,soprattutto in termini di ricaduta sullo sviluppo del
territorio e sul benessere sociale, fingendo di ignorare l'esistenza
di gravi problemi irrisolti, e dall'altro ad una opposizione che demonizza
tutto e attribuisce al governo regionale la responsabilità esclusiva
di una situazione economica negativa, che ha radici ben più profonde
e lontane. Mai come oggi la Calabria vive una stagione difficile e,
al contempo, una sfida storica. L'azione politica diviene dunque non
un'opportunità ma un dovere.
Non possiamo abbandonarci alla delusione o allo sconcerto, né
arrenderci al rischio che la diaspora dei liberali debba trovare il
suo epilogo nel mesto tramonto di alcuni reduci e nostalgici di una
stagione ormai consegnata alla Storia. Il Partito Liberale intende porsi
come una forza propositiva,presentandosi come il "Partito della
ragione", per sostenere con pacata fermezza le proprie "ragioni",quelle
di sempre per citarne qualcuna ricordiamo la libertà civile e
politica innanzitutto, ma anche e soprattutto quella economica e quella
dell'affrancazione dal gioco soffocante della burocrazia,vincendo le
tentazioni assistenzialistiche, lussi che la Calabria non può
più permettersi. Vogliamo avere il coraggio di essere diversi,non
solo di dirlo.
La società calabrese ha bisogno di idee liberali e di uomini
forti in grado di realizzarle. Abbiamo la consapevolezza di possedere
gli strumenti e le capacità per governare la realtà del
presente,per contrastare il declino della nostra regione e dare risposte
concrete per costruire un reale sviluppo.
Dobbiamo, perciò, dire basta al paradosso della marginalizzazione
e dell'autoesclusione dalla vita pubblica.E' finito il tempo delle recriminazioni
e delle fughe nel privato. E' ora di rimboccarsi le maniche. C'è
dunque ancora bisogno dei liberali. In Calabria sta a noi l'onere e
l'onore di raccogliere la sfida, impegnarsi ed essere protagonisti.
I liberali calabresi non intendono, per il futuro, affidare le sorti
delle idee ad alcuno. Pertanto intendiamo tornare in campo con le nostre
insegne e con l'orgoglio del nostro passato, ma anche con l'ambizione
di un futuro degno della tradizione ideale, culturale e morale di cui
siamo portatori. Il Partito Liberale, dunque,si avvia ad intraprendere
un lungo cammino, con tappe scandite e predeterminate, e vorrà
dire la sua sui temi dell'agenda politica con l'impegno di non mancare
all'appuntamento delle regionali del 2005."
Le
ragioni del Sindaco di Rossano, Orazio Longo
26/06 Dichiarazione del Sindaco di Rossano, Orazio
Longo, che in una nota spiega le ragioni che lo hanno portato a riformunale
l'esecutivo comunale. “La lettura che, in questi ultimi giorni,
e' stata offerta sulla stampa della mia scelta di azzerare l'Esecutivo
e di nominare la nuova Giunta mi è parsa per molti aspetti parziale
per non dire deformante. Ragion per cui, ritengo doveroso fornire ai
cittadini delle precisazioni utili a ristabilire un minimo di fondatezza
rispetto al mio operato. Al contrario di quanto e' stato scritto e detto
tengo subito a chiarire, che ogni scelta da me operata fino ad oggi
e' stata improntata al massimo rispetto della collegialità e
del confronto, all'interno del mio partito Alleanza Nazionale; rispetto
alle forze politiche della coalizione che rappresentavano e rappresentano
dei propri consiglieri comunali; nei confronti dei singoli consiglieri
che non si richiamano ad alcun partito politico presente in città.
Nessun autoritarismo, nessuna scelta arbitraria e' stata dunque messa
in campo ed offerta in pasto a nessuno. Continuare a sostenere il contrario
mi pare palesemente falso. Al confronto, doveroso, con tutti i partiti
che sostengono il governo di questa città, mi sono saldamente
tenuto nella composizione della nuova Giunta che, come ho gia' ribadito,
non e' quella definitiva. Così è stato con Alleanza Nazionale:
la fuoriuscita del precedente assessore non è stata dettata da
ragioni di merito. Cosi' e' stato con il Gruppo Misto in Consiglio Comunale
e con il Nuovo Psi. Cosi' e' stato, infine, anche con Forza Italia Con
tutti loro ho intrapreso da subito un dialogo costruttivo, sia in forma
verbale che con corrispondenza scritta, tutt'ora in corso. In questa
occasione, tuttavia mi voglio soffermare sui rapporti con Forza Italia
in quanto, da parte mia, Natale Chiarello non e' mai stato messo in
discussione. D'altro canto i rapporti politici con Forza Italia provinciale
durano da lungo tempo e sono improntati alla reciproca correttezza e
condivisione. Costante e' lo scambio con il Sergio Bartoletti, segretario
provinciale di Forza Italia il quale mi ha manifestato piena condivisione
e solidarietà”.
Sinistra
Giovanile: “Garantire il dirittoall’alloggio degli studenti
universitari”
25/06 “Il diritto all'alloggio deve essere garantito
ai ragazzi che abitano nei palazzi dei Martiri”. E' quanto sostiene
in una nota il responsabile organizzazione regionale della sinistra
giovanile Calabrese, Giovanni Apa. “L' Università della
Calabria - ha aggiunto Apa - e' nata con il fine della residenzialità
e tale fine deve essere garantito a tutti gli studenti che oggi vivono
nei Martiri, non ci deve essere nessuna diminuzione dei posti letto.
Fino a poco tempo fa dopo che il vecchio proprietario dei martiri aveva
venduto i palazzi ad un'altra società, la stessa aveva chiesto
una nuova contrattazione con l' Unical, chiedendo un aumento esagerato
del costo d'affitto. Il costo che l'universita' pagava per l'affitto
dei martiri era di circa 16.000 euro; tra i vari incontri che si sono
tenuti tra gli organi competenti, si era quasi raggiunto un' accordo,
il quale prevedeva il pagamento dell'affitto pari a circa 37.000 euro.
Vista la circostanza che
si era creata, per evitare la perdita dei 250 posti letto e visto che
ancora le nuove residenze (circa 1200 nuovi posti letto) non erano ancora
pronte per rimediare a tutto cio', l'Unical doveva pagare i 37.000 euro
per garantire il diritto all'alloggio”. “Bisogna recuperare
- ha proseguito - immediatamente o al piu' tardi, entro la fine di agosto,
gli 84 posti letto del blocco 7 (maisonnettes), di prendere in affitto
altri appartamenti il tutto a carico dell' Unical , di riaprire un dialogo
con il residence vicino all'università' e di procedere al rimborso
dei contratti d'affitto, tutto cio' affinché siano garantiti
sempre i 250 posti letto e sia cosi' garantito il diritto alla casa
per gli studenti”. “Se non saranno garantiti i nostri diritti
- ha concluso - se eventualmente non sono prese in considerazione le
nostre proposte e se il Rettore non si fara' carico di tutto cio' per
garantire il diritto all'alloggio, organizzerà a livello regionale
una grossa mobilitazione”
Rimpasto
di Rossano, Dima: “Destra sociale non ha tradito”
25/06 L' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni
Dima, di An, aderente alla componente Destra Sociale che fa capo al
ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, ha rigettato le
accuse rivolte alla stessa 'Destra sociale' dal sindaco di Rossano,
Orazio Longo, riguardo la sua mancata elezione al Consiglio provinciale
di Cosenza. “Avremmo preferito più dialogo - ha detto Dima
incontrando i giornalisti - e per questo motivo non possiamo accettare
quanto il sindaco Longo ha fatto precipitosamente con l'azzeramento
della Giunta e le dichiarazioni rilasciate alla stampa, sottraendosi
al dibattito politico e ad un'attenta analisi del voto. Eventi precipitosi
ed affrettati. La nostra componente e' sempre stata ed e' alla ricerca
del confronto e della dialettica. Confronto, sereno, che dovremmo avere
la prossima settimana con tutti i vertici del partito”. Intanto,
l' ex assessore comunale di Rossano Paolo Lamenza, di An, aderente alla
componente di Destra Sociale, rimandato a casa per la seconda volta
da Longo, che ha partecipato alla conferenza stampa, si e' autosospeso
dal partito “fino a quando - ha detto - i massimi responsabili
nazionali, messi al corrente del caso, non faranno chiarezza”.
Mistorni
(Margherita): “Per incrementare le presenza turistiche bisogna
garantire i servizi”
25/06 “Da tempo sostengo che lo sviluppo del
Tirreno cosentino e' prevalentemente dovuto alla fruizione del turismo
legato al mare ed alle bellezze paesaggistico-ambientali, alla riscoperta
di tanti centri storici di sapore antico, medioevale, alla migliore
utilizzazione e valorizzazione delle terme Luigiane e non ultimo all'integrazione
delle zone montane immediatamente a ridosso della fascia costiera che,
diligentemente utilizzate, potrebbero arricchire l'offerta turistica
di questo tratto di Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il presidente
del gruppo del Ppi-Margherita in consiglio regionale, Giuseppe Mistorni.
''Si parla spesso - ha aggiunto - del litorale calabrese e degli oltre
700 chilometri di costa, ma ancora non si e' provveduto ad approvare
la legge sul demanio costiero che, oltre a disciplinare la sua corretta
utilizzazione, consentirebbe uno sviluppo organico finalizzato ad una
migliore e proficua offerta turistica, tale da consentire un incremento
dell'occupazione ''allungando'' la stagione estiva. Il turismo in Calabria
non e' piu' basato sulla utilizzazione delle ''seconde case'', una forma
di investimento concepita per lo più negli anni dal 1970 al 1990.
Oggi le vacanze sono frazionate nel tempo ed i cittadini chiedono migliori
servizi, mare pulito, infrastrutture adeguate, strutture ricettive di
alto prestigio e dotate di tutti i comfort e percorsi storico-culturali
di cui la Calabria e' ricca. Se non si garantiscono questi minimi servizi
la Calabria viene saltata a vantaggio delle località turistiche
delle coste tunisine, greche e spagnole laddove l'offerta turistica
e' piu' vantaggiosa anche in termini economici. Non mi sorprende se
alcune strutture alberghiere vengono realizzate in prossimita' del litorale
purché, ovviamente, siano salvaguardate tutte le risorse naturalistico-ambientali.
In tal senso, mi viene difficile immaginare che amministratori dell'
esperienza degli amici di Praia a Mare possano aver consentito la realizzazione
di questi manufatti senza i vari articolati, complessi e vincolanti
pareri dei molteplici organismi istituzionali preposti al rilascio delle
necessarie autorizzazioni. Non si tratta di un atto monocratico, ma
di un atto che deriva dall'acquisizione di vari pareri. Siamo fiduciosi
che ben presto, con serenità, si possa arrivare a fare la giusta
chiarezza sulla vicenda evitando processi sommari”
Pietro
Mancini: "A Cosenza mercimonio di voti? Intervenga il ministro
Pisanu!"
25/06 Nota dell’ex Sindaco di Cosenza, Pietro
Mancini “ Dopo l’ ultima, inquietante denuncia, fatta dal
PSE- lista Giacomo Mancini, il primo partito a Cosenza, che ha parlato
di “ indecorosi tentativi di compravendita dei voti “ dei
consiglieri comunali, io ritengo giusto e doveroso richiamare l’
attenzione del ministro dell’ Interno, Giuseppe Pisanu, e del
sottosegretario, Alfredo Mantovano, due politici molto seri e attenti,
chiedendo la massima vigilanza sulla grave situazione della mia città.
In pratica, l’ attuale guida amministrativa, priva di alcuna legittimazione
politica, nell’ imminenza della seduta consiliare del 30 giugno,
non solo non toglie il disturbo, dopo il chiaro pronunciamento elettorale
dei cittadini, ma compie atti torbidi, nel tentativo di mantenere incollata
alla poltrona l’ attuale sindaco. Che, all’ indomani del
“ ribaltone “ bruzio, non è più espressione
di alcuna maggioranza, ma è sostenuta solo da una corrente della
Quercia. Spero che quello che gli amici del PSE definiscono un“
indegno mercimonio “ finisca presto e che si restituisca la parola
ai cittadini. In questo preoccupante contesto, contrassegnato da risse
e veleni, al sottoscritto è toccata, addirittura, l’ accusa
di “ razzismo “, da parte di un quotidiano calabrese, che
ha pochi lettori ma molta prosopopea, solo per aver osato respingere,
ricorrendo all’ ironia, l’ attacco al PSE e a mio figlio,
il giovane depurato Giacomo Mancini junior, di una esponente diessina
con un cognome cinese. I sostenitori, palesi e occulti, di Adamo ed
Eva, che intendono riconsegnare Cosenza ai “ professionisti della
distruzione “ , facendola ripiombare negli anni bui della mala-politica,
non riusciranno, neppure ricorrendo agli insulti e alle intimidazioni,
a farmi tacere. E anzi spero che le tante, illustri e stimate, personalità
cosentine, della cultura, dell’ Università, dell’
imprenditoria e delle professioni, interrompano il silenzio e facciano
sentire la loro autorevole voce per impedire, tutti insieme, il degrado,
politico, morale e amministrativo di Cosenza. Che Giacomo Mancini aveva
riportato all’ avanguardia non solo in Calabria, ma in tutto il
Paese “.
Crea
(PSE): Nessun nesso tra il conto consuntivo del 2003 e i pagamenti alle
cooperative
25/06 Dichiarazione dell’ex vice-sindaco di Cosenza
Sergio Crea sull’ultimo comunicato dell’Amministrazione
comunale di Cosenza. “L'amministrazione di Palazzo dei bruzi continua
a diramare comunicati che hanno l'unico scopo di creare allarmismi infondati
e di mascherare il proprio fallimento. Non c'è infatti nessun
nesso tra mancata approvazione del conto consuntivo e pagamento delle
cooperative o degli stipendi ai dipendenti, per la semplice ragione
che il conto consuntivo riguarda il bilancio del 2003 e la gestione
chiusa al 31 dicembre 2003, mentre i pagamenti delle cooperative e degli
stipendi riguardano il bilancio del 2004. Evidentemente il sindaco confida
nell'utilizzo di presunti avanzi di amministrazione, del tutto improbabili
e dei quali quindi, non ha certezza. Se così stanno le cose il
problema non riguarda per nulla la mancata approvazione del conto consuntivo
ma i criteri di compilazione dello stesso e, conseguentemente, la credibilità
degli atti. D'altra parte, nell'anno 2001, quando il Co.re.co inviò
al Comune il commissario ad acta, non ci furono interruzioni nei pagamenti
né delle cooperative né degli stipendi, né ci furono
interruzioni nei trasferimenti erariali. Per quanto riguarda questi
ultimi, fermi restando i ritardi enormi del governo nell'accreditamento
delle rimesse che rendono del tutto irrilevante il rischio paventato
dal sindaco, il Ministero non ha ancora neanche emanato il decreto che
fisserà la data entro la quale i comuni dovranno inviare la certificazione
riguardante il conto consuntivo. L'esperienza dimostra che la scadenza
del termine non sarà fissata prima di ottobre-novembre prossimi
e, comunque, entro un termine abbastanza ampio per consentire anche
al commissario ad acta di provvedere utilmente. Più in generale,
quindi, il problema riguarda soltanto la credibilità di una Amministrazione
che non è più in grado di assolvere agli obblighi istituzionali.
Anziché inventare pietose bugie sarebbe più dignitoso
rimettere il mandato nelle mani dei cittadini che meritano chiarezza
e rispetto.
PSE:
continuano le epurazioni in seno al Comune
25/06 La segreteria cittadina del Pse-Lista Mancini,
in riferimento alle ultime epurazioni, ha approvato il seguente documento:
La lunga serie di epurazioni, iniziate in campagna elettorale ad opera
della guida amministrativa di Cosenza che è stata condannata
dagli elettori, continua ancora. I primi a cadere sono stati le donne
e gli uomini che dai vertici della burocrazia comunale hanno collaborato
con Giacomo Mancini al successo del Modello Cosenza. Oggi, nonostante
la batosta elettorale decretata dai cosentini nei loro confronti, dalle
stanze del comune dove sono asserragliati, i professionisti della distruzione
continuano nella loro opera indegna. Le ultime vittime sono alcuni giovani
dipendenti delle cooperative comunali, colpevoli di aver sostenuto il
Pse-Lista Mancini collaborando con i candidati del primo partito di
Cosenza all'affissione dei manifesti e alla distribuzione del materiale
di propaganda. Gli operai specializzati Francesco Posterino, Francesco
Runca, Michele Stella e Ippolito Arabia, nonostante svolgessero le loro
funzioni con grande soddisfazione dei loro responsabili, sono stati
sollevati dai loro compiti. La furia distruttrice non conosce limiti
e deve essere necessariamente fermata, anche perché colpisce
indiscriminatamente persone oneste e perbene che vivono del loro lavoro
e che cercano con onestà di affrancarsi dal bisogno.E' indegno
che un'amministrazione che solo a parole si definisce riformista, metta
in atto tali squallidi comportamenti. Ci auguriamo che i rappresentanti
degli altri partiti della coalizione, insieme a quelli delle organizzazioni
sindacali, aprano gli occhi e si rendano finalmente conto del degrado
e delle minacce che caratterizzano l'azione di qualche amministratore
che, sempre più spesso, sembra agire sotto il condizionamento
di sostanze alteranti. Ci solleva che la data del 30 giugno si avvicina
rapidamente in modo tale che costoro lasceranno le stanze del comune
a furor di popolo.
Interrogazione
di Mario Pirillo (Margherita) sull’utilizzo delle acque del fiume
Savuto.
25/06 Il consigliere regionale, capogruppo della Margherita,
On. Mario Pirillo, ha presentato un’interrogazione al Presidente
della Giunta Regionale, all’Assessore ai Lavori Pubblici e all’Assessore
all’Agricoltura, in merito all’utilizzo delle acque del
Fiume Savuto da parte della Endesa Italia Spa L’Endesa Italia
Spa è subentrata all’Enel nella gestione degli impianti
di produzione idroelettrica nel territorio della Regione Calabria. In
data 16 giugno 2004 (nota prot. n. 340) la società ha proceduto
a contestare ad alcuni agricoltori del Comune di Parenti (Cs) attingimenti
di acqua dal Fiume Savuto ed a quantificare i presunti danni subiti.
La contestazione in questione, ha fatto presente l’On. Pirillo
nella interrogazione, appare quantomeno arbitraria e sommaria, in quanto
non specificante né la veridicità degli attingimenti né
i parametri alla cui stregua valutare il solo asserito danno patito
dalla Società Endesa. Inoltre, rilevata la situazione di forte
sofferenza dell’agricoltura calabrese, ed in particolare degli
agricoltori dell’Altopiano silano costretti ad innumerevoli sforzi
per assicurare sostentamento economico alle proprie famiglie, il capogruppo
regionale della Margherita chiede di sapere se l’utilizzo della
acque del Fiume Savuto da parte della Società Endesa Italia Spa
- Nucleo Idroelettrico Calabria – avviene in regime di concessione
e se riguarda l’intero bacino della acque del Fiume Savuto; se
non si ritiene opportuno, laddove venga accertato in base a criteri
oggettivi e non aleatori l’effettivo attingimento di acqua, ricercare
soluzioni che, in considerazione della situazione di forte precarietà
che gli agricoltori calabresi vivono, possano mitigare gli effetti pregiudizievoli
che un contenzioso con Endesa Italia potrebbe provocare; se non si ritiene
opportuno ed urgente intervenire presso la Società Endesa - Nucleo
Idroelettrico Calabria – al fine di sospendere nelle more ogni
iniziativa di contestazione di attingimento e di quantificazione di
eventuali danni subiti. se non si ritiene opportuno attivarsi al fine
di una rivisitazione dei contenuti della concessione di utilizzo delle
acque da parte della Endesa Italia che, prendendo atto di una situazione
di utilizzo promiscuo consolidato da diversi anni, possa favorire la
crescita dell’economia agricola calabrese.
Fava
(Udeur): “Trematerra vuole la verifica senza cambi”
25/06 “Piu' determinato di Buttiglione e dello
stesso Follini, il senatore Trematerra vuole adesso la verifica con
Chiaravalloti. Senza, pero', cambio di assessori. Coerenza a parte e'
gia' un bel
risultato visto la girandola di assessori che Chiaravalloti e' riuscito
a produrre in quattro anni''. Lo aferma Nuccio Fava, consigliere regionale
di Ap-Udeur. “Ma la questione importante continua Fava - non e'
questa. Spiace, in un democristiano, una concezione, diciamo cosi',
proprietaria della politica, tale da voler mettere il bavaglio prima
al sottosegretario Galati e poi alla stampa,
un quotidiano locale, come lui lo definisce. Sarebbe interessante che
di Trematerra si occupassero anche i quotidiani nazionali. Saremmo davvero
ad una sceneggiata divertente, non meno della continua richiesta di
verifica, di rimpasto o rimpastino, che i dirigenti nazionali del suo
partito chiedono inutilmente da mesi a Berlusconi”. “Ovviamente
la Calabria - conclude Fava - con i suoi problemi, resta per il senatore
un pianeta alieno e basta la richiesta clientelare di qualche finanziamento
alla scuola privata e alle famiglie per presumere di avere fatto il
proprio dovere di cattolico, impegnato in politica”.
Cesare
Marini (SDI): “Oliverio deve puntare sulla cultura arbresh”
25/06 “I paesi albanesi alla destra del Crati
dovranno essere al centro del programma culturale ed anche economico
della Provincia di Cosenza”. E' quanto chiede a Mario Oliverio,
neopresidente della Provincia, il senatore dello Sdi e sindaco di S.
Demetrio Corone, Cesare Marini. “I comuni di S.Giorgio Albanese,
S.Cosmo Albanese, Vaccarizzo Albanese, S.Sofia D' Epiro e in particolare
S.Demetrio Corone, con le loro tradizioni, costumi, specificita' e anche
con la loro attivita' nel campo olivicolo - ha sostenuto Marini - sono
un grande patrimonio culturale ed economico dell'intera Calabria. A
S.Demetrio Corone, in particolare, bisogna valorizzare quel grande centro
di cultura che e' il collegio di S.Adriano, con l' annessa Basilica,
che in passato e' stato il piu' importante centro di studi di tutta
la Calabria. Siamo certi - ha concluso Marini - che il nuovo governo
della Provincia di Cosenza ci dara' tutto l' appoggio possibile, per
la realizzazione di un grande programma di sviluppo dei nostri paesi”.
Trematerra
(UDC) “Il Consiglio Regionale approvi la legge sulla pesca”
24/06 “Aspettiamo fiduciosi che il Consiglio
Regionale approvi la legge di settore sulla pesca e concordiamo con
il vicepresidente Nazionale di Federcoopesca, Katia Stancato, sull'
opportunita' di dare seguito ad un grande lavoro compiuto dalla Giunta
Regionale per i pescatori calabresi''. E' quanto sostiene in una nota
il senatore dell'Udc e segretario regionale del partito, Gino Trematerra.
“L' approvazione - ha aggiunto - del testo, reso necessario dopo
la concessione delle deleghe alle regioni con il decentramento, potrebbe
portare entro 12 mesi dalla realizzazione operativa un incremento di
ben 5.000 posti di lavoro in tutta la Calabria, considerando le potenzialita'
del settore ittico. L' attuazione degli strumenti operativi finanziari
che gia' ha visto l' assessore Dima ed il presidente Chiaravalloti attivi,
ha il suo sbocco nel riferimento legislativo che porterebbe razionalità”.
“Mi spiace - ha concluso Trematerra - che un quotidiano locale
abbia travisato le mie parole, dicendo che avrei cambiato idea sulla
verifica: e' esattamente il contrario se ci si riferisce ad un cambio
di uomini, ma e' invece cosi' se si pensa ad un' azione produttiva in
grado di dare sollievo alle famiglie calabresi. Siamo contenti, come
forza politica, dell' operato di Chiaravalloti ed i nostri sforzi intendono
ancora di piu' migliorare l' attivita' dell' esecutivo”.
Il
PSE invita il Sindaco a rassegnare le dimissioni "i cittadini hanno
condannato le scelte improvide"
24/06 "I cittadini di Cosenza, attraverso la loro
libera espressione del voto, hanno condannato le decisioni della guida
amministrativa della città che ha tradito il solco tracciato
da Giacomo Mancini che aveva consentito di proiettare Cosenza a conquistare
un ruolo di guida in Calabria e nell'intero Mezzogiorno". Questo
è quanto sostiene la segreteria del PSE-Lista Mancini in una
nota inviata alle agenzie. "La più elementare sensibilità
politica avrebbe dovuto consigliare agli autori di tali improvvide scelte
di rassegnare le dimissioni in modo da consentire di riprendere il percorso
amministrativo seguendo la volontà dei cittadini. Al contrario
costoro, in dispregio di ogni regola democratica, sancendo una frattura
ancora più profonda tra le stanze del comune dove essi sono asserragliati
e l'intera cittadinanza, insistono nell'utilizzo dell'amministrazione
per procacciare interessi particolari, senza in alcun modo tenere conto
di non possedere più la maggioranza in città e nel consiglio
comunale. E' evidente come la gravità della crisi sia acuita
dai comportamenti disinvolti che la guida amministrativa della città
sta portando avanti alla ricerca affannosa del voto di qualche consigliere
comunale nell'imminenza della seduta consiliare del 30 giugno. E' noto
infatti che da giorni la moglie di un consigliere comunale di maggioranza
è entrata a far parte della segreteria particolare del sindaco
di Cosenza con un contratto di collaborazione. E' anche risaputo che
il figlio di un consigliere di minoranza è stato assunto come
collaboratore di uno studio legale di un candidato al consiglio provinciale
in uno dei collegi cittadini. Così come sono arcinote le pressioni
che costoro stanno esercitando per acuire i contrasti tra le correnti
di alcuni partiti dell'opposizione all'interno dei quali alcuni esponenti
sono stati scottati dal recente esito delle consultazioni elettorali.
Riteniamo che questo indegno mercimonio abbia fine e che la guida amministrativa
della città, invece di continuare con questi indecorosi tentativi
di compravendita di voti, già posti in essere in campagna elettorale,
prenda atto che questo infausto percorso amministrativo non può
continuare e ponga in essere i comportamenti conseguenti."
Mistorni
(PPI) "La Giunta regionale concerti le strategie sullo sviluppo
con i sindacati e la smetta di ignorarli"
24/06 “Chi ha la responsabilità del governo
regionale si ponga le questioni dello sviluppo e convochi il sindacato
per concertare le necessarie strategie per ridare, se non certezze immediate,
almeno la speranza che la situazione nel mondo del lavoro possa invertire
le tendenze al declino”. E’ quanto asserisce il capogruppo
del Ppi in Consiglio regionale, Giuseppe Mistorni. “Se la Giunta
avesse idee chiare sullo sviluppo e fosse in grado di governare le tante
emergenze sociali - aggiunge l’esponente del centrosinistra -
forse la sua ostinata resistenza a tenere alla porta il sindacato potrebbe
avere anche una spiegazione, ma cosi non è. Siamo, infatti, dinanzi
ad una Giunta regionale che colleziona fallimenti su fallimenti proprio
sul terreno cruciale dello sviluppo, dell’economia e del lavoro
e che, nonostante la sua evidente incapacità a far cambiare passo
alla Calabria su queste problematiche, non accetta il confronto ed il
dialogo con il sindacato, la Confindustria ed il mondo dell’associazionismo
in generale. Facendo cosi perdere occasioni preziose non ad una parte
politica ma alla Calabria nella sua interezza”.
Ad avviso di Mistorni: “Non è assolutamente più
concepibile, non solo politicamente ma neppure umanamente, che la Giunta
regionale disconosca le ragioni del più clamoroso sciopero generale
che si sia fatto in Calabria negli ultimi cinquant’anni ed al
quale hanno partecipato 40 mila persone. Tutta gente che, proveniente
da ogni città della Calabria, ha posto problemi e chiesto interventi
risolutivi”.
Conclude Mistorni: “Ci fa piacere che il caso Calabria sia all’attenzione
della Presidenza della Repubblica e siamo certi che qualcosa accadrà,
ma la politica non può più tacere su queste questioni
dirimenti per la Calabria che, altrimenti, rischia una marginalità
pericolosa, soprattutto oggi che in Europa sono entrati Paesi e regioni
che evidenziano bisogni sociali e istanze di sviluppo più urgenti
delle nostre”.
Porto
di Amantea: Mario Pirillo (Margherita) incontra l'assessore Grimaldi
24/06 Si è tenuto oggi un incontro tra l’assessore
regionale ai LLPP Grimaldi e l’On. Mario Pirillo. Tra le numerose
problematiche che sono state affrontate dai due uomini politici, si
è discusso anche di un risolutivo intervento per quanto attiene
il porto turistico di Amantea. L’assessore Grimaldi ha comunicato
al consigliere Pirillo di aver concesso un contributo di 100 mila euro
al fine di rendere agibile la struttura, che, come si ricorderà,
è interessata dal fenomeno dell’insabbiamento. Grimaldi
ha altresì sottolineato che dovranno essere attivate consistenti
iniziative per rendere la struttura portuale più fruibile. L’On.
Pirillo si era fatto carico personalmente della questione, dopo essere
stato fortemente sollecitato dai pescatori locali, che hanno subito
numerosi disagi a causa dell’insabbiamento della struttura e che
ha portato inevitabilmente a seri impedimenti nel settore ittico.
Rifondazione
a convegno sabato in piazza 11 settembre
24/06 Quello che sta succedendo a Cosenza non può
essere appannaggio di un ceto politico oramai “cotto “ da
una polemica basata solo sugli interessi e sulla gestione del potere.
Pensiamo invece che sia doveroso che riprendano direttamente la parola
i cittadini, i movimenti e le associazioni, tutti coloro che hanno a
cuore i bisogni collettivi della Città e le sorti della Sinistra
nel nostro territorio. Invece di parlare delle loro beghe, invitiamo
a parlare di democrazia, di partecipazione, di sviluppo socialmente
ed ambientalmente sostenibile, di “buon lavoro”, di gestione
pubblica dei servizi essenziali.
Il Circolo di Cosenza del Partito della Rifondazione Comunista, partendo
dal forte consenso elettorale ottenuto in città, rinnova l’impegno
verso i propri elettori e verso tutti i cittadini perché avanzi
un’altra idea di Politica e di Citta’. Per parlare di questo
, il Circolo “F.Gullo” del PRC di Cosenza propone una discussione
pubblica di analisi del voto e sulla situazione politica creatasi in
Città. L'appuntamento è fissato per sabato 26 giugno alle
ore 18 in piazza 11 settembre dove, a parlare su "analisi del voto
e sulla situazione politica in città" ci saranno: il prof.
Piero Fantozzi, docente di Sociologia all’Università della
Calabria, Riccardo Adamo e Giuseppe Pierino. Concluederà Stefano
Zuccherini Presidente del Comitato Politico Nazionale del PRC.
Mistorni
(PPI): “La Regione intervenga sulle FS per superare situazione
di abbandono in Calabria”
23/06 Giuseppe Mistorni, capogruppo del Ppi alla Regione,
ha sollecitato un intervento, da parte del presidente della Regione
e dell' Assessore ai Trasporti, nei confronti delle Ferrovie dello Stato
in modo da “superare la situazione di abbandono esistente nelle
stazioni ferroviarie della tratta Reggio Calabria-Battipaglia''. Mistorni,
in una dichiarazione, lamenta ''la presenza di treni regionali che sono
costituiti da vetture obsolete, antigieniche ed insicure a causa della
scarsa manutenzione e di opere di difesa dall' azione erosiva del tracciato
ferroviario che hanno comportato danni ambientali oltre a determinare
la separazione fisica dei centri urbani attraversati”. Per il
capogruppo del Ppi alla Regione, in particolare, “le stazioni
ferroviarie, abbandonate alla più totale incuria, costituiscono
un serio pericolo alla pubblica incolumità. Da più parti
- aggiunge Mistorni - pervengono richieste da parte di associazioni
culturali che chiedono i locali delle stazioni non strettamente necessari
all' erogazione del servizio ferroviario per sviluppare attività
di carattere culturale che farebbero rivivere tali strutture consentendo
di mantenere gli ambienti ad un livello piu' consono. Inoltre, in molte
zone non si e' ancora provveduto alla pulizia del tracciato ferroviario
dalle sterpaglie che provocherebbero la propagazione di pericolosi incendi
durante la stagione estiva”.
Sgobio
(PDCI) “Quando termineranno i lavori sulla A3, vera e propria
gimcana?”
23/06 “L' autostrada Salerno-Reggio Calabria
e' una vera e propria gimcana, intervallata da insopportabili restringimenti
e incomprensibili avallamenti, che rendono la guida delle autovetture
difficile e pericolosa'' è quanto afferma Giuseppe Sgobio, capogruppo
del Pdci nella Commissione Lavoro alla Camera, che chiede di conoscere
la data di ultimazione dei lavori di ammodernamento dell'A3. Sgobio,
in una dichiarazione, ricorda di avere presentato un'interrogazione
al ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Pietro Lunardi, senza
avere ricevuto, pero', alcuna risposta. “Il 25 novembre scorso,
nel corso dell' inaugurazione del cantiere interno della galleria Incoronata
di Sicignano, in Basilicata, Lunardi affermo' testualmente 'termineremo
i lavori nel dicembre 2008'. Peccato, pero', che in passato lo stesso
Ministro aveva promesso di terminarli entro il 2005 e poi entro il 2007''.
A giudizio di Sgobio ''conoscere la reale data di ultimazione dei lavori
sarebbe percio' psicologicamente importante soprattutto per i milioni
di automobilisti che, quotidianamente o saltuariamente, attraversano
quel tratto di autostrada''.
Pietro
Mari (PSE) : "Sciogliere il Consiglio e tornare al voto"
23/06 "La città di Cosenza sta conoscendo
un periodo di triste regressione e la sua guida amministrativa sta perdendo
velocemente credibilità e fiducia da parte dei cittadini. Sono
troppi gli atti amministrativi che segnano il ritorno degli anni bui.
Visto che le cose continuano a peggiorare l'unica alternativa rimasta
e' sciogliere il consiglio e tornare al voto". E' quanto sostiene
in una nota il consigliere comunale del Pse-Lista Mancini, Pietro Mari,
circa la situazione al Comune di Cosenza. "All'interno del Comune
- ha aggiunto - stanno riemergendo personaggi che erano stati allontanati
da Giacomo Mancini per i loro comportamenti negativi al limite della
legalità. Quotidianamente si ha netta l' impressione che un grande
comune di una importante città come la nostra, sia gestito come
un condominio di periferia o peggio ancora sia utilizzato per procacciare
amministrazioni di condomini". "Pensavo - ha concluso - che
la sonora batosta che la guida amministrativa ha incassato alle ultime
elezioni servisse a far comprendere la necessita' di cambiare registro".
Giacomo
Mancini: "Ai DS calabresi sfugge il successo socialista in Calabria."
23/06 "Le elezioni amministrative in Calabria
sono state caratterizzate dal grande successo delle formazioni di ispirazione
socialista collocate nel centrosinistra che, nelle quattro province
chiamate a rinnovare i consigli provinciali, hanno ottenuto percentuali
importanti vicine a quelle del vecchio Psi", ha detto Giacomo Mancini,
deputato dell'Ulivo. Il leader del Pse-Lista Mancini ha preso parte
ad una riunione a Lamezia insieme a Rosario Olivo, Pino Napoli, Nino
Cotroneo e Roberto in cui sono stati analizzati i risultati dell'ultimo
voto in cui si e' puntato l'indice contro la segreteria regionale dei
Ds. Scopo della riunione, "promuovere una iniziativa che abbia
tra i suoi obiettivi quello di riportare il partito della Quercia ad
una posizione di maggiore dialogo, coerente con l'impostazione che a
livello nazionale ha dato Piero Fassino". "E' evidente a tutti
i commentatori che i socialisti appaiono sempre più determinanti
per l'affermazione della coalizione di centrosinistra che attualmente
e' all'opposizione nella Regione Calabria'', come spiega Mancini. In
questo contesto, "sul banco degli imputati siedono i responsabili
regionali dei Democratici di sinistra che hanno posto in essere una
linea di aperto contrasto contro i dirigenti di provenienza socialista
che negli anni passati avevano iniziato una proficua collaborazione
con il partito della Quercia''. "A testimonianza della mancanza
di rapporto e di collegamento con quella vasta area che e' stata determinante
per l'affermazione del centrosinistra alle ultime elezioni, e che potrà
essere decisiva per il successo alle prossime, sono i consensi dei Ds
che in Calabria, a differenza di quanto avviene nel resto del Paese,
sono in forte calo".
Oliverio:
"La sibaritide al centro del programma della Provincia"
23/06 "La Sibaritide e' al centro del mio programma,
perche' e' una realta' che esprime grandi potenzialita' che devono essere
utilizzate e che devono diventare la leva su cui agire per costruire
uno sviluppo reale, non solo di questa realta', ma dell'intera provincia
cosentina e di tutta la Calabria''. E' quanto ha detto il neo Presidente
della provincia di Cosenza, Mario Oliverio, partecipando ad un incontro
a Cassano. ''Abbiamo gia' posto - ha aggiunto - il problema delle infrastrutture,
abbiamo posto il problema specifico del porto. Attiveremo immediatamente
un' iniziativa per la costituzione dell'ente gestore di questa importante
infrastruttura. Cosi' come nel nostro programma di governo abbiamo posto
il problema della valorizzazione dei beni culturali, a partire dal sito
archeologico di Sibari. Sara' una delle prime azioni impegnarci per
la realizzazione del distretto agroalimentare di qualita' della Sibaritide
e del Pollino''. ''Entro il mese di luglio - ha concluso - assumeremo
un'iniziativa con gli agricoltori, gli imprenditori e gli amministratori
di questa zona perche' la Regione possa finalmente approvare una legge
che e' stata sottoscritta da migliaia e migliaia di cittadini e la si
mantiene nei cassetti degli uffici regionali"
Veraldi
(Margherita): "Solidarietà a Callipo. Sottoscrivo in pieno
la sua lettera"
23/06 "Mi sento di sottoscrivere quanto contenuto
nella lettera aperta ai malavitosi del
Presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo al quale rivolgo
la mia profonda solidarieta'''. E' quanto sostiene in una nota il senatore
della Margherita e segretario della commissione bicamerale antimafia,
Donato Veraldi, circa la lettera scritta dal Presidente degli industriali
della Calabria che nei giorni scorsi ha subito una intimidazione. ''Sulla
nostra Regione - ha aggiunto Veraldi - grava il peso di una illegalita'
diffusa e troppo tollerata che distrugge, e' vero, non soltanto le nostre
attuali possibilita' di sviluppo economico e sociale ma mina gravemente
le basi del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Chiunque pensi
che l' estorsione sia un modo per arricchirsi deve essere cosciente
che tali gesti impoveriscono il nostro territorio, dal quale fuggono,
spaventati, non solo gli imprenditori, ma tanti calabresi che appena
possono abbandonano la regione d' origine''.
''E' necessario - ha proseguito - un maggiore impegno per creare lavoro
e occupazione, unici veri antidoti all' illegalita' dilagante con la
creazione di nuovi servizi e di piu' moderne reti infrastrutturali.
E mi rivolgo, soprattutto, all' attuale Governo, che sembra aver dimenticato
la Calabria''. ''Infine - conclude Veraldi - non si puo' prescindere
nella lotta alla criminalita' organizzata da un' applicazione vigorosa
della Legge Mancino sui versamenti sospetti, dall'
individuazione dei patrimoni improvvisamente lievitati, dal sequestro
e dalla confisca dei beni dei condannati per reati mafiosi"
Trematerra:
"Dieci mesi per portare a termine il programma della Giunta Regionale"
23/06 "Come segretario regionale di un partito
robusto e coeso, al cui interno si discute com'è giusto che sia,
ritengo fondamentale centrare la verifica sui
punti programmatici. Abbiamo circa dieci mesi di tempo per portare a
compimento il programma della Giunta regionale". Lo sostiene, in
una dichiarazione, Gino Trematerra, senatore e segretario regionale
della Calabria dell'Udc. Secondo Trematerra, "il dopo elezioni
ha acceso positivamente il dibattito fra le forze politiche che sostengono
la Giunta regionale della Calabria, con argomentazioni che necessitano
di una riflessione. I partiti cosiddetti piccoli, ma di eguale dignità,
reclamano visibilità, mentre da fonti autorevoli arrivano messaggi
di invito alla reimpostazione. A mio avviso gli sforzi devono essere
incentrati su tre punti: il lavoro, con una ripresa del dialogo con
i sindacati e la concertazione di attività a sostegno della prima
occupazione; la famiglia, predisponendo dei piani di intervento per
i nuclei monoreddito con un contributo fisso, con la presa in carico
da parte del Servizio sanitario nazionale di alcuni costi sostenuti
per i figli, e la scuola, attivando un contributo annuale per chi sceglie
gli istituti parificati. Si tratta di tre punti essenziali che sono
scritti nel nostro programma e nel nostro Dna. Focalizzarli, non trascurando
ovviamente l'attuazione del Piano della Salute e di quello infrastrutturale,
significherebbe presentarsi davanti agli elettori con credenziali ancora
superiori a quelle attuali". "Noi ci crediamo e rivolgiamo
lo stesso invito - conclude Trematerra - al presidente Chiaravalloti,
che gode della nostra fiducia, ed alle altre forze di maggioranza. Realizziamo
il nostro progetto e recuperiamo il rapporto con i repubblicani confederati
ed i pattisti. Parliamo con le forze socialdemocratiche che hanno ripreso
con orgoglio la loro battaglia. E costruiremo insieme un'altra vittoria".
Mimmo
Barile coordinatore della Casa delle Libertà in Consiglio Provinciale.
23/06
L'imprimatur ufficiale è arrivato oggi, nel corso di un incontro,
dai Consiglieri della CdL (nella foto). Nella riunione è emersa
una perfetta unità d'intenti da parte degli eletti che hanno,
inoltre, analizzato il voto delle "Provinciali" e definito
le linee guida dell'opposizione in Consiglio provinciale. Partendo dal
dato, inconfutabile, che il voto della tornata elettorale da poco concusa
sia stato fortemente influenzata da una forte onda emotiva determinata
dal grave ferimento di Sandro Principe, più che da una efficace
proposta di governo del centrosinistra, gli esponenti della Cdl hanno
posto l'accento sulla necessità di aprire, partendo proprio dal
Consiglio provinciale, una stagione nuova per la Casa delle Libertà.
Ciò significherà porre in essere una opposizione intransigente
ma costruttiva, fatta di proposte concrete in maniera da determinare
una reale crescita della Provincia di Cosenza. Una azione continua al
programma elettorale della Casa delle Libertà che resta valido
nella sua proposta innovativa e profondamente distante dalla linea assistenziale
che il centrosinistra intende applicare. Una azione costante ed incisiva,
dunque, accompagnata da un articolato sistema d'informazione che renderà
perfettamente trasparente ogni iniziativa dell'opposizione. Mimmo Barile
s'è detto soddisfatto ed estremamente motivato per il riscontro
positivo avuto da parte dei Consiglieri Provinciali eletti nella Cdl
ed ha annunciato che intende, nei prossimi giorni, incontrare il Presidente
della Provincia Mario Oliverio. Barile incontrerà pure gli esponenti
di quelle forze politiche che pur non avendo partecipato alla competizione
elettorale nella Casa delle Libertà ad essa sono tuttavia riconducibili.
Infine Mimmo Barile ha dichiarato, in ossequio a questa unanime convergenza
sulla sua persona, che aderirà in Consiglio provinciale al gruppo
misto.
Pirillo
(Margherita) “La Calabria è pronta a voltare pagina”
23/06 Dichiarazione del consigliere regionale della
Margherita Mario Pirillo: “I risultati delle elezioni europee
ed amministrative hanno consacrato da un lato l’ormai cronico
deficit politico e programmatico delle coalizioni del centrodestra,
e dall’altro il forte recupero di credibilità dell’alleanza
riformista del centrosinistra. Esperimento senza precedenti e di straordinaria
portata, la lista “Uniti nell’Ulivo” si propone come
primo soggetto politico a livello nazionale e regionale, in grado di
recepire e coniugare istanze di varia estrazione culturale. Al di là
dei risultati percentuali, comunque sostanzialmente in linea con le
pur ottimistiche previsioni della vigilia, la lista unica si pone come
punto di riferimento fondamentale intorno al quale costruire una alternativa
di governo che assuma la partecipazione e lo sviluppo solidale a priorità
della sua piattaforma programmatica.
Per quanto concerne la Calabria ed i suoi molteplici problemi, la lucida
analisi di Paolo Naccarato sui risultati delle elezioni del 12 e 13
giugno impone alcune brevi considerazioni. Le inquietudini ed i malumori
che serpeggiano nella maggioranza di Governo regionale sono tra le manifestazioni
più evidenti del tracollo di una coalizione, che ormai segna
un evidente scollamento con il paese reale. I ritardi accumulati nell’impiego
delle risorse comunitarie, un sistema sanitario regionale ormai in crisi
irreversibile, politiche del lavoro inadeguate che alimentano a dismisura
ulteriori forme di precariato, sono soltanto alcuni esempi del fallimento
di un esecutivo che, sin dall’inizio, ha mostrato tutta la sua
incapacità nell’apprestare progetti mirati allo sviluppo
della nostra regione. Il dato più evidente che sembra scorgersi
nell’analisi post-elettorale è la rinnovata e ritrovata
maturità della società civile calabrese che, con il voto
del 12 e 13 giugno, ha testimoniato la decisa volontà di rottura
con le vecchie logiche clientelari, destinate ad alimentare le solite
lobby di potere. Le vittorie del centrosinistra a Cosenza, Crotone e
Vibo, quella imminente di Catanzaro costituiscono chiari segnali di
una inversione di rotta di una Calabria che reclama a gran voce politiche
di sviluppo e modernità. E’ al “centro” della
politica regionale che si gioca gran parte della sfida cui sono chiamate
le forze antagoniste al governo Chiaravalloti. La Margherita dimostra
una straordinaria capacità di ascolto della società civile
e i risultati elettorali confermano che è in grado di ben interpretarne
le istanze di rinnovamento. In tale contesto siamo sicuri di rappresentare
il vero valore aggiunto dell’intera coalizione.”
P.Mancini:
"L'Ossequio di Oliverio a Eva? Una gaffe e una mancanza di stile"
22/06 Dichiarazione dell'ex Sindaco di Cosenza Pietro
Mancini: " Ho fatto il Sindaco, e so bene che il capo di un' amministrazione
ha dei doveri istituzionali. Ma un sindaco, come un presidente di Provincia,
deve dimostrare anche stile, senso della misura e signorilità.
E non atteggiarsi, appena eletto, a uomo di partito, anzi di corrente,
come ha fatto il diessino Oliverio. Precipitandosi ad ossequiare, a
palazzo dei Bruzi, un sindaco, che ormai non ha più la fiducia
né della maggioranza del Consiglio comunale, né della
città. Come hanno dimostrato, con solare evidenza, i recenti
risultati elettorali e, lunedi' sera, il grande successo della manifestazione,
convocata dalla lista PSE- Giacomo Mancini, primo partito a Cosenza,
per ringraziare i cittadini. E per rinnovare alla diessina Catizone,
inutilmente tele-comandata da Adamo e vanamente ossequiata da Oliverio,
l' avviso di sfratto, ormai inderogabile ".
Iole
Santelli: "Megastrutture sul Tirreno, lavori da bloccare"
22/06 "Le questioni degli ecomostri di Cirella
e Praia a Mare sul tirreno cosentino, suggeriscono molti dubbi sulla
gestione delle risorse ambientali, vera ricchezza della nostra terra
e in particolare di zone che, dal turismo compatibile, legato ai Beni
culturali, al mare e al valore del paesaggio naturale, possano contrarre
ipotesi di sviluppo e di emancipazione". Lo ha dichiarato il sottosegretario
alla Giustizia Jole Santelli riguardo alle polemiche sulla gestione
dell'ambiente sulla costa tirrenica in provincia di Cosenza. "La
Calabria - ha sottolineato la Santelli - e' terra di bellezze, come
lo e' la zona tirrenica che appare viziata pero' da logiche di gestione
trasversale della cosa pubblica, con subdoli giochi ed equilibri che
utilizzano regole e possibilità per giungere al businnes, in
sfregio ad ogni regola. Paradigmatica e esemplare appare la vicenda
del piano regolatore di Diamante, capitale ideale del turismo cosentino,
dove, la bocciatura della variante al piano regolatore, ha spianato
la strada all'uso spregiudicato del cemento. Questo stato di cose, perpetrato
per anni, torna in forma visibile, senza pudore alcuno". Per il
sottosegretario Santelli "a Diamante l'accordo politico trasversale
e il successivo ribaltone, hanno di fatto esautorato Forza Italia dall'esecutivo
e consentito che si autorizzassero costruzioni che incocciano contro
la bellezza dei luoghi e il piu' banale senso comune. E' necessario
dare un segnale in controtendenza. Chiediamo dunque che i lavori a Cirella
e Praia a Mare vengano bloccati e che le autorità competenti
mettano in moto tutte le forme di controllo necessarie per verificare
se l'affaire della cementificazione selvaggia risponda ai criteri di
legalità. In ogni suo aspetto".
Solidarietà
di Rifondazione a Fernando Laghi per gli attentati subiti
22/06 Profonda e sincera solidarietà a Ferdinando
Laghi, portavoce del Comitato "Castrovillari contro l'impianto
dei rifiuti" e alla moglie, le cui autovetture sono state in questi
giorni danneggiate da ignoti, sono espresse in una nota da Damiano Guagliardi,
capogruppo del Prc alla Regione. "Gli atti intimidatori - afferma
Guagliardi - sembrano essere riconducibili all'impegno del professionista
nella battaglia a sostegno dei movimenti ambientalisti e dei cittadini
di Castrovillari contro la realizzazione dell'impianto dei rifiuti nella
citta' e contro la politica dell'Ufficio del Commissario Regionale all'Emergenza
Ambientale. é grave e preoccupante - aggiunge - il clima che
si va delineando a Castrovillari, citta' che non ha precedenti di questo
tipo, e che merita certamente l'attenzione di tutto il mondo politico
e istituzionale". Solidarieta' a Laghi anche dal segretario regionale
del PRC, Rocco Tassone, che evidenzia in una nota il suo impegno "a
difesa dell'ambiente e del territorio e la sua partecipazione attiva
ai movimenti che si oppongono alla realizzazione di impianti inutili
e dannosi, hanno evidentemente dato fastidio ai poteri forti di questa
regione. Del dott. Laghi - dice Tassone - abbiamo sempre apprezzato
la sua capacita' di inquadrare le battaglie ambientaliste nell'ambito
di una piu' generale opposizione ai modelli di sviluppo improntati alla
distruzione ambientale. Nell'esprimere il nostro sostegno e la nostra
solidarietà invitiamo il dott. Laghi e le associazioni del territorio
a nonrinunciare all'impegno di sempre, a non farsi condizionare dalle
intimidazioni di stampo delinquenziale che puntano a sopprimere ogni
forma di resistenza ai processi di degrado avviati dalle disastrose
politiche regionali. Auspichiamo che l'azione della magistratura e degli
organi di polizia possa al piu' presto assicurare alla giustizia mandanti
ed esecutori delle azioni messe in atto contro il
dott. Laghi".
Gentile
sul Cosenza Calcio "La FIGC ottemperi alla decisone del TAR del
Lazio"
22/06 "La Federazione Italiana Giuoco Calcio ottemperi
alle disposizioni del Tar del Lazio riaffiliando subito la società
sportiva Cosenza Calcio 1914 Spa al campionato professionistico di serie
B". E' quanto chiede il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile,
in una interrogazione rivolta al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti,
e della Cultura, Giuliano Urbani. Nell'interrogazione il parlamentare
di Forza Italia sollecita anche "chiarezza e trasparenza, anche
alla luce dei benefici approvati lo scorso anno dal governo in materia
di ammortamento decennale degli oneri. E' necessario sapere la situazione
societaria con la lettura immediata dei bilanci da prelevare con l'ausilio
della Guardia di Finanza, di tutte le compagini iscritte ai campionati
di serie A, B e C/1". "Fra pochissimi giorni - ha aggiunto
Gentile - la Figc dovra' valutare, unitamente alla Commissione di Vigilanza
sulle societa' (Covisoc) i requisiti delle compagini professionistiche
per l'iscrizione ai campionati di calcio di serie A, B e C/1. Dalle
notizie che vengono diffuse dagli organi di stampa, gran parte di queste
societa' non sarebbero in grado di iscriversi ai prossimi tornei, poiche'
oberate da debiti". "Lo scorso anno - ha concluso - il Cosenza
Calcio 1914 Spa fu estromesso ingiustamente dai campionati di serie
B e di serie
C/1 per inadempienze gia' cassate dal Tribunale Amministrativo del Lazio".
Le
congratulazioni ad Oliverio
22/06 Affettuosi attestati di stima e felicitazioni,
da parte delle autorità locali e nazionali, per la brillante
elezione al primo turno, pervengono al Presidente della Provincia di
Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio.
Congratulazioni per l’alto incarico cui è stato chiamato
vengono espresse dal Presidente della Camera dei Deputati Pierferdinando
Casini, assieme all’augurio per l’impegno che attende il
neo eletto Presidente alla guida dell’Istituzione Provincia affidata
alla sua responsabilità “che rappresenta -esplicita Casini
nella sua missiva- uno degli elementi costitutivi della Repubblica ed
espressione insostituibile della pluralità e della ricchezza
del nostro Paese”.
Il Segretario della Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra,
On. Piero Fassino, saluta l’affermazione di Gerardo Mario Oliverio
come “una bellissima vittoria. Per te, per noi, per il centrosinistra
e, soprattutto, per i cittadini”.
Congratulazioni giungono anche dall’On. Deputato Giacomo De Ghislanzoni
Cardoli, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, dal
Prof. Luigi Berlinguer, già Ministro della Pubblica Istruzione
e membro del Consiglio Superiore della Magistratura, dal Presidente
della Lega Autonomie Dr. Oriano Giovannelli, dal Presidente dell’Unione
Province d’Italia, Lorenzo Ria, dal Presidente della Provincia
di Benevento Carmine Nardone.
Il Presidente della Provincia di Roma On. Enrico Gasbarra, nel congratularsi
con il neo eletto Presidente per il risultato elettorale, sottolinea
“la vittoria netta oltre che schiacciante perché il centrosinistra
unito dà fiducia, visto che eri sostenuto, come me, da tutti
i partiti della coalizione che sono scesi in campo al tuo fianco ”.
“L’unione delle idee e dei programmi è stata la vostra
forza e sicuramente -conclude il Presidente della Provincia di Roma-
sarà anche la forza della tua nuova consiliatura”.
La
CDL accusa il centrosinistra "Due anni di pessima amministarzione"
22/06 "Il centrosinistra, nessuno escluso, deve
prendere atto che la spinta propulsiva verso la città di Cosenza
si è esaurita per implosione e che è necessaria una lunga
fase di rigenerazione con l'auspicio di quella reale alternanza che
ancora non si è verificata."
E' quanto affermano in una nota i capigruppo della CDL, Sergio Bartoletti,
Fi, Fausto Orsomarso , An, e Giuseppe Nardi, Udc. "Come afferma
giustamente il nostro leader Umberto De Rose- scrivono i capigruppo-
la discussione non puo' riguardare solo i tradimenti presunti o reali
verso le coalizioni e le memorie, ma la perpetrazione di un atteggiamento
di padronanza del territorio che, invece, non ci sta a far passare in
secondo piano i suoi bisogni, subordinandoli ad alchimie di schieramento.
La città si ritrova sotto i livelli dell'ordinaria amministrazione-
proseguono i capigruppo- perchè non esiste, in realtà,
un modello politico-amministrativo: da un lato c'è la volontà
di non fare niente e di indietreggiare, dall'altro il tentativo di riproporre
ossessivamente un metodo che ha partorito buone cose, ma anche fatti
discutibili com'è giusto che sia, e che si è dissolto
con la scomparsa di una personalità unica quale quella di Giacomo
Mancini. La città deve poter disporre di un Sindaco e di una
coalizione che facciano della concretezza- proseguono i capigruppo-
e dell'affidabilità il loro punto qualificante, sapendo che si
deve partire dal basso e dalle cose necessarie per arrivare a consegnare
una comunità che nel giro di qualche anno sappia confrontarsi
con le altre risorse del mezzogiorno. I due anni di pessima amministrazione
Catizone- scrivono ancora i capigruppo- appartengono politicamente a
tutte le forze che ne hanno decretato l'elezione: il senso di responsabilità
di chi avverte questo scollegamento con la comunità deve produrre
atti coerenti e non solo dichiarazioni d'intenti". "E' nostro
interesse- concludono i capigruppo della Casa delle Libertà-
rappresentare un'alternativa credibile, con uno schieramento che sia
aperto al contributo ed alle energie delle intelligenze, delle forze
civiche e di quanti sanno che è indispensabile un'inversione
di tendenza reale a Cosenza".
Franco
Bruno (Margherita): "La Margherita diventa il primo partito calabrese"
22/06 La netta affermazione della Margherita alle
elezioni Provinciali in Calabria, che assegna ai DL il ruolo di primo
partito calabrese; il prestigioso risultato ottenuto dal Sen. Veraldi
alle Europee; il successo del centrosinistra in Calabria. Sono questi
alcuni degli argomenti che verranno affrontati dalla Direzione Regionale
della Margherita convocata per la prossima settimana. “Su meno
di ottocentomila votanti alle elezioni Provinciali, con una media del
14%, la Margherita diventa il primo partito calabrese – dichiara
il Coordinatore Regionale della Margherita, Franco Bruno – ed
è l’unica formazione che, insieme ai DS (se pur distanziati
di 7000 voti) supera le centomila preferenze nelle quattro Province.
Per l’esattezza sono 112.000 i voti ottenuti dalle liste collegate
alla Margherita che, insieme al prestigioso risultato ottenuto dal Senatore
Veraldi, il più votato tra tutti i calabresi candidati alle Europee,
spinge il partito a ruoli e responsabilità sempre più
importanti e significativi nella politica regionale e nazionale. Il
balzo in avanti del partito, quasi il 50% in più rispetto alle
ultime politiche, premia – aggiunge il leader della Margherita
calabrese – il radicamento e l’autorevolezza dei candidati
DL proposti, ad iniziare dal Presidente della Provincia di Vibo Valentia,
Ottavio Bruni, e il lavoro dell’attuale gruppo dirigente regionale
in primis le deputazioni della Margherita. In attesa dei risultati dei
ballottaggi – conclude Franco Bruno – la Margherita si prepara
ad affrontare con rinnovato spirito unitario di coalizione, e forte
dei consensi ottenuti, la fase di avvicinamento alle prossime elezioni
regionali. Un appuntamento per il quale il centrosinistra dovrà
schierare le migliori energie di cui dispone, locali e nazionali, per
affermarsi in una tappa fondamentale nello sviluppo della Regione con
la stessa determinazione e generosità mostrata in questa competizione
elettorale.
Democrazia
Europea: "La Calabria è una regione che vuole cambiare"
22/06 Il voto espresso in Calabria "indica che
e' una regione che vuole cambiare, che esiste una mobilitazione sociale
positiva verso quelle formazione partitiche piu' impegnate sui temi
del lavoro e per l'affermazione di una nuova politica dei redditi, della
concertazione e del dialogo sociale". E' questa la valutazione
del risultato delle ultime elezioni fatto dai componenti del coordinamento
regionale del gruppo denominato Democrazia europea, che fa riferimento
a D'Antoni, che si sono riuniti a Lamezia. Nel corso dell'incontro si
e' discusso anche dei "passi successivi da effettuare in vista
della riorganizzazione del partito nel territorio e dei nuovi appuntamenti
politici cui prendere parte nel quadro di una rinnovata alleanza di
centrosinistra a sostegno del progetto politico rilanciato da Romano
Prodi nell'Ulivo". "Il voto del 12 e 13 giugno - e' scritto
in un comunicato di De - ha segnato la ripresa della politica nel Paese
e a livello locale, e la bocciatura della politica come marketing. Nel
rifiutare la personalizzazione della politica l'elettorato ha inteso
invece, privilegiare la partecipazione e il consenso verso quei partiti
che hanno un effettivo rapporto con la società e con il territorio".
Nella riunione e' stato evidenziato "il successo ottenuto in provincia
di Cosenza dove De ha offerto un importante contributo per l'affermazione
a Presidente di Mario Oliverio il quale ha dato atto a Carlo Migliori,
responsabile di De, del qualificante apporto dato da Democrazia Europea
alla vittoria del centrosinistra come anche dimostrato dall'elezione
di amministratori e di sindaci espressione del partito centrista".
Il coordinamento dei d'antoniani calabresi ha quindi deciso di "aderire
massicciamente all' assemblea nazionale costituente del partito di Democrazia
europea, fissata dal leader Sergio D'Antoni a Roma per i primi di luglio,
ed ha stabilito un calendario di iniziative per le prossime settimane
in Calabria, per avviare la campagna di adesione al partito e il completamento
dell'assetto degli organismi di partito in tutte e cinque le province
calabresi". E' stato stabilito infine, di "avviare un'approfondita
riflessione sui temi legati al dibattito sulle riforme costituzionali
e federaliste in discussione in Parlamento, allo Statuto della Calabria,
al referendum popolare confermativo e alla nuova legge elettorale in
vista delle elezioni regionali del 2005".
La
Casa delle Libertà riparte da Barile, il 23 all'Executive
22/06 Si terrà domani (mercoledì 23 giugno),
alle 9 e 30, presso l'hotel Executive di Rende, una riunione di tutti
gli eletti della Casa delle Libertà al Consiglio Provinciale.
L'incontro, promosso dal leader dell'opposizione, Mimmo Barile, servirà
per analizzare il voto delle"provinciali" e per definire la
linea politica della Casa delle libertà. Alle 11 e 30, sempre
presso l'Hotel Executive, Mimmo Barile terrà una conferenza stampa.
Pienone
del PSE a piazza dei Bruzi
21/06
Una festa davvero riuscita ed un incredibile presenza popolare, stimata
in oltre 4.000 persone ha salutato il ringraziamento/comizio del gruppo
PSE-Lista Mancini che ha voluto ringraziare i cosentini per il successo
ottenuto alle recenti elezioni alla provincia che hanno visto il PSE
riconfermato primo partito della città. Gli unici due consiglieri
di Cosenza eletti in Provincia sono proprio i due consiglieri del PSE,
Adamo e Ruffolo. “Un onda arancione che continua a montare”
ha detto Giacomo Mancini jr “ e finchè non usciranno da
quella porta lì (indicando il portone del comune) noi saremo
qui a ricordargli che abbiamo avuto un mandato. Avevamo detto prima
delle elezioni che chi perde se ne va a casa e ora aspettiamo che se
ne vanno”. La campagna elettorale è finita ma la gente
applaude più di prima. “E ci aspettiamo anche le scuse”
ha concluso Mancini. Sullo stesso tono Vincenzo Adamo che ha chiesto
“correttezza ed onestà” e Ruffolo che, con un pacato
ma vibrante discorso ha ringraziato tutti dicendo che lui continua a
rappresentare tutti gli elettori che l’hanno votato, senza promesse
e senza alcun inganno. Una festa suffragata da tanti cullurielli, frija
e mangia, e del buon vino rosso che è stata chiusa dal bel concerto
dell’Orchestra Italiana.
Gasparri:
“ Il governo guarda con attenzione agli imprenditori calabresi”
21/06 “Il Governo guarda con la massima attenzione
alle esigenze degli imprenditori calabresi''. Lo afferma in una nota
il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''Tutto il Sud ha
dimostrato di avere le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista
sul mercato europeo – prosegue il ministro - Il Governo, dal canto
suo, ha predisposto una serie di iniziative tese proprio a dare nuovi
stimoli all'economia meridionale attraverso incentivi alle imprese.
La legge 488 e' uno dei provvedimenti piu' immediati al servizio delle
aree geografiche interessate''. ''Il rilancio dell'economia - ribadisce
il Ministro – passa comunque attraverso un progetto politico serio
e di ampio respiro che sappia dare risposte agli imprenditori che vogliono
investire creando nuove opportunita' di lavoro. In Calabria si sono
fatti grossi passi avanti. Tutta la regione ha manifestato una grande
volonta' di riscatto contando sulla capacita' e sulla professionalita'
della propria classe dirigente -sottolinea ancora - Ora occorre che
le istituzioni e le categorie produttive procedano unite per raggiungere
gli obiettivi''. Per Gasparri ''la Calabria e' una regione dinamica,
aperta ai cambiamenti culturali e pronta a sfruttare tutte le occasioni
per inserirsi nel circuito economico nazionale e internazionale. Il
potenziamento della rete infrastrutturale e la realizzazione del Ponte
sullo Stretto di Messina, assicureranno a tutta l'area quei servizi
necessari a snellire i trasporti e a favorire il commercio su mercati
diversificati''.
La
replica di Covelli (DS) al PSE
21/06 “Ormai è consuetudine consolidata
negli esponenti del PSE non rispondere volutamente nel merito delle
questioni coraggiosamente sollevate dal Sindaco, preferendo piuttosto
aggirare l’ostacolo con l’agitare spauracchi nel solo tentativo
di intimorire.” Lo ha affermato il Presidente della Commissione
bilancio di Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli che ha immediatamente
replicato alle dichiarazioni rilasciate oggi ad un quotidiano del pomeriggio
dal consigliere comunale del PSE Vincenzo Adamo. “Per parte mia
– ha precisato Covelli - sono perfettamente sereno non avendo
nulla da nascondere, essendomi impegnato sempre e soltanto nell’interesse
della collettività, senza rinunciare mai al principio del rispetto
della legalità e della trasparenza. Quel che non comprendo, però,
è per quale motivo si debba confondere il ruolo di consigliere
comunale con l’attività professionale di avvocato. Mi sarei,
infatti, aspettata dal consigliere in questione una risposta prettamente
politica che, invece, non c’è stata. Si premurino quindi
costoro e si attrezzino a rispondere molto puntualmente ai problemi
emersi in questi giorni perché, per quanto ci riguarda, non staremo
con le mani in mano. Anzi, l’iniziativa del Sindaco Catizone di
liberare la città da ricatti e prepotenze ci troverà sempre
al suo fianco ed in prima linea con un’intensa attività
politica ed amministrativa. D’altra parte ho sempre inteso il
mio impegno di lunga militanza politica in maniera disinteressata, senza
ritorni di carattere personale, familiare e di partito e senza prestare
il fianco a trasformismi, cambi di casacca o richiami di sirene interessate.
Per cui non capisco perché ad una risposta che doveva essere
tutta politica si preferisce gettare fango su di me e sui miei congiunti.
Dico questo non tanto per rispondere alle velenose affermazioni del
consigliere Vincenzo Adamo, ma per una corretta ed autentica informativa
alla città. Nessun mio congiunto ha mai ricevuto prebende, nè
alcun incarico professionale da parte di questa o delle passate amministrazioni,
pur potendo contare su notevoli capacità professionali accumulate
in lunghi anni di esperienza ed unanimemente riconosciute. Chi ha inteso
in maniera alquanto volgare e rozza discreditare la mia persona e la
mia famiglia – conclude Covelli - pensa di attribuire a me comportamenti
che probabilmente contraddistinguono la sua condotta o quella di qualche
suo amico-compagno di cordata.”
V.Adamo
"Siamo felici che vengono riscoperte le frontiere della legalità
e della trasparenza"
21/06 Vincenzo Adamo, consigliere comunale di Cosenza
del Pse-Lista Mancini, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Siamo
felici che, finalmente, il consigliere Damiano Covelli riscopra la frontiera
della legalità e della trasparenza. Noi lo ricordavamo, in un
passato recente, schierato a difesa degli interessi professionali di
un prossimo congiunto che rivestiva un doppio incarico, pubblico e privato.
Sappiamo bene però che le cose cambiano così come siamo
certi che delle sue recenti calunnie il Covelli risponderà alla
magistratura ordinaria.
Per quanto ci riguarda invece, pretendiamo dall'illustre esponente dei
Democratici di Sinistra, risposte politiche.
Vorremmo sapere come mai, nonostante le roboanti affermazioni del segretario
regionale drel suo partito che agognava la conquista della leadership
cittadina, alle quali sono seguite il cambio della giunta, le epurazioni
dei dirigenti e dei tecnici che insieme a Giacomo Mancini avevano contribuito
al miglioramento di Cosenza, il partito dei Ds si attesti al terzo posto,
superato come sempre avviene, dal Pse-Lista Mancini e questa volta anche
da Foza Italia.
E più in particolare vorremmo sapere come mai i Ds abbiano perso
in città, rispetto alle ultime provinciali, l'11,39% dei consensi,
nonostante in ogni collegio abbiano potuto contare sulla presenza attiva
del sindaco della città e dei suoi più stretti collaboratori
che hanno posto in essere una serie di minacce alle imprese, ai dipendenti,
agli esercenti della nostra città per costringerli a votare per
i candidati di quel partito. Ci piacerebbe ricevere risposte dal Covelli
e dai pochi dirigenti rimasti di quel partito che contraddice ogni giorno
le scelte lungimiranti e di apertura compiute da Massimo D'Alema, Piero
Fassino e Vannino Chiti. Invece delle calunnie sarebbe auspicabile una
salutare autocritica, utile e indispensabile per riprendere un cammino
per il quale oggi non esistono le condizioni. Comprendiamo che la sconfitta
elettorale bruci e faccia ancora molto male, ma i dati elettorali devono
far riflettere sui propri errori chi si porta dietro la responsabilità
di aver minato alle fondamenta dieci anni di buona e corretta amministrazione.
"
De
Rose: "Un dibattito mortificante. La Catizone scarica le colpe
del fallimento"
21/06 "Il dibattito di questi giorni in citta'
sulla presunta questione morale, e' mortificante sia per
il tenore retorico che racchiude in se', sia per l' incapacita' del
centrosinistra di assumersi le vere responsbailita' di un degrado politico
che sta ragiungendo livelli inimmaginabili''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
Umberto De Rose, leader della Cdl nel Consiglio comunale di Cosenza.
''Il sindaco Catizone - aggiunge De Rose - ha rimosso il responsabile
del settore lavori pubblici non esimendosi, senza alcun nesso diretto
con la nomina del successore ma in tempi abbastanza sospetti, di lanciargli
accuse pesanti che meritano una riflessione ed anche un'indagine degli
organismi giudiziari. Il Sindaco ha parlato di somme precise, mancanze
di rotazioni e appalti sospetti: tutti fatti gravissimi che chi amministra
una citta' conosce bene e di cui e', certamente, politicamente
corresponsabile. I tempi dell'accusa destano perplessita' e vi si scorge
il tentativo di giustificare un' ormai adombrabile sfiducia numerica
(quella politica e' gia' realta'), con un' imbarazzante difesa della
questione morale. Ma tutto cio' non corrisponde alla verita'. Catizone
sa che ha vinto di misura le elezioni del 2002 riuscendo a far credere
ai cosentini che era la continuita' di Giacomo Mancini e spremendo sino
all'inverosimile la macchina comunale. I dirigenti furono chiamati alle
armi, i giovani delle cooperative imboniti ed anche impauriti ed ai
funzionari vennero pagate indennita' che aspettavano da anni. Furono
ripescati e tuttora rivestono ruoli di primo piano pochissimi dirigenti
che Giacomo Mancini aveva mandato a casa per questioni non certo attinenti
ai principi di assoluta moralita'. Ma ancora, ed e' questo cio' che
conta, tutti gli errori che Giacomo Mancini commise alla fine del suo
lungo mandato avevano lo scopo di favorire l'elezione di Eva Catizone:
se Mancini sbaglio' ( e dopo un primo quadriennio brillante, nonostante
la vergognosa vicenda giudiziaria di cui fu vittima) lo fece per riversare
i voti sulla sua prescelta.Che Catizone oggi lo dimentichi e' vicenda
che lasciamo ai sociologi. A noi interessa sottolineare alcuni aspetti''.
Secondo De Rose, ''le elezioni del 2002 furono 'dopate' da una serie
di circostanze che noi denunciammo e che oggi vengono allo scoperto.
Subito dopo inizio' una resa dei conti (peraltro non legata ai risultati,
ma caratterizzata da una revanche) che estromise validisismi dirigenti
a cui oggi, senza alcun senso istituzionale, l' Amministrazione vuole
dare le colpe dei suoi fallimenti. Nessuna iniziativa concreta, se si
escludono le ovvie costituzioni di parte civile che chiunque avrebbe
promosso, venne portata avanti per prevenire quei malcostuni di cui
si parla, senza argomentarne i motivi e senza fornire rove.Ai dirigenti
e' ancora riconosciuta la discrezionalita' di condurre trattative private
fino a centomila euro e questo mi pare un atteggiamento che non ccoincide
con quanto detto dal Sindaco''. Interi palazzi popolari sono ancora
oggi requisiti da alcuni prepotenti che , con l'avallo del Comune, non
consentono l'esercizio del diritto per gli aventi diritto. La vicenda
no-global, che doveva essere gestita diversamente, fu il pretesto per
iniziare una controversia con altre fondamentali istituzioni che sono
a tutela della sicurezza pubblica. E tutto questo basterebbe per dimostrare
come la questione morale sia un trucco per aggirare la crisi politica
forte che attanaglia il Sindaco e l'unico partito che le e' rimasto
vicino. Un modo per aggirare la negletta gestione e la caduta di un
decoro
istituzionale''. ''Nel 2002 - sostiene ancora De Rose - il Sindaco disse
alla Commissione Antimafia che a Cosenza non esisteva il crimine e che
l' unico problema erano i colletti bianchi . Chi vive in questa citta'
sa, invece, che il problema criminalita' e' forte e che il cancro che
coinvoge i presunti colletti bianchi e' limitatissimo poiche' la stragrande
maggioranza degli operatori cosentini, dei comemrcianti, degli artigiani
avanzati e degli imprenditori non ha alcun rapporto con il malaffare.
Diverso, invece, il discoro che riguarda il Comune, dove oggi si tenta
di buttare al mare un lavoro di grande livello compiuto da dirigenti
che da alcuni mesi, e non da ora, sono stati discriminati. Il sindaco
risponda alla collettivita' delle gravi parole formulate e se ne assuma
le responsabilita'. Dopo, ritorni ai suoi studi francesi e lasci gestire
Cosenza a chi ha le carte in regola per farlo''.
P.
Mancini: "Insieme per cacciare Eva socialisti, diessini anti-Adamo
e rutelliani. Grazie a Bevacqua"
21/06 Dichiarazione del'ex Sindaco di Cosenza, Pietro
Mancini "Ringrazio vivamente il segretario provinciale della Margherita,
Mimmo Bevacqua, per aver sottolineato, con la sua recente, bella esternazione,
la necessità di riprendere la strada, tracciata a Cosenza dal
sindaco Giacomo Mancini e malamente abbandonata dalla irriconoscente
neo- diessina Catizone, tele- comandata dallo sconfitto delle ultime
elezioni, Adamo. Con Bevacqua e con gli amici rutelliani di Cosenza,
ma anche con i democratici di sinistra, che non si riconoscono nella
linea rovinosa e perdente di Adamo ed Eva, devono avviare un fruttuoso
dialogo tutti i rappresentanti dell' area socialista, che nella provincia
è uscita vittoriosa dal voto. Che Adamo, ancora tramortito dalla
batosta elettorale, ormai sragioni, lo dimostra il fatto che egli rimprovera
al PSE quello che altri dirigenti della Quercia, in primis D' Alema
e Minniti, riconoscono come un elemento positivo : l' esigenza, cioè,
di non emarginare i socialisti di De Michelis e Zavettieri, che a Cosenza
e in Calabria sono forti e possono portare un contributo importante.
Se, in prospettiva, il dialogo deve avere come obiettivo proprio la
ricostruzione di un forte polo socialista, in vista delle regionali
del 2005 e delle politiche del 2006, nell' immediato, come ha riconosciuto
giustamente Bevacqua, bisogna correggere l' anomalia- Cosenza. Che è
rappresentata dallo strenuo attaccamento, con il mastice, alla poltrona
di un sindaco che, eletta solo grazie a Mancini senior e ai voti del
PSE, è stata sfiduciata non solo dal suo ex partito ma ,cosa
ben più significativa, dai cittadini di Cosenza. Che chiedono,
con urgenza, una nuova amministrazione, più rispettata e più
credibile ".
P.Mancini:
"Il Comune usa contro il PSE il suo organo di stampa pagato dai
cittadini : uno scandalo che va fermato !!"
21/06 Dichiarazione dell'ex Sindaco di Cosenza, Pietro Mancini. "L'organo
di stampa telematico del Comune di Cosenza, da qualche giorno, si è
trasformato in un bollettino parrocchiale, a disposizione di Adamo ed
Eva e contro i loro avversari, il cui numero, fortunatamente, in città,
sta aumentando. In particolare, sono stati pubblicati gli insulti contro
l' on. Giacomo Mancini junior e il PSE, il partito che ha stravinto
le elezioni, insulti che lo screditato Adamo ha commissionato a una
diessina cinese e a tale, non meglio identificato, Covello, da non confondere
con lo stimato ex senatore dc. Tali insulti sono apparsi, senza le doverose
repliche degli interessati. Contro tale scandalosa utilizzazione di
un organo di stampa, pagato con i soldi dei cittadini, spero che i consiglieri
comunali del PSE, della Margherita e della Casa delle libertà
intendano fermamente protestare".
Particolare
attenzione alla nuova legge elettorale da parte della Commissione riforme
della Regione
21/06 Particolare attenzione sarà dedicata dal
Consiglio regionale alla nuova legge elettorale sulla cui importanza
tutti gli esponenti degli vari gruppi regionali si sono detti d’accordo.
Perciò - l’impegno è stato immediatamente assunto
dallo stesso presidente della Commissione per le riforme istituzionali
Paolo Naccarato - quanto prima la Commissione incaricata di occuparsi
della legge elettorale (ma anche del Regolamento consiliare) sarà
convocata per una prima disamina delle proposte formulate e con l’obiettivo
di varare la nuova legge prima dell’estate.
E’ stato questo uno dei punti principali esaminati questa mattina
dalla Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari convocata dal
presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele che, a conclusione di
un confronto vivace - il primo dopo la pausa elettorale - tra i capigruppo
ha individuato due date per le sedute consiliari.
La prima il 6 luglio per l’approvazione definitiva, in seconda
lettura, della Carta costituzionale regionale (nell’ordine del
giorno saranno inclusi altri provvedimenti, tra cui il Regolamento attuativo
della legge regionale sul Bed&breckfast, il Piano di edilizia scolastica,
la regolamentazione legislativa per l’accesso alla professione
di avvocato).
La seconda data in cui sarà convocata la massima Assemblea elettiva
è stata fissata per il 2 agosto; punto principale di discussione
sarà l’assestamento di bilancio.
Il presidente Fedele, ad inizio di riunione, si è complimentato
con tutti i consiglieri regionali che hanno preso parte alla competizione
elettorale per il rinnovo dell’Assemblea di Strasburgo ed ha sostenuto
che “in questo scorcio di legislatura regionale, il Consiglio
farà di tutto per colmare le lacune legislative ancora presenti,
per affermare il suo ruolo di alta palestra di democrazia e confronto
politico e soprattutto per completare pienamente l’iter legislativo
che ci consentirà di innovare le norme fondamentali della Regione,
la legge elettorale ed il Regolamento interno dell’Assemblea.
Siamo infine fieri di aver già fatto tanto in questo campo e
di averlo fatto in piena coincidenza con l’approvazione della
Costituzione europea, segno che la nostra Regione è dentro il
dibattito europeo e non teme confronti con nessuno per quanto concerne
lo sforzo costituente”.
Interrogazione
di Tommasi (Verdi) alla Regione sulla realizzazione della mega struttura
di Cirella
21/06 Un’interrogazione rivolta al Presidente
della Giunta regionale, agli assessori all’Ambiente e all’Urbanistica
“per conoscere l’iter burocratico che il Governo regionale
ha intrapreso per la realizzazione di una mega-struttura sul sito demaniale
a Cirella, frazione di Diamante”. Questa iniziativa è del
capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale, Diego Tommasi. L’esponente
del centrosinistra pone alla base dell’interrogazione, con richiesta
di risposta scritta, alcune considerazioni, tra le quali il fatto “che
il cantiere ostruisce perfino l’accesso al mare, vanificando la
previsione del Piano che ipotizzava la realizzazione di una strada in
pietra, in una zona di grande pregio paesaggistico”. “Venuti
a conoscenza da fonti giornalistiche del rilascio della concessione
edilizia in Comune di Diamante, per la costruzione della mega struttura
- spiega Tommasi - facciamo presente che una corretta e tempestiva applicazione
delle disposizioni di legge e dei previsti strumenti urbanistici avrebbe
consentito di porre un freno ai ritardi e alle disfunzioni che hanno
caratterizzato e continuano a rendere possibile, perfino in un quadro
di legittimità formale, la realizzazione di mega strutture delle
quali la bellezza delle nostre coste sicuramente può fare a meno”.
Alla luce di tutto ciò, Tommasi chiede di conoscere “quali
provvedimenti la Giunta regionale intenda adottare per impedire lo scempio
al quale, inevitabilmente, verrebbe sottoposto questo pregevole tratto
di costa, a seguito della realizzazione di una struttura che, oltre
a procurare un danno paesaggistico considerevole, rappresenterebbe l’ennesima
beffa perché realizzata nell’apparente e formale rispetto
della legge. La situazione che si è creata - conclude Tommasi
- ancora una volta, va a stravolgere la reale vocazione di un territorio,
mortificando le giuste aspettative dei calabresi”.
I
quattro ex europei replicano alla nota di Rocca “Anche gli dei
sbagliano”
20/06 “Anche gli dei si innamorano e quindi,
a volte, sbagliano”, ma questo non significa perdonar loro tutto.
Certamente l’on. Giacomo Mancini aveva fiducia e confidava nei
suoi collaboratori ed amministratori per veder realizzato quel sogno
e quel grande progetto di far diventare Cosenza “Città
Europea”. L’on. Giacomo Mancini aveva dato inizio a questo
cammino creando un assessorato “ad acta” per curare i rapporti
con i referenti europei e poter sfruttare al meglio tutte le norme che
fossero servite ad ottenere i fondi economici per iniziare il suo “grande
sogno”. Ma questa ormai è storia del passato cioè,
degli ultimi dieci anni di questa nostra città. Forse “qualcuno”
ha voluto dimenticare troppo in fretta quanto lavoro ed umiltà
sono necessari per conquistarsi la stima e la fiducia di una comunità.
Maria Teresa Felicetti, Pino Gallo, Pippo Gatto e Pilerio Misasi non
volevano certamente fomentare polemiche né toccare la suscettibilità
di nessuno, ma, considerando che hanno contribuito, e con loro molti
altri che non vogliono far polemica, all’elezione a Sindaco della
Dott.ssa Evelina Catizone, candidandosi nella lista civica “Europei
per Cosenza”, permettendole di ottenere un ottimo risultato e
l’elezione di un insperato consigliere comunale, tra l’altro
suo parente, forse un po’ di considerazione la meritavano, anche
solo un “Grazie”. Non avendo ricevuto nulla di tutto ciò,
si unisce al danno la beffa.
Ma Felicetti, Gallo, gatto e Misasi, non sono “pentiti”,
sono delle presone che, con la loro presenza e militanza, politica e
sociale, ultratrentennale, non accettano nessuna lezione di morale da
nessuno, perché la città li conosce e conosce la loro
storia personale. Cosenza, invece, non conosce la storia di quanti oggi
rivendicano la loro fedeltà al Sindaco Catione con il lavoro
svolto come Associazione Culturale.
Ci si chiede cosa questo circolo, cioè la lista civica, ha fatto
e proposto in questa città da due anni a questa parte. Forse
ha solo dimostrato il suo “servilismo”.
Che “Europei per Cosenza” non fosse un ufficio di collocamento,
lo si è sempre saputo e di conseguenza non ci si è mai
aspettato niente. Ma una cosa è certa: Ci si aspettava dalla
Dott.ssa Catizone che onorasse le volontà del Sindaco Mancini.
Il quale nelle sue ultime uscite pubbliche ribadiva che la sua amministrazione
aveva ottimi collaboratori ed amministratori, ch edsi doveva lavorare
per fare eleggere la Dott.ssa Catizone a Sindaco e che, qualora si fosse
riuscito nell’impresa, si doveva rimanere tutti a far parte della
squadra.
Oggi, noi non ci vergogniamo di essere i “nuovi poveri”
perché ci sentiamo orgogliosi della nostra dignità di
cittadini liberi non iscritti ad alcun partito. Altri si mostrano in
televisione e si vantano della propria agiatezza senza un minimo di
rispetto e di dignità per le persone che chiedono di essere aiutate.
Vergognatevi voi della vostra arroganza. La stessa che ci avete dimostrato,
con ignobile volgarità, alle nostre dimissioni.
…………….Ma a volte anche gli dei sbagliano.
Così è , se vi pare, diceva Luigi Pirandello.
Nessun
apparentamento per i due candidati a Sindaco in ballottaggio a Cassano
20/06 I due candidati a sindaco di Cassano allo Ionio,
il socialista Gianni Papasso e il centrista Gianluca Gallo, affronteranno
il turno di ballottaggio fissato per sabato e domenica prossimi con
il sostegno delle stesse forze che li hanno appoggiati al primo turno.
Ne' Papasso, ne' Gallo, infatti, hanno ritenuto opportuno apparentarsi
con una delle liste sconfitte al primo turno. Nel turno di ballottaggio,
quindi, Gianni Papasso sarà sostenuto da due liste, lo Sdi e
la civica ''Insieme per Cassano'', mentre Gianluca Gallo avrà
l'appoggio di tre liste, l' Udc e le due civiche ''Impegno Democratico''
e ''Unione per il rinnovamento”.
Gaudio
(PRC): "Pessima immagine di tutti i partiti del centrosinistra"
20/06 Dichiarazione del Segretario del Circolo "Fausto
Gullo" di Rifondazione Comunista , Francesco Gaudio a proposito
degli ultimi veleni che stanno interessando la politica cittadina in
questi giorni: "Le accuse di scarsa moralità e di finalità
clientelari rivolte a coloro che, fino ad un mese fa, erano i più
vicini alleati e con i quali veniva spartito persino il più piccolo
spazio di potere, lasciano veramente senza parole e sono la riprova
di come il livello del dibattito politico nella città di Cosenza
è veramente nullo. Anzi, per dirla tutta, sembra che a Cosenza
la politica sia scomparsa!
Ciò che ci chiedevamo qualche giorno fa, quali fossero i motivi
reali su cui si stanno dilaniando la componente catizoniana e quella
manciniana della maggioranza di palazzo dei Bruzi, è finalmente
palese e dichiarato. La disputa è sul seggio camerale, sugli
assessorati, sugli assetti della Valle Crati, dell’AMACO e delle
altre società municipalizzate e miste: la vicenda è terribile!
Pessima è l’immagine che si sta dando, come pessima è
l’immagine di tutto i partiti del centrosinistra cittadino, compresi
quelli che non intervengono mai, forse paghi di quanto già ottenuto
nell’occupazione di posticini di potere.
Ma tutto ciò non può riguardare i cittadini, sicuramente
molto più interessati a che la politica parli di lavoro e di
salute a Cosenza, di nuove politiche sociali e di diverse scelte urbanistiche,
di miglioramento della qualità della vita e di ampliamento degli
spazi di democrazia e partecipazione.
Un autentico centrosinistra dovrebbe differenziarsi in questi punti
programmatici da un centrodestra sempre più reazionario ed allo
sbando, a cui nessuno spazio va lasciato.
Premesso che il Partito della Rifondazione Comunista è per nulla
interessato a calcoli elettoralistici di “bottega” o alla
gestione di nicchie di potere, e ribadito il nostro giudizio negativo
nel merito e nel metodo della quasi totalità delle scelte amministrative
della maggioranza di palazzo dei Bruzi, riteniamo che anche a Cosenza
occorra perseguire la linea del nostro segretario nazionale del coniugare
unità e radicalità. Per questo proponiamo a tutte le forze
del centrosinistra di fermare questo percorso incomprensibile e suicida,
e di aprire insieme alle forze sociali e sindacali della città
una nuova fase costituente programmatica, che segni una netta discontinuità
con l’esistente e che abbia come obiettivo l’inizio di una
nuova stagione politica e la realizzazione di un’altra idea di
città."
Il
Consigliere Comunale Covello (DS) replica alle denunce di Crea
20/06 "Eva Catizone, nella sua responsabilità
di Sindaco, ha posto problemi che per la città sono di capitale
importanza e di cui non ci si può liberare dicendo che sono frutto
di un clima rissoso. La legalità, la trasparenza, la difesa dell’interesse
generale, la non commistione fra interessi pubblici e interessi clientelari
e di partito, la garanzia che la gestione dei lavori pubblici sia al
di sopra di ogni sospetto, sono, per un’Amministrazione della
città che badi ad avere servizi efficienti e non abbia come scopo
prevalente interessi di parte, questioni vitali che devono formare oggetto
di un serio confronto e di nette assunzioni di responsabilità.”
Lo afferma in una dichiarazione il consigliere comunale dei DS Damiano
Covelli, Presidente della commissione bilancio di Palazzo dei Bruzi.
“Non si può rispondere alle affermazioni del Sindaco –
prosegue Covelli – con gli insulti, le chiamate di correo o facendo
finta di non capire senza entrare nel merito delle questioni sollevate.
Resto, perciò, incredulo e sorpreso di fronte alle dichiarazioni
di Sergio Crea perchè, avendone sempre apprezzato equilibrio
e moderazione di linguaggio, sia quando era vicesindaco di Mancini e
successivamente di Eva Catizone, non comprendo come possa oggi adoperare
un linguaggio dai toni così forti ed ingiustificati proprio nei
confronti di Eva Catizone.
Sono anni – sottolinea ancora Damiano Covelli – che alla
città è impedito di parlare di alcune cose, pena ritorsioni
e il pericolo di subire prepotenze.
Si risponda nel merito.
E’ vero o no – dice Covelli – che c’è
stata commistione fra le funzioni di qualche dirigente del Comune e
la sua attività politica?
Basta vedere come funziona un partito come il PSE per dire che è
vero.
E’ vero o no – prosegue il consigliere comunale dei DS –
che è necessaria maggiore trasparenza nella gestione dei lavori
pubblici?
Penso di sì e che sia necessario uscire da una gestione chiusa
e ristretta che tanti malumori e critiche ha suscitato nella città
e che, oggi, si vorrebbero far dimenticare.
E’ vero o no che c’è bisogno di una più forte
difesa della legalità per sostenere iniziative di crescita della
città?
Penso che la costituzione di parte civile, da parte del Comune, in alcuni
processi sia stato un fatto di grande valore e che sia sbagliato mantenere
il silenzio su ciò.
Quanto ai servizi, Sergio Crea dimentica che quando commissario dell’Amaco
era l’On. Ambrogio, l’azienda era stata risanata e i bilanci
in pareggio e che negli anni successivi la condizione di quell’azienda
è precipitata e, oggi, non si può far finta di niente.
Crea non parla – aggiunge ancora Covelli – della scandalosa
gestione della società dei parcheggi, “Cosenza service”,
portata al fallimento da alcuni dirigenti del PSE, con gravi danni per
il Comune. Così come evita di ricordare che si voleva, da parte
degli esponenti PSE, non modificare nulla al Valle Crati per dirottare
il servizio di raccolta dei rifiuti su un’azienda di Crotone.
Si entri nel merito di questi problemi e si farà certamente un
passo avanti cercando di limitare l’azione di quanti hanno fatto
del ricatto e della prepotenza il loro modo di essere.
Così come si deve mettere un freno – conclude Covelli –
alla disinvoltura di chi, come Giacomo Mancini jr., è deputato
grazie ad un posto nella lista bloccata datogli dai DS e oggi è
apertamente contrario ai DS, capeggiando un partito il cui unico scopo
è quello di difendere i suoi personali interessi politici.”.
Al termine di questa dichiarazione una riflessione ci viene spontanea,
scusate, ma in questi sette anni dove è stata l’altra metà
del cielo?
Diego
Tommasi (Verdi): “La classe politica calabrese deve dimostrare
di essere autonoma”
20/06 “La tornata elettorale del 12 e 13 giugno
ha disegnato un nuovo quadro politico in Italia ed in particolar modo
in Calabria. L'ottima affermazione del centro-sinistra ci fa ben sperare
per un futuro diverso per il nostro Paese e per la nostra Regione''.
Lo sostiene, in una dichiarazione, il capogruppo dei Verdi in Consiglio
regionale, Diego Tommasi, dell' Esecutivo nazionale del partito, che
e' stato candidato al Parlamento europeo. ''L' affermazione dei Verdi
nel panorama politico europeo italiano e particolarmente in quello calabrese
- aggiunge Tommasi - rispecchia l' impegno politico-istituzionale finora
profuso da tutti gli esponenti del partito. Un sentito ringraziamento
va ai calabresi per il grande consenso che ci hanno attribuito. Questi
attestati di stima e di fiducia politica ci aiutano a proseguire il
nostro percorso fatto di impegno costante, quotidiano, non demandando
a portavoci che non riescono nemmeno a rappresentare in Europa tutti
gli europarlamentari eletti nella loro lista''. Secondo Tommasi, ''bisogna
impegnarsi in prima persona per la risoluzione degli annosi problemi.
Il nostro programma europeo e' stato consegnato al gruppo parlamentare
Verde e vede protagonista la Calabria nell' agenda politica europea.
La tenacia, la caparbieta' e l' umilta' da politico calabrese che ama
la propria terra faranno si' che questo enorme successo dei Verdi diventi
operativo gia' nei prossimi giorni. Il centro-sinistra calabrese non
puo' demandare ad altri il proprio rilancio e la classe politica deve
dimostrare di essere autonoma se si vuole finalmente cambiare questa
Regione. I Verdi sono pronti per giocare questa nuova sfida per il definitivo
decollo della Calabria in Italia ed in Europa”.
Italia
dei Valori: “Donnici riconfermato alla segreteria regionale del
partito”
20/06 “Nel meccanismo delle opzioni per la rappresentanza
di Italia dei valori al Parlamento europeo deve prevalere il giusto
riconoscimento dei meriti conquistati sul campo''. E' quanto si afferma
in un comunicato diffuso a conclusione dell' assemblea regionale della
Calabria di Italia dei Valori, svoltasi a Lamezia Terme. Nel documento
si sottolinea ''il successo in termini personali e politici della candidatura
del leader calabrese di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, che ha
doppiato o triplicato in termini di preferenze personalita' del calibro
di Arlacchi, Veltri, Chiesa e Pardi e contribuito alla forte tenuta
del partito al Sud (2.7%, contro l'1.9% del nord ovest)''. Nel corso
dell' assemblea, cui hanno partecipato 150 tra dirigenti, candidati
e delegati, Beniamino Donnici e' stato confermato alla segreteria regionale
del partito.
Giovedì
Alemanno in Calabria per sostenere Traversa
20/06 E' stato reso noto il programma della visita
che il ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno, fara' giovedi'
prossimo, 24 giugno, in Calabria. Alemanno, in mattinata, sara' a Lamezia
Terme, dove partecipera' al convegno per la presentazione di un' iniziativa
promossa dal Dipartimento Obbiettivi strategici della Regione in favore
delle piccole e medie imprese sociali in agricoltura. ''Il progetto,
che ha come finalita' un aiuto diretto al settore - e' detto in un comunicato
- e' stato voluto dalla Regione in collaborazione con l' Agea. Assieme
al Ministro saranno presenti Franco Morelli, direttore generale del
Dipartimento Obiettivi strategici; l' avv. Antonio Bonfiglio, presidente
dell' Agea, e l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima''.
''A sottolineare l'interesse e il sostegno all' iniziativa - si afferma
ancora nella nota - saranno presenti il presidente della Giunta regionale,
Giuseppe Chiaravalloti, e il presidente della Provincia di Catanzaro,
Michele Traversa''. Alemanno si trasferirà poi a Catanzaro, dove
incontrerà amministratori, cittadini e rappresentanti del mondo
sociale, politico ed imprenditoriale per sostenere la candidatura alla
Provincia di Michele Traversa. Nel pomeriggio partecipera' poi ad una
manifestazione a chiusura della campagna elettorale in vista del turno
di ballottaggio del 26 e 27 giugno. ''La visita in Calabria del ministro
Alemanno - ha detto il presidente Chiaravalloti - ci riempie di orgoglio.
Alemanno, con atti concreti e conseguenze pratiche, e' stato, e' e sara'
presente a rafforzare la coesione dell'intera coalizione di centro-destra
per la promozione e lo sviluppo della nostra terra
di Calabria''.
Gentile:
“Il rischio di arresto per Iannuzzi è uno scandalo”
19/06 ''Se Fernando Carretta e' libero, mentre Lino
Iannuzzi rischia di andare in carcere, vuol dire che questo Paese si
trova in enorme difficolta' e che Forza Italia deve confrontarsi con
i suoi limiti nelle riforme liberali che tutti auspichiamo e che ancora
oggi non abbiamo visto''. E' quanto afferma, in una nota, Antonio Gentile,
senatore di Fi e componente della Commissione parlamentare antimafia.
''Sono amico personale di Lino Iannuzzi - afferma Gentile - e credo
che appartenga alla storia del giornalismo italiano per la sua capacita'
di riuscire ad indagare costumi e malcostumi del Paese e per la straordinaria
vena letteraria che ne hanno fatto
un'icona apprezzata in tutti i Paesi occidentali. Ma al di là
dell'amicizia con Iannuzzi, ritengo che sia semplicemente scandaloso
che un giornalista debba rischiare di andare in carcere, mentre una
persona che ha ucciso i propri genitori e il proprio fratello si ritrova
libero e addirittura capace di acquisire l' eredita' familiare''. ''Credo
che il presidente Berlusconi - aggiunge Gentile - debba affrontare in
maniera radicale la questione delle riforme, tenendo in considerazione
i principi delle liberta' che hanno contraddistinto la genesi di Forza
Italia''. ''La vicenda Iannuzzi - conclude - puo' essere da stimolo
per una riflessione condivisa sull'agibilità delle espressioni
e
delle liberta' nel nostro Paese, con le vecchie incrostazioni di stampo
comunista che ancora trovano spazio nel nostro codice penale e che devono
essere al piu' presto cancellate in ragione
di quei diritti che Forza Italia, giustamente, vuole rappresentare'.
Gli
Europei per Cosenza non mandano giù le dimissioni dei quattro
ex candidati
19/06 Con una nota distribuita via fax nel primo pomeriggio
il Presidente dell’Associazione Culturale Europei per Cosenza,
Rocca, replica alla lettera di dimissioni dei quattro ex candidati,
facendo trasparire, oltre al nervosismo scomposto, una certa delusione
per l’”improvvisa” decisione. Di cattivo gusto la
fine della nota, ma tant’è. Al nulla c’eravamo già
abituati, qua si va decisamente ancora più giù. Questo
il testo integrale della nota: “Ci è dispiaciuto - e non
poco - leggere sulla stampa di ieri le ragioni che vi avrebbero indotti
a "lasciare” Europei per Cosenza, peraltro in controtendenza
rispetto alle ragioni di consenso che invece, da qualche tempo, inorgogliscono
sempre più. Eppure, su Una cosa siamo certamente d'accordo: "Europei
Dir Cosenza" non ha mai voluto essere un movimento politico. Europei
per Cosenza" è una lista civica nata in occasione delle
competizioni elettorali del 2002, che non ha mai rinnegato gli ideali
sui quali ha fondato la propria nascita, dando, anzi, sempre prova di
grande coerenza. Ha sostenuto, in campagna elettorale, e continua a
sostenere oggi, a distanza di due armi, il Sindaco, Eva Catizone, senza
mai perdere di vista - come qualcuno fa da qualche tempo - che proprio
lei era stata prescelta dal compianto Giacomo Mancini per proseguire
quell'opera da lui avviata e destinata a cambiare totalmente il volto
della città. La inoerenza, evidentemente, appartiene a chi da
tali premesse si è discostato e continua a discostarsi. Ciò
che dispiace è che, probabilmente spinti da chi costruisce il
"dissenso" sul bisogno, anche voi vi siate lasciati contagiare
da quella strana malattia - il cui focolaio infettivo pare alloggi nelle
sedi cittadine del P.S.E. - che porta a ritenere che la panacea di tutti
i muli sia l'attacco, non importa se motivato o meno, al sindaco Catizone
cd a quanti hanno sostenuto e sostengono il suo prezioso ruolo in una
Città, sempre più pervasa dai veleni. Occorre, evidentemente,
un antidoto potente che sappia paralizzare gli effetti di quei veleni,
che non giovano alla Città, non giovano al Sindaco, nè
a quanti come noi, vogliono continuare ad identificarsi con una associazione
culturale che opera alla luce del sole e che ha, forse. 1’unico
difetto di non sapere distribuire promesse di posti di lavoro. Ciò
che appare davvero ingeneroso e profondamente sbagliato è l'atteggiamento
di chi tende a costruire un presunto dissenso, mai prima esternato.
D’altra parte, ognuno porta con sé il grado di dignità
di cui è capace”.
Crea
(PSE) : "Il Sindaco ha smarrito la bussola"
19/06 E sulla questione morale sollevata ieri dal Sindaco
Catizone, non si sono fatte attendere le prime reazioni. Questa l'autorevole
dichiarazione dell'ex ViceSindaco di Cosenza Sergio Crea: "Siamo
esterrefatti per le dichiarazioni del Sindaco di Cosenza che, dopo aver
perduto il consenso della città, sembra aver smarrito anche la
bussola. L'opera di distruzione del Modello Cosenza degrada oggi su
livelli infimi. Le dichiarazioni si commentano da sole. Testimoniano
l'ennesimo tentativo di falsare una realtà, infangando l'immagine
e l'operato anche di tutti i dirigenti e funzionari comunali del settore
lavori pubblici che, dal 1993 in poi, si sono impegnati con sacrifici
e professionalità, nella realizzazione delle opere che hanno
cambiato il volto della città.
Eva Catizone, evidentemente colta da improvvise amnesie, dimentica che
il Sindaco Mancini tra i suoi primi atti introdusse il metodo dei pubblici
incanti per l'aggiudicazione dei lavori pubblici, rompendo in questo
modo con il passato ed attivando i principi della trasparenza e della
più ampia partecipazione, che hanno consentito a qualsiasi impresa
in possesso dei requisiti di legge, di accedere agli appalti comunali.
I risultati benefici di questo nuovo modo di amministrare, sono sotto
gli occhi di tutti e storicamente consolidati. Per quanto riguarda l'Amaco,
la Catizone non può non ricordare come il Sindaco Mancini si
sia sempre impegnato per il rilancio dell'azienda, realizzando la sua
piena autonomia e ripianandone i disavanzi accumulati nel passato. D'altra
parte, un autorevole componente della sua giunta attuale ha ricoperto
ruoli di grande responsabilità nella gestione Amaco, fino al
momento della sua estromissione ad opera di Mancini. Per quanto riguarda
le vicende Valle Crati, Eva Catizone non può non ricordare che
il comune di Cosenza aveva avviato la costituzione di una sua società
mista (la Cosenza Ambiente spa) e che tale scelta fu bloccata dalla
Regione che impose l'adesione del comune alla Valle Crati. E' nato così
un rapporto contrattuale molto sofferto e ripetutamente contestato dall'amministrazione
Mancini che ne denunciò le carenze organizzative ed operative.
La stessa Catizone, con Mancini prima ed anche dopo, condivise tali
critiche, salvo poi, molto recentemente, cambiare opinione. E' veramente
incredibile che il Sindaco Catizone, che ha fatto parte per ben sette
anni delle giunte guidate da Giacomo Mancini e che soprattutto, ne ha
accettato senza riserve l'eredità politica ed amministrativa,
sollevi oggi, dopo la perdita del consenso dei cittadini, una pseudo-questione
morale fondata sulla diffamazione e sui veleni. Non è questa
la strada da imboccare; più dignitoso è conformarsi alla
volontà popolare espressa dai cosentini nell'ultima tornata elettorale
e rassegnare le proprie dimissioni. Nell'esprimere ancora una volta
la più viva solidarietà alla dirigenza ed ai funzionari
comunali così ingiustamente maltrattati, riconfermiamo il grande
valore del Modello Cosenza e la sua attualità. Auspichiamo infine
che questo nostro intendimento sia condiviso dalle forze più
intelligenti e sensibili che hanno a cuore le prospettive della nostra
città, le quali non rimarranno inerti di fronte ad una aggressione
così rozza e violenta che colpisce i simboli della rinascita
di Cosenza.
P.
Mancini: "Adamo ed Eva vadano a casa. Non hanno alcun titolo politico
e morale"
19/06 Non si placa la polemica sulle sorti del Comune
di Cosenza. Ancora una volta, sollecitato dalle dichiarazioni di Elena
Hoo, interviene l'ex Sindaco di Cosenza Pietro Mancini con una pronta
e secca replica: "A Cosenza, come avrebbe detto Flaiano, purtroppo,
la situazione , al Comune di Cosenza, è grave, ma non è
affatto seria !!!!! Come non è serio, né tantomeno credibile,
che il duo Catizone - Adamo dia lezioni di trasparenza e correttezza:
proprio loro !! Hanno già dimenticato i portaborse infilati alla
regione, i congiunti negli enti, eccetera ? Ma fino a quando costoro
continueranno a ignorare il chiaro voto di sfiducia, che gli elettori
hanno manifestato nei confronti del sindaco " tele- comandato "
e del segretario dei DS, partito che in città e in provincia
ha subito una pesante flessione ? Prima di avviare qualsiasi discussione
sul dopo- Catizone, è necessario che il sindaco tolga il disturbo
!! Invidioso per il trionfo del PSE alle provinciali, Adamo ha fatto
diramare una sequela di insulti a mio figlio, Giacomo junior, firmato
da una carneade diessina, con un cognome cinese.. A costei mi limito
a ricordare la nota frase di Costanzo : purtroppo, la mamma dei cretini
è sempre incinta !"
D'Alema
martedì in Calabria. N.Adamo (DS) "sia il rappresentante
del nuovo Mezzogiorno"
19/06 ''A Massimo D' Alema chiediamo un impegno duplice:
quello di essere il rappresentante nel nuovo Mezzogiorno, ma anche soprattutto
di essere il deputato-portavoce di una nuova Calabria in Europa''. E'
quanto afferma, in una dichiarazione, Nicola Adamo, segretario regionale
della Calabria dei Ds. Il presidente dei Ds, eletto al Parlamento europeo
nella circoscrizione meridionale, sara' martedi' a Catanzaro per partecipare
ad una manifestazione del centrosinistra. ''D'Alema - aggiunge Adamo
- ha optato per il Parlamento europeo. Al contrario di Berlusconi e
di tutti i ministri e parlamentari del centrodestra, egli ha chiesto
e ricevuto i voti per rappresentare il Mezzogiorno a Bruxelles, rinunciando
al seggio nel Parlamento nazionale. Il presidente dei Ds D'Alema ritorna
in Calabria per continuare, anche dopo le elezioni, il viaggio intrapreso
nelle settimane scorse per riprendere e dare voce alle proposte che
il centrosinistra ha avanzato sui temi della modernizzazione e dello
sviluppo della regione, dei diritti, della sanità e del lavoro.
Lo sforzo che il centrosinistra sta facendo per contribuire all'affermazione
di una nuova classe dirigente regionale al fine di ridare dignità
e forza alla Calabria, insieme a D'Alema diventa ancora più credibile''.
Secondo Adamo, ''il successo della lista Uniti nell'Ulivo, anche cosi',
potrà avere più compiutezza: non solo essere un episodico
progetto elettorale, ma il perno di una vera aggregazione politico-programmatica
e culturale. Da Catanzaro, con la manifestazione di martedì,
si apre una nuova fase che dovrà essere quella di una vera e
propria lunga marcia per costruire la svolta in Calabria''.
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