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Presentata Carta sismotettonica valle fiume Crati
Presentata Carta sismotettonica valle fiume Crati 11 nov 16 E' stata presentata oggi, nel palazzo della Provincia di Cosenza, la Carta Sismotettonica e della franosità della Valle del Fiume Crati. Insieme al presidente dell'Ente Di Natale ed a Pietro Mari per la Provincia di Cosenza, hanno partecipato al tavolo istituzionale Regione Calabria e Protezione Civile regionale con il governatore Mario Oliverio e Carlo Tansi. "Oggi - ha detto Di Natale - consegniamo ai Sindaci uno studio importante, che all'atto del mio insediamento ho trovato in giacenza negli archivi dell'Ente. Soldi pubblici spesi, che erano destinati al macero, nel mentre i Comuni languono perché privi del necessario supporto. Proprio questo supporto la Provincia da adesso in poi vuole offrire e, soprattutto, si impegna a fare sicurezza sulle strade e nelle scuole con i residui dei mutui, dopo un'attenta ricognizione delle risorse". Mari, è scritto in una nota, "ha illustrato l'eccellente lavoro fatto dalla Provincia di Cosenza e dal Cnr. In particolare, ha fatto presente come la Carta metta in evidenza la stretta correlazione fra rischio sismico e frane", perché "non vi è frana sul territorio della Valle del Crati che non sia stata interessata da movimenti tettonici, per cui è assolutamente necessario che di essa si tenga conto nei Piani comunali e di Protezione Civile". "C'è un quadro desolante in Calabria in materia - ha detto Tansi - con solo il 54 per cento dei Comuni dotato di un piano di emergenza; ma fra questi, soltanto nove Comuni su quattrocentonove hanno aggiornato il paino stesso". L'invito di Tansi ai Sindaci è di fornire alla Protezione Civile il quadro delle aree individuate per i soccorsi, perché il loro contributo è fondamentale: è necessario ripartire da questa Carta, che è il risultato di due anni di lavoro, per completare i Piani di Emergenza. "La Regione Calabria - ha detto Tansi - sta lavorando sulla pubblicazione di un'App gratuita, dalla quale scaricare i Piani di Emergenza dei Comuni". I lavori sono stati conclusi da Oliverio, che ha parlato di uno studio effettuato in un momento meno carico di attenzione quale è invece oggi, dopo il sisma del Centro Italia, ma "siamo una terra che è la più ad alto rischio sismico e idrogeologico del resto del Paese, per cui è necessario superare la vecchia cultura che porta a scoprire i problemi quando esplodono". La Regione, ha continuato il Governatore, ha sottoscritto con il Governo il Patto per la Calabria, al cui interno ben il 40% delle risorse è allocato sul rischio sismico e idrogeologico; è stata inoltre costituita l'unità per i rischi, che lavora con l'apporto dell'Unical e del CNR; sono stati approvati il Quadro Territoriale di Riferimento (QTR) e la nuova legge urbanistica, con previsione di consumo zero di suolo. Una scelta precisa, dunque, rispetto alla quale i Comuni che non dovessero mettersi in regola avranno una clausola negativa per l'accesso alle risorse: "Si apre un cantiere di lavoro enorme per le professioni, legato alla mitigazione dei rischi e al recupero dell'esistente. Ci sono risorse consistenti per la prevenzione, che considero la più grande opera pubblica del secolo".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |