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In Consiglio Comunale Cosenza convenzione nuovo Comando VVF e Nomine scrutatori
In Consiglio Comunale Cosenza convenzione nuovo Comando VVF e Nomine scrutatori 07 nov 16 Presieduto da Pierluigi Caputo, il Consiglio comunale di Cosenza, nella seduta odierna, ha affrontato soltanto due dei cinque punti all'Ordine del Giorno prima di essere rinviato, su richiesta del consigliere Lino Di Nardo,a nuova convocazione. Assenti il Sidnaco Occhiuto convocato alla camera assieem agli altri sindaci, l'assise comunale ha discusso della convenzione sul nuovo comando dei Vigli del Fuoco e delle norme per le nomine degli scrutatori. --- Consiglio Comunale Cosenza (Video integrale) Comando Vigili del Fuoco. La prima questione affrontata, per effetto di una inversione dell'ordine del giorno, proposta dal consigliere di maggioranza Gisberto Spadafora ed approvata all'unanimità dall'aula, è stata l'approvazione dello schema di convenzione per la realizzazione della nuova sede del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, attualmente ubicato nello stabile di viale della Repubblica di proprietà dell'Amministrazione Provinciale, per il quale è stato individuato un terreno di proprietà comunale prospiciente a viale Magna Grecia. Nelle dichiarazioni di voto, unico passaggio prima della votazione che è stata di approvazione unanime, il consigliere Giovanni Cipparrone (Pse per Cosenza) ha detto che è un “fatto importante per la città che deve avere il parere unanime del Consiglio. Attenzione però che l’ex Comando dei Vigili, di proprietà della Provincia, che sta per essere dismessa, non diventi appetibile e non ci sia speculazione edilizia, e dunque ulteriore cementificazione”. Lino Di Nardo (Cosenza Positiva), ricordando che “gli oneri di esproprio sono a carico del Comune”, auspica che “nella futura riorganizzazione delle Province si tenga conto di quanto il Comune si è fatto carico e non si pensi ad una demolizione”. Damiano Covelli (PD) evidenzia che la pratica ha avuto parere favorevole nelle due commissioni che l'hanno trattata, bilancio ed urbanistica. “Voglio solo sottolineare il contributo modestissimo che la minoranza ha dato per raggiungere questo obiettivo. Votiamo a favore perché è un risultato positivo. E in questa sede voglio ringraziare l'ing. Cundari per il lavoro svolto, non è stato facile ottenere un finanziamento di circa 7 milioni di euro per la realizzazione del nuovo comando. Non è un fatto assolutamente scontato nemmeno che la caserma rimanesse a Cosenza. Condivido le perplessità sul futuro utilizzo dell’attuale area. Dobbiamo stare attenti affinché nessuno speculatore metta le mani su un’area appetibile perché si trova al centro della città. Perché allora non avviare subito una discussione tra Comune e Provincia affinché nel nuovo PSC quell’area possa essere individuata per servizi alla città”? Nomina scrutatori. Sempre su inversione, si è dunque affrontato l'Ordine del Giorno sulla “Individuazione degli scrutatori mediante sorteggio”, presentato da buona parte della minoranza. Lo ha introdotto il consigliere Bianca Rende (PD). “Siamo al capezzale di un malato, la politica – ha esordito - che ha perso ogni capacità di persuasione rispetto ai cittadini. Occorre allora ripartire dai fondamentali, con segnali concreti e tangibili, rinunciare a piccoli o grandi privilegi. Come coalizione proponiamo che il Consiglio comunale esprima un indirizzo unanime nei confronti della commissione consiliare competente, affinché la nomina degli scrutatori avvenga attraverso il sorteggio, non dall’albo generale ma da una selezione ristretta che comprenda i più bisognosi ma anche persone istruite e capaci. L'invito è al voto unanime, perché il Consiglio comunale della Città dei Bruzi assuma questa linea di indirizzo nei confronti della Commissione che resta comunque autonoma nella sua decisione di adeguarsi o meno”. Lino Di Nardo (Cosenza Positiva) la definisce una “proposta populista, che non avrebbe dovuto essere portata in aula, né dal punto di vista politico né dal punto di vista giuridico. Lo dico perché proprio la parte politica che ha fatto questa proposta, sei mesi fa ha invitato il suo consigliere in commissione elettorale a fare il sorteggio, e la richiesta è stata disattesa. Eppure lo avete riproposto. Dal punto di vista giuridico, dico che un Comune non può intervenire con proprie disposizioni che invece rientrano nell’ambito discrezionale della Commissione”. Si è dunque proceduto ad una sospensione per cercare la sintesi dei due documenti ma, al rientro in aula, sono stati proposti entrambi. Quello della maggioranza, letto dal consigliere Alessandra De Rosa (Occhiuto Bis), “raccomanda alla commissione elettorale di procedere in direzione della definizione condivisa di una specifica procedura di designazione degli scrutatori; di identificare all'interno della stessa procedura, metodi e criteri mirati a favorire la massima trasparenza nei processi di designazione; di fissare con precisione i parametri di rotazione delle designazioni ispirandole a chiari obiettivi di trasparenza e partecipazione; di considerare tra le variabili prioritarie di designazione lo stato di bisogno economico-sociale e il possesso di una formazione scolastica adeguata allo svolgimento delle attività di scrutatore; di eliminare possibili cause di insorgenza di arbitrarietà delle designazioni”. Questo documento ha ottenuto il voto favorevole di 13 consiglieri, compresi Giovanni Cipparrone e Francesca Malizia, della minoranza, che hanno deciso di votarlo dopo aver ottenuto ad integrazione la garanzia “che gli scrutatori nominati in questa tornata referendaria non potranno più essere nominati nella successiva tornata elettorale”. Cinque i voti per il documento della minoranza, letto da Bianca Rende, nel quale “si invita la commissione elettorale a scegliere come metodo stabile di individuazione degli scrutatori quello del sorteggio, dotandosi di un regolamento attuativo che individui la platea degli aventi diritto secondo i criteri oggettivi e presupposti anagrafici, di bisogno e di formazione professionale; dà mandato ai dirigenti dell'Ufficio Elettorale di procedere a specifica formazione degli scrutatori, una volta sorteggiati, in merito alle procedure di scrutinio”.
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