Comunali a Cosenza, due liste bocciate. I Gentile restano fuori? - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Comunali a Cosenza, due liste bocciate. I Gentile restano fuori?

07 mag 16 Sembrava troppo tranquilla la giornata alla presentazione delle liste per le comunali di Cosenza. Tutti precisi e in orario. Nessuna parola di troppo o coda davanti al salone di rappresentanza, allestito per l’occasione a ricevere le liste delle elezioni. Niente di niente. Tutto liscio fino alle 12:30. Allorquando il volto tirato dei due rappresentanti della lista Orgoglio Brutio a sostegno di Carlo Guccione faceva trasparire che qualcosa non era andata per il verso giusto. Nella documentazione mancava il documento principale di collegamento al candidato sindaco. “Dove l’abbiamo messo?”. “Guarda sui tavoli”. “Guarda nella borsa”. Fatto sta che questo documento non si trova. Scende uno dei due a guardare in macchina e niente. Poi arriva il documento. Verso le 12:55. La Commissione si riserva di decidere se accettare o meno. Questo è solo il preambolo. Perché la parte più gustosa arriva in serata. Dalla Commissione centrale, presieduta da un magistrato, c’è qualcos’altro di più grosso che non va. La lista Cosenza Popolare a sostegno del candidato Sindaco Paolini, espressione della famiglia Gentile ed NCD, non è stata accettata perché i modelli di accettazione dei candidati non rispecchiano la legge Severino a proposito di incandidabilità. In pratica sono stati usati i modelli delle precedenti amministrative, quelle del 2011, oggi non validi perché nel frattempo è entrata in vigore la legge Sevrino. Mica robetta da niente. Ma il fatto non pare una bazzecola burocratica. Sembra più una p’resa di distanza da parte dei Gentile sulle ultime alleanze politiche. la candidatura Guccione ha rotto alcuni equilibri che si stavano delineando. In più, nella lista non figura ne Katya Gentile, che nelle ultime comunali è stata la prima eletta, ne elementi di spicco che possano definirsi “importanti”. Ci sono due fieri scudieri dei Gentile come Lo Gullo e Perri che hanno un grosso bacino di voti. Nient’altro. Che significa questo? Che l’alleanza con Paolini è stata prettamente strategica o c’è dell’altro? Troppo grossolana la leggerezza dei modelli vecchi. Sembra quasi di tornare anni addietro quando la candidatura di Bartoletti venne cassata e Forza Italia rimase fuori dalla competizione. Il vecchio modo di fare politica che si perpetua nel tempo. Questo significa che lo scenario non è così stabile come qualcuno voleva far apparire. C’è chi “suggerisce” che questa sia una mossa per rimanere in gioco ed aspettare l’eventuale ballottaggio per poi schierarsi. Un’ipotesi abbastanza raffinata ma plausibile. Sta di fatto che uno dei maggiori competitors di queste elezioni dovrebbe essere, il condizionale è d’obbligo, essere cassato e un candidato penalizzato. Ma voi credete veramente che chi compila le liste non si aggiorna sulle ultime disposioni di legge? Vabbè, se è così abbiamo sbagliato tutto. Crediamo agli asini che volano e al fatto che chi partecipa alle amministrative è un pivellino. E allora? Allora Niente. Invece di 900 peones in cerca di voti a queste amministrative ce ne saranno 60 in meno. Chi voleva rimanere alla finestra a guardare ci rimane. E chi invece pensava di spiccare il volo a piè sospinto rimane a terra. E ancora la campagna elettorale non è cominciata. Anzi. Qualcosa già si vede all’orizzonte. Accuse sulle candidabilità che vedono scendere in pista il meglio dell’informazione schierata. Di sicuro questa campagna elettorale non sarà monotona. L’unica speranza è quella che possano abbassarsi i toni. Cosenza, in fin dei conti, è sempre la città di Telesio e dell’Accademia. Tenere un livello adeguato all’evento è il minimo. Nel frattempo aspettiamo la tarantella dei ricorsi. Hai visto mai?