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Truffa tessere elettorali, nuovi sviluppi

 

Il Procuratorte Aggiunto di Cosenza Marisa Manzini

 

Truffa tessere eletttorali, ci sono nuovi sviluppi

03 giu 16 Dopo l’apertura formale dell’inchiesta da parte del Procuratore Aggiunto di Cosenza Marisa Manzini continuano i controlli delle forze dell’ordine che hanno scoperto ulteriore materiale e del denaro. La Procura vuole vederci chiaro e soprattutto vuole evitare condizionamenti nel voto da parte di chicchessia. Ma come funziona il condizionamento e l’eventuale utilizzo di tessere elettorali avute illecitamente? E’ semplice. Visto che ogni scheda consegnata nei vari seggi equivale ad una tessera presentata l’unico problema per far “fruttare” le schede è quello di avere anche il documento dei malcapitati. Ma questo non è possibile. E allora cosa accade? Avviene la pratica molto diffusa del conoscente. Cioè un rappresentante di lista o un membro del seggio o una persona con documento dichiara di conoscere la persona, anche se è senza documento, e la scheda, cosa importante, viene votata da chi, magari, ha già votato in altro seggio. A chi non è accaduto di avere un parente, la moglie o un figlio senza documento di riconoscimento e viene fatto votare con la dichiarazione di conoscere la persona? Una prassi che purtroppo lascia spazio ad utilizzi non proprio legali. Una truffa palese che preoccupa la Procura che vuole evitare che ciò accada. Per questo sembra che ci siano indicazioni in merito per evitarlo. Ora in Procura, coordinati dal PM Tridico, si sta lavorando sulla voluminosa documentazione raccolta dai militari dell’Arma in questi giorni ed a breve potrebbero esserci clamorosi sviluppi. Nel frattempo chi voleva giocare sporco e usare mezzi illeciti per truccare il voto è stato avvertito.

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