|
||||
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | Area Urbana | . | Speciali | . | Video | . | Innovazione | . | Universtitą | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
Vedova Ferrami e antiracket Cosenza con i giovani del Telesio per ricordare la figura del marito
Vedova Ferrami e antiracket Cosenza con i giovani del Telesio per ricordare la figura del marito 28 ott 15 . "Con i protagonisti della società di oggi mentre la società di domani ci ascolta” é l´esordio del Dirigente scolastico Antonio Iaconianni del Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza, scuola che oggi ha ricordato la figura di Lucio Ferrami e la sua storia nell’aula magna R. Misasi. “Memoria e impegno” il titolo dell’incontro voluto dall’associazione Antiracket di Cosenza Mani libere “Lucio Ferrami” nei giorni che ricordano i trentaquatro anni dall’omicidio dell’imprenditore di Guardia Piemontese. Il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, Maria Avolio vedova dell´imprenditore Ferrami, Tano Grasso Presidente onorario della Federazione Antiracket Italiana, Maria Teresa Morano coordinatrice delle Federazioni antiracket calabresi, il giornalista Arcangelo Badolati e numerose le autorità in sala. il Comandante Provinciale dei Carabinieri Fabio Ottaviani, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Marco Grazioli, il Vice Questore di Cosenza Dott.ssa CaterinaNaso, che con i giovani allievi delle seconde classi hanno raccontato e ricordato un episodio di denuncia, ma anche di solitudine e di abbandono da parte delle Istituzioni. Storia di “un martire dimenticato” come lo definisce Arcangelo Badolati che nel suo intervento sprona i ragazzi al coraggio. “Il coraggio fa la differenza tra gli uomini ed é quello che consente di cambiare le cose” il giornalista non usa mezzi termini ripercorrendo l´omicidio di Ferrami e la storia giudiziaria che non ha punito le cosche legate al clan Muto che si sono macchiate di quello e di altri omicidi. e cita Giovanni Lo Sardo, Rocco Gatto, Peppino Valarioti per richiamare la testimonianza di un memoria che va coltivata. Ed é alla parola memoria che Tano Grasso fa riferimento e la assimila alla libertà, alla scelta della denuncia e al cambiamento che in trent´anni, trentaquattro ne sono passati dall´omicidio di Ferrami, si é potuto attuare grazie alla potenziamento delle reti solidali create intorno alle vittime di estorsione grazie alle associazioni antiracket. “Segnali di cambiamento che si registrano ad un anno di attività dell’associazione cosentina – dice il suo presidente, Alessio Cassano – oggi portare nelle scuole la figura di Ferrami è un ulteriore atto di riconoscimento ad un uomo che ancor prima che nascessero le associazioni antiracket aveva saputo dare un segnale di libertà e di dignità” e continua “ieri la posa dei fiori, nel luogo dove venne ucciso barbaramente per testimoniare quanto sia vivo il ricordo, ma sopratutto un modo per riappropriarci di uno spazio pubblico che viene riconsegnato alla società civile. Il suo gesto serva a tutti, istituzioni, operatori economici e cittadini, per prendere coscienza che il cammino di cambiamento intrapreso è arduo ma che con l'unione e il piccolo contributo di ognuno di noi si possono raggiungere i cambiamenti anche da e per chi, come Ferrami, ha pagato a caro prezzo”. “34 anni 12 furti e l ´assenza dello Stato”, ribadisce la vedova di Ferrami, ma ho fatto mie le parole di mio marito “perché non difendete la vostra terra?”mi aveva detto quando subimmo la prima intimidazione e, come fosse un passaggio di testimone di una scelta che ancora oggi porta avanti con dignità e coraggio, la signora Ferrami parla con voce ferma di una scelta che ha poi cambiato e stravolto la sua vita per sempre. E il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao parla ai ragazzi di “connivenza e convivenza” di accettazione di uno stato di cose senza agire per cambiarle, quasi a dire che essere complici equivale ad essere colpevoli nella stessa misura di chi commette i reati. Ma la testimonianza più toccante si traduce in dodici punti di vista elaborati dagli studenti del liceo cosentino: poesie, riflessioni, ricerche, che sono stati letti e poi donati alla famiglia Ferrami, segno di un lavoro preparatorio all’incontro di oggi, in una scuola che ha i segni dell’eccellenza e della cultura degni del nome che porta. E una per tutte la richiesta dei ragazzi del Liceo che porta il nome del filosofo e naturalista cosentino Telesio: “vorrei che l´amore per la libertà fosse insegnato insieme alla storia al latino e alla geografia". Parole e non solo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
|
Pubblicità
|
|
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | Area Urbana | . | Speciali | . | Video | . | Innovazione | . | Universtitą | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
Copyright
© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |