Pse "Scricchiola la maggioranza in Comune"
24 mag 15 Riceviamo e pubblichiamo nota del PSE di Cosenza:
Quella appena conclusa è stata una lunga e complicata settimana per l’Amministrazione comunale che ha dovuto fare i conti, suo malgrado, con un susseguirsi tumultuoso di contestazioni e brutte notizie. L’ultima grana la riportano i giornali di oggi. Il NAS dei carabinieri ha ordinato la chiusura del distaccamento della polizia municipale a Palazzo dei Bruzi per una lunga serie di criticità: impianto elettrico non a norma, fili penzolanti, pavimento in amianto, condizioni igienico-sanitarie precarie. Insomma: l’ufficio cadeva letteralmente a pezzi. La sede del comando dei vigili di via Bendicenti non è stata chiusa ma le condizioni in cui versa non sono poi così diverse e non è difficile ipotizzare che, presto o tardi, farà la stessa fine. Anche la Procura di Cosenza in settimana è tornata ad occuparsi degli Uffici comunali mettendo sotto indagine, tra gli altri, il dirigente del settore Infrastrutture e mobilità, Carlo Pecoraro, a causa di presunte irregolarità nella bonifica dell’area dove dovrebbe sorgere il Ponte di Calatrava. Un’altra tegola sulla compagine amministrativa rischia di cadere dal Castello Svevo. La (sciagurata) decisione di installare un ascensore all’interno del principale monumento della città, sembrerebbe non avere trovato il consenso della Soprintendenza che ne avrebbe censurato l’installazione con la motivazione, ovvia e condivisibile, che l’opera non ha nulla a che vedere con l’impianto storico e architettonico del castello. Sempre l’ente che provvede alla tutela del nostro patrimonio storico avrebbe poi espresso parere negativo al progetto di installare i tornelli (una vera fissazione del sindaco-presidente) nella sede della Provincia di piazza XV Marzo. Cambiano i musicanti ma la musica rimane sempre la stessa all’interno del governo di città e, per di più, suona su un unico spartito, le opere pubbliche, perché sono un centro di spesa e di clientela e poi perché si crede che tra un anno l'elettore superficiale dirà che comunque qualcosa si è fatto. Ma i cosentini non sono sprovveduti e noi ricorderemo loro che il buon governo di una città non passa solo dalle opere pubbliche e che comunque queste vanno fatte osservando due principi cardine per la pubblica amministrazione ma molto fastidiosi per Occhiuto e soci: bisogna farle bene e secondo le regole, altrimenti dovremmo concludere che Ciancimino e Alemanno sono stati bravi sindaci mentre Dozza e La Pira no. Evidentemente, il mini rimpasto operato nella giunta Occhiuto con l’innesto dei nuovi assessori Fresca e Pastore, a cui facciamo i migliori auguri di buon lavoro, non è servito a cambiare le brutte abitudini del passato. L’unica cosa che si è modificata ma in negativo sono i rapporti all’interno di una maggioranza che scricchiola pericolosamente ogniqualvolta vengono in evidenza i problemi di cui soffre la città e che sindaco e giunta non hanno saputo affrontare e, meno che mai, avviare a soluzione.