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Cosenza, arrestati 3 presidenti cooperative sociali
Cosenza, arrestati 3 presidenti cooperative sociali 27 mag 13 E' stata portata a termine un'operazione della Digos e della squadra mobile di Cosenza per l'arresto di tre persone responsabili di cooperative di tipo B del Comune di Cosenza e ritenute legate ad ambienti criminali della città. Si tratta dei presidenti Trinni, Platiroti e Rango. Le accuse, a vario titolo, sono estorsione, falso e corruzione. Sono in corso anche diverse perquisizioni. L'accusa di corruzione si riferisce ad uno degli indagati che, in cambio di favori, avrebbe promesso assunzioni nella cooperativa di cui è responsabile. Un avviso di garanzia è stato emesso nei confronti di un dipendente comunale. --- Questore Anzalone "Fatta luce su pagina scura della città" Comune occupato per lavori alle coop: Attraverso reiterate occupazioni del Comune di Cosenza e intimidazioni inducevano amministratori e funzionari dell'ente ad adottare i contratti per l'affidamento dei servizi alle cooperative di tipo B pur in mancanza dei certificati antimafia. Maurizio Rango, di 47 anni, Ivan Trinni (39) e Domenico Plateroti (54) sono stati arrestati dalla polizia a Cosenza in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica. L'indagine della Digos sull'assegnazione e l'erogazione di fondi da parte del Comune alle coop di tipo B ha messo in evidenza, secondo quanto rende noto la Procura della Repubblica di Cosenza in un comunicato, "l'assoluta carenza e superficialità dei controlli che avrebbero dovuto essere svolti dal Comune di Cosenza circa l'effettività e la puntuale esecuzione dei servizi affidati". E' stata accertata, inoltre, "l'esistenza di rapporti di natura corruttiva di vera e propria cointeressenza e, talora, di soggezione tra taluni gestori delle cooperative e i soggetti ai quali era demandato il compito di svolgere le verifiche prodromiche e indispensabili ai fini della liquidazione delle spettanze alle coop". In particolare, si aggirava "la certificazione antimafia e il divieto di frazionamento degli appalti pubblici trattandosi nello specifico di affidamenti per un importo complessivo, per i primi sei mesi, pari a 2,5 milioni di euro e, quindi, bisognevoli di procedure ad evidenza pubblica". Secondo il Procuratore della Repubblica, Dario Granieri, è chiaro il "contesto di radicata egemonia su gran parte delle coop esercitata da taluni soggetti tuttora attivi nel panorama criminale cosentino, capaci di incutere soggezione in funzionari pubblici ed amministratori comunali. A tale ultimo riguardo non può non sottolinearsi - prosegue Granieri - la condotta reticente dell'assessore comunale delegato al settore il quale, pur avendo subito reiterate e gravi minacce, indiscutibilmente documentate, ha escluso dinanzi ai pubblici ministeri di averle percepite come tali" --- Gli arresti di questa mattina
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |