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Metropolitana leggera Cosenza-Rende: “Grande opera”, ma per chi?
Metropolitana leggera Cosenza-Rende: “Grande opera”, ma per chi? 11 dic 13 Il trasporto pubblico non dovrebbe essere un “servizio” reso ai cittadini per consentire una migliore qualità della vita? Il progetto della cosiddetta Metropolitana leggera Cosenza-Rende corrisponde a questo scopo? Secondo il Movimento No alla Metro Sì al Viale, la distruzione del Viale Giacomo Mancini ridotto a carreggiata per l’attraversamento dei mezzi in ferro , la spesa di 160 milioni di euro, i disagi di anni e anni di lavori per chi abita nell’area, non comporta un sostanziale miglioramento della qualità del trasporto pubblico nell’area metropolitana di Cosenza. Un’affermazione che si fonda sull’esperienza di altre città italiane: per un aggregato urbano delle dimensioni di Cosenza una linea metropolitana ha un’utenza così ridotta da rappresentare un insopportabile spreco a carico delle casse del Comune e quindi dei cittadini. Per questa - come per tante opere pubbliche in Calabria e non solo - la vera ragione che ne guida la realizzazione non è l’utilità del “servizio” reso al cittadino ma il soddisfacimento degli interessi di tutte quelle strutture coinvolte nella realizzazione: dalle banche alle imprese alla mafia. Per loro sì che è una “Grande opera”! Una volta assolto a questo compito l’opera può anche essere lasciata all’incuria. Per Movimento No Al Metro Sì al Viale i cittadini devono essere chiamati a pronunciarsi su questa Grande opera non solo inutile ma addirittura dannosa. Per questo hanno organizzato l’assemblea del 14 dicembre alle 16.30 presso la Sala del Bar dei Bruzi in via Alarico. All’assemblea sono stati invitati a fornire il loro contributo studiosi ed esperti sui temi dei trasporti della mobilità sostenibile e dello sviluppo urbano. Sono il Professor Domenico Gattuso,ordinario di trasporti urbani e metropolitani presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’ingegnere Battista Iacino già dirigente del settore progettazione dell’Anas e il professo Alberto Ziparo professore associato di tecnica e pianificazione urbanistica presso l’Università di Firenze. Nel corso della discussione sarà anche illustrata una fra le diverse soluzioni possibili per migliorare collegamento fra Cosenza e Rende, che fra l’altro ha il grande pregio di sperperare meno fondi e recuperare il tracciato in abbandono della Ferrovie della Calabria. Questa è una delle possibili alternative. La discussione pubblica potrà suggerirne altre e più convincenti al problema della mobilità nell’area metropolitana. Vi invitiamo tutti a partecipare all’Assemblea Pubblica che si terrà sabato 14 dicembre 2013 presso Piazza Matteotti a Cosenza ( sala bar dei Bruzi).
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