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Mostra sulla resistenza "no Tav" sul ponte Unical
Mostra sulla resistenza "no Tav" sul ponte Unical 03 ott 12 Quarantacinque foto in bianco e nero, una soltanto a colori, l'ultima. Una sequenza di immagini che raccontano un anno di storia italiana, la "Resistenza No Tav" in Valle di Susa, scenari naturali fino a poco tempo fa incontaminati, volti di uomini e donne segnati dalla paura, fotogrammi di violenza-resistenza. E' una mostra "strana" quella che Iskra Coronelli, giovane fotografa documentarista romana, ha allestito sul ponte Bucci dell'Università della Calabria. Strana per diversi motivi: per il tema proposto, perché allestita in luogo "non istituzionale", perché è durata si e no due ore. Strana anche perché ha inchiodato davanti a quelle immagini tanti studenti e docenti che si sono fermati ad ammirare quello che può essere considerato il "documento storico" di una lotta contro la realizzazione della linea ferroviaria dell'Alta velocità di cui la cronaca giornalistica ha inondato le case degli italiani raccontando gli scontri tra il cosiddetto "popolo no Tav" e le forze dell'ordine. Le immagini proposte da Iskra Coronelli, nella loro plasticità, costituiscono invece l'altra faccia della protesta. Le "violenze" sul territorio, il dramma degli abitanti della valle, anche il terrore dell'incertezza per quello che accade e che accadrà, colto nelle sfumature del bianco e nero e dei grigi. "In tanti - dice l'autrice - mi hanno chiesto come mai non abbia stampato queste foto a colori per far risaltare gli stupendi colori naturali di quella terra. Ho pensato di farle vedere in bianco e nero, convinta che ognuno, dentro di sé, saprà dare i colori giusti". La mostra di Iskra Coronelli ha fatto in questi mesi il giro d'Italia, proposta sempre in "location" diverse: sulla carrozza di un treno tra la curiosità dei passeggeri e la tolleranza degli uomini delle ferrovie, sulla nave tra Civitavecchia e la Sardegna, nei giardini del Politecnico di Torino, sulla spiaggia di Catania, nel Mercato di Boscoreale tra la gente in lotta, all'esterno degli edifici dell'ex mattatoio di Roma dove ha sede la Facoltà di Architettura e in tanti altri spazi poco convenzionali e in altre città ancora. "L'appuntamento di Cosenza era per me molto atteso - spiega la fotografa - perché, come ho potuto verificare nei tanti colloqui con i visitatori, anche quelli più distratti che passavano sul ponte e davano solo una sbirciatina alle foto, sapevo che qui esiste una forte sensibilità per il tema proposto e in generale per le tematiche ambientali". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |