Dom 29 Dicembre 2024
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Aiello (Sel) "No allo fratto dell'Arca da Vadue"
Aiello (Sel) "No allo fratto dell'Arca da Vadue" 22 gen 12 "Non è solo un avviso di sfratto nei confronti di una Cooperativa, e in questo caso importante come l'Arca di Noé, non è solo un avviso di levare le tende nei confronti di chi, da anni, lavora a fianco spesso degli ultimi, dei dimenticati in un momento poi, dove l'apparenza sembra ancora contare più della presenza, ma è un avviso di sfrattare un'idea, un sogno, una speranza, come quella che si basa sull'economia del dono e dell'agricoltura solidale". E' quanto sostiene il consigliere regionale Ferdinando Aiello, di Sel, in merito alla decisione dell'Aias di chiedere lo sgombero di terreni e immobili dove operano due cooperative sociali a favore di persone disabili e svantaggiate. "Idee queste - ha aggiunto - in questo preciso momento storico ed economico del mondo in generale, del nostro Paese e della nostra Regione poi in particolare, ritornate attuali ed ineludibili per poter pensare al futuro con armonia e speranza. Ecco, tutto questo è molto di più rappresenta il lavoro e l'impegno quotidiano dei volontari e degli operatori dell'Arca di Noé, un messaggio e un lavoro prezioso che non può essere smantellato o peggio sfrattato senza tenere però in debito conto il contesto generale, seppur nel rispetto delle norme certo, dimentichi però di qual è la funzione sociale che l'Arca di Noé ha sempre saputo mettere in circolo positivamente contaminando processi di democrazia partecipata in un circuito di donarsi all'altro per traghettarlo in un quotidiano vivere fatto di rispetto dell'identità di tutti e di ognuno. Concordo con quanto affermato da mons. Nunnari circa la circostanza che ci sono diritti legali e diritti acquisiti e quest'ultimi però, come sottolinea lo stesso mons. Nunnari nella sua lettera al Prefetto, hanno però reso possibile la vita normale di molte persone altrimenti dimenticate o che, con garbata indifferenza nel migliore dei casi sarebbero state relegate ai margini di una società che respinge i più deboli. Ecco allora l'importanza di tenere in vita un modello, quello dell'economia partecipata, di tenere in piedi una speranza che passa anche attraverso i frutti di un rinnovato e sempre antico modello di agricoltura che ama sfamare tutti e non affamare le masse. A mio parere tutto questo passa anche attraverso l'esempio che negli anni hanno voluto testimoniarci gli operatori dell'Arca di Noé. E ora tutto questo vogliamo farlo naufragare, ora che maggiore coesione sociale è richiesta per tentare in qualche modo di fronteggiare la crisi economica imperante noi sfrattiamo la speranza, non è sicuramente la migliore delle cose da fare, anzi tutt'altro". "Per questo, in conclusione - ha sostenuto Aiello - mi appello ai dirigenti dell'Aias affinché percorrano tutte le strade alternative a quella legale, per ora invece messa in moto, sicuro che soluzioni eque e rispettose dei diritti legali ed acquisiti si possano invece trovare, anzi questa è la sfida che bisogna saper affrontare nell'interesse dei più deboli". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |