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Bilancio positivo per il Festival "Dire&Detti" di Castiglione Cosentino
Bilancio positivo per il Festival "Dire&Detti" di Castiglione Cosentino 24 set 11 Ha chiuso i battenti l'edizione 2011 de "Il dire & i detti", il festival di Castiglione Cosentino giunto quest'anno alla 14/ma edizione. Filo conduttore degli incontri e dei dibattiti dell'edizione 2011, il detto: "Aru menzjùarnu 'u sule e' forte e ra fame puru" (a mezzogiorno il sole è forte e la fame pure) ovvero il divario Nord-Sud e la necessità di mettere in atto una politica economica in grado di assicurare un nuovo protagonismo del Mezzogiorno. A conclusione dell'iniziativa, riporta una nota, si è svolto una conversazione che il giornalista Romano Pitaro ha condotto con Antonio Staglianò, vescovo di Noto e autore del libro "Una speranza per l'Italia - Dal Sud una proposta per educare alla vita buona del vangelo". Ed è stato proprio il libro a guidare le riflessioni sulla condizione del Sud e le possibili vie di ripresa. "Il Sud - ha detto Salvatore Magarò, ideatore dell'iniziativa - deve ritrovare la fiducia nelle proprie capacità e impiegare le sue grandi potenzialità. Non è più il tempo di 'crogiolarsi' stancamente dietro il lungo, lunghissimo elenco di cose che non funzionano. E' invece il tempo di rinserrare le fila e riprendere un cammino insieme. Ci sono tanti percorsi viziosi che vanno corretti,ma altrettanti percorsi virtuosi vanno ripresi se si pensa alla Calabria delle parrocchie prossime al dolore degli altri e quotidianamente impegnate a dare risposte ai bisogni di aiuto". A parere di Magarò, ci sono "esempi di politica al servizio dei cittadini e la stragrande maggioranza di calabresi onesti, di buoni principi non corrotti dall'illegalità, che pure da noi é diffusa, e non sedotti dal malaffare. Ecco, questa Calabria deve ritrovarsi e costruire la rete su cui può germogliare il tessuto sociale della nostra rinascita. Ma per far ciò è necessario fissare gli obiettivi ed innalzarli a traguardi collettivi". Identità positiva, ricambio generazionale, legalità, meritocrazia, qualità, perché, spiega Magarò, in relazione a quest'ultimo aspetto "in Calabria non abbiamo bisogno tanto di quantità, ma di processi compiuti, in grado di segnare un punto di svolta. La qualità - ha aggiunto - sarà sempre più la cifra che caratterizzerà, d'ora in poi, la crescita capace di attestarsi anche come sviluppo". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |