Il Cosenza regge per un'ora ma in dieci nulla può contro la Cremonese

18 gen 25 Squadra che saluta gli oltre seicentosessanta tifosi nel settore ospiti e nessuno viene in sala stampa a spiegare la disfatta. Il Cosenza lascia così lo Zini di Cremona dova perde l'intera posta in palio di una partita retta per più di un'ora. Complice una espulsione galeotta, non si può regalare un uomo ad una corazzata come la Cremonese, Alvini non spiega a fine gara le sue decisioni. Ancora una volta un uomo in meno, sono sei le gare terminate in dieci, e gli errori di un organico che mostra evidenti limiti tecnici. E' vero che la squadra è stata costruita guardando alfuturo ed alla crescita dei giocatori ma la serie cadetta non permette la mancanza di qualità. Se con l'arrivo di Artistico si è messa una mezza pezza alla fase offensiva, il centrocampo soffre maledettamente, oggi era lampante la differenza, il gioco degli avversari quando è organizzato e palleggia.

Alvini doveva fare scelte che dovevano ovviare all'assenza contemporanea di due uomini che in mezzo al campo spaccano legna adattando Florenzi ad un ruolo non suo ma il solo Charlys, se non supportato, non può sobbarcarsi il peso di tutto un reparto. La squadra regge l'urto ed ha la forza di rialzarsi subito dopo essere andata sotto ma poi, complici i cambi ritardati, probabilmente il tecnico conoscendo i suoi polli voleva sfruttare al massimo chi era sceso in campo, di fronte ad un organico costruito per il salto di categoria paga pegno. Peccato perchè al di là della differenza di qualutà, che è notevole, l'impegno c'è stato. Poi con un Vandeputte in stato di grazia nulla ha potuto chi lo ha affrontato. Classifica copmplicata e ultimo posto da soli con il morale non proprio dei più sereni.

Per slavare la categoria la società ora deve dare risposte serie che si traducono con l'acquisto di almeno quattro giocatori. Due difensori, un centrocampista e un attaccante, liberando chi ha mostrato i limiti di in questa categoria. Inutile aprire le danze in cerca di colpe sul tecnico con riflessioni o menate del genere. Serve soprattutto investire in qualità perchè il girone di ritorno è un campionato a parte dove tutti corrono e il Cosenza, al momento, è rimasto al palo. Due punti in sette gare sono l'anteprima di una retrocessione annunciata.

Cremonese-Cosenza 3-1
Reti: 23′ Pickel, 25′ Ricciardi (C), 85′ Vazquez, 93′ Johnsen

CREMONESE: Fulignati, Antov, Ceccherini, Bianchetti; Collocolo, Castagnetti, Vandeputte (91' Majer), Barbieri (78′ Zanimacchia); Pickel (71′ Johnsen), Vazquez, Bonazzoli (71′ Nasti). A disp.: Drago, Saro, Ravanelli, De Luca, Buonaiuto, Triacca, Majer, Milanese. All.: Stroppa.

COSENZA : Micai, Sgarbi, Dalle Mura, Venturi; Ricciardi, Charlys (66′ Gargiulo), Florenzi, D’Orazio (74′ Martino); Rizzo Pinna (84′ Zilli), Fumagalli (66′ Cimino) ; Artistico (74′ Mazzocchi). A disp.: Baldi, Vettorel, Caporale, Hristov, Ricci, Mauri, Strizzolo, Novello. All.: Alvini.

Spettatori: 8.110 di cui 670 nel settore ospiti

ARBITRO: Galipò di Firenze.

Ammoniti: Bianchetti, Collocolo, Ricciardi, Charlys.

Espulsi: Ricciardi.

Angoli 14-1 (5-1)

Recupero: 1’pt – 4’st

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