Il Cosenza perde di misura contro il Sassuolo ma meritava il pari

21 set 24 Il Cosenza ci ha provato a portare a casa almeno un punto in una gara persa, è proprio il caso di dirlo, di misura contro la corazzata Sassuolo. La formazione di Grosso porta così via l'intera posta in palio con l'unico errore della gara, da parte degli uomini di Alvini, che con una punizione a favore e tutti in avanti prendono gol grazie ad un lancio del portiere ospite che serve Laurientè, solo in avanti, freddo cecchino.

Risultato che sta stretto alla squadra rossoblù perchè fino all'ultimo secondo ha provato a riacciuffare il pari ed è riuscita soltanto a prendere un palo con Mazzocchi e trovare un muro salzato dal portiere ospite che con una parata strepitosa nel finale ha permesso a Grosso di festeggiare con l'intero bottino in palio. A nulla servono i complimenti del tecnico degli emiliani che a fine gara parla di un campo dove sarà difficile passare per chiunque. Lui intanto c'è riuscito.

Con un possesso palla al 54% e cinque tiri in porta contro sei del Sassuolo i numeri dicono che i Lupi hanno tirato di più raddoppiando (22) i tiri del Sassuolo (11). Ha ben donde il tecnico di Fucecchio a smorzare le domande di chi punta il dito sui cambi (Charlys non era al top) visto che anche Grosso ha iniziato la ripresa modificando la sua squadra. "E' evidente, ha sottolineato Alvini a fine gara, che anche a lui qualcosa non tornava".

L'episodio di Laurientè ha deciso una partita che il Cosenza ha giocato senza demeritare. Ci sta perdere contro una formazione che è decisamente esagerata per la serie B. Un organico non solo ricco ma di qualità più che elevata che in panchina ha praticamente un'altra formazione titolare. E sui cambi qualcosa da ridire ci sarebbe perchè le attenuanti ci stanno. Fumagalli, che fino all'infortunio con la Samp, era uno dei giocatori al top e Sankoh ancora decisamente crudo per la cadetteria (dovrà giocare per chrescere m anche entrare in una migliore forma fisica, cosa che al momento manca anche a Strizzolo), fanno la differenza nel minor peso del reparto avanzato. Inutile sollevare polemiche.

Intanto il Cosenza non ha sfigurato affatto e dovrà proseguire nel suo cammino senza farsi intaccare dalla sconfitta più di tanto. Certo brucia e fa male ma gli applausi dei quasi ottomila presenti (7.922) sono da stimolo a tecnico e giocatori a continuare su di una strada che, aspettando nuove dal ricorso contro la penalizzazione, vede sul campo il Cosenza in zona play off. Bisognerà andare ora a Bari con la stessa volontà e convinzione vista in campo a far subito risultato e giocarsi la partita per muovere la classifica e dare continuità al buon lavoro che il tecnico toscano ha messo sul campo. Il resto sono solo chiacchiere che il vento si porta via.

Infine una nota se la prende il direttore di gara oggi a dir poco imbarazzante con decisioni a senso unico e con la gestione del recupero a dir poco vergognosa. Su 15 minuti di fermo (due Var e l'infortunio a Lovato portato via in barella oltre alle varie cascate con miracolosi rialzi degli ospiti) sono stati assegnatii solo sei minuti di recupero. Possibile che sempre il Cosenza debba incrociare debuttanti allo sbaraglio?

Tabellino

Cosenza-Sassuolo 0-1
52' Laurientè

COSENZA: Micai; Venturi (83′ Zilli), Camporese, Caporale; Ciervo (62′ Kourfalidis), Charlys (46′ Rizzo PInna), Kouan, D’Orazio (62′ Ricci); Florenzi; Mazzocchi, Strizzolo (71′ Sankoh). A disp.: Vettorel, Cimino, Martino, Dalle Mura, Ricciardi, Mauri, Hristov. All. : Alvini

SASSUOLO: Moldovan; Lovato (50′ Muharemovic), Romagna, Odenthal (46′ Doig); Paz, Iannoni (46' Pierini), Boloca, Thorstvedt (75′ Lipani), Pieragnolo (46′ Obiang); Laurienté, Mulattieri. A disp.: Satalino, Missori, Ghion, Toljan, Moro, D’Andrea, Russo. All. : Grosso

Arbitro: Arena di Torre del Greco

Angoli: Angoli: 6-2 (3-2)

Spettatori: 7.922 di cui 17 ospiti

Ammoniti: Iannoni, Kouan, Venturi, Mazzocchi, Paz, Lipani.

Recupero:1 ’pt – 6’ st

Note: Temperatura mite sui 24 gradi, cielo con presenza di nuvole. Campo in discrete condizioni. Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Totò Schillaci.

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