Il Cosenza non ha solo il mal di attacco ma anche ...

17 mar 24 Con due sole reti realizzate nelle ultime 5 partite, in cui ha conquistato soltanto due punti, il Cosenza è, assieme alla Reggiana, il terzo peggiore attacco della serie B con 31 centri messi a segno. Peggio hanno fatto soltanto il Bari (29), Spezia e Lecco, ultimi in classifica con 28 reti. Superato oggi dall’Ascoli che proprio al Lecco ha consegnato quattro pappine, il Cosenza annaspa nella zona bassa della classifica che sta delineando una zona playout a cinque. Con le altre staccate di tre lunghezze e vicine alla zona play off.

Polveri asciutte senza Tutino

Un problema, quello dell’attacco, acuito dell’assenza di Tutino che oltre a imprimere pressione nella fase offensiva è il miglior realizzatore dei rossoblù avendo centrato la porta per ben dodici volte realizzano più di un terzo di tutte le reti segnate in questa stagione. Poi Frabotta, Voca e Mazzocchi con tre reti mentre Forte è rimasto fermo alle due reti segnate al Lecco e a cui fanno compagnia Marras e Venturi che attaccante proprio non è. Poi un gol a testa ce l’hanno Camporese e Canotte oltre a Zilli e Arioli che sono stati dati in prestito e Antonucci la cui segnatura è rimasta nel limbo dei gol annullati, come quello di Crespi nel derby. Tre difensori che sanno farsi valere sottoporta. Ma il mal d’attacco il Cosenza se lo trascina dietro da inizio stagione con andamento altalenante. A dirla tutta la delusione Forte sta pesando assai sul bilancio di un intero campionato.

Viali eredita problemi strutturali

Al di là degli 8 pali, 18 in tutto quelli colpiti dal Cosenza, centrati da Tutino i Lupi non riescono a tradurre in gol la pressione offensiva che l’atteggiamento voluto da Caserta aveva impresso alla squadra fino ad ieri. L’avvento di Viali ha messo in luce gli stessi problemi strutturali evidenziati. Probabilmente il tecnico lombardo ha un atteggiamento più coperto tale da non offrire troppo i fianchi all’avversario ma dovrà, sicuramente, rivedere qualcosa nella fase offensiva. Caserta aveva iniziato, un pò tardi, a sfruttare le capacità di Antonuucci che inquadra la porta e che avrebbe bisogno di spazi per andare al tiro così come Frabotta le cui reti sono segno della sua pericolosità quando utilizzato da esterno alto. Capace di accentrarsi e liberare una castagna niente male. Anche Voca ha familiarità con i gol e viste le sue capacità spesso Caserta lo ha preferito come trequartista visto anche la poliedricità e la tecnica che di certo non gli manca. Poi c’è il giovane Crespi utilizzato col contagocce che non deve essere condannato per il gol sbagliato a Terni. Può succedere. Ma è un giocatore strutturato e meriterebbe più spazio. Poi c'è Canotto arrivato con problemi fisici non del tutto risolti. Se strappa rischia e viene gestito al meglio. Un giocatore che come ha dimostrato a Palermo, così come nella scorsa stagione, ma anche nella gara con la Ternana quando ha messo quel pallone sulla testa di Crespi, può essere decisivo.

.. ma anche la tenuta atletica

Oggi e domani la squadra osserva due giorni di riposo. Da martedì ci sarà da lavorare soprattutto per il prof. Pincente, Preparatore Atletico con le lettere maiuscole e un curriculum di tutto rispetto e non un semplice diplomato ISEF che ha preparato solo le giovanili. Il problema della tenuta è di quelli da sistemare al più presto visto che le otto partite che rimangono sono delle vere e proprie finali per garantire la salvezza. Fare punti e farli il più presto possibile è il mandato di Viali. Evitiamo di proseguire sulla scia di polemiche o altro. Ora l’unico pensiero fisso, l’unica missione è quella di stringersi tutti assieme e portare a casa la stagione. Piedi a terra e pedalare.