Tutino, il Cosenza spiazza tutti

15 giu 24 Non è mai accaduto nella storia del Cosenza calcio che un suo calciatore di proprietà fosse arrivato all'attuale valore di Gennaro Tutino. Due milioni e mezzo di euro, cinque miliardi di lire del vecchio conio, che non sono mai stati toccati da alcuna delle precedenti gestioni della società rossoblù. Andando a scavare nel tempo ricordiamo la cifra di un miliardo, le attuali cinquecentomila euro, di Alfieri ceduto all'Empoli in serie A. Neanche per Morrone si toccò una cifra del genere. Comunque vada a finire è un investimento importante che, forse, segnala un cambio di passo. Ma è ancora presto per dirlo. Comunque vada a finire il segnale lanciato nel mondo del calcio di Serie B è forte: non più dimensione da cenerentola bensì voce grossa e autorevole. Nel calcio delle società gestite dai fondi o da prorprietà che arrivano da oltreoceano non è facile districarsi, specie se il tuo ruolo è quello di una provincia in una regione dove il sistema imprenditoriale è molto fragile o poco strutturato (fermo restando le eccezioni). Un cambio di passo evidente. Adesso comincia la fase più delicata, quella del calciomercato. Ci piace chiudere con le parole enunciate dal DG Ursino che in conferenza stampa ha detto più o meno così “Mai più mezzi giocatori o allenatori senza grinta”.

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