Troppo Cosenza per un Bari piccolo piccolo

27 apr 24 Doveva essere la partita della svolta per tutte e due le squadre. Il campo invece ha detto che solo il Cosenza è tanta roba. Per la seconda volta di fila cala il poker servito e mette fieno importante in cascina. I “Galletti” provano a beccare dalle parti di Micai ma il solo Nasti in un’azione viziata da qualche errore di troppo trova la porta.

Giampaolo suda sotto il sole di Cosenza. Viali urla e strepita dalla panchina nonostante i suoi, dopo 18 minuti, si trovano già in vantaggio di due gol. E che azioni, i gol. La seconda per velocità d’esecuzione e precisione millimetrica dei passaggi metterebbe paura anche la capolista. Anzi gliela ha messa visto che lì a domicilio il Cosenza ha rischiato di portarla per intero a casa.

A memoria. La terza rete con un’azione fotocopia non è arrivata dopo due minuti ma a 10 dalla fine. Tombale. Come le punizioni del professor Jack Calò: palla chirurgica all’incrocio dei pali e de profundis suonato proprio sotto il settore ospiti. Che magia.

Ma poco prima? L’imperatore che ha fatto? Si è presentato in campo con Benedetta tenuta per mano e Alfredo in braccio perchè oggi doveva festeggiare il sedicesimo gol stagionale. Doppia cifra? Ahahahaha. Cca si fuja. Record e veroniche a go-go. E’ pur sempre l’imperatore di Cosenza. La curva intona “O amamamama sai perchè mi batte il Corazon? Ho visto a Tutino, ho visto a Tutino! Ue mamma’ innamorato son”. E lui ringrazia a suon di gol.

Ma l’orchestra l’aveva aperta il duo D’Orazio-Mazzocchi che “civati” da Calò dopo appena quattro minuti hanno mandato di traverso il panino con i broccoli freschi freschi arrivati dalla Puglia. Al due a zero il concerto era diventato “esplosivo”. L’ex di turno, Nasti, ha attenuato con un cache' quel mal di testa che sembrava non passare mai. Poi Jack c’è andato giù pesante e con un forte ma Forte botto il Cosenza ha detto: stop ai Rolling Stones. "Ci simu nua e basta".

Quattro gol alla Reggiana e quattro al Bari. Alla salute di chi diceva che il Cosenza soffre con le squadre di bassa classifica. E’ solo una questione di testa. La svolta è proprio l’allenatore che fa la differenza. Antonucci libero di scorrazzare tra le linee ad aprire e chiudere i varchi nelle due fasi e gli attaccanti liberi di fare gol. Su quattro reti tre sono loro. "A capitu chi buagliu rire?"

Si sorride dopo tanto penare ma è il lavoro che paga. La testa libera e la voglia di divertirsi. Ritrovare i gol di Forte, il terzo di fila in due gare, la maestria di Calò al servizio della squadra non sono avvenimenti casuali. E non è ancora finita. Perchè fino alle 10 e mezza di questa sera si poteva fare baldoria. Dalle 10:40 c’è un solo pensiero nella testa: la gara di Ascoli. Per parlare ci sarà tempo domenica prossima. Ora servono altri fatti.

Tabellino

Cosenza-Bari 4-1
Reti: 4' Mazzocchi, 17' Tutino, 44' Nasti, 79' Calò, 87' Forte

COSENZA: Micai, Meroni, Camporese, Venturi (46′ Fontanarosa), Marras (60′ Florenzi), Zuccon (60′ Cimino), Calò (86’ Viviani), Antonucci, D’Orazio, Mazzocchi, Tutino (70′ Forte). A disp.: Marson, Lai, Gyamfi, Crespi, Canotto, Frabotta. All.: Viali.

BARI: Pissardo, Maita (86′ Acampora), Di Cesare, Benali (86′ Achik), Nasti, Sibilli, Vicari, Pucino (75′ Dorval), Ricci, Aramu (60′ Morachioli), Kallon (75′ Bellomo). A disp.: Brenno, Matino, Lulic, Guiebre, Zuzek, Edjouma, Zamboni, Morachioli. All.: Giampaolo.

ARBITRO: Zufferli di Udine 6

Spettatori: 9.503, di cui 1.507 tifosi ospiti

Espulsi: Bellomo.

Ammoniti: Venturi, Zuccon, D’Orazio, Benali, Pucino, Micai .

Angoli: 2-6 (2-5)

Recupero: 3′ pt – 5′ st.

SERVIZI

Cosenza-Bari 4-1, cronaca gara

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Le pagelle: Calò, Forte, Mazzocchi e Tutino in vetrina

Il film della partita Cosenza-Bari in 60 foto

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