Un Cosenza coi fiocchi manda a casa la Cremo con le pive nel sacco

18 ago 24 Anche se qualcuno ancora non lo vuole capire il messaggio di Mister Alvini a fine gara è l’emblema di questa stagione: restiamo tutti uniti perchè quest’anno ci toglieremo belle soddisfazioni. Lo dice a modo suo, quasi senza voce, dopo che per tutta la partita ha fatto il diavolo a quattro dalla panchina. Ha richiamato tutti, nessuno escluso, così come fa negli allenamenti. Fa parte del suo metodo di lavoro. Il risultato gli dà ragione. Annullata una delle pretendenti al salto di categoria. Per nove undicesimi la squadra che ha giocato la finale play off della scorsa stagione. Organico importante annullato da un Cosenza aggressivo e capace di soffrire. Ma che corre fino all’ultimo secondo prendendo un palo al minuto 94 dopo che Fulignati ha annullato altre quattro palle gol a Kouan, Fumagalli e Mazzocchi. Altro che la vittima sacrificale.

La Cremonese nella ripresa, quando Stroppa ha provato a giocarsela in velocità inserendo Vandeputte e Bonazzoli ed ha fatto più possesso palla, è quasi crollata con due furiose mischie in area al minuto 53 quando il Cosenza ha anche chiesto il rigore per una mano galeotta che salva davanti la linea e che devia un tiro di Kouan. Tre minuti dopo quando Fulignati tira fuori due parate incredibili su Kouan e Fumagalli. Altro che storie.

La squadra di Alvini pare di gran carriera con un pressing ad uomo che fa barcollare la Cremonese per la prima mezz’ora. I grigiorossi non capiscono nulla tant’è che all’ennesima ripartenza di Florenzi cadono sotto il doppio colpo costruito dalla coppia Fumagalli-D’Orazio. Il captano trova il varco giusto e la mette sul secondo palo. Da qui in poi la partita perfetta. Il Cosenza gestisce le energie e lascia il possesso palla agli ospiti ma senza concedergli zone nevralgiche. Sempre padrone del centrocampo corre e si rende pericoloso 6 volte contro l’unica occasione dell’ex Collocolo che ha sempre trovato la via del gol qui al San Vito Marulla. Un tiro velenoso da lontano su cui Micai si guadagna la pagnotta abbassando la saracinesca. Poi più nulla. Pensate che in tutta la gara il numero uno del Cosenza ha fatto il libero stazionando nella trequarti.

La Cremonese ha provato gli inserimenti, a dire il vero, ma i tre a guardia dell’area si sono esaltati. Incredibili le chiusure di Hristov e la precisione delle uscite di Dalle Mura che intercetta tutti i palloni destinati agli attaccanti grigiorossi in area, sotto l’attenta regia di Caporale. “Si sono superati, dice Alvini, non pensavo potessero fare così tanto” aggiunge, riferito a tutta la squadra che ben compaginata ha girato quasi come un orologio. D’altronde lo avevamo scritto dopo la gara col Foggia, una squadra candidata alla promozione in C e dopo la sconfitta in Coppa Italia contro il Torino, che questa squadra ha mostrato una gestione della palla ed un centrocampo egregi.

Per il resto c’è soltanto da lavorare e rimanere tutti uniti. Basta con le polemiche. Come dice Alvini “Tutti uniti” si va per togliersi tante soddisfazioni. Intanto tre punti per la salvezza, sudati e guadagnati sul campo, sono in saccoccia. Avanti la prossima. Magari con qualche arrivo in più che non guasta. Anzi è necessario.

Tabellino:

Cosenza-Cremonese 1-0
30' D'Orazio

COSENZA: Micai; Hristov, Caporale, Dalle Mura; Ciervo (28′ st Ricciardi), Florenzi (28′ st Jose Mauri), Charlys (15′ st Kourfalidis), D’Orazio (36′ st Martino); Kouan; Mazzocchi, Fumagalli (36′ st Zilli). A disp. Baldi, Vettorel, Cimino, Venturi, Rizzo Pinna, Contiero. All. Alvini.

CREMONESE: Fulignati; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Sernicola (1’st Zanimacchia), Pickel, Castagnetti, Collocolo (20′ st Vandeputte), Quagliata (26′ st Barbieri); Tsadjout(26′ st Bonazzoli), De Luca (1′ st Johnsen). A disp. : Saro, Jungdal, Falletti, Majer, Moretti, Lochoshvili, Milanese. All. : Stroppa

ARBITRO: Bonacina di Bergamo

Spettatori: 6.840; di cui 702 abbonati 90 ospiti

Angoli: 4-8 (3-4)

Ammoniti: Charlys, De Luca, Micai, Hristov, Barbieri.

Recupero: 2′ pt – 5′+1′ st

Servizi:

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