Cosenza sprecone, regala 3 punti alla Samp e salva la panca a Pirlo

22 ott 23 L’emblema della partita la coreografia con la foto di Paolo Mantovani, il grande presidente che ha scritto la storia dei blucerchiati il cui santino era sulle maniche dei calciatori di casa, che educatamente saluta togliendosi il cappello e sembra ringraziare il Cosenza per il gentile cadeau. Marassi lato Samp sempre avaro nei confronti del Cosenza. Due gol di cui il primo gentilmente offerto da Colombo da Como e Nasca di Bari, regalano la permanenza in panchina a Mister Pirlo che a fine gara non ringrazia.

I numeri dicono Cosenza

In una partita i cui numeri vedono il Cosenza primeggiare in possesso palla, anche se di pochissimo, e pareggiare i tiri in porta, cinque per parte, i calci d’angolo, le traverse, una per parte, e che vedono sovrastare gli attacchi del Cosenza, 112 contro 86, di cui 48 contro 36 pericolosi, la differenza la fanno i gentili cadeaux e uno strepitoso Stankovic oggi in giornata di grazia.

Bravo Colombo: deciso

Ma il Cosenza ha tanto da recriminare anche sulla condotta arbitrale con De Paoli formato killer che viene graziato due volte e due fuorigioco plateali chiamati dagli assistenti con tanto di bandierina sventolata, uno che porta alla pericolosissima conclusione di Borini l’altra al rigore donato ai blucerchiati. Ma si sa, la legge del calcio è impietosa. Se non la metti dentro hai voglia a recriminare e parlare di prestazioni e statistiche a favore. La squadra di casa incassa i tre punti e pensa alla prossima gara. Sarà un pò così fino a gennaio.

Una Samp decisamente modesta

Si perchè la squadra vista in azione oggi a Marassi non sembra quella corazzata che, come viene detto in giro, destinata a risalire in serie A. Forse a gennaio dopo il calcio mercato. Ma oggi sul campo il Cosenza fa bella figura ma porta a casa solo i fichi secchi. Primo tempo quasi timoroso e con poco carattere gli uomini di Caserta sembrano soffrire la pressione del più bello stadio d’Italia. Pubblico addosso e incitamento continuo. Strano ma vero il Cosenza lo soffre perchè sembra stordito, poco lucido.

Quanti segnali negativi

Eppure i segnali che non era giornata ci sono stati tutti. Colombo la vede a senso unico e la palla che sbatte sul braccio di Venturi attaccato all corpo diventa punizione (27’). Marras, l’uomo considerato più imprevedibile e pericoloso, viene ammonito dopo appena 9 minuti. Verre fa una entrata killer su venturi e si prosegue (28’). De Paoli falcia D’Orazio (33’) e viene graziato. Viera in fuorigioco sventolato dall’assistente (35’) si continua a giocare in una azione che porta Borini a impegnare Micai in una gran parata. D’Orazio viene ammonito perchè da capitano protesta con De Paoli che, dopo l’ennesimo fallo, aveva innescato una rissa (39’). E il VAR? Zitto. Poi il cadeau del 60’ con Marras che interviene sul pallone in area con azione arrivata dopo un evidente fuorigioco e partita messa di traverso. In mezzo un grande Calò e Forte che se servito con più palloni probabilmente oggi si portava a casa qualche punto.

Cambi in ritardo

Ma con i giocatori carichi di gialli anche il nostro ci mette del suo con i cambi che arrivano soltanto a venti dalla fine. Insomma una giornata da dimenticare come la sconfitta di Brescia. Al termine il tecnico è soddisfatto della prestazione. Ma sul centrocampo un pò troppo leggero spiega che “la mia squadra gioca un calcio offensivo ed è normale che si va incontro a rischi”. Punti di vista, per carità, legittimi. Ma la Samp vista oggi tutto sembrava tranne che una squadra che lotta per la promozione. Pirlo non ringazia e non saluta.

Classifica corta

Il Cosenza guarda la classifica e si accontenta di quanto fatto sino ad oggi. Almeno così sembra. Quinto posto in un fazzoletto di undici squadre racchiuse in appena tre punti. Poi lo scalino di quattro punti con le squadre in lizza per il salto immediato. Almeno fino ad oggi. Si perchè ancora con sei partite da recuperare più il posticipo di domani il succo del discorso sembra essere lo stesso di tutti gli anni. Anche se i play out sono lontani 7 punti, sempre aspettando che vengano giocate le gare mancanti, il Cosenza sembra comunque avere un organico che può ambire ad una salvezza anticipata. Magari qualcosa in più. Ma se si regalano punti come quelli di oggi è normale che la piazza si scalda e rumoreggia. Con buona pace dei 1.200 arrivati oggi a Genova a cui va il nostro Chapeau: la fede e la passione per il rosso e il blu non sono una moda che passa col tempo. Ora testa allo Spezia. Sperando che non ci siano altri bonus da regalare.

Tabellino

Sampdoria-Cosenza 2-0
Reti: 61' (r) e 81' Borini

SAMPDORIA: Stankovic; Depaoli, Ghilardi, Gonzalez, Barreca (69′ Giordano); Girelli (63′ Pedrola), Yepes (86′ Ricci), Vieira; Verre (63′ Kasami); Esposito, Borini (88′ Askildsen). A disp. : Ravaglia, Panada, Buyla, Porzi, Delle Monache, La Gumina, De Luca. All. : Pirlo

COSENZA: Micai; Rispoli (88′ Crespi), Meroni, Venturi, D’Orazio (77′ Fontanarosa); Calò, Praszelik (69′ Viviani); Marras (69′ Canotto ), Tutino, Mazzocchi (77′ Florenzi); Forte. A disp.: Marson, Sgarbi, Arioli, Martino, Voca, Barone, Zuccon. All. Caserta.

ARBITRO: Colombo di Como.

Spettatori: 21.729 di cui abbonati 18.229 (rateo 200.234 euro), paganti 3.500 (53.383 euro), tifosi squadra ospite: 1.195 .

Ammoniti: Marras (C) Depaoli (S) D’Orazio (C) Vieira (S) Verre (S) Praszelik (C) Florenzi (C) Viviani (C).

Angoli: 4 – 4 (3-3)

Recupero: 3′ pt – 7′ st

Le pagelle: Calò e Forte sugli altri

La Fotogallery

Cronaca della gara

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Sampdoria-Cosenza 2-0 | Mister Caserta (VIDEO)