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E’ un Cosenza votato all’attacco
E’ un Cosenza votato all’attacco 04 ott 23 Anche se i numeri, sostanzialmente, sono uguali a quelli della scorsa stagione, il Cosenza ha 11 punti e la stessa posizione in classifica, ottavo posto, quello di quest'anno è un Cosenza votato all'attacco. I punti sono gli stessi che aveva fatti Mister Dionigi nelle prime otto del campionato 2022/2023. L’unica differenza sta nei gol fatti 11 contro nove ma non nei gol subiti, nove in tutte e due le stagioni. Non è tanto ma è significativo perchè è cambiato l’atteggiamento della squadra. Non a caso il tecnico di Melito Porto Salvo nei quotidiani di ieri, in una speciale classifica che valutava il rendimento dei tecnici, lo vede piazzarsi all’ottavo posto con una media di 6.25 in pagella. E’, però, cambiata la mentalità e il modo di giocare e proporsi in campo. La squadra di Caserta usa molto di più il pressing offensivo e si presenta in area ospite spesso con almeno cinque/sei giocatori. Pressing alto e pressione sugli avversari sono una prerogativa vista a inizio stagione e che ora sta rinvenendo grazie alle migliorate condizioni atletico-tattiche della squadra. Gli ultimi innesti, Forte e Canotto su tutti, arrivati allo scadere del calciomercato e il nuovo modulo di gioco hanno portato ad un itinere di gioco che sta man mano migliorando. Partita dopo partita. Che l’atteggiamento sia cambiato lo dimostrano anche i numeri. Il Cosenza in queste prime otto partite è andato al tiro in media 25 volte e in porta 12.6 volte a partita con una media di realizzazioni di 1.4 gol a partita. Ma così come la squadra è votata all’attacco alla stessa maniera prende gol con una media di 1.1 gol a partita. E’ il discorso della coperta corta. Se premi in avanti sei sempre a rischio ripartenza. Devi saper gestire al meglio la pressione per non perdere palla e subire la controffensiva. Intanto la squadra ha messo in mostra un bel gioco e se ha la nona miglior difesa ha anche il quinto miglior attacco del campionato, sempre nelle prime otto gare. Non è poco ma c’è da lavorare. Caserta questo lo sa e con il potenziale offensivo a disposizione lavora per colmare il gap tra tiri e tiri in porta che al momento è un quarto di quanto prodotto. Tra pali e traverse e poca concentrazione bisognerà essere più cinici nell'area piccola avversaria per evitare di arrivare agli ultimi minuti con il patema d’animo e il rischio di subire reti. Anche se, da questo punto di vista, il Cosenza è in linea con l’andamento delle formazioni di serie B che decidono le partite negli ultimi secondi. Il campionato è ancora lungo e bisogna crescere. Ma, assicura il tecnico, i margini di miglioramento ci sono tutti.
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