Il Cosenza guarda in casa Reggina

29 giu 23 Se è vero, come è vero, che le squadre di calcio che vogliono riuscire si costruiscono sulla dorsale di giocatori di provata esperienza, il Cosenza sta lavorando in questa direzione. In fondo il calcio ha regole semplici. Quattro elementi di esperienza, un portiere, un centrale difensivo, un play e un attaccante, su cui innestare il resto della squadra. Poi gli schemi sono relativi. Sia un 4-3-3 o un 4-4-2 o un 3-4-3 l’importante è avere l’asse centrale ben attrezzato. Come una colonna vertebrale su cui si poggia il resto del corpo ben compaginato. Così il DS Gemmi non si è fatto trovare impreparato.

Dopo il casting dei portieri e quellp degli attaccanti è il turno di difesa e centrocampo. Intanto Andrea Meroni, dichiarato incedibile, è punto saldo dello scacchiere difensivo. Al suo fianco, con Rigione pronto a seguire Viali ad Ascoli, da tempo è intavolata una trattativa per il ritorno di Michele Camporese. Si sa, la Reggina è in “cura dimagrante” e con un occhio ai bilanci deve alleggerire la spesa monte ingaggi. Così anche per il centrocampo l’altra trattativa riguarda lo sloveno Zan Majer (30) che sarebbe la ciliegina sulla torta che Mister Caserta ha già disegnato col direttore sportivo.

Ma non finisce qui. Si perchè il neo tecnico del Cosenza tiene molto ad un giocatore molto importante per il 4-3-3 che ha in mente di realizzare. Si tratta di Luigi Canotto (29), cartellino Frosinone, in uscita (in realtà a Reggio con un prestito triennale "camuffato" con diritto di riscatto). Il cosentino di Rossano con il tecnico di Melito Porto Salvo alla guida giocò nella Juve Stabia in B assieme a Giacomo Calò, che ritroverebbe a Cosenza.