Lungo stop per Zarate, il Cosenza cerca un attaccante all'estero

19 feb 23 Nella migliore delle ipotesi, la distorsione al ginocchio, per rivedere Maurito Zarate in campo ci vorrà almeno un mese. In attesa di un referto definitivo, sono in corso gli esami strumentali, il Cosenza Calcio è a caccia di un attaccante. Toppo tempo per aspettarlo e mettere la squadra in condizioni di giocarsi la salvezza. AlCosenza manca come ispane un attaccante centrale di esperienza. Uno come Larrivey dal dischetto sarebbe servito. Invece si è preferito lasciarlo andare puntando su un esterno, l’ennesimo. Così la squadra è rimasta orfana di uno dei ruoli piùi mpportanti. Nasti e Zilli hanno dimostrato si di avere qualità ma di non essere ancora pronti per fare la differenza in serie B. Serve esperienza e cattiveria. Serve un giocatore che riesca a fare fessi i difensori avversari. Serve un attaccante che veda la porta e possa capitalizzare al massimo le occasioni costruite. Fa ancora rabbia non essere riusciti, a fronte di dieci tiri, a mettere dentro un pallone contro il Sudtirol. Vuoi per approssimazione, vuoi per imprecisione, mettici anche la bravura del portiere, il Cosenza non ha un uomo d’area che sappia fare la differenza negli ultimi 15 metri. Nè servono le varie alchimie che portano uomini al limite dell'area senza che alcuno riesca a “tagliare” nella zona d'attacco avversaria, a liberare spazio e far entrare a rimorchio chi riesca a finalizzare. Limiti da ricercare in un "gioco laboratorio" che prova, e mancano solo 13 gare a fine stagione, ancora oggi a dare una identità nel gioco offensivo.

Si cerca all'esetro, no a Sau

Così l’infortunio a Zarate, una vera jattura, diventa una oppportunità per correggere quanto (di male) fatto per l’attacco. Secondo una indiscrezione pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, il DS Gemmi avrebbe proposto Marco Sau svincolato e fermo da diversi mesi. Scelta non condivisa dalla proprietà che sta allargando le sue ricerche anche oltre confine. Nel mercato degli svincolati al momento di pronti e disponibili in Italia non ce n’è per il target imposto da Guarascio. Così l’orizzonte di ricerca s'è esteso anche fuori dalla nostra Nazione. Dopo lo stupore suscitato per l’arrivo di Delic e Finotto sarebbe il caso che il DS, il suo operato è stato incredibilmente bocciato anche da uno degli esperti della serie B, Alfredo Pedullà, lasciasse ad altri la scelta.