Cosenza, si accende la spia rossa per il centrocampo

05 feb 23 Oggi giornata di riposo per i calciatori del Cosenza calcio reduci dal pari interno contro la Ternana, squadra ben attrezzata di una stagione che, come di consueto, si rivela ricca di sorprese. Su tutte quella della neopromossa Sudtirol che è riuscita a fare il colpo in una piazza, quella del Pisa, che nutre ambizioni di promozione. E’ la serie B. Il Cosenza ha battuto con lo stesso piglio dei trentini con un gol di scarto il Parma ma non la Ternana. Le occasioni e il saper difendere fanno la differenza. Ora sul cammino di salvezza del Cosenza si frappone il Bari costruito, come il Parma, il Pisa e la Ternana per fare un campionato importante.

Centrocampo in ambasce

Contro i “Galletti”, però, Mister Viali dovrà inventarsi qualcosa di importante perchè all’infortunio di Florenzi, problemi ad un ginocchio che potrebbero prolungarsi, si è aggiunta l’infiammazione al pube di Voca che, nonostante il dolore, ha provato stoicamente a giocare contro le “Fere”. Due elementi cardine del centrocampo rossoblù che aggiunti alle condizioni di Calò, al momento non al top, fanno accendere la spia rossa per il reparto più delicato e non proprio riuscito a modo in questa stagione. Gemmi ha provato a rivoltare il reparto come un calzino, ma come visto sabato contro la squadra di Andreazzoli ancora non è competitivo per come si voleva. In organico il tecnico dei Lupi ha a disposizione anche quel Venturi, elemento duttile, utilizzato da Bisoli nel finale della scorsa stagione proprio a dar manforte per l’assenza d Voca. Venturi ha buone qualità sia di difensore centrale che di incontrista davanti la difesa. Potrebbe essere proprio lui il sostituto di Voca che dovrebbe rientrare non prima di tre settimane.

Testa bassa e coltello tra i denti

Non solo questo ma quanto visto contro i rossoverdi sabato scorso, permettono di lavorare sui nuovi acquisti, visto il giorno in più, al San Nicola si giocherà domenica alle 16:15, che permetterà di provare nuove soluzioni. Sarà sicuramente dura ma mai fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Poi l’arrivo di Zarate e la sua disponibilità offrono una freccia in più nell’arco del tecnico lombardo. Sta di fatto che ancora una volta bisognerà lottare con il coltello tra i denti.