Contro la Reggina la remuntada è servita, 2-1 e tutti a casa

28 feb 23 Ci sono voluti 27 anni per riprendersi un derbi sempre appannaggio degli amaranto. Proprio contro la migliore formazione mai costruita in riva allo stretto. Una goduria di vittoria, come tutte quelle che arrivano nei derby, che danno ossigeno alle speranze di salvezza di un Cosenza mai domo. Mister Viali parla ancora della gara di Como a fine partita per cercare di giustificare i suoi in quella brutta avventura. Ma ormai quella gara non fa più storia, è nelle pagine che già cominciano ad ingiallirsi. La vittoria è figlia di quel riscatto che arriva puntualmente dopo prestazioni ingloriose. E' figlia anche di una cazzimma di ognuno degli uomini scesi in campo che con il pallone hanno dimostrato di saperci fare. Bisogava toccare il fondo per capire che la serie B è questa? Grinta e voglia di vincerla fino all'ultimo secondo.

Cinquemila cuori rossoblu

Una remuntada che fa esplodere i 5.000 tifosi rossoblù presenti nonostante la protesta del tifo organizzato. Il derby rimane sempre un derby. Riempirlo così di emozioni è ancora più bello. A fine gara Inzaghi e Gori, auguri a proposito, la dipingono a modo loro. Ma i numeri dicono tuttaltro. Tiri in porta 5 a 2 per il Cosenza, tiri fuori 6 a 2 per il Cosenza. Già qui ci protremmo fermare. Parate 3 della Reggina e una del Cosenza. Continuando su questa stregua 12 tiri del Cosenza contro 7. E poi gli angoli, gli attacchi pericolosi ecc ecc ecc dimostrano che la squadra di Viali ha subito il gol nel primo tempo nell'unico tiro in porta figlio di una rimessa e non di una giocata. La ripresa parte di slancio e mette subito le cose in chiaro. Dal possesso palla ai tiri in porta agli attacchi è un monologo rossoblù. Due partite in una. La prima vinta uno a zero dalla Reggina. La seconda vinta dal Cosenza due a zero. Il risutato finale non fa una grinza. Due a uno e tutti a casa.

La partita

Sul campo Viali si presenta col solito albero di Natale avente Zilli punta vertice. La Reggina speculare con Gori che fa da prima punta. Rientra Florenzi tar i Lupi. Inzaghi è costretto al turn over per il fiatone che i suoi accusano da sette gare a questa parte. Ma in campo l'asse portante degli amaranto è sempre di prima scelta tra i vari, Fabbian, Hernani e Majer con gli sguscianti Cicerelli e Canotto c'è da far tremare i polsi a chiunque. Il Cosenza si presenta con un centrocampo composto da Brescianini, Voca e Florenzi assistiti nella spinta da Cortinovis e Marras niente male. D'Orazio fa il suo e Meroni al centro con Rigione che supplisce Vaisanen fermatosi all'ultimo momento mettono i Lupi in condizione di controllare bene la gara. Il pari sembra il risultato giusto nel primo tempo se non fosse per Zilli che si divora un assist al bacio di Cortinovis e di Rispoli che si mangia un gol fatto da ottima posizione. La legge del calcio è cinica: a gol mangiato risponde il gol subito. Un pallone respinto bene da Meroni, ad un minuto dal riposo, arriva tra i piedi di Gori che pressato alla meno peggio da Brescianini lascia partire un diagonale non visto da Miaci coperto da una selva di gambe. La sfera giunge anche abbastanza lenta ma non troppo tanto da infilarsi nell'angolino di destra. La Reggina capitalizza al massimo il primo tempo: un tiro in porta, un gol.

La remuntada

Negli spogliatoi Viali chiede di dimenticarsi quanto accaduto e di giocarsi una seconda partita nella ripresa. Così è. Ci prova subito Zilli, ma il fuorigioco annulla le velleità del lungagnone rossoblù. Poi entra calò che scalda le mani Colombi e D'Orazio che gli scalda la punta del piede. E' sempre D'Orazio a trovare lo spazio e fare la barba al palo. Ma a questo punto Viali ne azzecca tre: Delic, D'Urso e Nasti entrano in campo e mettono i fiocchetti alla partita. la remuntada è servita. La panchina è salva. La classifica dice di non essere più ultimi. Ma la partita dice soprattutto il Cosenza c'è e se la gioca fino al novantacinquesimo. Va bene così. Ora bisogna fotocopiare questo atteggiamento per altre 11 partite. Serve mantenere questa cattiveria e questa voglia di portarla a casa intatta fino all'ultima. A cominciare da lunedì prossimo. Dallo Stadio San Vito Gigi Marulla è tutto, a voi studio.

Cosenza-Reggina 2-1
Reti: 44' Gori, 90' e 91' Nasti

COSENZA: Micai; Rispoli, Meroni, Rigione, D’Orazio; Florenzi (24′ st D’Urso), Voca (15′ st Calò), Brescianini; Marras, Cortinovis (35′ st Delic); Zilli (24′ st Nasti). A disp.: Marson, Kornvig, Salihamidzic, Agostinelli, Venturi, Martino, La Vardera, Prestianni. All.: Viali.
REGGINA: Colombi; Pierozzi, Cionek, Terranova, Liotti (35′ st Bouah); Fabbian, Majer, Hernani (1′ st Crisetig); Cicerelli (27′ st Camporese), Canotto (15′ st Rivas); Gori (15′ st Strelec). A disp.: Contini, Lagonigro, Loiacono, Menez, Galabinov, Lombardi, Bondo. All.: Inzaghi.

ARBITRO: Doveri di Roma

Spettatori: 5.709 di cui ospiti 680. incasso non comunicato.
Ammoniti: Cortinovis, Gori, Menez, Crisetig, Meroni, Calò, Nasti, Marras
Angoli: 7-1 (5-0)
Recupero: 1′ pt - 5 st

Note: Serata umida, temperatura sugli 11 gradi, campo in discrete condizioni. Vaisanen si ferma durante il riscaldamento e in campo al suo posto va Rigione. In panchina va Prestianni. Osservato un minuto di raccoglimentro per le vittime del naufragio. I calciatori del Cosenza e della Reggina hanno giocato indossando la fascia di lutto al braccio, per commemorare le vittime del naufragio dei migranti. Incasso donato alle vittime della tragedia di Steccato di Cutro.

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