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Cosenza, Caserta alla ricerca dell'equilibrio perduto. Fermi Canotto e Marras
Cosenza, Caserta alla ricerca dell'equilibrio perduto. Fermi Canotto e Marras 12 dic 23 E’ un dato di fatto che il Cosenza, come nelle stagioni precedenti, riesce a partire bene ad inizio stagione, accumulando un discreto bottino di punti, per poi disunirsi e perdersi nel mese di dicembre. Un calo soprattutto fisico che potrebbe significare una preparazione mirata all’avvio di gran carriera per poi pagare dazio nell’approssimarsi del culmine del girone d’andata. L’equilibrio frutto di corsa e pressing a tutto campo si perde così nella fatica del mantenere il passo. Una scelta di inizio stagione che, a nostro avviso, probabilmente non paga. Rischio imbarcate In tante squadre, invece, hanno preferito lavorare più duramente e presentarsi un pò lente ad avvio stagione per poi trovarsi belle lucide e tirate in questo periodo. Questa, probabilmente, una delle spiegazioni del calo fisico della squadra nelle ultime gare. Nonostante i cinque cambi permettessero di ovviare al calo, in sostanza si può sostituire mezza squadra, non è sempre detto che la formula funzioni. Saltano gli equilibri ed una squadra, come il Cosenza, che predilige il gioco offensivo con addirittura quattro attaccanti, rischia sempre più di prendere imbarcate. Centrocampo a tre Nell’ultima gara col Cittadella il tecnico ha provato a rimodulare la formazione con un centrocampo a tre e non avendo gli uomini adatti a tale schema ha dovuto ripiegare a scelte che snaturano l’indole dei giocatori. Come quella di portare un attaccante come Mazzocchi, che tra l’altro vede la porta, a fare l’esterno di centrocampo, Scelte dettate dall’emergenza e dalla necessità di trovare l’equilibrio perduto. Esperimenti, se così vogliamo chiamarli. Probabilmente la partita col Cittadella non era proprio quella adatta visto che gli avversari hanno si sofferto ma col centrocampo a tre ci hanno sempre giocato. Centrocampo in emergenza Ora con due perni di centrocampo squalificati il problema per il tecnico diventa ancora, di più difficile soluzione. Alla coperta corta ora si aggiunge la necessità di trovare gli uomini adatti allo scopo e quindi di rimettere giocatori snaturandoli dalle loro qualità. Una soluzione, la sperimentò anche Bisoli con buoni risultati, fu quella di avanzare Venturi in mediana, lui che è nato centrocampista e che riesce a fare anche quel ruolo. Diario Ma tornando alla parte atletica oggi il tecnico ha messo sotto torchio i suoi con una serie di navette per provare a ridargli il fondo che manca. Una soluzione a medio termine che potrebbe dare gli effetti sperati. Intanto Canotto e Marras continuano nelle terapie. Per il primo i tempi sono lunghi. Mentre per il secondo trattandosi di un problema al polpaccio la cosa è da vedere e rivedere più volte. Col Parma che arriva da una doppia fatica, lo scrivevamo ieri, ma con un organico importante sarà una gara dura. E’ anche vero che il Cosenza con le gare importanti ha sempre fatto bene. Ma se la concentrazione, la “cazzimma”, sono quelle viste nelle ultime gare ci sentiamo di dare anche un consiglio che vada oltre le promesse e le parole da "supercazzola". L'occhio del padrone ingrassa il cavallo E’ ora che qualcuno si prende cura dei giocatori anche nel dopo campo. Non dico di andare a verificare la sera chi è rintrato a casa e/o chi fa le ore piccole, ma almeno di provare a dare una segnale a chi non proprio segue le regole d’oro della vita di un atleta. Nessuna accusa a nessuno in particolare ma è venuto il momento di provarle tutte e soprattutto di responsabilizzare il gruppo che, si, è unito ma, come sempre, è l’occhio del padrone che ingrassa il cavallo. A buon intenditor …. Ficcanaso con Padre Fedele (VIDEO)
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