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Balata: Da riforma campionati passa futuro calcio; quella del vincolo sportivo preoccupa
Balata: Da riforma campionati passa futuro calcio; quella del vincolo sportivo preoccupa 07 dic 23 "La riforma dei campionati doveva essere messa a terra già da tempo, da essa passa il futuro del calcio italiano. La Serie B è il campionato più colpito da una struttura dei campionati che ci vede ultimi nel turnover delle società, con un'asimmetria tra le società promosse e quelle che retrocedono". Così Mauro Balata, presidente della Lega Serie B, nel corso della conferenza stampa dopo l'Assemblea della Lega B che si è tenuta presso il Salone d’onore del Coni di Roma, con tutte le società presenti. "Faremo appello a Gravina e a le tutte persone di buona volontà - dice ancora Balata -. Non è il diritto di intesa il problema per la riforma, sarebbe troppo semplice dire 'eliminiamo il diritto d'intesa' ai due soggetti (Lega A e B, ndr) più importanti del calcio italiano dal punto di vista di numeri, ma che sono i soggetti più deboli politicamente". Carlo Neri, presidente dell'Ascoli, aggiunge: "Queste riforme non hanno l'esigenza di accontentare la Lega B, ma di fare il bene del calcio italiano". L'amministratore delegato del Sudtirol, Federico Merola, si sofferma sulla distribuzione delle risorse tra le varie leghe. "Il prodotto è il sistema dei campionati, ogni società vale di più se il sistema dei campionati vale di più, ma il calcio italiano distribuisce le risorse in maniera più asimmetrica". Il numero uno del Pisa, Giuseppe Corrado, ritiene infine che la riforma dei campionati "debba passare per forza da una riduzione delle squadre in Serie C". Al termine della conferemza stampa sono stati resi noti i dati sull’utilizzo dei giovani e degli italiani che confermano come la B, rappresenti il miglior modello per valorizzare il sistema calcistico italiano, con il 78,7% di giocatori nelle rose, il 72,2% del minutaggio, un’età media di 25 anni e quasi 1 giocatore su 5 under 23 e con ben 65 giocatori in prestito, su 84 dalla A, che sono italiani. Balata, i diritti tv? Vendita sarà per triennio "La commercializzazione dei diritti audiovisivi della Serie B? Si è deciso di procedere alla vendita per un triennio, perché sulla base di valutazioni di estrema attualità rispetto alle grandi competizioni internazionali, riteniamo di dover procedere con un parametro temporale limitato, così da capire come queste vicende si evolveranno nel tempo". E' quanto detto dal presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, nel corso della conferenza stampa post-assemblea di oggi. Dini: Vincolo sportivo riforma devastante Un altro tema molto dibattuto è stato la riforma del lavoro sportivo, per la quale il calcio cadetto richiede delle misure correttive urgenti. Il presidente della Cremonese Francesco Dini spiega: "Nel 2021, con il decreto lesgislativo numero 36 che ha riformato il rapporto vincolistico tra squadre e giovani calciatori (che prima prevedeva un rapporto continuativo fino al 19/o anno di età e ora non è più così, ndr), sono stati modificate in modo radicale le regole che regolavano questi rapporti, in un modo devastante". Questa riforma, secondo Dini, avrà un impatto sociale, "perché tocca calciatori di 14-15 anni, che prima avevano un rapporto con le società, mentre ora li avanno solo con i procuratori, con impatti etici inquietanti". Da qui la scelta di rivolgersi alla Federcalcio "per aprire un tavolo così da analizzare le nostre proposte, e di intervenire subito con accorgimenti regolamentari che limitino i danni - le parole di Dini - Soprattutto ci rivolgeremo a breve ai Ministri competenti, del Lavoro e dello Sport, oltre che al legislatore, perché bisogna cambiare la norma primaria, che per come è scritta va ad azzerare il settore giovanile italiano". Gravina: riforme, l'11/3 assemblea "Ho convocato per il prossimo 11 marzo l'assemblea per la modifica dello Statuto che avevo annunciato nella scorsa riunione del Consiglio Federale". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, dopo che il n.1 della Lega B, Mauro Balata, aveva ribadito la disponibilità alla discussione sulle riforme. "Sapete quanto sono sensibile a questo tema, sono stato il primo a porre sul tavolo l'argomento - ha proseguito Graviba -. Ho presentato diversi progetti ma alla disponibilità a parole ancora non sono seguiti i fatti" "O si superano i veti dettati dagli interessi di parte per immaginare una nuova organizzazione del calcio italiano - ha concluso Gravina -, oppure chiederò ai delegati di eliminare il cosiddetto diritto d'intesa che impedisce di fare passi concreti verso una generale riforma di sistema". L'assemblea si terrà all'Hilton Rome Airport, alle 10,30 in seconda convocazione.
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