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Inzaghi all'incontro dei tifosi: sicuro che la Reggina tornerà a splendere
Inzaghi all'incontro dei tifosi: sicuro che la Reggina tornerà a splendere 10 ago 23 "Sono sicuro che la Reggina tornerà a splendere. Quello che vi prometto è che un giorno tornerò perché non lascio le cose a metà". L'allenatore della Reggina, Pippo Inzaghi, si è rivolto così agli oltre tremila tifosi che hanno partecipato ad un incontro svoltosi nello stadio 'Granillo' e organizzato dopo che la società è stata esclusa dal campionato di serie B per irregolarità amministrative, proprio nel giorno del suo 50° compleanno. Contro la decisione, dopo la pronuncia negativa da parte del Tar, la società ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato, che si pronuncerà il 29 agosto. Nel corso della manifestazione sono stati esposti striscioni di dissenso nei confronti della dirigenza della società, della Lega calcio, della Figc e del Coni per l'avvenuta esclusione dal campionato. "Anche in questa occasione - ha aggiunto Inzaghi - siete in tanti e per questo voglio ringraziarvi. È stata una stagione bellissima. Abbiamo raggiunto un traguardo importante. Dentro di me c'è tanta tristezza. Avevo sposato questo progetto nonostante tanta gente mi dicesse che sbagliavo. Oggi, invece, sono contento di ciò che ho fatto perché ho avuto modo di conoscere un territorio e persone straordinarie che mi hanno adottato fin dal primo giorno assieme ai miei figli e mia moglie". I giocatori, intanto, hanno deciso di mettere in mora la società attraverso l'Associazione italiana calciatori e con una lettera aperta che pubblichiamo hanno spiegato il loro gesto ai tifosi spiegando che questo non influenzerà il prossimo giudizio del Consiglio di Stato. Cari tifosi reggini, ci corre l'obbligo, per rispetto nei vostri confronti, gli unici verso i quali ci sentiamo in dovere di dare spiegazioni, di chiarire alcuni aspetti riguardo la notizia, ormai nota, della messa in mora del club da parte nostra. Siamo stati completamente abbandonati dalla proprietà e dalla presidenza da mesi e mesi. Mentre noi sudavamo al S.Agata senza le condizioni minime per poter lavorare, nessuno ci ha mai detto nulla, neppure dopo i numerosi pronunciamenti negativi nei vari gradi di giudizio. Non una parola nemmeno in occasione del presunto passaggio di mano della società. Ben presto le condizioni per lavorare, sia pure con uno stato d'animo insopportabile, sono peggiorate e, ancora, nessuno ci è venuto incontro nè a fatti e nè a parole. Non ci restava che rivolgersi alla nostra associazione di categoria che ci ha suggerito di fare la messa in mora. E ci hanno detto che la messa in mora (per unico stipendio peraltro coperto dalle riserve disponibili in Lega) era unico sistema. Mai al mondo vorremmo vedere la Reggina sparire , per amore della quale siamo rimasti per mesi muti rispetto a ogni tipo di accadimenti, nè, tanto meno, a voi tifosi che ci avete sempre travolto con un affetto incredibile. Noi vogliamo solo allenarci, ma da mesi l'unica risposta alle nostre legittime richieste è stata un silenzio assordante. Infine , vi invitiamo per un attimo a mettervi nei nostri panni e comprendere che, dopo aver raggiunto nonostante tutto, il miglior risultato del club negli ultimi 12 anni, non meritavamo tutto questo, così come voi non meritate di soffrire ciò che state soffrendo. Non creiamoci problemi tra noi, entrambi vittime della situazione e di comportamenti, è ciò che i responsabili vorrebbero. Grazie sempre per ciò che siete.
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