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Quando la ‘cantera’ del Cosenza esalta il gruppo
Arioli, Venturi, Florenzi e La Vardera
Quando la ‘cantera’ del Cosenza esalta il gruppo 20 ago 23 Così come ci eravamo lasciati ci siamo ritrovati. A Brescia la birra Meroni spumeggiava cementando un gruppo con un gol passato nella storia. Ieri sera quei leoni da battaglia, rinforzati nei punti vitali, hanno ripreso a macinare entusiasmo. L’emblema? La foto pubblicata su Instagram del motore di questo entusiasmo che si tramanda dalla cantera alla prima squadra. “E chi non salta è mi cucccinoooo” grida Aldo Florenzi circondato da tre "sette in pagella". Lui freme per tornare a correre ma con i compagni di tante avventure nella Primavera del Cosenza, saluta sorridendo. Arioli, Venturi e La vardera. Tre dei quattro sfornati dal settore giovanile del Cosenza Calcio. Un vivaio di campioni. Arioli e Zilli che vanno a rete e Venturi che svetta in difesa. Con buona pace di “a mio cuggino” che ancora, nonostante tutto, “Guarascio vattene perchè non abbiamo un settore giovanile”. Micai coast to coast, quando si dice gruppo Ma il bello non è questo. Il bello è vedere un giovanotto di 30 anni correre come un bambino, 110 metri è lungo il campo di calcio, sotto la curva a festeggiare con tutti i compagni il battesimo del gol di Arioli. Quel signore di 30 anni risponde all'anagrafe con il nome di Alessandro Micai che di anni sembra averne appena 20 per come ha macinato il 'Coast to Coast' della gioia. Quando dici gruppo. E’ questo il gruppo. Oltre i limiti, oltre la famiglia. Nessun discorso retorico. Nessuna parafrasi al nulla. Questo, Caserta, lo ha subito recepito. Folle com'è ha spedito in campo tre 2003 (Arioli, Zuccon e Fontanarosa) dal primo minuto e poi facendo entrare un 2000 (Praszelik), un 2002 (Zilli) e due 2004 (Cimino e Crespi) alla prima di campionato. Ne avesse sgarrato uno. Anzi, uno glielo hanno quasi distrutto spingendolo a farsi male sui tabelloni pubblicitari. Ma ora sta meglio e il peggio è passato. E Mezzina continua a stupire Ieri, intanto, il direttore Mezzina avrebbe voluto raccontare “a mio cugggino” che la scorsa stagione la cantera del Cosenza Calcio continua a seminare giovani importanti. La scorsa stagione i Lupacchiotti, tra l’indifferenza generale, sono arrivati ai play off e quest’anno le fila si sono impreziosite di altre gemme che dovranno sbocciare. Inter, Milan e Roma hanno spedito in riva al Crati giovani dalle belle speranze. Il lavoro paga. Con buona pace di “a mio cugggino” che pur di gonfiare il petto con parole pregne di "cotanta esperienza" guarda il dito che invece punta alla luna. Buon compleanno Gennà E nel frattempo Gennaro Tutino, Genny per gli amici, festeggia gli anni correndo come un ragazzino in campo, anzi, danzando col pallone quasi che quel 16 giugno di 5 anni fa fosse soltanto ieri. Un missile terra aria che si infila sotto la traversa del Siena. La stessa “gulia”, la stessa cazzima, la stessa voglia di stupire, ieri, ma con tanta ma tanta esperienza in più. Viviano da una parte e pallone che gonfia la rete. Tanti ma tanti auguri Gennà “… e mo rimpigliammc tutt chill che è nuast”
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