Cosenza, tanti interrogativi per Viali e per il DS Gemmi, domani porte aperte

23 nov 22 Saranno bastate le due settimane di intenso lavoro al neo tecnico del Cosenza William Viali a rimediare ai problemi messi a nudo dal Cosenza nel primo quarto, e anche più, di campionato? Sarà riuscito il coach a trovare una soluzione ottimale alle troppe amnesie della difesa che, come ricorda il motto 'primo non prenderle', ha mostrato limiti paurosi? Saranno bastati questi quindici giorni per capire i giocatori a disposizione si da tirarne fuori il meglio per metterlo a dipsosizione del collettivo? E sarà quel Martino, visto veleggiare con buone prestazioni sul lato sinistro della formazione dove si registrano due bocciature senza appello, quella di Gozzi e Panico, a coprire da titolare il fronte sinistro, lui che sinistro non è? Il tecnico avrà avuto il tempo di valutare a fondo e svelare l'alone di mistero che circonda il centrocampista Kongolo? E in porta le ultime scelte soddisfano il tecnico dei Lupi? Domande che richiamano quella più importante di tutte: ha parlato con Gemmi l'allenatore su quali rimedi debbano arrivare dal calciomercato? E il DS Gemmi ha individuato quei calciatori che devono, per forza di cose, arrivare in buone condizioni di forma ma soprattutto di qualità così come ci si aspetta? Questa serie di domande rimangono al momento senza risposta. Si, perchè se è vero che la proprietà ha dato il via libera a muoversi, è anche vero che ad oggi non ci sono grandi opzioni, o scelte dir si voglia, che fanno al caso del Cosenza.

Lotta salvezza include 10 squadre

Mancano sei partite alla sosta, poco meno di quaranta giorni, prima dell'avvio del calciomercato e il muoversi bene sarà un imperativo in una stagione che, da tutti, è dipinta come la più combattuta di sempre. Si perchè non solo il Cosenza dovrà rafforzarsi, ma lo faranno tutte quelle squadre che in un fazzoletto di due punti occupano tutta la parte destra della classifica. Ben dieci formazioni che ad oggi sono coinvolte nella lotta salvezza. E state tranquilli che se a Cosenza non si dormono sonni tranquilli lo stesso avviene in grandi piazza con organici importanti e proprietà, con capitali esteri ben sostaziosi, che hanno speso tanti soldini e non vogliono mollare questa categoria. Anzi, vorrebbero rilanciare i relativi progetti.

Girare a quota 22 sarebbe l'ideale

Così al tecnico dei Lupi tocca sbrigare con il lavoro questo interregno per arrivare nelle migliori condizioni al girone di ritorno. La squadra vista contro il Palermo, al netto dei problemi della compagine ospite che ci sono e non sono pochi, ha mostrato carattere e voglia di fare bene. Ora si tratta di ottenere il massimo con il collettivo a disposizione. Serve girare a quota 21/22 per affrontare al meglio la seconda parte della stagione che, ci auguriamo, dovrà per forza vedere arrivi di qualità. Per fare questo serve mettere in cascina almeno 7/8 punti cioè vincere almeno due delle sei gare rimaste e pareggiarne altre due. Il discorso è ovviamente teorico perchè se tutto il gruppo dopo la sosta si mette a "tirare" ovviamente il ragionamento cambia radicalmente.

Domani porte aperte

Intanto anche oggi si è "stra-sudato" la mattina sul campo della Real Cosenza, puntando molto sulla velocità, e nel pomeriggio in palestra. Per domani è prevista una unica seduta pomeridiana, a partire dalle 14:30 sul terreno della Real Cosenza che, però, in caso di pioggia si terrà in altra sede a porte chiuse. Un pò quello che è avvenuto sabato scorso -ci dicono- con la partitella in famiglia programmata a porte aperte e poi rimasta a porte chiuse in dubbio per il maltempo. Sarà, ma sta di fatto che ancora non abbiamo ben capito quali siano i problemi ad avere la stampa presente a fare il proprio dovere. In attesa di risposte concrete, domenica alle 15 al Tombolato vedremo, probabilmente, qualche risposta alle nostre domande.

Movimenti in uscita

Nel frattempo sembra di capire che si siano valige pronte per Corsi, Gozzi, Kongolo, Matosevic, Panico, Sidibe con la possibilità del presito per qualcuno dei giovani Arioli, La Vardera e Prestianni. Fermo restando che il DS rimane rigido sulla sua posizione di intervenire sugli svincolati, solo a gennaio ne sapremo di più. Ci piacerebbe essere smentiti. Perchè se è vero che a gennaio si pesca su giocatori pronti, pensiamo a calcaitori scontenti che vengono da categoria superiore e vorrebbero rilanciarsi, è anche vero che individuandone già qualcuno, di questi periodi, ci sarebbe tutto il tempo per prepararli e acclimatarli alla nuova squadra. Tutto questo però è legato alle uscite, per questo in calce abbiamo fatto i nomi dei possibili partenti, perchè per le norme imposte sui bilanci e per le rateizzazioni del post pandemia spostate a dicembre, prima di far arrivare qualcuno bisognerà far uscire giocatori a egual parametro economico. Un rompicampo che è lo stesso per tutte le società di A e di B, nessuna esclusa.