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Il Cosenza pareggia 2-2 contro un Lecce in dodici
Il Cosenza pareggia 2-2 contro un Lecce in dodici 15 mar 22 Il Lecce deve ringraziare il signor Marinelli di Tivoli, o forse di Lecce, vero dodicesimo uomo in campo, se riesce a portare via un pari dal San Vito Marulla in extremis. Al settimo minuto di recupero.Una partita che sembrava non finire mai. Con il direttore di gara che era lesto ad alzare il giallo solo contro i giocatori del Cosenza, otto i cartellini distribuiti ai rossoblù, mentre per gli oltre otto falli subiti solo da Florenzi neanche una sanzione. Anzi nel finale giusto un cartellino a Lucioni. Poi l’apoteosi nel finale con l’espulsione di Bisoli aggredito verbalmente da Baroni. Se si giocava ancora un pò il signor Marinelli avrebbe iniziato ad espellere anche gli spettatori della curva. Un tocco di ironia non guasta. Ma chi ha guastato una gara giocata col cuore dal Cosenza è stato proprio chi avrebbe dovuto mantenere gli animi calmi e non fomentare, giustificandola, la fisicità di fatto espressa solo dai salentini. Ma cosa fatta capo ha e il risultato garantito dall’arbitro rimane scritto negli annali. Quella che fa fatica ad andare via è la rabbia di fine gara del tecnico del Cosenza, e dei tifosi, che sul campo erano riusciti con i propri uomini a sovvertire tutti i pronostici. Parliamoci chiaro il Lecce ci ha provato ma i guantoni di Matosevic sono rimasti puliti nella ripresa: una sola parata. Parte male la squadra dei padroni di casa sotto di un gol dopo appena due minuti di gioco. Un liscio di Di Pardo dal limite da il la, sugli sviluppi di un angolo (l’ennesimo gol preso da palla inattiva), ad un cross dipinto da Strefezza per Coda, partito sul filo del fuorigioco, che la mette sul secondo palo. L’orologioo non fa in tempo ad arrivare al quarto d’ora che piove sul bagnato: un braccio teso di Hristov in area impatta sul pallone ed è calcio di rigore. Dal dischetto Coda prova a far fesso Matosevic, ma anche per quest’anno riceve il niet. L’anno scorso fu Falcone a strozzargli il grido in gola dagli undici metri, ma con altro risultato. Una scintilla che accende le polveri del Cosenza che a dire il vero poco prima con Millico aveva sfiorato il pari. Ma alza anche l’adrenalina del signor Marinelli di Tivole che ferito nell’onore dal rigore parato comincia ad alzare il giallo in 13 minuti sanziona Larrivey e Vaisanen con Millico sempre pronto a colpire e fermato solo da una respinta di pugni di Plizzari a cui segue il terzo giallo per i rossoblù, questa volta corretto, a Voca per un fallo tattico. Ma la ditta Millico e Larrivey è pronta e confezionare un pari da favola. Millico servito di testa sulla tre quarti parte sulla sinistra punta l’area e calabria un delizioso assist per la testa dell’argentino. Palla colpita con gran destrezza e Plizzari che si supera d’istinto ma che nulla può sul destro immediato di Larrivey che gonfia la rete. Parità a un minuto dal riposo e stadio che esplode. Ma nella ripresa, non passano neanche 4 minuti che prima Millico prende la mira e fa la barba al palo. Neanche un giro di lancette che Florenzi pennella un pallone delizioso per il torinista che scatta sulla destra, si beve il difensore vicino la linea di fondo campo e poi a tu per tu con Plizzari lo "cucchiaia" con un pallone che entra sul palo lontano. Due a uno ed la stadio esplode per la seconda volta. La ditta Millico&Larrivey va in vetrina e il Cosenza ci crede. Il Lecce prova ad attaccare a testa bassa con la complicità di Marinelli che comincia ad irritare i rossoblù che colpiti d falli e rimasti a terra vengono provocati dal gesto dell’arbitro che continua ad indicare e mostrare il cronometro per dire, tanto la faccio durare quanto voglio. E così è stato. Con sei minuti di recupero l’arbitro/giocatore del Lecce prolunga di altri tre la durata della gara cioè finche un ingenuo quanto inutile fallo vicino al fondo di Di Pardo si trasforma in una mischia furibonda in area dove Blin trova il buco al minuto 97’ di pareggiare l’incontro. Finisce con i nervi a fior di pelle tra le sue panchine e chi ci rimette chi è? Ma il Cosenza naturalmente. Il tecnico dei salentini Baroni provoca e dice qualcosa a Bisoli che gli risponde. E a chi espelle l’ottimo giocatore arbitro? Ma a Bisoli naturalmente. “Io chiedo solo rispetto per il mio Cosenza” recrimina in sala stampa il tecnico rossoblu che aggiunge “il rispetto che ho chiesto anche a Baroni”. Ma bisogna lottare. Contro tutto e contro tutti. Sabato c’è il derby a Reggio senza Palmiero squalificato (era in diffida). Con la stessa garra si va in riva allo Stretto senza mollare di un millimetro. Cosenza-Lecce 2-2 COSENZA (3-5-2): Matosevic 7; Hristov 6.5, Camporese 6.5, Vaisanen 6.5; Di Pardo 5, Florenzi 6.5 (80′ Sy 6), Carraro 5 (46′ Palmiero 6.5), Voca 6 (46′ Vallocchia 6.5), Liotti 6; Millico 7.5 (70′ st Gerbo 6), Larrivey 7.5 (59′ Laura 6). A disp.: Sarri, Di Fusco, Rigione, Venturi, Arioli. All.: Bisoli 6.5 Cosenza-Lecce 2-2, cronaca gara Le pagelle: Millico-Larrivey coppia gol che fa la differenza Cosenza-Lecce 2-2, Mister Bisoli (VIDEO) Cosenza-Lecce 2-2, la Fotogallery Serie B 30a giornata, risultati, classifiche, prossimo turno
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